Soluzioni per lavori pubblici 65

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6 Stop ai guard rail killer Avv. Francesco Capozzi 8 Unimog BlueTec 6: il portattrezzi professionale di nuova concezione Gh. Marchelli 11 Nuovo shuttle elettrico Dotto Bus Ga. Marchelli 12 La Città Sostenibile di Ecomondo ospita la pista ciclabile in gomma riciclata Ecoplus G. Patscheider 14 Enzo Holler: 32 anni di attività lavorativa nella maestranza della posa di pietre naturali G. Patscheider 16 Insta Service tappa le buche e sigilla le crepe nella Provincia di Ravenna G. Patscheider 18 ILFK1000 Kommunal presentata in casa Energreen Gh. Marchelli 22 MI&P: non solo Multicar! 24 Dalle due alle otto ruote, la Stella ad Ecomondo 25 Quattordici Mercedes-Benz Econic all’AMSA 26 Solarclean Hymach: non solo pannelli solari Gh. Marchelli 28 Merlo vince tre prestigiosi premi ad Agritechnica Gh. Marchelli 30 Giletta, sempre più vicino al cliente 31 La nuova lama "light" Assaloni.Com 32 Option si riconferma nello spargimento efficace, semplice ed economico 34 Aebi VT450 Vario è Tractor of the Year 36 John Deere aggiorna la gamma dei trattori utilitari compatti 36 Due medaglie d’argento per John Deere ad Agritechnica 2013 38 Ferri iCut4 raddoppia 40 Giletta e la grande vetrina del Sal.Ve ad Ecomondo 2013 42 Allison Transmission presenta la 5a generazione dei propri comandi elettronici pronti per i motori Euro VI 43 Il Comune di Brunico sceglie la multifunzione di Nilfisk 44 Scania potrà riprodurre tutte le condizioni atmosferiche - in laboratorio! 45 Asilo nido Abracadabra di Brescia grazie a Containex Ga. Marchelli 46 Classici moderni: le pale gommate Volvo L30G 47 Corsi di guida in trattore: accordo biennale siglato tra Safety Park e Antonio Carraro 48 Adopera S.r.l. sceglie Geco by Gescliweb per gestire la manutenzione del Comune di Casalecchio di Reno 49 Scania a Ecomondo 2013 50 A denti fissi…

Lavori Pubblici viene inviata in tutta Italia a:

- Uffici Tecnici di tutti i Comuni, Province, Regioni e Comunità Montane - Società di gestione strade e autostrade - Aziende municipalizzate, di multiservizi e raccolta rifiuti - Aziende di trasporto urbano - Ditte appaltatrici di lavori pubblici - Parchi nazionali e regionali, Corpo Forestale dello Stato - Protezione Civile - Consorzi di bonifica - Aeroporti, Porti - Enti, Aziende e Comunità di grande dimensione (fiere, golf, parchi divertimento…) - Ditte produttrici e commerciali italiane ed estere nei settori di intervento della rivista - Personalità di settore italiane ed estere 4

n. 65 novembre - dicembre 2013

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QUESTIONI LEGALI

Stop ai guard rail killer AVV. FRANCESCO CAPOZZI del Foro di Milano

Troppo spesso si leggono sui giornali notizie di incidenti mortali. Eccesso di velocità, guida in stato di ebbrezza. Troppo spesso, però, si sente anche parlare di incidenti banali, ma resi mortali da impatti con il guard rail. Accorgimenti tecnici che dovrebbero salvare la nostra vita, finiscono per essere vere e proprie armi. Le normative come gestiscono questo grave controsenso e qual è la situazione italiana? Un piccolo ripasso tecnico è fondamentale per capire

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meglio il problema. Il guard rail è un dispositivo di sicurezza ideato per contenere i veicoli all'interno della carreggiata. Il suo utilizzo è fondamentale per limitare gli incidenti dovuti a sbandamento. Senza questi sistemi, leggere distrazioni o colpi di sonno, mentre si è alla guida, potrebbero causare molte più vittime. I guard rail più diffusi sono quelli costruiti da diversi montanti collegati fra loro da nastri a bi-onda o a tri-onda che permettono un contenimento elastico

degli urti. Così facendo, i veicoli fuori controllo non invadono la corsia opposta, come invece accadrebbe se l'urto fosse rigido. Fin qui tutto bene. Tale meccanismo risulta efficace con autovetture a quattro ruote ma risulta essere, al contrario, pericolosissimo quando ad essere coinvolti in un incidente sono dei motociclisti. Nell'urto, infatti, i montanti del guard rail possono provocare mutilazioni nonché vere e proprie decapitazioni. Colpiti ad alta velocità, gli stessi nastri di collegamento (molto taglienti) possono causare danni irreparabili. Le lesioni alla colonna vertebrale - la maggiore tra le cause di morte di motociclisti - sono dovute all'impatto con il guard rail e solo raramente alla caduta dalla moto. In Italia, da anni esistono le norme "giuste". L'art. 47, comma 2, della legge n. 120 del 2010, recante "Disposizioni in materia di sicurezza stradale", prevede la sostituzione delle barriere obsolete o danneggiate con guard rail di nuova generazione. Sulla base della normativa UNI EN 1317 in materia di progettazione, omologazione e impiego della barriere stradali di sicurezza (nonché dei regolamenti CE 765/2008 e UE 305/2011, e delle comunicazione della Commissione dell'Unione Europea nell'ambito dell'applicazione della direttiva 89/106/CEE), il Mi nistero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha anche riorganizzato, nella teoria, la normativa sulla sicurezza stradale (decreto 28.6.11 pubblicato in G.U. n. 233 del 6.10.11), prevendendo, tra l'altro, che: - a decorrere dal 1° gennaio 2011 i dispositivi di ritenuta stradale utilizzati ed installati devono essere muniti di apposita marcatura CE, posta a seguito dell'emissione di un certificato CE di conformità rilasciato dall'organismo notificato, nonché di un'ulteriore dichiarazione CE di conformità rilasciata dal produttore del dispositivo. Questo deve anche indicare le

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caratteristiche tecniche del prodotto sulla marcatura e sull'etichettatura; - l'installazione, la manutenzione, i controlli e le riparazioni dei dispositivi di ritenuta stradale devono essere eseguiti in conformità alle prescrizione e indicazioni fornite dal produttore e descritte nel necessario manuale per l'installazione; - l'appaltatore che installa gli impianti di sicurezza stradale deve acquisire in originale o in copia autentica "i rapporti delle prove al vero" effettuate su prototipi rappresentativi del dispositivo di ritenuta stradale con le modalità d'esecuzione delle prove stesse, comprensive della verifica dei materiali del prodotto. I dispositivi sprovvisti di marcatura CE potranno essere utilizzati solo fino a 12 mesi dall'entrata in vigore del decreto (vale a dire sino alla fine del 2012). Poi, in teoria, sostituiti. La predetta normativa è in linea con la comunicazione della Commissione Europea del 20 luglio 2010 (SEC 2010/903) relativa gli orientamenti 2011/2020 sulla sicurezza stradale, orientamenti che si prefiggono di dimezzare il numero di vittime della strada, in Europa, entro il 2020. Ma, nella pratica, c'è ancora molto da fare, soprattutto per gli utenti delle due ruote. Nonostante la legge n. 120/2010, in Italia ci sono voluti anni per mettersi d'impegno e cercare di applicare le regole. La risoluzione parlamentare del 13.6.13 ha impegnato il Governo, tra l'altro: - ad assumere tutte le iniziative per individuare i tratti di strada a maggiore incidentalità per i motociclisti, al fine di provvedere alla loro messa in sicurezza in via prioritaria; - a promuovere l'installazione di barriere stradali più sicure e sistemi di sicurezza idonei a garantire l'incolumità dei conducenti di motoveicoli, prevedendo in particolare il montaggio sui guard rail esistenti di attenuatori d'urto e sistemi per la protezione dei motociclisti su barriere e pali, in particolare nelle curve e nei tratti stradali ad alto tasso di incidentalità per i veicoli a due ruote, in linea con la regolamentazione europea; - a promuovere una campagna di informazione e di comunicazione volta a sensibilizzare i conducenti dei veicoli a due ruote sui rischi derivanti dai comportamenti scorretti alla guida, con particolare attenzione ai conducenti più giovani; - ad assumere iniziative per prevede-

re che una quota parte del gettito delle sanzioni pecuniarie sulla circolazione stradale sia destinato all'adeguamento dei guard rail con l'installazione dei dispositivi "salva motociclisti" nei tratti stradali e autostradali più a rischio; - ancora, a dare pronta e completa attuazione alla legge 120/2010 e, in particolare, alla parte in cui è prevista la sostituzione delle barriere obsolete o danneggiate, da parte di enti proprietari e concessionari delle strade e delle autostrade, con guard rail di nuova generazione, più sicuri per i motociclisti (art. 47); - ad insistere in sede europea per promuovere l'emanazione di una disciplina finalizzata alla sicurezza dei motociclisti, in particolare prevedendo specifici crash test al momento dell'omologazione delle barriere di ritenuta. In questo senso, l'1/5 luglio 2013 è stato approvato il disegno di legge n. 587 recante delega al Governo per la riforma del codice della strada. Tale

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disegno prevede, tra l'altro, l'introduzione di disposizioni riguardanti la progettazione e costruzione di strade più sicure con espressa previsione di una moderna segnaletica e la creazione di infrastrutture ed arredi finalizzati anche alla sicurezza dei motocicli. E, poche settimane fa, il M5S ha presentato un emendamento all'ultima legge di stabilità per stanziare 15 milioni di euro da destinare alla sicurezza stradale: "Fondi per installare subito barriere salva motociclisti nei tratti stradali più a rischio", sostituendo i comuni guard rail in lamiera con nuovi "progettati e testati" per l'impatto con un motociclo. Se l'emendamento venisse accettato, enti locali e gestori potrebbero mettere in sicurezza i tratti stradali più a rischio, in velocità ed autonomia. Ad oggi, quindi, nonostante la recente buona volontà, pare essere ancora fermi sugli "impegni". C'è bisogno però che questi convincimenti divengano veri e propri "obblighi" per concessionari, comuni, appaltatori.

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PORTATTREZZI

Unimog BlueTec 6: il portattrezzi professionale di nuova concezione GHERARDO MARCHELLI

Il nuovo Unimog è pronto. I primi veicoli della nuova generazione di Unimog BlueTec 6 con motori Euro VI ed altre importanti innovazioni, presentata nella primavera di quest'anno, sono stati consegnati e messi a disposizione della stampa al centro collaudi di Münsingen. Qui la stampa specializzata internazionale ha avuto l'occasione di provare i nuovi modelli Unimog anche con diverse combinazioni di attrezzi. Più pulita, efficiente e potente: ecco le caratteristiche della nuova generazione di portattrezzi Unimog. La moderna cabina simboleggia esteticamente il progresso tecnico del veicolo, introducendo importanti innovazioni sia negli esterni che negli interni. Salendo sul mezzo ci si rende subito conto del nuovo e moderno design: la

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cabina con visibilità a tutto campo si presenta spettacolare, sottolineando ulteriormente l'effetto estetico e funzionale dell'avancorpo dalle dimensioni ridotte. Nei nuovi paraurti sono integrate le luci diurne a LED. Adesso i tergicristalli sono alloggiati al di sopra del parabrezza, in modo da garantire un'area di detersione maggiore e una pulizia ottimale del vetro in presenza di pioggia e neve. La moderna configurazione dei comandi con il volante multifunzione, il piantone dello sterzo regolabile, il sistema di riscaldamento e raffreddamento potenziato con una miglior ripartizione dell'aria rendono l'atmosfera più piacevole sia per il conducente che per i passeggeri, migliorando le condizioni di lavoro. Al fine di ottimizzare i comandi, ad

esempio, nelle leve di comando dello sterzo sono state integrate varie funzioni di marcia come quelle del cambio o del nuovo freno motore Premium. Anche il quadro strumenti con tutte le informazioni per il conducente è stato rinnovato e presenta un display ampio e luminoso. Il joystick per comandare gli attrezzi è estraibile e offre varie funzioni, come ad esempio l'inversione del senso di marcia in fase di lavoro. A garantire una visuale libera sugli attrezzi frontali provvede il nuovo sistema di monitoraggio con telecamera anteriore; tutto questo comporta un sensibile alleggerimento delle fatiche del conducente. Inoltre come sempre è disponibile a richiesta l'esclusivo sistema VarioPilot®: volante e pedali si possono spostare dalla postazione di guida per essere utilizzati sul lato passeggero. Il nuovo comando dell'impianto di regolazione della pressione pneumatici tirecontrol plus ora risulta notevolmente facilitato attraverso il display e permette all'utente di scegliere tra le modalità precedentemente parametrizzate "strada", "sabbia" o "percorso accidentato". Mettendosi alla guida del nuovo Unimog si scopre che ha la maneggevolezza paragonabile a quella di un'autovettura (diametro di volta a partire da 12,60 m), le misure di passo contenute, a partire da 2.800 mm, assicurano elevate capacità di manovra negli spazi più ristretti. Ma Unimog si rivela tanto compatto e maneggevole nelle situazioni difficili, quanto versatile nell'utilizzo. I progettisti sono riusciti ad alloggiare in modo ottimale nell'autotelaio estremamente compatto di Unimog i gruppi ausiliari concepiti per il rispetto della norma antinquinamento Euro VI. Unimog nella nuova generazione BlueTec 6 svolge i suoi molteplici lavori ancora meglio, in modo più effi-

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ciente, ergonomico e redditivo. Questo naturalmente è merito dei nuovi e potenti motori conformi alla classe di emissioni Euro VI, il cui rispetto sarà obbligatorio a partire dal 1 gennaio 2014, della maggior produttività dei sistemi idraulici VarioPower ulteriormente perfezionati, della nuova trazione idrostatica EasyDrive, degli intervalli di manutenzione prolungati e dei bassi costi di manutenzione e di esercizio che rendono questo veicolo ancora più idoneo ad essere utilizzato tutto l'anno con più di 1.000 possibilità di applicazioni. Le due serie di motori BlueEfficiency Power, totalmente di nuova concezione, permettono ora all'Unimog di rispettare la norma Euro VI e assicurano una maggiore efficienza, soprattutto durante l'uso di attrezzi, mettendo a disposizione una potenza ancora più elevata. Si tratta di tre propulsori a 4 e due a 6 cilindri con potenza compresa fra 115 kW (156 cv) e 220 kW (299 cv) delle serie costruttive OM 934 e OM 936 con una cilindrata da 5,1 litri e 7,7 litri rispettivamente; tra l'altro, i 220 kW (299 cv) rappresentano un nuovo record nella storia Unimog. I modernissimi propulsori coniugano consumi di carburante ridotti (il risparmio arriva anche al 3%) con la massima purezza delle emissioni. Le emissioni di particolato diesel e di ossidi di azoto risultano inferiori anche del 90% rispetto a quelle dei motori Euro V. I nuovi motori convincono con valori di potenza e di coppia più elevati in tutte le fasce di regime. Il cambio elettropneumatico con otto marce avanti e sei retromarce è stato ulteriormente perfezionato, mentre l'inversore sincronizzato Electronic Quick Reverse accelera come sempre l'inversione del senso di marcia: un dettaglio importante nell'utilizzo di attrezzi. Il nuovo impianto idraulico di lavoro comanda gli attrezzi con precisione e senza movimenti bruschi, mettendo contemporaneamente a disposizione il 30% in più di potenza idraulica. In questo modo è possibile azionare gli attrezzi montati con una precisione mai vista prima. L'impianto idraulico di lavoro funziona in modo totalmente proporzionale e consente di effettuare due movimenti di regolazione al tempo stesso, tramite joystick. Con i tasti multifunzione sul volante e il display è inoltre possibile, ad esempio, limitare la portata di alimentazione dell'impianto. L'impianto idraulico è composto da due circuiti: il circuito I mette a disposizione una pressione di sistema pari a 200 bar con una portata d'olio idraulica di 32 l/min, che in abbinamento al circuito II con altri 55 l/min può arrivare fino a 240 bar. L'azionamento degli attrezzi è stato migliorato anche sotto un altro aspetto: la presa di forza anteriore adesso trasmette una potenza massima di 160 kW. Il nuovo impianto idraulico di potenza VarioPower sostituisce le pompe innestabili sulla presa di forza e i motori Lavori Pubblici n. 65 novembre - dicembre 2013

ausiliari. E' disponibile come alternativa all'impianto idraulico di lavoro ed ora è diventato ancora più efficiente: si compone infatti di due circuiti, entrambi con una portata di olio idraulico di 125 litri al minuto e una pressione di 280 bar, fino ad una potenza massima di 58 kW per circuito. Questo sistema, ulteriormente perfezionato, è in grado di sostituire le pompe esterne innestabili sulla presa di forza o i motori diesel ausiliari, come ad esempio nel caso delle spazzatrici. Ciò consente di risparmiare carburante, spazio e peso. E anche l'autotelaio dell'Unimog si può alleggerire, quando l'impianto idraulico di lavoro non è necessario: il sistema è infatti facilmente sostituibile e può essere semplicemente smontato dal suo alloggiamento per aumentare il carico utile. L'impianto si comanda tramite i tasti sul volante, mentre i suoi dati si possono leggere sul display della nuova strumentazione. E' stata inoltre presentata e fatta provare sul campo la

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nuova trazione sinergica: il sistema EasyDrive che permette di passare dalla trazione idrostatica alla trasmissione meccanica durante la marcia. Il portattrezzi Unimog è dotato infatti di questa autentica novità mondiale: la trazione continua. La sinergia della trazione idrostatica e del cambio manuale meccanico consente di commutare rapidamente da un sistema all'altro durante la marcia, a seconda delle esigenze del tipo di impiego. La nuova e confortevole modalità Drive-Work si rivela un grande aiuto nel lavoro quotidiano: quando ad esempio viene portata a termine una parte dei lavori di sfalcio, è possibile commutare facilmente al cambio automatico. La nuova trazione idrostatica di Unimog adesso consente di raggiungere una velocità di 50 km/h, aumentando la potenza idrostatica del 20%. Mentre la guida e l'uso degli attrezzi senza interruzioni riducono in particolare l'usura della frizione e rendono il lavoro più produttivo, guidare con il cambio manuale fa risparmiare carburante grazie al rendimento ottimale. Nel caso del cambio, il conducente può commutare fra i dispositivi azionando la frizione, mentre con il cambio automatiz-

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zato questo processo si svolge in modo del tutto automatico. Il nuovo sistema si può attivare a scelta tramite la leva di comando sullo sterzo, il joystick del sistema idraulico o il pedale dell'acceleratore. Con la trazione EasyDrive il conducente, durante l'utilizzo degli attrezzi, si può concentrare contemporaneamente sia sulla strada che sulla superficie d'intervento, potendo contare sul massimo in termini di sicurezza e comfort di comando. Oggi Unimog mette a disposizione in tutto il mondo il sistema di azionamento giusto e gli attrezzi speciali idonei per più di 1.000 diverse applicazioni. Questo concept di veicolo unico viene sviluppato per le molteplici esigenze di impiego nei settori più svariati, in stretta collaborazione con produttori di attrezzi e allestitori internazionali altamente specializzati. A questo scopo Unimog dispone di quattro zone di attacco e di montaggio: davanti con piastra frontale unificata, dietro, tra gli assali e sul cassone oppure sul telaio. Per gli attrezzi a comando elettrico, sulla cabina e all'esterno sono previste quattro prese di corrente standardizzate. Una novità che riguarda l'utilizzo degli

attrezzi è rappresentata dalla possibilità di aumentare di 2,5 t il carico sui punti d'attacco posteriori. Interfacce standardizzate permettono l'uso contemporaneo di più attrezzi, estremamente facili da comandare grazie al nuovo joystick multifunzione, adesso anche estraibile. Unimog, progettato espressamente come portattrezzi professionale per usi speciali, si può utilizzare con la massima versatilità e per tutto l'anno. La stabilità direzionale, il comportamento di sterzata preciso e l'utilizzo dell'ABS garantiscono una maggiore sicurezza nei settori di impiego di Unimog in ogni stagione. La postazione di guida esente da vibrazioni con cintura di sicurezza a tre punti e poggiatesta, come pure il comfort elevato della cabina di Unimog, contribuiscono sensibilmente alla sicurezza nel traffico stradale. Inoltre la ripartizione ottimale del carico sugli assali e le ruote di uguali dimensioni si riflettono positivamente sul comportamento di marcia. Nella cabina con visibilità a tutto campo, Unimog rappresenta addirittura un modello di riferimento: l'incisivo parabrezza panoramico, i finestrini laterali ribassati e le dimensioni ridotte dell'avancorpo consentono un'ampia vi suale libera sull'area di marcia e di lavoro, mentre il nuovo sistema di monitoraggio con telecamera anteriore allevia le fatiche del conducente, permettendo di controllare meglio la zona antistante il veicolo e facilitando l'aggancio degli attrezzi. I fari con luci di marcia diurne migliorano la visibilità di guida. Infine, ma non meno importante, vanno ricordate le doti fuoristradistiche di Unimog: assi a portale, elevata altezza libera dal suolo, bloccaggi dei differenziali, pneumatici singoli e la possibilità di "disimpegnarsi" dagli avvallamenti del terreno (Electronic Quick Reverse) rendono ancora una volta questo veicolo unico.

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TRASPORTI

Nuovo shuttle elettrico Dotto Bus GIORGIA MARCHELLI

Durante quest'autunno 2013, Dotto Trains ha presentato in anteprima alla fiera EAS di Parigi, e successivamente a TTI Travel Trade Italia di Rimini e all'IAAPA Attractions Expo di Orlando (U.S.A.), il nuovissimo s hut t le elet t ric o Dot t o B us , un mezzo ecologico per la salvaguardia dell'ambiente, particolarmente maneggevole e con un attraente moderno design. Il motore è elettrico con batteria al

litio da 700 Ah, facile da sostituire in caso di necessità. La capienza della locomotiva è di 16 adulti comodamente seduti, con la possibilità di agganciare ulteriori carrozze per il trasporto di 20 o 28 persone ciascuna, con portine di accesso pneumatiche dotate di scalino retraibile pneumaticamente per facilitare l'accesso e sedili imbottiti. L'ultima creazione dell'azienda di Catelfranco Veneto (TV) ha destato

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moltissimo interesse fra i potenziali clienti, soprattutto stranieri, in particolar modo provenienti dai Paesi Asiatici e dagli U.S.A., che hanno immediatamente intuito le possibilità di utilizzo come servizio navetta per parchi moderni, futuristici, zoo e zone turistiche in generale, oltre che, grazie alle dimensioni facilmente gestibili, per percorsi in aree particolari, come quartieri fieristici, aeroporti, porti…

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ARREDO URBANO

La Città Sostenibile di Ecomondo ospita la pista ciclabile in gomma riciclata Ecoplus GUNTHER PATSCHEIDER

Ecomondo, fiera internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile, ha ospitato anche quest'anno la Città Sostenibile. Su progetto dell'architetto Angelo Grassi è stato presentato uno spaccato di città smart in cui le componenti dialogano con tutto ciò che le circonda nel massimo rispetto dell'ambiente: giardini, alberi, fiume, orti urbani

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ed aree di aggregazione e dialogo. Come per l'anno precedente, per la seconda volta è stato dato il compito ad Ecoplus di pavimentare i corridoi tra gli stand per formare una pista ciclabile con tanto di passaggi pedonali e aree di parcheggio. Ricreando un possibile ambiente urbano, sono state utilizzate le pavimentazioni in gomma riciclata che Ecoplus

propone, ad esempio, per gli attraversamenti pedonali rialzati: questa pavimentazione è disponibile in pannelli di varie dimensioni, perciò facilmente adattabile ad ogni situazione. Oltre ai moduli prestampati, Ecoplus adotta macchinari propri e con grande rapidità ha la possibilità di impostare le dimensioni dei pannelli, soddisfacendo tutte le esigenze del cliente per ogni singolo caso. I pannelli sono costituiti di gomma, riciclata al 100% nel caso del colore nero, mentre per ottenere altri colori, più accesi, viene usata una percentuale più bassa, che però non va mai al di sotto dell'94% di materiale riciclato. Ottimo per quanto concerne l'impatto ambientale e nel caso di deterioramento, dovuto all'usura e al tempo, il materiale posato viene recuperato e rilavorato per poter essere utilizzato nuovamente e non smaltito. Con i pannelli in gomma riciclata di Ecoplus è possibile realizzare, oltre agli attraversamenti pedonali rialzati, anche piste ciclabili dalle caratteristiche tecniche sorprendenti dal punto di vista della sicurezza: basti pensare ad un'eventuale frenata con la bicicletta (l'effetto "gomma su gomma" riduce notevolmente lo spazio di arresto) o ad un'eventuale caduta che viene attutita dalla gomma. Altro prodotto di grande successo esposto da Ecoplus nella Città Sostenibile è l'Ecopuzzle. Sempre realizzata con gomma riciclata, questa pavimentazione viene prodotta appunto con la forma di un puzzle in pannelli colorati facilmente assemblabili con ottime caratteristiche di fonoassorbenza, dissipazione di vibrazioni e capacità di assorbimento degli urti. Questi vantaggi ne permettono un interessante utilizzo in molti campi di applicazione, consentendo uno smaltimento

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reale degli pneumatici esausti come materiale postconsumo per una vasta gamma di prodotti. Nel settore ludico Ecoplus produce Ecoplay, la linea di prodotti che sfrutta la capacità della gomma di assorbimento degli urti per la creazione di pavimentazioni sicure nei parchi gioco. In questo campo esistono norme ben definite per la messa in sicurezza dei giochi cui dover fare riferimento, con il parametro HIC (Head Injury Criterion) che indica quanto deve essere il valore di assorbimento dell'urto in caso di caduta in funzione dell'altezza libera di caduta. Le piastre Ecoplay sono prodotte e certificate nel rispetto delle normative euro-

pee in merito alla sicurezza nelle aree dei parchi gioco. La norma UNI EN 1177 prevede prescrizioni in merito alle caratteristiche antitrauma nelle aree di caduta; al fine di soddisfare tale normativa, Ecoplus produce piastre con spessori compresi tra 3 e 10 cm, con differenti densità e finiture, creando per ogni zona la pavimentazione più adatta. Le particolari caratteristiche dimensionali e di peso assicurano una rapidità e semplicità di posa sia nei casi di nuove realizzazioni, sia per pavimentazione di zone con attrezzature da gioco già posate. In relazione alla destinazione d'uso, le piastre possono essere alternativamente poggiate al pavimento,

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contenute perimetralmente, spinottate tra loro o incollate al fondo. Le dimensioni delle piastre, che possono essere di 50 x 50 cm, o addirittura di 100 x 400 cm, permettono di ridurre notevolmente le zone di giunzione, oltre agli evidenti vantaggi di un montaggio più rapido e semplice. Le piastre Ecoplay, grazie alle caratteristiche antiscivolo, antitrauma ed alla facilità di posa, possono essere utilizzate, oltre che nei campi gioco, anche in tutte quelle situazioni in cui queste caratteristiche sono rilevanti ai fini del comfort dell'utilizzatore, quali a bordo piscina, sui terrazzi, nei camminamenti, nei parchi ed in generale per esterni.

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ARREDO URBANO

Enzo Holler: 32 anni di attività lavorativa nella maestranza della posa di pietre naturali GUNTHER PATSCHEIDER

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L'attività lavorativa di Enzo Holler come posatore di pietre naturali è cominciata nel 1981. In breve periodo si è registrato come impresa artigiana svolgendo cantieri in Germania e a Varese. Tra il 1992 e il 1998 ha lavorato prevalentemente in Alto Adige, specializzandosi nella realizzazione di pavimentazioni in porfido e in marmo di Lasa. In quegli anni, insieme ad altri quattro posatori, ha realizzato la pavimentazione del centro storico di Trento, che tutt'oggi possiamo ammirare, che implicava la posa di cubetti e piastre di porfido. Successivamente molti altri lavori sono da segnalare, tra i più particola-

ri, ad esempio, il rivestimento dei muri della mensa della pluripremiata cantina Rotari di Mezzocorona, eseguito con piastre di porfido fiammate. Altro cantiere di cui Enzo Holler è particolarmente orgoglioso si trova oltreoceano, a Melbourne in Australia. Questo lavoro, progettato da Andrea Tomaselli, artista rinomato e specializzato in meridiane, è stato eseguito in cubetti di porfido del Trentino e premiato per bellezza e tipologia di architettura orizzontale. Dopo aver effettuato un corso di specializzazione in Svizzera sulla cantieristica, posa e valutazione disegni tenuto da qualificati architetti svizzeri, Holler nel 2012 ha frequentato un

secondo corso specializzato della durata di circa un anno, in collaborazione con la Provincia Autonoma di Trento, ottenendo la qualifica di Maestro Artigiano. A partire da settembre 2013 è stata fondata da Enzo Holler e i suoi figli la società Stone E.T.M.E., che si occupa principalmente della messa in opera di materiali in pietra naturale. Fino a novembre di quest'anno hanno preso parte alla realizzazione della piazza dell'imponente Basilica di San Lorenzo a Kempten, in Baviera, che è stata pavimentata con piastre in granito disposte secondo la tipologia di posa romana. Pavimentazioni per i centri storici,

1. 2. Meridiana progettata da Andrea Tomaselli ed eseguita in cubetti di porfido del Trentino da Enzo Holler a Melbourne (Australia) 3. Pavimentazione in granito a posa romana davanti alla Basilica di San Lorenzo a Kempten (Germania)

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piazze, marciapiedi, terrazze, interno di uffici e arredo urbano sono solo alcune delle prestazioni che l'azienda offre, oltre ad essere specializzata nella costruzione di muri a secco. I materiali proposti, a seconda delle esigenze del committente, della tipologia del lavoro da svolgere e delle condizioni climatiche della zona di interesse, sono il porfido di Trento, il granito grigio, la pietra di Luserna (pietra dorée), la pietra di Cuasso al Monte (Varese) ed il basalto. Questi materiali vengono posati in sabbia e cemento, battuti con apposita macchina costipatrice e sigillati con boiacca cementizia, resa fluida in

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modo che si depositi in tutte le fughe. Infine si passa alle operazioni di pulitura dell'opera, realizzata con spugna o getto d'acqua e ripassata con segature per rifinire il lavoro a regola d'arte. Le tipologie di posa dei differenti materiali effettuate da Stone E.T.M.E. sono le più variegate: ad archi contrastanti, a file parallele, a file parallele con fughe sfalsate oppure a posa romana "grande - medio - piccolo", acciottolato rotondo o tranciato, cordonate (per il contenimento della terra nelle aiuole) o gli smolleri che vengono utilizzati per pavimentare principalmente superfici in forte pendenza poiché presentano la massima

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scabrosità possibile in un pavimento in quanto lo spacco naturale viene utilizzato come piano di calpestio. L'azienda realizza anche montaggi di scale esterne in pietra naturale, sia in monoblocco che in più pezzi (utilizzando un cordone sull'alzata e come pedata i cubetti a file parallele sfalsate) e rivestimenti di muri. 4. Posa di cubetti di basalto e cubetti di granito giallo e rosa 5. Posa di cubetti di granito 6. Posa di cubetti di porfido 7. Pavimentazione realizzata con cubetti e binderi di Luserna (pietra dorée)

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MANUTENZIONE STRADALE

Insta Service tappa le buche e sigilla le crepe nella Provincia di Ravenna GUNTHER PATSCHEIDER

La Provincia di Ravenna ha deciso di provare i prodotti proposti da Insta Service per sopperire agli ammaloramenti del manto stradale del proprio territorio. Il posto scelto dai tecnici della provincia per le prove dei materiali è il cavalcavia sulla SP29 a Faenza, un viadotto sottoposto a notevoli sollecitazioni da parte del traffico pesante. Il primo prodotto testato è stato Black Top che è stato posato nelle immediate vicinanze di un giunto del cavalcavia. La squadra della Provincia di Ravenna era costretta ad intervenire

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su quell'ammaloramento un paio di volte alla settimana, ora è passato più di un mese e l'asfalto non si è ancora mosso. L'elevata qualità del materiale si paga, ma alla fine per l'amministrazione risulta essere un risparmio: basta pensare semplicemente al costo di due operai che due volte la settimana devono uscire e spendere mezz'ora di tempo per effettuare sempre la stessa riparazione. Black Top è un conglomerato a freddo composto da una combinazione di aggregati selezionati ed una speciale emulsione. L'aggregato principale è

basalto, con C.L.A. (Coefficiente di Levigatura Accelerata) conforme alle norme comunitarie, ciò significa una minore usura e quindi maggiore durata sul manto stradale. Black Top è progettato per riparare in modo istantaneo e permanente asfalto, macadam, calcestruzzo ed altre superfici, assicurando così una facile e rapida manutenzione del manto stradale. Il prodotto aderisce al metallo ed ai materiali compositi, perfetto per la sigillatura intorno ai chiusini, non è soggetto a restrizione/dilatazione termica, logoramento o separazione dell'emulsione dell'aggregato. Può essere utilizzato per lavori di restauro generale e per la riparazione istantanea e permanente di buche, crepe ed aree rotte di qualsiasi forma, profondità o grandezza, senza il bisogno di eseguire tagli, non necessita di essere scaldato ed aderisce perfettamente "asfalto su asfalto". Inizialmente questo innovativo prodotto era stato messo alla prova nel Comune di Livigno, dove, durante la stagione invernale, è facile che venga raggiunta la temperatura di -20°. Nonostante queste temperature proibitive per un asfalto a freddo, il Black Top si è rivelato un valido alleato per le riparazioni del manto stradale. Anche la Provincia di Ravenna è sog-

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getta a numerose nevicate nel periodo invernale, vi terremo aggiornati sui risultati in primavera. L'altro prodotto proposto in Italia da Insta Service messo alla prova è il Fugolit - Flex, un composto bituminoso a freddo modificato con polimeri senza solventi per il risanamento/sigillatura delle crepe che si formano sul manto stradale. Fugolit - Flex aderisce sia su asfalto che su cemento; l'applicazione è molto semplice e può essere effettuata da un singolo operatore che con una spatola preleva il prodotto dal secchio e lo dispone lungo la crepa nelle quantità indicate. Una volta steso il materiale deve essere "tirato"

con l'ausilio di un pratico attrezzo per convogliarlo esattamente sopra la crepa e lasciare all'esterno di essa uno spessore di circa 3 mm. Una volta applicato va cosparso di graniglia (basalto o granito da 2 o 4 mm) in modo da creare una superficie che assicuri un grip costante nel tempo. Dopo circa 15/30 minuti (a seconda delle condizioni climatiche) il prodotto si asciuga aderendo perfettamente al manto stradale e la zona trattata può essere immediatamente riaperta al traffico veicolare. Intervenire sulle crepe sigillandole è ideale per evitare l'infiltrazione di acqua e quindi prevenire il formarsi di ulteriori ammaloramenti.

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PORTATTREZZI

ILFK1000 Kommunal presentata in casa Energreen GHERARDO MARCHELLI

A fine novembre in casa Energreen è stato presentato il portattrezzi ILFK1000 Kommunal alla presenza di un vastissimo pubblico che ha superato le 400 presenze, sottolineando l'interesse che le macchine Energreen stanno riscuotendo. Motivo principale di questa manifestazione è far capire a tutti che Energreen non è solo sfalcio dell'erba, taglio e manutenzione del verde ma è polivalenza, è poter avere un mezzo dedicato in modo specifico alla viabilità in ambito comunale. ILFK1000 Kommunal ne è la massima espressione e verrà dimostrato

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attraverso la presentazione di molti accessori che questo portattrezzi idrostatico può montare. ILFK1000 è un semovente idrostatico con quattro ruote sterzanti, pensato per soddisfare le diverse necessità di lavoro cui i tecnici comunali, e non solo, sono chiamati ad assolvere; dunque una macchina che nasce progettata e costruita per fare più lavori, sapendo che l'economicità di una macchina come questa si basa proprio sulla polivalenza. Si nota subito che su questa nuova 1000 hanno montato degli pneumatici più grandi, sempre di una marca lea-

der mondiale (Continental), una ruota di 22 pollici e mezzo di raggio, confortevole nel percorso stradale ed allo stesso tempo performante nello sterrato e nei percorsi piu difficili. L'impianto idraulico di questa macchina, come di tutte le Energreen, è la caratteristica peculiare e vede i circuiti tutti indipendenti e dedicati. 5 pompe indipendenti su 5 impianti idraulici separati: questo vuol dire che c'è una pompa impegnata per il movimento della macchina e solamente per il movimento della macchina, un'altra pompa per l'utilizzo dell'utensile che viene montato davanti alla macchina ed un'altra ancora che lavora in parallelo a questa per muovere l'utensile, in maniera tale che ogni movimento risulta indipendente e non toglie potenza all'altro essendo circuiti totalmente indipendenti. Anche i circuiti dell'idroguida e dei freni sono separati, con una pompa per i freni ed una per l'idroguida. Gli assali sono industriali sovradimensionati, hanno infatti un carico di resistenza da 12 tonnellate dove la macchina nell'allestimento più pesante arriva a 8, anche qui la casa costruttrice è un leader mondiale (Dana). I freni sono integrati in bagno d'olio all'interno degli assali, e naturalmente i differenziali sono tutti bloccabili. Energreen già dai primi anni 2000 ha scelto come partner per le motorizza-

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zioni John Deere; anche la 1000 Kommunal, come tutta la loro produzione, è dotata di un motore John Deere di ultima generazione in linea con le ultimissime normative per le emissioni, un motore a gestione elettronica common rail, in questo caso a 140 cv, che può essere esteso a 173 cv. Un motore estremamente affidabile e performante che Energreen ha potuto oramai testare in un campione molto significativo, avendo superato le 700 unità motorizzate. I vani laterali, il ribaltamento della cabina sono stati progettati per una grande accessibilità al vano motore e agli organi di trasmissione e a tutte le parti manutenzione.

Le carenature tutte in acciaio sottolineano la volontà di creare una macchina robusta ed affidabile che guarda alla sostanza, così come nella scelta dei componenti sempre di marche leader come le già citate John Deere, Dana, Continental e Danfos per le trasmissioni idrauliche. Naturalmente la cabina di ILFK1000 offre la giusta postazione di lavoro per garantire il comfort e la sicurezza dell'operatore, una visibilità estrema a 360° consente di avere tutto sotto controllo e tutti gli utensili sempre in vista, anche nelle posizioni più difficili, per operare sempre in sicurezza. Il doppio joystick multifunzionale ed i comandi intuitivi di tutti gli accessori

permettono agli operatori in pochissimo tempo di essere subito in grado di utilizzare il mezzo appieno nelle sue potenzialità e funzioni. Il climatizzatore automatico e la protezione FOPS ROPS completano la cabina. La natura polivalente di questa macchina si evince anche dal sistema di trazione a quattro ruote motrici idrostatico, tutte sterzanti, configurabili idraulicamente da comando in cabina nelle tre diverse modalità (2 ruote sterzanti, 4 ruote sterzanti e a granchio) che oltre all'estrema agilità con ingombri ridotti agevolano estremamente le operazioni di montaggio delle attrezzature. Il semplice aggancio delle attrezzatu-


re è una caratteristica fondamentale per un portattrezzi e qui Energreen ha creato un sistema estremamente agevole che consente anche ad un solo operatore di eseguire il cambio dell'attrezzatura in pochi minuti. Il sistema è semplice: allineare la macchina all'attrezzatura da utilizzare (qui le 4 ruote sterzanti rendono ancora più agevole l'operazione), infilare le guide, bloccare tutto il dispositivo di aggancio idraulico, collegare tutti i circuiti idraulici con un'unica piastra in un unico movimento, senza perdite d'olio e senza dover nemmeno spegnere la macchina. Un telaio apposito con piastra din consente l'utilizzo di attrezzi già in possesso degli operatori, e naturalmente è possibile anche il montaggio con l'attacco a tre punti. La rapidità e la semplicità di sostituzione degli attrezzi ha consentito di mostrare al numeroso pubblico presente ILFK1000 Kommunal con molte attrezzature, andando ogni volta con la stessa macchina a sostituire gli attrezzi e tornando in pochi minuti in una veste differente. La prima configurazione presentata, visto l'avvicinarsi della stagione invernale, era con lama Assaloni Professional frontale a settori e spargitore Gamberini posteriore. Questa veste è particolarmente adatta per un lavoro in ambito urbano che esalta le caratteri-

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stiche di compattezza e maneggevolezza del portattrezzi. La lama anteriore era il modello Futura 32-8 prodotto da Assaloni Professional entrata a far parte di Orsi Group. Questa lama, con una larghezza di lavoro da 3,20 m, presenta 8 pannelli di 40 cm che lavorano a parallelogramma, permettendo indipendentemente uno dall'altro di sollevarsi per superare eventuali ostacoli. Grazie alle ridotte masse di ogni pannello il superamento dell'ostacolo non crea particolari sollecitazioni senza dare contraccolpi all'autista e senza danneggiare gli elementi stradali. Questa caratteristica risulta particolarmente utile proprio in ambito urbano. Sul tre punti posteriore completa il lavoro uno spargitore Gamberini che si caratterizza per la costruzione totalmente in acciaio inox ed il gruppo di spandimento a disco che consente una distribuzione ottimale del sale o del ghiaino su più carreggiate e con geometrie di spaglio variabili dal posto di guida. In pochi minuti sono state cambiate le attrezzature e ILFK1000 è tornata allestita Orsi Group per un lavoro con alto innevamento. Frontal mente montava una lama G2 Assaloni Professional, che grazie ad un volvente meno curvo, un'altezza maggiore e l'angolo di impalatura variabile, consente un lavoro con grandi quantità di neve ed un lavo-

ro aggressivo in presenza di neve dura, sia compattata sia ghiacciata. Sul tre punti posteriore è stato montato uno spargitore autocaricante A3PD sempre di Assaloni Professional, che consente all'operatore di caricare autonomamente il sale da un mucchio, proprio come una benna. Questo spargitore vede un disco di spargimento che consente di distribuire il sale o il ghiaino in maniera omogenea su più carreggiate e con geometria regolabile in cabina. Rimanendo sempre in ambito invernale sono state poi montate successivamente due frese frontali, attrezzatura che abbinata ad una macchina con avanzamento idrostatico consente un lavoro ottimale per liberare la strada da grandi quantità di neve. La prima è la fresa ff248 Assaloni Professional, con una larghezza di lavoro di 2,50 m, due rulli di 40 cm di diametro che consentono il lavoro di sgombero di un'altezza di fronte di 1,30 m. Avendo un unico camino questa fresa può rendersi utile anche in operazioni di allargamento. Questa era montata su piastra din e prendeva il moto dall'albero cardanico. La seconda fresa è una fresa di allargamento laterale sempre prodotta da Assaloni Professional: contrariamente alla precedente è stata volutamente montata con l'attacco a tre punti

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anteriore per far apprezzare la possibilità di ampliare i movimenti sfruttando il sollevatore del mezzo, inoltre in questa caso prende il moto dall'idraulica del portattrezzi sottolineando la doppia possibilità di montaggio sia da parte del portattrezzi sia delle attrezzature. Cambiando la stagione, all'attacco a tre punti è stata montata una trincia frontale Maschio, che prende la potenza dall'idraulica del mezzo e che consente di sviluppare 90 cv, assolutamente adeguati per un lavoro professionale con i più disparati attrezzi già in possesso dei potenziali utilizzatori. In pochi minuti il portattrezzi è tornato con un braccio anteriore ad uno sfilo da 7 m e soffiatore posteriore, conformazione specifica per un taglio professionale dei cigli stradali, la testata può inoltre ruotare di 180° consentendo un lavoro in andata e in ritorno senza invertire il mezzo. Tutti i bracci Energreen sono costruiti con acciaio Veldox, un acciaio molto elastico ad alta resistenza di origine svedese, dalle 3 alle 5 volte più resistente dell'acciaio normale. Un secondo braccio con geometria differente è stato presentato a sottolineare le molteplici possibilità di bracci disponibili per accontentare tutte le esigenze operative; inoltre questo montava una barra troncarami di Orsi che permette la potatura di rami fino a 10 cm di diametro. Cambiando campo di utilizzo il portattrezzi è tornato con una pala caricatrice frontale scarrabile dotata di sistema di aggancio e sgancio rapido di tipo idraulico azionato da bordo macchina. Qui presentata la benna pala mordente multiuso 4x1 con capacità 1 m3. Al posto della benna è anche possibile installare una forca pallet con portata 2.000 kg o in alternativa una benna miscelatrice calcestruzzo e molti altri accessori frontali, sottolineando le svariate possibilità nel campo della movimentazione materiali e movimento terra che ILFK1000 consente. Infine il portattrezzi è tornato con una spazzolatrice anteriore a rullo con impianto di umidificazione da 2,40 m di larghezza e spazzola lato destro per la pulizia delle strade, in particolare per la rimozione del ghiaino dopo la stagione invernale. Anche questa era di Assaloni Professional by Orsi Group. La presentazione che pure ha visto molte attrezzature presentate non ha potuto comunque coprire tutte le possibili conformazioni essendo queste troppo numerose, comunque una mostra statica ha permesso di apprezzarne altre. Sempre in maniera statica si son potute vedere le altre macchine proposte da Energreen. I convenuti hanno potuto oltretutto visitare la fabbrica, rendendosi conto della realtà industriale che la famiglia Fraron ha saputo costruire.


PORTATTREZZI

MI&P: non solo Multicar!

Lo slogan pensato da MI&P S.r.l. descrive in maniera inequivocabile la filosofia aziendale: "un mondo di soluzioni" da proporre ai propri clienti per risolvere i problemi e le modalità di gestione delle proprie attività quotidiane. Per fare questo, MI&P ha selezionato un importante pool di aziende partner. In questo articolo vengono presentate due aziende allestitrici che progettano e realizzano prodotti di elevata qualità, dedicando grande attenzione ai dettagli nelle applicazioni sui vari veicoli. La tedesca Bema Gmbh di VoltlageWeese realizza da oltre 70 anni attrezzature per la pulizia stradale ed in particolare propone una gamma completa per spazzolatrici a rullo da applicare a molteplici tipologie di mezzi. La grande attenzione nella qualità del processo produttivo è suffragato anche dalla certificazione europea

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ISO 9001 adottata dall'azienda già dall'anno 1999. L'ampia gamma disponibile permette di individuare la versione che per pesi, dimensioni, tipologia di alimentazione... risulta più idonea alle necessità operative del cliente e all'abbinamento del veicolo disponibile. Si può infatti scegliere l'attrezzatura in versione idonea all'applicazione su piastre unificate DIN 76060 (ad esempio per applicazione su Mercedes-Benz Unimog o altro portattrezzi), con aggancio a sollevatore 3 punti (per aggancio su trattrici agricole nella parte anteriore o posteriore), con piastra Unilift (ad esempio per applicazione su veicoli Multicar), con parallelogrammi fissi (per aggancio su pale gommate/terne di varie dimensioni), con sistema di aggancio a fork lift, sollevatori telescopici e altro ancora. Per l'alimentazione potrà essere prevista una trasmissione meccanica per

mezzi dotati di presa di forza oppure una trasmissione idraulica qualora il mezzo portante disponga di un adeguato impianto oleodinamico. Anche sulla tipologia di spazzole da inserire nel rullo principale le varianti sono numerose, da scegliere in funzione del fondo su cui si opera prevalentemente o sulla tipologia di sporcizia da rimuovere: possono essere previste spazzole in polipropilene, in filamenti di acciaio oppure un mix dei due prodotti. E' inoltre possibile prevedere specifiche spazzole pensate per la rimozione di neve polverosa: particolarmente adatte per neve caduta con temperature rigide, permette di pulire

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strade, marciapiedi, corsie nei caselli autostradali, piste aeroportuali... in grande velocità e senza danneggiare il fondo su cui si opera. Infine ogni prodotto può essere completato di numerosi accessori per personalizzare la macchina e renderla efficace in funzione delle necessità dell'utilizzatore: possono essere previste ad esempio fino a 2 spazzole a tazza laterali per aumentare il fascio di lavoro e raccogliere sporcizia depositata nella scolina a lato strada; oppure un sistema di umificazione del fondo stradale per abbattere le polveri durante il lavoro o ancora un contenitore anteriore al rullo per raccogliere il materiale spazzato e non semplicemente spostandolo a lato strada. L'ampia gamma di produzione e le numerose opzioni prevedibili (di cui quelle sopra indicate sono soltanto alcune) permettono alle spazzolatrici a rullo Bema di essere ideali per utilizzatori nella manutenzione in genere delle strade, per imprese che operano nel campo delle asfaltature... Per uno spazzamento automatizzato ancora più professionale e completo, MI&P è affiancata dall'austriaca Trilety, marchio già noto in Italia con numerose macchine circolanti, leader europeo nella produzione di spazzatrici scarrabili per autotelai e veicoli

polifunzionali. Oltre ad una gamma completa per gli autocarri Multicar Fumo, Tremo e Carrier, il marchio Trilety è da molti anni partner preferenziale di numerose altre case costruttrici come, ad esempio, Mercedes-Benz Unimog. Le spazzatrici vengono "cucite" su misura al veicolo, ottimizzandone prestazioni e rendendo semplice e molto rapido il montaggio e smontaggio: in questo modo un mezzo potrà essere dedicato allo spazzamento solo all'occorrenza, senza obbligatoriamente essere tenuto impegnato tutto l'anno per questa attività, senza intaccare le prestazioni rispetto alle macchine dedicate e permettendo all'utilizzatore quella polifunzionalità che tanto aiuta a ottimizzare gli investimenti. Le spazzatrici Trilety possono essere applicate a mezzi nuovi ma anche a veicoli già circolanti, previa verifica delle prescrizioni tecniche necessarie. L'azionamento dell'allestimento spazzante può essere previsto tramite impianti di potenza presenti sul veicolo, oppure tramite impianti idraulici realizzati sull'attrezzatura e azionati tramite PTO meccaniche o ancora inserendo un motore termico ausiliario La dimensione del contenitore dei rifiuti potrà essere definito in funzione delle portate e dimensioni disponibili

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sul telaio da allestire, come anche la capacità del serbatoio acqua necessario per l'abbattimento delle polveri. Sempre in funzione del veicolo da allestire e degli spazi disponibili, il gruppo spazzante e aspirante può essere previsto tra gli assi del mezzo oppure posteriormente al veicolo; tramite attrezzatura e dotazioni fornite assieme all'attrezzatura (carrelli, piedi meccanici, pedane...) un solo operatore potrà rimuovere la spazzatrice rapidamente e senza necessariamente disporre di attrezzatura particolare o mezzi di sollevamento. Oltre alle spazzatrici stradali, la ditta Trilety ha grande esperienza ed una gamma completa anche per macchine ancora più speciali come ad esempio per l'utilizzo in ambito ferroviario con soluzioni specificatamente pensate per la pulizia di binari in linee ferroviarie o in ambito cittadino sui percorsi dei tram e metropolitane. Una gamma di allestimenti lavastrade ad alta pressione e di sistemi per la manutenzione di segnaletica verticale e gallerie completa la proposta di attrezzature speciali per la pulizia; il tutto sempre con grande attenzione alla qualità e completezza delle attrezzature e relativi componenti per garantire all'utilizzatore finale una soluzione altamente professionale, affidabile e duratura nel tempo.

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AZIENDE

Dalle due alle otto ruote, la Stella ad Ecomondo Motori a combustione efficienti ed ecocompatibili, trazione ibrida ed elettrica 100%: Mercedes-Benz, da sempre sensibile al tema dell'ecocompatibilità, offre la soluzione di trasporto più indicata ad ogni esigenza, dall'ambito urbano all'utilizzo professionale sulle lunghe distanze. La mobilità a zero emissioni di Smart era presente e disponibile in test drive con ebike e con fortwo electric drive, che ha aperto una nuova era nella mobilità urbana offrendo per prima sul mercato funzionalità e piacere di guida a zero emissioni. Grazie al motore elettrico da 55 kW, fortwo electric drive accelera da 0 a 60 km/h in 4,8 secondi, la velocità massima è di 125 km/h e l'autonomia di circa 145 chilometri. La casa con la Stella ha aperto le danze con Classe E BlueTec Hybrid, il primo diesel-ibrido premium, il più ecocompatibile ed efficiente al mondo, che garantisce 231 cv di potenza, consumi di soli 24 km/l e 109 g CO 2 /km. Il concetto ibrido modulare, con batteria agli ioni di litio, non impone alcuna limitazione di spazio e offre un'esperienza di guida unica grazie al sistema start/stop, alla rigenerazione dell'energia, all'effetto boost, alla modalità esclusivamente elettrica e alla modalità "sailing". Oltre alla versione a metano era protagonista ad Ecomondo la E 200 Natural Gas Drive, grazie alla quale Mercedes-Benz arricchisce la famiglia di Classe E con una variante bifuel particolarmente economica ed ecologica: metano, conveniente ed ecocompatibile, e benzina. Grazie al metano, le

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emissioni di CO 2 si abbassano del 20% rispetto ad una vettura benzina paragonabile, ed i costi del carburante scendono del 50%. Mercedes-Benz Sprinter, punto di riferimento tra i veicoli commerciali a livello mondiale, è protagonista indiscusso del segmento di mercato dei "large van" fino a 5,0 t. Sprinter è un veicolo da sempre all'avanguardia nella sua categoria e, ad ogni generazione, stabilisce nuovi standard in termini di flessibilità, sicurezza e consumi. Una tradizione che continua ancora oggi, forte di un'estetica inconfondibile, cinque nuovi sistemi di sicurezza derivati dal mondo delle autovetture e motori in linea con la normativa Euro VI, diesel e a metano, da 70 kW (95 cv) a 140 kW (190 cv) con consumi record fino a 6,3 l/100 km. Anteprima italiana ad Ecomondo per il nuovo Atego Euro VI. Campione di vendite europeo, Atego è il punto di rif eriment o nel s egment o della distribuzione leggera: affidabile, ecocompatibile ed efficiente come nessun altro. Due innovativi propulsori Blue Efficiency Power sono disponibili sul nuovo Atego, il quattro cilindri OM 934 da 5,1 litri con fasatura variabile che copre una fascia di potenza compresa tra 115 kW (156 cv) e 170 kW (231 cv) e il sei cilindri in linea Common Rail da 7,7 litri OM 936, disponibile in tre versioni di potenza da 175 kW (238 cv) a 220 kW (299 cv). Nonostante l'adeguamento alla norma Euro VI, questi propulsori fanno registrare consumi inferiori ai precedenti ed un notevole incremento di potenza, effi-

cienza e comfort. I nuovi Unimog ed Econic, in anteprima italiana ad Ecomondo, completano il portfolio degli ecocompatibili veicoli industriali Mercedes-Benz e introducono l'era dei motori Euro VI sui Veicoli Speciali. Equipaggiato con il nuovo 6 cilindri Euro VI Blue Ef ficiency Power (OM 936) con potenze di 299 cv e 354 cv, Econic si conferma il veicolo perfetto per i servizi municipali in ambito urbano; completo di tutti gli accorgimenti utili a chi deve montare sul telaio attrezzature specifiche, è la base ideale per realizzare ogni allestimento. L'ultima generazione Mercedes-Benz Unimog adotta motori Euro VI BlueEfficiency Power a 4 e 6 cilindri (OM 934 e OM 936) con potenze da 156 cv a 299 cv e rinnova il mito dell'inossidabile portattrezzi della Stella: cabina con visibilità a tutto campo completamente rinnovata, nuovi sistemi per gli impianti idraulici di lavoro e di potenza ed un sistema di trazione sinergica che consente di cambiare dal cambio manuale alla trazione idrostatica durante la marcia. Bestseller mondiale tra gli autocarri leggeri, maneggevole ed affidabile, Fuso Canter adotta Duonic, il primo cambio a doppia frizione per autocarri che riduce i consumi di carburante, sottopone i gruppi meccanici a minori sollecitazioni ed alleggerisce il lavoro del conducente. Fuso Canter è equipaggiato con un motore turbodiesel a quattro cilindri Euro VI o EEV disponibile in tre classi di potenza: 96 kW (130 cv), 110 kW (150 cv) e 129 kW (175 cv).

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IGIENE URBANA

Quattordici Mercedes-Benz Econic all'AMSA

Da sempre attenta all'ecocompatibilità, l'Azienda Milanese Servizi Ambientali ha scelto Mercedes-Benz per rinnovare la propria flotta con 14 ecologici Econic 2628 NGT (Natural Gas Tecnology) alimentati a metano. Mercedes-Benz Econic è lo specialista dei servizi municipali, di raccolta e distribuzione. Econic è caratterizzato dalla cabina ribassata con ampia vetratura che consente un accesso al veicolo estremamente facile, favorendo tutte le attività che, soprattutto in ambito urbano, prevedono frequenti salite e discese dal veicolo. Caratteristica fondamentale di Econic

è l'ecocompatibilità: la versione NGT alimentata a gas metano adotta un efficiente motore a sei cilindri in linea M 906 LAG da 6,9 litri che eroga una potenza di ben 205 kW (279 cv). Rispetto alla versione diesel i consumi, pari a 63 kg/100 km, scendono di circa il 14%, mentre le emissioni inquinanti, pari a 157,50 kg/100 km, sono inferiori addirittura del 18%. Inoltre, le emissioni di Econic a metano non contengono nè polveri sottili nè particolato. Un altro vantaggio è la silenziosità del motore NGT, che favorisce Econic proprio nel caso di lavoro notturno in zone densamente

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abitate, casistica propria del lavoro di raccolta rifiuti porta a porta di Milano. Econic nasce quale base perfetta per realizzare ogni allestimento nell'ambito dei servizi municipali; il veicolo esce dalla fabbrica con tutti gli accorgimenti utili a chi deve montare sul telaio attrezzature specifiche: predisposizione per montaggi a posteriori, impianto elettrico per compattatore, estensione filo elettrico per luci posteriori e predisposizione per fanaleria, centralina parametrabile. Qui impegnato con allestimento per l'attività di raccolta porta a porta e del trasporto rifiuti verso gli impianti di trattamento e selezione, la scelta di Econic sottolinea la volontà di offrire ai propri operatori il mezzo di lavoro più idoneo garantendo quindi la sicurezza e la soddisfazione degli addetti, che operano con un rendimento ed una collaborazione attiva migliore. La cabina ribassata permette di togliere le pedane esterne, elemento pericoloso per gli operatori, e l'accesso a piano strada con porta automatica stile autobus rende più confortevole il lavoro consentendo agli operatori un'agevole salita e discesa. Il comfort di guida è garantito dalla cabina ribassata di Econic, che offre al guidatore una visuale ottimale nel traffico urbano, abbinata al cambio automatico Allison dotato di retarder che agevola estremamente il lavoro caratterizzato da continui "stop and go", oltre a ridurre le usure di frizione e freni con contenimento dei costi di gestione.

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ATTREZZATURE

Solarclean Hymach: non solo pannelli solari GHERARDO MARCHELLI

Grazie all'applicazione di una spazzola specifica e alla conformazione delle articolazioni, Hymach propone una nuova versione di Solarclean, pensata per la pulizia delle barriere stradali fonoassorbenti. La macchina, grazie alla lunghezza del braccio e al sistema di articolazio-

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ni che permette di mantenere la testata spazzolatrice in posizione verticale rispetto al suolo per tutta l'altezza raggiungibile dal braccio è in grado di ripulire le superfici delle barriere fonoassorbenti in breve tempo e con ottimi risultati. Si tratta di un sistema di lavaggio

dolce con una apposita spazzola dotata di frange non abrasive ma comunque efficaci, che preservano il materiale con cui le barriere sono costruite. Gli erogatori integrati nella parte anteriore della testata pulente spruzzano sulle superfici l'acqua necessaria per ammorbidire lo sporco che poi viene facilmente rimosso dalla spazzola e risciacquato dall'acqua spruzzata dagli erogatori posteriori, lasciando il pannello pulito. L'acqua spruzzata, normale o demineralizzata, eventualmente addizionata con detergenti, secondo proprie preferenze e necessità, è contenuta nel serbatoio integrato nel telaio della macchina che può essere riempito anche tramite pescaggio da bacini o cisterne attraverso l'apposito impianto addizionale. Anche questa macchina è dotata di sistemi di autoregolazione, rientranti in un brevetto europeo di cui Hymach è titolare, tali da evitare che manovre sbagliate dell'operatore danneggino le barriere urtandole con le parti metalliche della testata. Tali dispositivi permettono di mantenere costante la distanza della spazzola dai pannel-

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li e il parallelismo agli stessi nonostante la posizione verticale delle barriere e degli ostacoli presenti sulla lunghezza. L'efficienza è garantita oltre che dal già citato automatismo della spazzola, che previene danni ai pannelli e velocizza anche le operazioni di pulizia, dal potente impianto di funzionamento, dall'ottima manovrabilità e dalla larghezza di lavoro della spazzola pensata per poter eseguire

un'importante fascia di lavoro ma allo stesso tempo di poter agevolmente agire su superfici piÚ strette. Da non sottovalutare che la macchina viene costruita per essere applicata a veicoli rapidamente in modo da rendere veloce l'attacco e stacco dal veicolo stesso. Considerando che la pulizia delle barriere deve essere fatta periodicamente, tra una manutenzione e l'altra il mezzo può essere utilizzato per qualsiasi altro uso. E'

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prevista l'installazione sul telaio posteriore di autocarri e semoventi portattrezzi, come anche ai punti di attacco disponibili su trattore. Solarclean ha rispettato le aspettative di versatilità e, oltre alla manutenzione delle barriere stradali fonoassorbenti, è adottabile, con le opportune testata spazzolatrici, anche nei lavori di pulizia di gallerie, tabelle di segnalazione e barriere di contenimento.

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AZIENDE

Merlo vince tre prestigiosi premi ad Agritechnica GHERARDO MARCHELLI

L'azienda Merlo è stata insignita di ben tre riconoscimenti alla fiera Agitechnica 2013, la più importante esposizione mondiale della meccanizzazione agricola, che si è svolta in Germania ad Hannover in novembre. Un risultato estremamente importante per un'azienda italiana. La Medaglia d'Oro all'innovazione è il premio più prestigioso dei tre ed ha valenza internazionale: ad essere premiata è stata la tecnologia ibrida messa a punto e presentata sul nuovo TurboFarmer TF40.7 T 120 cv CS. Il premio Milestone ha riguardato il Multifarmer MF40.9, nominato uno dei 12 pilastri della storia della meccanizzazione agricola, unico tra i telescopici, ovvero uno dei 12 modelli che, nella storia, ha più influenzato

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l'evoluzione dell'agricoltura moderna. Il terzo premio è quello della Mac china dell'anno 2014 nella categoria "logistica e trasporto": è stato nuovamente il TF40.7 Hybrid ad essere insignito di questo premio. Lunedì 11 novembre il presidente di Merlo S.p.A., Amilcare Merlo, ha quindi ricevuto ad Hannover la Medaglia d'Oro all'innovazione. Questo risultato è ancor più significativo se si tiene presente che in totale le medaglie d'oro assegnate sono state 4 su 393 partecipanti al concorso e che Merlo S.p.A. è l'unica azienda non tedesca ad aggiudicarsi questo prestigioso riconoscimento. Una vittoria quindi che, come ha sottolineato Amilcare Merlo sul podio durante la cerimonia, "vale doppio".

Sono le caratteristiche uniche del progetto ibrido presentato ad Han nover le ragioni che hanno spinto la severa giuria di Agritechnica a premiare il TF 40.7 Hybrid. Sviluppato dagli ingegneri di Merlo in collaborazione con il prof. Somà del Dipartimento di Ingegneria Mecca nica e Aerospaziale presso il Poli tecnico di Torino, questo prodotto innovativo e il suo sistema di propulsione elettrica o elettrodiesel consente una grande flessibilità di utilizzo, in quanto può operare sia in spazi chiusi - in modalità elettrica - sia in spazi aperti - alimentato in modalità ibrida con elettrodiesel. La soluzione mista attribuisce al prototipo un altissimo livello di innovazione anche rispetto ai similari del settore dell'auto. Per la prima volta in agricoltura compare così un veicolo elettrico ibrido plug-in a propulsione elettrica o elettrodiesel. Il TurboFarmer 40.7 Hybrid si muove e lavora grazie a un motore diesel e un generatore/motore elettrico a magneti permanenti ed una efficace motorizzazione elettrica della trazione, oltre che al connubio con tradizionali sistemi idraulici per la movimentazione. Nella modalità elettrica il caricatore viene alimentato dalla batteria al litio da 30 kWh, lavora silenzioso e senza emissioni, pertanto può essere usato al chiuso. Nella modalità ibrida, è il motore diesel che eroga l'energia con un regime costante per l'avanzamento, caricando al contempo la batteria. Senza limitazioni sulle prestazioni di lavoro del caricatore, questa architettura del motore consente di dimezzare la potenza nominale del motore diesel. Inoltre, durante le fasi di basso carico o basso regime, frequenti nei caricatori telescopici, l'azionamento può essere completamente elettrico, il che, in combinazione con il motore downsize, consente di ridurre i costi del carburante e le

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emissioni di CO2 fino al 30%. Un'altra riduzione dei costi si può ottenere ricaricando l'ibrido plug-in collegandolo alla rete elettrica o a fonti di energia rinnovabili come il fotovoltaico o i generatori biogas. L'architettura del sistema ibrido elettro - idraulico ideato per questa ricerca permette innanzi tutto di sfruttare meglio la potenza disponibile in un veicolo da lavoro, le cui funzioni primarie sono sia la trazione che la movimentazione del braccio telescopico. Questo tipo di soluzione mista pone il progetto a livelli innovativi anche rispetto a similari architetture ibride del settore dell'automobile. Infatti la potenza complessiva di picco può raggiungere i cavalli delle attuali configurazioni più potenti tradizionali. Il rapporto fra le due unità motore diesel/generatore e motore elettrico di trazione è gestito da un controllo elettronico di potenza sviluppato appositamente per questa tipologia di macchina, potendo lavorare in modo congiunto elettrico la trazione e la movimentazione del braccio. La motorizzazione elettrica può inoltre operare da sola, sfruttando la carica delle innovative batterie a polimeri di litio. In questo caso il diesel è spento e la macchina lavora a emissioni zero nel silenzio più assoluto. Anche la movimentazione del braccio e dei servizi ottenuta mediante una convenzionale pompa idraulica che può, grazie ad un power split meccanico controllato elettronicamente, prelevare potenza sia dal motore diesel che dal motore elettrico, a scelta dell'utilizzatore, e quindi nuovamente in modo ibrido. L'autonomia nella modalità solo elettrica ovviamente dipende dalla capacità del pacco batterie che viene ricaricato, ma, grazie al motore termico di bordo ed al controllo della potenza, l'autonomia è praticamente superiore alle convenzionali macchine della stessa categoria e punta a consolidare un considerevole risparmio energetico e di carburante a parità di ciclo di lavoro. Oltre alla consistente riduzione dei consumi i campi di applicazione possono essere notevoli per poter lavorare all'interno di tunnel, in ambienti chiusi, oppure ove sia necessaria una macchina da lavoro con il contenimento non solo delle emissioni di gas di scarico ma anche del livello della rumorosità. Tre sono le modalità di funzionamento: - Full Electric: tutto funziona in elettri-

co (0 emissioni, 0 rumori, 0 consumo), sia la movimentazione del telescopico che del braccio. - Hybrid: è una centralina che decide quando accendere il motore diesel a seconda del livello di carica delle bat-

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terie. Quando acceso, il motore diesel ricarica le batterie ed alimenta la pompa dei servizi. - Diesel on: si lavora con il motore diesel sempre acceso che ricarica batteria e movimentazione del braccio.

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AZIENDE

Giletta, sempre più vicino al cliente

Giletta da sempre dedica grande attenzione al servizio assistenza ai clienti e tanto più oggi, grazie ad un assetto operativo basato sulla continua formazione e sul potenziamento della capillare rete di officine autorizzate che, ormai su tutto il territorio nazionale, è implementata, anche per effetto della fusione con Assaloni.Com. Una moderna visione del mercato che tiene conto del particolare momento congiunturale che impone l'allungamento della vita media dei prodotti a causa della loro mancata sostituzione per l'esiguità dei budget disponibili, ha portato la gestione del servizio ricambi dalla semplice fornitura all'elaborazione di una nuova strategia basata su proposte commerciali sempre più vicine alle reali necessità del cliente, per facilitarlo sia nell'approvvigionamento che nella valutazione preventiva dei costi. E' infatti un uomo di esperienza ormai ventennale quale Maurizio Mariotta a

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coprire il ruolo di responsabile del servizio ricambi per il gruppo Giletta Assaloni, mentre Gianmaria Pavoni, dalla sede dell'unità locale Assa loni.Com di Lizzano in Belvedere (BO), diventa il responsabile assistenza per tutta l'Italia. Pacchetti di ricambi appositamente studiati per i vari modelli di macchine e servizi full service a costi prefissati sono le nuove proposte di Giletta per i gestori di parchi attrezzature quali le pubbliche amministrazioni o le imprese private, per le quali è sempre più difficile far quadrare i bilanci. Questo tipo di proposta prevede che le attrezzature siano seguite direttamente da personale specializzato Giletta o dalle officine autorizzate, che garantiscono tra l'altro l'utilizzo di ricambi esclusivamente originali, nel pieno rispetto delle normative antinfortunistiche e della normativa 2006/42/CE (marcatura CE). Infatti, nel caso di montaggio di parti non originali, non tutti sanno che la responsabilità della perfetta conformità agli standard di sicurezza previsti dal progetto originale viene assunta da chi effettua l'installazione e/o dal possessore del bene. Nel caso i ricambi sostituiti non presentassero le stesse caratteristiche tecniche di sicurezza di quelli originali, verrebbe a decadere la marcatura CE e quindi, con questa, la responsabilità del prodotto in capo al costruttore, con conseguenze anche penali per i responsabili della sostituzione. Oltre alla garanzia di utilizzo dei ricambi originali, la proposta Giletta garantisce al cliente una manutenzione programmata che da un lato evita guasti nei periodi di intensa attività e dall'altro allunga il ciclo di vita operativo dell'attrezzatura, che equivale ad un risparmio dei costi di gestione. Il moderno magazzino della sede centrale di Revello ha personale dedicato, organizzato per evadere gli ordini entro le 12/24 ore e vede ad oggi installate 5 torri verticali, ciascuna dell'altezza di 15 metri, contenenti oltre 5.600 articoli. Si tratta di un sistema completa-

mente automatico che permette di velocizzare l'approntamento e contemporaneamente il reintegro del materiale, nonché di diminuire notevolmente lo spazio a terra rispetto ad un magazzino tradizionale. Per ogni articolo prelevato il sistema automaticamente stampa un'etichetta completa di codice commerciale, descrizione, codice a barre e quantità, per consentire al cliente l'immediata identificazione delle parti ricevute. A questo si aggiungono, sempre nella sede di Revello, altri due magazzini: uno all'interno dello stabilimento, gestito da uno speciale carrello elevatore trilaterale con ricerca automatica dell'articolo, ed un altro all'esterno, per i pezzi di grandi dimensioni. Tutti i magazzini hanno un sistema di controllo completamente automatico per la gestione della movimentazione in ingresso e in uscita. Nell'ambito delle strategie di fidelizzazione del cliente, Giletta si afferma tra le aziende più capaci nel fare "rete": è quanto mai necessario, specie in momenti non facili come quello attuale, confermare e consolidare la propria posizione mediante organizzazioni flessibili, come quella di una capillare presenza che raggiunge ogni area del mercato nazionale. In Italia la rete delle Officine Autorizzate Giletta, Bucher Schörling e Assaloni.Com è presente su tutto il territorio ed è in grado di offrire assistenza qualificata e pacchetti di ricambi originali e manutentivi molto competitivi. Il suo obiettivo è quello di incentivare il buon uso delle attrezzature circolanti attraverso un'efficace attività di manutenzione.

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VIABILITA' INVERNALE

La nuova lama "light" Assaloni.Com

L'ultima novità Assaloni.Com, la nuova lama leggera, pur essendo la piccola di famiglia si delinea grande per aspettative; è infatti la prima lama del progetto Pyramid, che prevede la razionalizzazione dell'intera gamma di spartineve di Bucher Winter (Gruppo Giletta), progettata dal team Ricerca & Sviluppo costituito da tecnici Giletta, Assaloni, Gmeiner, Arvel e Maquiasfalt, e basata sulle esperienze delle varie società nei rispettivi paesi. Concepita per pick-up, fuoristrada, spazzatrici e veicoli leggeri - sempre più diffusi specie nello sgombero neve delle aree urbane e dei marciapiedi - è disponibile nelle versioni con lunghezza da 1,6 - 1,8 - 2,0 e 2,2 m, con peso variabile da 160 a 210 kg. E' studiata per rispondere alle esigenze non solo di sicurezza, leggerezza e maneggevolezza necessarie alle lame di questa categoria, ma anche di ottimizzazione produttiva, per una produzione industriale con alti standard qualitativi consentiti dai grandi

volumi di vendita che le varie società insieme garantiscono; risulta quindi estremamente attraente per l'alta qualità, i ridotti tempi di consegna ed il prezzo competitivo. L'alto livello di industrializzazione prevede l'intero processo di saldatura a robot e l'utilizzo di molti particolari in acciaio stampato o forgiato per una migliore qualità e affidabilità del prodotto. La lama è composta da un alerone monolitico con tubo centrale di rinforzo che funge da traliccio ed è dotata di sistema di ammortizzazione a molle in gomma speciale precaricate che tengono allineato l'alerone in posizione di lavoro e che, comprimendosi, ne permettono il movimento di rotazione all'indietro per un efficace superamento degli ostacoli. Grazie a tale nuovo sistema con molle in gomma, estremamente reattive per un immediato ritorno in posizione di lavoro, si adatta perfettamente allo sgombero urbano, anche in presenza di superfici sconnesse e con frequenti ostacoli. Per consentire l'ammortizzazione degli urti laterali, la lama viene dotata di regolazione idraulica che consente la rotazione destra - sinistra con valvola by-pass inserita nel circuito della rotazione. Sollevamento - abbassamento sono idraulici per le versioni da applicare a veicoli con piastra fissa, mentre per le

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applicazioni a veicoli con piastra Unilift o attacco a 3 punti (dove il sollevamento è già presente sul veicolo) è prevista una versione senza sollevamento idraulico. Un dispositivo meccanico regola l'angolo di attacco del coltello (rispetto all'asse perpendicolare al terreno) in due diverse posizioni, in base al tipo di coltello utilizzato (15° per coltello in acciaio, poliuretano o kombi e -5° per coltello in neoprene). Grazie ad un sistema centrale di oscillazione che blocca l'alerone in perfetta posizione orizzontale a lama sollevata e lo rende invece completamente libero di seguire il piano stradale a lama abbassata in posizione di lavoro, si ottiene un'ottima pulizia della strada ed un consumo regolare del coltello. Tra gli allestimenti previsti: coltello di raschiamento in acciaio, o in alternativa in neoprene, poliuretano o Kombi, piedi di appoggio, luci di ingombro a led, aste di segnalazione rinfrangenti, rialzo, pattini e centralina elettroidraulica.

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VIABILITA' INVERNALE

Option si riconferma nello spargimento efficace, semplice ed economico

Option S.r.l. di Codroipo si riconferma come una realtà in ascesa nel settore rimozione e controllo neve e ghiaccio. Ormai da svariate stagioni l'azienda propone per il mercato italiano una linea di spargitori elettrici adattabili ai mezzi di uso comune in dotazione ai comuni ed enti preposti alla manutenzione stradale. La scelta di proporre attrezzature elettriche è dettata dall'obiettivo di fornire agli operatori prodotti semplici da usare, duraturi nel tempo, di facile manutenzione e compatibili con l'impianto elettrico dei mezzi dove vengono montati. La progettazione accurata permette di allestire praticamente ogni tipologia di veicolo con piano di carico posteriore. L'azionamento elettrico è inoltre dolce nel funzionamento e facilmente modulabile tramite la consolle di comando da installare in cabina. La linea di prodotti Option comprende oltre agli storici Polaro da 70,100 e 170 litri anche dei modelli di media cubatura. Nel range fino a 800 litri troviamo i modelli Polaro L (380 litri), HTS-500 (500 litri), Polaro XL (550 litri) e HTS550 (550 litri), mentre nel range oltre gli 800 litri troviamo i modelli HTS850 (850 litri) e Ice-Chaser/Tornado (1.200 litri). Tutti i prodotti sono dotati di tramoggia monoscocca in polietilene o 32

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vetroresina a moduli (Polaro L/XL). Entrambi i materiali sono esenti da corrosione e/o ossidazione. La termopressofusione delle tramogge in polietilene permette inoltre di ottenere delle strutture resistenti, compatte, leggere e di forma complessa in modo da ottimizzare lo spazio ed aumentare la capacità di sale immagazzinabile rispetto ad uno spargisale in lamiera piegata e/o stampata. Questa tecnica trova la sua massima espressione nei modelli HTS-550 e 850 dove, all'interno della tramoggia, sono ricavati dei serbatoi per stoccare soluzioni liquidi per il sistema opzionale di prebagnatura del sale. In questo modo si aumenta la resa e il potere deghiacciante del sale. Tutti i modelli di media cubatura sono dotati di griglia superiore e vibratore esterno o interno ad azionamento automatico (Polaro L/XL) per rompere gli inevitabili grumi di sale ed evitare fastidiosi inceppamenti del flusso in caso di sale impaccato e/o umido. Il trasporto del sale dalla tramoggia a gruppo spargitore avviene tramite il collaudato sistema a coclea o tramite nastro a catena (Ice-Chaser/Tornado). Su tutti gli spargitori è inoltre presen-

te un gruppo finale di spargimento amovibile o ripiegabile come nei modelli Polaro L/XL. In quest'ultimo caso infatti il disco spargitore è ripiegabile all'insù per facilitare lo spostamento dello spargisale stesso. E' possibile regolare l'altezza del disco da terra in base all'altezza del pianale ove lo spargisale è montato

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tramite l'innovativo sistema telescopico. I modelli L/XL possono essere dotati inoltre di un sensore che regola la quantità di sale in base alla velocità del mezzo. Ogni spargitore viene fornito di telo o copertura basculante plastica per proteggere il sale dall'acqua e dall'umidità.

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PORTATTREZZI

Aebi VT450 Vario è Tractor of the Year Nato nel 1998, il Tractor of the Year è oggi uno dei riconoscimenti più ambiti per i produttori di trattori da campo aperto e specializzati. Una giuria internazionale, composta da 23 giornalisti provenienti dalle pubblicazioni più influenti del settore agricolo, è incaricata ogni anno, dapprima di effettuare le nomination, poi di giudicare i trattori finalisti secondo una serie di parametri oggettivi e standardizzati negli anni. Il risultato è una classifica che rispecchia pienamente i valori delle macchine sottoposte a valutazione. Aebi Schmidt Italia è particolarmente orgogliosa di annunciare che il transporter VT450 Vario, equipaggiato con il nuovo cambio idrostatico, è il Tractor of the Year 2014, nella sezione Best of Specialized. Il VT450 Vario, che viene commercializzato nelle versioni agricola ed industriale, rappresenta la punta di diamante della produzione mondiale di transporter utilizzati nel settore agricolo quali mezzi da raccolta e trasporto fieno o spargimento di fertilizzanti, mentre in campo industriale come portattrezzi o macchine tuttofare per operazioni di protezione civile o manutenzione stradale. Presentato nel 2012, il VT450 si è fatto subito apprezzare per la dotazione tecnica di prim'ordine e per l'ergonomico design degli interni, ma la novità che ha fatto innamorare la giuria è stata senz'altro l'esclusiva tra-

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zione idrostatica Vario. In luogo del tradizionale cambio meccanico a 16 rapporti + 16 retromarce, montato come standard fin dalla prima versione, il cambio Vario appare all'utilizzo come una vera e propria trazione idrostatica. I vantaggi sono enormi: dalla completa integrazione con l'elettronica di bordo (in grado quindi di variarne i parametri a seconda delle condizioni di utilizzo e di risparmiare carburante), alla sicurezza attiva percorrendo salite o discese impervie (lasciando il pedale del gas la macchina si ferma senza agire su freno o, peggio, frizione). In realtà il cambio Vario è molto più complesso: si tratta di un'unità meccanica/idrostatica brevettata a livello mondiale, sviluppata a stretto contatto con una società esterna di engineering, che presenta tre gamme di velocità: la prima (completamente idrostatica e particolarmente adatta durante l'utilizzo di fresaneve e bracci falcianti) da 0 a 7,5 km/h, la seconda da 7,5 a 30 km/h, e la terza da 30 a 57 km/h effettivi (poi limitati a 40 km/h per il mercato Italia). L'operatore imposta attraverso un selettore la gamma di velocità da utilizzare per una determinata operazione (sgombero neve, fienagione, sfalcio erba, trasferimento...) e la macchina fa tutto il resto! Il passaggio da una gamma di velocità all'altra è continuo ed impercettibile. In pratica, il cambio Vario consente di combinare i

vantaggi della trazione idrostatica con le elevate coppie trasmissibili con un cambio meccanico. Il VT450 Vario può contare sulla medesima componentistica del fratello minore con il cambio meccanico: il motore è un VM R754EU5 rispondente alla normativa Euro 5 e dotato di 98 cv, mentre sono stati rinforzati gli assali, per permettere una PTT fino a 9,5 t. Il VT450 Vario può essere omologato come macchina operatrice e gode quindi di tutte le agevolazioni di tale omologazione, molto apprezzate in ambito comunale: - bollo assente, - assicurazione RCA molto economica, - revisione non necessaria, - guida con patente B. In questi momenti di crisi, che tocca in modo particolare i fondi disponibili di comuni e comunità montane, è essenziale poter contare su un mezzo polivalente, di dimensioni ridotte, parco nei consumi e nei costi di gestione, guidabile in sicurezza da chiunque. Aebi VT450 Vario possiede tutte queste caratteristiche, in più è dotato di soluzioni tecniche all'avanguardia, che lo rendono imbattibile su strada e fuoristrada. La trazione è integrale permanente, con tre differenziali bloccabili al 100%. Il telaio snodato permette a tutte le ruote di esercitare trazione in ogni condizione, anche in passaggi fuoristrada quasi "trialistici". Le sospensioni idropneumatiche autolivellanti a quadrilateri indipendenti garantiscono sicurezza e grande comfort di guida agli operatori, assieme ai 4 freni a disco con servofreno idraulico. Il freno di stazionamento a molla precaricata entra in funzione automaticamente all'arresto del veicolo: in questo modo possono essere evitati gravi incidenti dovuti a dimenticanze dell'operatore.

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La cabina è moderna, spaziosa e molto confortevole, dotata di un'ottima visibilità a 360° ed equipaggiata con comandi efficaci ed intuitivi: un joystick sulla leva dell'inversore comanda tutte le funzioni della macchina (impianto idraulico, sistema di sterzo, bloccaggi differenziali...), permettendo all'operatore di concentrarsi sulla guida, mentre un ampio display grafico mostra i parametri di utilizzo ed eventuali allarmi. Un sistema di autodiagnosi è in grado di verificare le funzioni della macchina e di localizzare eventuali anomalie, in modo che gli interventi di manutenzione possano essere il più rapidi ed economici possibile. Il VT450 è poi dotato di serie del

sistema di sterzo integrale, che gli dona un grado di manovrabilità incredibile, senza paragoni sul mercato. Il cassone, di generose dimensioni (2x3,20 m) e con il pianale posto ad un'altezza da terra ridotta, è perfettamente sfruttabile dagli operatori e, con l'ausilio di rampe, può anche ospitare un BobCat o un piccolo

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escavatore. Dotato di due impianti idraulici per un totale di 73 l/min a 200 bar e di un impianto idraulico di potenza (optional) in grado di erogare 100 l/min a 300 bar con pompa load-sensing, il VT450 Vario è perfettamente in grado di compiere qualsiasi compito in ogni stagione, potendo essere equipaggiato di: lama e spargisale, turbofresa, braccio falciante, modulo antincendio (3.800 l), cisterna per acqua potabile (4.200 l), attrezzi idraulici (tranciarami, seghe, troncatrici...), idrovore, gruppi elettrogeni idraulici… insomma: un partner ideale sia per i lavori di manutenzione ordinaria, sia per gli impieghi in emergenza, magari dopo un'alluvione o una grande nevicata.

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TRATTORI

John Deere aggiorna la gamma dei trattori utilitari compatti

La nuova Serie 2R di trattori utilitari compatti John Deere entra in commercio in sostituzione della precedente Serie 2020 e, oltre ad adottare una nuova denominazione in linea con quella scelta per la serie agricola, offre ora la nuova funzione RIO (Reverse Implement Option). Derivata dalla gamma di trattorini John Deere, questa nuova opzione è una funzione extra di sicurezza che permette all'operatore di falciare in retromarcia quando necessario, ma solo premendo il pulsante RIO prima di invertire il senso di marcia. I modelli a quattro ruote motrici 2025R, 2027R e 2032R, che sosti-

AZIENDE

tuiscono il 2320, il 2520 e il 2720, sono alimentati da motori diesel Yanmar a tre cilindri in grado di erogare rispettivamente 24, 27 e 31 HP. Questi motori Stage IIIA producono minori emissioni inquinanti fornendo al tempo stesso più potenza, maggiore coppia e un minor consumo di carburante. La trasmissione idrostatica a due velocità e doppi pedali fornisce una velocità massima di 22 km/h. I trattori sono inoltre dotati di guida idrostatica e cruise control sui due modelli più grandi. La gamma è fornita di serie con struttura di protezione antiribaltamento ROPS pieghevole a due mon-

tanti; in via opzionale è disponibile un allestimento con cabina deluxe, che presenta un indice di rumorosità di soli 85 dB (A). Il piatto di taglio, installato in posizione centrale, include fra le opzioni un'unità di scarico posteriore da 1,5 m e due unità di scarico laterale da 1,37 e 1,57 m, entrambe semplici da collegare e utilizzare. La tecnologia di attacco rapido AutoConnect permette all'operatore di agganciare il piatto e collegare la presa di forza automaticamente dal posto di guida, senza dover operare manualmente sotto il trattore per collegare la PTO. Ad aumentare la versatilità della nuova gamma, in affiancamento alla presa di forza standard sono disponibili in via opzionale un sollevatore anteriore e una presa di forza compatibili con il nuovo caricatore frontale John Deere H130, che sostituisce il modello 200CX. Il particolare design del caricatore permette un rapido collegamento di benne, forche pallet, lame e numerose altre attrezzature. La capacità massima di sollevamento del sollevatore a tre punti è di 650 kg. Le operazioni di assistenza e manutenzione sono facilitate dal cofano ribaltabile; i trattori sono inoltre equipaggiabili con una vasta scelta di pneumatici per ogni tipo di utilizzo.

Due medaglie d'argento per John Deere ad Agritechnica 2013 Due innovazioni John Deere sono state premiate con la medaglia d'argento ad Agritechnica, la più importante fiera mondiale dell'agricoltura in programma ad Hannover (Germania) dal 12 al 16 novembre. 36

La prima, il nuovo sistema Hitch Assist di John Deere, è stato progettato per rendere l'accoppiamento di attrezzi e rimorchi al trattore ancora più semplice, veloce e sicuro. L'operatore deve lasciare il posto di

guida solo una volta e servirsi dei comandi esterni montati sul parafanghi per muovere il trattore avanti e indietro ad una velocità massima di 12 mm al secondo e sollevare e abbassare l'attacco sempre dall'e-

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Deere, consente di utilizzare acqua, sostanze nutritive, energia e manodopera in maniera più efficiente e intelligente, combinando un sistema di irrigazione con uno di applicazione dei fertilizzanti. Questa soluzione chiavi in mano è costituita da quattro componenti integrati: - sistema di guida RTK a elevata precisione per trattore e attrezzo da utilizzare durante la posa dei nastri gocciolatori per ottimizzare l'assorbimento da parte delle piante di acqua e sostanze nutritive, riducendo le esigenze di manutenzione e il rischio di danneggiamento del prodotto o di

spreco di nutrienti; - applicazione mirata di acqua e sostanze nutritive tramite le linee di irrigazione a goccia sopra o sotto la superficie del terreno, a prescindere da forma e dimensioni del campo; - testa del sistema di irrigazione che ospita filtri, valvole, valvole dell'aria e altri componenti; - innovativo sistema Field Connect Sensor di John Deere che trasmette in wireless i dati relativi a tasso di umidità del terreno e altri parametri ambientali, consentendo di controllare con precisione tramite Internet l'erogazione di acqua e sostanze nutritive.

sterno della cabina. Questa soluzione, particolarmente utile per chi deve sostituire attrezzature di frequente, riduce al minimo i rischi che derivano dal salire e scendere più volte dalla cabina del trattore. I controlli di sicurezza e i segnali di avvertimento integrati offrono la massima tranquillità operativa, e consentono l'utilizzo dei comandi esterni solo se nessuno siede al posto di guida del trattore. Il sistema Hitch Assist John Deere è montato di serie sui nuovi trattori utilitari compatti 4049R da 49 cv e 4066R da 65 cv destinati a piccole aziende agricole, enti locali, giardinieri, manutentori di campi sportivi e privati proprietari di grandi aree verdi. La seconda novità, il rivoluzionario Smart Irrigation System di John

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VERDE

Ferri iCut4 raddoppia

Dopo la presentazione internazionale della nuova trinciatrice radiocomandata iCut4 ed all'indomani delle prime consegne, il progetto ulteriormente evolve. Ora sono disponibili due versioni: iCut4 Track e iCut4 Flex. I

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modelli hanno in comune l'impianto idraulico ed il potente motore da 50 HP a 4 cilindri, differiscono relativamente al sottocarro: la versione Track ha una larghezza fissa di 1,30 m, variabile per la versione Flex (da

1,30 m a 1,00 m). Track assicura velocità operativa e maneggevolezza, Flex risolve le operazioni in spazi ristretti ed agevola il trasporto sugli automezzi. Restano comuni le principali caratteristiche tecniche, che vedono il motore termico a ciclo diesel 4 cilindri, raffreddamento a liquido, potenza massima continua 35,9 kW (49 HP), cilindrata cc 2179, scambiatore di calore per liquido di raffreddamento e olio idraulico, la ventola reversibile autopulente Clean Fix che permette di soffiare via agevolmente lo sporco accumulato sul radiatore. La trasmissione è idrostatica e la velocita è regolabile in continuo, avanti e indietro. Il carro, con cingoli in gomma, vede nella parte inferiore cinque rulli in linea per una distribuzione ottimizzata dei pesi e per garantire sempre la migliore aderenza al terreno. La pendenza massima consentita di lavoro è di 55° e la trasmissione è dotata di freno automatico negativo, un arco di protezione della macchina è integrato nel telaio per proteggere la macchina in caso di ribaltamento. La console di comando di ultima generazione presenta un display a led con: indicatore temperatura del liquido di raffreddamento del motore, indicatore della temperatura dell'olio idraulico, spia dell'alternatore, spia inserimento flottante, spia pressione olio motore, spia filtro aria intasato. Un avviso acustico segnala all'operatore eventuali anomalie. Oltre al pulsante di arresto immediato la console è dotata di un dispositivo di sicurezza che fa partire un segnale di blocco alla macchina in caso di repentina ed ingiustificata inclinazione della console stessa. Il sistema idraulico vede l'utilizzo della tecnologia Load Sensing che riduce sensibilmente le dissipazioni energetiche accoppiando la portata erogata dalla pompa a quella richiesta dall'utenza. Il vantaggio è costitui-

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to da un'ottimizzazione dei fabbisogni oleodinamici a beneficio dei consumi. Grazie al dispositivo Flow Sharing, in caso di saturazione di portata (che si verifica quando la richiesta d'olio è superiore alla portata erogabile dalla pompa) il distributore provvede alla riduzione proporzionale delle portate di ogni singolo cursore. Il risultato è una maggior efficienza dell'impianto improntato a garantire in ogni circostanza la massima produttività.

L'impianto è dotato di una presa ausiliaria idraulica per utilizzi aggiuntivi. Le pompe idrauliche ed il motore idraulico della trinciatrice sono a pistoni e costruite interamente in ghisa. La capacità del serbatoio dell'olio idraulico, sempre e solo ecologico, è pari a 40 litri. La trinciatrice è dotata di un rotore con 44 coltelli ad Y o 22 mazzette stampate con ampiezza di taglio pari a 1,35 m, di un rullo di appoggio regolabile in

altezza e delle protezioni di sicurezza anteriore e posteriore. Per la versione iCUT4 Flex è anche disponibile una trinciatrice con larghezza di lavoro pari a 1,05 m per chi ha la necessità di lavorare in passaggi stretti. Oltre alle trinciatrici gli iCut possono montare agevolmente altri attrezzi intercambiabili, come lama neve, fresa neve, spazzatrice, rendendo questa macchina utile in svariati impieghi in tutte le stagioni.


AZIENDE

Giletta e la grande vetrina del Sal.Ve ad Ecomondo 2013

Per il 2013 a Rimini si è riconfermato il successo della diciassettesima edizione di Ecomondo, che ogni anno continua ad attrarre moltissimi visitatori da diversi paesi, diventata ormai una delle più accreditate e consolidate piattaforme di riferimento per la Green Economy. Punto di forza dell'organizzazione è certamente il giusto mix di competenze coinvolte: sono infatti presenti le maggiori forze commerciali con i più importanti esponenti tecnici oltre alle comunità scientifiche di studio. Grande importanza all'innovazione, con spazi, aree e temi appositamente ideati.

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Lo straordinario risultato del 2013 è rappresentato da un segnale di forte aumento rispetto alla passata edizione, con un +10.4% di visitatori, per un totale di 93.125 ingressi. Forte aumento anche della presenza internazionale con oltre 250 buyer esteri in visita. Ecomondo continua a suscitare grande interesse mediatico, coinvolgendo anche il mondo delle pubbliche Istituzioni. Presenti infatti per il 2013 i ministri Orlando e Zanonato e con il saluto del presidente Napolitano. Grazie ad un accordo tra Rimini Fiere e l'associazione Anfia, all'interno di

Ecomondo si è implementato un intero salone denominato Sal.Ve dedicato ai veicoli per l'ecologia. Salone che ha destato molto interesse e attratto moltissimi visitatori e che ha visto come ospite nel giorno inaugurale il Ministro dell'Ambiente, ricevuto dal dott. Guido Giletta in veste di presidente della sezione "Veicoli per Servizi Ecologici" del gruppo Anfia, che ha fatto da cicerone all'interno dello stesso padiglione. Sal.Ve ad Ecomondo sono state una vera e propria vetrina per Giletta S.p.A., che ha presentato tutte le novità dell'intero gruppo, che nel tempo sta plasmando la sua dimensione e la sua organizzazione per garantire e fornire soluzioni e mezzi innovativi a tutti i clienti, studiando e sperimentando progetti precursori di nuove tecnologie. L'area espositiva è stata divisa in due ampie aree: una dedicata ai mezzi per l'ecologia, le spazzatrici aspiranti a marchio Bucher, l'altra riservata a tutte le attrezzature per la manutenzione invernale, sia del marchio Giletta che del marchio recentemente acquisito Assaloni.Com. Si sottolinea come l'intera gamma esposta, di entrambe le divisioni, abbia attratto molti visitatori nazionali ad internazionali, oltre che una moltitudine di addetti stampa di riviste internazionali, che, incuriositi dallo stile dell'allestimento dello stand, dal concept pulito, elegante, e curato in tutti i dettagli, hanno visionato e fotografato i numerosi mezzi, stupendosi,

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oltre che della qualità dei materiali impiegati, anche del design, del comfort e delle tecnologie presenti. Di grande risalto anche i brand. In due sole parole: grande successo! Presente tutta la gamma di spazzatrici Bucher: la piccola di casa, CityCat 1000, dotata di grande manovrabilità grazie alle 4 ruote sterzanti; la CityCat 2020, la spazzatrice famosa per il suo snodo centrale cui è stata abbinata la nuova lama super leggera a marchio Assaloni.Com LL16, ideata e pensata anche per mezzi come le spazzatrici; la punta di diamante per versatilità di utilizzo e prestazioni, CityCat 5000, la spazzatrice dalle grandi performance, potente ed affidabile. Non poteva mancare la spazzatrice Bucher CityFant 6000 su telaio, la spazzatrice per eccellenza in termini di affidabilità ed economicità di utilizzo. Decisamente ricca la dotazione di serie. Altissime le prestazioni ed elevata l'autonomia grazie alla capacità della cassa, al capiente serbatoio dell'acqua ed all'ampio serbatoio gasolio dedicato, anch'esso compreso nel rilevante equipaggiamento di serie. Nell'area riservata alla manutenzione neve, di grande impatto visivo, e di grande interesse viste le ormai note doti tecniche dei marchi Giletta ed Assaloni.Com, tanti i mezzi esposti per le diverse soluzioni e le diverse problematiche della neve. Presenti gli spargisale Giletta Ka 1000, ideali per i veicoli medi e leggeri, dotati di tramoggia completamente in acciaio inox, con il sistema di estrazione a nastro metallico o in gomma che ben si adattano sia al sale che alla graniglia; presente anche lo spargisale Giletta One 2500, ideale per veicoli medi e pesanti, anche qui con la tramoggia interamente in acciaio inox, con sistemi di estrazione a nastro metallico o in gomma, con azionamento idraulico dall'impianto del veicolo o tramite

motore ausiliario, con il quadro comandi in cabina con microprocessore per controllo tachimetrico e sistema di umidificazione per l'ottimizzazione del lavoro. Non poteva mancare UniQa 3000, lo spandisale Giletta ideale per veicoli pesanti, con tramoggia in acciaio di grosso spessore, e sistemi di estrazione a catena, nastro in gomma o coclea, adatto sia per sale che per graniglia. In UniQa 3000 è minima la manutenzione e grande la capacità. Accessoriato con grande tecnologia grazie al quadro comandi EcoSat con display da 7" dotato di cartografia e predisposto per comandare tutte le funzioni dello spargitore. Per quanto concerne le lame neve a marchio Giletta, invece, sono state esposte: la lama sgombraneve a geometria variabile Giletta UMN32, che permette di assumere varie posizioni di lavoro, a lama tradizionale, a vomere o a cucchiaio. Priva di puntale rigido, è adatta anche per lo sgombero neve in velocità ed in aree urbane con presenza di ostacoli. Dotata di apparecchiatura idraulica per sostituire il coltello in neoprene con quello in acciaio, per operare al meglio sia su nevi molli e umide che su quelle compatte e ghiacciate; la lama sgombraneve in polietilene Giletta RN28 con la sua robusta struttura in acciaio ad alto limite elastico e volvente in polietilene ad alta densità per veicoli medi e leggeri. Dotata di serie di coltelli di raschiamento in neoprene bi-shore, apparecchiatura idraulica per sostituire il coltello in gomma con quello in acciaio, per operare anche qui al meglio sia su nevi molli e umide che su quelle compatte e ghiacciate. Per le lame neve a marchio Assa loni.Com, erano presenti la lama sgombraneve in acciaio ad unico settore LM32, e la nuova lama sgombraneve in acciaio ad unico settore Assaloni.Com LL16.

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La LM32 è dotata di ammortizzazione a molle per veicoli medi e pesanti. Adatta ad uso urbano ed extraurbano, con sollevamento, abbassamento e orientamento destra-sinistra idraulici. Previsto il montaggio di coltelli di raschiamento in acciaio, gomma, kombi e poliuretano. La lama sgombraneve in acciaio ad unico settore Assaloni.Com LL16, invece esposta vicino alla spazzatrice CityCat 2020, è dotata di un sistema di ammortizzazione a molle in gomma: è perfetta per i veicoli leggeri con portata limitata, dalla grande maneggevolezza con sollevamento e orientamento destra - sinistra idraulici. Previsto il montaggio di coltelli di raschiamento in acciaio, gomma, kombi e poliuretano con diversi angoli di attacco sul terreno. Tanti prodotti esposti, per una gamma sempre più profonda e adatta ad ogni esigenza, presentati come in un vero e proprio active shop. Importanti novità anche dal mondo della ricambistica dei mezzi, riorganizzata in termini di maggiore efficienza e maggior economicità. Innovata anche la struttura di vendita e del servizio, per renderla ancora più vicina al cliente. Presentati ad Ecomondo alcuni kit completi per il ricambio, esposti in una vera e propria vetrina dedicata, a completare quindi l'offerta Giletta, costruita a 360 gradi allo scopo di soddisfare il cliente ed essere il vero partner per tutti gli operatori del settore.

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TECNICA

Allison Transmission presenta la 5a generazione dei propri comandi elettronici pronti per i motori Euro VI

Ad Ecomondo 2013, Allison Trans mission, leader mondiale nelle trasmissioni completamente automatiche per veicoli commerciali medi e pesanti e nei sistemi di propulsione ibridi per autobus, ha presentato per la prima volta in Italia la 5a generazione dei sistemi di controllo elettronico. Sullo stand del costruttore americano i visitatori di Ecomondo hanno potuto informarsi sul funzionamento dei nuovi comandi elettronici, sviluppati per migliorare la produttività e le prestazioni del veicolo, per abbattere consumi ed emissioni in accoppiata

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coi nuovi motori Euro VI. Era esposto un modello in spaccato di una trasmissione Allison 3000, adatta ai veicoli con motori da 276 kW (370 hp), una delle trasmissioni Allison più utilizzate nel settore municipale e nella raccolta rifiuti. I sofisticati comandi di 5a generazione Allison offrono un'ampia gamma di strategie automatiche e dinamiche per ottimizzare i punti di cambio marcia in base alla conformazione del terreno, al carico del veicolo e alle condizioni operative. Cosa più importante, questi comandi sono in grado

di dialogare al meglio con i nuovi motori Euro VI, obbligatori per tutti i veicoli pesanti a partire da gennaio 2014. Tra le novità dei comandi di 5a generazione, presenti un modulo di controllo della trasmissione (TCM) più piccolo e con maggiore capacità di calcolo, nuovi selettori del cambio marcia e un software sofisticato in grado di abbattere ulteriormente i consumi. Incorporato nel modulo di controllo della trasmissione, un nuovo inclinometro aumenta la produttività e l'efficienza del veicolo. La precisione e la reattività dell'inclinometro rendono la selezione delle marce nelle modalità Economy e Performance più accurata e rapida, riducendo ulteriormente i consumi. La nuova generazione di comandi elettronici presenta inoltre due livelli di gestione dell'accelerazione del veicolo, per migliorare ulteriormente i consumi, controllando l'immissione del carburante nel motore e moderando gli stili di guida aggressivi. Diversi costruttori hanno esposto presso i propri stand veicoli allestiti con trasmissioni Allison. Tra gli altri, il nuovo Econic di Mercedes-Benz e il Renault Access Euro VI, che montano entrambi di serie una trasmissione Allison 3000.

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IGIENE URBANA

Il Comune di Brunico sceglie la multifunzione di Nilfisk

La City Ranger CR2250 di Nilfisk, che il Comune di Brunico ha conosciuto grazie al distributore di zona Rotalnord Auto S.r.l., manterrà puliti i parcheggi e le aree urbane del comune, capoluogo della Val Pusteria. La CR2250 è la multifunzione della divisione Outdoor di Nilfisk. Chiamare spazzatrice questa City Ranger è riduttivo, perché la sua innovazione sta nella capacità di trasformarsi velocemente in un'agile e snodata spazzaneve per l'inverno, oppure in una macchina per la completa

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gestione del verde pubblico durante la bella stagione. Il Comune di Brunico ha quindi effettuato una scelta efficace acquistando la City Ranger CR2250 in configurazione spazzatrice, con l'idea di aggiungere gli accessori utili a rimuovere la neve e a tagliare l'erba progressivamente durante l'anno. Il cambio degli accessori è infatti un ulteriore punto di forza di questa multifunzione: la macchina è operativa tutto l'anno grazie al sistema esclusivo brevettato di aggancio rapido che permette di sostituire il blocco per lo spazzamento con l'accessorio utile alle circostanze stagionali (ad esempio, il rullo spazzaneve alla prima nevicata improvvisa si aggancia in meno di 4 minuti). La completezza della gamma degli accessori rende la CR2250 di Nilfisk una soluzione versatile e le dimensioni ridotte non devono trarre in inganno: il telaio è snodato e la cabina è larga un metro, ma gli accessori sono stati studiati per massimizzarne l'efficienza operativa. L'acquisizione di City Ranger rappresenta un investimento che garantisce un ritorno immediato: la multifunzione racchiude tre macchine in una.

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TECNICA

Scania potrà riprodurre tutte le condizioni atmosferiche in laboratorio!

Scania ha investito 400 milioni di SEK (circa 44,8 milioni di euro) nella costruzione del più avanzato centro di simulazione climatico d'Europa. Grazie alla galleria del vento climatica, realizzata nel centro ricerche e sviluppo a Södertälje, Svezia, Scania può testare in fabbrica i veicoli nelle condizioni atmosferiche più difficili, velocizzando così la fase di sviluppo di nuovi prodotti ed il miglioramento delle prestazioni. Scania è ora meno legata ai test condotti sul campo: utilizzando la galleria del vento climatica in am biente controllato, sarà possibile ridurre il tempo tra lo sviluppo ed il lancio di un prodotto. "Questa struttura, unica nel suo genere, ci permetterà di lavorare per ridurre ulteriormente il consumo di carburante e le emissioni", dichiara Harald Ludanek, Executive Vice President e responsabile del dipartimento Ricerca e Sviluppo. "Grazie alla riduzione dell'impatto di agenti atmosferici quali neve, pioggia e sporco, gli autisti potranno beneficiare di una migliore abitabilità in cabina e di una maggiore sicurezza". Dal freddo polare al caldo torrido Nella galleria del vento climatica è possibile simulare una temperatura che può variare da -35°C a +50°C e un'umidità tra il 5% e il 95%. Il sistema di ventilazione è dotato di alcuni piccoli cannoni in grado di produrre vari tipi di neve. La neve può essere sostituita dalla pioggia di qualsiasi intensità, può essere impostata perfino la dimensione delle gocce. Aggiungendo poi sostanze chimiche ultraviolette alla pioggia, e successi44

vamente illuminando il veicolo in test con luce ultravioletta (UV), si può determinare esattamente dove la pioggia e lo sporco si depositano e come questi scivolano via dal veicolo. Il test del veicolo avviene posizionandolo su dei rulli, uno per ogni gruppo di ruote. Questo consente ai tecnici di simulare velocità fino a 100 km/h, il passo ottimale per le prove di veicoli e autobus. Tra tutti i test che possono essere condotti vi sono anche quelli necessari per studiare il comportamento dei componenti a temperature estreme, come la pioggia scivola via dal veicolo, la visibilità degli autisti in condizioni di pioggia intensa e neve, come ghiaccia il parabrezza, la rumorosità generata dal vento e come lo sporco si attacca ai fianchi della cabina, agli specchietti retrovisori e alla maniglie delle portiere. "I veicoli e autobus Scania sono progettati per offrire le migliori prestazioni, indipendentemente dalle condizioni atmosferiche", dichiara Christer Ramdén, responsabile dei Test Veicoli. "Quando entriamo in un nuovo mercato o segmento industriale, particolarmente impegnativo per le condizioni climatiche che impone, dobbiamo essere certi che i nostri veicoli si comportino in modo impeccabile". Un bocchettone da 13 m2 La costruzione della struttura, alta 25 metri, è iniziata nel 2011 ed è stata completata all'inizio del 2013, quando sono iniziati i test ai complessi sistemi interni. L'intera struttura è necessaria per contenere i veicoli, gli autobus e un enorme bocchettone con una superficie di 13 m2, che soffia l'a-

ria in direzione opposta al veicolo e in alto verso la ventola al livello superiore dell'impianto. La galleria del vento climatica offre numerosi vantaggi: la possibilità di effettuare i test in piena estate simulando condizioni estreme vicine ai climi artici, ma anche simulare caldo torrido in pieno inverno. La struttura permette quindi di effettuare test affidabili e replicabili. A partire dalle condizioni delle strade in Europa e non solo, attentamente documentati e registrati, i test nella galleria del vento climatica possono essere programmati in modo da riprodurre esattamente quelle condizioni. Test versatili per prestazioni migliori In condizioni di pioggia intensa, i test possono essere condotti per capire, ad esempio, come l'acqua si introduce nei condotti di ventilazione e valutarne gli effetti sulle funzionalità dei tergicristalli, o come il sistema di climatizzazione e rimozione del vapore interno lavorano. Con la neve, i test possono evidenziare i blocchi causati dalle neve sulla calandra, come la neve si introduce nei condotti di ventilazione, le ostruzioni causate dalla neve ai filtri e il comportamento del sistema di riduzione del vapore interno e l'antibrina. La luce del sole è generata con un'intensità di radiazione cha varia da 400 a 1.100 W/m² sulla parte frontale, sul tetto e sui lati della cabina. Possono essere simulate anche condizioni di nuvolosità e attraversamento di tunnel. I test evidenziano quindi come il sistema di climatizzazione reagisce al caldo intenso. Aggiungendo lo 0,5% di una sostanza chimica fluorescente all'acqua, i test ne mostrano il flusso sulle maniglie delle portiere laterali, sul parabrezza e sui finestrini, oltre a evidenziare come gli specchietti laterali sono macchiati. Test aeroacustici possono essere condotti per misurare il rumore del vento, anche con vento laterale.

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PREFABBRICATI

Asilo nido Abracadabra di Brescia grazie a Containex GIORGIA MARCHELLI

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A seguito del crollo di una parte di intonaco all'interno della sede scolastica dell'asilo nido Abracadabra di Brescia, fortunatamente avvenuta in un orario di non frequentazione e quindi senza conseguenze per persone, la Cooperativa Sociale Onlus che lo gestisce con grande passione, si è immediatamente occupata di trovare una soluzione provvisoria per il tempo necessario alla ristrutturazione dell'edificio che, oltre al nido, ospita anche la scuola dell'infanzia. Tramite la Protezione Civile, la cooperativa Abracadabra è venuta a conoscenza dell'azienda austriaca CTX Containex, specializzata in edilizia prefabbricata ad uso abitativo, che ormai da anni lavora sempre più in Italia, dove riscuote grande successo soprattutto per situazioni scolastiche.

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Il crollo è avvenuto il 19 aprile 2013, e, dopo il sopralluogo di due tecnici specializzati Containex, il 6 maggio sono cominciati i lavori per la creazione della sede scolastica provvisoria: in 5 giorni lavorativi, cioè in tempo record, la nuova scuola è stata completamente funzionante. Nel grande posteggio dell'asilo sono stati posati 290 m2 di moduli ad uso abitativo presi in affitto, uniti fra loro, con una passatoia d'ingresso e una tettoia per l'acqua, completi di impianti di riscaldamento e aria condizionata, con interni perfetti e ottimamente vivibili, per ospitare circa 50 bambini. Il nuovo asilo nido è stato arredato con gli elementi di quello precedente; un modulo vuoto è stato invece costituito ex novo per i bagni idonei a bambini da 3 mesi a 3 anni.

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Nonostante le iniziali perplessità dei genitori, il risultato è stato poi davvero efficace, e i bambini hanno continuato a giocare senza risentire minimamente del cambiamento. Anche i lavori di ristrutturazione dell'edificio principale sono stati velocissimi, e il 1° settembre i bambini sono tornati nella sede principale. In soli 3 giorni la scuola provvisoria è poi stata smontata. La cooperativa Abracadabra è estremamente riconoscente a Containex soprattutto per la velocità di intervento, la disponibilità e la serietà. 1. Ingresso dell'asilo nido Abracadabra 2. Salone 3. Montaggio della struttura 4. Bagni dell'asilo nido

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MOVIMENTO TERRA

Classici moderni: le pale gommate Volvo L30G

Le nuove pale gommate L30G di Volvo Construction Equipment, presentate ad Ecomondo 2013 unitamente al nuovo escavatore compatto girosagoma ECR58D, sono estremamente compatte e di conseguenza ideali per il lavoro in spazi limitati, offrendo la versatilità e le forze di strappo e sollevamento caratteristiche delle macchine più grandi. Inoltre sono equipaggiate con nuovi motori potenti ed efficienti Volvo, conformi alle rigide norme sulle emissioni Tier 4 Final e Stage IIIB. La cabina Volvo Car Cab della serie G è indubbiamente la migliore del settore. L'interno spazioso offre livelli di rumore e vibrazioni ridotti, per un ambiente di lavoro più comodo e sicuro, che si traduce in un minor affaticamento e in una maggiore produttività dell'operatore. I comandi sono ergonomici, intuitivi e facilmente accessibili, mentre il sedile completamente regolabile assicura un maggior comfort. La visibilità non è seconda a nessuno, grazie al grande parabrezza curvo e al cofano motore compatto. I modelli L30G sono dotati anche di una conformazione specifica che preserva l'albero di trasmissione e gli assali da eventuali danni dovuti a sassi e altri detriti. Questa protezione, esclusiva di Volvo, è sinonimo di una maggior tranquillità per l'operatore, in quanto tutela la catena cinematica della macchina dal terreno. Il giunto oscillante di articolazione 46

della serie G assicura il massimo comfort anche sui terreni più dissestati. Le grandi boccole, gli ammortizzatori in gomma e i perni temprati in superficie aumentano ulteriormente l'affidabilità e la durata della macchina, attenuando allo stesso tempo le vibrazioni trasmesse all'operatore. Contribuiscono inoltre a ridurre l'usura degli pneumatici e il rischio di scivolamento. Quando un lavoro richiede la massima trazione, i bloccaggi del differenziale Volvo possono essere inseriti con un pulsante in cabina per distribuire il 100% della potenza a ogni ruota, riducendo il rischio di slittamento degli pneumatici sui terreni più morbidi o scivolosi. Uno dei migliori sistemi di bloccaggio del differenziale del settore riduce l'usura degli pneumatici e il rischio di lasciare solchi sul manto stradale appena posato o su altre superfici delicate. La serie G è equipaggiata con il nuovissimo motore Volvo Tier 4 Final/ Stage IIIB da 55,4 kW/75 cv a controllo elettronico per un minore consumo di carburante. Grazie al motore ottimizzato alla perfezione per la catena cinematica, i modelli L30G sono estremamente compatti, ma con tutta la potenza necessaria anche per i lavori più pesanti. Tramite il doppio impianto idraulico separato, con la serie G non è necessario scendere a compromessi tra la potenza di sollevamento e la capacità

di sterzo. Poiché i due impianti idraulici pressoché indipendenti funzionano simultaneamente, le manovre di sollevamento possono essere effettuate anche con la macchina in movimento. I sistemi di articolazione e benna dei modelli L30G sono robusti e affidabili, per una maggior efficienza di carico e sollevamento. La benna presenta un angolo di inclinazione all'indietro eccellente per evitare il rischio di caduta del materiale durante il trasporto o il sollevamento. L'articolazione con barra a Z di serie è ampiamente collaudata sul campo, offre una forza di strappo elevata e tempi di manovra più veloci, oltre ad un movimento parallelo eccellente con le forche per pallet. Forza di strappo, spinta e forze di sollevamento operano in perfetta armonia per la massima produttività. L'attacco rapido idraulico completamente incorporato nell'avambraccio consente la sostituzione degli attrezzi come forche o benne in modo facile e veloce. La manutenzione non deve comportare un'eccessiva perdita di tempo. Grazie ai punti di assistenza principali facilmente accessibili - ad esempio filtri idraulici, del carburante, dell'olio e dell'aria, batteria, radiatore, astina di livello dell'olio e indicatori di livello dell'olio idraulico - la manutenzione è più facile e veloce e si traduce quindi in una maggiore produttività della macchina.

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CORSI DI FORMAZIONE

Corsi di guida in trattore: accordo biennale siglato tra Safety Park e Antonio Carraro

grale, guida on e off road. Al termine del corso ciascun partecipante riceverà un attestato di partecipazione rilasciato dallo SBB, con l'obbligo di un "refresh" ogni 5 anni. L'accordo prevede la partecipazione attiva del concessionario Macchine Agricole Sanoll di Egna (BZ) quale supporter tecnico. L'iniziativa sottolinea l'attenzione per la sicurezza e la prevenzione degli incidenti in trattore da parte della casa padovana: frequentare un corso di guida sicura migliora la qualità della guida dell'operatore agricolo ed è socialmente sostenibile.

Antonio Carraro S.p.A. continua ad investire importanti risorse nella ricerca di soluzioni innovative ed ergonomiche atte a migliorare la qualità di vita e la sicurezza sul lavoro dell'utilizzatore finale. Forte di questa missione, la storica azienda padovana, produttrice di trattori multifunzionali compatti, ha siglato un accordo biennale con Safety Park, centro di guida sicura di Vadena (BZ) come sponsor tecnico ufficiale per i corsi su mezzi agricoli che ivi si svolgeranno. La formazione sviluppata presso il centro di guida sicura Safety Park, in collaborazione con l'associazione di categoria di lingua tedesca Südtiroler Bauernbund (SBB), si attiene al protocollo didattico previsto dall'accordo tra

Stato, Regioni e Province Autonome entrato in vigore il 12 marzo 2013 (normativa n. 53 del 2 - 2 - 2012). L'articolo di legge stabilisce che tutti i conducenti di trattori agricoli e forestali dovranno conseguire un documento di abilitazione alla guida che diverrà obbligatorio dal 22 marzo 2015. I corsi comprendono un modulo teorico ed uno pratico di guida dei mezzi da sostenere al cospetto di istruttori specializzati. Per tale formazione Antonio Carraro ha messo a disposizione cinque trattori di diversa tipologia e potenza che saranno utilizzati in varie situazioni di rischio: curve scivolose, guida con rimorchi, ostacoli improvvisi da superare, partenze in pendenza con trazione posteriore o inte-

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SOFTWARE

Adopera S.r.l. sceglie Geco by Gescliweb per gestire la manutenzione del Comune di Casalecchio di Reno

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Adopera S.r.l. è un'azienda di servizi pubblici locali a capitale interamente pubblico, partecipata al 100% dal Comune di Casalecchio di Reno (Bologna). Nata nel 2007 per la gestione di servizi pubblici e la manutenzione del patrimonio comunale strade, impianti di illuminazione, edifici pubblici e verde - da gennaio 2013 ha adottato il software Geco - gestione in comune - per la pianificazione delle attività del personale interno impiegato nelle manutenzioni.

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Da tempo l'azienda era alla ricerca di un prodotto economico che, in modo semplice ed immediato, potesse gestire e documentare efficacemente questo processo complesso, a partire dalla segnalazione, passando per la gestione delle squadre fino al completamento delle attività. In particolare oggi Adopera S.r.l. utilizza Geco per raccogliere e gestire tutte le segnalazioni di guasto pervenute all'ufficio manutenzione attraverso i canali tradizionali o create diret-

tamente dai tecnici durante i sopralluoghi di controllo effettuati negli edifici pubblici o sulla rete viaria. Le segnalazioni vengono inserite sul sistema, corredate da immagini georeferenziate, direttamente dall'interfaccia web oppure in mobilità attraverso i dispositivi smartphone in dotazione ai tecnici. Le informazioni così raccolte vengono poi valutate a seconda delle priorità tecniche e assegnate agli operatori (cantonieri, idraulici, elettricisti...) sulla base di un'agenda settimanale condivisa che consente di stimare immediatamente il carico di lavoro di ogni risorsa. Da questo processo nascono gli ordini di lavoro giornalieri per le diverse squadre, nei quali vengono riportate, per ogni segnalazione, tutte le informazioni, note tecniche ed immagini a disposizione, nonché l'indicazione dell'ora stimata di inizio e fine del lavoro. "...in questo momento quale lavoro stanno svolgendo i giardinieri comunali?... nel 2013 quanti interventi sono stati fatti per la chiusura delle buche?... quando è prevista la sostituzione del rubinetto guasto nei bagni della biblioteca?...” Questa è la tipologia di domande cui è possibile dare risposta con l'utilizzo di Geco. L'utilizzo generalizzato di Geco infatti consente di documentare in modo preciso tutta l'attività di manutenzione svolta ed anche quella pianificata; l'interfaccia web del prodotto consente poi di rendere tali informazioni disponibili in modo semplice e controllato ai responsabili tecnici, all'amministrazione, all'URP ed eventualmente anche al cittadino. 1. Schermata segnalazioni 2. Calendario 3. Schermata rapporto

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Geco è pensato per sfruttare al meglio tutte le informazioni sul patrimonio gestito dall'amministrazione ricevute nei modi più diversi (telefonate, e-mail, lettere...) e dai soggetti più disparati, sia interni sia esterni all'ente (cittadino, amministratore, cantoniere, operatore scolastico, tecnico...). Con Geco - gestione in comune - le richieste di intervento vengono processate, gestite e archiviate senza il rischio di perdere alcuna informazione: tutti i dati del procedimento sono sempre disponibili via web o via smartphone e consultabili mediante accreditamenti e profili personalizzabili. Dopo circa un anno di utilizzo, Adopera S.r.l. ha oggi a disposizione un grande numero di dati relativi agli interventi di manutenzione eseguiti; l'ufficio tecnico è quindi in grado, attraverso reports dettagliati ed indicatori di performance, di realizzare un efficace controllo di gestione allo scopo di monitorare costantemente l'efficienza della propria attività e di garantire quindi un servizio sempre più qualificato al cittadino. Gescliweb e Geco by Gescliweb sono prodotti da Servizio Informatica S.r.l., azienda bolognese da tempo impegnata nella realizzazione di software gestionali per aziende e 3 studi professionali. Applicazione pratica Controllo dei segnalatori acustici per non vedenti Alla base di una buona manutenzione c'è sempre una precisa gestione preventiva dei guasti. Con Geco si possono programmare i controlli periodici in modo da individuare con anticipo eventuali criticità. Ad esempio, i tecnici di Adopera S.r.l. controllano periodicamente il funzionamento dei dispositivi di segnalazione acustica per non vedenti degli impianti semaforici di Casalecchio di Reno. Ogni mese, nei giorni prestabiliti, Geco avvisa il tecnico che è arrivato il momento di effettuare il giro di controllo dei semafori. Il mese successivo l'impegno viene riproposto automaticamente dal sistema mediante un promemoria. Adottando questo sistema è quindi possibile prevenire la segnalazione del guasto da parte dei cittadini.

AUTOTELAI

Scania a Ecomondo 2013 Scania è più che mai consapevole di poter fornire agli operatori del settore dell'igiene ambientale soluzioni perfettamente integrate, finalizzate a garantire affidabilità operativa, contenimento dei costi di esercizio, controllo delle performance e dell'impatto ambientale. Ciò è possibile grazie alle 9 motorizzazioni Scania Euro 6, sia nella versione diesel che a metano, cambi automatizzati appositamente studiati per una guida con frequenti stop and go, un sistema di monitoraggio dei consumi e delle prestazioni, piani di intervento di manutenzione specifici, corsi di formazione per gli autisti, controllo delle emissioni inquinanti, oltre ad un telaio estremamente versatile in grado di adattarsi alle svariate tipologie di allestimento per la raccolta rifiuti

e, più in generale, per il settore dell'igiene ambientale. Scania è stata presente a Ecomondo 2013, a Rimini dal 6 al 9 novembre, con un proprio stand di 240 m2 presso il padiglione A7. In quest'occasione ha esposto due autotelai: un P 280 Euro 6 DB 4x2 passo 4.300 mm, con caratteristiche specifiche per un allestimento con compattatore e un G 450 Euro 6 LB6x2*4 MNA passo 3.100 mm destinato a Tomasoni Spurghi di Gussago (BS). E' stato chiesto al titolare, il signor Alessandro Frapporti, perché la sua scelta si è orientata verso Scania. "Sicuramente per la qualità e l'affidabilità che abbiamo avuto modo di verificare sul campo. Possediamo, infatti, altri 4 veicoli Scania Euro 5 da

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480 e 500 cv." L'autotelaio esposto a Ecomondo verrà successivamente allestito con il modello Moro Ele gance SV10, specifico per pulizie civili ed industriali. Oltre ai due autotelai è stato esposto anche un motore 9 litri a gas, Euro 6. Nello spazio espositivo Scania  è stato previsto un  approfondimento tecnico relativo le soluzioni Scania per il settore dell'igiene ambientale. Gli interventi sono stati a cura  dell'ing. Paolo Carri, Direttore Pre-Sales & Marketing, e dell'ing. Michele Tenuti, Responsabile Fleet Management & Driver Training di Italscania S.p.A.. Personale qualificato Italscania è stato presente presso lo stand per rispondere alle domande di carattere tecnico e commerciale dei visitatori.

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VERDE

A denti fissi...

La pulizia di argini, canali e sponde dei fiumi è di fondamentale importanza per la tutela del territorio. Spesso tali operazioni di bonifica difficilmente vengono realizzate attraverso l'utilizzo delle convenzionali trinciatrici o decespugliatori retroportati a trattore, poiché il più delle volte queste attrezzature risultano essere inadeguate o sottodimensionate rispetto all'impiego. La soluzione a questo problema è stata affrontata negli anni con l'applicazione di decespugliatrici idrauliche applicate al braccio delle macchine movimento terra. E' ormai lontano l'anno 1989, quando Berti Macchine Agricole realizzava la sua prima decespugliatrice idraulica forestale applicata su un escavatore da 20 t ed oggi, all'alba del suo venticinquesimo compleanno, l'azienda veronese propone una gamma completa di testate trincianti per le macchine operatrici del movi-

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mento terra con peso operativo compreso tra 1,5 e 30 t. Negli ultimi anni l'azienda scaligera, in virtù delle nuove richieste di mercato, e dell'esigenza di velocizzare i tempi di esecuzione e migliorare la qualità dei lavori da parte degli operatori, ha realizzato una gamma di decespugliatori forestali a denti fissi, integrandola con quella a mazze mobili dette anche mazze a scomparsa. I rotori a denti fissi delle decespugliatrici Berti sono caratterizzati da una disposizione semielicoidale degli utensili, garantendo una perfetta distribuzione del materiale trinciato ed un basso assorbimento di potenza. Tutti gli utensili vengono costruiti con un tagliente in materiale antiusura. La struttura interna delle decespugliatrici è realizzata con materiali speciali antiusura e di ottimo spessore. L'azionamento del rotore è affidato ad

un motore a pistoni, e l'emissione dell'olio è regolata da una valvola che garantisce il regolare flusso dello stesso evitandone gli eccessi, oltre a controllarne la pressione d'esercizio, appositamente concepitata dai tecnici Berti. La gamma di trinciatrici forestali idrauliche a denti fissi si compone di tre modelli per gli escavatori con peso operativo compreso tra le 12 e 30 t e di un modello per le minipale cingolate. Tale gamma è composta dai modelli TFX/SB, per escavatori con peso operativo compreso tra 11 e 16 tonnellate, per poi passare ai modelli EFX/MD SB per escavatori con peso operativo da 15 a 20 t, ed infine i modelli EFX/SB ideali per escavatori con peso operativo tra 20 e 30 t, in grado di distruggere rispettivamente arbusti con diametro da 15, 25, 40 cm. La gamma di decespugliatrici a denti fissi si completa con i modelli MX/SSL destinati alle minipale cingolate o gommate dotate di impianto idraulico HF. Tutte le attrezzature Berti sono realizzate con il rispetto di tutti gli standard di sicurezza. Le decespugliatrici vengono fornite di serie di tubazioni ad alta portata con relativa guaina protettiva e sono utilizzati i raccordi ORFS, mentre a richiesta è possibile la realizzazione della sella di attacco al braccio dell'escavatore. Tutte le decespugliatrici Berti vengono rigorosamente collaudate prima del loro invio.

Lavori Pubblici n. 65 novembre - dicembre 2013




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