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n. 55 marzo - aprile 2012
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6 Regolamentazione dell'applicazione dei dossi artificiali stradali Avv. Francesco Capozzi 8 Pericolo crolli nelle scuole di Recoaro Terme: soluzione temporanea Containex 12 Chiusini autolivellanti a lunga durata Ga. Marchelli 14 Dimostrazioni invernali Holder, veicoli multiuso F. P. Vandoni 16 Dotto Trains, la "fabbrica dei trenini", compie cinquant'anni 20 E siamo solo all'inizio... 22 Gamma Helion di Pellenc: i tagliasiepi più leggeri al mondo 24 Ready Fast Asfalt per la riparazione rapida di ragnatelature Gh. Marchelli 26 Nuovi Ferri del mestiere con un colore che li distingue Gh. Marchelli 29 Ecoplus viaggia sul Treno Verde 30 A Black Top si affiancano Black Stick e Black Tape per le manutenzioni stradali G. Patscheider 32 A Bergamo pubblico e privato apprezzano la pavimentazione Natural Paviment Gh. Marchelli 34 Nasce Snow Service S.r.l. 36 Consegnato a RAV il 500° Unimog della gamma UGN in Italia Gh. Marchelli 37 Unimog a trazione idrostatica Gh. Marchelli 38 Nuovo spargitore per soluzione Giletta CA a baricentro basso per Unimog e non solo Gh. Marchelli 40 New Holland Construction ancora più vicino ai clienti 42 Iturri, Bremach ed Allison presentano Lynx, veicolo antincendio 43 New Holland Construction lancia il nuovo sollevatore telescopico compatto 44 Nuovo spargisale Bombelli 46 Dimostrazioni invernali Unimog 2012 G. Patscheider 47 Canguro ed Elephant: le robuste trinciaerba di casa Peruzzo G. Patscheider 48 FAE Group a Intermat 2012 F. P. Vandoni 50 I nuovi allestimenti leggeri di Assaloni.com 52 Energreen: ILF S 1000... che spettacolo! 54 La storia della società Eco Elpidiense e la sua scelta delle spazzatrici Bucher 56 Sempre più Solarclean Hymach per la pulizia dei pannelli fotovoltaici Gh. Marchelli 58 La nuova Protezione Civile del Comune di Bione conferma Bonetti G. Patscheider 60 Aebi VT450, il versatile portattrezzi comunale 62 Antonio Carraro HR 6500: supercompatto, idrostatico, reversibile 64 MIP lavatunnel Morselli e Maccaferri 66 Nuova frantumasassi Midipierre dt di Seppi M. per rifare strade e sottofondi stradali 68 2 trattori John Deere in Trentino Ga. Marchelli 69 25 anni di Hinowa e iniziative 2012 Lavori Pubblici viene inviata in tutta Italia a:
- Uffici Tecnici di tutti i Comuni, Province, Regioni e Comunità Montane - Società di gestione strade e autostrade - Aziende municipalizzate, di multiservizi e raccolta rifiuti - Aziende di trasporto urbano - Ditte appaltatrici di lavori pubblici - Parchi nazionali e regionali, Corpo Forestale dello Stato - Protezione Civile - Consorzi di bonifica - Aeroporti, Porti - Enti, Aziende e Comunità di grande dimensione (fiere, golf, parchi divertimento…) - Ditte produttrici e commerciali italiane ed estere nei settori di intervento della rivista - Personalità di settore italiane ed estere 4
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QUESTIONI LEGALI
Regolamentazione dell'applicazione dei dossi artificiali stradali AVV. FRANCESCO CAPOZZI del Foro di Milano
Al fine di ottenere il miglioramento delle condizioni di circolazione e della sicurezza stradale, la riduzione degli inquinamenti acustici ed atmosferici ed il risparmio energetico, l'art. 36 del Codice della Strada (C.d.S.) impone ai comuni con popolazione superiore a trentamila abitanti di adottare il c.d. Piano Urbano del Traffico (P.U.T.), tramite il quale raggiungere un'ottimale organizzazione della rete viaria che attraversa il territorio con attenta individuazione e catalogazione dei tratti di strada residenziale (ivi compresi i parchi pubblici e privati, i residence...). In presenza di particolari condizioni di affluenza turistica, di elevati fenomeni di pendolarismo o, comunque, in presenza di altre particolari ragioni che possano indurre a ricercare soluzioni a rilevanti problematiche derivanti dalla circolazione stradale, anche i comuni con popolazione residente inferiore a trentamila abitanti devono adempiere all'obbligo di redigere apposito P.U.T.. Saranno, poi, le province a provvedere all'adozione del P.U.T. per la viabilità extraurbana, d'intesa con gli altri enti proprietari delle strade interessate. Il P.U.T. deve prevedere il ricorso ad adeguati strumenti di regolamentazione e controllo del traffico, nonché di verifica del rallentamento della velocità e di dissuasione della sosta. 6
Tra gli strumenti a cui gli enti possono (e, in talune circostanze, devono) ricorrere per regolamentare la circolazione sulle strade, rientra senz'altro l'impiego di apposita segnaletica stradale. L'art. 38 del C.d.S. precisa cosa debba intendersi per segnaletica stradale, che ricomprende: a) se gna li verticali (comunemente detti "cartelli stradali"), b) segnali orizzontali (per es. le strisce pedonali), c) segnali luminosi (per es. i semafori), d) segnali ed attrezzature complementari. Proprio a quest'ultima categoria appartengono i cosidetti dossi artificiali: dispositivi di forma convessa (che, pertanto, fuoriescono dalla superficie del manto stradale) destinati a rallentare la velocità dei veicoli onde ridurre il pericolo di incidenti e di investimenti. L'art. 179 del Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada (DPR 16.12.92, n. 495), prevede che "su tutte le strade, per tutta la larghezza della carreggiata, ovvero per una o più corsie nel senso di marcia interessato, si posso-
no adottare sistemi di rallentamento della velocità costituiti da bande trasversali ad effetto ottico, acustico o vibratorio, ottenibili con opportuni mezzi di segnalamento orizzontale o trattamento della superficie della pavimentazione". Per quanto ci riguarda, limitandoci ad analizzare i cosidetti dossi artificiali, è bene precisare che essi possono essere posti in opera solo ed esclusivamente su strade residenziali, nei parchi pubblici e privati, nei residence... (che gli enti dovranno preventivamente individuare nel P.U.T.). Il loro impiego, chiaramente, è stato vietato dalla norma in esame "sulle strade che costituiscono itinerari preferenziali dei veicoli normalmente impiegati per servizi di soccorso o di pronto intervento". I dossi artificiali devono essere costituiti da elementi in rilievo prefabbricati o da ondulazioni della pavimentazione a profilo convesso. La loro altezza deve variare a seconda dei limiti di velocità vigenti sulla strada interessata. Infatti: a) per strade con limite di velocità pari od inferiore a 50 km/h, la lar-
L'avvocato risponde In questa sezione intendiamo dare la possibilità ai nostri lettori di formulare quesiti ai quali l'avvocato della rivista potrà dare utili risposte. Naturalmente in ciascun numero selezioneremo i quesiti che ci sembreranno di maggior interesse. Inviate i vostri quesiti tramite e-mail: lavoripubblici@quotaneve.it all'attenzione L'avvocato risponde
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ghezza non deve essere inferiore a 60 cm e l'altezza non superiore a 3 cm; b) per strade con limite di velocità pari od inferiore a 40 km/h, la larghezza non deve essere inferiore a 90 cm e l'altezza non superiore a 5 cm; c) per strade con limite di velocità pari od inferiore a 30 km/h, la larghezza non deve essere inferiore a 120 cm e l'altezza non superiore a 7 cm. I tipi descritti sub a) e b) devono essere realizzati in elementi modulari in gomma o materiale plastico; diversamente, il tipo sub c) può essere realizzato anche in conglomerato (generalmente dello stesso materiale di cui è composto il manto stradale: cioè di asfalto). Essi possono essere installati in serie ma devono necessariamente essere presegnalati. Oltre a dover predisporre idonee misure per l'allontanamento delle acque, l'ente che decidesse di installare una serie di dossi artificiali dovrà tenere presente che la distanza tra i vari rallentatori deve essere compresa tra 20 e 100 metri a seconda della sezione adottata. Il presegnalamento deve essere
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costituito da apposita cartellonistica stradale atta ad indicare la presenza del dosso e posta almeno 20 metri prima dello stesso. Ad essa, deve essere abbinato un altro segnale verticale indicante la distanza compresa tra il punto in cui il cartello è posto ed il dosso, salvo che sulla strada non sia già imposto un limite massimo di velocità di pari entità. Una serie di rallentatori deve essere indicata mediante analoghi segnali e pannello integrativo con la parola "serie" oppure "n. ... rallentatori". Com'è chiaro, qualora i dossi artificiali utilizzati siano del tipo prefabbricato, essi dovranno essere fortemente ancorati alla pavimentazione, onde evitare spostamenti o distacchi dei singoli elementi o parte di essi; al contempo, però, dovranno essere facilmente rimovibili. In ogni caso, la norma prescrive che la superficie superiore dei rallentatori deve essere antisdrucciolevole. Da ultimo, onde evitare responsabilità della P.A. in caso di incidenti occorsi in presenza di dossi artificiali, posto che tutti i tipi di rallentatori sono posti in opera previa ordinanza dell'ente proprietario della strada che ne determina il tipo e la ubicazione, è bene precisare che i dossi artificiali
prefabbricati devono essere approvati dal Ministero dei Lavori Pubblici Ispettorato generale per la circolazione e la sicurezza stradale. E' infatti vietata la fabbricazione e l'impiego di segnaletica stradale non prevista o non conforme a quella stabilita dal C.d.S., dal regolamento di attuazione dello stesso o dai decreti e dalle direttive ministeriali, nonché la collocazione dei segnali e dei mezzi segnaletici in modo diverso da quello prescritto. Il timore di violazioni in tal senso da parte dello Stato è tanto forte che la fabbricazione dei segnali stradali è stata consentita solo ad imprese autorizzate dall'Ispettorato generale per la circolazione e la sicurezza stradale, che provvede, a mezzo di specifico servizio, ad accertare i requisiti tecnico-professionali e la dotazione di adeguate attrezzature che saranno indicati nel regolamento. Chiunque abusivamente costruisse, fabbricasse o vendesse segnali non omologati o comunque difformi dai prototipi omologati o approvati, sarebbe soggetto, ove il fatto non costituisse reato, ad una sanzione amministrativa, oltre alla responsabilità extracontrattuale del custode (ex art. 2043/2051 Cod. Civ.).
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PREFABBRICATI
Pericolo crolli nelle scuole di Recoaro Terme: soluzione temporanea Containex
A Recoaro Terme (VI) la sede dell'Istituto Comprensivo Statale è un edificio realizzato negli anni '70 che si sviluppa su una superficie di circa 8.600 m2, con soprastante copertura piana a terrazzamenti. L'edificio attualmente ospita: la scuola primaria (ex elementari) con 10 aule e 216 alunni; la scuola secondaria di 1° grado (ex medie) con 9 aule e 187 alunni; locali destinati ad attività varie: 2 palestre, uffici amministrativi, la presidenza, sala docenti, aula magna, locali a disposizione del personale ATA, mensa, archivi e laboratori vari; l'asilo nido Margherita certificato per un massimo di 36 bimbi; una scuola privata di musica. Fin dai primi anni della sua attività, la scuola ha presentato problematiche di vario tipo, dalla funzionalità delle terrazze
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di copertura, con numerose e gravi infiltrazioni, a cedimenti delle fondazioni e fessurazioni che via via hanno interessato i pilastri, le travi e infine i solai. Negli anni '80, l'amministrazione comunale era dovuta intervenire (a stralci successivi) per realizzare, su tutte le grandi terrazze, una nuova copertura a falde inclinate, senza peraltro risolvere definitivamente i problemi che periodicamente si ripresentavano. A partire dal 2000, nuove e sempre più vistose fessurazioni venivano rilevate sui solai in latero cemento con distacchi di intonaci dal sovrastante laterizio di alleggerimento. L'Ufficio Regionale del Genio Civile di Vicenza, tra il 2003 ed il 2004, ha disposto una verifica sismica dell'intero stabile. La relazione conclusiva evidenziava sia l'impossi-
bilità dell'edificio di rientrare nei parametri previsti dalla vigente normativa sismica, sia gravi carenze dei materiali impiegati nella costruzione. Recentemente, nel periodo di chiusura estiva della scuola, ulteriori sfondamenti dei solai del corridoio d'ingresso della scuola hanno portato alla luce nuove e più gravi problematiche alle strutture portanti dei solai. L'Ufficio Tecnico Comunale, con una comunicazione alla Giunta Comunale in data 7 settembre 2011, ha richiamato la complessiva situazione di deterioramento delle strutture portanti dello stabile scolastico comunale in argomento, proponendo l'adozione di interventi contingibili ed urgenti a tutela dell'incolumità degli alunni e del personale che frequenta l'edificio. A seguito di tale segnalazione, il Sindaco è intervenuto prontamente con l'emissione dell'ordinanza contingibile ed urgente, emessa il 10 settembre 2011, disponendo, tra l'altro, il rinvio dell'inizio dell'anno scolastico al 22 settembre 2011. Nella stessa ordinanza viene inoltre dichiarata la temporanea inagibilità di alcuni locali, al fine di consentire l'esecuzione dei primi indifferibili ed urgenti interventi di messa in sicurezza di alcuni solai dell'edificio, prescrivendo, infine, che i locali dell'immobile, non dichiarati inagibili, sarebbero potuti essere utilizzati per le attività scolastiche fino a quando le coperture non sarebbero
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state sottoposte a carichi nevosi. Al verificarsi di tale ipotesi sarebbe stata emessa eventuale ulteriore ordinanza specifica sull'uso dei locali stessi. Nel frattempo, è stato realizzato un ponteggio con doppia orditura, a sostegno dell'intero porticato del piano terra, in modo da poter utilizzare in sicurezza tutti gli altri locali, garantendo così agli studenti l'inizio dell'anno scolastico. L'amministrazione comunale si è attivata immediatamente per valutare tutte le possibili risorse e proposte alternative compresa la possibilità di un'eventuale delocalizzazione dell'istituto scolastico. Sono state raccolte in varie occasioni le preoccupazioni di persone che avrebbero voluto essere informate sugli sviluppi, le decisioni, i tempi, le strategie che l'amministrazione di Recoaro Terme, giorno dopo giorno, cercava di mettere in atto per far fronte alla difficile situazione delle scuole del centro. E' chiaramente impossibile riuscire a riferire tutti i passaggi e le tante valutazioni che progressivamente sono state fatte per cercare di ottimizzare i risultati, nel poco tempo a disposizione per la realizzazione di un centro scolastico provvisorio ma efficiente, che consentisse di continuare a svolgere in sicurezza l'educazione degli studenti. Ecco come l'amministrazione comunale ha pensato di procedere nella gestione dell'emergenza. Accogliendo il suggerimento della Protezione Civile Regionale, il responsabile dell'Ufficio Tecnico aveva dato incarico di effettuare un'ulteriore valutazione sullo stato di salute dell'edificio scolastico del centro. Come prima cosa era stata condivisa la scelta d'intervenire subito con il puntellamento dei solai del primo piano e della mensa, liberando le aule che si trovavano sopra quelle occupate dagli alun10
ni e la decisione di incaricare una ditta specializzata per eseguire un controllo a tappeto su tutti i soffitti con lo scopo di verificare lo stato degli intonaci e di rilevare l'eventualità che potessero accadere altri distacchi. L'indagine di mappatura ha consentito di intervenire prima dell'inizio dell'anno scolastico per sanare quei punti ritenuti fragili così da garantire la massima sicurezza. Le indicazioni andavano a definire una situazione in evoluzione, ma che consentiva di avere un accettabile grado di tranquillità fintantoché sui tetti della scuola non ci fossero stati carichi aggiuntivi o altri fenomeni di assestamento. Era indiscutibile l'urgenza d'intervenire per sanare una struttura fortemente debilitata: era perciò necessario portare fuori alunni e personale. L'amministrazione ha deciso di risolvere il problema pianificando l'allestimento di un villaggio scolastico provvisorio, con l'impiego di moduli abitativi prefabbricati Containex da sistemare sul campo da calcio antistante le scuole. Sono state ordinate 20 classi più 4 per l'attività dei laboratori e per il sostegno agli alunni certificati.
Queste aule hanno metrature standard previste dalla legge e i relativi servizi igienici. C'è lo spazio per il personale ATA ed un corridoio largo 2,70 m. Il campetto da calcio è stato dotato di tutti i sottoservizi per lo scarico delle acque e il passaggio degli impianti elettrici. Sono state pavimentate le vie d'accesso alle strutture e predisposte le sopraelevazioni per l'aggancio delle strutture. Sono stati montati i moduli ed eseguiti gli impianti. L'amministrazione comunale ha dunque deciso di procedere al noleggio dei moduli in quanto poi, valutando costi e benefici di tutte le possibili soluzioni, si dovrà verificare se la scuola potrà essere sistemata, in tempi più o meno brevi a seconda degli interventi che si renderanno necessari. Nel frattempo però gli alunni potranno seguire le lezioni senza rinvii o sospensioni e con la certezza che quando lasceranno i moduli torneranno in una scuola sicura sotto tutti i punti di vista. La ditta che fornisce questi "prefabbricati", l'austriaca Containex, è stata scelta fra una lista di ditte inviate dalla Prefettura di Vicenza che, in situazioni analoghe, ha già potuto testarne la professionalità. L'impegno dell'amministrazione è stato e sarà sempre quello di poter garantire, agli alunni e al personale della scuola, il regolare svolgimento dell'anno scolastico in completa sicurezza. Si spera che si possa procedere serenamente, e con tempi relativamente brevi, a questo difficile, ma indispensabile, percorso di riqualificazione dell'edificio scolastico di Recoaro Terme. Nel frattempo tutte le valutazioni fino ad oggi effettuate hanno comunque confermato che la soluzione adottata è stata la migliore possibile al fine di garantire l'emergenza.
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MANUTENZIONE STRADE
Chiusini autolivellanti a lunga durata GIORGIA MARCHELLI
Una delle caratteristiche che accomuna gli enti pubblici italiani, ed in particolar modo i comuni, è il non voler aver problemi, tanto di natura legale quanto a livello di risarcimenti pecuniari. Causa di una gran parte di questi sono i danni che la manutenzione stradale non accurata provoca ai mezzi di trasporto e ai loro conducenti. Sono moltissime le cause legali con conseguenti risarcimenti danni al 100% legate alla rottura di pneumatici o, peggio, a incidenti stradali causati da buche e/o sporgenze nel manto asfaltato. Tanti di questi ostacoli sono riconducibili ai tombini posti su sedi stradali malfatte, che stagionalmente si alzano e si abbassano, con differenze di
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3 - 4 centimetri fra estate e inverno, con conseguente formazione di fosse e prominenze, oltre a crepe perenni. Il sistema per ovviare tali sgradevoli situazioni ora esiste: si tratta di tombini autolivellanti che, grazie ad un nuovo tipo di messa in opera, adattano la propria posizione seguendo i movimenti dell'asfalto. Markus Oberhauser, ingegnoso e lungimirante fabbro di Brunico (BZ), che dal 1996 si occupa di carpenteria metallica, oltre che di manutenzione stradale (neve, verde, pulizia e lavori di asfaltatura), è sempre alla ricerca di nuovi sistemi e mercati nei quali operare. Ispirandosi ad una tecnica innovativa ha creato un suo modo per sistemare il livello dei chiusini e dei pozzetti per una maggiore durata nel tempo attraverso un nuovo genere di messa in opera, applicabile anche per dispositivi di coronamento dei tombini esistenti. La società di Markus Oberhauser è quindi in grado di sostituire velocemente qualsiasi tipo di chiusino, di ogni forma e dimensione, rendendolo adeguato alla strada nella quale si trova, con una durata molto maggiore
nel tempo, e garantito per 2 anni. Il sistema è particolarmente innovativo in quanto l'appoggio dei pozzetti non si basa più sull'appoggio sottostante ma obliquamente sulle pareti laterali. Grazie ad una fresa speciale sviluppata dallo stesso Markus Oberhauser, egli può fresare i tombini esistenti; successivamente vengono rivestiti il fondo ed il bordo con una malta speciale con inserti di spigoli di fibra di vetro che non si spacca, viene inserita un'armatura portante in ferro, resistente al sale e al gelo, per finire il tutto con uno strato d´asfalto posato a caldo (incluso il nastro attorno alla corona e primer) e i dispositivi di coronamento nuovi o preesistenti se non danneggiati.
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Nel caso di riasfaltatura di strade i tombini risanati dalla società Oberhauser Markus possono rimanere e non necessitano di ulteriore sistemazione. Altro fondamentale elemento che mette in accordo enti pubblici e comuni italiani sono la minor spesa per avere prodotti migliori, con una maggior durata nel tempo, garantiti, e che provochino meno disagio possibile alla popolazione. Caratteristiche importantissime del nuovo sistema di tombini autolivellanti sono la spesa contenuta per un prodotto di alta qualità , totalmente garantito per 2 anni da una società certificata secondo le piÚ importanti normative europee. Inoltre il lavoro per la posa di questi innovativi chiusini è molto rapido ed eseguibile in orario serale e/o notturno, creando un minimo intralcio alla circolazione del traffico.
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PORTATTREZZI
Dimostrazioni invernali Holder, veicoli multiuso FRANCESCO VANDONI
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Tra la fine di febbraio e l'inizio di marzo, Max Holder GmbH ha organizzato una serie di dimostrazioni invernali in tutta la Svizzera. I portattrezzi Holder sono garantiti dal sistema Holder: qualità, sicurezza, versatilità, maneggevolezza e comfort. L'attacco a tre punti, i sollevatori degli attrezzi regolabili ed un'elevata efficienza della trasmissione della potenza rendono le macchine Holder adatte a qualsiasi impiego, in ogni stagione. Giovedì 1° marzo, a Hospental, nel cantone di Uri, presso l'inizio del
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Passo del Gottardo, il primo veicolo a scendere in campo per la dimostrazione è stato un Holder C 270, attrezzato con fresa da neve Zaugg e spandisale Leiser. Il modello C 270, con 67 CV, rappresenta l'espressione della massima potenza della sua classe. La compensazione del carico sulle ruote assicura la migliore stabilità, sicurezza e trazione su tutti i terreni. La regolazione continua della velocità fino a 40 km/h consente alla classe C di fluire anche nel traffico senza diventare un ostacolo su ruote. Il serbatoio da 65 litri garantisce una
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lunga autonomia; la larghezza di soli 110 cm permette l'uso su marciapiedi e piste ciclabili, e l'altezza di 200 cm di entrare facilmente in garage e sotterranei. Il C 270 dispone di trazione integrale idrostatica effettiva e permanente, di bloccaggio del differenziale elettroidraulico su entrambi gli assali e presa di forza anteriore azionata direttamente dal motore. In seguito è stato il turno del nuovo Holder C 370 con cabina a 2 posti, lama da neve ed il nuovo sistema antighiaccio Solejet. La cabina per 2 persone consente di evitare un veicolo aggiuntivo per i servizi più gravosi. La cabina risulta spaziosa ed è montata su silent blocks; la visione panoramica e l'ergonomica ed ampia postazione di lavoro non fanno mancare nulla all'operatore. I punti per l'assistenza della classe C sono di semplice accesso: i controlli ed i servizi giornalieri possono essere eseguiti facilmente con gli utensili disponibili a bordo, ciò è possibile anche 1. Modello S 990 cingolata con lama anteriore e finitrice posteriore per piste da sci 2. Holder C 270 con fresa al lavoro 3. Nuovo C 370 con cabina per 2 persone, lama e antighiaccio Solejet
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grazie alla cabina a ribaltamento idraulico. I serbatoi idraulici e del carburante sono amovibili senza utensili e la batteria è accessibile dall'esterno senza la necessità di utensili. La classe C Holder rende il lavoro più veloce e preciso; non sono più necessarie rifiniture e doppi passaggi che fanno perdere molto tempo. Grazie al nuovo sollevatore anteriore con regolazione idraulica tridimensionale si ottiene un risultato perfetto già nella prima fase di lavoro. La forza di sollevamento anteriore e posteriore è di 1.100 kg. Il gancio di traino ed il puntone superiore sono regolabili in altezza. Per un uso confortevole e sicuro su strada, il sollevatore degli attrezzi è ammortizzato idraulicamente. Il veicolo successivo a scendere in campo, M 480, è denominato il "tuttofare" (allrounder) tra i portattrezzi comunali: compatto per arrivare ovunque e potente per affrontare in sicurezza qualsiasi ripida pendenza: spazzare, falciare, trasportare, raccogliere, aspirare o sgombrare neve. La cabina spaziosa ed ergonomica dispone di volante regolabile in altezza, posizione di seduta variabile ed offre libertà per le gambe. La visuale sulle attrezzature anteriori è perfettamente libera, il climatizzatore integrato è efficiente e dimensionato per
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ogni temperatura. La consolle suddivisa in modo intelligente con tastiera flessibile e chiara, e joystick liberamente programmabile, consente di controllare tutte le funzioni in modo rapido e preciso. Il lungo interasse di Holder M 480 (2.005 mm) assicura silenziosità, stabilità nella guida e cambiamenti di carico equilibrati. Grazie allo sterzo articolato e alla sterzata di 45°, l'allrounder è il più maneggevole della sua classe. Per chiudere in bellezza questa dimostrazione è entrata in azione l'espressione della massima potenza della gamma Holder: il modello S 990. Due di queste macchine erano presenti a Hospental, una con fresa e spandisale, l'altra con lama e tracciatore per piste da sci nordico; quest'ultima macchina montava il nuovo sistema di cingoli. Con i suoi 92 CV, 4 cilindri e 3.619 cc di cilindrata, Holder S 990 è un veicolo molto potente per le massime esigenze e le applicazioni più impegnative. Semplicità di utilizzo ed elevata produttività vanno di pari passo in questo mezzo. Il servosterzo idrostatico rende l'Holder S 990 del tutto maneggevole anche a piena potenza ed assolutamente preciso nel rispettare la traccia di marcia. Il freno multidisco in bagno d'olio a comando idraulico che agisce come freno inte-
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grale sulle 4 ruote fornisce il massimo della sicurezza in ogni condizione di pendenza. La trazione è integrale idrostatica permanente su quattro ruote di pari dimensioni con variazione continua della guida da 0 a 40 km/h. Sui due assali è possibile attivare, con un interruttore elettrico, il bloccaggio immediato, simultaneo del differenziale al 100%. La regolazione idraulica dell'inclinazione laterale e trasversale del braccio sollevatore anteriore rende il lavoro più comodo ed efficiente. Il sollevamento degli attrezzi può essere regolato in base allo scopo di utilizzo in modo semplice e rapido dal posto di guida. A dimostrazione della precisione e potenza di queste macchine, la S 990 con fresa ha realizzato in pochi minuti una rampa di neve per far scendere la S 990 cingolata da un'altezza di circa due metri. Holder Italia dispone di una capillare rete di vendita ed assistenza tecnica su tutto il territoiro. 4. Modello M 480 con fresa anteriore Zaugg e spandisale posteriore 5. Holder S 990 con fresa prepara una rampa di discesa 6. S 990 su cingoli scende la rampa appena creata
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TRASPORTI
Dotto Trains, la "fabbrica dei trenini", compie cinquant'anni
Che cosa hanno in comune il Formosan Aboriginal Culture Village di Taiwan, la città vecchia di Saint George alle Bermuda, lo zoo messicano di Guadalajara e il parco giapponese Bokka no Sato? I Dotto Trains, naturalmente, i treni turistici Made in Italy più famosi (e venduti) al mondo. Piccoli - grandi gioielli di tecnologia, sensibilità green, competenza e passione, quella della famiglia Dotto, protagonista, in questo mezzo secolo, di una storia imprenditoriale simbolo di un Nord Est "che non molla", studiata persino dall'Università di Ca' Foscari. Sono passati infatti cinquant'anni - era il 1962 - da quel primo e ormai leggendario treno in miniatura con motore a scoppio, costruito sulla scorta di un'intuizione quasi magica del fondatore dell'azienda di Castelfranco Veneto (Treviso), Ivo Dotto, insegnante col pallino per i motori e imprenditore per hobby. Aveva iniziato qualche anno prima, con le altalene e le giostre. Dopo solo qualche decennio, aveva già piazzato i suoi treni su rotaia e pneumatici in ogni parte del mondo. Domenica 25 marzo Dotto Trains ha celebrato i cinquant'anni di attività con una festa aperta alla città in cui l'a16
zienda è nata, cresciuta e a cui è rimasta fedele, nel cuore e nell'anima: Castelfranco Veneto. Sì, perché per i castellani Dotto Trains è "la fabbrica dei trenini". Nella sede di Borgo Pieve 115, dalle 10 alle 16, adulti e bambini hanno potuto entrare nel "mondo Dotto" e trascorrere qualche ora di divertimento tra giochi, animazione e musica, in un open day tutto dedicato ai cittadini. I trenini Dotto hanno collegato per l'intera durata della manifestazione piazza Giorgione, anch'essa festosamente animata per l'occasione, con la sede aziendale di Borgo Pieve. Sono state circa 3.000 le persone, adulti e bambini, che in mezzo a migliaia di palloncini colorati hanno visitato la fabbrica, felici di vedere come si costruiscono i trenini, mangiando zucchero filato, pop corn e crêpes alla nutella, giocando su gonfiabili, gareggiando con macchinine a pedali e colorando tantissimi trenini di carta. Oltre ai membri della famiglia Dotto, la signora Bruna con le figlie Sabrina e Ottorina Carraro, autorità cittadine e regionali, esponenti del settore industriale e altri ospiti hanno tenuto discorsi spesso commoventi sui 50 anni di Dotto Trains, coinvolgendo il pubblico e tutti i collaboratori dell'a-
zienda, e consegnando targhe ricordo e di riconoscimento. Gli invitati ufficiali hanno celebrato la giornata anche nello stabilimento show room di Loreggia, a circa 10 km da Castelfranco Veneto, con un pranzo coronato da un treno di dolci: un lunghissimo trenino su rotaia ha offerto un'enorme torta seguita da interi vagoni di leccornie. La festa è proseguita poi la sera per ospiti, amici e clienti col Galà 50° Dotto presso Casa Gobbato a Volpago del Montello: una cena da sogno contornata da continue sorprese di spettacoli, discorsi, esibizioni e spettacolari fuochi d'artificio. "La storia della nostra azienda - afferma Sabrina Carraro, General Manager di Dotto Trains - s'intreccia con quella della Città di Castelfranco. Da cinquant'anni i trenini Dotto portano il nome di Castelfranco Veneto in tutto il mondo e da più di cinquant'anni, se pensiamo che il fondatore dell'azienda Ivo Dotto ha cominciato nei primi anni Cinquanta con le giostre, la mia famiglia opera in quest'azienda così strettamente legata al territorio e al tessuto sociale ed economico della città. Ecco perché vogliamo celebrare questo cinquantesimo accogliendo in Borgo Pieve i nostri concittadini, per una giornata di festa, condivisione e partecipazione".
Lavori Pubblici n. 55 marzo - aprile 2012
Dotto Trains, la storia Dal 1962 ad oggi: treni per passione Lungimiranza, tenacia, passione. E un sogno, quello di portare "un trenino in ogni città e in ogni parco", che anticipava temi diventati attualissimi cinquant'anni dopo: mobilità sostenibile, ispirazione eco, rispetto per l'ambiente. Per usare le sue parole: "Consentire alle persone di spostarsi agevolmente e di vivere il centro storico o il parco tematico o naturalistico nel pieno rispetto dell'ambiente, ammirando monumenti, giardini e animali senza 'violare' la loro vita". Lo sguardo di Ivo Dotto, fondatore della Dotto Trains, puntava lontano. Insegnante di materie tecniche nella "sua" Castelfranco, allievo, a sua volta, dell'ingegner De Rossi, il progettista della Fiat 500, iniziò l'attività nel 1952 con la produzione di arredamenti per scuole, asili e patronati, di giochi da giardino come dondoli, sedie a sdraio, altalene e giostrine a spinta. Nel 1960 progettò il primo parco attrezzato con una vasta gamma di giochi per bambini. E proprio da questo primo progetto nacque
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l'idea di circoscrivere il parco con un elemento dinamico, a fungere da limite e al tempo stesso da ulteriore elemento ludico per i visitatori: un trenino dotato di un motore a scoppio che si muove lungo un percorso su rotaia. Era il 1962, l'anno in cui Dotto realizzò il suo primo treno in miniatura, l'anno in cui furono poste le premesse per la creazione di un'azienda unica nel suo genere: Dotto Trains. L'attività della Dotto, fino ai primi anni Ottanta, proseguì affiancando alla produzione di giostre per luna park e giardini quella dei trenini, arrivando a capolavori di intuizione e creatività, curiose combinazioni di trenini e soggetti vari riuniti in un unico contesto. Anno dopo anno, si susseguirono le
sperimentazioni: nel 1965 fu realizzato il primo convoglio su rotaia e funzionamento elettrico, l'anno successivo il primo treno con pneumatici, idea che si svilupperà appieno negli anni successivi, ampliando il mercato di riferimento dell'azienda: non più solo il parco divertimenti, ma anche il settore turistico in generale, ossia città d'arte, località balneari e luoghi di interesse storico. Negli anni Settanta e Ottanta arrivarono tante altre novità: il primo treno su ruote adatto ai terreni accidentati, carrozze completamente chiuse dotate di finestrini apribili, inserimento di tipologie diverse di locomotive a seconda dei percorsi diversi. Un po' alla volta, l'azienda abbandonò il mercato delle giostre, per specializzarsi in quello dei treni in miniatura. Una nuova grande rivoluzione avvenne nel 1995, con l'introduzione del Muson River, il primo treno su pneumatici funzionante a batteria, adatto, dunque, anche all'utilizzo in ambienti chiusi. Il Muson River - a proposito del nome, Muson è il fiume che attraversa il territorio castellano - tuttora,
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nelle sue diverse varianti, è un modello di punta. Come, poi, non ricordare il 1998, anno dell'avvento del City Roamer, veicolo ecologico e agilissimo, dal design aerodinamico pensato come una vera e propria metropolitana leggera? Un altro anno importante per Dotto Trains è stato il 2005, con l'arrivo del Sirius, il più compatto dei trenini Dotto, progettato per valorizzare il trasporto alternativo nei centri storici. Il 2007 è stato l'anno del debutto della nuova linea Funny, specifica per i parchi divertimento, con treni che viaggiano sia su rotaia che su gomma. Fino ad arrivare a una delle ultime perle di casa Dotto: il P90. 2011, una locomotiva agile e compatta, dai consumi ridotti e pensata principalmente per percorsi non troppo impegnativi. Ma Dotto non si ferma mai. Tanti sono i progetti in cantiere, moltissimi i treni ancora da realizzare. Perché le idee, nell'azienda castellana, sono sempre in movimento. Dotto Trains, le linee Il mondo dei treni Dotto, eco inspired Milioni di passeggeri in tutto il mondo hanno visitato parchi e città a bordo dei treni che Dotto Trains realizza con successo da cinquant'anni. Prodotti con passione nel cuore della Marca Trevigiana, i treni Dotto sono diventati un punto d'orgoglio per il Made in Italy. Non esiste ambito in cui Dotto non riesca a inserirsi, spaziando dal settore delle attrazioni a quello del trasporto. Grazie alle ridotte dimensioni della larghezza e soprattutto grazie all'utilizzo delle quattro ruote sterzanti, i treni Dotto sono un'ottima alternativa all'utilizzo dei classici mezzi pubblici in quanto possono con facilità percorrere anche le strade più difficili spesso non raggiungibili dai comuni mezzi di trasporto. La scelta dei colori, del design, delle dimensioni e personalizzazioni 18
avviene valutando e seguendo le esigenze del cliente, sempre attentamente e amichevolmente seguito. La vocazione per i treni rispecchia uno stile che promuove una tipologia di trasporto alternativa. La priorità è sempre stata rivolta alle tecnologie e motorizzazioni disponibili con la più bassa emissione di CO2 o addirittura a emissioni zero con le motorizzazioni elettriche con l'introduzione nel 2011 delle batterie al litio di ultima generazione. L'impegno di Dotto è costruire treni dalle caratteristiche sempre più compatibili con l'ambiente, in grado di sfruttare le energie sostenibili già presenti con lo sguardo rivolto al futuro. "La salvaguardia dell'ambiente - spiega Sabrina Carraro, General Manager di Dotto Trains - è un punto ormai radicato nel nostro dna e continuerà ad accompagnarci nelle scelte che caratterizzano il futuro dell'azienda". Attualmente Dotto Trains propone quattro "vestiti" diversi per i suoi treni: la linea classica, la linea moderna, la linea Funny trains e linea su binario. Linea classica Una linea intramontabile adatta alle più svariate esigenze turistiche e tante combinazioni per treni carichi di felicità. La linea classica è sempre diversa grazie ad una vasta gamma di optional e colori miscelabili tra loro. Linea moderna Design, qualità italiana e agilità rendono inimitabile questa linea di treni su pneumatici. Una vera e propria "metropolitana leggera" per muoversi ovunque, dalle aree urbane fino ai
centri fieristici. Linea funny trains Il divertimento a portata di treno, una linea di treni su pneumatici che assicura simpatia e un accattivante spirito "cartoon" per contagiare grandi e piccini. I funny trains nascono per le aree chiuse o circoscritte come centri commerciali, outlet, fiere, parchi divertimento e villaggi turistici. Linea su binario Una linea di treni per conquistare i bambini e commuovere gli adulti. L'intramontabile spirito del luna park a portata di treno. Dotto Trains, i numeri "L'audacia ha in sè genio, potere e magia", scriveva Goethe. Ivo Dotto, grazie alla sua inventiva, alla sua determinazione e al suo sogno, è riuscito a conquistare il mercato di cinque continenti, divenendo ben presto leader mondiale nella produzione di treni turistici. I suoi prodotti - rigorosamente Made in Italy - sono stati (e sono) venduti in più di 50 Paesi, dal Giappone alla Tunisia, dalla Nuova Caledonia al Marocco, dalla Russia all'isola della Martinica, dal Sudafrica agli Stati Uniti. A tenere le redini dell'azienda castellana, oggi, sono Sabrina Carraro, General Manager di Dotto Trains, assieme alla sorella Ottorina, Re sponsabile Qualità e Marketing, pronipoti del fondatore Ivo Dotto e, naturalmente, Bruna Dotto, Presidente dell'azienda. All'interno degli stabilimenti, distribuiti su un'area di oltre 10 mila metri quadrati in Borgo Pieve a Castelfranco Veneto, e nella nuova sede di Loreggia, modernissimo show room, con uno staff di 30 dipendenti fra produzione e amministrazione, l'azienda produce mediamente 60 treni l'anno, mentre sono più di 2.000 quelli già consegnati in questi decenni in ogni parte del mondo. Il mercato estero rappresenta circa il 60% della produzione.
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VERDE
E siamo solo all'inizio... La nuova stagione ormai alle porte impone agli operatori del settore agricolo e del movimento terra tutta la consueta serie di attività rivolte, ad esempio, alla preparazione del terreno per la semina, alla pulizia dei campi agricoli e degli argini, alla trinciatura di materiale derivato da residui di potatura, alla bonifica e alla manutenzione del verde in generale. In particolare, dall'esigenza di chi necessita (soprattutto coloro che appartengono al settore movimento terra) di avere a disposizione attrezzature in grado di raggiungere aree difficili e critiche, nasce l'offerta della ditta Berti Macchine Agricole di tre nuovi modelli di decespugliatrici idrauliche specifiche. Il TFB/SB si applica ad escavatori con peso operativo variabile tra le 9 e le 13 tonnellate. Si tratta di un prodotto in grado di eseguire lavori di decespugliazione su erba, canneto e cespugli con vegetazione legnosa fino a 8 cm di diametro. E' disponibile in quattro misure di lavoro: 100, 120, 140, 160 cm e l'equipaggiamento di serie proposto dall'azienda scaligera vede la dotazione di un carter, per proteggere il motore idraulico da eventuali intrusioni di materiale dall'esterno durante la fase di lavoro (tale rischio è in grado di sporcare o danneggiare in maniera pericolosa il motore stesso); il rotore è rinforzato e fornito di mazze forgiate e bonificate di ottima qualità.
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La macchina viene inoltre consegnata con la contropiastra per l'attacco e il cliente può richiedere (in optional) la fornitura di slitte (realizzate in materiale antiusura) e della sella, completa di perni, adatta all'escavatore sul quale la decespugliatrice deve essere montata. Il TBM/SB si applica ad escavatori con peso compreso tra 12 e 16 tonnellate. E' adatto per la trinciatura di erba, cespugli e rami con diametro fino a 12 centimetri. Si presenta in quattro larghezze di lavoro: 100, 120, 140 e 160 cm. E' equipaggiato con il carter di protezione del motore a pistoni, con slitte d'appoggio e con un rotore dotato di mazze rientranti in materiale antiusura che ne garantiscono la durata nel tempo. Anche in questo caso, c'è la possibilità di dotare la macchina della sella d'attacco specifica per l'escavatore al quale è destinata l'attrezzatura. Entrambi i modelli sono dotati di blocco valvole Fluid Box per garantire un rendimento costante alla decespugliatrice e di un tenditore automatico delle cinghie. Quest'ultimo rappresenta un elemento di novità che i tecnici dell'azienda Berti hanno ritenuto di applicare per migliorare le prestazioni e la qualità del lavoro eseguito da queste attrezzature. Il modello TFX/SB rappresenta la novità nella gamma di decespugliatrici idrauliche di media - grossa potenza.
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Si applica ad escavatori con peso operativo compreso tra 12 e 16 tonnellate ed è disponibile in 4 larghezze di lavoro: 100 - 120 - 140 - 160 cm. Questo modello è adatto alla decespugliazione di erba, arbusti, cespugli e all'abbattimento e trinciatura di rami e alberi fino a 15 cm di diametro. La sua dotazione standard prevede: il carter di protezione del motore a pistoni, il blocco valvole Fluid Box, il tenditore automatico delle cinghie e il rotore a mazze fisse. Le protezioni anteriori sono costituite da bandinelle e catene, mentre quelle posteriori da bandinelle con una lastra di gomma e le slitte sono realizzate in materiale antiusura. Come per i precedenti modelli, anche in questo caso l'azienda scaligera offre al cliente la possibilità di dotare la macchina con gli attacchi realizzati in base al tipo di escavatore che viene utilizzato. L'anno nuovo è iniziato da poco tempo, ma l'attività di progettazione e di ammodernamento di tutti i modelli da parte dei tecnici Berti non si ferma: è in previsione l'uscita di nuove attrezzature sia all'interno della gamma agricola che in quella professionale per soddisfare ogni esigenza di lavoro. L'azienda di Caldiero non perderà l'occasione di metterli in mostra durante le prossime manifestazioni fieristiche. 1. Modello TFB/SB al lavoro 2. Decespugliatrice Berti TBM/SB
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VERDE
Gamma Helion di Pellenc: i tagliasiepi più leggeri al mondo
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Che si tratti del modello Universal, Pole o Telescopic, i tagliasiepi Helion sono ideali per la manutenzione di siepi, parchi e giardini, e alberi ornamentali. Queste attrezzature elettroportate migliorano notevolmente le condizioni di lavoro rispetto ad apparecchi con motore termico. Sono particolarmente leggeri (da 3 a 4,1 kg) grazie all'utilizzo di materiali nobili come carbonio, magnesio e materiale composito. Questa caratteristica aumenta la redditività e riduce i problemi muscolo - scheletrici degli utilizzatori. La gamma Helion è dotata del rivoluzionario motore elettrico Pellenc a commutazione elettronica da 1.200 Watt. Il rendimento di questi motori brushless (senza spazzole) non ha paragoni rispetto ai motori elettrici tradizionali. Le perdite energetiche
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sono estremamente ridotte grazie ad un rendimento che arriva al 90% (i motori termici arrivano al massimo al 20%). Il motore di nuova tecnologia Pellenc, il cui principio di funzionamento è ripreso nei carrelli dei treni ad alta velocità, è il solo motore elettrico che sviluppa una potenza così elevata in dimensioni così ridotte e ,grazie alla sua concezione, la sua vita utile è teoricamente infinita e raggiunge i 29.000 giri/min senza usura né scintille. Sono quattro i modelli della gamma di tagliasiepe Helion: Universal, Universal con deflettore, Pole e Telescopic. Universal e Universal con deflettore hanno entrambi una lunghezza di 110 cm e la loro impugnatura ergonomica di materiale soft touch è orientabile a + o -90° con 5 posizioni di regolazione, il che facilita il taglio in verticale. Il modello con deflettore, con lama da 63 cm è studiato per le operazioni di topping e permette di non lasciare i residui di taglio in cima alla siepe. Il modello Pole, ad asta, è lungo 178 cm; Helion Telescopic si può allungare fino a 242 cm. Per cimare più agevolmente, questi due modelli sono dotati di un sistema per variare l'orientamento della testa da +90° a -45°. Su ciascuno di questi utensili è possibile adattare la lama più idonea per
ottenere un taglio netto: 51 cm, 63 cm (disponibile anche con deflettore monopettine, modello 63 D) e 75 cm. Tutte queste teste di taglio sono universali, ovvero possono essere montate su ciascuno dei modelli Pellenc e sono facilmente intercambiabili. Tutta la gamma Helion dispone di un selettore a quattro velocità per poter adattare l'utensile al tipo di taglio desiderato. La cadenza di taglio dei tagliasiepe Helion varia da 3.200 a 3.800 tagli/min. I tagliasiepi Helion dispongono di tre sistemi molto utili: il sistema Quick Switch, che consente di intercambiare la lama in meno di un minuto, il sistema antibloccaggio che, in caso di blocco della lama nella vegetazione, consente lo sblocco automatico invertendo il senso di rotazione della lama in tutta semplicità e sicurezza e di un ottimo ed esclusivo sistema di trasporto per ottimizzare la presa e rendere più facile e confortevole il lavoro. Come gli altri prodotti Pellenc, anche Helion utilizza la tecnologia della gamma Ultra Lithium Battery, che garantisce un funzionamento ecologico, senza odori e offre un'autonomia da record. 1. 2. Tagliasiepi Helion Universal con deflettore 3. Tagliasiepi Helion Telescopic
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MANUTENZIONE STRADE
Ready Fast Asfalt per la riparazione rapida di ragnatelature GHERARDO MARCHELLI
AZTech di Homar Nava, azienda sempre attenta a proporre soluzioni innovative, tecnicamente valide ed economiche, oggi ha studiato e propone un nuovissimo trattamento di manutenzione superficiale degli asfalti. Il prodotto Ready Fast Asfalt (RFA) è la soluzione ideale per proteggere le pavimentazioni bituminose che presentano superficialmente dei degradi quali fessurazioni ramificate e leggeri avvallamenti accompagnati da lesioni o fratture, dalla formazione di buche superficiali e/o profonde. Ready Fast Asfalt può essere utilizzato anche per proteggere, imper-
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meabilizzando, gli interventi di colmatura delle buche con l'asfalto a freddo, aumentandone la resistenza e la durata. Il trattamento è studiato in modo specifico per proteggere la pavimentazione in conglomerato bituminoso dall'infiltrazione progressiva dell'acqua meteorica che causa problemi a tutti i livelli della sovrastruttura stradale. Quindi grazie all'applicazione del Ready Fast Asfalt si evitano i fenomeni più evidenti causati dall'infiltrazione dell'acqua come: il progressivo spogliamento degli aggregati dalla pellicola di legante e conseguente disgregazione e distacco di
inerti; formazione di buche profonde e la risalita in superficie di materiale fino non legato trascinato dall'acqua, causato dal fenomeno di pompaggio generato dal passaggio delle ruote dei veicoli. Il prodotto Ready Fast Asfalt è costituito da un comodo kit completo per la realizzazione di un intervento su di un'area di circa 1,5 m2 a seconda del tipo di degrado della pavimentazione. Il kit è composto da un sacco contenente una miscela di aggregati dal peso di 20 kg, un barattolo contenente il legante bituminoso speciale dal peso di 3 kg e da un misurino di catalizzatore di circa 100 grammi. Un kit agevole al trasporto e facilmente maneggiabile da un solo operatore; naturalmente per operare su superfici più ampie è possibile operare con più kit che possono essere stesi sia contemporaneamente che progressivamente in base all'intervento da eseguire. Il trattamento superficiale è naturalmente da eseguire solo su una superficie in conglomerato bituminoso e la pavimentazione b i t u m i n o s a deve presentarsi integra, priva di fenomeni di disgregazioni e distacco, di buche e fessurazioni maggiori di 3 mm di larghezza. La superficie dovrà presentarsi asciutta oppure con un basso valore di umidità ed il tratta-
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mento dovrà avvenire in giornate non eccessivamente ventose e con temperature dell'aria maggiori di 12°C. La temperatura superficiale della pavimentazione bituminosa da trattare non dovrà essere inferiore ai 12°C e non superiore ai 50°C, per garantire la massima resa del trattamento. Come prima operazione bisogna preparare il piano d posa, ossia è indispensabile individuare esattamente l'area di intervento e predisporre la cartellonistica necessaria alla segnalazione dell'area di cantiere, provvedere poi alla pulizia dell'area, rimuovendo eventuali corpi estranei, polvere, pezzi di asfalto slegato, eventuali tracce d'olio, utilizzando idonea attrezzatura, ... Quindi si versa il contenuto di un sacco all'interno di una carriola o di un secchio munito di un mescolatore adatto alla preparazione delle malte
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cementizie (non utilizzare mescolatori per pitture). Aggiungere dell'acqua sufficiente ad inumidire la miscela di aggregati (1 -1,5 litri) e mescolare fino ad omogenizzarla ed assicurarsi che l'impasto non contenga grumi. Aggiungere tutto il legante contenuto nel flacone e mescolare la miscela assicurandosi che l'impasto abbia una consistenza fluida ed omogenea. Aggiungere il catalizzatore e mescolare l'impasto per 15 - 20 secondi e versare quindi immediatamente l'impasto sull'area ammalorata. E' consigliabile perimetrare l'area ammalorata utilizzando delle strisce gommate. Stendere uniformemente il prodotto con delle spatole fino ad ottenere uno spessore di circa 1 cm. Dopo circa 10 -20 minuti è possibile riaprire l'area al traffico essendo il lavoro terminato ed asciutto.
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VERDE
Nuovi Ferri del mestiere con un colore che li distingue GHERARDO MARCHELLI
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Ferri presenta le proprie novità di primavera per la manutenzione del verde in ambito professionale con un cambiamento importante fin dal primo impatto visivo. Infatti per meglio evidenziare i prodotti professionali le attrezzature sono caratterizzate dalla nuova colorazione RAL2010. Un pic-
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colo intervento che contiene però un grande significato e definisce una gamma di attrezzature progettate, costruite e con componenti specifici per permettere a tutti i manutentori di affrontare ogni lavoro con l'attrezzatura adeguata che consente di operare al meglio con la massima produttività.
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Ferri, azienda leader nell'ambito della manutenzione del verde, con una storia personale più antica dell'unità d'Italia, sempre di proprietà della famiglia Ferri che da quattro generazioni ha saputo fare della tradizione e della continuità, ma anche della capacità di adattamento alla costante mutevolezza delle condizioni del mercato, il volano della propria lunga storia di successo. L'attività, che si trova ancora a Tamara (FE), dove è stata fondata nel 1844 da Giovanni Ferri come fabbro per le attività agricole locali, venne sviluppata nel dopoguerra dal sig. Ulisse Ferri che ha attuato l'industrializzazione fino alla produzione attuale di trinciatrici e decespugliatrici idrauliche, oggi esportate in tutti e 5 i continenti, sottolineando l'anima dell'azienda che è legata al territorio dove è nata e cresciuta insieme alla realtà locale, contribuendo allo sviluppo territoriale. I fratelli Sandro e Gisella Ferri hanno recentemente partecipato alla premiazione delle 150 aziende più longeve organizzata alla Unioncamere in occasione dei festeggiamenti del 150esimo anniversario dell'unità d'Italia, ottenendo il prestigioso riconoscimento per aver contribuito alla co 1. 2. 3. Robo Flail One
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struzione del sistema economico italiano. La più grande novità per questa stagione, in ambito professionale, che Ferri propone, sono le nuove trinciatrici radiocomandate. Questi versatili portattrezzi, frutto di una collaborazione con la primaria azienda tedesca Kommtek, sono distribuiti da Ferri sull'intero territorio nazionale. Sono portattrezzi comandati a di stanza, con sistema di trazione a cingoli in grado di trinciare su pendenze fino a 55°. Essendo questi senza operatore a bordo sono perfettamente sicuri, senza alcun pericolo per l'uomo anche nelle situazioni più estreme. Due sono i modelli proposti di Robo Flail: One e Vario. Il Robo Flail One si distingue per l'estrema maneggevolezza e per la 4 capacità operativa. Grazie al sistema Motore Kawasaki FH 721 19 kW (25 di taglio a doppio asse verticale ed al HP) con pompa olio che consente l'orapporto peso/potenza è in grado di peratività fino a 55° ed il serbatoio del competere con analoghe attrezzature carburante inclinabile che assicura dotate di motori di maggiore cilindra- una perfetta alimentazione del motota. Anche in condizioni difficili la pro- re. Il sistema di taglio ha un trinciatrice ad asse verticale con due rotori duttività è di circa 5.000 m2/ora. Il Robo Flail Vario è un vero e proprio per una larghezza di lavoro di 1,22 "Panzer": si distingue per la sua pro- m, con una capacità di taglio fino a 5 gettazione che vede un attacco a tre centimetri di diametro. La velocità di punti Cat. 1 con spostamento laterale avanzamento può arrivare a 10 km/h, idraulico e presa di forza meccanica. il comando a distanza ha un con ragQuesta importantissima caratteristica gio di azione di 300 metri ed il peso, consente l'utilizzo di una varia tipolo- trinciatrice compresa è di 740 kg. gia di attrezzi quali cippatrici, biotritu- Il modello Robo Flail Vario ha un motoratori, seghe, turbine neve ed altro. re oscillante Yanmar Diesel 3 cilindri Tutte queste senza avere la neces- 28 kW (38 HP), la presa di forza è sità di ricorrere ad attrezzature speci- meccanica a 1.000 giri/min con rotafiche e per di più azionate idraulica- zione antioraria ed il sollevatore idraulimente. Caratteristica oggi unica in co ha una capacità fino a 500 kg. questa tipologia di macchine radioco- Il sistema di taglio proposto è una trinciatrice ad asse orizzontale fabbrimandate. A dimostrazione della sicurezza della cata da Ferri modello MTK140 con qualità di questi prodotti, Ferri propo- mazze stampate o coltelli con una ne una garanzia estesa, avendola larghezza di lavoro di 1,4 m ed una capacità di taglio fino a 5 centimetri di prolungata fino ad 800 ore di lavoro. La trinciatrice cingolata radiocoman- diametro. data modello Robo Flail One vede un La velocità arriva a 8 km/h; ha un
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peso di 950 kg ai quali vanno aggiunti i 320 kg della trinciatrice. Per le decespugliatrici idrauliche professionali, oggi distinte dalla nuova colorazione RAL2010, Ferri propone le serie TSP. Il "Pro Team" si arricchisce quindi di una nuova serie di decespugliatrici professionali caratterizzate dalle versioni "Power". Queste si distinguono per essere equipaggiate di impianto a pistoni a circuito chiuso e con comandi elettroidraulici proporzionali con azionamento elettrico del rotore, comprendente il blocco rapido del rotore stesso (circa 6 secondi) come richiesto dalle norme di sicurezza. Questa gamma è vasta ed il professionista è sempre in grado di trovare la risposta più adeguata alle esigenze particolari del proprio lavoro. Il modello TSP 530 ha un'estensione orizzontale di 5,34 m, ed è proposto in due versioni: Energy, con impianto idraulico ad ingranaggi ad alta potenza; Power con impianto idraulico a 4. 5. 6. Robo Flail Vario
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pistoni a circuito chiuso. Il modello TSP 610 ha un'estensione orizzontale di 6,12 m con terminale telescopico. Anche qui può essere proposto nelle due versioni: Energy, con impianto idraulico ad ingranaggi ad alta potenza; Power con impianto idraulico a pistoni a circuito chiuso. Il modello TSP 500 Vision con estensione orizzontale di 5 m si distingue per il posizionamento della testata avanzata di 1,58 m, migliorando la visibilità della testata stessa facilitando l'operatività. Questo può essere allestito in due versioni: Energy con impianto idraulico ad ingranaggi ad alta potenza; Power con impianto idraulico a pistoni a circuito chiuso. Il modello TSP 550 Vision è come il 7 precedente con un'estensione orizzontale di m 5,52. Sempre con la nuova colorazione per il lavoro professionale risultano estremamente interessanti le trinciatrici idrauliche per minipale caricatrici. Queste sono una novità importante che vuole soddisfare la forte richiesta del mercato. La cantieristica ed i manutentori spesso si trovano nella necessità di bonificare aree abbandonate con sterpaglie e rovi. La minipala risulta qui la soluzione migliore per affrontare queste operazioni. La nuova serie TSKID è stata progettata e realizzata estremamente robusta ed affidabile ed è in grado di affrontare le situazioni più impegnative assicurando rendimento e produttività. Inoltre la rapidità esecutiva è assicurata dal sistema di auto livellamento a paralle- 8 logramma. I modelli proposti sono tre anteriore. Anche queste nuove maccon larghezze di lavoro di 1,6 - 1,8 - 2 chine sono previste con rotore dotato m di lavoro per un peso rispettivamen- di mazze a scomparsa o utensili fissi. te di 712 - 748 - 780 kg. L'utilizzo di Hardox 400 nella costruFerri completa la gamma delle trincia- zione del controtelaio assicura un trici forestali TFC per trattrici, propo- lunga vita operativa. Un'altra risposta nendo la nuova serie per guida rever- di Ferri alle molteplici esigenze dell'usibile o per sollevatore e presa di forza tenza professionale.
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7. Ferri serie TSP con la nuova colorazione professionale RAL2010 8. Testate TSKID 9. 10. Trinciatrici forestali per trattrici a guida reversibile o con sollevatore e presa di forza anteriore
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ECOLOGIA
Ecoplus viaggia sul Treno Verde
Ecoplus, azienda sempre attenta alle tematiche ambientali, quest'anno ha partecipato alla 23 esima edizione del Treno Verde di Legambiente e Ferrovie dello Stato Italiane che tasta il polso alle nostre città per sottolineare quanto il trasporto su gomma sia ormai insostenibile e l'urgenza di passare a quello su rotaia. Intervenire sulle principali fonti di emissione (anzitutto il traffico), ridurre le emissioni stesse, promuovere le energie pulite, l'efficienza e il risparmio energetico, contrastare il consumo di suolo e ridurre i consumi sono gli obiettivi di quest'anno. In ogni sosta, il Treno Verde rileva i dati sulla qualità dell'aria e sui livelli di rumore tramite il laboratorio mobile dell'Istituto Sperimentale di Rete Ferroviaria Italiana, la società dell'infrastruttura del Gruppo Fsi. Inoltre, effettua ulteriori monitoraggi sulla concentrazione
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delle polveri sottili anche in altre zone delle città visitate. Per completare il check - up atmosferico, in aggiunta ai valori dei pm10 e pm2,5, vengono raccolte informazioni sulle concentrazioni nell'aria di benzene, biossido di azoto, monossido di carbonio, biossido di zolfo e ozono. L'iniziativa si presenta come un tracciato interattivo e multimediale articolato in tre carrozze. Sulla prima c'è un percorso simulato per raggiungere il proprio quartiere e la propria abitazione sperimentando diverse soluzioni: a vincere saranno le più sostenibili, cioè quelle che permettono di risparmiare stress ed emissioni di CO2, nonché di recuperare tempo e denaro. Tutta la pavimentazione dei primi due vagoni è stata curata da Ecoplus: con EcoPuzzle rappresenta una pista ciclabile composta interamente da gomma riciclata. Entrando nella
seconda carrozza, con l'ausilio di ben dieci aree tematiche, prosegue il viaggio nell'evoluzione architettonica e urbanistica di una città contemporanea, seguendo i canoni adottati in tutto il mondo e basati su pratiche a basso impatto ambientale e ad alta efficienza energetica. Anche in questo vagone la pavimentazione Ecoplus ha trovato il suo ambiente ideale. Nella terza carrozza, invece, il focus passa dalla città alla casa, trasformando le abitudini domestiche in un micromondo sostenibile caratterizzato da bassi consumi energetici e da prodotti eco-friendly. Tutte le pavimentazione Ecoplus, dall'EcoPuzzle agli attraversamenti pedonali rialzati, dalle piste ciclabili alle isole spartitraffico, sono in gomma riciclata e grazie alla composizione modulare in pannelli sono semplici e veloci da applicare.
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MANUTENZIONE STRADE
A Black Top si affiancano Black Stick e Black Tape per le manutenzioni stradali GUNTHER PATSCHEIDER
emulsione. L'aggregato principale è basalto, con C.L.A. (Coefficiente di Levigatura Accelerata) conforme alle norme comunitarie, ciò significa una minore usura e quindi maggiore durata sul manto stradale. Black Top è progettato per riparare in modo istantaneo e permanente asfalto, macadam, calcestruzzo ed altre superfici, assicurando così una facile e rapida manutenzione del manto stradale. Il prodotto aderisce al metallo ed ai materiali compositi: perfetto per la sigillatura intorno ai chiusini, non è soggetto a restrizione/dilatazione termica, logoramento o separazione dell'emulsione dell'aggregato. Può essere utilizzato per lavori di restauro generale e per la riparazione istantanea e permanente di buche, crepe ed aree rotte di qualsiasi forma, profondità o grandezza, senza il bisogno di eseguire tagli, non necessita di essere scaldato ed aderisce perfettamente "asfalto su asfalto". Uno dei due nuovi prodotti proposti da Insta Service è un mastice elastoplastico bituminoso su base di bitume, resine elastomeri e solvente, applicabile a freddo e pronto all'uso: il Black Stick. Black Stick è disponibile in cartucce da 310 ml e, essendo applicabile a freddo e senza l'uso di caldaia, rappresenta la soluzione ottimale per i piccoli interventi e per la sigillatura dei masselli in porfido che, per loro natura, richiedono una sigillatura impermeabile elastica (non rigida) che consenta piccoli scorrimenti relativi. La sigillatura delle fessure, lesioni e giunti, rappresenta uno degli interventi più efficaci di manutenzione preventiva delle pavimentazioni stradali ed aeroportuali. Questa attività infatti consente di bloccare l'infiltrazione dell'acqua
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Insta Service, azienda sempre attenta alle esigenze della pubblica amministrazione in materia di mantenimento del manto stradale, presenta due nuovi prodotti che vanno ad affiancarsi a Black Top: Black Stick e Black Tape. Black Top è un conglomerato a freddo composto da una combinazione di aggregati selezionati ed una speciale
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1. Riparazione effettuata con il nastro Black Tape 2. Semplicità di utilizzo di Black Stick 3. Risultato della riparazione effettuta con Black Stick
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negli strati non legati dalla struttura stradale ed evita o riduce efficacemente fenomeni di cedimenti localizzati, sollevamenti, deformazioni dovute al gelo e disgelo ed all'effetto pumping dovuto al traffico veicolare. Altra novità proposta da Insta Service è Black Tape: un nastro in bitume modificato, preformato industrialmente, studiato e messo a punto per sigillare fessure e lesioni al fine di impedire l'infiltrazione di acqua nel sottofondo stradale. Impedendo l'infiltrazione d'acqua si evitano fenomeni quali cedimenti localizzati, perdita di portanza dei sottofondi, rigonfiamenti, sollevamenti o fenomeni dovuti a gelo e disgelo,
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pompaggio di fango ed altre conseguenze indesiderabili. Black Tape fornisce quell'extra quantità di bitume modificato che, localizzato nei punti di connessione, sigilla ed impedisce la formazione dell'ammaloramento. Il nastro, avente una larghezza di 50 mm, va montato orizzontalmente lungo la fessura in modo che sia equamente diviso tra i lembi della lesione. Per agevolare le operazioni di posa è disponibile un Trolley, applicatore manuale che consente di semplificare ulteriormente l'applicazione. Black Tape aderisce fissandosi in maniera stabile e definitiva al conglomerato bituminoso e su tutti i materiali presenti in edilizia. Possiede un'otti-
ma stabilità dimensionale, non cola e non aderisce agli pneumatici, anzi, proprio mediante l'azione del traffico si modella e si costipa in profondità intasando e sigillando le fessure o lesioni. In questo momento di ristrettezza economica, con una manutenzione preventiva di spesa minima e grazie a questi innovativi prodotti, è possibile mantenere una strada integra e sigillata in modo da rallentare sensibilmente la degenerazione della stessa. 4. Black Tape 5. Riparazione effettuata con il nastro Black Tape, che aderisce perfettamente alla crepa
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ARREDO URBANO
A Bergamo pubblico e privato apprezzano la pavimentazione Natural Paviment GHERARDO MARCHELLI
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La tecnologia Natural Paviment, proposta da AZ Tech in collaborazine con T.D.S. (Trattamenti Di Superficie) riscuote apprezzamenti in Bergamo e provincia con lavori eseguiti sia da parte di enti pubblici che privati. Dopo aver attuato con questa tecnologia sia interventi di arredo urbano, come per la rotatoria di Osio (Soluzioni per Lavori Pubblici n. 18), il ripristino di un'area storica a Casale Monferrato (Soluzioni per Lavori Pubblici n. 19), importanti tracciati di piste ciclabili da Terno a Papa Giovanni XXIII e lungo la Val Brembana (Soluzioni per Lavori Pubblici n. 26 e 29), è stata apprezzata per la ristrutturazione di Piazza degli Alpini a Bergamo, in marciapiedi e piste
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ciclabili nel Comune di Ambivere oltre che come complemento per il marciapiede intorno al centro commerciale Auchan a Bergamo. Nel primo caso, in Piazza degli Alpini a Bergamo, la tecnologia Natural Paviment si è inserita in una ristrutturazione radicale di questa piazza, eseguita in occasione dell'83esima adunata nazionale degli alpini. Il sito ha visto una radicale mutazione ed una ristrutturazione della fontanamonumento dedicata agli alpini. E' stata completamente rivista la struttura della piazza, che prima era un insieme di sentieri che raggiungevano la fontana: oggi con un'ampia area intorno alla fontana si è voluto creare un punto di incontro, grazie anche ai
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due lunghi muretti/seduta laterali che accompagnano tutta la piazza, ottenendo inoltre un maggior risalto sia della fon tana/monumento sia della bella facciata dell'Istituto Vittorio Emanuele. Naturalmente sono stati rifatti anche tutta l'illuminazione, per dare risalto sia alla facciata sia al monumento, e gli impianti che oggi tengono conto delle possibilità che offre questo grande spazio centrale per manifestazioni ed eventi, con pozzetti con 1. Piazza degli Alpini, Bergamo 2. Natural Paviment, Piazza degli Alpini 3. Auchan Bergamo 4. Natural Paviment Auchan
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colonnine a scomparsa che ospitano le prese necessarie nei punti adeguati anche per i mercatini. Come pavimentazione si è ben abbinata la soluzione Natural Paviment con un inerte di porfido cui si è voluto aggiungere un pigmento per la colorazione del bitume, per raggiungere una tonalità tra inerte e pigmento che si sposasse al meglio con i materiali della fontana/monumento centrali. La base è una pavimentazione Split Mastic da 4 cm per poter avere una soluzione economicamente vantaggiosa, di facile manutenzione e carrabile, visto che organizzando numerose manifestazioni ed eventi è abbastanza normale il passaggio di mezzi
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anche pesanti, carrelli elevatori ed altri mezzi per il montaggio degli stand e altro. Inoltre è una soluzione che permette una certa rugosità in modo da risultare non scivolosa, caratteristica estremamente importante in una piazza pedonale di grande passaggio con annessa fontana. Sempre a Bergamo il centro commerciale Auchan di via Carducci ha scelto di utilizzare la tecnologia Natural Paviment come elemento cromatico di arredo per dare al marciapiede che circonda la struttura e gli ingressi una colorazione che ben si abbinasse agli elementi di arredo naturale composti da vegetazione, sia sulle facciate verticali sia a completamento dell'urbanizzazio-
ne di contorno ai marciapiedi. Anche qui le caratteristiche di una pavimentazione bituminosa, sia economiche sia manutentive, sono state apprezzate con la cromaticità dell'inerte. Il vicino Comune di Ambivere ha utilizzato la stessa tecnologia per i marciapiedi e le piste ciclabili, ottenendo una colorazione che ben distingue queste zone dalla carreggiata stradale, oltre a risultare estremamente naturale e soprattutto sempre con il vantaggio economico, pratico e manutentivo di una pavimentazione bituminosa. 5. Auchan Bergamo 6. 7. 8. Natural Paviment Ambivere
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VIABILITA' INVERNALE
Nasce Snow Service S.r.l
Snow Service S.r.l ha sede a Piumazzo, in provincia di Modena; lo staff, con pluriennale esperienza nel settore, pratica una intensa attività di progettazione e costruzione di attrezzature per la viabilità invernale commercializzandole in gran parte dei paesi europei e non solo. E' dislocata su una superficie di 2.300 m 2 coperti, suddivisa in due stabilimenti debitamente attrezzati per la funzione operativa che devono svolgere, e 2.800 m2 scoperti adibiti a deposito e rimessaggio attrezzature e mezzi. Prodotti efficaci e durevoli nel tempo Vomeri e lame sgombraneve progettati e studiati per l'abbinamento con qualsiasi tipologia di veicolo: dal pickup all'autocarro mezzo d'opera 4
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assi, dallo skid-loader alla pala gommata di grandi dimensioni, dal piccolo portattrezzi con guida reversibile al trattore agricolo di grande potenza. Spargitori di sale per piccola e grande viabilità, costruiti completamente in acciaio inox, con sistema di spargimento computerizzato. Spargitori autocaricanti per macchine
agricole e spargitori di ultima generazione a funzionamento elettrico. La rete commerciale Grazie ad uno staff commerciale interno, dinamico e propositivo, che viene favorito su tutto il territorio da una rete capillare di rivenditori, e ad una vastissima gamma di prodotti, al continuo studio e miglioramento degli stessi, la società è radicata sul territorio nazionale, con enti pubblici quali Anas, autostrade, comuni, province e comunità montane; è inoltre presente in quasi tutti i paesi europei, ed alcuni extra europei. La progettazione La progettazione delle attrezzature costruite da Snow Service è effettuata dallo studio tecnico interno, con supporto informatico tridimensionale. Sono in possesso della società i disegni dei
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particolari di tutte le attrezzature. L'ufficio ha il compito di studiare, organizzare e seguire, in fase di produzione, la perfetta conformità alle normative europee della nuova legge 81/2008 e ai marchi CE. Tutti i mezzi e le attrezzature, prima della consegna, sono controllati e collaudati in ottemperanza alle direttive delle procedure riportate nelle norme ISO 9001, e sono forniti di manuale d'uso e manutenzione, catalogo ricambi e dichiarazione CE di conformità. L'intero sviluppo del processo produttivo è svolto all'interno, su un'area di 2.500 m2: dalla progettazione al taglio della materia prima, carpenteria, verniciatura, montaggio e collaudo, ed infine stoccaggio su un'area scoperta di 4.000 m2. Il servizio di manutenzione L'azienda esegue manutenzioni ordinarie e programmate, riparazioni, revisioni e messa a norme di spargisale e spartineve di tutti i modelli di tutte le marche con relativa fornitura dei ricambi necessari per le riparazioni, sia presso clienti privati che per enti pubblici, compartimenti Anas, Autostrade S.p.A., comuni, province e comunità montane. Sono effettuate in pieno accoglimento delle direttive ISO 9001, riportate dal manuale "Procedure per la gestione dell'assistenza", con personale specializzato e con l'ausilio di una flotta di mezzi - officina debitamente attrezzati per eseguirle presso sedi e depositi. La società è in grado di fornire un servizio sempre attivo 24 ore su 24 per le emergenze e le calamità. Le operazioni più lunghe e difficoltose sono realizzate presso la sede di Piumazzo, nell'area destinata alle manutenzioni speciali. Per eventuali riparazioni che esulano dalla normale manutenzione ordinaria, viene fornita un'analisi dello stato dell'attrezzatura previo sopralluogo gratuito con relativo preventivo. Inoltre una vasta gamma di officine autorizzate che possono intervenire in casi di emergenza ove non è possibile direttamente è sparsa sul territorio nazionale ed internazionale. Il post vendita All'interno dell'azienda è attivo 24 ore su 24 il servizio assistenza post vendita che, attraverso telefono, e-mail o fax, può soddisfare le esigenze di tutti i clienti, garantendo l'appoggio di un tecnico specializzato. Il magazzino ricambi, anch'esso sempre attivo, permette di fornire ricambi anche in periodi critici nell'arco delle 24 ore. Il noleggio L'azienda Snow Service vanta una flotta, attualmente in espansione, di 35 spargitori di sale completamente in acciaio inox di differenti cubature, idonea quindi a svolgere il servizio di salatura per l'esigenza della piccola, media e grande viabilità.
PORTATTREZZI
Consegnato a RAV il 500° Unimog della gamma UGN in Italia GHERARDO MARCHELLI
Nel mese di marzo è stato consegnato a Saint Pierre (Valle d'Aosta), alla società RAV, Raccordo Autostradale Valle d'Aosta S.p.A, il 500° Unimog della gamma UGN venduto in Italia. La consegna dell'esemplare numero 500, un Mercedes-Benz Unimog U400, dall'inizio della commercializzazione in Italia, testimonia la storia di successi di un veicolo unico al mondo, estremamente versatile e longevo. Il primo Unimog della serie UGN è stato consegnato nel 2002 all'Unione dei Comuni Roverè della Luna in provincia di Belluno, il primo cliente che ha potuto apprezzare la serie UGN presentata proprio quell'anno. Il nuovo Unimog U400 serie UGN sostituisce il suo "antenato", un model-
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lo U2450 che ha svolto, assieme ad un suo gemello, l'impegnativo lavoro di manutenzione delle autostrade della Valle d'Aosta per oltre 20 anni. Per utilizzare gli attrezzi che equipaggiavano il vecchio Unimog sul nuovo U400 è stato sufficiente sostituire gli innesti idraulici rapidi sostenendo una spesa di poche decine di euro, sia per le attrezzature a spinta come lama, fresa e fresa di allargamento in questo caso di Assaloni, sia per l'attrezzatura portata che in questo caso è uno spargitore Giletta. Alla cerimonia di consegna, avvenuta a Saint Pierre presso la sede della RAV, hanno partecipato Pierluigi Marquis e Mario Battaglia, presidente e amministratore delegato di RAV. Le chiavi del veicolo e una targa commemorativa sono state consegnate al responsabile autoparco Christian Carradore da Roberto Ferrario di Idea Uno S.p.A., la concessionaria Mercedes-Benz che ha concluso la transazione di vendita. Per Mercedes-Benz erano presenti Guido Corradi, responsabile veicoli speciali Mercedes-Benz Italia ed Oscar Mor, ispettore veicoli speciali nel Nord Italia. La gamma UGN (Unimog Geräte -
träger Neu - Nuovo Unimog Portattrezzi) è un grande successo in tutta Europa, dove circolano circa 10.000 veicoli di questo modello, quasi tutti impiegati per la manutenzione stradale invernale ed estiva e per i servizi di protezione civile. Mercedes-Benz Unimog è utilizzato in tutto il mondo nei servizi comunali come veicolo portattrezzi polifunzionale, in ogni condizione e su qualsiasi terreno. Sgombrare, spargere, fresare, pulire, trasportare, Unimog non si ferma di fronte a nulla. Nato come veicolo dalle superbe doti fuoristradistiche Mercedes-Benz Unimog si caratterizza per trazione integrale permanente con bloccaggio dei differenziali, cabina esente da corrosione, assi a portale, cambio con riduttori e propulsori ricchi di coppia, progettati e sviluppati ad hoc per gli impieghi gravosi che il veicolo è in grado di affrontare ogni giorno e per moltissimi anni. La Società RAV, Raccordo Auto stradale Valle d'Aosta S.p.A., è stata costituita nel 1983 per costruire il segmento mancante alla completa connessione, attraverso il Traforo del Monte Bianco, della rete autostradale italiana con quella europea. La società, operativa a tutti gli effetti dal 1988, ha l'obiettivo di perseguire e mantenere elevati standard di sicurezza e migliorare costantemente la qualità dei servizi all'utenza, in termini di assistenza, fluidità del traffico, informazione e comfort. Dal 2007 l'autostrada è stata interamente completata con 32,4 km, di cui 25 in galleria a doppio fornice, con un tracciato che parte da una quota di 600 metri sul livello del mar per arrivare ad una quota massima di 1.280 metri. La quantità di traffico pesante è importante, essendo la stessa del Traforo del Monte Bianco, e la società pone estrema attenzione a tutte le problematiche della sicurezza sia degli operatori sia soprattutto a quella del traffico e della circolazione in genere.
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Gli Unimog sono per essa macchine di fondamentale importanza e utilizzabili in tutte quelle situazioni dove un mezzo normale non darebbe garanzia nell'esecuzione del lavoro. Con la fresa ad allargamento Assaloni operano per l'allargamento dove si creano i cumuli di neve a lato strada e nei piazzali. Mentre con una fresa con camino alto, sempre Assaloni, asportano la neve, caricandola su un camion, dove la strada non permette lo scarico a lato, essendoci dei viadotti sopra la ferro-
via o la statale, oltre a tratte adiacenti a fabbricati. Inoltre l'Unimog è il mezzo adatto ad andare ad operare per la pulizia e lo spargergimento nelle pendenti e strette strade di accesso delle cabine elettriche (ogni galleria ne ha due) dove ben si sfruttano le doti di agilità dell'Unimog. RAV ha dotato gli Unimog del gancio di traino, che viene utilizzato per il trasporto dei gruppi elettrogeni carrellati, necessari per dare la continuità di alimentazione alle cabine elettriche
in caso di emergenza. Il gancio, oltretutto, grazie alle risorse di trazione del mezzo, ne consente l'utilizzo per la rimozione di eventuali mezzi pesanti, cosa che è stata utile soprattutto nei primi anni, quando l'attenzione dei trasportatori era meno allertata alle dotazioni invernali e capitava che qualche mezzo pesante si intraversasse per errata manovra, permettendo così di intervenire immediatamente, mettendoli in sicurezza e liberare la carreggiata senza dover attendere l'intervento di mezzi esterni.
PORTATTREZZI
Unimog a trazione idrostatica GHERARDO MARCHELLI
Il nuovo optional Unimog è il cambio idrostatico. Un optional innovativo e particolarmente interessante per tutti gli operatori che hanno la necessità di operare con velocità estremamente ridotte. Operazioni che l'Unimog ha sempre permesso grazie alla sempre presente possibilità di avere le marce super ridotte che consentono di operare fino a 100 m/h. Ora la possibilità di dotare all'acquisto l'Unimog della trazione idrostatica permette di avere un autocarro portattrezzi, con tutte le sue comodità per i trasferimenti ed i lavori da eseguire a velocità normali, che con un bottone si trasforma in una macchina operatrice idrostatica per consentire l'utilizzo di tutti quegli attrezzi da lavoro che operano a velocità lente e lentissime e lavorano al meglio con una macchina appunto a trazione idrostatica. Questo optional risulta perfettamente in linea con la filosofia dei portatrrezzi
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Mercedes-Benz che vogliono permettere di intervenire al meglio con i più disparati attrezzi per consentire di lavorare con un solo mezzo 365 giorni all'anno. Il vantaggio del cambio idrostatico è evidente: un ulteriore alleggerimento decisivo del carico di impegno del conducente. Esso consente di adattare comodamente la velocità di lavoro, mantenendo costante il regime del motore e delle prese di potenza. Con il pedale acceleratore si può accelerare o decelerare il veicolo in modo dolce senza strappi per procedere a velocità di lavoro da 0 a 25 km/h. Inoltre basta sfiorare l'apposito interruttore per invertire il senso di marcia in modo rapido e sicuro, particolare non di poco conto in molti interventi. Naturalmente si aumenta la redditività dei lavori, permettendo all'operatore di concentrarsi sull'attrezzatura, avendo una velocità di avanzamento regolare ed impostabile milli-
metricamente, come ad esempio nei lavori di sfalcio, spazzamento e fresatura neve. Oltre ai vantaggi citati nel lavoro ci sono anche i vantaggi meccanici: infatti nei lavori lenti, con l'idrostatica si azzerano le usure di frizione, freni e stress meccanici con conseguente riduzione dei costi di gestione. Inoltre la trasmissione idrostatica permette di operare dedicando tutta la potenza del motore all'attrezzatura. Questo optional ben si abbina con il VarioPilot che permette di spostare in pochi secondi la guida da destra a sinistra: un operatore può infatti arrivare sul luogo di lavoro comodamente con un autocarro guida sinistra ed in pochi secondi andare ad operare con una macchina operatrice idrostatica guida destra, un'esclusività che oggi possono avere solo i possessori di un Unimog.
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VIABILITA' INVERNALE
Nuovo spargitore per soluzione Giletta CA a baricentro basso per Unimog e non solo GHERARDO MARCHELLI
Giletta ha progettato e realizzato la nuova serie di innaffiatici di soluzione, compatte a basso baricentro, per Unimog. Un'attrezzatura che mancava nel panorama degli infiniti attrezzi che può offrire il polivalente portattrezzi Mercedes-Benz. Propriamente della filosofia Giletta, che esporta le proprie attrezzature in oltre 30 paesi al mondo, questa macchina è stata realizzata con una meccanica semplice e robusta in grado di
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operare in ogni paese con ogni condizione climatica, richiedendo manutenzioni ridotte al minimo, con un sistema di serbatoi modulare per offrire la capacità più adeguata ad ogni modello; ed una costruzione di tutta la struttura con materiali e verniciatura atti a durare nel tempo in ambiente altamente corrosivo. Il telaio è progettato per essere montato direttamente sulle bocce del telaio Unimog per risparmiare in que-
sto caso il peso del cassone aumentando la capacità di portata della soluzione. E' disponibile anche la versione per il montaggio su cassone sia per Unimog, sia per altri autocarri. Il sistema di alimentazione è stato progettato per essere preciso ad ogni dosaggio ed esente da manutenzione. Giletta ha raggiunto questo risultato grazie alla realizzazione di una pompa specifica con l'aiuto del Politecnico di Torino, partner ormai consolidato. Questa si presenta esente da manutenzione, grazie ai materiali utilizzati e testati in laboratorio oltre che sul campo, ed è in grado di spargere ad una pressione di lavoro di 12 bar. Non ci sono membrane che con il cambio di temperatura e la soluzione salina richiedono lavaggi e manutenzioni. Questa semplicità permette alla macchina di essere particolarmente semplice ed affidabile. La pompa è azionata da un motore idraulico orbitale. Un'elettrovalvola con sensore di retroazione regola il flusso della soluzione relativa al dosaggio richiesto. Una serie di elettrovalvole disposte sul collettore in serie permette di controllare la sequenza di ugelli, al fine di mantenere lo schema di spruzzatura corretto in funzione delle impostazioni del pannello di comando in cabina. L'azionamento naturalmente è garantito dal circuito idraulico dell'Unimog. Il vano tecnico, realizzato in acciaio S355JR, è chiuso posteriormente tramite un telo in PVC con cerniera sintetica che permette un'apertura semplice e veloce per operazioni di manutenzione, che possono essere eseguite confortevolmente grazie agli ampi spazi di lavoro, per agire sulle valvole, la pompa, i componenti del filtro, la parte elettrica ed elettronica ed il motore idraulico. Le tubazioni e tutti i componenti a contatto con la soluzione sono in materiale sintetico o in acciaio inox e Lavori Pubblici n. 55 marzo - aprile 2012
comunque esenti da corrosione. Il gruppo di spruzzatura è composto da 9 ugelli in acciaio inossidabile regolabili per poter mantenere la copertura di spargimento uniforme su tutti i veicoli. La rampa porta ugelli, realizzata completamente in acciaio inossidabile AISI 304, è ancorata allo spargitore tramite un sistema a slitta per poterla regolare in posizione più vicina possibile al veicolo. La larghezza di spargimento arriva a 10,5 m ed è regolabile destra - sinistra - centro con ampiezze di 3,5 m, il dosaggio della soluzione salina è regolabile 10 ÷ 40 g/m2 per una velocità di lavoro fino a 50 km/h. Un sistema di troppo pieno è utilizzato per evitare lo sversamento della soluzione sul veicolo nel caso di riempimento eccessivo ed è situato nella parte posteriore della macchina e permette alla soluzione di essere scaricata a terra (dietro l'asse posteriore) e quindi di non intaccare il telaio del veicolo. Opzionalmente è possibile dotare la macchina di due attrezzature che la possono rendere utile anche in operazioni antincendio o innaffiamento. Una manichetta da 2" può essere situata sotto il vano tecnico e quindi permettere di lavorare con un flusso di 250 l/min alla pressione max di 12 bar, utilizzata in caso di spegnimento di incendio o innaffiamento. E' anche possibile avere un naspo avvolgitore in acciaio inox dotato di sistema di ritorno automatico a molla, tubo di gomma flessibile con diametro 16 mm e 30 m di lunghezza e mitraglietta a spruzzo con ugello regolabile. La particolarità più evidente nella serie di innaffiatrici CA è sicuramente il sistema di serbatoi. L'intera capacità è ottenuta mediante il collegamento di uno o più serbatoi standard da 2.000 litri, accontentando così le differenti capacità di portata sia dei vari modelli di Unimog sia di altri mezzi su cui è possibile montare lo spargitore di soluzione. Si utilizzano infatti 2 serbatoi per gli Unimog, con portata limitata per i modelli U300, e con capacità piena per gli U400 e U500, mentre se ne possono utilizzare tre per l'U500 a passo lungo e su mezzi con maggiore portata si può arrivare fino a 6 serbatoi per 12.000 litri di capacità. I serbatoi sono realizzati in polietilene riciclabile e prodotti con uno stampo esclusivo Giletta, studiato per ottenere la massima capacità in spazi ridotti, in modo inoltre da ottenere la capacità desiderata. Grazie alla pro-
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gettazione dedicata, i serbatoi Giletta garantiscono un basso centro di gravità, con grandi vantaggi per la manovrabilità e la sicurezza durante le condizioni di lavoro. Gli stessi sono assemblati su di un telaio in ST36 e collegati fra loro attraverso tubi flessibili, al fine di avere una struttura robusta, pur mantenendo la flessibilità necessaria a essere installati sull'autotelaio del veicolo. Ogni serbatoio ha al suo interno un sistema di frangiflutti che assieme al basso baricentro rende la guida sicura ed agevole con serbatoi sia pieni che a 2/3 oppure a 1/2. Il serbatoio è dotato di indicatore di livello visivo con sfera colorata al suo interno e di un sensore di livello minimo che oltre a far comparire un allarme di mancanza soluzione sul pannello di comando, ne arresta la pompa in modo da proteggerla da un possibile lavoro a secco. Ogni serbatoio è dotato di passi d'uomo di diametro 455 mm e di un piano di calpestio mandorlato in modo da consentire il passaggio per la manutenzione interna (da eseguire solo in officina con appositi D.P.I.). Il riempimento dei serbatoi viene effettuato tramite una tubazione in PVC di diametro DN 60, con una valvola a sfera posta sul lato posteriore destro. La soluzione può essere scaricata dalla stessa connessione, dal momento che la valvola è posta sotto il serbatoio. Sul lato posteriore destro del vano tecnico è possibile montare un connettore per il collegamento alla pompa di carico dell'impianto esterno, sullo spargitore è presente un sensore elettronico che al raggiungimento del livello massimo impostato chiude un contatto sul connettore collegato alla pompa di carico ed arresta la stessa. Con quest'accessorio non
si rischia il troppo pieno e la perdita di soluzione dalle cisterne; naturalmente per essere utilizzato il quadro elettrico della pompa esterna di carico deve esserne predisposto. Il sistema di controllo proposto è EcoSat10 che appartiene all'ultima generazione di microprocessore per sistemi di controllo, caratterizzata dalla massima flessibilità per la regolazione di spargimento mediante i diversi parametri (larghezza, asimmetria e dosaggio a seconda della velocità del veicolo). EcoSat10 è un comando completamente integrato caratterizzato da: controllo dei parametri di spargimento, manopole per un facile controllo, grande display a colori da 7" (formato16:9) con la possibilità di visualizzazione dei programmi, dati e mappe GPS, Navicon per la trasmissione dati in tempo reale via GPS (opzione) e controllo della temperatura (opzione). Il dispositivo di controllo, installato all'interno della cabina di guida, comunica con la potenza posteriore tramite un filo di comunicazione Can-Bus (comunicazione via Bluetooth in opzione). Il localizzatore GPS e la trasmissione dati tramite GSM/GPRS sono integrati all'interno del comando EcoSat10. Questa novità del settore fa di EcoSat10 l'unico comando capace di gestire lo spargitore ed allo stesso tempo memorizzare ed inviare tutti i dati di lavoro in real time ad un server centrale, semplificando l'operatività dell'autista, eliminando ogni cablaggio ausiliario e possibilità di panne, mantenendo in cabina i componenti GPS e GSM. Grazie ad EcoSat10 le macchine Giletta sono in grado di trasmettere i dati di spargimento senza alcun montaggio da effettuarsi dopo la consegna e con ogni componente originale.
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MOVIMENTO TERRA
New Holland Construction ancora più vicino ai clienti
Intermat 2012 sarà il primo importante appuntamento di New Holland Construction con clienti e operatori del settore, in un anno che si presenterà particolarmente ricco in fatto di sviluppo prodotti e nuove attività. Sul fronte dei prodotti, New Holland Construction completerà i lanci di tutti i suoi modelli con motori Tier 4 interim (Stage III/B) entro la fine del 2012. Tutti i nuovi modelli avranno prestazioni eccezionali, consumi efficienti ed emissioni ridotte. Intermat 2012 vedrà inoltre il lancio di 14 nuovi modelli, compresi caricatori gommati, escavatori idraulici, terne e sollevatori telescopici. Dopo la recente introduzione di W270C e W300C, l'offerta di pale gommate C Series è stata ulteriormente ampliata e completata dall'offerta di due nuovi modelli alla base della gamma. I nuovi W110C e W130C hanno la stessa alta produttività ed efficienza dei consumi dei modelli lanciati nel 2011. Presentano il blocco automatico del differenziale sull'assale anteriore e motori certificati Tier 4 interim (Stage III/B) con tecnologia SCR con AdBlue. Questi determinano consumi eccezionalmente contenuti e bassi costi di manutenzione, con intervalli di cambio olio assali prolungati del 50%. I 40
nuovi assali "heavy-duty", uniti al differenziale bloccabile al 100% a richiesta, possono affrontare le applicazioni più gravose, garantendo elevata durata e grande affidabilità. I W110C e W130C mantengono intatte le caratteristiche vincenti delle pale gommate New Holland Construction, come l'architettura del modulo di raffreddamento "cooling box", che allunga la vita utile di olio e liquido refrigerante di circa il 50%, abbattendo i costi di manutenzione rispetto a un modulo standard. Inoltre, la posizione
del motore, nella parte posteriore della macchina, ottimizza la distribuzione dei pesi, per consumi inferiori e minore sollecitazione dei componenti. Anche la gamma di escavatori C Series è cresciuta grazie all'introduzione di due modelli nell'alto di gamma (E385C ed E485C) e a quella dei due modelli medi: E175C e E195C. Questi ultimi beneficiano della produttività e dei consumi ridotti (-10%) derivanti dalla tecnologia SCR con AdBlue e dal sistema idraulico ad alta efficienza. I costi operativi si sono perciò ridotti
Specifiche in breve
I nuovi caricatori gommati: Tecnologia emissioni: Carico utile alla benna standard: Volume benna standard (1,8 t/m3): Produttività (distanza 50 m): Benna per materiale leggero (0,8 t/m3): Potenza max: Peso max: I nuovi escavatori idraulici C Series: Sottocarro Tecnologia emissioni: Peso operativo (max): Potenza netta al volano: Capacità benna: Le nuove terne: Tecnologia emissioni: Potenza motore: Profondità di scavo max: Sbraccio max:
B100C CEGR 75 kW/100 HP 5,8 m 6,8 m
W110C SCR 3,6 t 1,9 m3 165 t/h 4 m3 142 HP 11,9 t
W130C SCR 4,4 t 2,4 m3 230 t/h 5 m3 172 HP 13,0 t
E175C L, LC SCR 19.175 kg 96 kW/129 HP 0,24 - 0,9 m3
E195C EL, LC SCR 20.393 kg 96 kW/129 HP 0,43 - 1,10 m3
B110C CEGR 75 kW/100 HP 5,8 m 6,5 m
B115C CEGR 82 kW/110 HP 5,6 m 6,8 m
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rispetto ai corrispondenti modelli della serie precedente. Non solo, l'E175C e l'E195C portano ai clienti delle loro classi di peso gli stessi benefici in termini di value for money dei modelli C più grandi, già introdotti nel corso del 2011. La grande affidabilità e la lunga durata sono garantite dall'architettura robusta, oltre che dai radiatori affiancati e dalla combustione ottimizzata dalla tecnologia SCR. L'E195C presenta inoltre un nuovo braccio penetratore frontale rispetto al modello precedente. In fiera verranno anche presentate tre nuove terne (B100C, B110C, B115C), con dispositivi in grado di garantire una produttività più elevata, tra cui il sistema Auto Glide Ride. Questa funzione introduce dei miglioramenti al collaudato sistema Glide Ride disponibile sui modelli precedenti, ed elimina i sobbalzi del braccio durante gli spostamenti, assicurando la ritenzione del carico fino a velocità di 40 km/h. Il meccanismo viene ora attivato automaticamente a velocità superiori a 5 km/h e disattivato sotto i 5 km/h per operazioni di carico più efficienti. In questo modo il dispositivo entra in funzione solo quando sia necessario e gli operatori possono mantenere le mani su volante e joystick, per massima produttività ed efficienza. Quest'anno vedrà anche il coronamento del progetto New Holland Cons truction per mostrare in anteprima ai clienti le proprie risorse di innovazione e sviluppo tecnologico, e la cura riposta nella costruzione dei propri prodotti. Essere parte di Fiat Industrial dà a New Holland Construction accesso alle risorse e al know-how di FPT Industrial, pioniere nelle tecnologie motoristiche a basse emissioni nelle applicazioni su strada e fuoristrada, che ha sviluppato le soluzioni Tier 4 interim (Stage III/B) di New Holland Construction, efficaci (soprattutto in termini di abbassamento dei consumi) e innovative. Con questo costruttore del Gruppo Fiat Industrial, i clienti hanno inoltre una linea d'accesso diretta all'offerta complementare dei veicoli Iveco. Per sottolineare il valore di questa collaborazione per i propri clienti, sul suo stand di Intermat 2012 New Holland Construction ospiterà anche FPT Industrial e Iveco. Ma non è tutto. Quest'anno New Holland lancerà anche lo Yellow Factor Tour, un programma per portare i propri clienti a Torino, alla scoperta del costruttore. Prodotti, iniziative, valori di marca: i partecipanti avranno modo di approfondire al massimo livello la propria conoscenza del
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costruttore New Holland Construction al Fiat Industrial Village, un centro multifunzionale di recente inaugurazione, dove potranno vedere l'offerta completa dei prodotti New Holland, Iveco e FPT Industrial, e provare una serie di macchine e veicoli sulle piste e sui campi prova. Una galleria di veicoli storici, un'area giochi e un negozio di merchandising renderanno la visita ancor più piacevole. Lo Yellow Factor Tour includerà anche visite agli stabilimenti New Holland di San Mauro Torinese e FPT Industrial, dove i clienti potranno vedere in anteprima le avanzate tecnologie produttive e
R&D utilizzate per le macchine movimento terra, oltre a comprovare l'elevato standard dei processi di controllo qualità messi in atto in questi impianti, come previsto dai protocolli del WCM (World Class Manufacturing) attuato in tutto il Gruppo Fiat Industrial. Poiché l'eccellenza della produzione New Holland Construction sarà al centro della scena nel 2012, lo stabilimento di San Mauro è stato scelto come protagonista per il calendario Yellow Factor. San Mauro condividerà la gloria con lo stabilimento di Lecce, che nel 2012 festeggerà il suo 40° anniversario.
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PORTATTREZZI
Iturri, Bremach ed Allison presentano Lynx, veicolo antincendio Il tour di presentazione del nuovo Lynx ha toccato 8 tappe in Francia e 2 in Spagna. I partecipanti hanno avuto la possibilità di guidare il veicolo, che abbina una carrozzeria Iturri al telaio del T-REX di Bremach ed è allestito con una trasmissione completamente automatica Allison.
Nel novembre scorso, i professionisti dei settori dell'emergenza e dell'antincendio di Francia e Spagna hanno assistito alla presentazione di Lynx, nuovo veicolo tuttoterreno per le emergenze e l'antincendio, organizzata dal Gruppo Iturri, specialista spagnolo del settore e dal costruttore italiano Bremach, con la collaborazione di Allison Transmission. Gli ospiti hanno potuto provare il veicolo nelle aree dedicate ai test offroad, con rampe di diverse inclinazioni (10, 30 e 50%), perfette per le prove di start & stop in salita, pozze di fango, passaggi stretti e strade sconnesse. I partecipanti sono rimasti colpiti dalla risposta dolce e immediata della trasmissione completamente automatica Allison oltre che dalla potenza, velocità e manovrabilità del nuovo veicolo, nato sul telaio del T-REX di Bremach. Il veicolo, leggero ed estremamente potente, è concepito per rispondere alla necessità dei mercati francese e spagnolo di un 4x4 con una cisterna particolarmente capiente (2.000 litri) 42
e una grande potenza estintoria (pompa da 1.000 l/min), con possibilità di accedere alle zone impervie rurali e di montagna. La grande capacità del serbatoio è possibile anche grazie all'allestimento in EcoPolyFire©, un innovativo materiale plastico completamente riciclabile sviluppato da Iturri. Questo materiale leggero, resistente e durevole introduce un nuovo concetto di carrozzeria monoblocco, che rende il veicolo più compatto, leggero e manovrabile su
qualsiasi tipo di terreno. In questo caso, la riduzione della tara ha consentito di avere una cisterna d'acqua dalla capacità superiore. T-REX, un solo telaio, tante applicazioni Lynx monta un motore Fiat Powertrain Technologies (FPT Industrial) da 3 litri turbodiesel a doppia turbina che eroga 170 CV di potenza e una coppia di 400 Nm (già in configurazione Euro 5). Ideale per le applicazioni fuori-strada, il veicolo ha un peso totale a terra di 6,5 tonnellate ed è costruito sul telaio del grintoso T-REX di Bremach. Il design strutturale flessibile di T-REX è ideale per le esigenze più estreme del settore dell'emergenza. La tecnologia della cabina, adottata dal più evoluto ed esigente settore auto, spaceframe, permette di avere una cellula tubolare indeformabile (roll-bar integrato) che fa di T-REX un veicolo perfetto per agire direttamente nell'area di crisi, come valido supporto nelle missioni di antincendio, civil defense e rescue. Ma si destreggia alla perfezione anche nelle missioni di sgombero neve, raccolta rifiuti, nelle applicazioni municipali e nel movimento terra. Un vero factotum. Largo appena 180 cm, T-REX è un veicolo da soccorso davvero formidabile per intervenire in caso di emergenze legate a alluvioni o terremoti. E' veloce e potente, può accedere ai luoghi più impervi e attraversare i passaggi più angusti e persino muoversi sulle rotaie. Inoltre, è in grado di operare con temperature da 25 a +60°C in totale sicurezza, garantendo ottime prestazioni e affidabilità. Le prestazioni migliorano con la trasmissione Allison L'abbinamento della trasmissione Allison della Serie 1000 a 5 velocità alla scatola riduttore Bremach assicura 10 marce, grazie ai due rapporti finali del riduttore. Il convertitore di coppia di Allison assicura la moltiplicazione della coppia allo spunto, per una maggiore accelerazione in partenza ed una precisa manovrabilità su ogni tipo di terreno, anche a velocità molto ridotte. Anche la salita di pendenze ripide e ghiacciate o sterrate è semplificata grazie al convertitore di coppia. Ma non solo, i prodotti Allison assicurano affidabilità, durata e prestazioni nelle condizioni di utilizzo più estreme e nei cicli di lavoro più pesanti, per questo sono diventati la scelta d'elezione di molti servizi di emergenza in tutto il mondo.
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MOVIMENTO TERRA
New Holland Construction lancia il nuovo sollevatore telescopico compatto
New Holland presenta il nuovo LM625 compatto da 6 metri, che porta l'offerta del costruttore a 8 modelli. Il nuovo sollevatore telescopico "all-access" (senza limiti di accesso) farà il suo debutto ad Intermat 2012 e rappresenta la soluzione ideale per prestazioni eccellenti negli spazi più angusti. - Dimensioni compatte - altezza e larghezza inferiori ai 2 metri: eccezionale versatilità - Raggio di rotazione ridotto - appena 3,4 metri: eccellente manovrabilità - Trasmissione idrostatica: massima controllabilità - Assale anteriore con differenziale autobloccante: massima potenza di spinta - Scelta tra motore aspirato da 70 HP o turbocompresso da 84 HP: prestazioni potenti - Visibilità ai vertici del settore: produttività e sicurezza negli spazi più limitati. Ad Intermat 2012, New Holland Construction presenterà l'ultimo nato nella gamma di sollevatori telescopici: l'LM625, modello compatto "all-access" concepito per lavorare in modo efficiente nelle condizioni più dure e negli spazi confinati, dove dimensioni e manovrabilità sono fondamentali. Dimensioni compatte, grandi prestazioni Il nuovo LM625 è largo appena 1,8 metri e ha un'altezza inferiore a 2 metri.
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Con un peso operativo di soli 4.800 kg, questo modello compatto ha delle prestazioni davvero potenti, solleva fino a 2,5 tonnellate e raggiunge la massima altezza intorno ai 6 metri. Le prestazioni dell'LM625 sono sostenute dal telaio estremamente robusto, che può affrontare i lavori più gravosi. Manovrabilità e produttività di serie Il raggio di rotazione eccezionalmente ridotto, appena 3,4 metri, permette all'LM625 di lavorare in maniera efficace negli spazi più ristretti (1,80 m di larghezza con un passo di 2,5 m e un'altezza cabina di 1.990 mm). I comandi a manipolatore joystick monoleva, con controllo proporzionale dell'estensione e della retrazione del braccio e della portata ausiliaria, consentono di posizionare il peso con la massima precisione, lavorando in maniera veloce ed efficiente. La trasmissione idrostatica consente un controllo preciso e fluido della macchina. L'assale del differenziale anteriore autobloccante fornisce un'eccezionale forza di spinta. Tutte queste caratteristiche, assieme alle quattro ruote motrici permanenti sterzanti (4WS) e all'eccezionale altezza libera dal suolo, con angoli d'uscita e d'attacco superiori, contribuiscono a una maggior produttività in tutte le situazioni, rendendo questo modello particolarmente prezioso nei cantieri e luoghi di lavoro con spazi limitati.
Grande nel comfort e nella visibilità Il design slanciato, con un'ampia superficie vetrata, fornisce all'operatore una visibilità senza pari, tutt'intorno e fino alla sommità del braccio completamente esteso, rendendo più semplice lavorare in maniera sicura negli spazi angusti. L'eccellente stabilità, risultante dal basso centro di gravità e dall'ottima distribuzione del peso, contribuisce ulteriormente alla sicurezza in cantiere. Nonostante le dimensioni compatte della macchina, la cabina con protezione ROPS-FOPS è estremamente spaziosa e offre all'operatore un ambiente di lavoro comodo, con comandi ergonomici e colonna dello sterzo regolabile e inclinabile. Grande nella versatilità L'ampia gamma di attrezzature disponibili e la possibilità di avere attacchi compatibili per gli accessori delle minipale compatte New Holland e per quelli di altre marche, assicurano una grande versatilità all'LM625, che si può adattare in maniera semplice e veloce a una vasta gamma di esigenze operative. Specifiche dell'LM625 in breve: Capacità di sollevamento max: 2,5 t Altezza di sollevamento max: 5,78 m Peso operativo: 4.800 kg Raggio di sterzata: 3,4 m Altezza alla cabina: 1.910 mm Larghezza totale: 1.800 mm 43
VIABILITA' INVERNALE
Nuovo spargisale Bombelli
La nuova creazione di casa Bombelli è uno spargitore che può essere montato su autocarri medi e pesanti, alimentato a seconda delle versioni, da motore ausiliario o direttamente dall'impianto idraulico della motrice. Questa nuova attrezzatura, completamente rinnovata e riprogettata rispetto alle precedenti serie di spargitori, getta una solida base tecnica per gli sviluppi futuri dei prodotti delle altre categorie. La nuova serie di spargitori denominata Mounty è proposta in cinque dimensioni con capacità da 7 - 7.5 - 8 - 8.5 9 m3 ed equipaggiate con catenaria o nastro trasportatore che permettono un dosaggio fluido e costante del sale. La presenza di specifici piedi di stabilizzazione regolabili in altezza consente un rapido carramento/scarramento dello spargisale da qualsiasi automezzo. Il sistema di umidificazione può essere aggiunto a richiesta su tutti i modelli, con capacità di soluzione di 2.000 3.000 litri, ed è costituito da serbatoi laterali in polietilene che si integrano perfettamente nella struttura portante dello spargisale. Questo sistema, gestito dalla centralina di comando in maniera automatica, permette l'umidificazione del sale distribuito, in modo da attivare in maniera più rapida il processo chimico di fusione. La tramoggia, costruita in acciaio di qualità, è progettata in modo da favorire il movimento del sale verso la parte 44
inferiore dove è posizionata la catenaria o il nastro trasportatore. Questi ultimi sono protetti da un tegolo che assorbe parte del peso del materiale. E' previsto a richiesta anche un albero frantumatore, posizionato sopra la parte terminale della catenaria/nastro trasportatore per rimuovere eventuali blocchi di sale e garantire uno spandimento uniforme. Sulla parte superiore della tramoggia sono poste delle griglie di vaglio che impediscono l'entrata di materiale di grosse dimensioni in modo da preservare l'integrità della catenaria/nastro. E' presente inoltre una scaletta ripieghevole che consente all'operatore di effettuare le operazioni di pulizia e ispezione della tramoggia A richiesta è possibile applicare un telo in pvc ad apertura totale con telaio in acciaio, facilmente azionabile da terra che permette la perfetta copertura della tramoggia. La distribuzione del sale è affidata ad un nuovo gruppo di spandimento costruito interamente in acciaio inox che, oltre ad avere la possibilità di regolazioni in altezza (per adattarsi a qualsiasi tipo di allestimento) ha la possibilità di orientarsi in maniera automatica per effettuare uno spandimento simmetrico o asimmetrico. Il gruppo di spandimento è controllato da un sensore di prossimità che permette il blocco di rotazione del disco in caso di apertura accidentale della coda. Inoltre un sensore segnala l'eventuale mancanza di spargimento dovuta alla fine del materiale. Cuore dello spargitore Mounty è una centralina all'avanguardia che, grazie ai segnali di retroazione che vengono forniti da motori orbitali, dall'attuatore elettrico della movimentazione coda e dal segnale GPS integrato, permette di regolare minuziosamente ed istantaneamente la quantità di sale (dai 5 ai 50 g/m3), la larghezza di spandimento (1 - 12 m ), la variazione dell'orientamento del lavoro e, in a caso di presenza del sistema di umidificazione, la regolazione della corretta percentuale di soluzione salina (10 30%) in base al sale distribuito. L'operatore, grazie alla pulsantiera equipaggiata di visore LCD, può facilmente tener sotto controllo tutta la macchina. Tramite i tasti ben leggibili e retroilluminati può attivare o disattivare lo spandimento, l'accensione delle luci lampeggianti ed il faro di lavoro. Spie luminose forniscono eventuali allarmi dovuti alla mancanza di sale/soluzione salina oppure allarmi come di gruppo di spandimento non correttamente posizionato. Il display della pulsantiera fornisce in fase di lavoro tutte le informazioni che riguardano velocità, quantità e larghezza di spandimento. E' possibile inoltre, tramite la combinazione di tasti, entrare in alcuni sottomenu che permettono di controllare dati Lavori Pubblici n. 55 marzo - aprile 2012
giornalieri e globali sulle quantità di sale distribuito, verificare il buon funzionamento degli encoder presenti sui motori e verificare il buon funzionamento della pulsantiera stessa. Grazie a questa centralina l'operatore potrà concentrarsi esclusivamente sulla guida dell'automezzo perché, una volta impostati i valori di quantità, larghezza di spandimento, orientamento della coda e percentuale di umidificazione, sarà il sistema a prendersi cura delle variazioni necessarie per garantire, in base alla velocità dell'automezzo (rilevata dal segnale GPS) una distribuzione omogenea e senza sprechi del sale. Sulla pulsantiera oltre ad avere a disposizione 4 programmi differenti che vengono utilizzati in base al materiale da spargere, sono previsti comandi che permettono una regolazione completamente manuale delle velocità di catena/nastro, disco e pompa acqua. Ovviamente non manca il comando di scarico rapido (utilizzato a fine lavoro in presenza di materiale residuo all'interno della tramoggia) e il comando Blast che, premuto dall'operatore in fase di lavoro, manda temporaneamente al massimo la velocità della catena/nastro trasportatore fornendo una quantità di materiale superiore a quella impostata al fine di trattare zone difficili. Infine, particolare attenzione è stata posta alla circolazione stradale, equipaggiando lo spargitore con doppi fari lampeggianti, doppi fari stroboscopici e barra ripetitrice dei gruppi ottici posteriori, il tutto per aumentare la sicurezza, segnalando lo spargisale in lavoro agli altri veicoli in circolazione. Un faro di lavoro posizionato sulla coda permette inoltre di aumentare la visibilità in fase di spandimento. Lo spargitore Mounty è una macchina completa e in grado di soddisfare anche la clientela più esigente.
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VIABILITA' INVERNALE
Dimostrazioni invernali Unimog 2012 GUNTHER PATSCHEIDER
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Partendo da Campo Imperatore (AQ), passando per Prato Nevoso (CN) fino a raggiungere Passo Oclini (BZ), le dimostrazioni invernali Unimog hanno riscosso, come ogni anno, grande successo, suscitando sempre di più l'interesse del pubblico. Tutte le dimostrazioni Unimog vengono organizzate grazie alla stretta collaborazione che Mercedes-Benz ha con le sue concessionarie presenti nelle zone limitrofe ai luoghi degli eventi e ad alcuni dei suoi partner, come Assaloni.Com, Giletta e Dadò Ricambi. Ogni anno vengono presentati nuovi prodotti e novità, come quella del cambio idrostatico disponibile sul l'Unimog. La prima dimostrazione invernale di
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quest'anno ha coinvolto il centro Italia: si è svolta a Campo Imperatore (AQ) (Soluzioni per Lavori Pubblici n. 54 gennaio - febbraio) grazie alla preziosa collaborazione di Alessandro Ricco della concessionaria Barbuscia S.p.A., Stefano Piretti di MercedesBenz Roma e dell'ispettore responsabile Tiziano Coccia di Mercedes-Benz Italia. Si è tenuta il 26 gennaio alla base della Funivia Gran Sasso con la presentazione dei veicoli, dalle tre gamme di Unimog allo Zetros, allestiti da Assaloni.Com e Giletta, attrezzati da Dadò Ricambi con catene Rud. Hanno partecipato all'evento più di duecento addetti ai lavori, dal Sindaco de L'Aquila agli utilizzatori finali dei mezzi, responsabili del Corpo Forestale, del Servizio Pro -
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tezione Civile, oltre che delle province e di tante amministrazioni pubbliche, che hanno potuto apprezzare le capacità dei veicoli e degli allestimenti proposti. La seconda demo dell'anno ha coinvolto la zona del Nord Ovest, grazie alla collaborazione di Roberto Ferrario della concessionaria Idea Uno S.p.A.. Si è tenuta a Prato Nevoso (CN) il 23 febbraio con il coinvolgimento delle pubbliche amministrazioni, gestori delle strade e del Servizio Protezione Civile del Piemonte. L'ultimo incontro invernale Unimog è stato organizzato nel Nord Est il 1° di marzo sul Passo Oclini (BZ) da Oswald Neumair, della concessionaria Autoindustriale S.r.l., con la collaborazione dell'ispettore responsabile di Mercedes-Benz Italia, Oscar Mor. Durante tutte le dimostrazioni non sono stati mostrati solo i mezzi forniti dalle concessionarie: le varie amministrazioni, orgogliose di essere già in possesso di uno o più Unimog, hanno voluto portare e far vedere in azione i propri veicoli. Tutti questi eventi sono stati coordinati in loco dal tecnico veicoli speciali di Mercedes-Benz Italia, Gaetano Marchetto. 1. Campo Imperatore 2. Prato Nevoso 3. Passo Oclini
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VERDE
Canguro ed Elephant: le robuste trinciaerba di casa Peruzzo GUNTHER PATSCHEIDER
Fondata nel 1959, Peruzzo S.r.l., costruttrice di macchine per l'agricoltura e il verde pubblico, è stata una delle prime fabbriche a comprendere le nuove esigenze seguendo altresì le evoluzioni del mercato e creando una gamma completa di attrezzature per la cura del verde professionale, nata da collaborazioni con prestigiose ditte del settore. Tra le principali soluzioni per la manutenzione del verde offerte dalla ditta Peruzzo, destinate a soddisfare le esigenze delle pubbliche amministrazioni, si ricordano le macchine trinciatrici e raccoglitrici, come la Canguro e la Elephant. Si tratta di una serie di modelli resistenti e duraturi, con una raccolta ed una qualità di taglio eccellenti che non si fanno condizionare dalla natura dell'erba sia essa bagnata o alta - e caratterizzati da prestazioni che consentono tempistiche di lavoro assai rapide. Queste trinciaerba sono molto robuste, arrivano a tagliare ramaglie fino a 6 cm di diametro e non presentano problemi nemmeno nel trinciare residui di plastica o vetro, facilmente reperibili su prati incolti o nel verde dei parchi urbani. Sono macchine con sistemi di taglio e di raccolta che permettono l'allocazione del materiale in vani molto capienti e possiedono sistemi di sca-
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rico dell'erba su camion che arrivano sino a 2,4 metri di altezza. La trinciaerba/sarmenti Canguro viene usata per la macinazione di erba e sarmenti fino a 5 cm di diametro e la consecutiva raccolta e scarico diretto a terra per mezzo di pistoni idraulici. Il taglio netto dell'erba e sarmenti premia il suo utilizzo nelle aree pubbliche, in quelle agricole e boschive con drastica riduzione dei tempi di manutenzione. La trinciaerba Elephant è una macchina molto robusta ideata per lavori gravosi in presenza di potature di diametro pari a 5 - 6 cm e di erba molto alta. Con questa macchina si ha la
sicurezza di un lavoro duraturo laddove è necessaria la riduzione continua di potature o di lavoro in luoghi con presenza di erba alta, potature e terreno sconnesso. Da ricordare che queste macchine offrono un'ottima qualità di taglio per l'utilizzo su grandi superfici con redditività oraria e scarico idraulico in altezza. Le continue attività di ricerca e sviluppo, nonché l'attenzione per la sostenibilità dell'ambiente e la cura per le esigenze dei clienti, fanno sì che chi acquista una macchina Peruzzo non compra solo un'attrezzatura, ma trova anche un affidabile partner per il suo lavoro.
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ATTREZZATURE
FAE Group a Intermat 2012 FRANCESCO VANDONI
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FAE Group sarà presente (Padi glione 3, Stand B 73) a Intermat 2012 a Parigi, la fiera internazionale di attrezzature e tecniche per le industrie della costruzione e dei materiali, che si svolgerà dal 16 al 21 aprile nel parco delle esposizioni di Parigi Nord Villepinte. Verranno esposte diverse attrezzature, sia della linea Road che di quella Hydraulic. Di quest'ultima gamma, il modello UML SSL 150 è quello specificatamente studiato per essere montato su minipale. Si tratta di una trincia fresa forestale con rotore ad utensili fissi destinata a lavorazioni di bonifi-
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ca della vegetazione o di verde incolto fino ad un diametro di 20 cm. La trincia forestale UML/EX è stata completamente rinnovata, con cambiamenti che hanno riguardato sia il design che la struttura della macchina. La struttura del telaio è stata rinforzata, e questo cambiamento risulta decisivo in quanto consente ora l'applicazione di questa trincia ad escavatori compresi tra le 14 e le 20 tonnellate. Del tutto innovativo è il sistema di azionamento idraulico del cofano anteriore, completamente chiuso: questo accorgimento permette la protezione totale del cilindro da danneggiamenti accidentali, oltre
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ad evitare il deposito di resti e detriti della lavorazione. Nel caso in cui il cofano di protezione venga danneggiato, può essere sostituito in pochi minuti. Oltre a ciò la UML/EX è stata dotata di una speciale valvola denominata "flow control" (valvola di con1. RSL 150 in stabilizzazione 2. MTH 225 in funzione come spacca sassi 3. UML/SSL testata per minipale con applicazioni di bonifica forestale 4. UML/EX fresa forestale per escavatori al lavoro su bordure incolte
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trollo del flusso). Utilizzando questa valvola si possono riscontrare notevoli vantaggi, infatti il flusso di olio in entrata nel motore viene regolato in maniera ottimale. Normalizzando il flusso di olio è possibile prevenire possibili sovraccarichi e rotture, permettendo così una vita utile del motore maggiore. Sempre della gamma Hydraulic sarà presentata la testata trinciante DML/HY 125 per escavatori da 5 a 13 tonnellate; si tratta della più piccola trincia a martelli fissi del mondo, dotata di controlama in Hardox ®. Adotta sul rotore utensili di tipo E, ossia martelli dotati di una vita utile doppia rispetto al normale, in quanto una volta usurati da un lato possono essere svitati e riavvitati sull'altro lato. Il modello PMM/HY è un trinciaerbaarbusti con rotore a martelli o coltelli mobili per miniescavatori da 3,5 e 5, 5 tonnellate, ideale per la pulizia di bordi stradali, ferrovie o argini di fiumi (diametro max di taglio 4 cm). Di serie è dotato di motore idraulico ad ingranaggi da 16 cm3 con valvola anticavitazionale, valvola flow-control system, rullo d'appoggio autopulente, possibilità di avere il rotore con martelli PML o coltelli Y.
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Ultimo modello della linea Hydraulic presente a Parigi sarà la trincia fresa forestale UMM/EX, con rotore ad utensili fissi per escavatori da 20 a 30 tonnellate. Questo modello dispone di serie di un motore idraulico da 63 cm3 con doppia valvola di massima incrociata con funzione anticavitazionale, valvola regolatrice di flusso, cofano apribile idraulico. Passando alla linea Road, verranno esposte macchine che fanno parte del gruppo multi-tasking, ovvero che possono essere equipaggiate con il sistema ad acqua (in optional) necessario per la fresatura dell'asfalto, per evitare il surriscaldamento del rotore; possono anche svolgere lavori di stabilizzazione o mescolamento degli strati del terreno (calce ed inerti sminuzzati) per poter formare un sostrato compatto ed ottimale per le operazioni di stesura di asfalto nuovo. Sarà presente la fresa roccia, stabilizzatrice RSL 125, in grado di frantumare sassi e fresare asfalto, per trattori da 80 a 190 CV con profondità massima di lavoro di 27 cm. La RSL dispone di serie di cardano con limitatore di coppia, slitte regolabili idraulicamente, controlama in Hardox®, protezioni interne al telaio
avvitate intercambiabili in acciaio Hardox®, griglia avvitata sul cofano posteriore, mozzi rotore avvitati in acciaio forgiato, cuscinetti maggiorati, telaio in Weldox® completamente chiuso antipolvere, cofano posteriore regolabile idraulicamente. E' disponibile con singola trasmissione ad ingranaggi (PDF 540 giri) oppure con doppia trasmissione ad ingranaggi (PDF 1.000 giri). L'altra macchina della serie Road sarà il modello MTH 225, stabilizzatrice frantuma sassi e fresa asfalto per trattori con potenze tra i 280 ed i 360 CV con profondità di lavoro fino a 50 cm. La MTH dispone di serie di cardano con limitatore di coppia, doppia trasmissione ad ingranaggi, porta utensili in acciaio forgiato con trattamento termico, telaio in Weldox ® com pletamente chiuso antipolvere, controlame intercambiabili avvitate in acciaio Hardox ®, griglia posteriore regolabile, cofano anteriore e posteriore regolabili idraulicamente, lama dosatrice sul cofano posteriore, con ammortizzatori di livellamento, terzo punto idraulico. Il team di FAE Group vi aspetta a Parigi per illustrarvi il costante lavoro di rifinitura e miglioramento effettuato sulle macchine esistenti.
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ATTREZZATURE
I nuovi allestimenti leggeri di Assaloni.com
Assaloni.com, che vanta una posizione ormai consolidata nel mercato degli allestimenti per autocarri mediopesanti, già da qualche anno ha puntato l'attenzione su una fascia di mercato sempre più importante: le amministrazioni pubbliche locali e le protezioni civili potranno da oggi contare sulla collaborazione dell'azienda di Lizzano in Belvedere per attrezzare in modo efficiente ed economico i propri veicoli pick-up già in dotazione. Sono infatti di nuova concezione i vari allestimenti super leggeri che Assaloni.com propone a questa tipologia di clienti, permettendo loro di velocizzare l'intervento in emergenza neve attraverso un pick-up allestito con lama sgombraneve LSS e spargisale SP o BL, oppure di gestire tempestivamente un incendio boschivo con l'applicazione dell'antincendio ABP sul cassone dello stesso mezzo. L'idea è quella di rendere polifunzionale un veicolo standard, spesso già
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disponibile all'interno del parco macchine, sfruttandone al massimo il rendimento, garantendone la più grande affidabilità, il tutto con un dispendio di risorse limitato. A questo si aggiunge un carattere di agilità estrema dei veicoli in questione, pensati per operare anche in percorsi di fuoristrada e in spazi molto contenuti. A questo scopo Assaloni.com offre una vera e propria gamma di attrezzature per accontentare tutte le esigenze per permettere a tutti gli operatori di operare al meglio. Come lama sgombraneve propone la serie LSS, con alerone monolitico e due elementi inferiori con sistema di ammortizzazione a molle indipendente. La specifica suddivisione della parte raschiante, consente il superamento degli ostacoli e l'adattamento alle irregolarità del profilo stradale. La dotazione di un sistema superamento ostacoli molto efficace è anche una garanzia per l'integrità strutturale del
veicolo, che mediamente (escludendo rare tipologie) presenta un telaio leggero. Assaloni.com ha inoltre sviluppato un sistema di aggancio rapido direttamente al telaio, ottimizzando pesi e limitando lo sbalzo sull'anteriore dell'applicazione (baricentro), caratteristica indispensabile per rendere possibile il regolare collaudo. Dotata di centralina elettroidraulica con nuovo sistema can bus, permette all'operatore di controllare diverse attrezzature contemporaneamente attraverso il comodo quadro comandi posizionato nella cabina del veicolo. La lama può inoltre essere accessoriata a richiesta con paracolpi laterali, grembiulina paraspruzzi, fanali di ingombro a led e kit fari ausiliari di lavoro. Due sono le serie di spargitori che Assaloni.com propone per i veicoli leggeri. La serie SP vede una tramoggia com pletamente in acciaio inox aisi
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304L la cui capacità può variare da 0,4 a 0,7 m3 in funzione della disponibilità di carico del veicolo da attrezzare. La specifica alimentazione a coclea garantisce la massima precisione di spandimento e si adatta perfettamente all'utilizzo sia di sale che di graniglia. Per proprio concetto la coclea permette di ottenere una tramoggia completamente stagna nella parte inferiore, evitando così la possibilità che il sale possa entrare a contatto con il veicolo che inevitabilmente ne sarebbe danneggiato. Il gruppo di spandimento in acciaio inox 1810 316L è dotato di microinterruttore per il bloccaggio automatico del disco in caso di sollevamento del gruppo stesso. Il quadro comandi, posizionato in cabina, permette all'operatore di regolare quantità di sale in uscita, larghezza di spandimento, variazione dell'orientamento di lavoro; i comandi manuali posizionati nella parte posteriore dello spargisale permettono di proseguire il lavoro in caso di guasto al quadro comandi. L'SP può essere accessoriato a richiesta con telo in pvc, scaletta ripieghevole, griglie di vaglio e albero frantumatore. La semplicità costruttiva della macchina e la grande qualità dei materiali e componenti utilizzati, garantiscono costi di gestione e manutenzione molto limitati nel tempo. Gli spargisale BL, nelle versioni BL240ME e BL750SME, presentano un telaio portante in acciaio e vengono dotati di tramoggia in polietilene esente da corrosione, con capacità di carico rispettivamente di 110 e 340 kg. La distribuzione del sale avviene sempre tramite un disco di aspersione che permette di ottenere larghezze di lavoro fino a 8/10 metri. Questi spargitori hanno un azionamento elettrico, vengono azionati attraverso l'impianto elettrico del veicolo e naturalmente sono dotati di quadro comandi in cabina. La minima manutenzione e il peso contenuto rendono queste attrezzature i partner ideali per i veicoli leggeri e pick-up. L'applicazione a sbalzo posteriore permette inoltre di avere il cassone libero e quindi utilizzabile per contenere sale in sacchi avendo così un'importante autonomia senza dover rientrare al magazzino durante le fasi operative. Come modulo antincendio Assaloni.com propone l'ABP0.45, applicabile ed adattabile sul cassone di qualsiasi tipo di veicolo pick-up. Il serbatoio, in acciaio aisi 304, è dotato di paratie frangiflutti e apertura superiore con coperchio a chiusura rapida. Il gruppo pompa, azionato da motore a benzina 9 CV con avviamento elettrico e a strappo di emergenza, ha una portata di circa 55 litri a 40 bar e permette l'aspirazione da cisterna o da fonti esterne. L'attrezzatura è dotata di un naspo con 100 m di tubo ad avvolgimento/svolgimento manuale, di lancia e pistola ad alta pressione e getto regolabile. Un regolatore consente di controllare la pressione dell'acqua condotta al naspo. Il telaio autoportante è completo di punti di fissaggio e piedi di appoggio meccanici di sollevamento. Assaloni.com si propone anche di analizzare insieme al cliente le sue esigenze particolari, e quindi sviluppare versioni specifiche con differenti caratteristiche come capacità del serbatoio, prestazioni della pompa erogatrice, tipologia naspo e lance... In linea con gli sviluppi di gamma effettuati da Assaloni.com negli anni, anche questa tipologia di applicazioni ha come obbiettivo il cercare di sfruttare al massimo il parco macchine in dotazione ad enti ed appaltatori del settore, nell'ottica quindi di ottimizzare al massimo gli investimenti garantendo nel contempo soluzioni professionali e affidabili.
VERDE
Energreen: ILF S 1000... che spettacolo!
La realtà Energreen è sempre più lanciata verso il mercato dell'export, offrendo oltre confine soluzioni innovative che soddisfino le esigenze del mondo degli addetti alla pulizia e alla manutenzione del verde stradale, fluviale e ferroviario. Dalla positiva esperienza della ILF S 1500 ormai conosciuta in tutta Europa, Energreen sta riscuotendo un considerevole successo anche con il modello più compatto e destinato all'utilizzo con più attrezzature: tale macchina è denominata Ener green ILF S 1000.
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Un'importante consegna di 7 unità in un unico ordine, è avvenuta in Francia, dove l'ente acquirente ha optato per l'acquisto del semovente Energreen con differenti bracci decespugliatori con varie lunghezze, mantenendo invariata la base della macchina. Un notevole e immediato vantaggio è stato riscontrato dal cliente nella praticità e velocità del cambio dell'attrezzatura: infatti occorrono pochissimi minuti per convertire la macchina da attrezzatura per il verde a attrezzatura per la neve.
Il robusto telaio in Fe 510 è progettato per uno sgancio rapido idraulico dell'attrezzatura, ma allo stesso tempo è strutturato e dimensionato per sopportare senza alcun problema lo sforzo torcente causato da un braccio decespugliatore, ripartendo il peso scaricato sulle ruote in maniera discretamente equilibrata. Una particolare attenzione è posta da Energreen su tutte le lavorazioni meccaniche e non per la costruzione di questo semovente. La creazione delle carpenterie, l'asportazione a truciolo per le barenature, la saldatura con controllo della penetrazione e soprattutto la scelta dei materiali utilizzati vengono fatte con la massima cura e attenzione per salvaguardare e velocizzare il montaggio stesso del mezzo e per garantire al cliente l'eliminazione definitiva di problemi di allineamento, che con il tempo e le ore di lavoro si trasformano in gioco tra perni e boccole. La ILF S 1000 infatti, venduta maggiormente sul mercato estero, è stata sottoposta ad una nuova progettazione. La nuova 1000 è cambiata aumentando molto la sostanza e non l'apparenza, migliorando le performance e i rendimenti e abbassando i consumi e i costi di esercizio. Il nuovo motore power tech a quattro cilindri di John Deere a gestione elettronica common rail sviluppa 140 CV - 103 kW e vanta una coppia erogata
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all'85% a 1.500 giri/min, offrendo così dei consumi minimi e delle prestazioni massime. Come optional Energreen ha previsto anche l'equipaggiamento "full power" che prevede un motore da 173 CV 127 kW con tecnologie avanzate, quali turbina a geometria variabile, testata a quattro valvole per cilindro, ciclo di recupero dei fumi di scarico EGR, che consente, grazie alla maggiore potenza a disposizione, di installare anche un circuito idraulico maggiorato con portate utili di 220 l/min a pressioni che possono variare da 280 a 420 bar. Cambiamenti sostanziali sono stati fatti sulle trasmissioni, infatti anche gli assali sono stati maggiorati, e molte sono le novità a riguardo; il differenziale ora, all'asse anteriore, ha la possibilità di essere bloccato al 100% tramite un comodo comando elettroidraulico ed è a inserimento automatico con bloccaggio del 45% all'asse posteriore. Le portate sono aumentate esponenzialmente offrendo praticamente il doppio della possibilità di carico e aumentando lievemente la larghezza della macchina, la nuova 1000 oggi è 2.150 mm di carreggiata e, pur continuando a mantenere le quattro ruote sterzanti, offre anche la possibilità di montare pneumatici con un diametro di rotolamento R 22,5 garantendo una maggiore stabilità e un superamento degli ostacoli ben superiore. I mozzi continuano ad essere di tipo rinforzato, ma la nuova versione avrà riduttori a quattro satelliti e ci sarà inoltre la possibilità di equipaggiare la macchina del disinserimento della trazione integrale potendo così scegliere tra 2x4 oppure 4x4. Estremamente robusto e allo stesso tempo facile e molto rapido si è dimostrato l'attacco/stacco delle attrezzature: nessuna modifica infatti è stata apportata al sistema "quick tool" assicurando così che tutte le attrezzature continueranno ad essere compatibili su qualsiasi ILF S 1000 indipendentemente dall'anno di costruzione. La gamma di bracci decespugliatori professionali applicabili ormai è molto vasta e varia dai 5 ai 7 m di lunghezza, offrendo geometrie a parallelogramma o a sistema tradizionale con sfilo telescopico o senza di tipo pesante o più leggero, in maniera tale che ogni utilizzatore possa trovare il giusto braccio secondo le proprie richieste. Squisitamente pratico all'uso e con
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una enorme funzionalità si è rivelato anc he il dis c o laterale modello Schreck che esegue un egregio lavoro sulla banchina sia in presenza di guard rail e non valorizzando ulteriormente il lavoro svolto dalla macchina in modalità combinata al braccio decespugliatore. Forte e polivalente resta il sollevatore frontale (cat. II) modello Hercules che, grazie alla presa di forza ad azionamento idraulico bidirezionale, gode di una gamma di giri praticamente infinita, permettendo di ottimizzare sempre il lavoro e ridurre intelligentemente i consumi. La potenza sviluppata direttamente alla P.T.O. è circa 90 CV, sicuramente non comparabili ad una presa di forza meccanica, ma più che sufficienti per il funzionamento di trincie anteriori, spazzole, botti da diserbo e molteplici attrezzature frontali. La ILF S 1000 si presta benissimo
anche al servizo invernale: applicando infatti sull'anteriore una lama da neve o addirittura un piccolo vomere, il lavoro di sgombero neve sulle strade diventa un passatempo, e la visibilità e la praticità di una macchina idrostatica esaltano ulteriormente il rendimento. Se poi c'è chi non si accontenta e pretende il massimo, usufruendo dell'opzione full power è fattibile applicare sul fronte della 1000 una fresa o turbofresa da neve con dimensioni fino a 2,8 m e una capacità produttiva (secondo la tipologia di neve) che può variare da 0,2 a 0,6 metri cubi di neve fresata al secondo. La nuova nata, dunque, spinge e fa funzionare senza problemi molte attrezzature e diventa così un vero e proprio portattrezzi, promosso a pieni voti, in grado di svolgere professionalmente decine di lavori.
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IGIENE URBANA
La storia della società Eco Elpidiense e la sua scelta delle spazzatrici Bucher Come le spazzatrici Bucher supportano l'attività dello spazzamento di Eco Elpidiense e le motivazione della riconferma di Bucher negli anni di evoluzione e sviluppo dell'azienda marchigiana
La serietà dell'azienda, la passione dei dipendenti e la sensibilità ambientale hanno fatto di Eco Elpidiense S.r.l. una grande famiglia che è cresciuta e si è affermata come leader sul territorio sin dalla sua nascita. La società, nata nel 1990 dalla lungimiranza dell'amministrazione pubblica e dall'esperienza dei soci privati, ha permesso di affrontare efficacemente ed efficientemente le sfide e le evoluzioni intervenute durante gli anni nel settore della cura e della tutela dell'ambiente. Eco Elpidiense S.r.l. è stata costituita all'inizio della sua attività al 57% da capitale privato e al 43% da capitale pubblico con un capitale sociale interamente versato di 516.000 euro, un equilibrio che ha permesso di coniugare l'efficienza del privato con la supervisione determinante del pubblico. Oggi la società è totalmente a capitale privato, permettendo alla stessa di affrontare le nuove sfide di mercato. Attualmente la società vanta nel proprio organico circa 80 persone dotate di elevata preparazione tecnica e si 54
avvale di un'équipe di professionisti altamente specializzati e fortemente affermati nel proprio settore. L'obiettivo societario è quello di consolidare il proprio ruolo di principale operatore nel territorio per la gestione integrata dei servizi ambientali, mantenendo un forte orientamento all'efficienza ed all'efficacia delle attività svolte per i propri clienti. In seguito alle recenti riforme legislative nazionali, sulle liberalizzazioni nei servizi pubblici essenziali, Eco Elpidiense si sta adoperando per operare oltre che sul territorio nazionale, anche a livello internazionale, in particolare essendo interessata a sviluppare nel settore ambientale tutte quelle attività già sperimentate da oltre venti anni. Il settore fotovoltaico, di recente sviluppo, sta diventando di fatto una nuova attività altamente interessante a livello societario. Le risorse umane interne sono formate annualmente attraverso corsi specifici in base all'attività in cui sono impiegate, che permette loro di operare in "autocontrollo" e secondo le diverse procedure previste da Eco Elpidiense.
Il rispetto delle normative in materia di sicurezza rappresenta uno degli obiettivi primari della società. Tutte le risorse umane interne sono dotate dei più moderni dispositivi di protezione individuale (DPI), così come i macchinari acquistati sono provvisti delle certificazioni richieste (CE). Eco Elpidiense può vantare dal 2008 la prestigiosa registrazione EMAS Eco-Management and Audit Scheme, uno strumento volontario creato dalla Comunità Europea al quale possono aderire volontariamente le organizzazioni (aziende, enti pubblici...) per valutare e migliorare le proprie prestazioni ambientali e fornire al pubblico e ad altri soggetti interessati informazioni sulla propria gestione ambientale. Esso rientra tra gli strumenti volontari attivati nell'ambito del V Programma d'azione a favore dell'ambiente. Scopo prioritario di EMAS è contribuire alla realizzazione di uno sviluppo economico sostenibile, ponendo in rilievo il ruolo e le responsabilità delle imprese. Oltre a questa certificazione, nell'agosto 2008 Eco Elpidiense ha ottenuto
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anche la certificazione ISO 14000 per la "Gestione di impianti smaltimento rifiuti non pericolosi ed impianti di trattamento rifiuti mediante le fasi di: coltivazione discarica e gestione percolato. Raccolta, trasporto rifiuti urbani e di rifiuti speciali non pericolosi. Servizi di nettezza e disinfezione urbana." Attraverso la ISO 14000 la società ha fissato un "sistema di gestione ambientale", frutto di una scelta volontaria dell'azienda la quale ha deciso di migliorare la propria attenzione all'ambiente. L'obiettivo è quello di tenere sotto controllo gli impatti ambientali delle proprie attività, ricercando sistematicamente il miglioramento delle stesse. Eco Elpidiense è inoltre leader nazionale nel settore per la gestione della raccolta differenziata porta a porta, ottenendo ottimi risultati nei comuni gestiti. A testimonianza di quanto sopra, il Comune di Porto Sant'Elpidio (Fermo) venne premiato nel 2007 avendo raggiunto una percentuale del 56,77% di raccolta differenziata e nel 2008 una percentuale del 56,72%, nell'ambito della manifestazione Comuni Ricicloni da Legambiente Nazionale in collaborazione con il Ministero dell'Ambiente, come primo comune centro Italia sopra i 10.000 abitanti, per il miglior risultato e l'indice di buona gestione. Le principali attività svolte sono riassunte brevemente: gestione servizi di raccolta e trasporto per conto terzi di rifiuti solidi e liquidi di qualsiasi specie e classificazione (dal 10 settembre 1990); gestione di discariche per lo smaltimento di rifiuti solidi e liquidi di qualsiasi specie e classificazione (dal 10 settembre 1990); stoccaggio provvisorio di rifiuti speciali destinati al riutilizzo ed urbani pericolosi (dal 2 maggio 1994); servizi di spazzatura di rifiuti urbani esterni (dal 25 maggio 1994); lavori di giardinaggio (dal 11 maggio 1995); autotrasporto merci per conto terzi (dal 11 dicembre 2000); gestione di centrali termiche dei plessi pubblici con affidamento diretto dal comune (dal 15 maggio 2001); servizi di pulizia per pozzi neri civili, industriali e fognature (dal 29 maggio 2002); bonifica siti (dal 1 luglio 2008); progettazione, realizzazione e gestione impianti di depurazione acque (dal 2003). Analizzando più da vicino l'attività dello spazzamento, nel dettaglio si evidenzia che la società svolge fin dal 1995 l'attività di spazzamento in diversi
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comuni del territorio Fermano, grazie alla propria competenza, responsabilità e affidabilità maturata nel tempo. I comuni del territorio serviti hanno una estensione di quasi 100 km2 per una popolazione complessiva di 56.263 abitanti. La caratteristica del territorio è che si trova nella maggior parte dei casi in ambiente collinare, comportando di fatto una serie di difficoltà per lo svolgimento dell'attività di spazzamento. Considerata questa difficoltà aggiuntiva a quelle classiche della velocità ed efficienza del proprio operato, la scelta dei mezzi da utilizzare per lo spazzamento è ovviamente ricaduta su strumenti ad alta efficienza e maneggevolezza. La società ha acquistato la prima spazzatrice Bucher modello TAZ-TA nell'anno 1995, e ad oggi le ore di lavoro effettive sono 12.500 circa. Già da questi dati si comincia ad intuire come il continuo ed assiduo utilizzo sia stato l'elemento determinante per potersi presentare sul mercato in maniera affidabile. La spazzatrice ancora oggi in funzione ha inoltre garantito un ottimo contenimento delle spese, basti pensare che i costi di riparazione oltre alla normale manutenzione sono stati di circa 2.000 euro/anno. Nel 2002 Eco Elpidiense deicide di ampliare la propria offerta nel settore e procede senza indugi all'acquisto della spazzatrice Bucher modello CityFant 60. Ad oggi le ore lavoro effettive sono 11.500 circa, il mezzo è ancora in funzione, e rispettando le aspettative i costi riparazione oltre alla normale manutenzione si sono mantenuti a circa 2.000 euro/anno. Nel 2004 la società acquista la spazzatrice Bucher modello CityCat 2020, le ore lavoro sono 11.500 circa: anche in questo caso i costi di ripara-
zione e manutenzione hanno rispettato le aspettative. La scelta di questi acquisti è avvenuta grazie anche all'agilità e velocità di lavoro delle spazzatrici piccole da 2 m3 di Bucher. La spazzatrice Bucher da 6 metri cubi, inoltre ha un'autonomia per garantire interventi di un turno di lavoro completo. Altro elemento caratterizzante qualitativamente le spazzatrici Bucher: con una manutenzione giornaliera di poche ore si riesce a garantire l'efficienza delle spazzatrici. La semplicità del funzionamento della macchina nella maggior parte dei componenti elettromeccanici permette di effettuare interventi e riparazioni anche da personale non specializzato. Affidabilità, resistenza e semplicità sono le caratteristiche che hanno spinto a riconfermare l'acquisto delle spazzatrici Bucher. La tecnologia e l'elettronica hanno ormai preso il posto di alcuni componenti meccanici; anche se questo garantisce una maggiore funzionalità e facilità di lavoro della macchina, la speranza è che non si perda l'affidabilità della stessa. Fino ad oggi Eco Elpidiense è molto soddisfatta dell'acquisto e del marchio, e conferma l'affidabilità e l'efficienza delle spazzatrici Bucher come le migliori attualmente disponibili sul mercato. Per tutte queste ragioni la società ha riconfermato nuovamente le spazzatrici Bucher e proprio nel mese di marzo 2012 sono entrate a far parte del parco mezzi: la "snodata" spazzatrice CityCat 2020 ottimizzata nel 2010 e la nuova e potente CityFant 6000, lanciata nel 2011, spazzatrice che inaugura la nuova generazione delle spazzatrici su telaio Bucher, ancora più performanti.
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ENERGIA
Sempre più Solarclean Hymach per la pulizia dei pannelli fotovoltaici GHERARDO MARCHELLI
Forti dell'apprezzamento dei modelli che hanno dato il via alla nuova gamma di macchine per la pulizia dei
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pannelli solari nei parchi fotovoltaici, una nuova Solarclean Hymach sta già operando nella manutenzione dei
pannelli installati in impianti su capannoni dedicati all'allevamento. Il sistema di lavaggio è il medesimo delle macchine più piccole mentre il braccio raggiunge la lunghezza di ben 13 metri per arrivare a pulire fino all'ultima fila di pannelli o di lavorare distanti dallo stabile secondo necessità. Anche in questo caso gli sforzi maggiori sono stati incentrati nell'ottenere una macchina che salvaguardasse l'integrità dei pannelli, non solo ricercando il materiale più idoneo con cui realizzare la spazzola, ma anche sistemi tali da evitare che manovre sbagliate dell'operatore danneggiassero i pannelli urtandoli. Ovviamente per ottenere questo risultato i tecnici Hymach hanno dovuto prendere in considerazione tutti i parametri e trovare il giusto equilibrio per realizzare gli automatismi rivolti a mantenere costante la distanza della spazzola dai pannelli e il parallelismo agli stessi qualsiasi sia l'inclinazione dei moduli, e tutto questo senza l'intervento continuo dell'operatore: alla fine i risultati sono stati più che soddisfacenti. Grazie ad erogatori integrati nella parte anteriore della testata pulente lo sporco viene ammorbidito dall'acqua e poi facilmente rimosso dalla
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spazzola lasciando il pannello pulito. L'acqua spruzzata, semplice o addizionata con detergenti, è contenuta nel gruppo di serbatoi, che può essere riempito con acqua contenuta in bacini o cisterne tramite l'apposito impianto di pescaggio. E' previsto inoltre un opzionale sistema di depurazione ad osmosi affinché l'acqua utilizzata per la pulizia non lasci tracce sulla superficie dei pannelli. Anche questo esemplare è dotato di testata spazzolatrice che può essere ruotata di 360° così da riuscire ad operare agevolmente nei due sensi. La macchina, nella versione Solar clean SC, è applicata, con telaio scarrabile, ad un mezzo di lavoro cingolato. Sullo stesso telaio trovano alloggiamento, oltre al gruppo di lavoro braccio - spazzola, i serbatoi dell'impianto idraulico per la movimentazione del braccio e il funzionamento della spazzola rotante e dell'impianto idrico per il lavaggio dei pannelli e tutti i componenti di tali impianti. Pertanto lo smontaggio della macchina dal mezzo avviene in unico blocco. Mantenere i pannelli fotovoltaici nello stato di massima efficienza assicura di ottenere la massima resa di energia. Il proposito di Hymach è quello di ottimizzare questa operazione per
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renderla meno onerosa possibile sia in termini di costo che di tempo: questo non solo approntando macchinari efficienti ma anche nel mettersi a disposizione per studiare specifiche soluzioni di montaggio su mezzi semoventi diversi per sfruttarne al massimo l'utilizzo. Solarclean è disponibile in differenti versioni che possono allestire molti mezzi (Soluzioni per Lavori Pubblici
n. 50 e n. 51) e può rendersi utile anche in altri interventi di pulizia, come quella di gallerie, pavimentazioni, muretti di contenimento, cartellonistica stradale... e lo stesso braccio può essere utilizzato per altri lavori come il taglio dell'erba, sfrondamento di alberi, potatura di siepi..., semplicemente sostituendo alla spazzolatrice la testata utensile più idonea.
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ANTINCENDIO
La nuova Protezione Civile del Comune di Bione conferma Bonetti GUNTHER PATSCHEIDER
Il Comune di Bione, in provincia di Brescia, altezza 600 m s.l.m., 1.471 abitanti, è costituito da una zona abbastanza montana con montagne proprie comunali. Da due anni è stata istituita la squadra di Protezione Civile con specializzazione sugli incendi boschivi. Il Comune di Bione si trova in una zona denominata "la conca d'oro". Il nome deriva dalla presenza di un granaio nella valle tra Bione ed altri 3 comuni ed il conseguente colore che assume il territorio grazie alle piantagioni. Inizialmente diverse associazioni quali la comunità montana si occupavano dell'antincendio boschivo, attualmente invece se ne occupa direttamente
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l'amministrazione comunale, costituendo una propria squadra di Protezione Civile, che consentirà un intervento immediato, favorito anche dalla possibilità di vedere tutto il territorio circostante a colpo d'occhio. Fino ad ora gli interventi di viabilità invernale erano affidati ad un appaltatore esterno, ora l'amministrazione comunale si sta organizzando per gestire in proprio anche questi, come pure gli aspetti che riguardano la manutenzione del verde; mentre è già responsabilità del comune la gestione del bosco con tutto il necessario (soffiatore, pompe, pompa idrovora, motoseghe…) per effettuare interventi specifici.
In quota una pozza viene utilizzata sia per la fornitura idrica per il paese, sia per l'acqua per spegnere gli incendi; questo bacino naturale è usufruibile anche direttamente dagli elicotteri. La squadra di Protezione Civile è composta da 17 ragazzi, di cui 3 ragazze, tutti giovani volontari che lavorano nelle fabbriche presenti nelle zone limitrofe al Comune di Bione, in modo che, nel giro di 10 minuti, possano essere già operativi. In caso di chiamata hanno il diritto di essere assenti dal lavoro per la giornata o il tempo necessario richiesto dalla Protezione Civile. Altre attrezzature in dotazione sono pick-up e jeep che vengono utilizzate per il pattugliamento ma devono ancora attrezzarsi per gli allestimenti. Questo Bonetti F100X, consegnato dal rivenditore di zona, Ceresa, è il loro primo mezzo operativo su cui mettere il modulo per l'antincendio boschivo. La scelta del mezzo è stata effettuata in base alle caratteristiche del territorio: si è rivelato il più adatto in quanto per robustezza, praticità, dimensioni, riesce ad ambientarsi perfettamente sulle strade piccole e su quelle impegnative in cui servono le notevoli capacità fuoristradistiche date dal generoso motore da 146 CV, dalla trazione 4x4 e dal baricentro basso. Anche all'interno del
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paese le strade sono strette e con presenza di numerose volte: dopo un'attenta selezione i tecnici del comune sono giunti alla conclusione che l'F100X fosse l'unico mezzo che potesse soddisfare le loro esigenze. Il Comune di Bione ha già un Bonetti attrezzato con lama e spargisale scarrabile, utilizzato d'inverno per la viabilità e in tutte le altre stagioni per il trasporto materiale, e, vista l'espe-
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rienza positiva, è stato deciso di affiancargliene un altro. Il nuovo F100X per ora è allestito con la doppia pompa, con presa d'olio posteriore per l'eventuale spargisale, le prese anteriori per la lama e vi è anche una barra sopra a doppi fari con un faro girevole telecomandabile anche dalla cabina. Oltre alle prese di forza posteriori è dotato di gancio di traino per avere la possibilità di
portarsi appresso, ad esempio, una torre faro. Al momento il cassone ribaltabile viene utilizzato principalmente per trasportare tutte le attrezzature ma, appena avranno a disposizione i contributi, è previsto l'acquisto di un modulo per l'antincendio, utile per intervenire in tempi brevissimi ed in attesa delle eventuali squadre di supporto, e, in un secondo tempo, le attrezzature necessarie per la viabilità invernale. Intervenire nell'immediato sull'incendio ovviamente porta notevoli vantaggi in quanto, molto spesso, si riesce ad estinguerlo senza la necessità di intervento di altre squadre speciali; anche nel caso in cui servisse un ulteriore aiuto, avendo la possibilità di essere presenti sul posto, l'operatore può comunicare alla centrale operativa le necessità con maggior precisione. La scelta da parte del Comune di Bione di prendere la versione del Bonetti F100X da 3,5 t è dovuta inoltre alla possibilità di guidarlo con la sola patente B, che già possiedono i volontari, e non dover richiedere la patente C.
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PORTATTREZZI
Aebi VT450, il versatile portattrezzi comunale
Ormai sul mercato da oltre 2 anni, il veicolo portattrezzi comunale Aebi Viatrac VT450 ha riscosso particolare successo anche in Italia. Tra le macchine consegnate, è significativo citare i due VT450 in servizio antincendio/protezione civile presso l'Ente Foreste Sardegna e quello allestito con attrezzature invernali Schmidt
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scelto dall'Amministrazione Comunale di Mel, in provincia di Belluno. La versione 2012 si presenta aggiornata in diversi comparti: ad esempio il motore è ora il VM R754EU5 rispondente alla normativa Euro 5 e dotato di 98 CV, mentre sono stati rinforzati gli assali, per permettere una portata utile di oltre 5 tonnellate.
Il VT450 è una macchina operatrice e gode quindi di tutte le agevolazioni di tale omologazione, molto apprezzate in ambito comunale: - bollo assente, - assicurazione RCA molto economica, - revisione non necessaria, - guida con patente B. In questi momenti di crisi, che tocca in modo particolare i fondi disponibili di comuni e comunità montane, è essenziale poter contare su un mezzo polivalente, di dimensioni ridotte, parco nei consumi e nei costi di gestione, guidabile in sicurezza da tutti. Aebi VT450 possiede tutte queste caratteristiche, in più è dotato di soluzioni tecniche all'avanguardia, che lo rendono imbattibile su strada e fuoristrada. La trazione è integrale permanente, con tre differenziali bloccabili al 100%. Il telaio snodato permette a tutte le ruote di esercitare trazione in ogni condizione, anche in passaggi fuoristrada quasi da trial. Le sospensioni idropneumatiche autolivellanti a quadrilateri indipendenti garantiscono sicurezza e grande comfort di guida agli operatori, assieme ai 4 freni a disco con servofreno idraulico. Il freno di stazionamento a molla precaricata entra in funzione automaticamente all'arresto del veicolo: in questo modo possono essere evitati gravi incidenti dovuti a dimenticanze dell'operatore. Il cambio meccanico (16+16 marce) con inversore a leva e superiduttore (optional) è quanto di più pratico e semplice un operatore possa desiderare, in grado di far avanzare la macchina anche di poche centinaia di metri all'ora (velocità ideale per l'utilizzo di fresa da neve o bracci falcianti). Il VT450 è poi dotato di serie del sistema di sterzo integrale, che gli dona un grado di manovrabilità incredibile, senza paragoni sul mercato. Il cassone, di generose dimensioni (2x3 m) e con il pianale posto ad
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un'altezza da terra ridotta, è perfettamente sfruttabile dagli operatori e, con l'ausilio di rampe, può anche ospitare un Bobcat o un piccolo escavatore. Dotato di due impianti idraulici per un totale di 73 l/min a 200 bar e di un impianto idraulico di potenza (optional) in grado di erogare 100 l/min a 300 bar con pompa loadsensing, il VT450 è perfettamente in grado di compiere qualsiasi compito in ogni stagione, potendo essere equipaggiato di: lama e spargisale, turbofresa, braccio falciante, modulo antincendio (3.600 l), cisterna per acqua potabile (4.000 l), attrezzi idraulici (tranciarami, seghe, troncatrici…), idrovore, gruppi elettrogeni idraulici… insomma: un partner ideale sia per i lavori di manutenzione ordinaria, sia per gli impieghi in emergenza, magari dopo un'alluvione o una grande nevicata. Su richiesta, è possibile dotare l'impianto idraulico di olio biodegradabile: in relazione alle caratteristiche dell'olio impiegato è possibile ottenere sensibili riduzioni dell'impatto am bientale in caso di eventuali perdite o sversamenti. La sua caratteristica di rapida biodegradabilità si accompagna infatti al vantaggio di essere del tutto atossico. In caso di perdite, viene completamente decomposto in maniera ecocompatibile dai microrganismi e dai batteri presenti nell'acqua o nel terreno, senza inquinare l'ambiente e senza lasciare residui pericolosi. Un bel vantaggio rispetto agli olii lubrificanti di vecchia generazione. La cabina è moderna, spaziosa e molto confortevole, dotata di un'ottima visibilità a 360° ed equipaggiata con comandi efficaci ed intuitivi: un joystick sulla leva dell'inversore comanda tutte le funzioni della macchina (impianto idraulico, sistema di sterzo, bloccaggi differenziali...), permettendo all'operatore di concentrarsi sulla guida, mentre un ampio display grafico mostra i parametri di utilizzo ed eventuali allarmi. Un sistema di autodiagnosi è in grado di verificare
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le funzioni della macchina e di localizzare eventuali anomalie, in modo che gli interventi di manutenzione possano essere il più rapidi ed economici possibile.
Aebi-Schmidt Italia sta organizzando una serie di dimostrazioni delle doti del VT450, a partire dalla metà di aprile: prenotate una prova pratica nelle vostre condizioni di utilizzo!
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PORTATTREZZI
Antonio Carraro HR 6500: supercompatto, idrostatico, reversibile HR 6500 (57 HP) è un trattore idrostatico sterzante reversibile che offre una grande versatilità d'usi per i gestori della manutenzione urbana. La variazione continua della velocità nei due sensi di marcia conferisce un'ineguagliabile praticità operativa negli andirivieni. Quattro le gamme di rapporti per una velocità massima di 40 km/h. Grazie al dispositivo speedfix, HR è un autentico specialista in caso di lavorazioni che richiedano velocità d'avanzamento costante. La configurazione del trattore a ruote posteriori maggiorate assicura aderenza costante al terreno e volte molto contenute con una manovrabilità eccezionale negli spazi ristretti. A richiesta HR può montare il telaio di protezione a 6 montanti EasyStar o la cabina StarLight con aria condiziona-
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ta e il sollevatore anteriore per attrezzature in combinata. Il telaio a 6 montanti EasyStar può essere acquistato in qualsiasi momento con un investimento che privilegia economicità e comfort. EasyStar non limita lo spazio e la vivibilità operativa anche in guida reversa e garantisce la protezione dell'operatore dalle intemperie e massima sicurezza nei lavori in pendenza. Optional molto utile per la gestione delle attrezzature è anche il Joystick Multifunzione JM con doppia portata di olio. Una versatilità impareggiabile HR 6500 è uno specialista nelle lavorazioni che richiedano velocità d'avanzamento e/o i giri PTO costanti, come nel caso d'utilizzo di spandi-
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sabbia, seminatrici o atomizzatori. L'operatore imposta i giri della presa di forza e fissa la velocità di avanzamento più adatta: le impostazioni rimarranno costanti anche in caso di improvvise salite o discese fino alla fine del lavoro e l'operatore non dovrà far altro che correggere, di tanto in tanto, la direzione del trattore. HR è in grado di semplificare drasticamente le procedure con attrezzature specifiche per la viabilità invernale e la manutenzione degli spazi verdi, come: spazzola, lama da neve, spargisale, rasaerba, trincia frontale, braccio laterale decespugliatore, rimorchio, muletto. Avanzamento idrostatico e reversibilità si rivelano infatti l'abbinamento vincente con
tutte le principali attrezzature a traino, ma in particolare con le attrezzature a spinta che richiedono applicazione frontale al senso di marcia, come anche il vertidrain per la carotatura del suolo, la pala, la catenaria per lo scavo dei canali di drenaggio o le attrezzature frontali per l'innesto delle piante che richiedono variazioni micrometriche di velocità. 1. Antonio Carraro HR 6500 2. Antonio Carraro HR 6500 con biotrituratore 3. Antonio Carraro HR 6500 per i campi da golf 4. Antonio Carraro HR 6500 al lavoro reverso con trincia per il verde
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VIABILITA'
MIP lavatunnel Morselli e Maccaferri
Lo studio e la sperimentazione dello staff tecnico di Morselli e Maccaferri ha comportato la realizzazione di uno speciale modulo idrico polivalente (MIP), ultimo nato in casa Morselli e Maccaferri, dotato di due barre innaffianti anteriori, di cui una installata sulla parte terminale di un braccio meccanico articolato. Quest'ultimo è il frutto di un progetto e prove cui lo staff tecnico dell'azienda si è dedicato da alcuni mesi, cercando di soddisfare al meglio le esigenze operative della Provincia Autonoma di Trento che ha commissionato l'attrezzatura. L'esigenza era quella di utilizzare uno dei mezzi dell'amministrazione per il
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lavaggio di strade e gallerie dotandolo quindi di una speciale attrezzatura che potesse egualmente lavorare su entrambi i lati. Da cui la costruzione di un braccio articolato, a movimentazione idraulica, installato su contropiastra DIN, in posizione centrale, tale da poter ruotare di un angolo di 180° e quindi permettere alla barra terminale di spruzzare l'acqua sia sul lato destro che su quello sinistro, consentendo al conducente/operatore di guidare e lavorare con la massima sicurezza e visibilità. Un aspetto che coglie immediatamente l'attenzione dell'osservatore è sicuramente la leggerezza del brac-
cio articolato. Questo, in posizione di massima apertura, raggiunge circa 3,80 m da centro macchina e 4,20 m in altezza. La movimentazione è data da una serie di cilindri idraulici a doppio effetto che, con l'ausilio di speciali leve appositamente sagomate, permettono al braccio tutta una serie di movimenti fino a ridursi completamente entro la sagoma del mezzo, rimanendo al di sotto del parabrezza e quindi lasciando la massima visuale al conducente durante i trasferimenti. La parte terminale del braccio è costituita da una barra in acciaio inox con ugelli, appositamente dimensionata per spruzzare liquido ad alta pressio-
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ne. Il supporto girevole su cui è installata, comandato da un motore idraulico orbitale, gli consente di ruotare su se stessa con un movimento completo di 360°. Oltre al braccio articolato, sulla contropiastra DIN è stata installata un'ulteriore barra lavastrada con ugelli dimensionati per alta pressione, dotata anch'essa di movimentazione idraulica che le consente di indirizzare il getto da ambo il lati. Il modulo idrico posizionato sul cassone del mezzo, installato su telaio scarrabile, è dotato di cisterna da 2.000 l, due gruppi pompa ad alta pressione e un naspo. In questo caso, per il suo funzionamento ci si è collegati alle prese di forza idrauliche già esistenti sul veicolo. E' possibile comunque, come del resto già realizzato diverse volte in passato, rendere il modulo completamente autonomo con il montaggio di motori ausiliari di adeguata potenza. Un importante passo avanti è infine costituito dalla realizzazione di una consolle di comando, dotata di componenti elettronici e joystick multifunzione di ultima generazione, dotato di impugnatura ergonomica che consente al conducente di far funzionare tutta l'attrezzatura con una sola mano, mentre l'altra rimane ben salda sul volante di guida. Tutto il modulo, compresi ovviamente gli accessori anteriori (braccio articolato e barra lavastrada), risulta facilmente scarrabile. Oltre al lavaggio dei tunnel, può trovare applicazione nell'azione di disinfestazione di aree pubbliche con alberi ad alto fusto, oppure nelle isole ecologiche con lavaggio esterno dei contenitori dei rifiuti. Il braccio lavatunnel è l'espressione dell'energia innovativa e della voglia di stupire che alberga costantemente in casa Morselli e Maccaferri.
ATTREZZATURE
Nuova frantumasassi Midipierre dt di Seppi M. per rifare strade e sottofondi stradali
In molti comuni in questi giorni si è costretti a risparmiare. Questo, tuttavia, non significa che le infrastrutture come le strade debbano essere trascurate e abbandonate al degrado. Per le strade asfaltate e quelle bianche, Seppi M. propone un mezzo di facile impiego e alla portata di una qualsiasi media azienda, sia comunale che di tipo contoterzista. Si tratta della nuova frantumasassi Midipierre dt: una macchina capace di rompere pietre fino a 15 - 20 cm di diametro, a seconda del tipo, e fino a 12 cm di profondità nella prima passata. Le possibilità di impiego di questa nuova macchina sono multiple. In generale l'attrezzatura è indicata per fare e rifare strade bianche e forestali.
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In alcuni casi la macchina può essere impiegata anche per frantumare vecchi strati di asfalto: in particolare è indicata quando lo strato residuo non supera i pochi centimetri di spessore e presenta lacune. In questa particolare situazione la strada può essere trasformata in strada bianca, con il semplice passaggio della Midipierre dt, seguita da un rullo compattatore. La strada diventa stabile e piana, ma a costi molto più bassi rispetto ad una nuova stesura di asfalto. Inoltre Midipierre dt viene utilizzata anche per il rifacimento delle pavimentazioni di strade statali e autostrade. In questo lavoro più complesso, la macchina frantumasassi viene impiegata senza lama livellatrice e in
due passaggi successivi: prima per frantumare il vecchio fondo stradale (solitamente costituito da sassi di granulometrie fino a 15 - 20 cm); in un secondo momento per realizzare l'amalgama del pietriccio ottenuto con uno strato di cemento (per fissare e stabilizzare). Dopo questo lavoro previo si potrà procedere con i macchinari specifici per la compattazione e la stesura dell'asfalto. La potenza della Midipierre dt è data dalla doppia trasmissione, con 12 cinghie. Il robusto rotore è dotato di
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utensili aggressivi, a scelta liberi o fissi, entrambi rinforzati con placchette di carburo di tungsteno, molto aggressivi. L'interno del telaio è rinforzato da contropiastre in hardox, con la particolarità di essere avvitate e quindi facilmente sostituite o riportate quando usurate. La robustezza e la resistenza all'usura, infatti, sono caratteristiche che da anni contraddistinguono le macchine del marchio Seppi M., che da oltre 20 anni produce frantumasassi, e da oltre 40 trinciatrici a martelli e forestali. La nuova Midipierre dt va a sostituire un vecchio modello di frantumasassi, la Midipierre way. Partendo dalle caratteristiche di base di questa macchina, ben affermata sul mercato, la nuova Midipierre dt è stata sviluppata curando tutta una serie dettagli. Prima fra tutte le novità è la lama livellatrice a sospensione idropneumatica, brevettata. Questa nuova lama permette di impostare l'angolo
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di livellazione con molte inclinazioni diverse: è particolarmente utile quando su strade sterrate bisogna dare inclinazioni che favoriscano lo scorrimento delle acque piovane. L'azionamento avviene tramite i comandi idraulici del trattore. Per verificare il grado di carico della lama sul terreno viene montato un misuratore di pressione, visibile dalla cabina del trattore. La foto mostra la macchina con la lama inclinata maggiormente verso destra, nel rifacimento di una strada forestale. Esaminando le altre novità, le slitte sono state progettate permettendo di convogliare meglio il materiale e portarlo all'interno della macchina. Consentono di elaborare le pietre presenti sull'intera larghezza di lavoro della macchina, come è possibile vedere nella foto. Un'importante innovazione nella Midipierre dt è l'attacco asimmetrico con due posizioni, una centrale e l'altra laterale (vedi foto). Ciò risulta molto vantaggioso se si deve lavorare lungo scarpate o sui cigli delle strade. Sulla qualità del lavoro di Midipierre dt incidono due caratteristiche salienti: da un lato le nuove barre di frantumazione, dall'altra una contropiastra, entrambe regolabili. Quest'ultima consiste in un sistema di controllo della granulometria del mate-
riale frantumato che avviene tramite una regolazione meccanica e manuale di una contropiastra in hardox posta all'entrata del materiale. Tale aggiustamento dà anche la possibilità di regolare il consumo di potenza e di carburante. Con il cofano aperto o semiaperto, il grado di sminuzzamento sarà inferiore, come anche il consumo di potenza. A cofano chiuso il grado di frantumazione risulta più fino, ma a costi operativi più alti. Il vantaggio della macchina è rappresentato dalle sue dimensioni ridotte, unite ad una potenza proporzionalmente alta. Per azionare l'attrezzatura è sufficiente un trattore capace di trasmettere 100 - 160 CV, molto diffuso e spesso già in possesso di gran parte delle aziende comunali e contoterziste. Perciò la Midipierre dt, con un modesto impiego di mezzi, permette di raggiungere ottimi risultati di lavoro. La Midipierre dt è disponibile nelle larghezze di lavoro 150, 175, 200 e 225 cm.
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PORTATTREZZI
2 trattori John Deere in Trentino GIORGIA MARCHELLI
Lenzi S.r.l. Macchine Agricole Industriali di Borgo Valsugana (TN), concessionario John Deere e di altri prestigiosi marchi del settore per il Trentino Alto Adige, ha consegnato durante quest'inverno due trattori della casa americana a due enti pubblici della zona, che hanno compreso l'importanza di queste macchine quali portattrezzi polivalenti sfruttabili nell'intero arco dell'anno, seguendo una tendenza molto logica che sta ultimamente prendendo sempre più piede in Italia. La Provincia Autonoma di Trento si è dotata di un John Deere 6330 Premium
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con motore diesel turbo intercooler John Deere PowerTech Plus 4 cilindri common rail (HPCR) a 4 valvole per cilindro, con cilindrata 4.500 cc, potenza massima (97/68/EC) 86 kW/117 CV, potenza nominale con IPM (97/68/EC) 92 kW/125 CV, con certificazione emissioni Tier III A, dotato di PTO posteriore a 3 velocità 540/540E/1000 a cambio elettronico, e piastra d'attacco a tre punti Cat. 3N. Il trattore ha già lavorato nel periodo invernale sia con lame che con frese da neve già in possesso della Provincia di Trento e sarà attrezzato
per il verde estivo con un braccio Albatros abbinato ad un raiber Road Eagle, tutti e due Hymach. Il Comune di Telve, in Valsugana, sempre in provincia di Trento, ha invece avuto in consegna un John Deere 5100R con motore diesel turbo intercooler John Deere PowerTech Plus 4 cilindri common rail (HPCR) a 2 valvole per cilindro, con cilindrata 4.500 cc, potenza massima omologata di 108 CV e certificazione emissioni Tier III A, dotato di PTO posteriore a 540/540E giri/min, sollevatore a controllo elettronico con Stepper Motor e terzo punto con attacco a sfera Cat. 2, 2 sensori di sforzo e capacità massima di sollevamento 2.753 kg. La macchina è stata fornita con una lama da neve Schmidt Tarron MDS da 2,70 m per l'utilizzo invernale, mentre per quello estivo avrà un braccio fra quelli già in uso del Comune di Telve. Servendo per lavori pubblici, entrambi i trattori sono stati forniti in color arancione. La scelta dei trattori John Deere da parte di ambedue gli enti pubblici è principalmente stata motivata dagli standard di costruzione, che sono fra i più elevati sul mercato, garantendo alle macchine una vita media estremamente lunga. Il telaio portante assicura la non sollecitazione alle torsioni, senza danneggiare gli organi interni dei mezzi. I motori inoltre sono dotati di filtro antiparticolato senza bisogno di urea. Altro punto di forza dei trattori John Deere è l'elevatissima resa alla presa di forza, che ne consente grandi utilizzi in ogni stagione e condizione con la possibilità di molteplici attrezzature. Oltre tutto il cliente è in condizione di scegliere fra 4 tipi di cambio meccanico e quello a variazione continua: entrambe le macchine sono state fornite con cambio meccanico, facile e intuitivo, ideale per l'utilizzo da parte di più persone, che ne esalta la durata e l'affidabilità.
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PIATTAFORME AEREE
25 anni di Hinowa e iniziative 2012
La società Hinowa S.p.A. Italia, produttrice di piattaforme aeree cingolate, minidumpers, muletti cingolati e sottocarri cingolati, per il 2012 ha deciso di intraprendere iniziative alternative e non esporre ad eventi grandi come Intermat ma dedicarsi ad eventi più mirati. Hinowa conferma l'importanza del mercato francese, vista la collaborazione decennale con Sud Est Distribution e la presenza nelle flotte dei maggiori noleggiatori nazionali, tuttavia ha preferito spostare le proprie risorse su un maggior numero di eventi minori relativi al mondo del sollevamento e ristrutturazione edile, giudicati più efficienti in termini di risorse finanziarie utilizzate e grado di interesse della clientela. Più tempo e risorse verranno dedica-
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te a nicchie di clientela specifica tramite l'utilizzo di porte aperte in Italia, Francia, Germania, Olanda, Belgio ed altri paesi europei. In vista del 25° anniversario la strategia 2012 punta a far visitare ai propri clienti lo stabilimento produttivo ed espositivo nella sede di Nogara, Verona, durante il periodo primaverile ed autunnale. Davide Fracca, Direttore Marketing della società dichiara: "riconosciamo la bontà e l'internazionalità di Intermat e con tutta probabilità esporremo alla futura edizione, tra tre anni. Per l'Europa quest'anno abbiamo preferito
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eventi minori e più concentrati, dimostrazioni dirette e open days dai concessionari più meritevoli." Inoltre quest'anno si celebra il 25° anniversario per Hinowa. In tale occasione le delegazioni di tutta E uropa andranno nella s ede di Nogara (Verona) per v is itare il
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nuovo ampliamento e conoscere le novità 2012. Saranno invitati i clienti, personaggi del mondo della politica e dello spettacolo, la stampa nazionale ed estera ed ovviamente i collaboratori. Per tutta la durata della manifes taz ione XXV Anniversary presso la sede Hinowa si potrà visionare l'intera gamma, vedere e provare le nuove macchine, partecipare a corsi tecnici e commerciali, ottenere finanziamenti privilegiati ed acquistare a condizioni particolarmente vantaggiose. Sarà predisposto inoltre un salone dedicato alle occasioni e agli affari. Degustazione di cibi e vini tipici veronesi accompagneranno la durata del-
l'evento. Ulteriori informazioni si troveranno a breve sul sito internet dell'azienda. Per ricevere direttamente le informazioni relative al 25 esimo anniversario Hinowa ed essere costantemente aggiornati, potete inviare una e-mail a: 25anniversary@hinowa.com.
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