Soluzioni per lavori pubblici 53

Page 1

lavori pubblici soluzioni per

n. 53 novembre - dicembre 2011

quota neve s.r.l. via Panizza 12 - 20144 Milano Poste Italiane S.p.A. Sped. in abb. postale 70% LO/MI




6 Obbligo della Pubblica Amministrazione di manutenzione della segnaletica stradale F. Capozzi 8 Selion: campione del mondo dei pesi leggeri 10 Le Protezioni Civili Italiane scelgono Multione Ga. Marchelli 12 Berti lancia il modello EKR/M ad Agritechnica 14 Finalmente una prova in ambiente reale delle pavimentazioni fotocatalitiche G. Patscheider 16 Isola spartitraffico Ecoplus. Chiavari comune virtuoso: perché mandare in discarica 650 pneumatici esausti? G. Patscheider 18 MI&P: prodotti, soluzioni e proposte di alta qualità per i professionisti del settore 20 La spazzatrice Bucher CityCat 2020 al lavoro tra le strade dell'Isola di Capri 22 Imanpack Packaging & Eco Solutions installa un'isola Gaia al Comune di Erto e Casso 24 Intervento di ripristino e rinforzo della sovrastruttura stradale con finitura antighiaccio C. Rebecchi 27 Option segnala la presenza di ghiaccio con IceAlert e IceHazard G. Patscheider 28 Combattere gli incendi? La Garfagnana sceglie l'Unimog U20 allestito con modulo Assaloni.com G. Patscheider 30 Pala gommata Liebherr L 550 a Ecomondo 2011 31 La logistica di Magna Steyr, più ecologica e silenziosa con Econic a gas e cambio Allison 32 Novità per i trenini Dotto Ga. Marchelli 34 Superstrada Pedemontana Veneta: SIS si affida alle macchine Case 35 Scalvenzi presenta un nuovo compattatore monopala 36 Calendario Antonio Carraro 2012 "C'era una volta, once upon a time…" perché sognare non è peccato 37 TRH 9800 "Tractor of the Year 2012 - Best of Specialized" 38 Unimog vince un prestigioso premio per il design 39 Il sale antigelo Innova per un inverno sicuro 42 Nuove serie e nuove cabine Caron Ga. Marchelli 44 Sistema di gestione satellitare Assaloni.com - Infonorte 46 Mecalac 8MCR, un concept di polivalenza unico al mondo 47 1° Raduno Gator Day a Castelnovetto 48 Con i nuovi trattori portattrezzi Merlo le abbondanti nevicate non sono più un problema 50 Hymach: sfalcio con raccolta anche a 10 metri Gh. Marchelli 52 Calcestruzzi leggeri strutturali Leca CLS per il sistema Mose 54 Assaloni.com e Autostrade per l'Italia: di nuovo insieme, all'insegna della qualità 56 FAE molto soddisfatta di Agritechnica 2011 58 Terne JCB, Anas… ha fatto 13! 59 Max Holder GmbH torna sul mercato italiano 60 Lame convertibili Giletta serie U 61 Sicurezza a 360 gradi Ga. Marchelli 62 Viatec 2012, VIII fiera specializzata internazionale per opere infrastrutturali Lavori Pubblici viene inviata in tutta Italia a: - Uffici Tecnici di tutti i Comuni, Province, Regioni e Comunità Montane - Società di gestione strade e autostrade - Aziende municipalizzate, di multiservizi e raccolta rifiuti - Aziende di trasporto urbano - Ditte appaltatrici di lavori pubblici - Parchi nazionali e regionali - Protezione Civile - Consorzi di bonifica - Aeroporti, Porti - Enti, Aziende e Comunità di grande dimensione (fiere, golf, parchi divertimento…) - Ditte produttrici e commerciali italiane ed estere nei settori di intervento della rivista - Personalità di settore italiane ed estere 4

n. 53 novembre - dicembre 2011

In copertina:

Assaloni.Com S.p.A. Via Luigi Assaloni, 4 40042 Lizzano in Belvedere (BO) Tel. +39 0534 51353 Fax +39 0534 51583 info@assaloni.com www.assaloni.com

Direttore responsabile: dott. Giorgio Marchelli Direttore esecutivo: dott. ing. Gherardo Marchelli Redazione: dott. Giorgia Marchelli dott. arch. Viviana Patscheider Gunther Patscheider Francesco Piero Vandoni Segreteria di redazione: Domenica Stefani Editore: quota neve s.r.l. Direzione, amministrazione, pubblicità: Via Panizza 12 - 20144 Milano Tel. +39 02 4983120 Fax +39 02 4985157 E-mail: lavoripubblici@quotaneve.it Stampa: Alfaprint.com S.r.l. Via Bellini 24 21052 Busto Arsizio (MI) tel. 0331 620100 Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 577 in data 14-10-2002 Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale 70% LO/MI Abbonamenti annui: euro 30,00 Italia Estero euro 40,00 i versamenti possono essere effettuati a mezzo assegno o bonifico bancario IBAN: IT77Q0306901663074000004515 o c/c postale n. 26647206 intestato a: quota neve s.r.l.: via Panizza 12 20144 Milano Una copia

euro 5,00

I nominativi inseriti nell'invio sono tutelati dalla Legge 675/96 sulla Protezione dei Dati Personali

Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011



QUESTIONI LEGALI

Obbligo della Pubblica Amministrazione di manutenzione della segnaletica stradale AVV. FRANCESCO CAPOZZI del Foro di Milano

L'art. 14 del Codice della Strada (D.Lgs 30 aprile 1992, n. 285) prescrive che gli Enti proprietari delle strade, allo scopo di garantire la sicurezza e la fluidità della circolazione, provvedano alla manutenzione, gestione e pulizia delle strade, delle loro pertinenze e arredi, nonché alla apposizione e manutenzione della segnaletica prescritta (orizzontale o verticale). Gli obblighi di gestione e manutenzione della Pubblica Amministrazione, al fine di evitare l'esistenza di pericoli occulti, si estendono, quindi, anche alle banchine laterali, le quali, pur essendo normalmente precluse alla circolazione dei veicoli, fanno parte della struttura della strada, essendo destinate al transito dei pedoni e alla apposizione di segnaletica. La PA, quindi, per esempio nella segnaletica orizzontale (linee di arresto, linee bianche longitudinali continue o tratteggiate, linee gialle di cantiere), dovrà curarsi di non generare equivoci e confusione in capo all'utente sulla regolamentazione del traffico in quella sede, provvedendo a rimarcare i segnali bianchi o a cancellare in modo adeguato i segnali gialli (di cantiere). Per quanto concerne la segnaletica verticale (cartelli), la PA dovrà curarsi da un lato di apporre la segnaletica conforme alle normative al fine di regolamentare correttamente il traffico, ma dall'altro dovrà curarsi di segnalare potenziali situazioni di pericolo che possano generare situazioni di insidia e trabocchetto. Infatti, sebbene l'utente in casi di incertezza dovrà comunque attenersi al principio generale della prudenza e della diligenza, essendo la circolazione stradale attività pericolosa, la PA, non intervenendo con l'apposizione o la manutenzione della segnaletica, incorrerà nella responsabilità, per il risarcimento dei danni subiti dagli utenti, stabilita dalle norme (artt. 2043 e 2051 cod. civ.) già più volte citate nei precedenti numeri relative all'obbligo di "non ledere nessuno" e a quello di custodire il bene di proprietà. 6

Si è detto sopra del caso in cui le linee gialle di un cantiere - ovvero le linee di una precedente regolamentazione stradale - non vengono adeguatamente cancellate o sostituite, rappresentino una potenziale forma di pericolo per gli utenti, ma andrà altresì considerato potenzialmente pericoloso, la mancata segnalazione di un pericolo sulla strada, della presenza di una deviazione o di un mezzo fermo sulla strada. Anche per la segnaletica verticale, la PA si dovrà curare che i cartelli stradali siano di misura regolare, ovvero che non siano ostruiti da preesistenti cartelli pubblicitari o di segnalazione, ovvero che non siano coperti da ostacoli che ne impediscano la visione diretta. In questo senso, gli ostacoli sono sia di natura grafica (per esempio quando i segnali stradali vengono cancellati o imbrattati con vernici o altro), sia di natura fisica, quando, in prossimità di verde comunale, alberi, piante o elementi floreali occludano la visuale dei segnali stessi. La PA ha, dunque, l'obbligo di attrezzarsi per vigilare sul territorio e applicare ogni segnale ovvero far rimuovere, tramite la commissione in appalto a soggetti specializzati, ogni ostacolo che impedisca la diretta e limpida visione e percezione della segnaletica. Come sopra accennato, a meno che non si riesca a dimostrare che anche con una non corretta segnaletica si sarebbe potuto evitare un danno usando l'ordinaria diligenza, la PA potrebbe essere considerata responsabile a causa dell'incertezza e della criticità creata dall'errata manutenzione e/o apposizione della segnaletica.

L'avvocato risponde In questa sezione intendiamo dare la possibilità ai nostri lettori di poter formulare quesiti ai quali l’avvocato della rivista potrà dare utili risposte. Naturalmente ogni numero selezioneremo il quesito che ci sembrerà di maggior interesse. Inviate i vostri quesiti tramite e-mail: lavoripubblici@quotaneve.it all'attenzione L'avvocato risponde

Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011


Le risposte ai vostri quesiti: AVV. FRANCESCO CAPOZZI del Foro di Milano La crisi economica spinge sempre più spesso le amministrazioni a risparmiare ovunque sia possibile, ivi compreso nei lavori di pulizia e sgombero della neve, predisponendo contratti di appalto che prevedono l'esecuzione di lavori minimi, pregiudicando la sicurezza dei cittadini e la qualità del servizio. Quali possono essere le responsabilità per le imprese appaltatrici per il cattivo servizio determinato dalla volontà di risparmio delle amministrazioni? Titolare di un'impresa appaltatrice del servizio di sgombero neve nella Provincia di Urbino La presunzione di responsabilità per il danno cagionato dalle cose che si hanno in custodia, stabilita dall'art. 2051 c.c., è applicabile anche nei confronti della Pubblica Amministrazione, quale proprietaria delle strade demaniali, qualora la loro estensione sia tale da consentire l'esercizio di un continuo ed efficace controllo idoneo ad impedire l'insorgenza di cause di pericolo per i terzi. Ne consegue che l'affidamento della manutenzione stradale in appalto a singole imprese appaltanti non può considerarsi ragione sufficiente per sottrarre la P.A. dal dovere di sorveglianza e di controllo sul loro operato. Il contratto d'appalto per la manutenzione delle strade costituisce soltanto lo strumento tecnico - giuridico per la realizzazione in concreto del compito proprio dell'ente territoriale di provvedere alla manutenzione, gestione e pulizia delle strade, ai sensi dell'art. 14 del vigente Codice della Strada; per cui deve ritenersi che l'esistenza di tale contratto di appalto non vale affatto ad escludere la responsabilità dell'Ente committente nei confronti dei cittadini. Ne consegue che l'impresa appaltatrice sarà, eventualmente, chiamata a rispondere nei confronti della Pubblica Amministrazione nel caso di inadempimento degli obblighi derivanti dal contratto. Nel caso prospettato, non avendo evidenza del bando di gara e/o del relativo contratto di appalto, non si è chiaramente nella condizione di dare una risposta più precisa, fermo restando il dovere dell'Impresa di adempiere correttamente a quanto previsto in detto bando/contratto. Resta fermo che nel caso in cui talune modalità di sgombero della neve siano oggettivamente vietate, per esempio dal Regolamento di Polizia Urbana, l'appaltatore dovrà, comunque, usando la diligenza del buon padre di famiglia, verificare con la P.A. che l'attività richiesta non possa essere suscettibile di contestazioni. Sarà poi la Pubblica Amministrazione a dover rispondere nei confronti dei propri cittadini per un servizio ritenuto da questi ultimi "non all'altezza". Ho letto l'articolo in merito allo sgombero della neve (Soluzioni per Lavori Pubblici n. 52 settembre - ottobre 2011) e vorrei sapere se è legittimo per un'amministrazione comunale predisporre un regolamento di Polizia Urbana che imponga ai privati un obbligo di provvedere direttamente alla rimozione della neve dai marciapiedi antistanti le proprie abitazioni. Se sì, questo potrebbe esonerare l'amministrazione da ogni responsabilità in merito? Responsabile Direzione Affari Generali e Servizi Demografici di un Comune in provincia di Modena L'ipotesi di prevedere nel Regolamento di Polizia Urbana un qualche obbligo a carico dei privati di sgomberare la neve dai tratti di suolo pubblico prospicienti le loro proprietà non può essere considerato di per sé illegittimo. Anzi, similari disposizioni sono previste nei Regolamenti di numerosi comuni italiani. A mero titolo d'esempio, segnalo il recente Regolamento del Comune di Bologna (approvato nel febbraio di quest'anno) che, all'art.6, così dispone: "Sgombero della neve - 1. I proprietari e gli amministratori o gli eventuali conduttori di edifici a qualunque scopo destinati e chiunque abbia a qualsiasi titolo il possesso degli stabili, durante ed a seguito di nevicate hanno l'obbligo di provvedere allo sgombero della neve e del ghiaccio che si forma su tetti, gronde, balconi o terrazzi, osservando tutte le cautele che si rendano opportune e necessarie per non recare danno alle persone o alle cose sottostanti. […] 3. Per la sicurezza delle persone, debbono essere sgomberati dalla neve e dal ghiaccio, a cura dei frontisti, i marciapiedi ed i passaggi pedonali prospicienti l'ingresso degli edifici e dei negozi; si devono inoltre coprire o cospargere con materiale antisdrucciolevole le formazioni di ghiaccio sul suolo. 4. La neve deve essere ammassata ai margini dei marciapiedi, mentre è vietato ammassarla sul verde pubblico, a ridosso di siepi o piante, o a ridosso dei cassonetti per la raccolta dei rifiuti. 5. E' fatto divieto di scaricare la neve nelle fogne, nei canali e nei corsi d'acqua. 6. Chiunque viola le disposizioni del presente articolo è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da euro 100 a euro 500". In senso del tutto analogo, pur con diverse caratteristiche e formulazioni, sono anche gli artt.9, comma 5 e 11 del Regolamento di Torino, ovvero l'art.26 del Regolamento di Milano, nonché molti altri, quasi tutti facilmente reperibili on line. Alla luce di ciò, consiglio di esaminarne alcuni, trovandovi ispirazione per quanto dovrà scrivere, tenendo naturalmente conto che l'obbligo non potrà essere eccessivamente stringente, sproporzionato o esteso oltremisura. Da ultimo, segnalo però che qualsivoglia obbligo a carico dei privati non potrà esimere la Pubblica Amministrazione dalla generica responsabilità ex art.2051 Codice Civile, permanendo comunque in capo al Comune quantomeno il dovere di controllare l'adempimento dell'obbligo medesimo. Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011

7


VERDE

Selion: campione del mondo dei pesi leggeri

1

I modelli C20, C15 ed M12 sono le motoseghe a mano più leggere al mondo: solo 2 kg per la C20 e la C15 e meno di 1,7 kg per la M12. Una gamma di elettroutensili adatti a tutti i lavori di taglio e potatura. Con un rapporto potenza - peso ineguagliabile e montando di serie catene Oregon da 1/4'', appositamente studiate per la potatura, i modelli C20, C15 e M12 garantiscono tagli precisi e netti. Particolarmente leggeri, la guida della catena Pellenc in acciaio e in materiale composito conferisce a questi modelli flessibilità di torsione e può evitare le rotture in caso di blocco accidentale. Inoltre, l'assenza di frizione e di riduttore di velocità garantiscono l'affidabilità e la leggerezza. La gamma Selion a mano è dotata di una trasmissione a presa diretta con il pignone della catena, che ne aumen-

2 8

ta la robustezza. Le motoseghe Pellenc beneficiano di numerose innovazioni tecnologiche, tutte brevettate da Pellenc: il sistema automatico di tensione della catena; la chiave estraibile integrata, molto pratica per tendere la catena durante il lavoro; il freno catena elettronico che in caso di caduta o di rimbalzo (fenomeno del kick-back) mette in sicurezza la macchina, sistema 10 volte più sensibile rispetto a una motosega a motore termico dotata di freno - catena meccanico; la gestione elettronica del flusso d'olio che determina il consumo d'olio in funzione della potenza utilizzata, riducendo così i consumi del 30% rispetto alle motoseghe a motore termico tradizionali. I vantaggi della gamma Selion scaturiscono in primo luogo dal rivoluzionario motore elettrico Pellenc e

3

anche dalla loro intrinseca sicurezza. Il motore Pellenc permette agli elettroutensili un rendimento elevatissimo, che si avvicina al 90% (contro il 20% scarso dei motori termici). Il motore ha un regime compreso tra i 5.400 ed i 6.200 giri al minuto. Il primo dei quattro punti di sicurezza delle motoseghe elettriche Pellenc è il già citato brevetto Pellenc: il freno catena azionato da un sensore elettronico sensibilissimo. Il secondo punto è rappresentato da un sistema di autodiagnostica dell'utensile: soltanto se il sensore di rimbalzo è operativo può avvenire l'accensione dell'attrezzo. La terza sicurezza deriva dal grilletto di accensione a doppio impulso. Infine, la quarta sicurezza è costituita dall'adozione di catene Oregon a debole rimbalzo: il fenomeno del rimbalzo, qualora avvenisse, sarà molto meno violento. Come tutti gli altri prodotti Pellenc, la gamma Selion utilizza la tecnologia a grandissima capacità della gamma Ultra Lithium Battery, che garantisce un funzionamento ecologico, senza odori e offre un'autonomia da record. Utilizzando, inoltre, il caricatore solare Solerion per ricaricare le batterie, presente nella gamma dei prodotti Pellenc, le emissioni dirette di CO2 si riducono addirittura a zero. 1. Motosega Pellenc modello Selion C20 2. 3. Selion C15 4. Selion M12

4 Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011



PORTATTREZZI

Le Protezioni Civili Italiane scelgono Multione GIORGIA MARCHELLI

1

Dopo i numerosi consensi ottenuti da varie Pubbliche Amministrazioni Italiane, ora anche alcuni Dipartimenti della Protezione Civile hanno scelto Multione per fare fronte rapidamente alle emergenze che si presentano nel territorio, quali le frane, alla-

gamenti e i diversi fenomeni atmosferici che purtroppo in questi ultimi mesi hanno messo a dura prova il nostro paese. I versatili portattrezzi della vicentina CSF, allestibili molto velocemente in svariate maniere, sono l'ideale per

risolvere in modo rapido tantissimi dei problemi che si presentano fra gli imprevisti delle situazioni drammatiche o comunque difficili da affrontare. La Protezione Civile del Comune di Spinea, in Provincia di Venezia, ha scelto una Multione S620DT dotata di benna frontale e di forca pallet, da utilizzare per la risoluzione di emergenze di vario genere. Una Multione SL835DT è stata fornita alla Protezione Civile del Comune di For no di Zoldo, in Provincia di Belluno, tramite il rivenditore CSF per il bellunese, Dolomiti Mac, nella persona del sig. Amedeo Feltrin. La macchina è dotata di cabina riscaldata, benna frontale da neve, turbina sgombero neve da 140 cm a doppio stadio e forche pallet, e viene utilizzata principalmente per lo sgombero neve anche in condizioni gravose. Sono numerose inoltre le altre associazioni di Protezione Civile che ultimamente stanno chiedendo informazioni all'azienda di Grumolo delle Abbadesse per dotarsi anch'esse dei loro portattrezzi. In molti si sono resi conto che la potenza, la molteplicità di utilizzo di queste macchine e la loro comodità, sarebbero fondamentali per le gravose situazioni da affrontare nel migliore e più veloce dei modi. 1. Multione S620DT della Protezione Civile del Comune di Spinea 2. 3. Multione SL835DT della Protezione Civile del Comune di Forno di Zoldo

2 10

3 Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011



VERDE

Berti lancia il modello EKR/M ad Agritechnica

1

Uno dei fattori di successo per un'azienda (soprattutto in questi tempi) è quello di non smettere mai di essere "curiosi" e di osservare con attenzione il mondo che la circonda per offrire alla propria clientela le risposte in merito alle richieste che provengono dal mercato. Questo sta facendo la ditta Ber ti Macchine Agricole di Caldiero (VR), introducendo sul mercato nazionale e mondiale il nuovo modello di trinciatrice EKR/M. Si tratta di una trinciatrice compatta ideale per trinciare erba, cespugli, rovi e ramaglia fino a 4 cm di diame-

2

tro, trovando la sua applicazione nella pulizia di aree verdi, bordi stradali, vigneti e frutteti. Per il momento la trinciatrice Berti EKR/M è disponibile in due misure: 180 e 200 cm, ma, considerato il grande consenso da parte di chi l'ha già acquistata e provata sul campo, non è escluso che verranno messe a disposizione anche altre misure di lavoro. La sua grande peculiarità è basata sul tipo di trattore cui applicare la macchina, questa trinciatrice infatti può essere installata su trattori con guida retroversa e con potenza compresa tra 50 e 90 CV e può essere

agganciata in posizione frontale al trattore o posteriore per uso in spinta. La dotazione di serie prevede: l'attacco a tre punti di categoria I-II, la doppia ruota libera con albero passante nella scatola ingranaggi, il rullo posteriore autopulente e regolabile in altezza e la possibilità di avere una presa di forza di 540 o 1.000 g/min, semplicemente invertendo le pulegge. Il lavoro di trinciatura viene eseguito da utensili trincianti di tipo leggero (è possibile scegliere di montare anche i coltelli), costruiti in materiale di prima qualità in grado di durare nel tempo e di garantire un risultato efficiente del lavoro. Questo nuovo modello è stato esposto in antepr ima inter nazionale all'Agritechnica di Hannover ed è stato apprezzato dai molti visitatori. Ciò rappresenta un'ulteriore conferma che la cur iosità (intesa nel senso buono) a volte porta buone idee. Ovviamente questo spirito è una delle caratteristiche che contraddistinguono la ditta Berti, che si sta preparando ai prossimi appuntamenti fieristici con altre novità interessanti e soprattutto innovative nel suo settore. 1. 2. 3. La trinciatrice Berti Macchine Agricole modello EKR/M al lavoro

3 12

Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011



STRADE E AMBIENTE

Finalmente una prova in ambiente reale delle pavimentazioni fotocatalitiche GUNTHER PATSCHEIDER

SEA, Società Esercizi Aeroportuali, sempre attenta alle tematiche ambientali, ha voluto sperimentare, per la prima volta in un aeroporto italiano, un prodotto innovativo in grado di abbattere l'inquinamento, il Coverlite®. Una sperimentazione sul campo, dopo i numerosi test effettuati in laboratorio che hanno confermato la presenza di una significativa azione fotocatalitica nel prodotto, utile per capire, in una realtà simile a quella che si verifica nella gran parte delle strade urbane, la vera efficienza del

14

prodotto. Coverlite®, prodotto dall'Impresa Bacchi, è la nuova frontiera dei trattamenti fotocatalitici antismog. Si avvale delle proprietà del biossido di titanio (TiO2), che con la luce genera un processo naturale di abbattimento degli inquinanti atmosferici: ossidi di azoto e di zolfo, ozono e altri componenti dei particolati. La sua innovatività consegue a una formulazione esclusiva, che ha permesso di mettere a punto un'emulsione a base di TiO2 e acqua, senza solventi. Questa sua caratteristica va

a vantaggio anche della salute di chi lo applica e ne permette l'impiego su tutte le pavimentazioni stradali in conglomerato bituminoso, mantenendo inalterate le caratteristiche tecniche originarie del manto, superando i limiti dei trattamenti antismog sino ad oggi in uso e assicurando un trattamento durevole ed efficace nel tempo. Il progetto ha interessato l'area arrivi del Ter minal 1 dell'aeropor to di Malpensa: sono stati trattati 18.000 metri quadrati con Coverlite® che, applicato con tecnica a spruzzo, penetra nelle macro e micro rugosità della pavimentazione, conferendone caratteristiche fotocatalitiche antismog. Il funzionamento è molto simile al processo della fotosintesi clorofilliana: in pratica il biossido di titanio, con l'azione dei raggi UV del sole, provoca le reazioni di trasformazione dei gas in sali. Anche l'applicazione di Coverlite® è stata studiata e ottimizzata. Difatti si applica con apposito macchinario dotato di adeguato sistema di spruzzatura, su qualunque tipologia di conglomerato bituminoso, nor male, modificato, vergine o riciclato, drenante o fonoassorbente. Può essere posato su strade e autostrade, parcheggi, piste ciclabili e marciapiedi, aree industriali, zone di stoccaggio, porti e aeroporti, con due metodolo-

Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011


gie: tecnica a caldo, in fase di stesa del tappeto entro i tempi necessari della stessa posa del nuovo tappeto in conglomerato bituminoso e tecnica a freddo, su tappeti già da tempo realizzati previa cantierizzazione e apertura al traffico nel rispetto dei tempi di asciugatura del trattamento. L'azione fotocatalitica è stata quantificata e determinata sia con l'oramai consueta e standardizzata prova di laboratorio che ha dimostrato una notevole efficacia, già ampiamente verificata nelle molteplici applicazioni passate, sia soprattutto con la grande novità di una seconda tipologia di sperimentazione effettuata direttamente sul luogo. Il monitoraggio in situ, infatti, verifica la concentrazione dei gas inquinanti presenti nell'ambiente in prossimità dell'intervento, dati meno scientifici, in quanto difficilmente standardizzabili, rispetto a quelli raccolti in laboratorio, ma finalmente reali al 100% per questa tipologia di applicazione. In questo caso per la rilevazione sono state utilizzate due stazioni mobili dotate di strumentazione per il monitoraggio dei parametri meteorologici, di analizzatori degli inquinanti, di sistemi di controllo e acquisizione dati, poste in due differenti zone di traffico dell'aeropor to, una davanti all'Hotel Sheraton e una davanti al Terminal 1. Lo scopo era quello di stimare l'effetto sulle concentrazioni degli ossidi di azoto dopo l'applicazione del trattamento nell'area arr ivi del Terminal 1, sia all'interno dell'aeroporto che all'esterno. Il periodo di monitoraggio è stato di 8 settimane, di cui 4 settimane prima del trattamento - come base di riferimento

per avere dei dati da confrontare provenienti da due aree diverse - e 4 dopo per la valutazione degli effetti nelle due posizioni. Questo per incrociare i risultati e poterli confrontare con una valutazione oggettiva sapendo come si comportavano le aree limitrofe in funzione delle molteplici variabili cui sono sottoposte. I risultati hanno evidenziato l'effettiva riduzione di concentrazioni medie sul luogo, pari ad un abbattimento del 9% degli ossidi d'azoto, dato costante e duraturo nel tempo. Contemporaneamente si è proceduto alla rilevazione di campioni prelevati durante le fase di spruzzatura e ver ificati presso il Laborator io Sperimentale Stradale della Sezione Infrastrutture Viarie del D.I.I.A.R. Politecnico di Milano, grazie all'impegno del Direttore Professor Maurizio Cr ispino, secondo la procedura parametrata alla norma in vigore. Si è trattato di rilievi campione della pavimentazione trattata superficialmente con Coverlite®: l'indice di abbattimento degli ossidi d'azoto è stato mediamente del 43%. Il Vicedirettore Generale di Legambiente, Andrea Poggio, è rimasto piacevolmente colpito dai risultati della sperimentazione sottolineando che per la prima volta un prodotto fotocatalitico si sottopone a valutazioni sul campo. Ricorda anche che un abbattimento dell'ordine di grandezza del 10% non consente solo di eliminare l'inquinamento di troppo, ma potrebbe aiutare sensibilmente a rientrare nei limiti di qualità dell'aria richiesti dall'Europa. Anche il Presidente di SEA, Giuseppe Bonomi, e l'assessore alla

Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011

mobilità, ambiente, arredo urbano e verde del Comune di Milano, Pierfrancesco Maran, si dichiarano soddisfatti del prodotto e delle sperimentazioni eseguite dall'Impresa Bacchi sul proprio territorio. In questo caso l'abbattimento degli ossidi di azoto è stato del 9%, ma applicandolo in città, in zone dove vi è minor movimento d'aria ed effetto canyon e maggior concentrazione di traffico, si stima che questa percentuale di abbattimento dovrebbe aumentare sensibilmente.

15


SEGNALETICA

Isola spartitraffico Ecoplus. Chiavari comune virtuoso: perchè mandare in discarica 650 pneumatici esausti? GUNTHER PATSCHEIDER

Chiavari, comune virtuoso, ha scelto di costruire un'isola spartitraffico in gomma riciclata, composta da ben 650 pneumatici esausti altrimenti destinati alla discarica. L'isola spartitraffico difatti è costituita da materiale riciclato, composto da granuli di gomma provenienti dalla triturazione degli pneumatici usurati che, mediante l'utilizzo di collanti di ultima generazione, vengono compattati secondo un procedimento di pressatura ad alta temperatura. Ecoplus sta ampliando sempre di più la sua vasta gamma di prodotti in gomma riciclata destinati ai lavori pubblici: dall'EcoPuzzle, pavimentazione antishock per i parchi giochi, ai dossi artificiali, agli attraversamenti pedonali rialzati ed alle isole pedonali sempre in gomma riciclata, fino ad arrivare all'isola spartitraffico. Il Comune di Chiavari recentemente aveva già installato sul proprio territorio alcuni prodotti Ecoplus tra cui i dossi ed un dissuasore di velocità 16

lungo (Soluzioni per Lavori Pubblici n. 49 marzo - aprile 2011): l'amministrazione, soddisfatta dai risultati ottenuti, ha proceduto con questa nuova appli-

cazione. L'ingombro totale di questo innovativo prodotto Ecoplus in lunghezza è pari a 21 metri comprensivi di 3 metri di passaggio pedonale intermedio. Lo spartitraffico è costituito da 3 pannelli di lunghezza unitaria di 4,5 metri, con uno spessore di 20 centimetri, che vanno a formare un blocco monolitico di 13,5 metri di lunghezza per 1 metro di larghezza, con frontale a sezione circolare. Mentre la sezione installata oltre il passaggio pedonale è composta da un solo blocco monolitico di 4,3 metri di lunghezza, mantenendo la stessa larghezza e spessore del primo. Grazie alla composizione modulare in pannelli, caratteristica dei prodotti Ecoplus, è semplice da applicare e può essere adattato a qualsiasi carreggiata semplicemente affiancando i pannelli fino ad ottenere il risultato desiderato. Sulla fascia laterale, di spessore di 15 centimetri, e sulla fascia rastremata

Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011


nella parte superiore, costituenti il perimetro dei due monoblocchi, è stata applicata una pigmentazione rifrangente in rispetto con le normative e le indicazioni del codice stradale. Il fissaggio alla sede stradale è stato

ottenuto mediante l'utilizzo di tiranteria speciale espressamente progettata per queste applicazioni e mediante l'utilizzo di adesivi di ultima generazione; come tutti i prodotti di Ecoplus, anche questo è studiato per essere applicato

Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011

nel minor tempo possibile e senza necessità di chiudere la strada al traffico per tempi prolungati evitando così di creare disagi alla circolazione. Progettare e costruire isole spartitraffico utilizzando la gomma come materiale base genera numerosi vantaggi in quanto il materiale si presta in maniera ottimale a tale utilizzo. Primo fra tutti i benefici di cui gode la gomma è la morbidezza in caso di impatto ed il conseguente assorbimento della componente di energia cinetica; anche la protezione degli pneumatici delle autovetture non è un fattore da sottovalutare, come pure una serie di ulteriori vantaggi, che in caso di impatto con un materiale morbido e che assorbe energia, sono facilmente comprensibili. A maggior ragione la tutela dei pedoni viene ulteriormente garantita. Da sottolineare come Ecoplus dia importanza all'utilizzo dei materiali di riciclo, che tanto contribuiscono alla salvaguardia dell'ambiente: è perciò intuitivo che privilegiare soluzioni di ecocompatibilità diventa fondamentale nell'ottica del rispetto delle generazioni future. La certificazione "Remade in Italy" di cui Ecoplus continua a fregiarsi, che certifica l'impegno della stessa alla contribuzione della salvaguardia dell'ambiente mediante la riduzione delle emissioni climalteranti e dei consumi energetici da riciclo, rappresenta un piccolo traguardo in merito all'ecosostenibilità dei propri prodotti. Un dato particolarmente e piacevolmente impressionante in merito a questa isola spartitraffico riguarda il riutilizzo degli pneumatici: quest'applicazione difatti ha permesso il recupero di circa 650 pneumatici altrimenti destinati alla discarica, che corrispondono, se allineati uno dietro l'altro, ad una fila lunga più di mezzo chilometro.

17


PORTATTREZZI

MI&P: prodotti, soluzioni e proposte di alta qualità per i professionisti del settore Dopo soli tre mesi dalla presentazione in Italia di MI&P S.r.l., già le prime novità rafforzano ulteriormente il messaggio che vuole essere dato al mercato: MI&P può essere l'interlocutore ideale per gli addetti del settore manutenzione stradale, con mezzi e macchine ideali per la movimentazione delle più svariate attrezzature, garantendo ottime qualità del lavoro svolto e ponendo grande attenzione a comfort e sicurezza degli operatori. In quest'ottica MI&P ha siglato un accordo di distribuzione in esclusiva con BM Tractors del mezzo Comtrac: il veicolo dotato di fabbrica con caratteristiche specifiche e uniche come per citare le principali - 4 ruote sterzanti, avanzamento idrostatico, impianto idraulico professionale a più circuiti, staffatura portattrezzi con piastra DIN 76060, sollevatore 3 punti,

1

1. Comtrac con Turbo-Fresa Assaloni.com TF 90.26 2. Comtrac con Turbo-Fresa Assaloni.com TF 90.26 3. 4. Portattrezzi Multicar Fumo M30 consegnato al Comune di Chienes (BZ) con l'interscambiabilità allestimenti, qui con spazzatrice Trilety MCKIII 5. Multicar M27 con Road Putcher Unicont per riparazioni pavimentazioni stradali

2

3

4 18

Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011


cabina panoramica, comandi ambodirezionali con posto guida girevole e molto altro, che donano al mezzo una caratteristica di polifunzionalità accentuata che garantisce all'utilizzatore finale di sfruttare al massimo e per tutto l'arco dell'anno il mezzo e relativi accessori. Le peculiarità sopra esposte sono in gran parte rintracciabili anche sulla gamma di veicoli Multicar: per questo MI&P ritiene che i mezzi prodotti da BM Tractors siano ideali per completare la propria gamma e permettere ai propri interlocutori di individuare le soluzioni più idonee alle proprie esigenze operative con soluzioni altamente professionali. A completamento della propria proposta commerciale MI&P ha preso con- 5 tatti con i principali allestitori del setto- zati e showroom dei vari prodotti prore nazionali ed esteri: l'obiettivo è di posti . porsi come interlocutori a 360° Sarà prevista anche una sala riunioni costruendo e definendo soluzioni alle da utilizzare per formazione tecnimolteplici problematiche da affrontare. co/commerciale dei propri collaboraPer offrire la migliore organizzazione tori nonché nelle occasioni di Open operativa possibile, MI&P sta realiz- House che si svolgeranno periodicazando una sede operativa sull'Ap- mente per tutti i clienti e operatori di pennino Modenese, funzionante dal- settore: è profondamente radicata l'inizio del prossimo anno, presso la infatti la convinzione che solo con quale verrà realizzata un'area opera- operatori adeguatamente informati tiva con magazzino, tecnici specializ- sul corretto utilizzo e sulla puntuale

Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011

manutenzione di mezzi così specifici si possa ottenere il migliore risultato finale. Altro obiettivo che MI&P vuole raggiungere rapidamente è la presenza sul territorio nazionale di una rete sia commerciale che di assistenza tecnica quanto più capillare possibile per permettere ai propri clienti di avere interlocutori vicini e disponibili per affrontare nel modo più celere le proprie necessità.

19


IGIENE URBANA

La spazzatrice Bucher CityCat 2020 al lavoro tra le strade dell'Isola di Capri Giletta S.p.A. si è aggiudicata la gara indetta dalla Città di Capri fornendo l'agile e scattante Bucher CityCat 2020, perfetta per le sue caratteristiche alla par ticolare e splendente conformazione dell'Isola. A ridosso dell'incantevole e mondana stagione isolana, la Città di Capri ha indetto un bando di gara la cui fornitura è stata aggiudicata con il criterio economicamente più vantaggioso, valutabile in base ad elementi diversi, quali il prezzo, la qualità, il valore tec-

20

nico, garanzie offerte, referenze di fornitura e il servizio successivo alla vendita e assistenza tecnica. I punteggi per l'aggiudicazione sono stati divisi tra diversi criteri di aggiudicazione che complessivamente attribuiscono a ciascuna ditta partecipante diversi punteggi finali. Si riportano a titolo esemplificativo il prezzo, la qualità e funzionalità tra cui la manovrabilità essenziale per la conformazione dell'isola, il servizio successivo alla vendita e quindi all'assistenza.

Giletta si è aggiudicata la gara grazie alle caratteristiche tecniche della Bucher CityCat 2020, che come punti di forza ha proprio l'elevata manovrabilità ed agilità grazie allo snodo centrale e ad una serie di caratteristiche tecniche di grande qualità ed affidabilità garantite dal marchio Bucher, e ad una capillare e professionale rete vendita e di assistenza. Per la fornitura alla Città di Capri infatti, l'assistenza post vendita è stata garantita dal concessionario Giletta per le regioni Campania e Basilicata: Oram S.r.l. con sede a Pozzuoli che assiste costantemente i propri clienti con personale altamente qualificato e risorse innovative dal punto di vista tecnologico. Sicuramente la Città di Capri vista la sua struttura morfologica complessa non poteva richiedere una spazzatrice qualunque, ma aveva bisogno di una macchina che sposasse perfettamente una serie di necessità espresse da caratteristiche tecniche del mezzo, racchiuse dopo l'aggiudicazione della gara nella Bucher CityCat 2020, la spazzatrice agile e manovrabilissima grazie all'articolazione ed allo snodo centrale, dagli ingombri molto contenuti ma di elevata potenza e dalle prestazioni altamente performanti, che garantisce al tempo stesso una pulizia efficace ed efficiente passando quasi inosservata tra le strette strade di Capri, visto il basso impatto in termini di rumorosità. Dopo la consegna della CityCat 2020, la Città di Capri ha usufruito immediatamente ed agevolmente della spazzatrice, vista la sua facilità di utilizzo che garantisce performance impeccabili anche per gli operatori meno esperti, con il doppio vantaggio del grande comfort della cabina. Per concretizzare i concetti fin qui espressi ripor tiamo le parole del Presidente di Capri Servizi, il sig. Costanzo Cerrotta, che molto brevemente riporta: "Al fine della fornitura "perfetta" è stato importante predeter-

Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011


minare una serie di caratteristiche tecniche del mezzo adatto alla particolare conformazione della Piccola Isola, e dopo l'aggiudicazione della for nitura a Giletta della Bucher CityCat 2020, eravamo sicuri dell'affidabilità e manovrabilità del mezzo viste le sue caratteristiche tecniche, ma dopo l'utilizzo ne siamo stati certi. La Bucher CityCat 2020 si presta ottimamente a lavorare tra le strette strade dell'isola grazie al sistema di articolazione con snodo centrale che permette alla CityCat 2020 di muoversi in modo agile e felino, anche nelle zone più strette, e alla sua potenza ed efficacia di aspirazione che garantiscono una pulizia impeccabile anche sulla temutissima pavimentazione che caratterizza i centri urbani: la guida articolata con stabilizzatore di torsione, servosterzo con sensore per il carico, azionabile senza sforzo anche in fase di manovra tramite pompa ad ingranaggi aumentano ulteriormente le prestazioni. Importante per noi è anche avere un mezzo facile da utilizzare senza particolari corsi da tutti gli operatori che si trovano perfettamente a loro agio con il mezzo, dotato anche di un semplice quadro comandi per lo svolgimento di tutte le operazioni, sia di spazzamento che di scarico, posto all'interno

della cabina ed in posizione ergonomica rispetto all'operatore; con la cabina climatizzata in alluminio, montata su sospensioni idroelastiche. La cabina è ribaltabile in avanti per facilitare gli eventuali interventi di manutenzione; ha due comodi posti omologati, il parabrezza sagomato in vetro di sicurezza atermico e antiriflesso. Ha un'ottima visibilità anche nei confronti dei moduli spazzanti viste le ampie superfici vetrate, con finestrini elettrici sulle portiere, il sedile è anatomico a sospensione pneumatica. Ci

Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011

preme evidenziare anche la professionalità del nostro centro di assistenza svolto dalla Concessionaria Giletta Oram, che è sempre disponibile ed attenta alla nostre necessità, oltre a garantirci l'assistenza necessaria con personale qualificato e tempi di intervento brevissimi. Siamo felici e soddisfatti dell'acquisto, così come i nostri turisti che ammirano la nostra bella isola pulita, e la Bucher CityCat 2020 che silenziosamente lavora tra le vie di Capri sulla sfondo dei Faraglioni."

21


IGIENE URBANA

Imanpack Packaging & Eco Solutions installa un'isola Gaia al Comune di Erto e Casso

La società Imanpack Packaging & Eco Solutions S.p.A. ha installato nei mesi scorsi un'isola ecologica interrata modello Gaia presso il Comune di Erto e Casso (PN). L'amministrazione comunale è orgogliosa di introdurre, prima nella Regione Friuli Venezia Giulia, il sistema Gaia. L'isola, come si può vedere nelle foto, è molto compatta negli spazi: l'area di ingombro è di circa 20 m2; molto contenuta, la copertura è realizzata con una struttura mista, acciaio e calcestruzzo, in grado di sopportare sia il passaggio pedonale che quello carrabile. La realizzazione, eseguita in collaborazione con la ditta R.S.I. Road Service International di Egna (BZ) nel centro del paese, serve un bacino di utenza di circa 200 famiglie. Nella prima fase di avviamento, l'isola è stata predisposta per la raccolta e la compattazione della sola frazione indifferenziata, questo per consentire, oltre all'eliminazione dei numerosi cassonetti (un'isola Gaia elimina circa 15 cassonetti da 1.100 l), di monitora22

re i flussi di rifiuto che vanno a smaltimento. Gaia è infatti un ottimo strumento di raccolta dati e consente con grande versatilità di cambiare in modo semplice e rapido le sue funzioni di raccolta, senza che questo provochi radicali cambiamenti nell'utilizzo da parte dei cittadini e nella gestione del sistema di raccolta adottato. I mezzi utilizzati per lo svuotamento dell'isola sono a carico posteriore con attacchi standard (DIN 30700). Dopo la prima fase di raccolta della sola frazione indifferenziata è prevista la fase di raccolta differenziata delle frazioni, plastica e lattine, carta e vetro. Anche qui è previsto un periodo di monitoraggio iniziale, dopo il quale l'amministrazione potrà decidere come ottimizzare il servizio nei confronti dei cittadini mantenendo inalterate le modalità del servizio. L'amministrazione comunale è dotata di un sistema di supervisione installato su un normale PC collegato ad Internet, in grado di raccogliere i dati in entrata all'impianto relativamente ai conferimenti dei cittadini e di control-

lare le quantità raccolte dalle società di servizio. Tali dati consentono oltre alla razionalizzazione del servizio anche un controllo bidirezionale sia sui cittadini che sulle società di raccolta, allo scopo di migliorare il servizio al pubblico ed educare e sensibilizzare ad una raccolta responsabile e qualitativamente sempre migliore. Scopo dell'amministrazione del Comune di Erto e Casso è dunque capire come è lo stato della raccolta differenziata all'interno del territorio comunale, per poi attuare le adeguate misure che consentano il miglioramento delle percentuali di raccolta e della qualità delle frazioni differenziate. Lo strumento è oggi a portata di tutte le amministrazioni pubbliche, con Gaia tutto ciò è possibile. Tra le caratteristiche tecniche di Gaia, fondamentale è l'utilizzo di un sistema che garantisce l'affidabilità anche in condizioni climatiche difficili (temperature fino a -30°C), un servizio continuo 24 ore su 24, l'elevata capacità di raccolta. Ulteriori peculiarità richieste al sistema riguardano la differenziazione dei rifiuti in un unico punto con minore impatto ambientale possibile, la versatilità ed il controllo/monitoraggio costante del sistema, sia sotto il profilo del servizio di raccolta che dell'assistenza - avvertendo direttamente gli operatori della raccolta sul reale grado di riempimento dei contenitori ed il servizio di assistenza nel caso di eventuali guasti o avarie. Imanpack Packaging & Eco Solutions S.p.A. continua ad investire nel comparto ecologico ed ha già importanti novità che presenterà a breve, sia nel compar to della costruzione delle macchine per il confezionamento, sia dei prodotti alimentari e non. Grazie a nuove tecnologie di confezionamento che consentiranno una sensibile riduzione dell'imballaggio dei prodotti e all'utilizzo di film/pellicole ad alto con-

Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011


tenuto ecologico, sia nella costruzione di impianti per la raccolta automatizzata dei rifiuti. Il prodotto che comunque rappresenta il gioiello tecnologico dell'azienda rimane attualmente l'isola ecologica interrata Gaia, sempre aggiornata alle ultime tecnologie disponibili sul profilo del controllo di processo e della componentistica di alta qualità che garantisce un'elevatissima affidabilità e prestazioni ineguagliabili. Gaia permette il conferimento differenziato dei rifiuti urbani in un'unica struttura che contiene ben 8 cassonetti da 800 litri ciascuno. In superficie è visibile solo un torrino in acciaio di dimensioni contenute, alto meno di un metro. Il cittadino può introdurre una tipologia di rifiuto seguendo le istruzioni del display parlante, estremamente semplificate e veloci. Una volta introdotto, il rifiuto viene pesato e compattato, per ridurne il volume. I dati relativi il peso, il tipo di rifiuto conferito ed il codice utente, vengono automaticamente registrati e gestiti direttamente dalla centrale operativa, installata presso l'amministrazione stessa o l'azienda di gestione dei rifiuti. Gaia è intelligente: completamente gestita da un software dedicato, garantisce funzionalità e sicurezza. Il software infatti avverte l'unità della centrale operativa cui è collegato, quando uno dei cassonetti è pieno, oppure in caso di avaria. Gaia è completamente riprogrammabile in tempo reale, per far fronte a situazioni impreviste. Tutte le isole inoltre, ovunque installate, sono collegate con l'unità centrale presso la sede di Imanpack Packaging & Eco Solutions. Imanpack Packaging & Eco Solutions S.p.A. propone alle amministrazioni pubbliche, come agli enti che si occupano della gestione dei rifiuti urbani, una soluzione rispettosa dell'ambien-

te e vantaggiosa sotto il profilo economico. Gaia risponde alle esigenze di adeguamento alle nuove normative europee vigenti, sulla gestione e la tassazione del rifiuto, che impongono il calcolo della tariffa in base all'effettiva produzione: consente il calcolo della tariffa per ciascun utente, il quale paga il rifiuto effettivamente prodotto. La gestione telecontrollata del sistema permette inoltre una riduzione della frequenza di scarico ed un'ottimizzazione dei costi del servizio.

Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011

Imanpack Packaging & Eco Solutions da anni opera nel settore della raccolta differenziata con la produzione di impianti interrati automatizzati denominati Gaia, sempre più apprezzati da parte degli utilizzatori, con eccellenti risultati di impatto sulla cittadinanza che ne usufruisce. Sono già presenti nel territorio italiano più di 60 installazioni di isole ecologiche interrate Gaia in Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Lombardia, Piemonte, Valle d'Aosta, Lazio e nelle isole sia in Sicilia che in Sardegna. Grande è l'interesse manifestato da numerose amministrazioni pubbliche ed aziende di raccolta su questo sistema interrato di raccolta dei rifiuti, che dimostra la sua validità, oltre che come alternativa ai sistemi comunemente usati, anche come elemento aggiuntivo della raccolta porta a porta e a cassonetti.

23


PAVIMENTAZIONI STRADALI

Intervento di ripristino e rinforzo della sovrastruttura stradale con finitura antighiaccio Ing. CRISTIANO REBECCHI (Capo Servizio Tecnico - Settore Manutenzioni Stradali - Provincia di Cremona) i principali centri ad ovest della città, preso tra il km 53+600 ed il km Premessa Gli interventi di manutenzione straordi- compreso ovviamente il capoluogo 55+300, coincide con la circonvallanaria delle sovrastrutture stradali si milanese. zione di Santa Maria dei Sabbioni a rendono necessari in quanto le pavi- In particolare il tronco in questione, nord dell'abitato, Comune di Cappella mentazioni bituminose hanno una oltre ad essere caratterizzato da Cantone (CR) in una zona orograficadurata limitata nel tempo sia per l'in- ammaloramenti del piano viabile mente pianeggiante completamente vecchiamento del bitume sia per l'usu- dovuti all'ingente presenza di traffico esposta in inverno ai venti di tramonra provocata dal traffico e dagli agenti anche pesante con fessurazioni rami- tana, pertanto molto soggetta a gelaatmosferici. L'indurimento e la perdita ficate, a piccoli blocchi e sfondamenti te invernali. di elasticità del bitume nel tempo pos- localizzati, aveva problemi specifici sono essere ritardati utilizzando dei legati alla veloce formazione di ghiac- Caratteristiche dell'intervento leganti con ottime qualità prestaziona- cio superficiale nei periodi invernali, L'intervento eseguito, che ha coinvolli, mentre sono accelerati dalle infiltra- in quanto presentava una finitura in to una superficie di pavimentazione di zioni d'acqua negli strati, specialmente pavimentazione drenante con vuoti 16.000 m2 ed è stato realizzato per la se contenente cloruri in soluzione. superiori al 20%. I continui trattamenti Provincia di Cremona, dopo regolare Quando si progetta un'opera di rinno- eseguiti negli ultimi anni con materiali gara d'appalto, dall'Impresa Profacta vo di una sovrastruttura stradale antigelivi avevano contribuito al S.p.A. di Rovereto (TN), è stato il ammalorata, per riuscire ad allungare degrado del manto d'usura e dello seguente: il più possibile la vita utile della pavi- strato sottostante, a causa delle note- - asportazione della sovrastruttura stradale in conglomerato bituminomentazione bituminosa è necessario voli infiltrazioni d'acqua. so eseguita mediante fresatura minimizzare le cause di degrado. Il tronco stradale interessato dall'apspessore 6 cm per una larghezza Pertanto, da un lato, si deve effettuare palto di manutenzione straordinaria un intervento calibrato al traffico pre- nella primavera dell'anno 2010, comstradale di 8 m comprendente l'intesente dal punto di vista della portanza, prendendo come stato limite di progettazione quello di esercizio fessurativo per posticipare il più a lungo possibile le infiltrazioni di acqua e ghiaccio, dall'altro tentare di evitare la formazione di ghiaccio sul piano viabile; quest'ultimo, oltre a contribuire esso stesso all'ammaloramento dello strato bituminoso, rende necessario, per motivi di sicurezza stradale, lo spargimento di materiali antigelivi, sostanze che accelerano a loro volta il degrado. Situazione del piano viabile prima dell'intervento La SPCR exSS 415 "Paullese" è l'arteria stradale più importante della parte occidentale della Provincia di Cremona per il traffico interprovinciale di collegamento tra Cremona e tutti 24

Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011


curva granulometrica continua di pezzatura 0 - 10 mm con presenza di passante al setaccio 2 mm pari al 37%, e un contenuto totale di filler 11%, di cui il 4% di filler antighiaccio "NO-ICE®" che è stato fornito dalla CO-BIT di Lonate Pozzolo (VA).

ra carreggiata esistente con esclusione delle banchine laterali bitumate; - stesa di uno strato bituminoso di "binder ad alto modulo" con utilizzo di bitume a media modifica di elastomeri dello spessore medio soffice di 5 cm in riempimento del cassonetto fresato sino ad uno spessore di - 2 cm rispetto alle banchine laterali esistenti asfaltate; - finitura della carreggiata a mezzo stesa di microtappeto antighiaccio con tecnologia "NO-ICE®" e bitume ad elevata modifica, spessore compresso 2 cm. Il "binder ad alto modulo" è stata realizzato con legante al 4,85% rispetto al peso degli inerti avente caratteristiche di penetrazione a 25°C 65 dmm, punto di rammollimento PA 66°C e punto di rottura Frass PRF -14°C, una curva granulometrica continua di pezzatura 0 - 20 mm con presenza di passante al setaccio 2 mm pari al 40%. Il microtappeto "antighiaccio" è stato realizzato con legante al 6,55% rispetto al peso degli inerti, avente caratteristiche di penetrazione a 25°C 56 dmm, punto di rammollimento PA 84 °C e punto di rottura Frass PRF -17 °C, una

Il filler antighiaccio "NO-ICE®" Il filler sintetico antighiaccio "NO-ICE®", utilizzato per la presente sperimentazione, si prefigura come soluzione tecnica innovativa nel quadro della manutenzione invernale delle infrastrutture viarie, il cui sviluppo nasce dall'esigenza di ridurre impatto ambientale ed oneri di gestione dei fondenti tradizionali e di migliorare le condizioni di sicurezza stradale, soprattutto in corrispondenza di tratte stradali particolarmente insidiose, per esposizione e condizioni igrometriche, che causano formazione di brina e gelo. Il filler sintetico antighiaccio costituisce elemento di formulazione del conglomerato bituminoso dove entra in qualità di additivo, prefigurando la possibilità di realizzare pavimentazioni stradali con intrinseco potenziale antibrina che non necessitano quindi di spargimento di sali disgelanti nelle azioni preventive. La tecnologia prevede il parziale scioglimento del film di ghiaccio sulle pavimentazioni stradali che si forma a causa del congelamento dell'umidità ambientale, senza rendere immediatamente necessario, e quindi ritardare, l'utilizzo di sali disgelanti se non nel caso di manifestazioni nevose intense. La strategia anti-icing permette di prevenire i disagi delle prime apparizioni di superfici ghiacciate (più insidiose in

quanto meno percepibili dall'utenza) e facilita la rimozione del ghiaccio stesso e della neve evitando fenomeni di compattazione della coltre. Il principale elemento di innovazione, laddove siano presenti pavimentazioni contenenti filler anti-icing, è quindi identificabile nell'incremento dei tempi a disposizione dell'intervento dei mezzi di rimozione meccanica della neve, nell'elevazione dei livelli di sicurezza intrinseca della superficie stradale e nella limitazione delle quantità di agenti de-icing necessari alla manutenzione invernale. Rispetto alle tecniche convenzionali permette immediati vantaggi legati al miglioramento delle condizioni di compatibilità ambientale ed alla riduzione dei fenomeni di degrado di pavimentazioni e manufatti riconducibili proprio allo spargimento tradizionale dei cloruri. Il filler avente proprietà antighiaccio "NO-ICE®", deriva e discende direttamente dalla tecnologia TELCO-ICE® ed è costituito da un filler, interamente passante al setaccio 0,063 mm, di colore grigiastro, composto da una miscela di polveri inorganiche a base di cloruri e silicio, ideale per essere inserito in qualsiasi tipo di conglomerato bituminoso. Il filler antighiaccio "NO-ICE ®" può essere utilizzato indifferentemente per tutte le tecniche produttive di conglomerato bituminoso sia a caldo che a freddo. Risultati delle prove eseguite durante e dopo l'intervento Significativi e lusinghieri sono stati i risultati prestazionali dei prodotti. Le caratteristiche ottenute in laboratorio, Binder alto modulo - Prova Marshall a 75 colpi per faccia * Stabilità media 2.026 kg 3,4 mm * Scorrimento medio 601 kg/mm * Rigidezza media - Resistenza a trazione indiretta 14,39 daN/cm2 - Impronta con prova di deformazione sotto carico statico * a 10,5 kg/cm2 0,91 mm * a 30 kg/cm2 1,26 mm * a 50 kg/cm2 1,68 mm * * * -

Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011

Microtappeto antighiaccio Prova con pressa giratoria a 180 giri: Densità geometrica 2,354 g/cm3 Massa volumica massima 2,43 g/cm3 Percentuale di vuoti 3,1% Resistenza a trazione indiretta 9,3 daN/cm2 25


relative sia al "binder ad alto modulo", che al micro tappeto antighiaccio, eseguite su campioni prelevati durante la stesa, sono decritti nelle tabelle. Da sottolineare che l'introduzione del filler antighiaccio ha portato benefici anche in termini di microrugosità superficiale dello strato di usura, e quindi di aderenza e conseguente miglioramento della sicurezza per gli utenti. Le misure di aderenza e di micro rugosità sono state eseguite dopo circa tre mesi dalla fine dei lavori e confrontati con i risultati eseguiti nello stesso punto nel 2007 e contenuti nella banca dati del Settore Manutenzione Strade della Provincia di Cremona: - in data 18/05/2007 sul manto drenante BPT = 44 - in data 02/07/2010 sul nuovo manto antighiaccio BPT = 55 La corretta esecuzione dei lavori di posa in opera del microtappeto antighiaccio è stata evidenziata dai risultati dei valori a seguito dell'analisi di alcuni assaggi a carotaggio eseguiti in sito in data 28/07/2010: - Spessore medio carota 2,0 cm - Massa volumica della carota Gmm 2,379 g/cm3 - Grado di addensamento rispetto alla densità Marshall 98,2% A completamento della valutazione sui positivi risultati ottenuti, si guardi la carota in figura, evidenziamo la perfetta adesione tra i due conglomerati (Binder Alto Modulo e Microtappeto Antighiaccio) e l'ottima costipazione degli strati con assenza di zone alveolari, inoltre sulla faccia superficiale della carota emergono zone di colore biancastro tipiche del filler antighiaccio, che si sono formate a contatto con l'acqua in fase di estrazione del campione con la fresa. Comportamento del microtappeto antighiaccio Decisamente positivo è stato il compor tamento del filler antighiaccio "NO-ICE®": durante l'inverno 2010 2011 sulla rete stradale della provincia di Cremona sono state effettuate 10 salature complete, mentre nel tratto in esame non è stato mai necessario intervenire con materiali antigelivi in quanto non vi è mai stata formazione di ghiaccio. Significativo è stato il comportamento della pavimentazione durante la nevicata di fine novembre 2010: l'effetto fondente della pavimentazione contenente il filler antighiaccio è evidente rispetto alle banchine laterali bituma26

te, che non erano state oggetto della manutenzione straordinaria. Anche se la nevicata citata non è stata particolarmente copiosa (manto nevoso di circa 6/8 cm), nel tratto sperimentato non è stato necessario l'utilizzo di mezzi spartineve. Questa è una conferma che, nel caso di manifestazioni nevose intense, il ruolo di questa pavimentazione è quello di non permettere la formazione del film di ghiaccio a contatto con il piano viabile e di conseguenza agevolare la rimozione della neve. Considerazioni finali dopo un anno di vita della pavimentazione Ad un anno dalla stesa del doppio strato bituminoso sopra descritto con un traffico giornaliero medio superiore a 15.000 veicoli/giorno, il piano viabile si presenta in ottimo stato di conservazione senza neanche una fessurazione né longitudinale, né trasversale, né ramificata. Questo risultato fa ben sperare rispetto alla durabilità nel tempo della nuova sovrastruttura e di conseguenza anche del microtappeto antighiaccio. Dall'esperienza di questo anno si può desumere che il filler antighiaccio ha determinato nella pavimentazione un effetto fondente connesso con l'abbassamento del punto crioscopico dell'acqua, che ha evitato, alle temperature dell'aria raggiunte (T min sino a -8°C), la formazione della brina superficiale ed inoltre ha accelerato lo scioglimento del primo film di ghiaccio sulla pavimentazione in caso di neve. Il filler "NO-ICE®" inserito nel microtappeto (circa 2,5 kg per metro quadrato) sicuramente ha un costo, ma i

benefici del permanere dell'effetto anti-icing per un lasso di tempo, che si presume di alcuni anni, permetterà di compensare progressivamente i costi di gestione invernali, considerando che, durante lo spargimento di materiali antigelivi su manti d'usura esistenti, le quantità di sale posato per ogni trattamento sono comprese tra i 10 e i 50 g per ogni metro quadrato, e il dispiegamento di uomini e mezzi per effettuare tale servizio è considerevole. Il fatto di riuscire a creare una pavimentazione durevole nel tempo (anche, grazie alla posa del "binder alto modulo" sottostante) che abbia caratteristiche antighiaccio permette non solo di allungarne la vita evitando lo spargimento dei materiali antigelivi, ma soprattutto di aumentarne la sicurezza. E' infatti evidente a tutti che, nonostante le più moderne tecnologie informatiche e legate alla meteorologia a disposizione, gli interventi di salatura devono essere necessariamente organizzati e soprattutto eseguiti in un lasso di tempo tale per cui alcuni tratti stradali r imangono ghiacciati per un certo periodo prima dell'intervento stesso; tale periodo potrebbe essere minimizzato aumentando in maniera capillare operatori e mezzi, ovvero, intervenendo durante la stagione invernale con continue salature preventive, condizione però che, oltre a essere dannosa per le pavimentazioni bituminose, aumenterebbe notevolmente i costi degli enti, in un periodo storico nel quale viceversa le risorse disponibile sono sempre meno.

Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011


SEGNALETICA

Option segnala la presenza di ghiaccio con IceAlert e IceHazard GUNTHER PATSCHEIDER

Una soluzione pratica, semplice ed economica per intervenire prontamente in caso di ghiaccio: IceHazard, proposta in Italia da Option, azienda sempre attenta alle esigenze del mercato ed alle interessanti soluzioni che vengono presentate all'estero. IceAlert ed IceHazard (Lavori Pubblici n. 41 novembre - dicembre 2009) sono cartelli che segnalano la possibile presenza di ghiaccio sul manto stradale: la differenza tra i due modelli sta nelle dimensioni. Questi cartelli sono composti da un indicatore che varia la sua colorazione in funzione

della temperatura esterna, in modo da avvisare chi sopraggiunge nell'area segnalata, in maniera intuitiva, che le condizioni atmosferiche danno una concreta possibilità di presenza di ghiaccio e quindi di prestare una particolare attenzione. In pratica l'indicatore del cartello diventa da bianco a blu quando si manifestano tali condizioni. Hanno quindi effetti di vasta portata sulla riduzione di infortuni e incidenti, e di conseguenza dei costi sociali. I cartelli non necessitano di energia, sono molto leggeri e facili da allocare, infatti sono pensati per essere posizionati prima dell'inizio della stagione fredda per poi essere tolti in primavera e, non necessitando di manutenzione, grazie al costo contenuto, garantiscono un controllo puntuale sul territorio. IceHazard ha già visto una vasta gamma di applicazioni, tra cui ospedali, case di cura, stabilimenti di produzione, aeroporti, stazioni ferroviarie, uffici ed edifici comunali ed altro ancora: anche in Italia è stato utilizzato dalle pubbliche amministrazioni per monitorare ed avvisare i pedoni della possibile presenza di ghiaccio in zone con particolare afflusso di pubblico. Il cartello è disponibile anche con una

Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011

piccola centralina, provvista di batteria a lunga durata, fissata nella parte posteriore dotata di un sensore di temperatura e di umidità: questa, ogni determinato periodo di tempo, o al di sotto di una certa temperatura ed umidità da preimpostare, invia un sms al sito web dell'utilizzatore che potrà vedere tramite Google Maps le condizioni di temperatura ed umidità dov'è realmente posizionato il cartello. Conoscere la precisa situazione climatica del territorio permette inoltre di intervenire tempestivamente ed in maniera ottimale.

27


ANTINCENDIO

Combattere gli incendi? La Garfagnana sceglie l'Unimog U20 allestito con modulo ABS di Assaloni.com GUNTHER PATSCHEIDER

Alle tre generazioni di mezzi scarrabili pesanti della Regione Toscana, in dotazione alla Comunità Montana della Garfagnana, si unisce un nuovo Unimog U20 allestito con il modulo per l'antincendio boschivo ABS di Assaloni.com. Il loro mezzo più anziano è il Baribbi montato su una motorizzazione Fiat BC90, non scarrabile in quanto la botte risale al 1976,

28

quando non vi era ancora il concetto di scarrabilità. E' stato uno dei primi mezzi acquistato dalla Regione Toscana e ha fatto la storia in Garfagnana a causa delle necessità territoriali e dalla distanza di oltre 50 km dalla prima base utile dei Vigili del Fuoco, prima che ne avvenisse il distacco e ne fosse aper ta una nuova, raggiungibile più agevolmente.

Inoltre la Comunità Montana della Garfagnana ha un Mercedes 1650 su cui è stato montato un allestimento con una capacità di 3.500 litri d'acqua: è stato studiato concettualmente per essere usato dai Vigili del Fuoco, difatti ha una pompa ad alta pressione e bassa portata studiata per ottimizzare l'uso dell'acqua e di conseguenza gestire l'incendio più a lungo. Nel periodo invernale il modulo per l'antincendio boschivo viene scarrato e sostituito dall'allestimento per la viabilità invernale con un vomere ed uno spargisale. Ora è arrivato il nuovo Unimog U20 allestito con il modulo per l'antincendio boschivo ABS di Assaloni.com, scarrabile e dotato di una propria struttura portante, che andrà a sostituire il vecchio Fiat. Il nuovo U20 è stato fornito dal concessionario Mercedes-Benz della Toscana, Bernini Commerciale di Livor no, che ha collaborato con Mercedes, Assaloni.com e, soprattutto, ascoltando le esigenze del cliente, per la creazione del modulo più adeguato studiato appositamente per l'antincendio boschivo per la Regione Toscana. La scelta dell'Unimog U20 è dovuta alla necessità di avere un mezzo fuoristrada di dimensioni ridotte, tra le 50 e le 100 tonnellate, in grado di transitare in strade strette pur con un'elevata capacità di carico, in modo da poter essere impiegato sia in operazioni ordinarie sia come mezzo di supporto. Questo ha naturalmente come prima peculiarità quella d'essere scarrabile con poche e semplici operazioni, sottolineando il concetto del sistema Unimog di avere un unico mezzo portattrezzi da allestire velocemente per i più disparati lavori da affrontare. Un Unimog è utilizzabile in ogni campo ed in ogni stagione, rendendo sem-

Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011


pre più economico l'investimento per il suo acquisto. Il modulo per l'antincendio boschivo ABS di Assaloni.com si applica in sostituzione del cassone dell'U20: dotato di due vani laterali utili per il caricamento di materiali e attrezzi, con serrande in alluminio dotate di chiusura a chiave con pedane estraibili per agevolarne l'accesso all'operatore, ha un serbatoio da 2.500 litri realizzato in acciaio inox con spessore di 3 mm. La pompa dell'ABS ha dimensioni e peso molto ridotti per tenere il baricentro del veicolo il più basso possibile e riuscire così a tenere i gavoni per stivare gli attrezzi in posizioni ribassate in modo da raggiungerli più agevolmente. Il pannello di comando e controllo è posto nel vano posteriore per agevolarne l'accesso ed è inoltre provvisto di illuminazione per rendere più facili e sicuri gli interventi agli operatori. Dal pannello è possibile anche accedere all'acceleratore remotato del motore del veicolo. Con questo nuovo mezzo allestito per l'antincendio boschivo, la Comunità Montana della Garfagnana è in grado di intervenire sul proprio territorio non solo come appoggio ai Vigili del Fuoco ma anche in completa autonomia. Hanno inoltre un centro operativo dove potersi riu-

Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011

nire con anche la Protezione Civile, la Misericordia ed i Vigili del Fuoco in caso di emergenza per decidere come agire e coordinarsi nelle operazioni di emergenza; adiacente al centro vi è anche l'Elisuperficie dove può atterrare l'elicottero della Regione Toscana. L'Organizzazione Regionale Antincendio Boschivi della Regione Toscana sta cercando di dare degli standard operativi sui nuovi mezzi che acquista in sostituzione a quelli giunti a fine corsa, in modo da renderne più semplice ed economica la gestione. Quest'Unimog U20 difatti è il decimo acquistato dalla Regione Toscana, in quanto ha la possibilità di essere utilizzato durante tutto l'arco dell'anno: è infatti dotato anche di tutti gli attacchi necessari per applicare il vomero e lo spargisale, già forniti alla Comunità Montana della Garfagnana sempre da Assaloni.com, per poter intervenire durante le stagioni a basso rischio d'incendio, ad esempio, per lo sgombero neve.

29


MOVIMENTO TERRA

Pala gommata Liebherr L 550 a Ecomondo 2011

In complemento al cinematismo a Z, per le applicazioni standard, è stato concepito un cinematismo per le applicazioni industriali, ideale per tutte quelle attrezzature di lavoro particolar mente pesanti, come per esempio la pinza per legno, e naturalmente anche per tutte le attrezzature industriali. La geometria di questo braccio di sollevamento permette di raggiungere un momento torcente ed una potenza particolarmente elevati quando sollevato. Al contempo è stata ottimizzata anche la ripartizione del peso per un migliore carico utile. Il braccio di sollevamento industriale è equipaggiato di serie del sistema di cambio rapido

30

idraulico, che garantisce un cambio veloce e sicuro di tutte le molteplici attrezzature Liebherr. La L 550 con braccio di sollevamento industriale raggiunge un carico di ribaltamento di 10.850 kg, mettendo così sulla bilancia 16,9 tonnellate.

La L 550 esposta ad Ecomondo ha numerosi attrezzi di lavoro che garantiscono la massima sicurezza e il massimo comfort. L'aria condizionata automatica, il sedile di guida con sospensione pneumatica e la colonna di guida regolabile in altezza garantiscono delle ottime condizioni di lavoro. La griglia di protezione per i fari di lavoro ed il ventilatore, la protezione paraurti posteriore e l'impianto d'ingrassaggio centralizzato preservano la pala gommata L 550 da danni e usure precoci. Il dispositivo di avviso di retromarcia acustico, il sistema di controllo della zona posteriore della pala con telecamera e i fari di lavoro a Led garantiscono una sicurezza di lavoro ancora più elevata. La pala gommata L 550 esposta è equipaggiata con una benna ad alto ribaltamento di 4,5 m 3 con attacco rapido e sottolama. Questa L 550 dispone inoltre di LiDAT Plus, ovvero un sistema per la trasmissione di dati e per la localizzazione della macchina. Tale sistema offre molteplici possibilità per aumentare l'efficienza della macchina. Con LiDAT Plus è possibile, non soltanto ricevere dati finalizzati alla localizzazione e all'utilizzo della macchina, bensì anche programmare lavori e controllare la macchina da lontano. Tutti i dati principali della macchina sono leggibili in qualsiasi momento, possono essere attualizzati più volte al giorno e scaricati tramite un Web Browser.

Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011


AUTOTELAI

La logistica di Magna Steyr, più ecologica e silenziosa con Econic a gas e cambio Allison

Un progetto di ricerca ha dimostrato una maggiore silenziosità e consumi ridotti con l'utilizzo di Econic per i servizi di logistica. Per oltre un anno, un Mercedes-Benz Econic NGT con trasmissione completamente automatica Allison è stato testato presso la divisione logistica di Magna Steyr di Graz (Austria). L'Econic, di proprietà della compagnia di trasporti austriaca Frikus, è il primo di questo tipo a prestare servizio nel Paese. Questo veicolo fa parte di un progetto di ricerca chiamato "Clean Heavy Duty" (trasporto ecologico di carichi pesanti), diretto dal Professor Dr. Er nst Pucher, dell'Università di Tecnologia di Vienna. I risultati degli ultimi test sono sorprendenti: l'emissione di gas inquinanti dell'Econic NGT 1828 si è ridotta in maniera considerevole (circa il 20% in meno di CO 2 e un 30% in meno di NO 2 ) a fronte di minori consumi (circa 10%) e costi per il carburante (circa 20%). Anche le emissioni acustiche si sono rivelate inferiori del 50% rispetto a quelle prodotte da un veicolo diesel. Per questa serie di motivi, Magna Steyr ha deciso di sostituire da subito 30 camion diesel con il modello Econic NGT. Magna Steyr è una delle aziende più grandi della regione. Circa 100 camion viaggiano tutti i giorni tra i

suoi stabilimenti e i terminali ferroviari per operazioni di logistica e approvvigionamento. Ognuno dei 100 camion percorre 320 km al giorno, per un totale di circa 32.000 km al giorno, con consumi di circa 10.000 litri di diesel. Quest'attività ha un impatto significativo sull'area vicina agli stabilimenti, per questo Magna Steyr ha pensato all'utilizzo di veicoli ecologici e silenziosi che avrebbero portato vantaggi tangibili sia alla comunità locale, sia all'azienda. Il motore dell'Econic a gas naturale, certificato EEV per emissioni addirittura inferiori a quelle stabilite per legge, consente la circolazione dei veicoli anche in Zone a Traffico Limitato Ambientale. Inoltre la reintroduzione del lavoro su tre turni, compreso quello notturno, che Magna Steyr sta prendendo in considerazione, sarà più semplice da conseguire grazie alla silenziosità garantita dagli Econic a gas naturale. L'Econic NGT spinto da un motore OM 906 da 6,9 litri a gas naturale erogante 205 kW (279 HP) di potenza, è allestito esclusivamente con una trasmissione completamente automatica Allison 3500R a sei velocità. Nonostante sia già considerato un veicolo silenzioso, i livelli acustici sono stati ulteriormente ridotti da 77 dBA a 72 dBA, grazie all'ottimizzazione del motore, alla trasmissione automatica e all'isolamento acustico.

Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011

Questi valori eccezionali rendono la rumorosità di un Econic NGT paragonabile a quella di un'automobile. I veicoli Econic sono disponibili nelle configurazioni a due, tre e quattro assali, rispettivamente su veicoli dal peso lordo di 18, 26 e 32 tonnellate. In base al telaio, il motore può variare da un OM 906 LA a sei cilindri in linea con potenza da 175 kW (238 CV) a 210 kW (286 CV) a un motore OM 926 LA da 240 kW (326 CV). Dal 2002 è disponibile un'alternativa alla propulsione diesel, con motore a gas naturale OM 906 LAG da 205 kW (279 CV). Sin dal debutto dell'Econic, nel 1998, la Serie 3000 di Allison (con rallentatore opzionale) ha assicurato al veicolo una trasmissione di potenza silenziosa, affidabile ed efficiente. "Le trasmissioni Allison sono caratterizzate da un'elevata efficienza, abbinata a una manutenzione minima e semplice; ecco perché abbiamo deciso di renderle standard sull'Econic. Sono state un fattore chiave per il successo del veicolo" afferma Michael Dietz, responsabile commerciale di Mercedes-Benz Veicoli Speciali, alla consegna dell'Econic numero 10.000 nel febbraio 2011 a Wörth. Moltiplicando la coppia del motore allo spunto, il convertitore di coppia Allison compensa in maniera efficace la caratteristica di coppia più debole del motore a gas naturale, fornendo uno spunto superiore e una migliore accelerazione. Inoltre, gli ingranaggi elicoidali delle trasmissioni Allison sono progettati per un'operatività più dolce e silenziosa. Il progetto di ricerca "Clean Heavy Duty" è stato finanziato dal Ministero Federale dei Trasporti, dell'Innovazione e della Tecnologia austriaco, dal territorio della Styria e dall'Ufficio per l'Ambiente della città di Graz. Coinvolte nel progetto anche l'Università tecnologica di Vienna, l'agenzia per l'energia di Graz, Mercedes-Benz Austria, Magna Steyr e la società di trasporti Frikus. 31


TRASPORTI

Novità per i trenini Dotto GIORGIA MARCHELLI

2

1

Sono molte le novità che Dotto Trains ha apportato ai propri trenini durante il 2011, e che ha avuto modo di presentare alle numerosissime fiere autunnali sia in Italia che in Europa e nel resto del mondo. La maggior parte delle innovazioni riguardano le motorizzazioni, praticamente tutte portate ad Euro 5, con particolare riguardo anche per i trenini a trazione elettrica. Sono stati inoltre rivisitati alcuni modelli, sia a livello di design che di comfort. Il P90.2011 è il restyling del classico

3

P90. Dal punto di vista estetico è cambiata principalmente la par te frontale, mentre sul piano tecnico è stato innanzitutto potenziato il motore, sempre Perkins ma Turbo Diesel, quattro cilindri, con 61 cavalli (anziché 50), cilindrata 2.216 cc, coppia massima 192 Nm a 1.800 giri/min, Fase IIIA. Il cambio è un Ford sincronizzato a 5 rapporti + retromarcia. La cabina di guida è stata resa più confortevole, spaziosa e morbida; il cruscotto è più ergonomico e, grazie al maggior spazio, ora diventa possi-

bile installare il sedile di guida modello Grammer, che garantisce un maggior comfort al conducente. Il P90.2011 è una locomotiva maneggevole, agile, compatta, dai consumi ridotti e pensata principalmente per percorsi non troppo impegnativi. Anche il modello Sirius è diventato Euro 5, con motore VM Diesel, 4 cilindri, cilindrata 2.970 cc, 101 HP (SAE) a 3.000 giri/min, coppia massima 340 Nm a 1.400 giri/min. Il cambio è meccanico a 6 rapporti + retromarcia, mentre la trasmissione è meccanica su asse posteriore con riduttori epicicloidali ai mozzi ruota. La cabina di guida è stata migliorata, ed ora dispone di uno spazio maggiore e di un cruscotto più ergonomico. Nel tutto la locomotiva è ora più confortevole e stabile. Euro 5 è diventato pure il Muson River Iveco 2x4: il motore è Iveco, 4 cilindri, Turbo Diesel Common Rail,

4 32

Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011


5

turbo compressore a doppio stadio con intercooler, cilindrata 2.998 cc, 170 HP (SAE) a 3.500 giri/min, coppia massima 400 Nm a 1.250 giri/min, a norma Euro 5 con EGR e filtro antiparticolato. Il cambio è meccanico a 6 rapporti + retromarcia, e la trasmissione meccanica sulle ruote posteriori con riduttori epicicloidali ai mozzi ruota. Il Muson River Iveco 4x4, anch'esso evoluto in Euro 5, ha, come il precedente, un motore Iveco, 4 cilindri, Turbo Diesel Common Rail, turbo compressore a doppio stadio con intercooler, cilindrata 2.998 cc, 170 HP (SAE) a 3.500 giri/min, coppia massima 400 Nm a 1.250 giri/min, con EGR e filtro antiparticolato. Il cambio è ancora meccanico a 6 rappor ti + retromarcia, mentre la trasmissione è meccanica integrale sulle quattro ruote, che sono motrici permanenti, con differenziale centrale a bloccaggio elettropneumatico. Il ponte posteriore è a doppia riduzione. C'è poi il Muson River Iveco 4x4 Automatico, sempre Euro 5, con le caratteristiche di motorizzazione e trasmissione identiche al precedente, ma con cambio automatico Allison a 5 rapporti con convertitore di coppia + retromarcia. Interessantissimo è il Muson River Elettrico con batteria al litio, il più Eco Inspired della gamma.

6

Il motore è elettrico trifase a corrente alternata 80 V, potenza 18 kW, 2.040 giri/min, coppia massima 370 Nm a 530 giri/min, con centralina elettronica di controllo gestione potenza ZAPI AC4. La batteria al litio ha una tensione da 80 V e capacità 700 Ah; è posizionata sul lato sinistro tra i due assi, davanti alla cabina di guida, facilmente sostituibile con semplice transpallet. Pesa 600 kg e le dimensioni della cassa batterie è di circa 1.400x1.000x400 mm. La batteria è comprensiva di BMS (Batter y Managing System) per garantire la sicurezza e durata della batteria stessa; inoltre non perde progressivamente di potenza quando si sta esaurendo come la batteria al piombo. Quando è esaurita, il BMS comanda lo spegnimento della macchina dando preventivo avviso. La ricarica completa avviene in circa 8/10 ore con caricabatterie standard. La stazione di ricarica è da 380 V, 16 Ah. Ovviamente, come è sempre stato per la casa di Castelfranco Veneto (TV), tutti i trenini Dotto sono personalizzabili secondo i gusti e le scelte dei clienti: oltre alla possibilità di abbinamento con differenti modelli di carrozze, la scelta di numerosi optional e progetti speciali, importantissimi sono i diversi colori ed i loro accostamenti, che da quasi 50 anni rendono unici la maggior parte dei treni in circolazione. 1. Nuovi Sirius Euro 5 e P90.2011 alla Fiera Busworld Kortrjik in Belgio 2. Muson River 4x4 Euro 5 3. Muson River 2x4 Euro 5 4. Muson River 4x4 Automatico Euro 5 5. Muson River Elettrico con Batteria al Litio 6. Cabina del P90.2011

Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011

33


MOVIMENTO TERRA

Superstrada Pedemontana Veneta: SIS si affida alle macchine Case

In seguito all'affidabilità dimostrata dalle macchine Case al lavoro sul Nodo Ferroviario e sul sistema Tram di Palermo, il consorzio SIS conferma la fiducia al costruttore anche per l'importante infrastruttura veneta. 94 km, dei quali 50 in trincea, 8 in gallerie naturali, 9 in gallerie artificiali. Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha simbolicamente inaugurato il 10 novembre i lavori della Pedemontana. Un'opera strategica per la viabilità della regione, che rientra nelle opere del Corridoio 5 previste nella rete europea Ten-T. Si tratta di una superstrada a pagamento, la prima in Italia, che collegherà Montecchio Maggiore in provincia di Vicenza a Spresiano, in provincia di Treviso. Probabilmente una

34

delle più grande opere mai realizzate ad oggi in Veneto, dal costo totale stimato in 2 miliardi e trecento milioni di euro ed in massima parte eseguito in Project Financing. Una necessità, lungamente attesa e dibattuta, da cui sono attesi concreti benefici occupazionali, ambientali (il traffico più fluido consentirà minori emissioni di CO2) e infrastrutturali. Sei gli anni previsti per la sua conclusione. In un progetto così ambizioso, Case avrà un ruolo da protagonista. E grazie all'accordo tra il costruttore e il consorzio SIS, 4 nuove macchine daranno il loro contributo a questa essenziale costruzione: 3 escavatori cingolati CX210B e una pala gommata 721F. Case Construction Equipment è da tempo un fornitore privilegiato del consorzio SIS a Palermo, dove le sue macchine sono al lavoro al Raddoppio del Passante Ferroviario che unisce la città all'aeroporto. L'elevata affidabilità di questi mezzi ha fatto sì che anche per quest'altra importante infrastruttura SIS si rivolgesse a Case. Il reparto acquisti del consorzio SIS, che ha a lungo analizzato le prestazioni dei mezzi dei più grandi brand

sul mercato, afferma univocamente: "Sono macchine davvero ottime, dalla tecnologia all'avanguardia, ma semplici e intuitive da operare. I nostri operatori si sono trovati molto bene sia con gli escavatori, sia con le pale gommate. A livello di manovrabilità e precisione, ma anche di potenza. Inoltre, e non è un dettaglio da poco, abbiamo verificato che i consumi sono effettivamente più bassi rispetto alla concorrenza. Questi, oltre all'elevato 'value for money' dei mezzi, i motivi che ci hanno spinto a confermare per le prime forniture il rapporto con Case." SIS ha richiesto che sia gli escavatori cingolati, sia la pala gommata fossero dotati di griglia di protezione verticale e orizzontale, di valvole anticaduta su entrambe le sezioni del braccio e di tutta una ser ie di optional atti a garantire la massima sicurezza in cantiere. Da parte sua, Case ha offerto sulle macchine l'estensione di garanzia e un contratto di manutenzione programmata della durata di tre anni. L'assistenza verrà fornita dalle officine autorizzate Case dislocate lungo il percorso della Pedemontana.

Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011


IGIENE URBANA

Scalvenzi presenta un nuovo compattatore monopala

Scalvenzi, riconfermandosi azienda perennemente attenta alla ricerca sul prodotto e che da sempre va incontro alle esigenze sia dei clienti che degli utilizzatori, era presente ad Ecomondo, fiera leader in Italia nel settore dell'igiene urbana, puntando sull'innovazione con il massimo rispetto per l'ecologia. L'importante novità presentata da Scalvenzi è un compattatore scarrabile monopala che adotta nuove soluzioni tecniche, il CMS 500. A sottolineare l'attenzione che l'azienda pone nei dettagli e al mondo che li circonda, il compattatore è stato presentato, per la prima volta sul mercato, verniciato con il tricolore italiano in occasione della ricorrenza dei 150 anni dell'unità d'Italia. Scalvenzi ha depositato, ed è già stato accettato, il brevetto per il nuovo sistema di compattazione applicato al CMS 500. Il compattatore scarrabile si adatta ad essere utilizzato ovunque vi sia una produzione e quindi uno scarto, dai tessuti, al cartone, alle plastiche, oppure può essere posto nelle isole ecologiche dove può accogliere sia il secco che l'umido, ma fungere anche come punto di raccolta dove conferiscono i vari mezzi satellite di raccolta urbana; adatto anche come punto di raccolta per i grandi magazzini e supermercati che ogni giorno devono smaltire grandi quantità di scatoloni da imballaggio, plastiche varie e anche il rifiuto umido.

Il compattatore scarrabile è un'attrezzatura estremamente versatile che si può collocare ovunque, sia per uso pubblico che privato. Il CMS 500 è a tenuta stagna ed ha un sistema di compattazione che accetta qualsiasi tipo di rifiuto con estrema velocità; addirittura, nelle isole ecologiche, può essere utilizzato anche per gli ingombranti, in quanto fornito di una bocca di carico estremamente ampia. La novità nel CMS 500 è la trasmissione del moto sulla pala oscillante.

Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011

Questo avviene sfruttando un biellismo che consente di ottenere un elevato valore di coppia e quindi di spinta sulla pala con migliori risultati in termini di prestazioni. Altra novità sono le pareti della tramoggia, verticali, lisce e senza aperture sull'esterno, grazie al sistema di movimentazione della pala cui si accennava sopra. Come tutti i compattatori Scalvenzi, anche questo è curato fin nei minimi particolari come, ad esempio, la scelta di utilizzare del materiale plastico autolubrificante per i 4 rulli di scorrimento che non necessitano di manutenzione e, oltre ad essere silenziosi, non rovinano la pavimentazione nelle operazione di carico - scarico.

35


TRATTORI

Calendario Antonio Carraro 2012 "C'era una volta, once upon a time…" perché sognare non è peccato

Nella prestigiosa cornice del Centro Culturale Altinate/San Gaetano di Padova va in scena la mostra del Calendario Antonio Carraro 2012 dal titolo "C'era una volta, once upon a time…" Sullo sfondo un susseguirsi di immagini storiche del repertorio dei calendari "d'epoca" Antonio Carraro, la cui

36

prima edizione risale al 1964. Nel cuore dell'agorà del centro culturale spiccano le foto dell'ultima pubblicazione 2012: un calendario dal concept inaspettato e dirompente. Una rassegna fotografica di dodici immagini fiabesche in cui i trattori Antonio Carraro, protagonisti indiscussi della scena, sono abbinati a fantastiche

creature femminili in costume. Ogni fiaba racconta, in chiave ironica ma sempre elegante, una storia romantica di una dama e il suo trattore. La dama-ape, l'indianina, la sexy marescialla, lady Burlesque, e ancora Gretel, la birraia. Tra le attrici di queste storie spicca Aisha Howard, top model di Washington: 1,84 cm di black-beauty, in abbinamento al trattore quadricingolo Mach4, per il quale sembra essere nata per posare. I due raccontano la storia d'amore tra una bellezza della natura (umana!) e un outsider della tecnica (il quadricingolo Mach4) in una notte di mezz'estate, in una spiaggia mediterranea illuminata da una luna d'argento. Perché sognare non è peccato, dice il pay-off della pubblicazione. La mostra fotografica del Calendario 2012 Antonio Carraro "C'era una volta, once upon a time…" si è tenuta dal 22 al 27 novembre 2011. Il clou dell'esposizione è avvenuto nella serata del 24 novembre, con un party aperto ad amici e fan del marchio dai 4 cavalli rotanti, leader mondiale dei trattori compatti. Musica, danza, bellezza ma soprattutto arte fotografica al centro della scena.

Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011


TRATTORI

TRH 9800 "Tractor of the Year 2012 - Best of Specialized" Una giuria internazionale composta da venti giornalisti di settore, provenienti dalle più autorevoli riviste europee di meccanizzazione agricola, ha assegnato il premio di "Tractor of the Year 2012 - Best of Specialized" al modello TRH 9800 Antonio Carraro. Il titolo è stato conferito sulla base di svariati parametri quali motore, trasmissione, equipaggiamento, elettronica, impianto idraulico, comfort, caratteristiche tecniche innovative, design, rapporto qualità/prezzo e optional. Un ulteriore riconoscimento alla tecnica, all'ingegno e all'innovazione del marchio dai 4 cavalli rotanti. TRH 9800 è un trattore multifunzionale, reversibile, isodiametrico, dotato di trasmissione idrostatica a variazione continua a controllo elettronico, integrata con il motore. Il propulsore presenta 4 valvole per cilindro, 87 CV, 3.300 cc, gestione elettronica dell'iniezione. TRH è caratterizzato da un sistema di gestione dell'avanzamento, velocità, accelerazione, giri presa di forza, totalmente computerizzato. E' dotato di joystick elettronico proporzionale per la gestione del circuito idraulico delle attrezzature. L'interfaccia uomo - macchina presenta regolazioni personalizzabili per una confortevole e precisa guida del

Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011

mezzo. Il design è avvolgente e filante, studiato per non danneggiare le coltivazioni. TRH può essere allestito con la nuova cabina Super Comfort, rastremata, per coltivazioni sotto chioma e in pendenza. Offre inoltre una ricca scelta di optional (sedili, bull-bar, sospensione idropneumatica, contrappesi, ruote, cabine, sollevamenti, allestimenti idraulici...) oltre ad un eccellente rapporto prezzo - prestazioni/dotazioni.

37


PORTATTREZZI

Unimog vince un prestigioso premio per il design

Mercedes-Benz divisione Veicoli Commerciali è felice di aver vinto un premio insolito: il prestigioso premio "red dot design concept" di Singapore assegnato al progetto Unimog. Il premio "Best of the Best" è andato allo studio presentato quest'estate sullo speciale veicolo fuoristrada. La giuria ha riconosciuto che le buone idee devono essere combinate con un buon progetto per proporre un

38

modello di successo sul mercato. Come competizione di design professionale, il premio gode di un'ottima reputazione internazionale: numerose aziende, istituzioni, centri di ricerca e studi di design vi prendono parte. I vincitori nelle diverse categorie sono selezionati da un totale di oltre 3.000 proposte di progetto. Il 25 novembre, Sieber Kai, Responsabile del Design Mercedes-Benz Veicoli Commerciali, ha ritirato il premio a Singapore. Uno scorcio sul linguaggio di design del futuro: lo studio di design ha suscitato molto scalpore alle celebrazioni di quest'estate in occasione del 60° anniversario della linea Unimog. Dà uno sguardo del linguaggio del futuro per la progettazione dei veicoli commerciali Mercedes-Benz, che avrà uno stretto legame con le caratteristiche di progettazione del leggendario Unimog. Lo studio collega quindi il passato e il futuro, sottolineando le proposte standard di vendita della linea Unimog, come altezza dal suolo, molle a spirale (questi vengono mantenuti tutti in rosso) e il design del telaio, mentre allo stesso tempo incorpora alcuni elementi futuribili. I parafanghi sono solo poche righe scarsamente disegnate, e l'aspetto generale del concetto crea le sue dinamiche individuali. La selezione dei colori non è casuale. Il primo Unimog era verde, e questo è rimasto un colore molto caro ai proprietari Unimog fino ai giorni nostri. Le ruote, che in linea con il design Unimog sono tutte della stessa dimensione, caratteristica evidenziata nelle cinque stelle dei cerchi in alluminio, i fari e il fascio di luce un po' come l'illuminazione di un palco, danno all'Unimog un aspetto sorprendente. Il concetto di design non è inteso come il prototipo futuro di una generazione Unimog, anche se alcuni dettagli potrebbero certamente essere incorporati in futuro. Lo studio di design continua la storia dello sviluppo di Unimog, mostrando un carattere fortemente innovativo ed un eccezionale livello di flessibilità, proprio come l'Unimog della serie di produzione nelle sue molteplici applicazioni in tutto il mondo.

Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011


VIABILITA' INVERNALE

Il sale antigelo Innova per un inverno sicuro

Quando i fiocchi di neve scendono copiosi, c'è chi pensa alla bellezza del paesaggio. Ma c'è anche chi pensa a come evitare che questa meraviglia della natura diventi un pericolo. Causando incidenti sulle strade, cadute sulle ciclabili o sui marciapiedi e così via. In questi casi diventa di fondamentale importanza avere a disposizione i mezzi giusti. Sia in termini di veicoli da lavoro che di prodotti adeguati. Il primo nella lista è il sale antigelo. Che deve essere affidabile, efficace e duraturo. E a portata di mano. "Noi siamo in grado - dice Ivo Negra, titolare assieme a Michela Fazio dell'azienda bolzanina Innova - di far fronte a grandi emergenze potendo movimentare anche 100 camion in un giorno solo. Abbiamo un magazzino da 15.000 tonnellate in Alto Adige, e tanti altri sparsi nell'Italia settentrionale. Siamo reperibili 24 ore al giorno ma soprattutto, oltre al servizio, offriamo un prodotto di alta qualità". Il cloruro di sodio o NaCl, sale che dir si voglia, arriva dalle pregiate miniere di salgemma di Heilbronn, nel Land ger manico BadenWürttemberg, e garantisce risultati eccellenti. Ivo Negra, nel suo ufficio di Bolzano, ha una serie di vasi di vetro. Dentro non ci sono fiori, ma sale. Fine, medio e grosso, bianco, grigio e misto. Un'innegabile passione per il sale. E per le sue proprietà, che Negra elenca come fossero le virtù di un figlio. "Il nostro sale anti-

gelo si può impiegare fino a 8 gradi sottozero - spiega Negra - e grazie alla granulometria fino a 5 millimetri garantisce un'efficacia prolungata. Agisce in tempi estremamente brevi, non si agglomera, mantiene una qualità costante, durante e dopo le nevicate e gli interventi necessari lascia il manto stradale completamente asciutto". In Alto Adige, regione a vocazione invernale, è normale che ci si specializzi in settori del genere. Meno normale che un'azienda riesca a diventare, nel giro di un paio d'anni, tra le prime in Italia. Come è successo a Innova. Il segreto? Una gamma di prodotti di alta qualità ed alla massima affidabilità. Attestata da clienti importanti. "Forniamo sale antigelo alla Provincia autonoma di Bolzano per tutte le strade provinciali dell'Alto Adige, e forniamo anche tantissimi comuni altoatesini per le strade di loro competenza". Ma il raggio d'azione di Innova non si limita ai confini provinciali: tra i clienti figurano anche la Provincia autonoma di Trento e quella di Belluno, nonché l'autostrada A22 del Brennero. Torniamo al sale. Perché un ente o un privato dovrebbe scegliere un cloruro di sodio a marchio Innova? "Oltre ai motivi già citati, aggiungo che noi ci poniamo come il partner di fiducia che offre ogni tipo di soluzione per un inverno sicuro. In particolare, il settore del sale antigelo e delle soluzioni saline può contare su una con-

Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011

39


Cloruro di calcio

Cloruro di sodio Salgemma

Una fase dell'estrazione nella miniera di Heilbronn segna puntuale e certa, garantita dalla nostra rete di partner affidabili e dai vari depositi sparsi nell'Italia settentrionale". Innova comunque non è solo sinonimo di sale antigelo. "Il nostro assortimento è quanto mai ampio e variegato: forniamo dai sistemi a silos di ogni dimensione ai grandi serbatoi con telecontrollo degli accessi, funzione automatica di pesatura, riempimento drive-in, software gestionale SaltManager, sistemi spartineve e ferroviari e anche apparecchi GPS per i mezzi d'intervento". Insomma, la neve può arrivare. A tutto il resto pensa Innova. Innova, un piccolo miracolo altoatesino Ivo Negra e la sua socia, la sorridente Michela Fazio, quando nevica sono felici perché finalmente possono far vedere le potenzialità della loro azienda. Che rappresenta un piccolo miracolo di efficienza altoatesina. Nata nel 2009, a meno di tre anni dalla fondazione, Innova è già sul podio delle aziende più importanti dello Stivale. 40

"La nostra forza - spiega Negra - consiste principalmente nella qualità dei prodotti e nel servizio. E' vero che il prezzo del nostro sale, proveniente dalle miniere tedesche di salgemma di Heilbronn, si trova nella fascia alta, ma alla fine, quando si fanno i conti, il cliente capisce di avere risparmiato. Un sale di qualità inferiore infatti costringe chi lo usa a gettarne di più, magari a passare una seconda volta o a ripetere l'operazione dopo poco tempo rispetto al nostro sale. Questo significa utilizzo di più prodotto e anche maggiori spese di mezzi e operai". Insomma, il classico caso in cui si può dire che, alla fine, chi più spende meno spende. Non solo qualità, dice Ivo Negra: c'è

Ivo Negra e Michela Fazio

anche il servizio. "Il cliente che si affida a noi, sia esso pubblico o privato, grande o piccolo, sa che può contare su tempi rapidi di consegna, grazie all'ampia rete di magazzini di stoccaggio ubicati nelle zone strategiche dell'Alto Adige e del Nord Italia. L'approvvigionamento è garantito in tutti i periodi dell'anno, siamo reperibili 24 ore su 24 e siamo in grado di far fronte anche alle emergenze più importanti. L'anno scorso, in occasione di alcune eccezionali nevicate, abbiamo raggiunto il tetto di 100 camion al giorno che trasportavano sale antigelo nelle zone colpite dal maltempo". Ivo Negra viaggia tanto, ma non per diletto come si potrebbe pensare. Non c'è stagione in cui non prenda l'aereo e vada a visionare miniere di salgemma sparse in ogni angolo del mondo. Sempre alla ricerca del sale della vita. I prodotti Innova Cloruri di calcio e magnesio Innova: eccezionali fino a 20 gradi sottozero. Una coppia di cloruri dalle grandi prestazioni anche a bassissime temperature. Il cloruro di calcio Innova è disponibile in una concentrazione pari al 94 -

Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011


98%, così da poter essere impiegato con ottimi risultati anche a temperature fino a -20 gradi centigradi, nei range cosiddetti a rischio per il disgelamento e lo spargimento preventivo di sale. Su richiesta viene fornito anche sfuso in autosilos. Anche il cloruro di magnesio Innova convince per le elevate prestazioni che riesce a garantire anche a bassissime temperature (-20°C). A differenza del cloruro di calcio, quello di magnesio si presenta in scaglie invece che in pellets e viene fornito in sacchi da 25 e 50 kg o in Big Bag.

I silos in legno sono la soluzione intelligente per lo stoccaggio di piccole e grandi quantità di sale antigelo. La traspirabilità delle materie prime naturali favorisce la qualità del sale antigelo contenuto, mentre la struttura robusta del silo garantisce una lunga durata. Grazie all'utilizzo del legno, inoltre, questi silos si integrano in maniera armonica al paesaggio. Disponibili con capienza fino a 1.000 m3 e con svariati optional come automazione di pesatura silo, telecontrollo accessi, prelievo automatizzato. Silo in legno, la soluzione ideale.

Silos in legno, moderna tecnologia per lo stoccaggio di ogni quantità

Innova è anche contenitori per il sale antigelo: la soluzione per lo stoccag-

Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011

gio decentralizzato I contenitori in plastica per sale antigelo sono perfettamente adatti allo stoccaggio decentralizzato di sale antigelo e materiale sfuso. Posizionati nei pressi di salite, tratti di strada critici, marciapiedi, aree pedonali o scale, consentono di intervenire rapidamente e agevolmente per garantire la sicurezza stradale. I modelli presentano una capacità da 150 a 1.100 litri, dispongono di serratura, sono estremamente resistenti alle intemperie, robusti, pressoché indistruttibili e durano circa 20 anni. Disponibili nei colori RAL arancione, grigio, marrone e verde.

41


PORTATTREZZI

Nuove serie e nuove cabine Caron GIORGIA MARCHELLI

Caron Serie C In occasione della fiera Agrialp, che si è tenuta a Bolzano dal 4 al 7 novembre, Caron ha presentato la nuova gamma di trasporter che verrà commercializzata da inizio 2012. La nuova gamma Caron si articola in quattro serie caratterizzate da un look moderno e di impatto, dove i

contorni muscolosi e i tratti marcati esprimono robustezza e personalità. Gli interni sono ora studiati, nella forma e nei materiali, per aumentare comfort e visibilità durante qualsiasi utilizzo. E' inoltre migliorata l'insonorizzazione dell'abitacolo grazie ad un nuovo

Caron Serie CT 42

sistema di sospensioni e di silent-bloc ad olio che isolano la cabina dal resto della meccanica. Altra novità è il sistema di ribaltamento cabina tramite pompa idraulica manuale: in pochi minuti e con poche semplici operazioni, l'utente può ribaltare la cabina in avanti ed eseguire la manutenzione del veicolo anche sul posto. Si inzia con la nuova serie C, che va a sostituire la precedente 800, con una portata complessiva di 5.000 kg e con varie motorizzazioni. Troviamo infatti il C 40 con motore Lombardini 40 CV, 3 cilindri, 1.649 cc, il C 48 con motore VM 49 CV, 3 cilindri, 2.082 cc, il C 52 con motore Lombardini 50 CV, 4 cilindri, 2.199 cc, il C 55 motore Perkins 52 CV, 4 cilindri, 2.216 cc ed infine il potente C 63 con motore Lombardini 63 CV, 4 cilindri turbo, 2.199 cc. Segue la nuova serie CT che sostituisce la precedente 900, dove la ricerca ed il continuo miglioramento hanno assicurato in fase di omologazione europea la portata complessiva di 9.000 kg, unica nella categoria con

Caron Serie CTK

Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011


una portata utile superiore ai 6.500 kg. La serie CT si compone di 2 modelli, CT 75 con motore VM 75 CV, 4 cilindri turbo, 2.970 cc, e CT 95, sempre con motore VM 95 CV, 4 cilindri turbo intercooler, 2.970 cc. E' stata introdotta anche la serie CTK 75, unico mezzo nel suo genere, caratterizzato da una meccanica derivata dalla sorella maggiore CT, della quale riprende anche la motorizzazione VM 75 CV 4 cilindri turbo, 2.970 cc, ma specifica per chi ha bisogno di grandi portate con minori ingombri esterni. Infatti la larghezza massima di 1 metro e 70 centimetri ed il peso complessivo di 7.500 kg posizionano questo modello fra le serie C e CT, andando ad occupare nella gamma quel vuoto che prima esisteva fra le "vecchie" serie 800 e 900. Nei primi mesi del 2012 la gamma verrà completata dalla nuova serie CTS. Un mezzo innovativo che rappresenterà il modello di punta del marchio. Qui verrà utilizzata la nuova meccanica realizzata da Caron, un sistema di sospensioni indipendenti a triangoli sovrapposti con molleggio idropneumatico, autolivellanti e bloccabili. La serie CTS sarà disponibile anche nella versione a 4 ruote sterzanti. Al passo con le normative sulle emissioni inquinanti, la gamma andrà in seguito ad arricchirsi con l'introduzione dei nuovi motori Euro 5.

Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011

43


VIABILITA'

Sistema di gestione satellitare Assaloni.com - Infonorte

1

Nel 2010 Assaloni.com ha stretto un'alleanza strategica con Grupo Infonorte Tecnologia, azienda spagnola leader nella produzione e distribuzione del sistema di controllo della flotta. Questa partnership ha permesso ad Infonorte di essere il principale distributore delle attrezzature per la manutenzione stradale invernale ed estiva, ed in particolare delle lame sgombraneve prodotte da Assaloni.com che da anni ricopre più del 60% del mercato spagnolo, e a sua volta ha permesso ad Assaloni.com di essere l'importatore ufficiale del sistema GPS in Italia. Assaloni.com non si limita meramente a commercializzare questo prodotto ma altresì cerca di integrare il know-how di Infonorte con l'esperienza in campo elettronico sviluppata all'interno dell'azienda stessa.

2

I due partner si sono posti l'obiettivo di rendere questo prodotto sempre più completo e all'avanguardia nel settore dei satellitari cercando in questo modo di rispondere alle esigenze e necessità dei clienti; impegnandosi inoltre a fornire assistenza post vendita in ogni occasione. Il sistema di controllo e gestione dei veicoli prodotto da Infonorte è sicuro, robusto ed affidabile, e permette di conoscere lo stato e la posizione dei veicoli leggeri e pesanti sui quali viene installato il dispositivo GPS. Oltre a permettere di conoscere in ogni momento la posizione geografica, consente di sapere la velocità dei mezzi su cui è installato il dispositivo, la quantità di sale o soluzione salina sparsa, il numero di corsie trattate e lo stato della lama, se la lama è in utilizzo o meno e anche se il coltello utilizzato è in acciaio o tecnillan. Il dispositivo è di semplice concezione, di facile installazione ed è composto da un localizzatore che viene installato sul veicolo, dispone di un ricevitore GPS per individuare la posizione esatta del veicolo e di un Modem GPRS per inviare le informazioni a un server utilizzando una comunicazione GPRS ed un protocollo Inter net TCP-IP. Nel caso di scarsa copertura del segnale GPRS, le informazioni registrate non andranno perse,

bensì immagazzinate e trasmesse non appena sarà di nuovo disponibile la rete GPRS. Le informazioni vengono dunque inviate ogni 60 secondi e trasmesse ad un server cui è possibile accedere in ogni momento semplicemente collegandosi al sito internet. Nel caso di lama sgombraneve tutti i dati vengono rilevati dal quadro comandi, ad esempio l'utilizzo della lama, pressione di esercizio, tipo di coltello..., vengono poi resi leggibili tramite la scatola dei protocolli ed inviati al ser ver. Lo stesso procedimento avviene per i dati riguardanti il veicolo: un'antenna posta all'interno del veicolo raccoglie tutte le informazioni, ad esempio velocità o posizionamento geografico, che vengono rese leggibili dalla scatola ed inviate al server. Lo stesso metodo viene applicato agli spargisale, il quadro comandi dell'attrezzatura e l'antenna del veicolo rilevano i dati che vengono tradotti dalla scatola dei protocolli ed inviati al server. Una volta completata l'operazione d'installazione verranno forniti nome utente e password per accedere al 1. Scatola GPS 2. Telecamera mobile 3. Schermata del programma remoto con la visione di una telecamera mobile

3 44

Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011


4

sito Skade, dove sarà possibile visualizzare mappe, schede dati e tabelle riportanti lo storico di ogni veicolo. A differenza di altri satellitari, anche di più recente concezione, lo Skade utilizza la mappatura di Google Earth che si aggiorna automaticamente ogni sei mesi, senza dover acquistare l'aggior namento car tografico. Individuando dei punti chilometrici nei tratti stradali maggiormente percorsi, l'individuazione delle flotte sarà ancora più rapida e facile. Il sistema di controllo della flotta è altamente gestibile, basta una sola dimostrazio4. Telecamera fissa 5. Stazione di rilevamento meteo

ne visiva per acquisire famigliarità con il sistema senza aver bisogno di alcun ausilio. Infonor te dispone inoltre di una gamma completa di sistemi metereologici con stazioni fisse e mobili per fornire un aiuto alla viabilità invernale ed alle previsioni locali e generali del tempo. Il modulo delle stazioni metereologiche è completo di una tastiera, un display dove si mostrano le informazioni, un ricevitore GPS per il posizionamento ed un'antenna integrata con alta sensibilità. E' sufficiente un messaggio 5 SMS per configurare e sollecitare lo della flotta tramite telecamere fisse una diagnosi dell'apparecchiatura. o mobili. Le telecamere sono caratteLe informazioni vengono raccolte rizzate per il design resistente a dai sensori e continuamente conva- manipolazioni, vibrazioni, polvere, lidate, i dati vengono conservati in umidità e variazioni di temperatura. memor ia non volatile e inviati Le immagini possono essere visuamediante una richiesta per modem lizzate in tempo reale accedendo al GPRS ad uno o a vari centri di con- web. Ogni secondo, le immagini e le trollo. I dati registrati riguardano l'u- relative informazioni (data, ora, coormidità, la temperatura esterna, la dinate e punti chilometrici) vengono temperatura della superficie strada- registrati nella chiavetta inserita nel le, la data, l'ora, la latitudine e la dispositivo installato all'interno del longitudine, inoltre è possibile indivi- veicolo e scaricate nel computer per duare dei punti chilometrici per rico- un loro uso successivo. Questi disponoscere meglio i tratti stradali per- sitivi sono fondamentali per ottimizzare la gestione delle flotte ed avere corsi maggiormente. Un altro prodotto che ha già ricevuto un efficace controllo sulla manutenmolti consensi è il sistema di control- zione stradale.

Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011

45


MOVIMENTO TERRA

Mecalac 8MCR, un concept di polivalenza unico al mondo

La 8MCR è un concept di macchina cingolata che combina le caratteristiche di un escavatore compatto da 7 tonnellate e di una pala caricatrice compatta rapida con telaio cingolato triangolare. Ha una velocità di spostamento fino a 10 km/h. Rappresenta un bell'esempio di innovazione messa al servizio del comfort, della produttività, del risparmio, del miglioramento dei metodi di lavoro e della protezione dell'ambiente. Grazie ad un semplice selettore, l'operatore trasforma l'escavatore compatto in pala caricatrice compatta e viceversa, mantenendo gli stessi comandi. L'attacco rapido idraulico dell'equipaggiamento Mecalac, Active Lock, permette di cambiare l'attrezzo in pochi secondi senza scendere dalla cabina. Innovazione fondamentale, la traslazione in modo caricatore si effettua col manipolatore, consentendo di migliorare sensibilmente la produttività, il comfort e l'organizzazione del cantiere. Concept unico che annovera: - delle valvole con funzione di selettori idraulici che consentono di scegliere in un istante tra i comandi da escavatore o da pala caricatrice compatti; - un telaio triangolare accoppiato ad una trasmissione idrostatica a circuito chiuso Senso Drive; - dei martinetti con sensori integrati che facilitano il ritorno della benna 46

in appoggio sulla lama, parallelamente al suolo; - un'ottimizzazione della gestione della potenza disponibile attraverso l'Active Control. L'efficacia nel carico è massima. Poichè gli sforzi sul braccio e la torretta scompaiono, la durata di vita della macchina è prolungata ed il comfort migliorato. La 8MCR svolge 4 funzioni al 100%: escavatore, pala caricatrice, sollevatore e portattrezzi. Il carico si effettua con la benna pala, o skid, in appoggio sulla lama e la sua efficacia risulta in tal modo accresciuta grazie allo sforzo di spinta trasmesso direttamente dal telaio alla benna. La traslazione tramite manipolatore rende la manovra più precisa. La velocità di spostamento, che raggiunge i 10 km/h, riduce considerevolmente i tempi dei cicli e dei movimenti nel cantiere. Scelti con l'aiuto di un semplice selettore, due modi di guida dedicati ad ogni funzione permettono all'utilizzatore di ritrovare i comandi normalizzati ISO di un escavatore compatto o di una pala caricatrice compatta. L'operatore prende confidenza immediatamente col mezzo, e il comfort di guida, in confronto ai prodotti standard, è nettamente migliorato grazie alle funzioni raggruppate sui manipolatori. L'operatore seduto in una cabi-

na ergonomica, la più spaziosa di questa categoria di macchine, si affatica meno e resta concentrato sulla sua area di lavoro. Con la sua polivalenza, la 8MCR si sostituisce ad un escavatore compatto, una pala caricatrice compatta, un sollevatore, e svolge pienamente anche il ruolo di portattrezzi, moltiplicando così il suo lavoro e la sua efficacia nel cantiere. L'investimento iniziale è quindi su una sola macchina autonoma, che necessita di un solo operatore, un solo trasporto, un'unica manutenzione. La rotazione della torretta, assente sulle caricatrici compatte, è disponibile in qualsiasi momento e consente il caricamento statico, riducendo così gli spostamenti. Il consumo di carburante e l'usura dei cingoli ne risultano notevolmente ridotti. Il concetto stesso di polivalenza della 8MCR, che implica l'uso di una sola macchina nel cantiere, compor ta necessariamente una consistente riduzione del consumo di carburante e delle emissioni di gas inquinanti, determinando anche la diminuzione del rumore nel cantiere e nella zona circostante a tutto vantaggio degli abitanti. Non bisogna poi dimenticare che l'uso di varie macchine tradizionali genera una molteplicità di macchine sottoutilizzate, e quindi immobilizzate, che ingombrano il cantiere e richiedono manovre inutili e inquinanti. La 8MCR, nata sulle basi del concetto polivalente che è all'origine del successo delle macchine Mecalac, è stata concepita e sviluppata per la gestione efficace e intelligente dei cantieri, nel rispetto dell'ambiente. Alcune caratteristiche della 8MCR - peso: 6.800 kg - 60 kW (81 CV) 2.200 giri/min - coppia max 294 Nm 1.600 giri/min - trasmissione idrostatica a circuito chiuso Senso Drive per l'operatività come caricatrice - sbraccio: 6.700 mm - profondità di scavo: 3.700 mm - forza di penetrazione: 2.800 daN - forza di strappo: 4.900 daN

Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011


VERDE

1° Raduno Gator Day a Castelnovetto

Nel soleggiato pomeriggio di sabato 12 novembre, si è svolto il 1° Raduno Gator Day, presso la bellissima azienda agricola Cascina Bellaria a Castelnovetto (PV). Splendidamente organizzato dal concessionario John Deere ACT Group Agrimacchine, il pomeriggio ha avuto come attore principale l'eccezionale veicolo tuttofare Gator XUV 855 di John Deere, che si è cimentato su uno spet-

tacolare percorso fuoristrada/cross, utilizzato anche come percorso di allenamento dal gruppo di appassionati del fuoristrada denominato Lupi 4x4. Il ritrovo ha accomunato la passione per il fuoristrada con la voglia di testare il Gator XUV 855 in condizioni assolutamente estreme, dovute alla notevole difficoltà del percorso prova. Sono intervenuti infatti anche i proprietari di Gator della zona, felici ed

Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011

orgogliosi di mostrare le personalizzazioni eseguite sul proprio mezzo. Interessante la versione dotata di impianto musicale ad alta fedeltà e potenza, montato sul cassone portante, che certamente non ha impedito all'intrepida proprietaria di eseguire acrobazie notevoli sul percorso fangoso. In questo perfetto contesto, il Gator, dotato di motore diesel a 3 cilindri, 854 cc di cilindrata con 25 CV di potenza, si è distinto per la capacità di superare anche l'ostacolo più ostico, grazie alla sua trasmissione a variazione continua, alle sospensioni completamente indipendenti ed alla sua proverbiale robustezza. La presenza di musica, panini, stuzzichini e buon vino hanno fatto da cornice a questo pomeriggio di sano divertimento. Un ringraziamento quindi agli organizzatori, all'azienda che ha ospitato l'evento ed al gruppo di appassionati che hanno reso possibile la realizzazione di questa manifestazione… un arrivederci a tutti alla prossima edizione del 2012! 47


VIABILITA' INVERNALE

Con i nuovi trattori portattrezzi Merlo le abbondanti nevicate non sono più un problema

Quanto più le condizioni si fanno difficili tanto più sono necessari mezzi sicuri e prestanti, specializzati nella rimozione della neve, capaci di operare anche quando il manto nevoso supera il metro o in condizione di forte pendenza.

48

Per rispondere a questa esigenza il Gruppo Merlo ha creato una gamma di macchine innovative, nate per operare al meglio nelle condizioni più estreme. Traendo vantaggio dall'esperienza maturata nel campo dei portattrezzi

forestali ad alte prestazioni, per i quali sono necessarie potenza e resistenza, Merlo ha realizzato due famiglie di macchine per chi deve lavorare nei climi più rigidi ed in condizione di poca visibilità. I mezzi della serie N consentono di affrontare le condizioni più estreme, mentre quelli della serie ND ai vantaggi dei primi offrono la versatilità della cabina maggiorata, in grado di ospitare due persone. Entrambe le famiglie sono caratterizzate da due modelli, con potenza del motore di 180 CV e 350 CV. Tutti sono contraddistinti da soluzioni tecniche e da accorgimenti pratici che permettono di essere efficaci anche quando la massa di neve da rimuovere è enorme e le temperature sono di parecchi gradi sotto lo zero. Il potente impianto di climatizzazione è efficace con ogni temperatura esterna e la visibilità è garantita dall'impianto di sbrinamento ad alta portata e dal riscaldamento elettrico del parabrezza. Anche gli specchi retrovisori sono riscaldati. La dotazione di fari di lavoro è adeguata ad offrire la massima illuminazione dell'area di intervento anche sotto abbondante nevicata. Solo osservandoli in azione però è possibile capire fino in fondo le potenzialità di questi quattro mezzi straordinari. Non importa la tipologia o la quantità di neve che devono rimuovere, equipaggiati con vomeri o turbofrese offrono prestazioni strabilianti, come quando sono impegnati nell'apertura dei valichi alpini, dove la neve ha spessori di parecchi metri; le macchine Merlo sono più produttive dei mezzi tradizionali, magari anche di potenza superiore. Ciò è possibile grazie alla progettazione mirata ed alla ingegnerizzazione di alto livello, frutto di un'esperienza di oltre quarant'anni nel campo

Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011


delle tecnologie meccaniche, oleodinamiche ed elettroniche. Ecco come nascono le soluzioni vincenti, dalla trasmissione idrostatica alla trazione integrale permanente, dalle ruote tutte sterzanti alle prese di forza idrauliche. Quest'ultima soluzione si è dimostrata vincente perché salvaguarda tutto l'impianto contro i danneggiamenti che possono derivare da contraccolpi o arresti improvvisi delle turbine causati da eventuali ostacoli nascosti dalla neve. L'esclusivo design di queste macchine pone la cabina in posizione avanzata. In tal modo la visione dell'attrezzo anteriore è completa e continua e, attraverso i trasparenti posti sotto al parabrezza, è possibile anche vedere molto bene la strada. La gestione della posizione dell'attrezzatura in uso è affidata ad un sollevatore idraulico anteriore; è ammortizzato e può disporre della posizione flottante per adeguare con continuità la posizione dell'attrezzo al profilo di lavoro. In opzione è disponibile anche un

attacco posteriore a sollevamento idraulico, che può essere fornito di presa di forza. In questo modo possono essere trasportate ed azionate in Caratteristiche e dimensioni Motore ad emissione ridotte (Tier 3) Potenza (97/68/CE) kW/CV Velocità massima km/h

autonomia spargisale e spandisabbia. Un servizio completo di preparazione del manto stradale con una sola macchina. MM 180 ND Deutz 6 cil. turbo 132/180 40

Dotazioni ed accessori Cabina a norme ROPS/FOPS Di serie Sedile con sospensione pneumatica Di serie Sedile per passeggero Di serie Di serie Condizionatore d'aria manuale Di serie Trasparenti antiurto omologati Parabrezza e specchi retrovisori riscaldati Di serie 8 fari di lavoro su cabina (4 ant. + 4 post.) Di serie Di serie Sollevatore anteriore (4200 kg) Sollevatore posteriore (3500 kg) A richiesta Di serie PDF idraulica ant. (300 l/min - 420 bar) PDF idraulica ant. (460 l/min - 420 bar) Verricello posteriore con radiocomando A richiesta Ventola di raffreddamento reversibile Di serie Di serie Freno di staz. a bloccaggio automatico Di serie Trasmissione idrostatica Trazione integrale permanente Di serie Di serie Sterzatura sulle quattro ruote Bloccaggio differenziali ant./post. (100%) Di serie Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011

MM 350 ND Iveco 6 cil. turbo 260/350 36 Di serie Di serie Di serie Di serie Di serie Di serie Di serie Di serie A richiesta Di serie A richiesta Di serie Di serie Di serie Di serie Di serie Di serie 49


VERDE

Hymach: sfalcio con raccolta anche a 10 metri GHERARDO MARCHELLI

1

Hymach amplia la gamma delle macchine aspiranti con il nuovo modello dal braccio di 10 metri di lunghezza, già fornito ad operatori del settore della manutenzione professionale del verde. Con questa attrezzatura è ora possibile eseguire lavori di sfalcio erba ed arbusti con raccolta simultanea dei residui di sfalcio, fogliame e di altri detriti anche in scarpate particolarmente profonde. L'efficienza di questa macchina fa sì che le aree oggetto della manutenzione risultino pulite ed in ordine, fattore particolarmente positivo per il valore paesaggistico del territorio. In zone ad alto rischio incendio raccogliere il prodotto dello sfalcio risulta particolarmente importante in quanto

2

50

si evita di lasciare al suolo materiale che una volta seccato risulta estremamente pericoloso favorendo sia l'accensione sia l'accelerare e la propagazione degli incendi stessi. Tornado è predisposta per essere applicata a trattore mediante aggancio al sollevatore con attacco tre punti e funziona mediante collegamento alla PTO dello stesso. Il contenitore per la raccolta del materiale aspirato è collocato su rimorchio da trainare con lo stesso. In Cyclone invece la macchina è integrata con il contenitore e l'insieme viene applicato in modo scarrabile con telaio di accoppiamento al telaio di autocarri. Il materiale aspirato grazie ad un vortice d'aria generato da una turbina,

3

potenziato dal sistema air-jet, dispositivo brevettato per aumentare il risucchio del materiale, viene veicolato attraverso un tubo di collegamento al contenitore. Il cassone di raccolta può essere dotato, in qualsiasi caso, di dispositivo di scarico con sistema idraulico ribaltabile oppure a nastro. I residui di sfalcio recuperati possono rendersi utili quali biomasse nella filiera del biogas, che appunto è formato da una miscela di gas a base di metano generata dalla fermentazione di rifiuti organici in appositi impianti di digestione ed utilizzabile per la produzione di energia. L'allestimento standard che prevede la testata trinciatrice aspirante con rotore a coltelli polivalenti, pompe e motore ad alto rendimento, distributore idraulico con comandi a leve meccaniche, scambiatore di calore, è realizzato per garantire il perfetto funzionamento della macchina con ottime prestazioni sia di sfalcio sia di aspirazione. La macchina poi può essere utilizzata per la sola raccolta dei rifiuti presenti sul suolo installando una testata utensile dedicata che, grazie a diversi 1. Hymach Cyclone 2. Hymach Tornado 3. Hymach Tornado che veicola il materiale falciato in modo da foraggiare il bestiame 4. 5. Hymach Cyclone

Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011


tipi di regolazione, può variare l'altezza e l'inclinazione di lavoro. Questa può adattarsi a qualsiasi condizione di lavoro ed ottenere ottimi risultati nel mantenere pulite e quindi nel loro ottimale stato di efficienza le canalette di raccolta a lato strada, pulire da rifiuti i bordi stradali pavimentati, abbassare le banchine stradali togliendo la vegetazione caduta e compattata al suolo e rendersi utile per ripulire tutti quegli spazi dove una comune spazzatrice stradale non riesce ad arrivare. E' inoltre disponibile il kit di adatta- 4 mento per utilizzare la macchina, escludendo l'aspirazione, per l'applicazione di testate trinciatrici, barre tosasiepi e troncarami, sbanchinatrici, rotofossi, spazzolatrici. I comandi possono essere di tipo idraulico/meccanici o elletroidraulico: in quest'ultimo caso il nuovo quadro comandi con gestione e check elettronici delle funzioni semplifica l'utilizzo ed il controllo della macchina. Le macchine nella versione base sono predisposte per effettuare il lavoro sul lato destro del mezzo ma è comunque prevista la loro realizzazione per operare sul lato sinistro.

5 Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011

51


TECNICA

Calcestruzzi leggeri strutturali Leca CLS per il sistema Mose

La gamma di calcestruzzi strutturali Leca CLS di Laterlite è stata protagonista, nell'ultimo decennio, di molti cantieri, nelle opere di ristrutturazione come nelle nuove costruzioni e nelle infrastrutture. Una galleria che si arricchisce di una nuova e molto prestigiosa opera, il Mose di Venezia. Il Mose è un sistema integrato di dighe mobili realizzato per proteggere la laguna dalle acque alte, sempre più frequenti ed intense negli ultimi anni, in corso di realizzazione sulle tre bocche di por to di Venezia (Chioggia, Malamocco, Lido). Il Mose consente di separare la laguna dal

52

mare, in previsione di acqua alta, attraverso un sistema costituito da schiere di paratoie installate nel fondale delle bocche di porto. Queste ultime rimangono sul fondo, senza modificare gli scambi tra mare e laguna rimanendo quindi invisibili, per poi emergere in caso di pericolo bloccando la marea in ingresso in laguna. Le paratoie, nel numero complessivo di 78, sono alloggiate all'interno di speciali cassoni che, a seconda della bocca di porto, vengono trasportati dall'area di cantiere sino alla loro posizione definitiva. Nel 2013, in anticipo di un anno rispetto alla conclu-

sione di tutti i lavori iniziati nel 2003, alla bocca di Lido lato nord è prevista l'installazione di una prima parte della schiera di paratoie mobili (3 paratoie 1 struttura di alloggiamento). Si tratta di un passaggio fondamentale per ottimizzare le modalità esecutive delle lavorazioni che portano al suo funzionamento, con vantaggi per la successiva realizzazione delle altre barriere. La speciale confor mazione della bocca di porto di Lido, con la presenza dell'isola intermedia tra le due estremità dell'immissione in laguna, ha determinato la necessità di realizzare due schiere di paratoie denominate Lido - S. Nicolò (lato ovest) e Lido - Treporti (lato est). In particolare per quest'ultima, il progetto prevede la costruzione di otto cassoni, per l'alloggiamento delle paratoie mobili, successivamente da varare e collocare trasversalmente alla bocca di ingresso. In relazione alle importanti dimensioni dei cassoni, lunghi circa 70 m, larghi circa 36 m ed alti circa 8,70 m, il peso di ogni singolo elemento (circa 18.000 t) è determinante per il loro galleggiamento, necessario per il loro trasporto dall'area di cantiere al fondo della bocca di porto. Ecco allora che l'elemento peso è stato determinante nella scelta delle soluzioni tecniche per la costruzione dei cassoni; in particolare l'impiego del calcestruzzo, elemento strutturale di riferimento, è stato attentamente

Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011


studiato tanto che in alcune sue parti è stato sostituito con calcestruzzo strutturale leggero per ridurre il peso complessivo. La soluzione tecnica leggera non poteva prescindere dalla componente resistenza, necessaria per assolvere alle funzioni statiche generali; l'obiettivo quindi dei progettisti è stato quello di individuare un calcestruzzo che potesse coniugare leggerezza (densità a fresco inferiore a 1.500 kg/m3) e resistenza (media a compressione cubica superiore a 18 N/mm2). La scelta tecnica ha visto prevalere l'impiego di argilla espansa Leca, aggregato di riferimento per queste tipologie esecutive da oltre 40 anni in Italia. Laterlite ha quindi messo a disposizione dell'impresa Mantovani la propria esperienza e professionalità per studiare e produrre uno speciale calcestruzzo che avesse le caratteristiche e prestazioni richieste unitamente all'esigenza di essere premiscelato in sacco, per specifiche esigenze cantieristiche. Il calcestruzzo impiegato, una variante del noto Leca CLS 1400, presente sul mercato da oltre 15 anni, ha quindi permesso di ridurre il peso del calcestruzzo di oltre 1 t al m3 (rispetto a quello tradizionale). Il calcestruzzo premiscelato in argilla espansa Leca è stato impiegato per la formazione delle gallerie interne ai cassoni, due per elemento, posto in opera nello spessore di circa 40 cm a tutta lunghezza (circa 60 m) attraverso pompaggio pneumatico per facilitare e velocizzare le attività esecutive. La fornitura complessiva, pari a circa 2.000 m3, si è realizzata tra l'agosto 2010 ed il febbraio 2011, con precise tempistiche esecutive dettate dall'avanzamento generale dei lavori. Il ridotto peso del calcestruzzo premiscelato in argilla espansa Leca si è rivelato determinante nell'equilibrio generale dei pesi degli elementi; infatti il varo prevede l'allagamento dell'area di cantiere contenente i cassoni e il conseguente loro galleggiamento a circa 70 cm dal fondo, emergendo quindi dal pelo libero dell'acqua per circa la stessa quota. L'esigenza di galleggiamento, con quote molto precise, è dettata dalla profondità del mare ridotta rispetto a quella della altre bocche, pari a soli 8 m, con la conseguente maggiore leggerezza dell'intera struttura. I cassoni, una volta varati e posizionati nella loro sede finale, saranno uniti "di testa" con speciali giunzioni elastiche a tenuta; le paratoie, già montate sui cassoni, svolgeranno il loro ruolo di difesa della laguna attraverso un complesso sistema idraulico che immetterà aria compressa al loro interno (per l'innalzamento ed emersione) ed acqua (per il loro ricollocamento in sede). La zona di cantiere, una volta varati i cassoni, diventerà porto rifugio per il transito delle imbarcazioni medio - piccole all'interno della laguna veneta.


VIABILITA' INVERNALE

Assaloni.com e Autostrade per l'Italia: di nuovo insieme, all'insegna della qualità

1

Con la recente aggiudicazione di una importante fornitura di 75 lame sgombraneve e 9 innaffiatrici, Assaloni.com si conferma tra i più importanti produttori di attrezzature per la manutenzione stradale in Italia e par tner di Autostrade per l'Italia. Sono state infatti consegnate 8 innaffiatrici modello AL100D con serbatoio in polietilene da 10.000 litri, applicato sul cassone di veicoli pesanti, ed una

del modello AL30D con serbatoio in polietilene da 3.000 litri per veicoli medio - pesanti. Le innaffiatrici sono alimentate da motore ausiliario e sono composte da un pannello posteriore in acciaio inox, assistito da pistoni, per l'accesso al compartimento elettrico, alle pompe, ai pannelli idraulici ed alle valvole. Il carico della soluzione viene effettuato attraverso un raccordo unificato dota-

to di valvola a farfalla posizionato sulla parte bassa della cisterna e dallo stesso raccordo è possibile effettuare lo svuotamento rapido. Sono inoltre complete di passo uomo per l'ispezione, pompa con asse in acciaio inox e corpo in bronzo, arresto automatico della pompa al raggiungimento del livello minimo, livello visivo graduato, comandi manuali in caso di malfunzionamento del quadro comandi. L'innovazione principale di cui questa attrezzatura è dotata è appunto il quadro comandi con touch-screen di facile comprensione ed utilizzo per gli operatori. Quanto invece alle lame sgombraneve fornite, queste sono i modelli E90.40, E90S e 4GS.40. La lama autostradale E90.40 presenta un alerone monolitico costruito in acciaio di qualità il cui profilo consente un ottimo scarico della neve ed impedisce che gli spruzzi di neve raggiungano il parabrezza della motrice. La grande capacità di questa lama di adattarsi alla velocità pur nella massima sicurezza, le permette di rispondere ottimamente alle esigenze di rapidità d'intervento e di sgombero su 1. Lama Assaloni.com E90S 2. Lama Assaloni.com 4GS 3. Lama Assaloni.com E90

3

2 54

Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011


tutti i tipi di autostrade, strade a grande percorrenza o dove è necessario lavorare a velocità elevata. Il sistema di ammortizzazione degli urti radenti è garantito da inserti in poliuretano, posizionati tra l'alerone ed il coltello d'acciaio, che consentono a quest'ultimo di ruotare e superare gli ostacoli fissi garantendo l'ammortizzazione degli urti radenti. L'attrezzatura è dotata di apparecchiatura idraulica "biraclage" che consente di intercambiare durante il lavoro il secondo coltello in poliuretano con l'acciaio in base alle diverse tipologie di neve. Questa caratteristica peculiare offre una doppia funzione operativa adattando la lama a diverse condizioni ambientali con un semplice comando idraulico. La lama telescopica E90S per medio e alto innevamento, è idonea all'alta velocità. E' costituita da un corpo 4 fisso a struttura monolitica e da un perfettamente alle irregolarità del proelemento estensibile sul lato sinistro, filo stradale. il quale consente di variare la lar- Tali caratteristiche di elasticità ed ghezza di lavoro a seconda delle adattamento facilitano all'operatore il diverse tipologie di percorsi stradali: è lavoro anche ad alta velocità con la così possibile lavorare sia in posizio- massima sicurezza. Gli sganci forzati ne chiusa che allungata ed in tutte le registrabili consentono di irrigidire gli posizioni intermedie. Si adatta perfet- elementi della lama per un lavoro più tamente allo sgombero su autostra- aggressivo. de, aeroporti e strade a scorrimento Tutte le lame fornite sono complete di regolazioni idrauliche che permettono veloce. Inserti in poliuretano, posizionati tra tutti i movimenti possibili del sistema l'alerone ed il coltello d'acciaio, per- centrale di oscillazione (brevettato) mettono a quest'ultimo di ruotare e che blocca l'alerone in perfetta posisuperare gli ostacoli fissi garantendo zione orizzontale a lama sollevata e lo rende invece completamente libero l'ammortizzazione degli urti radenti. La lama a quattro settori per alto di seguire il piano stradale a lama innevamento serie 4GS.40 si adatta abbassata in posizione di lavoro, otteperfettamente sia allo sgombero nendo così un'ottima pulizia della urbano sia a quello su strade e auto- strada ed un consumo regolare del strade, anche con fondo irregolare e coltello e di una valvola by-pass, inserita nel circuito della rotazione, numerosi ostacoli. Il sistema di ammortizzazione com- che consente l'ammortizzazione degli posto da molle e bielle supportate al urti laterali. trave centrale, indipendenti su cia- Inoltre tutte le lame sgombraneve scun elemento, permette infatti il sono alimentate da una centralina superamento degli ostacoli (oltre 14 elettroidraulica serie D-CB. cm) senza contraccolpi, lasciando Questa è quanto di più avanzato peraltro liberi gli elementi di adattarsi attualmente sul mercato; l'attenta

scelta dei materiali e la ricerca della massima garanzia di sicurezza sono la base di prestazioni veramente ottimali rispondendo perfettamente alle esigenze di lavoro più disagiate, sia con basse temperature sia con grande umidità. Il sistema innovativo basato sulla tecnologia Can Bus consente il collegamento e lo scambio di informazioni in tempo reale tra le centraline delle attrezzature e del veicolo, i relativi quadri comandi ed eventuali altri dispositivi, quali il sistema di gestione flotte e i sensori di rilevamento. Ogni dispositivo di comando, quadro e joystick, è universale e può quindi essere configurato per azionare sia lame e vomeri sgombraneve che spargisale, sulla base del loro accessoriamento. Ciascuno di essi può essere utilizzato singolarmente o contemporaneamente agli altri permettendo così l'azionamento simultaneo delle diverse attrezzature installate sul veicolo. 4. 5. Innaffiatrice AL100D 6. Quadro comandi touch-screen

6

5 Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011

55


ATTREZZATURE

FAE molto soddisfatta di Agritechnica 2011

1

L'industria della tecnica agricola e dei fornitori ad Agritechnica 2011 sono stati rappresentati in modo eccellente. Oltre 2.700 aziende provenienti da 48 paesi hanno esposto un'offerta completa di macchinari, apparecchiature, pezzi di ricambio ed accessori. Con ben 415.000 visitatori, Agritechnica ha raggiunto un nuovo record. Ciò corrisponde ad un incremento di ben il 18% rispetto al 2009. FAE ha riscontrato un ottimo succes-

2

so durante questa speciale ed importante occasione per allacciare o consolidare rapporti con clienti esteri; soprattutto grazie alle numerose novità ed innovazioni portate in fiera. Tra queste la SFL (Stone Forest Light), la nuova testata multifunzionale FAE destinata ad un uso di trinciatrice forestale o di frantuma sassi, da applicare a trattori con potenze dai 120 ai 160 CV. Queste funzioni vanno incontro alle necessità di due tipolo-

gie di clienti e di mercato: una sola macchina è dunque in grado di svolgere due funzioni. La particolarità della testata SFL risiede nel regime variabile del rotore. Secondo il tipo di utilizzo la velocità di rotazione varia da 540 giri/minuto per frantumare sassi a 1.000 giri/minuto per l'utilizzo forestale. La profondità massima di lavoro è di 15 cm. I coltelli sono del tipo STCL, simili a quelli a C, però con la punta rinforzata al tungsteno. La testata SFL è ideale per la pulizia di aree verdi dove vi sia la necessità di frantumare sassi di piccole e medie dimensioni e anche di trinciare rami fino ad un diametro di 15 cm. I punti di forza della SFL sono da una parte le due funzioni - si tratta della prima attrezzatura FAE concepita per essere utilizzata sia come trinciatrice che come frantuma sassi. Dall'altra parte 1. Stand FAE Group ad Agritechnica 2. SFL mentre frantuma sassi 3. Rendering CAD della SFL, con lama 4. Dettaglio della RSL/DT che lavora su asfalto 5. RSL/DT vista dal lato dei comandi del Water Spray System

3 56

Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011


5

4

il rotore a velocità variabile, 540 o 1.000 giri/minuto. La SFL può essere allestita con tre diversi elementi: lama, abbatti rami o rullo. Un'altra novità esposta ad Hannover è stata la testata multifunzione RSL/DT, novità che completa la gamma FAE dei modelli RSL. Si tratta di una fresa roccia, stabilizzatrice frantuma sassi e fresa asfalto destinata a trattori con potenze comprese tra i 120 CV e i 190 CV, la sua profondità di lavoro è di 30 cm. La testata FAE RSL/DT dispone di doppia trasmissione (DT), slitte regolabili idraulicamente, contro lama in

Hardox ; protezioni interne al telaio avvitate intercambiabili in acciaio Hardox ®, griglia avvitata sul cofano posteriore, mozzi rotore avvitati in acciaio forgiato, cuscinetti maggiorati; telaio in Weldox ® completamente chiuso antipolvere, cofano posteriore regolabile idraulicamente. Per la funzione di fresa asfalto, FAE ha sviluppato il nuovo sistema di raffreddamento denominato Water Spray System che impedisce il surriscaldamento del rotore e degli utensili di scavo. L'acqua, proveniente da un serbatoio, entra nel circuito grazie ad una valvola manuale on-off; e

Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011

®

alimenta una pompa centrifuga elettrica. La valvola di controllo permette di regolare la quantità d'acqua immessa nella camera di miscelazione, inoltre un display in cabina permette di tenere sotto controllo i vari parametr i di funzionamento del sistema. Il sistema di miscelazione risulta particolarmente utile per le operazioni di stabilizzazione, quando il terreno e l'agente stabilizzante vengono miscelati con l'acqua. A questo punto l'aggiunta di acqua migliora l'amalgamo tra il terreno e l'agente stabilizzante, rendendo tutta l'operazione più efficace.

57


MOVIMENTO TERRA

Terne JCB, Anas... ha fatto 13!

Importante nuova fornitura JCB per il gestore della rete stradale e autostradale italiana di interesse nazionale. Attraverso il concessionario Somi, Anas ha acquistato 13 terne JCB 3CX, allestite in configurazione con benna ad alto ribaltamento omologata per la circolazione stradale. Un pizzico di fortuna non guasta mai, e il numero 13 richiama ancora alla memoria di molti italiani le domeniche passate in attesa dei risultati e il fatidico conteggio sulla schedina alla ricerca della magica cifra. Ma la fortu-

58

na va anche aiutata, magari con scelte consapevoli e oculate. Come ha fatto Anas S.p.A., che ha acquisito da Somi di Aprilia (LT), concessionaria JCB, ben 13 esemplari della terna JCB 3CX. A un primo gruppo di 12 macchine, infatti, se ne è aggiunta una tredicesima, tra l'altro della nuova serie Eco, ultima e più recente rivisitazione del best seller del costruttore inglese che tanti successi ha raccolto in tutto il mondo. Successi guadagnati grazie alle rinomate caratteristiche di produttività, flessibi-

lità e affidabilità che da sempre caratterizzano le terne JCB, e che in questa nuova incarnazione si arricchiscono di importanti contenuti tecnici che guardano sia all'ambiente - da qui il suffisso Eco - che alle esigenze degli operatori, grazie a consumi ulteriormente migliorati e un'efficienza ancora maggiore. Le eccezionali caratteristiche della nuova serie di terne 3CX Eco hanno convinto Anas a riconfermare la propria fiducia nel marchio JCB, consolidando ulteriormente la speciale partnership con la concessionaria Somi, che ormai dura da diversi anni. I 13 esemplari oggetto della fornitura, in particolare, sono stati allestiti in configurazione con benna ad alto ribaltamento omologata per la circolazione stradale in modo da incontrare le richieste di Anas, che utilizzerà le macchine su tutto il territorio nazionale sia per impieghi generali che nelle operazioni di carico del sale nelle tramogge dei mezzi spargisale. Cuore tecnologico della nuova 3CX Eco è il sistema idraulico EcoDig, che comprende ben tre pompe a ingranaggi e consente di scavare utilizzando il motore a regimi inferiori, riducendo così fino al 15% i consumi di carburante e abbassando le emissioni di anidride carbonica della macchina. Ad esso si affianca la tecnologia EcoRoad, un pacchetto di caratteristiche ed opzioni studiato per garantire la migliore efficienza e produttività delle terne durante i trasferimenti stradali riducendo i consumi di carburante. EcoLoad, infine, è un sistema con pulsante HSC per il controllo della velocità idraulica che, abbinato al motore DieselMax e alla sua coppia elevata ai bassi regimi, offre una maggiore forza di trazione, tempi ciclo più rapidi ed eccellenti prestazioni di spinta e di marcia in salita. Infine, è il caso di dirlo, un "tocco di colore": la livrea delle 13 terne è stata personalizzata nel tradizionale colore arancione Anas.

Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011


PORTATTREZZI

Max Holder GmbH torna sul mercato italiano

1

Compie già un anno la sede italiana di Max Holder GmbH. Infatti è in atto dal 2010 un piano di sviluppo commerciale in Italia che vede per la prima volta sul territorio del nostro paese la presenza diretta dell'azienda tedesca nata nel lontano 1888. Già dagli anni '70 Holder è stata pioniera nell'introduzione nel mondo dei lavori pubblici di una serie di macchine portattrezzi multiuso caratterizzate da una concezione unica che le rende particolarmente economiche. I portattrezzi Holder sono utili durante le 4 stagioni e per tutti i lavori che si devono svolgere nei grandi spazi durante i 12 mesi dell'anno. Un Holder può trasformarsi facilmente in una perfetta

macchina sgombraneve, spazzatrice, raccoglitrice, aspiratrice, tagliaerba e tutto quanto possano fare gli attrezzi facilmente assemblabili sull'intelligente attacco a tre punti standard dei sollevatori anteriore e posteriore, oltre al duttile piano di carico. Il motto aziendale Holder è "nessun compromesso" e chi ha l'opportunità di toccare con mano una macchina Holder ne comprende subito il motivo: le macchine costruite esclusivamente nello stabilimento di Metzingen, in Svevia (Germania), sono di altissima qualità e certamente di lunghissima durata, quasi eterne. Piene di brevetti e soluzioni uniche che facilitano il lavoro quotidiano degli operatori delle manu-

tenzioni pubbliche e dei grandi spazi, compreso il "facility management", permettendo in pochi minuti di cambiare l'attrezzo, quindi il lavoro da compiere, per migliorare l'efficienza e l'efficacia della manodopera, in ogni momento, quando c'è bisogno dell'intervento di un Holder. Particolarmente ergonomiche sono le cabine, anche sulla neonata classe C: i clienti potranno beneficiare di un posto guida davvero comodo e professionale, dove nulla è lasciato al caso. Holder Italia si occupa della vendita, del marketing e del supporto postvendita al cliente italiano con un'assistenza diretta ed organizzata, multilivello, in grado di dare un effettivo sostegno a tutti. Sia ai concessionari italiani, con le loro officine, che necessitano di continua formazione e supporto tecnico, sia agli utilizzatori finali. La struttura di Holder Italia è agile e moderna: è minimizzato il ruolo della logistica, il magazzino ricambi, recentemente riorganizzato, di particolare concezione moderna, si trova direttamente nella sede di Metzingen, in Germania, con gestione e metodologie di efficienza tipiche della lean-production, ossia la filosofia industriale di origini giapponesi che mira a minimizzare gli sprechi fino ad annullarli. Comunque Metzingen si trova a soli 350 km dal confine italiano e la gestione del magazzino garantisce la consegna del pezzo di ricambio entro le 24 ore dall'ordine. La strategia di vendita in Italia, come in Europa, è basata sulla prova diretta delle macchine. Per questa ragione in Italia esiste già un parco macchine Holder preposto, su richiesta del cliente. Nel processo commerciale di avvicinamento all'importante mercato italiano non poteva mancare l'apporto dell'informatica, il sito Internet di Max Holder GmbH è anche in versione italiana. 1. Portattrezzi Holder C 250 2. Modello C 350

2 Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011

59


VIABILITA' INVERNALE

Lame convertibili Giletta serie U "Safety First" Per lo sgombero neve in alta montagna sulle Alpi sono tradizionalmente usati i vomeri dotati di puntale rigido per aprire il fronte di neve che poi gli aleroni laterali convogliano ai lati della strada. Questo attrezzo, formidabile per aprire strade bloccate da una spessa coltre di neve, devono operare a bassissima velocità in quanto il puntale non ha sicurezze in caso di ostacoli. Con l’evoluzione della viabilità invernale che non consente più la chiusura delle strade durante le precipitazioni, raramente oggi si trovano le condizioni di alto innevamento e purtroppo sempre più i vomeri tradizionali vengono utilizzati erroneamente in velocità con conseguenti incidenti come quelli visibili nelle foto. Giletta S.p.A., da sempre attenta alla sicurezza operativa nel campo della viabilità invernale, ha inserito nella sua gamma prodotti, una lama sgom-

60

braneve altamente performante con volvente a geometria variabile: la serie U infatti, realizzata come da tradizione con ossatura in acciaio ad alto limite di snervamento sottoposta a trattamento anticorrosivo, e volvente in polietilene HD per facilitare l’evacuazione della neve, è progettata per lavorare in velocità (rif. Norma EN 13021) e permette di assumere le tre posizioni di lavoro tipiche del vomere ma con le sicurezze di una normale lama sgombraneve. Alla tradizionale posizione a lama, abbina infatti la posizione a vomere, particolarmente utile per lo sgombero della neve nelle vie strette (nella misura più piccola si arriva ad un ingombro minimo di 2.190 mm) e la posizione a cucchiaio che, in abbinamento al coltello principale in Neoprene Bishore con angolo di attacco negativo (-5°), è particolarmente indicata per portare fuori la

neve dalle suddette vie superando con grande facilità giunti ed ostacoli come chiusini, pavimentazioni in porfido ed asperità della strada. Progettata in tre misure (2.800/ 3.200/3.600 mm di larghezza), la lama U è dotata di volvente separato in due ali con sistema di oscillazione collegato alla struttura monolitica ( 7°) ed è disponibile sul mercato in due versioni: con singolo coltello di raschiamento in neoprene Bishore o con doppio coltello di raschiamento, anteriore in neoprene Bishore ad attacco negativo per lo sgombero di nevi soffici e posteriore in acciaio ad attacco positivo (15°) per lo sgombero di nevi ghiacciate, intercambiabili idraulicamente. Tutte le movimentazioni della lama (sollevamento, orientamento e ribaltamento ali) avvengono mediante cilindri idraulici collegati a valvole by-pass per evitare danneggiamenti causati da eventuali urti.

Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011


FIERE

Sicurezza a 360 gradi GIORGIA MARCHELLI

Presso la Fiera di Bolzano si è svolta il 27 ottobre un'interessante manifestazione dedicata alla Polizia Municipale. Organizzata da Nissen Italia S.r.l. in collaborazione ALPM (Associazione Lavorativa Polizia Municipale), si è trattata di un'esposizione unita ad un convegno dal titolo "Sicurezza a 360 gradi". Un evento formativo e tecnico che ha avuto per ospiti molti rappresentanti delle Polizie Locali del Nord Italia e principalmente dell'Alto Adige. La gior nata è cominciata con la presentazione dell'evento a cura di

Dieter Klomfass, responsabile di Nissen Italia. Nel corso della mattinata si sono susseguiti tre convegni: "Segnaletica stradale e controlli di velocità" relatore Fabio Dimita, Funzionario del Ministero dei Trasporti e Infrastrutture di Roma; "Le novità sulla riscossione coattiva delle sanzioni amministrative" relatore Massimo Ancilotti, Comand a n t e Po l i z i a M u n i c i p a l e - I X M u n i c i p i o R o m a ; " V i d e o s o r ve glianza e sistemi automatici di controllo" relatore Luigi Altamura, C o m a n d a n t e Po l i z i a L o c a l e d i

Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011

Verona. Hanno partecipato, esponendo i loro prodotti di diverso interesse per gli invitati, 17 aziende, di settori merceologici differenti. - Nissen Italia: segnaletica luminosa, cantieristica - Prealux: segnaletica luminosa, verticale e orizzontale - EnnisPrismo: segnaletica orizzontale - Open Software: software per la gestione della polizia locale - Promo.Com: allestimento di vetture per la polizia locale - Bridge129: ZTL e videosorveglianza - BM Servizi: etilometri e dispositivi di controllo velocità - Langmatz: colonne di ricarica per veicoli elettrici - Frisbee/TCM: biciclette elettriche - IVT-Hirschau: pannelli fotovoltaici, torce e commutatori - Signal & Traffic Consult: segnaletica stradale - Signal System: segnaletica stradale - Jolly: scarpe di sicurezza - Avionic Service: tecnica ricetrasmittente - Chef Italia: abbigliamento professionale - EDK: modulistica per la polizia locale - Panasonic: notebook per la polizia e uso militare.

61


FIERE

Viatec 2012, VIII fiera specializzata internazionale per opere infrastrutturali Viatec 2012, l'unica fiera specializzata dedicata alla manutenzione delle infrastrutture stradali in zone alpine, si terrà dal 15 al 17 febbraio presso la Fiera di Innsbruck. Al centro dell'attenzione si trovano la costruzione e manutenzione di strade, gallerie e ponti ad altitudini e zone climatiche particolarmente difficili come anche la logistica dei traspor ti. Sistemi costruttivi attuali e tecnologie innovative trovano ampio spazio all'interno della manifestazione. Sotto la guida di impor tanti esper ti, il moder no impianto fieristico di Viatec sarà accompagnato anche da una serie di conferenze specializzate e tavole rotonde, nella cornice del congresso inter nazionale BrennerCongress 2012. Organizzata ad anni alterni a Bolzano e Innsbruck, per il 2012 la fiera specializzata dedicata a costruzione e manutenzione delle infrastrutture stradali nelle aree alpine fa ritorno a Innsbruck. Grazie alla posizione centrale nel cuore d'Europa sulle più importanti vie di comunicazione Nord - Sud ed Ovest - Est, Innsbruck è la

62

sede ideale per questo tipo di fiere. Qui vengono infatti attualmente pianificati ed in parte già realizzati i più grandi progetti del prossimo decennio. Con le eccellenti infrastrutture turistiche e la sua invitante personalità, la città dispone dei presupposti perfetti per ospitare tali manifestazioni internazionali. E' prevista la partecipazione di circa 80 espositori e circa 2.500 visitatori, tra i quali comuni, magazzini edili, gestori della rete stradale, architetti e molti altri, con particolare attenzione per le regioni di Tirolo, Salisburgo e Vorarlberg, come anche la vicina Baviera, Svizzera orientale e Alto Adige/Trentino. Il programma di Viatec verrà arricchito dall'importante BrennerCongress 2012 sotto la guida dell'amministratore della galleria di base del Brennero prof. Konrad Bergmeister e del prof. Walter Purrer. Il congresso prevede quattro blocchi tematici: Galleria di Base del Brennero e progetti, gestione dei conflitti e conciliazione delle controversie, tecnologia TBM delle gallerie nelle Alpi e opere di costru-

zione nell'area alpina. BrennerCongress 2012 In contemporanea con la fiera specializzata Viatec, presso la fiera di Innsbruck si terrà il 16 e 17 febbraio 2012 la quinta edizione del BrennerCongress. Fino ad oggi il simposio internazionale era stato organizzato ad Innsbruck nel 2007, 2008 e 2010, e a Bolzano nel 2011. Nel corso delle due giornate del congresso esperti internazionali affronteranno una serie di temi relativi a costruzione, gestione e manutenzione di rotaie e strade. Il primo blocco di conferenze è dedicato alla costruzione di infrastrutture ferroviarie come anche alla gestione dei conflitti e conciliazione delle controversie in fase di realizzazione. Per iniziare verrà illustrato lo stato di avanzamento della Galleria di Base del Brennero, prima che il responsabile del progetto della Galleria di Base del San Gottardo proponga al pubblico le sfide affrontate nel corso della relativa realizzazione tecnica. Verranno quindi offerti spunti sulla conciliazione delle controversie nel progetto della Bassa valle dell'Inn ed esperienze di procedure di conciliazione delle controversie nei grandi cantieri ÖBB (Ferrovie Austriache). A conclusione, il BrennerCongress si occuperà della gestione dei conflitti e della conciliazione delle controversie in caso di opere pubbliche di piccole e grandi dimensioni. Relatori tirolesi e di provenienza internazionale presenteranno soluzioni applicate in Svizzera, Germania e Austria. Il primo giorno di congresso terminerà con dibattito al quale prenderanno parte rinomati rappresentanti di committenti, commissionari e studi di ingegneria. Un tema principale della seconda giornata del congresso sarà l'avanzamento della tecnologia TBM. I referenti riferiranno gli attuali sviluppi nel settore della tecnologia dei macchinari. In parallelo agli interventi sulle TBM, verranno proposti moder ni interventi sul tema della costruzione

Lavori Pubblici n. 53 novembre - dicembre 2011




Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.