Compact Truck 4x4 n. 77 novembre - dicembre 2015
quota neve s.r.l. via Panizza 12 - 20144 Milano Poste Italiane S.p.A. Sped. in abb. postale 70% LO/MI
4 Il Green Public Procurement nel settore dell'edilizia Dana Vocino 5 La flessibilità è un must... Kahlbacher ha la giusta soluzione: Vampir Flex, lo sgombraneve flessibile 6 Un Bonetti per tutti i lavori di Mello Gh. Marchelli 8 Lavagemme Schmidt per 4 Compartimenti Anas 9 Hitachi conclude un accordo O.E.M. con Mecalac 10 Merlo TreEmme sull'onda del modulare 12 Multicar M31 Euro VI con allestimento raccolta rifiuti a Ecomondo 2015 14 Hymach rinnova la sua "fidata" Gh. Marchelli 16 Trenini Dotto Euro 5 per Gubbio e Chianciano Terme Ga. Marchelli 18 Green Projects dà nuova vita alla plastica: dalla progettazione all'installazione del prodotto 20 Allison Transmission: una giornata a tutto gas! 22 Il Test e Technology Centre Daimler a Immendingen 23 Unimog per la manutenzione stradale tutto l'anno in Repubblica ceca 24 Progettazione ecologica delle infrastrutture di trasporto e miglioramento della sicurezza stradale Marco Dinetti 26 VF Venieri fornisce 8 terne all'Esercito Italiano 27 Ampliamento della gamma Bobcat per la manutenzione invernale 28 Mattei e TerMac: sodalizio vincente al servizio di Autostrade per lʼItalia 30 Palfinger Platforms Italy 31 Nuovi trattori John Deere Serie 6R e 6M con motori Stage IV/Tier 4 Final 32 Doosan lancia il nuovo escavatore Stage IV DX235LC-5 33 Verso un trasporto sostenibile: Scania a Ecomondo col primo autocarro ibrido Euro 6 34 Servizi invernali e pulizia delle strade a IFAT 2016
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In copertina
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Il Green Public Procurement nel settore dell'edilizia ARCH. DANA VOCINO FONDAZIONE ECOSISTEMI - Segreteria scientifica Forum CompraVerde-BuyGreen Il Piano Nazionale per il Green Public Procurement (GPP), approvato nel 2008 dal Ministero dell'Ambiente e aggiornato nel 2013, ha previsto la redazione di Criteri Ambientali Minimi (CAM) per 12 categorie merceologiche, tra le quali anche l'edilizia. Questi criteri ambientali sono introdotti nei bandi di gara per forniture, servizi e lavori di tutta la pubblica amministrazione, dal Governo centrale, agli enti locali, alle ASL, università, comuni, regioni, enti parco... Finora, l'adozione di criteri ecologici nei bandi di gara costituiva una scelta volontaria da parte degli enti che in diversa misura, negli ultimi sette anni a partire dall'approvazione del PAN GPP, hanno adottato questa politica. A far data dall'approvazione definitiva del Collegato Ambientale (Disegno di legge "Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali"), attesa nei prossimi mesi, per alcune categorie merceologiche scatterà l'obbligo di introdurre i CAM in tutti i bandi di gara per l'acquisto di forniture e servizi che comportano consumi rilevanti di energia (servizi energetici, illuminazione, acquisto di computer...). Per tutte le altre categorie merceologiche, tra le quali l'edilizia, gli enti saranno obbligati ad introdurre i CAM in almeno il 50% dei bandi di gara, su base annua, e con riferimento agli importi a base d'asta. Il CAM edilizia è attualmente in fase di approvazione e si attende la firma del Decreto Interministeriale entro la fine dell'anno. Con la sua approvazione, tutti gli enti dovranno introdurre i criteri ecologici (minimi obbligatori) in almeno la metà dei propri bandi di gara di
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lavori pubblici, adottando obbligatoriamente il criterio di selezione dell'offerta economicamente più vantaggiosa e introducendo, tra i criteri di valutazione dell'offerta ex art. 83, lettera e) del D. Lgs 163/2006, i criteri premianti indicati nel CAM stesso. I principali contenuti del CAM edilizia Il documento è articolato in 4 parti ed è applicabile in tutti i tipi di lavori (ristrutturazione, nuova costruzione, manutenzione...). La prima parte contiene criteri ecologici obbligatori - fatte sempre salve norme più restrittive vigenti - nel caso si debba eseguire una ristrutturazione urbanistica o la nuova realizzazione di un insediamento urbano. I criteri riguardano aspetti di natura urbanistica, di protezione dei beni naturalistici e paesaggistici, di sistemazione delle aree per garantire una corretta quantità e distribuzione delle aree a verde e di conservazione della biodiversità. Oltre a questi aspetti sono indicati criteri obbligatori per l'approvvigionamento energetico dei nuovi quartieri, per l'organizzazione della mobilità sostenibile e per altri aspetti legati alla corretta gestione del quartiere. La seconda parte contiene criteri ecologici relativi all'"edificio" ed in particolare alle prestazioni energetiche, al risparmio idrico, alla qualità ambientale interna (illuminazione naturale, aerazione naturale e ventilazione meccanica controllata, ai dispositivi di protezione solare, al comfort acustico e termoigrometrico...) e al piano di manutenzione e monitoraggio delle prestazioni ambientali dell'edificio. La terza e più corposa parte del CAM è dedicata ai materiali da costruzione ed ai componenti edilizi e impianti. Per diverse tipologie di materiali (cementi, acciai, laterizi, plastiche,
isolanti, pitture e vernici, impianti di riscaldamento...) sono indicati i criteri ecologici obbligatori che i detti materiali devono garantire e i relativi mezzi di prova che gli offerenti devono presentare in fase di gara. In generale i criteri ecologici relativi ai materiali da costruzione rispondono all'obiettivo strategico di ridurre l'impatto ambientale sulle risorse naturali, di aumentare l'uso di materiali riciclati incrementando così il recupero dei rifiuti, con particolare riguardo ai rifiuti da demolizione e costruzione (contribuendo così anche al raggiungimento dell'obiettivo di riciclare entro il 2020 almeno il 70% dei rifiuti inerti da costruzione e demolizione non pericolosi), fermo restando il rispetto di tutte le norme vigenti e di quanto previsto dalle specifiche norme tecniche di prodotto. Per quanto riguarda i mezzi di prova il CAM prevede certificazioni ambientali di prodotto, dichiarazioni ambientali, Ecolabel e altri specifici o equivalenti mezzi di prova di volta in volta richiamati nei diversi articoli del decreto interministeriale. L'ultima parte del CAM è dedicato ai criteri ecologici obbligatori per la gestione sostenibile del cantiere: sono indicate modalità di demolizione (selettiva) e rimozione dei materiali da C&D, corretti usi dell'energia e dell'acqua per evitare sprechi, gestione corretta dei rifiuti in cantiere. Nel caso in cui l'impresa offerente è dotata di un sistema di gestione ambientale ISO 14001 o registrazione EMAS non è necessario richiedere specifica documentazione, durante la fase di cantiere, che attesti l'adozione delle misure di gestione ambientale nella fase di realizzazione delle opere.
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VIABILITA' INVERNALE
La flessibilità è un must... Kahlbacher ha la giusta soluzione: Vampir Flex, lo sgombraneve flessibile
ghezza di sgombero in caso di necessità. La maggior parte dei componenti vengono già montati su Vampir Pro e la loro efficienza è pertanto comprovata. Grazie all'impiego di tubolari di grandi dimensioni e di qualità elevata è stata ottenuta una stabilità estrema. Per soddisfare le diverse esigenze dei clienti riguardo le caratteristiche di sgombero di neve dura e compatta o morbida vengono montati supporti a molle intercambiabili, che consentono una regolazione variabile degli angoli delle barre anteriori a 10°, 15° o 20°. Inoltre, tramite le testate a vomere pure intercambiabili è possibile adeguare il comportamento di espulsione alle diverse condizioni d'impiego e alle velocità di sgombero. Con il telaio inclinabile si ottengono inclinazioni di 30°, 32°, 34° o 36° montando battute in poliammide commutabili. Vampir Flex è indicato per il montaggio su trattori, strutture portattrezzi e autocarri.
Cosa c'è dietro? Le vie del traffico da sgomberare dalla neve sono di diverso tipo: strade strette di montagna, ampie strade provinciali, autostrade a grande percorrenza o larghe piste negli aeroporti. Vampir Flex è stato sviluppato per poter offrire al cliente un prodotto in grado di soddisfare le più svariate esigenze. Come dice il nome, Vampir Flex è un sistema modulare che può essere assemblato in modo flessibile. Sono possibili larghezze di sgombero variabili da 2,7 fino a 6,3 m, secondo ill numero di lame sgombraneve. Lo sgombraneve è indicato per le condizioni di rimozione neve più gravose ed è caratterizzato da un'elevata scorrevolezza e da una rumorosità contenuta. Diversi allestimenti speciali, come la barra di sgombero Eco, il dispositivo di blocco dell'espulsione, le lame orientabili o le testate a vomere, possono essere montati facilmente a posteriori. I dispositivi di blocco dell'espulsione possono essere aperti e chiusi idraulicamente e servono ad evitare l'espulsione temporanea della neve in prossimità di ingressi e incroci. Le lame orientabili, che possono essere montate su entrambi i lati del telaio dello sgombraneve e sono un'alternativa ai dispositivi di blocco dell'espulsione, possono essere utilizzate in numerose situazioni. Da chiuse hanno una posizione ad angolo retto rispetto alla lama sgombraneve e, grazie alla loro forma ad U, sono indicate, ad esempio, per rimuovere la neve dai parcheggi. Da aperte le lame orientabili sono in linea con le lame sgombraneve e consentono di aumentare la larLavori Pubblici n. 77 novembre - dicembre 2015
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PORTATTREZZI
Un Bonetti per tutti i lavori di Mello GHERARDO MARCHELLI
Il Bonetti F100X, grazie al telaio robusto, alle dimensioni contenute e al piacere e sicurezza di guida, è stato ed è molto apprezzato dai tantissimi comuni della provincia di Sondrio che da oltre trent'anni vengono serviti dal rivenditore di zona Garden Technology della famiglia Barri con sede a Nuova Olonio (SO). Affidabilità, sicurezza e continuità del prodotto hanno sicuramente decretato il successo dell'autocarro 4x4 italiano che viene in particolar modo apprezzato dai molti comuni che devono operare su territori estremamente variegati, con strade strette, dissestate e fuoristrada da capogiro.
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E' proprio il caso del comune di Mello (SO) che oggi sostituisce un Bonetti del 2004 con un nuovissimo Bonetti F100X. Il comune, che conta circa 1.000 abitanti, si sviluppa su un territorio montano con una quota di 680 m.s.l.m. partendo da 550 m per arrivare a 1.100 m, dove si trovano gli alpeggi oramai trasformati in case di villeggiatura estiva, aumentando così del 20% la popolazione in quei due mesi. Il paese vede molte strade strette e la parte in quota è servita da strade bianche con un territorio boschivo da manutenere. Qui il mezzo Bonetti precedente ha permesso al comune di avere una soluzione agile, robusta,
affidabile e tecnologicamente avanzata per tutti i compiti di raccolta rifiuti, pulizia della neve dalle strade, autocarro forestale e di servizio per portare le attrezzature necessarie ed il trasporto dei materiali sia su strada che in fuoristrada. La riconferma dell'acquisto Bonetti è stata dettata soprattutto dalle caratteristiche tecniche e dall'affidabilità del prodotto, testate in più di 10 anni d'utilizzo, ma anche per l'assistenza e per la disponibilità dei ricambi, cosa rara, viste le vicissitudini degli ultimi anni che hanno caratterizzato il mercato dei minitruck. La scelta del nuovo F100X è stata indirizzata alla versione in macchina operatrice, visto il vantaggio di portata superiore ai 2.500 kg, con la semplice patente B. Altri vantaggi tenuti in considerazione sono stati il risparmio sui costi assicurativi e di revisione (per il momento). La limitazione dei 40 km/h non penalizza l'uso del veicolo, visto che la zona di trasferimento è limitata alla sola area del comune. Naturalmente l'allestimento del mezzo prevede il cassone ribaltabile con sovrasponde per il ritiro rifiuti ed il trasporto di ramaglie, la piastra anteriore portattrezzi ed il gancio di sicurezza del cassone Tippersafe. Il nuovo autoveicolo mantiene tutte le caratteristiche principali del precedente: il telaio caratterizzato dall'alta
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rigidità torsionale per ottimizzare le prestazioni in cava/cantiere soprattutto con l'abbinamento delle attrezzature frontali (lama neve), le sospensioni a balestre paraboliche che garantiscono una eccezionale stabilità del veicolo in tutte le condizioni in particolare con attrezzature anteriori montate (lama neve), salvaguardando l'operatore e l'usura degli pneumatici (tra vuoto e carico), gli assali rigidi di costruzione Bonetti con corpo centrale in ghisa sferoidale e lubrificazione totale a bagno d'olio, compresi i semiassi anteriori muniti di giunti omocinetici, le ruote singole su entrambi gli assi con pneumatici da 215/75 R17.5 in modo da garantire l'affidabilità della trazione sui vari tipi di terreno, l'idroguida ZF a rapporto variabile (cambia in funzione dell'angolazione di sterzata) collegata al ponte anteriore tramite una barra trasversale e munita di ammortizzatore sterzo per salvaguardare la meccanica durante i tragitti fuoristrada. Inoltre, il motopropulsore FPT (Iveco) turbo diesel common rail da 3.000 cm3 che eroga 146 HP (107 kW ed una coppia di 370 Nm a 1.400 giri) abbinato al cambio Iveco a 6M+R con rapporti sincronizzati, il tran sfer/riduttore Bonetti collegato rigidamente al cambio, moltiplica i rapporti (totale 12+2 RM) e distribuisce la coppia su entrambi gli assi tramite un 3° differenziale centrale bloccabile.
Infine, l'impianto idraulico e la piastra portattrezzi progettati e montati direttamente da Bonetti, hanno permesso di utilizzare le attrezzature invernali già in possesso del comune, una lama Molinari ed uno spargitore Giletta. Particolarmente apprezzati sono tutti quei particolari e migliorie che negli anni Bonetti ha apportato alle proprie macchine, ascoltando le necessità ed i suggerimenti preziosi dei vari operatori nei differenti settori e soprattutto in diversi paesi. Tutto questo grazie al rapporto di collaborazione che la famiglia Bonetti ha creato in oltre quarant'anni di attività con i rivenditori e soprattutto con i clienti finali, come lo sviluppo dei fanali supplementari anteriori posizionati sotto gli occhi dell'operatore in modo da evitare il riflesso della luce sui fiocchi di neve durante le forti nevicate, il freno a disco supplementare sull'albero di trasmissione che si inserisce automaticamente con la leva di stazionamento in combinata con i 2 dischi posteriori sulle ruote, la sicurezza del cassone tramite l'aggancio automatico del Tippersafe in tegrato nel cassone che garantisce sicurezza durante le operaz ioni di c aric o/ s c aric o di at t rez z at ure c on l ' ut iliz z o delle rampe posteriori. Il Tippersafe è un gancio di ritenuta del pianale cassone azionato idrauli-
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camente dallo stesso comando del ribaltamento del cassone. Durante il sollevamento del cassone, il gancio di ritenuta viene disinnescato automaticamente e si ripristina con il riposizionamento del cassone nella posizione normale di lavoro evitando così l'innalzamento inaspettato. Nasce come brevetto in casa Bonetti principalmente per l'applicazione sui veicoli di propria produzione, al fine di risolvere il problema della discesa dei mezzi pesanti come miniescavatori, tagliaerba, segnastrade, falciatrici o autopiattaforme (che per essere caricate sugli autoveicoli generalmente hanno la propria trazione di traslazione, comandate da operatori a bordo macchina, da una postazione esterna oppure da tele/radiocomando) dal cassone ribaltabile per non avere il problema di sgancio del cassone stesso e del suo conseguente ribaltamento. Si aggancia e si sgancia in automatico evitando così anche l'errore umano che in questi casi può essere persino fatale. Una volta agganciato, un perno di acciaio blocca ogni possibile movimento del cassone. Il signor Barri di Garden Technology ha confermato che l'affidabilità, la robustezza e soprattutto la garanzia di disponibilità dei ricambi anche su veicoli datati (a prezzi corretti) hanno dato un valore aggiunto al marchio Bonetti e valorizzato anche il mercato dell'usato.
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ATTREZZATURE
Lavagemme Schmidt per 4 Compartimenti Anas
Si sono concluse nello scorso mese di novembre le operazioni di consegna e collaudo funzionale di 4 bracci lavagemme Schmidt da applicare ad altrettanti Unimog U 427 acquisiti di recente da Anas. La necessità di tali attrezzature trova ragione nella recente strategia di internalizzazione che Anas ha deciso di perseguire non solo per diminuire i costi, ma anche per garantire un servizio più efficace e professionale. In un periodo nel quale la maggior parte delle gare di lavori e servi-
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zi si aggiudicano al massimo ribasso, l'internalizzazione consente ad Anas di investire in attrezzature di qualità e di utilizzarle al meglio sfruttando la mano d'opera specializzata interna. I Compartimenti che potranno contare sui nuovi bracci lavagemme RPSH Schmidt sono: Roma, Perugia, Palermo e l'Ufficio per la A3 Salerno Reggio Calabria. Durante le operazioni di consegna e collaudo funzionale della fornitura, le attrezzature sono state testate sia su
strada, sia su appositi percorsi test all'interno dei Compartimenti di destinazione, dimostrando l'efficacia e la velocità di lavoro di un prodotto semplice, di facile utilizzo ed economico, da sempre facente parte della gamma Schmidt. Il braccio lavagemme Schmidt RPS-H viene applicato anteriormente su piastra portattrezzi DIN Gr.3 o Gr.5 e prende il moto dall'impianto idraulico del veicolo portante. Un serbatoio di acqua posto sul cassone provvede all'umidificazione dei segnalimiti poco prima del passaggio delle spazzole, attraverso una pompa elettrica ed una serie di ugelli spray. In luogo dell'acqua, è possibile spruzzare una soluzione detergente al fine di coadiuvare le spazzole nella rimozione dello sporco più ostinato e velocizzare le operazioni. Il braccio RPS-H è stato progettato per compiere cicli di pulizia in modo automatico e particolarmente veloce: una volta che l'operatore avvia il ciclo, le spazzole controrotanti scendono abbracciando il segnalimiti e pulendoli fino alla base. Un sensore di fine corsa, una volta sfiorato il terreno, inverte il moto e riporta il braccio nella posizione di partenza, consentendo lo spostamento del veicolo verso il prossimo segnalimiti. La durata del ciclo completo è di appena 10 secondi ed il consumo di acqua/detergente risulta essere circa 1 litro.
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La versatilità della macchina consente di lavorare a destra e a sinistra, e, una volta ruotato il gruppo spazzole di 90°, di trattare guard rail metallici o new jersey con una efficacia e velocità sconosciute ad una squadra che operi manualmente. Una volta terminate le operazioni, il braccio si ripiega frontalmente, rientrando in sagoma per il trasferimento. Le caratteristiche principali del braccio lavagemme RPS-H: - costruzione robusta in tubolari di acciaio a sezione quadrata; - due rulli spazzanti azionati ciascuno da un motore idraulico, con paraspruzzi integrati; - possibilità di variare velocità e direzione di rotazione senza soluzione di continuità; - possibilità di operare sia su segnalimiti montati a terra, sia su quelli montati sulla struttura dei guard rail; - sensori di fine corsa. Dopo la recente acquisizione della macchina tappabuche Schmidt SR800, questi 4 lavagemme testimoniano la chiara rotta di Anas verso attrezzature altamente professionali, che garantiscono elevate prestazioni e la sicurezza delle strade che tutti noi, giornalmente, percorriamo.
MOVIMENTO TERRA
Hitachi conclude un accordo O.E.M. con Mecalac Hitachi Construction Machinery (Europa) NV (HCME) ha annunciato di aver concluso un accordo O.E.M. (Ori gi nal Equipment Manufacturer) con Mecalac Baumaschinen GmbH (Mecalac). L'accordo riguarda la fabbricazione di pale caricatrici compatte articolate, rispondenti alle norme europee sulle emissioni fase III B, da parte di Mecalac nella sua fabbrica di Büdelsdorf in Germania. "Hitachi si sforza di proporre costantemente in tutta Europa la soluzione più affidabile ai suoi clienti attuali e potenziali" dice Moriaki Kadoya, Presidente di HCME. "Questo accordo permetterà di fornire ai clienti Hitachi la miglior tecnologia del mercato associata a un livello elevato di supporto dopo vendita fornito dalla rete di concessionari di HCME".
Tre nuovi modelli performanti - dalle 4,9 alle 5,4 tonnellate - sono previsti nell'accordo: ZW65-6, ZW75-6 e ZW95-6. Questi saranno commercializzati col marchio Hitachi, col suo colore standard arancione, dalla rete ufficiale di concessionari HCME. Tutte le macchine sono proposte con un sistema di autostabilizzazione dell'oscillazione che aumenta la stabilità
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e assicura una guida perfetta, un'altezza totale inferiore a 2,5 m e un bloccaggio manuale del differenziale al 100% del ponte anteriore e posteriore per una trazione identica su ogni ruota anche su terreni accidentati. Queste pale caricatrici gommate articolate sono dotate di un monoboom che garantisce un'eccellente visibilità panoramica nei cantieri. "Questa gamma di caricatrici articolate gommate è stata continuamente aggiornata e propone il miglior design del mercato", dice Henri Marchetta, Presidente del Gruppo Mecalac. "Per Mecalac questa cooperazione è il riconoscimento del livello tecnico delle sue caricatrici, dell'attenzione dedicata alla protezione dell'ambiente e alla sicurezza degli operatori e anche della qualità delle nostre produzioni". 9
PORTATTREZZI
Merlo TreEmme sull'onda del modulare
La nuova serie Light Duty dei portattrezzi TreEmme declina il concetto di modularità anche nei veicoli multifunzione del Gruppo Merlo. Una sinergia di gruppo che, nel nuovo MM135MC, mette in risalto leggerezza, capacità di operare in contesti difficili e una grande duttilità in diversi ambiti applicativi. Lo abbiamo visto in più di una occasione. Fra gli addetti ai lavori se n'è parlato più di una volta. Ora il nuovo TreEmme MM135MC è pronto per il mercato. Una macchina completamente nuova, la più piccola del brand che fa parte di Merlo Group, e che trova nell'impostazione derivata dai telescopici modulari il suo nuovo leitmotiv per distinguersi dalla concorrenza. La necessità era chiara: fornire al mer-
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cato un nuovo mezzo che fosse indirizzato alle applicazioni multiuso delle municipalità e delle aziende che si occupano di manutenzione del verde stradale. E non solo: con un forte appeal verso tutte quelle applicazioni borderline che permettono un impiego nel corso di tutto l'arco dell'anno. Ecco allora che, rispetto ai suoi fratelli maggiori, il nuovo MM135MC dispone di una struttura più leggera senza rinunciare alla mobilità fuoristrada di alto livello che i telescopici Merlo hanno sempre avuto. La cabina non è più centrale ma laterale/sinistra ed è la stessa, con le ovvie differenze, dei sollevatori dall'inconfondibile colore verde. La visibilità è garantita sia dalla posizione
elevata che dalla superficie vetrata che si sviluppa molto bene sia lateralmente che superiormente. Questa nuova impostazione ha permesso di distribuire ottimamente i pesi sia in fase di lavoro che di trasporto. L'esperienza del costruttore con i sollevatori telescopici è stata completamente traslata in questo nuovo progetto che ha dato vita a un veicolo del tutto inedito. A fronte di una maggiore leggerezza rispetto agli altri modelli che compongono la gamma TreEmme, l'MM135MC mantiene tutte le caratteristiche di un vero veicolo fuoristrada. Peculiarità conferite dagli assali Merlo con riduttori epicicloidali, dall'altezza libera da terra, dall'impostazione generale derivata dai modelli più grandi. Il nuovo MM135MC è un vero portattrezzi per tutte le aplicazioni, dispone sia di attacco laterale/ventrale, sia di attacco anteriore e posteriore di Cat. 2. Le caratteristiche tecniche sono molto interessanti, tenendo conto della compattezza della macchina e delle sue peculiarità. Si parla infatti di 3.000 kg sollevabili anteriormente grazie al sollevatore rigido a comando idraulico con braccetti retraibili per la marcia su strada. L'altezza di sollevamento è pari a 1.200 mm. Sempre anteriormente abbiamo 3 prese idrauliche proporzionali, di cui una con possibilità di mandata in continuo. La PTO meccanica da 1.000 giri/min eroga 75 kW (100 CV) effettivi. Posteriormente i dati sono leggermente diversi con 2.500 kg sollevabili dall'attacco a tre punti di Cat. 2 e la
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presa di potenza idraulica dispone di 70 kW (95 CV). L'omologazione come trattore agricolo permette il traino di rimorchi su strada sia con frenatura idraulica (10 t) che pneumatica (in corso di omologazione). Anteriormente non si parla solo di sollevatore ma anche di un attacco a piastra per verricelli, gru, per un braccio con benna da carico o per attrezzature di vario genere come, ad esempio, aspiratori per fogliame. Le configurazioni che scaturiscono sono eccezionalmente varie e spaziano dalla manutenzione stradale, sia estiva che invernale, fino all'impiego nel settore forestale leggero, dove sia richiesta però una mobilità fuori del comune. Non dimentichiamo infatti che l'MM135MC è dotato di quattro ruote sterzanti con modalità anteriore, integrale e a granchio. Queste applicazioni particolarmente interessanti costituiscono quel plus che differenzia nettamente il nuovo modello TreEmme dalla concorrenza e ne aumentano in modo esponenziale sia la polivalenza, sia il coefficiente di utilizzo nel corso del tempo. Un'impostazione mirata a ottimizzare l'investimento complessivo con tempi di ritorno molto più bassi rispetto alla concorrenza che, spesso, ha un campo applicativo molto più limitato. Il nuovo TreEmme MM135MC è dota-
to di motore Deutz a 4 cilindri da 3.600 cm 3 che eroga 100 kW (135 CV) @ 2.300 giri/min. Conforme allo Stage IV con sistema SCR (Selective Catalityc Reduction) con AdBlue, è dotato di ventola idraulica reversibile Fan Drive di serie per la pulizia rapida dei radiatori. La trasmissione è l'apprezzato CVTronic che equipaggia anche i modelli più prestanti dei sollevatori telescopici Merlo. Si tratta di una trasmissione a variazione continua che permette accelerazioni continue 0 40 km/h senza interruzione di coppia. I vantaggi sono molteplici sia in termini puramente applicativi in fase di sfalcio, sgombero neve o con altre attrezzature che richiedano un avanzamento condizionato dal tipo di attrezzatura, sia nel traino di rimorchi o in applicazioni forestali di traino. Non è un caso se gli assali sono dei Merlo a riduttori epicicloidali di cui quello anteriore rigido e quello posteriore oscillante con cilindro idraulico di bloccaggio. Il bloccaggio dei differenziali è al 100% ed avviene elettroidraulicamente. L'impianto idraulico è dotato di una pompa a portata variabile con distributore Load Sensing. La portata massima è pari a 150 l/min permettendo all'MM135MC di azionare una vasta gamma di attrezzature e di sfruttare al massimo la pressione di
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esercizio di 230 bar. Per quanto riguarda la presa di potenza idraulica ventrale, che aziona il braccio laterale, si hanno sempre 150 l/min, ma la pressione di lavoro arriva a 350 bar permettendo una elevata efficienza di funzionamento negli impieghi più gravosi con le testate trincianti. Fondamentale la possibilità di azionamento idraulico delle attrezzature che permette di lavorare con angoli normalmente preclusi dagli alberi cardanici tradizionali, aumentando la polivalenza e le possibilità applicative nei lavori più difficili. Lo sgombero neve con turbina anteriore, ad esempio, è una applicazione in cui, in contesti particolarmente difficili, risulta fondamentale questa possibilità. Una meccanica ad alte prestazioni installata su un telaio ad elevata resistenza torsionale, in grado di lavorare su qualsiasi tipo di terreno, con la massima efficienza e che si presta ad ulteriori implementazioni sia di gamma che di potenze disponibili grazie a una concezione modulare derivata dai sollevatori telescopici del costruttore. Il nuovo TreEmme MM135MC rappresenta un vero salto concettuale nella gamma del costruttore di Cuneo che si propone oggi con questa macchina in grado di aumentare il coefficiente di utilizzo nel corso dell'anno.
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IGIENE URBANA
Multicar M31 Euro VI con allestimento raccolta rifiuti a Ecomondo 2015
La fiera Ecomondo, svoltasi presso il centro fieristico di Rimini lo scorso novembre, è orami divenuta un punto di riferimento per gli operatori italiani
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del settore ecologia e non solo. MI&P S.r.l., distributrice italiana dei veicoli Multicar, ha colto l'occasione per esporre un veicolo della nuova
gamma M31 con motore da 145 CV conforme alla normativa per le emissioni del gas di scarico Euro 6. Il progetto è stato sviluppato e concretizzato grazie alla collaborazione con la ditta Rossi Oleodinamica di Riccione, allestitore di riferimento per attrezzature raccolta rifiuti su veicoli compatti, che ha esposto sul proprio stand il mezzo attrezzato. Le caratteristiche di questo veicolo risultano particolarmente indicate per operare nei centri cittadini, potendo sfruttare la compattezza della macchina (1.650 mm di larghezza) per arrivare in luoghi, vicoli, piazze... con accesso precluso ai classici autocarri da trasporto. O ancora di più nei territori di montagna, dove alla maneggevolezza occorre affiancare potenza e trazione 4x4 per affrontare percorsi impegnativi e, nel periodo invernale, resi ancora più complicati da ghiaccio e neve. Questo però senza rinunciare a capacità di carico significative, robustezza della macchina e dell'allestimento (quindi affidabilità ed economi-
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cità nel tempo) e comfort guida, altra caratteristica fondamentale per utilizzi prolungati. Numerose le necessità di questo settore, come anche le varianti del veicolo: dal mezzo più semplice senza idraulica ausiliaria (realizzata poi unitamente all'allestimento), in versione 4x2, fino ad arrivare alle macchine più complete in versione Carrier, con impianti idraulici utilizzabili sia per azionamento modulo raccolta rifiuti che per altre attrezzature da abbinare al veicolo, con possibilità di riduttori al cambio, bloccaggi del differenziale e molto altro ancora. Molto frequentemente le aziende che gestiscono la raccolta rifiuti nei paesi e nelle città, vengono coinvolte anche nella gestione di numerosi altri servizi: ad esempio la manutenzione del verde nel periodo primaverile o estivo, oppure lo sgombero della neve durante l'inverno. In quest'ottica i veicoli Multicar possono essere previsti con dotazioni superflue se si pensa alla sola raccolta dei rifiuti, ma ideali per poter destinare il mezzo ad attività diverse, sfruttandoli al massimo durante tutto l'anno, ottimizzando il parco veicoli e i
conseguenti costi di gestione. La macchina esposta ad Ecomondo 2015 era nella versione da 5,6 t di peso totale a terra e con la dotazione più completa: l'allestimento posteriore è stato applicato al sistema intercambio rapido della fabbrica. Il sistema di compattazione dei rifiuti viene alimentato tramite l'impianto idraulico del veicolo, che nella configurazione presentata permette di gestire flussi oleodinamici fino a 70/80 litri con possibilità di selezionare le portate dalla cabina trovando i valori di portata più idonei. Anteriormente il veicolo è dotato di
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una piastra portattrezzi cui possono essere ancorate numerose attrezzature come, ad esempio, lame sgombraneve, spazzolatrici a rullo, bracci falciaerba con lunghezze oltre i 4 metri, sistemi per irrigazione aree verdi, barre per lavaggio in alta pressione delle strade e molto altro ancora. La cabina di guida con 3 posti è il luogo ideale per operare: massima visibilità grazie ad ampie superfici vetrate, pannellatura in fibra composita esente da corrosione che dona al mezzo ottime resistenze al deterioramento nel tempo e una rumorosità molto limitata all'interno dell'abitacolo. Comandi ergonomici e sedile comfort, abbinati alle sospensioni anteriori indipendenti, permettono di circolare comodamente anche su fondi disconnessi per lunghi periodi. L'ottima affluenza registrata all'evento fieristico ha permesso a MI&P e a Rossi Oleodinamica di mostrare un'interessante soluzione per gli specialisti del settore, in particolare per gli interlocutori che devono pianificare e garantire un servizio puntuale e di qualità anche nelle condizioni più complicate che impongono i centri storici di importanti città o le numerose aree appenniniche ed alpine presenti sul territorio Italiano.
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VERDE
Hymach rinnova la sua "fidata" GHERARDO MARCHELLI
Trusty, la serie di macchine Hymach per la manutenzione del verde da applicare posteriormente a trattori di media cilindrata, ha una nuova veste ma mantiene inalterate le caratteristiche che l'hanno resa il prodotto più venduto di Hymach. Conosciamo infatti l'azienda di Stienta soprattutto per i bracci lunghi, per le installazioni
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personalizzate, per le macchine per utilizzi speciali, per l'ormai nota serie di decespugliatrici radiocomandate Herbhy, ma la produzione comprende anche macchine di serie come Jolly, di cui abbiamo parlato qualche mese fa e Trusty, cui è giusto dare il risalto che merita. La serie prevede tre modelli con brac-
cio da 5, 6 e 7 metri. Gli ultimi due sono dotati di terminale telescopico. Di base installa pompe ad ingranaggi ad alto rendimento, distributore idraulico con comandi a leve, scambiatore di calore, testata con taglio utile da 120 cm. Presa così è già un'ottima macchina da produzione per aziende agricole, municipalità, contoterzisti. Il tipo di accoppiamento al trattore è del tipo 3 punti sul sollevatore del trattore, particolarmente veloce quindi sia il montaggio che lo smontaggio, lasciando piena libertà di utilizzo del trattore. Come la precedente versione viene proposta in tre configurazioni: standard, Visual e Flexor. Visual prevede la rotazione del braccio in avanti per avvicinare l'attrezzo al campo visivo dell'operatore per facilitare il controllo della testata in lavoro e la rotazione orizzontale della testata per adeguarne l'assetto rispetto al braccio. Flexor ha un sistema di articolazione a pantografo che permette di posizionare l'utensile in qualsiasi assetto dal punto più basso al punto più alto mantenendolo sulla perpendicolare del filo ruota senza spostarsi lateralmente sulla carreggiata. La nuova linea è stata studiata anche per proteggere maggiormente i com-
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ponenti dell'impianto oltre che migliorare l'equilibrio dell'intera macchina. Anche questa nuova versione può installare diversi tipi di testata oltre alla trinciatrice a rotore come tagliasiepi, barre per fienagione, sbanchinatrici, rotofossi... e può essere allestita con sistemi opzionali per rendere le funzioni ancor più performanti di quanto non siano già in partenza e per disegnare la macchina più adatta alle proprie esigenze di lavoro come: pompe e motori a pistoni, a circuito
chiuso o aperto; distributori elettroidraulici con funzioni controllate da joystick monoleva, che aumentano la maneggevolezza e sensibilità dei comandi, da scegliere tra diverse tipologie secondo la funzionalità che si vuole ottenere; il sistema di galleggiamento che rende l'intero apparato di lavoro (braccio e testata) effettivamente flottante con costante adeguamento al terreno, dispositivo questo che consente, una volta posizionata la testata in assetto di lavoro ed inse-
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rito il sistema direttamente dal quadro comandi della macchina, di non occuparsi più di dirigerlo in quanto si autoadegua a dossi ed avvallamenti del terreno mantenendo una altezza di taglio realmente costante e ottenere così un taglio uniforme, maggiore produttività e meno stress per l'operatore. Hymach ancora una volta dimostra di essere particolarmente attiva e capace di rinnovamento anche nei prodotti ormai consolidati da tempo.
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TRASPORTI
Trenini Dotto Euro 5 per Gubbio e Chianciano Terme GIORGIA MARCHELLI
Dal periodo di Natale 2014 a Gubbio, in Umbria, nella provincia di Perugia, esiste un importante servizio di city bus particolarmente ben fatto, che offre un Gran Tour per compiere un viaggio nella storia della città, un viaggio lungo 3.000 anni che si svolge in 40 minuti su un percorso di 7 km con 62 punti di interesse. La nuova attività è nata dall'iniziativa privata del sig. Marco Martinelli, che, insieme ai propri figli, si occupa di noleggio dal 1997. Rendendosi conto di una carenza nei servizi di trasporto
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di una così interessante zona turistica a valenza culturale, si è interessato a sistemi di mobilità alternativa che potessero essere adeguati al centro storico di Gubbio, comune particolarmente attento alla propria conservazione, con le tipiche strade strette delle antiche municipalità del nostro Paese. E proprio in Italia ha trovato la soluzione migliore, scoprendo che i treni dell'azienda di Castelfranco Veneto (TV) Dotto sono "le Rolls Royce dei trenini". Treni con una grande capienza di persone, che possono circolare per le
vie strette dei piccoli centri urbani con emissioni di gas di scarico estremamente ridotte, perfetti per offrire veri e propri servizi di city tour e city bus efficienti ed efficaci, e non solo come sistemi di trasporto ludico quali vengono intesi in altre località turistiche. Il sig. Martinelli ha così acquistato un trenino Dotto modello Muson River Euro 5 con motorizzazione Iveco 3.000 2x4 con cambio manuale e 3 carrozze per il trasporto contemporaneo di 60 persone, compresi i diversamente abili, i quali hanno un posto riservato, e accesso facilitato per persone con difficoltà motorie, che ora si chiama Gubbio Express. Per offrire un servizio assolutamente completo il sig. Martinelli, primo in Italia e probabilmente anche in Europa, ha fatto realizzare un modernissimo sistema di audiovideoguida costituto da singole console con auricolare per ogni passeggero, con un video che supporta l'audio in 6 lingue, per permettere di focalizzare meglio le più importanti attrazioni di Gubbio. Un prodotto eccellente, che non ha creato alcun problema, neppure con gli sballottamenti che possono esserci su un mezzo di trasporto con grande capienza, neppure paragonabile ai normali altoparlanti a bordo, per il quale ha dovuto avere l'ulteriore
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accorgimento di posizionare contenitori dedicati agli auricolari monouso, considerati rifiuto speciale. Anche il posto per le persone diversamente abili è stato studiato appositamente per il Gubbio Express in collaborazione con gli ingegneri di Dotto Trains: su una pedana è stata creata una panca mobile laterale estraibile molto semplicemente, che non occupa spazio maggiore limitando il numero di passeggeri. Ulteriore optional posto sul treno sono le luci per migliorare la visibilità anche notturna della pubblicità. Grazie ad un servizio continuativo di 10 mesi l'anno (escluso da metà gennaio a metà marzo di bassa stagione), turisti e residenti comodamente seduti possono godere l'emozione di un tour indimenticabile, accompagnati dal racconto dell'audiovideoguida, alla scoperta di vie, vicoli e splendide piazze di suggestiva bellezza, immersi nella magia di una storia millenaria, nella cultura e nelle tradizioni di un luogo che non smette mai di meravigliare, passando dalla città romana a quella francescana, in quella murata e nell'acropoli. Talvolta, per gruppi e soprattutto per le scuole, il Gubbio Express si trasforma nel Trenosauro partendo alla scoperta della Gola del Bottaccione, luogo magico e unico che racchiude i segreti della scomparsa dei dinosauri, collegato al museo in città, sempre accompagnato dal racconto dell'audiovideoguida e da un operatore museale. Assolutamente soddisfatto delle scel-
te fatte, tanto per la qualità del treno quanto per l'ottimo rapporto creatosi con Dotto Trains, grazie a servizi sempre curati e dedicati sia nel momento dell'acquisto che nel post vendita, il sig. Martinelli ha voluto ampliare la proprie attività. Accorgendosi che anche Chianciano Terme, in provincia di Siena, nel cuore magico della Toscana, fra la Val d'Orcia e la Val di Chiana, non era in grado di fornire servizi di trasporto adeguati ad una città che si sviluppa su una lunghezza di circa 5 km, con un turismo più legato ad una logica enogastronomica e termale, ed in un contesto viabile più semplice, ha deciso di dotarsi di un secondo treno Dotto, identico al precedente per soddisfare le esigenze di movimentazione degli abitanti del luogo e
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degli ospiti. Da inizio luglio Chianciano Express ha effettuato i propri tour da 9 km in 45 minuti con 44 punti di interesse grazie ad un treno Dotto preso a noleggio, sostituito poi da un nuovo Muson River attivo dall'inizio di novembre. Il city tour panoramico offre un Viaggio alla scoperta di Chianciano, anche Paese di Babbo Natale, mostrando la città termale, il territorio e i suoi prodotti, il borgo storico e la propria identità nei secoli. Felice di aver scelto treni Dotto, la famiglia Martinelli sta riscuotendo grandi successi tanto con Gubbio Express che con Chianciano Ex press, orgogliosi inoltre di fornire eccellenti servizi prima mancanti sia a livello turistico che cittadino.
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ARREDO URBANO
Green Projects dà nuova vita alla plastica: dalla progettazione all'installazione del prodotto
Green Projects è il settore di Idea Plast rivolto alla Green Economy, con particolare riferimento e vocazione al riutilizzo, in seconda vita, delle materie plastiche. Il recupero e il riutilizzo di questi materiali sono stati motivi di vanto nell'ambito di molti progetti per la società e, negli ultimi anni, sono
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stati trasformati in un'importante attività. Gestendo tutta la filiera, dal rifiuto al prodotto finito, Green Projects riesce a curare nei minimi dettagli i propri prodotti garantendo altissimi standard qualitativi. La plastica riciclata ha una durata 4
volte superiore al legno, quindi non ha bisogno di ordinaria manutenzione: è necessario soltanto che vengano fatti controlli periodici in maniera tale da verificare la corretta messa in sicurezza delle varie attrezzature da gioco, secondo le normative indette dal TUV.
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Tutti i prodotti Green Projects sono ecologici perché, non essendo impregnati in autoclave come il legno, non inquinano a contatto con l'ambiente, poiché appunto non rilasciano so stanze inquinanti e quindi dannose per l'ambiente. L'attività di Green Projects spazia in diversi ambiti legati alla plastica "seconda vita": arredo urbano, arredo parchi, pavimentazioni, balneare, campeggi, giochi bimbi per parchi... Rivolgendosi a questi settori con prodotti standard inseriti nei propri cataloghi o con soluzioni studiate e realizzate ad hoc su indicazioni e necessità del cliente, Green Projects e il suo staff sovrintendono l'intera filiera produttiva, dall'ideazione all'installazione del prodotto. Progettazione L'attività progettuale di Green Pro jects è un notevole valore aggiunto, rivolto in esclusiva ai propri clienti: partendo da una corretta ideazione e progettazione con sistemi 3D, viene sviluppato il prodotto cercando di conferirgli il massimo contenuto estetico. Solo la corretta ideazione e progettazione danno origine a manufatti vincenti. Posa in opera Green Projects ricerca con cura personale competente e qualificato per il corretto montaggio dei propri giochi in quanto è fondamentale che si rispettino le normative di sicurezza i n d e t t e d a l T U V, e n o n s i d e v e dimenticare che i fruitori finali sono i bambini. Per l'assemblaggio degli arredi Idea Plast si affida a propri assemblatori di fiducia, i quali conoscono molto bene il materiale ed il prodotto.
Manutenzione e certificazione Green Projects offre un servizio qualificato di ispezione e manutenzione certificata TUV per la sicurezza dei parchi giochi già esistenti. Questo perché sono numerosi gli incidenti che si verificano nei parchi durante l'utilizzo delle diverse attrezzature. Le attrezzature di gioco è bene che vengano sottoposte ad un controllo continuo e costante, facendo riferimento a determinate normative che sono sim-
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bolo di garanzia e sicurezza. Tutti i prodotti Green Projects sono certificati "Plastica Seconda Vita" dal l'Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo (IPPR), il quale garantisce che l'intera filiera produttiva avviene in Italia (dalla raccolta allo sviluppo dei prodotti finiti). I punti di forza Idea Plast - Durata 4 volte superiore al legno - Prodotto certificato IPPR - Zero schegge - Proprietà meccaniche elevate - Prodotto Made in Italy - Non rilasciano resine - Resistente agli urti e flessibile - Manutenzione Zero - Ottimo isolante - Ignifugo e autoestinguente - Colori personalizzabili - Insensibile a funghi ed insetti - Inalterabile Chi è Idea Plast Idea Plast è un'azienda che, da anni, opera nel settore delle materie plastiche, occupandosi di attività che vanno dalla progettazione alla realizzazione di manufatti plastici, ottenuti con diverse tecnologie. L'obiettivo di Idea Plast S.r.l. è quella di fornire ai propri clienti soluzioni chiavi in mano: dalla progettazione sino al prodotto/articolo finito.
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TECNICA
Allison Transmission: una giornata a tutto gas!
Il 25 settembre Allison Transmission ha dedicato una giornata ai veicoli CNG e LNG all'Autodromo di Monza. Ospiti i principali clienti europei, in pista per verificare in prima persona i vantaggi delle trasmissioni completamente automatiche Allison in abbinamento ai combustibili alternativi. La prima giornata di Truck Emotion (Autodromo di Monza, 25 - 27 settembre) ha visto la dimostrazione in pista delle prestazioni dei veicoli con motore a gas naturale (CNG e LNG) allestiti con le proprie trasmissioni completamente automatiche. La giornata, dedicata ai rappresen-
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tanti di flotte europee operanti nel settore della distribuzione e della raccolta rifiuti, è iniziata con un workshop, inaugurato dalla presentazione di Antonio Bravo, responsabile parco macchine di FCC, primario gruppo europeo nel settore dei servizi pubblici e delle infrastrutture, presente in 35 paesi in tutto il mondo con un fatturato 2014 di ben 5.835 milioni di euro. Nella sua presentazione, "Application of Natural Gas to urban vehicles for Environmental Services", Bravo ha condiviso con gli altri invitati la vasta esperienza di FCC con veicoli CNG con trasmissioni Allison
(oltre 1.000 operativi). "FCC ha allestito la prima trasmissione Allison su uno dei nostri compattatori nel lontano 1990." - racconta Bravo - "Da quella data, dopo aver comprovato i risparmi economici notevoli per una flotta grande come la nostra, tutti i nostri camion per la raccolta rifiuti montano soltanto trasmissioni Allison. Crediamo molto in questa tecnologia e negli ultimi anni la stiamo allestendo anche su lavacassonetti, cisterne e scarrabili. I vantaggi per noi sono evidenti: economico, senza la frizione diminuiscono drasticamente le spese per la manutenzione, ambientale, le emissioni sono inferiori grazie all'accelerazione controllata dell'Allison che evita anche brusche fermate e diminuisce pure il rumore, e di sicurezza, che aumenta assieme al comfort degli autisti". Al workshop mattutino è seguita la prova su pista di veicoli a metano messi a disposizione da diversi costruttori. Quattro i veicoli disponibili nel paddock dell'autodromo, tutti equipaggiati con motorizzazione a gas naturale, che gli ospiti del CNG Day hanno potuto provare di persona o accanto a un driver: un Iveco Stralis, un Renault Trucks D-Wide, un Volvo FE e uno Scania. Un quinto veicolo, un trattore Scania G340, era a disposizione per un giro sulla pista di Formula 1 dell'autodromo.
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Durante il pomeriggio si è unita al gruppo la stampa di settore che ha potuto intervistare i clienti e provare i veicoli. Tra gli ospiti internazionali di Allison era presente al Ride & Drive di Allison anche il gruppo francese Fraikin, leader europeo nel noleggio di veicoli industriali e commerciali con 175 filiali in tutta Europa e un fatturato 2014 di 643 milioni di euro. Racconta Remi Paing, Capo Progetto di Fraikin: "Possediamo circa 100 veicoli con trasmissioni Allison, su mezzi medi e pesanti. Lavorano in missioni che vanno dalla raccolta rifiuti al trasporto di rifiuti industriali a quello dei cibi refrigerati. I vantaggi di queste trasmissioni vanno dalla facilità di guida per l'autista, alla semplicità di manutenzione per le applicazioni con frequenti stop & go, siano esse raccolta rifiuti o distribuzione urbana e anche risparmio sui consumi in determinate applicazioni. Ci interessa molto il discorso dell'abbinamento Allison ai motori CNG. Ci sembra una tecnologia motoristica con molte opportunità e vantaggi economici rilevanti. Che per una impresa come la nostra potrebbero essere davvero importanti". Clement Chandon, responsabile sviluppo vendite EMEA di Stralis a metano (CNG e LNG), anch'egli tra gli ospi-
ti di Allison, afferma: "Iveco crede e investe molto nel segmento del metano. La mia stessa funzione è stata creata ad hoc per questo nuovo mercato e testimonia la volontà di far conoscere e apprezzare questa nuova tecnologia". E prosegue: "Il mercato del metano si sta sviluppando molto in alcuni paesi, primo fra tutti la Francia. Basti dire che da 4 anni, ogni anno raddoppiamo le vendite di Stralis a metano. Questo perché nel nostro paese esistono elementi che hanno permesso al mercato di partire: ci sono le grandi catene commerciali e le grandi imprese della distribuzione alla ricerca di un trasporto pulito e silenzioso a costi inferiori rispetto al diesel. Ora anche i clienti finali e i trasportatori iniziano ad aver fiducia in questa
tecnologia, la rete è pronta, il mercato è partito e ora cresce sempre più". Chandon racconta anche della collaborazione con Allison: "Da 15 anni Allison fornisce a Iveco trasmissioni completamente automatiche con convertitore di coppia. Sui veicoli a metano Allison ha una tecnologia che fornisce indubbi vantaggi, dato che gli Allison cambiano tutti i rapporti senza mai diminuire la coppia, favorendo l'accelerazione. Se si pensa che i motori dei veicoli a metano sono piccoli (sui mezzi pesanti sono relativamente piccoli rispetto a quelli che abbiamo nel segmento diesel), avere un cambio che accelera senza mai perdere potenza e un convertitore che aumenta la coppia in partenza aiuta molto le prestazioni".
Chi è Allison Transmission Allison Transmission Inc. (Allison) è leader mondiale nel settore delle trasmissioni automatiche per veicoli commerciali medi e pesanti e nei sistemi di propulsione ibridi per autobus urbani. I prodotti Allison sono utilizzati in tutto il mondo in diversi segmenti di mercato inclusi autobus, raccolta dei rifiuti, antincendio, movimento terra, distribuzione, difesa militare e altre applicazioni speciali. Fondata nel 1915, Allison ha la sede principale a Indianapolis in Indiana (USA) e un organico di circa 2.700 dipendenti. Con una presenza globale in 80 paesi, Allison ha sedi dislocate nei Paesi Bassi, in Cina e in Brasile e stabilimenti produttivi negli Stati Uniti, in Ungheria e in India. La rete mondiale di Allison conta circa 1.400 distributori e concessionari.
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TECNICA
Il Test e Technology Centre Daimler a Immendingen
Daimler AG ha iniziato a utilizzare la prima sezione, o modulo, del proprio nuovo centro di collaudo a Immendingen, nei pressi di Tuttlingen, Germania. Su questo circuito, auto nuove, prototipi e veicoli di prova sono messi alla prova su superfici ruvide, di ghiaia, sabbia o altri materiali. La pista, con una lunghezza di 1,2 km, per essere in grado di fornire risultati costanti e riproducibili, deve essere regolarmente mantenuta. Gli ingegneri del centro di collaudo Daimler AG a Immendingen hanno scelto uno dei propri prodotti per la messa a punto della pista. Il marchio Mercedes-Benz Unimog offre al gruppo una serie di modelli in grado di affrontare praticamente qualsiasi incombenza. Di solito, quando
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l'Unimog va a lavorare per le strade, si tratta di affrontare la neve, il taglio dell'erba o la pulizia delle carreggiate. Ma qui stiamo parlando di creare condizioni stradali sporche con precisione scientifica. L'Unimog U 430 gioca un ruolo fondamentale nelle operazioni di manutenzione. Il modello da 300 CV con una potenza di 220 kW con un'erogazione fino a 1.200 Nm di coppia ha il compito di garantire la sezione di prova in maniera sempre accurata. Un grader con un sistema di spruzzatura nella parte anteriore dell'U 430 permette di livellare correttamente la superficie del percorso. E con un ripper montato posteriormente l'Unimog è in grado di ridistribuire anche tutte quelle sezioni di materiale che si sono troppo pesantemente compattate.
L'Unimog porta sul cassone un serbatoio da 4.200 litri permettendo un'autonomia d'acqua più che sufficiente allo spruzzatore anteriore, se le condizioni atmosferiche non riescono a fornire il livello di umidità prescritto dagli ingegneri o se la composizione chimica del materiale di superficie non è corretta. Il posto di lavoro che controlla i 300 CV Unimog con 12 tonnellate di peso è dominato da leve e joystick in posizione ergonomica. Gli attrezzi anteriori e posteriori sono controllati da un joystick, mentre l'Unimog con Easydrive (modalità di guida idrostatica) può procedere lentamente sia avanti sia in retro. L'Unimog U 430 sarà uno dei fattori importanti che aiutano Daimler a testare i veicoli fuori dall'autostrada pubblica e in una zona privata. Con l'istituzione del Testing and Technology Centre di Immendingen gli ingegneri collaudatori di Sindel fingen hanno dichiarato la loro intenzione di spostare la maggior parte dei test drive del Baden-Württemberg a questo sito. Il Testing and Technology Centre di Immendingen una volta compleato vedrà un notevole numero di moduli. Gli elementi chiave del sito di test includeranno il circuito ovale a tre corsie, così come le strade urbane ed extraurbane, che insieme daranno una completa riproduzione della normale esperienza di guida dell'automobilista.
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PORTATTREZZI
Unimog per la manutenzione stradale tutto l'anno in Repubblica Ceca
Una tra le tante gare d'appalto di successo marchiate Mercedes-Benz che ogni anno vedono protagonista il veicolo portattrezzi Unimog, è firmata dall'importatore Unimog Croy. Croy ha consegnato un totale di 18 Unimog U 427 con un allestimento interessante alla società RSD CR a Rakovník, nella Repubblica Ceca.
RSD CR è la società che si occupa dei lavori di gestione stradale con sedi distribuite in tutta la Repubblica Ceca e utilizza questi portattrezzi per la manutenzione stradale lungo tutto l'arco dell'anno per i differenti lavori che è chiamata ad affrontare sull'intero territorio nazionale. La società, il cui nome tra l'altro si distingue per la
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traduzione dal ceco di "Direzione di Strade e Autostrada della Repubblica Ceca", è stata fondata nel 1967 e oggi gestisce 751 km di autostrade dall'alto dei suoi 24 centri di manutenzione in tutta la Repubblica Ceca. Gli Unimog U 427 (27 si riferisce alla potenza di 270 CV) sono, tra le altre cose, tutti dotati della particolare e utile porta appositamente studiata per agevolare gli operatori nel lavoro di taglio. Questa consente infatti un'ancora maggior visuale sull'area dellavoro di sfalcio, permettendo agli operatori di lavorare riducendone lo stress e l'affaticamento a tutto vantaggio della sicurezza e della produttività. Naturalmente tutti i 18 Unimog montano le consuete prese di forza meccaniche ed idrauliche per azionare tutte le attrezzature necessarie, e in questo caso è presente anche il circuito idraulico di potenza Vario Power. Tutti questi portattrezzi sono attrezzati di sistema di taglio con aspirazione Mulag, con il braccio falciante Mulag MHU 800 applicato al cassone del mezzo e il sistema aspirante per la raccolta Mulag SB 500, per garantire alla società ceca di tagliare e raccogliere il trinciato, consentendo di lasciare entrambi i lati della strada in perfetto stato.
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STRADE
Progettazione ecologica delle infrastrutture di trasporto e miglioramento della sicurezza stradale MARCO DINETTI Responsabile nazionale ecologia urbana Lipu
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Quando si parla di "sistema trasporto" connesso con la rete infrastrutturale, l'aspetto della sicurezza è prioritario. Per migliorare la sicurezza dei trasporti, è necessario partire da un'opportuna progettazione di strade, autostrade e ferrovie, che tenga presenti i numerosi aspetti ambientali ed ecologici. In particolare, occorre far riferimento alla sostenibilità, e quindi il progetto deve essere attento all'inserimento ambientale ed alla prevenzione degli impatti negativi sugli ecosistemi. Un altro principio basilare è la progettazione integrata, ed in questo senso è di grande aiuto l'ecologia stradale (road ecology), una disciplina innovativa e trasversale tra inge3 gneria ed ecologia. L'ecologia stradale, nata per studiare zione deve individuare il tracciato di gli effetti ecologici delle infrastrutture, minor impatto (best location), in quali i cambiamenti microclimatici, i maniera da non interferire con le aree fattori di inquinamento e disturbo (per protette e gli ambiti di maggior valore esempio il rumore), gli impatti diretti naturalistico; tra cui la mortalità della fauna selvati- - mitigazione (mitigation) - riguarda le ca, vede oggi una progressiva appli- azioni tecniche che insistono sul procazione alle fasi progettuali. Si può getto, aventi lo scopo di ridurre al quindi parlare di una "ecologia stra- minimo gli impatti sugli ecosistemi. dale applicata", che si fonda su tre Un tipico intervento di mitigazione è la realizzazione di passaggi per passaggi: - prevenzione (avoidance) - si tende fauna (tunnel, sottopassi, ecodotti); ad evitare gli impatti, partendo dalla - compensazione (compensation) - si pianificazione in merito all'opportunità tratta dell'ultima opportunità, finalizdel progetto. Qualora venga assunta zata a far fronte agli impatti che non la decisione di realizzarlo, la preven- è stato possibile prevenire ed evitare 24
nelle altre fasi. La compensazione ripristina gli habitat compromessi dal progetto, e quindi richiede disponibilità di terreni idonei vicini al progetto. La compensazione è definita ecologica, in quanto riguarda misure di ripristino ecosistemico (per esempio piantumazione di un bosco, realizzazione di una nuova zona umida). Deve inoltre essere preventiva, con un'implementazione anticipata rispetto alla realizzazione del progetto infrastrutturale. Prevenzione, mitigazione e compensazione ecologica preventiva non sono fasi scollegate tra loro, al contrario devono essere strettamente programmate e coordinate, a partire dalle prime fasi della progettazione. Questo percorso permette di aumentare la sicurezza, perché previene la possibilità che si verifichino incidenti stradali con gli animali selvatici (cinghiali, caprioli, cervi...) che purtroppo hanno causato 11 eventi mortali nel 2014 e 18 nei primi nove mesi del 2015, oltre a numerosi feriti e danni agli autoveicoli. Una progettazione efficace permette inoltre un evidente risparmio economico, rispetta l'ambiente e previene i conflitti sociali con le comunità locali. Road ecology in Europa Tra le "best practice" europee, vi sono gli standard dell'Austria per l'in-
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serimento di passaggi per fauna nell'ambito della costruzione delle strade a seguito di uno studio lanciato nel 1998 per sviluppare criteri e indicatori su basi scientifiche, riguardanti i corridoi faunistici e le infrastrutture di trasporto. Nel 2006 è stata emanata una direttiva per la tutela della biodiversità in ambito stradale (RSV Richtlinie 3.01 "Wildschutz"). In Svizzera, l'Associazione degli esperti di strade e trasporti (VSS) integra le tematiche ecologiche negli standard di costruzione delle strade, a partire dal 1994. Ad oggi esistono documenti specifici sui fondamenti della road ecology, sulle relazioni tra fauna e strade, sull'allestimento di barriere e recinzioni, sulla costruzione di passaggi per fauna e tunnel per anfibi, oltre a quelle più recenti riguardanti i tombini realizzati con criteri "fauna friendly". In Germania, nel 2012 il governo federale ha adottato un programma per la deframmentazione, con investimenti per 18 milioni di euro. Partendo dalla consapevolezza che ogni anno avvengono oltre 3.000 incidenti con animali selvatici, che causano in media 27 vittime umane, circa 500 milioni di euro di danni ai veicoli, e la morte di oltre 250.000 animali selvatici, questo programma a lungo termine ha come obiettivo la riconnessione dei corridoi degli habitat interrotti dalla rete stradale, e riguarda sia le nuove infrastrutture che quelle esistenti. La rete internazionale IENE Tra le numerose iniziative che si stanno delineando in Europa, è doveroso ricordare le attività in ambito IENE - Infra Eco Network Europe una rete internazionale di autorità ed esperti che si occupano di infrastrutture di trasporto e ambiente. Ogni due anni IENE organizza un convegno internazionale di elevato spessore tecnico - scientifico, cui partecipano esperti di tutto il mondo. Ad esempio, l'edizione del 2012 si è svolta a Potsdam - Berlino ed ha avuto come focus "Safeguarding ecological functions across transport
infrastructure". Il convegno ha avuto 244 partecipanti di 36 Paesi di tutto il mondo, che hanno sviluppato 199 presentazioni, interessando tutti gli ambiti dell'ecologia stradale: frammentazione degli habitat, permeabi- 6 lità, green infrastructure, mortalità tarie, sono stati già organizzati seminari stradale di fauna selvatica, funzioni e corsi a Bologna, Padova, Trento e dei corridoi, passaggi per fauna, con- Pisa, mentre altri sono in fase di proseguenze genetiche dell'effetto bar- grammazione. Queste iniziative formative si basano su lezioni teoriche e riera, monitoraggio... L'edizione del 2014 si è svolta a sopralluoghi pratici a progetti realizzati, Malmö in Svezia, dove è stato ribadito avvalendosi anche di un plastico didatche, secondo la Commissione Euro- tico alla scala 1:87 che rappresenta pea, le strategie atte a prevenire un'ul- una trentina di interventi di mitigazione teriore frammentazione degli habitat in ambito infrastrutturale e edilizio. naturali non sono ancora sufficiente- Altri eventi di settore sono stati il mente efficaci. I Paesi della UE sono Convegno nazionale "Vetri & Avi oggi impegnati nella definizione di reti fauna" organizzato a La Spezia nel ecologiche (green infrastructure) che 2013 su un aspetto di dettaglio dell'eprevede un'integrazione con i corridoi cologia stradale che coinvolge l'ediliinfrastrutturali. Il convegno ha sottoli- zia civile e la progettazione di barrieneato l'importanza di mantenere l'inte- re fonoisolanti, tali da non risultare grità degli ultimi ecosistemi che resta- pericolose per gli uccelli. no nel nostro continente (roadless Nell'ambito della documentazione si areas), attraverso la dichiarazione segnala il manuale “Progettazione approvata in chiusura del convegno, in ecologica delle infrastrutture di tracui si ricorda che tali ambiti assumono sporto”. un valore particolare per i servizi ecosistemici che forniscono, tra cui l'ap- 1. Ecodotto (attraversamento superiore) lungo la Variante di provvigionamento di acqua potabile, la Castelnuovo Garfagnana, in resilienza verso gli eventi catastrofici provincia di Lucca (spesso innescati dal dissesto idrogeologico), gli adattamenti che saran- 2. Catadiottro per allontanare la fauna selvatica, di notte durante no necessari nei confronti dei cambiail transito dei veicoli (azzurro) menti climatici in atto. L'assemblea ha lungo la S.P. Delle Sorgenti in quindi chiesto la definizione di una provincia di Livorno strategia pan-Europea per la protezio3. Plastico didattico in scala 1:87 ne delle roadless areas. che rappresenta più di 30 Adesso ci attende la prossima edizione interventi di mitigazione in del convegno internazionale IENE ambito infrastrutturale e "Integrating transport infrastructure with architettonico living landscapes" che si svolgerà a Lione, in Francia, dal 30 agosto al 2 set- 4. Tunnel per anfibi, con barriere laterali di contenimento e invito, tembre 2016, al quale caldeggiamo lungo la S.P. Valle dell'Idice in un'ampia partecipazione italiana. provincia di Bologna Opportunità di aggiornamento e 5. Tunnel per anfibi del modello a formazione canalina superficiale con griglia, Sono disponibili nuove opportunità di completo di barriere laterali di approfondimento tecnico sulla progettacontenimento e invito zione ecologica e l'ecologia stradale, rivolte a ingegneri, architetti, geometri e 6. Tasso investito da autoveicoli lungo una strada provinciale altri progettisti. In collaborazione con gli ordini professionali e le facoltà universi- Foto di Marco Dinetti
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PORTATTREZZI
VF Venieri fornisce 8 terne all'Esercito Italiano
VF Venieri S.p.A. si è aggiudicata la fornitura di 8 terne a 4 ruote sterzanti del modello VF 10.33 all'Esercito Italiano in occasione di una gara indetta per dotare il Genio Aero nautico di macchine operatrici aviotrasportabili. Le macchine sono state prodotte su una particolare specifica dell'aviazione per essere aviotrasportabili sul velivolo da carico C 130J. Questa versione denominata 10.33 AVIO è progettata con una cabina ribassata, un braccio pala con cinematismo parallelo e con la nuova motorizzazione Deutz, 4 cilindri, da 78 kW rispondente alle nuove norme antinquinamento Stage 4i, motore installato sotto la cabina per garantire la migliore stabilità possibile alla macchina. Il modello specificamente progettato si basa su quello di Venieri VF 10.33B 4x4x4, che rappresenta l'unico connubio esistente fra una pala gommata a quattro ruote sterzanti ed un braccio escavatore di 6 metri, l'unica terna rigida che garantisce: - alta velocità di trasferimento in tutte le condizioni stradali grazie ad una trasmissione idrostatica a 4 rapporti a selezione automatica per una velocità max di 38 km/h e da una distribuzione dei pesi equivalente su entrambi gli assali che permette di raggiungere la massima velocità anche in terreni sconnessi o pendenze; - manovrabilità senza eguali grazie al 26
dimensionamento compatto e ai due assali con variazione della modalità sterzo anche in fase di lavoro ed allineamento ruote automatico (2 ruote sterzanti - 4 ruote sterzanti contrapposte - 4 ruote sterzanti a granchio); - un gruppo pala escavatrice anteriore con prestazioni equivalenti ad una macchina articolata; - l'indubbia capacità di Venieri nel progettare il meglio, offrendo un prodotto unico, completamente italiano, superiore in termini di produttività, efficienza, flessibilità e con bassi costi di manutenzione. La macchina è equipaggiata con una
trasmissione idrostatica BoschRexroth, unitamente ad un cambio e assali per impieghi gravosi Dana, che garantiscono il raggiungimento della velocità massima di 40 km/h. Le VF 10.33 AVIO sono state progettate e predisposte per resistere alle sollecitazioni dell'avioimbarco e aviotrasporto su aerei Hercules C 130 J. I principali vincoli di questo tipo di trasporto sono l'altezza della macchina, i punti di fissaggio e la pressione specifica al suolo. Il collaudo è avvenuto all'Aeroporto militare di Pisa. La terna VF 10.33 AVIO è stata riprogettata completamente per garantire un'altezza massima da terra di 2.680 mm. I punti di fissaggio sulla macchina sono stati predisposti per garantire una resistenza di 3G in verticale, 3G in avanti, 1.5G all'indietro e 1.5G laterali. Le VF 10.33 AVIO sono destinate ad essere utilizzate dal Genio Aeronautico in missioni in Italia e all'estero in condizioni estreme, in verniciatura policroma militare omologate per operare con temperature fino a -19° e + 49°, testate in camera climatica. L'allestimento macchina è ricco di optional tali da rendere la Terna VF 10.33 AVIO idonea ad ogni tipo di lavoro grazie all'attacco rapido frontale e all'attacco rapido retro, con accessori quali benna 4:1, forche di sollevamento, dispositivo laser per rilevamento delle profondità di scavo, martello demolitore retro e benne retro.
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PORTATTREZZI
Ampliamento della gamma Bobcat per la manutenzione invernale
La gamma di prodotti Bobcat per la manutenzione invernale continua ad arricchirsi con l'introduzione dei modelli più recenti di pale compatte, telescopici e accessori invernali. In particolare, gli ultimi 12 mesi hanno visto il lancio della pala compatta S450 e della pala compatta cingolata T450. I modelli S450 e T450 offrono la stessa cabina dal design innovativo già utilizzata su tutte le pale compatte Bobcat più grandi di nuova generazione, con accesso ai vertici della categoria grazie alla porta dall'apertura più ampia del mercato per macchine di queste dimensioni. Le prestazioni idrauliche sono state migliorate in entrambi i modelli e, come tutte le pale Bobcat, sono equipaggiati di serie con il sistema di aggancio rapido Bob-Tach™. Su richiesta è disponibile anche il Bob-Tach idraulico per consentire il cambio degli accessori non idraulici al semplice tocco di un pulsante in cabina. I nuovi modelli fanno parte di una linea completa di macchine portautensili compatibili con la gamma Bobcat di accessori per i lavori invernali, come turbine da neve, lame da neve, benne e distributori di sale e sabbia, pensati per fornire soluzioni autenticamente compatte e versatili, adatte a qualsiasi condizione atmosferica della stagione invernale. Queste soluzioni coprono la quasi totalità delle applicazioni, compreso lo sgombero della neve e del ghiaccio da strade urbane ed extraurbane, marcia-
piedi, parcheggi auto, ipermercati e altre aree fuori città, viali di accesso, parchi, cortili di edifici scolastici, campi sportivi... Per migliorare il lavoro sulla neve, Bobcat offre sia cingoli in acciaio opzionali da montare sugli pneumatici delle pale gommate, sia catene da neve per i singoli pneumatici.
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Accessori invernali Bobcat La famiglia di turbine da neve Bobcat comprende ben 18 modelli. I clienti hanno così l'opportunità di scegliere esattamente il tipo di turbina più adatta alla capacità operativa e alle prestazioni idrauliche della macchina, trasformando l'attrezzatura a disposizione in uno strumento straordinario ed eccezionalmente efficiente per la rimozione della neve. Le turbine da neve a comando idraulico Bobcat sono ideali per la pulizia di marciapiedi, viali d'accesso, aree di parcheggio e strade locali. Queste turbine possono proiettare la neve a una distanza di 15 metri e sono dotate di scivolo rotante e deflettore per orientare il getto di neve nella direzione desiderata. Per il caricamento e la movimentazione della neve sono disponibili benne di grande capacità, da 1.371 a 2.540 mm di larghezza e da 0,36 a 1,53 m3 di portata. Questo tipo di benne è dotato di lato posteriore alto per migliorare l'azione di spinta della neve e di lati diritti per agevolare la penetrazione nei cumuli di neve. Lo spazzolone angolabile Bobcat è l'accessorio ideale per la rimozione di strati leggeri di neve (di altezza non superiore a 100 mm) dai vialetti pedonali, in quanto rimuove la neve in una sola passata ripristinando il più velocemente possibile il transito. La lama da neve Bobcat, disponibile in 6 larghezze comprese tra 1.219 e 2.438 mm, è ideale per una rapida rimozione degli strati medio - leggeri di 27
neve da marciapiedi e viali di accesso. Il kit di placche laterali opzionali permette di convertire i modelli da 2.134 e 2.743 mm in veri e propri spazzaneve ad alta efficienza, ideali per parcheggi e altre grandi aree. La lama da neve a V Bobcat, disponibile in 5 diverse larghezze, è un accessorio versatile, utilizzabile in cinque configurazioni diverse: lama a V, lama a cucchiaio, lama diritta e lama angolata di 30° a sinistra o di 30° a destra.
SEGNALETICA
Il distributore di sale e sabbia idraulico è l'accessorio ideale per lavorare in spazi ristretti, quali parcheggi e zone pedonali, dove non è possibile utilizzare attrezzature più grandi. Questo accessorio ha una tramoggia di capacità pari a 250 litri che può essere utilizzata come benna per consentire il riempimento del distributore da cumuli di materiale. La trama di spargimento è comandata da un motore idraulico su una larghezza variabile da 5,6 a 8,7 m a seconda
della portata idraulica della macchina su cui è montato l'accessorio. Lo scraper a disco Bobcat, ideale per la rimozione del ghiaccio e della neve compatta, offre il vantaggio di un impatto ambientale ridotto rispetto all'utilizzo degli agenti chimici o del sale. Lo scraper a disco è in grado di rimuovere facilmente fanghiglia, neve, ghiaccio e altri materiali compatti, lasciando un manto stradale perfettamente liscio per il transito dei pedoni o dei veicoli.
Mattei e TerMac: sodalizio vincente al servizio di Autostrade per l'Italia
Facilità di installazione, affidabilità, bassi costi di manutenzione: le motivazioni che hanno convinto la società bresciana, leader nella progettazione di equipaggiamenti per la segnaletica stradale orizzontale, a scegliere la tecnologia dei compressori Mattei. 28
Il più grande equipaggiamento d'Europa per la realizzazione della segnaletica orizzontale viene prodotto in Italia da TerMac Road Marking Solution e monta compressori firmati Ing. Enea Mattei S.p.A. Si tratta del modello per termoplastico spray
MT9000 montato su camion, che dal 2010 TerMac fornisce ad Autostrade per l'Italia S.p.A. per i lavori dei tratti di sua competenza: con la portata di 9.000 kg, è la macchina più grande in Europa della propria categoria. A bordo il compressore rotativo a palet-
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te Mattei M111E, caratterizzato da dimensioni compatte e particolarmente adatto agli usi continuativi. "I nostri MT9000 sono equipaggiamenti ad elevate prestazioni, sia dal punto di vista tecnico che applicativo spiega Matteo Gilli, proprietario di TerMac. - Forniamo ad Autostrade per l'Italia macchine della serie MT che consentono di abbattere i tempi morti e di lavorare in continuità, senza creare disagi per la circolazione stradale". La serie MT è, infatti, dotata di accorgimenti tecnici che permettono di accelerare le fasi di riscaldamento e di preparazione del materiale, in vista della verniciatura finale. "Gli equipaggiamenti MT9000, con capacità di 1.800 litri per tre cisterne, sono in grado di produrre circa 180 quintali di materiale posato per giornata lavorativa, con un notevole risparmio anche in termini di costi" aggiunge Gilli. Le operazioni di posa della segnaletica stradale richiedono grande affidabilità e precisione, come afferma Matteo Gilli. "Le nostre macchine hanno bisogno di un compressore che sia in grado di sopportare continui cicli di lavoro, spesso superiori alle 12 ore. Il compressore M111E Mattei, azionato meccanicamente, sopporta questa mole di lavoro senza problemi. Inoltre,
ricordiamo i costi che la posa della segnaletica stradale orizzontale su lunghi tratti autostradali comporta, e i disagi che determina sul traffico. E la tecnologia Mattei si è sempre rivelata molto performante, anche rispetto a questi parametri". "I compressori Mattei, grazie all'esclusiva tecnologia rotativa a palette, si distinguono sul marcato anche per affidabilità, durata nel tempo e bassi costi di manutenzione - aggiunge Flavio Molinari, Responsabile Vendite Italia Ing. Enea Mattei S.p.A. - Un compressore Mattei è in grado di funzionare mediamente 100.000 ore, senza richiedere interventi sulle parti in movimento". TerMac ha studiato e realizzato anche equipaggiamenti speciali come quelli scarrabili, destinati al tratto autostradale che collega Roma a L'Aquila. Si tratta di sistemi mobili che vengono montati sul veicolo solo all'occorrenza, in modo da renderlo multifunzionale: può sostituire uno spargisale invernale, fungendo da sistema per la verniciatura in qualsiasi momento. "La grande varietà di allestimenti che TerMac offre alla propria clientela, è ben supportata dalla versatilità dei compressori Mattei, che si differenziano sia per dimensioni sia per portate d'aria erogate, in funzione delle diverse esigenze. M80 eroga aria compressa tra 1.300 e 1.400 litri/min ed è il complemento ideale per le macchine TerMac di taglio più piccolo, che per lo più impiegano la vernice a freddo; M111, con portate aria di circa 3.800 litri/min, è invece particolarmente adatta per gli equipaggiamenti TerMac su camion per materiale termoplastico, che hanno portate decisamente superiori." - conclude Molinari. TerMac Road Marking Solutions, con sede operativa nella provincia di Brescia, è leader nel settore della segnaletica stradale con i propri equipaggiamenti in materiale termoplasti-
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co (serie MT) e con vernice a spruzzo (serie MV). TerMac sceglie solo componenti Made in Italy per i propri sistemi, offrendo soluzioni con alto grado di personalizzazione per installazioni su camion e macchine semoventi di diverse misure, oltre ad una serie di allestimenti speciali. La Ing. Enea Mattei S.p.A. progetta, produce e commercializza su scala mondiale compressori rotativi a palette. Una tecnologia esclusiva e distintiva, che ne ha fatto una delle realtà di riferimento nel segmento di mercato dell'aria compressa. L'azienda realizza ogni anno 6.500 compressori rotativi a palette, esportando oltre il 50% della produzione. Mattei ha sede a Vimodrone, in provincia di Milano, e due stabilimenti a Vimodrone e Verdello - Zingonia (BG). E' presente con proprie filiali in Francia, Germania, Inghilterra e Stati Uniti, ha uffici di rappresentanza in Russia e Spagna, e numerosi partner commerciali nel resto del mondo. Inoltre, per soddisfare le crescenti richieste del mercato del Sud Est Asiatico, dal 2007 è operativo un sito produttivo e di assistenza Mattei in Cina. Fondata nel 1919, Mattei è ancora oggi una esemplare società di proprietà familiare.
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PIATTAFORME AEREE
Palfinger Platforms Italy
Palfinger Platforms Italy è la joint venture nata l'11 febbraio 2013 dalla sinergia tra il gruppo Palfinger AG, specializzato a livello mondiale nel campo del sollevamento, e l'italiana Sky Aces, azienda di Paolo Balugani attiva nel settore delle piattaforme aeree grazie all'esperienza pluridecennale maturata dai suoi soci "sul campo". Oggi, a quasi tre anni di distanza, Palfinger Platforms Italy, grazie ad un costante processo di strutturazione produttiva e commerciale, è divenuta una realtà importante sul territorio (non solo nazionale) e svolge un'attività di progettazione, costruzione, commercializzazione e servizio post vendita che ha per oggetto la gamma denominata Smart, costituita da piattaforme aeree autocarrate telescopiche e articolate, con stabilizzazioni
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classiche (A) o verticali (X-XE), da 0 a 28 m d'altezza di lavoro. Gamma che completa la linea di piattaforme aeree Palfinger (versioni fino a 100 m d'altezza di lavoro) realizzate in Germania presso gli stabilimenti della Palfinger Platforms. "Palfinger - spiega Paolo Balugani, amministratore delegato dell'azienda di Modena - è riconosciuta a livello mondiale come sinonimo di qualità nella ricerca dei materiali e nell'accuratezza del prodotto; Palfinger Platforms Italy ha tradotto questi valori attraverso prodotti performanti e altamente affidabili, per una quota di vendita che quest'anno prevede di raggiungere le 400 unità/anno, di cui un centinaio in Italia". Organizzazione, professionalità e conoscenza del prodotto sono le parole chiave che stanno alla base del successo di Palfinger Platforms Italy. Spiega Paolo Balugani: "Palfinger Platforms Italy rivolge molta attenzione alla soddisfazione del cliente. Per questo motivo offriamo prodotti di alta qualità, dal design ergonomico e, particolare rilevante, dall'utilizzo semplice, per rendere questi mezzi sempre alla portata di qualunque operatore, purché formato. Mezzi che co munque, nonostante la loro semplicità, si dimostrano efficienti e garanti di prestazione in tutti i lavori in quota, anche nelle applicazioni pratiche più complesse. Le piattaforme aeree Palfinger Platforms Italy, per le quali sono previsti due anni di garanzia, contro lo
standard di mercato di un anno, sono vendute direttamente o tramite dealer, a seconda dell'area in Italia (dove peraltro siamo anche distributori di tutta la gamma Palfinger) e in Europa; per quanto riguarda il resto del mondo, la vasta rete mondiale del gruppo Palfinger permette di garantire una distribuzione capillare e un servizio efficiente e puntuale". E il mondo è il territorio di riferimento per Palfinger Platforms Italy, che esporta circa il 75% dei propri prodotti, anche se il mercato italiano sta generando qualche segnale di ripresa e c'è ottimismo per quanto riguarda le vendite in ambito nazionale. "Anche in Italia stiamo arrivando a ottenere riscontri incoraggianti; prevediamo di aumentare la nostra quota di mercato nel breve periodo, in particolare per quanto riguarda il segmento delle 20 - 23 m, rappresentato dai modelli P 200 A/AXE e P 240 A/AXE. Comparto in cui sono maggiormente attivi i più importanti noleggiatori del settore, molti dei quali sono nostri clienti”. Clienti che hanno sempre più confermato la fiducia nell'azienda emiliana, che recentemente si è potenziata anche dal punto di vista strutturale e commerciale, al fine di essere più efficiente ed efficace nei rapporti con i suoi interlocutori. Oggi, a supportare il settore commerciale ci sono un ispettore vendite, Luigi De Matteo, che coordina agenti e concessionari (che spesso sono anche centri d'assistenza), un area manager, Simone Orlando, una coordinatrice vendite per l'Italia, Catia Polli, e una per l'estero, Laura Garagnani, supportate da Eleonora Cecchetti. "I numeri delle vendite stanno dando ragione alla nostra scelta di ampliare l'organico commerciale con delle figure specializzate in ogni ruolo chiave", ha sottolineato lo stesso Balugani. La prossima vetrina internazionale per Palfinger Platforms Italy sarà il Bauma di Monaco, dove l'azienda presenterà diverse novità, che saranno anticipate solo in occasione di un evento organizzato prima della manifestazione.
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PORTATTREZZI
Nuovi trattori John Deere Serie 6R e 6M con motori Stage IV/Tier 4 Final
Per espandere la gamma di trattori di medie dimensioni Serie 6R e 6M di John Deere, da quest'estate un totale di 14 nuovi modelli da quattro cilindri e da sei cilindri a telaio grande con motori Stage IV/Tier 4 Final, dotati di una potenza da 110 a 195 CV, sostituirà i modelli attuali conformi allo standard Stage IIIB/Tier 4 Interim. Disponibili rispettivamente da agosto 2015 (6R) e da novembre 2016 (6M), i nuovi trattori John Deere a telaio integrale presentano manovrabilità migliorata, comfort dell'operatore ottimizzato, un'ampia gamma di opzioni di trasmissione e fino a sei distributori idraulici, oltre che un'opzione sollevatore anteriore Premium. I nuovi trattori Premium a quattro cilindri Serie 6R presentano motori PowerTech PSS John Deere da 4,5 litri con una potenza nominale da 110 a 135 CV (97/68 CE). Le versioni a sei cilindri presentano motori PowerTech PVS John Deere da 6,8 litri con potenza nominale da 145 a 155 CV (97/68 CE). Tutti i nuovi trattori Serie 6R sono dotati del sistema John Deere per la gestione intelligente della potenza (IPM), che aggiunge da 15 a 31 CV ai modelli a quattro cilindri e 47 CV alle versioni a sei cilindri. Tutti i motori PowerTech PSS John Deere sono dotati di turbocompressori in serie, filtro antiparticolato (DPF), ed infine di sistemi per l'additivo per il
post trattamento (DEF) per soddisfare le normative sulle emissioni Stage IV/Tier 4 Final. Sono progettati per mantenere bassi costi di esercizio e fornire la massima reattività alle variazioni di carico. Per ridurre ulteriormente i costi di esercizio, i nuovi motori Stage IV/Tier 4 Final sono dotati di un filtro antiparticolato (DPF) a lunga durata, e i modelli 6145R e 6155R presentano ora un intervallo di cambio dell'olio motore di 750 ore. Una vasta scelta di opzioni di trasmissione fanno dei trattori Serie 6R e 6M John Deere macchine da lavoro versatili per gli agricoltori, gli allevatori e le aziende agricole miste nonché per i contoterzisti. A seconda del modello, i trattori Serie 6R sono disponibili con le comprovate trasmissioni Powershift PowrQuad Plus od AutoQuad Plus/AutoQuad Plus Ecoshift, con la trasmissione a variazione infinita AutoPowr o l'avanzata trasmissione DirectDrive a doppia frizione. I nuovi trattori Serie 6M John Deere, con una potenza compresa tra 110 e 195 CV, consentono di scegliere tra tutte le trasmissioni Powershift PowrQuad Plus, AutoQuad Plus/AutoQuad Plus Ecoshift o le nuovissime trasmissioni CommandQuad Plus/Co m mandQuad Plus con Ecoshift. I modelli con potenza da 110 a 155 CV all'interno di questa gamma saranno disponibili anche con il superriduttore opzionale
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al fine di soddisfare le esigenze dei produttori di colture specializzate. Ponendo nuovi standard in fatto di comfort dell'operatore, gli ultimi modelli della Serie 6R presentano comandi CommandARM, un joystick elettronico programmabile per le applicazioni idrauliche ed il monitor touchscreen CommandCenter Gen4 che dispone di funzionamento a trascinamento per un uso più intuitivo. La sospensione dell'assale anteriore TLS+ riprogettata, presente all'interno di questa gamma, offre migliori prestazioni di sterzata e guida su strada. I nuovi trattori Serie 6M sono ora disponibili con una sospensione meccanica della cabina esente da manutenzione, che garantisce un funzionamento più regolare, minore affaticamento e livelli di vibrazioni inferiori, oltre che una velocità di funzionamento del 10% più elevata anche sui terreni accidentati. Lo stesso sistema di sospensione dell'assale anteriore TLS+ fornisce più comfort all'operatore e più trazione in condizioni di lavoro gravose. I trattori Serie 6R presentano fino a sei distributori idraulici con leve di rilascio della pressione ed un sollevatore anteriore Premium, mentre tre distributori idraulici centrali consentono allo stesso tempo di gestire gli attrezzi in modo rapido e reattivo. I trattori Serie 6M possono essere dotati di tre distributori idraulici posteriori e di una nuova funzione per utenze esterne, oppure di quattro distributori idraulici standard con tre distributori idraulici centrali. Il sistema idraulico per utenze esterne (Power Beyond) viene usato come sorgente di pressione/flusso per le funzioni aggiuntive con valvole di comando del flusso indipendenti. Inoltre, è disponibile un joystick elettrico con predisposizione al caricatore da usare con i nuovi caricatori frontali Serie R. I trattori della Serie 6R e 6M sono progettati appositamente per consentire l'uso di questi nuovi caricatori versatili, che presentano nuovi telai di montaggio e protezioni del cofano, e sono facili da fissare ed utilizzare.
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MOVIMENTO TERRA
Doosan lancia il nuovo escavatore Stage IV DX235LC-5 Doosan Construction Equipment ha lanciato l'escavatore cingolato Stage IV DX235LC-5, l'ultimissimo arrivato della generazione LC-5. Questo nuovo modello offre livelli di comfort e maneggevolezza superiori e moderne caratteristiche pensate per migliorare efficienza dei consumi, disponibilità operativa e ritorno dell'investimento in una macchina ancora più potente, robusta e agile. DX235LC-5 è un escavatore a carreggiata standard (2,99 m) cui si affiancano il modello DX235NLC-5 a carreggiata ridotta ed il modello DX235LCR-5 a raggio ridotto, en trambi presentati in anteprima lo scorso aprile a Intermat 2015. L'introduzione di questo modello soddisfa le richieste della clientela alla ricerca di una macchina con prestazioni e stabilità superiori rispetto a quelle dell'escavatore Stage IIIB Doosan DX225LC-3 da 22 tonnellate e in grado di confrontarsi favorevolmente in termini di potenza e produttività con il modello maggiore DX255LC-5. DX235LC-5 combina un sottocarro largo 2,99 m, un peso totale di 900 kg più elevato e un contrappeso decisamente più pesante (5.000 kg rispetto ai 4.300 kg del DX225LC-3) con un gruppo braccio e bilanciere irrobustito (cilindri inclusi). Questa nuova macchina riesce così a offrire forze alla benna e al bilanciere decisamente superiori. La forza al bilanciere è in media del 7 - 8% maggiore rispetto a quella del DX225LC-3 e la differenza tra i due escavatori è ancora più netta per quanto riguarda la forza alla benna, del 15 - 16% maggiore nel modello DX235LC-5. Il DX235LC-5 offre inoltre capacità di sollevamento maggiori: +6% frontalmente (7,71 t) e +8% sui lati (4,92 t). Contraddistinto esternamente dal nuovo e accattivante stile comune a tutti gli escavatori Doosan della generazione LC-5, DX235LC-5 è motorizzato con l'affidabile diesel 6 cilindri con turbo compressore e raffredda32
mento ad acqua Doosan DL06P. Il motore Doosan DL06P offre convenienza e bassi costi operativi e assicura conformità alla normativa Stage IV senza dover far ricorso al filtro antiparticolato (DPF), ma con i soli sistemi di post trattamento del ricircolo dei gas di scarico raffreddati (EGR) e della riduzione catalitica selettiva (SCR). Il motore DL06P eroga 124 kW (169 HP) a 1.800 RPM. L'integrazione tra il DL06P, uno dei motori più affidabili e a più basso consumo mai prodotti da Doosan e le altre esclusive innovazioni introdotte in questa macchina assicura un miglioramento complessivo dei consumi del 9%. Tali funzionalità includono la nuova schermata Trip Meter Setting che permette all'operatore di controllare i consumi giornalieri (o su altro periodo selezionato) direttamente tramite il pannello di controllo e lo speciale sistema Doosan SPC (Smart Power Control) che ottimizza l'equilibrio tra l'erogazione della pompa e la potenza motrice, migliorando ulteriormente l'efficienza dei consumi. Già eccellente per spaziosità ed ergonomia, la nuova cabina di DX235LC-5 è più ampia rispetto a quella di DX225LC-3 ed è stata ulteriormente raffinata per garantire un comfort e una facilità di funzionamento davvero impareggiabili. La cabina offre una precisione di controllo eccezionale grazie al nuovo sistema di comando degli accessori mediante joystick o pedale a due vie. L'operatore dispone inoltre di un comando a scorrimento intermittente/continuo che è un'esclusiva a livel-
lo mondiale degli escavatori Doosan. Il joystick è stato accorciato per ridurre lo sforzo di azionamento e un nuovo pedale per l'avanzamento rettilineo è presente a sinistra dei pedali di traslazione, caratteristica che si rivela particolarmente utile in caso di trasferimenti su lunghe distanze. La console è ora ancorata alla sospensione del sedile per ridurre le vibrazioni. L'operatore si avvantaggia così di una miglior capacità di controllo tramite joystick sui terreni accidentati. Riduzione dei costi totali di esercizio DX235LC-5 prevede di serie l'innovativo e avanzatissimo sistema CoreTMS per il monitoraggio a distanza delle macchine, caratteristica in precedenza non disponibile di serie sugli escavatori Doosan e ora integrata in tutti i modelli della nuova generazione LC-5 con peso superiore alle 14 tonnellate. Come tutti i nuovi escavatori LC-5 da oltre 20 tonnellate, anche DX235LC-5 incorpora una piastra a spessore maggiorato all'interno di braccio e bilanciere che, applicata con un diverso metodo di saldatura, rafforza il gruppo di lavoro e smorza la concentrazione delle sollecitazioni. Per massimizzare ulteriormente la durata e ridurre la rumorosità, tutti i modelli LC-5 montano boccole EM (Enhan ced Macro surface), molto più efficaci rispetto alle boccole tradizionali quando adeguatamente lubrificate. L'escavatore DX235LC-5 è provvisto di serie di prefiltri aria che riducono sensibilmente l'ingresso di polvere, detriti, insetti, pioggia e neve, assicurando un flusso di aria più pulito in ingresso al filtro aria del motore. Ciò estende gli intervalli di manutenzione del filtro aria a vantaggio di disponibilità operativa e produttività. Il filtro aria interno della cabina è ora in posizione protetta e i filtri dell'aria condizionata sono stati ridisegnati per facilitarne la sostituzione. Tutte le opzioni esistenti, inclusa carreggiata stretta, bilancieri corti e lunghi, pattini e circuiti idraulici, sono disponibili anche per il nuovo escavatore DX235LC-5.
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AUTOTELAI
Verso un trasporto sostenibile: Scania a Ecomondo col primo autocarro ibrido Euro 6
Cosa rende un trasporto intelligente? Come può un mezzo pesante circolare in città senza impattare sull'inquinamento e sul traffico urbano? La soluzione esiste e si basa su un intenso lavoro di squadra, che parte dal ricercatore e arriva al cittadino. La svedese Scania, storicamente sensibile alla tematica ambientale e attiva nella ricerca, ha scelto di declinare la propria principale caratteristica, la qualità dei veicoli, in termini ambientali, spingendo con convinzione verso la messa sul mercato di soluzioni sempre più sostenibili. Grazie all'intensa attività di ricerca e sviluppo, cui lavorano ogni giorno oltre 3.500 ingegneri a Södertälje (sede della casa madre in Svezia), Scania offre da sempre una gamma di prodotti che si distingue per il contenimento dei consumi. L'ambiente ringrazia e anche i clienti che vedono, sempre più, calare i loro costi senza rinunciare alle prestazioni. Il marchio del Grifone non poteva quindi mancare a Ecomondo 2015, occasione fieristica di assoluto rilievo nell'ambito dell'igiene ambientale, in programma dal 3 al 6 novembre a Rimini. Scania è stata rappresentata da Italscania S.p.A. con un'area
espositiva di 400 metri quadrati. Sono stati esposti alcuni veicoli della gamma di motori Scania Euro 6, la più ampia presente sul mercato e che, come annunciato a metà ottobre in Svezia, si arricchisce ora anche del primo autocarro ibrido Euro 6. Il nuovo veicolo, sul mercato dal 2016, apre importanti prospettive per quanto riguarda la circolazione urbana o in zone "zero emissioni", anche nelle ore notturne, grazie alla possibilità di percorrere 2 km con alimentazione solo elettrica, abbinata ad un motore adatto all'uso di biodiesel anche al 100%. Caratteristiche che rendono questa tecnologia ideale per la raccolta dei rifiuti e le consegne merci. I sistemi di recupero dell'energia dalla frenata e il livello di autonomia sono stati studiati per garantire una lunga vita alla batteria e un abbattimento delle emissioni di CO2 nell'ambiente anche oltre il 90%. Per quanto riguarda i veicoli presenti, dopo l'esposizione del trattore alimentato a Gas naturale compresso CNG l'anno scorso, da sottolineare quest'anno la presenza di un mezzo con alimentazione a Gas naturale liquefatto LNG: Scania G340. Un mezzo che ha tra i propri maggiori punti di forza
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l'elevata autonomia, l'eccellente economia operativa, l'alta disponibilità di coppia fin dai bassi giri (1.600 Nm da 1.100 a 1.400 giri/min) e, ovviamente, il basso impatto ambientale. La determinazione di Scania nella creazione di un sistema di trasporto sostenibile è guidata da tre concetti chiave: trasporti intelligenti, efficienza energetica e utilizzo di combustibili alternativi. Scania promuove un'organizzazione più smart del trasporto, ottimizzando gli spostamenti e dotando tutti i mezzi di sistemi di connettività per il monitoraggio della flotta. L'efficienza energetica fa riferimento sia all'innovazione tecnologica che all'uso ottimizzato del veicolo, cui sono rivolti i programmi Scania Driver Training e Driver Coaching, con la formazione degli autisti e il monitoraggio del loro comportamento al volante. Servizi che portano ad un risparmio di carburante accertato del 10 - 15%. Tutto questo si combina con la continua evoluzione nell'uso di combustibili alternativi con soluzioni alimentate a bioetanolo, biodiesel, HVO (olio vegetale idrotrattato), metano e biometano (con la produzione di biogas che nel prossimo futuro potrebbe diventare un prodotto italiano a filiera corta). Il tutto a beneficio dei cittadini, da un lato, e dei privati dall'altro, con il calo dei consumi e, quindi, anche dei costi. Si tratta di un approccio innovativo che accompagna l'attività dell'azienda in ogni sua fase, dallo studio del prodotto ai servizi, e che è al centro anche della comunicazione del marchio del Grifone. Ne è un forte esempio Scania Fuel Masters, un contest europeo che sarà lanciato prossimamente sul web attraverso i social network. Qualsiasi sia il marchio del veicolo utilizzato, ogni conducente potrà pubblicare i propri risultati e confrontarsi con i colleghi sulle proprie prestazioni, in termini di riduzione dei consumi e, quindi, di ecosostenibilità.
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FIERE
Servizi invernali e pulizia delle strade a IFAT 2016 Alla ricerca di macchine tuttofare efficienti e versatili: le tecnologie per le municipalità sono fra i temi chiave di IFAT a Monaco di Baviera. La prossima edizione del Salone Internazionale di Tecnologie Ambientali, dal 30 maggio al 3 giugno 2016, dimostrerà come anche in questo settore le aziende produttrici offrono nuove risposte alle esigenze in continua evoluzione degli utilizzatori. L'evoluzione demografica nei Paesi industrializzati dell'Occidente si riflette sulle tecnologie per le municipalità. "I costruttori di spazzatrici stradali e trattori comunali devono adeguarsi a personale sempre più anziano e numericamente ridotto", dice Linda Schrödter, addetta stampa di Kärcher, multinazionale specializzata in tecnologie per la pulizia, e aggiunge: "Le soluzioni sono veicoli sempre più leggeri da maneggiare ed ergonomici, che consentono di sostituire facilmente gli accessori e le attrezzature senza sforzi eccessivi. In questo modo si possono montare facilmente spazzaneve, spargisale, gruppi spazzole o tosaerba." Secondo le analisi di mercato di Hako, azienda costruttrice di macchine pulitrici e attrezzature comunali, oltre ai Paesi industrializzati ora anche i mercati in via di sviluppo mostrano un crescente interesse per le attrezzature multifunzione. Il dott. Olaf Heinemann, responsabile di prodotto per le attrezzature comunali di Hako, sottolinea: "Insediamenti urbani sempre più simili a quelli europei ed esigenze crescenti di cura di ogni genere di installazione all'aperto stanno aprendo la strada alle macchine multifunzionali. Il loro utilizzo è agevolato da facilità d'uso senza barriere linguistiche, azionamento con un solo pulsante e riconoscimento automatico delle attrezzature installate." Altri sviluppi favoriscono la diffusione di queste macchine tuttofare versatili. Secondo l'associazione tedesca delle aziende municipalizzate (VKU), molti comuni e città in Germania hanno 34
affidato alle imprese di pulizia delle strade anche il servizio invernale, benché in molti casi i regolamenti comunali prevedono che marciapiedi, vialetti e passi carrai debbano essere sgomberati dalla neve dai proprietari delle aree confinanti. Secondo le stime dell'associazione, questo sviluppo sta allargando il mercato, in particolare per le macchine multifunzione sotto le 3,5 tonnellate, idonee all'utilizzo su vialetti e marciapiedi. Nell'ambito dei grandi veicoli per servizio invernale aumenta la diffusione di soluzioni combinate, secondo la VKU. Un unico veicolo riunisce le funzioni solitamente separate di spargisabbia e spargisale. Mentre in presenza di spesse lastre di ghiaccio o forti nevicate il sale rimane il mezzo più efficace, per evitare scivoloni e slittamenti è più utile spargere la più economica ed ecologica salamoia. L'impiego mirato di salamoia pura offre non solo un risparmio del 20 50% rispetto allo spargimento di sale, ma riduce anche i danni al verde lungo le strade e il carico sui canali di scolo dell'acqua disciolta. Un altro aspetto fondamentale per la pulizia delle strade e il servizio invernale è la giusta combinazione fra prestazioni e versatilità. In questo ambito si rileva un crescente interesse per macchine spazzatrici di medie dimensioni con un contenitore relativamente piccolo di 4 m3. Grazie alla struttura più compatta e flessibile, questi veicoli sono molto adatti fra l'altro per nuovi quartieri abitativi con strade chiuse, dove evitano inutili manovre in vicoli stretti. Sia nel servizio invernale sia nella pulizia delle strade prosegue in tutta Europa la standardizzazione. Ad esempio, per le gare d'appalto i comuni hanno bisogno di riferimenti certi, che consentano di paragonare diversi tipi di spazzatrici rispetto alla loro capacità di raccolta delle polveri fini. Pertanto l'associazione europea delle aziende produttrici EUnited Municipal Equipment ha sviluppato
un test unificato. Con la pubblicazione della norma DIN EN 154293:2015-05: Spazzatrici stradali Parte 3: "Efficienza della raccolta del particolato - Metodi di prova e valutazione" nel maggio 2015, il test EUnited PM è stato adottato come standard europeo. Il direttore generale di EUnited Municipal Equipment, Frank Diedrich, riferisce che "tutti i principali costruttori hanno superato il test con le loro macchine, dimostrando in tal modo il loro impegno al fianco dei comuni per un'aria più pulita." Sono stati già testati circa 100 modelli di spazzatrici, molte delle quali saranno esposte il prossimo anno a IFAT a Monaco di Baviera. Altre soluzioni innovative saranno in vetrina nell'area Truck in Action Show dell'associazione dell'industria tedesca delle attrezzature e dei mezzi comunali (VAK), dove si potranno toccare con mano aspetti quali manovrabilità, emissioni, capacità di spargimento, pulizia e spazzamento. Il direttore generale della VAK, Bernd Sackmann, sottolinea come "l'evoluzione dei veicoli e delle attrezzature nella direzione dell'efficienza energetica e del risparmio di risorse rappresenta un valore aggiunto per i clienti delle nostre aziende e per la società nel suo complesso." IFAT è il principale salone internazionale di tecnologie per l'ambiente. La precedente edizione ha visto la partecipazione di 3.081 espositori da 59 Paesi e 135.288 visitatori da 168 nazioni. La prossima edizione di IFAT, che ha cadenza biennale, si svolgerà dal 30 maggio al 3 giugno 2016 a Monaco di Baviera. Oltre al salone IFAT, Messe München International vanta una competenza specifica nell'organizzazione di fiere internazionali per il settore delle tecnologie ambientali. Oltre a IE expo a Shanghai, Messe München organizza IFAT Eurasia ad Ankara, IFAT India a Mumbai e IFAT Environmental Technology Forum a Johannesburg. Messe München International, con i suoi circa 40 saloni nella sola piazza di Monaco di Baviera, è uno dei principali organizzatori fieristici al mondo. 14 di queste manifestazioni sono l'evento più importante a livello mondiale nei rispettivi settori. Con diverse consociate estere in Europa, Asia e Africa e oltre 60 rappresentanze straniere, che offrono i loro servizi in più di 100 Paesi, Messe München International dispone di una rete su scala mondiale.
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