lavori pubblici soluzioni per
4x4 Polivalente Made in Italy n. 57 luglio - agosto 2012
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Ciao Peter Ga. Marchelli La raccolta differenziata dei rifiuti Avv. Francesco Capozzi Excelion: un decespugliatore e tagliaerba leggero ma con carattere Berti si prepara a lanciare due nuovi modelli di trinciatrici La Svizzera apprezza il 4x4 polivalente italiano Bonetti Gh. Marchelli Già 22 Robogreen al mese dopo meno di 2 anni dalla sua nascita Gianazza Angelo: soluzioni ecosostenibili per la pubblica amministrazione G. Patscheider Transfluid: trasmissioni industriali dal 1957 G. Patscheider Antonio Carraro a GaLaBau e Salonvert 2012 Orteco allestisce un autocarro multiservice CNH sul campo per l'emergenza terremoto Nilfisk completa il progetto Outdoor G. Patscheider Holder per gli aeroporti: un valido aiuto tutto l'anno Hymach: allestimenti a tutto tondo Gh. Marchelli Il trenino giallo Città di Tirano: Dotto Euro 5 Ga. Marchelli FAE Group apre una filiale in Francia Nuovi chiusini autolivellanti per Teodone Ga. Marchelli Giochiamo Tutti al Parco Formentano di Milano Caron C 63 nei masi dell'Alto Adige Ga. Marchelli Allison ed Econic per la pulizia di Berlino Nuova piattaforma aerea cingolata Hinowa Lightlift 17.75 Performance IIIS Giletta e la scelta vincente di partner di successo: Saet e l'elettronica all'avanguardia Mensa scolastica Containex al Comune di Santi Cosma e Damiano Ga. Marchelli Snow Service presenta il sensore stradale ISS 100 Per la regione Grossglockner Unimog U500 è il partner ideale per tutte le stagioni Il Canton Ticino combatte gli incendi con 15 Unimog U20 Ferri: non solo bracci G. Patscheider Il Comune di Feltre si "Automas" Giletta S.p.A. adotta l'innovazione come scelta strategica e vince nel 2012 il "Premio dei Premi per l'Innovazione" Forza per tutte le stagioni Gamma di spazzatrici ASH Aebi Schmidt LTW immagazzina per il Gruppo Doppelmayr Doppelmayr ha sponsorizzato le Feste Vigiliane di Trento 2012 Qtrack, nuova pala caricatrice multifunzione CSF
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n. 57 luglio - agosto 2012
In copertina
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Lavori Pubblici n. 57 luglio - agosto 2012
Ciao Peter All'improvviso venerdì 15 giugno un amico ha lasciato questo Mondo. A soli 65 anni il dottor Peter Kuhn è stato portato via da una brutta malattia. Da più di trent'anni attivo e impegnato nel settore della viabilità, fondatore della R.S.I. Road Service International di Egna (BZ), col socio Carlo Albertacci, era un personaggio molto conosciuto e apprezzato fra i lettori di Lavori Pubblici, e prima ancora di quota neve. Un uomo semplice, onesto e corretto, diventato ormai un amico, non solo una persona con cui avere rapporti di lavoro. In tanti l'avevamo visto dimagrito e un po' meno in forma del solito: ci siamo chiesti il motivo ma la sua riservatezza non ha mai fatto trapelare nulla, neppure con le persone a lui più vicine. Nessuno se lo sarebbe aspettato. Neppure lui. E tanto meno così velocemente. Fino all'ultimo non ha creduto che potesse finire così: la sua forza, buona volontà e la voglia di lavorare, con ancora tanti progetti in testa e per le mani, gli hanno permesso di essere in ufficio fino a due settimane prima del momento inaspettato. Molti di noi se lo ricordano così, con il microfono in mano durante le manifestazioni dimostrative sia estive che invernali, a spiegare nei dettagli mezzi e attrezzature per la viabilità. Io preferisco ricordarlo nel dopo dimostrazione, durante lunghi pranzi con un buon bicchier di vino a parlare non solo di lavoro, quasi sempre fra le nostre Dolomiti. Mi è piaciuto aver avuto la possibilità di conoscerti e lavorare con te, anche nonostante le lunghissime telefonate per la correzione degli articoli all'ultimo minuto, durante le quali però mi hai insegnato parecchie cose, fra cui il funzionamento idrostatico delle macchine, a me davvero molto ostico, e l'andamento a granchio dei mezzi, sul quale abbiamo riso non poco. Mi mancherai Giorgia Marchelli con tutta la famiglia, Lavori Pubblici e quota neve
QUESTIONI LEGALI
La raccolta differenziata dei rifiuti AVV. FRANCESCO CAPOZZI del Foro di Milano
Con il presente, inizia una serie di tre articoli nel corso dei quali analizzeremo assieme l'annosa e sempre più attuale questione della raccolta differenziata dei rifiuti. In primo luogo prenderemo in esame la normativa dell'Unione Europea in materia di rifiuti, per poi passare al vaglio quella nazionale ed infine valutare alcuni risvolti pratici della vicenda. Evoluzione della normativa comunitaria relativa ai rifiuti Sin dalla propria nascita, l'Unione Europea ha cercato di indirizzare l'attività degli Stati Membri verso una sempre maggiore tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini, mediante interventi ispirati dal principio di prevenzione dell'inquinamento e da quello del "chi inquina paga". Con una Direttiva relativa ai rifiuti (75/442/CEE), l'Unione Europea ha individuato i rifiuti in tutto ciò di cui un produttore si disfi o sia obbligato a disfarsi, sulla base del presupposto che tutti i costi non coperti dalla valorizzazione dei rifiuti devono necessariamente essere ripartiti in ragione del principio "chi inquina paga". La stessa normativa ha anche introdotto apposite autorizzazioni per le aziende operanti nel settore della raccolta e lo smaltimento dei rifiuti prodotti da altri e particolari controlli per quelle aziende che si occupano autonomamente dello smaltimento dei propri rifiuti. Col preciso scopo di tutelare al meglio l'ambiente, prevenendo il più possibile i danni, la Direttiva 91/156/CEE ha modificato la precedente Direttiva 75/442/CEE affinando ulteriormente la categorizzazione dei rifiuti (a tal scopo, nel 2000, è stato introdotto un Codice Europeo Rifiuto - CER; Direttiva 2000/76/CE). Detta normativa ha inoltre apportato importanti novità mediante un'elencazione delle operazione di recupero e di smaltimento, promuovendo il riciclo dei rifiuti e l'utilizzo di materie prime secondarie e introducendo l'obbligo di autorizzazioni per le imprese che effettuano la gestione dei rifiuti e spe6
cifiche procedure di registrazione e controllo. Ha inoltre fissato una scala di priorità per gli Stati nella gestione dei rifiuti, stabilendo che in primo luogo essi devono mirare ad una riduzione della produzione dei rifiuti e, in secondo luogo, devono cercare di massimizzare il recupero di materia e di energia. In seguito le due Direttive sopra descritte sono state integralmente sostituite dalla Direttiva 2006/12/CEE, la quale ha avuto il merito di raccogliere in un unico testo tutte le modifiche e gli interventi in materia di rifiuti che si sono susseguiti nel tempo a più riprese. La normativa dell'Unione Europea relativa i rifiuti In sostituzione della Direttiva CE 2006/12/CE (e di altre due in materia di rifiuti pericolosi e di oli esausti), in data 19.11.08, il Parlamento Europeo ed il Consiglio dell'Unione Europea emanarono la Direttiva 2008/98/CE, la quale doveva trovare attuazione negli Stati Membri entro la scadenza del 12.12.10. La finalità perseguita dall'Unione è quella di definire i principi fondamentali per addivenire ad una riduzione dell'impatto dei rifiuti sull'ambiente. In questa direzione si è cercato di privilegiare una riduzione degli stessi, il loro riutilizzo come risorsa e di fissare un obiettivo di riciclaggio e/o di riutilizzo entro il 2020 pari al 50% dei rifiuti urbani (intendendosi, per tali, una categoria estremamente eterogenea di rifiuti, quali quelli domestici provenienti dalle abitazioni civili, quelli non pericolosi provenienti da ambienti diversi da quelli abitativi, quelli provenienti dalla pulitura delle strade, quelli vegetali provenienti da aree verdi...) ed il 70% dei rifiuti inerti (intendendosi per tali i rifiuti che non subiscono alcuna trasformazione fisica, chimica o biologica significativa, che non si dissolvono, non bruciano, non sono biodegradabili, non comportano effetti nocivi tali da provocare inquinamento ambientale o danno alla salute umana).
La Direttiva 2008/98/CE stabilisce un vero e proprio quadro giuridico per il trattamento dei rifiuti all'interno dell'Unione Europea, mirando a proteggere l'ambiente e la salute umana attraverso la prevenzione degli effetti nefasti della produzione e della gestione dei rifiuti. Per "gestione dei rifiuti" deve intendersi la raccolta, il trasporto, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti, compresi la supervisione di tali operazioni e gli interventi successivi alla chiusura dei siti di smaltimento nonché le operazioni effettuate in qualità di commercianti o intermediari. Per una migliore protezione dell'ambiente, la normativa in esame impone agli Stati Membri di adottare delle misure per il trattamento dei loro rifiuti conformemente ad una ben precisa gerarchia, che deve trovare applicazione per ordine di priorità: 1) prevenzione, da intendersi come l'insieme delle misure prese prima che una sostanza, un materiale o un prodotto sia divenuto un rifiuto; 2) preparazione per il riutilizzo; 3) riciclaggio, da intendersi come una qualsiasi operazione di recupero attraverso cui i materiali di rifiuto sono ritrattati per ottenere prodotti, materiali o sostanze da utilizzare per la loro funzione originaria o per altri fini; 4) recupero di altro tipo, per esempio il recupero di energia; 5) solo da ultimo, smaltimento. Sul versante della gestione dei rifiuti, la normativa prevede esplicitamente che ogni produttore o altro detentore di rifiuti deve provvedere personalmente al loro trattamento oppure consegnarli ad un commerciante o ad un ente o ad un'impresa che possa occuparsene. Lo stoccaggio e il trattamento dei rifiuti pericolosi devono essere eseguiti in condizioni tali da garantire la protezione dell'ambiente e della salute umana. I rifiuti pericolosi non devono essere miscelati con altre categorie di rifiuti pericolosi e devono essere confezionati o etichettati conformemente alle normative internazionali o
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comunitarie. Sul fronte delle autorizzazioni e delle registrazioni, la Direttiva prevede che qualsiasi ente o impresa che intenda effettuare il trattamento dei rifiuti deve ottenere apposita autorizzazione dell'autorità competente, che determina in particolare il tipo e la quantità di rifiuti trattati, il metodo da utilizzare, nonché le operazioni di monitoraggio e di controllo. Qualsiasi metodo di incenerimento o coincenerimento con recupero di energia è subordinato alla condizione che il recupero avvenga con un livello elevato di efficienza energetica. Tutte le autorità competenti sono infine tenute a predisporre uno o più piani di gestione dei rifiuti, volti a coprire l'intero territorio geografico dello Stato membro interessato. Tali piani devono contenere: l'analisi della gestione e delle misure da adottare per una gestione dei rifiuti coerente con i principi della direttiva; l'analisi
del tipo, della quantità, della fonte dei rifiuti prodotti e una previsione futura; un'elencazione dei sistemi di raccolta, degli impianti di recupero e di smaltimento esistenti, una stima del fabbisogno di recupero e dello smaltimento soddisfatto; la riorganizzazione del sistema per ridurre il numero degli impianti, per il rispetto della gerarchia e dell'autosufficienza; l'indicazione dei criteri per l'individuazione dei siti per la localizzazione degli impianti. In definitiva, a fronte di questa breve analisi, si comprende come, nel corso dei decenni, la questione rifiuti sia diventata sempre più attuale e, ad oggi, anche a livello europeo, quello dei rifiuti sia percepito come un problema da affrontare con grande serietà, con soluzioni rapide ed efficaci che mirino ad una riduzione della produzione dei rifiuti, ad una loro valorizzazione e ad un loro riutilizzo.
Le risposte ai vostri quesiti: AVV. FRANCESCO CAPOZZI del Foro di Milano
Come tanti imprenditori ho maturato molti crediti nei confronti della Pubblica Amministrazione per lavori eseguiti, che non mi vengono pagati ormai da tempo. Perché è così comune questa situazione e come faccio a recuperare quei soldi? Imprenditore della Provincia di Bologna
La questione è annosa e assai rilevante, tanto più considerata l'attuale congiuntura economica. Difficile esaminare in questa breve risposta tutti gli aspetti, che richiederebbero maggiore approfondimento. Tra i motivi dei gravissimi ritardi nei pagamenti della Pubblica Amministrazione (P.A.), la parte del leone spetta, come noto, al Patto di Stabilità Interna. Il Patto consiste sostanzialmente nella definizione di un budget massimo di spesa annuale per la P.A., stabilendo il divieto tassativo di superarlo, impedendo di fatto alla P.A. di pagare lavori nonostante siano già appaltati e persino già conclusi. Se però è certamente vero che il Patto di Stabilità costituisce un limite invalicabile per l'Amministrazione, non si può tacere come talvolta venga utilizzato come un alibi, specie da Enti non particolarmente virtuosi, per commissionare nuovi lavori pur sapendo dell'impossibilità di pagarli puntualmente e integralmente, in qualche modo sfruttando la necessità delle imprese di non rimanere inattive. Quanto alla procedura di recupero del credito verso la Pubblica Amministrazione, basti qui dire che per agire esecutivamente contro la P.A., rispetto ad un'azione contro un Privato verso il quale non sussistono termini dilatori, il creditore non può procedere coattivamente prima che siano trascorsi almeno 120 giorni dalla notifica del titolo esecutivo (decreto ingiuntivo, ordinanza o sentenza). In conclusione, è sì possibile attivarsi per recuperare un credito nei confronti della P.A., ma ciò comporta, per un ingiustificato beneficio nei confronti di quest'ultima, procedimenti più complessi e tempi decisamente più lunghi. Lavori Pubblici n. 57 luglio - agosto 2012
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VERDE
Excelion: un decespugliatore e tagliaerba leggero ma con carattere
Excelion è un decespugliatore polivalente perfetto sia per i lavori di finitura che per il taglio intensivo di erba alta e spessa, grazie alla rivoluzionaria testa di taglio multifunzione, brevettata da Pellenc, sulla quale è possibile installare il filo di nylon a grandissima resistenza o un'ampia gamma di lame metalliche: una lama a due denti per un lavoro intensivo, una lama a denti morbidi per lavori di taglio con delicatezza di arbusti, una lama a 8 denti adatta essenzialmente per il taglio di erba alta e secca. Inoltre, il montaggio e lo smontaggio della testa di taglio
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avvengono senza il bisogno di utensili e in pochi secondi. Due volte più leggero dei decespugliatori a motore termico, Excelion facilita il decespugliamento o il taglio dell'erba nei fossati, sulle pendici o nei terreni ripidi, grazie all'impugnatura regolabile con rivestimento Soft Touch, che riduce notevolmente le vibrazioni, all'asta telescopica e alla testa orientabile, che consentono perciò di adattare l'elettroutensile alla propria morfologia al fine di ottimizzare il comfort di lavoro. Il selettore a 4 velocità, esclusivo di Pellenc, consente un miglior adatta-
mento alla vegetazione: per esempio in ambito urbano una velocità bassa evita il lancio di ghiaia o ciottoli. Una corretta gestione del selettore consente inoltre di economizzare la batteria. Come tutti gli altri prodotti Pellenc, Excelion utilizza la tecnologia a grandissima capacità della gamma Ultra Lithium Battery, che garantisce un funzionamento ecologico, senza odori e problemi di accensione offrendo un'autonomia da record. Silenzioso, rapido e molto leggero, Excelion è il nuovo decespugliatore professionale firmato Pellenc.
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VERDE
Berti si prepara a lanciare due nuovi modelli di trinciatrici
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Nati dall'esigenza di ampliare la gamma di trinciatrici applicabili anche su skid loaders ed estenderla alle versioni più potenti, al rientro dalla pausa estiva la ditta Berti Macchine Agricole si presenterà sul mercato con due nuovi modelli di trinciatrici da applicare su pale cingolate compatte dotate di impianto idraulico ausiliario denominato High Flow (necessario per soddisfare la potenza idraulica richiesta dall'attrezzatura) e con capacità operativa superiore ai 1.000 kg.
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I due nuovi modelli Berti si chiamano MD/SSL e MX/SSL e sono disponibili nelle misure di lavoro di 140, 160 e 180 cm. Presentano una struttura molto robusta e, grazie ad un rotore di grosse dimensioni, garantiscono ottimi risultati nella distruzione di erba e materiale legnoso fino a 13 cm di diametro per il modello MD/SSL, e 15 cm di diametro per il MX/SSL. L'equipaggiamento di serie della macchina prevede la presenza delle slitte di appoggio, il motore a pistoni con la valvola Fluid Box, il tenditore
automatico delle cinghie (per diminuire i tempi di intervento e di manutenzione sulla macchina), le contromazze smontabili ed i tubi idraulici di collegamento. Entrambi i modelli sono equipaggiati con attacco SAE J2513, ma la di sponibilità da parte dei tecnici Berti di soddisfare eventuali richieste particolari è ormai elemento di distinzione riconosciuto da tutti i suoi clienti. L'elemento che contraddistingue i due modelli è la presenza di utensili diversi montati sui rotori: il modello MD/SSL è dotato di mazze monotaglienti a scomparsa, per garantire risultati qualitativamente positivi in termini di finitura del materiale e di durata dell'organo trinciante. Il modello MX/SSL ha un rotore a utensili fissi con inserti in widia, che garantisce una produttività superiore con buoni risultati di finitura del materiale trinciato. L'optional disponibile per entrambi i modelli è rappresentato dall'abbattirami meccanico che serve sia a convogliare il materiale da triturare distribuendolo lungo tutta la larghezza di lavoro della trinciatrice, sia ad evitare che ramaglie o vegetazione legnosa possano accumularsi sopra la macchina durante il lavoro. Con l'ingresso di questi due modelli, che verranno presentati ufficialmente in occasione della prossima edizione di Eima 2012 a Bologna, la ditta Berti dimostra ancora una volta di essere in grado di offrire soluzioni mirate e qualitativamente efficaci per soddisfare le richieste degli operatori del settore prevalentemente forestale, garantendo, come ormai riconosciuto a livello nazionale e internazionale, la qualità, l'affidabilità e la robustezza delle proprie attrezzature. 1. 2. Disegni tridimensionali dei nuovi modelli di trinciatrici di Berti Macchine Agricole
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PORTATTREZZI
La Svizzera apprezza il 4x4 polivalente italiano Bonetti GHERARDO MARCHELLI
Nel centralissimo Cantone di Nidwalden, uno dei quattro cantoni che hanno fondato la Confederazione Elvetica, è stato consegnato uno degli oramai numerosi Bonetti che operano con estremo apprezzamento in Svizzera. La società EWN, che ha il compito
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di gestire tutta la rete elettrica del cantone, con sede nella sua capitale S tans , ha v oluto un B onetti F100X, passo lungo, omologato macchina operatrice per affrontare i molteplici lavori che sono chiamati ad assolvere. Le particolari necessità di intervento
di EWN hanno portato a studiare un'applicazione particolarmente interessante. Su questa macchina è stata montata una gru, amovibile in pochi minuti, di Palfinger, modello PK 4200, con un'alzata estremamente importante (1.000 kg a 5 m) ed un'altezza di lavoro che può superare i 12 m e che quindi consente all'azienda di posare sia pali di circa 200 kg con un'altezza di 10 m, sia di posizionare le cabine prefabbricate in cemento. Il mezzo, sempre per affrontare questi due diversi interventi, è dotato di barre di appoggio per il trasporto dei pali e di gancio di traino di due tipologie. Questo consente il trasporto di due cabine prefabbricate, una sul cassone ed una sul carrello di traino. Per avere a disposizione una portata utile di 2.000 kg con la gru applicata e poter operare con la patente di categoria B, EWN ha scelto la versione omologata macchina operatrice con la limitazione di velocità a 45 km/h, considerando che le distanze degli interventi sono limitate. Bonetti con questa attrezzatura ha permesso a EWN di eseguire tali interventi in maniera diretta, dove prima dovevano utilizzare un'azienda esterna, con la conseguente ottimizzazione dei costi. Per questa particolare applicazione Bonetti ha sviluppato due piedi stabilizzatori idraulici sotto il muso del
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mezzo, che vengono azionati da un comodo comando in cabina. In posizione retratta sono completamente in sagoma, non creando ingombri fastidiosi neanche in fuoristrada. Il loro peso è estremamente contenuto ed abbinati ai due piedi estraibili della gru creano unʼarea dʼappoggio ampia e sicura. Questa novità mondiale sostituisce la precedente soluzione che vedeva il montaggio sulla piastra neve anteriore di due piedi con azionamento manuale. La gru è stata applicata ad un telaio che consente un rapidissimo e comodo aggancio al telaio, che in pochi minuti consente di carrare/scarrare questa attrezzatura che può essere parcheggiata sui due piedi di appoggio idraulici ed il braccio della gru. Il telaio della gru inoltre presenta il doppio gancio di traino sia a bocca sia a ralla; questo è presente anche sul telaio del mezzo in modo da poter trainare sia con la gru carrata sia senza e poter sfruttare il Bonetti con tutta la sua potenzialità di carico per lavori differenti. Naturalmente la gru è azionata dal generoso impianto idraulico del mezzo che in inverno movimenta la lama neve che EWN sfrutta per pulire le strade ed i piazzali di proprietà della società. La scelta di posizionare la gru posteriormente, oltre che agevolare le ope-
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razioni di scarramento, è stata qui voluta per avere il raggio di lavoro più vicino allo scavo. Sempre per questo motivo i comandi sono posizionati su entrambi i lati ed inoltre la gru è predisposta per lʼazionamento mediante telecomando. Il Bonetti ben si sposa con le esigenze di EWN di operare su strade sterrate ed in fuoristrada per il trasporto di carichi anche gravosi, oltre a garantire il passaggio nelle molte strade strette in paesi storici che presentano passaggi con larghezze contenute anche a 2 m, dove altri portattrezzi non riescono a passare.
Il rivenditore Bonetti per la Svizzera, Multione di Zurigo, sottolinea come per questo mercato risultano importanti molti dettagli degli autocarri Bonetti che in Italia sono considerati optional, e che qui vengono offerti di serie con il Swiss Pack, che vede i vetri e gli specchietti riscaldati, la protezione cerosa della carrozzeria, il sedile molleggiato e soprattutto il Tipper Safe, il gancio di sicurezza per cassoni ribaltabili, brevetto Bonetti, che garantisce la sicurezza del fissaggio del cassone e ne evita un innalzamento inaspettato.
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VERDE
Già 22 Robogreen al mese dopo meno di 2 anni dalla sua nascita
Da meno di due anni Energreen (marchio dell'azienda vicentina Laserjet) produce il suo ultimo progetto Robogreen, la nuova trincia radiocomandata da pendenze, nello stabilimento di Cagnano di Pojana Maggiore (VI). Oggi ne escono già circa 20 al mese: una sorta di record, se pensiamo che la macchina è nata solo un anno e mezzo fa come prototipo. Al momento Robogreen è richiesto in particolare in Svezia e rappresenta un po' la tendenza degli ultimi tempi in fatto di sfalcio: una trincia radiocomandata che può lavorare su pendii lungo strade e autostrade (bypassando tutto il discorso delle macchine di scorta e di intralcio del traffico), terrapieni, terreni difficilmente raggiungibili o zone paludose, in ogni caso zone difficilmente raggiungi-
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bili dal classico braccio per la manutenzione del verde. La trincia applicata a Robogreen è una sola con due tipi di rotore intercambiabili (uno per l'erba e uno per gli arbusti), ma l'attrezzatura applicabile al Robogreen è veramente vasta (rasaerba, piatto falciante, frese, barra falciante...), tanto da poter catalogare questo cingolo radiocomandato un portattrezzi idraulico che consente inoltre di lavorare su terreni con un angolo massimo di 55 gradi (127% di pendenza). L'azienda Laserjet è giovane, infatti ha solo 32 anni. Il marchio Energreen lo è ancora di più con i suoi 12 anni. Ma in questo breve lasso di tempo la strada fatta è stata tanta, a testimonianza della capacità imprenditoriale di Lino Fraron, fondatore di Laserjet, assieme
al fratello Ivo, con tutte le carte in regola per una prosecuzione della conduzione familiare, vista la presenza dei figli dei titolari già operativi in azienda. In particolare, la storia di Energreen nasce dalla grande esperienza di Laserjet nella lavorazione di lamiere, acciai e materiali speciali, che vantava innumerevoli clienti nei settori più disparati (in quello delle macchine agricole Berti, Maschio, Seko, Storti, solo per citarne alcuni). Energreen parte dalla volontà di realizzare macchine completamente pensate, progettate e realizzate internamente, che non andassero però a fare concorrenza con i clienti Laserjet. L'idea in sé nasce nel 1999: dopo tre anni di prototipi, test e soprattutto investimenti, ad Eima 2004 venne presentata ufficialmente la prima vera e propria macchina (la ILF S 1500 con braccio da 12 m). In altre parole, hanno ricercato qualcosa che non c'era sul mercato anche se veniva richiesto, ma per la complessità del progetto e perché era un mercato di nicchia, nessuno lo aveva mai realizzato. Oggi i modelli di decespugliatori semoventi Energreen sono cinque: ILF S1500, ILF S1000, ILF C1200, ILF B2000 e ILF R1500, per una capacità di sbraccio che va da un minimo di 7 m ad un massimo di 17 m, ed ogni modello può essere configurato con 3 diversi tipi di braccio. Tutta la macchina è fatta internamen-
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te, fatta eccezione per il motore (John Deere) e le pompe indipendenti (Sauer Danfoss). Dallo stabilimento di Cagnano di Poiana Maggiore (VI) escono circa 40 - 50 macchine all'anno, destinate sempre più ai mercati esteri, perché quello nazionale è decisamente depresso. Se all'inizio tutta la produzione trovava collocazione sul mercato italiano, oggi il fatturato Energreen (7,5 milioni, circa il 30% del gruppo Laserjet) è realizzato per il 74% all'estero, una quota destinata ad aumentare inevitabilmente, grazie anche al nuovo stabilimento in Serbia (vera e propria porta d'ingresso per il mercato russo). Dato il costo di una macchina come queste, molto onestamente Daniele Fraron conferma che chi compra una macchina così, deve fare almeno 500 - 600 ore annue per ammortizzarla. Del resto, i portattrezzi Energreen, costruiti con componenti di prima qualità ed ottimizzati da ogni punto di vista per le esigenze dell'operatore, sono dedicati a veri professionisti del settore, una sorta di mercato di nicchia che soprattutto l'estero può apprezzare. Come per le ILF l'idea di Energreen è quella di portare ad una produttività superiore di 25 volte al lavoro manuale, è questo il payoff che l'azienda ha scelto per Robogreen. Chiaramente per raggiungere produzioni di lavoro ottimali, con una macchina così innovativa, bisogna un po' prenderci la mano: non essendo a bordo della macchina si tende a fare stupidaggini che finiscono con il danneggiare o ribaltare la macchina. Per questo motivo Energreen è organizzata per garantire assistenza e training di formazione presso clienti e rivenditori. Il radiocomando comunica con il ricevitore fissato sul mezzo con sistemi controllati su campi regolamentati da normative CE con frequenze da 863 a 870 MHz. I canali radio in modalità dinamica sono 256 e viene automaticamente selezionato, a intervalli di 2 secondi, il collegamento con meno interferenze per garantire il pieno controllo del mezzo in qualsiasi situazione. Chiudiamo con un piccolo segreto del Robogreen, che gli consente di lavorare con un angolo massimo di 55 gradi (127% di pendenza). Questo lo svela proprio l'inventore Daniele Fraron: "Ho preso spunto dal pescante degli elicotteri per determinare una sorta di lubrificazione forzata del motore Isuzu, cioè abbiamo costruito una coppa speciale, garantita da Isuzu, con un pescante che praticamente attinge sempre l'olio. In questo modo il motore lubrifica a 55° in tutte le direzioni, ossia può ribaltarsi in tutte le direzioni con un limite di 55°, quando una macchina normale non starebbe in piedi".
ARREDO URBANO
Gianazza Angelo: soluzioni ecosostenibili per la pubblica amministrazione GUNTHER PATSCHEIDER
Dal 1978 Gianazza Angelo S.p.A. è un'azienda leader nel settore stampaggio materie plastiche e nella costruzione di stampi. Ubicata a Legnano (MI) su un'area complessiva di 33.000 m2, trova al suo interno il reparto stampaggio produzione, con un moderno parco macchine costituito da 18 presse ad iniezione (da 130 a 3.000 t) in grado di realizzare pezzi del peso di pochi grammi fino a 32 kg, il reparto progettazione e costruzione stampi, il laboratorio qualità, che sottopone i prodotti a rigidi collaudi e prove tecniche al fine di garantirne una qualità perfetta ed infine il magazzino, attrezzato di ribalte. Le esigenze del mercato odierno implicano a volte delle emergenze in termini di consegna: a questa richiesta la azienda risponde con un servizio di logistica e spedizione merce per garantire carichi veloci e tempestivi. Gianazza Angelo, inizialmente focalizzata sullo stampaggio di materie
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plastiche e assemblaggio per conto terzi, i cui campi di applicazione spaziano in tutti i settori (dal tecnico all'idraulico, dall'arredamento all'automobilistico...), da oltre 15 anni ha optato per una presenza diretta su alcuni mercati ed a tal fine ha provveduto a produrre articoli nei settori giardino, edilizia, imballo e ambiente. Per quanto riguarda la pubblica amministrazione gli articoli di maggiore interesse sono quelli prodotti in plastica riciclata e riciclabile, in quanto consentono di ottenere agevolazioni e raggiungere gli obiettivi fissati dal GPP (Green Public Procurement Acquisti Pubblici Verdi) regolamentato dal D.M. 203 del 2003 (i prodotti Gianazza sono certificati "Plastica Seconda Vita" da IPPR). Molti comuni italiani hanno già scelto di utilizzare la transenna Fury, realizzata in plastica riciclata, ideale per raduni, manifestazioni, eventi sportivi, concerti, cantieri, parchi, parcheggi… Resistente agli urti e sicura, in quanto
priva di parti metalliche, di facile movimentazione e dal pratico stoccaggio, è stata recentemente utilizzata da alcuni comuni emiliani colpiti dal terremoto per delimitare aree ed interdirne l'accesso. Altro prodotto interessante è la pavimentazione modulare areata Quadra, realizzata in tecnopolimero (materiale plastico di elevate prestazioni); può essere anche carrabile se posata adeguatamente e di lunga durata nel tempo senza richiedere manutenzione. Quadra è ideale per centri sportivi, campeggi, spazi ricreativi e manifestazioni all'aperto: facilmente trasportabile per la sua leggerezza, veloce da posare, resistente e sicura contro lo scivolamento grazie alla superficie antisdrucciolevole e drenante. Nella versione forata o chiusa è utilizzata da anni dalle protezioni civili locali e nazionali, da enti pubblici per la realizzazione di campi di accoglienza durante le calamità. Per i parcheggi pubblici, aree di sosta, piazzole camper, piazzole per elisoccorso, percorsi ciclo pedonali nelle zone verdi, l'azienda propone Salvaprato e Salvaghiaia nella versione Strong (robusto grigliato carrabile per mezzi pesanti) e nella versione Magnum (adatto ad un traffico domestico). Salvaprato e Salvaghiaia sono indispensabili per la realizzazione di
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superfici drenanti per la dispersione di acqua in presenza di forti piogge. Per il consolidamento di piccole scarpate, invece, Gianazza Angelo propone un blocco per il contenimento della terra denominato Scarpata, che si integra perfettamente con l'ambiente, è funzionale nel consolidamento del terreno ed è veloce da installare. Tutti questi prodotti sono ecosostenibili, realizzati con materiale plastico riciclato e riciclabile, proveniente da post consumo e consentono alle amministrazioni pubbliche di raggiungere gli obiettivi fissati dal Green Public Procurement. La serietà ed affidabilità della azienda ha permesso l'ottenimento della certificazione Iso 9001:2008 (tramite l'Istituto Italiano dei Plastici) a garanzia dell'alta qualità dei suoi prodotti nonché delle diverse fasi delle lavorazioni. Nel corso dell'ultratrentennale attività è stata sempre posta una particolare attenzione per l'ambiente, sia nell'utilizzo dei materiali riciclati, che nella ricerca di fonti alternative ai consumi energetici. Un passo fondamentale legato ai materiali utilizzati per la produzione è stato l'ottenimento del certificato Plastica Seconda Vita rilasciato da IPPR (Istituto Italiano Plastiche Riciclo). Il marchio di conformità ecologica Plastica Seconda Vita è lo strumento per certificare i prodotti dei quali l'a-
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zienda garantisce l'identificazione, la rintracciabilità ed il contenuto percentuale di materie plastiche riciclate provenienti da postconsumo per la produzione dei manufatti o delle loro componenti, secondo le indicazioni ministeriali del Green Public Procurement. Il GPP (Green Public Procurement) è definito dalla Commissione Europea come "... l'approccio in base al quale le amministrazioni pubbliche integrano i criteri ambientali in tutte le fasi del processo di acquisto, incoraggiando la diffusione di tecnologie ambientali e lo sviluppo di prodotti validi sotto il profilo ambientale, attraverso la ricerca e la scelta dei risultati e delle soluzioni che hanno il minore impatto possibile sull'ambiente lungo l'intero ciclo di vita". Si tratta di uno strumento di politica ambientale volontario che intende favorire lo sviluppo di un mercato di prodotti e servizi a ridotto impatto ambientale attraverso la leva della domanda pubblica in conformità alle disposizioni emanate dalla Comunità Europea. I prodotti "ambientalmente preferibili" sono per esempio quelli meno energivori, costituiti da materiale riciclato e/o privi di sostanze nocive, di maggior durata o output di processi produttivi meno impattanti, meno voluminosi, di facile riciclabilità… E' chiaro che orientare la domanda pubblica verso prodotti con queste caratteristi-
che consente una riduzione dei consumi energetici, specie quelli derivanti da fonti fossili, la parallela riduzione delle emissioni climalteranti, la diminuzione della quantità di rifiuti prodotti e del carico sulle risorse naturali… L'efficacia del GPP nel promuovere le condizioni per favorire la diffusione di un modello di produzione e consumo sostenibile si può desumere dal notevolissimo riconoscimento che viene conferito al GPP sia in sede comunitaria che internazionale come strumento di politica ambientale, industriale ed economica. I prodotti Gianazza, noti per la loro alta qualità, aiutano le ammini stra zioni a raggiungere tali obiettivi nel pieno rispetto dell'ambiente.
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TECNICA
Transfluid: trasmissioni industriali dal 1957 GUNTHER PATSCHEIDER
Il mondo industriale, sia sul mare che sulla terraferma, si sta dirigendo verso sistemi ecosostenibili, orientati alla diminuzione dei consumi ed allo sviluppo di tecnologie a più basso impatto ambientale. I termini "trazione e propulsione ibrida" sono ormai di uso comune; il continuo aumento dell'inquinamento atmosferico ed acustico ha infatti indotto i costruttori di mezzi di trasporto terrestri a spendere energie e risorse per lo sviluppo di sistemi ibridi da installare soprattutto sui veicoli stradali, come le automobili e i piccoli veicoli industriali. Il settore propriamente detto industriale e quello marino o navale sono rimasti, per ora, alla finestra. Le molteplici varianti delle linee di trasmissione dei veicoli fuoristrada o di quelli speciali e quelle delle linee d'asse della propulsione navale, hanno fatto sì che non si potesse facilmente raggiungere uno standard né costruttivo né qualitativo sufficienti da giustificare una produzione di volumi economicamente interessanti. Transfluid presenta una soluzione che dovrebbe, per lo meno nel campo delle potenze medio - basse, risolvere il problema. Avendo in produzione da anni una vasta gamma di organi di trasmissione e potendo contare su migliaia di
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applicazioni in tutti i settori terrestri e navali, Transfluid ha deciso di sfruttare l'esperienza acquisita mettendo insieme la tecnologia esistente per realizzare la tecnologia del futuro. Il modulo HM-560 e la trasmissione HT-700 sono quindi nati con il preciso obiettivo di rappresentare una soluzione semplice e soprattutto standardizzata. Grazie alla collaborazione di tre costruttori italiani rispettivamente di motori elettrici, batterie e convertitori di frequenza, il progetto si è realizzato. L'HM-560 rappresenta quanto di più semplice si possa pensare; è studiato per poter essere accoppiato a qualsiasi motore endotermico (fino a 140 kW o 188 HP), che abbia una campana ed un volano SAE, ed a qualsiasi tipo di organo di trasmissione che anch'esso segua lo standard SAE. In più, la posizione della "macchina elettrica" (fino a 20 kW o 27 HP), così chiamata in virtù del fatto che può lavorare sia come motore che come generatore, può essere ruotata di 360°, in modo da trovare la migliore posizione all'interno degli ingombri del veicolo o dell'imbarcazione. Quello che serve sono i 300 mm di spazio per inserirlo. Quindi, sia veicoli o imbarcazioni esistenti, sia progetti nuovi: cambi di velocità, meccanici o power shift, trasmissioni idrostatiche,
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invertitori marini, tutti possono essere abbinati facilmente allo HM-560. Come funziona: in entrata è installata una frizione a comando idraulico o pneumatico che, una volta disinnestata dall'apposita elettrovalvola, sgancia l'endotermico dal resto della trasmissione; una volta libero, il motore elettrico può entrare in funzione in sua vece. Durante la fase di innesto, il motore elettrico diventa generatore, potendo ricaricare quindi le batterie. L'HT-700 è l'esempio della facilità di realizzazione di una linea di trasmissione ibrida completa. Utilizza tutti prodotti Transfluid e trova applicazione in quei veicoli che debbano rispettare zone verdi per parte del loro tragitto. In questo caso, la potenza del motore endotermico può arrivare a 95 kW o 127 HP, mentre la macchina elettrica rimane la stessa dell'HM-560. Nel 1957 viene fondata a Milano la prima sede operativa della Transfluid. Da allora ha inizio la produzione di trasmissioni industriali e dei suoi componenti che hanno reso famosa l'azienda in tutto il mondo. La Transfluid è da sempre un punto di riferimento nel settore delle trasmissioni industriali e dei suoi com1. HM-560 lato entrata 2. HM-560 lato uscita
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ponenti. La tecnologia moderna, la scelta attenta dei materiali e l'assemblaggio accurato hanno portato ad un prodotto altamente competitivo e all'avanguardia. Migliaia di clienti hanno scelto i prodotti Transfluid per le applicazioni più svariate e impe-
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gnative. Giunti idrodinamici, variatori di velocità, freni, frizioni, trasmissioni idrauliche ed accoppiatori hanno fatto la forza dell'azienda nel corso degli anni, grazie al supporto di un ufficio tecnico dove ingegneri, disegnatori e progettisti qualificati sono a disposi-
zione del cliente per risolvere, in tempi brevi, tutti i problemi di applicazione. Sono nate così soluzioni innovative che hanno ricevuto riconoscimenti e premi a livello internazionale. L'ingegno e la dinamicità italiane, unite alla competenza e all'aggiornamento continuo dei suoi uomini, sono i fondamenti su cui si basa il successo dell'azienda. Piccole ma importanti rivoluzioni hanno cambiato l'approccio al mondo della trasmissione di potenza grazie a Transfluid. Il suo catalogo è oggi forte di un'ampia gamma di prodotti. Oltre 30.000 pezzi escono ogni anno dallo stabilimento, testati sotto il profilo della sicurezza, della qualità e della durata nel tempo, tanto da meritare nel '97 la certificazione ISO 9001 riconosciuta dal Lloyd's Register. L'azienda vanta una solida rete sia nazionale che internazionale, costituita da 5 filiali (Brasile, Cina, Francia, Russia e USA) e oltre 40 distributori in altrettanti Paesi del Mondo, che l'hanno portata ad essere conosciuta ed apprezzata ovunque. 3. Esempio di applicazione con cambio di velocità Transfluid, riduttore Transfluid e freno di parcheggio Transfluid
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PORTATTREZZI
Antonio Carraro a GaLaBau e Salonvert 2012
La business unit Antonio Carraro denominata Groundcare si compone di alcuni modelli di trattori 4x4, dai 38 ai 95 HP, a trasmissione idrostatica, guida reversibile o monodirezionale, per la manutenzione civile e degli spazi verdi. La trasmissione idrostatica, soluzione tecnica ideale nei lavori di manutenzione, offre una variazione continua di velocità nei due sensi di marcia, conferendo semplificazione e praticità di lavoro. L'operatore infatti non ha nessuna frizione da pigiare per il cambio marcia (come per i trat-
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tori a trasmissione meccanica) e può lavorare in andature sempre costanti ed omogenee, nel massimo comfort. La guida reversibile su torretta girevole (Rev-Guide System RGS™), altra caratteristica peculiare della produzione AC, assicura una straordinaria versatilità d'uso poiché il mezzo che ne è dotato può operare indifferentemente con attrezzi a traino (grandi rasaerba a più elementi, sabbiatrici, carotatrici, seminatrici) o frontali (rasaerba a lame, trincia per la bonifica degli spazi incolti o del sotto-
bosco), e tutte le attrezzature utili a garantire la viabilità invernale (spazzola, lama e turbina da neve). Infine, la particolare configurazione dei trattori AC, compatta a baricentro basso, consente un agile disimpegno negli spazi più ristretti e dove la vegetazione è più fitta. Con un trattore AC si può veramente dire di disporre di molte macchine, in una. In occasione delle fiere estere di settembre, GaLaBau 2012, dal 12 al 15 a Norimberga (Germania), e Salonvert 2012 dal 18 al 20 a Château de Baville - St.Chéron (Francia), saranno esposti i 5 modelli idrostatici presentati sul numero passato di Lavori Pubblici: TTR 4400 II HST idrostatico reversibile universale, SP 4400 HST comunale per vocazione, HR 6500 supercompatto, idrostatico, reversibile,TRH 9800, il grande idrostatico reversibile e SRH 9800 nuovo idrostatico reversibile articolato. Inoltre sarà presente ad entrambe le fiere Tigre 4000, il modello più compatto della business unit Dolce Vita, che, con Tigre 4400F, rappresentano i trattori per l'hobby farming. Tigre 4000 e Tigre 4400F, della business unit Dolce Vita, sono trattori compatti destinati ad utilizzi semiprofessionali di farmers, operatori agricoli, florovivaisti, manutentori ed hobbisti evoluti. Tigre 4000, isodiametrico sterzante da 31 CV, è un fantastico tuttofare progettato per soddisfare una miriade di attività nella gestione di piccoli appezzamenti agricoli, orti, serre, parchi, giardini, campi sportivi, aree comunali. Le quattro ruote motrici isodiametriche contribuiscono, con il telaio ACTIO™, a garantire comfort e sicurezza operativa grazie a trazione e aderenza al terreno costanti. E' dotato di PTO sincronizzata con tutte le velocità del cambio. Il sollevatore offre un attacco a 3 punti e tiranti registrabili. Il motore diesel Yanmar ad iniezione diretta di 31 HP (3 cilindri, velocità massima 30 km/h), offre una genero-
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sa coppia massima a soli 1.700 giri/min. La generosità di coppia determina minori consumi di carburante, minori emissioni, minori vibrazioni e rumorosità. Ai fini operativi, questo si traduce in maggior capacità di traino ed efficienza già a bassi regimi, miglior comfort operativo, risparmio e rispetto per l'ambiente. Cambio a 12 marce, 8 AV e 4 RM con una gamma completa di velocità in entrambe le direzioni. I freni posteriori a comando meccanico assicurano arresti decisi e modulari. Optional la frenatura indipendente e simultanea. Il bloccaggio differenziale è posteriore ed anteriore. L'impianto idraulico è generoso sia
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negli allestimenti che nella portata (30 l/min); le prese sono a doppio effetto flottante. Il design affusolato e filante di Tigre 4000, in linea con il family feeling dei trattori di alta gamma AC, offre all'operatore un'immediata visibilità frontale. Nel Tigre 4000 ogni soluzione tecnica è determinata a conferire, oltre a migliori performance tecniche, anche miglior comfort operativo. Nonostante la compattezza del mezzo, il posto guida risulta infatti confortevole e di facile accesso a bordo anche per gli operatori meno agili o di corporatura robusta. La plancia comandi, dotata di un'elegante strumentazione con schermo
(antiriflesso di giorno e retroilluminato di notte) è completa di info on-off e tachimetro digitale. Il design degli archi di protezione (anteriore abbattibile), integrato nell'ingombro volumetrico del trattore, consente un facile disimpegno negli spazi più angusti. Altri elementi di comfort attivo sono: i maniglioni di sicurezza sui parafanghi posteriori, i gruppi ottici dotati di proiettori ad ampio raggio di campo visivo, le leve comandi in posizione ergonomica. Inoltre l'apertura verticale del cofano, assistita da un pistone, agevola le operazioni di manutenzione. Infine il serbatoio, con capacità di 29 l, assicura una lunga autonomia di esercizio.
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ATTREZZATURE
Orteco allestisce un autocarro multiservice
Sono passati circa 3 mesi da quando la società Autostrade per l'Italia ha affidato alla ditta Orteco l'incarico di realizzare un autocarro attrezzato per poter intervenire e risolvere casi di emergenza che si dovessero creare in autostrada a seguito di danneggiamenti ai guard rail. E' così nato il primo esemplare di autocarro attrezzato per questo lavoro specifico. La macchina dispone di: - una gru idraulica Fassi F235A.0.24 E-Active, con 4 sfili, una capacità di sollevamento di 19,32 t/m, uno sbraccio standard di 12,57 m, una portata di olio di 45 l/min ed una pressione di esercizio di 32 MPa; - un battipalo idraulico Orteco HD 800, con potenza di 830 J, portata di olio pari a 95 l/min e pressione massima 18 MPa; - un gruppo elettrogeno Tower Light
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GE-6000-SX/GX con potenza 5.7 kVA (5.1 kW), tensione 230 V, azionato da un motore diesel super silenziato Yanmar modello L 100 N con una potenza di 6,5 kW; - una torre faro Tower Light CTF 5,3 mt 4x400 W Ioduri Metallici, una torre faro che raggiunge un'altezza di 5,3 m dal piano di carico dell'autocarro e monta 4 lampade ognuna da 400 W agli ioduri metallici per illuminare l'intera area di lavoro; - un compressore aria Rotair VRH 30/8-30 ad azionamento idraulico in grado di fornire 3.000 l/min di aria a 3.000 r.p.m, pressione di esercizio 0,8 MPa, portata d'olio richiesta 91 l/min e pressione dell'olio richiesta 18,1 MPa; - due contenitori Butti per paletti e guard rail con portate rispettivamente di 700 kg e 1.000 kg, il che permette
di alloggiare almeno 20 pali standard e 10 barriere tripla onda. Orteco ha dedicato particolare attenzione alla sicurezza per gli operatori: tutte le attrezzature, oltre ad essere a norma, sono state posizionate in modo razionale per essere utilizzate al meglio e per fornire le massime prestazioni. In particolare è da evidenziare che il battipalo montato su ralla idraulica può infiggere ed estrarre pali da ambo i lati del mezzo; un sistema di avvisatori ottici ed acustici informa l'autista che il battipalo è perfettamente rientrato in sagoma, finito il lavoro, e quindi si può muovere certo di non creare danni. Gli interventi notturni sono favoriti dalla disponibilità di una torre faro che illumina la zona di lavoro; il compressore d'aria e il gruppo elettrogeno sono stati inseriti per alimentare avvitatori, troncatrici, martelli demolitori, pompe per acqua... La gru idraulica favorirà la movimentazione dei materiali che sono sistemati negli appositi cestelli. Nei prossimi giorni l'autocarro verrà consegnato alla società autostrade ed entrerà in servizio: in quell'occasione saremo presenti per testimoniare il successo che questo mezzo avrà sul campo.
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MOVIMENTO TERRA
CNH sul campo per l'emergenza terremoto In seguito agli eventi sismici che hanno gravemente colpito l'Emilia il 20 e 29 maggio scorsi, CNH, presente sul territorio con uno stabilimento produttivo a Modena ed un sito di Ricerca e Sviluppo e centro logistico a San Matteo (MO), ha messo a disposizione della Protezione Civile un'unità di soccorso di emergenza, composta da macchine movimento terra, officine mobili e operatori. Sotto il coordinamento della Protezione Civile, l'unità opera in maniera autonoma e dispone di 12 mezzi movimento terra leggeri (sollevatori telescopici, miniescavatori, minipale compatte, terne) e pesanti (escavatori, pale gommate) dei marchi New Holland, 5 officine mobili, autocarri Iveco per trasporto macerie, 20 operatori e meccanici, tra personale di
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CNH e dei suoi concessionari. L'unità, organizzata in quattro squadre, è già operativa nei comuni tra i più colpiti dal sisma - Cavezzo (MO), Finale Emilia (MO) e Medolla (MO) per realizzare la rete fognaria e preparare la superficie del campo di accoglimento degli sfollati, ripulire le vie del centro storico, demolire gli edifici pericolanti e smaltire le macerie.
Inoltre, alla luce dell'inagibilità di numerosi capannoni industriali nelle zone colpite dal sisma, la società ha messo a disposizione il complesso industriale di Cento (FE), affinché le aziende locali che lo necessitano possano trovare una sede dove riprendere rapidamente le attività produttive. Per quanto riguarda il supporto ai clienti, CNH, tramite le proprie strutture di assistenza, sta effettuando visite presso le aziende agricole e i contoterzisti del territorio che hanno subito danni ai macchinari, affinché possano riprendere quanto prima le attività. Infine, l'azienda sta conducendo le ispezioni necessarie per accertarsi che le proprie strutture non abbiano riportato danni tali da pregiudicarne l'agibilità e che siano idonei per riprendere l'attività lavorativa in piena sicurezza.
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IGIENE URBANA
Nilfisk completa il progetto Outdoor GUNTHER PATSCHEIDER
Nilfisk-Advance S.p.A. ha recentemente lanciato sul mercato italiano tre nuovi modelli di macchina operatrice multifunzione che si vanno ad affiancare alla già vasta gamma di spazzatrici aspiranti. Si tratta di Park Ranger 2150, City Ranger 2250 e City Ranger 3500: tre fiori all'occhiello con cui la multinazionale danese ha definitivamente completato il progetto volto alla creazione di una divisione indipendente specializzata chiamata Outdoor, che ha come obiettivo la conquista di una significativa quota di mercato in Europa nel settore delle macchine multifunzione e delle spazzatrici aspiranti. Ma Nilfisk-Advance non si ferma a riposare sugli allori: nuovi modelli,
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con capacità del cassone fino a cinque metri cubi, sono già allo studio, così come si sta lavorando alla valutazione di eventuali ulteriori acquisizioni; il tutto per rendere disponibile il prima possibile una completa gamma di macchine, alcune anche con motori a bassissimo impatto ambientale. Il denominatore comune di queste nuove macchine Nilfisk è senza dubbio la versatilità. La macchina multifunzione Park Ranger 2150 si caratterizza per una specifica attitudine alla cura delle aree verdi, grazie alle quattro ruote motrici, al potente motore, alla completa gamma di accessori specifici per il taglio dell'erba ed alla grande manovrabilità, garantita dalle ridotte
dimensioni; tuttavia gli altri accessori disponibili ne consentono anche l'utilizzo come macchina da carico, macchina spazzatrice aspirante e per la rimozione della neve e lo spargimento di sale/sabbia. Anche la City Ranger 2250 è estremamente flessibile grazie alla completa gamma di accessori che la rendono estremamente performante nello spazzamento, nel taglio di erba e di siepi, nella rimozione della neve e nello spargimento di sale/sabbia. Anche questo modello si caratterizza per la trazione integrale permanente sulle quattro ruote, per il potente motore e per il telaio articolato. Nella versione spazzatrice la City Ranger 2250 dispone di un cassone con una capacità di 500 litri, con tubo posteriore di aspirazione integrato (5 m) e di un innovativo sistema di filtro rotante ad acqua che garantisce, in abbinamento al tradizionale sistema di nebulizzazione sulle spazzole laterali, un perfetto controllo delle polveri presenti sull'area da spazzare; il serbatoio dell'acqua, anch'esso integrato nel cassone, ha una capacità di 250 litri. La macchina è certificata PM10 Eunited. Il modello di punta della casa danese è però la nuova multifunzione City Ranger 3500, che unisce alle caratteristiche della sorella minore i due posti in cabina e la possibilità di applicare una serie di accessori spe-
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cifici per il lavaggio delle strade e delle piazze a bassa o alta pressione (serbatoio da 1.000 litri). Tutti i modelli di macchine multifunzione di Nilfisk-Advance garantiscono la possibilitĂ di sostituire gli accessori velocemente e senza l'uso di particolari attrezzature, assicurando una reale produttivitĂ nello svolgimento delle diverse funzioni operative (trasporto, spazzamento, lavaggio strade, taglio erba, rimozione neve, spargimento sale e sabbia), e soprattutto un reale risparmio di costi legato al fatto di avere a disposizione fino a cinque differenti versioni di macchina operatrice con l'acquisto di una sola macchina base e dei relativi accesso-
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ri, acquisibili anche separatamente in tempi differenti. La gamma Outdoor di NilfiskAdvance, unitamente al relativo servizio di assistenza tecnica, viene distribuita in Italia direttamente dalla filiale italiana della multinazionale danese che ha la sede principale a Guardamiglio, in provincia di Lodi, e sede secondaria a Roma. Il gruppo Nilfisk-Advance, con sede in Danimarca, è un'azienda multinazionale con una storia ultracentenaria: fondata nel lontano 1906, ha continuato costantemente a sviluppare il proprio giro d'affari grazie ad una continua serie di acquisizioni ed allo sviluppo organico della propria rete
commerciale che oggi conta filiali dirette in 43 paesi. I siti produttivi sono 9, ubicati in USA, Messico, Cina, Ungheria e Italia. Il fatturato di 850 milioni di euro permette a Nilfisk-Advance di essere annoverata tra le prime due aziende mondiali che producono e commercializzano macchine professionali per la pulizia. La gamma di macchine oggi offerta comprende lavasciugapavimenti, spazzatrici meccaniche ed aspiranti, macchine combinate, macchine multifunzione, idropulitrici ad alta pressione, im pianti fissi di lavaggio multipressione, aspiratori per polveri e liquidi ed aspiratori centralizzati.
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PORTATTREZZI
Holder per gli aeroporti: un valido aiuto tutto l'anno
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I portattrezzi Holder sono tradizionalmente in funzione tutto l'anno, nelle città, comuni e presso i fornitori di servizi locali. Sembrano essere stati concepiti su misura per gli aeroporti: per la pulizia, la manutenzione e lo sgombero neve. Veicoli Holder vengono già utilizzati con successo in aeroporti internazionali come Zurigo, Francoforte e Lipsia. Oltre ad altri compiti garantiscono che i percorsi rimangano puliti e privi di ostacoli, per consentire ai passeggeri di essere tranquillamente trasferiti tra parcheggio e terminal. Questi robusti veicoli dalla collaudata tecnologia sia per l'inverno che per il
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servizio estivo vengono utilizzati nell'area lato volo per la pulizia e lo sgombero delle vie di rullaggio. Sul lato terra, sono all'opera sulle strade di accesso, parcheggi, fermate dei taxi e tutte le aree aeroportuali. Soprattutto nella stagione invernale si rendono utili per il servizio di sgombero della neve, fino al deicing. Per tutte le applicazioni un veicolo solo è necessario. Perché grazie ai tre punti di attacco, un singolo portattrezzi può essere equipaggiato in estate con tosaerba, decespugliatore, spazzatrice e pianale di carico e in inverno a scelta con spazzaneve, fresa neve, roller di spazzamento e
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spargisale. Lo scambio delle attrezzature è così facile da poter essere eseguito da un singolo individuo senza attrezzi. Holder offre una vasta gamma di prodotti di veicoli con potenze comprese tra 27 e 92 CV di diverse dimensioni, capacità di scavo e varianti di pneumatici. Ciò significa che ogni cliente può personalizzare il proprio Holder, su misura per l'esigenza specifica pratica. Il costante sviluppo dei veicoli garantisce inoltre un livello di qualità che non lascia nulla a desiderare in termini di prestazioni, sicurezza e comfort. Tutti i veicoli Holder hanno una caratteristica in comune: sono dotati di telaio articolato e sono progettati come un veicolo a carreggiata stretta. Ideale per gli spazi angusti degli aeroporti. Che si tratti di un carrello dei bagagli, un'autocisterna, camion dell'acqua, carico di merci o scale passeggeri: nessun materiale aeronautico - correlato è un ostacolo per i portattrezzi Holder. Veicoli di piccole dimensioni e maneggevoli sono indi1. C 370 con cabina per 2 persone 2. Da sx: M 480 e C 270 3. S 990 con fresa asfalto Simex per l'aeroporto di S. Pietroburgo 4. S 990 con fresa da neve 5. Quadro di comando e joystick di S 990
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cati anche per il taglio intorno alle luci della pista e lo spazzamento dei parcheggi. La serie C: comfort di prim'ordine Gli assi a molla di questo portattrezzi offrono alla cabina, sia per una che per due persone, un comfort di guida completamente nuovo, precedentemente associato solo a veicoli di grandi dimensioni. Vibrazioni ed urti vengono assorbiti, riducendo lo sforzo sul veicolo e soprattutto sul conducente. Il guidatore beneficia inoltre di una cabina confortevole e dal design ergonomico, montata su silent block. La versione della cabina per una persona permette di variare l'altezza complessiva ad un'altezza minima del veicolo di poco meno di due metri: ciò significa che il veicolo può essere guidato attraverso sottopassi e utilizzato per lavori di pulizia in parcheggi sotterranei o multipiano. A seconda degli pneumatici usati, il C 250 e il C 270 dispongono di una larghezza totale esterna di soli 110 cm, consentendo ai veicoli di percorrere stretti sentieri e spazi ridotti senza difficoltà. Il C 350/C 370 in versione biposto dispone di un sedile di dimensioni normali per il passeggero, che può rimanere seduto mentre il veicolo sta
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eseguendo un compito oppure svolgere ulteriori attività manuali, mentre la macchina è in funzione. Le attrezzature possono essere cambiate da una sola persona e senza attrezzi. La cabina ribaltabile idraulicamente e i serbatoi idraulici e di carburante girevoli del nuovo veicolo comunale sono particolarmente utili. La porta di destra della cabina, concepita come un portello di servizio, permette l'accesso diretto al serbatoio del tergicristallo, ai filtri e all'impianto elettrico. Tutte le manutenzioni di routine possono essere eseguite con le attrezzature montate. Il 990 S: quando il gioco si fa duro Con i suoi 92 CV, una larghezza esterna di soli 124 cm e la capacità di sollevare carichi fino a 2.700 kg, il 990 S è il più potente veicolo a carreggiata stretta tra i portautensili comunali. Questo lo rende il veicolo ideale per spostare la neve negli aeroporti. Grazie alle alte prestazioni del suo impianto idraulico con potenza fino a 120 l/min ed i suoi tre punti di attacco, rende facile il lavoro di tutto l'inverno così come i compiti estivi. Il 990 S garantisce una copertura estesa e un'elevata capacità di carico, consentendo di lavorare per lunghi periodi in condizioni gravose.
Il 990 S dispone anche di due concetti di guida diversi. A velocità di 26 km/h ed oltre, gli interruttori Dual Drive permutano la guida da idrostatica a meccanica. Questa ottimizzazione permette di ridurre automaticamente il consumo di carburante e il rumore emesso. Le dimensioni generose della cabina ergonomica ne fanno un luogo confortevole per tutto il giorno lavoro, tutto l'anno. L'operatore ha una visuale libera di tutte le attrezzature dalla cabina. L'altezza del volante regolabile, la posizione del sedile variabile così come l'ampio spazio per le gambe permettono all'operatore di svolgere una giornata di lavoro con il minimo affaticamento. Tutte le funzioni possono essere rapidamente e con precisione comandate dal cruscotto ed il joystick è programmabile a piacimento. A proposito di Max Holder GmbH Max Holder GmbH è un famoso produttore di portattrezzi polifunzionali per usi municipali e per la viticoltura. Che si tratti di cura del prato, pulizia delle strade, trasporti, o di movimento terra, i clienti in molti paesi si affidano al sistema Holder. Questa lunga tradizione dell'azienda, fondata nel 1888 e con sede a Metzingen offre soluzioni complete, nonché servizi personalizzati.
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VERDE
Hymach: allestimenti a tutto tondo GHERARDO MARCHELLI
Negli ultimi numeri abbiamo parlato della nuova linea di attrezzature per la pulitura dei pannelli solari lanciata da Hymach. Non dimentichiamo però la produzione originale dell'azienda di Stienta, che continua a progettare e realizzare macchine su misura per le esigenze di sfalcio verde dei propri clienti. Dopo la versione posteriore di Energy X2 ecco quella che vede l'allestimento con un braccio centrale al trattore ed uno posteriore oltre alla falciatrice scavallatrice RoadEagle anteriore. Scopo di tali attrezzature è poter raddoppiare la produzione oltre che effettuare simultaneamente la manutenzione a bordo strada in presenza di guard rail, segnaletica, alberature... Nemmeno in tempi critici come quelli
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che stiamo attraversando Hymach ha rinunciato ad utilizzare materiali e componenti di prima qualità, convinta che comunque il professionista del settore che decide di acquistare un suo prodotto debba ritrovare la qualità di sempre. Non solo, grazie alla continua ricerca nel dotare le proprie attrezzature a braccio di funzioni che possano agevolare il lavoro dell'operatore, l'azienda, pur partendo da un modello standard, offre diversi optional tra cui la funzione total-floating grazie alla quale l'intero gruppo braccio - testata si adegua alle difformità del terreno, il sistema di stabilizzazione degli assi del trattore controllabile dall'operatore, il soffiatore potenziato per una ancor miglior pulizia del manto stradale dai residui di sfalcio.
Le testate trinciatrici, realizzate in multi materiale, hanno cofanatura interna modellata sulla circonferenza disegnata dal rotore di taglio così da agevolare lo scarico del materiale trinciato ed evitare ingorghi all'interno della carcassa per aumentare la produttività. Il rotore è dotato di coltelli polivalenti disposti ad elica per ottenere un taglio costantemente uniforme. Gli impianti, anche nella versione standard, sono adeguatamente performanti per assicurare un'elevata produttività, e i sistemi di controllo spaziano dal semplice distributore idraulico con comandi a leve meccaniche fino ai più sofisticati sistemi elettroidraulici che permettono una ancor più semplice gestione delle diverse funzioni della macchina.
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Anche la scavallatrice Road Eagle, costituita da una struttura a due montanti ed una traversa superiore dotata di telescopico che favorisce l'ingresso dei falcianti anche nei guard rail più larghi, può essere fornita anche nella versione Double per poter lavorare a destra e a sinistra del mezzo ogni qualvolta se ne presenti la necessità. Tutte le versioni inoltre possono essere predisposte con il sistema opzionale di apertura della colonna esterna per il superamento di ostacoli a sviluppo verticale quali segnaletica, chiome di alberi, pali..., come anche con il dispositivo opzionale, completamente automatico, di livellamento e aggiustamento dell'assetto dei gruppi falcianti alle difformità del terreno che
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permette di mantenere il gruppo falciante effettivamente parallelo al terreno in fase di taglio dell'erba, adeguandosi automaticamente al profilo dello stesso, di garantire un ciclo di taglio particolarmente rapido ed uniforme per qualsiasi configurazione dei bordi della sede stradale oggetto di manutenzione, e infine di assicurare elevati standard di affidabilità ed operatività in ogni condizione di funzionamento, indipendentemente dal profilo e/o dalla pendenza del terreno da trattare. Gli impianti, anche nella versione standard, sono adeguatamente performanti per assicurare un'elevata produttività e i sistemi di controllo spaziano dal semplice distributore
idraulico con comandi a leve meccaniche fino ai più sofisticati sistemi elettroidraulici che permettono una ancor più semplice gestione delle diverse funzioni della macchina. Ogni richiesta da parte di un cliente, acquisito o potenziale che sia, rappresenta per Hymach un'opportunità di innovazione dei propri prodotti, di crescita e di conoscenza del proprio settore ed è per questo che non lesina nell'impegno a trovare la migliore soluzione per soddisfarla. Da qui, dopo quasi trent'anni di attività, può vantare un ragguardevole bagaglio di esperienza che mette a disposizione di tutti gli operatori della manutenzione del verde che le riservano la propria fiducia.
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TRASPORTI
Il trenino giallo Città di Tirano: Dotto Euro 5 GIORGIA MARCHELLI
Alpinlandia S.r.l., con sede in Milano e sede secondaria a Teglio (SO), a Tirano, in provincia di Sondrio, nel cuore della Valtellina, al confine con il Cantone dei Grigioni (Svizzera), ha messo in servizio dall'estate 2011, in convenzione con il Comune di Tirano, il Trenino Turistico della Città di Tirano, che giornalmente, anche nei mesi invernali con carrozze riscaldate, collega le stazioni delle Ferrovie Italiane e della Ferrovia Retica (RhB) con la Basilica - Santuario della Madonna di Tirano e con il centro storico, trasportando, ad ogni viaggio, all'incirca 58 persone comodamente sedute, oltre al posto per una carrozzina per persone diversamente abili
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con relativa pedana pneumatica per l'accesso. Il servizio di trasporto è destinato non solo ai turisti ma anche ai residenti. - La Città di Tirano è la stazione di arrivo del Trenino Rosso del Bernina proveniente da St. Moritz, cui si aggiunge la tratta dell'Albula proveniente da Coira; - nel 2008 la Ferrovia Retica nel paesaggio Albula/Bernina è divenuta la terza ferrovia al mondo ad ottenere l'iscrizione nell'elenco Patrimonio Mondiale UNESCO; - nel 2010 la tratta ferroviaria tra St. Moritz e Tirano ha festeggiato i suoi 100 anni (5 luglio 1910). Il trenino gommato, destinato al servi-
zio turistico di trasporto nella Città di Tirano, è prodotto da Dotto S.r.l. di Castelfranco Veneto (TV), leader mondiale nella costruzione di tali mezzi. Il modello scelto da Alpinlandia per l'effettuazione del servizio nella Città di Tirano è un trenino a gasolio con 3 carrozze e motorizzazione Euro 5, fra i primi esemplari in Italia di questa nuova serie. La locomotiva è una Muson River Iveco 4x4 con motore Iveco F1C 4 cilindri, turbodiesel, common rail Euro 5, filtro antiparticolato, cilindrata 2.998 cc, 170 HP (SAE) a 3.500 giri/min, coppia massima 400 Nm a 1.450 giri/min. Il cambio è meccanico a 6 rapporti. La trasmissione è meccanica 4x4 con riduttori epicicloidali ai mozzi ruota. I freni sono idraulici a disco sulle 4 ruote con servofreno; il freno di stazionamento è pneumatico negativo. Un convertitore idraulico pneumatico serve al comando freni delle carrozze, dotate di un circuito pneumatico per frenatura carrozze. Le sospensioni sono: anteriore a balestra parabolica e posteriore pneumatica. Lo sterzo meccanico è servoassistito idraulicamente. La locomotiva è dotata di riscaldamento ed aria condizionata. E' seguita da 3 carrozze C93 chiuse, riscaldate, con finestrini amovibili, di cui 2 con 20 posti a sedere ciascuna (o 25 bambini) ed una con 18 posti a sedere di cui uno per persone diver-
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samente abili con pedana pneumatica per posti totali a sedere di 58 adulti. Hanno illuminazione interna, altoparlanti e sedute imbottite in gommapiuma. I freni sono pneumoidraulici a disco sulle 4 ruote, con freno di emergenza e freno di stazionamento omologati. Le sospensioni sono pneumatiche autolivellanti con ammortizzatori idraulici. Il sistema di sterzatura agisce sulle 4 ruote. I vagoni sono inoltre forniti di pulsante stop per carrozza, pulsante allarme TUV per carrozza e contatti elettrici sulle porte. Nella scelta del colore giallo del Trenino Turistico Città di Tirano, Alpinlandia si è ispirata ai convogli storici della Ferrovia Retica, in particolare alle elettromotrici tipo ABe 4/4 (Tw I) serie 30 del 1908 1911, tuttora in servizio, nella livrea storica Bernina di colore giallo con il tetto di colore argento. Il trenino giallo su gomma effettua a Tirano due diversi percorsi tanto in inverno che in estate, con partenze ogni 30 minuti. Il primo è il classico City Tour, percorso rosso nella planimetria, con partenza da Piazza delle Stazioni (Trenord e Ferrovia Retica Bernina Unesco) alla Basilica Santuario della Madonna (1505) e da lì alla Piazza Cavour in centro storico (per poter visitare i numerosi palazzi del '500 e del '600, tra cui il Palazzo Salis con il suo museo, e la Porta Poschiavina, affrescata, del 1499), fatto il periplo della Chiesa di San Martino rientro in Piazza delle Stazioni; audioguida a bordo con informazioni sui luoghi visitati. Durata circa 25 minuti senza soste, con possibilità di scendere alle fermate della Basilica e del centro storico, e di riprendere il trenino ai passaggi successivi (per incentivare la visita di Tirano il biglietto vale per l'intera giornata sino al compimento di un tour completo). Il secondo è il nuovo Gran Tour, percorso blu nella planimetria, con partenza sempre dalla Piazza delle Stazioni, Chiesa ottagonale di San Rocco (1531), Basilica Santuario della Madonna (con sosta per visita
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di 15 minuti), proseguimento per centro storico, Piazza Cavour, Chiesa di San Martino, salita ai ruderi del Castello di Santa Maria (1497) discesa alla Piazza Parravicini con il suo omonimo palazzo seicentesco, giro all'interno delle mura di cinta fatte edificare da Ludovico il Moro con passaggio di fianco alla Porta Milanese (1499) e rientro in Piazza delle Stazioni; audioguida a bordo. Durata 60 minuti. L'offerta di Alpinlandia, sempre alla ricerca di nuove ed attraenti proposte turistiche, non si limita ai soli classici percorsi: ultimamente ha incluso nelle
proprie offerte un tour enogastronomico alla Tenuta La Gatta, in collaborazione con la Ferrovia Retica del Bernina, dove c'è l'opportunità di assaggiare i migliori vini Valtellinesi (Sforzato, Sassella, Grumello, Inferno, Valgella, Fracia...), le bresaole, i pizzoccheri, i chiscioi, gli sciat... Alpinlandia offre inoltre la possibilità di noleggio del trenino per gruppi a prezzi speciali e con eventuale servizio guida, oltre a metterlo a disposizione per eventi e manifestazioni sia pubbliche che private, come è già successo sotto Natale, per feste, sagre e matrimoni.
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AZIENDE
FAE Group apre una filiale in Francia
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Nata nel 1989, FAE Group S.p.A. propone un'ampia gamma di macchine forestali, agricole e per uso edile. Già presente con proprie filiali in USA, Canada, Australia e Germania, l'azienda ha da poco inaugurato una nuova succursale in Francia. Quello francese è da sempre un importante mercato per entrambe le divisioni del gruppo e la crescita del giro d'affari che interessa in questi ultimi anni le testate a marchio FAE e i portattrezzi cingolati PrimeTech, ha spinto FAE Group ad avvicinarsi ai propri clienti per garantire loro un servizio pre e post vendita di assoluta eccellenza. La sede di FAE France si trova alle
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porte di Lione e dispone di: - 600 m2 di magazzino per i ricambi e le macchine a stock, e un ufficio commerciale aperto al pubblico con orario continuato dalle ore 8.30 alle ore 18.00; - un'ubicazione strategica: Lione è in posizione centrale e facilmente raggiungibile da ogni parte della Francia. Questo consente a FAE France di far fronte a tutte le emergenze in tempi rapidi: - corrieri espressi nazionali consegneranno la merce al cliente anche al mattino seguente; - due agenti/venditori di consolidata esperienza che coprono tutto il territorio francese da nord a sud; - personale preparato e francese in
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grado di garantire un servizio post vendita durante i giorni feriali, che avrà a disposizione mezzi attrezzati per far fronte alle esigenze dei clienti anche in loco. Infine, anche per questioni di carattere contabile, i clienti potranno fare affidamento sulla filiale FAE France che collabora con banche francesi al fine di rendere più rapide e agevoli le transazioni, senza passare per l'estero. 1. La sede di FAE France 2. Staff di FAE France 3. PT-600 con testata forestale 4. Modello di trincia forestale FAE per escavatori
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MANUTENZIONE STRADE
Nuovi chiusini autolivellanti per Teodone GIORGIA MARCHELLI
Teodone, frazione di Brunico (BZ), è stato il primo villaggio a sperimentare il nuovo sistema di chiusini autolivellanti proposto da Markus Oberhauser. Come nel resto d'Italia, anche qui la maggior parte dei tombini erano sfalsati dal piano della strada, traballanti e con crepe intorno, quindi pericolosi per la circolazione del traffico oltre che antiestetici. La società Oberhauser Markus, proprio di Brunico, ha proposto nel 2011, come prova della nuova tecnica messa a punto, il risanamento di circa 20 chiusini. In breve tempo e senza creare disagi al transito dei veicoli i vecchi tombini sono stati fresati, riposizionati e reinseriti correttamente, e poi sigillati nella maniera che il trattamento prevede affinché nel futuro non si formino crepe intorno e i chiusini rimangano negli anni allo stesso livello del piano stradale, nonostante il normale movimento di quest'ultimo causa le dilatazioni e i restringimenti dovuti alle diverse temperature che si alternano. I "nuovi" chiusini sono stati garantiti per 24 mesi, e, come previsto, non si sono mossi. Il Comune di Brunico, molto soddisfatto del lavoro e sempre esemplare in Italia quanto a ottima manutenzione, avendo ottenuto un prodotto di alta qualità con una spesa contenuta, sta ora pensando al risanamento di molti altri pozzetti del proprio territorio. Giunte a conoscenza del nuovo sistema di chiusini autolivellanti, sono molte le municipalità italiane che si stanno informando per iniziare a risolvere un problema generale, che provoca di continuo danni e costi.
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PARCHI GIOCO
Giochiamo Tutti al Parco Formentano di Milano
L'area giochi Giochiamo Tutti presso il Parco Formentano di Milano, è stata progettata e realizzata secondo principi di inclusività meglio specificati di seguito, dove l'accessibilità è da considerarsi a 360° non solo per il fruitore primario, ma anche per l'accompagnatore. L'area è caratterizzata da una serie di percorsi tattilo / plantari (le strisce gialle a terra con diverse texture a seconda del messaggio che devono portare) che delimitano tutto il campo giochi e conducono e segnalano le attività ludiche principali, oltre che da una mappa tattile scritta anche in braille all'ingresso dell'area. Questi due elementi consentono l'accessibilità a persone ipovedenti in quanto costituiscono una guida naturale e precisa da seguire col bastone bianco e con la pianta dei piedi; diventano anche un'esperienza colorata e giocosa per chiunque entri nell'area. Nell'area sono presenti diversi tipi di strutture, differenziando l'esperienza ludica per una maggior completezza di divertimento. Giochi di movimento: due tipologie di altalene, una tradizionale con seggiolini a fascia in grado di adattarsi e contenere meglio il corpo di qualsiasi bambino, ed una con un'unica seduta a cestone capace di accogliere più bambini (fino a 5 - 6) allo stesso tempo, e, grazie al design conformato, anche bambini con disabilità motorie. La possibilità di utilizzare questa sedu34
ta contemporaneamente in più d'uno risulta interessante per la socializzazione tra tutti i fruitori ed anche per gli accompagnatori, i quali potranno essere coinvolti dal dondolio di questa culla multipla. Oltre alle altalene è presente anche una giostrina rotante, in grado di accogliere fino a 8 bambini anche portatori di handicap: il design a onde del bordo definisce le sedute con schienale conformato, nei punti più alti, e i punti di accesso facilitato, nei punti più bassi. Giochi sensoriali: una doppia coppia di pannellature con elementi di gioco di concentrazione/istruttivi (un labirinto e un alfabeto) e musicali (xilofono e coppia di bonghi), inseriti in supporti dal design arrotondato e avvolgente caratterizzati da variazioni di texture di superficie per stimolare l'esperienza tattile. Questi pannelli sono concepiti come onde che definiscono gli spazi per garantire una fruizione controllata, e con altezze in grado di accogliere anche bambini in sedie a rotelle. Giochi di aggregazione: una torretta complessa con diverse attività di gioco a differenti livelli sia di altezza che di difficoltà. Nello specifico troviamo una porzione di torretta accessibile, anche a chi ha delle limitazioni fisico - motorie non totalmente invalidanti, tramite una scaletta con modulo di trasferimento e maniglioni di appiglio. Da qui partono uno scivolo a doppia pista, che incrementa la socializzazione e lo spirito di competizione (l'al-
tezza e la pendenza di questo scivolo permettono una fruizione in totale sicurezza da parte di tutti) e un elemento sinusoidale a rete che agevola una giocabilità dove la forza è più coinvolta. L'altra porzione di torretta risulta accessibile anche alle carrozzine tramite una rampa e una piattaforma più ampia con una serie di pannelli gioco posizionati e conformati per essere facilmente raggiunti da tutti, così da consentire l'esperienza di gioco a un livello rialzato dal suolo da parte di tutti. Inoltre la piattaforma è integrata con dei fermi per mantenere in sicurezza le ruote delle carrozzine. La torretta è poi completata con un elemento ombreggiante di ampia metratura per consentire ai bambini di giocare in ogni momento della giornata e dell'anno. Zona di sosta: all'ombra di una serie di alberature in crescita sono state evidenziate dal percorso tattilo plantare le panchine per la sosta degli accompagnatori e per il riposo dal gioco. Tutta l'area è stata progettata nel rispetto delle normative vigenti sia in termini di sicurezza delle strutture, sia in termini di accessibilità e fruizione, quindi risultano verificati i requisiti minimi sia delle distanze di sicurezza delle strutture ludiche (1,5 m), sia del design delle strutture stesse (si veda ad esempio, uno su tutti, la rampa e la piattaforma della torretta), sia delle pendenze delle superfici (8%), sia degli spazi di manovra per le carrozzine (1,5 m), sia eventuali dislivelli (2 cm). Tutta l'area è pavimentata con pavimentazione antitrauma gettata in opera antisdrucciolo e continua, per consentire il gioco in totale sicurezza senza pericoli di inciampo accidentale. Il colore scelto per la pavimentazione consente un contrasto cromatico e di luminanza idoneo alla percezione dagli ipovedenti (nero e giallo). I toni scelti per le strutture ludiche (blu e arancione) incrementano la percezione visiva fatta di contrasto di colori complementari.
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PORTATTREZZI
Caron C 63 nei masi dell'Alto Adige GIORGIA MARCHELLI
Tutti i proprietari di terreni montani sono consapevoli di necessitare di mezzi forti ed affidabili per poter affrontare al meglio e in completa sicurezza le molteplici difficoltà derivanti dalla gestione delle loro proprietà, spesso scomode e con pendenze notevoli. E' il caso di tanti masi in Alto Adige, dove agricoltura e allevamento, anche di piccole dimensioni, continuano ad essere di vitale importanza sia per le famiglie, che per l'economia locale. Sebbene molti lavori vengano ancora eseguiti a mano, negli ultimi anni la moderna meccanizzazione ha
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facilitato e velocizzato le operazioni nei campi e nelle stalle. Ivan Sorà di San Martino in Badia (BZ) possiede uno dei numerosissimi masi con piccoli terreni presenti in Alto Adige, con 10 ettari di campi ripidi e 10 vacche. Per effettuare il lavoro estivo di raccolta del fieno, già dal 1985 si affida con estrema soddisfazione alla marca di transporter Caron, tanto che dopo 27 anni di ininterrotto utilizzo del suo vecchio transporter, quest'anno ha scelto di comprare, fra i primi in Italia, uno dei nuovi modelli della casa vicentina, un Caron C 63. La Serie C della produttrice di tran-
sporter di Pianezze (VI) ha recentemente sostituito la vecchia gamma 800, proponendo un design completamente rinnovato, ma mantenendo le dimensioni compatte ed un ottimo rapporto potenze/portate. In particolare, il Caron C 63 scelto da Sorà è il modello più potente della serie C, con motore 4 cilindri turbo Lombardini LDW2204/T 2.199 cc da 63 CV. La cabina a 2 posti è montata su sospensioni e silentblocs, e con il nuovo sistema di ribaltamento permette interventi di manutenzione più semplici e rapidi. Il cambio è sincronizzato a 24 marce (16 avanti + 8 retro), la trazione sulle 4 ruote è con disinnesto della trazione anteriore e bloccaggio differenziale anteriore e posteriore. In questa versione la macchina è dotata di presa di forza posteriore a 540 1.000 giri/min e centrale con frizione idraulica indipendente. La scelta di acquistare il Caron C 63 da parte di Ivan Sorà è stata motivata da più fattori: le dimensioni compatte del transporter lo rendono particolarmente maneggevole anche in alta montagna dove le strade sono strette, ripide e da affrontare con potenza; la notevole capacità di carico e le molteplici possibilità di allestimento, in questo caso con autocaricante e spandiletame; la nuova cabina, comoda, funzionale, che offre una visuale ottima, di gran lunga superiore agli altri mezzi dello stesso genere. Non da ultimi l'ottimo rapporto qualità/prezzo e l'affidabilità dell'azienda produttrice con la quale Sorà si è sempre trovato bene, come tanti altri proprietari di masi dell'Alto Adige, dove i transporter Caron sono davvero molto diffusi. Oltre ad essere utilizzato con l'autocaricante per il fieno, questo Caron C 63 viene impiegato con uno spandiletame per il concime, ed è normalmente sfruttato per il trasporto di legna, paglia, sabbia o di ogni materiale utile al lavoro di tutto l'anno anche per l'agriturismo di famiglia. 35
IGIENE URBANA
Allison ed Econic per la pulizia di Berlino
I servizi di igiene urbana di Berlino si affidano a una flotta di veicoli CNG, una delle più grandi d'Europa con trasmissioni completamente automatiche Allison. Berliner Stadtreinigung (BSR) è la più grande azienda municipalizzata di raccolta e smaltimento rifiuti della Germania. Con un bacino di 892 km2 (più grande di Monaco, Francoforte e Stoccarda messe insieme), oltre 3,45 milioni di abitanti e circa 10 milioni di turisti l'anno, gli operatori di BSR devono svolgere ogni giorno un compito davvero arduo. Sono infatti circa 1.100 i veicoli per la raccolta dei rifiuti, la pulizia delle strade e la manutenzione stradale invernale della municipalizzata tedesca.
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Oltre la metà di questi mezzi, per l'esattezza 626, sono allestiti con trasmissioni automatiche Allison Serie 1000 e 3000. Per BSR le trasmissioni completamente automatiche Allison sono un "must" in molte applicazioni, soprattutto grazie ai benefici del convertitore di coppia e della tecnologia powershifting. "Le trasmissioni completamente automatiche offrono numerosi vantaggi nel traffico pesante di Berlino, in cui ci si ferma e si riparte continuamente. Sono un grande aiuto per gli autisti e alla fine l'investimento iniziale fa risparmiare su diverse voci di costo. Il convertitore di coppia, che sostituisce la frizione tradizionale utilizzata nei cambi manuali o automatizzati, non è
un componente soggetto ad usura e non deve essere sostituito durante l'intera vita utile del veicolo," spiega Kai Groth, Product Manager presso Berliner Stadtreinigung. "Negli ultimi 10 anni, l'uso delle trasmissioni completamente automatiche ci ha fatto risparmiare circa 1.500 sostituzioni di frizione" continua Groth. Per BSR, con circa 180.000 ore di riparazione veicoli l'anno, non dover più sostituire frizioni comporta una significativa riduzione dei costi operativi, ma assicura anche cicli di servizio produttivi ed efficienti, con tempi di inattività ridotti al minimo. "I nostri autisti sono molto soddisfatti delle trasmissioni completamente automatiche, tanto che molti di loro non vogliono più guidare veicoli con trasmissioni di altro tipo" aggiunge Groth. La capitale inoltre investe in una flotta "verde". Negli ultimi anni BSR ha investito pesantemente nella sua flotta. Dal 2006 al 2010, circa 870 veicoli sono stati sostituiti con veicoli nuovi, con minori emissioni e polveri sottili, e maggiore silenziosità. Per BSR, azienda di proprietà della Città di Berlino, operare una flotta ecologica con basse emissioni, in grado di minimizzare l'impatto sui cittadini, è fondamentale. E' per questo che Berliner Stadtreinigung sta già utilizzando alcuni dei sistemi a propulsione ibrida per la raccolta rifiuti, e sta testando veicoli elettrici.
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Oggi 120 Mercedes-Benz Econic CNG sono in servizio presso BSR, tutti allestiti con una trasmissione Allison 3000. Per assicurare un'operatività priva di CO2, nel futuro questi veicoli verranno spinti da biometano prodotto nello stabilimento di proprietà di BSR, di Berlin Ruhleben. Con l'utilizzo sempre più crescente del metano nei veicoli per la raccolta rifiuti, BSR intende ridurre considerevolmente le emissioni. L'uso del metano riduce l'inquinamento da benzene di circa il 95%, e la silenziosità è doppia rispetto a quella di un veicolo diesel. Anche le trasmissioni Allison contribuiscono a questo obiettivo, poiché garantiscono il controllo preciso dei punti di cambio marcia, mantenendo costante la velocità del mezzo e facendo un uso più efficiente del carburante. Le prestazioni di un veicolo CNG vengono molto migliorate dalla trasmissione automatica Allison, che moltiplica la coppia in fase di partenza. Gli ingranaggi elicoidali della trasmissione e il motore CNG contribuiscono a ridurre la rumorosità globale. I risultati della cooperazione iniziale tra BSR e la regione di Berlino per ridurre le emissioni di CO2 hanno dimostrato che l'investimento nella modernizzazione della flotta è stato proficuo. Secondo BSR, a fine 2010 è stata raggiunta una riduzione di 130.000 tonnellate di CO2. Questa rappresenta circa 9.000 tonnellate in più rispetto a quanto stabilito in origine dalle due parti. "Riteniamo che migliorando il profilo ecologico della nostra flotta, saremo in grado di raggiungere un'ulteriore riduzione di CO2 e raggiungere gli obiettivi stabiliti dal secondo accordo siglato," conclude Groth.
La flotta Mercedes-Benz Econic CNG di BSR
Totale
Allestimento
Anno d'acquisto Numero
Haller M21X2C Haller M21X2C Faun Rotopress Haller M21X2C Haller M21X2C
2002 2009 2010 2010 2011
46 16 1 28 29 120
Veicoli di BSR con trasmissioni completamente automatiche Allison Tipo di veicolo
Trasmissione Serie Numero
Autocompattatori 3000 Grandi lavastrade 3500 1000 Spazzatrici Totale
306 16 304 626
PIATTAFORME AEREE
Nuova piattaforma aerea cingolata Hinowa Lightlift 17.75 Performance IIIS
In occasione del suo 25 esimo anniversario Hinowa è lieta di presentare il primo modello di piattaforma aerea cingolata della nuova serie Performance IIIS. Lightlift 17.75 Performance IIIS è il nuovo concetto di piattaforma aerea cingolata secondo Hinowa. Frutto di ricerche e sviluppo durati 3 anni, racchiude in sè molte caratteristiche che hanno i presupposti per dettare lo standard di mercato per tale tipo di attrezzatura in questa
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fascia di altezza. La principale novità della nuova serie Performance IIIS è la grande capacità di carico di 230 kg al cesto, mantenendo il rapporto portata utile/peso macchina estremamente sicuro. La portata utile di 230 kg al cesto, utilizzabile su tutta l'area di lavoro, rende la macchina molto versatile, contemporaneamente i 17 metri di altezza raggiungibili rendono Lightlift 17.75 Performance IIIS la macchina ideale per i centri noleggio di tutta
Europa. Grazie al sistema pantografo si ottiene una traiettoria verticale eccellente, che permette di lavorare a filo muro con estrema semplicità e precisione. Il nuovo impianto idraulico Perfor mance è dotato di una componentistica di ultima generazione che consente di velocizzare e ottimizzare i movimenti di lavoro. Compatta, potente e altamente produttiva, Hinowa Lightlift 17.75 Performance IIIS accompagnerà chiunque nel lavoro in quota tutti i giorni, nelle applicazioni più disparate relative le potature, le costruzioni e manutenzioni in genere, lavorando in esterni ed interni grazie alle diverse motorizzazioni disponibili: - benzina Honda Igx440 con controllo automatico del numero dei giri per la massima efficienza, con emissioni e consumi ridotti, - diesel Hatz con sistema HD Autorev con acceleratore automatico per il massimo comfort di lavoro, - motore AC 110 - 230 V per utilizzo in interni o in luoghi che richiedono silenzio, - sistema Hinowa Lithium Ion con pacco batterie al litio 48 V 90 Ah per situazioni che richiedono silenzio, senza alcuna emissione gassosa e nessun collegamento elettrico esterno. Lightlift 17.75 Performance IIIS è una macchina funzionale dotata della più moderna tecnologia e praticità d'uso. La struttura articolata, in acciaio ad alta resistenza, garantisce una stabi-
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lità eccezionale in fase di utilizzo. Tutti i componenti sono stati accuratamente selezionati per durare a lungo nel tempo, pur usati in modo intensivo. La robustezza strutturale sul lungo periodo è verificata direttamente nel R&D Hinowa tramite appositi test ciclici. Le boccole senza ingrassatori in fibra di vetro garantiscono una durata a vita senza dover essere lubrificate, risparmiando tempi e costi a medio lungo termine. Il nuovo Jib Performance permette di lavorare in tutte le condizioni con due operatori con ben 230 kg di peso, a tutto vantaggio della produttività, consentendo inoltre all'operatore di portare gli attrezzi necessari al cesto. Il telecomando della versione Per formance IIIS prevede semplici e comodi comandi quali autostabilizzazione, movimentazione bracci e traslazione. Un pratico display dona importanti informazioni all'operatore. Il sistema è stato arricchito di nuovi parametri: l'icona service informa l'operatore quando arriva il momento in cui revisionare la macchina in futuro. L'icona download permette all'operatore di scaricare sempre l'ultima versione software disponibile per la mac-
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china via modem integrato. Il sistema RAHMino consente un monitoraggio costante della macchina a distanza, permettendo al service di effettuare una diagnosi completa via remoto. L'innovativo sistema di trazione Auto2Speed permette di raggiungere l'ottima velocità di traslazione di 3,5 km/h per spostarsi velocemente da un luogo all'altro. In più, grazie al controllo sull'inclinazione, la macchine decelera automaticamente in condizioni estreme, a tutto vantaggio della sicurezza per l'operatore. Davide Fracca, direttore marketing della società dichiara: "Siamo estremamente soddisfatti della nuova linea Performance IIIS; le prove effettuate tramite i nostri distributori hanno dato esito molto positivo. La proporzionalità nei movimenti, la grande capacità di carico su tutto l'arco di lavoro, unita a caratteristiche di trazione e velocità eccezionali grazie al sistema Auto2Speed, la rendono una macchina molto interessante per una larga fascia di clientela. Contiamo di acquisire ulteriori quote di mercato con questo prodotto Heavy Duty, che va ad affiancarsi alla linea IIIS attuale". Il nuovo prodotto sarà disponibile al Vertikal Days il 27 e 28 giugno pres-
so lo stand del distributore APS Access Platform Sales in Inghilterra e successivamente al Platformer's Days di Hoenroda dove sarà presentata da Hinowa Deutschland e Dorn Lift, ed al Verticaaldagen Benelux dove saranno presenti gli stand di Hinowa Nederland e Hinowa Belgium.
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VIABILITA' INVERNALE
Giletta e la scelta vincente di partner di successo: Saet e l'elettronica all'avanguardia
Giletta S.p.A., azienda di riferimento nel settore della viabilità invernale, sceglie e crea rapporti di partnership con i propri fornitori e con i propri clienti; il rapporto con Saet S.r.l., azienda piemontese di Busca, specializzata nel mondo dell'elettronica, ne è un vero esempio. Giletta non poteva che scegliere Saet come partner per la fornitura di Componentistica Elettronica delle proprie attrezzature: azienda piemontese come lei, innovativa come lei, flessibile come lei, attenta alla qualità come lei, e con una grande passione per il lavoro proprio come lei. Infatti dal 1990 Saet opera come azienda di progettazione di sistemi elettronici, hardware e software, con l'unione di pluriennali esperienze, maturate nei settori dell'automazione industriale e dell'automotive, di tecnici elettronici ed informatici. Oltre vent'anni di attività e di continua crescita hanno conferito a Saet l'esperienza e la competenza necessarie per affrontare e risolvere le varie problematiche di un settore, come quello della viabilità 40
invernale, sempre più in rapida evoluzione. In Saet il sistema elettronico viene concepito su misura per Giletta, curandone le fasi di analisi, progettazione, prototipazione, validazione e certificazione, e tutti i successivi momenti di sviluppo della metodologia di produzione ed industrializzazione. La prerogativa di Saet consiste nella possibilità di fornire a Giletta così come a tutti i clienti, un sistema elettronico completo, dalla progettazione ai cablaggi. L'impiego di sistemi CAD, CAM e simulazione di ultima generazione permettono a Saet di essere altamente qualificata e competitiva sia nello sviluppo e costruzione di dispositivi in piccole serie, sia in grandi volumi spaziando dalla componentistica tradizionale sino ai BGA di ultima generazione. Il montaggio e la saldatura delle schede elettroniche vengono realizzati, a seconda delle applicazioni, in modo manuale, semiautomatico o completamente automatico principalmente all'interno della stessa struttura aziendale con
attrezzature pick&place, inseritrici assiali e radiali di ultima generazione. Elasticità, dinamismo, affidabilità e rispetto delle tempistiche nello sviluppo dei progetti, hanno permesso a Saet di analizzare, proporre ed applicare le tecnologie più vantaggiose in termini di costi e prestazioni, posizionandosi come partner preferenziale di importanti aziende operanti nei settori industriali, come Giletta. I sistemi di controllo all'avanguardia forniti a Giletta sono unici, tanto per il loro elevato contenuto tecnologico quanto per la capacità di soddisfare in ogni minimo dettaglio le esigenze specifiche dei clienti Giletta. L'acquisizione di Cablofil da parte di Saet, azienda produttrice di cablaggi elettrici ed elettronici, completa l'offerta dei prodotti e fa sì che il gruppo sia in grado di offrire un servizio chiavi in mano reale: dalla progettazione e fornitura dell'elettronica alla realizzazione del cablaggio. Saet, da sempre molto attenta alle esigenze dei propri clienti, ha sviluppato uno stretto legame di collabora-
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zione con Giletta; in oltre vent'anni di continui sviluppi, tanto nel R&D che nella produzione in serie dei dispositivi di comando, si sono affrontate e vinte le sfide che il mercato ha proposto. Per Saet fornire Giletta è stata, ed è tutt'ora, una sfida nella ricerca dei giusti compromessi tra tecnologia e semplicità d'uso, tra innovazione e affidabilità senza mai dimenticare la qualità ed il costo dei dispositivi. La collaborazione tra Saet e Giletta ha permesso di essere tra i pionieri ad introdurre sistemi GPS sugli spargisale, realizzare telemetrie GPRS, realizzare rilevamenti della temperatura del manto stradale con sistemi ad infrarossi e molto altro ancora. Oggi Saet realizza con Giletta il nuovissimo sistema Ecosat 10, raffinato, evoluto ma dall'uso semplice ed intuitivo, uno strumento industriale, potente ed affidabile realizzato per vincere le sfide del prossimo futuro. Quest'anno verranno prodotti oltre mille sistemi Ecosat 10 ed altrettanti Easycom, ovvero il comando per il controllo delle lame sgombraneve o degli spargitori di piccole dimensioni. La nuova gamma di comandi può integrare in un unico dispositivo anche le funzioni di spargimento automatico assistito da GPS Route Replay, sistema recentemente riconosciuto e promosso in sede europea dal progetto Golden-Ice, identificato come uno dei progetti più innovativi d'Europa. Per approfondire i prodotti forniti da Saet a Giletta ed evidenziarne i punti di forza e la grande innovatività, si descrive brevemente il nuovo sistema di controllo EcoSat 10, appartenente all'ultima generazione di microprocessori per sistemi di controllo, caratterizzata dalla massima flessibilità per la regolazione di spargimento dei cloruri mediante i diversi parametri (larghezza, asimmetria e dosaggio a seconda della velocità del veicolo). EcoSat 10 è un comando completamente integrato caratterizzato da: - controllo dei parametri di spargimento - manopole per un facile controllo - grande display a colori da 7" (formato 16:9) con la possibilità di visualizzazione dei programmi, dati e mappe GPS. - navicon per la trasmissione dati in tempo reale via GPS (opzione) - controllo della temperatura (opzione). Questo comando incorpora sei differenti tipologie di applicazioni. Il comando EcoSat 10 ha le seguenti caratteristiche: - microprocessore Core ARM 9 FREESCALE 32 bit - memoria RAM 64 Mb - memoria FLASH 64 Mb - display da 7" (format 16.9) ad alta risoluzione (800x480 pixel) - pop-up di ultima generazione per una gestione facilitata dei parametri. - n.1 porta USB (USB 2.0) - micro SD card integrata utilizzabile per la memorizzazione dei rapporti di lavoro. I parametri principali sono: start/stop spargimento; start/ stop soluzione; dosatura spargimento (g/m2); percentuale solido/liquido (%); larghezza spargimento; asimmetria di spargimento; interruttore fari girevoli e faro posteriore di lavoro; svuotamento attrezzatura (non considerato per il calcolo consumo giornaliero); memorizzazione dei km percorsi; memorizzazione del consumo materiale: giornaliero e totale; memorizzazione ore lavoro; indicatore di quantità del materiale solido (opzione); indicatore del Lavori Pubblici n. 57 luglio - agosto 2012
materiale liquido (opzionale). Il dispositivo di controllo è installato all'interno della cabina di guida e comunica con la potenza posteriore tramite un filo di comunicazione Can-Bus (comunicazione via Bluetooth in opzione). EcoSat 10 gestisce differenti tipi di materiali mediante diversi programmi. E' possibile così memorizzare differenti programmi di spargimento, asimmetria, percentuale di umidificazione e granulometria del materiale. Per fornire strumenti elettronici da utilizzare anche su spargitori di dimensioni ridotte e lame sgombraneve si è ideato un nuovo sistema, EasyCom 10, che appartiene all'ultima generazione di comando a microprocessore per sistemi di controllo, caratterizzata dalla massima flessibilità per la regolazione di spargimento mediante diversi parametri operativi (larghezza, asimmetria e dosaggio a seconda della velocità del veicolo). Le caratteristiche salienti di EasyCom 10 sono: il microprocessore industriale Pic24; memoria RAM da 16 K; Memoria Flash da 256 K; display LCD a matrice di punti monocromatico e retroilluminato, 50x30mm (64x128 PX); quattro diversi programmi di lavoro memorizzati per ogni tipo di materiale (optional); sistema Can-Bus per connessione flessibile tra comando e dispositivo di attuazione a bordo macchina; la possibilità di scarico dati sul PC e di invio rapporti di lavoro a stampante funzione molto utile e immediata. Il dispositivo di controllo è installato all'interno della cabina di guida in cui prende alimentazione e comunica con la potenza posteriore tramite un cavo di comunicazione Can-Bus. E' possibile memorizzare fino a 4 programmi di spargimento, asimmetria e percentuale di umidificazione (optional).
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PREFABBRICATI
Mensa scolastica Containex al Comune di Santi Cosma e Damiano GIORGIA MARCHELLI
In provincia di Latina, il Comune di Santi Cosma e Damiano, durante l'anno scolastico 2011 - 2012 ha dovuto provvedere tramite il proprio ufficio tecnico Lavori Pubblici ad un problema dal punto di vista logistico di una delle sei scuole elementari della municipalità. In seguito all'acquisizione di un finanziamento per la creazione di un asilo nido comunale da accorpare alla
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scuola elementare, per la quale il Provveditorato agli Studi ha inoltre predisposto il tempo prolungato, si è presentata una situazione da risolvere nel minor tempo possibile con un investimento ridotto per adattare la struttura scolastica non più sufficiente alle nuove esigenze. Tramite Internet e conoscenze con addetti di comuni in provincia dell'Aquila che sono precedentemen-
te ricorsi a soluzioni analoghe, l'Amministrazione Comunale di Santi Cosma e Damiano ha trovato nella ditta austriaca CTX Containex la miglior possibilità per costruire una mensa scolastica adiacente la struttura esistente, atta ad accogliere 40 bambini. Il refettorio è stato creato grazie a 6 moduli ad uso abitativo uniti fra loro, di cui uno dedicato ai servizi igienici, in un tempo brevissimo. La nuova struttura messa in opera ha risposto perfettamente alle esigenze presentatesi e alle normative esistenti, fornendo totale soddisfazione a tutti gli interessati, tanto che, inizialmente presa a noleggio, a fine anno scolastico è stata acquistata per rimanere intanto una soluzione fissa, e successivamente uno spazio pronto utilizzabile a piacimento da parte del comune.
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VIABILITA' INVERNALE
Sensore stradale ISS 100
Da giugno 2012 Snow Service S.r.l. ha intrapreso la commercializzazione in esclusiva per l'Italia dell'innovativo sensore di temperatura per il manto stradale IS 100, facilmente applicabile ad ogni genere di automezzo che operi per la viabilità invernale. Il dispositivo ISS 100 rileva in modo preciso la temperatura del piano stradale in presenza di qualunque velocità di percorrenza. Il sensore stradale può venire utilizzato ad esempio in caso di superficie stradale scivolosa: in tali circostanze permette uno spargimento minimo di sale (antigelo) riducedo il numero degli interventi dei veicoli appositi. ISS 100 misura in frazioni di secondi la temperatura del manto stradale rilevabile di volta in volta, e la stessa viene visualizzata sull'apposito display per il guidatore di cui è provvisto il veicolo. Il sistema è dunque utile a diminuire il rischio di incidenti gravi e di ingorghi stradali attraverso l'impiego mirato e regolato di sale antigelo sulle strade scivolose nei mesi invernali. ISS 100 contribuisce inoltre in misura notevole alla protezione dell'ambiente. Il sale antigelo infatti, disperdendosi con l'acqua di fusione nel terreno, distrugge le radici delle piante che crescono ai margini delle strade. Ogni anno a causa dello spargimento di soluzioni antigelo muoiono molti alberi ed arbusti: lo spargimento di sale mirato ed in quantità ridotte protegge quindi l'ambiente. Il dispositivo ISS 100 permette oltretutto di realizzare altri vantaggi economici: ogni tonnellata di sale risparmiata comporta un alleggerimento del budget e di conseguenza riduce i costi che il contribuente deve sostenere.
PORTATTREZZI
Per la regione Grossglockner Unimog U500 è il partner ideale per tutte le stagioni
Il centro di competenza 9 della Carinzia è responsabile della creazione e del mantenimento dell'intera rete stradale, dei ponti e delle piste ciclabili, come pure degli edifici e di tutte le strutture connesse alla rete della regione. Per garantire un lavoro costante di manutenzione sulle impegnative strade in alta montagna della regione durante tutto l'arco dell'anno, il mezzo ultimamente scelto dalla Carinzia è un Unimog U500, con 4 ruote sterzanti, completo di fresa da neve e falciaerba ad alte prestazioni. Al fine di migliorare la manutenzione delle strade, è stato concluso un accordo tra il land della Carinzia e Grossglockner Hochalpenstrassen AG (Grohag), che disciplina l'utilizzo congiunto dell'Unimog e dei suoi allestimenti. Parlando in riconoscimento della stretta collaborazione, il governatore del land Gerhard Dörfler ha detto che l'Unimog aumenta notevolmente il livello di utilizzo delle apparecchiature perché, a causa della modernizzazione e della possibilità di impiego durante tutto l'anno, i costi sono ottimizzati per entrambe le parti contraenti. Per i partner questo significa un uso ottimale dei fondi, che potrebbe essere preso come esempio da altri enti in futuro. 44
Georg Pappas Automobil AG, re sponsabile delle vendite di Wörther, cita come ulteriori motivi di apprezzamento per questo uso particolarmente esigente dell'Unimog, la sua ottima manovrabilità, il suo alto rendimento e l'attenzione posta nei confronti dell'ambiente, che svolge un ruolo importante in questa regione di alta montagna. Grazie al motore Euro 5 con un'impressionante potenza di 210 kW/286 CV, la trazione idrostatica ed i bassi consumi di carburante, l'Unimog si dimostra sano dal punto di vista ambientale, ed al tempo stesso garantisce la massima affidabilità anche per il più complesso utilizzo su tutti i terreni, sia su strada che in fuoristrada durante tutto l'anno. I tempi morti e le tempistiche per il cambio degli allestimenti sono pressoché inesistenti e questo crea un enorme vantaggio per l'utilizzatore. Dalla primavera all'autunno verrà applicato per lo sfalcio dell'erba ed i lavori di manutenzione lungo i 2.746 chilometri della rete stradale della regione della Carinzia, insieme ad ulteriori 48 km dei quali Grohag ha la responsabilità. Il lungo periodo invernale ha lasciato il segno su molte strade, che devono essere rapidamente riparate da entrambi i partner e mantenute in
buone condizioni durante la stagione turistica estiva. Grazie alla ridotta altezza della testata falciante ed al fatto di essere dotato di una doppia attrezzatura per il taglio, un tosaerba anteriore Mulag MRM 300 e un braccio tagliaerba MHU 800 posteriore, l'U500 è perfettamente adatto per il taglio con distanze fino a 7,3 m. Le falciatrici lavorano anche molto vicino agli ostacoli, dal momento che il sensore automatico guida la testa rasaerba intorno ad essi. Il sistema Unimog per il cambio rapido delle attrezzature permette la sostituzione degli allestimenti in tempi brevissimi. Ciò è particolarmente importante perché, oltre a dover falciare terrapieni ed al lavoro di taglio, gli enti della Carinzia e Grohag sono anche responsabili per i lavori fognari, spazzamento delle strade ed altri compiti che richiedono il caricamento di alcuni allestimenti sulla piastra anteriore dell'Unimog: l'U500 viene utilizzato a piena capacità anche per tutta l'estate. La regione della Carinzia utilizza l'Unimog durante tutto il periodo invernale per rimuovere le grandi quantità di neve che si accumulano nelle Alpi austriache, spesso già a partire da ottobre fino alla fine di maggio. Pulizia, spazzamento e spargimento di sale, ma anche la fresatura, sono i lavori tipici cui l'Unimog è predestinato durante l'inverno. Una nuova caratteristica di questo Unimog è la dotazione di una fresa asimmetrica Kahlbacher KFS 950/2600. Ciò consente una larghezza di fresatura fino a 2.600 mm, altezza fino a 1.300 mm ed una distanza di espulsione fino a 30 m. Questo dispositivo rende l'Unimog particolarmente importante per tutto l'anno, soprattutto per la rimozione della neve primaverile e la riapertura dei valichi attorno alle strade di alta montagna del Grossglockner. Per eseguire questa operazione, oltre al collaudato e affidabile Wallack, Grohag ora si affida anche alle poten-
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zialità ed al sostegno attivo dell'U500. Il Governo della Carinzia comprende 10 centri di competenza. Il centro di competenza 9, che ha sede a Klagenfurt, garantisce la sicurezza stradale in tutta la Carinzia nella pia-
nificazione globale, nei lavori di nuova costruzione e di manutenzione e agisce sempre con una particolare considerazione per l'ambiente. La flotta presso questo centro di competenza comprende 55 portattrezzi
Unimog, 71 camion e 126 furgoni commerciali leggeri. Fondata nel 1920, Grossglockner Hochalpenstrasssen AG (Grohag) gestisce il Grossglockner High Alpine Road, una strada lunga 48 km, con 36 tornanti, che nel punto più alto, la Edelweisspitze, raggiunge una quota di 2.571 m. E' anche un'attrazione turistica, collocandosi tra i primi tre principali punti di interesse in Austria con circa 900.000 visitatori all'anno. Oltre alla strada alpina del Grossglockner, la società gestisce anche la Strada Alpina di Gerlos, con a Krimml il parco acquatico WasserWunderWelt, la Strada Nockalm, la Strada Alpina di Villach e la Strada Panoramica Goldeck. Grohag ha un'importante rilevanza economica in Carinzia, con più di 100 persone impiegate durante i mesi estivi.
ANTINCENDIO
Il Canton Ticino combatte gli incendi con 15 Unimog U20
Una flotta di ben 15 Unimog U20 è stata consegnata ai Vigili del Fuoco del Canton Ticino. L'allestimento dei 15 mezzi è stato curato da Rosenbauer, che ha sviluppato il modulo per l'antincendio in conformità con gli standard svizzeri. Con un raggio di sterzo simile a quello di un'autovettura (12,6 m), una ridotta altezza (2,7 m), la larghezza (2,2 m) ed un basso peso lordo, l'Unimog U20 è il mezzo ideale per essere destinato all'impiego su strade ripide, strette e vicoli difficilmente accessibili. La trazione permanente a quattro ruote motrici, il bloccaggio del differenziale inseribile e gli assi a portale che garantiscono un'elevata luce
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libera al suolo sono tutti tratti distintivi dell'ottima capacità off-road degli Unimog. Le abbondanti riserve di potenza, la presa di forza diretta sull'albero, le numerose prese di forza idrauliche ad alte prestazioni, condite con la più moderna tecnologia all'avanguardia per i mezzi da lavoro per quanto riguarda la compatibilità, la sicurezza, l'uso e l'ambiente, contribuiscono a rendere l'Unimog U20 un mezzo versatile e resistente anche in caso di emergenza. Il motore quattro cilindri in linea dell'Unimog U20 genera 130 kW (177 CV), la trasmissione ha otto marce avanti e sei retro in grado di raggiungere una velocità massima di 90
km/h. Con la sua sofisticata apparecchiatura comoda ed ergonomica, la moderna cabina rende il lavoro molto più facile per i tre membri dell'equipaggio per l'antincendio. Come la linea svizzera High End TLF 1600, l'Unimog, con il modulo per antincendio prodotto da Rosenbauer, è in grado di fornire 1.600 litri d'acqua sul luogo di utilizzo. Il serbatoio è prodotto in fibra di vetro. La pompa centrifuga è posta al centro dell'unità antincendio ed ha una capacità di 2.000 l/min a 10 bar. Può anche essere utilizzata come pompa aspirante per ottenere acqua da fonti contigue attraverso una linea di aspirazione lunga dieci metri. L'agente estinguente viene espulso per mezzo di due bobine a bassa pressione con un raggio d'azione di 60 m.
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VERDE
Ferri: non solo bracci GUNTHER PATSCHEIDER
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Tradizionalmente si associa il nome Ferri ai bracci decespugliatori idraulici, data la posizione leader dell'azienda. Le officine Ferri sono infatti sinonimo di innovazione e qualità nella progettazione e costruzione di decespugliatori idraulici puntando sulla qualità dei prodotti e dei servizi. Prodotti certificati e validati da istituti di livello europeo in grado di assicurare un elevato livello di sicurezza per il cliente finale. Questa impostazione porta all'azienda sempre maggiori successi; anno dopo anno Ferri ha raggiunto le attuali dimensioni, collocandosi tra le aziende leader del settore in Europa. I manutentori del verde però necessitano anche di attrezzature complementari, pertanto Ferri, azienda da sempre attenta alle esigenze dei pro-
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fessionisti, ha progettato e realizzato gli opportuni strumenti per soddisfare appieno le esigenze dei propri clienti. Le forze in campo sono costituite da 24 serie di macchine per un totale di 69 unità, che, sommate agli 82 bracci decespugliatori in gamma, fanno di Ferri il punto di riferimento per gli operatori del verde pubblico e privato. Trinciatrici laterali/centrali e laterali (foto 1) Sono attrezzature diffuse e praticamente indispensabili per i più svariati utilizzi. Trovano applicazione nella manutenzione delle banchine stradali, nei parchi, nelle strutture sportive, nei bordi di canali e fossi, praticamente ovunque sia indispensabile operare lateralmente, in posizione inclinata e verticalmente fino a 90°. Ad esclusione
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della serie TLP, le trinciatrici possono essere utilizzate anche in posizione arretrata (in prossimità dell'asse centrale della trattrice) per consentire un impiego polivalente della macchina. A queste esigenze Ferri risponde con 18 modelli articolati in sette serie. Trinciatrici frontali/posteriori e posteriori/retroverse (foto 2) Il termine trinciatrice è legato storicamente a Ferri. Queste attrezzature inizialmente legate principalmente all'agricoltura, negli anni sono passate all'utilizzo per la manutenzione del verde. La peculiarità delle macchine in oggetto è la possibilità di abbinamento a trattrici dotate di presa di forza e sollevatore anteriore o di guida reversibile. Nello specifico Ferri propone dodici modelli appartenenti a due serie.
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Trinciatrici forestali per trattrici (foto 3) Quando il lavoro sembra impossibile entrano in gioco le trinciatrici forestali. Abbinate ad un'adeguata trattrice sono in grado di trinciare tronchi di albero con un diametro fino a 400 mm. In base al materiale da trinciare le macchine possono essere dotate di rotore con mazze a scomparsa o, per i lavori più estremi, di utensili fissi. La gamma consta di quattro serie per dodici modelli. Testate trincianti idrauliche per miniescavatori ed escavatori (foto 4) La manutenzione del verde tradizionalmente è associata ad attrezzature abbi-
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nate a trattrici agricole. In modo parallelo è in crescita la richiesta di testate trincianti da applicare a miniescavatori ed escavatori, consentendone nuove e maggiori possibilità di utilizzo. Sono in gamma cinque serie di testate per miniescavatori a partire da 1.500 kg e per escavatori oltre 10.000 kg. Trinciatrici idrauliche per minipale (skidloaders) (foto 5) La minipala è forse la più versatile macchina operatrice in forza alle imprese. Di conseguenza non poteva mancare una trinciatrice idraulica: l'azienda propone tre modelli caratterizzati da un robusto telaio e da un sistema di autolivellamento.
Testate trincianti idrauliche forestali per escavatori (foto 6) Le situazioni difficili, i terreni impervi, una vegetazione con tronchi fino ed oltre i 400 mm di diametro da trinciare sono operazioni affrontabili solo con escavatori dotati di testate trincianti forestali. Costruite con acciai speciali, garantiscono robustezza ed affidabilità nel tempo. Ferri affronta questo importante mercato con quattro serie di testate per un totale di ben sedici modelli. La capacità dell'azienda di adattare il proprio prodotto alle esigenze dei vari mercati ha contribuito a creare questa gamma così vasta ed articolata in continua espansione.
MANUTENZIONE STRADALE
Il Comune di Feltre si "Automas"
Assaloni S.r.l. continua la diffusione di Automas, l'innovativo prodotto per il ripristino del manto stradale, ed ai piedi delle Dolomiti ha trovato una straordinaria opportunità per un'applicazione ideale di tale allestimento. Il Comune di Feltre, che aveva appena acquistato un Unimog U400 completo di attrezzature invernali, come da naturale deputazione di questo straordinario veicolo portattrezzi, non aveva ancora previsto un suo utilizzo per i mesi estivi. La ricerca da parte del geometra
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Scopel, responsabile dell'Ufficio Tecnico del Comune di Feltre, ha portato a valutare, fra le le molte possibilità che un Unimog può offrire, l'applicazione di Automas 25. Questa macchina estremamente compatta ha permesso il montaggio anche su un veicolo dal passo di 3.080 mm, caratteristica fondamentale per potersi muovere con agilità per le strade urbane, ma anche per i tornanti presenti per raggiungere le frazioni periferiche del territorio comunale. Un cantiere mobile completo ed indipendente così agile e performante rappresentava quindi la possibilità di utilizzare con continuità l'U400 al di fuori della stagione invernale, così è stato proposto dal Comune di Feltre anche ai Comuni limitrofi di Seren del Grappa e Pedavena. Ciò ha portato alla creazione di un consorzio fra i tre comuni, che ha consentito di abbattere l'investimento e di conseguenza procedere all'acquisto. L'utilizzo del conglomerato bituminoso caldo permette riparazioni veloci e soprattutto permanenti, a differenza di quanto accade con il tradizionale asfalto a freddo, la cui durata, molto più ridotta, si può stimare mediamente in un rapporto di uno a dieci: in pratica, è come avere la qualità di
lavoro di una finitrice, con l'enorme vantaggio del cantiere mobile veloce, senza tempi morti di carico e scarico dei macchinari. In occasione del corso d'istruzione effettuato all'atto di consegna della macchina, alcuni qualificati clienti della zona, alla presenza fra gli altri di Mercedes-Benz Italia settore veicoli speciali nelle persone di Oscar Mor (ispettore per il Nord Italia) nonché del tecnico Gaetano Marchetto, hanno avuto modo di apprezzare la funzionalità di questo cantiere mobile, tenendo in considerazione che per l'alimentazione del modulo, facilmente scarrabile su quattro piedi telescopici alla stregua di uno spargisale, è sufficiente l'impianto oleodinamico 1+2 dell'Unimog, ovvero proprio quello che occorre per la viabilità invernale per lama e spargisale. Le caratteristiche tecniche dell'allestimento vedono naturalmente una copertura brevettale di Automas, che è realizzato da più elementi. Il termocontainer per asfalto è costituito da una tramoggia a doppia intercapedine, isolata termicamente su tutti i lati, all'interno della quale è alloggiata una coclea per lo scarico del materiale. I portelli superiori di carico, anch'essi isolati termicamente, sono apribili idraulicamente a farfalla e sono rea-
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lizzati a doppia piega, per non interferire in altezza con le tramogge di carico degli impianti. E' dotato di un impianto di riscaldamento con 2 bruciatori a GPL/propano, comprensivo di una speciale centralina elettronica per il funzionamento automatico dell'impianto stesso. Tale apparecchiatura è completa di termostato digitale per il controllo della temperatura, apparato elettronico per il controllo dell'elettrovalvola di sicurezza che regola l'alimentazione del gas, riduttore di pressione e sistema di accensione automatico tramite candeletta. I due bruciatori, del tipo a barra, lunghi quanto tutta la tramoggia di contenimento, sono posizionati ai lati del vano coclea, per assicurare un regolare continuo ed uniforme riscaldamento della stessa e di tutta la superficie del vano di carico. Speciali camini di uscita fumi sono posizionati nella parte superiore della macchina, in corrrispondenza dei portelloni. La coclea di scarico, costruita con speciale acciaio antiusura Hardox, è azionata con un motoriduttore idraulico ad
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alta coppia e consente, tramite uno scivolo in acciaio inox rotante manualmente, di dirigere il materiale direttamente all'interno della buca o dello scavo. La spruzzatrice di emulsione a caldo è composta da un serbatoio coibentato in acciaio speciale ad alto spessore, completo di bocchettone di carico, valvola di scarico, camera interna di riscaldamento con tubo a U, bocca uscita fumi e termometro per il controllo della temperatura. La coibentazione è realizzata con lana di roccia minerale ad alta densità e rivestimento esterno in lamiera di alluminio. Il sistema di riscaldamento, realizzato con bruciatore a GPL/propano ad accensione manuale completo di valvola termostatica, termocoppia di sicurezza e riduttore di pressione pretarato, consente un'uniforme riscaldamento dell'emulsione contenuta all'interno del serbatoio. A richiesta è possibile accessoriare la macchina con sistema di riscaldamento automatico. Una pompa per emulsione completa di valvola by-pass, azionata da motore idraulico a comando elettrico, è
dotata di camera interna di riscaldamento tramite bruciatore esterno. Una lancia di spruzzatura manuale con speciale ugello a cono vuoto autopulente, completa di valvola di riciclo a 3 vie consente una miscelazione ed un riscaldamento uniforme del prodotto prima della spruzzatura. Un serbatoio contiene il prodotto antiaderente per la pulizia dell'intero impianto prima della messa a riposo della macchina. La lancia emulsione è dotata di speciale ugello a cono vuoto autopulente e arrotolatore con richiamo a molla. Inoltre un martello oleodinamico trova il suo comodo alloggiamento, essendo uno strumento indispensabile per la definizione del contorno e della profondità della buca. La capacità del termocontainer è di 2.200 kg, mentre quella del contenitore di emulsione è di 150 l, il serbatoio acqua è di 200 l ed il contenitore sabbia è di 0,09 m3; queste volumetrie sono naturalmente ottimizzabili sulla base della capacità di carico e delle dimensioni del veicolo.
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AZIENDE
Giletta S.p.A. adotta l'innovazione come scelta strategica e vince nel 2012 il "Premio dei Premi per l'Innovazione"
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Giletta S.p.A., la storica azienda piemontese occupata nella produzione di attrezzature per la manutenzione invernale, è stata premiata lo scorso 12 giugno a Palazzo Madama a Roma dal Presidente del Senato Renato Schifani, con l'illustre "Premio dei Premi per l'Innovazione", premio
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istituito con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri presso la fondazione Cotec (fondazione per l'innovazione tecnologica), per concessione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Giletta S.p.A., selezionata dal premio dell'innovazione di Confindustria
"Industria e servizi", ha ottenuto il riconoscimento "per aver saputo innovare radicalmente in tutte le aree aziendali, dai prodotti, ai processi, al modello di business, ampliando la propria presenza nei mercati esteri". Il premio di Confindustria, ormai alla V edizione, è realizzato con il contributo della fondazione Mai e si avvale della collaborazione di APQI Associazione Premio Qualità Italia, oltre che di esperti valutatori nel campo dell'innovrazione e della qualità. L'obiettivo del premio era di assegnare un riconoscimento alle migliori imprese in grado di mantenere e accrescere il proprio vantaggio competitivo attraverso l'innovazione a 360 gradi. Per il 2012, in particolare, il premio era legato alle tematiche di Expo 2015. Il modello adottato dal premio fa riferimento al Framework per l'innovazione dell'EFQM - European Foundation for Quality Management, un modello di eccellenza collaudato e internazionalmente riconosciuto non solo per valutare lo "stato" di un'organizzazione relativamente le aree di qualità ed innovazione, ma per accrescere la cultura d'impresa. La motivazione preponderante che ha contribuito alla celebrazione di Giletta come Impresa Innovatrice 2012, è la rivoluzione produttiva e l'evoluzione organizzativa interna, operata su tutti i fronti negli ultimi anni, entrambe trainate dalla forza propulsiva ed innovatrice dell'ufficio tecnico Giletta, e guidate da scelte strategi1. Enzo Giletta ritira il "Premio dei Premi per l'Innovazione" 2. Lo stabilimento Giletta a Revello
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che vincenti, anche inter na zionali, degli amministratori Giletta, che congiuntamente partoriscono processi e prodotti innovativi ad alto contenuto tecnologico. Ciò che contraddistingue l'organizzazione di Giletta è il pensiero creativo delle sue risorse umane, che, spronate dalla direzione centrale, attraverso l'adozione di una logica downtop-down nella scelta e condivisione degli obiettivi aziendali, con un sistema incentivante e premiante che passa ovviamente dal mero raggiungimento dell'obiettivo liberandosi, però, dal vincolo metodico del come, dando quindi sfogo alla libera interpretazione personale delle dinamiche aziendali, che garantisce adattabilità del pensiero alle mutevoli dinamiche ambientali che sempre più frequentemente condizionano le scelte strategiche. Per spiegare quanto il concetto dell'innovazione sia intrinseco a Giletta, e le motivazioni del riconoscimento ottenuto, è possibile partire dalla semplice mission dell'azienda, "Your Projects our Passion", frase che esprime la flessibilità dell'azienda a realizzare con passione i progetti dei propri clienti. Uno dei punti di forza di Giletta è proprio la sua flessibilità. Infatti come essere flessibile riesce a indirizzare tutte le risorse interne verso il cliente, la cui soddisfazione è la legittimazione dell'esistenza dell'azienda stessa, che storicamente da più sessant'anni, con tutte le evoluzioni necessarie, si trova oggi, non casualmente, ad essere uno dei punti di riferimento nel settore della manutenzione invernale. Gli amministratori delegati Guido ed Enzo Giletta negli anni hanno trasmesso il loro spirito imprenditoriale, ereditato e appreso dal padre Michele Giletta fondatore dell'azienda, a tutti i dipendenti Giletta, ad ogni livello e a tutte le funzioni. In Giletta negli ultimi anni si sono diffusi strumenti di condivisione degli obiettivi, di diffusione delle informazioni, strumenti di trasformazione e condivisione della conoscenza, che hanno lo scopo di unificare ed uniformare le procedure interne, oltre che rafforzare la corresponsabilità degli obiettivi, come: database aziendali ed intranet, comunità pratiche, responsabilizzazione dei dipendenti, meeting multifunzione, aule e stanze virtuali, ed incubatori di innovazione. Giletta è un'azienda di produzione e sembrerebbe ovvio affermare che il cuore pulsante dell'attività sia l'uffi-
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cio tecnico e la funzione produzione, ma il vero obiettivo perseguito negli ultimi anni è stato quello di adottare l'innovazione tecnologica come strategia e di rendere i propri prodotti e i propri servizi quelli con il maggior valore aggiunto nel mercato. Strategia che ha permesso all'azienda di crescere a doppia cifra negli ultimi tre anni, e di avere oggi una gamma di prodotti profonda e con un alto contenuto tecnologico, vantaggio riconosciuto dal mercato nazionale ed internazionale. Tale strategia ha permesso di sviluppare prodotti innovativi e rivoluzionari nel settore della manutenzione invernale, studiati in alcuni casi direttamente con i propri clienti che si sono trasformati in partner; aspetto fondamentale oggi per il successo di un'azienda. Il rapporto di ascolto e diretto di Giletta con i propri clienti è essenziale per la direzione Giletta: sono perciò frequentissime le visite agli stabilimenti produttivi da parte dei potenziali acquirenti, che hanno l'occasione di testare e vedere direttamente come l'azienda lavora, la qualità dei materiali utilizzati e gli elevati standard produttivi. Anche la partecipazione di Giletta a progetti innovativi nati in ottica di partnership con i propri fornitori ha portato alla nascita di concrete novità, come nel caso del progetto Golden Ice, ideato e creato in collaborazione con l'istituto di ricerca Mario Boella (ISMB), e con il Microsoft Innovation Center (MIC), che, attraverso la definizione e implementazione di una roadmap di innovazione di prodotto e di processo, studiate insieme con altre aziende leader del settore, come SAET S.r.l. di Busca, azienda specializzata nel campo dell'elettronica, utilizzando tecnologie Microsoft in combinazione con moderne tecnologie di navigazione satellitare (GPS, EGNOS e domani Galileo) ha sviluppato uno strumento innovativo destinato appositamente al controllo ottimale delle macchine spargisale, diventate vere e proprie macchine pensanti ed intelligenti in grado di ottenere, attraverso l'ottimizzazione della quantità di cloruri da spargere, risparmi notevoli sia a livello di costi che di benefici per l'ambiente. Questa partnership tra mondo della ricerca e industria è un ottimo esempio di collaborazione per la realizzazione di un'innovazione a livello tecnologico e di processo nel settore del winter maintenance che
va a beneficio di un'intera collettività. "Nel 2006, in seguito ad un'approfondita analisi dell'andamento dei mercati, abbiamo iniziato un progetto di riorganizzazione dell'impresa, un percorso di innovazione che ha riguardato l'intera azienda, dalla totalità dei prodotti ai singoli processi" - spiega Enzo Giletta, amministratore delegato di Giletta S.p.A. che nella foto sopra riportata ritira il premio - "Una scelta coraggiosa e difficile che si è rivelata vincente, permettendoci di raccogliere i primi risultati già nel 2009 e di crescere anche negli ultimi difficili anni. Il progetto globale ha visto la riprogettazione dei prodotti in vista di una maggior standardizzazione ed un'automatizzazione dei processi, con la filosofia del Lean Manufacturing. Questo cambiamento ha coinvolto tutti i settori aziendali ed ha permesso di ottenere una produzione più snella e moderna, vicina alle necessità del mercato. Natu ralmente sono state basilari le politiche del personale effettuate all'interno della struttura che hanno portato ad una crescita professionale dei dipendenti e dei fornitori. Mi ha ulteriormente fatto piacere aver ricevuto il premio oltre che dal Presidente del Senato anche dal Ministro dell'Istruzione Francesco Profumo, che è stato rettore del Politecnico di Torino quando abbiamo cominciato una collaborazione che ha portato ad importanti successi". "Questi cambiamenti hanno fatto sì che l'azienda abbia potuto aumentare la sua presenza nei mercati esteri e stabilizzarla dove era già presente - continua Guido Giletta, presidente di Giletta S.p.A. -, facendo crescere l'export che si è attestato sull'80% del fatturato totale del gruppo, in oltre 40 mercati esteri. La consegna del ric onos c imento è s tata una grande emozione per me e mio fratello, oltre che un'immensa soddisfazione per l'intera struttura che ha contribuito con passione ed impegno al rinnovamento. E' importante dire che questo sistema produttivo permetterà a Giletta di avviare un vero progetto di internazionalizzazione custodendo a Revello il cuore pulsante e la produzione dei prodotti "core", mantenendo un'importante collaborazione con i fornitori locali. Giletta si rifornisce in Piemonte per l'85% della subfornitura (16 milioni di euro, di cui 13 in provincia di Cuneo) con la quale alimenta anche gli stabilimenti all'estero".
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PORTATTREZZI
Forza per tutte le stagioni
La società Merlo propone trattori portattrezzi multifunzione e sgombraneve invernali ad alta efficienza con una vasta offerta di equipaggiamenti. Il Gruppo Merlo di San Defendente di Cervasca (Cuneo), primario produttore mondiale di sollevatori telescopici per l'edilizia e l'agricoltura, conferma la sua leadership tecnologica con un'innovativa gamma di macchine per la manutenzione forestale, viaria
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e ferroviaria. I rivoluzionari portattrezzi Merlo nascono da un progetto originale e sono studiati appositamente per lavorare ovunque serva efficienza e qualità del risultato; per questo motivo quando i progettisti Merlo iniziarono a disegnare i primi modelli tutti erano consapevoli di aver accettato una sfida di alto profilo tecnologico. Una sfida vinta, testimoniata dalla
risposta del mercato che rende merito alle scelte fatte. Alla base del progetto la volontà di realizzare un sistema altamente polivalente senza rinunciare all'efficacia e alla sicurezza. Sono nati così i mezzi che, forti di verricelli e pinze idrauliche, trinciatori, cavaceppi, cippatrici, bracci articolati decespugliatori, lame e frese da neve a volontà, si trasformano in macchine fruibili tutto l'anno. La potenza non manca, grazie a motorizzazioni fino a 350 CV, e l'affidabilità della macchina è esaltata dalla trasmissione idrostatica e dalla trazione integrale permanente. Le prese di potenza sono capaci di rispondere alle necessità di ogni tipo di impiego. A questi trattori tecnologici il compito dunque di rispondere a quanti necessitano di prestazioni superiori e pretendono il controllo pieno e completo del mezzo. Architetture costruttive inusuali e scelte ergonomiche esclusive assicurano efficienza operativa e comfort di lavoro di alto livello. Comune a tutta la gamma la sicurezza, garantita dal sovradimensionamento di tutti i sistemi di protezione e dalla qualità dei materiali. La cabina è corazzata secondo le più severe norme di sicurezza ed è conforme alle direttive europee ROPS/FOPS, quelle che certificano la resistenza della struttura al ribaltamento ed allo schiacciamento. Nessuna rinuncia inoltre per quanto riguarda il comfort dell'operatore. Climatizzatore e sedile con sospensione pneumatica sono di serie. Potenza, maneggevolezza, comfort e sicurezza sono le caratteristiche che fanno dei trattori portattrezzi Merlo gli strumenti ideali per la manutenzione stradale e forestale. Le serie proposte Serie B, per chi necessita di una macchina polivalente con elevate
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prestazioni e semplice nell'utilizzo. L'impiego di elezione è nell'ambito forestale ed in silvicoltura. Serie N, esuberante e potente, è ideale nei contesti più diversi, dallo sgombero neve con turbine e vomeri, alla pulizia forestale, nei quali agilità e velocità sono fattori chiave per un buon risultato. Serie ND, gli specializzati nello sgombero di masse nevose imponenti, sia con vomeri che turbofrese, anche nelle condizioni più avverse. Serie VR e RR, gli specialisti nella manutenzione stradale e ferroviaria grazie a bracci telescopici multifunzione ad alte prestazioni.
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La gamma La famiglia di trattori portattrezzi Merlo comprende modelli sviluppati per la manutenzione forestale, stradale e ferroviaria, settori che hanno prospettive di crescita interessanti. Modello
Peso
Motore
MM 350 B MM 350 N MM 350 ND MM 180 B MM 180 N MM 180 ND MM 150 VR
9000 9000 9200 6800 6700 7000 7000
6 cilindri turbo 6 cilindri turbo 6 cilindri turbo 6 cilindri turbo 6 cilindri turbo 6 cilindri turbo 4 cilindri turbo
Potenza (kW/CV) 260/350 260/350 260/350 132/180 132/180 132/180 113/153
Velocità 36 36 36 40 40 40 40
PDF (l/min-bar) 460-420 460-420 460-420 300-420 300-420 300-420 170-480
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IGIENE URBANA
Gamma di spazzatrici ASH Aebi Schmidt
Spirito imprenditoriale, inventiva e capacità produttiva sono il prodotto della fusione tra Aebi e Schmidt. L'ampia gamma commercializzata prevede veicoli, allestimenti ed attrezzi per la pulizia, per la rimozione neve e per il deicing della viabilità stradale e veicoli multifunzione. Aebi è lo storico marchio svizzero specializzato nella produzione di veicoli ed attrezzi per la coltivazione su terreni scoscesi, e di veicoli multifunzione. Schmidt, con stabilimenti produttivi in Germania, Olanda e Polonia, è leader mondiale nella realizzazione di attrezzature per lo sgombero della neve e per il deicing (lame sgombraneve, turbofrese, spargitori) di spazzatrici stradali e di attrezzature aeroportuali.
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Il gruppo, commenta l'amministratore unico della filiale Italiana dott. Firotto, ha raggiunto nel 2011 il miglior risultato di sempre, con un fatturato complessivo pari a 318 M € ed un ottimo risultato utile, impiegando oltre 1.300 dipendenti. La filiale italiana del gruppo, Aebi Schmidt Italia S.r.l., ha sede a Pordenone. Tra i maggiori core business del gruppo vi è la commercializzazione delle spazzatrici, ove, grazie ad una gamma di macchine con capacità del contenitore rifiuti variabili da 2 a 9 m3, il cliente è in grado di scegliere tra una vasta offerta di modelli e di optional sviluppati per le esigenze dell'utilizzatore. La gamma si divide in due grosse famiglie: le spazzatrici compatte, tutte
guidabili con patente B, ove è possibile scegliere tra i modelli Swingo+ e Cleango 500, e le spazzatrici su autotelaio con i modelli SK 400, SK 500 ed SK 600/700, fino alla potente AS 990, spazzatrice dedicata all'utilizzo in ambito aeroportuale. Al fine di assicurare gli elevati standard qualitativi, da sempre aspetto che caratterizza i prodotti del marchio Schmidt, tutte la spazzatrici sono realizzate nei due stabilimenti tedeschi del gruppo. Ulteriore aspetto di fondamentale importanza, oltre alla qualità e alla soddisfazione del cliente, è il rispetto per l'ambiente; ciò si traduce in una
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gamma di spazzatrici dotate di motorizzazioni Euro 5 di serie, e certificate dell'ente Europeo E-united contro l'emissione di polveri sottili tipo PM 10 con il massimo dei voti. Le spazzatrici compatte della serie Swingo+ sono piccole, agili e maneggevoli, con una dotazione di serie di categoria superiore; sono infatti di serie motorizzazione in Euro 5, aria condizionata, 4 ruote sterzanti, cassone in alluminio, 4 freni a disco e autoradio. E' una grande soddisfazione, commenta sempre Luca Firotto, vedere esemplari di questa spazzatrice di successo con oltre 18.000 h di funzionamento, compiere giornalmente il proprio lavoro. Grazie a queste referenze sono numerosi i clienti pubblici e privati, nazionali ed europei, ormai giunti alla loro quarta generazione di Swingo. Con l'introduzione della spazzatrice Swingo+ sono state introdotte delle nuove sospensioni, con ammortizzatori e molle elicoidali sulle 4 ruote, ed una nuova bocca di aspirazione, con minori particolari soggetti ad usura. La spazzatrice compatta Schmidt modello Cleango 500 è da sempre spazzatrice di riferimento nel settore delle 4 m3. Con un diametro minimo di volta di soli 5.360 mm, è la spazzatrice più maneggevole della categoria. Un altro dato tecnico che riassume le enormi qualità di Cleango 500 è sicuramente la portata utile: con oltre 58 q è infatti la regina della categoria. Decisamente ricca la dotazione di serie, dall'asse posteriore gemellato, cassone in alluminio, aria condizionata, autoradio, sedili molleggiati, predisposizione terza spazzola e lama sgombraneve ai serbatoi in
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polietilene. L'intera gamma SK, spazzatrici montate su autotelaio, rappresenta l'ideale per la pulizia della viabilità urbana, extraurbana ed autostradale. A seconda del tipo di viabilità e del lavoro da svolgere, il cliente che si rivolge a Schmidt è in grado di poter scegliere se allestire un piccolo ed agile telaio da 7,5 t o un potente 18 t. Sull'intera gamma SK è possibile scegliere tra due tipi di azionamento:
con motore ausiliario o con trazione idrostatica. Con quest'ultimo tipo di azionamento l'intera potenza necessaria al funzionamento della spazzatrice viene prelevata direttamente dall'autotelaio mediante una presa di forza di tipo integrale, montata sull'albero di trasmissione. Grazie a tale azionamento vengono drasticamente abbattute le emissioni inquinanti ed i consumi di gasolio, oltre alle spese legate alla manutenzione.
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AZIENDE
LTW immagazzina per il Gruppo Doppelmayr
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LTW Intralogistics è una società del gruppo Doppelmayr, leader incontrastato del mercato mondiale degli impianti a fune (50% del mercato mondiale). Dal 1981 Lagertechnik Wolfurt si occupa di magazzini altamente automatizzati praticamente in ogni settore produttivo con oltre 700 realizzazioni nel mondo intero (Agfa, Ferrero, Hilti, Ikea, Migros, Nestlé, Suchard, Swarovski, Volkswagen, Würth, alcune delle referenze note). L'intervento normalmente avviene "chiavi in mano" in quanto LTW fornisce non solo l'elemento caratteristico e principale (di traslazione ed elevazione), ma garantisce soprattutto il funzionamento del complesso alla cui realizzazione intervengono diverse aziende (opere civili, carpenteria...). Non per nulla dei 180 dipendenti LTW ben 35 si occupano di programmazione. LTW dispone, oltre alla sede centrale a Wolfurt (A), di filiali in Germania ed 1. Un traslatore viene calato con una gru in un magazzino pronto 2. Alcuni traslatori ad inizio dei singoli corridoi serviti 3. Interno di un magazzino (Ikea a Wels) 56
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USA. In Italia recentemente il gruppo ha promosso Doppelmayr Italia S.r.l. di Lana in qualità di agente commerciale per la penisola, convinto che vi sia spazio per soluzioni del genere. Primo risultato di quest'attività è stato il comparto delle mele in Val Venosta, a poca distanza dalla sede di Lana e zona in cui molte piccole funivie Doppelmayr dalla valle raggiungono i contrafforti, specie sul versante al sole. L'ultima realizzazione è stata completa-
ta nel 2011 alla cooperativa MIVOR di Laces che associa 400 contadini. Sei linee d'immagazzinamento sono ospitate in una struttura lunga 80 m, larga 25 m, alta 27 m. Un secondo magazzino è in fase di costruzione alla cooperativa Texel di Naturno (10 linee d'immagazzinamento per una capienza di 16.000 contenitori) mentre un terzo è in fase di progettazione per la Geos di Silandro. Le tre realizzazioni nel
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campo delle mele si sono affiancate a settori diversi in cui LTW già opera da tempo: ad esempio la Latteria di Vipiteno, la distilleria Roner di Termeno, la Dr. Schaer di Postal ed altri 35 impianti in tutta Italia. Per prendere contatto con il settore, Doppelmayr Italia ha organizzato una rapida visita al cantiere di Naturno ed una più approfondita a Laces, dove si è potuto approfondire il processo di trattamento della mela dal campo alla vendita su tutto l'arco dell'anno.
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Se staccare una mela dall'albero ed addentarla è un'operazione assai semplice, la realtà del mercato lo è molto meno, tanto da richiedere ai singoli contadini di consorziarsi per poter affrontare gli investimenti necessari dalla moderna realtà commerciale. Le mele vengono raccolte durante quattro settimane in autunno e vengono commercializzate su tutto l'arco dell'anno grazie alla conservazione ad ambiente controllato. Il contadino porta alla cooperative le
Sequenza in un magazzino a pallets: a. Il transelevatore si avvicina alla zona di interscambio (in basso) b. Il carico da posizionare avanza (in basso a sinistra) c. Il carico passa al transelevatore d. Il transelevatore va verso la posizione di destinazione e. Il carico viene trasferito f. Il trasferitore viene richiamato g. Il transelevatore passa a caricarsi in un'altra posizione e torna carico h. Scarico a destra e carico a sinistra
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sue mele contenute in bins (contenitori in materiale plastico rigido adibito alla conservazione in celle frigorifere, per un contenuto circa 300 kg di mele ognuno) e le inserisce in celle frigorifere. Alla MIVOR si ha una produzione annuale media di 85.000 tonnellate (con una punta a 90.000 tonnellate); si tratta della maggiore cooperativa di questo settore in Europa con 160 dipendenti di cui 60 fissi, 280.000 bins). I bins vengono prelevati dalle celle frigorifere con muletti in funzione delle necessità e portati alla lavorazione. I lotti di ogni contadino avanzano in acqua (la mela galleggia e non si rovina per urti o peso) spaziati rispetto ad altri lotti; dopo un lavaggio ed una prima selezione manuale il gruppo viene suddiviso in dieci linee di avanzamento dove ogni singola mela viene presa in carico da un piccolo vassoio che avanza trascinato a catena. Così le mele passano in una struttura chiusa lunga cinque metri dove 23 telecamere scattano 60 immagini per ogni mela da cui si derivano diametro, lunghezza, peso, colore (tre colori base), qualità (danni esterni), in più vi è anche un analisi (tramite una scansione laser) del contenuto zuccherino ed eventuali danni interni. Sulla base di questi dati ad ogni mela viene assegnato un modello preimpostato (per la mela Golden si arriva a 50 categorie diverse). Il vassoio di ogni singola mela si rove- 3
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scia nel punto giusto per farla confluire, sempre in acqua, nella categoria attribuita. Il gruppo omogeneo di mele viene delicatamente (un sistema vacuum per evitare danni da urti) rimesso in un bin che viene avviato con muletti automatici e traslatori al magazzino LTW (climatizzato a +2,5°C) dove la gestione avviene in modalità completamente automatica. Un traslatore consegna i singoli bins agli elementi trasloelevatori che provvedono ad immaggazinarli (o riprelevarli) nelle celle poste sui due lati dei corridoi serviti. Le mele rimangono in questo magazzino fino a che (giacenza media 10 giorni) le esigenze commerciali li richiamano per avviare il gruppo uniforme al confezionamento che avviene su più linee parallele per operare contemporaneamente diversi impaccamenti (scatole, vassoi, sacchetti...) spesso in imballaggi personalizzati in funzione del cliente, oltre alla consegna ai grossisti di interi bins. Tutto il processo viene gestito in maniera computerizzata e quindi si arriva alla tracciabilità di ogni singola mela; oltre ad un riparto ai soci contadini che tenga conto anche della qualità del prodotto conferito. 2
La commercializzazione avviene per il 60% in Italia e per il resto in 30 paesi del mondo. 1. Scambio per servire più corridoi o operare con più transelevatori 2. Naturno: il magazzino in costruzione con i traslelevatori già inseriti nei singoli corridoi 3. Laces schema del magazzino LTW 4. Laces: le mele, dopo l'esame fotografico, avanzano in vaschette fino a cadere in corrispondenza dei gruppi omogeni (a sinistra) 5. Laces settore del confezionamento
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IMPIANTI A FUNE
Doppelmayr ha sponsorizzato le Feste Vigiliane di Trento 2012 Una funivia in pieno centro? E' quanto ci auguriamo di vedere nelle città del futuro, dove futuristici impianti ci consentiranno di sorvolare il traffico urbano godendoci il panorama nel massimo comfort. Ed è anche la proposta di Doppelmayr Italia che, come main sponsor, ha presentato a Trento ai 250 mila ospiti delle Feste Vigiliane un esempio delle proprie soluzioni funiviarie applicate al trasporto urbano. Le Feste Vigiliane Un centinaio le iniziative in programma per le Feste Vigiliane, con spettacoli ed attrazioni di vario tipo ed un'ampia vetrina dedicata alla gastronomia; il "Palio dell'Oca" con la "Tonca" e la "Mascherada dei Ciusi e 1 dei Gobi", il giorno del Patrono, gli urbanisti nei prossimi anni. Gli hanno riportato le tradizioni storiche impianti a fune risolvono egregiamentrentine in primo piano. In particolare te le esigenze e superano le limitaziola Magica Notte, una grande festa cit- ni dei convenzionali sistemi di trasportadina in ogni angolo del centro fino to. Con il loro basso impatto ambientale sono la soluzione più indicata ed alle 4 del mattino. Le spese organizzative sono state ottimale per soddisfare ogni esigenza. coperte per la metà da aziende priva- L'energia necessaria per il trasporto te, tra le quali Doppelmayr Italia, di una persona per chilometro (persoazienda di Lana (BZ) impegnata da na al km) comparata con l'emissione in CO2 calcolata in grammi consente decenni nel trasporto funiviario. di ottenere dati paragonabili per vari mezzi di trasporto. Un'automobile consuma 248 grammi di CO2 a chilometro, Con un riempimento del 50%, l'impianto a fune ha la minore emissione una funivia solo 27 Il trasporto passeggeri in ambito urba- di CO2 nelle condizioni di trasporto no, al fine di risolvere i problemi di traf- verso monte, in pianura, in estate ed fico, è una delle sfide che attendono inverno, e pertanto si colloca in testa
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a questa graduatoria. Un'automobile a benzina consuma in pianura in media 248 grammi di CO2 per persona e chilometro, un autobus diesel 38,5 grammi, ed un treno con locomotore elettrico 30 grammi. Una funivia solo 27 grammi. Con un incremento del riempimento di passeggeri l'efficienza energetica della funivia può aumentare ulteriormente e le emissioni di CO2 per persona ridursi ancora notevolmente. La ditta Doppelmayr di Lana, specia1. La cabina a Trento 2. Metrocable di San Agustin a Caracas 3. Funivia a Portland (USA)
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1. 2. Cabinovia a Coblenza 3. Telecabina a Londra
lista in impianti a fune, realizza efficienti sistemi di trasporto persone per zone turistiche estive ed invernali, ma non solo: anche per città, aeroporti, centri commerciali, parchi divertimento, fiere e simili, Doppelmayr mette a disposizione moderni soluzioni di trasporto pubblico. La cabina a Trento La cabina in esposizione a Trento, che ha ospitato le dirette di Radio
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Dolomiti, è stata realizzata per la cabinovia urbana di Coblenza, in Germania, sorvola la confluenza del Reno e della Mosella conducendo dall'"Angolo tedesco", dove si trova la famosa statua equestre dell'imperatore Guglielmo I, alla fortezza di Ehrenbreitstein, posta oltre il corso d'acqua. Un investimento di 12 milioni di euro ne ha consentito la realizzazione solo in 14 mesi di lavoro. Nella progettazione della funivia si
sono tenute in particolare considerazione le esigenze del trasporto pubblico urbano e l'aspetto architettonico. Così le stazioni sono opera del famoso designer Werner Sobek di Stoccarda e l'impianto offre particolari soluzioni che consentono, anche in caso di gravi avarie tecniche, di riportare tutte le vetture nelle stazioni; per la prima volta si è detto quindi addio alle complicate e disagevoli operazioni di soccorso in linea, spianando la strada a questo nuovo ambito di applicazione. Un impianto simile appena terminato a Londra verrà inaugurato in occasione delle prossime Olimpiadi. Sorvolando il Tamigi la spettacolare cabinovia urbana collega Il Royal Victoria Dock alla penisola North Greenwich; particolari ed uniche architetture dei sostegni di 80 metri la renderanno sicuramente un nuovo e moderno simbolo della città.
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PORTATTREZZI
QTrak, nuova pala caricatrice multifunzione CSF
Ultima nata in casa CSF, la gamma QTrak si compone di 4 modelli di pala caricatrice multifunzionale per rispondere alle esigenze di un mercato profondamente mutato negli ultimi anni. QTrak è infatti basata sulla tecnologia 4WS, ovvero 4 ruote sterzanti; i benefici del telaio rigido monoscocca si fanno apprezzare in tutte le situazioni grazie alla maggior stabilità ed alla capacità di sollevamento costante in ogni condizione, incluso durante le manovre. QTrak nasce dalla profonda conoscenza di CSF, con la provata esperienza di Multione, la macchina multifunzionale per eccellenza, e perciò, per la prima volta, è presente il concetto di multifunzionalità anche nelle
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pale caricatrici QTrak. Il circuito idraulico nasce in origine con portata HiFlow, che apre quindi la possibilità per gli utilizzatori di implementare nuovi accessori ed utilizzare lo stesso mezzo su diversi lavori. Il beneficio è notevole, soprattutto in chiave di efficienza e contenimento dei costi, fattori oggi fondamentali per le imprese edili e stradali. Tecnologia a ruote sterzanti, telaio rigido ed assale posteriore oscillante consentono a QTrak prestazioni e velocità di esecuzione dei lavori ai massimi livelli della categoria. Particolarmente curato è l'aspetto del comfort, grazie ad una cabina molto più spaziosa rispetto alla concorrenza e dotata di soluzione ergonomiche
volte a favorire un uso piacevole e non stressante del mezzo. E' doveroso ribadire la presenza della trasmissione a totale controllo elettronico che gestisce le prestazioni adottando le regolazioni veloci e migliori che tale tecnologia permette. Molto importante, ad esempio, è la possibilità di scegliere il settaggio della trasmissione in modalità Eco o Power, dove la prima privilegia il contenimento dei consumi facendo lavorare il motore diesel Yanmar a regimi più contenuti, mentre la seconda sfrutta al massimo la potenza del propulsore privilegiando le prestazioni, sia per il comparto della trasmissione che sui movimenti del braccio. QTrak consta di 3 modelli nella gamma 1200, del peso di 2 t, con potenze di 33 e 40 cavalli, con velocità fino a 25 km/h, grazie alla trasmissione a doppia cilindrata. La gamma 1500 prevede un unico modello da 50 HP, comprensivo della più completa ed evoluta tecnologia, con peso operativo di 3,1 t e velocità di 20 km/h. Finiture e prestazioni sono da primo della classe. Il sistema di sterzatura è comprensivo di ben tre modalità: - sterzo in controfasce, - sterzatura a granchio, - sterzatura solo anteriore. Il sistema è dotato di riallineamento automatico quando si opta per i diversi tipi di sterzata e racchiude tutte
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le possibilità per aumentare la rapidità di lavoro e l'efficienza. Tutta la gamma QTrak è offerta di serie con questo sistema. La trasmissione ad assali prevede il differenziale autobloccante per offrire la massima aderenza anche in condizioni difficili e comunque utile per evitare pattinamenti delle ruote vista la grande coppia disponibile. Nella serie 1200 sono utilizzati motori ruota ad alta coppia motrice che favoriscono la motricità ed allo stesso tempo mantengono il corpo macchina più basso: QTrak 1200 è infatti alto meno di due metri, questo per favorire l'accesso anche nei locali e vicino ad ostacoli. La trasmissione di QTrak 1200 è a doppia velocità, ovvero il guidatore può in ogni momento scegliere la velocità più adatta, con la punta velocistica max fissata ad oltre 25 km/h, per spostamenti su strada rapidi. La sofisticata gestione di QTrak 1500 offre due rapporti di trasmissione in
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modalità totalmente automatica e selezionabile dal guidatore, il quale controlla costantemente la forza e la velocità del mezzo. Il sistema inoltre eroga la massima coppia motrice anche a partire da giri motore molto bassi per ottimizzare e ridurre il consumo di carburante, e gestisce automaticamente la salita e scalata dei rapporti per assecondare le richieste del conducente, oltre ad essere in grado di prevedere come reagire. Le due modalità di gestione, Eco e Power, aumentano radicalmente la flessibilità del mezzo. Il limitatore di velocità di serie, dove per mezzo di una manopola è possibile controllare e ridurre la velocità di avanzamento del mezzo, risulta molto utile nel momento in cui si impiegano accessori frontali quali spazzatrici, frese da asfalto, turbine da neve, dove la velocità del motore deve essere indipendente da quella di avanzamento e, sempre nell'ottica del comfort per l'operatore, non vi è dunque la necessità di controllare l'avanzamento con il pedale inching. Inoltre tutti i comandi sono esenti da manutenzione. QTrak 1500 è anche dotato di climatizzatore automatico e di un ottimo sedile con sospensione pneumatica. Tutta la gamma QTrak prevede l'attacco anteriore idraulico automatico uni-
tamente ad un robusto braccio di tipo monotrave che privilegia la visibilità anteriore. La particolare geometria di sollevamento offre una forza costante durante tutto il movimento rendendo più facile la gestione del carico. Pregevole poi la possibilità di raggiungere una capacità per il serbatoio carburante di ben 170 litri, per un'autonomia di lavoro ben superiore ad una giornata. Di serie su tutta la gamma il pratico joystick multifunzione che controlla il movimento del braccio, l'avanzamento nonché l'HighFlow e le uscite idrauliche anteriori per il controllo dell'accessorio. Pratico nell'impugnatura permette al conducente di controllare tutta la macchina e le relative funzioni senza dover muovere la mano per cercare leve o pulsanti. Il cruscotto di QTrak ha un design all'avanguardia che offre un'ottima visibilità dal posto di guida ed allo stesso tempo mostra tutti i parametri di funzionamento del mezzo. Al lato del posto di guida c'è una serie di interruttori per gli azionamenti elettrici e le funzioni idrauliche, ivi compresa anche la modalità di funzionamento costante per l'accessorio frontale.
Lavori Pubblici n. 57 luglio - agosto 2012