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n. 107 gennaio - febbraio 2021

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Il verbale di consegna lavori - riserve Ing. Andrea Milla Macchine Seppi M. nel nuovo look: nuovi colori brand UMAK: la nuova macchina multifunzione Venieri A Tarquinia il primo nuovissimo Big Boy 4x4 di Dotto Trains Ga. Marchelli Lavorare per aiutare. Veicoli Durso al servizio della Protezione Civile Herbhy, il portattrezzi radiocomandato di Hymach, al lavoro con il nebulizzatore Gh. Marchelli I container di Niederstätter per il Liceo Scientifico G. Galilei di Belluno Ga. Marchelli Schmidt Supra 4002/5002 turbofresa semovente Trentino: la terra dei Multicar Mobilità urbana sostenibile con gli impianti a fune Fresa frontale e vomero universale Fresia Bombelli Neve per la viabilità invernale Ucraina Bombelli Airport Equipment per il trasporto dei farmaci Allison Transmission: non solo un'alternativa ai carburanti fossili. Ce ne sono molte. Reverberi presenta il progetto Life-Diademe per l'illuminazione stradale delle Smart City La serie X di TreEmme Merlo si rinnova con il nuovo modello MM250X Gh. Marchelli Prodotti per il riciclaggio: rigeneranti vs flussanti Augusto Ciarlitti Prove pratiche con Unimog U427 all'Abetone Cura delle pavimentazioni e cura degli alberi Lawrence Montecristo Aeroequal AQS1: la stazione compatta per il monitoraggio dell'aria L'Unimog in inverno: combattere la neve Macchine elettriche nell'impiego pratico: semplici, elettriche, a zero emissioni Pirodiserbo a pellet S.C. Energy su portattrezzi Antonio Carraro Gh. Marchelli Gamma allestimenti Italservice per Mercedes-Benz Unimog UGE Federico Fioresi Nuovissimo Caron CTS 110 Euro 6 allestito con cisterna spurghi per S.A.O. Servizi Ambientali Oltrepò Ga. Marchelli Valtra festeggia il 70° anniversario - le soluzioni smart sono i motori di crescita Valle Camonica in #4x4 Gh. Marchelli

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QUESTIONI LEGALI

Il verbale di consegna lavori - riserve ING. ANDREA MILIA Successivamente alla stipulazione del contratto, se non diversamente previsto nel capitolato speciale d'appalto (CSA) entro i successivi 45 giorni, la direzione dei lavori convoca l'impresa per la consegna delle aree in appalto. Ebbene, è necessario fin da subito premettere che detta attività potrebbe risultare determinante per l'andamento del cantiere. Infatti per quanto possa apparire una semplice azione di routine, in realtà, richiede molta attenzione da parte dell'impresa poichè la mancata, o intempestiva, contestazione di eventuali incongruenze dello stato dei luoghi rispetto al progetto, è condizione sufficiente per decadere dal diritto della richiesta di danno. In altre parole il legislatore ritiene che laddove non vi sia contestazione, la circostanza risulti conforme alle pattuizioni contrattuali. Giova infatti richiamare quanto già indicato nel precedente numero della presente rivista, ("L'importanza della riserva nell'esecuzione dei lavori pubblici" Soluzioni per Lavori Pubblici n. 106 novembre - dicembre 2020) in merito alla caratteristica di tempestività affidato alla riserva. Ma cosa s'intende per stato dei luoghi incongruente rispetto al progetto? Il progetto esecutivo, in generale, riporta negli elaborati grafici lo stato delle opere e dei luoghi preliminarmente ai lavori mentre in altri documenti progettuali, come il CSA e l'elenco prezzi, si riportano le attività lavorative da eseguire. In dipendenza di quanto sopra, l'impresa fin da subito è nella condizione di valutare, già all'atto della consegna delle aree, se le lavorazioni contrattuali risultino conformi o meno con lo stato dell'arte. Non è infrequente la circostanza per la quale all'interno delle aree di cantiere in fase di consegna si riscontrino circostanze non contemplate quali ad esempio, e solo per citarne alcune:

- Inquilini, con o senza regolare affitto, all'interno di locali oggetto di lavori - Aree interessate da scavi in cui si deve eseguire la bonifica da ordigni bellici - Presenza di materiali di risulta, non oggetto dei lavori - Presenza di interferenze impiantistiche, non oggetto di lavori - Autorizzazioni non più valide, o in corso di validazione se non addirittura mancanti, di enti terzi all'appalto il cui nulla osta risultava determinante per dare avvio ai lavori - Presenza di aree alterate dalla presenza di amianto, da scavi o da acqua 
-...
 In tutti questi casi l'impresa non potrà dare avvio alle attività in appalto secondo pattuizioni contrattuali poiché una parte dell'area, se non tutta, presenta delle cause ostative la cui risoluzione non rientra tra gli oneri dell'impresa. Davanti a queste situazioni, l'appaltatrice deve firmare con riserva la consegna lavori - atto amministrativo idoneo a ricevere la contestazione - lamentando le circostanze riscontrate. Infatti solo in questo modo, laddove non arrivassero soluzioni alle criticità riscontrate in tempi celeri, l'impresa avrà diritto al ristoro dei danni richiamando/esplicando la riserva all'atto della contabilità. Non solo. Infatti sarà anche giu-

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stificata la richiesta di una eventuale proroga a causa dei ritardi indotti dalla causa ostativa del tutto esterna alla volontà dell'esecutrice. Particolare attenzione deve essere posta dall'impresa anche in caso di consegna parziale dei lavori. In questo caso, l'amministrazione riconosce fin da subito l'indisponibilità di alcune aree ricomprese tra quelle contrattuali, le quali rimangono precluse alle attività lavorative fino alla consegna definitiva o ulteriore consegna parziale. La normativa vigente, e più precisamente, l'art. 5 comma 9 del D.M. 49/2018 prevede, infatti, che "Nel caso di consegna parziale conseguente alla temporanea indisponibilità delle aree e degli immobili, l'esecutore è tenuto a presentare, a pena di decadenza dalla possibilità di iscrivere riserve per ritardi, un programma di esecuzione dei lavori che preveda la realizzazione prioritaria delle lavorazioni sulle aree e sugli immobili disponibili". In tali casi, pertanto, oltre a dover sottoscrivere con riserva il relativo verbale di consegna parziale, l'appaltatore dovrà aggiornare e modificare il proprio programma esecutivo tempestivamente, pena la decadenza dalla possibilità di vantare pretese economiche nei confronti dell'amministrazione per danni cagionati dal ritardo nella consegna totale dei lavori.

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ATTREZZATURE

Macchine Seppi M. nel nuovo look: nuovi colori brand

Seppi M., la rinomata azienda italiana con sede a Caldaro, in provincia di Bolzano, e specialista delle trinciatrici da oltre 80 anni, è lieta di introdurre il nuovo look che sarà disponibile a partire dalla primavera del 2021. Nata come produttrice di trinciatrici di alta qualità per frutteti e vigneti, Seppi M. ha iniziato ad espandere la propria gamma di prodotti negli anni '80, per arrivare all'attuale linea completa di trince per adattarsi a qualsiasi applicazione, che spazia da trinciatrici e tosaerba agricole, fino a frese

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forestali e macchine frantumasassi, con il vantaggio dell'esperienza sul campo acquisita da più tempo di qualsiasi altro produttore. Da sempre, le macchine Seppi M. sono riconosciute dai loro inconfondibili colori rosso fuoco e giallo, ma mostreranno presto il loro nuovo e rivoluzionario look, mantenendo sempre un forte legame con il passato. Sulle macchine ad azionamento con presa di forza meccanica, tipicamente collegate ai trattori, il rosso fuoco sarà ridotto a pochi elementi, quelli

che da sempre contraddistinguono il marchio, mentre il corpo principale avrà un nuovo colore, un nero antracite. Il nuovo rivestimento, in una tonalità scura opaca, crea un forte contrasto con gli altri elementi rossi. Come forte identificatore, le coperture della trasmissione rimarranno rosse, mentre il tipico logo Seppi tagliato al laser rimarrà giallo, per evidenziare ancora di più il forte legame col passato. La nuova vernice nero antracite deriva dall'aspetto dell'acciaio grezzo, e trasmette un segnale di forza, robustezza e durata nel tempo, valori fondamentali che offrono da sempre tutti i prodotti Seppi M. Il colpo d'occhio sarà totalmente nuovo, molto più brillante, ma con un occhio sempre volto alla pratica, in quanto la naturale perdita di colore dovuta all'usura sulle parti della macchina, sarà molto meno visibile. In questo modo, il pro-

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dotto manterrà il suo aspetto elegante e il suo valore sarà molto più longevo. Gli elementi che si mantengono nel tradizionale rosso fuoco sono quelli che rappresentano il particolarissimo carattere di Seppi, cioè: cofano regolabile, spostamento laterale, supporti speciali o telai di protezione. Il colore del logo porta la funzionalità dei componenti all'attenzione dell'utente e ne migliora la visibilità, quindi, conseguentemente, anche la sicurezza passiva. Inoltre, per completare il look rivoluzionario e dare il perfetto tocco estetico, tutti i prodotti saranno contraddistinti da adesivi completamente nuovi, con i nomi del modello ben visibili, che renderanno inconfondibile ogni macchina, oltre a una serie di decalcomanie grafiche che identificano le tecnologie incluse, macchina per macchina. Queste decalcomanie hanno anche lo scopo di fornire informazioni sulle caratteristiche, nascoste ma fondamentali, che i clienti amano della loro macchina Seppi M. Questa primavera, i prodotti Seppi M. sfoggeranno il nuovo look presso i concessionari Seppi di tutta Europa. Per avere un'esclusiva anteprima di cosa ci si può aspet-

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tare, basta visitare il sito dell'azienda e seguirne gli account social Facebook e Instagram. Seppi M. sarà felice di leggere i commenti e le opinioni.

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PORTATTREZZI

UMAK: la nuova macchina multifunzione Venieri

VF Venieri, marchio storico 100% made in Italy, da oltre 70 anni si distingue per la progettazione e produzione di terne rigide e articolate che rappresentano l'ossatura dei reparti di manutenzione dei comuni e delle provincie italiane. Dalla necessità di unire massima produttività e versatilità operativa nasce una nuova concezione di terna: una piattaforma multifunzione chiamata UMAK Venieri. Alcune delle caratteristiche principali di questi mezzi sono la polivalenza e la multifunzionalità perché possono soddisfare ogni necessità di impiego, sostituendosi così a diverse macchine operatrici. La potenza della trasmissione idrostatica e la straordinaria efficacia del sistema idraulico, uniti alla possibilità dello sgancio totale del retro escavatore, rendono le UMAK un vero e proprio portautensili universale. L'articolazione centrale delle macchine multifunzione Venieri permette un raggio di sterzata ridotto, e l'allinea-

mento costante dell'assale anteriore con la benna, garantendo così la massima agilità, flessibilità ed efficienza in ogni situazione. Il cinematismo a "Z" di cui sono dotate le UMAK permette una maggiore forza di rottura alla benna utilizzando cilindro benna in spinta e non in tiro, e una migliore visibilità operativa. Il radiatore (con ventola soffiante a doppia velocità) si trova in posizione laterale ed esterna ai telai, per un raffreddamento nel vano motore sempre ottimale, ed è raffreddato sempre con aria pulita (evitando aspirazioni di polvere proveniente o dalla benna anteriore o dall'escavatore posteriore). Il carico viene distribuito perfettamente sugli assali, grazie al posizionamento trasversale/centrale del motore, e ad un'avanzata ricerca progettuale che garantisce il baricentro più basso possibile: risultato, una migliore resistenza al ribaltamento, massima trazione ed eccezionale stabilità in tutte le condizioni, per un utilizzo

Retroescavatore completamente staccabile 8

senza pari anche sui piani inclinati. Una delle principali caratteristiche di queste macchine è di garantire un bilanciamento ottimale dei pesi, perché grazie alla distribuzione dei pesi 40% anteriore e 60% posteriore, tipica delle pale gommate, UMAK assicura la massima sicurezza operativa con accessori a sbalzo fino a 6 metri laterali, senza l'ausilio di appoggi/stabilizzatori supplementari. Il retro escavatore è completamente staccabile in piena autonomia e sicurezza, infatti le UMAK sono omologate anche senza retro, per fornire agli utilizzatori una versatilità senza precedenti. Con benna standard 500 mm per il retroescavatore, le macchine multifunzione Venieri possono lavorare alla minima distanza dalle pareti, a differenza delle macchine tradizionali. La VF8.23G, macchina multifunzione articolata, con trasmissione idrostatica, 4 ruote motrici e una potenza di 106 CV con motore Stage V/Tier 4f è il mezzo idoneo per gestire le attività di manutenzione stradale, movimentazione materiale. Dotata di trasmis-

Raggio di sterzata intelligente: va dove vuoi tu Lavori Pubblici n. 107 gennaio - febbraio 2021


Cinematismo a "Z": - maggiore forza di rottura - maggiore visibilita' operativa - 100% pala

Posizione laterale radiatore

Terna rigida tradizionale

sione idrostatica a regolazione automatica di potenza e cinematismo di ultima generazione, progettato per garantire la massima forza di strappo e capacità di sollevamento. La 10.23E monta un motore Stage V/Tier 4f da 106 CV, trasmissione idrostatica e 4 ruote motrici, si distingue dalla VF8.23G per dimensioni (peso e potenza) ed anche per portate d'olio. Considerata la sorella maggiore viene utilizzata principalmente dove le dimensioni contano. Le Venieri non sono semplici terne, bensì vere e proprie macchine multifunzione: costituiscono infatti il perfetto mix tra un escavatore e una pala gommata e si caratterizzano per la possibilità di applicare sia frontalmente che nel retro varie tipologie di attrezzature. Non esistono limiti agli allestimenti installabili: la polivalenza deriva dalla possibilità di configurare la macchina con infinite combinazioni di impianti idraulici. Nei cantieri stradali e autostradali o entro i comuni, la UMAK Venieri è lo strumento indispensabile per ogni esigenza: pulitura e rimozione del

Terna tradizionale

manto stradale, distribuzione dei materiali stabilizzanti o apertura e chiusura di canali per cavi e tubazioni. Una elevata velocità di trasferimento, un dimensionamento particolarmente compatto e raggi di sterzata senza eguali permetteranno agli operatori di operare senza ostruire la circolazione. Decespugliare, piantare, spurgare i fossati, sgomberare aree innevate, spargere agenti antigelo o pulire manti stradali. Agilità e rapidità di spostamento unite alla concreta possibilità di affrontare ogni sorta di lavoro pubblico rendono la UMAK Venieri la soluzione indispensabile ed economica per municipalità, Protezione Civile e Forze Armate.

Posizionamento centrale del motore, perfetta ripartizione dei pesi

Scavo filo muro senza optional Lavori Pubblici n. 107 gennaio - febbraio 2021

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TRASPORTI

A Tarquinia il primo nuovissimo Big Boy 4x4 di Dotto Trains GIORGIA MARCHELLI

E' stato consegnato lo scorso dicembre il primo Big Boy 4x4, l'ultima motrice creata da Dotto Trains, azienda di Castelfranco Veneto (TV) leader a livello mondiale nella produzione di trenini turistici su strada. Una grande sfida affrontata nel 2020, l'anno del Covid 19, durante il quale sembrava che nulla fosse fattibile… invece vinta! Portare a Tarquinia, in provincia di Viterbo, il trenino turistico è stato un

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traguardo raggiunto per gli amministratori del comune che da tempo lo ambivano. Residenti e visitatori hanno ora a disposizione un nuovo e particolare servizio di linea. Il trenino, frutto di un accordo tra il Comune di Tarquinia e la Ditta Eusepi, che gestisce il trasporto pubblico locale, ha cominciato ad essere in funzione dalla metà di agosto 2020, attivo tutti i giorni della settimana, dalla mattina fino a tarda sera.

Durante l'estate è stato utilizzato un Muson River Euro 6 2x4 noleggiato direttamente da Dotto Trains, motrice con 3 nuovissime carrozze, ognuna avente la possibilità di ospitare sino a 20 passeggeri, per un totale di 60 persone. Il terzo vagone è accessibile anche alle persone diversamente abili, grazie ad una particolare pedana posta sul retro. Il tutto riuscendo a sfruttare fino al 75% della capienza facendo salire a bordo individui dello stesso nucleo famigliare, rispettando le normative anti Covid e con le dovute dotazioni di sicurezza (distanziamento delle persone sedute, plexiglass fra le file di sedili, disinfettante per le mani, sanificazione dei sedili, tendine in PVC sempre aperte). Il trenino ha prestato servizio sia nel centro storico, sia come collegamento al Lido. Il capolinea del Lido è a piazza delle Naiadi, nei pressi del monumento dedicato ai marinai. Da lì il trenino effettua una serie di circuiti che collegano il litorale alle Saline, oasi protetta nazionale, al Porto Etrusco Gravisca, alla Barriera San Giusto, ingresso del centro storico. Il servizio è attivo durante tutta la giornata e termina con tour di chiusura in notturna. Nel fine settimana è possibile raggiungere anche la Necropoli Etrusca,

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sito Patrimonio dell'Unesco. La scelta di un mezzo aperto che circola ad una velocità moderata si è rivelata un successo: un servizio innovativo che permette a turisti e residenti di godere delle bellezze del paesaggio e della città medievale. Inoltre, grazie all'accordo con la Ditta Eusepi, la tariffa del trenino è stata equiparata a quella in vigore per il Tpl cittadino, quindi di appena 1 euro a corsa, contribuendo in parte il comune alle spese di gestione. Nonostante il periodo negativo della pandemia, questo servizio aggiuntivo per gli ospiti e i cittadini voluto dall'amministrazione comunale ha portato grandi benefici al centro storico e al Lido della Città di Tarquinia, comprese tutte le attività legate al turismo (alberghi, ristoranti, bar, spiagge, musei, negozi...). Dopo la validissima sperimentazione estiva del Muson River a noleggio, la Ditta Eusepi in collaborazione con l'amministrazione comunale di Tarquinia che era rimasta positivamente colpita da esperienze passate con i trenini, ha optato per l'acquisto di un nuovo mezzo. Per primi, in Italia e nel mondo, hanno scelto l'ultimo trenino nato in casa Dotto: Big Boy 4x4, il più potente e prestante, che meglio fittava con i percorsi della zona, in presenza di ciottolato e pendenze. Il nuovo modello Dotto esalta la potenza del motore e la forza della motrice: full optional è in grado di affrontare pendenze del 25% a pieno carico, quindi con 3 carrozze capaci di trasportare oltre 60 persone a bordo. Il motore NEF è di ultima generazio-

ne FPT: con 4.500 cc di cilindrata e 580 Nm di coppia. Progettata per affrontare percorsi mai immaginati a bordo di un trenino prima d'ora, sentieri impervi, pendenze elevate, pavimentazione in sampietrino (come le vie del centro storico di Tarquinia). Nel corso della storia dei 4x4 Dotto si sono alternati motori di differente potenza e cilindrata. Ora, con Big Boy, si è scelto di optare per un motore di grossa cilindrata ed una potenza pari a 158 HP/118 kW a 2.500 giri al minuto a cambio automatico, per ottimizzarne le performance e minimizzare le emissioni del veicolo. Il design, le dimensioni e le proporzioni progettate per il nuovo modello vogliono mettere in risalto la maestosità del veicolo e la sua potenza. La progettazione meccanica ed il voluminoso ingombro delle nuove

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parti meccaniche hanno reso necessario lo studio di una nuova carrozzeria in toto, che fosse il più funzionale possibile. Anche l'interno della motrice è stato completamente rivoluzionato: il mezzo presenta una visibilità più ampia rendendolo più confortevole alla guida. Il cruscotto, prima analogico, dispone ora di un display multifunzionale ed un computer di bordo all'avanguardia. L'idea della motrice Big Boy nasce da una sfida per Dotto Trains, quella di riuscire a portare passeggeri e turisti in località difficilmente accessibili per i comuni mezzi di trasporto. Il sogno del fondatore Ivo Dotto è sempre stato, infatti, quello di svincolare i trenini dai percorsi convenzionali e fissi su rotaia e renderli "liberi" nei percorsi su strada. Adesso non è solo possibile vederli nei centri storici delle

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città o all'interno dei parchi, ma anche in luoghi montuosi, lungo percorsi che prevedono pendenze impegnative e terreni sconnessi. Negli ultimi anni la crescente domanda ha portato Dotto ad accettare la sfida per vincerla. Il primo Big Boy consegnato è quindi riuscito ad iniziare il servizio durante le feste di Natale nel Comune di Tarquinia, nonostante il periodo. Per contrastare la tristezza dovuta alla pandemia, il "ragazzone" ha portato una nota di colore bianco dorata nel centro storico, addobbato e animato da Babbi Natale coadiuvati da folletti, personaggi dei fumetti e figuranti fino alla Befana, che ad ogni fermata hanno simpaticamente disinfettato e sanificato le 3 carrozze che accoglievano le persone senza però creare assembramenti. Il trenino sarà poi sfruttato al meglio durante il resto dell'anno per diverse iniziative come il Carnevale, La Pasqua, o per gite scolastiche e visite familiari guidate su Etruria e Saline, aspettando la prossima (sperando migliore) … estate! Il sig. Giovanni Eusepi, titolare dell'omonima ditta di famiglia, operante nel trasporto di persone e nel turismo dal 1963, è entusiasta della scelta fatta, orgoglioso del "ragazzone": di grosse dimensioni ma che risulta semplicissimo da guidare anche a pieno carico. Ma è anche soddisfatto di poter offrire un servizio fondamentale in più, portando una spinta maggiore e un ritorno a livello turistico - commerciale, per far conoscere un territorio ricchissimo e particolarmente interessante di cui è fiero, come lo sono il sindaco, sig Giulivi, ed il vicesindaco, sig Serafini. Tarquinia è una città alla quale la vita ha donato tutto quanto potesse offrirle. La città presenta un clima particolarmente mite: si pensi che dove in pas12

sato sorgevano le Saline, oggi la Riserva Nazionale Protetta ospita varie specie di uccelli migratori quali i fenicotteri rosa. Un territorio pieno di storia: è stata la più antica e importante Città - Stato Etrusca, facente parte della cosiddetta Etruria (regione storico - geografica comprendente Toscana, parte occidentale dell'Umbria, nord del Lazio fino ad estendersi in Pianura Padana e Campania), una potente alleanza di carattere economico, religioso e militare che ha influito anche sulla vita di Roma che poi l'ha conquistata. A testimonianza del passato sono oggi: il Museo Nazionale Archeo logico Etrusco nel Palazzo Vitelleschi con 25 mila visitatori l'anno: dedicato all'arte ed alla civiltà etrusca, con reperti etruschi, romani e ricostruzioni di tombe. La Necropoli Etrusca di Monterozzi, sito Patrimonio dell'Umanità Mondiale Unesco con le tombe etrusche (tomba dei Leopardi, tomba

delle Olimpiadi, tomba della caccia e della pesca). L'Ara della Regina con il più grande tempio etrusco conosciuto, al cui interno fu trovata sulle travi portanti del tempio la lastra dei Cavalli Alati, oggi simbolo della città moderna di Tarquinia. All'interno della città, uno dei più grandi centri storici medioevali del Lazio, si trovano in tutto 13 chiese, delle quali le più importanti sono la Chiesa di Santa Maria in Castello, edificio di architettura romanica più rappresentativo, e la Chiesa e Convento di San Francesco di stile romanico gotico officiata dai frati minori osservanti di San Francesco del XIII secolo. Poi il Palazzo Comunale in stile romanico, con elementi che preludono al gotico, edificato nel secolo XIII davanti alla Fontana Monumentale; il Palazzo dei Priori ottenuto riunendo otto torri medievali (tutte ribassate, tranne una), raggiungibili in quanto all'interno del centro abitato. La particolarità di questo abitato è la sostanziale continuità urbanistica del suo tessuto medioevale che dà un'idea abbastanza completa di un grande centro dei secoli di mezzo. Inoltre c'è il vasto litorale marittimo, località balneare dove la popolazione di Tarquinia nel periodo estivo si triplica; il Porto Etrusco Gravisca, oggi area archeologica, legato ai commerci con il Mediterraneo da parte degli etruschi, conquistato poi dai romani, che rappresentò il principale porto dell'Etruria meridionale; la maremma laziale, vasta area di macchia mediterranea con le sue bellezze naturalistiche dove venire a contatto con la natura grazie a escursioni, visite dei borghi e assaporando la buona gastronomia. Tarquinia è quindi una straordinaria meta turistica sotto il profilo storico, architettonico, artistico, paesaggistico, culturale e balneare.

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PORTATTREZZI

Lavorare per aiutare. Veicoli Durso al servizio della Protezione Civile

Il ruolo insostituibile assunto oggi dal volontariato, come custode naturale di ciascun territorio e forza civile di tutela e protezione di ciascuna comunità, merita non solo un pieno riconoscimento, ma anche il sostegno e le soluzioni tecniche adeguate per i mezzi, i materiali e le attrezzature da utilizzare. Durso S.r.l. opera al fianco dei volontari da ormai un decennio, realizzando negli anni veicoli idonei alle diverse operazioni necessarie, cercando di mettere l'esperienza maturata in anni di progettazione e costruzione di veicoli speciali a disposizione di coloro che hanno scelto di dedicare tempo ed energia alla tutela del bene comune. Numerosi veicoli allestiti per l'antincendio boschivo, con spiccate doti fuoristradistiche, hanno visto la luce

negli stabilimenti dell'azienda campana: la sfida odierna è però la definizione di un veicolo il più funzionale possibile, che tenga conto delle esigenze delle varie sezioni dell'amministrazione, in grado di configurarsi come mezzo al servizio e della manutenzione e delle emergenze. Lo sanno bene i Volontari del Comune di Piglio, un suggestivo borgo immerso in un territorio di media collina in provincia di Frosinone, alle pendici dei Monti Ernici dove si dipanano i vigneti del Cesanese del Piglio. I responsabili del Gruppo di Protezione Civile Comunale avevano bisogno di un veicolo che andasse ad integrare il proprio autoparco, con la possibilità di integrare servizio antincendio ed attività di manutenzione invernale, equi-

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paggiata con un motore sufficientemente potente ed in grado di circolare in autostrada. In loro aiuto è arrivata la Multimobil X, nella versione autocarro da 3,5 t ed equipaggiata con il motore FPT da 150 HP, capace di spingerlo ad una velocità superiore ai 100 km/h con facilità e dotata di impianto idraulico per la movimentazione di lama neve e spargisale. L'autocarro, classificato come "Veicolo ad uso Speciale", è stato predisposto direttamente dalla casa madre per poter alloggiare un modulo antincendio (già di proprietà del comune), rapidamente e senza sprecare troppo tempo.

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PORTATTREZZI

Herbhy, il portattrezzi radiocomandato di Hymach, al lavoro con il nebulizzatore GHERARDO MARCHELLI

Herbhy, il veicolo portattrezzi radiocomandato di Hymach, può installare una varietà di attrezzature in continuo aggiornamento per i più disparati usi. Tra queste, un connubio che sfrutta le potenzialità della macchina, è il nebulizzatore o atomizzatore. Ne esistono di diverse tipologie ed Hymach ha già provato differenti modelli ottenendo ottimi risultati. In questa sede ci occupiamo di uno in particolare, che può essere utilizzato per usi in ambito urbano e privato di disinfezione, disinfestazione, trattamenti preventivi e periodici antizanzare. A questo si aggiungono ovviamente anche i trattamenti per la protezione fitosanitaria per uso in ambito urbano e agricolo. Come nelle altre lavorazioni cui Herbhy può essere destinato con la giusta attrezzatura, anche in questo caso il controllo della macchina con radiocomando permette all'operatore di restare a distanza, abbattendo i rischi derivanti dall'uso dei prodotti; mentre la possibilità di lavorare in sicurezza sia in piano che in pendenza consente di operare anche in zone anguste come aree collinari e montane, impianti industriali ed energetici,

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impianti sportivi, aree militari... Hymach ha applicato un nebulizzatore a cannone le cui caratteristiche di compattezza ed efficienza lo rendono adatto ad essere installato sui suoi veicoli semoventi per ottenere una macchina nel complesso maneggevole e operativamente valida. L'atomizzatore in questione ha il cannone orientabile e girevole che permette di direzionare il getto dove effettivamente necessario assicurando così un impiego dei prodotti ottimale, evitando sprechi e accumuli di sostanze sul fogliame e sugli oggetti presenti nell'area trattata, per una maggiore sicurezza delle persone e degli animali. Grazie al sistema e al tipo di erogatori con getti doppi antigoccia, il liquido viene nebulizzato in particelle finissime per una copertura ottimale della superficie destinata al trattamento. I comandi dell'attrezzatura sono integrati nel radiocomando che quindi sovrintende tutte le funzioni della macchina ed è dotato di un sistema di segnalazione degli eventi critici che possono verificarsi durante l'utilizzo, come il superamento della pendenza. Il radiocomando è inoltre

dotato della pratica applicazione per la gestione della manutenzione ordinaria (service assistant). Per i nuovi modelli Herbhy LE Hymach ha scelto di evitare vetroresina o plastica mantenendo la carrozzeria in lamiera in acciaio che, oltre a rendere più resistente la macchina anche nelle lavorazioni più pesanti, una volta a fine vita permette alle parti metalliche di essere destinate al recupero. Tutti i modelli installano motori Stage 5, perfettamente in linea con le normative più stringenti in materia di emissioni. Con l'utilizzo dell'olio idraulico biodegradabile viene abbattuto ulteriormente l'impatto ambientale. Herbhy può essere poi personalizzato con diversi accessori: telecamera, verricello, telaio antiurto per lavori boschivi e forestali, colorazioni personalizzate. Oltre a questo l'azienda di Stienta (RO) è disponibile a verificare varianti a richiesta per incontrare le necessità operative degli utilizzatori. Hymach si dimostra come sempre un'azienda dinamica, aperta, che converge le proprie forze nello sviluppo dei propri prodotti perché risultino affidabili e restituiscano i risultati attesi dagli utilizzatori.

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PREFABBRICATI

I container di Niederstätter per il Liceo Scientifico G. Galilei di Belluno GIORGIA MARCHELLI

Come spessissimo accade nelle situazioni di emergenza, le soluzioni per affrontare al meglio i problemi ci sono e vengono attuate. Anche nel caso dell'attuale pandemia mondiale dovuta al virus Covid 19 tante inconvenienze sono affrontate e magari non risolte, ma aiutate ad andare avanti comunque nel miglior modo possibile per far sì che le persone possano continuare a vivere in condizioni pressoché normali. Uno dei maggiori problemi dell'ultimo anno è stato quello del ritorno a scuola dei ragazzi di tutte le età, che più soffrono l'isolamento e la mancanza di socialità senza poter frequentare i loro coetanei e dovendo frequentare lezioni poco significanti davanti a schermi con la mancanza di confronto con gli altri. Per consentire ai ragazzi di tornare a frequentare le scuole "in presenza", molti istituti scolastici si sono attivati per creare spazi ulteriori, permettendo così il necessario distanziamento. Fra questi il Liceo Scientifico G. Galilei a Belluno si è subito attivato per aumentare i propri spazi nelle adiacenze della scuola, grazie a finanziamenti approvati con misure Covid dalla Provincia di Belluno. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con Niederstätter S.p.A., azienda di Bolzano specializzata in edilizia, progetti pubblici e servizi per soluzioni su misura di cantieri di ogni genere sia in vendita che a noleggio. La

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ditta, attiva dal 1975, e operante in tutta Italia, è dealer ufficiale per il Nord Est del Nostro Paese della società austriaca Containex, leader nella produzione di spazi pronti modulari a livello internazionale. Proprio grazie ai moduli scolastici con protezione antincendio R60, Niederstätter ha realizzato per il Liceo Scientifico G. Galilei di Belluno un nuovo grande spazio che permette a oltre 150 studenti di avere posto a scuola. Durante l'autunno passato, in soli 35 giorni, Niederstätter ha consegnato e installato uno spazio costituito da 6 nuove aule alternative per studenti, ognuna da 56 m2 complete di 3 WC (uomini, donne e disabili), corridoio e locale portineria, costituito da 33 moduli Containex per una superficie totale di circa 460 m2. L'intero impianto è stato fornito con protezione antincendio R60, sistema di riscaldamento e raffrescamento, servizi, e rete dati ormai fondamentali. L'incarico di Niederstätter includeva anche il progetto statico e sismico, quello elettrico e antincendio.

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VIABILITA' INVERNALE

Schmidt Supra 4002/5002 turbofresa semovente

Con una lunghezza fuori tutto di 6.650 mm, la turbofresa Supra 4002 è una delle macchine fresaneve più compatte al mondo, in grado di operare con una manovrabilità ed una sicurezza senza eguali. La carreggiata di soli 1.500 mm consente di rimanere sufficientemente distanti dalla parete di neve in modo da avere un eccezionale margine di manovra. In ambito autostradale un minore ingombro trasversale si traduce immediatamente in maggiore sicurezza per l'operatore. La presenza di un motore singolo,

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atto sia ad azionare la turbofresa, sia a garantirne l'avanzamento, in luogo di due motori distinti, presenta numerosi vantaggi in termini di: operatività, emissioni nocive, affidabilità, consumi, magazzino ricambi ridotto. Il consumo ridotto, unito alla presenza di un serbatoio del carburante di 530 l, garantisce un'elevata autonomia. Supra 4002 e 5002 sono alimentate rispettivamente da un motore a 6 cilindri e da un motore a 8 cilindri. Supra 4002 ha una potenza di 320 kW (435 CV) a 1.800 giri/min e Supra 5002 una potenza di 420 kW (571 CV), sempre a 1.800 giri/min. Nonostante questi parametri, entrambi i motori offrono prestazioni ecocompatibili secondo la norma europea sulle emissioni Euromot IV (per i paesi non membri Euromot IIIA) funzionando con grande efficienza di carburante e con un basso livello di rumorosità (attrezzatura per il trasporto ecologico). Questo sistema è l'unico in grado di adeguare automaticamente la velocità di avanzamento in base allo sforzo rilevato alla presa di forza (load sensing), consentendo anche ad operatori con ridotta esperienza di effettuare un lavoro eccellente e permettendo agli stessi di concentrarsi maggiormente nella guida del mezzo. Eventuali sovraccarichi anomali sulla testata fresante ne provocano l'arre-

sto immediato per ragioni di sicurezza. E' prevista una modalità di lavoro e trasferimento ECO: grazie alla gestione della potenza i consumi calano del 20%. La turbina di espulsione può essere orientata a destra o sinistra con raggio di orientamento di 105° (45° a sinistra e 30° a destra dal livello orizzontale). La testata fresante, con una larghezza standard di 2.450 mm (ma è possibile montare testate da 2.600 e 2.800 mm), è in grado di assicurare una capacità di sgombero di ben 3.500 t/h (Supra 4002) e 5.000 t/h (Supra 5002), accorciando notevolmente i tempi di intervento. Il camino di lancio è orientabile con raggio di 205° con deflettori idraulici per un orientamento della gittata precisa, ed è ribaltabile durante il trasferimento. La distanza di lancio può essere regolata tramite il cambio di velocità, come pure la regolazione del numero dei giri del motore e la regolazione dei deflettori. Questo assicura prestazioni ottimali anche con distanze di lancio variabili. La fresa è protetta contro danneggiamenti da una frizione meccanica automatica. In più il rullo fresante frontale è protetto da spine di tranciamento. In caso di pericolo immediato, grazie alla tecnologia Schmidt, Supra rispetta di serie tempi di arresto inferiori a quelli richiesti dalla normativa europea EN13021 in materia di sicurezza (circa 4 secondi), in particolar modo

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riguardo ai tempi di arresto del rullo fresante (meno di 4 secondi), anche senza l'adozione di complicati sistemi aggiuntivi, a tutto vantaggio dell'affidabilità, della semplicità di utilizzo e di manutenzione. Su richiesta è possibile dotare la macchina di una barra anteriore con sensori di contatto. La testata viene sollevata con guida a colonne e può essere inclinata trasversalmente di +/-14° (destra/sinistra) per un campo di azione complessivo di 28° e longitudinalmente di +/-9° (avanti/indietro) per un campo complessivo di 18°. Questo permette un adattamento ottimale a ogni tipo di superficie e condizione di lavoro. E' presente un dispositivo di emergenza per sollevare, tramite una pompa manuale, la testata fresante anche a motore spento ed idraulica del veicolo fuori uso. Per quanto riguarda la cabina è presente una vetratura terra - cielo ed il raccordo tra parabrezza avvolgente e porte vetrate laterali garantiscono una visibilità senza paragoni. La cabina di guida ed il motore sono fisicamente separati, a tutto vantaggio della sicurezza e del comfort in termini di vibrazioni: la cabina è insonorizzata e montata su supporti antivibranti che porta il livello sonoro in fase di lavoro a 69,9 dB(A). Il controllo della testata fresante avviene mediante un solo joystick. Di serie in cabina si trovano tergicristalli grandi a tre velocità, specchi retrovisori riscaldati, impianto di riscaldamento ad acqua calda con scambiatore di calore e ventilatore a più stadi. E' dotato di un monitor a colori multifunzione che garantisce la visualizzazione su diversi livelli: controllo automatico della pressione olio del motore e livello olio idraulico con fermo motore automatico in caso di guasto. Se la temperatura del liquido refrigerante supera il limite massimo, il motore viene regolato in folle.

Eventuali guasti vengono memorizzati nella centralina e possono essere richiamati con lo strumento di diagnosi. Inoltre vi sono tachimetro con allarme velocità, contagiri, tasti funzione con simboli su monitor. La guida è a destra per una visuale migliore durante il lavoro. Il sedile dell'autista è regolabile e molleggiato, come è molleggiato quello del passeggero. Supra ha di serie il meglio per assicurare all'operatore un'ottima comodità,

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essenziale per aumentare la concentrazione e diminuire drasticamente l'affaticamento e gli errori dovuti da stanchezza. Le operazioni di sgombero neve in montagna non hanno un termine prefissato se non alla fine delle precipitazioni, quindi occorre garantire un ambiente di lavoro accogliente e salubre. L'impianto di riscaldamento è ad acqua calda con scambiatore di calore e ventilatore a più stadi. L'aria condizionata è disponibile come optional.

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PORTATTREZZI

Trentino: la terra dei Multicar

L'attività di distribuzione dei veicoli Hako Multicar della bolognese MI&P S.r.l., importatore per l'Italia di questi mezzi polifunzionali, si svolge su tutto il territorio nazionale. L'Italia infatti è ricca di condizioni morfologiche che impongono veicoli di dimensione contenuta, prestazioni

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4x4 elevate per percorsi off road e per gestione di interventi invernali, con potenze adeguate per gestire al meglio le varie attività che le amministrazioni pubbliche e le aziende private che offrono servizi al territorio devono svolgere. Se ormai è abbastanza semplice

incontrare un Multicar al lavoro sulle strade di molte zone d'Italia, questo risulta ancora più probabile in Trentino, dove da sempre, e in maniera più costante negli ultimi tempi, i clienti si dotano di questi veicoli per le proprie necessità. L'inizio del 2021 ha visto la conclusione delle ultime due forniture eseguite da MI&P srl in provincia di Trento. Il Comune di Ruffrè in provincia di

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Trento, incastonato nella parte orientale dell'alta Val di Non, è un piccolo paese a pochi chilometri dal Passo Mendola, confine che delimita il territorio dell'altra Provincia Autonoma Regionale e dal quale si può godere di una meravigliosa veduta sulla Val d'Adige, Merano e ci si ritrova circondati dalle Dolomiti. Ruffrè è una nota meta turistica: moltissime sono le persone che lo scelgono come luogo per le vacanze e in molti casi dove avere la propria seconda abitazione. Ecco perché poter gestire puntualmente e in maniera professionale lo sgombero neve e il trattamento antigelo sulle piccole strade del centro è cosa molto importante sia per i residenti che per gli ospiti. Il Multicar M31 acquistato dall'amministrazione comunale offre caratteristiche ideali per ottenere questo risultato, come anche le attrezzature

abbinate al mezzo. La fornitura comprende un Multicar M31 nella versione Tipper con piastra portattrezzi anteriore unilift, cassone ribaltabile trilaterale posteriore completo di sponde in alluminio con apertura superiore e inferiore, fari di lavoro integrati nella parte alta della cabina, impianto idraulico con connessioni anteriori e posteriori per alimentazione di sgombraneve a spinta e spargisale. Gli allestimenti invernali sono di Fiedler, allestitore storico di Multicar e distribuito in Italia sempre da MI&P. La lama sgombraneve FKP a geometria variabile risulta ideale per la pulizia di strade strette ma anche per piazze, parcheggi, zone di manovra, potendo disporre delle varie posizioni di lavoro a lama destra e sinistra, a cuneo oppure a V rovesciata; in tutte le conformazioni un efficace sistema di superamento ostacoli e riarmo

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automatico permette di lavorare in estrema sicurezza e tranquillità anche in presenza dei classici ostacoli delle strade di paese che inevitabilmente presentano tombini, marciapiedi e cordoli di vario genere. Lo spargisale posteriore a tramoggia ribassata della gamma FFS è un altro abbinamento ideale per i veicoli Hako Multicar: baricentro estremamente contenuto, possibilità di lavoro anche con materiale di scarsa qualità o mescolato con ghiaetto/sabbia grazie alla presenza di un rullo miscelatore che mantiene continuamente in movimento il contenuto della tramoggia e spinge verso la coclea di espulsione il materiale da distribuire al suolo.

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Un comando in cabina di semplice ed intuitivo utilizzo permette all'operatore di gestire i parametri di lavoro che, una volta impostati, vengono mantenuti costanti dalla dipendenza tachimetrica presente sull'attrezzatura. Altra fornitura eseguita nella Pro vincia di Trento vede come destinazione l'amministrazione di Stenico, paese facente parte della Comunità Territoriale delle Giudicarie. Collocato ai piedi delle straordinarie Dolomiti di Brenta, anche questo comune ha la necessità di dotarsi di mezzi adeguati a percorrere le strade del capoluogo e delle numerose frazioni distribuite nel proprio territorio. Anche in questa occasione, la macchina che ha soddisfatto le esigenze operative imposte dal settore tecnico dell'amministrazione comunale è il Multicar M31T. A differenza del precedente veicolo, il Comune di Stenico non ha previsto in questa fase applicazione di attrezzature anteriori, pertanto nemmeno la piastra di supporto è stata prevista, fermo restando la possibilità di inserirla con facilità all'occorrenza, sfruttando le predisposizioni originali sempre presenti. Posteriormente anche questo mezzo è stato dotato di spargisale ad azionamento idraulico ma di differente tipologia: lo spargisale richiesto infatti doveva obbligatoriamente essere realizzato in acciaio Inox 18-10, materiale che certamente garantisce le massime resistenze alla corrosione salina. Ecco allora che SPES di Assaloni Orsi soddisfa appieno questa necessità, a scapito di un baricentro superiore, seppur contenuto, rispetto alla camera ribassata applicata al precedente mezzo. Anche per Stenico un cassone posteriore ribaltabile sui tre lati e con sponde a doppia apertura ideali per il trasporto e lo scarico di inerti e terra, permette di sfruttare il mezzo per le 20

attività di scavo e manutenzione dei manufatti finito il periodo invernale; In questo caso poi sono state previste anche le sovrasponde in alluminio, molto utili per la raccolta di fogliame, potature, ramaglie e in generale per materiale voluminoso. Per ottimizzare il carico di materiali necessari nei vari cantieri è stata richiesta e prevista una gru a bandiera amovibile ad azionamento completamente elettrico, prodotto semplice e affidabile che permette anche ad un solo operatore di trasferire e depositare numerosi oggetti, come ad esempio arredo urbano, fioriere, materiale da costruzione. In pochi minuti e con grande semplicità, la gru può essere smontata lasciando completamente libero il pianale posteriore. Entrambi i veicoli poi racchiudono le peculiarità costruttive di questi autocarri: cabina di guida realizzata in materiale esente da corrosione e con elevata visibilità donata da superfici vetrate e superfici vetrate ampie e diffuse, trazione anteriore inseribile all'occorrenza, bloccaggio del differenziale, marce ridotte per ottenere velocità minima di 600 metri all'ora, permettono di affronta-

re qualunque percorso in strada e nello sterrato. Il motore Turbo diesel FPT da 3.000 cc di cilindrata eroga 150 CV di potenza, permettendo prestazioni elevatissime e affidabilità unica. Le ormai note sospensioni anteriori indipendenti presenti sempre su Multicar M31, oltre a permettere trasferimenti off road davvero impegnativi, donano un comfort unico per l'operatore che può contare su un luogo di lavoro ideale. Su entrambe le macchine è stato installato il freno motore, recentemente inserito tra le numerose opzioni per arricchire la macchina e che davvero risulta un accessorio utilissimo per chi opera su strade di montagna caratterizzate da lunghe discese. Anche queste forniture dimostrano come optare per Hako Multicar e MI&P permetta di individuare la versione più idonea alle proprie necessità, partendo da una base di veicolo che fin dalla progettazione viene pensato come mezzo da lavoro e polivalente, condizione che permette di sviluppare il progetto complessivamente e nel dettaglio, con un risultato finale di certo soddisfacente per gli utilizzatori.

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IMPIANTI A FUNE

Mobilità urbana sostenibile con gli impianti a fune

Le città attraenti e con un'alta qualità della vita si caratterizzano per un sistema di mobilità funzionante. Connessi in rete e integrati, gli impianti a fune allargano l'infrastruttura dei trasporti di una città, portandola a un livello superiore. Un'analisi del ciclo vitale ha rilevato e confrontato i bilanci ecologici di diversi mezzi di trasporto urbano. L'impianto a fune è risultato la soluzione di mobilità più ecologica. La mobilità urbana rappresenta un fattore economico centrale della nostra vita quotidiana. I mezzi di trasporto orientati al futuro e ad alte prestazioni devono rispondere ai requisiti più disparati: devono presentare un'elevata affidabilità tecnica, garantire un trasporto comodo, funzionare a prescindere da eventuali ostacoli o ingorghi ed essere ecologici. Ogni mezzo di trasporto presenta i propri vantaggi come pure i propri limiti, e ogni situazione porta con sé i propri requisiti individuali. Questo è un aspetto da considerare per la scelta di una soluzione di mobilità. Nell'ambito dell'attuale dibattito relativo il cambiamento climatico, anche l'aspetto ecologico ricopre un ruolo essenziale. Studio indipendente sulle emissioni di CO2 Gli esperti in materia di sostenibilità di Denkstatt GmbH hanno analizzato e confrontato l'impronta di CO 2 di

diversi mezzi di trasporto pubblico in un'analisi scientifica del ciclo vitale. Ai sensi delle norme ISO 14040 e 14044 sono stati valutati i bilanci ecologici di una funivia, degli autobus nonché di un tram fittizio. Come base è stato utilizzato un esempio dei trasporti boliviani: è stata studiata una tratta di La Paz oggi coperta dalla linea funiviaria urbana "Línea Roja". L'impianto di Doppelmayr/Garaventa inaugurato nel 2014 porta dal centro città di La Paz a El Alto lungo un percorso di 2,35 chilometri. Il collegamento sarebbe stato possibile in alternativa anche con autobus o tram

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lungo un percorso di 12,4 chilometri. Ai fini di una possibilità di raffronto univoco, i requisiti di mobilità sono stati riassunti in un'unità funzionale (uguale capacità di trasporto, orari di servizio identici…). L'impianto a fune con la minore impronta di CO2 Nel quadro complessivo dell'impatto ambientale, la funivia si distingue come soluzione di mobilità più ecologica. Presumendo una durata in servizio di 30 anni, rispetto agli altri mezzi di trasporto l'impianto a fune produce meno di un quarto delle tonnellate di biossido di carbonio equivalente (tCO2eq) (vedi grafico). Quindi, l'impianto a fune presenta la minore impronta di CO2. I risultati dello studio sono stati verificati da tre istituti indipendenti. A proposito dello studio, DI Martin Beermann della società di ricerca Joanneum Research For schungs gesellschaft mbH afferma: "Lo studio dell'impronta CO2 di una cabinovia Doppelmayr a La Paz con confronto diretto con tram e bus rispetta pienamente gli standard previsti dalle norme ISO 14040 e 14044 (Emissioni di CO2)". A La Paz, ogni giorno le funivie urbane trasportano oltre 300.000 pendolari e turisti. La Línea Roja è una parte importante della più grande rete funiviaria urbana del mondo, costruita da Doppelmayr/Garaventa in qualità di impresa generale. Dieci linee in totale producono nella metropoli sudamericana un enorme risparmio nei tempi di percorrenza dei pendolari, consentono una mobilità comoda per tutti, sono ecocompatibili nonché integrate nel sistema dei trasporti e nell'ambiente urbano.

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VIABILITA' INVERNALE

Fresa frontale e vomero universale Fresia

L'avvicinarsi della stagione invernale obbliga tutti gli enti e le amministrazioni pubbliche, nelle località in cui il rischio di precipitazioni nevose è elevato, a predisporre un piano neve con l'obiettivo primario di garantire la sicurezza delle strade. Il successo delle operazioni di sgombero neve dipende da diversi fattori. Tra i più importanti sicuramente è avere mezzi efficienti ed adeguati alle effettive condizioni meteorologiche. Disporre di un parco mezzi versatile rappresenta un'arma fondamentale per fronteggiare l'inverno e affrontare con serenità lo sgombero della neve. La versatilità dei mezzi deriva dalla possibilità di configurare macchine con una serie di attrezzature per sod-

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disfare qualsiasi esigenza lavorativa. Fresia S.p.A., storica azienda savonese del settore con più di 60 anni di esperienza, in quest'ottica offre, per chi possiede una pala gommata o una terna, la possibilità di montare un gruppo fresaneve frontale a due stadi (turbina neve) o monostadio, oppure vomeri sgombraneve, a seconda delle varie esigenze. La gamma delle frese frontali disponibili sul mercato offre molte soluzioni: monostadio, doppio stadio, azionamento cardanico o con motore ausiliario. Le frese frontali di fatto rappresentano l'attrezzatura ideale per liberare le sedi stradali o piazzali dalla neve accumulata. Montate su pale gommate o terne assicurano operati-

vità anche in condizioni di lavoro estreme. L'attrezzatura sgombraneve a fresa frontale (sia nella versione monostadio che doppio stadio) è stata appositamente studiata e perfezionata per sgomberare grandi altezze di neve o lavorare per allargamento. L'attrezzatura è completamente autonoma e può essere installata su qualsiasi pala caricatrice gommata tramite attacco rapido oppure direttamente ai bracci caricatori. La potenza erogata dal motore ausiliario (generoso in termini di prestazioni) è trasferita al gruppo fresante attraverso una trasmissione meccanica. L'adozione del sistema di trasmissione meccanica della potenza dal motore alla fresa consente di ottenere un rendimento molto più elevato rispetto alla soluzione idraulica. In base alle prove ed esperienze acquisite, a parità di potenza la capacità di lavoro che si ottiene con la trasmissione meccanica è superiore del 20/25% rispetto a quella che si può ottenere con qualsiasi sistema idraulico. La versione a due stadi delle frese frontali funziona ottimamente anche con neve molto compatta, frantumandola prima di convogliarla nella fresa e quindi espellerla dal camino tramite una turbina. Rispetto alla versione monostadio, ha una maggior capacità di gittata e permette di lanciare la neve a distanze maggiori grazie alla turbina che ne aumenta la velocità di espulsione, senza nulla perdere in aggressività

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di penetrazione nella neve. Questo prodotto è rivolto a quella fascia di utenti che, oltre ad elevate capacità di sgombero, necessitano di lanci lunghi. Naturalmente tutte le attrezzature offrono tutti i sistemi di sicurezza più moderni. Di recente è stato introdotto un limitatore di coppia elettronico che, insieme alle storiche (ed insostituibili) spine di tranciamento, protegge la driveline da eventuali incidenti. In merito alla sicurezza degli operatori, ogni attrezzatura è dotata di un dispositivo che una volta attivato sblocca istantaneamente l'innesto a frizione scollegando il motore termico dalla trasmissione e contemporaneamente blocca la rotazione dei rulli fresatori arrestando l'attrezzatura. Il dispositivo può essere attivato indifferentemente sia dall'autista che dall'operatore in cabina premendo il pulsante di emergenza, oppure da una terza persona che si trova nell'area di manovra, semplicemente appoggiandosi o afferrando la barra di protezione presente nella parte anteriore del gruppo fresaneve.

Qualora invece le esigenze siano diverse, Fresia offre la propria gamma di vomeri universali: indispensabili per tutte le strade di montagna dove è necessario fronteggiare neve alta e ghiacciata, accumuli di neve portati dal vento, sgombero di piazzali ed allargamenti. E' composto da una punta centrale su cui sono incernierate le due ali laterali. L'intera struttura è in acciaio speciale rinforzato; i coltelli raschianti sono costruiti in acciaio speciale ad alta resistenza che consente un'elevata resistenza all'usura e all'urto. Provvisto di tutti i comandi oleodinamici, permette al conducente di effettuare dalla cabina qualsiasi manovra, di aprire o chiudere indipendentemente ogni ala, con posizioni: a cuneo, a lama destra o sini-

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stra, a pala, a bulldozer. Il vomero esercita una forza raschiante sul suolo dovuta esclusivamente al proprio peso e non modifica la distribuzione del carico sugli assali, consentendo la massima aderenza delle ruote anteriori per utilizzare tutta la spinta del mezzo. Dispositivi di sicurezza idraulici e meccanici proteggono l'attrezzatura ed il veicolo da eventuali urti e permettono continuità di lavoro.

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VIABILITA' INVERNALE

Bombelli Neve per la viabilità invernale Ucraina

A settembre del 2020 la Angelo Bombelli Costruzioni Metalliche S.r.l. ha siglato un accordo triennale per la fornitura di lame sgombraneve e attrezzature spargisale per l'Ucraina con RDS Group di Odessa. RDS Group è una delle tre più importanti società di costruzioni di strade nella regione di Odessa, Nikolaev, Poltava, Kiev, Lugansk, Cherkassy. RDS Group dal 2020 ha vinto sia l'appalto per la costruzione delle strade che quello relativo alla loro manutenzione. Il programma di investimento prevede circa 20 lame e 20 spargitori all'anno. Lo spargitore scelto dalla società Ucraina è il nuovo modello Mounty da 11 metri cubi, appositamente adattato alle esigenze del cliente. Il sistema di trasporto del materiale è a nastro in gomma ad alta resistenza all'abrasione. L'attrezzatura natural-

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mente è dotata di tutti i più sofisticati sistemi di controllo per garantire la regolazione ottimale del materiale riducendone al minimo lo spreco e quindi l'inquinamento. Queste attrezzature vedono il processo di verniciatura a polvere che garantisce una resistenza di 2.000 ore in nebbia salina, fattore estremamente importante per la loro durata negli anni. Gli spargitori offrono la presenza del rullo frantumatore che permette, anche in presenza di impaccamenti di materiale, un flusso costante e omogeneo per la sua distribuzione sulla strada. Il Mounty può essere utilizzato con tutti i tipi di materiale, dal sale, alla sabbia, alla graniglia. E' stato studiato e progettato un nuovo sistema di costruzione che consente di ridurre al minimo i tempi per gli interventi di manutenzione,

permettendo di intervenire rapidamente e agevolmente, caratteristica particolarmente importante, visto le condizioni tipiche in cui queste attrezzature lavorano. Il sistema di controllo che la società ucraina ha scelto è "Ecomatic", che può essere personalizzato aggiungendo altre funzioni secondo le richieste del cliente. Il sistema consente inoltre l'acquisizione di tutte le informazioni inerenti le varie fasi operative dello spargitore. La lama sgombraneve è il modello ACF da 4 metri, particolarmente adatta a lavorare ad alte velocità. Tra il coltello raschiante e lo scudo di questa lama è stata inserita una molla in materiale plastico che assorbe tutte le vibrazioni che si dovessero creare durante le fasi di lavoro. Nello stesso tempo qualora la lama incontrasse un ostacolo il coltello può ruotare, superare l'ostacolo e tornare in posizione di lavoro automaticamente. La centralina elettroidraulica della lama Bombelli ACF è dotata di un sistema di controllo elettronico del peso e quindi è regolabile in funzione del tipo di intervento che si va ad operare. Questo sistema consente di non danneggiare l'asfalto e nello stesso tempo di ridurre il consumo di coltelli raschianti.

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AEROPORTI

Bombelli Airport Equipment per il trasporto dei farmaci Bombelli Airport Equipment, la divisione della ditta Bombelli Angelo che si occupa della produzione di carrelli per la movimentazione aeroportuale, ha progettato, prodotto e commercializzato in tutto il mondo Arctic Cool Dolly per la movimentazione di farmaci (soprattutto attualmente per i vaccini per il Covid-19) e merce deperibile all'interno dell'aeroporto permettendo di garantire la catena del freddo da -25°C a +25°C dall'aeroplano al magazzino situato all'interno dell'aeroporto e viceversa. Bombelli Airport Equipment lavora con alcune delle compagnie aeree e ground handlers (compagnie che offrono servizi all'interno dell'aeroporto) più importanti al mondo, tra cui Ethiopian Airlines, Oman Air (Transom) e Dnata in Australia, dove hanno fornito nell'ultimo anno queste attrezzature che attualmente utilizzano per preservare i vaccini alla temperatura richiesta, eliminando il rischio che questi vengano esposti a temperature che possano ridurne od eliminarne l'efficacia. Arctic Cool Dolly di Bombelli è la soluzione per garantire l'ininterrotta cool chain sulla rampa, consentendo di proteggere le merci farmaceutiche o deperibili dalle variazioni di temperatura durante il trasporto dal magazzino merci all'aereo e viceversa riducendo i costi di movimentazione sia diretti che indiretti, oltre a ridurre i rischi connessi. In definitiva, ciò può consentire una capacità di carico notevolmente migliorata per pallet/container, nonché risparmi sui costi, grazie alla riduzione del consumo di carburante degli aeromobili, oltre a essere una parte fondamentale della soluzione per superare i limiti del ghiaccio secco presenti sugli aerei. Vantaggi chiave: · pienamente compatibile sia per carico farmaceutico, compresi i vaccini Covid-19, ma anche per prodotti deperibili come la carne; · registrazione temperatura e dati; · sistema telematico trasmissione dati; · funziona in modalità standby elettrica o modalità diesel.

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TECNICA

Allison Transmission: non solo un'alternativa ai carburanti fossili. Ce ne sono molte.

Gas naturale compresso o elettrico puro, incluso quello con le innovative soluzioni fuelcells a idrogeno: le alternative ai carburanti fossili sono ormai molte. Allison Transmission le ha presentate tutte ai primi di dicembre in occasione di Pollutec online. Le trasmissioni Allison sono da tempo utilizzate nei veicoli a trazioni alternative, come il gas naturale compresso (CNG), molto diffuso nella raccolta dei rifiuti, nella manutenzione stradale e nella distribuzione urbana. Ultimamente il loro utilizzo si è esteso anche alle grandi attività di trasporto e distribuzione regionale che hanno scelto il CNG. Oggi, le trasmissioni Allison si spingono oltre, includendo tra le trazioni alternative, l’elettrico a idrogeno. Gas naturale compresso anche sulle lunghe distanze Le trasmissioni Allison sono note per la loro efficienza nei veicoli commerciali a gas naturale compresso utilizzati in ambito urbano (raccolta rifiuti, distribuzione, manutenzione strade...). La coppia continua trasmessa alle ruote, anche durante i cambi marcia, migliora notevolmente la maneggevolezza e la reattività del veicolo. Grazie agli Allison, il veicolo ha lo stesso livello di prestazioni di un diesel. L'uso delle trasmissioni Allison si è esteso oggi a tutte le attività di distribuzione. "Sempre più autotrasportatori sensibili ai vincoli ambientali passa-

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no al gas naturale per le attività di distribuzione anche sulle lunghe distanze", ha dichiarato Stéphane Gonnand, Development Manager di Allison Transmission France. "Grazie alla maggior offerta di veicoli a gas dei costruttori e alla sofisticata tecnologia delle trasmissioni Allison, i veicoli possono ora superare gli 800 km di autonomia con un 4x2 rigido. Inoltre, il nostro software di gestione dei cambi marcia FuelSense 2.0® ha dimostrato la sua idoneità per le attività di distribuzione in tutte le situazioni, come la gestione delle salite in autostrada, i rallentamenti agli incroci, ... Allison anche sugli elettrici puri, compresi quelli a idrogeno (fuelcells) Oggi le trasmissioni Allison si dimostrano adatte anche per i veicoli 100% elettrici. La trasmissione utilizza infatti il convertitore di coppia brevettato che moltiplica la coppia motore, migliorando la gestione del motore elettrico per un'autonomia del veicolo superiore. Per quanto riguarda i veicoli elettrici, la soluzione a idrogeno (con fuelcells) è in fase di avviamento. I primi camion a celle a combustibile prodotti in serie (Hyundai XCient Fuel Cell) sono stati dotati di trasmissioni completamente automatiche Allison. Sette veicoli su un ordine di 50 sono stati consegnati il 7 ottobre 2020 in Svizzera per le attività di distribuzione. Entro il 2025, ben 1.600 di questi veicoli saranno consegnati in Europa.

Allison Transmission offre anche prodotti interamente dedicati ai veicoli elettrificati con il marchio Allison eGenTM. Questa gamma comprende soluzioni di propulsione ibrido - elettrica e 100% elettrica. Attualmente comprende eGen FlexTM ed eGen PowerTM. eGen Flex è un sistema di propulsione ibrido - elettrica, che comprende un'innovativa unità di azionamento, un inverter e un sistema di accumulo di energia ricaricabile. L'unità di azionamento utilizza una frizione che permette al veicolo di funzionare a motore spento. Dal 2003, Allison ha consegnato più di 9.000 sistemi di propulsione ibrido - elettrica in tutto il mondo. Questi sistemi hanno accumulato quasi 2,6 miliardi di chilometri, risparmiando più di 1,3 miliardi di litri di carburante e 3 milioni di tonnellate di CO2. I nuovi modelli eGen Flex sono gli eredi di questa esperienza sul campo. eGen Power è il secondo prodotto lanciato nella gamma Allison eGen. Si tratta di una famiglia di assali elettrici al 100% per veicoli commerciali medio - pesanti, tra cui il modello eGen Power 100D. eGen Power è attualmente in fase di integrazione presso vari produttori. Hino Trucks e Hexagon Purus hanno scelto di integrare l'Allison eGen Power 100D nell’Hino XL7 recentemente presentato da Hino Trucks in occasione dell'annuncio del programma di sviluppo di veicoli a emissioni zero "Project Z".

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ILLUMINAZIONE PUBBLICA

Reverberi presenta il progetto Life-Diademe per l'illuminazione stradale delle Smart City Reverberi, con il contributo della Comunità Europea, presenta il progetto Life-Diademe: Un innovativo sistema di regolazione per l'illuminazione stradale, distribuita, sostenibile ed economicamente efficiente per la Smart City

Le performance dei Sistemi di Illuminazione Adattiva in tempo reale, sperimentati nei Large Test Site di Roma, Piacenza e Rimini dal progetto Life-Diademe, hanno dimostrato una riduzione dei consumi energetici e degli inquinanti di estremo rilievo rispetto ai sistemi preprogrammati, attualmente in uso negli impianti di illuminazione pubblica più all'avanguardia, ed ancora maggiori rispetto

a sistemi privi di tale regolazione, cosiddetti Full Light. Nei 4 Large Test Site di Roma, Piacenza e Rimini sono stati installati 962 Life-Diademe per la misurazione di traffico, parametri illuminotecnici, rumore ambientale, temperatura e pressione atmosferica. I dati raccolti dai sensori diffusi vengono acquisiti grazie ad una rete di comunicazione che utilizza sia la tecnologia Radio

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Mesh che quella ad Onde Convogliate. 33 Sensori LTM si occupano delle misurazioni del traffico, della luminanza stradale e delle condizioni meteo utilizzando una sofisticata tecnologia basata sull'elaborazione delle immagini. I parametri relativi alla qualità dell'aria sono raccolti grazie a 49 Air Quality Sensor, basati su sensori elettrochimici low cost. Questi misurano i livelli di NO2, O3, CO, NO, umidità, temperatura e pressione atmosferica in maniera diffusa e capillare. Dopo mesi di rilevamenti e sperimentazione, l'implementazione della tecnologia di regolazione adattiva lungo le vie strumentate con la tecnologia LifeDiademe, i risultati non sono tardati ad arrivare: il risparmio energetico e la riduzione conseguente di GHG, tra cui CO2, reso possibile grazie ai dispositivi Life-Diademe, rispetto agli impianti preprogrammati, raggiungono il 40,6%. La riduzione di energia arriva al 57% se paragonata a sistemi senza alcun tipo di regolazione (Full Light). Queste riduzioni appaiono ancora più rilevanti perché ottenute su impianti recenti con lampade a Led. Non da ultimo è da sottolineare l'alto valore aggiunto rappresentato dalla mole di dati raccolti: flussi di traffico, qualità dell'aria, rumore ambientale, condizioni meteorologiche. Dati utili da un lato a promuovere la riduzione dell'impatto ambientale in ambito urbano ed il miglioramento della sicurezza stradale, dall'altro alla realizzazione di sistemi informativi (Dash board) utilizzabili dagli enti pubblici per fornire servizi innovativi tipici delle Smart City a cittadini e aziende. Con soddisfazione sottolineiamo le parole di stima e di elogio, spese dal rappresentante del programma Life(Comunità Europea) durante la recente Final Conference del progetto Life-Diademe, tenutasi lo scorso 5 novembre, per i brillanti risultati raggiunti. 27


PORTATTREZZI

La serie X di TreEmme Merlo si rinnova con il nuovo modello MM250X GHERARDO MARCHELLI

I portattrezzi TreEmme Merlo, storicamente nati e sviluppati per esaudire le esigenze di chi lavora nella gestione del bosco in alto fuoristrada, si rendono utili in molteplici lavori durante tutte le stagioni. Tale caratteristica permette di ottimizzare l'investimento e non tenere mai ferme macchine come queste.

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La serie X di TreEmme si rinnova presentando a fine 2020 il nuovo modello MM250X. La macchina si vede rinnovata in molti aspetti tecnologici, oltre che dal propulsore emissionato livello V con potenza di 180 kW fornita dall'endotermico Deutz da 6,1 litri di cilindrata. La nuova cabina, montata su silent

block, è in linea con la certificazione OPS per consentire l'utilizzo della macchina anche in combinata di cippatrici con gru di carico. Sempre in ambito della sicurezza, sono presenti una botola integrata nel tetto ed una porta ausiliaria sul lato posteriore per consentire l'uscita dell'operatore in casi di emergenza. All'interno cabina troviamo il nuovo cruscotto di derivazione Merlo già utilizzato sui sollevatori: esso integra un inversore di marcia a fianco del volante che potrà essere utilizzato alternartivamente al roller direzionale posto sul joystick. Un monitor di nuova adozione evidenzia gli angoli di inclinazione della macchina in tempo reale, oltre all'indicazione dei valori di temperatura dell'olio idraulico e pressione di lavoro dell'attrezzo anteriore. Anche la modalità di sterzatura adottata a scelta viene evidenziata sul monitor e può essere gestita tramite l'apposito tasto a pressione posto sulla consolle laterale destra. Le modalità di sterzatura standard sono tre, con una quarta opzionale per una sterzatura unicamente sulle ruote posteriori, indispensabile per l'utilizzo della macchina in abbinamento con turbina da neve. La climatizzazione automatica è fornita di serie. Anche la struttura portante si presen-

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ta rinnovata, con l'adozione di un nuovo ponte anteriore di fabbricazione Dana, ed un sollevatore maggiorato con funzionalità sia in semplice che doppio effetto della capacità di sollevamento massima pari a 4.500 kg. I cardani di trasmissione sono maggiorati rispetto alla serie precedente consentendo una maggiore affidabilità e robustezza. La nuova scatola del cambio di fabbricazione Dana, è studiata appositamente per un utilizzo dedicato all'ambito forestale. Sono selezionabili a scelta tre velocità di avanzamento, di cui due per l'utilizzo durante le operazioni di lavoro ed una dedicata ai trasferimenti tra un cantiere e l'altro consentendo una velocità massima di trasferimento pari a 40 km/h. La diagnostica della macchina è affidata al software Merlo Tool, che consente il monitoraggio dello stato degli ingressi e delle uscite dalle centraline

del trattore. Tra le varie opzioni disponibili per allestire la macchina a seconda delle necessità del cliente, troviamo: - sollevamento posteriore rigido con agganci automatici di categoria 2 e forza di sollevamento di 3.500 kg; - compressore dell'aria per permettere la pulizia dei radiatori in cantiere; - parabrezza in vetro a doppio strato riscaldato, per l'utilizzo invernale con turbina da neve; - bloccaggio oscillazione del ponte posteriore; - freno idraulico rimorchio per consentire il traino di rimorchi agricoli di massa fino a 20 t; - pressurizzazione cabina, per lavorare in un ambiente climatizzato ed esente dall'ingresso di polveri; - sistema antincendio; - installazione di verricelli posteriori della portata di 7,5 e 12,5 t con o senza lama posteriore;

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- dispositivo di avviamento in climi artici; - utilizzo di olio idraulico biologico di tipo Panolin HP46; - retrocamera posteriore. Queste macchine possono essere omologate sia come trattrice agricola secondo la direttiva 167/2013-Mother Regulation, sia come macchina forestale secondo la normativa ISO 11850. La polivalenza è la chiave di lettura dei portattrezzi TreEmme Merlo, che si rendono utili in ogni campo, dal forestale, allo sgomberoneve, passando per tutti i lavori di manutenzione, un'impostazione mirata a ottimizzare l'investimento complessivo con tempi di ritorno molto più bassi rispetto ad avere più mezzi dedicati a singole applicazioni, consentendo con una sola macchina con molteplici attrezzature di operare in tutti i lavori lungo tutto l'arco dell'anno.

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PAVIMENTAZIONI STRADALI

Prodotti per il riciclaggio: rigeneranti vs flussanti DOTT. AUGUSTO CIARLITTI Direttore Tecnico e Responsabile di Laboratorio Iterchimica S.r.l. Al giorno d'oggi, il riciclo delle pavimentazioni in asfalto è una pratica consolidata in tutto il mondo. Infatti, grazie a tecnologie sempre più innovative, è possibile riutilizzare il 100% del materiale recuperato senza che le prestazioni vengano meno, indipendentemente dall'impiego nella base, nel binder o nello strato di usura della pavimentazione. Per ovviare alla scarsa durevolezza delle pavimentazioni per fessurazioni causate dalla maggiore fragilità in presenza del granulato di asfalto (RA - Reclaimed Asphalt), più comunemente denominato fresato, è fondamentale, in fase di progettazione, scegliere la giusta qualità e quantità di additivi per il riciclaggio. L'utilizzo di questi prodotti consente alla miscela di acquisire caratteristiche prestazionali adeguate e allungare la vita della pavimentazione. Nonostante l'importanza dei prodotti per il riciclaggio sia globalmente riconosciuta, non c'è un consenso unitario sulla loro classificazione e sulle loro proprietà. Normalmente infatti

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non si fa distinzione tra flussanti e rigeneranti, i quali in realtà conferiscono prestazioni totalmente diverse sul prodotto finito. L'impatto chimico dei rigeneranti sulle caratteristiche del bitume è stato l'oggetto della ricerca condotta da Iterchimica S.r.l. in collaborazione con un team di esperti dell'Università della Calabria guidato dal prof. Cesare Oliviero Rossi. Attraverso diverse metodologie di test, tra cui l'AFM (Atomic Force Microscopy) e l'XRD (X-Ray diffraction), è stato comprovato che tutti i prodotti analizzati sono in grado di recuperare le proprietà fisiche, ma non tutti riescono a ripristinare le caratteristiche chimiche. In effetti l'inserimento dei flussanti nelle miscele bituminose contenenti granulato di conglomerato bituminoso comporta la riduzione della viscosità del bitume invecchiato, senza però garantire un effetto chimico. Invece l'azione dei rigeneranti consente non solo di recuperare le proprietà fisiche/reologiche delle miscele, ma anche di ripristinare le proprietà chi-

miche dei leganti, garantendo alte prestazioni nel tempo. Grazie alla ricerca e sviluppo, sono oggi disponibili diverse tecnologie che favoriscono il recupero dell'asfalto a diversi livelli di temperatura e che, di conseguenza, permettono di ridurre l'impatto ambientale dal punto di vista delle emissioni in atmosfera. La tecnologia di riciclaggio ad alte temperature (Hot Mix Asphalt) è quella oggi maggiormente utilizzata, ma si stanno sempre più diffondendo prodotti che permettono di lavorare a tiepido (Warm Mix Asphalt) ed anche a basse temperature (Cold Mix Asphalt). Quest'ultima categoria include Iterlene ACF 1000 HP Green, additivo interamente studiato da Iterchimica, che permette di ottenere un conglomerato bituminoso prestazionale utilizzando soltanto materiale recuperato. I suoi ambiti di impiego principali riguardano piste ciclabili e pedonali 100% sostenibili, insieme alla manutenzione di pronto intervento per il ripristino di buche e la copertura di tracce.

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VIABILITA' INVERNALE

Prove pratiche con Unimog U427 all'Abetone

Dopo le abbondanti nevicate del mese di gennaio, Mercedes-Benz Trucks Italia ha effettuato in collaborazione con l'amministrazione comunale dell'Abetone, delle prove pratiche svolte nel territorio municipale con un Unimog U427 allestito con una fresaneve Schmidt modello FS105 già in loro utilizzo. La neve abbondante, seppur ghiacciata, non ha rappresentato un problema per l'U427 che si è dimostrato ancora una volta il veicolo più adatto per i lavori di manutenzione stradale invernale. In particolare l'Unimog U427 utilizzato per le prove è equipaggiato con trazione idrostatica che garantisce performance costanti grazie alla facilità con cui l'operatore riesce ad adattare comodamente la velocità di avanzamento del veicolo permettendogli di mantenere alta la concentra-

zione sulla attrezzatura. Questo di traduce in un ridotto sforzo psico-fisico dell'operatore anche dopo diverse ore di lavoro. La trazione idrostatica agevola inoltre il passaggio tra la velocità di lavoro (modalità work) e la velocità di marcia normale (modalità drive) senza interruzione della forza di trazione. Per l'utilizzo della lama questo Unimog è dotato dell'alleggerimento della lama sgombraneve che l'Unimog effettua grazie all'impianto idraulico, facendo in modo che una parte del peso della lama sgombraneve venga trasferita all'asse anteriore. L'alleggerimento può essere regolato in modo continuo agendo sulla strumentazione. In questo modo aumenta la trazione sull'asse anteriore, si riduce l'usura della lama sgombraneve, oltre a prevenire eventuali danni al manto stradale e ridurre le

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emissioni sonore. Il sistema Electronic Quick Reverse - di serie su tutti i modelli Unimog consente invece di commutare rapidamente tra marce avanti e retromarce: una soluzione ideale per l'impiego in caso di profondi cumuli di neve o nel caso dello sgombero neve dalle aree di parcheggio: è infatti spesso necessario che il mezzo si sposti avanti e indietro e la rapidità dello shift marcia avanti/retromarcia, e viceversa, è garanzia di maggiore tempestività ed efficienza del servizio. Proprio come all'Abetone centinaia di Unimog vengono utilizzati ogni giorno per sgomberare la neve dalle strade di tutta Europa, soprattutto nelle regioni alpine e appenniniche dove abbondanti nevicate sono all'ordine del giorno e dove l'Unimog non conosce ostacoli.

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VERDE

Cura delle pavimentazioni e cura degli alberi LAWRENCE MONTECRISTO

Importatore Unico in Italia e designer del progetto Salviamo due vite: Albero e Persona

Sistema Geotec: tecniche di iniezioni per alberi, per la salute loro e dei suoli, una vasta gamma di applicazioni con una sola macchina. Non è più necessario rimuovere asfalti o spaccare marciapiedi per assicurare stabilità ed evitare danni a pavimentazione stradali. Perché all'estero le piante dei grossi vivere a lungo termine, devono essecentri urbani sono più decorative ed re in grado di resistere a condizioni ornamentali delle nostre? E perché estreme, con elevato inquinamento di nelle zone montane non risentono dei zolfo e metalli pesanti, bassi valori di sali o cloruri distribuiti nel periodo pH, grave compattazione del suolo e invernale per sciogliere il ghiaccio? carenze o problemi con l'acqua. Perché il sistema VOGT è diffusissi- Attraverso applicazioni perfino semmo all'estero ed in montagna e molti plici ma mirate è possibile supportare servizi pubblici di manutenzione del la crescita sana degli alberi, in partiverde dispongono di una attrezzatura colare quelli in situazioni di stress. per eseguire i lavori sopraindicati, Il ripristino degli alberi attraverso periodicamente ed annualmente. l'ottimizzazione del suolo "C'è anche un albero che non vedia- Gli alberi non possono essere più mo e non percepiamo. Quello nasco- sani del terreno in cui crescono! sto e misterioso, che affonda nella La sfida quindi è ovvia. Garantire un terra e nel buio, che raccoglie e tra- terreno ricco e profondo invece che smette la vita con forza e pazienza. E' un misero strato di terra su argilla l'albero delle radici. E dall'opacità ruvi- dura, o un terreno sabbioso che semda delle radici nasce lo splendore del plicemente non funziona, o perfino verde; alla tenacia delle radici si affida materiale di riporto inerte o contamila libertà delle chiome e la stabilità del nato e per di più costipato dai pasterreno. Più conoscenza e più amore saggi dei mezzi e da costruzioni. dobbiamo a quelle radici. Come all'ori- Quindi la sfida rimane. Tenere gli gine della vita. Conoscenza e amore alberi a rischio della vita o tagliarli? che dobbiamo "radicare" nella nostra La soluzione sta nel capire come sensibilità e nel nostro impegno." nutrire la pianta e il suolo allo stesso Marco Deriu - Assessore all'Ecologia tempo. Comune di Merano - Giardineria ed Il segreto è l'ossigeno. L'ossigeno è Ambiente necessario nella zona delle radici di Gli alberi urbani e quelli che fian- tutte le piante verdi. Le radici non cheggiano le strade sono general- possono crescere senza ossigeno. mente casi problematici soffrendo dei Inoltre, l'ossigeno è necessario nel maggiori deficit vitali. Sono esposti a suolo per una miriade di grandi lavosiccità, carenze nutrizionali e inquina- ratori: lombrichi, microbi, insetti, mento. Per rimanere in vita e soprav- alghe, protozoi... Quando, e solo

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quando, l'ossigeno può entrare liberamente e sostenere la vita all'interno del suolo, ci saranno le basi per intraprendere un programma di cura del prato, dell'albero, del verde con approccio organico. Dopo che l'ossigeno è stato aiutato a diffondersi nel suolo, bisognerà fornire energia alimentare per le molte forme di vita all'interno del suolo in modo che possano prosperare per rendere il suolo veramente sano. L'energia, il carburante, di cui il suolo ha necessità è fornito da un prodotto che la natura stessa ha creato. Materiali ricchi di carbonio, ricchi di minerali, ricchi di enzimi, con una vita microbica latente... forniscono l'energia per "nutrire" i microbi che poi "nutrono" la vita più ampia all'interno del suolo. Queste forme di vita laboriose orchestrano le componenti suolo - salute - sistema sostenibile e sono la base per la salute del green! Il terreno viene "riparato" per promuovere la crescita di alberi e prati. Ora, la pianta è sana e resistente e può resistere alle malattie. Ora, il danno da insetti nocivi è probabilmente entro limiti tollerabili. L'implementazione di programmi biologici continuerà a migliorare la qualità di qualsiasi suolo, rendendolo più produttivo e sostenibile. Nel processo di miglioramento del suolo, tutte le piante, dall'erba del tappeto erboso a maestosi alberi giganti, cresceranno in un ambiente più favorevole, produttivo e meno stressante (meno

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carico di malattie). Proprio come la natura aveva voluto per avere piante sane di ogni tipo. Gli alberi mostrano mancanza di vitalità, fogliame piccolo, necrosi fogliare, legno morto eccessivo? Possono essere aiutati. Alcuni terreni mancano di aerazione e di sostanze nutritive. Non basta lavorare superficialmente in questi casi, ma bisogna intervenire letteralmente in profondità. Con il "Geo-Iniettore VOGT" si può rendere fertile il terreno, espellerne i gas nocivi, dissodare il suolo ed immettere in profondità le sostanze indispensabili alla vita dell'albero. Ciò significa che la pianta e le radici degli alberi possono "respirare profondamente" di nuovo nei terreni che erano quasi un blocco di calcestruzzo, molto compattati o, che sono ad esempio, argillosi e trasformarli in ambienti idonei e sani per la crescita vigorosa e con le radici in profondità. Tecnologia di ventilazione e iniezione VOGT Se si deve solo ventilare, la lancia di ventilazione VOGT e l'iniettore d'aria VOGT sono esattamente ciò di cui si ha bisogno. Se si desidera aggiungere anche additivi per il terreno al terreno, sono disponibili tre diversi tipi di dispositivi (VOGT Geo Injector mini/maxi/pro) per l'iniezione a secco. I liquidi e le sospensioni gelatinose vengono introdotti al meglio con il fluido VOGT Geo Injector. VOGT offre una soluzione professionale, economica e ottimale per l'allentamento profondo mediante iniezione di aria compressa. A seconda delle esigenze, funghi micorrizici, granuli di accumulo di acqua, acidi umici o altri additivi del terreno possono essere introdotti direttamente nella zona delle radici e quindi assorbiti dalla pianta più rapidamente. Il vantaggio del metodo è evidente: il

miglioramento del suolo che induciamo è più economico rispetto alla sostituzione del suolo con substrati vegetali che si esauriranno dopo pochi anni. Soprattutto, questa tecnologia è assolutamente rispettosa dell'ambiente, a differenza delle precedenti tecnologie che utilizzano veicoli aspiranti o escavatori. La tecnica di iniezione utilizzata interrompe la compattazione e le canalizzazioni d'aria risultanti sono riempiti con granulato strutturalmente stabile. Viene garantito un equilibrio idrico ottimale, l'acqua superficiale può defluire nuovamente, l'acqua capillare sale. Rispetto a soluzioni per la gestione del suolo, il sistema VOGT inietta più in profondità e proprio nell'area problematica, raggiungendo strati di terreno che in precedenza non erano raggiunti. Questo profondo livello di trattamento consente di garantire il successo nelle aree più problematiche, e ci ha permesso risultati eccezionali. La versatilità del prodotto fornisce una soluzione a molti problemi in cui le soluzioni, parziali, adottate in precedenza non si sono nemmeno avvicinate. Siamo profondamente convinti del prodotto e degli impatti positivi che avrà sui professionisti del settore del golf, dei campi sportivi e dell'arboricoltura urbana e perfino in aiuto a terreni naturali. La ventilazione e il trattamento del terreno aiutano e salvano le piante. L'obiettivo di VOGT è la soluzione ai problemi degli alberi, dei prati e dei green. Io, Lawrence Montecristo ho cercato le aziende giuste in Italia e ne ho costruito un team ben integrato e coordinato che vede due aziende pluripremiate: Vandenborre di Treviso e BEA di San Marino. Anch'esse con decenni di innovazione come la VOGT tedesca che opera insieme

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alla tedesca Terrafit, hanno voluto aderire per contribuire al progetto con lo scopo di salvare vite, alberi e anche l'economia. Tree Injection - Iniezioni per alberi Il processo di iniezione è molto simile per i prati, le aree verdi e gli alberi, e consiste nel ripristinare la permeabilità e le capillarità, assicurare un duraturo apporto di fertilizzanti organici, arricchiti per migliorare le prestazioni degli alberi e stimolare la crescita delle radici. Il processo è geniale quanto semplice tanto da impiegare un solo strumento. Penetriamo nel terreno oltre la zona delle radici fino a una profondità di un metro e quindi iniettiamo nel terreno con aria compressa ad alta pressione. Mentre la sonda viene inserita nel terreno, viene creato un vuoto sotterraneo naturale e poi riempito con studiati e calcolati nutrienti Terrafit/BEA. Risultati attesi da un programma di trattamento: •decompattazione e aerazione del suolo •riduzione della compattazione del suolo •si è dimostrato il metodo più efficace per combattere con successo molti parassiti e malattie •stimolazione della crescita delle radici attraverso il miglioramento della struttura del suolo e dell'aerazione •drenaggio dei terreni impregnati d'acqua per riattivare i processi biologici naturali nell'iniezione di granulati Terrafit/BEA nel terreno •riduzione della probabilità di ricompattazione dopo i trattamenti •aumento della ritenzione di umidità del suolo con granuli studiati allo scopo •migliora i nutrienti del suolo attraverso una concimazione precisa •mitigazione dello stress salino con materiali granulari specializzati •migliorare le prestazioni della pianta

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con biostimolatori organici e inoculazione di prodotti Terrafit/BEA L'approccio combinato di decompattazione del suolo e iniezione di biostimolanti mira a migliorare la struttura del suolo, con nutrienti vitali e habitat che sono benefici per i funghi micorrizici. Ciò consente ai batteri, quelli buoni, del suolo di prosperare in modo sostenibile in un ambiente finalmente sano e completo, a vantaggio della salute degli alberi a lungo termine. Dopo il trattamento si vedono foglie più spesse e verdi, una chioma più folta e un ridotto attacco di parassiti grazie a un sistema di difesa potenziato. I risultati di questi trattamenti di solito possono essere visti, già nella successiva stagione di crescita a seconda delle condizioni dell'albero. Per ottenere i migliori risultati si raccomanda che l'area minima da iniettare sia dal tronco alla linea di gocciolamento della chioma. Se ci sono restrizioni all'area radicale, come strade, muri o edifici, po trebbe essere possibile trattare altre aree in cui è disponibile il radicamento futuro. L'area esatta da trattare dovrebbe essere valutata da un esperto arboricolo competente prima di intraprendere questi lavori. Miglioramento del suolo "su misura" Esame del suolo dal punto di vista vegetale Utilizziamo semplici procedure di diagnosi per verificare i problemi di crescita e preparare le misure di miglioramento del sito. Incluse le sonde, le misure di scavo o la sonda leggera. Nei campioni verifichiamo quanto sia attivo o assente lo scambio di gas tra l'aria del suolo e l'atmosfera. Se l'aria nel terreno diventa meno ossigenata e più ricca di CO, la radice non può più respirare correttamente e, naturalmente, non può crescere e potrebbe persino morire. Senza poter respirare, l'apporto di sostanze nutritive è

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irrilevante. Consigliamo l'impiego di sistemi di diagnosi come ad esempio i sistemi a infrarosso della FLIR. Per quanto tempo una persona può sopravvivere senza cibo e per quanto tempo senza ossigeno? Lavori preparatori Se l'area è ricoperta di erba, si consiglia di tagliarla a circa 50 mm di altezza prima dell'inizio dei lavori. Inoltre, l'area da decompattare deve essere priva di detriti o accumuli di residui sciolti per poter meglio identificare le aree da iniettare. In condizioni di estrema siccità, si raccomanda inoltre, ove possibile, di irrigare l'area proposta per l'intervento per 24-48 ore prima dei lavori. Indagini sotterranee Tutte le aree da iniettare devono essere prima ispezionate per i servizi sotterranei o altri ostacoli sotterranei noti. Potrebbe essere possibile farlo utilizzando un piano di rete esistente disponibile o un'apparecchiatura di scansione. Tecnica d'iniezione L'obiettivo principale è quello di iniettare aria compressa ad alta pressione, per decompattare e arieggiare il terreno a una profondità consigliata di 800 mm, con profondità di scarico della compattazione, sia a 300 mm che a 800 mm. Ogni minuto 3,5 m³ di aria vengono lanciati nel terreno a una velocità 2,5 volte superiore a quella del suono. Sembra pericoloso, ma il getto d'aria è, a causa della turbolenza, "morbido" e non danneggia radici o tubi. Ciò si traduce in un ulteriore campo di applicazione: la creazione di trincee di ricerca nell'area delle radici, nell'area delle linee di rifornimento... Il tubo di iniezione viene inserito pneumaticamente nel terreno, gli strati di terreno compattati vengono penetrati e allentati con scariche di

aria compressa. Il pavimento si espande notevolmente verso l'alto, è praticamente soggetto a sollevamento elastico. Un allentamento del suolo è logicamente accompagnato da un aumento di volume che non crea nessun problema intorno. La profondità di allentamento è solitamente di 50 cm, sono possibili anche 80 cm o anche più. La sostanza apportata più importante iniettata allentando il terreno è l'aria. Il volume dei pori è aumentato e le radici possono ricrescere. Dosiamo efficacemente anche altre sostanze e composti di supporto, micorrize, acido umico e altri additivi del suolo per una buona funzione del suolo. Le aree riempite di granulato assicurano che l'ossigeno venga reintegrato dall'aria e smaltiscono l'anidride carbonica e gas nocivi dalla respirazione delle radici. Il materiale costituito da un fertilizzante-idratante a lungo termine arricchito e da molecole organiche di contenimento dell'acqua verrà iniettato nel terreno. Ogni singolo foro richiederà 750 g di prodotto a un massimo di distanze centrali. Se il terreno è molto compattato, si consiglia di ridurre le distanze di iniezione a meno dei normali centri di 1 m. I tubi del foro di iniezione verranno riempiti con lo stesso prodotto in superficie. Questo per favorire il drenaggio, lo scambio gassoso e mantenere la struttura decompattata. VOGT è multifunzionale come i compiti municipali Nessuna impresa privata è costretta a svolgere tanti compiti quante sono le autorità pubbliche. Soprattutto quando le fonti di finanziamento sono limitate è necessaria un'apparecchiatura universale. Tutto questo è possibile con il VOGT TurboSpade che include 70 strumenti aggiuntivi e le tecniche di facile utilizzo. L'impugnatura a T, all'altezza della

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vita e il forte ingresso dello scalpello da 18 mm offrono condizioni di lavoro ideali e consentono allo strumento di azionare una forte forza di leva. Ci sono tempi molto stretti di preparazione per lavori esterni come la costruzione di strade, l'inserimento di nuovi segnali stradali o pile stradali, gli strumenti di fissaggio sui campi da gioco. L'aria pressurizzata necessaria può essere fornita da un veicolo o un camion. Inoltre è in grado di rompere le lastre di ghiaccio, rinnovare la pavimentazione stradale, compattare buche stradali o introdurre emulsione di asfalto. Pochi strumenti, un po' di aria compressa e il lavoro viene svolto senza tempi di preparazione e istruzione. Anche se gli alberi non sono messi in condizioni ottimali, ad esempio in terreni compattati (parcheggi, cortili scolastici) e di conseguenza non hanno possibilità di crescere, lo strumento di iniezione VTS spara sostanze nutritive e aria nel terreno aumentandone la capacità di ritenzione idrica. La lancia pneumatica VOGT con lo speciale strumento di sabbiatura scioglie il terreno, libera le giunture e rimuove il muschio dalle superfici e la grafite. La tecnica di iniezione che si utilizza interrompe la compressione e i canali d'aria risultanti sono riempiti con granulato strutturalmente stabile. Viene garantito un equilibrio idrico ottimale, l'acqua superficiale può defluire nuovamente, l'acqua capillare sale e gli alberi vivono. Waterlogging: ristagni d'acqua quando il prato diventa un biotopo umido La compattazione del suolo può causare ristagni idrici e scarsa crescita

delle piante. Dopo le piogge, l'acqua spesso rimane sui prati per giorni. Alberi e arbusti si sviluppano male. La compattazione del suolo che si è verificata nella fase di costruzione crea strati di barriera impermeabili. L'ostruzione dei pori causata dall'acqua piovana che sale o scorre sopra porta a un'ulteriore compattazione e persino alla morte della vita del suolo. Il terreno inizia a marcire. Le forti piogge non vengono più assorbite dal suolo. Inoltre, non è raro che l'acqua compaia nelle case e penetri nella muratura. La misura più utilizzata è la complessa posa di un sistema di drenaggio, attraverso il quale molti proprietari terrieri sperano di trovare una soluzione rapida e permanente al problema. Il fatto è, tuttavia, che un sistema di drenaggio, installato in una struttura di terreno compattato, drena solo l'acqua superficiale, ma non la estrae dal terreno tra i punti di drenaggio e non riattiva la vita del suolo. Quando il terreno è compattato, cambia la sua struttura. Per eliminare definitivamente compattamenti e ristagni d'acqua, la lancia di ventilazione viene utilizzata per penetrare nel sottosuolo di 70-90 cm, in casi particolari anche 120-150 cm. I capillari e le cavità di nuova creazione e il foro di iniezione vengono riempiti con granuli di supporto utilizzando aria in pressione in modo che rimangano in posizione e l'equilibrio di aria e acqua nel terreno possa funzionare nuovamente a lungo termine. A seconda del terreno esistente e del problema a portata di mano, è possibile iniettare contemporaneamente un'ampia varietà di additivi per il suolo in forma liquida.

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Questa rottura della compattazione e allentamento degli strati del suolo è il primo e più importante passo nella riabilitazione del suolo e del sito vegetale e contribuisce a eliminare le frane. Golf greens: risoluzione dei problemi relativi a aree verdi e tappeti erbosi La compattazione sui green è sempre stata un problema e ci sono state molte macchine e tecnologie sviluppate negli anni per cercare di combatterlo. L'utilizzo di aria compressa non è un'idea nuova, ma il VOGT GeoTec consente la massima aerazione e decompressione con il minimo disturbo. Non graffiamo solo la superficie, la nostra soluzione è molto più "approfondita"! Il processo viene completato in un unico processo con una sola sonda. Penetriamo nel terreno oltre la zona delle radici fino a una profondità di un metro e quindi iniettiamo aria compressa ad alta pressione nel terreno. Mentre la sonda viene inserita nel terreno, viene creato un vuoto sotterraneo naturale e quindi riempito di nuovo con Terramol in superficie, creando un drenaggio permanente. Terramol è un innocuo prodotto organico a base di argilla naturale che conferisce al suolo una struttura sciolta consentendo all'aria e all'umidità di entrare nel sistema radicale, contribuendo al contempo a mantenere l'umidità. Il processo è completato con il minimo disturbo alla superficie dei green e nella maggior parte dei casi può essere giocato al termine dell'iniezione. Un green di dimensioni "medie" di circa 300 m2 richiede solo cinque ore per essere completato. Senza interruzioni e senza più problemi.

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INQUINAMENTO

Aeroequal AQS1: la stazione compatta per il monitoraggio dell'aria Stazione di monitoraggio configurabile per esigenze specifiche di monitoraggio dell'aria Nonostante ci si stia muovendo verso l'ecosostenibilità, le attività antropiche impattano ancora in maniera significativa sulla salute dell'ambiente e dell'uomo, a causa delle emissioni di inquinanti atmosferici. Tra i principali inquinanti troviamo sostanze quali: ossidi di zolfo, ossidi di azoto, monossido di carbonio, ozono, particolato atmosferico, benzene... Tuttavia, per valutare gli indici di qualità dell'aria vengono tenuti principalmente monitorati gli inquinanti che hanno maggiori effetti a breve termine sulla salute dell'uomo e, in particolare, sulle vie respiratorie. Il particolato (PM), il biossido di azoto (NO 2 ) e l´ozono (O 3 ) sono tra le sostante più critiche. I composti organici volatili (VOC), tipicamente emessi da veicoli e fonti industriali, sono tra i principali responsabili della creazione dello smog fotochimico, che porta alla formazione di ozono (O3). L'NO2 deriva principalmente dal traffico degli autoveicoli, dalle centrali termoelettriche e dal riscaldamento domestico, mentre il particolato (PM2,5) si forma prevalentemente a seguito di attività come

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la combustione di diesel e carbone, e si trova nelle emissioni industriali e dei veicoli. Proprio per questi motivi, risulta molto importante il monitoraggio dei livelli e della distribuzione di questi inquinanti che possono essere influenzati, tra le altre cose, anche dagli eventi atmosferici. AQS1 di Aeroqual è una stazione di monitoraggio compatta e robusta che può essere configurata per una vasta gamma di applicazioni. AQS1 è progettata per misurare biossido di azoto (NO2), monossido di carbonio (CO), ozono (O3), polveri e composti organici volatili (VOC), sia singolarmente che contemporaneamente, combinando diversi sensori per l'analisi dei gas. AQS1 può essere inoltre equipaggiato per diventare una stazione di monitoraggio ambientale e meteo, integrando la stazione meteo compatibile che permette la misurazione contemporaneamente di 7 parametri: velocità e direzione del vento, precipitazioni piovose, pressione barometrica, temperatura dell'aria, umidità relativa, radiazioni solari e rumore. La stazione AQS1 è composta da un

involucro robusto (può lavorare da -10°C a +45°C), impermeabile e resistente alle intemperie, risultando tuttavia compatta e leggera, consentendo di essere installata e spostata con facilità. Inoltre effettua rilevazioni, fornendo risultati precisi "near reference", in linea con analizzatori conformi alle norme EPA US e EU (correlazione r2=0.98). AQS1 fornisce dati affidabili per lunghi periodi (anche anni) con la dovuta manutenzione (che può essere effettuata in campo), grazie alla metodologia Aeroqual ABC che elimina gli effetti dei cambiamenti di temperatura ed umidità che invece colpiscono altri strumenti con sensori di diversa tecnologia. I risultati sono disponibili in tempo reale ed ovunque, grazie alla connettività wireless di cui il sistema dispone, su computer, smartphone o tablet. AQS1 perciò è adatta alle esigenze di quei clienti con bisogni specifici, che non necessitano di misurare molteplici gas, ma che vogliono effettuare indagini, anche a lungo termine, sulla qualità dell'aria outdoor su ampie aree e monitorare le condizioni atmosferiche in tempo reale. Tra le possibili applicazioni troviamo il monitoraggio di polveri ed emissioni in cantieri e siti in costruzione, del traffico stradale e ferroviario, dei siti di bonifica e zone di porto e trasporto, la mappatura su ampi territori della formazione e della distribuzione dello smog, nonché le validazioni di modelli della qualità dell'aria e studi epidemiologici. La stazione AQS1 è distribuita in Italia da Pollution Analytical Equipment, azienda del bolognese che realizza e propone strumenti e sistemi per l'analisi chimica on-site di composti volatili, fornendo soluzioni complete ed innovative per applicazioni ambientali, di processo, di controllo qualità, ricerca e protezione da rischio chimico in ambito CBRNe.

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PORTATTREZZI

L'Unimog in inverno: combattere la neve L'Unimog apre la strada fino alla Moni Alm, una popolare località turistica sul Tegernsee. Quando la tempesta di neve è così brutta da non voler mettere il naso fuori, allora è tempo Unimog. Dotato di lama spazzaneve e spargisale, è nel suo elemento e pulisce dalla neve le strade e vie di accesso, proprio come a Rottach-Egern sul Tegernsee. E' qui che Tobias Maurer, vicedirettore del magazzino dei lavori comunali, si affida al suo U427, anche in condizioni difficili: "Le strade qui hanno pendenze fino all'85%. Ma quelle sono le condizioni in cui l'Unimog si sente davvero a casa." Il magazzino dei lavori comunali di Rottach-Egern opera non solo su strade pianeggianti e sentieri intorno al lago, ma anche sulle vie di

accesso agli impianti di risalita del vicino monte Wallberg. Dotato di catene da neve, nulla può fermare la poderosa spinta dell'Unimog che spazza la neve a 1.000 metri di altezza. E quando l'inverno è finito, il lavoro per

l'Unimog continua. Trasporta ghiaia su piste forestali, trasporta un rimorchio con una macchina edile in un cantiere o aiuta nella costruzione di strade, proprio come dovrebbe fare una vera "macchina a motore universale".


ATTREZZATURE

Macchine elettriche nell'impiego pratico: semplici, elettriche, a zero emissioni

Le macchine edili a zero emissioni di Wacker Neuson vengono messe in mostra nel centro di Vienna nell'ambito di un progetto di edilizia privata in costruzione. Cantieri senza emissioni di gas di scarico e con emissioni acustiche estremamente ridotte? E tutto questo non è un sogno nel futuro, ma già una realtà. Per questo progetto di costruzione nel centro di Vienna, non lontano dalla stazione ferroviaria principale, le soluzioni a zero emissioni hanno dimostrato di portare piena potenza nell'uso quotidiano. L'impresa edile Swietelsky AG fa affidamento sulle macchine elettriche di Wacker Neuson: "Come parte del nostro impegno per una maggiore sostenibilità nel settore edile, vorremmo ridurre gradualmente le emissioni di CO2 e, soprattutto nelle aree urbane, anche le emissioni acustiche", afferma Karl Weidlinger, CEO di Swietelsky AG. Nel cantiere viennese è stato utilizzato quasi l'intero portafoglio a zero emissioni di Wacker Neuson, dai vibratori interni per la compattazione del calcestruzzo agli escavatori completamente elettrici da 1,7 tonnellate. Con emissioni di CO 2 fino al 90% inferiori - la produzione di batterie e la generazione di energia sono già incluse - le macchine elettriche non solo rendono più piacevole il lavoro in cantiere, ma contribuiscono anche al raggiungimento degli obiettivi climati-

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ci. A Vienna, anche gli escavatori, i dumper, le pale gommate ad azionamento elettrico estremamente silenziosi, hanno impressionato per la loro maneggevolezza pratica: è possibile caricare tutte le macchine durante la notte e la batteria dura una giornata lavorativa media. "I prodotti elettrici di Wacker Neuson offrono numerosi vantaggi", spiega Mario Lang, caposquadra di Swietelsky AG. "Ci permettono di ridurre i costi operativi e proteggere ancora meglio gli operatori. Siamo rimasti particolarmente colpiti dalla facilità d'uso e dalla fluida interazione tra macchine e dispositivi. Niente ostacola l'utilizzo delle macchine elettriche di Wacker Neuson su altri cantieri". Il progetto di costruzione includerà strutture all'aperto, parchi giochi per bambini, spazi con posti a sedere, marciapiedi e aree di carico. A tal fine sono stati posati cavi, creati spazi verdi, predisposti percorsi e posate fondazioni in calcestruzzo. Il miniescavatore a batteria EZ17e è stato utilizzato per i lavori di scavo. La tecnologia agli ioni di litio di alta qualità è stata utilizzata da Wacker Neuson per diversi anni, in quanto consente alla macchina di soddisfare gli elevati requisiti in termini di prestazioni, durata, sicurezza e robustezza. La generosa capacità della batteria assicura che le funzioni idrauliche siano disponibili per un'intera giornata lavorativa con le stesse prestazioni

del modello convenzionale. L'operatore viene informato in ogni momento sullo stato della macchina tramite il display da 7 pollici, ad esempio sul livello di carica corrente e sul tempo di utilizzo rimanente. E' possibile ricaricare in sole quattro ore utilizzando una presa domestica (110 - 230 Volt) o caricandolo rapidamente utilizzando l'elettricità ad alta tensione (fino a 415 Volt). Il materiale di scavo viene trasportato tramite il dumper elettrico DW15e. Rispetto al modello convenzionale, le emissioni acustiche sono state ridotte di oltre 20 decibel a 60 db(A)* decibel, che corrispondono all'incirca alla rumorosità normale in una stanza.

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VERDE

Pirodiserbo a pellet S.C. Energy su portattrezzi Antonio Carraro GHERARDO MARCHELLI

La ditta S.C. Energy di Schincariol Costantino di Conegliano (TV) è specializzata nella vendita, utilizzo e contoterzismo di macchine da pirodiserbo funzionanti a pellet. Queste particolari macchine sono nate per soddisfare le necessità di diserbo nei vigneti green, e, visti gli ottimi risultati in agricoltura, S.C. Energy le ha volute studiare e sviluppare per soddisfare le esigenze nel settore pubblico stradale. Per queste particolari funzioni l'azienda di Conegliano ha studiato e messo a punto una particolare attrezzatura che ha testato, in questo caso, su un portattrezzi Antonio Carraro, che ha soddisfatto appieno le esigenze di lavoro.

La velocità media di avanzamento durante il lavoro varia dai 2 ai 3 km/h in base alla densità dell'erba e della conformità stradale, il consumo orario va dai 35 ai 38 kg/h di pellet e un ridottissimo consumo di gasolio in quanto il trattore lavora quasi al minimo. La macchina viene portata dal sollevatore del trattore di potenza medio piccola, dato che l'attrezzatura non preleva potenza dal portattrezzi. Questi sono i dati emersi dalle prime prove che l'azienda ha fino ad oggi svolto su campi di lavoro reali e dovranno essere confermati con ulteriori prove in quanto nel settore stradale sono iniziate da poco. Però S.C. Energy può contare sull'e-

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sperienza maturata nel settore vitivinicolo, nel quale vanta una presenza di lavoro di ben quattro anni con grandi soddisfazioni. Con questa attrezzatura l'azienda di Conegliano presume di poter risolvere il problema al 70/80% del suolo pubblico. In base alla propria esperienza si prevede che durante il primo anno di lavoro i passaggi di intervento saranno maggiori degli anni successivi, in quanto il terreno e gli interstizi tra cordonate e qualsivoglia altro tipo di pavimentazione sono carichi di sementi, inoltre per evitare il possibile sgretolamento del manto stradale bisognerà operare più volte per raggiungere un risultato ottimale, mentre negli anni successivi si andrà ad intervenire su un ambiente già manutenuto con un lavoro più leggero. In questi anni di prove la ditta S.C. Energy vanta varie ed importanti collaborazioni come con l'Università degli Studi di Udine, l'Università degli Studi di Padova, Veneto Agricoltura e naturalmente l'Azienda Antonio Carraro di Campodarsego (PD), la quale ha messo a disposizione i suoi trattori idrostatici per le prove su strada. L'attrezzatura ha un peso a vuoto di 370 kg con un serbatoio pellet da 80 kg per un'autonomia di 4/4,30 ore. Il generatore è a cardano o idraulico 24 Volt con una fiamma laterale e un ugello acqua (prevenzione incendi) dietro campana.

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ALLESTITORI

Gamma allestimenti Italservice per Mercedes-Benz Unimog UGE FEDERICO FIORESI

Unimog è un nome che evoca oramai da decenni l'attività dello sgombero neve, abbinando alle dimensioni molto più compatte rispetto ad un veicolo industriale tradizionale la dotazione di fonti di energia per l'alimentazione delle attrezzature, dalla presa di forza meccanica all'impianto oleodinamico. In realtà, soprattutto nell'ultimo ventennio, Unimog è diventato sinonimo di portattrezzi universale, portattrezzi, ovvero un veicolo industriale che può cambiare veste e metodo di utilizzo. Italservice, marchio che nasce dall'eredità culturale del più diffuso costruttore di attrezzature per Unimog del

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nostro paese, ha identificato 5 settori di utilizzo ben distinti per utilizzare al meglio le straordinarie caratteristiche di questo veicolo multifunzione: sgombero neve, manutenzione del verde, sanificazione e pulizia delle strade nei centri urbani, pulizia e manutenzione delle gallerie, manutenzione della superfice stradale. Lo sfalcio delle banchine stradali rappresenta spesso l'attività con più ore di lavoro nel corso della stagione, dal momento che il taglio dell'erba si svolge senza soluzione di continuità da aprile a settembre. Partendo da questo presupposto Italservice ha concluso un rapporto di distribuzione

per le attrezzature da assemblare su questo veicolo con Procomas, azienda veneta storica del settore che ha sviluppato nel tempo una gamma completa di utensili, dai bracci decespugliatori di diverse dimensioni, scavallatori automatici delle barriere di sicurezza in metallo, nonché utensili specifici destinati all'asportazione meccanica di erbacce ed arbusti dalle barriere New Jersey. In funzione dei carichi sugli assali del modello prescelto dall'utilizzatore finale, il veicolo portante può essere equipaggiato, oltre che dall'attrezzature falciante, dal bloccaggio dell'assale anteriore, che permette una maggiore stabilità in fase di lavoro, con il blocco delle zavorre posteriori, a seconda dei casi a sbalzo o semplicemente allocate all'interno del cassone ribaltabile trilaterale di cui è dotato il mezzo. E' importante sottolineare come, se l'azionamento delle testate è garantito dalla PTO anteriore, per la movimentazione dei martinetti oleodinamici viene utilizzato l'impianto centralizzato sul veicolo, evitando in questo modo distributori supplementare ed il complicato posizionamento in cabina di un ulteriore joistyck di comando. Accessori a richiesta particolarmente utili possono risultare il soffiatore per permettere la pulizia della sede stradale dopo le operazioni di sfalcio

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nonché le testate alternative a quelle tradizionali di sfalcio, dalla barra tranciarami in grado di operare sino su piante da 100 mm di diametro, alla testata per la pulizia delle scoline, sino ad un modulo turbofresa in grado di intervenire per lo sgombero neve in prossimità di spezi angusti quali cassonetti, ma anche biglietterie, noleggi e chalet nell'ambito delle stazioni sciistiche. Gli allestimenti sopra descritti possono essere realizzati, oltre che dalla casa madre, presso le officine autorizzate, distribuite sull'intero territorio nazionale, la vera spina dorsale dell'organizzazione Italservice, strutture di comprovata professionalità che vantano una significativa esperienza pregressa di questa tipologia di applicazione, formate da appositi corsi di aggiornamento presso la sede degli stabilimenti Procomas a Ficarolo (RO). Sono già stati verificati gli allestimenti delle seguenti applicazioni: - braccio falciante anteriore BSH46FU, lavoro a destra e sinistra Unimog U218 - U219 - U318 - U319;

- braccio falciante telescopico BSKFU, lavoro a destra Unimog U423 U427 - U430 - U530; - scavallatore automatico a doppio disco TS530-U per vie di comunicazione di grande percorrenza Unimog

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U423 - U427 - U430 - U530; - scavallatore automatico a disco TS501-U per vie di comunicazione di montagna Unimog U218 - U219 U318 - U319 - U423 - U427 - U430 U530.

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PORTATTREZZI

Nuovissimo Caron CTS 110 Euro 6 allestito con cisterna spurghi per S.A.O. Servizi Ambientali Oltrepò GIORGIA MARCHELLI

S.A.O. Servizi Ambientali Oltrepò S.r.l. è un'azienda di Voghera, in provincia di Pavia, specializzata nella fornitura di tutti i servizi in ambito dell'igiene ambientale: si occupa di spurghi civili e industriali per pubbliche amministrazioni, aziende e privati, avvalendosi delle più innovative tecnologie del settore, di mezzi autorizzati e in linea con le normative vigenti. Nell'ambito degli spurghi, l'azienda interviene con rapidità e professionalità per risolvere problemi inerenti fognature, pozzi neri, colonne di scarico, fosse biologiche e pozzetti stradali. S.A.O. è in grado di operare anche il prosciugamento di locali allagati ed effettua la rimozione di fanghi da serbatoi settici e caditoie stradali. L'azienda di Voghera esegue pure servizi di manutenzione di fognature e impianti idraulici con videoispezione, i quali richiedono un'attenzione costante poiché è facile che i liquidi stagnanti causino cattivo odore o che le tubature e condotti si ostruiscano in seguito ai detriti che si depositano al loro interno. 42

Effettua inoltre bonifiche di serbatoi interrati e non contenenti prodotti liquidi e solidi di qualsiasi natura con personale addestrato ad operare all'interno di spazi confinati, e si occupa anche della filtrazione di carburanti e trasporto rifiuti speciali, non pericolosi e pericolosi in regime ADR. La società di Massimo Picasso opera quindi da 20 anni nel settore dell'ecologia e dell'ambiente, maturando quell'esperienza, professionalità e qualità che le permette di offrire ai clienti di Voghera, della provincia di Pavia, e anche in tutta Italia, un'ampia gamma di servizi accurati e risolutivi svolti con tecnologie di ultima generazione e con mezzi propri a norma di legge, il tutto con particolare attenzione alla sicurezza. Le competenze del personale qualificato, oltre all'esperienza su campo, derivano dalla continua partecipazione a corsi di formazione professionale organizzati da organismi statali, i cui programmi comprendono l'insegnamento delle tecniche più aggiornate per la gestione dei rifiuti perico-

losi e di bonifica di siti inquinati. Da sempre attenta all'ecologia e all'ambiente, la finalità aziendale di S.A.O. è riassunta nel suo slogan: "Uomini e mezzi per risolvere ogni problema! La soddisfazione del cliente è il nostro principale obbiettivo". Fornita ormai di un ricchissimo parco macchine molto moderno e di attrezzature speciali, è comunque un'azienda che guarda sempre al futuro e si rinnova con entusiasmo. Per poter operare al meglio anche in aree collinari o boschive, lo scorso autunno il sig. Picasso decide di dotarsi di un mezzo speciale per lavorare anche su fuoristrada. Si rivolge quindi al costruttore Caron che, specializzato nella costruzione di veicoli da trasporto off-road e su strada, vanta una vasta gamma di mezzi polivalenti in grado di offrire soluzioni per diversi ambiti operativi. La versatilità d'impiego dei transporter Caron è garantita dalle molteplici possibilità di allestimento, ad esempio a livello di impianto idraulico e pto che permettono di abbinarli a diverse tipologie di attrezzature accessorie. In base alle esigenze della ditta S.A.O. la scelta ricade sul modello CTS 110 Euro 6 allestito con una cisterna spurghi Co.Fe.Ral munita di sistema CanalJet. Il modello CTS 110 Euro 6, dotato di sospensioni idropneumatiche indipendenti a triangoli sovrapposti sulle quattro ruote (autolivellanti, bloccabili su fuoristrada e con controllo elettronico del rollio) ha un peso complessivo omologato di 10.000 kg e monta propulsore VM Common Rail Turbo Intercooler, 4 cilindri da 110 CV, emissionato Euro 6. Oltre alla progettazione e costruzione degli assali, anche il cambio di velocità è una progettazione interna dell'azienda vicentina: un cambio a 36 marce, 24 in avanti e 12 in retro con inversore e Hi-Low sincro-

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nizzati, disponibile sia in versione meccanica - come quella scelta dal sig. Picasso - che in versione automatica sequenziale. La trazione integrale con disinnesto elettroidraulico delle ruote anteriori, il bloccaggio elettroidraulico dei differenziali e il telaio con snodo lineare centrale incorporato garantiscono costante aderenza delle ruote al suolo. I freni di servizio idraulici a doppio circuito con masse flottanti autoregistranti e servofreno garantiscono l'arresto del mezzo entro uno spazio ridotto e in piena sicurezza su qualsiasi tipo di terreno. Molto apprezzato il posto guida, progettato con attenzione per offrire massimo comfort e visibilità. Integrato nel cruscotto, il display touchscreen da 7 pollici fornisce tutte le informazioni relative allo stato e funzionamento del mezzo, mentre un pratico joystick (opzionale) integra i comandi dei distributori idraulici garantendo una gestione molto intuitiva delle attrezzature. Da sottolineare la praticità di ribaltamento della cabina: per agevolare gli interventi di manutenzione l'intera cabina può essere sollevata in pochi secondi senza l'ausilio di attrezzi grazie ad un pistone idraulico azionato manualmente. Grazie alla scelta della versione a 4 ruote sterzanti, gli operatori della SAO possono contare sul massimo livello di manovrabilità del mezzo: un pratico selettore in cabina permette

infatti di traslare da una modalità all'altra in qualsiasi momento, passando da quella standard a ruote sterzanti anteriori alla modalità "cerchio", o "a granchio" per eseguire manovre particolari con la possibilità di bloccare lo sterzo posteriore nell'angolazione più appropriata. Su richiesta è disponibile il Pacchetto industria 4.0, con sistema di localizzazione GPS e rilevamento informazioni veicolo da remoto. Di serie, l'assistenza da remoto tramite la App Caron Service. Come già detto è il primo Caron allestito con cisterna spurghi della Co.Fe.Ral di Napoli, la quale si è occupata dell'omologazione completa dell'attrezzatura necessaria per i lavori da svolgere, una CanalJet per lo spurgo di pozzi neri, trasporto fanghi e idrolavaggi tecnici. L'allestimento è completo di: - cisterna ribaltabile inox da 3.000 l di capacità reflui, - serbatoi laterale inox da 1.000 l di

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capacità per acqua pulita, - decompressore trilobi 6.500 l/min vuoto 92%, - pompa ad alta pressione 91 l/min a 150 bar, - valvola di aspirazione Dn 100 mm, - valvola di scarico Dn 150 mm, - radiocomando con tutte le funzioni. Attivo dall'autunno, il nuovo Caron con questo allestimento sta dando grandissime soddisfazioni a Servizi Ambientali Oltrepò, che lo sfrutta ampiamente in condizioni fuoristradistiche e scomode di montagna: lavorando sempre in abbinamento a mezzi più grossi non ha mai bisogno di circolare su strada con carichi non permessi, ed è conducibile da ogni dipendente della ditta. L'esperimento dettato dall'esperienza e volontà del sig. Picasso, unitamente alla validità e innovatività di Caron, sta destando molto interesse nel settore dei servizi ambientali, ove qualche operatore si è già dimostrato pronto a ripetere l'esempio.

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PORTATTREZZI

Valtra festeggia il 70° anniversario - le soluzioni smart sono i motori di crescita

Nel 2021 Valtra compie 70 anni e festeggerà questa tappa con varie iniziative per tutto l'anno. "70 anni fa si puntava principalmente alla meccanizzazione dell'agricoltura, mentre successivamente l'attenzione si è focalizzata, per esempio, sui miglioramenti per la sicurezza sul lavoro, sull'ampliamento delle fattorie e sul successo delle aziende agricole. Le tecnologie e i servizi Valtra sono sempre stati in grado di rispondere alle esigenze dei clienti, ma negli ultimi 10 anni sono stati fatti i progressi più incisivi. Per gli anni a venire Valtra prevede che la digitalizzazione e la tecnolo-

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gia agricola di precisione cambieranno il volto dell'agricoltura. I progressi iniziati 70 anni fa continuano e stanno accelerando. Grazie a un costante lavoro di sviluppo prodotto, i nostri trattori sono arrivati alla loro quinta generazione. Ora i nostri clienti si aspettano soluzioni smart da Valtra. Stiamo facendo grandi investimenti nella nostra fabbrica di Suolahti, in Finlandia. Il nuovo centro di logistica è appena stato inaugurato e l'estate prossima inizieranno i lavori di costruzione di un nuovo reparto di verniciatura", ha annunciato Jari Rautjärvi, Managing Director.

70 anni di attenzione al cliente, oggi e in futuro Valtra, che all'epoca si chiamava Valmet, inizia la produzione in serie di trattori nel 1951 a Jyväskylä, in Finlandia. Il primo modello fu il Valmet 15 che, come si intuisce dal nome, aveva una potenza di 15 CV ed era destinato a sostituire un cavallo in una piccola fattoria. Sin dall'inizio le necessità del cliente sono state tenute in alta considerazione e sono state introdotte le soluzioni strutturali per cui Valtra è ancora famosa: l'ampia luce da terra, che consentiva l'impiego nella silvicoltura e il trattore adatto alle attività di manutenzione delle strade. In seguito, l'ergonomia della cabina ha reso possibile giornate di lavoro più lunghe e sicure, aumentando lo spazio per l'operatore. Valtra ha sempre avuto una relazione particolarmente stretta con i suoi clienti. Agli inizi degli anni '90 è stato introdotto il sistema di ordinazione per i clienti. In altre parole non venivano più prodotti trattori da tenere in stock, ma ogni trattore veniva prodotto per un cliente specifico. Grazie a questo sistema pionieristico su ordinazione, la fabbrica di trattori ha sempre avuto accesso a informazioni precise sulle esigenze dei clienti. Molta parte del personale impegnato nello sviluppo prodotto e nella produzione, inoltre, proviene da un solido background agricolo e conosce molto bene le esigenze degli agricoltori.

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La centralità del cliente è stata il punto di inizio per lo sviluppo di nuovi prodotti fino a oggi. I clienti sono stati parte integrante del modo in cui Valtra ha sviluppato il bracciolo pluripremiato SmartTouch. Sia le macchine di 4a generazione sia il pratico SmartTouch sono stati campioni di vendita e hanno collezionato una serie incredibile di premi nel settore. Oggi, il focus di Valtra sul cliente si può vedere nella vasta gamma di accessori e opzioni disponibili, oltre che nell'Unlimited Studio, in cui 1 su 3 trattori prodotti nella fabbrica di Suolahti ora sono personalizzati in base alle esatte specifiche del cliente. Le soluzioni customerizzate di Valtra sono utilizzate in una grande varietà di applicazioni, tra cui agricoltura, contoterzisti, manutenzione aeroportuale e persino per le attività della Difesa. Questo approccio che pone il cliente al centro è evidente anche nello sviluppo di servizi di manutenzione e di servizi digitali come Valtra Connect. Lo sviluppo procede con grande rapidità per migliorare ulteriormente i servizi e i trattori in base alle richieste dei clienti. Prospettive per il futuro Nuove normative come il Green Deal dell'UE, standard ambientali globali, cambiamenti climatici e condizioni dell'agricoltura introducono nuove sfide nella vita degli agricoltori. "La riduzione dei fertilizzanti e dell'irrorazione e la necessità di migliorare la produttività del terreno spingono

verso l'agricoltura di precisione che, a sua volta, migliora la redditività. Ai nostri clienti servono macchine smart e il trasferimento ininterrotto dei dati tra le macchine e il software di gestione dell'azienda agricola. Le soluzioni Valtra, come la tecnologia SmartTouch, la guida autonoma Valtra Guide e i servizi di smart farming come Valtra Connect, aiutano gli agricoltori a raggiungere questi obiettivi" ha dichiarato Mikko Lehikoinen, Director, Sales and Marketing. "La quota di soluzioni smart cresce rapidamente e Valtra è in prima linea su questo fronte." I concessionari sono una parte importante dell'esperienza cliente Componenti critiche dell'esperienza cliente sono il servizio professionale, la fornitura di ricambi e la vendita del trattore. Valtra ha sviluppato attivamente la sua rete di distribuzione. "Il personale delle vendite e dell'assistenza di Valtra lavora con nuovi strumenti digitali che migliorano l'esperienza cliente e permette ai concessionari di prevedere le esigenze di assistenza del trattore, attivare da remoto i servizi dell'agricoltura di precisione o configurare un trattore con opzioni di assistenza e finanziamento su misura per le esigenze specifiche dell'azienda agricola. Il cliente può anche scegliere se attivare funzionalità aggiuntive sulla sua macchina SmartTouch: le specifiche del trattore possono essere estese e aggiornate a seconda del requisiti di

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smart farming del cliente" ha commentato Lehikoinen. L'introduzione dei nuovi strumenti digitali è già iniziata presso una selezione di concessionari Valtra in Germania, Francia e Gran Bretagna nel 2020, mentre lo sviluppo e l'implementazione degli strumenti in tutta Europa proseguiranno nel corso di quest'anno. Ci sono stati cambiamenti anche nella rete di distribuzione di Valtra, la quale ha aumentato la sua prossimità ai clienti con l'incarico di nuovi distributori, ad esempio in Francia, nel Regno Unito e in Iraq. "Valtra è diventata una scelta attrattiva per molti distributori e siamo determinati a compiere i passi che servono per crescere" ha affermato Lehikoinen. Modelli con dotazione speciale per l'anniversario nella Serie T Per celebrare il suo 70o anniversario, Valtra produrrà 70 trattori con dotazione speciale "Limited Redition". I modelli per l'anniversario saranno disponibili nella serie T (da T174e a T254) e saranno venduti in tutto il mondo. I modelli per l'anniversario con dotazione speciale sono nel colore rosso intenso metallizzato, un richiamo alle origini di Valtra 70 anni fa. Il rosso è presente anche nei dettagli del trattore, come nell'impuntura degli interni in pelle e nella luce interna. Il modello per l'anniversario ha i bordi neri e il badge Limited Redition in acciaio.

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PORTATTREZZI

Valle Camonica in #4x4 GHERARDO MARCHELLI

Uno dei comuni della provincia più estesa della Lombardia aggiunge al proprio parco macchine un altro veicolo 4x4. Si tratta del Comune di Sellero, in provincia di Brescia, che a distanza di qualche anno ha ampliato il proprio parco macchine inserendo un nuovo Bonetti F100X. Situato a metà della Val Camonica e precisamente a 476 m s.l.m, il Comune di Sellero e la sua frazione Novelle, confinano con i Comuni di Berzo Demo, Cedegolo, Paisco, Loveno e Capo di Ponte, dove viene rappresentata la forte testimonianza dell'era preistorica. Le numerose raffigurazioni dell'uomo antico, presenti nei tre parchi e musei della zona, sono state designate dall'Unesco, già a fine anni '70, come patrimonio mondiale dell'umanità. Gli abitanti, chiamati anche Camunni (latino), hanno lasciato un segno già nel 8.000 a.C., passando dall'era del rame, del bronzo e infine a quella del ferro… 8 millenni di storia e di ricchezza insediata tra Alpi e Appennini bagnati dal fiume Oglio. Nel Comune di Sellero, per effettuare la manutenzione del territorio (circa 15 km 2 ), vengono utilizzati veicoli 4x4, sia per la movimentazione dei materiali che per spalare la neve. L'esperienza millenaria tra rame, bronzo e ferro, porta sicuramente le persone di questa zona a scelte mira-

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te e concrete, come la giunta comunale di Sellero, che ancora una volta ha indirizzato la scelta sul 4x4 Bonetti. Dall'ingresso del 1° veicolo serie F100, sono passati 24 anni, ma le caratteristiche essenziali per il territorio, del nuovo 4x4 della casa milanese, sono rimaste invariate. 5° veicolo con denominatori comuni chiamati "compattezza, robustezza, prestazioni", che spesso non vanno d'accordo con il prezzo, ma il nuovo F100X sempre con passo molto contenuto, di soli 2.220 mm, ha molto di più di quello che ci si può aspettare, come l'equipaggiamento neve, che arricchisce il veicolo con il joystick (comando prese anteriori) molto intuitivo, specchi riscaldati, lampeggianti posteriori lineari a led, naturalmente in abbinamento a quello standard posteriore cabina. Piastra anteriore DIN 76060 e fari ripetitivi anteriori sotto il parabrezza per non far lacrimare gli occhi durante le forti nevicate, sono gli altri accessori a completamento del pacchetto "winter". Motorizzazione FPT da 150 HP, telaio scatolato rigido, assali montati su balestre paraboliche, sono solo alcune caratteristiche basilari in comune su tutta la gamma. Il riduttore Bonetti, che moltiplica i rapporti del cambio FPT, per un totale di 12 marce avanti e 2 retromarce, soddisfa il 100% delle esigenze cui è

destinato questo tipo di veicolo. Così come il freno di stazionamento a sblocco idraulico che agisce sulle 3 pinze meccaniche delle due ruote posteriori e dell'albero di trasmissione (soluzione Top). Ponti differenziali rigidi corredati di pneumatici 4 stagioni a "traccia singola" e con lubrificazione a olio 100%, sono un'altra caratteristica dei veicoli Bonetti. La cabina in materiale composito, sedile molleggiato, portaoggetti centrale (tra i due sedili) e autoradio, sono parte degli standard 2021. Alla consegna del veicolo erano presenti tutti gli addetti ai lavori del comune, tra i quali il sindaco Giampiero Bressanelli ed il rivenditore locale Ditta Miclini di Darfo Boario Terme, rappresentata dal figlio e dal nipote del fondatore Sandro Miclini, che da tre generazioni e oltre 40 anni rappresentano il prodotto Bonetti in tutta la Valle Camonica.

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