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Piste ciclabili sostenibili con asfalto rigenerato

te la sostenibilità ambientale, favorendo una transizione socialmente equa, il rafforzamento della sostenibilità economica, l'inclusione sociale, l'innovazione e la resilienza.

ciclabili entro il 2030.

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Il raggiungimento delle "zero emissioni" entro il 2050 e la riduzione di emissioni di gas serra di almeno il 55% entro il 2030 sono due degli obiettivi che l'Unione Europea si è imposta di perseguire per contribuire in modo sostanziale alla sostenibilità. Il quadro generale del c.d. Green Deal presentato alla Commissione Europea nel luglio 2021 prevede la revisione della normativa concernen-

Trattandosi di sostenibilità ambientale, non si può escludere il sistema dei trasporti: l'UE, infatti, impone una riduzione del 90% dei trasporti motorizzati incoraggiando politiche che possano garantire mezzi alternativi maggiormente sani ed economici. Per raggiungere questi target è stato predisposto il Piano d'Azione per l'Economia Circolare, velocizzando il processo di transizione dall'economia lineare a quella circolare e favorendo il reimpiego di materiali normalmente destinati alla discarica o ad altri metodi di smaltimento meno sostenibili. Tra le proposte per diminuire i trasporti motorizzati vi è l'implementazione dei km di piste

Così come per le pavimentazioni stradali, anche le piste ciclabili devono essere prive di ammaloramenti e buche per garantire la sicurezza dei ciclisti. Per questo motivo, la pavimentazione della pista ciclabile viene progettata come qualsiasi altro tipo di pavimentazione: la sua struttura si divide in strato di usura, strato di binder e una fondazione più resistente. A prescindere dalla progettazione del tracciato che è definito da normativa, vi è un maggiore margine di variabilità per quanto concerne i materiali e le tecnologie utilizzabili per la realizzazione di tali corsie ciclabili.

Oggigiorno esistono tecnologie in grado di recuperare il materiale derivante dalla demolizione di vecchie pavimentazioni: l’impiego del RAP (Reclaimed Asphalt Pavement) consente di ridurre i quantitativi di materiale da smaltire in discarica e garantire minor sfruttamento di suolo e di risorse naturali di primo utilizzo non rinnovabili. Nei processi di lavorazione del RAP è fondamentale scegliere bene quale agente si occuperà del processo di riciclaggio e, per farlo, è

1. RAP a fine trattamento

2. Posa in opera

3. Compattazione

4. Pista ciclabile dopo la posa necessario distinguere questi prodotti in due categorie: i flussanti e i rigeneranti (EAPA, 2022). Al contrario dei primi, che si focalizzano principalmente sulla riduzione della viscosità del bitume, i rigeneranti non espletano solamente la funzione fisico - reologica ma anche quella chimica, ripristinando le componenti del bitume volatilizzate nell'utilizzo precedente.

Dopo diversi anni di ricerca, i laboratori R&D di Iterchimica S.p.A. hanno messo a punto il rigenerante Iterlene ACF 1000 HP Green. Questo rigenerante, sviluppato inizialmente per provvedere alla manutenzione stradale (più specificamente al riempimento delle buche), permette di ottenere anche miscele bituminose idonee per piste ciclabili, strade a basso traffico, marciapiedi... In aggiunta, la tecnologia è compatibile con diversi pigmenti, permettendo la colorazione della pista ciclabile che consente di apportare ulteriori benefici all’ambiente e mitigare il fenomeno delle isole di calore nei centri urbani, ovvero ridurre la temperatura superficiale dell'asfalto.

Questo rigenerante è stato introdotto recentemente nel progetto InfraRob, finanziato dal programma di ricerca della Commissione Europea Horizon 2020 per il mantenimento dell'integrità, delle prestazioni e della sicurezza dell’infrastruttura stradale attraverso soluzioni robotizzate: in questo momento, dopo aver eseguito le prove in laboratorio, si sta monitorando il materiale posato in situ. Un altro interessante tratto di pista ciclabile realizzato con 100% RAP rigenerato a freddo si trova a Roma in viale del Campo Boario e via Nicola Zabaglia, dove la tecnologia è stata messa a confronto con un tradizionale HMA. Questa sperimentazione è stata eseguita per testare il prodotto e le relative performance per un suo eventuale impiego per il progetto GRAB (Grande Raccordo Anulare delle Bici). Le fasi lavorative hanno previsto la fresatura della vecchia pavimentazione per 3 cm, la produzione a freddo in impianto della miscela e la posa in opera a freddo tramite finitrice e rullatura. Il quantitativo di rigenerante Iterlene ACF 1000 HP Green utilizzato è stato pari al 2,4% sul peso del materiale riciclato. La miscela è stata prodotta e messa in opera da AS Appalti Stradali S.r.l. con umidità del RAP pari a circa il 3%.

Le analisi di verifica delle miscele sono state condotte dal Laboratorio Stradale della Sapienza - Università di Roma e hanno evidenziato un comportamento altamente prestazionale (Tab. 1).

Per poter immaginare un futuro che sia realmente sostenibile, è fondamentale sfruttare al meglio le possibilità offerte dall'Unione Europea nell'ambito del Green Deal. Infatti, queste opportunità consentono di progettare e realizzare pavimentazioni innovative e sostenibili attraverso l'utilizzo di materiali riciclati e altamente performanti, rispettando l'ambiente e garantendo la massima sicurezza agli utenti della strada.

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