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lavori pubblici soluzioni per

n. 41 novembre - dicembre 2009

quota neve s.r.l. via Panizza 12 - 20144 Milano

Sped. in abb. postale - 45% art.2 comma 20b legge 662/96 - Milano




6 Multione va in montagna: le comunità montane si muovono con macchine multifunzionali 10 Nuova generazione di motori diesel per lo Sprinter Mercedes-Benz: ecologici, parsimoniosi, potenti 17 Più di 400 prefabbricati Containex per L’Aquila Ga. Marchelli 18 Bucher Giletta: restyling della CityCat 2020 19 Sistema di abbattimento polveri WLP 22 Zetros Mercedes-Benz disponibile da gennaio 2010 Gh. Marchelli 23 Grandi commesse dal mercato tedesco riconoscono la qualità Assaloni.com 24 Bozzato Macchine Agricole consegna 4 trattori per il verde alla Provincia di Ancona Ga. Marchelli 26 König: guida alla scelta e al corretto utilizzo delle catene professionali G. Patscheider 28 Marro veicoli allestisce un mezzo demo con attrezzature 4 Technique F. P. Vandoni 30 Ecoplus propone attraversamenti pedonali rialzati in gomma riciclata Gh. Marchelli 32 Swingo: novità per il 2010 33 Viatec 2010 a Innsbruck 34 IceHazard diventa una mini centralina e invia i dati remoti al computer dell'ufficio Gh. Marchelli 36 Il Mercatino di Natale di Arco festeggia il terzo raduno nazionale dei trenini Dotto Ga. Marchelli 39 Navicon Giletta: lo sviluppo del sistema acquisizione dati 40 Una medaglia d’oro e cinque d’argento per John Deere ad Agritechnica 2009 41 Noleggio operativo omnicomprensivo per i comuni G. Patscheider 42 Disgelante a lunga efficacia non aggressivo Sno-N-Ice 44 Hymach Master Gh. Marchelli 45 2 anni di garanzia per JCB 46 Lecablocco come protezione fonica in uno degli snodi più intricati della viabilità veneziana Gh. Marchelli 48 Livigno ripara le strade con il Black Top di Insta Service Gh. Marchelli 50 Energreen: ILF S 1500 si allunga a 15 m 52 Première mondiale per il Canter Euro 5 56 Anche i servizi d'emergenza si affidano alle trasmissioni automatiche Allison 57 pewag: sicurezza obbligatoria 58 Potenza e precisione in ogni situazione 60 L’Ente Foreste Sardegna testa gli Aebi TP450 e TT270 62 Morselli e Maccaferri consegna 3 U500 invernali alla Protezione Civile Nazionale Ga. Marchelli 64 Paganella 2001 sceglie Caron 998 Ga. Marchelli 66 Berti Macchine Agricole avanza nonostante la crisi 68 Servizio antigraffiti 69 Antonio Carraro SP 4400 HST: concept geniale

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Soluzioni per Lavori Pubblici viene inviata in tutta Italia a: - Uffici Tecnici di tutti i Comuni, Province, Regioni e Comunità Montane - Società di gestione strade e autostrade - Aziende municipalizzate, di multiservizi e raccolta rifiuti - Aziende di trasporto urbano - Ditte appaltatrici di lavori pubblici - Parchi nazionali e regionali - Protezione Civile - Consorzi di bonifica - Aeroporti, Porti - Enti, Aziende e Comunità di grande dimensione (fiere, golf, parchi divertimento…) - Ditte produttrici e commerciali italiane ed estere nei settori di intervento della rivista - Personalità di settore italiane ed estere

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PORTATTREZZI

Multione va in montagna: le comunità montane si muovono con macchine multifunzionali

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Multione è ritornata a respirare aria di montagna. Nel Comune di La Villa, in Alta Badia (BZ), CSF ha esposto alcune macchine multifunzionali in un'area centrale messa a disposizione dalla municipalità. I numerosi accessori abbinabili fanno di Multione delle macchine ideali per muoversi con assoluta disinvoltura nei prati erbosi per il taglio dell'erba, nei boschi per la movimentazione di tronchi, nelle strade per lo sgombero della neve, per lo spargimento del

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sale e per la pulizia mediante spazzatrici idonee, appositamente progettate per un'ottimale nettezza del suolo stradale con riduzione di polvere. Le macchine Multione sono progettate per rendere la vita facile all'utilizzatore. Cambiare accessorio, anche con frequenze elevate, è un gioco da ragazzi. La piastra automatica ad aggancio idraulico rende le operazioni di sostituzione accessorio estremamente facili e soprattutto veloci.

I mezzi Multione trasformano la forza del motore in potenza idraulica, elemento necessario per il funzionamento dei numerosi accessori. I collegamenti idraulici sono garantiti da prese ad innesto rapido collocate in posizione sempre facile da raggiungere. La pinza per tronchi è senza dubbio un accessorio molto richiesto dalle comunità montane e dagli operatori agricoli. Si tratta di un accessorio che opera tramite un sistema totalmente idraulico. I denti inferiori sono fissi, mentre quelli superiori, forniti di dentatura che favorisce la presa, sono mobili. La pinza, oltre che per movimentare e trasportare tronchi è anche un valido accessorio per la movimentazione del foraggio. Può essere comodamente montata dalle più piccole alle più grandi macchine della gamma Multione. L'accessorio ha una larghezza di 100 cm e una lunghezza dei denti di 101 cm, per un peso di 120 kg. Per il taglio dell'erba esiste nella gamma accessori Multione una varietà di attrezzature davvero completa. Ci riferiamo in particolar modo al trinciaerba frontale, disponibile in ben quattro versioni, con larghezze variabili da 100 a 155 cm e adattabili a tutte le macchine della produzione CSF. Il trinciaerba viene prodotto anche nella versione a braccio laterale per la manutenzione dei cigli delle strade e comunque per zone di lavoro difficilmente accessibili. Verso la fine della scorsa stagione invernale, CSF ha svolto in Val di Casies alcune prove dimostrative delle macchine Multione. Due le macchine messe a dura prova sul suolo abbondantemente innevato: la serie M e la Serie SL800.

1. SL35DT con lama da neve a La Villa. 2. M28D con pinza per tronchi a La Villa

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La lama da neve, montata su una SL835DT, ha dimostrato che, pur trattandosi di un accessorio relativamente semplice, con la potenza dei 33 cavalli erogati dalla macchina, riesce a spalare grandi volumi di neve, anche quando non è particolarmente asciutta. Con una larghezza di lavoro di 180 cm, la lama da neve ha un'altezza di 58 cm e vanta un angolo di oscillazione di ±30°. Sempre in ambito movimentazione della neve, un accessorio senz'altro indispensabile è la benna grande volume. E' disponibile in tre versioni di capacità variabili tra 400 e 550 litri. Oltre che a rimuovere grandi volumi di neve è utile per movimentare materiali leggeri e medio leggeri come detriti, sassi, terra... Ma l'accessorio più interessante per lo sgombero della neve è senza dub-

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bio la turbina sgombraneve. Si tratta di una vera e propria fresa capace di aprire varchi sul terreno innevato con una facilità davvero sorprendente. La neve, sollevata dall'azione delle pale rotanti, viene espulsa con grande forza dal camino, il quale può essere 5 azionato anche elettricamente con operazioni di manutenzione strade, rotazioni fino a 200°, e direttamente piazzali e parcheggi, questo accessodal cruscotto della macchina. La tur- rio è costruito interamente in Italia, con bina sgombraneve garantisce una materiali di assoluta qualità e nel larghezza di lavoro variabile, a pieno rispetto delle vigenti norme di sicurezza. La turbina sgombraneve è seconda del modello: - 80 cm tubina mono stadio (adatta per poco rumorosa ed è in grado di rimuovere enormi quantità giornaliere di - piccole macchine come la Serie M) neve senza affaticare la macchina in - 100 cm turbina doppio stadio quanto anche in questo accessorio il - 120 cm turbina doppio stadio funzionamento è totalmente idraulico. - 140 cm turbina doppio stadio. E' un accessorio professionale già in Poche settimane or sono, alla comuso in parecchi comuni d'Italia. Da sot- parsa della prima neve, la Serie tolineare che, oltre ad essere partico- SL800 è stata protagonista ad oltre larmente efficace nello svolgere le 2.000 metri di quota. Anche per gli operatori turistici Multione si è dimostrata un valido alleato, capace di svolgere efficacemente i lavori di manutenzione nelle aree pubbliche ad alta quota. A Piz La Villa (BZ), CSF ha consegnato una SL835DT equipaggiata a puntino per affrontare i rigori e le nevicate della stagione, che anche quest'anno sembra promettere bene per la gioia degli operatori invernali. 3. SL835DT con lama da neve in Val di Casies 4. SL835DT con benna grande volume 5. 6. 7. M28D con turbina sgombraneve in Val di Casies 8. M28D con benna grande volume

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La macchina infatti ha montate quattro catene da neve ed una cabina in cristallo, ben isolata e dotata di riscaldamento. Questa versione garantisce un alto grado di comfort ed un'ottima visibilità grazie all'ampia superficie vetrata e alla bassa cintura della cabina. Due gli accessori messi a prova sulle nevi del Piz La Villa: la benna grande volume da 550 litri e la turbina sgombraneve da 140 cm con doppio stadio e regolazione meccanica del camino. La macchina è stata inoltre dotata di fari stradali, molto efficaci e utili già al primo imbrunire per lavorare anche in condizioni di assenza di luce. Insomma, con le macchine Multione non ci sono limiti. 9. 10. SL835DT cabinata con benna grande volume a Piz la Villa 11. SL835DT con turbina sgombraneve a doppio stadio

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Nuova generazione di motori diesel per lo Sprinter Mercedes-Benz: ecologici, parsimoniosi, potenti AUTOTELAI

E' il best seller del suo segmento in Europa ed ha dato il proprio nome ad un'intera categoria di veicoli. Ha sempre fissato nuovi parametri di riferimento in termini di tecnologia, sicurezza, redditività, protezione ambientale e prestazioni. Oggi, lo Sprinter Mercedes-Benz ha deciso di aumentare ulteriormente il proprio vantaggio, distanziando la concorrenza con una nuova generazione di motori diesel, nuovi cambi e numerose altre dotazioni. Ora Sprinter è più pulito, parsimonioso e potente che mai: le sue motorizzazioni raggiungono livelli di efficienza esemplari. Così facendo, lo Sprinter continua a scrivere la sua storia di successi: dall'attuale seconda generazione, dalla primavera del 2006 ne sono stati costruiti oltre 400.000 esemplari, che, comprendendo il modello precedente, superano 1,7 milioni di unità. Con questi dati, lo Sprinter MercedesBenz domina nel segmento dei veicoli commerciali con un peso totale a terra intorno a 3,5 tonnellate. Nuovi motori a norma Euro 5 di serie, EEV a richiesta Al centro del complessivo perfezionamento della gamma Sprinter 10

Mercedes-Benz spicca la catena cinematica di nuova concezione, basata sui motori diesel a 4 cilindri completamente nuovi con la denominazione interna OM 651 e sul propulsore V6 OM 642, profondamente rielaborato. Gli obiettivi prioritari di sviluppo erano ottenere la massima ecocompatibilità possibile attraverso il rispetto della normativa antinquinamento Euro 5 e perfino EEV (Enhanced Environmentally Friendly Vehicles) a richiesta, una redditività ancora maggiore grazie alla riduzione dei consumi, enormi prestazioni con elevate capacità di potenza e ripresa, una risposta brillante e maggiore fluidità di marcia. I propulsori rispondono inoltre a tutti gli standard richiesti ad un motore con la Stella: elevata affidabilità e lunga durata anche nelle condizioni d'impiego dure ed impegnative di un veicolo industriale, così come lunghi intervalli di manutenzione. Tutte le versioni del nuovo motore rispettano già i valori limite della classe di emissioni Euro 5, obbligatori a partire dal prossimo autunno per i veicoli industriali con peso totale a terra superiore a 3,5 t e prescritti dal 2011 per i modelli sotto questa soglia.

Propulsori CDI a quattro cilindri: ampia gamma di prestazioni, tre categorie di potenza Il nuovo quattro cilindri OM 651 dello Sprinter Mercedes-Benz è disponibile in tre categorie di potenza: - 210 CDI/310 CDI/410 CDI/510 CDI: potenza di 70 kW (95) CV a 3.800 giri/min, coppia massima di 250 Nm a 1.400-2.500 giri/min; - 213 CDI/313 CDI/413 CDI/513 CDI: potenza di 95 kW (129 CV) a 3.800 giri/min, coppia massima di 305 Nm a 1.200-2.400 giri/min; - 216 CDI/316 CDI/416 CDI/516 CDI: potenza di 120 kW (163 CV) a 3.800 giri/min, coppia massima di 360 Nm a 1.400-2.400 giri/min. La potenza del motore risulta pertanto aumentata dell'8% in confronto al modello precedente, nella versione di punta, mentre la coppia massima addirittura del 10%. V6 CDI: motorizzazione di punta ancora più potente Il propulsore V6 OM 642 è stato complessivamente perfezionato, ma la sua cilindrata di 2.987 cm∆ è rimasta invariata. Si tratta dell'unico 6 cilindri montato in un veicolo commerciale, che rispetta già oggi i valori limite della norma Euro 5. Oltre alla potenza lievemente aumentata, sorprende soprattutto la coppia massima incrementata del 10%. Come motorizzazione di punta della gamma Sprinter, il 6 cilindri è disponibile in una sola variante di potenza, 219 CDI/319 CDI/419 CDI/519 CDI: potenza di 140 kW (190 CV) a 3.800 giri/min, coppia massima di 440 Nm a 1.4002.400 giri/min. OM 651: un'architettura fondamentalmente di nuova concezione Il motore diesel a 4 cilindri OM 651 ha una struttura fondamentalmente di nuova concezione. Con il modello precedente coincidono soltanto le dimensioni di 2,15 l di cilindrata (2.143 cm 3 , modello precedente

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2.149 cm 3). Tuttavia dietro si cela una geometria del tutto diversa. Se alesaggio e corsa avevano una configurazione quadra, oggi il propulsore con 83 mm di alesaggio e 99 mm di corsa ha una struttura a corsa lunga. Questo permette un'elevata pressione di accensione di 200 bar e porta ad un incremento della coppia, aumentando così la capacità di ripresa e l'intensità di potenza. Il rapporto di compressione è stato ridotto da 17,5:1 a 16,2:1. Fra i vantaggi figurano tra l'altro un funzionamento al minimo silenzioso anche con il motore freddo, nonostante l'impostazione a corsa lunga. La base del propulsore è costituita da un monoblocco ad alta resistenza in ghisa. Le viti della testata sono profondamente incassate; questo accorgimento consente una migliore forma delle canne dei cilindri con una levigatura ancora più accurata, riducendo ulteriormente l'attrito. I pistoni sono realizzati in alluminio. A seguito della geometria a corsa lunga, come forma per la camera dei pistoni è stata scelta quella ad omega. La camera ampia e piatta si armonizza con l'elevata lunghezza libera dei getti di iniezione di un motore a corsa lunga. Il processo di combustione ottimizzato riduce notevolmente le emissioni grezze. Grazie alla corsa lunga, le bielle forgiate e ottimizzate nel peso risultano più corte, con notevoli vantaggi in termini di robustezza. L'albero a gomiti, anch'esso forgiato e dotato di 8 contrappesi, ruota su 5 cuscinetti con pochissime vibrazioni, contribuendo così alla silenziosità di marcia del propulsore. Comando degli alberi a camme tramite ingranaggi e catena Per mezzo di bilancieri a rulli con compensazione idraulica del gioco valvole, i 2 alberi a camme in testa comandano complessivamente 16 valvole di aspirazione e scarico. L'azionamento degli alberi a camme avviene attraverso una combinazione di ingranaggi dentati ed una catena duplex corta. Un sofisticato lavoro di perfezionamento nei dettagli ha permesso di ridurre la rumorosità solitamente legata ad una trazione ad ingranaggi dentati. Iniezione di carburante con una pressione massima di 1.800 bar Come in passato, l'iniezione del carburante è affidata ad un sistema common rail. Quest'architettura garantisce un dosaggio altamente 12

preciso e conseguentemente parsimonioso del carburante per ogni singolo cilindro, sia un funzionamento fluido del motore. Nella nuova generazione di motori, la pressione massima di iniezione ha potuto essere aumentata a ben 1.800 bar. Iniettori elettromagnetici perfezionati di quarta generazione, con una migliore possibilità di regolazione ed ugello a 7 fori, permettono fino a 4 iniezioni per ogni ciclo di combustione: ad un massimo di 2 pre-iniezioni segue l'iniezione principale e, solo se necessario, una post-iniezione. Questo porta tra l'altro ad un graduale aumento della pressione e ad un funzionamento fluido e silenzioso del motore. Sovralimentazione: rendimento elevato, tempi di risposta rapidi I progettisti hanno dedicato grande attenzione alla sovralimentazione. Questo aspetto è determinante non soltanto per i dati nominali di potenza e coppia, ma anche per l'erogazione della potenza e quindi per la risposta del motore. Nella versione base da 70 kW (95 CV), il motore riceve l'aria da un turbocompressore a gas di scarico monostadio con turbina a geometria variabile, le cui caratteristiche principali sono un elevato rendimento e tempi di risposta rapidi. Nelle altre due versioni di potenza del 4 cilindri viene adottata la sovralimentazione a doppio stadio (nel motore precedente utilizzata per la prima volta su un veicolo commerciale), in una variante ulteriormente perfezionata dove si integrano un turbocompressore compatto ad alta pressione e un turbocompressore a bassa pressione di grandi dimensioni. Le 2 turbine sono collegate in linea. Ai bassi regimi, la sovralimentazione è affidata soltanto al turbocompressore compatto ad alta pressione, in grado di generare un'elevata pressione di sovralimentazione già ad un numero di giri estremamente ridotto. Una valvola wastegate previene il sovraccarico. A partire dai medi regimi, la valvola regolatrice della pressione di sovralimentazione del turbocompressore a bassa pressione più grande si apre per consentire a quest'ultimo di assolvere il compito della turbina. Anche questo componente è dotato di una valvola waste-gate. Alte prestazioni su tutta la fascia di regime Grazie ad una sistematica ottimizzazione di tutti i gruppi ausiliari, con

questa combinazione si ottiene sia una rapida risposta del motore già ai bassi regimi, sia un eccellente comportamento del veicolo ad un alto numero di giri e prestazioni elevate su tutta la fascia di regime. La coppia massima risulta disponibile già ad un numero di giri estremamente basso e si mantiene costante su un'ampia fascia di regime. La commutazione tra il funzionamento monostadio e bistadio, e viceversa, risulta impercettibile al guidatore mentre la curva caratteristica del motore corrisponde a quella di un diesel di grossa cilindrata. Intercooler di dimensioni maggiorate, massima potenza specifica L'intercooler di dimensioni maggiorate raggiunge una potenza di raffreddamento superiore del 20% rispetto al motore precedente. Grazie alla riduzione della temperatura dell'aria di sovralimentazione compressa e riscaldata pari a 140° circa, alle camere di combustione arriva una maggiore massa d'aria. Di conseguenza, con 56 kW (76 CV) per litro di cilindrata, la versione più potente del 4 cilindri (120 kW/163 CV) raggiunge la massima potenza specifica di tutti i motori di veicoli commerciali del segmento. Lo stesso vale per la coppia massima: anche in questo caso, con 168 Nm per litro di cilindrata, il nuovo motore dello Sprinter registra il valore più alto della sua categoria. Il cosiddetto "downsizing" (potenza e coppia elevate a fronte di una cilindrata relativamente piccola) è il presupposto fondamentale per ottenere bassi consumi e di conseguenza emissioni ridotte, così come un peso contenuto. Dietro l'intercooler, una farfalla a regolazione elettrica assicura una miscelazione precisa di aria esterna e gas di scarico ricircolato. Per ottimizzare la portata dei gas di scarico, questi ultimi vengono raffreddati secondo il fabbisogno, aumentando così la quantità del flusso. Da notare anche la ripartizione dell'aria ottimizzata sul lato di adduzione. Allo scopo di ridurre il peso, lo strozzamento dell'aria di aspirazione è stato realizzato in materiale sintetico, una novità assoluta per un motore diesel. Tutti questi accorgimenti messi insieme permettono di ottenere, oltre ad un'elevata resa di potenza e basse emissioni, anche un eccellente comportamento di risposta dei motori e quindi una notevole agilità e un migliore comfort di guida.

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Fluidità di marcia senza paragoni grazie ai controalberi di equilibratura I nuovi motori a 4 cilindri dispongono anche di un sistema di equilibratura Lanchester: si tratta di 2 alberi che girano in senso contrario l'uno rispetto all'altro, conferendo ai propulsori una fluidità di marcia finora mai raggiunta in questa categoria. Gli alberi ruotano in una scatola sotto al basamento e sono azionati da ingranaggi a denti frontali. Per ridurre al minimo l'attrito, gli alberi poggiano su 2 cuscinetti a rullini e su un cuscinetto a sfere a gola profonda. La disposizione dei controalberi di equilibratura è tale da rendere possibile l'alloggiamento dei componenti tecnici necessari per la trazione integrale dello Sprinter 4x4, come il differenziale sull'asse anteriore e gli alberi conduttori. I controalberi di equilibratura Lanchester rappresentano una novità non soltanto per lo Sprinter Mercedes-Benz, ma anche per il ramo dei veicoli commerciali in generale. All'esemplare silenziosità di marcia del nuovo propulsore contribuiscono anche il comando posteriore degli alberi a camme e un volano a due masse. Euro 5 per tutte le versioni, EEV a richiesta Tradizionalmente, Mercedes-Benz si impegna sempre per tutelare l'ambiente. Ecco perché già al momento di presentare l'attuale generazione dello Sprinter, tre anni fa, la Casa di Stoccarda è stata la prima ad introdurre il filtro antiparticolato di serie per tutti i motori diesel. Come conseguenza logica, Mercedes-Benz presenta oggi il nuovo OM 651 in qualità di primo motore diesel per veicoli commerciali in grado di rispettare la normativa Euro 5. E ovviamente per lo Sprinter non esistono versioni di prima e seconda classe: tutte le varianti di peso e potenza ottempera-

no ai requisiti della norma Euro 5. Inoltre, lo Sprinter sarà disponibile a richiesta anche nella classe EEV (Enhanced Environmentally friendly Vehicle), lo standard di emissioni facoltativo attualmente più severo in Europa. La classificazione a norma EEV significa un'ulteriore riduzione dei valori limite per monossido di carbonio (CO), idrocarburi (HC) e particolato (PM) Ricircolo dei gas di scarico sufficiente per i veicoli commerciali Euro 5 Grazie all'elevato rendimento e all'enorme efficienza del motore, lo Sprinter con ricircolo dei gas di scarico rispetta sia i valori limite Euro 5 che gli standard EEV. Lo Sprinter può pertanto rinunciare alla tecnica SCR con l'additivo AdBlue adottata sugli autocarri. Questo rappresenta un vantaggio sotto molti aspetti, specialmente per un veicolo commerciale: a causa della minore autonomia dei veicoli commerciali in confronto agli autocarri e agli autobus, si renderebbero necessari rifornimenti più frequenti. Inoltre, il sovrappeso della tecnica SCR incide particolarmente su un veicolo commerciale del peso di circa 3,5 tonnellate. Sofisticato sistema di ricircolo dei gas di scarico con raffreddamento a doppio stadio La base dell'ecocompatibilità della nuova generazione di motori diesel è rappresentata dalle ridotte emissioni grezze dei propulsori. A questo concorre, oltre ad una combustione ottimizzata, anche una maggiore velocità di ricircolo dei gas di scarico. Il sistema di ricircolo dei gas di scarico (EGR) dei nuovi motori è raffreddato ad acqua. Questo raffreddamento avviene in due fasi, secondo necessità: i gas di scarico vengono inizialmente sottoposti ad un pre-raffreddamento. A seconda del punto di esercizio, in seguito, ha luogo un processo

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di raffreddamento supplementare attraverso il radiatore principale. A motore freddo, l'EGR viene utilizzato inizialmente senza raffreddamento. Questo comporta un incremento più veloce della temperatura dei gas di scarico e quindi una precoce accensione del catalizzatore ossidante, tramite il quale le emissioni nocive vengono ulteriormente ridotte. Un piacevole effetto collaterale: il motore si riscalda più velocemente, e questo diminuisce usura e consumi. Inoltre, il riscaldamento cede più rapidamente il calore all'abitacolo. Pulito anche a tutto gas Un altro particolare degno di nota: a differenza di molti altri propulsori, il nuovo motore raggiunge un'elevata velocità di ricircolo dei gas di scarico anche a tutto gas. Pertanto lo Sprinter può essere considerato a pieno diritto un veicolo "pulito" in tutte le condizioni di esercizio. Inoltre, grazie ad una nuova valvola EGR, in confronto al modello precedente il sistema di ricircolo dei gas di scarico consente una regolazione più precisa. Inoltre, si è riusciti anche a ridurre ulteriormente le perdite di flusso. Naturalmente, va notato a margine che anche i nuovi motori hanno tutti il filtro antiparticolato di serie. Gruppi ausiliari regolati per contenere i consumi Gli ingegneri Mercedes hanno riprogettato anche i gruppi ausiliari dedicando particolare attenzione ai consumi. Ad esempio, la pompa dell'olio è rotativa a palette e regolata a comando elettrico, una novità per i motori diesel che consente di regolare il volume di mandata in modo autonomo e adattivo. Questa soluzione richiede una minore potenza di azionamento e diminuisce sensibilmente il consumo di carburante. La pompa dell'olio è totalmente integrata nel basamento. I pistoni sono raffreddati dal basso per mezzo di ugelli di lubri13


ficazione, i quali a loro volta vengono attivati esclusivamente secondo necessità sempre per contenere i consumi. Anche la pompa dell'acqua di raffreddamento, un'ulteriore innovazione per i motori diesel, e l'alternatore funzionano secondo il fabbisogno, contribuendo entrambi alla riduzione dei consumi di carburante. Lunga durata anche in condizioni di impiego gravose I motori dei veicoli commerciali sono soggetti a condizioni di impiego estremamente diverse, ma sempre decisamente gravose. L'utilizzo su brevi percorsi con numerose soste e partenze nel servizio recapiti a corto raggio, le minime percorrenze con frequenti avviamenti a freddo e un'elevata richiesta di potenza nel settore dell'artigianato, così come le percorrenze estremamente lunghe nei servizi di spedizione con superamento anche di 200.000 km all'anno, rappresentano solo alcuni esempi di questo ampio spettro di applicazioni. Già i motori precedenti dello Sprinter si distinguevano per un'elevata affidabilità. Per la nuova generazione, la capacità di sollecitazione è stata ulteriormente aumentata, tenendo particolarmente conto dei tipici valori di carico dei veicoli commerciali. La nuova generazione di motori è configurata per un valore B10 pari a 350.000 km. In altre parole: almeno il 90% dei motori raggiunge una percorrenza maggiore senza revisione generale. Questo è stato efficacemente dimostrato dai motori non soltanto sul banco prova, ma anche in intensivi test di resistenza su veicoli sottoposti a condizioni estreme. Milioni di chilometri già percorsi nei test di collaudo Oltre a numerosi test completi sul banco prova, la nuova generazione di motori della Serie OM 651 dello Sprinter ha percorso circa 5 milioni di km in prove di durata prima di arrivare all'introduzione in serie. Questo numero va ripartito tra veicoli in via di sviluppo e di serie, così come nella sperimentazione pratica presso i clienti in condizioni d'impiego reali. Soltanto 1/3 dei km percorsi nelle prove di durata ha riguardato i veicoli dei clienti nell'esercizio pratico. I veicoli da collaudare hanno completato molte delle loro tappe in condizioni avverse. Considerato questo fattore, il collaudo con prove di durata arriva addirittura ad un totale di 11,5 milioni di km. Le tipologie di prove hanno spaziato 14

dall'utilizzo reale presso i clienti, passando per la marcia accelerata su percorso misto, fino ad arrivare ad una marcia estremamente accelerata su piste di collaudo. Inoltre, i veicoli da collaudare hanno attraversato lunghi percorsi estremi nella fascia di massima velocità. Non meno impegnative sono risultate le prove con minori sollecitazioni nel settore della distribuzione di merci. I nuovi motori hanno dimostrato infatti le proprie doti anche in condizioni climatiche estreme, dai -30° C della Finlandia ai +42° C del deserto sudafricano. Infine, ma non meno importante, i nuovi motori diesel hanno già ampiamente testimoniato la loro efficienza sulle autovetture Mercedes-Benz. Per questo tipo di impiego, gli ingegneri hanno investito 4 anni di sviluppo, 100.000 ore di test sui banchi prova e 10 milioni di km di prove su strada in condizioni durissime. All'elevata resistenza dei motori contribuisce tra l'altro il sistema di raffreddamento ottimizzato con 2 camicie d'acqua, in grado di garantire un raffreddamento mirato ed efficace anche nei casi in cui si verifica la più alta irradiazione di calore. Questo è anche uno dei presupposti dell'elevata pressione massima di accensione di 200 bar. Il comando degli alberi a camme con una combinazione tra ingranaggi dentati e catena corta contribuisce ulteriormente alla lunga durata e all'affidabilità del gruppo motopropulsore. I nuovi motori sono compatibili con il biodiesel B10 Il nuovo motore è anche predisposto per l'uso con una miscela di biodiesel nel carburante. Dall'inizio dell'anno, al gasolio è possibile infatti mescolare una percentuale del 7% di biodiesel (B7). Il nuovo propulsore è compatibile perfino con una percentuale del 10% (B10). Intervalli di manutenzione sempre estremamente lunghi Gli esemplari intervalli di manutenzione e di cambio dell'olio dello Sprinter rimarranno invariati anche con l'introduzione dei nuovi motori, attestandosi come sempre su 40.000 km per il cambio dell'olio e 80.000 km per la manutenzione. Si tratta di scadenze flessibili, controllate attraverso il sistema di manutenzione ASSYST di serie, che a seconda del tipo di impiego possono prolungarsi anche a 50.000/100.000 km. Fra i grandi vantaggi in vista di una maggiore affidabilità, longevità e conseguente ridu-

zione dei costi, figura tra l'altro il comando degli alberi a camme attraverso una catena duplex. Inizialmente, i nuovi motori della Serie OM 651 verranno adottati su tutte le versioni Sprinter immatricolate come autocarro. L'introduzione sui modelli con immatricolazione come autovettura avrà luogo in seguito. V6 OM 642: una tecnica brillante ulteriormente perfezionata Il motore V6 OM 642 da tre litri di cilindrata, l'unico sei cilindri montato su un veicolo commerciale in Europa, con la sua tecnica brillante figura tra i "gioielli" di ingegneria motoristica del marchio Mercedes-Benz. Il motore a corsa lunga (alesaggio x corsa 83 x 92 mm) si basa su un basamento di alluminio con un'angolazione a V di 72 gradi. Grazie ai perni di biella sfalsati dell'albero a gomiti e ad un controalbero di equilibratura, questo propulsore vanta il funzionamento più silenzioso di qualsiasi altro diesel della sua categoria. Tra le sue raffinatezze tecniche spiccano inoltre quattro alberi a camme in testa azionati mediante catena duplex e l'iniezione common rail con piezoiniettori ad 8 fori ciascuno. Potenza e coppia aumentati, consumi ridotti Nell'ultima versione, con una potenza lievemente incrementata di 140 kW (190 CV) e una coppia massima notevolmente maggiorata di 440 Nm, il motore rispetta i limiti della normativa Euro 5. Al tempo stesso, i consumi risultano sensibilmente ridotti. Nelle misure di perfezionamento del V6 rientrano tra l'altro la pressione nel collettore fino a 1.800 bar e la ventola viscostatica a regolazione elettronica. Come sempre, il filtro antiparticolato è compreso nella dotazione di serie. La

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ventola viscostatica a regolazione elettronica viene adottata in abbinamento con il climatizzatore ed entra in funzione automaticamente, secondo necessità. La minore frequenza di attivazione della ventola, ottenuta grazie al nuovo sistema di regolazione, si traduce in consumi di carburante più bassi e minori emissioni acustiche. ECO Gear: nuovo cambio manuale a sei marce per i veicoli commerciali I nuovi brillanti motori dello Sprinter Mercedes-Benz si armonizzano perfettamente con l'ECO Gear, un cambio manuale a 6 marce altrettanto nuovo. Questo gruppo di trasmissione contribuisce in misura determinante a ridurre i consumi e a garantire una migliore guidabilità e dinamica di marcia per la nuova generazione di Sprinter. Il nuovo cambio è stato sviluppato da Mercedes-Benz espressamente per i veicoli commerciali e viene prodotto internamente dalla Casa. Ampia spaziatura dei rapporti: prima marcia corta e sesta lunga La caratteristica di maggiore spicco del nuovo gruppo di trasmissione consiste in una spaziatura dei rapporti particolarmente ampia, con una prima marcia corta e una sesta marcia lunga per dare respiro ai regimi del motore. Questa configurazione è specifica per i veicoli commerciali e tiene conto di situazioni tipiche come le partenze in salita con rimorchio e in condizioni di trazione difficili, così come i lunghi tragitti in autostrada. Generalmente, con il nuovo cambio il livello del numero di giri viene nettamente ridotto a favore di consumi più bassi ed una maggiore redditività. Tutto ciò comporta anche minori emissioni di scarico e acustiche, oltre ad un maggiore comfort di marcia.

Due versioni per i motori a quattro e sei cilindri Il cambio è disponibile nelle 2 versioni ECO Gear 360 per i motori a 4 cilindri, e nella versione maggiorata ECO Gear 480 con dentatura più ampia e scatola del cambio rinforzata per i motori 6 cilindri diesel. I rapporti di trasmissione sono identici in entrambe le varianti del cambio, con una spaziatura di 5,08:1 (1a marcia) e 0,68 (6a marcia). In entrambi i casi, la quarta è configurata come marcia diretta. Sesta marcia con rapporto di trasmissione lungo per ridurre il numero di giri e i consumi In confronto ai cambi adottati in precedenza, oltre alla prima marcia lievemente accorciata spicca soprattutto il rapporto di trasmissione più lungo di circa il 15% dell'innesto più alto, presupposto fondamentale per uno stile di guida volto a mantenere regimi contenuti a fronte di andature sostenute. La prima marcia più corta aiuta invece il conducente nelle manovre e permette di guidare con maggiore lentezza senza far slittare la frizione. Contemporaneamente, questo accorgimento facilita lo spunto in condizioni difficili. La scatola del nuovo cambio è realizzata in alluminio. Sia le dimensioni che i pesi corrispondono quasi esattamente a quelli dei precedenti gruppi di trasmissione. Il funzionamento più silenzioso degli ingranaggi comporta notevoli vantaggi acustici. Possibilità di scegliere fra diversi rapporti di trasmissione al ponte In generale, gli assali motori posteriori dello Sprinter sono rimasti invariati. Anche i rapporti al ponte non si differenziano da quelli dei modelli precedenti. Tuttavia, a seguito della nuova generazione di potenti motori e del-

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l'ampia spaziatura dei rapporti, è stato possibile eliminare il rapporto al ponte più corto offerto dalla Casa, il quale continua comunque ad essere disponibile per applicazioni speciali su esplicita richiesta. Per il normale uso stradale del veicolo, i Clienti possono scegliere fra diversi tipi di rapporto al ponte con cui adattare perfettamente lo Sprinter alle rispettive esigenze di impiego, anche grazie all'ampia scelta di motorizzazioni. Notevole riduzione dei consumi di carburante Il nuovo cambio con la sua ampia spaziatura, abbinato ai nuovi motori particolarmente potenti e al contempo più agili, consente uno stile di guida estremamente rilassato. I livelli di regime decisamente ridotti, come pure le numerose innovazioni tecniche, contribuiscono a ridurre sensibilmente sia le emissioni di scarico che i consumi di carburante. A seconda della versione di potenza, in base al ciclo di marcia europeo, per i motori a quattro cilindri il consumo totale risulta di circa 0,5-1,0 l/100 km al disotto dei modelli precedenti. La differenza è ancora maggiore nel caso del V6 CDI: a seconda della configurazione e sempre in base al ciclo di marcia europeo, in questo caso si ottiene addirittura una riduzione dei consumi fino a 1,5 l/100 km. Notevole risparmio soprattutto per chi viaggia molto Da questa riduzione dei consumi risultano vantaggi economici particolarmente significativi per chi viaggia molto: con una percorrenza di 50.000 km all'anno, la nuova generazione dello Sprinter risparmia, a seconda del modello, tra 250 e 750 l di carburante all'anno. Con 150.000 km, il vantaggio si triplica fino ad arrivare da circa 750 a 2.250 l. Per gli acquirenti di un nuovo Sprinter, questo significa un vantaggio finanziario diretto in euro con importi a tre o quattro cifre. Contemporaneamente, il minore consumo favorisce la conservazione delle risorse naturali e riduce sensibilmente le emissioni di sostanze nocive. Parallelamente a tutto questo, la dinamica di marcia dello Sprinter risulta nuovamente migliorata. Dalla combinazione fra motori innovativi e più potenti con i nuovi cambi si ottiene, infatti, una maggiore velocità di accelerazione. Ma ancora più importanti, nella pratica, sono i valori di elasticità decisamente superiori registrati dal veicolo. 15


Carico rimorchiabile aumentato a 3,5 t La notevole capacità di trazione dello Sprinter rappresenta un presupposto ideale anche per l'esercizio con rimorchio. Infatti, il carico rimorchiabile consentito dello Sprinter da 3,5 t P.T.T. ha potuto essere aumentato ad altrettante 3,5 t, ottenendo un notevole peso complessivo del veicolo di esattamente 7 t. Il carico rimorchiabile maggiorato è previsto per tutti gli Sprinter a partire dal modello 316 CDI in versione furgone, autotelaio cabinato e con cabina doppia, escluso le varianti a passo corto. Ulteriore innalzamento dei livelli di sicurezza già elevati Mercedes-Benz ha ulteriormente innalzato i livelli già esemplari di sicurezza dello Sprinter. Le principali novità sono: ESP con stabilizzazione del rimorchio, luci di stop adattive, specchio retrovisore grandangolare termico, posizione ribassata dei fendinebbia e cambio automatico con sistema di assistenza in fase di spunto. ESP con stabilizzazione del rimorchio Se un cliente ordina dalla fabbrica il gancio di traino o la predisposizione per il traino, l'ESP con stabilizzazione del rimorchio è compreso nella dotazione di serie. Questa funzione supplementare dell'Electronic Stability Program (ESP) di serie è già stata adottata sui modelli Vito e Viano Mercedes-Benz. Attraverso il sensore di velocità d'imbardata dell'ESP, il sistema di stabilizzazione del rimorchio rileva i movimenti di oscillazione lungo l'asse verticale del veicolo, e avvia le necessarie contromisure con una serie di interventi frenanti calibrati. Non è prevista alcuna sensoristica supplementare sul rimorchio o sul gancio di traino. Se viene rilevato un movimento di rollio, l'ESP con stabilizzazione del rimorchio frena le ruote anteriori e riduce la coppia del motore. Se risulta necessario intervenire più volte di seguito, l'intervento frenante viene maggiormente calibrato e la velocità ulteriormente ridotta. In questo modo, al conducente si segnala chiaramente che esiste il pericolo di uno sbandamento del rimorchio e che il veicolo si trova troppo spesso in una fascia di velocità critica. La spia dell'ESP sul quadro strumenti si illumina per avvertire il guidatore degli interventi di regolazione in atto. Grazie ad un funzionamento estremamente sensibile, l'ESP con stabilizzazione del rimorchio limita sul 16

nascere i rischi dovuti ad eventuali situazioni critiche, con notevoli vantaggi in termini di sicurezza e comfort. L'ESP con stabilizzazione del rimorchio rileva la presenza del rimorchio fin dall'inserimento della spina elettrica di collegamento. Novità: luci di stop adattive Da oggi, la dotazione di sicurezza di tutti gli Sprinter sarà arricchita anche dalle cosiddette "luci di stop adattive", un sistema di segnalazione lampeggiante che entra in funzione nelle frenate di emergenza. Gli stop continuano a lampeggiare per tutta la durata del processo di frenata, avvertendo così il traffico al seguito della situazione di pericolo. Le luci di stop adattive si attivano nelle frenate d'emergenza che presentano più del 75% della massima pressione frenante. Inoltre, la velocità di marcia iniziale deve risultare superiore a 50 km/h. A veicolo fermo, dopo una frenata di emergenza da più di 70 km/h, le luci di emergenza si attivano automaticamente per poi spegnersi di nuovo al momento di ripartire. A seguito delle normative vigenti in materia di immatricolazione, le luci di stop adattive non sono previste per tutti i Paesi. Novità: specchio retrovisore grandangolare termico La combinazione tra il grande specchio principale e un retrovisore grandangolare supplementare offre già al guidatore dello Sprinter un eccellente campo visivo. Ma non basta: se il cliente sceglie l'equipaggiamento a richiesta "Retrovisori termici e regolabile elettricamente", anche lo specchio grandangolare è riscaldabile. Quindi niente più retrovisori appannati o ricoperti di ghiaccio: un altro vantaggio per la sicurezza. Un altro vantaggio per la sicurezza consiste nella combinazione del cambio automatico con il sistema di assistenza in fase di spunto. Questa funzione previene l'arretramento del veicolo in salita, mantenendo costante la pressione frenante per un determinato periodo di tempo durante il passaggio dal pedale del freno a quello dell'acceleratore. Numerosi nuovi dettagli per incrementare il comfort Il comfort elevato è sempre stata una caratteristica distintiva di tutti i veicoli Mercedes-Benz. Del resto, nella progettazione, la Casa di Stoccarda tiene sempre conto innanzitutto dei dettagli che contribuiscono a mantenere inalterate le capacità psicofisi-

che del conducente e a facilitare l'uso dei comandi. La nuova generazione dello Sprinter esprime questa filosofia con sedili totalmente rinnovati, nuove funzioni per le apparecchiature elettroniche e di telefonia, nonché una nuova gamma di autoradio. Elevato comfort già con il sedile di guida di serie Il sedile di guida di serie risulta già estremamente confortevole. La sua imbottitura è stata ottimizzata, inserendo tra il materiale espanso e la fodera di rivestimento uno strato intermedio. Questa sorta di tappetino in fibra raddoppia la traspirazione e migliora notevolmente la climatizzazione del sedile, contribuendo a mantenere il benessere psicofisico del conducente. I nuovi rivestimenti dei sedili sono stati unificati tra i diversi modelli, mentre i poggiatesta sono dotati di una foderina in tessuto. Di serie per le versioni Sprinter Kombi e a richiesta per le varianti Autotelaio doppia cabina, adesso sono previste anche le reti portaoggetti sul retro degli schienali dei sedili anteriori (escluso sedile doppio lato passeggero). Montaggio e uso sicuro delle apparecchiature elettroniche dei clienti Oggigiorno, sempre più conducenti di veicoli commerciali utilizzano apparecchiature elettroniche mobili, come ad esempio navigatori satellitari o lettori MP3. Per loro, da inizio autunno sullo Sprinter sarà disponibile a richiesta una predisposizione con interfaccia universale, montata a sinistra della strumentazione sul cruscotto. I vantaggi di questa soluzione consistono nella possibilità di fissare le apparecchiature con sicurezza e nella predisposizione sulla plancia portastrumenti degli attacchi per l'alimentazione di corrente e gli altoparlanti. Una funzione analoga viene svolta dal nuovo impianto viva-voce senza fili, idoneo per i telefoni con funzione Bluetooth. Il relativo microfono è alloggiato nella parte anteriore del tetto, mentre la riproduzione vocale avviene attraverso gli altoparlanti del veicolo. Inoltre, per lo Sprinter è prevista dal prossimo autunno una nuova generazione di autoradio, già collaudata con successo su diverse Serie di autovetture Mercedes-Benz. Le apparecchiature dispongono tra l'altro di lettore CD o DVD, CD/DVD-Changer, presa AUX-in e connettori per dispositivi audio MP3/WMA/AAC.

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PREFABBRICATI

Più di 400 prefabbricati Containex per L'Aquila GIORGIA MARCHELLI

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In seguito al terribile terremoto che il 6 aprile 2009 ha colpito L'Aquila e l'Abruzzo, l'azienda austriaca Containex in brevissimo tempo ha portato nelle zone colpite dal sisma più di 400 prefabbricati. Il pronta fornitura ha permesso di affrontare l'emergenza, garantendo agli abitanti di continuare a poter vivere in condizioni "normali" e di dare alloggio agli operatori addetti alla ricostruzione della zona distrutta. I prefabbricati Containex, preorganizzati e subito pronti all'uso, sono stati forniti a diversi clienti, fra i quali la Protezione Civile e gli addetti del Progetto C.A.S.E. In particolare, gli spazi pronti consegnati dall'azienda austriaca che da lungo tempo opera con successo anche in Italia, sono stati dei prefabbricati di primo intervento ad uso sanitario

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e WC per i senzatetto dati alla Protezione Civile, dei dormitori per gli operai del Progetto C.A.S.E., il piano che prevede la costruzione di "Complessi Antisismici Sostenibili Ecocompatibili" nel Comune de L'Aquila, biglietterie, vari Internet Point ed un centro di accoglienza per bambini disabili. Come tutte le soluzioni Containex, anche i più di 400 prefabbricati consegnati a L'Aquila sono dotati di impiantistica completa e di semplice adattabilità alle situazioni più disperate, con grande comodità, oltre alla loro predisposizione all'assemblaggio multiplo anche sovrapposti, potendo così soddisfare la richiesta pure di spazi ampi. Containex, un'impresa del gruppo LKW Walter, azienda leader nei trasporti camionistici europei, da 25 anni fornisce "spazio pronto" ad enti

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pubblici ed aziende nei settori dell'industria e del commercio in Europa. I prefabbricati Containex vengono impiegati ad uso ufficio e sanitari in cantieri, industrie e manifestazioni, come pure aule scolastiche, asili nido, centri associativi o filiali provvisorie di istituti bancari. I sistemi di spazio Containex vengono utilizzati regolarmente quale pronto soccorso in caso di calamità e catastrofi naturali, e si dimostrano, come in questo disastro abruzzese, fondamentali, grazie alla velocità della fornitura di spazi pronti e modulari per un servizio immediato. 1. 2. Protezione Civile 3. Biglietteria 4. Dormitori cantiere per il Progetto C.A.S.E.

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Bucher Giletta: restyling della CityCat 2020 IGIENE URBANA

Il nuovo design della macchina, dalle linee meno arrotondate, è una delle tante innovazioni che rendono la CityCat 2020 una macchina pulsante di novità. Lo scopo di questo approfondimento è quello di analizzare tutti i vantaggi e le novità della nuova "media" di casa Bucher, le innovazioni che apporterà al modo di lavorare e al miglioramento delle prestazioni. Le grandi novità della nuova CityCat 2020 riguardano fondamentalmente due aspetti, oltre al design generale rivoluzionato. Il primo è in assoluto la cabina del conducente, creata e pensata per rendere il lavoro ancora più agevole, confortevole, piacevole ed efficace, con una serie di conseguenti miglioramenti. Il secondo riguarda la parte tecnica, per migliorare l'efficienza e la riduzione dei consumi. La più importante innovazione, che conseguentemente ha modificato il design della CityCat 2020 oltre ad ottimizzare un aspetto vitale di un mezzo che svolge un'attività specifica, riguarda proprio il campo visivo, ampliato sul lato conducente, che garantisce maggiore visibilità e permette un controllo di tutte le strumentazioni e attrezzature esterne all'abitacolo, come ad esempio la terza spazzola. Altra ottimizzazione, che aumenta

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notevolmente il comfort dell'operatore, è quella relativa al sedile del conducente che di serie è dotato di ammortizzatore per una postazione di guida ottimale. Questa è una novità importante, che dimostra ancora una volta l'attenzione e la cura per l'operatore e quindi verso il cliente, andando in controtendenza con il mercato, che viceversa opera in regime di contenimento costi, tralasciando la qualità e il miglioramento continuo. La fotografia dell'abitacolo dimostra come l'operatore possa lavorare nel massimo comfort, approfittando anche di altre novità rispetto alla versione precedente, quali ad esempio gli alza cristalli elettrici, nuove e più morbide sospensioni grazie all'utilizzo di foglie per molle ammortizzate con migliori caratteristiche e maggiore spessore; adozione di nuove soluzioni tecniche studiate ed introdotte al preciso fine di garantire la riduzione dei consumi; nuova trazione BIBUS con rendimento migliorato, il nuovo appoggio del braccio per l'utilizzo del joystick, che permette di utilizzare al massimo le peculiarità ergonomiche delle attrezzature appositamente studiate. Novità anche in ambito di motorizzazioni, con l'introduzione di motori di ultima generazione, sempre al passo con le ultime tecnologie in ambito di rispetto dell'ambiente per ridurre le emissioni al minimo. Tutte queste novità vanno ad aggiun-

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gersi a una serie di caratteristiche che nella nuova versione sono state mantenute, quali la bassa rumorosità della macchina, i quattro freni a disco, la turbina dalle grandi dimensioni, il volante regolabile, l'articolazione e lo snodo, la pompa di emergenza, il contenitore rifiuti in acciaio inox, la stessa cabina guida in alluminio. Il motivo del mantenimento di queste caratteristiche è sia perché sono uniche e assolutamente differenzianti rispetto lo stesso segmento di macchina della concorrenza, con elevatissimi standard qualitativi concettualmente all'avanguardia, sia perché in realtà sono la vera anima di una macchina che prima di divenire macchina di successo è un progetto di successo in cui persone, investimenti, massimizzazione delle prestazioni, immedesimazione nel cliente, massima cura nei dettagli, utilizzo di materiali di elevatissima qualità, oltre che una smisurata passione per il lavoro che quotidianamente si svolge, la rappresentano, proprio così come la CityCat 2020 rappresenta un'azienda che produce e commercializza le migliori spazzatrici stradali al mondo prodotte da un colosso multinazionale perfettamente radicato sul territorio, riconosciuto a livello globale dall'interezza dell'universo dei consumatori, e non solo quelli direttamente in target. La scelta del marchio Bucher corrisponde ad una scelta di prodotti di altissima qualità, dimostrata dal fatto che clienti dell'azienda si riferiscono ad un target di alto livello, ed è proprio questa la motivazione per cui il marchio Bucher riesce a tenere testa a tutta una serie di concorrenti che puntano sempre meno alla qualità, basando le proprie strategie di marketing su politiche di prezzo a ribasso, andando inevitabilmente a discapito della qualità. 1. Nuova CityCat2020 Restyling 2. Nuovo abitacolo

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POLVERI

Sistema di abbattimento polveri WLP

Il sistema di abbattimento polveri WLP è un sistema a umido, basato sulla micronizzazione dell'acqua e sulla capacità delle gocce micronizzate di condensare attorno al nucleo di polvere. La tecnologia alla base delle apparecchiature prodotte da WLP è derivata dal funzionamento dei cannoni per l'innevamento artificiale, con le dovute modifiche al fine di aumentare le rese sulla distanza del getto. Non si tratta quindi di un

impianto di nebulizzazione né di un impianto di spruzzamento, visto che la dimensione delle gocce è superiore a quelle prodotte dalla prima tipologia di impianti e inferiore a quella della seconda. L'apparecchiatura si presenta sotto forma di cannone, prodotto in diverse dimensioni e con differenti caratteristiche (gittata, consumo d'acqua…). Il dispositivo può essere montato su supporti fissi (edifici, recinzioni, pila-

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stri, binari…) o su supporti mobili (automezzi, carrelli…), per adattarsi alle esigenze specifiche dell'impianto o del cantiere. Può essere impiegato in diversi settori industriali e commerciali, ovunque sia necessario abbattere polveri all'aperto, dove altri sistemi non risultano applicabili (sistemi ad aspirazione); può essere utilizzato nel settore minerario (cave a cielo aperto, gallerie in fase di escavazione), nel settore lapideo (lavorazione pietra, taglio, movimentazione, stoccaggio), nel settore ceramico (stoccaggio e movimentazione delle materie prime), impianti lavorazione inerti e cementifici (frantoi, stoccaggio e movimentazione materia prima e prodotto finito), impianti industriali di vario tipo (ad esempio movimentazione rottami e scorie di acciaieria e stoccaggio), cantieri edili e stradali (abbattimento edifici, movimentazione inerti e terre…), impianti di trattamento dei rifiuti, bonifiche di siti contaminati. Il sistema WLP può essere impiegato su diverse scale e per differenti attività; l'estrema flessibilità delle configurazioni adottabili permette di adattarlo ad aziende con attività diverse, ritmi di lavoro mutevoli, condizioni meteorologiche variabili, localizzazioni differenti. E' possibile realizzare installazioni su misura per ogni esigenza. L'impianto di abbattimento delle polveri può essere interfacciato con un PLC per programmare diverse sequenze o modalità di intervento, sulla base delle richieste della committenza o degli organi di controllo. Il sistema è dotato di brandeggio laterale e verticale, la gittata è differente per i diversi modelli così come la portata d'acqua impiegata. La programmazione delle sequenze e delle modalità di impiego mediante PLC può adattare il sistema a esigenze diverse; il funzionamento può essere attivato al passaggio del mezzo di cantiere intercettato da fotocellule, il brandeggio può essere 19


variato a seconda della mutazione delle condizioni anemometriche: l'installazione di una centralina meteo direttamente sull'impianto permette di attivare e disattivare il sistema sulla base delle condizioni di umidità e temperatura o in presenza di precipitazioni. WLP ha sviluppato il software di controllo WLP DS. Questo permette il controllo totale dell'impianto di abbattimento polveri. E' possibile parametrizzare i tempi di intervento, le aree di controllo, le condizioni meteo di partenza e di stop, avere cicli combinati. Con lo stesso software si possono controllare stazioni di pompaggio, stato dei filtri, anomalie di gestione. Il tutto funziona attraverso il browser Internet Explorer, rendendo possibile il telecontrollo da una qualsiasi postazione connessa ad Internet inserendo la password di amministrazione. Modelli di dimensioni ridotte possono essere montati direttamente su automezzi per l'esecuzione di piccoli lavori stradali: l'installazione di una serie di abbattitori lungo una recinzione può fungere da barriera antipolvere verso l'esterno dell'area di lavorazione. Oltre alla principale ricaduta positiva legata all'abbattimento delle polveri in cantiere, che si traduce in un ambiente di lavoro più salubre, il sistema WLP permette di raggiungere altri vantaggi: - minore impiego d'acqua rispetto a spargimento con botte o con spruzzatori; - drastica riduzione della formazione di fango in cantiere e nelle aree sterrate e conseguentemente dei mezzi; - riduzione dell'usura dei mezzi e quindi limitazione dei fermi macchina; - forte diminuzione del ruscellamento e della produzione di acque di dilava20

mento; - eliminazione dei costi del personale impiegato per la bagnatura di piazzali e strade; - miglioramento dell'ambiente di lavoro e riduzione della temperatura percepita nei mesi estivi. Il sistema è commercializzato da circa due anni, e WLP annovera fra i suoi clienti aziende con attività diverse che hanno trovato nel sistema proposto un valido contributo alla limitazione del problema delle polveri in ambiente aperto o in ambiente chiuso di ampie dimensioni, dove risulta poco praticabile l'installazione di sistemi di aspirazione. I settori produttivi dove è attualmente impiegato il sistema WLP sono acciaierie, imprese di costruzione, cementifici, impianti di produzione calcestruzzi, impianti di lavorazione porfido, impianti di lavorazione inerti, impianti di riciclaggio di inerti da demolizione, cave, impianti di raccolta e smaltimento di rifiuti solidi, impianti di produzione ceramiche. Modello WLP410 Distanza del getto: 20 - 30 m Area di copertura massima: 2.800 m2 Campo di rotazione: 320° Alzo: -20° ÷ +45° Riscaldamento corone antigelo Grado di protezione: IP 55 Rumorosità: < 93 Lwa Consumo acqua (ugelli da 5 e da 10 gph):

485 RS232 Timer di accensione: Si Gestione con centraline meteo: Si Modello WLP500 Distanza del getto: 45 - 50 m Lancia supplementare Area di copertura massima: 6.300 m2 Campo di rotazione: 340° Alzo: -35° ÷ +45° Grado di protezione: IP 55 Rumorosità: < 93 Lwa Consumo acqua (ugelli da 5 e da 10 gph):

Optional: radiocomando - pompa a bordo (potenza: ~ 2,2 kW) - elettrovalvola in ingresso Filtro Acqua/Grado Filtrazione: Inox 180 Micron Programmazione automatica: Si Gestione remota da PC: Si Protocollo di comunicazione: TCP/IP

Optional: radiocomando - pompa a bordo (potenza: ~ 2,2 kW) - elettrovalvola in ingresso Filtro Acqua/Grado Filtrazione: Inox 180 Micron Programmazione automatica: Si Gestione remota da PC: Si Protocollo di comunicazione: TCP/IP

bar 3 min litri/minuto 7 max litri/minuto 20

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bar 3 min litri/minuto 7 max litri/minuto 21

6 9 10 13 30 36

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bar 3 min litri/minuto 14 max litri/minuto 84

6 9 12 18 22 24 111 130 144

Optional: radiocomando - pompa a bordo (potenza: ~ 2,2 kW) - elettrovalvola in ingresso Filtro Acqua/Grado Filtrazione: Inox 180 Micron Programmazione automatica: Si Gestione remota da PC: Si Protocollo di comunicazione: TCP/IP 485 RS232 Timer di accensione: Si Gestione con centraline meteo: Si Modello WLP660 Distanza del getto: 60 - 70 m Area di copertura massima: 11.500 m2 Campo di rotazione: 320° Alzo: 0° ÷ +45° (-20° optional) Riscaldamento corone antigelo Grado di protezione: IP 55 Rumorosità: < 93 Lwa Consumo acqua (ugelli da 5 e da 10 gph):

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485 RS232 Timer di accensione: Si Gestione con centraline meteo: Si Modello WLP T5 Dimensioni/Peso: h 150 x l 80, 1,5 kg (escluso staffaggio) Distanza getto: 5 - 8 m Area coperta: 50 m2 Angolo di copertura: 180º Alzo cannone: -90° ÷ +90° Portata d'acqua: min. 0,3 m3/h a 15 bar

Radiocomando: Si (optional) Programmazione automatica: Si Gestione remota da PC: Si Protocollo di comunicazione: TCP/IP 485 RS232 Timer di accensione: Si Gestione con centraline meteo: Si Unità autonoma (acqua/energia): Si Modello WLP VIPER Nebulizzazione ad effetto fluidodinamico Distanza getto: 10 m

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Rotazione cannone: 0 - 360° (optional) Alzo cannone: -45° ÷ +45° (optional) Portata d'acqua: regolabile fino a 1 gph Radiocomando: Si (optional) Programmazione automatica: Si Gestione remota da PC: Si Protocollo di comunicazione: TCP/IP 485 RS232 Timer di accensione: Si Gestione con centraline meteo: Si Unità autonoma (acqua/energia): Si

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AUTOTELAI

Zetros Mercedes-Benz disponibile da gennaio 2010 GHERARDO MARCHELLI

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A partire da gennaio 2010 lo Zetros sarà disponibile sul mercato italiano con prezzo da confermare, ma di poco superiore a 100.000 euro nella versione 4x4 autotelaio cabinato. In Mercedes-Benz Italia, naturalmente, si occuperà dello Zetros il Settore Veicoli Speciali. Dalla catena di montaggio separata e dedicata ai mezzi speciali presso lo stabilimento di Wörth sono usciti i primi veicoli Zetros che MercedesBenz ha progettato quasi esclusivamente per impiego militare. Sono veicoli con trazione integrale 4x4 e 6x6 con pneumatici singoli sia anteriori che posteriori. Zetros, caratterizzato dal "musone" è

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una gamma di autocarri che ben si affianca all'Unimog in quanto lo completa. Come l'Unimog, Zetros si distingue per affidabilità, robustezza e capacità superlative di raggiungere luoghi che altrimenti sarebbero praticabili solo con elicotteri. Gli Zetros sono equipaggiati con un motore diesel turbo intercooler 6 cilindri in linea da 326 CV con coppia di ben 1.300 Nm a 1.200 giri/min, lo stesso che equipaggia gli Axor e gli Econic. Il cambio meccanico è con 8 marce +1 ridotta con ottima scalarità per consentire la velocità minima in percorsi in fuoristrada e la velocità massima di 90 km/h su strada asfaltata.

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Zetros 4x4 ha un passo di 4.800 mm e può essere allestito con cassone fisso o ribaltabile di oltre 5 metri, lo Zetros 6x6 con passo 4.750 +1.450 può essere allestito con cassone da 6,2 m. Queste peculiarità di carico ne caratterizzano i molteplici usi che tale autotelaio permette: infatti, oltre al tradizionale cassone per trasporto, questo straordinario veicolo è ideale per l'allestimento antincendio boschivo con cisterna da 8.000 a 13.000 litri circa, ma anche con gruppo di trivelle, con lama sgombraneve e spargisale, con ambulanza per interventi in zone terremotate... Zetros è stato studiato appositamente con dimensioni tali da consentire di essere caricato sugli Hercules C130 o in vagone ferroviario per essere recapitato sul luogo più vicino alle necessità. Dal punto di arrivo Zetros è autonomo e può portare soccorso anche in presenza di brutto tempo o di notte, quando elicotteri e aerei devono restare fermi in aeroporto. Oltre che sul sito ufficiale, Zetros è già visibile per gli appassionati su youtube.

1. Zetros 6x6 2. Zetros 4x4 3. Guido Corradi, Resp. Settore Veicoli Speciali ed Omologazioni Mercedes-Benz Italia Roma

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Grandi commesse dal mercato tedesco riconoscono la qualità Assaloni.com VIABILITA' INVERNALE

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Con la ripartenza della stagione invernale, una prestigiosa commessa tedesca premia la Assaloni.com, azienda leader nel settore dello sgombero neve e della manutenzione stradale, che ha come sede principale della propria attività gli stabilimenti di via Luigi Assaloni a Lizzano in Belvedere (Bologna). Molti gli ordini già acquisiti, e molti anche quelli previsti in arrivo. L'azienda, come riferisce il suo amministratore delegato Stefano Assaloni, che con la sorella Rosa, presidente, guida la società lizzanese, sta portando avanti un programma di sviluppo commerciale e industriale molto aggressivo, che ha già dato significativi risultati. Fra questi una importantissima commessa di lame sgombraneve multisettore della serie 4GS per il land dell'Assia in Germania, che insieme alle forniture

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appena concluse di lame telescopiche della serie E90S per le autostrade della Baviera, ha portato ad oltre un centinaio le lame vendute in Germania in questa stagione. Tale risultato permetterà ad Assaloni.com di interpretare un ruolo di primo piano sul mercato tedesco nei prossimi anni. L'organizzazione di vendita, basata sulla filiale tedesca Assaloni Deutcshland GmbH, con sede a Garching, nei pressi di Monaco, amministrata da Alexander Lanz, si avvale della collaborazione di importanti organizzazioni che garantiscono un efficace servizio post-vendita, come quelle di Gruma per la Baviera ed RWZ per l'Assia. Non solo la Germania ma anche il gestore autostradale austriaco Asfinag utilizza le lame telescopiche Assaloni.com, sia nelle versioni a

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semplice sfilo della serie E90S, che nelle versioni a doppio sfilo della serie E90X con lunghezza fino a 7 m. Stefano Assaloni aggiunge: "Anche gli altri mercati, nazionale ed estero, stanno rispondendo bene. Grazie alla capacità, all'impegno ed alla professionalità dei nostri collaboratori, prevediamo un anno positivo, con un incremento del fatturato rispetto allo scorso anno ed un trend di forte crescita per i prossimi anni; dalla scorsa estate abbiamo già assunto una decina di persone per fronteggiare gli ordini invernali. Le prospettive per l'azienda sono veramente ottime. Sono state messe a punto alleanze strategiche oltre che con il produttore francese di attrezzature spandisale Acometis anche con il produttore tedesco di turbofrese Westa. Sono inoltre in corso di definizione importanti accordi commerciali in USA e Canada, che si concretizzeranno già con il prossimo congresso mondiale PIARC di Quebec City nel 2010." 1. Lama telescopica E90S presso le autostrade austriache Asfinag 2. Lama multisettore 4GS 3. Il governatore della Carinzia sig. Dörfler apprezza le nuove lame telescopiche a doppio sfilo E90X

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Bozzato Macchine Agricole consegna 4 trattori per il verde alla Provincia di Ancona AZIENDE

GIORGIA MARCHELLI

Bozzato Macchine Agricole S.r.l. di Gruaro, in provincia di Venezia, ha recentemente consegnato alla Provincia di Ancona quattro importanti macchine attrezzate per lo sfalcio del verde in seguito ad una rilevante gara d'appalto. Con 35 anni di attività, la ditta Bozzato opera a livello nazionale tanto nel settore delle macchine professionali per enti pubblici, quanto per quelle di privati, allestendole con le più svariate attrezzature, che spaziano dai lavori del verde, a quelli della neve, all'agricoltura e alla forestazione. Nata dalla passione di Giovanni Bozzato per le macchine operatrici, da semplice officina meccanica, si è negli anni ampliata, diventando una delle società di riferimento fra gli alle-

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stitori italiani, soprattutto per quanto riguarda gli appalti pubblici: dal 1998 la nuova sede ha trovato collocazione nella zona industriale di Gruaro, facilmente raggiungibile dall'autostrada A4, con 1.200 m2 di capannone e 5.500 m 2 di terreno all'aperto, che comprendono un'area per l'esposizione delle macchine, un'ampia officina ben attrezzata, un magazzino per i ricambi, gli uffici commerciali, uno spazio per l'esposizione dell'usato ed un'area per le dimostrazioni. Dispone inoltre di un'officina mobile per l'assistenza tecnica sul posto, dotata di attrezzature specifiche e delle parti di ricambio di uso più frequente, grazie alla quale la ditta è in grado di intervenire in tempi rapidissimi presso le sedi dei clienti, riducen-

do al minimo i fermi macchina. La ditta Bozzato si è specializzata nel tempo sulle gare d'appalto a livello nazionale sia per il verde che per la neve, in commercializzazione di macchine agricole, macchine operatrici, attrezzature ed accessori, su omologazioni, manutenzioni, riparazioni, assistenza tecnica e preventivi spesa; fa prove in campo presso gli enti pubblici, tiene corsi di funzionamento delle macchine agli operatori, ed effettua trasformazioni da macchine agricole a macchine operatrici o occasionalmente operatrici. Professionalità, competenza e costante attenzione al cliente hanno permesso di rispondere in modo adeguato alla domanda di un mercato in continua evoluzione e di acquistare la fidu-

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cia di un'ampia base di clienti pubblici e privati, grazie anche ad una pluriennale esperienza nel settore. L'azienda offre anche vari servizi per indirizzare ed assistere il cliente, pubblico o privato, nelle scelte più convenienti, con consulenza tecnica per la scelta dei mezzi e delle attrezzature più adatte con le eventuali immatricolazioni e omologazioni. Fondamentale per la ditta Bozzato è l'offerta commerciale: come allestitore può attrezzare, fornire e assemblare macchine delle marche delle migliori qualità sia italiane che estere, tanto su richiesta diretta che su bando di gara d'appalto, che possono soddisfare le più diverse esigenze sia nel settore agricolo tradizionale che nella manutenzione del verde pubblico, dei cigli stradali e dello sgombero neve. Può quindi fornire sia l'attrezzatura singola che la macchina comple-

ta, utilizzando come base trattori ed autocarri delle primarie marche sul mercato, dai rasaerba per ciglio stradale e per scarpata, ai raiber, alle macchine aspiranti e agli sgombraneve di qualsiasi casa produttrice e di qualsiasi tipo. E' dunque un'azienda polivalente che, grazie all'esperienza, fornisce ogni genere di macchine "chiavi in mano", con omologazioni, collaudi e immatricolazioni in tempi di consegna ben precisi. Grazie alle proprie caratteristiche Bozzato Macchine Agricole si è aggiudicata negli anni passati diverse importanti gare d'appalto sull'intero territorio nazionale. Fra le ultime di queste, quella per la Provincia di Ancona: una gara di appalto a punteggi, non a ribasso, per cui sono state premiate sia la qualità del prodotto, sia la serietà dell'azienda e la sua preparazione ad allestire le macchine nel modo migliore, con tutte le caratteristiche tecniche richieste per soddisfare le esigenze dell'Ente Pubblico. Rispetto alle caratteristiche tecniche minime richieste dalla gara, la ditta Bozzato ha presentato una macchina con molti requisiti aggiuntivi: l'ammi-

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nistrazione provinciale ha quindi favorevolmente deciso di investire di più per ottenere mezzi migliori. Le 4 macchine consegnate al Servizio Viabilità della Provincia di Ancona, sono trattori Massey Ferguson attrezzati per lo sfalcio del verde con bracci ventrali professionali Procomas. I trattori Massey Ferguson sono a quattro cilindri, con cilindrata 4.400, nuovi motori ecodiesel; hanno un cambio power shift con quattro marce sotto carico, inversore elettroidraulico a volante, presa di forza con quattro velocità, cabine insonorizzate dotate di aria condizionata e sedili pneumatici. Le attrezzature sono bracci ventrali professionali della Procomas, macchine esclusivamente per erba, con distributori proporzionali. I bracci hanno uno sbraccio da 7,20 m di lunghezza da centro trattore con terminale a sfilo telescopico; la testata trinciante può lavorare a filo ruota, in piedi o a compasso, senza ostruire la carreggiata. Le attrezzature lavorano azionate dalla presa di forza del trattore, con impianto idraulico separato della macchina, omologata macchina operatrice. 25


König: guida alla scelta e al corretto utilizzo delle catene professionali ATTREZZATURE

GUNTHER PATSCHEIDER

König ha pubblicato una guida per effettuare meglio la scelta delle catene da neve della propria linea Professional, destinata appunto all'uso professionale. La gamma di catene da neve König Professional varia dalle Polar e Rallye, da usare su autocarri che operano come trasferimento o sgombero neve con limitata neve al suolo e basse pendenze, alle Super Impact, indicate per un utilizzo in condizioni estreme con elevato innevamento, presenza di ghiaccio, fango e nell'uso cantieristico, applicabili sia su trattori agricoli e autocarri che su veicoli specialistici (tipo Unimog) e pale gommate. Grazie ad una semplice tabella, König spiega chiaramente quali catene applicare a seconda del lavoro che si dovrà svolgere e del

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mezzo che verrà impiegato: per i servizi invernali di sgombero neve vengono coinvolti diversi veicoli, dal trattore agricolo alla macchina movimento terra, veicoli specialistici tipo Unimog ed autocarri. La classificazione viene divisa da König in due tipologie di servizio invernale, uno standard (trasferimento e sgombero neve con limitata presenza di neve al suolo e basse pendenze) e l'altro estremo (sgombero neve con grande quantità di neve al suolo ed elevata pendenza). Un'ulteriore attenzione per la valutazione della catena più adatta va posta sulla durata che si vuole ottenere da essa; se questo è il principale criterio di scelta bisogna andare a vedere le caratteristiche della costruzione e della progettazione della catena stessa.

Vi sono catene semplici o con maglie di rinforzo, con o senza barrette saldate, con maggiore o minore quantità di catena sul battistrada. Una regola importante che trasmette l'azienda è quella di montare sullo stesso veicolo 4 catene dello stesso tipo, oppure due catene più performanti sull'asse posteriore/trazione e due catene più "leggere" sull'asse anteriore/direzionale, sconsiglia ovviamente di montare una coppia di catene più performanti sull'asse direzionale /davanti e due catene più "leggere" sull'asse posteriore/ trazione. Le catene König Professional sono adatte ad un utilizzo su pneumatici conformi alle disposizioni ETRTO, montati sugli appositi cerchi e alle pressioni di gonfiaggio consigliate dal costruttore. König raccomanda su pneumatici per applicazioni speciali di considerare tutti i dati riportati nella marcatura presente sulla spalla dello pneumatico per poter scegliere la catena corretta. König resenta inoltre le 5 regole per il

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corretto uso delle proprie catene Professional: 1. Regolazione e settaggio: le catene per uso professionale devono sempre essere montate, tensionate e regolate correttamente per garantire affidabilità e notevole durata. I componenti che permetto il settaggio sono il grillo (montato sulla catena laterale interna, permette la regolazione della stessa e la disposizione corretta dalla catena sul battistrada) e la leva di tensione (utilizzata per la chiusura della catena sul lato esterno, permette di regolare il livello di tensione della catena sullo pneumatico). Agendo su questi due elementi le catene ad uso professionale non devono essere tensionate eccessivamente (in quanto diminuirebbero l'efficacia in termini di grip, danneggerebbero la superficie dello pneumatico ed esporrebbero le catene a rischi di usura irregolare e di successiva rottura) come quelle delle autovetture, ma devono restare morbide sul pneumatico, difatti il massimo delle performance può essere ottenuto con una catena che tende a cadere sul terreno anticipando il movimento della ruota. Di regola dovrebbe passare una mano tra la catena e lo pneumatico. 2. Utilizzo da entrambi i lati: tutte le catene König Professional sono reversibili e possono essere usate su entrambi i lati per garantire una maggior durata. Con le catene senza barrette saldate antiusura, quando la maglia della catena raggiunge un li-

vello di usura pari al 40% del suo spessore è consigliato rivoltare la catena e utilizzarla sull'altro lato per garantire un consumo uniforme. Con le catene dotate di barrette saldate anti-usura quando si raggiunge il 50% di deterioramento delle barrette di rinforzo si consiglia di cambiare il lato di utilizzo della catena (questa operazione permette di consumare le barrette in modo uniforme); solo nel momento in cui le barrette saranno completamente consumate e le maglie usurate per più del 40% è possibile ribaltare la catena. Anche il secondo lato della catena può essere utilizzato fino a un massimo del 40% di usura della maglia stessa. 3. Regolazione del passaruota: è importante verificare che, una volta montata e tensionata, la catena non vada ad interferire con le componenti del veicolo. E' possibile che su alcuni veicoli si debba regolare il settaggio dei parafanghi/paraspruzzi per permettere il passaggio della catena senza interferenze potenzialmente dannose. 4. Riparazione della catena: per garantire l'affidabilità della catena è bene controllarla prima di rimuoverla dallo pneumatico. Nel caso in cui vengano riscontrate delle componenti che necessitano di essere riparate, è possibile effettuare la riparazione con la catena montata. All'interno delle confezioni delle catene König Professional si trovano i seguenti ricambi che permettono di avere una catena sempre in ottime condizioni: maglie di

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riparazione (spina elastica da chiudere col martello), false maglie (maglia aperta da chiudere una volta posizionata) e morsetti (si applicano serrando il gruppo dato e bullone). 5. Manutenzione: ci sono una serie di accorgimenti che permettono di mantenere le catene König Professional in perfetto stato allungandone notevolmente la durata: lavarle (con un getto d'acqua quando sono ancora montate sulle gomme e, una volta smontate, sciacquarle con acqua calda per rimuovere sale e residui che possono causare corrosione) e controllarle ogni volta prima di smontarle in modo da individuare eventuali anomalie o rotture per ripararle mentre sono ancora montate sugli pneumatici.

1. Tabella per la scelta delle catene 2. Come leggere lo pneumatico 3. Kit di riparazione 4. Corretta tensione della catena 5. Usura della catena

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Marro veicoli allestisce un mezzo demo con attrezzature 4 Technique VIABILITA' INVERNALE

FRANCESCO VANDONI

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Marro veicoli S.r.l. è un'azienda a conduzione familiare attiva da circa 40 anni, che da oltre 20 anni commercializza anche il marchio Land Rover. La società di Cologno Monzese (MI) si occupa della vendita, dell'assistenza e dell'allestimento di veicoli fuoristrada. La sede di Marro veicoli si sviluppa su 2.000 m 2 di superficie coperta con l'officina, ufficio accettazione, magazzino ricambi e showroom e circa 4.000 m 2 di superficie scoperta. Recentemente il Sig. Alberto Marro ha deciso di iniziare a proporre degli allestimenti per la viabilità invernale. A tale scopo ha allestito un mezzo di dimostrazione da far vedere e prova-

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re ai suoi potenziali clienti; essendo già da tempo in contatto con l'azienda modenese 4 Technique, si è rivolto a quest'ultima per le attrezzature, in quanto leader italiana nella distribuzione di prodotti ed accessori per l'off-road. Il veicolo è un Land Rover Defender 90 con guida a destra sul quale sono stati montati uno spargisale Sno-Way posteriormente ed una lama sgombraneve Assaloni T4. Il Defender 90 è il diretto discendente della prima Land Rover del 1948. Nel 2007 sono stati introdotti il nuovo motore diesel 2,4, il cambio manuale a 6 velocità e nuovi allestimenti interni. Questo veicolo dispone di una tra-

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smissione integrale permanente con differenziale centrale che distribuisce la coppia motrice tra gli assali anteriore e posteriore assicurando le migliori prestazioni in qualsiasi condizioni meteo e di fondo stradale. Il differenziale centrale è bloccabile per garantire sempre il massimo dell'aderenza e del controllo sulle superfici scivolose. Le sospensioni a molle elicoidali indipendenti permettono di mantenere le ruote sempre in contatto con il suolo anche nelle condizioni più irregolari del terreno. Per questo tipo di allestimento, con pesi a sbalzo sia davanti che dietro, Marro veicoli installa delle molle rinforzate. Con ben 12 marce (6 normali e 6 ridotte), il traino, la marcia su asfalto e in fuoristrada, e in questo caso la spinta della lama e della neve, non danno mai problemi di controllo del veicolo. Le marce ridotte, vigorose, permettono la miglior conduzione in ogni frangente, garantendo la massima tranquillità di guida. Il nuovo motere da 2,4 litri è concepito non soltanto per rispondere pienamente alle norme Euro 4 ma anche per tollerare la qualità variabile dei carburanti disponibili 1. Defender 90 da dimostrazione 2. Spargisale Sno-Way 3. Defender nuovo in fase di allestimento 4. Sede della Marro veicoli S.r.l.

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sui vari mercati. La pendenza massima superabile del Defender 90 è di 45°, gli angoli di attacco e di uscita sono pari a 47°, quello di dosso è di 147° e la massima inclinazione trasversale è di 35°. Il raggio minimo di sterzata varia da 5,85 m a 6,67 m, a seconda degli pneumatici montati, e la profondità di guado è di 50 cm. 4 Technique, in collaborazione con Assaloni S.p.A., ha realizzato la lama sgombraneve ultraleggera T4, la prima lama da neve che può essere montata contemporaneamente ad un verricello. La lama T4 è composta da un alerone monolitico e da un telaio portante in acciaio sagomato a freddo elettrosaldato. Il sistema di aggancio, particolarmente rapido, permette l'installazione dell'attrezzo senza l'ausilio di utensili. La configurazione particolare della staffatura permette l'uso contemporaneo del verricello e della lama sgombraneve senza interferenze reciproche. I movimenti di rotazione su entrambi i lati vengono effettuati grazie a dei martinetti oleodinamici a semplice effetto comandati dalla cabina. Il sollevamento e la pressata a terra si ottengono invece con un martinetto a doppio effetto. Questa lama è inoltre dotata di un sistema di ammortizzazione degli urti radenti, realizzato tramite molle a trazione a taratura variabile. Questo sistema permette il superamento di ostacoli di considerevoli dimensioni. L'impiego di materiali speciali ha permesso di contenere notevolmente il peso complessivo senza penalizzare la robustezza dell'intera struttura. L'attrezzatura senza accessori pesa 140 kg; la lunghezza del coltello è di 2,15 m; l'angolo massimo di rotazione è di 30°; l'altezza dell'alerone è di 60,5 cm e l'ingombro minimo per passaggi stretti è di 1,885 m. Lo spargisale universale dell'azienda statunitense Snoway può essere montato su ogni tipo di pick-up e anche su station wagon, disponibile con capacità di 100 o 250 litri (in questo caso il modello è da 250 l). Alimentato a 12 volt, è completo del kit universale di montaggio, barra luci supplementari e comando remoto per il controllo della velocità. La decisione di allestitire un veicolo dimostrativo è risultata una mossa vincente in quanto nel giro di meno di un mese sono stati già ordinati due mezzi simili a Marro veicoli, oltre al fatto che è possibile noleggiare a caldo il Defender 90 di dimostrazione. Lavori Pubblici n. 41 novembre - dicembre 2009

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Ecoplus propone attraversamenti pedonali rialzati in gomma riciclata SEGNALETICA

GHERARDO MARCHELLI

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Ecoplus, con un concetto di sviluppo di prodotti di eccellenza in termini di caratteristiche tecniche, design ed applicazioni nel rispetto totale dell'ambiente, si è fatta conoscere ampiamente per le sue pavimentazioni antishock in materiale riciclato. I prodotti offerti per creare pavimentazioni antiscivolo ed antitraumatiche hanno riscontrato un interesse notevole in poco tempo, portando l'azienda alla creazione di differenti tipologie di prodotto per soddisfare le necessità sorte da diversi clienti. Naturalmente le principali applicazioni sono state i parchi gioco; in seguito si sono evidenziate soluzioni anche differenti ed inaspettate, come la richiesta di pavimentare e rivestire spazi, tipici in molte aree pubbliche, che altrimenti non vengono usati o sottoutilizzati, recuperati quali spazi risanati e agibili in modo igienico e più sicuro.

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La necessità di mettere in sicurezza ciò che viene vissuto quotidianamente e il dare importanza alla consapevolezza del rischio che corrono i pedoni quando attraversano le strade, hanno portato Ecoplus a sviluppare e pensare un nuovo metodo di realizzare attraversamenti pedonali rialzati. L'idea di offrire una soluzione semplice ed economica per il rialzo degli attraversamenti nasce dalla convinzione di ribaltare il rapporto automobilista/pedone: nell'attraversamento a raso il pedone entra nel regno dell'automobile dovendosi adattare (psicologicamente) alle sue regole, mentre in quello rialzato è l'automobilista che "sale" ed entra nel regno del pedone, adeguandosi psicologicamente come ospite, ingresso dove l'automobilista è costretto a rallentare e quindi ad adeguare la velocità al nuovo contesto.

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Inoltre l'attraversamento pedonale rialzato costituisce un valido mezzo per l'abbattimento delle barriere architettoniche, facilitando l'attraversamento ai portatori di handicap, mantenendo, ove possibile, lo stesso livello nel passaggio da un marciapiede ad un altro. L'attraversamento rialzato diventa quindi qualcosa di integrato nel contesto urbano, dando importanza alla fascia di utenza più debole (pedone, portatore di handicap, non vedenti…). Naturalmente le zone più interessanti per l'apposizione di questa tipologia

1. 2. Attraversamento pedonale rialzato Ecoplus, dimensioni totali 5,5 x 7 metri 3. Applicazione come rampe contrapposte 4. Particolare della rampa monoblocco

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di attraversamenti è là dove è necessario porre una particolare attenzione, nelle zone a maggior rischio di incidentalità, e naturalmente vicino a parcheggi, scuole, aree verdi, centri commerciali, incroci ed in ogni zona critica in base al numero e tipologia di utenti che lo utilizzano. Ecoplus con questo progetto vuole abbinare la cultura della sicurezza stradale con la cultura del rispetto dell'ambiente, e propone gli attraversamenti pedonali rialzati, come per gli altri suoi prodotti, in gomma riciclata e riciclabile per sviluppare una consapevolezza individuale nel valutare l'importanza della sensibilizzazione intorno a queste due tematiche. Quindi per la loro costruzione si utilizza gomma da pneumatici esausti; anche le problematiche connesse con lo smaltimento alla fine del ciclo di vita risultano inesistenti in quanto possono essere sottoposti ad un nuovo trattamento di triturazione e di riutilizzo. L'elevato grip fra pneumatico della ruota ed il fondo dell'attraversamento dà, soprattutto in caso di pioggia, una maggior sicurezza per veicoli e motocicli, data la similitudine dei materiali 5. 6. Rendering di applicazioni dedicate

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del pneumatico e della gomma. Anche e soprattutto in caso di pioggia e neve l'antiscivolosità è garantita sia per le macchine che per i pedoni, sempre per la valenza della gomma combinata con la particolare impronta molto simile a quella degli pneumatici. Non vi è difficoltà nemmeno in caso di neve, in quanto il materiale utilizzato è antigelivo per sua natura. Oltre all'abbattimento acustico riscontrato e all'assorbimento delle vibrazioni generate dal transito delle autovetture, trattandosi di materiali precomposti per prefabbricati, presentano vantaggi in ordine di ripetitività, tempistiche di fornitura e di posa. L'affidabilità nel mantenimento della colorazione originale fa sì che non necessiti di manutenzione. L'attraversamento pedonale rialzato diventa anche un valido sostituto dei dossi artificiali di rallentamento in asfalto che oggi proliferano ovunque senza una specifica regolamentazione e potrebbe rappresentare lo spunto per iniziare a normalizzare un settore dove i parametri di sicurezza intrinseca sono completamente disattesi. Eventuali raccordi, rampe d'accesso, dispositivi dedicati per utenze più deboli possono essere integrati nel manufatto già in fase di preconfezionamento.

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Tutti gli attraversamenti sono composti da moduli. Il blocco centrale modulare è costituito da pannelli, ciascuno con dimensioni fisse, di 1 metro x 3,5 metri con spessore di 7 centimetri, ed ogni singolo pannello incorpora la striscia bianca in dimensioni 0,5 m x 2,5 m ottenuta per fusione di granulo speciale bianco con il granulo nero, ottenendo così una struttura monolitica compatta ad altissima densità. La larghezza dell'attraversamento avviene semplicemente come assemblaggio di pannelli affiancati fino a ricoprire la larghezza della carreggiata. La rampa di accesso ha anch'essa integrate le strisce gialle, mantenendo una struttura monolitica con dimensioni di 1 m x 3,5 m per una pendenza del 5%. Il bloccaggio meccanico dei moduli sul fondo stradale avviene mediante apposizione di tasselli di mascheramento. Queste caratteristiche delineano una soluzione estremamente versatile, rapida e semplice da posare, evitando di dover chiudere al traffico la strada. L'attraversamento pedonale rialzato è coperto da brevetto ed i suoi moduli possono essere utilizzati, con gli opportuni adattamenti, come isole salvagente o altre tipologie dedicate.

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IGIENE URBANA

Swingo: novità per il 2010

Il settore dell'igiene urbana ed in particolar modo quello dello spazzamento meccanizzato sono in costante evoluzione. La spazzatrice aspirante Schmidt modello Swingo, macchina di riferimento a livello europeo nel segmento delle 2 m3, al fine di confermare la propria leadership di settore presenta al mercato le novità per il 2010. I progettisti di St. Blasien, cittadina tedesca situata nel cuore della Foresta Nera, da sempre headquarter del team Swingo, in seguito ad un'attenta selezione delle richieste di mercato, hanno sviluppato ed introdotto sulla Swingo le seguenti novità: - motorizzazione Euro 5 - nuove sospensioni meccaniche indipendenti - pacchetto Winter. La nuova motorizzazione VM, motori

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da 2.800 cm3, con sistema di iniezione Common Rail, rispondente ai severi limiti della normativa Euro 5, verrà di fatto montata sulle spazzatrici Swingo in consegna nella seconda metà del 2010. Grazie a questa nuova motorizzazione, ed al suo particolare sistema di abbattimento polveri, Swingo si conferma tra le spazzatrici a minore impatto ambientale presenti sul mercato mondiale. Sulla base di una delle linee guida del progetto Swingo, ovvero quella di ridurre le spese legate alla manutenzione, e di ampliare la gamma degli optional a disposizione, dal 1° gennaio 2010 per i clienti Schmidt sarà possibile poter scegliere se allestire la propria Swingo con il classico sistema di sospensioni idropneumatiche o se montare il nuovo

sistema di sospensioni meccaniche indipendenti sulle 4 ruote. Entrambe le soluzioni garantiscono ottimo comfort di guida, da sempre prerogativa del progetto Swingo, con il vantaggio delle sospensioni meccaniche rispetto a quelle idropneumatiche di garantire minori costi di gestione nella vita utile del mezzo. Alla luce della costante riduzione dei fondi a disposizione delle amministrazioni comunali per la gestione in sicurezza della viabilità comunale, è nata l'esigenza da parte di alcune amministrazioni di effettuare le operazioni di spazzamento e di sgombero neve con un unico mezzo. In seguito a tale richiesta e sulla base del notevole know-how Schmmidt in quanto ad attrezzature invernali, è stato progettato il pacchetto Winter per Swingo. Tale optional prevede la possibilità di allestire il veicolo con una lama sgombraneve di larghezza pari a 1.500 mm, completa di dispositivo idrualico per il sollevamento, l'abbassamento e l'inclinzione della lama stessa; la lama è disponibile con coltelli in acciaio o in plastica a seconda dell'utilizzo sulle diverse superfici. Il pacchetto Swingo Winter prevede inoltre la possibilità di montare sulla parte posteriore della spazzatrice uno spargisale con controllo del dosaggio direttamente dalla cabina. Entrambi gli optional previsti nel Winter Pack sono completi di attacchi rapidi e richiedono pochi istanti per l'applicazione in piena scurezza.

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FIERE

Viatec 2010 a Innsbruck

Si svolgerà ad Innsbruck, dal 24 al 26 febbraio 2010, Viatec 2010, 6a Fiera internazionale per opere infrastrutturali, con soggetto realizzazione, esercizio, manutenzione e logistica dei trasporti nelle aree alpine. Viatec è l'unica fiera specializzata per la costruzione e la manutenzione di infrastrutture stradali nelle zone montane. Al centro dell'attenzione si troveranno la costruzione e la manutenzione di strade, gallerie e ponti in altitudine e in zone climatiche particolarmente difficili. Sistemi costruttivi e tecnologie innovative verranno rappresentate in ampio modo. Viatec 2010 sarà accompagnata da un congresso con un gran numero di relazioni e presentazioni tenute da esperti di livello internazionale. Dal 2006 Viatec ha 2 sedi e 1 cadenza: ha luogo ogni anno alternandosi tra Innsbruck e Bolzano. Grazie alla stretta collaborazione tra i due enti fieristici aumenteranno tanto il grado di conoscenza, quanto il numero di visitatori della fiera. Viatec sarà dunque posizionata in un contesto interregionale e raggiungerà un numero più grande di operatori provenienti dalle zone alpine. Galleria di Base del Brennero e tratte di accesso, realizzazione di viabilità e infrastrutture: l'obiettivo del BrennerCongress 2010 è la presentazione dello stato attuale di progettazione e realizzazione della Galleria di Base del Brennero e delle relative tratte di accesso. Si discuteranno inoltre le problematiche specifiche inerenti l'avanzamento meccanizzato nella roccia spingente. Altre tematiche riguarderanno la messa in opera e la gestione della viabilità nonché le innovazioni nelle costruzioni in calcestruzzo. Gli argomenti specifici saranno quindi: 1. Informazioni attuali sulla Galleria di Base del Brennero e le tratte di accesso 2. Problematiche specifiche inerenti l'avanzamento meccanizzato nella roccia spingente 3. Durata, resistenza all'incendio e tecnologie innovative nelle costruzioni in calcestruzzo Lavori Pubblici n. 41 novembre - dicembre 2009

4. Manutenzione e gestione della viabilità nell'area alpina. Uno spazio speciale verrà dedicato a stato, progettazione e costruzione attuali del Tunnel di Base del Brennero, sotto la direzione scientifica del prof. Konrad Bergmeister e del prof. Walter Purrer.

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IceHazard diventa una mini centralina e invia i dati remoti al computer dell'ufficio VIABILITA' INVERNALE

GHERARDO MARCHELLI

Option, sempre attenta alle interessanti soluzioni che vengono presentate all'estero, ha proposto quest'anno in Italia l'innovativa segnaletica IceAlert (Lavori Pubblici n. 39 luglio agosto 2009). Questi cartelli, nati in Inghilerra dove hanno già avuto una notevole diffusione, sono composti da un indicatore che varia la sua colorazione in funzione della temperatura esterna, in modo da avvisare chi sopraggiunge nell'area segnalata, in maniera intuitiva, che le condizioni atmosferiche danno una concreta possibilità di presenza di ghiaccio e quindi di prestare una particolare attenzione. In pratica l'indicatore del cartello diventa da bianco a blu quando si manifestano tali condizioni. IceAlert ha quindi effetti di vasta portata sulla riduzione di infortuni e incidenti, e di conseguenza dei costi

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sociali. All'estero IceAlert ha già visto una vasta gamma di applicazioni tra cui ospedali, case di cura, stabilimenti di produzione, aeroporti, stazioni ferroviarie, centrali elettriche, uffici ed edifici comunali ed altro ancora. Option annuncia oggi la nuova variante del prodotto IceHazard. L'azienda che ha inventato e produce IceAlert, nelle discussioni con i propri clienti che gestiscono più siti o che dispongono di strutture molto grandi, si è resa conto del vantaggio per questi clienti di poter conoscere la situazione climatica del territorio per intervenire in maniera ottimale. Questo ha portato a voler migliorare le caratteristiche di sicurezza del prodotto sfruttando le informazioni sulle condizioni meteorologiche. Installando IceHazard, i cartelli precedentemente menzionati permettono di avere a disposizione in

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tempo reale le informazioni riguardanti le temperature e l'umidità in ogni luogo in cui è presente un cartello, direttamente sul proprio computer. IceHazard è nato con la collaborazione di GKD Europa, una società di esperti di elettronica. Questa piccola centralina viene fissata nella parte posteriore di ogni cartello IceAlert ed è dotata di un sensore di temperatura e di umidità: questo, ogni determinato periodo di tempo, o al di sotto di una certa temperatura ed umidità da preimpostare, invia un sms al sito web dell'utilizzatore che potrà vedere tra-

1. Cartello di segnalazione possibile presenza ghiaccio 2. Retro del cartello con centralina per la rilevazione e l'invio dei dati di temperatura ed umidità georeferenziati

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mite Google Map le condizioni di temperatura ed umidità dov'è realmente posizionato il cartello IceAlert. Ogni comune ed ogni via del territorio italiano sono inseriti su questo sito che diverrà alleato dell'utilizzatore per la versione on line delle centraline IceHazard. In base a queste informazioni diventerà più semplice intervenire tempestivamente per evitare incidenti connessi con la presenza di ghiaccio, inviando gli operatori a spargere il sale direttamente nelle zone interessate dal fenomeno. La centralina, con un costo contenuto rispetto alle sofisticate centraline metereologiche, è composta da un sensore (per raccogliere dati quali la temperatura e l'umidità) e da un "telefonino" (per l'invio degli sms) e utilizza batterie a lunga durata. Il ridotto consumo energetico permette alla centralina di funzionare per parecchio tempo senza dover cambiare le batterie (il controllo dello stato di carica è l'unico genere di manutenzione di cui IceHazard necessita). Nel caso in cui una batteria risulti essere quasi scarica, le unità sono programmate per inviarne l'avviso al centro di controllo; questa "scocciatura" sarà presto eliminata grazie alla futura applicazione di un minipannello solare che terrà sempre alto lo stato di carica della batteria. Essendo molto leggeri e facili da allocare i cartelli verranno posizionati

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prima dell'inizio della stagione fredda per poi essere tolti in primavera. Grazie al costo contenuto si può aver un controllo puntuale sul territorio. I cartelli IceHazard rendono visibili le temperature di congelamento a chi transita nelle vicinanze del cartello innalzando il livello di attenzione, ma allo stesso tempo inviano ad una posizione remota i dati di controllo per poter intervenire con sale, antigelo o altro. Questa applicazione si evidenzia di particolare utilità nelle zone di montagna dove, nonostante IceHazard segni pericolo di ghiaccio, la bassa umidità non fa gelare il suolo e pertanto anche a -5° avremo la strada asciutta. Ma se dovesse cambiare il fattore umidità ecco che la strada potrebbe ghiacciare: in questo caso la centralina, monitorando anche l'umidità, invia l'sms al computer avvisando che le condizioni climatiche sono variate e che la strada potrebbe essere ghiacciata. IceHazard ha un costo molto contenuto paragonato a quello di una centralina fissa ed è semplice da montare; inoltre l'operatore può riscontrare nel prodotto una facilità d'uso e di lettura dei dati estremamente agevole, necessitando solamente di una connessione ad Internet ed un sito dove "inviare" i dati. La segnaletica è studiata per una semplicità di apprendimento da parte dell'utente della strada facendone un ottimo aiuto per la

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circolazione e la sicurezza sia del pedone che dell'automobilista. IceHazard è già in uso presso l'Autority del Porto di Londra che ha la responsabilità di controllare oltre 80 km del fiume Tamigi con presenza di pontili, impianti portuali e ponti che non è possibile presidiare fisicamente 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Con questa soluzione, in caso di segnalazione da parte della centralina, si è in grado in ogni istante di conoscere la situazione e quindi di inviare il personale per un controllo od un intervento solo quando e dove la formazione del ghiaccio risulta altamente probabile, ottimizzando gli interventi. Un altro cliente che ha già adottato questa tecnologia è una società ferroviaria che dispone di 70 stazioni e parcheggi, che ha così informazioni più tempestive sulla formazione di ghiaccio nei parcheggi, i ponti e le piattaforme. Anche una compagnia petrolifera ne sta apprezzando i vantaggi sia nelle grandi raffinerie sia negli impianti per l'estrazione del petrolio, sparsi in aree di diversi chilometri quadrati: utilizzando IceHazard saranno in grado di sapere dove si sta formando il ghiaccio ed adottare misure preventie per evitare incidenti.

3. Cartello IceHazard sul Tamigi 4. Schermata di controllo per sei cartelli

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Il Mercatino di Natale di Arco festeggia il terzo raduno nazionale dei trenini Dotto TRASPORTI

GIORGIA MARCHELLI

Per il terzo anno consecutivo, durante l'ultimo fine settimana di novembre, Arco (TN) è stato il teatro del Terzo Raduno Nazionale dei Trenini Dotto, TreniniAmo, una vera e propria festa ormai consolidata per i proprietari dei trenini di tutta Italia, per gli abitanti della bella località turistica vicina al Lago di Garda e per i suoi ospiti. Nato dall'entusiasmo e dalla passione per i trenini di Fausto Stefani e Federica Martini, e dalla collaborazione fra le loro società, In Trenino e Animaz1 di Tione di Trento (TN), con Dotto Trains di Castelfranco Veneto (TV) e con Assocentro di Arco, il raduno, a questo punto con Arco

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come stazione permanente, è l'occasione per introdurre l'arrivo del Natale nella cittadina. Trenini sempre più variopinti e tematizzati, luci e profumi del mercatino natalizio, e iniziative per stare allegramente in compagnia fra grandi e piccini, hanno dipinto un arcobaleno di colori ed emozioni. Sempre più attraente, quest'ultimo raduno ha riunito un numero ancora maggiore di trenini, 16, e dei loro appassionati proprietari, 19, provenienti principalmente dal Nord e Centro Italia, ma anche dal Sud e da Paesi esteri limitrofi (Svizzera e Lichtenstein), nonostante le difficoltà oggettive e organizzative per traspor-

tare su lunghe distanze con bisarche locomotive e vagoni, lunghi dai 10 ai 15 metri. Come gli altri circa 2.000 trenini Dotto che dal 1962 circolano in tutto il mondo, anche quelli che hanno raggiunto Arco vengono utilizzati durante l'anno principalmente per servizi turistici in località di ogni genere, dalla montagna al mare, dal lago alle città, ma anche in parchi divertimento, fiere e posteggi distanti dai luoghi di attrazione da raggiungere (aeroporti, centri commerciali…). Visto il successo del tipo di trasporto, le società che li impiegano, siano esse private o di pubblica committenza, un po' per amore del

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mezzo, un po' per l'aumento del lavoro che i veicoli creano, sembra si ingrandiscano ogni anno: la maggior parte di queste, appena possibile, cerca di comprare un trenino in più. Il 28 e 29 novembre, con un tempo decisamente migliore dei piovosi 2 anni passati, hanno rappresentato l'occasione per gli entusiasti ed esperti di trenini di far festa fra loro, in un'allegra cornice con numerose attività di intrattenimento ed animazione, anche per i più piccoli, ma anche di confronto, scambio di idee ed esperienze, e discussione sull'utilizzo dei Trenini Turistici in Italia, normative e ultime novità.

Il sabato mattina si è svolta una tavola rotonda utile ad uno scambio di opinioni e per discutere tematiche relative la viabilità stradale, i rapporti con gli enti pubblici interessati e le difficoltà burocratiche: parliamo tutti di trenini, ma per il codice della strada sono mezzi atipici, e quindi da trattare come tali con le relative difficoltà. All'incontro hanno partecipato l'ing. Menato del Centro Prove Autoveicoli di Verona, in merito al Decreto Ministeriale n. 55 del 15 marzo 2007, "Norme relative all'individuazione dei criteri di assimilazione ai fini della circolazione e della guida ed all'accertamento dei requisiti tecnici di idoneità dei trenini turistici", l'ing. Raddi per quanto riguarda i trenini intesi come attrazioni dello spettacolo viaggiante, la sig.ra Mosca in merito alle spese di gestione dei mezzi (bolli e assicurazioni inferiori rispetto a prima, non più parificati agli autobus), e l'ing. Marconato di Dotto Trains, il quale ha illustrato

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importanti novità tecniche. Il sabato pomeriggio, fra competitività e divertimento, si è svolto il 1° Campionato Italiano Piloti Trenini: gli autisti professionisti hanno affrontato slalom, retromarcia con vagone e agganciamento in retro di locomotiva e vagone. Si è aggiudicato la vittoria Luca Sartore de Il Puffetto di Montegrotto Terme (PD), con una locomotiva P90 e carrozza A98 bianco - azzurro; per chi parla male della guida delle donne, la sig.ra Giulia Sortino di Finale Ligure (SV), con il suo Tartaruga Express, composto da

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locomotiva P90 con 2 carrozze A86, nero, rosso e oro, ha ottenuto un risultato migliore di molti uomini. Una rallegrante cena, con pasta Dotto a forma di locomotiva ha chiuso la giornata. Il momento clou del raduno è stato raggiunto la domenica mattina con la sfilata per le vie del centro, passando in mezzo al Mercatino di Natale, di tutti i trenini carichi di chiunque volesse fare un giro: una vera felicità per tutti! Numerosissimi passeggeri e spettatori, grandi e bambini, hanno partecipato con sin-

cero entusiasmo a quest'allegro insieme di colori e fischi ciuff ciuff, fra merende, risate, palloncini e Trenino Dance. Come gli anni passati meritano un ringraziamento la sig.ra Bruna Dotto, presidente della maggior azienda di trenini italiana, le figlie, Sabrina e Ottorina Carraro, appassionate ed efficientissime, presenti con tutti i collaboratori, oltre al sig. Fausto Stefani, grande intrattenitore, che, insieme alla moglie Federica Martini, sono stati bravissimi e fantasiosi organizzatori.

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VIABILITA' INVERNALE

Navicon Giletta: lo sviluppo del sistema acquisizione dati La continua ricerca di soluzioni innovative di Giletta Electronics, ramo di Giletta S.p.A. nato per lo sviluppo di sistemi elettronici e informatici avanzati per controllo satellitare, ha portato alla realizzazione della nuova versione dell'elaboratore di bordo Navicon. Navicon è stato progettato per l'acquisizione dei diversi dati operativi delle attrezzature utilizzate per la viabilità stradale invernale, quali la dosatura, larghezza di spargimento del sale, asimmetria, quantità di sale e soluzione..., indipendentemente dal produttore dell'attrezzatura. La nuova versione viene ora fornita con display e tastiera per permettere interattività con l'operatore ed eventualmente con il server centrale Routinform, sviluppato da Giletta Electronics per il controllo satellitare dei mezzi operativi. E' stata inoltre prevista la possibilità di selezionare diversi tipi di attività mediante appositi tasti funzione, con il vantaggio di poter produrre dei report del lavoro svolto in modo estremamente analitico. Conseguenza diretta di tale funzionalità è la possibilità di fornire documenti lato postazione operatore (WebRoutinform) utilizzabili direttamente per la contabilità del servizio (totale ore svolte in intervento preventivo, curativo di abbattimento con una o più attrezzature...).

Il dispositivo include funzionalità avanzate quali la memoria di massa non volatile estremamente capiente ed espandibile, la connessione USB per la configurazione dell'apparato e soprattutto l'utilizzo di un innovativo core GPS per la localizzazione liteindoor del veicolo anche in zone con scarsa visibilità dei satelliti o particolarmente chiuse. Nello sviluppo del sistema sono stati implementati nuovi protocolli flessibili, ottimizzati per la raccolta dati delle specifiche attrezzature e funzionalità avanzate per la riprogrammazione automatica remota, sia dei parametri di configurazione dell'apparato che del firmware stesso di gestione. Il nuovo dispositivo Navicon verrà subito installato presso numerose realtà sia autostradali che provinciali (per esempio Veneto Strade, Provincia di Vercelli, Provincia di Cuneo, Salt...), al fine di poter fornire a ogni tipologia di cliente sistemi sempre più sicuri e performanti. Un breve cenno spetta all'applicativo Giletta Routinform, le cui funzionalità possono essere gestite mediante web browser. Il WebRoutinform è infatti un portale dedicato alla localizzazione in tempo reale e alla raccolta dei parametri operativi delle attrezzature coinvolte nelle operazioni invernali ed estive (lama, spargisale, spazzatrici...). La versione web dell'applicativo con-

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sente di localizzare su cartografia europea estremamente dettagliata la posizione del mezzo e lo stato operativo delle attrezzature (lavoro/trasferimento, quantità e tipo di materiale utilizzato, modalità di spargimento...). Vengono così forniti numerosi strumenti di analisi dell'operato dei veicoli, dalla tradizionale visualizzazione puntuale (posizione - data/ora) fino alla visualizzazione logica dei percorsi effettuati dai mezzi durante le operazioni su strada. Questo applicativo di servizio viene sempre più utilizzato sia dalle grandi organizzazioni e società che dalle piccole e medie imprese coinvolte nelle operazioni di servizio e manutenzione della viabilità. Coerente alla propria filosofia, dunque, Giletta S.p.A. continua a fronteggiare in modo sempre più attivo l'anno dove la crisi ha colpito molte realtà, non solo dal punto di vista industriale con nuovi prodotti, come il neonato spargisale di gamma intermedia One e l'innovativa e versatile macchina aeroportuale CL-A/SL-A che consente sulla stessa base di ottenere sia una configurazione "tutto liquido" che "solido liquido", oltre che con la conferma della certificazione ISO 9001:2008 per la qualità e ISO 14001:2004 per l'ambiente, ma anche con lo sviluppo di nuovi sistemi elettronici e informatici sempre all'avanguardia.

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Una medaglia d'oro e cinque d'argento per John Deere ad Agritechnica 2009 TRATTORI

Per la terza volta consecutiva dal 2005, John Deere è stata premiata da Agritechnica, che si è svolta ad Hannover, Germania, dal 10 al 14 novembre. Questa edizione ha visto il riconoscimento di una medaglia d'oro e cinque d'argento. Lo sterzo "Steer by Wire" (ActiveCommand Steering) di John Deere, progettato per i prossimi trattori Serie 8R, ha ricevuto la prestigiosa medaglia d'oro dalla DLG (Deutsche Landwirtschaftsgesellschaft, Società Tedesca per l'Agricoltura), organizzatrice di Agritechnica. Il processo di selezione che porta all'assegnazione delle medaglie DLG d'oro e d'argento segue dei criteri molto severi ed è molto dispendioso in termini di tempo. La giuria è composta da agricoltori "progressisti" ed esperti provenienti da università, camere dell'agricoltura e istituti di collaudo. Le medaglie sono conferite solo alle tecnologie e innovazioni più avanzate, che attribuiscono un significativo valore aggiunto, a livello pratico o di risparmio, ad un determinato prodotto. La medaglia DLG premia una concezione innovativa dello sterzo per trattori: lo sterzo "Steer by Wire" (ActiveCommand Steering) nasce da una concezione completamente nuova di sterzo per trattori, fondata sul principio di progettazione "fly-by-wire" che non richiede l'impiego del tradizionale piantone dello sterzo. Al suo posto, un giroscopio unito ai sensori posti sul volante di dimensioni ridotte e un 40

kit di attuatori elettroidraulici consentono di adeguare automaticamente la forza manuale e il numero di giri del volante alla velocità effettiva del trattore. Il conducente potrà pertanto beneficiare di notevoli vantaggi: attività sul campo, operazioni di carico frontale e di trasporto meno faticose, oltre ad una guida più stabile anche su strada a velocità elevate (fino a 42 km/h). La sicurezza e l'ergonomia del veicolo risultano inoltre ottimizzate. Accanto alla medaglia d'oro, la DLG ha conferito anche 5 medaglie d'argento ad altrettante novità John Deere relative a trattori, macchine per la raccolta e soluzioni per il trattamento delle colture. La prima è relativa all'automazione degli attrezzi per trattore, un sistema che consente lo scambio bidirezionale di dati tra il trattore e i più importanti attrezzi tramite IsoBus. Durante le operazioni, il sistema consente all'attrezzo di controllare alcuni parametri preassegnati del trattore, in modo da agevolare lo svolgimento delle attività del conducente. Ad esempio, una rotopressa 864 Premium prodotta ad Arclès-Gray può indicare al trattore quando la formazione della balla è quasi completa, facendolo così rallentare per rilasciare la balla ormai pronta. Analogamente, anche una combinazione trattore John Deere/carro autocaricante Pöttinger ha ricevuto una medaglia d'argento. Un rilevatore di

andane montato all'estremità anteriore impone al trattore di rallentare o accelerare a seconda della grandezza dell'andana, che determina di conseguenza la velocità di alimentazione del raccoglitore del carro. Le soluzioni -i sono state estese dalle irroratrici semoventi alle irroratrici trainate 700i e 800i (prodotte da John Deere Fabriek Horst, non importate in Italia) e si sono aggiudicate una medaglia d'argento. Tra queste figurano il nuovo Tank Fill Calculator (Calcolatore di riempimento serbatoio) integrato, l'avanzato pacchetto di controllo automatico del braccio Sprayer Pro e la funzione AutoDilute per un'appropriata diluizione del liquido residuo nell'irroratrice. La quarta medaglia d'argento è stata assegnata al nuovo sistema Easy Guide del terzo punto, che facilita l'agganciamento del terzo punto idraulico durante l'accoppiamento di attrezzature sul sollevatore posteriore. Al posto dei costosi telai di supporto triangolari, questo nuovo collegamento utilizza delle molle che mantengono il terzo punto nella corretta posizione. Inoltre, i movimenti del terzo punto sono facilmente controllabili con dei cavi. Ultima, ma non meno importante, la quinta medaglia d'argento è stata assegnata dalla DLG al sistema CMS (Condition Monitoring System) recentemente ideato da John Deere e disponibile in via opzionale sulla nuova foraggera semovente 7950i prodotta nello stabilimento di Zweibrücken. Questo sistema controlla in modo continuo le vibrazioni dei cuscinetti relativi i componenti chiave della macchina quali rulli di alimentazione, rotore di taglio, rompigranella e acceleratore del prodotto. Se i cuscinetti di tali componenti modificano la propria frequenza di vibrazione a causa di un malfunzionamento, il conducente o il proprietario della flotta vengono avvertiti tramite un segnale inviato rispettivamente in cabina o a distanza tramite JDLink.

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NOLEGGIO

Noleggio operativo omnicomprensivo per i comuni GUNTHER PATSCHEIDER

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Hako Italia offre il servizio di noleggio di spazzatrici per la pulizia comunale. Due sono i modelli che propone: Hako Citymaster 1200 e Hako Citymaster 2000. Hako Citymaster 1200 con la sua generosa bocca d'aspirazione assicura una profonda pulizia in aree pedonali, piste ciclabili, marciapiedi e spazi aperti. Un vantaggio particolare in termini di economicità è il pacchetto multifunzione, disponibile come opzione, che consente di equipaggiare la spazzatrice con la pala da neve, spargisale/sabbia e/o rasaerba. Il contenitore di raccolta dello sporco e l'unità spazzante possono essere rimossi con facilità e sostituiti con diversi accessori, come lo spargitore combinato cilindrico o i diversi accessori anteriori

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per il taglio dell'erba. Hako Citymaster 2000 si propone come soluzione professionale per utilizzi municipali in tutte le stagioni e stabilisce nuovi standard in termini di utilizzo e comfort per l'operatore. Le quattro ruote sterzanti, la larghezza di lavoro fino a 2.500 mm, il contenitore di raccolta con capacità fino a 1,85 m3 con scarico in quota, le opzioni addizionali per la pulizia invernale delle strade (quali pala da neve e spargisale in diverse dimensioni) garantiscono un'ottima performance negli utilizzi municipali durante tutto il corso dell'anno. Hako Italia si occupa in maniera diretta dei propri clienti facendo preventivi su misura in base alle esigenze degli stessi. Questo lavoro

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"sartoriale" è stato apprezzato da molte aziende municipalizzate che hanno richiesto tale servizio, per esempio, l'Amiu di Genova, allo scadere del primo contratto di noleggio di tre anni, ha confermato le stesse macchine per il noleggio di altri cinque anni. I contratti di noleggio sono omnicomprensivi: Hako Italia si occupa dai controlli di normale manutenzione della macchina (che vengono effettuati circa ogni quattro mesi) al cambio, ad esempio, delle spazzole. 1. Hako Citymaster 2000 2. Hako Citymaster 1200 al lavoro: scarico 3. Aspirazione 4. Manovra

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FONDENTI

Disgelante a lunga efficacia non aggressivo Sno-N-Ice

Sno-N-Ice è un prodotto a base di sale tradizionale, le cui proprietà vengono tuttavia modificate e nobilitate in una complessa procedura mediante l'aggiunta di additivi. Il vantaggio principe di Sno-N-Ice rispetto ai tradizionali prodotti disgelanti, aggressivi nei confronti del calcestruzzo e del metallo, è quella di contenere un additivo di protezione per il calcestruzzo che previene in maniera estremamente efficace la sfaldatura dello stesso, mentre le sostanze anticorrosione riducono al minimo la formazione di ruggine. Il tutto è a basso impatto ambientale, non contiene 42

urea ed è a classe di tossicità zero. Inoltre, i suoi componenti organici sono facilmente biodegradabili. Originario degli Stati Uniti, Sno-N-Ice in Svizzera viene prodotto su licenza e commercializzato dall'azienda Steinmann Zürich AG di Zurigo, che da qualche anno lo propone direttamente anche in Italia. Il granulato rosa Sno-N-Ice è inoffensivo e si presta a contrastare la formazione di ghiaccio. E' un disgelante a basso impatto ambientale e, a differenza dei normali sali, non ha un'azione aggressiva su calcestruzzo, acciaio e alluminio. Non procura ferite

alle zampe di animali domestici, come testimoniano i test dell'EMPA. Per verificare di persona l'assenza di azioni corrosive di Sno-N-Ice è molto semplice: basta immergere un fermaglio da ufficio in una soluzione a base di Sno-N-Ice per vedere che non arrugginisce. Importato in Svizzera circa 23 anni fa dagli USA, oggi vanta una presenza consolidata in molti settori: dall'aeroporto di Kloten ai numerosi comuni, dalle amministrazioni di immobili, all'SBB Immobili Rail Clean, per finire con lo Zoo di Zurigo. Altro vantaggio di Sno-N-Ice è quello di garantire un effetto a lunga durata. Con un'azione della durata di 24 ore, Sno-N-Ice è efficace molto più a lungo del tradizionale sale disgelante e agisce fino a -21° sottozero. Il prodotto si è dimostrato particolarmente adatto alla pavimentazione di aree e zone pedonali, piazze e scale, in quanto la sua durevole efficacia garantisce un'eccellente sicurezza antiscivolo per i pedoni. L'utilizzo del granulato Sno-N-Ice preserva dalle odiosissime macchie di sale perfino le scarpe in pelle più eleganti o i tappeti pregiati. Sno-N-Ice viene commercializzato in secchi da 9 kg, in sacchi da 25 kg e in Big Bags da 500 kg. Non essendo igroscopico, è un disgelante che può essere conservato anche per lunghi periodi senza agglomerarsi. Anche l'ufficio tecnico di St. Moritz punta su Sno-N-Ice. Nelle fredde giornate invernali, strade e scalinate della località di villeggiatura vengono rese sicure con trattamento antiscivolo per i passanti. "Da un po' di tempo, per il sale abbiamo un divieto assoluto a St. Moritz. Troppe persone si sono lamentate per via delle macchie di sale sui tappeti o delle zampe infiammate dei loro amici a quattro zampe. Tuttavia, anche con il pietrisco abbiamo pro-

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blemi, perché la neve agglomerata al pietrisco, ad esempio, rende impossibile spalare i giardini di fronte a casa. Per i punti gelati sui percorsi pedonali e soprattutto sulle scalinate ghiacciate spargiamo già da molto tempo Sno-N-Ice. Fino ad oggi abbiamo ottenuto solo riscontri positivi" spiega un rappresentante dell'ufficio tecnico. Lo stesso funzionario aggiunge: "Prendiamo ad esempio la nostra lunga scalinata con più di 500 gradini che, in passato, il cantoniere era costretto a salire per sgomberarla almeno una volta al giorno. Oggi, invece, Sno-N-Ice ci concede almeno due o tre giorni di tregua. Le scale e le aree pedonali si mantengono così a prova di scivolo facilitando il nostro lavoro in modo consistente. Sebbene Sno-N-Ice sia abbastanza costoso, è sufficiente impiegare una minore quantità di prodotto rispetto al sale utilizzato in precedenza. In questo modo, costi e convenienza si bilanciano: ad un'efficacia migliore e prolungata corrisponde un prezzo più alto. Siamo molto contenti di Sno-N-Ice. E' davvero fantastico avere un disgelante efficace, i cui vantaggi impressionano persino gli ospiti in villeggiatura e vengono apprezzati addirittura dai proprietari di cani. Tutti ne sembrano pienamente soddisfatti.

In base alle mie precedenti esperienze, riguardanti scale e aree pedonali, raccomanderei senza alcun dubbio Sno-N-Ice ai colleghi del settore." Diverse amministrazioni di immobili hanno avuto simili esperienze positive. L'inverno è una stagione di lavoro molto intensa e spesso anche stressante per i responsabili di mantenere agibili aree pedonali, scale e parcheggi limitando il rischio di slittamento.

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Sno-N-Ice è stato molto apprezzato proprio da questa categoria di utenti perchè concede una tregua prima di ripartire con il successivo spargimento. Tutto dipende da un uso corretto. La maggiore efficacia di Sno-N-Ice rispetto al sale tradizionale consente di utilizzarne una minore quantità, e di abbattere, pertanto, gli alti costi di produzione rispetto al tradizionale sale disgelante.

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VERDE

Hymach Master GHERARDO MARCHELLI

Hymach Master si presenta come macchina tagliaerba retroportata di media gamma per un lavoro efficace ed efficiente. Alle note caratteristiche di produttività delle macchine prodotte da Hymach si affianca la notevole stabilità data dalla posizione centrale al telaio serbatoio della cerniera di rotazione del braccio. Tale stabilità è conservata anche durante la movimentazione del braccio nelle sue posizioni estreme. Un'altra caratteristica che rende questa mac-

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china particolarmente interessante è quella di mantenere per tutta l'estensione del braccio la corrispondenza al filo ruota durante lo sfalcio in scarpate verso l'alto, senza doversi spostare con il mezzo verso il centro della carreggiata ed evitare quindi di creare disagio alla circolazione stradale. Master è proposta nelle versioni TDH SM500 TR, TDH SM600 TR e TDH SM700 TR, rispettivamente con 5, 6 e 7 m di lunghezza braccio da centro trattore a fine testata (testata da 100 cm) e da applicare mediante attacco a terzi punti di trattori con potenze a partire da 70 CV. Ogni macchina della serie Master può essere equipaggiata con testata trinciatrice (da 100 o 120 cm), barra falciante, barra troncarami, rotofossi, sbanchinatrice, e altre testate utensili dedicate al settore manutenzione del verde. La progettazione dei modelli Master è stata fatta con la particolare attenzione che la casa di Stienta pone in tutti i suoi progetti alla funzionalità e manovrabilità; in più per questi modelli è stato possibile ricavare un comodo vano portattrezzi nella struttura stessa della macchina. Anche la chiusura per la messa a riposo del braccio risulta particolarmente agevolata dalla conformazione

del braccio stesso e dalla particolare posizione di attacco al gruppo telaio serbatoio: quindi oltre a mantenersi stabile durante le operazioni di chiusura, una volta in posizione di traslazione Master lascia la massima visibilità all'operatore. Tutte le funzioni della macchina sono idrauliche e possono essere controllate da un distributore tradizionale con comandi a leve meccaniche oppure da un comando elettroidraulico con controllo mediante joystick monoleva. L'impianto idraulico, qualsiasi sia la tipologia scelta tra le versioni possibili (ad ingranaggi, a pistoni circuito chiuso o aperto), è in ogni caso realizzato in modo tale da poter affrontare anche le lavorazioni difficili dovute alla particolare rigogliosità e consistenza della vegetazione da tagliare. La testata applicata è del tipo con chassis ad arco, per agevolare lo scarico del materiale falciato e quindi garantire alta produttività. Il rotore di taglio è con coltelli disposti ad elica per la costante totale copertura della fascia in sfalcio. Predisposta per attacco ai terzi punti del sollevatore posteriore del trattore, rapidamente smontabile, funziona tramite collegamento alla PTO dello stesso.

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MOVIMENTO TERRA

2 anni di garanzia per JCB

JCB ha raddoppiato la durata della garanzia standard su tutta la gamma di escavatori compatti portandola a due anni o 2.000 ore di funzionamento. La nuova garanzia copre tutti i quindici modelli prodotti a partire dal 1° ottobre 2009, dal Micro 8008 del peso di 950 kg al potente 8080 ZTS midi da 8,2 tonnellate. Il passaggio da uno a due anni di garanzia è un'iniziativa gratuita offerta da JCB ai propri clienti, che riflette gli alti standard qualitativi raggiunti dalle macchine compatte JCB. Con questa operazione JCB desidera trasmettere ai propri clienti i vantaggi dei continui investimenti fatti negli sta-

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bilimenti produttivi, come la realizzazione di apposite stazioni di controllo della qualità dislocate lungo tutte le linee di assemblaggio dove un responsabile dedicato è preposto alla verifica di oltre 180 punti della macchina prima del suo passaggio alle stazioni successive. Novità recente è anche il sistema di rilevamento a raggi ultravioletti delle eventuali perdite olii effettuato all'interno delle "Dark Room" al fine di eliminare qualsiasi perdita in fase di montaggio. Da non dimenticare infine i sistemi sempre più attenti di "hot-test" e i collaudi preconsegna che simulano le più gravose condizioni di lavoro che caratterizzeranno il funzionamento di queste macchine una volta poste in azione. Grazie ai costanti metodi di controllo qualità, ognuna delle tante versioni disponibili tra micro, mini e midi escavatoriche esce dalle sei linee di assemblaggio dello stabilimento Compact Products JCB ha altissimi standard di affidabilità. Dalla garanzia sono escluse le batterie e i componenti normalmente soggetti ad usura come, ad esempio, quelli a contatto del terreno. I clienti saranno anche chiamati a dimostrare che la macchina è stata sottoposta a manutenzione conforme alle raccomandazioni di JCB presso i concessionari e le officine autorizzate. 45


Lecablocco come protezione fonica in uno degli snodi più intricati della viabilità veneziana STRADE

GHERARDO MARCHELLI

Lecablocco si è rivelato come materiale protagonista in un progetto che risolve uno dei nodi più intricati della viabilità della terraferma veneziana: il sottopasso alla S.S. 13 Pontebbana di collegamento alla ex S.S. 14 bis Via Martiri della Libertà. La scarsa efficienza e l'inadeguatezza della soluzione al soddisfacimento dei bisogni attuali, legati alla mobilità di uno dei più importanti assi viari dell'abitato di Venezia - Mestre, ha imposto lo studio e la definizione di una nuova soluzione. Questa ha dovuto essere in grado di rispondere pienamente alle attuali e future esigenze della

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mobilità da e verso le due direttrici principali qui convergenti: in direzione Mestre - Treviso e Mestre centro nuovo ospedale civico. Tale proposta risponde alle esigenze sia con riferimento al traffico locale, sia a quello di attraversamento. Prima della realizzazione del nuovo progetto, l'incrocio tra la S.S. 14 bis e la S.S. 13 Pontebbana era provvisto di semplice regolazione semaforica. L'opera assume inoltre una valenza particolare interessando il tratto iniziale del Terraglio, l'asse che collega Mestre a Treviso, una delle strade più famose e più belle del Veneto.

Tenendo conto delle peculiarità dei luoghi e dei vincoli imposti dalla normativa ambientale vigente è stato quindi necessario un progetto che risolvesse il problema della viabilità, senza tuttavia trascurare l'impatto sul territorio. Per tale motivo le opere sono state previste tutte a raso, senza alcuna sopraelevazione rispetto al piano stradale; in questo modo non si è creato alcun ostacolo alla vista prospettica dell'asse rettilineo che coincide anche con l'asse dell'impalcato costituente il ponte di attraversamento del sottopasso stesso. Altrettanto importante è stata la necessità di garantire una corretta protezione al rumore, senza trascurare l'esigenza di armonizzazione del manufatto con il contesto. Dopo un'attenta analisi da parte dei progettisti delle soluzioni possibili per affidabilità, idoneità tecnica ed economicità del materiale, la scelta del materiale di rivestimento della superficie delle strutture del sottopasso ha visto come protagonista principale il Lecablocco Fonoassorbente. Il fattore essenziale che ha determinato questa scelta è sicuramente la volontà di ridurre al massimo l'inquinamento acustico prodotto dal traffico stradale, che costituisce uno dei maggiori problemi a livello locale e suscita sempre più reazioni da parte della popolazione.

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I Lecablocchi si rivelano particolarmente interessanti per interventi di bonifica acustica consistenti in barriere antirumore fonoassorbenti, oppure rivestimenti fonoassorbenti di muri esistenti. Inoltre se un intervento di risanamento deve limitare l'impatto acustico, esso non può costituire un elemento di inquinamento visivo: questa è una delle ragioni che hanno determinato la scelta del Lecablocco Fonoassorbente nel sottopasso sulla S.S. 13 Pontebbana. Le protezioni antirumore qui dovono infatti considerarsi quali opere edilizie e quindi studiate secondo criteri tecnici e architettonici minimi, ovvero: capacità di minimizzare l'energia sonora riflessa (fonoassorbimento); possibilità di realizzare una parete monostrato con sufficienti doti di autoportanza e resistenza meccanica ad eventi di tipo impattivo; resistenza al fuoco, ai gas di scarico e al deterioramento dovuto al dilavamento meteorico ed ai cicli gelo/disgelo; un'adeguata finitura superficiale e cromatica per ottenere la morfologia e le tonalità ritenute più consone all'inserimento ambientale del paramento. Lecablocco Fonoassorbente, grazie alla porosità superficiale e alla conformazione geometrica della superficie stessa, è risultato particolarmente efficiente nello spettro di frequenze normalmente presenti in campo urbano; la sua particolare superficie spezza infatti le onde sonore, riducendo notevolmente i fastidiosi riverberi e ottimizzando le percezioni acustiche. La disponibilità di colori e tonalità nonché la possibilità di scelta tra diverse finiture superficiali ha consentito l'adeguato inserimento paesaggistico di un'opera a prevalente valenza ingegneristica in un delicato contesto ambientale. Il Lecablocco Fonoassorbente qui utilizzato è prodotto con dimensioni modulari (spessore x altezza x lunghezza) pari

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a 12 x 20 x 50 cm e con superficie a "canne d'organo". Le caratteristiche ed i vantaggi principali delle protezioni antirumore Leca sono quelle di permettere un effetto estetico del rivestimento fonoassorbente di protezione antirumore con una garanzia di prestazioni acustiche, caratterizzate da elevati valori di fonoassorbimento e fonoisolamento certificati secondo le normative vigenti in camera riverberante e in campo libero (norme UNI EN 1793, UNI EN ISO 140-3 e ISO 354). Inoltre le caratteristiche statiche e meccaniche sono certificate secondo le norme UNI EN 1794. I Lecablocchi hanno una durabilità nel tempo dei manufatti e assenza di manutenzione, resistenza al fuoco, ecologicità del prodotto, finitura della superficie retrostante del pannello con blocchi con varie finiture e colori oppure con sagomature di diverse forme,qualità degli elementi Leca prodotti da aziende certificate ISO 9001.

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MANUTENZIONE STRADALE

Livigno ripara le strade con il Black Top di Insta Service GHERARDO MARCHELLI

Dopo quattro anni di utilizzo Livigno conferma la scelta di Black Top, proposto da Insta Service, per gli interventi di riparazione dei manti stradali. Nel 2006, prima della stagione invernale, Livigno aveva aderito alla proposta di Insta Service di provare sulle proprie strade il Black Top, confermandone l'utilizzo continuativo la stagione successiva (Lavori Pubblici n. 28 settembre ottobre 2007). Quest'asfalto innovativo per la riparazione istantanea e duratura della strada, applicabile in qualsiasi condizione atmosferica, sia in presenza di neve che di acqua, e con un range di temperature che va da +60° a -45°C, ha convinto i tecnici di Livigno, inizialmente

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scettici, i quali si sono accorti, dopo le prove, della validità del materiale, facendoli ricredere sulla iniziale idea che Black Top fosse un asfalto comune, che comunque non si sarebbe dimostrato adatto alle temperature rigide di Livigno. Per questo hanno preferito che Insta Service si recasse in loco e provasse il materiale direttamente sul loro territorio con temperature adeguate sotto lo zero termico. Hanno avuto un ottimo riscontro testandolo in situazioni di pioggia e di ghiaccio, rilevando come con una posa con il minimo disagio, senza dover intervenire con materiali o mezzi speciali, qualsiasi persona sia in grado di tappare il buco con questo asfalto, con

risultati sorprendenti nel tempo, dimostrando un'ottima qualità di tenuta. In questi quattro anni sono state apprezzate le caratteristiche in tutte le situazioni di intervento, utilizzandolo con acqua, ghiaccio e neve, nelle condizioni estreme tipiche del territorio, che hanno visto interventi di riparazione buche anche con temperature vicine ai 30° sotto lo zero. L'applicazione del materiale risulta molto semplice in ogni condizione: basta avere l'accortezza di seguire le indicazioni scritte sul secchiello, che viene girato nel momento del trasporto, in modo tale da rimescolare adeguatamente il materiale. La semplicità di posa permette di spiegare persino al telefono anche ad operai nuovi: al controllo la riparazione risulta perfetta. La durata delle riparazioni eseguite li ha soddisfatti talmente da definire il prodotto "inamovibile", visto che riparazioni eseguite alla prima stagione sono ancora in perfette condizioni senza aver mai richiesto interventi successivi. Dopo le prime prove nell'inverno 2005/2006 Livigno ha provveduto, sempre con cautela, a comprarne un quantitativo limitato per l'inverno 2006/2007, usato nella maggior parte degli interventi, consigliandolo anche alle ditte che lavorano sulle strade del territorio, suggerimento che negli anni si è evidenziato alla stregua di un mar-

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chio di garanzia di qualità degli interventi che le ditte vanno ad eseguire. Negli anni successivi il prodotto li ha convinti a tal punto che ora operano utilizzando solo Black Top, soprattutto vista la durata delle riparazioni. Il tecnico del comune ha sottolineato che Black Top permette addirittura di essere parsimoniosi, considerando che il costo non è dei più gravosi, che, grazie ai comodi secchielli, non

si ha spreco di materiale, e che per la riparazione delle buche più profonde si può intervenire con un sottostrato di un materiale compatto, per poi eseguire un tappo di 4 - 5 cm di Black Top con un ottimo risultato. Negli anni Livigno ha prediletto Black Top con una granulometria più fine perché nelle condizioni di temperatura estreme permette una posa ed una tenuta ancora più efficace.

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La durata delle riparazioni ha convinto il comune fin dal primo anno ad eseguite con il Black Top le manutenzioni durante tutto l'anno anche in condizioni atmosferiche ottimali, perché il risparmio dato dall'evitare di dover ritornare su un intervento due volte giustifica ampiamente la differenza di costo per un materiale con tali prestazioni di durata, resisenza e semplicità operativa.

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VERDE

Energreen: ILF S 1500 si allunga a 15 m

La realtà Energreen, sempre più lanciata verso soluzioni innovative che soddisfino le esigenze del mondo degli addetti alla pulizia e alla manutenzione del verde stradale, fluviale e ferroviario, sta studiando e ultimando il progetto della ILF S 1500 con braccio telescopico da ben 15 m. Dalla positiva esperienza della ILF S 1500 ormai conosciuta in tutta Europa, spinta dalle continue richieste di molti clienti, nasce un mezzo di indiscussa affidabiltà che aumenta da 12 a 15 m la sua capacità produttiva. Il robusto telaio in Fe 510 strutturato

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e dimensionato a dovere, sopporta senza alcun problema lo sforzo torcente causato da un braccio di tale lunghezza, e ripartisce il peso scaricato sulle ruote in maniera molto equilibrata, a differenza del classico telaio in tubolari d'acciaio che viene applicato ad un trattore nel caso si voglia allestire un tradizionale trattore agricolo. Gli ingegneri di Energreen hanno inoltre messo a punto un sistema di fissaggio di tutto il castello di supporto con bulloni passanti e spine temprate e calibrate per il centraggio,

che oltre ad agevolare il montaggio della struttura stessa, garantiscono e assicurano il posizionamento in quasiasi momento anche dopo svariate ore di lavoro, nel caso il braccio venga smontato per permettere alla macchina maggior manovrabilità durante la manutenzione delle strade nel periodo invernale. Tutte le lavorazioni, la costruzione delle carpenterie, l'asportazione a truciolo per le barenature, la saldatura con controllo della penetrazione e soprattutto la scelta dei materiali utilizzati, vengono fatte con la massima cura e attenzione per salvaguardare e velocizzare il montaggio stesso eliminando in maniera definitiva problemi di allineamento, che con il tempo e le ore di lavoro si trasformano in gioco tra perni e boccole. Tutti i mezzi Energreen sono infatti dotati di ben dimensionati e appositamente calcolati perni e boccole per i fulcri del braccio che, come i fatti dimostrano, si rivelano perfetti e privi di usura anche dopo svariate migliaia di ore di lavoro. Il nuovo braccio da 15 metri sarà infatti composto in tre tronconi per sfruttare a pieno il cinematismo delle articolazioni e dare la possibilità di

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lavorare in svariate situazioni anche su posti relativamente stretti, ed avrà la parte terminale telescopica a tre sfili gestiti da tre differenti martinetti. Ogni sfilo sarà guidato da pattini regolabili in materiale a basso coefficiente di attrito per agevolare l'uscita e il rientro delle parti sfilabili, e dotato di avvolgitubi per ridurre gli ingombri ed evitare punti di appiglio per ramaglie, ostacoli e segnaletica varia. La nuova ILF S 1500 15 oltre a dei sagomati contrappesi inseriti sul telaio sarà dotata di serie della zavorra mobile a comando elettroidraulico, in sostanza un contrappeso di circa

1.600 kg che avrà la possibilità di uscire, a comando dell'operatore o in maniera automatica, all'estendersi del braccio in maniera da controbilanciare e rendere stabile e sicura la macchina in situazioni difficili. La testata trinciante, che potrà essere al massimo da 1,2 m, sarà dotata dell'ormai diffusa ralla idraulica per la rotazione di 180° e permetterà in combinazione alla rotazione della cabina il lavoro su entrambi i sensi di marcia, aumentando la produzione e riducendo notevolmente i tempi di esecuzione dei lavori. Saranno di serie anche gli pneumatici

super maggiorati con un appoggio a terra di 600 mm e un raggio da 22,5 pollici che porteranno il mezzo ad ingombro di carreggiata di 2.500 mm circa; resteranno comunque attive tutte le modalità di sterzatura, che permetteranno pure a questa ILF S 1500 da circa 14 tonnellate di muoversi e divincolarsi anche su aree strette e poco praticabili. In sostanza a breve arriverà la sorella maggiore della diffusa ILF S 1500 che offrirà tutte le doti conosciute e aggiungerà la possibilità di lavorare, con tutte le agevolazioni del caso, anche a 15 metri di distanza.


AUTOTELAI

Première mondiale per il Canter Euro 5

La nuova generazione di autocarri compatti Fuso Canter convince su tutti i fronti grazie a consumi, emissioni e peso ridotti ed all'incremento di redditività, compatibilità ambientale e carico utile. Il Canter figura tra i campioni: con 144.000 esemplari venduti in tutto il mondo l'anno scorso, il Fuso Canter si è guadagnato il titolo di bestseller mondiale nella classe di autocarri tra le 3,5 e le 7,5 t di peso totale a terra. In servizio in tutti i continenti, il Fuso Canter è l'autocarro del Gruppo Daimler che vanta il volume di produzione più alto. La versione per l'Europa si segnala oggi per soluzioni all'avanguardia della tecnica: per la prima volta al mondo il Canter adotta un motore e un cambio di nuova generazione che lo rendono più che mai ecologico e imbattibile in termini di carico utile e che, in virtù dei ridotti consumi, ne fanno anche un vero portento in quanto a redditività. Prerogative che ad oggi lo rendono la migliore risposta alle esigenze di parchi veicoli che puntano su soluzioni robuste, competitive ed economiche. Meno cilindrata per una maggiore redditività 52

In molti parlano del downsizing, ma nel Fuso Canter questa filosofia è un dato di fatto. Al centro dell'evoluzione del Canter vi è una catena cinematica completamente rinnovata. Un quattro cilindri diesel da 3,0 l sostituisce le due precedenti motorizzazioni da 3,0 l e da 4,9 l di cilindrata. La versione europea del Canter, realizzata in Portogallo, ha dunque aperto la strada a livello mondiale; negli altri continenti, infatti, la sostituzione dei propulsori avverrà solo in un secondo tempo. I nuovi motori coprono l'intera gamma del Canter che spazia dalle 3,5 alle 7,5 t di peso totale a terra. Il Canter è il primo autocarro della sua classe di peso dotato di una motorizzazione compatta. Il nuovo propulsore è un autentico fuoriclasse: disponibile in tre gamme di potenza, si segnala per la coppia elevata già a bassi regimi, l'eccellente erogazione di potenza, la parsimoniosità e il rispetto dell'ambiente. I motori a basse emissioni sono conformi alla normativa sui gas di scarico Euro 5 (EEV a partire dalla primavera 2010). Efficiente propulsore ad alte prestazioni La nuova generazione di motori del

Fuso Canter reca la denominazione interna 4P10. Ecco di seguito i principali dati dei propulsori disponibili: - 3,0 l di cilindrata, potenza di 96 kW (130 CV) a 3.500 giri/min, coppia max. 300 Nm a 1.300-3.000 giri/min, disponibile dall'estate per il Canter da 3,5 a 5,5 t di p.t.t. - 3,0 l di cilindrata, potenza di 107 kW (145 CV) a 3.500 giri/min, coppia max. di 370 Nm a 1.600-2.600 giri/min, disponibile dall'estate per il Canter da 3,5 a 7,5 t di p.t.t. - 3,0 litri di cilindrata, potenza di 129 kW (175 CV) a 3.500 giri/min, coppia max. di 430 Nm a 1.600-2.800 giri/min, disponibile da febbraio 2010 per il Canter da 6,5 e 7,5 t di p.t.t. E' soprattutto la motorizzazione d'ingresso a superare sensibilmente in fatto di performance il motore di base finora prodotto. La piattaforma del nuovo propulsore di moderna concezione presenta un motore sottoquadro (alesaggio x corsa, 95,8 x 104 mm), due alberi a camme in testa, quattro valvole per cilindro, turbocompressore con turbina a geometria variabile e iniezione common rail. Tutte soluzioni a livello tecnico molto più avanzate di quelle offerte da tanti altri competitor. Gli ingegneri addetti allo sviluppo di Mitsubishi Fuso in Giappone hanno adattato perfettamente motori e componenti periferici ai rigidi requisiti di un autocarro leggero: la coppia massima è già disponibile a bassi regimi e si mantiene consistente su tutto l'arco di utilizzo del motore, in tutte le gamme di potenza. Il 90% della potenza nominale è già disponibile a circa 2.500 giri, nella pratica questo si traduce in una straordinaria capacità di ripresa, una guida parsimoniosa, rilassante e con pochi cambi marcia. Non da ultimo, il nuovo modello convince senza riserve per la sua risposta spontanea in tutte le gamme di potenza. La resistente frizione è uguale a quella adottata nel modello precedente, il raffreddamento effettivo è stato ulteriormente potenziato.

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Fuso Canter disponibile a partire dalla primavera 2010 con i motori EEV A partire dalla primavera 2010, il Fuso Canter sarà disponibile con motori EEV. Rispetto ai limiti di emissione di per sé già rigidi della norma Euro 5, il propulsore standard EEV assicura un ulteriore abbattimento di circa un terzo delle emissioni di particolato. In questo modo il Fuso Canter è perfettamente in linea con le sempre più stringenti normative ecologiche. Compatto, affidabile e con una gamma articolata di servizi Nonostante la cilindrata sia stata ridotta, la longevità dei motori di circa 300.000 km è pari a quella dei precedenti modelli. Lo stesso vale per gli intervalli di manutenzione di 30.000 km. Per il tipico impiego del Canter questo significa di norma un'unica sosta in officina all'anno. Grazie agli interventi di manutenzione ridotti, anche i costi si riducono sensibilmente. Per i primi 120.000 km ammontano a circa il 20% in meno rispetto a prima. Forte della tecnica, la garanzia di lunga durata è valida per tre anni/100.000 km. E se, contro ogni aspettativa, si dovesse verificare un imprevisto, Fuso è presente in 33 mercati dell'Europa con una rete complessiva di più di 900 partner. Quasi tutti i Paesi dispongono di un numero verde attivo 24 ore su 24. I ricambi sono disponibili nel giro di 24 ore in tutto il territorio europeo. A differenza di altri produttori, anche nel servizio il Canter è un vero professionista.. Un portento di redditività grazie a consumi sensibilmente ridotti Oltre che per dinamismo, affidabilità e performance, i nuovi motori del Canter si distinguono anche per l'elevata redditività. Gli ingegneri addetti ai test hanno rilevato nelle prove su strada un consumo minore di carburante, dal 5 all'8% sui 100 km a

seconda della versione, rispetto al modello precedente. Questo abbattimento dei consumi è dovuto ai miglioramenti apportati alla catena cinematica con rapporti del cambio ottimizzati, a tutto vantaggio del portafoglio e dell'ambiente. Come se non bastasse, con il Fuso Canter non si rischia di sforare il budget: né per i costi di acquisto, né per la manutenzione. Mitsubishi Fuso offre, infatti, un autocarro leggero ad uso professionale al costo di un veicolo commerciale e con un rapporto qualitàprezzo molto interessante. Una guida pulita grazie al sistema di depurazione dei gas di scarico AGR/SCR con filtro antiparticolato Dal momento che il Canter è in servizio prevalentemente su tratte a mediocorto raggio, spesso in zone densamente popolate e quindi particolarmente sensibili alle emissioni, gli ingegneri hanno investito grandi energie nello sviluppo di soluzioni per la depurazione dei gas di scarico che gravassero il meno possibile sull'ambiente. Tutte le versioni di motore dispongono di un filtro antiparticolato diesel chiuso ed esente da manutenzione. Nelle due gamme di potenza inferiori, l'abbinamento di un sistema di ricircolo dei gas di scarico raffreddato (AGR), catalizzatore ossidante e filtro antiparticolato provvede alla depurazione dei gas di scarico. La versione più potente adotta anche la tecnica SCR con Adblue. Il Canter da 129 kW (175 CV) dispone della tecnologia di depurazione dei gas di scarico ad oggi più sofisticata. Attraverso l'aggiunta di Adblue nel flusso dei gas di scarico, gli ossidi di azoto tossici vengono trasformati, grazie al catalizzatore ossidante posto a valle dell'impianto, in azoto e vapore acqueo completamente innocui. A seconda degli impieghi, il consumo di Adblue è pari solo ad un

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centesimo di quello del carburante. La riserva di 12 l di Adblue in un serbatoio separato è sufficiente per percorrere fino a 8.000 km. Un'indicazione sulla plancia segnala sempre al guidatore il livello del serbatoio di Adblue. Un enorme vantaggio offerto dalla combinazione delle tecnologie AGR e SCR è rappresentato dal fatto che ogni parco veicoli può ordinare il Fuso Canter Euro 5 più adatto alle proprie esigenze. Il nuovo cambio a sei marce: il massimo della potenza, il minimo del peso Il massimo della potenza e il minimo del peso è una regola che vale in linea generale per il Canter e, in modo particolare, per il nuovo cambio manuale a sei marce montato sul Fuso Canter Euro 5. Per la prima volta tutti i modelli dispongono di un cambio a sei marce. Il nuovo cambio pesa 72 kg, esattamente 29 kg in meno rispetto a quello del modello precedente e addirittura 7 kg in meno rispetto al cambio a cinque marce finora utilizzato. In virtù dello schema degli innesti modificato la marcia per la partenza e la seconda marcia si trovano ora una di fronte all'altra, il che permette un avviamento più rapido. Al tempo stesso, il cambio funziona in maniera più fluida e precisa. La nuova trasmissione rende inoltre possibile l'adozione di diverse prese di forza. Nuovo motore, nuovo cambio, nuovo rapporto al ponte per una catena cinematica perfetta Tanti pratici dettagli appositamente studiati per l'uso pratico, come ad esempio il cambio, fanno del Canter un veicolo di classe: il cambio a joystick poco ingombrante con una leva ergonomica nella plancia portastrumenti rientra come sempre tra le prerogative degli autocarri a cabina

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avanzata. A bordo del Canter questa soluzione garantisce una sorprendente libertà di movimento in cabina. Il Canter è un professionista nato per i professionisti. A confermarlo è anche la possibilità di scegliere tra numerosi rapporti al ponte. In concomitanza con l'introduzione del nuovo cambio, gli sviluppatori hanno rielaborato gli abbinamenti dei rapporti di trasmissione. In virtù della nuova spaziatura dei rapporti e dei motori potenti nella trazione, gli assali di serie sono più longevi. Specialmente sui modelli più pesanti questo determina un numero di giri inferiore ed una riduzione dei consumi e delle emissioni inquinanti. Come sempre è disponibile anche un differenziale autobloccante meccanico per l'assale posteriore. Grazie ai sui vantaggi in termini di trazione è particolarmente raccomandato per il settore dell'edilizia, dove il Canter, grazie all'adozione di pneumatici gemellati, presenta già ottime doti di trazione. Fino a 5 t di capacità di carico del telaio con 7,5 t di peso totale a terra In linea di massima il Fuso Canter Euro 5 è nettamente più leggero del suo predecessore e, a seconda della versione, arriva a pesare fino a 180 kg in meno. Nonostante gli investimenti sulla moderna tecnologia di gas di scarico, il nuovo motore Euro 5 è più leggero del suo precedente omologo Euro 4. Attraverso un articolato pacchetto di misure, gli ingegneri addetti allo sviluppo hanno ridotto il peso del Canter: oltre alle modifiche apportate a motore e cambio, il serbatoio del carburante è stato realizzato in materiale sintetico anziché in lamiera d'alluminio. Nei modelli da 3,5 t di peso totale a terra un sistema "Premium Seal" sostituisce la ruota di scorta. Questo e altri accorgimenti per la riduzione del peso aumentano il carico utile in tutte le versioni. La nuova versione da 3,5 t (3S13) con cabina standard dispone addirittura di 180 kg in più di carico utile. Il Fuso Canter da 7,5 t di peso totale a terra compreso guidatore e serbatoio 54

pieno al 90% pesa invece solo 2.480 kg, rendendo così disponibili 5.020 kg per allestimenti e merce trasportata, un vero record per un veicolo di questa classe di peso. Autocarro leggero per l'uso pratico: altre modifiche Numerosi dettagli del Fuso Canter sono poi stati valorizzati dagli ingegneri. Come è consuetudine per il Canter, le modifiche sono state apportate pensando all'uso pratico del veicolo. Una batteria da 100 Ah di capacità e un alternatore più potente da 110 A di potenza coprono il fabbisogno di corrente. A scelta il Fuso Canter può essere equipaggiato anche con due batterie e un alternatore potenziato (140 A). Una nuova piastra nel vano motore permette il montaggio di un secondo compressore del climatizzatore, un aspetto importante per tutti gli allestimenti con compressore come, ad esempio, i veicoli frigoriferi. Tutti i modelli adottano di serie un filtro del carburante riscaldato che permette il funzionamento del motore anche a temperature polari. La pompa di alimentazione del carburante è oggi integrata nel nuovo serbatoio in materiale sintetico. Grazie al distanziatore a richiesta per il serbatoio diesel, il rifornimento è semplice e sicuro anche quando è utilizzata tutta la larghezza della carrozzeria. Il potente impianto di raffreddamento del motore dispone di un serbatoio di compensazione alloggiato nel sistema a pressione del circuito del liquido di raffreddamento. Per garantirne un controllo più semplice esso è montato all'altezza degli occhi. Il nuovo cambio offre la possibilità di numerose varianti di prese di forza, adattandosi quindi ai più diversi allestimenti. Per tutte le versioni del Canter resta di serie il freno motore. L'impianto frenante dispone oggi di maggior potenza e di una risposta più rapida, poiché la valvola a farfalla del freno è posizionata più vicina al motore. Il freno motore allunga la durata delle guarnizioni e permette quindi di

risparmiare sui costi. Al tempo stesso, il freno supplementare esente da usura aumenta la sicurezza. Tutti gli autocarri da 3,5 t di peso totale a terra adottano sull'asse anteriore freni ottimizzati dal punto di vista del peso del fabbricante Brembo. Look fresco e standardizzato a livello internazionale Presentato nel 2005, il Fuso Canter sfoggia un frontale fresco e senza fronzoli che, grazie a una serie di accorte modifiche, cattura gli sguardi. Nuova è la scritta "Fuso Canter" sulla vistosa calandra trapezoidale tra i due grandi proiettori. Il Canter sarà commercializzato con il marchio Fuso in tutti i mercati internazionali. Il logo del marchio a tre diamanti è ora di colore argento anziché rosso. Con la nuova catena cinematica, la cabina è più alta di circa cinque centimetri rispetto a prima. E anche il paraurti anteriore è più grande, conferendo al Canter una presenza più muscolosa. Il perfetto sfruttamento degli spazi e la straordinaria maneggevolezza lo rendono il migliore in assoluto Quello che resta invariato in questa nuova edizione sono i grandi punti di forza del Fuso Canter. Grazie alla sua struttura compatta con cabina avanzata, il Fuso Canter convince per uno sfruttamento degli spazi senza eguali che, a parità di spazio, presenta una maggiore superficie di carico. In abbinamento alla nuova catena cinematica, il Fuso Canter crea i presupposti ideali per un trasporto efficiente. Altri vantaggi sono rappresentati dal fatto che tutti i gruppi sono facilmente accessibili in caso di manutenzione o di riparazioni. Anche la maneggevolezza è eccellente; il Canter è in grado di svoltare anche su uno spazio strettissimo: a seconda del passo, il diametro di volta va da 10,6 a 17 m. Anche la spina dorsale del Canter, un indistruttibile telaio a longheroni, soddisfa i requisiti della costruzione di un autocarro professionale. Il Canter è disponibile in tre differenti versioni. Corsia, larghezza e spessore del telaio sono armonizzati alla singola classe di peso e all'impiego. Come al suo solito, il Canter adotta componenti molto resistenti alle sollecitazioni. Basti pensare, ad esempio, all'asse posteriore con pneumatici gemellati: elevati carichi ammessi per asse permettono grandi concentrazioni del carico su singoli punti. Anche il freno motore di serie è stato concepito ricorrendo alla robusta tecnica degli autocarri.

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Quattro versioni di cabina: cabina singola e doppia, stretta e larga Tra le doti straordinarie del Fuso Canter figura la disponibilità di una vasta gamma di modelli. Il Fuso Canter è l'unico autocarro del suo segmento disponibile con cabine di due diverse larghezze: mentre la Serie C (Comfort) presenta la classica larghezza esterna di 1.995 mm, la Serie S (Standard) con una larghezza di soli 1.695 mm completa la gamma con una versione più slanciata. Quest'ultima versione è destinata ad impieghi nel settore comunale e della paesaggistica ambientale nei quali anche un centimetro in meno può essere decisivo. Entrambe le configurazioni di cabina dispongono di serie di un doppio sedile del passeggero anteriore. All'occorrenza il Canter può ospitare un'intera squadra di operai: sia la cabina C che la S possono essere equipaggiate a richiesta con cabina doppia con sei (Canter S) e sette posti (Canter C). Mentre la versione C copre la gamma completa da 3,5 a 7,5 t di peso totale a terra, la versione S è disponibile con un tonnellaggio da 3,5 a 5,5. Quattro classi di peso e sette versioni di passo per un veicolo ad hoc Le classi di peso del Fuso Canter si articolano su quattro livelli: da 3,5 a 7,5 t di peso totale a terra. Con la sua stabile struttura telaistica e i resistenti gruppi, il Fuso Canter può circolare anche al di fuori delle strade pubbliche superando il peso massimo ammesso. Nel caso in cui il già elevato carico utile non fosse sufficiente a soddisfare gli impieghi previsti, tutti i Fuso Canter possono essere dotati di un traino fino a 3,5 t, un considerevole vantaggio, in particolar modo per le versioni leggere da 3,5 t di peso totale a terra. Il Fuso Canter è inoltre disponibile in sette varianti di passo da 2.500 a 4.470 mm. Nelle versioni a cabina singola la lunghezza massima dell'allestimento raggiunge i 3.375 mm per la versione a passo più corto e fino a 6.527 mm per la versione a passo più lungo. Lo stabile telaio a longheroni del Fuso Canter rende questo autocarro leggero ideale per il montaggio di qualsiasi tipo di allestimento. A seconda del Paese, il Canter è disponibile in numerose versioni come veicolo completo, grazie alla collaborazione con rinomati allestitori. L'introduzione del nuovo Fuso Canter Euro 5 avverrà a ritmo scaglionato. A partire dall'estate sarà disponibile in tutte le versioni di peso nelle due gamme di potenza inferiori. A settembre seguirà il Canter 3S13, completamente rivisitato, da 3,5 t di peso totale a terra e cabina stretta. A partire da febbraio del prossimo anno completerà il programma il Fuso Canter Euro 5, una potente versione da 129 kW (175 CV). Lavori Pubblici n. 41 novembre - dicembre 2009

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Anche i servizi d'emergenza si affidano alle trasmissioni automatiche Allison VEICOLI SPECIALI

Due nuove ambulanze MercedesBenz contribuiscono a far fronte alla domanda sempre crescente di mezzi di soccorso per il trasporto di persone in sovrappeso e pazienti in terapia intensiva. Per assicurare cure mediche adeguate e trasporto sicuro al numero sempre più grande di pazienti obesi, e di quelli in terapia intensiva, il corpo dei Vigili del Fuoco di Essen, in Germania, potrà contare sul supporto di due ambulanze specialmente adattate a questo scopo. Le due MercedesBenz Vario 818D (177 Hp), allestite con cambi completamente automatici Allison Transmission della serie 1000, sono più larghe di 30 cm rispetto ai mezzi standard e presentano caratteristiche speciali come barelle rinforzate in grado di sostenere fino a 750 kg, sponde elettroidrauliche, generatori da 230 volt e invertitori da 2,3 kVA. Le altre ambulanze in dotazione presso la caserma dei Vigili del Fuoco di Essen sono omologate per il trasporto di un massimo di 170 kg, ma poiché sempre più pazienti hanno un peso superiore (fino a 250 kg non è fuori dalla norma) si è cercato un nuovo tipo di veicolo da utilizzare nelle numerose operazioni di soccorso, che nel 2008 sono state ben 56

111.500. I Vario così adattati vengono anche richiesti per trasportare i pazienti in terapia intensiva da un ospedale all’altro, poiché consentono di alloggiare al loro interno macchinari specialistici come respiratori artificiali, pompe a siringa o macchine cuore-polmone. Le ambulanze possono passare dall'allestimento per i pazienti obesi a quello per i pazienti in terapia intensiva in soli 15 minuti, grazie all'intercambiabilità delle attrezzature scarrabili. Questa caratteristica fa sì che i veicoli vengano utilizzati in maniera talmente estensiva, da aver consentito di annullare l'ordine di altri due mezzi. "E' importante essere in grado di affrontare le situazioni critiche in maniera tempestiva e sicura, garantendo ai pazienti un trasporto il più possibile piacevole e il contributo delle trasmissioni Allison è determinante" spiega Horst Rothfuss, responsabile del reparto di Ingegneria Automobilistica dei Vigili del Fuoco di Essen. "Il controllo elettronico della trasmissione seleziona la marcia giusta, al momento giusto. Questo comporta cambi dolci e potenza ininterrotta così che pazienti, personale sanitario e macchinari medici non subiscano scossoni. Il convertitore di coppia di Allison e gli ingranaggi planeta-

ri forniscono un'accelerazione imbattibile solo quando necessario, e rendono l'ambulanza molto semplice da manovrare. La tecnologia a ingranaggi elicoidali permette di minimizzare i rumori e rende l'abitacolo più tranquillo e silenzioso." Sempre secondo Rothfuss, Allison è la scelta d'elezione degli autisti di ambulanza: "I ragazzi possono tenere entrambe le mani sul volante e concentrarsi completamente sul traffico poiché non devono cambiare marcia. In questo modo le trasmissioni completamente automatiche minimizzano il rischio di incidenti stradali e di danni alla trasmissione derivanti da manovre errate durante i cambi marcia. Utilizziamo le trasmissioni Allison anche sui nostri mezzi antincendio e, quando è possibile, le scegliamo sempre. In termini di affidabilità nel ciclo di vita del veicolo sono davvero imbattibili." La flotta dei Vigili del Fuoco di Essen dispone di 270 veicoli, 70 dei quali allestiti con trasmissioni completamente automatiche Allison. La caserma municipale dei Vigili del Fuoco conta 705 impiegati, quella ausiliaria 550. Nel 2008, la caserma municipale ha effettuato circa 122.000 operazioni, 111.491 delle quali con mezzi di pronto intervento. Essen si trova nello stato federale tedesco del Nord Reno Westfalia, conta circa 578.000 abitanti ed ha una superficie di 210 km2.

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pewag: sicurezza obbligatoria ATTREZZATURE

In Europa vale l'obbligo di catene da neve a bordo per autovetture, autobus ed autocarri: pewag garantisce il viaggio sicuro in condizioni invernali sia per mezzi privati che per quelli pesanti. L'azienda austriaca è specializzata nello sviluppo e nella produzione di catene per mezzi particolari adibiti a lavori di cantiere e sgombero neve. Fra i leader mondiali del settore, con più di cento anni di esperienza, punta sullo sviluppo e la produzione di catene da neve. Oltre alle catene da neve per autovetture, pewag fornisce catene tecniche e da neve per mezzi pesanti come autocarri, sgombraneve, trattori, mezzi speciali e comunali. Il vantaggio delle catene con anelli a sezione quadra è di consentire un accoppiamento ideale fra gli anelli, impedendo loro di rovesciarsi sotto sforzo. In questo modo l'aderenza su neve e ghiaccio è ottima. Inoltre le catene pewag sono formate a rombi obliqui: sul fondo nevoso gli spazi non interessati dalla catena sono minori in confronto ai combi dritti. In più garantiscono una forte presa in fase di accelerazione e frenata del mezzo alla tenuta laterale. Per autocarri e sgombraneve, pewag uniradial è la catena standard per l'impiego pesante. E' stata sviluppata specialmente per pneumatici radiali. Per impieghi estremi su neve e nell'e-

dilizia, pewag presenta la nuova catena a maglie fitte. Trattori e mezzi comunali sono avvantaggiati con la catena pewag unimove traktor in versione "doppio rombo allargato". Otre ad una serie di vantaggi tecnici copre tutto il battistrada, anche nel caso di pneumatici più larghi. Per la sua bassa altezza di struttura questo tipo di catena può essere utilizzato anche su mezzi con spazi ristretti. E' leggera e robusta: prodotta con anelli completamente saldati, è il 40% più leggera delle catene semplici con 10 mm di diametro. La collocazione della rete a maglie garantisce silenziosità di marcia, andamento confortevole ed una stabilità ottimale del veicolo. Le maglie della catena sono prodotte con taglio rettangolare (larghezza/altezza: 7 mm/8,2 mm), per cui la durata d'esercizio viene considerevolmente elevata. Le maglie della catena sono munite di un profilo ondulato per una superiore aderenza su neve e ghiaccio. Il nuovo compatto gancio di chiusura MVX-7 forgiato, che si trova sul lato battistrada, è pratico ed affidabile anche in condizioni d'esercizio estreme. pewag universal ED è invece la catena specialmente adatta per trattori e veicoli da cantiere nell'impiego medio pesante e pesante e su fondi altamente abrasivi.

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unimove traktor

erzmove

traktor doppelspur

pewag erzmove è invece la catena innovativa a maglie fitte adatta per impieghi estremi e pesanti, sgombraneve, settore dell'edilizia e di autocarri. E' composta di battistrada e maglie fitte in versione robusta, ed ha anelli completamente saldati. E' caratterizzata da una bassa altezza di struttura, un profilo ondulato (VKW) per un'ottima aderenza, ed ha un gancio di chiusura compatto.

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PORTATTREZZI

Potenza e precisione in ogni situazione Grazie ai nuovi trattori portattrezzi Sistema Neve le abbondanti nevicate invernali non saranno più un problema.

Come ogni anno in questo periodo le nevicate ed i conseguenti disagi rendono necessario un intervento tempestivo e mirato per lo sgombero e la messa in sicurezza delle strade. Quanto più le condizioni si fanno difficili tanto più sono necessari mezzi sicuri e prestanti specializzati nella rimozione della neve, capaci di operare anche quando il manto nevoso supera il metro o in condizione di forte pendenza. E' per rispondere a questa esigenza che il Gruppo Merlo ha creato una gamma di macchine innovative, nate per operare al meglio nelle condizioni più estreme.

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Traendo vantaggio dall'esperienza maturata nel campo dei portaattrezzi forestali ad alte prestazioni, per i quali sono necessarie potenza e resistenza, Merlo ha realizzato due famiglie di macchine per chi deve lavorare nei climi più rigidi ed in situazioni di poca visibilità. I mezzi della serie N consentono di affrontare le condizioni più estreme, mentre quelli della serie ND ai vantaggi dei primi offrono la versatilità della cabina maggiorata, in grado di ospitare due persone. Entrambe le famiglie sono caratterizzate da due modelli, con potenza del motore di 180 CV e 350 CV. Tutti

sono contraddistinti da soluzioni tecniche e da accorgimenti pratici che permettono di essere efficaci anche quando la massa di neve da rimuovere è enorme e le temperature sono di parecchi gradi sotto lo zero. Il potente impianto di climatizzazione è efficace con ogni temperatura esterna e la visibilità è garantita dall'impianto di sbrinamento ad alta portata e dal riscaldamento interno del parabrezza. Anche gli specchi retrovisori sono riscaldati. La dotazione di fari di lavoro è adeguata ad offrire la massima illuminazione dell'area di operazioni anche sotto abbondante nevicata. Solo osservandoli in azione però è possibile capire fino in fondo le potenzialità di questi quattro mezzi straodinari. Non importa la tipologia o la quantità di neve che devono rimuovere: equipaggiati con vomeri o turbofrese offrono prestazioni strabilianti, come quando sono impegnati nell'apertura dei valichi alpini, dove la neve ha spessori di parecchi metri. Come le prove pratiche hanno dimostrato, le macchine Merlo sono più produttive dei mezzi tradizionali, magari anche di potenza superiore. Ciò è possibile grazie ad una progettazione mirata e ad una ingegnerizzazione di livello, frutto di un'esperienza di oltre quarant'anni nel campo delle tecnologie meccaniche, oleodinamiche ed elettroniche. Ecco come nascono le soluzioni vin-

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centi, dalla trasmissione idrostatica alla trazione integrale permanente, dalle ruote tutte sterzanti alle prese di forza idrauliche. Queste ultime mettono a disposizione dell'attrezzatura in uso, in ogni momento, la potenza necessaria senza sprechi e con la massima precisione di erogazione. La scelta di equipaggiare le macchine con prese di forza idrauliche si è dimostrata vincente perché salvaguarda tutto l'impianto contro i danneggiamenti che possono derivare da contraccolpi o arresti improvvisi delle turbine causati da eventuali ostacoli nascosti dalla neve. L'esclusivo design di queste macchine pone la cabina in posizione avanzata. In tal modo la visione dell'attrezzo anteriore è completa e continua e, attraverso i trasparenti posti sotto al parabrezza, si può anche vedere molto bene la strada. La gestione della posizione dell'attrezzatura in uso è affidata ad un sollevatore idraulico anteriore; è ammortizzato e può disporre della posizione flottante per adeguare con continuità la posizione dell'attrezzo al profilo di lavoro. Le ruote sono tutte sterzanti con selezione da cabina del modo di sterzatura più idoneo al terreno ed allo spazio in cui si deve operare. In opzione è disponibile anche un attacco posteriore a sollevamento idraulico e può essere dotato di presa di forza. In questo modo possono essere trasportate ed azionate in modo autonomo spargisale e spandisabbia. Un servizio completo di preparazione del manto stradale con una sola macchina.

Caratteristiche e dimensioni MM 180 ND Motore ad emissione ridotte (Tier 3) Deutz 6 cil. turbo Potenza (97/68/CE) kW/CV 132/180 Velocità massima km/h 40 Dotazioni ed accessori Cabina a norme ROPS/FOPS Di serie Di serie Sedile con sospensione pneumatica Di serie Sedile per passeggero Condizionatore d'aria manuale Di serie Di serie Trasparenti antiurto omologati Parabrezza e specchi retrovisori riscaldati Di serie Otto fari di lavoro su cabina (4 ant. + 4 post.) Di serie Sollevatore anteriore (4.200 kg) Di serie Sollevatore posteriore (3.500 kg) A richiesta Di serie PDF idraulica ant. (300 l/min - 420 bar) PDF idraulica ant. (460 l/min - 420 bar) A richiesta Verricello posteriore con radiocomando Di serie Ventola di raffreddamento reversibile Freno di stazionamento a bloccaggio automatico Di serie Di serie Trasmissione idrostatica Di serie Trazione integrale permanente Sterzatura sulle quattro ruote Di serie Bloccaggio differenziali ant./post. (100%) Di serie

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MM 350 ND Iveco 6 cil. turbo 260/350 36 Di serie Di serie Di serie Di serie Di serie Di serie Di serie Di serie A richiesta Di serie A richiesta Di serie Di serie Di serie Di serie Di serie Di serie

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L'Ente Foreste Sardegna testa gli Aebi TP450 e TT270 PORTATTREZZI

Il 20 novembre, presso la Pineta di Ugolìo a Nuoro, Schmidt Automotive Italia ha avuto il piacere di dimostrare ai tecnici dell'Ente Foreste Sardegna le doti fuoristradistiche ed operative di due mezzi prodotti da Aebi: un Transporter TP450 ed un TerraTrac TT270 dotato di trincia anteriore. La richiesta di effettuare una approfondita prova pratica è stata fatta direttamente dall'Ente alla ditta Amatori S.r.l. di Nuoro, concessionaria Aebi per la Sardegna, in modo da verificare la validità dei due veicoli sugli impervi terreni dell'isola, dopo aver visitato gli stabilimenti di produzione Aebi in Svizzera. Alla prova erano presenti quasi tutti i responsabili dei Cantieri, il Direttore Generale dell'Ente dott. Graziano Nudda ed il Direttore del Servizio Antincendio e Protezione Civile ing. Paolo Botti. Il primo a scendere in campo è stato il TP450, con il cassone opportuna-

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mente caricato di ghiaia per simulare un carico di circa 3.000 kg. Il sig. Antonello Vacca, che faceva gli onori di casa essendo il responsabile dell'autoparco del Servizio Territoriale di Nuoro, aveva preparato un percorso piuttosto impegnativo: ripide salite su fondo erboso, curve in contropendenza all'interno della pineta e gradoni da affrontare obliquamente. Le dimensioni del TP450, soprattutto l'altezza contenuta in soli 2.300 mm, hanno consentito passaggi sotto la vegetazione della pineta impossibili per altri portattrezzi presenti sul mercato. Grazie al potente motore Euro 4 con FAP, alla trazione integrale permanente ed ai tre differenziali bloccabili elettronicamente, le ripide salite sono state affrontate in tutta sicurezza, anche a pieno carico. Il particolare telaio snodato, unito al formidabile lavoro delle sospensioni idropneumatiche indipendenti, ha garantito una trazione eccellente superando i gra-

doni fuoristrada e permettendo alle quattro ruote di essere costantemente a contatto col terreno. Dopo un paio di giri del percorso effettuati dal collaudatore Aebi, i responsabili dell'Ente, impressionati dalle doti dimostrate, hanno voluto salire nella confortevole cabina per percorrere ulteriori giri sia in qualità di passeggeri, sia al volante del TP450. Il sig. Enzo Amatori, responsabile commerciale della Amatori S.r.l., ha mostrato poi come il potente impianto idraulico a doppio circuito montato di serie sia perfetto per azionare attrezzi idraulici per impieghi forestali od interventi di protezione civile, come motoseghe, cesoie, pompe ad immersione ed idrovore. E' in avanzata fase di progetto e di prossima realizzazione un modulo antincendio specifico, con un serbatoio da circa 3.800 l di acqua, in modo da rendere il TP450 un compagno ideale per le operazioni di antin-

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cendio, forestali e di protezione civile, anche invernale: in pratica un veicolo in grado di essere utilizzato al meglio durante tutto l'anno. E' possibile inoltre dotare la macchina di un sistema integrale di sterzo (non presente sul veicolo in prova) che consente un raggio di volta pari a soli 3.800 mm, aumentando ulteriormente la manovrabilità. La possibilità di guidare il TP450 con la semplice patente B, nessuna tassa di proprietà e l'esenzione dalle revisioni MCTC, rendono la gestione di questo veicolo particolarmente economica. Dopo aver effettuato tutte le prove relative alla mobilità in fuoristrada del transporter, l'attenzione si è spostata sul TerraTrac TT270, una potente macchina a trazione idrostatica che, accessoriata con una trincia anteriore, risulta molto utile nelle operazioni forestali di creazione e mantenimento delle linee tagliafuoco e del sottobosco in genere. Il TT270, grazie alla eccezionale capacità di carico dei due sollevatori a tre punti di cui è dotato ed alle due prese di forza meccaniche indipendenti, è in grado di azionare contemporaneamente due attrezzi, dimezzando di fatto i tempi di intervento. Equipaggiato con quattro ruote motrici e sterzanti, il TerraTrac possiede una manovrabilità senza eguali nel panorama delle macchine forestali. Al pari del TP450, è il baricentro estremamente basso il principale responsabile delle doti di stabilità in pendenza del TT270: addirittura è stato scelto di posizionare il posto di guida a fianco del propulsore e non sopra, come nei trattori tradizionali. La trincia portata in Sardegna è una performante Aebi/Carroy di fabbricazione francese, con coltelli a Y da 8 mm di spessore, in grado di sminuzzare la vegetazione fino a 40 mm di diametro per una larghezza di lavoro di 2.250 mm. In pochi minuti si è proceduto a falciare un impegnativo ed irregolare pendio, affrontando erba alta ed arbusti.

L'estrema maneggevolezza della macchina ha permesso di eliminare le piante infestanti, preservando nel contempo la preziosa vegetazione a crescita spontanea ed evitando i numerosi ceppi risultanti dall'abbattimento di alberi in seguito ad un incendio. La cabina confortevole, pressurizzata e dotata di climatizzatore, è stata oggetto di particolare attenzione da parte degli operatori dell'Ente, naturalmente interessati alla salubrità dell'ambiente di lavoro al pari delle prestazioni fornite dalla macchina. Il TerraTrac potrà infatti essere un importante ausilio nelle operazioni di sfalcio in pendenza, ad oggi effettuate anche con decespugliatori a spalla. La trazione idrostatica, fino alla massima velocità di 40 km/h, rende il TT270 semplice e sicuro da utilizzare anche da parte degli operatori meno esperti.

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Al termine delle prove pratiche è stato effettuato un "de-briefing" in aula, durante il quale le domande dei responsabili e degli operatori hanno potuto trovare risposta da parte dei tecnici della Schmidt Automotive Italia e della Aebi. L'Ente Foreste Sardegna, molto attivo nelle operazioni antincendio e di protezione civile, ma altrettanto attento al mantenimento ed alla salvaguardia della magnifica vegetazione della regione, possiede una grande esperienza nel campo degli automezzi da lavoro e, dopo aver testato profondamente le doti degli Aebi TP450 e TT270, ha manifestato la propria soddisfazione ed interesse nei confronti dei veicoli dell'azienda Svizzera, i quali potrebbero contribuire a migliorare sensibilmente il lavoro degli operatori del settore in termini di qualità e sicurezza.

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Morselli e Maccaferri consegna 3 U500 invernali alla Protezione Civile Nazionale VIABILITA' INVERNALE

GIORGIA MARCHELLI

Su ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri dedicata ai primi interventi urgenti conseguenti gli eventi sismici che hanno colpito la Regione Abruzzo il 6 aprile 2009, in seguito all'aggiudicazione della gara, all'azienda Morselli e Maccaferri sono stati commissionati la fornitura e l'equipaggiamento invernale di 3 veicoli Unimog U500 in dotazione al Dipartimento di Protezione Civile Nazionale da impiegare nei comuni abruzzesi. La consegna e il corso di addestramento con operatori dell'Esercito Italiano si sono svolti il 1° dicembre

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2009 presso la sezione DI.COMA.C, all'interno della Caserma Scuola della Guardia di Finanza, scuola allievi sovraintendenti ed ispettori, in località Coppito (L'Aquila). In particolare, la fornitura è stata di: - 2 spargisale SPR 4000 I completamente in acciaio inox da montare su autocarro Unimog U500 con cassone ribaltabile di 3,5 metri; - 1 spargisale SPR 2000 completamente in acciaio inox, da montare su autocarro Unimog U500 dotato di gru posteriore e cassone ribaltabile di 2,7 m; - 2 sgombraneve modello SRA da

3,26 metri da installare sulla piastra DIN anteriore già presente sull'Unimog; - 6 coppie di catene Rud. Per quanto riguarda gli spargisale, sono stati forniti 2 spargitori SPR 4000 I da 4 m3, e 1 spargisale SPR 2000 I da 2 m3, completamente in acciaio inox 304 e totalmente imbullonati. L'imbullonatura, particolare che contraddistingue l'azienda Morselli e Maccaferri, permette di mantenere inalterate le caratteristiche di inossidabilità del materiale, quindi maggiore durata nei confronti della corrosione (la garanzia della ditta di Piumazzo, in provincia di Modena, sul telaio e sui lamierati è di 10 anni). Inoltre agevola enormemente le operazioni di ripristino dell'attrezzatura in seguito ad eventuale danneggiamento, permettendo di abbassare notevolmente i costi di manutenzione. Gli spargisale, dotati di impianto idraulico proporzionale, funzionano tramite l'impianto idraulico supplementare già presente sull'Unimog U500. Sono stati equipaggiati con il sistema di spargimento proporzionale per cloruri che agevolano lo scioglimento del ghiaccio e della neve anche su asfalto drenante. Le pulsantiere di comando dotate di sistema tachimetrico e GPS permettono all'attrezzatura di spargere auto-

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maticamente sia sale che cloruro in modo proporzionale, il tutto in base alla velocità di andamento del mezzo; è inoltre possibile scaricare e stampare tutti i tragitti sui quali è stato sparso il sale, con riferimenti di orari e quantità di materiale sparso. Per quanto riguarda gli sgombraneve, ne sono stati forniti 2, entrambi modello SRA/5 da 3,26 m. Questo genere di spartineve è studiato appositamente per lo sgombero della neve in situazioni di medio alto innevamento, dotato di cilindri oleodinamici per variare l'angolo di incidenza, e cilindri oleodinamici a doppio sfilo che permettono una rotazione di 37° (una maggior rotazione permette allo spartineve di scaricare meglio la neve), quindi l'autocarro sforza meno e si riducono i consumi. Lo spartineve è dotato di un sistema di sicurezza con accumulatore di azoto collegato ai cilindri per impalatura variabile, utile ad assorbire gli urti frontali. Le catene Rud, fornite da Dadò Ricambi di Laives (BZ), sono il modello Supergreifsteg, studiate appositamente per autocarri, di grande resistenza e con la particolarità di essere reversibili, vale a dire che quando si consumano da un lato, si possono girare e utilizzare anche dall'altro. Il Dipartimento di Protezione Civile Nazionale, ente che ha ricevuto i tre portattrezzi Unimog U500 allestiti in versione invernale, ha apprezzato molto le attrezzature Morselli e Maccaferri per la loro semplicità e la minima manutenzione che richiedono, oltre che per la garanzia di 10 anni rilasciata dall'azienda, e per i tempi brevissimi con cui sono stati consegnati i mezzi preparati. Altro aspetto importante, altrettanto ben giudicato dal Dipartimento di Protezione Civile Nazionale, è stato il corso di addestramento certificato svolto da Morselli e Maccaferri all'interno della caserma, al quale hanno partecipato 20 militari dell'Esercito Italiano che saranno preposti all'uso delle attrezzature e dei veicoli polivalenti Unimog.


PORTATTREZZI

Paganella 2001 sceglie Caron 998 GIORGIA MARCHELLI

Per poter lavorare al meglio sulle proprie piste da sci, la società Paganella 2001 S.p.A. Impianti di risalita ha acquistato nel giugno 2009 un Caron 998 attrezzato con gru e verricello. Il comprensorio sciistico sull'Altopiano della Paganella, posto nel cuore delle Dolomiti di Brenta e del Parco Naturale Adamello Brenta, situato pochi chilometri a nord di Trento, con accesso sia da Andalo che da Fai della Paganella, si sviluppa fra i circa 1.000 m s.l.m dei due

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paesi e i 2.125 m della cima; con 14 impianti a fune fra telecabine e seggiovie serve un totale di 26 piste quasi interamente coperte da sistema di innevamento artificiale. Per eseguire la maggior parte dei numerosi lavori di manutenzione su piste, boschi circostanti e impianti, sia in estate che in inverno, aveva bisogno di un mezzo multifunzionale, 4x4, con una buona potenza, ottime doti fuoristradistiche e grande capacità di carico. Ha così scelto uno fra i

più potenti dei transporter Caron, un 998 che monta un motore VM 4 cilindri turbo da 2.970 cc, che raggiunge una potenza di 95 CV. Grazie alle sue ineguagliabili prestazioni, questo modello si impone sul mercato dei grandi transporters: con un passo da 2.800 mm, il peso complessivo omologato di 8.040 kg permette di trasportare carichi fino a 6.000 kg uniti ad una capacità massima di traino pari a 14.000 kg. La potenza viene scaricata a terra da tutte e quattro le ruote con la possibilità di disinnestare a comando elettroidraulico la trazione anteriore. Gli assali con riduttori finali epicicloidali assicurano la massima affidabilità ,mentre i bloccaggi elettroidraulici di entrambi i differenziali permettono la trazione in ogni circostanza. Il cambio Caron a 6 marce sincronizzato con riduttore ed Hi-Low offre un totale di 36 velocità (24 avanti + 12 retromarce) disponibili fra 0,4 e 40 km/h. La frenatura integrale con sistema miniservo e il freno di stazionamento a molla con comando modulatore progressivo idraulico garantisce infine la totale sicurezza. La cabina spaziosa e insonorizzata, montata su un raffinato sistema di sospensioni, assicura comfort in qualsiasi situazione di marcia e annulla il rollio sulle pendenze. La sua posizio-

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ne avanzata permette inoltre un ottimo bilanciamento dei pesi a pieno carico ed un grande spazio utile per il trasporto di carichi ed attrezzature. Prese di forza posteriori e centrali indipendenti a 2 velocità (540 - 1.000 giri/min), distributori idraulici davanti e dietro la cabina, e sollevatore con attacco a tre punti posteriore completano il mezzo con la possibilità di applicare ogni tipo di attrezzatura. Il modello 998 è testato e approvato da BLT-Wieselburg (Austria), DLG (Germania) e FAT (Svizzera). I risultati dei test hanno confermato le caratteristiche eccellenti della Serie 900: la portata utile più alta e il baricentro più basso (sia nella macchina base che nella macchina con l'attrezzatura) nella categoria dei grandi transporters. Principalmente il Caron viene utilizzato da Paganella 2001 per spostare e montare cannoni da neve e pali per reti di protezione sulle piste, per trasportare un miniescavatore Volvo da 27 quintali, fondamentale anch'esso ai lavori di manutenzione, oltre che per il trasporto materiali di ogni genere. Il mezzo è stato difatti dotato di un braccio da 6 m con 580 kg di portata ,della KLM di Cadelbosco Sopra (RE) per la movimentazione dei materiali, in particolare dei cannoni per l'innevamento artificiale. Per affrontare situazioni difficili e per lo spostamento di tronchi, sul Caron è stato montato un verricello Warn CE HD Power Plant 5400 azionato dalla batteria del mezzo, acquistato presso la ditta 4 Technique S.r.l. di Modena. A bordo del Caron inoltre è sempre presente un compressore, necessario alla manutenzione dei cannoni da neve, per la pulizia degli ugelli e dei filtri. Paganella 2001 usa il Caron con un doppio treno di gomme, uno semplice ed uno perennemente dotato di cate-

ne da neve (è più veloce cambiare 4 ruote che montare le catene), entrambi con copertoni da 60 cm, più larghi del normale per non rovinare il terreno delle piste da sci.

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Il transporter è inoltre predisposto per montare lama e spargisale, eventualmente utili per lo sgombero neve dai piazzali di posteggio, come pure potrebbe sfruttare attrezzature per lo sfalcio dell'erba o per la semina di nuovo verde sulle piste. In questi primi mesi di utilizzo, il Caron 998 si è rivelato il mezzo ideale per la società di impianti di risalita, che lo sta sfruttando appieno, molto soddisfatta di come il mezzo si comporta sulle forti pendenze delle piste da sci, anche con le prime nevi di quest'inverno, oltre che per il rapporto qualità/prezzo.

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VERDE

Berti Macchine Agricole avanza nonostante la crisi

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Berti Macchine Agricole continua a stupire e ad avanzare nonostante il periodo economico avverso. Presente agli avvenimenti fieristici nazionali ed internazionali più importanti del settore (Agritechnica, Sitevi in questi ultimi mesi del 2009 e Fieragricola ed Eima nel 2010), l'azienda scaligera continua a raggiungere nuovi traguardi nella produzione di attrezzature affidabili ed efficienti, al passo con le esigenze di chi lavora nel settore dell'agricoltura e della manutenzione del verde in generale. Il merito dei successi raggiunti è da imputare a diversi fattori che, uniti

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sinergicamente, hanno contribuito e contribuiscono a determinare il buon nome dell'azienda di Caldiero. Sicuramente il lavoro di una rete di vendita sia nazionale che internazionale capace di raccogliere le richieste del settore e di tramutarle in proposte utili e spesso innovative; gli studi di un insieme di tecnici capaci di studiare e realizzare soluzioni al passo con i tempi presenti ed applicabili ad esigenze future, la ricerca continua di materiali di ottima qualità per fornire attrezzature forti e durature, la cura e la scrupolosa attenzione nel seguire tutte le fasi di lavorazione e di mon-

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taggio: sono questi i punti forza di Berti Macchine Agricole, che nel 2009 ha presentato ben 7 nuovi modelli. Il Picker/Kargo fa parte della gamma Picker e trova la sua peculiarità nella presenza di un rimorchio che raccoglie il materiale legnoso (derivante dalla potatura di vigneti e uliveti) appena trinciato. Il rimorchio possiede un coperchio posteriore mobile che serve per far scivolare il materiale in fase di scarico. L'altezza di svuotamento del rimorchio è di circa 3,3 metri e la sua capacità è di 7 m3.

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E' disponibile nelle misure 160, 180 e 200 (cm di lavoro) ed è adatto a trattori da 80 a 140 CV di potenza. Il TA/PS arricchisce la gamma dei trincia argini. Si applica a trattori con potenza compresa tra 85 e 130 CV e viene utilizzato per lavori su erba, residui vegetali, cespugli e sarmenti fino a 7 - 8 cm di diametro. La sua principale caratteristica consiste nella dotazione di una scatola ingranaggi esterna per consentire una notevole inclinazione di lavoro (da +90° a -65°) e di un tenditore automatico per permettere il tensionamento delle cinghie. La macchina viene prodotta nelle misure di 160, 180, 200, 220 e 250 e il peso varia tra 860 e 1.060 kg. I modelli King e King/DT sono trinciatrici universali rinforzate monotrasmissione (King) e con doppia trasmissione (King/DT). Si applicano a trattori con potenza variabile tra i 90 e i 150 CV e sono consigliate per trinciare stocchi di mais, cotone, erba, paglia, foglie di patate, foglie di barbabietola, canne da zucchero, piantagioni di ananas, materiale legnoso fino a 8 cm di diametro e per la manutenzione di terreni incolti. La serie di bracci decespugliatori vede l'ingresso di tre nuovi modelli, che si possono applicare a trattori con potenza variabile tra i 90 e i 140 CV, e sono ideali per il taglio di erba, cespugli, ramaglia e vegetazione in genere. La loro particolarità sta nel fatto di garantire e agevolare il controllo della testata da parte dell'operatore seduto sul trattore, perché, grazie alla geometria dei bracci, la testata si posiziona sul lato destro della cabina. Pertanto l'operatore può comodamente controllare l'avanzamento del proprio lavoro conducendo contemporaneamente il trattore senza alcun problema. Il modello semiavanzato con il secondo braccio rigido FB/P SA e il modello avanzato con il secondo braccio telescopico FB/P AHG sono disponibili in due misure da 5 m e 6 m, mentre l'FB/PG AHG, oltre all'avanzamento idraulico del secondo braccio, è dotato anche di una geometria a parallelogramma del primo braccio, ed è disponibile nelle misure 510 e 610 cm. 1. Il modello Picker/Kargo 2. Trincia argini modello TA/PS 3. Decespugliatrice con braccio semiavanzato FB/P 500 SA 4. Decespugliatrice con braccio avanzato FB/P AHG 5. Decespugliatrice con braccio avanzato FB/PG AHG Lavori Pubblici n. 41 novembre - dicembre 2009

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DECORO URBANO

Servizio antigraffiti Da alcuni decenni le metropoli delle nazioni a maggiore sviluppo economico sono protagoniste passive di un nuovo fenomeno contestativo: l'imbrattamento di facciate di edifici pubblici e privati, di mezzi di trasporto pubblico e di tutto quanto contribuisce all'arredo urbano (monumenti, pensiline, cabine telefoniche, cestini portarifiuti...). Il degrado culturale ha sempre più ridotto la forma artistica dei "murales" a semplice atto di vandalismo che, senza alcuna pretesa estetica, si è ridotto al tentativo di trasmettere messaggi senza costrutto. Un ulteriore, finale, decadimento ha portato a scritte oscene, provocatorie o, non senso, illeggibili. Dopo un periodo di passiva sopportazione le municipalità hanno deciso di opporsi a questo tipo di degrado cercando, in un primo tempo, di sanzionare il vandalo, e chiedendo la collaborazione della cittadinanza. Questa strategia non solo non è risultata pagante, ma ha contribuito all'incremento del fenomeno accreditandolo come un'azione trasgressiva in contrasto con il potere costituito. Altrettanto inutili sono risultati i tentativi di riservare superfici destinate ai writers, rimaste molto spesso le uniche aree intonse nel generale

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degrado. Identificate le spinte psicologiche, le municipalità sono passate all'azione rimuovendo immediatamente la scritta vandalica. Antesignano di questa strategia è il Comune di Chicago che nel 1993, con un investimento di 3,5 milioni di dollari, si è dotato di 25 unità operative che, su segnalazione del cittadino, provvedevano alla rimozione delle scritte. Le ultime risultanze evidenziano che gli oltre 150.000 edifici ripuliti hanno drasticamente ridotto l'apparizione di nuove scritte e il fenomeno risulta in continua e sensibile riduzione. Questo in quanto la pulizia immediata contrasta l'intendimento del vandalo di glorificare il suo operato rendendolo evidente per più tempo possibile; quale soddisfazione può infatti derivare se quanto eseguito nella notte non è più evidente la mattina dopo agli occhi di compagni ed amici? Il servizio, che implica una complessa organizzazione di più strutture in modo da garantire l'azione sinergica finalizzata alla pulizia, alla protezione e alla dissuasione, non si basa sulla semplice rimozione delle scritte mediante la pulizia della facciata, che, peraltro, specialmente in Italia, deve rispettare l'integrità della matrice senza causare danni, ma

deve inoltre garantire una protezione in conseguenza della quale la rimozione di successive scritte vandaliche possa avvenire facilmente, velocemente e con costi limitati. Sotto l'aspetto tecnico il sistema adotta per la pulizia l'eiezione di bicarbonato o di carbonati a bassa pressione, in modo da assicurare una limitata abrasione della matrice, che nessun altro sistema meccanico è in grado di garantire, e, per la protezione, derivati fluorurati, formulati in modo da consentire la traspirabilità del manufatto. Da sottolineare che tutto il sistema risulta a basso impatto ambientale e in linea con le recenti direttive per il contenimento energetico e le emissioni in atmosfera, utilizzando apparecchiature e prodotti di ultima generazione come raccomandato dalle recenti direttive internazionali. Il sistema è brevettato da Dekos, la società italiana con il maggior fatturato nel campo della pulizia di superfici lapidee e che opera da oltre 10 anni in numerosi paesi europei.

Edificio in un parco pubblico, in via Caposile a Milano, prima e dopo l'intervento di pulizia con il sistema Dekos

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PORTATTREZZI

Antonio Carraro SP 4400 HST: concept geniale

La società moderna, oggi più che mai, è coinvolta nelle problematiche ambientali. Le nostre abitudini stanno consapevolmente evolvendo per far sì che ogni nostra azione contribuisca in qualche modo al benessere ambientale. La raccolta differenziata dei rifiuti, la cura degli spazi verdi delle nostre città, la pulizia delle strade, siano esse imbrattate da foglie nella migliore delle ipotesi, oppure dai postumi di eventi pubblici (mercati, manifestazioni…); e ancora, lo sgombero della neve dai passaggi pedonali o sulle carreggiate dopo un'intensa nevicata, sono solo alcuni esempi delle attività che le aziende municipa-

li devono costantemente compiere perché il cittadino possa godere in pieno degli spazi verdi, delle zone pedonali e delle strade, che, oltre ad essere pulite, devono essere sicure. Il trattore SP 4400 HST, della linea Groundcare Antonio Carraro, è frutto proprio di questi imperativi del vivere moderno: un mezzo concepito per soddisfare le esigenze degli operatori impegnati nella cura degli spazi pubblici, dei centri urbani, delle isole pedonali, dei parchi pubblici, dei giardini, dei selciati stradali, dei parcheggi, delle piste ciclabili e delle aree ricreative. SP 4400 HST è un idrostatico, compatto e robusto, a passo corto, dotato di telaio articolato per lavorare con

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precisione e agilità in spazi anche molto ristretti sia in larghezza che in altezza (fino a 2 m). Può essere allestito con attrezzi frontali, dorsali e posteriori, mantenendo sempre una grande manovrabilità. SP è infatti dotato di un pianale di carico molto pratico posizionato sul dorso del cofano, utilissimo per la movimentazione di materiale. Può lavorare con grande naturalezza con spazzatrice, lama, fresa da neve, spargisale, rasaerba completo di contenitore di raccolta o con muletto. Di volta in volta, a seconda dell'attrezzo, il mezzo cambia genere e tipologia di impiego risultando un superspecializzato in ambiti differenti. Il motore da 38 HP è un diesel compatto a 3 cilindri ad iniezione diretta, capace di elevate prestazioni a bassi regimi di giri. Pulito, silenzioso e pienamente in regola con le norme Fase 3 A, garantisce l'abbattimento del 40% delle emissioni nocive dei gas di scarico. Alla trasmissione idrostatica che integra il sistema speed-fix di avanzamento a velocità costante stabilito dall'operatore, è abbinata una trasmissione meccanica a 3 rapporti, per garantire in qualsiasi condizione le prestazioni ed i rendimenti ottimali in ogni impiego del mezzo. Il sistema frenante assicura arresti decisi e modulari senza sforzo da parte dell'operatore. La cabina Sky garantisce comfort operativo totale e massima ergonomia, con una pratica plancia comandi che integra tutte

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le spie e le informazioni utili all'utente. L'impianto idraulico è gestito da distributori azionati da leve pratiche ed intuitive vicino al volante. Insonorizzata e montata su silent-block, la cabina è silenziosa e offre un'ampia visibilità sugli attrezzi. Altri dettagli di SP che fanno la differenza sono: l'impianto di riscalda-

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mento; il parabrezza anteriore e i cristalli laterali apribili a compasso; l'impianto lavavetri; i due specchi retrovisori, l'appendiabiti e la predisposizione per impianto audio stereofonico. Infine, ad ulteriore conferma di qualitĂ , la casa ha inserito l'SP 4400 HST nella rosa dei mezzi che godono del pacchetto di garanzia estesa a 4 anni (EXG).

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