Soluzioni per lavori pubblici 67

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n. 67 marzo - aprile 2014 6 L'uso dei cosiddetti "finti autovelox" sulle strade comunali è permesso, oppure no? Avv. Francesco Capozzi 8 Doppio appuntamento per la fiera BosTer G. Patscheider 10 Containex per il noleggio di moduli abitativi in tutta Europa Ga. Marchelli 11 Geco2.0 - gestione in comune. Il gestionale dedicato agli uffici pubblici che si occupano di manutenzione 12 Hymach Robot: grinta da vendere! Gh. Marchelli 14 Polivalenza delle testate idrauliche Seppi M. Silvie Pelcova 16 Il Servizio Bacini montani della Provincia autonoma di Trento sceglie l'iCUT4 G. Patscheider 18 L'impresa Delucchi con Caron nel Parco di Portofino Ga. Marchelli 20 Con Giletta, sicuri sulle strade delle Olimpiadi di Sochi 22 Attrezzature Orsi per i molteplici lavori nella bella stagione Gh. Marchelli 24 Energreen, non solo verde… 26 Boschung - ditta Prato Winter Demo Days 2014 Gh. Marchelli 29 Allison Transmission: con FuelSense® consumi ridotti fino al 20% 30 Innovazioni Merlo per mezzi innovativi, pratici e sicuri 34 Dimostrazioni invernali per i nuovi Unimog Gh. Marchelli 39 Tre serie, un solo obiettivo: Mercedes-Benz fornisce soluzioni perfette per tutti i servizi di distribuzione 42 Multicar Tremo al Comune di Badia: potenza compatta 44 Aebi MT CNG, 7 veicoli per AMSA di Milano 47 John Deere protagonista a Fieragricola 2014 48 Le spazzatrici Bucher: una gamma completa adatta ad ogni esigenza di lavoro 49 Dotto Trains presenta lo shuttle elettrico Dottobus 50 Trattorino John Deere X950R

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QUESTIONI LEGALI

L'uso dei cosiddetti "finti autovelox" sulle strade comunali è permesso, oppure no? AVV. FRANCESCO CAPOZZI del Foro di Milano

I cosiddetti "finti autovelox" sono "dispositivi costituiti da contenitori vuoti in materiale prevalentemente plastico di varia foggia e colorazione che vengono posti a margine della strada con il dichiarato intento di condizionare la velocità dei veicoli". La diatriba tra Ministero e Comuni circa l'utilizzo di tali dispositivi pare essere, oggi, alle battute finali: dopo circa 9 interrogazioni sul punto (intervenute tra il 2010 e il 2014), il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha ribadito, proprio pochi giorni fa (il 19.3.14), al Presidente dell'ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) Piero Fassino, il proprio parere negativo su questi dissuasori di velocità. Il Ministero ha infatti ritenuto che questi dispositivi "non sono inquadrabili in alcuna delle categorie di dispositivo o di segnaletica previste dal vigente Codice della Strada" e, pertanto, "non sono suscettibili né di omologazione né di approvazione o autorizzazione", a maggior ragione perché possono costituire un pericolo per la circolazione, trattandosi di manufatti fissi, quindi di ostacoli, pur se collocati a bordo carreggiata. Il giro di vite è drastico tanto che - viene da pensare - saranno i Comuni, ora, a dover fare i conti con il bilancio annuale approvato, verificando quanto speso per le installazioni di "finti autovelox" (bocciate dal Ministero) e il relativo ritorno economico in termini di sanzioni amministrative. Infatti il Codice della Strada prevede che i proventi delle multe inflitte dagli autovelox possono essere utilizzati dai Comuni per il 50%, destinandoli ai più diversi interventi stradali, all'acquisto di mezzi e attrezzature per la Polizia Stradale, all'incremento della sicurezza per gli utenti deboli (bambini, anziani, disabili, pedoni e ciclisti...) Ma, considerato che i "finti autovelox" non permettono l'accertamento dell'infrazione (non avendo al loro interno

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il rilevatore di velocità), quale ritorno economico garantiranno? Non è un caso se, nell'ultimo anno, i proventi percepiti dai Comuni per contravvenzioni stradali sono in netta diminuzione, all'incirca del 50% rispetto a quanto percepito nel 2012. I Municipi, dunque, come giustificheranno ai cittadini la voce negativa del bilancio comunale? Si attendono delibere di giunta chiarificative della questione.

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FIERE

Doppio appuntamento per la fiera BosTer GUNTHER PATSCHEIDER

Il 2014 segna la nascita di un nuovo progetto fieristico per il settore delle filiere del legno. Già dal 2002, con cadenza biennale, si tiene in provincia di Torino la manifestazione BosTer, acronimo di Bosco e Territorio, kermesse "tutto all'aperto" dedicata ai lavori in bosco e alla valorizzazione della risorsa legno. BosTer dopo poche edizioni diviene il principale evento in Italia del mondo forestale e, recentemente, da parte della Regione Piemonte ottiene la qualifica di "fiera internazionale" visto l'interesse dimostrato da aziende e pubblico. BosTer, già nel proprio nome, bosco e territorio, rimanda al legame tra il bosco con le sue risorse ed il territorio, ovvero le comunità e le economie che a queste risorse, principalmente il legno, si legano. Punto di forza della manifestazione è l'innovativa "filosofia espositiva". Tutti gli step delle filiere legno - energia e legno - edilizia, vengono illustrati lungo un percorso di visita arricchito da un format che prevede le dimostrazioni di macchine ed attrezzature per la prima lavorazione del legno, la possibilità di vedere gli apparecchi termici a biomassa in funzione e gli esempi di tecniche costruttive con il legno. Ma la marcia in più di BosTer è che le filiere del legno, le filiere corte, vengono presentate nel loro ambiente, nell'esatto contesto da cui queste iniziano, il bosco appunto. BosTer è quindi una fiera che abbandona i quartieri fieristici urbani per andare verso gli utenti, professionisti od hobbisti che siano, ed incontrarli nei luoghi dove questi vivono, lavorano e sostengono le economie del 8

legno. E' per questo diverso approccio e per le tante richieste giunte da parte di aziende e utenti che, a partire da quest'anno, BosTer ha scelto di presentarsi al pubblico in due edizioni: BosTer nord-est e BosTer nord-ovest, per le regioni, italiane ed estere dell'intero arco alpino. BosTer allarga la propria offerta espositiva Il nuovo progetto fieristico BosTer attraverso il doppio appuntamento delle edizioni nord-est e nord-ovest, si propone alle aziende del settore delle filiere del legno come occasione per promuoversi in modo specifico su tutto lo spazio alpino. BosTer senza snaturare il proprio profilo si evolve, allargando la propria offerta espositiva ed esplorando nuove categorie merceologiche attinenti al mondo delle foreste, delle sue filiere produttive e delle relazioni connesse al territorio su cui insistono. L'ampliamento dell'offerta espositiva è dettato dal fatto che le ditte boschive cui BosTer guarda, molto spesso integrano la loro attività di lavoro forestale con una serie di servizi legati alla gestione e manutenzione del territorio montano: dalle opere di ripristino ambientale, alla realizzazione di viabilità forestale, alla difesa dei versanti con opere di ingegneria naturalistica contro il rischio idrogeologico, alla manutenzione invernale della normale viabilità stradale. Per l'aggiornamento del parco macchine aziendali e per mostrare le più recenti soluzioni in questo settore di lavori pubblici, BosTer si candida ad essere l'evento di riferimento per le ditte costruttive e commerciali. Un altro settore coerente con le pro-

blematiche logistiche dei territori di montagna e che si lega al più ampio discorso sul modello di sviluppo sostenibile alpino è quello delle fonti rinnovabili. A BosTer sarà possibile vedere le più recenti ed interessanti tecnologie per il fotovoltaico off-grid, il microeolico ed idrico, applicate nei contesti di montagna. Spesso, installate ad integrazione di impianti a biomassa legnosa, queste soluzioni si stanno sempre più diffondendo sia nell'edilizia privata sia nell'approvvigionamento energetico collettivo. BosTer con la sua formula espositiva outdoor, inserisce nel reale contesto operativo macchine, attrezzature e servizi funzionali alle filiere bosco legno: dall'approvvigionamento alla prima lavorazione del legno a fini energetici o a fini strutturali, mettendo in evidenza i benefici della filiera corta ed il valore ambientale di questa risorsa. La manifestazione fieristica è rivolta all'utenza tecnica, professionale e hobbistica dei prodotti e servizi delle filiere del legno (legno - energia e legno - edilizia) ma anche a quanti sono interessati alle opportunità che questa risorsa offre, dal riscaldamento domestico fino alla costruzione di edifici in legno. BosTer nord-est e BosTer nord-ovest si candidano a divenire il doppio appuntamento di riferimento per le aziende del settore che vogliono promuoversi in modo capillare e specifico per tutto il territorio dell'arco alpino e delle regioni transfrontaliere.

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PREFABBRICATI

Containex per il noleggio di moduli abitativi in tutta Europa GIORGIA MARCHELLI

CTX Containex, un'impresa del gruppo LKW Walter, azienda austriaca leader nel traffico camionistico europeo, da oltre trent'anni fornisce "spazi pronti" per qualsiasi esigenza in tutta Europa, ad enti pubblici, protezione civile, così come ad aziende nei settori dell'industria e del commercio. I moduli abitativi Containex vengono impiegati ad uso ufficio, sanitari su

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cantieri, presso imprese e manifestazioni, come aule scolastiche, asili nido, centri associativi o come filiali provvisorie di istituti bancari. I moduli prefabbricati Containex sono utilizzati regolarmente per portare aiuto in caso di calamità e catastrofi naturali. I container si adattano inoltre anche come spazi d'immagazzinaggio per imprese o su cantieri così come

imballaggio per il trasporto di merce. La gamma di prodotti Containex comprende i prefabbricati modulari ad uso ufficio, sanitari, magazzino così come quelli marittimi - nuovi ed usati. I sistemi di spazio flessibili possono essere acquistati, anche tramite leasing, ma soprattutto possono essere noleggiati a breve o lungo termine, come accade nella maggior parte dei casi sia in Italia che in tutta Europa, sia in modo diretto dalla ditta austriaca, con i vari depositi dislocati sull'intero territorio, che tramite partner della stessa, con prezzi di noleggio estremamente competitivi. Un sistema modulare flessibile, con pannelli facilmente intercambiabili, che risponde a ogni necessità. I tempi di montaggio veloci, i costi bassi, la massima flessibilità, l'ormai riconosciuta serietà e puntualità dell'azienda, rendono sempre più interessanti le soluzioni di spazio pronto con container per tutti gli usi che si rendano necessari. Il personale specializzato Containex, abituato a lavorare in tutto il continente senza problemi in ogni lingua, è a disposizione per consulenze in loco, progettazione e realizzazione di spazi su misura per ogni esigenza, con inoltre le dotazioni individuali per qualsiasi impiego, la consegna ed il montaggio dei mobili disponibili. Il tutto con la qualità Made in Europe secondo gli standard ecologici Containex GreenTechnology.

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SOFTWARE

Geco - gestione in comune Il gestionale dedicato agli uffici pubblici che si occupano di manutenzione 2.0

Con Geco2.0 - gestione in comune - gli uffici comunali e provinciali che si occupano di manutenzione hanno finalmente a disposizione il nuovissimo software per gestire la loro attività in modo semplice ed efficace. Geco2.0 è infatti un potente collettore di informazioni che migliora la collaborazione tra gli operatori, permette la condivisione delle informazioni, ottimizza i processi interni e valorizza il lavoro fatto. Geco2.0 raccoglie le segnalazioni di guasto pervenute attraverso i canali informativi tradizionali o inviate dagli stessi tecnici durante i sopralluoghi di verifica. Queste preziose informazioni, valutate a seconda delle priorità, vengono assegnate agli operatori (cantonieri, idraulici, elettricisti, giardinieri, aziende esterne…) sulla base di un'agenda condivisa che consente di stimare immediatamente i carichi di lavoro. Negli ordini di lavoro giornalieri vengono annotati i dati tecnici che descrivono il guasto, le foto e qualsiasi altra documentazione utile. Effettuato l'intervento gli operatori stessi completano la procedura inserendo ulteriori note, le foto della riparazione e soprattutto gli orari di inizio e fine lavoro. A questo punto il ciclo del guasto si chiude ma Geco2.0 ne conserva tutte le informazioni per successive elaborazioni.

inferiori alle reali necessità, ma nello stesso momento crescono le responsabilità in capo ai gestori. E' importante quindi riuscire ad intervenire con immediatezza prima che il guasto diventi critico (si pensi ad esempio ai problemi generati dalle buche nelle strade). Oggi l'informatica può essere di aiuto per liberare risorse da destinare alla prevenzione e al controllo del patrimonio. Infatti, utilizzando Geco2.0 con un semplice smartphone, i tecnici possono gestire il lavoro anche rimanendo fuori dall'ufficio dedicando più tempo ai sopralluoghi e al controllo di strade, scuole e verde pubblico. Questo metodo di lavoro porta ad una sensibile diminuzione delle segnalazioni fatte dai cittadini, in quanto i guasti vengono rilevati dagli stessi tecnici in modo molto più qualificato e tempestivo. Geco2.0 non necessita di installazione perché funziona via web; è facilmente configurabile e, una volta caricati i nomi degli operatori, quelli delle ditte esterne e gli elenchi del patrimonio gestito (vie, piazze, scuole, biblioteche…) è immediatamente operativo.

“...in questo momento quale lavoro stanno svolgendo i giardinieri comunali? ...nel 2013 quanti interventi sono stati fatti per la chiusura delle buche? ...quando è prevista la sostituzione del rubinetto guasto nei bagni della biblioteca?” Queste sono alcune delle domande a cui è possibile rispondere utilizzando Geco2.0 - gestione in comune.

Un cruscotto interattivo permette ai tecnici responsabili e alle altre figure accreditate (amministratori, URP…) di tenere sott'occhio l'attività manutentiva. Per di più, la grande quantità di dati gestita da Geco2.0 può essere utilizzata per creare report informativi da pubblicare in rete o nei periodici dell'amministrazione, valorizzando così il lavoro fatto. Gli investimenti per la manutenzione sono ormai sempre

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VERDE

Hymach Robot: grinta da vendere! GHERARDO MARCHELLI

Abbiamo anticipato nello scorso numero il lancio della nuova decespugliatrice radiocomandata di Hymach. Dall'esperienza maturata sul telaio di Solarclean, nasce la nuova gamma Hymach Robot, un concentrato di energia grazie al motore termico a 4 cilindri che sprigiona 60 CV con motore a pistoni radiali a circuito chiuso per l'avanzamento che consente di affrontare in tranquillità e lavorare in pendenze anche di 50/55°. I cingoli sono dotati di sistema di bloccaggio direttamente sui motori, particolare che garantisce la massima tranquillità quando si presenta la necessità di fermare il veicolo in pendenza. La garanzia di continuità di lavoro in pendenza è data dall'esclusivo sistema Balance 4D a controllo elettronico che permette al motore di lavorare sempre in condizioni ottimali anche a 50°. Lo stesso sistema, che consente a tutto il gruppo motore di essere basculante, aumenta l'affidabilità dell'aderenza del mezzo nei traversi in pendenza, in quanto gran parte del peso viene sempre portato a monte gravando meno sul cingolo a valle. Un particolare estremamente importante e da tenere in considerazione è

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la possibilità di allargare la carreggiata dei cingoli (da 1.320 a 2.000 mm), anche in modo indipendente l'uno dall'altro, potendo così ad esempio, quando ci si trova ad operare in pendenze estreme, allargare il solo cingolo a valle per spostare in maniera considerevole il baricentro. Questo permette di aumentare le doti di aderenza e limitare il ricorso a chiodature o altri sistemi, che aumentano an ch'essi l'aderenza ma non sempre sono idonei al tipo di suolo incontrato. Inoltre, sempre per agevolare l'aderenza al suolo, Hymach ha dotato il carro cingolato di rulli basculanti che permettono un perfetto e costante adeguamento dei cingoli al terreno. La produttività nello sfalcio erba è garantita dal potente impianto a pistoni a cilindrata variabile, mentre l'ottima manovrabilità è legata al distributore elettroidraulico proporzionale. I comandi sono intuitivi, posti su radiocomando dotato di display grafico. La velocità è controllata da un potenziometro che permette la regolazione in continuo da 0 a 8 km/h. Un ulteriore regolatore permette la correzione di avanzamento (offset) durante il lavoro in pendenza. In ogni caso è possibile tenere sempre sotto controllo la velocità dei cingoli sul

display. Per garantire un lavoro in totale sicurezza la macchina è dotata di un sistema di allarme: questo permette all'operatore di affrontare il lavoro

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serenamente, in quanto viene avvisato in caso di eventi critici, come il surriscaldamento motore o impianto, pressione olio, superamento comunicazione radiocomando (che arriva ad un raggio di 300 m), inversione comandi. Completa il mezzo un roll bar che, oltre a proteggere la macchina, monta i fari di illuminazione a led. La testata decespugliatrice può avere taglio utile di 120 cm, su cui è possibile installare tutti i tipi di rotore e relativi sistemi di taglio Hymach, a richiesta è possibile montare anche una testata da 140 cm. La forte potenza erogata consente di utilizzare anche una trinciatrice fore-

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stale, dotata di telaio abbattirami, che può essere utilizzata in opere di disboscamento come apripista potendo affrontare fusti anche di 15 cm di diametro. Hymach Robot è nato principalmente per effettuare il lavoro di sfalcio erba e arbusti, dove con i tradizionali bracci applicati a più diversi mezzi semoventi non si riesce ad arrivare, ma è anche stato pensato versatile, infatti è dotato di aggancio frontale che consente il cambio veloce degli attrezzi adeguati alle differenti esigenze operative e quindi rendersi utile nei più disparati impieghi durante tutto l'arco dell'anno. Questo modello si posiziona in una

gamma che fino ad oggi mancava sul mercato, anche per le problematiche che si dovevano affrontare per ottenere un risultato soddisfacente. Hymach, dall'alto dei suoi 30 anni di esperienza maturata sul campo (in tutti i sensi) del verde, ha saputo affrontarle con cognizione di causa.

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ATTREZZATURE

Polivalenza delle testate idrauliche Seppi M. SILVIE PELCOVA

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Le testate idrauliche per escavatori o pale gommate e cingolate fanno parte della gamma sempre più richiesta di Seppi M., costruttore di trinciatrici e fresatrici in Alto Adige. La linea idraulica è molto ampia, disponibile per escavatori o pale cingolate da 2 t fino a 40 t.

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Le trinciatutto possono tagliare erba, cespugli e legna fino a 40 cm di diametro. Con macchine più potenti, tipo Super BMS, Kastor o Star-FC, è possibile fresare e sminuzzare legna e ceppi di qualsiasi diametro. Nel 2013 è stata presentata la nuova versione della

trinciatrice forestale per escavatori, la BMS, ideale per eliminare cespugli e macinare legno. Tra le novità ci sono il rotore in posizione più esposta per facilitare l'abbattimento di piante, dotato di nuovi utensili fissi più aggressivi, i Mini Duo™, con inserti di tungsteno di carburo. Il rotore di nuova generazione brevettato, con l'ottima copertura e combinazione degli utensili e il t elaio in mat eriale ant ius ura Hardox® garantiscono la massima durata nel tempo. Per ridurre il consumo di pot enza e accorciare i tempi di esecuzione sono stati sviluppat i nuov i ut ens ili f is s i Mini Blade™ e Mini Blade Carbide™, disponibili a richiesta. Altra novità sono la nuova serie di motori idraulici con variazione di cilindrata, per aumentare la forza di trinciatura nei momenti critici. Il nuovo sistema idraulico De luxe M-Boost™ con il motore a cilindrata variabile automatico permette la variazione in aumento della pressione grazie all'adattamento automatico della cilindrata. Sotto carico la coppia può aumentare del 40%. Altri vantaggi sono l'avviamento del rotore più rapido dopo l'arresto. Questo sistema garantisce un lavoro sicuro anche a pressione di 450 bar, maggior efficienza e veloce recupero di forza. Cambia anche l'alloggiamento del motore idraulico e delle tubazioni, maggiormente protetti contro colpi e sporco. La trincia si presenta con il nuovo design decisamente accattivante. La testata forestale BMS è stata concepita per escavatori con un peso tra i 130 e i 250 quintali. E' particolarmente adatta per lavorare in tutte quelle zone altrimenti difficilmente accessibili: argini, bordi stradali e ferroviari... Ma si presta anche a tutti gli altri impieghi tipici della cura del verde, per la preparazione di cantieri e per lavori forestali. Il contoterzista Ivan Faes di Pader-

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gnone (TN) è tra coloro che stanno utilizzando la testata BMS. Con la combinazione dei vari accessori e con il suo escavatore Euromach R125 sta costruendo una passerella in larice per realizzare un percorso pedonale sulla sponda est del Lago di S. Massenza. La BMS è servita per il disboscamento a tappeto della fascia, macinando cannelle, piante di spine, salici e pioppi di 30 cm di diametro con un'unica passata e una resa di quasi 100 m2/ora, calcolando anche il tempo necessario per ripulire un muro a secco dall'edera, lavoro eseguito con molta precisione dalla BMS. Il consumo minimo delle parti di usura e la manutenzione 4 facile ne aumentano l'efficienza. Ivan Faes è uno dei clienti Seppi M. che fornisce all'azienda un feedback prezioso e fondamentale sulle macchine e che permettono alla stessa di migliorarle per arrivare alla massima efficienza. Ovunque le trinciatrici Seppi M. vengano utilizzate, per il costruttore vale sempre la premessa: trovare la soluzione individuale per ottimizzare il lavoro potendo contare su una consulenza professionale certa. 1. Trincia forestale idraulica Midiforst Skid Steer 2. Trinciatrice forestale BMS - la nuova versione 2013 3. Rotore con utensili Mini Blade 4. Realizzazione di un percorso pedonale 5. Contoterzista Ivan Faes con testata trinciatrice BMS 5

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VERDE

Il Servizio Bacini montani della Provincia autonoma di Trento sceglie l'iCUT4 GUNTHER PATSCHEIDER

Giovedì 3 aprile al magazzino di Mattarello (TN) è stato consegnato dalla ditta Ferri S.r.l. un iCUT4 al Servizio Bacini montani della Provincia di Trento. Il Servizio Bacini montani programma, progetta e realizza interventi di sistemazione idraulica ed idraulicoforestale nei bacini montani, torrenti, fiumi e fosse di bonifica di competenza provinciale, secondo una strategia

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di difesa del territorio che si ispira a criteri di sostenibilità. Essa si basa infatti sulla ricerca dell'equilibrio fra tre fattori principali: sicurezza della popolazione, protezione dell'ambiente, contenimento dei costi. I lavori consistono in una pluralità di interventi ed opere volti alla difesa del suolo, alla correzione dei corsi d'acqua ed alla stabilizzazione dei versanti. Essi comprendono sia la

realizzazione di nuove opere, sia la costante manutenzione di quelle costruite in passato ed i lavori necessari a garantire la funzionalità degli alvei. Gli interventi sono realizzati preferibilmente in amministrazione diretta o mediante appalto. L'amministrazione diretta implica la disponibilità di personale operaio specializzato, assunto e gestito direttamente dal Servizio, un'adeguata dotazione di mezzi e attrezzature e strutture di supporto logistico, quali il cantiere centrale e i magazzini periferici. Il Servizio amministra e gestisce il demanio idrico provinciale e la relativa polizia idraulica e collabora con le strutture competenti la vigilanza e il contenzioso. Tra le molteplici attività compete al Servizio anche quella di effettuare la manutenzione ordinaria dei corsi d'acqua tra le quali anche la manutenzione dei tomi e dei rilevati arginali sui fiumi di fondovalle. Il Servizio Bacini montani presta molta attenzione alle novità offerte dal mercato con una particolare considerazione sul fattore sicurezza. Il nuovo iCUT4 andrà ad affiancare un trattore con un braccio falciante che non riesce ad arrivare in alcuni punti come nelle golene e nelle banche interne all'argine. Quest'attrezzatura verrà anche utilizzata vicino alle numerose piste ciclabili, in modo da non creare disagio ai ciclisti occupando la strada col trattore. L'operatore può comodamente telecomandare l'iCUT4 dal bordo della pista ciclabile senza generare pericolo per sè o per gli altri. Il Servizio Bacini montani utilizzerà la macchina sia lungo l'Adige che nei corsi di altri piccoli fiumi che hanno comunque la necessità di essere manutentuti. Al momento della consegna di iCut4 l'azienda Ferri ha tenuto un corso per gli addetti ai lavori che si è svolto Lavori Pubblici n. 67 marzo - aprile 2014


durante tutto l'arco di una giornata. La mattina, presso il cantiere centrale del Servizio Bacini montani, si è tenuta la lezione teorica durante la quale sono stati spiegati i funzionamenti dell'attrezzatura e le regole per il suo corretto funzionamento. Nel pomeriggio, dopo un breve trasferimento sull'argine dell'Adige, si è svolta le lezione pratica dove gli operatori hanno imparato ad utilizzare l'iCUT4. Questa trinciatrice radiocomandata monta un motore termico diesel Isuzu a 4 cilindri da 35,9 kW (49 HP), raffreddato a liquido con ventola reversibile, che può raggiungere un'inclinazione massima di lavoro di 55°. La trasmissione è idrostatica,

con freno negativo. Il telaio può essere composto da un sottocarro fisso (larghezza 1,32 m) o da un sottocarro regolabile, con riduzione dell'ingombro dei cingoli da 1,32 m a 1,02 m; ha dei cingoli in gomma e, in opzione, è possibile averli con staffe in ferro e arpioni per lavori gravosi. Il serbatoio del gasolio è da 32 litri con controllo visibile del livello di carburante, che facilita le operazioni di rifornimento, e segnalazione della riserva direttamente sul display del radiocomando. Il sistema idraulico è composto da due pompe a pistoni a portata variabile associate ad un distributore flow

sharing. Le trinciatrici associate all'iCUT4 possono essere i modelli R1000 (larghezza 1 m) o R1300 (larghezza 1,35 m), con motore idraulico a pistoni, trasmissione a monocinghia dentata, doppio senso di rotazione e sistema flottante meccanico/idraulico. Gli utensili di taglio previsti sono a coltelli snodati, a coltelli polivalenti e a mazze. La consolle è con comandi proporzionali, display e pulsante di emergenza per il blocco della macchina, e permette di lavorare ad una distanza di controllo di 100 - 150 m, quindi ben lontano da ogni pericolo che possa intervenire durante le operazioni di taglio.


TRANSPORTER

L'impresa Delucchi con Caron nel Parco di Portofino GIORGIA MARCHELLI

L'impresa Delucchi S.a.s., azienda dell'entroterra ligure nata come piccola società a conduzione familiare ed ora certificata ISO 9001/2008, da vent'anni realizza, per conto terzi, soluzioni edilizie di alta fascia, prevalentemente nel settore dell'edilizia privata. L'impresa può contare, oltre che su un nutrito gruppo di tecnici ed operai di cantiere altamente qualifica-

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ti alle dirette dipendenze, anche sulla collaborazione di professionisti esterni esperti nella progettazione strutturale, architettonica ed impiantistica di innumerevoli soluzioni progettuali. Il parco mezzi dell'impresa vede la disponibilità di svariate macchine per movimentazione terra, sollevatori, gru, autogru…, che consente di ottimizzare i tempi delle lavorazioni e di

assicurare la tempestiva e puntuale realizzazione delle opere. Fra i vari ambiti di intervento dell'impresa, uno dei più interessanti è il restauro e risanamento conservativo di beni sottoposti a tutela, in particolare quello dei rustici nel Parco di Portofino. Nella realtà aziendale Delucchi, trovano sovente applicazione interventi realizzati in borghi caratteristici o in parchi e riserve naturali, soggetti a vincoli speciali ed al controllo di enti gestori, al fine di salvaguardarne la conservazione e la tutela ambientale, dove in misura ancora maggiore è richiesta la massima cura ed attenzione per ogni aspetto costruttivo ed il massimo rigore durante ogni fase delle lavorazioni. Considerando il tipo di territorio su cui l'impresa opera, generalmente costituito da strettissime strade nel verde del parco, tendenzialmente da percorrere a piedi, molte macchine già in possesso della società non erano idonee a tali condizioni. La necessità di trovare quindi dei mezzi maneggevoli ed affidabili aventi allo stesso tempo dimensioni contenute, ha portato l'impresa all'acquisto di alcuni transporter a marchio Caron, veicoli che si sono da subito rivelati tra i più adatti a lavorare nella movimentazione dei materiali nei cantieri nelle zone di Portofino. Nonostante le dimensioni ridotte infatti, la trazione integrale e lo snodo lineare centrale garantiscono elevate prestazioni nel fuoristrada, inoltre la meccanica robu-

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sta e il cassone rinforzato con ribaltabile trilaterale idraulico permettono una notevole capacità di carico. L'impresa Delucchi ha acquistato inizialmente una macchina operatrice con piano di carico Caron modello AR 690, scegliendo il top di gamma delle trattrici snodate Caron e coniugando alte prestazioni - si pensi ad una portata utile di 3.300 kg e ad un motore da 63 CV - con il massimo comfort di guida per l'operatore, grazie alla piattaforma di guida sospesa su silent-blocs, alla cabina chiusa con impianto di riscaldamento e al cambio sincronizzato a 24 marce. Pienamente soddisfatta del livello qualitativo del primo mezzo, della serietà e della disponibilità dei costruttori vicentini, l'impresa ha da poco ampliato il parco macchine con l'acquisto di un'altra trattrice con pianale di carico Caron. Ancora una volta, la versatilità della casa veneta ha permesso di andare incontro alle esigenze dell'impresa Delucchi, alla ricerca di una soluzione in grado di coniugare alte prestazioni a dimensioni ancora più contenute. La scelta questa volta è ricaduta sulla variante articolata più compatta proposta da Caron. Il modello AR 570 nella versione "stretta" arriva infatti ad un ingombro massimo di soli 124 cm. Nonostante le contenute dimensioni, questo modello allestito con cabina omologata, monta un motore Lom bardini 4 cilindri da 50 CV e mantiene un'alta capacità di carico che permette di lavorare con efficienza e nella massima sicurezza negli ambienti più difficili. Ricordiamo che Caron è oggi il costruttore che vanta la più ampia gamma di transporter presente nel mercato con pesi complessi da 3.500 a 10.000 kg e potenze comprese fra i 25 e i 110 CV. Lavori Pubblici n. 67 marzo - aprile 2014

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VIABILITA' INVERNALE

Con Giletta, sicuri sulle strade delle Olimpiadi di Sochi

Dal mare alla neve: è stata impeccabile la viabilità stradale dei luoghi che hanno ospitato i XXII Giochi Olimpici Invernali, che dal 7 al 23 febbraio 2014 si sono svolti a Sochi, località russa di 343 mila abitanti situata sul Mar Nero, dove, per sorprendere il mondo, il governo russo con investimenti molto ingenti, ha costruito impianti tra i più costosi di sempre. Le Olimpiadi di Sochi sono infatti costate 36 miliardi di dollari, 214 miliardi di rubli, di cui 99 provenienti dal budget federale. Vi hanno partecipato squadre di 88 paesi e 4.500 atleti; sono state seguite da 3 miliardi

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di persone, mentre la città di Sochi ospitava 1.500.000 visitatori. Per garantire la sicurezza, sono arrivati dalla ex regione di Kuban, ora Krasnodar, oltre 400 militari per pattugliare la città insieme alla polizia, coadiuvando gli agenti nei controlli. E come nel Goldeneye di 007 in situazioni di emergenza, la Russia ha usato anche i satelliti militari per monitorare e prevedere le situazioni di emergenza. Il Ministro dell'Emergenza Vladimir Puchkov ha inoltre chiesto al suo dipartimento regionale di prestare particolare attenzione alla sicurezza

dei trasporti, dell'energia e delle infrastrutture a Sochi. Ecco l'importanza di garantire ordine e sicurezza anche sulle strade. Giletta è stato il produttore europeo di macchine per la manutenzione stradale invernale ad essere presente con i più numerosi mezzi in funzione alle Olimpiadi. La viabilità stradale era infatti uno degli aspetti chiave per la buona riuscita dell'evento, sia per garantire un'accettabile scorrevolezza del traffico, sia per sfatare il mito delle strade russe, erroneamente considerate tra quelle tenute peggio in Europa. La manutenzione preventiva e lo sgombero della neve è stato così affidato alle più importanti società di manutenzione stradale, quali Avtodor, Remdostroj e altre. Con orgoglio la casa cuneese cita i 23 spargitori UniQa, 2 innaffiatrici Giletta e 23 lame Assaloni.com, a salvaguardia della viabilità nel tratto finale delle strade d'accesso a Sochi e sulle strade di montagna che collegano la città alle piste. Su altri tratti stradali sono poi state impiegate con successo altre 40 unità Giletta, tra innaffiatrici e spargitori. La manutenzione delle macchine è stata garantita dal team di meccanici inviato dal distributore russo di Giletta

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appositamente da Mosca a Sochi. Ed i tecnici, in servizio 24 h su più turni, hanno avuto modo di dedicare tempo al tifo per la nazionale russa, svolgendo solo mansioni di ordinaria manutenzione. I rappresentanti di Avtodor e Remdostroj sostengono che grazie alle macchine di produzione Giletta, comunemente note per la loro affidabilità, hanno potuto svolgere efficientemente il proprio dovere, tanto da meritarsi il plauso delle autorità. Il merito è anche degli operatori, che hanno eseguito egregiamente il proprio lavoro, aiutati in questo dal comando Ecosat, che permette di memorizzare più percorsi. I vomeri sgombraneve hanno poi rappresentato la salvezza dei parcheggi e delle aree d'ingresso. Non tutte le gare si sono disputate a Sochi: la stazione sciistica di Krasnaja Poljana, situata a circa 45 km dalla città olimpica è stata il teatro di molti eventi (gare sciistiche e di bob, slittino e skeleton), mentre il villaggio olimpico è stato ospitato nella cittadina di Adler, a circa 28 km da Sochi. Su questa porzione del litorale del Mar Nero è collocato il cuore delle Olimpiadi russe, la cui costruzione è stata realizzata all'interno del Parco Nazionale di Sochi. Si tratta di un gigantesco complesso che ospita: Villaggio olimpico - Stadio Fisht (sede dell'apertura e chiusura dei giochi, capienza 40 mila spettatori) - Palazzetto del ghiaccio Bolshoy (gare hockey su ghiaccio, capienza 12 mila spettatori) - Palazzetto del ghiaccio Shayba (gare hockey, capienza 7 mila spettatori) - Centro di pattinaggio Adler (capienza 8 mila spettatori) - Palazzetto dello sport di Sochi (pattinaggio di figura e short track, capienza 12 mila spettatori) Cubo di ghiaccio (gare di curling, capienza 3 mila spettatori). Per collegare Adler al paesino di montagna di Krasnaja Poljana, in cerca di neve, il governo russo ha costruito un'apposita strada di 50 chilometri che segue il corso del fiume Mzymta. In questa cittadina di 4 mila abitanti a soli 560 metri d'altezza è stato costruito il complesso sciistico Rosa Khutor, sede delle gare di sci. Il Rosa Stadium si trova a 940 metri d'altezza e si raggiunge con una cabinovia che arriva fino al Rosa Peak, il punto più alto del comprensorio (2.320 metri). Nel complesso di Rosa Khutor è stato costruito anche il RusSki Gorki,

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mastodontico trampolino per il salto con gli sci, costato da solo 200 milioni di dollari. Il complesso poi è completato dallo stadio Laura (biathlon e

fondo), dalla pista Sanki (bob, slittino e skeleton), dal centro X-treme (snowboard) e dal villaggio olimpico montano.

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ATTREZZATURE

Attrezzature Orsi per i molteplici lavori nella bella stagione GHERARDO MARCHELLI

Grazie all'inserimento di Assaloni Profesional in Orsi Group, oggi Orsi può fornire una gamma estremamente completa per le esigenze professionali di chi lavora nella gestione della strada e non solo. Finita la stagione invernale ora Orsi Group propone le attrezzature per affrontare al meglio la primavera e l'estate. Dopo aver sparso il sale e la ghiaia bisogna intervenire per pulire le carreggiate: per questo intervento Orsi propone Star, una spazzatrice di moderna concezione studiata per un agevole lavoro di pulizia della sede stradale. Star è costituita da un rullo frontale azionabile meccanicamente, tramite presa di forza e trasmissione cardanica, oppure idraulicamente, tramite l'impianto oleodinamico dell'autocarro. I movimenti di rotazione su entrambi i lati e di sollevamento sono realizzati

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tramite martinetti oleodinamici a doppio effetto comandati dalla cabina.
Un ulteriore movimento di beccheggio laterale, realizzato tramite molle di contrasto a taratura variabile, consente il giusto allineamento dell'attrezzatura al profilo stradale. Star viene fornita completa di ruote di appoggio pivottanti registrabili in altezza e piastra di accoppiamento rapido alla motrice.
 Essenziale nel modello base, è però predisposta per ricevere un ricco corredo di accessori: sistema di traslazione dx - sx, contenitore raccogli-pietrisco, spazzola laterale dx - sx, impianto di umidificazione e luci d'ingombro. Naturalmente dopo aver pulito la sede stradale è importante ripararla, visto soprattutto il periodo di ristrettezza economica in cui ci troviamo ed il conseguente "abbandono" della manutenzione stradale.

Orsi per questo propone Automas, un unico modulo scarrabile che raccoglie tutti i materiali e le attrezzature necessarie per la riparazione (martello idraulico, emulsione, vibrofinitrice, ...) delle buche del manto stradale a caldo. L'utilizzo del conglomerato bituminoso caldo, compattato con la vibrofinitrice a bordo, permette riparazioni veloci e soprattutto permanenti, a differenza di quanto accade con il tradizionale asfalto a freddo la cui durata

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è molto più ridotta, stimabile mediamente in un rapporto di uno a dieci: in pratica, offrire la qualità di lavoro di una finitrice, con l'enorme vantaggio del cantiere mobile veloce, senza tempi morti di carico e scarico dei macchinari. Viste le abbondanti precipitazioni di quest'anno la stagione del verde è già partita e Orsi è sempre pronto. Con più di 35 anni di successi, è una delle aziende più affermate nel settore della trinciatura e dei bracci per decespugliazione. Orsi è una tra le aziende leader in Europa con la più grande offerta al mondo di decespugliatrici che va dall'agricolo alla gamma studiata appositamente per la manutenzione di strade, autostrade e canali. Una gamma di bracci che parte dai 5 m ed arriva agli 11,30 m di lunghezza con impianti idraulici di tutti i tipi con componentistica e materiali sempre del più alto livello ed una serie di accessori che li rende utili in tutti i lavori, come lo scavafossi, la testata tranciarami per il taglio di rami fino a 10 cm. I comandi proporzionali, elettronici proporzonali, servoidraulici proporzionali accontentano ogni utente. Per chi lavora sulle strade un modello che sempre più riscontra un grande interesse tra gli enti pubblici è la gamma Visual, che permette di combinare le caratteristiche di un braccio ventrale ad un braccio retroportato garantendo grande visibilità della testata trinciante perché in posizione avanzata. I bracci decespugliatori applicati al tre punti dei trattori, con le normative vigenti, non necessitano di omologazione stradale, e pertanto sono macchine sempre più utilizzate dagli operatori del settore. La gamma Visual è la preferita dagli operatori perchè di semplice e veloce smontaggio - montaggio, senza però obbligare l'operatore a posizioni di lavoro scomode. Difatti le Visual permettono di intervenire con la testata in posizione avanzata e ben visibile. Il decespugliatore, dotato di sistema a parallelogramma, riduce notevolmente i tempi di lavoro, specialmente in sede di pulizia del ciglio stradale, quando si devono superare ostacoli tipo guard-rail ed evitare paracarri, segnaletica stradale, pali..., in quanto con un solo comando il primo e il secondo braccio si muovono contemporaneamente, mentre la testata trinciante continua nel suo lavoro rimanendo sempre appoggiata al suolo. Da sottolineare che i particolari piu sollecitati (come basamento, colonna, terminale braccio e bielle) sono in fusione e sono garantiti 3 anni. L'impianto a pistoni assiali con trasmissione a puleggia e cinghia dentata in kevlar non va mai tensionata. Il doppio telaio in hardox, acciaio anti usura, della testata trinciante sono il massimo per garantire la durata nel tempo anche in condizioni di lavoro più gravose. Un controcoltello all'interno della testata trinciante evita l'eventuale arrotolamento di fili spinati metallici sull'organo trinciante. Da anni, Stefano Orsi, fondatore dell'azienda, ha deciso di servire ed assistere anche i rivenditori di macchine movimento terra coi propri prodotti. Dal know-how ed esperienza maturati in campo si è sviluppata un'ampia gamma di attrezzature personalizzate e sviluppate per le macchine movimento terra come testate trincianti, trinciatrici
, testate forestali. Le testate trincianti da escavatore possono avere martelli rotanti a scomparsa per trinciare legna fino a 25 cm di diametro oppure utensili con inserti in vidiam per trinciare legna oltre i 35 cm di diametro.


VIABILITA' INVERNALE

Energreen, non solo verde… Energreen, dopo oltre 10 anni di onorata militanza nel settore della manutenzione professionale del verde, ha deciso di investire concretamente nel settore della manutenzione comunale e stradale. In funzione di questa decisione, il 28 novembre 2013 Energreen ha presentato ad una vasta platea di utilizzatori il nuovo modello di portattrezzi denominato "Kommunal" nelle sue varie versioni. La prerogativa di questa macchina è principalmente rappresentata dalla notevole flessibilità e polivalenza: è infatti possibile installare in modo rapido una vasta gamma di accessori dedicati alla manutenzione del verde, alle piccole opere edili, di movimento terra e allo sgombero neve. Dopo la manifestazione, e in funzione della notevole domanda pervenuta

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da parte di svariati enti nazionali, ci si è resi conto che la maggior richiesta era principalmente finalizzata al settore della manutenzione invernale. In funzione di tutto ciò, Energreen ha preso la decisione di creare una sua specifica divisione denominata Winter Division. Con la professionalità da sempre espressa nelle sue produzioni, nel presentare sul mercato una gamma completa di prodotti professionali in modo da soddisfare a pieno titolo l'esigente domanda del mercato nazionale, Energreen intende fornire un servizio completo alla clientela pubblica e privata senza trascurare nessun dettaglio. Sostanzialmente, la gamma è suddivisa in due segmenti di prodotto. Il primo segmento è costituito da

attrezzature interamente progettate e costruite da Energreen, in funzione della grande esperienza maturata da Laserjet (capo gruppo Energreen) nella lavorazione ad alta tecnologia dell'acciaio. Tale produzione è costituita dai prodotti descritti nella tabella. Il secondo segmento è costituito da collaborazioni commerciali con aziende leader in Europa. Questo segmento è rappresentato principalmente da una gamma completa di spargitori costruiti dalla ditta francese Acometis, che detiene la leadership nel mercato francese, e si colloca ai primi posti tra i produttori europei di questa tipologia di attrezzature. Inoltre, per quanto riguarda le innaffiatrici, è stato definito un accordo di distribuzione con la spagnola Info norte, anche in questo caso azienda leader del settore. Tutte le attrezzature prodotte e commercializzate da Energreen sono idonee per essere applicate a tutte le tipologie di veicolo, quali pick up, veicoli da 3,5 t di P.T.T., veicoli industriali di tutte le dimensioni, trattori agricoli, pale gommate... La presentazione ufficiale di Winter Division al mercato italiano, verrà

effettuata presso gli stabilimenti Energreen il giorno 5 giugno 2014. In questa occasione verranno presentate tutte le attrezzature prodotte e distribuite, un'occasione davvero unica per gli addetti ai lavori del comparto invernale. Oltre alla gamma completa dei prodotti, sarà fatta conoscere la forza vendita dedicata a questa importante divisione di Energreen, in modo particolare i sig. Federico Fioresi e Marco Monari. Ancora una volta Energreen intende dimostrare la propria dinamicità, entrando a pieno titolo in questo importante segmento di mercato, utilizzando le proprie capacità tecniche costruttive, affidandosi per quanto riguarda la vendita a funzionari di provata esperienza e capacità.


VIABILITA' INVERNALE

Boschung - ditta Prato Winter Demo Days 2014 GHERARDO MARCHELLI

Anche quest'anno, come da tradizione ormai consolidata, si sono tenuti, dal 18 al 20 marzo, presso l'aeroporto di Saanen - Gstaad (Svizzera), i consueti tre giorni di dimostrazioni invernali di Boschung AG, azienda svizzera che, da oltre 50 anni, produce macchine per la manutenzione estiva ed invernale di strade, autostrade, aeroporti e verde pubblico. Durante la manifestazione, alla quale hanno partecipato clienti e concessionari provenienti da oltre 20 Paesi, sono state presentate le ultime novità prodotte dal Gruppo Boschung che comprende, oltre alla casa madre, anche le aziende Küpper-Weisser e Meca tronic, è stato possibile provare sul campo tutte le attrezzature esposte. Una parte importante della manifestazione è stata riservata alla presentazione della nuova spazzatrice stradale da 2 m3, il modello S2, che, grazie alle dimensioni ancora più compatte e ad un peso inferiore rispetto alle altre spazzatrici della stessa categoria, si pone come stato dell'arte nell'ambito delle macchine adatte alle operazioni di pulizia nei centri storici o in quelle aree con spazi di manovra limitati (aree industriali, piste ciclabili, capannoni, stabilimenti...). Alla manifestazione era presente anche la ditta Prato di Tortona (AL), importatore ufficiale dell'intera gam-

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ma Boschung per l'Italia. La ditta Prato, nata nel 1961 come concessionaria di macchine agricole e movimento terra, a partire dagli anni '70 si è specializzata nella logistica, nel noleggio di attrezzature per il sollevamento e nelle forniture, agli enti pubblici, di macchine per la manutenzione estiva ed invernale di strade, verde pubblico ed aeroporti. Per questo motivo, è stato naturale creare una sinergia con Boschung, riconosciuto a livello internazionale come uno dei principali produttori. Tale partnership consente alla ditta

Prato di distribuire, in esclusiva, su tutto il territorio nazionale, tutte le macchine e le attrezzature prodotte dal gruppo Boschung. Tra queste spiccano sicuramente le lame da neve, a corpo singolo o multisegmento, disponibili in una grande varietà di lunghezze, dalla più piccola, per trattorini e pick-up, fino alle più grandi, per un utilizzo autostradale o aeroportuale, dotate di sistemi antiurto laterale ed inferiore all'avanguardia; gli spargisale e spandiliquidi, prodotti in Germania con il marchio Küpper-Weisser e disponibili in

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un'ampia gamma di tipologie e versioni (a nastro, a coclea singola o doppia, scarrabili, a baricentro basso...); le portatrezzi municipali della serie Pony, che consentono di montare una combinazione pressoché infinita di attrezzature ed accessori (lame e frese da neve, spazzole, spandisale, aspiratori, barre per lavaggio strade, cisterne per l'irrigazione del verde, bracci decespugliatori...), garantendo una elasticità di esercizio senza eguali; le spazzatrici stradali, come la già citata S2 e la S3, che può essere utilizzata anche come portattrezzi leggera; le frese da neve semoventi B4 e B6, con potenze comprese tra i 74 ed i 260 kW e capacità di rimozione neve fino ad oltre 3.500 t/h. Le frese da neve sono inoltre disponibili in configurazione

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portata, come attrezzatura da applicare alle macchine portattrezzi. Da ultimo, ma non in ordine di importanza, in quanto rappresenta il fiore all'occhiello dell'intera gamma Boschung, va ricordato il veicolo multifunzione JetBroom, prodotto nelle versioni stradale ed aeroportuale, per la manutenzione delle superfici sia durante l'estate, sia durante il periodo invernale, configurabile con lama da neve anteriore e laterale, spazzola, sistema di soffiaggio e sistema spandisale/liquidi ed altri accessori, necessari per un'efficace ed efficiente opera di manutenzione. Inoltre il gruppo Boschung produce e commercializza, con il marchio Mecatronic, una serie di sistemi di previsione meteo ed allarme formazione ghiaccio, sistemi di spandimento automa-

tizzato di liquidi fondenti, installabili su strade, autostrade ed aeroporti, e sistemi di analisi e gestione flotte, tramite l'ausilio del GPS, in grado di interfacciarsi con i sistemi di bordo, presenti sui veicoli prodotti dalle aziende del gruppo. Tali sistemi di gestione (console e computer di bordo Vpad; Borrma System per l'operatore del centro manutenzione) sono inoltre installabili anche su veicoli ed attrezzature Boschung delle versioni precedenti così come su macchine prodotte da altri costruttori. Ma la ditta Prato non è solo questo: l'azienda tortonese, infatti, ha stretto nel corso degli anni altre numerose partnership strategiche con primari produttori di attrezzature per la manutenzione di strade, aeroporti e verde

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pubblico, che consentono alla ditta Prato di fornire alla propria clientela macchinari tecnologicamente avanzati, efficienti, sicuri ed in grado di generare grandi economie per gli utilizzatori.
 Tra queste macchine occupa un posto di tutto rilievo la rattoppatrice per asfalto, che, utilizzando un metodo di asfaltatura a caldo ed un sistema automatico di spruzzo della miscela di bitume e graniglia, consente di ottenere un grande risparmio di materiali ed una maggiore durata delle riparazioni unite ad una estrema sicurezza per l'operatore, peraltro singolo, che non deve scendere dal mezzo durante le varie operazioni di lavoro. L'operatore, infatti, può rimanere in cabina, controllando tutte le operazioni dal posto di guida tramite un joystick. Per quanto riguarda il settore aeroportuale, la ditta Prato, oltre ai mezzi per la manutenzione estiva ed invernale di piste e piazzali, è in grado di fornire anche: macchine per la rimozione di FOD, gomma e vernici dalle superfici in asfalto o cemento di runways e taxiways; macchine per le operazioni sottobordo, per l'handling, per la movimentazione di aeromobili, ambulifts, GPU, officine mobili, veicoli per l'antincendio ed attrezzature per la pulizia di terminal e zone passeggeri. Boschung e Prato, stringendo questa strategica partnership, rendo-

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no disponibili, per il mercato italiano, macchine per la manutenzione estiva ed invernale che si contraddistinguono per robustezza, economicità ed efficienza, accontentando le richieste dei molteplici clienti che nel corso degli anni la ditta Prato ha fornito, dimostrandosi un partner affidabile. Nel campo aeroportuale Prato annovera tra i suoi clienti numerosi enti gestori di aeroporti in Italia, quali, ad esempio SEA Milano, ADR Roma, SAB Bologna. Per quanto riguarda la fornitura di mezzi e attrezzature nel campo della viabilità e gestione del territorio, l'azienda tortonese ha negli anni fornito le più svariate tipologie di clienti con molti dipartimenti Anas e autostrade

oltre a molte regioni, provincie, comunità montane e comuni in tutta Italia, senza tralasciare le molte aziende multiservizi e municipalizzate. Una particolare attenzione è posta dalla ditta Prato ai propri clienti istituzionali, quali Ministero della Difesa, cui ha fornito veicoli per il trasporto di elicotteri, veicoli fuoristrada, macchine per il movimento terra e la preparazione del fondo stradale ed i rimorchi per il trasporto dei suddetti veicoli ed attrezzature, il Ministero dell'Interno, con cui collabora per le forniture di mezzi al corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, il dipartimento della Protezione Civile, con le recenti forniture di attrezzature e rimorchi per le operazioni di emergenza.

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TECNICA

Allison Transmission: con FuelSense® consumi ridotti fino al 20% Freightliner sarà il primo costruttore in Nord America a rendere disponibile FuelSense® sui veicoli commerciali medi, garantendo ai propri clienti risparmi sui consumi e maggiore produttività per le loro flotte. Lo scorso 5 marzo, durante il Work Truck Show di Indianapolis, Allison Transmission ha annunciato il lancio di FuelSense®, un nuovo sistema per migliorare i consumi, consentendo di risparmiare fino al 20% di combustibile. Le funzioni di Fuel Sense® regolano automaticamente i cambi marcia e la coppia, massimizzando l'efficienza della trasmissione in base al carico, alla pendenza e ai cicli di lavoro, senza sacrificare i vantaggi Allison che le flotte già conoscono e apprezzano, come le pres t az ioni s uperiori e la Continuous Power Technology™. "Dal 2005 i prezzi del combustibile sono quasi raddoppiati e i proprietari di flotta hanno bisogno di soluzioni adeguate al cambiamento" ha affermato Michael Headly, Senior Vice President Global Marketing, Sales and Service di Allison Transmission.

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"Vogliono un risparmio di combustibile, senza dover rinunciare alle prestazioni e alla produttività della flotta. Con FuelSense®, Allison offre il meglio per entrambe le esigenze." Le caratteristiche di FuelSense®: • Comandi intelligenti di 5a generazione, gestione dell'accelerazione e inclinometro di precisione. • Tecnologia EcoCal per mantenere i giri motore sempre al livello di massima efficienza. • Dynamic Shift Sensing che individua automaticamente le condizioni per effettuare cambi marcia a bassi giri motore. • Neutral at Stop, per risparmiare combustibile e ridurre le emissioni a veicolo fermo. In seguito a simulazioni e test su strada, che hanno fatto registrare una riduzione dei consumi fino al 20%, le funzioni FuelSense® erano già state integrate nella trasmissione TC10™ di Allison per trattori stradali. Durante l'annuncio congiunto di mercoledì, il management di Freightliner ha rivelato che sarà il primo costruttore ad offrire FuelSense® sul mercato

nord americano dei camion medi e che l'opzione sarà disponibile a fine 2014 su telaio M2 allestito con trasmissioni Allison Serie 2000 e 3000. "Siamo orgogliosi di essere i primi ad offrire questa soluzione innovativa ai nostri clienti", ha affermato Mary Aufdemberg, Direttore Marketing di prodotto di Freightliner. "I nostri clienti si aspettano molto dai nostri camion, e di conseguenza i nostri standard sono molto alti. La collaborazione con Allison per noi è importante ed entrambi ci impegniamo per massimizzare le prestazioni dei veicoli commerciali e i profitti delle imprese che dipendono da loro", ha concluso. Secondo Lou Gilbert, Direttore Marketing Nord America e Global Brand Development di Allison, "le trasmissioni automatiche Allison sono già estremamente produttive. FuelSense® porta quell'efficienza a un nuovo livello grazie a una tecnologia di risparmio combustibile davvero efficace che, adattando le sue funzioni alle condizioni di guida, offre una riduzione dei consumi effettiva e dimostrata."

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TECNICA

Innovazioni Merlo per mezzi innovativi, pratici e sicuri

Per ottimizzare il business Merlo propone macchine efficaci ed efficienti, ed evidenzia le strategie dell'azienda per il 2014. In un mercato alla ricerca di una propria identità Merlo offre nuove famiglie di prodotto innovative, con l'intento di contenere i costi, migliorare il comfort e la sicurezza. In breve macchine tecnologicamente evolute, efficaci ed efficienti. Nel contesto attuale esistono due scenari indipendenti: il primo è costituito dalla mission propria di ogni azienda, il secondo è rappresentato dalla necessità di sostenibilità dello sviluppo tecnologico in funzione dell' ambiente che

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ci circonda, e per il quale è stato prodotto un insieme di norme sempre più restrittive che il mondo occidentale (Europa e Nord America) si è imposto. Il primo scenario è rappresentato dall'imprescindibile rotta aziendale del Gruppo Merlo che persegue la propria missione di sviluppo del prodotto, fondata sulla costante e continua innovazione, in linea con i propri obiettivi, creando nuovi e sempre più avanzati modelli e continuando ad investire in risorse umane e assets industriali. In questa fase economica il secondo scenario, in evidente contrasto, impone ai costruttori modelli che riducano sensibilmente l'impatto

ambientale con particolare attenzione ai livelli di NOx (ossidi di azoto) e di particolato, andando conseguentemente ad incidere in maniera sensibile sui costi di produzione con un riverbero forzoso sul prezzo finale del prodotto. Merlo, forte di una supremazia tecnologica consolidata, ha ideato nuove soluzioni tecniche che mitigano l'impatto economico dei motori Stage 3B a favore di vantaggi tangibili di cui il cliente finale beneficia acquistando un sollevatore Merlo. Una delle famiglie del settore edile che contraddistingue la gamma Merlo è sicuramente la Serie Roto MCSS, dotata di torretta girevole a rotazione continua. Questa famiglia è costituita da ben 8 modelli in grado di raggiungere un range di altezza tra 19 e 30 metri e portata tra 19 e 40 t. Gli MCSS rappresentano lo stato dell'arte sia da un punto di vista prestazionale sia per i livelli di comfort, ergonomia e sicurezza raggiunti. Merlo adotta motori da 176 cavalli dotati del sistema Scr, acronimo di "riduzione selettiva catalitica" per la riduzione dei gas inquinanti. Questa soluzione impiega urea, conosciuta anche col nome commerciale di AdBlue nel post - trattamento. Il sistema Scr inietta urea nel condotto di scarico durante la fase di post trattamento e trasforma i gas combusti in ammoniaca, contenendo in tal modo

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il livello dei gas inquinanti ai livelli richiesti dalle norme Stage 3B. Ad oggi il sistema Scr è l'unico in grado di raggiungere lo Stage 4 finale, con impatti minimi sul sistema Scr. I tecnici Merlo hanno studiato un sistema pratico ed efficace denominato Epd - Eco power drive - che riduce i consumi di gasolio grazie ad una centralina elettronica che si interfaccia tra il pedale del gas e la pompa di iniezione dei motori diesel. L'operatore imposta la velocità o la coppia desiderata tramite il pedale del gas, la centralina decide il regime dei giri del motore diesel secondo la curva di coppia e la conseguente curva di consumo. Il risultato che ne deriva è un'accelerazione fluida e progressiva, ottenuta col minimo consumo di gasolio, in quanto il regime motore viene settato automaticamente dal sistema vicino alla coppia mas-

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sima dove notoriamente si ottengono i consumi minori. Il risparmio è tangibile e può arrivare fino ad un 20%. Un risparmio reale che alla fine dell'anno può raggiungere anche 4.000 € rispetto ai modelli non equipaggiati con questa tecnologia. Oltre all'Epd i Roto MCSS sono dotati del sistema Merlin per la gestione della sicurezza, che va oltre alle norme EN15000. Prima di illustrare il sistema Merlin è bene porre l'attenzione sulle specifiche relative agli stabilizzatori adottati. Ogni stabilizzatore è indipendente dagli altri e può essere allungato secondo lo spazio disponibile, consentendo di stabilizzare la macchina anche nel caso limite in cui lo spazio non consenta di estendere gli stabilizzatori. Ciò significa che i punti di appoggio e l'area che se ne ricava è di volta in volta diversa in base alle esigenze. Risulta chiaro come questa possibilità offerta all'operatore sia un innegabile vantaggio, in quanto consente un'eccellente versatilità tradotta in aumento della capacità produttiva. L'operatore infatti non deve rispettare simmetrie o apertura degli stabilizzatori automatici con lunghezze predeterminate, come avviene normalmente su altre macchine di altri produttori. Posizionati i 4 stabilizzatori, secondo le necessità, il sistema alza la macchina automaticamente, scaricando tutto il peso sugli stabilizzatori e su di

Sistema di stabilizzazione sicura Merlo, ora coadiuvata anche dal sistema Merlin un'area più importante rispetto a quella originaria determinata dall'impronta a terra delle ruote. Si ha una precondizione di massima sicurezza. Il terzo passaggio è il livellamento automatico della macchina. Esso garantisce che il Roto sia perfettamente orizzontale in ogni suo punto. Merlin, acronimo di "Merlo Local Interactive Network" è un vero e proprio computer di bordo. La principale tra le funzioni offerte è sicuramente la gestione della stabilità dinamica. In base all'area di appoggio a terra e allo spostamento del carico esso calcola i parametri di sicurezza, secondo il diagramma di carico e il centro di gravità dinamico che si genera durante le fasi di lavoro. Il Merlin si rivela uno strumento potente per la sicurezza dell'operatore, il tutto in linea con la recente normativa EN 15000. Il display di bordo evidenzia i parametri principali in tempo reale,

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pertanto l'operatore è in grado di verificare quando ci si avvicina ai limiti operativi, superati i quali il sistema blocca i movimenti aggravanti, consentendo però all'operatore di potere rientrare nei limiti e riprendere il lavoro. In spazi angusti il Merlin consente di impostare l'area di lavoro, cioè l'angolo di rotazione utile della torretta, l'estensione e l'angolo di inclinazione del braccio telescopico, all'interno del quale è consentito operare. Il sistema memorizza il perimetro dell'area e consentirà i movimenti del braccio e della torretta esclusivamente all'interno di questa area, permettendo all'operatore di concentrarsi sul lavoro da svolgere, in modo sicuro e senza stress, sapendo che il sistema provvederà a far lavorare la macchina all'interno dell'area operativa, libera da ostacoli. L'Epd e il sistema Merlin sono l'espressione della filosofia Merlo, sostenibilità economica grazie al ridotto consumo di gasolio e concentrazione sul massimo impiego produttivo con il massimo livello di sicurezza dinamica. Gli altri punti qualificanti degli MCSS possono essere sintetizzati in una maggiore compattezza rispetto ai modelli di altri marchi in termini di lunghezza, larghezza e altezza, caratteristiche apprezzate dagli operatori, in quanto consentono una maggiore manovrabilità in spazi ristretti, ulteriormente incrementata dalle tre modalità di sterzatura. Oltre alla canonica sterzatura frontale il sistema consente di sterzare a "volta corretta", per diminuire ulteriormente il raggio di sterzatura e a "granchio" per ottenere sposta-

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menti laterali della macchina, qualora si renda necessario. Il pedale Inching consente all'operatore di ottenere spostamenti millimetrici per posizionare la macchina laddove serve con estrema facilità. Una volta posizionato esattamente il Roto l'operatore lo stabilizza. I modelli MCSS sono dotati di 4 stabilizzatori telescopici indipendenti. I tecnici Merlo li hanno concepiti in modo che non sporgano dalla sagoma della macchina quando sono completamente ritratti, consentono la massima manovrabilità, in quanto il profilo esterno è uniforme. Grazie alla loro compattezza e ad una migliore distribuzione dei pesi i modelli MCSS si distinguono, a parità di prestazioni in termini di portata e sbraccio, per un peso sensibilmente inferiore rispetto ai pari modelli della concorrenza, caratteristica anch'essa che impatta in modo importante sul consumo di carburante. I Roto MCSS sono dotati di una trasmissione idrostatica ed assali con 4 ruote motrici permanenti che consentono alla macchina di disimpegnarsi in ogni situazione e tipologia di terreno, grazie anche alle sospensioni idropneumatiche autolivellanti studiate per garantire il massimo comfort di guida, particolarmente utili su strade e terreni accidentati. Il sistema idropneumatico attivo è gestito dal computer di bordo ed è in grado di offrire un eccellente grado di stabilità anche a velocità sostenute e in condizioni fuori strada. La selezione manuale delle sospensioni permette inoltre di livellare il telaio sia in senso trasversale sia longitudinale per l'impiego del Roto in aree collinari o montagnose. Per ampliare la versatilità operativa di queste macchine la società Merlo mette a disposizione un'ampia gamma di attrezzature, dalle piattaforme trilaterale estendibile allo "space" - navicella autolivellante su braccio telescopico che consente altezze che possono arrivare a 41 metri (Roto 40.30) - ad attrezzature

mirate come il falcone, verricello, braccio gru telescopico alla benna miscelatrice. Studiati dai tecnici Merlo essi offrono le massime prestazioni e sinergie macchina/attrezzo, ampliando l'efficacia ed efficienza dei Roto, riducendo sensibilmente il ritorno sui tempi di investimento. Merlo, oltre ad offrire eccellenti prodotti, presta la massima attenzione alla sicurezza e al comfort dell'operatore. Quest'ultimo trova spazio in un ambiente di lavoro di tipo professionale, studiato in ogni dettaglio per rendergli il turno di lavoro più confortevole e sicuro. La cabina denominata dei "Record" per le dimensioni offerte, offre una porta di accesso ampia e disegnata in modo che si possa aprire a 180°. La porta è sdoppiata longitudinalmente e la parte superiore è indipendente e può essere tenuta aperta completamente. L'operatore trova spazio su di un sedile pneumatico che assorbe ogni vibrazione ed urto proveniente dal terreno. Il posto di guida è improntato sulla massima efficacia, i principali comandi sono a portata di mano, così come i pulsanti del Merlin che selezionano il menu interattivo. Ultimo ma non per im portanza il joystick posizionato su di un bracciolo consente all'operatore la gestione del braccio telescopico, dell'attrezzo e della rotazione della torretta. Un valido strumento che consente di operare nella massima efficacia, precisione e sicurezza possibili. I Roto rappresentano un prodotto maturo e apprezzato che si evolve con le altre gamme Merlo come i Panoramic con e senza stabilizzatori e gli HM, Panoramic di alta capacità, che contribuiscono a completare la proposta commerciale. In un mercato in forte contrazione che per contro diventa sempre più competitivo, oggi Merlo si attesta al vertice per offerta prodotto; la completezza della gamma consente di raccogliere anche la domanda più

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esigente in termini di prestazioni ed applicazioni. Il prossimo biennio si prefigura ancora in salita, per il comparto edile in particolare e delle costruzioni in genere. Merlo in qualità di leader del mercato dei sollevatori telescopici ha rivolto l'attenzione, soprattutto in questo particolare momento storico e grazie alla trasversalità e versatilità del proprio prodotto, a quei settori

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che storicamente erano solo commercialmente lambiti dal sollevatore telescopico. La proposta Merlo vuole e deve incontrare la domanda proveniente da altri comparti, i lavori pubblici (stradale, ferroviario, tunnelling) e l'industria in primis. La direzione dell'azienda, in netta controtendenza con il ciclo economico, è quella di mantenere inalterata e costante l'attenzione sugli

investimenti destinati a sviluppare e migliorare i sollevatori, dando così al proprio network la capacità di proporsi al mercato con la miglior soluzione possibile; grazie alla tecnologia impegnata nello sviluppo del prodotto, l'utilizzatore del telescopico Merlo riesce oggi ad ottimizzare il ciclo di lavoro mantenendo al massimo gli standard di comfort, qualità e sicurezza.

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VIABILITA' INVERNALE

Dimostrazioni invernali per i nuovi Unimog GHERARDO MARCHELLI

Due gli appuntamenti di quest'anno per le dimostrazioni invernali Mercedes-Benz che hanno visto all'opera per la prima volta in Italia la nuova generazione del portattrezzi Unimog, famoso ed apprezzato in tutto il mondo tanto da poterlo definire leggendario, con una storia cominciata nel 1951, 63 anni fa. Una leggenda che continua con la nuova gamma con motorizzazione Euro 6. I fortunati campi prova sono stati il passo Costalunga a Carezza (TN) ed il Terminillo in provincia di Rieti, organizzati rispettivamente dalla concessionaria Mercedes di Bolzano Autoindustriale e Mercedes-Benz di

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Roma. Per Unimog l'Alto Adige e il Trentino sono tra le zone più importanti d'Europa: qui ha riscosso un'enorme successo in tutte le sue serie, vista la conformazione del territorio. Dal primo gennaio di quest'anno è entrata in vigore la normativa Euro 6 e Unimog non si è fatto trovare impreparato: con una ricerca e sviluppo che durano da circa 4 anni, i tecnici e gli ingegneri Mercedes-Benz sono stati in grado di presentare un nuovo prodotto dai consumi ridotti e una gamma di potenze fino a 300 cv. Nel nuovo Unimog è rimasto inalterato quello che ha determinato il suo

successo: le dimensioni molto compatte, gli assi a portale coi riduttori sui mozzi, le sospensioni con molle ed ammortizzatori (è l'unico autocarro al mondo), freni a disco su tutte 4 le ruote e la trazione integrale permanente con bloccaggio dei differenziali. Questo concetto di veicolo è rimasto uguale a quello del primo del 1951. Hanno lasciato inalterato anche un altro punto di forza di Unimog, cioè il telaio speciale, con una particolare protezione anticorrosione a tutti i componenti in quanto Unimog lavora principalmente in ambiente salino durante la manutenzione stradale invernale; il telaio esce dalla fabbrica con tutte le predisposizioni già effettuate, inclusa la piastra portattrezzi provata e testata in migliaia di esemplari. La cabina semiarretrata, in fibra di carbonio (esente da corrosione), offre all'operatore una visibilità perfetta sia sulle attrezzature montate anteriormente che su quelle laterali. Oltre al nuovo motore che rispetta le normative Euro 6, è stata dedicata particolare attenzione alla comodità dell'autista e alla sua sicurezza. Il nuovo cruscotto, la disposizione dei comandi più ergonomica e l'aria condizionata di serie potenziata, rendono il lavoro più confortevole. Tutti questi elementi derivano dallo studio delle automobili e dei camion di grande

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produzione. Lo sterzo regolabile sia in altezza che in angolazione è disponibile anche con l'ormai famoso VarioPilot che consente in 20 secondi di spostare la postazione di guida da sinistra a destra per agevolare i lavori lungo la carreggiata. L'impianto dei tergicristalli è stato spostato in alto in modo da lavorare in posizione inversa ed evitare la formazione di cumuli di neve alla base del parabrezza. Questo nuovo Unimog presenta la possibilità di montare una telecamera nella parte anteriore con lo schermo in cabina, utile all'operatore per vedere perfettamente il montaggio delle attrezzature sulla piastra portattrezzi e poter manovrare perfettamente anche da solo.

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La nuova trazione sinergica è composta da una trazione idrostatica, che funziona tra 0 e 50 km/h con la possibilità infinita di avanzamenti, e da quella meccanica. Con il nuovo sistema EasyDrive si può passare automaticamente dalla trazione idrostatica alla trasmissione meccanica automaticamente superati i 50 km/h durante la marcia. Il cambio meccanico è stato naturalmente rinforzato rispetto al precedente modello con un doppio sincronizzatore per tutte le marce, in modo che si adatti alle nuove potenze superiori. Anche la leva del cambio ha subito un'evoluzione: ora è un joystick sotto il volante che rende ancora più comodo e sicuro il lavoro dell'autista. Il comando e l'azionamento delle

attrezzature sono sempre una componente idraulica originale MercedesBenz con una o due pompe, ma adesso tutti i comandi sono proporzionali, quindi con una maggiore flessibilità e sensibilità nell'utilizzo delle attrezzature di Unimog. Col sistema a doppia pompa è possibile avere due attrezzature con comandi indipendenti azionando ad esempio lama e spargisale contestualmente. Gli innesti idraulici si trovano in una posizione protetta sia frontale al veicolo che sulla parte posteriore. Per poter dare potenza alla fresa o al braccio falciante resta la presa di forza meccanica indipendente dalla velocità di avanzamento con frizione multidisco. La presa di forza, che può erogare tutta la potenza del motore, è rimasta

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nella medesima posizione rispetto alla serie precedente, così da poter utilizzare la vecchia attrezzatura anche sul nuovo Unimog. Questo mezzo polivalente risulta eccezionale per la manutenzione stradale, sia per quanto riguarda l'invernale, con lama o fresa e spargisale, che per l'estiva, con ad esempio il braccio falciante e per gli innumerevoli lavori che rende possibile effettuare lungo tutto l'arco dell'anno, con una serie di attrezzature che lo rendono idoneo a più di 1.000 applica-

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zioni differenti. La gamma dei nuovi Unimog parte dal 216 con 8,5 tonnellate di peso totale a terra fino al 530 con 16,5 tonnellate di PTT e 299 cv, passando per la serie 400 che adesso ha 3 motorizzazioni disponibili da 231, 270 e 299 cv. La serie 200 rappresenta il nuovo "piccolo" Unimog: è infatti la versione più compatta del nuovo portattrezzi con un passo estremamente corto di 2,80 m che gli permette un diametro di volta di solo 12,6 m, pari a quello dell'auto classe B. La serie 200 mantiene le eccellenti capacità di portattrezzi, conservando tutte le potenzialità degli altri Unimog con un PTT di 8,5 o 10 tonnellate ed una portata compresa tra 4 e 5 tonnellate, che consente l'allestimento di una lama anteriore professionale ed uno spargisale da 2 m 3 , permettendo un mezzo eccezionale ad un prezzo contenuto rispetto alle altre versioni. A breve sarà presentato un altro nuovo Unimog dedicato soprattutto alla Protezione Civile e all'antincendio boschivo, che sostituirà la serie precedente UHN, caratterizzata sempre da doti fuoristradistiche eccezionali. Naturalmente un portattrezzi deve avere i suoi attrezzi e quindi alle dimostrazioni è sempre presente chi lo può completare al meglio con le attrezzature più adeguate, testate ed approvate dalla stessa Mercedes-Benz.

Abbinata di qualità e oramai consuetudine alle dimostrazioni invernali è quella con le catene. Tutti gli Unimog montavano catene Rud, importate in Italia in esclusiva da Dadò Ricambi, che ha permesso di ammirare sia il modello ProfilGreifsteg, specifico per avere una maggior presa lavorando, ad esempio, con la fresa, sia il modello SuperGreifsteg. Entrambi i modelli sono di una lega al nichel cromo - manganese a grana fine, con un particolare trattamento termico per raggiungere una tempera ideale tra

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elasticità e durezza della superficie. La ProfilGreifsteg, rispetto alla SuperGreifsteg che ha maglie a sezione tonda in acciaio resistenti alla rottura, ha anelli di presa supplementari sviluppati per offrire una trazione maggiore su terreni particolarmente difficili. Il Gruppo Aebi Schmidt e il Gruppo Bucher Giletta hanno allestito, come ormai consuetudine, gli Unimog presenti mostrando le loro attrezzature al lavoro. Aebi Schmidt nasce dalla fusione di due gruppi leader entrambi nei loro settori, Aebi per la fabbricazione di mezzi in grado di affrontare elevate pendenze e Schmidt, che collabora da sempre con Unimog per garantire attrezzature eccezionali per un portattrezzi eccezionale. La gamma di prodotti offerti è estremamente vasta, dalla pulizia stradale alla gamma comunale, inoltre con l'acquisizione del marchio Beilhack dispongono anche di soluzioni ferroviarie. L'azienda, con sede a Zurigo, propone diverse attrezzature studiate appositamente per l'Unimog, sia per la viabilità invernale, con lame, frese e spargisale, che per la viabilità estiva con spazzatrici e bracci falcianti (in collaborazione con Mulag). Durante questa dimostrazione hanno fatto apprezzare al pubblico, tra le tante attrezzature mostrate, il loro

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vomere a geometria variabile. In tutte le angolazioni riesce a lavorare senza lasciare luce, in quanto non vi è un puntale ma un perno unisce la lama che è ammortizzata e riesce a superare un ostacolo di 10 cm a oltre 40 km/h. Schmidt propone la più ampia gamma di attrezzature rotative sul mercato tra i modelli di frese laterali, frese frontali e turbofrese frontali. Qui ha esposto una turbofresa nata proprio in collaborazione coi tecnici Unimog, che ha permesso di trovare una soluzione con il riduttore che trova il suo giusto alloggiamento all'interno di una piastra portattrezzi studiata appositamente, riducendo di 40 cm la sporgenza della fresa, agevolando le manovre ed accentrando le masse. Inoltre la turbofresa Schmidt presenta delle fessure laterali che permettono di sgretolare ed asportare la neve, particolare che si rivela molto efficace all'interno delle curve. Naturalmente Schmidt ha dimostrato anche una rappresentanza delle sue lame e dei suoi spargitori. Propongono gli spargitori per Unimog a doppia coclea in modo da rimanere più bassi a parità di portata con conseguenti vantaggi di baricentro e visuale; questi possono essere anche a doppia camera per poter spargere due materiali differenti e possono essere anche dotati di botti per l'umi-

dificazione. I comandi proposti da Schmidt sono estremamente semplici con tre potenziometri che permettono all'operatore di agire intuitivamente appoggiando la mano sullo stesso. Aebi Schmidt naturalmente offre un buon service, assolutamente indispensabile per attrezzature che lavorano in emergenza, con un sistema di fornitura di ricambi centralizzato ed un magazzino situato in Germania per tutta Europa, dal quale partono i ricambi destinati ai loro dealer in Italia e che in casi di estrema urgenza raggiunge direttamente il cliente finale per garantire una consegna in 48 ore al massimo. Il gruppo Bucher - Giletta si presenta oggi come un gruppo completo d'eccellenza con i suoi marchi Assaloni e Gmainer. La sede principale Giletta, a Revello, è un modello di efficienza che esiste da oltre 60 anni. A Revello producono tutta la gamma degli spargisale e hanno un centro ricambi che occupa circa un terzo dell'azienda, da dove avvengono lo smistamento e la consegna in tempi che si dicono proibitivi: entro 24 ore garantiscono il 50% dei ricambi, entro 48 il 75% ed entro le 78 il 100%. Il rifornimento del centro è automatico e crea l'ordine dei pezzi sotto una soglia prestabilita, in modo da garantire la presenza certa

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di ogni elemento. A Lizzano, vicino a Bologna, ha sede la ditta Assaloni, potente di una storia di quasi 100 anni, che ha prodotto la prima lama spalaneve nel 1920. Gmainer ha sede in Germania: qui vengono prodotti gli spargisale dedicati all'Unimog, quelli ribassati a doppia coclea, che possono presentare una doppia camera anche a volume variabile: un sistema che permette di variare le camere in 1/2, 1/3 e 2/3 per utilizzare prodotti differenti anche con percentuali diverse. Sempre del gruppo Giletta: in Francia lo stabilimento Arvel, in Spagna a Madrid il Maquiasfalt ed in Russia a Kaluga una nuova sede di produzione, che rappresenterà un altro modello d'eccellenza, dove verranno costruiti spargisale e lame sgombraneve a partire dal 2015. Giletta ha evidenziato la qualità della propria offerta completa di allestimenti per la viabilità invernale, grazie al continuo investimento in ricerca e sviluppo sia dei prodotti che nella loro industrializzazione, con progetti innovativi grazie anche ad importanti partnership con rilevanti enti quali il Politecnico di Torino, l'istituto superiore Mario Boella ed il Microsoft Innovation Center. La gamma di prodotti di questo gruppo parte dalle lame sgombraneve con volvente in acciaio sia monoliti-

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che telescopiche che con il doppio alerone telescopico, fino alle lame con volvente in polietilene e coltello in neoprene ad angolo negativo rispetto al terreno. Queste ultime hanno una funzione fondamentale sia quando la neve è poca che quando la neve è pesante, in quanto, soprattutto nelle curve delle strade di montagna, essendo meno rigida riesce ad essere più efficace. E' poi possibile inserire un secondo coltello in acciaio in caso di neve più ghiacciata o più compattata. Tecnologia proposta anche per il vomere a geometria variabile, che operando col neoprene non ha luci libere e anche agendo ad alta velocità in zone con ostacoli, tipo chiusini, può lavorare a vomere senza il rischio di danneggiarli. Giletta propone naturalmente la propria gamma di spargisale che principalmente monta un sistema di distribuzione a catena metallica a traversini che, secondo la loro esperienza, è il sistema che dà meno costi di manutenzione. Con una catena da 78 cm di larghezza è possibile lavorare con qualunque tipo di sale, visto che non sempre si ha a disposizione quello perfetto e stoccato bene. L'elemento di distribuzione può comunque accontentare ogni esigenza, essendo proposto anche a coclea e a nastro in gomma. La turbofresa, presentata come pro-

totipo alle dimostrazioni dello scorso anno, già dimostrando un ottimo lavoro, è stata ora portata come ultimo modello Giletta Assaloni: una 90 26, con ottime prestazioni sia nello smaltimento che nel lancio, dimostrandosi nettamente superiore ai prodotti della stessa gamma. Il gruppo Giletta propone anche allestimenti estivi dedicati a Unimog come lava tunnel, lavagemme e barriere, e le testate tranciaerba con la particolarità di essere dotate di sistema traslante che consente di sfalciare sia a destra che a sinistra facendo semplicemente traslare la testata, sistema particolarmente comodo negli svincoli e nelle strade strette. Da non dimenticare le stazioni di soluzione per il cloruro di sodio (per l'utilizzo di spargitori di soluzione e dei sistemi di umidificazione che tutti gli spargitori proposti da Giletta possono montare) ed sistemi di comando integrati: tutti i loro prodotti di tutti i marchi usano lo stesso tipo di comando. L'operatore quindi anche cambiando tipologia di attrezzo trova il medesimo comando, che può es s ere int egrat o c on il Routinform, sistema di gestione dei mezzi satellitare ed il Route-Replay per poter programmare le specifiche operative di spandimento in funzione della posizione sul percorso prestabilito.

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AUTOTELAI

Tre serie, un solo obiettivo: Mercedes-Benz fornisce soluzioni perfette per tutti i servizi di distribuzione

Il 26 e il 27 marzo si è svolta la prova su strada dei nuovi veicoli, destinati ai servizi di distribuzione, Euro VI di Mercedes-Benz presso il loro concessionario di Francoforte. Gli autocarri per il servizio di distribuzione sono la spina dorsale dell'economia locale e regionale. Portano il carburante alle stazioni di servizio e il gasolio da riscaldamento alle abitazioni. Riforniscono supermercati, negozi e ristoranti; su un autocarro arrivano a casa nostra i mobili nuovi e con un autocarro traslochiamo. Possono essere cassonati, furgonati o avere allestimenti speciali di ogni

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tipo. Le mansioni degli autocarri per la distribuzione sono estremamente versatili. Mercedes-Benz propone per queste mansioni una gamma completa e assolutamente unica di autocarri per la distribuzione leggera e pesante, che comprende veicoli tuttofare e veicoli specializzati. Da un autocarro per il servizio di distribuzione si pretende moltissimo. Nei centri urbani sono richiesti motori silenziosi e a basse emissioni, e sono inoltre molto importanti la maneggevolezza e la facilità di accesso e discesa dal mezzo. Gli autocarri per la distribuzione viaggiano però spes-

so fuori città, molti coprono numerosi chilometri in autostrada e non pochi conducenti pernottano occasionalmente a bordo. La quantità di varianti è altrettanto ampia: nella stessa categoria rientrano tanto gli autocarri leggeri senza rimorchio con peso totale a terra di 7,5 t quanto veicoli da 12 t esenti da pedaggio, autocarri a due assi con un peso totale di 18 t o 19 t a seconda del Paese e delle norme di omologazione, autocarri pesanti a tre assi senza rimorchio da 26 t nonché autotreni e autoarticolati a tre, quattro e cinque assi con un peso totale a terra fino a 40 t. In genere le principali doti richieste sono funzionalità, robustezza e massima redditività: un autocarro per la distribuzione deve avere spalle larghe e forti, durare a lungo e presentare alla fine un bilancio positivo dei costi. Mercedes-Benz propone tre serie che coprono perfettamente tutti i segmenti della distribuzione e soddisfano anche desideri fuori dell'ordinario. Il nuovo Atego Mercedes-Benz costituisce il cuore della distribuzione di peso medio e leggero con un p.t.t. che va da 6,5 a 16 t. Sinonimo di qualità, efficienza e versatilità, è un tuttofare che trova impiego ovunque, nelle versioni pesanti anche come autotreno. Caratteristica tipica di tutti i

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modelli Atego destinati al mercato tedesco è il cambio completamente automatizzato PowerShift Mercedes 3, che agevola il lavoro dei conducenti e aumenta la redditività delle aziende. Equipaggiamenti speciali come la cabina doppia, la trazione integrale o il cambio manuale con crawler lo rendono inoltre idoneo all'impiego anche in settori affini alla distribuzione, come i servizi municipali o l'esercizio offroad. Il tuttofare della distribuzione pesante invece si chiama Antos MercedesBenz. I suoi punti di forza sono l'efficienza e la maneggevolezza. Esiste sia in versione autocarro senza rimorchio da 18/19 t e 26 t (p.t.t.) sia come autotreno e autoarticolato di peso medio e pesante fino ad un p.t.t. di 40 t. Con questo autocarro la casa della Stella ha introdotto sul mercato una classe nuova: Antos non è il frutto di un compromesso tra modelli leggeri e pesanti; al contrario è stato sviluppato precisamente per soddisfare le esigenze della distribuzione pesante. E poiché i requisiti da soddisfare in questo settore sono molteplici, per Antos sono disponibili diversi tipi di

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cabina, quattro motori a sei cilindri in linea (OM 936, 470, 471 e 473) che coprono complessivamente 16 livelli di potenza e, a richiesta, tutti i sistemi di sicurezza e di assistenza alla guida esistenti. Ci sono poi le versioni speciali, come Loader e Volumer, che sono confezionate su misura per i trasporti in cui il carico utile o il volume sono essenziali. Quando invece ciò di cui si ha bisogno è un telaio basso e una cabina low entry, la risposta immediata è Econic Mercedes-Benz. Il nuovo Econic può contare sul telaio e su componenti dell'autotelaio di Actros, che rendono il suo comportamento su strada ancora più stabile. Econic non è un autocarro su cui si sale a bordo, perché per entrare basta poggiare il piede su un unico gradino basso. La posizione bassa della cabina assicura una visibilità perfetta. Anche i passanti dall'esterno possono guardare quasi negli occhi il conducente, traendone una sensazione di fiducia. Econic è disponibile in versione autocarro senza rimorchio a due, tre o quattro assi con peso totale a terra di 18/19 t, di 26 t o di 32 t. A garantire

una propulsione efficiente sono un motore a sei cilindri in linea, tanto compatto quanto potente, e un cambio automatico con convertitore di coppia di ultima generazione. Altre versioni si trovano al momento in fase di studio o di attuazione (alimentazione a gas naturale). Il baricentro basso e le sospensioni pneumatiche di serie rendono la guida particolarmente agile e sicura. E' capace di trasportare come un autocarro, è maneggevole come un veicolo commerciale e in più offre la comodità e la sicurezza di un pianale ribassato: Econic Mercedes-Benz è un autocarro superspecializzato in tutti i servizi di raccolta e distribuzione. Benché si tratti di un veicolo a sé, utilizza numerosi componenti del repertorio modulare di MercedesBenz Trucks. Con una cabina completamente rinnovata e l'adozione di motori, telaio e componenti dell'autotelaio nuovi, Econic si presenta più interessante che mai. Lo smaltimento è una delle principali mansioni di Econic, ma anche l'approvvigionamento è un compito che gli riesce bene. Come autocarro furgonato oppure come motrice con semirimorchio per il trasporto asciutto o refrigerato, si presta ad una grande quantità di impieghi. Il nuovo Econic si riconosce subito per la caratteristica griglia del radiatore e il robusto paraurti con i nuovi gruppi ottici e le luci diurne a led. Sono rimasti invariati i tipici punti di forza della cabina di guida: l'accesso basso e comodo con un solo gradino, la libertà di passaggio all'interno della cabina, l'impareggiabile visibilità offerta dagli ampi finestrini e dalla porta a libro vetrata fino all'altezza del pianale sul lato passeggero. Il posto di guida è stato completamente rielaborato e dispone di un v olant e mult if unz ione e di una nuova strumentazione. Il cambio aut omat ic o s i c omanda c on gli

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appositi tasti, collocati in posizione comoda all'altezza del volante sul lato destro di quest'ultimo, come la leva del freno di stazionamento. Il conducente può inoltre apprezzare i nuovi ripiani e vani portaoggetti, le nuove bocchette di aerazione e un migliore isolamento acustico e termico della sua postazione di lavoro. Nella spaziosa cabina trovano posto fino a tre membri dell'equipaggio più l'autista. Per gli impieghi speciali, Mercedes-Benz fornisce la cabina di guida anche in versione bassa. Nonostante il nuovo aspetto esteriore di Econic, per la cabina è stata ripresa senza variazioni la robusta e leggera scocca in alluminio del modello precedente. Il cuore della catena cinematica è il sei cilindri in linea OM 936 MercedesBenz da 7,7 l di cilindrata omologato Euro VI. Il propulsore si presenta in due livelli di potenza: 220 kW (299 CV) e 260 kW (354 CV). Brillante in ripresa, potente in accelerazione e con una coppia massima di 1.200 o 1.400 Nm, è predestinato ad occuparsi dei servizi di distribuzione. La trasmissione è affidata di serie ad un cambio automatico a sei marce con convertitore di coppia. Una novità per il cambio è il software Eco. Nonostante l'omologazione Euro VI, il nuovo Econic riesce a risparmiare fino al 4% sui consumi di carburante rispetto al modello precedente, e addirittura fino al 40% sul consumo di AdBlue. A conti fatti si allungano inoltre gli intervalli di manutenzione, mentre scendono i costi di riparazione e manutenzione. Al momento stanno studiando con-

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cretamente la possibilità di ampliare ancora lo spettro d'impiego di Econic adottando altri tipi di cambio e di assali. E' invece già in preparazione una versione a gas naturale del sei cilindri in linea, che permetterà ad Econic NGT di proseguire la sua fortunata carriera. Oltre 1.000 esemplari viaggiano già, silenziosi e puliti, in tutta Europa. L'ampia varietà di autotelai permette ad Econic di adattarsi agli impieghi più diversi. E' disponibile in versione a due assi, nella formula a tre o quattro assi con asse anteriore o posteriore aggiunto sterzante, nella configurazione 6x4 per una trazione particolarmente potente, e anche come motrice per semirimorchio. Econic con asse posteriore aggiunto sorprende più di tutti per la straordinaria maneggevolezza, un vantaggio da non sottovalutare nel

servizio di distribuzione. In tutte le versioni Econic è equipaggiato con sospensioni pneumatiche di serie. Telaio, assi, sterzo e sospensioni pneumatiche sono derivati dal nuovo Actros Mercedes-Benz. Anche altri componenti, come l'architettura dell'elettronica, la catena cinematica e i comandi provengono dal repertorio di componenti modulari di Mercedes-Benz Trucks. Il telaio basso di Econic facilita l'allestimento e le operazioni di carico. Inoltre porta il baricentro del veicolo più in basso del consueto, con evidenti vantaggi per la dinamica di marcia nell'impegnativo servizio di distribuzione. Uno dei nuovi Econic messi a disposizione per le prove era allestito da Farid Industrie, segno dell'apprezzamento che la casa tedesca ha nei confronti di questo prodotto Made in Italy. A conclusione della giornata è stato presentato anche il nuovo Fuso Canter Euro VI. Presente in tutti i continenti del mondo, è il modello più venduto da Daimler Trucks: il Fuso Canter è un autentico bestseller tra gli autocarri per la distribuzione leggera. Con l' ampliament o della gamma di modelli, l'Efficiency Package Ecofficiency di serie e l'omologazione Euro 5b+ o Euro VI, aumentano di nuovo le prestazioni di questo robusto autocarro, che si rivela ora ancora più pulito ed efficiente. Il Canter destinato ai mercati europei proviene da Tramagal (Portogallo). In questo stabilimento viene prodotto anche il Canter Eco Hybrid, versione a basse emissioni e dai consumi ridotti.

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PORTATTREZZI

Multicar Tremo al Comune di Badia: potenza compatta

Da sempre uno dei fiori all'occhiello del Trentino e dell'Alto Adige sono la qualità e la costante manutenzione del bene pubblico. Spettacolari sono i panorami, i belvedere, le aree verdi della zona che costituiscono patrimonio vero della regione ed elemento importantissimo sia per gli abitanti locali che per i turisti: i visitatori non possono che rimanere incantati da queste bellezze naturali. Lo scenario e lo stato delle cose però, non sarebbero di così stupefacente bellezza se gli enti locali non dedicassero adeguate risorse (finanziarie, meccaniche ed umane) alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle infrastrutture. I mezzi Multicar con relativi allestimenti sono da sempre prodotti molto apprezzati dagli operatori locali, sia

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nella provincia di Trento che in quella di Bolzano. Dopo diverse vendite eseguite con la serie Fumo M30 nel corso dei mesi del 2013, l'ultima consegna eseguita lo scorso febbraio ha avuto come destinatario finale il Comune di Badia, paese di riferimento nell'omonima vallata. Il Comune di Badia è una delle mete turistiche principali dell'Alto Adige e centinaia di turisti visitano questa incantevole località sia nel periodo invernale che in quello estivo. La necessità del comune era quella di dotarsi di un mezzo molto compatto, con possibilità di operare anche in spazi contenuti e con la possibilità di essere adibito a varie operazioni durante l'arco dell'anno, ottimizzando l'investimento e aumentando al mas-

simo l'operatività del veicolo. Dopo una lunga ed attenta analisi svolta dalla concessionaria Hell Land maschinen GmbH di Appiano (BZ) nella persona del Sig. Eduard Mair (referente commerciale della ditta Hell per gli enti pubblici) e l'amministrazione comunale guidata dal sindaco sig. Giacomo Frenademetz e dall'assessore sig. Raimund Irsara, è stata individuata una soluzione ideale proponendo il Multicar Tremo CS (Carrier S). Tremo è il modello più compatto della gamma Hako-Multicar: con una larghezza di circa 1.300 mm (in funzione degli pneumatici prescelti), una lunghezza totale compresa la piastra anteriore di poco meno di 3.700 mm ed un'altezza massima di circa 2.000 mm, permette di operare su strade, vicoli e piazze anche in presenza di automobili in sosta; riesce inoltre a transitare anche su piste ciclabili e marciapiedi, senza doversi dotare di altri mezzi o macchinari. L'estrema manovrabilità poi può essere ulteriormente accentuata con le 4 ruote sterzanti (come previste nel mezzo di Badia) che permettono di ottenere un raggio di sterzata di soli 3,10 metri. Il mezzo può perciò operare con solo l'asse anteriore sterzante oppure inserendo anche la rotazione delle ruote posteriori, compattando al massimo lo spazio di manovra o ancora in conformazione a granchio, spostandosi perciò lateralmente

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rispetto alla direttrice di avanzamento e permettendo all'operatore di lavorare su cigli di strade e scarpate, con il veicolo in posizione sicura. Compatto ed agile però non vogliono dire debole: il Multicar Tremo viene alimentato da un potente motore VW da 2 litri turbo, con 102 CV di potenza ed emissioni Euro 5, propulsore collaudatissimo, con consumi limitati e costi di manutenzione molto contenuti. La PTT fino a 5 tonnellate permette carichi oltre i 2.500 kg nella versione con trazione 4x4. Altra peculiarità della macchina sono gli impianti idraulici prevedibili nella versione Carrier: grazie ad un impianto idraulico composto da 2 pompe a pistoni assiali con flussi sommabili tra loro, si possono ottenere portate fino a 116 l/min e pressioni fino a 210 - 280 bar (con possibilità di regolare singolarmente i flussi in funzione dell'attrezzatura da alimentare) permettendo un'elevatissima quantità di allestimenti, facilmente e velocemente intercambiabili tra loro: il Comune di Badia ha ben inteso questa caratteristica! Molto frequentemente infatti, piccole località di montagna, ancor più se a vocazione turistica, hanno la necessità di eseguire la manutenzione dei propri spazi nei tempi e nei modi più congeniali all'amministrazione, senza dipendere da disponibilità di aziende esterne; i periodi di attività delle singole attrezzature però sono troppo brevi per rendere economicamente interessante l'acquisto di macchine dedicate a svolgere le singole lavorazioni. Ecco che Multicar trova il proprio habitat naturale: il veicolo viene predisposto dalla fabbrica per essere polifunzionale e gli allestitori di riferimento realizzano sovrastrutture perfettamente accoppiabili con il veicolo portante, garantendo all'utilizzatore finale la possibilità di eseguire tutte le attività richieste per un'attenta manutenzione del proprio territorio. Nello specifico della fornitura al Comune di Badia sono stati acquista-

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ti per il periodo invernale allestimenti della ditta Aebi - Schmtid e nello specifico: lama sgombraneve a geometria variabile serie KLV 18; spargisale a silos doppia camera (per ottenere un baricentro molto contenuto e la possibilità di vedere dal vetro posteriore della cabina durante le manovre) serie Stratos; turbofresa a due stadi con larghezza di lavoro di 1.500 mm e rulli da 550 mm, il tutto ad azionamento idraulico. Per il periodo estivo, oltre al cassone posteriore ribaltabile per trasporto di materiali di vario genere, il comune ha optato per una spazzatrice aspirante della ditta austriaca Trilety, anch'essa rappresentata da MI&P sul territorio italiano. Il modello TXK è specificatamente pensato per montaggio su Multicar Tremo e il risultato è ideale: una macchina con grande capacità di aspirazione, perfettamente nella sagoma del veicolo, con dispositivi e dotazioni professionali che permettono di avere rendimenti allineati alle migliori soluzioni "dedicate e fisse" su veicolo, ma con il grande vantaggio di poter essere installata soltanto nel periodo primavera/estate, lasciando poi libero il mezzo di essere adibito ad altre attività nel resto dell'anno. In questo modo si avrà un'ottimizza-

zione dei costi di gestione, un solo veicolo a cui eseguire manutenzione, un solo bollo, una sola assicurazione ...; senza compromettere la funzionalità dell'allestimento e la qualità del risultato finale. Tutti gli attrezzi sopra e anche altre soluzioni di cui il cliente potrà dotarsi nel tempo (ad esempio il falcierba a braccio anteriore o il termocontainer per la riparazione di strade asfaltate) trovano poi un alleato ideale nell'avanzamento idrostatico del Multicar Tremo: tale sistema, presente di base su questa tipologia di mezzi, è perfetto per l'operatore che potrà continuamente variare la velocità di avanzamento in funzione delle condizioni operative in cui dovrà intervenire, semplicemente agendo su un joystick monoleva. La cabina del veicolo è realizzata con una pannellatura in fibra composita esente da corrosione e tutta la strumentazione interna di guida è dislocata in posizione ergonomica ed intuitiva per l'operatore, che potrà perciò concentrarsi sulla guida di veicolo e attrezzature. Il grande comfort interno, l'insonorizzazione e l'ampia superfice vetrata, completano la macchina rendendola veramente ideale per innumerevoli attività.

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PORTATTREZZI

Aebi MT CNG, 7 veicoli per AMSA di Milano

Aebi Schmidt Italia S.r.l. consegnerà all'Azienda Milanese Servizi Am bientali 7 veicoli MT CNG alimentati a metano. Questa fornitura amplierà Caratteristiche principali autotelaio

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maggiormente il loro "parco mezzi" di veicoli a basso impatto ambientale. Il gruppo Aebi Schmidt ha rilevato nel luglio del 2013 i beni immateriali

(marchi e progetti) della BSI Veicoli. Con questa iniziativa, Aebi Schmidt Holding si avvia verso la diversificazione, ampliando così la gamma di telai già esistente con il segmento di "veicoli ad alta velocità". L'aggiudicazione a favore di Aebi Schmidt Italia S.r.l. è avvenuta a seguito di specifiche richieste basate su parametri tecnici rigorosi, orientati ad ottenere la massima efficienza con il miglior rispetto dell'ambiente. La stessa prevede anche un servizio di manutenzione programmata quinquennale. Il veicolo monta il motore Iveco F1C CNG E0441A Multi-Point con fasatura sequenziale. Tale motore è monofuel e può essere quindi alimentato solamente attraverso l'utilizzo di gas naturale, non essendo previsto il funzionamento a benzina. I veicoli sono allestiti con vasche per il trasporto RSU 4,2 m3 interamente costruite in acciaio, saldato in continuo, in modo da non permettere la fuoriuscita del liquido. Le particolari sagomature rendono una buona s olidit à alla medes ima, lasciando al rifiuto la possibilità di scorrere nel suo interno senza ostac oli e permet t endo la mas s ima cubatura.

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La cabina è di tipo avanzato, con ribaltamento sull'anteriore telaio per l'accesso al vano motore. Due ampie portiere garantiscono l'accesso interno al posto guida e alla panchetta passeggeri. L'accesso è inoltre facilitato da una pedana di salita, integrata nel parafango anteriore, e da apposite maniglie. La struttura, costituita da una carpenteria scatolata in acciaio, è sottoposta a trattamento superficiale con sabbiatura, cataforesi e protettivo sottoscocca antisale, per incrementare la resistenza alla corrosione. L‘ancoraggio posteriore ed il ribaltamento sono idraulici, con pompa e martinetto. Il sistema di sicurezza consta di valvola paracadute, integrata nel martinetto, e di asta di sicurezza. Una spia sul cruscotto segnala il mancato ancoraggio della cabina al telaio. Il ribaltamento sull'anteriore telaio del gruppo cabina - cofano motore garantisce manovrabilità sull'area motore, facilitando le operazioni di verifica e manutenzione.

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La sospensione della cabina è costituita anteriormente da robusti silentblock e posteriormente da un'inedita struttura che si appoggia al telaio mediante due ammortizzatori verticali. La soluzione garantisce un elevato comfort di marcia, anche nelle condizioni più gravose. Tutti i termoformati delle plastiche esterne (paraurti, parafanghi) sono realizzati in robusto ABS additivato per la resistenza ai raggi UV. I rivestimenti interni, integrati da materiali insonorizzanti, garantiscono un apprezzabile isolamento termoacustico. Per le caratteristiche tecniche detta-

gliate del componente cabina si rimanda alla specifica scheda tecnica allegata. Le condizioni di sicurezza sono ampiamente favorite dalla notevole visibilità di manovra lasciata al conducente e ai passeggeri, in virtù dei sedili avanzati e delle ampie superfici vetrate. I sedili sono dotati di cinture di sicurezza, a tre punti con pretensionatore per il guidatore ed il passeggero laterale, ed a due punti fissa per il passeggero centrale. I veicoli vantano circa 3,5 m 2 di superficie vetrata disponibile costituita dai seguenti elementi:

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- parabrezza multistrato a filo carrozzeria (1,4 m2), - vetri scorrevoli sulle portiere (0,35 m2) - pennellatura fissa sulle portiere (0,4 m2) - ampio lunotto posteriore (0,6 m2). Completano la condizione di visibilità i due specchietti retrovisori esterni, disponibili con bracci per larghezze di carrozzabilità fino a 2.000 mm. A complemento degli specchi standard sono integrati due specchi grandangolo ed uno specchio di accostamento sul lato opposto al conducente. L'impianto di riscaldamento è dotato dei seguenti dispositivi di regolazione: - comando regolazione intensità di calore, - regolazione direzione distribuzione ventilazione, - comando di ricircolo (on off), - comando a 4 posizioni per regolazione portata aria. L'impianto metano può essere riassunto nelle seguenti voci: - bombole per gas metano; - riduttore di pressione a due stadi che permette di ridurre la pressione del metano (valore max 200 bar, min. 20 bar) alla pressione di 7 bar a cui funziona il motore; - impianto di alta pressione che collega le bombole, il bocchettone di carica con il riduttore di pressione; - impianto di media pressione (7 bar) dal riduttore di pressione al common rail. Il veicolo monta 2 bombole da 100 litri per una capacità complessiva di 200 litri. Le bombole utilizzate hanno

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il diametro esterno di 390 mm ed una lunghezza di 1.055 mm. Su ogni bombola è installata un'elettrovalvola fornita di volantino rosso per apertura/chiusura e di una bobina che permette la fuoriuscita del gas solo quando eccitata (la gestione dell'elettrovalvola è garantita dalla centralina controllo motore). Aebi Schmidt, oltre alla produzione di veicoli a basso impatto ambientale, conserva nelle versioni 4x4 la filosofia del "veicolo plurifunzionale". Ulteriori motorizzazioni diesel, della VM Motori - R754EU5, 4 cilindri in linea ad iniezione diretta con Common Rail, con sovralimentazione mediante turbocompressore con intercooler da 3.000 cc, coppia max (a 1.350 rpm) 340 Nm (34,7 kgm), potenza max (a 3.000 rpm) 74 kW (101 CV), - R756EU5, 6 cilindri in linea ad iniezione diretta con Common Rail, con sovralimentazione mediante turbocompressore con intercooler da 4.500 cc, coppia max (a 1.350 rpm) 500 Nm (49,7 kgm), potenza max (a 3.000 rpm) 120 kW (163 CV), sono disponibili sulle versioni MT720, MT740, MT750 con PTT da 3.500 kg a 7.500 kg. Tali veicoli, di erogazione tipicamente industriale, sono particolarmente idonei alle applicazioni plurifunzionali e alla gestione di allestimenti ed impianti per la movimentazione di utenze idrauliche e/o pneumatiche. Sono corredati di una PTO ad ingra-

naggi, indipendente da frizione, che permette un assorbimento di potenza utile limite di 32 kW e 3.390 rpm. L'interfaccia SAE 4 della PTO permette l'applicazione di pompe ad ingranaggi, singole o tandem, con cilindrata complessiva fino a 37 cc. Il suo regime di rotazione, fino a 3.000 rpm, è caratterizzato da una distribuzione uniforme di potenza utile, disponibile sin dai bassi e medi regimi, favorendo la gestione di PTO professionali con grandi assorbimenti, anche ai bassi giri. Le utenze ausiliarie, sul front end motore, sono state scelte secondo approfonditi criteri ingegneristici, definendo le specifiche di applicazione, selezionando componenti di qualità e verificandone l'installazione ed il funzionamento con i fornitori. In funzione della PTO ad ingranaggi disponibile sul motore è possibile gestire in continuo e indipendentemente da frizione, quindi con veicolo in trasferimento, un'apprezzabile potenza utile, max 32 kW da dedicare ai numerosi allestimenti applicabili al prodotto di base. E' possibile quindi calettare sulla PTO pompe ad ingranaggi, singole o in tandem, fino ad una cilindrata complessiva di 37 cc e rotazione di 3.390 rpm. Su questa base sono stati sviluppati una serie di impianti idraulici ad elevate prestazioni, ad 1, 2 oppure 3 circuiti indipendenti, con pressioni max fino a 250 bar e portate max in continuo fino a 110 l/min.

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PORTATTREZZI

John Deere protagonista a Fieragricola 2014 Due ampi spazi espositivi, una completa rassegna delle più recenti novità introdotte in gamma, eventi demo e momenti di incontro con i contoterzisti ed utilizzatori di trince semoventi; sono questi i cardini intorno ai quali si è sviluppata la presenza di John Deere all'ultima edizione di Fieragricola. Una grande affluenza di pubblico per un marchio che, anche in questa occasione, ha ribadito la propria leadership tecnologica e una grande sensibilità alle aspettative del mercato. E' stato un successo nel successo quello che ha visto protagonista John Deere all'ultima edizione di Fie ragricola, che ha avuto luogo a Verona dal 6 al 9 febbraio 2014. All'eccellente affluenza della manifestazione giunta alla 111ª edizione, che ha registrato oltre 140.000 visitatori provenienti da 103 paesi, ha infatti fatto riscontro il grande interesse manifestato dai numerosissimi visitatori che nei quattro giorni dell'evento fieristico hanno affollato i due stand allestiti per l'occasione dal costruttore americano nei padiglioni 6 e 4 del quartiere di Veronafiere, affiancati da un ulteriore spazio nell'area esterna. A rappresentare in quest'occasione John Deere è stata una ampia selezione delle più recenti e innovative creazioni del marchio del cervo, che hanno polarizzato l'attenzione e la curiosità degli operatori giunti in gran numero al tradizionale appuntamento veronese. Puntualmente assistiti e supportati dal nutrito staff messo anche questa volta in campo da John Deere a Fieragricola, i visitatori hanno potuto toccare con mano i numerosi modelli presenti all'interno del padiglione 6, che ha ospitato una ricca rappresentanza delle linee di prodotto parte dell'ampia gamma del marchio statunitense. I riflettori si sono in particolare puntati sui trattori della Serie 6, nell'occasione rappresentata da un 6110MC ed

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un 6100RC, esponenti della nuova gamma di trattori compatti John Deere che concentra in un formato più compatto e manovrabile le qualità e le capacità dei modelli di grandi dimensioni, affiancato da un altro best seller come il 6150R che propone un concentrato delle più avanzate tecnologie oggi utilizzate dal gigante americano. Nutrita anche la rappresentanza dei modelli della Serie 5, in questo caso affidata ad un esponente della nuova linea 5M presentata in anteprima lo scorso settembre a Berlino, il 5115M, affiancato dai due versatili e collaudati multifunzione 5095E e 5090G. Altra anteprima berlinese presente allo stand, uno degli esponenti della Serie 7R versione 2014, il 7290R, equipaggiato con l'innovativa trasmissione e23 a 23 marce avanti e 11 marce indietro con Efficiency Manager. A completare lo schieramento allestito nel Padiglione 6 uno dei top di gamma della serie 7080 di trince semoventi John Deere, la 7780i, equipaggiata dal 2013 con il rivoluzionario sistema rompigranella KernelStar. Interamente dedicato alla coltivazione di vigneti e frutteti è stato invece lo stand allestito da John Deere nel padiglione 4. Protagonisti degli accoglienti spazi approntati per l'occasione, un 5100 GF, ideale per operazioni in coltivazioni caratterizzate da ampie larghezze interfilari, e un 5085GL, che grazie al profilo ribassato è in grado di operare con la massima agilità anche in spazi contenuti e al di sotto di alberi da frutta o vigne di altezza ridotta. Accanto ai padiglioni, anche le aree esterne del quartiere fieristico veronese hanno visto protagoniste le macchine John Deere, sia all'interno di uno spazio appositamente dedicato a una delle più recenti creazioni del marchio del cervo, la mietitrebbia S670i, sia nel quadro della demo "Soluzioni pieno campo", sfilata e presentazione tecnica di macchine e

attrezzature per il pieno campo organizzata da Fieragricola in collaborazione con la rivista MAD, che ha visto sotto i riflettori, ancora una volta, un 7290R e un 6090RC appositamente allestiti per l'occasione. Oltre che dal folto pubblico di visitatori presente negli stand durante i quattro giorni della manifestazione, la qualità dei prodotti John Deere e il costante impegno profuso dal marchio nel rispondere alle richieste del mercato con soluzioni sempre più produttive e affidabili, ha ricevuto in occasione di Fieragricola un altro importante riconoscimento con l'assegnazione di ben sei trofei del prestigioso Best Seller Award, l'evento organizzato in collaborazione con la rivista Macchine Trattori che ogni anno premia le migliori performance commerciali nel settore della meccanizzazione agricola. Quattro le piazze d'onore conquistate da John Deere, con il 6125R nella categoria Trattori multiuso, il 6210R nella categoria Trattori di potenza medio - alta, il 7230R nella categoria Trattori di alta potenza e gli 8260R e 8360R nella categoria Trattori di altissima potenza, cui si sono aggiunti i terzi posti del 6140R nei Trattori di potenza medio - alta e del 7280R nei Trattori di alta potenza. Anche in occasione di Fieragricola, infine, John Deere ha voluto sottolineare quella tradizionale attenzione e sensibilità verso i propri clienti che da sempre rappresenta uno dei principali punti di riferimento della sua filosofia. Un'attenzione che a Verona si è concretizzata nell'organizzazione di un incontro con un panel di 80 clienti dedicato alle macchine da raccolta e ai servizi offerti da John Deere alla clientela italiana, evento che oltre ad offrire un momento di informazione e aggiornamento ha rappresentato anche un'occasione conviviale in cui scambiare esperienze e consolidare relazioni.

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IGIENE URBANA

Le spazzatrici Bucher: una gamma completa adatta ad ogni esigenza di lavoro

L'affidabilità del marchio, l'innovazione continua nei prodotti, rappresentano la forza del grande Gruppo Giletta: la forza di un gruppo multinazionale, la capacità di adattarsi alle esigenze di ciascun operatore, grazie alla versatilità nell'allestimento delle spazzatrici Bucher, caratterizzate da potenza ed affidabilità nell'utilizzo, il tutto supportato da un servizio di assistenza efficiente e personalizzabile, grazie a risorse altamente competenti e a dotazioni tecnologiche all'avanguardia, con l'aggiunta di un'organizzazione orientata al risultato, cioè alla soddisfazione del cliente. La gamma delle spazzatrici è sempre più completa ed in continua evoluzione, con modifiche e migliorie dei mezzi costanti e continuative, in grado di soddisfare le diverse esigenze di pulizia degli operatori, dai piccoli spazi, ai centri storici, ai grandi spazi, ai cantieri edili e stradali. Da ultimo il restyling della CityCat 2020, la spazzatrice snodata migliorata e perfezionata, soprattutto in riferimento al comfort dell'operatore che può lavorare in maggiore libertà, grazie alla cabina migliorata nell'altezza interna, con nuove sospensioni del sedile. Il costante riconoscimento che ogni anno ottiene nel mercato, spinge Giletta e Bucher ad investire continuamente in ricerca e sviluppo, con l'obiettivo finale di ottimizzare le performance del mezzo, sotto ogni punto di vista. L'impatto ambientale, il comfort dell'operatore, la durevolezza 48

del mezzo, il servizio di assistenza, la guida all'utilizzo, tutti aspetti mai trascurati, anzi diventati obiettivi aziendali condivisi a tutti i livelli. La gamma parte dalla piccola di casa, la CityCat 1000, agile e maneggevole, grazie alle 4 ruote sterzanti delle quali è dotata. La semplicità operativa e di manutenzione che la contraddistinguono ne fanno una spazzatrice ad elevata economicità, oltre che potente ed affidabile, adatta ai piccoli centri storici, ai centri urbani, perfetta per il settore delle pulizie industriali e zone residenziali. Tra i tanti punti di forza si sottolineano il comfort per l'operatore e i bassi consumi. Anche la CityCat 2020 si presta perfettamente ai centri storici e a spazi angusti, facilmente raggiungibili grazie allo snodo articolato, che la rende agilissima e maneggevole. La cabina di guida e il comfort per l'operatore, come in tutte le spazzatrici Bucher, sono ottimi, ancora di più grazie alla cabina dalla grande visibilità, agile e manovrabilissima grazie all'articolazione ed allo snodo centrale. E' una spazzatrice dagli ingombri molto contenuti, ma di elevata potenza e dalle prestazioni altamente performanti. La CityCat 5000 è certamente da sempre la spazzatrice più amata e venduta, versatile, potente, efficiente, dotata di tutti i comfort, allo stesso tempo maneggevole grazie alle 4 ruote sterzanti. Con motorizzazioni dalle basse emissioni, è la spazzatrice ideale per i grandi centri urbani

con elevate esigenze di pulizia. Accessoriata con uno dei tanti optional riesce veramente a soddisfare gli operatori del settore più esigenti e meticolosi, vista la perfezione del risultato grazie all'ottimale copertura delle spazzole e alla potenza di aspirazione. CityCat 5000 è disponibile nella versione 40 km/h (macchina operatrice) e nella versione 80 km/h (veloce). La potente spazzatrice Bucher Schörling CityFant 6000 su telaio è la spazzatrice per eccellenza in termini di affidabilità ed economicità di utilizzo. Decisamente ricca la dotazione di serie. Altissime le prestazioni ed elevata l'autonomia grazie alla capacità della cassa, al capiente serbatoio dell'acqua ed all'ampio serbatoio gasolio dedicato, anch'esso compreso nel rilevante equipaggiamento di serie. L'innovativa Spazzatrice Bucher Schörling OptiFant 8000 assolve i compiti di pulizia più gravosi, con il nuovo ed instancabile modello caratterizzato, anche nelle versioni di serie, da una robustezza estrema e da motorizzazioni potenti sviluppando una potenza di spazzamento incredibilmente elevata.

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TRASPORTI

Dotto Trains presenta lo shuttle elettrico Dottobus

La storia di Dotto Trains affonda le sue radici in quello che è stato esattamente il tema della prima edizione di Green Mobility Show, evento svoltosi al Porto Turistico di Venezia il 28 e 29 marzo 2014. Sin dal 1962, quando è stata fondata da Ivo Dotto, l'azienda è riuscita a trasformare il modo di muoversi della gente grazie all'ideazione e alla realizzazione dei primi trenini elettrici. Creati inizialmente per il settore leisure e quindi per il mero divertimento di grandi e piccini, hanno sin da subito conquistato ulteriori nicchie di mercato perchè in grado di rispondere alle sempre nuove e diversificate esigenze di movimentazione delle persone all'interno o tra le città. Scegliere un treno significa promuovere una tipologia di trasporto alternativa in grado di far riscoprire con semplicità e allegria l'emozione di viaggiare a contatto con la natura, lungo itinerari inconsueti o difficilmente raggiungibili. E tutto ciò regalandosi il "giusto" tempo per gustare le bellezze paesaggistiche di tutto il mondo, di cui solitamente nemmeno ci si accorge. Ma oltre a questo c'è molto di più. Dalla realizzazione di quel primo trenino su gomma agli attuali modelli più moderni, Dotto Trains ha sempre posto notevole attenzione al rispetto dell'ambiente e alla mobilità sostenibile. Lavori Pubblici n. 67 marzo - aprile 2014

Se definiamo la "mobilità sostenibile" come una modalità di spostamento in grado di diminuire l'impatto ambientale sociale ed economico generati dai normali veicoli a motore (inquinamento atmosferico, acustico, congestione stradale, incidentalità...), si può affermare che Dotto Trains si è da sempre impegnata e mossa in questa direzione. La salvaguardia dell'ambiente è uno dei punti di forza su cui si basa la filosofia aziendale ed è ormai radicata nel DNA delle scelte che caratterizzano ogni passo avanti. L'impegno dell'azienda è quello di sfruttare le energie sostenibili e investire nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni orientate all'ecocompatibilità ambientale, utilizzando sempre le tecnologie e le motorizzazioni disponibili con la più bassa emissione di CO2 o addirittura con emissioni zero per le motorizzazioni elettriche. Grazie a tutto ciò i treni Dotto sono divenuti a oggi una valida alternativa agli abituali mezzi di trasporto e sono stati ulteriormente sviluppati e ottimizzati per essere versatili e affrontare percorsi di ogni genere pur trasportando addirittura 60 persone a bordo: strade innevate, stretti vicoli dei centri storici, sterrati, forti pendenze. Compattezza, funzionalità, alta qualità ambientale, conservazione dell'energia, comfort, contenimento di costi

e dei consumi: sono questi i concetti alla base della sostenibilità cui Dotto Trains si è ispirata per la realizzazione del nuovo shuttle elettrico. Dai primi trenini elettrici su binario degli anni '60, passando per i treni a motore, si è arrivati oggi all'innovativo Dottobus: un mezzo realizzato con un'attenzione particolare all'ambiente senza rinunciare alla consueta affidabilità, maneggevolezza ed efficienza che contraddistinguono l'intera produzione. Il 1994 aveva già segnato un ritorno al passato con l'introduzione del treno elettrico Muson River, di linea più classica e molto originale, e con il Dottobus oggi si è cercato di evolvere adottando un design più lineare, accattivante e moderno. Si tratta di un vero e proprio mezzo di trasporto tecnologicamente all'avanguardia, efficiente e affidabile, che riduce profondamente l'impatto ambientale del traffico e fa risparmiare sui consumi, dirigendosi esattamente verso quel modello di "economia sostenibile" da tutti auspicato. Questo innovativo shuttle elettrico può trasportare fino a 16 persone nella sola motrice e altre 20 o 28 nelle carrozze aggiuntive. Grazie alla batteria al litio, all'inquinamento atmosferico e acustico pari a zero non può che confermarsi un'altra alternativa ecologica Made in Dotto. 49


VERDE

Trattorino John Deere X950R

Il nuovissimo trattorino John Deere X950R è la soluzione ideale per i lavori più duri. Basato sulla piattaforma X700, questo modello con scarico e raccolta posteriore è dotato di telaio e piatto robusti in acciaio per lavorare a lungo senza problemi. Il motore diesel ad alta coppia ed i motori idraulici delle ruote heavy-duty consentono di gestire i terreni più difficili per tutto il giorno. Grazie all'eccellente ergonomia ed ai comandi intuitivi gli operatori lavorano nel massimo comfort. A seguire, le caratteristiche chiave del trattorino John Deere X950R. - Lunga durata: tutti i componenti, come il transasse idrostatico heavyduty ed il telaio in acciaio interamente saldato, sono progettati per resistere nel tempo. Il telaio brevettato si estende oltre il cofano anteriore per servire da paraurti e sostenere i pesi anteriori per controbilanciare le attrezzature posteriori. - Massima precisione: grazie alla tecnologia "tail follows trail" è possibile

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lavorare vicino a recinzioni o pareti comodamente ed in tutta sicurezza. L'unica cosa a colpire il cesto di raccolta sarà l'erba scaricata dal piatto. - Motore potente e affidabile: il motore diesel da 900 cc a 3 cilindri presenta una coppia estremamente elevata. La combustione efficiente contribuisce a ridurre le emissioni ed i consumi, mentre il nuovo cofano migliora la circolazione dell'aria per il raffreddamento. - Comandi intuitivi: le operazioni vengono semplificate grazie all'esclusiva leva multifunzione che consente di controllare il piatto ed il cesto raccoglitore con la sola punta del dito. - Bloccaggio del differenziale: il bloccaggio del differenziale, facile da utilizzare, garantisce la massima trazione anche nelle condizioni più difficili. - Piatto di taglio: sono disponibili un piatto di taglio con larghezza di 122 cm oppure di 137 cm. I piatti sono azionati da cardano per garantire un'ottima durata e la frizione della PTO elettrica

offre un innesto modulato senza strappi. L'altezza di taglio può essere regolata facilmente grazie ad una comoda manopola situata sul cruscotto. - Opzione scarico alto: con l'ampia capacità di 650 litri, il cesto consentirà di lavorare più a lungo tra uno scarico e l'altro, e potrà essere caricato completamente ed in maniera uniforme dal momento che il contenuto viene versato al centro del container di raccolta. - Opzione scarico basso: con una straordinaria capacità di 570 litri, il cesto può essere aperto usando la sola leva idraulica multifunzionale. Attraverso una pompa idraulica separata il cesto viene velocemente sollevato e svuotato a basso regime del motore. - Kit di omologazione (opzionale): se è necessario servirsi di strade pubbliche per recarsi da un luogo all'altro, è disponibile un kit opzionale comprendente tutto il necessario per spostarsi in tutta sicurezza e nel rispetto delle leggi vigenti.

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