5 La segnaletica e la condotta di comportamento nei cantieri stradali Avv. Francesco Capozzi
n. 72 gennaio - febbraio 2015
6 Allison Transmission 2015: un anno per celebrarne 100
8 Sunkid Summer Action
10 Lettera del Presidente Antonio Carraro
11 Pellenc lancia la nuova testa di taglio City Cut
12 Starsoil hyd: novità Seppi M. 2015
14 Pavimentazioni chiare: un nuovo legante trasparente per soluzioni economiche ed alte prestazioni
18 Merlo: il Cingo M12.3RC radiocontrollato - potenza e versatilità in tutte le stagioni
20 Lungo la strada e… sull'acqua Gh. Marchelli
In copertina:
Mercedes-Benz Italia S.p.A.
Via Giulio Vincenzo Bona, 110 00156 Roma Tel. +39 06 41442043 Fax +39 06 41442819 unimog-econic@mercedes-benz.com www.unimog.it
23 John Deere lancia la nuova Serie 5G di trattori
Direttore responsabile: dott. Giorgio Marchelli
24 Orsi: i dettagli e lo sviluppo fanno la differenza Gh. Marchelli
Direttore esecutivo: dott. ing. Gherardo Marchelli
per applicazioni specializzate
26 Anas si affida nuovamente a Mercedes-Benz 27 L'angelo custode delle autostrade italiane
28 Energreen ha compiuto i suoi primi 15 anni 30 MI&P S.r.l.: ad ognuno il suo Multicar!
32 Il sistema Merlo MTSS riceve la medaglia d'oro a Intermat Innovation Awards 2015
33 ProjeCad: il software CAD alternativo per i progettisti 34 Nuova gamma spargisale leggeri Schmidt Syntos: evoluzione inossidabile in 3D
36 Il nuovo Reform Metrac H8 X
38 Burbach sceglie Unimog U 218
Redazione: dott. Giorgia Marchelli dott. arch. Viviana Patscheider Gunther Patscheider Segreteria di redazione: Domenica Stefani Editore: quota neve s.r.l. Direzione, amministrazione, pubblicità: Via Panizza 12 - 20144 Milano Tel. +39 02 4983120 Fax +39 02 4985157 E-mail: lavoripubblici@quotaneve.it www.lavoripubblici.net Stampa: Alpha Print S.r.l. Via Bellini 24 21052 Busto Arsizio (MI) tel. 0331 620100
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QUESTIONI LEGALI
La segnaletica e la condotta di comportamento nei cantieri stradali AVV. FRANCESCO CAPOZZI del Foro di Milano
La presenza di un cantiere stradale rappresenta un elemento di discontinuità degli standard stradali e, quindi, un motivo di elevata pericolosità per gli utenti della strada. Il Decreto Interministeriale del 4 marzo 2013, emanato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministero della Salute ed il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, definisce i criteri generali di sicurezza relativi le procedure di revisione, integrazione e apposizione della segnaletica stradale destinata alle attività lavorative che si svolgono in presenza di traffico veicolare, facendo esplicito riferimento alle situazioni esplicitate nei principi per la segnalazione temporanea di cui all'art. 2 del disciplinare approvato con decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 10 luglio 2002. Il predetto decreto si propone l'obiettivo di rappresentare, attraverso vari esempi pratici, le modalità di applicazione delle norme inerenti la segnaletica temporanea definita dall'art. 21 del nuovo Codice della Strada, così come regolamentate dagli artt. 30 e 43 del Regolamento di esecuzione e di attuazione del Codice della Strada. Ciò posto, la segnaletica deve confor-
marsi a quattro principi essenziali. In primo luogo essa deve adattarsi alle circostanze che la impongono e, quindi, al tipo di strada e di cantiere, alle condizioni di visibilità, alla tipologia di traffico, e così via. Secondariamente, la segnaletica deve essere coerente con sé stessa e, quindi, non deve mai sussistere un contrasto tra la segnaletica temporanea e quella permanente sul tratto di strada interessato dai lavori. La segnaletica deve anche essere credibile ed utile per l'utente della strada, che necessita di essere informato con esattezza circa le caratteristiche del cantiere e le condizioni di circolazione del traffico in prossimità ed in costanza del cantiere medesimo. Da ultimo, è evidente che la segnaletica debba essere sempre perfettamente visibile ed interpretabile da parte dell'utenza. I cartelli in presenza del cantiere devono quindi essere pochi, in buono stato, correttamente posizionati e, soprattutto, di forma, dimensioni e colori regolamentari. Si distinguono due tipologie di cantiere: quello fisso e quello mobile. E' definito fisso il cantiere che non subisce alcuno spostamento durante almeno una mezza giornata, mentre è definito mobile quello caratterizzato
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da una progressione continua ad una velocità che può variare da poche centinaia di metri al giorno a qualche chilometro l'ora ed, ovviamente, prevedono una diversa installazione della segnaletica. Nel cantiere fisso devono essere installate quattro tipologie di segnaletica temporanea: quella in avvicinamento, il cui scopo è di presegnalare la presenza del cantiere ed il tipo di condotta di guida che dovrà essere assunta dai conducenti dei veicoli (segnali di lavori, di restringimento della carreggiata…); quella di posizione, il cui scopo è quello di regolare il deflusso del traffico in presenza del cantiere (raccordi obliqui, delimitazioni longitudinali della carreggiata, barriere, coni…); quella di fine prescrizione; quella che gradua il limite di velocità che deve essere attuata a decrescere per fasce di 20 km/h (per esempio, 130 km/h, 110 km/h, 90 km/h, 70 km/h). Il responsabile del cantiere è chiamato quindi a valutare le condizioni operative da affrontare e ad adottare la soluzione di segnalazione temporanea più idonea tra: quella di cantiere fisso con sistema di segnalamento a traffico alternato costituito da impianti semaforici; quella di cantiere fisso con segna-
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lamento a traffico alternato costituito e gestito da movieri; quella di cantiere fisso con segnale di traffico alternato a vista; quella di cantiere fisso con restringimento della carreggiata con doppio senso di circolazione. Nelle fasi non operative i segnali stradali temporanei devono essere ripiegati ed i dispositivi luminosi spenti, mentre nelle strade intersecanti il tratto di strada interessato da cantiere mobile deve essere collocato il segnale di lavori. Per la segnaletica dei cantieri mobili, che di norma possono essere posti in essere solo su strade con almeno due corsie per senso di marcia, è invece previsto l'impiego di più veicoli appositamente attrezzati. L'impiego in galleria è consentito invece solo se in quest'ultima sono presenti almeno due corsie per senso di marcia ed una adeguata illuminazione. E' tutta-
AZIENDE
via opportuno che il cantiere mobile venga allestito solo in condizioni di scarso traffico. Analoghe a quelle previste per i cantieri fissi le regole di segnalazione, nel senso che è prevista l'adozione della segnalazione anticipata e di quella di localizzazione. Laddove le lavorazioni interessino la banchina o la corsia di emergenza o la corsia di destra, è prevista l'adozione di almeno due dispositivi di segnalazione costituiti da un segnale mobile di preavviso ed un segnale mobile di protezione disposto sulla banchina o sulla corsia d'emergenza o su quella di marcia ad una distanza variabile tra i 200 ed i 500 metri dal segnale mobile di preavviso. I predetti segnali mobili, che possono anche essere installati su un veicolo di lavoro o su di un carrello, devono ovviamente spostarsi con l'avanzare
dei lavori in modo tale che entrambi risultino visibili da una distanza di almeno 300 metri, mentre devono essere ripiegati e/o spenti durante le fasi di inattività del cantiere. Diversamente, laddove il cantiere interessi una delle altre corsie, il sistema segnaletico deve essere composto da due segnali mobili di preavviso disposti sulla banchina o sulla corsia d'emergenza e/o sulla corsia di destra e da un segnale mobile di protezione disposto sulla corsia di marcia interessata ad una distanza variabile tra i 200 ed i 500 metri dal secondo segnale di preavviso. Si segnala, da ultimo, l'opportunità che gli operatori persone fisiche siano muniti di appositi dispositivi di protezione individuali (c.d. DPI): elmetto, scarpe antinfortunistiche, guanti, cuffie, visiera, indumenti ad alta visibilità…
Allison Transmission 2015: un anno per celebrarne 100 Allison Transmission Holdings Inc. (NYSE: ALSN) il 20 gennaio 2015 ha annunciato che festeggerà il proprio centenario nel corso di tutto il 2015 con una serie di eventi e attività speciali. "La nostra società e il suo fondatore hanno in comune una storia ricca e complessa" afferma Lawrence E. Dewey, presidente e CEO di Allison Transmission. "Siamo felici di poterla condividere quest'anno su scala globale con i nostri collaboratori, partner commerciali e con le comunità nelle quali esercitiamo la nostra attività." La nascita di Allison risale al 14 settembre 1915 e coincide con la fondazione della Indianapolis Speedway Team Company. James A. Allison, da uomo d'affari lungimirante e innovativo qual era, per poter finanziare le sue attività automobilistiche (oltre che cofondatore della Indianapolis Motor Speedway era comproprietario di diverse squadre corse) aprì una fabbrica sperimentale e un'officina di precisione sulla Speedway Main Street chiamata Allison Experimental Co. "La nostra società è stata fondata sui valori di innovazione, qualità ed affi6
dabilità" racconta Dewey. "Sono passati 100 anni e sono molto orgoglioso di poter affermare che quelli restano ad oggi i nostri valori principali. Con i nostri prodotti e servizi, stiamo migliorando il modo in cui il mondo lavora." Oggi Allison Transmission è il principale produttore al mondo di trasmis-
sioni completamente automatiche per veicoli commerciali e leader nei sistemi a propulsione ibrida. Con circa 2.700 dipendenti e una presenza sul mercato in oltre 80 paesi, ha stabilimenti produttivi negli Stati Uniti, in Ungheria e in India, ed un fatturato annuo di 2 miliardi di dollari.
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PARCHI GIOCO
Sunkid Summer Action
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I prodotti Sunkid sono famosi per lo svago e il divertimento che offrono a tutta la famiglia, ma solo raramente vengono associati all'adrenalina. Ed è proprio un peccato: infatti Nauticjet e Butterfly della linea Family Rides sanno regalare grandi emozioni ed un pizzico di adrenalina a grandi e piccini. Ma queste non sono certo le uniche attrazioni che fanno battere forte il cuore: basta tuffarsi in acqua dal trampolino di legno Wood'n'Fun o
fare un bel giro sul pump-track per mountain-bike. Trampolino Wood'n'Fun Sunkid ha realizzato non solo il complesso di Giro d'Ali a Bellamonte (Italia), ma anche aree acquatiche per diversi comuni, per esempio a Wenns nella Pitztal (Tirolo, Austria). Il parco giochi con attrazioni in legno, gli ampi prati su cui sdraiarsi e soprattutto il laghetto naturale con trampolino in legno da cui tuffarsi
hanno lasciato estasiati i visitatori. Il trampolino si è presto rivelato il luogo d'incontro per eccellenza per tutti coloro che volevano dimostrare il proprio coraggio tra avvitamenti e carpiati. Vietato ai meno coraggiosi! La stabilità della torre è stata messa frequentemente a dura prova perché sulla piattaforma del trampolino agli intrepidi tuffatori si aggiungevano spesso anche orde di curiosi, o meglio di curiose. Per realizzare la
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1. Con più di 3.000 Moving Carpet® installati in oltre 50 paesi, Sunkid è leader mondiale nella produzione di nastri trasportatori esterni per persone 2. Il massimo per gli amanti dei tuffi: interamente realizzato in legno, rispetta le specifiche norme EN 1176 per i trampolini 3. Insieme ai propri partner Kerschdorfer (paesaggistica) e Almholz (costruzioni in legno), Sunkid ha realizzato il Pitz-Park nella Pitztal, in Tirolo (AUT) 4. La nave gioco: l'attrazione principale dell'area per il tempo libero 5. Sull'altalena di Golia c'è posto per un'intera squadra di calcio 6. Avventure indimenticabili per i bambini nella casa sull'albero 7. Il pump-track di Sunkid è formato da diversi moduli, combinabili a piacere per formare un percorso 8. L'imponente nido dell'aquila raggiunge ben 6,5 metri d'altezza 9. I pump-track mobili: perfetti per arricchire l'offerta di impianti sportivi e parchi giochi anche preesistenti
torre si è optato per il legno, non solo perché questo materiale si integra armoniosamente col paesaggio circostante, ma anche perché non si surriscalda anche in caso di temperature elevate. Sunkid realizza tutti i desideri dei bambini anche quando si tratta di progettare per i comuni dei parchi giochi completamente realizzati in legno e fornisce attrazioni di prima qualità in base alle esigenze del cliente e alla funzione del prodotto
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richiesto. Il montaggio in loco è supervisionato dal personale specializzato della Sunkid. In questo modo il cliente riceve da un solo partner un prodotto completo dalla progettazione alla consegna. Pump-track I pump-track rappresentano un'assoluta novità nella gamma di prodotti Sunkid. Il nome di queste piste deriva dal movimento che permette di far accelerare la bicicletta senza pe dalare, spostando alternatamente il
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peso in avanti e indietro attraverso il cosiddetto "pumping". Per andare veloci servono quindi un bel po' di ritmo, forza e concentrazione. Anche per gli assi della bicicletta percorrere un pump-track per 5 minuti è una bella sfida. La pista, simile ad un percorso per mountain-bike o BMX, è costituita da diversi moduli che possono essere combinati a piacere per formare un percorso. Il pump-track non solo è un esercizio ideale per riscaldarsi, ma permette anche ai principianti di avvicinarsi alle due ruote e di migliorare il proprio equilibrio. I pump-track mobili, percor-
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ribili senza causare eccessivo rumore, sono quindi perfetti per ampliare l'offerta delle aree sportive vicino ai centri abitati e danno un contributo importante per stimolare la popolazione a muoversi di più. Grazie alla facilità di montaggio e smontaggio si integrano alla perfezione in parchi giochi o impianti sportivi preesistenti nonché su superfici disponibili solo stagionalmente, come i parcheggi dei comprensori sciistici in estate. Come se non bastasse, il pump-track mobile è un'attrazione ideale per coinvolgere il pubblico in occasione
di eventi e manifestazioni: ne è un esempio la pista con onde e avvallamenti, perfetta per manifestazioni sportive, feste cittadine, festival musicali o eventi aziendali poiché non richiede una domanda di costruzione edilizia. Il sito dell'azienda austriaca permette di scoprire di più su questi e molti altri prodotti. 10. I pump-track mobili sono adatti sia ai bambini… 11. …che agli adulti (Foto: Sunkid; Albin Niederstrasser & Bikeparkdirect)
AZIENDE
Lettera del Presidente Antonio Carraro Dopo il 2013, anno caratterizzato da una forte crisi ed un conseguente conto economico negativo, la fa miglia Antonio Carraro ha deciso di intervenire in modo radicale per dare all’azienda un nuovo assetto patrimoniale e finanziario che le consenta di affrontare serenamente la perdurante crisi. A inizio 2014 abbiamo quindi presentato agli istituti bancari un dettagliato business plan per i prossimi anni, impegnandoci ad immettere in azienda nuova liquidità per complessivi 10 milioni di euro. Le banche hanno unanimemente approvato la nostra proposta e a fine dicembre abbiamo firmato un accordo - ed effettuato un primo versamento - che razionalizzano la struttura patrimoniale e 10
finanziaria. Fortunatamente l’anno 2014 si chiude con una serie di segnali positivi, a partire dal fatturato vicino ai 69 milioni di euro con un incremento del 5% rispetto al 2013. Anche la margina lità è notevolmente migliorata grazie ad un attento controllo dei costi di struttura. E' nostro orgoglio rimarcare altresì che non è stato effettuato nessun licenziamento come pure non è stato necessario sfruttare gli ammortizzatori sociali che prudentemente avevamo richiesto. Il buon andamento degli ordinativi registrato nella seconda parte dell’anno, ed in particolare dopo la presentazione alla fiera Eima delle nuove gamme di trattori, ci ha consentito di
produrre senza interruzioni. Anche l’immatricolato in Italia ha positivamente risentito del nuovo trend, recuperando in termini di penetrazione negli ultimi mesi dell’anno. Il 2015 inizia pertanto con un rinnovato ottimismo grazie ad un portafoglio ordini già molto consistente che ci consente una partenza in crescita fin dai primi mesi dell’anno, con una situazione capovolta rispetto agli ultimi anni. Noi dell’Antonio Carraro, con l’entusiasmo che non ci ha mai abbandonato, pensiamo di essere all’alba di un nuovo, e speriamo lungo, periodo di successi. Antonio Carraro Presidente
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VERDE
Pellenc lancia la nuova testa di taglio City Cut Pellenc arricchisce la gamma di teste di taglio per Excelion 2000. City Cut, la cui tecnologia è unica sul mercato, offre una risposta al diserbo alternativo nelle aree urbane. La nuova testa di taglio City Cut, particolarmente adatta al mantenimento degli spazi verdi urbani, sostituisce il diserbo chimico, evitando l'effetto lancio di materiale; incrementa e al momento completa la gamma delle teste di taglio adattabili del decespugliatore Excelion 2000. La grande innovazione di questa testa di taglio, esclusiva di Pellenc, sta nell'applicazione della tecnologia a sistema controrotativo elaborata per evitare l'effetto lancio verso l'esterno, comune alle tradizionali teste di taglio. Il sistema Pellenc è costituito da due lame dentate che in fase di lavoro si contrappongono in maniera rotativa evitando così il lancio di piccole pietre e oggetti metallici che potrebbero causare danni a cose o persone che si trovano nel raggio di azione dell'attrezzo come ad esempio veicoli, vetrine, finestre... City Cut soddisfa anche le esigenze delle collettività, delle aziende municipalizzate, associazioni e manutentori che hanno siglato la carta Zero Phyto il cui scopo è di definire e di mettere in opera soluzioni che mirano ad evitare l'inquinamento delle acque e dei terreni dato dall'uso di prodotti phytosanitari o dai piani di diserbo comunali. L'utilizzo della testa City Cut apporta una risposta efficace e definitiva al divieto dell'uso dei pesticidi per il diserbo, che sarà imposto dalle norme europee a partire dal 2020 (atto del 23 gennaio 2014). City Cut è molto versatile e può essere utilizzata nelle aree verdi ed urbane, nei posteggi, per le rifiniture di taglio dei marciapiedi, passi carrai, intorno agli alberi e nei cimiteri. Non rovina in alcun modo le piante (alberi, arbusti, cespugli….) ed è meno energivora rispetto alle teste di taglio convenzionali, permette
un'autonomia prolungata con la batteria Pellenc ULB 1100 e quindi una migliore produttività. Inoltre, per l'assenza di rumore e di emissioni di CO2, il suo utilizzo è indicato in località sensibili al rumore come zone residenziali o commerciali, asili, case di riposo, ospedali, scuole, uffici, condomini, ad ogni ora del giorno, permettendo così di ottimizzare le giornate di lavoro. Tra i benefici economici, si ricorda che gli attrezzi elettroportati Pellenc sono molto più redditizi rispetto agli attrezzi equivalenti termici: essi generano un risparmio di carburante di circa 8 € al giorno, ovvero più di 6.000 € in 800 cicli di carica della batteria.
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In alcune nazioni aderenti alla Comunità Europea o da parte di alcune regioni la redditività dello strumento è ulteriormente incrementata grazie alle sovvenzioni proposte dagli uffici competenti: consorzi di bonifica, Inail, camera del commercio, assessorati regionali..., per incentivare l'acquisto di prodotti definibili Zero Phyto. La nuova testa City Cut accresce la gamma di teste di taglio intercambiabili e adattabili del decespugliatore Excelion 2000. La gamma include ora cinque teste di taglio, Roll Cut, Cut Tap, Multi Cut, Blade Cut, per coprire tutte le esigenze legate alla conversione del lavoro di diserbo in sfalcio meccanico.
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ATTREZZATURE
Starsoil hyd: novità Seppi M. 2015
Ancora una novità in questo inizio 2015: la nuova trincia - fresa Starsoil hyd. Un altro modello di frantumasassi
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Seppi M. con sistema di trasmissione idraulica e due motori idraulici con alta pressione e alta portata che
aumenta la versatilità e multifunzionalità anche nel settore degli accessori per trattori idraulici e pale gommate e cingolate. Starsoil hyd si adatta ad una completa serie di attività: frantumare sassi, riciclare materiale, stabilizzare il terreno, rifare e consolidare il sottofondo stradale, trinciare legna. La costruzione con materiali anti us ura ed il rot ore brev et t at o di nuova generazione con una combinazione efficiente di utensili del nuovo tipo Mono Protect™ e Mono Extrem™ con inserti aggiuntivi in carburo di tungsteno nei punti maggiormente esposti, la combinazione degli utensili e dei loro supporti, garantiscono un'alta resistenza, anc he laddov e le c ondiz ioni di lavoro fossero, quotidia namente, particolarmente difficili. Il telaio antiwear, ricoperto di lastre in Hardox® a usura ridotta e comunque intercambiabili, permette di far fronte efficacemente a condizioni di lavoro particolarmente difficili. Le slitte strette permettono alla macchina di penetrare nel terreno e raggiungere la profondità di lavoro massima. Il grado di frantumazione può essere regolato attraverso la barra e la griglia di frantumazione. Il concetto di trasmissione ad ingranaggi è molto stretto, quindi la differenza tra la larghezza di lavoro e la larghez-
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za della macchina è minima. Il sistema di raffreddamento integrato degli ingranaggi ad assi paralleli impedisce il surriscaldamento della trasmissione, facilmente controllabile su un cruscotto per il controllo della temperatura dell'olio. Per una finitura omogenea del terreno lavorato, Starsoil hyd può essere dotata di rullo compattatore o di lama livellatrice, entrambi con livellamento idropneumatico. L'impiego di Starsoil hyd, una macchina per ogni tipo di lavoro, si propone soprattutto per: - creazione e manutenzione di strade bianche; - manutenzione di spazi pubblici; - preparazione del suolo su piste da sci; - pulizie del bosco dopo la raccolta; - preparazione del terreno; - manutenzione di oleodotti e gasdotti; - cura del verde; - pulizia di cantieri. Fra i primi clienti ed utilizzatori assolutamente soddisfatti di Starsoil hyd sono contoterzisti nordamericani che con le macchine Seppi M. operano per la pulizia di campi, oleodotti, gasdotti e linee elettriche. Uomini duri, che svol-
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gono il loro mestiere anche a temperature di -30 gradi (vestiti come noi in primavera‌), che lavorano nello stato dell'Alberta (Canada) e prestano le proprie opere per TransCanada, leader nello sviluppo e funzionamento affidabile delle infrastrutture energetiche del Nord America.
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STRADE
Pavimentazioni chiare: un nuovo legante trasparente per soluzioni economiche ed alte prestazioni
I vantaggi delle pavimentazioni chiare, soprattutto in contesti di pregio, sono ben note. Le tradizionali pavimentazioni in conglomerato bituminoso, con la loro caratteristica colorazione nera hanno, infatti, un forte impatto visivo sull'ambiente che le circonda, penalizzando in modo più evidente le aree aventi particolare pregio naturalistico e/o monumentale. Molte di queste aree sono protette, non potendosi utilizzare, per la realizzazione di strade, bitumi classici, che con la loro caratteristica colorazione nera, andrebbero a deturpare il paesaggio in maniera significativa. Le strade bianche rappresentano la prima soluzione al problema. Tale
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soluzione, pur presentando dei costi di realizzazione bassi (inferiori a quelli di una strada con manto tradizionale), ha costi di manutenzione piuttosto elevati, ed una qualità del fondo stradale molto bassa. Lo svantaggio maggiore è però rappresentato dall'impatto ambientale a medio termine, che risulta tanto più marcato quanto più la strada è utilizzata, ed è rappresentato dalla distruzione della vegetazione e dell'ambiente nelle vicinanze del tracciato ad opera della polvere di calcare che, con il passaggio dei veicoli, finisce con il posarsi sulla vegetazione. Tutte le atre soluzioni prevedono costi di realizzazione maggiori, ma risolvono meglio il problema della via-
bilità e del rispetto dell'ambiente a medio termine. In particolare i leganti chiari e/o trasparenti consentono la esecuzione di conglomerati che assumono il colore degli inerti utilizzati, consentendo una forte integrazione con l'ambiente naturale circostante, soprattutto se si utilizzano aggregati autoctoni. In questo ambito è stato messo a punto un nuovo legante sintetico trasparente per la realizzazione di miscele in conglomerato chiaro per impieghi in ambito stradale. Il legante denominato EVIzero è stato riprodotto nei laboratori di CO.RE.S., società cooperativa, presente sul mercato da oltre 40 anni. Il legante è commercializzato dalla Italiana Ecostrade S.r.l., uno spin-off di Cores, che ha acquisito il brevetto ed i diritti su questo materiale innovativo. La caratteristica peculiare di EVIzero è, come detto sopra, la trasparenza, che risulta superiore anche rispetto ad altri prodotti. EVIzero è commercializzato in forma solida (pallets) e può essere stivato anche all'aperto per tempi molto lunghi; non ha bisogno di particolari accorgimenti per il trasporto né per lo stoccaggio. Il prodotto è venduto in sacchi di PE da 20 kg. I sacchi possono essere alimentati in impianto senza essere nemmeno aperti. Attualmente il legante EVIzero è stato testato per i manti chiusi. Il legante si usa come il bitume tradizionale, infatti per realizzare il conglomerato non si devono usare attrezzature particolari o impianti specifici. Il conglomerato si realizza senza alcun problema con gli impianti tradizionali, con la sola accortezza di effettuare una buona pulizia della sezione della miscelazione.
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Qui si evidenzia un altro vantaggio del legante. Infatti EVIzero è commercializzato in forma solida e quindi la pulizia dell'impianto di produzione del conglomerato va effettuata solo per la parte che tratta i solidi (mescolatore e scarico), mentre la parte dei liquidi, molto più difficile e molto più onerosa da pulire, non viene utilizzata per la produzione. Le specifiche di produzione sono molto simili a quelle usate per i conglomerati a base bituminosa: in generale si utilizzano temperature intorno ai 160°C e tempi di miscelazione superiori del 50% a quelli normalmente utilizzati in impianto con i bitumi tradizionali. Anche la posa non presenta problematiche particolari. La viscosità del prodotto è più elevata del bitume tradizionale, per cui la posa manuale risulta più faticosa per gli operatori. Va ovviamente effettuata una buona pulizia dei mezzi di trasporto e delle finitrici, ma per il resto le modalità di posa sono identiche a quelle dei manti bituminosi. E' da tenere in considerazione che, come per i bitumi tradizionali, anche in questo caso è la qualità del sottofondo che determina la durata dell'opera, per cui particolare cura deve essere posta nel realizzare gli strati sottostanti tenendo in giusta considerazione i fattori geologici, idrogeologici e idrologici nonché i carichi che la strada dovrà sopportare. Il costo di EVIzero è il più basso della
sua categoria. L'unica soluzione più economica è rappresentata dalla verniciatura dell'asfalto tradizionale. Questa soluzione però ha una durata molto breve e non è estetica. Valutazione tecnica del prodotto Prima di effettuare la posa del prodotto sono stati eseguiti una serie di test ed uno studio dall'Università Politecnica delle Marche, dipartimento ICEA, di Ancona. Lo studio, diretto dal'ing. Gilda Ferrotti, ha testato il prodotto tal quale ed alcuni conglomerati prodotti in laboratorio. Come riferimento sono stati utilizzati i valori tipici riguardanti i bitumi tradizionali e quelli modificati con polimeri. La tabella 1 rappresenta i valori tipici dei capitolati sia per il legante tal quale, sia per le prestazioni dei conglomerati. Oltre alla caratterizzazione del legante, è prevista la caratterizzazione meccanica e volumetrica della miscela sfusa prelevata presso l'impianto di produzione o all'atto della stesa. In particolare, si confezionano provini cilindrici secondo la modalità Mar shall, sui quali si esguono il controllo del contenuto dei vuoti residui e dei parametri meccanici quali la stabilità e la rigidezza Marshall. La tabella 2 riporta i requisiti meccanici relativi alle prove Marshall per tappetino di usura tipo A e tipo B. Per i test sono stati utilizzate 3 diverse formulazioni del legante EVIzero, caratterizzati dalle sigle EVI0 (EVIzero
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formulazione base), EVI1 (EVIzero formulazione migliorata) ed EVI2 (EVIzero formulazione elastic) e due curve granulometriche (0/8 e 0/12). La maggior parte dei test sono stati però condotti su EVI0 ed EVI2, poiché la formulazione EVI1 è risultata poco diversa dalla formulazione EVI0. Nella tabella 3 sono riassunti i risultati delle prove tradizionali condotte sui tre leganti di partenza (EVI0, EVI1 e EVI2) in condizioni tal quali, cioè sui materiali che non hanno subìto alcun tipo di trattamento preliminare. I valori di penetrazione piuttosto bassi sono tipici dei leganti bituminosi classificati come duri. Caratterizzazione meccanica dei conglomerati In questo paragrafo si espone l'interpretazione dei risultati ottenuti nel corso delle prove eseguite per la caratterizzazione meccanica delle miscele studiate. In particolare viene valutata dettagliatamente la differenza di prestazioni fornite dai due leganti trasparenti e dalle due miscele di aggregati considerati, confrontando i risultati con quelli ottenuti per un conglomerato bituminoso tradizionale confezionato con bitume 50/70, tenendo conto delle prescrizioni di capitolato. In particolare, i confronti hanno riguardato i seguenti parametri meccanici e volumetrici: - stabilità e rigidezza Marshall; - resistenza a trazione indiretta (ITS), deformazione a rottura (c) e coefficiente di trazione indiretta (CTI) su provini condizionati in aria e in acqua; - addensabilità e lavorabilità delle miscele; - modulo di rigidezza a diverse temperature. Risultati delle prove Marshall Le prescrizioni di capitolato tipiche evidenziano come i risultati delle prove Marshall debbano essere analizzati in termini di stabilità e rigidezza Marshall, tenendo in debito conto anche il contenuto di vuoti residui fornito dalle miscele studiate. I risultati di stabilità e rigidezza Marshall, ottenuti durante i test di laboratorio per le quattro miscele di conglomerato chiaro (EVI0 con miscela 8 e 12 mm e EVI2 con miscela 8 e 12 mm) e per le due miscele di conglomerato bituminoso tradizionale (BTU con miscela 8 e 12 mm), sono mostrati, insieme ai valori minimi (pari a 11 kN per la stabilità e 2,5 kN/mm per la rigidezza) prescritti dai più diffusi capitolati stradali per miscele 15
chiuse. Nella tabella 4 sono, inoltre, riportati i corrispondenti valori medi delle diverse ripetizioni eseguite ed il valore medio del contenuto di vuoti residui relativo a ciascuna miscela studiata, che da capitolato dovrebbe essere compreso tra il 3 ed il 5%. Per quanto riguarda la stabilità Marshall, si evidenzia che entrambe le miscele chiare confezionate con il legante trasparente EVI0 (miscele 08EVI0_4,3 e 12EVI0_4,1) soddisfano le prescrizioni di capitolato e mostrano valori superiori a quelli manifestati dalle corrispondenti miscele tradizionali (08BITU_5,2 e 12BITU_5,0), considerate come riferimento. Il conglomerato 08BITU_5,2 si attesta, infatti, su valori di stabilità prossimi al minimo richiesto da capitolato (11 kN) mentre la miscela 12BITU_5,0 fornisce valori di stabilità inferiori a tale minimo, analogamente alle miscele confezionate con legante EVI2 (miscele 08EVI2_4,3 e 12EVI2_4,1). Conclusioni dello studio Si sintetizzano i risultati finali tratti dallo studio effettuato presso l'Università di Ancora e le conclusioni
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che da essi derivano. Da un punto di vista applicativo, i risultati ottenuti in termini di penetrazione e rammollimento, che si traducono in alta consistenza dei leganti alle intermedie e alte temperature di servizio, suggeriscono l'opportunità di utilizzare più favorevolmente tali materiali per applicazioni stradali localizzate in siti caratterizzati da climi prevalentemente caldi. Per quanto riguarda le prove di viscosità, i leganti sintetici trasparenti hanno fornito, su tutto l'intervallo di temperature investigato, valori di viscosità significativamente più alti sia di quelli del bitume tradizionale che di quelli di un bitume modificato. Questo risultato implica che l'impiego dei leganti trasparenti Cores EVIzero comporta, sia in fase di confezionamento che di messa in opera delle miscele, un incremento delle temperature di miscelazione e compattazione, al fine di garantire una adeguata lavorabilità del conglomerato chiaro pur non richiedendo sostanziali modifiche alle tradizionali procedure di produzione. E' stato inoltre osservato che la
viscosità dei leganti sintetici analizzati diminuisce all'aumentare della temperatura, permettendo di rilevare che tali materiali hanno un comportamento termodipendente analogo a quello dei bitumi stradali. In particolare, la velocità con cui la consistenza (viscosità) del materiale varia al variare della temperatura evidenzia che tutti i leganti trasparenti sono caratterizzati da una simile suscettività termica che è significativamente più bassa di quella dei bitumi presi come riferimento. Questo risultato permette di affermare che le miscele prodotte con i leganti sintetici Cores EVIzero dovrebbero garantire, in esercizio, una maggiore stabilità rispetto ai conglomerati bituminosi tradizionali, in seguito a variazioni della temperatura ambientale. I leganti trasparenti invecchiati hanno mostrato, analogamente ai bitumi tradizionali, una diminuzione del valore di penetrazione ed un incremento della temperatura di rammollimento (seppur lieve), conseguenza dell'indurimento dovuto al processo di invecchiamento subìto dai materiali. In particolare, il confronto tra i due leganti mostra che Cores EVIzero Elastic sembra risentire meno dell'invecchiamento rispetto a Cores EVIzero Base, in quanto per quest'ultimo è stato riscontrato un valore minore di penetrazione residua e una più elevata perdita di massa. Tale risultato è evidenziato anche da quanto emerso, dopo l'invecchiamento, in termini di viscosità, che è risultata praticamente costante per Cores EVIzero Elastic mentre ha subìto un incremento nel caso di Cores EVIzero Base. Il processo di invecchiamento sembra, tuttavia, non alterare la suscettività termica dei leganti trasparenti studiati. Da un punto di vista operativo, questa ridotta tendenza all'indurimento garantirebbe alla miscela prodotta con Cores EVIzero Elastic di conser-
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vare una adeguata lavorabilità all'atto della messa in opera, non risentendo degli effetti del processo di miscelazione e del trasporto, contrariamente a ciò che si potrebbe verificare con l'impiego di Cores EVIzero Base. Per quanto riguarda il confronto tra miscele contenenti la stessa tipologia di legante ma caratterizzate da differenti granulometrie (0/8 e 0/12), è stato osservato come non sia stato possibile individuare una gerarchia univoca di comportamento, permet-
tendo di ammettere che le prestazioni fornite dalle due miscele, sia in termini di stabilità che di rigidezza Marshall, sono analoghe, a parità di legante considerato. I risultati ottenuti in questa sperimentazione possono essere considerati incoraggianti verso l'impiego del legante Cores EVIzero Elastic per applicazioni in ambito stradale, anche se in alcuni casi tale materiale ha mostrato valori leggermente inferiori ai minimi. Tutte le prescrizioni di capi-
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tolato prese come riferimento sono, infatti, relative a pavimentazioni stradali soggette all'azione del traffico ordinario e pesante mentre i leganti trasparenti studiati sono stati concepiti per la posa in aree di pregio (per esempio centri storici, accessi a ville) o in siti naturalistici (parchi, giardini, piste ciclabili) e dunque in aree caratterizzate da bassi volumi e/o addirittura assenza di traffico. Applicazioni La prima applicazione significativa è stata realizzata nel 2011 in una villa privata del Tuscolano, dove sono stati posati circa 3.000 m2 di conglomerato, con spessore da 5 cm. Nel contesto specifico era presente un vincolo paesaggistico per l'utilizzo del bitume nero. Successivamente, nel 2013, sono stati posati circa 30.000 m2 di conglomerato, con spessore di 7 cm, nel Comune di Massa Martana (TR) in una antica strada romana del 220 a.C. Anche in questo caso la sovrintendenza aveva espresso un divieto all'uso di conglomerati con bitume nero. Nel 2014 sono state realizzate numerose applicazioni nei Comuni di Monterado (AN), di Treviso, di Milano e di Solferino (MN), ed altri progetti stanno per essere realizzati in Terni.
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PORTATTREZZI
Merlo: il Cingo M12.3RC radiocontrollato - potenza e versatilità in tutte le stagioni
Da sempre il marchio Merlo è sinonimo di tecnologie avanzate nel campo dei sollevatori telescopici e delle macchine operatrici. Il successo del Gruppo Merlo si basa sulla tecnologia e l'innovazione dei prodotti, interamente disegnati e sviluppati internamente per poter così trovare sempre la soluzione migliore per tutte le esigenze. I risultati di tutto ciò sono macchine compatte e maneggevoli che assicurano caratteristiche operative, di comfort, di efficienza e di sicurezza senza eguali. L'efficace traslazione della tecnologia Merlo nel settore delle minimacchine operatrici è culminato nello sviluppo
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della serie Cingo, parte della gamma Merlo dal 2002. Questi portattrezzi cingolati universali a trasmissione idrostatica sono unici a livello tecnologico ed esclusivi in termini di prestazioni offrendo infinite possibilità di impiego, specialmente là dove non arrivano i tradizionali fuoristrada. L'esclusivo sistema brevettato per la rapida sostituzione delle innumerevoli attrezzature intercambiabili rende le macchine operative ed efficienti in pochi secondi. Tra i modelli Cingo di ultima generazione, recentemente presentati in anteprima alla fiera Eima a Bologna, è sicuramente il M12.3Plus ad essere
il portattrezzi più potente e versatile in campo. La macchina, mossa da un motore diesel da 21 cavalli e da idonea cingolatura, ideale per lavori in zone collinari e montagnose, è dotata di motoriduttori epicicloidali che trasmettono la coppia direttamente alla cingolatura per la massima trattività e sicurezza grazie agli innovativi freni di stazionamento incorporati. In aggiunta, una vasta gamma di opzioni offre il posto di guida reversibile e molteplici attrezzi personalizzati per ottenere la massima sinergia e produttività, tra cui trinciatrice, barra falciante, atomizzatore e fresa da neve, solo per citarne alcuni. La decennale esperienza di Merlo con sistemi radiocomandati nel settore delle piattaforme aeree ha contribuito allo sviluppo di Cingo M12.3RC radiocontrollato, conforme alle normative europee e concepito sulla meccanica di M12.3Plus. Il telecomando removibile funge da pannello di controllo ergonomico ed intuitivo e rende l'operatore in grado di gestire la macchina e l'attrezzatura fino a 150 metri di distanza in piena sicurezza ed in tempo reale, e può essere fissato anche all'apposito supporto della macchina. Su richiesta vengono offerti una telecamera e un display a colori per il controllo dell'attrezzo che consentono anche la visione notturna tramite infrarossi. Nella versione con posto di guida
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reversibile la struttura adattabile al senso di marcia è dotata di roll-bar di protezione, abbattibile nel caso di passaggio sotto spazi ristretti e fornibile con fari a led regolabili anteriori e posteriori. La macchina è progettata per garantire eccellenti prestazioni anche in condizioni di lavoro particolarmente gravose, evidenziate durante i test e prove pratiche su campo. Nel caso di utilizzo della macchina come decespugliatrice o altre attività impegnative, le performance sono garantite attraverso un kit radiatore supplementare e funzione di inversione ventola per la pulizia del radiatore. Inoltre, per ambienti estremamente polverosi viene utilizzato uno specifico kit di aspirazione che permette di mantenere l'aria di accesso al motore sempre pulita. Cingo M12.3RC è quindi uno strumento ideale ed estremamente ver-
satile in tutte le stagioni dell'anno, per molteplici applicazioni nel settore della manutenzione professionale del verde, nella bonifica ambientale, nella viabilità invernale e tanti altri
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ancora, permettendo nel contempo il raggiungimento del duplice obiettivo di produttività ed efficienza da una parte e tutela dell'incolumità e salute dell'operatore dall'altra.
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VERDE
Lungo la strada e… sull'acqua GHERARDO MARCHELLI
Dalla collaborazione con la ditta svedese Dorotea Mekaniska arriva la barca anfibia Truxor. Hymach, per allargare l'offerta di mezzi per la manutenzione del verde, ha preso l'esclusiva per la commercializzazione in Italia del mezzo anfibio. Truxor è un portattrezzi dedicato a svolgere lavori tra terra e acqua, in quanto si muove agilmente in aree acquatiche non raggiungibili da persone o veicoli. La macchina galleggia quando il terreno è troppo molle ed inoltre esercita una bassa pressione al suolo, caratteristica particolarmente importante per il lavoro in riserve naturali e campi da golf. Truxor è dotato di
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un braccio sollevabile con un sistema di attacco istantaneo per cambiare gli strumenti con facilità. Sulla macchina la distribuzione del peso è standard, perciò è possibile trasportare e sollevare pesi diversi sia in acqua sia in terra. I n entrambe le situazioni, grazie alla cingolatura possiede buone qualità di manovra, potendo ruotare sul proprio asse. Le bande dei cingoli sono montate con polietilene resistente, cosa che permette alla macchina di muoversi e manovrare in acqua ed avere una buona presa quando la macchina risale sulla terraferma. Il numero di pale conferisce alla macchina un breve tempo di frenata con
spazi di arresto alla massima velocità estremamente ridotti. L 'ambiente di guida su Truxor è stato studiato per offrire il massimo comfort possibile. La macchina ha una cabina ripiegabile. Il posto di guida e le leve di comando sono regolabili. La leva montata a sinistra regola il comando e la velocità. Dal posto di guida si accede facilmente a tutti i comandi. Valvole idrauliche controllano il sollevamento, l'inclinazione, la distribuzione del peso e l'avvio/blocco dello scarico idraulico. Il pannello di controllo è dotato di misuratore di temperatura, timer e pannello di controllo per il motore. Sulla parte posteriore è montato un alloggiamento con regolazione idraulica per innescare posteriormente gli strumenti. Una leva, montata a destra, ne regola il sollevamento, l'inclinazione e lo scarico idraulico. Un sistema idraulico a due circuiti regola il flusso e conferisce agli attrezzi la massima prestazione; risulta molto vantaggioso se la macchina è dotata di scavatore, pompa di dragaggio oppure unitàtaglio con coltello a doppia funzione. Truxor DM 5000 e DM 5045 sono il risultato di oltre 18 anni di esperienza, sviluppo e produzione di macchine anfibie. E' una macchina professionale versatile e produttiva. Truxor DM 5000 è dotata di un motore turbodiesel Kubota D1305 diesel 29.1 CV/3.000 rpm mentre Truxor DM 5045 dispone di una motore Kubota V1505-T turbodiesel 44.9 HP/3.000 rpm, grazie al quale può raggiungere elevate prestazioni. Truxor dispone di un sistema idrauli-
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co completo con serbatoio Ciclone brevettato, che garantisce una ventilazione più efficace ed una ridotta ossidazione dell'olio. Grazie alla ridotta quantità di olio è possibile compensare il peso di un motore di grosse dimensioni, determinando un impatto positivo sulla performance di guida del mezzo sul terreno. Il sistema di controllo è gestito da una tecnologia Can-bus che permette alla barca di svolgere molteplici funzioni e di operare con facilità. Naturalmente, essendo Truxor un portattrezzi, è possibile dotarlo di una variegata gamma di attrezzi per i più disparati lavori. Tre i rastrelli proposti: rastrello raccoglitore con struttura ripiegabile, per la raccolta ed il trasporto della vegetazione dopo il taglio, che può essere inoltre integrato con filtri per raccogliere dall'acqua spazzatura, alghe e liqua-
mi; rastrello con spine a molla per il lavoro su costa irregolare per lo spostamento del materiale nell'acqua, che può essere montato sia sul braccio sollevabile o sull'alloggiamento posteriore in modo da poter lavorare in combinazione con il rastrello montato anteriormente; rastrello ribaltabile che permette di caricare materiale su barche o rimorchio e consente di raccogliere alghe, spazzature e liquami. Truxor può montare un braccio escavatore, con il risultato di avere uno scavatore galleggiante con possibilità uniche. Lo scavatore è adatto per ripulire canali in entrata e uscita dai laghi, per lavori di scavi in canali, rogge, attorno ai ponti, per sterrare cavi... L'unità scavatrice è manovrata dal posto di guida per mezzo di due leve di coordinazione posizionate su
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un supporto che può essere facilmente regolato. I nteressante la pompa di dragaggio per sedimenti, con vite di alimentazione che si allenta fino in fondo per conferire alla pompa un flusso regolare di sedimento. La pompa può anche essere dotata di un imbuto aspirante, raccomandato in situazioni di sedimenti soffici e leggeri. Sull'imboccatura aspirante della pompa è collocato un dispositivo che taglia radici e altri oggetti teneri. La pompa è regolata tramite un pannello di avvio posizionato in corrispondenza del posto di guida ed è stato sviluppato un apposito metodo per misurare la durezza dei sedimenti sui fondali, al fine di valutare quanto è opportuno dragare. M olti gli attrezzi di taglio offerti denominati Dorocutter, da appli-
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care su barche a motore, per i differenti materiali da tagliare e tipologie di intervento. Dorocutter 3070 è una barra falciante consegnata in kit completo di telaio, verricello, impianto idraulico e barra falciante con larghezza di lavoro di 3 m. L'impianto idraulico garantisce un affidabile funzionamento dell'attrezzatura, consigliata per lavori professionali di media entità. Il gruppo idraulico Hyddo 200 da 6 HP di potenza alimenta il dispositivo di taglio. La sicurezza meccanica è a molla. La costruzione permette alla lama di muoversi lateralmente ed indietro e protegge le lame in caso di contatto con ostacoli. Il rastrello montato anteriormente aumenta l'efficacia della barra falciante, in quanto raccoglie l'erba tagliata impedendo alla stessa di poter intasare le eliche. Dorocutter Hymo è invece una barra falciante per profondità. L'impianto per il taglio è idraulico e garantisce alla barra falciante un funzionamento affidabile. La barra ha lama protetta in caso di contatto con ostacoli da un
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sistema meccanico a molla. P er i lavori di scavo in materiali soffici è prevista una benna leggera con un volume da 100 litri; per il lavoro di sradicamento radici è stato studiato un coltello adeguato con una profondità di lavoro fino a 1,3 m. Le peculiari caratteristiche rendono questo portattrezzi anfibio interessante, non solo come capace strumento di lavoro per enti di bonifica ed aziende di gestione canali, ma anche per i più disparati impieghi, quali Protezione Civile, golf e enti che offrono il servizio di pulizia spiagge, oltre ovviamente a chi si occupa di lavori in terreni limacciosi e canali. Per la Protezione Civile torna particolarmente utile la praticità per il servizio in casi di alluvioni, per il trasporto e l'utilizzo di attrezzature di primo soccorso. Inoltre questo mezzo anfibio rende molto agevole l'intervento d'assorbimento di olii inquinanti o prodotti chimici, potendo intervenire in zona acquatica anche in punti di acqua bassa. Nei campi da golf trova impiego non solo nelle acque limitrofe al campo,
ma anche sullo stesso, grazie ai cingoli in gomma che preservano il manto erboso. Nelle spiagge consente un lavoro di pulizia, soprattutto a livello del bagnasciuga e dei primi metri di mare, impraticabili con barche o mezzi da spiaggia: si possono così raccogliere alghe e sporcizie varie, prima che si spiaggino, con la benna che permette di caricarle direttamente sul camion. Ovviamente il portattrezzi anfibio trova le sue applicazioni, come unico mezzo valido, in tutte quelle situazioni acquatiche, anche di bassissimo fondale o su terreni molto cedevoli, permettendo di lavorare con attrezzature adeguate dove con altri mezzi è impossibile operare. Hymach ha riconosciuto nei prodotti dell'azienda svedese la stessa concezione di robustezza, efficienza e praticità che da sempre applica nello sviluppo dei propri prodotti e pertanto ha scelto di rappresentare Dorotea Mekaniska in Italia, certa che gli utilizzatori sapranno apprezzare le caratteristiche qualitative dei mezzi anfibi Truxor e degli attrezzi Dorocutter.
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PORTATTREZZI
John Deere lancia la nuova Serie 5G di trattori per applicazioni specializzate
La nuova linea di trattori per applicazioni specializzate Serie 5G John Deere è composta da quattro modelli con motori da 3,2 e 4,5 litri Stage IIIA e potenze nominali di 75, 85 o 100 CV (97/68/EC). Questa nuova serie è stata progettata per offrire elevati livelli di comfort, potenza, prestazioni idrauliche e manovrabilità per lavori in frutteti e vigneti o per altre applicazioni che richiedono una carreggiata ridotta. I trattori Serie 5GF, 5GN e 5GV accolgono gli operatori in una stazione com-
pletamente riprogettata, confortevole e così spaziosa da garantire la massima visibilità. Inoltre offrono un'ampia scelta di trasmissioni, PTO e opzioni idrauliche, dalle versioni base a quelle premium, che includono: - trazione a due ruote motrici con 12 marce avanti e 12 indietro e quattro ruote motrici con 24 marce avanti e 24 indietro oppure 24 marce avanti e 12 indietro con PowrReverser; - PTO 540/540E o 540/1.000, standard e sincronizzata; - sistema idraulico con due pompe
con due o tre distributori meccanici oppure tre pompe con tre o quattro distributori elettroidraulici e sino a sette attacchi centrali. Il sistema idraulico a centro aperto fornisce un flusso elevato di olio, fino a 122,5 l/min con tre pompe. Per un comfort e una semplicità d'uso ancora maggiori, in presenza di distributori elettroidraulici, è possibile controllare gli attrezzi tramite joystick. L'attacco a tre punti del trattore ha una capacità di sollevamento massima di 2.590 kg di base, o di 3.100 kg con cilindri aggiuntivi. I nuovi comandi a pulsante consentono di spostare idraulicamente il sollevatore da un lato all'altro per semplificare l'utilizzo degli attrezzi posteriori all'interno di spazi limitati. Inoltre, l'operatore può regolare manualmente l'attrezzo per mantenerlo allineato al terreno, specie quando si lavora su pendii. Per completare la nuova linea di trattori per applicazioni specifiche per il 2015, la Serie 5GL da 75 e 85 CV a trazione integrale presenta una stazione operatore e una trasmissione SyncReverser con Hi-Lo meccanico 24 marce avanti e 24 indietro, perfetta per i vigneti a tendone o pergola.
Trattori Serie 5G per applicazioni specializzate – Caratteristiche tecniche
Modello CV o trattore motore
Motore
Versioni Trasmissione
PTO
Capacità di sollevamento o max. standard (kg)
5GF
75 85 100
3,2 e 4,5 litri Cabina Stage III A OOS 2WD 4WD
12/12 SyncReverser 24/24 SyncReverser Hi-Lo mecc. 24/24 40 km/h Hi-Lo elettroidr. 24/12 PowerReverser con Hi-Lo
540/540E 540/1000
5GN
75 85 100
3,2 e 4,5 litri Cabina Stage III A OOS 2WD 4WD
12/12 SyncReverser 24/24 SyncReverser Hi-Lo mecc. 24/24 40 km/h Hi-Lo elettroidr. 24/12 PowerReverser con Hi-Lo
540/540E 540/1000
2.590
5GV
75 85
3,2 litri Stage III A
Cabina OOS 2WD 4WD
12/12 SyncReverser 24/24 SyncReverser Hi-Lo mecc. 24/24 40 km/h Hi-Lo elettroidr. 24/12 PowerReverser con Hi-Lo
540/540E 540/1000
2.590
5GL
75 85
3,2 litri Stage III A
OOS 4WD
24/24 40 km/h Hi-Lo mecc.
540/540E 540/1000
2.590
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2.590
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VERDE
Orsi: i dettagli e lo sviluppo fanno la differenza GHERARDO MARCHELLI
In tutti i settori di intervento dell'azienda, Orsi pone una particolare attenzione a studiare le macchine nei dettagli per offrire ai propri clienti l'affidabilità delle stesse per sopportare tutte le sollecitazioni cui vengono sottoposte. Nel campo dei bracci professionali Orsi ha investito nella direzione dell'affidabilità con un'attenzione particolare a tutte quelle parti estremamente sollecitate arrivando a dare alle stesse tre anni di garanzia. Ha scelto di creare direttamene in fusione tutte queste parti, per poi lavorarle e finirle
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con macchine a controllo numerico. Questa scelta permette di evitare le saldature, che presentano sempre tensioni residue, ed una precisione di lavoro che non arriva a quella tolleranza estrema (H7) voluta da Orsi. Tutto questo porta ad accoppiamenti meccanici di precisione e a non avere tensioni residue nei pezzi meccanici, garantendo così massime resistenza, durata ed affidabilità. Il telaio, la colonna, l'estremità del braccio che porta la testata trinciante compreso tutta l'articolazione e i piedismi, sono tutti particolari in fusione, simbolo di una grande qualità, dove le lavorazioni effettuate con le macchine a controllo numerico garantiscono anche una intercambiabilità dei ricambi in futuro, perché non sono soggetti alle torsioni e alle tensioni che si creano durante i cicli normali di saldatura. Questa è una caratteristica praticamente unica nel campo dei bracci professionali. Anche gli impianti idraulici sono stati potenziati e montano sia moltiplicatori
che pompa del motore in ghisa ad elevatissima pressione, con cinghie di trasmissione e pulegge dentate di altissima qualità per arrivare ad 80 CV reali al rotore. La ricerca e lo sviluppo di Orsi permette di aumentare continuamente la gamma dei bracci. Particolare attenzione è posta ai bracci professionali ad alta profondità di lavoro, cercando di proporre macchine standard retroportate e quindi non ventrali, in modo da permettere di liberare il trattore rapidamente per non legare il trattore ad un unico attrezzo, e che allo stesso tempo permettano all'operatore il massimo comfort. Per questo Orsi propone modelli dove il braccio secondario può essere o con una geometria per lavorare con la testata avanzata in modo da consentire all'operatore di stare girato il meno possibile indietro, o addirittura di avere un parallelogramma che porta ad avere l'attrezzo terminale quasi a metà del trattore. Tutto questo senza dover staffare le macchine operatrici e quindi poterle liberare in modo celere per
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utilizzarle in altri lavori come lo sgombero neve, spargimento del sale... Un'altra gamma di prodotti che Orsi ritiene importantissima e che quindi continua a sviluppare ed ampliare è quella delle trince laterali, quelle che Orsi ha brevettato ed inventato nel lontano 1982 e che poi sono diventate le macchine di riferimento per tutti i costruttori di trince mondiali. Queste macchine sono state sempre più potenziate; l'ultima nata è la Magnum, macchina regina di questa categoria, il mezzo più potente, che adesso uscirà con il modello con una larghezza di 2,50 m, sia in versione normale sia in versione off-set. Off-set significa che la scatola ingranaggi è posizionata all'esterno della macchina e quindi anche il fulcro della stessa è spostato tutto da una parte. Questo permette alla trincia di raggiungere maggiore distanza in profondità e fuori dalla carreggiata del trattore rispetto alla versione che ha gli ingranaggi all'interno. Da quando è entrato in vigore il divieto per tutte le trince di avere il cofano posteriore apribile e incernierato, Orsi ha completamente ridisegnato tutte le proprie macchine per permettere una celere uscita del materiale trinciato; anche il rullo è stato portato vicinissimo al rotore in modo da diventare autopulente, inoltre tutte le macchine professionali hanno il doppio telaio in hardox (acciaio anti usura), sinonimo di robustezza e durata nel tempo. Per sminuzzare maggiormente il prodotto sono state montate due file di coltelli sul rotore con la distribuzione degli utensili elicoidale, cosa che permette un taglio non simultaneo degli utensili posizionati sulla stessa fila del rotore, arrivando uno dietro l'altro, particolare che permette un assorbimento di potenza distribuito e con minori picchi permettendo di lavorare con una trattrice con meno cavalli. Un altro fattore fondamentale delle trince Orsi è che possono montare come optional, ma molto consigliato, il dispositivo antishock. Questo è composto da un martinetto collegato ad un accumulatore d'azoto che consente al quadrilatero di attacco alla trattrice di diventare deformabile e quindi di poter assorbire gli urti e far tornare in posizione automaticamente la trincia sia quando lavora dietro la trattrice sia quando lavora lateralmente. Questo dispositivo si può montare, visto che le trinciatrici Orsi non sono attaccate all'attacco a tre punti con due bracci di uguali dimensione e portata, ma c'è un solo braccio portante progettato, dimensionato e strutturato per supportare tutto il peso della testata, mentre l'altro componente, quello che forma il quadrilatero deformabile, non è portante e per questo motivo può essere un martinetto idraulico. Quando la macchina prende un urto, il martinetto lascia trapassare l'olio all'interno dell'accumulatore d'azoto, precaricato alla pressione voluta, e quando non c'è più l'ostacolo automaticamente l'accumulatore riporta il martinetto in posizione prima stabilita e la macchina ritorna nella posizione di lavoro che aveva predisposto l'operatore. L'attenzione ai particolari nella progettazione vede nelle testate trincianti, sia dei decespugliatori che nelle trince, il rullo posteriore con la parte centrale intercambiabile. I cuscinetti non sono cuscinetti normali a sfera ma da ogni parte il rullo ha due cuscinetti a rulli conici contrapposti garantendo nel tempo la giusta posizione dello stesso senza pericolo di sgabbiamento. L'ufficio tecnico di Orsi inoltre continua nello sviluppo anche della gamma Assaloni Professional, che si sta sempre più ampliando arrivando ad un'offerta quasi completa anche nel campo degli spargitori.
VIABILITA'
Anas si affida nuovamente a Mercedes-Benz
Mercedes-Benz Italia si è aggiudicata la gara per la fornitura di ben 47 veicoli per la manutenzione stradale in dotazione ad Anas. Entrano così a far parte della flotta del gestore della rete stradale ed autostradale italiana altri 24 Mercedes-Benz Unimog e 23 Arocs con lama sgombraneve. Grazie ai Veicoli Speciali della Stella, Anas può contare, in tutte le stagioni e in ogni condizione di utilizzo, su partner affidabili e versatili per garantire agli automobilisti di viaggiare sulle strade d'Italia in totale sicurezza, anche in presenza di condizioni meteorologiche avverse. Con quest'ultima fornitura salgono ad oltre 200 i veicoli della Stella scelti da Anas. L'inverno degli automobilisti sulle strade italiane sarà ancora più sicuro grazie ai 47 nuovi veicoli MercedesBenz che entrano a far parte della flotta in dotazione Anas. Questa nuova fornitura, che il Settore Veicoli Speciali di Mercedes-Benz Italia si è aggiudicata al termine di una gara divisa in tre lotti, prevede:
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23 autocarri 4x2 con lama sgombraneve, 22 autocarri 4x4 con lama sgombraneve e 2 autocarri 4x4 con lama sgombraneve e spargisale, suddivisi in 24 Unimog e 23 Arocs. "Da sempre, i veicoli speciali della Stella si distinguono per versatilità di utilizzo, affidabilità e potenza", ha dichiarato Guido Corradi, responsabile Veicoli Speciali Mercedes-Benz Italia. "Valori che ci hanno nuovamente permesso di fare la differenza". Ideale ambasciatore di questi valori, Mercedes-Benz Unimog assicura da oltre 60 anni standard di eccellenza e performance mai eguagliati nell'impiego in operazioni di manutenzione stradale e protezione civile. Dei 24 Unimog che compongono la nuova flotta Anas figurano ventidue U427 equipaggiati con trazione integrale 4x4 e bloccaggi dei differenziali, sterzo variabile Vario Pilot e cambio principale a 8 marce completo di riduttori meccanici per complessive 24 marce avanti e 22 retro, che consentono velocità di avanzamento di
100 metri l'ora. La presa di forza anteriore con albero scanalato per l'azionamento di attrezzi rotativi quali fresaneve e falciaerba ed il sistema idraulico con 2 pompe e con dispositivodi alleggerimento degli attrezzi anteriori per evitare l'usura precoce dei coltelli di raschiamento, costituiscono ulteriori elementi di eccellenza. La cabina di guida, realizzata in fibra al carbonio anticorrosione, è dotata dei più moderni ed ergonomici comandi. Tutti i veicoli sono equipaggiati con lame sgombraneve in acciaio con doppio coltello in acciaio e poliuretano che agiscono in maniera combinata tra loro, ideali per strade a scorrimento veloce e dotate di avanzati sistemi di sicurezza. L'ente nazionale per le strade potrà, inoltre, contare su due U318 compatti, con passo di 3.000 mm, allestiti con lama sgombraneve e spargisale. Completano la fornitura destinata a garantire la sicurezza sulle nostre strade ventitre Arocs 1830 4x2 con PTT 18 t. Ultimo nato della famiglia truck, Mercedes-Benz Arocs è lo specialista del cava - cantiere. Forza, efficienza e robustezza caratterizzano una gamma di veicoli che si distinguono nel panorama concorrenziale per la loro assoluta ecocompatibilità, garantita dall'omologazione Euro VI. Il modello in dotazione ad Anas è equipaggiato con motore Euro 6 da 299 CV, cambio automatizzato PowerShift III con 12 marce + marcia lenta e 2 retromarce, presa di forza dal motore per l'azionamento della pompa dello spargisale, piastra portattrezzi, impianto idraulico costruito in Italia insieme con il cassone ribaltabile. Tra le dotazioni speciali figurano lame sgombraneve adatte ad operare ad alta velocità sia con coltelli di raschiamento in acciaio che in poliuretano intercambiabili tramite dispositivo idraulico. Il sistema di ammortizzazione agli urti radenti è con doppia sicurezza ed include un accumulato-
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re ad azoto, gli urti laterali vengono assorbiti tramite valvola by pass. Tutti i veicoli sono pronti ad entrare in servizio ed affrontare le più severe condizioni d'impiego nei compartimenti Anas di Ancona, Aosta, Ca -
gliari, Campobasso, Catanzaro, Cosenza, Perugia, Roma, Napoli, Venezia, Trieste, Palermo e L'Aquila. Subito dopo la consegna saranno effettuati i corsi di formazione agli operatori Anas da parte di tecnici altamen-
te specializzati Mercedes-Benz. Come detto, con quest'ultima fornitura salgono ad oltre 200 i veicoli forniti ad Anas da Mercedes-Benz Italia, destinati ai più diversi impieghi sulle strade italiane.
PORTATTREZZI
L'angelo custode delle autostrade italiane Con Mercedes-Benz Unimog, gli automobilisti hanno sempre al loro fianco un angelo custode e possono viaggiare sulle strade italiane in totale sicurezza anche con condizioni meteorologiche avverse. Agile e potente, versatile e dalla larghezza contenuta, Mercedes-Benz Unimog svolge, in tutte le stagioni, un ruolo da protagonista sulle strade di tutto il mondo e, anche in Italia, i gestori delle principali reti autostradali lo continuano a scegliere da oltre trent'anni per la sua affidabilità, polivalenza e facilità di utilizzo. Mercedes-Benz Unimog è il veicolo polivalente per eccellenza, con una tecnologia all'avanguardia che garantisce la massima versatilità di esercizio in totale sicurezza e grande semplicità. Questo si traduce in un'alta redditività che lo rende il partner ideale per la propria attività. Unimog trova una perfetta applicazione nelle attività di manutenzione della rete stradale e viene, infatti, adibito per innumerevoli operazioni: dallo sgombero neve e per il traino di autocarri bloccati in inverno, a mezzo di primo intervento nelle operazioni antincendio, fino alla mansione di lavatunnel e
falciaerba nella stagione estiva. Già dai primi anni '80 le principali società autostradali italiane hanno riconosciuto Unimog come il veicolo ideale per lo svolgimento delle mansioni più impegnative grazie alla trazione integrale con possibilità di bloccaggio dei differenziali, larghezza ridotta per il transito sulle corsie di emergenza, motore molto potente relazionato alle dimensioni, cabina confortevole, con tutti gli accessori originali direttamente dalla linea di produzione. L'allora Autostrada del Sole, oggi Autostrade per l'Italia e SARA, oggi Strada dei Parchi, furono i primi gestori di grandi arterie ad acquistare Unimog. I veicoli, posizionati in punti strategici lungo la rete autostradale, erano allestiti con attrezzi sgombraneve quali lame, frese rotative, turbine, spargisale e, più in generale, con attrezzi per la manutenzione estiva quali falciaerba, lavatunnel, antincendio per pronto intervento, spazzatrice, portasegnali luminosi e lavabarriere. Seguirono poi CISA Parma - La Spezia, Autostrada del Brennero, RAV Raccordo Autostradale Val
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d'Aosta e Autovie Venete, che hanno posizionato gli Unimog nei punti critici dove le condizioni metereologiche avverse possono mettere in crisi la viabilità. Strada dei Parchi ha attualmente in servizio 15 Unimog, di cui 9 acquistati lo scorso anno, operanti sui difficili tratti abruzzesi. Società Autostrade per l'Italia dispone di oltre 50 Unimog, con 5 nuovi U423L, recentemente entrati in esercizio, dotati di motore Euro VI da 231 CV ed equipaggiati con il sistema di sterzo variabile sinistra o destra e viceversa Vario Pilot, cambio con riduttori per complessive 24 marce avanti e 22 retromarce per velocità operative inferiori a 1 km/h, sistema idraulico con 2 pompe e 4 distributori proporzionali ed alleggerimento attrezzo anteriore, presa di forza anteriore indipendente dalla velocità di avanzamento, cassone con sponde in alluminio e gancio traino. Il peso totale di questi nuovi Unimog è 14 t con un peso massimo ammesso sull'asse anteriore di 7 t, che permette di montare anche gli attrezzi più pesanti. La larghezza di U423 è di 2.200 mm e garantisce la percorribilità in corsia d'emergenza senza intralciare il traffico.
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VERDE
Energreen ha compiuto i sui primi 15 anni
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La data di costituzione di Energreen è stata il 15 dicembre 1999, quindi il 15 dicembre 2014 la stessa ha compiuto i suoi primi 15 anni. Geniale l'intuizione dei fratelli Lino e Ivo Fraron! E' proprio il caso di dire che in 15 anni è stato fatto davvero molto. I primi 4 anni sono serviti per: studiare, progettare, prototipare, testare e omologare i prototipi, in quanto la prima macchina da considerarsi di serie è stata immessa nel mercato nel 2003.
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Effettivamente in 11 anni di reale produzione sono usciti dai cancelli di Via Pietre 73 a Cagnano di Pojana Maggiore (VI) oltre 600 macchine semoventi, e ben 1.000 macchine radiocomandate. Guardando oggi le immagini della prima macchina prodotta tra il '99 e il 2000 (foto 1) sembrano trascorsi molti più di 15 anni; già la versione del 2002/2003 (foto 2) rappresentava un'evoluzione fenomenale del prodotto, l'ammiraglia di sempre, l'intramontabile ILF S1500 aveva subito delle
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rilevanti modifiche ed era stata quindi adattata alle reali esigenze operative degli utilizzatori professionali di questo mezzo. In rapida successione tra il 2005 e il 2006 Energreen creò una vera e propria gamma di macchina decespugliatrici professionali (foto 3). Furono inserite in gamma ILF B2000 con braccio da 9,5 e 17 m, ILF C1200 con braccio da 9 e 13 m, e ILF S1000. Quest'ultima ha rappresentato per Energreen l'ingresso in un nuovo segmento di mercato: non solo macchine decespugliatrici, ma anche macchine portattrezzi ad uso comunale dotate di una polivalenza esemplare. Un'altra sfida importante intrapresa da Energreen fu l'inserimento in gamma del portattrezzi radiocomandato. Questo accadde nel 2010, e anche in questo caso l'intuizione è stata formidabile: tra le prime in Europa e assolutamente prima in Italia l'azienda di Vicenza ha creduto e sviluppato questa tecnologia, e tuttora su questo prodotto Energreen è ai vertici mondiali. La macchina di punta è RoboGreen, oggi dotata di ben 17 accessori. Arrivando ai giorni nostri, per quanto concerne le macchine radiocomandate, la gamma è composta da 4 modelli: il primo è RoboZero, macchina gommata progettata e realizzata per
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tagliare l'erba su parchi, rotonde e spazi verdi sia in piano che su pendenze fino a 30°. La macchina è dotabile di testata trinciante e piatto rasaerba. Le grandi qualità di Ro boZero sono rappresentate dal minimo impatto sui manti erbosi, dalla notevole velocità e manovrabilità operativa e dal fatto che l'operatore risulta essere sempre in posizione di sicurezza rispetto alla macchina, caratteristica fondamentale e ovviamente presente anche nelle altre 3 macchine in gamma. Il secondo è RoboEco diretto discendente di RoboGreen, dotabile di 5 accessori. Opera fino a 50° di pendenza, concepito essenzialmente per tagliare erba e sterpaglie in ogni ambiente di lavoro. Il terzo è RoboGreen (foto 4), macchina di cui si è abbondantemente parlato nei numeri precedenti.
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Il quarto e ultimo è RoboPower(foto 5), e anche di questo abbiamo abbondantemente parlato nel numero 70 di settembre - ottobre 2014. Relativamente alle macchine semoventi, la gamma è attualmente composta da 4 tipologie di prodotto, la prima è ILF 1000 Kommunal, portattrezzi comunale per eccellenza (foto 7). La seconda è ILF C1200, macchina decespugliatrice cingolata progettata per operare in situazioni molto difficili, normalmente dotata di braccio da 13 m. La terza macchina semovente è la conosciutissima ILF S1500 (foto 6), dotata di tre tipologie di braccio falciante con distanze di sfalcio da 8 a 12 m. 40 Consorzi di Bonifica in Italia si sono già dotati di questo insostituibile mezzo, molte volte anche di più unità; oltre 100 contoterzisti si sono dotati della 1500, con un totale di
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320 macchine operanti in Italia. La quarta e ultima macchina semovente è ILF B2000 (foto 8), macchina concepita per le grandi distanze, ben 17 metri di distanza di sfalcio. Oltre ai notevoli progressi effettuati da Energreen per quanto riguarda i prodotti e quindi la gamma, quest'ultima negli ultimi due anni ha posto in atto notevoli progressi anche in ambito commerciale, mettendo a punto una compagine di ben 5 funzionari di vendita che coprono integralmente tutto il territorio nazionale senza esclusioni (foto 9). Oggi più di ieri Energreen rappresenta per il mercato Italiano la miglior proposta per il professionista e per l'Ente. Crescita costante, innovazione tecnologica, nuovi prodotti semoventi e radiocomandati rappresentano per Energreen nuovi traguardi e grandi stimoli per il futuro.
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PORTATTREZZI
MI&P S.r.l.: ad ognuno il suo Multicar!
Una delle caratteristiche distintive dei veicoli Multicar, distribuiti in Italia dalla bolognese MI&P S.r.l., è la possibilità di essere realizzati in funzione delle necessità operative dei clienti. Chiaramente alcune caratteristiche tecniche e costruttive sono punti fermi nell'intera gamma di produzione: alta qualità, compattezza, robustezza, maneggevolezza e comfort sono certamente fra i principali segni distintivi di questo prodotto. Esiste però la possibilità di scegliere tra versioni base prestabilite e accessoriamenti di svariato genere in funzione della destinazione d'uso che si prevede nell'immediato ma anche in prospettiva. Alcune forniture recentemente eseguite da MI&P permettono di capire nel dettaglio tale concezione. Il Comune di Carenno, in provincia di Lecco, aveva necessità di sostituire il
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mezzo utilizzato per servizi comunali. Il responsabile dell'ufficio tecnico, geom. Mirko Alborghetti, ha pertanto predisposto un bando di gara per l'acquisto di un nuovo veicolo, che ha trovato pieno allineamento in un Multicar M31 Tipper. Il mezzo, dotato di motore Iveco da 145 HP di potenza, garantisce prestazioni eccezionali anche nelle complicate e impegnative vie di montagna, costituite da tratti particolarmente ripidi, tornanti da affrontare e spazi contenuti in cui operare; grazie ad una larghezza inferiore a 1.700 mm e al passo corto da 2.450 mm, il raggio di volta risulta molto contenuto e la grande visibilità donata dall'ampia superfice vetrata permette all'operatore di avere sempre sott'occhio l'intera area operativa. Il mezzo è stato dotato di un cassone posteriore trilaterale, completo di sponde in acciaio adeguate anche al
trasporto di inerti, per il carico di materiale su pallet o quant'altro necessario per intervenire in spazi verdi, giardini, lungo le strade comunali... Durante l'inverno il mezzo viene utilizzato a supporto delle attività di sgombero neve e spargimento sale che il comune gestisce anche tramite appaltatori esterni; la macchina è pertanto stata dotata di piastra anteriore Unilift e lama sgombraneve FRS della ditta Fiedler, allestitore con grande esperienza sui mezzi Multicar; il tutto movimentato tramite impianto elettroidraulico e comando in cabina; nella parte alta della cabina completano l'allestimento i fari di lavoro. Per lo spargimento del sale il comune ha mantenuto uno spargisale già di proprietà che viene trainato da Multicar, potendo utilizzare il cassone del mezzo per caricare ulteriore materiale da spargere. L'omologazione a 35 quintali ptt richiesta dal cliente permette l'utilizzo con patente B, mantenendo una importante capacità di carico e velocità massima oltre i 100 km/h . Il Comune di Radda in Chianti, incantevole centro urbano nel cuore della Toscana, ha optato per Multicar M27 Tipper: questa versione prevede un motore Volkswagen da 2 litri e 102 CV di potenza; la grande elasticità del propulsore permette di avere ottime prestazioni anche con una potenza inferiore di circa il 40% rispetto alla gamma M31; grazie a questo motore i costi di gestione sono nettamente ridotti (consumo carburante, manutenzioni...). L'amministrazione di Radda in Chian-
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ti ed in particolare il responsabile del servizio lavori pubblici, protezione civile ed ambiente, geom. Carlo Gagliardi, ha voluto dotare il comune di un mezzo idoneo al trasporto di attrezzature e materiali necessari per gli interventi di vario genere eseguiti dal proprio personale, e che nel periodo invernale potesse essere utilizzato per attività di sgombero neve e spargimento sale sul territorio. Il veicolo è stato perciò allestito con cassone ribaltabile trilaterale di Monzali S.n.c. completo di sponde in alluminio TR5 e fondo in acciaio antiusura; nonostante la compattezza del mezzo, il cassone posteriore permette grande capacità di carico, con una lunghezza di circa 2,8 metri ottenuta grazie al passo lungo del veicolo (2.990 mm). La macchina è dotata di impianto idraulico con pompa ausiliaria utilizzabile a veicolo in movimento per l'alimentazione delle attrezzature, anche in questo caso della tedesca Fiedler: frontalmente, agganciata alla piastra Unilift, una lama serie FRS da 2,4 metri di larghezza con sistema superamento ostacoli meccanico con ritorno automatico in posizione di lavoro completa di luci di ingombro a led sulle estremità. Posteriormente è stato installato uno spargisale della serie FSS a tramog-
gia ribassata: questa interessante attrezzatura infatti prevede l'estrazione del sale tramite una coclea che garantisce un dosaggio estremamente regolare ed evita fuoriuscite del sale nella parte bassa della tramoggia; il sistema di trasporto del sale è posizionato su un lato della tramoggia; sull'altro lato della tramoggia un dispositivo con paratie rotanti spinge il sale verso la coclea: si ottengono pareti della tramoggia molto più verticali rispetto ai classici spargisale e quindi un'altezza laterale nettamente inferiore, donando al mezzo maggiore stabilità (baricentro più contenuto), maggiore visibilità dalla cabina e agevolazione nelle fasi di carico con pala. Lo spargisale è completo di quadro comandi touchscreen dalla cabina, tramite il quale l'operatore può variare in continuo i parametri di lavoro che risultano a dipendenza tachimetrica: in automatico perciò i valori di spargimento (larghezza e grammatura) rimarranno costanti in funzione della velocità di avanzamento del veicolo, senza che l'operatore se ne debba preoccupare. Anche tutti i dispositivi luminosi possono essere attivati dalla cabina. Nella parte alta della tramoggia lo spargisale è completo di griglie di vaglio zincate e telo copertura. La dotazione della macchina com-
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prende piedi di appoggio per montaggio/smontaggio e parcheggio senza l'ausilio di mezzi per il sollevamento. L'omologazione del mezzo richiesta dal committente è come macchina operatrice: in questo modo il mezzo ha un peso totale a terra di 5.300 kg (nella versione M31 si può arrivare fino a 5,6 t) che permette, ad esempio, un carico di 1,5 metri cubi di sale e utilizzo possibile del mez zo con patente B, seppur con limitazione della velocità massima a 40 km/h. La ditta Hell S.r.l. di Appiano (BZ), concessionaria Mi&P per l'Alto Adige, sta concludendo la fornitura di un mezzo al Comune di Renon (BZ). Questo comune non è una new entry nei clienti Multicar: da oltre dieci anni nel parco macchine del comune sono presenti 4 mezzi dell'azienda tedesca, a tutt'oggi operativi. Per soddisfare appieno le richieste del cliente in questo caso si è optato per un Multicar M31 Carrier passo corto, che si distingue dagli altri mezzi descritti soprattutto per la parte idraulica: l'impianto permette di sviluppare infatti portate oleodinamiche fino a 80 litri/minuto e oltre 200 bar di pressione. Oggi il veicolo è stato consegnato completo di spargisale posteriore a sponda Fiedler e spazzolatrice a rullo anteriore (già di proprietà del comune), ma grazie a queste caratteristi-
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che dell'impianto ausiliario, la municipalità potrà in futuro completare le dotazioni del mezzo con altri macchinari utili alla manutenzione del proprio territorio: falciaerba a braccio, attrezzatura aspirafoglie, fresaneve, cippatrici, attrezzatura per il lavaggio dei guard rail e segnaletica stradale sono solo alcuni esempi delle innumerevoli attività che possono essere svolte con ottimi risultati. Innumerevoli, come dicevamo, sono le attività a cui i mezzi Multicar possono
TECNICA
essere destinati, ma come anche gli esempi riportati in questo articolo rendono evidente, quasi sempre questi mezzi vengono destinati ad utilizzi durante il periodo invernale: la trazione 4x4 è conseguentemente d'obbligo ed infatti tutte le forniture sopra descritte sono state eseguite con questa opzione. Sui mezzi Multicar la trazione anteriore è inseribile e pertanto l'operatore potrà attivarla all'occorrenza, in funzione della tipologia di intervento da svolgere e delle condizioni del fondo su
cui dovrà transitare. Nei mezzi a doppia trazione poi è sempre abbinato un riduttore al cambio specificatamente pensato e realizzato da Multicar che permette di raggiungere velocità minime fino a 600 m/h, altra peculiarità sostanziale per poter utilizzare certe attrezzature. Sono tante quindi le soluzioni proponibili da MI&P, sia se si parla di veicoli che di allestimenti, ma per tutte qualità, efficienza ed affidabilità sono caratteristiche irrinunciabili.
Il sistema Merlo MTSS riceve la medaglia d'oro a Intermat Innovation Awards 2015
La ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie sono da sempre la chiave del successo Merlo nel proprio settore, dove è universalmente considerato il leader tecnologico nel sollevamento e nella logistica. Da Parigi è arrivata l'ennesima conferma dell'eccellenza in questo campo. Il sistema Merlo Transversal Stability System è infatti stato premiato con la medaglia d'oro all'Intermat Innovation Award 2015 nella categoria Engineering & Systems. Si tratta di un premio prestigioso, legato alla fiera edile europea più importante del 2015 che si svolge ogni 3 anni a Parigi. Questo risultato nasce da lontano, dalla volontà della famiglia Merlo di investire ogni anno l'8% del fatturato in ricerca e sviluppo, e dell'impegno dei dipendenti Merlo per continuare a migliorare ogni giorno i prodotti della casa cuneese. Lo sviluppo di nuove tecnologie segue 3 temi fondamentali
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per il gruppo: sicurezza, comfort e riduzione dei consumi. Tre valori che sono da sempre alla base nella creazione dei prodotti Merlo e che ora sono ancora più al centro dell'offerta del gruppo. Questa nuova tecnologia Merlo rappresenta un nuovo pilastro nel campo della sicurezza e consente di monitorare e garantire la stabilità laterale del mezzo, innalzando di fatto il livello di sicurezza dei telescopici Merlo e segnando così un altro passo avanti in questo campo rispetto ai principali costruttori. Tutti gli altri sistemi di sicurezza sul mercato dei telescopici, infatti, sono progettati per garantire unicamente la stabilità anteriore del veicolo. Grazie al nuovo sistema MTSS, il Gruppo Merlo intende fornire una sicurezza a 360 gradi, integrando la gestione della stabilità longitudinale con quella laterale. A seconda della posizione geometrica
del braccio, il carico sollevato e l'attrezzatura utilizzata, il sistema informa l'operatore del limite di sicurezza di funzionamento. Sulla base di queste informazioni, il sistema può calcolare - in modo dinamico - le condizioni operative longitudinali e trasversali in cui il sollevatore telescopico può funzionare senza che la sua stabilità sia compromessa. Quando si raggiunge tale soglia, gli indicatori in cabina (semaforo e display) ed il cicalino informano l'operatore che il veicolo non può più funzionare in condizioni di sicurezza. Si tratta di un feedback continuo non solo sulla stabilità del mezzo ma che fornisce anche informazioni supplementari come appunto la pesatura. A ncora una volta quindi, il Gruppo Merlo si conferma all'avanguardia tecnologica anche per quei contenuti legati alla sicurezza operativa dei telescopici.
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SOFTWARE
ProgeCAD: il software CAD alternativo per i progettisti
La produzione delle mappe catastali, con tutta la documentazione a corredo, è realizzata da geometri, tecnici e progettisti utilizzando programmi CAD. ProgeSOFT Italia S.r.l., azienda specializzata da oltre 20 anni nello sviluppo e nella progettazione di soluzioni CAD, ha pensato appositamente alle esigenze di queste categorie professionali con il plug-in DOCFA, incluso gratuitamente in ProgeCAD, software CAD 2D/3D per la progettazione, in formato nativo DWG. Il plug-in consente di gestire al meglio i file DWG che verranno convertiti in DXF per l'esportazione dei dati nel software DOCFA e mette a disposizione funzionalità avanzate per il disegno di poligoni e polilinee, l'inserimento di squadrature e del simbolo nord direttamente nel file DWG, il calcolo delle superfici utili, l'esportazione multipla dei cartigli e i comandi Cambio tipo di vano e Verifica oggetti conformi ottimizzati. I tecnici ed i progettisti possono gestire l'elaborazione della documentazione catastale con un CAD completo, avanzato e aggiornato ed usufruire di tutte le potenzialità di un programma estremamente versatile, traendone vantaggi concreti in termini di tempi e facilità d'uso. ProgeCAD è un CAD alternativo ad AutoCAD®, che oltre al plug-in DOCFA, include: l'esportazione in PDF 3D, il plug-in EasyArch 3D ed il taglio dei retini. L'esportazione
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dei file DWG in PDF 3D consente di ottenere un modello 3D interattivo del disegno, visualizzabile con Adobe Reader®, programma gratuito che gestisce il formato standard di interscambio di documenti. Il formato universale PDF semplifica la diffusione del modello 3D generato verso collaboratori e clienti che non utilizzano abitualmente il CAD. EasyArch 3D è lo strumento per la progettazione tridimensionale di edifici, creato per semplificare e incrementare la produttività del disegno d'architettura e di interni. Il taglio dei retini permette di modificare rapidamente i tratteggi utilizzando il comando Taglia anche all'interno di aree di riempimento complesse. Accanto alla licenza ad uso professionale, l'azienda rilascia ProgeCAD Professional GOV, nell'ambito dell'iniziativa "Un CAD in Comune", grazie alla quale ogni ufficio tecnico comunale può dotarsi gratuitamente di un CAD con funzionalità pensate appositamente per la creazione e la gestione della cartografia tematica e che agevolano la gestione dei piani regolatori da parte dei tecnici comunali. Inoltre, ProgeCAD Professional GOV consente di caricare immagini georeferenziate, importare ed esportare file vettoriali, sempre georeferenziati, in sistemi di coordinate note e semplificare l'organizzazione degli elementi in vari layer. Dino Spatafora, Direttore Commerciale di ProgeSOFT Italia, ha commentato: "ProgeCAD è il programma CAD che meglio si adatta alle esigenze di tutti i progettisti. Abbiamo pensato sia a licenze per i professionisti che lavorano nel privato sia a licenze apposite per coloro che lavorano nel settore pubblico, come gli Uffici Tecnici Comunali. Lo scopo di ProgeSOFT Italia è sempre quello di diffondere quanto più possibile la cultura CAD nel nostro territorio proponendo un programma di alto livello". Ogni Comune può richiedere una licenza gratuita di ProgeCAD GOV compilando l'apposito form online, sul sito ufficiale dell'azienda, alla sezione Offerta Comuni mentre è possibile provare ProgeCAD Professional, scaricando la versione di prova gratuita, valida 30 giorni, nella sezione Download del sito.
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VIABILITA' INVERNALE
Nuova gamma spargisale leggeri Schmidt Syntos: evoluzione inossidabile in 3D
Interessante novità in casa Aebi Schmidt per quanto riguarda la gamma di spargisale leggeri, destinati a piccoli autocarri e portattrezzi:
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la serie Syntos comprende modelli con capacità della tramoggia da 0,8 a 1,5 m3 (misurata a raso), con alimentazione del sale a coclea o nastro in
gomma vulcanizzata. La peculiarità principale è la realizzazione dell'intera struttura autoportante, tramite stampaggio rotazionale 3D, in robusto polietilene antiurto ed insensibile alle variazioni di temperatura. I vantaggi derivanti da questa tecnologia sono molteplici: abbattimento delle operazioni stagionali di manutenzione, la completa insensibilità all'ossidazione, peso di molto inferiore alle migliori realizzazioni in acciaio inox. La vasca in polietilene ha un indice di attrito molto minore rispetto ad ogni altro materiale: il risultato è che la massa del sale non tende mai ad aderire alle pareti della tramoggia, garantendo uno svuotamento della stessa uniforme e costante, anche con sale di scarsa qualità o umido. Inoltre i tecnici Schmidt hanno integrato (di serie) un serbatoio per la soluzione salina nella struttura in polietilene di ogni Syntos. Al momento dell'ordine il cliente può comunque decidere se completare la configurazione con le pompe e gli ugelli necessari per l'umidificazione del sale, oppure no. La costruzione, come in tutti gli spargisale Schmidt, è modulare: l'insieme autoportante tramoggia - serbatoi soluzione salina in polietilene è fissato tramite bulloni ad un telaio di base in acciaio al quale vengono applicati tutti gli altri sottosistemi: il gruppo di spargimento posteriore, il motore ausiliario (se richiesto), il contenitore stagno che ospita gli apparati elettronici ed idraulici, il tettuccio di copertura superiore... Tale sistema di costruzione è molto vantaggioso in quanto consente di sostituire un solo modulo in tempi rapidi e costi ragionevoli. Si pensi ad esempio ad un danno al gruppo di spargimento posteriore (dovuto ad una retromarcia o tamponamento): è sufficiente sbullonare il gruppo danneggiato per ripararlo o sostituirlo. Sono disponibili tre diversi sistemi di
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azionamento: - idraulico, tramite l'impianto idraulico del veicolo portante; - motore ausiliario, mediante un motore Honda a benzina; - rotopower, sfruttando una pompa calettata con attacco a baionetta sull'asse posteriore del veicolo. Il disco spargitore di serie garantisce una larghezza di spargimento regolabile fino a 6 m, in grado quindi di soddisfare pienamente le esigenze di ogni strada comunale. Quattro piedi telescopici a manovella consentono un rapido e sicuro montaggio dello spargisale sul mezzo portante, diventando solidi supporti per lo stoccaggio durante il periodo estivo. Naturalmente la nuova gamma Syntos è equipaggiata con la componentistica di elevata qualità che da sempre contraddistingue le realizzazioni Schmidt: si tratta di una gamma leggera, non certo "povera". Il quadro comandi di serie è il supercollaudato Schmidt CX, lo stesso utilizzato negli Stratos II, tecnologicamente avanzato, ma con un'interfaccia utente estremamente semplice ed ergonomica: tre potenziometri a click,
disposti a freccia, per governare tutti i parametri di spargimento. Un menù a più livelli consente invece di regolare finemente numerose funzioni: dall'inserimento del peso specifico del materiale da spargere alla taratura della funzione tachimetrica, dalla percentuale di umidificazione del sale (se presente) alla diagnostica per individuare l'origine di eventuali malfunzionamenti. E' possibile e prevista l'integrazione con un sistema di gestione flotta e scarico dei dati di spargimento, anche di terze parti, dato che viene adottato un protocollo di trasmissione aperto e conforme alle normative europee. La gamma Syntos è disponibile anche nella versione Trailer, montata
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cioè su un carrello applicabile tramite gancio traino a qualsiasi mezzo leggero (fuoristrada, furgone, pick-up, trattore agricolo). L'azionamento è integrato mediante una pompa che prende il moto dall'asse del carrello e viene montato adottato un sistema specifico per lo svuotamento della tramoggia da fermo. La versatilità e la praticità della versione Trailer sono evidenti: il fatto di poter essere trainato da qualsiasi mezzo è molto utile per un pronto intervento in ambito comunale e di Protezione Civile. Aebi Schmidt, ancora una volta, propone soluzioni innovative e professionali per una manutenzione stradale invernale sempre più efficace, sicura ed economica.
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PORTATTREZZI
Il nuovo Reform Metrac H8 X
Potente ed ecologico allo stesso tempo Tempi ristretti, risorse sempre più scarse e prezzi del carburante in continuo aumento rendono necessari interventi più efficienti. Nel frattempo le rigide direttive sull'ambiente non
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riguardano solo il settore automobilistico; infatti anche i produttori di macchine agricole devono confrontarsi con la riduzione di sostanze nocive che, in futuro, rappresenterà una tappa obbligata nella gestione e nello sviluppo delle loro macchine.
Nuova serie di motori: più potenza a basse emissioni Con Metrac H8 X, Reform si è prefissata di soddisfare non solo gli standard ambientali, ma anche le aspettative dei clienti su una maggiore potenza. Metrac H8 X è quindi il modello di punta delle falciatrici a doppio assale Reform. Con un motore turbo dalla ripresa potente e 81,5 CV questo modello completa la serie X Metrac nella gamma alta. Il motore è dotato dell'ultima tecnica Common Rail, di intercooler, filtro antiparticolato diesel e un ricircolo dei gas di scarico raffreddato: tutto questo per rientrare nella classe emissioni 3B. La coppia elevata da 340 Nm offre le migliori riserve di potenza già a un basso numero di giri e su un'ampia fascia di regimi. Il cambio del motore ha richiesto degli adattamenti per diversi componenti. Ciononostante si è riusciti a mantenere dimensioni compatte che influiscono in modo determinante e positivo sull'adattabilità ai pendii. Anche la vantaggiosa e consolidata posizione di montaggio di motore e radiatore è rimasta invariata. Ciò significa che l'azionamento in avanti favorisce un maggior rendimento della presa di forza anteriore. Il posizionamento del radiatore dietro al motore consente al calore del motore di dissiparsi impedendone l'accumulo. Attrezzato per giornate di lavoro molto calde Anche ripensando a un anno molto piovoso, dopo la pioggia torna sempre il sereno. Su Metrac H8 X il nuovo impianto di aria condizionata crea un clima di lavoro piacevole anche durante lunghe giornate di lavoro molto calde. Con un aumento del 25% circa della potenza refrigerante rispetto alla versione attuale, il conducente non dovrà più sudare. Inoltre ora viene aspirata solo più aria, ossia non viene aspirata la sporcizia e quindi
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viene eliminata la pulizia del filtro. L'utente in primo piano Oltre a un piacevole clima di lavoro grazie al nuovo impianto dell'aria condizionata, nel nuovo Metrac H8 X sono state introdotte altre caratteristiche che facilitano il lavoro di chi lo utilizza. Una nuova unità di visualizzazione con un display più grande e nuovo layout di colori per garantire una leggibilità migliorare, soprattutto quando la luce scarseggia. Si possono leggere anche parametri supplementari come l'indicazione della superficie, gli ettari giornalieri e/o gli ettari totali. Per un uso più facile le quattro ruote motrici vengono inserite o disinserite elettroidraulicamente. Il passacavo è stato realizzato nell'area posteriore della cabina. In questo modo si possono posare facilmente all'interno della cabina i cavi per elementi di comando supplementari per l'attrezzatura portata. In particolare durante l'uso notturno la nuova luce di cortesia sarà un aiuto fondamentale per l'utente. La griglia del cambio destra viene illuminata in modo ottimale. I giri alla presa di forza giusti per ogni attrezzo portato Ora in Metrac H8 X le velocità della presa di forza possono essere commutate da 540 a 1.000 giri/min, sia anteriormente che posteriormente. Con direzioni della presa di forza verso destra in direzione di marcia, si può continuare ad utilizzare l'attrezzatura portata esistente dei trattori standard senza le necessarie modifiche. Cespugli e boscaglia preannunciano la battaglia Rami e cespugli sollecitano molto il faro di lavoro. Per questo sono state realizzate delle lamiere di protezione che impediscono ai rami di rimanere impigliati nei fari di lavoro con conseguenti minori rotture. Una nuova dimensione nella coltivazione in pendenza Con il potente e confortevole H8 X, Reform definisce nuovi standard in fatto di produttività ed efficienza. L'enorme adattabilità ai pendii e la protezione del terreno, la comprovata sterzatura integrale, l'elevato comfort di guida come pure la potenza convincente dei nuovi motori, sono tutti vantaggi che non si possono descrivere in due parole, ma che bisogna "provare" nel vero senso della parola. Talvolta condizioni di lavoro difficili, come roccia e boscaglia sollecitano fortemente la sottoscocca della macchina. In fase di sviluppo del prodotto è stata costruita anche una protezione sottoscocca speciale disponibile come optional. Questa protezione è realizzata in una lamiera di acciaio di 3 mm e si compone di 2 parti che vengono avvitate alle parti fisse del telaio. Il peso ridotto consente un unico montaggio. 3 coperchi di manutenzione garantiscono l'accessibilità alla coppa dell'olio motore, filtro dell'olio motore e serbatoio per l'idraulica di lavoro senza dovere smontare l'intera protezione. Per l'impiego con la tosaerba rotativa o il braccio nell'attacco frontale e il Power Pack nell'attacco posteriore, è stata presa in considerazione una vasca per tutti i tubi idraulici necessari da montare nella protezione sottoscocca. In questo modo viene garantita la posa sicura di tutti i cavi che non devono essere fatti passare attraverso il cofano motore. Le operazioni di manutenzione nel vano motore possono essere eseguite facilmente senza dover smontare ogni volta i cavi. H7X – Classe emissioni 3 B Anche H7 X in futuro sarà disponibile nella classe emissioni 3B. Lavori Pubblici n. 372 gennaio - febbraio 2015
Sotto al cofano si nasconde un motore turbo a 4 cilindri da 74,8 CV e 310 Nm di coppia. Entrambi i modelli sono disponibili nella stessa versione. La produzione di serie è iniziata a gennaio 2015.
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PORTATTREZZI
Burbach sceglie Unimog U 218
Per i tecnici che gestiscono l'area di cantiere del Comune di Burbach, una regione del Nord Reno - Westfalia, in Germania, il processo decisionale che ha portato alla scelta del nuovo Unimog è stata semplice, risultando questo il veicolo perfetto per lavorare in strade strette e pendenti. Inoltre questo mezzo, grazie alla motorizzazione Euro VI, contribuisce a conseguire gli obiettivi del piano "100 per cento protezione del clima" entro il 2050 del comune tedesco. L'Unimog è risultato molto positivo sia in termini di gestione dei costi sia in termini di compatibilità ambientale, ed estremamente versatile nei lavori impegnativi. Le dimensioni compatte di Unimog sono state uno dei fattori più rilevanti per la sua scelta, viste le strade strette della zona di Burbach. Una larghezza del veicolo di 2.150 millimetri e un passo di 2.800 millimetri, soli
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12,6 m di diametro di curvatura permettono ad U 218 un'agilità simile ad un'autovettura. Hans-Walter Kray, che conduce Unimog, li rende efficaci senza nessun problema anche nelle strade più strette. Per i lavori di gestione del territorio è necessario operare, per esempio, sugli argini pendenti di strade impervie collinari. Alcune curve sono talmente strette che consentono a malapena il passaggio di un mezzo allestito per la rimozione della neve. Anche qui, U 218 risulta di facile manovrabilità e permette di svolgere il lavoro in piena sicurezza. Due dei principali optional di Unimog che si rendono particolarmente utili in questi lavori sono: VarioPilot e EasyDrive. Il primo consente di trasferire in pochi secondi tutta la postazione di guida da destra a sinistra e permettere al conducente di tenere d'occhio sia l'attrezzatura sia il ciglio
della strada in ogni lavoro su entrambi i lati. Il nuovo sistema Easy Drive rende possibile passare dalla trasmissione meccanica ad una trasmissione idrostatica a variazione continua, con un solo bottone, e quindi operare con le attrezzature che richiedono un avanzamento lentissimo e poi tornare alla trasmissione meccanica per i trasferimenti o i lavori in velocità. Unimog è risultato, per i tecnici che gestiscono l'area di cantiere del Comune di Burbach, la scelta con un buon rapporto qualità - prezzo. I nuovi ed efficienti motori Euro VI hanno avuto un fattore importante nel processo decisionale. Oltre ad essere più economici rispetto ai motori conformi alla norma Euro V, emettono fino al 90% in meno di particolato. I tecnici di cantiere del Comune di Burbach vengono giudicati sistematicamente sui costi e i consumi per i servizi municipali e degli appalti verso clienti esterni. Jürgen Lüling, il capo cantiere, è orgoglioso di mostrare regolarmente un surplus sostanziale nel bilancio. Il suo team di 22 (compresi i due apprendisti) gestisce non meno di 260 ettari di spazio verde, responsabile per i servizi di manutenzione invernale e di tutti i lavori al cimitero. La zona di Burbach si estende su un dislivello di circa 400 m, che presenta una sfida particolarmente impegnativa quando nevica: il nuovo Unimog U 218 risulta estremamente adatto in tutte le situazioni che si presentano.
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