IUAV FacoltĂ di Architettura Corso di Laurea Magistrale Architettura SostenibilitĂ e Paesaggio Laboratorio Integrato 3
Lavinia Guiotto - Valentina Montalto
Megacities 2100. The City on Stilts
Overpopulation of Urban Areas 2012-2013 B. Albrecht, L. Fabian, L. Zampieri
SOVRAPPOPOLAZIONE:2010-2100
OVERPOPULATION: 2010-2100
Secondo le stime calcolate dall’ ONU la popolazione mondiale è destinata a crescere. Si stima infatti che nel 2100 supereremo i 10 miliardi. La domanda che ci poniamo è se ci saranno spazio e risorse sufficienti per tutti e come le città e il territorio affronteranno questi cambiamenti. Molto probabilmente la struttura urbana esistente muterà e si formeranno nuovi insediamenti. Lo spunto per il nostro studio deriva dalla lettura del libro “MetaCityDataTown:MVRDV”. Nel libro viene considerato lo sviluppo urbano parallelamente alla crescita della popolazione mondiale e come la creazione di una sempre più fitta rete di collegamenti, la crescita demografica, l’estensione delle aree urbanizzate, trasformeranno presto il mondo in una Metacity diffusa ed omogenea. Per l’individuazione delle nuove aree di espansione, dalla mappa generale del globo vengono sottratte le aree montuose, sismiche, desertiche, tropicali e le foreste, ottenendo così il “world settlement envelope”. Altro fondamentale riferimento è il testo “Ecumenopolis” dell’architetto greco Doxiadis, dove viene espressa l’idea di un mondo costituito da megalopoli e future aree urbane fuse tra loro, come risultato di un’espansione territoriale a larga scala e della crescita della popolazione. La mappa estrapolata dallo studio degli MVRDV è stata confrontata con quella di Doxiadis, che identifica quelle aree nel mondo che presumibilmente nel 2100 saranno più vivibili. Dall’unione di queste due analisi otteniamo le aree considerate maggiormente ‘abitabili’ in futuro. Nello specifico la nostra zona d’interesse riguarda la fascia climatica temperata a nord dell’equatore. Dalla sovrapposizione delle mappe emerge che le zone maggiormente abitabili riguardano la parte orientale degli Stati Uniti d’America e la parte meridionale della Cina. Secondo gli indici di aumento della popolazione forniti dall’ ONU, il numero degli abitanti crescerà in entrambi i Paesi.
According to The United Nation estimates, the world population is expected to grow, in 2100 it will presumably exceed 10 billion people. The questions we ask are, whether there will be sufficient space and resources as well as how cities and the countries will face this growth. It is our understanding that the urban structure will change and new settlements will form. Our study comes from the reading of “MetaCityDataTown: MVRDV”, the book focuses on the urban development in parallel with the growth of the world population and it considers how the creation of an increasingly dense network of connections, the population growth and the extent of urban areas, will soon transform the world into an expandind and homogeneous Metacity. Several areas such as mountainous, seismic, desert, tropical, and forest are substracted from the general map of the globe, this would provide an idea of how the different areas will become the expansioning of the “world settlement envelope”. The other reference we use is “Ecumenopolis” by the greek architect Doxiadis, the author sees future megacities fused together with urban areas as a result of a largescale territorial expansions and population growth. Comparing the maps provided by MVRDV and Doxiadis it is possible to identify the most suitable areas for people to live in 2100. In particular we focus on the north temperate climate zone. The superposition of the cited maps shows that the most habitable areas cover the eastern part of the United States of America and the southern part of China. According to the indices of population growth, provided by the UN, the number of inhabitants will grow in both Countries.
2
Si calcola che negli Stati Uniti si avrà un aumento lineare della popolazione pari al 52% (dati ottenuti considerando la popolazione attuale risalente al 1 novembre 2012 e la popolazione nel 2100), mentre in Cina si avrà una crescita con una successiva diminuzione del -28%. 1 Basandosi su questi dati, il passo successivo è stato l’individuazione delle megalopoli maggiormente popolate presenti nella fascia climatica temperata nei rispettivi Paesi: New York City per gli Stati Uniti e Shanghai per la Cina. La Grande Mela risulta avere un indice di qualità della vita nettamente superiore a quello di Shanghai2, nonostante abbia un numero di abitanti per kilometro quadrato pari al triplo di quello della metropoli cinese.3 Il processo di urbanizzazione delle due città risulta essere molto diverso: Shangai è stata protagonista di uno sviluppo radicale avvenuto in pochi decenni, con la demolizione e ricostruzione immediata di intere aree, mentre New York è il risultato di un lungo processo di urbanizzazione che rende attualmente difficile un eventuale intervento sul territorio in vista dell’ aumento della popolazione. La nostra sfida è quella di affrontare l’aumento della popolazione nella regione metropolitana di New York, preservando il più possibile il tessuto esistente e connettendolo a quello nuovo.
It is estimated that the United States will have a linear population increase by 52% (data obtained by considering the current population dated back to November 1, 2012 and the population in 2100), while in China there will be a growth and a subsequent 28% decrease. 1 Once collecting this data, the next step was the identification of the most populated metropolis in the north temperate climate zone in their respective Countries: New York City in the United States and Shanghai in China. Although the number of inhabitants per square kilometer in the American city is three times higher than the Chinese metropolis 3 the New York’s quality life index shows how more liveble the city is compared to Shangai.2 The process of urbanization of the two cities is very different: Shanghai is the protagonist of a radical development that took place in a few decades with the demolition and immediate reconstruction of entire areas, while New York is the result of a long process of urbanization that nowadays, due to population growth, makes any intervention on the territory difficult to carry on. Our challenge is to deal with the population increase in the metropolitan area of New York, while attempting to preserve the existing fabric and connecting it to the new one.
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in questa pagina: in this page: MVRDV_ MetaCityDataTown_ World settlement envelope Doxiadis _Ecumenopolis_ Composite habitability 1960 Doxiadis _Ecumenopolis_ Composite habitability 2100 nella pagina accanto: in the next page: Temperate Climate Zone Overlay maps: MVRDV plus Doxiadis 2100 United Nation Probabilistic Population Projections 2100. United States of America, China.
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AREA 1
23.858 km2
WATER AREA
2.524 km2
LAND AREA
6.686 km2
DENSITY PEOPLE/KM2
2.826
HOUSES/KM2
1.125
TOTAL POPULATION 2010
100 YEARS
+52% 2
TOTAL POPULATION 2100
6
21.361.793
+11.108.132
32.469.925
AREA METROPOLITANA DI NEW YORK
METROPOLITAN AREA OF NEW YORK
Nell’ area metropolitana di New York possiamo identificare il processo di urbanizzazione già descritto da Doxiadis in Ecumenopolis, ovvero quell’ aggregazione di aree urbane, appartenenti anche a Stati diversi, che creano un tessuto continuo e connesso. La regione infatti risulta essere la più popolosa degli Stati Uniti d’ America con un totale di 21.361.793 abitanti su una superficie di 23.858 km2 e comprende New York (la città più popolosa del Nord America), le contee di Long Island e Hudson Valley dello stato di New York, le sei più grandi città del New Jersey (Newark, Jersey City, Paterson, Elizabeth, Trenton e Clifton) sei delle sette più grandi città del Connecticut (Bridgeport, New Haven, Stamford, Waterbury, Norwalk e Danbury) e Pike County, Pennsylvania.4 L’ area è caratterizzata, oltre che da aspetti territoriali simili, da forti interazioni economico-sociali tra le grandi città e gli ambiti urbani limitrofi. Tutto ciò è possibile grazie ad una rete di trasporti su ruota che permette di collegare i vari centri urbani. Manhattan resta comunque l’area più densamente costruita, fulcro di tutte le attività e punto di riferimento per le zone limitrofe. Dato che l’ aumento della popolazione è un processo inevitabile e in costante evoluzione, ciò porterà a una conseguente concentrazione di attività e infrastrutture e all’ occupazione di suolo non ancora edificato.
Within the New York metropolitan area it is possible to identify the urbanization process already described by Doxiadis in Ecumenopolis: the aggregation of those urban areas, also belonging to different States, that creates a continuous and connected fabric. This region is the most populated in the United States, with a total of 21,361,793 inhabitants in an area of 23,858 km2 (1) and it includes New York (the most populous city in North America), the Counties of Long Island Hudson Valley and upstate New York, the six largest cities in New Jersey (Newark, Jersey City, Paterson, Elizabeth, Trenton and Clifton) six of the seven largest cities in Connecticut (Bridgeport, New Haven, Stamford, Waterbury, Norwalk and Danbury) and Pike County, Pennsylvania.4 Thanks to the transportation network that allow the connection of the various urban centers, the area is characterized not only by similar territorial aspects but also by strong economic and social interactions between the major Cities and neighboring urban areas. Manhattan still remains the most densely built area, the center of all activities and focal point for the surrounding areas. Since the population growth is an inevitable and constantly evolving, it will lead to a concentration of activities, infrastructure and to the eventual occupation of uninhabitated lands.
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40.000 to 153.000 people/km2
4.000 to 40.000 people/km2
4.000 to 40.000 people/km2
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nelle pagine precedenti: piante e sezioni del tessuto urbano Area metropolitana di New York 2010 in questa pagina: Area metropolitana di New York 2100 in the previous pages: plans and section of the urban fabric Metropolitan Area of New York 2010 in this page: Metropolitan Area of New York 2100
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ANALISI
ANALISYS
All’interno della regione di New York sono state individuate quattro principali tipologie edilizie classificate in base alla densità abitativa: i grattacieli, i palazzi ad uso commerciale e residenziale, le case unifamiliari e le aree commerciali. Si è visto come, ad ognuna di queste, corrisponda un determinato utilizzo del territorio e dello spazio, la presenza o meno di verde e infrastrutture e il consumo al km2 di acqua ed energia.5 Considerando un aumento della popolazione pari al 52% nel 2100 1, l’ intento è quello di densificare la regione al suo interno, evitando l’ eccesiva espansione della città e l’occupazione di suolo utilizzabile per il sostentamento della città. Ad ogni tipo di tessuto urbano corrispondono strategie e utilizzo delle risorse differenti, per far sì che l’ aumento della densità non comporti una diminuzione della qualità della vita, ma consenta uno sviluppo il più sostenibile possibile del territorio. Per ogni tipologia di tessuto urbano sono stati calcolati, in base alla densita’ abitativa, i metri quadrati medi di spazio abitativo, verde privato e pubblico, servizi e infrastrutture a persona. Questo dato, moltiplicato per il numero di abitanti medi per km quadrato, ci ha permesso di capire quanto spazio occupa, anche in percentuale, ciascuna tipologia. Facendo una media dei dati delle aree con percentuali piu’ verosimili, abbiamo potuto stabilire la quantita’ ideale di metri quadrati utilizzati a persona nell’intera area metropolitana di New York. Sapendo quindi i metri quadrati ideali a persona e moltiplicandoli per il numero di abitanti per km quadrato, il grafico a torta ha evidenziato in giallo, la percentuale d’area ‘inutilizzata’ che potrebbe essere nuovo contenitore per futuri abitanti. In seguito quindi e’ stato semplice calcolare la carrying capacity per km quadrato per ogni tipo di tessuto urbano. Infine vengono presentate le varie possibilita’ di crescita della citta’.
Four main types of buildings have been identified inside the region of New York and later classified according to population density: skyscrapers, buildings for commercial and residential use, single-family houses and shopping areas. For each of these structures corresponds a particular use of land and space, the presence or absence of green areas, infrastructure, the water and energy consumption per km2. 5 Considering a population increase of 52% in 2100 (1) the intention is to densify the region from the inside, avoid the excessive expansion of the city and the occupation of the land used for the sustenance of the city. Every type of urban tissue, strategy and resource utilization is different, in order to increase the density and avoid affecting the quality of life, but allows the area to develop in the most sustainable way. For each type of urban fabric it has been calculated, based on density, the average square feet of living space, private and public garden, services and infrastructure per person. This number, multiplied by the average number of inhabitants per square kilometer, let us understand how much space each type occupies. By averaging the data of the areas with more plausible percentages, we could establish the ideal amount of square feet to use per person in the entire metropolitan area of New York. Knowing therefore the ideal square meters per person and multiplying them by the number of inhabitants per square kilometer, the yellow part of the pie chart highlightes the percentage of ‘unused’ area that might be used for future residents. It was then easy to calculate the carrying capacity per square kilometer for each type of urban fabric. Finally the different possibilities ‘of growth of the city’ are presented.
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URBAN STRUCTURE
DENSITY: PEOPLE/km2
m2/PERSON
66,5 96.500
2 4,3 2,6
76,3 22.000
8,9 1,23 8,8
404 2.000
300 27,9 27,7
12
m2/ km2
% /km2
m2/1 PERSON ON AVERAGE
6.417.250 193.000 415.000 71,4
254.500
5,5 2,7 11,4 1.678.600 195.800
TOT
91
27.140 195.500
816.080 606.600 56.473 55.982
13
OPTIMAL m2/PERSON
OPTIMAL m2/ km2
2.895.000 1.158.000 386.000 241.250 289.500
TOT
30
660.000
12
264.000
4
88.000
2,5
55.000
3
66.000
51,5
61.200 24.480 8.160 5.100 6.120
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m2/ km2
2100 PEOPLE/km2
m2/ km2
OPTIMAL PEOPLE/km2
96.500
+1.360
97.860
22.000
km2 + 10.982
32.983
1.000.000 m2/ 51,5 m2
m2 = 19.418
2.040
+ 18.252
20.292
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NEW AREAS
km2/ METRO AREA
11.108.132/ 97.860 = x10
113
11.108.132/ 19.418 =
11.108.132/ 32.983 = x10 x10
337 572
11.108.132/ 20.292 =
x10
547
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+11.108.132 PEOPLE
housing space attached building detached building semi-detached building zero lot line building building envelope green space parks agriculture urban farms urban gardens green walls
services
schools libraries offices stores malls roads infrastructure public transportation parking lots sidewalks sewerage network public areas
sustainable living energy supply rain collection food supply waste composting
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in questa pagina: km2 tipo a Brooklyn in this page: typical km2 in Brooklyn
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CASO STUDIO
CASE STUDY
Nel caso specifico è stato preso in considerazione il tessuto urbano con densità media 22.000 persone al km2. Come modello per il nostro caso studio si è scelto di analizzare e modificare un km2 specifico di Brooklyn, il più popoloso dei cinque ‘borough’ della città di New York.6 Il tessuto urbano di questo distretto è caratterizzato da isolati regolari determinati da una rigida rete stradale che disegna la geometria del territorio. Prevalgono abitazioni unifamiliari a due-tre piani, costruite una accanto all’altra, che, affacciandosi prevalentemente lungo le strade, disegnano una trama omogenea e lineare interrotta solo a volte da palazzine a più piani. Tale disposizione dell’edificato non consente al tessuto di essere permeabile. La mobilità è ridotta: non ci sono piste ciclabili o percorsi pedonali diversi da marciapiedi che fiancheggiano strade carrabili. In questi quartieri mancano spazi pubblici e di aggregazione sociale; i servizi non bastano a soddisfare i bisogni delle migliaia di persone che vivono l’area e che devono quindi spostarsi con l’automobile per qualsiasi necessità. La rete di trasporto pubblico non è sufficiente a coprire tutte le zone. Per raggiungere la prima fermata della metropolitana bisogna comunque spostarsi in macchina. Qualche raro parco dista kilometri da casa . Questi e altri sono i punti da tener presenti andando ad intervenire in un’area, dove il tessuto urbano è ormai consolidato e gli spazi liberi per nuove costruzioni sono molto ridotti. Nonostante ciò, riteniamo che, tramite un grande progetto a scala urbana, che riqualifichi allo stesso tempo l’esistente, anche un tessuto urbano di questo tipo, sia in grado di sostenere un forte aumento della densità.
In this specific case we have considered the urban tissue with an average density of 22,000 people per km2. As a model for our case study, we analyzed and modified a square km in detail in the area of Brooklyn, the most populous of the five boroughs of New York City.6 The urban fabric of this district is characterized by regular blocks determined by a rigid road network that draws the geometry of the territory. Two or three story family dwellings predominate. Built side by side, facing the streets, these houses draw a linear and homogeneous plot, interrupted only occasionally by multi-storied buildings. The disposition of this building does not allow the fabric to be permeable. Mobility is reduced: there are no bike paths or pedestrian paths other than sidewalks flanking driveways. These neighborhoods lack public spaces for social gatherings such as public parks. Public services are not sufficient enough to meet the needs of thousands of people living in the area forcing them to get around by car. The public transportation network is not sufficient enough to cover all areas. To get to the closest metro station it is necessary to take the car. These are the main points to keep in mind in order to intervene in an area where the urban fabric is well established and empty areas for new buildings are greatly reduced. In conclusion we believe that, through a urban scale project that requalifies the existing, even an urban fabric of this kind, would be able to support a dramatic increase in population density.
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BROOKLYN
CASE STUDY: km2
ACTUAL m2/PERSON
76,3 8,9 1,23 8,8
20
OPTIMAL m2/PERSON
30
2100 PEOPLE/km2
22.000
2100 m2 / km2
2.008.060
12
428.779
4
131.932
2,5 3
+10.983
32.983
82.457 98.948
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STRUMENTI
TOOLS
Secondo i calcoli ottenuti, un tessuto urbano come quello di Brooklyn può sostenere un aumento di densità fino a 33.000 persone al km2. In vista di questa crescita, occorre ridistruibire le risorse e gli spazi in modo adeguato, e ciò è possibile grazie a una serie di strumenti e dispositivi che combinandosi tra loro creano nuovi livelli di costruito e percorsi. Gli strumenti a disposizione per costruire il nuovo scenario sono quattro e si differenziano per dimensioni e funzioni: stilt, housing unit, people connector, infill. Le torri “trampolo” sono elementi verticali che permettono di sostenere le nuove unità e allo stesso tempo offrono servizi quali parcheggi, negozi, uffici e spazi serventi come scale e ascensori. Le unità abitative sono blocchi di 8000 m2 in cui possono vivere circa 200 persone. Sorretti dalle torri, si sviluppano in orizzontale creando una nuova trama che si va a inserire trasversalmente al di sopra del tessuto esistente. I connettori sono elementi orizzonatali che uniscono le nuove unità creando percosi sospesi alternativi a quelli a terra. Come nelle torri, una parte dello spazio è destinata a negozi. Infine gli “infill” sono dei volumi che vanno ad occupare lo spazio di risulta tra un edificio e l’altro e che possono essere delle nuove residenze dove possibile o ampliamento di case vicine. Ognuno di questi strumenti è caratterizzato dalla presenza di dispositivi sostenibili che tramite risorse rinnovabili, siano in grado di rispondere alle richieste di energia della popolazione. Per soddisfare le esigenze dei circa 33.000 abitanti al km2 del 2100 sarà necessario occupare il territorio con 73 torri-trampolo e 21 connettori. Nello specifico, gli 11.000 nuovi residenti abiteranno in 73 unità abitative e 675 infill.
According to calculations , an urban fabric like the one of Brooklyn can support an increase in density up to 33,000 people per km2. In view of this growth, it is necessary to redistribute resources and spaces in the most appropriate way. This is made possible by a series of tools and devices that, when combined, create new levels of connections and built up areas. The four available tools to build the new scenario differ in size and function: stilts, housing units, people connectors, and infills. ‘Stilts’ are vertical elements that support the new housing units and at the same time offer services such as parking lots, shops and offices, all connected by staircases and elevators. ‘Housing units’ are 8000 km2 residential buildings in any of which about 200 people can live. Supported by the ‘stilts’, these units contain a horizontal development and they create a new plot that transversely “lay over” the existing tissue. “People connectors” are horizontal elements that connect the new units, creating alternative suspended paths. As in the ‘stilts’, the connectors contain some space that is reserved for stores and offices. Finally, “infills” are those volumes that can be built in between two existing structures. Depending on the size of the area they occupy, “infills” can be either an expansion for existing houses or be a single house. Each of these tools is characterized by the presence of sustainable devices, which by using renewable resources, are able to satisfy the energy demands of the population. To satisfy the 33,000 residents per km2 in 2100 it will be necessary to occupy the area with 73 stilts and 21 people connectors. Specifically the new 11.000 inhabitants will live in 73 housing units and 675 infills.
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STILT
HOUSING UNIT
PEOPLE CONNECTOR
INFILL
80 m 5m
25 m
9m 100 m
10 m
100 m
5m 20 m
100 m
20 m
20 m
7.000 m2
8.000 m2
1.000 m2
130 m2
32.983
10.982
32.983
10.982
73
45
21
675
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LIVELLI
LAYERS
Il nuovo scenario sarà costituito da una sovrapposizione di livelli con funzioni differenti ma congiunti tra di loro. Il primo livello è costituito da percorsi verdi che si articolano tra edifici esistenti e ricoprono lo spazio prima occupato dalle strade minori. Lungo le strade più ampie invece corrono le linee del trasporto pubblico. Questo sistema rende più permeabili gli isolati, rompendone la rigida lottizzazione e connettendoli tra di loro. Sarà possibile inoltre creare cosi degli spazi dedicati anche alla coltivazione e all’ allevamento dando vita a una forma di autostentamento della comunità. Ai piedi delle torri si vengono a creare spazi di aggregazione e piazze fino ad ora inesistenti. Il secondo livello rappresenta l’intervento di densificazione attraverso la tecnica dell’ infill. Il terzo livello è costituito da ‘stilts’, le torri impiantate nel tessuto urbano che supportano le varie unità abitative e che servono la collettività.
The new scenario will be constituted by a superposition of layers with different functions but joint between them. The first level consists of green trails that runs in between existing buildings and occupy the space previously occupied by minor roads. Wider streets remained as roadway for public transportation systems. This scheme makes the blocks more permeable, breaking their rigid parcelling and connecting them with each other. Some of these areas will be occupied by urban gardens and farms, giving the community the chance to be self-sufficient, while squares and wide public areas surround the towers. The second level represents the densification through the “infill technique”, The third level consists of ‘stilts’, towers planted in the urban fabric that support the various units and serve the community.
wind energy
solar pv cells
nella pagina accanto: schema construttivo e funzionale in the next page: constructive and functional scheme
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rain collection
waste composting
CORE
GREEN SPACE
HOUSING UNIT
PEOPLE CONNECTOR
INFILL
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in questa pagina: vista a volo d’uccello dell’intervento in this page: project bird’s-eye view
nella pagina accanto: sovrapposizione dei livelli in the previous page: layers overlapping
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in questa pagina: pianta del progetto sovrapposta al tessuto esistente in this page: masterplan overlapped to the urban fabric
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CONSIDERAZIONI
CONCLUSIONS
Le analisi sulla crescita della popolazione hanno permesso di capire come densificare un tessuto già urbanizzato. The City on Stilts non è una città statica ma in costante evoluzione che segue e si adatta all’ andamento demografico. Grazie ai suoi ‘strumenti’ si rivela una soluzione efficace per affrontare scenari futuri, che la megalopoli attuale, con la sua struttura urbana, non è in grado di sostenere. Il progetto, inserito in un km2 con densità medio-alta nella zona di Brooklyn, ha dimostrato come la nuova città possa sopportare l’aumento di quasi 11.000 persone nei prossimi 90 anni. Il metodo di densificazione non esclude, però uno scenario estremo di sovrapopolazione che spingerà le persone a vivere esclusivamente all’interno delle unità abitative sorrette dagli “stilts”, liberando così il territorio sottostante che sarà dedicato all’agricoltura e all’allevamento.
The analysis made about population growth have let us understand how to densify a fabric already urbanized. The City on Stilts is not a static, but a constantly evolving city, that changes following the population growth. Thanks to its ‘tools’, the new city represents an efficient method for future scenarios, that megalopolis now, with its urban structure, is not able to support. The project, set into a medium-high density km2, in Brooklyn area, has shown that the new city could absorb, in the next 90 years, an increase of almost 11,000 people. This ‘densification process’ does not exclude, however, an extreme scenario of overpopulation that will push people to live exclusively inside the units supported by the “stilts”, freeing in this way the land below which will be dedicated to agriculture and farms.
nella pagina accanto: sezione tipo City on Stilts in the previous page: sample section City on Stilts
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in questa pagina: immagine fotorealistica da uno dei nuovi blocchi abitativi che mostra la contrapposizione tra il nuovo scenario e l’ esistente in this page: render from one of the new housng units that shows the overlap between the new scenario and the existing
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in questa pagina: immagine fotorealistica che mostra uno scenario con piazza e nuove costruzioni nella futura City on Stilts in this page: render with square and new builndings in the future City on Stilts
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in questa pagina: Scenario estremo. The City on Stilts del futuro in this page: Extreme scenario. The future City on Stilts
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NOTE
NOTES
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Proiezioni demografiche probabilistiche delle Nazioni Unite per il 2100: Stati Uniti d’ America e Cina 2 Numbeo, indice di qualità della vita: New York City 115.47, Shangai -76.15 3 Risultato ottenuto confrontando i dati dai rispettivi siti governativi delle due città: www.nyc.gov e www.shangai.gov.cn 4 www.census.gov. 5 Secondo U.S. Department of Energy, un americano medio consuma giornalmente 476 litri d’ acqua e 320 watt di energia. 6 La mappa del GIS ha evidenziato le diverse densità sul territorio.
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BIBLIOGRAFIA
BIBLIOGRAPHY
- Doxiadis C. A. and Papatoannou J. G., 1974, Ecumenopolis, the inevitable city of the future, Athens Center of Ekistics. - MVRDV, 1999, Metacity/Datatown, 010 Publishers Nederland. - Den Hartog H., 2010, Shangai new towns.Searching for community and identity in sprawling metropolis, Rotterdam, 010 Publishers. - Zardini M., Ray M., Sherman R., Schab J., Chase J., 1999, The dense-city. Dopo la dispersione, Milano, Electa. - Koolhass R., 1994, Delirious New York: un manifesto retroattvo per la città di Manhattan, New York, The Monacelli Press Inc. - Ferris H., 1924, The Metropolis of tomorrow, New York, Ives Washburn - Adams T., 1931, New York: Regional Plan of New York and its environs, New York.
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United Nation Probabilistic Population Projections 2100: United States of America and China. 2 Numbeo, quality life index: New York City 115.47, Shangai -76.15 3 Result obtained by comparing the data from the government website of the two cities: www.nyc.gov and www-shangai.gov.cn 4 www.census.gov 5 According to U.S. Department of Energy, on average an American daily consumes 476 leters of water and 320 watt of power. 6 The GIS map showed the different density in the area.
SITOGRAFIA WEBOGRAPHY - www.fao.org - www.nubeo.com/quality-of-life - www.un.org - www.nyc.gov - www.mapapps.esri.com - www.arcgis.com - www.engineering.columbia.edu - www.eredux.com/states - www.eia.gov/totalenergy/data - www.energy/gov/maps/2009energy-consumtion-person - www.ga.water.usgs.gov/edu/ga-homeperccapita.html - www.detail.com - www.citypopulation.de - www.fedstates.gov - www.pinkcloud.dk - www.tno.nl/downloads/making_city_ en.pdf - www.census.gov - www.shangai.gov.cn
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