lavori pubblici
n. 14 maggio - giugno 2005
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lavori pubblici 6 12 16 17 20 22 24 26 28 29 30 32 34 36 37 38 39 40 42 43 44 47 48 50 51 54 56 65
Dimostrazioni estive Unimog ad Orvieto e Aviano Ga. Marchelli Assaloni dà spettacolo a Livigno Gh. Marchelli Comando wireless per gli spargitori Giletta Gh. Marchelli Sweepy-Jet per spazzare comodamente anche con le auto in sosta Gh. Marchelli Provincia di Como, Leca e Sangalli per la strada contro l'inquinamento acustico Gh. Marchelli Attenuatore Snoline DR46: sicurezza stradale anche per i motociclisti F. P. Vandoni Ecologica 2000 e Orsi per la raccolta rifiuti a bordo strada Gh. Marchelli Energreen, una nuova macchina tutta italiana Gh. Marchelli Ferri: una gamma per piccola, media, grande manutenzione Iveco al Samoter 2005 Yuasa Trading importa finitrici stradali Hanta F. P. Vandoni Dimostrazioni Osma con la nuova trinciatrice Master THI F. P. Vandoni Due nuovi bracci Hymach Gh. Marchelli Dalla Svezia il mezzo anfibio adatto a qualsiasi intervento Bonetti: lo storico 4x4 polivalente 3° seminario Isoltema Epoke SALT 1 Bus elettrici a Sorrento Fiori Mixer 4000 Ga. Marchelli Unimog nella pianura di Cremona Gh. Marchelli Econic "grand tour" Gh. Marchelli Bucher CityCat 5000 da 80 km/h Veicoli elettrici al servizio della città Città Virtuale a Vicenza Ga. Marchelli MAN TGL: 100% Trucknology Ga. Marchelli Il degrado delle aree pedonali dovuto alle gomme da masticare e altri depositi F. P. Vandoni Progetto Città 2005 a Milano inaugura il Nuovo Polo Fiera Gh. Marchelli, Ga. Marchelli, F. P. Vandoni Vomere SV della Molinari Vincenzo
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In copertina: DaimlerChrysler Italia S.p.A. Settore Unimog - Econic Via G. V. Bona, 110 00156 Roma Tel. +39 06 41442043 Fax +39 06 41442819 www.unimog.it
Direttore responsabile: dott. Giorgio Marchelli Direttore esecutivo: dott. ing. Gherardo Marchelli Redazione: dott. Giorgia Marchelli dott. arch. Viviana Patscheider Francesco Piero Vandoni Segreteria di redazione: Domenica Stefani Editore: quota neve s.r.l. Direzione, amministrazione, pubblicità: Via Panizza 12 - 20144 Milano Tel. +39 02 4983120 Fax +39 02 4985157 E-mail: lavoripubblici@quotaneve.it Stampa: Ottavio Capriolo Via Arc. Calabiana 6 - 20139 Milano Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 577 in data 14-10-2002 Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale D.L.353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, DCB Milano Abbonamenti annui: Italia euro 30,00 Estero euro 40,00 i versamenti possono essere effettuati a mezzo assegno o c/c postale n. 26647206 intestato a: quota neve s.r.l.: - via Panizza 12 - 20144 Milano Una copia euro 5,00 Lavori Pubblici n. 14 maggio - giugno 2005
PORTATTREZZI
Dimostrazioni estive Unimog ad Orvieto e Aviano GIORGIA MARCHELLI Come ogni anno, anche durante questo maggio 2005, la DaimlerChrysler Italia in collaborazione con alcune delle proprie Concessionarie e con i maggiori Partner del Sistema Attrezzi, ha organizzato due importanti dimostrazioni estive Unimog. La prima si è svolta il 19 maggio nei pressi della Badia di Orvieto, ed è stata predisposta dalla Concessionaria Rossi di Perugia, e coordinata da Luca Coccia, Ispettore Unimog per il Centro e Sud Italia. La seconda ha avuto luogo il 26 maggio nel Centro Sportivo di Aviano (PN), ed è stata offerta dalle Concessionarie Germacar di Udine e Nordauto di Trento, e supervisionata da Gianni Cavalla, Ispettore Unimog per il Nord Italia. A gestire l’insieme il sig. Guido Corradi, Responsabile del Settore Unimog ed Econic della DaimlerChrysler Italia, sempre validamente assistito dalla sig.ra Claudia Fiumani, e con la presenza del sig. Klaus Gauly, Delegato del Settore Unimog presso la fabbrica di Wörth in Germania. Entrambe le manifestazioni hanno visto un discorso introduttivo del sig. Corradi, seguito dalle dimostrazioni dinamiche di numerosi Unimog allestiti per le più svariate esigenze estive, ben descritti da Hans Stifter della Schmidt Italia, Guido Giletta e Piermario Cairo di Giletta, Fabrizio
Fioresi di Assaloni, e dai vari Responsabili Unimog, per terminare con ottimi pranzi con tutti gli ospiti. Durante la presentazione iniziale, il sig. Corradi ha spiegato un breve panorama di cosa sia l’Unimog: un mezzo professionale, nato come veicolo portattrezzi 54 anni fa, con 350.000 esemplari circolanti nel mondo, tutti costruiti nello stabilimento di Wörth, senza essere un camion trasformato, per cui con tutte le garanzie della fabbrica, che si rende responsabile al 100% del proprio prodotto. I numerosissimi invitati, praticamente tutti Pubblici Amministratori, sono stati messi di fronte alle loro responsabilità: dovendo affrontare gravi problemi, come quelli di protezione civile, viabilità estiva ed invernale, antincendio boschivo, ma soprattutto essendo anche responsabili del personale che svolge queste operazioni, hanno pertanto la necessità di dotarsi di veicoli affidabili, che garantiscano lavori ben fatti nella completa sicurezza operativa degli addetti. Oltre ad assicurare questi fattori, l’Unimog ha delle caratteristiche come mezzo polivalente attrezzabile con moltissimi tipi di allestimenti di varie marche per i più svariati lavori durante tutto l’arco dell’anno, che lo rendono ineguagliabile e fondamentale per le Amministrazioni Pubbliche, visto in forma di investimento redditivo.
Massima garanzia per le attrezzature sono date, oltre che dalla Partnership del Sistema Attrezzi Unimog, dal fatto che queste vengono montate sulla piastra portattrezzi costruita e montata direttamente nella fabbrica di Worth, omologata insieme alla macchina e trascritta sul libretto della stessa, per essere comandate dall’impianto idraulico del mezzo e da un joystick di uso intuitivo per l’operatore all’interno della cabina. Per tutti i lavori, la forza meccanica è data dalle prese di forza dell’Unimog, che utilizzano tutta la potenza dal motore: ce ne sono 7 tipi diversi, e per ogni esigenza i consulenti consigliano quella più adatta per i corretti abbinamenti con le attrezzature, fornendo il mezzo col solo materiale necessario all’uso per cui è previsto. Un particolare per far capire quant’è la mania di creare un prodotto perfettamente adatto all’impiego della viabilità, che nessun autocarro al mondo ha, è il mitico cambio dei riduttori Unimog, che, partendo da un cambio con 8 marce, con 1 o 2 riduttori, se veramente ritenuti utili, permette di arrivare ad avere 24 marce avanti e 24 indietro. 1. Unimog in dimostrazione ad Orvieto 2. U300L di Siena Soccorso con antincendio AF Giletta
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Altra costante proposta di serie sull’Unimog è l’Electronic Quick Reverse, sistema col quale, tramite un pulsante posto in cabina, al di sotto dei 6 km/h, soltanto schiacciando la frizione, il mezzo passa da marcia avanti a indietro, utilissimo per molte operazioni e necessario per altre, quali ad esempio lo sgombero neve nei piazzali, o per uscire da eventuali impantanamenti. Fondamentali i concetti di vivibilità e visibilità dell’Unimog: grazie alla cabina arretrata, posta dietro l’asse anteriore, dotata di aria condizionata di serie, l’operatore può lavorare in tutta comodità e sicurezza, con salite e discese, molto frequenti nei lavori in ambito locale cui il mezzo è solitamente destinato, senza rischi. Sempre in quanto arretrata, la cabina consente di vedere 1 m davanti al muso del veicolo, quindi di controllare con precisione l’attrezzo che lavora anteriormente. Il tutto per lavorare meglio, in maniera più redditizia e nella volontà di garanzia di sicurezza non solo per l’operatore, ma anche nei confronti dell’utente, cioè del cittadino che, percorrendo le strade di un Paese civilmente evoluto, deve trovare condizioni di ottima viabilità, quindi percorsi ben mantenuti e puliti in tutti i sensi, dalla sporcizia in genere, alla neve e all’erba alta che ostacola la vista ed è spesso causa di incidenti oltre che di incendi, per i quali generalmente non si fa sufficiente prevenzione. Proprio in quest’ottica, eccezionali sono le doti di versatilità dell’Unimog: in pochi minuti il portattrezzi è trasformabile dalla versione per la viabilità invernale a quella estiva, ad antincendio, o come spazzatrice, attivata dall’impianto idraulico del mezzo stesso, quindi senza motore ausiliario. Optional importantissimo e unico, che nessun autocarro al mondo ha, è il Vario Pilot, che permette in circa 20
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secondi di spostare da sinistra a destra e viceversa lo sterzo, il cruscotto e la pedaliera, consentendo di guidare lo stesso Unimog sia a sinistra che a destra: ne è intuitivo l’utilizzo, per cui gli spostamenti vengono effettuati a sinistra, mentre molti lavori a destra, posizione in cui si vedono meglio marciapiedi, cigli della strada..., e l’autista può scendere dal lato corretto verso il marciapiedi senza aprire lo sportello verso il traffico. Nell’ottica di fare prevenzione capillare e lotta agli incendi boschivi, ma non solo per questo motivo, la DaimlerChrysler ha 2 tipi di prodotto, l’UGN, che è il veicolo portattrezzi 4x4 permanente di maggior successo, e la gamma UHN, con caratteristiche più spiccate per il fuoristrada estremo: gli assi a portale, che offrono un’altezza da terra molto elevata, sono divaricabili di 30° e consentono alla cabina e al cassone di mantenere il piano d’intervento per affrontare in estrema sicurezza qualsiasi percorso, anche i più pericolosi, conservando sempre l’aderenza delle 4 ruote con il terreno, grazie alle sospensioni con le molle e gli ammortizzatori per entrambe le gamme, e non a balestra come nei normali autocarri. Le cabine sono diverse per le 2 gamme di Unimog, e tutte e due hanno la possibilità di avere anche la doppia cabina per 6 persone, che mantiene comunque inalterata la capacità di portare fino a 3.000 l d’acqua. Inoltre le capacità dell’Unimog sono famose: la pendenza superabile è del 100%, pari a 45°, la capacità di guado arriva fino a 1,20 m, e gli angoli di rampa sono molto favorevoli, per cui 1. U500 con 2 bracci falcianti Mulag Schmidt 2. U400 con spazzatrice Schmidt SK 350 3. U400 con piattaforma aerea e spazzatrice a rullo Assaloni
si può affrontare qualsiasi percorso ed intervenire anche in caso di inondazione per l’apporto di soccorsi... Infine, tutti gli Unimog possono essere dotati di TireControl, sistema che, tramite un pulsante ed un indicatore di pressione in cabina, permette all’autista di gonfiare e sgonfiare gli pneumatici secondo la necessità, per esempio in fuoristrada o su percorsi sabbiosi, dove occorre maggiore aderenza: sgonfiando ed ottenendo una maggior superficie d’appoggio, è semplice superare alcuni tratti, per poi riprendere la strada gonfiando gli pneumatici. L’importanza è notevole in protezione civile, oltre che comoda in casi di foratura, per tener gonfiata la gomma fino alla prima possibile sostituzione. Dopo una breve presentazione dell’Econic, mezzo specifico per la raccolta dei rifiuti urbani con cabina ribassata, cambio automatico, e motorizzazioni sia diesel che a gas metano da 280 CV, particolarmente adatto all’utilizzo cittadino, si è passati alla dimostrazione vera e propria degli Unimog diversamente allestiti, 9 ad Orvieto e 8 ad Aviano, per un totale di 11 tipi di lavori differenti esemplificati. Il primo Unimog in dimostrazione ha presentato una novità assoluta per l’Italia: la rattoppatrice stradale Road Repair SR 500 Schmidt. La nuova attrezzatura era montata su un U500 passo corto, con motore da 280 CV e presa di forza anteriore, con impianto idraulico di potenza, che permette qualsiasi tipo di allestimento, inclusa la spazzatrice, circuito di servizio con
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1.2.3.4. U500 in sequenza di riparazione stradale con Road Repair SR500 Schmidt, e vista posteriore dell’attrezzatura 5. U300 con piattaforma aerea Copma
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8 innesti anteriori e 4 posteriori ed un secondo circuito per l’eventuale funzionamento in contemporanea di 2 attrezzi, 1 davanti e 1 dietro, come, per esempio, lama e spargisale. La Road Repair SR 500 è il sistema per riparare buchi e fessure nell’asfalto. Per il funzionamento, inizialmente pulisce la buca con un getto di aria compressa, poi spruzza uno strato di emulsione bituminosa calda, miscelata direttamente davanti, nella proboscide, e successivamente una miscela di emulsione con ghiaia, per finire coprendola con uno strato di ghiaia pulita a protezione dell’asfalto, permettendo l’immediato passaggio del traffico che comprime il materiale. La reazione fra la ghiaia e il bitume avviene entro 2 - 3 minuti, mentre per l’indurimento definitivo sono necessari, a seconda del tipo di emulsione, circa 2 - 3 giorni. L’operatore da solo, dalla cui esperienza dipende il livellamento della superficie senza bisogno di essere rullata, riesce a svolgere tutto il lavoro dalla cabina, indipendentemente dal tipo e luogo di impiego. Possono essere utilizzate emulsioni diverse, comprese quelle modificate per ridurre i tempi di indurimento. I terzisti che già utilizzano la Road Repair in Germania danno sulla riparazione la garanzia di un anno, cosa che con l’asfalto freddo non sarebbe possibile. Per le lavorazioni in autostrada, dove per il momento dalla cabina non si riesce a creare una superficie esattamente piana, è in via di sviluppo anche un rullo da montare sulla piastra anteriore per livellare con maggior precisione: per ora i veicoli possono circolarvi subito sopra fino a
velocità di 120 - 130 km/h. Sullo stesso Unimog possono essere applicate contemporaneamente altre attrezzature davanti, per esempio un bruciatore a gosolio utile d’inverno a scaldare la zona di lavoro e far aderire meglio l’emulsione, o d’estate per bruciare le 5 erbacce che crescono sotto l’asfalto. Un U500 passo lungo montava una spazzatrice aspirante BucherSchörling Unifant 60, e anteriormente un braccio falciante Giletta. Anche su quest’Unimog sono montati i 4 circuiti idraulici, indispensabili per il funzionamento della spazzatrice, ed è dotata di Vario Pilot, utilissimo per il totale controllo dello spazzamento da ambo i lati. La spazzatrice ha una volumetria di 6 m3 come capacità di materiale aspirato, ed un serbatoio dell’acqua, posto in posizione ergonomica dietro la cabina del veicolo per un’ottimale distribuzione dei pesi, con una capacità di 2.000 litri. E’ aspirante con doppio gruppo, e può quindi aspirare sia a destra che a sinistra effettuando qualsiasi operazione di spazzamento, grazie al rullo centrale inferiore che convoglia alle 2 spazzole laterali e alle relative bocche di aspirazione ghiaia, carta, lattine..., che terminano sul cassone. E’ azionata interamente dall’impianto idraulico dell’Unimog, dunque non necessita di alcun motore ausiliario, sfruttando tutta l’idraulica del mezzo. E’ inoltre dotata di un tubo di aspirazione posteriore per la pulizia di fossi, pozzetti... Una delle caratteristiche più importanti di questa spazzatrice è la scarrabilità: in un tempo decisamente contenuto, ca. 20 minuti, può essere scarrata in modo da lasciare il portattrezzi completamente libero, col solo controtelaio originale, per potervi installare eventuali altre attrezzature, quali spargisale, allestimenti antin-
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cendio, cassone ribaltabile... Anteriormente è possibile montare la spazzola per la pulizia dei marciapiedi. Un U400 passo corto con Vario Pilot e 3 circuiti idraulici era attrezzato con una spazzatrice Schmidt SK 350, che può essere montata anche sull’U300 sempre passo corto, mentre in alternativa sono disponibili anche altri modelli per i passi lunghi e per l’U500. Il cassone è costruito in modo da rientrare perfettamente nella sagoma della cabina del veicolo; ha una capacità di 3,5 m3, ed è interamente in acciaio inossidabile, come pure lo è il serbatoio dell’acqua. Aspirante con doppio gruppo spazzante, può essere equipaggiata anteriormente anche con una terza spazzola per pulire i marciapiedi o per allargare il campo di spazzamento, oppure può montare una spazzola estirpa erbacce per eliminare le erbacce dai bordi della strada. L'attrezzatura è azionata interamente dall’impianto idraulico dell’Unimog, senza motori ausiliari. Anche questa, come la precedente, è velocemente scarrabile per dar spazio alla versatilità di allestimenti del portattrezzi. Un U400 era allestito anteriormente con una spazzolatrice a rullo, e posteriormente con una piattaforma aerea, entrambe Assaloni. La spazzolatrice a rullo è ideale per i comuni che non hanno la possibilità di prendere spazzatrice più grandi, ma che comunque hanno bisogno di pulire le loro strade. Azionata idraulicamente, ma disponibile anche in versione dove il rullo è 9
comandato direttamente dalla presa di forza meccanica, in questo caso è completa di parecchi accessori. Ha un cassoncino raccoglipietrisco montato nella parte anteriore, dove la spazzola laterale ed il rullo principale convogliano il materiale spazzato. Tre ruote regolabili gestiscono l’altezza al suolo per l’aderenza al terreno nonostante l’usura della spazzola; il rullo principale è formato da una serie di spazzole in plastica alternate ad una serie in ferro, in modo da unire l’aggressività dell’acciaio con la spazzabilità della plastica. L’impianto di abbattimento polveri è creato tramite un serbatoio da 200 l montato sull’attrezzo, che spruzza l’acqua al suolo per mezzo di una barra ad ugelli. La piattaforma aerea scarrabile è stata studiata appositamente per l’Unimog, che, grazie alle caratteristiche di stabilità, con l’accorgimento di rispettare una pendenza massima di posizionamento, permette di raggiungere un’altezza di 10,80 m con la particolarità di non avere stabilizzatori idraulici, ma sfruttando semplicemente 2 bracci meccanici collegati ai mozzi delle ruote, che in fase di lavoro vengono bloccati tramite un perno, garante di sicurezza per l’azionamento dell’attrezzatura. La piattaforma non ha bisogno di allestimenti idraulici particolari; sul cestello è applicato un circuito idraulico ausiliario che permette l’utilizzo di attrezzi; i comandi sono elettroidraulici con joystick, ed in alternativa si possono avere manuali. Questo allestimento Assaloni sta riscontrando un notevole successo, in particolare per la verifica di linee elettriche e la potatura. Per lo sfalcio dell’erba, lo stesso U500 passo lungo che montava la spazzatrice Bucher-Schörling Unifant 60, era allestito anche con un braccio falciante Giletta, per una distanza di lavoro da 4,30 m da centro veicolo a filo testata, disponibile anche in ver-
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sione fino a 5,5 m di sfalcio da centro asse a fuori testata. Caratteristica principale di questo braccio è l’articolazione, costituita da una ralla in maniera tale che i movimenti sono sempre estremamente bilanciati, su un mezzo che non ha bisogno di stabilizzatori e permette manovre veloci ed affidabili: la ralla consente di lavorare in qualsiasi situazione con tutti i tipi di materiale nella maniera più efficace ed efficiente posssibile; la macchina ha la possibilità di lavorare con la testata anche a filo ruota, quindi con una decisa capacità di taglio e senza particolari ingombri. Un U500 passo corto dimostra il lavoro di sfalcio con 2 bracci contemporaneamente, entrambi Mulag, azienda del gruppo Schmidt che la commercializza per l'Italia. I 2 bracci lavorano indipendentemente: quello anteriore, con sbraccio fino a 6 m da centro veicolo, è azionato dalla presa di forza dell’Unimog, e in alternativa può essere azionato anche dall’impianto idraulico. Ha il traslatore davanti per equilibrare meglio il braccio in fase di lavoro, e poter operare anche a filo ruota, pure in scarpata. La testata montata è quella universale, con larghezza di 1,20 m e coltelli universali che riescono a tagliare rami e cespugli fino a un diametro di 4 - 5 cm. Anche il braccio posteriore ha il traslatore e una sezione telescopica, e può arrivare fino a uno sbraccio di 8,70 m, estensione che lascia comunque stabile l’Unimog, senza creare problemi di oscillazione; la testata montata è larga 1,60 m con coltelli più piccoli specifici per un taglio pulito dell’erba. Entrambi i bracci sono equipaggiati con impianti di sicurezza contro gli urti, con un siste1. U500 con trinciarami Mulag Schmidt 2. U400L con 2 bracci falcianti Assaloni
ma idraulico; i comandi sono proporzionali ed hanno un livellamento automatico per l’adattamento delle testate all’inclinazione di terreni e scarpate. Sul braccio anteriore è possibile aggiungere una terza testata corta per il taglio del solo ciglio stradale che lavora in automatico, in modo che le prime 2 testate possono essere controllate dall’autista, mentre per il braccio posteriore serve un secondo operatore. Lo stesso mezzo, cambiata la testata da tagliaerba a trinciarami della larghezza di 2,20 m, sempre Mulag Schmidt, ha operato tagliando rami fino a un diametro di 8 cm, e attrezzatura analoga è disponibile anche per diametri fino a 4 mm, da usare per ottenere un taglio più preciso nella pulizia delle siepi. Un U400 passo lungo della Provincia di Firenze ha operato contemporaneamente con 2 bracci Assaloni, anteriormente un BF A 30 da 4,20 m di sbraccio dal centro del veicolo con una testata da 1 m di larghezza di taglio per la banchina, e posteriormente un BF C 270 formato da 2 bracci più un terminale telescopico, arrivando alla lunghezza di 7 m, con una testata da 1,20 m di taglio per quello della scarpata. L’impianto idraulico del braccio posteriore è con pompe e motori a pistoni, che aumentano notevolmente la capacità di taglio. Entrambi i bracci sono collegati al dispositivo optional Vario Power: l’anteriore sfrutta i circuiti 2 e 3, mentre il posteriore l’1 e il 4. Grazie a questo sistema non c’è bisogno di alcuna presa di forza meccanica anche nella parte anteriore. I comandi del braccio anteriore sono dati dagli impianti del veicolo, perciò tramite il joystick dell’Unimog, mentre quello posteriore ha un distributore elettroidraulico proporzionale. La testata ha un coltello avvitato, una via di mezzo fra un coltello da pura erba e il martello, ed è particolarmente indica-
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to per lavorare sia in presenza di erba, sia di arbusti, rovi e materiale più consistente. In alternativa, sullo stesso rullo portacoltelli si possono montare i coltellini a Y, specialmente indicati per il taglio della sola erba. Oltre ai 2 bracci più il telescopico, nel braccio posteriore è stato montato un traslatore che ne aumenta ulteriormente lo sbraccio laterale e permette di equilibrare al massimo il veicolo in funzione della posizione di taglio: nonostante 7 m e 300 kg, l’Unimog rimane stabile, senza sbilanciamenti. Grazie alla particolare geometria del braccio anteriore, ma, con l’opzione del traslatore anche di quello posteriore, l’ingombro massimo del braccio in fase di lavoro può essere compattato il più possibile, consentendo il lavoro a filo ruota, importante in percorsi con spazi ridotti, senza dover chiudere le strade in cui si opera. Entrambe le testate montate hanno delle protezioni estremamente efficaci al lancio dei sassi, in gomma posteriori, e a catena anteriori, ammortizzazioni sulla rotazione, comando di floating, quindi di adattamento al terreno, e valvole anticaduta. La forma all’interno delle testate permette di avere uno scarico ottimale, e la superficie tagliata ottiene un regolare pareggiamento grazie a un rullo di strisciamento che mantiene costante la distanza dei coltelli dal suolo. Un U300 passo lungo di Siena Soccorso montava un allestimento antincendio AF Giletta, ad alta pressione, modulare, con un serbatoio della capacità di 2.000 l. La versione proposta in questo caso ha 2 naspi con riavvolgimento idraulico, singolo o contemporaneo, da 100 m di tubo l’uno e mitragliette per il lancio pieno o nebulizzato, con la possibilità di un terzo naspo posto in maniera centrale. La cisterna è realizzata in acciaio inossidabile (può essere anche con serbatoi in vetroresina), in modo che possa essere modulare per adattarsi meglio ai vari tipi di Unimog, a partire
dall’U300 passo corto fino all’U500 passo lungo, con capacità da 1.500 l fino a 5.000 l per l’U500 o l’UHN5000. La pompa di mandata ha una portata di 240 l/min a 60 bar, quindi ad alta pressione, azionata da una presa di forza meccanica, che consente all’allestimento antincendio di essere utilizzato anche col mezzo in movimento, dettaglio importantissimo soprattutto per gli spegnimenti lungo scarpate, fossi... Oltre alla lancia, la manichetta Uni 45 lavora con l’alta pressione: regolando la pressione di mandata, tutta la portata dell’acqua viene convogliata sulla manichetta per un getto decisamente più potente. Fra le altre dotazioni che possono essere collocate sull’allestimento antincendio, vi è una lancia a cannoncino posta nella parte superiore, che può essere comandata internamente dal joystick della cabina durante la guida in tutta sicurezza. L’allestimento antincendio è l’ideale per l’Unimog e le sue doti di fuoristrada, in particolare per gli incendi boschivi, riuscendo a raggiungere luoghi impervi e a superare pendenze improponibili. Un U400 passo lungo era attrezzato con modulo antincendio Assaloni, completamente costruito in acciaio inox aisi 316, per permettere eventualmente anche il trasporto di acqua potabile. Le capacità sono in funzione del veicolo portante, da 1.500 fino a 5.000 l, e la disposizione dei vari serbatoi e delle altre applicazioni all’interno del modulo sono dislocate in modo da fornire la migliore distribuzione dei pesi sugli assi per una ottimale stabilità. La pompa viene azionata in questo caso tramite il dispositivo Vario Power, e in alternativa si può avere 1. U500L con spazzatrice Bucher Schörling Unifant 60 e braccio falciante Giletta 2. U400L con antincendio ABG e ruspetta livellatrice Assaloni
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la presa di forza meccanica N05 dell’Unimog sul cambio: entrambi i sistemi permettono di operare con il veicolo in movimento. La pompa di mandata sviluppa 220 - 230 l/min a 70 - 80 bar, quindi permette di lavorare in alta pressione. E’ possibile effettuare il lancio dell’acqua sia tramite i 3 naspi posteriori con 100 m di tubo l’uno e riavvolgimento idraulico, o tramite cannoncino per sparare senza dover scendere dal veicolo, che può avere il comando idraulico dalla cabina con il joystick dell’Unimog. L’allestimento è dotato di vani laterali con chiusura a serranda per il deposito di manichette e altre attrezzature utili; ha una pompa per il carico della cisterna da fonti naturali, ed una pompa adescante che permette in qualunque momento di ricaricare la macchina da bacini. I 3 naspi posteriori sono accessoriati con mitraglietta per il lancio a getto lungo o nebulizzato. Come richiesto dal codice della strada, è dotato di sirena bitonale e lampeggianti a luci blu. Anteriormente monta una ruspetta livellatrice: abbinamento interessante per la creazione di varchi al veicolo. Oltre al circuito di rotazione e sollevamento, è dotata di 2 martinetti idraulici nella parte superiore, che permettono l’inclinazione della lama, la quale può avere angolazioni differenti da quella che è la base d’appoggio del mezzo, per spianare e creare passaggi negli incendi; in alternativa può essere usata per creare e sistemare banchine in strada o quant’altro necessiti di piccoli interventi di movimento terra. In dimostrazione solo ad Orvieto un U300 passo corto del Comune di Arrone con una piattaforma aerea della Copma da 12 m di altezza. A concludere la dimostrazione ad Aviano, una presentazione dell’ampia gamma di attrezzi idraulici Doa, che funzionano con l’impianto idraulico dell’Unimog.
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VIABILITA’
Assaloni dà spettacolo a Livigno GHERARDO MARCHELLI
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In tre giornate d’inizio aprile Assaloni ha ospitato a Livigno circa 350 clienti provenienti da tutta Europa per una manifestazione che ha visto una conferenza, un’esposizione statica di mezzi ed attrezzature ed una dimostrazione dinamica sulla neve con mezzi ed allestimenti in apertura di passo. Una presenza numerosa che sottolinea l’interesse sempre suscitato da eventi di questo genere. Gli ospiti convenuti erano di differenti estrazioni, al pari dell’offerta di attrez-
zature Assaloni, che spazia per soddisfare le diverse esigenze di privati, amministrazioni pubbliche, società autostradali e di gestione strade. I partner in questa manifestazione, portando i loro prodotti in dimostrazione, sono stati: Iveco, JCB, Scam, Effedi, Atet e Dadò Ricambi con le catene Rud. Naturalmente molte delle macchine esposte sono state messe a disposizione da alcuni clienti. La sessione conferenza ha proposto una presentazione dell’azienda sotto-
lineandone la lunga storia: fondata nel 1920, certificata ISO 9000 dal 1995, possiede oggi una superficie coperta di oltre 7.000 m 2, con una produzione di attrezzature di circa 1.300 unità all’anno. Nell’ottica di collaborazione con costruttori di grande rilevanza, il lavoro di Assaloni è mirato alla costruzione di attrezzature per la viabilità invernale e per la manutenzione stradale, nonché per la pulizia strade. Le attrezzature possono essere montate e assemblate su diverse tipologie di veicoli: le macchine esposte erano un po’ la sintesi di questo approccio. Agli sgombraneve a spinta e rotativi, 1. Area espositiva esterna 2. Area espositiva interna 3. Frese frontali Assaloni ad uno e a due camini al lavoro sul passo della Forcola 4. Fresa laterale in allargamento
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sicuramente le macchine per le quali sono più conosciuti, hanno affiancato da alcuni anni spargisale, sia portati che a sponda. Spaziano inoltre fino a: attrezzature falciaerba da applicare a trattori, terne e veicoli portattrezzi, sia a braccio che a disco; spazzoloni lava gemme e lava tunnel, pale, ruspe, battipali, piattaforme aeree telescopiche e da quest’anno anche antincendio boschivo, sottolineando il concetto di poter dare ai loro interlocutori una gamma di equipaggiamenti che sia la più completa possibile . Vastissimo il panorama delle lame. SL, lama leggera semplice da montare su veicoli fuoristrada o piccole pale caricatrici, con dimensioni che vanno dai 2 ai 2,60 m e peso intorno a 250 kg. Per veicoli come Scam. Il modello Tecna, lama leggera (circa 500 kg) con caratteristica di unire la leggerezza alla robustezza. La lama ML per veicoli di medie dimensioni con larghezze da 2,80 a 3,60 m e peso intorno ai 700 - 800 kg, è una lama ad unico segmento e sistema di ribaltamento a molle con ritorno automatico in posizione di lavoro. Futura, concepita per il lavoro nei centri urbani ed in presenza di ostacoli, è una lama che fa dell’elasticità la sua caratteristica più importante, con ogni singolo elemento che lavora su un biellismo e permette di superare gli ostacoli anche in condizioni molto particolari; conforme alla norma tedesca, è in grado di superare un ostacolo di
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10 cm di altezza a 40 km/h. Le G90 e G100 per salire di quota, attrezzature per intervenire in condizioni estreme con grandi quantità di neve, con la possibilità di regolare l’angolo di incidenza e permettere di raschiare il ghiaccio, oppure, sdraiandola completamente, lavorare in condizioni di grande innevamento. Il modello 3GS è una sintesi fra la necessità di lavorare in presenza di molta neve e quella di rispettare la pavimentazione stradale, e soprattutto di essere in grado di superare gli ostacoli; è una lama divisa in tre settori ognuno dei quali lavora su un biellismo con appositi ammortizzatori, con dimensioni da 2,80 a 3,60 m, montabili sia su mezzi d’opera che su camion non avendo problemi di velocità. Le 4GS, sorelle maggiori (4 m di coltello), sono in 4 elementi per il lavoro su autostrade o strade di grande percorrenza: tutte le GS sono in grado di superare un ostacolo di 14 cm a 40 km/h. Per il tipico lavoro autostradale, la E90, la cui caratteristica fondamentale, oltre alle dimensioni di 3,5 e 4 m, è la possibilità di utilizzare alternativamente, a seconda delle condizioni, una lama di usura di acciaio, kombi o poliuretano. Il modello R90 segue la stessa filosofia della A90, ma è pensato e concepito per un lavoro specifico unicamente con il vulkollan, per le autostrade, ma anche prodotto ideale per aeroporti, dove, per normativa, si può
utilizzare solo il coltello in poliuretano o materiale plastico, con larghezze dai 3,5 fino addirittura ai 6 m. La 5GS52 è una lama in 5 segmenti concepita per uso in aree aeroportuali. Per le autostrade c’è il un modello estensibile con elemento telescopico che permette di raggiungere una larghezza di lavoro di quasi 5 m, ma rientra di 1 m in sagoma per dimensioni ridotte ai 4 m. Infine i vomeri universali a geometria variabile di varie dimensioni per una gamma adatta a qualsiasi veicolo. Per le attrezzature rotative, oggetto della dimostrazione pratica sul Passo della Forcola, Assaloni propone: fresaneve laterale, per allargamento dove si formano cumuli bordo strada, e frese frontali sia compatte che a uno o due camini. Ad unico camino permette sia l’apertura che il lavoro parziale in allargamento, mentre le frese a due camini sono macchine estreme concepite specificatamente per condizioni di apertura passi. Interessante la sicurezza nelle frese con il dispositivo per il blocco del tamburo in meno di un secondo. 1. Iveco EuroTrakker con lama estensibile Assaloni 2. Spargitore Assaloni 3. Fastrac JCB con vomere a geometria variabile e spargitore Assaloni 4. Fastrac JCB con braccio falciante posteriore Assaloni
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Il programma spargisale è abbastanza nuovo in casa Assaloni (da 2 anni), con due categorie di prodotti: una per veicoli leggeri modello Spes da 0,5 a 1,5 m3, ed una per veicoli da 35 - 50 quintali, modello AV, che permette di arrivare da 2 a 10 m 3 , a seconda delle necessità. Il modello AV è nato dalla collaborazione con la francese Acometis, di cui Assaloni è distributore in Italia ed in altri paesi, come Acometis lo è per i prodotti Assaloni in Francia. La caratteristica fondamentale di questi spargitori è quella di essere costruiti interamente in acciaio Inox 304N, con distribuzione a coclea. Sempre di produzione Acometis sono le innaffiatrici con dimensioni da 7 fino a 13 m3. Altri prodotti interessanti, soprattutto per appaltatori che utilizzano solo per un periodo il veicolo per questo lavoro, sono gli spargitori trainati e a sponda. Per la gestione dei cigli stradali Assaloni propone una gamma completa di falciaerba: FFA, leggero da montare frontalmente su veicoli tipo Scam da 50 quintali; BFA anteriore con sbraccio da 4 m azionato o da presa di forza o idraulica del mezzo, adatto ad Unimog, terne e pale gommate; Pau+Fed, falciaerba anteriore a disco per il lavoro sotto guard rail; BFP, braccio posteriore con modelli dai 5 ai 7,5 m di sbraccio; modelli retroportati con testata avanzata per una posizione di lavoro più confortevo-
le; BFC, bracci da applicare sul cassone tipo Unimog con due o tre bracci; BFV, braccio ventrale per macchine dedicate con sbracci dai 5,5 ai 7 m; e naturalmente tutti gli accessori come trivella, scavafossi, tranciarami, testata fresaneve e lavagemme. Per la pulizia Assaloni propone una spazzatrice scarrabile con aspirazione posteriore da 2 m3, una spazzatrice aspirante scarrabile da 4 m3, ed un lavatunnel a braccio. La ruspa livellatrice, la pala caricatrice, il battipalo, la spazzolatrice a rullo, la spazzola per il lavaggio gemme e guard rail, e la lama per lo spostamento di rifiuti sono attrezzature che Assaloni propone di complemento per sfruttare al meglio i portattrezzi. Interessante la piattaforma aerea scarrabile per Unimog, che non necessita di piedi d’appoggio sfruttando il fissaggio dell’asse posteriore. Infine, ultimo nato in casa Assaloni, è l’antincendio boschivo: scarrabile, con capacità da 1,5 fino a 5,5 m 3, costruito con un concetto modulare in funzione delle necessità del cliente. La relazione è proseguita con la presentazione del sistema di controllo e gestione delle flotte, applicato in particolare alla manutenzione delle strade, Janus 3 (Lavori Pubblici n. 13 gennaio – febbraio 2005) da parte dell’ing. Gandolfi di Assaloni e dell’ing. Corsero della Atet di Torino. La presentazione ha voluto sottolineare la collaborazione nata tra le
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due aziende per coniugare le esperienze di entrambe. Atet è specialista nella trasmissione e gestione dei dati, con progetti importanti di gestione flotte come quello per le forze dell’ordine; Assaloni sulle attrezzature, sulla gestione delle problematiche nella viabilità invernale, oltre al consolidato rapporto con Autostrade per l’Italia, per la quale ha montato 1.400 dispositivi di controllo su attrezzature per la manutenzione invernale (il dispositivo in questo caso era di un’altra azienda). Stanno reciprocamente scambiandosi le tecniche maturate per proporre un prodotto all’avanguardia ed affidabile. Dopo le relazioni e la possibilità di ammirare in maniera statica i numerosi mezzi allestiti, la giornata è proseguita con il trasferimento in pullman al Passo della Forcola, dove si sono potute ammirare le fresaneve su Unimog e Iveco con catene Rud al lavoro in un panorama suggestivo. I convenuti interessati hanno anche potuto provare a guidare l’interessante portattrezzi JCB Fastrac e lo Scam, per poi trasferirsi tutti a quota 2.700 metri per il pranzo. 1. Scam con vomere a geometria variabile e spargitore Assaloni 2. Scam con lama e spargitore Assaloni 3. Terna JCB con braccio falciante anteriore Assaloni 4. Loadall JCB con lama Assaloni
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VIABILITÀ INVERNALE
Comando wireless per gli spargitori Giletta GHERARDO MARCHELLI
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Già da qualche tempo Giletta propone il nuovo comando EcosWave per i suoi spargitori. La principale peculiarità di questo comando è quella di poter lavorare sia con cavo di collegamento tra comando e dispositivo di potenza, che nella versione wireless, utilizzando la tecnologia embedded Bluetooth, per eliminare i citati cavi di comando. Questa nuova configurazione è stata studiata per ovviare alle problematiche che creano appunto i cavi, i quali, da uno studio effettuato da Giletta, sono la causa più frequente dei fermo macchina. L’assenza di cablaggio fisico tra comando e dispositivo di potenza inoltre agevola le operazioni di messa in esercizio e stop dello spargisale. Nella versione con cavo di collegamento tra comando e dispositivo di potenza, l’allestimento complessivo può essere dotato di apposita presa retrocabina per agevolare comunque le operazioni di collegamento. L’EcosWave è il comando CAN BUS/ 16
Bluetooth Giletta per spargitori e liquo-erogatrici di ultima generazione. Mediante l’apposito e agevole potenziometro l’EcosWave consente una rapida navigazione tra i menù e le programmazioni di spargimento; l’accesso alle impostazioni dei parametri è regolamentato da appositi livelli di autenticazione. Il comando permette all’utente di memorizzare appositi programmi di lavoro facilmente richiamabili per 2 adattare il tipo di spargimento alla ogni singola valvola, sensore ed morfologia della strada. Si possono variare e controllare tutti i attuatore. Gli intervalli di dosature per principali parametri di spargimento materiale solido ammesso variano (dosatura, larghezza, asimmetria, tra: 5 - 40 g/m2 con passo di 1 g/m2 umidificazione…) ed ogni singolo per sale; 20 – 350 g/m2 con passo di parametro è associato ad un tasto 10 g/m2 per graniglia. La larghezza di spargimento è variafunzione personalizzato. Grazie a display e tastiera retroillumi- bile tra 2 e 12 m con passo di 1 m nati l’EcosWave consente un facile (estendibile a 24 m per modelli aeroutilizzo dello spargisale anche duran- portuali). te gli interventi notturni o caratterizza- Le caratteristiche principali vedono: microcontroller Motorola 16 bit, ram ti da scarsa visibilità. Il display, grazie anche alle apposite di 12 K, power range 10 - 30 V, opefinestre di pop-up (zoom istantaneo rating range -20° C a 45° C, clock del parametro), permette una facile interno, tastiera retroilluminata, grafivariazione dei parametri di spargi- ca LCD display (128x81) e visualizzamento ed individuazione degli allarmi zione allarmi. Le connessioni previste sul comando tecnici a bordo macchina. Il comando gestisce l’utilizzo e la sono: alimentazione e tachimetrica; taratura di 6 tipi diversi di materiali e CAN-BUS / Bluetooth tra comando e la loro relativa percentuale di umidifi- dispositivo di potenza; seriale per cazione; per ogni materiale inoltre è antenna GPS o elaboratore di bordo; configurabile con 9 diversi programmi pulsante remoto di variazione prodi spargimento, che possono essere grammi di spargimento. variati dall’operatore durante le ope- Il comando EcosWave permette la razioni invernali per semplice pressio- storicizzazione nella memoria interna dei totalizzatori relativi agli interventi ne del tasto PROG. Le tarature relative all’umidificazione effettuati, inoltre i parametri inerenti al del sale possono essere differenziate trattamento possono essere anche a seconda del modello di spargisale inviati al Navicon, per permetterne la in: umidificazione ON/OFF fissa al georeferenzazione immediata e per 30%; umidificazione variabile tra il la relativa trasmissione. 10% ed il 30% con passi programmabili; umidificazione variabile tra 0 – 1. Comando EcosWave Giletta 2. Display con "pop-up" che 100% (spargitori SL). evidenzia il parametro appena Il menù di configurazione permette variato l’abilitazione all’utilizzo e la taratura di Lavori Pubblici n. 14 maggio - giugno 2005
IGIENE URBANA
Sweepy-Jet per spazzare comodamente anche con le auto in sosta GHERARDO MARCHELLI 1. Lo Sweepy-Jet a Vicenza durante la dimostrazione
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Ingegneri Associati Production ha studiato, in collaborazione e su specifiche esigenze di Amsa, un'innovativa attrezzatura che permette ad un operatore di eseguire lo spazzamento attraverso l'utilizzo di una lancia ad acqua pressurizzata. Il getto rimuove la sporcizia indirizzandola verso il centro strada dove è raccolta dalla motospazzatrice. Sweepy-Jet si installa su motospazzatrici ed autobotti per consentire lo spazzamento, il lavaggio e l'igienizzazione di strade e marciapiedi in quelle zone occupate da autoveicoli parcheggiati o dove la presenza di barriere architettoniche rende inefficace il servizio tradizionale. Mercoledì 18 maggio scorso si è svolta a Vicenza una dimostrazione dello Sweepy-Jet, alla presenza di una dozzina di rappresentanti di aziende del settore, al fine di presentare l'efficacia e la facilità d'uso dello Sweepy-Jet. Lo Sweepy-Jet è costituito da due bracci snodati e motorizzati installati sulla sommità di spazzatrici ed autobotti stradali, così da poter scavalca-
re la maggior parte dei veicoli parcheggiati. Un tubo flessibile esce dall'estremità del secondo braccio a cui si aggancia la lancia di spruzzamento che l'operatore utilizza per spazzare; un sofisticato sistema di controllo misura gli
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spostamenti del tubo e muove automaticamente i motori dei due bracci per seguire i movimenti dell'operatore senza che egli lo comandi direttamente; in pratica è un sistema tipo joystick che sente gli spostamenti del tubo, comandando così i bracci in modo da ottenere l'effetto di accompagnamento dei movimenti dell'operatore entro l'area delimitata dall'estensione massima di bracci e guaina. Ciò avviene senza sforzo da parte dell'operatore e la guaina svolge anche la funzione di sostenere il peso della lancia. La lancia consente all'operatore di eseguire lo spazzamento tramite getto d'acqua in pressione aperto a ventaglio. Viene appesa alla guaina che scende dall'alto attraverso un attacco rapido ed un giunto girevole. Per meglio adattarsi alle esigenze
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degli operatori, la lancia di spruzzamento ha un'impugnatura regolabile in altezza ed una versione destra e sinistra. La testina di spruzzamento ha dimensioni contenute che permettono di raggiungere i punti più stretti tra marciapiedi e macchine parcheggiate, ed è dotata di una rotella pivottante che ne consente l'appoggio a terra. I dispositivi di comando e regolazione della lancia sono: grilletto di apertura/chiusura dell'acqua di spruzzamento; telecomando a radiofrequenza per abilitare i movimenti del joystick; riduttore di pressione per aumentare e ridurre la potenza di spruzzamento, pomello per la regolazione in altezza della lancia, manubrio di bilanciamento retraibile per i passaggi stretti. Un faretto con lampada alogena sulla parte terminale del secondo braccio illumina dall'alto, in modo diffuso, la zona di lavoro per migliorare la visibilità notturna dell'operatore a terra. In caso di urto, il braccio, grazie ad un limitatore di coppia, è praticamente libero, in modo da azzerare la forza tra braccio e oggetto urtato. I due bracci, nella condizione di massima estensione, sono lunghi circa 6 metri, ma un sistema speciale di richiamo automatico della guaina
consente all'operatore di allontanarsi fino a circa 10 metri. Lo Sweepy-Jet può lavorare indifferentemente su entrambi i lati dell'automezzo, ma non contemporaneamente. Il software di gestione della macchina separa completamente le due zone e impedisce qualsiasi movimento sul lato non selezionato. La commutazione di operabilità da destra a sinistra è permessa soltanto nella zona davanti alla cabina di guida, per ragioni di sicurezza. La console, posta in cabina, permette di svolgere le funzioni di comando: dialogo e diagnostica dell'attrezzatura; pulsanti che permettono di attivare le sequenze automatiche di apertura e chiusura, di operare sui due lati del mezzo, di attivare il faretto di illuminazione; il pannellino LCD a due righe permette di attivare i comandi di movimentazione manuale dei tre motori elettrici (dei due bracci e dell'attuatore del levismo di bloccaggio). Tramite alcune pagine del pannellino è possibile impostare i parametri di funzionamento della macchina ed eseguire le tarature dei potenziometri e delle velocità massime dei motori. In posizione di riposo i bracci sono richiusi a compasso e bloccati sopra l'automezzo da un levismo azionato da un attuatore elettrico.
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L'installazione dello Sweepy-Jet su un mezzo richiede che siano realizzate alcune attività di adattamento meccanico ed impiantistico sul mezzo stesso. L'entità di questi adattamenti è determinata dalle caratteristiche del mezzo prescelto. L'attività principale riguarda la realizzazione di un robusto sistema di ancoraggio della ralla che deve essere posto nel punto più alto del mezzo (circa 3 metri di altezza dal suolo), subito dietro la cabina di guida. Nelle motospazzatrici di grosse dimensioni è possibile sfruttare la sommità della struttura del cassone ribaltabile, mentre per quelle di piccole dimensioni o per le autobotti, è necessario ricorrere ad una struttura 1. La lancia dello Sweepy-Jet scrosta con facilità sporco difficile da spazzare a mano 2. Gli spazi angusti non sono un problema per lo Sweepy-Jet 3. I bracci dell'attrezzo passano sopra i pali della segnaletica stradale 4. Primo piano della lancia che si può regolare a seconda della statura dell'operatore 5. Console di controllo e comando dello Sweepy-Jet 6. Vista dall'alto dello Sweepy-Jet
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realizzata specificatamente. Per il circuito dell'acqua in pressione, dove è possibile, si utilizza il circuito che è già presente su molte motospazzatrici, altrimenti si ricorre all'aggiunta di una pompa a pistoni supplementare della potenza di circa 2 kW. Per quanto riguarda l'adattamento dell'impianto elettrico, solo raramente si ricorre alla sostituzione dell'alternatore installato con uno di taglia superiore. Per tutti i mezzi è necessario eseguire l'installazione del quadro elettrico e della console di comando nella cabina di guida. Le caratteristiche tecniche dello Sweepy-Jet sono tali da consentire una sua installazione su quasi tutte le motospazzatrici ed autobotti stradali. Alcune caratteristiche, come la lunghezza del braccio primario, la portata e la pressione dell'acqua di spruzzamento possono essere adattate in funzione delle dimensioni e della
disponibilità impiantistiche dei camion. Nelle motospazzatrici di piccole dimensioni, al fine di contenere gli ingombri, si può installare un braccio principale più corto e decentrare la ralla. La massima portata di spruzzamento è determinata in base alla dimensione del serbatoio dell'acqua a bordo del camion. Serbatoi intorno ai 600 litri consigliano portate di 5 10 l/min, serbatoi di 2.000 l consentono portate fino a 15 l/min. Le autobotti con disponibilità d'acqua superiori possono raggiungere portate massime di 20 l/min. L'effetto ottimale di spruzzamento si ottiene per pressioni tra 80 e 100 bar. Il peso totale dell'attrezzatura è di circa 180 kg, quasi tutti concentrati nella zona di fissaggio sopra il mezzo; in particolare il braccio più esterno ha un peso di circa 15 kg. Amsa, con queste attrezzature, può
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1. Sweepy-Jet montato su un'autobotte 2. Sweepy-Jet montato su una spazzatrice di piccole dimensioni operare anche in quelle zone dove la realizzazione di parcheggi rientranti, o a cavallo del marciapiede, rendevano inefficace il servizio meccanizzato tradizionale. All'attivo nel parco mezzi Amsa vi sono 10 spazzatrici grosse con serbatoi da 2.000 l, che consentono di svolgere un intero turno di lavoro senza rifornimento, ed una spazzatrice piccola, con serbatoio da 700 litri, che richiede un rifornimento intermedio. A Piacenza hanno attrezzato un'autobotte in modo da passare prima con questa spruzzando lo sporco sulla sede stradale e passare in seguito con una spazzatrice veloce.
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STRADE
Provincia di Como, Leca e Sangalli per la strada contro l’inquinamento acustico GHERARDO MARCHELLI
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Per rispondere alle esigenze ed alle richieste dei residenti, la Provincia di Como, nelle persone dell’ing. Bella, del geom. Casertelli e del geom. Ruggiero, ha voluto testare l’utilità dei tappeti stradali con parte di inerti in argilla espansa Leca, per aumentare le caratteristiche di fonoassorbenza, oltre ad incrementare le prestazioni in termini di aderenza. Il tratto di strada scelto per i test è proprio in una zona dove questa caratteristica è maggiormente richiesta: si tratta di una strada ad alto scorrimento in un
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centro abitato. La nuova pavimentazione è stata posata il 7 ottobre 2004, in una zona di attraversamento del centro abitato di Lomazzo, quindi si è aspettato un lungo periodo temporale, circa 7 mesi, prima di eseguire i rilievi fonometrici per consentire l’adeguata spogliazione dell’inerte dal bitume che lo rivestiva, e valutare correttamente le caratteristiche che la pavimentazione potrà garantire nel tempo con le prestazioni fonoassorbenti che l’argilla espansa può fornire.
Si è svolto in data 29 aprile un rilievo in notturna presso la S.P. 23 Bizzarrone – Lomazzo, per misurare con strumento idoneo (Fonometro Delta Ohm HD 2010) la riduzione di rumorosità di una pavimentazione contenente argilla espansa. 1. Sangalli al lavoro sulla S.P. 23 Bizzarrone - Lomazzo 2. Impianti Sangalli 3. Pressa giratoria nel laboratorio prove Sangalli 4. Fonometro Delta Ohm HD 2010
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Il rilievo si è svolto dalle ore 23.00 alle 01.00, vista l’impossibilità di chiudere al traffico un asse viario critico per la zona, riducendo al minimo l’incidenza dei veicoli pesanti in transito, e per poter misurare il rumore della strada con rumori di fondo ridotti al minimo, e soprattutto nelle ore più importanti per la quiete dei residenti. Il rilievo è stato condotto in 4 punti diversi della S.P. 23, due su pavimentazione contenente argilla espansa e due su pavimentazione standard in esercizio da 5 anni; per ogni rilievo il tempo occorso è stato di 20 minuti. I valori medi misurati nei rilievi sono: per le pavimentazioni fonoassorbenti con argilla espansa di Leq 69,3 dBA, mentre per la pavimentazione tradizionale la media è stata di Leq 77,2 dBA. Risulta quindi evidente la conferma delle caratteristiche fonoassorbenti del conglomerato contente argilla espansa, considerata la diminuzione rilevata di quasi 8 decibel, oltre al fatto che a livello uditivo è notevole la sensazione che questa nuova
pavimentazione sia meno rumorosa. La provincia di Como ha voluto testare questo tratto di strada per verificare direttamente l’efficacia di fonoassorbenza, aderenza e durata di questa tipologia di pavimentazione stradale. La Sangalli S.p.A. ha eseguito i lavori e segue direttamente l’evolversi delle caratteristiche di fonoassorbenza del conglomerato steso monitorando il sito di applicazione. La Sangalli S.p.A., operante in Lombardia da 25 anni, è riuscita a raggiungere dimensioni (70 dipendenti e quattro squadre di asfaltatura contemporanee), e soprattutto una reputazione, solitamente riconoscibili in aziende che hanno avuto modo di affermarsi nell’arco di almeno due generazioni. L’affermazione della Sangalli S.p.A. è dovuta alla propensione alla ricerca, che le ha permesso di adottare tecnologie innovative sempre più rispondenti alle esigenze del mercato. I suoi impianti adottano tutte le tecnologie note al mercato e possono utilizzare qualsiasi tipologia di inerti, bitumi e additivi ottimizzando così la
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qualità dei conglomerati prodotti. L’attenzione alle necessità della clientela, personale altamente qualificato, attrezzature dotate delle più recenti tecnologie, un laboratorio attrezzato con strumentazioni tra le più avanzate nel settore che permette un controllo delle materie prime, del prodotto finito e la verifica acustica delle pavimentazioni realizzate: per questi particolari la Sangalli S.p.A. è sicuramente da definirsi Azienda Leader nelle pavimentazioni stradali.
Test sul piazzale di Sangalli della pavimentazione Natural Paviment a basso impatto ambientale, adatta a piste ciclabili ed arredo urbano
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STRADE E SICUREZZA
Attenuatore Snoline DR46: sicurezza stradale anche per i motociclisti FRANCESCO VANDONI
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Snoline di Trezzo sull'Adda (MI) è attiva da oltre 50 anni nel settore della sicurezza stradale attraverso una vasta gamma di prodotti ed una continua assistenza ai clienti tramite servizi quali la formazione delle squadre di installazione, il controllo dei lavori di posa e la risoluzione di eventuali problemi imprevisti incontrati dopo la consegna del prodotto. Il carattere internazionale dell'azienda fa sì che Snoline, direttamente o attraverso imprese di posa, abbia contribuito a migliorare il livello segnaletico di grandi città, come Milano, Roma e Parigi, e a rendere
più sicuri i cantieri sulle autostrade tedesche, francesi e inglesi. Questo stesso carattere ha favorito l'introduzione in Europa del sistema QMB, la barriera mobile a cambio rapido (Lavori Pubblici n. 13 marzo aprile 2005). L'attività di progettazione e ricerca condotta da Snoline tramite i propri laboratori ed Ufficio Tecnico, con l'appoggio di progettisti esterni e di Università ed il coinvolgimento di clienti, esperti e utenti, per definire i bisogni di sicurezza, porta alla presentazione dell'attenuatore d'urto per motociclisti DR46.
Si tratta di un attenuatore d'urto progettato per proteggere i motociclisti dall'impatto laterale contro le barriere stradali, specie contro i loro montanti. Il DR46 è costituito da un corpo cavo in materiale plastico con una sezione a nastro appositamente calcolata. La forma adottata ed il materiale usato permettono una deformazione plastica ed una compressione d'aria tali da ridirigere ed assorbire parzialmente l'urto diretto contro la struttura portante della barriera (pali a "C" o a "I" in acciaio) che costituisce la maggiore fonte di pericolo per un motociclista durante la caduta. 1. L'attenuatore d'urto per motociclisti Snoline DR46, è solitamente di colore giallo, ma realizzabile in colori diversi per ottenere effetti segnaletici e di allerta 2. 3. Immagini di sintesi del comportamento del manichino in caso di urto contro un DR46 4. Disegni dell'elemento intermedio dell'attenuatore d'urto DR46
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Il dispositivo è modulare ed è di facile posa in opera, con semplici connessioni. Gli elementi, in polietilene (5 mm di spessore) di media densità stabilizzato UV per applicazioni esterne, si montano sotto i nastri delle barriere metalliche permettendo così l'innalzamento dei livelli di sicurezza indipendentemente dalla tipologia delle barriere, senza interferire con le prestazioni di contenimento del veicolo. La struttura dell'attenuatore DR46 consente inoltre di seguire agevolmente le curve anche di piccolo diametro. Anche la categoria della segnaletica complementare della gamma di prodotti Snoline presenta una novità: il rallentatore di velocità Ralbel. Ralbel si compone di una sezione rialzata rispetto alla carreggiata sopra la quale le autovetture sono costrette a passare, rallentando così la marcia, mentre veicoli come bus o mezzi di emergenza possono passare all'esterno. Ciclisti e motociclisti possono transitare lateralmente senza pericolo per la loro marcia. I cuscini vengono installati ad intervalli regolari lungo la carreggiata per assicurare che venga mantenuta la velocità indicata per l'area urbana. Ralbel è costituito da 8 elementi color mattone in gomma e poliuretano: 4 elementi intermedi, 2 laterali, 2 frontali con inserti triangolari bianchi in laminato rifrangente. I due elementi verso il flusso di traffico sono dotati di inserti per migliorare la visibilità del rallentatore sia di giorno che di notte. Il fissaggio alla pavimentazione è assicurato da tasselli. A richiesta sono disponibili tappi da inserire nei fori di fissaggio per rendere omogenea la superficie, che può venire fornita anche in nero.
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1. Il rallentatore di velocità Ralbel, anche detto "cuscino berlinese"
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2. 3. Altri prodotti Snoline: simboli e strisce in laminati elastoplastici
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IGIENE URBANA
Ecologica 2000 e Orsi per la raccolta rifiuti a bordo strada GHERARDO MARCHELLI
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Ecologica 2000 opera da 12 anni nel settore ecologia, offrendo prodotti, servizi e tecnologie come concessionario esclusivista di prestigiose aziende del settore. Con sede amministrativa ed operativa a Rovigo ha una rete commerciale che copre il Veneto e Friuli Venezia Giulia. Parallelamente la società ha sviluppato il mercato delle attrezzature e dei contenitori usati e/o rigenerati, con una vasta disponibilità di proposte che vanno dal seminuovo all'usato d'occasione in tutto il territorio nazionale. Proprio nell’ottica delle attrezzature usate e rigenerate Ecologica 2000, con l’appoggio e la fornitura da parte
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di Orsi, ha ideato una nuova macchina utilizzando una spazzatrice usata di proprietà della società che gestisce l’autostrada A4. Su committenza della stessa società autostradale si è sviluppata una macchina per la raccolta dei rifiuti e degli oggetti a bordo strada, che possono creare problemi ed incidenti soprattutto durante le operazioni di sfalcio. Coniugando l’esperienza di Orsi e dei suoi bracci idraulici, Ecologica ha modificato la vecchia spazzatrice aggiungendo un braccio idraulico Orsi, che, dotato di una bocca aspirante azionata dalla turbina della spazzatrice, consente di andare a lavorare sul ciglio della strada, ope-
rando in maniera del tutto simile ai bracci falciaerba. Tolto il gruppo spazzante, si è tenuto il serbatoio che in questo caso serve solo per l’abbattimento delle polveri interno, riducendo le emissioni delle stesse allo scarico, ma potrebbe anche tornare utile per altre applicazioni future dell’attrezzatura. Il contenitore dei rifiuti aspirati è da 5 m3. Per tutte le movimentazioni idrauliche sono state sfruttate quelle preesistenti sul mezzo, rimanendo comunque libere altre prese di forza idrauliche che potrebbero essere utilizzate per attrezzature differenti. Infatti il mezzo, abbinato al braccio Orsi, si presenta anche adatto ad un successivo passo, magari utilizzando testate già presenti nel catalogo Orsi, ad esempio per poter operare con una testata a spazzole per la pulizia di new jersey, guard rail, gallerie e cartelloni segnaletici, sfruttando la disponibilità d’acqua del mezzo. Per ora la società ha voluto sfruttare una spazzatrice al termine della sua vita utile, se non con un ripristino generale, per un’applicazione ancora, per quanto noto, non eseguita da nessuno. Vogliono utilizzarla per raccogliere in 1. 2. 3. La nuova macchina allestita da Ecologica 2000 con braccio Orsi al lavoro
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maniera rapida e puntuale, prima di andare ad eseguire lo sfalcio, tutti quegli oggetti che possono causare disagio proprio nell’operazione successiva. Oggetti, che oltre ad essere sporcizia a bordo strada, verrebbero distrutti dalle testate falciaerba, provocando logorio e danni alle stesse, e, cosa ancor più pericolosa, possono essere lanciati in strada, provocando danni alle macchine in transito ed incidenti, con i conseguenti costi di ogni tipo. Si nota subito una possibile convenienza economica di questo tipo di lavoro, oltre ad offrire un servizio di pulizia del ciglio della strada.
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Vedendo lavorare la macchina si constata una potenza di aspirazione notevole, con una bocca di dimensione adeguata che le consente di aspirare oggetti anche pesanti, come sassi e bottiglie anche piene. Allestire un’attrezzatura di questo tipo, magari su una spazzatrice nuova, potrebbe risultare utile anche per uno spazzamento urbano, potendo raggiungere con la bocca montata sul braccio marciapiedi a lato strada. Sul braccio è montata anche una telecamera che permette all’operatore di controllare comodamente su un monitor dal posto di guida, senza dover assumere posizioni scomode, la bocca di aspirazione per dirigerla al meglio. Orsi ha fornito e dato assistenza naturalmente per la parte del braccio idraulico. Nella vastissima gamma dei suoi bracci è stato scelto il River 501, che consente uno sbraccio di 5 metri,
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richiesto dalla committenza. Naturalmente è stato fornito il telaio del braccio con un basamento speciale, per poterlo montare nel retro cabina, facendolo funzionare con l’impianto idraulico della spazzatrice. La rotazione del braccio in questo caso è stata bloccata per problemi di spazio di lavoro. Il River 501 è stato scelto anche per la sua caratteristica di essere compatto in posizione di riposo, difatti in posizione di trasferimento non esce dalla sagoma del veicolo. 1. In posizione ripiegata il braccio non esce dalla sagoma del veicolo 2. Videocamera sul braccio Orsi 3. Particolare del braccio più tubo 4. Comandi con monitor 5. 6. 7. Possibili attrezzature Orsi applicabili al braccio per ulteriori utilizzi della macchina per ora non ancora previsti
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VERDE
Energreen, una nuova macchina tutta italiana GHERARDO MARCHELLI
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"Progettare e costruire macchine innovative, studiate appositamente per la manutenzione professionale degli spazi verdi, sia a livello urbano sia in ambito forestale". Questo, molto in sintesi, il profilo di missione che Energreen si era prefisso quando, nel 1999, decise di metter mano al progetto ILFS 1500: studi ed esperienze che hanno poi dato luogo ad una produzione in piccola serie di macchine e, in tempi più recenti, hanno contribuito alla realizzazione di una seconda macchina denominata ILF B 2000. Il mezzo base, ILF S 1500, ha in effetti incontrato subito il favore dei professionisti di settore. Le macchine sono strutturate in funzione della presenza di un braccio estensibile telescopico idraulico posizionato lateralmente al centro del carro, e, per agevolare il compito dell’operatore, la cabina, a scelta dello stesso, può ruotare su se stessa fino a 90°; nel caso dell’ILF B 2000, il posto guida è solidale alla torretta,
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conseguentemente la rotazione segue il corpo macchina. Chi siede alla guida del mezzo, grazie alla conformazione della cabina, all’ampia vetratura, al posizionamento personalizzato ed alla rotazione, ha sempre la massima visione dell’utensile di lavoro e della linea di percorso, gestendo la guida con una mano e con l’altra operando su un'unica leva (joystick), la quale comanda l’intero sistema idraulico. Ne derivano lavorazioni molto più rapide e precise di quelle rese possibili dai decespugliatori tradizionali, complice nella cosa anche la facilità di gestione della macchina, dotata di trasmissione idrostatica continua oltre che di trazione e sterzatura integrali asservite da un differenziale posteriore con bloccaggio totale e da un assale anteriore oscillante con la possibilità di blocco dello stesso. Di fatto, le ILF hanno la stessa mobilità di un trattore e proprio come tali possono anche essere accessoriate con una presa di forza ed un sollevatore
idraulico atti a supportare eventuali attrezzature portate. Con i molteplici accessori la macchina amplia ovviamente le sue possibilità di impiego proponendosi quale efficace apripista invernale, a lama, a vomere o a turbina, come spazzolatrice ed anche come spargisale ed ulteriori, a seconda delle attrezzature applicate. Concorrono a tale impiego la perfetta climatizzazione del vano abitativo, riscaldato d’inverno e condizionato d’estate, e la presenza di un impianto idraulico a quattro circuiti che permette di gestire le diverse funzioni operative senza che queste vadano fra loro in conflitto. La potenza del motore, un John Deere serie 4045 omologato "euro due" e tarato a 115 o 140 cavalli, a seconda della macchina che va ad equipaggiare, viene in effetti divisa fra pompe dedicate che operano indipendentemente una dall’altra. Una pompa a pistoni a cilindrata variabile operante in circuito chiuso serve il sistema di trasmissione, ed un gruppo analogo provvede ad azionare la trincia di taglio. Una terza pompa assicura la movimentazione del braccio mentre due ulteriori gruppi a ingranaggi garanti1. ILF B 2000: 17 m di sbraccio 2. Energreen al lavoro 3. ILF S 1500 in versione ferroviaria
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scono la funzionalità dei servizi di bordo, il sistema di rotazione della cabina e i freni in particolare. Questi ultimi, in vista di un utilizzo anche su forti pendenze, sono di tipo integrale e si abbinano all’azione frenante esercitata dalla trasmissione idrostatica che, di fatto, è poi quella normalmente usata dall’operatore nel momento in cui si muove su strada. Da segnalare la grande facilità di manutenzione, dote espressamente perseguita da Energreen per minimizzare i tempi di fermo macchina. La meccanica e più in generale tutti i punti di controllo sono accessibili semplicemente sollevando i cofani della carrozzeria; le attrezzature sono dotate di attacchi rapidi; la trincia lavora con rotazione oraria e antioraria. Il rotore della trincia, elemento basilare per il lavoro della macchina decespugliatrice, grazie ad un accorgimento tecnico brevettato è di facile e tempestiva sostituzione. Per ottimizzare ulteriormente i tempi di lavoro il mezzo consente di trinciare operando in entrambi i sensi di marcia. La larghezza d’ingombro contenuta (2,2, 2,4 e 2,5 m in dipendenza dei modelli) permette di lavorare riducendo al minimo l’ingombro sulle strade. Le ILF sono attualmente disponibili in due versioni, la S 1500 e la B 2000, che si differenziano fra loro per la rotazione della cabina, integrale sulla 2000 e indipendente sulla 1500 con rotazione di 90°; differenti inoltre nelle prestazioni del motore e dell’idraulica. La S 1500 è disponibile con braccio telescopico da 8,2, 10 o 12 m, ad uno, due o tre sfili. Inoltre sono disponibili anche due versioni con braccio alla "francese", che presentano un'articolazione in più rispetto ai modelli precedenti, per due lunghezze di lavoro di 9,5 e 11 m. Un ulteriore modello della 1500 presenta un braccio articolato, studiato principalmente per l'utilizzo con
benna falciante, per la pulizia di canali, fiumi, scoli d’acqua..., dove è necessaria la raccolta del materiale al fine di permettere il regolare deflusso delle acque. Interessante l’applicazione di queste macchine anche in ambito ferroviario, che ne vede un modello dedicato. La 2000, top della gamma, monta un braccio a tre sfili con una larghezza di lavoro di 17 m. Il sistema di zavorra mobile sulle macchine con gli sbracci più elevati consente di avere la massima aderenza anche su forti pendenze. Le ILF sono tutte equipaggiate con un sistema di volta di tipo integrale programmabile. L’operatore può quin- 1 di scegliere fra tre diversi assetti degli nenti, di parti di macchine e di macassali che, nel loro insieme, configu- chine complete è normale routine da rano una sterzatura di tipo tradiziona- molti anni, ed è il loro mestiere primale, a due ruote, integrale in fase, rio. Per la componentistica si sono quella comunemente chiamata "a appoggiati ai migliori nomi dei vari granchio" e quella in controfase, utile settori. Un esempio, la scelta della per enfatizzare l’agilità della macchi- motorizzazione è ricaduta su John na quando si deve muovere in ambiti Deere per l’elevata qualità, l’affidabiristretti. Il passaggio da una modalità lità, e il service che questo marchio di volta all’altra è elettroidraulico, ed garantisce. un apposito sistema di controllo rialli- Al momento la produzione delle nea automaticamente le ruote poste- Energreen è di cinque macchine al riori quando si passa dalla sterzata mese, in linea con le vendite attuali e l’export non supera il quindici per integrale a quella tradizionale. Energreen è un prodotto tutto italiano cento del fatturato, con un programe nasce dalla mente dei due titolari ma di sviluppo che prevede un della Laserjet, azienda specializzanta sostanziale incremento. Un elefante verde è il simbolo di in ossitaglio e taglio al plasma. Tutta costruita nei 4.500 metri qua- Energreen, e sta ad indicare potenza drati, di cui 1.800 coperti, fornendosi ed intelligenza al servizio dell’ambienesternamente dei soli assali, pompe, te. È questa la filosofia dell’azienda, Energreen si pone l'obiettivo di dare motore e parti in gomma. La meccanica e le carpenterie esco- agli utlizzatori che operano nella nicno dallo stabilimento di Poiana chia del mercato specifico un’evoluzioMaggiore, in provincia di Vicenza. ne nel modo di lavorare fornendo Energreen opera dal 1999 e quindi comodità, sicurezza, affidabilità, ha già sulle spalle un lustro di attività, aumento della produttività con consee non va dimenticato che l’intera guente loro incremento economico. macchina è stata progettata e costruita servendosi di tecnologie che 1. ILF S 1500-12 in Laserjet sono patrimonio acquisito. 2. ILF S 1500 con braccio alla La gestione elettronica, idraulica, l’i"francese" drostatica, la realizzazione di compo- 3. ILF S 1500 con braccio articolato
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VERDE
Ferri: una gamma per piccola, media, grande manutenzione
Ferri sottolinea l’importanza di avere una gamma di prodotti per la manutenzione del verde completa, che si suddivide in tre fasce di prodotto. Il catalogo della loro produzione si suddivide in tre gamme di utenze: piccola, media e grande manutenzione. Quindi le quattro tipologie di prodotti, come decespugliatrici idrauliche, trinciatrici laterali/centrali, trinciatrici, decespugliatrici e testate trincianti per macchine operatrici, si riscontrano, adeguatamente dimensionate, nei tre settori definiti. Per piccola manutenzione, non si deve cadere nell’errore di intendere un prodotto "povero": è un prodotto adeguato, studiato e dimensionato alle piccole trattrici per muoversi in
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ambienti di difficile percorribilità e per intervenire in parchi, giardini, aree sportive... Questi attrezzi sono studiati per trattrici fino a 60 HP. Le decespugliatrici idrauliche proposte sono divise in 3 serie (TA, TD, TM) che delineano una gamma di 10 modelli con estensione orizzontale da 2,70 a 5,60 m. Le trinciatrici laterali e centrali vedono 4 serie (ZME, ZMT, ZMTE, ZL), 9 modelli con larghezza di lavoro da 1,25 a 1,60 m. Le trinciatrici sono suddivise in 2 serie (ME, MT), 8 modelli con larghezza di lavoro da 1,25 a 1,55 m. Le testate trincianti idrauliche per mini-escavatori vedono 3 serie (TME, TIL, TIM), 4 modelli con larghezza di
lavoro da 0.80 a 1.00 m. Per la media manutenzione Ferri ha studiato e dimensionato attrezzature per il lavoro in aree verdi, bordi stradali, canali, fossi... Questi attrezzi sono studiati per trattrici da 60 HP a 120 HP. Le decespugliatrici idrauliche sono suddivise in 6 serie (TP, TSE, TGA, TXV, TST, TV), 27 modelli con estensione orizzontale da 4,80 a 7,00 m. Le trinciatrici laterali e centrali hanno 3 serie (ZMT, ZMTE, ZL ), con 12 modelli per larghezze di lavoro da 1,80 a 2,00 m. Le trinciatrici vedono 3 serie (MT, MC, MP) in 26 modelli con larghezza di lavoro da 1,60 a 2,30 m. Una decespugliatrice idraulica, modello TST 50/100 (estensione orizzontale 4,80 m), è proposta per il lavoro con terne e due serie di testate trincianti (TIG, TN in 5 modelli con larghezza di lavoro da1,00 a 1,20 m) idrauliche per il lavoro con escavatori. Per grande manutenzione, Ferri produce le attrezzature adeguate al lavoro in ampie aree, strade ed autostrade, argini di fiumi, zone boschive... Questi attrezzi sono studiati per trattrici superiori ai 120 HP. Le decespugliatrici idrauliche sono proposte in 5 serie (TKD, TKP, TKZ, TKV, BSV) con 31 modelli per estensione orizzontale da 5 a 12 m. Un tagliaerba scavallatore modello RKI è adatto al taglio dell'erba in presenza di guard rail, mentre le trinciatrici sono divise in 2 serie (F, MKD) con 11 modelli per larghezza di lavoro da 2,30 a 3,00 m. Per il lavoro con escavatori 3 serie di testate trincianti idrauliche (TIR, TMKD, TFP) vedono 4 modelli con larghezza di lavoro da 1,25 a 2,30 m. Come si nota la suddivisione si combina sia per campi di intervento che per potenza di trattrici utilizzate, evidenziando la possibilità di Ferri di essere un partner completo, con una produzione in cui è reperibile l'attrezzatura adatta ad ogni esigenza.
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AUTOTELAI
Iveco al Samoter 2005
Alla 26ª edizione del Samoter, il Salone Internazionale Triennale delle Macchine Movimento Terra, da Cantiere e per l’Edilizia, svoltosi dal 4 all’8 maggio 2005 a Veronafiere, Iveco, eccezionalmente insieme ad Astra, è stata fra i protagonisti con le ultime novità di prodotto per impieghi specifici cava-cantiere e off-road. Sullo stand da 2.500 m2, curato da Giugiaro Design, è stata esposta l’intera gamma prodotta con marchio Iveco, ed in particolare 3 Daily per la gamma leggera, 2 Eurocargo per la gamma media, e 6 Trakker per la gamma pesante cantiere. Ampio spazio è stato dedicato inoltre alla Customer Service con un’area specifica, mentre nel corpo uffici era presente l’attività di Iveco Finanziaria, così come quella di Iveco Usato Plus, l’ente dedicato alla gestione dei veicoli usati . Per quanto concerne le prove dinamiche dei veicoli, anche per questa edizione del Samoter, Iveco Mercato Italia ha allestito e utilizzato uno spazio di 6.500 m2, sempre nell’ambito di Veronafiere, dove è stato possibile provare i veicoli su percorsi che riproponevano le condizioni tipiche di un impiego in cava e off-road. È stato previsto anche l’allestimento di un circuito asfaltato per consentire i test dei veicoli della gamma Daily, in particolare del nuovo Daily Agile con cambio automatizzato. Per queste prove sono stati disponibili diversi modelli di tutte le tre gamme a marchio Iveco. L’area era dotata di un desk per la prenotazione delle prove ed anche di una tribuna, dalla quale seguire le evoluzioni dei veicoli e sostare per sessioni fotografiche.
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MANUTENZIONE STRADE
Yuasa Trading importa finitrici stradali Hanta FRANCESCO VANDONI
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Yuasa Trading GmbH è la filiale europea del gruppo giapponese Yuasa, una società commerciale fondata a Kyoto nel 1666. Oggi Yuasa ha più di 1.600 dipendenti nelle sue 50 agenzie in tutto il mondo. Yuasa Trading ha sede in Germania e rappresenta prodotti di fabbricazione nipponica mantenendo i nomi delle marche originali. La gamma di prodotti proposti è orientata verso il settore delle piccole macchine sia per l'edilizia che per i lavori pubblici. In Germania, in Italia ed in Francia la distribuzione è assicurata da una rete
di rivenditori presso i quali si trovano competenza tecnica ed il valido aiuto del servizio post-vendita Yuasa. Per quanto riguarda il resto d'Europa la struttura Yuasa Trading si affida ad importatori. La gamma offerta da Yuasa si compone di prodotti complementari ma indipendenti tra loro. La HMA 1560, o Baroness per l'Europa, prodotta dalla Kyoeish Company Ltd. , è un veicolo su cingoli di gomma ad uso professionale con attrezzo di sfalcio erba anteriore (Lavori Pubblici n. 13 marzo - aprile 2005). Una seconda categoria di macchine
è rappresentata dai dumper cingolati prodotti dalla Morooka Co. Ltd. Si tratta ancora di una ditta giapponese che produce veicoli da trasporto su cingoli in gomma come caricatori, carrelli elevatori, trattori agricoli e dumper di grandi dimensioni. Per quanto riguarda i mini dumper, Yuasa fa riferimento dal 1996 alla Winbull Yamaguchi, che produce, vicino ad Osaka, i suoi mini dumper su cingoli gommati con ptt compresi tra 510 e1.600 kg; vendendone circa 150 all'anno in Europa. Dall'inizio del 2001 Yuasa distribuisce in tutta Europa le minifinitrici stradali cingolate e gommate della Compagnia Hanta Machinery Limited. Da 50 anni questa società produce macchinari per la realizzazione di opere stradali quali piastre vibranti, scarificatrici... 1. La minifinitrice stradale su gomma Hanta modello F1430WE, con omologazione stradale in Italia e larghezza di stesa da 1,4 a 3 metri 2. La minifinitrice stradale a cingoli Hanta modello F14C 3. Corso di formazione per il personale di Yuasa Trading GmbH presso gli stabilimenti Hanta in Giappone
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Hanta Machinery Limited ha 130 dipendenti in Giappone e produce circa 300 finitrici l'anno. Il personale Yuasa si reca periodicamente in Giappone per ricevere un'adeguata formazione sulle macchine Hanta. Nel dicembre 2004 Yuasa Trading presentava nel suo stand ad Asphaltica le due macchine Hanta (Lavori Pubblici n. 12 gennaio - febbraio 2005) con più domande in Italia. La gamma delle finitrici parte dalla F14C con una larghezza di lavoro di 80 cm fino alla F2045W con una larghezza di posa di 4,5 m. La F14C è la più piccola mini-finitrice esistente sul mercato, con una larghezza di stesa variabile da 80 a 140 cm; la F1430WE è la più piccola minifinitrice stradale gommata. La F14C, su cingoli di gomma, è dotata di trasmissione idrostatica: una leva avanti/indietro regola in continuo la velocità di avanzamento. Il nastro trasportatore a piastre del materiale ha una innovativa catena centrale: agendo su un interruttore è possibile rimuovere le pietre che impediscono l'alimentazione del materiale, semplicemente invertendo il senso del movimento del nastro trasportatore. Le sponde della tramoggia possono essere azionate indipendentemente l'una dall'altra tramite cilindri idraulici. Questo risulta molto utile per evita-
re ostacoli, riducendo la larghezza della tramoggia. La F14C è dotata di un nuovo ferro da stiro con una leva a cricco per una facile regolazione della differenza di altezza tra ferro da stiro ed estensioni. La minifinitrice stradale a cingoli F14C è disponibile in due versioni: F14C1.4 con larghezza di stesa da 0,8 a 1,4 m ed un peso di 2.900 kg; e la F14C-1.8 con larghezza di stesa da 1,1 a 1,8 m ed un peso di 3.000 kg.
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1. La tramoggia della F14C ha sponde orientabili idraulicamente per evitare gli ostacoli ed adattarsi ad ogni cantiere 2. La leva di comando ed il pulsante d'arresto d'emergenza 3. Sono disponibili come optional sensori di livello, sia a contatto che non a contatto 4. 5. La minifinitrice stradale cingolata Hanta F14C al lavoro
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VERDE
Dimostrazioni Osma con la nuova trinciatrice Master THI FRANCESCO VANDONI
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Le officine meccaniche Osma, con sede e stabilimenti a Scannabue Palazzo Pignano, in provincia di Cremona, progettano e producono da più di venticinque anni macchine professionali per la manutenzione e la bonifica delle aree verdi. La vasta gamma di attrezzature spazia da bracci decespugliatori sia ad uso agricolo che professionale, retroportati e ventrali, a motobarche con dispositivi falcianti o fresanti (Lavori Pubblici n. 12 gennaio - febbraio 2005), passando dalle testate falciaerba per banchi-
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ne stradali alle trinciatrici idrauliche per escavatori, per trattori, fino a vari accessori ed utensili. Una novità si aggiunge alla già ampia gamma Osma: la trinciatrice Master THI, a funzionamento interamente idraulico e con fissaggio ai 3 punti del trattore. Sono passati tre anni dalla realizzazione del prototipo di questa macchina, nato per rispondere alla continua richiesta da parte del mercato di un'attrezzatura potente e sicura per la manutenzione e la bonifica degli argini. Tre anni durante i quali le
officine meccaniche Osma si adoperano a trovare soluzioni, a provare, a migliorare sia le prestazioni che la sicurezza della Master THI. Il 31 maggio presso il Consorzio di Bonifica Fiumi e Fossi in Provincia di Pisa si è svolta una dimostrazione della trinciatrice Master THI. Il giorno seguente, a Casalguidi, alla presenza del Consorzio di Bonifica Ombrone-Pistoiese, di una trentina di responsabili di aziende del settore, si è svolta una dimostrazione con due attrezzature Osma: la Master THI e il DHC 1200, un braccio decespugliatore professionale ad attacco centrale. La ditta Giovannetti Rinaldo, specializzata in lavori agricoli meccanizzati, sfalcio erbe, scavi e movimento terra, ha fornito i due trattori, oltre ad essere proprietaria sia del braccio DHC 1200 che della nuova Master THI. 1. La nuova trinciatrice Osma per trattori Master THI, con ampiezza di taglio di 2,4 m 2. Master THI al lavoro su un argine del fiume Ombrone 3. Il braccio decespugliatore telescopico Osma DHC 1200, con sbraccio di 12 m
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La trinciatrice Master THI, fissata ai tre punti di un John Deere 68 10, montava una testata falciante di 240 cm di larghezza; sono anche disponibili testate da 160, 190 e 220 cm. L'impianto idraulico a pistoni è di notevole potenza e permette di eseguire lavori anche con vegetazione molto fitta come canne, arbusti anche di grande altezza. L'apparecchiatura è dotata di un sistema antiurto idraulico. Il braccio che sostiene la testata trinciante è orientabile di 60° verso l'alto e 60° verso il basso, inoltre è sfilabile di 140 cm. La conformazione e i movimenti della Master THI permettono di operare in qualsiasi punto dell'argine, sfruttando al massimo la larghezza di taglio della macchina, lavorando al contem-
po con il trattore in posizione di sicurezza, ossia senza mai dover porre le ruote nella scarpata. La testata trinciante è dotata di un cilindro idraulico per l'apertura della protezione anteriore al fine di trinciare in modo più agevole in caso di vegetazione particolarmente folta e alta. La Master THI è comandata dalla cabina grazie ad un joystick che agisce sulla linea della bassa pressione dell'olio installata sull'impianto idraulico dell'attrezzo. Il secondo trattore, un John Deere 65 20, era allestito con il braccio telescopico a due sfili Osma DHC 1200, agganciato ventralmente, con sbraccio di 12 m ed una testata di taglio da 125 cm di larghezza. Il DHC 1200 è realizzato con lamiera
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ad alto limite di snervamento, i bracci sono a sezione esagonale e la centralina idraulica è retroportata, alimentata da pompe a pistone. Il decespugliatore idraulico DHC 1200 eroga una potenza di taglio sulla testata di circa 80 CV. L'abbinamento di queste due attrezzature Osma ha mostrato come sia possibile svolgere un lavoro di pulizia di un argine in maniera rapida e sicura, offrendo la massima efficienza e produttività. 1. 2. 3. Sequenza di un passaggio con vegetazione fitta 4. Master THI al lavoro con braccio sfilato 5. Il braccio telescopico Osma DHC 1200 al lavoro
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Due nuovi bracci Hymach GHERARDO MARCHELLI
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Hymach, forte dell’esperienza nel campo delle macchine per lo sfalcio erba professionale, con ventidue anni di idee e soluzioni di ogni genere sviluppate per le esigenze più disparate nell'ambito della manutenzione del verde pubblico e privato, propone due nuove serie di macchine denominate Master e Libra. Questi due nuovi prodotti, che continuano ed ampliano un’offerta puntata sulla qualità, nascono dalla capacità di ascoltare i clienti e le loro esigenze, con la volontà di rinnovarsi e rein-
ventarsi ogni giorno per proporre prodotti tecnicamente validi, affidabili e duraturi. Tutti i modelli della serie Master e Libra hanno impianto standard, costituito da componenti delle migliori marche sul commercio, che prevede pompe ad ingranaggi in ghisa ad alto rendimento, distributore idraulico con collegamento a cavi teleflessibili al gruppo leve da posizionare in cabina in punto comodo all’operatore, scambiatore di calore ad alta efficienza, testata trinciatrice con conformazione
ad arco che agevola lo scarico del materiale trinciato così da evitare ingorghi all’interno della carcassa ed aumentare la produttività, rotore con coltelli polivalenti disposti ad elica per ottenere un taglio costantemente uniforme. Ovviamente può essere implementato con dispositivi opzionali, anch’essi scelti tra i costruttori leader sul mercato dei componenti oleodinamici, che vanno dalle pompe a pistoni al distributore elettroidraulico proporzionale con manipolatore joystick monoleva. Degne di nota le altre caratteristiche, riscontabili in tutte la macchine prodotte da Hymach, quali la protezione 1. 2. Master TDH SM/TR Hymach 3. 4. Libra TDH SP/TR Hymach
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dei tubi con spirale in materiale plastico autoritornante, lo scorrimento dei telescopici su pattini in ertalon rinforzato per evitare l’usura del braccio, la qualità dei martinetti, le boccole e spine in acciaio opportunamente trattate per consentirne alta tenuta e lunga durata, il paraurti dotato di protezioni laterali e fanaleria, il puntale di appoggio del braccio e la barra blocca testata per la sicurezza negli spostamenti. La caratteristica primaria di queste due nuove attrezzature è l'equilibrio delle stesse grazie all'attacco al centro. Master - TDH SM/TR è la nuova serie di macchine tagliaerba decespugliatrici Hymach di gamma alta, predisposte per attacco su terzi punti del sollevatore di trattori. Grazie all'attacco della cerniera di rotazione braccio spostato verso il centro del gruppo serbatoio - centralina idraulica, si ottiene una grande stabilità anche durante la movimentazione del braccio in posizioni estreme; inoltre, durante lo sfalcio in scarpate verso l'alto, viene mantenuta per tutta l'estensione del braccio la corrispondenza al filo ruota senza doversi spostare con il mezzo verso il centro della carreggiata ed
evitando di creare disagio alla circolazione stradale. Allo stato attuale la Master è disponibile nelle versioni TDH SM500 TR, TDH SM600 TR e TDH SM700 TR, rispettivamente con 5, 6 e 7 m di lunghezza braccio da centro trattore a fine testata (testata da 100 cm) e da applicare mediante attacco a terzi punti di trattori a partire da 70 CV. Ogni macchina della serie Master può essere equipaggiata con testata trinciatrice (da 100 o 120 cm), barra falciante, barra troncarami e spazzolatrice. Master è stata progettata con particolare attenzione alla funzionalità ed alla manovrabilità; in più, pensando sempre alla funzionalità, è stata dotata di un comodo vano portattrezzi, ricavato nella struttura stessa della macchina. Anche la chiusura per la messa a riposo del braccio viene agevolata dalla conformazione del braccio e dalla particolare posizione di attacco al gruppo telaio - serbatoio: oltre a mantenersi stabile durante le operazioni di chiusura, una volta in posizione di traslazione lascia la massima visibilità all'operatore. Libra TDH SP/TR è la nuova serie di macchine tagliaerba decespugliatrici
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professionali Hymach, top della gamma a braccio lungo, predisposte per attacco su terzi punti del sollevatore di trattori. Anch’essa, grazie all’attacco della cerniera di rotazione braccio spostato verso il centro del gruppo telaio / serbatoio e la particolare forma di quest’ultimo, ottiene una grande stabilità anche movimentando il braccio nella sua massima estensione. Per la stessa ragione durante lo sfalcio in scarpata verso l’alto la corrispondenza del filo ruota viene mantenuta per tutta l’estensione del braccio senza che si renda necessario spostarsi verso il centro della carreggiata evitando così disagio alla circolazione stradale. Libra viene costruita nei modelli da 6,5, 7,7 e 9 m di sbraccio. Il braccio è dotato di terminale telescopico, a uno o più sfili, in tutti i modelli, ed è disponibile nella versione con attacco alla testata trinciatrice sul lato posteriore, così da porre quest’ultima in posizione avanzata, facilitando la visibilità all’operatore ed ottenendo un maggior angolo di rotazione della stessa. La macchina può essere naturalmente allestita con tutti i tipi di testate utensili prodotte da Hymach.
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Dalla Svezia il mezzo anfibio adatto a qualsiasi intervento
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Truxor è il nome di questo speciale portatrezzi per una completa e rapida manutenzione dei corsi d’acqua. Truxor è equipaggiato con una serie di attrezzature che soddisfano qualsiasi esigenza di lavoro acquatico: dal taglio dell’erba allo scavo, dal pompaggio al drenaggio. Nata e prodotta in Svezia, e scoperta in Italia dalla Option S.r.l. di Codroipo (UD), questa speciale attrezzatura anfibia può lavorare dentro e fuori dall’acqua, in zone umide, paludose e delicate, come riserve e campi da golf, spostandosi leggermente galleggiando sull’acqua o semplicemente "camminando" fuori dall’acqua senza arrecare danni grazie ai suoi due cingoli con pattini. La macchina si sposta in acqua e sul terreno grazie a degli speciali pattini in politene che danno la spinta necessaria alla macchina per spostarsi in acqua e una buona e delicata presa quando la macchina si spo-
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sta sul terreno. Truxor è equipaggiata per dare il massimo comfort all’operatore, è dotata di una semicabina per un'ampia visuale e per dare la massima sicurezza in caso di pericolo. Tutti i comandi sono accessibili dalla cabina di comando. Dotato di un potente motore Lombardini da 27,2 HP, Truxor monta un pratico portatrezzi dove possono essere applicati i vari accessori quali: lame falcianti doppie, escavatore, pompa di drenaggio, benne caricatrici, frese... Tutti gli attrezzi sono equipaggiati con aggancio rapido per poter essere montati da un solo operatore. Il meccanismo di attacco rapido consente di sostituire velocemente i vari accessori dando così un’ampia flessibilità a Truxor e di non avere tempi morti per la sostituzione dell’attrezzo. Grande stabilità e notevole maneggevolezza, ridotte dimensioni e peso contenuto sono i punti forti di Truxor, che
permettono interventi in qualsiasi canale, lago o corso d’acqua e che garantiscono una produttività impareggiabile con tempi ridotti e costi contenuti. Completano la gamma la serie di falciatrici "Dorocutters" da montare su piccole imbarcazioni dotate di motore ausiliario a batteria o scoppio. Queste possono essere adattate e montate sulle barche in vetroresina con motore di pochi cavalli, facili da usare e da manovrare anche da personale inesperto. Disponibile in vari misure, da applicare lateralmente o anteriormente soddisfano molteplici esigenze. Le falciatrici Dorocutters sono l’ideale per chi non vuole fare grossi investimenti in motobarche falcianti. 1. 2. 3. Il portattrezzi anfibio Truxor al lavoro con differenti attrezzi 4. Falciatrici Dorocutters per attrezzare una motobarca falciante
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Lavori Pubblici n. 14 maggio - giugno 2005
AUTOTELAI
Bonetti: lo storico 4x4 polivalente
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Nel 1965 nasce a Milano la società F.lli Bonetti come officina meccanica di riparazioni ed elaborazioni di autoveicoli, costruzione di macchine da corsa "Formula Monza" ed applicazioni di motori diesel su fuoristrada. Il sig. Domenico Bonetti, da sempre a capo della società, grazie ad una costante presenza segue in prima persona lo sviluppo dell’azienda. Nel 1974 nasce il primo prototipo di Moto agricola, denominato Bonetti F75, a trazione integrale 4x4 (con trazione anteriore disinseribile), sospen-
sioni con molle a balestra ed ammortizzatori, cabina ribaltabile per accedere alla meccanica, sedile molleggiato ed impianto elettrico a norme CEE. In parallelo viene sperimentato un veicolo con caratteristiche simili ma destinato ad un uso industriale che prenderà il nome Bonetti F80. Nel 1982 la produzione continua nella nuova sede di Vignate, nella periferia di Milano. Nel 1984, proseguendo con l’applicazione di rilevanti soluzioni tecniche (giunti omocinetici a bagno d’olio, cam-
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bio ZF sincronizzato...), il Bonetti F100 sostituisce il modello F80. La produzione terminerà dopo quasi vent’anni con veicoli circolanti con più di 1.000.000 km. Di questo modello sono state prodotte diverse versioni, tra le quali l’introduzione di veicoli con una massa complessiva superiore a 3,5 t. Nel 2001, dopo anni di ricerca, progetti ed esperienze maturate dalle produzioni precedenti, nasce il nuovo modello Bonetti F100X, con soluzioni d’avanguardia (idroguida a rapporto variabile, innesto riduttore sequenziale...). Grazie alla costante collaborazione con i suoi clienti ed ai loro preziosi suggerimenti, la Bonetti aspira a continui miglioramenti nel tempo. Da oltre 30 anni l’azienda milanese produce veicoli a trazione integrale destinati ad uso pubblico e privato, distinguendosi per l’alto standard qualitativo e tecnologico dei suoi prodotti, garantendo un ottimo servizio di assistenza postvendita grazie anche alla politica aziendale di produrre la maggior parte dei componenti all’interno. L’azienda, pur non avendo dimensioni da multinazionale, ha tutte le carte in 1. Bonetti F100X 4x4 con gru retrocabina
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regola per garantire ciò, grazie alla gestione diretta della Famiglia Bonetti, al suo staff di collaboratori ed al parco di macchinari ad alta tecnologia. Da sempre la scelta di soluzioni molto particolari nella costruzione dei veicoli ha permesso all’azienda di crescere costantemente nel tempo e di affermarsi leader nei 4x4 di piccole dimensioni o, per meglio dire, dei veicoli al di sotto dei due metri. La larghezza di solo 1,65 metri, il telaio scatolato a sezione variabile, l’assale posteriore a ruote singole, la trasmissione con lubrificazione totale..., sono solo alcuni dei particolari che da trent’anni caratterizzano i veicoli Bonetti da trent’anni. L’azienda ha sempre creduto che la crescita del prodotto sia merito di tutto lo staff, della qualità dei fornitori, della serietà in generale, ma non meno dei clienti stessi che tutti i giorni vivono sopra i veicoli Bonetti. E proprio grazie ai loro preziosi suggerimenti è nato l’ultimo modello denominato F100X. Tutta la produzione dell’autocarro Bonetti F100X è basata su un modello di veicolo industriale da 5 t (di P.T.T.),
dalla quale derivano altri due modelli: il 3,5 t Veicolo Industriale e il 5,5 t Macchina Operatrice a 40 Km/h che ha una precisa collocazione di vendita. Oltre alla produzione dei veicoli, nelle varianti più usuali come autotelai e ribaltabili, la Bonetti si è specializzata nel montaggio di allestimenti speciali tra i quali: gru retrocabina, scarrabili monobraccio e doppio braccio, assemblati interamente all’interno dell’azienda, per garantire una tranquillità al cliente finale. Una delle curiosità è che la gru retro-
cabina costruita appositamente per il veicolo, viene anch’essa prodotta all’interno della società. Si potrebbe dire in veneto "faso tutto mi". E' molto raro nella realtà trovare aziende di vecchio stampo che, nella meccanica, alla soglia del 3° millennio, costruiscano all’interno tutto questo. Una cosa è certa: da quello che conosciamo di questo mercato, la Bonetti è sempre un’azienda leader nei 4x4 compact. 1. Bonetti F100X 4x4 con lama
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MANUTENZIONE STRADE
3° seminario Isoltema Il 12 maggio, presso l’auditorium della Provincia di Milano, il Centro Studi, Ricerche e Formazione di Isoltema, ha organizzato il 3° seminario di aggiornamento tecnico, con la partecipazione del mondo accademico, del Siteb, delle amministrazioni e delle imprese. Il seminario era dedicato alla sigillatura delle pavimentazioni stradali, sottolineando l’importanza della manutenzione preventiva. Questa è attuata in modo diffuso in ambito internazionale specialmente quando vi è carenza di risorse, in quanto consente di limitare l’evoluzione dei dissesti e di prolungare, di conseguenza, la vita utile della pavimentazione stradale. In tale contesto un’azione fondamentale di manutenzione preventiva è la sigillatura dei giunti e delle fessure delle pavimentazioni. L’iniziativa si prefigge di fare lo stato dell’arte sulla sigillatura delle pavimentazioni stradali, divulgando le più 38
recenti conoscenze maturate attraverso attività di ricerca di laboratorio, casi studio in scala reale e applicazioni concrete. Tra le tematiche trattate, tutte di attuale e concreto interesse, è stata affrontata quella dei ripristini dopo la realizzazione dei sottoservizi. Gli interventi previsti: "Ricerca del Centro di Studio, Ricerca e Formazione" di Paolo Stemini del Centro di Studio, Ricerca e Formazione Isoltema; "La manutenzione preventiva nel mondo, il ruolo delle sigillature quale tecnica consolidata in ambito internazionale" di Stefano Ravaioli del Siteb Roma; "Introduzione alle ricerche ed alle applicazioni in vera grandezza" di Maurizio Crispino del Politecnico di Milano; "Applicazioni sulle strade della Provincia di Milano" di Gabriele Olivari della Provincia di Milano; "Iniziative ed esperienze del Comune di Milano" di Massimiliano Papetti del
Comune di Milano; "Esigenze delle Imprese nell’esecuzione delle sigillature" di Loretta Venturini dell’Impresa Bacchi; "Macchine per la realizzazione e la finitura dei ripristini dei sottoservizi" di Bruno Pedrinelli della Dynapac. Creando un’occasione di approfondimento e di divulgazione, il seminario intende così rispondere ad una sentita esigenza di "conoscenza" su un tema che esige di essere affrontato da parte dei diversi attori con il necessario rigore e con metodologie corrette, per soddisfare in particolare le aspettative degli enti gestori di reti stradali che alla sigillatura hanno rivolto notevole interesse ed attenzione. Al seminario sono stati invitati i dirigenti, i tecnici e gli amministratori delle provincie e dei comuni, dell’Anas, degli aeroporti, delle autostrade, i responsabili delle aziende municipalizzate e delle imprese di costruzione stradale, progettisti e tec-
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VIABILITÀ INVERNALE
Epoke SALT 1
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La serie SALT 1 è caratterizzata da alta qualità e design funzionale, che consente allo spargitore di essere adattato a tutti i tipi di veicoli. Il SALT 1 si differenzia da tutti gli altri spargitori della serie Epoke per il sistema di funzionamento a coclea: questo permette il convogliamento del materiale, come sale e sabbia, dalla tramoggia fino al gruppo di spargimento, posizionato nella parte posteriore dell’attrezzatura allestita sul veicolo. La presenza di tre differenti altezze di avvolgimento e di un dosatore in testa alla coclea permette di svuotare uniformemente la tramoggia e di mantenere stabile il centro di gravità, evitando così pericolosi squilibri durante la marcia del veicolo. L’impianto di umidificazione, allestibile su tutti i modelli della serie, è costituito da due serbatoi laterali di differenti capacità collegati fra loro, che permettono di ridurre automaticamente del 30% (variabile) lo spargimento
del materiale solido. I cinque modelli della serie SALT 1 sono disponibili con una tramoggia base di 1,3 - 1,7 - 2,3 - 3 - 3,5 m3, facilmente aumentabile grazie a delle estensioni fino a 7 m3. La struttura modulare del SALT 1 è realizzata in acciaio sottoposto a trattamenti di sabbiatura, verniciatura con primer e verniciatura finale a due com-
ponenti poliuretanici; è inoltre disponibile una tramoggia realizzata completamente in acciaio INOX AISI 304. Il gruppo di spargimento, regolabile in altezza con possibilità di ribaltamento verso l’alto grazie a due ammortizzatori a gas e blocco di sicurezza, è costituito da un piatto rotante da cui fuoriescono il materiale secco e la soluzione di umidificazione. Il sistema di controllo remoto EpoBasic permette la regolazione di tutti i parametri, quali quantità, larghezza e simmetria di spargimento, agendo su di una pulsantiera disposta in cabina; questo rappresenta al meglio la scelta quando funzionalità speciali non sono richieste. Un altro sistema di controllo, denominato EpoMaster, permette invece di acquisire e poter scaricare su computer tutti i parametri registrati durante il periodo lavorativo dell’attrezzatura. Il funzionamento dello spargisale è garantito grazie al collegamento con l’impianto oleodinamico del veicolo; in alternativa, in assenza di prese di forza idraulica è possibile montare sull’attrezzatura un motore ausiliario dotato di avviamento elettrico in cabina, batteria e impianto oleodinamico autonomo; la terza possibilità è rappresentata da una ruota mantenuta costantemente premuta sulla superficie stradale. Tutte le attrezzature sono facilmente scarrabili grazie a quattro gambe di stazionamento, che si rendono utili per le operazioni di scaricamento dal pianale dell’autocarro anche a pieno carico.
ECOFAR S.R.L.
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1. Epoke SALT 1 2. Schema del sistema di distribuzione Lavori Pubblici n. 14 maggio - giugno 2005
Sede legale ed operativa: Stradale Savona 200 - 10046 POIRINO (TO) tel.: 011/94.51.437 e-mail: ecofar@ecofar.it fax: 011/94.52.517 web site: www.ecofar.it 39
VIABILITÀ
Bus elettrici a Sorrento
Il Comune di Sorrento ha istituito da tempo un servizio di navetta tra il Porto e il centro cittadino. La strada, in forte pendenza e non molto larga, è percorsa continuamente da ogni tipo di mezzo e da un gran numero di pedoni costretti a subire le emissioni degli scarichi; l'Amministrazione Comunale ha provveduto circa due anni fa a sostituire alcune navette a trazione termica con mezzi a trazione elettrica per dare un contributo concreto alla soluzione del problema inquinamento, ma era ancora necessario trovare dei mezzi più adatti.
Il percorso dal Porto alla piazza principale della città misura poco più di 1.500 metri e supera una pendenza di circa 60 metri. Il servizio doveva funzionare oltre 12 ore al giorno, effettuare nove - dieci corse quotidiane per trasportare un numero di persone abbastanza elevato, permettendo di collegare il porto con la piazza e gli alberghi della città su un percorso complessivo di circa 8 chilometri, era quindi necessario disporre di piccoli bus urbani che avessero la capacità richiesta e potessero arrampicarsi con facilità garantendo il
servizio per tutta la sua durata, percorrendo circa 90 km ogni giorno. La ricerca del veicolo adatto non era semplice ed il Comune pensò di affidare il servizio ad una Cooperativa con l'obbligo di utilizzare mezzi elettrici con un telaio Mercedes e che potessero trasportare 17 persone, insieme ad altri mezzi "ecocompatibili". La scelta della Piccola Cooperativa Torquato Tasso, cui fu affidato il servizio, cadde a suo tempo su dei veicoli preparati dalla Zev, e apparve subito chiaro che i mezzi scelti erano in grado di soddisfare pienamente tutte le condizioni di utilizzo richieste. La Cooperativa acquistò nel giugno 2004 tre mezzi per capire se veramente questi rispondessero alle esigenze richieste, ed alla fine dello stesso anno, dopo una lunga sperimentazione, acquistò altri 4 mezzi tutt'ora in uso. Nel 2005 la Cooperativa, a testimonianza della grande soddisfazione degli utenti, del Comune di Sorrento e del gestore della linea, ha ordinato alla Zev cinque Mercedes elettrici, che saranno consegnati entro giugno, più ancora altri otto che saranno consegnati entro dicembre, così che tutto il servizio tra il Porto e la città possa essere svolto solo con mezzi elettrici. Il mezzo prescelto si chiama Sprint-el, e, come tutti i veicoli della Zev, è a "zero emissioni: utilizza una tecnologia consolidata che permette, a costi accessibili, una grande autonomia, di gran lunga superiore ai mezzi del pas-
Stima del costo di gestione comparativo tra un veicolo commerciale elettrico e uno a gasolio Es. su di un veicolo della portata di 40 q in 3 anni Consumo Consumo giornaliero per 120 km Costo per unità Costo di rifornimento giornaliero Costo di rifornimento annuale (300 giorni) Assicurazione RC Tassa di proprietà Manutenzione media Es: rifacimento motore 40
Veicolo a gasolio
8 km / litro 15
Veicolo elettrico
1,1 euro / litro
42,4 kWh (2 batterie) 10 cent / kWh
euro 16,5
euro 4,2
euro 4.950 euro 2.200
euro 1.260 euro 1.100 (50%) 0 euro 1.000 (euro 500)
euro 250 euro 3.500 (euro 5.000) Totale risparmio annuo
Risparmio annuo
euro 3.690 euro 1.100 euro 250 euro 2.500 euro 7.540
Lavori Pubblici n. 14 maggio - giugno 2005
sato, e prestazioni adatte all'utilizzo nei centri urbani per superare le limitazioni della circolazione. Anche il piccolo bus per Sorrento, come molti mezzi Zev, deriva da un veicolo commerciale di grande serie: il Mercedes Sprinter 40. Al telaio dello Sprinter, privato del motore diesel, viene assicurata la trazione con un motore asincrono trifase Ansaldo della potenza di 30 kW nominali e 60 kW di picco, e due batterie al sodio-nikel-cloruro, denominate Zebra, che garantiscono una grande autonomia. La trazione elettrica, con le due batterie, permette un'autonomia di almeno 110 / 120 km senza necessità di ricarica; inoltre le prestazioni di velocità, accelerazione e arrampicabilità sono paragonabili a quelle di un veicolo a trazione termica utilizzato in un percorso simile. La ricarica totale delle batterie richiede un tempo di 8 ore ma sono possibili ricariche parziali, dette biberonaggio, senza che le batterie stesse subiscano un effetto memoria; comunque nel caso di Sorrento non sono necessarie neanche le ricariche parziali poiché i veicoli, così come sono configurati, riescono a coprire ampiamente il percorso totale previsto conservando ancora una notevole riserva di percorrenza. Il tipo di veicolo, appositamente allestito per le specifiche esigenze, dispone di 17 comodi posti a sedere, oltre a quello per l' autista, ed è dotato di una porta a soffietto ed un impianto per l'aria condizionata. I mezzi elettrici in servizio a Sorrento hanno permesso di fare apprezzare le particolari caratteristiche dei prodotti Zev: oltre alla grande autonomia, sono in grado di superare giornalmente con facilità la severa pendenza del percorso con un costo di esercizio assai più contenuto di quelli a trazione termica; l'assenza di vibrazioni, dovute principalmente al motore termico, elimina molte sollecitazioni al telaio e rende la marcia molto confortevole; anche per questo la manutenzione dei mezzi risulta molto ridotta garantendo una grande affidabilità complessiva. In particolare, per quanto riguarda i costi, si rileva come i costi di gestione di un veicolo elettrico siano notevolmente più bassi di quelli di un veicolo a trazione tradizionale: a parità di chilometri percorsi, il costo della ricarica elettrica è molto inferiore al costo del gasolio, i costi di manutenzione sono minori, i veicoli elettrici sono esenti dal pagamento della tassa di circolazione ed il loro costo di assicurazione è molto più basso (vedi tabella). L'utilizzo di questi mezzi permette di svolgere un servizio con modalità altrimenti non possibili, per l'assenza di emissioni nocive e la silenziosità, senza grandi limitazioni, dando modo di sfatare molti luoghi comuni che pesano da sempre sulla diffusione di mezzi elettrici. Bisogna pur dire che il progresso della tecnologia relativa ai mezzi elettrici è stato in questi ultimi anni notevole ed è riuscito a superare la fase pionieristica, costituendo finalmente una alternativa reale, almeno per certi tipi di utilizzo, ai mezzi tradizionali perlomeno nei percorsi cittadini o misti. A raggiungere questo risultato hanno sicuramente contribuito l'aumentata autonomia, una notevole affidabilità raggiunta ed un livello di prestazioni sufficienti per accelerazione, velocità e arrampicabilità dei mezzi elettrici. Purtroppo esistono ancora prevenzioni notevoli verso questo tipo di veicoli, dovute principalmente alla mancanza di informazione sui progressi compiuti, che non ne permettono una diffusione più vasta, con notevole vantaggio per tutta la collettività. Lavori Pubblici n. 14 maggio - giugno 2005
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MACCHINE E CANTIERI
Fiori Mixer 4000 GIORGIA MARCHELLI
In occasione della 26ª edizione del Samoter, Salone internazionale triennale delle macchine movimento terra, da cantiere e per l’edilizia, svoltasi a Verona dal 4 all’8 maggio 2005, l’azienda metalmeccanica Fiori S.p.A., attiva a Finale Emilia (MO) dal 1942, e premiata durante l’evento per l'altissimo valore umano e la continua innovazione tecnologica applicata a prodotti di nicchia, ha presentato il prototipo di un mezzo particolarmente interessante e innovativo: il Mixer 4000, sistema semovente per la produzione e la posa di conglomerati in opera. Di dimensioni molto ridotte, larghezza 2.400 mm, lunghezza 5.400 mm e altezza max 3.300 mm, la macchina
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trasporta separatamente i vari componenti, acqua, inerti e cemento, producendo il calcestruzzo solo al momento dello scarico. Per una resa di conglomerato da 4 m3, ha un serbatoio per il cemento della capacità di 1,4 m3, una tramoggia per gli inerti da 4,5 m3, ed un serbatoio d’acqua da 900 litri, ma miscela solamente le quantità necessarie. Oltre alla produzione immediata, i vantaggi di questo sistema sono numerosi: innanzi tutto non occorre svuotarla in caso di inutilizzo o lunghe attese, poi la possibilità di variazione immediata dei dosaggi, per un servizio ed una convenienza senza sfridi; inoltre pulizia nell’area oggetto e nessuna perdita di carico nei percorsi con gravi
pendenze. I pendii affrontabili possono essere notevoli, in quanto il mezzo è il primo e l’unico sistema fuoristrada 4x4 di miscelazione in continuo (4 WS - 4 WD), utilizzabile con la patente B, oltre ad essere di grande maneggevolezza e di flessibilità d’uso. Per quanto riguarda il funzionamento, un nastro trasportatore, trascinato da un rullo gommato, trasporta gli inerti in prossimità del contenitore del cemento, alla base del quale si trova un dosatore che distribuisce il cemento stesso sopra gli inerti secondo i dosaggi scelti dall’operatore. L’inerte e il cemento vengono poi miscelati all’interno del mescolatore con l’aggiunta dell’acqua secondo il rapporto litri/m3, modificabile dall’operatore in qualsiasi momento durante lo scarico. Mentre miscela i materiali, il mescolatore produce in continuo il calcestruzzo e, scaricandolo nelle canale, lo distribuisce nelle casseforme oppure direttamente nelle sezioni degli scavi con un flusso continuo e preciso. L’impianto funziona tramite comandi e motori idraulici gestiti da un PLC comandato attraverso un pannello operatore. Il PLC controlla tutta l’esecuzione del ciclo di produzione intervenendo in caso di modifica dei parametri impostati dall’operatore. All’interno del programma del PLC si trovano già inserite alcune ricette standard per la produzione di calcestruzzi e misti cementati, personalizzabili dal cliente secondo le proprie esigenze. Bassi consumi, facilità di carico, pulizia dell’area di getto, flessibilità e convenienza sono alcuni dei vantaggi che questo sistema apporta nell’economia dei costi di produzione dei calcestruzzi. Ma il vero grande vantaggio di questo nuovo impianto è che la produzione del calcestruzzo viene fatta nel momento stesso dello scarico, e, soprattutto, soltanto quello che viene scaricato viene mescolato.
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VIABILITÀ
Unimog nella pianura di Cremona GHERARDO MARCHELLI
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Il servizio di manutenzione stradale della Provincia di Cremona, che gestisce 900 km di strade, da anni porta avanti la scelta ben precisa di utilizzare veicoli portattrezzi Unimog, per riuscire ad offrire un servizio nello sfalcio e nella viabilità in genere meno invasivo possibile al traffico su strade extraurbane di pianura. La loro convinzione, confermata dall’esperienza di svariati anni di attività, è quella di operare con mezzi Unimog, con attrezzature anteriori e da cassone, e con due operatori a bordo in modo da eseguire interventi rapidi e produttivi, tanto da dimezzare il numero dei passaggi e conseguentemente invadere per un minor tempo le carreggiate delle strade. Prima del 1995 la Provincia operava con diversi trattori e due Unimog 1000; dal 1995 è iniziata la sostituzione dei trattori con l’acquisto di tre Unimog, un 1200 e due 1650, incre-
mentati con un U400L nel 2001 ed un altro nell’agosto del 2004, arrivando ora ad utilizzare 5 Unimog. Lo sfalcio avviene in regime misto, dove vengono appaltate le ex strade Anas, mentre per le restanti la Provincia stessa esegue direttamente 5 tagli in 8 mesi, più, negli ultimi mesi, un passaggio di allargamento. Tutti gli Unimog sono attrezzati con disco falciante anteriore Assaloni Pau+Fed, comandati dal distributore dell’Unimog, che consente un taglio sia in presenza di guard rail sia senza, e posteriormente un braccio da cassone da 4,5 m, con comandi proporzionali. Per i bracci da cassone si sono forniti sia da Assaloni che da Hymach. Gli Unimog naturalmente non sono utilizzati solamente per lo sfalcio, ma si rendono utili tutti i giorni dell’anno Due spazzoloni anteriori, uno Assaloni e uno Schmidt, sono omologati su tutti i mezzi, per l’intervento di pulizia della
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sede stradale. La scelta dello spazzolone anteriore, di veloce ed agevole montaggio, si rende particolarmente utile sopratutto nei casi di emergenza che, vista la presenza di cave nella zona, vedono l’intervento frequente per perdite di ghiaia dai camion. Con lame e spargitori, le prime di Assaloni, Bombelli e Peter, i secondi Assaloni e Giletta, la Provincia utilizza gli Unimog in pieno nella viabilità invernale. Anche questa è gestita in regime misto, con 74 lame e 12 spargitori di proprietà, che vengono affidati agli appaltatori, tranne naturalmente quelli degli Unimog e quelli di altri sei mezzi di proprietà della Provincia. Grazie al rapido sistema di montaggio / smontaggio delle attrezzature, vengono impiegati gli Unimog anche con cassone nel trasporto materiale in appoggio agli altri mezzi dedicati. Tutti gli Unimog sono stati voluti con l’aria condizionata, per garantire un comfort necessario agli operatori, che si vedono impegnati a lavorare in una zona particolarmente calda d’estate. 1. Parco macchine Unimog della Provincia di Cremona 2. 3. U400L della Provincia di Cremona al lavoro con attrezzature Assaloni
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AUTOTELAI
Econic "grand tour" GHERARDO MARCHELLI un solo gradino per salire e scendere con sicurezza e più rapidamente, di un pavimento piano per un passaggio più comodo, oltre ad un cambio automatico Allison Transmission a 6 rapporti, disponibile anche dotato di retarder, che consente una guida più rilassante in tutte le situazioni di stop & go. Fra tutti i suoi allestimenti però, l’Econic trova l’applicazione ideale nel settore dello smaltimento dei rifiuti, dove risultano particolarmente importanti le sue caratteristiche di comfort, oltre ad essere in grado di soddisfare le esigenze di carico frontale, laterale e posteriore, a seconda delle necessità del singolo cliente. La cabina bassa rappresenta in questo campo una soluzione che Merce-
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Il responsabile Econic per il mercato Italiano, Guido Corradi, scelto con tutta la sua équipe Unimog Italia, per l’esperienza maturata e per gli ottimi risultati ottenuti con l’Unimog nel settore dei veicoli speciali, che oggi porta avanti entrambe le divisioni DaimlerChrysler Italia, ha organizzato, con successo, l’Econic "grand tour". Questo evento itinerante vuole permettere di far provare ed apprezzare le eccezionali doti dell’autotelaio Econic ai potenziali utilizzatori con prove pratiche nel loro luogo di lavoro. L’Econic "grand tour" passa in 17 città italiane (Livorno, Pavia, Pisa, Catania, Roma, Torino, Milano, Vicenza, Padova, Treviso, Venezia, Trento, Bologna, Firenze, Ancona, Campobasso e Napoli), ha visto la collabora-
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zione di 14 concessionarie (Idea Uno, Mariotti, MB Milano, MB Roma, Meb&Car, Sartori Ind., Nordauto, Trivellato, Vitale Motor, Tommaselli, Bernini, Gmg, Canella e Cardiesel) e 1. Econic a due assi di 5 clienti Econic (Asia, Geofor, 2. Motore NGT Quadrifoglio, Manutencoop, Amiat). 3. Econic a tre assi con Econic è un autocarro speciale e rapmotorizzazione a metano presenta una vera categoria innovativa 4. Serbatoi per il metano tra i veicoli industriali esistenti sul mercato, risultante dalla combinazione di due importanti criteri: la competenza Mercedes-Benz ed i vantaggi di soluzioni speciali uniche, quali la ridotta altezza d’accesso, il pavimento della cabina piano ed il telaio ribassato. Econic è stato innanzitutto progettato per garantire il comfort per tutti gli impieghi che richiedono continue soste e ripartenze: infatti è dotato di 2
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des-Benz ha ideato per garantire comodità per il conducente e gli operatori. Infatti la distanza tra il piano stradale ed il primo gradino, ampio ed illuminato, è ridotta a soli 45 cm, permettendo all’operatore di salire e scendere in sicurezza e più rapidamente. Inoltre, la porta di destra a soffietto favorisce un accesso agevole all’abitacolo, che consente di poter salire e scendere agli operatori anche in aree molto ristrette ed in totale sicurezza, senza dover eseguire manovre pericolose o scendere dalla parte del traffico. Anche la concezione del telaio, che si basa su una struttura suddivisa in due parti (una parte anteriore ricurva verso il basso per la minima altezza d’accesso ed una parte posteriore concepita secondo il principio del telaio ribassato per una maggiore flessibilità), implica un baricentro del veicolo più basso, a vantaggio di un miglior comportamento ed un maggior comfort di marcia. Entrando in cabina si trova una postazione di lavoro estremamente funzionale, con particolari razionali che con-
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sentono una grande libertà di movimento. Inoltre, il pavimento piano della cabina consente di muoversi agevolmente al suo interno, mentre l’altezza della cabina, di 1.935 mm, permette agli operatori di stare anche in piedi e di cambiarsi senza grosse difficoltà, oltre ovviamente a rendere possibile al guidatore di uscire senza alcuna difficoltà indifferentemente a destra o a sinistra. La posizione dei sedili, situati alla stessa altezza visiva dei pedoni, è concepita per rendere il veicolo più vicino al cittadino. La linea di cintura bassa ed i montanti di ridotte dimensioni permettono una visuale pressoché priva di angoli ciechi. L’Econic, grazie alla sua struttura modulare, è un veicolo estremamente versatile, in grado di svolgere un gran numero di funzioni speciali e di adattarsi facilmente al tipo di sovrastruttura richiesta. Il telaio dell’Econic si adatta al meglio a soddisfare qualsivoglia esigenza pratica: infatti, il segmento posteriore con fori a distanza di 50 mm su tutta la lunghezza presenta diversi punti di ancoraggio per tutte le possibili sovrastrutture che si possono montare. Al concetto di telaio ribassato, per cui nessun componente del veicolo sporge oltre il bordo superiore del telaio, è abbinato lo schema di piastre di montaggio standard, destinate ad accogliere i componenti applicati al telaio. Queste soluzioni consentono di operare su base di un principio modulare e di realizzare componenti di montaggio e sovrastrutture senza telaio ausiliario. Il passo può essere anch’esso modificato senza dover praticare ulteriori fori che potrebbero indebolire la struttura. La sospensione pneumatica integrale permette l’impiego di sovrastrutture fisse o scarrabili. Otto possibili prese di forza consentono agli allestitori di scegliere quella che più si adatta alle loro esigenze senza dover chiedere o praticare modifiche. Il veicolo viene principalmente utiliz- 4
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zato con asse anteriore elettroidraulico o asse trainato. Il vantaggio di questa struttura degli assi sta nel ridotto peso in ordine di marcia, che consente un maggiore carico utile, una minore usura degli pneumatici e angoli di sterzata più stretti. L’Econic dispone di serie di una regolazione elettronica del livello del veicolo, che adatta sempre automaticamente la pressione nei soffietti delle molle al carico per mantenere costante l’altezza libera dal suolo. Per la versione a due assi e per tutte quelle con asse centrale sterzante è inoltre disponibile un dispositivo di sollevamento ed abbassamento: l’Econic infatti può essere sollevato fino a 200 mm ed abbassato fino a 60 mm per garantire il passaggio in corrispondenza di ostacoli o di rampe partico1. Econic presso la Quadrifoglio di Firenze 2. Econic in servizio all’Amiat, nelle strette strade del centro di Torino 3. Pavimento piatto 4. Accesso agevole
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larmente ripide. In più, di serie sul tre assi, un sistema di trasferimento del carico dall’asse trainato all’asse motore consente di avere a disposizione più aderenza per un maggiore spunto su neve o fango. Il telaio dell’Econic è disponibile nelle versioni a due assi o a tre assi, rispettivamente con peso lordo di 18 e 26 t. L’Econic è inoltre disponibile nelle varianti: 4x2 e 6x2 a tre assi, con terzo asse centrale o terzo asse posteriore, entrambi sterzanti. Con una quota di vendite totali pari al 40%, il modello più richiesto è il 6x2/4 con terzo asse posteriore. Molte Aziende Municipalizzate scelgono i modelli Econic dotati di asse posteriore a vista, che consentono una grande manovrabilità, anche in aree difficili e congestionate come i centri cittadini estremamente angusti delle nostre città. Econic è disponibile con due varianti di cabina, una alta ed una ribassata, per trovare sempre la soluzione ideale alle diverse tipologie d’impiego. La cabina alta (1.935 mm) permette agli operatori di stare in piedi e di muoversi liberamente al suo interno, la cabina bassa è invece particolarmente adatta alla sovrastruttura dei Vigili del Fuoco, visto che permette di estendere la scala sopra la cabina stessa, ed in ambito aeroportuale dove le caratteristiche d’ingombro risultano importanti. L’Econic offre un’ampia gamma di propulsori, completata da tre versioni del 6 cilindri Diesel ed un 6 cilindri alimentato a gas naturale, tutte motorizzazioni che garantiscono brillanti prestazioni in qualsiasi condizione di utilizzo. Il 6 cilindri in linea di 6,4 litri (OM 906 LA) è disponibile in due versioni, la prima da 170 kW (231 CV) ed una coppia di 810 Nm; la versione più potente da 205 kW (280 CV) ed una coppia massima di 1.100 Nm 1.300 giri/min. A queste due versioni se ne è recentemente aggiunta una
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terza, che sviluppa 240 kW (326 CV) ed una coppia massima di 1.300 Nm. Questa versione potenziata della serie OM 926 LA è stata concepita per soddisfare le esigenze dei clienti per i quali è richiesta una maggiore potenza del motore, ad esempio per gli interventi dei Vigili del Fuoco, per lo smaltimento dei rifiuti nelle zone collinose o per la distribuzione su corto raggio (veicoli cisterna, veicoli per la raccolta del latte). L’Econic "grand tour" è stato anche occasione per sottolineare l’impegno del Gruppo DaimlerChrysIer nelle tecnologie alternative a basso impatto ambientale, ed il risultato di questo impegno è il motore NGT (M 906 LAG) dell’Econic, un motore alimentato a gas naturale (metano). L’innovativo propulsore dell’Econic è un sei cilindri in linea alimentato a gas naturale che sviluppa una potenza di 205 kW (279 CV) ed una coppia di 1.000 Nm a 1.400 giri/min, valori in linea con le prestazioni dei propulsori Diesel. Il motore NGT sfrutta le caratteristiche di combustione naturale del metano, abbinando le ottime prestazioni ad emissioni di biossido di zolfo ed ossidi d’azoto quasi inesistenti. L’innovativo sistema di gestione del motore assicura una composizione ottimale della miscela, che si traduce in una combustione magra, per garantire consumi ridotti ed una rumorosità di funzionamento ridotta del 50% rispetto ad un tradizionale motore Diesel. L’innovativo motore NGT è stato progettato dai tecnici Mercedes per avere una durata di oltre un milione di chilometri. Con questo nuovo motore a gas naturale a combustione magra, con catalizzatore ossidante, si è riusciti, per la prima volta, ad ottenere le prestazioni di un motore Diesel, il rispetto della normativa Euro 4 e della norma ancor più severa che definisce i limiti per i veicoli EEV (Enhanced Environ-
mentally-friendly Vehicle). La compatibilità dei connettori e l’utilizzo di numerosi componenti modulari, identici a quelli del motore Diesel, consentono di contenere i costi di assistenza e manutenzione. Infine il Sistema di Manutenzione Telligent calcola gli intervalli di manutenzione in base all’uso ed all’usura ai quali è sottoposto il veicolo. L’Econic alimentato a gas naturale è stato certificato come conforme alla più recente norma ECE-R110. Questo significa che rispetta i più elevati e severi requisiti di sicurezza. Grazie alle favorevoli caratteristiche ambientali, i veicoli alimentati a gas naturale usufruiscono degli incentivi fiscali. I serbatoi del gas sono posizionati in funzione dell’allestimento e quindi dell’impiego a cui sarà destinato il veicolo. Per i veicoli con caricamento posteriore di serie sono previsti 8 serbatoi da 75 litri ciascuno, per un totale di 600 litri, ed a breve saranno disponibili anche le versioni con 8 serbatoi da 80 litri per un totale di 640 litri. Per i veicoli con passo di 4.500 mm e con caricamento laterale saranno disponibili 6 serbatoi da 130 litri ciascuno per un totale di 780 litri. In tutti gli allestimenti disponibili è garantita una notevole autonomia di percorrenza. I serbatoi rispondono alle più rigide specifiche in termini di sicurezza; essi infatti sono realizzati in acciaio, e la pressione di scoppio di 500 bar è 250% maggiore rispetto alla pressione massima di esercizio a cui è sottoposto rimpianto. Le tubazioni sono tutte realizzate in acciaio antiruggine ed i punti di sezionamento imbullonati sono stati minimizzati in modo da accrescere l’affidabilità dell’impianto. 1. Econic per il rifornimento carburante aeroportuale 2. Econic cabina bassa per i Vigili del Fuoco
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IGIENE URBANA
Bucher CityCat 5000 da 80 km/h
Bucher ha rinnovato ancora la spazzatice CityCat 5000 che, mantenendo l'aspetto estetico e le caratteristiche base del modello conosciuto, dispone ora di un motore che è stato portato a 130 kW (177 CV) di potenza, variazione che permette di raggiungere durante gli spostamenti la velocità di 80 km/h; data la maggiore velocità sono stati aggiornati anche i freni. Caratteristiche tecniche Dimensioni: lunghezza modello SL (2 spazzole) 4.585 mm, lunghezza modello XL (3 spazzole) 5.770 mm, larghezza 1.820 mm, altezza 2.500 mm, passo 2.300 mm, carreggiata 1.555 mm, ampiezza spazzamento del modello SL / XL 2.250 - 2.900 mm Peso: peso a vuoto * 5.595 kg, carico utile * 4.905 kg, peso totale ammissibile 10.500 kg (*variabile in base all'allestimento) Motore diesel EURO 3 - Mercedes OM - 904 LA 4 cilindri, cilindrata 4.250 cc, 130 kW / 177 CV, turbo intercooler, raffreddamento ad acqua Serbatoio carburante: 150 l Impianto elettrico: 24 V Trasmissione: azionamento continuo, idrostatico con due velocità, con regolazione automatica in funzione del carico Sterzo idraulico Quattro ruote sterzanti
Sistema idraulico: pompa a portata variabile a pistoni assiali con comando load sensing per azionamento della turbina e del contenitore rifiuti; pompa ad ingranaggi per lo sterzo, i freni e per le funzioni delle spazzole. Prestazioni di marcia: velocità di lavoro 0 - 20 km/h, velocità di marcia max. 80 km/h, pendenza superabile 28% Assali: posteriore di trazione con differenziale; anteriore portante. Freni: impianto frenante idraulico a due circuiti con servoassistenza idraulica. Freni a disco anteriori e posteriori. Freno a mano agente sull'assale posteriore. 2 canali - ABS, secondo 71/320/EC Telaio: struttura speciale in acciaio tubolare saldato. Sospensioni con molle a balestra ed ammortizzatori Cabina di guida: confortevole, in alluminio, insonorizzata e ribaltabile
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Parabrezza in vetro di sicurezza, curvo, atermico, antiriflesso. Due finestrini scorrevoli per portiera. Impianto riscaldamento a più velocità. Visiere parasole. Tergicristalli con impianto di lavaggio. Sedili guidatore e passeggero molleggiati regolabili individualmente Piantone di guida regolabile Chiara strumentazione di comando e di controllo, con disposizione ergonomica Impianto di allarme acustico per il controllo della temperatura e del livello dei liquidi Sistema di raccolta spazzatura: mediante aspirazione con bocca aspirante inossidabile trascinata, posta davanti all'asse anteriore che, in combinazione con le spazzole laterali, può spostarsi idraulicamente di 500 mm a dx / sx. Regolazione idraulica altezza bocca aspirante mediante comando in cabina Sollevamento del gruppo spazzante/aspirante in retromarcia. Turbina di elevato rendimento regolabile in modo continuo Cassone rifiuti: in acciaio inox al nichelcromo per 4 m 3 con ribaltamento e chiusura idraulici; altezza ribaltamento 960 mm; scarico in quota (optional) 1.670 mm; larghezza scarico 1.750 mm Serbatoio acqua: inox ca. 750 l; pompa acqua elettrica per ugelli abbattimento polvere Spazzole: 2 spazzole sinistra / destra ø 900 mm; regolazione velocità 0 150 g/min; sospensione con protezione anti-urto; terza spazzola frontale (tipo XL) per spazzamento di angoli e rampe, traslabile sinistra / destra con possibilità di lavoro a diversi livelli di altezza Pneumatici: 265 / 70 R 17.5 Optional: - Aria condizionata - Scarico in quota - Sistema di ricircolo acqua - Tubo aspirazione fogliame - Spazzola diserbante - Spazzole laterali inclinabili idraulicamente - Barra lavaggio - Lancia acqua alta pressione.
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VIABILITÀ
Veicoli elettrici al servizio della città L’aggiornamento della legislazione e della contribuzione pubblica nei confronti dei veicoli a minimo impatto ambientale stanno rendendo particolarmente interessante l’opzione verso i veicoli elettrici. Si tratta soprattuto di una convenienza economica messa in risalto dallo specchietto elaborato dalla FAAM, nota azienda produttrice di batterie e veicoli elettrici.
Risparmio comparato tra il costo di gestione di un veicolo elettrico e un veicolo termico di analoghe dimensioni e funzioni Parametri di valutazione Costo energia al km Costo manutenzione al km Risparmio al km Risparmio di Gestione Risparmio in 5.000 km Risparmio in 10.000 km Risparmio in 15.000 km Risparmio Fiscale Esenzione bollo annuale Riduzione 50% Assicurazione Risparmio Complessivo Risparmio Compl. 5.000 km Risparmio Compl. 10.000 km Risparmio Compl. 15.000 km Nello schema si raffronta il veicolo Taxitravel (minubus elettrico per 4 - 6 persone) con un veicolo analogo per dimensioni e funzioni, come un’utilitaria a motore termico diesel per il trasporto di persone tipo Fiat Punto (i costi sono espressi in euro). Il termine complessivo indica la somma del risparmio di gestione e del risparmio fiscale.
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Veicolo elettrico 0,02 (Veicolo Termico 0,09) Veicolo elettrico 0,09 (Veicolo Termico 0,11) euro 0,09 euro 450,00 euro 900,00 euro 1.350,00 euro 23,00 euro 310,00 euro 783,00 euro 1.233,00 euro 1.683,00 La ricarica di un veicolo elettrico modello Taxitravel (minibus elettrico per 6 persone) consuma circa 14 18 kW: se il costo al kW oscilla tra 0,10 e 0,15 euro, un pieno di "energia" equivale mediamente a 2,00 euro per una percorrenza media di circa 60 - 80 km. Si evidenzia così che il risparmio di
gestione nell’utilizzo di un veicolo elettrico è superiore al costo della rata annuale di costo del veicolo: meglio l’amministrazione utilizza il veicolo elettrico e maggiori sono i risparmi economici. L’obbligo legislativo e i contributi a fondo perduto L’articolo 4 comma 19 della legge 9 dicembre 98 n. 426 ha previsto la concessione a soggetti pubblici e privati di contributi per l’abbattimento degli oneri conseguenti all’acquisto e locazione finanziaria (leasing finanziario) di autoveicoli a minimo impatto ambientale. Con decreto del Ministro dell’Ambiente, di concerto con i Ministri dei Trasporti e Navigazione, del Tesoro, Bilancio e Programmazione Economica, del 24 Maggio 2004, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 243 del 15 ottobre 2004, sono state definite le modalità operative per la concessione dei contributi statali a fondo perduto per 90 milioni di euro. I soggetti ammessi a beneficiare della contribuzione sono: Regioni, enti locali e gestori di servizi di pubblica utilità. Più specificatamente, l’articolo 4 del decreto ministeriale dispone che i contributi potranno essere concessi a Regioni ed enti locali, alle loro 1. Faam Jolly 600 per Fano 2. Faam Jolly 600 per Barcellona
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aziende, alle società per azioni esercenti servizi di pubblica utilità a carattere nazionale, ad altre persone giuridiche di diritto privato gestori di un servizio pubblico sulla base di specifico contratto di servizio, con sede legale o operativa nel territorio dei comuni con popolazione superiore a 25.000 abitanti, nei comuni che fanno parte delle isole minori ove sono presenti aree marine protette, nei comuni che fanno parte di aree naturali protette e nei comuni indicati dalle regioni a rischio ambientale. La Cassa Depositi e Prestiti può inoltre concedere ai soggetti giuridici pubblici o a prevalente capitale pubblico un mutuo ordinario pluriennale con rate semestrali a 15/20 anni a tassi agevolati di circa il 4% per la parte residua del 35% e dell’IVA. L’impiego di veicoli elettrici Allo scopo di conseguire obiettivi sia di pubblico interesse che di convenienza economica (il costo della rata annuale di ciascun veicolo elettrico è inferiore al risparmio nell’utilizzo di gestione), è opportuno, per le amministrazioni comunali e per le società di gestione di un servizio di pubblica utilità, richiedere i finanziamenti, appena disponibili dalla legge 166 già citata, in tempi brevi (in quanto le domande non sono impegnative e vengono valutate in ordine cronologico in presenza di fondi) con la certezza che tali veicoli, in ambito urbano, non solo
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garantiscono un ritorno d’immagine eccezionale, ma offrono prestazioni eccellenti per ogni tipo di servizio. Alcuni ambiti (pubblici e privati) in cui i veicoli elettrici possono essere utilizzati per svariati servizi sono : - Raccolta Rifiuti Solidi Urbani - Pulizia Stradale - Lavori Pubblici - Manutenzioni varie - Illuminazione - Verde Pubblico - Polizia Municipale - Cimiteri - Trasporto Disabili - Ospedali - Trasporti Pubblici - Industrie - Villaggi Turistici - Hotel - Campi da Golf - Impianti Sportivi ... Business Plan: Acquisto veicolo elettrico trasporto merci Un Trucktravel cassone in alluminio, 4 ruote, 2.200 x 1.400 mm (portata utile 600 kg), 2 posti in cabina, completo di caricabatteria a bordo 220V, 16Ah con collaudo, trasporto e immatricolazione. Costo unitario 23.000 euro (IVA esclusa)
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- Finanziamento a fondo perduto del 65% (14.950 euro) - Finanziamento del 35% e dell’IVA con mutuo ordinario alla Cassa Depositi e prestiti per 20 rate annuali per 20 anni: importo della rata annuale al tasso ordinario di circa il 4% da parte della Cassa Depositi e Prestiti 650 euro Risparmio annuale fiscale e gestionale per 15.000 km di percorrenza, 1.650 euro Risparmio netto annuale per veicolo, 1.000 euro Possibilità di contratto full-service di manutenzione Possibilità per permute di veicoli usati. Business Plan: Acquisto veicolo elettrico taxitravel van Un Taxitravel furgonato 4 ruote (portata utile 600 kg), 6 posti in cabina, completo di caricabatteria a bordo 220V, 16Ah con collaudo, trasporto e immatricolazione. Costo unitario 26.400 euro - Finanziamento a fondo perduto del 65% (17.160 euro) - Finanziamento del 35% e dell’IVA con mutuo ordinario alla Cassa Depositi e prestiti per 20 rate annuali per 20 anni: importo della rata annuale al tasso ordinario di circa del 4% da parte della Cassa Depositi e Prestiti euro 650 Risparmio annuale fiscale e gestionale per 15.000 km di percorrenza 1.650 euro Risparmio netto annuale per veicolo 1.000 euro Permuta e ritiro un furgonato 1.000 euro (valutazione usato) Possibilità di contratto full-service di manutenzione. 1. Faam Taxi per Udine 2. Il nuovo Faam Smile 3. Faam Taxi in versione per Polizia Municipale 4. Faam Jolly con piattaforma aerea 49
CONTROLLO ACCESSI
Città Virtuale a Vicenza 1
GIORGIA MARCHELLI Nell’ambito della Fiera MicroElettronica, che si è svolta a Vicenza dal 5 al 7 maggio 2005, è stato messo in opera il progetto Città Virtuale: Elettronica, Automazione ed Informatica Industriale al servizio della Città, delle Pubbliche Amministrazioni e delle Municipalizzate. Il progetto Città Virtuale è stato sviluppato per conto dell’Ente Vicenza Fiera dalla società MCF S.r.l. in collaborazione con altre aziende che hanno preparato le proprie applicazioni di fruizione cittadina, e dimostra come l’utilizzo integrato delle nuove tecnologie consente di mettere a disposizione una serie di servizi di grande interesse ed impatto pubblico. La Città Virtuale si è sviluppata quindi in un percorso composto da 7 isole accessibili attraverso un unico strumento: la Card Contactless MCF. I visitatori sono stati accompagnati in una visita guidata all’interno della Città Virtuale ove hanno potuto, semplicemente utilizzando la propria Card Contactless, usufruire di servizi generali come: entrare in un museo, accedere alla mensa scolastica, servirsi di un parcheggio, viaggiare su un autobus, conferire i rifiuti presso un'isola ecologica per la raccolta differenziata... I servizi offerti sono tutti integrabili e gestibili centralmente da un’unica "sala di regia", poiché le informazioni vengono acquisite direttamente da una gestione remota e rese visualizzabili su un portale internet. L’accesso alla Città Virtuale era regolamentato da due tornelli posti all’in-
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gresso, quindi solamente le persone in possesso della Card - tutti coloro che si sono registrati - hanno potuto accedere all’area. La Città Virtuale era costituita da 7 isole e dal servizio di telemetria. Prima isola: trasporto pubblico. E’ stato rappresentato l’utilizzo delle Card Contactless in ambito del trasporto pubblico con un validatore di bigliettazione elettronica installato come se fosse un autobus reale. Seconda isola: parcheggi comunali. Attraverso un parcometro, usato normalmente per il pagamento della sosta nelle città, è stato dimostrato l’utilizzo della Card per il pagamento dello stesso. Terza isola: accessi. Un accesso controllato tramite una sbarra ha dimostrato la possibilità di pagare, per accedere a tunnel, aree risevate, parcheggi interrati..., sempre con la medesima Card. Quarta isola: servizi di ristorazione. L’accesso ad aree di ristorazione e l’acquisto di beni presso bar, distributori automatici... è stato possibile sempre con la stessa carta. Quinta isola: raccolta differenziata dei rifiuti. L’accesso ad aree per la raccolta differenziata di rifiuti può avvenire con la Card Contactless: in questo caso l’uso della stessa serviva ad abilitare i vani di raccolta differenziata ed, eventualmente, ad assegnare degli incentivi sotto forma di punti o altro ai soli cittadini in possesso della carta. Sesta isola: accessi multiservizi.
L’utilizzo delle Card Contactless per i controlli di varchi con tornelli è un servizio multiapplicativo, permettendo l’accesso ad impianti sportivi, piscine, palestre o ad aree culturali quali biblioteche, musei... Settima isola: servizi per la scuola. E’ stato rappresentato in questa stazione, come la Card Contactless possa essere utilizzata in ambito scolastico per evitare a tutti gli alunni di utilizzare denaro contante, ma accedendo ai vari servizi messi a disposizione della scuola: mensa, fotocopiatrici, distributori automatici..., semplicemente utilizzando un’unica Card, che potrebbe essere usata anche come strumento di riconoscimento per l’accesso a scuola. Per quanto riguarda i servizi di telemetria, messi in atto dalla ditta Mcomm S.r.l., tutte le operazioni svolte con l’utilizzo della Card sono istantaneamente acquisite grazie all’utilizzo di schede GPRS, ed elaborate da una Farm Server che rende immediatamente disponibili una serie di informazioni sul Portale di Gestione Remota. Attraverso questo portale i diversi profili abilitati all’accesso potranno svolgere diverse attività definite in base alle specifiche esigenze del servizio stesso, quali ad esempio: gestione macchina lettore accessi, gestione utenze possessori card, gestione allarmi, gestione interventi tecnici, notifiche informazioni, infomobilità e servizi info via sms. 1. Tornelli di ingresso a Città Virtuale 2. Isola ecologica interrata Iman Pack 3. Parcometro per Card Contactless
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AUTOTELAI
MAN TGL: 100% Trucknology GIORGIA MARCHELLI
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Dopo un’anteprima al Samoter 2005, il 19 maggio, nella splendida cornice di Villa Braida a Mogliano Veneto, è stato ufficialmente presentato in Italia il nuovo MAN TGL, veicolo che in poco tempo diventerà elemento costante sulle strade del nostro Paese. La ragione di ciò è da ricercare nella sua enorme versatilità ed economicità. Già durante la fase di definizione del progetto è stata attuata una stretta collaborazione con gli allestitori, mettendo a punto un moderno autocarro della classe leggera da 7,5 a 12 t, che permette la facile integrazione dei più diversi allestimenti. Il TGL pre-
sterà servizio come veicolo con cassa mobile, pianale, cassone ribaltabile, come autogru e veicolo per recupero, come mezzo per impieghi comunali o con allestimenti isotermi e per distribuzione bevande. Esso sarà attivo anche nel trasporto regionale di merci e, specialmente nella versione a 12 t, anche nel servizio di linea. Una gamma differenziata di cabine offre sicurezza al conducente e al passeggero, ed un’impostazione ergonomica del posto di lavoro. Per il TGL sono stati portati avanti lo sviluppo della gamma di motori D08 e la definizione di nuovi standards in materia di
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economicità e manutenibilità. Tutte queste caratteristiche fanno del MAN TGL la soluzione ottimale per ogni azienda. A completamento del veicolo TGL viene proposta anche un’ampia gamma di servizi accessori. Come membro della Trucknology Generation, la nuova gamma TGL prosegue il processo di rinnovamento delle serie di prodotto degli autocarri MAN. Durante la presentazione alla stampa il dott. Pesci, Responsabile MKTG Comunicazione e Pubbliche Relazioni della Man Italia, ha sottolineato la volontà di apertura della MAN, holding da 54.000 persone, verso l’esterno, per introdurre il dr. Weinberger, Responsabile MKTG della sede di Vienna per il Sud Europa, il quale ha fornito una completa panoramica della Casa del Leone. Spiegando la grande diversificazione della MAN Nutzfahrzeuge di Monaco di Baviera, maggiore impresa del gruppo MAN ed uno dei principali costruttori internazionali di veicoli industriali, ha fornito alcuni dati: 70.000 veicoli prodotti in un anno, presenza in 120 Paesi, con la maggior parte della produzione in Germania, offerta di componenti, servizi, formazione e assistenza tecnica. La volontà di nuova apertura della MAN, confermata da un momento 1. 2. MAN TGL: 100% Trucknology 3. Motore del nuovo MAN TGL
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positivo sia dal punto di vista del prodotto che da quello commerciale, nel panorama del mercato dell’Europa Occidentale, si concretizza in una nuova immagine, nelle innovazioni tecnologiche dei prodotti, nella ricerca e nelle sponsorizzazioni sportive. Il dott. Longana, Amministratore Delegato MAN Veicoli Industriali, con sede a Verona, 3 filiali e 32 concessionari in Italia, ha spiegato come il MAN TGL si inserisce nel nostro Paese, in particolare per i veicoli speciali dotati del nuovissimo HydroDrive, con moltissime possibilità di allestimenti, grazie alle diverse offerte di pesi e di numero delle ruote, quali la viabilità invernale e la raccolta rifiuti, oltre naturalmente al cava-cantiere. Ha lasciato poi la parola all’ing. Sartori, per la vera e propria presentazione del MAN TGL. Più economicità, più comfort e più sicurezza: sono queste le carte forti con le quali la nuova gamma leggera di autocarri TGL del gruppo MAN Nutzfahrzeuge nella primavera del 2005 si appresterà a conquistare il mercato. Essa subentra alla serie precedente MAN LE 2000 da 7,5 a 12 tonnellate. I seguenti dati definiscono la gamma di prodotto MAN TGL: - 4 classi di peso: 7,5, 8, 10 e 12 tonnellate - 7 passi da 3.050 a 6.700 mm per lunghezze carrozzabili fino a 10.125 mm - pneumatici da 17,5 pollici - 3 cabine: C, L ed LX - motori verticali da 4 o 6 cilindri con
livelli di potenza da 110 kW / 150 CV a 176 kW / 240 CV - cambi manuali a 5, 6 e 9 rapporti ed il cambio automatizzato TipMatic - sospensioni meccaniche o pneumatiche dell’assale posteriore in tutte le classi di massa MAN TGL: l’economicità ed il comfort al centro dell’attenzione. "L’impresario esige mezzi convenienti ed il driver un posto di lavoro confortevole. La nuova serie TGL offre le due cose e, in abbinamento ai servizi che proponiamo ai nostri clienti, costituisce una soluzione di trasporto completa" dice Anton Weinmann, Presidente del Consiglio Direttivo della MAN Nutzfahrzeuge. Il TGL vince in fatto di tara e quindi in portata. Specialmente il modello da 12 tonnellate offre fino a 250 kg di portata in più rispetto ai suoi concorrenti. Questo è il risultato di un intenso lavoro di ottimizzazione che ha coinvolto tutti i componenti e della scelta del motore a 4 cilindri da 210 CV. Economicità significa moderni motori common rail. Il primo dato che l’imprenditore valuta per determinare l’economicità di un veicolo è il consumo di carburante. I tecnici della progettazione motori MAN hanno rivisto radicalmente i propulsori della serie D08. Tutti i gruppi montati sulla gamma TGL (110 kW / 150 CV, 132 kW / 180 CV, 151 kW / 206 CV e 176 kW / 240 CV) vantano l’iniezione common rail e le testate a 4 valvole. In particolare il motore a 4 cilindri dotato di sovralimentazione a 2 stadi da 151 kW /
206 CV spopola nella sua classe grazie ad una coppia motrice pari a 830 Nm a 1.400 giri al minuto. L’abbinamento con il cambio automatizzato MAN TipMatic promette la massima efficienza in marcia. La convenienza dell’impostazione di un veicolo si misura anche con la sua flessibilità per i più diversi impieghi. Il coinvolgimento dei maggiori allestitori già in fase di sviluppo ha determinato impostazioni che facilitano il montaggio e l’integrazione delle più diverse attrezzature. La struttura elettronica basata sui concetti della MAN Trucknology offre interfacce per l’allestimento e facilita i lavori di assistenza. Comfort significa spazio, e coadiuva il conducente nella concentrazione sul suo lavoro. Sotto l’aspetto della spaziosità il MAN con la cabina "corto raggio" modello C si pone al vertice del mercato di questa classe. Le cabine L ed LX per impieghi sul lungo raggio, prese "a prestito" dalla gamma TGA, convincono grazie alla loro spaziosità, ai comodi letti ed all’ampia dotazione disponibile. Le nuove strumentazioni, disponibili in 3 versioni sono di ottima ed immediata lettura. La moderna tecnologia supporta e coadiuva il driver nel suo lavoro: silenziosi propulsori con iniezione common rail sviluppano la loro potenza in modo ottimale, il cambio MAN TipMatic si occupa della selezione e dell’innesto automatico del giusto rapporto ed un impianto elettronico informa il conducente sullo stato operativo del mezzo, sui livelli dei fluidi tecnici e sulla funzionalità delle lampadine. Nell’uso quotidiano il sistema frenante a gestione elettronica, la moderna tecnologia dei gruppi ottici e gli specchietti senza angolo morto determinano l’alto grado di sicurezza del MAN TGL. In 1. 2. Nuovo MAN TGL 3. MAN TGA 4. Telaio del MAN TGL
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caso di urto l’abitacolo di sicurezza derivato dalla struttura delle cabine TGA protegge i passeggeri. I modelli da 7,5 tonnellate, destinati in particolare all’impiego con allestimenti a pianale telonato o a cassa si caratterizzano per un rapporto tara/portata estremamente favorevole. I 4 passi da 3.300 a 4.850 mm ed i due motori da 110 kW / 150 CV e 132 kW / 180 CV caratterizzano questa impostazione di veicolo che troverà impiego prevalentemente nel settore di distribuzione con la cabina compatta modello C. All’interno della MAN si prevede di coprire circa il 60% del proprio mercato dei mezzi da 7,5 tonnellate con questo modello della gamma TGL. Sia nelle versioni autotelaio per allestimenti di qualsiasi genere che come ribaltabile, il modello TGL da 8 tonnellate offre tutti i vantaggi della flessibilità derivanti dall’impostazione modulare. Motori da 132 kW / 180 CV, 151 kW / 206 CV e 176 kW / 240 CV, complessivamente 8 passi tra 3.050 e 5.200 mm ed i diversi modelli di cabina permettono di trovare sempre la combinazione ideale. In funzione del tipo di impiego e delle normative nazionali è possibile anche l’immatricolazione a 8,8 tonnellate. Invece con il rimorchio la massa complessiva può raggiungere 18.750 kg. Anche per parchi veicoli comunali o per servizi antincendio con autisti alternanti, questa è una caratteristica importante. Per allestimenti specifici o per trasporti nei quali il modello da 8 tonnellate non offre sufficienti potenzialità ed il modello da 12 tonnellate è eccessivo, MAN propone la soluzione intermedia da 10 tonnellate. In base alle richieste per questo veicolo sono disponibili livelli di potenza a partire da 132 kW / 180 CV, tutte le cabine della gamma MAN TGL e numerosi passi. Il robusto membro della famiglia TGL da 10 tonnellate è destinato ad assumere una particolare importanza su mercati di esportazione. A causa delle ruote da 17,5 pollici la versione 12 tonnellate è caratterizzata dall’alta portata e dal filo del piano di carico e dall’accesso alla cabina comodamente bassi. In Paesi con il pedaggio autostradale dalle 12 tonnellate in poi, come la Germania, il MAN TGL può viaggiare senza questo onere. Questo modello della gamma TGL si presta sia all’impiego come isolato nel porta-a-porta, che come combinazione sulle tratte lunghe nelle versioni ribaltabile o autote-
laio con i più diversi allestimenti, caratterizzandosi sempre per una buona redditività. Il ventaglio di dotazioni con 9 passi e 3 livelli di potenza da 132 kW / 180 CV a 176 kW / 240 CV permette di configurare sempre l’autotelaio ideale allo scopo. Una cosa è la moderna tecnologia del veicolo, un’altra i giusti servizi accessori. Nella combinazione di questi elementi il TGL offre il massimo dell’efficienza e dell’economicità. MAN ha selezionato alcuni pacchetti di servizi all’interno dell’ampia varietà di prodotti disponibili che si adattano alle specificità sia nazionali che di destinazione di
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impiego, supportati dai servizi MAN Finance Credit e MAN Service ComfortPlus. Il MAN TGL viene assemblato con le più moderne tecnologie nella città di Steyr in Austria, nel centro di competenza per le gamme leggera e media del gruppo MAN Nutzfahrzeuge. Numerosi componenti del TGL sono derivati dalla gamma "di linea" TGA. Il MAN TGL verrà proposto in tutti i paesi nei quali MAN è presente con la sua organizzazione di vendita di veicoli industriali. In Polonia la nuova gamma si presenterà al mercato sotto il marchio locale STAR.
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IGIENE URBANA
Il degrado delle aree pedonali dovuto alle gomme da masticare e altri depositi FRANCESCO VANDONI
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Nelle aree urbane sempre più vaste superfici vengono riservate ai soli pedoni escludendo il traffico di veicoli. Queste isole pedonali risultano particolarmente curate per quanto concerne il criterio architettonico; solitamente le pavimentazioni sono costituite da materiale lapideo di un certo pregio, gli impianti illuminanti, le panchine e tutto quanto riguarda l'arredo urbano risultano di buona fattura e, conseguentemente, di costo elevato. Queste zone sono spesso descritte come "il salotto" della città ma, a differenza del salotto di casa, sono aperte a chiunque voglia accedervi con conseguenti rischi di vandalismo, incuria o sporcamenti accidentali. Risultano evidenti a tutti le scritte vandaliche eseguite senza alcun rispetto su ogni genere di superficie verticale, il degrado creato dalle gomme da masticare che lasciano masse appiccicose sul lastricato orizzontale, le macchie oleose dovute a mezzi di servizio e, purtroppo, i residui organici, a volte umani, dovute alla maggiore espressione dell'inciviltà. Considerato l'elevato costo di tali opere, specialmente se raffrontato a 54
interventi standard di pavimentazioni in bitume, si evidenziano come indispensabili operazioni per una adeguata pulizia e successiva protezione di queste zone dal degrado sopra descritto. Studi sperimentali hanno dimostrato che le masse solide insistenti sulle superfici piane pedonali sono costituite, per la massima parte, da chewing gum, deiezioni animali e residui di alimenti. La particolarità delle aree interessate dalla pulizia, piazze di valore storico e architettonico, impone la certezza assoluta che l'intervento attuato non produca o inneschi fattori chimico fisici non controllabili. Il danneggiamento di matrici storiche non rappresenta infatti solo un danno economico ma, soprattutto, un danno irreparabile al patrimonio storico. Da ciò deriva la necessità che apparecchiature e prodotti risultino testati severamente, in modo da estromettere dal mercato la concorrenza meno qualificata e, nel contempo, tranquillizzare la committenza per quanto riguarda il risultato finale. Dekos, per verificare se l'idea progettuale fosse costruita su esigenze reali, dopo sperimentazioni di labora-
torio e di piccole dimensioni che hanno dimostrato la fattibilità dello studio sotto l'aspetto tecnico, ha proceduto ad offrire, in via sperimentale, il servizio ad una società municipalizzata deputata alla pulizia di queste aree. L'interesse di questa azienda ha superato ogni aspettativa ed è sfociato in una commessa di circa 20.000 metri quadrati da sottoporre a lavori di pulizia generale, rimozione chewing gum e protezione. I risultati ottenuti hanno dimostrato la validità di quanto sviluppato a livello teorico. La pulizia con bicarbonato ha consentito di ottenere: assenza di abrasione della matrice del supporto, ottimo risultato di pulizia, apprezzato effetto igienizzante, buon effetto di rimozione, ottima velocità di esecuzione, facile manovrabilità e utilizzo. Il lavoro eseguito ha riscontrato l'approvazione del committente ed innescato la richiesta da numerose altre Municipalizzate d'Italia (Roma, Ravenna, Trieste, Cosenza, ...). Gli studi ed il lavoro sperimentale di Piazza del Duomo a Milano, in precedenza citato, hanno consentito di mettere a punto un sistema, sino ad oggi mai attuato, che prevede l'utilizzo di vapore d'acqua a media temperatura (130° - 180°C) e a bassa pressione (4 - 8 bar), che assicura una perfetta riuscita dell'opera. Studi sperimentali dimostrano che le masse, in precedenza descritte, alla temperatura di circa 75° C, tendono a perdere la loro consistenza e, in particolare per quanto riguarda le gomme da masticare, ad assumere uno stato semifluido tale che, sottoponendo la massa a leggera pressione, se ne provoca il distacco dal sottofondo. 1. Sistema Dekos per la pulizia delle pavimentazioni composto dalle macchine Sobijet e Levogum (a destra)
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Altro criterio unico adottato in fase di progetto riguarda il recupero della massa, sino ad ora mai attuato con i metodi precedentemente descritti, indispensabile per la salvaguardia dell'igiene e della completezza dell'intervento. Ultima peculiare caratteristica del sistema consiste nella protezione dell'area una volta pulita. Eseguito l'intervento di pulizia è indispensabile proteggere l'area, in modo che rinnovati depositi non richiedano nuovamente l'esecuzione di costosi interventi. Tale risultato è stato ottenuto, in fase sperimentale, mediante l'applicazione sulla matrice di derivati fluorurati. Secondo la letteratura questi composti possiedono la caratteristica di un'ottima oleo ed idrorepellenza senza sostanziali effetti stressanti della matrice stessa. Come già premesso, al momento attuale la società dispone di una valida
e testata apparecchiatura per la pulizia generalizzata delle superfici lapidee per mezzo di bicarbonato di sodio. (Sobijet 224 SE; Lavori Pubblici n. 10 settembre - ottobre 2004). L'utilizzo della macchina Levogum richiede, grazie all'automazione applicata, l'intervento di un solo operatore. Secondo il degrado della superficie da trattare e nel caso la patina di sporco si presenti tale da ostacolare l'individuazione della massa da rimuovere, sarà effettuato un intervento di lavaggio di tutta la superficie con bicarbonato di sodio. Eseguito questo trattamento l'operatore provvederà a valutare, in base alla tipologia delle masse da rimuovere e alla resistenza e tipologia della matrice del supporto, il prodotto da utilizzare in soluzione acquosa. Il criterio di base comune è l'azione emolliente e sgrassante, la differenza è costituita dalla forza di aggressione.
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1. Dimostrazione della Levogum con lo "zoccolo" aspirante 2. Confronto tra pavimento trattato e stato iniziale Creata la soluzione, l'operatore inizierà il lavoro di rimozione applicando topicamente lo "zoccolo" sulla massa da rimuovere. I tempi di rimozione dipendono da numerose variabili quali la natura della massa da rimuovere, la dimensione della massa e la tipologia della matrice del supporto. Mediamente, e considerando anche il tempo di spostamento dello "zoccolo", tra una massa e l'altra sono sufficienti 3 - 5 secondi per la completa rimozione della massa. Terminata la rimozione delle masse solide si interverrà sulla superficie per pulire le macchie di olio ancora presenti. Infine sulla pavimentazione, pulita ed asciutta, verrà steso il prodotto protettivo.
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FIERE
Progetto Città 2005 a Milano inaugura il Nuovo Polo Fiera GHERARDO MARCHELLI, GIORGIA MARCHELLI, FRANCESCO VANDONI Il Nuovo Polo Fiera di Milano è stato inaugurato il 30 e i nuovi sistemi di mobilità per il trasporto di persone e marzo 2005 in occasione di Progetto Città, terza mostra merci, le infrastrutture e i servizi per la gestione del territobiennale dell'architettura, dell'urbanistica, delle tecnologie rio; Expo Biennale delle Tecnologie e della Mobilità e dei servizi per lo sviluppo del territorio, dove, fino al 2 Innovativa, in cui si affrontavano i temi delle fonti energetiaprile, sono state messe in mostra la qualità della vita ed che e dei carburanti puliti, dei veicoli ecologici e tutte le il futuro delle città: un evento diviso in sei saloni che rap- possibilità di una mobilità a propulsione alternativa; Qualità presenta il punto di riferimento per capire qual è la situa- del Territorio, Arredo Urbano e Verde Pubblico, un tema zione e quale sarà l'evoluzione dei nostri centri abitati. che incide in modo forte sulla qualità della vita, al centro La manifestazione si è sviluppata su una superficie di dell'attenzione delle amministrazioni pubbliche e dei citta40.000 metri quadrati nei padiglioni 1 e 3, ospitando 438 dini, in continua evoluzione; Impiantistica Sportiva, Piscine espositori, ed ha visto la presenza di circa 20.000 visita- e Fitness, un salone dedicato alla vivibilità, alla salute e tori professionali. allo sport, con le soluzioni per costruire città più sane e I sei saloni che componevano Progetto Città hanno affron- facili da vivere e da convivere. tato tutte le tematiche fondamentali per il territorio e la qua- In concomitanza all'esposizione, Progetto Città ha ospitalità della vita: Ambiente e Public Utilities, uno sguardo to oltre trenta convegni su tutti i temi di maggiore attualità all'attualità e al futuro dell'aria, dell'acqua, dei rifiuti e dell'e- per il settore, sessioni di confronto estremamente impornergia nei centri urbani e nel Paese, con una particolare tanti, dalle quali sono emerse le idee che definiscono le attenzione alle novità offerte dalla tecnologia e da una linee di sviluppo dei centri urbani e del territorio, ne disenuova sensibilità sociale; Nuove Tecnologie e Materiali gnano la situazione, evidenziano quali sono i maggiori Innovativi per la Costruzione, area dedicata ai realizzatori problemi e le opportunità condivise dagli operatori e dalle della Nuova Fiera di Milano, dal committente fino alle amministrazioni. imprese appaltatrici e ai centri di ricerca italiani sulle nuove Proponiamo qui di seguito una selezione degli espositori tecnologie per la costruzione; Traffico, Sistemi della più rappresentativi nel contesto degli argomenti trattati da Mobilità e Infrastrutture, il salone per presentare ai dirigen- Lavori Pubblici, con immagini degli stand e brevi presenti, agli amministratori pubblici ed ai progettisti le nuove idee tazioni delle aziende e delle loro soluzioni tecniche. vena centrale, e con elementi di for- Vesmaco, presente sul mercato itamato più piccolo (12x12 cm) con liano dal 1966, quale produttore di varie finiture nei bacini laterali, oltre rivestimenti e pitture sintetiche a ad aver fornito pavimentazioni più tra- base di resine acriliche per la realizdizionali in altre aree. zazione di superfici sportive e civili, L'attenzione nello stand era posta a oltre che nella produzione di pitture e ribadire che l'azienda investe da quat- rivestimenti a base di sistemi mono e tro anni sulle pavimentazioni fotocata- bicomponenti acrilici, epossidici e litiche, realizzando un numero impor- poliuretanici, propone una gamma tante di opere, riscontrando un inte- completa di prodotti per le esigenze resse sempre maggiore da parte delle di pavimentazioni colorate con caratPubbliche Amministrazioni, che inizia- teristiche certificate ed adeguate alle no a comprendere la soluzione per la differenti applicazioni. riduzione dell'inquinamento in città. A questa fiera Vesmaco sottolinea la presenza di due applicazioni. La prima per la realizzazione di passaggi pedonali e simboli, in resine metacriliche bicomponenti a spessore e struttura difformi, di immediato Magnetti è presente con la sua proindurimento per un subitaneo riutilizduzione di pavimentazioni in masselli zo della sede stradale, caratterizzata autobloccanti, nell'area dedicata ai da un'elevata visibilità anche notturna fornitori per la costruzione del Nuovo ed in presenza di precipitazioni atmoPolo Fieristico, essendo intervenuto sferiche, grazie all'inserimento di con pavimentazioni a lastra da 8 cm sfere di vetro ad elevato grado di con colore richiesto specificatamente rifrangenza, ed altamente antisdrucdalla committenza, nelle aree della 56
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ciolevole anche a superficie bagnata. La seconda, in ambito sportivo, è il metodo per la realizzazione delle piste di pattinaggio, con cui hanno realizzato quella per i campionati mondiali all'Aquila svoltisi lo scorso settembre. Per queste piste hanno realizzato un originale ed innovativo pacchetto composto da particolari lavorazioni e caratteristiche (in fase di brevetto) che ha convinto la federazione sportiva per gli standard ottenuti.
Lacs distribuisce in Italia l'innovativo sistema di stampa e resinatura dell'asfalto denominato StreetPrint. Negli ultimi anni questo sistema di asfalto stampato ha avuto una notevole diffusione, ed in tutta Italia sono stati realizzati oltre 350.000 m2. Sull'onda del successo di questo nuovo tipo di pavimentazione Lacs ha proposto anche la tecnica Creative Impressions, un sistema analogo per il cemento stampato. Per entrambi i sistemi Lacs fornisce ad ogni impresa licenziataria le attrezzature, i materiali, il supporto tecnico ed un costante aggiornamento. In occasione di questa fiera Lacs ha presentato il sistema Duratherm, una nuova soluzione derivata da StreetPrint. Duratherm prevede l'imprimitura dell'asfalto con una speciale matrice di spessore 3 mm sulla quale si applica un termoplastico che si incassa sull'asfalto. Soluzione proposta in situazioni di alta percorrenza, dove esiste la necessità di avere una superficie tale da garantire performance di antiscivolosità dell'asfalto, cui si combina la visibilità dei colori, con una durata estremamente lunga. Il prodotto è già utilizzato all'estero, dove viene impiegato anche per segnalare gli attraversamenti, come negli Stati Uniti, dove non sono necessarie le zebrature ma è utilizzato un cambio di pavimentazione. Duratherm si presenta particolarmente
interessante per evidenziare particolari zone in aree molto sollecitate, dove l'asfalto stampato non garantirebbe una durata sufficiente, come nei punti di rotazione; infatti l'appoggio delle ruote avviene sull'asfalto senza interessare il materiale termoplastico.
Degussa è un importante gruppo multinazionale che opera nella chimica speciale, e a Progetto Città si presenta in forze con 6 delle proprie Business Units ad offrire molteplici idee e soluzioni per la riqualificazione delle città italiane e delle loro infrastrutture, dalle pavimentazioni alle barriere in plexiglas antirumore e antivento trattate con sostanze antigraffiti e autopulenti, a soluzioni per la segnaletica orizzontale, a prodotti idrorepellenti, protettivi murari e per il consolidamento edilizio...
In occasione di Progetto Città Evobus, società Omnibus della MercedesBenz, presenta la gamma a metano, veicoli ecologici di ultima generazione, che rispettano tanto le normative più evolute della Comunità Europea, quanto i requisiti di sicurezza, oggi imprescindibili nei mezzi a metano: il Citaro CNG, autobus da 12 m per la portata di un centinaio di persone, ed uno Sprinter da 6,5 m di lunghezza per circa 20 utenti, entrambi per un utilizzo prevalentemente urbano.
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All'interno dell'Area del Trentino, grande stand aperto organizzato dal Servizio Ripristino Ambientale in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato e con aziende trentine di vario genere, dai cavatori di porfido, ai fornitori di legname, ai produttori di materiali per piste ciclabili, nonché ai promotori di orti e coltivazioni, Woodrail espone una barriera stradale in acciaio e legno omologata per la classe H2, posizionabile su bordo ponte, sia su rilevato che su terrapieno, con corrimano pedonale.
Per i parchi gioco dei bambini, Giochisport Group Progress propone le pavimentazioni di sicurezza Playtop e le attrezzature ludiche Corocord e Landscape Structures: prodotti di altissima qualità, in materiali riciclati a loro volta riciclabili, che rivolgono la massima attenzione alle esigenze dei piccoli, grazie allo studio pedagogico di queste. La società, con un'esperienza consolidata di oltre 30 anni, è in grado di fornire un prodotto completo, dalla progettazione all'arredo del parco, alle superfici antishock colorate, con una particolare cura per i dettagli e le personalizzazioni. 57
nuova gamma al legno sono abbinati anche alluminio e materiale plastico.
Per la pavimentazione antishock Ecopark in gomma riciclata da pneumatici, Salvadori, sempre esemplarmente attento alla sicurezza, propone alcune novità, quali la possibilità di creare disegni sempre più perfezionati con colorazioni arricchite e sfumate, e la pavimentazione in gettata, per la quale è in grado di fornire sia a noleggio che in vendita il miscelatore, i granuli di gomma colorati EPDM e la colla per l'amalgama dei granuli, per una posa in opera analoga a quella del cemento. Le superfici antitrauma a mattonelle si compongono ora tramite agganci a spinotti, e, oltre ad essere perfette per i parchi gioco dei bambini, sono l'ideale anche per le piscine, in particolare nella versione con erba sintetica incollata, facilmente pulibile. Il Gruppo Argo è un'associazione che raggruppa le imprese che si occupano di riciclaggio di pneumatici, dalla ricerca alla produzione, e si assume il compito di diffondere informazioni sia di carattere tecnico che normativo relative al settore, svolgendo inoltre azioni di stimolo per la crescita dello stesso, quali sviluppare conoscenze tecniche, tecnologiche e di mercato su quello che può essere l'utilizzo delle materie prime ottenute dal riciclaggio di pneumatici in molteplici campi, dalle applicazioni stradali e di conglomerati asfaltici alle pavimentazioni antitrauma per parchi gioco e impianti sportivi.
Orsogrill Città presenta l'innovativa linea di giochi per bambini Upset della Lappset, produttori europei di strutture per parchi gioco in legno, di cui sono distributori esclusivi per l'Italia: nella 58
Greenfields espone le proprie pavimentazioni in erba sintetica per campi sportivi.
Apcoa Parking Italia è presente a Progetto Città insieme a Codelfa per la presentazione dei parcheggi del Nuovo Polo Fieristico: un totale di 10.000 posti auto, di cui 3.000 in 2 parcheggi multipiano, ciascuno di 4 piani fuori terra, e gli altri in parcheggi a raso. Codelfa è una della maggiori imprese italiane di prefabbricazione, ed ha progettato e costruito l'intero complesso dei posteggi. Apcoa Parking Italia è invece uno dei principali operatori specializzati nella gestione dei servizi di parcheggio sia in Italia che all'estero, chiamato a occuparsi anche di questa nuova struttura.
BEN Distribuzione è la divisione di Business Engineering Network che si occupa di importare e commercializzare in Italia Vitriturf, sistema di pavimentazione di sicurezza americano innovativo e versatile: monolitico, viene gettato in opera mediante l'applicazione di impasti di resina poliuretanica con gomma EPDM granulare e trucioli di gomma SBR, con vastissime possibilità di colorazioni e disegni.
Limonta Sport Italia propone erba sintetica per campi da calcio.
GreenPlay è il marchio depositato registrato che indica il materiale che la società utilizza per realizzare campi da calcio in erba sintetica, cioè granuli di gomma adatti alla plastica; tramite un distributore autorizzato che agisce sul territorio nazionale, assicura la predisposizione di campi da calcio chiavi in mano.
Biffi Impianti Sportivi presenta le proprie installazioni indoor e outdoor, comprensive di erba sintetica per i campi da calcio.
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Soema crea arredi per comunità, proponendo grande flessibilità nell'impiantistica, nelle barriere divisorie, e nel settore antivandalico, dai bagni per le collettività agli spogliatoi.
PMP è una ditta produttrice di aspiratori e cippatrici, che da poco si sta rivolgendo all'arredo urbano, in particolar modo per l'illuminazione. TSS, produttore di pavimentazioni per campi sportivi in erba sintetica, presenta come novità di quest'anno XP65, un monofilamento legato, interrato con sabbia e gomma, omologato Uefa.
Copriscopri presenta un vasto curriculum di coperture per l'industria e per lo sport.
Mondo produce pavimentazioni di ogni tipologia, dalla gomma al PVC, all'erba sintetica, sia per impianti sportivi che per l'impiantistica civile, e qui presenta Mondo Turf Ecofill, erba sintetica di ultima generazione con intasamento ecologico, ideale per campi da calcio.
Salvi Marmi propone ottimi esempi di arredo urbano, in particolare di pavimentazioni esterne in marmi e graniti per piazze, chiese, strade e marciapiedi di grande qualità, e con attenzione alle esigenze dei singoli comuni.
Alesport realizza impianti sportivi e pavimentazioni sintetiche per campi da gioco.
Wood System è specialista in tensostrutture e costruzioni in legno lamellare, in particolare per impianti sportivi.
Plasteco Milano PM Engineering opera nel settore delle coperture, prevalentemente per impianti sportivi, ma anche per padiglioni, fiere, esposizioni, concerti o personalizzabili, sia mobili che fisse, utilizzando materiali quali legno, acciaio, membrane e PVC.
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Per l'arredo urbano, Neri presenta la nuova linea di design City Moon New Light System, per illuminazione stradale, cestini e dissuasori per la creazione di percorsi pedonali.
Porfidi International presenta le proprie pavimentazioni e soluzioni per l'arredo urbano, sia per interni che per esterni, nelle varie tipologie, prevalentemente in porfido e granito, rivolgendo l'attenzione a enti pubblici, imprese e magazzini edili. 59
allontanamento piccioni con metodi tradizionali e tramite un nuovo antifecondativo per piccioni.
All'interno dell'ampia gamma Selvoline, le novità sono le pedane molto funzionali per risolvere i dislivelli, i pannelli per propaganda elettorale e dei gazebi leggeri e primaverili.
Wizarp urban visions, studio di fantasiosa progettazione urbana, ha organizzato Sky Garden Project, riunendo molteplici aziende che si occupano di verde pensile e di arredo urbano, nella costruzione di una pista ciclabile esemplarmente corredata in tutto il suo contesto all'interno di Progetto Città.
Il Consorzio Cavatori Produttori Porfido mette in mostra le proprie pavimentazioni in porfido trentino. Oltre che nel proprio stand, Metalwood presenta le barriere stradali misto metallo-legno anche come bordo laterale della pista ciclabile all'interno dello Sky Garden Project.
Montini, produttore di elementi in ghisa di qualità, propone una nuova griglia leggera da mettere sulle pavimentazioni in autobloccante, di diversi colori, per cui particolarmente adatte ai centri storici.
Ciotolo espone una grande varietà di pavimentazioni e rivestimenti in ciotolo, per interni ed esterni 60
CMC Prefabbricati si occupa di arredo urbano e di impiantistica sportiva, dalle fioriere ai prefabbricati ad uso servizi, dalle toilette pubbliche agli spogliatoi, con particolare attenzione ai contesti in cui vengono inseriti.
Sygma Service offre i propri servizi di disinfestazione, derattizzazione e
Expo Inox propone molte soluzioni per recinzioni esterne, cancelli, arredo urbano e parapetti, tutte in acciaio inox.
I Fratelli Moncini propongono un vastissimo assortimento di marmi, graniti, pavimentazioni normali e sopraelevate, lavelli, ripiani e fontane. Per l'arredo urbano hanno creato una nuova serie: cubi, utilizzabili come panchine o quant'altro, e dissuasori.
Graepel High Tech Industries espongono una vastissima gamma di lamiere forate, stampate per infiniti utilizzi, e complementi d'arredo già creati.
DeFim, produttore di recinzioni per tutti gli usi e le esigenze, ne propone una specifica per i parchi gioco, in rete zincata e verniciata, con possibilità di diverse colorazioni.
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oltre a barriere pubblicitarie e recinzioni, sia per enti pubblici che privati.
Odorizzi Porfidi espone molte delle proprie soluzioni in pietra naturale, fra le quali spiccano porfido e granito.
L'Istituto Italiano Sicurezza dei Giocattoli si propone per verificare la sicurezza delle aree da gioco, eseguendo controlli in loco seconde le normative UNI EN 1176-7, e rilasciando i relativi certificati di conformità, tanto per enti pubblici che per produttori di giochi.
McQuay ha realizzato tutto il condizionamento sia caldo che freddo per il Nuovo Polo Fieristico, fornendo 6 pompe di calore da 1000 kW ciascuna e 12 gruppi frigoriferi con condensazione ad acqua e doppi compressori centrifughi.
Comiluce distribuisce in Italia prodotti Eclatec e Aubrilam, società francesi produttrici di elementi per l'illuminazione e l'arredo urbano, e presenta qui un nuovo faro per l'illuminazione stradale con il palo in legno.
Ecotrans - Ecoter si occupa di riciclaggio di rifiuti inerti, con i quali produce, in tre impianti ed in un laboratorio di studio nell'ovest milanese, materiali per l'edilizia stradale riconosciuti con la marcatura CE.
Scattola espone una vasta gamma di dissuasori, sia luminosi che non, fissi, in acciaio forgiato, per la delimitazione di aree pedonali, piste ciclabili, passeggiate eleganti nei centri storici,
Global Engineering and Trade nello stand in comune con Record, presenta varie soluzioni applicative del principio fotocatalitico del biossido di titanio (TiO2) (Lavori Pubblici n. 5 novembre dicembre 2003 e n. 11 novembre dicembre 2004), grazie al quale è possibile un notevole abbattimento di numerosi agenti inquinanti e nocivi presenti nell'aria. Record presenta Ecostar, una linea di speciali elementi autobloccanti per pavimentazione di esterni con proprietà anti-inquinamento, anti-muffa ed autopulenti.
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Marazzato Spurgo Service è impegnata da cinquant'anni nella fornitura di servizi ecologici alle aziende e ai privati finalizzati alla salvaguardia dell'ambiente. Lo stand illustrava i diversi lavori eseguiti per la realizzazione e la pulizia dei sottoservizi del Nuovo Polo Fieristico
Snoline, società lombarda con 50 anni di attività nel campo della sicurezza stradale (cfr. articolo specifico sul presente numero), con prodotti sempre al vertice delle prestazioni sia per l'utente dell'infrastruttura che per il suo gestore, presenta a Progetto Città oltre ai suoi prodotti classici (sicurezza stradale, segnaletica complementare, segnaletica orizzontale) una importante novità: il sistema di barriera mobile per eliminare le code da esodo in autostrada (Lavori Pubblici n. 13 marzo - aprile 2005). Si tratta di una barriera tipo New Jersey che può essere spostata molto rapidamente grazie ad una macchina speciale.
Moroni Autoservice nasce nel 1995, e dal 2000 produce automezzi a propulsione alternativa, trasformando, 61
con autorizzazioni dalle rispettive case automobilistiche veicoli a motore termico in veicoli a trazione elettrica. VEM, Veicoli Elettrici Moroni, opera oggi nella progettazione, la costruzione e la trasformazione di veicoli convenzionali nei settori del trasporto persone e merci. Sullo stand erano presenti due Transporter VW, uno allestito per il trasporto di 8 persone più il conducente, con autonomia in ciclo urbano di 70 km (autonomia max di 90 km a velocità costante di 45 km/h), ed il secondo allestito per il servizio di ambulanza interno alla aree ospedaliere, omologato per la circolazione stradale.
Italflash produce sistemi ed elementi di segnalazione luminosa, realizza segnaletica orizzontale, sistemi di segnalazione luminosi alimentati da pannelli solari e anche accessori da cantiere come dossi artificiali e barriere New Jersey in polietilene. La novità presentata in fiera è il sistema RSG, il Rivelatore di Strada Ghiacciata, un pannello che lampeggia quando la temperatura scende sotto ad una certa soglia, tarabile in fase di produzione.
TecnoVision si occupa dal 1987 di display luminosi a LED oggi utilizzati in vari settori. Dall'introduzione sul mercato nel 1995 dei LED blu, TecnoVision ha focalizzato la produzione sui maxi-schermi full color. L'acquisizione dei marchi MTVisual e Seledrive porta TecnoVision Group ad essere un gruppo aziendale internazionale. Seledrive è il ramo che si occupa dei pannelli stradali, fissi, carrabili, a messaggio variabile 62
Cempi nasce nel 1975 nel settore anticendio e sicurezza stradale. Oggi propone una vasta gamma che va dagli estintori ed attrezzature antincendio, ai dispositivi di protezione individuale, alle barriere stradali sia metalliche che New Jersey in cemento o in polietilene zavorrabili con acqua, alla segnaletica verticale, orizzontale e anche complementare come quella aziendale e per interni, alla semaforica: ambito nel quale Cempi svolge consulenze, progettazioni, installazioni e manutenzione; fino all'arredo urbano. Progetto Città ha offerto l'occasione per presentare T - ID, una tecnologia avanzata per l'analisi del traffico che si rivolge in particolar modo alle amministrazioni pubbliche.
Cebic opera dal 1999 nel settore delle pavimentazioni stradali. Grazie alle varie applicazioni dell'asfalto stampato, Cebic realizza elementi strutturali per la moderazione del traffico quali dossi, incroci, rotonde; oltre a piste ciclabili e marciapiedi. L'asfalto ancora caldo viene stampato: si può ottenere qualsiasi forma geometrica oltre a quelle note (mattoncino a correre, spina di pesce, porfido irregolare o ad archi, cordoli, ...). In seguito viene eseguito un trattamento superficiale di resinatura per impermeabilizzare e rendere antisdrucciolo la superficie. Infine si passa alla colorazione con toni a scelta. La gamma Cebic si completa con varie resine e protettivi, oltre che con una serie di laminati adesivi elastoplastici per la segnaletica orizzontale.
Romano Autogas produce apparecchiature per impianti a GPL e a metano per autotrazione, quali miscelatori, serbatoi, elettrovalvole, kit GPL e metano, centraline, camere stagne... La distribuzione dei prodotti Romano avviene in più di 30 paesi, fino in America del Sud ed in Australia.
Jolly Set è una divisione della società Eleca, general contractor con numerosi settori di intervento. Jolly Tower è una linea di torrette a scomparsa per l'erogazione di energia elettrica ed altri servizi complementari. Sono carrabili o calpestabili con pozzetto in calcestruzzo coperto da un chiusino in ghisa pieno o riempibile con qualsiasi materiale di pavimentazione. Jolly Stop sono dissuasori automatici a scomparsa, di tipo pneumatico. Jolly Lux sono apparecchiature per il controllo del flusso luminoso delle lampade a scarica di gas che permettono un risparmio notevole sul consumo energetico ed un aumento medio del 50% della durata di vita delle lampade. Jolly Sun è una linea di unità fotovoltaiche.
BRC produce tutte le componenti necessarie per la trasformazione a
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gas di un veicolo. A Progetto Città, presenta in via del tutto esclusiva anche un bus, alimentato originariamente a diesel, convertito a metano, dell'azienda di trasporti di Brescia. BRC è una delle aziende leader nel settore "after-market" quindi per trasformazioni eseguite dalle officine in tutta Italia, inoltre fornisce importanti case automobilistiche quali Chevrolet Italia e Citroen Italia che propongono impianti BRC sui propri veicoli venduti al pubblico tramite concessionarie ufficiali. In stand presente una Chevrolet Matiz 800 trasformata a GPL, ed una Citroen Picasso 1.800 trasformata a metano.
generazione da 18 m, il Cristalis di cui 10 esemplari saranno messi in esercizio nel secondo semestre del 2005 a Milano.
AEB progetta e realizza la gamma completa di dispositivi elettronici per la conversione delle vetture a GPL o Metano. Dai variatori elettronici d'anticipo, ai vari sensori ed indicatori passando dai commutatori e i sistemi di feed-back, i prodotti AEB agevolano la conversione delle autovetture da benzina a metano.
Alstom è attiva nel settore del trasporto urbano su rotaia ed è in grado di modularsi sulla base delle esigenze delle municipalità clienti, in termini di qualità e sicurezza, basso impatto ambientale ed alta tecnologia, estetica e qualità, nonché comfort per i passeggeri. L'offerta Alstom per il trasporto urbano e la mobilità nelle aree metropolitane si articola in tre grandi settori: il tram ed i sistemi tranviari, il sistema tram-treno, il metro e i sistemi metropolitani e si completa con i sistemi di segnalamento urbani e la sicurezza.
Gruppo ARGO rappresenta Sina, Sineco (Lavori Pubblici n. 8 maggio giugno 2004), CIV, oltre che varie società autostradali con uno stand che illustra i lavori eseguiti e le attività del gruppo. Came cancelli automatici produce da oltre 30 anni motori elettromeccanici ed accessori per aperture automatiche. La gamma Came si estende dalla casa al lavoro fino all'urbanistica. Porte e cancelli elettrici comandati a distanza, sia basculanti che scorrevoli o a battenti, per uffici, abitazioni, garage, hangar o centri storici, piazze, ponti e parcheggi sono elementi proposti da Came attraverso una fitta rete di concessionari presenti su tutto il territorio nazionale, oltre che in altre nazioni e continenti. Irisbus, società del Gruppo Iveco, è specializzata nella produzione di autobus urbani ed interurbani accordando una particolare attenzione sia al rispetto dell'ambiente che ad offrire il massimo comfort ai passeggeri ed all'autista. Il vasto stand Irisbus presenta tre autobus a metano: Irisbus Iveco CityClass 12 m, un modello Europolis da 9,4 m e un minibus della gamma Daily. Inoltre nello stand dell'ATM si trova un filobus di nuova
FAAM è attiva nel settore della produzione di accumulatori al piombo e di veicoli elettrici. FAAM ha strutturato i propri reparti di produzione e ricerca in tre aziende autonome e specializzate: SBF Divisione Batterie Avviamento; IBF Divisione Batterie Industriali e EVF Divisione Veicoli Elettrici. Sullo stand era presente la novità dell'azienda, Smile, un quadriciclo pesante a motore elettrico asincrono trifase a ca comandato da inverter.
Lo stand EcoFatto riunisce moltissimi prodotti realizzati in materiali riciclati.
Lavori Pubblici n. 14 maggio - giugno 2005
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Federal Signal Vama tramite la sua divisione "Emergency Products" produce e commercializza apparecchiature per segnalazioni acustiche e luminose per veicoli di polizia, vigili del fuoco, ambulanza e da lavoro. Vari allestimenti sono inoltre proposti, per moto, auto, camion con luci stroboscopiche alogene o a LED. Ci.Ti.Esse è dal 2000 concessionaria e centro assistenza - riparazione per il Nord Italia della Federal Signal Vama, azienda che allestisce attualmente i veicoli della Polizia Italiana. Ci.Ti.Esse inoltre si occupa delle decorazioni dei veicoli con pellicole adesive ad alta rifrangenza e propone nella sua gamma autovelox, etilometri, contatraffico, fonometri, opacimetri, blocca ruote, distanziometri oltre ad una vasta scelta di apparecchi ricetrasmittenti.
R&D Sicurezza propone i suoi apparecchi luminosi a LED, lampeggianti, sincronizzabili, fissi e mobili alimentati anche da energia solare, per rendere più visibili sia cartelli che veicoli. Sullo stand presenti anche i prodotti Trilux, segnaletica luminosa per la sicurezza stradale ed abbigliamento tecnico e da lavoro.
Tif Elettronica è un'azienda di produzione e commercializzazione di automazioni elettromeccaniche di elementi mobili a scomparsa denominati Pilomat. Di semplice utilizzo e facilmente integrabili con l'arredo urbano, la gamma di strutture mobili Pilomat nelle versioni Pass, Energy e 64
Box forniscono un servizio innovativo che consente di sfruttare al meglio gli spazi disponibili. Tramite la struttura mobile a scomparsa il servizio è fornito solo quando è necessario e permette di avere a disposizione un assetto mobile e idoneo nei luoghi come piazze, isole pedonali o centri urbani.
Parkeon produce e commercializza sistemi di automazione, apparecchiature, hardware e sofware per il controllo e la gestione di accessi e parcheggi, oltre a sistemi di protezione, sicurezza, controllo e automazione. Promo.Com. presenta la sua ampia gamma di prodotti specifici per veicoli sia a quattro che a due ruote ad uso Polizia locale. Sistemi lampeggianti integrati a LED o stroboscopici con carenature ultrapiatte, display a messaggio variabile e numerosi accessori luminosi. Sullo stand Promo.Com. presentava il DaihatsuTerios 1300 4x4, allestito quale veicolo di polizia locale in collaborazione con le ditte Projet Service Veicoli Industriali, Reflexite Italia e R&D sicurezza. Nel 2004, 100 di questi veicoli sono stati consegnati tra provincie, comuni, enti parco, croce rossa e regioni.
Opto Elettronica produce lanterne semaforiche in policarbonato ad alta resistenza meccanica anche con proiettori a LED, semafori e lampade da cantiere, dispositivi sonori per non vedenti per passaggi pedonali, lampeggiatori a LED. Il regolatore OTL, che permette di regolare, controllare
e programmare fino a 8 schede di potenza, ognuna delle quali comprende 4 gruppi di 3 colori, fa parte anch'esso della gamma Opto Elettronica.
Siemens propone, attraverso le sue divisioni Industrial Solutions and Services e Intelligent Traffic Systems, numerosissime soluzioni integrate per ogni esigenza di traffico. Dalla gestione del traffico interurbano (autostrade, gallerie, pedaggio), alla regolazione, pianificazione e analisi del traffico urbano; passando per i sistemi applicati ai parcheggi e la telematica del traffico; fino ai servizi correlati offerti da Siemens, quali la progettazione e lo sviluppo, l'assemblaggio e l'installazione, sistemi di finanziamento e rateizzazione, assistenza 24 ore su 24, manutenzione...
Tartarini Auto presenta i suoi kit per conversioni di auto a GPL o a metano con impianto "sequenziale fasato". Si tratta dell'ultima generazione nei sistemi di iniezione metano e GPL che permette di migliorare i risultati sia dal punto di vista della guidabilità che delle prestazioni. Sullo stand presente un'Alfa Romeo 156 SW della Polizia Municipale di Imola. Per la prima volta in Italia un comune ha deciso di dotarsi di una vettura che avesse tutte le caratteristiche ecologiche necessarie per svolgere le normali funzioni di servizio, mantenendo le prestazioni.
Lavori Pubblici n. 14 maggio - giugno 2005
AEM ha, come peraltro accaduto nell'edizione precedente di Progetto Città, portato a conoscenza del grande pubblico e degli operatori del settore una vetrina dei suoi servizi e delle sue società. All'interno del salone delle Public Utilities, AEM, con un proprio spazio espositivo, ha raccolto alcune società del Gruppo che hanno così avuto una ulteriore possibilità di presentarsi e dialogare con il pubblico presente. Questo grazie anche ad una serie di incontri che AEM ha organizzato in uno spazio predisposto appositamente all'interno del proprio stand. Gli argomenti trattati riguardavano l'ambiente, il risparmio energetico, la sicurezza, l'idrogeno ed i servizi.
E.P.T. eco power technology è un'azienda fortemente orientata verso l'alta tecnologia e persegue lo scopo di realizzare sistemi di trasporto non inquinanti e sicuri. E.P.T. trasforma, collaborando con primari carrozzieri italiani, veicoli a combustione in nuovi veicoli a emmissione zero; costruisce parcheggi di interscambio; fornisce consulenza in appoggio a piani di traffico, a parchi naturali, a impianti turistici; commercializza veicoli leggeri quali biciclette, moto e monopattini elettrici. A Progetto Città E.P.T., oltre ad Horus, un autobus ibrido elettrico con turbina a metano, presenta un innovativo sistema di ricarica delle batterie senza contatto, per induzione. In pratica questo sistema permette di ottenere, grazie alle frequenti ricariche (per esempio ad ogni fermata per un autobus), e con batterie di non elevata autonomia, quindi sensibilmente meno costose, una durata di esercizio sufficiente a percorrere 130 km.
C.T. Elettronica si occupa di sicurezza stradale e anche di attrezzature, centraline ed illuminazioni per camper e nautica, oltre che di maxischermi per la pubblicità e lo spettacolo. Per quanto riguarda la sicurezza stradale i prodotti spaziano dalle lampade a LED
alle unità di sorveglianza e controllo del traffico, passando per gli allestimenti di veicoli e rimorchi speciali.
ZEV, Zero Emission Vehicles, in seguito ad un riassetto societario e all'acquisizione della società Autodromo che produceva l'Autobus Alé, intende proseguire la produzione di Alé nelle versioni sia a gasolio che ibrida, introducendo inoltre una versione a trazione elettrica, oltre agli altri veicoli elettrici che propone. I mezzi elettrici ZEV sono derivati da veicoli commerciali di importanti marche o costruiti su propri telai, con un elevato numero di versioni con diverse caratteristiche di destinazione d'uso (persone e merci), di dimensioni e di volumi di carico. A Progetto Città ZEV ha portato appunto la versione elettrica del bus Alé e vari modelli di minibus allestiti in maniere diverse: scuolabus, furgone trasporto merci, ufficio mobile di polizia locale. In un altro padiglione rispetto allo stand era posto il taxi elettrico attualmente al vaglio del Comune di Roma, che sta ponendo le basi per un futuro inserimento di taxi di questo tipo.
VIABILITÀ INVERNALE
Vomere SV della Molinari Vincenzo Gli sgombraneve a vomere prodotti dalla Molinari Vincenzo, sono identificati commercialmente dalla sigla SV e sono disponibili in tre diverse versioni. Realizzati completamente in acciaio Fe510, con punti critici in materiale T1, si fanno apprezzare presso l’utenza italiana e straniera per l’ottima "freccia" che permette un’eccellente penetrazione nella neve e per il parti-
colare sistema di sicurezza che la Molinari Vincenzo propone a richiesta su tutte le versioni. Infatti, dal più piccolo SV-16/70 alla versione media SV-22/70, arrivando alla versione più pesante SV-28/130, è possibile installare un sistema di sicurezza automatico/meccanico che permette di superare agevolmente gli ostacoli radenti posti sul fondo stradale.
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Tale soluzione si avvale della presenza di un set di molle a torsione che permettono la rotazione all’indietro ed il sollevamento delle lame raschianti ogni qualvolta che le stesse incontrano un ostacolo. Soluzione simile viene adottata per il puntale centrale, il quale, in caso di urto, arretra su delle robuste guide fissate in posizione inclinata rispetto al piano stradale, riportandosi successi65
vamente in posizione di lavoro per mezzo di una molla a compressione. Le larghezze di lavoro di queste attrezzature variano da 1,60 m fino a 3,20 m, permettendo di allestire un’ampia gamma di veicoli. Dei tre modelli disponibili l’SV-22/70 è quello che per dimensioni e caratteristiche costruttive risulta essere il più utilizzato da operatori privati ed enti pubblici. Oltre le caratteristiche comuni agli altri modelli, l’SV-22/70 si distingue per la presenza di un gruppo centrale realizzato in un’unica fusione, al quale sono fissati rispettivamente le
due ali laterali ed i cilindri a doppio effetto per la loro movimentazione, eil gruppo di sollevamento; quest’ultimo, per contenere lo sbalzo complessivo e aumentare l’altezza utile da terra dell’attrezzatura durante il trasferimento "non in opera", è realizzato con un gruppo di scorrimento verticale su guide in nylon. Per le caratteristiche costruttive appena esposte e per le sue doti di robustezza, tale attrezzatura si fa apprezzare presso clienti nazionali, francesi, austriaci e svizzeri. Dovendo invece optare per un’attrezzatura dal peso complessivo più con-
tenuto e con larghezze di lavoro non superiori ai due metri, l’SV-16/70 rappresenta la soluzione ideale per allestire veicoli con limitate portate sull’asse anteriore. L’SV-28/130 con i suoi 1.200 kg circa di peso, rappresenta un’ottima soluzione per l’allestimento di veicoli pesanti, garantendo larghezze di lavoro utili fino a 3,20 m e un’altezza massima degli aleroni di circa 1,50 m. Questo modello, fornito in diversi esemplari al rivenditore svizzero, sarà esposto alla prossima edizione del Geimeinde che si svolgerà a Berna dal 21 al 24 giugno 2005.