ANNO VI

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ANNO VI

DICEMBRE 2006 In caso di mancato recapito il mittente si impegna al pagamento dei resi che dovranno essere spediti a VICENZA 36100 C.P.O.

Il giornale dello specialista del raccolto

Anno nuovo, tante novità Al salone Eima International ruolo da protagoniste per le serie Laverda M Special Power, Lcs e Rev

SCAPIN: “NEL 2007 INVESTIMENTI MASSICCI”

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BENEDETTI NEI CONSIGLI DI UNACOMA E VDMA

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FRANCIA, I SUCCESSI DELLA RETE VENDITE

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TRACTOR PULLING, IL “BUFALO” È CAMPIONE

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MIETITREBBIE DA COLLINA UN’IDEA NATA NEGLI ANNI ‘70

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Gruppo Industriale ARGO


Il punto di Mario Scapin

Moderata soddisfazione per il 2006 Un anno in chiaroscuro. Vendite complessive in crescita: bene Francia e area russa, Italia in stand-by. Per il 2007 previsti notevoli investimenti su prodotti e tecnologie Siamo in chiusura del mio primo anno in Laverda ed è il momento di fare un primo bilancio del 2006 e di definire gli obiettivi per l’anno che si apre. In un contesto di generale difficoltà del mondo agricolo i risultati conseguiti ad oggi possono essere annoverati fra quelli positivi, anche se non è stato possibile raggiungere tutti gli obiettivi prefissati ad inizio anno. I volumi di vendita presentano un segnale di crescita ma il conseguimento del risultato è stato frutto di una aspra battaglia commerciale. Nel dettaglio, il mercato francese ha mantenuto le promesse e la penetrazione di Laverda è aumentata in maniera significativa; analogamente gli obiettivi previsti per il mercato russo sono stati raggiunti. Il mercato domestico ha invece presentato un’ulteriore contrazione che non ha permesso a Laverda quel miglioramento tanto auspicato. In Turchia infine si è generato un clima di sfiducia legato all’imprevista svalutazione della moneta locale che ha prodotto una conseguente riduzione del mercato. In sintesi, il 2006 si chiude in un clima di moderata soddisfazione ma con la consapevolezza che per affrontare le sfide future sarà necessario un duro lavoro ed un impegno continuo. Lo scenario che si prospetta per il 2007 presenta alcuni segnali positivi che possono far guardare con maggiore ottimismo al futuro. Ma il tempo affinché i segnali si trasformino in certezze sembra ancora lungo. I prezzi dei cereali sono cresciuti, le superfici dei seminativi sono incrementate in maniera significativa, il riso assicura una buona redditività ma soprattutto si percepisce un crescente interesse per le coltivazioni destinate alla produzione delle basi per i combustibili alternativi. Sono elementi positivi che dovrebbero dare fiducia al mercato delle macchine da raccolta ma, nel contempo, si respira ancora un’aria di indeci-

sione che non convince gli operatori a fare il passo verso l’acquisto di macchinari importanti come le mietitrebbie. Ci muoviamo in un mercato ancora incerto dove, nonostante i buoni propositi, non vi sono le condizioni concrete per permettere l’elaborazione di piani a medio e lungo termine. Siamo convinti, comunque, che le qualità dei prodotti e dei servizi offerti da Laverda rappresentino punti indiscussi di forza e perciò confidiamo in una prospettiva positiva. In questo contesto Laverda si pone obiettivi ambiziosi che, al di là del consolidamento della presenza in Francia, saranno rivolti rispettivamente a: riconquistare una quota di mercato in Italia all’altezza del prodotto offerto; è doveroso precisare che recentemente è stata avviata una profonda riorganizzazione delle rete distributiva attraverso l’inserimento di nuovi concessionari estremamente di-

namici e preparati sulle macchine da raccolta; continuare la crescita nei paesi dell’ex Russia attraverso il grosso sforzo condotto insieme all’importatore locale; incrementare la penetrazione nei paesi dell’est Europa proprio dove le esigenze del mercato trovano pieno riscontro nell’offerta di Laverda. Sono obiettivi senz’altro ambiziosi ma alla portata di Laverda, che si troverà impegnata anche in un massiccio piano di investimenti che andrà ad interessare sia il prodotto che i processi produttivi. Vorrei infine esprimere il mio personale ringraziamento a tutti coloro che nel corso del 2006 hanno manifestato la loro fiducia nel marchio Laverda e a tutti coloro che hanno fornito il loro prezioso contributo al risultato, dai dipendenti, ai concessionari agli importatori. A tutti desidero formulare i miei più sinceri auguri per un 2007 pieno di soddisfazioni.

Mario Scapin direttore generale

Il giornale dello specialista del raccolto Anno VI, n. 3, dicembre 2006 Periodico trimestrale Registrazione Tribunale di Vicenza n. 1017 del 5 marzo 2002

direzione editoriale Mario Scapin Angelo Benedetti Simonetta Lambrocco direttore responsabile Claudio Strati progetto grafico Andrea Rosset Piergiorgio Laverda hanno collaborato: Patrick Fantinelli

ufficio acquisti ricambi

Serhun Olgun

general manager di Laverda Tarim Makynelery - Turchia

Rémi Hugueny

responsabile marketing operativo Laverda France

Andres Moradas Lopez

responsabile vendite Laverda Spagna

Piergiorgio Laverda

curatore dell’Archivio Storico “Pietro Laverda”

fotografie Archivio Laverda spa © by Laverda spa 36042 Breganze (VI) Italy via F. Laverda, 15/17 tel. +39.0445.385311 fax +39.0445.873355 www.laverdaworld.com info@laverdaworld.com Stampa Tipografia Campisi

V.le dell’Industria 13 - 36057 Arcugnano (VI) Proprietà letteraria riservata. È permessa la riproduzione di articoli e immagini solo citando la fonte.

Ai destinatari della rivista INFORMATIVA A NORMA DELL’ART. 13 D. LGS. 30.6.2003, n° 196 I vostri dati identificativi sono stati acquisiti da Laverda S.p.A. presso i diretti interessati o comunque presso elenchi e registri pubblici quindi documenti conoscibili da chiunque per svolgere in futuro la nostra attività di marketing. Verranno trattati da Laverda S.p.A. in forma cartacea e/o informatica o telematica e verranno utilizzati esclusivamente presso la nostra società o soggetti nostri ausiliari che collaborano alla postalizzazione in relazione alle nostre esigenze, anche future, di acquisizione di nuovi clienti mediante invio di proposte commerciali. Laverda S.p.A. garantisce la massima riservatezza nel trattare i dati e la possibilità di richiedere gratuitamente la cancellazione (o la rettifica) dei vostri dati contenuti nel nostro archivio. éa voi pertanto garantita la facoltà di esercitare tutti i diritti dell’art. 7 del d.lgs.vo n. 196/2003 ed in particolare di opporvi in tutto o in parte al trattamento.


Le istituzioni di Simonetta Lambrocco

Italia e Europa, Benedetti consigliere di Unacoma e VDMA Angelo Benedetti, 56 anni, direttore marketing e vendite Laverda, è stato recentemente eletto consigliere del Gruppo Macchine Agricole Operatrici all’interno di Unacoma, l’Unione nazionale costruttori macchine agricole. Il mandato avrà durata triennale a partire dal 2007, coprendo quindi tutto il 2007, tutto il 2008 e tutto il 2009. Benedetti è inoltre componente del gruppo di presidenza di VDMA Landtechnik, settore delle macchine agricole del VDMA (Verband Deutscher Maschinen- und Anlagenbau), l’Associazione dei costruttori tedeschi di macchine e impianti, in qualità di rappresentante del Gruppo Industriale Argo, eletto in seno all’associazione di categoria tedesca per il triennio 2005-2006-2007: naturalmente la presenza di Benedetti in VDMA è dovuta alla partnership di Laverda con l’azienda tedesca Fella, specialista nelle attrezzature per la fienagione, all’interno del Gruppo Argo. Ma vediamo più da vicino cosa sono e come operano questi organismi di categoria. Unacoma, “ambasciatrice” dei costruttori italiani Istituita nel 1945, Unacoma rappresenta in Italia e all’estero i costruttori italiani di trattrici, macchine agricole, macchine da giardinaggio, componenti e, attraverso il Comamoter, le macchine movimento terra. Conta ad oggi 276 aziende associate, rilevando un incremento del 22% rispetto allo scorso anno. Unacoma aderisce a Confindustria in Italia, e a Cema in Europa: nella sua “mission”, l’incentivazione dell’attività agricola, la promozione dello sviluppo e del rinnovamento tecnologico del parco agromeccanico in Italia e all’estero, l’assistenza ed i supporti focalizzati e mirati alle esigenze specifiche degli associati. Le aziende associate a Unacoma realizzano l’80% della produzione nazionale e oltre il 60% della produzione europea. Unacoma, come si può leggere nel sito www.unacoma.it, opera su

quattro principali direttrici: tecnicoprogettuale, economico-statistico, assistenza e promozione, comunicazione e immagine. Tutte riconducibili ad una azione di carattere “culturale e specialistico” nei confronti degli interlocutori esterni, tanto istituzionali quanto professionali, sulla valenza della meccanizzazione quale fattore di crescita socioeconomica nei diversi comparti di attività. Unacoma svolge inoltre un ruolo propositivo, nell’interesse della categoria rappresentata, nella elaborazione di leggi incentivanti l’introduzione della meccanizzazione in agricoltura oppure agevolazioni per il rinnovo tecnologico del parco agromeccanico obsoleto. Unacoma infine è attiva nell’organizzazione di grandi eventi, quali il noto ed affermato salone fieristico Eima International. La presenza di Angelo Benedetti in seno al Gruppo Macchine Agricole Operatrici fornirà un sicuro contributo al gruppo stesso, offrendo un punto di vista molto professionale e specialistico, grazie alla grande esperienza maturata in una carriera da sempre dedicata al settore specifico di questo genere di macchine. VDMA, il cuore dell’industria tedesca VDMA (Verband Deutscher Maschinen- und Anlagenbau), l’Associazione dei costruttori tedeschi di macchine e impianti, è una delle più significative realtà preposte alla fornitura di servizi che opera attraverso una delle principali reti di imprese industriali e commerciali in Europa. All’Associazione partecipano 3.000 membri delle maggiori e più significative industrie ed associazioni industriali europee. Nel complesso le aziende associate sono la chiave della tecnologia ed il motore dell’economia tedesca. La VDMA è portavoce affidabile e autorevole per temi di interesse economico, politico e commerciale a carattere nazionale e internazionale. Le principali tematiche associative attualmente riguardano temi inerenti le politiche del lavoro e dei prezzi, tassazione, politiche per la ricerca

e lo sviluppo tecnologico, aspetti finanziari delle imprese, politiche commerciali, ecologia e politiche energetiche, fiere ed esposizioni. I servizi ed i settori di applicazione sono molteplici. Per quanto concerne i mercati, riguardano studi statistici e di congiuntura; affari esteri ed export, diritto, tassazione, tariffe; management e sistemi informativi, pubblicità, portale internet, regolamentazione e sviluppo delle aziende, ambiente. I rami dell’industria tedesca associati a VDMA sono molto numerosi e tra i più importanti di questi figura quello delle macchine agricole, il VDMA Landtechnik con 150 aziende associate. Anche in quest’ambito, l’esperienza di Benedetti si è dimostrata e continua ad essere un valido contributo. Nel caso specifico, anche nel promuovere le necessità delle aziende italiane all’interno dell’associazione di categoria tedesca.


L’ Italia a cura di Simonetta Lambrocco

Mercati in attesa dell’agognata ripresa Dopo Eima International 2006, Angelo Benedetti fa il punto: «Operatori riflessivi per i prezzi dei cereali non consolidati, ma pianificano futuri investimenti» “Clienti molto più motivati e raddoppio dei visitatori stranieri. Buoni contatti con l’Est europeo, Africa del nord e area irachena” L’Eima, divenuta “International”, ha iniziato la sua nuova era di evento fieristico biennale. Il salone di Bologna, che dà appuntamento a produttori e operatori al 2008, ha registrato quest’anno numeri molto interessanti. Prudenza vuole che non si possa già parlare apertamente di rilancio avviato del settore della meccanizzazione agricola, ma alcuni segnali positivi sono innegabili. Con Angelo Benedetti, direttore marketing e vendite di Laverda, facciamo il punto: “I dati sono eloquenti – spiega il manager di Breganze -. Rispetto al 2005, l’Eima 2006 ha visto un aumento di circa il 30 per cento dei visitatori totali, passati dai 103.300 del 2005 ai 133.600 di quest’anno. Alla base di questo risultato positivo a mio avviso c’è anche il fatto che l’Eima non coincideva con l’Agritechnica di Hannover, oltre alla distanza temporale con il Sima di Parigi, che sarà a marzo. Un calendario più razionale, che non fa coincidere i saloni, né li pone a ridosso uno dell’altro, fa bene al settore. Lo hanno indicato anche i numeri degli espositori: 1.800 produttori presenti, di cui 465 stranieri, rappresentanti di 40 Paesi. Per quanto riguarda il nostro settore, molto positiva è stata l’apertura di un ulteriore padiglione gemello, il che ha permesso alle industrie di ottenere più spazi e superfici molto importanti”. All’interno del dato di incremento dei visitatori, va letto con ottimismo il raddoppio degli operatori stranieri presenti all’Eima, passati da 9.300 a 18.000. “Unacoma ha lavorato bene nella comunicazione – dice Benedetti – informando sull’appuntamento di Bologna ai saloni che l’hanno preceduto. Lo testimonia anche il numero delle delegazioni estere presenti, ben 35 quelle ufficiali registrate, con provenienze disparate, dall’America Latina all’Africa, dalla Russia ad altri Paesi dell’Est”. Quali sono stati i segnali arrivati dagli operatori? “Ogni fiera ci fa percepire l’umore dei visitatori. All’Eima non si può dire che si sia colto un clima di piena ripresa del settore. La pruden-

za rimane l’atteggiamento prevalente, anche se la crescita dei prezzi dei cereali e la nuova Pac, Politica Agricola Comune della UE, ormai sperimentata, inducono più di qualcuno a ragionamenti espansivi. I prezzi dei cereali sono al centro delle attenzioni: sono cresciuti tutti, dal grano duro al riso, al mais, ma per ora il fenomeno non è ancora consolidato e questo non muove gli investimenti. Di contro, l’incremento dei seminativi è considerato un indicatore assai importante: si è tornati alle aree del 2003 e 2004, superando la contrazione verificatasi nel 2005. Sotto questo aspetto c’è un’ulteriore spinta verso l’investimento in macchinari. In definitiva molti vorrebbero muoversi ma non sono certi dell’andamento del prezzo dei cereali. E aspettano il 2007”.

Laverda ha registrato contatti importanti anche con delegazioni estere, penso al nord del Maghreb o all’Irak, zone che intendono sviluppare o riprendere lo sviluppo agricolo. Nel caso iracheno si tratta di una situazione governativa non consolidata, con la difficoltà conseguente di avere le garanzie del caso, ma in prospettiva i numeri sono importanti. Buone le basi poste per nuovi contatti in Russia, Ucraina, Ungheria, Repubblica Ceca: Paesi in cui siamo già presenti, ma da dove vengono conferme di allargamento del nostro mercato. Quanto al mercato italiano, i segnali arrivati sono stati quelli che ci si attendeva: la presenza è stata qualificata, i clienti hanno bene in testa cosa vogliono e stanno pianificando gli investimenti”.

C’è insomma un’atmosfera di attesa positiva.

La biennalità dell’Eima per voi è un fattore positivo?

“Devo dire che a fronte del solito atteggiamento di curiosità che contraddistingue i visitatori, quest’anno abbiamo notato una presenza più concreta. Venivano per vedere macchine e tecnologie, erano più motivati nelle loro visite. Segno che molti clienti stanno pianificando l’immediato futuro”.

“Per Laverda sicuramente sì. La mietitrebbia è una macchina importante, che non si cambia ogni anno. Il cliente tipo attua il rinnovo del parco macchine ogni sei-otto anni, quindi non è motivato a correre a vedere le novità ogni dodici mesi. La scansione biennale tra Eima e Agritechnica (un anno il salone italiano, un anno quello tedesco) e la distanza con il Sima ci permettono di programmare meglio le attività e le innovazioni per ciascuna area di riferimento, e le fiere stesse ne beneficiano. Per altri settori, come quello dei trattori ad esempio, invece sicuramente la biennalità di Eima non è vista altrettanto positivamente: il trattore è un bene che va sempre, che implica un investimento molto più accessibile, e la clientela è interessata alle continue novità proposte dai produttori”.

Per Laverda com’è andata? “Il fatto di presentarsi sotto il tetto del grande Gruppo Argo premette di raccogliere una grande massa di visite. Ovviamente sono i trattori ad attirare la gran parte del pubblico, ma l’attenzione sulle mietitrebbie è stata molto concreta. A fianco avevamo lo stand Gallignani, il che ha permesso uno scambio benefico di operatori tra mietitrebbie e fienagione.


Un 2007 ricco di interessanti novità Laverda ha presentato all’Eima molte importanti innovazioni tecnologiche sulle serie M Special Power, Lcs e Rev L’esperienza maturata in oltre 130 anni di storia fa di Laverda uno dei più qualificati costruttori di mietitrebbie riconosciuto a livello mondiale. Fin dall’apparizione della prima mietitrebbia semovente nel 1956, l’Azienda di Breganze si è distinta per l’attenzione al mercato e alle sue esigenze. L’innovazione e la ricerca, il gusto per lo stile e l’esclusività delle soluzioni tecniche hanno guidato e guidano ancora oggi i progettisti Laverda nella realizzazione di macchine belle, confortevoli, robuste, performanti e innovative. Per soddisfare le esigenze sempre più specifiche dei professionisti che operano in agricoltura, e che pongono grande attenzione ai costi e al mutare delle condizioni di raccolta e dei prodotti, Laverda ha presentato all’Eima 2006 le nuove soluzioni per la campagna 2007. Basta citare i nuovi motori ecologici non solo conformi alle più recenti normative antinquinamento ma, soprattutto, progettati per assicurare i minimi consumi, la massima economia di esercizio e una durata prolungata nel tempo. Un sistema elettronico di nuova concezione permetterà, sui modelli top di gamma, di gestire la potenza in modo intelligente per assicurare un surplus di potenza addizionale quando le condizioni di lavoro lo richiedono. Ma sarà completamente nuova anche la barra di taglio da 7,60 m, così come il serbatoio cereale con nuove estensioni a comando elettrico e nuovo sistema di riempimento. Il livello di comfort sarà ulteriormente migliorato grazie all’analisi computerizzata delle condizioni acustiche della cabina che ha permesso di ottimizzarne l’insonorizzazione. Tutta nuova la serie M Special Power: più prestazioni, maggiore qualità Tra le novità, la nuova serie M Special Power. Produttiva ed efficiente sin dal primo impatto della piattaforma di taglio con il prodotto, conta sull’esclusivo sistema elettronico GSAX,

Ground Self Alignment Extra, che consente di lavorare mantenendo uniforme il taglio anche nelle condizioni di raccolta più difficili. Grazie alla gestione elettronica, aumentano la sensibilità e la reattività del sistema il quale permette, in completa automazione, l’adeguamento longitudinale e trasversale della piattaforma di taglio al terreno, mantenendo costante sia l’altezza di taglio che la pressione della piattaforma di taglio al suolo. Due le regolazioni automatiche: da 50 a 180 mm per prodotti a stelo corto, in alternativa, da 100 a 500 mm. Per una maggiore affidabilità dei comandi e per agevolare l’aggancio della piattaforma di taglio alla macchina, la serie M Special Power sarà dotata di un connettore elettrico unificato. Inoltre, per un convogliamento ancora più fluido ed efficace del prodotto al canale elevatore, il collaudato PFR, Prepare and Feeding Roller, sarà dotato di dita maggiorate. I vantaggi sono evidenti: regolarità di trebbiatura, rendimento costante della mietitrebbia, minor assorbimento di potenza, contenimento dei consumi e lunga durata delle trasmissioni. Il tutto nel massimo rispetto per l’ambiente. Nuovo anche il sistema di trasmissione del comando piattaforma di taglio che, non solo sulla serie M Special Power, ma su tutte le serie di mietitrebbie da pianura 2007, sarà a cinghie Power Band. Ciò garantirà un maggiore comfort per l’operatore ed una manutenzione ridotta al minimo. Ulteriore importante novità sulla nuova Serie M Special Power è la dotazione del nuovo sistema MCS Plus, Multi Crop Separator Plus: il dispositivo MCS, che sottopone il prodotto ad un’azione di separazione forzata dalla paglia prima che questo arrivi agli scuotipaglia e che può essere disattivato nel caso di prodotti delicati a paglia friabile, si arricchisce oggi di un notevole vantaggio grazie all’integrazione del modulo REV. Con MCS Plus al vantaggio offerto dalla possibilità di differenziare la capacità di separazione in base al tipo e alle

condizioni del prodotto trebbiabile, si aggiunge un incremento della superficie di separazione del 20% e un aumento dell’angolo di avvolgimento a 120 gradi, senza rinunciare all’utilizzo dell’intera lunghezza degli scuotipaglia. Il tutto consentirà prestazioni sempre più elevate. Fra le novità che caratterizzano la Serie M Special Power, non va dimenticato anche il nuovo sistema riempimento serbatoio cereale. Grazie alla nuova collocazione del sistema, sarà possibile sfruttare al meglio ed in modo più fluido la grande capacità del serbatoio, a tutto vantaggio della redditività della macchina. I nuovi motori ecologici SISU Diesel con cui è equipaggiata la Serie M Special Power assicureranno la riduzione dei consumi, la massima economia di esercizio e una durata prolungata nel tempo. Un sistema elettronico di nuova concezione permetterà, sui modelli top di gamma, di gestire la potenza in modo intelligente per assicurare un surplus di potenza addizionale quando le condizioni di lavoro lo richiedono. Con le Serie M Special Power, Laverda intende rispondere alle richieste della clientela anche in termini di maggiore sfruttamento delle giorna-


te lavorative: la capacità del serbatoio carburante è ampliata, consentendo un incremento del 30% dell’autonomia di lavoro giornaliero. All’insegna del massimo comfort e dell’estetica, la Serie M Special Power sarà dotata di una cabina Commodore Cab maggiormente insonorizzata e dagli interni più armoniosi nei colori e più rilassanti per la vista. Serie LCS, Laverda Crop System: per pianura e collina due modelli inediti Per soddisfare le richieste della clientela, la Serie Laverda Crop System, oltre alle già note 256 LCS e 255 LCS, si arricchisce di un nuovo modello da pianura, la mietitrebbia 296 LCS e di un modello specifico per l’utilizzo in zone collinari, la mietitrebbia 255 LCS Levelling System, anch’esse destinate alla fascia medio-alta del mercato. Anche la Serie LCS, al pari della Serie M Special Power, sarà dotata di GSAX, Ground Self Alignment Extra (optional solo per la 256 LCS). La nuova 296 LCS sarà equipaggiata con motore SISU Diesel e avrà un serbatoio cereale, dalla capacità di ben 8.800 litri, dotato di nuove estensioni a comando elettrico e velocità di scarico di ben 85 litri al secondo. La mietitrebbia 255 LCS LS, è dotata di un esclusivo sistema di livellamento che consente di mantenere perfettamente in piano il corpo macchina, anche con pendenze trasversali superiori al 20% e longitudinali oltre l’8%. Essa è inoltre equipaggiata di serie con il dispositivo Option-four che in modo automatico, dal posto di guida, a seconda delle esigenze consente di utilizzare il livellamento solo in senso trasversale evitando lo spostamento longitudinale del corpo macchina o, se la conformazione dei terreni lo richiede, permette di utilizzare anche il dispositivo di livellamento longitudinale. Nelle condizioni di pendenze importanti o di terreni pesanti è disponibile, in opzione, il collaudato dispositivo 4 ruote motrici, a garanzia della massima operatività. La mietitrebbia Laverda 255 LCS LS, all’elevata produttività tipica delle macchine di grandi dimensioni, unisce doti di agilità e manovrabilità inaspettate. Il livellamento della macchina avviene in modo automatico tramite un sistema di estrema precisione e affidabilità, comandato da un inclinometro elettronico, senza alcun

intervento da parte dell’operatore. Due cilindri idraulici, comandati da elettrovalvole, fanno ruotare verso l’alto o verso il basso le trasmissioni delle ruote anteriori fino al perfetto livellamento orizzontale della macchina. Prestazioni costanti, dunque, anche in collina, in totale sicurezza. Per la Serie LCS, grandi prestazioni, qualità del prodotto lavorato, semplice manutenzione, riduzione dei tempi d’intervento. Tutto è organizzato per agevolare le operazioni di manutenzione secondo la massima razionalità, dai portelloni laterali per accedere comodamente alle trasmissioni e agli organi interni, al filtro rotante a sgancio rapido per un facile accesso ai radiatori e ad altri componenti quali l’impianto di climatizzazione. L’esclusiva cabina “Profi Cab” rappresenta il massimo per razionalità dei comandi, comfort ed ergonomia. L’accesso è facile e sicuro tramite la robusta scaletta e l’ampia porta d’entrata; grazie al monitor polifunzionale e alla esclusiva leva multifunzione si ottengono grandi ergonomia e capacità di controllo e gestione totale della macchina; la visibilità è massima, a 360 gradi, grazie alle ampie vetrate. Oltre al condizionatore automatico, la cabina di guida Profi Cab può essere accessoriata con frigorifero portatile, impianto radio e lettore CD, telecamera con display a colori e sistema satellitare GPS. L’ampia dotazione di fari permette di lavorare anche di notte con visibilità ottimale, finché lo consentano le condizioni di raccolta.

Serie REV, miglioramenti estetici e cabine dal rinnovato comfort Anche per la Serie REV, il 2007 si presenterà con alcune novità. Oltre al nuovo sistema di trasmissione comando piattaforma di taglio a cinghia, le nuove mietitrebbie serie REV saranno caratterizzate da nuovi colori: grigio sia per i cerchi dei pneumatici che per la tela coperchio serbatoio cereale. Rinnovati anche il rivestimento interno e la piattaforma di guida della cabina, Elegance, che per il 2007 garantirà all’operatore un comfort ancora maggiore grazie alla migliore distribuzione degli spazi all’insegna di maggiore ergonomia e funzionalità superiore.


Laversud, una passione che parte da lontano In Puglia l’azienda di Mario Onesto costruita sul mito della casa di Breganze È bello parlare con chi per Laverda nutre una passione vera. Sin dal primo incontro con Mario Onesto, fondatore della società Laversud dedicata alla vendita di ricambi originali Laverda, si percepisce il forte legame con il marchio, un attaccamento ed una dedizione particolari all’azienda e ai prodotti di Breganze. Tanto da aver scelto per la propria azienda, fondata a Foggia nel 1992, un nome che reca in sé il riferimento diretto a Laverda. In Puglia Onesto è un’istituzione laverdista, come ci racconta Albino Bertacco, responsabile tecnico e area manager ricambi Laverda per centro e sud Italia e isole: “Mario Onesto è sempre stato conosciuto e noto in tutta la Puglia come un grande esperto di mietitrebbie Laverda. Oggi è un opinion leader ed i suoi consigli sono tenuti in gran conto dagli operatori della sua area.” La passione di Mario Onesto risale all’infanzia, quando ha visto per la prima volta all’opera la mitica e gloriosa M 100. Nel 1975-76, Mario, da anni al servizio del consorzio agrario foggiano, ha visto la campagna del Tavoliere colorarsi progressivamente del rosso Laverda, mentre l’azienda di Breganze conquistava via via quote di mercato. “Il mio rapporto con le mietitrebbie Laverda e con l’azienda Laverda risale al 1965 – racconta appunto Onesto -. In quegli anni lavoravo al Consorzio Agrario di Foggia, dove mi occupavo di assistenza tecnica per le macchine da raccolta. Così è nata una passione forte e insostituibile, che col tempo è aumentata sempre più.” E cos’è accaduto? “Quando la crisi ha colpito Federconsorzi, si è fatta strada l’idea di mettere su un magazzino ricambi tutto mio, basato esclusivamente sulla rivendita di ricambi originali Laverda. Devo ringraziare mia moglie Teresa che mi è sempre stata accanto con competenza e che tuttora è attiva in azienda occupandosi del settore finanziario e amministrativo. Ora lavorano con me anche i miei tre figli, Michele che segue con la madre il comparto finanziario e amministrativo, Roberto, il mago dei codici e del computer, pensi che conosce a memoria anche i codici degli articoli più piccoli, sempre pronto al banco per rispondere in tempi rapidissimi ai clienti e, infine, mia figlia Dina, braccio destro della mamma.”

loro! Per quel che mi riguarda, io mi dedico all’informazione tecnica specializzata, consiglio i clienti, verifico che cosa è più opportuno per ciascuno, coltivo i rapporti con loro. Mi piace proprio. Pensi che ogni anno, il primo maggio, invitiamo tutti i nostri clienti in sede per un rinfresco e per offrire loro l’invito alla fiera di Foggia. E a Natale, ogni anno, con i miei figli, porto gli auguri di persona ai miei clienti più fedeli”. La missione della vostra azienda? “Cortesia, immagine, ricambi originali per la soddisfazione del cliente, ecco la nostra missione. La più grande gratificazione per noi è la gratitudine dei nostri clienti. Il nostro orgoglio è quello di essere una piccola azienda che nel periodo della trebbiatura è disponibile con le persone ed i mezzi necessari ad accontentare il cliente in ogni momento. Anche il cliente che si presenta da noi per la prima volta, deve uscire soddisfatto”. Progetti per il futuro?

Una famiglia completamente dedicata a Laverda. E lei che cosa segue in particolare?

“Tanti. E tutti in fase di evoluzione per una ulteriore crescita dell’azienda. Sempre con un cuore rosso Laverda!”.

“Eh sì, ho trasmesso la mia passione anche a

Simonetta Lambrocco

Mario Onesto con i due figli nel suo centro ricambi Laversud. Sotto, la moglie Teresa, la figlia Dina e una vista dell’ampio magazzino.


I mercati

Francia, i successi della dinamica rete commerciale Una convention per celebrare gli ottimi risultati 2006 e guardare avanti La Francia ha voltato pagina. Il mercato francese, nel 2006, ha risposto molto positivamente alla riorganizzazione voluta da Laverda. E i risultati, in termini di vendite, sono stati davvero soddisfacenti, con incrementi molto rilevanti, rivelando esattamente le grandi potenzialità della Casa di Breganze nel Paese d’Oltralpe. La convention della rete di vendita francese (una rete andatasi via via rinforzando e dimostratasi estremamente dinamica e innovativa), svoltasi al Domaine de Moresville, antico castello settecentesco circondato da un suggestivo parco a sud di Chartres, a Flacey, ha avuto come filo conduttore, appunto, la rilettura di un anno di successi. Ma in Francia si sta già guardando oltre, perchè le opportunità di crescita da cogliere sono ancora numerose. La convention francese ha visto gli interventi del direttore generale Laverda, Mario Scapin, che ha sintetizzato gli obiettivi raggiunti e quelli del prossimo futuro, oltre ai programmi dei nuovi investimenti tecnologici e di processo dell’azienda. Sui nuovi prodotti (a presentare tecnicamente la nuova gamma di mietitrebbie Laverda è stato, con l’apporto del product manager Luciano Parise, Remi Hugueny, responsabile assistenza tecnica e marketing operativo Francia) interessanti in particolare per il mercato francese si è invece particolarmente soffermato il direttore marketing e vendite di Laverda, Angelo Benedetti, che ha sottolineato anche il vantaggio che deriva dal far parte di un grande gruppo industriale di valenza europea e mondiale come Argo. Benedetti ha anche anticipato, pur non entrando in dettaglio, le tendenze future in termini di sviluppo prodotto per Laverda. Da Pietro Dal Santo una esaustiva carrellata sulla capacità di Laverda di rispondere in tempi rapidi e con efficienza al cliente attraverso la propria rete assistenza post-vendita e servizio ricambi, grazie al servizio capillare fornito dall’organizzazione tecnica in loco. Il nuovo assetto che prevede l’unificazione dei due servizi (servizio assistenza tecnica e servizio ricambi) contribuirà ad un ulteriore accorciamento dei tempi di risposta al cliente. Mentre la communication e public relations manager Simonetta Lambrocco si è soffermata sulla filosofia e sul metodo che Laverda persegue per affermare la propria immagine e il proprio brand, a supporto delle vendite e nelle molteplici attività di comunicazione. Centrale, nella giornata, è stato l’intervento di Fabrice Rondeau, direttore vendite Francia, che ha focalizzato i punti nodali e le prospettive dello sviluppo di Laverda in terra francese. “Il mercato francese ha avuto nel 2006 un incremento del 5,5% rispetto al 2005- ha detto Rondeau – attestandosi su numeri stabili per le macchine convenzionali e dimostrando un trend in crescita per le non convenzionali. Il dato significativo per Laverda è una crescita di circa il 60% nel mercato delle mietitrebbie convenzionali.” Interrotto dagli applausi dei presenti, Rondeau ha poi continuato: “Questo importante risultato ci ha permesso di raggiungere una penetrazione nel mercato francese pari al 9%, raddoppiando il dato della campagna vendite precedente. E’ un successo che voglio condividere con tutti voi – ha proseguito Rondeau rivolgendosi ai concessionari presenti in sala – e con la casa madre, che ha saputo ben supportarci nel corso della stagione commerciale appena conclusa”. Molte le chiavi del successo, fra queste Rondeau ha citato in particolare le attività svolte a fianco del cliente finale, come le dimostrazioni in campo, gli open-house presso le concessionarie, le giornate tecniche e a tema, la partecipazione a fiere nazionali e locali. “Se per il 2006 la missione è compiuta – ha dichiarato il responsabile vendite Francia – l’impegno dovrà crescere per incrementare ulteriormente la nostra presenza sul mercato per la campagna vendite 2007”.


Rondeau ha poi concluso il suo intervento lanciando gli obiettivi per la nuova stagione commerciale. Particolarmente apprezzato dalla rete francese il filmato tecnico dedicato alle mietitrebbie della serie LCS, girato fra Italia e Francia, e proiettato nel corso della riunione. Conclusi gli interventi di tutti i relatori, ha avuto inizio la colazione di lavoro al piano terra dell’orangerie, vestita, per l’occasione, dei colori Laverda. A coronamento del raffinato menu, la grande sorpresa: da dietro un sipario appositamente allestito, l’ingresso trionfale accompagnato da musica e fuochi artificiali, di un’opera d’arte da mangiare, la miniatura della M 306 Special Power realizzata in nougatine da un maestro pasticciere. Un regalo che gli amici francesi hanno voluto offrire a Laverda, nell’auspicio di nuovi grandi successi. E sotto il segno di questo auspicio, il modellino fatto torta è stato trasportato fino in Italia, per essere presentato quale ringraziamen-

to dei colleghi francesi alla casa madre e al Gruppo Industriale Argo anche in occasione della convention italiana. Dopo il pranzo ha avuto luogo una conferenza stampa nel corso della quale sono state lanciate le novità Laverda per la campagna vendite 2007. I prodotti presentati hanno avuto grande risalto sulle testate nazionali di settore.

Sima 2007 SALONE INTERNAZIONALE DEI FORNITORI DEL SETTORE AGRICOLO E DELL’ALLEVAMENTO

Vi aspettiamo allo stand ARGO dal 4 all’8 marzo 2007 a Parigi-Nord Villepinte Francia Padiglione 6 - Stand J24

Nel giardino di Touraine con cinque “rosse” Nella regione del Centro l’Eta Pasquerau fedele a Breganze da 28 anni Tauxigny è un piccolo comune nell’antica provincia di Touraine (grosso modo l’attuale dipartimento di Indre-et-Loire) nella regione del Centro. Una provincia considerata “il giardino di Francia”, conosciuta soprattutto per la bellezza dei suoi castelli, tra i più importanti dell’intera Loira, che richiamano molti turisti. Ma l’attività economica più importante rimane quella cerealicola, settore in cui la regione del Centro primeggia in tutta Europa. Grandi estensioni e superfici pianeggianti sono le caratteristiche di questo territorio. E qui opera la Eta Pasquerau di Jean Paul Pasquerau, azienda attiva nella mietitrebbiatura fin dal 1973. “Già nel 1978 abbiamo acquistato la prima Laverda - racconta Jean Paul Pasquerau -, una M 152, subito seguita da una seconda M 152. Quello tra la nostra azienda e Laverda è un rapporto che nel corso di tutti questi anni non si è mai interrotto: oggi nel parco macchine sono presenti ed operative 5 mietitrebbie, l’utima delle quali, la 255 LCS, arrivata nel 2006. Di queste macchine apprezzo diverse cose: dall’integrità della granella alla pulizia del prodotto, per la quale basta una minima regolazione delle griglie, operazione tra l’altro estremamente semplice”. Caratteristiche importanti per un’azienda che ha compiti impegnativi, con almeno duecento ettari di colza da lavorare, trecentocinquanta di girasole, centocinquanta di mais, oltre a grandi estensioni di grano. “La barra Schumacher assicura un taglio preciso - prosegue Pasquerau, mentre gli accessori PFR, MCS e GSA sono ormai irrinunciabili. In particolare per il GSA, dato che si tratta di un sistema automatico, il funzionamento ottimale si ottiene con un’attenta manutenzione: questo è il consiglio che mi sento di dare a chi acquista per la prima volta una Laverda. Altra cosa che posso aggiungere, per offrire dei parametri di valutazione concreti, è il dato sui consumi: lavorando sul grano a una media di due ettari l’ora, ho registrato un consumo di gasolio di 15 litri per ettaro. Con il girasole il consumo è invece di 10 litri/ha con la 255 LCS di recente acquistata. Sono dati che considero più che

buoni, anche nella comparazione con i modelli di altre marche”. Altro particolare che non rappresenta un problema sono l’assistenza tecnica e il servizio ricambi: “Li abbiamo ad appena un’ora dalla nostra azienda: ovvio che vorremmo averli più vicini, ma nel complesso mi ritengo soddisfatto della competenza e disponibilità offerte. Del resto le Laverda si confermano tra le macchine più robuste e semplici da gestire: motivo per cui si ricorre all’assistenza quasi esclusivamente per gli interventi di routine programmati”.


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“Non rinunciamo a questa qualità” Turchia. Parla Yasar Horata dopo dieci anni di lavoro nelle campagne di Egeo e Anatolia In Turchia, a Kızılcaören (Kütahya) Yasar Horata ha avviato la sua attività ormai dieci anni fa: “Iniziammo nel 1996, con una New Holland - dice -. Attualmente abbiamo aggiornato il nostro parco macchine con due Laverda REV 205 Eco ed utilizziamo solo quelle. Ci troviamo benissimo con le Laverda, perché lavoriamo 3000 ore a stagione e con 1500 ore per macchina Laverda ci assicura un’affidabilità da primato. Ci muoviamo con le nostre due macchine in tutta la regione dell’Egeo e nell’Anatolia centrale, trebbiamo grano, orzo, mais… Le nostre macchine devono essere polivalenti, oltre che affidabili!”. È molto soddisfatto anche dei costi d’esercizio: “Li troviamo più che competitivi, sia per il consumo contenuto di carburante in rapporto al lavoro svolto, sia per la manutenzione ordinaria. Soprattutto in considerazione del numero di ore di lavoro”. E il prodotto trebbiato? “La qualità del prodotto trebbiato è perfetta! La granella, di qualunque tipo sia, risulta integra e molto pulita, mentre prestazioni e manovrabilità della macchina sono davvero eccellenti. Riguardo alla qualità del taglio, tutti i nostri clienti sono più che soddisfatti. La piattaforma di taglio, poi, è molto solida e robusta e il flusso del prodotto agli organi trebbianti è uniforme e continuo. Anche la separazione della granella dalla paglia è più che soddisfacente e questo consente un elevato livello di pulizia del prodotto”. Tante ore in macchina richiedono un comfort importante… “La cabina è davvero confortevole - risponde Yasar Horata -, e per noi questo è un punto irrinunciabile, visto il tempo che passiamo al lavoro. E per la sicurezza e l’affidabilità, mi sento sicuro come di me stesso”. L’imprenditore turco elogia anche la robustezza di Laverda e manifesta un alto livello di soddisfazione per la consulenza commerciale: “Sentiamo la vicinanza con Laverda, siamo ben consigliati e ben seguiti. E per quanto riguarda il servizio assistenza post-vendita, possiamo solo dire che è velocissimo. Le parti di ricambio sono abbondanti e sempre disponibili in caso di necessità. Si

percepisce in modo chiaro che, per Laverda, la vicinanza al cliente è un fattore chiave”. Forza, durevolezza e redditività sono i fattori che l’hanno indotto a scegliere Laverda. “E nel mio futuro c’è sicuramente almeno un’altra macchina “rossa”, o forse più di una”. Serhun Olgun

“La macchina ideale per i contoterzisti” Spagna. La famiglia Prieto dal 2000 è passata a Laverda con piena soddisfazione Ecco un’impresa familiare, costituita da Atilano Prieto e da suo figlio Miguel Angel Prieto, che lavora con le mietitrebbie da più di 27 anni. Contoterzisti molto conosciuti a San Pedro de Valderaduey (Leon), che operano da anni per una grande quantità di clienti nella loro area. E si lavora entusiasti della M 306: “È un vero piacere condurla – spiega Atilano Prieto -, le mietitrebbie di oggi non hanno nulla a che vedere con quelle con cui si lavorava 25 anni fa. Ovviamente i terreni, in fondo, sono gli stessi. Il cliente finale si è però maggiormente specializzato ed è molto più esigente nei confronti di tutte le attività che eseguiamo per lui. Per questo, Laverda è una marca considerata molto valida ed efficiente nelle nostre zone, per la assoluta pulizia della granella raccolta e per la tranquillità determinata dal fatto che non ci sono perdite di prodotto. Infatti, con una macchina ben regolata ed una velocità accettabile, le perdite sono praticamente inesistenti”. Atilano Prieto Durante sottolinea inoltre l’efficienza del servizio di post vendita: “In questo Laverda è incredibile. Dopo sei anni che lavoriamo con questa marca, il primo anno nel 2000 con un modello 2050 LX e oggi con la M 306, bisogna riconoscere che siamo completamente soddisfatti per la sua efficienza e per la rapidità di risposta”. Secondo Miguel Angel, Laverda gode oggi di un gran prestigio fra i contoterzisti. La macchina Laverda è conosciuta come una macchina facile da utilizzare, efficace e polivalente. “Queste le ragioni per cui noi ne abbiamo comperata una seconda e non scartiamo l’idea in un futuro di ampliare il nostro parco, ovviamente con un’altra Laverda!”. Andres Moradas Lopez


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Gruppo Industriale ARGO

“Scuola di Guida Sicura” con Landini e Ferraris Squadra Corse al Monza Rally Show 2006 La divisione sportiva di Ferraris Tire, leader italiano nello sviluppo e nella distribuzione di pneumatici, e Landini di Fabbrico, leader nella costruzione di trattori, sinonimo di sviluppo tecnico ed affidabilità nel settore delle macchine agricole, hanno definito i particolari per la realizzazione di corsi mirati alla sicurezza nella guida dei mezzi agricoli, finalizzati a prevenire situazioni pericolose che si possono verificare nell’utilizzo di una macchina agricola. La presentazione della “Scuola di Guida Sicura” su mezzi agricoli è avvenuta alla gara spettacolo nell’autodromo più famoso d’Italia. Landini ha infatti affiancato, nella competizione lombarda “Monza Rally Show 2006”, la Ferraris Squadra Corse. Il valtellinese Team Manager di Ferraris, Alex Proh, era al volante dell’aggiornatissima Mitsubishi Lancer EVO VIII, sulla quale c’era anche il giornalista Rai Andrea De Luca che ha voluto ripetere l’esaltante esperienza del 2005, quando ha preso familiarità con i rally affiancando perfettamente, da esperto navigatore, il funambolico pilota di Sondrio. Per la cronaca, la madrina del team è stata miss Padania 2006, Anna Bonasea. Novità: motori Euro 3 sui Landini serie Mistral La serie Landini Mistral 40-45 e 50, a partire da gennaio 2007, adotta nuove motorizzazioni Euro 3, in linea con le normative europee in fatto di emissioni. La tecnologia consentirà di offrire le stesse prestazioni rispetto alla versione precedente Euro 2 in termini di potenza, coppia e riserva di coppia erogate. Il Technofarm Mondial per i mercati extraeuropei La serie Landini TechnoFarm versione Mondial è una nuova gamma di trattori da campo aperto che si inserisce nella fascia di potenza tra 60 e 75 HP. Destinata ai mercati extraeuropei, la nuova gamma Landini monta le stesse motorizzazioni della serie Rex: TechnoFarm 60 3 cilindri aspirato; TechnoFarm 70, 80 3 cilindri turbo e TechnoFarm 75 4 cilindri aspirato. Disponibile nelle versioni a 2 e 4 ruote motrici. Dal TechnoFarm Mondial verrà derivata la versione europea, in linea con le normative della Comunità per i limiti di rumorosità. Si rinnova la gamma Landini Powermax La gamma dei trattori Landini si amplia con il lancio della nuova serie PowerMax. Con tre modelli di potenza compresa tra i 141 e 167 HP, i nuovi trattori Landini si collocano tra i trattori 6 cilindri di fascia media, pur attribuendosi molte caratteristiche comuni ai fratelli maggiori della serie PowerMaster da cui derivano. I nuovi PowerMax hanno, infatti, passo e pesi adeguati al segmento di potenza di riferimento, ma si collocano in un livello decisamente di classe superiore in termini di contenuti e tecnologia. I tre modelli PowerMax 145, 165 e 180, adottano i motori Iveco NEF tarati a 141, 157 e 167 HP nominali, ma grazie alla mappatura “Dual Power”, sono in grado di offrirne circa 10 HP in più. Trattori a guida satellitare Track Finder “Track Finder – G3 Satellite Autoguide System” rappresenta un evoluto sistema di guida automatica satellitare integrata al trattore. Il sistema è composto da una centralina elettronica e da attuatori idraulici che agiscono sullo sterzo in funzione dei comandi ricevuti dal ricevitore satellitare per memorizzare e ripetere i percorsi e le traiettorie con scostamenti millimetrici. Track Finder è in grado di captare sia i segnali del GPS americano, sia i segnali Glonass (Global Navigation Satellite System), sistema satellitare russo. McCormick XTX aggiunge due modelli La Serie di trattori McCormick XTX già vincitrice del “Tractor of The Year” 2006 con il modello XTX 215 si amplia, offrendo i due nuovi modelli XTX145 e XTX165. I due modelli da 141 HP e 157 HP sono stati concepiti per offrire le medesime caratteristiche e specifiche evolute dei fratelli XTX di maggiore potenza. I nuovi XTX sono, infatti, strutturalmente adeguati per quanto riguarda passo, peso e capacità di sollevamento del segmento di potenza in cui sono inseriti. All’Eima è stato presentata in anteprima mondiale la versione XTX 165 provvista di un cofano di nuovo design che caratterizzerà il look McCormick del futuro. La nuova gamma adotta i motori Euro 3, BetaPower Common Rail a gestione elettronica.

Landini Bufalo per la terza volta campione Emozionante gara finale a Thiene del Tractor Pulling, con cinquemila spettatori Per il terzo anno consecutivo il Landini Bufalo 3000 si è aggiudicato il titolo di “Campione 2006” della categoria Pro Stock 35 al termine dell’ultima gara del Campionato di Tractor Pulling svoltasi a Tiene, in provincia di Vicenza. Di fronte a oltre cinquemila spettatori, giunti da tutta la regione, l’ultima gara del campionato ha lasciato con il fiato sospeso fino all’ultimo minuto. Un testa a testa che ha visto i protagonisti arrivati sul podio distanziati di solo pochi centimetri. Con l’ormai famoso Elvio Moretti, il Landini Bufalo 3000 ha ottenuto un vantaggio di 47 cm sul Fiat 850 Very Super pilotato da Gianluca Paroli. Al terzo posto il New Holland Blue Leader Junior di Guido Bertelli. “È stata una vittoria difficile e tutt’altro che scontata – ha commentato Elvio Moretti -. In tutte queste prove ho utilizzato fino in fondo le potenzialità della macchina, mettendo a frutto il lavoro di anni. Mai come quest’anno la macchina ha risposto positivamente, senza tradirmi e portandomi al traguardo in tutte le gare. Un ringraziamento va, in particolare, a Landini che ha contribuito a questa vittoria con il proprio supporto, la dinamicità e la competenza tecnica necessarie.” È stato un campionato combattuto e ricco di suspense, capace di mettere in luce le vere potenzialità di una macchina affidabile e robusta come il Landini Bufalo 3000, dalle grandi prestazioni di motore e trasmissione. Un merito dovuto alla tecnologia e all’abilità del Team Moretti, insieme al supporto del Team Landini, con un risultato di grande professionalità e spettacolo avvincente. Non sono mancati infatti per gli spettatori i momenti di forte emozione, poiché il campionato non ha risparmiato “effetti speciali”. Agli imprevisti numeri dei trattori durante tutte le tappe del campionato, a coronamento dell’ultima gara, si è aggiunto lo show di Holer Togni in un’esibizione su due ruote con un trattore Landini Power Master, che ha permesso di chiudere la competizione in bellezza. Ottima la prestazione del Landini Bufalo 3000 che in quattro anni, dopo un primo “assaggio” classificandosi secondo, ha saputo conquistare ben tre vittorie di campionato di fila. Il gigante di casa Landini ormai è diventato una star, meritevole di un palco d’eccezione. Per questo Landini gli ha assegnato un posto di rilievo, esponendolo all’Eima, nello stand del Gruppo Argo.


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Gli eventi

A Bologna il meeting della rete vendite Italia Proficuo incontro per capire le strategie Laverda. Presentate le nuove concessionarie In occasione della fiera Eima International conclusasi di recente, Laverda ha incontrato tutta la rete vendite Italia a Bologna il 16 novembre. Diversi i temi della convention, dal titolo emblematico: “Consolidare oggi per crescere domani”. Il principio secondo cui solide basi sono il requisito essenziale per la crescita e lo sviluppo vale in ogni ambito. Perciò consideriamo molto importante il momento di incontro con i nostri partner di lavoro. Con loro ci confrontiamo per riflettere sui risultati raggiunti, porre gli obiettivi futuri, sulla base appunto di un rapporto consolidato per chi è con noi da tempo, o da sviluppare, sempre con presupposti e finalità condivise, anche per chi sta intraprendendo oggi l’attività al nostro fianco. Alla squadra Italia si sono aggiunte nuove concessionarie: Agrimoto, Agriosso, Agriubaldi, Interregionale e Tecnomarche. Grazie a queste, che vanno ad aggiungersi alle altre concessionarie, Laverda sarà in grado di assicurare una maggiore copertura del territorio a totale beneficio della clientela. L’adesione numerosa testimonia la reciprocità nell’apprezzare momenti di riunione e di confronto fra la casa madre e chi lavora al nostro fianco. La presenza del nostro presidente Valerio Morra e del consiglio direttivo Argo Tractors ha reso particolarmente significativo l’evento. Il direttore generale Laverda, Mario Scapin, ha rivolto il benvenuto istituzionale ed il proprio ringraziamento a tutti i presenti per l’alta partecipazione. Ha poi fornito un breve excursus sulle attività destinate all’ampliamento della rete vendite in Italia, elencando le nuove concessionarie della stagione 2006/2007, a garanzia di una copertura più capillare, invitando tutti ad un attento presidio del territorio. In merito alle attività di sviluppo prodotto, ha assicurato che le innovazioni apportate e i nuovi modelli oggi disponibili rispondono alle esigenze espresse dalla clientela e contribuiranno ad una maggiore penetrazione del mercato. Quanto alle attività industriali, Scapin ha specificato che gli obiettivi di produzione sono stati raggiunti e ha ricordato con una veloce carrellata gli investimenti effettuati in termini di riorganizzazione del processo produttivo e di implementazione degli impianti. Angelo Benedetti, direttore marketing e vendite, ha ripercorso i sei anni di attività ringraziando il presidente per l’opportunità che il 12 luglio 2000 offriva a tutti i convenuti di collaborare al progetto Laverda: una sfida ambiziosa da giocare in un mercato difficile, ma con la certezza di poter contare su un gruppo industriale solido e indipendente, con una chiara vocazione imprenditoriale dedicata alla meccanizzazione agricola, qual è il Gruppo Industriale Argo. E per quanto riguarda Laverda, l’opportunità, per i convenuti, di diventare partner dell’unico costruttore italiano di mietitrebbie.

Il quadro degli ultimi tre anni non è incoraggiante per il mercato Italia, che ha visto una progressiva contrazione passando dalle 640 unità della stagione 2003/2004 alle 395 della stagione recentemente conclusa, con un calo molto accentuato soprattutto nel segmento delle autolivellanti. Dall’analisi dell’andamento generale, Benedetti è passato all’analisi dell’andamento di Laverda e ha lanciato gli obiettivi commerciali per la campagna vendite 2006/2007 per una chiara condivisione con la rete. Perché, per rifarci al tema della convention, è necessario raggiungere obiettivi concreti non solo per soddisfare le giuste ambizioni imprenditoriali, ma anche per creare le basi sicure sulle quali costruire insieme il nostro futuro. Successivamente il product manager Luciano Parise ha presentato la nuova gamma di mietitrebbie Laverda, lanciata per l’appunto in occasione di Eima International, illustrando in dettaglio le specificità tecniche di ogni modello ed i relativi vantaggi. Con la proiezione del filmato tecnico dedicato alla serie LCS, è stato possibile per gli astanti prendere visione delle mietitrebbie in lavoro. Pietro Dal Santo, responsabile assistenza post-vendita e servizio ricambi, ha descritto il nuovo assetto di due dei servizi chiave dell’azienda. Per noi è fondamentale essere sempre al passo con le esigenze del cliente e soddisfare con la massima tempestività le richieste che provengono dal campo. In effetti grazie all’accorpamento dei due servizi, così strettamente correlati, sarà più agevole garantire sempre un servizio eccellente. Il tema introdotto da Simonetta Lambrocco, responsabile comunicazione e pubbliche relazioni, attiene alla comunicazione. Prendendo in esame il metodo approntato da Laverda ha specificato le modalità applicative, le attività e gli strumenti realizzati a supporto dell’immagine dell’azienda e del marchio. Attività e strumenti di fondamentale importanza per un consolidamento e un corretto posizionamento di Laverda nella percezione del mercato obiettivo. A fianco di quanto offriamo per la promozione dell’immagine e del marchio, è stato posto in evidenza anche quanto sviluppiamo in termini di supporto alle vendite, descrivendo i materiali finalizzati ad una maggiore diffusione della conoscenza dei nostri prodotti e definendo lo scopo ed il target di riferimento per ogni strumento specifico e per ogni attività mirata alla clientela. Lambrocco ha infine spronato i nostri partner ad utilizzare ciò che Laverda mette a loro disposizione per un reciproco e comune vantaggio. Angelo Benedetti ha concluso la sessione con una anticipazione sui progetti futuri di Laverda. La serata è continuata con la cena di gala in un clima di serena allegria, improntata alla fiducia e alla consapevolezza che il lavoro di squadra consente il raggiungimento degli obiettivi più alti.


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Il Gruppo Giovani Imprenditori di Vicenza visita Laverda Folta la delegazione che dimostra grande interesse per l’azienda breganzese Il 27 settembre 2006 una nutrita delegazione facente capo al Gruppo Giovani Imprenditori di Vicenza, capitanata dal presidente Giuseppe Filippi, dai vice presidenti Paolo Mantovani e Paolo Vivian e da Isabella Tosatto del Servizio raggruppamenti e Sviluppo Associativo di Assindustria Vicenza, ha visitato l’azienda e l’impianto produttivo. La visita ha preso l’avvio con i saluti istituzionali di rito e con la presentazione del Gruppo Industriale Argo. A seguire il profilo di Laverda, ieri e oggi, ed una breve carrellata sui prodotti. La visita allo stabilimento produttivo ha suscitato grande attenzione nei giovani industriali vicentini. Molte le aziende rappresentate dalla delegazione che, come ha dichiarato il presidente Filippi, ha apprezzato l’opportunità di una conoscenza più ravvicinata con Laverda considerando la giornata trascorsa insieme di indubbio interesse e occasione di crescita e di confronto.

Laverda contro il fumo A Breganze studenti in marcia per un progetto di educazione alla salute C’è un filo rosso che collega le vicende di Laverda e dell’Istituto Scotton a Breganze. Furono infatti i fratelli Laverda, più di mezzo secolo fa, a contribuire in modo fondamentale all’avvio della scuola professionale. «Per questo, anche oggi, non poteva mancare l’appoggio di Laverda a una significativa iniziativa dello Scotton in campo educativo, a tutela della salute e contro il fumo - spiega Simonetta Lambrocco, public relations manager di Laverda -. Abbiamo ritenuto giusto dare un segno nella continuità di questo “sodalizio” che lega la nostra storia a quella dell’Istituto, per qualificare questo territorio. Per cui, insieme all’Ulss di Thiene Schio, abbiamo partecipato come co-sponsor fornendo i materiali utili per la premiazione dei ragazzi». Il progetto sperimentale di educazione alla salute “Sfumiamo i dubbi” realizzato dall’Istituto Professionale Scotton in collaborazione con l’Ulss n. 4 si è concluso con un’allegra passeggiata sulle colline di Breganze. La manifestazione, organizzata anche in collaborazione con il gruppo Amici del cuore (per il quale gli allievi dello ‘Scotton’ hanno disegnato il logo), il gruppo podistico Astico e la Laverda Spa, ha visto la partecipazione di circa 500 studenti degli indirizzi Moda, Grafico e Meccanico, che, accompagnati dai docenti, hanno camminato sulle strade delle colline breganzesi. Il Preside dott. Parise ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra scuola e i servizi dell’Ulss al fine di prevenire la dipendenza dal fumo. Gli ha fatto eco il dott. Banovich che ha seguito il progetto per conto dell’Ulss, esprimendo viva soddisfazione per i risultati conseguiti. “Un progetto innovativo e sperimentale” ha sottolineato, che mette in campo un’educazione tra pari (peer education), volta a controllare la dipendenza dal fumo”. Ogni partecipante ha ricevuto all’arrivo, dopo un abbondante ristoro con panini e bibite, una sacca di tela realizzata appositamente per la manifestazione dall’Ulss n. 4 in collaborazione con l’Ipsia “Scotton” e una penna offerta dalla Laverda. La Laverda ha voluto premiare i 7 allievi dello Scotton che si sono distinti nella realizzazione del progetto “Sfumiamo i dubbi”. Simonetta Lambrocco ha consegnato un modello di mietitrebbia Combine M306 a: Massimo Azzolin, Stefano Rigotti, Laura Valeriano, Katia Chemello, Giada Basso, Carlotta Stella e Stefani Bonamigo.


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L’ album

“Lassù sulle montagne”, l’epopea delle autolivellanti Inizia negli anni Sessanta la ricerca Laverda per creare macchine ideali per la collina

“Lassù sulle montagne” titolava, parafrasando una celebre canzone alpina, un bel filmato prodotto dalla ditta Laverda nei primi anni ’70 e dedicato al lavoro delle mietitrebbie autolivellanti. Al di là di una certa enfasi pubblicitaria, la raffigurazione non era certo fuori luogo: certi appezzamenti dell’appennino toscano presentano pendenze degne di un arrampicatore e i paesagggi non hanno molto da spartire con le dolci colline tedesche o francesi. Terreni difficili, quindi, nei quali la meccanizzazione delle operazioni di raccolta dei cereali sembrava, fino alla metà del secolo scorso, un sogno irrealizzabile. Poi, piano piano, l’introduzione della mietilegatrice trainata da trattore cingolato aveva consentito un deciso miglioramento. Laverda, con la sua mietilegatrice leggera ML 5BR, studiata appositamente per le esigenze del territorio italiano, contribuì in modo decisivo a questo processo con decine di migliaia di macchine. Poi, con l’affermazione in pianura della mietitrebbia, fu logica conseguenza osare un ulteriore passo in avanti. Le mietitrebbie Laverda di quell’epoca, a partire dalla mitica M 120, si prestavano ad affrontare

anche discrete pendenze ma questo non bastava ai tecnici della casa di Breganze. Così nel 1969 iniziarono i primi studi per dotare il modello medio, la M 100, di un sistema di livellamento trasversale che consentisse di affrontare pendenze maggiori, fino ad allora vietate a questo tipo di macchine. I primi prototipi della M 100 AL, im-

piegati nella campagna cerealicola 1970, dettero ottimi risultati. Si trattava di macchine il cui sistema di livellamento trasversale di 40°, ottenuto mediante assali snodati a parallelogramma azionati da martinetti idraulici, era comandato da elettrovalvole a loro volta attivate da microinterruttori di livello messi in due vasi comunicanti fissati ai lati della macchina. Nel 1971 fu prodotta una preserie dotata di motore OM da 85 CV e piattaforma di taglio da 4,20 metri. Fu subito un successo, in particolare nelle aree del centro Italia e della Sicilia. Ampi territori videro aprirsi nuovi orizzonti di sviluppo e di reddito, specie per la produzione del grano duro. Di questo modello furono prodotti fino al 1975 oltre 1000 esemplari, e parecchi sono ancora al lavoro dopo trent’anni! Nel 1976, a seguito dell’introduzione della nuova gamma di modelli convenzionali, fu realizzata la M 112 AL, macchina completamente riprogettata, dotata di trazione idrostatica, livellamento sia trasversale che longitudinale comandato da pompe idrauliche,

A sinistra, 1970: il prototipo della prima M 100 AL incontra un simbolo della tradizione agricola mediterranea. Sotto, una interessante vista in sezione della piccola M 92 AL, qui già in versione 3300 AL.


15 motore sovralimentato da 128 Cv, seconda ventilazione di serie, barra da m 4,80. Si può tranquillamente affermare che questo fu uno dei modelli Laverda di maggiore successo, con circa 1400 macchine vendute principalmente nel mercato italiano ma anche in alcuni Paesi stranieri. A fianco di questo modello, nel 1980 venne introdotta la più piccola M 92 AL, derivata dalla omonima macchina da pianura a 3 scuotipaglia. Questa “cavalletta”, agile e di ridotte dimensioni, si dimostrò particolarmente adatta per i piccoli appezzamenti, a volte inframmezzati da filari di ulivi, ancora assai diffusi in certe aree degli Appennini. Dotata di livellamento trasversale e longitudinale con trazione idrostatica, portava una barra da m 3,60 ed era azionata da un motore Fiat a 5 cilindri da 89 cv. Resterà in produzione, successivamente come 3300 AL, fino al 1992. Ma la corsa di Laverda al miglioramento delle prestazioni in collina non poteva certo fermarsi, anche perché l’azienda deteneva

la leadership mondiale indiscussa nel settore. Così nel 1985 venne realizzata la 3550 AL, sempre a 4 scuotipaglia ma con notevoli aggiornamenti tecnici: motore da 150 Cv, piattaforma di taglio da m 4,80, un’innovativa trasmissione idrostatica con quattro rapporti inseribili anche sotto sforzo e, soprattutto, una cabina confortevole per la prima volta montata su questa tipologia di macchine. Da questo modello, rimasto in produzione, con continui aggiornamenti, per oltre 15 anni, venne derivata nel 2000 la Laverda 1740 AL. Così, con il ritorno sulla scena del marchio Laverda, inizia una nuova storia per questi prodigi della tecnica italiana che vedrà negli anni successivi lo sviluppo della 255 AL, la grande autolivellante a 5 scuotipaglia, e la 184 AL a quattro scuotipaglia, erede delle piccole-grandi macchine che hanno fatto la storia della mietitrebbiatura nelle difficili zone collinari italiane. Piergiorgio Laverda

Sopra, piccola folla attorno a una M 100 AL alla sua prima uscita in campo. A fianco, dall’alto, in azione una M 92 Al, una M 112 AL e una 3550 AL ripresa nel 1985 alla sua prima uscita nelle colline senesi.


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La storia, le storie

Bagni di fieno, antica usanza alpina La riscoperta turistica del tipico riposo terapeutico dei masi La riscoperta di vecchie tradizioni rurali, praticate soprattutto nel Trentino, in Alto Adige, nelle aree dolomitiche e nelle regioni europee più dedite all’agricoltura ad alta quota e al pascolo delle mucche, rappresenta oggi un piccolo boom a livello turistico con il suo richiamo ad antiche consuetudini di benessere e di relax psicofisico. Il bagno di fieno infatti è una tipica offerta nei masi rurali, nelle oasi dell’agriturismo, nelle località di villeggiatura montana. Ripete, su basi innovative e con metodiche moderne, gli storici usi dei contadini che si infilavano per dormire e riposare nel fieno appena tagliato per le loro vacche, nell’erba fresca in fermentazione stipata nei fienili, per trarre dal suo calore e dai principi attivi liberati dalle essenze officinali i notevoli benefici rigeneranti del fisico. Dopo giornate di duro lavoro, questo speciale riposo a temperature elevate faceva sparire la spossatezza e rimetteva in sesto le energie. Il caldo umido del bagno tra le erbe profumate, prodotto dalla fermentazione delle erbe medicamentose che sprigionano gli effetti delle loro combinazioni chimiche, assorbite dall’organismo o inalate, ricarica le batterie. E se ieri serviva per riassestare i muscoli, oggi soprattutto dà una mano a combattere lo stress della vita quotidiana. Importante è anche che le erbe siano state falciate con cura, senza intaccarne la compattezza e l’integrità: un tempo con pazienza manuale, oggi con le moderne macchine messe a disposizione dagli specialisti della fienagione. Le erbe di montagna diventano così manna terapeutica, dopo essere sta-

te raccolte con attenzione e messe a fermentare in grandi contenitori dove raggiungono anche i 60 gradi di temperatura. La fitobalnoterapia prevede, solitamente, un “bagno” immersi nel fieno per una ventina di minuti. Poi si passa sul lettino di reazione, dove si inizia a sudare. I benefici terapeutici sono di diversi tipi, a seconda delle erbe utilizzate, mentre si diffonde un effetto tonificante per la stimolazione della circolazione. Naturalmente chi sceglie la fitobalnoterapia deve anche farsi seguire dal medico. Vi sono infatti anche delle controindicazioni all’uso e all’abuso di bagni di fieno: ad esempio vengono generalmente sconsigliati a chi soffre di malattie cardiovascolari o forme di ipertensione. Caso per caso, esattamente come nelle cure termali o nell’utilizzo di saune o bagni turchi, chi

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vuol immergersi nel bagno di fieno deve attenersi alle indicazioni del medico. In ogni caso si tratta di una pratica che ammalia gli appassionati di montagna: un soggiorno nelle regioni alpine è “più” vacanza se si prova anche l’atmosfera di questa antica usanza rurale d’Europa. Patrick Fantinelli

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