lavori pubblici VEICOLI INDUSTRIALI
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n. 9 luglio - agosto 2004
quota neve s.r.l. via Panizza 12 - 20144 Milano Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale D.L.353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, DCB Milano
Mercedes-Benz è un marchio DaimlerChrysler.
Con Unimog tutto è possibile.
Antincendio boschivo
Viabilità invernale
Spazzatrice scarrabile
Falciaerba
Modelli
U 300
U 400
U 500
Motore Euro 3 Potenze in Cv
150 - 177
177 - 230
230 - 280
Passi mm
3080 - 3600
3350 - 3900 Guida sinistra o destra spostabile in 30 sec.
Trazione integrale Freni a disco con ABS Freno motore a due stadi Assi a portale Sistemi idraulici di potenza Prese di forza integrali Cassone ribaltabile
Aria condizionata di serie Cabina esente da corrosione Cambio a gestione elettronica Sedili regolabili in tutte le posizioni Comandi con joystick Ampia visibilità in tutte le direzioni Attrezzi intercambiabili approvati
DaimlerChrysler Italia S.p.A. Via G. V. Bona, 110 - 00156 Roma Settore Unimog Tel. 06/41442043 - Fax 06/41442819 www.unimog.it
lavori pubblici
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Econic Gh. Marchelli Go Gomma ripara pneumatici nel rispetto dell'ambiente Hymach propone la nuova serie Climber - TDH GE/TR con sistema Visual Pallinatura come strumento decorativo per la rotatoria di Osio Gh. Marchelli Nuovi mezzi a misura di centro storico Newtech: risanamento di ammaloramenti stradali Gh. Marchelli Convegno dimostrazione Giletta a Susa Gh. Marchelli Ferri: un vero record! Piattaforme aeree Cela Gh. Marchelli Schmidt e Multicar: binomio perfetto 21 Scam 4x4 antincendio per la Sardegna A Bellinzona nuova semaforizzazione F. P. Vandoni Orsi per il Consorzio di Bonifica dell'Est Sesia Gh. Marchelli Tema per la gestione dei servizi ambientali a Chieti F. P. Vandoni Mezzi polivalenti comunali Holder Ga. Marchelli Iveco & Allison Transmission RoadShow 2004 Argilla espansa Leca contro il rumore Gh. Marchelli La Provincia di Latina riorganizza il suo parco mezzi Gh. Marchelli Qwhite, emulsione di gasolio e acqua per ridurre le emissioni dei motori diesel F. P. Vandoni Barriere acustiche a ridotto impatto ambientale G. Secchi Impianti per il trattamento acque di prima pioggia Parco Avventura a Cortina d'Ampezzo Ga. Marchelli Sale ecologico e non corrosivo
Lavori Pubblici viene inviata a: - Uffici Tecnici di Comuni, Province, Regioni e Comunità Montane - Società di gestione strade e autostrade - Aziende municipalizzate, di multiservizi e raccolta rifiuti - Aziende di trasporto urbano - Ditte appaltatrici di lavori pubblici - Parchi nazionali e regionali - Protezione Civile - Consorzi di bonifica - Aeroporti, Porti - Enti, Aziende e Comunità di grande dimensione (fiere, golf, parchi divertimento…) - Ditte produttrici e commerciali italiane ed estere nei settori di intervento della rivista - Personalità di settore italiane ed estere 4
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Direttore responsabile: dott. Giorgio Marchelli Direttore esecutivo: dott. ing. Gherardo Marchelli Redazione: dott. Giorgia Marchelli dott. arch. Viviana Patscheider Francesco Piero Vandoni Segreteria di redazione: Domenica Stefani Editore: quota neve s.r.l. Direzione, amministrazione, pubblicità: Via Panizza 12 - 20144 Milano Tel. +39 02 4983120 Fax +39 02 4985157 E-mail: lavoripubblici@quotaneve.it Stampa: Ottavio Capriolo Via Arc. Calabiana 6 - 20139 Milano Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 577 in data 14-10-2002 Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale D.L.353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, DCB Milano Abbonamenti annui: Italia euro 30,00 Estero euro 40,00 i versamenti possono essere effettuati a mezzo assegno o c/c postale n. 26647206 intestato a: quota neve s.r.l.: - via Panizza 12 - 20144 Milano Una copia euro 5,00 Lavori Pubblici n. 9 luglio - agosto 2004
AUTOTELAI
Econic GHERARDO MARCHELLI
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DaimlerChrysler Italia ha organizzato a Grosseto la presentazione di Econic, autocarro speciale a cabina e telaio ribassati, già presente sul mercato con più di 4.000 unità dal 1998. Occasione per un rilancio di questo autocarro per allestimenti speciali, ancora poco conosciuto in Italia, ha visto la presentazione di tre grandi novità per la gamma Econic: l’introduzione della motorizzazione a metano; il consolidamento dei benefici dello spostamento di produzione dell’Econic alla fabbrica di Wörth, dove vengono costruiti i veicoli industriali Mercedes-Benz; l’introduzione della terza motorizzazione diesel alla gamma esistente da 330 CV. Inoltre la manifestazione ha dato modo di presentare il nuovo responsabile Econic per il mercato Italiano, Guido Corradi, scelto con tutta la sua equipe Unimog Italia, per l’esperienza maturata e per gli ottimi risultati ottenuti con l’Unimog nel settore dei veicoli speciali, che por terà avanti entrambe le divisioni.
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Econic è un autocarro speciale e rappresenta una vera e propria categoria innovativa tra i veicoli industriali esistenti sul mercato, risultante dalla combinazione di due importanti criteri: la competenza Mercedes-Benz ed i vantaggi di soluzioni speciali uniche, quali la ridotta altezza d’accesso, il pavimento della cabina piano ed il telaio ribassato. Econic è stato innanzitutto progettato per garantire il comfort per tutti gli impieghi che richiedono continue soste e ripartenze: infatti è dotato di un solo gradino per salire e scendere con sicurezza e più rapidamente, di un pavimento piano per un passaggio più comodo oltre ad un cambio automatico a 6 rapporti che permette una guida più rilassante in tutte le situazioni di stop & go. Grazie alle sue caratteristiche di estrema versatilità e semplicità d’impiego, si adatta facilmente alle mansioni che è chiamato a svolgere. In par ticolare l’Econic è un veicolo destinato ad applicazioni speciali nel settore dello smaltimento dei rifiuti
municipali, presso gli aeroporti, come veicolo per i vigili del fuoco e per il trasporto di bevande. Fra tutti i suoi allestimenti però, l’Econic trova l’applicazione ideale nel settore dello smaltimento dei rifiuti, dove risultano par ticolarmente importanti le sue caratteristiche di comfort,oltre ad essere in grado di soddisfare le esigenze di carico frontale, laterale e posteriore, a seconda delle necessità del singolo cliente. La cabina bassa rappresenta in questo campo una soluzione che Mercedes-Benz ha ideato per garantire comodità per il conducente e gli operatori. Infatti la distanza tra il piano stradale ed il primo gradino, ampio ed illuminato, è ridotta a soli 45 cm, permettendo all’operatore di salire e scendere in sicurezza e più rapidamente. Inoltre, la por ta di destra a soffietto favorisce un acces1. Econic alla manifestazione di Grosseto 2. 3. Prove di stop and go
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so agevole all’abitacolo, che consente di poter salire e scendere agli operatori anche in aree molto ristrette ed in totale sicurezza, senza dover eseguire manovre pericolose o scendere dalla parte del traffico. Anche la concezione del telaio, che si basa su una struttura suddivisa in due parti (una parte anteriore ricurva verso il basso per la minima altezza d’accesso ed una parte posteriore concepita secondo il principio del telaio ribassato per una maggiore flessibilità), implica un baricentro del veicolo più basso, a vantaggio di un miglior comportamento ed un maggior comfort di marcia. Entrando in cabina sì trova una postazione di lavoro estremamente funzionale, con particolari razionali che consentono una grande libertà di movimento. Inoltre, il pavimento piano della cabina consente di muoversi agevolmente al suo interno, mentre l’altezza della cabina, di 1.935 mm, permette agli operatori di stare anche in piedi e di cambiarsi senza grosse difficoltà, oltre ovviamente a rendere possibile al guidatore di uscire senza alcuna difficoltà indifferentemente a destra o a sinistra. La posizione dei sedili, situati alla stessa altezza visiva dei pedoni, è concepita per rendere il veicolo più vicino al cittadino. La linea di cintura bassa ed i montanti di ridotte dimen-
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sioni permettono una visuale pressoché priva di angoli ciechi. L’Econic è dotato di serie di un cambio automatico Allison a sei rapporti che garantisce una guida confortevole, specialmente nelle condizioni di uso cittadino, e che permette di sfruttare al meglio la potenza del motore, limitando i consumi anche nelle condizioni di stop and go ed un risparmio considerevole in frizioni. Inoltre, grazie ad un display nel quadro strumenti, l’autista è costantemente informato su tutte le principali funzioni del veicolo. Tutte le varianti del MercedesBenz Econic sono anche disponibili con un rallentatore, molto utile per un risparmio considerevole delle pastiglie dei freni, a disco con ABS su tutte e quattro le ruote. L’Econic, grazie alla sua struttura modulare, è un veicolo estremamente versatile, in grado di svolgere un gran numero di funzioni speciali e di adattarsi facilmente al tipo di sovrastruttura richiesta. Il telaio dell’Econic si adatta al meglio a soddisfare qualsivoglia esigenza pratica: infatti, il segmento posteriore con fori a distanza di 50 mm su tutta la lunghezza presenta diversi punti di ancoraggio per tutte le possibili sovrastrutture che si possono montare. Al concetto di telaio ribassato, per cui nessun componente del veicolo sporge oltre il bordo superiore del telaio, è abbinato lo schema
di piastre di montaggio standard, destinate ad accogliere i componenti applicati al telaio. Queste soluzioni consentono di operare su base di un principio modulare e di realizzare componenti di montaggio e sovrastrutture senza telaio ausiliario. Il passo può essere anch’esso modificato senza dover praticare ulteriori fori che potrebbero indebolire la struttura. La sospensione pneumatica integrale permette l’impiego di sovrastrutture fisse o scarrabili. Otto possibili prese di forza consentono agli allestitori di scegliere quella che più si adatta alle loro esigenze senza dover chiedere o praticare modifiche. Il veicolo viene principalmente utilizzato con asse anteriore elettroidraulico o asse trainato. Il vantaggio di questa struttura degli assi sta nel ridotto peso in ordine di marcia, che consente un maggiore carico utile, una minore usura degli pneumatici e angoli di sterzata più stretti. L’Econic dispone di serie di una regolazione elettronica del livello del vei1. Econic per il rifornimento carburante aeroportuale 2. Econic cabina bassa per i pompieri 3. Variazione dell’altezza libera dal suolo possibile anche in marcia 4. Telaio pulito per tutti gli allestimenti
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colo, che adatta sempre automaticamente la pressione nei soffietti delle molle al carico per mantenere costante l’altezza libera dal suolo. Per la versione a due assi e per tutte quelle con asse centrale sterzante è inoltre disponibile un dispositivo di sollevamento ed abbassamento: l’Econic infatti può essere sollevato fino a 200 mm ed abbassato fino a 60 mm per garantire il passaggio in corrispondenza di ostacoli o di rampe particolarmente ripide. In più, di serie sul tre assi, un sistema di trasferimento del carico dall’asse trainato all’asse motore consente di avere a disposizione più aderenza per un maggiore spunto su neve o fango. Tutti i componenti dell’Econic sono sottoposti al processo di verniciatura cataforetica che consiste nell’immersione di tutti i componenti del telaio in un bagno elettrolitico con vernice mista ad acqua e successivamente viene spruzzata la vernice: tale tecnica assicura una protezione più efficace contro la corrosione. Il telaio dell’Econic è disponibile nelle versioni a due assi o a tre assi, rispettivamente con peso lordo di 18 e 26 t. L’Econic è inoltre disponibile nelle varianti: 4x2 e 6x2 a tre assi, con terzo asse centrale o terzo asse posteriore, entrambi sterzanti. Con una quota di vendite totali pari al 40%, il modello più richiesto è il 6x2/4 con terzo asse posteriore. Molte Aziende Munici-
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palizzate scelgono i modelli Econic dotati di asse posteriore a vista che consentono una grande manovrabilità, anche in aree difficili e congestionate come i centri cittadini estremamente 4 angusti delle nostre città. Econic è disponibile con due varianti sioni, la prima da 170 kW (231 CV) di cabina, una alta ed una ribassata, ed una coppia di 810 Nm; la versione per trovare sempre la soluzione idea- più potente da 205 kW (280 CV) e le alle diverse tipologie d’impiego. La una coppia massima di 1.100 Nm cabina alta (1.935 mm) permette agli 1.300 giri/min. A queste due versioni operatori di stare in piedi e di muo- se ne è recentemente aggiunta una versi liberamente al suo interno, la terza, che sviluppa 240 kW (326 CV) cabina bassa è invece particolarmen- e una coppia massima di 1.300 Nm. te adatta alla sovrastruttura dei Vigili Questa versione potenziata della del Fuoco, visto che permette di serie OM 926 LA è stata concepita estendere la scala sopra alla cabina per soddisfare le esigenze dei clienti stessa, ed in ambito aeroportuale per i quali è richiesta una maggiore dove le caratteristiche d’ingombro potenza del motore, ad esempio per gli interventi dei vigili del fuoco, per lo risultano importanti. L’Econic offre un’ampia gamma di smaltimento dei rifiuti nelle zone collipropulsori, completata da tre versioni nose o per la distribuzione su corto del 6 cilindri Diesel ed un 6 cilindri ali- raggio (veicoli cisterna, veicoli per la mentato a gas naturale, tutte motoriz- raccolta del latte). zazioni che garantiscono brillanti pre- II Gruppo DaimlerChrysIer è da semstazioni in qualsiasi condizione di uti- pre impegnato nelle tecnologie alterlizzo. Il 6 cilindri in linea di 6,4 litri native a basso impatto ambientale, ed (OM 906 LA) è disponibile in due ver- il risultato di questo impegno è il 1. Facilità di accesso Econic 2. Pavimento piatto Econic 3. Vani porta oggetti e appendini 4. Postazione di guida 5. Serbatoi per il metano 6. Cambio Allison 7. Telai
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nuovo motore NGT (M 906 LAG) dell’Econic, un motore alimentato a gas naturale (metano). L’innovativo propulsore dell’Econic è un sei cilindri in linea alimentato a gas naturale che sviluppa una potenza di 205 kW (279 CV) ed una coppia di 1.000 Nm a 1.400 giri/min, valori in linea con le prestazioni dei propulsori Diesel. Il motore NGT sfrutta le caratteristiche di combustione naturale del metano, abbinando le ottime prestazioni ad emissioni di biossido di zolfo e ossidi d’azoto quasi inesistenti. L’innovativo sistema di gestione del motore assicura una composizione 2 ottimale della miscela, che si traduce 1 in una combustione magra, per incentivi fiscali. allo spostamento di produzione allo garantire consumi ridotti ed una I serbatoi del gas sono posizionati in stabilimento di Wörth, che consente rumorosità di funzionamento ridotta funzione dell’allestimento e quindi del- un miglioramento di qualità del prodel 50% rispetto ad un tradizionale l’impiego a cui sarà destinato il veico- dotto e un prezzo più contenuto, gramotore Diesel. L’innovativo motore lo. Per i veicoli con caricamento zie ad economie di scala, infatti lì NGT è stato progettato dai tecnici posteriore di serie sono previsti 8 ser- vengono costruiti anche i veicoli induMercedes per avere una durata di batoi da 75 litri ciascuno, per un totale striali Mercedes-Benz. oltre un milione di chilometri. Con di 600 litri ed a breve saranno disponi- Il secondo, legato proprio alla volontà questo nuovo motore a gas naturale bili anche le versioni con 8 serbatoi da di Guido Corradi, è la possibilità di a combustione magra, con catalizza- 80 litri per un totale di 640 litri. Per i offrire ora l’Econic, non full optional, tore ossidante, si è riusciti, per la veicoli con passo di 4.500 mm e con come fatto fino ad ora, ma disegnato prima volta, ad ottenere le prestazioni caricamento laterale saranno disponi- sulle esigenze del cliente, potendo di un motore Diesel, il rispetto della bili 6 serbatoi da 130 litri ciascuno per consegnare un prodotto economicanormativa Euro4 e della norma ancor un totale di 780 litri. In tutti gli allesti- mente più competitivo. Inoltre, sull’epiù severa che definisce i limiti per i menti disponibili è garantita una note- sperienza Unimog hanno stretto colveicoli EEV (Enhanced Environ- vole autonomia di percorrenza. I ser- laborazioni con i più importanti allestimentally-friendly Vehicle). batoi rispondono alle più rigide speci- tori e sono aperti a tutti i preparatori La compatibilità dei connettori e l’uti- fiche in termini di sicurezza; essi infatti che vorranno collaborare con loro per lizzo di numerosi componenti modu- sono realizzati in acciaio, e la pressio- poter risolvere al meglio tutte le poslari, identici a quelli del motore ne di scoppio di 500 bar è 250% mag- sibili esigenze dei clienti. Diesel, consentono di contenere i giore rispetto alla pressione massima Da segnalare che prima in Italia costi di assistenza e manutenzione. di esercizio a cui è sottoposto rim- erano omologati due passi, mentre Infine il Sistema di Manutenzione pianto. Le tubazioni sono tutte realiz- adesso sono stati omologati tutti Telligent calcola gli intervalli di manu- zate in acciaio antiruggine ed i punti quelli disponibili per una maggiore tenzione in base all’uso ed all’usura di sezionamento imbullonati sono stati flessibilità; si sono anche organizzati al quale è sottoposto il veicolo. minimizzati in modo da accrescere con una maggiore disponibilità del L’Econic alimentato a gas naturale è l’affidabilità dell’impianto. prodotto pronto per i molti appaltatori stato certificato come conforme alla Con il passaggio di consegne a e le molte municipalizzate che hanno più recente norma ECE-R110. Guido Corradi nella commercializza- la necessità di avere con urgenza un Questo significa che rispetta i più zione italiana dell’Econic, si presenta- camion per la raccolta rifiuti. elevati e severi requisiti di sicurez- no notevoli cambiamenti di costi, za. Grazie alle favorevoli caratteristi- naturalmente a tutto vantaggio del 1. 2. Cabina alta e cabina bassa che ambientali, i veicoli alimentati a cliente. Il primo, indipendente dalla 3. Econic per il trasporto della birra gas naturale usufr uiscono degli motivazione sopra citata, ma dovuto 4. Econic per il ritiro dei cassonetti
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ACCESSORI
Go Gomma ripara pneumatici nel rispetto dell'ambiente
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non superino la velocità massima di 80 km/h. Quando lo pneumatico ruota, il prodotto viene distribuito su tutta la sua superficie interna, pronto a sigillare i fori. Ed è proprio la pressione del pneumatico a spingere il prodotto nel foro, fermando immediatamente le perdite d'aria. Go Seal Heavy Duty non è indicato per sigillare tagli o rotture sull'area battistrada o sui fianchi. In tali casi è obbligatorio l'impiego, con risultati garantiti, del riempimento totale poliuretanico con Go Fill antiforo, antitaglio, antiproiettile. Contiene inibitori di corrosione, prodotti antigelo, agenti di sospensione e conservanti. Nessuna di queste sostanze è nociva per la salute o per la struttura delle gomme, tanto che possono essere eseguite riparazioni vulcanizzate a caldo. L'applicazione va eseguita a mezzo pompa oppure utilizzando la pratica confezione in bottiglia. Go Seal Heavy Duty riveste l'interno della gomma formando un duraturo sigillo per aria, tappa fori fino ad un massimo di 15 mm di diametro ed ha multiproprietà sigillanti. Il suo utilizzo riduce i costi delle riparazioni, i fermi macchina, gli eventuali danni causati dal viaggiare con gomme sgonfie e aumenta sostanzialmente la vita di esercizio degli pneumatici. sa rà G Pa pr O d. 36 S ese GO Co AIE nte MM rs 20 al A ia 0 la A 4 fie St ra an d 27
Go Gomma è una società pisana leader nel settore materiali e accessori per ricostruttori e gommisti, che dal 1981 si caratterizza per l'offerta di una serie di prodotti e servizi, frutto dell'esperienza più che trentennale di Giuliano Gori. Tutti i prodotti e le apparecchiature sono caratterizzati oltre che per competitività e ottimizzazione del rapporto qualità-prezzo, da innovazione, sicurezza, semplicità d'uso e rispetto dell'ambiente. Questo ha permesso a Go Gomma di essere il fornitore principale di importanti e significativi gruppi distributivi italiani ed esteri a livello europeo ed extraeuropeo, a conferma della qualità e del servizio della propria produzione. La missione dichiarata dell'azienda è: "Riciclaggio e inquinamento zero". In questa direzione Go Gomma opera per il prolungamento della vita d'esercizio di pneumatici per mezzi agricoli e industriali e, in dettaglio, di riempimento permanente, ricostruzione, prima e seconda vita del battistrada, oltre che di smaltimento. Go Gomma si occupa in particolare di riempimento antiforatura e antitaglio per ogni tipo di pneumatico per mezzi movimento terra, agricoli, bob-cat, caricatori frontali, gru ecc... e per mezzi industriali che operano in ambienti particolarmente a rischio di scoppi e forature, quali acciaierie, fonderie, piattaforme di rottamazione e di riciclaggio di rifiuti civili ed industriali, costruzioni edili, demolizioni, cave e miniere. Go Gomma impiega prodotti di nuova tecnologia americana che presentano caratteristiche avanzate di resistenza allo schiacciamento di particolare formazione, che permettono l'impiego dei mezzi a più alta velocità ed un più alto assorbimento degli urti. Go Gomma distribuisce in esclusiva per l'Italia Go Seal Heavy Duty, l'innovativo prodotto sigillante antiforo preventivo per tubeless antiforatura e antiscoppio per pneumatici, che ripara le gomme tubeless dei mezzi MT o Agri nell'istante in cui avviene il foro, riducendo considerevolmente le perdite di esercizio dovute ai tempi morti per le riparazioni. Questo prodotto antiforo dalla consistenza liquida e di colore rosa, ha anche una funzione preventiva di sigillatura: contiene infatti rilevanti quantità di fibre di kevlar e microsfere di plastica che rimangono fluide all'interno del pneumatico tubeless. Go Seal Heavy Duty è adatto a tutti i veicoli impiegati nelle costruzioni, nelle demolizioni, nelle foreste, in agricoltura e per tutti i mezzi pesanti che
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VERDE
Hymach propone la nuova serie Climber - TDH GE/TR con sistema Visual
La Hymach di Stienta (Rovigo), nel suo costante intento di progettare e costruire macchine per la manutenzione professionale del verde, con l’obiettivo primario di realizzare prodotti al passo con i tempi che possano soddisfare appieno le aspettative del cliente, ricercando soluzioni innovative ed affidabili, ha realizzato la nuova serie Climber - TDH GE/TR con sistema Visual. Quest’ultima è nata proprio dall’apertura a qualsiasi nuova sfida nel campo della manutenzione del verde e dalla capacità di saper giungere all’ideale soluzione tecnica alle esigenze incontrate dai clienti. La Climber è una nuova soluzione per la manutenzione del verde, progettata e costruita per trattori di grande portata con gruppo telaio/centralina idraulica posteriore, costruito su misura, e braccio a partire da 6 fino a
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15 metri, predisposto per posizionarsi in avanti durante il trasferimento su strada. La stessa rotazione della cerniera d’attacco del braccio permette lo sfalcio erba anche in posizione laterale rispetto al conducente, così che la testata diventa facilmente visibile all’operatore durante il lavoro La TDH GE/TR 1300 ha un allestimento full-optional: braccio composto da due segmenti articolati, di cui il primo sfilabile e il secondo dotato di terminale telescopico a 3 sezioni, allineamento della testata trinciatrice alla posizione del braccio mediante ralla rotante, cerniera di attacco braccio al gruppo telaio/serbatoio predisposta per rotazione di 110°, pompe e motore a pistoni sia per la funzione falciante che per quella servizi, distributore elettroidraulico proporzionale a sezioni compensate, radiatore doppio ad alta capacità di scambio.
Dagli stessi principi di costruzione, e mantenendo gli alti standard qualitativi e materiali di costruzione, Hymach realizza una serie completa di bracci idraulici con allestimenti personalizzati scegliendo tra impianti ad ingranaggi e impianti a pistoni, distributori idraulici con comandi a mezzo di leve meccaniche e distributori elettroidraulici con comandi mediante joystick monoleva, testate con diversi rotori di taglio movimentate da cilindro idraulico o da ralla rotante. Ogni singolo modello, di tutte le serie di macchine costruite dalla Hymach, viene conformato alle esigenze operative dell’utilizzatore. Il modello base, che, grazie ai materiali con cui è costruito, ai componenti utilizzati e ai controlli cui è sottoposto in fase di lavorazione e durante il collaudo finale, è già di per sé stesso garanzia d’affidabilità e durata nel tempo, funzionalità e capacità produttiva, viene ottimizzato grazie alle potenzialità degli allestimenti personalizzati. Con questi presupposti, Hymach vuole offrire non solo un prodotto di qualità ma anche un valido servizio d’assistenza, sia durante la scelta, sia dopo la consegna del bene, e soprattutto si presenta come azienda solida, consapevole delle proprie possibilità e seriamente impegnata nel voler stare a fianco del proprio cliente e progredire insieme.
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ARREDO STRADALE
Pallinatura come strumento decorativo per la rotatoria di Osio GHERARDO MARCHELLI
L’architetto Manlio Della Puppa del comune di Osio, su istanza dell’Amministrazione comunale, con l’impresa Guerinoni di Dalmine, aggiudicataria della gara d’appalto, ha realizzato la nuova rotatoria di Osio. Questa rotatoria, sulla strada di ingresso al paese e naturale collegamento tra Osio Sotto e Osio Sopra, è stata realizzata con l’intenzione di non volere essere un mero intervento stradale, ma che si raccordasse bene con gli spazi verdi esistenti e avesse quasi funzione di fulcro per raccordare queste aree che le strade dividono.
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Ovviamente la rotatoria è un elemento con la funzione di distribuire il traffico, evitando i semafori, in modo da renderlo più fluido e sicuro: in questo caso è stato studiato con una scelta estetica che riuscisse ad amalgamare i due parchi limitrofi e rendesse piacevole l’ingresso al paese. Scelta che ha raccolto molto entusiasmo anche dai non addetti ai lavori, perché si presenta esteticamente senza elementi standardizzati, focalizzati al solo traffico, che comunque è stato considerato in maniera estremamente corretta.
La rotatoria include anche una pista ciclabile, con attraversamenti tutti a norma, che si sviluppa con un anello colorato sull’intero percorso della stessa, cosa che vuole incentivare l’uso, già molto sviluppato, della bicicletta. Partendo da questi punti di maggior pericolo per il transito delle biciclette, la pista si dovrà, in un secondo intervento, allungare fino al paese, a creare dei percorsi che abbiano un andamento continuo in modo tale che le zone per le biciclette non siano limitate solo ad alcuni comparti, ma si riesca a dare una continuità a questi percorsi. Progetto che ha già visto la realizzazione da parte del comune di Osio Sopra della parte di pista ciclabile sul cavalcavia della stessa strada di congiunzione tra i due comuni. L’architetto Manlio Della Puppa ha raccolto la nuova tecnologia proposta dalla AZ Tech “Natural Paviment”. L’intervento, realizzato dall’impresa Sangalli, grazie agli accorgimenti dell’Ing. Aquaroli, responsabile di laboratorio della stessa, ha visto la realizzazione di un conglomerato bituminoso con una specifica curva ed inerti di colore particolare, che ha consentito l’esecuzione di elementi estetiNuova rotatoria di Osio Sotto Foto Studio Più
Lavori Pubblici n. 9 luglio - agosto 2004
ci sulla pavimentazione della rotatoria con il metodo della pallinatura, che la ditta T.D.S. Trattamenti di Superficie offre abitualmente per altri scopi. La rotatoria vede una realizzazione con gli attraversamenti, pista ciclabile ed elementi geometrici centrali realizzati con gli autobloccanti in colore rosso ben evidenti ai guidatori; sulla curvatura centrale una circonferenza di 80 cm di pietra granito bianca e triangoli in autobloccante rosso evidenziano l’ampio raggio di curvatura permettendo di essere transitati da mezzi pesanti senza rovinarsi. L’elemento innovativo, proposto dalla AZ Tech, è la pavimentazione con la tecnologia del Natural Paviment, che vede una realizzazione del fondo stradale con un inerte di porfido con una granulometria appositamente studiata e con un legante bituminoso modificato, che si presta a resistere agli sforzi tangenziali tipici di una rotatoria, per evitare sgranamenti oltre a dare un buon drenaggio e aderenza. Inoltre grazie alla tecnologia della pallinatura, offer ta dalla T.D.S. Trattamenti di Superficie, si sono potute creare delle linee geometriche mettendo in evidenza il colore dell’inerte, porfido di Coasso, dando una colorazione natu-
rale alla pavimentazione e creare un disegno geometrico colorato che la caratterizza. La pallinatura è un trattamento superficiale che viene tipicamente effettuato per rimuovere segnaletica orizzontale, vernici scrostate, resine epossidiche, sigillature in poliuretano, sgommatura di piste aeroportuali, irruvidimento di pavimentazioni stradali ed altri strati di rivestimento. Rimuove latte del cemento delle gettate fresche e ricrea sulle superfici trattate la ruvidità necessaria sia per ripristinarne un’aderenza superficiale adeguata, sia per preparare la superficie per ogni tipo di ancoraggio per il rivestimento. Il sistema si basa sull’impatto ad alta velocità di graniglia di acciaio sulla superficie da trattare. L’abrasivo insieme alle polveri prodotte dal trattamento, viene raccolto e separato, per riutilizzare la graniglia di acciaio e raccogliere le polveri in un contenitore stagno separato. La T.D.S. Trattamenti di Superficie esegue sistemi per il trattamento e il risanamento delle superfici e pareti, mediante interventi di scarifica, bocciardatura e/o levigatura; effettua inoltre interventi di apri crepe, apri
spazzatrici aspiranti...
giunti, scrostatura pareti verticali, rimozione di intonaco, sabbiatura tradizionale e/o micro sabbiatura su superfici molto delicate (cotto - arenaria - legno - ecc.); interviene con sistemi di piallatura per correggere eventuali irregolarità e dislivelli di superficie. T.D.S. opera inoltre con macchinari di taglio, carotaggio e demolizione controllata su cemento armato (c.a.) e calcestruzzo (cls), senza vibrazioni, rumori e polveri, consentendo l’apertura di vani por ta, finestre, taglio solettoni, taglio giunti, pareti e travi di diversi spessori; carotaggi calibrati per il passaggio di tubazioni, impianti elettrici, termici, d’allarme, ecc. Macchina per la pallinatura
...non aspiranti spazzatrici!
BUCHER-SCHÖRLING ITALIA S.p.A. Sede e stabilimento: Zona Industriale - 66030 ARIELLI (CH) Tel.0871.93 82.1 Fax 0871.93 87 37 - 93 82 23 6 E-mail: info@bucher.it - www.bucher.it
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Filiale: Via Calabria, 6 - Z.I. Sesto Ulteriano 20098 SAN GIULIANO MILANESE (MI) Tel. 02.98 83 94 1 - Fax 02.98 28 24 92 E-mail: buchermi@bucher.it - www.bucher.it
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VIABILITÀ INVERNALE
Nuovi mezzi a misura di centro storico
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La Option di Codroipo presenta quest’anno interessanti novità per quanto riguarda le attrezzature per la viabilità invernale da usare nei centri storici ed in tutte quelle aree dove normalmente il lavoro viene svolto a mano da cooperative o personale volontario. La prima novità è lo spargitore elettrico di grossi volumi Snowex 6000, particolarmente indicato ad essere montato su fuoristrada pick-up, furgoni, autocarri con cassone. Leggero e maneggevole (60% di peso in meno degli altri spargitori), mantiene inalterate nel tempo le sue caratteristiche. E’ realizzato in robusto acciaio resistente alla corrosione. Il capiente serbatoio in polietilene può contenere fino a 600 kg di prodotto: sale, sabbia, pietrisco ecc. Il tutto funziona con la batteria del mezzo su cui è montato. Dotato di un pratico quadro di control-
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lo da posizionare in cabina, offre innumerevoli posizioni di spaglio sia in quantità che in larghezza. Lo Snowex 6000 ha dimensioni contenute, per tanto è possibile montarlo anche su pick-up o furgoni di ridotte dimensioni. Della lunghezza totale di 1.900 mm, altezza 865 mm e larghezza 1.230 mm, è dotato di doppia motorizzazione ed è in grado di spargere, oltre al sale e alla sabbia, anche mix di prodotti. Altra novità che la Option propone è il pratico spargitore a traino GDS 200. Questo compatto spargitore è stato creato per essere trainato da piccoli veicoli, pick-up, trattorini, ATV e non necessita alcuna motorizzazione. Le sue misure e capacità di spaglio lo rendono particolarmente indicato per piccole comunità, parcheggi e aree commerciali. E’ in grado di spargere uniformemente diversi tipi di prodotto,
da un minimo di 1,5 m a 10 m di larghezza con quantità da 5 g a 80 g di sale al metro quadro. Uno speciale agitatore permette al GDS 200 di distribuire in modo uniforme molteplici prodotti, per cui anche in presenza di sale umido od impaccato non serve fermarsi a controllare il funzionamento della macchina. Husky è la versione motorizzata dello spargitore a traino GDS 200, praticissima ed indipendente attrezzatura che si può muovere senza l’ausilio di furgoni o pick-up. Dotato di un potente motore Yanmar da 20 HP è il mezzo ideale per gli operatori o i comuni che non hanno la possibilità del doppio mezzo. Velocissimo e pratico, raggiunge qual1. Snowex 6000 2. GDS 200 3. Husky per spargere solidi 4. Husky per spargere liquidi
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siasi luogo, piazze, centri storici, parcheggi, e con la lama sgombraneve montata anteriormente permette di eseguire 2 operazioni in contemporanea. Con la grande capacità di carico di sale permette ad un solo operatore di coprire una vasta area senza doversi fermare. Husky, oltre a spargere sale, è in grado di distribuire prodotti antighiaccio liquidi. Con una semplice operazione l’attrezzatura viene trasformata: viene tolto lo spargitore granulare e montato un contenitore con una pompa per l’irrorazione di fondenti liquidi sulle aree maggiormente a rischio ghiaccio. Con l’introduzione sul mercato di nuovi fondenti, sicuri per quanto riguarda la corrosione della segnaletica e con un basso indice di inquinamento, diversi comuni cominciano ad utilizzarli specialmente nei centri storici ed in tutte quelle aree con manufatti antichi e di pregio. I marciapiedi, le piazze, le aree pedonali sono proprio le zone dove è più facile fare prevenzione, e l’Husky con la sua manovrabilità e praticità è il mezzo ideale per la distribuzione di questi prodotti in fase preventiva.
Infine il Polaro, indubbiamente l’attrezzatura più conosciuta in Italia: già centinaia di comuni si sono dotati di questo spargitore piccolo, compatto, leggerissimo e con un costo contenuto. Già da 3 anni contribuisce a rendere praticabili le piazze e i centri storici di molti comuni. Con soli 30 kg di peso ed un contenitore da 105 l il Polaro è uno spargitore affidabie ed indistruttibile, applicabile a tutti i mezzi: dal più piccolo Ape al grosso autocarro. Il Polaro può essere montato anche in posizione anteriore ed è pertanto in grado di operare anche in aree difficilmente raggiungibili dai comuni spargitori. Grazie alla regolazione continua del piatto di spargimento, è possibile cambiare la quantità anche durante il lavoro, per esempio da strada a marciapiede. Anche il Polaro come lo Snowex è attivato dalla batteria del mezzo su cui viene montato.
1. 2. Polaro 3. ATV attrezzato per spargere soluzioni SOLUZIONI AVANZATE PER L'ESECUZIONE DI SERVIZI STRADALI, CIVILI ED INDUSTRIALI
CANCELLAZIONE SEGNALETICA FRESATURE STRADALI PULIZIA PORFIDO FORMAZIONE SOLCHI DECELERANTI BOCCIARDATURA PALLINATURA LEVIGATURA TAGLI C.A.
T.D.S.
TRATTAMENTI D I SUPERFICIE Via Mezzanino, 12 26842 Caselle Landi (LO) Tel. 0377 695037 Fax 0377 695726 E-mail:tds.it@libero.it
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CAROTAGGI SABBIATURE
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MANUTENZIONE STRADE
Newtech: risanamento di ammaloramenti stradali GHERARDO MARCHELLI
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La Newtech S.n.c. di San Giovanni in Persiceto (BO) assieme ai propri partner austriaci della ditta Arge Vialit (gruppo Strabag, quarto gruppo in Europa nel settore costruzioni stradali) ha organizzato l’1 luglio a Castel Maggiore (BO) una dimostrazione per illustrare la tecnologia di manutenzione stradale denominata “risanamento di ammaloramenti mediante formazione di microtappeto a freddo in malta bituminosa, previa sigillatura ed armatura con geotessuto”. In questa tecnologia Newtech ha un’esperienza pluriennale: hanno eseguito
i primi lavori nel 1988 per conto del Comune di Bologna e per la Provincia di Parma e, sempre con questa tecnologia, hanno realizzato anche lavori su varie piste aeropor tuali (Lamezia Terme, Bologna, Olbia e Palermo). L’occasione di questo convegno, oltre che per mostrare all’atto pratico questa tecnologia, voleva sottolineare gli ultimi sviluppi di questo efficace trattamento. Difatti oggi viene impiegata una nuova emulsione altamente ecologica modificata con olio di colza, che, oltre a tale caratteristica, consente una tenuta dei lavori notevolmente
superiore. Il legante con la colza è un prodotto innovativo per la manutenzione stradale, cioè, quale emulsione bituminosa come legante per trattamenti superficiali con l’aggiunta di una buona dose di olio di colza, che permette un miglioramento tecnico del sistema. La validità del legante con l’aggiunta dell’olio di colza è ampiamente collaudata in Austria da 10 1. Armatura con geotessuto 2. 3. Minimac della Arge Mikrobelag al lavoro 4. Lavoro finito
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anni. Anche nella Germania del Nord ed in Baviera esistono da tempo tratte stradali sotto osservazione. In tutto il mondo si usano prodotti petroliferi quale legante, per la costruzione di strade, dipendendo così dall’importazione di greggio e dalla politica di prezzi dei produttori. Sostituendo in buona parte il bitume con una materia prima che cresce in natura, diminuisce il rischio di dipendere totalmente dall’importazione del greggio e, in più, aumentano le opportunità dell’agricoltura. Materie prime vegetali contribuiscono notevolmente alla riduzione dell’ossido di carbonio nell’atmosfera e combattono l’effetto serra in maniera efficace. Come inerte ora viene impiegata la cromite, materiale con una durezza notevolmente superiore a qualsiasi inerte presente sul mercato, che viene utilizzato anche dalla Pavimental S.p.A., della quale Newtech è fornitore ufficiale da diversi anni per la realizzazione dei tappeti d’usura. Questa tecnologia si propone per situazioni di grave ammaloramento della superficie stradale con ragnature molto diffuse ed evidenti, riuscendo ad allungare così la vita utile di strade seriamente ammalorate, con
un trattamento che garantisce molti anni di durata e consente, quando si vorrà posare un nuovo tappeto di usura, di poter inter venire sopra avendo la sicurezza di non veder riaffiorare le ragnatele trattate. Il risanamento e la sigillatura delle ragnature vengono eseguiti mediante l’impiego di un mastice bituminoso liquido tricomponente a reazione che viene steso mediante reggello di gomma curando in modo particolare la penetrazione nelle fessure, posa in opera di geotessile in polipropilene a filo continuo di peso max. 140 g/m2; in tutti i punti altamente ammalorati tale intervento impedirà il riaffioramento delle crepe sottostanti allungando notevolmente la durata del tappeto d’usura. La risagomatura avviene mediante posa in opera di malta bituminosa a freddo composta da legante bituminoso modificato con olio di colza ed inerti di cromite. La formazione dello strato d’usura mediante microtappeto a freddo, in malta bituminosa a freddo dello spessore di 8 - 10 mm prodotta in sito, e stesa da apposita macchina, è composta da legante bituminoso modificato con olio di colza (altamente ecologico) ed inerti di cromite.
Il trattamento eseguito con la Minimac della Arge Mikrobelag permette di eseguire lavorazioni con una larghezza da 0,8 a 2,5 m, che, grazie alle sue dimensioni, permette un disturbo minimo del traffico, oltre a poter eseguire lavorazioni in strade strette, centri urbani e piste ciclabili. La pendenza superabile è del 30% con una resa di 1.500 - 3.000 m2 al giorno. La fresatura possibile arriva fino a 30 mm con una stesura del microtappeto che permette raccordi molto contenuti per rappezzi uniformi e senza gobbe. Il trattamento si è già dimostrato valido con i materiali precedentemente utilizzati, stupendo per l’efficacia e la durata, che si prospettano migliorate grazie all’adozione dei nuovi materiali. Grazie alle miscele utilizzate che maturano chimicamente è possibile eseguire i lavori anche con temperature di 8 - 10° C con tempi di rottura che in questo caso salgono a 30 min, rispetto ai 15 con temperature normali, cosa che consente un ingombro della strada molto ridotto anche in termini di tempo. Newtech, partner ufficiale della Arge Vialit (gruppo Stabag Ag), è esclusivista per l’Italia per tutti questi materiali e tecnologie.
newtech S.n.c. 40017 S. Giovanni in Persiceto (BO) Via Copernico N.8 Tel. 051/6871770 Fax. 051/6876432 http www.stradafix.com e-mail info@stradafix.com
Tecnologie innovative ed altamente ecologiche per una corretta manutenzione stradale nel massimo rispetto dell'ambiente
Realizzazione di asfalti colorati
Impianti mobili per la produzione di conglomerato a freddo in sito
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Stabilizzazione di strade in misto cementato
Sistema innovativo di impermeabilizzazione 19
VIABILITÀ
Convegno dimostrazione Giletta a Susa GHERARDO MARCHELLI
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Giletta S.p.A. ha organizzato il 22 giugno una “giornata sulla sicurezza in viabilità invernale” presso la pista di guida sicura “Motor Oasi” di Susa (TO).Il programma della giornata ha visto una prima parte dedicata all’esposizione di tre interessanti relazioni: - “CEN/TC 337 - Comitato Europeo sulle attrezzature e sui materiali per manutenzione stradale” con relatore Alberto Musso, segretario tecnico CUNA. - “Principali contenuti della nuova norma europea per la sicurezza delle attrezzature per la viabilità invernale EN 13021” relatore Enzo Giletta - “Routinform@2003” relatore Mauro Mattio. Nella seconda parte della giornata si è svolta la mostra/dimostrazione delle attrezzature proposte da Giletta, presentate nelle loro caratteristiche tecniche sul piazzale della pista.
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La dimostrazione dinamica ha visto l’interessante prova di salto dell’ostacolo con la nuova gamma di lame spartineve con volvente in polietilene e coltelli in acciaio, neoprene e vulkollan. Inoltre è stata dimostrata la precisione di spargimento Giletta, con uno spargitore dotato del nuovo comando EcosWave con trasmissione via radio, che ha evidenziato, nel piazzale dotato di tre nastri a simulare le carreggiate di una strada, l’esatto spargimento (sia in quantità sia in superficie trattata) del materiale e la prontezza di risposta ai comandi di cambiamento di ampiezza. La pista è stata poi pulita con una spazzatrice Bucher Schörling Unifant 50 carrata su Unimog U400, che ha dimostrato come sia possibile avere un veicolo polivalente, con passaggio da spazzatrice professionale a mezzo antineve in maniera semplice e veloce.
Di seguito i convenuti hano potuto par tecipare ad un breve ma utile corso di guida sicura con gli istruttori della pista Motor Oasi. La parte espositiva ha visto una ricca rappresentanza dei prodotti offerti da Giletta. Uno spargisale trainato ha permesso di evidenziare l’utile comando EcosWave, che, dialogando via radio con l’attrezzatura, permette di eliminare i fastidiosi cavi comando: naturalmente questo comando non è nato solo per il comfort, 1. Spargitore per soluzioni aeroportuali Giletta 2. Spargitore trainato Giletta 3. Prova di superamento ostacolo con lama Giletta con coltello in acciaio 4. Prova di superamento ostacolo con lama Giletta con coltello in gomma
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ma sopratutto per risolvere le problematiche relative ai cavi che, secondo uno studio Giletta, sono responsabili del 50% dei problemi che si incontrano nell’utilizzo degli spargitori. Un autotelaio Actros Mercedes era allestito con uno spargitore aeroportuale, dotato di ugelli sia nella parte posteriore, sia sui bracci che si aprono, che consente una larghezza di spargimento fino a 24 metri per il trattamento delle piste, larghe 44 - 45 m, con andata e ritorno. Il concetto è simile a quello delle macchine per soluzioni stradali, con ugelli di diverso tipo posti in sequenza, che a seconda della quantità richiesta e della velocità del veicolo permettono di garantire lo spargimento voluto. In caso aeroportuale è fondamentale la precisione di spargimento, in quanto il prodotto utilizzato è molto caro e ha anche lo svantaggio che, se distribuito in misura maggiore da quella richiesta, rende scivolosa la pista. Un Unimog U400 montava una lama 1. Prova di precisione di spargimento con il nuovo comando senza fili Giletta EcosWave 2. Unimog con vomere a geometria variabile Giletta 3. Differenti misure di lame Giletta 4. Particolare del doppio coltello, inseribile dalla cabina, delle lame Giletta
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monolitica con struttura in acciaio e volvente in materiale plastico, polietilene, che consente un’alta scivolosità della neve evitando il blocco della neve sulla lama, inoltre permette una riduzione del peso ed infine risolve il problema della corrosione dell’alerone. Il sistema di ribaltamento del coltello diviso in tre sezioni con molle, consente al solo coltello di ribaltarsi indietro, sfilare l’ostacolo e ritornare in posizione, potendo lavorare in sicurezza con una lama monolitica. Questa lama ha anche la possibilità del doppio coltello con comando idraulico, permettendo all’operatore di avere a disposizione due tipi di coltelli, uno in acciaio per neve dura e uno in vulkollan, intercambiandoli con un comando in cabina. Sempre su questa lama era montato l’interessante flap idraulico che consente di variare la sua inclinazione per poter controllare il getto di neve in uscita. Lo spargitore retroportato su questo Unimog era il KA3000, della nuova serie leggera interamente in acciaio inossidabile verniciato per motivi estetici, qui dotato di impianto umidificatore optional. La capacità della tramoggia è di 3 m3, con sistema di trasporto del materiale a nastro o a catena con gruppo di spargimento completamente in acciaio inossidabile, come su tutte le loro macchine. Da notare che la pompa per la soluzione è una pompa speciale svilup-
pata da Giletta con un cor po in acciaio inossidabile totalmente incorrosibile, girante in neoprene con una conformazione a stella, molto flessibile per non bloccarsi mai e rimuovere le possibili incrostazioni; inoltre uno sfiato semplice ma efficace evita il gocciolamento del materiale. Un Unimog U400 passo corto montava uno spargitore HF a catena, sistema tradizionale Giletta, dove le due catene trascinate da pignoni trasportano il materiale ed un rullo frantumatore, nella parte superiore, ruotando in senso contrario all’avanzamento del materiale, distrugge eventuali grumi di sale e allontana possibili pietre dal gruppo di spargimento. Questo sistema si rivela molto efficace contro la formazione del ponte, minimizzando i problemi a chi sparge un materiale poco raffinato o umido. Anche questo Unimog montava anteriormente una lama Giletta serie pesante, uguale alla precedente, però con un coltello in gomma montato con angolo di incidenza negativa, molto utile per strade non perfettamente lisce: questo, aderendo meglio, ha un effetto di spazzolamento. Sulla posizione del secondo coltello inseribile dal posto di guida era montato un coltello in acciaio per poter essere aggressivi su neve gelata con un angolo d’incidenza positivo. Con il coltello in gomma la prova di superamento ostacolo ha dimostrato
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che è l’elasticità del materiale a garantire la sicurezza; si è inoltre potuto constatare che lo stesso, anche sotto questa pesante sollecitazione, non si rovina e non si strappa. Un altro U400 montava uno spargitore Giletta simile al precedente, frontalmente attrezzato con il nuovo vomere a geometria variabile Giletta. Esposto anche l’utile impianto di miscelazione per preparare la soluzione salina: è composto da una tramoggia per il sale, da un gruppo pompe e da un serbatoio modulare che può aver capacità modulari da 15.000 a 40.000 litri per lo stoccaggio di soluzione pronta. Tale modulo permette di produrre una soluzione quasi satura e di stoccarla nelle cisterne dove viene mantenuta in ricircolo per evitare depositi di sale. Tramite un bocchettone si può caricare lo spargisale. Il modulo è in grado di produrre 5.000 litri di soluzione ora. 1. Iveco Eurotrakker Cursor della società francese AREA con spargitore a coclea Giletta 2. Iveco Eurotrakker Cursor della società francese AREA con spargitore per soluzioni e lama Giletta 3. Impianto per la praparazione di soluzioni saline Giletta 4. Unimog U400 con spazzatrice Unifant 50 Bucher Schörling
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Due camion Iveco Eurotrakker Cursor Iveco a tre assi di proprietà della società autostradale francese AREA erano allestiti in due modi differenti. Uno con spargitore Giletta a coclea, preferibile per chi utilizza un materiale particolarmente buono e secco: anche questo costruito interamente in acciaio inossidabile con una coclea trasversale dosatrice che recupera il sale e lo trasporta al disco; naturalmente anche questa attrezzatura era dotata di impianto di umidificazione. Il secondo era dotato di spargitore Giletta per soluzioni saline che consente una larghezza di spandimento fino a 14 metri, grazie al sistema di ugelli posteriori, destri e sinistri, che permette di coprire tre corsie con una sola passata. Questa soluzione si rivela molto utile in preventivo, garantendo una stesura del materiale molto uniforme, mentre in curativo si ha la possibilità di spruzzare con una cer ta pressione che per mette di penetrare in profondità e quindi di essere aggressivi sulla neve compattata dal traffico. Su questo Iveco era montato da Giletta un impianto idraulico per l’azionamento simultaneo dello spargitore e della lama, grazie ad una doppia pompa sulla presa forza del veicolo. La lama montata era una Giletta con volvente in polietilene, soluzione molto apprezzata e diffusa in Francia.
Presente anche Bucher Schörling con la sua spazzatrice Unifant 50, specifica per Unimog U400, la quale, grazie alle prese di forza dell’Unimog, non monta motori ausiliari. Questa attrezzatura molto versatile mantiene prestazioni identiche alle macchine classiche su telaio, ed è una macchina professionale. Le versioni disponibili sono la 40 con capacità di raccolta da 3 m3 per U300, la 50 per U400 con 4 m 3 e la 60 per U500 con contenitore da 5 m 3 . L’attrezzatura viene fornita con il kit di scarramento di ser ie (tempo richiesto 15-20 min), con piedi idraulici optional per la 40 e la 50, di serie per la 60. Il serbatoio dell’acqua è di 1.000 l e si può montare come accessorio il tubo manuale posteriore per la pulizia di tombini, pozzetti e mucchi di foglie. La Unifant 60 può anche montare il gruppo spazzante aspirante sinistro molto utile per la pulizia di strade a senso unico. Presente anche uno spazzolone frontale con raccoglitore che può essere montato alla piastra anteriore dell’Unimog: questo, azionato dalla presa di forza meccanica o dall’impianto idraulico, sottolineava la polivalenza del portattrezzi. Erano esposte inoltre altre lame più piccole per veicoli leggeri, le quali mantengono la possibilità di montare il doppio coltello.
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AZIENDE
Ferri: un vero record! ..”Merci beaucoup!” è stato il soddisfatto commento di M. Jean-Marc Rieusset della GAEC di Serzat (Francia) all’atto del ritiro della sua decespugliatrice Ferri, la 15.millesima uscita dai moderni impianti della azienda ferrarese capitanata dal dott. Sandro Ferri. Il brillante risultato, raggiunto nel mese di aprile, consolida ancora una volta la posizione di leader della Ferri in questo particolare settore di macchine destinate alla manutenzione del verde urbano ed agricolo: nessun costruttore italiano e ben pochi in Europa possono annoverare un analogo livello di vendite. Lo sviluppo di nuove tecnologie e la strategia vincente nell’ambito della logica produttiva hanno consentito di arrivare ad una gamma di oltre 300 modelli di macchine che sono una sintesi di affidabilità, contenuti e costi di esercizio limitati per stare al passo con le esigenze di un mercato in continua evoluzione. Fondata nel 1844 da Giovanni Ferri, l’azienda impiega oggi 70 dipendenti con un fatturato annuo di circa 17 milioni di euro; l’aumento del fatturato negli ultimi anni è stato determinato dall’arricchimento della propria gamma con modelli sempre più innovativi grazie ai cospicui investimenti nella ricerca e sviluppo, oltre alla riorganizzazione commerciale con particolare attenzione alle esigenze del cliente pre e post vendita. Un ufficio tecnico forte di ben 7 persone testimonia l’importanza che la Ferri pone nella R&D e fa la differenza nei confronti della concorrenza. Le macchine Ferri sono vendute per il 60% sui mercati internazionali in 53 paesi del mondo, dall’Austria al Giappone. L’organizzazione commerciale si avvale di filiali in Francia e SLO (Sales Local Organization) in USA e Germania. Core business sono le macchine trinciatrici posteriori e laterali e le decespugliatrici idrauliche, attrezzature disponibili con larghezza di lavoro da un minimo di 2,5 metri a 12 metri in versione posteriore, ventrale o frontale per trattori e macchine movimento terra.
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AZIENDE
Piattaforme aeree Cela GHERARDO MARCHELLI Cela Costruzioni Elettromeccaniche Lavoro Aereo S.p.A. nasce nel 1992 portando avanti il lavoro e le tecnologie di un’azienda con un nome similare, che l’anno precedente aveva subito un tracollo. Per non perdere la tecnologia acquisita c’è stato un travaso tra la vecchia azienda e questa nuova del suo presidente e di altri tre dirigenti tecnici, per proseguire e sviluppare le idee, le caratteristiche, e soprattutto la tecnologia che veniva da questa azienda, con una storia importante e 25 - 30 anni di esperienza alle spalle. Partita facendo assistenza sul parco macchine esistente, Cela si è sviluppata progettando e producendo le proprie macchine a cominciare dalle più piccole da 16 m di altezza, fino ad arrivare ad uno sviluppo in altezza di 54 m della macchina più alta. Nel corso della loro attività hanno sviluppato le macchine per il settore industriale che ben si prestano in
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ambito urbano, molto apprezzate dai noleggiatori, dai vari manutentori e dai comuni. Una linea di prodotti è dedicata alla manutenzione del verde. Affianco a queste hanno sviluppato una linea di macchine per la protezione civile e per l’antincendio, in collaborazione con la Iveco Magirus di Ulm. Inoltre producono una linea di attrezzature per il catering aeroportuale. Oggi stanno inoltre aggiungendo una linea di prodotti molto importante in collaborazione con Terna Enel, che riguarda le macchine isolate per poter intervenire sulle linee aeree che portano corrente, potendo effettuare la manutenzione in sicurezza pur mantenendo la tensione all’interno del cavo. Nel campo della manutenzione del verde hanno sviluppato un’interessante linea di piattaforme retroportate all’attacco a tre punti con presa di moto dalla presa di forza, arrivando ad un’altezza di 24 metri. Nel campo dei semoventi cingolati offrono prodotti che consentono un’altezza di lavoro da 22 a 38 metri, molto interessanti per la possibilità di muoversi sui tappeti erbosi senza rovinarli. All’interno di questo programma hanno sviluppato, autonomamente, perché la normativa ancora non esiste o non esisteva, un sistema di sicurezze a bordo delle macchine. In un
primo momento le sicurezze venivano realizzate in maniera meccanica o elettromeccanica; successivamente sono state trasformate in sicurezze elettroniche, che offrono due vantaggi fondamentali: il primo è che in linea di massima sono sempre efficienti senza subire gli influssi propri del tempo, dell’umidità e dei fattori esterni; secondo, sono più affidabili e quindi danno più garanzie di funzionamento e di ridondanza tra di loro, permettendo quindi di mantenere sempre la macchina in sicurezza qualsiasi cosa capiti. Questa tecnologia oggi è applicata su tutta la gamma delle macchine Cela. Ciò permette di avere una rete di assistenza a livello nazionale sempre aggiornata e che può intervenire su qualsiasi attrezzatura, vista la somiglianza tra le stesse, facilitando anche la formazione dei loro assistenti. Per le macchine più importanti Cela ha inoltre sviluppato un servizio di tele assistenza, che, proprio grazie all’ausilio dell’elettronica, dà la possibilità di intervenire sulla macchina e di risolvere problemi dalla casa madre, fornendo così il suppor to diretto dall’azienda al manutentore esterno che ha incontrato difficoltà. La rete di officine autor izzate è distr ibuita praticamente in tutta Italia, con 25 punti di assistenza sparsi sul territorio. Cela si offre come partner per tutti coloro che hanno bisogno di lavorare in altezza, ascoltando le esigenze del cliente, che considera un necessario spunto per sviluppare i propri prodotti, attrezzando qualsiasi autotelaio presente sul mercato, creando applicazioni speciali e offrendo un solerte servizio di assistenza anche per il collaudo annuale obbligatorio per queste macchine. 1. Cela Spyder 2. Cela Z 210 3. Cela Greentel
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PORTATTREZZI
Schmidt e Multicar: binomio perfetto Schmidt Italia ha recentemente consegnato al Comune di Termeno (BZ) un autocarro Multicar M30 professionalmente allestito per la stagione invernale. La scelta effettuata dai funzionari comunali è stata attenta ed oculata. Dopo aver valutato le possibilità che offre il mercato degli autocarri polivalenti compatti, hanno optato per il Multicar M30 (Schmidt Italia ne è l’importatore ufficiale per l’Italia) corredato con vomere a geometria variabile Schmidt KLU24, unitamente ad uno spargitore Schmidt Stratos B15 con capacità di carico di 1,5 m3. Le caratteristiche tecniche del portat-
trezzi permettono un utilizzo multistagionale: l’affidabilità di 3 impianti idraulici supplementari (funzionamento contemporaneo di più attrezzi), la piastra portattrezzi azionabile dal posto di guida ed altre raffinate soluzioni tecniche fanno di Multicar M30 il portattrezzi compatto per eccellenza. Oltre alla manutenzione invernale è possibile, con gli attrezzi appropriati, provvedere alla cura del verde nella stagione estiva, oppure alla pulizia delle strade. Bracci falcianti, spazzatrici scarrabili, rulli spazzanti, sono solo alcune delle molteplici possibilità di utilizzo che
possono operare in perfetta simbiosi con Multicar M30. Ne deriva che la continuità di utilizzo renda economicamente vantaggioso l’acquisto di Multicar M30.
Dati tecnici Cilindrata Potenza Emissione gas nocivi Cambio
2.800 cc 78 kW (105 CV) a 3.600 giri EURO III 5 marce avanti e 1 retromarcia o idrostatico a 2 velocità, con trazione integrale ridotte di serie 10 marce avanti e 2 retromarce Trazione 4x2, alternativa 4x4 Frizione idraulica, senza amianto Sterzo servoassistito idraulicamente Serbatoio 80 l Freni 4 freni a disco (autoventilati), ABS a 4 canali con controllo di trazione elettronica Passo 2.300 mm, in alternativa 2.900 mm PTT fino a 5,4 t (idrostatico a 62 km/h) fino a 5,0 t (cambio meccanico) Portata asse ant. 2,4 t Portata asse post. fino a 3,2 t (idrostatico)
nuova sede
attrezzature per la viabilità SCHMIDT Italia s.r.l.: via dell'Adige 12 - 39040 Cortaccia (BZ) Tel. 0471 818906 Fax 0471 818680 e-mail: info@schmidt-italia.it Lavori Pubblici n. 9 luglio - agosto 2004
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PORTATTREZZI
21 Scam 4x4 antincendio per la Sardegna
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Nella settimana dal 5 al 9 luglio 2004 sono state consegnate alla Regione Autonoma della Sardegna - Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale 21 autobotti fuoristrada Scam SMT 55 4x4 attrezzate con allestimento antincendio per interventi boschivi della ditta Amatori S.r.l. di Nuoro. La consegna è stata scalare in 5 giorni: si è svolta a Nuoro alla presenza dei funzionari con un corso teorico/pratico per i 140 addetti sia all’utilizzo del veicolo Scam, che del gruppo antincendio Amatori. Al mattino la parte teorica si è svolta con il Sig. Massimiliano Amatori che apriva la giornata, seguito dal Sig. Romano Grotto, consigliere delegato della Scam, per la presentazione sia della società di Gavirate (VA), che del cabinato, ed Enzo Amatori a conclusione per il gruppo antincendio. Un coffee-break ha interrotto i programmi per passare nel pomeriggio alle prove dimostrative di guida ed utilizzo del gruppo antincendio. I veicoli hanno destato notevole interesse poiché con caratteristiche superiori a quelle richieste nel bando di gara. Al termine della settimana di addestramento, le 21 autobotti da 1.800 litri hanno raggiunto le loro destinazioni finali, dislocate in tutta la Sardegna, e cioè: S.T.I.R. (Stazione Forestale), Nuoro (Gavoi, Nuoro, Orosei, Sorgono), Cagliari (Guspini, Muravera, 26
Pula, Sinnai), Sassari (Alghero, Bono, Ozieri, Sassari), Tempio P. (Olbia, Tempio), Lanusei (Lanusei, Tortoli), Oristano (Ales, Oristano), Iglesias (Fluminimaggiore, Iglesias). I veicoli antincendio Scam di nuova generazione consegnati in Sardegna sono dotati di standard elevati di qualità, prestazioni e sicurezza: progettati in collaborazione con la ditta Amatori, sono nati come automezzi per il fuoristrada più impegnativo e sono dotati di trazione integrale permanente, che migliora le prestazioni del veicolo e garantisce al conducente standard e qualità di lavoro elevati. Il veicolo fornito è lo Scam modello SMT 55 4x4, avente un peso complessivo a pieno carico di 5.500 kg, strutturalmente robusto, potente, agile e facilmente manovrabile, che offre ottime prestazioni su ogni tipo di percorso. Il telaio, realizzato con due longheroni a doppia C, è capace di sopportare le gravose sollecitazioni a cui sarà sottoposto in fuoristrada. Nel telaio a doppia C si crea una struttura chiusa e rinforzata con traverse e tubi, con modulo di inerzia nettamente elevato, specialmente nelle torsioni, ideale quindi per percorsi in fuoristrada poiché offre una maggiore elasticità. Le sospensioni anteriori e posteriori sono con balestre paraboliche ad elevata flessibilità: la flessibilità delle balestre, grazie alla laminazione parabolica, assicurano, con il telaio a
doppia C, un’elevata torsione tra l’assale anteriore e quello posteriore, con una grande aderenza al terreno, stabilità e sicurezza. La cabina ha 3 comodi posti a sedere, guida a sinistra ed è collegata al telaio tramite tasselli antivibranti in gomma. Pur essendo di tipo arretrato, che consente una maggiore protezione dei passeggeri in generale e, in caso di urto frontale in particolare, il veicolo mantiene un’ottima visibilità per l’autista e i passeggeri, sia nelle normali manovre di guida, che in quelle dove il veicolo diventa operativo. La grande vetratura anteriore consente all’operatore un'ottima visibilità anteriore pari ad un angolo di 90° (e ciò permette di vedere il terreno a soli due metri dal veicolo), e laterale grazie anche ai retrovisori esterni che incorporano uno specchio grandangolo così da avere due tipi di visualizzazione, normale e grandangolare. La prima è adatta all’impiego in condizioni ordinarie, mentre la seconda consente di tenere sotto controllo il punto d’appoggio della ruota posteriore, permettendo una guida in tutta sicurezza in quanto l’autista non è costretto a sporgersi per verificare l’assetto corretto del mezzo, quando questo opera 1. Consegna degli Scam SMT 55 4x4 allestiti per antincendio da Amatori 2. Scam SMT 55 4x4 Lavori Pubblici n. 9 luglio - agosto 2004
in terreni scoscesi già pericolosi per loro natura, o anche solamente in caso di pioggia. Nella cabina, spaziosa e luminosa, sono stati applicati ed interpretati i più evoluti concetti di ergonomia automobilistica. Il posto di guida è conformato per accogliere ogni tipo di taglia ed è regolabile in senso longitudinale ed in inclinazione. La struttura del sedile, realizzata con schiume poliuretaniche a quote differenziate è dimensionata per sopportare le più gravose sollecitazioni e garantisce un ottimo appoggio lombare ed il massimo contenimento laterale. Il complesso volante - sterzo è servoassistito da idroguida e non interferisce visivamente con la plancia degli strumenti che è protetta da una palpebra antiriflesso. In cabina sono presenti solo 3 leve: una per il comando delle marce normali posizionata sulla plancia, l’altra per il comando delle mezze marce sincronizzate e la terza per il riduttore 1:3 nell’uso in fuoristrada. Tutti gli altri comandi, attivabili con pulsanti ad azionamento elettro idraulico (bloccaggio differenziale centrale, bloccaggio assale posteriore; bloccaggio assale anteriore, innesto presa di forza al riduttore) sono divisi per gruppi funzionali posizionati in una ergonomica consolle. La plancia del nuovo Scam, completamente ridisegnata, è simmetrica e modulare. Il risultato, molto piacevole dal punto di vista estetico, permette una gestione razionale dello spazio ed un controllo semplice e naturale dei vari strumenti, tutti facili da riconoscere e da leggere. I principali comandi del veicolo sono raggruppati nella console centrale, a portata di mano del guidatore. Le bocchette di aerazione, che sono numerose (dieci), ben distribuite (sei sono sistemate ai lati della plancia e quattro in centro) e orientabili (salvo le due ai lati estremi), garantiscono un ottimo flusso dell’aria.
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L’elemento che più spicca nella nuova plancia dello Scam è lo scrittoio, particolare utile e originale, che testimonia il perfetto connubio tra stile e funzionalità delle forme. Ottima base d’appoggio per trattenere block notes e annotare appunti, quando è ripiegato si integra perfettamente nel corpo della plancia e serve da fermacarte; all’occorrenza può essere sollevato e trasformato in leggío attraverso un pratico meccanismo di apertura. A rendere particolarmente piacevole e confortevole il lavoro a bordo del nuovo Scam contribuiscono i sedili, studiati per essere ancora più comodi e avvolgenti dei precedenti e con maggiori possibilità di regolazione. Abbandonata la tecnologia delle molle, ora il supporto è fornito dalle schiumature stesse, opportunamente sagomate e rivestite in tessuto. Tutti i sedili sono dotati di poggiatesta e cinture di sicurezza a ritenzione sia per il conducente che per i due passeggeri con tre punti d’aggancio regolabili in altezza e maniglie di sostegno. La cabina al suo interno è dotata di uno speciale roll-bar a sezione tubolare, posizionato dietro i sedili, che assicura un’adeguata protezione in caso di ribaltamento. Per quanto riguarda le misure, la larghezza massima è di 1.998 mm, il passo 2.850 mm, l’altezza minima da terra, sotto i differenziali, è di 300 mm, il diametro di volta tra i marciapiedi è inferiore a 11 m; l’angolo di rampa anteriore (attacco) è di 42°, mentre quello di rampa posteriore è superiore a 30°; l’angolo di ribaltamento statico, a pieno carico, laterale è superiore a 30°; la velocità massima a pieno carico è pari a 100 km/h, mentre la pendenza massima superabile a pieno carico è dell’85% (= 38°). Il mezzo è dotato di trazione integrale permanente con tre differenziali autobloccanti. Il riduttore ripartitore è stato studiato da Scam per avere: - Riduttore epicicloidale rapporto 1:3
- Mezza marcia sincronizzata rapporto 1:1,3 - 3° Differenziale bloccabile Nella sua complessità il riduttore ripartitore Scam migliora le prestazioni che qualificano un veicolo 4x4: 1 - Maggior velocità di trasferimento a pieno carico e su percorsi difficili. La mezza marcia sincronizzata ed il 3° differenziale permettono di avere su ogni percorso 24 rapporti, di cui 12 sincronizzati per il percorso misto e 12 per il fuoristrada. La prima riduzione sincronizzata (mezza marcia) può essere inserita con macchina in movimento per ottenere delle mezze marce atte ad esaltare le caratteristiche di impiego del veicolo; la seconda riduzione serve invece per il fuoristrada. Nella catena cinematica fatta di motore, cambio, riduttore ripartitore, cardani ed assali, ci sono parametri che rendono lo Scam tecnicamente all’avanguardia, e queste caratteristiche consentono a parità di carico, di motore e su uno stesso percorso, specialmente se in salita, di raggiungere l’obiettivo in un tempo minore. 2 - Distribuzione permanente della coppia sulle 4 ruote, tenuta di strada. La piacevolezza della guida di un autocarro Scam, sia nei percorsi in fuoristrada come nei percorsi misti, è dovuta in gran parte all’efficacia della trazione integrale permanente sulle quattro ruote, grazie al riduttore ripartitore con un terzo differenziale, che offre prestazioni nettamente superiori su tutti i terreni, in autostrada, strada nor male e fuoristrada. L’elevato grado di sicurezza, dovuto al raddoppio dell’aderenza sul terreno, permette una maggior tenuta di strada alle massime velocità, in curva e sui terreni con scarsa aderenza. Questa soluzione consente inoltre il superamento di curve molto strette con un’u1. Scam SMT 55 4x4 su pendenza 2. Vista posteriore dell'allestimento antincendio Amatori
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nica manovra anche in condizioni di forte pendenza dove la doppia trazione è necessaria. (Al contrario nei veicoli dove la doppia trazione è disinseribile, il veicolo viaggia normalmente in semplice trazione ed è consigliabile inserire la doppia trazione solo su terreni cedevoli come il fuoristrada con fango. In altre situazioni l’innesto della doppia trazione comporterebbe una guida con vibrazioni, forte consumo di pneumatici e difficoltà di sterzata in curva. Per le curve particolarmente strette ed in salita sono necessarie più manovre; non a caso, i fuoristrada di ultima generazione, si distinguono per il terzo differenziale). 3 - Frenata. La trazione integrale permanente con il 3° differenziale, offre dei grandissimi vantaggi nel “freno motore”, poiché l’incremento di frenatura si distribuisce sulle quattro ruote. 4 - Maggiore durata delle parti meccaniche. La guida più sicura e confortevole, con una migliore distribuzione dei carichi sulle masse di trazione e rotolamento, e quindi maggiore durata di tutta la componentistica meccanica come semiassi, coppie coniche, differenziali e crociere dei cardani. Infine il minore attrito di trascinamento su pneumatici, in tutte le condizioni di terreno e di manovra, comporta una maggior durata degli stessi. Il cambio è di nuova generazione, tipo Iveco ZF S 6300, a sei rapporti sincronizzati più retromarcia e frizione monodisco a secco con comando idraulico. Lo Scam dispone di 3 differenziali bloccabili dal conducente, gestiti dalla centralina elettronica Scam. Il loro bloccaggio si ottiene premendo il pulsante a comando elettrico ed innesto idraulico nella consolle della cabina solo a veicolo fermo (schiacciando un pulsante con il veicolo in movimento non innesta). La centralina abilita il blocco dei differen-
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ziali in successione: consente per primo il blocco del differenziale centrale, successivamente quello del differenziale posteriore ed infine abilita il blocco del differenziale anteriore. Questa soluzione garantisce l’impossibilità di azionare inavvertitamente sia il differenziale anteriore che quello posteriore. Nella maggior parte delle situazioni è sufficiente azionare il solo blocco centrale per superare ostacoli anche impegnativi, come blocchi da 300 mm di altezza. Nel caso in cui il conducente dimentichi di sbloccare i differenziali, la centralina lo fa automaticamente, evitando danneggiamenti alle parti meccaniche, secondo la seguente successione, alle diverse velocità: 1 - bloccaggio anteriore (velocità 10/15 km/h) 2 - bloccaggio posteriore (velocità 20/25 km/h) 3 - bloccaggio centrale (velocità 40/45 km/h) Il motore è Euro 3 di nuova generazione, Iveco Aifo, a quattro cilindri con alimentazione a gasolio, iniezione diretta, sovralimentato con intercooler e raffreddato a liquido; cilindrata 2.800 c.c., 125 cavalli (92 kW) a 3.600 giri/minuto e coppia massima di 290 Nm (29.5 kgm) a 1.800 giri. Il veicolo è dotato di pneumatici per percorsi da fuoristrada impegnativo tipo Michelin 255/100 R 16 XZL TL 8, che garantiscono una guida piacevole e sicura sui terreni in fuoristrada e contemporaneamente mostrano un’ottima resa nell’utilizzo sui trasferimenti stradali, anche a velocità sostenute. L’impianto frenante è costituito da un sistema a doppio circuito idraulico con servofreno a depressione agente sulle quattro ruote con circuiti indipendenti, freni anteriori a disco autoventilati, posteriori a tamburo con correttore di frenata sull’asse posteriore e freno di stazionamento meccanico agente sul treno posteriore. I veicoli
sono inoltre equipaggiati con impianto disinserbile ABS Bosch, che può essere disinserito tramite pulsante elettrico durante le percorrenze in fuoristrada. Grazie al controllo della centralina elettronica Scam, nel caso l’autista dimenticasse di reinserire l’ABS, questo verrà abilitato automaticamente non appena il veicolo raggiunga i 40/45 km/h. L’impianto di climatizzazione è efficace in ogni condizione operativa e assicura una corretta distribuzione dei flussi sia per il riscaldamento condizionamento, sia per il disappannamento, contando su una ventilazione forzata a 4 velocità. Il sistema acustico è composto da 2 sirene bitonali a meccanismo elettronico. Il quadro comandi è posizionato sulla consolle di guida ed è composto da una centralina elettronica completa di utili servizi: oltre al circuito di potenza è dotata di un amplificatore audio per dare comunicazioni di emergenza con il microfono, oppure come amplificatore della radio di bordo, commutata sui due trasduttori acustici esterni, in maniera da ricevere le comunicazioni anche quando si è all’esterno del veicolo. I lampeggiatori sono dotati di griglia metallica fissata alla piastra di sostegno superiore e queste sono imperniate mediante una cerniera in modo da permettere il ribaltamento automatico della piastra portante in caso di contatto accidentale contro i rami. Completa il sistema di segnalazione luminosa un faro orientabile comandato a distanza (100 m) tramite radio comando, dotato di luce di profondità (circa 250 m), che può compiere una rotazione orizzontale continua e una rotazione verticale su un arco di 260°. L’allestimento antincendio è stato pro1. Allestimento antincendio Amatori 2. Gittata d'acqua verso l'alto
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gettato specificatamente da Amatori per questo veicolo, e ciò ha consentito di ottenere prestazioni esaltanti per quanto riguarda la stabilità e la sicurezza di guida sia nel fuoristrada più esasperato che nelle veloci tappe di trasferimento su asfalto. Tra le tante caratteristiche peculiari dell’allestimento antincendio, ricordiamo: - baricentri eccezionalmente bassi, solo 1.104 mm; - capacità del serbatoio di circa 1.800 litri; - generosa erogazione d’acqua in alta pressione 200 l/min e 60 bar; - generosa erogazione d’acqua in bassa pressione 350 l/min a 15 bar; - ampio raggio d’azione con le tubazioni da 120 metri; - naspi avvolgitubo dotati di recupero idraulico; - velocità di riempimento del serbatoio d’acqua, meno di 2 minuti; - operatività sia da fermo che in movimento; - erogazione acqua da 5 a 80 minuti di autonomia ininterrotti; - praticità ed ergonomia dei componenti da anni impiegati nell’antincendio boschivo. L’allestimento è dotato di scarico dei fumi al di sopra della cabina, consentendo di operare sul modulo antincendio in assenza di fumi e correnti di vapori caldi. L’allestimento antincendio è alimentato dal circuito oleodinamico del veicolo. Questo infatti, dispone di una presa di forza meccanica al riduttore che fornisce oltre 40 HP di potenza. Ad essa è flangiata rigidamente la pompa idraulica ad ingranaggi che alimenta lo speciale circuito idraulico del modulo antincendio. La presa di forza si attiva mediante comando elettrico ed innesto idraulico dalla consolle in cabina. La presa di forza è operativa sia con veicolo fermo che in movimento, inserendo la seconda velocità del cambio. L’allestimento antincendio dispone di uno speciale impianto oleodinamico composto da tre circuiti diversi, gestiti da distributori ad azionamento manuaLavori Pubblici n. 9 luglio - agosto 2004
le, che alimentano le pompe dell’acqua ed i motori dei riavvolgimenti dei naspi. Grazie a questo, si possono azionare più pompe simultaneamente, ad esempio: si può erogare l’acqua con la pompa A.P. e contemporaneamente recuperare la tubazione dei naspi, senza che ciò comporti una sensibile riduzione delle prestazioni delle pompe; si può effettuare il rifornimento del serbatoio simultaneamente all’erogazione sul fronte del fuoco, senza interrompere il getto dell’acqua, e quindi tenere sotto controllo il propagarsi dell’incendio anche a tutela dell’incolumità degli operatori. L’impianto idraulico presente sull’allestimento è dotato di innesti rapidi relativi all’alimentazione della pompa Stanley, adibita sia al rifornimento rapido del serbatoio, che, come pompa di travaso o in caso di allagamenti, come pompa di svuotamento. La cisterna dell’acqua è realizzata in acciaio inox AISI 316 L, con un basso baricentro, ed è fissata al telaio del veicolo attraverso adeguate sospensioni elastiche atte a scaricare le tensioni meccaniche durante i tragitti in fuoristrada. I lamierati hanno uno spessore di 2,5 mm, e la sua capacità totale è di circa 1.800 l. Il veicolo proposto è dotato di tre pompe principali: - pompa per l’alta pressione da 200 l/min e 60 bar di pressione massima; - pompa per la bassa pressione da 350 l/min a 15 bar di pressione operativa; - pompa di rifornimento rapido del serbatoio da 1.200 l/min. La pompa dell’Alta Pressione ha una portata d’acqua di circa 180 l/min a 60 bar di pressione, e capacità operativa anche in condizioni di veicolo in movimento con la seconda marcia del cambio e le ridotte inserite. E’ provvista di un adeguato sistema di filtraggio dotato di cartuccia con sistema di intercettazione sulla linea di aspirazione ad evitare che particelle solide accidentalmente aspirate possano creare danni alla pompa stessa. La cartuccia è realizzata con rete in acciaio inox ad alta resistenza, ed è
facilmente sostituibile manualmente in pochi secondi senza ausilio di alcuna chiave. Sul gruppo del filtro è presente inoltre la valvola a sfera che consente di effettuare il riempimento con pompa A.P. da fonte esterna. L’azionamento della pompa si effettua semplicemente azionando la leva del distributore destro verso il basso. La potenza erogata viene gestita dall’acceleratore elettrico posizionato sul posteriore dell’allestimento. Sia la linea di erogazione in bassa pressione che quella in alta pressione sono complete di un dispositivo di controllo della pressione di esercizio dotato di manometro, con valvola automatica che scarica l’eccesso di pressione in cisterna quando vengono chiuse le lance di erogazione. Nell’intento di poter gestire nel migliore dei modi le riserve idriche a disposizione, i naspi sono stati dotati di lance con diverse caratteristiche di portata e tipologia di impiego, che sfruttano a pieno le potenzialità delle pompe Alta Pressione, alimentandone le lance mitra. Il naspo destro è dotato di una tubazione sezione 3/4” e lunghezza 80 m con relativa lancia A.P. e viene impiegato per sopprimere velocemente le fiamme. La gittata del getto dell’acqua varia a seconda del tipo di flusso impiegato, dai 12 m ottenuti con il getto nebulizzato, ad oltre 30 m del getto pieno. Il naspo sinistro è invece dotato di una tubazione sezione 1/2” e lunghezza 120 m con relativa lancia A.P. e viene impiegato per le operazioni di bonifica. La gittata del getto dell’acqua varia a seconda del tipo di flusso impiegato, dai 5 m ottenuti con il getto nebulizzato ai 14 m del getto pieno. L’erogazione con le due lance può avvenire anche simultaneamente. Gli avvolgitubo sono due e sono dotati di sistema di recupero automatico, azionato da un motore idraulico 1. Gittata d'acqua 2. Sistema di segnalazione luminoso e acustico 3. Attacchi pompe sul retro 29
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orbitale di elevata potenza, e dotati di dispositivi meccanici di blocco. Il serbatoio dell’acqua può anche essere rifornito attraverso la pompa ad alta pressione mediante il collegamento con la tubazione in PVC spiralato della lunghezza di 9 m, che consente l’aspirazione autoadescante da pozzo. I tempi di riempimento con la pompa ad alta pressione con sistema a depressione sono: portata massima 200 l/min, max profondità di aspirazione circa 7 m, e tempo medio di riempimento della cisterna da 1.800 l circa 9 min. Se un veicolo arriva sul focolaio e non ha un sufficiente grado di contrasto e soppressione delle fiamme, difficilmente riesce a contenerlo e a circoscriverlo: per questo motivo è stata abbinata alla pompa ad Alta Pressione quella a Bassa Pressione, che, con la portata quasi doppia, riesce ad eseguire lanci d’acqua che aggrediscono velocemente le fiamme, con qualche probabilità in più di successo sul fuoco. Con una portata di 350 l/min ed una pressione di esercizio di 15/20 bar, si può operare con più manichette ed a diverse centinaia di metri dal mezzo, impiegando il veicolo come una stazione di pompaggio, ed eseguendo il rifornimento attraverso la pompa Stanley da automezzi d’appoggio. L’impiego delle manichette UNI 25, (dotazione di 14 rotoli da 15 metri cadauno + 2 lance UNI 25 a tre effetti, con canna in ABS) consente di operare a distanza dal veicolo, poiché leggere e poco ingombranti. Utilizzano una quantità minima d’acqua per la loro pressurizzazione e garantiscono nel contempo un discreto risultato operativo. La gittata del getto dell’acqua varia a seconda del tipo di flusso impiegato, da 8 m ottenuti con il getto nebulizzato ai 20 m del getto pieno. L’impiego delle manichette UNI 45, (dotazione di 6 rotoli da 15 metri cadauno + 1 lancia UNI 45 a tre effetti, con canna in ABS) consente di operare a distanza dal veicolo, con un maggiore quantitativo d’acqua impiegato per affrontare 30
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situazioni più a rischio. La gittata del getto dell’acqua varia a seconda del tipo di flusso impiegato, dai 18 m ottenuti con il getto nebulizzato ai 30 m del getto pieno. L’impiego delle manichette UNI 45 con “lancia Canadese”, (dotazione di 1 lancia tipo “canadese” con attacco UNI 45) consente di operare a distanza dal veicolo, con quantitativo d’acqua che può essere regolato dall’operatore. Detta lancia è impiegata per affrontare situazioni più a rischio: il suo impiego è da consigliarsi quando si vuole intervenire in maniera energica sia a breve che a notevole distanza dalle fiamme. La gittata del getto dell’acqua varia a seconda del tipo di flusso impiegato, dai 5 m ottenuti con il getto nebulizzato ai 35 m del getto pieno, che sfrutta la portata massima della pompa. E’ chiaro che questo tipo di erogazione permette di lanciare l’acqua dove le altre lance non arrivano, cioè alberi ad alto fusto o grosse querce, evitando così il propagarsi dell’incendio ad altre piante. L’allestimento è dotato di più vani porta attrezzature: due sono stati ricavati nei fianchi della cisterna, realizzati con profilati di acciaio inox e sono dotati di serrandine in alluminio anodizzato con maniglia e chiusura con chiave. Sono completi di plafoniere per l’illuminazione notturna comandata da un unico interruttore centralizzato per una facile individuazione delle attrezzature. Al loro interno trovano alloggiamento: sul lato destro, le manichette disposte nella rastrelliera per un facile e veloce prelevamento delle stesse; sul lato sinistro, 2 lance di bassa pressione UNI 25, 1 lancia di bassa pressione UNI 45, 1 lancia di bassa pressione UNI 45 modello canadese, 1 riduzione deviatore da UNI 45 a UNI 25, cartuccia filtri acqua di ricambio, chiave chiusino, cassetta di pronto soccorso, faro di lavoro completo di 10 m di cavo, ugello di ricambio per le lancia da 1/2”; tra i naspi e la cisterna è presente un altro vano portamateriali, realizzato con tubolari e rete in acciaio inox avente una cubatura di
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circa 400 l, atto al contenimento dei materiali a corredo, tra cui la pompa di carico oleodinamica Stanley SM 20, 2 riduzioni da UNI 70 a UNI 45, 1 coppia di tubo idraulico dotata di innesti rapidi, 1 estintore; al di sopra del serbatoio è stato ricavato un altro vano, sul quale saranno previsti gli ancoraggi per la tubazione di carico a depressione. In abbinamento alla pompa a Bassa Pressione è stata affiancata la pompa di rifornimento rapido del serbatoio, in quanto, tanto più rapida è l’erogazione dell’acqua, tanto più veloce dev’essere l’operazione di rifornimento (meno di 2 min). In ogni caso il serbatoio può essere rifornito in tre modalità diverse: attraverso la pompa a pistoni in dotazione, che aspira attraverso il bocchettone di riempimento UNI 45 posto sul filtro dell’acqua; da fonte esterna attraverso il bocchettone di riempimento UNI 70/45 direttamente sul serbatoio; e attraverso la pompa di riempimento rapido Stanley SM 20 che si collega sempre al bocchettone UNI 70 o UNI 45. Il veicolo è dotato quindi di due sistemi autonomi per il riempimento, tra cui uno rapidissimo che impiega una pompa sommersa per l’aspirazione dell’acqua. Il riempimento del serbatoio con la pompa ad immersione Stanley SM 20 impiega un sistema ad immersione, con portata massima di circa 1.100 l/min per una max profondità di aspirazione di circa 40 m, ed un tempo medio di riempimento della cisterna da 1.800 l di circa 1.5 minuti. La pompa di riempimento rapido offre dei vantaggi sia in termini di profondità di pescaggio raggiunta, che di portata d’acqua erogata, risparmiando per ogni operazione di carico ben 7 minuti che potrebbero essere determinanti per intervenire sul contenimento del fuoco. 1. 2. Particolari dell'allestimento antincendio 3. 4. Comandi e consolle Lavori Pubblici n. 9 luglio - agosto 2004
SEGNALETICA
grammi informatici a disposizione sul mercato che hanno permesso di ottimizzare la regolazione degli incroci, in termini di lunghezza del ciclo semaforico, durata delle fasi e coordinazione dei semafori per ottenere l'onda verde. In seguito sono state proposte le condizioni di funzionamento dei semafori per i casi particolari quali: la presenza di un autobus in prossimità dell'incrocio, la presenza di congestione e colonne veicolari, la presenza di mezzi speciali come auto della polizia, dei pompieri o ambulanze. Sono state realizzate due priorità diverse, quella per gli autobus e una per i veicoli d'emergenza. Gli autobus sono dotati di trasmettitore sulla parte inferiore del telaio, che comunica al sistema di regolazione il numero della linea e la sua destinazione. Tramite i regolatori semaforici MG4, il sistema, sfruttando le "finestre di traffico", fa arrivare il bus alla fermata il più presto possibile o, in caso di anticipo sull'orario fa in modo di rallentarlo. La priorità per i veicoli d'emergenza invece è totale, si basa su un sistema a iper-frequenza con trasmettitori a bordo dei veicoli e ricevitori sulla parte alta dei semafori. Il sistema fa scattare il rosso su tutti i semafori e i veicoli d'emergenza passano. La fase esecutiva dei lavori è stata affidata alla ditta Mauerhofer & Zuber di Renens, che ha installato i semafori, realizzato i sensori a spire nell'asfalto, fornito e posizionato i regolatori semaforici, realizzato e installato il software di gestione "Prado", in modo che rispondesse alle specifiche del capitolato stilato dallo studio Bonalumi e Ferrari, e fornito l'hardware delle 3 centrali di controllo e comando. I lavori sono iniziati nel mese di ottobre 2002 e sono stati ultimati a dicembre 2003.
A Bellinzona nuova semaforizzazione FRANCESCO VANDONI Nell'ambito del Piano dei Trasporti del Bellinzonese, il Canton Ticino ha indetto una gara per l'introduzione di una nuova semaforizzazione. Si tratta di uno degli aspetti di questo piano regionale, in attesa della realizzazione di un semi-svincolo per l'autostrada che permetterà di alleggerire il volume del traffico presente attualmente sulle strade comunali. Il Piano dei Trasporti del Bellinzonese, insieme ad altri quattro (Luganese, Locarnese, del Mendrisiotto e delle tre Valli) costituiscono il Piano dei Trasporti Cantonale del Ticino. Questi piani mettono in gioco aspetti ambientali, e soprattutto gli indirizzi di sviluppo territoriale. L'obiettivo principale del committente era quello di agevolare il transito dei mezzi pubblici sull'asse e agli incroci principali, di migliorare il transito dei mezzi privati e di realizzare un sistema di precedenza per i veicoli d'urgenza (polizia, pompieri, ambulanze). La conformazione di questo asse principale (nord - sud), unitamente all'orografia dei comuni che attraversa, ne fa praticamente un passaggio obbligato per i veicoli, con conseguenti problemi di congestione durante le ore di punta. Il Dipar timento del Territorio del Canton Ticino - Sezione Trasporti, ha incaricato lo studio Bonalumi e Ferrari SA di progettare la nuova semaforiz-
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zazione dell'asse principale di scorrimento tra i comuni di Giubiasco, Bellinzona e Arbedo. I nodi semaforizzati sono quattordici. Fra questi, dodici sono sempre attivi (regolano il traffico privato durante tutto il giorno), mentre due entrano in funzione unicamente in caso di transito bus. Dopo aver raccolto tutti i dati pertinenti quali percorsi bus e cadenze, conteggi traffico privato, sopra e sottostrutture esistenti, programmi semaforici esistenti e stato degli impianti, lo studio Bonalumi e Ferrari li ha in alcuni casi integrati con nuovi rilevamenti, ed in seguito analizzati per definire il quadro della situazione esistente, ponendo le basi per le proposte progettuali. Un progetto di massima è stato quindi sottoposto al committente per permettergli di decidere le strategie da adottare per la fase realizzativa. In seguito è stato stilato il progetto, che definisce i seguenti punti: - planimetrie dell'incrocio con soprastrutture (ubicazione e tipo semafori, pedane di rilevamento, segnaletica orizzontale e verticale) - planimetrie dell'incrocio con opere di pavimentazione (tubi portacavo, pozzetti, eventuali modifiche al campo stradale, ecc) - configurazione dei pali semaforici - redazione dei capitolati d'appalto (per opere di elettromeccanica, pavimentazione e metalmeccanica) - preventivo definitivo dei costi - collaborazione col committente per la scelta delle ditte appaltanti. In questa fase è inoltre stato eseguito il progetto della nuova programmazione degli incroci, utilizzando i migliori pro-
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1. Testata con videocamera e ricevitore a iper-frequenza per veicoli d'urgenza 2. Pedane di rilevamento inserite nell'asfalto 3. Regolatore semaforico MG4 posto ad ogni incrocio
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VERDE
Orsi per il Consorzio di Bonifica dell’Est Sesia GHERARDO MARCHELLI
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ll Ministero dell’Agricoltura ha accordato di assumere all'Est Sesia e ad un Consorzio d’Irrigazione (il maggiore in Italia), con separata gestione e con organi statutari speciali, le funzioni di “Consorzio di Bonifica”. L’Est Sesia costituisce un Consorzio interregionale, essendo il suo comprensorio intersecato dal confine delle regioni Piemonte e Lombardia. In base al proprio statuto, l’Associazione Irrigazione Est Sesia ha lo scopo di: provvedere direttamente, nell’interesse generale, alla migliore irrigazione dei terreni compresi nel perimetro consorziale; alimentare opifici con le acque in gestione; favorire, promuovere ed attuare iniziative ritenute atte ad incrementare la produzione agricola e cioè, in senso lato, a favorire lo sviluppo dell’agricoltura; assumere, con separata gestione, le funzioni di consorzio di bonifica. Fanno parte del Consorzio i proprietari e gli affittuari dei terreni posti tra i fiumi Sesia, Ticino e Po irrigati o irrigabili con le acque in gestione al Consorzio; ne fanno pure parte i proprietari dei beni che comunque utiliz32
zano tali acque e quelli che in qualunque modo traggono beneficio dalle opere di bonifica attuate dall’Ente (utenze extragricole denominate “Utenti Industriali”). Il numero dei consorzisti ammonta attualmente a circa 25 mila. Il comprensorio denominato “Est Sesia” è costituito da quella parte di Pianura Padana posta a levante del fiume Sesia e delimitata da questo corso d’acqua, dal Ticino e dal Po. La superficie territoriale del comprensorio è di circa 210.000 ettari, di cui: 82.000 ettari in provincia di Novara (Piemonte), 5.000 ettari in provincia di Vercelli (Piemonte), 123.000 ettari in provincia di Pavia (Lombardia). La superficie agrario-forestale del comprensorio è pari a circa 190.000 ettari; quella suscettibile di irrigazione è di circa 162.000 ettari, di cui irrigui 158.000 e 4.000 ancora asciutti; la superficie irrigata con acque consorziali è di oltre 116.000 ettari. Il terreno del comprensorio novareselomellino ha natura generalmente sciolta, dovuta all’origine alluvionale dello stesso.
Lo strato superficiale poggia su potenti strati ghiaiosi; fatto, questo, dal quale derivano l’alto grado di bibacità dei terreni e, quindi, consumi idrici relativamente elevati, a causa anche della presenza di profonde incisure costituite da fiumi e torrenti che determinano un forte effetto drenante. Le precipitazioni presentano una media annua di circa 950 mm distribuiti in 80 giorni di pioggia; nel semestre estivo (aprile - settembre) le precipitazioni sono pari al 55% del totale annuo. L’ordinamento colturale preminente è quello cerealicolo-foraggero imperniato sulla risicoltura, che nel comprensorio risulta meccanizzata in alto grado per tutte le sue fasi. La superficie complessivamente investita a riso nel comprensorio dell’Est Sesia si aggira annualmente intorno ai 100 mila ettari, con una produzione di circa 600 mila tonnellate (oltre il 40% circa dell’intera produzione nazionale); seguono il mais, le forag1. Orsi River 770 LX Telescopic 2. Orsi Prestige off-set Lavori Pubblici n. 9 luglio - agosto 2004
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gere, i pioppi e la soia. Per quanto riguarda le foraggere, merita ricordare che nel comprensorio ha ancora una presenza, sia pure notevolmente ridotta, la tradizionale pratica della marcita (prato stabile irrigato anche d’inverno per mantenere in vita il ciclo vegetativo), che interessa una superficie di circa 7.000 ettari. L’associazione, costituita nel 1922, trova nella manutenzione ordinaria e straordinaria dei canali la sua primaria importanza, per garantire una distribuzione uniforme ed una corretta gestione delle acque del territorio. A questo scopo il territorio è diviso in sette zone che, con le proprie squadre lavori, si occupa delle opere nelle proprie zone. Un lavoro importante risulta essere quello del mantenimento in pulizia dei canali, con un’azione diretta di sfalcio, eseguita in genere con mezzi e addetti propri, aiutati nei periodi di massimo lavoro da appaltatori esterni. Le attrezzature di sfalcio, di differenti tipologie e marche, hanno visto un rin1. Orsi River 770 LX Telescopic al lavoro 2. Orsi Prestige off-set al lavoro su un canale 3. Scavafossi bilaterale 4. Orsi Prestige 5. Orsi River 770 LX Telescopic al lavoro con rotofosso
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novo con l’acquisto da parte di più zone di attrezzature della Orsi, che si sta facendo apprezzare dai tecnici dell’associazione per robustezza e qualità. Ultimamente si sono dotati di un braccio decespugliatore Orsi River 770 LX Telescopic, braccio retroportato professionale che ben si presta a lavori continui di molte ore in zone impegnative come queste, con uno sbraccio da 7,40 metri che consente di lavorare in profondità. Questo braccio viene utilizzato per differenti lavori, per sfruttarlo al massimo, operando con differenti testate come: testata con diversi tipi di utensile in dipendenza del materiale da lavorare; fresa d’acqua per il taglio e la pulizia del fondo dei canali e testata rotofosso per il lavoro di ripristino, manutenzione, spurgo e pulizia dei fossi secondari. Per il lavoro sulle spalle dei canali si sono dotati di due trinciatrici Orsi Prestige serie Professionale, una di queste nella nuova configurazione off-set, che, grazie alla nuova trasmissione laterale, consente una maggiore distanza e profondità di lavoro, molto utile per poter eseguire lavori su sponde par ticolarmente profonde. I rotori di entrambe le macchine vengono utilizzati con coltelli o mazze in dipendenza del materiale e del terreno che si deve
andare a lavorare. Queste macchine possono inoltre essere corredate di un optional molto importante per la sicurezza dell’operatore: il dispositivo antiurto automatico. Le macchine non prevedevano infatti in nessun modo un dispositivo antiurto e possono essere ora attrezzate di un martinetto con accumulatore oleopneumatico che, in caso di urto accidentale, permette all’attrezzatura di rientrare fino a 36° ed automaticamente di riportarsi in posizione di lavoro. Il lavoro che queste attrezzature incontrano sui canali di questa zona è sicuramente a tempo pieno in condizioni impegnative, un campo prova che sta facendo apprezzare agli addetti le doti di robustezza ed affidabilità dei prodotti Orsi.
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IGIENE URBANA
Tema per la gestione dei servizi ambientali a Chieti FRANCESCO VANDONI
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Lo scorso febbraio, il Comune di Chieti ha indetto una gara d'appalto per l'affidamento del servizio di nettezza urbana e dei servizi accessori nel territorio comunale. Il capitolato speciale d'appalto (CSA), redatto dal direttore del VII° settore del comune (strade, acquedotto, fognature, ecologia, ambiente, energia), arch. A. Ciccarini, avvalendosi della consulenza di esperti esterni, risulta molto completo e preciso, principalmente in vista di evitare future controversie con la ditta aggiudicataria della gara d'appalto. Un aspetto di questo capitolato va sottolineato in quanto risulta molto interessante ed innovativo e non ha precedenti in Italia. Si tratta di un criterio di incentivo economico che si attiva con il raggiungimento di percentuali di differenziazione della raccolta superiori al
35%. Uno degli obiettivi principali del CSA è l'innalzamento dei parametri di raccolta differenziata che al momento si attestano intorno alla media dei comuni del centro-sud, tra il 5 ed il 6%. Al fine di incentivare questo innalzamento, il CSA stabilisce che i proventi derivanti dalla vendita dei materiali raccolti siano retrocessi alla ditta appaltatrice secondo aliquote variabili in funzione della percentuale di raccolta differenziata ottenuta. Fino al 34% nessun benefit economico; dal 35 al 45% di raccolta differenziata, retrocessione del 40% dei proventi; dal 46 al 50%, 50% di benefit e così via fino ad arrivare al 100% di retrocessione con una raccolta differenziata che superi il 70%. La ditta vincitrice della gara d'appalto è risultata essere la Tema scrl. Questa nuova società ha visto la luce
in regime di Associazione Temporanea d'Impresa (A.T.I.). La collaborazione di tre imprese del settore R.S.U. ha dato vita alla Tema. La Tesa Piacenza, in qualità di capogruppo con 51%, la Siap di Pescara con il 30% e la Tekneko di Masse d'Alba con il 19%. Chieti annovera una popolazione residente di 56.200 abitanti, inoltre sul territorio del comune sorgono due poli importanti che ne fanno aumentare la popolazione di circa 10.000 persone: l'Università d'Annunzio e il polo ospedaliero della Santissima Annunziata, il più grande ospedale dell'Abruzzo. Lo sviluppo lineare delle strade si aggira intorno ai 300 km, passando da larghi viali alberati a strettissimi vicoli del centro medievale. L'altimetria del comune è molto variegata, con un dislivello di 300 m tra il centro e la zona di Chieti Scalo, dove ha sede la Tema. La gestione dei ser vizi di igiene ambientale da parte di Tema è iniziata il 1° luglio 2004. Per i prossimi cinque anni Tema sarà chiamata a gestire i servizi di raccolta rifiuti, raccolta differenziata, spazzamento strade, pulizia mercati, spurgo pozzetti stradali e sgombero neve. Alla società spetterà anche il compito 1. La nuova CityCat 5000 2. Autocompattatore Farid su Euro Cargo Iveco 3. Altri mezzi della Tema
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di progettare e costruire un centro multiraccolta comunale e di sviluppare le attività di comunicazione e sensibilizzazione dei cittadini allo sviluppo della raccolta differenziata dei rifiuti. Per la gestione dei servizi di igiene ambientale a Chieti, Tema darà occupazione a 86 dipendenti, avendo riassunto in blocco gli operatori della ditta uscente, anche al fine di rispondere alla precisa richiesta del CSA di flessibilità del servizio, con possibilità di più raccolte lo stesso giorno in caso di necessità. Verranno collocati sul territorio del Comune di Chieti 1.900 contenitori stradali destinati alla raccolta rifiuti e alle raccolte differenziate, da quelli monoperatore da 3.200 e 2.400 l per la periferia e Chieti Scalo, ai bidoni da 360 l per il centro storico. Tema metterà in campo un parco di 41 automezzi, dagli autocompattatori monoperatore di grande portata, ai motocarri di piccole dimensioni per il supporto allo spazzamento, passando per i lavacassonetti e i piccoli autocompattatori con sistema alzavoltabidoni. Per quanto riguarda il servizio di spazzamento e lavaggio strade, Tema si è dotata di due spazzatrici di nuova acquisizione, una Sicas e una CityCat 5000, oltre ad una Ecofant 40 precedentemente usata da una delle imprese dell'A.T.I. La CityCat 5000 è un'idrospazzatrice aspirante con motore Euro 3 e con sterzo sulle quattro ruote che conferisce una elevata manovrabilità e permette di aggirare facilmente gli ostacoli. Il nuovo sistema di sospensione intelligente MLA (sospensione asse multilink) garantisce una sicurezza
attiva e un grande comfort. La spaziosa cabina in alluminio offre una visuale completa (finestrino sul pavimento per vedere la bocca aspirante) e tutti gli strumenti di guida (volante regolabile) e di comando degli accessori sono disposti in base a criteri ergonomici e sono facili da utilizzare. Il cassone dei rifiuti è realizzato in acciaio al cromonichel inox, con capacità di 5 m3. La grande superficie filtrante garantisce una sicura efficacia di aspirazione. Il serbatoio dell'acqua ha una capacità di 700 l, con ricircolo dell'acqua opzionale. La larghezza d'ingombro è di 1,8 m. Il gruppo spazzante (bocca aspirante e spazzole laterali) può essere spostato lateralmente come un tutto unico di 500 mm in modo continuo. Questo sistema garantisce la massima distanza di sicurezza dal ciglio della strada o dalle auto parcheggiate. Le spazzole e la bocca aspirante sono trascinate e la configurazione della sospensione dei gruppi spazzanti riduce enormemente i danni in fase di avviamento e si adatta automaticamente al volume dei rifiuti. Le spazzo-
le laterali sono inclinabili idraulicamente; quella frontale permette la pulizia intorno agli ostacoli e sul marciapiede, aumentando notevolmente l'area di spazzamento della CityCat 5000. Posteriormente il mezzo è dotato di un tubo aspirante per fogliame o per la pulizia di caditoie, tombini e pozzetti. La CityCat è inoltre equipaggiata di un impianto dell'acqua ad alta pressione, sia per la pulizia con la lancia manuale che per la barra di lavaggio frontale. La Ecofant 40, potente e robusta ha una capacità del cassone di 3,5 m3 ed è indicata per la pulizia delle grandi superfici. Questa spazzatrice dispone di un serbatoio dell'acqua di 600 l, interamente realizzato in acciaio inox. La sua proboscide di aspirazione posteriore, bilanciata da un apposito supporto, consente la raccolta del fogliame e la pulizia di caditoie e tombini. La sua velocità di trasferimento (80km/h) permette una rapida dislocazione del mezzo sul luogo da trattare. Lo scarico in quota, di serie, consente il travaso dei rifiuti sia in compattatori che in benne.
1. Cassonetto Mazzocchia da 3200 l 2. Comandi della CityCat 5000 3. Spazzatrice Ecofant 40 Bucher 3 Lavori Pubblici n. 9 luglio - agosto 2004
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PORTATTREZZI
Mezzi polivalenti comunali Holder GIORGIA MARCHELLI
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Da diversi anni è presente anche sul mercato italiano Holder, mezzo polivalente tedesco specialista per le pratiche ed efficienti soluzioni multifunzionali nel settore comunale, importato dalla Forestal S.r.l. di Egna (BZ) e distribuito dalla R.S.I., sempre di Egna. Il successo riscontrato soprattutto all’estero dal 1995 ad oggi dall’intera gamma della serie C, sigla che indica la specifica valenza per l’impiego comunale di questi portattrezzi, è dovuto alle numerose caratteristiche innovative che contraddistinguono i veicoli da altri dello stesso genere. Il concetto fondamentale dei mezzi Holder è quello di essere trattrici professionali snodate con cabina anteriore e motore posteriore: lo snodo centrale, la trazione permanente sulle quattro ruote motrici di uguale misura, e la triplice possibilità di applicazione degli attrezzi (anteriore, posteriore e sul cassone), unitamente alla compattezza e alla potenza, accompagnati dall’alta tecnologia, rendono i veicoli estremamente maneggevoli e flessibili, perfettamente adatti a rispondere a qualsiasi esigenza del settore comunale in tutte le stagioni dell’anno, per prestazioni durature come per lavori brevi e veloci. Oltre alle tante doti della trattrice comunale, la completezza Holder deriva dalla possibilità di scelta all’interno dell’ampia gamma secondo le 36
esigenze, dal più piccolo C 2.42, con cabina monoposto e 42 CV, ai C 3.42 e C 3.58, con cabina biposto, rispettivamente da 42 e 58 CV, al più moderno C 4.74, con grande cabina monoposto e 74 CV, fino ai potenti CTracs della serie 2000, C 9.72 e C 9.88, con cabina biposto, da 72 e 88 CV, tutti di dimensioni ridotte, quindi particolarmente pratici da utilizzare. Prima fra le caratteristiche inderogabili di queste trattrici professionali multifunzionali è lo sterzo snodato centrale idrostatico, che permette una traccia di carreggiata assolutamente identica fra la macchina operatrice e le attrezzature. A differenza dei trattori tradizionali con assale basculante, dove soltanto le ruote anteriori sterzano, non consentendo la stessa carreggiata, qui le ruote percorrono anche in curva la stessa traiettoria, in quanto non sterzano solo le ruote anteriori, ma, con lo sterzo idrostatico, viene indirizzato tutto il monoblocco anteriore verso la nuova traiettoria. Con questo sistema si ottiene un minimo raggio di sterzata ed un alto grado di manovrabilità: gli attrezzi rispondono esattamente alla sterzata, senza spostamenti laterali, e sono in grado di effettuare lavori di precisione. Fondamentale peculiarità delle macchine operatrici Holder è la vera doppia trazione integrale permanente elettroni-
ca, che non provoca alcun danneggiamento al terreno grazie all’ottimale trazione. La doppia trazione permanente tramite quattro ruote di uguali dimensioni (isodiametriche) evita, sia durante il traino che nella spinta, qualsiasi slittamento delle ruote. Dato che le ruote posteriori seguono perfettamente la traccia di quelle anteriori, si ottiene una trazione ottimale, salvaguardando così il terreno anche nelle curve. Il bloccaggio differenziali idraulico che agisce al 100% su entrambi gli assali, assicura la tutela di terreni sconnessi o dilavati. La moderna elettronica, inoltre, alleggerisce il lavoro dell’operatore e punta alle ottimali prestazioni desiderate: così, sul Multipark digital, la trasmissione idrostatica con motore idraulico singolo per ogni ruota provvede ad una trazione omogenea senza slittamenti che non rovina il terreno e permette di raggiungere i luoghi più inaccessibili in qualsiasi periodo dell’anno in tutte le condizioni atmosferiche. La velocità digitale d’avanzamento a 5 stadi programmati facilita la massima concentrazione nell’operatività. Tutti i mezzi sono dotati di barra di compensazione antiribaltamento brevettata Holder: anche senza sofisticati sistemi elettronici, questa tecnica offre una grande stabilità in tutti gli impieghi 1. Holder C 2.42 2. Holder C 3.42 Lavori Pubblici n. 9 luglio - agosto 2004
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e su qualunque terreno, garantendo la massima aderenza. Posta sotto lo snodo del trattore, mantiene le quattro ruote motrici saldamente ancorate a terra in qualsiasi situazione di utilizzo e con attrezzature montate. Vengono così migliorate le potenze di traino pur salvaguardando terreni anche con attrezzature pesanti. La compattezza dei veicoli assicura una maneggevolezza estrema, grazie alla larghezza minima ed alla notevole luce dal terreno. Il bassissimo baricentro permette la massima efficienza. Si ottiene così il massimo rendimento nel lavoro anche su spazi ristretti. In relazione alla gommatura, disponibile in un vastissimo assortimento di pneumatici conformemente all’uso del mezzo, è possibile anche lavorare su marciapiedi. La notevole luce da terra permette il transito senza strisciare anche su terreni molto impervi. Nei modelli più piccoli, il cambio è idrostatico con regolatore digitale elettrico per la regolazione di velocità, mentre per la serie 2000 sono presenti l’inversore di marcia e il Dual Drive. Grazie all’inversore di marcia, 12/12 e 16/16 marce, i trattori Holder possiedono una maggior gamma di marce nell’ambito del lavoro e del trasporto, ed il vantaggio della flessibilità si rispecchia in una migliore funzionalità nei più svariati utilizzi. Il Dual Drive rappresenta invece due concetti di cambio in uno: l’ottimizzazione
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deriva da un cambio idrostatico, che, oltre a 26 km/h, si inserisce automaticamente nel cambio diretto. Fondamentale per il portattrezzi è la tripla possibilità di applicazione delle attrezzature: anteriore, posteriore e sul cassone (pianale di carico posteriore, trasformabile in cassone ribaltabile idraulico), grazie alle 2 prese di forza ed al sollevatore a tre punti con attacchi rapidi. Completamente indipendenti dalla trasmissione di marcia, le prese di forza anteriore e posteriore sono inseribili e disinseribili sotto sforzo. La trasmissione meccanica diretta del motore trasmette inoltre un’alta resa di potenza, ed è nella maggior parte dei casi, e soprattutto con attrezzi pesanti, molto più robusta e potente. Naturalmente sono a disposizione dell’operatore diverse velocità delle prese di forza per qualunque situazione d’impiego. Il sollevatore a tre punti è regolabile velocemente da cat I a cat II, ed è munito di due pistoni a doppio effetto - ovviamente azionabile dal posto di guida - per i vari posizionamenti (oscillazione, spostamento laterale, spostamento braccio singolo verticale), onde poter posizionare perfettamente qualunque attrezzo. Ulteriore notevole vantaggio è che gli attrezzi portati, grazie allo snodo centrale, seguono esattamente la traiettoria del trattore.
Per quanto riguarda l’idraulica, il quantitativo di olio di questi mezzi è predisposto sempre in maniera sufficiente anche per richieste maggiori. Il sistema di idroguida load-sensing preleva olio idraulico solo durante l’uso dell’idroguida stessa. Pompe idrauliche opzionali con flusso costante o variabile assicurano il funzionamento dei motori idraulici delle attrezzature secondo il fabbisogno. Questo significa che attrezzature polidrauliche, tipo rasaerbe a rulli o spazzatrice aspirante, possono essere usate con un sistema integrato, evitando così l’applicazione di ulteriori accessori. Soluzioni Can-bus elettroproporzionali possono essere adeguate in maniera ottimale a qualsiasi uso. Il sistema SDS (Special Drive System) offre la scelta d’azionamento con la mano oppure il piede, ossia fra azionamento classico del Multipark e quello con il pedale: per qualsiasi impiego è a disposizione la posizione adatta. Il vantaggio del duplice comando è soprattutto a favore della scelta psicologica di invertire la marcia con il pedale, anziché manualmente, per facilitare operazioni molteplici - mano1. Holder C 2.42 con portiera e parabrezza aperti 2. Snodo su Holder C 2.42 3. Cabina monoposto Holder C 2.42 4. Holder C 9.78 5. Holder C 9.88
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vrare con entrambe le mani ed invertire contemporaneamente il senso di marcia con il pedale. Per la semplice manovrabilità, tutti i comandi sono posizionati a portata di mano dell’operatore. I mezzi sono inoltre equipaggiati con il comando elettronico multifunzionale per i vari programmi di lavoro, nonché il comando elettrico per il bloccaggio dei differenziali, per la semplicità e la massima praticità operativa. Secondo le esigenze questi portattrezzi vengono equipaggiati con cabine monoposto o biposto, ergonomiche, montate su silent block, con ampie portiere che ne assicurano un comodo accesso, e con la possibilità di esser dotate di impianto di climatizzazione. L’ampia vetratura panoramica totalmente apribile, compresi il parabrezza anteriore e posteriore, permette una totale visibilità intorno al trattore, come pure verso i cruscotti di comando. Prendendo in seria considerazione la responsabilità ecologica, Holder ha concepito le proprie macchine con varie attenzioni: verniciatura cromatica senza piombo, freni e disco frizione senza amianto, uso di olio idraulico biodegradabile e attenzione ad una motorizzazione che sia di consumi contenuti e rispettosa per l’ambiente. Con motori 4-Takt Turbo-Diesel, la velocità su strada dei trattori comunali arriva a 40 km/h. Ulteriore prerogativa Holder è l’accessibilità alla manutenzione e la velocità di diagnosi, pari al settore automobilistico: i mezzi offrono un sistema di ricerca guasti e registrazioni tramite un computer diagnostico facilmente applicabile ad una presa di controllo. La versatilità di questi portattrezzi, oltre che dalle caratteristiche fondamentali delle macchine, è data dalla vastissima possibilità di soluzioni per molteplici
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attrezzi portati, che rendono i mezzi veramente utili al lavoro comunale in ogni momento dell’anno, con la potenza necessaria e la flessibilità in qualunque impiego, in un’ottica di rendimento, riduzione dei costi e redditività. Con grande esperienza, lunga tradizione e massima disponibilità per le innovazioni, Holder accetta qualunque sfida di multifunzionalità sui propri trattori, con modelli particolarmente allestiti fino a trovare il mezzo desiderato, anche per casi di intervento non ancora capitati. Ideale per ogni periodo dell’anno, la tecnica Holder è fondamentale per la lavorazione sul verde, pubblico, come pure dei campi da golf: per tagliare l’erba e trinciare sotto gli alberi vicino al tronco, o a filo di edifici ed ostacoli, lo snodo centrale permette estrema precisione e semplicità. Con i bracci falcianti ottiene la massima resa su pendenze e scarpate. L’ottima visibilità consente di trinciare ed aspirare in un solo passaggio, per poi eliminare il residuo grazie ad un formidabile scarico idraulico alto. La trazione integrale permanente sulle quattro ruote motrici d’uguale misura permette di trinciare senza danneggiare il tappeto erboso. Fra le possibili attrezzature per la manutenzione del verde, dal tagliare l’erba, alle lavorazioni del terreno, fino alla semina, si annoverano: falciatrice a rullo, pacciamatrice con spostamento laterale, falciatrice aspirante combinata, falciatrice per scarpate, falciatrice triplex, aspiratore per pacciamatrice.... I vari attrezzi sono idraulicamente inclinabili in verticale per le operazioni di pulizia o di sostituzione lame. Fra i possibili lavori di pulizia e manutenzione comunale, con prestazioni anche su strade strette, si possono enumerare: spazzatrice aspirante, lavaggio a pressione, rimozione erbacce con spazzola o diserbo termico,
rimozione rifiuti speciali, eliminazione olii, soffiante fogliare, taglia siepi, cippare, arieggiare, falcia erba, innaffiare... Per le operazioni di carico e scarico, i caricatori anteriori e monobraccio hanno la stabilità garantita dalla barra di compensazione dei pesi (antiribaltamento). Ralla di traino e rimorchio ribaltabile trilaterale con cassone in alluminio e, a richiesta, gru su pianale, completano la serie. I mezzi Holder sono specifici anche per la manutenzione dei cimiteri: compattezza e maneggevolezza rendono possibili asporto rifiuti pulizia dei viottoli e trasporti. I modelli particolari Holder dimostrano la specifica competenza anche in situazioni d’impiego speciali: CityTram è professionista su rotaia per le operazioni necessarie fra le corsie dei binari; Easy Clean è la combinazione spazzatrice-aspirante; il rimorchio per soccorso in galleria ha possibilità di manovra in luoghi strettissimi ed un’adeguata velocità per recuperare, soccorrere e trasportare all’esterno gli infortunati; allestito come mezzo antincendio, è in grado di affrontare fuochi su tracciati stretti e impervi. Infine, la massima resa, i lavori dove i por tattrezzi Holder esprimono al meglio la loro potenza e funzionalità, sono i servizi invernali. Tutti i modelli sono allestibili con lame sgombraneve, frese, spazzoloni e spargitori. I reali vantaggi derivano dall’idrostatica, dalla vera doppia trazione integrale permanente, dal graduale spostamento idraulico degli attrezzi dal posto di guida, e dallo snodo centrale che permette agli attrezzi portati di seguire esattamente il raggio di sterzata con la massima maneggevolezza su tutte le strade. 1. Holder C 3.58 2. Holder C 4.74
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AUTOTELAI
Iveco & Allison Transmission RoadShow 2004 Si è concluso a Monza l’8 di luglio l’Iveco & Allison Transmission RoadShow 2004, l’evento in quattro tappe che nelle scorse settimane ha visto i due marchi protagonisti di una serie di incontri presso i principali autodromi italiani, presentato al Transpotec Logitec 2004 (vedi Lavori Pubblici n. 8 maggio - giugno 2004). Dal 26 maggio all’8 luglio la carovana, costituita da otto veicoli Iveco (sei equipaggiati con cambi automatici Allison Transmission e due con cambi meccanici, utilizzati a fini comparativi), ha attraversato l’Italia dal Sud al Nord per fare tappa presso gli autodromi di Pergusa, Vallelunga, Imola e Monza. Il RoadShow è nato con l’obiettivo di presentare ai clienti delle Municipalità e della Distribuzione Urbana la gamma Iveco di veicoli medi e pesanti, abbinati a cambi automatici Allison Transmission, dedicati a questi specifici segmenti di mercato e particolarmente vantaggiosi in termini di redditività, efficacia e prestazioni. Non si voleva soltanto mostrare i veicoli, illustrandone i plus in modo teorico. L’intento era soprattutto quello di far provare i veicoli ai clienti e dimostrare operativamente i vantaggi dei camion in azione, simulando un percorso reale, con frequenti prove di stop and go e di manovra. I veicoli che hanno partecipato alla spedizione sono il risultato “virtuoso”
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dell’unione tra un veicolo Iveco e un cambio automatico Allison Transmission. In particolare, la carovana era costituita da quattro veicoli della gamma media Eurocargo e quattro pesanti Stralis Active Day, specificatamente allestiti per le missioni della distribuzione urbana e della raccolta e compattazione rifiuti. Tre di essi rappresentano delle novità assolute: i due Eurocargo ML65 E15, particolarmente idonei per la distribuzione urbana, che montano per la prima volta un cambio automatico; lo Stralis AD 260 S35Y/PS, specifico per le Municipalità, il quale diventa, in accoppiata con il cambio Allison, un esempio di come possono eccellere nello stesso veicolo elevate performance e comfort di guida. I modelli che hanno fatto mostra di sé nelle quattro giornate on the road, allestiti da par tner professionali imprescindibili, non solo dell’evento ma anche, e soprattutto, del consenso ottenuto dai marchi Iveco e Allison in questi specifici segmenti di mercato, erano: un ML65 E15, allestito con cella Cold Car, un ML65 E15, allestito con cella Fabbri Cam, un ML100 E18/P con compattatore Carrozzeria Moderna, un ML180 E28K con compattatore Mazzocchia, un AD260 S30Y/PS RSU-A con compattatore OMB, un AD260 S31Y/PS RSU con compattatore Farid, un AD260 S35Y/PS con compattatore Farid, un
AD260 S31Y/PS con compattatore Mazzocchia. In esposizione statica era presente un AD260 S30Y/PS RSU-A allestito con compattatore AMS. Ogni tappa del RoadShow 2004 ha coinvolto un nutrito gruppo di clienti, accompagnati dalle Concessionarie Iveco di competenza. Il programma, che prevedeva diversi momenti di incontro, era organizzato per consentire ai partecipanti, anche a quelli che ricoprono nelle aziende ruoli più manageriali, di avvicinarsi al mondo dei veicoli. Ad ogni tappa i clienti erano divisi in tre gruppi. Dopo il benvenuto e una prima presentazione istituzionale, ogni gruppo partecipava, in successione, ad una presentazione tecnica dei veicoli Iveco dotati di questi particolari allestimenti, alla presentazione dei cambi Allison Transmission e ad una prova pratica su un percorso riservato, ricavato all’interno del circuito, che simulava i tragitti e i movimenti tipici della distribuzione urbana e della raccolta rifiuti. Pur nelle loro specificità, i clienti delle Municipalità e della Distribuzione Urbana hanno esigenze simili in termini di missione e di guida. Che si tratti, ad esempio, di raccolta rifiuti o di trasporto surgelati, il contesto è 1. 2. Mezzi Iveco con cambio automatico Allison Transmission a Monza - RoadShow 2004
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soprattutto quello del traffico urbano, caratterizzato da frequenti stop and go, frequenti alternanze tra partenze e soste, accelerazioni e decelerazioni continue, manovre in spazi angusti, condizioni di forte stress e stanchezza per il conducente. È in queste circostanze che l’abbinamento tra un veicolo Iveco della gamma Eurocargo o Stralis Active Day, un motore Iveco Tector o Cursor di ultima generazione ed un cambio automatico Allison Transmission, trova il suo “habitat” ideale. Per incontrare le esigenze della raccolta rifiuti e della distribuzione urbana, Iveco risponde con una gamma di veicoli medi e pesanti stradali ampia e competitiva. Tali veicoli non solo sono conformi alle direttive Euro 3 sulle emissioni, ma sono già predisposti per rispettare le normative future: un vantaggio molto significativo, specie per le missioni in questione, nonché un’ulteriore prova dell’impegno Iveco nella tutela dell’ambiente. Per quanto riguarda la gamma Eurocargo, con particolare riferimento alle missioni delle Municipalità e della Distribuzione Urbana, la nuova cabina è stata studiata per rispondere alle reali esigenze del conducente. Questo significa una guida più confortevole e rilassata, quindi, più produttiva. L’allestimento interno prevede comandi ergonomici, nuove regolazioni per il volante, un nuovo quadro strumenti con display ad alta
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leggibilità, un impianto di riscaldamento/ventilazione che rende una climatizzazione ideale della cabina, un sedile centrale con un pratico tavolino da lavoro. I vantaggi della nuova cabina si abbinano a quelli di sempre, che hanno fatto di Eurocargo la gamma media di riferimento più efficiente e competitiva del mercato europeo, nonché leader in Italia: un motore (Tector a 4 e 6 cilindri) brillante ma economico; un freno motore efficace con tre modalità di attivazione; il Cruise Control e il limitatore di velocità, che permette di impostare temporaneamente un’andatura; la sicurezza di serie con 4 freni a disco, ABS e barra anti-incastro anteriore. Ma Eurocargo significa anche risparmio nei costi di gestione, produttività e versatilità. I dati sono piuttosto eloquenti: il cambio del liquido refrigerante si fa ogni due anni e quello dell’olio e del filtro oltre gli 80.000 km, mentre la prima verifica del gioco delle punterie è prevista addirittura dopo i 250.000 km. Produttività e versatilità sono strettamente correlate tra loro e alle missioni in questione. La prima dipende dalle prestazioni, che devono consentire di trasportare le merci il più facilmente e velocemente possibile con consumi contenuti; la seconda dalla possibilità di disporre di un veicolo perfettamente adeguato in termini di portata utile, potenza, cabina, configurazione, lunghezze carrozzabili, sospensioni, anche nel
caso di applicazioni speciali (il telaio ribassato previsto per la gamma EL è un esempio di risposta a questa esigenza). Per le missioni qui citate, Eurocargo presenta una gamma molto articolata: 9 passi, una portata che va dai 2.600 ai 12.750 kg, una carrozzabilità compresa tra 3.850 e 10.070 mm, un’ampia offerta di prese di forza e carichi sugli assi. Versatilità, produttività, sicurezza e tutela dell’ambiente sono anche i cardini intorno ai quali Iveco ha sviluppato la gamma Stralis, la nuova generazione di veicoli con MTT superiore a 16 t. In questo segmento di mercato Iveco si è impegnata in un articolato processo di rinnovamento della propria offerta di prodotto che ha interessato, negli ultimi anni, ciascuno dei principali elementi del veicolo: dai propulsori ai cambi di velocità, dai sistemi di frenatura agli impianti elettrici ed elettronici (è il caso del sistema Multiplex, che riduce la complessità dell’impianto e garantisce una gestione integrata del veicolo), fino alle cabine di guida. La versatilità di Stralis si traduce in un’offerta molto ampia, che comprende sette passi, por tate che vanno da 10.500 a 17.700 kg di MTT, una carrozzabilità compresa tra i 5.600 e i 10.000 mm, 1. 2. 3. Campo prove Monza - RoadShow 2004 4. 5. Cambio automatico Allison Transmission
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un’ampia scelta di prese di forza e di versioni, anche speciali come nel caso dei modelli “K” e “RSU”. Come Eurocargo, anche Stralis consente un notevole risparmio nei costi di gestione. L’intervallo di cambio previsto per l’olio motore è di 150.000 km; per l’olio del cambio e del ponte i valori salgono rispettivamente a 300.000 km e 450.000 km, mentre pastiglie e dischi dei freni durano in media 400.000 e 750.000 km: si tratta di valori molto elevati, che spesso coprono l’intera vita utile del camion. Stralis Active Day risponde principalmente alle esigenze del trasporto regionale e nazionale, in cui sono frequenti i periodi di guida nelle zone metropolitane. Espressamente destinato ai carri e alle missioni che non richiedono la zona notte, Stralis Active Day ha un allestimento interno che privilegia la produttività e la maneggevolezza: pur mantenendo inalterate le caratteristiche di ergonomia, comfort di guida e accessibilità tipiche della filosofia Stralis, è infatti caratterizzato dalla cabina corta e dal tetto basso di serie. In particolare, i modelli che hanno partecipato al RoadShow 2004 sono quattro Stralis Active Day 6x2 a tre assi, con sospensione pneumatica posteriore e terzo asse sterzante e sollevante: una configurazione ottimale per le esigenze del trasporto cittadino e della raccolta rifiuti a medio e cor to raggio. La motorizzazione Cursor 8, nelle potenze da 300 a 350 CV, è la più adatta a rispondere a queste specifiche esigenze. Sviluppando i propri prodotti e le proprie applicazioni direttamente in collaborazione con i costruttori di primo impianto e con i grandi utilizzatori, i cambi Allison Transmission sono in grado di soddisfare le quotidiane sfide del trasporto su strada. I vantaggi del cambio automatico
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Allison riguardano in primo luogo l’autista e la qualità della sua vita a bordo: rispetto al cambio tradizionale, quello automatico determina un maggior comfort di guida e minori livelli di stress e stanchezza; tutto questo consente al conducente una maggiore concentrazione, precisione e sicurezza nelle manovre e, quindi, un servizio più sicuro e produttivo. Anche la vita utile del veicolo e la sua integrità nel tempo ne traggono importanti benefici, non solo perché una trasmissione meno usurata allunga notevolmente la durata del mezzo in generale, ma anche perché il veicolo equipaggiato con il cambio automatico garantisce più facili partenze in salita, cambi di marcia sotto coppia, una maggior affidabilità, manovre più fluide e controllabili, minori sollecitazioni della catena cinematica. Un altro importante plus è rappresentato dalla facilità con cui i cambi automatici Allison consentono le attività di manutenzione ordinaria. Il sistema elettronico di diagnostica integrato, infatti, segnala direttamente al conducente la necessità dell’intervento di manutenzione e il sensore del livello dell’olio consente di controllarne lo stato direttamente dalla cabina. Infine, poiché le trasmissioni Allison sono concepite con criteri progettuali e realizzativi di spiccata modularità, si riduce drasticamente il numero di componenti e, di conseguenza, il numero di ore di manodopera per la revisione (-73% rispetto alle trasmissioni tradizionali). Insomma, i cambi automatici consentono un’ottimizzazione della gestione delle flotte, in termini di versatilità (sono progettati per soddisfare qualsiasi esigenza di consegna) e di produttività, specie per le aziende che organizzano il trasporto o la raccolta rifiuti nel traffico urbano: prestazioni lavorative più rapide, comode ed effi-
cienti, riduzione dei fermo-macchina, abbassamento dei costi di manutenzione e d’esercizio, minimizzazione del rischio di incidenti e della formazione degli autisti. Per il cliente tutto ciò si traduce in un più rapido ritorno del suo investimento. Non si tratta di un semplice concetto teorico, ma di un valore oggettivo, dimostrabile e misurabile attraverso l’applicazione di un software specifico che Allison ha sviluppato appositamente per i propri clienti. L’LCV (Life Cycle Value) è uno strumento di analisi e calcolo automatizzato, grazie al quale viene offerta agli utilizzatori la possibilità di comparare l’impatto economico (analisi costi - benefici) e i tempi di ritorno dell’investimento tra un cambio interamente automatico e un cambio manuale. Innovativo e semplice da utilizzare, capace di gestire un ampio range di variabili e di voci di costo, il software LCV è stato realizzato grazie all’apporto di alcune aziende leader che operano nella raccolta rifiuti e nel trasporto merci con cui Allison da tempo collabora. I vantaggi economici non vanno però disgiunti da quelli legati allo sviluppo sostenibile, a dimostrazione dell’impegno ambientale di Allison Transmission: cambi riciclabili al 98%; riduzione dell’inquinamento acustico grazie agli ingranaggi elicoidali; ottimizzazione dei consumi e delle emissioni garantita dal ridotto regime motore; minor consumo delle pastiglie del freno grazie al rallentatore idraulico. Le linee guida ambientali Allison non si limitano ai prodotti finiti, ma regolano l’intero processo produttivo, imponendo, tra l’altro, l’utilizzo di olii riciclabili e di materie prime non inquinanti. 1. 2. Mezzi Iveco con cambio automatico Allison Transmission allestiti con compattatori
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BARRIERE
Argilla espansa Leca contro il rumore GHERARDO MARCHELLI
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L’argilla espansa Leca si presta ottimamente in molteplici utilizzi e funzioni: una di queste è la creazione di protezioni acustiche a bordo di strade, autostrade e linee ferroviarie. In quest’ambito sono state realizzate molteplici soluzioni che sfruttano la capacità di questo materiale di assorbire il rumore sia alle alte che alle basse frequenze. A Merano ad esempio è stata realizzata nel 1999 una barriera con una lunghezza complessiva di 512 m ed un’altezza che varia tra 3 e 7 m. Qui per motivi di spazio è stata scelta come base una barriera New Jersey con fondazione continua in cemento armato e micropali. Su questa base
sono stati fissati i montanti tipo HEB nei quali sono stati infilati i pannelli fonoassorbenti. Per motivi paesaggistici è stato necessario inserire un tratto della barriera rinverdita lunga circa 50 m e alta 5 m. In questo tratto è stata scelta la barriera FonoLeca, arretrata di circa 70 cm rispetto alla barriera non rinverdita per creare un’aiuola con terra vegetale. In seguito è stata montata una rete plastificata su ambo i lati della barriera FonoLeca per creare un apposito appoggio per le piante rampicanti, soluzione che permette una durata elevata dell’insieme con bassi costi di manutenzione e giardinaggio.
A Chiusa (BZ), l’Autostrada del Brennero S.p.A. ha creato un impianto antirumore su un tratto di autostrada che si sviluppa in sinistra orografica del fiume Isarco, con sezione a mezza costa ottenuta mediante l’inserimento a monte, lungo la corsia nord, di un muro di controripa con altezza massima di 15 m. L’abitato di Chiusa si situa invece prevalentemente sulla destra orografica dello stesso fiume, e risul1. 2. Barriera fonoassorbente Leca a Merano 3. 4. Intervento di fonoassorbenza con Leca sull’Autostrada del Brennero a Chiusa
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ta quindi for temente interessato dalle emissioni acustiche del traffico, in particolare dalla componente, non trascurabile, di riflessione dovuta al muro sopra descritto. Per abbattere la componente riflessa si è optato per una soluzione progettuale che prevedesse il rivestimento del muro con materiale fonoassorbente. La soluzione scelta, rispetto ai criteri di affidabilità, idoneità tecnica ed economicità del prodotto è risultata essere il rivestimento del muro con piastre in calcestruzzo alleggerito con argilla espansa Leca. Si sono quindi ancorati gli elementi fonoassorbenti al muro esistente mediante viti in acciaio inox ad espansione. Tra il muro ed il rivestimento si è realizzata un’intercapedine di 4 cm mediante l’inserimento fra le piastre in calcestruzzo Leca ed il muro, di opportuni distanziatori in neoprene a forma di dischetto, con foro centrale per il passaggio della 1. 2. 3. Barriera fonoassorbente Leca sulla tangenziale di Milano 4. Area di prova motori aerei all’aeroporto di Fiumicino creata con argilla espansa Leca
vite. In testa al muro, per tutta la sua lunghezza, si è posta una scossalina in rame, per preservare il rivestimento dalle infiltrazioni nell’intercapedine di terriccio, fogliame ecc. Il rivestimento con diverse colorazioni ha anche dato un aspetto gradevole al muro. Sulla tangenziale di Milano sono state utilizzate barriere acustiche in pannelli prefabbricati. Questi hanno una struttura base che consiste in un pannello dello spessore di 15 cm, di altezza variabile e di lunghezza ottimale per le operazioni di trasporto e di montaggio, sostenuto da pilastrini, opportunamente sagomati, poggianti su fondazione di cls, costruita in opera. Sulla facciata del pannello, rivolta verso la fonte del rumore, vengono applicate delle piastre ad elevata capacità fonoassorbente alle medie frequenze, costruite da un graticcio tridimensionale, in impasto di argilla espansa a densità costante. Le basse frequenze vengono assorbite dai cosiddetti “Risuonatori di Helmotz”, blocchi cavi di calcestruzzo alleggerito con argilla espansa Leca, dove il suono, convogliato da apposite fessure, viene intrappolato. Piastre e blocchi sono il frutto di un’accurata
ricerca effettuata dalle aziende produttrici. La composizione di questi due elementi, opportunamente dosati nel pannello, consente lo studio di un disegno gradevole alla vista ma nello stesso tempo non così caratterizzato da distrarre l’attenzione del guidatore. Anche la parte retrostante, rivolta verso l’insediamento, doveva avere la stessa dignità estetica della facciata principale. E’ stato perciò risolto il retro dei pannelli con un disegno decorativo, ottenuto nel getto mediante matrici di gomma, a fondo cassero. Per evitare uno spiacevole effetto tunnel l’altezza è stata limitata a 3,5 m e al di sopra, per ottenere quando richiesto dallo studio di protezione, è stata applicata una lastra di forte spessore in metilmetacrilato. Ancora al di sopra, per ricostruire i valori di assorbimento, è stato montato un “riduttore di rumore” consistente in un tubo di lamiera in alluminio forato, riempito di feltri di lana di roccia. Le caratteristiche fonoassorbenti dell’argilla espansa Leca sono state sfruttate in numerose applicazioni edili come teatri, palestre, sale congressi e, non per ultimo, per la creazione dell’area di prova motori aerei all’aeroporto di Fiumicino.
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VIABILITÀ
La Provincia di Latina riorganizza il suo parco mezzi GHERARDO MARCHELLI
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La Provincia di Latina con la ferma volontà di intervenire attivamente a risolvere le problematiche della viabilità, sui 1.100 km di strade di sua competenza, ha incominciato a riorganizzare il proprio parco mezzi operativi. Nell’ottica di offrire un servizio più curato nella manutenzione stradale la Provincia vuole intervenire direttamente, riducendo sempre più gli appalti a manutentori esterni per avere un controllo più diretto dei lavori eseguiti. I nuovi mezzi operativi acquistati mediante gara d’appalto sono tre trattori John Deere, forniti dal rivenditore di Latina Duana Macchine, ed allestiti da Assaloni di Lizzano in Belvedere; queste macchine operative vanno ad arricchire il parco mezzi che già vedeva due Unimog con braccio fal-
ciante anteriore e pala livellatrice Assaloni e cinque Iveco attrezzati con lame neve. L’interessante gara d’appalto era ben stesa, con richieste di prestazioni e garanzie ben specificate, dove il prezzo ha contato per il 50%, le prestazioni tecniche per il 35% e la restante parte era influenzata dalle garanzie e dall’assistenza. Questo perché la Provincia di Latina, grazie ai dirigenti del settore viabilità che possono contare su di un capo garage con esperienza e preparazione meccanica, ha la giusta convinzione che spendendo magari qualcosa di più all’acquisto si ha un sicuro risparmio negli anni a venire, potendo contare su mezzi ed attrezzature sicuri, confor tevoli e sicuri per gli operatori, di resa nel
lavoro ed una garanzia ed assistenza certa, vicina e solerte. I trattori sono i John Deere 6520SE da 118 CV erogati da un motore 6 cilindri da 6788 cc. Il telaio integrale portante è una peculiarità di questi mezzi. Il peso dell’attrezzatura si distribuisce in modo uniforme sull’intera struttura, riducendo le sollecitazioni sul motore e la trasmissione. Consente quindi di gestire attrezzature più importanti per accrescere la produttività, senza tuttavia compromettere la durata e l'affidabilità del mezzo. Ciò ha per messo ad Assaloni di poter intervenire con un allestimento importante e studiato appositamente per queste macchine. I mezzi montano un braccio Optima sull’attacco posteriore a tre punti ed un falciaerba a disco PAU+FED applicato alla piastra porta attrezzi anteriore; entrambi prendono il moto da una pompa Sauer-Danfoss che permette di azionare un’attrezzatura alla volta, naturalmente con la possibilità di scegliere quale azionare in cabina. Molta attenzione è stata posta a questo particolare che doveva minimizzare il riscaldamento dell’olio, dovendo operare per molte ore al giorno anche in forte presenza di sabbia. I comandi, 1. Trattori John Deere attrezzati Assaloni per la Provincia di Latina 2. 3. Braccio Assaloni Optima
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richiesti in posizione ergonomica, sono a joy-stick con distributore elettroidraulico proporzionale. Il braccio Optima, in acciaio ad alto limite di snervamento, è costruito in due sezioni con costruzione scatolata e irrobustita da nervatura nei punti critici per ottenere robustezza e peso contenuto con uno sbraccio di 6,5 m. Il particolare disegno a Z permette di deportare in avanti la testata falciante al fine di poter lavorare con una visione diretta sulla stessa senza dover assumere scomode posizioni di lavoro. Un’accumulatore di azoto consente l’adeguamento automatico alle ondulazioni del terreno: questo accumulatore assorbe infatti gran parte del peso del braccio permettendo alla testata di oscillare con facilità. Il falciaerba a disco PAU+FED applicato alla piastra portattrezzi anteriore si rende utile in tutti i lavori di sfalcio sulle banchine stradali, anche in presenza di guard-rail o paracarri. Costituito da un disco falciante e da un telaio portante con bracci regolabili idraulicamente per consentire gli spostamenti sia orizzontali che verticali. Il disco falciante, completamente protetto da un
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carter in lamiera con grembiuline in gomma, lavora in posizione orizzontale e, grazie ad un sistema elastico a molla, può ruotare automaticamente all’indietro per oltrepassare gli ostacoli. Una ruota in gomma collegata ad un pistone idraulico, attraverso un sistema di compensazione con il pistone di sollevamento, mantiene il livellamento del disco al piano stradale, mentre una molla precaricata permette allo stesso di galleggiare, evitando attriti con il terreno ed assorbendone parte del peso. La piastra anteriore è pronta a montare altre attrezzature che potranno essere acquistate in seguito dalla Provincia per utilizzare i mezzi in differenti lavori: il montaggio di questa è stato inoltre studiato in combinazione con l’attacco della pala caricatrice frontale, sempre Assaloni, in modo da poter lavorare con quest’ultima senza dover smontare la piastra pur non montando una pala caricatrice sulla stessa che avrebbe dato delle prestazioni inferiori. Pala caricatrice che si renderà sicuramente utile in tutti i lavori di ripristino della sede stradale e nel caricare spargitori per la viabilità invernale.
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Il John Deere 6520SE è dotato della frizione Perma II, autoregolante e dotata di dischi a grande diametro multipli a bagno d’olio, dissipa il calore ed è sempre adeguatamente lubrificata, anche in condizioni di esercizio difficili, con una garanzia a vita. Sulle garanzie la Provincia, saggiamente, ha voluto una sicurezza estrema ottenendo 2.000 ore di lavoro (circa 3 anni) per i trattori e 2 anni per le attrezzature. La preparazione degli operatori è stato un altro punto di forza nella fornitura con tre giorni di corso, che, oltre a permettere di prendere dimestichezza nel lavoro sono stati occasione per tutti di provare il carramento e scarramento degli attrezzi. Sempre a favore del comfort e della sicurezza degli operatori la trasmissione presenta la possibilità di operare anche con le velocità super ridotte senza l’ausilio di frizione con acceleratore a leva per una guida senza sobbalzi, permettendo di focalizzare l’attenzione sul lavoro e attrezzature.
1. Falciaerba a disco PAU+FED Assaloni 2. Pala caricatrice Assaloni 3. Comandi Assaloni in cabina 4. Optima in posizione di trasporto 5. Falciaerba a disco scarrati
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CARBURANTI
Qwhite, emulsione di gasolio e acqua per ridurre le emissioni dei motori diesel FRANCESCO VANDONI mento delle emissioni inquinanti. Qwhite nasce dalla combinazione dei prodotti Q8 con la tecnologia PuriNoxTM. Questa innovativa tecnologia è un brevetto della Lubrizol Corporation, azienda leader mondiale nel campo degli additivi per l'industria petrolifera, dei servizi e della tecnologia dei fluidi per l'autotrazione e per l'industria. Kuwait Petroleum Italia ha siglato un accordo di partnership con la Lubrizol per la produzione in Italia di Qwhite. La tecnologia PuriNoxTM consiste nel miscelare gasolio ed acqua ad alta velocità in un impianto brevettato e completamente automatizzato, che genera un'elevatissima forza di taglio trasversale sulla massa liquida, distorcendo la gocciolina d'acqua, dandole una forma ovale allungata, e che la fraziona circondandola di molecole di additivo che formano un rivestimento protettivo intorno a cui si aggrega il gasolio. Il risultato finale di tale processo è un'emulsione inversa in cui l'acqua, sotto forma di goccioline di diametro molto inferiore al micron, è incapsulata nel gasolio. In questo modo le parti del motore sono a diretto contatto solamente con il gasolio. L'acqua quindi non avrà effetti corrosivi sulle superfici del motore e degli altri organi meccanici, in particolare gli iniettori, dato che non può mai venire in contatto con esse.
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La Kuwait Petroleum Italia produce un nuovo prodotto che permette di ridurre considerevolmente le emissioni allo scarico dei motori diesel: gli ossidi di Azoto (NOx) di circa il 15%, il particolato almeno del 25%, la fumosità fino all'80% e il CO 2 intorno all'8%. Il Qwhite è un'emulsione stabile di acqua in gasolio ottenuta attraverso un processo esclusivo messo a punto dalla Lubrizol Corporation. La sua formulazione consiste di circa 84,5% in peso di gasolio rispondente alla specifica EN 590, 13% in peso di acqua demineralizzata, più un additivo con particolari proprietà. Il Qwhite è ideale per l'impiego su flotte di mezzi pesanti; non è richiesta alcuna modifica al motore e si può passare istantaneamente da alimentazione a gasolio ad alimentazione a Qwhite. Immediatamente si ha un abbatti-
Inoltre, dato che il diametro delle goccioline d'acqua disperse nel gasolio è molto piccolo, esse non determinano alcun inspessimento del gasolio mantenendone inalterata la scorrevolezza all'interno del filtro. L'emulsione Qwhite presenta una elevatissima stabilità nel tempo ed un'assoluta costanza di prestazioni e di rendimento fino ad oltre 4 mesi dalla consegna. L'additivo contenuto nel Qwhite ha ottenuto approvazione a fronte delle norme di ecotossicità del Ministero dell'Ambiente in Francia. Questa approvazione è quindi valida in tutti i paesi della Comunità Europea. Il prodotto originato da questa tecnologia ha visto la luce grazie alla collaborazione con Caterpillar, il gigante mondiale dei costruttori di motori diesel per trazione pesante. A conferma della qualità del prodotto, Caterpillar ha ufficialmente esteso la copertura di garanzia agli utenti che lo utilizzano nei suoi motori. Qwhite consente una combustione molto più efficiente rispetto a quella 1. L'aspetto lattiginoso del Qwhite che ne ha ispirato il nome 2. L'impianto di emulsione della Lubrizol 3. Schema della miscelazione con forze di taglio dovute alla elevatissima velocità
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ottenuta con il gasolio tradizionale. Infatti le goccioline d'acqua, per effetto dell'alta temperatura, in camera di combustione subiscono una evaporazione violenta che provoca una polverizzazione del gasolio e una sua migliore miscelazione con l'aria, da cui deriva una combustione più completa. L'evaporazione dell'acqua, inoltre, diminuisce la temperatura massima in camera di combustione e quindi rallenta la reazione tra ossigeno e azoto che è alla base della formazione degli NOx. 1 2 Proprio grazie a questo particolare meccanismo di combustione il Qwhite completo di ciascun motore; rispetto Target elettivi di Qwhite sono i mezzi offre notevoli benefici ambientali con- ad identici motori alimentati con il adibiti al servizio pubblico e al trafermati da numerose prove in sala gasolio tradizionale, non è stata ripor- sporto pesante su strada e su acqua. motori e su strada. tata alcuna differenza in termini di Il suo impiego non richiede alcuna Qwhite contiene il 13% in peso di usura dei pistoni e dei cilindri, né del modifica né del motore, né della sua acqua, componente che non ha grado di pulizia della camera di com- messa a punto. valore energetico, per cui un motore bustione. Tale prodotto, efficace nel ridurre le che utilizza tale prodotto dovrebbe, La presenza di acqua nell'emulsione emissioni inquinanti in tutti i motori in teoria, subire una analoga riduzio- Qwhite determina l'applicazione di diesel a prescindere dalla loro tecne di potenza rispetto ad un motore certi accorgimenti: infatti durante il nologia, mostra benefìci particolarche utilizzi gasolio tradizionale. periodo invernale, per evitare rischi di mente evidenti nei motori di vecchia Invece prove di campo hanno dimo- gelo, il Qwhite viene preparato concezione. strato che l'impiego di Qwhite, grazie secondo una formula ad hoc che In questo senso Qwhite valorizza i alla migliorata efficienza di combu- include la presenza di antigelo e che parchi macchine esistenti, consenstione, comporta una riduzione della garantisce una operabilità analoga a tendo loro di fronteggiare le attuali potenza solo di un valore compreso quella del gasolio. D'altro canto i ser- emergenze ambientali nei grandi centra il 2% e il 9%; ciò è chiaro indice batoi di stoccaggio per il Qwhite tri urbani, rendendo compatibili una di un miglioramento nell'efficienza di devono essere accuratamente bonifi- migliore efficienza e un maggior concombustione. cati al fine di rimuovere eventuali trollo delle emissioni agli scarichi. Analogamente per i consumi, l'au- sedimenti, acqua o altri residui dello A partire dal mese di febbraio 2004, mento, anziché essere quello teorico stoccaggio di precedenti prodotti. 41 autobus urbani di ATCM (Azienda legato al contenuto di acqua (13%), è Qwhite, come tutte le emulsioni Traspor ti Collettivi e Mobilità) di limitato ad un intervallo tra il 2% ed il acqua - gasolio, deve essere regolar- Modena sono alimentati con Qwhite. 9% in relazione al tipo di motore ed mente ricircolato all'interrno del ser- Durante questi ultimi sei mesi i all'applicazione. batoio di stoccaggio, al fine di mante- mezzi, MAN NL 222 "Bussotto" con Sono state svolte numerose campa- nerne l'omogeneità. motore Euro 2, hanno consumato gne di prove sperimentali negli USA L'importanza dei vantaggi ambientali complessivamente 770.000 l di ed in Europa, sia su banco dinamo- determinati dall'uso di Qwhite è con- Qwhite, percorrendo 1.600.000 km. metrico, sia su strada. In particolare, fermata dalle misure di defiscalizza- Le misurazioni sulle emissioni, effetin Inghilterra i test sono stati effettuati zione adottate dal Governo che ne tuate con un opacimetro omologato, su banco a rulli presso i laboratori incentivano l'utilizzo. Tali agevolazio- hanno registrato un abbattimento Millbrook, uno dei pochi istituti di ni contribuiscono in misura significa- medio del 37%. ricerca europei in grado di effettuare tiva a compensare i maggiori costi prove di emissioni su mezzi pesanti legati al particolare processo produt- 1. Scarico con diesel tradizionale con cicli standardizzati. Nel caso spe- tivo ed agli additivi utilizzati, renden- 2. Scarico con Qwhite cifico è stato sviluppato un ciclo urba- do il prodotto competitivo rispetto al 3. Schema del meccanismo di no ad hoc in combinazione con la gasolio tradizionale. combustione del Qwhite London Transport, definito sulla base di più percorsi cittadini compiuti da mezzi diversi a diverse velocità. I test sono stati eseguiti su autobus motorizzati Volvo (motore Euro 2) ed hanno registrato una riduzione degli NOx del 12% ed un abbattimento del particolato del 27%. Le prove su strada, finalizzate a valutare gli effetti del nuovo prodotto sulla guidabilità e sull'affidabilità dei veicoli, sono durate circa nove mesi, al termine dei quali è stato effettuato il rating 3 Lavori Pubblici n. 9 luglio - agosto 2004
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BARRIERE
Barriere acustiche a ridotto impatto ambientale GIUSEPPE SECCHI
Chi entra in provincia di Belluno percorrendo la S.R. 348 Feltrina, in uno dei territori montani più belli e caratteristici del mondo come, certamente, è il territorio bellunese, dove si trova la maggior parte delle montagne universalmente conosciute con il nome di Dolomiti, trova, da poche settimane a questa parte, in località Fener, nel comune di Alano di Piave una nuova barriera stradale. E’ stata installata ai margini della strada per migliorare la situazione acustica ambientale del territorio al fine di proteggere gli abitanti della zona dall’eccessivo rumore dovuto al traffico veicolare come previsto dalla “Legge 26 ottobre 1995, n. 447 Legge quadro sull’inquinamento acustico”, che stabilisce i principi fondamentali in materia di tutela dell’ambiente esterno e di quello abitativo dall’inquinamento acustico, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 117 della Costituzione. Allo stato attuale dell’arte la realizzazione di una barriera acustica, ubicata
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tra la sorgente sonora ed i vari “ricettori”, è indubbiamente il metodo più utilizzato ed efficace per la mitigazione dell’inquinamento acustico prodotto dalle infrastrutture stradali in generale; non sempre in ogni modo tali opere sono ben accette dalla popolazione in generale e/o dagli stessi interessati all’intervento di bonifica acustica perché può accadere, che pur alla presenza di un eccellente risultato acustico, l’impatto ambientale in generale e quello estetico/visivo in particolare possano pregiudicare, considerando i pro ed i contro, il risultato finale nel suo complesso. Alla luce di quanto sopra evidenziato è chiara la necessità, da parte dell’Ente cui compete, per legge, l’effettuazione degli interventi correttivi, in considerazione dell’estrema delicatezza dell’argomento, ogni minimo aspetto dell’intera faccenda e valutare con estrema cautela le varie soluzioni progettuali possibili, con l’obiettivo di realizzare, per quanto possibile, allo stato delle attuali conoscenze scientifiche, quel-
l’opera che maggiormente ottemperi ai requisiti sopraindicati. Nel caso specifico la scelta, che si presentava alla Veneto Strade S.p.A. Direzione Operativa di Belluno, società par ticolarmente sensibile ai temi ambientali, non era di facile soluzione, ma alla fine, la decisione è caduta su un prodotto innovativo denominato “ecopanel”, realizzato da Ares Industrie, giovane azienda Bellunese che, dopo anni di sperimentazione e ricerca, è riuscita a realizzare una barriera antirumore la quale, oltre alle eccezionali prestazioni acustiche certificate d’assorbimento acustico secondo la norma EN 1793-1 (coefficiente d’assorbimento acustico medio: 0.86 Classificazione: categoria A4) e del potere fonoisolante, secondo le norme EN 1793-2, EN 1793-3, ISO 140 e ISO 717 (DLR : 28 dB - RW : 33 dB), presenta un’estetica innovativa ed accattivante, coperta da brevetto, a ridottissimo impatto ambientale. L’acciaio inox AISI 304 prerivestito in tinta legno, utilizzato per la realizzazione della barrie-
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ra permette infatti, come in una simbiosi naturale, di unire le caratteristiche di resistenza e durata nel tempo dell’acciaio e la bellezza della colorazione, pur simulata, del legno naturale, garantendo un perfetto inserimento anche in luoghi dove il paesaggio naturalistico non deve essere alterato. Lo studio acustico si è articolato, a grandi linee, attraverso le seguenti fasi: - caratterizzazione acustica della sorgente mediante l’acquisizione dello spettro medio del rumore e dei livelli sonori equivalenti; - calibratura del modello di calcolo
“Mithra” tramite il confronto tra i valori acustici rilevati e quelli calcolati dal modello nelle stesse postazioni; il programma calcola automaticamente, in funzione dei dati immessi, la potenza sonora per metro lineare di una strada. I dati immessi sono quelli geometrici, e topografici del sito ed i dati inerenti al traffico veicolare; - tracciamento della mappa acustica ante-operam, con le curve di isolivello, dell’area circostante l’infrastruttura sulla base delle rilevazioni eseguite e con l’ausilio del modello previsionale; - individuazione dell’intervento per il
contenimento del rumore e tracciamento della mappa acustica postoperam, con le curve di isolivello, dell’area circostante l’infrastruttura con l’ausilio del modello previsionale. 1. Esempio di clima acustico con curve isolivello ante-operam 2. Esempio di clima acustico con curve isolivello post-operam 3. Esempio dell’andamento nel tempo del livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato (A) e relativo spettro medio
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DEPURAZIONE ACQUE
Impianti per il trattamento acque di prima pioggia Il problema del carico inquinante delle acque di prima pioggia proveniente in particolare dall’atmosfera e dalle superfici dilavate sta assumendo grande importanza. Il discorso in questione va ad abbracciare la scelta del sistema di fognatura, separata o mista, ed il dimensionamento dei manufatti speciali quali scaricatori ed impianti di disoleazione. Sinteticamente le cause più importanti dell’inquinamento atmosferico sono aerosol, polveri, gas, oli minerali, carburanti. Ricordiamo che tali sostanze provengono in gran parte da combustioni, emissioni industriali e traffico Lavori Pubblici n. 9 luglio - agosto 2004
veicolare, e la loro concentrazione dipende dalla struttura del territorio e dalle condizioni climatiche. E’ importante sottolineare che con il tempo asciutto le particelle di polvere più grosse cadono al suolo, mentre in condizioni di pioggia le particelle più fini, quali polveri e gas, vengono catturate, sciolte e precipitano con l’acqua. Prima di immettere nel corpo recettore le acque di origine meteorica, estremamente cariche di sostanze inquinanti, devono subire i seguenti trattamenti: - separazione dei solidi grossolani mediante grigliatura di tipo manuale, - regolazione eliminazione della por-
tata in arrivo all’impianto di separazione idrocarburi, - separazione dei solidi sedimentabili mediante apposito comparto opportunamente dimensionato, - separazione degli idrocarburi prima dell’immissione nel corpo del recettore. A questo proposito Ecologia Soluzione Ambiente, società di Reggio Emilia da quarant’anni a tutela dell’ambiente, oltre ai tradizionali impianti, ha messo a punto nuovi prodotti, che, per il proprio funzionamento, non necessitano di energia elettrica. Gli impianti di prima pioggia si dividono in due famiglie: 49
- lavoro a ciclo: impianto di tipo tradizionale dimensionato con il criterio dell’altezza di prima pioggia - lavoro di continuo : prodotto innovativo dimensionato in funzione della portata di pioggia critica. Gli impianti tradizionali di tipo RT sono i più completi e rappresentano l’unico prodotto proponibile quando il recettore finale è la fognatura. Grazie al sistema di accumulo è possibile avviare in fognatura con una portata ben definita solo il volume di prima pioggia, ed inviare allo scarico le acque di by pass in acque superficiali o verso la dispersione. Di rilievo anche gli accessori come il dispositivo di recupero automatico degli oli, il rilevatore del livello di oli in vasca e il dispositivo di allarme massimo livello di oli. Gli impianti della linea di continuo non richiedono energia elettrica per il loro funzionamento e necessitano di poca manutenzione. Ecologia Soluzione Ambiente ha idea-
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to la linea di prodotti DSL Rain che si sposano bene con superfici adibite a parcheggi, strade, piazzole di sosta ed in tutte quelle circostanze in cui sia possibile scaricare in acque superficiali. L’impianto è dimensionato durante ogni precipitazione: tratta una percentuale di acqua pari al 40% di quella caduta durante l’evento più intenso degli ultimi dieci anni. Su base annua questo impianto garantisce il trattamento di una quantità di acqua superiore al volume di prima pioggia caduto nell’area di riferimento. Il DSL Rain può essere usato fino a superfici scolanti di 4.000 m2. Con questi impianti, la quantità di idrocarburi che può fuoriuscire dal separatore, non è superiore alla concentrazione limite dei 5mg/l imposta dall’attuale legislazione italiana D.Lgs n° 192/99. Rain X tratta superfici ben superiori al DSL Rain, possedendo lo stesso criterio di dimensionamento con un impianto più complesso. Abbiamo qui
RAIN X
DSL RAIN
RT B
RT T
un grande separatore di idrocarburi a pacchi lamellari in grado di trattare portate enormi. Il recettore in questo caso è un corpo superficiale come un fiume o un canale di scolo. Il lavoro è continuo e, come detto in precedenza, non viene utilizzata energia elettrica. Il Rain X regola la portata grazie ad una valvola che devia le acque by pass quando la portata in ingresso supera quella di progetto. A questo punto si provvede alla sedimentazione ed alla separazione di idrocarburi, grazie ad una serie di picchi lamellari installati all’interno della vasca. Questo impianto è stato realizzato standard fino a 50.000 m2 ma viene progettato anche per superfici nettamente più grandi, come per esempio 300.000 m2. La quantità di solidi sedimentabili ed idrocarburi inquinanti che può fuoriuscire dall’impianto è conforme ai limiti imposti dall’attuale legislazione italiana D.Lgs n° 192/99 per lo scarico in acque superficiali.
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PARCHI GIOCO
Parco Avventura a Cortina d'Ampezzo GIORGIA MARCHELLI
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E’ stato inaugurato il 29 maggio di quest’anno a Cortina d’Ampezzo (BL), con grande successo di pubblico e tanta curiosità dei presenti, uno dei primi Parchi Avventura realizzati in Italia. Questi impianti sono ancora quasi sconosciuti nel nostro paese, ma già consolidati in altre nazioni europee, come Francia, Inghilterra, Germania e Svizzera con oltre 900 parchi già aperti, che attirano quali attrazioni turistica - ludica - sportiva - ricreativa centinaia di migliaia di utenti. I parchi avventura sono percorsi in sospensione, integrati in aree boschive tramite l’installazione di cavi, piattaforme aeree in legno e cordame per permettere agli utilizzatori di effettuare in totale sicurezza questi percorsi dove l’equilibrio, la capacità di concentrazione e, in minima parte, anche la fisicità sono elementi indispensabili. Ogni percorso aereo è effettuabile obbligatoriamente tramite equipaggiamento di sicurezza e presenza di personale addestrato sul posto. Tutti i parchi avventura, a seconda della loro costruzione, possono presentare difficoltà differenziate con percorsi semplici per bambini dai 5 anni, o 3 Lavori Pubblici n. 9 luglio - agosto 2004
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facili per tutte le età, fino a progredire a quelli più difficili. Il successo che il concetto parco avventura sta riscontrando ed il suo straordinario sviluppo sono dati dalle caratteristiche assolutamente innovative fra le attività ludico sportive finora conosciute: dalle finalità formative che sviluppano qualità individuali (autonomia, messa in sicurezza, altezza da terra...), allo spirito di gruppo e di coesione (ingegno, collaborazione, sostegno nella difficoltà...). Inoltre questi parchi consentono una riconciliazione con la natura, proponendo nuove forme di turismo realmente eco compatibile e sportivo. Adattandosi a tutte le fasce d’età, senza limite d’anzianità, questi percorsi sono l’ideale anche per famiglie, gruppi e scolaresche. I parchi avventura consentono quindi di evadere, di provare l’emozione dell’avventura e il piacere di stare in compagnia, divertendosi in ambienti naturali ed in totale sicurezza. L’idea del Cortina Adrenalin Park è nata 5 anni fa, quando gli intraprendenti ragazzi del Cortina Adrenalin Center, organizzatori di sport inusuali, hanno provato un parco avventura in Francia. Dopo aver individuato il posto più adatto per impiantare una struttura analoga, valutato come realizzare al meglio l’impianto ed espletato le questioni burocratiche, a partire dalle richieste dei permessi, accordati dal Comune, che ha compreso la validità di un ulteriore offerta turistica, hanno individuato il partner
adatto per la costruzione del parco, non realizzabile se non da ditte certificate. Exploring Group S.r.l. di Veglio (Biella) è una società che da circa 15 anni si occupa di organizzazione di impianti fissi e mobili per centri ed eventi sportivi e ricreativi, programmi di Incentive Outdoor e costruzione sotto brevetto di sistemi di sospensione e di sicurezza per l’industria del divertimento, con una filosofia di innovazione del tempo libero rispettando l’ambiente. Come per altri parchi avventura già realizzati, anche per quello di Cortina ha fornito un impianto “chiavi in mano”, occupandosi di tutto, a partire dal progetto, dopo un accurato sopralluogo, con suggerimenti per i tipi di percorsi e di linee da porre in opera, allo studio e valutazione delle piante utilizzabili, all’addestramento degli istruttori, all’effettiva costruzione e successiva manutenzione. Il Cortina Adrenalin Park è stato realizzato in un bosco di larici, verde e recintato, su un’area complessiva di circa 2.500 m2, all’interno della più importante curva della pista da bob “Eugenio Monti”, a pochi minuti dal centro del paese. Il percorso si sviluppa su 39 piazzole, allestite su altrettanti alberi, con attraversate aeree su linee attrezzate 1. Ingresso Parco Avventura con ragazzi attrezzati con Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) 2. Panoramica dal basso 3. Carrucola tyrolienne
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molto differeziate fra loro, con altezze da terra dai 4 ai 15 m, ed è suddiviso per difficoltà in 6 aree variabili per difficoltà e lunghezza: briefing, verde, arancio, affrontabili anche dai minorenni, blu, viola e gran finale rosso, più impegnative, soltanto per adulti. E’ accessibile a qualunque persona, con condizioni fisiche normali, senza un limite minimo di età, ma di altezza minima (140 cm) per motivi tecnici di sicurezza, ed il tempo medio di percorrenza è calcolato sulle 2 ore. Il parco può accogliere contemporaneamente 80 persone, in quanto possono stare al massimo due persone per pianta ed una in linea. Ad ogni persona vengono dati i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) di sicurezza: imbracatura, doppia longe con moschettoni e dissipa- 1 2 tore d’energia, carrucola doppia, ognuno sia in grado di partecipare: 1. Semiponte tibetano a cinghie sulle prime 6 linee ci sono infatti tutti i 2. Salto di Tarzan casco e guanti. La prima parte del percorso è denomi- movimenti base che si ripetono suc- 3. Percorso briefing nata briefing, in quanto ha funzione di cessivamente più in alto. Dopo la 4. Sistemi di fissaggi prova e addestramento, ed è compo- sesta piazzola comicia l’area verde, a 5. Altezza in piattaforma sta da 6 piazzole basse, a 4 m da partire dalla quale si procede in auto- 6. Panoramica di linee terra: una volta imbragate le persone, nomia: l’istruttore è comunque sempre 7. Passaggio in botti mobili l’istruttore controlla che ognuno sia presente a terra, per controllo e pronto attrezzato in modo corretto, e, a terra ad aiutare in caso di necessità. davanti alla prima piazzola, spiega Il parco è stato studiato in modo tale scrupolosamente come affrontare il che ogni persona riesca ad affrontare parco e l’uso dei materiali, affinchè l’intero percorso: ogni area è progrestutto avvenga in totale sicurezza. siva, man mano si sale di difficoltà e di Persona per persona, controlla che altezza, così all’inizio della zona suc-
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cessiva, a quota più bassa, si è più sciolti, sicuri e invogliati a continuare. L’uscita da ogni area avviene tramite una delle maggiori attrattive dei parchi avventura: le carrucole tyrolienne, sulle quali si vola sospesi nel vuoto, qui fino a 50 m di lunghezza e a 15 m di altezza da terra (addirittura tre nel gran finale, molto panoramiche, che attraversano anche la pista da bob), che permettono, alla fine di tutte le zone di abbassarsi di quota, per arrivare a terra o su altri alberi con una velocità calcolata. Le linee attrezzate che costituiscono le attrattive del Cortina Adrenalin Park, oltre alle numerose carrucole, sono molte e di diversi generi: scaletta a pioli, cavo singolo per piedi e due cavi per le mani, rete da risalire, cavo singolo trapezista, scala con prese d’arrampicata, ponte tibetano, salita di una scala in quota, passaggio di un semiponte tibetano a cinghie, scala mobile per salire di quota, scala sospesa orizzontale, passerella su cavi semicircolari, passaggio dentro botti mobili, passerella su altalene oblique, passaggio con piedi su cavo singolo e mani su elastici che si allungano, passerella su altalene in sequenza, passaggio di 1. Passerella con prese d'arrampicata 2. Ponte tibetano in rete 3. Elastici per passaggio su cavo singolo con dettaglio dei moschettoni 4. Panoramica di linee
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staffe, salto di tarzan con liana e risalita su rete, carrucola su trapezio, carrucola sulla quale tirarsi a mani, altalene doppie longitudinali, scala orizzontale posta sopra la testa da passare a braccia, sequenza di liane seguita da sequenza di staffe. L’intero percorso è intuitivo e ben spiegato: su ogni piattaforma una freccia verde indica da che parte dell’albero girare, un cartello trilingue (italiano, inglese e francese) spiega il gioco successivo, e sulle funi d’acciaio (diametro 13 mm) segnalatori rossi e blu contraddistinguono dove attaccarsi con moschettoni o carrucole doppie. La sicurezza è totale: in ogni momento si è sempre legati, almeno con un moschettone, e l’escursione massima è di 20 cm, prima di rimanere comodamente sostenuti dall’imbragatura. In caso di difficoltà, in qualsiasi punto e momento, esistono possibilità di recupero da parte degli istruttori. Estrema sicurezza e rispetto per l’ambiente sono state poste in ogni dettaglio del parco: tutto è certificato secondo le normative europee, sono stati eseguiti collaudi statici delle piante, per la portata e le tensioni, i cavi sono stati tirati con tensioni dinamometriche studiate in base all’altezza e alla torsione degli alberi, al vento che possono sopportare, e sono state controventate. Per i larici non c’è stato alcun problema di danneggiamento e possono continuare a crescere spontaneamente: nessuna parte metallica è a contatto con gli alberi, tutto è stato messo legno
su legno, le piante sono state prima fasciate con altro legname, poi messe in tensione con i cavi d’acciaio morsettati, come pure non sono stati piantati viti né chiodi. I larici verranno riispezionati ogni anno da esperti forestali per valutazioni di consistenza e di idoneità. Ulteriori sicurezze vengono garantite dalle manutenzioni: annuale da parte della ditta costruttrice, e giornaliera degli istruttori, che con un accurato giro di controllo mattutino verificano cavi e morsetti, in teoria salvaguardati durante le ore notturne con l’asportazione degli accessi alle piazzole. Il punto strategico in cui è stato costruito il parco avventura, ne permetterà l’utilizzo non solo nei mesi estivi, ma anche in giornate calde delle altre stagioni: ben visibile a tutti dalla funivia Freccia del Cielo e vicino alla sede del Cor tina Adrenalin Center, gli organizzatori sono sempre presenti per tutte le altre attività, estive (canyoning, rafting, wheel taxi bob, hydro speed, mountain bike, kayak), e invernali (taxi bob, snow rafting, gite con racchette da neve, discese in notturna con slittino, slittino su pista da bob), e pronti ad aprire a richiesta. L’iniziativa degli organizzatori è già pronta ad espandersi, con progetti di illuminazione per rendere anche notturno il percorso, e possibilità di ampliamento del parco, con attrattive ancora maggiori e percorsi solo per bambini. Fotografie di D. G. Bandion e Giorgia Marchelli
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FONDENTI
Sale ecologico e non corrosivo
www.sno-n-ice.ch
Diverse amministrazioni comunali italiane, sensibili al degrado ed ai problemi ambientali, desiderose di salvaguardare il patrimonio artistico e veicolare dei loro centri, hanno cominciato ad usare nuovi prodotti per sostituire il comune sale da disgelo in centro città, nelle vie e nelle piazze storiche. Anno dopo anno questi manufatti sono esposti alle continue aggressioni del sale tradizionale, andando a minare la durata e l’estetica degli stessi. Non a caso molte amministrazioni comunali sono costrette ad una continua manutenzione di queste strade e piazze. Anni fa alcuni paesi del Nord Europa più inclini e disponibili ad un cambiamento, hanno iniziato a sperimentare diversi nuovi fondenti stradali più ecologici e sicuri. L’idea della sperimentazione nasce dall’esigenza di studiare a fondo gli aspetti della sicurezza per i cittadini, l’inquinamento delle falde ed i costi per i vari prodotti usati duranti l’inverno. Le strade comunali, le piazze, i viadotti, le piste ciclabili ed i percorsi pedonali di diverse città sono state le aree interessate dalla ricerca. I test sono stati svolti di volta in volta su tratti di strada vicini e paralleli mettendo a confronto il ghiaino, il sale ed il nuovo prodotto Sno-n-ice. Dalle varie prove fatte è emerso che l’uso della ghiaino è 6 volte più costoso del cloruro di sodio sia in termini economici che in termini di sicurezza, oltre al costo nettamente superiore per il materiale: si è registrato un numero maggiore di incidenti dove era stato sparso il ghiaino. Il sale d’altro canto presenta un vantaggio in termini economici, ma uno svantaggio in termini di inquinamento, danneggiamento degli alberi, delle falde ed un’azione corrosiva nei confronti dei manufatti in cemento e materiali ferrosi (segnaletica, panchine, pensiline, ecc).
Il nuovo prodotto Sno-n-ice è il fondente che meglio ha risposto alle esigenze di sicurezza stradale, di inquinamento delle falde e di protezione nei riguardi delle piazze con materiali antichi e molto delicati. Sno-n-ice, originario degli Stati Uniti è un nuovo fondente salino a base di cloruro di sodio e inibitori della corrosione; agisce immediatamente dopo lo spargimento, conservando il suo effetto fondente 2 volte più del cloruro di sodio, non inquina e non corrode il cemento o la pietra, particolarmente indicato per lo spargimento in piazze con pavimentazioni delicate. Zone archeologiche, piazze storiche, viadotti e ponti antichi, sono tutte aree che possono subire aggressioni dal sale normale; Sno-n-ice non corrode, non brucia né rovina la pietra. Anche in presenza di temperature molto basse (è efficace fino a - 21°C), la quantità di prodotto da spargere e solitamente la metà del sale tradizionale. I sali tradizionali attaccano il calcestruzzo, le pietre ed il metallo; Sno-n-ice contiene un additivo di protezione del calcestruzzo che previene la sfaldatura dello stesso, grazie alle sostanze anticorrosive contenute; la ruggine viene ridotta al minimo, pertanto nei centri storici, dove la presenza di materiale ferroso (cartelli, pensiline, ecc) è molto concentrata, l’uso di questo prodotto non crea danni. Sno-n-ice si presta in modo ottimale ad essere distribuito sia a mano che con le normali macchine spargitrici, essendo di colore rosa si individua facilmente dove il prodotto è stato sparso. Sno-n-ice è garantito dall’UFSP quale prodotto con classe di tossicità 0, in grado di soddisfare i requisiti dell’ordinanza sulle sostanze. E’ stato appurato che le parti organiche di Sno-n-ice sono accessibili ai processi di biodegradazione, in generale è classificato quale prodotto non nocivo per le acque (classificazione tedesca WGK”0”) e non contiene urea. Pertanto possiamo concludere che Sno-n-ice è compatibile con l’ambiente, non lascia nessuna traccia nello sciogliersi, incrementa la sicurezza sulle strade (riducendo i costi di incidenti ai pedoni e alle autovetture), riduce gli effetti di corrosione sulle strade, alle strutture ed agli autoveicoli, inoltre riduce l’impatto ambientale causato da uno spargimento continuo e indiscriminato di sali di qualsiasi tipo e natura. Sno-n-ice è la risposta per offrire alle città e ai comuni un validissimo prodotto per elaborare un piano di servizio invernale moderno, differenziato e rispettoso dell’ambiente.
1. Economico e pratico SNO-N-ICE agisce rapidamente sul ghiaccio e sulla neve gelata. Efficace fino a -21°C 2. Effetto di massima durata Dopo lo spargimento SNO-N-ICE conserva la sua efficacia 2,5 volte più a lungo del cloruro di calcio 3. Corrosività minima sul calcestruzzo, sull'acciaio e sull'alluminio SNO-N-ICE contiene un additivo di protezione del calcestruzzo che previene la sfaldatura dello stesso; inoltre, grazie alle sostanze anticorrosione, la ruggine viene ridotta al minimo 4. Adatto per lo spargimento a macchina Utenti professionisti confermano che SNO-N-ICE si presta in modo ottimale all'uso delle macchine spargitrici 5. SNO-N-ICE è stato testato SNO-N-ICE è garantito dall'UFSP quale prodotto con classe di tossicità 0
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6. SNO-N-ICE è biodegradabile Le parti organiche di SNO-N-ICE sono accessibili ai processi di bidegradazione. SNO-N-ICE è classificato quale prodotto non nocivo alle acque. Non contiene urea
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