lavori pubblici soluzioni per
a BUCHER company
n. 52 settembre - ottobre 2011
quota neve s.r.l. via Panizza 12 - 20144 Milano Poste Italiane S.p.A. Sped. in abb. postale 70% LO/MI
6 Quando la Pubblica Amministrazione risponde per il mancato sgombero della neve F. Capozzi 8 Il software del futuro per il servizio invernale: interattivo, in rete, in tempo reale 11 30.000 m2 di strada fotocatalitica a Busto Arsizio Gh. Marchelli 12 Attrezzature Berti anche per il fotovoltaico 14 TTR 4400 HST idrostatico reversibile multifunzionale 17 Treelion, forbici Pellenc: le più rapide e le più potenti sul mercato 18 CSF con Ecofar sempre più vicini alle pubbliche amministrazioni Ga. Marchelli 20 Il Nucleo Antincendio Boschivo del Corpo Forestale di Aosta torna a Bonetti G. Patscheider 22 Hymach per l'utilizzo delle terne nello sfalcio Gh. Marchelli 24 Multicar, il prestigioso marchio si ripropone in Italia 26 New Eurosky X4, da Officine Co.Me.T. piattaforma aerea per pick-up Ga. Marchelli 28 AMF novità assoluta Morselli e Maccaferri 30 Black Top utile anche per la riparazione delle pavimentazioni in porfido G. Patscheider 32 Geiserbox, una rivoluzione nel trattamento R.S.U. G. Patscheider 34 Amiu Genova riconferma le spazzatrici Bucher CityCat 5000 Gh. Marchelli 36 FAE Group presente alla manifestazione Agritechnica 2011 di Hannover 38 Dopo soli 8 anni Energreen festeggia la macchina 300 Gh. Marchelli 40 Piste ciclabili: Ecobike ed Ecocross 42 Peruzzo: le soluzioni per la manutenzione del verde pubblico G. Patscheider 44 Il nuovo modulo per l'antincendio boschivo ABS di Assaloni.Com G. Patscheider 46 Tornado e Ice Chaser: la soluzione di Option per quest'inverno G. Patscheider 48 Test Drive Zetros con cambio Allison: l'automatico fa la differenza 49 Containex risolve la scuola elementare di Venaus Ga. Marchelli 50 Dal Sessantenario di Giletta al Ventennale di Arvel, filiale francese dell'azienda cuneese 52 Kolmården Safari in telecabina Doppelmayr alla scoperta della natura 54 Seppi M. pioniere di tecnologie trincianti 56 Novità PrimeTech ad Agritechnica 57 Bridgestone M852, nuovo pneumatico invernale autocarro per rimorchio ad elevata resa chilometrica 58 Yanmar presenta al Saie il nuovo miniescavatore ViO38U 60 Pulizia di stazioni ferroviarie F. P. Vandoni 61 A Mestre l'olio Panolin dimostra l'elevata durata e la sua biodegradabilità Gh. Marchelli
Lavori Pubblici viene inviata in tutta Italia a: - Uffici Tecnici di tutti i Comuni, Province, Regioni e Comunità Montane - Società di gestione strade e autostrade - Aziende municipalizzate, di multiservizi e raccolta rifiuti - Aziende di trasporto urbano - Ditte appaltatrici di lavori pubblici - Parchi nazionali e regionali - Protezione Civile - Consorzi di bonifica - Aeroporti, Porti - Enti, Aziende e Comunità di grande dimensione (fiere, golf, parchi divertimento…) - Ditte produttrici e commerciali italiane ed estere nei settori di intervento della rivista - Personalità di settore italiane ed estere 4
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Direttore responsabile: dott. Giorgio Marchelli Direttore esecutivo: dott. ing. Gherardo Marchelli Redazione: dott. Giorgia Marchelli dott. arch. Viviana Patscheider Gunther Patscheider Francesco Piero Vandoni Segreteria di redazione: Domenica Stefani Editore: quota neve s.r.l. Direzione, amministrazione, pubblicità: Via Panizza 12 - 20144 Milano Tel. +39 02 4983120 Fax +39 02 4985157 E-mail: lavoripubblici@quotaneve.it Stampa: Alfaprint.com S.r.l. Via Bellini 24 21052 Busto Arsizio (MI) tel. 0331 620100 Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 577 in data 14-10-2002 Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale 70% LO/MI Abbonamenti annui: Italia euro 30,00 Estero euro 40,00 i versamenti possono essere effettuati a mezzo assegno o bonifico bancario IBAN: IT77Q0306901663074000004515 o c/c postale n. 26647206 intestato a: quota neve s.r.l.: via Panizza 12 20144 Milano Una copia euro 5,00 I nominativi inseriti nell'invio sono tutelati dalla Legge 675/96 sulla Protezione dei Dati Personali
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QUESTIONI LEGALI
Quando la Pubblica Amminsitrazione risponde per il mancato sgombero della neve AVV. FRANCESCO CAPOZZI del Foro di Milano Come si è detto nell'articolo intitolato "Responsabilità della Pubblica Amministrazione per le buche stradali", pubblicato sul numero 50 maggio giugno 2011 di questa rivista, le Pubbliche Amministrazioni Comunali o comunque decentrate nei limiti del loro potere di controllo - sono responsabili del proprio territorio sul presupposto che le stesse sono considerate "custodi" del proprio territorio sul quale devono operare un'attività di controllo e di manutenzione, le quali, per la sola relazione che si pone tra il soggetto (custode) e la cosa (custodita) - art. 2051 cod. civ. -, sono considerate responsabili dei danni "prodotti" dal (e sul) proprio territorio, salvo non riescano a dare prova dell'esistenza del caso fortuito (o della forza maggiore) nella produzione del danno. Abbiamo precisato che, al di là del rapporto con il bene custodito, le P.A. devono attuare una condotta tesa
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all'adozione di tutte le misure necessarie per evitare danni, alla tenuta in ottime condizioni del proprio territorio e all'utilizzo di materiali e di soluzioni tecniche adeguate. Lo sgombero della neve, nel periodo invernale, rappresenta la situazione tipica in cui viene chiamato in causa il principio espresso dalla legge sopra citata. Infatti, mentre il territorio durante l'anno richiede mediamente una manutenzione ordinaria (sebbene non continuativa) da parte delle P.A., lo sgombero della neve rappresenta l'eccezionalità, che richiede una manutenzione straordinaria, per la quale, anche in ragione del breve periodo rispetto all'intero anno, le P. A. si affidano spesso ad appaltatori per l'attività di sgombero della neve. Sotto i profili appena espressi deve ritenersi necessario affrontare l'argomento in esame sotto tre ordini di argomenti: 1) la P.A., a causa della presenza di neve e del mancato sgombero da parte delle autorità competenti, non viene meno ai suoi obblighi nei confronti di chi subisce un danno, anche qualora abbia dato in appalto l'attività di sgombero della neve. La P.A. è considerata responsabile diretta. Infatti, l'eventuale appalto, nel quale incarico venisse eventualmente ed esplicitamente indicata la modalità di inter vento e le responsabilità da assumere, potrebbe essere utile alla P.A. solo per essere manlevata o indennizzata dall'appaltatore, nel caso del riconoscimento ad un cittadino del risarcimento del danno, ma permarrebbe l'obbligo diretto nei confronti del cittadino; 2) si è detto sopra che il caso fortuito (o la forza maggiore) intervengono per evitare che la P.A. possa essere considerata responsabile di un danno "cagionato" dal proprio territorio in custodia. Va precisato, però, che per
"caso fortuito" può intendersi solo ciò che sfugge al controllo umano e quindi non ovviabile con l'utilizzo della normale diligenza del soggetto tenuto alla custodia. Per tale ragione, ritornando alla nostra disamina, anche un'improvvisa ed abbondante nevicata non potrebbe considerarsi "caso fortuito" o "causa di forza maggiore", se nel caso specifico la P.A., attuando l'ordinaria diligenza, avesse potuto evitare la causa dell'evento lesivo, adoperandosi per lo sgombero immediato della neve; 3) la presenza di neve offre l'occasione, tuttavia, di porre un limite, o meglio, di trovare una linea di demarcazione tra il territorio comunale (provinciale o regionale) e il territorio privato dei singoli cittadini. La P.A. è responsabile, in quanto custode, del proprio territorio, ma vi sono casi in cui il territorio della P.A. si mescola e si confonde con il territorio dei singoli
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cittadini privati. In questi casi, la responsabilità, sotto il profilo della custodia, va distribuita tra gli stessi. Per esempio, se da una strada provinciale si accede ad un fondo privato, quel piccolo tratto di territorio della P.A. che consente l'accesso al fondo privato viene considerato di competenza (e pertanto sullo stesso cadrà la responsabilità) del proprietario del fondo stesso. Su un marciapiede, posto ai confini tra la strada e gli edifici, in cui vi è una griglia che dà luce e/o aria ai piani interrati di un edificio, l'obbligo, e quindi la relativa responsabilità, va riportata al proprietario dell'edificio stesso: parimenti la responsabilità cadrà sul privato nel caso il sinistro avvenga a causa del mancato sgombero della neve sui passi carrai che danno accesso agli edifici o ai parcheggi dei grandi magazzini o di qualunque altra struttura privata. In questi casi, dovendo il privato curare e mantenere in buono stato il pezzetto di territorio pubblico che asserve alla proprietà privata, dovrà considerarsi responsabile per i danni causati dal mancato sgombero della neve. Tutto quanto sopra detto - è doveroso segnalarlo - comunque andrà parametrato con la condotta del dan-
L'avvocato risponde In questa sezione intendiamo dare la possibilità ai nostri lettori di poter formulare quesiti ai quali l’avvocato della rivista potrà dare utili risposte. Naturalmente ogni numero selezioneremo il quesito che ci sembrerà di maggior interesse. Inviate i vostri quesiti tramite e-mail: lavoripubblici@quotaneve.it all'attenzione L'avvocato risponde neggiato. Infatti, sebbene in capo al "custode" P.A. incombe una responsabilità dalla quale per andar ne esenti, come accennato, potrebbe non bastare la prova di aver adottato tutte le misure necessarie per evitare un danno, nella valutazione complessiva del sinistro verrà accertato se il comportamento del danneggiato sia stato prudente o, al contrario, spregiudicato. Nel caso in cui si accertasse che il danneggiato non avesse prestato la dovuta attenzione nel percorrere il tratto di territorio coperto da neve (vuoi perché indossava le scarpe sbagliate, vuoi perché adottava un comportamento inadeguato alla situazione), non si arri-
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verebbe ad un'esenzione totale di responsabilità in capo alle P.A., ma cer tamente alla riduzione, anche considerevole, della misura del risarcimento da pagare. In conclusione, i Comuni, le Province, le Regioni, per quanto di competenza dei rispettivi territori, ad eccezione di quando il loro territorio si mescola con quello del singolo privato, ovvero nelle circostanze in cui influisce anche la condotta negligente del danneggiato, saranno tenuti allo sgombero della neve e all'adozione di ogni misura necessaria per evitare la causazione di danni ai cittadini, di cui, in caso contrario, dovranno considerarsi responsabili.
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VIABILITA' INVERNALE
Il software del futuro per il servizio invernale: interattivo, in rete, in tempo reale I servizi invernali del futuro ovvero perché scegliere la soluzione software SaltManager.
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In collaborazione con un'azienda di stoccaggio distribuiti in una regione. software altoatesina, lo specialista del Possono essere collegati tutti i tipi di servizio invernale e manutenzione stoccaggio e di rilevamento scorte: strade Innova propone una soluzione da cumuli in giacenza su piazzali e software online che permette di tenere capannoni di sale, dove l'inserimento sotto controllo in tempo reale le scorte dei dati o la pesatura dei materiali in di sale antigelo, favorendo l'attivazione entrata e in uscita avvengono di sistemi logistici per il rifornimento sia manualmente, a quelli che utilizzano d'impianti singoli che di intere regioni, una pesa a bilico, a quelli per silos garantendo una visione d'insieme di dove si impiegano sistemi di misuraprelievi e approvvigionamenti e offren- zione laser o a ultrasuoni, fino ad do efficaci opportunità d'automazione, arrivare ai silos che utilizzano un tra cui lo svolgimento di una serie di sistema automatizzato di pesatura. analisi degli impianti, una pratica fun- Integrando e potenziando i silos con zione di assistenza a distanza da qual- SiloManager, un sistema di pesatura siasi luogo e l'invio automatico di un e prelievo anch'esso distribuito da ordine in caso di raggiungimento della Innova, è possibile ottenere un alto soglia minima. SaltManager è una piat- livello di automazione dei prelievi taforma online per il rilevamento e la basato sul sistema drive-in, con una gestione delle scorte di materiali (clo- trasmissione diretta dei dati di pesaruro e soluzioni di cloruro), concepita come piattaforma unica per ambiti diversi. Essa permette, infatti, la gestione e la logistica dei materiali sia per i gestori della rete stradale, sia per gli addetti alla manutenzione stradale, sia per i fornitori di cloruro. Con SaltManager si ottengono le soluzioni migliori nella gestione sia d'impianti singoli, sia di un'intera regione. Gestione sistemi di stoccaggio SaltManager permette di rilevare e amministrare in tempo reale le scorte di cloruri antigelo in tutti gli impianti di 2 8
tura e prelievo al SaltManager. Rappresentazione grafica delle scorte ed elaborazione dati L'elaborazione dei dati con SaltManager può essere eseguita in molti modi diversi. Basta un clic per ricevere una descrizione grafica del consumo mensile oppure delle scorte di cloruro durante l'anno per una regione intera o per singole unità di stoccaggio. Maggiore flessibilità nella gestione utenti La gestione utenti è flessibile e allo stesso tempo sicura e permette di assegnare ai diversi utenti e gruppi di utenti esattamente tutti i diritti di accesso di cui hanno bisogno per svolgere le proprie attività. Ogni utente vede solo ciò che deve vedere e può quindi concentrarsi solo sulle proprie funzioni e competenze. Identificazione automatizzata a chiave Le chiavi d'identificazione di tipo transponder servono per riconoscere i singoli utenti o i singoli veicoli presso un impianto. In questo modo si può automatizzare ulteriormente il carico dei veicoli spargitori e registrarne al contempo i dati. Come nel caso della gestione utenti, anche la gestione delle chiavi è flessibile e può essere adattata al singolo bisogno. I transponder possono essere autorizzati ad accedere a singoli/e, diversi/e o tutti/e i silos o le cisterne. Molti utenti, un solo sistema SaltManager L'esperienza ha dimostrato come la quotidiana cooperazione tra i fornitori 1. SaltManager permette una visione d'insieme in tempo reale su materiali stoccati, scorte, prelievi e rifornimenti 2. Dotando i silos con il sistema di misurazione e identificazione a chiave SiloManager è possibile ottenere un alto livello di automazione delle operazioni di pesatura e prelievo
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di cloruro, i costruttori di silos e gli addetti agli stoccaggi sia un elemento importantissimo. Deve essere infatti possibile amministrare e scambiare i dati e le informazioni in parte comuni: un unico database è quindi la base migliore per una proficua cooperazione. Grazie alle restrizioni d'accesso, regolabili per ogni singolo dettaglio, SaltManager garantisce la sicurezza dei dati, poiché l'utente ha accesso solamente ai dati di cui necessita. Gestione automatizzata degli ordini Al fine di automatizzare gli ordini è necessario conoscere le capacità di stoccaggio, le effettive giacenze attuali nei singoli depositi così come le quantità preimpostate di giacenza teorica o delle riserve strategiche.
Utilizzando SaltManager, il fornitore di cloruro può quindi controllare contemporaneamente i dati sulle giacenze e la giacenza teorica di ogni impianto di stoccaggio. Ai fornitori viene così data la possibilità di ottimizzare i rifornimenti di cloruro, nei limiti degli obblighi di consegna previsti per contratto. Al gestore della rete stradale o al gestore del silo vengono invece inviate elettronicamente le informazioni sul rilevamento automatico dell'ordine di consegna da parte del fornitore così come quelle relative 3. Rilevamento scorte in capannoni con SaltCam 4. Sintesi del livello di riempimento in un impianto a 4 silos
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alla data di consegna prevista e al probabile orario di consegna. L'alto grado di trasparenza e i processi di logistica altamente integrati fra tutti gli utenti della rete consentono di ridurre al minimo lo scambio di documenti car tacei. Sia i dati di SaltManager sia i dati relativi all'elaborazione dell'ordine da parte del fornitore possono essere elaborati con altri software gestionali ERP collegati (come p.e. un sistema SAP). Facilità di utilizzo L'interfaccia utente di SaltManager è realizzata per risultare dinamica, di comodo, veloce e intuitivo utilizzo, poiché non è necessario ricaricare l'intera pagina ad ogni nuova azione. Il server viene contattato solamente per l'aggiornamento dei dati, e ciò viene fatto in automatico dal software. Sulla pagina vengono attualizzate le giacenze o altri dati simili in modo automatico, senza che sia l'utente a dare il comando o che il suo lavoro sia disturbato in alcun modo. I vantaggi di una piattaforma online che utilizza un semplice browser sono ovvi: non c'è alcun bisogno di installare un software sul PC dell'utente e ogni utente è costantemente aggiornato in modo automatico, ovunque si trovi. Sulla pratica interfaccia l'utente può agevolmente trovare ciò di cui ha bisogno, indipendentemente dal fatto che abbia accesso solo a qualche impianto o agli impianti dell'intera regione o nazione. E' possibile realizzare un'ottima rap-
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presentazione cartografica, grazie al collegamento ad un sistema di cartografia mondiale. In futuro sarà inoltre possibile rappresentare sulla cartina altre informazioni utili, come le condizioni del tempo atmosferico, i percorsi degli spargisale, tracking dei veicoli o informazioni simili. Multilinguismo e personalizzazione SaltManager è un sistema veramente multilingue. Ogni singolo utente può impostare la propria lingua. SaltManager può ulteriormente essere personalizzato secondo le esigenze di ogni utente: l'interfaccia utente, ad esempio, può essere integrata con la corporate identity, il branding, il logo aziendale, i colori... Con il login, il sistema si configurerà in base ai dati dell'utente registrato. Gli indubbi vantaggi di SaltManager Con SaltManager i servizi invernali hanno a disposizione lo strumento ideale per affrontare preparati il futuro. Trasferendo sui fornitori il monitoraggio delle scorte e la gestione dei trasporti (opzione), essi beneficiano infatti di un contenimento delle spese di rifornimento e di stoccaggio, di consegne "just-in-time" e di minori spese amministrative. E possono così concentrarsi interamente sulle funzioni cardini della loro attività, ottimizzando gli sforzi a favore della sicurez5. 6. Il consumo di cloruro può essere rappresentato graficamente per ogni singolo silo, per ogni impianto o per ogni regione in un dato intervallo di tempo 7. SaltManager permette una logistica ottimizzata grazie al collegamento in rete, alle informazioni in tempo reale e alla cooperazione interattiva. 8. Ricerca geografica su una mappa
za invernale sulle strade. Leader nelle tecnologie e nei prodotti Con sede a Bolzano, in Alto Adige, Innova è lo specialista del servizio invernale manutenzione strade che ha assunto una funzione di ponte tra l'Italia e altri Paesi e, grazie alla collaborazione con i produttori leader di sistemi innovativi e prodotti pregiati, è in grado di offrire un servizio efficace ed efficiente. Tutto questo è possibile grazie all'eccellenza dei suoi prodotti, quali sali antigelo e soluzioni saline ad alta qualità (cloruri di calcio ad elevata concentrazione, cloruri di magnesio e cloruri di sodio), ai moderni sistemi di stoccaggio (silos in legno o in vetroresina, capannoni in legno per sale antigelo e serbatoi in vetroresina per soluzioni saline), agli impianti di soluzione automatizzata, ai sistemi spazzaneve per strade e ferrovie, alle soluzioni software per prelievi drive-in, alla gestione delle giacenze e alla fornitura di agenti ecologici olio-assorbenti. Grazie ai diversi magazzini di stoccaggio cloruri ubicati in posizioni strategiche in Alto Adige e nel Nord Italia e alle elevate capacità, Innova assicura un servizio di fornitura affidabile con garanzia di consegna tutto l'anno, aprendo così nuove vie all'ottimizzazione dei servizi manutenzione strade con soluzioni personalizzate e studiate su misura.
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PAVIMENTAZIONI STRADALI
30.000 m2 di strada fotocatalitica a Busto Arsizio GHERARDO MARCHELLI
A Busto Arsizio, nella splendida cornice dei Molini Marzoli, messa a disposizione dall'Amministrazione Comunale, Co-Bit S.p.A. di Lonate Pozzolo ha organizzato un convegno che ha permesso ai partecipanti di approfondire le proprie conoscenze rispetto alle tematiche di pavimentazioni stradali fotocatalitiche. Co-Bit ha scelto questa cornice stante la recente decisione di Agesp di riasfaltare oltre 30.000 m2 di strade comunali, trattandole con prodotti fotocatalitici. Il lavoro di riasfaltatura di 30.000 m2 con la tecnologia Co-Bit antinquinamento Titan K riguarda sei arterie principali del comune. Agesp, azienda che prende origine dall'Azienda Municipalizzata Acqua e Bagni del Comune di Busto Arsizio (costituita nel 1948), oggi mette a disposizione dei cittadini e dei comuni clienti competenza e professionalità per la gestione dei servizi pubblici. Si occupa anche della rete stradale del comune di Busto Arsizio, ed ha scelto in occasione della riasfaltatura di queste strade di utilizzare conglomerati bituminosi ad alto valore aggiunto con bitumi modificati come lo Splitt Mastik a poro aperto studiato appositamente per dare, pur non essendo drenante, un miglioramento sensibile
all'effetto di acqua planing e di diminuire l'effetto rumore, a cui sono stati aggiunti anche il pregio ed efficacia del trattamento ambientale a base di biossido di titanio denominato Titan K. Il tema del convegno ha suscitato un grande interesse: ha visto la partecipazione di svariati enti e comuni che arrivavano anche da molto distante e personalità di settore anche estere. La giornata ha fornito un'esauriente ed approfondita spiegazione della fotocatalisi con il biossido di titanio da parte del professor Claudio Minero, docente ordinario di chimica analitica all'Università di Torino e responsabile della laurea magistrale in chimica dell'ambiente, inoltre docente di chimica analitica, chimica dell'ambiente ed analisi degli inquinamenti. Occupandosi dall'84 di catalizzatori dei nano biossidi di titanio e dell'attività fotocatalitica, è un precursore e risulta uno dei massimi esperti a livello mondiale di fotocatalisi oltre a far par te della commissione CEN, Comitato Europeo della Standardizzazione per la misurazione dei risultati dell'attività fotocatalitica. Il suo intervento ha permesso ai convenuti di comprendere appieno i processi e le difficoltà per mettere a
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punto una tecnologia che sulla carta può risultare semplice, ma che per essere realmente efficace e duratura deve essere studiata in maniera ottimale per la singola applicazione. E' quindi seguita la spiegazione da parte del dott. Daniele Grosso della Az-Tech, che commercializza i prodotti sotto il marchio Steikos, azienda distributrice di prodotti fotocatalitici, che ha permesso di apprezzare le sfaccettature dei differenti prodotti a base di biossido di titanio presenti sul mercato. Infine il dott. Giuseppe Carraro ha presentato i vari conglomerati bituminosi di nuova generazione ad alto valore aggiunto che Co-Bit mette a disposizione dei propri clienti, soffermandosi in particolare, naturalmente, sul prodotto Titan K, sottolineando l'importanza degli studi e delle tante prove che sono state fatte per proporre un prodotto efficace. Ha evidenziato l'importanza del connubio tra la scelta del conglomerato bituminoso da utilizzare e (soprattutto per la creazione dello speciale legante) della tipologia di biossido di titanio al fine di garantire la sua efficacia e durabilità nel tempo; va da sé che il trattamento Titan K può essere eseguito su qualsiasi pavimentazione stradale. La giornata si è conclusa con una dimostrazione pratica di applicazione del Titan K eseguita su di un piazzale vicino alla sala conferenze, permettendo ai presenti di capire la semplicità di posa di una tecnologia così studiata per essere realmente efficace. Diverse sono le applicazioni a base di biossido di titanio all'attivo Co-Bit, raggiungendo oggi risultati di efficacia e di durabilità insperati; Busto Arsizio sarà sicuramente un ulteriore importante campo i cui risultati, con specifiche campagne di prove periodiche, saranno messi a disposizione nel prossimo anno. 11
VERDE
Attrezzature Berti anche per il fotovoltaico
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L'importanza dei sistemi fotovoltaici, che producono energia elettr ica sfruttando quella solare, riducendo così i costi di elettricità, è ormai riconosciuta ovunque. Dalle nostre case, alle aziende ed agli enti pubblici, la parola d'ordine sembra essere: "risparmio energetico", e non solo perché ne giova l'economia locale - nazionale, ma anche perché l'impatto ecologico sull'ambiente è sicuramente più positivo. D'altro canto, la realizzazione di questi impianti fotovoltaici richiede
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tuttavia la cura e la manutenzione dei luoghi dove sorgono, e, nella fattispecie, del manto erboso. A tal proposito la ditta Berti Macchine Agricole offre, all'interno della sua vasta gamma di rasaerba, una macchina idonea al taglio dell'erba: il modello Handy appunto, da utilizzare in alternativa alle classiche trinciatrici, perché presenta le caratteristiche tecniche ideali per garantire un risultato positivo del lavoro che si deve svolgere: le sue misure di ingombro e l'altezza (circa 25 cm)
sono tali da riuscire a lavorare sotto i pannelli solari e l'ampia traslazione laterale (unita all'azione del disco interfilare a molla) permettono al tempo stesso di facilitare il lavoro dell'operatore e di raggiungere i punti più distanti. La trinciatura dell'erba è garantita da coltelli azionati tramite cinghie trapezoidali e grazie alla presenza di un telaio non eccessivamente pesante il modello Handy può essere utilizzato da trattori di media potenza compresa tra i 40 e gli 80 CV. Il modello Handy può essere, a richiesta, equipaggiato da alcuni accessori, che danno all'operatore degli indubbi vantaggi, tra i quali il tastatore automatico idraulico del disco interfilare. Si tratta di un sistema che garantisce un taglio intorno al palo molto più preciso rispetto a quello del tastatore a molla. Il rasaerba Handy ha un costo di manutenzione molto basso e per le sue caratteristiche ed il numero di varianti disponibili realizzate dalla ditta Berti (da un minimo di 125 ad un massimo di 380 cm) permette l'impiego su qualsiasi impianto fotovoltaico e garantisce ottimi risultati. 1. 2. 3. Rasaerba Berti Macchine Agricole modello Handy al lavoro sotto i pannelli di un impianto fotovoltaico
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PORTATTREZZI
TTR 4400 HST idrostatico reversibile multifunzionale
Il concept di TTR 4400 HST replica, in scala minore, quello dei trattori di alta gamma Antonio Carraro. La scelta strategica delle motorizzazioni, ad iniezione diretta, determina risparmio nei consumi ed efficienza, oltre a migliore comfor t acustico, minori rumori e vibrazioni. TTR 4400 HST è dotato di trasmissione idrostatica, telaio ACTIO™, baricentro basso, guida reversibile, ruote motrici isodiametriche. La combinazione di caratteristiche determina un vasto spettro di utilizzo del mezzo adatto a lavorare su ogni tipo di terreno. Il binomio macchina - attrezzo può assumere diversi assetti operativi ad alto standard di specializzazione, assolvendo molteplici attività di manutenzione civile: cura dei parchi, pulizia delle aree pedonali, sfalcio degli argini 14
autostradali, gestione del verde nei campi sportivi, viabilità invernale, movimentazione e scavo nei vivai e nei cantieri, fienagione. Il design della carrozzeria, affusolato e filante, ricalca le linee armoniose e decise della serie di alta gamma AC. Oltre alla gradevolezza estetica, offre all'operatore una visibilità totale in tutte le direzioni. Il paraurti in ghisa preserva l'integrità di motore e radiatore, incrementando la stabilità del mezzo grazie al maggior peso sull'avantreno. L'apertura frontale del cofano, assistita da un pistone centrale di sostegno, garantisce una pratica manutenzione. Il potente radiatore, posto in corrispondenza della griglia frontale del cofano, assicura un eccezionale scambio termico in qualsiasi condizione. L'innovativa fanaleria
integrata nei parafanghi, dotata di gruppi ottici di altissima qualità e design, assicura la possibilità di utilizzo del trattore 24 h su 24. Il motore è un diesel Yanmar ad iniezione diretta da 38 HP a 3.000 giri/min, che offre una generosa coppia massima a soli 1.200 giri/min. Caratteristica peculiare di TTR 4400 HST è la trasmissione idrostatica che permette di variare in modo continuo la velocità da 0 a 30 km/h, invertendo in qualsiasi momento e con rapidità il senso di marcia tramite il pedale basculante. L'abbinamento di questo motore con la trasmissione idrostatica amplifica la versatilità e l'efficienza di questo mezzo anche nei terreni in pendenza, garantendo massima sicurezza sia in frenata che in partenza e senza l'utilizzo del pedale frizione. Altro elemento di sicurezza attiva è il sensore a sedile OPS (uomo presente), che consente l'avviamento e il movimento del trattore solo con conducente a bordo. Il potente sistema frenante agisce sulle ruote posteriori. A richiesta, per chi, ad esempio, svolge lavori di fienagione in massima pendenza, è disponibile un sistema a frenatura integrale sulle 4 ruote. Speed-fix: l'operatore, in qualunque momento, può fissare la velocità del veicolo di lavoro tramite un pulsante a cruscotto (speed-fix). Per i delicati lavori su manti erbosi (campi da calcio o golf), tornano particolarmente utili la possibilità di disinnesto della trazione posteriore e la selezione 1.000 giri/min della PTO, oltre alla classica a 540 giri. Motore a sbalzo, assale sterzante anteriore e snodo centrale di oscillazione longitudinale ACTIO™, rappresentano i caratteri distintivi di TTR. Le due parti oscillanti del telaio seguono indipendentemente le sinuosità del terreno, assicurando, grazie anche al baricentro basso, stabilità e trazione continua. Il binomio macchina attrezzo determina un bilanciamento ideale del trattore con una distribuzio-
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ne delle masse al 50% su ogni assale. La piattaforma di guida sospesa su silent-block garantisce un comfort di guida costante, alleviando stress e fatica all'operatore anche dopo molte ore di lavoro. Il sistema di guida reversibile RGS™(Rev-Guide System) su torretta girevole permette di invertire la direzione di guida in pochi secondi per operare con attrezzi a traino o frontali al senso di guida. In entrambe gli assetti tutti i comandi risultano in posizione ergonomica ed in sequenza logica. Impianto idraulico e attrezzature L'impianto idraulico è composto da due distributori doppio effetto con posizione flottante, un semplice effetto, un ritorno olio, un doppio effetto con posizione flottante replicato anteriormente e sollevatore idraulico standard di cat. Tony-Tigre Antonio Carraro S.p.A., azienda storica veneta leader mondiale nella produzione di trattori multifunzionali per l'agricoltura specializzata, la manutenzione del verde e la viabilità stradale, sbarca sul mondo Apple con una nuova applicazione iPad e iPhone. Non per presentare i suoi numerosi modelli di trattori, già accuratamente in mostra sul sito internet, ma per stabilire un rapporto trasversale con il mondo Apple, contraddistinto da utenti sensibili alla gradevolezza grafica e agli aspetti ludici dell'informazione on line. Ecco quindi Tony-Tigre, applicazione istruttiva e ludica che porterà ogni piccolo - o grande! - lettore nel fantastico mondo dei trattori e della vita in campagna. Una storia da leggere o ascoltare*, infusa di valori e sentimenti antichi ma sempre attuali come la famiglia, l'amicizia, l'aiuto reciproco, la buona volontà, la soddisfazione di vedere i frutti della terra. Il testo di prefazione vuole essere una sintesi istruttiva, in chiave infantile, della storia della meccanizzazione agricola. Tony-Tigre è il personaggio eroe - trattore animato multifunzionale in grado di svolgere una miriade di lavori nella fattoria di papà Nani, mamy Mary e dei figli Oscar, Anna e Jimmy. L'applicazione, per iPhone e iPad, è un audiolibro interattivo edito in 5 lingue (italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo), ricco di elementi istruttivi e sfumature sonore. Leggi, tocca, inclina, shakera, ascolta: Tony-Tigre è un grande amico tutto da scoprire dedicato a piccoli (e grandi) lettori. L'applicazione contiene anche la sezione "gioca con Tony-Tigre" che coinvolgerà ogni piccolo lettore in una propria attività di painting con le dita. Ogni creazione potrà essere poi inviata on line, modificata e condivisa su Facebook. *le illustrazioni e la voce del narratore italiano sono del vignettista di "Porta a Porta" Fred, del gruppo di cabaret veneto "Bepi e Maria Show" 16
1. Il sistema filtrante dell'impianto è collocato esternamente al serbatoio per facilitare la manutenzione. Il sollevamento è dotato di un regolatore di portata per la discesa, per modulare la velocità di movimento delle attrezzature in base alle loro masse. Il sistema integrato sollevamento/impianto idraulico/PTO permette di intercambiare rapidamente le attrezzature a traino o frontali, montate anche contemporaneamente. Rasaerba, falciatrice, trincia, pala, imballatrice, fresa, braccio laterale, lama e turbina da neve, rimorchio, atomizzatore, sono solo alcune delle attrezzature più comuni per TTR 4400 HST, nato per i manutentori del settore groundcare, municipalità e agricoltura specializzata (fienagione). La cabina (optional) insonorizzata, dotata di riscaldamento e impianto di aria condizionata, offre una visibilità a 360° ed un ampio spazio vivibile all'interno, amplificato dal profilo a curvatura sferica dell'abitacolo con cristalli anteriori e posteriori curvi. Le porte sono dotate anche di apertura parziale per arieggiare l'abitacolo in lavoro. In guida reversa l'operatore gode di comfort, abitabilità e funzionalità invariati. La compattezza e il profilo a farfalla continuo garantiscono un facile disimpegno intorno a piante od ostacoli, o nei passaggi più angusti, senza danneggiamenti alla carrozzeria o alle piante. L'allestimento con cabina comprende una serie di plus per garantire all'operatore il massimo comfort e benessere operativo. TTR 4400 HST gode del pacchetto di garanzia estesa fino a 4 anni (EXG).
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VERDE
Treelion, forbici Pellenc: le più rapide e le più potenti sul mercato
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Pellenc propone una gamma di forbici destinate ai lavori arboricoli, di potatura degli alberi e dei folti spazi verdi per professionisti che necessitano di potenza, ampio diametro di taglio e produttività. Le forbici Treelion rispondono all'esigenza dei manutentori offrendo tre modalità di funzionamento, tutte brevettate da Pellenc: la modalità asservita progressiva, per realizzare un lavoro di precisione, consentendo alla lama di seguire il movimento del dito sul grilletto; la modalità a impulso per tagli più rapidi e ripetuti, permettendo di programmare l'angolo di apertura della lama in funzione del lavoro da svolgere; e infine la modalità ad apertura totale, per passare con una semplice pressione sul grilletto da un'apertura intermedia ad una totale.
Treelion è facile da utilizzare, infatti è possibile regolare l'angolo di incrocio delle lame e di apertura intermedia delle lame senza attrezzi; il sistema a doppio grilletto consente inoltre di passare, con una singola pressione, da un'apertura intermedia ad un'apertura totale per garantire sempre rapidità e semplicità d'uso. In più, la qualità e il taglio ineccepibile derivano dalla testa di taglio di serie Pradines, nota a livello mondiale da oltre 30 anni per la qualità dei suoi prodotti. Attualmente Treelion è la forbice più sicura sul mercato, grazie alla modalità di sicurezza che si attiva automaticamente dopo un minuto di mancato utilizzo dell'elettroutensile, anche questa brevettata da Pellenc. La gamma Treelion prevede varie versioni: un modello a mano di tipo
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classico M45, e tre versioni a due mani: D45-700, D45-900 e D451500. Questi modelli a doppia impugnatura, con testa orientabile a 360° e con asta, sono indicati per lavorare in aree a densa vegetazione o a distanza. In particolare, il modello Treelion D45-1500 rappresenta tutto ciò che molti clienti stavano aspettando: con un'asta lunga ben 1.500 mm nessun ramo sarà troppo lontano per essere tagliato. Come tutti gli altri prodotti Pellenc, anche Treelion sfrutta la tecnologia a grandissima capacità della gamma Ultra Lithium Battery, che offre un'autonomia da record e garantisce un funzionamento ecologico riducendo notevolmente le emissioni di CO2 in natura. Utilizzando inoltre il caricatore solare Solerion per ricaricare le batterie, presente nella gamma dei prodotti Pellenc, le emissioni dirette di CO2 si riducono addirittura a zero. La forbice è disponibile con la versione adattatore per essere utilizzata su tutta la gamma di batterie multifunzione Pellenc, oppure con una batteria Ultra Lithium Battery 200 per garantire un'autonomia di giornata, con cinghie e caricabatterie, destinate ai clienti che privilegiano la leggerezza. Con Treelion, ancora una volta Pellenc si afferma leader indiscussa del settore dell'attrezzature elettroportate professionali. 1. 2. Modello Treelion M45 3. Modello D45-1500
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PORTATTREZZI
CSF con Ecofar sempre più vicini alle pubbliche amministrazioni GIORGIA MARCHELLI
Risale a circa un anno fa l'inizio dell'ottimo rapporto basato sulla reciproca fiducia e collaborazione fra CSF ed Ecofar S.r.l., rivenditore per Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta dei
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portattrezzi Multione. La società di Poirino, in provincia di Torino, costituita nel 1984 dai fratelli Arduino, è sempre stata concessionaria di prestigiosi marchi italiani ed
esteri per macchine e attrezzature dedicate alla raccolta rifuti e alla viabilità. Da anni quindi in contatto con le pubbliche amministrazioni del Nord Ovest italiano, nonché con clienti privati, soprattutto per quanto riguarda i contoterzisti, in un breve lasco di tempo Ecofar è già riuscita a compiere un bel lavoro. Non solo semplice rivenditore, la società è organizzata anche per il servizio di noleggio tanto a breve che a lungo termine, e sono ormai una quindicina le amministrazioni pubbliche che si sono servite da Ecofar. Presso la propria sede piemontese, l'azienda dispone di tutta la gamma di macchine e attrezzature Multione, oltre ad avere un campo prove per dimostrare la validità dei portattrezzi e degli accessori a livello operativo. Altro punto di forza di Ecofar è l'accurato servizio di assistenza post vendita e l'essere organizzata con un'officina ben attrezzata a Poirino, dotata di un validissimo servizio tecnico; inoltre dispone di alcune officine mobili allestite operanti su tutto il territorio. Nel corso dell'anno Ecofar partecipa alle manifestazioni più importanti a livello regionale ed a fiere locali (Vicoforte, Savigliano, Domodossola, Aosta...), e all'occorrenza effettua anche dimostrazioni personalizzate presso i clienti interessati a Multione.
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PORTATTREZZI
Il Nucleo Antincendio Boschivo del Corpo Forestale della Valle d'Aosta torna a Bonetti GUNTHER PATSCHEIDER
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Il Nucleo Antincendi Boschivi del Corpo Forestale della Regione autonoma Valle d'Aosta, che viene gestito direttamente dalla regione ed è ormai attivo dal 1984, sulle esperienze maturate in più di 25 anni d'interventi, ha individuato nel Bonetti F100X 4x4 allestito antincendio boschivo da Molinari il proprio standard di autobotte leggera (a.b.l.). Le dimensioni molto ridotte e le doti in fuoristrada consentono di raggiungere con tutta l'attrezzatura necessaria i punti più difficili d'intervento, dove si riuscirebbe ad arrivare solo con un pickup, che però non ha la stessa portata e sicuramente una capacità di estinzione inferiore. La potenza di erogazione d'acqua di questo mezzo difatti è nettamente superiore se paragonata a quella di un sistema modulare scarrabile di un normale pick-up. La scelta è caduta su questo veicolo per la necessità di poter disporre della trazione integrale per percorrere piste sconnesse in sicurezza, ma soprattutto per il baricentro molto basso dell'auto-
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botte. Questa caratteristica permette di rendere molto più stabile l'autobotte sia nella guida su strada, sia nell'affrontare pendenze laterali in fuoristrada. Inoltre è importante la ruota singola e non gemellata sull'assale posteriore, al fine di evitare il pattinamento su terreni a bassa aderenza. L'allestimento segue lo standard regionale del settore antincendio boschivo. Una caratteristica fondamentale è la dotazione di tubo antincendio, necessariamente di misura elevata per poter intervenire sul perimetro dell'area percorsa dal fuoco, spesso a notevole distanza dal mezzo antincendio. Per questo la dotazione di tubo semirigido ad alta pressione è di 480 m, divisa nei 4 avvolgitori da 120 m l'uno, utilizzabili anche contemporaneamente. In più vi è la possibilità di utilizzare manichette con mandate sia in media pressione (tarata fissa a 11 - 12 bar) che in alta pressione (40 bar). In caricamento si hanno 300 m di manichetta da 25
mm, 100 m di manichetta da 38 mm (alta pressione) e 60 m di manichetta da 45 mm. La capacità del serbatoio è di circa 950 l d'acqua, che possono permettere un'autonomia di erogazione variabile da 8 minuti a 50 minuti a seconda delle necessità operative del momento. Il serbatoio ha un pescaggio anteriore ed uno posteriore in quanto la cisterna è bassa e se il mezzo è inclinato si può decidere manualmente quale utilizzare per usare tutta l'acqua disponibile. La pompa è volumetrica a membrane, modello Comet IDS 2600 con una portata di 250 l/min e una pressione di erogazione di 50 bar, funzionante con presa diretta dal motore del mezzo, in quanto il Bonetti lo permette grazie ai sui 146 CV. Con la stessa pompa è possibile anche pescare da fonte esterna ed erogare acqua contemporaneamente. Ottimo è il vasto corredo d'illuminazione di cui è dotata l'autobotte. Sono inoltre presenti vari accorgimenti opzionali, come l'imbocco per versare il ritardante direttamente in cisterna, anche se tale operazione è effettuata 1. Bonetti allestito Molinari, vista laterale 2. Vista posteriore 3. L'a.b.l. Bonetti F100X durante il primo intervento operativo su incendio in attività di cooperazione aero - terrestre
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solo in emergenza: normalmente infatti si utilizza il preme- possono presentare vari problemi operativi. Quello scelto scolatore in linea. Inoltre si ha la possibilità di creare con la è un allestimento che con gli opportuni adattamenti può scala posteriore un vano utile ad appoggiare velocemente utilizzare sia il veicolo portante da 3,5 t che il 5 t, con la materiale vario o le manichette usate per rientrare alla sola differenza che con quest'ultimo modello si possono sede senza doverle riavvolgere in condizioni sfavorevoli. caricare più litri d'acqua. Sull'allestimento vi sono numerosi vani portattrezzi per Il Nucleo Antincendi Boschivi del Corpo Forestale della Valle alloggiare manichette, attrezzature manuali, come pale, fla- d'Aosta aveva già utilizzato un veicolo Bonetti cassonato, belli, rastro, piccozzappa, accetta, roncole, nonché un ser- che trasportava uno dei primi sistemi modulari antincendio batoio supplementare portatile, varie taniche di ritardante e da 800 litri e che ha prestato servizio come autobotte dal schiumogeno... Particolarmente importante è il corredo di 1984 al 1991, mentre fino al 2008 è stato usato come veicoraccorderia idraulica per collegamento fra i vari tipi di tubo lo antincendio di supporto per il trasporto di materiale antindell'autobotte stessa o di altre autobotti in intervento. cendio sugli eventi di grande estensione e come supporto L'autobotte leggera su Bonetti F100X rappresenta il all'elicottero (veicolo appoggio elicottero: v.a.e.). mezzo di prima partenza dell'unità d'attacco del Nucleo Antincendi Boschivi del Corpo Forestale e viene suppor- 4. Durante la presentazione al R.E.A.S. tata da una autobotte pesante in caso d'incendio partico- 5. Particolare con la scaletta posteriore ripiegata che va a formare un vano di carico per le manichette larmente impegnativo. L'autobotte leggera è invece in grado di effettuare da sola interventi su principi d'incendio 6. Sedile centrale sostituito da vano portaoggetti e incendi di piccole o medie dimensioni. L'allestimento è stato realizzato dalla ditta Molinari di Brescia, che è riuscita a soddisfare le specifiche richieste del cliente nonostante le dimensioni ridotte del Bonetti. L'interno della cabina è stato modificato sacrificando il terzo posto centrale per sostituirlo con dei più pratici vani portaoggetti e di carico di attrezzature delicate. Il Nucleo Antincendi Boschivi del Corpo Forestale della Regione autonoma Valle d'Aosta ha scelto il Bonetti con motore euro 4 a scapito del più recente euro 5 per avere una macchina ampiamente testata e con meno elettronica. Infatti nel settore antincendio boschivo, in caso di avaria di quest'ultima durante situazioni di emergenza, si 6
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VERDE
Hymach per l'utilizzo delle terne nello sfalcio GHERARDO MARCHELLI
La prova in campo della macchina TDH M600 SF, studiata e costruita da Hymach per essere applicata su terne alternativamente alla pala, ha permesso di constatare le notevoli prestazioni di questo braccio. Si è potuto apprezzare la potenzialità di eseguire un lavoro altamente professionale con un'attrezzatura che consente di esere applicata da chi già
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dispone di questo tipo di macchinari ed ha necessità di eseguire lavori di sfalcio erba. La prova ha dato ottimi risultati in quanto la macchina ha dimostrato di non perdere in efficienza anche quando installata su questo tipo di semoventi. Uno dei punti di forza di questo mezzo è la compattezza, ottenuta senza
discriminarne le prestazioni. In particolare si evidenzia la lunghezza del braccio, che in questo modello dotato di terminale telescopico è di 6 metri, da centro mezzo a fuori testata, per una profondità di lavoro importante. La Hymach TDH M600 SF di fatto è una macchina semplice con un'ottima manovrabilità, che si installa velocemente ed altrettanto rapidamente si stacca, per ripristinare l'attrezzo originario. E' disponibile anche nella ver-
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sione DS con possibilità di lavoro a destra e a sinistra del mezzo. Tutte le funzioni della macchina sono idrauliche, vengono alimentate dall'impianto proprio della pala e possono essere controllate da distributore tradizionale con comandi a leve meccaniche oppure elettroidraulico con controllo mediante joystick monoleva, che aumenta la maneggevolezza e sensibilità dei comandi, da scegliere tra diverse tipologie secondo la funzionalità che si vuole ottenere. La testata trinciatrice qui applicata è stata studiata da Hymach appositamente per il braccio di questa macchina. Questa mantiene il delineamento ad arco dello chassis delle altre testate trinciatrici prodotte dall'azienda di Stienta, e installa un rotore con disposizione ad elica dei gruppi taglienti: caratteristiche che permettono di ottenere un taglio uniforme ed un'ottima produzione come ha fatto apprezzare durante la prova. La macchina per terne offre tutte le caratteristiche qualitative delle macchine prodotte da Hymach: la robustezza e l'elasticità dei bracci, la resistenza dei punti di articolazione,
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le protezioni del circuito idraulico e la cura prestata nella realizzazione di ogni singolo particolare che la compone. Tutti questi aspetti collocano la TDH M600 SF a pieno titolo tra le macchine professionali per i lavori di manutenzione del verde e la sua applicazione amplia la versatilità delle pale e delle terne. Ci scusiamo per la qualità ridotta delle immagini ma queste sono state estrapolate dal filmato eseguito durante le prove in campo della macchina.
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PORTATTREZZI
Multicar, il prestigioso marchio si ripropone in Italia Ad inizio settembre di quest'anno è stata fondata MI&P S.r.l. (Multicar Italia & Partners) con sede legale a Bologna. Questa nuova società è nata dopo che il gruppo Hako-Multicar ha chiesto al sig. Alexander Lanz Guarienti di riattivare il mercato in Italia e organizzare una distribuzione capillare per questi veicoli portattrezzi a dimensioni compatte marchio Multicar. Il signor Lanz Guarienti conosce bene, grazie alla decennale esperienza lavorativa nel segmento nei mercati di lingua tedesca, questi particolari veicoli, già proposti con successo sul mercato Italiano, nel periodo tra il 1996 e il 2005 tramite le strutture commerciali che dirigeva e coordinava in quegli anni. Storicamente Multicar è l'unico stabilimento industriale dell'ex Germania Est rimasto attivo dopo la caduta della cortina di ferro (i modelli M25 di allora sono presenti ancora in parecchi esemplari distribuiti in Italia negli anni '80). L'azienda fa parte del gruppo tedesco Hako (oltre 300 M ¤ f atturato) che produce circa 2.000 veicoli l'anno; dalla più semplice versione autocarro serie M27 (disponibile con trazione 4x2 e 4x4), al portattrezzi professionale M30 Fumo che può essere considerato un vero porta attrezzi polifunzionale, dotato sin dall'origine e pertanto fin dalla progettazione di numerosi dispositivi che ne esaltino l'intercambiabilità di allestimenti. Polivalenza che troviamo anche nella compattissima versione di veicoli idrostatici serie Tremo Carrier: le dimensioni contenute e una gamma di dotazioni veramente unica permette innumere-
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voli impieghi che spaziano da applicazioni per igiene urbana come i lavastrade, al falcio dell'erba, alle attività invernali (compresa turbofresa), alla spazzatrice aspirante scarrabile solo per citarne alcune; il tutto con una manovrabilità incredibile e amplificabile con l'inserimento di 4 ruote sterzanti. MI&P si propone quindi ai propri interlocutori con tecnologie innovative e con soluzioni per ogni esigenza nei cantieri comunali, stradali, in edilizia ma anche con allestimenti specifici per l'igiene urbana, protezione civile e per enti forestali. Offrirà pertanto oltre ai citati veicoli anche il segmento prettamente per il settore enti municipali della produzione Hako, che contempla spazzatrici autoaspiranti compatte Citymaster 2000 su telaio Tremo e la Hako-Citymaster 3001200 su telaio snodato per la manutenzione combinata del verde e della pulizia urbana. I veicoli Multicar possono essere descritti come segue. Il modello M30 Fumo è proposto sia a trasmissione meccanica che idrostatica, con motorizzazione turbodiesel Iveco Euro 5/EEV a bassi consumi e 107 kW (145 CV), PTT 35,52 e 75 q (con portate utili che variano da 10 a 48 q nei vari modelli), quest'ulti-
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mo a 3 assi, trazione 4x2 e 4x4, a omologazione autocarro o macchina operatrice a richiesta (oltre a doppia cabina, 5 posti). I modelli M27 e Tremo Carrier si dotano invece di motorizzazione VW con 75 kW (102 CV) a consumi bassissimi, filtro particelle e a normativa Euro 5/EEV. Nelle versioni con cambio meccanico e riduttore, i veicoli sono dotati di marce molto lente (1a marcia ridotta a 600 m/h di avanzamento) per permettere l'impiego di attrezzature frontali come bracci falcianti, spazzolatrici... Per questi impieghi, come anche per le frese neve e spazzatrici autoaspiranti si consigliano naturalmente i veicoli a trasmissione idrostatica, che possono variare la velocità in continuità (0 - 40 km/h) nella fase di lavoro. La possibilità di avere molteplici e differenti impianti idraulici e prese di forza, il sistema d'attacco Multilift frontale oltre al sistema portante a sfere sui longheroni, consentono di allestire i veicoli Multicar con i più disparati attrezzi intercambiabili. Più di 100 allestitori internazionali propongono da anni i loro prodotti sul Multicar; MI&P quindi può già contare su un numero importante di allestimenti ed allestitori che da anni sviluppano numerose soluzioni di elevata qualità per soddisfare le più svariate necessità operative; il perfetto abbinamento veicolo/attrezzature viene garantito da un continuo contatto tra gli uffici tecnici delle varie aziende. 1. Citymaster 2000 spazzatrice autoaspirante 2. Schema Citymaster 300 snodato 3. Citymaster 1200 taglia-aspira
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4. Fumo M30 Winter allestito Assaloni. Com S.p.A. 5. Tremo Carrier e lavastrade HP Reinex 6. Portattrezzi Fumo con braccio falciante Fielder 7. M30 Fumo a 3 assi con impianto spurgo pozzi per centri storici 8. Tremo Carrier a 4 ruote sterzanti 9. Tremo Carrier con fresa Westa 550 10. Tremo Carrier con spazzatrice scarrabile Trilety 2000
Le dimensioni compatte (largh. di 1,30 Multicar Italia & Partner sta organizm Tremo Carrier e 1,62 m Fumo e zando la sua rete di distribuzione e M27) consentono di operare anche assistenza per supportare al meglio i nelle strade piÚ strette dei tanti centri propri clienti su tutto il territorio naziostorici delle città italiane, su piste cicla- nale ed è a disposizione per informabili e, grazie alle grandi capacità di fuori zioni e approfondimenti. strada, anche su percorsi impervi; sono veicoli ottimali anche per particolari lavori di supporto su strade, autostrade ed aeroporti con spazi ristretti. Raggi di sterzata strettissimi oltre alle quattro ruote sterzanti dei modelli Tremo Carrier arrotondano la panoramica dei vantaggi che i veicoli Multicar offrono. 7
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PIATTAFORME AEREE
New Eurosky X4, da Officine Co.Me.T. piattaforma aerea per pick-up GIORGIA MARCHELLI
Dopo il successo riscontrato dalla piattafor ma aerea installata su Piaggio Porter, Officine Co.Me.T., leader italiano nel settore delle attrezzature per il "lavoro elevabile" dal 1960, sempre innovativo e alla ricerca di nuove soluzioni, ha recentemente creato New Eurosky X4, specifica per
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pick-up. Un plus che sicuramente mancava nel panorama di questo genere di allestimenti, su mezzi sempre piĂš diffusi nel mondo, sfruttati tanto dalle pubbliche amministrazioni che da societĂ private in molti settori di utilizzo. New Eurosky X4 raggiunge la notevo-
lissima altezza di lavoro di 12 metri ed ha uno sbraccio laterale di 4,5 metri con 150 kg, che non necessita di limitatore di sbraccio laterale (caratteristica per la quale è garantita la totale sicurezza anche in caso di avaria, identificata dal marchio 100% Safe). E' composta da un braccio arti-
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colato telescopico e da un doppio pantografo di base per raggiungere un angolo di scavalcamento di 6 metri. La rotazione della torretta è continua a 180°. I comandi sono completamente idraulici per movimenti millimetrici (altro elemento corredato dal marchio 100% Safe). La navicella, provvista di sistema di accensione e spegnimento del motore, è dotata di una presa elettrica a 220 V. L'attrezzatura prevede la possibilità di avere un motore ausiliario per l'utilizzo della piattaforma senza sfruttare il motore del veicolo. Valvole di blocco sono montate su ogni cilindro idraulico. Il contaore si trova in cabina. E' dotata di segnalatori luminosi di corretta chiusura dei puntelli per una circolazione stradale in massima sicurezza. Ultima caratteristica, ma più importante: il cassone rimane libero per il carico di materiali e di utensili da lavoro. Al momento New Eurosky X4 è stata allestita su pick-up Isuzu e Mitsubishi con cabina singola, ma la società di San Giovanni in Persicelo (BO) è preparata a consegnarla su ogni genere di fuoristrada cassonato, sia nuovo che già in possesso dei clienti.
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VIABILITA' INVERNALE
AMF novità assoluta Morselli e Maccaferri
Morselli e Maccaferri S.r.l., importante punto di riferimento non solo nella compagine nazionale per l'attività svolta or mai da 40 anni nel mondo della viabilità invernale, ha attivato con una società dedicata un'attività parallela di servizi, manutenzioni e noleggio. L'importante crescita aziendale di questi ultimi anni, sia in termini di fatturato che di industrializzazione dei prodotti, ha consentito la realizzazione di un vecchio progetto, "l'at-
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tività di noleggio", che, strettamente legato ai servizi di manutenzione altamente qualificati, permette di soddisfare anche in un momento di for te crisi economica le richieste della clientela legata al mondo neve e più in generale agli impieghi di manutenzione stradale. L'attività, iniziata nel 2010, vanta una flotta, attualmente in espansione, di 35 spargitori di sale completamente in acciaio inox di differenti cubature, idonea quindi a svolgere il servizio di
salatura per l'esigenza della piccola, media e grande viabilità. La nuova gamma di spargitori di sale a funzionamento elettrico con tramoggia in polietilene, progettati in modo specifico per gli autoveicoli pick-up, ha consentito di soddisfare le ormai costanti richieste che provengono dalle Onlus, sempre più coinvolte nelle proprie sedi comunali a svolgere servizi di viabilità invernale e manutenzione del verde pubblico. A tal riguardo anche il piccolo portattrezzi Tiger One, nato tra il 2007 e il 2008, viene da quest'anno proposto sia con la formula di noleggio a freddo, per brevi periodi, sia con la formula a lungo ter mine, che prevede anche la possibilità del riscatto finale. Oltre che per il servizio di sgombero neve è disponibile per lavori di giardinaggio, piccole opere edili stradali e per lavori di pulizia spiaggia. AMF è la risposta concreta di Morselli Group alle esigenze del mercato fortemente pressato dalla congiuntura economica, con le imprese in difficoltà sempre più determinate ad affrontare i lavori con costi certi che solo il noleggio può consentire.
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Credendo quindi di aver interpretato correttamente l'evoluzione del mercato, l'azienda invita chiunque interessato a contattare i suoi uffici per conscere nel dettaglio la rosa delle proposte.
MANUTENZIONE STRADE
Black Top utile anche per le riparazioni delle pavimentazioni in porfido GUNTHER PATSCHEIDER Il problema inizialmente apparentemente irrisolvibile del sindaco di Garbagnate Milanese, Leonardo Marone, era la presenza di strade in porfido completamente dissestate: cedimenti causati dal traffico intenso e dal passaggio delle spazzatrici. Le profondità dei buchi che si sono creati tra i sanpietrini in porfido raggiungevano anche 8/9 cm, di conseguenza questi cubetti si sono mossi e in molte parti si è proprio distrutta la struttura. Il sindaco di Garbagnate Milanese si è recato personalmente alla fiera Expo Lavori Pubblici, tenutasi a Ferrara nel maggio 2011, alla ricerca di un prodotto che potesse in qualche modo risolvere il problema ed ha trovato Insta Service che proponeva Black Top. 1 Questo particolare conglomerato a freddo è composto da una combinazione di aggregati selezionati e una speciale emulsione. L'aggregato principale è basalto, con un C.L.A. (Coefficiente di Levigatura Accelerata) conforme alle norme comunitarie, ciò significa una minore usura e quindi maggiore durata sul manto stradale. E' disponibile in diverse granulometrie riconoscibili dal colore del coperchio del fusto: 0/3 mm (coperchio bianco), 0/5 mm (coperchio rosso), 0/8 mm (coperchio verde). Black Top è progettato per riparare in modo istantaneo e permanente asfalto, macadam, calcestruzzo e altre superfici, assicurando così una facile e rapida manutenzione del manto stradale. Il prodotto aderisce al metallo e ai materiali compositi, perfetto per la sigillatura intorno ai "chiusini", non è soggetto a restrizione/dilatazione termica, logora- 2 mento o separazione dell'emulsione dall'aggregato. Può essere usato per lavori di restauro generale e per la riparazione istantanea e permanente di buche, crepe e aree rotte di qualsiasi forma, profondità o grandezza, senza il bisogno di eseguire tagli, non necessita di essere scaldato e aderisce perfettamente "asfalto su asfalto". Dopo aver provato il prodotto applicato nel loro caso specifico e dopo aver verificato che realmente il traffico non portava al sollevamento della pavimentazione, hanno deciso di sigillare tutto il tratto interessato con questo prodotto che, secondo il sindaco di Garbagnate Milanese, ha dato ottimi risultati nel breve tempo. Black Top si presta particolarmente alle continue sigillature, difatti se c'è una persona dedicata a effettuare queste piccole riparazioni, si riescono a mantenere le 3 strade in uno stato di grande efficienza con un costo 1. Lo stato iniziale limitatissimo. Gli operai che hanno utilizzato Black Top 2. Come viene effettuata la finitura della riparazione si sono trovati molto bene: hanno steso prima il mate- 3. La riparazione terminata in presenza delle strisce pedonali riale con un rastrello e poi, una volta rimessi i cubetti in 30
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porfido, intasato leggermente tra un pezzo e l'altro: il fatto che si ritiri di poco in questo caso è un vantaggio, in quanto resta circa 1 mm al di sotto della pavimentazione. Per la stesura di precisione viene usato il Black Top steso con la cazzuola pulita con la nafta. Una volta completata la stesa non occorre neppure pulire bene in quanto ci pensa il traffico a spostare even-
tuali residui, che andranno a depositarsi nelle fessure senza attaccarsi agli pneumatici. Il tappa buche Black Top, ricordiamo, viene usato anche nel Comune di Livigno, dove si raggiungono temperature inferiori ai -25°: anche a queste temperature il materiale riesce ad essere steso, che ci siano o che non ci siano neve o acqua, e, pur buttando il sale e passando con
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gli spazzaneve, le riparazioni non si sono mosse, in quanto il materiale acquista la stessa consistenza del conglomerato a caldo, steso nella maniera tradizionale con le vibrofinitrici. Ci sono riparazioni che hanno ormai più di tre anni. Il materiale acquistato necessita di un piccolo accorgimento per mantenere inalterate le caratteristiche sul lungo periodo: i bidoni vanno di tanto in tanto girati per una questione dovuta ad un agente fisico, all'interno infatti vi è un'emulsione (sostanza liquida) che per forza di gravità tende a scendere. Avendo l'accortezza di girare i fusti circa una volta al mese questa rimane sempre mescolata e il materiale può essere riutilizzabile anche dopo un anno. Black Top è l'unico prodotto, in Italia, prodotto completamente a freddo a rispetto dell'ambiente in quanto non vi sono emissioni in atmosfera. Nel riparare buche molto importanti è consigliato riempirle con degli aggreganti o del ghiaietto fino a 2 cm, dopodiché chiudere con Black Top, che va a compattarsi col ghiaietto messo in sottofondo e aderisce perfettamente ai bordi della buca. 4. La riparazione dopo un mese
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RIFIUTI URBANI
Geiserbox: una rivoluzione nel trattamento R.S.U. GUNTHER PATSCHEIDER
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Dal novembre 2009 Insta Service S.r.l. di Lallio (BG) ha consolidato con la società Ambiensys di Sabadel (Spagna) un accordo di collaborazione per la promozione - vendita in esclusiva per l'Italia della tecnologia Geiserbox per il trattamento dei R.S.U. Nel panorama sempre più complesso della ricerca di soluzioni tecnologiche adeguate per il trattamento dei rifiuti solidi urbani c'è oggi una novità importante, che potrebbe rappresentare un'alternativa tanto semplice quanto innovativa e polivalente, in grado di essere compatibile con qualsiasi scenario, preesistente o futuro. La tecnologia è talmente versatile da
poter essere alimentata sia con R.S.U. indifferenziati che con la sola frazione differenziata, o anche con i cosiddetti FORSU, le frazioni organiche umide, più o meno inquinate da residui di plastica, vetro e metalli. L'impianto, la cui capacità di trattamento è nor malmente di 25.000 t/anno, richiede spazi estremamente contenuti e può essere eventualmente realizzato anche per dimensioni di trattamento superiori essendo modulare. I rifiuti vengono introdotti in autoclavi rotanti, per essere sottoposti all'azione del vapore acqueo ad una temperatura di circa 160°C ed una pressione di 6/7 bar. Dal trattamento si otten-
gono diverse frazioni: da una parte, metalli, plastiche e vetro perfettamente igienizzati, che vengono separati mediante appositi sistemi di separazione (setacci rotanti, magneti posti sopra i nastri trasportatori, separatori a correnti parassite, separatori ad aria...) e sono quindi integralmente riciclabili; dall'altra, una fibra organica utilizzabile sia come C.D.R. (eventualmente anche per rendere l'impianto autosufficiente, in termini energetici). La frazione residua da inviare a discarica, inferiore al 20%, soddisfa pienamente i parametri imposti per i materiali biodegradabili dalla Direttiva Europea che regolamenta i materiali da discarica. Dopo il trattamento, come già anticipato, i rifiuti sono totalmente "igienizzati" e la stragrande maggioranza degli agenti patogeni risulta neutralizzata. L'eliminazione di ogni preoccupazione per emissioni biologiche è un elemento di estrema importanza, in particolare per quanto riguarda le ulteriori manipolazioni ed il riutilizzo della componente fibrosa. La tecnologia non produce alcuna emissione in atmosfera, grazie al sofisticato sistema adottato per la pressurizzazione dell'intero processo e per la completa eliminazione degli odori. L'acqua necessaria a produrre il vapore è riciclata al 70% ed è eventualmente possibile aggiungere all'impianto un sistema di depurazione dell'acqua eliminata, sebbene le caratteristiche chimico - fisiche di questa siano già tali da consentirne lo scarico in fogna. Si tratta dunque di un processo che può rivelarsi ideale sia laddove la raccolta differenziata ottiene risultati soddisfacenti, sia in quelle aree in cui è urgente individuare soluzioni che siano in grado di risolvere i problemi legati ad una raccolta differenziata a bassa partecipazione della popola1. Pianta dello stabilimento 2. I materiali separati grazie al Geiserbox
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zione, e ancora in quelle zone in cui la raccolta differenziata si presenta particolarmente onerosa, in termini finanziari e/o ambientali. Il sistema presenta pertanto eccellenti caratteristiche di versatilità, tali da rimuovere ogni preoccupazione circa la possibile variazione della composizione dei R.S.U. nel tempo: ad esempio, la rimozione nel tempo della carta e del cartone, mediante raccolta differenziata, avrà un effetto sulla porzione della fibra recuperata dal processo, ma non ne avrà alcuno sul servizio, in termini di modalità di trattamento dei rifiuti nel loro complesso. Anche SABB, Ser vizi Ambientali Bassa Bergamasca S.p.A., ha aderito all'invito rivolto dalla ditta Insta Service tramite il titolare, dott. Alberto Cattaneo, per una visita all'impianto della ditta spagnola Ambiensys, ubicato presso Sabadel nei pressi di Barcellona, dove si sono recati Giuseppe D'Acchioli, presidente SABB, ed il dott. Nicola Mungari, responsabile amministrativo di SABB. 5
La visita all'impianto è stata effettuata con il direttore di Ambiensys, Santiago Vila Danès. Qui si sono potuti vedere il ciclo di lavorazione, la tecnologia impiegata e la separazione del materiale trattato e/o recuperato. L'impianto necessita di pochi addetti per il funzionamento ed una manutenzione limitata che non porta a dover chiudere lo stabilimento per tempi lunghi.
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3. Punto di immissione dei rifiuti già triturati nel Geiserbox, dove vengono portati alla temperatura e pressione interna 4. Espulsione dei rifiuti dopo il trattamento 5. Punto di raccolta dei rifiuti differenziati 6. Fossa ingresso rifiuti 7. Sala di controllo
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IGIENE URBANA
Amiu Genova riconferma le spazzatrici Bucher CityCat 5000 GHERARDO MARCHELLI
Nella riorganizzazione del servizio di spazzamento e lavaggio strade nel Comune di Genova, Amiu ha riconfermato le spazzatrici Bucher CityCat 5000 XL allestite con il sistema Clean-Wash e sistema satellitare Navicon. Per l'acquisto di queste nuove 11 macchine che si affiancano alle 9 già in possesso di Amiu Genova (Soluzioni per Lavori Pubblici n. 49 marzo aprile 2011) si sono avvalsi della possibilità di esercitare entro un determinato tempo l'opzione per l'acquisto di ulteriori macchine (fino ad un totale massimo di 20). La metodologia del bando di gara che Amiu Genova ha indetto è estremamente trasparente e prevede una valutazione tecnica che precede la valutazione del prezzo, con un punteggio che predilige leggermente gli aspetti tecnici. I criteri adottati per la valutazione in gara sono i seguenti: valutazione tecnica del prodotto max 56 punti, valutazione economica del prezzo della macchina max 20 punti, valutazione 34
economica del prezzo del full service max 22 punti, valutazione economica del costo dei ricambi max 2 punti. Questa è una scelta estremamente precisa dell'azienda genovese per essere più tranquilla di ottenere al giusto prezzo la soluzione tecnicamente più valida. Il capitolato di fornitura ha quindi dato la richiesta di manutenzione full service per 7 anni, cosa che ha sicuramente visto Giletta, azienda del gruppo Bucher che commercializza in esclusiva le spazzatrici in Italia, estremamente preparata avendo un servizio di assistenza che copre egregiamente e prontamente tutto il territorio nazionale. Il servizio full service presenta in questo caso due caratteristiche principali, la prima vede una richiesta di disponibilità delle macchine per garantire il servizio al 100%, con penali prestabilite. La seconda è quella di aver escluso dal full service i danni che possono causare gli operatori alle macchine, visto che giustamente il fornitore non li può prevedere e valutare in fase di offerta, però è
stato richiesto e valutato in fase di gara anche il tariffario preciso per gli eventuali interventi. Nell'ottica di dare a Genova un servizio sempre migliore mantenendo il costo per i cittadini paritetico, Amiu Genova da un paio di anni ha rivoluzionato i suoi servizi e nello spazzamento, dopo un giusto periodo di analisi molto attenta del difficile territorio della città, ha deciso di ribaltare il servizio. Prima lo spazzamento era al 30% meccanizzato ed al 70% manuale. Oggi con l'arrivo di queste nuove macchine, si avvia il servizio su tutto il territorio che quindi vedrà un intervento al 70% meccanico ed al 30% manuale. Questo, oltre ad offrire un servizio di pulizia migliore, con un lavaggio, oltre che spazzamento delle strade più esteso, ha permesso di recuperare molta mano d'opera da spostare ad altri servizi ambientali, come ad esempio quello della raccolta differenziata, che con il suo ampliamento ne necessita. Suddivisa su tre grossi lotti (levante, centro e ponente), la prima fornitura ha permesso di coprire le esigenze delle macchine di dimensione media per il servizio della zona del levante; questo secondo lotto andrà ad operare nella zona del ponente, mentre con le macchine recuperate dalle due zone e con quelle che già operano in zona l'Amiu riesce a coprire le esigenze del centro, andando così oggi a mettere in attivo il progetto su tutto il territorio. Il modello scelto è la CityCat 5000 nella versione XL, quindi con terza spazzola anteriore telescopica che permette di spazzare anche nei punti meno agevoli, soprattutto in prossimità di marciapiedi. La spazzatrice aspirante da 4 m3 è inoltre qui arricchita oltre che dall'innovativo impianto per il lavaggio Clean-Wash, accessorio di altissima utilità soprattutto per un impiego in ambito urbano, anche di altre dota-
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zioni di rilevante spessore, volte tutte ad aumentare le perfor mance e migliorare il comfort nell'utilizzo. Il sistema di assistenza allo spazzamento Clean-Wash è una tecnologia che Amiu Genova apprezza in particolar modo, sia perchè consente di pulire sotto le auto parcheggiate, attorno ai cassonetti e sui marciapiedi, sostituendo i rumorosi e polverosi soffiatori, o addirittura l'intervento manuale con la scopa, prima utilizzati a fianco al passaggio della spazzatrice, che in una città caotica come Genova si fa particolarmente apprezzare; sia perché offre una estrema soddisfazione agli operatori che vedono subito l'ottima esecuzione del proprio lavoro. Un sistema come Clean-Wash infatti permette di operare con un getto d'acqua a pressione nebulizzata per lo spazzamento delle zone non accessibili, con il vantaggio di spostare il materiale da asportare e nello stesso tempo appesantirlo, bagnandolo, a garanzia di un miglior risultato finale di pulizia, senza sollevamento polveri. Il materiale bagnato viene infatti in tal modo spostato sulla sede stradale con maggiore precisione e per essere raccolto in maniera più agevole dalla spazzatrice, risolvendo numerosi inconvenienti, come ad esempio la presenza di fogliame, che, se spostata con i soli soffiatori, tende ad incastrarsi sotto le autovetture, a discapito di un preciso lavoro. Inoltre con acqua a pressione nebulizzata si esegue un vero e proprio lavaggio delle zone non raggiungibili dalla spazzatrice, come ad esempio incrostazioni dovute a deiezioni di piccioni o quanto altro difficilmente asportabile con diversi sistemi, oltre naturalmente all'abbattimento delle polveri, prima solamente alzate dai soffiatori e dalle scope, che adesso si dilavano finendo nella spazzatrice o negli scoli dell'acqua con conseguente decisa riduzione anche dei fatidici PM10. Il sistema Clean-Wash in dotazione alla CityCat 5000 è equipaggiato con un braccio snodato con naspo da 20 m fissato sul contenitore rifiuti, e una lancia a mitra. Le Bucher CityCat 5000 consegnate ad Amiu Genova, oltre al vantaggioso sistema Clean-Wash, e alle innumerevoli caratteristiche di pregio che il mezzo adotta, come l'elevata versatilità d'impiego che rende la CityCat 5000 adatta ad operare su strade principali e secondarie, nei centri urbani e persino nelle zone pedonali con un'eccellente manovrabilità data
dalle 4 ruote sterzanti, offre un altissimo comfort all'operatore, evidenziato fin dalla fase progettuale della spazzatrice. Un esempio è la cabina in alluminio insonorizzata, dotata di sospensioni elastiche, con due confortevoli sedili regolabili in funzione del peso e altezza dell'operatore. Inoltre tutti i comandi sono raggruppati in un unico joystick. In aggiunta le spazzatrici di Amiu Genova sono equipaggiate di telecamere posteriori con monitor in cabina per agevolare il lavoro; di sensori di stop spazzole ad apertura portiere; un sistema di regolazione inclinazione spazzole destra e sinistra; sensori posizionati nel sedile autista stoppano le spazzole in assenza dell'operatore. La fornitura comprende l'installazione del sistema satellitare Navicon sviluppato da Giletta Electronics per il controllo satellitare dei mezzi operativi. Lo scopo è quello di fornire all'utilizzatore un servizio sempre più preciso ed efficiente. La nuova versione viene ora fornita con display e tastiera per
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permettere interattività con l'operatore ed eventualmente con il server centrale Routinform. E' inoltre prevista la possibilità di selezionare diversi tipi di attività mediante appositi tasti funzione, con il vantaggio di produrre dei report del lavoro svolto in modo estremamente analitico. Al momento, Amiu Genova non ha ancora un accordo sindacale aziendale che consente di utilizzare questo sistema, che per ora offre vantaggi a Giletta, come fornitore del servizio full-service, in ordine al controllo della posizione delle macchine e dei contatori di bordo per la pianificazione della manutenzione ordinaria. La Bucher CityCat 5000 è qui immatricolata come macchina operatrice, con l'interessante vantaggio di poter essere guidata da operatori con patente B per un'estrema flessibilità di utilizzo da parte degli operatori, mentre la limitazione di velocità di trasferimento a 40 km/h è qui adatta grazie ai 14 presidi distribuiti sul territorio su cui l'Amiu Genova può contare.
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ATTREZZATURE
FAE Group presente alla manifestazione Agritechnica 2011 di Hannover
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FAE Group sarà presente ad Agritechnica, il punto di incontro internazionale del settore della tecnica agricola, dal 15 al 19 novembre 2011 nel complesso fieristico di Hannover. Saranno presenti diversi macchinari delle varie gamme di trinciatutto e trincia - frese professionali. Della linea Hydraulic, gamma sviluppata specificatamente per escavatori e minipale gommate o cingolate, saranno esposti i modelli: DML/HY,
PML/HY, PMM/HY e PML/EX. La testata DML/HY, novità FAE, è la più piccola trincia ad utensili fissi disponibile sul mercato, progettata per escavatori da 6 a 12 tonnellate e capace di trinciare alberi fino ad un diametro di 20 cm senza alcun problema. Un'importantissima caratteristica della nuova trincia FAE, è la lama E fissata direttamente al portautensile che può essere ruotata di 180° per sfruttare entrambi i lati della
lama e raddoppiarne la durata. Le testate PML HY, PMM HY e PML EX, lanciate sul mercato nel 2010, consentono di poter svolgere lavori di manutenzione ambientale anche con escavatori di piccole dimensioni; sono applicabili infatti a miniescavatori da 1,5 a 7,5 tonnellate di peso, completando così la gamma di trince forestali a marchio FAE. Un'offerta ampia unica sul mercato - che copre la gamma di escavatori da 1,5 alle 40 tonnellate. Della linea Forest verranno presentati i modelli UML/EX e UML/DT. La linea Forest è stata progettata e sviluppata per soddisfare le più disparate esigenze di triturazione di ceppaie, mucchi di ramaglie, scarti da taglio in silvicoltura, disboscamento ed altro ancora, anche in condizioni particolarmente gravose. La trincia forestale UML/EX con rotore ad utensili fissi è adatta ad escavatori da 10 a 18 tonnellate. Dispone di un motore idraulico a pistoni di 56 1. Testata FAE modello PML/HY 2. Modello PML/EX 3. Fresa roccia e frantumasassi RSM 4. Modello UMH/S
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cm3 con doppia valvola di massima incrociata con funzione anticavitazionale e freno, cofano idraulico, slitte d'appoggio regolabili in altezza. La larghezza di lavoro varia, secondo i modelli da 1.100 mm a 2.060 mm. Il modello UML/DT è una trincia fresa forestale con rotore ad utensili fissi destinata a trattori da 80 a 130 CV. Di serie dispone di cardano con limitatore di coppia, scatola ad ingranaggi con ruota libera, cofano posteriore idraulico, slitte d'appoggio regolabili
in altezza, telaio completamente chiuso "antipolvere". Della linea Agriculture verranno esposti i due nuovi modelli RSL e RSM. La vasta gamma di trinciatutto e frantumasassi Agriculture comprende una serie di modelli adatti alla manutenzione, ripristino e bonifica di terreni agricoli, anche in presenza di sassi per i quali si riveli necessaria la frantumazione. Il modello RSL è una fresa roccia e frantumasassi per trattori da 80 a 120
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CV con profondità massima di lavoro di 27 cm. La dotazione di serie comprende: slitte regolabili idraulicamente, contro lama in HARDOX®, protezioni interne al telaio avvitate intercambiali in acciaio HARDOX®, griglia avvitata sul cofano posteriore, mozzi rotore avvitati in acciaio forgiato, cuscinetti maggiorati, telaio in WELDOX® completamente chiuso antipolvere, cofano posteriore regolabile idraulicamente, singola trasmissione ad ingranaggi. La fresa roccia e frantumasassi RSM è destinata a trattori da 180 a 300 CV e ha una profondità massima di lavoro di 40 cm. Dispone di serie di: slitte regolabili idraulicamente, contro lama in HARDOX ®, protezioni interne al telaio avvitate intercambiali in acciaio HARDOX®, griglia avvitata sul cofano posteriore, mozzi rotore avvitati in acciaio forgiato, cuscinetti maggiorati, telaio in WELDOX® completamente chiuso antipolvere, cofano posteriore regolabile idraulicamente, doppia trasmissione ad ingranaggi. RSL e RSM fanno anche parte della gamma Road, con applicazioni di fresa asfalto per le quali hanno adottato il sistema "Water Spray" che permette di prevenire il surriscaldamento del rotore.
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VERDE
Dopo soli otto anni Energreen festeggia la macchina 300 GHERARDO MARCHELLI
Dopo solo otto anni dalla prima apparizione sul mercato, avvenuta in occasione della fiera Eima di Bologna nel 2003, il semovente idrostatico Energreen riscuote sempre più apprezzamenti sia sul mercato nazionale che estero. Grazie alla caparbietà e alla convinzione che anima tutto il gruppo Energreen, è stato realmente possibile portare sul mercato idee vincenti e risultati concreti con la consapevolezza di essere divenuti oggi una realtà di riferimento. In occasione di questo traguardo, Energreen ha festeggiato l'evento con i suoi più stretti collaboratori italiani ed esteri. La forte presenza di ospiti internazionali ha sottolineato la penetrazione dei prodotti all'estero, con mercati ampiamente consolidati in Francia, Svizzera, Germania, Gran Bretagna, Svezia, Spagna, Croazia, Serbia, Repubblica Ceca ed un interesse in attesa di con-
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getture economiche favorevoli per i mercati del Nord e Sud America che già hanno visto la fornitura di attrezzature da parte di Energreen. Il progetto Energreen nasce dall'idea dei due fratelli Lino e Ivo Fraron, già fondatori e titolari dell'azienda Laserjet, attiva fin dal 1980 e, ad oggi, inserita tra i leader della subfornitura conto terzi di semilavorati. Nata come classica azienda artigiana, Laserjet si è via via sviluppata come vera e propria industria per sfociare, poi, in un pool di aziende complementari, a tutt'oggi in fase di sviluppo. Il gruppo Laserjet può avvalersi di ben 48.000 m2 di cui 32.000 coperti, ed ha sviluppato un complesso processo produttivo industriale a tecnologia avanzata per la lavorazione di lamiere, acciai e materiali speciali. Grazie all'attività formativa svolta all'interno dell'organizzazione aziendale, lo staff tecnico è composto di collaboratori altamente specializzati.
Suppor tato da sistemi informatici all'avanguardia, Laserjet gestisce tutti i settori operativi e produttivi. Laserjet offre oggi un servizio altamente qualificato e completo nei vari settori di specializzazione, compiendo internamente molteplici fasi di lavorazione rimanendo, quindi, interlocutore unico per le aziende clienti. Nel corso degli anni l'ufficio tecnico interno di programmazione bi/tridimensionale si è fortemente potenziato, grazie all'inserimento di nuovi sistemi hardware e software in grado di soddisfare le esigenze di una clientela sempre più qualificata e diversificata, offrendo un servizio completo, partendo dalla fase di studio di progettazione e arrivando fino al ciclo della produzione di serie, che si avvale di un moderno parco macchine a controllo numerico. Su queste basi, Energreen è potuta nascere e crescere in maniera solida grazie all'elevata qualità delle
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proprie macchine semoventi, realizzando il primo prototipo ufficiale presentato all'Eima 2003, ed iniziando a consegnare già nel 2004, particolare che ha permesso oggi di raggiungere il prestigioso traguardo delle 300 unità. Tutte le macchine Energreen sono progettate e costruite servendosi di tecnologie che in Laserjet sono ormai divenute patrimonio acquisito. La gestione elettronica e idraulica, l'idrostatica, la realizzazione di componenti, delle macchine e delle attrezzature fanno parte della normale routine per Laserjet da molti anni. Per la componentistica, Energreen si affida ai migliori nomi nei vari settori. Il profilo di "missione", che Energreen si era prefissato quando decise di mettere in atto il progetto ILF S 1500, era quello di progettare e costruire macchine innovative, studiate appositamente per la manutenzione professionale degli spazi verdi, sia a livello urbano che in ambito forestale. Il mezzo da cui è nata l'avventura Energreen è la ILF S 1500, che ha in effetti incontrato subito il favore dei professionisti del settore. La ILF S 1500 si caratterizza per la possibilità di ruotare la cabina di 90° concedendo all'operatore una visuale ottimale sul proprio lavoro, garantendo una posizione più ergonomica per lavorare comodamente in entrambi i
sensi di marcia, senza dover assumere scomode posizioni, riducendo la concentrazione, e una conseguente perdita di rendimento. La gamma dei prodotti Energreen si è poi sviluppata con la ILF B 2000, la ILF S 1000, la ILF C 1200 e ultimo nato il portattrezzi radiocomandato RoboGreen. Tutte le Energreen si basano su un concetto di movimentazione idrostatica integrale con circuiti dedicati e separati per ogni funzione del mezzo. La più piccola, la ILF S1000, estremamente interessante per i lavori comunali, consente di operare a lato strada con il minor ingombro grazie alla larghezza contenuta (2.2 m) e alle dimensioni compatte. Il braccio da 7 m montato frontalmente, con ralla sulla testata, consente di lavorare in entrambi i sensi di marcia. Come tutti i modelli Energreen la ILF S 1000 è da considerarsi un vero e proprio portattrezzi con la possibilità di sgancio - aggancio rapido di svariati attrezzi Energreen, quali: pala, spazzolone, raiber per il guard rail, testata trincia stocchi, lama da neve con spargisale, fresa da neve, e quant'altro possa necessitare all'operatore. La ILF C 1200 cingolata è studiata per tutti quegli utilizzi che non possono essere affrontati con il gommato, sfruttando così un rapporto di pres-
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sione specifica al suolo estremamente ridotto, la torretta è a rotazione continua permettendo innumerevoli possibilità di lavoro. Ultimo nato, in casa Energreen è il portattrezzi radiocomandato RoboGreen che consente di lavorare senza rischi per l'operatore, su pendenze fino a 55°, laddove non è possibile arrivare con mezzi convenzionali, grazie alla particolare cingolatura chiodata, al baricentro basso ed alla lubrificazione forzata. Attualmente Energreen sta progettando un apposito spazzolone per gli impianti fotovoltaici con lo scopo di vaporizzare un prodotto speciale per la pulizia e lo sciacquo dei pannelli. Il tutto sarà applicato sul braccio con due diversi impianti: uno per il detergente ed uno per l'acqua per non lasciare fastidiosi aloni, ovviamente trattasi di detergente biodegradabile. Lo spazzolone sarà inoltre dotato di sensori atti a mantenere la giusta distanza dal pannello ed evitare quindi costose rotture degli stessi, a causa di manovre errate dell'operatore o per cause imputabili alla malformazione del terreno. Come è facile intuire dalla sua storia Energreen è sempre proiettata alla ricerca di nuove soluzioni affrontando con tempestività le esigenze manifestate dal mercato. Si attende di festeggiare il prossimo
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ARREDO URBANO
Piste ciclabili: Ecobike ed Ecocross Due realtà coesistenti, che rappresentano interventi strutturali al servizio delle utenze più deboli.
Ecobike ed Ecocross rappresentano le due realtà di Ecoplus nell'ambito delle attrezzature per la viabilità stradale. Ecocross sono i ben noti attraversamenti pedonali rialzati, mentre gli Ecobike costituiscono l'evoluzione dei precedenti con specifico riferimento alle piste ciclabili. Entrambi, intrinsecamente connessi, sono il frutto della ricerca applicata che Ecoplus sviluppa da anni. Oggi tutti noi conosciamo e ci rendiamo par tecipi dell'impor tanza del rispetto dell'ambiente, sapendo che da questo dipenderà il benessere delle generazioni future. La riduzione delle emissioni di CO 2 costituisce un impegno che dovrà in futuro essere recepito come un must da tutti coloro che saranno chiamati ad amministrare la Cosa Pubblica e da quanti gestiranno l'industria manifatturiera privata. Diventa quindi fondamentale sensibilizzare i differenti attori alla prevenzione ed alla cultura del riciclo, e sviluppare tecnologie e prodotti che abbiano l'obiettivo di raggiungere un impatto ambientale di segno positivo e privilegiare strategie che implichino scelte di sviluppo ecosostenibile. Ecoplus, come si legge fin dalle 40
prime righe del sito, "... è una dinamica realtà produttiva, la cui mission è lo sviluppo di prodotti di eccellenza in termini di caratteristiche tecniche, design ed applicazioni, il tutto nel rispetto dell'ambiente, partendo dal riutilizzo di materiali di riciclo." L'attualissimo "Stay hungry, Stay foolish..." può sicuramente essere completato, come qualcuno ha già fatto osservare, con un probabile "... Stay sustainable too". Ecobike ed Ecocross lo sono. Lo sono perché entrambi, in ragione di
un quantitativo di materiale post consumo utilizzato pari al 94%, compartecipano alla riduzione dei consumi energetici per 6,58 kWh/kg, ed alla riduzione delle emissioni climalteranti per 1.410 gr CO2 eq/kg. La classificazione A+ di prodotto "Remade in Italy" è significativa delle speranze riposte in questi manufatti. Il mezzo ciclabile oggi rappresenta una validissima alternativa all'uso dell'automobile, purché sia sviluppata una rete di percorsi sicuri, ben definiti, esenti da quelle criticità ben note, e purché siano creati percorsi integrati con la paesaggistica esistente, dove la ciclabilità intesa nel suo complesso, comprensivo quindi anche del concetto di salvaguardia delle utenze più deboli, sia coniugata in termini di sicurezza e funzionalità, attraverso lo sviluppo di tragitti che non renda conflittuale la promiscuità tra pedone e ciclista. Ecobike aiuta a risolvere queste tematiche, perché si configura come una lastra di gomma solida e resistente, ammortizzante e flessibile, in grado di assolvere funzioni diverse, non ultima la prevenzione e la protezione del ciclista in caso di caduta. Rivestendo i percorsi con questi pannelli morbidi ma compatti si ottengono
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molteplici vantaggi, da una quasi totale eliminazione della manutenzione dovuta ad un ottimo comportamento all'invecchiamento, alla sicurezza che può essere offerta da un fondo resistente all'umidità ed al gelo ed insensibile agli agenti atmosferici più avversi. Ecobike si integra piacevolmente nel contesto urbano a beneficio della messa in sicurezza di luoghi a rischio
di incidentalità, rappresentando un intervento strutturale al servizio dell'utenza più debole. Per facilitare una valida aderenza, la base presenta impronte romboidali su tutta la superficie, che tra l'altro collaborano allo smorzamento delle vibrazioni offrendo una piacevole sensazione di estrema morbidezza, e garantiscono un fondo non solo non scivoloso, ma dotato di notevole grip che rende molto sicuro il transito anche in situazioni difficili. Ecobike si identifica con praticità, funzionalità, affidabilità, adattabilità, economicità, ecosostenibilità, sicurezza. Trattandosi di materiale compattato ad alta densità, diventa utilizzabile immediatamente dopo la posa che richiede comunque una ridotta tempistica di preparazione del sito e, date le caratteristiche di modularità, viene garantita una rapida messa in opera. Sia gli Ecobike che gli Ecocross sono prodotti al 100% in Italia da Ecoplus nel proprio stabilimento in Lombardia, progettista e designer Claudio Ginnasi.
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Per quanto concerne lo smaltimento, il prodotto è riciclabile, ed attraverso una nuova operazione di macinatura e compattazione può essere riutilizzato. Le dimensioni delle piastre (mm 1.000, 1.250, 1.500 in larghezza mm 3.500, 4.000, 5.500 in lunghezza) o le loro combinazioni, così come le caratteristiche tecniche intrinseche, ben si sposano con le Linee Guida tracciate nel Manuale per la realizzazione della rete ciclabile regionale messo a punto dalla Regione Lombardia, con particolare riguardo al Capitolo 2 sottotitolo 2.1 (Progetto Eurovelo), Capitolo 8 sottotitoli 8.1 (Percorsi ciclabili protetti e condivisi), 8.2 (Pavimentazioni per percorsi di nuovo impianto), Capitolo 9. Preziosa fonte di riferimento in fase progettuale sono state anche le indicazioni contenute nelle Linee Guida della rete dei percorsi ciclabili sviluppate dalla Regione Piemonte.
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VERDE
Peruzzo: le soluzioni per la manutenzione del verde pubblico GUNTHER PATSCHEIDER
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I forti rapporti di collaborazione, le strette relazioni di fiducia attivate con importanti comuni e manutentori tecnici del verde, uniti ad una costante ricerca innovativa, hanno portato l'azienda Peruzzo a continue evoluzioni e ad ampliamenti di gamma mirati alla manutenzione del verde pubblico. Fondata nel 1959, Peruzzo S.r.l., costruttrice di macchine per l'agricoltura e il verde pubblico, è stata una delle prime fabbriche a comprendere le nuove esigenze seguendo altresì le evoluzioni del mercato e creando una gamma completa di attrezzature per
la cura del verde professionale, nata da collaborazioni con prestigiose ditte del settore. Tra i principali prodotti offerti si ricordano le macchine trinciatrici e raccoglitrici, come la Canguro e la Elephant. Si tratta di una serie di modelli resistenti e duraturi, con una raccolta ed una qualità di taglio eccellenti che non si fanno condizionare dalla natura dell'erba - sia essa bagnata o alta e caratterizzati da prestazioni che consentono tempistiche di lavoro assai rapide. Sono macchine con sistemi di taglio
e di raccolta che permettono l'allocazione del materiale in vani molto capienti e possiedono sistemi di scarico dell'erba su camion che arrivano sino a 2,4 metri di altezza. La trinciaerba/sarmenti Canguro viene usata per la macinazione di erba e sarmenti fino a 5 cm di diametro e la consecutiva raccolta e scarico diretto a terra per mezzo di pistoni idraulici. Il taglio netto dell'erba e sarmenti premia il suo utilizzo nelle aree pubbliche, in quelle agricole e boschive. La trinciaerba Elephant è una macchina molto robusta ideata per lavori gravosi in presenza di potature di diametro pari a 5 - 6 cm. Questa macchina dà la sicurezza di un lavoro duraturo dove è necessaria la riduzione continua di potature o di lavoro in luoghi con presenza di erba alta, potature e terreno sconnesso. Altri modelli, come la Triflex, sono stati progettati per raggiungere un'ampiezza dell'area di lavoro pari a quasi 5 metri. Inoltre, sono contraddistinti da sistemi di frantumazione dell'erba in finissimi residui, performance di taglio elevate e sono macchine ideali da utilizzare in grandi spazi aperti, come aeroporti o parchi comunali. La trinciaerba Triflex è infatti composta da 3 trinciaerba (ELK) e viene utilizzata per ridurre finemente l'erba e piccoli arbusti da 1-3 cm di diametro. Progettata per l'utilizzo su grandi estensioni sportive, aviosuperfici, municipali o agricole. I punti di forza che la rendono competitiva sono la robustezza e la sicurezza. La ditta Peruzzo produce anche un'ampia gamma di macchine spazzolatrici per manti erbosi, bordi campo e piccoli viali, adatte sia per la raccolta degli aghi di pino che per l'aspirazione di foglie secche come ad esempio la Rotovac. Spazzolatrice 1. Tranciaerba Triflex da 5 m 2. Scarico rimorchio del modello Tiger 2000
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progettata per la raccolta di foglie, carte e varie su prato e su strada, viene fornita con raccoglitore da 1.800 litri a scarico idraulico diretto a terra; a richiesta è anche disponibile con la spazzola bordi rotativa idraulica. La grande potenza di raccolta è eseguita da un telaio regolabile a seconda della quantità di prodotto presente su terreno. Si tratta di attrezzature pratiche, semplici da utilizzare e maneggevoli in quanto dotate di un tubo di sostegno con ruota da appoggio e facilmente applicabili alle sponde di un camion durante gli spostamenti. Le continue attività di ricerca e sviluppo, nonché l'attenzione per la sostenibilità dell'ambiente e la cura per le esigenze dei clienti, fanno sì che chi acquista una macchina Peruzzo non compra solo un'attrezzatura, ma trova anche un affidabile partner per il proprio lavoro. 3. Trinciaerba Elephant 4. Spazzolatrice Rotovac 5. Aspirafoglie Turbo 400
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ANTINCENDIO
Il nuovo modulo per l'antincendio boschivo ABS di Assaloni.Com GUNTHER PATSCHEIDER
Assaloni.Com di Lizzano in Belvedere (BO) ha presentato il nuovo modulo per l'antincendio boschivo ABS, scarrabile e dotato di una propria struttura portante, da applicare al controtelaio dell'Unimog U20 in sostituzione del cassone, sottolineando il forte rapporto di partnership che vi è ormai da anni tra Assaloni.Com e MercedesBenz. Con le modifiche necessarie già sviluppate in casa Assaloni.Com, il modulo può essere anche applicato ad altri veicoli dotati di presa di forza meccanica posteriore e un motore superiore ai 120 CV, oppure è possibile adattarlo anche a una presa di forza idraulica. Questa possibilità rende l'attrezzatura universale. Il nuovo modulo può essere scarrato
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in tempi brevissimi tramite 4 piedi di appoggio meccanici e allo stesso tempo di essere montato sull'idoneo telaio di base fissato alle 4 cerniere sferiche presenti sul telaio del veicolo. L'ABS è dotato di un serbatoio d'acqua completo di accessori con la capacità compresa tra 2.300 e 2.500 l, il gruppo pompa che viene azionato dalla presa di forza meccanica, vani laterali per caricamento materiali ricavati all'interno del serbatoio chiusi da apposite serrande in alluminio anodizzato accessibili senza l'ausilio di predellini laterali, impianto elettrico di servizio ed impianto elettrico di emergenza. Il telaio di base è autoportante in acciaio saldato e completo dei 4 punti
di fissaggio alle 4 cerniere sferiche, di 4 punti di attacco per i supporti elastici della cister na e dei 4 piedi di appoggio meccanici di sollevamento. Il serbatoio d'acqua, avente una capacità compresa tra 2.300 e 2.500 l, è in acciaio inox AISI 304 con uno spessore di 3 mm ed è completo di: un passo d'uomo Ø 450 mm in acciaio inox con coperchio a chiusura rapida a volantino, un caricamento da idrante realizzato con tubo da 3” completo di valvola a sfera con raccordo UNI 70 femmina, calotta cieca e catenella, posizionato nella parte destra del veicolo, un tubo di sfiato e troppo pieno non inferiore a 3” con bocca di scarico a terra rivolta verso il basso e un indicatore di livello a galleggiante posizionato e incassato nella parte posteriore del modulo provvisto di relativi rubinetti di isolamento. Vi sono inoltre le paratie frangiflutti trasversali e longitudinali sempre in acciaio inox AISI 304 L fissate con bulloni in acciaio inox con la parte superiore e inferiore aperte in modo da permettere il movimento dell'acqua, gli anodi di massa, un tubo di aspirazione pompa munito di saracinesca d'intercettazione ed un tubo per ritorno acqua in botte. Il gruppo pompa, meccanico ad alta pressione, è del tipo centrifuga doppio stadio per il funzionamento con acqua o schiuma e la possibilità di
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esecuzione per media pressione (1000 l/min a 10 bar) e alta pressione (250 l/min a 40 bar) combinata o singola. La scelta di evitare il doppio circuito idraulico ma di averne uno solo meccanico è stata fatta per avere un circuito unico che in questo caso può lavorare anche in parallelo. La pompa è stata fatta apposta per quest'applicazione con dimensioni e peso molto ridotti per tenere il baricentro del veicolo il più basso possibile e riuscire a tenere i gavoni, posizionati lateralmente e dotati di serrande avvolgibili in alluminio, per stivare gli attrezzi in posizioni ribassate per raggiungerli più agevolmente. Il pannello di comando e controllo è posto nel vano posteriore per agevolarne l'accesso e provvisto di illuminazione per rendere più facili e sicuri gli interventi agli operatori. Dal pannello è possibile anche accedere all'acceleratore remotato del motore del veicolo. I naspi sono posizionati nella parte posteriore calettati su due diversi rulli avvolgi tubo indipendenti con possibilità di blocco e sblocco individuale, realizzati in materiale metallico anticorrosione. Il tubo di aspirazione è di tipo spiralato con anima in acciaio, di idonee dimensioni e composto in tre pezzi raccordati tramite innesti di tipo rapido o raccordi UNI non inferiori a UNI 45 e non superiori a UNI 70. I tubi sono alloggiati all'interno del gavone retro cabina. Il piano superiore è raggiungibile dalla scaletta, la cui parte inferiore è pieghevole, posizionata nella parte destra dell'attrezzatura. All'interno di ogni vano e nella parte posteriore dell'antincendio sono posizionati i fari di lavoro che sono azionati dal quadro comandi situato nella parte posteriore. Il primo Unimog allestito con il modulo per l'antincendio boschivo ABS di Assaloni.Com è già stato consegnato alla Regione Toscana.
VIABILITA' INVERNALE
Tornado e Ice Chaser: la soluzione di Option per quest'inverno GUNTHER PATSCHEIDER
Option di Codroipo (UD) propone in Italia un nuovo spargitore sempre ad azionamento elettrico a 12 Volt. La scelta di Option di proporre attrezzature elettriche è guidata dalla volontà di permettere agli operatori di lavorare con mezzi efficaci con la caratteristica di ridurre al minimo e semplificare al massimo gli interventi di manutenzione, oltre a consentire l'utilizzo di veicoli semplici e leggeri in lavori prima esclusivi di portattrezzi più importanti. Il nuovo spargitore Ice Chaser fa parte della linea Ice Control della americana Blizzard; viene prodotto
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anche dalla Westeern col nome di Tornado con la capacità della tramoggia di 1,2 m3. Grazie al suo peso e alle dimensioni entrambe contenute, rispettivamente di 269 kg e di 160 x 275 x 112 cm, consente l'utilizzo da parte di veicoli dalla capacità limitata, con la sola necessità di un collegamento elettrico alla batteria degli stessi, naturalmente comandato da una consolle da portare in cabina per regolare tutti i parametri dello spargimento. Semplificare la vita degli operatori è una linea guida di Option, e proprio in Ice Chaser si rivelano delle caratteristiche importanti a questo
scopo. Infatti, oltre alla semplicità dell'azionamento elettrico, Ice Chaser ha la struttura e la tramoggia completamente in materiale plastico, presentando il notevole vantaggio di essere totalmente esente dalla corrosione, problematica importante lavorando con il sale in ambiente umido. Una delle principali caratteristiche è la possibilità di stoccaggio verticale, in modo da occupare minor spazio nelle stagioni estive ed utile per la pulizia più approfondita dello stesso. La rimozione del gruppo di spandimento posteriore risulta essere un'operazione semplice, effettuabile anche da un solo operatore: infatti si scarra agevolmente ribaltandolo su due stabili longheroni d'appoggio. Comodo anche il sistema di carico del sale, che viene effettuato dall'alto e poi rinchiuso da due portelloni sempre in materiale plastico in modo da evitare il più possibile contatti con l'umidità. Per garantire la durata dell'investimento di uno spargitore ci si deve dedicare alla manutenzione dello stesso, pulendolo, ingrassandolo e riverniciandolo. Il polietilene consente di ridurre al minimo queste operazioni: non essendo intaccabile dalla ruggine non r ichiede una costante manutenzione, che si può limitare al solo gruppo di spargimento. Quest'ultimo è stato realizzato interamente in acciaio molto resistente
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alla corrosione con una trasmissione a catena e tutti gli elementi meccanici separati in modo da semplificare ancora di più la manutenzione e l'eventuale sostituzione di un pezzo. La tramoggia invece è stata realizzata in polietilene in modo da presentare il vantaggio di non rovinarsi sotto l'effetto abrasivo del sale o della ghiaia che le scorrono all'interno, evitando le ammaccature, graffiature e l'erosione tipica nelle tramogge in materiale ferroso verniciato. Un altro vantaggio della tramoggia in polietilene è la sua scivolosità, che permette un flusso dei materiali libero e contribuisce ad impedire l'accumulo di placche di sale umido che ferma lo scorrimento dello stesso e da appigli per agevolare la creazione di "ponti" con il blocco del flusso di materiale al gruppo di spandimento. Inoltre quando il sale comincia ad attaccarsi alle pareti si crea nel tempo una superficie con un forte legame fra sale ed acciaio, che non si riesce a rimuovere con un semplice risciacquo, richiedendo l'utilizzo di attrezzi adatti. Un altro vantaggio della costruzione in materiale plastico dell'Ice Chaser è
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quello del peso, che, oltre a consentire l'utilizzo di veicoli a minor capacità di carico, permette uno scarramento dell'attrezzatura più agevole. L'unica differenza tra Ice Chaser della Blizzard e Tornado della Westeern è il colore: nel primo caso è grigio, mentre nel secondo rosso.
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PORTATTREZZI
Test Drive Zetros con cambio Allison: l'automatico fa la differenza
Test estremo per il nuovo Zetros: giudici i professionisti del settore, campo di prova, durissime condizioni fuoristrada. Oltre 100 i partecipanti all'evento che hanno provato il veicolo all terrain allestito con l'automatico Allison. In agosto, rappresentanti internazionali di diversi settori (municipale, energetico, movimento terra ed emergenza, solo per citarne alcuni) si sono ritrovati a Wörth, in Germania, per provare il nuovo veicolo fuoristrada di Mercedes-Benz. Sicuri che lo Zetros avrebbe potuto affrontare i pendii più pronunciati, guadare corsi d'acqua e procedere sicuro nel fango, Allison Transmission e MercedesBenz hanno sfidato potenziali clienti e giornalisti a testare i limiti del veicolo. La trasmissione completamente automatica Allison a sei velocità della serie 3000 è disponibile a richiesta sullo Zetros. Alcuni test comparativi con altri veicoli allestiti con cambi manuali hanno permesso ai partecipanti di verificare di persona come gli automatici Allison influiscano al meglio su trazione e manovrabilità rispetto ai cambi manuali. Lo stabilimento di Mercedes-Benz di Wörth è uno dei più grandi al mondo nel settore dei veicoli commerciali. E'
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qui che vengono prodotti, tra gli altri, lo Zetros, l'Unimog e l'Econic a pianale ribassato. Dopo una breve visita alla struttura, gli ospiti si sono trasferiti nell'area off-road dei circuiti di prova di Mercedes. Qui, alcuni driver professionisti hanno ricreato le situazioni di guida estreme per le quali il veicolo multiterreno è stato specificamente progettato. Dal superamento di un guado profondo 1,2 metri, alla par tenza su un pendio con un'inclinazione dell'80% senza rollback e l'attraversamento di una strada oltremodo dissestata. In seguito, i partecipanti si sono esercitati ad utilizzare al meglio il freno motore e il blocco del differenziale. Tutti hanno concordato sul fatto che, quando si tratta di attraversare terreni sterrati e pieni di buche, con fossati e punti particolarmente stretti, le trasmissioni Allison r iducono la tensione durante la guida, consentendo al conducente di avere maggior controllo del mezzo e superiore concentrazione. "Siamo lieti che così tanti partecipanti abbiano colto l'opportunità di testare di persona le qualità del veicolo, esaltate dall'abbinamento alla nostra trasmissione completamente automatica
in quest'area off-road. Era il contesto perfetto" afferma Claus Peter Geier, responsabile Sviluppo Mercato di Allison Transmission, Germania. Con una trasmissione completamente automatica, i cambi marcia avvengono senza l'intervento dell'autista, che può tenere le mani sul volante e concentrarsi sulle manovre. Gli innesti sono morbidi, senza interruzione di trazione, e la potenza del motore arriva continua alle ruote ogni volta che serve. Inoltre, il convertitore di coppia Allison moltiplica la coppia motore al lancio del veicolo assicurando uno spunto maggiore e migliori prestazioni fuoristrada. Klaus Sengfelder, Responsabile di Prodotto dello Zetros in MercedesBenz, è rimasto soddisfatto dai risultati dell'evento Ride & Drive: "Sono stati tre giorni fantastici, ed è stato davvero interessante parlare con i partecipanti e sentire in quali applicazioni estreme intendono utilizzare lo Zetros." Lo Zetros ha la trazione integrale ed è disponibile nella configurazione a due assali, con peso totale a terra di 16,5 o 18 tonnellate e carico utile (carrozzeria esclusa) di 10 tonnellate, e in quella a tre assali con peso totale a terra di 25 o 27 tonnellate e carico utile di 16 tonnellate. Tutte le versioni hanno un motore OM 926 LA (Euro 5) da 7,2 litri e 6 cilindri in linea, in grado di erogare 240 kW (326 HP) di potenza e una coppia massima di 1.300 Nm tra 1.200 e
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PREFABBRICATI
Containex risolve la scuola elementare di Venaus GIORGIA MARCHELLI
Dopo la tragedia accaduta al Liceo Scientifico Darwin di Rivoli nel novembre 2008, dove, per il crollo del soffitto, morì un ragazzo e tanti altri rimasero feriti, i controlli antisismici sugli edifici scolastici pubblici in Piemonte sono aumentati considerevolmente. Il plesso scolastico di Venaus, in provincia di Torino, costruito negli anni '60, che comprendeva la scuola materna e quella elementare, non ha
superato le verifiche sismiche ed è quindi stato dichiarato non più utilizzabile. In attesa dei finanziamenti statali (circa 1,5 milioni di euro) per la ristrutturazione della scuola, che non si sa quando e se saranno disponibili, la pubblica amministrazione del piccolo comune piemontese ha dovuto creare un nuovo spazio scolastico per i bambini, provvisorio ma a tempo indeterminato. In seguito ad una gara d'appalto, la
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soluzione più conveniente è risultata quella di costruire una struttura composta da prefabbricati modulari ad uso abitativo dell'austriaca CTX Containex, azienda già da parecchi anni operante sul territorio italiano, con molta esperienza nel fornire velocemente spazi pronti per diverse esigenze, completi di ogni servizio, sia in acquisto che a noleggio. Il Comune di Venaus ha scelto di acquistare 16 moduli prefabbricati per coprire un'area di circa 200 m2 sul territorio comunale non distante dall'edificio scolastico precedente, utili ad accogliere i 42 alunni delle elementari. Occupandosi di ogni dettaglio, dalla progettazione alla platea in cemento, ai sottoservizi, l'amministrazione comunale ha lasciato a Containex la sola posa dei prefabbricati. La nuova scuola, cominciata a febbraio, è stata inaugurata in maggio: risponde severamente a qualsiasi norma ed è particolarmente accogliente. Si compone di 2 aule molto grandi, di una più piccola, un'aula insegnanti, corridoio, bagni, compresi i servizi per diversamente abili, cucina, ed è collegata tramite tettoie di copertura dell'ingresso ad un'analoga struttura che costituisce l'asilo, il quale accoglie un grande refettorio per i bambini delle due diverse fasce di età.
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VIABILITA' INVERNALE
Dal Sessantenario di Giletta al Ventennale di Arvel, filiale francese dell'azienda cuneese
Negli ultimi anni si è assistito con molto interesse all'evoluzione di Giletta S.p.A., azienda cuneese oggi riferimento nel mondo per il settore della manutenzione invernale. Nel 2010 Giletta ha festeggiato i 60 anni di attività dalla sua fondazione, quest'anno si sono festeggiati i 20 anni della filiale francese Ar vel Industries, società nata nel 1991 per la commercializzazione dei prodotti Giletta e poi in seguito diventata azienda produttrice e di riferimento nel mercato francese. Per festeggiare i 20 anni, vista l'importanza che Arvel Industries ricopre nel mercato francese, si è deciso di
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effettuare non solo una presentazione di tutti i mezzi prodotti e commercializzati, ma di organizzare un convegno sulle problematiche e soluzioni note in Francia; per trattare tutti i temi interessati sono stati invitati 4 relatori per far riferimento a tutte le condizioni operative. Si è voluto for temente organizzare questa giornata perché il gruppo Giletta Arvel ha raggiunto un livello non solo qualitativo ma di gamma, il più completo esistente capace di soddisfare al meglio qualsiasi livello di intervento e tipologia di cliente. Allo stesso tempo la giornata è servita per presentare le ultime novità tecniche e produttive di Arvel
Industries la quale, sfruttando l'esperienza della casa madre Giletta, ha introdotto il sistema del Lean Manufactoring per una produzione più moderna. La società Arvel, nata nel 1991 a Cercié en Beaujolais (Lyon) dalla volontà dei fratelli Enzo e Guido Giletta che già operavano sul mercato transalpino da tempo, ha permesso la commercializzazione delle attrezzature prodotte negli stabilimenti di Revello. Avendo un contatto diretto con il mercato, questo ha permesso alla Giletta di passare alla seconda ed importante fase, nel 1997 con la costituzione di Arvel Industries, situata nel Massiccio Centrale, per la produzione in Francia delle attrezzature specifiche per quel mercato. Nel 2003 Arvel Industries per completare la sua gamma di prodotti ha acquisito Snowtec, società francese leader nella progettazione e produzione di lame sgombraneve e trasformazioni di veicoli, operazione strategica che ha permesso ad Arvel Industries, grazie all'esperienza del titolare di Snow-tec, che è divenuto Direttore Tecnico, di dotarsi di un ufficio tecnico specializzato sulla progettazione di attrezzature speciali e che mantiene all'interno del gruppo la Project Leadership per le trasformazioni dei veicoli in portattrezzi, anche grazie all'importanza ed alla professionalità del mercato interno francese in questo settore. Il convegno organizzato presso la sede a Coudes, dopo l'introduzione del sig. Philippe Salvadori di Arvel, il quale ha ripercorso, con orgoglio, i momenti importanti che hanno segnato la forte crescita della società, ha visto trattare i principali temi relativi alla manutenzione invernale con relatori di spicco per professionalità ed importanza nel mercato francese. Michel Landelle, ADP Aéroport de Paris, ha spiegato l'organizzazione degli aeroporti di Parigi per la manu-
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tenzione invernale con l'utilizzo delle attrezzature specifiche aeroportuali, tra le quali i veicoli completamente attrezzati da Arvel - Giletta sia per lo sgombero neve che per lo spargimento di de-icing. Solo nel 2011 ADP ha commissionato ad Arvel Industries 23 veicoli completi a seconda dei modelli di lame sgombraneve, spazzole interassiali e spargitori di de-icing. Michel Vistorky, direttore di esercizio della società autostradale alpina AREA, ha presentato il modus operandi per effettuare la manutenzione invernale sulle autostrade di montagna, portando ad esempio il centro di manutenzione di Annecy nell'Alta Savoia, che basa il servizio sull'utilizzo delle soluzioni saline di sodio anche per il trattamento preventivo, e lo spargimento del cloruro di sodio solido umidificato in caso di precipitazioni. Questo sistema consente, a detta del Direttore, di risparmiare sul materiale da spargere e di mantenere il manto stradale adeguato al traffico, da notare che su quest'autostrada lo spazzamento viene effettuato con lame Arvel con coltello in neoprene bishore in modo da ottenere una pulizia dalla neve più accurata e poter ridurre le dosature di spargimento ( 7 g/m2 in preventivo e 15 g/m2 in curativo, bloccate sui comandi). Michel Rotat, Conseil général d'Eure et Loir, ha esposto l'operatività in una provincia tipo francese con tutti i problemi legati alla vastità della rete stradale ed ai numerosi magazzini del prodotto da spargere. M. Rotat ha evidenziato come hanno risolto i problemi che avevano in passato, creati dai blocchi di sale stoccato all'aperto (impossibile creare ripari idonei data la moltitudine di stoccaggi e le dimensioni ridotte), utilizzando spargitori con trasporto a catena di Arvel modello HF e UniQa, i quali dotati di frantumatore interno consentono di lavorare anche con materiali gelati. Daniel Bonnet, ville de Grenoble, ha esposto la filosofia utilizzata per la manutenzione invernale in città, la quale come è stato dimostrato presenta difficoltà diverse rispetto ad altre tipologie. Anche in questo caso hanno puntato sull'umidificazione del sale per poter ridurre la quantità e migliorare accelerando la fusione, e sul sistema di spargitori a catena che permettono l'utilizzo di cloruri stoccati all'aperto. Alla fine dell'esposizione c'è stato un dibattito con tutti i professionisti presenti e sono stati presentati tutti i dipendenti della Arvel Industries set-
tore per settore. La giornata è proseguita all'esterno con le prove pratiche dei mezzi e le spiegazioni tecniche sulle nuove tecnologie. Da rimarcare la grande attenzione posta dai par tecipanti alla nuova lama universale capace di lavorare come lama a doppio coltello ed allo stesso tempo come vomere completo delle sicurezze come richiesto dalle nuove normative CEE, ed anche al Sirob, novità per la raccolta degli oggetti sulle autostrade e strade ad alto traffico, in movimento ed in velocità. Quest'ultimo è stato sviluppato in cooperazione con la società autostradale SANEF. Il gruppo Giletta Arvel lo ritiene un prodotto che segnerà il futuro nella sicurezza per gli operatori stradali in Europa. Nell'esposizione erano presenti tutti i veicoli della gamma allestiti con varie attrezzature capaci di poter soddisfare le esigenze di tutti i livelli di servizio. La giornata si è chiusa con una visita libera dello stabilimento. In conclusione si evidenzia come
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organizzare Open Day aziendali, sia soprattutto in occasione di una ricorrenza, presenti un'opportunità per condividere momenti di crescita impor tanti, come il Ventennale di Arvel Industries, ma anche un nuovo orizzonte nella gestione dei rapporti con il cliente, con cui aprire una comunione di condivisione di idee, feed back..., creando una collaborazione costante. E' questa la strada percorsa dall'azienda Giletta, che ogni anno, forte delle proprie scelte orientate alla qualità, affidabilità ed innovazione, stringe rapporti di partnership e di collaborazione con le istituzioni sia pubbliche che private, essendo un gruppo solido con profonda conoscenza nel campo della viabilità invernale, in grado di rispondere prontamente con la sua capacità tecnica, e con progetti e prodotti innovativi, visti gli elevati investimenti in ricerca, sviluppo ed innovazione e le partnership sempre nella R&D con università e centri di ricerca sia nazionali che esteri.
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PARCHI DI DIVERTIMENTO
Kolmården Safari in telecabina Doppelmayr alla scoperta della natura
Il primo safari in telecabina Doppelmayr al mondo, inaugurata nel 2011, è un'avventura unica ed eccitante che accompagnerà i visitatori del Parco Safari di Kolmården (Svezia). I viaggiatori potranno avvicinarsi come non mai agli animali provenienti da tutto il mondo, tra cui leoni, orsi e lupi, rispettando l'ambiente ed in piena sicurezza.
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E' un'avventura unica ed emozionante quella che attende i turisti che visiteranno il Parco Safari di Kolmården, a sud di Stoccolma (90 minuti di auto). Per la prima volta un impianto a fune, costruito da Doppelmayr, porta i visitatori all'interno di un parco a pochi metri da animali selvatici di tutto il mondo, senza rumore, inqui-
namento e rispettando il loro habitat. 78 speciali cabine parzialmente aperte ma ben protette consentono di trasportare 1.360 persone per ora attraverso il parco, in un emozionante percorso con 5 cambi di direzione. Quest'ultima particolarità rappresenta una novità tecnologica per Doppelmayr; per la prima volta infatti su un impianto ad agganciamento automatico, ossia un sistema dove le vetture rallentano nelle stazioni per consentire l'imbarco in pieno comfort, vengono effettuate curve senza la necessità di sganciare le vetture dalla fune,
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tramite grandi pulegge montate su strutture alte 15 metri. Il parco, aperto nel 1964, si sviluppa su un'area di 250 ettari, accoglie circa 550.000 visitatori ogni anno ed è il piu grande parco safari del Nord Europa. Fino ad ora era già presente un vecchio impianto a fune, ma le visite si svolgevano principalmente in auto, con problemi di pericolo, inquinamento ambientale e lunghe code; con la realizzazione della nuova cabinovia l'accesso alle auto è stato completamente vietato, ed i visitatori possono sorvolare struzzi, giraffe, orsi, lupi e grandi felini senza recare disturbo, osservandoli nei loro comportamenti più naturali. Le 78 cabine CWA Omega IV Safari edition sono tematizzate in tre varianti, con serigrafie di tigri, giraffe e zebre; tale livrea si integra perfettamente nell'ambiente e non disturba
gli animali liberi. Ogni cabina è dotata di un sistema di diffusione sonora che informa i viaggiatori sulle peculiarità degli animali sorvolati. Questo nuovo impianto apre la strada a nuove straordinarie applicazioni nel campo dei parchi di divertimento e zoologici per le cabinovie Doppelmayr, con soluzioni sicure, affidabili, ecologiche e dal costo limitato grazie all'eliminazione delle costose stazioni intermedie di deviazione, mantenendo la comodità dell'imbarco a bassa velocità. Doppelmayr è costantemente impegnata nell'ambito del trasporto urbano per nuove soluzioni funiviarie e con people movers su rotaia trainati a fune. Tra le recenti realizzazioni in questo settore si ricorda la nuova cabinovia panoramica di Singapore, la straordinaria funicolare in galleria di Hong Kong, completamente tematizzata sulle scene di "Ventimila leghe sotto i mari", la funicolare sopra lo stadio di Durban per i mondiali di calcio 2010 e l'impianto nel parco di diver timento State Fair of Texas a Dallas. La sede italiana di Doppelmayr, a Lana d'Adige (BZ), partecipa attivamente alla progettazione e costruzione di questo tipo di impianti speciali, ed occupa 100 dipendenti tra ingegneristica e produzione.
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ATTREZZATURE
Seppi M. pioniere di tecnologie trincianti
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La ditta Seppi M. S.p.A. è conosciuta come pioniere delle trinciatura. La prima trinciatrice Seppi con rotore a martelli fu costruita esattamente 40 anni fa, nel 1971. L'ideatore di questo innovativo rotore fu Luciano Seppi, figlio di Max Seppi, che fondò e dette il nome all'azienda altoatesina.
Per quei tempi fu una grande innovazione che andava di pari passo con molti cambiamenti nell'agricoltura locale. Numerosi agricoltori in valle allora smisero di allevare le vacche da latte per concentrarsi pienamente sulla viticoltura e la frutticoltura. Quindi l'erba tra i filari non doveva più diventare
fieno per il mangime. Inoltre in quegli anni si diffuse una maggiore consapevolezza sulla nocività dei fumi che provocava la potatura bruciata. Tutte queste furono ottime premesse per accogliere una macchina innovativa che fosse capace di sminuzzare non solo erba, ma anche materiale vegetale di maggior spessore e durezza quale quello derivante dalla potatura. Le trinciatrici a martelli fecero allora breccia! Oggi il loro campo d'impiego si è allargato ben oltre, si è esteso alla cura del verde, alla forestazione, all'edilizia ed al settore energetico, con la manutenzione di linee elettriche, gasdotti o oleodotti. Pertanto sono cambiate le caratteristiche, le potenze, i modi di azionare le varie trinciatrici. Seppi M. oggi offre una vastissima gamma di macchine: dalla classica trincia a lame, al decespugliatore forestale, al braccio decespugliatore, alle trinciatrici per escavatori e pale compatte del tipo skid steer, alle frese per ceppi, frese del suolo, frantumasassi, c'è una macchina per ogni esigenza di triturazione e sminuzzamento. Da 20 anni ormai Seppi M. offre anche trinciatrici idrauliche che possono essere applicate su bracci escavatori. Oggi la gamma di trinciatrici per escavatori comprende 10 modelli, ciascuno dei quali è disponibile in varie larghezze di lavoro e con una buona scelta di optional. Tre di questi modelli per escavatori sono stati concepiti specialmente per fresare ceppi. Molti escavatori, a partire da 50 fino a 350 quintali, possono essere dotati di una testa trinciante. Le varie teste trincianti trinciano di tutto, da erba a ramaglia fino a ceppi e sassi. E' opportuno scegliere il modello giu1. Trinciatrice a martelli del 1971 2. Trinciatrice a martelli del 1977
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sto, a seconda della potenza e del peso dell'escavatore, e non ultimo anche in base al lavoro da svolgere: tr inciare erba e ramaglia, legno oppure ceppi. In tutti i tipi di applicazione, dalla preparazione dei cantieri, fino alla cura di bordi stradali, lungo fiumi, linee elettriche e gasdotti, la trinciatrice Seppi sarà sempre un ottimo attrezzo di lavoro. Persino i sassi possono essere frantumati con il modello Star-FC hyd, una fresa multifunzionale per escavatori. Questa è par ticolar mente interessante nei cantieri, dove legno, sassi e macerie possono essere ridotti a frammenti e lasciati sul luogo invece di essere asportati ad alti costi. Tra le novità Seppi M. di quest'anno spicca la SMWA k. Ancora una volta si tratta di una macchina che risponde alle esigenze professionali cambiate negli ultimi anni. Per la manutenzione del verde comunale e stradale sono diminuiti i fondi, motivo per cui c'è una tendenza a ridurre il numero annuale di passaggi con una trinciatrice. La conseguenza di ciò però è un'erba spesso molto più alta 5
e più difficile da trattare doverosamente con una trinciatrice convenzionale. La nuova SMWA k è stata invece studiata appositamente per questo tipo di lavoro. Si tratta di una macchina frontale, robusta e al contempo leggera. Il moltiplicatore è dotato di
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un inversore per invertire il senso di rotazione. Il rotore può dunque girare nel senso che meglio conviene in una data situazione. Il cofano anteriore idraulico aumenta la capacità della macchina di accogliere l'erba alta. Il risultato di lavoro è ottimo. Grazie ai propri clienti Seppi M. continua a sviluppare nuovi prodotti e ad essere pioniere! Trovare nuove soluzioni alle esigenze degli utilizzatori è infatti la maggior soddisfazione per l'azienda altoatesina ed una costante motivazione ad investire sull'alta qualità. 3. 4. SMWA k 5. Star-FC hyd
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VEICOLI SPECIALI
Novità PrimeTech ad Agritechnica
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PrimeTech, marchio di FAE Group è specializzata nella produzione di mezzi por tattrezzi cingolati con applicazione nei settori forestale, agricolo e stradale. La gamma dei prodotti include tre modelli: il PT-200 con una potenza di 180 CV, il PT300 con 275 CV e il PT-400 con un motore da 415 CV; ognuno di questi modelli è progettato in maniera tale da assicurare il massimo delle prestazioni e della produttività. Ad Hannover verrà esposto il modello intermedio, il PT-300, ultimo nato
della gamma. Questo modello presenta nelle proprie caratteristiche strutturali e nella versatilità degli utilizzi il carattere inconfondibile della gamma PrimeTech. Progettato per garantire una pressione al suolo di appena 0,23 kg/cm2, il PT-300 è in grado di mantenere un'ottima mobilità anche su terreni paludosi e particolarmente disagiati o resi inaccessibili da fango e neve. I pattini applicabili, da 660 mm per la versione STD (standard) e da 800 mm per la versione LGP (low ground pressure),
assicurano al mezzo una superficie di appoggio talmente ampia da ottenere il minor compattamento al suolo possibile per un cingolato di queste dimensioni. Parte integrante di PT-300 è sicuramente il motore John Deere 6068 HF 485 turbo after cooler da 6.800 cc, con 6 cilindri in linea e 275 cavalli di potenza che ha consumi molto contenuti ed è conforme alle normative Euromot/3 e Tier/3. Insieme al motore, una serie di punti di forza concorrono a rendere eccellenti le prestazioni di PT-300: il potente sistema idraulico Sauer Danfoss, ad esempio, che rispetto ad una trasmissione meccanica riduce le sollecitazioni alla testata limitando l'usura di macchina e componenti; il sottocarro oscillante si adatta perfettamente alle sconnessioni del suolo e consente alla macchina ottime prestazioni anche su terreni impervi e con forti pendenze. PrimeTech offre un vantaggio competitivo r ispetto a cingolati più ingombranti ma dalle identiche prestazioni: quello di essere agevole da trasportare con camion nei tragitti tra un cantiere e l'altro o nelle lunghe percorrenze. 1. PrimeTech modello PT-300 2. 3. PrimeTech modello PT-400 al lavoro in terreno difficile
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PNEUMATICI
Bridgestone M852, nuovo pneumatico invernale autocarro per rimorchio ad elevata resa chilometrica 5 prodotti: il nuovo M852 si affianca a M788 (direzionale), W970 (trattivo), M748 (rimorchio) e M840 (direzionale
- trattivo - rimorchio), declinati in 19 misure da 17.5” a 22.5” e 4 codici di velocità.
Bridgestone, da sempre impegnata nello sviluppo dei migliori prodotti invernali, presenta il nuovo M852, uno pneumatico autocarro per rimorchio disponibile nella misura 265/70 R19.5. Studiato per affrontare al meglio la stagione invernale, l'M852 garantisce maggiore aderenza, eccellenti prestazioni invernali On/Off, buona resa chilometrica, resistenza all'usura irregolare e una cintura resistente alle forature. Queste prestazioni sono garantite dagli incavi più numerosi lungo i cordoli centrali che aumentano l'aderenza, un'area di rinforzo compatta tra i blocchi della spalla per evitare il fenomeno dell'usura irregolare, mentre i piccoli vuoti sulla spalla evitano il consumo canalizzato. Valutato l'impiego On/Off, l'M852 può contare anche sulla tecnologia Stone Ejector, per espellere i sassi dagli incavi. L'M852 è disponibile nella sola misura 265/70 R19.5 con un indice di carico 143/141, codice di velocità J e il marcaggio sulla spalla M+S che ne identifica l'omologazione invernale. L'applicazione è invernale & On/Off con il posizionamento sugli assali del rimorchio, l'OTD è pari a 14,5 mm mentre il peso dichiarato è di 42,7 kg. Bridgestone dispone di una gamma invernale per autocarro composta da Lavori Pubblici n. 52 settembre - ottobre 2011
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MOVIMENTO TERRA
Yanmar presenta al Saie il nuovo miniescavatore ViO38U
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In seguito al lancio del ViO33U lo scorso marzo (Soluzioni per Lavori Pubblici n. 49 marzo - aprile 2011), Yanmar continua a proporre nuove soluzioni di gamma con l'ultimo arrivo: il nuovo miniescavatore Universal ViO38 che sostituisce il precedente Global ViO35. L'ultima generazione ViO ha già conquistato il pubblico per le sue eccellenti prestazioni. Una macchina senza sporgenza posteriore che sposa perfettamente le sue dimensioni compatte con potenza e versatilità. Il modello Universal ViO38 si colloca tra i modelli ViO33U e ViO50U. Pur essendo una macchina leggera e facilmente trasportabile, la ViO38U con i suoi 3.885 kg di peso operativo, è un miniescavatore ideale per tutti coloro che devono operare in spazi
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angusti pur necessitando stabilità, potenza nonché una capacità di lavoro di una macchina più pesante. Il modello ViO38U è dotato di un nuovo motore Yanmar 3 cilindri, a iniezione diretta e raffreddamento a liquido, con cilindrata di 1.642 cm3 e potenza di 20,9 kW a 2.300 giri/min, questo motore r ispetta le nuove norme ambientali TIER IIIA. Il nuovo miniescavatore ViO38U dispone dell'impianto idraulico VIPPS® che assicura la simultaneità dei movimenti con consumi molto più ridotti rispetto ai sistemi idraulici della concorrenza. Al terzo circuito a comando proporzionale può essere aggiunto un quarto circuito (optional). Rispetto al modello precedente, la terza pompa del circuito VIPPS® passa da 23,7 a
27,3 l/min di capacità aumentando la quantità d'olio disponibile per i movimenti contemporanei di alzata e rotazione del braccio in fase di carico dei camion. La combinazione del sistema idraulico VIPPS® e del nuovo motore Yanmar 3TNV88 BQBVA si traduce in una significativa riduzione dei consumi oltre ad un netto miglioramento delle prestazioni della macchina. Le forze di strappo e di penetrazione sono state incrementate rispettivamente fino a 1.820 e 3.300 kgf. Sul ViO38U, la larghezza totale di 1. Stand Yanmar al Saie 2011 2. 3. ViO38U in stand e al lavoro 4. Sig. Marc Martella ritira il premio Novità 5. Modello premiato SV100-1
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1.740 mm del sottocarro ed il sistema dei cingoli asimmetrici VICTAS® consentono un aumento della superficie portante tale da garantire ottima tenuta e stabilità anche durante il lavoro sui fianchi e con accessori pesanti. Questa eccellente combinazione garantisce inoltre la riduzione delle vibrazioni e produce un minor danneggiamento del suolo. I miniescavatori ViO38U, dotati della stessa cabina dei ViO50U e ViO57U, dispongono di uno dei posti di guida più spaziosi tra le macchine della stessa classe attualmente sul mercato. Il sedile è completamente regolabile e montato su sospensioni pneumatiche. Le leve di traslazione sono dotate di comodi comandi a pedale e i poggiapolsi sono adattabili sia in altezza, che avanti - indietro. La manutenzione quotidiana del mezzo è di gran lunga inferiore e più semplice grazie agli ampi accessi appositamente creati nel cofano laterale e superiore e sul radiatore. La totale protezione di tutti i cilindri ed i flessibili su tutta la loro lunghezza evita il rischio di blocco della macchina in fase di lavoro. Il ViO38U è accessoriato di manipolatori idraulici di comando della lama, di un faro di lavoro integrato nel braccio, leve di sicurezza con comando antiavviamento accidentale del mezzo, punti di fissaggio sulla pala e sul telaio inferiore per il carico della macchina su rimorchio, 5 interruttore di corrente e presa elettrica supplementare 12 V in cabina. La macchina standard può essere dotata di valvole di sicurezza, attacco rapido idraulico, sistema antiavviamento, antifurto, martello idraulico e radio. Presente sullo stand Yanmar Construction Equipment praticamente tutta la gamma: dalle torri faro ai mini, midi escavatori, passando per i dumper "powered by Yanmar" e gli Skid Steer Loader.
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Quest'anno il midiescavatore Yanmar modello SV100-1 ha ricevuto il premio SAIE Novità, insignito a prodotti che sono destinati a segnare il futuro delle costruzioni, selezionati da esperti del settore. Il SV100-1, grazie al suo motore dotato di EGR (Exhaust Gaz Recycling) ed i suoi due nuovi sistemi Auto-Idle e funzioni Eco è in grado di ridurre fortemente i consumi e nel contempo di aumentare le prestazioni.
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DECORO URBANO
Pulizia di stazioni ferroviarie FRANCESCO VANDONI
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Nell'ambito di una campagna di pulizia delle stazioni condotta da Ferrovienord, del gruppo FNM, mercoledì 21 settembre scorso la stazione ferroviaria di Lomazzo (CO) è stata oggetto di un intervento di pulitura utilizzando il sistema Dekos. Il sistema Dekos si basa sull'utilizzo di aria, acqua e sali minerali (bicarbonato di sodio e/o carbonato di calcio e magnesio). Questi elementi sono gestiti da apparecchiature il cui funzionamento è totalmente pneumatico e utilizza basse pressioni, offrendo dunque semplicità di funzionamento, affidabilità e facilità di manutenzione. Tre materie, ognuna in uno stato diverso: gassoso, liquido e solido. La duttilità del sistema è data dalla pos-
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sibilità di regolare indipendentemente ognuna di queste sostanze, la pressione dell'aria e la quantità di sali minerali sulla macchina, mentre la quantità d'acqua si regola direttamente all'ugello della lancia. L'azione combinata dell'aria, dell'acqua e dei sali minerali è sia meccanica che chimica. Meccanica per l'urto sia del solido che del liquido in un flusso d'aria a bassa pressione, variabile tra 1 e 2 bar, e chimica perché l'acqua provvede a sciogliere parte dei sali con i quali viene a contatto, formando soluzioni che svolgono una funzione emolliente sulla vernice e lo sporco da rimuovere. Il sistema brevettato Dekos permette di rimuovere graffiti, ripulire facciate
dagli effetti dello smog e asportare le gomme da masticare incrostate dalle pavimentazioni; fornisce inoltre ottimi risultati senza intaccare in alcun modo la superficie da pulire. Il sistema Dekos oltre la pulizia comprende anche l'applicazione di prodotti specificatamente formulati per: inibire l'aggrappare delle vernici dei graffiti, proteggere la superficie trattata dall'azione degli agenti atmosferici e dell'inquinamento, garantire la durata nel tempo del trattamento di pulizia. Il danno conseguente ad una eventuale reiterazione dell'atto vandalico sulla superficie protetta può essere quindi eliminato con un intervento di pulizia manuale semplice e di costo ridotto, ottenendo inoltre l'effetto di scoraggiare il ripetersi del vandalismo. Il sistema Dekos è particolarmente indicato per operazioni nelle stazioni ferroviarie, sia perché è in grado di rimuovere lo sporco tipico dovuto alla polvere di ferro prodotta dai freni dei convogli, sia per il fatto che non necessita di cantierizzazione importante e dunque è possibile effettuare il lavoro senza chiudere la stazione al pubblico. 1. Operazioni di pulizia con sistema Dekos 2. 3. Uno dei mosaici prima e dopo l'intervento
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LUBRIFICANTI
A Mestre l'olio Panolin dimostra l'elevata durata e la sua biodegradabilità GHERARDO MARCHELLI
Veritas - Veneziana Energia Risorse Idriche Territorio Ambiente Servizi è la prima multiutility del Veneto per dimensioni e fatturato e una delle più grandi d'Italia, società per azioni a capitale interamente pubblico, è di proprietà dei Comuni di Venezia, Chioggia, Mira, Mirano, Spinea, Mar tellago, Dolo, Scorzè, Noale, Santa Mar ia di Sala, Salzano, Cavallino Treporti, Meolo, Campo-
nogara, Campolongo Maggiore, Pianiga, Vigonovo, Stra, Campagna Lupia, Fiesso D'Ar tico, Fossò, Marcon, Quarto D'Altino, Cavarzere, San Donà di Piave, Mogliano Veneto, Morgano, Preganziol, Quinto di Treviso, Zero Branco, Annone Veneto, Caorle, Cinto Caomaggiore, Concordia Sagittaria, Fossalta di Portogruaro, Gruaro, Portogruaro, Pramaggiore, San Michele al Tagliamento, San Stino di Livenza e Teglio Veneto. La società ha sede legale a Venezia e dispone di sedi territoriali a Mestre, Chioggia, Dolo e Mogliano Veneto. Opera e fornisce servizi ambientali a 30 comuni in un territorio di 750.000 abitanti, coprendo l'80% della provincia di Venezia e parte di quella di Treviso. Veritas è stata una delle prime multiutility italiane a dotarsi di un Codice Etico, un documento guida per ammi-
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nistratori, dipendenti e collaboratori che individua i valori di riferimento dell'attività della società, nel pieno rispetto delle leggi, dei principi di lealtà e correttezza professionale e dell'efficienza economica. Sono stati, così, fissati valori di comportamento uguali per tutti (in ottemperanza all'atto di indirizzo del Consiglio Comunale di Venezia) che sottolineano l'impegno di Veritas nel mettere i cittadini al centro delle proprie azioni, nel difendere l'ambiente, nel garantire massima trasparenza all'interno e all'esterno della società e nel migliorare l'efficacia e l'efficienza dei processi aziendali. La società gestisce il servizio idrico integrato, energia, igiene ambientale e servizi urbani collettivi. La strategia perseguita da Veritas non punta ad ottenere il maggior profitto possibile ma a garantire servizi efficienti con il minimo costo possibile e vuole, soprattutto, ottenere il bene della comunità. I cittadini, infatti, devono poter vivere in luoghi puliti, ottenere servizi a costi compatibili e avere trasparenza ed equità nei confronti delle aziende che li forniscono, il tutto naturalmente nel massimo rispetto dell'ambiente. Proprio in quest'ottica Veritas, nel settore spazzamento strade, ha scelto di utilizzare l'olio idraulico Panolin HLP Synth, nei circuiti delle proprie spazzatrici. Il signor Enrico Coltelli responsabile tecnico di E.C.O. Italia S.r.l., che pro-
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pone in Italia gli olii della svizzera Panolin, ha offerto questo olio con l'assicurazione personale delle sue prestazioni con particolare riguardo alla lunga durata ed alla sua biodegradabilità. In piazza Ferretto, la piazza centrale di Mestre con alto valore storico, architettonico e turistico, nel mese di novembre del 2009 una spazzatice compatta ha avuto un gocciolamento d'olio con conseguente imbrattamento della pavimentazione su cui stava operando. A causa anche delle condizioni climatiche che vedevano la pavimentazione bagnata l'operatore non si è potuto subito accorgere di cosa stava accadendo, creando quindi un problema di macchie sulla pavimentazione lapidea in maniera diffusa su parte della piazza. Di conseguenza durante la giornata, con l'asciugarsi sono apparse le macchie d'olio creando subito un allarme con conseguente sopralluogo del dirigente responsabile della municipalità di Mestre e del responsabile diVeritas, che si sono immediatamente preoccupati di interpellare un consulente restauratore della sovrainendenza, essendo nel loro ambito di intervento, e si sono trovati in piazza alla presenza anche del signor Enrico per comprendere la natura dell'olio, se già era successo in altre realtà e quale erano state le misure di mitigazione per la risoluzione del problema. Il sigor Coltelli ha confer mato e garantito alla giustamente preoccupata consulente ed al dirigente della municipalità assillato dalle chiamate continue e preoccupate dei suoi cittadini, che il prodotto in brevissimo tempo si sarebbe assorbito.
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Su consiglio del tecnico di E.C.O. Italia hanno deciso di osservare l'evoluzione autonoma del prodotto tenendolo sotto osservazione per 6 mesi, riscontrando che il processo di degradabilità del prodotto ha visto la fortissima riduzione delle macchie già nel primo mese per poi sparire in maniera totale. Da notare nelle foto come le macchie più evidenti siano alla fine le gomme da masticare presenti in ogni piazza. Alla fine non è nemmeno servita una relazione tecnica, visto che si vedeva la situazione migliorare e naturalmente non hanno dovuto mettere in atto nessun intervento dove si rischiava di peggiorare la situazione, visto che se uno interviene puntualmente a pulire la macchia ha un risultato con un alone più chiaro nella zona di intervento. L'olio Panolin ha qui mostrato la sua alta biodegradabilità e che, una volta entrato a contatto con l'ambiente si degrada, in par ticolar modo in una pavimentazione delicata come questa, in trachite estremamente assorbente, che avrebbe richiesto, nella malaugurata situazione di dover togliere tutto e riposare trachite nuova, un restauro di r ipr istino che sarebbe r isultato estremamente costoso. Accanto alla biodegradabilità bisogna inserire anche il concetto di ecotossicità, per il quale l'olio si scinde in maniera naturale e viene riassorbito dall'ambiente attraverso la semplice azione dei batteri. Inoltre essendo un prodotto biodegradabile non è soggetto alla legislazione fiscale degli olii minerali, non dovendo, così, pagare le imposte e non essendo sottoposto ad obblighi
quali il registro di carico - scarico. L'olio Panolin HLP Synth può essere immesso nei circuiti oleodinamici di qualsiasi macchina prolungando inoltre gli intervalli di esercizio fino a 15.000 ore, che diventano 60.000 per gli impianti idraulici industriali. Veritas ha constatato la lunga durata dell'olio Panolin HLP Synth, che ne giustifica ulteriormente il maggior costo, anzi in pratica stanno riscontrando un vantaggio economico che porta alla fine un risparmio rilevante. Al tempo dell'intervista infatti erano già arrivati ad utilizzare l'olio idraulico a 9.000 ore di lavoro, senza ancora richiedere una sua sostituzione, praticamente a 9 volte tanto un olio tradizionale che sostituivano ogni 1.000 1.200 ore. Veritas in accordo con E.C.O. Italia esegue ciclicamente delle analisi su tutti i mezzi a scadenze prefissate. Analisi che permettono di controllare le caratteristiche del lubrificante e delle scorie contenute al suo interno che per ora, dopo 9.000 ore, non presenta alterazioni e quindi promette di arrivare alle 15.000 garantite. Considerando che il risparmio economico iniziava prima di 6.000 ore, senza tenere conto del risparmio degli oneri di smaltimento che l'olio Panolin non richiede, Veritas risulta estremamente soddisfatta della scelta sia dal punto di vista economico, sia dalla tranquillità verificata di ridotti problemi in caso di inquinamento estetico, e non da ultimo in una zona lagunare le non conseguenti azioni inquinanti in caso di sversamento di importanti quantità d'olio, anche se per for tuna non lo hanno ancora potuto testare direttamente.
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