lavori pubblici soluzioni per
n. 35 novembre - dicembre 2008
quota neve s.r.l. via Panizza 12 - 20144 Milano
Sped. in abb. postale - 45% art.2 comma 20b legge 662/96 - Milano
6 8
10 12 14 16 18 20 21 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 36 38 39 40 41 42 43 46 47 48 50 52 54 56 58 59 60 61 62 63 66
Dream Tractor Antonio Carraro SRX Allblack, l'articolato a cingoli: il trattore più ammirato ad Eima 2008 Trasportatore cingolato C30R-2 Ammann-Yanmar per ogni tipo di terreno F. P. Vandoni Nuova serie Ferri TH La soluzione per la reintegrazione di chiusini e coperture di sottoservizi stradali Gh. Marchelli 91 lame Bombelli ad Autostrade per l'Italia Gh. Marchelli In ogni stagione il traforo del Monte Bianco e Kramer rendono il viaggio più sicuro Assaloni.Com Più Grandi, Più Innovativi Bonetti F100X con piattaforma aerea scarrabile Gh. Marchelli MiniMetro a Perugia G. Marchelli Giotto, la genialità dell'innovazione 1.600 mm di larghezza per i nuovi BU35 e BU55 Gh. Marchelli Caprari in depurazione: elevata potenza in completa sicurezza Pulizia e protezione delle pavimentazioni Il Consorzio Marte Euroservice sceglie Mitsubishi Canter Ga. Marchelli Allison presenta il sistema diagnostico di ultima generazione Econic a Ecomondo BU 200 allestito Giletta per Nogarole Vicentino Gh. Marchelli Viatec 2009, 5a Fiera specializzata per la costruzione e manutenzione di infrastrutture stradali Hymach Extreme XL posteriore monoblocco Gh. Marchelli Giletta e il progetto AWIS: per un monitoraggio aeroportuale a 360° Enzo Giletta Piste ciclabili illuminate a costo energetico zero 4 Technique: accessori tecnici e allestimenti speciali Porte aperte Ghezzi con Mecalac e Terex Gh. Marchelli Avvisatori acustici per retromarcia direzionali RopeCon Doppelmayr per una miniera d'oro 21 spargisale Schmidt ad Autostrade per l'Italia Schmidt Automotive Italia distributore ufficiale dei prodotti Aebi Consegnati ad A.A.S.S. tre autobus Mercedes-Benz Citaro e quattro Sprinter City 65 Berti: innovazione continua da più di quarant'anni BokiMobil: consegne autunnali in Trentino Ga. Marchelli Mercedes-Benz Vito e Sprinter: più modelli, più sicurezza, più tecnologia Con Garnero si superano gli ostacoli F. P. Vandoni Energreen, la macchina che invaderà il futuro JCB e BCS, collaborazione a tutto tondo Gaia raddoppia a Bardonecchia Oko-Pur: nuovi riconoscimenti per l'assorbente stradale più utilizzato in Europa All'Anas 16 nuovi spargitori Morselli e Maccaferri Civil Protect 2009, 2a Fiera specializzata per calamità e protezione civile Il primo Zip-line è a San Vigilio di Marebbe G. Marchelli Ecopuzzle ora con certificazione HIC Gh. Marchelli
Lavori Pubblici viene inviata in tutta Italia a:
4
- Uffici Tecnici di tutti i Comuni, Province, Regioni e Comunità Montane - Società di gestione strade e autostrade - Aziende municipalizzate, di multiservizi e raccolta rifiuti - Aziende di trasporto urbano - Ditte appaltatrici di lavori pubblici - Parchi nazionali e regionali - Protezione Civile - Consorzi di bonifica - Aeroporti, Porti - Enti, Aziende e Comunità di grande dimensione (fiere, golf, parchi divertimento…) - Ditte produttrici e commerciali italiane ed estere nei settori di intervento della rivista - Personalità di settore italiane ed estere
n. 35 novembre - dicembre 2008
In copertina:
Assaloni.Com S.p.A.
Via Luigi Assaloni, 4 40042 Lizzano in Belvedere (BO) Tel. +39 0534 51353 Fax +39 0534 51583 info@assaloni.com www.assaloni.com
Direttore responsabile: dott. Giorgio Marchelli
Direttore esecutivo: dott. ing. Gherardo Marchelli
Redazione: dott. Giorgia Marchelli dott. arch. Viviana Patscheider Francesco Piero Vandoni Segreteria di redazione: Domenica Stefani
Editore: quota neve s.r.l.
Direzione, amministrazione, pubblicità: Via Panizza 12 - 20144 Milano Tel. +39 02 4983120 Fax +39 02 4985157 E-mail: lavoripubblici@quotaneve.it
Stampa: A.G.F. Italia Via Via Milano 3/5 20068 Peschiera Borromeo (MI) Milano tel. 02 55305659 fax 02 55305667 Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 577 in data 14-10-2002 Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale D.L.353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, DCB Milano
Abbonamenti annui: Italia euro 30,00 Estero euro 40,00 i versamenti possono essere effettuati a mezzo assegno o c/c postale n. 26647206 intestato a: quota neve s.r.l.: via Panizza 12 20144 Milano Una copia euro 5,00 I nominativi inseriti nell'invio sono tutelati dalla Legge 675/96 sulla Protezione dei Dati Personali
Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
Dream Tractor Antonio Carraro SRX Allblack, l'articolato a cingoli: il trattore più ammirato ad Eima 2008 TRATTORI
Donne e motori il tema, sempre attuale, dello stand Antonio Carraro - leader italiano dei trattori per l'agricoltura specializzata - all'Eima 2008 (Esposizione Internazionale Macchine Agricole) a Bologna dal 12 al 16 novembre. Un messaggio di forza, eleganza e (cauto) ottimismo che l'azienda padovana ha voluto lanciare anche al cospetto del Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia in visita allo stand. "L'agricoltura è il settore che meglio rappresenta le differenze territoriali nel nostro Paese e che evidenzia con forza la necessità di realizzare al più presto il federalismo" ha commentato Zaia. "Nel 2007 soltanto il Veneto ha
6
fatturato 6 miliardi di euro, equivalenti al 10% del pil nazionale agricolo. Dovremo lavorare per promuovere e valorizzare le identità culturali così che questo traguardo possa essere meta anche di altre regioni, dove l'agricoltura vive problemi diversi. La meccanica agricola è parte integrante del mondo agricolo. La crescita e la capacità di innovarsi di questo settore possono far da traino ad un migliore sviluppo della produttività in agricoltura. Conosco il mondo dei trattori, una realtà fatta di tante aziende di successo, fiore all'occhiello del nostro Paese. Sono certo che la collaborazione tra queste aziende e il Mipaaf, che oggi
mi onoro di guidare, sarà intensa e proficua". Grande successo ad Eima 2008 del nuovo modello Ergit 100 a cingoli in gomma SRX Allblack, sicuramente il trattore più fotografato della fiera. Suggestiva la livrea nera e gli accessori tutti cromati (bull-bar e griglie di protezione fari). SRX Allblack ha catturato l'attenzione e l'apprezzamento del pubblico sia per l'estetica accattivante sia per la particolare configurazione a cingoli. Presentato come "trattore dei sogni", in quanto ideato espressamente per Eima, Antonio Carraro sta ora valutando l'opportunità di inserirlo nella Serie 100 dopo gli ottimi giudizi ottenuti. In definitiva si tratta di un modello standard (SRX articolato) disponibile in 3 motorizzazioni diverse (70, 87 e 96 HP) allestito con quattro cingoli in gomma per un utilizzo su terreni viscidi o particolarmente friabili, fino alla neve, ottimo anche per terreni in forti pendenza. Il baricentro basso, il perfetto galleggiamento sul terreno (compattamento del suolo pari a 0,20 kg/cm2, circa il 50% in meno rispetto allo stesso mezzo gommato), la grande capacità di traino nonché l'omologazione su strada per una velocità massima di 30 km/h (introvabile nei mezzi cingolati in commercio fino ad oggi), fanno di questo outsider più che una macchina dei sogni, il trattore del futuro. Un futuro molto prossimo, anche in livrea nera "Allblack".
Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
Trasportatore cingolato C30R-2 Ammann-Yanmar per ogni tipo di terreno MOVIMENTO TERRA
FRANCESCO VANDONI
1
2
La società B.G. Riparazioni di Ressora di Arcola in provincia di La Spezia, è concessionaria Ammann-Yanmar dal 2001, coprendo le Provincie di La Spezia, Massa Carrara e la parte costiera di quella di Lucca, con ottimi risultati visto che la percentuale di penetrazione su questi mercati supera il 35%. Si occupa inoltre di riparazione, manutenzione, vendita e noleggio di macchine e veicoli movimento terra. B.G. Riparazioni ha recentemente venduto un trasportatore cingolato Ammann-Yanmar modello C30R-2 all'impresa edile Marino Bartolomeo, specializzata in costruzioni e ristrutturazioni in luoghi collinosi e boschivi.
8
Il trasportatore C30R-2 è ideale per ogni tipo di terreno: sabbia, terreni paludosi, terreni con forti pendenze. Il C30R-2 può superare pendenze fino a 30°. Dispone di un telaio inferiore robusto ma anche flessibile grazie ai suoi rulli d'appoggio oscillanti, infatti i rulli a bilanciere permettono di superare ostacoli fino a 10 cm passandovi sopra senza problemi, scongiurando i rischi di rottura. Il cassone di carico è appositamente studiato per lavori pesanti, dispone di sponde estraibili. Lo scarico avviene in maniera automatica, l'operatore non deve neanche scendere dal mezzo, la sponda posteriore si apre da sé quando il cassone viene ribal-
3
tato ed essendo fulcrata fuori piombo si richiude quando il cassone viene nuovamente abbassato. Ciò conferisce sicurezza e velocità nello scarico posteriore del cassone. La capacità di quest'ultimo è di 0,88 m 3 a filo sponda e di 1,24 m 3 con cumulo. L'angolo di ribaltamento è pari a 58°. Il carico operativo è di 2.500 kg. Il motore è un Yanmar di ultima generazione TNV che soddisfa le recenti norme in materia di inquinamento ambientale, la sua cilindrata è di 1.642 centimetri cubici ed è raffreddato ad acqua. Uno dei punti di forza del trasportatore C30R-2 è la sua catena cinematica, praticamente indistruttibile, essendo concepita su un principio simile a quello delle pale cingolate di una volta. Un solo motore termico aziona una sola pompa a portata variabile che è direttamente collegata alla trasmissione; le due ruote dentate sono mosse, tramite due frizioni idrauliche, dai riduttori che sono a loro volta collegati alla trasmissione. Il sedile è reversibile ed i comandi sono doppi per facilitare e rendere più sicure tutte le manovre; i comandi servoassistiti permettono un controllo più preciso della traslazione; vi sono due posizioni di velocità, la velocità di traslazione varia sia in avanti che indietro da 0 a 8,2 km/h. Anche se non obbligatorio su questo tipo di veicolo, è fornito di serie il tettuccio omologato ROPS (protezione antiribaltamento). Il serbatoio è in plastica anticondensa. Il veicolo è dotato di un freno di parcheggio automatico che si sblocca alla messa in moto, oltre ad un freno di lavoro ed un freno di parcheggio azionabili manualmente. I freni sono multidischi a bagno d'olio. 1. Il C30R-2 al lavoro in una frazione del Comune di Lerici 2. 3. La rotazione del sedile facilita la guida del veicolo
Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
Nuova serie Ferri TH VERDE
GHERARDO MARCHELLI
1
Tra le moltissime novità presentate da Ferri all'Eima di quest'anno le macchine della serie TH sono quelle che presentano maggiori innovazioni tecniche. Sono state studiate per un uso professionale intensivo, per un target minimo di utilizzo superiore alle 1.000 ore annue. Un utilizzo quindi medio
3
4
10
2
pesante per lo sfalcio di erba e vegetazione fino a 6 cm di diametro, ed in particolare per clienti come aziende agricole, imprese appaltatrici, addetti alla manutenzione di aree verdi ed amministrazioni comunali. Le alte potenze sviluppate dall'impianto idraulico ed il peso relativamente contenuto rispetto alla conformazione dei bracci e del telaio permettono l'utilizzo delle macchine con trattori di potenza tra i 100 e i 120 HP con un peso minimo di 4.200 kg ed una larghezza minima di 2,30 m; inoltre il montaggio alla trattrice tramite attacco fisso permette di creare un insieme decespugliatrice/trattore particolarmente compatto e rigido. I modeli di macchine di questa serie sono due: la THD 520 e la THP 650 che si differenziano, oltre che nella profondità di lavoro (5,60 m per la prima, 6,36 m per la seconda), nelle
5
geometrie dei bracci. Come parti comuni vedono un impianto idraulico a pistoni a circuito chiuso della Sauer con potenze idrauliche da 77 CV - PDF 1.000 giri, scambiatore di calore di grande capacità posizionato in modo da diminuire i rischi di intasamento; serbatoio pressurizzato di grande capacità (100 l), filtraggio 10 micron nell'aspirazione con manometro di colmamento, filtraggio 30 micron sul ritorno al serbatoio, valvola di sicurezza sull'uscita del serbatoio che permette di fermare il flusso dell'olio in caso di manutenzione idraulica, distributori con possibilità di regolazioni che si adattano all'uso dell'operatore, prese Minimex per la regolazione pressione/portata senza la necessità di disaccoppiare i tubi, accumulato-
1. 2. Ferri THD 540 Eagle 3. Comando Comfort 4. 5. Ferri THP 650 Eagle
Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
re sospensione 1° braccio e di ritorno automatico estensibili da consolle, moltiplicatore in acciaio con pignone conico per ridurre l'emissione del rumore quando si lavora alla massima potenza, termometro ed indicatore del livello dell'olio, supporto girevole con attacchi separati per una sostituzione delle boccole più agevole, piedi di appoggio integrati. Tutto questo è contenuto in una particolare carrozzeria, che oltre a rendere gradevole il design, incorpora e protegge tutti gli impianti idraulici ed elettrici e facilita gli interventi di manutenzione. Le macchine sono dotate di un comando elettroidraulico a bassa pressione proporzionale per le manovre del 1° e 2° braccio. Il comando denominato Comfort Plus, è caratterizzato da una nuova consolle studiata al fine da renderla più compatta e per aumentare l'ergonomia dell'operatore. Le funzioni miste, idrauliche sul primo e secondo braccio (proporzionali), elettriche (ON/OFF) sulla rotazione bracci, rotazione testata e B.M.S. (o telescopico) rendono questo comando semplice nell'utilizzo ed affidabile nel tempo. Il comando DSR elettrico, con comandi direttamente applicati sulla consolle, agevolano il lavoro dell'operatore il quale semplicemente con la pressione di un pulsante riesce a gestire l'intervento del rotore. La presenza inoltre di un controllo elettronico garantisce la necessaria sicurezza nel caso di inversione di funzionamento del rotore. La caratteristica di questo comando è la possibilità di muovere la macchina con la massima armoniosità possibile grazie alla proporzionalità del comando sui due bracci. I bracci sono realizzati con profilati ad alta resistenza con sezioni rettangolari per contrastare gli sforzi trasversali. Il primo braccio è caratterizzato dalla presenza di due martinetti in parallelo allo scopo di bilanciare le forze trasversali e di distribuire meglio gli sforzi di trazione. Il telaio unico migliora la resistenza evitando deformazioni ed incrinature. Le articolazioni sono costruite con parti stampate che ne aumentano la rigidità della struttura dando più precisione alle stesse. La rotazione del braccio di entrambi i modelli è di 120°, consentendo agli operatori una massima manovrabilità. I TH sono equipaggiati con il nuovo sistema brevettato antiribaltamento con inclinometro "SAB". Questo permette ai martinetti del primo braccio di passare automaticamente dalla funzione di semplice effetto (necessaria per evitare di spingere a terra la testata trinciante) a doppio effetto (necessaria per avere il controllo della macchina quando il primo braccio raggiunge l'asse verticale), aumentando il feeling di controllo della macchina e la sicurezza della stessa. La testata trinciante è la TNSC 125 con una larghezza di 1,25 m: presenta un profilo disegnato per consentire uno scivolamento migliore sul fondo del fosso, la voluta interna è stata disegnata per agevolare lo scarico del materiale permettendo un avanzamento rapido. Il rotore è elicoidale "Overlap" con coltelli distribuiti a doppia elica contrapposta che permette di assorbire meno potenza, avere una qualità di taglio superiore con un ricoprimento migliore dei coltelli, oltre a consentire una migliore equilibratura. Il particolare attacco della testata con presa dietro ne permette una rotazione di 235°. Il modello THD 520 si caratterizza per l'avanzamento di 2,03 m della testata trinciante tramite il sistema a braccio mobile a parallelogramma brevettato (B.M.S.), che permette di posizionare la testata sia in avanti per una migliore visibilità ed un maggior comfort all'operatore con un'estensione orizzontale di 5,23 m, sia in posizione di massima estensione per sfruttare tutta la lunghezza del braccio 5,60 m. Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
11
La soluzione per la reintegrazione di chiusini e coperture di sottoservizi stradali MANUTENZIONE STRADE
GHERARDO MARCHELLI
Le manutenzioni e la rimessa in quota di coperture di sottoservizi stradali nei lavori di asfaltatura rappresentano uno degli aspetti critici nella vita futura di una pavimentazione stradale, soprattutto in condizioni di traffico pesante ed intenso. Un intervento eseguito con metodologie improvvisate e con l'impiego di prodotti inadeguati compromettono la durabilità delle pavimentazioni, creando condizioni di rischio per automezzi, ciclomotori e biciclette. Un intervento di pessima fattura sarà soggetto a manutenzioni future frequenti e creerà pericoli ed incremento di inquinamento acustico ambientale. Tutte queste cattive conseguenze potrebbero essere evitate con l'impiego di soluzioni e di materiali specificamente progettati. Instramac, proposta in Italia da Lacs, ha sviluppato una soluzione completa e vincente, leader indiscussa in tutta
12
Europa, nelle più diverse condizioni ambientali: Ultracrete, la famiglia di prodotti studiata per un intervento razionale e risolutivo nella rimessa in quota di caditoie e coperture di sottoservizi stradali. La procedura operativa vede come primo passo la rimozione del sottoservizio. Il sottoservizio da rimuovere e da riporre in quota viene demolito con le attrezzature tradizionalmente impiegate (piccone, miniescavatore con martello demolitore oppure centralina idraulica o elettrodemolitore). La base di appoggio del sottoservizio verrà quindi liberata e perfettamente pulita. Di seguito si posiziona in quota l'anello di sostegno con M60. Viene miscelata la malta di allettamento a rapida maturazione M60, che verrà posta sulla
base di appoggio prima del posizionamento del telaio del chiusino. Lo spessore massimo di M60 dovrà essere di 7,5 cm con un'unica stesa. Nel caso di spessori maggiori dovranno essere realizzati strati successivi. A causa dei rapidi tempi di maturazione di M60, i tempi di miscelazione ed applicazione di M60 dovranno essere concentrati nell'intervallo massimo di 15 minuti. Gli utensili necessari saranno le tipiche attrezzature per la stesa e lavorazione delle malte: secchi, cazzuole, fratazzi e livella per la messa in quota. I materiali trattati e gli utensili dovranno essere inumiditi prima dei trattamenti. Gli spazi dell'area oggetto della demolizione verranno quindi riempiti dopo qualche minuto dal fissaggio del telaio, con la malta di riempimento ad alte prestazioni di resistenza QC10 fino a
Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
quota -3 cm dal piano finito, lo spazio necessario all'ultimo strato di finitura con conglomerato a freddo IRR. Bisogna ricordarsi di inumidire le superfici trattate prima dell'applicazione, prestando una maggiore attenzione nelle stagioni più calde, questo perchè le prestazioni di maturazione di QC10 sono estremamente rapide. I bordi perimetrali verticali di collegamento devono essere quindi trattati con lo speciale spray bituminoso SCJ prima dell'applicazione dell'asfalto a freddo di finitura IRR: tale operazione consentirà di impermeabilizzare perfettamente le superfici di contatto, consentendo una perfetta adesione del conglomerato a freddo con la superficie esistente. Al termine delle operazioni di impermeabilizzazione con SCJ, l'ultima fase dell'intervento prevede la stesa del conglomerato a freddo IRR: un materiale specificatamente studiato per l'impiego su riparazioni stradali con prestazioni permanenti. Per le sue eccezionali prestazioni, IRR può essere applicato a temperature estremamente rigide (-15°C) ed anche in presenza di umidità. Il materiale è da compattare con piastra vibrante per manti bituminosi, per garantire un perfetto ripristino del manto stradale. Il tempo necessario alla risistemazione di un chiusino fognario del diametro di 60 cm è di circa 40 minuti, prima della riapertura al traffico. Le quantità impiegate per il ripristino di un chiusino fognario di queste dimensioni sono 2 confezioni da 25 kg di M60, 2 confezioni da 25 kg di QC 10, 1/4 di bomboletta di SCJ aerosol da 750 ml e 2 confezioni da 25 kg IRR. La soluzione Ultracrete per la reintegrazione di opere in ferro viene garantita, secondo le norme britanniche BBA/HAPAS, 5 anni dalla sua applicazione.
Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
13
VIABILITA' INVERNALE
91 lame Bombelli ad Autostrade per l'Italia GHERARDO MARCHELLI
1
2
Bombelli ha fornito 91 lame autostradali che sono state consegnate alle diverse sedi dei tronchi di Autostrade per l'Italia. Presso ogni sede Bombelli ha eseguito un corso di formazione per il personale di Autostrade, atto a presentare nello specifico tutte le caratteristiche tecniche delle nuove lame, puntando in particolar modo sulla sicurezza in tutte le operazioni, sia in fase di montaggio/smontaggio, sia in fase di utilizzo. Ad ogni corso di formazione è presente un'officina di fiducia di Bombelli, che sarà referente per il tronco di pertinenza, in modo da essere abilitata ad eseguire gli interventi di assistenza e manutenzione in garanzia
14
qualora fossero necessari. Questo fattore porterà ad incrementare la presenza capillare su tutto il territorio nazionale della rete di officine autorizzate Bombelli, che potranno assistere la clientela in modo diretto ed immediato. Il bando di gara di Autostrade per l'Italia era estremamente specifico sia nelle caratteristiche tecniche sia nei tempi di consegna della fornitura. Per rispondere adeguatamente alle richieste è stata progettata una nuova lama Bombelli, partendo naturalmente dalla base delle esperienze acquisite, e sono stati realizzati due prototipi, testati in giugno/luglio alla
3
presenza dei funzionari di Autostrade. Dopo le naturali modifiche, ad agosto sono avvenuti i primi test operativi, a secco, con una lama definitiva che ha operato sia col coltello in poliuretano sia con il coltello in acciaio, restituendo le caratteristiche operative volute senza problemi di stabilità in tutte le prove del caso. La grande sfida per Bombelli è stata la produzione dell'intera fornitura che vedeva tempi estremamente contenuti: 75 giorni dalla firma del contratto. Per ottenere questo risultato Bombelli ha dato sfogo alla sua inventiva ed immaginazione arrivando a fare non solo le 91 lame richieste dal bando, ma 120 nei tempi voluti. Le 29 lame in eccesso sono già state vendute in parte all'estero, ed in parte sono state consegnate in dimostrazione ad altre Autostrade. Tecnicamente hanno progettato e lavorato per la realizzazione di una lama concettualmente semplice, con il proposito di rendere tutto facilmente accessibile sia per la costruzione sia per la manutenzione. Questo ha portato il risultato di una lama curata in ogni dettaglio, molto robusta e molto compatta, con una linea aggressiva. Come sicurezza agli urti è interposto tra l'alerone ed il coltello di raschia-
1. 2. 3. Nuova lama autostradale Bombelli
Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
4
mento un elemento in poliuretano che ne consente il ribaltamento. La pulsantiera per tutti i comandi della lama è stata appositamente studiata. Questa, con un'ergonomica impugnatura, è stata realizzata con dimensioni estremamente compatte, in modo da consentire agli operatori di manovrare tutta la lama anche fuori dalla cabina. Tale scelta è a tutto favore della sicurezza, permettendo di operare nelle fasi di aggancio/sgancio lama con operatore a terra con una ottimale vista dell'attrezzatura, ma potendo rimanere al di fuori dei possibili movimenti anche accidentali della stessa. Tutta l'elettronica del comando è all'interno della stessa pulsantiera a tenuta IP68 (può esser immersa completamente nell'acqua). I comandi estremamente intuitivi sono: alzare/abbassare (alzata notevole: più di 45 cm), destra/sinistra, inclinazione assiale (molto ampia), inserimento/disinserimento del coltello in poliuretano, flottante e galleggiamento (300 kg) ed il comando dei piedi di appoggio con una protezione che non ne consente un movimento accidentale. Il controllo elettronico del peso, sistema che permette di operare con un carico ben preciso per limitare le forze sui coltelli, sia in poliuretano che in acciaio, è stato particolarmente studiato sul piano della stabilità, inserendo dei pressostati Danfoss estremamente precisi, in modo da evitare al sistema di intercorrere in correzioni continue che in passato che portavano al danneggiamento della centralina a causa di un suo surriscaldamento. I piedi di appoggio sono a comando idraulico con una doppia sicurezza con doppio sistema di tenuta che vede una valvola aggiuntiva per la tenuta totale sul trafilamento fisiologi4. Lame al 9° Tronco 5. Lame al 6° Tronco 6. Comando
5
co dell'elettrovalvola. La cura per le finiture e la volontà di permettere un semplice accesso a tutte le componenti della lama vede una centralina con tutte le parti facilmente accessibili con uno sportellino aggiuntivo nella parte posteriore del carter in modo da poter eseguire ogni manutenzione senza dover smontare nulla della centralina. Il motore è ventilato con termica che interviene nel caso di surriscaldamento del motore. Le lame sono state consegnate in tre differenti larghezze, 4, 3,5 e 3 m. Interessante la documentazione fornita con le lame, che, oltre al manua-
6 Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
le di manutenzione, ha visto la consegna di un DVD con filmato esplicativo di ogni operazione da compiere sulla lama ed un foglio plastificato di uso e manutenzione volante da dare agli autisti, dove ci sono scritte tutte le funzioni della pulsantiera, sul cui retro vengono ricordati i pericoli principali e le operazioni da eseguire quando si va a lavorare. Naturalmente le lame sono dotate del sistema GPS adeguato al sistema di Autostrade che permette di sapere in remoto se la lama è alzata od abbassata; il sistema consente naturalmente molte più informazioni.
15
MOVIMENTO TERRA
In ogni stagione il traforo del Monte Bianco e Kramer rendono il viaggio più sicuro
1
3
Dalla sua inaugurazione nel 1965, il Traforo del Monte Bianco è diventato un asse transfrontaliero indispensabile per il superamento delle Alpi. Lungo 11,6 km, collega l'Alta Savoia (Valle di Chamonix) alla Regione Autonoma della Valle d'Aosta (Valle di Courmayeur). Chiuso nel 1999 dopo un grave incidente, è stato sottoposto, prima della riapertura nel 2002, ad una ristrutturazione totale che ha richiesto oltre 15 mesi di lavori, circa 400 milioni di euro d'investimento e la mobilizzazione di oltre 1.000 persone nella fase più intensa del cantiere. Ormai è una struttura franco - italiana il raggruppamento
16
2
europeo di interesse economico GEIE - Traforo del Monte Bianco, che sfrutta l'opera per conto delle due società concessionarie (ATMB francese e SITMB italiana) e che assume la responsabilità di tutti gli aspetti che riguardano la sicurezza, la manutenzione e la gestione del traffico, costituito nel 2007 da oltre 1,7 milioni di veicoli. La sicurezza è un vero motivo conduttore per oltre 250 persone che lavorano presso il GEIE-TMB e si traduce ogni giorno in una rigorosa regolamentazione del traffico, in piani di intervento molto precisi e collaudati, in una tecnologia avanzata per il
4
controllo, l'informazione e la gestione degli incidenti, e la garanzia dell'accessibilità in ogni circostanza. Eric Steinkamp, responsabile del Settore Viabilità, ci spiega che il suo servizio costituisce uno degli anelli di questa catena senza pecche, con vincoli imperativi di disponibilità, reattività e performance sul piano umano e materiale. È impensabile chiudere il traforo per operazioni di manutenzione o per condizioni cli-
1. 2. La pala Kramer 880 al lavoro con lama sgombraneve 3. 4. Fasi di caricamento dei mezzi spandisale
Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
matiche rigorose ed è quindi alla ricerca permanente delle soluzioni più affidabili. Per questa ragione il GEIE - Traforo del Monte Bianco si è interessato al concetto delle pale gommate Kramer che, con telaio monoblocco e 4 ruote sterzanti, usufruiscono di raggio di sterzata molto corto, di stabilità senza uguali e di altezza di scarico ridotta. Da dicembre 2007, una pala gommata Kramer 880 (120 CV) completa il parco materiale composto da 2 caricatrici, 1 mini motopala, 1 sollevatore telescopico, dei camion polibenna, piattaforme elevatrici e furgoni. Dotata di lama specifica e di catene, la pala 880 è particolarmente sollecitata d'inverno per le operazioni di sgombero neve. Questa applicazione impegnativa, realizzata di giorno e di notte, porta l'operatore e la sua macchina fino ai limiti estremi, ma lo sgombero neve e la prevenzione del ghiaccio sulla carreggiata offrono un miglioramento immediato del traffico, cruciale all'altitudine di 1.300 m. E, dato che le condizioni climatiche sono difficilmente prevedibili, le situazioni critiche possono essere controllate solo con la flessibilità, l'affidabilità e la disponibilità totale del materiale. Per assicurare un'efficienza immediata della pala gommata, Kramer ha organizzato, in occasione della messa in servizio, una formazione completa degli operatori con corsi di guida e di manutenzione di 2 giorni, realizzata da un esperto tecnico inviato dalla casa madre. Con i pacchetti Sicurezza e Comfort/De Luxe, la pala 880 con finiture di qualità molto elevata, usufruisce di vantaggi indispensabili per interventi in qualsiasi circostanza: sistema antibeccheggio, dispositivo di marcia lenta con acceleratore a mano, climatizzazione, sedile a sospensione pneumatica, preriscaldamento del carburante, dell'olio motore e del circuito idraulico, riposizionamento automatico della benna. Grazie al sistema Ecospeed con sovramoltiplicazione continua, la macchina si sposta da 0 a 35 km/h senza bisogno di cambiare marcia, conservando così in permanenza la sua forza di trazione massima. Il sistema di attacco rapido è compatibile con il materiale di sgombero neve già utilizzato sul sito ed il suo braccio caricatore consente di raggiungere un'altezza di scarico di circa 3 m (4,20 m con benna a scarico alto) per il caricamento di spandisabbia e spargisale. E' nelle condizioni di lavoro più impegnative che la Kramer 880 dimostra le proprie qualità al meglio. Al di fuori del periodo invernale di forte attività, la pala gommata Kramer effettua numerose operazioni di movimentazione di pallet, trasporto di materiali, sterramento e riprese. Questa grande polivalenza è consentita dalle numerose attrezzature di cui è dotata: braccio caricatore con valvole di sicurezza per utilizzo di un porta pallet, benna 4 in 1, ..., per un servizio stimato di 300 ore all'anno. Con la pala gommata 880, come con tutte le pale della gamma Kramer, l'adeguamento automatico dell'idraulica di lavoro e di guida garantisce dei cicli di utilizzo più rapidi e più efficaci, semplificando nel contempo il lavoro dell'operatore che non deve più scegliere fra velocità di esecuzione e potenza. Nell'ambito della sua politica di servizio, il GEIE-TMB ha optato per un prolungamento della garanzia e per un contratto di manutenzione. D'inverno come d'estate il traforo del Monte Bianco e Kramer rendono il tragitto più sicuro, favorendo gli scambi economici, sociali e culturali nel cuore dell'Europa. Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
17
VIABILITA' INVERNALE
Assaloni.Com Più Grandi, Più Innovativi
1
3
Assaloni.Com S.p.A., ancora più grande dopo l'incorporazione di Comas s.r.l., costruttore di gran parte delle attrezzature sgombraneve storicamente vendute con il marchio "Assaloni", presenta oggi, nel campo delle lame sgombraneve, una serie di nuovi e performanti strumenti di successo: Lama E90X estensibile a 3 sfili: la più innovativa. Coperta da brevetto internazionale, questa lama ha una larghezza di lavoro regolabile idraulicamente dalla cabina, estensibile fino alla lunghezza di 6,60 m. Consente la pulizia di un'intera carreggiata autostradale a 3 corsie con due sole lame. Nella posizione compatta ritorna ad essere una normale lama di 4 metri utilizzabile anche negli svincoli o nelle aree di pedaggio, in grado di disimpegnarsi agevolmente nel traffico in fase di tra-
18
2
sferimento. Ricchissima la gamma degli accessori previsti, con la possibilità di montaggio dei coltelli di raschiamento in acciaio, poliuretano o kombi. Lama LM ad unico settore: la più universale. Per medio innevamento, questa lama dotata di sistema di ammortizzazione a molle, si adatta facilmente a tutte le problematiche di sgombero anche ad alta velocità. E' configurabile con due angoli di attacco al terreno per l'utilizzo sia di coltelli di raschiamento in gomma che in acciaio, poliuretano o kombi. Previsto anche l'accessoriamento con apparecchiatura idraulica per l'inserimento del secondo coltello in poliuretano. L'ampio utilizzo nella costruzione di acciai di qualità permette di ottenere grande robustezza, conservando contenuto il peso.
4
Lama L90 con regolazione idraulica dell'impalatura: la più prestante della categoria. Per veicoli medi e leggeri, questa 1. Lama E90X.40/66, lunghezza alerone mm 4.000-6.600, altezza alerone mm 1.080-1.340, massa kg 1.660 2. Lama LM35, lunghezza alerone mm 3.500, altezza alerone mm 1.000, massa kg 620 3. Lama L90.30, lunghezza alerone mm 3.000, altezza alerone mm 1.050, massa kg 550 4. Lama TN.34, lunghezza alerone mm 3.400, altezza alerone mm 950, massa kg 520 5. Lama E90S telescopica sinistra, in uso presso le autostrade austriache ASFINAG 6. Visione grafica del complesso delle officine Assaloni
Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
5
lama si presta facilmente a tutte le problematiche di sgombero anche impegnativo su strade di montagna, grazie alla regolazione idraulica dell'angolo di incidenza sul terreno. La curvatura poco accentuata del profilo dell'alerone permette un ottimo scarico della neve anche in fase di allargamento. Il sistema di ammortizzazione idraulico avviene per mezzo di un accumulatore ad azoto. Anche su questo modello l'impiego nella costruzione di acciai di qualità permette di ottenere grande robustezza, conservandone contenuto il peso. Lama leggera TN a più settori: la più flessibile. Essenziale, robusta, affidabile ed elastica: caratteristiche che contraddistinguono la nuova TN. Lama ad alerone portante suddivisa in più elementi inferiori ammortizzati a molla, che ne garantiscono grande capacità di assorbimento degli urti. Ottima nello sgombero urbano e in tutti quei casi ove è frequente la presenza di ostacoli. Il profilo a curvatura accentuata la rende utilizzabile anche per il lavoro ad alta velocità; è prevista la possibilità di configurare la lama con tre diversi angoli di attacco per l'impiego sia di coltelli in gomma che in acciaio, plastica, poliuretano o kombi. Rispetto ai precedenti modelli, è migliorata nella capacità di sollevamento e nella posizione del baricentro che ne riduce lo sbalzo anteriore sul veicolo. Assaloni.Com S.p.A. produce qualità e tecnologia ad altissimo livello L'impegno di Assaloni.Com S.p.A. azienda certificata ISO 9001 sin dal 1995 - è di mantenere un elevato standard di qualità ed innovazione, oltre che garantire, con scrupolosi test di prodotto, il massimo livello di affidabilità e sicurezza delle attrezzature. La rete di assistenza postvendita contrattualmente regolamentata e visibile sul sito - è estesa all'intero territo-
6
rio nazionale e conta su 30 officine autorizzate, disponibili 24 ore su 24. Per dare maggiore risalto alla propria rinnovata struttura internazionale, a partire dal 1° gennaio 2008 Assaloni.Com S.p.A. ha adottato il
nuovo marchio che contraddistingue tutta l'attività del gruppo e che sostituisce totalmente il precedente marchio, registrato dalla F.lli Assaloni di Assaloni Luigi, Carlo & C. s.n.c., la quale vieta a chiunque di farne uso.
Il Gruppo Assaloni.Com
Assaloni.Com S.p.A. è azienda di riferimento del gruppo che fa capo ad Assaloni International S.r.l. e che comprende anche la società di noleggio e servizi Assaloni Service S.r.l. e le filiali estere Assaloni America LLC ed Assaloni Deutschland GmbH. Il gruppo è guidato dai Sigg. Rosa e Stefano Assaloni (nella fotografia), la cui attività imprenditoriale risalente al nonno Giovanni, è stata poi proseguita dal padre Luigi Assaloni. Oggi il gruppo complessivamente produce e vende annualmente una media di oltre 1.000 attrezzature per sgombero neve e manutenzione stradale. Tra i principali costruttori europei del settore, Assaloni.Com S.p.A. è rappresentata in oltre 30 paesi, con più della metà delle vendite stabilmente destinate all'esportazione.
Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
19
Bonetti F100X con piattaforma aerea scarrabile PORTATTREZZI
GHERARDO MARCHELLI
Il Comune di Mezzana in provincia di Trento si è attrezzato con un nuovo veicolo portattrezzi Bonetti 4x4 da 3,5 t di P.T.T. munito di cassone ribaltabile, piastra neve e piattaforma aerea "scarrabile". La scelta di tale attrezzatura permetterà al comune di poter eseguire i lavori aerei con un solo veicolo di ingombri ridotti ed in piena sicurezza
20
grazie alla trazione totale del veicolo. L'equipaggiamento del motore Iveco da 146 HP abbinato al cambio/riduttore con 3° differenziale ed ai 14 rapporti totali, permette al veicolo di superare qualsiasi ostacolo. L'abbinamento dell'impianto idraulico di serie, oltre ad alimentare parte dei componenti del veicolo (freno di stazionamento, ribaltabile...), è idoneo
per svariate attrezzature, come lama neve, spargisale, piattaforma aerea. La predisposizione del veicolo per l'applicazione della piattaforma aerea scarrabile è stata eseguita direttamente da Bonetti in collaborazione con la ditta allestitrice. I 4 punti di fissaggio dell'attrezzatura al veicolo sono posizionati nella parte superiore del telaio, in modo da agevolare l'operatore durante l'inserimento dei perni di sicurezza. Il cestello aereo, tipo TLC10/2L, è stato realizzato dalla storica azienda milanese Colombo, fondata nel lontano 1930 come azienda produttrice di scale in legno portatili su carrelli. Con il passare degli anni ha allargato la propria attività al settore delle autoscale ad azionamento oleodinamico articolate e telescopiche, da montare su automezzi di qualsiasi genere. Uno dei punti forti della società Colombo è la specializzazione di attrezzature ad hoc per ogni tipo di esigenza, puntando sempre alla semplicità di costruzione e di funzionamento, estremamente indispensabile quando tali attrezzature sono scarrabili. Il cestello aereo TLC10/2L, collegato idraulicamente al veicolo tramite i due tubi posteriori, raggiunge un'altezza di lavoro (max 2 persone) di 10,5 m ed uno sbraccio massimo di 4 m.. Le caratteristiche di costruzione del cestello Colombo, in particolare degli stabilizzatori ribaltabili all'interno del cassone in fase di riposo, permettono al veicolo di rimanere in sagoma nei 1.650 mm di larghezza originali, soddisfacendo le esigenze del Comune di Mezzana e la totale indipendenza da attrezzature a noleggio. La fornitura del veicolo allestito è stata seguita direttamente dal sig. Franco Miclini, titolare dell'omonima azienda di Darfo Boario Terme in provincia di Brescia.
Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
TRASPORTO URBANO
MiniMetro a Perugia GIORGIO MARCHELLI
Il 29 gennaio 2008 con l'inaugurazione del MiniMetro di Perugia, il primo people mover automatico (APM) con stazioni intermedie e derivato dalle esperienze dagli impianti di risalita montani ad ammorsamento, si chiude un periodo piuttosto lungo iniziato nel 1992 con la decisione di affrontare tale tecnologia di trasporto urbano. Nel 1998 arriva la prima, e finora unica commessa, per il MiniMetro di Perugia; la prima versione di tale incarico è lunga 3.863 m, e da Pian di Massiano porta a Monteluce passando per il centro storico, con una realizzazione in due stralci: il primo da Pian di Massiano al centro storico con 7 stazioni (da realizzarsi entro il giugno 2001, con una previsione di spesa di 74,8 miliardi di lire); il secondo riguarda il completamento fino a Monteluce con una previsione di spesa di 81,2 miliardi di lire. I lavori veri e propri, che iniziano il 4 novembre 2002 e terminano il 22 dicembre 2007 con la messa in esercizio, riguardano il primo stralcio. Il secondo percorso è per il momento accantonato; la localizzazione della stazione a monte e la posizione dell'argano sono state realizzate in funzione del futuro secondo tronco.
L'impianto è in pratica come una telecabina ad ammorsamento automatico con stazioni intermedie e con vetture gommate che si muovono lungo una via di corsa metallica trainate dalla fune; il funzionamento è automatico: nelle vetture e nelle stazioni non vi è la presenza di personale addetto. Attualmente Leitner è l'unico costruttore al mondo a proporre e ad aver realizzato tale tipologia di trasporto. Doppelmayr ha affrontato il tema ma poi si specializza nei Cable Liner Shuttle (versione a morsa fissa ed in va e vieni) con realizzazioni che iniziano a Las Vegas e continuano specialmente negli aeroporti; la morsa è quella automatica bloccata in posizione chiusa. Il costo dell'opera di Perugia viene valutato, a seconda delle fonti, tra 104 e 110 milioni di euro, cifre in cui è preponderante (circa 60%) l'aspetto
Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
infrastrutturale (in particolare la galleria sotto al centro di Perugia) rispetto a quello elettromeccanico. Il costo del biglietto base (70 minuti di trasporto urbano) è di 1 euro. I dati tecnici prevedono: 3.027 m linea sviluppata dislivello 161 m pendenza massima 11,5% portata massima di progetto per senso di marcia 3.065 p/h velocità massima 7,0 m/sec (25 km/h) capienza vetture 50 persone numero massimo vetture in linea 25 vetture di riserva 2 carrello di manutenzione 1 diametro della fune traente 34 mm potenza 2.000 kW 2x2x500 kW (argano principale) più azionamento travi nelle 7 stazioni, più varie stazioni 7 stazioni intermedie 5 stazione motrice a monte tensione e magazzino a valle durata percorso totale 10 minuti intervallo tra le vetture 58,7 sec tempo di attesa 30 sec arresto vetture in stazione 30 sec biglietterie automatiche 14 punti di rilevazione del rumore (monitorati da Arpa) 19 decibel max. emessi dal MiniMetro (secondo Arpa) 60
21
1
Il funzionamento avviene su quasi 15 ore/giorno (dalle 6,40 alle 21,00; domenica e festivi dalle 8,30 alle 20,30; l'ultima corsa 15 minuti prima dell'orario di chiusura) con una certa elasticità per tener conto di avvenimenti che si svolgono nel centro storico (Umbria Jazz...); vi è attualmente la tendenza ad allungare il periodo di funzionamento serale. I primi quattro mesi hanno fatto registrare una disponibilità del 99,88% (per arresti superiori ai 4 minuti), risultato ottenuto grazie ad una ridondanza spinta che ha portato alla duplicazione ed oltre di praticamente tutto (ad esempio il doppio argano, ne basta uno per funzionare a pieno carico e velocità massima). Per quanto riguarda l'opera si hanno: giornate di lavoro 1.550 scavi, movimenti materie 145.000 m3 acciaio 8.700 t palificazioni di grande diametro in calcestruzzo 26,3 km micropali iniettati con rivestimento in acciaio 18,5 km tiranti in acciaio iniettati 19 km colonne di consolidamento terre della galleria 46 km calcestruzzi 36.300 m3 5.100 t acciaio in tondi e reti acciai per strutture 3.600 t La linea parte da Pian di Massiano, un ampio spazio piano, facilmente raggiungibile dalla superstrada che
2
22
tangenta la città, dove hanno trovato posto lo stadio per il calcio ed il palazzo dello sport, unitamente ad un parcheggio (costo orario 0,50 euro) per 2.000 posti auto; dall'altra parte della piana, rispetto alla linea e a Perugia, si ha un vasto parco in collina particolarmente frequentato. La linea, finita la piana con una prima stazione intermedia, serpeggia e si inerpica tra una serie di condomini recenti e del loro verde, attraversa anche due gallerie artificiali per poi entrare in una galleria naturale (lunga circa 500 m), scavata sotto il centro storico di Perugia, che termina sull'altro versante del crinale su cui è stata eretta la città. La linea non arriva in pieno centro, il raggiungimento del cuore di Perugia (corso Vannucci) si attua attraverso una serie di tre doppie (salita/discesa) scale mobili (il loro costo è compreso in quello globale del MiniMetro), più ancora una certa distanza e dislivello da farsi senza ausili meccanici. L'impressione generale di quest'opera è assolutamente positiva sia sul concetto di impianto meccanico, sia sulla realizzazione messa in opera a Perugia. Per quest'ultimo aspetto molto ha contribuito l'architetto francese di fama mondiale, Jean Nouvel, che è intervenuto nella progettazione architettonica e grafica della realizzazione. L'impatto sulla popolazione è altrettanto positivo; una recente indagine
3
(902 interviste) ha messo in evidenza un sentimento molto favorevole con punti forti in: facilità di salita e discesa dalla vettura (100%), pulizia interna delle vetture (99%), frequenza dei passaggi (99%), accessibilità alle banchine (98%), reperibilità dei titoli di viaggio (98%), sicurezza ed affidabilità dei mezzi (98%). La frequentazione nei primi quattro mesi di esercizio si attesta su una media superiore ad 8.000 passaggi/giorno con punte di oltre 20.000 passaggi/giorno, registrate nei primi giorni festivi seguenti all'inaugurazione. Specie nei giorni festivi si registra un utilizzo di corso Vannucci sconosciuta prima. Il 9 giugno ha preso avvio il nuovo piano relativo alla rete di trasporto urbano che coordina il tutto, evitando duplicazioni di linee rispetto al MiniMetro; i passaggi di MM dovrebbero così aumentare in un prossimo futuro. In questo senso un ulteriore incremento dovrebbe arrivare dalla realizzazione, in corso d'opera, del collegamento specifico tra la stazione ferroviaria, nonché stazione di testa delle linee automobilistiche, e la stazione intermedia MM di Fontivegge. Tra gli elementi di forte positività di
1. La linea con le sette stazioni e l'indicazione in celeste della possibile prosecuzione 2. La stazione di Pian Massiano 3. Una delle staziomi intermedie
Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
quest'impianto vi è la pulizia generale di stazioni e vetture: non si hanno i soliti graffiti, graffi, scritte e sporcizie varie che caratterizzano normalmente il trasporto pubblico italiano; merito dell'utenza perugina ma anche e soprattutto per oculate scelte progettuali e gestionali, nonché per un'ottima manutenzione, non ultimo l'impianto automatico di lavaggio delle vetture. Dando una soluzione pulita e bella si incentivano le componenti positive dell'utenza, non dimentichiamo inoltre che vi è un controllo capillare di telecamere. Un fattore che ha infiammato gli animi a Perugia (stampa e politica locale) ed ha ritardato sensibilmente la conclusione dei lavori è stato l'aspetto della rumorosità dell'impianto in funzione. In tal senso si è intervenuti su vari aspetti anche con la partecipazione dell'Università d'Ingegneria di Perugia). Attualmente, non vivendo sul posto, ritengo risolto il problema rumore sia in vettura che nell'area di transito della linea. Si tratta di un'opinione personale che non viene condivisa da tutti: le lenzuola con scritte (vogliamo vivere...) ormai sbiadite continuano a fare capolino lungo la linea. La polemica è lungi dall'essere cessata e viene portata avanti dagli abitanti delle zone attraversate; per il prossimo futuro è prevista l'installazione di pannelli fonoassorbenti. Inoltre nelle ore di minor affluenza la velocità dell'impianto viene diminuita per limitare i consumi non solo energetici ma sembra anche per contribuire al contenimento dell'inquinamento fonico.
La linea La doppia linea è realizzata con binari formati con travi profilate standard, colorate in un rosso vivo che si sposa bene con l'ambiente circostante, dando volutamente luogo ad un elemento di arredo urbano. E' priva di ogni genere di elettrificazione; presente un cavo per la comunicazione wireless con le vetture. La linea è sostenuta da squadrati sostegni in cemento armato. La pendenza è stata contenuta al di sotto del 12%, in quanto il sistema 1
2
MiniMetro Leitner non vuole prevedere una vettura ad assetto variabile (considerando le stazioni in piano) per non avere energia a bordo delle vetture, in funzione della massima affidabilità del sistema. Tra i due binari vi è la passerella di evacuazione in linea (la vettura è dotata anche di una porta di emergenza apribile dall'interno, tramite istruzioni dalla centrale); la parte interna e bassa dei binari è stata grigliata per sicurezza nell'evacuazione e limitare il possibile effetto vertigini per gli evacuati. L'altezza della linea varia in funzione dell'andamento del terreno sottostante e della necessità di non superare il 12% di pendenza massima.
Le stazioni Le stazioni sono 7, due di testa e cinque intermedie. Le stazioni intermedie rispondono ad un'identica impostazione progettuale. Delle 5 stazioni intermedie, 4 sono in elevazione (piano terra di accesso, primo piano d'imbarco) e praticamente identiche tra loro; una è sotterranea con impostazione architettonica verticalmente rovesciata rispetto alle altre ma con la stessa impostazione per quanto riguarda i flussi dei passeggeri. Il disegno delle cinque stazioni intermedie fuori terra è particolarmente leggero, tramite utilizzo di elementi a basso spessore (copertura in particolare), vetro e tamponamenti rivestiti in acciaio. Per le stazioni intermedie fuori terra l'immediato intorno è tendenzialmente curato a giardino. Particolarmente ricercata e riuscita la parte grafica informativa, che si estende anche
Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
alla segnaletica di indirizzo al di fuori delle stazioni. Sul pavimento delle stazioni molto evidenti le segnalazioni di percorso per i non vedenti. Tutte le stazioni sono controllate tramite TV a circuito chiuso e sono dotate di doppia biglietteria automatica ed accessi bloccati tramite il sistema tipico di molte metropolitane (doppia barriera vetrata scorrevole lateralmente). Nelle stazioni non è prevista normalmente la presenza di personale di esercizio in fase di controllo. L'eventuale controllo dei titoli di accesso è affidato ad un servizio di vigilanza privata che si attiva anche come spiegazioni per l'utilizzo del sistema, particolarmente importante dato il molto afflusso turistico internazionale e nazionale. Le due stazioni di testa sono su un solo piano almeno per quanto riguarda l'utilizzatore. Entrambe sono dotate di piattaforma girevole per passare la vettura sul binario di ritorno. La stazione di valle, Pian di Massiano, è di tensione idraulica con una soluzione molto simile a quella in uso sugli impianti di risalita. Sotto la stazione trova spazio il magazzino vetture che è a livello dell'adiacente parcheggio. La stazione di imbarco si trova ad una quota più elevata (6 m) raccordata con un pendio in prato ed è circondata su tre lati da spazi commerciali, ancora da terminare all'epoca della visita, e realizzati con un'archittetura coerente al progetto nel suo insieme. La stazione a monte di Pincetto è sotterranea e posta al termine della galleria che passa sotto al centro di Perugia; vi si accede dal retro tramite un terrazzo a sbalzo sul pendio quasi verticale; l'argano è sotterraneo; la stanza di controllo e comando è ad un livello superiore ai binari e si sviluppa attorno ad un'apertura che dà luce alla stazione. In tutte le stazioni linea ed utenza sono separate da vetrate di sicurezza 1. Schema di stazione intermedia fuori terra: schema e flussi 2. 3. Piano imbarco di una stazione intermedia fuori terra
3
23
che permettono di scorgere la vettura che si avvicina diminuendo la sensazione della pur breve attesa. La fermata è a bersaglio, così l'apertura delle porte di stazione e di vettura coincidono ed avvengono assieme. La differenza di livello tra pavimento di vettura e di stazione è determinata dal carico della vettura ed ha un massimo limitato a 1,5 - 2 cm che permette l'accesso a carrozzelle e passeggini. Le stazioni, comprensive di travi di lancio/rallentamento e trasferimento, sono piuttosto lunghe anche perché vi sia spazio e modo di coesistere di due vetture: in caso di problemi (il più frequente: un passeggero che ostruisce la chiusura porte) la vettura seguente ha spazio per un un arresto rapido (circa 1,3 m/sec2) e sganciata si accoda; solo se la prima vettura non è ancora ripartita all'approssimarsi della terza vettura si ha un fermo della fune. Tale operazione è possibile in quanto la gestione delle travi è completamente indipendente dalla fune: sono azionate da motori elettrici i quali ovviamente prendono i comandi dagli encoder per il sincronismo con la fune. L'equidistanza viene ristabilita ritardando le successive vetture o accelerandole in quanto i tempi di arresto si possono variare in più o in meno. Le travi di lancio/rallentamento sono dotate di pneumatici simili a quelli in uso in telecabine e seggiovie ma girati di 90°; il collegamento tra pneumatici avviene tramite triplice cinghia. Gli pneumatici agiscono su pattini laterali posti nella parte bassa sui due lati della vettura. Celle di carico, inserite dietro i pattini del veicolo di servizio, registrano la pressione del singolo pneumatico e segnalano l'eventuale carenza di pressione dello pneumatico (gli pneumatici da controllare sono circa 1.400); un altro sistema automatico tiene sotto controllo la tensione delle cinghie. Vetture Le 25 vetture sono dimensionate per 50 persone come massima capienza; 24
Interno della centrale di controllo
esistono 8 posti a sedere ribaltabili e per chi rimane in piedi vi è abbondanza di punti di presa per un appoggio; oltre alle cinghie per il fermo di carrozzelle. Le grandi vetrate determinano un buon effetto panoramico sulla linea e dintorni. I messaggi ai passeggeri avvengono sia attraverso altoparlanti sia tramite uno schermo a messaggi variabili. Le 4 ruote, tutte sterzanti ed indipendenti tra loro, sono gommate ed ammortizzate con balestre. Le morse sono due per vettura e dotate di doppie molle; la derivazione dalle morse utilizzate su telecabine e seggiovie è marcata. Non è stato previsto un freno sulle vetture (per rendere le vetture più semplici possibili e quindi affidabili) e si è optato per il freno in uscita stazione che strozza (3,2 m/sec2) la vettura in caso di mancato aggancio in quelle cinque stazioni in cui si ha la discesa.
Magazzino vetture Il magazzino vetture è in posizione sottostante alla stazione di valle; ha una disposizione a pettine con tre linee di binari da 4 vetture, una linea da tre vetture ed un carrello traslatore in testa. Il carrello traslatore sposta le singole vetture ad un elevatore (circa 6 m) che nella sua posizione alta si allinea con la piattaforma girevole di valle ed un ramo dei binari. Il fine corsa del carrello traslatore permette lo spostamento verso la rotaia dedicata alla manutenzione dove è possibile stoccare due vetture; la parte terminale della rotaia di manutenzione è attrezzata con fossa per i controlli e gli interventi alla parte sottostante alla vettura ed in particolare alle morse. Sulla rotaia di manutenzione staziona normalmente il carrello di servizio che ha la parte inferiore uguale alle altre vetture, mentre sopra presenta una piattaforma con gruppo elettrogeno e gru (movimentazione di rulli o di materiale di linea), questo veicolo permette di lavorare in linea e nelle stazioni. Dalla
parte opposta è previsto lo spostamento delle vetture verso l'esterno del magazzino e della linea (vetture che vanno in riparazione…). La presenza massima in magazzino è di 15 vetture più la rotaia di manutenzione, cabina di lavaggio, elevatore. Durante il fermo notturno le vetture vengono ricoverate nelle varie stazioni; con possibilità di presenza di 2 vetture per stazione (contatti di ricarica delle batterie che non sono presenti sulle piattaforme d'inversione) per un totale di 14 vetture; le altre 11 vengono ricoverate in magazzino con una procedura automatica che si è rilevata relativamente veloce. Argano L'argano è in posizione sotterranea sotto la stazione a monte. Si tratta di un doppio argano sovrapposto, ognuno a due motori in cc posti in linea che azionano un riduttore ad assi paralleli con la coppia conica. I quattro motori hanno una potenza nominale di 500 kW ognuno; quindi una potenza installata globale di 2.000 kW. Nonostante un singolo argano (1.000 kW) basti al funzionamento a piena velocità e carico, normalmente sono in funzione contemporaneamente tutti i 4 motori. Impianto automatico L'impianto è definito automatico in quanto nelle stazioni e sulle vetture non vi è la presenza di personale: tutto è controllato (comprese le scale mobili tra la stazione a monte ed il centro di Perugia) via TV a circuito chiuso; sui molti monitor posti su due bancate contrapposte si possono avere 88 immagini diverse. Tutto ciò, più il comando dell'impianto, è concentrato nella centrale di controllo situata al piano superiore della stazione a monte. L'organico della centrale si basa su sei controllori agli schermi, più un itinerante e la direzione; nei momenti di chiusura al servizio vi è la presenza di un macchinista più il personale Leitner cui è stata affidata la manutenzione dell'impianto.
Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
IGIENE URBANA
Giotto, la genialità dell'innovazione
La società Tecno Industrie del Gruppo Merlo ha scelto il recente salone Ecomondo di Rimini per presentare in anteprima le ultime novità. A catalizzare l'attenzione del folto pubblico della rassegna romagnola sono stati i nuovi modelli Azimut e l'innovativo compattatore serie Giotto, l'ultima creazione della dinamica società cuneese. Giotto, sinonimo di genialità, è il nome scelto per la nuova famiglia di mezzi speciali che definiscono un nuovo concetto di operatività nella raccolta e trasporto Rsu. Forza, potenza, versatilità e sicurezza sono le caratteristiche salienti di un sistema di lavoro ricco di tecnologia avanzata che anticipa le esigenze
del mercato. L'innovativo sistema Giotto offre infatti valore aggiunto in operazioni all'apparenza semplici ma di fondamentale importanza per la qualità del servizio che viene offerto ai cittadini. Il suo design rivoluzionario, l'originalità delle scelte progettuali, le elevate capacità del cassone di contenimento (fino a 12 metri cubi) permettono infatti di incrementare di oltre il 25% le portate utili rispetto ai mezzi di pari categoria attualmente in uso. Fondamentale nell'assicurare le prestazioni di alto livello anche le scelte tecnologiche che hanno portato alla realizzazione del sistema di compattazione. Grazie al rapporto di compressione programmabile in funzione del tipo di rifiuto, si possono gestire
con profitto grandi quantità di materiale delle tipologie più diverse: frazione secca, carta, cartone, plastica, vetro, lattine, frazione organica e vegetale. I compattatori Giotto possono essere utilizzati negli scenari urbani più articolati nei quali sia richiesta velocità operativa, maneggevolezza ed efficienza. Tecno Industrie ha alle spalle il supporto organizzativo del Gruppo Merlo, leader mondiale nella costruzione di sollevatori telescopici. La ricerca di nuove soluzioni, nella tecnologia come nel design, la cura costruttiva e la qualità indiscussa dei mezzi prodotti hanno trasformato Tecno Industrie in un marchio sinonimo di eccellenza ed innovazione. Ogni fase, dalla progettazione alla realizzazione, ha l'unico scopo di raggiungere la massima qualità, senza compromessi o alternative. Tecnologie avanzate, prodotti innovativi, affidabilità e prestazioni di alto livello confermano una posizione di eccellenza consolidata nel tempo grazie alla fiducia dei numerosi clienti che hanno scelto la tecnologia Tecno Industrie e che, con i loro giudizi e suggerimenti, contribuiscono a migliorarla giorno dopo giorno.
Il sistema di compattazione, una mano d'acciaio Il dispositivo per la raccolta e la compattazione dei rifiuti dei compattatori serie Giotto privilegia la qualità dei risultati. E' costituito da una monopala articolata ad azionamento idraulico che raccoglie il materiale in ingresso e lo spinge, comprimendolo, verso il fondo del cassone. Le elevate velocità di ciclo permettono di gestire grandi quantità di materiale, anche ingombrante, conferito in continuo da voltacontenitori o mezzi satellite.
Il dispositivo di scarico Lo scarico del cassone viene effettuato mediante una paratia di espulsione ad azionamento idraulico la quale realizza un efficace sistema di modulazione del rapporto di compressione. L'arretramento controllato della paratia sotto la spinta dei rifiuti conferiti nel cassone ne ottimizza la riduzione di volume. L'operatore può selezionare in continuo, direttamente dalla consolle di comando del sistema Merlin - il computer di bordo - il valore desiderato, da un minimo di 2:1 ad un massimo di 6:1.
Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
25
AUTOTELAI
1.600 mm di larghezza per i nuovi BU35 e BU55 GHERARDO MARCHELLI
L'azienda BSI Veicoli di Arielli (CH) ha presentato in anteprima al Saie di Bologna la nuova gamma di veicoli BU35 e BU55 sia 4x4 sia 4x2. Questi nuovi veicoli polivalenti si affiancano e completano l'offerta degli oramai affermati BU100, BU150 e BU200. Richiamando le soluzioni tecniche e stilistiche dei mezzi BU, le serie 35 e 55 vedono una maggiore compattezza nelle dimensioni sia in larghezza, contenuta a 1.600 mm, sia nei passi che possono essere di 2.330, 2.600 e 2.900 mm, sia in altezza, contenuta a 2.100 mm.
26
La scelta di BSI di proporre un veicolo ancora più compatto è nata per andare incontro alle esigenze degli operatori che devono muoversi in zone con strade estremamente strette, tipiche in molti paesi storici italiani, avendo comunque la possibilità di lavorare con un mezzo con capacità di carico elevata, tre posti comodi in cabina, adatto ad allestimenti di differenti attrezzature per il lavoro ed anche a trazione integrale. La capacità di carico infatti è equivalente a quella dei BU con una massa totale a terra di 3.500 o 5.500 kg che possono arrivare rispettivamente a 5.000 e 6.500 kg per le versioni omologate come macchina operatrice. La motorizzazione è la stessa dei veicoli di taglia superiore con un motore Vm Euro 4 di 3.000 cc con 4 cilindri in linea da 101 CV che eroga una coppia massima di 340 Nm, con una curva di erogazione che permette di disporne fin dai bassi regimi. La motorizzazione Vm è stata anche scelta per la possibilità di avere la pto sul motore che permette di realizzare circuiti idraulici con caratteristiche
particolarmente interessanti. I circuiti idraulici proposti sono esattamente come quelli dei veicoli BU di taglia maggiore. Questi possono essere di due tipologie per una gestione adeguata ai molteplici allestimenti che possono essere realizzati su tali autotelai, con pressioni massime fino a 250 bar e portate massime fino a 120 l/min. L'impronta stilistica, con un'altezza contenuta a 2.100 mm e le ruote gemellate posteriori delineano i nuovi BU come veicoli per un uso più stradale, lasciando il fuoristrada estremo ai modelli già noti, con comunque una buona versatilità in fuoristrada per i modelli a trazione integrale. I nuovi BU35 e BU55 si delineano quali macchine da lavoro con ingombri ridotti con possibilità di allestimenti estremamente versatile grazie ai generosi impianti idraulici, alla portata ed ai tre differenti passi disponibili, che consentiranno a molti operatori di intervenire in zone impervie e ristrette con un mezzo che permette di eseguire tanti lavori, dalla viabilità invernale con lama e spargitore, al trasporto materiali con cassone ribaltabile e gru retrocabina, all'igiene urbana con vasche di raccolta e in tutte quelle aree di intervento che sono nelle logiche di polivalenza di un tale mezzo, già avvenute in passato con i fratelli maggiori, qui ora disponibili su un mezzo più compatto.
Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
Caprari in depurazione: elevata potenza in completa sicurezza ATTREZZATURE
Caprari progetta e produce elettropompe specificamente studiate per il convogliamento di acque da scarichi civili e industriali in stazioni di sollevamento fognario e/o negli impianti di depurazione. Alla luce dei successi raggiunti in questo settore e per soddisfare le richieste del mercato, Caprari amplia l'offerta triplicando la potenza da 60 a 180 kW con pompe di concezione compatta e moderna, estendendo
anche la configurazione a 60 Hz. L'aumento del campo di prestazione consente portate fino a 800 l/sec e prevalenze fino a 65 m. Le nuove pompe idrauliche mono e bicanale rispondono all'esigenza dei grandi impianti di depurazione. La robustezza delle pompe è ottenuta mediante un sistema di progettazione all'avanguardia e con un generoso dimensionamento dell'albero e dei cuscinetti del motore elettrico, e grazie all'utilizzo di nuove metallurgie (ghise legate ed acciaio fuso). Il motore è in classe F con filo a doppio isolamento in classe H e temperatura media in classe T4: ciò significa motori molto freddi (bassa temperatura di esercizio), quindi a lunga durata ed elevata efficienza energetica. Nella fase di progettazione Caprari ha prestato particolare attenzione all'impatto ambientale progettando una camera olio ottimizzata per ridurne i quantitativi di lubrificante ed usando sia vernici bio-compatibili che materiali perfettamente riciclabili. Il dispositivo di tenuta dei sistemi di accoppiamento automatico BAK, che garantisce la totale assenza di perdite di carico e di liquido, è stato pro-
Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
gettato con un profilo innovativo per garantire la massima efficacia anche nei transitori d'avviamento più difficoltosi, tipici nei grossi impianti. La versatilità di questi modelli consente l'installazione sia in vasca che in camera asciutta, in posizione verticale o orizzontale, in batteria per servizio in parallelo per ottenere una modularità delle portate massime richieste e in serie per superare, con un rilancio direttamente in condotta, prevalenze significative. Gli alti rendimenti, la standardizzazione dei componenti e la filosofia costruttiva Caprari garantiscono livelli di Life Cycle Cost ai vertici della categoria (bassi costi d'esercizio e di manutenzione). Le applicazioni ed i campi d'impiego sono moltissimi: depurazione di acque reflue civili ed industriali, sollevamenti in rete di grandi dimensioni, approvvigionamento di acque superficiali per usi irrigui e di acque industriali, smaltimento di acque meteoriche da vasche di prima pioggia e vasche volano, bonifica, itticoltura ... Da oltre 60 anni Caprari si impegna per ottimizzare il delicato equilibrio tra progresso tecnologico ed ecosistema.
27
DECORO URBANO
Pulizia e protezione delle pavimentazioni
1
2
Due fattori evidenziano la necessità di intervenire immediatamente per rimuovere da pavimentazioni pubbliche depositi come chewing-gum, olio e liquidi in generale. Il primo fattore è rappresentato dalla sicurezza: numerose e oltremodo costose sono ogni giorno le denunce di lesioni subite da passanti e causate da scivolamenti dovuti alla presenza sulla pavimentazione di materiali pericolosi depositati per incuria, van-
28
dalismo e cause accidentali. Non certo in subordine, il secondo fattore è rappresentato dall’estetica della superficie traumatizzata da masse e macchie che ne oscurano l'originario effetto cromatico. La società Dekos di Arosio (CO) ha messo a punto un sistema che consente di intervenire, rapidamente e senza creare sensibili disagi ai passanti, per la pulizia delle superfici orizzontali, inoltre non causando
alcun deperimento del supporto. Chewing-gum, olio gocciolato da motori, masse alimentari come gelati e bibite ed ogni altra tipologia di sporco vengono rimossi mediante una speciale apparecchiatura che, a bassa pressione, spruzza una miscela di acqua e sali. Dato che il sistema non richiede l'utilizzo di materiali né di apparecchiature pericolose non è necessario procedere alla cantierizzazione dell'area ma solo alla sua delimitazione senza sensibili disagi per il traffico pedonale e veicolare. Recentemente interventi di pulizia di pavimentazioni sono stati eseguiti sui marciapiedi dell'aeroporto internazionale di Orio al Serio (BG) e sulla piazza del Comune di Lazzate (MI) riservata al transito pedonale. Nel primo caso i tecnici della società aeroportuale avevano avvertito la necessità di riportare in condizioni di sicurezza i percorsi per non vedenti anneriti da depositi di sporco e di chewing-gum e di restituire il decoro originario a quanto rappresenta la porta di ingresso in Italia per milioni di passeggeri stranieri che usufruiscono dell'aerostazione. La pavimentazione della piazza di Lazzate, di moderna e pregevole fattura, anche a causa del mercato che settimanalmente si svolge su tale area, presentava un sensibile degrado dovuto a sversamenti accidentali, o vandalici, di svariati prodotti. In entrambi i casi l'intervento di pulizia ha consentito di rimuovere lo sporco depositato ed il successivo e innovativo sistema di protezione, con un prodotto che, ostacolando la permeazione di liquidi e l'adesione dei chewing-gum, consentirà il mantenimento del risultato ottenuto mediante semplice intervento di un idrogetto.
1. 2. Pavimentazione e percorsi tattili per non vedenti nell'aeroporto internazionale di Orio al Serio prima e dopo l'intervento di pulizia Dekos
Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
Il Consorzio Marte Euroservice sceglie Mitsubishi Canter IGIENE URBANA
GIORGIA MARCHELLI
I Mitsubishi Canter si stanno rivelando sempre più come mezzi polivalenti di dimensioni ridotte allestibili con molte diverse attrezzature da utilizzare soprattutto in ambito cittadino. Fra gli usi più frequenti per cui questi autotelai vengono sfruttati sono i vari generi di raccolta rifiuti. Durante quest'autunno, per implementare il proprio parco macchine dedicato al ritiro dei rifiuti ingombranti, il Consorzio Marte Euroservice ha acquistato da Mercedes-Benz Roma S.p.A. 4 Mitsubishi Canter 3C13, cioè da 3,5 t di peso totale a terra con cabina Comfort singola e 130 CV di potenza, allestiti da Mazzocchia con vasche aperte a sponde fisse ribaltabili da 5 m3. Il Consorzio Marte Euroservice opera sul territorio di Roma e del Lazio dal 1998: vanta una specifica competenza, maturata in tanti anni di esperienza, nel settore dei servizi di consegna a domicilio, installazione, rifornimento punti vendita, deposito conto terzi e trasporti, resa possibile dalla dotazione di oltre 12.000 m2 di superfici dedicate allo stoccaggio dei prodotti dei clienti, di più di 100 automezzi (al 70% Mercedes-Benz, oltre a Mitsubishi e Iveco) per le consegne giornaliere e di oltre 170 dipendenti addetti alla logistica integrata. Dalla fine del 2004 il Consorzio Marte ha aggiunto alla propria divisione tra-
dizionale della Logistica, la divisione Ambientale, vincendo la gara di appalto indetta da AMA S.p.A. per la realizzazione del servizio denominato "Riciclacasa", consistente nel ritiro con successivo smaltimento e/o recupero dei rifiuti ingombranti presso le utenze domestiche del Comune di Roma. In ragione del successo riscosso dal servizio e dell'efficienza dimostrata dal personale del Consorzio Marte Euroservice, a partire da gennaio 2006 è stato possibile aggiungere a quelle domestiche anche il ritiro dei rifiuti ingombranti presso le utenze commerciali, aumentando in modo considerevole il numero di contatti gestiti. "Riciclacasa" è divenuto così "Riciclacasa e Lavoro". Attraverso un call-center collegato col Comune di Roma ogni cittadino o esercente può prenotare il ritiro, al piano stradale o di abitazione e/o esercizio commerciale, pressoché di ogni bene durevole dismesso da abitazioni domestiche o commerciali che per dimensioni non sia conferibile nei cassonetti posti lungo le strade. Nel 2008, visti i risultati ottenuti nel portare avanti il proprio piano di lavoro, il Consorzio Marte Euroservice ha ottenuto dalla Regione Lazio un'autorizzazione in A.I.A. (Autorizzazione Integrata Ambientale) per il proprio impianto, relativamente al trattamento
Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
e lo stoccaggio dei rifiuti provenienti dalla rottamazione di apparecchiature e macchinari deteriorati ed obsoleti e loro parti (RAEE - Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), su un'area di circa 10.000 m2 di cui 4.500 coperti in suo possesso. L'impianto autorizzato come Centro di Raccolta e Stoccaggio nel Comune di Roma, a tutt'oggi unico nel suo genere all'interno del G.R.A., costituisce un ulteriore anello nella costruzione di quel circuito volto a far sì che i beni acquistati dai cittadini (lavatrici, PC, armadi, materassi, frigo...), al termine del loro ciclo d'uso, non vengano dismessi e gettati in discariche, con grande danno ambientale per tutti, ma possano essere recuperati prevenendo lo spreco di materiali potenzialmente utili, riducendo il consumo di materie prime, e contenendo l'impatto ambientale. Da novembre 2004 a giugno 2008 il Consorzio attraverso il servizio Riciclacasa e Lavoro ha realizzato più di 160.000 servizi, con i propri equipaggi per i ritiri giornalieri, composti da autisti, facchini e automezzi di opportuna capienza, prelevando oltre 22.000 tonnellate di rifiuti, debitamente inviati in impianti di riciclo e recuperati nel ciclo produttivo come materie prime seconde, attuando così un servizio ambientale unico e irrinunciabile per una metropoli come Roma. Il servizio Riciclacasa e Lavoro ha così dimostrato possibile realizzare una raccolta dei rifiuti a domicilio efficace e personalizzata, in grado di soddisfare le esigenze dei cittadini in modo capillare, dalla singola utenza domestica a quella commerciale, attraverso un percorso trasparente, documentabile e rispettoso delle disposizioni di legge, volto alla differenziazione ed al recupero dei materiali dismessi.
29
Allison presenta il sistema diagnostico di ultima generazione TECNICA
Allison Transmission, leader mondiale nei cambi completamente automatici per veicoli commerciali, ha sviluppato un nuovo indicatore di vita utile dei componenti della trasmissione, che consentirà di risparmiare denaro e salvaguardare l'ambiente. Il sistema di monitoraggio elettronico di Allison, calibrato sulle necessità operative specifiche di ogni veicolo, rileva quando è necessario effettuare un intervento e avvisa il conducente o il responsabile della manutenzione. Questo nuovo sistema diagnostico è il primo nel suo genere ed è disponibile sui cambi automatici Allison delle Serie 1000, 2000, 3000, 4000 da luglio 2008. Il nuovo sistema di autodiagnosi di Allison, semplice e intuitivo, è unico nel suo genere: Allison è il primo produttore di cambi automatici ad uso commerciale a proporlo. E può aiutare i proprietari e i responsabili di flotta ad evitare interventi di manutenzione non necessari, evita di doversi basare sulle supposizioni per effettuare la manutenzione ordinaria del veicolo e aiuta a ridurre i costi e l'impatto
1
30
ambientale. L'indicatore di usura dei componenti della trasmissione può contribuire ad aumentare l'efficienza in termini di costi operativi, fornendo un semplice ed efficace strumento di gestione della flotta per tre aree principali: olio, filtro dell'olio e componenti interni specifici. "Questo sistema diagnostico, semplice ed intuitivo, consente di migliorare i costi del ciclo di vita del veicolo ed aiuta a pianificare in maniera efficace la manutenzione del cambio, quando usato con fluidi certificati TES 295 approvati da Allison" afferma Sergio Camolese, responsabile di Allison Transmission per il Sud Europa. L'avanzato sistema tecnologico di segnalazione di Allison determina la vita del fluido ed avvisa quando è necessario sostituirlo. Il monitoraggio della durata dell'olio consente una miglior gestione ambientale, perché l'olio viene sostituito solo quando è necessario; i responsabili di flotta possono così sfruttare al massimo la durata dell'olio, proteggendo comunque il sistema di trasmissione. Il monitoraggio della durata del filtro avvisa quando il filtro dell'olio della trasmissione deve essere sostituito, contribuendo ad allungare gli intervalli di sostituzione del filtro stesso, diminuendo i costi collegati. Il monitoraggio della salute della trasmissione rileva le condizioni operative di alcuni componenti interni specifici, per un
1. Quando è necessario cambiare l'olio, il simbolo della chiave inglese o l'indicatore luminoso si illuminano, rimanendo accesi per due minuti dopo la selezione della modalità Drive 2. Quando è necessario cambiare il filtro, il simbolo della chiave inglese o l'indicatore luminoso lampeggiano per due minuti dopo la selezione della marcia Drive 2
controllo maggiore su assistenza e manutenzione. Questo nuovo sistema è stato accuratamente testato nelle principali flotte di autobus urbani, di trasporto del cemento e in altre applicazioni severe. Vengono monitorati i parametri operativi della trasmissione come il tempo reale di esercizio, il numero di giri e la frequenza delle cambiate e, di conseguenza, viene aggiornata automaticamente la vita del fluido. Quando è necessaria una revisione sui modelli Allison della Serie 3000 e 4000, il simbolo di una chiave inglese (sullo schermo digitale del selettore di marcia) si illumina, avvisando il conducente. Oltre alle informazioni sul livello dell'olio e sulla diagnostica, l'operatore può controllare lo stato di tutti e tre i parametri, selezionandoli direttamente sullo schermo. Per i modelli della Serie 1000 e 2000, per avvisare il conducente della necessaria manutenzione, è necessario un indicatore luminoso indipendente. Questo sistema aiuta i responsabili di flotta a pianificare le operazioni di manutenzione per evitare riparazioni e fermi macchina imprevisti.
Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
IGIENE URBANA
Econic a Ecomondo La fiera Ecomondo di Rimini ha visto la partecipazione di veicoli MercedesBenz grazie all'esposizione di due Econic allestiti con particolari attrezzature innovative nel loro genere. La Pris-Mag S.r.l., allestitore di veicoli industriali della zona lombarda, ha esposto nel suo stand un Mercedes-
Benz Econic 2628 NGT preparato per l'AGESP, municipalizzata di Busto Arstizio, con attrezzatura scarrabile a gancio con braccio snodato per il trasporto di cassoni raccolta rifiuti. Si tratta di un veicolo innovativo sia per il telaio alimentato a metano, sia per l'allestimento utile per gli enti pubblici
Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
e multiservizi. Anche Farid, ospite dello stand GoRent, ha esposto un veicolo Mercedes-Benz Econic con un particolare allestimento: stavolta si tratta di un Econic 2633 NLA LL3900 con attrezzatura dotata di gru retrocabina per la raccolta campane e contenitori interrati. La scritta sul fianco "Noleggiami" sottolinea l'importante possibilità che GoRent offre sull'intero territorio nazionale di noleggio di veicoli dedicati all'igiene urbana, con un parco mezzi ed attrezzature in costante crescita ed evoluzione. Questo infatti è uno dei tanti veicoli che fanno parte della flotta GoRent.
31
VIABILITA' INVERNALE
BU 200 allestito Giletta per Nogarole Vicentino GHERARDO MARCHELLI
A Nogarole Vicentino (VI), un comune con 1.150 abitanti con quote che vanno da 200 a 900 metri sul livello del mare, hanno recentemente rinnovato il mezzo di dimensioni compatte per eseguire le operazioni di viabilità invernale. La scelta ha visto la fornitura di un BSI BU 200 4x4 Euro 4, da 65 quintali allestito per la viabilità invernale con attrezzature Giletta. La fornitura è stata eseguita da Ecologica 2000, concessionaria Giletta e BSI per la zona del Veneto, Friuli ed Emilia Romagna.
32
L'allestimento vede uno spargitore Giletta KA2000 da 2 m3, sistema di alimentazione a nastro in gomma ed una lama Giletta modello SA con volvente in polietilene ad alta densità e coltello di raschiamento in acciaio da 2,4 m. Entrambe le attrezzature sono alimentate dall'impianto idraulico del BU con comandi in cabina per tutte le loro regolazioni. Lo spargitore è carrato direttamente sul cassone ribaltabile trilateralmente del BU che durante le altre stagioni si rende utile per tutti i lavori di trasporto materiali.
Il Comune di Nogarole Vicentino è soggetto a forti nevicate, e per i suoi 100 km di strade interviene principalmente con due mezzi per la rimozione della neve e per lo spargimento di sale e ghiaia per il ghiaccio. Un mezzo di dimensioni maggiori è utilizzato sulle strade principali, mentre il nuovo BSI interviene nelle strade secondarie e in contrade dove si può operare solamente con un veicolo compatto visti i molti passaggi stretti. Prima erano dotati di un altro mezzo compatto che però era allestito con uno spargitore trainato che risultava di maggiore difficoltà in alcuni passaggi particolarmente contenuti. La fornitura ha visto un finanziamento del 55% grazie ad un bando da parte della regione tramite la comunità montana che ha individuato la necessità di Nogarole Vicentino di rinnovare un mezzo speciale per affrontare le abbondanti nevicate e garantire la viabilità in un paese che ha avuto un notevole incremento di abitanti negli ultimi anni. Crescita dovuta alla tendenza della popolazione di abitare un paese limitrofo a zone industriali che naturalmente portano alla necessità di garantire i collegamenti viari per permettere agli abitanti di raggiungere il posto di lavoro.
Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
Viatec 2009, 5a Fiera specializzata per la costruzione e manutenzione di infrastrutture stradali FIERE
Viatec è l'unica fiera in Italia dedicata alla costruzione e alla manutenzione di infrastrutture stradali in ambito montano. Nel 2009, per la prima volta, sarà abbinata alla fiera specializzata per macchine e attrezzature edili: Viatec/Baumec, dal 5 all'8 marzo 2009, diventa una manifestazione altamente specializzata di grande rilievo sul mercato italiano dei macchinari e delle attrezzature edili e stradali. Quest'appuntamento per gli operatori del settore si svolgerà sempre negli anni dispari; si rivolge in prima linea a responsabili della costruzione e gestione stradale nelle pubbliche amministrazioni, a funzionari e tecnici di autostrade e a imprese di costruzione. Giunta alla sua quinta edizione, Viatec, a Bolzano, è un punto di riferimento per gli operatori del settore di tutta Italia. La combinazione di Viatec con Baumec rafforza l'offerta espositiva della fiera e aumenta, da un lato, il suo potenziale di attrarre nuovi visitatori che potranno contare su un'offerta più ampia ed appetibile, e, dall'altro, risponde alle esigenze degli espositori che potranno sfruttare i target delle due fiere per ampliare il proprio portafoglio clienti. Questo nuovo duo aumenta le aspettative: alla manifestazione si attendono circa 400 espositori e circa 10.000 visitatori. Reinhold Marsoner, Direttore di Fiera Bolzano, afferma: "abbinare Viatec a Baumec è un primo passo per soddisfare, da un lato, le esigenze di mercato e, dall'altro, per valorizzare le singole rassegne specializzate incorporandole a manifestazioni che coprono l'intero comparto di riferimento". L'Alto Adige vanta un forte know-how nel settore delle infrastrutture stradali e, all'ultima edizione di Viatec, nel Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
febbraio 2008, oltre il 50% dei visitatori è giunto da fuori Provincia di Bolzano. Viatec si avvale della collaborazione di due importanti partner locali come l'Autostrada del Brennero A22 e la Ripartizione Strade della Provincia Autonoma di Bolzano, che danno un contributo importante nell'organizzazione del congresso scientifico internazionale che accompagna la manifestazione. Per quattro giorni esperti del settore presenteranno nuove tecnologie e tendenze per le opere stradali, offriranno informazioni aggiornate e trasmetteranno il loro know-how tecnico attraverso la presentazione di applicazioni pratiche. A Viatec saranno in mostra macchinari, prodotti e tecnologie per la costruzione e la manutenzione di strade, ponti, gallerie, sistemi e prodotti per la sicurezza delle strade, dispositivi per la sicurezza nei cantieri, servizi per la pianificazione, gestione e controllo del traffico, viabilità e manutenzione invernale, segnaletica stradale.
33
VERDE
Hymach Extreme XL posteriore monoblocco GHERARDO MARCHELLI
Hymach ha progettato, costruito ed ora propone una nuova Extreme XL anche in versione posteriore monoblocco, soluzione che, non avendo ingombri centrali, rende immediati gli interventi di manutenzione al trattore e facilita le operazioni di stacco per
34
rendere il mezzo disponibile ad altre applicazioni. La Extreme XL posteriore monoblocco, grazie all'ampio angolo di rotazione orizzontale del braccio, ha la possibilità di lavorare in posizione arretrata, parallela o avanzata rispetto al posto operatore, che
quindi può scegliere l'angolazione del braccio ideale secondo la propria preferenza o necessità. La testata è applicata al braccio con attacco dotato di sistema di rotazione che permette alla stessa di venire allineata alla posizione assunta dal braccio o, con trattori a guida reversibile, con rotazione a 360 gradi per operare nei due sensi di marcia avendo sempre comunque la possibilità di posizionare la testata in posizione visibile. Grazie alla conformazione delle articolazioni, al primo braccio allungabile ed al terminale telescopico a più sfili, è in grado di operare da filo ruota fino alla massima estensione raggiungibile dal braccio, costruito in acciaio particolarmente resistente e allo stesso tempo elastico, di 15 m. Extreme XL è disponibile sia in versione con l'attacco del braccio alto per permettere di superare eventuali barriere stradali quali guard rail, paracarri..., sia in versione con l'attacco basso per sfruttare al massimo l'estensione del braccio nella manutenzione degli argini. Grazie a queste caratteristiche Extreme XL si presenta nella configurazione su strada con dimensioni contenute. Hymach ha dotato l'Extreme XL di un impianto pompe a pistoni decisamente potente ed efficiente. Per soddisfare ogni esigenza di utilizzo questa attrezzatura può essere
Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
allestita con distributore idraulico con comandi a cavi teleflessibili oppure con distributore elettroidraulico proporzionale con manipolatore monoleva che ne aumentano la maneggevolezza e sensibilità. Altre dotazioni che possono essere scelte per l'allestimento sono: il dispositivo di blocco/sblocco dello stabilizzatore anteriore da cabina, per una migliore praticità d'uso; il sistema di galleggiamento che rende l'intero apparato di lavoro (braccio e testata) effettivamente flottante con costante adeguamento al terreno, ossia tramite un dispositivo (studiato e realizzato da Hymach) che con-
sente, una volta posizionata la testata in assetto di lavoro ed inserito il sistema direttamente dal quadro comandi della macchina, di non occuparsi più di dirigerlo, in quanto si autoadegua a dossi ed avvallamenti del terreno mantenendo un'altezza di taglio realmente costante, e ottenere così un taglio uniforme, maggiore produttività e meno stress per l'operatore; il ruotino di appoggio con sistema di rientro in sagoma (brevetto Hymach) che riduce il quantitativo di zavorra necessaria per equilibrare il trattore a braccio esteso. Della stessa serie Hymach propone anche modelli con bracci
Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
con lunghezza inferiore per le diverse esigenze operative, tutti comunque uniscono la praticità di una macchina monoblocco ai vantaggi delle macchine con braccio laterale. Naturalmente tutte le attrezzature proposte hanno le caratteristiche qualitative che distinguono i prodotti Hymach, che da oltre venticinque anni si dedica alla progettazione di macchine per la manutenzione del verde ricercando le soluzioni più idonee per le diverse situazioni di lavoro, operando anche per ottimizzare il mezzo messo a disposizione dal cliente dando valore all'investimento fatto da quest'ultimo.
35
Giletta e il progetto AWIS: per un monitoraggio aeroportuale a 360° AEROPORTI
ENZO GILETTA
Il convegno Sirwec 2006 che si riunì a Torino in concomitanza con il congresso mondiale AIPCR ribadì il concetto ormai internazionalmente accettato di RWIS: Road Winter Information System. Questo acronimo propone una sinergia di soluzioni e strategie per gestire al meglio le problematiche della gestione delle strade nel periodo invernale. Nel dettaglio vengono specificamente esaminate: le diverse tipologie di sensori studiati per superfici stradali in condizioni di innevamento, ghiaccio e bagnato, a basse temperature; le diverse metodologie che, basandosi sui dati rilevati da questi sensori, prevedono con sufficiente anticipo condizioni critiche per le superfici stradali e quindi per la circolazione; le strategie attuabili per ottimizzare queste risorse nell'interesse dell'utente; la distribuzione dell'informazione agli addetti ai lavori e agli utenti finali in modo che sia tempestiva ed efficace. L'approccio del RWIS nei paesi dove viene efficacemente installato e utilizzato si sta rivelando vincente. Una diminuzione dei costi causati da incidenti (ritardi al lavoro, perdite di giorni di lavoro, costi umani e assicurativi), un risparmio sugli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria delle superfici stradali (sale e riasfaltatura del manto e dei viadotti dan-
36
neggiati dall'eccesso di sale), un maggior rispetto dell'ambiente ottenuto con lo spargimento di prodotti deicing solo in caso di reale necessità, una diminuzione dei costi indiretti (corrosione delle carrozzerie causate dal sale), un aumento della fiducia degli utenti verso i sistemi di gestione delle strade sono alcuni tra i più evidenti segni delle migliorie apportate dai RWIS. L'ambiente aeroportuale, pur nella sua diversità, presenta delle similitudini molto interessanti con l'ambiente stradale. Ecco allora nascere il concetto di AWIS, Airport Winter Information System. Sono infatti ben note le problematiche connesse con le difficoltà create dalle stagioni invernali alle piste aeroportuali. I sistemi attualmente utilizzati dagli aeroporti più efficienti garantiscono già un elevato livello di sicurezza. I parametri considerati includono: sicurezza dell'utente; agibilità della pista (ritardi, chiusure); corrosione del manto della pista trattato; corrosione degli aeromobili esposti ai prodotti utilizzati per il de-icing; previsione delle condizioni di agibilità della pista in tempo utile per interventi; maggior affidabilità del controllo dello stato del manto della pista; maggior fiducia dell'utenza nei confronti delle autorità di controllo. L'obiettivo di un AWIS è quindi molte-
plice e va incontro sia alle ulteriori esigenze di sicurezza di un aeroporto nelle emergenze invernali sia ad una maggior qualificazione di immagine di un aeroporto già considerato "sicuro". Naturalmente per ottenere questa qualificazione è necessario operare una sinergia tra gli enti "gestori" della sicurezza aeroportuale (per esempio Sagat) e gli enti preposti al controllo delle piste (Enac, Enav). E' stato quindi proposto un piano di attuazione di un sistema AWIS che veda la partecipazione di Sagat S.p.A. nella sua qualità di gestore dell'aeroporto di Torino Caselle, Enac, quale ente super partes nel controllo della sicurezza e di qualificazione di impianti per la sicurezza degli aeroporti, Enav, quale ente responsabile del controllo degli spazi aerei, Sagat engineering, nella sua qualità di società di engineering per la realizzazione di aeroporti, Giletta S.p.A. come leader nelle tecnologie di spargimento di prodotti de-icing e gestione integrate di flotte di veicoli per la manutenzione invernale, NLAB in qualità di azienda realizzatrice di sistemi integrati hardware - software per la sicurezza invernale ed il Politecnico di Torino nella sua qualità
Lo spargitore Giletta operativo nell'aeroporto di Caselle (Torino)
Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
di ente pubblico di ricerca. In particolare i soggetti sopra citati si propongono di realizzare un sistema AWIS presso l'aeroporto di Torino Caselle che da una parte lo qualifichi come il primo aeroporto a dotarsi di questo sistema di sicurezza e dall'altra fornisca un modello (e un prodotto) di riferimento valido in Italia e successivamente in Europa e nel mondo. Il sistema AWIS è composto da 5 parti: stazione di rilevamento meteorologico; sensori di rilevamento stato pista; sistema di nowcasting (previsione meteorologica a breve termine); sistema di comunicazione informazioni; veicolo "intelligente", attrezzato per lo spargimento dei prodotti de-icing. Il primo termine comprende stazioni di rilevamento meteorologiche sia locali che globali. Vengono quindi installate stazioni meteo o utilizzate eventuali stazioni già esistenti ma in grado di essere interfacciate con un sistema di elaborazione dove risiede il database relativo a tutte le informazioni meteo che vengono continuamente campionate e memorizzate sul territorio dell'aeroporto. Questo database viene inoltre gestito con informazioni provenienti da altre fonti quali satelliti, radar meteorologici, NOAA e quanto altro utile ad aumentare il livello di informazione locale della stazione. Il secondo elemento comprende una serie di sensori speciali che sono in grado di monitorare continuamente lo stato della pista. In particolare verranno installati: sensori ghiaccio, in grado di informare sullo stato della pista (asciutto, bagnato, ghiacciato); sensori di temperatura senza contatto, installati su alcuni mezzi mobili dell'aeroporto in grado, con un semplice passaggio, di trasmettere informazioni sullo stato della superficie della pista dove non siano installati sensori. Il terzo elemento è un sistema software che, dotato delle informazioni provenienti dai primi due elementi, fornisce continuamente il "nowcasting" dello stato della pista. E' cioè in grado di segnalare l'evoluzione del sistema con tre ore di anticipo. Il quarto elemento è il sistema di gestione del flusso di comunicazione di queste informazioni che devono essere tempestivamente comunicate. Un sistema in tempo reale che avvisi il personale addetto alla manutenzio-
ne in tempo utile per gli interventi. Ma anche un sistema gestito dagli organi di assistenza al volo che permetta un coordinamento delle operazioni in occasione di un'emergenza. E un sistema informativo che segnali potenziali problemi all'utenza. Il quinto elemento consiste nel realizzare un autoveicolo dotato di un'attrezzatura per lo spargimento dei prodotti de-icing capace di interfacciarsi con le sonde meteomobili fisse ed i sensori rilevamento stato pista, come al punto 1 e 2, elaborare i dati ricevuti con la sua posizione geografica (ottenuta da un GPS) e quindi regolare tutti i parametri di spargimento al fine di ottenere il miglior risultato in termini di qualità - sicurezza e riduzione di prodotti de-icing. Allo stesso tempo l'attrezzatura deve inviare in tempo reale la sua operatività al sistema centrale il quale incrocerà i dati di forecasting con i risultati dei trattamenti in corso ed effettuati, e presenterà un'informazione completa dello stato della pista. In questo progetto la ditta Giletta, in collaborazione con il Politecnico Dipartimento di Meccanica e di Elettronica, ha realizzato uno spargitore aeroportuale per il trattamento di de-icing delle runway per una larghezza di 24 metri. Questa macchina avrà una tecnologia di spargimento completamente automatizzata ad ugelli, spargerà con bracci chiusi sino ad una larghezza di 12 metri e con bracci aperti sino a 24 metri, il dosaggio minimo sarà di 20 g/m2 e quello massimo di 80 g/m2 per una velocità operativa massima di 40 km/h. Il comando elettronico a microcontrollore dovrà poter regolare tutti i parametri simultaneamente e dovrà essere interfacciato ad un board computer per la lettura in tempo reale dei dati inviati dai sensori di nuova generazione, parte integrante del progetto, per il rilevamento delle condizioni della pista, tipo temperatura al suolo, umidità del suolo, stato (secco, umido, innevato, ghiacciato), e presenza al suolo di agenti de-icing precedentemente sparsi. Lo stesso dovrà poter ricevere messaggi da un'unità esterna per il completamento delle informazioni di spargimento (radar, centrali meteo fisse, ...), inoltre dovrà altresì inviare in tempo reale a mezzo GPRS o altro sistema di trasmissione possibile in aeroporto, tutti i dati inerenti allo spargimento quali posizione del veicolo, velocità di lavoro, dosaggio impostato, larghezza di lavoro, quantità di materiale
Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
residuo in cisterna e tramoggia, quantità di materiale sparso nel corso dell'intervento, tutte le condizioni della pista rilevate dai sensori di nuova generazione, ed altri eventuali messaggi necessari alla gestione da parte dei tecnici dell'aeroporto. Tutti questi dati devono poter essere anche memorizzati all'interno del comando per poter essere scaricati direttamente tramite RS232 con protocollo normalizzato, in un PC. In cabina di guida l'autista deve avere uno schermo che gli consenta di vedere la sua posizione sull'area dell'aeroporto, permettendogli in caso di nebbia o di fitte nevicate di potersi orientare. Un sistema di "spargimento automatico" dovrà essere implementato per lasciare che l'autista conduca il veicolo senza dover operare alcun cambiamento sulla consolle dello spargitore; questo può essere realizzato con un sistema di autoapprendimento tramite il quale la centralina elettronica dello spargitore durante un giro di memorizzazione dell'operatività rileva tutti i punti dove vengono variati i parametri di spargimento e li registra nel suo DB assieme ai nuovi parametri. Sistema che permetterà in fase di lavoro di riconoscere la morfologia della pista da trattare e di variare tutte le condizioni di lavoro automaticamente. Grazie a questo sistema interfacciato con i sensori a bordo veicolo ed a terra, sarà possibile ottenere uno spargitore completamente automatizzato nella fase di lavoro, in grado di spargere il prodotto de-icing solamente dove necessario, secondo le procedure stabilite, senza possibilità di errore umano e con le relative correzioni dovute alle condizioni variabili delle superfici da trattare. I vantaggi di gestione oculata del prodotto de-icing sono: maggior rispetto dell'ambiente visto il minor apporto di prodotti chimici al suolo; minor corrosione degli aviogetti per la minore presenza al suolo di prodotti de-icing; risparmio per l'aeroporto (visti gli elevati costi di questi prodotti); maggiore sicurezza per gli operatori che dovranno solamente condurre il veicolo e non più occuparsi attivamente dello spargimento; certezza per l'aeroporto di aver trattato le superfici interessate come da procedure indipendentemente dalle condizioni al suolo. Lo spargitore sarà operativo nell'aeroporto di Caselle (Torino) assieme ai vari sensori e radar. 37
ILLUMINAZIONE
Piste ciclabili illuminate a costo energetico zero
1
Sono ormai consolidati gli eccezionali risultati ottenuti nell'applicazione della tecnologia a led con i sistemi di alimentazione fotovoltaica. Le numerose installazioni effettuate dalla società Sfhera S.r.l. di Verona permettono di stabilire che le lampade con ottica a led superano di gran lunga le tradizionali lampade al sodio sia in termini di luminosità che di efficienza. Queste lampade, funzionando in bassa tensione a 12 V, ben si adattano al funzionamento con pannello fotovoltaico. Ma non è sufficiente il solo sistema lampada-pannello fotovoltaico. Sfhera progetta e produce lampade a led munite di elettronica di controllo che provvede sia a mantenere una temperatura costante del led, per garantirne una lunga durata, che a verificare l'energia assorbita durante la giornata per stabilire l'erogazione di potenza luminosa. In questo modo è possibile avere la massima luminosità nelle prime ore di accensione per poi portare il flusso luminoso a regime durante il resto della notte. Questo sistema quindi, oltre a garantire l'illuminazione per tutta la fascia notturna, garantisce 3/5 giorni di autonomia anche con scarsa insolazione. Le lampade a led infatti emettono luce da 0 W a potenza max e quindi emetteranno luce fino "all'ultimo watt". I vantaggi economici sono eccezionali, immediati e tangibili, poichè si evitano tutti i lavori legati all'al38
2
lacciamento elettrico quali scavi, posa di cavidotti, cablaggi, ripristini degli asfalti, ed inoltre permettono di illuminare con sicurezza a costo energetico pari a zero. La posa può essere eseguita in qualunque zona senza deturpare l'ambiente circostante. Le soluzioni proposte da Sfhera sono ideali sia a livello stradale che per l'illuminazione di parchi, giardini e parcheggi pubblici o privati. Anche per la versione a rete 220/230 V, Sfhera è in grado di produrre lampade a led adatte a sostituire lampade al sodio (luce gialla) o a ioduri (luce bianca), con costi non per forza proibitivi e comunque ammortizzabili in tempi ristretti. Considerando l'utilizzo di lampade con 30 led da 3 W nominali, che arrivano a consumare fino a 90 W, con emissione ad oggi di 118 lumen/W a seconda delle caratteristiche costruttive, possono confrontarsi con lampade da 150/180 W al sodio. Queste lampade, se ben progettate, hanno una durata stimabile fino a 90.000 ore, ben al di sopra delle 10.000 ore di vita di una lampada al sodio. Con valori simili di illuminamento e con una percezione visiva nettamente superiore si ottiene un risparmio energetico minimo del 40% rispetto alla lampada tradizionale. I led emettono luce bianca fredda creando un'illuminazione sicura. Infatti, secondo studi scientifici, anche senza
elevati valori di luminanza, la percezione dell'occhio umano è superiore con sorgenti luminose aventi uno spettro prevalente nella banda del blu, come i led. Le lampade al sodio invece ripercuotono meno la sensibilità dell'occhio in quanto hanno uno spettro orientato nella banda del rosso. Per questo motivo possiamo affermare che con il led è possibile diminuire la potenza di circa 50% mantenendo una visione sicura per gli utenti della strada. Bisogna considerare inoltre che nelle lampade a led i tempi di accensione sono immediati a qualsiasi temperatura ambiente e, essendo composte da una moltitudine di elementi luminosi indipendenti tra loro, sarà praticamente impossibile che la zona illuminata resti al buio. In accordo con le normative vigenti, le lampade a led minimizzano il problema dell'inquinamento luminoso. Sono infatti lampade che emettono un fascio luminoso ben definito (senza per questo la necessità di ridurre l'interdistanza tra i punti luminosi) a differenza di quelle al sodio che, essendo omnidirezionali, necessitano della parabola all'interno del lampione per recuperare il 50% della luce emessa.
1. 2. Due vedute notturne della pista ciclabile di Cologne (BS) dove Sfhera ha sostituito i gruppi ottici
Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
AZIENDE
4 Technique: accessori tecnici e allestimenti speciali
Leader italiana nel mercato della distribuzione di prodotti ed accessori per l'off-road, 4 Technique propone prodotti adatti anche ai settori dei veicoli commerciali ed industriali. L'azienda si sviluppa su 1.500 m 2, con showroom, magazzino, area vendite e officina, quest'ultima aperta al pubblico, alla sperimentazione di nuovi accessori e agli allestimenti
speciali. L'aiuto di personale proprio qualificato e di esperti italiani ed europei ha aumentato l'indiscussa buona reputazione dell'azienda 4 Technique in Italia e all'estero ed è anche per questo che prestigiosi marchi internazionali hanno scelto di stringere solidi rapporti con essa. 4 Technique noleggia, vende e allestisce i seguenti marchi: Warn, azienda americana leader mondiale nella produzione di verricelli per veicoli 4x4 ed ATV nonchÊ verricelli e paranchi per uso industriale; ARB, azienda australiana produttrice di bumper, bloccaggi pneumatici al 100% e sospensioni col marchio Old Man Emu; Outback che produce portapacchi in alluminio ad alta resistenza, tende e
Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
accessori da viaggio; Viair con i compressori e accessori fondamentali nei raid africani e nel fuoristrada avanzato. Inoltre Bushranger, che fornisce ottimi prodotti dal costo contenuto come compressori d'aria, crick pneumatici ad aria e altri piccoli accessori. In grande sviluppo la collaborazione con Sno-way, produttrice di accessori specifici per l'inverno, come pale da neve e spargisale di piccole e grandi capacitĂ , adattabili ai veicoli e agli ATV. Completano la gamma tende da tetto, serbatoi supplementari, binde, pneumatici specifici, taniche...
Lo stand 4 Technique al recente R.E.A.S. di Montichiari
39
MOVIMENTO TERRA
Porte aperte Ghezzi con Mecalac e Terex GHERARDO MARCHELLI
Ghezzi ha organizzato un porte aperte nella sua sede centrale di Stezzano (BG) nell'ottica di far provare ai clienti le macchine proposte di Mecalac e Terex. Questa manifestazione è stata voluta per sopperire alla decisione dei maggiori marchi del movimento terra di non essere presenti al Saie di Bologna. Per dare comunque modo ai propri clienti, abituati all'appuntamento fieristico,
40
di poter toccare con mano le macchine su cui investire, Ghezzi ha voluto organizzare tre sabati, durante il mese di ottobre, con la possibilità per gli ospiti di operare con le macchine sul campo prove preparato per l'occasione al fianco della propria sede centrale. Ghezzi propone un'offerta completa per la Lombardia con vendita, assistenza e noleggio dei marchi offerti con
sedi distribuite sull'intero territorio lombardo. Infatti, oltre a Bergamo, ha sedi in Valtellina a Piantedo, a Milano ad Assago, a Como a Grandate ed a Pavia a Voghera, e sta programmando di aprire altri due punti, uno per la zona nord di Milano ed uno sul bresciano. La novità principale in prova era la 712MC da 115 quintali cingolata, con la quale Mecalac entra nel mercato dei cingolati con il proprio caratteristico braccio e metodologia di aggancio rapido degli attrezzi che permette a questo tipo di macchina una polivalenza estrema, oltre naturalmente agli ingombri simili ad un 80 quintali con le prestazioni di un 120, che rendono particolarmente interessante un suo uso in ambito urbano. Per Terex la grossa novità in prova era il dumper articolato TA30IS che rispetto al modello precedente monta le sospensioni anteriori indipendenti per un maggior comfort all'operatore, che si traduce in produttività, specialmente nel trasferimento sul cantiere quando la macchina può muoversi in modo sicuro a velocità più sostenute con meno scossoni per l'autista. Naturalmente erano presenti e provabili molti modelli di entrambe le marche. Spiccava l'interesse per la Mecalac 714MV, la macchina gommata a telaio rigido che ultimamente sta dando meritate soddisfazioni a Ghezzi in termini di volumi di mercato.
Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
Avvisatori acustici direzionali per retromarcia TECNICA
Brigade, leader mondiale nel settore dei sistemi di sicurezza per veicoli commerciali e macchine operatrici, ha brevettato BBS-TEK, un innovativo sistema di avvisatori acustici per la retromarcia. Si tratta di avvisatori acustici multifrequenza, che, grazie al suono a banda larga, possono essere sentiti solo nella zona di reale pericolo, dietro i mezzi in movimento. Il suono è, difatti, direzionale e non viene avvertito ovunque, ma solo dove veramente serve. Oltre ad evitare inquinamento acustico e rumori inutili e fastidiosi, questo sistema garantisce una maggiore sicurezza, sia per i lavoratori sia per tutte le persone vicine ai mezzi in movimento. Rispetto agli allarmi conven-
zionali, il segnale è localizzato nell'effettiva area di pericolo e non si corre il rischio che venga sottovalutato o addirittura ignorato. Alcuni mezzi, come ad esempio i veicoli per la pulizia delle strade, piuttosto che della nettezza urbana, operano, infatti, non sui cantieri ma sulle strade, anche in zone
Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
residenziali, dove è ancora più importante garantire la massima sicurezza. Oltre ad essere direzionale, il suono, sulle nuove versioni SA-BBS-TEK, autoregola il proprio volume in funzione del rumore circostante, assicurando di essere sentito nei più svariati ambienti, senza causare fastidio: sia in aree molto rumorose, dove un volume di allarme fisso potrebbe essere persino troppo basso, sia, viceversa, in ambienti silenziosi, dove un suono troppo alto potrebbe essere mal tollerato. Il sistema SA-BBS-TEK, infatti, grazie ad un microfono piccolo ma molto robusto, misura, attraverso la campionatura del suono digitale, il livello del suono ambientale e, di conseguenza, regola l'allarme, adattandolo continuamente al grado di rumorosità circostante.
41
RopeCon Doppelmayr per una miniera d'oro IMPIANTI A FUNE
Doppelmayr Transport Technology ha installato nell'oceano Pacifico, sull'isola Simberi in Papua Nuova Guinea, un impianto RopeCon per il trasporto di minerale aurifero dalla miniera, situata nell'entroterra, al sito di lavorazione sulla costa, dove l'oro viene separato dalle pietre e fuso in lingotti. Ricordiamo che RopeCon è un sistema di trasporto di materiale sfuso, che combina l'esperienza nel campo della tecnica funiviaria con quella nel campo dei nastri trasportatori. L'isola, con una superficie di 80 km2, fa parte dell'arcipelago Tabor, a 250 km dall'equatore, è lontana dalle rotte delle navi e dalle grandi città portuali. Il clima è caldo umido, il terreno frastagliato è coperto da foresta pluviale equatoriale. Costruire una strada in queste condizioni avrebbe richiesto un impegno eccessivo, anche perchè le forti piogge avrebbero distrutto prima o poi qualsiasi tracciato. Per tale motivo la Allied Gold Company (impresa australiana che estrae oro, argento e metalli non ferrosi in Oceania, Australia e Messico) ha deciso di costruire un sistema di trasporto materiale con la realizzazione di pochi sostegni sul terreno. A tale scopo la soluzione RopeCon si è rivelata ideale: il RopeCon può superare senza problemi le asperità del terreno, garantendo una portata costante per il permanente caricamento da parte degli impianti di lavorazione del minerale, permettendo bassi costi ed una facile manutenzione. La Allied Gold Company in soli tre anni è riuscita ad avviare l'intero progetto Simberi-Oxide-Gold: i lavori per la costruzione dell'impianto di trattamento, per quello dell'escavazione a cielo aperto e per le fondamenta del RopeCon che sono stati eseguiti dall'Allied stessa. Il RopeCon è stato progettato dalla Doppelmayr Transport Technology, prodotto a Wolfurt ed installato da un team di montaggio della Garaventa, nonché da elettroinstallatori della Doppelmayr sotto la direzione tecnica di Doppelmayr Transport Technology. 42
Una grande sfida logistica Doppelmayr Transport Technology ha ricevuto la commessa nel settembre 2006; la durata dei lavori è stata di sette mesi e l'impianto è stato messo in servizio ad inizio maggio 2008. La posizione isolata della zona ha richiesto una grande sfida: Allied si è occupata del trasporto dal porto di Amburgo; la navigazione ha richiesto due mesi; un duro ostacolo per uomini e materiali è risultato anche il clima tropicale, in questo senso la solidità delle lavorazioni e la zincatura a caldo degli elementi dell'impianto si sono rivelate una valida protezione. Alla fine sono risultati necessari solamente tre sostegni, la campata maggiore ha una lunghezza di 850 m. Per il trasporto delle bobine delle funi di quasi 60 tonnellate ciascuna sono state realizzate delle speciali slitte trascinate da un bulldozer del peso di 60 tonnellate: dalla banchina al luogo di montaggio, non era infatti disponibile nessuna gru mobile.
Servizio automatico con poca manutenzione Dato che il trasporto avviene in discesa l'impianto produce 200 kWh di corrente elettrica (con questa potenza sarebbe possibile fornire energia a più di 400
famiglie europee, secondo le statistiche dell'Unione Europea) destinata al consumo aziendale interno. L'impianto è completamente automatico e sincronizzato con il nastro trasportatore di alimentazione. Per la manutenzione è disponibile un veicolo automotore che scorre sulle due funi superiori; l'avanzamento avviene grazie ad un'ulteriore fune centrale ancorata. Il cliente è molto soddisfatto; Mark Caruso, presidente della Allied Gold Ltd, definisce il RopeCon "… vero capolavoro della tecnologia austriaca; Doppelmayr può essere fiera dell'impianto." DATI TECNICI Motrice a monte cava Tensione a valle stabilimento Dislivello m -237 Lunghezza m 2.700 Larghezza nastro mm 650 Altezza bordo mm 120 Grana max. mm 80 Velocità nastro m/sec 3,3 450 t/h Portata Potenza kW -221 Sostegni numero 3 2x62 mm Funi portanti mm 2x52 mm 2x42
Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
VIABILITA' INVERNALE
21 spargisale Schmidt ad Autostrade per l'Italia
1
Anche quest'anno, in seguito al bando di Gara Europea indetto da Autostrade per l'Italia, Schmidt Automotive Italia si è aggiudicata una parte consistente della fornitura. Nella fattispecie si tratta di 21 spargisale Schmidt da 9 m3 modello Stratos II B90WCLN, caratterizzati dal sistema di trasporto del sale a nastro in gomma e dall'azionamento tramite ruota a terra (disponibili anche ad azionamento idraulico, con motore ausiliario o Rotopower). Gli spargisale Schmidt Stratos II sono costruiti presso la fabbrica Schmidt Nido in Olanda (al ritmo di oltre 2.500 all'anno) seguendo un sistema modulare che consente di razionalizzare il processo produttivo ed ottenere un rapporto qualità/prezzo inarrivabile per la concorrenza. La tramoggia è a forma di silo di capienza geometrica pari a 9,0 m3 a raso, costruzione piatta con baricentro basso in acciaio robusto di adeguato spessore, con ottima resistenza alla corrosione ed all'abrasione da parte del materiale da aspergere. Le saldature sono continue su entrambi i lati e sono impiegate anche speciali colle epossidiche strutturali, come quelle utilizzate in ambito automotive. Sulla sommità è montato un tettuccio con copertura in PVC. Tramite una 1. 2. Spargisale Schmidt Stratos II B90WCLN da 9 m3
2
sicura scaletta in acciaio è possibile raggiungere la sommità della tramoggia. Una griglia di vaglio, smontabile tramite bulloni, protegge l'operatore da eventuali cadute ed impedisce il
Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
carico di pietre, sbriciolando nel contempo eventuali blocchi di sale. Il sistema di umidificazione è costituito da serbatoi in robusto polietilene antiurto (con paratie interne frangiflut-
43
3
5
4
- quadro di spargimento allargato a 160°, per una ridotta influenza da parte delle turbolenze ed una maggiore precisione di spargimento; - azionato da motore idraulico diretto; - piatto di protezione del disco in PVC con maniglie per il sollevamento integrate; - spargimento assimetrico tramite orientamento elettrico dx/sx del piattello, in modo da mantenere inalterato il quadro di spargimento impostato; - possibilità di spargimento in retromarcia, da fermo e a velocità ridotta; - arresto automatico del disco al ribaltamento dell'unità di spargimento; - larghezza di spargimento da 3 a 12 metri; - asimmetria di spargimento elettrica, indipendente dalla larghezza di spargimento; - dispositivo di controllo ottico/elettronico ad infrarossi sopra il disco di aspersione che segnala la regola-
ti) sistemati negli appositi alloggiamenti ricavati su entrambi i lati della tramoggia e fissati a mezzo di un supporto centrale a sua volta fissato mediante una serie di bulloni sulla struttura del contenitore. La capacità di 3.000 l è studiata per garantire uno svuotamento contemporaneo del sale e della soluzione liquida con rapporto sale/liquido di 70/30% (conforme alla normativa tecnica FS30). Per quanto riguarda il gruppo di aspersione: - piatto di distribuzione Premium in acciaio inox, diametro 660 mm, equilibrato, con cono centrale a 5 zone per garantire una miscelazione uniforme del sale con la soluzione liquida;
44
6
rità dell'aspersione per mezzo di una spia sul quadro comandi; - tutto il gruppo di aspersione è facilmente ribaltabile da una sola persona, mediante ammortizzazione a gas. Posteriormente al contenitore è collocato un vano stagno (protezione IP66) in acciaio accessibile da terra che contiene le valvole per comando manuale di emergenza e le parti elettroniche, con netta separazione tra apparecchiature idrauliche ed elettroniche. Il quadro comandi modello CL si distingue per il grande display grafico idoneo a visualizzare tutte le informazioni: con una rapida occhiata è possibile tenere sotto controllo tutti i parametri di spargimento, senza distrarsi dalla guida. La regolazione delle quantità è con potenziometro a scatti. La regolazione dell'assimetria e larghezza di spargimento è invece con due potenziometri a scatti indipendenti per lato dx e sx (se la distanza di lancio su un lato viene variata, la distanza di lancio sull'altro lato non viene influenzata). Inoltre ha: - tasti soft-key e potenziometri retroilluminati; - menu di impostazione dei parametri protetto da password; - memorizzazione dei parametri per 4 sostanze solide e 4 sostanze liquide; - regolazione sale 0-50 g/m2; - regolazione con graniglia 0-300 g/m2; - sincronizzazione automatica tra larghezza di aspersione e dosaggio, in dipendenza tachimetrica; - funzione "simulazione spargimento";
Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
7
- funzione "simulazione velocità", per poter lavorare anche in mancanza di un valido segnale tachimetrico; - registrazione in memoria di tutti i parametri di spargimento con scheda di memoria estraibile; - regolazione peso specifico di diversi materiali, sia solidi, sia liquidi; - possibilità di integrazione, anche in un secondo tempo, con sistemi di gestione flotta anche di terze parti, grazie all'adozione del nuovo protocollo di comunicazione a norma europea CEN TC337; - tasti per on-off, accensione lampeggiatore, booster; - potenziometri a scatti per larghezza spargimento, quantità di materiale ed asimmetria; - icone grafiche per segnalazioni ed
eventuali allarmi. La costruzione dello spargitore è studiata per ridurre la possibilità di corrosione al minimo (saldature continue 8 colore RAL 2011, applicata elettrointerne ed esterne, angoli di piegatustaticamente. ra con raggio grande, utilizzo di colle La prova anticorrosione è a 2.000 ore epossidiche strutturali...). La verniciatura è di tipo long life high nebbia di sale secondo DIN 50021. solid a piú strati secondo norma DIN Le caratteristiche succitate, naturalEN ISO 12944 C5-1, seguendo il mente, si estendono a tutta la produzione Schmidt Stratos, di ogni capaseguente ciclo: 1 - trattamento chimico di pulizia (ver- cità. sioni Inox) o sabbiatura con corin3. Spargisale Schmidt Stratos II done; B90WCLN da 9 m3 2 - verniciatura con primer epossidico ad alto contenuto di zinco min. 70 4. Sistema Premium a 5 zone micron essiccato a 60°C, applicata 5. Spargimento a 160° 6. Gruppo di aspersione elettrostaticamente; 3 - verniciatura a polvere di poliestere 7. Vano stagno posteriore min. 70 micron essiccato a 180°C, 8. Quadro comandi CL
Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
45
Schmidt Automotive Italia distributore ufficiale di Aebi AZIENDE
2
4
Dal 2009 Schmidt Automotive Italia con sede operativa in Fiume Veneto (PN), filiale italiana del Gruppo Aebi, sarà il distributore ufficiale per i prodotti Aebi nel territorio italiano, con la sola esclusione della Provincia di Bolzano che verrà seguita direttamente dalla filiale austriaca. Tale decisione trova le motivazioni nel fatto che la filiale italiana ha ormai consolidato la propria posizione sul territorio di riferimento con le linee di prodotto tradizionali Schmidt ed è in grado di assicurare una rete post vendita capillare grazie a numerosi accordi con officine autorizzate. Le divisioni Schmidt Automotive Italia verranno distribuite sotto 2 brand di riferimento. Brand Schmidt
46
3
Con tale logo si identificheranno chiaramente le divisioni: Winter - spargitori, lame, frese e attrezzature moving; Environmental - spazzatrici compatte da 1, 2, 4 m3 e spazzatrici su autotelaio. Brand Aebi-Schmidt Italia
Con tale logo si identificheranno chiaramente le divisioni: Aebi - in particolare i prodotti per il settore municipale ed agricoltura, rappresentato principalmente da attrezzature espressamente previste per la manutenzione di terreni difficili ed impervi impossibilitati da mantenere con attrezzature tradizionali, e più in particolare: Terratrac - "il re dei terreni difficili", macchina "multipurpose" disponibile con numerosi "attachments";
5
1
Linea KT - veicoli estremamente compatti dedicati a diversi usi di manutenzione del manto stradale sia in situazioni estive che invernali; Linea TP e VT - transporter multiuso caratterizzati dalla trazione integrale e dalla predisposizione per poter essere allestiti con numerose attrezzature invernali ed estive. Riguardo all'assistenza vendita e post vendita la divisione Aebi potrà ora essere maggiormente "vicina al cliente" grazie alla disponibilità di 3 area manager di riferimento e ad una strutture post vendita in grado di assistere on line il cliente. La struttura in oggetto è direttamente alle dipendenze di Schmidt Automotive Italia. 1. 4. Viatrac Aebi VT450 2. Terratrac Aebi TT270 3. KommunalTrak Aebi KT65 5. Transporter Aebi TP48
Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
Consegnati ad A.A.S.S. tre autobus Mercedes-Benz Citaro e quattro Sprinter City 65 TRASPORTO URBANO
La Repubblica di San Marino sceglie la qualità per il trasporto pubblico locale: A.A.S.S., Azienda Autonoma per i Servizi di Stato della Repubblica di San Marino, conferma la fiducia nel marchio Mercedes-Benz rinnovando il proprio parco con ulteriori veicoli con la stella.
Già all'inizio del 2007 A.A.S.S. aveva acquistato 2 autobus Citaro 12 metri per il servizio urbano, e nell'ottobre dello stesso anno anche 2 minibus Sprinter City 65. Nel 2008 il parco è stato ampliato con ulteriori 3 veicoli, di cui 2 Sprinter City 65 ed 1 Citaro.
Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
I veicoli sono stati presentati alla cittadinanza ed alla stampa al cospetto delle autorità della Repubblica di San Marino e dei responsabili di EvoBus Italia. Grazie ai nuovi acquisti il parco veicoli di A.A.S.S. è stato rinnovato per oltre un terzo con mezzi MercedesBenz che sono utilizzati nel servizio di linea urbano. Sia i veicoli Citaro che gli Sprinter, completamente climatizzati, sono allestiti con pedana per il trasporto disabili e particolarmente curati nei dettagli di comfort rivolti ai passeggeri, come nel design sia interno che esterno, appositamente studiato da EvoBus Italia insieme ad A.A.S.S. Le emissioni inquinanti di tutti i veicoli acquistati sono inferiori ai parametri fissati dalla normativa in vigore. L'Azienda Autonoma per i Servizi di Stato della Repubblica di San Marino è da sempre molto attenta al servizio offerto alla propria utenza. L'obiettivo principale è il raggiungimento della massima efficienza nell'erogazione dei servizi, la soddisfazione del cliente e la valorizzazione dei dipendenti. In un momento in cui l'ambiente è di fondamentale importanza per la qualità della vita, A.A.S.S., grazie al rinnovo del proprio parco autobus, trasmette un segnale concreto per l'abbattimento delle emissioni nocive investendo sull'utilizzo del mezzo pubblico.
47
VERDE
Berti: innovazione continua da più di quarant'anni
1
2
L'azienda di Verona, sempre leader nel mercato nazionale ed internazionale, affronta con grande successo la crisi di mercato che sta attenagliando il comparto agricolo nell'ultimo periodo, creando nuove attrezzature, studiando macchine sempre più sicure, investendo nella ricerca e nell'innovazione. Lo dimostra il fatto che negli ultimi 12 mesi l'azienda Berti ha lanciato sul mercato ben undici nuovi prodotti, tra i quali spic-
48
cano i modelli di tagliaerba Star, Handy, Frutti, Vary, Flexy, una trincia caricatrice Picker/R, una decespugliatrice idraulica per miniescavatori Mini/SB, due bracci decespugliatori FB/P 480 ed FB/ARC 380400, una trinciatrice multiuso Multy ed una trinciargini professionale Wing. Ricordiamo inoltre che l'azienda Berti, nata oltre 40 anni fa, è in grado di offrire sul mercato una vasta
3
gamma di trinciatrici a trattore e idrauliche per il movimento terra, che oggi conta 315 modelli. Una famiglia completa di attrzzature robuste e dalle elevate prestazioni suddivise in due linee di prodotto: la gamma macchine agricole e la gamma professional, appositamente concepita per gli usi industriali. Negli ultimi 24 mesi la famiglia Berti ha investito nella propria azienda realizzando un altro sito produttivo che garantirà un aumento della produzione del 20%, un'altra buona risorsa è stata destinata all'acquisto di sistemi ed apparecchiature che monitoreranno sempre più le fasi produttive. Considerando la situazione economica e finanziaria di questi ultimi mesi dell'anno la scelta voluta dalla famiglia Berti è stata coraggiosa ed ha portato ad ottimi risultati: i numeri continuano a salire e, rispetto all'anno precedente, parlano in termini positivi sia per quanto riguarda il fatturato che per le macchine prodotte
1. La sede della società Berti Macchine Agricole, recentemente ristrutturata ed ampliata, sia nella sua parte produttiva che commerciale 2. Il nuovo capannone per la finitura delle macchine 3. Un rotore in fase di equilibratura
Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
4
e vendute sul territorio nazionale come all'estero. Tutto ciò, secondo il signor Filippo Berti, titolare insieme con il padre Mario e la sorella Alessandra, è il frutto di un mix di fattori, tra i quali spicca sicuramente la scelta giusta delle risorse umane. Nonostante le prospettive poco rosee dei mercati nazionali ed internazionali, l'azienda scaligera continua ad essere fiduciosa del proprio futuro grazie anche all'input che riceve in occasione delle manifestazioni fieristiche, non ultima la fiera Eima di Bologna. Infatti, come afferma il signor Massimo Maiorano, responsabile commerciale Italia, in occasione delle fiere l'azienda Berti riceve numerosi apprezzamenti da parte degli utilizzatori finali. Il privato, l'agricoltore o il terzista apprezzano il lavoro che Berti svolge negli anni, differenziandosi da coloro che si limitano a scopiazzare Berti e le altre aziende serie del settore che investono continuamente per realizzare nuove idee creando sempre nuove soluzioni. Prosegue sottolineando l'importanza di affidarsi in questo momento ad aziende qualificate che oltre alla vendita, abbiano un servizio postvendita affidabile ed un servizio ricambi efficiente. Gli ottimi risultati fin qui raggiunti dall'azienda di Verona, spiega il signor Luigi Gassa, responsabile tecnico postvendita, sono il frutto di una minuziosa ricerca delle problematiche di mercato, della trasformazione di un'idea in un progetto, della realizzazione del primo prototipo, del collaudo del prototipo stesso per poi industrializzare i processi di produzione ed infine passare alla vendita del prodotto finito, sottolineando il fatto che pochissime aziende al proprio interno sono in grado di fare tutto questo, rendendo orgoglioso ciascun membro dell'azienda Berti. 4. Impianto di sabbiatura della linea di produzione Berti Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
49
PORTATTREZZI
BokiMobil: consegne autunnali in Trentino GIORGIA MARCHELLI
1
Si stanno diffondendo sempre più in Italia, ed in particolar modo in Trentino Alto Adige, i BokiMobil, veicoli polivalenti di produzione tedesca importati e distribuiti nel nostro paese dalla sempre attivissima società R.S.I., Road Service International, di Egna, in provincia di Bolzano, che ne segue con la massima cura gli allestimenti, e fornisce un'ottima assistenza tecnica sia pre che post vendita. Fra le consegne più significative di quest'autunno 2008, due, e di diverso modello, sono i mezzi forniti nella sola provincia di Trento: uno al Comune di Rumo, in Val di Sole, ed il secondo al Comune di Avio, sotto Rovereto. Il Comune di Rumo ha scelto un BokiMobil HY 1351 B, idrostatico con 4 ruote sterzanti, che da due mesi sta già utilizzando allestito con una spazzatrice apirante da 1,8 m3 prodotta dalla casa madre germanica Kiefer GmbH. L'attrezzatura è ad aspirazione posteriore con due spazzole di convogliamento più una terza spazzola anteriore. Il tutto viene montato sul telaio del portattrezzi di dimensioni ridotte, ed è facilmente smontabile in breve tempo per allestire l'automezzo con altre attrezzature. Per l'inverno infatti la spazzatrice lascerà posto ad uno spargisale unitamente ad una lama frontale. Fra i BokiMobil, l'HY 1351 B è il più 3 50
2
potente: ha un motore 4 cilindri diesel raffreddato ad acqua, con iniezione diretta turbo, Iveco Euro 4, per una potenza di 90 kW/122 CV a 3.000 giri/min, e cilindrata 2.998 cc, incluso filtro particolato. Il telaio è profilato antitorsione, con passo 2.600 mm. La cabina è ribaltabile, con cinture di sicurezza sia per l'operatore sia per il secondo sedile, fari supplementari montati ed integrati nel tetto con abbaglianti ed anabbaglianti; ha il parabrezza stratificato, con vetratura di sicurezza leggermente oscurata. Inoltre è dotato di: tachigrafo elettro-
nico incluso uscita che serve per lo spargisale, indicazione multifunzionale e indicazione ore di lavoro. La cabina è dotata di parasole, luci interne, mensola radio, pulsante plurifunzionale di sterzo, volante regolabile in altezza ed inclinabile, riscaldamento ad acqua calda a 2 stadi, getti antifrost per parabrezza, riscaldamento per la parte inferiore della cabina, porte con vetri scorrevoli e vetratura nella parte inferiore della cabina per maggiore controllo delle attrezzature anteriori. Ha anche: acceleratore a mano elettronico, inserto filtro antipolvere e insonorizzazione della cabina molto elaborata. Oltre ai normali indicatori ottici ha la scelta dell'andatura del mezzo (piano), un segnalatore di posizionamento ruote (sterzo a quattro ruote) asse anteriore - asse posteriore, l'allarme acustico centrale in caso di situazioni tecniche critiche, ed una leva multifunzionale in combinazione con la regolazione di avanzamento e pulsanti per 3 funzioni. La trasmissione è interamente idrostatica a quattro ruote permanenti con differenziale centrale bloccabile e asse posteriore con bloccaggio differenziale. Ha 2 stadi di avanzamento regolabili sotto sforzo, cambio riduttori meccanico a 2 marce (marcia di trasferimento e marcia di lavoro oppure ridotte). L'asse anteriore è
Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
come asse sterzante, mentre quello posteriore è come asse d'avanzamento: entrambi sono dotati di balestre a parabole con stabilizzatori. L'inclinazione di sterzata è di 40°. Il mezzo è completamente idraulico su 4 ruote, con l'asse anteriore come asse di avanzamento, e valvola di scelta per il tipo di sterzo per 4 tipi di sterzata: sterzata anteriore, sterzata posteriore, quattro ruote sterzanti, sterzata "passo canino", con sensore ottico di indicazione posizione ruote. Il freno è idraulico a due circuiti con regolazione automatica, con potenza freni secondo tipologia di peso per l'asse posteriore e unità frenante con amplificatore. L'impianto idraulico ha un serbatoio con circa 70 litri, radiatore olio idraulico 25 kW, pompa idraulica adeguata ad alta resa con portata massima di 162 l/min e pressione di lavoro massimo 300 bar. Il BokiMobil è fornito con il gruppo di fissaggio delle attrezzature che consiste nel triangolo di aggancio per le
4
attrezzature anteriori (per il loro montaggio non servono utensili), ed è inoltre dotato di un 3° punto regolabile. Il Comune di Avio si è invece dotato di un BokiMobil BM 1151 B, meccanico, già preparato nella versione invernale con una lama ed uno spargisale inox Morselli e Maccaferri da 1 m3. Il funzionamento dello spargitore, con la struttura completamente in acciaio inox, è dato dal sistema idraulico del mezzo, e l'erogazione del materiale avviene tramite una catena in metallo; prevede la regolazione della simmetria ed ha il quadro comandi in cabina; è inoltre completo del faro d lavoro e della segnaletica a norma. Il BokiMobil BM 1151 B ha un motore 4 cilindri diesel Iveco Euro 4 Ecologico, raffreddato ad acqua con iniezione diretta, turbo diesel da 146 CV a 2.998 cc, comprendente filtro articolato e tubo di scarico verso l'alto. Omologato come macchina operatrice, quindi guidabile con patente B, raggiunge una velocità di 40 km/h. Il telaio è profilato antitorsione, con
Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
5
passo 2.700 mm. La cabina è ribaltabile, zincata a fuoco, con le stesse caratteristiche del BokiMobil HY 1351 B. Il cambio è a 5 marce completamente sincronizzato. Il blocco differenziale è attivato meccanicamente sull'asse posteriore. La trasmissione è a quattro ruote motrici non permanente, per poter operare meglio su terreni impervi oppure nell'ambito della viabilità invernale. Tutti e due gli assi sono dotati di balestre a parabola, stabilizzatori e 4 ammortizzatori a telescopio. I freni sono a disco; il freno idraulico è a due circuiti con regolazione elettronica della distribuzione di potenza dei freni, 4 canali ABS con integrato il controllo elettronico di trazione. L'impianto idraulico ha un serbatoio da circa 60 litri e tubazioni montate doppie con relativi attacchi rapidi. La portata complessiva in questo caso è di 6.000 kg.
1. 2. 3. BokiMobil HY 1351 B 4. 5. BokiMobil BM 1151 B
51
Mercedes-Benz Vito e Sprinter: più modelli, più sicurezza, più tecnologia AUTOTELAI
Il veicolo commerciale Vito Mercedes-Benz è in grado di soddisfare tutte le esigenze di un veicolo compatto con le sue numerose versioni di carrozzeria, trazione e allestimenti. La varietà di modelli di Vito MercedesBenz è davvero impressionante: Furgone, Mixto e Kombi, tre versioni di lunghezza - rispettivamente con due versioni di passo e di altezza (con riduzione o aumento del carico massimo ammesso), motori diesel quattro cilindri con tre livelli di potenza (da 95 a 150 CV). Inoltre è disponibile l'esclusivo motore turbo diesel common rail V6 da 2.987 cc di cilindrata e 150 kW/204 CV di potenza a 3.800 giri/min, che offre prestazioni molto interessanti ed un livello di emissioni inquinanti che rispettano la normativa Euro 4. In alternativa è disponibile anche un V6 a benzina da 3,5 l di cilindrata e 190 kW/258 CV di potenza. I motori V6 sono abbinati di serie ad un cambio automatico a cinque rapporti che è disponibile a richiesta anche per i due motori diesel a quattro cilindri più potenti. Per chi necessita di una trazione più elevata è disponibile in alternativa il Vito 4x4 Mercedes-Benz a trazione integrale. Già da quest'autunno è disponibile, esclusivamente per le versioni furgone 111 CDI e 115 CDI (compact, long ed extralong), una nuova versione di Vito Mercedes-Benz denominata City (escluse le versioni a trazione integrale). L'equipaggiamento di serie del 52
veicolo lo rende particolarmente adatto ad un utilizzo cittadino, ad esempio, il filtro antiparticolato di serie "libera" l'acquirente da ogni preoccupazione circa i blocchi del traffico, ormai frequentissimi nella maggior parte dei centri urbani. Il climatizzatore a controllo elettronico Tempmatic garantisce il mantenimento di una temperatura costante all'interno dell'abitacolo. Il sedile Comfort è dotato di nuovi rivestimenti dall'ergonomia perfezionata, offre una lunghezza del piano di seduta maggiore di 25 mm ed ha un'incastellatura più bassa a vantaggio della posizione di seduta, che ora è stata ribassata di 15 mm. Al tempo stesso è stato ampliato il campo di regolazione del sedile in altezza. Tutto ciò contribuisce ad innalzare il comfort del veicolo rendendo la permanenza a bordo più piacevole e rilassante, particolare non trascurabile soprattutto quando si passano diverse ore al giorno nel traffico cittadino. Il pacchetto di optional previsto permetterà alla clientela un risparmio di oltre il 50%, rispetto ai singoli elementi acquistati separatamente. Lo Sprinter Mercedes-Benz non fa che passare da un record all'altro. Con 165.900 unità prodotte l'anno passato è campione europeo nel suo segmento. E' difficile parlare di Sprinter senza menzionare l'enorme varietà di modelli, varianti e versioni: Furgone, Kombi o Autotelaio cabinato, risponde con
un'offerta personalizzata alle più diverse esigenze del trasporto merci e persone. Inoltre, Sprinter Autotelaio (cabina singola o doppia) si presta ad essere allestito ad hoc per ogni tipo d'impiego. Sprinter è disponibile in tre versioni di passo e in quattro lunghezze, con tetto normale, alto e superalto. Nelle versioni da 3,0 a 5,0 t di peso totale a terra il nuovo Sprinter copre tutti i segmenti più significativi della categoria. Assolutamente insuperabile l'alto livello di sicurezza dello Sprinter grazie ai potenti freni e all'Adaptive ESP, cui in futuro si aggiungeranno a richiesta le cosiddette luci di stop adattive, vero e proprio segnale lampeggiante per le frenate d'emergenza. Anziché accendersi a luce fissa, le luci di stop lampeggiano infatti per l'intera durata della frenata d'emergenza. Tra le funzioni supplementari a richiesta figura, sui veicoli dotati di cambio manuale, il sistema di assistenza in fase di spunto (AAS) che evita l'arretramento indesiderato del veicolo quando il conducente sposta il piede dal pedale del freno all'acceleratore nelle partenze in salita. Tutte le motorizzazioni sono in linea con le norme antinquinamento e dotate di serie del filtro antiparticolato. La gamma dei motori si basa su economici turbodiesel CDI a quattro e sei cilindri in cinque livelli di potenza che spaziano da 65 kW (88 CV) a 135 kW (184 CV). I motori diesel
Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
sono abbinati di serie ad un cambio manuale a sei marce e, su richiesta, ad un cambio automatico a cinque rapporti con convertitore di coppia. La funzione ECO Start-Stop dello Sprinter MercedesBenz, disponibile come optional, dimostra che è possibile ottenere grandi risultati con un investimento minimo. Adottando questa soluzione si dimimuiscono sensibilmente i consumi (del 5 - 8%), soprattutto quando, in condizioni di intenso traffico, si è costretti a procedere a singhiozzo. Lo Sprinter NGT con propulsione a metano convince non solo per il livello decisamente inferiore di emissioni allo scarico e di inquinamento acustico, ma anche per i bassi costi di gestione. Il motore di base, un quattro cilindri con cilindrata di 1,8 l, può essere alimentato anche a benzina. La flessibilità garantita dall'alimentazione bivalente è sottolineata dalla notevole autonomia totale di percorrenza, pari a circa 1.200 km. Grazie alla sovralimentazione meccanica con compressore, il propulsore è in grado di erogare 115 kW (156 CV) e raggiunge una coppia massima di 240 Nm. Per non rubare spazio prezioso, i serbatoi del gas sono alloggiati sotto il pianale e non riducono in alcun modo il volume del vano di carico. Da breve introdotto in Italia, lo Sprinter 4x4 a trazione integrale inseribile rende la vita facile al conducente. Basta infatti la semplice pressione di un tasto per attivare all'occorrenza la trazione su tutte le ruote. La trasmissione del moto all'asse anteriore è affidata ad un ripartitore di coppia, montato a valle della trasmissione principale. Anziché servirsi dei differenziali autobloccanti meccanici, la trazione integrale utilizza il sistema di gestione elettronica della trazione 4ETS. Quando una o più ruote perdono trazione, il sistema 4ETS frena automaticamente le ruote che slittano, aumentando così uniformemente la coppia motrice sulle ruote che presentano una buona aderenza. L'intervento automatico dei freni attivato dal sistema 4ETS è in grado di simulare l'azione di tre differenziali autobloccanti. Un demoltiplicatore, disponibile a richiesta, provvede ad aumentare ulteriormente la trazione dello Sprinter 4x4.
VIABILITA' INVERNALE
Con Garnero si superano gli ostacoli FRANCESCO VANDONI
1
2
Le attrezzature sgombraneve a lama presenti sul mercato differiscono tra loro per forma, dimensioni, materiali utilizzati, gradi di libertà manovrabili, mentre tutte vengono installate anteriormente a macchine operatrici, macchine agricole, autocarri, mezzi d'opera o mezzi speciali appositamente progettati. Tale mezzo provvederà alla pulizia della neve dalla strada facendo scorrere l'attrezzatura sul piano stradale spingendo così la neve ai bordi della carreggiata. Durante tali operazioni sono frequenti gli urti contro ostacoli del
54
piano stradale (ad esempio tombini) non visibili a causa della neve. Per ovviare a tali inconvenienti vengono montati vari dispositivi per assorbire gli urti: molle, elementi elastici in gomma o plastica, cilindri ad olio o aria. Spesso però l'urto è troppo violento per essere interamente assorbito da questi dispositivi per cui la lama o la struttura di ancoraggio al veicolo od il veicolo stesso possono subire danneggiamenti. Per quanto riguarda i gradi di libertà manovrabili dall'operatore, la lama sgombraneve può essere alzata o
3
abbassata rispetto al piano stradale, può variare la sua inclinazione rispetto alla direzione di marcia (per distribuire la neve a destra o sinistra rispetto al senso di marcia) e in rari casi può anche variare l'inclinazione rispetto al piano stradale (incidenza). La ditta Garnero ha messo a punto e brevettato una lama sgombraneve con l'effetto combinato di cilindri oleodinamici ed ammortizzatori elastici per la regolazione dell'incidenza, l'assorbimento degli urti ed il superamento degli ostacoli. Questa innovazione ha permesso di ottenere due migliorie: da una parte si è introdotta la possibilità per l'operatore di variare l'incidenza dell'attrezzatura sul terreno così da regolare al meglio la lama in base alle esigenze di ogni specifico intervento; dall'altra si è migliorato l'effetto ammortizzante degli urti così da permettere il superamento di ostacoli
1. Lama orientabile Garnero al lavoro 2. Vomere orientabile idraulico con larghezza di sgombero compresa tra 2 e 3,25 m 3. Spargitore portato modello SPX3000 4. Spargitore autocaricante sale/sabbia
Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
4
riducendo quindi il rischio di danneggiare l'attrezzatura o il veicolo su cui è installata. L'oggetto della presente innovazione è l'abbinamento di cilindri oleodinamici ad ammortizzatori con elementi elastici in gomma su attrezzature sgombraneve a lama. I cilindri oleodinamici hanno una doppia funzione: in primo luogo permettono di variare l'incidenza della lama rispetto al piano stradale; in secondo luogo integrano l'effetto ammortizzante degli elementi elastici in gomma e facilitano il superamento di eventuali ostacoli durante le normali operazioni di lavoro. Infatti quando sul piano stradale si urta un piccolo ostacolo gli ammortizzatori in gomma si comprimono e sono sufficienti ad assorbirne l'effetto facendo arretrare e ruotare la lama di quanto basta per superare l'ostacolo. Qualora invece l'ostacolo urtato sia di maggiori dimensioni, gli ammortizzatori in gomma, raggiunta la massima deformazione ammissibile, non operano più alcun effetto e quindi l'azione residua dovuta all'urto andrebbe a scaricarsi sulla struttura dell'attrezzatura e da questa al veicolo portante. Grazie all'innovazione introdotta, brevettata da Garnero, quando l'ammortizzatore in gomma raggiunge la massima deformazione, i cilindri oleodinamici sono disposti in modo tale che intervengono chiudendosi e permettendo così un ulteriore arretramento della lama ed il superamento dell'ostacolo. Questa azione avviene automaticamente e non ha ripercussioni sull'impianto oleodinamico di comando (pompa, centralina, valvole...) in quanto è previsto un polmone in
pressione precaricato ad azoto che serve ad assorbire i picchi di pressione, permette l'azione dei cilindri e li riporta quindi nella normale posizione di lavoro, una volta sormontato l'ostacolo. L'azienda Garnero di Borgo San Dalmazzo (CN) è presente nel settore della viabilità invernale da più di ottant'anni. Questa notevole esperienza viene messa a disposizione della clientela sia tramite una vasta gamma di attrezzature per affrontare e risolvere qualsiasi problema di innevamento, sia attraverso i servizi proposti dalla società: assistenza, noleggio, collaudi. Il servizio di assistenza Garnero dispone di un'ampia scorta di pezzi di ricambio sempre pronti e disponibili. Le squadre di assistenza, dotate di autoveicoli specifici, sono attrezzate per qualsiasi genere di riparazione e sono composte da personale qualificato preparato e aggiornato dai corsi di formazione Garnero. Inoltre durante il periodo invernale le squadre di assistenza sono reperibili anche nei giorni festivi e durante le ore notturne al fine di ridurre i tempi di fermo macchina del cliente. Il servizio di noleggio Garnero con diverse formule permette di usufruire di prodotti perfettamente revisionati o nuovi e poi di restituirli alla fine dell'emergenza o della stagione senza dover affrontare ulteriori investimenti. Il servizio collaudi permette alla clientela Garnero che necessita di omologare l'attrezzatura sul proprio mezzo di liberarsi di lunghe pratiche, saranno infatti gli uffici Garnero a seguire la pratica, effettuare le verifiche precollaudo e curare le varie fasi dell'omologazione.
Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
55
VERDE
Energreen, la macchina che invaderà il futuro
Per eseguire la manutenzione del verde stradale e del paesaggio, spesso bisogna eseguire lavori che richiedono tagli a notevoli altezze o manovre spesso in pendenza che talvolta possono verificarsi pericolose, con attrezzature non del tutto idonee. Per andare incontro a questa grossa necessità di una soluzione più stabile e sicura, la ditta Energreen di Vicenza ha sviluppato una gamma di macchine specializzate per la decespugliazione e la manutenzione del verde, che possono essere sia gommate che cingolate e dotate di bracci telescopici extra lunghi per facilitare il lavoro. Fino ad ora Energreen ha presentato ben quattro mezzi della propria gamma: ILF S 1000, che può alloggiare con molta rapidità molteplici attrezzi (spargisale, spazzolone, lama da
56
neve, scavatore...) e può avere un braccio da 6 m Compact o 7 m Fast; altro utilizzo di questo mezzo è l'aggancio di un sollevatore con PTO che consente di operare con una testata trinciante da m 2,40; ILF S 1500, con cabina ruotabile di 90° per permettere un'ottima visibilità all'operatore e la possibilità di lavorare in entrambi i sensi di marcia, allestibile con braccio da 11 m modello France, 12 m telescopico e modello 3P di 9,7 m. Ha una vastissima gamma di attrezzi intercambiabili per permettere di operare al meglio in molteplici situazioni e di impiegare il mezzo durante tutto l'anno eseguendo a regola d'arte anche lavori diversi dallo sfalcio d'erba. Per fare qualche esempio: pinza Extra-Tronk che consente la potatura di piante di un diametro di 20 cm, una barra falciante, barra a dischi, un for-
cone per il carico di legname ForcOne, Raiber per permettere al meglio il taglio lungo i guard rail… Tutti attrezzi applicabili sui tre modelli di ILF S 1500, mentre al modello 3P è possibile applicare anche la benna falciante modello River, la benna pulifossi da 100 cm e lo scavafossi. ILF C 1200, la cui caratteristica principale è l'essere l'unica cingolata della gamma Energreen anziché essere gommata, per situazioni di lavoro in zone acquitrinose e difficilmente praticabili. Caratterizzata da un braccio di ben 13 m, anch'esso con impianti indipendenti, permette l'utilizzo del mezzo in tutte le sue funzioni senza avere perdite di carico o cali di potenza. Interessanti anche i dati tecnici di questo mezzo: infatti, con una larghezza di 2,30 m con cingoli larghi cm 60, per una lunghezza di 3,80 m ed un peso complessivo della macchina di 11 t circa, ILF C 1200 si differenzia da un qualsiasi escavatore con il quale potrebbe confondersi con il suo look di macchina da movimento terra. ILF B 2000, ovvero la macchina da bonifica, per lavori che richiedono un braccio molto lungo di ben 17 m, telescopico, in grado di ruotare di 360° in quanto montato su una torretta girevole in continuo. L'ammiraglia della casa vicentina si pone al top della gamma, offrendo di serie tutti gli optional di comfort ed il massimo anche per la potenza, van-
Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
tando un poderoso John Deere da 173 CV e il più redditizio impianto idraulico naturalmente della SauerDanfoss, come le "sorelle" minori ma di portate e pressioni ben differenti. Applicabile al braccio, una testata trinciante da 120 o 150 cm e numerosi accessori extra. Con questo modello si ha la possibilità di raggiungere alberi e vegetazione prima inaccessibili. Utilizzando macchine Energreen si nota con molta rapidità di avere un risparmio del tempo, con una maggiore flessibilità e minori rischi. Utilizzando queste macchine decespugliatrici, con braccio telescopico, i
controterzisti possono eseguire una più vasta tipologia di operazioni risparmiando molto tempo e denaro; si possono inoltre, come già ricordato, effettuare lavori che con un normale trattore con braccio richiederebbero oltre che più tempo un maggior impiego di persone ed attrezzature manuali. Tutto ciò, insieme alla maggiore stabilità della macchina, ha contribuito a migliorare la sicurezza del lavoro. Un altro vantaggio del mezzo Energreen è l'ottima postazione di guida che permette di mantenere costantemente sotto controllo il lavoro ed una posizione ergonomi-
Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
camente corretta per l'operatore. Il lavoro di Energreen si basa sulla possibilità di garantire a tutti i clienti un'assistenza anche postvendita estremamente affidabile; infatti per questo hanno il vanto di montare sulle macchine componenti di prim'ordine, forniti da costruttori di livello mondiale. L'azienda Energreen cerca giorno dopo giorno di rendersi sempre più a disposizione delle esigenze del cliente cercando di capirle per poi soddisfarle al meglio: tutto l'insieme organico è compatto per rendere sempre più forte ed efficace Energreen, la macchina del futuro.
57
VERDE
JCB e BCS, collaborazione a tutto tondo
1
3
JCB prosegue la sua strategia di crescita nel settore della manutenzione del verde professionale stringendo un importante accordo di distribuzione con il Gruppo BCS. A partire da novembre 2008, infatti, il Gruppo BCS distribuirà attraverso la propria rete commerciale, che spicca per capillarità e professionalità, tutti i prodotti JCB Groundcare, offrendo così ai propri clienti una gamma ancor più ampia e in grado di soddisfare appieno le esigenze degli operatori. L'accordo è stato formalizzato il 31 ottobre, con la firma del documento da parte dell'ing. Claudio Fiorentini, AD e Presidente di JCB S.p.A., dell'ing. Benso Marelli AD di BCS S.p.A. BCS è un marchio protagonista nel settore agricolo dal 1940: sinonimo di motofalciatrice, il prodotto conosciuto in tutto il mondo con questo nome. Oggi fanno parte del gruppo BCS i
58
2
JCB Groundcare offre una gamma di macchine specializzate sempre più numerosa, una serie di modelli ai vertici della categoria destinati ai professionisti del settore. Tra le novità spicca il Groundhog 4x4, un veicolo multifunzionale per impieghi pesanti che diventa il nuovo riferimento del settore: con una portata di 500 kg, 4 sospensioni indipendenti e freni a disco è un mezzo da lavoro adatto a qualunque condizione di terreno. La gamma JCB Groundcare, composta da oltre 20 modelli di macchine, comprende trattori compatti, micro e miniescavatori, miniterne, pale compatte, veicoli multifunzionali e tosaerba frontali. Tra questi ultimi, i nuovi e rivoluzionari FM25 e FM30, sviluppati proprio in collaborazione con il Gruppo BCS, appositamente realizzati per i professionisti della manutenzione del verde, sono due modelli particolarmente robusti, produttivi ed estremamente versatili.
marchi BCS, Ferrari, Pasquali e Mosa. La produzione è diversificata in cinque segmenti di prodotto per l'agricoltura e la manutenzione del verde; motofalciatrici, motocoltivatori, macchine per la manutenzione del verde, macchine per la fienagione, trattori agricoli e specialistici e nella produzione di motosaldatrici e gruppi elettrogeni (Mosa). Con i suoi tre stabilimenti di Abbiategrasso (MI), Cusago (MI) e Luzzara (RE), il gruppo occupa 750 dipendenti e sviluppa una produzione di oltre 40.000 pezzi. Attività produttive sono state avviate in Cina e India per soddisfare la richiesta di questi mercati in forte espansione. La sinergia tra JCB e BCS non è un fatto nuovo: già dal settembre 2007 JCB fornisce a Mosa, società del gruppo BCS produttrice di motosaldatrici e gruppi elettrogeni, la gamma di motori JCB Dieselmax. JCB ha scelto BCS come partner privilegiato per l'alta qualità ed efficienza dei suoi prodotti e servizi nonché per la sua rete di concessionari. JCB ha fatto il suo ingresso nel mercato della manutenzione del verde nel 2004, e l'azienda sta sviluppando una rete di concessionari in tutta Europa.
1. JCB Groundhog 4x4 2. JCB Houghwood 354 Turbo 3. JCB FM25 4. JCB Micro
4
IGIENE URBANA
Gaia raddoppia a Bardonecchia
Dopo il confortante avvio della sperimentazione delle isole ecologiche interrate Gaia prodotte da ImanPack S.p.A. nel Comune di Bardonecchia (TO), circa un anno e mezzo fa (Lavori Pubblici n. 28 settembre - ottobre 2007), la società ACSEL S.p.A., in seguito ai buoni risultati ottenuti dal sistema, ha deciso di implementare con un'altra isola ecologica interrata modello Gaia la raccolta dei rifiuti differenziati del centro storico. Nel settembre scorso è avvenuta infatti l'installazione di una seconda isola Gaia: l'inserimento architettonico è stato eseguito dalla ditta Grimaldi per conto della cooperativa Ar.Te di Torino, esecutrice dei lavori del nuovo complesso edilizio. L'intervento è stato effettuato lungo la via principale che attraversa il centro storico del Comune di Bardonecchia. In seguito alle richieste della società di gestione del servizio, ACSEL, lo scopo dell'installazione era quello di testare un nuovo sistema di raccolta a basso impatto ambientale da collocare nelle zone centrali di Bardonecchia, in modo di far sparire i cassonetti, eliminando i disagi ed i problemi correlati alla loro gestione. L'obiettivo fondamentale da raggiungere era l'utilizzo di un sistema che garantisse l'affidabilità, un servizio continuo 24 ore su 24 e l'elevata capacità di raccolta, anche e soprattutto in considerazione dell'elevato flusso turistico cui è soggetto tale comune. Ulteriori caratteristiche richieste al sistema riguardavano la
differenziazione dei rifiuti in un unico punto con minore impatto ambientale possibile, la versatilità ed il controllo/monitoraggio costante del sistema sia sotto il profilo del servizio di raccolta che dell'assistenza - avvertendo direttamente gli operatori della raccolta sul reale grado di riempimento dei contenitori - ed il servizio di sostegno nel caso di eventuali guasti o avarie. L'impianto ha ampiamente dimostrato la sua validità tecnica come sistema di raccolta in grado di sopperire ad enormi flussi di rifiuti. Il risultato doppiamente positivo ha
Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
riguardato non solo gli aspetti tecnici del servizio di raccolta ma anche il suo utilizzo semplice e sempre efficiente per il cittadino utente. Una delle caratteristiche che hanno consentito tali risultati è sicuramente l'elevato standard qualitativo dell'impianto che, dopo anni di esperienza e test in altri comuni italiani, ha confermato le sue qualità tecniche ed affidabilità. ImanPack S.p.A. ha così dimostrato che, con le dovute tecniche progettuali e costruttive, una tecnologia così avanzata per la raccolta interrata dei rifiuti è una soluzione valida ed efficace.
59
Oko-Pur: nuovi riconoscimenti per l'assorbente stradale più utilizzato in Europa MATERIALI
Questo formidabile prodotto studiato appositamente per l'assorbimento di olii, grassi, benzina, gasolio e prodotti chimici, dopo aver ricevuto l'omologazione 3R, si sta ora dirigendo verso il riconoscimento del Ministero dei Trasporti. Con un potere assorbente pari a dodici volte il proprio peso ma completamente inoffensivo per l'ambiente, in quanto non contiene ingredienti chimici aggressivi, tale manufatto può essere depositato in discarica senza alcun tipo di problema. Per queste caratteristiche eccezionali Oko-Pur è l'assorbente più utilizzato in Europa per bonifiche ecologiche ambientali, e recentemente ha ottenuto anche l'assicurazione sulle responsabilità
60
civili con i prestigiosi Lloyd di Londra. Oko-Pur è disponibile nelle due versioni Oko-Pur Plus e Oko-Pur Kompact. Il modello Oko-Pur Plus in polvere è particolarmente indicato per l'assorbimento di liquidi, olii e grassi in spazi interni, mentre la versione del prodotto Kompact in granuli è particolarmente idonea all'assorbimento di prodotti liquidi sversati su strada o in spazi aperti. Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche, Oko-Pur: - non assorbe acqua; - separa l'olio dall'acqua rendendola limpida e decontaminata al 95%; - trattiene l'olio anche se viene pressato; - Oko-Pur Plus galleggia in acqua
anche se saturo di olio; - è inoffensivo per la flora e per la fauna; - non contiene ingredienti chimici aggressivi; - si può manipolare senza alcun problema; - per merito del suo peso minimo e del suo potere assorbente si risparmia fino a 2/3 del costo di smaltimento; - può essere depositato in discarica senza problemi; - sostituisce segatura, stracci e detergenti; - a seconda del prodotto trattato, riesce ad assorbire da 3,7 a 10 volte il suo peso. Oko-Pur è commercializzato in Italia da Airbank.it, da oltre vent'anni azienda leader nel settore dell'antinquinamento e della sicurezza industriale, la quale ha recentemente ampliato la gamma dei kit di pronto intervento ambientale per l'industria chimica. Nella nuova edizione del catalogo generale (300 pagine), la ditta piacentina ha introdotto importanti innovazioni per quanto concerne il rispetto della certificazione ISO 140000: assorbimento, contenimento e stoccaggio liquidi, pronto intervento ambientale, protezione tombini e grigliati sono le principali novità introdotte. Oko-Pur è certificato dagli uffici di igiene tedeschi e dall'ente di controllo dei materiali MPA-NRW.
Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
All'Anas 16 nuovi spargitori Morselli e Maccacferri VIABILITA' INVERNALE
Nuova linea, nuovo look per la gamma di spargitori che vanno da 3 a 5 m3: per la stagione invernale 2008/2009, Morselli e Maccaferri S.r.l. ha deciso di dare una nuova faccia alla propria gamma di spargitori, progettando un cofano in vetroresina, che oltre all'aspetto estetico, sia anche funzionale. Dei primi esemplari in produzione, 16 stanno per essere consegnati all'Anas per l'inizio di questo inverno. Grazie alla progettazione 3D è stato realizzato un cofano da installare posteriormente alle macchine dove racchiudere tutta l'impiantistica, il quale, oltre alla protezione contro l'azione corrosiva del sale, fa in modo che l'operatore durante gli interventi di regolazione o manutenzione possa avere facile accesso a tutto l'impianto, ed in particolar modo quando questi spargitori vengono installati su camion con sponde fisse, dove l'accesso alla parte laterale della macchina è praticamente impossibile. Il cofano, sollevabile con molle telescopiche a gas, è stato progettato anche per l'installazione di dispositivi di segnalazione quali fari allo xenon, luci a led, fari di lavoro e lampeggianti. Per i nuovi spargitori è stato rivisto anche l'impianto di soluzione salina, ridisegnando i serbatoi laterali, ora modulabili e componibili su ogni macchina a seconda delle specifiche richieste dei clienti, e con inciso anche il logo dell'azienda emiliana, che da oltre 30 anni continua ininterrottamente la ricerca e lo sviluppo di attrezzature per la viabilità invernale e non solo.
Civil Protect 2009, a 2 Fiera specializzata per calamità e protezione civile FIERE
Prosegue positivamente l'organizzazione di Civil Protect 09, Fiera specializzata per calamità e protezione civile, che per la seconda volta si svolgerà nei padiglioni di Fiera Bolzano dal 27 al 29 marzo 2009 con un ricco congresso internazionale. "L'Alto Adige già da secoli esercita una funzione di ponte tra nord e sud ed era solo una questione di tempo che questa particolarità fosse colta anche nell'ambito della Protezione Civile. Così la prima edizione della fiera specializzata Civil Protect nel maggio 2007 ha attirato in Fiera a Bolzano scienziati, tecnici, imprenditori, operatori professionisti e volontari", afferma il dott. Guido Bertolaso, Capo del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile. "Con piacere e convinzione il Dipartimento Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha patrocinato l'iniziativa di successo e come Capo del Dipartimento Nazionale auspico una
62
seconda edizione nel 2009. Sarà una nuova occasione di confronto e di presentazione che gioverà ad espositori, esperti, visitatori professionisti e soprattutto a tutti gli interessati, giovanissimi e meno giovani. Già adesso posso garantire il nostro sostegno al progetto, al quale auguro un posizionamento fisso per i prossimi decenni", conclude il dott. Bertolaso. Fortemente motivata dal supporto del Dipartimento Nazionale e di tutti i suoi partner, Fiera Bolzano prosegue a pieno ritmo con l'organizzazione della seconda edizione della fiera specializzata che mette in primo piano calamità e protezione civile. Diverse aziende hanno già riconfermato la propria adesione alla manifestazione, tra queste Iveco Magirus e Ziegler Italiana, a dimostrazione del grande interesse per questo appuntamento. A contorno della manifestazione, Fiera Bolzano organizza, in collaborazione
con la Ripartizione 26 "Protezione antincendi e civile" della Provincia Autonoma di Bolzano, un ricco congresso internazionale suddiviso in quattro moduli, ognuno dedicato ad una tematica, al quale interverranno numerosi relatori che tratteranno molteplici argomenti. Il primo modulo si concentra sulla responsabilità dei comuni nella protezione civile, il secondo è dedicato alle organizzazioni di soccorso quali Croce Bianca e Croce Rossa, mentre il terzo e il quarto pongono al centro dell'attenzione rispettivamente tematiche che riguardano i Vigili del Fuoco professionali e volontari. All'edizione del 2007 di Civil Protect sono giunti a Fiera Bolzano 4.000 visitatori per vedere l'offerta dei 130 espositori, mentre 285 operatori nazionali ed esteri hanno partecipato al congresso. Il congresso di Civil Protect 09 si svolgerà venerdì 27 e sabato 28 marzo 2009 direttamente nei padiglioni di Fiera Bolzano. Dal 27 al 29 marzo 2009 Civil Protect sarà la vetrina di automezzi antincendio e sanitari, attrezzature di pronto soccorso e dispositivi e mezzi antincendio; non mancheranno l'abbigliamento tecnico, gli allestimenti speciali e l'attrezzatura da campo. Veicoli speciali, dispositivi di protezione individuale e sistemi di radiocomunicazione saranno esposti in fiera e saranno fornite nuove soluzioni logistiche per la protezione civile.
Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
PARCHI GIOCO
Il primo Zip-line è a San Vigilio di Marebbe GIORGIO MARCHELLI
Da domenica 20 luglio 2008 è entrato in funzione a San Vigilio di Marebbe il primo Zip-line europeo che scende zigzagando da poco sotto la cima del Piz de Plaies (1.620 m) a San Vigilio (1.201 m), con un percorso di circa 3 km di lunghezza in dieci tratti di fune consecutivi. Propone agli appassionati di forti sensazioni sorvoli fino a 100 m da terra, con velocità che arrivano a 60 km/h, appesi ad una fune ed un carrellino, che è sganciabile per passare da una tratta all'altra. Il concetto di Zip-line sembra risalire ad oltre 30 anni fa quando, in alcune zone boschive impervie dell'Australia, si 1 2 ebbe la necessità di trasportare viveri il maggior dislivello al mondo. Le campate, senza sostegni intermedi, ed altri generi primari da una parte L'iniziativa parte da due giovani mareb- si sviluppano da un albero ad un altro, all'altra delle foreste dove nessun bani, Carlo Trebo e Samuel Miano, o più precisamente da una piattaforma mezzo comune di trasporto sarebbe titolari della Adrenaline S.r.l., che ha su un albero alla successiva; in due potuto arrivare. La merce veniva fatta attrezzato la montagna per questa ini- casi l'albero adatto non c'era ed è viaggiare legata ad una carrucola che ziativa con una fune ø 12 mm, zincata, stato creato un palo in cemento o scorreva su delle funi fissate agli albe- compattata ed antigiro, prodotta dalla un'alta struttura metallica, nel secondo ri. Anche alcuni ricercatori iniziarono ad Metalfuni in un modello normalmente caso si tratta della pedana di arrivo, utilizzare la zip-line come mezzo ideale applicato per sollevamento e per veri- vicino alle case, in una zona in cui non per spingersi nel cuore di foreste per celli di battipista, quindi con caratterististudiare flora e fauna direttamente nel che spiccate di resistenza alla trazio- 1. Il percorso loro habitat naturale. Attualmente viene ne. E' stata posata, con l'ausilio dell'eli- 2. Un sorvolo usata anche con connotazioni turisti- cottero, e tesata da Martello 3. Il carrello ed il collegamento con che, oltre che in Australia, in Sud Teleferiche di Vallada Agordina, che ha l'imbragatura Africa, Canada.... San Vigilio inaugura partecipato anche alla produzione 4. Discesa, seconda fune, sullo la presenza europea ed alpina in parti- dello specifico carrello con turbo freno sfondo il Piz de Plaies colare; in più si tratta dell'impianto con utilizzato per le discese. 5. Discesa in tandem
3
4 Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
5
63
1
4
si è voluto abbattere nessun albero. Si è fatto di tutto per salvaguardare l'ambiente: nella ricerca delle giuste pendenze e campate qualche albero è stato sacrificato (pochi, anche perché il cannocchiale di passaggio tra gli alberi è decisamente stretto). Nell'ambito della salvaguardia ambientale si iscrive anche la realizzazione delle pedane ed il fissaggio delle funi di campata e di controventatura, il tutto avvenuto senza l'inserimento di chiodi o simili negli alberi. Sopra la campata più alta è stata inserita anche una fune con i palloni di segnalazione per gli aeromobili. La discesa avviene in gruppi, con un massimo di 6 clienti, accompagnati da due istruttori, uno davanti ed uno dietro, che quindi sono sempre presenti sulle piattaforme di involo e di atterraggio, intervenendo in tutte le operazioni di sgancio ed aggancio in modo che queste avvengano correttamente ed in piena sicurezza, nonché nel rispetto delle norme che regolano l'autorizzazione a svolgere quest'attività (concessioni assimilabili a quelle dei luna park). L'impianto è certificato CE. Via radio i due istruttori comunicano tra di loro in particolare per sapere se la
64
2
5
campata (e relativa zona di arrivo) è libera per l'involo del prossimo carrello. Ogni partecipante (peso maggiore di 40 kg ed inferiore a 120 kg) viene convenientemente imbragato e si porta appresso il proprio carrellino. I bambini che non arrivano a 40 kg di peso possono scendere in tandem. La salita avviene con la telecabina del Piz de Plaies o, se non è in esercizio, con una macchina dell'organizzazione. La pioggia non ferma la discesa programmata. Sulle piattaforme è presente una fune attorno all'albero centrale a cui l'istruttore presente sulla piattaforma aggancia tramite moschettone le imbragature: il cliente è così sempre assicurato o alla fune di campata o a quella di sicurezza. Il carrello viene posto a cavallo della fune e la parte sottostante chiusa da un moschettone collegato tramite una fune all'imbragatura. La partenza avviene poco sotto la stazione a monte della telecabina del Piz de Plaies e la prima campata è particolarmente breve (50 m, la più lunga è di 780 m) e con poca pendenza: funziona da banco prova che potrebbe portare a rinunce in caso di
3
problemi personali. Dalla seconda campata l'adrenalina schizza alle stelle, è lunga (non la più lunga) e di notevole altezza da terra (non la più alta) e corre lungo la sella di divisione tra San Martino e San Vigilio, così alla forte velocità si aggiunge, specie sul versante San Martino, una pendenza quasi verticale per cui ci si sente davvero molto più alti ed in un panorama bellissimo e mozzafiato su entrambi i lati. La discesa continua di emozione in emozione per un giro che richiede circa un'ora. Le sensazioni sono ovviamente forti, tra queste due annotazioni: il fatto di essere collegati al carrello da una fune (agganciata all'imbragatura)
1. La piattaforma di partenza 2. Una tipica piattaforma intermedia 3. La piattaforma terminale 4. La piattaforma senz'albero, un atterraggio 5. La piattaforma senz'albero, un decollo 6. Dalla piattaforma senz'albero verso la campata, in primo piano la corda freno, più oltre il bompresso per allontanare il punto di inizio della frenatura
6 Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
1
4
può portare a rotazioni non facilmente controllabili (almeno all'inizio) e può accadere di scendere di schiena; le volte che si entra nel bosco si transita in un passaggio decisamente stretto ed arrivandovi si ha la netta sensazione che lo spazio non sia sufficiente. Il percorso si sviluppa sul lato a ovest del secondo tronco del Piz de Plaies, evitando incroci con le funi degli impianti di risalita; una lunga campata sfiora la parte a monte della stazione intermedia Pedegà passando anche a monte di quella che era (prima della frana che l'ha destabilizzata) e sarà in un prossimo futuro la stazione a monte della telecabina Cianross; la linea continua in direzione di Pederù e torna indietro per terminare nei pressi della stazione a valle (esistente) del Cianross. Lo scorrere del carrello, dotato di una frenatura turbo che non permette il superamento dei 60 km/h, e la vibrazione della fune determinano un suono che non è particolarmente forte e disturbante per chi è attaccato alla fune o sulle pedane, ma che si trasmette lontano nella valle. Per i residenti si tratta di un disturbo da cui sono nate delle proteste; accorgimenti a posteriori hanno limitato ma non eliminato del tutto il fenomeno e i malcontenti. L'arrivo alla pedana avviene normalmente a velocità ridotta per effetto
2
della freccia verso l'alto della campata carica, a volte chi è di scarso peso ha delle difficoltà ad arrivare: può succedere che l'istruttore debba intervenire in recupero, con un carrellino apposito senza frenatura, tirandosi poi a mano sulla fune fino alla piattaforma. Gli istruttori scendono con spessi guanti in modo da poter frenare sulla fune dietro al carrello. A volte si arriva abbastanza veloci ed ogni piattaforma è dotata di un anello di fune non metallica con un moschettone a cavallo della fune metallica di campata; in caso di prevista necessità un moschettone, integrato da un grosso anello di materiale sintetico, è posto a cavallo della fune per attenuare l'urto: il carrello in arrivo impatta il moschettone o l'anello sintetico, fatto avanzare lungo la campata, ed il carrello in arrivo viene frenato dall'istruttore che fa forza tramite l'anello di fune morbida. I tronchi dal lato arrivo presentano dei materassi antiurto, ma prima di questo impatto si pone l'istruttore che frena o anche aiuta ad arrivare sulla piattaforma. Durante la prova del gruppo faceva parte una bella e giovane ragazza del posto, amica dei due istruttori: vedendosi arrivare in velocità è sbottata in uno spontaneo "abbracciami!". Le piattaforme iniziali e finali (collegate tramite scale fisse al terreno) e quelle particolarmente basse che
5 Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008
3
potrebbero permettere accessi non controllati, sono contornate da alte palizzate con una porta chiusa con catena e lucchetto. Il costo dell'esperienza è di 37 euro e gli organizzatori consigliano vivamente di prenotarsi via internet onde evitare arrivi a vuoto a San Vigilio, in quanto la portata dipende dai carrelli disponibili ma ancora di più dalle coppie di istruttori necessarie; in pratica mi pare che l'attuale portata oraria sia di circa 6 persone, ovviamente incrementabili ma non di molto. La frequentazione è aperta a tutti e sconsigliata a: donne in avanzato stato di gravidanza, cardiopatici, epilettici, asmatici, portatori di handicap e chi soffre di vertigini. I bambini possono accedere purché accompagnati dai genitori qualora avessero meno di 12 anni.
1. La prima campata è molto breve 2. Altre campate sono più lunghe 3. Il passaggio in bosco può essere stretto 4. Materasso antiurto ed anello di sicurezza per agganciare i partecipanti sulla piattaforma 5. Azione di recupero della ragazza che, essendo leggera, fatica in alcune campate ad arrivare 6. Moschettone e corda freno in posizione per il tandem che, essendo pesante, arriva veloce
6
65
PARCHI GIOCO
Ecopuzzle ora con certificazione HIC GHERARDO MARCHELLI
A Ecomondo di Rimini Ecoplus ha riscontrato un estremo interesse dal recupero di materiali, che hanno sollecitato l'azienda a perseverare nello studio di applicazioni per il riutilizzo di differenti materiali. Ecoplus, nata dalla Simimpianti, che da anni si occupa della progettazione e costruzioni di impianti industriali, sottolinea la possibilità e la necessità di studiare applicazioni per recuperare materiali che altrimenti andrebbero persi in maniera costosa per la società e per l'ecosistema. Nel campo del riciclaggio di materiali di recupero da pneumatico e da resine, Simimpianti ha creato già macchinari specifici con soluzioni applicate proposte da Ecoplus. Alla fiera Ecomondo, Ecoplus era presente con l'intera gamma dei prodotti, e risaltava il suo continuo studio sugli stessi, presentando la certificazione dell'Ecopuzzle per quanto riguarda i valori del criterio delle
66
lesioni alla testa HIC (Head Injury Criterion) che identifica l'altezza libera di caduta che sulla pavimentazione un bambino può fare senza infortunarsi. Ecopuzzle è infatti una pavimentazione in gomma riciclata da pneumatico, che, grazie alle sue possibili colorazioni ed al design a forma di puzzle, ha riscontrato un estremo interesse in molteplici applicazioni. Particolarmente interessanti sono state le applicazioni richieste da scuole materne ed asili nido, che hanno creato con questi elementi aree gioco, vialetti, coprendo aree in piastrelle, cemento o terra, permettendo così di ottenere zone più sicure ed esteticamente piacevoli. Ecopuzzle infatti consente una sua semplice applicazione movibile senza interventi di preparazione sull'area di posizionamento, inoltre essendo drenante permette di coprire terreni in terra per creare, oltre ad aree gioco
pulite, camminamenti sicuri e soprattutto senza pozzanghere né fango durante le giornate piovose. La caratteristica di elasticità della pavimentazione la rende anche interessante per creare percorsi in sicurezza, ad esempio all'ingresso delle scuole, durante il periodo invernale, non permettendo di formarsi sulla sua superficie lo strato di ghiaccio, che fragile si rompe col passaggio delle persone evitando scivolamenti. L'interesse della certificazione è nato proprio dalle scuole, che hanno voluto un documento che portasse una garanzia di sicurezza per cadute anche sotto il metro, di solito non richiesta. Tipicamente la certificazione per la caduta libera da terra è richiesta sotto i giochi che presentano altezze superiori anche fino ai 3 m in dipendenza dello specifico gioco. Ecoplus nella propria gamma di prodotti naturalmente propone pavimentazioni specifiche e certificate per queste applicazioni. Per l'ecopuzzle si è voluto dare una ulteriore garanzia all'utente con una certificazione, solitamente non necessaria, di caduta fino ad un metro permettendo applicazioni che prima si potevano fare ma non erano certificate. Con determinate mescole Ecoplus ha anche certificato una versione di Ecopuzzle Special, con HIC superiori, per essere applicato al di sotto di giochi con cadute libere superiori.
Lavori Pubblici n. 35 novembre - dicembre 2008