Soluzioni per Lavori Pubblici 42

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lavori pubblici soluzioni per

n. 42 gennaio - febbraio 2010

quota neve s.r.l. via Panizza 12 - 20144 Milano

Sped. in abb. postale - 45% art.2 comma 20b legge 662/96 - Milano



La meccanica, la sua passione, la sua vita......

Nel passaggio della notte più lunga d'inverno 2009, quella della "forte nevicata milanese", Domenico Bonetti, all'età di 79 anni ci ha lasciato.... Non ho avuto la fortuna di conoscerlo bene, ma non posso dimenticare alcune sue parole da pioniere di altri tempi. Mentre pronunciava con orgoglio la frase "li ho visti tutti nascere e tutti morire" i suoi occhi stanchi e lucidi nello stesso tempo esprimevano il rancore accumulato in 35 anni di battaglie contro la concorrenza "sleale"....ma non passava più di un secondo che, con tenacia e determinazione, concludeva dicendo: "ma io sono ancora qua". Circondato dalla sua famiglia e dai suoi collaboratori fino all'ultimo, ha avuto la possibilità di realizzare il suo sogno: quello di produrre veicoli 4x4 da lavoro.

Una lettera di un collaboratore di vecchia data lo ricorda così: "Era un uomo piccolo quello che molti anni fa veniva a Foligno, un uomo che portava con sé un bagaglio di esperienza, di preoccupazioni e di valori che sarebbe rimasto nella nostra mente per sempre. Tra le tante cose dette una frase è rimasta nei nostri cuori: "Giampiero, io per la mia azienda ho dormito sotto i ponti, non avevo un posto dove dormire". E poi un'immagine, l'immagine del suo lobo sinistro che le preoccupazioni avevano logorato. Ciò che quel piccolo uomo ha creato non è solo un'azienda, ma l'immagine di una famiglia unita nei valori che lui ha trasmesso e che era capace di comunicare con forza ad ogni persona che si relazionava con lui ed in ogni posto in cui si recava. Ora che la malattia lungamente e tenacemente combattuta lo ha vinto, ciò che ci lascia è un'eredità non solo spirituale ma anche tangibile, perché ogni volta che per strada vedremo passare un Bonetti non potremmo non pensare a lui così piccolo ma così grande... Che altro dire, un uomo che fino all'ultimo ha combattuto, lavorato duramente e che soprattutto ha trasmesso quei valori "di altri tempi''....Così è come lo ricordano i suoi figli, anzi questo è ciò che si respira a Vignate... L'unica differenza è la mancanza di tabacco nell'aria Ciao Menec Gherardo M.


3 Domenico Bonetti 6 Barriere paramassi impattate con energia eccedente quella nominale: il caso Arnad (AO) G. Giacchetti e M. Invernizzi 10 John Deere a Fieragricola 2010 12 Spazzatrice compatta CityCat 1000 per il lavoro anche in spazi ridottissimi Gh. Marchelli 14 Guida Sicura 4x4: corsi per la totale sicurezza nell'utilizzo di mezzi fuoristrada 17 Nuovi sistemi di spruzzo Mankar Ulv con tecnologia a raggi infrarossi 18 Hoasi® di Barbiflex per la "rotonda del volante" G. Patscheider 19 Assaloni.com al Winter road congress 2010 di Lhati Gh. Marchelli 20 Giordano Rental: il noleggio su misura per la gestione del verde Gh. Marchelli 22 4 ruote sterzanti e 286 CV per l'Unimog di San Pancrazio Ga. Marchelli 23 Antartide: British Antarctic Survey utilizza veicoli con cambi Allison 26 Cisa Servizi: segnaletica stradale in tutte le sue forme G. Patscheider 28 Giletta al PIARC Québec 2010 presenta Golden Ice 29 Accordo tra JCB e Volvo 30 Berti Macchine Agricole affronta il 2010 lanciando numerose novità 32 La gamma completa di verricelli Warn, in Italia solo da 4 Technique F. P. Vandoni 34 Econic per la raccolta porta a porta con ASM per la Provincia di Prato Gh. Marchelli 36 Grande successo del mini portattrezzi cingolato Tiger One per la viabilità invernale Ga. Marchelli 37 Analisi di efficienza Black Top G. Patscheider 40 Option propone Ice Chaser G. Patscheider 42 Hymach Tornado: taglio e raccolta anche con trattore Gh. Marchelli 44 Alla Provincia di Genova 3 macchine per neve e verde da Bozzato Macchine Agricole Ga. Marchelli 46 Anche Anas sceglie Schmidt: 2 fresaneve Supra 4001 al Compartimento di Trieste 48 Seppi M. in Nigeria 49 Schmidt Swingo: Euro 5 di serie 50 Che spettacolo! Gh. Marchelli 52 Energreen ora più che mai 54 RCM: corsi Clening Professionals e lavasciuga a idrogeno 56 ECO-Training Mercedes-Benz e Sprinter BlueEFFICIENCY: economia, ecologia e piacere di guida 60 Antonio Carraro a Fieragricola 2010 63 Abbattimento delle polveri aerodisperse presso l'Acciaieria di Borgo Valsugana

Soluzioni per Lavori Pubblici viene inviata in tutta Italia a: - Uffici Tecnici di tutti i Comuni, Province, Regioni e Comunità Montane - Società di gestione strade e autostrade - Aziende municipalizzate, di multiservizi e raccolta rifiuti - Aziende di trasporto urbano - Ditte appaltatrici di lavori pubblici - Parchi nazionali e regionali - Protezione Civile - Consorzi di bonifica - Aeroporti, Porti - Enti, Aziende e Comunità di grande dimensione (fiere, golf, parchi divertimento…) - Ditte produttrici e commerciali italiane ed estere nei settori di intervento della rivista - Personalità di settore italiane ed estere 4

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In copertina:

Mercedes-Benz Italia S.p.A. Via Giulio Vincenzo Bona, 110 00156 Roma Tel. +39 06 41442043

Direttore responsabile: dott. Giorgio Marchelli Direttore esecutivo: dott. ing. Gherardo Marchelli Redazione: dott. Giorgia Marchelli dott. arch. Viviana Patscheider Gunther Patscheider Francesco Piero Vandoni Segreteria di redazione: Domenica Stefani Editore: quota neve s.r.l. Direzione, amministrazione, pubblicità: Via Panizza 12 - 20144 Milano Tel. +39 02 4983120 Fax +39 02 4985157 E-mail: lavoripubblici@quotaneve.it www.lavoripubblici.net Stampa: A.G.F. Italia Via Milano 3/5 20068 Peschiera Borromeo (MI) tel. 02 55305659 fax 02 55305667 Abbonamenti annui: Italia euro 30,00 euro 40,00 Estero i versamenti possono essere effettuati a mezzo assegno o c/c postale n. 26647206 intestato a: quota neve s.r.l.: via Panizza 12 20144 Milano Una copia euro 5,00 Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 577 in data 14-10-2002 Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale D.L.353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, DCB Milano I nominativi inseriti nell'invio sono tutelati dalla Legge 675/96 sulla Protezione dei Dati Personali

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BARRIERE PARAMASSI

Barriere paramassi impattate con energia eccedente quella nominale: il caso Arnad (AO) GEOL. GIORGIO GIACCHETTI e ING. MARCO INVERNIZZI

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Come drammaticamente noto, i crolli di versanti in roccia rappresentano un grave problema per la sicurezza delle strade e dei centri abitati situati in territorio montano. I versanti soggetti a questo fenomeno sono molto estesi e, non essendo possibile consolidare

tutte le numerosissime situazioni di pericolo, si ricorre alle barriere paramassi che hanno lo scopo di mitigare gli effetti delle cadute. Sempre a causa dell'estensione dei versanti, è necessario ricorrere a metodi statistici per l'esecuzione delle

indagini e delle analisi necessarie per dimensionare le barriere paramassi. Queste procedure consentono di determinare l'energia e l'altezza della traiettoria di caduta del masso di progetto, cioè del masso che con buona probabilità (usualmente non minore del 95%) rappresenta il caso peggiore della popolazione di massi che potrebbero impattare la barriera. Questo tipo di approccio purtroppo lascia aperte alcune incognite, soprattutto nel caso in cui l'impatto è determinato dai massi dotati di grande energia, che non rientrano nella casistica per cui la barriera era destinata. La questione diventa quindi: cosa accade quando l'impatto sviluppa un'energia maggiore di quella nominale della barriera? La domanda diventa urgente soprattutto ora che le barriere cominciano ad essere testate in conformità alla nuova normativa ETAG 027 che definisce le categorie barriere paramassi proprio in ragione della loro capacità di dissipazione dell'energia. La frana di Arnad A questo proposito la recente frana avvenuta in località Clos-De-Barmes nel Comune di Arnad (Aosta) rappresenta un caso interessante, perché una barriera paramassi di categoria 3.000 kJ provata secondo ETAG 027, la OM CTR 30/04/A prodotta da Officine Maccaferri S.p.A., è stata impattata da un masso dotato di energia molto maggiore. La frazione di Clos-De-Barmes era già stata raggiunta in passato da due crolli di massi (22-24/12/2002 e 11/04/2008). Sul versante instabile affiorano ammassi rocciosi di gneiss, micascisti e calcescisti, talvolta fittamente fratturati, che consentono il rilascio di volumi rocciosi con dimensione mag1. Vista del versante in studio dove sono avvenute le tre frane 2. La frana avvenuta in data 6/11/2008 in Comune di Arnad (AO)

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giore di un metro cubo. Gli studi effettuati a seguito degli eventi di crollo avevano evidenziato che le opere passive di intercettazione con capacità 3.000 kJ costituivano la soluzione ottimale per mitigare il pericolo e proteggere sia l'abitato, sia la strada di accesso. L'impresa installatrice ha quindi optato per la barriera modello OM CTR 30/04/A di Maccaferri, sia perché rispondeva ai requisiti prestazionali di capitolato, sia perché consentiva rapidità e facilità di montaggio anche sui terreni particolarmente acclivi e accidentati. In data 6/11/2008 è avvenuto il crollo inatteso di un centinaio di metri cubi di roccia che nel moto si sono suddivisi in numerosi blocchi di grande pezzatura. Il detrito in caduta ha coinvolto la sottostante barriera OM CTR 30/04/A, la cui installazione era stata ultimata pochi mesi prima. I sopralluoghi effettuati dopo l'evento hanno messo in evidenza che la struttura ha arrestato numerosi blocchi tra i quali ne spicca uno avente dimensione non inferiore 12 m3 (foto 5 e 6); si stima che lo sciame di detrito direttamente arrestato dalla barriera sia non minore di 30 m 3 . Ovviamente, a seguito dell'impatto, la barriera è risultata irrimediabilmente deformata, con un montante divelto, e altri piegati dall'urto dei numerosi massi. Tuttavia la barriera, pur essendo notevolmente allungata in direzione normale al piano della barriera stessa, ha mantenuto un'apprezzabile altezza residua (circa 50%), restando così ancora in grado di intercettare ulteriori eventuali cadute di massi secondari. 3. Vista frontale del masso di 12 m3 oggetto della back analysis 4. Vista aerea del masso di 12 m3 oggetto della back analysis (Foto gentilmente concessa dal progettista dr. Vuillermoz)

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Ciò è avvenuto grazie alla speciale configurazione delle funi longitudinali superiori e inferiori della struttura, e al comportamento ottimale dei caratteristici dissipatori d'energia che sviluppano forze crescenti senza per questo generare eccessivi allungamenti. L'ottimale compor tamento della struttura era stato verificato anche in campo prove verticale, dove sono state eseguite prove di impatto multiplo al 50% della massima energia senza effettuare alcun intervento di manutenzione.

Officine Maccaferri S.p.A.

Energia d'impatto Il crollo si è propagato lungo un canalone inclinato mediamente 40 44° e, dopo un dislivello di circa 100 m, ha urtato la barriera. Per definire l'energia dissipata dalla barriera sono stati utilizzati rilievi geologici e topografici che hanno consentito di elaborare analisi di caduta massi a ritroso e quindi apprezzare la velocità del masso più grande tra quelli impattati. Le analisi effettuate con procedure statistiche, per brevità qui omesse,

Fondata nel 1879, Officine Maccaferri è diventata un punto di riferimento a livello mondiale nella progettazione e realizzazione di soluzioni avanzate per il controllo dell'erosione e per le opere di sostegno, ma nel tempo ha saputo innovarsi sviluppando un'esperienza tale da renderla partner affidabile per risolvere problematiche nel campo dell'ingegneria civile ed ambientale e nel mercato delle costruzioni. Questa capacità di innovazione tecnologica è frutto di un'attività di ricerca costante e concreta che, assieme all'esperienza ed al know-how tecnico, permette al gruppo di garantire i massimi livelli di efficienza. Concetti tradotti in soluzioni versatili e in grado di soddisfare le esigenze specifiche del cliente, mantenendo l'obiettivo di un ottimale rispetto dell'equilibrio ambientale. Ai suoi committenti Maccaferri offre non una semplice collaborazione, ma una vera e propria partnership che non si limita, quindi, esclusivamente alla fornitura di prodotti. E' un partner affidabile grazie al suo ampio portafoglio di prodotti di alta qualità. Oltre a soluzioni versatili, capace di adattarsi alle situazioni locali, mette a disposizione il proprio know-how tecnico creando in questo modo un ciclo virtuoso, in cui i singoli fattori (i prodotti, l'esperienza e la pratica all'innovazione) ne escono potenziati da ogni applicazione. Di fronte ad ogni progetto Maccaferri si pone con lo spirito di individuare, affrontare e risolvere le reali esigenze di ogni cliente e il risultato di ogni atteggiamento produce benefici che sono apprezzabili nel tempo. Maccaferri ricerca, progetta e sviluppa soluzioni per il settore delle costruzioni, dell'erosione e della stabilizzazione dei terreni in più di 100 paesi nel mondo. La struttura organizzativa è pensata come globale e locale allo stesso tempo, e organizzata in consociate che organizzano i prodotti, progettano e propongono le soluzioni di Maccaferri nel mondo; questo garantisce una maggiore flessibilità, una presenza capillare e una migliore predisposizione alla continua evoluzione del mercato. Alla presenza europea della casa madre in Italia e delle filiali in Nord e Sud America, Francia, Regno Unito, Russia, Cina, Malesia, Australia, Sud Africa, India, Spagna, si aggiunge l'impegno dell'azienda bolognese in tutti e cinque i continenti, con 60 società operative. Dove non arriva la forza di vendita interna, sono i distributori presenti in tutti i continenti a seguire in maniera indiretta i mercati. 8

fanno vedere che al momento dell'impatto, le caratteristiche dinamiche più probabili risultano essere: - dimensione del blocco [m3]: 12 ± 1 - peso del blocco [kg]: 31.200 ± 2.600 - numero di traiettorie dell'analisi [-]: 2.000 - altezza di impatto sulla barriera [m]: 2,6 - velocità di impatto [m/s]: 15.0 - energia cinetica sviluppata [kJ]: 4.024 Si noti che tale livello di energia trascura sia l'energia di rotazione propria del masso, sia l'energia globale di tutti gli altri massi (dimensione da 1 a 5 m3) che hanno impattato la barriera, seppure non contemporaneamente all'evento in questione. Si può quindi affermare con certezza che la barriera in questione ha contrastato efficacemente un impatto di oltre 4.000 kJ, cioè un livello energetico 33% maggiore di quello teorico della barriera stessa. In conclusione allo studio condotto è possibile affermare che la barriera OM CTR 30/04/A, caratterizzata da un livello energetico massimo pari a 3.000 kJ, è stata ampiamente in grado di assorbire e contenere energie molto maggiori a 3.000 kJ. In considerazione sia dell'impossibilità di rimuovere i numerosi blocchi con costi ragionevoli, sia della residua efficienza della barriera impattata (la maggior parte delle fondazioni è tuttora solida, la rete ad anelli non presenta gravi lesioni, l'altezza residua è considerevole), i tecnici responsabili hanno deciso di utilizzarla quale struttura di rallentamento in caso di ulteriori frane e di realizzare una nuova OM CTR 30/04/A immediatamente a valle. 5. Vista aerea del punto di distacco della frana (Foto gentilmente concessa dal progettista dr. Vuillermoz)

6. Il fronte di frana trattenuto dalla barriera paramassi modello OM CTR 30/04/A

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TRATTORI

John Deere a Fieragricola 2010

Fieragricola 2010, a Verona dal 4 al 7 febbraio, è stata l'occasione per John Deere di presentarsi al pubblico nella propria nuova veste, con una gamma molto completa di macchine per il verde di ogni dimensione, con finanziamenti differenziati John Deere Credit. Nella primavera del 2009 Deere & Company ha annunciato un nuovo Modello Operativo Globale per una crescita sostenibile che permetta di unire e rafforzare le Divisioni Agricola e Giardinaggio in una singola Divisione denominata Agriculture & Turf, a par tire dal 1° maggio 2009. La nuova strategia ha permesso un allineamento delle regioni sulla base di aree geografiche e caratteristiche del

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cliente, con cinque piattaforme di prodotto per gestire in tutto il mondo lo sviluppo, la produzione e la consegna di macchine e soluzioni. Il Modello Operativo Globale consente quindi di conseguire maggiore allineamento di competenze, tecnologie, sviluppo, investimenti per realizzare la crescita sostenibile alla quale John Deere aspira, ed ottenere una maggiore competitività globale. Tale riallineamento svilupperà un portfolio completo di prodotti e servizi che soddisferà i bisogni dei clienti, riducendo i costi. La nuova Divisione del Modello Operativo Globale permetterà uno sviluppo più rapido delle soluzioni grazie a processi comuni, standard e

risorse. E' stato ideato per permettere alla Divisione di aumentare la profittabilità attraverso molti mercati geografici, aumentare la competitività, e raggiungere e sostenere prestazioni operative eccezionali in tutte le fasi di un ciclo economico. "Il nuovo approccio operativo è in fase di sviluppo dal 2008 ed è l'estensione dei molti sforzi risultanti dall'implementazione del modello corrente, in funzione dal 2001," ha dichiarato Robert W. Lane, chairman and chief executive officer. "Prodotti e funzioni saranno formalmente riallineati per renderci più reattivi alle esigenze dei clienti e alle condizioni del mercato, e ci permetterà di lavorare in modo più abile ed efficace in tutto ciò che facciamo. Clienti, fornitori e concessionari troveranno più facile lavorare con John Deere con questa riduzione della complessità organizzativa." "La nuova Divisione Agriculture & Turf e il suo Modello Operativo Globale ci permetterà di lavorare con nuove modalità, intraprendendo decisioni migliori in tempi più rapidi, vicine alle esigenze dei clienti" afferma Lane. "Passi fondamentali come questi ci permettono di migliorare la nostra posizione competitiva anche durante l'attuale situazione economica". Questo annuncio non riguarda la Divisione Forestale & Macchine Movimento Terra o John Deere Credit.

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IGIENE URBANA

Spazzatrice compatta CityCat 1000 per il lavoro anche in spazi ridottissimi GHERARDO MARCHELLI

Bucher Schörling completa la gamma delle sue spazzatrici con la nuova spazzatrice compatta CityCat 1000. Con questo nuovo progetto e con il restyling di CityCat 2020 (Lavori Pubblici n. 41 novembre - dicembre 2009) Bucher Schörling integra in modo ottimale il già ampio programma di spazzatrici potenti, professionali e di utilizzo comprovato. Come tutti i modelli di maggiori dimensioni, anche CityCat 1000 è particolarmen-

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te robusta, sicura ed affidabile durante il funzionamento. CityCat 1000 è azionata da un motore diesel a tre cilindri, compatto ed ecologico, ed è disponibile con sterzo anteriore oppure con sterzo integrale opzionale per la massima manovrabilità ed una perfetta tenuta di corsia. Grazie alle dimensioni ridotte, il veicolo si presenta par ticolarmente maneggevole in modo da poter passare ed operare in presenza di spazi

ridottissimi. La manovrabilità ottimale è da sempre una caratteristica imprescindibile delle spazzatrici Bucher Schörling, proprio come la qualità svizzera di livello superiore. CityCat 1000 si colloca, con un'altezza inferiore ai due metri ed una larghezza appena superiore al metro, come spazzatrice ideale per tutti gli spazi ristretti e accessibili solo in modo limitato. Grazie alle sue doti di potenza risulta la soluzione ottimale per pulire superfici di grandi dimensioni, parcheggi, centri commerciali, stabilimenti e complessi residenziali. Ovviamente, le sue peculiarità la rendono particolarmente adatta ad operare nei centri storici che presentano tipicamente marciapiedi e strade di dimensioni ridotte. La trazione idrostatica a variazione continua garantisce la facilità e comodità di manovra. Inoltre le particolari doti di trazione consentono a CityCat 1000 agevoli partenze senza strappi anche in salite ed a guidatori poco esperti, e le pendenze affrontabili sono del 25%, caratteristica che si rende estremamente utile in molti borghi antichi con strade pendenti tipici del nostro paese. Durante la retromarcia il bocchettone di aspirazione si solleva automaticamente per evitare possibili collisioni. Può essere inoltre sollevato gradual-

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mente in modo idraulico tramite un tasto e per effetto di una particolare sospensione è possibile sormontare eventuali ostacoli, senza danneggiarlo. L'impianto idraulico di bordo per i gruppi spazzamento ed i cilindri di movimento sono alimentati da due pompe: una pompa idraulica alimenta la ventola nel contenitore rifiuti e la seconda alimenta lo sterzo, le spazzole e tutti i cilindri di movimento. Il motore diesel Deutz da 32 kW/43 CV, da tempo utilizzato con successo in diverse macchine comunali, agricole ed edili, dispone di riserve di forza sufficienti anche in presenza di carichi elevati. Il motore è raffreddato ad olio (niente radiatore = niente antigelo). La larghezza massima di spazzamento è di 2.200 mm con due grandi spazzole spinte del diametro di 700 mm estremamente alte e verticali, in modo da mantenere il diametro di lavoro costante. La loro cinematica consente movimenti indipendenti ed in caso di contro pressione eccessiva, questa consente una cedevolezza in modo da permettere alle spazzole di evitare gli ostacoli. La velocità di lavoro delle spazzole è regolabile in continuo. Il principio della tecnica di aspirazione è lo stesso della sorella maggiore CityCat 2020: i rifiuti vengono prima inumiditi tramite ugelli per realizzare l'aderenza di polveri, vengono trasportati al centro con le spazzole e rimossi attraverso il bocchettone di aspirazione sotto l'assale anteriore, per poi essere depositati nel contenitore ribaltabile da 1 m 3 in acciaio inossidabile al cromo. Il bocchettone d'aspirazione sorretto da rulli è posizionato tra le ruote anteriori ed è dotato anch'esso di ugelli per l'umidificazione. Una saracinesca consente la regolazione di apertura della bocca di aspirazione che, comandata dalla cabina, consente all'operatore di regolare l'apertura in base al tipo di materiale

da aspirare. La ventola è progettata in modo tale che la sua potenza di aspirazione elevata consenta di raccogliere senza difficoltà anche rifiuti pesanti senza produrre una rumorosità eccessiva. I due serbatoi di acqua pulita, costruiti in materiale plastico, sono collocati sopra l'assale posteriore. Una pompa elettrica alimenta l'acqua al bocchettone di aspirazione e agli ugelli di umidificazione delle spazzole. Grazie ad una costruzione speciale, un sistema integrato di recupero dell'acqua consente di mantenere l'acqua sporca nel relativo contenitore durante il ribaltamento, e permette così di ottenere rifiuti più asciutti. Inoltre questo sistema aumenta la scorta di acqua di lavoro, prolungando notevolmente la durata di utilizzo del veicolo senza dover effettuare rifornimento. Il telaio è costituito da uno chassis saldato con assali ammor tizzati. L'assale anteriore è dotato di molle a spirale e ammortizzatori, l'assale posteriore di molle biconiche. Grazie ad una distribuzione ottimale del carico a favore dell'assale anteriore, è possibile eseguire in tutta sicurezza manovre impegnative come salire e scendere dai bordi dei marciapiedi e spostarsi sui pendii. La cabina insonorizzata ed ammortizzata con cuscinetti idraulici è molto spaziosa ed è caratterizzata da un alto livello di comfort. Il parabrezza di grandi dimensioni è realizzato in vetro di sicurezza ad isolamento termico e antiriflesso con riscaldamento integrato. La vetratura è veramente ampia ed arriva fino ai piedi dando una visibilità a 360°, permettendo all'operatore di controllare le spazzole in tutte le loro posizioni. Le porte sono provviste di vetri scorrevoli e una ventola di riscaldamento e ventilazione a più stadi di velocità garantisce una climatizzazione ade-

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guata. La colonna di guida è regolabile, così come il sedile con sospensione pneumatica, la strumentazione di comando e di controllo è disposta in modo ergonomico ed intuitivo. Il sollevamento e l'abbassamento del bocchettone d'aspirazione è controllato con semplicità tramite un tasto, mentre i movimenti delle due spazzole indipendenti sono effettuabili mediante due joystick. L'ergonomia dei comandi, abbinata al telaio completamente ammortizzato, garantiscono un comfort di guida ottimale che consente di lavorare senza fatica anche in caso di utilizzo prolungato. Gli specchietti retrovisori riscaldabili montati di serie ed il faro di lavoro sul tetto completano l'ampia dotazione di questa cabina. Bucher Schörling ha prestato particolare attenzione all'economicità di utilizzo di CityCat 1000. Gli interventi di manutenzione sono semplici e pratici da realizzare. Tutte le parti del motore sono disposte in modo ben visibile e le aperture per la manutenzione sono facilmente apribili con chiusure magnetiche per consentire rapidità di accesso. Le spazzole inoltre presentano la particolarità di fissaggio che consente di poterle sostituire senza dover svitare completamente i dadi di fissaggio. L'elevata semplicità di manutenzione esalta la professionalità di questa spazzatrice. Il motore, ecologico ed economico nei consumi, presenta la caratteristica importante di avere un intervallo di assistenza di 1.000 ore. Naturalmente CityCat 1000 può essere personalizzata in base alle esigenze specifiche degli utilizzatori grazie ad un'ampia gamma di accessori: luci girevoli di riconoscimento, tubo aspirafogliame, radio CD, climatizzatore, telecamera di retromarcia, lancia ad alta pressione, tubo di spruzzatura, lama spazzaneve o spargisale.

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AZIENDE

Guida Sicura 4x4: corsi per la totale sicurezza nell'utilizzo di mezzi fuoristrada

Il veicolo fuoristrada sia leggero sia pesante è diventato uno strumento largamente impiegato dagli enti e dalle aziende che devono operare con i propri mezzi su terreni non preparati e spesso in situazioni critiche a causa delle precarie condizioni di aderenza e di carico. La formazione del personale preposto a tali automezzi speciali riduce in larga misura i rischi derivanti da un

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loro uso non corretto. In quest'ottica si collocano i corsi di Guida Sicura 4x4 orientati all'addestramento professionale del personale operativo sui veicoli fuoristrada. Un personale addestrato alla guida si traduce in: - maggiore efficienza negli interventi, - aumento dello standard di sicurezza operativa, - riduzione del risk management,

- sgravio di responsabilità da parte degli enti e delle aziende gestori dei veicoli, - diminuzione dei guasti meccanici derivanti da un utilizzo non corretto. Guida Sicura 4x4 è una moderna e dinamica struttura, costituita per offrire ad aziende ed enti la risposta alle richieste e alle esigenze conseguenti all'utilizzo ed all'impiego fuoristrada di mezzi leggeri, pesanti ed agricoli. Già leader nell'organizzazione di corsi di guida sicura dedicati ad operatori professionali dei veicoli fuoristrada leggeri e pesanti e di mezzi speciali, la società di Modena ha sviluppato, attingendo al suo specifico knowhow, altri settori di intervento nell'ambito 4x4 per offrire ai propri clienti un servizio sempre più completo e di elevata professionalità, che spazia dall'organizzazione e dalla gestione di test drive al progetto e all'allestimento di impianti speciali ed aree prova 4x4, dalla presentazione alla stampa, alla rete di vendita al pubblico, di nuovi modelli automobilistici, alla consulenza per l'acquisto di flotte di veicoli fuoristrada. La società è certificata in conformità alle norme UNI EN ISO 9001:2008, ambito della certificazione settore EA 37 n°0614691, ed opera nel rispetto delle vigenti norme sulla tutela dell'ambiente e la sicurezza sul luogo di lavoro, promuovendone la cultura mediante l'informazione e la formazione del proprio personale e dei partecipanti ai corsi. Per aumentare lo standard di professionalità dei servizi offerti, Guida Sicura 4x4 crede fermamente nella collaborazione con aziende ed enti che rivestono nel loro specifico ambito di intervento posizioni di assoluta eccellenza, e negli anni ha stipulato accordi con diversi partner. I corsi di Guida Sicura 4x4 per mezzi leggeri e pesanti sono stati sviluppati in collaborazione con la Facoltà di Ingegneria (dipartimento Ingegneria

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dell'Impresa) dell'Università degli Studi di Roma Tor Vergata. All'elaborazione dei corsi ha partecipato il Master in Organizzazione, Gestione e Sviluppo delle Risorse Umane, attività interdisciplinare promossa dalla Facoltà di Ingegneria e dalla Facoltà di Lettere e Filosofia. L'Enama, Ente Nazionale per la Meccanizzazione Agricola, è un ente riconosciuto ai sensi del D.P.R. 361/72 ed è costituito dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, Regioni, Assocap, Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Unacma, Unacoma, Unima. In questo suo ruolo istituzionale l'Enama ha concretizzato con Guida Sicura 4x4 un rapporto di collaborazione per la promozione e la gestione di corsi di guida sicura dei mezzi agricoli e delle macchine operatrici in agricoltura. Il Centro di Formazione Tecnica per la Sicurezza sul Lavoro in Montagna di Enel Distribuzione del Sestriere, ha steso con Guida Sicura 4x4 un protocollo d'intesa per la coprogettazione e realizzazione di attività di addestramento specialistico per la guida sicura di mezzi fuoristrada in ambienti difficili ed in condizioni climatiche avverse, rivolto ad utilizzatori professionali. Guida Sicura 4x4 rappresenta inoltre il segmento tecnico dedicato ai professionisti della Federazione Italiana

Fuoristrada. I partner tecnici che attualmente forniscono i mezzi per i corsi di Guida Sicura 4x4, dai pick-up alle jeep, fino ai veicoli industriali e commerciali, sono: Mitsubishi Motors Automobili Italia, Isuzu Italia, Kia Motors Italia, Daihatsu Italia e Iveco Italia. Si sono già affidati a Guida Sicura 4x4 le principali case automobilistiche e ditte di fornitura dell'energia elettrica, società di allestimento

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mezzi (in particolare per l'antincendio), aziende che operano nel movimento terra e nel cava - cantiere, associazioni di Protezione Civile e Ambientale, ASL ed Emergenza 118, come pure Regioni, Province e Comuni. I corsi di Guida Sicura 4x4 e snow ice sono diretti ad un'utenza professionale, ed in particolar modo si rivolgono alle aziende e agli enti la cui attività implica per i propri dipendenti l'utiliz-

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zo di veicoli 4x4 leggeri e pesanti in situazioni di viabilità critica o pericolosa. E' quindi indispensabile per il datore di lavoro ridurre i rischi derivanti da un utilizzo non corretto del mezzo meccanico ai sensi del Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81 (ex Legge 626), le cui disposizioni costituiscono l'attuazione dell'art. 1 della Legge 3 agosto 2007 n. 123 che prevede che tale rischi: - siano considerati e valutati per la corretta stesura del documento sulla sicurezza; - siano ridotti il più possibile attraverso un adeguato percorso formativo ed informativo dedicato a chi utilizza, per mansione di lavoro diretta e indiretta, l'autoveicolo aziendale. Il Decreto Legislativo 81/2008 prescrive misure per la tutela della salute e per la sicurezza dei lavoratori durante il lavoro, in tutti i settori di attività pubblici o privati. I rischi che derivano dalla guida dell'autoveicolo aziendale fanno parte di quelli collegati allo svolgimento della mansione lavorativa. Analizzando la normativa, il decreto prevede che le misure generali di tutela siano, tra le altre: - la valutazione di tutti i rischi per la salute e la sicurezza; - la programmazione della prevenzione; - l'eliminazione dei rischi e, ove ciò non possibile, la loro riduzione al minimo; - l'informazione e formazione adeguate per i lavoratori. Il Decreto Legislativo recita infatti che tra gli obblighi non delegabili facenti capo al datore di lavoro risulta "la valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documento previsto dall'articolo 28", il quale specifica che la valutazione deve riguardare tutti i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori. 16

E' evidente che il rischio debba essere attentamente valutato quando si tratta di guida di veicoli non solo nelle situazioni stradali di normale utilizzo ma soprattutto quando l'utilizzo dell'autoveicolo, connesso alla propria mansione lavorativa, viene svolto su fondi non preparati o peggio in condizioni di fuoristrada. Non si può assolutamente escludere il rischio guida autoveicolo quando una gran parte dei lavoratori deve utilizzare tale strumento per compiere la propria funzione aziendale. L'attività for mativa/pratica di un corso di guida sicura fa parte del "grado di evoluzione della tecnica della prevenzione" essendo, appunto, un ser vizio in evoluzione per migliorare la formazione e l'informazione di tale particolare rischio lavorativo, considerando inoltre che la guida in fuoristrada e l'utilizzo delle dotazioni specifiche dei mezzi (inserimento trazione, blocchi dei differenziali…) non sono menzionate né indicate nei corsi per il conseguimento della patente di guida. Nell'ottica di ridurre il risk management derivante dall'impiego di veicoli fuoristrada, Guida Sicura 4x4 organizza specifici corsi, che in funzione delle caratteristiche del mezzo e delle modalità di utilizzo, si articolano su tre diversi livelli. Il corso di 1° livello è strutturato per formare i partecipanti fornendo loro le cognizioni teoriche e pratiche di base per la guida in sicurezza dei mezzi leggeri (patente B). Il corso di 2° livello arricchisce e consolida l'esperienza precedente maturata dall'allievo, consentendo l'acquisizione di tecniche di guida avanzate che permettono di affrontare condizioni particolarmente critiche in situazioni di emergenza (patente B) con mezzi leggeri allestiti. Il corso di 3° livello è rivolto agli utiliz-

zatori di veicoli pesanti (patente C ed oltre). I temi affrontati sono rivolti essenzialmente alle tematiche attinenti l'impiego del mezzo: antincendio boschivo, cava, emergenza di protezione civile o militare. Gli argomenti trattati durante il percorso for mativo teorico - pratico vanno dalle caratteristiche del mezzo e ai suoi accessori, alle tecniche di guida, alle condizioni di emergenza sino alla "guida verde", che evita inutili sprechi di carburante diminuendo le emissioni inquinanti. I risultati attesi dai corsi sono: - compressione degli infortuni causati da imperizia; - compressione delle spese per incidenti di piccola e media entità; - sfruttamento a pieno delle potenzialità del veicolo con diminuzione dei tempi d'intervento e maggiore qualità ed affidabilità del servizio svolto; - aumento della durata dei mezzi; - risparmio sulle spese di manutenzione ordinaria; - diminuzione dei consumi di carburante ed emissioni inquinanti; - maggior valutazione dell'automezzo usato alla fine del servizio. Al ter mine d'ogni corso (previo superamento delle verifiche teorico pratiche), viene rilasciato un Certificato di Formazione Professionale comprovante l'avvenuta formazione ed informazione del personale, in ottemperanza a quanto previsto dal Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81, le cui disposizioni costituiscono l'attuazione dell'art. 1, Legge 3 agosto 2007 n. 123. I costi sostenuti dalle aziende per i corsi di Guida Sicura 4x4 sono, per effetto Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81, le cui disposizioni costituiscono l'attuazione dell'art. 1 della Legge 3 agosto 2007 n. 123, interamente deducibili quale attività di formazione o aggiornamento del personale.

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VERDE

Nuovi sistemi di spruzzo Mankar Ulv con tecnologia a raggi infrarossi

Agricenter propone una combinazione vincente per ridurre al minimo l'utilizzo di diserbanti nelle aree pubbliche. La ditta di Castelnuovo del Garda, in provincia di Verona, distributrice per l'Italia dei prodotti tedeschi Mantis, è specializzata nella cura del verde, in particolare di quello pubblico e dei campi sportivi, con priorità al diserbo localizzato a basso impatto ambientale per il contenimento delle erbe infestanti, e particolarmente sensibile al corretto impiego dei prodotti fitosanitari ad azione diserbante. Per la prima volta, la tecnologia di micronizzazione UBV (Ultra Basso Volume) Mankar viene applicata in combinazione di sensori a raggi infrarossi: Unima-City e Tramus-City sono due nuove attrezzature sviluppate in particolar modo per rispondere alle esigenze di diserbo delle pubbliche amministrazioni. Entrambe le unità, Unima-City anteriore e Tramus-City posteriore, sono equipaggiate con 4 ugelli ben protetti

all'interno di una campana di metallo larga 120 cm; ogni ugello ha uno spruzzo di circa 30 cm. Si possono quindi trattare superfici abbastanza ampie, riducendo anche i tempi di applicazione. La velocità di avanzamento è compresa tra 2 e 10 km/h. Il dosaggio avviene tramite una pompa elettrica, e con un contenitore di capacità 6 l, la superficie trattata, in modo selettivo, è fino a 60.000 m2. I sensori a raggi infrarossi riconoscono gli apparati fogliari solo quando sono presenti nel terreno e mettono in funzione gli ugelli. Le zone in cui non vi è presenza di apparati fogliari non vengono irrorate di prodotto: così il quantitativo di erbicida applicato ed il corrispondente impatto ambientale vengono ridotti ulteriormente rispetto alle altre attrezzature Mankar senza sensori. Il quantitativo necessario compreso tra 0,5 e 1 l per ha di glifosate (in base allo sviluppo ed alla tipologia di infestanti), si può ridurre ulteriormente a 0,25 - 1 l per ha. Le attrezzature sono

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disponibili anche senza sensori. La tecnologia Mankar UBV abbinata ai sensori a raggi infrarossi Weedseeker permette di eseguire solo due interventi di diserbo l'anno, con un risparmio dell'80% di prodotto. Naturalmente i sistemi Unima-City e Tramus-City offrono i già ben noti vantaggi della tecnologia Mankar: - gli erbicidi vengono utilizzati puri, senza diluizione in acqua; - il quantitativo di prodotto viene distribuito a microgoccia (150 my) controllata per ottenere un dosaggio localizzato e di precisione grazie allo spruzzo a ventaglio rivolto verso il basso senza pressione prodotto dal motorino rotante brevettato; - l'efficacia ottimale (solo 0,25 - 1 l per ha di glifosate) consente un risparmio di denaro e tempo; - l'utilizzo ridotto di prodotti fitosanitari, senza miscela in acqua, senza pressione e senza deriva, rende le attrezzature Mankar più rispettose dell'ambiente e della salute umana.

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MATERIALI

Hoasi® di Barbiflex per la "rotonda del volante" GUNTHER PATSCHEIDER Hoasi ® di Barbiflex, il telo pacciamante dalle elevate prestazioni tecniche e dalle notevoli qualità estetiche, è stato impiegato in un significativo progetto di arredo urbano ad Erba, impor tante comune in provincia di Como. La variante Terra di Hoasi ® è stata posata su una r o t o n d a d i 7 0 0 m 2, d e n o m i n a t a "rotonda del volante", e sui 300 m2 di spartitraffico laterali. Per l'anno prossimo è già prevista la realizzazione, sempre con Hoasi ® , di altre aree di circa 600 m2 adiacenti lla rotonda. L'Azienda Agricola Ratti Alessandro ha seguito la realizzazione della rotonda e degli spartitraffico, mentre il progetto è stato voluto e commissionato dalla società A.T.I. S.r.l., Acciai Tubi Inox, che ha adottato la rotonda. Il C o m u n e d i E r b a i n fa t t i d à i n adozione triennale spazi pubblici ad aziende private che prendono in consegna, sempre con il benestare del comune, la realizzazione di opere civili. In questo caso sono state prese in considerazione altre soluzioni, come ad esempio i teli biodegradabili in cocco o i teli neri antialga, ma i primi hanno una durata indefinita, pesantemente condizionata dalle condizioni meteorologiche, variabile da 6 a 9 mesi,

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e quindi non prevedibile; mentre i teli antialga sono visivamente poco gradevoli e, trovandosi la rotonda in una zona centrale di Erba, adiacente al polo fieristico, non sarebb e r o s t a t i a d a t t i . H o a s i ® va n t a invece un ottimo impatto estetico ed anche a livello di praticità si è dimostrato il prodotto migliore. E' stato, quindi, preferito Hoasi ® per un discorso sia estetico che pratico: è più veloce da posare, non subisce alcun degrado nel tempo ed ha perfor mance eccezionali, oltre ad essere piacevole visivamente. Sono state effettuate delle p r ove i n v i va i o p o s a n d o i l t e l o antialga ma è stato constatato che si sfilacciava; i teli in cocco d'altro canto sarebbero stati tanto rigidi da d ove r e s s e r e a d a g i a t i c o n i l flessibile. I teli Hoasi®, al contrario, sono facili da posizionare e si poss o n o s ov r a p p o r r e e s i l i c o n a r e , r iducendo l'utilizzo di picchetti. Inoltre con Hoasi ®, grazie alle sue caratteristiche meccaniche, si possono predisporre tagli meno grandi per l'inserimento delle piante, e, di conseguenza, si riduce la possibilità di far crescere le infestanti. Anche il comune, valutate le caratteristiche ecologiche di Hoasi® ed il notevole risparmio idrico, ha subito approvato il telo di Barbiflex.

L'Azienda Agricola Ratti Alessandro ha anche dovuto concordare la scelta delle piante, poi ricaduta su un verde tinta unita senza fioritura, e per diverso tempo la rotonda e gli spartitraffico sono stati coperti solo da Hoasi ® , risultando comunque esteticamente gradevoli. Hoasi ® di Barbiflex ha quindi raccolto ancora una volta il consenso totale, dimostrando di essere veramente un sistema di pacciamatura altamente innovativo, dalle elevate performance ed apprezzato pure esteticamente.

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VIABILITA' INVERNALE

Assaloni.com al Winter road congress 2010 di Lahti GHERARDO MARCHELLI Assaloni.com ha par tecipato al Winter road congress 2010 di Lahti, paese finlandese a circa 80 km di distanza da Helsinki. Questo congresso, arrivato alla 28esima edizione, è forse l'incontro più importante per i paesi Scandinavi e del Nord Europa per quanto riguarda la viabilità invernale, con una presenza di visitatori impor tante anche da Nor vegia, Danimarca, Svezia ed Estonia. Un incontro diviso su tre livelli: congressuale, espositivo e dimostrativo. Il titolo di questa edizione era estremamente esplicito: "Quality of winter maintenance - safety of traffic". La presenza diretta, per la prima volta, di Assaloni.com a questa manifestazione sottolinea la volontà dell'azienda di Lizzano in Belvedere di intervenire con un'azione di promozione diretta in Scandinavia, ritenedo di avere le caratteristiche per conseguire successo in paesi che hanno un forte legame con la gestione della neve sulle strade, proponendo quindi anche in quelle aree la propria gamma di attrezzature. Anche se Assaloni.com aveva avuto vendite sporadiche in questo paese, la presenza ad una manifestazione

come questa ha piacevolmente colpito i visitatori, che hanno mostrato un interesse positivo verso le attrezzature proposte, e verso particolari, come ad esempio le ruote di sostegno, che in Finlandia non sono utilizzate. Inoltre Assaloni.com era presente con una lama telescopica nello stand, attrezzatura che ha sucitato un'attenzione particolare, non essendo qui

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proposta da nessun'altra azienda. Assaloni.com si pone oggi l'obiettivo di costruire un'organizzazione commerciale permanente in questi paesi, ed in concomitanza a questo evento sta organizzando una rete vendita, attraverso rivenditori e punti di assistenza per le varie zone, per proporre al meglio tutta la linea di attrezzature a spinta, rotative e spargitori.

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VERDE

Giordano Rental: il noleggio su misura per la gestione del verde GHERARDO MARCHELLI

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Giordano Rental, il "sistema noleggi" studiato ed applicato con successo da Giordano Servizi S.r.l., propone anche per la gestione del verde pubblico alcune soluzioni già risultate vincenti nel recente passato. In particolare il sistema prevede l'allestimento delle macchine attualmente impiegate per la gestione della viabilità invernale (trattori, autocarri 4x4 compatti e macchine operatrici Energreen) con attrezzature per la gestione del verde. Nel parco macchine di

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Giordano Servizi si annoverano infatti trattrici di potenza medio - alta (da 90 HP a 130 HP) e due modelli di macchine operatrici Energreen: ILFS 1000 con braccio frontale da 6 m e ILFS 1500 con braccio alla francese da 11 m e cabina girevole. Grazie alla diversificazione delle macchine il sistema Giordano Rental propone tre "taglie" di macchine noleggiabili: small (macchine professionali per la gestione di piccole aree verdi, quali rasaerba e trince "uomo a terra"),

medium (trattrici allestite con bracci trincianti telescopici), large (le famose macchine operatrici Energreen). Con il sistema "a taglie" Giordano Servizi riesce a soddisfare le esigenze di diverse tipologie di clienti: dalle polisportive ed i piccoli comuni sino alle grandi amministrazioni comunali e provinciali e ai grandi appaltatori. In più all'interno di ogni "taglia" sono previste diverse soluzioni personalizzabili in base all'esigenza del cliente. Uno dei punti di forza delle soluzioni Giordano Rental è poi l'assistenza fornita nell'ambito dei servizi di noleggio proposti. Tutti i pacchetti prevedono il servizio di assistenza in orario d'ufficio con intervento nelle 24 ore successive alla chiamata e macchina sostitutiva nel caso di fermo superiore alle 72 ore lavorative. Ancora una volta Giordano Rental è riuscita a mettere il cliente al centro del processo produttivo/economico che caratterizza i propri servizi. Tra le importanti realtà che hanno scelto i servizi Giordano Rental si 1. La consegna a domicilio delle macchine Giordano Rental 2. Il cippatore Vermeer BC1400TX al lavoro 3. Trattore del parco macchine Giordano Rental

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annoverano la Provincia di Savona con il noleggio scaglionato di due decespugliatrici Energreen e di una trattrice con braccio trinciante, che li ha visti forniti per tutta la stagione estiva 2009, l'ASTER di Genova, cui è stata fornita una Energreen ILFS1500 ed alcune importanti aziende appaltatrici e consorzi di bonifica piemontesi, lombardi e veneti che per tutto il periodo estivo sono stati serviti dalle macchine Giordano e sono stati seguiti in termini di assistenza sia dalle officine Giordano, sia dalle officine autorizzate dislocate in tutto il centro - nord Italia. Un altro interessante servizio inserito nel sistema Giordano Rental è legato al mondo della riduzione volumi e produzioni di cippato. Le macchine attualmente a parco, tutte professionali e sottoposte ad una puntuale manutenzione, coprono diversi tipi di materiali da cippare, dalle ramaglie ai tronchi fino a 40 cm di diametro. Una delle macchine più interessanti del parco è il Ver meer BC1400TX: cippatore con motore autonomo Caterpillar diesel 125 HP che riesce a gestire un diametro cippabile fino a 40 cm con una produzione oraria di 8 tonnellate l'ora. Provvisto di radiocomando e di collo di lancio alto 4 m, può essere utilizzato da un solo operatore che dall'escavatore o dalla trattrice usati per l'alimentazione può comodamente comandarlo e spostarlo senza muoversi. Con questa macchina Giordano Servizi è riuscita ad attrezzarsi di un mezzo in grado di fornire al cliente una soluzione efficace e flessibile adattandosi al meglio alle sue esigenze. Giordano Servizi S.r.l. ed il sistema Giordano Rental sono in continua evoluzione per l'individuazione di servizi di noleggio sempre più innovativi e sempre più volti alla soddisfazione delle richieste, per poter fornire ai propri clienti tutto il meglio. 4. Trattrice allestita Ferri del parco macchine Giordano Rental 5. Il team assistenza Giordano Rental

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PORTATTREZZI

4 ruote sterzanti e 286 CV per l'Unimog di San Pancrazio GIORGIA MARCHELLI

Novità assoluta per l'Italia: durante quest'inverno è stato consegnato al Comune di San Pancrazio, in provincia di Bolzano, il primo Unimog a quattro ruote sterzanti con 286 cavalli e motorizzazione BlueTec Euro 5. Il piccolo comune della Val d'Ultimo, a 735 m s.l.m., con poco più di 1.500 abitanti, aveva bisogno di un mezzo particolarmente potente che potesse circolare e lavorare nel modo più semplice possibile sui tortuosi percorsi di montagna: 85 km di strade comunali che devono essere sempre tenute sgombere dalla neve. Da sempre fedele all'Unimog, portattrezzi fondamentale per la viabilità inver nale, la municipalità di San

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Pancrazio ha ordinato ad Autoindustriale di Bolzano, concessionario Mercedes-Benz della provincia, un UGN U400 passo corto creato ad hoc per le esigenze del comune. E' quindi l'Unimog probabilmente più performante che esista nel nostro paese. L'eccezionale potenza, pari ad un'ottima cavalleria, serve per affrontare le impervie salite spesso abbondantemente innevate che portano ai masi contadini dislocati largamente sul territorio montano, che necessitano di essere sempre percorribili. Le 4 ruote sterzanti sono fondamentali per affrontare i tornanti strettissimi delle stesse strade: la soluzione per-

mette di non dover più fare manovra sulle curve, con raggi di curvatura a spazio minimo, in salita e soprattutto in discesa, ed è dunque validissima per la retromarcia, situazione più che usuale sulle strade strette di montagna, praticamente sempre a senso unico. Le quattro ruote sterzanti aiutano a sterzare spostando la par te posteriore del mezzo in direzione della strada e permettendogli di avanzare comodamente diritto. Le ruote sterzanti posteriori, gestibili in automatico o manualmente, si bloccano automaticamente oltre i 25 km/h. La particolare soddisfazione riguardo il nuovo portattrezzi è espressa dall'unico operaio comunale, Friedrich Thaler, che da vent'anni si occupa di tenere perfette le strade del paese, e dal Vice Sindaco Thomas Holzner, giustamente orgoglioso della scelta effettuata. Questo eccezionale Unimog U400 sostituisce ora un Unimog 1200 che ha lavorato a San Pancrazio per 23 anni, ed è dotato di nuove attrezzature: lama e turbofresa Zaugg, più spargisale Duplex Kugelmann da 2,6 m3 a due coclee per lo spandimento contemporaneo di sale e sabbia. L'Unimog di San Pancrazio è quindi il vero esempio di come questi portattrezzi siano tali e quali ad un vestito di alta sartoria: ogni mezzo viene creato su misura, a seconda delle esigenze di chi lo adopera, e, da zero, arriva ad essere un veicolo per qualunque necessità.

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VEICOLI SPECIALI

Antartide: British Antarctic Survey utilizza veicoli con cambi Allison

La scelta dei mezzi adatti è sempre importante per ottenere la massima produttività: un camion deve lavorare in maniera efficiente e continuativa. Ma in questo caso così speciale, e considerate le condizioni climatiche estreme e potenzialmente pericolose

dell’Antartide, il rendimento e l'affidabilità dei veicoli possono rivelarsi addirittura vitali per la sopravvivenza del conducente e dei suoi passeggeri. Sono trent'anni che i cambi automatici Allison lavorano a fianco del British Antarctic Survey (BAS, il programma

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polare inglese), superando alcune delle condizioni operative più estreme della Terra. In questo continente di ghiaccio, il rendimento e l'affidabilità dei veicoli di supporto logistico sono essenziali per la sopravvivenza umana, dato che spesso si lavora in condizioni pericolose, a temperature inimmaginabili e con neve densa. L'Antartide, situata al Polo Sud, è il continente più freddo, secco e ventoso della Terra, con una temperatura minima invernale di circa -90ºC nell'interno e una temperatura massima estiva tra i +5ºC e i +15 ºC vicino alla costa. Il 98% dell' Antar tide è coper to da ghiacci con uno spessore medio di 1,6 km, e le sue condizioni climatiche estreme impediscono che esseri umani vi abitino in maniera stabile. Nonostante questo, la sua unicità rende questo continente l'ambiente ideale per la realizzazione di esperimenti scientifici, per i quali ospita ricercatori provenienti da circa 30 paesi. In circa 60 anni il BAS, con sede a Cambridge, ha realizzato la maggior parte delle ricerche scientifiche inglesi nel continente Antar tico e al momento lavora in cinque stazioni di ricerca a Rothera, Halley, Signy, Bird Island e King Edward Point. Per le operazioni in Antartide vengono utilizzate navi rompighiaccio che forniscono strumentazioni tecnologicamente avanzate per le ricerche oceanografi-

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che e un valido supporto logistico, oltre a trasportare una gran varietà di veicoli gommati e cingolati, compresi motoslitte, gatti delle nevi e gru mobili, di supporto alle attività quotidiane e fondamentali per la sopravvivenza. Nelle stazioni di ricerca di Rothera e Halley esistono diversi veicoli, specializzati e generici. Ad Halley i veicoli sono cingolati e consentono di accedere durante tutto l'anno alla piattafor ma di ghiaccio di Brunt, mentre a Rothera si utilizzano veicoli sia su gomma, sia su cingoli, per affrontare le mutevoli condizioni climatiche estive, quando la neve si scioglie per lasciare il posto alla roccia sottostante. Tutti i veicoli pesanti sono azionati da motori diesel che r ichiedono un preriscaldamento prima dell'avviamento alle basse temperature e utilizzano anche carburanti alternativi tipo il JET A1 da aviazione che fanno in modo che il diesel non solidifichi. Tutti i veicoli sono allestiti con cambi automatici per garantire una guida semplice e ridurre le probabilità di avarie. I gatti delle nevi Tucker vengono utilizzati soprattutto per traspor tare personale e rimorchiare slitte con carichi fino a 8 tonnellate, con i rifornimenti provenienti dalla nave di supporto principale del BAS, la RRS Ernest Shackleton. I gatti delle nevi, azionati da un motore diesel Detroit o Cummins lBT, e QSB di circa 170 CV e allestiti con cambi automatici Allison con trasmissione ai quattro cingoli, si manovrano grazie a piattaforme girevoli fissate agli assali. Il BAS possiede al momento una flotta di 12 gatti delle nevi. La divisione Tecnologia e Ingegneria del BAS si occupa di gestire tutti gli aspetti legati ai veicoli del BAS in Antartide, e durante la stagione invernale i suoi responsabili di flotta alloggiano spesso a Rothera o a Halley. Martin Bell, Vice-Capo progetto inca24

ricato della logistica per la costruzione di Halley VI, ha passato ben 9 anni in Antartide con diversi contratti. In passato ha ricoperto anche il ruolo di Responsabile di flotta, addetto all'acquisto e alla manutenzione dei veicoli. Grazie all'esperienza acquisita in quel ruolo, Bell conosce meglio di chiunque altro le difficoltà di gestire una flotta in condizioni così avverse, e ammette che non esiste un territorio più ostile dell'Antartide. "La pianificazione e i preparativi quotidiani per le operazioni in Antartide e il lavoro in condizioni così ostili sono una sfida costante" afferma Bell. "Le basse temperature, la profondità della neve, il vento, la trazione, le pendenze ripide, il ghiaccio e i lunghi periodi operativi determinano delle condizioni di lavoro estremamente difficili, e la pressione di mantenere il mezzo affidabile è enorme." "Alle chiamate di soccorso un veicolo può rispondere anche da solo, perciò la sua affidabilità è cruciale. Nei mesi invernali, quando operiamo coi gatti delle nevi, un'avaria può risultare una questione di vita o di mor te", racconta Bell. "In queste occasioni, ci prepariamo con mezzi e veicoli di emergenza di riserva. Ma in 16 anni non abbiamo mai avuto problemi con i cambi automatici: l'affidabilità di Allison è eccellente". Tenendo in considerazione la scarsità di strutture dedicate alla manutenzione in Antar tide e la distanza di migliaia di chilometri dall'officina più vicina, è fondamentale che la manutenzione richiesta sia minima. "Lavoriamo con cambi Allison AT545, MT643 e MD3560", racconta Bell. "Non realizziamo modifiche speciali di progetto per adattarli al continente Antartico, e la manutenzione necessaria è minima, solo cambio olio e filtri ogni 500 ore operative. Inoltre, anche se si installa un piccolo riscaldatore di olio sui veicoli, non si utiliz-

za quasi mai". Se un veicolo ha un'avaria, in base al problema, si ripara sul posto o si porta al garage della stazione per ripararlo o riportarlo nel Regno Unito. "E' raro che non riusciamo a riparare le avarie sul posto, ma se dovesse presentarsi un problema grave, dovremmo mandare il veicolo nel Regno Unito, alle nostre officine di Cambridge o restituirlo al fornitore", racconta Bell. Perdere veicoli operativi presenterebbe problemi seri, e aumenterebbe le sfide che il BAS si trova a dover affrontare ogni giorno. Per questo motivo, è essenziale che i mezzi mantengano un'alta operatività. Allison ha più di 50 anni di esperienza nella produzione di cambi automatici e ha sempre creduto in una politica di prevenzione delle avarie. Per questo motivo, è in grado di garantire che i suoi cambi siano durevoli, a prescindere dal terreno su cui operano. Il gatto delle nevi è allestito con cambio automatico Allison a sei velocità, con rappor ti accuratamente selezionati per massimizzare le prestazioni sui terreni innevati. Riducendo l'usura della trasmissione, la vita utile del veicolo aumenta considerevolmente, e i costi di manutenzione si riducono drasticamente. Normalmente, la vita utile dei veicoli del BAS si aggira tra i 15 e i 20 anni. Con fondi e budget limitati, il denaro risparmiato nel supporto logistico per le attività del BAS in Antartide può essere impiegato nel finanziamento di altri progetti, contribuendo così al successo dei programmi di ricerca. Tutti i cambi Allison sono dotati di un convertitore di coppia che utilizza al massimo la potenza del motore, raddoppiando la coppia e semplificando la salita di pendenze ripide e ghiacciate. Inoltre, il modulo convertitore dispone della frizione di Lock-up, in modo da garantire un rapido pas-

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saggio da accoppiamento idraulico a meccanico tra trasmissione e motore, riducendo così l'aumento di temperatura e contribuendo alla longevità della trasmissione stessa. Un sistema diagnostico è integrato nei controlli elettronici del cambio e comunica al conducente potenziali anomalie. Queste informazioni riducono il rischio di avaria nel cambio, evitando situazioni potenzialmente pericolose. E anche nell'eventualità in cui ci fossero dei problemi, Allison ha incorporato una modalità di "ritorno a casa", che permette al veicolo di essere spostato fin dove un tecnico possa ripararlo. Le trasmissioni lavorano molto duramente, spesso molto a lungo, su salite ripide e in condizioni meteorologiche avverse. E i benefici dei cambi Allison sono evidenti: la potenza fornita ad ogni cambio marcia è ininterrotta. I comandi elettronici di Allison proteggono inoltre il motore e la trasmissione da manovre improprie come l'inserimento di marce sbagliate. Sia il convertitore, sia gli ingranaggi planetari aumentano la trazione, migliorando il rendimento e il controllo dei veicoli che circolano su neve fresca o su detriti, che possono formarsi nei mesi estivi, man mano che la neve si scioglie. In un ambiente come l'Antartide, risulta essenziale fornire a tutti gli strumenti di sopravvivenza necessari, compresa la capacità di condurre i veicoli di supporto. "Nel mese di settembre forniamo al personale un periodo di formazione completa, formazione che prosegue direttamente in Antartide. Spesso il nostro personale non ha grandi esperienze di guida e non ha mai usato un cambio automatico. Ma queste trasmissioni sono facili da utilizzare e la loro semplicità piace immediatamente", commenta Bell. In condizioni di grande difficoltà di guida (come ad esempio con scarsa visibilità, vento forte o terreni irregolari), può essere molto complesso mantenere il controllo del veicolo, anche per i conducenti più esperti. Nonostante questo, con il cambio Allison chi guida può concentrarsi sulla strada e mantenere entrambe le mani sul volante, in tutta sicurezza. I test medici hanno provato che i conducenti di veicoli allestiti con cambi Allison hanno livelli di stress più bassi rispetto a chi guida con cambi manuali, e questo si rivela di vitale importanza quando si lavora in ambienti altamente stressanti come l'Antartide. Oltre a ciò, i cambi Allison sono dotati di Controlli Adattativi: il cambio memorizza il comportamento di guida dei conducenti e aggiusta la marcia di conseguenza. I Controlli Adattativi mantengono il punto ottimale di cambio marcia per tutta la vita utile del veicolo. Il maggior vantaggio di questa caratteristica è che protegge la trasmissione e mantiene il camion operativo e semplice da guidare. Questo garantisce la soddisfazione sia dei tecnici della manutenzione, sia dei conducenti, a cui piace usare i cambi automatici. Inoltre, la selezione e la formazione del personale è di vitale importanza per il BAS, e ridurre i requisiti necessari per la guida dei veicoli di supporto ha l'effetto di semplificare e ridurre i periodi di formazione. Allison e le gru mobili Canadian Foremost, impiegate nello sviluppo continuo della stazione di Rothera, continueranno a svolgere un ruolo importante nelle future operazione del BAS in Antartide. Si sostituiranno le vecchie strutture, utilizzando le nuove tecnologie al meglio, per migliorare l'isolamento e i sistemi di produzione e gestione dell'energia, in modo da ridurre ulteriormente l'impatto ambientale della stazione polare.


SEGNALETICA

Cisa Servizi: segnaletica stradale in tutte le sue forme GUNTHER PATSCHEIDER

Dall'esperienza decennale di famiglia sul campo della segnaletica verticale ed orizzontale un paio d'anni fa è nata Cisa Servizi S.r.l. Dopo aver lavorato col padre per la Segnaletica Cisa, il figlio Danny Di Mauro ha fondato questa nuova azienda che offre la propria disponibilità per lavori di esecuzione di segnaletica stradale orizzontale, e fornitura e posa in opera di segnaletica stradale verticale. Cisa Serviz, con sede a Motteggiana, in provincia di Mantova, opera in

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tutt'Italia e si offre come consulente in grado di creare un progetto completo per la sicurezza delle strade o degli stabilimenti, occupandosi dalla posa della segnaletica all'abbigliamento antinfortunistico. Per la scelta delle vernici, per quanto riguarda la segnaletica orizzontale, non sono legati ad un solo fornitore, in modo da poter scegliere a seconda della situazione il materiale migliore e più adatto al caso, prediligendo così la qualità del prodotto; si tengono sempre aggiornati sulle novità che il

mercato offre e nello stesso tempo sono liberi di cambiare anche a seconda della stagione. Uno dei criteri di scelta delle vernici è focalizzata sulla percentuale di biossido di titanio, preferendo i prodotti con questa percentuale alta in modo da avere un risultato molto bianco, che mantiene la rifrangenza per anni. Occupandosi anche della posa del materiale, prestano attenzione alle caratteristiche di lavorabilità dello stesso ed alla sua durata. Sempre per quanto riguarda la se-

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gnaletica orizzontale, Cisa Servizi sta sostituendo la tecnica del gocciolato con la posa del Premark, che risulta essere molto più pratico nell'applicazione e, grazie alla sua lunga durata, nel tempo anche più economico. Con esso si riescono a riprodurre le figure della segnaletica verticale per terra, per esempio davanti alle scuole, vicino agli attraversamenti pedonali o sulle piste ciclabili. Questo materiale può essere applicato su qualsiasi superficie, dal nor male asfalto al pavé e dai cubi di porfido al cemento, in qualsiasi periodo dell'anno, anche d'inverno, senza che emetta sostanze dannose per l'ambiente. Sempre per quanto concerne la segnaletica orizzontale trattano gli asfalti colorati per la realizzazione di passaggi pedonali meglio visibili e piste ciclabili coperti da vernici antiscivolo. Anche per la scelta della segnaletica verticale non si affidano ad un solo fornitore bensì analizzano di volta in volta la cartellonistica migliore a se-

conda delle necessità, per esempio a normale o ad alta rifrangenza, sempre, ovviamente, a nor ma con il Codice della Strada. Cisa Ser vizi sceglie i miglior i prodotti per le diverse esigenze dei propri clienti e si occupa come detto della progettazione e della posa degli stessi. Oltre alla cartellonistica, offrono la propria consulenza nella scelta e la fornitura dell'abbigliamento antinfortunistico, creando così un progetto completo sulla sicurezza delle strade per i comuni e non solo. Cisa Servizi si occupa anche della segnaletica orizzontale nelle fabbriche utilizzando smalti con una bicomponente acrilica idonei ai pavimenti in cemento e al quarzo che si trovano all'interno degli stabilimenti. Oltre alle linee guida che possono servire ad esempio a tracciare un corridoio riservato ai muletti, ne realizzano anche il loro disegno in modo da rendere più chiaro e più sicuro l'uti-

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lizzo che ne va fatto. Sono attrezzati anche per la realizzazione di campi polispor tivi con smalti per cemento in diversi colori. Possiamo dire che Cisa Servizi si occupa della segnaletica in tutte le sue forme.

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VIABILITA' INVERNALE

Giletta al PIARC Québec 2010 presenta "Golden Ice"

Dall'8 all'11 febbraio 2010 si è tenuto a Québec City (Québec, Canada) il PIARC (Winter Road Congress), principale manifestazione internazionale sulla viabilità invernale. Giletta S.p.A., una delle aziende leader mondiali del settore, si è presentata a questo appuntamento mettendo in vetrina tutte le novità della propria produzione, quali lo spargitore UniQa a catena, par ticolarmente adatto a climi rigidi come quello canadese, e le lame spartineve a doppio coltello neoprene + acciaio. La rassegna è stata l'occasione per presentare in anteprima mondiale il progetto "Golden Ice", sviluppato in consorzio dalla divisione francese di Giletta, Arvel Industries, SAET S.r.l. (sistemi elettronici) di Cuneo, l'Istituto Superiore Mario Boella sulle Tecnologie dell'Informazione e delle Telecomunicazioni di Torino, la tedesca Allianz Ortungs Services, la ceca Hanes, e patrocinata dalla comunità europea GSA (Galileo Supervision Autority). Il progetto "Golden Ice" propone una soluzione innovativa per il controllo 28

della flotta di veicoli utilizzati per la viabilità invernale mediante il sistema di correzione della localizzazione Egnos (European Geostationar y Navigation Overlay Service), il nuovo sistema complementare alla navigazione satellitare europeo che affinerà il posizionamento GPS in Europa, migliorandolo notevolmente nella precisione di posizionamento. L'intento di "Golden Ice" è stato quello di affinare servizi già offerti al cliente come Routinform (sistema di geolocalizzazione e gestione della flotta in tempo reale), Route-Replay (sistema di navigazione ad autoapprendimento) e Climtronic (monitoraggio delle condizioni meteo, temperatura e umidità) implementati dal sistema, e in particolare: - Spargimento del sale/soluzione in accordo alla morfologia della strada e alle condizioni ambientali, al fine di ottimizzare la quantità di spargimento e ridurre i costi. - Ottimizzazione della quantità di sale/soluzione sparsi per migliorare l'impatto ambientale. - Ottimizzazione delle strategie di

manutenzione delle strade, in funzione della quantità e della corrosività dei prodotti anticongelamento impiegati. - Introduzione di chiamate di emergenza su veicoli professionali per migliorare la sicurezza degli operatori e degli utenti della strada. Il concetto di qualità totale da sempre seguito sia dalla casa madre Giletta che dalle propria divisione francese Arvel e dalla partecipata SAET non si limita dunque all'offerta di mezzi sempre più abili e performanti, ma allo sviluppo e utilizzo di nuovi strumenti elettronici per una gestione totale del sistema viabilità. L'idea di base, per aumentare la sicurezza stradale e ridurre l'impatto ambientale delle operazioni di manutenzione stradale in inverno, è quella di offrire un sistema integrato, chiavi in mano, dove l'equipaggiamento elettronico, sofisticato nelle performance è estremamente semplice da utilizzare, permettendo così all'operatore anche non esperto di avere le condizioni viarie sempre sotto controllo e in caso di necessità di intervenire in modo tempestivo e mirato. "Golden Ice" sarà dunque caratterizzato dai seguenti elementi, ciascuno dei quali porterà specifiche innovazioni: - Unità On-Board (OBU) basata su un sistema integrato che mediante piattaforma Giletta Navicon di ultima generazione interscambia informazioni tra il server centrale e lo spargisale/lama su cui viene montato. L'OBU utilizzerà chips GNSS (basati su Egnos), i quali saranno integrati su server centrale mediante EDAS per avere informazioni anche in caso di fuori-campo momentaneo. - Server centrale dotato di monitoraggio per localizzazione in tempo reale delle condizioni di spargimento con protocollo Location Based Nozzle Control per ridurre la quantità di sale sparso in funzione della morfologia della strada, salvataggio dei parame-

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tri di spargimento con affinamento continuo delle tecniche per le operazioni successive, invio di informazioni riguardanti i punti di approvvigionamento (per esempio stazioni sale). "Golden Ice" sarà anche provvisto di un sistema di chiamate d'emergenza e-Call che permette di inviare allarmi in caso l'autista dell'automezzo sia vittima o localizzi un incidente o condizioni particolarmente critiche durante le operazioni di viabilità. Un PSAP (punto di risposta automatico per la sicurezza pubblica) sarà a disposizione per raccogliere le informazioni provenienti dalle chiamate e programmare un intervento di emergenza immediato, se necessario. Con questo sistema completamente automatizzato l'operatore e l'utente della strada godranno dunque di maggiore sicurezza, potendo il primo concentrarsi sulla conduzione del mezzo senza venire distratto dalla variazione dei parametri operativi, ed essendo il secondo tutelato nei luoghi più critici dove avvengono le opera-

zioni di spargimento monitorati costantemente. Per poter utilizzare in modo semplice le potenzialità che il sistema offre, è però indispensabile un comando che abbia un'interfaccia uomo - macchina adeguato. Giletta ha presentato dunque in concomitanza con "Golden Ice" il nuovo comando "EcoSat10" completamente integrato per quel che concerne il controllo delle operazioni di spargimento, comando lama sgombraneve, trasmissione dati in tempo reale, controllo temperatura della strada, sistema di navigazione con regolazione automatica della variazione parametri di spargimento e videocamera. Questo nuovo comando si posizionerà al vertice della categoria, riuscendo a concentrare in un unico controllo dispositivi differenti, con indubbi vantaggi in termini di economicità di gestione, compattezza, funzionalità ed ergonomia. Esper ti da tutto il mondo hanno apprezzato a Québec come Giletta,

confermando ancora una volta lo spirito innovativo dell'imprenditoria italiana che nei momenti difficili per l'economia reagisce proponendo nuove sfide, continui a portare nuove soluzioni ad alta tecnologia e funzionali al miglioramento costante della sicurezza stradale con un minor impatto ambientale. Particolare interesse ha destato un filmato inedito realizzato in gennaio dove si vedono veicoli allestiti dall'azienda cuneese in azione nel freddo inverno russo sul terzo Ring di Mosca, dotati di lama sgombraneve con coltello di raschiamento in neoprene, spazzola di rifinitura della rimozione neve e spargitore di soluzioni liquide di cloruro di calcio. La funzione della spazzola centrale è quella di rimuovere la sottile pellicola lasciata dalla lama, riducendo così la quantità di sale sparso per farla sciogliere: il cloruro con questa moderna tecnica di intervento non viene più utilizzato per far sciogliere la neve ma solamente per evitare che l'umidità superficiale si trasformi in verglas.

MOVIMENTO TERRA

Accordo tra JCB e Volvo JCB e Volvo Construction Equipment hanno siglato un accordo quadro con il quale si impegnano a collaborare nella progettazione e costruzione di minipale gommate e cingolate da mettere in commercio con i propri rispettivi marchi e attraverso le relative reti di distribuzione. Si prevede che le prime macchine a marchio Volvo con braccio monolitico

verranno prodotte nello stabilimento JCB di Savannah, in Georgia (USA) entro la fine del 2010. Volvo Construction Equipment trasferirà gradualmente l'approvvigionamento dei vari modelli di minipale dal suo stabilimento di Pederneiras in Brasile a quello JCB di Savannah. John Patterson, Vicepresidente di JCB, ha dichiarato: "Questo accordo consen-

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tirà di unire le forze in un settore chiave a tutto vantaggio della competitività di entrambi i marchi sul mercato". Olof Persson, Presidente di Volvo Construction Equipment, ha dichiarato: "I clienti Volvo potranno beneficiare di una più ampia gamma di modelli che conser verà l'alto livello di sicurezza ed efficienza che essi si aspettano".

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VERDE

Berti Macchine Agricole affronta il 2010 lanciando numerose novità

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Sarà un anno ricco di novità per la ditta Berti Macchine Agricole, e naturalmente per tutti gli affezionati del marchio. Tra le prime novità del 2010 la ditta scaligera in occasione della passata edizione di Fieragricola a Verona ha presentato il nuovo modello di trinciargini TA/K, serie leggera disponibile in due misure

di lavoro da 125 e 145 cm con il tensionamento automatico delle cinghie e con un peso operativo compreso tra 220 e 280 kg. Permetterà alla ditta Berti di coprire la fascia di mercato relativa ai trattori leggeri di nuova generazione con potenza compresa tra i 20 ed i 40 CV. Infatti, come sottolinea Massimo

Maiorano, responsabile commerciale: "La scelta di realizzare un nuovo trinciargini leggero si è resa necessaria poiché negli ultimi anni le case di trattori hanno realizzato trattrici più leggere che difficilmente potevano essere abbinate alle nostre trinciargini già in produzione, essendo queste ultime realizzate con una struttura troppo pesante. Il nostro obiettivo, con l'introduzione del modello TA/K, è quello di acquisire quella parte di mercato che fino ad ora era solo in mano ai nostri colleghi concorrenti". La trinciargini è caratterizzata da una struttura più leggera rispetto al modello TA/LI, ma non per questo meno affidabile; i sistemi di costruzione ed il reperimento di materie prime di alta qualità sono gli stessi che hanno sempre caratterizzato e distinto la ditta Berti. 1. Trinciargini Berti modello TA/PS 2. Trinciargini modello TA/K 3. Testata forestale per escavatori modello EFX-SB 4. Trinciargini Berti modello TA/PS

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Naturalmente non bisogna tralasciare tutti gli altri modelli di trinciargini che l'azienda offre sul mercato, ben 26 modelli, non ultimo il modello TA/PS, trinciargini pesante caratterizzato da una trasmissione esterna al corpo macchina e da un tenditore automatico delle cinghie. Questo modello è stato presentato all'ultima edizione della fiera Agritechnica di Hannover ed è stato riproposto anche in occasione di Fieragricola. In occasione della scorsa edizione di Fieragricola a Verona, l'azienda ha voluto riproporre anche per coloro che non avessero visitato Agritechnica, il nuovo braccio decespugliatore modello FB/P A.H.G. 600 con sistema di avanzamento idraulico del secondo braccio e comandi elettrici con joystick proporzionale. La nuova decespugliatrice ha riscontrato un notevole successo da parte degli addetti ai lavori, in particolar modo terzisti e manutentori del verde, che hanno apprezzato quanto realizzato dall'azienda scaligera, con un design elegante, una rifinitura dei particolari ed un concetto costruttivo di elevata taratura. Anche in questo ultimo esempio di meccanizzazione i tecnici dell'azienda hanno evidenziato ancora una volta un grado di preparazione eccellente che li contraddistingue nel mercato. Come molti già sapranno la ditta Berti oltre di attrezzature agricole, si occupa anche di attrezzature destinate alle macchine movimento terra con il marchio Berti Professional, che in occasione della prossima edizione del Bauma di Monaco lancerà sul mercato una nuova linea di decespugliatrici idrauliche. Sul prossimo numero di Soluzioni per Lavori Pubblici un articolo illustrerà in dettaglio queste nuove testate. Lavori Pubblici n. 42 gennaio - febbraio 2010

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ATTREZZATURE

La gamma completa di verricelli Warn, in Italia solo da 4 Technique FRANCESCO VANDONI

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4 Technique è distributore esclusivo per l'Italia dell'azienda statunitense Warn Industries che progetta, produce e commercializza una completa gamma di attrezzature per fuoristrada al fine di aumentare le prestazioni dei veicoli 4x4, degli ATV e dei veicoli da lavoro. Inoltre la divisione Industrial propone verricelli, sia elettrici che idraulici, e paranchi a clienti di vari settori, come quello commerciale, industriale o delle grandi opere. Warn Industries dispone di quattro divisioni

focalizzate ognuna su diversi mercati e tipologie di clienti (Warn Truck & SUV, Powersports, Warn Works, Industrial). La gamma Warn Works di verricelli e paranchi è concepita espressamente per una clientela che necessita di attrezzature potenti per assistere a tirare, caricare, trainare o sollevare. La gamma Warn Industrial permette un rendimento elevato, proponendo prodotti durevoli nel tempo, adatti per tante applicazioni quali carri attrezzi, bisarche, veicoli da soccorso, paranchi

per sollevamento e altro ancora. Le caratteristiche fondamentali: frizione sbloccabile meccanicamente con un pratico comando senza molla di ritorno; doppia o tripla serie di ingranaggi planetari in acciaio indurito per un efficiente movimento della meccanica; tamburo Ø 4" che assicura vita più lunga alla fune metallica con meno attorcigliature. Il particolare disegno degli ingranaggi planetari permette una duratura lubrificazione con grasso. Nessuna perdita di olio come con gli ingranaggi a vite senza fine che richiedono la lubrificazione in bagno d'olio. Della gamma Industrial fanno parte i verricelli della fotogafia 1. Il serie 6, disponibile con motore elettrico da 12 e 24 Volt o motore idraulico con capacità di traino fino a 2.720 kg in tiro singolo e un cavo con lunghezza di 15 m e 8 mm di diametro. Il serie 9, disponibile con motore elettrico da 12 e 24 Volt, con capacità di traino fino a 4.100 kg, con cavo di 30 m di lunghezza e 8 mm di diametro, modello con caratteristiche rugged e waterproof. Il serie 12 disponibile con motore elettrico da 12 e 24 Volt, con capacità di traino fino a 1. Vari modelli di verricelli della linea Industrial 2. Verricello Warn Works 3700S 3. Verricello Warn Works 4700 4. Modell PullzAll

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5.440 kg, con cavo da 27 m di lunghezza e 8 mm di diametro, modello con caratteristiche rugged e waterproof. Il serie 15, disponibile con motore elettrico da 12 e 24 Volt, con capacità di traino fino a 6.800 kg, con cavo da 30 m di lunghezza e 8 mm di diametro, modello con caratteristiche rugged e waterproof. Il serie 18 disponibile con motore elettrico da 12 e 24 Volt, con capacità di traino fino a 8.165 kg in tiro singolo e un cavo di 30 m con diametro di 30 mm, modello con caratteristiche rugged e waterproof. Il modello 30XL è l'ultimo nato della serie Warn Industrial, con motore idraulico e capacità di traino fino a 13.608 kg, dispone inoltre di sblocco della frizione manuale o pneumatico e il tamburo può essere corto o lungo per aumentare la lunghezza del cavo. Tutti i modelli dispongono di freno automatico di sicurezza che evita lo svolgimento spontaneo del cavo. La linea Warn Works fornisce strumenti che riducono la fatica per tirare e trascinare tutto, ovunque. A questa linea appartengono i due modelli elettrici PullzAll (Soluzioni per Lavori Pubblici n. 39 luglio - agosto 2009) uno a batterie e l'altro da collegare alla rete elettrica. Il PullzAll, estremamente compatto e maneggevole ha soltanto bisogno di un punto di ancoraggio per trainare o sollevare fino a 454 kg. Il modello Warn Works 1700 è interamente realizzato in metallo, dispone di un pratico filocomando (3,7 m) per recupero e rilascio montato sul box relais. Il freno ad ingranaggio autobloccante ferma il carico in entrambe le direzioni di avvolgimento/rilascio del cavo, la sua capacità di tiro è di 771 kg. Il modello Warn Works 3700 è ideale per la maggior parte degli impieghi; dispone di struttura in metallo, motore elettrico da 1,9 HP e robusto gruppo ingranaggi epicicloidali a 3 stadi. Il verricello Warn Works 4700, con capacità di tiro di 2.132 kg, unisce un resistente gruppo di ingranaggi epicicloidale a 3 stadi ad un motore elettrico di 1,9 HP. Il freno è controllato da un sistema meccanico dinamico che ne assicura il carico sotto sforzo. Tutti i modelli dispongono di un telecomando a filo o wireless. Lavori Pubblici n. 42 gennaio - febbraio 2010

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IGIENE URBANA

Econic per la raccolta porta a porta con ASM per la Provincia di Prato GHERARDO MARCHELLI

ASM S.p.A. Ambiente Servizi Mobilità è l'azienda che gestisce la raccolta dei rifiuti e dei servizi di igiene urbana per Prato ed i comuni della sua provincia. Per incrementare i livelli di raccolta differenziata e raggiungere le alte percentuali richieste, ASM ha iniziato da qualche tempo a variare la metodologia di raccolta, passando da raccolta con contenitori stradali che venivano gestiti con compattatori monoperatore, alla raccolta porta a porta.

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Questo cambiamento è stato adottato visto che con la gestione mediante cassonetti su strada si presenta un limite fisiologico del 50 - 55% indicato in letteratura, e già da tempo in molte zone era stato superato il 40%. Partiti in alcuni comuni già da qualche tempo, è stato subito riscontrato in queste aree un miglioramento sensibile delle percentuali, con un raggiungimento anche del 70% dopo poche settimane. Il cambiamento

naturalmente viene attivato gradualmente per zone fino ad arrivare a coprire tutto il territorio. Per affrontare il nuovo metodo di raccolta con i mezzi più adeguati ed efficienti ASM ha individuato sulla base delle proprie esperienze tecniche dei requisiti essenziali, come cambio automatico, rallentatore elettrico del compattatore a carico posteriore e naturalmente la cabina ribassata. Questa ultima caratteristica nasce dalla volontà di permettere ai propri operatori di disporre di veicoli con salita e discesa dalla cabina agevoli, per ridurre al minimo i possibili incidenti e rendere più razionali e veloci le operazioni da affrontare. Per ora hanno dotato comunque i mezzi di pedane posteriori, che limitano la velocità a 35 km/h. Alcune Asl di altri comuni hanno già disposto di vietarne l'utilizzo, situazione che al momento a Prato non è avvenuta, ma con il concetto che domani potrebbero essere tolte: sono infatti preparati con un veicolo con un'accessibilità già predisposta. L'acquisto dei nuovi mezzi ha emanato due differenti gare, una prima gara ad inviti ha visto l'aggiudicazione a Truck Italia, concessionaria ufficiale Mercedes-Benz di veicoli commerciali e industriali ed Unimog, che ha fornito 4 Econic allestiti Farid che operano sul territorio da oltre un anno. Ora una seconda gara a carattere europeo per la fornitura di veicoli per

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la raccolta a cabina ribassata, indetta in collaborazione con Pubbliambiente di Empoli, ha visto una conferma dei mezzi, delle attrezzature e di Truck Italia. ASM ha aumentato il parco macchine con altri 8 Econic arrivando ad avere sul territorio 12 Econic tutti allestiti Farid. Dei 12, 11 sono 3 assi per privilegiare la portata con compattatori da 25 m3 ed uno è un due assi con compattatore di capacità da 18 m3. La motorizzazione scelta è stata quella di taglia superiore (326 CV) visto che le zone da servire presentano una orografia collinare e ASM ha preferito avere a disposizione un margine di potenza che permette di operare anche a pieno carico senza stress per i motori, maggior comfort per gli operatori ed una garanzia ulteriore nell'affidabilità dei mezzi. Interessante l'adozione del rallentatore elettromagnetico Telma, optional montato e proposto direttamente da Mercedes-Benz, che consente di controllare la frenata anche al di sotto dei 20 km/h, situazione continua in un servizio come quello di raccolta porta a porta. Questo tipo di rallentatore abbinato ai cambi automatici Allison era già utilizzato da tempo su altri mezzi dalla ASM che ha riconfermato anche qui la scelta, ben conoscendone i vantaggi sia in termini di comfort operativo sia in termini di costi di gestione dei mezzi. Le gare sono state condotte con una particolare attenzione alle capacità tecniche offerte dai mezzi e dalle attrezzature; inoltre non è previsto un servizio d'assistenza full service, questo per tre semplici motivi, il primo è quello di avere all'interno una officina perfettamente preparata ed operativa, il secondo è l'affidabilità dei mezzi scelti e della copertura della garanzia di due anni e l'ultimo, non di poco conto, è l'estrema vicinanza dell'officina Truck Italia di Calenzano, che offre un servizio 24h dall'ottobre del 2008. Estremamente positivo è il riscontro avuto dagli operatori: praticamente tutti hanno apprezzato le doti dei nuovi mezzi sia in termini di guida che di operatività.

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PORTATTREZZI

Grande successo del mini portattrezzi cingolato Tiger One per la viabilità invernale GIORGIA MARCHELLI

te a mettersi in mostra durante il resto dell'anno grazie alle altre attrezzature, quali il decespugliatore anteriore, la trivella idraulica, il rimorchietto posteriore e lla spazzola angolabile.

Dopo la presentazione quest'autunno del mini portattrezzi semovente cingolato uomo a bordo Tiger One modello T1 (Lavori Pubblici n. 40 settembre - ottobre 2009), Morselli e Maccaferri S.r.l. propone i nuovi allestimenti per la viabilità invernale. Dopo mesi di studi e prove, l'azienda modenese è riuscita a raggiungere il proprio obiettivo, avendo riscontrato un grosso successo con l'immissione del Tiger One nel settore della viabilità invernale, soprattutto nei confronti delle amministrazioni comunali. L'idea dell'azienda, che da oltre 30 anni lavora nel campo della viabilità,

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era quella di studiare una macchina che, allestita con lama sgombraneve, spargisale, turbina e pala caricatrice, potesse avere accesso a posti e situazioni in cui le macchine tradizionali non riescono ad arrivare, come, per esempio marciapiedi, piste ciclabili, piccoli piazzali, parcheggi, aree condominiali o di grandi comunità. Dopo svariate prove, i risultati sono stati ottimali, per le eccellenti prestazioni della macchina, che ha già potuto dimostrare la propria validità con i clienti che da subito hanno riposto in questa la loro fiducia. La versatilità di questo mini portattrezzi continuerà sicuramen-

Errata Corrige Nel precedente numero della rivista (Lavori Pubblici n. 41 novembre - dicembre 2009) a pagina 62 è stato erroneamente riportato che Morselli e Maccaferri S.r.l. ha consegnato 3 Unimog completi di attrezzi alla Protezione Civile. I 3 Unimog furono venduti alcuni anni fa alla Protezione Civile da Maurizio Baiocchi, venditore per Mercedes-Benz Roma prematuramente scomparso. Morselli e Maccaferri in seguito ha fornito le attrezzature per l'allestimento invernale dei portattrezzi. Ci scusiamo per l'imprecisione. Giorgia Marchelli

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MATERIALI

Analisi di efficienza Black Top GUNTHER PATSCHEIDER A partire dal mese di marzo 2009 fino al mese di settembre 2009, il Comune di Milano, in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Idraulica, Ambientale, Infrastrutture Viarie, e Rilevamento del Politecnico di Milano, ha condotto uno studio del conglomerato bituminoso a freddo denominato Black Top, caratterizzato dall'analisi e dal monitoraggio di campi prova siti in Milano. I siti di prova individuati in collaborazione con il Comune di Milano in relazione alla presenza di dissesti provocati da un elevato traffico veicolare, sono stati i seguenti: via Caroncini, viale Molise, via San Gottardo e viale Forlanini. Oltre all'elevato traffico si presentavano altre problematiche quali il passaggio continuo di mezzi pesanti (autobus della "linea delle regioni"), sforzi di taglio elevati in quanto la zona interessata dall'intervento è in prossimità di una fermata autobus, sforzi di taglio elevati derivanti dai veicoli in frenata prima del passaggio pedonale o dell'immissione in rotatoria e, nel caso di via San Gottardo, la presenza di una sede tranviaria. La riparazione delle buche ha interessato tipologie di dissesto differenti per profondità, lunghezza e larghezza e conseguentemente diverse sono state le metodologie di intervento: riempimento interamente eseguito con materiale Black Top con dimensione massima dell'inerte di 5 mm, riempimento interamente eseguito con materiale Black Top con dimensione massima dell'inerte di 8 mm e utilizzo di materiale non legato (graniglia) come primo strato e poi materiale Black Top per lo strato superficiale. La differente dislocazione dei dissesti (con sollecitazioni della sovrastruttura differenti), la diversa tipologia degli stessi all'interno di ciascuna zona e l'eterogeneità dei metodi di ripristino ha permesso l'esecuzione di una valutazione d'ampio respiro sull'effettiva efficacia del prodotto testato. Via Caroncini 5: l'area di intervento comprende sette dissesti riqualificati

Commento all'intervento Appena posato

Dopo sei mesi

1. Riparazione in perfetto stato

2. La mancanza di confinamento laterale ha causato l'aspor tazione di materiale Black Top

3. La mancanza di confinamento laterale ha causato l'aspor tazione di materiale Black Top

4. Riparazione in perfetto stato

5. Riparazione in perfetto stato

6. Riparazione in perfetto stato

7. Riparazione in perfetto stato

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sia con materiale da 5 mm che da 8 mm. Per quanto riguarda i dissesti n. 1, 4, 5, 6, 7 non sono stati rilevati, a distanza di sei mesi dall'applicazione (marzo - settembre 2009), fenomeni di degrado della riparazione. Il materiale posato non ha subito fenomeni di sgranamento e distaccamento localizzato, eccetto un iniziale addensamento presumibilmente dovuto alla scarsa compattazione durante la posa. Alla fine del monitoraggio il Black Top si presenta ben compattato e adeso alla pavimentazione esistente. Per quanto riguarda i dissesti n. 2 e 3 le riparazioni con materiale Black Top sono state fatte mantenendo tra di loro una buca non ripristinata. In queste condizioni il Black Top, sottoposto ad azioni di taglio senza confinamento laterale, ha subito una progressiva asportazione di materiale raggiungendo livelli elevati di degrado e creando disagi alla circolazione. La buca, infatti, è stata riparata nuovamente nel mese di maggio. Via Caroncini 15: l'area di intervento comprende tre dissesti riqualificati interamente con materiale da 8 mm. Per quanto riguarda il dissesto n. 8 non sono stati rilevati, a distanza di sei mesi all'applicazione, fenomeni di degrado della riparazione nonostante la pavimentazione esistente presentasse una fessurazione a pelle di coccodrillo. Il materiale posato, dopo un iniziale addensamento, non ha subito fenomeni di sgranamento o distaccamento localizzato. Alla fine del monitoraggio il Black Top si presenta ben compattato e adeso alla pavimentazione esistente. Viale Molise 62: l'area di intervento comprende quattro dissesti riqualificati sia con materiale da 5 mm che da 8 mm. Per quanto riguarda i dissesti n. 9, 10 e 11 non sono stati rilevati, a distanza di sei mesi dall'applicazione, fenomeni di degrado della riparazione. L'unico fenomeno osservato è stato un avvallamento maggiore rispetto agli interventi precedentemente analizzati, comportamento dovuto al fatto che è stato posato meno Black Top del necessario. Alla fine del monitoraggio il Black Top si presenta ben compattato e adeso alla pavimentazione esistente. Per quanto riguarda il dissesto n. 12, la riparazione con sviluppo longitudinale di circa 2,5 m è stata realizzata nelle vicinanze di un precedente intervento, eseguito con un materiale fornito dal Comune di Milano, soggetto a fenomeni di ormaiamento. A distanza di 2 mesi 38

Commento all'intervento Appena posato

Dopo sei mesi

8. Riparazione in perfetto stato

9. Riparazione in perfetto stato fino al completo rifacimento della strada avvenuto in agosto

10. Riparazione in perfetto stato fino al completo rifacimento della strada avvenuto in agosto

11. Riparazione in perfetto stato fino al completo rifacimento della strada avvenuto in agosto

12. La mancanza di confinamento laterale ha causato l'asportazione di materiale Black Top

13. Riparazione in perfetto stato fino al completo rifacimento della strada avvenuto in agosto

14. Riparazione in perfetto stato fino al completo rifacimento della strada avvenuto in agosto

15. Riparazione in perfetto stato fino al completo rifacimento della strada avvenuto in agosto

16. L'elevato fenomeno di usura dello strato superficiale ha portato alla progressiva aspor tazione del Black Top in quanto privo di confinamento laterale Lavori Pubblici n. 42 gennaio - febbraio 2010


quest'ultima riparazione, sottoposta al carico degli autobus transitanti, ha iniziato a deformarsi sensibilmente lasciando il Black Top senza confinamento laterale ed innescando, in questo modo, la progressiva asportazione dello stesso. Corso San Gottardo 3 e 5: gli interventi eseguiti in questa zona hanno avuto come unico scopo quello di rallentare l'inevitabile deterioramento dello strato superficiale della pavimentazione. Il fenomeno di sgranamento ed usura del materiale era esteso a gran parte della stessa e non limitato alle zone su cui è stato posato il Black Top. Il prodotto monitorato ha dimostrato una buona adesione con lo strato esistente, con le rotaie del tram. Viale Forlanini: la dislocazione del dissesto in mezzo alla carreggiata in direzione Linate ha reso impossibile effettuare sopralluoghi e repor t fotografici della riparazione. Dall'esame visivo condotto a bordo di un veicolo, il giunto ripristinato con il prodotto Black Top risulta, a distanza di sei mesi dall'applicazione, ancora in ottimo stato. Premettendo che non esistono prove standard da eseguire per valutare lo stato della riparazione, a

distanza di sei mesi dall'applicazione si evince che nella maggior par te dei dissesti analizzati il prodotto Black Top risulta ben aderente alla pavimentazione esistente, non presenta alcun fenomeno di degrado e non compaiono eventi "riflessivi" degli ammaloramenti già presenti sulla pavimentazione. Questo compor tamento è stato osservato sia con il materiale da 5 mm sia con quello da 8 mm. Analizzando inoltre le singole situazioni possiamo vedere come sia possibile eseguire la riparazione di buche profonde realizzando un primo strato con materiale non legato ed il secondo strato con Black Top. Infatti a distanza di sei mesi dall'applicazione l'intervento è ancora in ottimo stato; le riparazioni eseguite in corso San Gottardo hanno evidenziato come l'interazione con le rotaie del tram non presenti alcun problema a breve t er mine per questo tipo di prodotto. Solamente nei casi in cui la riparazione con Black Top è stata eseguita intervenendo solo parzialmente sul dissesto ad elevata severità, l'inevitabile degrado di quest'ultimo ha influenzato negativamente le performances del prodotto, innescando fenomeni

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di sgranamento, aspor tazione o addirittura distaccamento localizzato del materiale. Per quanto riguarda dissesti in fase di forte evoluzione e che interessano la pavimentazione in modo diffuso (fessurazioni a coccodrillo estese, elevati fenomeni di sgranamento, usura estesa...), l'impiego di questo prodotto si è dimostrato inappropriato e non in grado di rallentare significativamente l'evoluzione del dissesto. Si ritiene che in tali casi sia più opportuno individuare tutta la superficie potenzialmente interessata dall'evolversi del degrado ed intervenire in modo appropriato (rifacimento totale degli strati ammalorati). Grazie a questa ricerca il Black Top ha dimostrato la sua efficacia, in termini di durata e qualità, nella riparazione di buche/dissesti che interessano in modo puntuale la superficie stradale aventi una forma e confini ben definiti; per tali dissesti il Black Top ha contribuito alla riduzione della velocità di degrado. Dissesti di questo tipo possono essere: buche per distaccamento localizzato dello strato superficiale, interventi di rappezzo della pavimentazione, ripristini in prossimità di chiusini o rotaie del tram, chiusura di giunti trasversali e longitudinali.

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VIABILITA' INVERNALE

Option propone Ice Chaser GUNTHER PATSCHEIDER Option di Codroipo (UD) presenta in Italia un nuovo spargitore sempre ad azionamento elettrico a 12 Volt. La scelta di Option di proporre attrezzature elettriche è guidata dalla volontà di permettere agli operatori di lavorare con macchine efficaci con la caratteristica di ridurre al minimo e semplificare al massimo gli inter venti di manutenzione, oltre a consentire l'utilizzo di veicoli semplici e leggeri in lavori prima esclusivi di portattrezzi più importanti. Il nuovo spargitore proposto della linea Ice Control è Ice Chaser della americana Blizzard, con tre diverse capacità della tramoggia 1,2 m3, 1,5 m3 e 2 m3. Grazie al suo peso e alle dimensioni, entrambe contenuti, rispettivamente di 269 kg e di 160 x 275 x 112 cm per quello con capacità di 1,2 m3, di 300 kg e di 160 x 300 x 112 cm per quello con capacità di 1,5 m3 e di 333 kg e di 160 x 300 x 130 cm per quello con capacità di 2 m3, consente un utilizzo da parte di veicoli dalla capacità limitata, con la sola necessità di un collegamento elettrico alla batteria degli stessi, naturalmente comandato da una consolle da portare in cabina per regolare tutti i parametri dello spargimento. Semplificare la vita degli operatori è una linea guida di Option e proprio in Ice Chaser si rivelano delle caratteristiche importanti a questo scopo. Infatti, oltre alla semplicità dell'azionamento elettrico, Ice Chaser ha la struttura e la tramoggia completamente in materiale plastico, presentando il notevole vantaggio di essere totalmente esente dalla corrosione, problematica importante lavorando con il sale in ambiente umido. Una delle principali caratteristiche è la possibilità di stoccaggio verticale, in modo che occupi minor spazio nelle stagioni estive ed utile per la pulizia più approfondita dello stesso: la rimozione del gruppo di spandimento posteriore risulta essere un'operazione semplice effettuabile anche da un solo operatore. Si scarra infatti agevolmente ribaltandolo

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su due stabili longheroni d'appoggio. Comodo anche il sistema di carico del sale, che viene effettuato dall'alto e poi rinchiuso da due portelloni sempre in materiale plastico in modo da evitare il più possibile contatti con l'umidità. Per garantire la durata dell'investimento di uno spargitore ci si deve dedicare alla manutenzione dello stesso, pulendolo, ingrassandolo e riverniciandolo. Il polietilene consente di ridurre al minimo queste operazioni: non essendo intaccabile dalla ruggine non richiede una 1. Consolle per comandare lo spargitore direttamente dalla cabina 2. Ice Chaser in posizione verticale per lo stoccaggio nelle stagioni estive

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costante manutenzione, che si può limitare al solo gruppo di spargimento. Quest'ultimo è stato realizzato interamente in acciaio molto resistente alla corrosione con una trasmissione a catena e tutti gli elementi meccanici separati in modo da semplificare ancora di più la manutenzione e l'eventuale sostituzione di un pezzo. La tramoggia invece è stata realizzata in polietilene in modo da presentare il vantaggio di non rovinarsi sotto l'effetto abrasivo del sale o della ghiaia che le scorrono all'interno, evitando le ammaccature, graffiature e l'erosione tipica nelle tramogge in materiale ferroso verniciato. Un altro vantaggio della tramoggia in polietilene è la sua scivolosità, che permette un flusso dei materiali libero e contribuisce ad impedire l'accumulo di placche di sale umido che ferma lo scorrimento dello stesso e da appigli 3 per agevolare la creazione di ponti in materiale plastico di Ice Chaser è con il blocco del flusso di materiale al quello del peso, che, oltre a consengruppo di spandimento. Inoltre quan- tire l'utilizzo di veicoli a minor capado il sale comincia ad attaccarsi alle cità di carico, permette uno scarrapareti si crea nel tempo una superfi- mento dell'attrezzatura più agevole. cie con un forte legame fra sale ed Option propone anche un'altra trovata acciaio, che non si riesce a rimuovere di Blizzard, LP-8 Spreader: 225 l di con un semplice r isciacquo, ri- capacità per soli 48 kg di peso renchiedendo l'utilizzo di attrezzi adatti. dono questo spargitore realizzato con Un altro vantaggio della costruzione materiali plastici una soluzione prati-

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ca, leggera e comoda da applicare dietro a semplici pick-up. Anch'esso può essere azionato dall'interno della vettura e viene alimentato grazie alla presa da 12 Volt. 3. Ice Chaser applicato su un pick-up 4. Ice Chaser al lavoro 5. LP-8 Spreader

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VERDE

Hymach Tornado: taglio e raccolta anche con trattore GHERARDO MARCHELLI

Tornado è l’attrezzatura che Hymach propone per lavori di sfalcio erba e arbusti con raccolta simultanea dei residui di sfalcio, fogliame e altri detriti presenti, con carico diretto in contenitore su rimorchio trainato (Lavori Pubblici n. 39 luglio - agosto 2009 e Lavori Pubblici n. 40 settembre - ottobre 2009). Come le attrezzature per autocarro presentate nei numeri scorsi, anche Tornado si rende utile in tutte le situazioni in cui è richiesto di non lasciare residui di sfalcio sul suolo o sulla strada per questioni di sicurezza (per esempio misure antincendio) e/o paesaggistiche.

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Il dispositivo che attua la raccolta può essere di due tipi: con gruppo aspirazione a turbina, dove il materiale viene aspirato mediante un vortice d'aria generato da una ventola; oppure con sistema a depressione integrato sul cassone di raccolta, dove il materiale viene risucchiato per il vuoto creato all'interno del contenitore. I diversi modelli proposti da Hymach si diversificano per l'estensione raggiungibile del braccio, che, su richiesta, applicabile naturalmente a trattrici con caratteristiche adeguate, può anche superare gli 8 m dei modelli di serie. Il sistema telescopico del braccio e del tubo di aspirazione, presen-

te nei bracci a partire da 6 m, è studiato in modo tale da permettere lo sfalcio a filo ruota e la chiusura compatta durante la circolazione. Tornado è predisposta per essere applicata al trattore mediante aggancio al sollevatore di trattore con attacco a tre punti e viene azionato mediante collegamento alla PTO dello stesso. Il materiale aspirato è veicolato attraverso un tubo di collegamento al cassone posto su rimorchio trainato. Il cassone di raccolta può essere dotato di dispositivo di scarico con sistema idraulico ribaltabile oppure con sistema a nastro. Nella prova in campo per evidenziare l'efficacia del sistema di aspirazione, il tubo che normalmente viene collegato al contenitore è stato opportunamente direzionato per veicolare il materiale risucchiato sulla sponda del canale. I risultati ottenuti hanno confermato Tornado come una macchina non solo efficiente ma anche versatile. E' infatti oltremodo interessante la sua caratteristica intrinseca di ridurre praticamente a zero il rischio residuo di lancio del materiale, questo grazie alla forza aspirante. Tornado quindi può essere utilizzata non solo nelle situazioni sopra menzionate ma anche quando si deve lavorare in zone par ticolarmente trafficate o urbanizzate, dove oltre a non voler

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lasciare il materiale di sfalcio in terra si vuole avere una sicurezza in più sul lancio di materiale. Come per tutte le attrezzature prodotte da Hymach, le strutture sono realizzate in acciaio di prima qualità con caratteristiche di robustezza ed elasticità adeguate alla lunghezza ed alla sezione del braccio, affinché questo sia robusto e flessibile. Gli elementi fondamentali delle articolazioni, boccole e spine, sono costruiti in acciaio sottoposto a trattamenti di durezza e rettifica, che ne aumentano la resistenza e ne ottimizzano la funzione allungandone la durata. I martinetti sono dotati di valvole di regolazione, in modo da garantire all'utilizzatore un braccio di notevole resistenza e ottima manovrabilità, fatto per durare nel tempo. I componenti principali dell'impianto di funzionamento quali pompe e motori, moltiplicatore, distributore, radiatore, sono scelti tra quelli proposti dalle migliori marche sul mercato per rendimento e affidabilità. Queste scelte determinano le caratteristiche di potenza e produttività di tutte le funzioni proprie delle attrezzature realizzate da Hymach. L'allestimento standard prevede la testata trinciatrice aspirante con roto-

re a coltelli polivalenti, pompe e motore ad alto rendimento, distributore idraulico con comandi a leve meccaniche, scambiatore di calore; il tutto è realizzato per garantire il perfetto funzionamento della macchina con ottime prestazioni sia di sfalcio che di aspirazione. La testata tagliaerba aspirante è intercambiabile anche con l'innovativa testata utensile TAC. Per disegnare la macchina più adatta alle propr ie esigenze di lavoro Hymach mette a disposizione del cliente diversi allestimenti opzionali tra i quali: pompe e motori a pistoni, a

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circuito chiuso o aperto; distributori elettroidraulici con funzioni controllate da manipolatori monoleva, che aumentano la maneggevolezza e sensibilità dei comandi, da scegliere tra diverse tipologie secondo la funzionalità che si vuole ottenere; stabilizzatore anteriore con precarica fissa o dispositivo di comando di blocco/ sblocco da cabina per una migliore praticità d'uso dello stesso. Le macchine nella versione base sono predisposte per effettuare il lavoro sul lato destro del mezzo, ma è comunque prevista la loro realizzazione per operare sul lato sinistro.

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VIABILITA'

Alla Provincia di Genova 3 macchine allestite neve e verde da Bozzato Macchine Agricole GIORGIA MARCHELLI

Continuano le consegne agli enti pubblici da parte di Bozzato Macchine Agricole S.r.l. Durante lo scorso dicembre la ditta di Gruaro (VE) ha consegnato alla Provincia di Genova, Servizio Viabilità, tre trattori completamente allestiti sia per la neve che per il verde, ormai dislocate nei vari magazzini provinciali. Le macchine sono arrivate nella provincia ligure propr io prima delle abbondanti nevicate di inizio inverno,

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che per alcuni giorni hanno messo in crisi la viabilità del Nord Italia, e hanno potuto subito dimostrare la loro validità in una situazione estrema, ricevendo la massima soddisfazione dell'ente pubblico, che ne ha apprezzato le qualità tecniche dell'allestimento, come pure la sicurezza garantita nelle operazioni di sgombero neve. I tre trattori forniti sono dei finlandesi Valtra, attrezzati per l'inverno con vomeri da neve Fresia e per il verde

durante l'estate con bracci falcianti e testate Ferri. Sono macchine professionali al 100%, par ticolarmente robuste e costruite per i paesi freddi, che si possono definire l'ideale per enti pubblici e comunità montane, soprattutto grazie alla possibilità di avere dei carichi sugli assali molto più elevati rispetto ad altre, così da consentire importanti omologazioni come macchine operatrici, con l'opportunità di montare molte altre attrezzature. Per l'allestimento dei tre trattori da 100 CV l'uno, con cilindrata 4.400 cc, la ditta Bozzato ha costruito appositamente dei telai portanti in acciaio ad alta resistenza, smontabili, di grande portata, utili a non sollecitare troppo il carro delle stesse macchine e per l'aggancio rapido di varie attrezzature. Questi trattori Valtra hanno inoltre diverse velocità di prese di forza, cambio power shift con tre marce sotto carico, inversore elettroidraulico al volante, sedile pneumatico, sospensione della cabina climatizzata con aria condizionata, ed un dispositivo turbogiunto che permette di lavorare con l'attrezzo senza spingere la frizione, cioè di fermarsi solo grazie al freno e ripartire una volta superato l'ostacolo. Per l'inverno le macchine operatrici sono state allestite con dei vomeri

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Fresia agganciati sull'assale anteriore dei trattori e provvisti di sgancio automatico, per poter passare velocemente ad altre attrezzature. Inoltre le macchine operatrici sono state dotate di catene da neve Weissenfels, sia anteriori che posteriori, ad alta resistenza e con maglie rompighiaccio. Per il verde invece, i tre Valtra sono stati attrezzati con bracci decespugliatori Ferri TSE58Z, per uno sbraccio da 6,50 m, con pompe a pistoni e distributore elettroidraulico, montati sull'attacco a tre punti posteriore del trattore a sgancio rapido.

Come poco prima per la Provincia di Ancona (Lavori Pubblici n. 41 novembre - dicembre 2009), anche la gara d'appalto indetta dalla Provincia di Genova era a punteggi e non al ribasso: così sono stati premiate le qualità tecniche dei trattori e degli accessori, le garanzie date sui prodotti, sia dal costruttore che dal fornitore e i tempi di consegna delle macchine. Pure questa volta sono state riconosciute la serietà di Bozzato Macchine Agricole e la sua preparazione nell'allestire i mezzi al meglio, con le caratteristiche tecniche specifiche per soddisfare le esigenze dell'ente pubblico.

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Da 35 anni la ditta Bozzato è specializzata negli allestimenti, come attrezzatura, fornitura e assemblaggio di macchine delle marche delle migliori qualità tanto italiane che estere, sia su richiesta diretta che su bando di gara d'appalto, che possono soddisfare le più svariate esigenze in diversi settori, quali agricolo tradizionale, manutenzione del verde pubblico, dei cigli stradali, sgombero neve e forestazione. Opera a livello nazionale tanto nel settore delle macchine professionali per enti pubblici, quanto per quelle di privati, e nel tempo si è dimostrata sempre più polivalente: grazie all'esperienza, fornisce ogni genere di macchine "chiavi in mano", con allestimenti completi di omologazioni, collaudi e immatricolazioni in tempi di consegna ben precisi.

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VIABILITA' INVERNALE

Anche Anas sceglie Schmidt: 2 fresaneve Supra 4001 al Compartimento di Trieste

Dopo le pesanti nevicate del 2009, i tecnici del Compartimento Anas di Trieste hanno sentito la necessità di verificare se sul mercato fossero presenti mezzi fresaneve in grado di garantire contemporaneamente grande efficacia, sicurezza, comfort per

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l'operatore ed economicità di esercizio. Al termine di un confronto che ha visto sotto esame i principali concorrenti europei, la risposta alle loro esigenze è risultata chiara: Schmidt Supra 4001, anzi, due Supra 4001. 4001 è il modello intermedio di una

gamma, quella delle turbofrese semoventi Supra, che parte dai 280 CV della "piccola" 2001, fino alla notevole potenza di 580 CV della 5001, in grado di lanciare ad una distanza di 50 metri ben 5.000 tonnellate di neve all'ora. Supra 4001 è dotata di un solo motore Mercedes Benz OM501LA da 430 CV che si occupa, tramite un gruppo di potenza idrostatico, sia della trazione, sia dell'azionamento della testata fresaneve. Ciò comporta, in rapporto alle vecchie macchine con motore ausiliario, numerosi vantaggi in termini di affidabilità, emissioni ed economicità di esercizio. Con questa configurazione, inoltre, è possibile adottare il sistema Load Sensing: la macchina è in grado di avvertire lo sforzo alla testata fresante ed adegua automaticamente la velocità di avanzamento. Anche gli operatori meno esperti possono svolgere un ottimo lavoro in tutta sicurezza. Il telaio di Supra è stato progettato appositamente per i gravosi impieghi dello sgombero neve (non è quindi derivato dal telaio di un semplice autocarro), ed è snodato al centro per riuscire ad effettuare curve di ogni raggio in una sola passata e non soffrire di pericolosi sbandieramenti anteriori e posteriori (come le macchine a quattro ruote sterzanti). E' quindi possibile adottare robusti assali rigidi, i quali non fanno altro che aumentare sicurezza ed affidabilità. Il motore è alloggiato nella par te posteriore del veicolo, insonorizzato e fisicamente separato dalla cabina di guida, con evidenti vantaggi in tema di sicurezza e qualità del lavoro dell'operatore, il quale siede in posizione rialzata, all'interno di una cabina insonorizzata, dotata di riscaldamento a più stadi e cristalli con sbrinamento elettrico. Il parabrezza frontale è orientato con un angolo negativo, in modo che la neve non si depositi sulla

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sua superficie. Sulla sommità della cabina è presente un tettuccio apribile in cristallo, in grado di fungere anche da uscita di emergenza. Gli operatori ed i tecnici Anas hanno ritenuto di fondamentale importanza la presenza di un particolare accessorio che rende Supra ancora più versatile: la cabina rialzabile. Grazie a cilindri oleodinamici, l'intera cabina è sollevabile di ben 700 mm per favorire le operazioni di carico della neve su autocarri e per migliorare la visione dell'operatore in presenza di muri di neve che impediscano di valutare esattamente dove si diriga il getto di neve. Supra 4001 è dotata di una testata fresante a doppio stadio, composta da un rullo fresaneve ad elica aperta, che si occupa di sminuzzare anche la neve più compatta e ghiacciata, e di convogliarla verso la parte posteriore della testata, dove una ventola (che ruota a circa 4 volte la velocità del rullo) effettua il lancio vero e proprio attaraverso il camino. Le frese a doppio stadio (o turbofrese), al contrario delle frese monostadio, sono in grado di lavorare efficacemente con tutte le tipologie di neve, da quella pesante e bagnata a quella fresca, senza soffrire di occlusioni del camino di lancio: in ogni condizione operativa (anche ad esempio in allargamento, dove solo una parte della fresa è impegnata dalla neve) la ventola provvede ad un getto costante attraverso il camino, mantenendolo di fatto sempre libero. Le turbofrese, al confronto con i fre-

saneve tradizionali, hanno anche un vantaggio notevole in termini di sicurezza: poichè la massa degli organi in movimento di una turbofresa è sensibilmente minore di quello del rullo di una fresa monostadio, risulta anche più semplice e rapido l'arresto di emergenza. Per rispettare le severe disposizioni della Normativa Europea EN13021 (arresto totale della testata fresante in meno di 10 secondi), è infatti praticamente indispensabile dotare le frese monostadio di costosi dispositivi frenanti elettromagnetici o meccanici, mentre per le turbofrese è sufficiente arrestare la portata di olio idraulico. La Turbofresa Schmidt Supra 4001 è particolarmente virtuosa in questo campo, dato che arresta il moto della testata fresante in meno di 5 secondi. I comandi in cabina sono semplici e

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ben posizionati: un solo joystick provvede ai movimenti della testata fresante, mentre un grande display grafico mostra i parametri di lavoro ed eventuali allarmi. L'avanzamento viene gestito elettronicamente e, come già evidenziato, può essere legato all'effettivo sforzo percepito dalla testata fresante. Le due Supra 4001 sono state consegnate ed hanno già avuto modo di farsi apprezzare al lavoro sia dagli operatori Anas, sia dagli enti preposti a garantire la sicurezza della circolazione stradale, i quali hanno espresso chiaramente la loro soddisfazione. Nei prossimi mesi Anas dovrà acquistare altre sei macchine da destinare ad altrettanti compartimenti afflitti da condizioni di lavoro decisamente gravose: chissà se la qualità tecnica Schmidt farà passare in secondo piano le mere considerazioni economiche...

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ATTREZZATURE

Seppi M. in Nigeria

Quando la stagione delle piogge è finita, tutto è molto verde. La fertile terra rossa, le abbondanti piogge e il caldo sole africano non hanno fatto crescere solo mais, manioca e papaya. Sono cresciute anche le erbacce, grosse e alte. Con il machete in mano, suor Angela cerca di tagliarle e aprire uno spazio sul quale costruire un parco giochi. Ma il sole cocente non risparmia nemmeno la giovane suora nigeriana, anche lei ormai sfinita. Quando all'improvviso arriva un trattore con una trinciatrice forestale Seppi, sembra un miraggio. Eppure è realtà, una realtà che permette di risparmiare tante fatiche alle suore e dedicare piuttosto il loro tempo ai ragazzini che hanno accolto. Siamo a Shagamu, piccola città a due ore di strada da Lagos, la megalopoli che qui chiamano la "New York dell'Africa". Ma mentre a Lagos si fanno affari con il petrolio, nell'hinterland nigeriano la popolazione vive una vita molto semplice, privata di ogni comodità e con scarso accesso ai servizi di base quali sanità ed educazione. E' proprio qui che le Suore Francescane dell'Immacolata hanno pensato di stabilirsi. Il vescovo ha regalato loro un terreno per costruire una casa di accoglienza. Coloro che vengono ospitati sono i più poveri dei 48

poveri: i figli dei lebbrosi. Che bello venire qui, nella casa da poco inaugurata, e vedere come queste ragazze, provenienti dai quartieri più emarginati e spregiate persino dagli stessi nigeriani vengono trattate come piccole principesse. Il loro lusso è questo: avere tre pasti nutrienti al giorno, un proprio letto, vestiti puliti, la possibilità di andare a scuola e sapersi amate ed accolte. Ed è proprio dietro questa casa che un pomeriggio appare una trinciatrice Seppi per eliminare erbacce e cespugli, e trasformare un campo incolto in un bel prato verde dove far giocare i bambini. La Midiforst, trinciatrice forestale universale, fa pochi giri, in un paio di ore ha pulito tutto il campo, trinciando rovi alti, erbaccia, cespugli… mentre la povera suora in due ore di lavoro era riuscita ad avanzare cinque metri scarsi, esponendosi al sole, oltre al pericolo di serpenti. Adesso potrà tornare ad assistere i bambini con i loro compiti scolastici. Ma da dove viene la Midiforst e il trattore che la trasporta? E' davvero un miraggio? No, ma quasi. Viene dalla vicina cittadina di Igebo-Ibo. Lì infatti c'è un convento dei Frati Francescani dell'Immacolata. Grazie ai loro contatti in Italia sono riusciti a ricevere un trattore, una pala e la trinciatrice

Midiforst della ditta Seppi M. di Caldaro (BZ). E sono ovviamente i frati che si occupano della tecnica. Father José, un padre filippino, è responsabile di guidare il trattore. La trinciatrice, oltre a mantenere i campi, è utile in molte altre situazioni. Per esempio c'è un campo incolto che deve essere trasformato in terreno agricolo per permettere ai lebbrosi guariti di autosostenersi. Qui la vegetazione cresce molto in fretta e in poco tempo spuntano erbacce grosse e spesse. Una trinciatrice robusta allora è di grande aiuto. Ci sono poi i tanti villaggi nelle foreste intorno a Igebo-Ibo. Periodicamente i frati li vanno a visitare, cercando di portare assistenza. Così anche nei piccoli villaggi ci sono vari progetti in corso. In alcuni villaggi manca l'acqua pulita per cui diventa necessario costruire pozzi. Altre comunità invece vorrebbero sviluppare la loro vita sociale costruendo una scuola ai loro bambini, oppure una casa multifunzionale che possa servire per riunioni comunitarie e per le messe domenicali, oltre all'istruzione dei bambini. Altri ancora vorrebbero migliorare il loro accesso stradale. Spesso infatti le strade sono impraticabili con i furgoncini che trasportano alimenti e altri beni di prima necessità, ma che servono anche come canale per vendere l'olio di palma prodotto nei villaggi. Per tutti questi progetti è necessaria una buona attrezzatura altamente resistente all'usura e che permetta di svolgere il lavoro in modo affidabile. Cosa c'è di meglio allora di una robusta trinciatrice Seppi?

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IGIENE URBANA

Schmidt Swingo: Euro 5 di serie

Schmidt incomincia il 2010 presentando al mercato le concrete novità della sua vasta gamma di spazzatrici. Le principali e più interessanti innovazioni interessano sicuramente la "media compatta" di casa Schmidt, ovvero il modello Swingo, spazzatrice di riferimento a livello europeo nella gamma delle macchine con capacità del contenitore rifiuti di 2 m3. La conferma di tale leadership, commenta Luca Firotto, direttore di Schmidt Automotive Italia, filiale italiana del gruppo Schmidt, "è che nel 2009 abbiamo assistito alla consegna dell'esemplare n° 2.000 di questa spazzatrice dal nome affascinante, e già nei primi mesi del 2010 raggiungeremo le 2.500 unità". Il confortante numero di esemplari circolanti è garanzia di un mezzo con ottime prestazioni e di comprovata affidabilità con un valore economico dell'usato, garantito nel tempo. Con l'intento di confermare e se possibile aumentare la propria ampia quota di mercato, Swingo presenta per il 2010 la propr ia novità più importante, ovvero la motorizzazione in Euro 5. In seguito ad un attento lavoro di progettazione che ha visto coinvolti i progettisti Schmidt ed i motoristi della VM Motori, la gamma Swingo verrà equipaggiata con il moderno e potente propulsore R754EU5. Il nuovo 4 cilindri Euro 5 a iniezione Lavori Pubblici n. 42 gennaio - febbraio 2010

CO THC NOx Particolato

diretta tipo Common Rail, verrà montato di serie da aprile 2010 su tutte le Swingo destinate al mercato Italiano. La scelta di rendere tale motorizzazione lo standard di fornitura, commenta Luca Firotto, "conferma la volontà Schmidt di fornire ai propri clienti le migliori e più moder ne tecnologie presenti sul mercato e la nostra grande attenzione per il rispetto dell'ambiente". Riportiamo di seguito i valori delle emissioni inquinanti ottenute e dei relativi limiti imposti dalla normativa. Dall'analisi dei valori in tabella risulta chiara l'efficacia del binomio motore endotermico - filtro antiparticolato. Al fine di garantire maggiore affidabilità e prestazioni nel tempo la linea di aspirazione e quella di scarico del motore diesel sono state completamente rivoluzionate in accordo con i tecnici e le direttive VM motori. La potenza del propulsore è pari a 62 kW a 2.300 rpm e la coppia massima di 270 Nm è disponibile già a 1.300 rpm. Emissioni inquinanti 0,014 g/kWh 0,034 g/kWh 1,840 g/kWh 0,007 g/kWh

Limite 1,5 g/kWh 0,25 g/kWh 2,0 g/kWh 0,02 g/kWh

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TECNICA

Che spettacolo! GHERARDO MARCHELLI Merlo non finisce mai di stupire ed anche di divertire con le sue innovazioni. Il suo nuovo ed esclusivo radiocomando digitale multifunzione permette di controllare a distanza e con la massima precisione la macchina, operando in sicurezza anche nelle situazioni più rischiose. Questo nuovo traguardo tecnologico colloca a buon diritto la società tra i primari costruttori mondiali di sistemi innovativi. Abbiamo visto all'opera in cantiere una delle macchine più avanzate della società Merlo, il Roto 40.25 MCSS. Si tratta di un sollevatore telescopico con torretta girevole che ha dato prova di grande efficienza nel sollevamento di materiali radiocomandato a distanza. I sinuosi movimenti di una macchina di 15 tonnellate ci hanno meravigliato per la loro precisione e delicatezza, sottolineando una volta di più il livello tecnologico raggiunto da Merlo con il suo innovativo radiocomando digitale, interamente progettato e realizzato in azienda. Il sistema di trasmissione via radio è basato sul nuovo concetto di "frequency hopping" (salto di frequenza) che permette di ottenere un'elevata

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immunità dai disturbi e quindi la massima sicurezza delle trasmissioni. Il microprocessore che sovrintende al dialogo con il ricevitore infatti cambia continuamente il canale di trasmissione per trasferire comunque il segnale al ricevitore anche in caso di canale occupato; la commutazione è totalmente automatica ed avviene in tempi rapidissimi. Questa è una funzione offerta solo da sistemi ad alto contenuto tecnologico, come nel caso di questo gioiello del made in Italy. La fama e l'esperienza della società cuneese nella progettazione e costruzioni di sistemi di comando a distanza è di lunga data ed è internazionalmente conosciuta per i dispositivi di comando a distanza con tecnologia a raggi infrarossi. Con questo sistema è stato realizzato in passato il comando delle proprie piattaforme aeree portapersone con la massima sicurezza ed affidabilità, tanto che il sistema è stato omologato anche dall'ente EDF (l'Enel francese) per gli interventi di manutenzione sulle linee elettriche ad alta tensione senza bisogno di interrompere il flusso di corrente (certificazione fino a 400.000 Volt!).

La più recente ed innovativa tecnologia Merlo per la trasmissione dei comandi tramite onde radio è il risultato degli ingenti investimenti in ricerca e sviluppo per realizzare un sistema di azionamento remoto affidabile e sicuro, cer tificato dai principali organismi europei e che permette il controllo proporzionale delle funzioni della macchina. Il radiocomando Merlo è oggi disponibile a richiesta sui sollevatori telescopici equipaggiati con l'esclusivo sistema Merlin, il computer di bordo che permette la gestione ed il monitoraggio di tutti i parametri di funzionamento della macchina. Il radiocomando è perfettamente integrato nel sistema e proprio per que1. Radiocomando multifunzione 2. Roto 40.25 MCSS in configurazione gru

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sto motivo permette il reale sfruttamento delle potenzialità e delle prestazioni del sollevatore telescopico. I tradizionali sistemi disponibili in commercio di tipo "stand alone" non nascono invece per un impiego mirato ma devono essere integrati con funzioni personalizzate per svolgere compiti specifici di volta in volta. Il radiocomando Merlo dialoga solo con il suo ricevitore dedicato. Ogni treno di impulsi (sono i comandi di azionamento veri e propri, codificati in forma digitale) è preceduto dal codice identificativo del trasmettitore che deve essere riconosciuto ed autenticato dal ricevitore prima che il comando vero e proprio sia attuato. Solo in caso affermativo viene abilitata la sequenza di comando sul ricevitore e la sua decodifica finalizzata all'azionamento. Questa procedura è applicata ad ogni singolo comando con tempi praticamente istantanei. Con questo sistema di controllo "ridondante", la protezione dagli azionamenti accidentali dovuti alle interferenze è totale. Sicurezza di funzionamento vuol dire infatti anche e soprattutto garanzia contro i movimenti indesiderati; per questo il sistema di verifica dei segnali in ingresso dispone di un doppio controllo, sia in trasmissione che in ricezione, fatto da due coppie di microprocessori (micro-controllers) che effettuano un controllo reciproco e conti3 nuo sui comandi inviati e ricevuti. Il radiocomando Merlo è di tipo bidirezionale in quanto invia i comandi alla macchina ma riceve anche informazioni sulle condizioni operative della stessa (motore in funzione, livello del carburante, condizione di stabi3. Roto 45.21 MCSS radiocomandato 4. Precisione e delicatezza esclusive 5. Anche le operazioni più complesse diventano semplici

lità, sovraccarico ...): una vera e propria funzione diagnostica remota in tempo reale. L'operatore può leggere tutte queste informazioni sul visore a cristalli liquidi del radiocomando mentre in cabina di guida, sullo schermo del sistema Merlin, è possibile verificare lo stato della connessione. Il radiocomando viene anche utilizzato in postazione fissa a bordo delle navicelle portapersone per l'azionamento delle stesse; in questo caso

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tutti i segnali di comando, anziché essere inviati via radio, vengono trasferiti al ricevitore tramite un cavo. Con la tecnologia Merlo dunque l'operatore non è più solamente il guidatore di una macchina ma è diventato il gestore di un sistema tecnologico avanzato che gli permette, grazie agli innumerevoli dispositivi che ne incrementano la flessibilità operativa, di ottenere in modo semplice ed efficace prestazioni straordinarie.

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VERDE

Energreen ora più che mai

Le macchine Energreen sono mezzi semoventi gommati o cingolati, omologati per la circolazione stradale, ideati, progettati e realizzati da Laserjet S.r.l. (brevetto europero n. 02425304.9) specificatamente per il taglio del verde in luoghi e pendenze particolari, quali cigli stradali, terrapieni, argini e letti di corsi d'acqua naturali ed artificiali, nonché in aree di bonifica ed in ambito forestale.

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Particolarmente interessante è ILF R 1500, semovente idrostatico nato per soddisfare ed eseguire a regola d'arte la manutenzione del verde lungo le ferrovie. Tali macchine sono sostanzialmente costituite da: una trattrice motorizzata semovente, azionata da motore diesel, a trazione integrale sulle quattro ruote (o con cingoli indipendenti), con assi anteriori e posteriori indipenden-

ti, dotate di una innovativa cabina di guida/comando rotabile rispetto alla base del semovente. La cabina, durante il movimento su strada è posizionata nella parte anteriore sinistra della scocca, mentre nella fase lavoro può essere ruotata di 90° sul fianco prospiciente la zona di intervento per consentire all'operatore, da posizione ergonomicamente corretta, la completa visibilità ed il completo controllo delle fasi di lavoro. La rotazione della cabina comporta una perfetta visuale in entrambi i sensi di marcia consentendo così di lavorare il terreno in entrambe le direzioni, senza bisogno di girare la macchina con conseguente notevole riduzione dei tempi di lavoro; caratteristica che gli utilizzatori apprezzano notevolmente. Tutti i mezzi Energreen vantano un sistema di attrezzature di lavoro estremamente flessibile, avente la possibilità di montare ed azionare (alternativamente o congiuntamente) molteplici attrezzi (frese) in diversi punti d'attacco: in posizione anteriore, in posizione laterale (raiber, scavallatore guard rail) e, sopprattutto, all'estremità di un braccio telescopico laterale di elevata gittata (fino a 17 m). Un'altra qualità tipica e altresì gradita

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dagli operatori è la caratteristica fresa con un rotore a doppia rotazione di taglio e ruotabile di 180° rispetto all'asse del braccio. Questo sistema di attrezzature di lavoro (fresa frontale, raiber, frese laterali a doppio senso di taglio e ruotabili rispetto all'asse del braccio telescopico) consente la lavorazione del terreno, con pendenze anche particolari, per fasce di notevole ampiezza, riducendo il numero di passaggi necessari e quindi i tempi e i costi di lavorazione, con una velocità di lavoro superiore almeno del 30% rispetto ad altri mezzi. L'apposito impianto idraulico è gestito da un sistema di comando/controllo del mezzo altamente automatizzato, che comprende una serie di dispositivi per la rilevazione dell'andamento del profilo del terreno, il tutto finalizzato a ridurre al minimo, in fase di lavoro, l'impegno dell'operatore sull'avanzamento del mezzo e consentirgli di concentrarsi sulle operazioni di taglio del verde. Le macchine Energreen sono state sviluppatea da Laserjet nell'ambito di un progetto di ricerca industriale e sviluppo pre-competitivo (L.488/92) finanziato parzialmente dal MIUR (Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica) e rappresenta un eccellente e concreto esempio delle capacità di innovazione tecnologica che le PMI riescono ad esprimere, soprattutto quando adeguatamente sostenute da un mirato ed efficace intervento pubblico. Le macchine di cui si discute, per contenuti tecnologici, prestazioni, flessibilità operativa e sicurezza del lavoro rappresentano infatti un prodotto d'avanguardia europeo nel settore della manutenzione del verde. Questo risultato è stato ottenuto soprattutto attraverso una radicale rottura con il tradizionale concetto di sviluppo delle macchine del settore, basata sostanzialmente sull'adeguamento e sulla modifica di trattori agricoli. Occorre illustrare altri aspetti essenziali delle macchine Energreen, non certo meno importanti delle prestazioni e delle caratteristiche tecnologiche sopra brevemente illustrate:l'aspetto della sicurezza in termini sia di sicurezza intrinseca, der ivante sostanzialmente dalle soluzioni tecnologiche, sia di sicurezza estrinseca, derivante da particolari dispositivi realizzati al bisogno per rendere la macchina pienamente conforme alla normativa vigente. Le sicurezze intrinseche della mac-

china sono sostanzialmente riconducibili a: rotazione della cabina verso la zona di lavoro, traslazione idrostatica in circuito chiuso, sistema di sterzatura e assetto della macchina in fase di trasferimento su strada. La prima caratteristica permette all'operatore di lavorare, in posizione corretta e confortevole, avendo il controllo totale della zona di sfalcio del verde, senza dover tenere, come accade nei mezzi tradizionali, la testa rivolta lateralmente o addirittura all'indietro con evidenti conseguenze negative in termini di visibilità e di salute personale. Grazie alla traslazione idrostatica in circuito chiuso vengono eliminate sia la frizione che il cambio, consentendo all'operatore di lavorare con maggior comfort e di dedicare maggiore attenzione alle effettive manovre di lavoro. Il sistema di sterzatura, con le quattro

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ruote che sterzano a granchio, consente spostamenti della macchina laterali che ne ottimizzano la posizione rispetto al ciglio della strada senza dover ricorrere a molteplici manovre che possono risultare pericolose in presenza di traffico. Infine il braccio è bloccato all'indietro da appositi fermi meccanici in modo tale che la cabina rimanga completamente libera da zone d'ombra consentendo all'operatore la massima visibilità e sicurezza, garantendo l’assetto della macchina in fase di trasferimento su strada. Le sicurezze estrinseche della macchina sono molteplici e coinvolgono tutte le funzioni operative del mezzo, con sequenza logica, in modo tale da impedire manovre pericolose eventualmente anche dovute a disattenzioni dell'operatore, rispettando la regola della ormai famosa normativa 626.

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IGIENE

RCM: corsi Cleaning Professionals e lavasciuga a idrogeno

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Cleaning Professionals è il centro di formazione e consulenza di RCM aperto a tutti i soggetti interessati ad approcciare o approfondire qualsiasi tema riguardante la pulizia professionale. Il 15 gennaio si è tenuto il primo dei corsi che il centro di formazione e consulenza Cleaning Professionals ha in calendario per il 2010. L'attività di Cleaning Professionals inizia con il Corso Base al quale hanno partecipato i dipendenti RCM e ASSMO (la società di servizi che opera a sostegno dell'organizzazione commerciale RCM) che ricoprono funzioni orientate al pubblico. Il Corso Base è articolato in sette sezioni nelle quali si trattano i princi- 1 pali temi della pulizia professionale verrà poi resa pubblica e promossa, ed è stato raccolto in una pubbli- non solo alla rete commerciale RCM, cazione che costituisce il libro di testo ma anche a tutte le aziende private e per ogni approfondimento svolto in pubbliche, associazioni e istituzioni aula con il docente o sul luogo di interessate al tema dello sviluppo della professionalità nel campo del lavoro per proprio conto. Sono previste tre differenti sessioni, Cleaning Professionale. rispettivamente dedicate in modo Le protagoniste sono state quattro specifico all'area commerciale, tecni- nuove lavasciuga (già presentate a ca e di relazioni pubbliche per un Pulire 2009) e Slalom H2Clean, la numero complessivo di circa trenta prima motoscopa a idrogeno Fuel Cells, una nuova generazione di partecipanti. Con questa prima edizione del Corso lavasciuga RCM. Base, RCM e ASSMO intendono dif- I modelli utilizzati vanno dalla piccola fondere e destare interesse per lo Bit alla media con operatore a terra, sviluppo della cultura professionale, Mega, ad una grande con l'operatore non soltanto a chi ne farà oggetto di a bordo, Metro, fino all'innovativa lavoro specifico, come i venditori e i combinata, Combo; vale a dire che il tecnici, ma anche al resto dell'azienda. rinnovamento ha interessato tutta la Il Corso si è tenuto presso la sede gamma di lavasciuga RCM. direzionale di RCM ed è stato svolto In modo particolare, Combo rappredal responsabile di Cleaning Pro- senta la prima macchina italiana che, con un sistema originale, si propone fessionals, Riccardo Lazzerini. L'attività di formazione e consulenza di essere un'ottima motoscopa, un'ottima lavasciuga ed un'ottima spazzalavasciuga, in una parola, un'ottima "Combo". E' destinata ai grandi spazi, sia interni sia esterni, che devono essere puliti molto bene e molto rapidamente come i complessi logistici, le grandi aree commerciali, gli aeroporti, le darsene, le stazioni ferroviarie, i magazzini di ogni settore a partire da 54

quelli dell'industria ceramica. Combo è il punto di arrivo dello sviluppo di due competenze che RCM ha voluto e saputo far convergere: la padronanza "storica" dello spazzamento a secco (RCM Motoscope) e la maturità acquisita, in vent'anni di esperienza nel controllo della pulizia a umido (RCM Lavasciuga). Mega, a sua volta, raccoglie tutte le esperienze fatte dal Tipo Mark nato nel 1999, e propone una soluzione in cui, accanto alle doti tipiche di una lavasciuga RCM, robustezza e affidabilità, emerge anche un'attenzione particolare alla produttività intesa come somma di soluzioni tecniche razionali ma raffinate e di cura degli aspetti che rendano facile la vita a chi la deve usare. Bit, presentata ufficialmente a Pulire, ma già conosciuta e apprezzata come una delle proposte più riuscite nel segmento delle mini lavasciuga a

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batteria, non ha certamente sfigurato accanto alle sorelle più grandi. Bit, che non può essere considerata una lavasciuga innovativa in senso stretto, lo è invece come prodotto di quell'inedita intesa tra "partner concorrenti" che ha indicato una nuova possibile via per affrontare il mercato globale. Infine Metro, potente e gloriosa lavasciuga uomo a bordo che RCM ha voluto rinnovare per renderla ancor più robusta, affidabile, comoda, sicura e performante. Inoltre RCM potenzia il service: ha presentato ufficialmente il servizio Pulirent, lo strumento operativo che permette ai rivenditori che fanno parte della rete commerciale RCM di proporsi nel modo più professionale possibile come noleggiatori di macchine appositamente studiate per i lavori più gravosi. H2Clean - idrogeno: energia pulita per pulire Il progetto H2Clean ripropone uno dei temi che RCM ha sempre saputo svolgere con grande determinazione durante tutta la sua ormai lunga storia e che è uno dei suoi caratteri distintivi: l'innovazione. H2Clean è soltanto l'ultima tappa di un percorso che RCM ha iniziato, quasi trent'anni fa, nella costruzione di macchine particolarmente orientate alla tutela dell'ambiente sia nell'ambito industriale sia urbano. Molti sono gli esempi: nel 1985, RX918 Swinger, la prima motoscopa urbana progettata per la pulizia "leggera" nei centri storici; nel 1986, R703 Synergy, la prima motoscopa ibrida per la pulizia di ambienti interni ed esterni a bassissimo impatto ambientale; nel 1993 R703 Sack, la prima motoscopa a mettere lo sporco nel sacco; nel 2005 Ronda, la spazzatrice urbana che trattiene le polveri sottili. E oggi la nuova frontiera: l'idrogeno. Slalom H2Clean è la prima motoscopa che funziona a Emissioni Zero. H2Clean, pr ima di essere una curiosità da fiera o una innovativa soluzione tecnica è la prova concreta di quello che si può fare quando impresa e una scuola si incontrano e cominciano a parlarsi. Qui non si parla di grande industria e di mondo accademico, si parla, molto più semplicemente, di una media 1. Corso Base 2. Combo 3. Bit 4. Slalom H2Clean 4

azienda, RCM di Casinalbo e un Istituto Professionale, l'IPSIA di Maranello. Così IPSIA e RCM hanno stabilito un rapporto di solidarietà che, nell'arco di ormai quasi vent'anni, ha contribuito a far sviluppare progetti di alto profilo scientifico/didattico e a relizzare imprese impossibili come il raid in Afghanistan con una Mehari elettrica, la traversata dell'Australia con Pinocchio, la Roma - Maranello con il M.u.l.o., tutti mezzi mossi da energie alternative al petrolio. La vicinanza con IPSIA ha poi portato RCM ad entrare in contatto con un'altra inaspettata realtà locale: Exergy, l'azienda bolognese oggi partecipata da Morphyc, che ha sviluppato la Fuel Cells installata sulla motoscopa H2Clean. Chi ha visitato lo stand RCM a Pulire ha potuto constatare di persona la volontà di mostrare in modo evidente che il risultato finale (la motoscopa funzionante) era stato ottenuto dall'incontro di due mondi abitualmente molto distanti: quello della scuola e quello dell'industria. La presenza dei ragazzi del prof. Sala alla cerimonia di premiazione del Green Cleaning Award ha poi introdotto un principio inusuale nel mondo del lavoro: quello di riconoscere pubblicamente valore concreto a un esercizio scolastico. Slalom H2Clean è una dichiarazione di intenti che RCM rivolge al mercato ma ancor prima a se stessa: dimostrare che le nuove tecnologie rivolte a ridurre i consumi e a proteggere l'ambiente sono già applicabili. Il sistema presentato è, tutto sommato, semplice: un pannello fotovoltaico produce l'energia necessaria per separare l'ossigeno dall'idrogeno contenuto nell'acqua.

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L'idrogeno, pompato in una bombola messa a bordo della macchina (una motoscopa RCM Slalom) e immesso nella Fuel Cells, grazie a un processo chimico, viene trasformato di nuovo in energia elettrica. Slalom H2Clean rimane quindi una macchina elettrica a corrente continua (24 V) in cui i motori che fanno funzionare avanzamento, spazzole e aspirazione, sono alimentati, non più da una batteria, ma da un motore a idrogeno (la Fuel Cells). I benefici di questa soluzione sono diversi: la drastica riduzione del peso (non c'è più la batteria di trazione), l'aumento dell'autonomia di lavoro, la totale eliminazione di emissioni nocive o inquinanti. Questi benefici, relativamente apprezzabili su una macchina piccola come Slalom (scelta per mere questioni di oppor tunità espositiva), diventano decisive su grandi motoscope o lavasciuga in cui la sola batteria arriva oggi a pesare anche 800 kg su un totale di 2.200. Così per l'autonomia che, proprio nel segmento delle grandi macchine, è una caratteristica determinante. Si pensi infatti anche soltanto alle differenze in tempo, praticità e costi tra sostituire, dopo 4/5 ore di lavoro, una bombola anzichè una enorme batteria. Naturalmente oggi l'assenza di inquinamento può essere percepito come un vantaggio modesto o inesistente per chi guardi soltanto al beneficio economico procuratogli da una macchina a idrogeno, ma dobbiamo tener conto delle progressive limitazioni di legge che imporranno, comunque, e forse a breve, comportamenti sempre più virtuosi in tema di rispetto dell'ambiente.

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AUTOTELAI

ECO-Training Mercedes-Benz e Sprinter BlueEFFICIENCY: economia, ecologia e piacere di guida

ECO-Training Mercedes-Benz: ridurre i consumi senza rinunciare al piacere di guida Chi possiede un computer, un cellulare, una macchina fotografica o un qualsiasi altro apparecchio elettronico sa che anche la tecnologia più sofisticata ed aggiornata va abbinata ad una corretta conoscenza e competenza nell'utilizzo del prodotto. Mercedes-Benz è la prima casa automobilistica al mondo ad affiancare alla gamma di veicoli commerciali, come, ad esempio, lo Sprinter equipaggiato con tecnologia BlueEFFICIENCY, un'ampia offerta di corsi di guida e formazione. Infatti, conoscere al meglio i componenti dell'Efficiency Package, significa utilizzarli in modo mirato e consapevole, risparmiando carburante e quindi denaro, riducendo le emissioni di CO2 e preservando

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così l'ambiente. L'ECO-Training per lo Sprinter Mercedes-Benz insegna al guidatore ed al responsabile del parco veicoli come utilizzare correttamente le tecnologie di ultima generazione, assumendo uno stile di guida adatto a ridurre i consumi, redditizio ed ecologico. Una guida redditizia si traduce in guida rilassata e quindi sicura senza dover rinunciare al piacere di guida ed alla velocità media che può essere addirittura superiore. I training di guida di Mercedes-Benz godono di un'ottima reputazione, per non dire addirittura di una fama leggendaria. Mercedes-Benz ha ampliato e completato la gamma di training, svolti sotto la guida di esperti istruttori e finalizzati a massimizzare la sicurezza e la redditività del proprio veicolo come nessun altro costruttore ha

fatto fino ad oggi. Da più di 40 anni, Mercedes-Benz organizza corsi di formazione per autisti di veicoli industriali, da 16 anni per autisti di autobus e da 12 anni per automobilisti. Con i corsi ECO-Training ottenere un notevole risparmio di carburante e ridurre al minimo l'usura sono obiettivi realizzabili fin da subito grazie all'ottimizzazione dello stile di guida. Il risparmio di carburante e la riduzione delle emissioni di CO2, in particolare per i clienti di flotte, costituiscono vantaggi evidenti. I contenuti dell'ECO-Training per guidatori di veicoli commerciali sono realizzati in considerazione delle specifiche esigenze dei possesori di veicoli commerciali. Il nucleo del training è costituito dai dieci ECO consigli, esemplificati con casi reali e riscontrabili nella vita quotidiana dei possessori di veicoli commerciali. Anche i contenuti delle caratteristiche tecniche sono stati modificati in base alle specificità dei veicoli commerciali. L'ECO-Training offre ai guidatori la possibilità di familiarizzare in modo concreto con il principio "regime inferiore, carico maggiore". Durante la prima guida, in cui il guidatore assume lo stile di guida abituale, viene misurato il consumo di carburante, il numero di cambi marcia, il numero e la durata di giri. In seguito vengono impartite le basi teo-

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riche come, ad esempio, fisica di guida applicata, diagrammi caratteristici dei consumi, curve di potenza, rapporti di trasmissione. In generale, per ottenere le stesse prestazioni di marcia a regimi più bassi con rapporto più alto, un motore richiede meno carburante rispetto ai regimi più alti con rapporto più basso, sebbene sia necessario continuare ad azionare l'acceleratore. Gli ECO-Trainer forniscono anche consigli importanti sulla pressione degli pneumatici. Infatti, circa il 30% di tutti i veicoli circola con una pressione troppo bassa: anche per questo esiste un enorme potenziale di risparmio. Vengono ridotti inoltre al minimo anche i rischi relativi la sicurezza. La parte teorica prevede anche guide dimostrative da parte di istruttori. Dopo la seconda guida i partecipanti rimangono generalmente molto sorpresi, sulla base delle conoscenze acquisite, dell'effetto diretto sui consumi di quanto hanno appreso. Un altro aspetto fondamentale è che con lo stile di guida ECO Mercedes-Benz non si registrano ritardi e la sicurezza di guida aumenta. L'ECO-Training è offer to a livello internazionale ed a grandi flotte. Nel 2006/2007 gli istruttori hanno addestrato oltre 35 guidatori di UPS France nell'ambito di tre eventi. Nel 2008 circa 330 partecipanti di Nestlè Schöller Germania, 24 guidatori di aziende municipali e circa 150 guidatori di veicoli commerciali messicani hanno imparato ad utilizzare il loro veicolo in modo redditizio. Nella prima metà del 2009 i corsi sono stati seguiti da circa 80 dipendenti di Nestlé Schöller. L'effetto risparmio dell'ECO-Training è comprovabile. I guidatori del parco veicoli di Nestlé Schöller, ad esempio, hanno potuto convincersi dell'effetto dei consigli per risparmiare benzina non solo durante i training dedicati,

ma anche nella pratica, tanto da ottenere un notevole risparmio di carburante per un parco veicoli di circa 300 mezzi. Inoltre, anche l'usura dei veicoli è diminuita grazie al nuovo stile di guida più previdente. Stile di guida ECO Mercedes-Benz: 10 ECO consigli per uno stile di guida redditizio 1. Passare rapidamente alla marcia superiore 2. Evitare velocità e regimi elevati 3. Velocità regolare - non alternare accelerazioni e frenate 4. Non frenare inutilmente - guidare in modo previdente 5. Dopo l'avviamento del motore, partire immediatamente 6. Servirsi della tecnologia del veicolo 7. Evitare di lasciare inutilmente acceso il motore 8. Evitare inutili sovrastrutture e allestimenti 9. Evitare carichi inutili 10. Corretta pressione degli pneumatici. La tecnologia BlueEFFICIENCY riduce i costi e preserva l'ambiente La tecnologia si chiama BlueEFFICIENCY. Questo è il nome con cui Mercedes-Benz definisce le tecnologie innovative volte ad ottenere la massima efficienza dei veicoli e l'ottimizzazione dei consumi di carburante e delle emissioni: tutto ciò si traduce in maggiore redditività e sostenibilità. L'Efficiency Package o la tecnologia NGT dello Sprinter sono solo un esempio. L'attuale generazione di veicoli commerciali fissa nuovi parametri di riferimento grazie alla tecnica di propulsione, coniugando l'economia con l'ecologia ed il piacere di guida. Minori consumi di carburante e minori emissioni abbinate a prestazioni più elevate: questo è il vero significato dell'efficienza per Mercedes-Benz. Mercedes-Benz Sprinter è un esempio del percorso intelligente della Casa con la Stella verso maggiore redditività e tutela ambientale, senza

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rinunciare in alcun modo a prestazioni e piacere di guida. In questo caso il BlueEFFICIENCY è un Efficiency Package disponibile a richiesta, caratterizzato dall'azione combinata dal motore a 4 cilindri di nuova generazione (OM 651), dal nuovo cambio (ECO Gear) e dalla funzione ECO Start/Stop. I nuovi motori diesel di MercedesBenz Sprinter si contraddistinguono per la massima efficienza. Fra questi il protagonista assoluto è senza dubbio il nuovo motore a 4 cilindri CDI, i cui tre livelli di potenza da 70 kW (95 CV), 95 kW (129 CV) e 120 kW (163 CV) coprono pressoché tutte le esigenze dei veicoli commerciali della categoria di Sprinter. Il 4 cilindri da 2,15 l di cilindrata con coppie da 250 Nm, 305 Nm e 360 Nm presenta una notevole forza di trazione. Un aspetto non trascurabile è l'elevata coppia, disponibile già a 1.400 giri/min sul motore più piccolo o addirittura a 1.200 giri/min per i più potenti. In questo modo i motori dello Sprinter sono un esempio perfetto di moderno downsizing. Dietro a prestazioni di prima classe si nasconde una tecnologia sofisticata. Due alberi a camme superiori, sovralimentazione con turbocompressore per il livello di potenza più basso ed una doppia sovralimentazione con due turbocompressori per entrambe le versioni di potenza superiore, iniezione di carburante Common Rail con pressione di iniezione max. di 1.800 bar, iniettori magnetici a sette fori, intercooler maggiorato; questi sono solo alcuni degli interventi essenziali volti ad incrementare l'efficienza dei motori. L'Efficiency Package dello Sprinter comprende anche gruppi secondari adattati alle diverse esigenze d'impiego, una novità nel settore dei veicoli commerciali. La pompa dell'olio ad azionamento elettrico regola la portata in modo autonomo e adattivo, una 57


caratteristica inedita per un motore diesel. Anche gli iniettori dell'olio si regolano in funzione delle necessità per il raffreddamento dei pistoni e l'alternatore funziona solo in caso di necessità. Quindi, a differenza dei gruppi tradizionali, questi gruppi secondari consumano energia solo in caso di effettivo utilizzo. La riduzione del consumo di carburante e le numerose misure di efficienza consentono di risparmiare e, allo stesso tempo, di proteggere l'ambiente. Un sistema di ricircolo dei gas di scarico con raffreddamento a due stadi riduce le emissioni. A differenza di molti altri propulsori, il nuovo motore raggiunge un elevato livello di ricircolo dei gas di scarico, anche a pieno gas. Per questo motivo lo Sprinter è un veicolo pulito in tutte le condizioni di esercizio. I restanti gas di scarico vengono eliminati nella marmitta catalitica ossidante e nel filtro antiparticolato. In questo modo, tutte le versioni di potenza e di peso soddisfano già oggi la norma sui gas di scarico Euro 5. Inoltre lo Sprinter può soddisfare addirittura i valori limite ancora più rigorosi della norma volontaria sui gas di scarico EEV (Enhanced Environmentally friendly Vehicle). Un altro indice di efficienza è la longevità dei veicoli Mercedes-Benz. Gli intervalli per il cambio dell'olio e la manutenzione sono di 40.000 e 80.000 km. Gli intervalli sono flessibili e vengono monitorati grazie al sistema di manutenzione di serie Assyst. A seconda dell'impiego l'intervallo di manutenzione può estendersi fino a 100.000 km. 58

A differenza di altre strutture, il comando albero a camme a ruote dentate e una breve catena soddisfano le massime esigenze in termini di affidabilità e longevità. Per lo Sprinter Mercedes-Benz ciò vale anche per il propulsore completo: il 90% dei motori, infatti, raggiunge una percorrenza di 350.000 km senza necessità di effettuare una revisione generale. In considerazione dei notevoli dati di potenza e coppia dei propulsori compatti, si tratta di una prestazione di tutto rispetto. Dal punto di vista dell'efficienza convince anche il V6 (OM 642) da 3 litri di cilindrata, l'unico V6 per veicoli commerciali in Europa. La sua tecnica brillante, basata su un basamento in alluminio e quattro alberi a camme in testa, usufruisce delle stesse caratteristiche del 4 cilindri. Inoltre vengono impiegati iniettori piezoelettrici regolati in funzione delle necessità ed un ventilatore viscostatico a regolazione elettronica in combinazione con il climatizzatore. Grazie alle modifiche apportate, il V6 CDI raggiunge una potenza di 140 kW (190 CV) ed una coppia massima di 440 Nm. L'Efficiency Package dell'attuale Sprinter comprende anche il nuovo cambio manuale a 6 rapporti ECO Gear, sviluppato appositamente per i veicoli commerciali. Questo cambio fornisce un contributo essenziale alla riduzione dei consumi di carburante e migliora ulteriormente la guidabilità e la dinamica della nuova generazione di Sprinter. Caratteristica fondamentale è la spaziatura particolarmente ampia dei rapporti con una prima marcia breve ed una sesta marcia a

basso regime. Tale progettazione specifica per i veicoli commerciali tiene conto anche di situazioni tipiche come, ad esempio, la partenza in salita con rimorchio ed i lunghi tragitti in autostrada. In generale, con il nuovo cambio, il livello del regime viene notevolmente ridotto a vantaggio di un consumo più basso e della conseguente maggiore redditività. Ciò implica anche emissioni e rumorosità ridotte ed un comfort di marcia maggiore. Come sempre, gli acquirenti di uno Sprinter hanno la possibilità di scegliere tra diversi rapporti al ponte. Grazie ai nuovi motori brillanti in ripresa ed all'ampia spaziatura dei rapporti, la trasmissione più corta svolge un ruolo subordinato, rimanendo disponibile a richiesta per applicazioni speciali. I clienti possono scegliere quindi tra due rapporti al ponte per ciascuna motorizzazione. In questo modo, e grazie all'ampia gamma di motori, lo Sprinter si adatta perfettamente ad ogni specifico settore d'impiego. Sulle lunghe percorrenze si ottengono importanti vantaggi economici grazie alla riduzione dei consumi. Con un chilometraggio di 50.000 km l'anno lo Sprinter con motore Euro 5 risparmia tra i 250 e i 750 litri di carburante all'anno a seconda del modello. Con un chilometraggio di 150.000 km il vantaggio triplica a circa 750 - 2.250 litri. Per i clienti, significa un vantaggio economico immediato di un importo annuo in euro a tre o quattro cifre. Al tempo stesso, i consumi contenuti risparmiano le risorse ambientali e consentono una notevole riduzione delle emissioni di gas inquinanti. Inoltre, anche la dinamica dello Sprinter risulta notevolmente incrementata. Dalla combinazione di motori nuovi e più potenti con i nuovi cambi si ottiene un'accelerazione più rapida ed un notevole aumento dell'elasticità. Consumi di carburante più contenuti, emissioni ridotte ed un livello di potenza maggiore: questa è la vera essenza del concetto di efficienza nella filosofia Mercedes-Benz Vans. L'Efficiency Package all'interno della tecnologia BlueEFFICIENCY comprende anche la funzione ECO Star t/Stop. Il sistema automatico ECO Start/Stop si basa su un concetto elementare: un motore spento non consuma carburante. In questo modo anche i guidatori della nuova generazione di Mercedes-Benz Sprinter

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hanno la possibilità di risparmiare carburante, proteggendo l'ambiente ed il loro portafogli. Introdotta per la prima volta nella primavera dell'anno scorso, la funzione ECO Start/Stop è disponibile oggi anche sulla nuova generazione di motori diesel a 4 cilindri in linea. La funzione ECO Start/Stop fa sì che, in caso di veicolo fermo con numero di giri pari a zero, il motore si spenga automaticamente. Il potenziale di risparmio è notevole: in media lo Sprinter con funzione ECO Start/Stop è in grado di consumare fino all'8% di carburante in meno nel ciclo urbano. In alcuni casi i guidatori hanno ridotto i consumi fino al 20%, a seconda dell'impiego e dell'intensità del traffico. Anche le emissioni di CO2 si riducono di un valore equivalente. La funzione ECO Start/Stop sfrutta il potenziale di risparmio soprattutto nei tragitti urbani, in particolare in caso di frequenti code o di sosta ai semafori. Questa funzione spegne il motore già a partire da un arresto di tre secondi senza marcia innestata. Esercitando una pressione sul pedale della frizione o rilasciando il pedale del freno e partendo, il motore si riavvia immediatamente. Quest'operazione avviene così rapidamente, che la partenza al semaforo è pressoché immediata. La ventola dell'aerazione e i proiettori rimangono in funzione anche a motore spento. Un sofisticato sistema elettronico garantisce la massima sicurezza: se il veicolo si muove, il motore si avvia automaticamente, in modo da garantire la servoassistenza per freni e sterzo. Analogamente, in caso di marcia inserita, il motore si avvia solo se viene azionato fino in fondo il pedale della frizione. Inoltre il sistema di sicurezza controlla che il cofano motore sia chiuso, in modo che nessuno possa rimanere ferito a causa dell'improvviso avviamento del motore, mentre il sistema può essere

disattivato mediante un interruttore sulla plancia portastrumenti. Il sistema funziona esclusivamente a temperature del liquido di raffreddamento tra i 40° e i 100°, si esclude automaticamente per avviamenti a freddo o in caso di surriscaldamento del motore. Se la tensione della batteria è bassa, la funzione ECO Start/ Stop viene disattivata. Si è prestata la massima attenzione anche al comfort dei passeggeri. Per garantire un'elevata potenza calorifica, a temperature inferiori allo zero il motore rimane in moto anche in caso di veicolo fermo. La funzione ECO Start/Stop è disponibile per tutti gli Sprinter con motori diesel a 4 cilindri e cambio manuale ECO Gear. I veicoli equipaggiati con ECO Start/Stop sono contraddistinti dalla targhetta BlueEFFICIENCY applicata su entrambi i parafanghi anteriori. L'Efficiency Package dei nuovi brillanti motori, del nuovo cambio e della funzione ECO Start/Stop offre uno stile di guida molto sicuro e rilassato. Il numero di giri decisamente più basso e le numerose innovazioni tecniche consentono una riduzione delle emissioni e dei consumi di carburante, che nei motori a 4 cilindri è fra 0,5 e 1 l/100 km al di sotto dei modelli precedenti secondo NEDC. La differenza per il V6 CDI è ancora maggiore: a seconda della configurazione si può ottenere addirittura un consumo ridotto, secondo NEDC, di 1,5 l/100 km. La funzione automatica ECO Start/Stop consente di risparmiare fino all'8% di carburante nell'esercizio urbano. Da oggi, anche Sprinter NGT può fregiarsi del badge BlueEFFICIENCY su entrambi i parafanghi. Pulita e redditizia al tempo stesso, la trazione a metano del veicolo concilia due concetti contrapposti. Il nuovo Sprinter NGT con trazione mono o bivalente a metano avvalora quest'affermazione. Fra i vantaggi vi sono

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emissioni di gas e di rumori notevolmente ridotte, costi di manutenzione estremamente contenuti e un'eccellente autonomia in combinazione con la trazione di serie. Mercedes-Benz propone lo Sprinter 316 NGT, 416 NGT e 516 NGT in numerose versioni di allestimento con trazione mono o bivalente. Ciò significa che lo Sprinter viene alimentato a metano, ma, in caso di necessità, può passare all'alimentazione a benzina attraverso la semplice pressione di un interruttore sulla plancia portastrumenti. Il motore di base, un 4 cilindri a benzina, eroga 115 kW (156 CV) di potenza ed una coppia di 240 Nm. Per quanto sia estremamente efficace l'Efficiency Package di Sprinter Mercedes-Benz rappresenta solo una delle numerose misure per la riduzione dei consumi e la tutela dell'ambiente nell'ambito del programma BlueEFFICIENCY. L'ambizioso obiettivo per il prossimo futuro è raggiungere il traguardo delle zero emissioni. Già in occasione dell'edizione 2008 della IAA Mercedes-Benz ha presentato un'anteprima del veicolo commerciale del futuro con il concept Vito BlueEFFICIENCY. Sulla base di un Vito 115 CDI Mercedes-Benz ha dimostrato quali progressi si possano ottenere con interventi mirati sui veicoli esistenti. Funzione ECO Start/Stop con gestione di batteria e alternatore, pacchetto aerodinamico, telecamera al posto dei retrovisori esterni, pneumatici con bassa resistenza al rotolamento, pompa del ser vosterzo ECO e nuovo cambio per veicoli commerciali ECO Gear: queste le innovazioni che hanno consentito di ridurre i consumi del Vito concept, rispetto al modello base già parco nei consumi, di ulteriori 1,5 litri/100 km circa, il che equivale ad un consumo NEDC combinato di soli 6,7 litri/100 km. 59


TRATTORI

Antonio Carraro a Fieragricola 2010

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Molto interessanti le novità che Antonio Carraro S.p.A. presenta a Fieragricola 2010, a Verona dal 4 al 7 febbraio. New entry: Mach 4, quadricingolo articolato reversibile Mach 4 (87 HP - diesel 4 cilindri turbo, 3.300 cc, a masse controrotanti con sistema d'iniezione ed EGR a controllo elettronico) è un mezzo universale: pratico, veloce ed eclettico. Presentato all'Eima di Bologna a fine 2008 come "dream tractor" è oggi uno dei modelli di punta della nuova produzione Antonio Carraro, una vera new entry nel mercato della meccanizzazione agricola. Mach 4 è un quadricingolo articolato reversibile (in gergo Quadtrac) per l'agricoltura specializzata. Non rappresenta un trattore classico, né un cingolato tradizionale, né un quad, e nemmeno un gatto delle nevi! Pur possedendo molte caratteristiche di questi mezzi per performance estreme, non ne possiede limiti e svantaggi. Mach 4, ad esempio, non possiede il limite sostanziale rappresentato dai cingolati tradizionali che, non potendo circolare su strada, possono essere trasferiti da un sito di lavoro all'altro solo se trasportati su carrello. Inoltre, 60

come un trattore, Mach 4 è omologato per una velocità di 40 km/h (contro la media dei 15 km/h dei cingolati) e può essere allestito di cabina. E' disponibile nella classica livrea rossa della casa italiana e, a richiesta, anche nella versione in colore nero, completo di una serie di accessori di protezione (bull-bar e griglie di protezione fari) che esaltano il design grintoso della carrozzeria in un mix di eleganza e robustezza. I quattro cingoli in gomma (a grip alternato per una maggiore presa del terreno) garantiscono una singolare stabilità nelle zone in forte pendenza e un'aderenza costante nei fondi sdrucciolevoli o particolarmente friabili e sulla neve. Mach 4 è un mezzo universale che nasce per risolvere le situazioni di lavoro più estreme, consentendo all'operatore di espletare (nelle colture specializzate, vigneti, frutteti o vivai) le dovute operazioni secondo le scadenze prefissate, a prescindere dalle condizioni meteorologiche ed in qualunque tipo di terreno, sia esso bagnato, fangoso, allagato, viscido o innevato. I cingoli in gomma offrono un comfort di guida paragonabile ad un trattore tradizionale. La costante aderenza al

terreno permette il superamento dei dossi più accentuati senza sobbalzi improvvisi o scuotimenti (deleteri alla postura dell'operatore) tipici dei cingolati tradizionali: i 4 cingoli indipendenti avanzano in sinergia proporzionale, minimizzando i dislivelli del terreno. La stabilità di Mach 4 è garantita dal baricentro basso che contribuisce alla sicurezza del mezzo, contestualmente ad un perfetto galleggiamento dei cingoli sul terreno che esclude danneggiamenti al manto su cui si lavora. Il compattamento è minimo: circa un quinto di un trattore. Grazie al telaio ACTIO™, Mach 4 offre una maneggevolezza straordinaria, volte strettissime ed un agile disimpegno negli spazi ristretti. Il volante risulta morbido alla guida e sensibile ad ogni minima sollecitazione dell'operatore, garantendo precisione millimetrica in ogni manovra. In fase di volta, Mach 4 sterza come un trattore tradizionale, in progressione circolare, senza provocare danni al suolo, inevitabili con l'uso del cingolato, la cui volta a perno raspa brutalmente il suolo ad ogni sterzata, costringendo l'operatore a necessarie opere di manutenzione della capezzagna a fine lavoro. Mach 4 inoltre è un mezzo reversibile dotato di Rev-Guide System RGS™, il classico sistema AC di inversione di guida su torretta girevole, sinonimo di grande versatilità d'uso con la possibilità di applicazioni tradizionali a traino od attrezzature a spinta o che richiedono applicazione frontale al senso di marcia. Per il massimo comfort operativo e per governare con semplicità e precisione le attrezzature in entrambi i sensi di marcia, Mach4 è dotato di un joystick JPM™ (proporzionale multifunzione) inserito sul poggiagomito del sedile dell'operatore. Questo dispositivo semplifica drasticamente il lavoro con tutti gli attrezzi: potatrice, cimatrice, spollo1. Mach 4

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natrice, ranghinatore, muletto, lama o turbina da neve, ed in particolare nel carico e nel trasporto off e on-road. Mach 4 è nato per grandi autonomie operative, per lavorare in pieno comfort con tutte le attrezzature previste per un trattore classico, usufruendo di una trazione e una stabilità superlative tipiche del cingolato. E' un mezzo universale anche per quanto riguarda la stagionalità: in montagna può essere utilizzato per lo sfalcio dell'erba, per il traino nei pendii più ardui, per lo sgombero della neve, fino alla preparazione delle piste di sci di fondo. La grande capacità di traino di Mach 4, nonché l'omologazione su strada per una velocità massima di 40 km/h, fanno di questo outsider un mezzo destinato ad operatori evoluti e sofisticati pronti a cogliere e valorizzare un prodotto rivoluzionario. Altro plus fondamentale, a richiesta, Mach 4 può essere allestito con cabina StarLight che assicura il massimo comfort operativo. Ergit 100: una nuova idea di trattore Ognuno dei cinque modelli della nuova Serie Ergit 100 ha una sua identità, una personalità precisa, perché ogni trattore è destinato ad un operatore con esigenze particolari, dove i piccoli dettagli fanno una grande differenza. Tutto, ogni dettaglio, ogni soluzione tecnica della nuova Serie Ergit 100 (cofano, supporti, parafanghi, griglie di protezione dei fanali, bull-bar, zavorre, perfino il composito antiurto di cui è fatta la carrozzeria rossa fiammante) rappresenta la sintesi di una nuova idea di trattore. Il vano motore, avvolto da una grande griglia a nido d'ape, assicura uno scambio termico efficace per potenze oltre i 100 HP; la struttura massiccia del paraurti frontale accoglie il gancio traino e le prese idrauliche; la fanaleria, completamente integrata nei parafanghi, rende sicuro il lavoro in tutte le ore del giorno, sono solo alcu-

ni elementi di questa nuova idea firmata Antonio Carraro. I motori, dai 60 ai 100 HP, sono tutti propulsori di ultima generazione ad alta tecnologia (intercooler, turbo, EGR elettronico, multivalvole) che garantiscono eccezionali performance di coppia e potenza, contestualmente ad un sensibile risparmio di carburante. Assistono una nuova trasmissione silenziosissima idonea a supportare le attrezzature più impegnative. Il cambio e l'invertitore sono sincronizzati; 32 le marce, 16 AV e 16 RM. Tutti i modelli godono dell'omologazione su strada per una velocità di 40 km/h e sono dotati di 4 freni a dischi in bagno d'olio (esenti dalla necessità di registrazione) che agiscono sulle quattro ruote. Il sollevamento è un monogruppo a 2 cilindri verticali a posizione e sforzo controllato e misto, con attacco a 3 punti e capacità di 2.400 kg. La presa di forza posteriore è indipendente, ad innesto idraulico progressivo, a 540 giri/min, 540/E giri/min e sincronizzata con un sistema di lubrificazione forzata di alberi ed ingranaggi. L'impianto idraulico a due pompe indipendenti assicura funzionalità costante delle attrezzature. Tirante destro e terzo punto sono disponibili nella versione idraulica, e le barre di sollevamento sono registrabili con agganci rapidi. La manutenzione è particolarmente pratica nella serie Ergit 100 grazie alla comoda apertura totale del cofano che permette di intervenire con facilità in qualsiasi punto del vano motore. Altra nuova idea vincente: tutti i modelli della Serie Ergit 100 godono di 2 anni di garanzia. Sotto i riflettori di Fieragricola 2010 segnaliamo… SRX 8400/9800/10400, articolato reversibile con joystick Tre le versioni: SRX 8400 - 70 HP turbo intercooler (iniezione diretta con pompa rotativa ad alta pressione; sistema EGR e distribuzione silenzia-

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ta con presa di forza laterale per pompa idraulica tandem); SRX 9800 87 HP - 4 cilindri turbo, 3.300 cc, a masse controrotanti con sistema d'iniezione ed EGR a controllo elettronico ed SRX 10400 - 96 HP con intercooler. E' il modello articolato della serie, reversibile, dotato del Telaio Integrale Oscillante ACTIO™ con baricentro ribassato per una stabilità ai vertici della categoria. La carreggiata molto stretta (fino a 1.000 mm) ed il telaio ar ticolato conferiscono un'agilità straordinaria. E' disponibile con cabina StarLight, sollevamento anteriore, joystick proporzionale JPM, ben 11 prese idrauliche posteriori e 6 anteriori. Grande novità per un trattore compatto, reversibile, articolato, è l'introduzione del Joystick Proporzionale Multifunzione JPM che semplifica drasticamente le procedure con attrezzature specifiche come: potatrice, cimatrice, defogliatrice, spollonatrice, ranghinatore e muletto, specialmente nel carico e nel trasporto off e on-road. Il joystick JPM™ è montato in posizione ergonomica sul poggiagomito del sedile dell'operatore il quale, in pieno relax, potrà governare le attrezzature in entrambi i sensi di guida. TGF 9800/10400, lo specializzato per eccellenza Due le versioni: TGF 9800 - 87 HP - 4 cilindri turbo, 3.300 cc, a masse controrotanti con sistema d'iniezione ed EGR a controllo elettronico e TGF 10400 - 96 HP con intercooler. Il profilo di questo trattore è particolarmente filante e ribassato grazie alle ruote differenziate, per consentire un disimpegno agile tra i filari stretti o tra gli alberi da frutto e per assicurare una volta strettissima garantita dalle ruote anteriori di raggio inferiore. TGF è un mezzo poderoso ma compatto; monta il Telaio Integrale Oscillante ACTIO™ 2. TGF 3. Tigrone 5500 Jona

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ed è configurabile con varie combinazioni di pneumatici (ben 16) per ottenere le versioni più personalizzate. TGF monta a richiesta la cabina StarLight o la cabina pressurizzata Protector 100; ha sollevamento anteriore e 5 prese idrauliche. Cabina Protector 100 Il modello TGF monta la cabina supercompatta Protector 100 (h 1.740 cm) a pressurizzazione a controllo digitale. L'accesso in cabina è comodo e libero da ostacoli, e tutti i comandi sono posti in sequenza logica ed in posizione ergonomica. La visibilità posteriore è garantita da un lunotto con la visuale sugli attrezzi. Protector 100 è predisposta per autoradio, accendisigari e fanaleria posteriore integrata nel tettuccio. Il telaio, in acciaio a profilo a farfalla, a raggio continuo, determina un profilo filante senza nessuno spigolo o cerniera sporgente. I due oblò nella parte anteriore, in corrispondenza degli ar ti inferiori del guidatore, danno visibilità su pneumatici e carreggiata in fase di lavoro. La pressurizzazione è garantita dall'isolamento completo dell'abitacolo. Comandi e pedaliere sospese escludono la benché minima infiltrazione nociva. Il display sul cruscotto Air Control, a controllo digitale della pressurizzazione, fornisce le indicazioni sulla pressurizzazione garantita da uno speciale filtro a carboni attivi che assorbe totalmente polveri fini di qualsiasi natura, avvertendo istantaneamente l'operatore di eventuali anomalie. Il display a cristalli liquidi automatico segnala i valori della pressione interna. L'aria che si respira nelle cabine Protector 100 durante le lavorazioni con fitofarmaci è perfettamente pura. La cabina Protector 100 è omologata 62

secondo la Direttiva sulla Sicurezza 86/298/CEE. Nuovo modello Jona: evoluzione del Tigrone 5500 Tigrone 5500 (48 HP) si evolve in Tigrone 5500 Jona, una nuova versione del Tigrone 5500, l'isodiametrico più venduto della gamma AC. Jona presenta una lunga serie di migliorie che riguardano la meccanica ed il comfor t operativo. Il nuovo telaio ACTIO™, rinforzato ed irrobustito, conferisce maggior peso alla macchina, incrementando la stabilità di lavoro in collina, in montagna e nelle coltivazioni specializzate dove il mezzo dà il massimo di sé per agilità in manovra e disimpegno tra i filari. Il gancio traino cat. 2 conferisce migliore accessibilità alla PTO. La nuova PTO è indipendente a comando meccanico, a 540/540E. Nuova anche la geometria del sollevamento che aumenta di circa 100 kg la capacità di portata rispetto al modello base. Il nuovo sollevamento a sforzo controllato migliora l'utilizzo delle attrezzature essendo a gestione combinata di sforzo e posizione. Tigrone 5500 Jona offre un comfort operativo di primo livello grazie ad un posto guida ampliato in larghezza per una migliore accessibilità e protezione dell'operatore. Novità anche i parafanghi posteriori accessoriati di nuovi maniglioni di appoggio per l'operatore. La motorizzazione è un diesel a 4 tempi da 48 HP affidabile, ecologico e super silenzioso. Nuovo anche il cambio sincronizzato a 12 marce con inversore. Transporter Tigrecar 8400 pl: il top delle motoagricole Tra i quattro transporter della serie Tigrone con potenze da 45 a 65 HP, spicca il modello top di gamma Tigrecar 8400 a passo lungo, dotato di cabina completamente chiusa: una

novità assoluta nella categoria dei transporter. Questo mezzo, nato per svolgere lavori sia in campo sia in movimentazione cantiere di materiale, offre all'operatore un comfort di guida eccellente e una stabilità ai massimi livelli di categoria. L'accesso al posto guida per l'operatore è ampio e privo di ostacoli. Tigrecar 8400 a passo lungo è dotato di freni interni a bagno d'olio sulle quattro ruote motrici, Telaio Integrale Oscillante ACTIO™ sterzante e riduttori finali sulle quattro ruote. Il raggio di volta, nonostante il passo lungo, è molto contenuto e la maneggevolezza è garantita da uno sterzo servoassistito morbido e preciso. L'angolo d'attacco, pari a 27°, permette di affrontare con estrema tranquillità cambi di pendenza molto accentuati. La trasmissione, con cambio sincronizzato con 8 marce avanti e 8 retromarce con invertitore (optional cambio a 12+12 marce e PTO indipendente) è dotata di una frizione morbida del tipo AC super-soft con innesti dolci e precisi. La velocità massima è di 40 km/h. Il motore (3 cilindri turbo intercooler raffreddato ad acqua) eroga 65 HP. La capacità di carico è fino a 45 quintali in campo o in cantiere, con un peso complessivo rimorchiabile di 5.000 kg sia nella versione agricola sia nella versione industriale. Tigrecar 8400 può essere allestito con cabina chiusa insonorizzata con visibilità a 360°, completa di un potente impianto di riscaldamento e predisposta per la radio. Le porte sono dotate di un dispositivo di semiaper tura per il riciclo d'aria anche durante il lavoro.

4. 5. Tigrecar 8400

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POLVERI

Abbattimento delle polveri aerodisperse presso l'Acciaieria di Borgo Valsugana

L'Acciaieria di Borgo Valsugana (TN) è situata nella zona Ovest del centro abitato e nelle vicinanze della Strada Statale 47 della Valsugana. Le attività svolte nel suddetto contesto e la vicinanza al centro del comune hanno sollecitato la proprietà dell'acciaieria a munirsi di un sistema all'avanguardia per il contenimento delle emissioni polverose con l'obiettivo di garantire una qualità dell'aria salubre, soprattutto in termini di polveri aerodisperse. Sono stati così commissionati a WLP S.r.l., azienda con sede nella stessa Borgo Valsugana specializzata in tecnologie per abbattimento polveri, il

progetto e la realizzazione di un impianto per risolvere il problema. Il sistema prevede l'utilizzo di cannoni a microgocce idonei per la nebulizzazione dell'acqua. Tale operazione viene effettuata generando un aerosol disperso in aria per mezzo di sistemi di abbattimento di nuova concezione. Il capannone principale è sede della maggior parte delle attività dell'acciaieria ma è prevista la costruzione di un altro deposito nella zona posteriore. L'intervento di abbattimento delle polveri è quindi realizzato in due fasi distinte: la prima interessa le zone di ingresso e laterali dell'ac-

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ciaieria, mentre la seconda è legata ai lavori di costruzione del nuovo capannone che interessano la zona posteriore, ancora da realizzare. Il sistema di abbattimento delle polveri aerodisperse si basa sulla riproduzione del meccanismo che avviene comunemente in natura. La macchina produce, attraverso degli ugelli, delle piccole gocce che, collidendo con le particelle di polvere, le inglobano e le fanno precipitare al suolo. Un sistema di tale tipo presenta dei vantaggi rispetto ad altri metodi di abbattimento: - si utilizza una minor quantità d'acqua rispetto allo spargimento con botte o con classici spruzzatori; - si elimina completamente il problema del fango in cantiere e dai mezzi; - si eliminano i costi del personale che viene impiegato per bagnare piazzali e strade; - si crea un ambiente di lavoro migliore; - si sottopongono i mezzi di cantiere ad un'usura minore. Tale soluzione di abbattimento polveri si basa sul principio di creare una zona climatologicamente controllata al fine di portare a terra le polveri creando nel contempo uno strato umido, ma senza l'instaurarsi del ruscellamento, che impedisca a queste ultime di risollevarsi durante il passaggio dei mezzi pesanti. L'indubbio vantaggio di un sistema così concepito è duplice, interessando

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l'aspetto primario della salvaguardia della salute delle maestranze impegnate nelle lavorazioni e degli utenti dell'area, ma anche quello di salvaguardare l'efficienza meccanica dei mezzi di cantiere, riducendo in maniera drastica i fermi macchina per pulizia filtri, aria in primis e avarie agli organi di trasmissione in secundis, spesso soggetti ad usure anomale a causa dell'accumulo di materiale particolato in zone meccanicamente delicate. Le diverse tipologie di macchine presenti in commercio permettono di soddisfare differenti necessità. I cannoni a microgocce muniti di ventola sono in grado di nebulizzare l'acqua tramite un processo monofase che prevede la creazione di un aerosol disperso in aria tramite un flusso di aria creato da un ventola di opportune dimensioni. La gittata propria di tali macchine è superiore ai 10 m ed è possibile per ciascuna di esse controllare l'angolo di alzo e di brandeggio in modo da coprire la zona di interesse. Per distanze non superiori ai 10 m si preferisce usare dei dispositivi costitui-

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ti da una serie di ugelli. L'azione idrodinamica garantisce non solo la creazione dell'aerosol, ma anche assicura la copertura necessaria senza l'ausilio di ventole di propulsione. Le zone interessate dall'intervento sono essenzialmente l'area di ingresso all'acciaieria, il percorso che si sviluppa lateralmente alla stessa, la zona di deposito delle scorie ed infine il percorso che verrà realizzato attorno al nuovo capannone. La zona relativa l'ingresso è caratterizzata da un'ampia area che rende necessario l'utilizzo di cannoni a microgocce muniti di ventola con sufficiente gittata in modo da intervenire su tutta la superficie. Anche nella zona di deposito delle scorie si prevede l'utilizzo di cannoni dotati di ventola propulsiva. I suddetti cannoni a ventola sono posizionati col compito di abbattere le polveri durante le lavorazioni di movimentazione delle scorie, scarico degli scarti delle fusioni e fasi di produzione (piazzale di ingresso). Lungo il percorso che corre lateral-

mente e nella parte posteriore dell'acciaieria si è optato per un sistema di abbattimento delle polveri con dei cannoni senza spinta fornita dalla ventola. Infatti, lungo la strada che corre attorno ai capannoni è sufficiente garantire una gittata massima pari a circa 10 m, tale cioè da interessare la zona di passaggio. Come ricordato, sono in atto i lavori di costruzione di un nuovo capannone nella zona posteriore all'acciaieria, pertanto il sistema di abbattimento relativo al percorso nella zona posteriore verrà realizzato in un secondo momento. E' stata inoltre installata una centralina meteo in grado di rilevare in continuo la velocità e la direzione del vento, la temperatura dell'aria e l'umidità atmosferica. Il monitoraggio delle condizioni meteo nella zona di intervento è necessario per poter controllare e gestire correttamente il sistema di abbattimento delle polveri. Tale sistema infatti non funziona in continuo ma viene azionato ciclicamente in base all'effettiva

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necessità. Pertanto, in corrispondenza dei cannoni senza ventola sono installati alcuni sensori di umidità. Gli elementi che costituiscono gli I/O dell'impianto (sensori ambientali ed elettrovalvole di controllo) sono asserviti ad un PLC per la completa automazione del sistema. Il sistema di abbattimento polveri deve essere munito di un idoneo circuito idraulico. Le esigenze di portata e di pressione sono fondamentali per garantire il corretto funzionamento dell'intero sistema. L'acqua utilizzata per l'intervento di abbattimento polveri è quella che deriva dai processi di refrigerazione nell'acciaieria per la quale esiste un circuito idraulico già funzionante. L'acqua è opportunamente trattata prima di essere utilizzata nei cannoni, e sono utilizzati filtri a raggi ultravioletti (UV), i quali svolgono un'azione battericida e sporicida, e filtri in grado di trattenere le sospensioni solide che potrebbero danneggiare i cannoni. E' necessario distinguere tra le differenti alimentazioni da utilizzare per le quattro zone di intervento: piazzale di ingresso, percorso laterale, zona di deposito scorie e percorso posteriore all'acciaieria. Nella zona di ingresso dell'acciaieria vengono utilizzati dei cannoni a ventola per l'abbattimento delle polveri sollevate. In tale area è già presente un

circuito idraulico al quale si collegheranno i cannoni. La scelta del tipo di macchina è fatta sull'opportuna valutazione di gittata e brandeggio in modo da intervenire su tutta la superficie. Nella zona che corre lateralmente all'acciaieria si sfruttano cannoni senza ventola di propulsione posti ad un'altezza da terra variabile in funzione della struttura del capannone alla quale ci si appoggia. Il posizionamento è effettuato in modo tale da garantire una corretta copertura del percorso laterale. Il circuito idraulico è composto da: - stazione di pompaggio: punto di prelievo dell'acqua e mandata nella linea di distribuzione; - linea di distribuzione: sviluppata seguendo le pareti laterali del capannone principale dell'acciaieria; - punti di presa in corrispondenza dei cannoni senza ventola. La quantità d'acqua necessaria per alimentare il circuito idraulico viene prelevata dalla stazione di pompaggio esistente in acciaieria. L'acqua viene prelevata dalla tubazione di mandata della stazione di pompaggio esistente in acciaieria con l'ausilio di una pompa centrifuga in camera secca. La pompa è posizionata nella stazione di pompaggio esistente in acciaieria e garantisce la portata liquida necessaria all'impianto ad una pressione sufficiente per nebulizzare l'acqua. In particolare, il fabbisogno massimo di acqua da pre-

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levare, relativamente alle condizioni di esercizio, è pari a circa 12 m3/h. La potenza di assorbimento della pompa può variare fino a 10 kW. La fase di avviamento e di regolazione della portata è effettuata elettronicamente tramite un inverter asservito ad un sensore di pressione con regolazione PID. In tal modo si ottimizza il rendimento della pompa in termini energetici evitando anche bruschi avviamenti o arresti della stessa. Il tratto di tubazione dalla stazione di pompaggio fino al capannone è interrato, ed il restante tratto è ancorato al capannone ad un'altezza da terra tale da offrire un'ottimale copertura della zona con i cannoni. Sono quindi utilizzati 30 cannoni senza ventola di propulsione muniti di relativo punto di prelievo che è composto da un collettore, filtro, elettrovalvola principale ed elettrovalvole per la regolazione delle portate nel cannone. Ogni punto di prelievo è inoltre munito di cassetta elettrica che contiene un PLC Slave e tutti i dispositivi per la gestione delle elettrovalvole e dei sensori. La rete di controllo e gestione è composta da un PC collegato ad un PLC

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Master, al quale fanno riferimento i PLC Slave posizionati in corrispondenza dei cannoni. Il PLC Master è posizionato nel capannone dell'acciaieria. E' inoltre utilizzato anche un

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PC Slave collegato alla pompa. Infine il circuito idraulico è munito della necessaria raccorderia, di valvole di sfiato per eliminare eventuali bolle d'aria durante la fase di carica-

mento e di opportuni dispositivi per lo svuotamento delle condotte. Nella zona di deposito e movimentazione delle scorie sono utilizzati due cannoni a ventola che non necessitano di un nuovo circuito idraulico in quanto allacciati ad uno già esistente. Lungo il percorso stradale situato nella zona posteriore dell'acciaieria si sfruttano cannoni senza ventola di propulsione, alimentati con l'acqua prelevata dal circuito idraulico che verrà realizzato durante la costruzione del nuovo capannone. Il sistema di controllo dell'impianto viene gestito tramite un PC connesso ad un PLC Master e un numero di PLC Slave relativi ai pozzetti sparsi per lo stabilimento. Il Personal Computer, di tipo industriale, è privo di parti in movimento, quali la ventilazione e hard disk. Le sue principali caratteristiche possono essere riassunte come segue: - progettato specificamente per il funzionamento 24 ore su 24 anche negli ambienti industriali più gravosi; - utilizza solo componenti industriali di altissimo livello ed elimina ogni causa possibile di blocco; - sul PC vi è installato il sistema operativo integrato Windows XP Embedeed ed il software di supervisione ad interfaccia grafica. Il programma di supervisione ha il compito di visualizzare gli stati degli ingressi e delle uscite presenti nell'impianto e di monitorare ed archiviare i dati, gli allarmi e tutte le ricette atte al corretto funzionamento dei vari dispositivi remoti garantendo una rapida e corretta gestione e manutenzione dell'impianto abbattimento polveri. WLP, unica fra le aziende che si occupano di abbattimento polveri a creare anche software per la gestione dei sistemi installati, grazie al software WLP DS, ha automatizzato completamente l'impianto. 16 centraline meteorologiche acquisiscono i dati, li inviano al PC centrale e, a seconda delle modalità impostate dall'operatore, modulano il funzionamento totale dell'impianto. Non solo le 85 macchine presenti in acciaieria sono supervisionate dal software WLP DS, ma anche la stazione di pompaggio ed i filtri. L'elasticità del software permette l'utilizzo con estrema flessibilità e facilità di tutto l'impianto. I layout consentono quindi l'individuazione delle modalità di funzionamento, così come lo stato dei cannoni ed eventuali situazioni di emergenza.

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