Soluzioni per lavori pubblici 56

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lavori pubblici soluzioni per

Econic:

nuove flotte al servizio dell'ambiente

Mercedes-Benz Trucks you can trust

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quota neve s.r.l. via Panizza 12 - 20144 Milano Poste Italiane S.p.A. Sped. in abb. postale 70% LO/MI




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Expo Lavori Pubblici Piacenza 8 - 10 ottobre 2013 Il verde urbano: la sfida degli enti pubblici F. Capozzi 2° Gator Day a Trecate (NO) Come per Black Top Insta Service mette alla prova Black Stick e Black Tape G. Patscheider ASIA Napoli si attrezza con 23 Econic per la sicurezza ed il comfort degli operatori Gh. Marchelli Contro l'erosione: piante ingegnere a bordo strada G. Patscheider Nuovi minidumper Hinowa HS1100 e HS1150 Hi-Speed Ga. Marchelli Water Spray System di FAE Cultivion: un elettroutensile che semplifica un compito arduo Holder: non solo emergenza neve! F. P. Vandoni Yanmar compie 100 anni Molti consensi a Solarexpo per Solarclean di Hymach Gh. Marchelli Allison Transmission e Officine Brennero presentano i veicoli a metano Presenza importante di Giletta ad Ifat di Monaco Gh. Marchelli Una Road Patcher Schmidt SR800 a Spoleto La formazione per prevenire Dimostrazione Assaloni S.r.l. a Corno alle Scale La gamma degli idrostatici Antonio Carraro Antonio Carraro: a tutto spiano con web & social Markus Oberhauser per la pulizia degli impianti fotovoltaici Ga. Marchelli Giletta e la gamma di spazzatrici Bucher create per la soddisfazione cliente Un Bonetti F100X al Comune di Monpantero Gh. Marchelli In pole position per un successo mondiale Multicar fa toccare con mano i propri portattrezzi Gh. Marchelli La lama telescopica Assaloni.Com da Nord Est a Nord Ovest Gh. Marchelli Dal Lussemburgo all'Ungheria, dal fuoco al ghiaccio, Unimog U20 spazza anche le strade Ferri, l'azienda su cui contare G. Patscheider Nuove lame spartineve Snow Service Nuovo Mitsubishi Fuso Canter 4x4 Porte Aperte Maie Nilfisk - Advance presente a Ifat 2012 G. Patscheider Gamma Vary Berti per rasare erba ovunque

Lavori Pubblici viene inviata in tutta Italia a:

- Uffici Tecnici di tutti i Comuni, Province, Regioni e Comunità Montane - Società di gestione strade e autostrade - Aziende municipalizzate, di multiservizi e raccolta rifiuti - Aziende di trasporto urbano - Ditte appaltatrici di lavori pubblici - Parchi nazionali e regionali, Corpo Forestale dello Stato - Protezione Civile - Consorzi di bonifica - Aeroporti, Porti - Enti, Aziende e Comunità di grande dimensione (fiere, golf, parchi divertimento…) - Ditte produttrici e commerciali italiane ed estere nei settori di intervento della rivista - Personalità di settore italiane ed estere 4

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In copertina:

Econic

Mercedes-Benz Italia S.p.A. Via Giulio Vincenzo Bona, 110 00156 Roma Tel. +39 06 41442043 Fax +39 06 41442819 unimog-econic@mercedes-benz.com www.econic.it

Direttore responsabile: dott. Giorgio Marchelli

Direttore esecutivo: dott. ing. Gherardo Marchelli Redazione: dott. Giorgia Marchelli dott. arch. Viviana Patscheider Gunther Patscheider Francesco Piero Vandoni Segreteria di redazione: Domenica Stefani Editore: quota neve s.r.l. Direzione, amministrazione, pubblicità: Via Panizza 12 - 20144 Milano Tel. +39 02 4983120 Fax +39 02 4985157 E-mail: lavoripubblici@quotaneve.it www.lavoripubblici.net Stampa: Alfaprint.com S.r.l. Via Bellini 24 21052 Busto Arsizio (MI) tel. 0331 620100 Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 577 in data 14-10-2002 Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale 70% LO/MI Abbonamenti annui: Italia euro 30,00 Estero euro 40,00 i versamenti possono essere effettuati a mezzo assegno o bonifico bancario IBAN: IT77Q0306901663074000004515 o c/c postale n. 26647206 intestato a: quota neve s.r.l.: via Panizza 12 20144 Milano Una copia

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FIERE

Expo Lavori Pubblici Piacenza 8 - 10 ottobre 2013

La seconda edizione di Expo Lavori Pubblici si terrà a Piacenza dall'8 al 10 ottobre 2013. Una manifestazione organizzata per la prima volta a Ferrara nel maggio 2011 da quota neve S.r.l. rivolta ai tecnici comunali ed ai funzionari delle pubbliche amministrazioni che devono scegliere e mantenersi aggiornati sulle attrezzature più adatte per la manutenzione del proprio territorio. Saranno proposte soluzioni per la viabilità invernale ed estiva, per il mantenimento del verde pubblico, l'igiene urbana e l'arredo urbano. Il cambio di sede e la scelta del periodo di svolgimento è voluto dagli organizzatori per meglio soddisfare le esigenze delle ditte espositrici e del pubblico. La manifestazione risulterà utile a tutte le ditte appaltatrici di lavori pubblici come alla Protezione Civile o agli enti, aziende e comunità di grandi dimensioni quali golf, campeggi, parchi divertimento… che hanno problematiche assimilabili a quelle di comuni, province, regioni, comunità montane, società di gestione strade e autostrade, aziende municipalizzate e multiservizi, società di trasporto urbano, parchi, consorzi di bonifica, aero-

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porti, porti.... Si potranno quindi trovare soluzioni per la pulizia delle strade, la raccolta rifiuti e anche illuminazione e mezzi ed attrezzature per il soccorso e la sicurezza. Grande importanza sarà data al fattore "sicurezza sul lavoro" con la possibilità di partecipare a corsi e convegni sull'argomento. Le aziende saranno libere di organizzare corsi di formazione riguardanti i propri prodotti, rilasciando certificati di partecipazione che attestino l'avvenuta formazione all'uso degli stessi. Le aziende produttrici avranno la possibilità di utilizzare, dietro prenotazione, le sale convegni. Un'unica piazza dei lavori pubblici dove trovare tutte le attrezzature necessarie per la manutenzione di un comune, dalle strade alle aree verdi. Tutte le soluzioni ed attrezzature per il lavoro su strada, quali piattaforme aeree, movimento terra, riparazione strade, segnaletica, generatori, compressori e quant'altro, saranno oggetto di convegni e dimostrazioni per "imparare" a svolgere un lavoro a regola d'arte, in sicurezza e senza sprechi. La rassegna vuole avvicinare l'opera-

tore al prodotto in funzione: il visitatore infatti non sarà solo colui che compra il prodotto ma anche chi lo utilizza realmente, che conosce esattamente le problematiche che dovrà affrontare e potrà consigliare le attrezzature migliori all'investitore. Una fiera dinamica con la possibilità di provare i prodotti sul campo e vederli applicati o azionati dai tecnici specializzati, che metteranno in evidenza gli aspetti particolari delle caratteristiche tecniche del prodotto. Non a caso è stata scelta la Fiera di Piacenza come sede della seconda edizione di Expo Lavori Pubblici: la razionale struttura, contornata da grandi spazi all'aperto con possibilità di campi prova, permette all'espositore di avere il doppio stand, sia interno, per accogliere i clienti storici e potenziali, distribuire materiale informativo e illustrare i propri prodotti in maniera statica, che esterno, per esibire i propri prodotti in funzione o nelle loro applicazioni. Expo Lavori Pubblici è quindi una fiera multisettore per addetti ai lavori, con ingresso e parcheggi gratuiti, comodamente raggiungibile da tutto il Centro ed il Nord Italia vista la posizione strategica di Piacenza Expo.

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QUESTIONI LEGALI

Il verde urbano: la sfida degli enti pubblici AVV. FRANCESCO CAPOZZI del Foro di Milano

Le statistiche parlano chiaro: quasi quattro cittadini su cinque vivono in città. Basta questo semplice dato, quindi, per capire che la qualità della vita della maggior parte di noi dipenda in gran parte dalla qualità dell'ambiente urbano messa a dura prova da una produzione di rifiuti in costante crescita, alti volumi di traffico, espansione incontrollata delle aree urbanizzate e scarsità di aree destinate allo sport e al gioco. La cura e lo sviluppo del verde urbano rappresenta, quindi, una vera e propria sfida ambientale. Ma a chi compete questa sfida? Sulla base di quali fonti normative e, soprattutto, quali strumenti vengono utilizzati per far fronte alla gestione ambientale della città? Innanzitutto preme evidenziare come il verde urbano si inserisca nel contesto più ampio di "valori paesaggistici" tutelati dall'articolo 9 della Costi tuzione della Repubblica Italiana. Compito istituzionale dell'Ammini strazione Comunale in merito alla gestione delle aree verdi ad uso pubblico è, di conseguenza, il mantenimento ordinario e straordinario nelle migliori condizioni del patrimonio arboreo ed arbustivo, delle aiuole, delle aree a prato e di ogni spazio verde cittadino, garantendone la pulizia e la sicurezza, in particolare nelle aree a più elevata fruizione. La giurisprudenza è pressoché unanime nel considerare l'Ammini stra zione quale "custode" dei beni del proprio verde urbano e, conseguentemente, ritiene che la stessa - o i terzi cui tali compiti siano stati appaltati - debbano rispondere dei danni eventualmente cagionati da tali beni ai sensi dell'art. 2051 del Codice Civile. A tale normativa di carattere generale, si affiancano poi specifiche normative nazionali e regionali. Fra queste, degno di nota è il D.M. 1444/68 che ha avuto il merito di introdurre - ormai più di quarant'anni fa - il concetto di

spazio minimo da dedicare ai servizi, verde incluso, e al miglioramento della qualità della vita umana. L'art. 3

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del suddetto decreto, intitolato "Rapporti massimi fra gli spazi destinati agli insediamenti residenziali e gli

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spazi pubblici o riservati alle attività collettive, a verde pubblico o a parcheggi" recita: "Per gli insediamenti residenziali, i rapporti massimi di cui all'art.17, penultimo comma della legge n. 765 sono fissati in misura tale da assicurare per ogni abitante - insediato o da insediare - la dotazione minima, inderogabile di 18 m2 per spazi pubblici o riservati alle attività collettive , a verde pubblico o a parcheggio con esclusione degli spazi destinati alle sedi viarie […]. Di tale quantità complessiva devono essere riservati 9 m2 di aree per spazi pubblici attrezzati a parco e per il gioco e lo sport, effettivamente utilizzabili per tali impianti con esclusione di fasce verdi lungo le strade". Una volta definita, quindi, l'estensione territoriale minima di spazio verde pubblico, bisogna precisare che sul territorio nazionale la presenza del verde di ville e giardini privati risulta piuttosto rilevante. Spetta, quindi, ai Comuni la regolamentazione e la pianificazione dei propri spazi verdi, anche se appartenenti ai privati. Alle Province e alle Regioni è riconosciuta, invece, una funzione di coordinamento per la costruzione di una strategia unitaria per la pianificazione, la progettazione, la gestione e la manutenzione degli spazi verdi urbani. Gli strumenti a disposizione delle

Amministrazioni sono molteplici. Fra i più importanti ricordiamo: la Carta del verde urbano: si tratta di una documento di natura divulgativa ed informativa, adottata con delibera comunale, volto a determinare obiettivi e linee guida di intervento per la tutela e la promozione del verde; il Censimento del verde urbano: si tratta di una vera e propria raccolta di dati qualitativi e quantitativi inerenti le caratteristiche del verde pubblico e privato, anche con riferimento alla identificazione delle principali specie utilizzate. I suddetti dati vengono riportati su una cartografia computerizzata (normalmente su base GIS) che permette il monitoraggio di situazioni a rischio, la programmazione di interventi ed anche la gestione della contabilità dei lavori; il Piano del verde urbano: si tratta di uno strumento di pianificazione integrativo del Piano Regolatore Generale, istituito con apposita delibera comunale, attraverso il quale il Comune decide la qualità, la quantità, la composizione e la conformazione delle essenze floreali, arbustive ed arboree da introdurre negli spazi destinati ad aiuola, prato, giardino, parco e simili; il Regolamento del verde urbano: a differenza degli strumenti precedentemente elencati, questo strumento, anch'esso integrativo del Piano Regolatore Generale, ha carattere

prevalentemente prescrittivo. Contiene norme sulla progettazione, l'attuazione, la manutenzione del verde pubblico e privato, descrivendo le modalità di esecuzione delle nuove realizzazioni pubbliche e private, le specie e le tipologie dispositive per le diverse funzioni ornamentali. Esso contiene, inoltre, disposizioni relative alle modalità di abbattimento, potatura, scavi e danneggiamenti, individuando anche sanzioni in caso di inadempienze. Dalle statistiche risulta, però, che solo il 19% dei capoluoghi di provincia sia dotato di un piano del verde urbano, mentre addirittura inferiore (seppur di poco) risulta la diffusione del regolamenti. Per il futuro è, quindi, auspicabile una sensibilizzazione delle amministrazioni pubbliche sull'argomento e un dialogo via via crescente tra le istituzioni e i professionisti del settore, al fine precipuo di capitalizzare le esperienze più innovative. L'obiettivo è quello di arrivare a definire norme tecniche vincolanti ed incentivanti per il pubblico e il privato: solo così, infatti, si otterranno forme di pianificazione capaci di favorire l'attenzione da parte dei cittadini e l'espansione di modalità partecipative di ge stione delle aree verdi (affidamento, adozione, sponsorizzazione), con im portanti ripercussioni anche in ambito economico.

Le risposte ai vostri quesiti AVV. FRANCESCO CAPOZZI del Foro di Milano

Guidando in città mi è capitato di osservare che, in corrispondenza di alcune rotatorie, siano presenti cartelli pubblicitari riportanti nomi di società private a cui sembrerebbe affidata la cura del verde pubblico di dette zone. Si tratta di una pratica legittima? Davvero la cura del verde urbano può essere affidata a privati e non essere, conseguentemente, di competenza dell'Amministrazione Comunale? Il Sig. G. L. di un Comune in provincia di Milano

Affidare la cura del verde pubblico a soggetti privati è una pratica assolutamente legittima e in costante espansione. Nell'intento di permettere e di regolamentare la partecipazione diretta di privati alle opere di manutenzione delle aree a verde pubblico e alla gestione di servizi ad esse collegati, l'Amministrazione Comunale ha, infatti, la facoltà di affidare a persone fisiche o giuridiche, previa specifica richiesta formale ed accertata capacità (con modalità e tempistiche che variano da Comune a Comune, a seconda dei regolamenti di volta in volta approvati), la manutenzione di piccole aree di verde pubblico, la gestione di servizi ad esse collegati, nonché la realizzazione di interventi di sistemazione a verde, di arredo urbano e di strutture finalizzate all'utilizzo del verde in generale a condizione, però, che ne venga mantenuto l'uso pubblico. Si tratta di una vera e propria "sponsorizzazione", attraverso cui soggetti privati si assumono gratuitamente l'onere della manutenzione di piccole aree, in cambio dell'installazione di una o più targhe informative realizzate e collocate secondo modalità stabilite dall'Amministrazione mediante regolamento o altro idoneo atto o altre forme di pubblicità da definirsi. La sponsorizzazione rappresenta, quindi, un vero e proprio business: l'Amministrazione Comunale ha la possibilità di abbattere i costi di manutenzione del verde, posti integralmente a carico delle società private, che, conseguentemente riescono a godere di ampi benefici - a costi relativamente ridotti - in termini di visibilità e di ritorno di immagine.



PORTATTREZZI

2° Gator Day a Trecate (NO)

All'interno del movimentatissimo MotorWeekend di Trecate, sabato 19 maggio, si è svolto il 2° Raduno Gator Day. Splendidamente organizzata dal concessionario John Deere ACT Group Agrimacchine, la manifestazione ha avuto tra i principali protagonisti l'eccezionale veicolo "tuttofare" Gator XUV 855 di John Deere, che si è cimentato su un impegnativo percorso fuoristrada realizzato per le performanti jeep 4x4 del gruppo di appassionati (e scatenati) Lupi 4x4. Il MotorWeekend ha attratto una nutrita folla di appassionati che hanno potuto divertirsi seguendo evoluzioni crossisti-

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che di moto in salti free style, un Car Demolition Derby, molteplici gare di minimoto e facendo acquisti presso gli stand specializzati presenti (abbigliamento tecnico, parti speciali…). Sul difficile percorso fuoristrada, il Gator di John Deere ha mostrato un'attitudine eccezionale: nulla è stato in grado di fermarlo. Le foto mostrano, più di qualsiasi parola, come questo piccolo e appetibile gioiello abbia impressionato i presenti. Inoltre alla manifestazione sono intervenuti i numerosi proprietari di Gator della zona, felici ed orgogliosi di mostrare le personalizzazioni eseguite sul proprio mezzo, il perfetto veico-

lo utility, presente ora con una gamma davvero ampia, ideale per ogni esigenza. In questo contesto il Gator XUV 855, dotato di motore diesel a 3 cilindri, 854 cc di cilindrata con 25 CV di potenza, si è distinto per la capacità di superare anche l'ostacolo più ostico, grazie alla sua trasmissione a variazione continua, alle sospensioni completamente indipendenti sia anteriori che posteriori. La capacità di carico di 645 kg, il cassone rivestito ed antigraffio, e la possibilità di avere una cabina confortevole dotata di tutti gli optional necessari, unitamente alla sua robustezza proverbiale, ne fanno il mezzo da lavoro per eccellenza, multifunzionale ed incomparabile… ma anche un mezzo adatto a chi vuole più semplicemente divertirsi all'aria aperta!

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MANUTENZIONE STRADALE

Come per Black Top Insta Service mette alla prova Black Stick e Black Tape GUNTHER PATSCHEIDER

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Insta Service, azienda sempre attenta alle esigenze della pubblica amministrazione in materia di mantenimento del manto stradale, ha presentato due nuovi prodotti che vanno ad affiancarsi a Black Top: Black Stick e Black Tape. Black Top è un conglomerato a freddo composto da una combinazione di aggregati selezionati ed una speciale emulsione. L'aggregato principale è basalto, con C.L.A. (Coefficiente di Levigatura Accelerata) conforme alle norme comunitarie, ciò significa una minore usura e quindi maggiore durata sul manto stradale. Black Top è progettato per riparare in modo istantaneo e permanente asfalto, macadam, calcestruzzo ed altre superfici, assicurando così una facile e rapida manutenzione del manto stradale. Il prodotto aderisce al metallo ed ai materiali compositi, perfetto

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per la sigillatura intorno ai chiusini, non è soggetto a restrizione/dilatazione termica, logoramento o separazione dell'emulsione dell'aggregato. Può essere utilizzato per lavori di restauro generale e per la riparazione istantanea e permanente di buche, crepe ed aree rotte di qualsiasi forma, profondità o grandezza, senza il bisogno di eseguire tagli, non necessita di essere scaldato ed aderisce perfettamente "asfalto su asfalto". Inizialmente questo innovativo prodotto era stato messo alla prova nel Comune di Livigno, dove, durante la stagione invernale, è facile che venga raggiunta la temperatura di -20°. Nonostante queste temperature proibitive per un asfalto a freddo, Black Top si è rivelato un valido alleato per le riparazioni del manto stradale. I due nuovi prodotti proposti da Insta Service sono già stati posati in nume-

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rosi comuni che hanno dato la loro disponibilità e mostrato interesse nel testare i benefici che possono trarre da Black Stick e da Black Tape. Uno dei due nuovi prodotti proposti da Insta Service è un mastice elastoplastico bituminoso a base di bitume, resine elastomeri e solvente, applicabile a freddo e pronto all'uso: Black Stick. Black Stick è disponibile in cartucce da 310 ml e, essendo applicabile a freddo e senza l'uso di caldaia, rappresenta la soluzione ottimale per i piccoli interventi e per la sigillatura dei masselli in porfido che, per loro natura, richiedono una sigillatura impermeabile elastica (non rigida) che consenta piccoli scorrimenti relativi. La sigillatura delle fessure, lesioni e giunti, rappresenta uno degli interventi più efficaci di manutenzione preventiva delle pavimentazioni stradali ed aeroportuali. Questa attività, infatti, consente di bloccare l'infiltrazione dell'acqua negli strati non legati dalla struttura stradale ed evita o 1. Applicazione di Black Tape nel parcheggio di un centro commerciale 2. Come si è comportato Black Tape dopo 3 mesi dall'applicazione 3. Dettaglio di Black Tape applicato

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riduce efficacemente fenomeni di cedimenti localizzati, sollevamenti, deformazioni dovute al gelo e disgelo ed all'effetto pumping dovuto al traffico veicolare. Altra novità proposta da Insta Service è Black Tape: un nastro in bitume modificato, preformato industrialmente, studiato e messo a punto per sigillare fessure e lesioni al fine di impedire l'infiltrazione di acqua nel sottofondo stradale. Impedendo l'infiltrazione d'acqua si evitano fenomeni quali cedimenti localizzati, perdita di portanza dei sottofondi, rigonfiamenti, sollevamenti o fenomeni dovuti a gelo e disgelo, pompaggio di fango ed altre conse-

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guenze indesiderabili. Black Tape fornisce quell'extra quantità di bitume modificato che, localizzato nei punti di connessione, sigilla ed impedisce la formazione dell'ammaloramento. Il nastro, avente una larghezza di 50 mm, va montato orizzontalmente lungo la fessura in modo che sia equamente diviso tra i lembi della lesione. Per agevolare le operazioni di posa è disponibile un Trolley, applicatore manuale che consente di semplificare ulteriormente l'applicazione. Black Tape aderisce fissandosi in maniera stabile e definitiva al conglomerato bituminoso e su tutti i materiali presenti in edilizia. Possiede un'ottima

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stabilità dimensionale, non cola e non aderisce agli pneumatici, anzi, proprio mediante l'azione del traffico si modella e si costipa in profondità intasando e sigillando le fessure o lesioni. In questo momento di ristrettezza economica, con una manutenzione preventiva di spesa minima e grazie a questi innovativi prodotti, è possibile mantenere una strada integra e sigillata in modo da rallentare sensibilmente la degenerazione della stessa. Perché non provarli? 4. Facilità e praticità nella posa di Black Stick 5. Black Stick dopo 3 mesi dall'applicazione

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IGIENE URBANA

ASIA Napoli si attrezza con 23 Econic per la sicurezza ed il comfort degli operatori GHERARDO MARCHELLI

ASIA Napoli è un'azienda integrata nel territorio del Comune di Napoli, impegnata nelle attività dei servizi di igiene ambientale come la raccolta differenziata, lo spazzamento, la raccolta del residuo indifferenziato e del trasporto rifiuti verso gli impianti di trattamento e selezione. In un territorio complesso, con una densità abitativa per chilometro quadrato tra le più alte d'Italia, ASIA garantisce il corretto recupero e trattamento di tutti i rifiuti sull'intero territorio della città di Napoli. Con un costante impegno per un progressivo miglioramento della qualità dei servizi erogati a più di un milione di cittadini, ASIA vuole essere sempre più attenta alle richieste e alle aspettative manifestate, attraverso la puntuale verifica delle segnalazioni, dei suggerimenti e dei reclami. Scontrandosi con le difficoltà di smaltimento dei rifiuti della zona, che fa lavorare in situazioni sempre al limite, ASIA ha accelerato gli obbiettivi per raggiungere un rifiuto maggiormente differenziato per agevolarne lo smaltimento. Ad oggi la raccolta differenziata porta a porta è garantita a 240 mila utenti. L'attenzione posta vuole offrire un servizio sempre migliore all'utenza, con la convinzione fondata che cittadini pienamente soddisfatti del servizio collaborano maggiormente con il servizio di igiene urbana, evitando di imbrattare le strade e osservando 14

scrupolosamente le norme di raccolta differenziata. Gli stessi criteri vengono posti sul lavoro, ponendo particolare attenzione alla sicurezza ed alla soddisfazione degli addetti, che, se impegnati nel lavoro con gli strumenti più adeguati operano con un rendimento ed una collaborazione attiva migliore. In quest'ottica spicca la recente fornitura di 23 nuovi Mercedes-Benz Econic, aggiudicata tramite la gara che nelle richieste di capitolato poneva in evidenza un'attenzione particolare alla sicurezza degli operatori. Econic infatti risulta il veicolo industriale appositamente progettato per essere allestito per la raccolta dei rifiuti urbani. La cabina ribassata permette di togliere le pedane esterne, elemento che ASIA giudica pericoloso per gli operatori, e l'accesso a piano strada con porta automatica stile autobus rende più confortevole il lavoro permettendo agli operatori un'agevole salita e discesa. Inoltre ASIA reputa estremamente importante il comfort di guida del conducente, sempre nell'ottica della sicurezza e dell'operatività. Già da tempo infatti l'azienda si fornisce di mezzi con cambio automatico: qui trova un ottimo cambio Allison dotato di retarder che, oltre a ridurre le usure di frizione e freni con contenimento dei costi di gestione, agevola estrema-

mente il lavoro caratterizzato da continui "stop and go". Inoltre la cabina ribassata di Econic permette al guidatore una visuale ottimale nel traffico urbano. In questa fornitura gli Econic sono con motorizzazione diesel BlueTec EEV a basso impatto ambientale, che sarebbe stato ancora migliore con la motorizzazione a gas, proposti da Econic, e che purtroppo per problemi di approvvigionamento del combustibile ASIA non ha potuto scegliere. La fornitura dei 23 Econic è stata eseguita dalla concessionaria Mercedes-Benz di Napoli D.E.Truck. I mezzi sono 17 due assi e 6 tre assi, i primi allestiti Mazzocchia e gli altri da Coseco. Le due differenti portate e dimensioni dei mezzi sono state scelte per le caratteristiche delle zone in cui andranno ad operare. Infatti l'agilità del due assi ben si abbina con le zone di Napoli che richiedono una manovrabilità del mezzo ed ingombri ridotti, mentre per le zone con strade più ampie ASIA ha potuto optare per una maggiore capacità di portata. Il compattatore Mazzocchia presenta qui un si stema che ottimizza la compattazione del cartone, che però allo stesso tempo non lo lega alla raccolta di questo tipo di materiale, in modo da poter eseguire la raccolta del RSU con lo stesso mezzo.

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CONSOLIDAMENTO TERRENI

Contro l'erosione: piante ingegnere a bordo strada GUNTHER PATSCHEIDER

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Nelle infrastrutture come strade, autostrade e ferrovie, l'erosione comporta gravi problemi tecnici, economici, di sicurezza, di manutenzione: invasione di fango e pietrame sulle carreggiate stradali, intasamento di canalette, drenaggi e fossi di guardia, spanciamento delle reti paramassi a contatto, deterioramento di opere civili. Per ripristinare la funzionalità delle opere, compromessa a causa dell'erosione, è necessaria una continua manutenzione con elevanti costi e rischi: rimozione di fango e pietrame dalle carreggiate stradali, svuotamento delle canalette intasate, rimozione dei detriti e svuotamento delle reti spanciate. Le tecniche antierosive tradizionali, disponibili fino a pochi anni fa, preve-

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dono l'impiego di manufatti sintetici (geocelle, georeti...), biostuoie, oltre che di terreno vegetale di riporto (destinato a fornire un substrato fertile per l'attecchimento della vegetazione). Soprattutto la posa in opera di terreno vegetale comporta lunghe e costose fasi di lavorazione ed un consumo energetico molto elevato: prelievo di terreno vegetale da siti anche molto distanti, trasporto fino al cantiere, deposito e stesura del

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materiale sulle scarpate. Oltre al terreno vegetale vengono generalmente istallate stuoie in materiale biodegradabile (es. biostuoie in fibra di cocco, juta, agave, canapa...), georeti o geocelle di plastica, viminate o fascinate. Infine viene realizzata una idrosemina di piante erbacee per accelerare l'inerbimento dell'area o un trapianto di piante forestali (arbusti o alberi), spesso supportate da impianti di irrigazione.

1. Invasione di fango e pietrame sulla carreggiata stradale 2. Intasamento di canalette 3. Spanciamento delle reti paramassi metalliche a contatto 4. Collasso di un impianto antierosivo realizzato con terreno vegetale, georeti plastiche, idrosemina tradizionale, reti metalliche e piolatura profonda 5. Collasso di un impianto antierosivo realizzato con viminate

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Il terreno vegetale è spesso connotato da parametri geomeccanici scadenti e l'intero impianto antierosivo così realizzato risulta instabile, collassa e scivola a valle durante intense precipitazioni. Sono pertanto necessari continui interventi manutentivi, complessi e onerosi. Per bloccare l'erosione piante ingegnere a bordo strada 8 Negli ultimi anni una innovativa tec- discariche. nologia verde, che impiega esclusiva- L'aspetto più interessante dell'impiemente particolari piante erbacee go di queste piante è che, grazie alla perenni dotate di un apparato radica- loro rusticità e capacità di adattamenle imponente (tipo la tecnologia Prati to, è possibile utilizzarle da sole per Armati®), viene sempre più utilizzata bloccare l'erosione, senza terreno per contrastare l'erosione su versanti, vegetale di riporto, né materiali o scarpate stradali, autostradali e ferro- manufatti plastici... L'impianto erbaviarie, sponde di fiumi e torrenti e per ceo che ne deriva è naturale, rustico il recupero e la rinaturalizzazione di e perenne, non necessita quindi né di zone degradate quali cave, miniere e continui rifacimenti né di costante 6. Toscana - Scarpata stradale e ferroviaria in calcari fratturati, soggetta a forte erosione 7. Toscana - La scarpata rinaturalizzata con la sola semina di piante erbacee perenni a radicazione profonda 8. Il confronto tra l'apparato radicale di una pianta erbacea perenne a radicazione profonda e di pianta erbacea tradizionale, tre mesi dopo la semina su smarini 9. Apparato radicale di una pianta erbacea perenne a radicazione profonda allevata in serra 10. Sicilia - Scarpata soggetta a erosione e di forte e negativo impatto ambientale 11. Sicilia - La scarpata rinaturalizzata con la sola semina di piante 9 erbacee perenni a radicazione profonda

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manutenzione. Meglio 1.300 tonnellate oppure 12 tonnellate di materiali? Utilizzando solo piante erbacee a radicazione profonda si riducono drasticamente i costi dell'intervento antierosivo, il volume totale dei materiali impiegati, energia, tempi e rischi di lavorazione. Ad esempio per trattare 10.000 m2 (1 ettaro) di terreno con una classica soluzione tradizionale (es. georete plastica + 10 cm di terreno vegetale + idrosemina con sementi tradizionali) occorrono: - 10 cm di terreno vegetale (corrispondenti circa 1.300 tonnellate) - 12.000 m2 di geostuoia in polipropilene (24 tonnellate inclusi gli sfridi ed i picchetti per il fissaggio),

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- Circa 10 tonnellate di materiali per idrosemina tradizionale (acqua, semi, collanti, concimi...) per un totale di oltre 1.300 tonnellate di materiali (servirebbero circa 70 camion per il trasporto) e varie settimane di lavoro. Spesso è inoltre necessario realizzare anche un impianto di irrigazione e il trapianto di piantine forestali che rendono l'operazione ancora piÚ costosa, lunga, complessa. Per trattare 10.000 m2 di terreno con le piante erbacee a radicazione profonda occorrono invece soltanto circa 12 tonnellate di materiali (acqua, semi, collanti naturali, concimi) e 1 giornata di lavoro. Una tecnica verde contro l'erosione I materiali plastici utilizzati nelle tecniche antierosive tradizionali sono inquinanti e non sono biodegradabili: infatti con il tempo si deteriorano sotto l'azione degli agenti atmosferici originando frammenti polimerici che si mescolano al terreno, possono finire in falda o essere ingeriti dalla fauna selvatica o dal bestiame al pascolo. L'utilizzo di sole piante erbacee a radicazione profonda per controllare l'erosione (tipo la tecnologia Prati ArmatiŽ) rende invece completamente naturali ed ecocompatibili gli interventi antierosivi, che oltretutto si integrano perfettamente con l'ambiente circostante. 12. Georeti plastiche a 2 anni dalla posa, degradate dagli agenti atmosferici 13. Impianto di Prati ArmatiŽ a 2 anni dalla semina 14. Materiali occorrenti per un intervento antierosivo su un ettaro. A sx in rosso interventi tradizionali: oltre 1.300 tonnellate di materiali (terreno vegetale, georeti o geocelle o simili, sementi e concimi). A dx in verde: interventi con erbe a radicazione profonda: solo 12 tonnellate (acqua, semi, concimi)

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PORTATTREZZI

Nuovi minidumper Hinowa HS1100 e HS1150 Hi-Speed GIORGIA MARCHELLI

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Hinowa è lieta di presentare le nuove basi HS1100 e HS1150 Hi-Speed, i minidumper idraulici veloci e multiaccessoriabili. Dopo il successo di HS1100 ed HS1150, Hinowa introduce nel mercato le versioni Hi-Speed. I nuovi minidumper sono dotati di impianto totalmente idraulico, i motoriduttori a doppia cilindrata, e includono il sistema Hinowa Auto2Speed, capaci di raggiungere la velocità di 5,5 km/h contro gli attuali 4 km/h della versione HS1100 e HS1150 standard. Il nuovo sistema automaticamente accelera o decelera in funzione del peso caricato sulla macchina e delle pendenze da superare, lasciando più potenza nelle salite, controllando la traslazione nelle discese  e garantendo la velocità massima di 5,5 km/h sui percorsi piani.

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Lʼintercambiabilità degli accessori è compatibile con tutta lʼattuale serie di minidumper HS1100 - HS1150 di Hinowa; gli innesti rapidi idraulici ausiliari posti al lato delle basi HS offrono massima flessibilità e rapidità nei cambi  di attrezzatura. Sostanzialmente i due nuovi modelli di minidumper Hi-Speed si assomigliano per le caratteristiche tecniche principali e differiscono fra loro per il peso operativo del carro fisso allargabile (escluso operatore) e per il diverso numero degli accessori intercambiabili (lʼHS1100 non può montare le attrezzature rhinetta Power). Entrambe le macchine sono disponibili con motore a benzina, Honda GX390, monocilindrico da 389 cc, con potenza lorda max 13 HP - 9,6 kw a 3.600 rpm, regime di taratura 3.500 rpm, avviamento elettrico a 12

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Volt e serbatoio da 6,5 l, oppure diesel Yanmar L100AE, cilindrico da 406 cc, con potenza lorda max 10 HP 7,35 kw a 3.600 rpm regime di taratura 3.500 rpm e avviamento elettrico a 12 Volt e serbatoio da 5,5 l. Le prestazioni arrivano ad una pendenza max superabile di 20° (36,4%), con potenza sonora garantita di Lwa 101 dB. Il distributore è di tipo meccanico. Le pompe idrauliche sono 3 ad ingranaggi da 4 cc, per una portata di olio idraulico da 14 lpm, con pressione 155 bar P1-P2/140 bar P3 e scambiatore di calore. Il motore di trazione è a pistoni con 1. HS1100 con kit escavatore 2. 3. 4. HS1100 con cassone edile autocaricante a ribaltamento idraulico e scarico alto brevetto Hinowa

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cilindrata (Auto2Speed) 12,08 - 5,77 cc. La cingolatura è conica con controrotazione dei cingoli, con tendicingolo idraulico a grasso Bridgestone, dimensioni 180 x 72 x 37 mm, con 3 rulli per lato + slitta, doppia velocità di traslazione (Auto2Speed) 2 km/h 5,5 km/h e carreggiata del passo variabile 758/1.058 mm, per una portata (compreso kit) di 1.100 kg. I peso operativi (escluso operatore): - motore benzina carro fisso/allargabile HS1100 480/570 kg - motore benzina carro fisso/allargabile HS1150 485/575 kg - motore diesel carro fisso/allargabile HS1100 510/600 kg - motore diesel carro fisso/allargabile HS1150 515/605 kg. I nuovi minidumper Hinowa HS1100 e HS1150 Hi-Speed sono inoltre dotate

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di sistema autocaricante a scarico alto ad alta produttività, prese di forza idrauliche ausiliarie, pedana per lʼoperatore ammortizzata e cassetta portadocumenti. La vastissima disponibilità di accessori intercambiabili che elenchiamo di seguito li rendono dei veri e propri 7 miniportattrezzi utilizzabili per ogni - Verricello genere di lavoro. - Rhinetta std. con benna frontale - Cassone edile con ribaltamento - Rhinetta std. con pinza agricola idraulico - Rhinetta std. con forche porta pallets - Cassone edile autocaricante con - Rhinetta Power con martello demolitore ribaltamento idraulico - Rhinetta Power con trivella - Cassone edile autocaricante con - Rhinetta Power con trincia per erba scarico alto Brevetto Hinowa - Rhinetta Power con trencher - Betoniera autocaricante - Rhinetta Power con fresa - Miniescavatore - Lama livellatrice 5. HS1150 con kit trinciaerba - Pianale agricolo con ribaltamento 6. HS1150 con kit pianale agricolo idraulico chiuso - Botte per irrorazione 7. HS1100 con kit botte irrorazione

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ATTREZZATURE

Water Spray System di FAE

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Tanto RSL (per trattori con potenza compresa tra gli 80 e i 190 CV) quanto RSM (per trattori che vanno dai 180 ai 300 CV), sono in grado di frantumare sassi e lastre di pietra e possono essere impiegate in operazioni di stabilizzazione e di fresatura dell'asfalto. Il modello più grande della serie, chiamato MTH, viene applicato a trattori con potenza tra 280 e 360 CV. Punto di forza assoluto per le tre macchine multifunzione è la capacità di lavorare toccando il suolo solamente con il rotore. Rispetto ad una macchina che affonda con il telaio nel terreno, RSL, RSM e MTH riescono in questo modo a ridurre al minimo gli sforzi di trazione comportando così una riduzione dei consumi di carburante, un incremento della velocità

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operativa e quindi un maggiore risparmio di tempo. Il nuovo sistema Water Spray, con duplice funzione di raffreddamento e di miscelazione è stato sviluppato da FAE appositamente per questa serie di attrezzature. La funzione di raffreddamento, utile quando queste macchine vengono impiegate come fresa asfalto, ha il vantaggio di limitare le temperature del rotore e degli utensili al contatto con l'asfalto impedendone il surriscaldamento. Il sistema di miscelazione risulta invece utile nelle operazioni di stabilizzazione in cui il terreno e l'agente stabilizzante vengono miscelati con l'acqua. In questa fase infatti, l'aggiunta dell'acqua nella camera di miscelazione migliora l'amalgama tra l'agente

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stabilizzante e terreno, ottimizzando il risultato del lavoro di consolidamento. L'acqua proveniente da una cisterna entra nel circuito attraverso una valvola on - off di tipo manuale e va ad alimentare una pompa centrifuga azionata da un motore idraulico. Attraverso la valvola di regolazione si può dosare la quantità d'acqua da iniettare nella camera di miscelazione. Tale regolazione viene eseguita tramite il box di comando posizionato nella cabina del trattore. Prima di arrivare al collettore di distribuzione, l'acqua passa attraverso un'ulteriore valvola elettrica (comandabile dalla cabina) che permette di chiudere il circuito. Un misuratore di portata consente di monitorare sul display del box di comando il valore istantaneo dei litri d'acqua erogati e il valore complessivo dall'inizio delle operazioni. L'acqua raggiunge quindi il collettore attraverso un'ampia sezione che permette di suddividere in modo adeguato la portata sui singoli ugelli. A monte di ogni ugello (del tipo ad attacco rapido) si trova una valvola manuale che permette di utilizzare l'impianto in modo parziale e di effettuare operazioni di manutenzione e controllo anche in fase di stabilizzazione. 1. Testata multifunzione FAE modello MTH al lavoro con l'utilizzo del Water Spray System 2. 3. Modello RSM al lavoro

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VERDE

Cultivion: un elettroutensile che semplifica un compito arduo

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La zappatrice - sarchiatrice Cultivion è unica al mondo e offre un'ampia scelta di applicazioni per lavorare la terra e diserbare. Con Cultivion sarchiare, aerare la terra, piantare, fertilizzare, sradicare, tagliare le bordure e mescolare il terriccio sarà un lavoro molto piacevole. Grazie alla sua leggerezza, alla stabilità e all'ingombro ridotto, Cultivion è estremamente maneggevole e potrà essere utilizzato fra i cespugli con la massima facilità. E' perfetto su tutti i tipi di terreni: asciutto, ciottoloso, friabile; è un elettroutensile molto robusto con un

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eccezionale rapporto peso/potenza. La zappatrice - sarchiatrice elettrica migliora le condizioni di lavoro poiché l'utensile pesa solo 3,1 kg, il che lo rende l'elettroutensile più leggero. Cultivion è dotato di un'impugnatura anteriore regolabile per consentire il miglior adattamento alle condizioni di lavoro. Inoltre, grazie alla modalità continua, è possibile lavorare senza tenere premuto il grilletto. Cultivion dispone di varie lame con le quali è possibile lavorare, a seconda delle esigenze, in tutti gli ambienti di lavoro. Le lame disponi-

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bili sono la lama a V, per lavorare suoli duri e per i solchi; la lama di 8 cm, per un lavoro di finitura; la lama da 16 cm, per un lavoro medio e profondo; la lama stretta di 22 cm, ideale per un lavoro in superficie e di diserbo e la lama di 22 cm per un lavoro largo e profondo. Il cambiamento da una lama all'altra è rapido e facile grazie al sistema di sostituzione Quick Switch, che consente il montaggio e lo smontaggio della lama in meno di un minuto. Le lame Cultivion funzionano con un movimento oscillatorio. Questo movimento molto rapido (fino a 885 colpi/minuto) garantisce all'utensile potenza e prestazioni che facilitano la penetrazione nella terra. Diversamente dalle motozappatrici, Cultivion è stabile durante il lavoro senza necessità di forzare sulla macchina. L'elettroutensile è stato studiato per effettuare il lavoro procedendo all'indietro, in modo da evitare di calpestare la zona lavorata. Come tutti gli altri prodotti Pellenc, Cultivion utilizza per le batterie la tecnologia a grandissima capacità della gamma Ultra Lithium Battery, che garantisce un funzionamento ecologico, privo di odori ed offre un'autonomia da record. 1. 2. 3. 4. Cultivion al lavoro

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PORTATTREZZI

Holder: non solo emergenza neve!

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Holder ha consolidato la propria immagine nel settore dei lavori pubblici, già a partire dal 1980, come produttore di veicoli portattrezzi multiuso compatti ad alte prestazioni, dedicati soprattutto al servizio di sgombero neve ed antighiaccio. Oltre a questa applicazione specialistica dei propri versatili veicoli ad alte prestazioni, che ha come referenze in Italia numerosi comuni, Cortina d'Ampezzo, Selva di Val Gardena, Ortisei, Castelrotto, Egna, Denno, solo per citarne alcuni, le applicazioni primaverili ed estive dei veicoli Holder sono molteplici. Basta dare un'occhiata al funzionale e chiaro sito Internet della

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società, recentemente tradotto in lingua italiana, per capire che le versatili macchine Holder costruite a Metzingen, Svevia (D), nella culla della miglior meccanica e idraulica mondiali, che ha dato i natali a Mercedes-Benz, Porsche e Bosch Rexroth, sono veramente delle multiuso, perfette per rendere efficiente il lavoro degli operatori delle manutenzioni pubbliche ed abbatterne i costi. La famiglia di mezzi portattrezzi Holder è composta da veicoli con potenza da 35 CV a 92 CV, con cabine monoposto e biposto, studiati per offrire al cliente un'ampia gamma in grado di coprire un vasto spettro di

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richieste dei vari mercati: dalla protezione civile, antincendio, alla manutenzione delle autorimesse coperte. Holder vanta anche la produzione del modello S 990 con ben 92 CV che è la macchina compatta, di soli 130 cm di larghezza, fuori tutto, più potente del mondo, adatta alle più alte esigenze di massima potenza in tutte le modalità, meccanica per merito delle due PTO dirette dal motore, ma anche idraulica grazie ai tre circuiti separati, dedicati ai servizi, che forniscono fino ad oltre 180 litri/minuto di portata d'olio, a 280 bar, completamente e facilmente regolabili da zero alla massima portata, direttamente in cabina, dall'operatore. L'altissima potenza specifica disponibile su veicoli molto compatti e maneggevoli ha fatto entrare gli Holder nell'olimpo delle macchine più ap prezzate oltralpe per le manutenzioni pubbliche. Gli Holder combinano alta potenza, proverbiale affidabilità, al sistema Holder, somma esclusiva di dispositivi tecnici e soluzioni di design industriale, impossibili da trovare insieme in macchine concorrenti. Il sistema Holder offre una versatilità 1. M 480 servizio neve 2. V 130 per spazzare ed aspirare 3. C 370 biposto rasaerba 4. L 560 movimento terra 5. S 990 per trinciare ed irrorare

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unica, fatta di dispositivi ergonomici di emissione e controllo di potenza meccanica ed idraulica, quattro ruote isodiametriche, sterzo articolato, compensazione del carico sulle ruote di sicurezza, brevettata, stabilizzatore attivo della macchina che ne fa un veicolo 4WD, fuoristrada, molto sicuro in qualsiasi condizione anche grazie alla trazione, aderenza eccezionale, unica manovrabilità anche in situazioni critiche, che rendono il lavoro dell'operatore sempre tutelato ed efficiente. Dal 2011 è entrata in produzione la nuova Classe C Holder, che sostituisce le ormai diffusissime, anche in Italia, C 245 e C 345, di gran lunga la più conosciuta e 5 prodotta serie Holder, da sempre, di veicoli comunali. Le ideali per la manutenzione durante i 12 mesi dell'anno nuove C 250, C 350, C 270 e C 370 compongono una nelle 4 differenti stagioni, di marciapiedi, piste ciclabili e gamma, tutta motorizzata Kubota, 4 cilindri, diesel e tur- strade strette, dove compattezza, alta potenza, buona bodiesel, di potenze tra i 50 CV ed i 67 CV, anche con manovrabilità ed una cabina confortevole sono le esigencabina biposto, che, grazie alle diverse possibilità d'alle- ze minime dell'operatore, che necessita di un mezzo prostimento, offrono alla clientela una macchina per manu- fessionale, ma di grandezza contenuta, da utilizzare tenzioni pubbliche e di grandi spazi, anche industriali, con anche oltre le 8 ore al giorno. Tutti i veicoli Holder sono prestazioni ineguagliabili. Le possibilità di allestimento dotati di una cabina dove comfort e sicurezza sono presono molteplici, oltre ai suddetti usi con fresa/turbina senti, come dice il motto aziendale, senza nessun comneve, lama, spargisale, grazie all'attacco a tre punti uni- promesso; la velocità è regolata in modo facile, continuo versale presente anteriormente e posteriormente su tutti e preciso fino ai 40 km/h; la rumorosità è davvero contegli Holder, ci sono senza esitazione usi canonici e no: trin- nuta anche grazie al fatto che il motore si trova nel retrociatutto, rasaerba, braccio decespugliatore, rimozione treno, cioè nella parte opposta del veicolo rispetto alla meccanica ed idraulica delle erbacce con un getto d'ac- cabina, con una vera e propria separazione fisica. qua ad alta pressione, spazzatrice e raccoglitrice. Un aspetto economico da non trascurare parlando di Holder Le macchine portattrezzi Holder opportunamente attrez- è che i suoi veicoli, da sempre, grazie alla robustezza, lonzate possono svolgere egregiamente anche lavori molto gevità ed alle soluzioni innovative, rimangono competitivi moderni ed attuali: manutenzione e pulizia dei sempre più per molti anni, mantenendo quotazioni dell'usato sempre diffusi manti erbosi sintetici degli stadi per il calcio, grazie alte, fino al compimento dell'età da museo: molti veicoli e anche al rispetto per il suolo tipico di tutti gli Holder. soluzioni Holder infatti sono state già accolte con merito al Per le dimensioni molto contenute gli Holder sono i veicoli Museo della Scienza e della Tecnica di Monaco di Baviera.

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AZIENDE

Yanmar compie 100 anni

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Yanmar, con i suoi 100 anni di esperienza, conta oltre 15.000 dipendenti in tutto il mondo e una rete di vendita che opera in più di 130 paesi. Il fondatore Yamaoka era convinto che per il futuro bisognasse concentrarsi nella realizzazione di efficienti sistemi di propulsione diesel. Oggi le attrezzature e i motori diesel Yanmar vengono progettati e prodotti per un'ampia gamma di applicazioni destinate al settore marino da diporto e commerciale, al settore industriale, alle macchine agricole e da costruzione e ai sistemi di cogenerazione elettrica. L'azienda è stata la prima a proporre tecnologie ecologiche a basse emissioni e sistemi energetici sostenibili. La nuova mission di Yanmar descrive il principio che è alla base dell'esistenza del gruppo: "Ci concentriamo sulle sfide che i nostri clienti devono affrontare nel settore della produzione alimentare e nello sfruttamento energetico, contribuendo così a migliorare la vita delle persone e il futuro di noi tutti." Questo concetto viene sottolineato dal Presidente di Yanmar, Takehito Yamaoka, che aggiunge: "Dobbiamo duramente impegnarci per trovare soluzioni che offrano nuovi vantaggi ai clienti e consentano lo sfruttamento dell'energia fondamentale per la società. Contribuendo alla realizzazione di una società sostenibile in tutto il mondo, garantiremo un futuro ai nostri figli e nipoti." Nell'ambito delle celebrazioni per il centenario dell'azienda, Yanmar sta allestendo un museo di 3.000 metri quadrati a Nagahama, città natale del fondatore. Il museo, la cui inaugurazione è in programma a marzo del prossimo anno, offrirà un'esperienza diretta della storia, dei principi e dei valori di Yanmar. Nelle vicinanze è anche in fase di costruzione un centro di formazione mondiale che verrà utilizzato per la preparazione della prossima generazione di dipendenti, per lo sviluppo di iniziative inerenti la qualità dei prodotti e per la realizzazione di workshop di formazione.

Yanmar, costruttore mondiale di motori diesel e macchinari compatti, nel 2012 festeggia i suoi 100 anni di attività. Fondata in Giappone da Magokichi Yamaoka, l'azienda, che inizialmente vendeva motori a gas, passò al settore agricolo e nel 1921, anno nel quale venne introdotto l'attuale marchio Yanmar, realizzò un rivoluzionario motore orizzontale ad olio pesante, seguito da un propulsore di nuova tecnologia per le imbarcazioni da pesca. Seguirono poi numerose innovazioni tecnologiche che culminarono, nel 1933, con la produzione del primo motore diesel compatto al mondo.

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In Europa, Yanmar ha circa 700 dipendenti per un fatturato annuo di circa 800 milioni di euro. La sede europea con il centro distribuzione ricambi fu inaugurata nel 1988, ad Almere in Olanda, dove si trova tuttora. Da allora l'attività è stata ampliata con la costruzione di stabilimenti in Francia (la divisione delle macchine compatte da costruzione di Yanmar in Europa è rappresentata da Yanmar Construction Equipment Europe, costituita a Saint-Dizier nel 1989) e in Italia, e con la creazione di una capillare rete di vendita e assi-

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stenza che copre l'intera area. Nel 1993, per il settore macchine compatte per la costruzione nasce la ViO 50, la prima macchina al mondo con sporgenza posteriore nulla. La rotazione del carro superiore avviene all'interno dell'ingombro dei cingoli, pur mantenendo la stabilità e le prestazioni di lavoro. Più recentemente a Firenze, in Italia, è stato realizzato un centro di ricerca e sviluppo attivamente impegnato ad affrontare il problema del declino delle riserve di combustibili fossili e nella ricerca nel campo delle energie

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rinnovabili e delle fonti di energia alternative. Oltre che con il governo locale e le industrie, il nuovo centro R&S di Firenze collabora con l'Università degli Studi di Pisa e quella di Firenze. 1. Magokichi Yamaoka, fondatore di Yanmar 2. HB, il primo motore orizzontale raffreddato ad acqua al mondo 3. Motore K1 4. Futuro centro di formazione 5. YB600C, il primo piccolo escavatore Yanmar del 1961

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ENERGIA

Molti consensi a Solarexpo per Solarclean di Hymach GHERARDO MARCHELLI

Solarclean di Hymach è stata presentata a Solarexpo, la più importante manifestazione italiana nel campo dell'energia solare e tra le prime tre a livello mondo, svoltasi a Verona dal 9 all'11 maggio. L'azienda di Stienta (RO) ha permesso ai visitatori di ammirare due esemplari della macchina, una con braccio di 5 metri di estensione ed una di 15, da applicare su trasportatore cingolato, ha esposto inoltre un mezzo in versione se movente dedicato, anch'esso con braccio da 5 m. I prodotti hanno suscitato un vivo interesse. In particolar modo sono stati apprezzati, dai visitatori più

esperti, gli automatismi di regolazione della distanza della spazzolatrice dai pannelli, che ne garantiscono il parallelismo indipendentemente dalle difformità del suolo, e dal sistema anticrash a salvaguardia dei pannelli stessi; questo garantisce di evitare il contatto della struttura della testata spazzolatrice con i pannelli. Tali importantissimi automatismi sono entrambi oggetto di brevetto europeo. Il mantenimento del parallelismo e della distanza dai pannelli è ottenuto da un lavoro a monte non indifferente per parametrizzare, e di conseguenza regolare, ogni macchina, che si traduce nella semplicità d'utilizzo ed ottimiz-

zazione dei tempi di produzione di cui potrà usufruire l'operatore. Hymach, ovviamente gratificata da tale interesse, ritiene l'esperienza nella sua partecipazione a Solarclean estremamente positiva ed anche costruttiva dal punto di vista delle tante informazioni raccolte in questo settore in continuo sviluppo. L'operazione di pulizia dei pannelli solari con i mezzi tradizionali spesso richiede tempi lunghi, che poco si addicono alle estensioni dei parchi a terra o di quelli sui capannoni degli allevamenti. Solarclean è nata per abbattere decisamente queste tempistiche puntando sul il binomio macchina - automatismi. Senza questi ultimi l'operatore sarebbe costretto ad una continua regolazione della posizione della spazzola con il conseguente stress dovuto alla pressante attenzione nella salvaguardia dei pannelli. Altra particolare attenzione è stata data alla capienza dei serbatoi dell'acqua per estendere al massimo l'autonomia di lavoro ed evitare il frequente rifornimento. Ogni singola macchina viene difatti progettata per ottimizzare gli spazi disponibili e ricavare più posto possibile per i serbatoi, senza co munque penalizzare l'impianto di potenza della macchina stessa. Hymach ha anche studiato attentamente tutti gli accessori, che permettono di perfezionare il risultato finale, secondo specifiche esigenze degli operatori. Da questo studio è ora disponibile anche l'impianto di riscaldamento dell'acqua per aumentare il potere pulente ed anche per evitare l'eventuale shock termico nei giorni


più caldi, e il dispositivo di prelavaggio, da applicare alla testata spazzolatrice, che consente di rimuovere, mediante acqua spruzzata a maggior pressione, polveri e altra sporcizia da pannelli particolarmente imbrattati, prima del lavaggio con la spazzola. La scelta di proporre un mezzo cingolato come veicolo portante è dettata dal fatto che questo permette di operare su terreni non asfaltati, con fango o sabbia, o accidentati, riducendo i sobbalzi. Nulla impedisce di applicare Solarclean su mezzi dotati di pneumatici, come trattori o autocarri, come del resto l'azienda produttrice ha già fatto con rese più che

soddisfacenti. Diverse attrezzature stanno già operando con ottimi risultati e i clienti che l'hanno adottata manifestano apprezzamento per i risultati raggiunti. Hymach si delinea come azienda sempre attiva ed in movimento, nonostante la crisi e nonostante condivida la preoccupazione per il futuro delle aziende italiane. Non rinuncia alla propria abitudine di trovare la migliore soluzione per lavori che le macchine devono affrontare. Nello specifico per Solarclean dichiara di aver voluto puntare soprattutto sulla sicurezza nei confronti di materiali fragili, quali sono i pannelli fotovoltai-

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ci, e di aver diretto i propri sforzi proprio a trovare l'optimum del controllo della spazzola. Impegno non nuovo per l'azienda che da sempre trova soluzioni innovative nelle macchine destinate alla manutenzione del verde a bordo strada, prodotto tuttora primario per l'azienda. Con questa esperienza Hymach incrementa la già solida esperienza nella conformazione delle articolazioni dei bracci, nell'impiantistica idraulica e nel controllo elettronico delle diverse funzioni, nella realizzazione di testate utensili specifiche per ogni uso e nell'adattamento delle attrezzature ai più diversi mezzi semoventi.

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AUTOTELAI

Allison Transmission e Officine Brennero presentano i veicoli a metano

A Torino il 21 marzo scorso, la concessionaria Iveco di Verona e Allison Transmission hanno dedicato l'inizio della primavera ai veicoli CNG, i più verdi sul mercato. All'evento, che si è tenuto a Verona nella modernissima nuova sede di Officine Brennero, hanno partecipato 60 clienti, la maggior parte dei quali rappresentanti delle multiutilities di Veneto, Emilia-Romagna, Trentino, Friuli Venezia Giulia e Lombardia. Due i modelli CNG con cambi Allison messi a disposizione: uno Stralis allestito con compattatore di rifiuti, di proprietà di Amia di Verona, e un Eurocargo, pensato per le missioni urbane come la raccolta rifiuti e la distribuzione. Presenti inoltre i supereroi di casa Iveco: un Daily a metano e un Daily elettrico, che hanno incuriosito e riscosso un grande interesse. Federico Gaiazzi, amministratore delegato di Officine Brennero, ha aperto l'evento ricordando l'impegno di Iveco e del gruppo Fiat Industrial sul fronte ambientale, impegno condiviso da Allison Transmission. In questo senso, Iveco ha ampliato l'offerta delle motorizzazioni a metano omologate EEV, tra le più ecologiche sul mercato. L'abbinamento ai cambi completamente automatici Allison consente di sfruttare al meglio questo carburante alternativo, meno scattante allo spunto, grazie al convertitore integrato che moltiplica la coppia e trasferisce la potenza alle ruote in maniera continua

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e dolce, assicurando prestazioni e produttività al massimo livello, anche con coppie motore ridotte. Durante la mattinata, i clienti hanno potuto approfondire la conoscenza del cambio automatico Allison in aula, dov'era esposto un modello in grado di illustrare il funzionamento del convertitore di coppia e degli ingranaggi planetari. In seguito, le piste della grande concessionaria Iveco hanno dato la possibilità ai partecipanti di mettersi alla guida dei veicoli, per toccare con mano in vantaggi offerti da Eurocargo e Stralis a metano in abbinata agli Allison. Molto positivi i riscontri ottenuti da parte dei partecipanti a fine giornata. Unanimi i commenti su silenziosità dei veicoli, estrema manovrabilità anche alle bassissime velocità e una piacevolezza di guida estrema. Altro argomento a favore, i risparmi sui costi operativi legati alla frizione e la produttività globale. Presenti le principali multiutilities del Nord del Paese, molte delle quali già clienti Allison. Afferma il signor Massimo Carini, responsabile della manutenzione di Iren di Piacenza, che nelle province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia, gestisce oltre 5.600 chilometri di rete del gas ed effettua i servizi di igiene ambientale per 112 comuni: "Abbiamo diversi Eurocargo e Stralis con cambi Allison. Li abbiamo acquistati nel 2000 e il ritorno è stato ottimo. Gli autisti sono meno stanchi a fine giornata, non

dovendosi preoccupare di cambiare marcia e anche più produttivi. Inoltre, non dobbiamo più pensare all'usura della frizione, che sui veicoli con cambio manuale sostitui amo in media ogni 50.000/60.000 km." Prosegue il signor Carini: "Un altro grande vantaggio da noi riscontrato è la semplicità di guida dei cambi Allison che riesce ad ovviare anche alla carenza formativa di alcuni autisti". Al contrario, i cambi ma nua li richiedono tempo e risorse da dedicare alla formazione degli operatori. "Per questo in Iren assegniamo i mezzi Allison alla raccolta su più turni, con autisti intercambiabili." Questo è un grande valore aggiunto per le aziende municipalizzate e per i responsabili dei parchi mezzi, che riescono a gestire i turni e il personale in maniera più flessibile e produttiva. Anche il signor Mirco Mazzon, del gruppo Veritas di Venezia, ha una storia da raccontare. "Vent'anni fa siamo stati tra i primi a pensare alla raccolta dei rifiuti con carica laterale e a capire che questa nuova tecnica andava abbinata alla tecnologia più all'avanguardia sul mercato: i cambi completamente automatici di Allison, montati sui veicoli Iveco. I risultati ci hanno dato ragione e quei primi quattro mezzi, quasi dei prototipi, sono ancora perfettamente funzionanti! Non solo, sono serviti come banco di prova per una multiutility di Bar cellona che è venuta da noi a studiarne le potenzialità e ha poi adottato

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questa tipologia di veicoli nella regione Catalana." Dopo aver provato di persona lo Stralis, Pierluigi Marchetti, di Servizi Comunali S.p.A., la cooperativa che si occupa della raccolta rifiuti di 52 comuni nella provincia di Bergamo, racconta: "Abbiamo in flotta molti Stralis e ci troviamo bene. L'ab bi namento con Allison ci interessa particolarmente. Di recente abbiamo acquistato uno Stralis a tre assi con cambio Allison e devo ammettere che quando manca qualche autista e si deve dare una mano, lascio l'ufficio e vado a prendere quello. E' più manovrabile, più semplice da guidare. Riguardo ai costi, li stiamo valutando attentamente, dato che con i cambi manuali in media ogni anno dobbiamo sostituire le frizioni, e ogni due anni il cambio, e i costi sono molto elevati." Sergio Camolese, responsabile Allison per il Sud Europa, racconta: "Allison è presente nel settore della raccolta rifiuti da oltre 40 anni e le nostre trasmissioni sono diventate quasi lo standard, come dimostrano le scelte delle municipalizzate della maggiori città europee, come Torino, Milano, Roma, Parigi, Madrid e Berlino, in cui la raccolta si svolge quasi esclusivamente con mezzi alle-

stiti con gli automatici Allison." L'Eurocargo è un autocarro estremamente versatile, disponibile in infinite varianti e allestimenti, che oltre mezzo milione di clienti ha scelto nei suoi 20 anni di vita. Quasi tutte le versioni sono disponibili anche con cambio completamente automatico Allison. L'Eurocargo CNG in prova è alimentato da un motore Tector da 200 CV e 650 Nm di coppia a 1.250 giri/min. E' conforme non solo ai limiti Euro 5, ma anche a quelli molto più restrittivi EEV. Il cambio è un Allison Serie S2500 che contribuisce a rendere più brillante il motore CNG. Considerato il prezzo del metano, l'Eurocargo CNG, grazie anche al fatto che i cambi automatici Allison non risentono delle diversità negli stili di guida, è in grado di abbattere notevolmente i costi relativi al carburante. Perfetto per le missioni urbane come raccolta rifiuti e distribuzione, grazie alla silenziosità del motore CNG può lavorare anche nei centri abitati nelle ore notturne. Inoltre, le 6 bombole del gas, sistemate ai lati del telaio, non intralciano l'allestimento. Lo Stralis, il pesante di casa Iveco, è perfetto per l'allestimento con compattatori per la raccolta rifiuti. La ver-

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sione a metano messa a disposizione da Amia, altamente ecocompatibile ed a bassissime emissioni, sia allo scarico, sia acustiche, è spinta da un motore FPT Cursor 8 da 7,8 litri e 272 CV di potenza, con 1.100 Nm di coppia da 1.100 a 1.735 giri/min. La trasmissione è un Allison Serie S3500 a 6 velocità. Anche sullo Stralis CNG, i vantaggi della scelta del cambio completamente automatico sono evidenti: maggior comfort di guida e semplicità di manovra alle basse velocità, minore affaticamento degli autisti. La minore esigenza di manutenzione (per l'assenza della frizione) e l'utilizzo più efficiente del carburante determinano costi operativi inferiori. Poiché i cambi Allison garantiscono trazione continua alle ruote anche durante i cambi marcia (Powershift), sfruttano al massimo il carburante. La possibilità di sfruttare direttamente la massima coppia in uscita al motore (senza il rischio di danneggiare una frizione che non c'è) consente di far rendere al meglio anche un motore CNG. Ne consegue che accelerazione e velocità media del veicolo sono massime, per un equilibrio ottimale tra consumi e produttività.

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VIABILITA' INVERNALE

Presenza importante per Giletta ad Ifat di Monaco GHERARDO MARCHELLI

Ad Ifat Ensorga di Monaco di Baviera, fiera dedicata all'ambiente, il gruppo Giletta ha partecipato con uno stand importante, studiato e curato sotto ogni aspetto, sottolineando la propria presenza a livello globale come produttore di allestimenti per la viabilità invernale. L'appuntamento di Monaco si delinea come l'evento internazionale sia del settore ambientale sia nel settore di tutte le attrezzature e mezzi per le multiutilità. Il periodo dell'anno si rivela inoltre particolarmente funzionale, coincidendo con il momento durante il quale si cominciano a concretizzare le

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opportunità per i grandi progetti, oltre a rappresentare una grande opportunità per l'incontro con gli importatori per poter fare il punto della situazione. Tutto il gruppo Bucher Schörling era presente ad Ifat, anche se ogni marchio "comunale" presenziava con uno stand dedicato e separato. Vi erano quindi uno stand Bucher Shörling, uno Beam, uno Gmeiner, uno Johnston Sweepers, e naturalmente quello Giletta. Pur presentando un chiaro riferimento tra gli stand del gruppo, ogni marchio si distingueva con una propria identità, sottolineando le proprie caratteristiche peculiari.

Lo stand Giletta, con una dimensione importante di circa 200 m2, ha voluto dare un preciso richiamo alla nazionalità italiana, con un progetto curato da un architetto italiano e la realizzazione eseguita da allestitori sempre italiani. Lo stand, estremamente luminoso, ha voluto suddividere le zone per gli uffici ed incontri, circa il 40% dello spazio, dalla zona espositiva, con linee pulite ed elementi in vetro. Il design risultava estremamente hightech, a sottolineare l'importanza delle novità presentate. Due postazioni con grandi schermi permettevano di testare e vedere all'opera il comando EcoSat e il sistema Golden-Ice con il sistema del Route-Replay, con la possibilità della simulazione e di riproporre il percorso fatto, con il salvataggio dei parametri per poter ripetere lo stesso tracciato senza l'intervento dell'operatore, che può così concentrarsi unicamente alla guida. Inoltre il collaudato sistema consente di ottimizzare l'utilizzo del sale in funzione delle condizioni meteorologiche, la tipologia del tratto di strada e degli interventi precedenti, con un notevole risparmio di materiale, una sicurezza certa dell'intervento e un minor impatto ambientale. Gli schermi erano anche predisposti per la connessione con gli iPad, in modo da mostrare e presentare la App

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Giletta per questo diffuso strumento di lavoro. La App Giletta, prossimamente scaricabile sull'App Store di Apple, permette di sfogliare la presentazione dell'azienda, navigare attivamente tra prodotti, servizi, storia e tutto ciò che riguarda l'azienda di Revello. Come per tutte le App, anche Giletta prevede per la propria un aggiornamento continuo, in linea col lavoro di immagine dell'azienda che, puntando sui nuovi media e sui filmati, cerca di rendere più fruibile l'informazione dei propri prodotti e delle possibilità tecniche offerte ai clienti. L'area più rilevante dello stand, dedicata ai prodotti, consentiva di toccare con mano la qualità e comprendere appieno le attrezzature proposte. Giletta ha deciso di portare ad Ifat tutta la gamma prodotti, con una rappresentanza completa sia dei modelli di spargitori che dei modelli di lama. In particolare è stato dato risalto alla lama della serie U, il vomere universale a geometria variabile che consente un lavoro estremamente versatile, permettendo di operare in apertura, in pulizia ed in raccolta cambiando la sua geometria. Sul piedistallo di prova era esposta la versione più imponente e versatile, la UMN36 con doppio coltello, acciaio e neoprene. La tecnologia a doppio coltello, vista la soddisfazione che sta raccogliendo

presso i clienti, era presente anche sulle altre due lame esposte, una leggera e l'altra autostradale, quest'ultima con deflettore regolabile per il lancio della neve in funzione dello spazio e della velocità operativa. Un vano tecnico delle innaffiatrici CL ed un gruppo di spandimento Pre mium hanno permesso ai visitatori di ispezionare approfonditamente queste parti così importanti dei mezzi Giletta, senza dover esporre l'intera attrezzatura. Un UniQa, una One ed una KA rappresentavano la gamma di spargitori, in questo caso tutti a catena e con impianto di umidificazione, particolare che sottolinea l'efficienza di intervento con il sistema di umidificazione che permette

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una maggior aderenza e permanenza del materiale sul manto stradale, oltre ad un'attivazione più rapida della reazione, fatto ormai diffusamente noto in tutti i paesi, ma che in Italia sembrerebbe ancora poco utilizzato. In rappresentanza di mezzi più pesanti, nell'area dimostrativa allestita all'esterno, un Mercedes-Benz Actros che si esibiva nelle prove dinamiche equipaggiato con lama frontale MN36 ed uno spazzolone interassiale, inoltre uno spargitore UniQa 4000 a catena, naturalmente con impianto di umidificazione. A questo appuntamento Giletta non ha portato mezzi aeroportuali, avendo appena partecipato alla fiera specifica Interairport.

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ATTREZZATURE

Una Road Patcher Schmidt SR800 a Spoleto

Sabato 5 maggio 2012, con una dimostrazione pratica nel centro di Spoleto, è stata presentata alla cittadinanza la nuova macchina "tappabuche" Schmidt SR800, acquistata da A.Se. Spoleto S.p.A. La SR800 è quanto di più efficace, veloce e professionale offra il mercato a tutti gli operatori che abbiano il compito di mantenere la pavimentazione stradale integra ed in sicurezza, ed è in grado di effettuare fino a 200 m2 al giorno di rappezzi stradali utilizzando un solo operatore. Le crepe e le buche che si formano

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sull'asfalto in conseguenza di usura o eventi atmosferici sono la prima avvisaglia di un deterioramento che può, in tempi brevi, portare all'inevitabile necessità di procedere a costosi lavori di scarificazione e riasfaltatura. Attraverso queste imperfezioni, infatti, l'acqua penetra negli strati sottostanti la pavimentazione stradale, provocandone una veloce degenerazione. Progettata per far fronte a questa specifica necessità, la SR800 consente, in tempi brevissimi ed in totale sicurezza, di riparare efficacemente sia crepe, sia buche di notevoli dimensioni.

Caratteristica fondamentale della macchina è senz'altro il braccio snodato al termine del quale trovano posto gli ugelli spray dell'emulsione bituminosa, quello soffiante, la bocca di uscita della ghiaia pulita e la camera di miscelazione tra la ghiaia e l'emulsione. Tale braccio, che opera frontalmente alla cabina di guida, è montato su una ralla subito dietro la cabina stessa e, grazie a tre gradi di libertà, può essere movimentato con precisione millimetrica dall'unico operatore, direttamente dal posto guida, tramite due joystick proporzionali. Per lo svolgimento delle operazioni di rappezzo non è necessario nessun uomo a terra, a tutto vantaggio della sicurezza, dell'ambiente di lavoro e dell'impatto sulla viabilità, che continua a scorrere ai lati della macchina in funzione. Tutta la potenza necessaria viene prelevata dal motore principale dell'autocarro (Euro 5), tramite una presa di forza ed un impianto idraulico di potenza. Non è quindi necessario alcun motore ausiliario, che comporterebbe rumorosità, inquinamento e costi di manutenzione aggiuntivi. L'operatività della Schmidt SR800 è riassunta in poche fasi: - trasferimento fino alla zona di intervento ed azionamento delle segnalazioni luminose, - pulizia dell'area da riparare median-

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te getti di aria compressa, - stesura spray di speciale emulsione bituminosa calda, - riempimento a pressione della buca o crepa con mix di graniglia ed emulsione, - stesura di ghiaia pulita, - compattazione dell'area trattata mediante le stesse ruote dell'autocarro. Tali operazioni vengono effettuate molto velocemente, senza uomini a terra e senza la necessità di installare alcun cantiere o deviazione particolare della viabilità ordinaria. La notevole capienza della tramoggia per l'aggregato (4,4 m3) e del serbatoio di emulsione bituminosa (800 l, riscaldato ed isolato termicamente), garantiscono un'elevata autonomia, in grado di soddisfare le necessità di un intero turno di lavoro. L'emulsione bituminosa calda è all'interno di un circuito chiuso riscaldato, e viene mantenuta costantemente in circolo, in modo da non solidificarsi anche se non sono in funzione gli ugelli, oppure durante i trasferimenti. Montata direttamente sul telaio di un autocarro 2 assi, la SR800 è maneggevole ed adatta ad operare anche all'interno di aree urbane, senza particolari difficoltà. In posizione di trasferimento, il braccio viene ripiegato posteriormente su di un apposito supporto. Il sindaco ha espresso viva soddisfazione per la valida scelta effettuata da A.Se. S.p.A.: "Con questo nuovo macchinario sarà possibile - ha dichiarato Daniele Benedetti - intervenire in maniera mirata e tempestiva e ciò consentirà una rilevante contrazione dei costi di gestione grazie alla riduzione del tempo necessario all'esecuzione del lavoro sulle sedi stradali. Inoltre non dobbiamo sottovalutare che poter intervenire con rapidità

e con tecnologie avanzate produce sia il miglioramento del servizio che della sicurezza stradale". E' da sottolineeare inoltre il deciso passo avanti compiuto in materia di sicurezza sul lavoro: nessun operatore a terra significa nessun rischio di investimento da parte del traffico e soprattutto alcun rischio di esposizione ai vapori nocivi dell'emulsione bituminosa calda. "L'investimento si inserisce nel difficile momento di crisi che anche l'Azienda A.Se. è chiamata ad affrontare coniugando rigore e crescita - ha dichiarato il Presidente Roberto

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Loretoni. - Da un lato portiamo avanti progetti per la riduzione dei costi per avere ancora più efficienza in futuro; dall'altro continuiamo a investire su tecnologie, qualità e innovazione perché crediamo che in momenti così difficili come questo sia un approccio imprescindibile. Siamo certi che i risultati che potremmo avere nel breve e medio periodo saranno positivi intervenendo in maniera armonica su tutto il territorio, grazie alla condivisone del nuovo metodo di programmazione fondato sul cruscotto on line che gestiamo insieme all'amministrazione comunale".

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SICUREZZA SUL LAVORO

La formazione per prevenire

Negli ultimi anni la tecnologia ha permesso di creare macchine sempre più affidabili e sicure. Spesso però questo non basta per evitare gli incidenti. Per prevenirli sono indispensabili una formazione adeguata ed un corretto addestramento all'utilizzo. E non solamente perché lo prevede la legge. La sicurezza non è un fattore secondario. In effetti, se ne parla da sempre ed ancora di più a seguito di incidenti sul lavoro che colpiscono l'emotività della gente.

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Le statistiche sulle cause degli eventi evidenziano quanto sia diffusa la mancanza di adeguata conoscenza delle macchine e delle più elementari regole di s ic urez z a. Spesso si apprende ad usarle direttamente sul campo, senza una formazione specifica. Non solo macchine movimento terra ma anche carrelli elevatori tradizionali e telescopici, gru a torre, autogru, piattaforme porta persone semoventi di ogni genere e tipo, e molte altri mezzi che quotidianamente usiamo per il nostro lavoro.

Cosa dice la legge La premessa è che il concetto di Formazione è stato espresso dal Legislatore - per la prima volta in maniera esplicita - nel D.Lgs. n.81 del 9 aprile 2008, al quale chi si occupa di formazione fa riferimento. Di norma infatti, in ambito formativo, di questo decreto si citano giustamente gli articoli 36, 37, 71 e 73, i quali definiscono, in sintesi, il concetto di "Informazione e Formazione del lavoratore all'uso di macchine ed attrezzature e gli Obblighi del Datore di Lavoro". Il Legislatore ha però ulteriormente rafforzato l'obbligo di Formazione con il D.Lgs. n. 106 del 3 agosto 2009. Infatti questo Decreto, nel mantenere in vita gli stessi articoli del precedente DLgs. n. 81 sopracitati, in realtà li ha profondamente evoluti nel loro significato profondo, perché ai concetti di Informazione e di Formazione ha aggiunto quello di Addestramento. L'innovazione più importante è nell'art. 71, comma 4, che al precedente "il datore di lavoro provvede affinchè i lavoratori …(omissis)… ricevano una formazione adeguata e specifica…" ha sostituito il ben più stringente "il datore di lavoro provvede affinchè i lavoratori …(omissis)… ricevano una formazione, informazione ed addestramento adeguati e specifici…". Questa frase evidenzia senza ombra

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di dubbio l'importanza dell'informazione e dell'addestramento. E questa valenza è stata confermata dall'accordo Stato/Regioni del 22 febbraio scorso, nel quale, in attuazione dell'articolo 73, comma 5 del decreto sopra citato, si individuano le attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori, i soggetti formatori, la durata ed i requisiti minimi della formazione. Il solo attestato di partecipazione ad un corso non ha più ragione di esistere; oggi bisogna attestare un percorso formativo, informativo ed addestrativo strutturato. Per questo diventa indispensabile organizzare corsi con informazioni che spaziano dalla legislazione alla sicurezza dei luoghi di lavoro, dalle norme di comportamento alla segnaletica di cantiere, dalle norme di primo soccorso all'uso dei DPI e molto altro, fino alla conoscenza della macchina, quella vera, non quella che fino a ieri i "partecipanti" vedevano sui depliant o sui manuali di uso e manutenzione. L'obbligo formativo (Informazione, Formazione ed Addestramento adeguati e specifici) è sempre in carico al datore di lavoro, che ne risponde anche penalmente. Spetta a lui dimostrare che il percorso formativo fatto dal lavoratore è adeguato e specifico; nell'eventualità di una comparsa in giudizio, solo un corso strutturato ed organizzato può dimostrare le diverse tappe di apprendimento e le verifiche fatte. Ecco perchè è di importanza fondamentale affidarsi ad Enti di Formazione competenti e qualificati guardando al valore aggiunto di percorsi formativi integrati.

I corsi del CFRM Veicoli per la raccolta ed il trasporto dei rifiuti (compattatori posteriori e laterali, minicompattatori e costipatori) Macchine movimento terra (escavatori, pale caricatrici e terne) Piattaforme aeree (semoventi a forbice, articolate, telescopiche, trainate ed autocarrate) Sollevatori telescopici (frontali e rotativi) Carrelli elevatori (frontali e laterali) Gru (autocarrate, mobili, a ponte ed a torre) Trattori agricoli a braccio telescopico Il CFRM in cifre 2.352 allievi formati nel corso del 2011 Oltre 29 mila ore di formazione 28 corsi diversi Le iniziative concrete e mirate ad un aumento effettivo della sicurezza sono purtroppo ancora troppo poche Un plauso merita sicuramente il Centro Formazione e Ricerca Macchine (CFRM) del gruppo Merlo. E' la prima struttura in Italia ed una delle prime in Europa specializzata nella formazione ed addestramento all'uso di macchine ed attrezzature. Il Centro e la sua missione operativa nascono dalla ferma convinzione che non possa esistere sicurezza nella conduzione di macchine operatrici senza una formazione di alto livello ed un addestramento mirato. La superficialità ed il mancato rispetto delle più elementari regole di sicurezza sono infatti le cause principali degli incidenti. Il CFRM nasce quindi come scuola all'avanguardia per diffondere la cultura della sicurezza tra gli operatori di macchine e veicoli di ogni marca, genere e tipo. Il Centro fornisce corsi di formazione

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con programmi e metodologie concordati e validati dall'INAIL (Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro - DTS ex ISPESL) e dispone di istruttori qualificati con anni di esperienza nel training delle persone e nella conduzione ed assistenza tecnica delle macchine. Il CFRM è accreditato dalla Regione Piemonte ed è centro di formazione IPAF (International Powered Access federation). Gli ingenti investimenti in strumenti ed infrastrutture e le collaborazioni con importanti istituti universitari testimoniano la forte volontà del gruppo Merlo di qualificarsi come centro di eccellenza internazionale nell'ambito della sicurezza. L'obiettivo della formazione per il gruppo Merlo è di far diventare il concetto di sicurezza una parte integrante della vita professionale di ognuno, un patrimonio conoscitivo della persona, un bagaglio culturale che arricchisce la qualità della vita di tutti.

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VIABILITA'

Dimostrazione Assaloni S.r.l. a Corno alle Scale

Assaloni S.r.l. proviene da una tradizione plurisecolare della lavorazione del ferro a Lizzano in Belvedere, in provincia di Bologna. Trova la sua collocazione nell'allestimento di veicoli per lo sgombero neve e, più in generale, per la manutenzione della strada. A sancire il nuovo status dell'azienda bolognese la dimostrazione su neve (e non solo), che si è svolta il 14 marzo 2012 presso la stazione sciistica di Corno alle Scale, ovvero a pochi chilometri dalla sede dell'azienda. In uno scenario impreziosito dalla giornata di sole e ancora parzialmente imbiancato dall'ultima nevicata, uno dei parcheggi della stazione è stato trasformato in campo prove, giocoforza artificiale, di 16 veicoli variamente attrezzati, che ben hanno rappresentato la completezza della gamma di sgombero neve: dal fuoristrada pick-up sino al mezzo d'o pera, passando per i trattori agricoli e le macchine movimento terra, e toccando anche una realtà vicina alla stazione sciistica come i battipista. Tale ricca esposizione è stata resa possibile sia dalla fattiva collaborazione dei propri clienti, sia dall'appoggio ricevuto delle case costruttrici più importanti del

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settore, molte delle quali vedono un rapporto di collaborazione preferenziale con Assaloni S.r.l. I mezzi presenti erano: Land Rover per i fuoristrada, Piaggio per i motocarri, Bremach per i veicoli 4x4 3,5 6 t, Mercedes Unimog per i veicoli portattrezzi 4x4, Iveco per i veicoli industriali in genere, passando per BM con i suoi trattori idrostatici portattrezzi con guida reversibile, che vengono prodotti nella propria fabbrica situata sull'Appennino, passando per i trattori tradizionali come Landini e Deutz, per terminare con le macchine movimento terra Venieri. Una citazione a parte merita senz'altro la presenza di Prinoth, la cui prima collaborazione con Assaloni S.r.l. risale agli anni 80: tale collaborazione è stata rinverdita sia del punto di vista tecnico che commerciale nell'ultima stagione invernale, nella quale sono stati consegnati diversi fresaneve per i battipista della società del gruppo Leitner, senza ombra di dubbio uno dei leader mondiali nel settore. I veicoli presenti alla dimostrazione sono stati variamente allestiti con le lame sgombraaneve T4, PK, Tecna, ML, Futura, G2 e AS, ultima nata in

casa Assaloni e destinata al mercato autostradale; dai vomeri della serie VK e VU, anch'essi di recente presentazione, dagli spargitori serie Artik, Spes e Alp, con capacità da 0,5 a 4 metri cubi, tutti interamente costruiti in acciaio inossidabile AISI 304L e con sistema di alimentazione del materiale a coclea, nonché dalle fresaneve FL120 e FF204 e FF248, che hanno dato vita alla parte più spettacolare della dimostrazione. Alla manifestazione hanno preso parte circa 350 persone in rappresentanza di 160 clienti, equamente divisi fra amministrazioni pubbliche ed imprese private, a riprova di quanto l'interesse per lo sgombero neve sia cresciuto in misura significativa dopo le copiose nevicate che hanno colpito nel corso dello scorso mese di febbraio l'Italia Centrale, soprattutto nel settore orientale. Grande interesse anche per l'ultima nata in casa Assaloni S.r.l., ovvero Automas, il modulo per il ripristino del manto stradale che nelle intenzioni del costruttore vuole rappresentare per l'azienda la produzione alternativa a quella stagionale delle attrezzature per lo sgombero neve. Si tratta concettualmente di un cantiere mobile veloce rappresentato dal veicolo portante, in questo caso un Unimog U1450 di proprietà Assaloni S.r.l., e da un modulo scarrabile alimentato dall'impianto idraulico del veicolo stesso, composto da un termocontainer con tanto di bruciatore a gas per mantenere a corretta temperatura il conglomerato bituminoso, di un serbatoio di emulsione corredato

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di relativa lancia, di un contenitore per la sabbia, di una rastrelliera per l'alloggiamento degli utensili di lavoro, di un kit di demolizione per ricontornare al meglio la buca e favorire un rappezzo ben eseguito, di un kit compattazione comprendente una pedana mobile che favorisce l'utilizzo della piastra vibrante, di un piccolo serbatoio d'acqua. Il risultato che si raggiunge ha sorpreso positivamente i presenti per la qualitĂ del lavoro e la rapiditĂ di intervento, che unita alla grande praticitĂ di utilizzo la rende interessante sia per enti pubblici che imprese. Sul piazzale si sono potuti visionare 16 mezzi allestiti, affiancati anche da altre attrezzature abbinabili agli stessi, un banco esposizione sottolineava

l'assistenza post vendita con un'e sposizione di parti di ricambio ed elementi di usura. I veicoli in sola esposizione erano: un Bremach T-rex 60 con modulo spargisale spes 20.20, lama sgombraneve Tecna25 e cisterna per acqua potabile da 2.500 litri, un Land Rover Defender con lama sgombraneve T4, un Piaggio Poker con spargitore in acciaio Inox Artik 50, un RoboGreen con modulo fresaneve TF100, un trattore Better BM con fresa laterale FL120-tr, un trattore Deutz con ML28 su 3 punti anteriore e spargitore su 3 punti posteriore TS1000, un Iveco Trakker con lama sgombraneve autostradale AS40 e un Eurocargo 4x4 con spargitore Alp 23.40 e lama sgombraneve a

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3 settori 3MS. I mezzi che hanno dato dimo stra zione sul piazzale spostando la neve appositamente accumulata sono stati: un trattore Deutz con fresa laterale FL120-tr e spargitore a disco TS1000d, un trattore Better BM con fresa FF204a/1, un Bremach T-rex 60 con spargitore Spes 16.10 e PK2450, un Unimog U300 con spargisale Spes 20.15 e futura 28/7, un trattore Landini Legend 135 con lama sgombraneve G2, una terna Venieri 10.23 con vomere VU-26, un Unimog U400 con fresa FF248/1 e l'Unimog U1450 con Automas e spazzolatrice anteriore Star 240, che ha dimostrato la sua efficienza in un intervento completo di riparazione del manto stradale.

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PORTATTREZZI

La gamma degli idrostatici Antonio Carraro

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TTR 4400 HST: idrostatico reversibile universale Il concept di TTR 4400 HST (38 HP) replica, in scala minore, quello dei trattori di alta gamma AC. La scelta strategica delle motorizzazioni, ad iniezione diretta, dei migliori produttori di fama mondiale, significa miglior comfort acustico, minori vibrazioni, risparmio nei consumi ed efficienza al top. La configurazione di TTR 4400 HST, a trasmissione idrostatica, telaio ACTIO™, baricentro basso, guida reversibile, ruote motrici isodiametriche, consente un vasto spettro di utilizzo del mezzo adatto a lavorare su ogni tipo di terreno, sul piano, nei dislivelli, in terreni aspri. Con TTR

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4400 HST il binomio macchina - attrezzo può assumere diversi assetti operativi ad alto standard di specializzazione, assolvendo molte attività agricole o di manutenzione quali: cura dei parchi, pulizia delle aree pedonali, sfalcio degli argini autostradali, gestione del verde nei campi sportivi, viabilità invernale, movimentazione e scavo nei vivai e nei cantieri.  SP 4400 HST: comunale per vocazione SP 4400 HST (38 HP) è un mezzo idrostatico articolato, compatto, supermaneggevole, nato per la manutenzione delle isole pedonali e dei centri storici, la viabilità stradale, la pulizia dei selciati, lo sgombero della neve, la cura dei parchi pubblici e dei giardini.

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Può essere allestito con attrezzi frontali, dorsali e posteriori e quindi utilizzato con spazzatrice, lama o fresa da neve, spargisale, spandisabbia, rasaerba, muletto con pianale portattrezzi, trinciarive, escavatore, trincia e trivella. Un comodo pianale di carico sul dorso del manto cofano rende SP utile anche per la movimentazione di materiale. La cabina è il primo punto di forza: lo spazio vivibile è molto ampio e la visibilità in tutte le direzioni. Il sedile a molleggio pneumatico, completo di poggiatesta e braccioli, garantisce una guida avvolgente e rilassante anche dopo molte ore di lavoro. Il posto guida poggia su di una serie di silent-block che assorbono dolcemente le vibrazioni. In più SP 4400 HST è dotato di must sfiziosi (tutti di serie) che sorprenderanno positivamente anche i clienti più esigenti. Tra questi: il lettore CD-MP3, il vano pocket-lunch per conservare cibi e bevande da consumare durante il lavoro, l'impianto di aria condizionata, il potente apparato illuminante dotato di fari di lavoro e presa 12 V. I freni a comando idraulico assicurano frenate decise e modulari. Il comando di avanzamento a pedale gestisce idraulicamente la trasmissione idrostatica contribuendo ad un comfort di guida nel segno della praticità e della sicurezza. Un dispositivo 1. TTR 4400 per taglio erba 2. TTR 4400 con lama neve 3. TTR 4400 con turbina

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joystick JM™ per la gestione delle attrezzature è posto a portata di mano dell'operatore. Per le lavorazioni che richiedono il controllo dell'andatura costante, il dispositivo speed-fix permette di fissare la velocità di moto in lavoro. SP 4400 HST può usufruire di un'estensione di garanzia (EXG) fino a 4 anni. Serie Ergit 100 - HR 6500: idrostatico, reversibile, con JM™ HR 6500 (57 HP) è un trattore idrostatico sterzante reversibile che offre una grande versatilità d'usi per i gestori della manutenzione urbana. La variazione continua della velocità nei due sensi di marcia conferisce un'ineguagliabile praticità operativa negli andirivieni. Quattro le gamme di rapporti per una velocità massima di 40 km/h. Grazie al dispositivo speedfix, HR è un autentico specialista in caso di lavorazioni che richiedano velocità d'avanzamento costante. Questo mezzo è in grado di semplificare drasticamente le procedure con attrezzature specifiche come: spazzola, lama da neve, spargisale, rasaerba, trincia frontale, braccio laterale decespugliatore, rimorchio, muletto. La configurazione del trattore a ruote

posteriori maggiorate assicura aderenza costante al terreno e permette volte molto contenute. A richiesta HR può montare arco di protezione, telaio a 6 montanti Star o cabina StarLight con aria condizionata e sollevatore anteriore per attrezzature in combinata. TRH 9800: il grande idrostatico reversibile TRH 9800 (Premio "Tractor of the year" Best of specialized 2012) è il "grande" idrostatico reversibile AC dotato di 87 HP di potenza (motore Yanmar - 4 cilindri turbo, 3.300 cc, motori a masse controrotanti con sistema d'iniezione ed EGR a controllo elettronico, con Clean Fix™ - ventola ad inversore di flusso che garan- 5 tisce la continua pulizia ed efficienza con sospensione e il Joystick Multidel radiatore e dellla griglia frontale funzione JM™ con doppia portata di del cofano). Il concept di guida è olio. Molti gli optional disponibili: oltre ergonomico e spazioso assicurando il al joystick, il sollevatore anteriore e il massimo comfort anche per gli ope- bull-bar per il cofano. E ancora: la ratori di grande corporatura. Il con- sospensione idraulica; la cabina trollo elettronico e automatico della StarLight, spaziosa e confortevole velocità di avanzamento e dei giri del motore è gestito dal sistema ESC 4. SP 4400 per il taglio erba (Electronic Speed Control). I potenti 5. HR 6500 per campi da golf impianti elettrici ed idraulici offrono la 6. HR 6500 con biotrituratore possibilità di utilizzare un sollevatore 7. HR con trincia

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per una perfetta operatività e sicurezza anche nelle pendenze estreme; o la semicabina a 6 montanti EasyStar, ergonomica, confortevole, sicura, oltre che economica nel prezzo. Una versatilità impareggiabile TRH è un autentico specialista nelle lavorazioni che richiedano velocità d'avanzamento e/o i giri PTO costanti, come nel caso d'utilizzo di spandisabbia, seminatrici o atomizzatori. L'operatore imposta i giri della presa di forza e, semplicemente premendo l'apposito pulsante sul cruscotto, fissa la velocità d'avanzamento scelta. Tramite una serie di dispositivi di controllo, le impostazioni rimarranno costanti anche in caso di improvvise

AZIENDE

salite o discese, fino alla fine del lavoro e l'operatore non dovrà far altro che correggere, di tanto in tanto, la direzione del trattore. L'avanzamento idrostatico si rivela la soluzione vincente con molte attrezzature: dai più imponenti atomizzatori per i trattamenti, al vertidrain per la carotatura del suolo, alla pala per la movimentazione del terreno, alla catenaria per lo scavo dei canali di drenaggio, ai grandi rasaerba a più elementi per il taglio dell'erba delle grandi distese verdi fino alle attrezzature per il trapianto delle piante che richiedono variazioni micrometriche di velocità. TRH 9800, inoltre, si dimostra un vero outsider anche nella fie-

nagione e nella manutenzione di argini e scarpate. Serie Ergit 100 - SRH 9800: nuovo idrostatico reversibile articolato SRH 9800, il "grande" idrostatico reversibile a telaio articolato, è un trattore nato per lavorare negli spazi più ristretti; tra i filari dei vivai, in pianura e in pendenza. Il motore (87 HP turbodiesel - 4 cilindri raffreddato ad acqua) è dotato di sistema d'iniezione, EGR a controllo elettronico e sistema Clean Fix™. Il dispositivo per il controllo elettronico della velocità di avanzamento e dei giri del motore ESC (Electronic Speed Control) e gli impianti elettrici ed idraulici, con le opzioni di joystick JPM  Multifunzione, esaltano le prestazioni di questo agilissimo trattore, riducendo i tempi di esecuzione dei lavori. La trasmissione idrostatica è dotata di funzione "automotive", dispositivo che consente la modulazione dei giri - motore in base alla velocità d'avanzamento. Le infinite gamme di velocità nei due sensi di marcia e la massima praticità operativa negli andirivieni in sequenza rapida, agevolano le operazioni di movimentazione e semplificano le lavorazioni che richiedono velocità costante. 8. SRH in vivaio 9. TRH per campi da golf 10. TRH 9800 con braccio

Antonio Carraro: a tutto spiano con web & social L'aumento impressionante delle visualizzazioni del video dell'ormai mitico quadricingolo Mach 4 (attualmente più di ottocentocinquantamila), pubblicato nel canale YouTube Antonio Carraro 40

Channel, conferma e gratifica la direzione intrapresa da Antonio Carraro, volta a spingere e rafforzare con vigore crescente la sua presenza sui social network e sul web. Il popolo di Internet

è attratto da prodotti unici ed interessanti, proprio come il Mach 4, che si differenziano dagli standard comuni… e i trattori speciali sono il forte dell'azienda padovana.

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Dall'Africa alla Groenlandia, in ogni punto del mondo è ormai disponibile una connessione ad Internet; quale modo migliore quindi, per un'impresa attiva a livello internazionale che vuol far conoscere i propri prodotti ed espandere il marchio, se non sfruttare

le molteplici opportunità offerte dal web. Allo stesso tempo, l'utente finale ha il vantaggio di interagire direttamente e in tempo reale con l'azienda stessa. Antonio Carraro, all'avanguardia nell'innovazione dei prodotti come nella comunicazione, è in prima linea anche

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nel marketing virtuale con il canale YouTube - ricco di video dei prodotti AC in lavoro, tanto richiesti e amati (ovvero "cliccati"!) dagli agricoltori moderni; la pagina Facebook Antonio Carraro Tractor people, sempre aggiornata con foto e post relativi al mondo AC; il sito istituzionale www.antoniocarraro.com fonte di informazioni dettagliate su tutta la gamma; il servizio newsletter, che fornisce un aggiornamento mensile sulle novità della casa; e il nuovissimo sito di e-commerce www.eshop.antoniocarraro.it, completamente rinnovato, per gli acquisti on-line del merchandising AC. Nuovi modi di comunicare che coinvolgono ed entusiasmano un marchio centenario, che col passare degli anni si rinnova e sta al passo con i tempi. 1. Nuovo E-shop 2. Mach 4

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ENERGIA

Markus Oberhauser per la pulizia degli impianti fotovoltaici GIORGIA MARCHELLI

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La diffusione di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica sfruttando quella solare si è negli ultimi anni fortemente intensificata in Italia come nel resto del mondo. Il corretto funzionamento degli impianti fotovoltaici è però soggetto ad alcune importanti forme di manutenzione. Prima fra tutte è la pulizia dei pannelli solari, ovunque siano posizionati, in

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quanto se fortemente sporchi o coperti da uno strato di neve e/o ghiaccio, l'intero impianto fotovoltaico lavora al di sotto del suo livello di prestazione. Se parti dell'impianto fotovoltaico sono insudiciate diminuisce il rendimento dell'intero modulo, in quanto riduce il flusso di corrente come in una resistenza. Ciò significa un consistente mancato

guadagno o perdita di denaro, pari circa ad un deficit del 15% della capacità dell'impianto, calcolabile anche in centinaia di euro a seconda della grandezza dello stesso. La buona manutenzione degli impianti fotovoltaici, compresa un'accurata pulizia, dovrebbe fare in modo che dopo vent'anni i pannelli solari abbiano ancora una resa dell'80%. Forse perché in Alto Adige la diffusione degli impianti fotovoltaici si è sviluppata in maniera estremamente veloce e capillare, Markus Oberhauser, ingegnoso e lungimirante fabbro di Brunico (BZ), che dal 1996 si occupa di carpenteria metallica, oltre che di manutenzione stradale (neve, verde, pulizia e lavori di asfaltatura), sempre alla ricerca di sistemi e mercati innovativi nei quali operare, ha subito compreso l'importanza dell'energia solare e cercato i migliori metodi per la manutenzione degli impianti, sia estiva che invernale. Occupandosi immediatamente di approfondire l'argomento, la società Oberhauser Markus ha frequentato corsi professionali ad hoc in Germania, potendosi così iscrivere alla camera di commercio, prima ditta in Alto Adige, per questo genere di lavoro. Parallelamente all'attività di pulizia stessa degli impianti fotovoltaici la ditta è impegnata nello sviluppo e montaggio di sistemi innovativi di pulizia di impianti fotovoltaici. Alla ricerca di prodotti versatili per tutte le tipologie di tetto, l'impresa è in grado di sviluppare e fornire impianti di pulizia di tipo stazionario nonchè mobili. Già da un paio d'anni la società si è munita di 4 attrezzature tedesche per la pulizia estiva dei pannelli fotovoltaici: appropriate spazzole giranti semiautomatiche con morbide setole in nylon lavorano utilizzando acqua purificata. Senza mai salire sui pannelli coi piedi, quattro squadre di operai lavorano incessantemente nella stagione non fredda, grazie ad altrettante piattaforme aeree con sbracci fino a 25

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m, che consentono di raggiungere ogni superficie di impianto fotovoltaico, generalmente poste sui tetti degli edifici, in totale sicurezza e ottemperanza delle norme, completamente coperti da assicurazione. Ulteriore servizio che la società offre su richiesta al termine della pulizia è la verifica dell'impianto fotovoltaico tramite una termocamera eseguita da un tecnico esterno. Questo efficace metodo permette una precisa misurazione della temperatura superficiale dei moduli evidenziando immediatamente eventuali anomalie e provando la buona riuscita del lavoro. Anche l'incessante magnificenza d'inverno è una situazione molto impegnativa per gli impianti fotovoltaici, in quanto anche le piú belle giornate di sole non riescono ad indurre alla produzione di corrente quando i moduli sono ricoperti da uno strato di neve o ghiaccio. La società Oberhauser Markus è in grado di proteggere il rendimento invernale degli impianti attraverso un'accurata pulizia, nonché sgombero neve a regola d'arte. Al momento sono due le squadre di operai che lavorano costantemente durante la stagione fredda grazie alle due attrezzature costruite appositamente sulle esigenze della società per la rimozione della neve e del ghiaccio dai pannelli, sorta di aspiratori giganti sempre messe in uso da piattaforme aeree. L'acutezza di Markus Oberhauser nel riconoscere la validità di attività come questa ha fatto sì che attrezzature e squadre di lavoro che pure operano a ritmo continuo non gli siano più sufficienti. 1. Attrezzatura per la pulizia estiva 2. Pannelli solari con neve e ghiaccio in inverno 3. Attrezzatura per la pulizia invernale 4. Immagine da termocamera

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IGIENE URBANA

Giletta e la gamma di spazzatrici Bucher create per la soddisfazione cliente

Una logica progettuale basata sulla soddisfazione di ogni necessità del cliente; una produzione tecnologicamente avanzata di una gamma completa di spazzatrici uniche, affidabili e di elevata qualità. Giletta S.p.A., grazie ad una linea strategica orientata alla qualità ed all'innovazione tecnologica, è considerata azienda di riferimento nel settore della manutenzione stradale, con la produzione di una serie com-

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pleta di attrezzature all'avanguardia per la manutenzione invernale, e la commercializzazione, l'assistenza e l'allestimento di spazzatrici stradali Bucher. La continua ricerca di soluzioni innovative di Giletta e delle aziende satellite ad essa collegate, è indiscutibilmente il carattere distintivo del gruppo e dei prodotti Giletta, come ad esempio la nuova versione dell'elaboratore di bordo Navicon, ora fornita

con display e tastiera per permettere interattività con l'operatore ed eventualmente con il server centrale Routinform. E' stata inoltre prevista la possibilità di selezionare diversi tipi di attività mediante appositi tasti funzione, con il vantaggio di poter produrre dei report del lavoro svolto in modo estremamente analitico. Conseguenza diretta di tale funzionalità è la possibilità di fornire documenti sul lato di postazione dell'operatore (WebRoutinform) utilizzabili direttamente per la contabilità del servizio (totale ore svolte in intervento preventivo, curativo di abbattimento con una o più attrezzature...). Da sottolineare un progetto molto innovativo, svolto in collaborazione con Microsoft e da altre aziende del settore, denominato Golden Ice. Questi progetti sono svolti tutti nella direzione del cliente, per facilitare la sua attività e rispondere alle sue necessità nel rispetto dei principi di qualità e tutela per l'ambiente. Dalla divisione spazzatrici Bucher di Giletta si estrinsecano due fondamentali tipologie di spazzatrici: le spazzatrici compatte di cui CityCat 1000, CityCat 2020, CityCat 5000, CityCat 5000 Veloce (omologata come autocarro, guida con patente C, con velocità di trasferimento a 80 km all'ora) e quelle su telaio, di cui la grande esponente è CityFant 6000. Ciascuna spazzatrice della gamma soddisfa diverse esigenze di pulizia, esprimendo ognuna caratteristiche peculiari uniche nel segmento del mercato cui si riferiscono. La spazzatrice compatta Bucher Schörling CityCat 1000 è piccola, agile e maneggevole, grazie alle 4 ruote sterzanti delle quali è dotata. La semplicità operativa e di manutenzione che la contraddistinguono ne fanno una spazzatrice ad elevata economicità. La spazzatrice compatta Bucher

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Schörling CityCat 2020 è il gatto per agilità; manovrabilissima grazie all'articolazione ed allo snodo centrale. E' una spazzatrice dagli ingombri molto contenuti ma di elevata potenza e dalle prestazioni altamente performanti. Garantisce una pulizia efficace ed efficiente. La spazzatrice compatta Bucher Schörling CityCat 5000 è la spazzatrice da 4 m3 di riferimento nel settore, sicuramente la più diffusa; spazzatrice che eccelle in manovrabilità e tenuta grazie alle 4 ruote sterzanti delle quali è dotata. E' una spazzatrice dalle alte prestazioni ma con consumi decisamente contenuti. CityCat 5000 è disponibile nella versione 40 km/h (macchina operatrice) e nella versione 80 km/h (veloce). La grande e potente spazzatrice Bucher Schörling CityFant 6000 su telaio è la spazzatrice per eccellenza in termini di affidabilità ed economicità di utilizzo. Decisamente ricca la dotazione di serie. Altissime le prestazioni ed elevata l'autonomia grazie alla capacità della cassa, al capiente serbatoio dell'acqua ed all'ampio serbatoio gasolio dedicato, anch'esso compreso nel rilevante equipaggiamento di serie. L'innovativa spazzatrice Bucher

Schörling OptiFant 8000 assolve i compiti di pulizia più gravosi, con il nuovo ed instancabile modello. Caratterizzato, anche nelle versioni di serie, da una robustezza estrema e da motorizzazioni potenti, sviluppa una potenza di spazzamento incredibilmente elevata.

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Per rispondere a tutte le necessità, su Giletta è in grado di offrire spazzatrici usate sia revisionate che non, oltre a prestare il servizio di noleggio a freddo a breve e a lungo termine, ed offrire servizio di assistenza 24 h, e manutenzione full service del mezzo.

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VIABILITA'

Un Bonetti F100X al Comune di Mompantero GHERARDO MARCHELLI

Il Comune di Mompantero si è recentemente fornito di un Bonetti F100X per tornare a gestire direttamente sia il servizio di viabilità invernale sia molti lavori di gestione delle strade e del territorio. Mompantero è un comune montano della Valle di Susa con 700 abitanti, un budget limitato ed un'estensione di territorio estremamente vasta da gestire. La parte abitata si snoda principalmente sul fondo valle lungo la sinistra orografica del torrente Cenischia

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nelle frazioni di Urbiano, Seghino, Pietrastretta, Trinità, Grangia, Marzano e San Giuseppe, ma, disseminate lungo il versante della montagna, esistono più di una trentina di borgate e case sparse. Il territorio parte da una quota di circa 500 metri sul livello del mare, con strade che si inerpicano strette a raggiungere le frazioni ed i rifugi sparsi sul territorio, che permettono oggi, a chi vuole vivere e godere una montagna non ancora troppo turisticizzata, escursioni che portano, oltre alla

vetta del Rocciamelone (con la statua della Madonna della Neve, collocata sulla cima dagli Alpini a 3.538 m s.l.m), anche ai Rifugi del Truc, di Ca' d'Asti e de La Riposa. Il turista può percorrere inoltre un tratto del Sentiero dei Monaci che, partendo da Susa tocca Giaglione, Novalesa, Mompantero per arrivare a ForestoBussoleno; è inoltre possibile raggiungere gli alpeggi dell'Arcella, di Costa Rossa, di Pra Riondetto, del Tour e di Grange Vottero, o ammirare quel che resta dei numerosi affreschi di carattere popolare che dal XVII secolo sono arrivati fino a noi su piloni, case e cappelle delle borgate di Mompantero. Dover garantire la percorribilità delle strade in tutte le stagioni è sicuramente un compito impegnativo. Avendo l'amministrazione a disposizione un autocarro integrale ed una pala oramai estremamente vetusti, senza affidabilità e con tempi per le riparazioni prolungati, anche grazie a lunghi giorni di attesa per reperire i pezzi di ricambio, il comune da qualche anno si deve affidare a ditte esterne sia per l'esecuzione di molti lavori sia per garantire la viabilità in inverno. L'amministrazione comunale di Mompantero, nell'ottica del raggiungimento di una migliore efficienza nella manutenzione del territorio comunale, sia ordinaria che straordinaria, ha quindi deciso di investire sul rinnovamento del parco macchine operatrici. L'assessore ai lavori pubblici, Cirino Scaffidi Muta, e l'assessore alla montagna, Alberto Vazone, in quanto assessori di diretto riferimento per il servizio tecnico, dopo aver studiato scrupolosamente i mezzi offerti dal mercato che corrispondessero alle loro chiare esigenze, hanno trovato nel Bonetti F100X la soluzione. Infatti un autocarro integrale, affidabile e dagli ingombri contenuti permetterà di intervenire direttamente nelle operazioni di viabilità invernale oltre a

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rendersi utile durante tutto l'arco dell'anno nelle operazione sia di gestione delle strade e del territorio, sia di assistenza agli abitanti delle frazioni. Grazie all'assegnazione di un bando, dopo aver presentato l'intero progetto, il comune ha ottenuto l'assegnazione di un finanziamento regionale che permetterà, con più rapidità, di dotarsi in un secondo momento di uno spargitore da caricare sul Bonetti, e di sostituire anche la pala Benfra, avendo così un parco macchine efficiente e completo, consentendo al personale comunale di operare in massima sicurezza e in maniera più efficiente, sia durante il periodo invernale che durante la stagione estiva per tutte le operazioni manutentive del territorio e di pulizia delle strade. L'autocarro Bonetti F100X è stato acquistato nella versione 55 quintali con omologazione a macchina operatrice, una scelta dettata dalla volontà di contenere i costi di gestione, visto che comunque gli interventi ed i trasporti sono tutti eseguiti sul territorio di Mompantero e soprattutto che la quasi totalità delle strade non consente di superare i 45 km/h. Le dimensioni del mezzo sono state sicuramente uno dei fattori per la scelta, visto che con la macchina precedente incontravano difficoltà in alcuni passaggi estremamente stretti. Le capacità fuoristradistiche di F100X risultano determinati sia per gli interventi con neve e ghiaccio sui numerosi percorsi a forte pendenza, sia per il trasporto di materiali per la gestione delle molte strade bianche presenti, oltre a permettere l'intervento nella gestione del verde, del terri-

torio e delle frane. La lama scelta per gli interventi di viabilità invernale è un vomero a geometria variabile di Annovi. Questa consente sia di spostare a lato la neve come di aprire la strada in caso di precipitazione copiosa, sia di spostare la stessa in tutti quei passaggi dove le ridotte dimensioni non consentono un suo accumulo, versatilità che risulta fondamentale dovendo operare praticamente con un unico mezzo. L'individuazione della macchina più idonea è passata anche dall'esperienza professionale degli operatori, che dovendo gestire un budget sem-

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pre risicato, hanno posto particolare attenzione alla costruzione del veicolo, che risultasse affidabile per molti anni e con la garanzia di disporre dei pezzi di ricambio anche dopo molto tempo. Dopo una visita alla fabbrica Bonetti a Milano i tecnici comunali sono rimasti entusiasti della passione con cui la famiglia Bonetti costruisce i propri mezzi, trovando in questo una garanzia sia della fattura delle macchine, sia di serietà e durata aziendale, che ad oggi permette ancora di disporre di parti di ricambio dei veicoli prodotti nella seconda metà degli anni '70.

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AZIENDE

In pole position per un successo mondiale

I nuovi progetti legati al marchio Energreen consegnano a Laserjet Group una dimensione internazionale. Trentuno anni di attività e una partenza da "zero assoluto", sottolinea con un pizzico d'orgoglio Lino Fraron, "capitano" e fondatore, insieme al fratello Ivo, del Gruppo Laserjet, fiorente realtà di Cagnano di Pojana Maggiore, nel cuore della provincia di Vicenza. Un percorso di crescita costante che, grazie a determinazione, impegno e capacità d'intuire gli sviluppi del mercato, ha velocemente portato Laserjet ad imporsi fra i nomi di spicco nel settore della lavorazione di lamiere, acciai e materiali speciali. Specializzata nella produzione di scocche e componenti pronti per il montaggio di svariate tipologie di macchine lavoranti o statiche, Laserjet è l'azienda madre sotto le cui ali sono nate le altre due realtà del gruppo: Energreen, mirata alla progettazione e produzione di macchine evolute, ad alto contenuto tecnologico, per la manutenzione dei

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cigli stradali e delle banchine fluviali. Guidata da sempre dai fratelli Fraron, i vertici dell'azienda hanno visto aggiungersi nel tempo altri membri della famiglia. "Un vero e proprio team familiare - spiega Lino Fraron tecnicamente preparato e unito nel perseguire i medesimi obiettivi, tutti consapevoli che il proprio posto in azienda non è scontato, ma guadagnato e meritato ogni giorno". Affiancano quindi i due titolari, oltre alle signore Lisetta e Cinzia, da tempo capisaldi del team aziendale, i figli di Lino, Katiuscia e Daniele che, da più di 12 anni, rivestono mansioni strategiche, Katia moglie di Daniele, al commerciale interno e le giovanissime figlie di Ivo, Debora e Jessica, da ormai un anno inserite in organico. La storia di Laserjet comincia nel 1980 e trova la via del successo con l'intuizione di puntare sulla tecnologia laser per il taglio delle lamiere, un sistema destinato a rivoluzionare le modalità di costruzione preesistenti. L'acquisto di un primo sistema di taglio laser nel 1986 apre la strada

ad un nuovo modo di operare e segna l'avvio all'ampliamento dell'azienda, sia sul piano immobiliare che su quello dei macchinari. L'inizio del secondo millennio vede gli albori del progetto Energreen, una nuova avventura che, dall'ambito del ter ziario, conduce al traguardo della realizzazione di un prodotto proprio: una serie di macchine tecnicamente eccellenti, dedicate alla nicchia dell'utilizzo professionale, dove massima efficienza e sicurezza sono requisiti fondamentali. "Un progetto ambizioso - spiega Fraron -, che ha richiesto anni di studio e progettazione per affinare al meglio la componente tecnica e un'incubazione di 5 anni (equivalenti a 8/10.000 ore di lavoro delle macchine) per raggiungere la certezza della massima qualità, che oggi ci consente di puntare ad una produzione su larga scala e di concentrarci, contemporaneamente, nella costruzione di un'accurata strategia di marketing". Proprio quest'ultimo aspetto mette in luce l'abilità imprenditoriale di Fraron, pronto ad individuare e cogliere al volo le opportunità affioranti sul mercato. Per sopperire all'attuale mancanza di una rete commerciale in grado di promuovere i prodotti su scala mondiale, ha siglato recentemente un contratto di collaborazione con un gruppo internazionale per l'acquisto e la vendita dei prodotti Energreen in tutto il mondo. "Un accordo - aggiunge Fraron - che porterà concreti vantaggi anche all'azienda madre Laserjet, per la quale si apre una nuova opportunità di collaborazione". Nato nel 2000, il marchio Energreen raccoglie tutta l'esperienza acquisita negli anni dall'attività di Laserjet. La capacità di anticipare le esigenze del mercato ha portato Lino Fraron ad individuare nella manutenzione professionale degli spazi verdi una nicchia ricca di potenziali sviluppi. L'obiettivo era quello di costruire

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macchine innovative, capaci di prestazioni eccellenti anche in presenza di morfologie particolari, quali cigli stradali, argini di fossi e canali di bonifica, banchine autostradali, terrapieni e letti di fiume. La naturale attitudine dei fratelli Fraron a puntare sempre alla massima innovazione tecnologica ha imposto una gestazione di 4 anni (uno per individuare quello di cui il mercato aveva realmente bisogno e tre dediti alla ricerca dei componenti migliori e allo sviluppo del materiale, fino alla realizzazione e successivo perfezionamento dei prototipi) prima di presentare, alla fine del 2004 in occasione di Eima, una gamma di macchine completa e destinata ad ampliarsi progressivamente per soddisfare le diverse esigenze del settore. Gli ulteriori 5 anni dedicati ai test di affaticamento "sul campo", in linea con una filosofia aziendale mirata a fondare le proprie sfide su certezze consolidate, hanno quindi portato i fratelli Fraron alla sicurezza di un prodotto pronto per il lancio su ampia scala: un parco macchine messo a punto in tutti i dettagli, pronto a risolvere ogni esigenza, anche nelle situazioni di lavoro più problematiche. Fiore all'occhiello della produzione Energreen è Robogreen, macchina fortemente voluta dalla figura commerciale emergente della famiglia, Daniele, e progettata grazie alla tenacia e le capacità tecniche dello zio Ivo: una macchina radiocomandata per grandi pendenze, concepita per essere guidata fino a 200 m di distanza, evitando il pericolo di ribaltamento con uomo a bordo; un gioiello il cui valore tecnologico è stato determinante per il successo del nuovo accordo, che pro ietta Energreen fra i protagonisti del mercato. "Un accordo strategico, con un colosso internazionale che comprende ben 25 marchi/aziende sparse fra Europa e America e che inserisce Energreen in una nuova e più ampia dimensione commerciale. E non mancheranno ulteriori novità, la cui presentazione è prevista per l'edizione di novembre di Eima 2012.


PORTATTREZZI

Multicar fa toccare con mano i propri portattrezzi GHERARDO MARCHELLI

All'inizio di settembre 2011 è stata fondata MI&P S.r.l. (Multicar Italia & Partners) con lo scopo di riattivare il mercato in Italia ed organizzare una distribuzione capillare per i veicoli portattrezzi di dimensioni compatte marchiati Multicar. Già alcuni comuni e privati hanno apprezzato questo ritorno in Italia

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con l'acquisto dei versatili portattrezzi tedeschi. Per far conoscere e soprattutto toccare con mano il prodotto agli utilizzatori, sono state organizzate più giornate dimostrative nel Nord Italia, come quella più recente, nata grazie all'interesse dimostrato dal Comune di Mattie, in provincia di Torino, verso

questi mezzi. Gli operatori, provenienti sia dalle zone limitrofe che dalle Provincie di Aosta e Genova, hanno potuto provare due Tremo ed un Fumo, veicoli che MI&P tiene a disposizione per le numerose dimostrazioni, a Varna, a Falzes, in Valle Aurina, nel Comune di Brunico, e che sicuramente verranno ripetute in altre occasioni. All'appuntamento di Mattie erano presenti tre mezzi, due modello Tremo ed uno modello Fumo. Il Fumo era allestito con un particolare caricatore Multilift, tipico dei paesi di lingua tedesca, che consente il trasporto di vasche per lo spostamento di materiale di cantiere con un carico particolarmente agevole; inoltre è interessante il sistema di scarico che con semplici accorgimenti manuali può essere eseguito a due differenti altezze. Il primo Tremo era allestito con una spazzatrice aspirante di Trilety, che consente a questo portattrezzi ad avanzamento idrostatico con quattro ruote sterzanti di essere una spazzatrice professionale, senza però obbligare il telaio ad essere dedicato al solo lavoro di spezzamento. Il secondo Fumo era allestito con un modulo per il lavaggio delle strade, in consegna alla Gesenu di Perugia e qui a Torino per la sua omologazione, a cui in pochi minuti è stata sostituita la barra spazzatrice anteriore con una lama Assaloni.com, permettendo ai convenuti di apprezzare la comodità del sistema della piastra Multilift, montata direttamente dalla fabbrica, che permette di fare il sollevamento dalla piastra e non dall'attrezzatura. Anche gli impianti idraulici vengono realizzati direttamente dalla fabbrica ed integrati nel veicolo come i comandi dalla cabina integrati ed ergonomici. Le cabine sono ad ampia superficie vetrata nel concetto anche questo del portattrezzi che consen tono una visuale ottimale sugli attrezzi e sulla zona di lavoro. Sono in materiale com-

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posito, esente da corrosione, ed anche i dispositivi d'illuminazione sono integrati senza dover apportare luci ausiliarie a posteriori. I Multicar sono progettati appositamente per essere dei portattrezzi e consentono l'applicazione dei più svariati allestimenti grazie alla possibilità di avere molteplici e differenti impianti idraulici e prese di forza, il sistema d'attacco Multilift frontale, oltre al sistema portante a sfere sui longheroni. Acquistando uno di questi veicoli, grazie alle dimensioni ridotte ed alla disponibilità di una vasta gamma di dotazioni, si ha la possibilità di svolgere innumerevoli impieghi che spaziano da applicazioni per igiene urbana come i lavastrade, al falcio dell'erba, alle attività invernali (compresa la turbofresa), alla spazzatrice aspirante scarrabile, solo per citarne alcune; il tutto con una manovrabilità incredibile ed amplificabile con l'inserimento di 4 ruote sterzanti. All'acquisto bisogna studiare bene i lavori che si vorranno andare ad eseguire negli anni per dotare il proprio mezzo nella maniera più adeguata e poter poi utilizzare tutte le più svariate attrezzature che si potranno acquistare anche in tempi differenti, rendendo l'investimento sempre più remunerativo. Le prese di forza alla distribuzione concepite per flussi idraulici in movimento, modulabili, che abbinati alla possibilità di avanzamento lentissima, sia con la trasmissione con super ridotte meccaniche sia addirittura con la trasmissione idrostatica, consentono lavori difficilmente pensabili con mezzi dagli ingombri così ridotti. Uno fra tutti è la possibilità di operare con una turbofresa per l'allargamento, ad esempio in autostrada con il solo ingombro della corsia di emergenza. Il modello M30 Fumo è proposto sia

a trasmissione meccanica che idrostatica, con motorizzazione turbodiesel Iveco Euro 5/EEV a bassi consumi e 107 kW (145 CV), PTT 35,52 e 75 q (con portate utili che variano da 10 a 48 q nei vari modelli), quest'ultimo a 3 assi, trazione 4x2 e 4x4, a omologazione autocarro o macchina operatrice a richiesta (oltre a doppia cabina, 5 posti). I modelli M27 e Tremo Carrier si dotano invece di motorizzazione VW con 75 kW (102 CV) a consumi bassissimi, filtro particelle e a normativa Euro 5/EEV. Nelle versioni con cambio meccanico e riduttore, i veicoli sono dotati di marce molto lente (1a marcia ridotta a 600 m/h di avanzamento). I mezzi a trasmissione idrostatica possono variare la velocità in continuità (0 - 40 km/h) nella fase di lavoro. La possibilità di avere molteplici e differenti impianti idraulici e prese di forza, il sistema d'attacco Multilift frontale oltre al sistema portante a sfere sui longheroni, consentono di allestire i veicoli Multicar con i più disparati attrezzi intercambiabili. Più di 100 allestitori interna-

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zionali propongono da anni i propri prodotti sul Multicar. Le dimensioni compatte (largh. di 1,30 m Tremo Carrier e 1,62 m Fumo e M27) consentono di operare anche nelle strade più strette dei tanti centri storici delle città italiane, su piste ciclabili e, grazie alle grandi capacità di fuoristrada, anche su percorsi impervi; sono veicoli ottimali anche per particolari lavori di supporto su strade, autostrade ed aeroporti con spazi ristretti. Raggi di sterzata strettissimi oltre alle quattro ruote sterzanti dei modelli Tremo Carrier arrotondano la panoramica dei vantaggi che i veicoli Multicar offrono. La presentazione è stata fatta in collaborazione con Assaloni.com, che MI&P S.r.l. propone come allestitore preferenziale, avendo questa una gamma estremamente vasta di allestimenti da proporre per tali mezzi, ed avendo anche una collaborazione commerciale che li vedrà prossimamente presenti ad un Open House nella sede operativa di Zocca di MI&P presso la sede di BM Tractors.

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VIABILITA' INVERNALE

La lama telescopica Assaloni.Com da Nord Est a Nord Ovest GHERARDO MARCHELLI

Con la consegna eseguita ad ulteriori due autostrade italiane, il brevetto Assaloni.Com delle lame telescopiche sta riscuotendo crescenti approvazioni anche nel nostro paese. L'Autostrada del Brennero S.p.A. si è infatti attrezzata con due lame estensibili e le ha testate quest'inverno. Già cliente storico di Assaloni.Com, con numerose lame, fino ad oggi però utilizzava le monolitiche con impalatura idraulica della serie A90 nella tratta autostradale Sud e la gamma a settore GS - idonea come le A90 per utilizzi in presenza di abbondanti precipitazioni ma anche adeguata ad utilizzi in presenza di giunti e ostacoli vari - più frequente nella parte nord del tracciato. La fornitura di Assaloni.Com ha consegnato una lama estensibile con un solo settore telescopico, sinistra 40 50, ovvero che passa da 4,0 m a 5,0

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m di lunghezza del coltello, ed una estensibile tripla, ossia con 2 elementi telescopici, che permette di passare da 4,80 m a 7 m di lavoro. La lama telescopica tripla, fino ad oggi, è stata consegnata principalmente sul mercato americano e tedesco. Inoltre per i paesi di lingua tedesca queste lame sono state sottoposte brillantemente ai severi test di superamento dell'ostacolo, venendo quindi omologate anche su questi mercati. All'estero queste lame sono già utilizzate a pieno regime, ad esempio, da Asfinag, ente gestore del tratto autostradale attorno a Vienna e dall'ente gestore delle strade regionali della Carinzia oltre dalle Autostrade Bavaresi e dai suoi appaltatori che applicano sia le estensibili sinistre che la versione tripla. Anche nel mercato americano, dove le grandi dimensioni stradali sono la

regola, il prodotto è stato consegnato ed apprezzato dagli utilizzatori. In Italia numerosissime le autostrade che ne hanno in dotazione: oltre ad Autostrade per l'Italia sui vari tronchi di competenza, anche la Torino Savona, la Brescia - Padova, la Roma - l'Aquila e altre. L'Autostrada del Brennero ne ha quindi acquistate due, che questa stagione invernale sono state applicate su veicoli da loro definiti polifunzionali, vale a dire mezzi di proprietà dell'autostrada guidati da loro operatori, dotati di lama telescopica anteriore e di uno spargitore posteriore con impianto di umidificazione, utilizzati nei tratti di autostrada a larghezza variabile. Grazie a questa lama infatti è stato possibile modulare la larghezza di spazzamento, con un solo mezzo e di conseguenza operare continuativamente in presenza di

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cantieri mobili, dove la strada si riduceva di una corsia. Altro ambito di intervento in cui l'attrezzatura a larghezza variabile si è fatta particolarmente apprezzare è stato sugli svincoli autostradali: questi raggiungono una larghezza massima di 6 m, e così è possibile sgomberare l'intero raccordo con un solo mezzo ed un solo passaggio, rendendo più rapidi (e quindi economici) gli interventi. Nei "treni" - così definiti per indicare il passaggio delle lame in sequenza - con quest'attrezzatura si riesce a risparmiare un mezzo: anzichè far passare 3 lame da 4 m è sufficiente ne passino solamente 2 da 6 m, mantenendo invariata la fascia di pulizia. Questa innovativa soluzione è stata adottata dal l'Autostrada del Brennero grazie all'ing. Andreani (Capo Servizio Centri di Sicurezza Autostradale, Direzione Tecnica Generale) ed al sig. Agostini (tecnico Area mobilità Direzione Tecnica Generale), particolarmente attenti alle novità che offre il mercato. Altra fornitura effettuata direttamente da Assaloni.Com è all'Autostrada SATAP S.p.A., società che gestisce i tratti Torino - Piacenza e Torino - Milano; per Assaloni.Com un nuovo cliente che, attratto da questo particolare prodotto, ha commissionato 12 lame estensibili sinistre 42-52 già entrate in servizio sulla tratta Torino - Milano recentemente adeguata da due a tre corsie di marcia più quella di emergenza. L'allargamento dell'autostrada è stato pertanto gestito con l'inserimento di lame a larghezza variabile e non con l'aggiunta di ulteriori veicoli. Tutte queste lame estensibili sinistre 42-52 possono essere applicate a camion normalissimi, in quanto dotate di una centralina idraulica indipendente (con tecnologia Can Bus); per l'estensibile tripla il veicolo portante, vista l'imponenza dell'attrezzatura, deve esse un mezzo con ptt a 240 q: tutti mezzi facilmente reperibili presso imprese esterne che fungono per le società autostradali come fornitori di servizi e mezzi, con attrezzatura fornita dalla società appaltante. Sempre a SATAP Assaloni.Com ha pensato, consegnando un'attrezzatura nata da una specifica esigenza espressa dal cliente: una piccola innaffiatrice da 600 l per lo spargimento di soluzione salina liquida, che è stata applicata ad un veicolo con larghezza di 1,60 m. L'alimentazione è garantita da un proprio motore ausiliario, facilmente scarrabile in pochissimi minuti, ha la possibilità di spargere la soluzione salina tramite una barra ad ugelli con il veicolo in movimento, oppure anche tramite un naspo (tipo idropulitrice) per poter applicare in un punto preciso la soluzione. Questa particolare attrezzatura è stata pensata come veicolo di soccorso: quando in caso di evento straordinario l'autostrada si blocca, è in grado di passare comodamente sulla corsia di emergenza, sia per mantenerla libera dal ghiaccio, sia per arrivare velocemente a sbloccare la situazione. Ad esempio, se si ha un camion in panne su un cavalcavia gelato, grazie al naspo, è possibile spruzzare soluzione sotto il mezzo e trattare l'area interessata con la soluzione salina in modo da permettere a lui di spostarsi e far riprendere la circolazione in brevissimo tempo. Assaloni.Com si dimostra come un partner propositivo per le autostrade europee, essendo l'azienda con la più vasta gamma di lame dedicata a questi utilizzatori, e, sempre attenta alle esigenze del mercato e alle richieste dei propri clienti, è in grado di innovare sviluppando prodotti d'avanguardia come le lame telescopiche.


PORTATTREZZI

Dal Lussemburgo all'Ungheria, dal fuoco al ghiaccio, Unimog U20 spazza anche le strade

L'autorità di Protezione Civile del Lussemburgo ha iniziato ad utilizzare l'Unimog U20: allestito con moduli antincendio, questo veicolo cisterna viene affiancato nelle operazioni antincendio da Unimog U5000, entrato in servizio nel Granducato del Lussemburgo nel 2010. Unimog U20 è particolarmente adatto per la protezione dal fuoco grazie alle sue dimensioni compatte (passo 2,7 m, larghezza 2,15 m e, in questo caso, una lunghezza del veicolo di 5,50 m ed un'altezza di 2,90 m) non-

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ché un diametro di sterzata di 12,6 m, che è simile a quella di un'automobile. Questo è estremamente positivo quando si guida lungo i sentieri boschivi stretti o si devono effettuare manovre di svolta a distanza molto ravvicinata. In ogni caso, Unimog ha anche un'elevata mobilità off road: trazione integrale permanente con quattro ruote motrici, bloccaggi del differenziale su entrambi gli assi, nonché un blocco differenziale longitudinale. Grandi angoli di avvicinamento e la

possibilità di partenza con 30 gradi di pendenza al posteriore e 27 gradi nella parte anteriore permettono ad Unimog di arrivare rapidamente dove è necessario anche nelle più difficili condizioni di fuoristrada. I moduli costituenti il corpo sono disposti in modo che il peso venga distribuito equamente sul veicolo che ha un peso massimo di 9,3 t. Il serbatoio dell'acqua, con una capacità di 2.000 litri, è posizionato direttamente dietro la cabina e le apparecchiature antincendio sono montate dietro di esso. E' stato equipaggiato con speciali pneumatici adatti sia su strada che in fuoristrada. Il motore quattro cilindri in linea di Unimog U20 offre una perfomance di 110 kW (150 CV), e la trasmissione, con le sue otto marce avanti e sei indietro, è particolarmente adatta per le ispezioni in fuoristrada a bassa velocità così come per il "pump and roll", ossia le operazioni di spegnimento di incendi durante la guida. Unimog U20 è disponibile anche con il motore da 130 kW (177 CV). La sua cabina moderna rende all'equipaggio il lavoro più facile con i suoi accessori confortevoli ed il design ergonomico abilmente congegnato. Il produttore dell'allestimento per l'antincendio, Gimaex-Schmitz, ha dotato

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il serbatoio del modulo 10/20-1 con il proprio rinomato sistema di schiuma ad aria compressa One Seven®. Questo innovativo sistema è in grado di trasformare i 2.000 litri di acqua trasportati in un totale di 14.000 litri di agente estinguente, un aspetto molto importante quando si considera il problematico approvvigionamento di acqua disponibile per gli incendi boschivi. Il sistema utilizza aria compressa per aggiungere un agente schiumogeno all'acqua così da creare sette bolle di schiuma da ogni goccia d'acqua. Un grande vantaggio di questo sistema è che grandi quantità di agente estinguente possono essere trasportati da un veicolo in quanto è compatto e leggero. Gli oggetti che bruciano vengono profondamente penetrati dall'agente estinguente in modo che restino imbevuti a lungo: durante gli incendi boschivi, le squadre antincendio si trovano spesso a dover combattere con i cosiddetti "fuochi senza fiamma" sotto la super-

ficie e con questo metodo riescono a domarli più agilmente. La pompa azionata dal motore del veicolo ha una potenza nominale di 1.000 l/min a 10 bar. L'agente estinguente viene spruzzato attraverso due bobine di intervento rapido, con una portata massima di 40 m. L'utilizzo dei veicoli Unimog per l'antincendio ha una lunga tradizione: in tutto il mondo, i veicoli Unimog con le loro eccezionali capacità fuoristradistiche, non sono solo dei validi alleati per la lotta agli incendi boschivi, ma vengono utilizzati anche per la prevenzione degli incendi in miniere a cielo aperto, impianti industriali, negli aeroporti e su rotaie. Anche in Ungheria, precisamente a Budapest, incontrare un Unimog è diventata cosa da tutti i giorni: dal mese di ottobre 2011, 21 nuovi Unimog U20 operano nel distretto di Buda, nelle zone pedonali, nel centro della città e sui percorsi pedonali lungo il Danubio. Gli acquirenti della

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società di pulizia della città EKF Zrt. sono stati molto impressionati dalle qualità di Unimog U20. I molteplici usi cui l'Unimog può essere sottoposto hanno svolto un ruolo chiave nella decisione di aggiudicazione: nei mesi invernali, i veicoli Unimog di Budapest sono dotati di spargisale stradali Gmeiner automatici e spazzaneve Kahlbacher, e poi, quando inizia la primavera, vengono allestiti con il modulo spazzatrice Trilety TK 20. Questo significa che ogni Unimog può essere in uso costante tutto l'anno, offrendo un servizio di alta qualità se combinato con le attrezzature e gli utensili giusti. Sono urgentemente necessari in questa famosa città da 1,7 milioni di abitanti con le sue particolari ed estremamente variegate esigenze di servizi stradali: Unimog presta servizio tutti i giorni dalle strade larghe alle passeggiate pedonali lungo i vicoli stretti del Danubio nella parte vecchia della città, nelle zone pedonali affollate, e nei ripidi e tortuosi tratti delle strade sulle colline di Buda. Svolge costantemente il proprio lav oro in c ondiz ioni di traffic o pesante e frenetico. Il ciclo climatico vede inverni molto freddi ed estati calde, e Unimog U20, con il suo equipaggiamento, è già pronto per tutto ciò che le stagioni gli possono riservare. Ad esempio, il contenitore di graniglia sulla spazzatrice di Unimog U20, con una capacità di tre metri cubi, è interamente realizzato in resistente acciaio inossidabile, e incorpora un sistema idraulico separato montato sull'albero PTO frontale per gestire la trasmissione di potenza interna dell'apparecchiatura, con una conseguente potenza elevata di aspirazione. I veicoli Unimog hanno una lunga tradizione in Ungheria. Dal momento in cui sono stati fabbricati, nel 1951, quasi 1.000 unità sono state esportate lì, ed il dipartimento di pulizia della città di Budapest è oggi il secondo più grande cliente. Esso possiede attualmente 40 veicoli Unimog nella sua flotta comunale di 130 veicoli. Più di 380.000 unità di Universal Motor Gerat (Unimog) sono stati costruiti dal 1951, tra cui oltre 10.000 unità della serie U300, U400 e U500 introdotti sul mercato nel 2000. Fino al 2002 Unimog è stato costruito presso lo stabilimento di Gaggenau, quando la produzione è stata successivamente trasferita nello stabilimento di Wörth, sempre in Germania. 55


AZIENDE

Ferri, l'azienda su cui contare GUNTHER PATSCHEIDER

Le officine Ferri, fondate nel 1844, oggi sono sinonimo di innovazione e qualità nella progettazione e costruzione di decespugliatrici idrauliche, trinciatrici laterali-centrali, trinciatrici forestali, testate trincianti per escavatori e testate idrauliche forestali, puntando sulla qualità dei prodotti e dei servizi. Prodotti certificati e validati da istituti di livello europeo in grado di assicurare un elevato standard di sicurezza per il cliente finale. Questa impostazione porta all'azienda sempre maggiori successi; anno dopo anno Ferri ha raggiunto le attuali dimensioni, collocandosi tra le aziende leader del settore in Europa. La forte espansione è dovuta alla capacità dell'azienda di adattare il proprio prodotto alle esigenze dei vari mercati ed ha contribuito a creare una gamma molto vasta e articolata. Un'efficiente organizzazione interna permette alle officine Ferri di soddisfare pienamente le necessità richie-

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ste oggi ad un'azienda per essere competitiva sui mercati internazionali. Per poter rimanere al passo con lo sviluppo tecnologico dei prodotti, rispondere all'esigenza di mettere sul mercato prodotti qualitativamente validi, competere su tutti i più importanti mercati mondiali, Ferri ha risposto con una vocazione che da sempre ha contraddistinto la sua azione: investire nella propria azienda in tutti i settori. Al fine di poter rendere l'idea degli investimenti fatti negli ultimi anni vengono presentati di seguito, reparto per reparto, l'unità produttiva e la logistica aziendale. Dietro al prodotto che siamo ormai abituati a vedere, oltre all'ufficio acquisti e all'ufficio di gestione produzione, troviamo un ufficio tecnico con 6 workstation equipaggiate di Produt Stream (PDM per la gestione documentale dei disegni), Autodesk inventor 3D ed Autodesk Autocad 2D.

Gli uffici commerciali in Italia sono composti da un ufficio centrale e 3 ispettori vendite in grado di supportare le esigenze dell'utenza professionale non solo dal lato vendita ma anche in merito alla scelta tecnica della macchina ed agli aspetti normativi dell'utilizzo della macchina stessa. Per quanto riguarda l'export vi è sempre un ufficio centrale con 3 area manager e vari agenti che seguono i paesi europei (la Francia ha una propria filiale), oltre ai mercati Nord America ed Asiatici. Particolare attenzione è rivolta al servizio post - vendita ed assistenza. Una linea diretta collega l'azienda e gli utilizzatori, garantendo una risposta adeguata od un rapido intervento. Un team di personale specializzato, dotato di furgoni attrezzati, è a disposizione per prestare la necessaria assistenza per il ripristino funzionale delle attrezzature riducendo allo stretto necessario il fermo macchina. Viene inoltre impartita la specifica istruzione per l'ottimale utilizzo delle macchine e l'opportuna conoscenza delle operazioni di manutenzione. Notizie peraltro chiaramente descritte nel manuale d'uso. Altro fondamentale contributo alla attività dei clienti è il servizio ricambi. Un servizio dotato dei più moderni strumenti per la rapida identificazione e sollecita spedizione del pezzo richiesto. A tal proposito è sufficiente accreditarsi all'area riservata indicata nel sito web, precisando il modello di

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macchina in possesso, per ricevere il relativo catalogo ricambi. Dal reparto ricerca e sviluppo al reparto personalizzazioni e montaggio accessori, dal reparto accettazione e controllo qualità fino al reparto macchine speciali e prototipi, l'azienda Ferri rispetta quegli elevati standard di sicurezza sul lavoro che trasmette anche ai propri prodotti: il comitato Novità Tecniche della fiera Eima ha riconosciuto la validità del sistema R.B.S. quale innovazione tecnologica realizzata da Ferri con test effettuati e certificati presso il C.N.R. Il sistema R.B.S. consiste in un dispositivo elettronico montato sul braccio delle decespugliatrici che, nel

caso in cui si stia per presentare un potenziale pericolo di ribaltamento, avverte l'operatore. R.B.S. è l'ulteriore conferma che Ferri punta a rendere le macchine sempre più sicure adottando soluzioni tecnologiche che vanno oltre la semplice applicazione delle normative vigenti in fatto di sicurezza attiva e passiva. Ferri ha un nuovo reparto carpenteria (dall'inizio 2010) di oltre 2.000 m 2 coperti, 2 linee principali di saldatura, stazione robot a 6 assi con 2 postazioni, torni CMC e 2 equilibratrici elettroniche per alberi portacoltelli, che va ad affiancarsi al nuovo impianto di verniciatura ecologico con fosfograssaggio dei pezzi, cabine di verniciatura pres-

surizzate per il fondo e lo smalto ed un forno di cottura a 80 gradi. Il prodotto segue due diverse linee: Linea A - Premontaggio "bracci", minilinea montaggio sottogruppi, linea montaggio automatico a passo variabile, controllo procedura di montaggio, controllo dinamico e statico delle decespugliatrici. Linea B - Linea di montaggio automatica per testate e trinciatrici, collaudo funzionale dinamico e statico, postazione imballo spedizione. Al termine dei processi produttivi, le nuove attrezzature trovano posto nel magazzino dedicato ai prodotti finiti dal quale vengono organizzate le spedizioni.


VIABILITA' INVERNALE

Nuove lame spartineve Snow Service

Dopo il successo riscosso durante la stagione invernale, Snow Service S.r.l. parte all'attacco immettendo sul mercato le prime due novitĂ che costituiranno parte importante della produzione per il prossimo inverno: si tratta di due nuove lame spartineve costruite con innovativi materiali ultraleggeri e resistenti, studiati appositamente per risolvere i problemi di manutenzione che assillano i vari operatori che liberano le strade

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durante la stagione innevata. Il progetto, nato dall'esperienza, dalla ricerca e dallo sviluppo continuo di moderne soluzioni, ha portato l'azienda ad avvicinarsi a nuovi materiali, quali polietilene ed acciai ad alte prestazioni, che rendono le attrezzature affidabili e allo stesso momento leggere e robuste. Le due lame spartineve, denominate Politech, adatte per autocarri e trattori di medie e grandi dimensioni, e

Nanotech, per trattori, autocarri e skid loader di piccole dimensioni, hanno riscosso un grande successo sia in Italia che all'estero: dopo una prima fase di sperimentazione, la domanda di mercato si è infatti orientata proprio verso queste ultime, e i clienti Snow Service risultano particolarmente compiaciuti. Le lame sono costituite da un unico settore con volvente in polietilene e sono dotate di quadrante a doppio parallelogramma, adatto per il montaggio sia su piastra DIN 76060 A oppure DIN 76060 B. Nella versione

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base sono dotate inoltre di tre cilindri idraulici, due dei quali per l'orientamento e uno per il sollevamento; nella versione per pale caricatrici e trattori/autocarri con sollevatore anteriore invece i cilindri sono solamente due per l'orientamento: in entrambi i casi su detti cilindri sono montate apposite valvole di sovrapressione che permettono di salvaguardare lo spartineve in caso di urto laterale accidentale. Il sistema di bilanciamento centrale, detto Tilt, permette allo spartineve di compiere un'oscillazione laterale di +/-5°. Il sistema antiurto, agente sui coltelli inferiori tramite molle a torsione, è diviso, a seconda della dimensione dello spartineve, in 2/3/4 sezioni indipendenti, con richiamo automatico in posizione di lavoro; inoltre questi ultimi possono essere bloccati con apposite spine per escludere il sistema antiturto. Su tali modelli di spartineve, che come misure variano da 1.500 mm fino a 3.600 mm, sono disponibili svariati optional, quali centralina elettroidraulica a 12/24 Volt, coltelli in neoprene con segmenti in corindone per aumentare le prestazioni e la durata nel tempo, coltelli in vulcollan, ruote snodate per usi particolari, luci ad alta profondità , tutto per soddisfare ogni esigenza dei clienti. Per quanto riguarda i settori di impiego, le nuove lame sono particolarmente adatte allo sgombero della neve in aree urbane ed extraurbane, e comunque in tutte le strade che presentano continui ostacoli. Il peso contenuto dell'attrezzatura permette il lavoro ad alte velocità , inoltre la presenza del volvente frontale in polietilene ad alta densità consente un'elevata scorrevolezza della neve, evitando il fenomeno dell'incollaggio, tipico delle lame sgombraneve con volvente in acciaio.


PORTATTREZZI

Nuovo Mitsubishi Fuso Canter 4×4

Il nuovo Fuso Canter 4×4 - Veicolo da 6,5 tonnellate con portata dell'autotelaio elevata - Angolo di attacco anteriore di 35 gradi e posteriore di 25 gradi - Altezza libera dal suolo fino a 320 millimetri - Bloccaggio del differenziale posteriore di serie - Cabina con alta funzionalità - Cabina singola e doppia, ciascuna con 2 passi - Motore da 175 CV con notevole forza di trazione di 430  Nm - Euro 5 ed EEV di serie con EGR, filtro antiparticolato diesel e SCR. La nuova generazione di Fuso Canter si presenta completamente

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rielaborata, sia dal punto di vista tecnico sia da quello estetico. Al tradizionale autocarro leggero con trazione posteriore e una notevole portata dell'autotelaio segue ora una versione con trazione integrale inseribile. Grazie alle sue doti fuoristradistiche, Fuso Canter 4×4 è l'ideale per gli impieghi su fondo sterrato, per esempio nei cantieri, nel settore energetico o per i Vigili del Fuoco. Alle amministrazioni comunali è utile come mezzo per il servizio di viabilità invernale con pala spazzaneve e spandisale. La sua larghezza di soli due metri gli permette di destreggiarsi anche negli spazi stretti. Canter 4×4 dimostra la propria effi-

cienza, per esempio, in cantiere, dove in caso di fondo sdrucciolevole si può inserire la trazione integrale. Anche il suo carico utile elevato e la funzione start/stop disponibile a richiesta rendono Canter 4×4 uno strumento di lavoro redditizio. Restano invariati i punti di forza funzionali di Canter: buona maneggevolezza (diametro di volta pari a 13,5 m con passo di 3.415 mm), struttura con cabina avanzata dal minimo ingombro, robustezza, integrazione ergonomica della leva del cambio manuale nella plancia portastrumenti, alta sicurezza grazie alla struttura solida della cabina e scarsa usura dei freni grazie al freno motore di serie. Canter 4×4 con la denominazione 6C18 è disponibile con peso totale a terra di 6,5 tonnellate, una cabina Comfort larga due metri e potenza di 129 kW (175 CV). La trazione integrale si può inserire e disinserire durante la marcia, per assicurare un'alta efficienza del carburante. Il bloccaggio del differenziale per l'asse posteriore è disponibile di serie.

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Si possono scegliere confortevoli cabine singole o doppie (3 o 7 posti a sedere) con passi di 3.415 mm e 3.865 mm. La portata dell'autotelaio varia da 3.500 kg a 3.735 kg. L'angolo di attacco anteriore è di 35 gradi, contro i 18 di Canter 4×2; quello posteriore è pari rispettivamente a 25 e 11 gradi. Cabina: design grintoso e protezione anticorrosione di lunga durata Come il Canter classico, anche il nuovo modello 4×4 si presenta con una cabina ampiamente rielaborata. Una caratteristica distintiva del nuovo Fuso Canter 4×4 è il frontale dal look dinamico, che ne evidenzia il carattere offroad. Risalta in particolare la forma a V della mascherina del radiatore, con il suo design incisivo e la posizione di spicco del logo. La dinamica conformazione a V prosegue al disopra dei grandi fari, fino alla nervatura sulla porta. Con questo design, il nuovo Canter si inserisce perfettamente nell'attuale linea estetica della casa. La zona verniciata arriva fino al bordo inferiore del parabrezza, sottolineando l'impressione di forza e robustezza di Canter. Il paraurti in tre parti, realizzato in acciaio, è dotato di spi-

goli rivestiti in resistente materiale sintetico color antracite. Nel gruppo dei fendinebbia è integrata una luce di marcia diurna. Sia i fendinebbia che le luci diurne sono di serie per tutti i modelli. La nuova verniciatura cataforetica ad immersione (KTL) della cabina, introdotta con il modello 4×2, e il telaio verniciato alle polveri assicurano una duratura protezione anticorrosione ad altissimo livello. Il nuovo Canter 4×4 permette già dalla fabbrica una notevole personalizzazione: la cabina è disponibile in circa 100 colori, di cui vari metallizzati e con effetto perlato. Inoltre si può verniciare anche in base alle richieste del cliente. Cockpit: confortevole e funzionale Gli interni della funzionale cabina avanzata del nuovo Fuso Canter 4×4 sono caratterizzati da una plancia bicolore, dalla forma armoniosa. I materiali utilizzati sono di alto pregio e piacevoli al tatto. Il conducente e il passeggero anteriore possono approfittare di uno spazio ulteriormente ampliato per il passaggio dal lato sinistro a quello destro della cabina. Bocchette di ventilazione circolari incorniciano la strumentazione. I nuovi

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strumenti circolari sono chiaramente leggibili. Nel contagiri, l'intervallo di regime con i minori consumi è contrassegnato in modo evidente. Un display multifunzione tra gli strumenti fornisce informazioni su orario e chilometraggio, contiene un computer di bordo per il consumo di carburante, un indicatore delle condizioni del filtro antiparticolato e una spia di avvertenza per il livello del carburante. Intorno al volante sono ripartiti i tasti di comando, comodamente a portata di mano. Il sistema di scomparti è totalmente orientato alle esigenze di conducente e passeggero. La consolle centrale comprende due vani a norma DIN, uno scomparto con coperchio e un portabevande estraibile per due contenitori. Sul lato passeggero, un vano aperto e un box portaoggetti dotato di serratura offrono ulteriori possibilità di stivaggio. Uno scomparto portadocumenti e un vano per telefono cellulare o piccoli oggetti sottolineano la ripartizione funzionale degli spazi sulla plancia. Ulteriori scomparti sul tetto, vani nelle porte e ripiani sia dietro che fra i sedili completano l'offerta di spazi di stivaggio. Il conducente e il passeggero trovano posto su sedili con poggiatesta integrati. Il sedile lato guida è dotato di supporto lombare regolabile di serie. E' disponibile a richiesta un sedile Comfort a sospensione meccanica e bracciolo. Sul sedile doppio del passeggero, di serie, il posto a sinistra in direzione di marcia è dotato di un poggiatesta "a telaio", per favorire la visibilità posteriore. Questo vale anche per i sedili posteriori del nuovo Canter 4×4 con cabina doppia. E ci si può sedere comodamente anche sul sedile centrale, che offre un ampio spazio per le gambe come il sedile passeggero esterno. Una menzione a parte merita anche il sistema di riscaldamento e climatizzazione. Tra le sue principali caratte-

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ristiche spiccano un forte afflusso d'aria nel vano piedi e nella zona della testa, come pure un efficace scambiatore di calore. Un altro equipaggiamento interessante è il climatizzatore ad alte prestazioni. In alternativa al climatizzatore a regolazione manuale, è disponibile anche una versione totalmente automatica. Modernissimo motore Euro 5 con un'ampia fascia di regime utilizzabile Fuso Canter 4×4 si avvale di un motore turbodiesel a quattro cilindri, conforme a Euro 5 e allo standard EEV. Nel modello a trazione integrale, questo propulsore con tre litri di cilindrata è disponibile solo nella sua versione più potente, da 129 kW (175 CV) a 3.500 giri/min. A pieno carico, la massima forza di trazione raggiunge i 430 Nm ed è disponibile costantemente da 1.600 a 2.900 giri/min. Il moderno motore a corsa lunga con la sigla interna 4P10 si distingue per le tecnologie più moderne: due alberi a camme in testa con una robusta trasmissione a catena, quattro valvole per cilindro, turbocompressore a gas di scarico con turbine a geometria variabile, sistema di iniezione common rail e iniettori piezoelettrici per un dosaggio preciso del carburante. Bassi consumi, alta redditività Ad aumentare ulteriormente la redditività contribuiscono tanto l'incremento del carico utile, quanto la netta riduzione dei costi di manutenzione. Anche la lunghezza dell'intervallo di manutenzione, pari a 40.000 km, mette in evidenza la straordinaria redditività di Fuso Canter 4×4 grazie a costi di manutenzione nettamente ridotti. Per diminuire ulteriormente il consumo di gasolio, è disponibile a richiesta con la funzione start/stop per il motore. 62

Post-trattamento delle emissioni: SCR, ricircolo dei gas di scarico e filtro antiparticolato diesel Con i suoi 175 CV, la versione più potente del motore da 3,0 litri per il nuovo Canter 4×4 è dotata della tecnica SCR con iniezione di AdBlue, già ampiamente affermata sugli autocarri Daimler. Questa avveniristica combinazione, adottata sui veicoli industriali pesanti, assicura una maggiore potenza a fronte di consumi ulteriormente ridotti. Il serbatoio di AdBlue è alloggiato sul lato sinistro, direttamente a fianco del serbatoio di carburante, e ha una capienza di dodici litri. Considerato il minimo consumo di AdBlue, ciò significa un'autonomia di circa 8.000 km. In aggiunta alla tecnica di depurazione dei gas di scarico SCR, contribuisce a ridurre il più possibile le emissioni nocive anche una combinazione di ricircolo dei gas di scarico e un filtro antiparticolato che si rigenera in modo del tutto automatico. In caso di intenso utilizzo su brevi tragitti, a causa delle basse temperature del motore può essere necessaria una rigenerazione manuale del filtro antiparticolato. Un indicatore sul display multifunzione segnala al conducente l'eventuale necessità di procedere alla rigenerazione manuale, attivabile con un tasto. Telaio ideale per l'applicazione di sovrastrutture Su Canter 4×4 lo schema di fori standardizzato del telaio con portata elevata facilita il lavoro agli allestitori. Tutti gli autotelai sono disponibili a richiesta con mensole di allestimento che agevolano il montaggio delle sovrastrutture. Non è più necessario procedere alla perforazione del telaio. Il serbatoio di compensazione dell'ac-

qua di raffreddamento è situato sotto la cabina, e permette così di ridurre l'ingombro e accostare maggiormente le sovrastrutture alla cabina. Il nuovo Canter 4×4 è disponibile di primo equipaggiamento con due diverse varianti di prese di forza, con o senza flangia. Hanno una potenza di 31  kW. Inoltre Canter è disponibile con un regolatore del numero di giri esterno di primo equipaggiamento, posizionabile liberamente, per il quale è prevista un'interfaccia sul retro della cabina. A richiesta, Fuso fornisce il nuovo Canter 4×4 con un trasformatore di tensione che consente il collegamento dell'impianto elettrico di bordo da 12 V con uno da 24 V, come quelli che spesso si utilizzano per le sovrastrutture di autocarri di medie dimensioni. Per garantire l'alimentazione di corrente, Fuso equipaggia il nuovo Canter con diversi tipi di alternatore adeguati alle esigenze di impiego. I classici punti di forza di Canter anche sul 4×4 Anche su Canter 4×4 si ritrovano i classici punti di forza del 4×2: estrema maneggevolezza e struttura a cabina avanzata per un minimo ingombro, buona visibilità grazie ai finestrini profondamente ribassati e allo sbalzo anteriore corto, costruzione robusta, leva del cambio a joystick per un minimo ingombro nella plancia portastrumenti, semplice manutenzione in virtù dell'ottima accessibilità dei gruppi ausiliari attraverso la cabina ribaltabile, maggiore sicurezza e minore usura grazie al freno motore di serie. La sicurezza in primo piano Anche per il nuovo Canter 4×4 il tema della sicurezza è sempre in primo piano. Le porte sono dotate di protezioni laterali di serie, mentre a richiesta è possibile dotare il veicolo di airbag lato guida e passeggero. Come il modello tradizionale, anche il nuovo Canter 4×4 convince con la sua protezione passiva Fuso RISE e la cosiddetta tecnica Break Override, che dà la priorità al segnale del freno se questo viene azionato inavvertitamente insieme all'acceleratore. Come tutti i Fuso Canter, anche il nuovo modello a trazione integrale è dotato di un freno motore di serie. Questo dispositivo raggiunge una potenza frenante di 50 kW, si aziona tramite la leva sul piantone dello sterzo, aumenta i livelli di sicurezza limitando l'usura del freno di esercizio e contemporaneamente allunga la durata delle guarnizioni, permettendo di risparmiare sui costi.

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AZIENDE

Porte Aperte Maie

Sabato 19 maggio 2012 presso la sede centrale di Ravenna si è svolto il Porte Aperte alla Maie. La manifestazione è stata organizzata per presentare il piano di rilancio dell'attività della società dopo l'omologa del concordato preventivo di continuità, avvenuta in data 7 maggio. L'evento ha riscosso un notevole successo, testimoniato dai numeri relativi la partecipazione: - oltre 1.000 partecipanti, - 345 imprese registrate, - 155 prove dimostrative, - 105 partecipanti alle gare di abilità con macchine compatte. La partecipazione, oltre che copiosa, è stata assai qualificata ed ha testimoniato molto interesse alle campagne promosse per l'evento. In tale occasione, inoltre, Maie ha avuto l'opportunità di organizzare un incontro stampa cui hanno aderito tutte le testate specializzate del settore ed anche alcune rappresentanze di stampa quotidiana. Durante la conferenza stampa, la direzione aziendale, alla presenza degli azionisti di maggioranza e dei vertici aziendali di New Holland, Bomag e Sandvik, ha presentato le linee guida del piano implementato per la ristrutturazione e riorganizza-

zione della società, nonché quelle del piano di rilancio. All'incontro hanno partecipato inoltre molte autorità locali, a cominciare dallo stesso Sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci, che ha voluto esprimere personalmente il proprio apprezzamento e augurio per il lavoro di Maie. Erano anche presenti all'incontro i sig.ri Bessi, Vice Presidente della Provincia di Ravenna, Cameliani, Assessore Comunale per le Attività Produttive, Simoni, Confindustria di Ravenna, Mazzavillani, CNA, Ber gonzoni, Ecipar, De Michelis, Assodimi, ringraziati per aver partecipato all'Open House di Maie, che ha registrato presenze record. New Holland Construction è lieta di essere partner primario di Maie, sia sulla Heavy Line, sia sulla Compact Line. Heavy line: New Holland ha totalmente  rinnovato la gamma di escavatori cingolati e pale gommate  sia in termini di prodotto, sia in termini di emissioni, ottemperando su tutti i modelli C gli standard Tier IV Interim (EU STAGE III/B); inoltre quasi su tutti gli escavatori cingolati e su tutte le pale  gommate  è stata introdotta la tecnologia SCR (Selective Catalytic Reduction con AdBlue), che rappresenta, soprattutto per la classe

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degli escavatori 21 - 24 t, una novità importantissima in termini di value for money per il cliente (oltre che di tenuta del valore dell'usato del tempo, di costo totale di proprietà...). Compact Line: minipale compatte (gommate e cingolate), miniescavatori (nuova gamma mini San Mauro con al culmine il nuovo E55B), terne (modello C2012), pale gommate compatte, sollevatori telescopici (esposto l'LM625). La Compact Line è considerata oggi da Maie un'importante risorsa per i suoi clienti storici, che potrà servire  grazie alla capillarità delle officine e delle proprie filiali regionali nelle 4 realtà di Emilia Romagna, Veneto, Marche e Friuli Venezia Giulia. L'evento Porte Aperte è stato anche l'occasione per celebrare la prima tappa del Grand Prix Yellow Factor, la competizione tra i migliori operatori con diverse tappe in tutt'Europa e finale a ottobre.  In gara, un mini E39B e uno skid L213. Un secondo campo prove ha permesso ai partecipanti di provare le nuove macchine heavy di New Holland: gli escavatori E215C ed E245C con SCR e la pala gommata W170C con SCR.

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IGIENE URBANA

Nilfisk - Advance presente a Ifat 2012 GUNTHER PATSCHEIDER

All'appuntamento fieristico internazionale in terra tedesca, Nilfisk Advance S.p.A. ha visto una partecipazione diretta ed importante delle sue macchine dedicate all'outdoor. La gamma di macchine oggi offerte da Nilfisk - Advance comprende lavasciuga pavimenti, spazzatrici meccaniche ed aspiranti, macchine combinate, macchine multifunzione, idropulitrici ad alta pressione, impianti fissi di lavaggio multi pressione, aspiratori per polveri e liquidi ed aspirato-

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ri centralizzati. I principali marchi del gruppo, sinonimo da sempre di qualità, sono Nilfisk, Nilfisk - ALTO, Nilfisk - CFM, Viper e Nilfisk Egholm. Con il lancio dei tre nuovi modelli Park Ranger 2150, City Ranger 2250 e City Ranger 3500, presenti ad Ifat di Monaco, Nilfisk Advance ha completato il pro getto volto alla creazione di una divisione indipendente specializzata chiamata Outdoor, il cui obiettivo è la conquista di una significativa quota di mer-

cato in Europa nel settore delle macchine multifunzione e delle spazzatrici aspiranti. Nuovi modelli, con capacità del cassone fino a cinque metri cubi, sono allo studio, così come si sta lavorando alla valutazione di eventuali ulteriori acquisizioni; il tutto per rendere disponibile il prima possibile una completa gamma di macchine, alcune anche con motori a bassissimo impatto ambientale. La macchina multifunzione Park Ranger 2150 si caratterizza per una specifica attitudine al giardinaggio professionale, grazie alle quattro ruote motrici, al potente motore, alla completa gamma di accessori specifici per il taglio dell'erba ed alla grande manovrabilità, garantita dalle ridotte dimensioni; gli altri accessori disponibili ne consentono anche l'utilizzo come macchina da carico, macchina spazzatrice aspirante e come macchina per la rimozione della neve e lo spargimento di sale/sabbia. La macchina multifunzione City Ranger 2250 è estremamente versatile grazie alla completa gamma di accessori che la rendono performante nello spazzamento, nel taglio di erba e di siepi, nella rimozione della neve e nello spargimento di sale/sabbia; anche questo modello si caratterizza per la trazione integrale permanente sulle quattro ruote, per il potente

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motore e per il telaio articolato. Nella versione spazzatrice la City Ranger 2250 dispone di un cassone con una capacità di 500 litri, con tubo posteriore di aspirazione integrato (5 m) e di un innovativo sistema di filtro rotante ad acqua che garantisce, in abbinamento al tradizionale sistema di nebulizzazione sulle spazzole laterali, un perfetto controllo delle polveri presenti sull'area da spazzare. Il ser-

batoio dell'acqua anch'esso integrato nel cassone ha una capacità di 250 litri. La City Ranger 2250 dispone inoltre del certificato PM10 Eunited. Il modello di punta della casa danese è sicuramente la nuova macchina multifunzione City Ranger 3500 che unisce alle caratteristiche sopra descritte per la sorella minore i due posti in cabina e la possibilità di applicare una serie di accessori specifici per il

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lavaggio delle strade e delle piazze a bassa o alta pressione (serbatoio da 1.000 litri), che si affiancano a quelli già menzionati per il taglio dell'erba, il trasporto, lo spazzamento e la rimozione della neve con spargimento di sale/sabbia. Tutti i modelli di macchine multifunzione di Nilfisk - Advance garantiscono la possibilità di sostituire gli accessori velocemente e senza l'uso di particolari attrezzature, assicurando una reale produttività nello svolgimento delle diverse funzioni operative (trasporto, spazzamento, lavaggio strade, taglio erba e rimozione neve/spargimento sale e sabbia) e soprattutto un reale risparmio di costi che facilmente si comprende pensando al fatto di avere a disposizione fino a cinque differenti versioni di macchina operatrice con l'acquisto di una sola macchina base e dei relativi accessori, acquistabili anche separatamente in tempi differenti. La gamma Outdoor di Nilfisk - Ad vance, unitamente al relativo servizio di assistenza tecnica, viene distribuita in Italia direttamente dalla filiale italiana della multinazionale danese che ha la sede principale a Guardamiglio, in provincia di Lodi e la sede secondaria a Roma.

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VERDE

Gamma Vary Berti per rasare erba ovunque

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Con l'arrivo della bella stagione, la manutenzione del verde nei frutteti, vigneti e aree erbose in genere rappresenta una prassi cui nessun operatore può rinunciare. A tale scopo la ditta Berti è in grado di offrire, accanto ai più tradizionali e conosciuti modelli, una serie di attrezzature dedicate esclusivamente al taglio dell'erba in diversi contesti e campi di applicazione. I modelli Vary/W, Vary e Vary/K rappresentano la soluzione ideale, non solo per la manutenzione di giardini, parchi, campi sportivi, ma anche per chi ha l'esigenza di tagliare l'erba in frutteti e vigneti o di occuparsi della

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manutenzione del verde in generale. Questi tagliaerba si applicano a trattori con potenza compresa tra i 40 e i 90 CV. La loro struttura è compatta, solida e nello stesso tempo leggera, qualità queste che conferiscono all'intera gamma una particolare agilità e resistenza anche su terreni difficili. Sono costituite da un corpo centrale (con trasmissione interamente meccanica e composta da tre scatole ingranaggi) e da due dischi laterali, con trasmissione a cinghie trapezoidali ad alto rendimento, regolabili idraulicamente e dotati di valvola di sicurezza antishock (che garantiscono una sicurezza in caso di urto acci-

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dentale sulle piante), che permettono di lavorare su diversi tipi d'impianto. Lo scarico dell'erba avviene tramite la presenza di due sportelli che si trovano lateralmente alla macchina e l'altezza del taglio viene controllata in maniera precisa dalle ruote anteriori e dal rullo posteriore regolabili in altezza . In più il modello Vary/K è snodato centralmente per garantire un'alzata dei dischi laterali da 0° a 15°. Oltre alle caratteristiche di cui si è parlato sopra e che vengono fornite di serie su ogni modello (insieme all'albero cardanico con ruota libera a frizione), anche l'offerta di accessori è ampia: i più importanti per ottenere un risultato completo e ottimale sono: il kit diserbo, (composto da un serbatoio e da spruzzatori localizzati per il trattamento sotto pianta), la versione reversibile per l'applicazione su trattori con guida retroversa o sollevatore frontale e la possibilità di dotare i rotori del tagliaerba con due tastatori idraulici, che consentono alla falciatrice di tagliare l'erba nell'interceppo in assoluta sicurezza (strumento questo molto importante per coloro che operano nel settore biologico). 1. Rasaerba Berti modello Vary/K al lavoro 2. Modello Vary al lavoro in diversi contesti

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