Soluzioni per lavori pubblici 63

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n. 63 luglio - agosto 2013

quota neve s.r.l. via Panizza 12 - 20144 Milano Poste Italiane S.p.A. Sped. in abb. postale 70% LO/MI




6 Patentino obbligatorio per chi guida macchine agricole e ad uso edile F. Capozzi 8 Da azione locale a strategia nazionale M. Boschini 10 Pellenc ancora più attinente al PAN GPP 12 Le Autostrade Bavaresi ed Austriache confermano la scelta delle lame telescopiche 14 Un Bonetti F100X speciale per il Comune di Sover Gh. Marchelli 16 La Beam S14000 fornita da Giletta S.p.A. amplia l'offerta dei servizi di Specchia Service Gh. Marchelli 18 MI&P S.r.l.: un mondo di soluzioni 21 Flexystone: l'efficace sistema di sigillatura che arreda G. Patscheider 22 Hymach a tutta produttività Gh. Marchelli 24 MVG, la scelta giusta, il giusto fondente per ogni situazione Gh. Marchelli 27 La divisione Outdoor Nilfisk sarà tra i protagonisti di Expo Lavori Pubblici G. Patscheider 28 Programma mezzi polivalenti di BSI Veicoli, in futuro sotto la bandiera Aebi Schmidt 29 …2 anni dopo: il Black Top non si è mosso 30 Mounting Systems GmbH celebra 20 anni, un'istituzione nel campo dell'energia solare 32 La soluzione Aebi Schmidt per le buche di Torino 34 Overland: robustezza, affidabilità, efficacia e flessibilità G. Patscheider 36 Ferri: la manutenzione del verde a 360° 37 Mercedes-Benz Unimog è "Off-road Vehicle of the Year 2013" 38 Servizio a 360 gradi: la polivalenza dei mezzi Merlo per le municipalità 41 Nove vomeri Bombelli ad Autostrade per l'Italia Gh. Marchelli 42 Innova propone in Italia i coltelli di raschiamento ad alte prestazioni e lunga durata Küper 44 Bonatti sceglie Astra e Allison Transmission per i principali gasdotti europei 46 Anche Autostrade per l'Italia sceglie Robogreen 48 Gli elevati standard della produzione Giletta: il caso dello spargitore UniQa R. Mattio 50 Niederstätter, gli specialisti per strutture di container "chiavi in mano" realizzate con moduli Containex 52 Il Pellicano Verde sceglie un Caron C 40 Ga. Marchelli 54 Nuovo Mercedes-Benz Arocs: test drive dalla strada al puro impiego offroad 58 Benati, C.I.M.S. e Area Blu: insieme per il territorio imolese X Orsi Group subentra ad Assaloni S.r.l. X La nuova Tares e i comuni: esperienze a confronto IX Gli acquisti della P.A. con particolare riferimento agli Enti Locali tra Consip e Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione VIII Sapersi orientare nel mondo degli appalti di fornitura e servizi, anche alla luce delle recenti normative e giurisprudenziali VIII Sicurezza delle macchine utilizzate per i Lavori Pubblici VII Ecoplus e l'Istituto Italiano Sicurezza dei Giocattoli presentano il convegno: Dalla parte dei bambini VI Nuova collaborazione tra Expo Lavori Pubblici e Assodimi V Materiali ottimizzati per il risanamento a freddo di pavimentazioni stradali IV Scuola di Alt®a Amministrazione IV Studi Ambientali III Expo Lavori Pubblici Piacenza 8 - 10 ottobre 2013 Lavori Pubblici viene inviata in tutta Italia a:

- Uffici Tecnici di tutti i Comuni, Province, Regioni e Comunità Montane - Società di gestione strade e autostrade - Aziende municipalizzate, di multiservizi e raccolta rifiuti - Aziende di trasporto urbano - Ditte appaltatrici di lavori pubblici - Parchi nazionali e regionali, Corpo Forestale dello Stato - Protezione Civile - Consorzi di bonifica - Aeroporti, Porti - Enti, Aziende e Comunità di grande dimensione (fiere, golf, parchi divertimento…) - Ditte produttrici e commerciali italiane ed estere nei settori di intervento della rivista - Personalità di settore italiane ed estere 4

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In copertina

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QUESTIONI LEGALI

Patentino obbligatorio per chi guida macchine agricole e ad uso edile AVV. FRANCESCO CAPOZZI del Foro di Milano

Dal 12 marzo 2013 è entrato in vigore in Italia l'Accordo Stato - Regioni e Province Autonome del 22 febbraio 2013, il quale, seguendo la strada già tracciata da Testo Unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro (art. 73 comma 4 e 5 D.Lgs. 81/08), ha istituito una specifica abilitazione (Patentino) per gli utilizzatori di mezzi meccanici, siano essi lavoratori autonomi o dipendenti. Per i lavoratori è quindi prevista la frequentazione di un corso di formazione tecnico - pratico, alla cui conclusione seguirà una verifica finale che, in caso di esito positivo, autorizzerà il rilascio di un attestato di abilitazione. E' importante sottolineare che per il lavoratore, avere già conseguito la patente di guida non varrà ad esonerarlo dall'obbligo di conseguire detta abilitazione, in quanto le due abilitazioni sono tese a soddisfare interessi differenti. Infatti mentre la patente di guida interessa in senso stretto la circolazione stradale, il patentino istituito dall'Accordo Stato - Regioni mira a tutelare i lavoratori dai possibili infortuni derivanti dall'inesperienza nell'e-

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sercizio di mansioni che importino la conduzione di tali tipologie di veicoli. In particolare, i veicoli per i quali è necessario il citato patentino, sono piattaforme di lavoro mobili elevabili, gru a torre, gru mobile, gru per autocarro, carrelli elevatori semoventi, trattori agricoli e forestali gommati e cingolati, i sollevatori telescopici, i carri raccolta frutta e alcune tipologie di macchine movimento terra (escavatori idraulici e a fune, pale caricatrici frontali, terne, autoribaltabili a cingoli e pompe per calcestruzzo). La normativa in commento troverà inoltre differente applicazione a seconda dei soggetti tenuti alla loro osservanza. In particolare, mentre i lavoratori autonomi e quelli subordinati che, prima del 12 marzo 2013, non hanno mai utilizzato i macchinari descritti, dovranno conseguire sin da subito l'abilitazione, coloro invece che riusciranno a dimostrare (es. dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà che attesti la disponibilità in azienda dell'attrezzatura di lavoro di cui si dichiara esperienza di conduzione o, per il lavoratore subordinato, che attesti i periodi di tempo in cui il lavoratore ha svolto attività alle dipendenze dell'impresa agrico la/edile) un'esperienza pregressa di almeno due anni, saranno soggetti ad un corso di aggiornamento da tenersi entro il 2017. In caso poi il lavoratore autonomo o subordinato non riesca a provare l'esperienza pregressa di almeno due anni, dovrà effettuare il corso completo di abilitazione professionale entro il 2015. Tra i soggetti autorizzati a tenere i corsi di abilitazione ed aggiornamento vi sono, fra gli altri, Inail, Asl,

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, le singole Regioni, gli enti formatori con esperienza documentata. E' inoltre importante sottolineare che la normativa chiarisce espressamente che la partecipazione ai citati corsi deve avvenire obbligatoriamente in orario di lavoro e non può comportare oneri economici per i lavoratori. Del pari, tale formazione, trattandosi di formazione specifica, non è in alcun modo sostitutiva della formazione obbligatoria comunque spettante per legge a tutti i lavoratori. Il suddetto Accordo, tuttavia, nulla dice in merito alle sanzioni in cui possono incorrere il lavoratore autonomo o il datore di lavoro nel caso di mancato adempimento degli obblighi di formazione ed abilitazione. Del resto, la stessa violazione dell'art. 73 D. Lgs 81/08, di cui l'Accordo Stato - Regioni è una diretta applicazione, non viene mai ricondotta ad alcuna esplicita sanzione, né di carattere amministrativo, risarcitorio, o penale. Tuttavia, da una lettura coordinata del testo del D. Lgs. 81/08 con le motivazioni riportate tra le premesse dell'Accordo, sembra logico presumere che la violazione dei prescritti obblighi di formazione ed abilitazione possa ricadere tra quegli inadempimenti in materia di formazione ed addestramento sanzionabili persino con la sospensione dell'attività im prenditoriale. E' bene però sottolineare che, considerata la recentissima regolamentazione della materia nonché lo scarso coordinamento con altre norme sanzionatrici, è logico presumere che il vuoto normativo possa essere colmato dalle prime pronunce giurisprudenziali sulla materia.

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COMUNI VIRTUOSI

Da azione locale a strategia nazionale MARCO BOSCHINI - Associazione Nazionale dei Comuni Virtuosi

Ho deciso di "cedere" questo spazio al racconto di Ponte nelle Alpi, ospitando l'intervento dell'amico Ezio Orzes, che di quella esperienza è uno dei protagonisti indiscussi. Grande Ezio, spero che questa storia venga letta da chi ha potere di trasformarla da azione locale a strategia nazionale!

"Siamo orgogliosi di ricevere per la quarta volta consecutiva l'Oscar dei Comuni Ricicloni premio che riconosce l'impegno dei tanti che hanno contribuito a questo risultato. E' innanzitutto un riconoscimento alla comunità di Ponte nelle Alpi. Questi risultati sono la somma di piccoli gesti quotidiani, dall'attenzione posta fin da quando si fa la spesa, evitando di acquistare imballaggi inutili, alla separazione accurata dei rifiuti in casa fino alla loro consegna al servizio di raccolta domiciliare, al conferimento di ogni materiale all'ecocentro comunale. Il denominatore comune è la responsabilità, che passa di mano in mano dalla bottega del negozio di alimentari, ai cittadini, alla Ponte Servizi

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S.r.l. che gestisce con grande professionalità il servizio di raccolta, alle piattaforme di selezione che ritirano questi materiali e li riconsegnano alle aziende che li ritrasformano in nuovi beni. Ponte nelle Alpi è una comunità viva che s'interroga e cresce nel confronto. Una comunità che sta dimostrando a tutto il paese, con modestia e senso civico, che obiettivi apparentemente irraggiungibili sono invece alla portata di tutti. Non ci possiamo più permettere di buttare sottoterra, in una discarica o dentro un inceneritore, materiali preziosi spendendo in smaltimento quantità enormi di denaro. A Ponte nelle Alpi abbiamo abbattuto questo costo di oltre 90% (da 450.000 a 40 € l'anno) e abbiamo impegnato questi soldi risparmiati per dare lavoro a persone che erogano un servizio di grande qualità ai cittadini ad un costo basso. Qui si differenzia quasi tutto, e ogni cittadino del Comune di Ponte nelle Alpi produce ormai meno di 30 kg di rifiuto indifferenziato all'anno. Ponte nelle Alpi lancia una sfida al paese e alla politica: se tutti i Comuni Italiani sotto i 50.000 abitanti facessero la raccolta differenziata come da noi, in Italia si potrebbero abbattere dei costi improduttivi, come lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati, e si potrebbero creare almeno 200.000 posti di lavoro offrendo ai cittadini servizi di gran-

de qualità ad un costo contenuto. Meno costi e più posti di lavoro! Quanto? In media una famiglia di quattro persone, se differenzia bene, a Ponte nelle Alpi può spendere meno di 160 € l'anno, tramite l'applicazione di tariffa puntuale che premia con una bolletta leggera le famiglie che differenziano meglio. I segreti di questo successo? Un'amministrazione compatta e decisa che ha tradotto la vaghezza di termini come Green Economy in politiche e azioni concrete. Una progettazione e una pianificazione accurata del servizio di raccolta domiciliare porta a porta, la partecipazione attiva e il coinvolgimento dei cittadini, dei bambini e ragazzi delle scuole, veri protagonisti del cambiamento. Una gestione di grande qualità, affidata alla Ponte Servizi S.r.l., società pubblica del Comune di Ponte nelle Alpi, esempio di assoluta eccellenza nella gestione del servizio. Puntualità, professionalità, competenza, cortesia: il gestore ideale che tutti vorremmo trovare a gestire un servizio pubblico! Questo traguardo è dedicato ai Pontalpini, noi amministratori siamo orgogliosi di una comunità così attenta ai valori ambientali e corresponsabile nella gestione dei beni comuni".

Ezio Orzes Assessore all'Ambiente del Comune di Ponte nelle Alpi

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VERDE

Pellenc ancora più attinente al PAN GPP

Il PAN GPP è il Piano d'Azione Nazionale per il GPP (PAN GPP): fornisce un quadro generale sul Green Public Procurement, ovvero, definisce degli obiettivi nazionali, identifica le categorie di beni, servizi e lavori di intervento prioritari per gli impatti ambientali e i volumi di spesa, su cui definire i Criteri Ambientali minimi. Nell'ambito dello sviluppo sostenibile, Pellenc, negli anni '90, ha lanciato una gamma di elettroutensili ecologici pensando già allora all'abbattimento delle emissioni di CO2, anticipando le direttive comunitarie relative la sostenibilità ambientale recepite in Italia con D.M. del 10 aprile 2013 e precedenti. Pellenc ha di fatto studiato, progettato e realizzato per prima, sul mercato mondiale, la tecnologia innovativa delle batterie agli ioni di litio, con tutte le relative evoluzioni, per alimentare elettroutensili professionali destinati sia al settore agricoltura che alla manutenzione delle aree verdi pubbliche e private. La sensibilità di Pellenc rivolta al rispetto dell'ambiente e partner nello sviluppo sostenibile, per dare maggiore impeto alla propria idea, dal dipartimento Green&City Technology Pellenc, ha ideato il caricabatterie 10

solare mobile Solerion, eliminando totalmente le emissioni dirette di CO2. Pellenc offre la gamma completa di elettroutensili professionali a basso impatto ambientale, che rispondono alle esigenze dei professionisti in termini di inquinamento acustico e olfattivo, risparmio energetico, potenza, peso e autonomia, per consentire un lavoro di precisione senza fatica nel rispetto delle norme comunitarie. Pellenc avendo progettato tutte le proprie attrezzature secondo il principio dei criteri minimi ambientali, è già pienamente in linea con le nuove indicazioni dettate dalla Commissione Europea, e, sempre sulla base di questi principi Pellenc GreenTechnology, sviluppa ogni anno nuovi prodotti allo scopo di rispondere alle esigenze dei professionisti e alla gamma che comprende già oltre 25 prodotti: - 1 soffiatore a mano Airion - 4 motoseghe su asta Selion - 2 motoseghe potatrici a mano Selion - 1 decespugliatore tagliaerba Excelion - 3 tagliasiepi Helion - 1 zappatrice - sarchiatrice Cultivion

- 5 forbici Treelion E Lixion - 2 pettini vibranti per la raccolta delle olive Olivion - 1 legatralce AP25 - il pannello solare mobile Solerion - 5 batterie Ulib, fra cui la nuova 1100. A questi si andrà ad aggiungere Excelion 2000, il decespugliatore professionale adatto sia al taglio dell'erba che al taglio di arbusti, che anche in situazioni di erba alta e folta garantisce un'elevata potenza e affidabilità. Excelion 2000 ergonomico, leggero, silenzioso, polivalente, possiede ben 4 teste di taglio per le differenti lavorazioni. Non è poi da sottovalutare il punto di vista economico: il costo di utilizzo giornaliero degli attrezzi Pellenc è solo di pochi centesimi, ciò equivale al costo di una ricarica della batteria, inoltre consente un risparmio giornaliero di carburante di circa 7,50 €, che permette di ammortizzare la batteria in soli 130 giorni di utilizzo. 1. Nuova batteria Ultra Lithium Battery 1100 2. Le batterie sono molto compatte e con un peso ridotto

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VIABILITA' INVERNALE

Le Autostrade Bavaresi ed Austriache confermano la scelta delle lame Assaloni.Com

Le Autostrade Bavaresi ed Asfinag, la s oc iet à c he ges t is c e le Autostrade Austriache, hanno confermato anche per il 2013 la scelta di acquistare lame telescopiche di produzione Assaloni.com, rispettivamente ordinando 4 telescopiche sinistre E90.40/50S e 2 telescopiche doppie E90.42/70X la prima, e 9 telescopiche sinistre E90.40/50S e 2 telescopiche doppie E90.42/70X la seconda. Superata la fase iniziale di sperimentazione, è ormai consolidata la fiducia per questo nuovo prodotto che consente agli acquirenti di risparmiare mediamente il costo di un autocarro ogni tre lame acquistate, con una riduzione dei costi di oltre il 15% rispetto a quanto avrebbe avuto con

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lame tradizionali. Nel solo 2012, Assaloni.com, azienda ideatrice di tale progetto e detentrice dei relativi brevetti, ha venduto e consegnato oltre 200 lame realizzate con tale tecnologia, di cui il 50% destinate al mercato italiano. La possibilità di variare la lunghezza e di conseguenza l'apertura di sgombero, permette di circolare su strada in fase di trasferimento, con le medesime dimensioni di una lama tradizionale, ma in fase di lavoro poter aumentare la capacità di sgombero consente la riduzione del numero di veicoli necessari. Addirittura nel caso della telescopica a doppio sfilo, con lunghezza variabile da 4,2 m a 7,0 m, risulta possibile con sole due lame sgomberare un'in-

tera carreggiata di un'autostrada a 3 corsie, dimezzando in questo caso il numero dei veicoli. L'altissima affidabilità, la grande qualità di lavoro e di comfort, l'alta capacità di sgombero anche in presenza di neve pesante e ghiacciata, la cura dei particolari, hanno definitivamente conquistato clienti esigenti come le Autostrade Bavaresi ed Asfinag. Il successo e l'affidabilità raggiunta da tale prodotto, oggi disponibile in varie versioni e dimensioni, è ormai un dato di fatto, dimostrato dalla sua diffusione su tutti i più importanti mercati in Italia, Europa ed America.

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PORTATTREZZI

Un Bonetti F100X speciale per il Comune di Sover GHERARDO MARCHELLI

Il Bonetti F100X, grazie al suo telaio robusto, alle dimensioni contenute, al piacere e sicurezza di guida, viene in particolar modo apprezzato dai molti comuni italiani che si trovano ad operare su territori estremamente variegati, con strade strette, e ad eseguire lavori anche su strade bianche ed in situazioni di fuoristrada. L'agilità del

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Bonetti F100X rappresenta quindi la soluzione robusta, affidabile e tecnologicamente avanzata per chi ricerca un veicolo estremamente compatto ma potente, in grado di affrontare qualsiasi lavoro. Uno degli ultimi F100X consegnati alla società F.lli Tiefenthaler di Verla di Giovo (TN) è stato venduto al

Comune di Sover, dove l'ammi ni strazione comunale, dopo un'attenta analisi del mercato, ha trovato nel veicolo 4x4 polivalente Bonetti un mezzo da allestire con praticità e soprattutto dalle prestazioni professionali. Sicuramente la costanza e la presenza sul mercato della società Bonetti (da quasi 40 anni) ha contribuito alla scelta da parte dell'amministrazione. Oltre all'allestimento del classico cassone ribaltabile, è stata applicata una gru amovibile direttamente sul pianale cassone, con una portata di 200 kg e con azionamento elettroidraulico. Questo consente agli operatori di sollevare agevolmente e rapidamente i tipici carichi con cui gli enti hanno a che fare ogni giorno, come i rifiuti solidi urbani, i dissuasori del traffico... Inoltre, non superando la portata di 200 kg, evita i costi di denuncia

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Ispesl/Asl (oltre ai rinnovi annuali) e gli oneri per il patentino in vigore da marzo di quest'anno. La scelta di una soluzione come questa, al posto di una gru retrocabina, permette, oltre al risparmio economico, anche un ingombro minore del piano di carico. L'operatore, in alcuni casi, può smontare sia la gru, sia il supporto porta gru e riportare il cassone allo stato di origine. Questo veicolo inoltre è dotato dell'innovativo gancio di trattenuta pianali ribaltabili Tippersafe. Tale sistema è stato ideato da Bonetti e permette di avere la stabilità del cassone durante l'utilizzo del pianale ribaltabile per il caricamento di attrezzature mobili

(tramite le rampe posteriori). In questo caso di allestimento gru su cassone, il gancio può evitare l'innalzamento inaspettato del cassone, in particolare se l'operatore per errore non inserisce la sicurezza sul lato destro anteriore. Altre sicurezze sono abbinate sia al funzionamento della gru sia a quello del cassone. Infatti, in caso di una scorretta posizione del braccio, la valvola by-pass indirizza la mandata dell'olio a scarico, senza dare possibilità all'operatore di sollevare il ribaltabile. Questo Bonetti F100X, in versione veicolo industriale da 5 t, è guidabile con la patente C1/C e consente di avere una portata superiore ai 2.500

kg, che è anche lo stretto necessario per operare agevolmente con uno spargisale da 2 metri cubi di capacità e nello stesso tempo essere molto contenuto nelle dimensioni. Indipendentemente da alcune deroghe di utilizzo del tachigrafo (per enti pubblici...), il veicolo è stato consegnato con lo strumento digitale, corredato di dispositivo supplementare per avere il doppio segnale tachigrafico (Bonetti ha scelto la strada del dispositivo a tecnologia GPRS). I continui controlli stradali sui veicoli industriali e l'analisi di molti incidenti, hanno portato la commissione europea a generare quest'ultima variante della direttiva sui tachigrafi digitali.


IGIENE URBANA

La Beam S14000 fornita da Giletta S.p.A. amplia l'offerta dei servizi di Specchia Service GHERARDO MARCHELLI

Specchia Service S.r.l. di La Spezia si è recentemente dotata di una spazzatrice Beam S14000, commercializzata per Italia da Giletta S.p.A. Specchia Service è una società che dal 2005 offre servizi ambientali meccanizzati di spazzamento, sanificazione, lavaggio dei cassonetti e delle fosse, raccolta rifiuti con un adeguato parco macchine, a clienti sia pubblici sia privati, ed ha allargato costantemente la propria area di intervento arrivando oggi ad offrire i propri servizi da Livorno fino a Genova coprendo così le aree dell'alta Toscana e la

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bassa Liguria. Grazie ad un'esperienza maturata con molteplici tipologie di macchine, Specchia opera direttamente per comuni, porti, autostrade ed industrie sia direttamente sia affiancando le aziende ex municipalizzate della zona. Con l'acquisizione di questa nuovissima spazzatrice Beam S14000, Specchia Service può oggi offrire una nuova gamma di servizi. Ciò permette alla società di espandersi anche oltre alla già estesa area d'intervento. Grazie alle caratteristiche di questa

macchina con prestazioni estremamente elevate, Specchia può offrire il servizio di lavaggio ad altissima pressione a clienti di tutte le tipologie, risultando particolarmente interessante anche per gli aeroporti, autodromi e cementifici. La particolarità di questa macchina è il sistema di lavaggio che presenta un impianto ad alta pressione che può lavorare fino a 300 bar con 4 testine rotanti integrate all'interno della bocca di aspirazione posteriore: questo consente di lavare in profondità le superfici, rimuovendo qualunque residuo con l'effetto di abbattimento totale delle polveri sottili. La bocca di aspirazione di 2.500 mm raccoglie immediatamente l'acqua ed asciuga completamente la strada assicurando la raccolta di tutto il materiale trattato. Anteriormente alle spazzole è presente l'impianto per la spruzzatura di prodotti detergenti per aumentare il distaccamento di sostanze dalle pavimentazioni, ove ce ne fosse bisogno, come ad esempio in caso di versamenti d'olio e altri materiali oleosi. Specchia Service utilizza inoltre degli enzimi a base di glucosio biofissanti per azzerare totalmente le PM10. In un'unica passata la macchina quindi spruzza, lava con frizionamento meccanico delle spazzole ed infine

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pulisce ad alta pressione raccogliendo tutta l'acqua ed il materiale in modo da lasciare la superficie asciutta e senza residui di polveri, a differenza di una normale spazzatrice che, lasciando l'acqua a refluire nei normali scoli della strada, non assicura l'eliminazione delle polveri contenute nelle acque non raggiunte. La Beam S14000 in questo caso è stata montata su un autotelaio a 3 assi Man e presenta un motore ausiliario Mercedes-Benz MB 904 da 205 kW a 2.200 g/min; la capacità del cassone di raccolta è di 14 m 3 e la capacità complessiva dei serbatoi è di 5.700 litri, presenta il doppio gruppo spazzante aspirante lato destro e sinistro e rullo centrale da 400 mm di diametro con spazzamento simultaneo. Questa macchina permette a Spec-

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chia di ottimizzare gli interventi di pulizia già consolidati, quali la pulizia delle banchine dei porti, dei piazzali, di alcune strade e delle corsie di emergenza autostradali; inoltre consentirà alla società di prestare servizi che con le normali spazzatrici non si potevano offrire, ad esempio si potrà intervenire per la pulizia ad alta pressione di manti stradali drenanti, rimuovendo in profondità e liberando la porosità degli stessi, intervenire in caso di sversamenti in seguito ad incidenti, o di qualsiasi tipo di liquame, per un lavaggio profondo con sanificazione delle superfici. Se necessario, la Beam S14000 è in grado di operare per la difficile pulizia in caso di alluvione, per la rimozione di fango e/o detriti. Sicuramente però, il punto di forza della Beam S14000, oltre alla versatilità e la potenza nella

pulizia speciale, è la possibilità di essere utilizzata in svariate e nuove situazioni, in quanto è una macchina dalle prestazioni incredibili, creata ad hoc sulle esigenze del cliente, che riesce ad avere un mezzo unico, mai uguale agli altri, visto il grande grado di personalizzazione degli accessori. Una macchina che consente quindi a Specchia di differenziarsi dalle aziende concorrenti offrendo un più ampio spettro di servizi e una qualità maggiore di quelli che già offre. Per aumentare la capacità di lavoro delle macchine, in modo da intervenire per periodi di lavoro prolungati evitando trasferimenti, Specchia Service si è dotata di un impianto di chiarificazione delle acque montato sull'autotelaio che consente in pochi minuti di svuotare, pulire e ricaricare l'acqua della spazzatrice in loco.

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PORTATTREZZI

MI&P S.r.l.: un mondo di soluzioni

MI&P S.r.l. dallo scorso mese di aprile ha preso possesso di una nuova sede operativa a Lizzano in Bel vedere, in provincia di Bologna sull'Appennino Tosco Emiliano. Dopo una prima fase di riorganizzazione per la distribuzione in Italia dei veicoli da trasporto e polifunzionali di piccole dimensioni della tedesca Multicar, si è infatti resa necessaria una sede adeguata a gestire l'attività dell'azienda, che sta dando i primi risultati, nonostante il momento difficile per l'economia nazionale. La nuova sede della società è divenuta operativa contestualmente all'ingresso in azienda del sig. Fabrizio Fioresi, che dopo una lunga militanza nelle file di Assaloni.com in qualità di

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responsabile commerciale per il mercato Italia, ha deciso di intraprendere questa nuova esperienza. Fioresi affianca quindi nella gestione dell'azienda il sig. Alexander Lanz Guarienti, che già dagli anni '90 propone sul mercato italiano i veicoli Multi car e le attrezzature ad esso applicabili con oltre 200 veicoli tutt'oggi in circolazione. Al fianco del proprio marchio, MI&P ha voluto indicare la dicitura "un mondo di soluzioni": l'intento della società infatti è quello di mettere a disposizione degli operatori del settore (siano amministrazioni pubbliche, società private o ditte appaltatrici) l'esperienza maturata dal proprio team (interno ed esterno) nel campo dei

veicoli speciali e degli allestimenti dedicati alla manutenzione stradale, all'igiene urbana e al trasporto. Grazie alle conoscenze specifiche di MI&P e dei costruttori di allestimenti del settore, saranno individuabili le soluzioni più opportune per le specifiche problematiche che ogni utilizzatore ha, in funzione della morfologia del territorio, della tipologia di strade su cui si opera e dell'organizzazione del servizio che si vuole gestire. In una fase così complicata per l'economia nazionale, ottimizzare le spese e gli investimenti ottenendo il miglior risultato è ancora più importante che nel passato; è importante spendere meno possibile ma è ancora più importante spendere bene: la qualità

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dei prodotti proposti, l'affidabilità delle aziende rappresentate e l'esperienza maturata permettono a MI&P di porsi come adeguato partner per tendere a questo obbiettivo. L'azienda rappresenta numerosi prodotti sul mercato nazionale: la collaborazione più prestigiosa è rappresentata dal marchio Multicar - Hako leader europeo nel settore dei veicoli compatti (larghezza massima 1,7 metri) con 1.500 - 2.000 unità prodotte annualmente; l'azienda, facente parte del gruppo Hako, propone un

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prodotto collaudatissimo, realizzato con logica industriale grazie agli importanti numeri costruititi. La gamma molto ampia (a breve anche il nuovo modello M31 con motorizzazione Euro 6), permette di individuare modello e accessori adeguati all'utilizzo previsto: di base i mezzi Multicar sono veicoli dotati di telaio molto robusto e motorizzazioni potenti (Iveco o Volkswagen in funzione del modello) con possibilità di trazione 4x2 o 4x4, con utilizzi che spaziano dal puro trasporto in conte-

sti cittadini o montani con spazi limitati, fino ad arrivare a veri e propri veicoli portattrezzi che possono azionare allestimenti classici come lama sgombraneve e spargisale ma anche attrezzature più impegnative e professionali come braccio falciaerba, turbofresa, spazzatrici aspiranti, piattaforme aeree e tantissimo ancora grazie ad impianti idraulici di potenza e velocità di avanzamento da 600 m/h a oltre 100 km/h nella versione con Ptt a 35 q. Altro fiore all'occhiello per i prodotti

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Multicar - Hako è il servizio ricambi, cui la fabbrica dedica da sempre grande attenzione. Ci racconta il direttivo Mi&P: "un magazzino totalmente dedicato al servizio post vendita garantisce la continua disponibilità del 98% dei particolari di tutta la gamma Multicar, anche veicoli con oltre vent'anni di età; i clienti possono accedere alla sezione ricambi presente nel sito aziendale, individuare il ricambio necessario e inviare richiesta di preventivo ed eventualmente ordinarlo; tutto ciò che viene confermato entro le ore 14 viene gestito e spedito nella stessa giornata con consegna in 24/72 ore in funzione delle dimensioni e pesi del materiale". Per poter essere quanto più capillari ed efficienti possibile sia nell'attività commerciale che di post vendita, MI&P sta selezionando una rete di aziende sul territorio Italiano, rete in continuo aggiornamento e completamento. Multicar assieme ai propri allestitori preferenziali ha sviluppato oltre 150 allestimenti facilmente intercambiabili sul veicolo e con la particolarità di essere studiati in collaborazione tra

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uffici tecnici e commerciali di Multicar e degli allestitori, garantendo il miglior abbinamento possibile e conseguentemente un ottimale risultato per l'utilizzatore finale. Tutti gli allestitori selezionati sono primarie aziende con pluriennale esperienza nel settore. Diverse di queste aziende sono rappresentate da MI&P sul mercato Italia: - Fiedler con una gamma completa per i veicoli Multicar e similari che spazia dai falcierba, alle macchine per aspirazione e raccolta fogliame, spazzolatrici a rullo di piccole dimensioni e numerose altre applicazioni. - Trilety: azienda specializzata nella produzione di spazzatrici scarrabili da applicare a veicoli portattrezzi come Multicar, Mercedes-Benz Unimog e altri mezzi speciali. La grande esperienza del costruttore in un segmento così specifico, garantisce grandi prestazioni, affidabilità e longevità delle attrezzature. - Reinex: l'azienda produce numerose attrezzature che basano la propria azione sull'utilizzo dell'acqua in pressione, quali moduli lavastrade, siste-

mi per rimozione di scritte e sporco su muri, monumenti..., spurgo pozzi e canal jet, moduli per innaffiamento verde pubblico e molto altro ancora. - Blumenbecker: l'azienda è un colosso internazionale con interessi che spaziano dalle attrezzature per aeroporti, ferrovie, engineering e alle piattaforme per lavori aerei; la collaborazione con MI&P è soprattutto su questo ultimo settore (Blumenbecker Technik), dove è disponibile una gamma completa di cestelli. Anche per Multicar sono stati sviluppati modelli che permettono di arrivare fino a 21 metri di altezza lavoro nonostante le dimensioni compatte del veicolo portante e con sistema di scarramento molto efficace e rapido. Quanto sopra sono alcune delle soluzioni che MI&P può proporre; a breve sarà on line un sito internet ricco di dettagliate informazioni. Verificare assieme le esigenze operative dettate dalle specifiche situazioni è certamente la strada migliore per individuare mezzi e attrezzatura più adeguata per raggiungere l'obbiettivo: MI&P e i propri partner sono a disposizione dei clienti.

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MANUTENZIONE STRADE

Flexystone: l'efficace sistema di sigillatura che arreda GUNTHER PATSCHEIDER

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L'azienda Stone Expert si occupa di pavimentazioni da esterni, offrendo soluzioni particolari alle aziende del settore, alla pubblica amministrazione ed ai privati. Il servizio che riscuote maggior successo è la sigillatura in resina delle fughe di cubetti e piastrelle in genere, che garantisce estetica, durata, efficienza e soluzione dei frequenti problemi (sfaldatura, rottura e tenuta del cubetto) al tempo stesso. Oltre 10 anni di ricerche con innumerevoli prove e l'esecuzione di centinaia di cantieri, hanno portato al successo Flexystone, un sistema brevettato per la posa e la sigillatura di pavimentazioni esterne in pietra naturale che garantisce innumerevoli vantaggi.

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Questo sigillante per giunti e fughe di pietre naturali è tra i sistemi più innovativi, rapido nell'esecuzione e duraturo nel tempo. Non solo ha un aspetto cromatico molto gradevole ma garantisce resistenza a tutte le sollecitazioni meccaniche, ad ogni tipo di sversamento accidentale e agli agenti naturali ed atmosferici. Il processo per la posa è molto semplice: è consigliato l'utilizzo di aggregato secco 3 - 6 o 4 - 8 mm (no sabbia o mix di sabbia e cemento) per l'allettamento. A posa compiuta, si saturano le fughe con graniglia asciutta del colore scelto, senza utilizzare acqua. Una volta costipate le fughe si procede con la colatura di

Flexystone nelle stesse: la resina giunge fino in fondo al cubetto creando un reticolo robusto e al tempo stesso elastico. L'esecuzione è rapida: in otto ore un operatore sigilla circa 100 m2 e dopo sole 24 ore si può riaprire la strada al traffico. Anche a quello pesante. Flexystone si può applicare con qualsiasi tipo di pietra e formato, irregolare o segata, con masselli autobloccanti, mattoni in argilla o coccio… Un ulteriore vantaggio è che non richiede manutenzione: infatti impedisce la crescita di erba, le fughe non vengono svuotate dalle spazzatrici ed è inattaccabile dal sale invernale, oltre ad attutire il rumore del traffico circolante. Recentemente Flexystone è stato utilizzato per il rifacimento della pavimentazione del centro pedonale di Cortina d'Ampezzo. Il comune, dopo aver testato numerosi prodotti, ha scelto Flexystone anche per le particolari esigenze della stagione invernale. 1. Corso Italia, Cortina d'Ampezzo

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VERDE

Hymach a tutta produttività GHERARDO MARCHELLI

Un'importante fornitura di Hymach per un cliente attento alla produttività nel lavoro di gestione dei cigli stradali, ha visto l'ordine di un numero cospicuo di trattori dedicata al doppio lavoro grazie a Easy F + Rodeo. La combinazione prevede appunto la trinciatrice anteriore Rodeo e la tagliaerba a braccio posteriore modello Easy F allestite su trattrice Landini Power Farm 110. Rodeo è caratterizzata da un movimento basculante che permette di eseguire lavori di sfalcio erba e arbusti seguendo l'inclinazione e le difformità del terreno. E' dotata inoltre di un sistema di traslazione che consente lo spostamento orizzontale in ambo i lati così da poter

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lavorare a filo ruota e oltre, permettendo di posizionare la testata secondo la necessità dal tipo di intervento che la sede stradale richiede. Sia la funzione falciante che tutti i movimenti sono attuati idraulicamente. Già da sola è una macchina altamente efficiente e, in combinata con qualsiasi altra attrezzatura per sfalcio erba a braccio, offre la possibilità di effettuare la manutenzione del verde stradale in banchina e in scarpata in un solo passaggio. Easy F invece è un braccio retroportato in tre pezzi articolati che consente di lavorare agevolmente a bordo strada, in banchine e scarpate, oltrepassando ostacoli a sviluppo verticale in modo agevole.

Naturalmente Hymach anche per queste attrezzature ha realizzato le strutture in acciaio di prima qualità con caratteristiche di robustezza ed elasticità adeguate alla lunghezza e sezione del braccio affinché questo sia robusto e flessibile. Gli elementi fondamentali delle articolazioni, boccole e spine, costruiti in acciaio sottoposto a trattamenti di durezza e rettifica, che ne aumenta la resistenza ed ne ottimizza la funzione allungandone la durata, i martinetti dotati di valvole di regolazione, garantiscono all'utilizzatore un braccio di notevole resistenza e ottima manovrabilità, fatto per durare nel tempo. I componenti principali dell'impianto di funzionamento quali pompe e motore, moltiplicatore, distributore, radiatore, sono scelti da Hymach tra quelli proposti dalle migliori marche sul mercato per rendimento e affidabilità, che determinano quindi le caratteristiche di potenza e produttività proprie delle attrezzatura prodot-

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te dall'azienda di Stienta. La particolare conformazione della carcassa delle testate trinciaerba, in tutti i modelli proposti, si delinea in modo da seguire il disegno del rotore di taglio per lasciare uno spazio uniforme tale da agevolare lo scarico del materiale trinciato. Inoltre la varietà di sistemi di taglio disponibili per le diverse tipologie di vegetazione e stato del suolo, assicurano la continuità e l'uniformità dello sfalcio. Il rotore di entrambe le testate utensili, per questa particolare fornitura, è stato dotato di coltelli polivalenti disposti ad elica. L'allestimento standard prevede pompe e motore ad alto rendimento a ingranaggi, distributore idraulico con comandi a leve meccaniche, scambia-

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tore di calore, ed è realizzato per garantire il perfetto funzionamento della macchina con ottime prestazioni. Per permettere di disegnare la macchina più adatta alle proprie esigenze di lavoro, ogni cliente ha a disposizione diversi allestimenti opzionali: pompe e motori a pistoni, a circuito chiuso o aperto; distributori elettroidraulici proporzionali con funzioni controllate da joystick monoleva, che aumentano la maneggevolezza e sensibilità dei comandi, da scegliere tra diverse tipologie secondo la funzionalità che si vuole ottenere; il soffiatore per la pulizia del manto stradale dal materiale trinciato. Inoltre Easy può installare l'attacco girevole che permette alla testata di ruotare di 360° rispetto al piano oriz-

zontale e configurarsi con la bocca di taglio all'indietro. Questo particolare risulta estremamente redditizio permettendo di eseguire lo sfalcio guidando la trattrice in retromarcia quindi permette di allestire al megilio e di approfittare della guida reversibile di cui i trattori possono essere dotati. Lavorare sia in senso di marcia normale che in senso opposto oltre a svariati tipi di testate utensili rendono versatile l'attrezzatura per i più disparati utilizzi: sbanchinatrici, rotofossi, barre troncarami, barra falciante, testate a filo, spazzolatrici, testate tosasiepi. Le macchine nella versione base sono predisposte per effettuare il lavoro sul lato destro del mezzo ma è comunque prevista la loro realizzazione per operare sul lato sinistro.

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FONDENTI

MVG, la scelta giusta, il giusto fondente per ogni situazione GHERARDO MARCHELLI

L'evolversi delle situazioni climatiche ha reso sempre piÚ necessario lo sviluppo di soluzioni che tutelino la circolazione stradale. In Italia, dove la rete stradale è di circa 180.000 chilometri, della quale circa 6.500 sono di tratte autostradali, tale esigenza è particolarmente sentita, visto che gran parte delle merci viaggia ancora su gomma. Fino agli anni '70 era avvertita in

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maniera minore l'esigenza di usare fondenti specifici per le emergenze neve, ma il notevole sviluppo della rete viaria, cresciuta di circa il 70% negli ultimi 30 anni, ha richiesto la nascita di fondenti invernali ad alte prestazioni che salvaguardassero le pavimentazioni stradali. Per fare solo qualche piccolo esempio, gran parte degli asfalti nei tratti autostradali sono del tipo drenante,

che garantisce maggior sicurezza agli utenti ma che al tempo stesso ha esigenze maggiori di cura e manutenzione, oppure i ponti di Calatrava, costruiti in acciaio e cemento dove i comuni fondenti invernali possono risultare eccessivamente aggressivi. Purtroppo, nonostante le accresciute esigenze della moderna viabilitĂ , spesso vengono ancora usati impropriamente fondenti invernali non ido-

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nei o quantità eccessive nello spargimento. In entrambi i casi abbiamo delle diseconomie: o un eccesivo deterioramento delle pavimentazioni o uno spreco di risorse. Sfatiamo un altro preconcetto: la cosidetta superiorità del salgemma rispetto al sale marino. Per anni il sale marino è stato considerato un fondente di serie B, poiché in passato è stato spesso usato "tal quale", quindi con i suoi innati difetti: acqua in eccesso e tendenza ad ammassarsi in un blocco unico, difetti non presenti nel salgemma poiché estratto a secco dalle vene sotterranee. Oggi un sale marino proveniente da una salina efficiente e correttamente lavorato non ha più tali difetti ed anzi ha il pregio di avere insolubili e solfati nettamente inferiori rispetto al salgemma. MVG, moderna azienda operante nel campo del disgelo, offre una gamma completa di prodotti per tutte le situazioni, cercando di salvaguardare l'ambiente offrendo prodotti performanti, studiati per le varie applicazioni d'uso. I prodotti della linea Fuxor, la gamma dei fondenti invernali MVG, sono caratterizzati da due elementi che li contraddistinguono rispetto agli altri prodotti del mercato: - solfati inferiori allo 0,6% (certi prodotti inferiori allo 0,3%), - insolubili in acqua inferiori allo 0,12% (certi prodotti inferiori allo 0,02%). I solfati sono i principali responsabili dell'innesco del procedimento di corrosione delle pavimentazioni, mentre gli insolubili sono invece una delle cause primarie della perdita di efficacia degli asfalti drenanti, poiché questi elementi vanno ad ostruire la microporosità dell'asfalto. Certi operatori concentrano l'attenzione solamente al prezzo di acquisto del sale e non agli eventuali costi collaterali di ripristino e manutenzione del bene soggetto a trattamenti antineve e ghiaccio, utilizzando prodotti che hanno livelli di solfati ed insolubili incredibilmente alti. Per questa ragione, al fine di consentire una corretta valutazione fra i diversi fondenti invernali reperibili sul mercato, è opportuno valutare attentamente i seguenti parametri: titolo, umidità residua, insolubili in acqua e solfati. La gamma prodotti della MVG, che risponde appieno a tutte le situazioni di emergenza neve a cui gli operatori

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dovranno far fronte è composta dai seguenti prodotti:

E' attivo fino ad una temperatura al suolo di -6°C.

Fuxor HP E' l'entry level dei fondenti salini, costituito da cloruro di sodio con un titolo del 98,80% ed una umidità massima del 2,5%. Può essere caricato su tutti i mezzi spargisale e la sua granulometria, da 0 a 10 mm, lo rende idoneo per essere usato in tutte le situazioni, è additivato con antiagglomerante che consente la sua fluidità per tutta la stagione invernale. E' la referenza ideale per essere stoccata in grande quantità anche all'aperto. Disponibile in: rinfusa (ribaltabile), sacconi, sacchi da 25 kg.

Fuxor Standard Disponibile in due granulometrie 0 - 1 mm e 0 - 5 mm, è il fondente invernale che risponde alle esigenze della moderna viabilità stradale, particolamente indicato per lo stoccaggio in grandi quantità nei silos, caratterizzato da un titolo del 99% per la granulometria 0 - 5 mm e del 99,98% nella granulometria 0 - 1 mm. In entrambi i casi l'umidità massima è dello 0,2%. In particolar modo la granulometria 0 - 1 mm è soprattutto indicata in fase di prevenzione neve e ghiaccio ed in fase di abbattimento. Il caratteristico taglio granulometrico lo rende di pronta solubilità e quindi particolar-

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mente efficace in quelle situazioni dove è necessaria una pronta azione per il ripristino della viabilità ordinaria. Entrambi disponibili in: autosilos, rinfusa (ribaltabile), sacconi, sacchi da 25 kg e sacchi da 10 kg. Sono attivi fino ad una temperatura al suolo di -8,5°C. Fuxor Extra 30 E' la soluzione ottimale quando i fondenti a base di cloruro di sodio non sono più efficaci. Il cloruro di sodio è attivo solo fino a determinate condizioni climatiche: temperatura non inferiore a -8,5°C e con una umidità relativa nell'aria non inferiore al 75%. Fuxor Extra 30, frutto della ricerca MVG, è un mix di cloruro di sodio a granulometria selezionata e di cloruro di calcio, dove si combinano i vantaggi tecnici di entrambi i cloruri. Il cloruro di calcio presente nella miscela assorbe l'umidità dell'aria e la sua dissoluzione sviluppa calore accelerando il processo di scioglimento di neve e ghiaccio, rendendo particolarmente efficace la sua azione in fase di emergenza. Il cloruro di sodio invece consente di prolungare l'azione di fusione nel tempo. Le sue ridotte quantità di spargimento consentono di aumentare in maniera importante la percorrenza dei moderni mezzi spargisale e di ridurre al minimo l'aggressione alle pavimentazioni ed alle infrastrutture. Disponibile in: autosilos, sacconi, sacchi da 25 kg e sacchi da 10 kg. E' attivo fino ad una temperatura al suolo di -33°C. Cloruro di calcio E' il fondente invernale, per uso professionale, particolarmente indicato nelle situazioni di emergenza neve. Trattandosi di cloruro di calcio, necessita di particolari accorgimenti sia nello stoccaggio che nelle modalità e nelle quantità di spargimento. Disponibile in silos, sacconi e sacchi da 25 kg.

Fuxor Eco-Friendly nella sua caratteristica colorazione dovuta all'antiagglomerante biologico

Fuxor p80 - soluzioni acquose Completano la gamma dei fondenti invernali le soluzioni acquose a base di cloruro di sodio e di cloruro di calcio. Come abbiamo precedente accennato, vi sono determinate situazioni climatiche in cui il cloruro di sodio non riesce ad innescare il suo procedimento di fusione, in questi casi occorre utilizzare un "attivatore". Una prima opzione è umidificare il cloruro di sodio con una soluzione liquida di cloruro di sodio satura, che permette il discioglimento dei cristalli. Quando invece la temperatura e l'umidità sono particolarmente rigide o quando si deve risolvere una situazione di emergenza, può essere utilizzata la soluzione di cloruro di calcio (disponibile al 25/27% o al 35%). Utilizzando la soluzione di cloruro di calcio si ottiene un duplice risultato, oltre ad umidificare il cloruro di sodio (attivando il suo discioglimento), si ottiene anche una immediata azione di fusione di neve e ghiaccio in fase di emergenza. Disponibili in autobotti e cisternetta da 1 t.

chè il prodotto non diventasse un blocco unico durante la fase di stoccaggio. Si è reso quindi necessario trovare una soluzione che garantisse la piena fluidità del prodotto evitando queste dispersioni dannose nell'ambiente, poiché i cianuri non sono un elemento di pronta e completa biodegradabilità. I cianuri, a causa della loro struttura chimica, dopo lo spargimento modificano la loro struttura molecolare legandosi in nuovi elementi andando poi ad inquinare terreni e falde acquifere. Fuxor Eco-Friendly utilizza un antiagglomerante di origine organica, biodegradabile al 100% ed esente da cianuri, evitando quindi lo spargimento di cianuri nell'ambiente ma riuscendo comunque a garantire una corretta fluidità del prodotto. Il prodotto è disponibile nelle granulometrie 0 - 1 e 0 - 5 mm, è alternativo al Fuxor Standard e risponde alle esigenze di tutela ambientale degli operatori più sensibili alle politiche verdi, conformemente da quanto previsto dal Green Public Procurement. Disponibile in silos, sacconi, sacchi da 25 kg e sacchi da 10 kg. E' attivo fino ad una temperatura al suolo di -8,5°C.

Fuxor Eco-Friendly L'ultimo nato della famiglia Fuxor è caratterizzato da un innovativo animo "verde". I sali da disgelo sono sempre stati caratterizzati dall'utilizzo di un antiagglomerante a base di cianuri affin-

MVG rappresenta quindi il giusto partner per affrontare con serenità l'inverno, offrendo una gamma di prodotti completa per le varie situazioni, garantendo ai propri clienti la disponibilità della materia prima per operare con tranquillità.

E' attivo fino ad una temperatura al suolo di -33°C.

Prodotto

Preventivo Ghiaccio Preventivo Neve Curativo/manutentorio Grammi/metro quadro Grammi/metro quadro Grammi/metro quadro FUXOR HP 10-20 24-41 50-80 FUXOR STANDARD 14-24 18-35 40-60 FUXOR ECO-FRIENDLY 14-24 18-35 40-60 FUXOR EXTRA 30 5-9 5-9 11,5-16 FUXOR p80 4-7 5-10 10-15 I dati nella tabella sopra sono indicativi e non esonerano l'operatore da appropriate valutazioni in base alle effettive condizioni stradali e climatiche. 26

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IGIENE URBANA

La divisione Outdoor Nilfisk sarà tra i protagonisti di Expo Lavori Pubblici GUNTHER PATSCHEIDER

Dall'8 al 10 ottobre, Nilfisk, con la divisione Outdoor, sarà presente a Expo Lavori Pubblici. L'evento rappresen-

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terà l'occasione per dare l'opportunità di conoscere da vicino le macchine multifunzione di uno dei leader nel settore delle pulizie professionali. Nilfisk porterà la gamma City Ranger e Park Ranger: 2150, 2250, fino alla 3500. Parte essenziale della manifestazione sarà il programma di dimostrazioni, che vedrà non solo le macchine in azione, ma anche e soprattutto il cambio degli accessori. E' infatti la velocità e la semplicità della fase di sostituzione dei molteplici accessori uno dei vantaggi competitivi della gamma CR di Nilfisk: l'immediatezza di questa operazione permette all'operatore di contare su una macchina sempre disponibile

lungo tutto il corso delle stagioni, perfettamente adatta ad ogni esigenza territoriale.

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AZIENDE

Programma mezzi polivalenti di BSI Veicoli, in futuro sotto la bandiera Aebi Schmidt

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Il 5 luglio 2013 Aebi Schmidt Holding AG ha stipulato con le Società BSI Veicoli S.r.l. con sede ad Arielli (CH) e Meccanica Ortonese S.r.l. con sede a Ortona (CH), un contratto per l'acquisto del programma di veicoli polivalenti BSI. Con questa iniziativa, Aebi Schmidt Holding si avvia verso la diversificazione, ampliando così la gamma di telai già esistente con il segmento di "veicoli ad alta velocità". L'acquisizione dei modelli di transporter è destinata a rafforzare la posizione di mercato di Aebi Schmidt nel-

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l'ambito della tecnologia automotive. Aebi Schmidt è fornitore leader di prodotti innovativi e ad alto contenuto tecnologico per la pulizia delle strade e lo sgombero delle aree di traffico, nonché per la manutenzione delle aree verdi in terreni particolarmente difficili. L'ampia offerta comprende sia veicoli propri sia attrezzature integrative e complementari per l'allestimento personalizzato dei veicoli. Un'esperienza di decenni di storia fa di Aebi Schmidt un partner affidabile e competente per i clienti di tutto il mondo. Tutto da un unico fornitore - in futuro,

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i veicoli con relativi allestimenti ed attrezzature potranno essere ottimamente combinati per adattarsi sempre di più alle esigenze individuali del cliente. Massima attenzione verrà riposta al miglioramento continuo delle particolarità e dei dettagli tecnici. In aggiunta, Aebi Schmidt, si pone da sempre come partner di eccellenza per l'erogazione di servizi di assistenza, logistici e di post vendita altamente sofisticati. L'integrazione della gamma prodotti di BSI Veicoli e di Meccanica Ortonese sotto la bandiera Aebi Schmidt assicura la piena continuità delle serie BU. L'introduzione dei modelli Aebi MT750, Aebi MT740 e Aebi MT720 è prevista per la fine del 2013. 1. MT750 2. Interno cabina dell'MT750 3. MT720 4. MT740

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MANUTENZIONE STRADE

...2 anni dopo: il Black Top non si è mosso Il 22 giugno 2011 è stata effettuata una riparazione stradale con l'asfalto a freddo Black Top nel Comune di Sasso Marconi. Come è possibile notare dalla fotografia, scattata più di due anni dopo, la riparazione ha retto egregiamente sia al traffico pesante che alle condizioni atmosferiche particolarmente avverse degli ultimi inverni. Il Black Top era stato posato, come sempre, in meno di due minuti, senza la necessità di chiudere la strada al traffico. Il materiale è venduto in pratici fusti, comodamente richiudibili in caso di non totale utilizzo, e per la posa richiede un solo operatore. Il Black Top è un conglomerato a freddo composto da una combinazione di aggregati selezionati ed una speciale emulsione. L'aggregato principale è basalto, con C.L.A. (Coefficiente di Levigatura Accelerata) conforme alle norme comunitarie, ciò significa una minore usura e quindi maggiore durata sul manto stradale. Black Top è progettato per ripristinare in modo istantaneo e permanente asfalto, macadam, calcestruzzo ed altre superfici, assicurando così una facile e rapida manutenzione del manto stradale. Il prodotto aderisce al metallo

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ed ai materiali compositi, perfetto per la sigillatura intorno ai "chiusini", non è soggetto a restrizione/dilatazione termica, logoramento o separazione dell'emulsione dell'aggregato. Può essere utilizzato per lavori di restauro generale e per la riparazione istantanea e permanente di buche, crepe ed aree rotte di qualsiasi forma, profondità o grandezza, senza il bisogno di eseguire tagli, non necessita di essere scaldato ed aderisce perfettamente "asfalto su asfalto".

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ENERGIA

Mounting Systems GmbH celebra 20 anni, un'istituzione nel campo dell'energia solare

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Lo specialista di impianti Mounting Systems di Rangsdorf, nei pressi di Berlino, celebra ora nel 2013 il 20° anniversario di attività dell'azienda e contribuisce da ben due decenni al successo internazionale nella produzione di energia solare pulita. Con un'ampia gamma di prodotti per sistemi di montaggio e componenti per sistemi semintegrati, integrati e su tetti piani, come pure per impianti solari all'aperto, l'azienda - con quattro sedi sparse in tutto il mondo - ha raggiunto un posto di primato a livello internazionale nel campo dell'energia solare. I sistemi di montaggio costituiscono, sì, solo una piccola parte dell'intera struttura a energia solare, tuttavia hanno una grande responsabilità, in quanto forniscono il sostegno necessario alla parte più importante dell'impianto, ai moduli. Mounting Systems è stata fondata nel 1993 a Dahlewitz, a sud di Berlino. Il primo prodotto, un sistema integrazione - parziale, rese possibile, ai tempi, la costruzione di impianti solari su case di proprietà. Nel 2004 l'azienda si è spostata nella sua sede attuale di Rangsdorf, una località vicino Dahlewitz, con buone infrastrutture di collegamento tramite la vicina autostrada e l'aeroporto Berlin Schönefeld. Anche il Ministro dell'Economia e 30

degli Affari Europei del Branden burgo, Ralf Christoffers, è fra coloro che si congratulano: "I miei auguri per il 20° anniversario dell'azienda. E' con risolutezza che questa un tempo è stata fondata. Oggi si può dire che la strategia per lo sviluppo di una sede con un orientamento al mercato a lungo termine ha portato alla creazione di posti di lavoro e di formazione costantemente ambiti. La sicurezza di continuità e la formazione efficace di specialisti di impianti hanno una grande importanza per l'economia del Brandenburgo. Oltre agli indici di economia aziendale, per i vertici dell'azienda la responsabilità sociale è altrettanto rilevante per la missione e per l'identità dell'azienda. Il legame regionale si rivela anche attraverso la garanzia di personale qualificato, ricercato prevalentemente nella regione, dando così avvio a catene di valore a livello regionale. Auguro all'amministrazione e a i suoi collaboratori molto altro successo ancora". Dal 1993 la superficie di produzione e di stoccaggio è aumentata dai 1.000 ai 17.000 metri quadri odierni. Nel 1999 il gruppo di Amburgo Conergy ha appaltato l'impresa. "20 anni di Mounting Systems significano 20 anni di esperienza e 20 anni di qualità. In questo modo gli esperti di impianti definiscono standard a livello

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mondiale - anche per le soluzioni complete Conergy", afferma Alexander Gorski, presidente esecutivo della Conergy. "Pochi sviluppatori o produttori di sistemi di montaggio possono vantarsi di tale storia, lunga e ricca di successi. Nel campo dell'energia solare, così velocemente mutevole, quest'aspetto assume ancora più importanza. In qualità di società madre e di fornitore di soluzioni di sistemi con una rete di distribuzione a raggio internazionale siamo molto fieri e ci congratuliamo vivamente con Mounting Systems per il loro 20° anniversario". Da settembre 2008 l'impresa opera come azienda autonoma sotto il nome di Mounting Systems GmbH e da allora distribuisce i propri prodotti in modo indipendente sul mercato. Nel 2007 la Germanische Lloyd ha conferito per la prima volta la certificazione DIN ISO 9001 alla sede di Rangsdorf. Nel corso dell'ultimo ventennio, Mounting Systems ha affrontato con successo i cambiamenti nel mercato e nelle alternanti condizioni politiche generali. La distribuzione serve il mercato europeo, asiatico, africano e americano. Nel 2010 l'azienda ha inaugurato una propria sede di distribuzione e produzione sul continente americano, a West Sacramento, in

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California. Con altri uffici di rappresentanza in Francia (dal 2010), Gran Bretagna (dal 2012) ed in futuro anche in Giappone (estate 2013), Mounting Systems mostra la sua comprovata esperienza di mercato nel settore fotovoltaico mondiale e fornisce consulenza in loco ai propri clienti. Stefan Spork, direttore amministrativo di Mounting Systems, dichiara: "Vent'anni fa la produzione di elettricità riguardava ancora un mercato di 5 nicchia. Il settore nel frattempo si è lità hanno contribuito all'affermarsi professionalizzato. L'intera catena del del marchio Mounting Systems sul valore si delinea adesso in modo net- mercato internazionale. L'intero team tamente più efficiente e di conse- mira quotidianamente a sviluppare, guenza a costi più contenuti. Nel produrre e consegnare soluzioni e corso degli ultimi 20 anni abbiamo servizi ai propri clienti. Le sedi di impostato ed ampliato la commercia- Rangsdorf e West Sacramento fornibilità regionale, nazionale e interna- scono prodotti in oltre 50 Paesi. zionale in modo significativo e ci "Mounting Systems risulta fra le più siamo affermati con successo nella grandi aziende dell'industria dell'enerconcorrenza. Ci rallegriamo di questa gia fotovoltaica e termico solare. evoluzione e siamo convinti di poter Proprio in questo settore il successo continuare a contribuire anche nei imprenditoriale di Rangsdorf è davveprossimi vent'anni al futuro dell'ener- ro esemplare. La capacità di innovagia solare in modo attivo e in prima zione e il profilo internazionale assiculinea. Una cosa è certa: Mounting rano chance importanti sul mercato, e Systems proseguirà su questa linea difatti, nel 2010, Mounting Systems ha di successo internazionale. I clienti ricevuto il Premio all'imprenditoria possono fare affidamento sui nostri dalla Camera di Com mercio di Potsdam nella categoria "Crescita". sistemi di montaggio." Entrambi i direttori, Stefan Spork, lau- Nel 2011 abbiamo conferito all'azienda rea in ingegneria (MBA), e Andreas il Premio Qualità Berlino - Brande Knaup, commercialista, puntano in burgo. Che sia poi l'impegno volontamaniera coerente sull'ingegneria rio a titolo onorifico nel l'assemblea tedesca, un'ampia gamma di prodotti generale della Camera di Commercio e chiari concetti. Mounting Systems è e dell'Industria, il progetto dello scamsinonimo di qualità, servizio e affida- bio di poltrona (Chefsessel tausch bilità nelle consegne, valori determi- projekt) con istituti di ricerca del Brannanti, che ispirano fiducia in clienti denburgo o anche l'incontro internaesigenti in questione di qualità. I pila- zionale degli imprenditori "Green stri portanti dell'impresa sono corret- Ventures", Mounting Systems rappresenta per noi un partner importante e tezza, efficienza e parternariato. L'utilizzo di materie prime di alta qua- affidabile", così dichiara dott. Victor lità come ad esempio l'alluminio, la Stimming, Presidente della Camera di linea di produzione completamente Commercio e dell'Industria di integrata e i continui controlli di qua- Potsdam. Lavori Pubblici n. 63 luglio - agosto 2013

A partire da luglio 2012 Mounting Systems rientra fra i primi produttori di sistemi di montaggio per impianti fotovoltaici, i cui principali componenti possono essere muniti di marcatura CE secondo la EN 1090. Nella primavera del 2013 TÜV Rheinland ha conferito la certificazione ISO 9001 alle sedi di Rangsdorf e West Sacramento. Per il produttore di impianti vale la premessa "dal Brandeburgo nel mondo". L'impresa è radicata regionalmente e dimostra un chiaro legame con la regione in numerose attività. Sino ad ora, i direttori amministrativi Stefan Spork e Andreas Knaup si sono adoperati molto nella promozione delle attività giovanili, ad esempio per le nuove leve calcistiche, e partecipano in questo modo alla vita sociale locale. Oltre alla responsabilità per un approvvigionamento energetico pulito e a lungo termine, l'amministrazione punta sullo sviluppo dei collaboratori, il cui numero è in costante aumento. Al momento l'azienda dà occupazione a ben 250 persone, nove nazionalità in quattro sedi. Mounting Systems investe inoltre nel futuro in modo mirato, offrendo posti di formazione in sei differenti quadri di lavoro, tecnico e commerciale, come ad esempio nell'amministrazione aziendale, disegno tecnico e nel sistema di studio duale nel campo dell'ingegneria meccanica costruzione e fabbricazione. 1. Sistema di installazione esterna a Pobeda (Bulgaria) da 50,7 MWp 2. Sistema di montaggio su tetto piano a Rangsdorf (Germania) da 200 kWp 3. Sede Mounting Systems GmbH a Rangsdorf, vicino a Berlino 4. Sistema di pulitura 5. Centro di lavoro

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ATTREZZATURE

La soluzione Aebi Schmidt per le buche di Torino

Il problema delle buche sulle strade italiane è ormai noto a tutti ed è costantemente protagonista nelle pagine dei quotidiani locali e nazionali. Ne sa qualcosa l'Amministrazione Comunale di Torino che, venuta a conoscenza degli eccezionali risultati raggiunti dalla ditta ASE di Spoleto dopo un anno dall'acquisto della macchina "tappabuche" Schmidt

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SR800, l'ha voluta testare sul centralissimo Corso Regina Margherita. Grazie alla disponibilità del Pre sidente di ASE Spoleto, dott. Loretoni, che ha messo a disposizione macchina ed operatori, e all'organizzazione della ditta Prato di Tortona (rivenditore delle Road Patcher Schmidt per Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta), il 4 luglio a Torino erano

presenti numerosi rappresentanti di enti locali, provinciali e regionali particolarmente interessati. Si sono dapprima individuate una serie di aree da riparare, comprendenti vere e proprie buche, ma anche retinature, fessuramenti ed ammaloramenti vari della pavimentazione stradale, poi, solo deviando temporaneamente il traffico, si è proceduto alle operazioni. La SR800 è quanto di più efficace, veloce e professionale offra il mercato a tutti quegli operatori che abbiano il compito di mantenere la pavimentazione stradale integra e in sicurezza, ed è in grado di effettuare fino a 300 m2 al giorno di rappezzi stradali utilizzando un solo operatore. Le crepe e le buche che si formano sull'asfalto in conseguenza di usura o eventi atmosferici, sono la prima avvisaglia di un deterioramento che può, in tempi brevi, portare alla inevitabile necessità di procedere a costosi lavori di scarificazione e riasfaltatura. Attraverso queste imperfezioni, infatti, l'acqua penetra negli strati sottostanti la pavimentazione stradale, provocandone una veloce degenerazione. Progettata per far fronte a questa specifica necessità, la SR800 consente, in tempi brevissimi ed in totale sicurezza, di riparare efficacemente sia crepe, sia buche di notevoli dimensioni. Caratteristica fondamentale della macchina è senz'altro il braccio snodato, al termine del quale trovano posto gli ugelli spray dell'emulsione bituminosa, quello soffiante, la bocca di uscita della ghiaia pulita e la camera di miscelazione tra la ghiaia e l'emulsione. Tale braccio, che opera frontalmente alla cabina di guida, è montato su una ralla subito dietro la cabina stessa e, grazie a tre gradi di libertà, può essere movimentato con precisione millimetrica dall'unico operatore, direttamente dal posto guida, tramite due joystick proporzionali. In posizione di trasporto, il braccio ruota

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su se stesso di 180°, liberando completamente la parte anteriore della macchina, a tutto vantaggio della visibilità e della sicurezza di marcia (paraurti pienamente funzionali, nessun oscuramento dei fari originali...). Per lo svolgimento delle operazioni di rappezzo non è necessario nessun uomo a terra, a tutto vantaggio della sicurezza, dell'ambiente di lavoro e dell'impatto sulla viabilità, che continua a scorrere ai lati della macchina in funzione. Tutta la potenza necessaria viene prelevata dal motore principale dell'autocarro (Euro 5/6), tramite una presa di forza ed un impianto idraulico di potenza. Non è quindi necessario alcun motore ausiliario, che comporterebbe rumorosità, inquinamento e costi di manutenzione aggiuntivi. L'operatività della Schmidt SR800 è riassunta in poche fasi: - trasferimento fino alla zona di intervento ed azionamento delle segnalazioni luminose; - pulizia dell'area da riparare mediante getti di aria compressa; - stesura spray di speciale emulsione bituminosa calda; - riempimento a pressione della buca o crepa con mix di graniglia ed emulsione; - stesura di ghiaia pulita; - compattazione dell'area trattata mediante le stesse ruote dell'autocarro o un dispositivo compattante a rulli opzionale, posizionato dietro l'asse posteriore. Tali operazioni vengono effettuate molto velocemente, senza uomini a terra e senza la necessità di installare alcun cantiere o deviazione particolare della viabilità ordinaria. La notevole capienza della tramoggia per l'aggregato (4,4 m3) e del serbatoio di emulsione bituminosa (800 l, riscaldato ed isolato termicamente), garantiscono una elevata autonomia, in grado di soddisfare le necessità di un intero turno di lavoro. L'emulsione bituminosa calda è all'interno di un circuito chiuso riscaldato, e viene mantenuta costantemente in circolo, in modo da non solidificarsi anche se non sono in funzione gli ugelli, oppure durante i trasferimenti. Montata direttamente sul telaio di un autocarro 2 assi, la SR800 è maneggevole ed adatta ad operare anche all'interno di aree urbane, senza particolari difficoltà. Gli operatori specializzati di ASE Spoleto hanno dimostrato egregiamente il funzionamento della SR800, che

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utilizzano giornalmente durante i propri turni di lavoro, riparando le aree individuate in maniera sicura e veloce, restituendo immediatamente il tratto di strada alla normale circolazione. Tutti i presenti, tra i quali il dott. Lo Cicero e l'ing. Claps del Comune di Torino, il consigliere provinciale dott. Ippolito, hanno potuto rendersi conto sia dell'efficacia della SR800, sia dello scarso impatto sulla circolazione stradale: argomento quest'ultimo

da non sottovalutare specialmente quando si opera nelle sempre più congestionate strade cittadine. Vista la congiuntura non certo rosea, si stanno anche studiando formule di noleggio a lungo termine, in modo da garantire i vantaggi operativi della Schmidt SR800 con un impatto economico più sopportabile da parte degli enti pubblici attenti alla sicurezza ma impossibilitati all'acquisto tradizionale.

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PORTATTREZZI

Overland: robustezza, affidabilità, efficacia e flessibilità GUNTHER PATSCHEIDER

Oggi più che mai ogni strumento di lavoro viene scelto per la sua convenienza, per la sua facilità d'uso ma soprattutto per la sua duttilità a più servizi, tale da ridurre le problematiche di gestione del parco macchine e consentire un adeguato investimento a rapido ritorno. Sia per l'uso privato ma ancor di più nei servizi, questo punto risulta di fondamentale importanza: se il veicolo con poche e semplici operazioni manuali e/o servoassistite può predisporsi a svariati usi ed applicazioni, questa risulta essere la scelta giusta.

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Allora perché avere un impegnativo parco macchine monouso quando molto spesso, tolta l'esigenza primaria, i restanti utilizzi sono limitati, stagionali o comunque contenuti in poche ore di lavoro all'anno, invece di renderlo minimale con macchine polifunzionali, contenendo così onerosi costi di gestione e di manutenzione? I nuovi modelli Overland sono la risposta ottimale a queste esigenze e richieste del mercato nel campo del trasporto e della manutenzione in generale. Grillo infatti, pensando ad ogni nuova

proposta, studia soluzioni in grado di coniugare la specializzazione ad un'adeguata flessibilità, realizzando strutture adatte agli usi richiesti, ricercando allestimenti e accessori dedicati in grado di apportare rapidamente un "cambio d'abito" al transporter. Oggi il modello di punta della linea Overland di Grillo S.p.A., è il nuovo PK1400, un transporter robusto ed affidabile, che risponde efficacemente a queste prerogative: omologato per la circolazione stradale, ha una portata massima di 1.750 kg, un ampio cassone per il trasporto di qualsiasi materiale, il motore Lombar dini FOCS 1404 da 35 HP e il telaio ad alta rigidità con snodo centrale che consente anche nei sentieri più impervi un'alta sicurezza di appoggio delle 4 ruote motrici, senza penalizzare il comfort del conducente ed eventuale passeggero, grazie ad un innovativo sistema di ammortizzatori regolabili posti sotto la piattaforma di guida. Il PK 1400 dispone, a richiesta, di due tipologie di prese di forza idrauliche e meccaniche da 25 e 60 litri con potenze di 10 e 20 HP. Nel settore agricolo - forestale questi particolari offrono la possibilità di utilizzare seghe a nastro, spaccalegna, biotrituratori… Per quanto riguarda il settore dei servizi, sul frontale del veicolo può trova-

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re alloggiamento una lama da neve con tutti i controlli idraulici di posizione a lei necessari (altezza e direzione), frese spazzaneve idrauliche e numerose tipologie di spazzole. L'universalità delle applicazioni sulla linea Overland è garantita inoltre dal nuovo sollevatore idraulico frontale a triangolo di CAT/0 e CAT/1 Comunale e CAT 1N (ISO 730/II - 1979). La caratteristica forma e i suoi facili modi di serraggio e rimozione del dispositivo, rendono le operazioni dell'addetto semplici e rapide.

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Ogni dispositivo (di portata e alimentazione compatibile e che dispone di queste caratteristiche di accoppiamento) può essere installato sul PK Overland. Anche per questo motivo Grillo mette a disposizione un team specializzato in grado di valutare, verificare e assistere il cliente in ogni esigenza e applicazione, per trovare la giusta soluzione ed avere la migliore garanzia di buon funzionamento. Inoltre l'ampio e robusto cassone, con ribaltamento idraulico trilaterale,

può alloggiare cisterne portaliquidi, spargisale idraulici ed elettrici, spryer, tutti di facile installazione e rimozione dal pianale per ampliare sempre più i tanti utilizzi dei veicoli Overland. La linea Overland è nata qualche anno fa come innovativa risposta alla ricerca di novità nel trasporto agricolo, ma oggi si rivolge anche a tanti altri settori, con la certezza di poter offrire soluzioni adeguate, efficaci e vincenti per nuove sfide. Da sempre lo slogan aziendale è "Di Grillo in Grillo... di Bene in Meglio!"

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VERDE

Ferri: la manutenzione del verde a 360°

Spesso non si dà la giusta importanza alla manutenione del verde, quasi fosse una attività marginale da affrontare con mezzi ereditati dall'agricoltura e con finalità paesaggistiche. La realtà è ben diversa: a livello globale esistono aziende che dedicano risorse umane e materiali per realizzare prodotti tecnologicamente avanzati e dedicati unicamente alla manutenzione professionale del verde. Fra queste l'azienda Ferri è leader a livello nazionale e fra le più quotate all'estero. Quando si affron-

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ta il tema "verde" ci si trova di fronte ad una vastissima richiesta di attrezzature, dalle piccole trinciatrici idrauliche per i miniescavatori alle grosse macchine forestali in grado di affrontare tronchi di anche 40 cm di diametro. I bracci decespugliatori idraulici sono certamente gli attrezzi più utilizzati dai professionisti, sia che si tratti di una piccola trattrice operante in un parco o si tratti di un potente mezzo dotato di un braccio capace di estendersi fino a 13 metri. E' sufficiente visitare la pagina web di Ferri

per osservare quante e quali sono le soluzioni che la ditta oggi offre. Però in casa Ferri si progettano già importanti novità per domani. Appartengono a Green Team le attrezzature dedicate alle trattrici compatte, fanno parte della squadra i bracci decespuglitori con estensione orizzontale fino a 4,20 m unitamente alle trinciatrici per erba con larghezza di lavoro di 1,25 e 1,55 m, sia posteriori che laterali. Di seguito Tecno Team, certamente la squadra più numerosa: i bracci dagli iniziali 4,70 m fino a 7,20 m, le trinciatrici fino ad una larghezza di lavoro pari a 2,80 m, sia posteriori che anteriori, le trinciatrici laterali da 1,60 m a 2,50 m. Chiude la panoramica Pro Team, la squadra al top, non solo per l'estensione dei bracci superiore ai 12 metri, ma principalmente per l'avanzata tecnologia adottata nel controllo elettronico della movimentazione e per le elevate potenze degli impianti idraulici. Le trinciatrici forestali, sia ad azionamento cardanico o idraulico, completano questa prestigiosa gamma. A breve verranno presentate importanti novità e come sempre Ferri dimostrerà con i fatti la capacità di rispondere alle esigenze dell'utenza professionale.

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PORTATTREZZI

Mercedes-Benz Unimog è "Off-road Vehicle of the Year 2013"

Per la nona volta consecutiva Mercedes-Benz Unimog è stato eletto dai lettori della rivista Off  Road miglior fuoristrada dell'anno nella categoria Veicoli Speciali. Il concorso "Off-road Vehicle of the Year 2013" comprendeva tredici diverse categorie, 125 veicoli fuoristrada di 53 case costruttrici, votati da 74.000 partecipanti. Nella categoria Veicoli Speciali il primo posto è andato a Unimog con uno straordinario 31,1 % dei voti. Dopo diversi decenni di produzione, nel 2013 la gamma Unimog si presenta completamente rinnovata. Sia i portattrezzi (dagli U  216 agli U  423, fino agli U  530) che gli Unimog fuori-

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strada (U  4023 e U  5023) dispongono di moderne motorizzazioni Euro 6 con potenze fino a 299  CV (U  530) o 231  CV (U  5023). In queste sigle identificative dei modelli, la prima cifra fa riferimento alla cilindrata (ad

esempio 4 corrisponde al precedente Unimog U  400), mentre le due cifre successive indicano la potenza in CV (ad esempio 23 per 230 CV). La cabina dell'Unimog in versione fuoristrada estremo è un classico, e caratterizza l'immagine del veicolo fin dal 1974. Ed è proprio spostando indietro il motore di un metro al di sotto della cabina che i tecnici Mercedes-Benz sono riusciti nel compito di introdurre la tecnologia Euro  6. Rispetto alla versione precedente la nuova cabina è stata allungata di 120 mm e leggermente rialzata. E' stato completamente rinnovato l'impianto di regolazione della pressione pneumatici Tirecontrol Plus, che ora consente di selezionare in modo semplice e comodo sul display la pressione pneumatici preconfigurata più adatta grazie ai programmi Road, Sand e Rough road. A livello di esterni, la nuova griglia del radiatore, i nuovi paraurti con moderni gruppi ottici rendono l'Unimog di nuova generazione inconfondibile fin dal primo sguardo. A seguito della nuova posizione di montaggio centrale del motore, la piegatura a gomito del telaio si trova ora in posizione molto più arretrata; il baricentro del veicolo risulta dunque complessivamente più basso e nel contempo aumenta l'altezza libera dal suolo migliorando così tra l'altro le caratteristiche di marcia nell'impiego off-road. I portattrezzi, con il grande parabrezza che garantisce ottima visibilità della lama sgombraneve nella stagione invernale o della mietitrice nella stagione estiva, sono stati dotati anche di una nuova cabina con plancia portastrumenti completamente rinnovata, di nuovi sistemi per l'impianto idraulico di lavoro e di potenza e di trazione sinergica, che consente di passare dal cambio manuale alla trazione idrostatica durante la guida. La rivista Off Road indice la votazione tra i lettori per scegliere il veicolo fuoristrada fin dal 1982.

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PORTATTREZZI

Servizio a 360 gradi: la polivalenza dei mezzi Merlo per le municipalità

Quando si parla del Gruppo Merlo i primi aggettivi che vengono in mente sono qualità, innovazione, prestazioni e tecnologia. Ma c'è un aggettivo che forse descrive ancora meglio la vasta gamma di macchine prodotte dall'azienda cuneese: la versatilità. In agricoltura Merlo presenta la gamma di sollevatori più agricola del mercato ed ha creato il concetto di Multifarmer, vero e proprio crossover che combina le prestazioni di un sollevatore telescopico a quelle di un trattore agricolo. In edilizia e nell'industria Merlo è da anni all'avanguar-

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dia e considerata l'innovatrice per eccellenza. Non a caso in tutta Europa i sollevatori telescopici a torretta rotante, non importa di quale marca siano, sono chiamati Roto, nome del modello che Merlo ha introdotto per primo nel mercato. Questi settori sono solo alcuni dei campi applicativi in cui le macchine Merlo riescono ad esaltarsi. Esistono infatti clienti come le municipalità le cui esigenze operative molteplici trovano in Merlo soluzioni di alto profilo grazie a macchine prestanti e multifunzione, concezioni tecniche in grado di soddisfare le necessità ope-

rative più diverse. I comuni devono infatti erogare servizi molteplici alle comunità, molti dei quali possono essere garantiti da un sollevatore telescopico, che può effettuare tutte le lavorazioni tipiche dell'agricoltura o dell'edilizia ma molto altro in più. Al trasporto ed al sollevamento del materiale o allo scavo possono infatti essere affiancate numerose altre lavorazioni come la manutenzione delle luminarie a bordo strada, che può essere compiuta anche in condizioni difficili, limitando al minimo i disguidi alla circolazione grazie alle

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ridotte dimensioni tipiche dei telescopici Merlo. Sempre nel campo della manutenzione, Merlo è molto apprezzato per la cura del verde e la potatura degli alberi, perchè con i mezzi a torretta girevole, è consentito operare su più punti senza dover riposizionare la macchina, riducendo i tempi sia della messa in opera che quelli operativi. I sollevatori Merlo sono inoltre utilizzati per la manutenzione dei bordi stradali, adottando speciali attrezzature dotate di spazzola che rimuovono lo sporco in modo rapido e preciso. Grazie all'attacco a tre punti ed alla presa di forza posteriori dei mezzi della gamma Multifarmer, i telescopici possono inoltre di fatto sostituirsi ai trattori per tutte le lavorazioni richieste dalle municipalità, unendo quindi la versatilità di un telescopico tradizionale con quelle di un trattore agricolo. I telescopici Merlo non si limitano però a sostituire le macchine tradizionali, semplificando e concentrando tutte le lavorazioni su di un unico mezzo, ma permettono lavorazioni

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altrimenti impossibili ad altri mezzi. Un chiaro esempio ci è fornito da un'attrezzatura sviluppata interamente dal Gruppo Merlo: lo Space 11. Si tratta di un braccio dotato di navicella portapersone che può essere equipaggiato su molti telescopici Merlo e che permette di aumentare di 11 metri l'altezza operativa o di essere montato in negativ o. I n ques t o c as o aument a la profondità operativa consentendo cioè di operare sotto ponti o viadotti ed accedere così a zone da manutenere che sarebbero inaccessibili. Per chi invece ha bisogno di un mezzo più specializzato, Merlo ha inserito nella propria gamma di trattori portattrezzi un modello eccezionale: l'MM 150 VR, macchina dalla potenza di 150 CV creata per le municipalità e contoterzisti per pulizia di strade e massicciate, sfrondamento piante, sgombero neve e manutenzione ferroviaria. Il suo braccio telescopico articolato laterale rende infatti accessibile anche la scarpata più scoscesa o le piante più alte, garantendo sempre il dominio della situazione.

Con questo mezzo si può sfruttare al meglio la polivalenza delle diverse attrezzature montabili sul braccio. Poco importa se si tratta di una trincia per sfalcio, di una cimatrice multilame, di una pala per la pulizia dei fossi o di una pinza idraulica per tronchi: anche ad oltre 10 metri di distanza la visione dell'attrezzatura in uso e dell'area di lavoro è massima e t ut t e le operaz ioni s ono comandabili dall'operatore tramite joystick multifunzione. La presa di forza meccanica, l'attacco a tre punti e le prese idrauliche montati nella parte anteriore della macchina consentono poi di sfruttare questo mezzo anche per la rimozione della neve e per la manutenzione boschiva creando quindi una soluzione davvero versatile. Se si necessita di macchine con potenze superiori, il Gruppo Merlo ha sviluppato una gamma completa per le diverse esigenze operative. Partendo dall'esperienza nata nel campo dei trattori forestali della serie B (composta da due modelli con potenze di 180 e 350 CV), dove sono necessarie potenza e resistenza, Il

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Gruppo Merlo ha realizzato due famiglie di prodotto per chi deve lavorare nei climi più rigidi ed in condizione di poca visibilità. I mezzi della serie N consentono di affrontare le condizioni più estreme, mentre quelli della serie ND, grazie all'ampia cabina, permettono di ospitare due operatori per una sicurezza ancora maggiore. Entrambe le famiglie sono caratterizzate da due modelli rispettivamente con potenza del motore di 180 CV e 350 CV. Sia l'MM 180 N e l'MM 350 N, sia l'MM 180 ND e l'MM 350 ND sono contraddistinti da soluzioni tecniche che permettono di essere estremamente efficaci anche quando la massa di neve da rimuovere è elevata e le temperature scendono di

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parecchi gradi sotto lo zero. Non importa la tipologia o la quantità di neve che devono rimuovere, equipaggiati con vomeri o turbofrese offrono prestazioni strabilianti anche quando sono impegnati nell'apertura dei valichi alpini, dove la neve supera i 5 metri di altezza. Non a caso i mezzi Tre Emme sono da anni utilizzati per l'apertura del Colle del l'Agnello. Per la manutenzione di edifici o costruzioni, Merlo offre numerose soluzioni. Oltre ai tradizionali sollevatori telescopici utilizzati per le attività logistiche, nella gamma si possono trovare due modelli di betoniera autocaricante. Questi mezzi fuoristrada e molto compatti consentono di operare a bordo strada senza bloccare la

circolazione offrendo capacità di 2.500 e 3.500 litri, producendo il cemento direttamente in loco. Per i comuni che necessitano invece di un mezzo dalle dimensioni molto ridotte, Merlo offre la gamma di trasportatori cingolati Cingo. La versatilità è garantita dal sistema brevettato per l'aggancio rapido delle attrezzature, che consente di cambiare l'attrezzo montato sul telaio base, trasformando in pochi istanti completamente la macchina da dumper a trincia, da piccola betoniera a sollevatore telescopico o a turbina da neve. Grazie a questi mezzi la gamma Merlo per le municipalità offre la soluzione ideale a 360° per tutte le necessità delle amministrazioni comunali e dei contoterzisti.

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VIABILITA' INVERNALE

Nove vomeri Bombelli ad Autostrade per l'Italia GHERARDO MARCHELLI

Angelo Bombelli S.r.l. ha recentemente consegnato un lotto di nove vomeri a geometria variabile a Autostrade per l'Italia. Queste nuove attrezzature andranno a rafforzare i mezzi di intervento di differenti direzioni di tronco: uno a Genova, due a Milano, tre a Bologna, uno a Fiano Romano e due a Cassino. Autostrade per l'Italia nell'ottica di ottimizzare i costi e migliorare il servizio ha acquistato alcuni trattori: su questi Bombelli è intervenuto con l'installazione delle piastre portattrezzi universali a norme din. L'attacco, molto robusto e con ancoraggio

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anche posteriore, permette, oltre naturalmente all'utilizzo dei vomeri, il montaggio di un braccio falciante. Un'ottimizzazione dell'investimento che consente di utilizzare le trattrici in diversi periodi dell'anno. Tale scelta inoltre sottolinea la volontà di gestire in proprio sia lo sfalcio erba sia la neve, in particolar modo per gli interventi invernali; risulteranno utili negli svincoli nei pressi dei caselli e saranno di supporto alle aziende appaltatrici in caso di necessità. I vomeri pesano 700 kg, hanno un'apertura di sgombero sia in posizione

a vomero sia in configurazione a lama di 2.450 mm, mentre a cucchiaio si riduce a 1.800 mm, l'altezza degli aleroni ai lati è di 1.200 mm. Dotati di un sistema di sicurezza indipendente su ogni ala, i vomeri presentano un ammortizzatore ad azoto in caso di urto, l'ala rientra assorbendo l'impatto e poi si riporta da sola in posizione di lavoro superato l'ostacolo. Questo dispositivo indipendente è stato progettato appositamente per non danneggiare il vomero e il mezzo, e risulta particolarmente utile quando si lavora a vomero rovesciato. Posizione che si utilizza per togliere gli accumuli di neve quando non c'è spazio dove evacuarla, tipica necessità di aree di intervento come caselli, svincoli, aree di servizio... Sul sollevamento una valvola di sicurezza evita di esercitare troppa pressione sul terreno e, grazie ad un comando, si può aumentare la pressione quando serve in modo da poter "schiacciare" per rimuovere eventuali lastre di ghiaccio. Naturalmente queste attrezzature sono costruite in acciaio antiusura speciale con verniciatura a polvere 1000 ore nebbia salina. Questa fornitura inoltre risulta una delle ultime consegne fatte da Angelo Bombelli dalla vecchia e storica sede di Milano che da settembre si sposterà nella nuova unità operativa.

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VIABILITA' INVERNALE

Innova propone in Italia i coltelli di raschiamento ad alte prestazioni e lunga durata Küper I coltelli di raschiamento per le lame sgombraneve sono spesso sottovalutati, al contrario risultano un elemento estremamente importante che può incidere sia sulla qualità del lavoro sia sull'economicità dello stesso. Innova S.r.l. nasce come specialista per soluzioni professionali
 nei servizi invernali e svolge un'importante funzione di ponte tra l'Italia e l'estero. In collaborazione con produttori leader di tutto il mondo fornisce soluzioni innovative e prodotti di qualità per servizi invernali professionali. L'assortimento degli "specialisti dei servizi invernali" comprende anche sali antigelo ad alta concentrazione (cloruro di calcio, cloruro di magnesio e cloruro di sodio) e soluzioni saline, sistemi di stoccaggio ultramoderni come silos in legno, silos in vetroresina o capannoni in legno per sali antigelo, serbatoi in vetroresina per soluzioni saline, impianti di produzione automatizzati

di soluzioni saline per strade e ferrovie e prodotti assorbenti ecologici. Grazie alla posizione strategica dei depositi di stoccaggio per sali antigelo in Alto Adige e nell'Italia settentrionale, oltre alle ampie capacità di magazzino, Innova assicura un servizio di consegna affidabile, con garanzia di approvvigionamento tutto l'anno. Inoltre, con le sue soluzioni individuali su misura, apre nuovi orizzonti per l'ottimizzazione dei servizi invernali. Una delle ultime collaborazioni nate in Innova è proprio quella di importatore ufficiale dei rinomati coltelli di raschiamento per l'allestimento di lame sgombraneve di qualunque marca o modello imponendo così un nuovo standard nel settore dello sgombero neve. La gamma di coltelli di raschiamento Küper, che da decenni rappresenta un punto di riferimento indiscusso per uno sgombero efficace della neve, è

Kombi S 50 Wave 42

molto varia, dagli apprezzati modelli combinati agli innovativi coltelli di raschiamento ad alte prestazioni
. Le lame combinate S 50, S 36 e S 25 Wave vengono utilizzate da più di 20 anni su tutte le strade europee e da anni fanno parte della dotazione standard di innumerevoli enti e aziende che si occupano di servizi di viabilità invernale. Grazie ai materiali che le compongono (inserti in gomma e corindone con caratteristiche di durezza e resistenza all'usura che nel contempo favoriscono lo scorrimento), l'attrito sul manto stradale aumenta tanto da rimuovere fino all'ultimo strato di neve, che se rimanesse si trasformerebbe in ghiaccio. Si ottiene una pulizia accurata, una riduzione del consumo di carburante e una maggiore silenziosità, senza danneggiare la carreggiata. I coltelli in gomma - corindone GK 5 e gli FK, progettati specificamente per lame con coltelli a molla, rappresen-

Kombi S 36 Wave Lavori Pubblici n. 63 luglio - agosto 2013


Küper FK tano invece evoluzioni tecnologiche di Küper destinate a soluzioni per esigenze specifiche. Un coltello di raschiamento combinato ad altissime prestazioni, studiato per impieghi duraturi, è l'innovativo Tuca SX Wave. Il nucleo in carburo di tungsteno extraduro, integrato nel rivestimento in gomma, fornisce un'enorme durata, con tempi di servizio addirittura fino al 1.200% più elevati di quelli dei coltelli di raschiamento convenzionali. Le eccezionali proprietà di scorrimento di Tuca SX Wave garantiscono inoltre una pulizia agevole e delicata anche su superfici stradali estreme, senza danneggiare il manto della carreggiata. Gli accessori abbinati, come ad esempio il segnacordoli G-X 300 che fornisce un'eccellente protezione contro l'abrasione dei cordoli, completano l'ampia offerta di coltelli di raschiamento Küper.

I coltelli di raschiamento Küper sono adatti a tutte le marche e modelli di lame, infatti sono stati sviluppati dall'omonima ditta produttrice tedesca, in una collaborazione di lunga data con produttori di attrezzature invernali leader del settore, per una pulizia particolarmente efficace e accurata, e vengono realizzati su misura per ogni tipo di sgombraneve. Con oltre 1.300 sagome di marche e modelli di sgombraneve correntemente in uso nel programma di produzione, Küper garantisce che i suoi coltelli di raschiamento trovino impiego in ogni applicazione. I coltelli di raschiamento brevettati convincono sotto ogni aspetto: una struttura intelligente, affiancata a una combinazione di materiali estremamente robusti, garantisce una lunga durata operativa con tempi di servizio estremamente elevati che, in base al modello, sono dal 250 al 1.200% superiori a quelli dei coltelli di

Tuca SX Wave Lavori Pubblici n. 63 luglio - agosto 2013

Küper GK 5 raschiamento convenzionali. La straordinaria longevità dei coltelli di raschiamento Küper crea enormi vantaggi in termini di costi, in particolare per la necessità di sostituzione estremamente ridotta, che riduce nel contempo anche il fabbisogno di magazzino. Materiali con nuclei altamente resistenti e rivestimento in gomma antiusura garantiscono un ottimo scorrimento dei coltelli, consentendo sin dal primo passaggio una rimozione completa della neve, e riducendo così la necessità di sale. Inoltre, l'elevata resistenza all'usura e all'abrasione aumenta le prestazioni e porta a un risparmio di carburante e a emissioni sonore minime. Grazie all'adattamento flessibile dei coltelli alle caratteristiche della carreggiata, la superficie stradale e la segnaletica orizzontale non vengono danneggiate. Anche i catadiottri e i dossi rallentatori si possono superare tranquillamente senza causare danni.

Segnacordoli G-X 30

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TECNICA

Bonatti sceglie Astra e Allison Transmission per i principali gasdotti europei

Squadra vincente non si cambia. Per questo Astra ed Allison Transmission sono state ancora una volta scelte per un intervento di portata strategica: la costruzione di uno dei più importanti gasdotti europei, il NEL (North European Gas Pipeline). Il progetto è una delle più grandi opere internazionali, fondamentale per l'approvvigionamento energetico tedesco ed europeo, dal valore di un miliardo di euro. NEL infatti è una delle due condutture che trasporte-

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ranno fino alla Germania il metano russo, esportato da Gazprom verso l'Europa tramite Nord Stream, la tubazione posata sul fondo del Baltico per scavalcare l'Ucraina. Il gas naturale viene trasportato dalla Siberia fino al Nord-Ovest della Germania, da dove raggiunge, tramite le sue interconnessioni, il Belgio, l'Olanda, la Francia e il Regno Unito. NEL corre per 440 chilometri dal punto in cui Nord Stream approda sulla costa tedesca a Lubmin, nelle

vicinanze di Greifwald, fino a Rehden, in Bassa Sassonia, collegando anche Schwerin e Amburgo, città finora alimentate in prevalenza con il metano dei giacimenti del Mare del Nord, sempre più rarefatti. Trasporterà oltre 20 miliardi di metri cubi di gas naturale ogni anno, l'equivalente di quasi un terzo del fabbisogno totale della Germania. Aggiudicataria del contratto di costruzione di 4 dei lotti principali del progetto, per un valore di cento milioni di euro, Bonatti S.p.A., International Contractor con competenze di ingegneria e impiantistica. Membro dell'International Pipeline Contractor Association (I.P.L.O.C.A), attualmente è tra le maggiori società europee del settore Costruzione Pipelines, con un significativo record di chilometri di condotte (fino a 56") posate in tutto il mondo nelle più disparate ed estreme condizioni ambientali: dai deserti alle montagne più alte, dalle foreste fino alle steppe asiatiche. La qualità assoluta e il rigoroso rispetto dei tempi contrattuali nella realizzazione del precedente e parallelo metanodotto Opal - anch'esso collegato con Nord Stream - hanno fatto sì che l'azienda italiana fosse

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prescelta anche per il progetto NEL. I lavori, iniziati ad aprile 2011, sono terminati ad agosto 2012 e il gasdotto è diventato operativo, come da programma, a novembre 2012. Astra ed Allison hanno giocato una parte importante nel far sì che tutto scorresse senza problemi. Racconta l'ing. Giuliano Gelmi, responsabile dell'ufficio mezzi di Bonatti: "I nostri sono lavori di alta specializzazione e notevoli dimensioni e la scelta di mezzi affidabili e qualificati per noi è fondamentale. Nulla è lasciato al caso, a cominciare dalla scelta dei due Astra HD8 portatubi con trasmissione automatica Allison". Bonatti si affida ad Astra da 30 anni: la scelta dei telai, condivisa tra la casa di Piacenza e il cliente, è caduta sugli HD8 per la riconosciuta affidabilità e versatilità dei mezzi e per la relativa facilità di trasformazione. La cabina e il veicolo sono stati modificati in modo che il mezzo potesse trasportare gli enormi tubi per gasdotti: lunghi 17 metri, con un diametro di 1400 DN (56") e un peso di circa 14 tonnellate. I veicoli così customizzati garantiscono a Bonatti un'alta mobilità con un ridotto ingrombro frontale. Gli Astra HD8 sono in grado di trasportare ben due tubi da 56" alla volta, e nei cantieri tedeschi hanno lavorato su turni di dieci ore al giorno. Un tour de force che i mezzi Astra non hanno fatto fatica a sostenere, grazie alla loro proverbiale robustezza ed affidabilità. Il trasporto era solitamente effettuato dalle cataste di tubi per brevi tratti verso un punto di scarico. Gli HD8 si sono mossi principalmente fuori pista, su terreni resi particolarmente fangosi dalle piogge frequenti. Per i suoi Astra HD8, Bonatti ha richiesto l'allestimento con trasmissione automatica Allison della Serie 4700R, specificamente progettata per operare nelle condizioni più difficili, con una grande capacità di avviamento e cambi marcia delicati, grazie alla Continuous Power Technology™ di Allison. Ogni trasmissione è stata richiesta con rallentatore idraulico integrato, considerato il terreno particolarmente difficile e il peso enorme dei tubi da trasportare nonché per la facilità di trovare operatori idonei all'utilizzo. "L'automatico Allison per noi è fondamentale - racconta l'ingegner Gelmi "Non possiamo permetterci, sui terreni in pendenza, che il mezzo si fermi e che il carico così pesante scivoli in

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avanti o indietro". Inoltre, il peso così ingente metterebbe in serio pericolo la catena cinematica dei veicoli con cambi manuali, rischiando di provocare rotture e fermi macchina. Alla domanda di quali valutazioni vengono tenute presenti al momento della scelta dei veicoli con cui lavorare e del loro allestimento, alla Bonatti citano per primi robustezza e affidabilità, doti per cui sia i mezzi cava - cantiere Astra, sia le trasmissioni Allison sono rinomati, ma non nasconde di aver calcolato anche i consumi, risultati particolarmente contenuti rispetto ai veicoli della concorrenza. Racconta il responsabile mezzi di Bonatti: "Per Bonatti era necessario avere dei mezzi che si adattassero alla particolarità dei terreni molto fangosi e difficili in cui si trova ad operare. L'HD8 di Astra è una macchina robusta e affidabile, adatta al trasporto fuoripista di tubi di grandi dimensioni." E prosegue: "L'allestimento con trasmissione automatica Allison è stato scelto anche per la praticità e la sicurezza di guida sotto carico su terreni scoscesi o in ogni modo difficili e per dare ai nostri autisti, oltre alla sicurezza, anche il massimo comfort di guida." Considerati i tempi particolarmente rapidi di esecuzione dei progetti, un altro fattore che Bonatti calcola accuratamente è l'efficienza, sulla base delle ore operative e dei fermi mac-

china. I mezzi devono avere costi di gestione globali ridotti, e idealmente non avere rotture che porterebbero a ritardi costosi. "Quello che mette maggiormente a rischio la nostra programmazione è il fermo del mezzo che, con effetto domino, inficia lo svolgimento di altre fasi oltre a quella per la quale il mezzo opera" prosegue l'ingegner Gelmi. Considerato che il gasdotto è stato portato a termine nei tempi assegnati e con successo, la scelta Astra - Allison di Bonatti si è rivelata davvero vincente. Gli Astra HD8 sono veicoli cava cantiere potenti, in grado di sopportare carichi pesanti con qualsiasi tipo di terreno, anche con baricentri molto alti. I motori sono Cursor, con coppia elevata e grande potenza frenante, aumentata in questo caso dal retarder dell'Allison. Elevate prestazioni abbinate a una grande flessibilità, dedicate al mondo delle costruzioni e al settore minerario. Astra offre più di 250 modelli differenziati, dal 4x4 a due assi fino all'8x8 a 4 assi, tutti disponibili con diverse lunghezze di telaio. Tutti personalizzabili in base alle esigenze del cliente, come nel caso dei portatubi di Bonatti. Anche il comfort è massimo, grazie ai 4 ammortizzatori (due posteriori, e due nella parte anteriore della cabina). Il telaio è in acciaio altoresistenziale.

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VERDE

Anche Autostrade per l'Italia sceglie Robogreen

E' stato senza dubbio motivo di grande soddisfazione da parte della Direzione Commerciale Italia di Energreen, sapere che un'importante azienda come Autostrade per l'Italia, dopo un'accurata indagine di mercato durata alcuni mesi, avesse scelto di inserire nel proprio vastissimo parco macchine ben 4 Robogreen. Le quattro macchine trincianti radiocomandate da pendenze, sono state consegnate tutte in Lombardia lo

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stesso giorno nel corso del mese di aprile, più precisamente due unità presso la sede di Bergamo e due presso quella di Busto Arsizio (VA). Dopo un accurato training, effettuato dal personale tecnico di Energreen, agli operatori designati all'utilizzo delle macchine, le stesse sono state subito messe al lavoro sulle impegnative rampe degli svincoli autostradali superando ogni tipo di test, operando sempre su pendenze superiori ai 50°.

L'utilizzo di Robogreen sugli svincoli autostradali risolve il problema dell'ingombro (fino al blocco) delle corsie di immissione, quasi obbligatorio lavorando con il tradizionale trattore con braccio, permettendo di lavorare totalmente dall'area interna senza il coinvolgimento di cantieri mobili e soprattutto senza congestionare il traffico. La facilità di trasporto, la velocità nel raggiungere il posto di lavoro (con furgoni), i consumi contenuti ed una elevata produttività garantiscono un eccellente risparmio di tempo e di conseguenza un notevole vantaggio economico per le aziende. Gli addetti hanno potuto apprezzare la grande potenza della macchina e quindi l'alto rendimento delle stesse. E' evidente che attualmente Robo green sia una delle macchine più interessanti e innovative presenti nel mercato della manutenzione professionale del verde: le sue strepitose performance consentono di far fronte in piena sicurezza a lavori in zone pericolose che in sua assenza prevederebbero molta manodopera e tempi lunghi di esecuzione. Alcuni degli aspetti maggiormente apprezzati dagli operatori di Auto strade per l'Italia, sono stati la ventola reversibile Clean-Fix, che consente di mantenere sempre in perfetta pulizia le griglie dei radiatori operando in questo modo senza problemi in ambienti particolarmente polverosi, il radiocomando leggero, intuitivo e semplice da usare. Dopo alcuni giorni dalla consegna, alcune macchine sono state facilmente spostate con l'ausilio di normalissimi mezzi patente B, presso altre unità di Autostrade per l'Italia, per effettuare degli interventi urgenti di manutenzione, a Milano, Lodi... E' proprio il caso di dire che il 2013 rappresenta il vero anno di consacrazione di Robogreen nel mercato italiano: oltre 50 unità consegnate dall'1 gennaio al 31 luglio 2013, un vero successo che si aggiunge alle centi-

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naia di unità consegnate dal suo ingresso nel mercato, negli Stati Uniti, Inghilterra, Francia, Svizzera, Germania, Spagna, Portogallo, Brasile... Tornando all'Italia, gli utenti che maggiormente hanno premiato Ener green, scegliendo Robogreen, sono stati senza dubbio una serie di manutentori professionali del verde che operano da sempre a livello nazionale su strade e autostrade, gestori di impianti sciistici e di risalita, consorzi di bonifica, aziende municipalizzate di servizio, comuni e pubbliche amministrazioni in generale. Di particolare rilievo, l'interesse dimostrato dai comprensori sciistici dove la manutenzione estiva delle piste è di fondamentale importanza in vista delle prime nevicate autunnali. Sono numerose le prove svolte dal 2012 ad oggi sulle piste più conosciute in Italia, dove gli operatori a bordo di mezzi tradizionali da sfalcio rischiano quotidianamente infortuni a volte piuttosto gravi oltre a danni economici elevati. Robogreen, oltre a garantire una sicurezza indiscutibile per l'operatore, mantiene una notevole aderenza e, grazie al limitato impatto sul terreno, preserva il manto erboso anche su alcuni tratti di piste dove le pendenze

superano abbondantemente i 55°. In evidenza il lavoro del movimento basculante della testata, coadiuvato da un semplice ma estremamente efficace sistema flottante del gruppo trinciante, che permette, nonostante l'elevata presenza di sassi e rocce, di aderire perfettamente al terreno garantendo un'ottima qualità di taglio. I primi e sicuramente fra i più importanti comprensori sciistici a credere in Robogreen sono state le Funivie di Folgarida - Marilleva che già dalla prima dimostrazione hanno intuito le potenzialità e versatilità della macchina, che in questo contesto può essere utilizzata anche con turbina e lama da neve per lo sgombero dei piazzali

adiacenti l'impianto. Energreen, varcata la soglia di 600 Robogreen prodotti e consegnati, continua ad investire sulla polifunzionalità del mezzo, studiando e collaudando attrezzature per svariati utilizzi. Attualmente, oltre alla testata trinciante, alle già menzionate turbina e lama da neve si possono applicare piatto rasaerba, spazzola orizzontale, barra falciante e ranghinatore, ma in tempi brevi saranno disponibili anche fresa ceppi, bio trituratore, fresa terra, fresa forestale (per diametri importanti) e catenaria per fare tracce di posa per tubi di irrigazione e corrugati... ma di questi parleremo prossimamente in un articolo dedicato.


VIABILITA' INVERNALE

Gli elevati standard della produzione Giletta: il caso dello spargitore UniQa ROBERTO MATTIO - Responsabile Ufficio Tecnico Giletta S.p.A.

Qualità, qualità, qualità! Come un mantra questo concetto viene ripetuto in Giletta ormai da anni e il mercato ne ha visto ed apprezzato i valori. La direzione nel 2007 pose all'azienda un quesito chiaro: quale sarà la chiave dei successi futuri? Dopo una lunga ed approfondita analisi del management che ha riguardato tutti i dipendenti Giletta a tutti i livelli, la risposta unanime è stata: performance, affidabilità e qualità. Il progetto UniQa nasce dalla sintesi di questi tre concetti. L'obiettivo dell'Area Tecnica (ad oggi solo nel sito di Revello sono impiegate 15 persone) è stato da subito quello di alzare sensibilmente gli standard qualitativi di mercato ponendosi e raggiungendo ambiziosi obiettivi commerciali, tecnici e produttivi. Uno dei tanti traguardi raggiunti, dovuti alla semi industrializzazione del processo produttivo Giletta, è stato quello di ridurre drasticamente i tempi di consegna (molto di frequente capita di avere come tempistica una settimana) per mettere in produzione la macchina e consegnarla solo quando serve al cliente in modo da "calzarla su misura" con le opzioni e le varianti richieste. Questo ha permesso a Giletta di soddisfare in pieno le richieste del cliente, garantendo una macchina creata

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e accessoriata sulle specifiche necessità del cliente, prodotta con sistemi di qualità e materiali di qualità, nel rispetto delle più meticolose normative nazionali e internazionali di riferimento, nel momento preciso in cui il cliente ne ha bisogno, con evidenti vantaggi in termini di ottimizzazione delle risorse e riduzione dei costi (la macchina che viene prodotta negli stabilimenti Giletta non è una macchina qualsiasi, ma è la macchina creata per il cliente). Rispetto a dieci anni fa, oggi nel solo sito produttivo di Revello si producono il doppio degli spandisale con lo stesso personale, nella stessa superfice coperta ed in tempi più brevi, grazie a un miglioramento di tutti i sistemi; un'ottimizzazione delle risorse; una crescita professionale costante e continua di tutti i dipendenti a tutti i livelli; una presa di coscienza della propria forza, fatta di idee innovative, che poi si trasformano in brevetti e progetti; la creazione di linee produttive praticamente industriali, senza però abbandonare la tipica artigianalità e la passione di chi ama ciò che fa, garantendo un elevato grado di personalizzazione del mezzo prodotto, con la flessibilità di poter convertire le proprie linee produttive per soddisfare la specifiche esigenze di particolari commesse. Naturalmente arrivare a questi risulta-

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ti ha rappresentato una grande e straordinaria rivoluzione: tutti in Giletta hanno acquisito maggiore capacità, più professionalità, e una profonda consapevolezza della visione aziendale. Si intuisce il motivo per cui il progetto UniQa non è semplicemente il progetto di una nuova famiglia di macchine spandisale, ma è il progetto di una nuova strategia che vede coinvolta l'intera azienda con i suoi fornitori diventati negli anni partner efficaci, professionali e affidabili; e con tutto il suo universo di collegamenti, fatto di collaborazioni con enti di ricerca illustri, centri di studio prestigiosi, i cui vantaggi e benefici sono rappresentati da innalzamenti di performance del mezzo, miglioramento degli standard qualitativi, ottimizzazione delle risorse, riduzione dell'impatto ambientale, 1. Robot in fase di saldatura della tramoggia (stabilimento di Revello). L'installazione e la programmazione delle isole robotizzate è stata sviluppata a quattro mani con Panasonic data l'obiettiva difficoltà di avere la saldatura robotizzata su manufatti così grandi realizzati in lamiera piegata 2. Supporto "full inox" albero nastro metallico, costruito per sfidare il tempo

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tutto a favore del cliente. Da non sottovalutare anche il bagaglio conoscitivo acquisito da Giletta, che parte dalla profonda analisi delle problematiche del settore, dei punti di criticità da risolvere per poi arrivare alla soluzione ottimale attraverso l'ideazione e 5 produzione di uno spandisale ad 4 nenti incrementandone costantemen- testerà tutte le funzioni della macchiesempio. Ripercorrendo brevemente le tappe te la qualità (ad esempio tutti i sup- na fornendo una carta di identità di salienti del percorso sopra descritto si porti montati sono inox o materiale ogni collaudo) composito di qualità) - l'incremento del livello culturale del evidenzia: - l'industrializzazione dei disegni (ad - l'attenta selezione dei fornitori, personale, istituendo appositi corsi esempio l'intera carpenteria Giletta è mantenendo solo i migliori dal punto formativi in collaborazione costante stata disegnata per essere saldata a di vista qualitativo. Oggi oltre il 93% sia col Politecnico di Torino sia con le robot e poter essere verniciata senza dei componenti saldati è realizzato Scuole Tecniche locali. tramite saldatura robotizzata, che La rivoluzione dell'assetto interno e di punti ciechi) - la sostituzione di moltissimi compo- garantisce una qualità altissima sia relazioni esterne a Giletta rappresendella saldatura sia della precisione di tano l'inizio di un lungo cammino che assemblaggio l'azienda, ormai Gruppo Societario, 3. Vano motore endotermico - gli investimenti ingenti per acquisto di sta percorrendo, cammino segnato stampato. Sviluppato e testato stampi plastici e non. Su uno spandi- da concetti che sono entrati nella col fornitore dei motori per sale Giletta si trovano moltissimi com- missione dell'intero gruppo, che garantirne silenziosità ed ponenti realizzati in compositi plastici riguardano tecnologia, innovazione, affidabilità totali. Si noti che il tecnologici, caratterizzati da grandi standard di qualità sempre in cresciserbatoio certificato del gasolio performance meccaniche e da una ta, cura per l'ambiente, progetti e è integrato nel manufatto ineguagliabile resistenza a un grande soluzioni per minimizzare le risorse e 4. Il gruppo di spandimento. Tutta nemico degli spandisale, la corrosione ottimizzare le performance, il tutto la discesa del materiale è - l'implementazione dei sistemi supportato da una cultura organizzarealizzata completamente in Kamban e il passaggio da una produ- tiva importante e orientata al risultato. plastica per migliorarne zione "ad isola" ad una a Kanban Dato il grande riscontro avuto dal prosensibilmente le performance e - l'elevato numero e la qualità dei col- getto UniQa, questa filosofia, questo la durata laudi, investendo sia sulle persone, approccio di successo, sono stati poi 5. Supporto fari realizzato tramite con la creazione di precisi team di allargati, oltre che a tutte le aziende stampo ad iniezione collaudo e qualità, sia su macchine e del gruppo, anche a tutta la gamma 6. Cisterna per la soluzione tecnologia (proprio in questi giorni in produttiva, creando un circolo virtuostampata Giletta si sta implementando in linea so che ha normalizzato comporta7. Riduttore trasmissione un programma completamente auto- menti e metodi che un tempo semsviluppato appositamente per matico che in meno di dieci minuti bravano straordinari. Giletta

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PREFABBRICATI

Niederstätter, gli specialisti per strutture di container "chiavi in mano" realizzate con moduli Containex

La ditta Niederstätter è una delle più importanti realtà italiane nel settore della vendita e noleggio di macchinari per l'edilizia, attrezzature e container nuovi e usati. Oltre alla sede principale di Bolzano, Niederstätter ha filiali a Brunico, Silandro e Verona, e un deposito di 5.000 metri quadri in posizione logistica ottimale, con un'area circostante per il parco noleggio e rimessa per i macchinari, situato direttamente sulla strada statale di Steg/Prato Isarco, in Valle Isarco, nei pressi di Bolzano. Niederstätter si distingue per la qualità dei suoi prodotti, oltre che per un servizio specializzato completo e per un'attività di consulenza trasparente. La collaborazione con i più prestigiosi marchi del settore garantisce completa affidabilità e l'utilizzo di tecnologie all'avanguardia nel settore dei macchinari edili. L'assortimento dell'azienda per la vendita e per il noleggio comprende gru a torre e compressori, costipatori, attrezzature per troncare e tagliare, carrelli elevatori, pale gommate ed escavatori, fino a componenti e accessori per l'edilizia.

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Negli ultimi anni, la ditta Niederstätter si è specializzata nell'impiego di container multifunzionali per soluzioni temporanee nel settore dell'edilizia scolastica ma anche adibiti ad altre destinazioni d'uso, come biblioteche e uffici

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pubblici, inoltre recentemente come unità abitative per il soccorso immediato in caso di catastrofi naturali. La ditta bolzanina vanta un proprio ufficio di progettazione in cui vengono elaborate soluzioni personalizzate

che vanno dalla consulenza diretta sul posto fino alla pianificazione, alla logistica e all'organizzazione, sempre tenendo conto delle diverse necessità ed esigenze. La garanzia è di offrire container "chiavi in mano" con fondamenta e copertura, incluse infrastrutture e realizzazioni speciali. Una completa gamma garantisce disponibilità costante di container sia nuovi che usati per uffici, abitazioni, sanitari e attrezzi, per trasporti via mare e prefabbricati. Per la progettazione degli impianti di container, l'azienda è alla continua ricerca della collaborazione di artisti figurativi e architetti, ed è riuscita così a realizzare in tutto l'Alto Adige e in Trentino strutture dall'allestimento tecnico eccellente e dal design moderno ed accattivante. Un recente progetto nel settore dei 1. Deposito Niederstätter di Steg a Campodazzo (BZ) 2. Scuola Alessandro Manzoni a Bressanone 3. Aula magna della scuola Alessandro Manzoni 4. Un'aula della scuola Alessandro Manzoni 5. Aula computer della scuola Alessandro Manzoni 6. Scuola Materna di Molveno 7. Interno degli spogliatoi dell'Associazione Sportiva di Bolzano 8. Container sanitario Hinterhuber 9. Container spogliatoi dell'Associazione Sportiva di Bolzano

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container è la scuola - container a tre piani Alessandro Manzoni a Bres sanone. L'enorme edificio conta una metratura di 1.200 m2 ed è stato realizzato utilizzando la considerevole quantità di 90 container. I moduli abitativi dispongono della certificazione antincendio R60, necessaria per gli edifici contenenti più di 100 persone. Anche il vano scala interno è stato adattato appositamente per il progetto e corrisponde a sua volta alle direttive dell'edilizia scolastica. Il bando di concorso per la realizzazione di questo progetto era impostato sul criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, considerando però non solo l'opzione più conveniente in termini di costi ma anche una serie di dettagli tecnici riguardanti la verifica della qualità dell'edificio. I container della ditta Niederstätter hanno ottenuto il punteggio necessario per aggiudicarsi il progetto. In più, l'artista Claudia Barcheri è stata incaricata della pro-

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gettazione della facciata esterna della scuola. In tal modo gli alunni della scuola media Manzoni possono beneficiare di un ambiente di alta qualità e molto accogliente. Su commissione della parrocchia di San Carlo Borromeo a Molveno, in Trentino, recentemente è stata rea- 7 lizzata una struttura di 20 container pronto all'utilizzo e completo di sanicon un'espansione di circa 200 m2, tari e riscaldamento. messa a disposizione dei bambini Molte altre strutture container sono della scuola materna e dei collabo- state realizzate nel 2012 e nel 2013, rat ori pedagogic i di Molv eno. tra le quali gli appartamenti - contaiL'edificio è composto da container ner "chiavi in mano" per le famiglie standardizzati dalla facciata esterna dell'Emilia Romagna colpite dal terrein blu elettrico, elemento ripreso moto, come pure i vistosi container negli spazi interni, che dona un pia- WC e sanitari Art per l'utilizzo mobile, cevole effetto cromatico. Abbinata a pratica alternativa agli usuali WC chimobili colorati, tappetini ed elementi mici, sviluppati in collaborazione con in legno, la struttura emana un'at- l'artista Christoph Hinterhuber. E in mosfera intima e confortevole. Così, più, gli spogliatoi della sezione di si è potuto realizzare un edificio Faustball dell'Associazione Sportiva dalla massima funzionalità, a misura di Bolzano sui prati del Talvera, strutdi bimbo. In soli quattro giorni l'im- tura personalizzata e curata nei minipianto è stato costruito da due pro- mi dettagli, nata dalla collaborazione fessionisti della ditta Niederstätter, con l'architetto Michael Scherer.

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PORTATTREZZI

Il Pellicano Verde sceglie un Caron C 40 GIORGIA MARCHELLI

Il Consorzio Tassano Servizi Territoriali si propone come Impresa Sociale del Tigullio, ampia zona nella Pro vincia di Genova, proprio territorio di riferimento. Come Consorzio di Comunità, promuove un progetto che consente di non fermarsi alle idee ed ai principi della cooperazione, ma di tradurre questi in concrete azioni di governo del territorio, integrando i diversi portatori d'interesse (stakeholders) in un patto di condivisione, solidarietà ed impresa. Pellicano Verde è una Cooperativa Sociale di tipo B, costituita nel 2002 all'interno del Consorzio Tassano, con sede a Sestri Levante, per offrire alle persone coinvolte in progetti d'inserimento lavorativo di soggetti di fasce deboli interni alla Fabbrica Sociale la possibilità di sperimentarsi in percorsi diversi. Oggi la forza lavoro della Coope rativa è costituita per quasi il 50% da soggetti svantaggiati, ben oltre le soglie minime previste dalla legge 381/91, e fornisce servizi di qualità riconosciuta soprattutto nel campo della manutenzione del verde e dell'i52

giene urbana. Il modello di intervento utilizzato, riconosciuto dalla Provincia di Genova, è integrato con l'azione dei servizi per l'impiego in un sistema di rete innovativo a livello nazionale. In sostanza Pellicano Verde si occupa della manutenzione delle aree verdi, della pulizia stradale sia meccanizzata che manuale, della cura di spiagge e del servizio neve in appalto da parecchi comuni, coprendo l'area che si estende da Recco a Caserta Ligure ed occupando circa 60 persone. Per eseguire gli svariati lavori la Cooperativa dispone ormai di un cospicuo parco macchine, costituito per lo più da furgoni o piccoli camioncini. Alla ricerca di un mezzo più prestante, adatto ad ogni situazione, sia su strada che fuoristrada, ha trovato nel Caron C 40 il portattrezzi ideale da sfruttare con diversi allestimenti durante tutto l'arco dell'anno. La nuova Serie C, con potenze comprese fra i 40 e i 63 CV, Omolo gazione Globale Europea con peso complessivo omologato di 5.000 kg e portate utili fino a 2.700 kg, è l'ultima evoluzione dei Transporter Caron, caratterizzata da un design moderno

e sviluppata per far fronte alle richieste sempre più esigenti degli operatori. Le nuove cabine a 2 posti sono state progettate in modo tale da offrire agli utenti un luogo di lavoro più confortevole e meno stressante durante i cicli operativi più impegnativi. L'obiettivo è stato raggiunto ampliando la volumetria interna, mentre la maggior quantità di pannellature atermiche migliorano la visibilità generale. La strumentazione è completa e funzionale, e ricorda da vicino quanto offerto dagli abitacoli del settore automotive. Infine il nuovo sistema di sospensione su quattro punti minimizza le vibrazioni e il rumore indotti dalla marcia su fondi dissestati. Nonostante la migliorata abitabilità della cabina, la Serie C rimane comunque un mezzo compatto, con una struttura robusta ma leggera, particolarmente maneggevole in ogni tipo di situazione, dai terreni più irti nell'uso forestale e agricolo, agli stretti vicoli dei centri storici per l'uso edile o comunale. La sicurezza è sempre garantita dal telaio di protezione integrato nella cabina, dalla trazione integrale (disinseribile), dal potente impianto frenante a doppio circuito idraulico sulle 4 ruote e dal freno di stazionamento, anch'esso agente su tutte le ruote. Il nuovo sistema di ribaltamento della cabina permette più facili e veloci interventi di manutenzione, minimizzando in tal modo i tempi morti legati ai fermi macchina. La  possibilità di allestire

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la macchina secondo le proprie necessità, con prese di forza centrale (con frizione idraulica indipendente) e posteriore, sollevatore posteriore con attacco a tre punti e distributori idraulici con innesti davanti e dietro la cabina, permette di accogliere vari tipi di attrezzature, rendendo la serie C un mezzo versatile, in grado di soddisfare ogni tipologia di lavoro. In particolare il Caron C 40 ha colpito la Cooperativa Pellicano Verde per le sue prestazioni nel fuoristrada (grazie allo snodo lineare centrale) e per la capacità di arrampicarsi sulle ripide e strette strade liguri. Inoltre, nonostante la gran capacità di carico, l'omologazione come macchina operatrice o trattrice agricola consente di essere utilizzato da chiunque sia munito di patente B. Questo veicolo multifunzionale è stato consegnato alla Cooperativa dalla ditta Fontana s.n.c., rivenditore Caron di Rivergaro (PC). Fontana ha personalizzato il mezzo per il Pellicano Verde e lo ha allestito dotandolo di una gru scarrabile Bonfiglioli 2300, con lunghezza 4,50 m per una portata di 320 kg a braccio aperto, utile soprattutto alla potatura del verde e allo scarico di rami e ramaglie nei big bag. Per la pulizia delle strade, la stessa ditta Fontana ha creato una barra lavastrade anteriore ad ugelli della stessa larghezza del mezzo (1,70 m). Al fine di adescare l'acqua necessaria a questo genere di lavoro il Caron è stato dotato di una pompa aggiuntiva azionata da una presa idraulica. L'acqua raccolta va a riempire una botte in plastica da 1.000 l posizionata sul pianale di carico. Ora, in vista dell'inverno, la Coo perativa sta pensando di prepararsi allo sgombero della neve. Il Caron C 40 sarà quindi prossimamente attrezzato di lama da neve e spargisale.

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AUTOTELAI

Nuovo Mercedes-Benz Arocs: test drive dalla strada al puro impiego offroad

Non ci sono dubbi: già da fermo l'Arocs colpisce per l'immagine di forza e robustezza che trasmette. La mascherina del radiatore dal design a "denti di ruspa" è come una parentesi estetica tra tecnica e terreno, è chiaro fin da subito che questo veicolo è fatto per il fuoristrada. A Dornap, nel cantiere di Rheinkalk, dimostra le sue grandi capacità. Per la prova sul cosiddetto circuito estremo, la scelta cade sul modello 4151  8x8/4. Secondo la consolidata nomenclatura Mercedes-Benz, la sigla corrisponde ad un veicolo da 41  tonnellate a quattro assi tutti motori, due dei quali, naturalmente quelli anteriori, sterzanti. La motorizzazione, anch'essa codificata nella sigla del modello, ha una potenza di 375  kW (510  CV). Per essere più precisi, si tratta della versione di punta del sei cilindri in linea Mercedes-Benz da 12,8 l, che eroga la massima potenza a 1.800 giri/min e fornisce all'albero motore una coppia massima di 2.500  Nm a 1.100 giri/min. Al motore BlueTec con omologazione Euro VI di serie è normalmente accoppiato il cambio automatizzato Mercedes PowerShift 3. Il veicolo in prova monta un cambio manuale a sedici marce, disponibile a richiesta con sovrapprezzo. Grazie al nuovo 54

sistema di comando shift-by-wire e alla servoassistenza nettamente più efficace, questo cambio manuale si manovra con estrema precisione, complice anche la morbidezza del pedale della frizione. Il cambio passa tuttavia in secondo piano durante la prima prova su sterrato nel comprensorio degli stabilimenti Rheinkalk. Colpisce molto di più il motore, con la sua fulminante erogazione di coppia nelle fasce di regime più basse e la contemporanea facilità con cui sale di giri, risparmiando spesso al conducente l'onere di cambiare marcia. Chi si aspetta una guida ergonomica, al volante di questo bolide da cantiere non rimane deluso. Infatti, come da tradizione Mercedes, anche sul nuovo Arocs i bloccaggi dei differenziali si innestano in serie in base alla trazione necessaria, proprio come sui modelli della fortunata Serie Actros. Inoltre la plancia, estremamente curata in quanto a disposizione e visibilità di comandi e strumenti, informa sempre con precisione il conducente sulle attuali condizioni di marcia. Tra le principali informazioni figura naturalmente la velocità di marcia, che però sui terreni difficili è meno importante di un altro dato fondamentale: il

regime. Quando il veicolo incontra la massima resistenza all'avanzamento è l'indicazione del numero di giri a fornire risposta alla domanda essenziale: il motore ce la fa o non ce la fa? L'Arocs  4151  8x8/4 trasporta il carico massimo e la lancetta del contagiri non si schioda dai 1.100  giri. Persino lungo la salita dell'impegnativo circuito offroad, estremamente scivoloso per il precedente temporale, il motore di grossa cilindrata non cade in ginocchio. Anzi, il conducente si accorge che il pedale dell'acceleratore non è ancora arrivato completamente a fondo corsa. L'autotelaio per usi fuoristradistici estremi si flette con tale abilità sotto la piattaforma ribaltabile caricata al massimo da mandare in visibilio i fotografi circostanti. Anche per chi lavora al volante di Arocs l'atmosfera è rilassata. Grazie alla compensazione del carico gravante sugli assi, il peso è perfettamente ripartito tra i due assi anteriori e la trazione raggiunge quasi il 100%. In questo il nuovo ribaltabile a trazione integrale è aiutato anche dalla buona aderenza degli pneumatici da fuoristrada di misura 13  R  22.5. In queste manovre impegnative lo sterzo lavora con notevole precisione. Ma non c'è da stupirsi, perché il nuovo Arocs è equipaggiato con una novità mondiale nel settore dei veicoli industriali: lo sterzo elettroidraulico Servotwin, inizialmente destinato soltanto ai veicoli a quattro assi. I vantaggi per il conducente di Arocs sono la servoassistenza in funzione della velocità e la funzione attiva di ritorno dello sterzo. Con questa tecnologia di nuovo sviluppo, di serie per i veicoli 8x6 e 8x8 e disponibile a richiesta per la formula 8x4, il comfort di sterzata raggiunge livelli mai visti prima ed è affiancato da un'estrema precisione direzionale. Anche i veicoli provati sul secondo circuito sterzano con Servotwin. E per il cambio delle marce si affidano al Mercedes PowerShift 3 di serie. A monte del cambio presta servizio il nuovo sei cilindri in linea OM 470 da 10,7 l, per il quale sono previste quat-

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tro versioni di potenza, a partire da 240  kW (326  CV) per arrivare a 315 kW (428  CV). Il veicolo utilizzato per la prova, un quattro assi 3240 con configurazione degli assali 8x4/4, è la seconda versione in ordine di potenza ed eroga 290  kW (394  CV) e 1.800 Nm di coppia massima. Questo ribaltabile su tre lati è equipaggiato con pneumatici 315/80 R  22.5, idonei all'uso stradale e fuoristradistico. La prova si svolge dunque questa volta con un motore un po' più piccolo, alloggiato sotto una cabina lunga la metà, e con pneumatici meno robusti, ma sfruttando comunque al massimo il peso totale a terra di 32  tonnellate. Il posto di guida è uguale a quello del modello 8x8 precedentemente testato. Per una perfetta ergonomia, il freno di stazionamento è integrato nella plancia, di fianco al volante. Sui veicoli a trazione integrale questa posizione è riservata al comando dei bloccaggi dei differenziali, dato il loro uso più frequente in fuoristrada. Arocs  3240  8x4/4 si guida in modo intuitivo ed ergonomico, non ultimo grazie al Mercedes PowerShift 3, la cui leva di comando sullo sterzo elimina ogni forma di stress anche nella marcia su sterrato. Per il computer di bordo si utilizzano i tasti sul volante multifunzione di serie. Gli strumenti godono di una buona visibilità e forniscono numerose informazioni, oltre a consentire diverse impostazioni. La regolazione di sedili e specchi retrovisori è stata ottimizzata, con tutti gli interruttori al posto giusto. Persino il cambio sembra identico: Mercedes PowerShift Offroad sembra fatto per chi normalmente guida su strada. Da un veicolo da cantiere ci si aspetterebbe una certa rudezza, e invece tutto preannuncia il massimo comfort. Per la partenza il computer del cambio sceglie la seconda. Considerando che per 394  CV (290  kW) e 1.800  Nm le quasi 32 tonnellate di massa del veico-

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lo rappresentano un valore piuttosto elevato, e visto che il veicolo dispone di un rapporto al ponte corto, idoneo alla marcia fuoristrada, è chiaro che questa scelta nasce da una configurazione che punta molto a risparmiare la frizione. L'accoppia mento di forza viene realizzato al regime minimo. Mercedes PowerShift 3 sceglie sempre la marcia giusta per partire, in funzione del carico, della pendenza e della modalità di marcia selezionata. In accelerazione Mercedes PowerShift 3 applica fedelmente la nota dottrina dei grossi salti di marcia. Quando è possibile, questo 3240  8x4/4 passa dalla terza alla sesta e poi direttamente all'ottava. Il computer del cambio non sa proprio cosa vuol dire sperperare tempo e carburante. E questo comportamento basta per un piccolo sprint. Del resto qui viaggiamo sul terreno a tratti anche estremo del cantiere di Rheinkalk e non su una strada asfaltata. Il cambio automatico Mercedes PowerShift 3, di serie per tutti i modelli Arocs, dimostra cosa sa fare in fuoristrada. Oltre al programma di marcia Power c'è anche un programma speciale Offroad, e per ogni programma di marcia è possibile scegliere fra tre diverse modalità (Standard, Manuale, Power oppure Offroad). Il veicolo in prova dispone del programma di marcia Offroad per il cambio Mercedes PowerShift 3. Attivando questo programma con una lieve pressione sulla leva dello sterzo, in fuoristrada tutto fila liscio come l'olio. Perlomeno per quanto riguarda l'inserimento delle marce. Non appena il veicolo incontra un po' più di resistenza all'avanzamento, il computer di selezione delle marce innalza parecchio i punti di passaggio alle marce superiori e inferiori. Il programma Offroad di Mercedes PowerShift 3 evita così costantemente che il veicolo si pianti a causa di un cambio marcia eseguito con troppo ottimismo.

Nella parte successiva del giro di prova, il terreno del cantiere si rivela di media difficoltà e risulta quindi perfetta la modalità di marcia Standard. Come se avesse aspettato soltanto questo momento, il motore da 10,7 l gonfia i muscoli e tira con una coppia di 1.800 Nm. Come il propulsore da 12,8 l testato precedentemente, anche questo motore, benché di minore cilindrata, supera in scioltezza tutte le difficoltà della marcia in fuoristrada. Di fronte ad un improvviso rallentamento durante il percorso, Mercedes PowerShift 3 scala a colpo sicuro direttamente dalla quinta alla prima marcia, ed ecco che la trazione sulle ruote motrici è quella giusta per affrontare la nuova situazione. Senza perdersi d'animo, OM  470 spinge Arocs attraverso l'acqua alta e fangosa. Con la pronta attivazione del differenziale trasversale, il collaudatore ha evitato che la spinta di avanzamento si interrompesse. Ma anche per un profano della guida in fuoristrada sarebbe stato presumibilmente facile disinserire la compensazione del numero di giri. Di fatto, l'inevitabile manovra del cambio si è svolta in automatico, senza richiedere all'autista di intervenire sulla leva del cambio o di dosare bene la pressione sul pedale della frizione. Così ha avuto tutto il tempo di ruotare semplicemente in avanti di una posizione la manopola di bloccaggio dei differenziali. E tuttavia guidare in fuoristrada non è poi così facile. Prima di iniziare la faticosa arrampicata sui tratti più in pendenza del percorso, arriva l'ammonimento dell'accompagnatore: "Sui terreni difficili non si può fare a meno dell'abilità del conducente". Quello che davvero vuol dire è che nemmeno il migliore dei cambi automatici ha il dono della vista. Per quanto, il sensibilissimo sistema di sensori del nuovo PowerShift Offroad, tra cui quello di inclinazione ulteriormente perfeziona-

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to, sembra quasi intuire le variazioni di resistenza all'avanzamento. Al collaudatore è dunque concesso passare al programma di innesto manuale. In terza fissa, il quattro assi si arrampica in salita con il suo assale motore tandem tutto bloccato. Trazione integrale? Non ce n'è bisogno. Bastano l'abilità dell'autista e la tecnica di base dell'Arocs. Al resto pensa il motore sei cilindri, che risponde con vera eleganza. Arriva la discesa: giù in verticale - si scende in modo classico, tutto in prima e con un freno continuo potenziato dall'azione energica. Dal propulsore da 10,7 l ricava una potenza frenante di cui in passato si sarebbe ritenuto capace soltanto un motore aspirato a dieci cilindri. Dopo la stupefacente esperienza con Arocs a trazione integrale 4151 8x8/4, dalle eccellenti doti fuoristradistiche, e con Arocs  3240 8x4/4 per l'impiego promiscuo, che per la verità sullo sterrato non si è rivelato di molto inferiore al modello precedente, l'approfondita serie di prove si conclude a bordo di un Arocs  2630  6x4, con un test orientato all'uso preponderante su strada. Il ribaltabile a tre assi è spinto da un motore compatto da 7,7 l. Questo propulsore è uno dei principali moduli utilizzati per ottenere su Arocs Loader in versione betoniera un volume trasportabile del valore quasi sensazionale di 8  m³. Le classi di potenza spaziano da 175  kW (238  CV) a 260  kW (354  CV). Quello che va bene per un'autobetoniera non può essere controindicato per un veicolo adibito al trasporto di materiale sfuso, sempre alla ricerca di un po' di carico utile in più. Con il motore in versione media da 220 kW (299 CV) e 1.200 Nm, si parte per la prova su strada del ribaltabile su tre lati. Il motore OM 936 nascosto sotto la cabina media di Arocs è completamente nuovo, come OM  470 del veicolo della prova precedente. Questo propulsore leggero non ha bisogno di nascondersi dietro il fratello maggiore, perché anch'esso dispone di numerose raffinatezze tecnologiche, come la pressione di iniezione massima di 2.100  bar per il sistema di iniezione common rail o il primo albero a camme di scarico a fasatura variabile montato su un motore diesel. La sovralimentazione è affidata fino alla versione da 220  kW (299  CV) ad un turbocompressore a gas di scarico asimmetrico a doppia turbina. Per le 56

due classi di potenza più alte è stata adottata la sovralimentazione a doppio stadio con due turbocompressori. OM  936 mostra le sue sorprendenti capacità fin dall'ingresso in autostrada. A 1.600  giri/min eroga già quasi il 90%  della potenza massima. Il motore si dimostra parallelamente molto dinamico anche ai bassi regimi. La coppia massima è sempre disponibile senza flessioni nella fascia di marcia principale, compresa tra i 1.200 e i 1.600 giri/min. Ma anche sotto i 1.000 giri/min il motore mostra una grande potenza. Messo alla prova, convince per la spontaneità di risposta ai movimenti dell'acceleratore. E di nuovo il Mercedes PowerShift 3 di serie fa un'ottima figura. Il cambio automatizzato rafforza l'impressione che in questo "piccolo" motore si celi in realtà un propulsore di grossa cilindrata. Agile, con balzi ben misurati, Mercedes PowerShift 3 passa rapidamente in rassegna i rapporti, cercando sempre di tenere basso il numero di giri con un comportamento che ricorda un dodici litri. Arocs in prova sta viaggiando su strada senza carico ed è logico che in queste condizioni la potenza del motore e gli innesti del cambio siano in perfetta armonia tra loro. Ma subito dopo il breve tragitto in autostrada, il ribaltabile fa sosta presso un magazzino edile, dove carica tre benne piene di materiale. Il nostro agile Arocs  2640  6x4 si trasformerà ora in una lumaca? Niente affatto: percorrendo a ritroso il tratto autostradale montuoso per arrivare al "punto di scarico", la coppia propulsore compatto e cambio automatizzato fa valere in maniera sorprendente i suoi punti di forza. I punti di innesto sono precisissimi anche con questo motore di piccola cilindrata. Ogni volta che l'autista porta istintivamente la mano sul comando "one-touch" del cambio per inserire manualmente una marcia, Mercedes PowerShift 3 innesta automaticamente il rapporto. Nella maggior parte dei casi passa solo alla marcia successiva, ma talvolta salta anche di due rapporti. Mentre il veicolo percorre fluido la strada extraurbana, il test driver non può che apprezzare di nuovo Servotwin, lo sterzo con servoassistenza parzialmente elettrica. Se sullo sterrato a colpire è la morbidezza del volante, sui rapidi tratti extraurbani convince la progressione con cui il rapporto dello sterzo si fa via via più

diretto. La sensazione è quella di uno sterzo rigido al punto giusto, con un'ottima tenuta di strada. La leva sul lato destro del piantone dello sterzo, con la quale si comanda anche il freno motore, rende le operazioni a carico del conducente estremamente intuitive. Non che ci sia per la verità molto da fare, perché il grosso del lavoro è svolto egregiamente dal sistema di gestione trazione/frenata. Con il volante multifunzione l'autista utilizza i principali sistemi di assistenza alla guida, come Tempomat e il limitatore di velocità impostabile a piacere. Particolarmente utile si rivela una "hotkey" programmabile a piacere, vale a dire un pulsante al quale il conducente può associare il sottomenu per lui più importante (per esempio il tempo di guida oppure il consumo parziale). Dopo la programmazione è sufficiente premere il pulsante per leggere sul display l'informazione desiderata. A proposito di tempo di guida, dopo le tre prove siamo arrivati quasi a metà del limite di legge. Giunto di nuovo nel comprensorio di Rheinkalk, il test driver conduce Arocs  2630 6x4 con manovre estremamente precise fino al punto di scarico e lascia scivolare con disinvoltura il materiale sfuso nel punto di deposito. Poi fa avanzare un poco il veicolo e frena di colpo, per staccare gli ultimi pezzi dalla superficie di carico. Concludendo l'ultima prova con i nuovi modelli Arocs il collaudatore cerca di avvicinarsi alla professionalità che questo novizio ha dimostrato di possedere su tutta la gamma. Con o senza trazione integrale La formula giusta dipende dal tipo di impiego. Per assistere i conducenti di Arocs nelle più diverse situazioni quotidiane, il cambio Mercedes PowerShift Offroad dispone di alcune intelligenti funzionalità, particolarmente utili nella marcia in fuoristrada: - modalità di marcia Offroad, - modalità di disimpegno dal fondo stradale, - quattro retromarce, - passaggio rapido dalle marce avanti alle retromarce, - funzione "marcia lenta", - aumento del numero di giri in funzione del carico. Nella guida su strada forniscono assistenza: - Tempomat con isteresi flessibile, - la funzione EcoRoll, - la funzione "marcia lenta". Il display multifunzione segnala se questa o quella funzione di assistenza

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è attiva o disattivata. Impieghi particolari richiedono veicoli particolari. L'uso su strada o in fuoristrada è un criterio di scelta; un altro è la quantità di materiale da trasportare o la frequenza dei trasporti. L'uso promiscuo di un veicolo per tipi di trasporto diversi e su tragitti differenti impone ulteriori requisiti rispetto a quelli richiesti per il trasporto dello stesso tipo di materiale sempre sulla stesso tipo di percorso. Per il trasporto di ingenti quantità di materiali sfusi, come ghiaia o sabbia, su strade asfaltate, per esempio, è importante soprattutto la portata utile. In questo caso servono mezzi di trasporto leggeri. La motrice giusta è comunemente un trattore stradale della famiglia Arocs nella configurazione standard 4x2. Per i veicoli destinati all'uso preponderante su strada, ma che possono occasionalmente necessitare di maggiore trazione, è disponibile il nuovo sistema Hydraulic Auxiliary Drive. Con questo nuovo tipo di trazione integrale, la trazione dell'asse anteriore non è più demandata agli alberi di trasmissione meccanici, ma ai motori a comando idrodinamico installati sui mozzi delle ruote, che possono essere inseriti all'occorrenza. Questa soluzione permette di risparmiare peso e carburante. Rispetto alla trazione integrale permanente per l'uso nel fuoristrada impegnativo, la riduzione di peso ammonta a mezza tonnellata. Come seconda variante, prevista nel caso in cui carico utile e bassi consumi costituiscano un'esigenza prioritaria rispetto ad una forte motricità, è disponibile la trazione integrale inseribile senza rapporto fuoristrada. Il collegamento dell'asse anteriore è realizzato a veicolo fermo dal ripartitore di coppia e determina la rotazione nel rapporto 1:1 degli alberi cardanici solidali con gli assi posteriore e anteriore.

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Quando un autoarticolato deve affrontare con una certa regolarità terreni più impegnativi potendo contare solo sulle proprie forze, si può prendere in considerazione un trattore stradale 4x4. Nell'ambito della gamma di veicoli industriali Mercedes-Benz, la scelta giusta è in questo caso Arocs a trazione integrale. Grazie alla trazione integrale permanente, con bloccaggi longitudinali e trasversali di serie, questa motrice è in grado di cavalcare terreni difficili con un'abilità superiore a quella delle motrici precedentemente descritte. Un'apprezzata alternativa all'autoarticolato, composto da motrice a due assi e semirimorchio a tre assi, è costituita dalla combinazione di una motrice 6x4, anch'essa idonea all'uso in fuoristrada, con un semirimorchio a due assi. In questo caso la portata utile si riduce un po', ma in compenso la trazione è considerevolmente superiore. Ancora migliori i risultati promessi su sterrato dalla motrice a tre assi nella versione a trazione integrale 6x6. Soprattutto per quanto riguarda la manovrabilità in curva, l'apporto dell'asse anteriore motore è notevole. Di serie sarà disponibile la nuova trazione integrale inseribile, mentre la trazione integrale permanente è prevista come equipaggiamento a richiesta. Quando il lavoro si fa ancora più gravoso e il terreno più difficile, non rimane davvero altra alternativa che un quattro assi. Come puro veicolo da strada questo grosso veicolo non è certo la scelta migliore, a causa della bassa portata utile, ma nell'uso promiscuo su strada e in fuoristrada, e in presenza di spazi di manovra ristretti, è ormai da tempo il numero uno. Con un cabinato, eseguire le manovre in retromarcia per avvicinarsi al punto di carico o scarico è più facile che con un autoarticolato. Per impieghi dai più leggeri ai media-

mente impegnativi, la formula standard è quella del quattro assi 8x4, mentre negli impieghi gravosi l'8x8 è imbattibile. Come compromesso viene offerta inoltre la configurazione 8x6. Ha un numero in meno, ma in compenso è più versatile, il classico tre assi che, ancor più del quattro assi, trova spesso impiego nella tradizionale versione del ribaltabile su tre lati. Nella configurazione 6x4 è ampiamente rappresentato in molte flotte aziendali. Nel ruolo di trattore (oggi generalmente accoppiato ad uno speciale traino ad assale centrale, mentre in passato trainava un rimorchio con ralla), si dimostra estremamente redditizio nel trasporto a basso costo di materiale sfuso o di sterro su strada o ancora, senza rimorchio al seguito, negli spazi ristretti del cantiere. Il ribaltabile a tre assi è anche capace di trainare senza lamentarsi un autocarro di peso medio a pianale ribassato, con tanto di escavatrice fissata sopra di esso. Oppure di affrontare, rafforzato dalla trazione 6x6, percorsi in fuoristrada, dove per lui non esistono praticamente ostacoli insormontabili. Come per la serie precedente, i bloccaggi si innestano con un solo comando logico: la manopola che inserisce in successione i bloccaggi longitudinali e quelli trasversali. Partendo dalla posizione "0", con i differenziali tutti aperti, si passa in caso di necessità, per ovviare ai problemi di trazione che la compensazione del numero di giri talora comporta, alla posizione "1" che blocca inizialmente solo i differenziali longitudinali. Con la posizione successiva tocca ai bloccaggi trasversali e, se ancora non basta, con la posizione "3" viene bloccato trasversalmente anche l'asse anteriore. In una situazione così precaria risulta impossibile sterzare le ruote, ma nella stragrande maggioranza dei casi si riesce a disimpegnare il mezzo.

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MOVIMENTO TERRA

Benati, C.I.M.S. e Area Blu insieme per il territorio imolese

La costruzione di un nuovo parcheggio nella zona industriale di Imola, tra via Del Lavoro e via Serraglio, offre la possibilità di lavorare insieme per la città a tre importanti realtà imolesi: alla storica Benati, alla cooperativa C.I.M.S. (Comunità Intersettoriale Montana Sasso Leone) e ad Area Blu, società in house che ha come principali azionisti il Comune di Imola e la Provincia di Bologna. Area Blu, fondata nel 1996 per volere dell'Amministrazione Comunale al fine di alleggerire la gestione della circolazione e delle zone di sosta, negli ultimi anni si è molto impegnata nel migliorare la viabilità imolese, le condizioni delle strade, con particolare attenzione al centro storico; inoltre ha costruito diversi parcheggi, coperti e non, dei quali ormai nessun automobilista imolese potrebbe fare a meno. Non appena presa la decisione di costruire un nuovo parcheggio, Area Blu ha affidato il lavoro a C.I.M.S., storica cooperativa, che tanto ha costruito per la città, imponendosi come una delle migliori imprese edili del territorio. C.I.M.S. infatti è nata nel 1975 come risposta al problema occupazionale della Vallata del Santerno, divenendo ben presto un fondamentale punto di riferimento per la Comunità Montana e per i Comuni della Valle del Santerno 58

per l'esecuzione dei lavori di forestazione e di difesa idrogeologica. Successivamente ha cominciato ad occuparsi di appalti edili, e negli ultimi anni in particolare non si è limitata a lavorare nelle zone della vallata, ma ha allargato le sue attività in Provincia di Bologna e province limitrofe. Per eseguire al meglio il lavoro affidatole da Area Blu, la C.I.M.S. ha scelto il nuovo miniescavatore Benati, il BEN 16 IM, che da poco ha acquistato dalla storica azienda imolese. Nata alla fine dell'Ottocento come produttrice di aratri e convertita nel 1960 da Renato Bacchini in azienda di macchine movimento terra, la Benati, dagli anni '60 in poi, ha conosciuto uno sviluppo incredibile fino a diventare una tra le più importanti aziende produttrici di macchine movimento terra in Italia, seconda solo alla Fiat. Dopo la morte di colui che l'ha resa famosa in Italia e nel mondo, Renato Bacchini, Benati ha vissuto una fase che si è conclusa nel 1995, quando si era cessato di produrre macchine con il marchio Benati. Come forse è ormai noto nel mondo del movimento terra, da qualche anno la Benati ha riaperto i battenti, grazie alla figlia di Renato Bacchini, Isabella, e al suo team, proponendo una linea di mini e midiescavatori che per qualità e resistenza non hanno nulla da

invidiare né alle macchine storiche della stessa Benati né ai grandi produttori di movimento terra di oggi. Da sempre legata a Imola e al suo territorio, Benati oggi mantiene la sede amministrativa e commerciale nella città romagnola, sebbene non nell'edificio storico di via Selice, complesso industriale ormai abbandonato dal suo attuale proprietario. La produzione delle nuove macchine Benati, quindi, non avviene ad Imola, ma a Casine di Ostra (AN), nelle Marche, presso la ditta Messersì S.p.A., con la quale la Benati ha già da qualche anno un proficuo rapporto di collaborazione. Su disegno Benati, progettato dall'ing. Marcello Sportelli, importante professionista e storico collaboratore della Benati, Messersì produce le macchine dell'azienda imolese, mantenendo gli ottimi standard di qualità che da sempre sono propri sia alla Benati sia alla stessa ditta marchigiana. Per qualità e affidabilità, ma anche per amore verso un'azienda storica che ha fatto conoscere Imola nel mondo, C.I.M.S. ha dunque deciso di servirsi di un escavatore Benati con elevate prestazioni per la sua categoria. Il BEN 16 IM pesa circa 1.600 kg, ha ingombri ridotti ed è classificato come escavatore girosagoma, ottimo quindi per i lavori in città. E' dotato di un carro restringibile fino a 990 mm, di dispositivo di blocco di servocomandi e leve di traslazione, di sedile regolabile e ribaltabile, e di comandi servoassistiti sui joystick per il controllo di bracci e benna, di protezione operatorie removibile. Ancora una volta Benati, C.I.M.S. e Area Blu svolgono un lavoro per la città, in questa occasione insieme, unendo al meglio forze e caratteristiche migliori. Così l'apparentemente semplice costruzione di un parcheggio dimostra quanto siano fondamentali, specie in momento di crisi, per il mantenimento e il miglioramento della res publica, la cooperazione e l'aiuto reciproco tra realtà legate da territorio e storia comuni, proprio come Benati, C.I.M.S. e Area Blu.

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MARTEDì 8 OTTOBRE 2013 Ore 09:30 - Scuola di Altra Amministrazione (in collaborazione con Associazione Nazionale dei Comuni Virtuosi) Ore 09:30 - La gestione delle terre e rocce da scavo ed il Disciplinare ISPRA per gli Enti (in collaborazione con Studi Ambientali) Ore 14:00 - Materiali ottimizzati per il risanamento a freddo di pavimentazioni stradali (Prof. Ing. Francesco Canestrari - Dr. Ing. Gilda Ferrotti) Ore 14:00 - Gestione del Verde (in collaborazione con CNR-IMAMOTER) MERCOLEDì 9 OTTOBRE 2013 Ore 09:30 - Scuola di Altra Amministrazione (in collaborazione con Associazione Nazionale dei Comuni Virtuosi) Ore 10:00 - Gli acquisti della P.A. con particolare riferimento agli Enti Locali tra CONSIP e Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (in collaborazione con CONSIP e UNITEL - Unione Nazionale Italiana dei Tecnici degli Enti Locali) Ore 10:30 - Viabilità Invernale (in collaborazione con CNR-IMAMOTER) Ore 13:30 - Opportunità di finanziamenti europei - La nuova programmazione 2014/2020 (in collaborazione con Studi Ambientali) Ore 14:00 - Macchine Movimento Terra (in collaborazione con CNR-IMAMOTER) Ore 14:00 - Dalla parte dei Bambini - Le pavimentazioni antitrauma e la gestione della sicurezza nei parchi gioco, nelle aree ricreative, negli asili e nelle scuole materne (in collaborazione con Ecoplus e l'Istituto Italiano Sicurezza dei Giocattoli) GIOVEDì 10 OTTOBRE 2013 Ore 09:30 - Sapersi orientare nel mondo degli appalti di fornitura e servizi, anche alla luce delle recenti normative e giurisprudenziali (Avv. Piero Fidanza) Ore 09:30 - La nuova TARES e i comuni: esperienze a confronto (in collaborazione con Erica soc. coop.) Ore 09:30 - Gli aggregati riciclati e il nuovo Regolamento Europeo sui materiali da costruzione nelle opere di ingegneria civile (in collaborazione con Studi Ambientali) Ore 10:30 - Noleggio e Rivendita delle macchine usate (in collaborazione con CNR-IMAMOTER) Ore 14:00 - Patentini (in collaborazione con CNR-IMAMOTER)


FIERA

Expo Lavori Pubblici Piacenza 8 - 10 ottobre 2013 PIACENZA 8 - 10 OTTOBRE 2013

La seconda edizione di Expo Lavori Pubblici si terrà a Piacenza dall'8 al 10 ottobre 2013. Una manifestazione organizzata per la prima volta a Ferrara nel maggio 2011 da quota neve s.r.l. rivolta ai tecnici comunali ed ai funzionari delle pubbliche amministrazioni che devono scegliere e mantenersi aggiornati sulle attrezzature più adatte per la manutenzione del proprio territorio. Saranno proposte soluzioni per la viabilità invernale ed estiva, per il mantenimento del verde pubblico, l'igiene urbana e l'arredo urbano. Il cambio di sede e la scelta del periodo di svolgimento è voluto dagli organizzatori per meglio soddisfare le esigenze delle ditte espositrici e del pubblico. La manifestazione risulterà utile a tutte le ditte appaltatrici di lavori pubblici come alla Protezione Civile o agli enti, aziende e comunità di grandi dimensioni quali golf, campeggi, parchi divertimento… che hanno problematiche assimilabili a quelle di comuni, province, regioni, comunità montane, società di gestione strade e autostrade, aziende municipalizzate e multiservizi, società di trasporto urbano, parchi, consorzi di bonifica, aeroporti, porti.... Si potranno quindi trovare soluzioni per la pulizia delle strade, la raccolta rifiuti e anche illuminazione e mezzi ed attrezzature per il soccorso e la sicurezza. Grande importanza sarà data al fattore "sicurezza sul lavoro" con la possibilità di partecipare a corsi e convegni sull'argomento. Le aziende saranno libere di organizzare corsi di formazione riguardanti i propri prodotti, rilasciando certificati di partecipazione che attestino l'avvenuta formazione all'uso degli stessi. Le aziende produttrici avranno la possibilità di utilizzare, dietro prenotazione, le sale convegni. Un'unica piazza dei lavori pubblici

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dove trovare tutte le attrezzature necessarie per la manutenzione di un comune, dalle strade alle aree verdi. Tutte le soluzioni ed attrezzature per il lavoro su strada, quali piattaforme aeree, movimento terra, riparazione strade, segnaletica, generatori, compressori e quant'altro, saranno oggetto di convegni e dimostrazioni per "imparare" a svolgere un lavoro a regola d'arte, in sicurezza e senza sprechi. La rassegna vuole avvicinare l'operatore al prodotto in funzione: il visitatore infatti non sarà solo colui che compra il prodotto ma anche chi lo utilizza realmente, che conosce esattamente le problematiche che dovrà affrontare e potrà consigliare le attrezzature migliori all'investitore. Una fiera dinamica con la possibilità di provare i prodotti sul campo e vederli applicati o azionati dai tecnici

specializzati, che metteranno in evidenza gli aspetti particolari delle caratteristiche tecniche del prodotto. Non a caso è stata scelta la Fiera di Piacenza come sede della seconda edizione di Expo Lavori Pubblici: la razionale struttura, contornata da grandi spazi all'aperto con possibilità di campi prova, permette all'espositore di avere il doppio stand, sia interno, per accogliere i clienti storici e potenziali, distribuire materiale informativo e illustrare i propri prodotti in maniera statica, che esterno, per esibire i propri prodotti in funzione o nelle loro applicazioni. Expo Lavori Pubblici è quindi una fiera multisettore per addetti ai lavori, con ingresso e parcheggi gratuiti, comodamente raggiungibile vista la posizione strategica di Piacenza Expo.

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CORSI

Scuola di Alt(R)a Amministrazione La Scuola di AltRa Amministrazione è un corso di alta formazione che si terrà per il primo anno a Piacenza, nell'ambito della fiera Expo Lavori Pubblici 2013 martedì 8 ottobre e mercoledì 9 ottobre, promosso dall'Associazione Nazionale Comuni Virtuosi e da quota neve s.r.l.. La Scuola ha lo scopo di contribuire alla diffusione di pratiche di gestione "virtuosa" della res publica e alla trasmissione di competenze fra amministratori. Le buone pratiche, già attuate e sperimentate con successo in alcuni comuni italiani verranno illustrate e spiegate ai partecipanti. I destinatari del corso sono amministratori locali, tecnici, funzionari e dirigenti comunali, ma anche cittadini motivati a riprodurre sul territorio buone pratiche di successo. I docenti sono i protagonisti che hanno ideato e concretizzato i progetti descritti: sindaci, assessori, consiglieri comunali, rappresentanti di aziende che hanno fornito beni e servizi per conto del comune. Edizione 2013 Questo primo anno è dedicato alle

esperienze di partecipazione attiva dei cittadini e alle pratiche di sostenibilità. Sarà raccontata l'esperienza del Comune di Desio (MI), con il suo piano regolatore che tutela il territorio e riduce il consumo di suolo. Andremo alla scoperta del Patto dei Sindaci e delle scelte energetiche del Comune di Montechiarugolo (PR). Parleremo da vicino del gruppo di acquisto sulle energie rinnovabili Cooperativa di Comunità, del Comune di Melpignano (LE). Conosceremo infine le buone pratiche di riduzione alla fonte dei rifiuti promosse dal Comune di Colorno (PR). Martedì 8 e mercoledì 9 ottobre 2013 a Piacenza - Expo Lavori Pubblici, Piacenza Expo L'iscrizione alla giornata formativa ha un costo di 50 € a persona, il modulo è compilabile on line al seguente indirizzo: http://www.altramministrazione.it/mod ulo-di-iscrizione/ PROGRAMMA Plenaria Ore 10:00

Saluti istituzionali e introduzione a cura dell'Associazione Nazionale dei Comuni Virtuosi Sessioni Ore 10:30 Il piano regolatore a crescita zero L'esperienza del Comune di Desio (MI). Il patto dei sindaci e le scelte energetiche L'esperienza del Comune di Montechiarugolo (PR). La riduzione alla fonte dei rifiuti L'esperienza del Comune di Colorno (PR). Cooperativa di comunità L'esperienza del Comune di Melpignano (LE). Pausa pranzo Ore 13:15 Gruppi tematici - Approfondimento e dibattito Ore 14:30 Plenaria di chiusura Ore 16:00 Conclusioni a cura di Marco Boschini, Associazione Nazionale dei Comuni Virtuosi Per informazioni e richieste http://www.altramministrazione.it info@comunivirtuosi.org

CORSI

Studi Ambientali La gestione delle terre e rocce da scavo ed il Disciplinare ISPRA per gli Enti Il corso si terrà martedì 8 ottobre dalle ore 9:30 alle 14:00. Il corso permette di approfondire la conoscenza normativa e le metodologie per la redazione dei piani di utilizzo delle terre e rocce da scavo a seguito delle recenti modifiche normative introdotte a modifica del DM 10/8/2012 n° 161 e dal Disciplinare ISPRA per le Autorità Competenti. IV

Opportunità di finanziamenti europei - La nuova programmazione 2014/2020 Il corso si terrà mercoledì 9 ottobre dalle ore 13:30 alle 18:00 Il corso è strutturato in una parte teorica, rivolta allo studio e alla conoscenza della nuova programmazione comunitaria, e una parte pratica volta allo sviluppo, strutturazione e gestione del progetto. Gli aggregati riciclati e il nuovo Regolamento Europeo sui materia-

li da costruzione nelle opere di ingegneria civile Il corso si terrà giovedì 10 ottobre dalle ore 9:30 alle 14:00 Il corso permette di acquisire le novità introdotte dal Regolamento UE n° 305/2011 in vigore dal 1/7/2013 che ha sostituito la Direttiva 89/106/CEE sui materiali da costruzione. Evidenzierà i nuovi requisiti di base e le procedure di certificazione degli aggregati riciclati. I corsi hanno un costo di 200 €.

Lavori Pubblici n. 63 luglio - agosto 2013


CORSI

Materiali ottimizzati per il risanamento a freddo di pavimentazioni stradali

Workshop Insta Service L'azienda Insta Service, in collaborazione con il prof. ing. Francesco Canestrari e la dott. ing. Gilda Ferrotti dell'Università Poli tecnica delle Marche, presenterà un workshop sui materiali ottimizzati per il risanamento a freddo di pavimentazioni stradali. Il workshop si terrà martedì 8 ottobre 2013 alle ore 14:00. Le attività di manutenzione del patrimonio viario esistente assumono sempre maggiore rilievo in considerazione del fatto che nei Paesi più industrializzati vengono spese annualmente somme ingenti per la manutenzione delle strade esistenti, soggette ad un inevitabile processo di degrado. In particolare, l'obiettivo principale degli interventi riguardanti le pavimentazioni consiste nel mantenere un adeguato livello di servizio garantendo l'integrità strutturale anche mediante la prevenzione di possibili dissesti. Ne discende, pertanto, la necessità di migliorare l'efficienza delle operazioni di manutenzione puntuale, che si traduce nell'esigenza di ricercare materiali e procedure ottimizzati in termini prestazionali. A tale proposito, l'azienda Insta Service è da anni presente sul mercato con prodotti che si collocano ai vertici della categoria per l'esecuzione di risanamenti locali delle pavimentazioni stradali ed aeroportuali. Il presente workshop offre l'occasione di divulgare i risultati di ricerche, svolte in collaborazione con l'Università Politecnica delle Marche, che rappresentano una evoluzione degli studi presentati nell'ambito della precedente manifestazione Expo Lavori Pubblici 2011. Le presentazioni saranno tenute da docenti universitari relativamente ai seguenti argomenti: Ottimizzazione di conglomerati bituminosi a freddo fibro - rinforzati prof. ing. Francesco Canestrari Confronto sperimentale di conglomerati bituminosi a freddo ad alte pre-

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stazioni dott. ing. Gilda Ferrotti Nel seguito è riportato un sommario dei contenuti che verranno trattati. Premessa I dissesti che interessano la pavimentazione possono essere di varia natura e sono provocati da differenti cause che devono essere correttamente individuate ed analizzate con l'obiettivo di prevenire ulteriori peggioramenti delle condizioni del piano viabile. La ricerca svolta ha focalizzato l'attenzione sui problemi legati ai dissesti di disintegrazione (rottura della pavimentazione in piccoli frammenti sciolti) con specifico riferimento alla formazione delle buche. Tali ammaloramenti sono caratterizzati dalla velocità con cui il degrado, una volta generato, evolve compromettendo il comfort e la sicurezza di marcia e conducendo, in assenza di un tempestivo risanamento, al completo disfacimento della pavimentazione. Risulta, pertanto, necessario intervenire prontamente e con materiali in grado di raggiungere buone prestazioni in tempi relativamente brevi, così da garantire agli utenti una pronta efficienza della pavimentazione, in termini di transitabilità e di sicurezza. Tali aspetti devono, tuttavia, essere strettamente connessi anche alla durabilità dell'intervento eseguito nell'ottica di assicurare una adeguata permanenza sulla pavimentazione. Ottimizzazione di conglomerati bituminosi a freddo fibro - rinforzati Nel contesto richiamato in premessa, è stata studiata la possibilità di ottimizzare le prestazioni, sia a breve che a medio - lungo termine, di un conglomerato bituminoso a freddo, denominato Black Top, impiegato per il risanamento di buche e per l'esecuzione di rappezzi di piccole dimensioni, andando ad aggiungere, alla miscela standard di conglomerato, delle fibre di rinforzo. L'aggiunta di fibre nei conglomerati bituminosi a freddo è, infatti, molto

diffusa ma poco studiata in ambito internazionale, probabilmente a causa del fatto che l'impiego di tali miscele è generalmente limitato alla sola manutenzione e non alla realizzazione di nuovi strati. L'eventuale impiego di fibre di rinforzo nei conglomerati richiede, tuttavia, degli studi molto approfonditi per l'individuazione della tipologia e del dosaggio più idonei, in maniera tale da massimizzare le prestazioni sia a breve che a lungo termine. Nella sperimentazione condotta, oltre a tre diverse tipologie di fibre e a due dosaggi, sono state considerate differenti stagionature in aria ed un ulteriore periodo di stagionatura in immersione, per la valutazione degli effetti dovuti alla presenza dell'acqua. Le prestazioni ottenute in termini di prove tradizionali (Marshall, Trazione indiretta), di prove di durabilità (prova Cantabro) e di prove di addensamento (tramite pressa giratoria) sono state, inoltre, confrontate con quelle ottenute con il conglomerato a freddo Black Top originario, assunto come miscela di riferimento. Confronto sperimentale di conglomerati bituminosi a freddo ad alte prestazioni L'efficienza del conglomerato a freddo Black Top, sia originario che ottimizzato mediante l'aggiunta di fibre di rinforzo, è stata ulteriormente indagata eseguendo un confronto con altri due conglomerati bituminosi a freddo ad alte prestazioni reperibili sul mercato. In tal senso, sono state eseguite prove tradizionali, di durabilità e di addensamento, ripetute con differenti tempi di condizionamento all'aria e dopo un periodo di immersione in acqua, ponendo particolare attenzione alle differenze di comportamento dopo periodi di stagionatura sia brevi che medio - lunghi. La partecipazione è gratuita previa registrazione sul sito www.expolavoripubblici.it V


ASSOCIAZIONI

Nuova collaborazione tra Expo Lavori Pubblici e Assodimi PIACENZA 8 - 10 OTTOBRE 2013

E se una delle soluzioni fosse il noleggio? Il servizio di noleggio può aiutare in questo periodo per tamponare eventuali mancanze di macchine, e con costi preventivati può rappresentare una forma economicamente bilanciata. Il periodo storico non permette di effettuare investimenti e di usare accessori idonei, ma i servizi devono essere garantiti, così come i lavori di manutenzione. Il servizio di noleggio può rappresentare un utile aiuto alle aziende con picchi di lavoro o senza le macchine/accessori adatti. Può rappresentare un utile sistema di flessibilità per le pubbliche amministrazioni che utilizzando il personale esistente avrebbero l'opportunità di gestire i servizi. Inoltre potrebbe anche essere di aiuto per tutti quei settori estranei al mondo del noleggio, come l'agricolt ura o i l v erde, c he pot rebbero razionalizzare i propri investimenti. In tutte le casistiche si potrebbe disporre di una grande varietà di macchinari solo al momento dell'uso, con investimenti di volta in volta ac c es s ibili (ad es empio anc he senza delibere della P.A.). Le macchine o le attrezzature, se fornite da noleggiatori organizzati, sono sem-

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pre manutentate e perfettamente funzionanti e quindi sempre pronte per il lavoro solo per il periodo utile. I settori di attività maggiormente compresi sono i classici: - sollevamento - movimento terra - gruppi elettrogeni (ad esempio per manifestazioni o cantieri), ma anche i settori particolari come: - verde, agricolo e boschivo (ad esempio per la manutenzione delle aree verdi o il taglio erba estivo nei bordi strada) - accessori speciali (ad esempio per la viabilità invernale con lo sgombero neve) - pulizia industriale (per uffici, cantiere e strade) - tutto quanto concerne l'ecologia. La moltitudine di lavori effettuabili con il noleggio permette agli utilizzatori finali (P.A., restauratori, comparto edilizia, settore agricolo, privati) di ottenere notevoli vantaggi non solo in termini di economie di esercizio ma anche per i costi fissi che le macchine hanno indipendentemente dall'utilizzo e da tutta la gestione del parco macchine, costi che vengono rimandati al noleggiatore. Il noleggio a lungo termine viene spesso già utilizzato negli uffici per l'hardware, le fotocopiatrici, macchine per il caffè, cioè per tutti quegli oggetti di cui abbiamo una necessità di utilizzo continuo che comprenda una manutenzione periodica. Il noleggio a breve termine a freddo (cioè senza operatore) non è ancora una prassi consolidata, spesso per la

cultura del possesso o per mancanza di conoscenza dell'offerta di mercato e delle sue logiche. La gestione del noleggio è molto semplice e, se ci rivolgiamo ad aziende organizzate (ancora meglio se aderenti al progetto Assodimi QualityRent che li qualifica nella loro gestione del noleggio), tutta la procedura risulta molto veloce e sicura. Il noleggiatore si deve occupare di tutto ciò che concerne la manutenzione e controllo dei beni che fornisce a noleggio, deve istruire l'utilizzatore sul corretto utilizzo e adempiere a tutte le procedure burocratiche del caso (come l'utilizzo di un contratto con diritti e doveri per entrambi le parti in causa). L'utilizzatore deve essere in possesso della dovuta formazione (se la macchina ne ha l'obbligo) e conoscerne l'utilizzo. E' molto importante scegliere il noleggiatore fra le aziende che forniscono anche servizi collegati all'attività del noleggio e che ne qualificano la struttura, come il service, la consulenza, la formazione, solo per citarne alcuni, in modo da identificare un interlocutore che diventi un partner e permetta una semplice e sicura erogazione del servizio senza imprevisti. Svolte le normali attività commerciali di rito, la gestione pura del noleggio risulterà una pratica semplice e veloce, che può rappresentare la differenza in questo periodo. Sicuramente può fornire la continuità del lavoro che dobbiamo svolgere con attrezzature e macchine all'avanguardia mantenendo i costi fissi senza sorprese.

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CONVEGNI

Ecoplus e l'Istituto Italiano Sicurezza dei Giocattoli presentano il convegno: Dalla parte dei bambini PIACENZA 8 - 10 OTTOBRE 2013

Mercoledì 9 ottobre presso la fiera Expo Lavori Pubblici si terrà il convegno: Dalla parte dei bambini Le Pavimentazioni Antitrauma e la Gestione della Sicurezza nei parchi gioco, nelle aree ricreative, negli asili e nelle scuole materne. Tutto ciò che circonda il bambino diventa un grande giocattolo del quale egli è il principale protagonista: aree verdi, parchi gioco, arredi scolastici, articoli di puericultura: tutto deve essere ideato, realizzato e mantenuto guardando la massima sicurezza per i piccoli utenti. Ecoplus, nel rispetto dei moderni parametri di eco sostenibilità ambientale, promuove l'utilizzo di materiali riciclati e riciclabili. Ecopuzzle è una pavimentazione di sicurezza realizzata ad incastro e sinonimo di protezione e prevenzione. Ecoplay si integra piacevolmente negli ambienti ludici a beneficio della messa in sicurezza ovunque esista il rischio di incidentalità. Le piastre sono antiscivolo, ammortizzanti, maneggevoli, ideali per un rapido montaggio e smontaggio. Le "tessere puzzle" sono un vero e proprio oggetto di design ecosostenibile. Realizzate attraverso la valorizzazione di materiali di scarto, rappresentano la perfetta sintesi tra sostenibilità ambientale e bellezza funzionale. Istituto Italiano Sicurezza dei Giocattoli (IISG), azienda leader nell'ambito della certificazione di sicurezza dei gio-

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cattoli e dei prodotti destinati all'infanzia, si rivolge alle aziende e alla pubblica amministrazione per informare responsabili e tecnici dei settori progettazione, sicurezza, manutenzione ed educazione circa gli aspetti da tenere in considerazione nel momento in cui ci si appresta a "misurarsi" con il mondo dei bambini. Un percorso attraverso il panorama normativo, corredato da esempi pratici ed aspetti operativi, per trovare le risposte ed evitare gli errori che troppo spesso minacciano il gioco sicuro dei bambini. Relatori Ecoplus: dott. ing. Claudio Ginnasi. Amministratore Delegato. Istituto Italiano Sicurezza dei Giocattoli: Luca Trevisan. Business Development. La partecipazione al convegno è gratuita previa registrazione sul sito www.expolavoripubblici.it

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CORSI

Sicurezza delle macchine utilizzate per i Lavori Pubblici In collaborazione con CNR Imamoter saranno organizzati cinque diversi corsi gratuiti basati sulla sicurezza sui seguenti temi: - Verde - Neve - Macchine movimento terra - Noleggio e rivendita delle macchine usate - Patentini Il corso che affronterà le tematiche riguardanti la gestione del verde si terrà martedì 8 ottobre alle ore 14:00 e tratterà di: - evoluzione normativa inerente le macchine per la gestione del verde. Il corso riguardante le tematiche sulla viabilità invernale si terrà mercoledì 9 ottobre alle ore 10:30 e tratterà di: - evoluzione normativa inerente le macchine per la viabilità invernale. Il corso sulle tematiche riguardanti le macchine movimento terra si terrà mercoledì 9 ottobre alle ore 14:00 e

tratterà di: - utilizzo delle macchine movimento terra nei cantieri stradali. Il corso che affronterà le tematiche riguardanti il noleggio e rivendita delle macchine usate si terrà giovedì 10 ottobre alle ore 10:30 e tratterà di: - noleggio nell'ambito del D.Lgs 81/08; - rivendita di macchine usate nell'ambito del D.Lgs 81/08. Il corso che affronterà le tematiche riguardanti i patentini si terrà giovedì 10 ottobre alle ore 14:00 e tratterà di: - accordo Stato/Regioni sul rilascio dell'abilitazione alla guida di talune categorie di macchine; - contenuti dei corsi teorici e pratici; - linee guida delle Regioni. Nel padiglione espositivo di Expo Lavori Pubblici vi sarà un'area gestita da CNR - Imamoter, ove saranno esposte le novità tecnologiche e dove si potranno toccare con mano le

attrezzature di cui si parlerà durante i corsi. Imamoter è un Istituto di ricerca del Consiglio Nazionale delle Ricerche (C.N.R.), ha sede a Ferrara e conta una Unità Organizzativa di Supporto (U.O.S.) presso l'Area di Ricerca del C.N.R. di Torino. Imamoter è stato costituito il 15 giugno 2002 e deriva dall'accorpamento di due Istituti del C.N.R: l'Istituto per le Macchine Movimento Terra e Veicoli Fuoristrada (CEMOTER) e l'Istituto per la Meccanizzazione Agricola (IMA). La missione di Imamoter è quella di essere una risorsa di eccellenza per l'avanzamento, la promozione e la divulgazione delle conoscenze utili alla progettazione, alla produzione e all'impiego delle macchine agricole e movimento terra. Imamoter vuole contribuire allo sviluppo sociale del Paese e alla competitività dei comparti industriali interessati.

CORSI

Sapersi orientare nel mondo degli appalti di fornitura e servizi, anche alla luce delle recenti normative e giurisprudenziali Questo è il titolo del convegno che si terrà giovedì 10 ottobre 2013 alle ore 9:30. Introduzione Tale progetto mira ad accrescere la competenza e l'esperienza di chi opera all'interno delle stazioni appaltanti ed è responsabile direttamente o VIII

indirettamente dell'attività contrattuale. Con tale specifica professionalità il funzionario pubblico acquisirà o potenzierà delle conoscenze in grado di orientare le proprie scelte divenendo sempre più un valido punto di riferimento per tutti i soggetti che operano nel settore.

Obiettivo Al termine dell'incontro il discente dovrà essere in grado di sapersi orientare correttamente tra le normative e la giurisprudenza relative ai pubblici appalti di forniture e servizi. Contenuti ed articolazione dell'intervento didattico

Lavori Pubblici n. 63 luglio - agosto 2013


Analisi della normativa e di casi pratici tratti dalla giurisprudenza di interesse per il personale amministrativo. Individuazione di possibili errori nelle procedure di scelta del contraente. Organizzazione del progetto formativo e docente/i L'intervento sarà effettuato dall'avvocato Piero Fidanza, specializzato nel settore dei pubblici appalti. Il docente, oltre ad aver partecipato come relatore a vari convegni, ha pubblicato numerosi testi su riviste specializzate e svolto attività di docenza su queste stesse tematiche a favore di soggetti pubblici e privati. In particolare cura la rubrica "Gli esperti rispondono" della rivista Teme, organo ufficiale della Fare (Federazione Associazioni Regionali Economy), ove vengono fornite risposte ai lettori della rivista su questioni attinenti le pubbliche gare e i rapporti tra cittadini e P.A. Metodologia

L'incontro prevede una lezione interattiva effettuata anche con lavori di gruppo. La metodologia che si intende utilizzare è la seguente: - lezione tradizionale in aula, con proiezione di diapositive; - la lezione sarà organizzata e gestita in modo da consentire la massima partecipazione attiva dei discenti; prove pratiche ("caccia agli errori" e "questionario"); esempi di ricerche giurisprudenziali e normative tramite Internet. In ogni caso la filosofia di fondo sarà quella volta a favorire la compenetrazione fra cognizioni teoriche (sapere) e competenze pratiche (saper fare), con particolare riferimento alla risoluzione dei più frequenti problemi. Durata dell'intervento La giornata si svolgerà giovedì 10 ottobre 2013 dalle ore 9:30 alle 17:30 circa, con pausa pranzo di circa un'ora e mezza e due intervalli di un'ora per permettere ai partecipanti di visi-

tare le aziende che esporranno ad Expo Lavori Pubblici. La partecipazione che si vuole raggiungere, e non superare, è di circa 150 persone: le iscrizioni sono aperte sul sito www.expolavoripubblici.it. Esiti attesi dall'intervento I partecipanti coinvolti acquisiranno o approfondiranno conoscenze teoriche e competenze attualmente non abbastanza diffuse. Il rafforzamento professionale determinerà un parallelo rafforzamento sul piano del ruolo che il partecipante intende assumere all'interno del proprio contesto professionale. Ci si attende un potenziamento della propria capacità di interloquire con altri soggetti protagonisti del settore e di saper risolvere problemi a carattere amministrativo - giuridico che si presentano. Al termine sarà rilasciato un attestato di partecipazione.

CORSI

Gli acquisti della P.A. con particolare riferimento agli Enti Locali tra Consip e Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione Il corso si terrà mercoledì 9 ottobre 2013 con il seguente programma: Ore 10:15 Apertura dei lavori - Saluto del Presidente UNITEL Bernardino Primiani Ore 10:30 Relazione tenuta dal Consip: - La normativa: le novità introdotte dalla Spending Review - Il mercato elettronico: definizione, la registrazione, il punto ordinante ed il punto istruttore, l'ordine diretto, la richiesta d'offerta, demo on-line sull'aggiudicazione di una RdO, principali risultati. Ore 12:30 Domande al relatore, osservazioni, discussione. L'incontro è rivolto ai tecnici degli EE.LL. delle stazioni appaltanti ed ai funzionari incaricati delle forniture, acquisti e servizi, agli amministratori

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locali, segretari e dirigenti, per la conoscenza delle innovazioni apportate dalle recenti normative. Con l'entrata in vigore della L. 135/2012 ("spending review") è stata accentuata e fortemente valorizzata l'incombenza di ricorrere al Mercato Elettronico della Pubblica Ammi nistrazione (MEPA) e alla Consip per gli acquisti di forniture e servizi anche per gli Enti Locali. L'art. 1 della legge pone, infatti, il mancato riferimento alle norme procedurali di acquisto in rete, come possibile illecito disciplinare, causa di responsabilità amministrativa e danno erariale: inoltre i contratti conclusi in violazione risultano essere nulli. E' quindi un argomento che, benché non di rilevanza diretta sui lavori pubblici, interviene con forza sull'agire

quotidiano di molti di noi che si interessano anche delle semplici forniture per materiali vari di manutenzione ordinaria. L'uso delle procedure informatiche Consip e MEPA sarà quindi l'oggetto di questo incontro il cui relatore sarà una persona direttamente coinvolta nel mercato elettronico e nella sua quotidiana applicazione. In questa ottica l'invito è esteso anche ai colleghi di altri servizi, quali ufficio acquisti, economato… e comunque di qualunque altro servizio direttamente interessato agli acquisti. Il convegno è gratuito per i soci UNITEL. Per i non associati il prezzo è di 40 €. L'iscrizione è effettuabile direttamente dal sito di Expo Lavori Pubblici, www.expolavoripubblici.it.

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CORSI

La nuova TARES e i comuni: esperienze a confronto Organizzato da Erica soc.coop. il corso si terrà giovedì 10 ottobre dalle ore 9:30. Le tematiche trattate saranno inerenti alle finalità e gli obiettivi che si propone la nuova TARES, la tariffa che nei comuni italiani nel 2013 sta sostituendo la TARSU. Si approfondiranno quindi le linee guida, il calcolo, le finalità e le criticità, anche alla luce della recente petizione lanciata da Legambiente. Ampio spazio verrà infine dato al confronto di esperienze tra comuni di diverse dimensioni. Programma: 9:30 - Registrazione Partecipanti

9:45 - Saluti e introduzione Saluti Assessore all'Ambiente Provincia di Piacenza e Comune di Piacenza 10:00 - Umberto Gianolio, Erica soc.coop: "Introduzione alla TARES, il ruolo dei Comuni" 10:30 - Elisabetta Martignoni, Amga Legnano e Referente Gruppo Tares: "Gli aspetti applicativi della TARES: dalla determinazione della tariffa alla riscossione" 11:00 - Paolo Contò, Consorzio Priula TV: "Esperienze di tariffa puntuale nel Consorzio Priula" 11:30 - Tavola rotonda "Esperienze a confronto sull'adozione della nuova

TARES" Alberto Bellini, Assessore all'Am biente Comune di Forlì Mayra Paolillo, Assessore all'Am biente Comune di Marcignago (PV) Carlo Lucio Ferrè, Presidente del Consorzio dei Comuni dei Navigli Modera: Gaetano Drosi, Softline S.r.l. e Coordinatore del Gruppo TARES 12:30 - Dibattito col pubblico Conclusioni a cura di Stefano Ciafani, vicepresidente di Legambiente, che presenterà la petizione nazionale sulla tariffa puntuale. La partecipazione al corso è gratuita previa registrazione effettuabile sul sito www.expolavoripubblici.it.

VIABILITA' INVERNALE

Orsi Group subentra ad Assaloni S.r.l. Orsi Group S.r.l. a fine luglio è subentrata ad Assaloni S.r.l., per competere con le aziende leader nel settore della manutenzione e viabilità. La vastissima gamma di prodotti Orsi, che va dai bracci decespugliatori, raiber, trinciatrici, ora completata con i prodotti Assaloni S.r.l. per viabiltà invernale, crea le basi perchè questo avvenga. Orsi Group ha mantenuto inalterato l'intero staff di tecnici e col-

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laboratori, persone che vantano un'esperienza ultradecennale nel settore dello sgombero neve europeo. La già ricca gamma di prodotti che Assaloni S.r.l. propone verrà da subito ampliata. L'ing. Luca Magnani, da oltre un ventennio direttore tecnico Assaloni, ha infatti approvato dopo infiniti test, nuovi modelli di spargisale e lame neve, che saranno pronte per la prossima stagione oramai alle porte. La produzione è già iniziata in due dei tre stabilimenti Orsi Group, dove tre impianti laser lavorano ininterrotta-

mente per fornire anche la storica fabbrica di Lizzano in Belvedere che continua a produrre fresaneve, spargisale e lame industriali per enti pubblici e privati. Per migliorare il servizio clienti, un centro installazione, revisioni e collaudi specializzato in veicoli industriali è già operativo a Mascarino (BO).

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