n. 60 gennaio - febbraio 2013
quota neve s.r.l. via Panizza 12 - 20144 Milano Poste Italiane S.p.A. Sped. in abb. postale 70% LO/MI
6 Unimog U300 versione super accessoriata anti crisi Gh. Marchelli 8 Un'esperienza locale che mette insieme agricoltura, territorio, sostenibilità e buon senso. Buone notizie da Capannori (LU) Marco Boschini 9 La Scuola di Alt(r)a Amministrazione va al Castello Marco Boschini 12 Dalla collaborazione fra Expo Lavori Pubblici e UNITEL nasce il seminario: Il mercato elettronico della P.A. - Con.S.I.P. 13 I Comuni Virtuosi firmano un protocollo d'intesa con ANCI 14 Giletta e il servizio di noleggio della sua intera Gamma Neve 15 Le risposte ai vostri quesiti Francesco Capozzi 16 Controllo totale con il nuovo quadro comandi Hymach Gh. Marchelli 18 Abetone rinnova la fiducia a Schmidt 20 Serie SL800 MultiOne 22 Al Sima cinque novità Seppi M. grazie ad un intenso lavoro 24 TTR 4400 HST in caso di neve (e non solo) 25 Concorso Fotografico Trattori in Città 26 Tornano le prove in campo Energreen Gh. Marchelli 28 Pellenc si prefigge un nuovo traguardo: Obiettivo Zero Emissioni 29 Uno dei primi Unimog con trazione anche idrostatica al Comune di Pinzolo Gh. Marchelli 30 Il Comune di San Pellegrino Terme punta su Bonetti G. Patscheider 31 Pneumatici sempre sott'occhio con Vitran 33 Chi meno spende più spende! Chi più spende meno spreca! G. Patscheider 34 La sicurezza nella realizzazione e gestione di grandi opere infrastrutturali a Viatec 2013 35 Il servizio di noleggio delle spazzatrici Bucher: una scelta di qualità in nome della razionalizzazione delle risorse 36 R.S.I. consegna al Comune di Vodo di Cadore un BokiMobil HY 1251 B Ga. Marchelli 37 Assaloni.com: nuova gamma di spargitori doppia coclea AW 38 A Bauma 2013 New Holland lancia il nuovo alto di gamma delle minipale compatte gommate e cingolate 40 In situazioni estreme, soluzioni automatiche Allison Transmission 42 Firestorm: tecnologie di spargimento alternative per le autostrade austriache Martin Kottek 46 Si afferma ancora nel 2012 la presenza di Snow Service nell'ambito pubblico e per la Società Autostrade 48 Bauma 2013: Case mostra i muscoli 50 Nuovo accordo tra Expo Lavori Pubblici e Studi Ambientali
Lavori Pubblici viene inviata in tutta Italia a:
- Uffici Tecnici di tutti i Comuni, Province, Regioni e Comunità Montane - Società di gestione strade e autostrade - Aziende municipalizzate, di multiservizi e raccolta rifiuti - Aziende di trasporto urbano - Ditte appaltatrici di lavori pubblici - Parchi nazionali e regionali - Protezione Civile - Consorzi di bonifica - Aeroporti, Porti - Enti, Aziende e Comunità di grande dimensione (fiere, golf, parchi divertimento…) - Ditte produttrici e commerciali italiane ed estere nei settori di intervento della rivista - Personalità di settore italiane ed estere 4
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In copertina:
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Direttore esecutivo: dott. ing. Gherardo Marchelli Redazione: dott. Giorgia Marchelli dott. arch. Viviana Patscheider Gunther Patscheider Segreteria di redazione: Domenica Stefani Editore: quota neve s.r.l. Direzione, amministrazione, pubblicità: Via Panizza 12 - 20144 Milano Tel. +39 02 4983120 Fax +39 02 4985157 E-mail: lavoripubblici@quotaneve.it Stampa: Alfaprint.com S.r.l. Via Bellini 24 21052 Busto Arsizio (MI) tel. 0331 620100 Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 577 in data 14-10-2002 Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale 70% LO/MI Abbonamenti annui: Italia euro 30,00 Estero euro 40,00 i versamenti possono essere effettuati a mezzo assegno o bonifico bancario IBAN: IT77Q0306901663074000004515 o c/c postale n. 26647206 intestato a: quota neve s.r.l.: via Panizza 12 20144 Milano Una copia
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PORTATTREZZI
Unimog U300 versione super accessoriata anti crisi GHERARDO MARCHELLI
In collaborazione e con il supporto economico di Daimler, MercedesBenz Italia Settore Veicoli Speciali ha creato un U300 speciale esclusivo per il mercato Italia. L'idea e la proposta di Mercedes Benz Italia è quella di un modello di Unimog super accessoriato ad un prezzo di listino di soli 126.630 € + iva, per venire incontro alle diverse difficoltà economiche ed operative delle pubbliche amministrazioni, comuni e provincie, che in questo improbabile momento storico sono chiamate ad affrontare. Questo U300 sottolinea ed evidenzia le possibilità che un portattrezzi come Unimog consente con il suo impiego durante tutto l'arco dell'anno nelle
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quattro stagioni: manutenzione stradale invernale con lama o vomere e spargisale, fresaneve; manutenzione stradale estiva con falciaerba, spazzatrice, trasporti veloci su strada e fuoristrada; protezione civile: per l'antincendio boschivo, operazioni in fuoristrada impegnative, interventi in alluvioni. Tutti questi lavori possono essere eseguiti con un solo autocarro con i noti vantaggi economici di risparmio di spese, quali assicurazione, manutenzione, bollo, qualifica del personale. La campagna è valida per immatricolazione dell'Unimog entro il 31-122013 ed è condotta tramite tutti i concessionari italiani. A questa campagna danno il loro
sostegno gli allestitori Assaloni.com, Giletta, Schmidt Italia, proponendo i numerosissimi attrezzi abbinabili a prezzi estremamente competitivi, per soddisfare tutte le differenti esigenze di lavoro che un mezzo così versatile permette di affrontare, con la garanzia di attrezzi studiati e collaudati dalla casa madre appositamente per questo mezzo. Questo Unimog ha, come tutti i modelli U300, di serie: 4x4 permanente, cabina in fibra composita con aria condizionata, freni a disco, cambio 8 marce, motore diesel Euro 5 con 177 CV. Un peso complessivo di 10,2 tonnellate con una portata utile sul cassone di oltre 40 quintali. In questa versione proposta presenta inoltre un allestimento compreso nel prezzo con: piastra anteriore per attrezzi, bloccaggio dei differenziali, avanzamento idrostatico tra 0 e 25 km/h, Vario Pilot per guida sia a sinistra che a destra, cassone ribaltabile trilaterale, presa di forza anteriore, presa di forza centrale, sistema idraulico con 2 pompe e 4 distributori, sistema pulizia veloce Clean Fix, pneumatici 365 / 80 R20 e dotazione di segnalazione elettrica per attrezzi. Caratteristiche che rendono questa versione anti crisi predisposta per sfruttare al meglio il sistema Unimog con molteplici attrezzature per affrontare con un unico portattrezzi tutti i lavori che un'amministrazione è chiamata ad assolvere. L'U300 ha molte caratteristiche in comune con un autocarro, come ad esempio velocità 90 km/h, notevole portata di oltre 40 q; nonché molte peculiarità in comune con un trattore agricolo, ad esempio velocità lenta, sistemi idraulici per azionamento attrezzi, prese di forza. L'Unimog unisce le caratteristiche dell'uno e dell'altro, migliorandole (miglior visibilità, miglior comfort, migliore sicurezza) risultando il veicolo più idoneo all'impiego universale e polivalente.
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COMUNI VIRTUOSI
Un'esperienza locale che mette insieme agricoltura, territorio, sostenibilità e buon senso. Buone notizie da Capannori (LU). MARCO BOSCHINI - Associazione Nazionale dei Comuni Virtuosi C'è una pianta la cui coltivazione può ridurre i consumi d'energia, sostituire la plastica e creare occupazione. Si tratta della canapa, molto diffusa nei campi del capannorese fino agli anni sessanta ma la cui produzione è stata abbandonata in fretta a causa della crisi che colpì il settore in seguito a modifiche della normativa nazionale. Adesso, grazie a un progetto finanziato anche dalla regione, si aprono nuove e interessanti possibilità. La canapa, ad esempio, può essere utilizzata nell'edilizia sostenibile, per realizzare pareti interne o esterne non portanti, oppure pannelli isolanti termici. Si tratta di un'opportunità già colta da un'azienda toscana, che ha ottenuto il brevetto per ottenere questi manufatti. "Per uscire dalla crisi servono anche soluzioni innovative - affermano l'assessore all'ambiente, Alessio Ciacci, e alle attività produttive, Maurizio
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Vellutini - L'amministrazione comunale, da sempre attenta alle buone pratiche e a promuovere lo sviluppo con un occhio di riguardo alla salvaguardia del territorio e delle sue tradizioni, punta adesso a rilanciare la produzione di canapa a Capannori per creare una filiera agricola sostenibile e virtuosa che unisca aspetti altamente ecologici a quelli di un'ampia duttilità di impieghi". Le coltivazioni di canapa hanno un alto indice di sostenibilità, perché, rispetto alle colture tradizionali, hanno bisogno di un basso quantitativo d'acqua nei mesi estivi. Inoltre non necessitano di pesticidi. La canapa porta anche benefici quando viene utilizzata come coltura rotativa per reintegrare il terreno di sostanze preziose. Ci sono quindi tutti i presupposti affinché questo vegetale possa tornare nei campi di Capannori, contribuendo a rilanciare il settore agricolo, che sta attraversando un particolare momento di crisi, unendosi ai tanti progetti portati avanti dall'amministrazione Del Ghingaro per ridurre le emissioni nocive nell'aria e migliorare la qualità di vita dei cittadini. Da marzo 2013, con la semina, a Capannori riprenderà la coltivazione della canapa, in modo che a settembre possa avvenire la raccolta. Grazie alla collaborazione effettiva di alcuni agricoltori, che hanno assicurato il loro impegno, dopo oltre 50 anni nei campi del territorio tornerà quindi la pianta che sarà trasformata in pannelli isolanti termici, pareti per l'edilizia e mobilia. E' quanto emerso nel seminario "La canapa: prospettive per un'agricoltura che guarda alla sostenibilità e alle
tradizioni del territorio", organizzato dal comune in collaborazione con le sezioni lucchesi della Coldiretti e della Cia (Confederazione Italiana Agricoltori), che si è tenuto il 21 dicembre 2012 in sala consiliare. Decine di agricoltori, imprenditori, cittadini ed interessati hanno partecipato all'incontro ed hanno dimostrato la validità di un progetto che recupera una tradizione importante e dà una prospettiva nuova e più ecologica all'agricoltura. Presenti anche imprenditori del settore edile, interessati a capire e collaborare alla realizzazione di case in bioedilizia fatte non più solo di legno ma anche con la canapa. Ogni ettaro coltivato a canapa potrà portare una resa netta all'agricoltore di circa 500 euro, ma è una coltivazione integrabile, poiché impegna i terreni solo cinque mesi all'anno. Rispetto ad altre coltivazioni, la canapa è maggiormente sostenibile, visto
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che non ha bisogno di pesticidi e necessita di meno approvvigionamento idrico. "Siamo estremamente soddisfatti per la risposta che il territorio e la comunità stanno dando a questo progetto che al contempo è recupero di una tradizione e grande innovazione - dichiarano l'assessore all'ambiente Alessio Ciacci e l'assessore alle attività produttive Maurizio Vellutini - Costruire una filiera locale di produzione ed utilizzo dei materiali edili sarà sicuramente una preziosa occasione sia in termini ecologici per ridurre l'impatto ambientale delle
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abitazioni ma anche in termini economici ed occupazionali. Capannori si vuole confermare sempre in prima linea nell'impegno a livello locale, e non solo, sulle tematiche della sostenibilità e dell'innovazione. Questo progetto ci permetterà di fare nuovi ed importanti passi avanti in questa direzione". Relatore al convegno è stato Fabrizio Sassetti, imprenditore agricolo di Bientina (Pisa) che coordina le attività del progetto cofinanziato per 2 milioni di euro dalla Regione Toscana e Alessandro Zatta del Dipartimento Agricoltura, Scienza e
Tecnologia dell'Università di Bo logna, da oltre 10 anni impegnato in progetti e ricerche sulla coltivazione della canapa a livello europeo. Per le sue caratteristiche di innovazione in campo agricolo, industriale e tecnologico questo è il primo progetto al mondo che vede la costruzione di una filiera locale di utilizzo della canapa a fini edilizi su queste dimensioni. Questo percorso è stato reso possibile grazie a chi, come Sassetti, sperimenta da oltre 10 anni sulla coltivazione della canapa e dal fondamentale apporto ed assistenza del mondo universitario.
La Scuola di Alt(r)a Amministrazione va al Castello MARCO BOSCHINI - Associazione Nazionale dei Comuni Virtuosi
Sono ufficialmente aperte le iscrizioni on line per la prima edizione 2013 della Scuola di Alt(r)a Ammi nistrazione, un corso di formazione promosso da amministratori locali dedicato ai temi della sostenibilità rivolto a tutti quelli che sono interessati a conoscere come si taglia la bolletta energetica del 70% o come si arriva al 90% di raccolta differenziata… Promossa dall'Associazione Comuni Virtuosi, la Scuola sarà il 22 e 23 marzo 2013 al Castello di Padernello (BS), grazie ad una collaborazione attivata con Fondazione Cogeme, partner locale dell'evento. Una scuola di amministratori locali pensata per altri amministratori, ma non solo: sindaci, assessori, consiglieri comunali, cittadini che per due giorni diventano docenti e alunni, pronti a condividere storie, progetti, buone pratiche, esperienze concrete e dirette sui temi dell'ecologia. Sostenibilità come filo conduttore di
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moduli formativi pensati per trasferire conoscenza e strumenti operativi in grado di favorire la replicabilità di azioni già sperimentate con successo in giro per l'Italia: gestione del territorio, energia, beni comuni, rifiuti, partecipazione, nuovi stili di vita. Ogni modulo sarà introdotto da un'esposizione generale del problema, per inquadrarlo, cui seguirà la presentazione di una best practice da parte dei protagonisti amministrativi (politici e funzionari) che l'hanno concretizzata nel proprio territorio, e si concluderà con il "tempo dello scambio orizzontale", in cui ci si potrà confrontare liberamente e scambiare informazioni, domande, richieste, soluzioni. Il programma prevede la presentazione di quattro buone pratiche: il piano regolatore a crescita zero di Paterno Franciacorta; la riqualificazione a zero emissioni di una ex discarica di Berlingo; il bilancio partecipativo di Capannori; il comune certificato di
Malegno. Le sessioni formative saranno accompagnate da relazioni introduttive di docenti universitari: Paolo Pileri (Politecnico di Milano), Maurizio Tira (Università di Brescia) e Vincenza Pellegrino (Università di Parma). Per iscriversi occorre compilare un modulo on line e versare la quota di 50,00 €. Tutto il programma, le informazioni logistiche e le notizie utili sono nella pagina dedicata del sito ufficiale della Scuola. La Scuola di Alt(r)a Amministrazione di Padernello è dedicata alla memoria dello scomparso Dario Ciapetti, sindaco di Berlingo (BS) e membro del Direttivo Nazionale dell'Associazione Comuni Virtuosi, che fino all'ultimo ha lavorato all'ideazione e organizzazione dei corsi. Al suo ricordo e alla sua famiglia va il nostro pensiero. La Scuola di Alt(r)a Amministrazione sarà tenuta successivamente a Piacenza, durante la manifestazione fieristica Expo Lavori Pubblici, dall'8 al 10 ottobre 2013.
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Dalla collaborazione tra Expo Lavori Pubblici e UNITEL nasce il seminario: Il mercato elettronico della P.A. - Con.S.I.P. PIACENZA 8 - 10 OTTOBRE 2013
Durante la prossima edizione di Expo Lavori Pubblici, che si terrà a Piacenza dall'8 al 10 ottobre 2013, nella mattinata di mercoledì 9 ottobre vi sarà un seminario formativo organizzato da UNITEL (Unione Nazionale Italiana dei Tecnici degli Enti Locali) in collaborazione con Con.S.I.P. (Concessionaria Servizi Informatici Pubblici) riguardante "Il mercato elettronico della P.A.". Il programma per la razionalizzazione degli acquisti nella Pubblica Ammi-
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nistrazione, avviato nel 2000, si basa sull'utilizzo delle tecnologie ICT (Information & Communication Technology) applicate ai processi di approvvigionamento delle P.A. ed ha un duplice scopo: - razionalizzare la spesa di beni e servizi delle Pubbliche Ammini strazioni, migliorando la qualità degli acquisti e riducendo i costi unitari grazie ad una approfondita conoscenza dei mercati e all'aggregazione della domanda; - semplificare e rendere più rapide e trasparenti le procedure di approvvigionamento pubblico, grazie alla riduzione dei tempi d'accesso al mercato, con significativi impatti anche economici sui costi della macchina burocratica. Nell'ottobre 2010 Con.S.I.P. ha ricevuto la certificazione di qualità ISO 9001-2008 per l'ideazione, progettazione, sviluppo e attivazione di iniziative per l'acquisizione di beni e servizi, in qualità di centrale di committenza per la Pubblica Amministrazione: Convenzioni e Mercato Elettronico. La partecipazione al seminario sarà gratuita per i soci UNITEL, mentre per chi non lo è avrà un costo di 40 €. La stretta collaborazione tra Expo Lavori Pubblici e UNITEL è nata con lo scopo di rendere sempre più utile
la manifestazione fieristica ed am pliarne il bacino d'utenza. UNITEL è l'associazione nata nel 1991 con l'obiettivo di valorizzare la posizione professionale e tutelare la posizione giuridica ed economica dei tecnici degli Enti Locali, nonché di migliorare il servizio reso alle collettività dagli Uffici Tecnici degli Enti Locali, che gestiscono rilevanti re sponsabilità amministrative, con significativi impatti sulla finanza locale. La base associativa UNITEL, di circa 4.000 iscritti, è distribuita su tutto il territorio nazionale, e permette all'associazione di cogliere tempestivamente i processi innovativi e le istanze di miglioramento della categoria. Riconosciuta come persona giuridica nell'ottobre 2005 con DPR, UNITEL considera proprio obiettivo primario la migliore qualificazione professionale dei professionisti tecnici degli Enti Locali. A tal fine organizza iniziative di formazione, di aggiornamento tecnico e normativo, realizzate attraverso giornate di studio e convegni. A queste si affiancano il sito internet www.unitel.it, la pubblicazione trimestrale "Il Nuovo Giornale dell'UNI TEL" e la rivista "L'Ufficio Tecnico", nonché contributi tecnici su "Il Sole 24 Ore" ed altre.
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COMUNI VIRTUOSI
I Comuni Virtuosi firmano un protocollo d'intesa con ANCI
Giovedì 7 febbraio è stato firmato un protocollo d'intesa tra l'Associazione Nazionale dei Comuni Virtuosi e ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani). Un accordo di divulgazione in cui ANCI si impegnerà ad informare i propri associati rispetto alle iniziative nazionali promosse da Comuni Virtuosi, sollecitare i propri aderenti nell'avviare iniziative in campo ambientale, con particolare riferimento alla sensibilizzazione ed alla for-
mazione, e promuovere l'esperienza dei Comuni Virtuosi utilizzando i canali informativi e divulgativi del l'Associazione. L'intenzione, infatti, è quella che le buone pratiche vengano diffuse il più possibile in modo che "gli altri" possano copiare. Cercare di creare esperienze utili per far sì che un sindaco abbia più certezze per poter iniziare un progetto a lui nuovo con maggiore sicurezza. Questa è la strada giusta da intraprendere, secondo il presidente ANCI, dott. Graziano Delrio, che sostiene le iniziative dell'Associazione Nazionale dei Comuni Virtuosi. "Il Governo non sa osservare il cambiamento che nasce dal basso. Credo che questo accordo rappresenti un ottimo esempio di tale cambiamento che potrebbe comportare grandi vantaggi economici", ha sottolineato il presidente ANCI,
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Graziano Delrio. "La vera trasformazione parte dal basso - ha ribadito - non abbiamo petrolio migliore che la nostra terra. Questa è un'esperienza che va seguita dall'esecutivo per cambiare davvero il Paese ". "Noi, come rappresentati dei comuni - ha concluso Delrio lavoriamo per dare sempre più valore a queste iniziative".
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VIABILITA' INVERNALE
Giletta e il servizio di noleggio della sua intera Gamma Neve
Ormai da anni la crisi economica congiunturale che ha colpito indistintamente tutti i settori dell'economia crea ingenti difficoltà di accesso al credito anche nel settore pubblico, che ha dovuto rivedere la modalità di programmazione degli investimenti in ottica di adeguamento ai vincoli del patto di stabilità, sia per quanto riguarda gli acquisti diretti, sia per quanto riguarda gli appalti di servizi, come quello della manutenzione invernale. La stessa durata degli appalti dei servizi si è ridotta notevolmente, a discapito di una pluriannualità dell'affidamento, che permetteva ai privati di investire in dotazioni e mezzi tecnici all'altezza del servizio, i cui costi degli stessi potevano essere ammortizzati in più esercizi. Anche l'incertezza sul futuro delle
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provincie ha influenzato pesantemente le scelte di acquisto degli enti stessi, bloccando quasi del tutto i lunghi appalti e i grandi investimenti. Conseguenza diretta del trasformarsi delle logiche di acquisto degli enti pubblici è stata la ricerca da parte degli appaltatori privati dei servizi di soluzioni che, con bassi investimenti, quasi sempre riferiti a contratti annuali, rispondessero comunque a criteri di efficienza ed economicità. L'impossibilità quindi di prevedere degli investimenti di lungo periodo riferiti ad acquisti di attrezzature nuove da ammortizzare in più esercizi ha trovato nel mercato soluzioni orientate o all'acquisto di attrezzature usate per svolgere i servizi di manutenzione invernale, o la scelta di contratti di noleggio.
La scelta di mezzi usati permette sicuramente di contenere i costi di acquisto, a discapito però dell'efficienza e della qualità del servizio reso, in quanto il mezzo usato, se pur in buone condizioni, può dare imprevisti tecnici che in molto casi non permettono di eseguire adeguatamente il servizio. Il vantaggio della scelta di fornitura di attrezzature a noleggio, con l'aggiunta di contratti di full service, invece, è sicuramente la soluzione da preferire e a cui tendere. Le motivazioni sono svariate. nella maggior parte dei casi le attrezzature fornite in noleggio sono attrezzature nuove o semi nuove, che affiancate a contratti di manutenzione full service svolti da operatori qualificati, garantiscono l'efficienza e la qualità del servizio, grazie all'affidabilità delle attrezzature che offrono sicurezza e continuità nel lavoro da svolgere. Giletta S.p.A., con la sua lungimiranza, anticipando le esigenze del mercato, già da tempo offre la possibilità del sevizio di noleggio delle proprie attrezzature, servizio che negli ultimi tempi si è ancor più specializzato, offrendo sia mezzi già equipaggiati con lame e spandisale, applicativi informatici, sia le singole attrezzature, includendo se richiesto pacchetti di full service studiati ad hoc sulle esigenze del cliente. Si riporta come esempio uno degli ultimi contratti di noleggio stipulati con la società Enel S.p.A., cui Giletta
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ha fornito due automezzi Unimog attrezzati con lame Giletta modello MN 32, spargisale One OK 2500, il tutto supportato da un servizio full service garantito da Giletta Service, struttura organizzativa interna a Giletta, dedicata esclusivamente all'assistenza altamente specializzata e continuativa (servizio di assistenza disponibile 24 h). Altro recente contratto di noleggio di Giletta è stato stipulato con un importante appaltatore Anas nel Triveneto, che ha usufruito del servizio di Noleggio Full Service, allestendo mezzi propri con un consistente numero di attrezzature per la manutenzione invernale Giletta, come, ad esempio, spargitore Giletta di grandi dimensioni Uniqa, spargitori One serie OK 3500, spargitori KA per veicoli leggeri, e diverse tipologie di lame neve. Tutte queste attrezzature Giletta prese in noleggio hanno il vantaggio di essere mezzi nuovi o seminuovi,
che, attraverso il servizio Full Ser vice, garantiscono l'impeccabile esecuzione del servizio. La scelta di stipulare contratti di noleggio supera quindi la difficoltà di accesso al credito per porre in essere investimenti considerevoli, visto il delicato periodo
di congiuntura economica. La flessibilità di Giletta nel trovare soluzioni concrete per i propri clienti e per il mercato ha spinto ad ampliare l'offerta del proprio parco mezzi dedicato al noleggio, che ormai comprende l'intera gamma dei prodotti Giletta.
QUESTIONI LEGALI
Le risposte ai vostri quesiti AVV. FRANCESCO CAPOZZI del Foro di Milano Salve, in merito alla risposta del legale al quesito pubblicato su Lavori Pubblici n. 56 maggio - giugno 2012, sarei interessato ad avere degli approfondimenti in merito. Ossia, considerato che le rotatorie non sono altro che delle intersezioni stradali così come definito all'art. 3 del codice della strada e che la "sponsorizzazione" è una "particolare forma di pubblicità", alla luce di quanto è previsto all'art. 3 lett. b del regolamento di attuazione del codice della strada, ossia il divieto di collocare pubblicità alle intersezioni, sarebbe interessante capire quale norma mi consente di collocare o far collocare cartelli più o meno grandi in rotatoria anche a fronte di un risparmio nella manutenzione delle stesse. Mi risulta che non sia possibile con un regolamento approvato dall'ente locale derogare a tale norma e pertanto in qualità di funzionario pubblico deputato al rilascio di eventuali autorizzazioni per la collocazione di "sponsorizzazioni" se fosse possibile, avrei bisogno di sapere quale dispositivo di legge mi potrebbe permettere l'utilizzo di sponsorizzazioni in rotatoria derogando dal codice della strada. Evidenzio che il cartello "pubblicitario" può essere fonte di distrazione e se questo fosse causa di incidente stradale, l'ente proprietario della strada è chiamato a darne riscontro. Mi sarebbe veramente utile una risposta al quesito per l'attuazione di sponsorizzazioni appunto su rotatorie. Ringrazio per l'attenzione e porgo distinti saluti Il Sig. A. T., funzionario di un comune in provincia di Monza Brianza. In risposta al quesito proposto va detto che: è vero che le rotatorie non sono altro che delle intersezioni stradali così come definito all'art. 3 del codice della strada e che l'art. 3 lett. b del regolamento di attuazione del codice della strada, afferma il divieto di collocare pubblicità alle intersezioni, come anche riportato nel parere prot. n. 4583, del 12/9/2011 allegato n.1 reso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; tuttavia i cartelli di sponsorizzazione della ditta che si occupa di manutenzione, hanno, per l'appunto, carattere esclusivamente istituzionale, con specifici limiti sia dimensionali sia di posizionamento e di contenuto, e non possono rientrare nel divieto di cui sopra perché la componente di carattere pubblicitario è comunque residuale rispetto alla componente principale del cartello. Infatti, lo stesso parere del Ministero dei Trasporti n. 34023 del 19.4.10, che esclude i cartelli pubblicitari in rotatoria, fa esclusivo riferimento "al posizionamento di cartellonistica pubblicitaria" escludendo ogni possibile legame con la comunicazione istituzionale. E lo stesso parere, era stato reso su richiesta della Provincia di Milano, rispetto ad un avviso pubblicitario di sponsorizzazione delle rotatorie che prevedeva un utilizzo esclusivamente pubblicitario e promo - commerciale degli spazi disponibili. Pertanto, non si tratta di alcuna forma di deroga delle norme del Codice della Strada, ma, semplicemente, non vi è coincidenza tra cartello pubblicitario e cartello di sponsorizzazione. Lavori Pubblici n. 60 gennaio - febbraio 2013
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VERDE
Controllo totale con il nuovo quadro comandi Hymach GHERARDO MARCHELLI
Gli attuali tempi critici non hanno intaccato la volontà di Hymach di studiare e proporre soluzioni in grado di portare benefici pratici all'utilizzatore dei propri prodotti. L'azienda in questi anni ha puntato molto sull'applicazione dell'elettroidraulica agli impianti delle macchine progettate e costruite arrivando a comprendere tra le soluzione offerte e applicabili a tutti i prodotti un quadro comandi compatto e completo
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per il controllo di tutte le funzioni, di base e opzionali, della macchina. Questo nuovo sistema, oltre ad essere di facile ed intuitivo utilizzo, permette di semplificare il cablaggio del circuito elettrico della macchina e diventa prezioso in caso di avaria, quando il ripristino avviene velocemente grazie alla semplice sostituzione della scheda. L'impianto viene settato con i parametri specifici di ogni macchina al fine che il controllo delle funzioni sia il
più accurato possibile. Di base il quadro viene consegnato con attivati i comandi di base, dedicati alle funzioni standard (avvio, arresto e inversione del moto del rotore di taglio, accensione/spegnimento dello scambiatore di calore, avviamen to/stop aspirazione - solo per le macchine aspiranti -, ribaltamento e apertura portellone di scarico del contenitore di raccolta del residuo di sfalcio quando ovviamente è applicabile), i service assistiti che avvisano l'operatore delle manutenzioni programmate e i segnalatori (cambio olio, contaore, necessità di assistenza). E' però predisposto per la gestione delle funzioni opzionali che vengono ovviamente attivate qualora i relativi dispositivi sono applicati alla macchina per la gestione degli stessi, quali il sistema flottante della testata, l'avvia-
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mento del soffiatore, l'inserimento del sistema di galleggiamento del braccio (sistema esclusivo che permette a tutto il gruppo braccio - testata di seguire effettivamente la conformità del suolo), il sistema di stabilizzazione mediante bloccaggio dell'assale (nelle applicazioni su trattore). Per le macchine con braccio avanzato poi diventa insostituibile in quanto tutte le funzioni di avanzamento del braccio e di allineamento della testata (Veryvis), gestite in modo automatico, sono attivabili con un solo tocco
del pulsante dedicato. Il dispositivo di comando è disponibile per tutte le macchine Hymach, la cui gamma è talmente vasta da coprire tutte le varie situazioni di utilizzo: dalle retro portate - la piccola Snappy, passando per le "medie" Trusty e Master, fino a Veryvis e Maxima - a quelle con braccio ventrale e a quelle specialistiche come le aspiranti. Affiancandolo poi al joystick di comando per la movimentazione del braccio collegato ad un distributore elettroidraulico, sistema di controllo di
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cui Hymach ha a catalogo diverse tipologie, certamente per i professionisti del settore diventa un validissimo strumento di produzione e di gestione della macchina. Da notare che può essere anche dotato del sistema di localizzazione GPS per quelle imprese che necessitano di conoscere la posizione dei mezzi al lavoro in tempo reale. Hymach è sempre pronta all'innovazione, puntando a quella reale, che offre soluzioni operative applicabili, efficienti ed efficaci.
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VIABILITA' INVERNALE
Abetone rinnova la fiducia a Schmidt
Il Comune di Abetone, situato in provincia di Pistoia ad una quota di 1.388 m in pieno Appennino ToscoEmiliano, insiste su un territorio da sempre sfruttato come valico del l'Appennino. Si narra infatti che sia stato utilizzato anche da Annibale per entrare nell'Etruria. E' naturale quindi che le popolazioni di quest'area, tanto nevosa in inverno, quanto strategicamente importante per i passaggi nord - sud, siano particolarmente esperte ed attente quando si parla di sgombero neve. L'amministrazione comunale di Abe-
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tone in materia di attrezzature per la viabilità invernale non ha mai sottovalutato efficacia ed affidabilità e, non a caso, è tra i clienti più affezionati e fedeli al marchio Schmidt, sinonimo di qualità senza compromessi. Il parco macchine comprende infatti numerose attrezzature del gruppo tedesco: spargisale a doppia coclea, lame sgombraneve a settori, turbofrese semoventi. Ultima arrivata, poco prima di Natale, una turbofresa Schmidt FS105-265 da applicare ad un Unimog U400 recentemente acquistato.
La nuova turbofresa, già impiegata con successo nelle copiose nevicate della metà di gennaio 2013, andrà ad operare in sfondamento, in allargamento, nello sgombero dei numerosi piazzali e verrà utilizzata per il carico della neve su cassoni di autocarri all'interno delle vie comunali. La FS105-265, top di gamma Schmidt, è stata scelta per le sue doti di robustezza, sicurezza ed affidabilità, ma soprattutto per la grande efficacia: è in grado infatti di rimuovere dalla sede stradale ben 1.600 t/h di neve, lanciandola fino a 35 m di distanza o riempiendo il cassone di un autocarro tre assi in meno di un minuto. Il principio di funzionamento di questa macchina a doppio stadio è molto semplice: la neve (che sia ghiacciata, compatta, soffice o bagnata non ha importanza) viene lavorata dalle spire del rullo dentato frontale, che ruota a velocità ridotta ed ha un diametro di 105 cm, convogliata verso la parte interna dell'attrezzatura, dove una ventola da 1 m di diametro ruota a grande velocità e la espelle. Il camino di espulsione a doppio flap a comando idraulico consente poi di direzionare precisamente il lancio.
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Rispetto ad una fresaneve monostadio tradizionale, la FS105 non necessita di un numero di giri elevato alla presa di forza: ciò si traduce nella drastica riduzione di rumorosità e consumi di carburante. In generale, tutto quello che arriva alla ventola, se è passato attraverso le spire del rullo, viene espulso. Può però capitare che detriti rocciosi o altri materiali possano venire in contatto con le parti mobili della FS105 e bloccarle. In questo caso sono presenti due sistemi di sicurezza per garantire l'integrità della macchina: il primo è rappresentato da una frizione meccanica sul rullo che disinnesta la trasmissione del moto in presenza di coppie troppo elevate, mentre il secondo è la classica spina di tranciamento sulla presa di forza, a protezione della ventola. I vantaggi della Schmidt FS105 non si fermano qui: i tecnici Schmidt, forti della storica collaborazione con i progettisti Mercedes-Benz Unimog, sono riusciti a ridurre lo sbalzo della macchina di ben 50 cm inglobando l'intero complesso del riduttore (a cascata
di ingranaggi e non a catena) all'interno della piastra portattrezzi del veicolo portante. In pratica viene installata sull'Unimog una speciale piastra anteriore conformata in modo da lasciare un vuoto all'interno della stessa. Non è peraltro necessario sostituire questa speciale piastra quando si vogliano montare attrezzature tradizionali (lame sgombraneve, bracci falcianti...). Lo sbalzo anteriore particolarmente ridotto, che incide positivamente sulla manovrabilità, ha anche l'effetto di consentire un bilanciamento ottimale dell'Unimog, aumentandone significativamente la sicurezza durante i trasferimenti. La FS105 consegnata all'Abetone è
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solo l'ultima arrivata in ordine di tempo dopo quelle consegnate lo scorso anno e già al lavoro in ambiti particolarmente gravosi come la Provincia de L'Aquila (2 FS90), Strada dei Parchi (2 FS90) e numerosi appaltatori alle prese con grandi quantitativi di neve. Le Turbofrese Schmidt della serie FS, applicabili a Unimog, trattori ed autocarri muniti di PTO anteriore, sono disponibili in diverse versioni che si distinguono per il diametro del rullo fresante (75, 90 e 105 cm) e per la larghezza di sgombero (da 220 a 265 cm). Con le turbofrese Schmidt della serie FS anche le nevicate più abbondanti non rappresentano un problema.
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PORTATTREZZI
Serie SL800 MultiOne
A partire dal 1998 l'azienda CSF S.r.l., dopo una trentennale esperienza nel mercato agricolo, inizia a progettare, produrre e commercializzare la gamma MultiOne, che attualmente è composta da ben sei serie di caricatori multifunzionali compatti. La serie che si distingue per aver raggiunto il massimo riuscendo a bilanciare un'elevata capacità operativa, limitando al minimo pesi e ingombri, è la serie SL800, seguita dalla serie GT900 che si contraddistingue per dimensioni più importanti.
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Attualmente la serie SL800 si compone di tre modelli; i punti di forza consistono nel motore diesel Yanmar ad iniezione diretta 33 e 40 HP, nel circuito hi-flow ad alta portata ed efficienza, nel joystick 11 funzioni, nella cabina di alta qualità con sistema rollbar integrato e nel cruscotto digitale con controllo interventi per la manutenzione. Da considerare inoltre la capacità di carico elevata in rapporto agli ingombri e alla massa operativa: basti pensare che la SL835DT, con un peso
operativo di 1.430 kg, ha un carico di ribaltamento di 1.400 kg ed una capacità idraulica di sollevamento di 2.100 kg, la SL840DT con un peso operativo di 1.460 kg e un carico di ribaltamento di 1.430 kg raggiunge anch'essa una capacità idraulica di sollevamento di 2.100 kg. Modello chiave della serie SL800 è la SL840DTP che adotta la doppia velocità di trasmissione a controllo elettroidraulico (0÷12 e 0÷25 km/h): questa scelta dipende dal fatto che la macchina viene spesso utilizzata per impieghi gravosi che necessitano di frequenti spostamenti su medie distanze. La versione DTP monta un motore Yanmar 3TNV88, con 3 cilindri da 1.642 litri che eroga 30 kW (40 HP). Notevole è anche la portata idraulica di 72 l/min con tre pompe che permette l'utilizzo di una gamma di quasi 170 accessori e che conferma la multifunzionalità del mezzo. L'utilizzo per attività piuttosto impe-
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gnative viene garantito anche dalle pressioni di lavoro: 200 bar per il circuito braccio e 210 bar per le attrezzature. La traslazione idrostatica inoltre assicura sia ottime doti di trazione e spinta (come ad esempio nelle operazioni più dure di scavo), sia la facilità di guida e il massimo controllo
dell'avanzamento in tutti quei frangenti in cui è richiesta l'assoluta precisione. Il modello SL840DTP raggiunge il massimo anche in termini di comfort e di sicurezza: la cabina certificata Rops è dotata di serie di tettuccio apribile, apertura vetro destro a com-
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passo e sistema di riscaldamento a tre vie con flussi differenziati tra parte alta e parte bassa. Il posto di guida si distingue per la cura e la semplicità nella disposizione dei comandi; inoltre il sedile ergonomico, che può essere anche riscaldabile a richiesta, è facilmente regolabile, permettendo la massima comodità a persone anche di statura elevata. L'azienda si prepara al lancio in primavera dell'ultima nata in casa CSF: già presentata all'Eima di Bologna lo scorso novembre, la serie MK-MZ è la piccolina della gamma MultiOne, ma non per questo è da sottovalutare. Dimensioni compatte (larga appena 1.000 mm) per arrivare ovunque, con motore a benzina B&S Vanguard da 23 HP (MK) e 27 HP (MZ), può essere equipaggiata anche con cabina e riscaldamento per permettere agli hobbysti e agli utenti della grande distribuzione (cui questa serie è principalmente indirizzata, considerato anche il prezzo accattivante) di godere del loro acquisto in tutte le stagioni dell'anno.
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ATTREZZATURE
Al Sima cinque novità Seppi M. grazie ad un intenso lavoro
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Al prossimo Sima 2013 di Parigi, dal 24 al 28 febbraio, Seppi M. porterà una serie di novità tra cui macchine nuove e macchine maggiorate. Alcune di queste sono già state proposte in occasione della fiera Eima 2012, altre, di interesse particolare per il mercato francese, verranno presentate in anteprima mondiale. 3 BMS Nel campo delle trinciatrici per esca- materiale trinciato; vatori, Seppi M. presenta un'impor- - costruzione semplice in acciaio tante novità: la trincia forestale BMS, Hardox®. ideale per la cura di argini e la bonifi- SMWA-k ca di terreni a lungo trascurati, dispo- Per la cura del verde professionale l'anibile in una nuova versione. Si nota zienda propone il modello SMWA-k. Si subito il design rinnovato, frutto della tratta di una novità importante. Vista per la prima volta al Sima di due anni migliore funzionalità della trincia. fa in anteprima mondiale, è stata ulteEsponiamo i principali vantaggi: - nuovo rotore con un'esposizione riormente migliorata nella versione migliore per facilitare l'abbattimento definitiva. E' una macchina universale e compatta, con applicazione frontale di piante; - slitte d'appoggio modificate che per- al trattore. La potenza richiesta alla mettono maggiore scorrevolezza a presa di forza è di 35 - 70 CV. Fra le nuove caratteristiche spicca il contatto con il terreno; - nuova serie di motori idraulici con doppio telaio in metallo antiusura variazione della cilindrata, per Hardox® che rende la macchina idoaumentare la forza di trinciatura nei nea al lavoro in condizioni estreme, con sassi o altro materiale estraneo momenti critici; - nuovo alloggiamento del motore presente sul terreno, come succede idraulico e delle tubazioni, per una spesso lungo i bordi stradali. maggiore protezione durante l'utilizzo; Costruita secondo i principi di costru- nuovi utensili Mini Blade Carbide, zione leggera, la SMWA-k è molto con lame a rasoio rinforzato in carbu- robusta, ma con peso contenuto. Il ro di tungsteno, che rendono il lavoro vantaggio è di poter lavorare molto bene anche su terreni in pendenza. Il più efficiente; - protezioni migliorate per evitare senso di rotazione del rotore è reverdanni causati dalla fuoriuscita del sibile: a seconda degli utensili usati, 22
si può cambiare agendo su una semplice leva. Questo permette di far fronte ad una gran varietà di situazioni di lavoro, dando ottimi risultati in ogni circostanza, su erba bassa, alta ed arbusti. La SMWA-k trincia materiale fino a 5 cm di diametro con il rotore agricolo e fino a 12 cm di diametro con il rotore forestale. Novità importante sono i nuovi martelli SMW Duo con doppia lama, che garantiscono un taglio pulito in entrambe le direzioni di movimento del rotore, sia per vegetazione alta che per vegetazione bassa. Il punto d'impatto sul rotore è ottimale, mentre la lama affilata permette un taglio perfetto. Midiforst DT Questa trinciatrice forestale universale molto versatile è fiore all'occhiello della gamma Seppi M. Trincia legna fino a 30 cm di diametro, con una richiesta di potenza relativamente bassa. Viene presentata a Sima 2013 in una versione maggiorata, con le seguenti caratteristiche: - nuovo telaio in acciaio antiusura; - cofano posteriore rinforzato; - nuova protezione cinghie; - sistema di allineamento automatico del cardano Adam disponibile anche come optional, per modello precedente, già in commercio; - dal 2013 con mozzo rotore intercambiabile; - lama livellatrice (vedi Multiforst);
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- allestimento Alberta per condizioni di lavoro difficili con cavalletto abbassatore, slitte e protezioni cinghie rinforzate. Multiforst Cavallo di battaglia per i contoterzisti in agricoltura e silvicoltura, una straordinaria macchina dalla triplice funzione (trincia forestale - fresa del suolo - frantumasassi). Viene proposta nel 2013 con una nuova lama livellatrice in acciaio antiusura Hardox®. Questo nuovo optional permette di distribuire uniformemente grandi quantità di materiale, dopo il passaggio con la macchina. L'asse inclinabile permette di dirigere il flusso di materiale in uscita dalla macchina verso destra o verso sinistra. Infine il molleggiamento idropneumatico con accumulatore di azoto consente il livellamento perfetto del macinato. Questa nuova lama livellatrice è disponibile anche per il modello Midiforst DT. Maxiforst Questo modello è il "top of range", la più potente delle macchine forestali della gamma Seppi M. Con la nuova trasmissione maggiorata guadagna ulteriore potenza e diventa idonea per trattori fino a 500 CV motore. Di serie offre la pompa dell'olio integrata con refrigeratore, l'innesto centrifugo e il sistema Adam per l'allineamento automatico della presa di forza di 2" ¼. La sua leva di regolazione è rinforzata, con gancio rapido di III categoria. Il rotore è dotato di utensili fissi Mini-Duo con rinforzi in carburo di tungsteno. 1. Multiforst con lama 2. Maxiforst 3. SMWA-k 4. BMS 5. Midiforst DT
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PORTATTREZZI
TTR 4400 HST in caso di neve (e non solo)
L'esperienza, la passione e la costante ricerca nel perseguire coerentemente la propria mission - fornire la soluzione migliore possibile agli operatori nel campo dell'agricoltura specializzata, nelle condizioni estreme e nella manutenzione del verde e della viabilità stradale - hanno portato il know-how Antonio Carraro a standard qualitativi di altissimo livello. Chi produce macchine per il settore civile, d'altra parte, deve costantemente confrontarsi con gli operatori di settore che auspicano mezzi affidabili, pratici e confortevoli.
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Antonio Carraro, specializzata nella produzione di trattori compatti a trazione integrale, iniziò a progettare queste macchine dal 1970, in seguito all'applicazione della guida reversibile RGS™ Rev-Guide System a gran parte dei modelli della propria gamma. RGS™, Rev-Guide System, è il sistema integrato di soluzioni tecniche che consente di invertire la direzione di guida in pochi secondi. Con le diverse attrezzature, trainate, frontali o anche dorsali, Rev-Guide System modifica, di volta in volta, assetto e filosofia di utilizzo del mezzo: come
avere molte macchine in una. La versatilità d'uso è quindi alla base del successo dei trattori Antonio Carraro nella manutenzione civile. Non solo. Tutti i trattori Antonio Carraro montano il telaio ACTIO™ (Telaio Integrale Oscillante) a baricentro basso che assicura una perfetta ripartizione dei pesi tra l'assale anteriore e il posteriore, garantendo aderenza perfetta, stabilità, minimo compattamento del suolo, nel massimo comfort per l'operatore, seduto al centro dell'oscillazione del mezzo dove sono minimi gli scuotimenti. Fiore all'occhiello della gamma Antonio Carraro destinata alla manutenzione degli spazi pubblici e alla viabilità stradale, è il modello TTR 4400 HST (38 HP motore Yanmar) dotato di un concept che replica, in scala minore, quello dei trattori di alta gamma AC. La motorizzazione, ad iniezione diretta, determina miglior comfort acustico, minori vibrazioni, risparmio nei consumi ed efficienza al top: tutto quello che un'amministrazione comunale può richiedere al momento dell'acquisto di un mezzo destinato a lavorare negli spazi urbani. La trasmissione idrostatica, il telaio ACTIO™, il baricentro basso, la guida reversibile, le 4 ruote motrici
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isodiametriche, favoriscono un vasto spettro di utilizzo di TTR 4400 HST, adatto a lavorare su ogni tipo di terreno: in piano, nei dislivelli e nei terreni più aspri. Il binomio macchina attrezzo può assumere, in base all'attrezzatura portata, diversi assetti operativi ad alto standard di specializzazione, assolvendo le più svariate attività di manutenzione civile: cura dei parchi, pulizia delle aree pedonali, sfalcio degli argini autostradali, gestione del verde nei campi sportivi. Per la viabilità invernale, in caso di neve, TTR 4400 HST, può essere allestito con tutte le attrezzature del caso: lama, fresa, turbina da neve, spandisabbia, spargisale, saltwater spreader, rimorchio, retroescavatore.
Concorso Fotografico Trattori in Città Antonio Carraro S.p.A. bandisce un Concorso Fotografico Internazionale intitolato Trattori in Città, aperto alle Amministrazioni Comunali e ai manutentori professionali ed hobbistici della manutenzione urbana e privata. Le foto dovranno ritrarre i trattori Antonio Carraro al lavoro nelle vostre
città: cercate di rappresentarle al meglio, ma ricordatevi che i veri protagonisti della scena siete voi! Potete farvi immortalare nella manutenzione urbana di aree verdi pubbliche, nella pulizia stradale (anche su superfici innevate o sabbiose), all'interno d'impianti sportivi: mostrateci quanto è
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più bella la vostra città grazie a voi e al vostro trattore AC! In palio simpatici gadget Antonio Carraro. Affrettatevi, c'è tempo solo fino al 30 marzo 2013. Il regolamento completo è disponibile sul sito dell'azienda.
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VERDE
Tornano le prove in campo Energreen GHERARDO MARCHELLI
Dopo aver consolidato la presenza all'estero, cogliendo risultati ed apprezzamenti che portano Ener green ad essere un produttore italiano con una fortissima esportazione, e dopo aver costruito e consolidato la propria rete vendita, Energreen torna alle prove in campo sul territorio nazionale. Credendo nella validità dei propri prodotti Energreen ha, fin dagli esordi, organizzato dimostrazioni di lavoro delle proprie macchine invitando i potenziali clienti a toccare con mano per rendersi realmente conto della qualità e della produttività delle macchine prodotte, confermando dagli anni passati che questa è la via per il successo. Quindi, dopo un periodo che ha visto Energreen concentrare gli sforzi pro-
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mozionali ed organizzativi soprattutto sui mercati esteri con estremo successo, l'azienda vicentina inizia da Bentivoglio (BO), ospite del Con sorzio di Bonifica Renana, alla presenza di una settantina di ospiti, le dimostrazioni in Italia. L'obiettivo è quello di farne altre, naturalmente in posizioni strategiche, anche e sopratutto in luoghi che i potenziali clienti potranno suggerire all'azienda compilando un modulo apposito sul sito Energreen. A questa prova, su una banca estremamente bagnata dalle piogge dei giorni precedenti, hanno lavorato con agilità e soddisfazione una ILF 1500 con un braccio da 12 m, una ILF 2000 con un braccio da 17 m ed un RoboGreen, novità delle dimostrazioni in campo, che ha fatto vedere
come riesce ad operare in situazioni difficili in mezzo ad arbusti, canneto, pendenze e quant'altro, ambitii normali per un consorzio di bonifica e per la manutenzione del verde in genere. Il RoboGreen ha dimostrato le sue potenzialità potendo lavorare sia su pendenze, con terreno zuppo, sia su materiali di taglio impegnativi. Tutto idrostatico vede un motore termico studiato appositamente in collaborazione con Isuzu. Energreen è andata direttamente in Giappone con un layout riconosciuto dalla casa madre per la lubrificazione continua e garantita fino a 55° in tutte le direzioni, unica macchina di questo genere con una tecnologia simile a quella presente sugli elicotteri per garantirne la lubrificazione e quindi l'affidabilità. Inoltre la scelta di un motore non turbo è perché la normativa vuole che la macchina si spenga quando perde il collegamento tra radiocomando e ricevente, casistica peraltro rara, visto che Autec ha studiato con e per loro un sistema di controllo del canale più libero. In questo caso comunque uno spegnimento improvviso del motore ad un certo numero di giri farebbe restare senza olio la turbina che con la sua inerzia potrebbe gripparsi, un'accortezza non di poco conto sempre in direzione dell'affidabilità.
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L'impianto idrostatico è separato, con circuiti indipendenti con una pompa per ogni servizio, la trazione, garantita anche dai motori Poclain, è estrema e rende possibile il lavoro su pendenze anche oltre il 100%. Un dispositivo permette di regolare dal radiocomando la differente trazione dei cingoli, d impostarne quindi la differenza in fase di lavoro in costa, in modo che la macchina automaticamente dia più trazione al cingolo a valle rispetto a quello a monte, agevolando molto il controllo. La testata è sia basculante sia flottante per adattarsi al terreno, cosa estremanente importante non essendo l'operatore sopra il mezzo. La ventola è reversibile anche su una macchina così piccola, visto che comunque lavora in ambienti che richiedono frequentemente una sua pulizia. L'autonomia è garantita con la durata di 9 ore di lavoro per il radiocomando ed un consumo ridotto a 5 - 6 litri ora. Le altre due macchine in prova ILF erano entrambe dotate dell'optional della zavorra mobile che permette una stabilità migliorata e si rende utile in lavori con sbraccio estremo su terreni non particolarmente stabili o pendenti, offrendo una sicurezza di stabilità ulteriore. Queste macchine sono appositamente studiate per garantire una grande produzione con un comfort di lavoro e l'attenzione rivolta sempre sull'attrezzo. La testata rotante a 180° permette di lavorare avanti ed indietro e, grazie alla cabina rotante, l'operatore ha sempre lo sguardo sull'attrezzo con un'agilità estrema per lavorare in andata ed in ritorno senza invadere le corsie. Inoltre la testata rotante permette di lavorare in perpendicolare e pulire intorno alle piante, o lungo una murata perpendicolare evitando un'intervento di finitura manuale. Idrostatiche a 4 ruote sterzanti, permettono una grande manovrabilità ed una trazione con velocità regolabile da ferma millimetricamente; i posti di guida ruotabili sono i principi saldi di queste macchine volute per massimizzare la produttività, che consentono di vedere ripagato in breve tempo l'investimento per il loro acquisto.
VERDE
Pellenc si prefigge un nuovo traguardo: Obiettivo Zero Emissioni
La volontà della società Pellenc è quella di integrare una tecnologia ad energia rinnovabile nella propria gamma di prodotti per soddisfare le più alte esigenze ambientali e di sviluppo sostenibile, consentendo così all'utilizzatore di essere eco responsabile nella produzione, stoccaggio ed utilizzo dell'energia elettrica. Questo concetto si basa su un sistema fotovoltaico che permette la ricarica delle batterie Pellenc in maniera autonoma senza emissione di CO2, e su un convertitore DC/AC in grado di far funzionare gli apparecchi elettrici di uso quotidiano grazie all'energia prodotta. Questa gamma ecologica e autonoma è composta da: - la batteria ULiB Pellenc LI-IO ad alta capacità e multifunzionale; - il pannello solare Solerion che permette di ricaricare le batterie in un 28
tempo massimo di 6 ore con piena luce solare; - il faro ad illuminazione intelligente Lumenion, una centralina permette di regolare la luminosità dei proiettori a LED al fine di ottimizzare l'autonomia della batteria; - il convertitore d'energia Power Convertor 1000, un apparecchio che converte l'energia delle batterie Pellenc in corrente alternata a 220V; si può far funzionare con questa batteria Pellenc tutta una serie di utensili e apparecchiature elettriche (elettrodomestici, trapani, martelli elettrici...) Il concetto "Zero Emissioni" è indirizzato particolarmente al mercato delle amministrazioni pubbliche, ai paesaggisti, ai campeggi, ai campi da golf e a tutti gli altri utilizzatori desiderosi di beneficiare di una risorsa di energia elettrica autono-
ma, rispettando contemporaneamente l'ambiente. La tecnologia Pellenc presenta numerosi vantaggi: - facilità e conforto nell'utilizzo - poca manutenzione - una potenza equivalente a un motore termico - un'autonomia sufficiente per lavorare una giornata intera - degli attrezzi più redditizi grazie al risparmio di energia - inquinamento sia olfattivo che sonoro e di emissioni ridotti al minimo. L'emissione di CO2 nell'atmosfera è relativa solo alla ricarica della batteria Il Gruppo Pellenc Pellenc SA è un gruppo francese di dimensioni internazionali (115 M€ la cifra d'affari consolidata nel 2011 - 12 filiali - 800 stipendiati) specializzata nella concezione, fabbricazione e commercializzazione di attrezzi usati nella viticoltura, olivicoltura e arboricoltura da più di 35 anni. Nel 2008 Pellenc ha creato una nuova divisione Green & City Technology al fine di proporre una gamma di attrezzature elettroportate professionali innovative collegate ad una batteria agli ioni di litio. Questi attrezzi rivoluzionari si prefiggono di sostituire vantaggiosamente i motori termici. La società dedica ogni anno circa il 10% del proprio fatturato alla ricerca ed allo sviluppo. Pellenc è stata molte volte premiata nel mondo per le sue innovazioni tecnologiche. Gli attrezzi elettrici Pellenc sono distribuiti dai rivenditori esclusivi, specializzati nella distribuzione di attrezzatura professionale per il settore degli spazi verdi, dei parchi e giardini, dell'arboricoltura e della viticoltura. Per avere più informazioni sulla rete di rivenditori, controllare il sito Internet dell'azienda.
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VIABILITA' INVERNALE
Uno dei primi Unimog con trazione anche idrostatica al Comune di Pinzolo GHERARDO MARCHELLI
Il Comune di Pinzolo ha recentemente sostituito due Unimog 1200 con un nuovo Unimog U400 con l'innovativo optional della trazione idrostatica. Alla consegna erano presenti per il settore Veicoli Speciali Mercedes-Benz Italia il sig. Oscar Mor, il sig. Gaetano Marchetto, che qui ha formato il personale che dovrà utilizzare il mezzo, ed il sig. Oswald Neumair di Autoindustriale S.r.l. che ne ha curato la vendita. Questo nuovo portattrezzi si inserisce nel parco mezzi che opera per garantire i servizi di viabilità gestiti dal comune trentino, che si estendono anche ai territori dei Comuni di Madonna di Campiglio e di S. Antonio di Mavignola. Soddisfatti del sistema Unimog, ben noto ai tecnici di questo comune, che da più di trent'anni operano con due Unimog 1200, hanno riconfermato la scelta operativa con il nuovo acquisto e con cui hanno potuto, con semplicità, utilizzare le attrezzature già in loro possesso, potendole così sostituire con calma in una seconda fase di acquisto. Il geometra Michele Bonapassa, che ha curato l'acquisto insieme al capo squadra Davide Caola, sottolinea l'importanza di questo rinnovamento che
sicuramente porterà ad un risparmio di gestione, a partire dalle manutenzioni oltre che dai consumi di carburante, che fin dal primo utilizzo si sono evidenziate estremamente ridotte. Presente alla consegna, il primo cittadino William Bonomi ha sottolineato l'importanza di operare con i mezzi più adeguati e tecnologicamente avanzati per poter garantire le necessità dei cittadini, la sicurezza degli operatori e la giusta efficienza del lavoro. In tale ottica l'allestimento di questo U400 è assai generoso con l'impianto idraulico hp8, che vede i due circuiti poter lavorare con tutti gli attrezzi contemporaneamente, e che ad esempio consentono di operare con la lama anche con il sistema di galleggiamento. Questo sistema lascia all'operatore di impostare il peso che il coltello della lama neve scarica sul terreno, in modo da intervenire sempre con la giusta aggressione evitando danni sulle pavimentazioni, soprattutto quelle in porfido, lavorare in sicurezza e risparmiare sul consumo dei coltelli. Nell'ottica di un ulteriore alleggerimento decisivo del carico di impegno del conducente e nel risparmio nelle spese di gestione, il Comune di Pinzolo ha voluto
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dotare il suo U400 del cambio idrostatico. Un optional innovativo e particolarmente interessante per tutti gli operatori che hanno la necessità di avanzare a velocità estremamente ridotte. Esso consente di adattare comodamente la velocità di lavoro, mantenendo costante il regime del motore e delle prese di potenza. Con il pedale acceleratore si può accelerare o decelerare il veicolo in modo dolce, senza strappi, per procedere a velocità di lavoro da 0 a 25 km/h. Inoltre basta sfiorare l'apposito interruttore per invertire il senso di marcia in modo rapido e sicuro, particolare non di poco conto in molti interventi. La possibilità di dotare all'acquisto l'Unimog della trazione idrostatica offre un autocarro portattrezzi, con tutte le sue comodità per i trasferimenti ed i lavori da eseguire a velocità normali, che con un bottone si trasforma in una macchina operatrice idrostatica per poter utilizzare tutti quegli attrezzi da lavoro che operano a velocità lente e lentissime, e lavorano al meglio con una macchina appunto a trazione idrostatica. Qui a Pinzolo l'idrostatica si rivela utile per applicare la fresa di allargamento, prima usata con l'impiego delle marce ridottissime. Infatti con la trazione idrostatica inserita si può lavorare avanzando alla velocità desiderata, partendo da fermi con fresa in azione, agendo sul solo pedale dell'acceleratore, azzerando le usure di frizione, freni e stress meccanici con conseguente riduzione dei costi di gestione. Inoltre la trasmissione idrostatica permette di operare dedicando tutta la potenza del motore all'attrezzatura. Naturalmente si aumenta anche la redditività di questi lavori: l'operatore può concentrarsi sull'attrezzatura, avendo una velocità di avanzamento regolare ed impostabile millimetricamente. Questo optional risulta perfettamente in linea con la filosofia dei portatrrezzi Mercedes-Benz, che vuole permettere di intervenire al meglio con i più disparati attrezzi per consentire di lavorare con un solo mezzo tutto l'anno.
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PORTATTREZZI
Il Comune di San Pellegrino Terme punta su Bonetti GUNTHER PATSCHEIDER
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Il Comune di San Pellegrino Terme, sito in Val Brembana, in provincia di Bergamo, ricco di stradine tortuose, ha sostituito un vecchio Bremach con Bonetti F100X. Sarà utilizzato principalmente per il trasporto di materiale: grazie alle ridotte dimensioni Bonetti F100X è particolarmente adatto per operare in territori montuosi, ricchi di pendii, e con la trazione 4x4 si rivela un'ottima soluzione per il fuoristrada. Il territorio presenta infatti numerose strade strette con curve a gomito in f o rt e pe nden z a c he t ale nu ov o mezzo potrà affrontare senza pro-
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blemi e senza la necessità di effettuare numerose manovre che possono diventare pericolose. Questo particolare mezzo, dotato di ogni comfort, come il sedile di guida e del passeggero molleggiati per rendere più comodi gli spostamenti degli operatori, del gancio di traino e del gancio di sicurezza Tipper safe, è stato fornito completo di lama sgombraneve di produzione Assaloni.com, pronto per concludere gli interventi necessari di quest'anno. Il servizio di manutenzione del comune di San Pellegrino Terme utilizzerà l'F100X principalmente per trasportare il proprio miniescavatore, ed è per questo motivo che diventa importante il sistema Tippersafe, il gancio antiribaltamento brevettato in casa Bonetti. Discesa e salita dell'attrezzatura mobile sul cassone ribaltabile tramite rampa può essere infatti causa di gravi incidenti, ed è qui che entra in gioco Tippersafe. Durante il sollevamento del cassone, il gancio di rite1. Bonetti F100X davanti al Casinò di San Pellegrino Terme 2. Gancio di traino 3. Sistema Tippersafe 4. Gancio posto sul cassone del sistema Tippersafe
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nuta viene disinnescato automaticamente e si ripristina con il riposizionamento del cassone nella normale posizione di lavoro evitando così l'innalzamento inaspettato. Nas c e c ome brev et t o in c as a Bonetti principalmente per l'applicazione sui veicoli di propria produzione, per risolvere il problema della discesa dei mezzi pesanti, come miniescavatori, tagliaerba, segna-
strade, falciatrici o autopiattaforme (che per essere caricate sugli autoveicoli, generalmente, hanno la propria trazione di traslazione, comandata da operatori a bordo macchina, da una postazione esterna oppure da tele/radiocomando) dal cassone ribaltabile e non avere il problema di sgancio del cassone stesso e del suo conseguente ribaltamento. Si aggancia e si sgancia in automa-
tico evitando così anche l'errore umano che in questi casi può essere persino fatale. Una volta agganciato, un perno di acciaio blocca ogni possibile movimento del cassone. Lo spirito Bonetti verso la sicurezza pone anche a condividerlo con una commercializzazione verso gli altri costruttori per aumentare la sicurezza degli operatori.
PNEUMATICI
Pneumatici sempre sott'occhio con Vitran Monitorare la pressione degli pneumatici è ora un obbligo di legge. La gamma di dispositivi di monitoraggio wireless di Vitran è sul mercato italiano già dal 2011 e soddisfa le esigenze di ogni tipologia di veicolo. Che il controllo periodico della pressione degli pneumatici sia un'operazione necessaria è noto a tutti, in quanto proprio la loro piena efficienza determina una delle componenti fondamentali per la sicurezza durante la marcia. A rinforzare questo assunto, arriva una recente normativa varata dalla Commissione Europea, che prevede l'obbligatorietà dei dispositivi di monitoraggio della pressione degli pneumatici per tutti i veicoli omologati dopo il 1° novembre 2012. Tali dispositivi sono noti come TPMS (Tyre Pressure Monitoring System) e
il provvedimento è stato ideato non solo con lo scopo di accrescere la sicurezza, ma anche per permettere un'apprezzabile riduzione dei consumi di carburante e delle emissioni inquinanti. Il marchio Vitran è presente in Italia già dal 2011 con un sistema di monitoraggio wireless disponibile in quattro versioni specificamente dedicate a motociclette, auto, camper, veicoli commerciali e veicoli industriali anche con semirimorchi e rimorchi fino a 22 pneumatici. Prodotto dalla argentina Colven e distribuito sul mercato italiano da
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Vigia Viesa Italy, Vitran basa il suo funzionamento su appositi sensori elettronici da applicare alle valvole di gonfiaggio di ogni pneumatico in sostituzione dei normali tappi a cappuccio. I sensori trasmettono in modalità wireless le informazioni di pressione e temperatura ad un apposito display LCD, che segnala eventuali scostamenti rispetto ai valori impostati quale soglia di intervento dell'allarme. Per la massima sicurezza l'accoppiamento sulla frequenza di trasmissione tra i sensori e il ricevitore display è univoco, e ciò impedisce malfunzionamenti anche in vicinanza di altri dispositivi e scoraggia inoltre eventuali tentativi di furto. Questi ultimi, inoltre, sono ostacolati
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dalla necessità di un'apposita chiave per svitare/avvitare i sensori a cappuccio. Grande attenzione è stata rivolta ai consumi di corrente dei vari dispositivi che, infatti, dopo due minuti d'inattività vengono automaticamente disattivati per rimettersi in funzione al movimento delle ruote (sensori elettronici) e alla minima vibrazione del motore (ricevitore display). In questo modo, e grazie al particolare sistema di trasmissione radio (wireless) che interviene solo alla variazione dei valori misurati sugli pneumatici rispetto ai parametri di riferimento impostati, la durata delle batterie al litio di sensori e display raggiunge i due anni.
sia la centralina si spengono autonomamente. In questo modo, e grazie a un sistema di trasmissioni radio che interviene solo quando vi sono variazioni dei valori sugli pneumatici, si è giunti a una durata delle batterie interne al litio (comunque di facile sostituzione) di circa due anni. La centralina è già preprogrammata per i valori ottimali di pressione e temperatura, ma l'utente può riconfigurare la soglia d'allarme. Caratteristiche della centralina: • allarme visivo e sonoro • accensione e spegnimento: automatico (rilevatore di vibrazione) • soglia regolabile di allarme della pressione • soglia regolabile di allarme della temperatura: da 40°C a 99°C • tipi di lettura della pressione: bar, Psi, kg/cm2, Kpa • tipi di lettura della temperatura: °C, °F • frequenza: 433,92 Mhz • temperatura di funzionamento: -20°C / +80°C • dimensioni: 102 mm x 72 mm x 29 mm • peso: 143 g.
Vitran TD 2200 per veicoli commerciali Derivato dal potente modello TD 2000, che è in grado di gestire fino a 22 pneumatici, Vitran TD 2200 è stato semplificato nell'hardware e nel software così da risultare più adatto alle esigenze specifiche degli utenti dei veicoli commerciali e più accessibile nel prezzo. Vitran TD 2200 è in grado di monitorare da quattro fino a sei pneumatici sia nella versione a tre assi sia in quella con ruote gemellate posteriori. La centralina portatile è progettata per essere agganciata, tramite supporto a ventosa, al parabrezza del veicolo. Sul display appare la raffigurazione grafica del veicolo e di tutti gli pneumatici in corrispondenza dei quali sono riportati i valori di pressione e temperatura. La centralina avvisa il conducente con un allarme sonoro e visivo quando questi valori scendono al di sotto dei limiti preimpostati di fabbrica. I tappi trasmettitori una volta avvitati (si possono rimuovere solo grazie a un'apposita chiave antifurto) sono subito operativi e si avviano automaticamente grazie a un interruttore meccanico che rileva il movimento delle ruote. Se l'inattività supera i due minuti sia i sensori
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1. I sensori 2. Vitran TD 2200 32
Approfondimento Lo pneumatico, componente bistrattato, ma fondamentale per la nostra sicurezza in viaggio. Il danneggiamento o l'utilizzo anomalo degli pneumatici possono rappresentare seri pericoli. Eppure sono in pochi a prendersi cura delle condizioni delle gomme, a cominciare della corretta pressione di esercizio. Una recente indagine condotta da un celebre marchio di pneumatici mette in rilievo come gli automobilisti trascurino i controlli o li facciano in maniera sbagliata, verificando la pressione a pneumatici caldi e non a freddo, oppure non tenendo conto
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del peso complessivo del veicolo. Valori corretti di gonfiaggio sono fondamentali per mantenere prestazioni ottimali, soprattutto per quanto riguarda l' aderenz a in c urv a. Occorre tenere in debita considerazione che un'insufficiente pressione comporta una maggiore resistenza al rotolamento, incrementa la flessione dell'intera struttura e provoca un pericoloso surriscaldamento, che nei casi estremi può portare allo scoppio e alla distruzione dello stesso pneumatico. Inoltre, si assiste a un sensibile peggioramento dei consumi di carburante e si riduce la zona di contatto del battistrada con il fondo stradale, con conseguente diminuzione dell'aderenza dello pneumatico e della tenuta di strada. Questi effetti vengono aggravati qualora il veicolo viaggi a pieno carico, nel qual caso si allungano pericolosamente gli spazi di frenata e la guida diventa più difficile nell'affrontare curve strette. Gli pneumatici, occorre ricordarlo, sono soggetti a cali di pressione che possono raggiungere 0,2 bar nell'arco temporale di tre mesi e alcuni studi portati a termine dall'Unione Europea hanno evidenziato come oltre il 60% dei veicoli in circolazione abbiano gli pneumatici gonfiati non correttamente. Sbagliato, infine, fare come molti, che affidano ad un controllo visivo la verifica della corretta pressione di esercizio, in quanto neanche un esperto riesce a percepire una differenza di pressione di 0,2 bar. D'altro canto, occorre ricordare che anche la pressione eccessiva può pregiudicare il corretto funzionamento e compromettere seriamente la durata degli pneumatici in termini di chilometri percorsi.
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MANUTENZIONE STRADE
Chi meno spende più spende! Chi più spende meno spreca! GUNTHER PATSCHEIDER
In un periodo di ristrettezze economiche dove la parola risparmio è obbligatoria e si deve vivere un contenimento di costi alla giornata e non a lungo tempo, i tecnici delle amministrazioni comunali sono praticamente obbligati, loro malgrado, in tantissimi casi, a risparmiare nel brevissimo periodo, costringendoli alla brutta abitudine di valutare l'acquisto sia di servizi che di prodotti sulla base del massimo ribasso, perdendo di vista la buona abitudine di tener conto del rapporto prezzo/resa/qualità.
Un esempio classico, fenomeno che in periodo di crisi si amplifica, dovendo manuntenere manti stradali senza la possibilità di investimento per il loro giusto ripristino, è il lavorare alla giornata per tappare letteralmente le buche a chiamata. Inoltre, sempre per il risparmio si scelgono materiali in base al prezzo e non all'affidabilità tecnica che possono garantire. La convinzione comune è che questi "conglomerati bituminosi per uso invernale" debbano essere puramente ed esclusivamente poco costosi, e
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non viene presa in considerazione la loro reale durata; è sotto gli occhi di tutti gli utenti che nel periodo invernale "oggi riparano una buca…domani piove o nevica…il terzo giorno ecco che la buca è di nuovo lì a fare bella mostra e danni a chi malauguratamente la incontra…" Concludendo, è vero che bisogna risparmiare, ma facendo attenzione a come si spende. Basti pensare, infatti, come una delle principali cause di incidenti sia proprio riconducibile alla perdita di controllo dei veicoli che transitano su zone irregolari interessate da buche o ammaloramenti. Quindi sarebbe opportuno che gli addetti alle manutenzioni stradali facessero più attenzione a quali spese e rischi vanno incontro usando prodotti sì di basso prezzo ma anche di bassa qualità e resa.
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FIERE
La sicurezza nella realizzazione e gestione di grandi opere infrastrutturali a Viatec 2013
Le morti nei cantieri (fissi o mobili) possono essere classificate a volte come semplici infortuni sul lavoro, altre ancora come meri incidenti stradali. Ma non si tratta né dell'uno, né dell'altro: se sopravviene una morte, un motivo c'è, ed è inaccettabile chiamare in causa la fatalità. Sabato 23 febbraio 2013, in occasione di Viatec 2013, la fiera internazionale per la costruzione e manutenzione di infrastrutture stradali, a Bolzano dal 21 al 23 febbraio, si parlerà proprio degli aspetti critici dell'attività del coordinatore della sicurezza. Gli incidenti sui cantieri stradali sono una nicchia infortunistica che coinvolge operai e tecnici che operano all'interno dell'area (solitamente investiti da veicoli in transito), ma che spesso compromette anche utenti della strada estranei all'attività professionale che si tiene nel cantiere. Secondo Autostrade per l'Italia, sulla rete del gruppo vengono attivati ogni anno circa 40.000 cantieri, che impiegano mediamente oltre 300 persone al giorno. Viatec 2013 organizza un convegno riservato alla formazione professionale dei coordinatori per la sicurezza e degli RSPP intitolato "La sicurezza 34
nella realizzazione e gestione di grandi opere infrastrutturali - sicurezza per gli operatori, per gli utilizzatori, qualità del costruire e tutela dell'ambiente". Robert Pfeifer, Direttore provinciale INAIL Bolzano, è il moderatore del congresso che si svolgerà nella mattinata di sabato 23 febbraio 2013 organizzato dalla Ripartizione 19 - Lavoro della Provincia Autonoma di Bolzano e da INAIL, Direzione Provinciale di Bolzano in collaborazione con l'Associazione Professionale Italiana Ambiente e Sicurezza (AIAS). L'ing. Abdul Ghani Ahmad, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, div. VI, spiegherà le novità nella segnaletica di sicurezza dei cantieri stradali in presenza di traffico veicolare, mentre l'ing. Luigi Rausa, coordinatore della sicurezza esporrà delle metodologie per una progettazione "avanzata" della sicurezza nell'esecuzione e gestione di strade e gallerie. L'ing. Carlo Costa, Direttore Tecnico dell'Autostrada del Brennero S.p.A. parlerà dei lavori di manutenzione del viadotto di Colle Isarco dell'A22 con le misure atte a prevenire o ridurre i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori.
Nicola Belloni, p.i. e coordinatore della sicurezza interverrà in merito alla sicurezza nella realizzazione del primo terminale di rigassificazione Off Shore (Alto Adriatico), mentre l'ing. Marco Petrella e l'ing. Sergio Ravet, rispettivamente direttore dei lavori e coordinatore della sicurezza, parleranno di tecnologia e sicurezza in alta quota con l'esempio delle nuove funivie del Monte Bianco. L'ing. Giovanni Carlini, coordinatore della sicurezza, affronterà il tema della gestione del rapporto tra il coordinatore e le imprese presso il nuovo termovalorizzatore di Bolzano e l'ing. Piero Mattioli, RSPP Consorzio Trento Futura, tratterà sistemi di gestione della sicurezza nelle grandi opere attraverso l'esempio dell'intervento di riqualificazione dell'ex area Michelin a Trento. Nel pomeriggio di sabato 23 febbraio 2013 si svolgerà una tavola rotonda per parlare degli aspetti critici dell'attività del coordinatore della sicurezza, con un focus su spazi confinati, ordigni bellici, formazione e addestramento lavoratori, lavoratori autonomi e in cantiere. Moderatore Sieghard Flader, Direttore Ispettorato del Lavoro della Provincia Autonoma di Bolzano. Vi prenderanno parte alcuni dei relatori del convegno della mattina. La partecipazione alla tavola rotonda è riservata agli iscritti al convegno che riceveranno una scheda sulla quale potranno indicare le domande per i relatori. Per la partecipazione al convegno è previsto il rilascio di 4 crediti formativi validi quale aggiornamento professionale per coordinatori della sicurezza (numero massimo 110 iscritti in ordine di registrazione) e per RSPP/ASPP (nei limiti di capienza della sala). Ulteriori 2 crediti sono previsti per la partecipazione alla tavola rotonda. La quota di partecipazione è di 75 euro e comprende il pranzo in fiera.
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IGIENE URBANA
Il servizio di noleggio delle spazzatrici Bucher: una scelta di qualità in nome della razionalizzazione delle risorse
Sempre più negli ultimi tempi si parla e si discute di efficienza dei sistemi e di ottimizzazione dei costi, in virtù di una serie di problematiche e vincoli che derivano dal sistema politico istituzionale, dal mercato e dall'ambiente. I problemi di accesso al credito in primis, e l'aumento delle performance richieste nel lavoro da svolgere, sembrerebbero due poli opposti nelle decisioni di acquisto, e spesso si crede che la scelta debba essere limitata all'uno o all'altro aspetto, in quanto effettivamente l'economicità come principio influisce in maniera più che proporzionale sulla qualità del servizio reso. Se si applicano questi concetti all'attività di spazzamento e di pulizia ambientale, si creano enormi difficoltà nella scelta del prodotto giusto da parte degli operatori del settore, afflitti da infinite altre problematiche, come quella di accesso al credito, soprattutto se si porta avanti un progetto complesso da inserire all'interno di un piano programmatico di igiene ambientale. Una strada percorribile per tutti gli operatori del settore, sia pubblici che privati, è quella di stipulare contratti di noleggio per usufruire di mezzi e macchinari nuovi o seminuovi con pacchetti di manutenzione Full Service degli stessi, creati appositamente sulla
base delle necessità del cliente, sulla grandezza del territorio da pulire, sul bacino di utenza da servire. Il vantaggio di avere Giletta quale controparte del contratto di noleggio, deriva dal fatto che, oltre a produrre e distribuire spazzatrici stradali a marchio Bucher, offre un servizio di assistenza e ricambistica di alto livello. Il servizio di noleggio, che Bucher Giletta propone già da diverso tempo, permette di avere grandi benefici, sorvolando la problematica della morsa creditizia con la possibilità di usufruire di spazzatrici Bucher in ottimo stato e dall'alto tasso di rendimento. Ulteriore vantaggio è quello di avere un pacchetto di assistenza Full Service, cha semplifica la vita degli operatori e che permette di non avere intoppi in fase di esecuzione dei lavori, in quanto, grazie alla programmazione della manutenzione ordinaria e straordinaria, la spazzatrice Bucher è sempre in ordine. Valore aggiunto inoltre scaturisce dal personale altamente qualificato delle Officine Autorizzate Giletta, radicate su tutto il territorio italiano e anche estero, in grado di offrire assistenza anche presso i clienti stessi. Ormai il parco mezzi spazzatrici Bucher destinato al noleggio è vastissimo e ricopre l'intera gamma delle spazzatrici dalle più piccole alle più grandi. E' possibile infatti noleggiare le picco-
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le e maneggevoli spazzatrici Bucher CityCat 1000 e 2020 (capacità in m3 da 1 a 2), le spazzatrici più richieste dal mercato come le CityCat 5000, con capacità da 4 m3, anche in versione veloce, e le potenti CityFant 6000 con capacità da 6 m 3 . Sono inoltre disponibili allestimenti particolari su richiesta e altre tipologie di spazzatrici, il tutto nell'ottica della massima soddisfazione del cliente. Bucher Giletta è in grado di proporre diverse tipologie di contratti di noleggio, sempre concordati con il cliente, in base alla sue necessità, che possono più o meno includere materiale di consumo, come le spazzole, che subiscono, a secondo dell'intensità di utilizzo e del bacino di utenza, un diverso logorio, così come per gli pneumatici. Alla fine del noleggio se il cliente desidera c'è la possibilità di acquisto delle spazzatrici Bucher. Si evince, quindi, come in realtà il contratto di noleggio sia uno strumento utile per superare la particolare situazione economica che si sta vivendo, ma in realtà sia una vera e propria forma di finanziamento, con il vantaggio della rateizzazione del pagamento e di tutti i benefici sopra descritti; soluzione quindi per moltissimi aspetti da preferire ad acquisti di spazzatrici low cost, a discapito di efficienza e qualità delle performance.
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PORTATTREZZI
R.S.I. consegna al Comune di Vodo di Cadore un BokiMobil HY 1251 B GIORGIA MARCHELLI
Prosegue intensamente l'attività di R.S.I. Road Service International di Egna (BZ). Rimasto da solo, Carlo Albertacci continua la propria attività di vendita e assistenza dei diversi marchi che importa dall'estero e rappresenta per l'Italia. In dicembre, pochi giorni prima di Natale, ha consegnato al Comune di Vodo di Cadore, in provincia di Belluno, un BokiMobil HY 1251 B, un mezzo polivalente e affidabile ormai consolida-
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to nelle zone montane e che si sta affermando sempre più nel nostro paese. In sostituzione di due vecchi Unimog degli anni '70 e '80 che ormai avevano portato a termine il proprio lavoro, l'amministrazione comunale di Vodo di Cadore (a 900 m s.l.m. con 900 abitanti) aveva bisogno di un mezzo di dimensioni ridotte ma al contempo robusto e potente, sia dal punto di vista del motore che da quello del circuito idraulico, con le sicurezze di una
macchina moderna, per svolgere i compiti di manutenzione pubblica del territorio, tanto in inverno quanto durante il resto dell'anno, da utilizzare attrezzato con i più svariati accessori. Ha così trovato nel portattrezzi della casa tedesca Kiefer GmbH la soluzione più idonea: il BokiMobil HY 1251 B con trasmissione idrostatica e 4 ruote sterzanti, con motore Iveco da 107 kW/146 PS e coppia giri 250 Nm, una larghezza di soli 1.700 mm, un'altezza di 2.150 mm, che consente un comodo continuo saliscendi durante il lavoro, un raggio di sterzata davvero interessante ed un cassone molto ampio con 30 q di portata. La trasmissione idrostatica, col motore che viaggia ad un regime di giri costante, consente una guida semplice nel corso delle opere e senza problemi di cambio sui terreni montani circostanti, con circa 47 km di strade strette a tornanti e in pendenza. Durante le nevicate di gennaio il BokiMobil ha già lavorato a pieno ritmo per la rimozione della neve attrezzato con allestimenti che il comune aveva già: una lama ed un piccolo spargisale un tempo con motore a scoppio ed ora adattato al circuito idraulico del mezzo tramite l'impianto idraulico posteriore, che ne garantisce una maggior affidabilità con minor inquinamento e rumorosità. I responsabili dell'amministrazione comunale, molto soddisfatti della scelta effettuata, hanno per il futuro ulteriori intenzioni per sfruttare al meglio il nuovo portattrezzi, oltre a farlo operare spessissimo carico di materiale per la riparazione delle sconnessioni sulle tante strade silvopastorali: in particolare un braccio falciante per la cura del verde agevole in sostituzione di numerosissimi vari lavori svolti con rasaerba e motoseghe, una spazzola ed una benna snodata per la pulizia dei marciapiedi sia durante l'anno che durante le nevicate anche sulla strada statale.
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VIABILITA' INVERNALE
Assaloni.com: nuova gamma di spargitori doppia coclea AW
Assaloni.com presenta al mercato i nuovi spargitori doppia coclea della serie AW, derivati dalla collaborazione con la tedesca Gmeiner, azienda leader nella progettazione e costruzione di questo tipo di spargitori, anch'essa facente parte del gruppo Bucher Giletta. Questa serie di spargitori, dal caratteristico design, si adatta perfettamente a tutti i tipi di veicoli, distinguendosi in particolare nelle applicazioni su veicoli di taglia medio leggera, operanti
per lo più nelle tortuose strade di montagna o nei centri urbani dove è necessaria agilità e capacità di manovra. Tra le caratteristiche principali degli spargitori doppia coclea AW, vi è infatti il design con altezza del baricentro estremamente contenuta e profilo della tramoggia a "sogliola". Il baricentro basso limita al massimo gli sbilanciamenti tipici delle macchine a pieno carico, garantendo così una guida estremamente sicura
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anche in presenza di curve, mentre la tramoggia a "sogliola", restando sotto il livello dei finestrini, consente di mantenere un'ottima visibilità posteriore. L'altezza contenuta facilita altresì le operazioni di carico del materiale. Le due coclee lavorano normalmente in modo sincronizzato tra loro, ma possono anche essere controllate in modo indipendente l'una dall'altra. La stessa tramoggia può essere divisa in due camere indipendenti per caricare diversi tipi di materiale come ad esempio sale e sabbia. Tali composti possono poi essere sparsi contemporaneamente o indipendentemente l'uno dall'altro nelle proporzioni desiderate. La tramoggia e tutto il gruppo di spandimento sono costruiti in acciaio inox per garantire il minimo costo di manutenzione. Tra le dotazioni previste sono comprese tra le altre: quadro comandi con microprocessore ed ampio display grafico, asservimento tachimetrico, sistema di umidificazione, controllo elettrico dell'asimmetria, telo di copertura in PVC, scaletta pieghevole, piedi di scarramento, griglie di protezione e segnaletica con luci di lavoro. La gamma AW a doppia coclea è disponibile con capacità a partire da 1 m 3, fino a 5 m 3, ma sono anche possibili a richiesta versioni con capacità fino a 8 m3.
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MOVIMENTO TERRA
A Bauma 2013 New Holland lancia il nuovo alto di gamma delle minipale compatte gommate e cingolate
In occasione di Bauma 2013, New Holland Construction lancerà la nuova minipala compatta (skid) L230 e la minipala compatta cingolata (CTL) C238. Stesse dimensioni compatte dei loro predecessori, ma maggior capacità operativa nominale e potenza del motore, coppia superiore
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e potenza idraulica incrementata: - maggior potenza di spinta grazie al motore turbocompresso da 90 CV, - cicli più rapidi grazie alla maggior potenza idraulica e alla perfetta stabilità, - potenza idraulica impressionante grazie al sistema High Pressure -
Super High Flow, - miglior altezza di scarico e sbraccio della categoria grazie al braccio brevettato SuperBoom®, - visibilità a 360° grazie agli ampi vetri laterali e all’accesso cabina ribassato, - stesse dimensioni compatte dei modelli alti di gamma che sostituiscono gli L225 e C232. Dimensioni compatte, grandi prestazioni Le minipale L230 (gommata) e C238 (cingolata), che sostituiscono i modelli L225 e C232, sono azionate da un motore turbocompresso da 90CV Stage IIIA, che le colloca nel segmento più alto del mercato. Il motore FPT fornisce una coppia di 340 Nm ad appena 1.400 giri/min e rende la potenza di spinta immediatamente disponibile, risparmiando combustibile ed aumentando il comfort dell’operatore. Gli elevati cavalli motore e la potenza idraulica, assieme alla perfetta stabilità delle macchine fanno sì che le nuove minipale L230 e C238 possano caricare le benne fino a 0,58 m2 di capacità e portare a termine i lavori in maniera più veloce. I consumi ridotti e il serbatoio carburante da 96,5 litri danno alle nuove minipale una lunga autonomia, grazie alla quale possono operare per 8/10 ore senza rifornimenti. Potenza idraulica straordinaria Le nuove minipale L230 e C238 offrono su richiesta il pacchetto Super High Flow, che comprende diverse caratteristiche di ottimizzazione delle prestazioni idrauliche. Grazie a questa opzione, la pressione del sistema idraulico ausiliario viene aumentata di 70 bar e arriva a ben 277 bar. Assieme all’elevata portata dell’olio (131 litri), la maggiore pressione fornisce una potenza idraulica impressionante. Il pacchetto Super High Flow comprende: il sistema di con-
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trollo dinamico antibeccheggio Glide Ride, che diminuisce i contraccolpi sulla benna durante i trasferimenti per evitare perdite di carico, aumentando il comfort dell’operatore e consentendo cicli più veloci; la benna autolivellante che resta parallela al terreno quando il braccio viene sollevato, minimizzando la fuoriuscita di materiale in fase di sollevamento e
L230
aumentando la precisione durante la movimentazione del carico; la presa elettrica multifunction per controllare le attrezzature che richiedono una connessione elettrica; un secondo circuito ausiliario che consente movimenti simultanei delle attrezzature, ad esempio la rotazione e la traslazione trasversale delle grandi fresatrici per i lavori stradali.
C238
Specifiche tecniche in breve Capacità operativa nominale: Peso operativo: Potenza motore: Forza di strappo benna: Altezza di scarico max: Larghezza fuori tutto:
L’elevata potenza del motore e la potenza idraulica rendono queste macchine particolarmente efficaci nelle applicazioni che richiedono attrezzature particolarmente esigenti dal punto di vista idraulico come le grandi frese stradali, le trinciatrici e i martelli. La miglior altezza di scarico della categoria e il miglior sbraccio grazie al cinematismo SuperBoom Le minipale L230 e C238 presentano l’esclusivo meccanismo di sollevamento verticale di New Holland SuperBoom che consente agli operatori di caricare il materiale proprio al centro del pianale dell’autocarro, da un solo lato, senza dover ultimare il riempimento girando con la pala dal lato opposto. L’angolo di scarico di 55°, il migliore della categoria, consente agli operatori di svuotare la benna più velocemente, aumentando i tempi di ciclo e la produttività. La geometria e i punti di incernieramento del braccio abbinati a un passo lungo di 1.322 mm e il centro di gravità ribassato determinano una stabilità eccezionale, che consente all’operatore di lavorare in maniera sicura e produttiva. Il braccio si appoggia direttamente sul telaio della macchina migliorando l’efficienza di scavo, mentre l’eccezionale forza di strappo benna di 38,2 kN consente agli operatori di portare a termine I lavori più gravosi. Visibilità superiore Gli ampi finestrini laterali sulle minipale L230 e C238 forniscono un’eccellente visuale tutt’intorno alle macchine, aumentando la sicurezza e l’efficienza. La soglia ribassata di accesso alla cabina garantisce all’operatore una visuale senza ostacoli sul tagliente benna o sull’attrezzo in uso. Il cinematismo SuperBoom garantisce una visibilità superiore sul retro della macchina, a differenza della maggior parte dei modelli della concorrenza. Il comfort di bordo della cabina, arricchita con nuovi rivestimenti, è al vertice del segmento.
Specifiche tecniche in breve 1.450 kg 3.765 kg 67 kW / 90 CV 38,2 kN 2.655 mm 1.930 mm
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Capacità operativa nominale: Peso operativo: Potenza motore: Altezza di scarico max: Forza di strappo max: Larghezza fuori tutto:
1.724 kg 4.581 kg 67 kW / 90 HP 2.655 mm 38,2 kN 1.930 mm 39
TECNICA
In situazioni estreme, soluzioni automatiche Allison Transmission Le trasmissioni automatiche Allison aiutano le imprese di trasporto legname della Nuova Zelanda a migliorare l’efficienza e la sicurezza nelle situazioni più estreme.
Whangerei (Nuova Zelanda) 150 km a nord di Auckland, antiche foreste, verdi vallate, salite pronunciate, piste sterrate e strette. Un paesaggio fantastico, protagonista della celebre trilogia cinematografica Il Signore degli Anelli. In realtà, la topografia mozzafiato presenta una sfida formidabile per un'impresa neozelandese, specializzata nel trasporto di tronchi di pino dal suolo forestale ad una zona di carico situata sulla cima di una dorsale. In questa foresta battuta dalla pioggia, uno Scania G44 8x8, allestito con una trasmissione completamente automatica Allison, lavora in condizioni davvero estreme. Da cinque anni, l'impresa di trasporto forestale Douglas Logging utilizza lo Scania per spostare i tronchi su colline che il fango rende oltremodo scivolose. Su sentieri che raggiungono pendenze fino al 40%, l'autocarro con automatico Allison si è dimostrato il mezzo più sicuro ed efficiente per trasportare legname in 40
Lo Scania si muove su piste in cui nessun camion per il trasporto legname oserebbe mai andare, consentendoci di rimuovere velocemente i tronchi dalle zone inaccessibili e portarli in un'area di carico dove possono essere caricati su un camion per il trasporto su strada zone così impervie. Imprenditore nel settore forestale e proprietario di un autocarro, Peter Douglas ritiene che le trasmissioni Allison siano un fattore di successo davvero determinante: "Lo Scania si muove su piste in cui nessun camion per il trasporto legname oserebbe mai andare, consentendoci di rimuovere velocemente i tronchi dale zone inaccessibili e portarli in un'area di carico dove possono essere caricati su un camion per il trasporto su strada." Il signor Douglas racconta anche di come la semplicità di utilizzo della trasmissione Allison in condizioni così
complesse sia stato un fattore decisivo per la scelta dell'allestimento automatico. "E' molto più semplice da guidare. Noi non cambiamo molto spesso gli autisti, ma quando capita, sappiamo che un operatore meno esperto può gestire molto più semplicemente un cambio automatico rispetto a uno manuale. Non è solo un'opinione, l'abbiamo potuto constatare con un camion Man utilizzato in circostanze simili." "Quella volta, in condizioni di lavoro del tutto abituali (e difficili...) il sincronizzatore venne danneggiato gravemente perché l'autista fu costretto a inserire velocemente una marcia per mantenere trazione. Questo ha comportato un fermo macchina e la sostituzione del sincronizzatore, un problema che con l'Allison non avremo mai," aggiunge. "Un altro problema che non avremo più è quello dell'usura della frizione, molto comune considerati il carico così ingente, le salite pronunciate e i terreni fangosi." D'inverno, nella foresta di Pouto, le forti piogge rendono l'aderenza al terreno e la trazione particolarmente difficili. Ciò nonostante, stando a quanto racconta l'impresa Douglas Logging, lo Scania con la trasmissione automatica Allison non si è mai impantanato ed è sempre riuscito a portare i suoi pesanti tronchi in cima alla zona di carico sulla dorsale, senza alcun problema. In quel punto, dove i tornanti sono particolarmente stretti, la manovrabilità del veicolo diventa di fondamentale importanza, anche per evitare rischi all'operatore. L'autista che guida solitamente lo Scania, Karl Thompson, afferma che lo spunto dolce del cambio automatico rende il lavoro non solo più semplice, ma anche molto più sicuro. Nell'area di carico, il signor Thompson deve girare il camion sul ciglio di un'alta dorsale e parti della sua cabina
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Lo Scania G44 8x8 dell'impresa Douglas Logging al carico prima di un altro viaggio in montagna. La meravigliosa vista panoramica significa pericolosi strapiombi nella foresta della Penisola di Pouto dove l'autocarro lavora. sporgono letteralmente su un precipizio a strapiombo, senza niente a separare il veicolo dalla vallata sottostante, centinaia di metri più in basso. In seguito, numerose manovre sono indispensabili per posizionare il
camion accanto alle pale gommate. "Per fare questo serve avere molta fiducia nelle trasmissioni Allison, perché qualsiasi strattone o sobbalzo durante il carico accanto al precipizio potrebbe portare a un disastro," racconta il signor Thompson. "E con la trasmissione Allison, niente brutte sorprese." Ed in più è assolutamente affidabile. Lo Scania di Douglas Logging è stato utilizzato quasi costantemente, con 15 - 18 viaggi al giorno (da 300 - 500 metri), trasportando una media di 450 tonnellate di carico. E' forse questo il motivo per cui l'impresa ha recentemente acquistato un secondo Scania allestito con una trasmissione automatica Allison, identico al primo. "In zone collinari come quelle della foresta di Pouto dove dobbiamo trasportare i tronchi, è fondamentale migliorare l'efficienza del lavoro," racconta Douglas. "Se utilizzassimo un forwarder (trattore con gru per il carico del legname, n.d.r.), sarebbe molto lento, e rovinerebbe molto la strada." Gli assali frontali con riduzione al mozzo hanno carichi massimi ammessi fino a 9 tonnellate e quelli posteriori hanno un rapporto 5.14:1, e una capacità di carico di 32 tonnellate. Nello
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Scania il motore da 440 cavalli è uno Scania DC13 Euro 5 EGR, accoppiato alla trasmissione automatica Allison 4500 a sei velocità. "Con il differenziale bloccato e l'Allison in prima, il resto è semplice. Inizi in prima e resti in prima, e mantieni circa 1.700 giri/min. E' l'unico modo per lavorare in maniera davvero sicura," conclude Thomson.
L'autista Karl Thompson ritiene che, in condizioni così difficili, la trasmissione Allison del suo Scania G88 renda il lavoro molto più semplice e, cosa più importante, molto più sicuro.
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VIABILITA' INVERNALE
Firestorm: tecnologie di spargimento alternative per le autostrade austriache ING. MARTIN KOTTEK - Direttore Asfinag Alland
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Progetto pilota Firestorm Tecnologie di spargimento alternative per le autostrade austriache. Asfinag è responsabile in Austria per la costruzione, l'esercizio, il pedaggio e la manutenzione della principale rete stradale. Secondo il nostro principio "affidabilità su tutte le strade" siamo costantemente impegnati a garantire elevati standard di viabilità per i nostri clienti. Accanto alle sfide pianificabili con esattezza come la costruzione di una nuova autostrada, la programmata manutenzione di una tratta o il pedaggio, poniamo particolare attenzione agli eventi non pianificabili quali ad esempio una particolare sfida rappresentata dal mantenimento della fruibilità stradale. Fra questi annoveriamo la viabilità invernale, poiché non abbiamo nessun potere per influire sugli eventi meteorologici e dobbiamo ciò nonostante reagire con flessibilità. Asfinag pertanto si sforza di ricercare nuove o a noi sconosciute tecnologie e valutare l'applicabilità delle stesse per i propri scopi. La A21 è un tratto autostradale di 28 km di lunghezza i cui concetti progettuali risalgono all'epoca della seconda 42
guerra mondiale. Si era allora dell'avviso che una metropoli come Vienna necessitasse di una via di accesso bella ed interessante dal punto di vista paesaggistico. A ciò si prestava l'itinerario che taglia trasversalmente la foresta viennese, che doveva aprire in maniera grandiosa, dopo l'ultimo tratto in salita sul “Gießhübel”, la vista sulla città situata 200 metri più a valle. La costruzione della tratta iniziò solamente anni dopo l'idea originaria, con insignificanti discostamenti da essa. L'ultimazione dell'autostrada e la sua ininterrotta percorribilità avvennero nel 1982. Dopo l'ultimazione dell'autostrada A21 si è potuto velocemente constatare che il tracciato ricco di curve e non ultimo per le numerose salite, con pendenze come sulla A13 Brennerautobahn (fino al 5,2%), rappresentava una sfida particolare sia per gli automobilisti come pure per il servizio di viabilità invernale. Per questo è sembrato ovvio impiegare il Firestorm su questa tratta alquanto impegnativa. Il Firestorm ha risvegliato in noi un grande interesse, poiché questa tipologia di trattamento della strada in
inverno, fino ad oggi non era ancora stata utilizzata in Austria. Abbiamo pertanto deciso di noleggiare questo macchinario, testarlo e verificare unitamente all'università tecnica di Vienna (UT Vienna) il suo possibile impiego in Austria. Come tracciato, per i test di prova, la citata A21. Le esperienze che abbiamo pertanto effettuato la scorsa stagione invernale, sono state unite alle conclusioni della ricerca della UT Vienna e raggruppate in una relazione. Questa riporta i risultati relativi la verifica del sistema Firestorm in relazione ai dati emersi dai progetti di ricerca precedentemente eseguiti, quali "ottimizzazione della distribuzione di sale umidificato" e "Safecote e aderenza". I risultati comprendono le cognizioni derivate dall'uso pratico del Firestorm, le differenze emerse in termini di aderenza, l'apporto di calore, lo scioglimento degli strati nevosi e il potere fondente. Inoltre sono state studiate accuratamente le dispersioni della soluzione salina all'atto dello spargimento, confrontate con quelle del sale umidificato e sono stati valutati, dal punto di vista economico, i possibili campi di impiego del Firestorm. Una valutazione complessiva definitiva, a causa della molteplicità dei fattori di influenza e di possibili scenari di viabilità invernale, non è ancora possibile dopo una sola stagione invernale. Sulla base delle verifiche eseguite si possono però riassumere le seguenti conclusioni. Compiti e obiettivi. Con precedenti progetti di ricerca realizzati dalla UT Vienna assieme ad Asfinag, è stato valutato l'impiego di diverse soluzioni saline comparato a quello del sale umidificato, in considerazione delle ripercussioni sull'aderenza e sull'effetto fondente ma anche sull'ecologia ed effetti sul1. Firestorm in uso
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l'ambiente. Un dato essenziale emerso dai progetti di ricerca era la limitata efficacia dei fondenti salini alle basse temperature. A causa dei crescenti livelli di aspettativa riguardo la manutenzione invernale sulla rete autostradale e a scorrimento veloce in Austria (cfr. linee guida RVS 12.04.12), Asfinag si premura di impiegare gli ultimi ritrovati tecnici. Per fare ciò è necessario analizzare le nuove tecnologie sotto l'aspetto del loro potenziale teorico e pratico e di valutare la redditività di un loro possibile impiego. La liquoerogatrice automatica Firestorm rappresenta una di queste tecnologie con notevole potenziale. Rispetto agli spargitori tradizionali per la distribuzione a freddo di sale umidificato attraverso un piatto rotante di spargimento, il sistema Firestorm presenta una barra erogatrice che permette l'aspersione ad alta pressione su strada di una soluzione calda di cloruro di calcio alla concentrazione di circa il 30% ed alla temperatura di circa 60°C. Il riscaldamento della soluzione è conseguente alla reazione chimica prodotta con la dissoluzione in acqua del cloruro di calcio, in pellet o granulare, che avviene all'interno della cisterna. Un prototipo di questo macchinario è stato noleggiato da ASFINAG a partire dall'autunno 2011 per l'esecuzione dei test e posizionato presso il centro di manutenzione autostradale di Alland. La A21 è stata scelta volutamente per le sue già citate peculiarità. I compiti della UT Vienna - Istituto per le Scienze dei Trasporti, risiedevano nell' esaminare il potenziale del sistema Firestorm e di valutarlo sulla base dei risultati dei progetti di ricerca già disponibili. L'obiettivo consisteva nel confrontare l'impiego del tradizionale metodo di distribuzione di sale umidificato FS30, ovvero di NaCl secco umidificato con 30% di soluzione salina, con lo spargimento di soluzione pura, ovvero soluzione calda di CaCl2. In particolare si doveva valutare l'azione fondente della soluzione calda di CaCl2 e la dispersione di fondente nel caso di utilizzo, appunto, della soluzione pura. Inoltre erano da individuare, sulla scorta di estese misurazioni, le variazioni di aderenza sul piano viabile a seguito di aspersione di maggiori quantità di soluzione salina come pure possibili miglioramenti della rimozione meccanica grazie all'effetto taglio portato dalla distribuzione ad alta pressione della soluzione.
Il Firestorm nell'utilizzo pratico Impiego flessibile e scarramento L'attuale fissaggio del Firestorm richiede tempo per il suo montaggio smontaggio; al momento è necessario circa un giorno di lavoro di più persone, durante il quale il relativo automezzo rimane fermo. Un possibile miglioramento potrebbe essere il montaggio del Firestorm su telaio standard traslabile, come avviene con i tradizionali spargitori. Esso può essere carrato agevolmente senza bisogno di personale aggiuntivo, con il sistema di trazione con gancio. La durata dell'installazione sul mezzo si ridurrebbe così a pochi minuti. La possibilità di disporre di questa variante è stata discussa con Agristrade. Sono allo studio infatti le proposte per la relativa soluzione. Carico dei fondenti All'atto del caricamento, il Firestorm deve essere riempito con la necessaria quantità di acqua (circa 7 m3) ed in seguito viene caricato il cloruro di calcio granulare attraverso un oblò posto nella parte superiore della cisterna. Allo scopo vengono utilizzati Big Bags della capacità di 1.000 kg ciascuno. Per il caricamento completo del Firestorm con serbatoio da 9 m3, sono necessari 3 Big Bags. Le polveri di CaCl 2 prodotte potrebbero irritare pelle e mucose. Grazie ad un sistema di caricamento chiuso o altri accorgimenti si possono agevolmente evitare questi effetti. Per le nostre prove, si è volutamente rinunciato all'allestimento di un sistema di carico adeguato allo scopo, non ultimo per non incorrere in costi aggiuntivi inutili, dotando al contempo il personale addetto con gli idonei dispositivi di protezione. Affidabilità e disponibilità durante l'utilizzo Durante le prove si sono verificate inizialmente anomalie che ritardavano la messa in funzione del Firestorm. Essenzialmente ciò è da ricondurre a due componenti responsabili per tali anomalie. Un sensore difettoso per la misurazione del contenuto nella cisterna, che causava segnalazioni inesatte relativamente a cisterna vuota o soluzione non eseguita e di conseguenza comportava l'interruzione dello spargimento. Esso era soggetto a falsi contatti o non era stato fissato correttamente al serbatoio e pertanto provocava occasionalmente interruzioni durante l'uso. Inoltre il
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sensore è posizionato nella parte inferiore centrale del serbatoio, non agevolmente raggiungibile e pertanto il dispendio per controlli e riparazioni risulta maggiore. La seconda causa di interruzioni impreviste risiedeva nel motore esterno del Firestorm, che presentava problemi di avviamento a freddo e che si spegneva occasionalmente prima di arrivare a temperatura. Un avviamento attraverso il comando in cabina non veniva più concesso a causa del sovraccarico delle protezioni. L'unica possibilità di messa in funzione era pertanto l'avviamento manuale nella parte posteriore dell'automezzo, che comportava tuttavia solamente insignificanti ritardi nell'impiego. Una possibilità per evitare questo punto debole potrebbe essere l'utilizzo del sistema idraulico dell'automezzo, come avviene per gli spargitori attualmente impiegati, per azionare la pompa idraulicamente. Il costo per il conseguente adattamento del Firestorm, come pure per l'impiego di questa soluzione tecnica sulle prossime macchine è in fase di studio presso Agristrade. Bisogna sottolineare peraltro che il Firestorm è dotato di un sistema di teleassistenza. I tecnici della ditta produttrice si possono collegare da remoto al sistema di comando ed identificare immediatamente i disturbi. Per le anomalie di funzionamento riscontrate si è pertanto sempre potuto disporre, nonostante la grande distanza dalla casa produttrice, dell'assistenza tecnica qualificata in tempo reale per la rimozione istantanea delle stesse. Produzione di vapore Con l'impiego del Firestorm si forma regolarmente ed in particolare a basse temperature e con le grammature più alte, vapore acqueo che può portare ad una localizzata riduzione della visibilità. Mentre l'automezzo, grazie alla sua mole, verniciatura e luci di segnalazione, rimane sempre visibile, la lama applicata lateralmente non è praticamente riconoscibile dagli automezzi che seguono. La lama laterale è in dotazione sulle autostrade austriache nella maggioranza delle regioni, in modo da rendere possibile, con il servizio combinato di rimozione - spargimento del sale, una sufficiente larghezza di lavoro e copertura. Gli ugelli laterali per la distribuzione, rispettivamente a destra e sinistra del mezzo, sono
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stati individuati quale causa principale della produzione di vapore acqueo. Con l'impiego degli ugelli posti nella parte centrale posteriore della cisterna spargitrice, la formazione di vapore è notevolmente inferiore e localizzata nella zona prossima al mezzo e la visibilità della lama laterale è considerevolmente migliorata. L'erogazione della soluzione calda attraverso le lance laterali comporta generalmente un effetto minore, poiché la pressione elevata viene a mancare. In caso di distribuzione preventiva di soluzione fredda attraverso le lance laterali, non si ha invece alcuna formazione di vapore o si verifica in forma ridottissima. L'impiego della lama laterale e delle lance erogatrici laterali di cui è dotato attualmente il Firestorm è da consigliare, per motivi di sicurezza, solamente per la corsia d'emergenza. Analisi del Firestorm Misurazione dell'aderenza Non sono state registrate differenze rilevanti in merito all'aderenza, confrontando, con test di spargimento su strada comparabili, la tradizionale distribuzione di sale umidificato FS30 con soluzione di CaCl2 erogata dal Firestorm. Entrambi i metodi producevano dopo lo spargimento una insignificante riduzione dell'attrito, che dopo breve tempo ritornava ai livelli abituali. Questa insignificante e temporalmente limitata riduzione dell'aderenza, conseguente la distribuzione dei fondenti salini, è sostanzialmente nota è deve essere messa in conto per poter ottenere di contro una sede stradale con una più elevata e duratura aderenza a seguito dell'azione fondente dei cloruri. I test di confronto fra lo spargimento tradizionale di sale umidificato FS30 e la distribuzione di soluzione di CaCl2 con il Firestorm, eseguiti su un piazzale autostradale preparato con neve pressata e successivamente passato con lama, mostrano già otti44
camente un'ottima azione penetrante della soluzione erogata ad alta pressione con Firestorm in confronto alla tradizionale erogazione con piatto spargitore rotante. Sul tratto di prova si è così potuto attestare il conseguente maggiore aumento dell'aderenza rispetto a quello ottenuto con i mezzi di distribuzione tradizionali (erogazione con piatto spargitore rotante). Complessivamente l'aderenza su strada innevata si muove secondo le aspettative in entrambi i casi su standard più bassi. Potere fondente L'energia termica disponibile e la conseguente azione fondente ottenuta con la soluzione prodotta dal Firestorm viene utilizzata nei primi 5 minuti del processo di fusione. La quantità di ghiaccio sciolta durante questi primi minuti, con la soluzione calda rispetto a qualsiasi soluzione fredda di pari concentrazione, è notevolmente superiore. In relazione alle esigue quantità di soluzione distribuite non si verifica alcuna variazione della temperatura circostante e pertanto dopo tempi molto più lunghi le quantità di ghiaccio sciolte con soluzione calda e fredda tendono ad equipararsi. Dal punto di vista pratico è tuttavia di grande rilevanza che solamente nel primo periodo prossimo alla distribuzione la prevalente quantità di sale è presente sulla carreggiata stradale e subito dopo pochi passaggi di veicoli, stimato in un lasso di tempo di circa 10 minuti, a causa dell'allontanamento prodotto meccanicamente dal traffico, rimane fruibile solamente una quantità residua di fondente di circa il 40%. Riscaldamento della carreggiata stradale Con misurazioni sulla carreggiata stradale si è potuto verificare un incremento, limitato nel tempo, della temperatura fino a di 15°C. Su carreggiata ricoperta di neve le variazioni di temperature si sono dimostrate trascurabili, poiché il calore è stato immediatamente usufruito per lo scioglimento della neve e/o ghiaccio. Questo corrisponde con i risultati delle prove di laboratorio relative al potere fondente. L'impiego di soluzione calda è pertanto vantaggioso in ogni caso con strada innevata, mentre per i trattamenti preventivi il vantaggio della maggior efficacia dovuta
al calore della soluzione viene vanificato in breve tempo. Misurazione delle quantità residue di sale Le quantità di sale rimosse da carreggiate asciutte o umide sono notevolmente inferiori, soprattutto nel periodo iniziale, in caso di distribuzione di soluzione salina rispetto alla tradizionale erogazione di sale umidificato. Con la distribuzione del sale umidificato si verifica un allontanamento del sale stesso dalla carreggiata già al passaggio dei primi veicoli, nonostante l'apporto di liquido alla parte granulare secca. Questo effetto non è stato riscontrato con l'aspersione di soluzione salina. Con strada bagnata, sia il fondente contenuto nella soluzione, come pure il sale umidificato scorrono rapidamente al di fuori della carreggiata stradale per l'effetto delle precipitazioni. Dopo circa 5.000 passaggi veicolari la differenza delle quantità residue di sale per entrambe le metodologie di distribuzione (soluzione o sale umidificato) sono scese a livelli che, basati sulle rilevazioni attuali, non rivestono più alcuna rilevanza pratica. All'atto pratico, per gli interventi preventivi nelle ore mattutine, a causa della minor dispersione di fondente e del traffico esiguo ed in caso di pericolo di gelate, potrebbe essere più indicata la distribuzione di soluzione salina rispetto al sale umidificato FS30. Dato però che i vantaggi legati alla temperatura della soluzione calda vengono persi in caso di trattamento preventivo e non hanno pertanto alcun ruolo, la distribuzione preventiva con soluzione di CaCl 2 , anche a causa degli attuali costi maggiori, non è fondata. Per impiegare in maniera tecnicamente ed economicamente efficiente il sistema Firestorm sono necessarie una serie di situazioni meteorologiche e condizioni stradali. Siccome il numero di giorni in cui si presentano situazioni di strada innevata, in occasione dei quali il Firestorm evidenzia vantaggi, è limitato, si sta pensando ad una metodologia di prova con l'impiego del Firestorm per la distribuzione di soluzioni di NaCl, unitamente alla misurazione delle quantità residue su strada, per valutare i relativi vantaggi e possibilità di impiego a costi ridotti. 2. Montaggio semplice degli spargitori con gancio di trazione
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Costi - benefici I costi legati alla distribuzione di soluzione calda di CaCl2 sono superiori ai costi relativi la tradizionale distribuzione di sale umidificato FS30, ma evidenziano di contro, anche con neve e ghiaccio sul piano stradale, una migliore azione fondente e un accelerato processo di rottura del manto nevoso sotto azione del traffico, immediatamente dopo lo spargimento. Dal punto di vista tecnico l'impiego del Firestorm evidenzia in queste situazioni di emergenza notevoli vantaggi. I maggiori costi, derivanti in questi casi dal maggior costo del prodotto fondente, sono comparativamente esigui. Una acquisizione del Firestorm solamente sotto questi punti di vista è tuttavia limitatamente economico. L'impiego del Firestorm per i trattamenti preventivi con soluzione di CaCl2 è in linea di massima antieconomico, poiché la soluzione calda, a causa del suo rapido raffreddamento non usufruisce di questo rilevante vantaggio e il CaCl 2 costa il triplo rispetto al NaCl. Tuttavia la distribuzione di soluzione salina ha dimostrato vantaggi per quanto concerne le
quantità residue di sale su strada. Sulla base degli esempi riportati è emerso che l'impiego di soluzioni di NaCl per trattamenti preventivi è vantaggioso, se la soluzione viene approntata autonomamente presso il centro di manutenzione. Esperienze pratiche con la distribuzione di soluzione non sono attualmente disponibili in Austria e sono allo studio pertanto, come passo successivo, una serie di relative prove con misurazioni delle quantità residue, sia con il Firestorm ed eventualmente anche con una cisterna tradizionale. Un grande risparmio potenziale, secondo gli attuali prezzi del CaCl2 granulare e della soluzione salina preconfezionata, viene offerta dalla possibilità di preparare autonomamente la soluzione di CaCl2 con il Firestorm o con una stazione di produzione fissa rispetto all'acquisizione sul mercato di soluzione tal quale. E' alla verifica di Asfinag se le esistenti infrastrutture invernali si prestano a ciò e quali sono i costi per attrezzarsi allo scopo.
vantaggi grazie alla possibilità di preparare la soluzione direttamente sul mezzo come pure per la penetrazione e la più veloce azione fondente della soluzione calda, in particolare con carreggiata ricoperta da strato di neve pressato dagli autoveicoli. Gli svantaggi peraltro insignificanti, sono dovuti a piccoli difetti tecnici di "gioventù" che hanno portato a piccole mancanze operative e di sicurezza nell'uso del mezzo, che sono comunque da rimuovere prima di una possibile acquisizione della macchina da parte nostra. Dal punto di vista economico, l'impiego di soluzione di CaCl 2 è rappresentabile solamente in situazioni invernali estreme. I vantaggi relativi la distribuzione di soluzione per i trattamenti preventivi e contro i fenomeni gelivi, grazie alla minore rimozione del sale dalla strada, si evidenziano economicamente in maniera più chiaracon l'impiego di soluzione di NaCl. Ottimale sarebbe pertanto un mezzo economico, agevole da scarrare, munito di sistema di dissoluzione e distribuzione della soluzione di NaCl per i trattamenti preventivi ed in caso di strada con neve compressa ed a basse temperature per la distribuzione della soluzione calda di CaCl2. La possibilità di produrre anche soluzioni di cloruro di sodio con il Firestorm è già stata confermata da Agristrade. In questo caso è consigliabile l'uso di sale fino a che è completamente solubile in acqua. Le relative prove sono pertanto allo studio. Firestorm è in tutto e per tutto, nelle situazioni testate finora, un eccellente mezzo di emergenza per situazioni meteorologiche avverse e condizioni estreme in zone esposte.
Conclusione Riassumendo il Firestorm evidenzia
3. Distribuzione di soluzione calda di CaCl2 (termocamera)
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Si afferma ancora nel 2012 la presenza di Snow Service nell'ambito pubblico e per la Società Autostrade
Per la Strada dei Parchi A24 e A25 Snow Service ha eseguito in tempo di record un'importante fornitura di 3 vomeri trasformabili modello VMR2 con innovativo sistema antiurto a comando idraulico, e 31 lame sgombraneve modello SRA/5 XL da 4 metri con doppio coltello raschiante in acciaio e vulkollan dotate del pluri-
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colluadato sistema di calibramento del peso a terra. Dalla console di comando, arricchita da un nuovo e funzionale design, è possibile azionare i molteplici movimenti dell'attrezzo di notevoli dimensioni e del peso prossimo ai 14 q. Quest'ultimo, gestito da uno specifico sowftare, permette di adeguare le
proprie caratteristiche in base alle esigenze operative, che possono variare da 300 a 900 kg. Il tutto consente di ottimizzare il consumo dei coltelli e permette ai mezzi di raggiungere elevate velocità operative. Snow Service si è inoltre aggiudicata una gara d'appalto per la fornitura all'AMA di Roma, consistente in 12 lame sgombraneve modello Politech con centralina elettroidraulica per altrettante spazzatrici meccaniche Sicas MA4M1, dotate di motore da 145 CV e peso totale a terra di 111 q. La lama Politech è costruita in multimateriale: è robusta e allo stesso tempo leggera, e, grazie all'innovativo sistema antiurto, può svolgere attività di sgombero della neve anche a medie e alte velocità, in quanto in grado di affrontare qualsiasi fondo stradale irregolare, consentendo all'operatore di dedicare tutta la propria attenzione alla guida del mezzo. Le lame sono a funzionamento autonomo con centralina elettroidraulica che è parte integrante delle stesse, comandate da una semplice pulsan-
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tiera fissata sul cruscotto delle macchine. Questo è risultato il miglior abbinamento con le spazzatrici meccaniche Sicas impiegate per svolgere il servizio di sgombero neve nella rete urbana di Roma. La società emiliana ha anche organizzato il 14 e 15 dicembre 2012 un Open House che, nonostante il tempo avverso, ha ottenuto un importante consenso di intervenuti, ospitando tanto clienti privati che rappresentanti degli enti pubblici. In occasione della manifestazione è stata presentata tutta la gamma delle attrezzature sgombraneve e spargisale, con grande rilevanza per gli abbinamenti a qualsiasi tipo di trattrice agricola, autocarri e portattrezzi. Erano presenti i concessionari partner John Deere, Valtra, Fendt, Kubota, Manitou, JCB, Iveco e Land Rover, e hanno inoltre partecipato i costruttori Durso, Venieri, BM Tractor, Ferri e Vem Italia. L'evento è stato predisposto, visto il maltempo, allestendo parte del reparto montaggio, dove i partecipanti, oltre ad assaporare i banchetti appositamente allestiti con prodotti tipici locali, hanno potuto visionare il ciclo di montaggio delle attrezzature con massima soddisfazione per gli organizzatori. Evento interessante per l'aspetto gastronomico, ma soprattutto per le novità assolute quali la nuova gamma di spargitori elettrici da 500 e 800 litri, e la nuova serie di lame in plurimateriale dotate di centralina elettroidraulica con miniradiocomando di ultima generazione che permette l'allestimento del mezzo senza intervenire con impianti elettrici ausiliari, e particolarmente adatte per pick-up e piccoli autocarri.
MOVIMENTO TERRA
Bauma 2013: Case mostra i muscoli
A Bauma 2013, Case Construction Equipment testimonia la propria forza in qualità di full-liner a livello mondiale nel movimento terra. Presente con un'ampia gamma di modelli, Case conferma la propria leadership nella progettazione e produzione di macchine potenti, dai consumi contenuti e dalle emissioni ridotte per il settore industriale, il movimento terra e l'industria delle cave. Dalle macchine compatte come i miniescavatori e gli skid steer, a quelle pesanti come escavatori e pale
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gommate, fino ai nuovi dozer: la gamma Case ha tutte le soluzioni in grado di soddisfare le esigenze di ogni cliente ovunque nel mondo. I Dozer Case: grande potenza, massimo controllo Alla manifestazione di Monaco, Case presenta la nuova Serie M di apripista cingolati (dozer). I tre nuovi modelli hanno pesi operativi da 13 a 20 tonnellate, ognuno con la miglior trazione alla barra della categoria, emissioni allo scarico minime e sofisticati sistemi di controllo automatico
per una maggior produttività. I dozer della Serie M utilizzano trasmissioni idrostatiche altamente efficienti per una forza di trazione alla barra straordinaria: 213,5 kN per l'1150M, 311 kN per il 1650M e 374 kN per il nuovissimo 2050M. I dozer della Serie M di Case sono al vertice della categoria grazie agli efficienti motori FPT Industrial Tier 4 Interim/EU Stage IIIB. Per abbattere le emissioni e ridurre drasticamente i consumi, i dozer Case utilizzano la collaudata tecnologia SCR (Selective Catalytic Reduction). Queste macchine vantano una potenza incrementata del 9 - 16%, a fronte di un risparmio dei consumi di oltre il 10% e un aumento della produttività globale del 19%. I primi escavatori midi con motori Tier 4 Final Ancora una volta Case si conferma all'avanguardia nella conformità agli ultimissimi standard sulle emissioni, presentando due midi escavatori cingolati con motori Tier 4 Final/EU Stage IV. Grazie alle pompe idrauliche ad alta portata, i nuovi midi escavatori CX75SR (Short Radius) e CX80C sviluppano una potenza idraulica maggiore del 9%. I tempi di ciclo sono ridotti e la forza di scavo incrementata del 3%. La cabina è più grande del 7% e utilizza lo stesso monitor e la stessa interfaccia operatore degli escavatori cingolati di più grande tonnellaggio della Serie C. Per ottemperare alla fase finale della
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normativa sulle emissioni allo scarico, questi escavatori utilizzano la tecnologia CEGR (Cooled Exhaust Gas Recirculation) con catalizzatore diesel DOC (Diesel Oxidation Catalyst). Non è necessario con questo dispositivo l'utilizzo del filtro DPF, né la rigenerazione dello stesso, con un conseguente risparmio di carburante. Rinnovata la gamma degli escavatori gommati A Bauma 2013, lo stand Case esporrà due degli ultimissimi escavatori gommati lanciati dal costruttore: i modelli WX148 e WX168, provvisti di un esclusivo sistema idraulico a tre pompe che garantisce un controllo superiore e prestazioni eccezionali. Il sistema CIS (Case Intelligent Swing) di Case consente all'operatore di regolare la velocità di rotazione della torretta per adattarla all'applicazione in corso. Gli escavatori sono inoltre provvisti di un nuovo e pratico selettore unico che consente di scegliere sia la velocità, sia la modalità di lavoro. Dotati della proverbiale stabilità e robustezza delle macchine Case, gli escavatori gommati della Serie WX hanno una trasmissione Powershift idrostatica completamente automati-
ca, montata direttamente sull'assale posteriore con un'altezza libera dal suolo massima. I freni a disco in bagno d'olio forniscono una potente capacità di frenata anche alla velocità massima e gli intervalli di cambio olio assali di 2.000 ore determinano costi operativi inferiori. Debutto europeo per la 621F Il prossimo aprile, la pala gommata 621F farà la sua prima apparizione pubblica in una fiera internazionale europea. La macchina, da 12,2 tonnellate, è spinta da un motore common rail di seconda generazione, certificato Tier 4 Interim/EU Stage IIIB, con tecnologia SCR (Selective Catalytic Reduction) e consumi eccezionalmente ridotti. La pala Case 621F, dotata di una trasmissione Powershift ZF automatica, è disponibile anche in versione a 5 rapporti (associata alla funzione lock up attiva in 2a marcia e alla funzione power inch attiva in fase di avvicinamento al carico o in salita. E' anche possibile dotarla di assali heavy duty associati a un differenziale anteriore autobloccante al 100% (manualmente o automaticamente) per la massima aderenza al terreno e una
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minor usura degli pneumatici. Come le più grandi pale gommate della Serie F, anche la 621F ha il modulo di raffreddamento con i radiatori disposti a cubo, montato dietro la cabina; il motore è sulla parte posteriore della macchina e funge anche da contrappeso. I radiatori, nell'ormai collaudata e famosa disposizione a cubo intorno al ventilatore, fanno in modo che attraverso ciascun radiatore passi solo aria fresca, senza interferire tra loro come quando sono affiancati uno con l'altro. Questo aumenta l'efficienza di raffreddamento e incrementa la vita del liquido refrigerante, riducendo i costi di gestione per il cliente. La famosa terna Case in livrea rosa per la ricerca contro il cancro Nello stand Case sarà dedicato uno spazio speciale all'esposizione di una terna Case 580 verniciata di rosa presso lo stabilimento statunitense di Burlington, Iowa. Quest'idea è volta a sensibilizzare il pubblico sull'importanza della prevenzione del tumore al seno. L'iniziativa è partita da Marvin Linder, progettista dello stabilimento di Burlington, che ha perso la moglie Leslie proprio a causa di questa malattia. La terna, con l'adesivo Digging For A Cure (parole normalmente usate nella ricerca di un tesoro che si potrebbero tradurre con Scoviamo una Cura), ha partecipato a diversi eventi benefici per la raccolta di fondi in tutti gli Stati Uniti. I clienti che desiderano sostenere Case e il suo impegno per aumentare la consapevolezza sulla ricerca e prevenzione dei tumori femminili, potranno acquistare i modellini in scala di questa macchina unica. Per ogni modellino di terna rosa venduto sullo stand sarà effettuata una donazione agli istituti per la lotta contro questa malattia. I modellini della terna rosa Case Digging For A Cure saranno anche disponibili online.
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Nuovo accordo tra Expo Lavori Pubblici e Studi Ambientali PIACENZA 8 - 10 OTTOBRE 2013
Con lo scopo di rendere sempre più utile al visitatore la partecipazione ad Expo Lavori Pubblici 2013, che si terrà a Piacenza dall'8 al 10 ottobre 2013, è stato siglato un accordo con l'associazione Studi Ambientali per l'organizzazione di una serie di convegni/seminari la cui iscrizione sarà presto disponibile on line. Titoli, orari e relatori saranno comunicati e aggiornati sul sito www.expolavoripubblici.it. S t udi A mbient ali (A s s oc iaz ione E uropea di S t udi per la Tut ela dell'Ambiente), promuove e diffonde ad enti, pubblici e privati, tramite associazioni e privati, aventi sede nei paes i membri dell' Unione Europea, l'utilizzo e la conoscenza degli strumenti generali che sostengono direttamente le politiche europee in materia ambientale, promuove ogni iniziativa atta a porre temi e a risolvere problematiche riguardanti la programmazione, la gestione ed
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il governo dell'ambiente, delle risorse e dei beni naturali, promuove ed organizza corsi di formazione culturale, professionale e tecnica per i propri soci, nonché per gli operatori di settore presenti nel territorio; organizza convegni, dibattiti, studi, ricerche e programmi formativi nei settori ambientale ed energetico, proponendosi come punto d'incontro tra gli operatori e le istituzioni, e favorendo l'inserimento nel mondo del lavoro di risorse professionali altamente specializzate. Studi Ambientali è inoltre centro di eccellenza per l'ambiente, svolge la propria attività in stretta collaborazione con imprese, istituzioni, università, centri di ricerca, ordini professionali, associazioni di categoria e media, avvalendosi delle più qualificate competenze professionali e di un network consolidato. Studi Ambientali promuove ed organizza con enti e istituzioni, università,
ordini professionali, associazioni di categoria ed operatori, attività formativa e divulgativa per la promozione delle migliori tecniche in materia ambientale. La formazione in campo ambientale gioca un ruolo di anticipatrice dei futuri fabbisogni professionali, proponendo figure innovative che rispondano in modo rapido ai nuovi mercati verdi in espansione. Sono questi i settori che presentano nuove opportunità occupazionali e speranze di crescita per la green economy italiana, una realtà in espansione che, negli ultimi anni, ha visto aumentare il numero degli occupati. Le nuove opportunità appaiono strettamente legate a competenze specifiche ed a percorsi di formazione, la cui partecipazione rappresenta lo strumento migliore per prepararsi adeguatamente alle nuove sfide e trovare un lavoro in tempi rapidi. Una recente ricerca mostra come l'ambiente sia la nuova frontiera del lavoro, in grado di premiare la formazione e la preparazione dei giovani, aumentare le opportunità, valorizzare le competenze e contribuire a migliorare e tutelare il territorio.
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