Arkas - Passero sarai tu!

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Arkas Passero sarai tu! Voli Radenti n.2

L a v i e r i e d i t o re

via IV Novembre, 19 - 81020 - S. Angelo in Formis (CE)

________________________ Titolo originale

XAMHETEI - OYPITI EIAI KAI AINEAI © 1992 by Arkas, Greece ________________________ Traduzione di Priscilla Maddaloni Postfazione di Sergio Nazzaro Bozze & editing: Emanuele Granatello e Marcello Buonomo © 2005 by Ipermedium Comunicazione e Servizi s.a.s. ________________________ www.lavieri.it / info@lavieri.it


Passero

sarai tu!

Traduzione di Priscilla Maddaloni Postfazione di Sergio Nazzaro

avieri




Quando arriva l’inverno non vorrei proprio essere un passero!

Neanch’io!

…vorrei tu fossi un termosifone




Muoviti! ma Perché resti sempre indietro?

Te l’ho già detto... voglio che voli davanti così posso vederti…

Vola bene chi vola ultimo!

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Dov’eri? …quante volte ti ho detto di non allontanarti?

Smettila con le battutine! …è pericoloso volare in giro da solo per la città!

Cinquanta– quattro

Perché?

È volato in alto, il sole gli ha bruciato le ali e non ha potuto più volare, è caduto in mare ed è affogato!

Ti ho raccontato di cosa è successo ad Icaro quando non ascoltò suo padre Dedalo? No! …cosa?

E allora? Vedi il mare da queste parti?

E poi, appena è uscito dall’acqua, è passata un’auto e lo ha investito!

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Hai ragione! …mi dimentico che sei un bambino e che hai bisogno di giocare… ultimamente con i miei guai sono diventato troppo serio con te!

ma tu dimmi... è questo il modo di crescere un bambino? lasciandolo seduto qui tutto il giorno come un pensionato?!

Aspetta un attimo...

Yuppy! …sono un cavaliere con il suo fedele destriero! …in guardia!

Visto? …grazie a te ho riscoperto il bambino nascosto in me!

si vede che Aveva seri motivi per nascondersi.

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Mamma, posso andare a giocare con quest’uccellino?

ciao ciccio, vuoi giocare con me? Non lo so… chiedo prima alla mamma

mmm…

…e non gridare che perdi la voce. non volare troppo in alto, né troppo in basso e non volare come un pazzo! …d’accordo?

Sì, ma fai attenzione! …stai attento a non sbattere che ti fai male... e non correre e non ti stancare, altrimenti sudi! …d’accordo?

D’accordo!

D’accordo!

Ok! …a che giochiamo?

si può giocare A sbattere gli occhi...

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non ti allontanare troppo, così posso vederti!

Sì, mamma!

…d’accordo?

Non fai mai quello che vuoi?

Ma fai sempre tutto quello che ti dice tua madre?

Certo! La mia mamma mi dice sempre quello che voglio ed io lo faccio!

certo! Che altro?

E cosa farai, zuccone, quando tua mamma morirà? come farai a sapere cosa vuoi?

Zuccone sarai tu!

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…sto prendendo appunti!


Questo è mio padre

Papà, lui è un mio amico! Salve!

Naturale! …tutto il mondo è meglio di questo stupido!

Il mio papà è meglio!

…dimmi piccolo, anche tu insulti tuo padre come fa lui?

Mai…

Come?!

…il nostro papà lo dobbiamo rispettare ed amare, perché che faremmo nella vita senza padre?

Prendi carta e penna…

Visto? non hai niente da dire a riguardo?

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Perché non segui l’esempio del tuo amico, che ama così tanto i suoi genitori?

I nostri genitori sono la cosa più importante che abbiamo al mondo!

Non capisco perché dobbiamo amare i nostri genitori…

E chi lo

Ma sei pazzo?!

dice?

Vuoi davvero che diventi come lui?

I miei genitori!

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Già disponibile Voli radenti n. 1 Guarda Papà, sto volando!

Prossimi Albi Voli radenti n. 3 Onora il padre... Voli radenti n. 4 Le gioie della paternità


Codici di geometria esistenziale

di Sergio Nazzaro Tu, solingo augellin, venuto a sera Del viver che daranno a te le stelle, Certo del tuo costume Non ti dorrai; che di natura è frutto Ogni vostra vaghezza. Giacomo Leopardi, Il Passero Solitario

Arkas è uno dei più famosi disegnatori della Grecia. Della sua personale biografia non si sa molto, non ci sono sue fotografie: Arkas è uno pseudonimo, forse un omaggio all’antico primo re dell’Arcadia. Nell’era dell’immagine, suscita un innato moto di simpatia e di rispetto chi, invece che alle apparenze, mute di contenuto, affida il proprio dire alla sua opera. I suoi disegni sono pubblicati dagli anni ’80 su moltissime riviste e giornali, riscuotendo un consenso unanime. Rosa (Lavieri) e Marcello sono due coraggiosi (e stimolanti) editori del Sud (figli di Annibale che guardano alla Grecia) che con scellerata incoscienza culturale ci permettono di leggere Arkas in italiano. Ed i passeri, recita l’enciclopedia generale, sono i più noti e diffusi uccelli al mondo. Vivono dovunque, nidificano sui tetti, sugli alberi, negli anfratti rocciosi ed in certe stagioni sono dannosi per l’agricoltura. Immagine precisa dell’Uomo, e forse per questo i passeri non sono scelti a caso dal disegnatore greco. Il passero e l’uomo, due distinte ma non distanti identità. Ma in fin dei conti mi auguro che siate arrivati a queste righe con un sorriso ancora vivo nel cuore e nella testa. Arkas ha il dono del lieve dire che attraversa l’universale dei rapporti filiali e non.

A ben vedere il susseguirsi dello scontro tra padre e figlio nelle vignette, sembra essere l’archetipo di un qualsiasi confronto e relazione tra due esseri umani che spendono molto (forse troppo) tempo insieme. L’autore da voce a ciò che il tempo accumula dentro di noi, il voler dire trattenuto dal dover essere. La tensione dello scorrere del tempo diventa un sottile e irriverente gioco del cinismo. Mai cattivo gratuitamente, ma sincero. Battibecco continuo, dichiarazione d’amore senza veli e falsi specchietti per le allodole! Stupisce la bontà della scrittura che non si sofferma su di un’invenzione, ma sembra ricerca infinita. Mai ripetizione, ma guizzo sarcastico e le pagine scorrono veloci tra una risata, un sorriso dolce e amaro ed il silenzio che ascolta il fruscio del voltare le pagine che ci hanno lasciati pensierosi. E la poetica dei paesaggi (quasi dipinti) urbani colora proprio il nostro silenzio. Ecco quindi a voi la rivoluzione continua ed inesauribile del Fumetto, linguaggio moderno, forse antico, sicuramente inesausto nella varietà dei suoi idiomi. Quale scoperta! Gli uccelli possono raccontare del nostro vivere umano, ed ecco che illuminanti sono le parole di Franco Battiato tratte dalla canzone a loro dedicata: “Aprono le ali scendono in picchiata atterrano meglio di aeroplani, cambiano le prospettive al mondo, voli imprevedibili ed ascese velocissime, traiettorie impercettibili codici di geometria esistenziale”.




PASSERO SARAI TU! La piccola peste non si arrende e rifiuta con veemenza la sua specie... perché non c’è futuro nell’essere un passero! Al massimo si può aspirare ad essere un grosso passero: esattamente ciò che è diventato il padre e quindi l’ultima cosa al mondo in cui vorrebbe “trasformarsi” da grande. Il secondo volume della famosa serie del fumettista greco Arkas in cui il piccolo tiranno alato e la sua vittima predestinata, il padre, discutono con ferocia su questioni quali la vita, la bellezza e la libertà.

ISBN 88-89312-05-X

€ 8,00 i.i. ISBN 88-89312-05-X

9 788889 312056


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