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4 Il GPP diviene obbligatorio con il Collegato Ambientale Dott. Silvano Falocco 6 Le macchine multifunzione Nilfisk conquistano La Thuile 8 A Rho un parco giochi in plastica riciclata realizzato da Green Projects Gh. Marchelli 10 Hymach Herbhy 30: portattrezzi radiocomandato compatto Gh. Marchelli 12 Multicar M31: ideale come mezzo polifunzionale, perfetto per trasporto 14 Ferri presenta la sua linea Pro Team con un porte aperte per gli operatori professionali Gh. Marchelli 18 Le pavimentazioni colorate di Iterchimica per strade più sicure 19 Eco.Lan si affida a Econic NGT per il servizio di raccolta differenziata a Lanciano 20 30 spazzatrici Schmidt ad ATO Toscana Centro 22 Il nuovo portattrezzi "comunale" Merlo da usare 365 giorni l'anno in esposizione a Fieragricola Gh. Marchelli 24 Nuova versione della frantumasassi e fresa forestale Midisoil dt Seppi M. 26 Una raccola rifiuti davvero verde: il Comune di Bolu, in Turchia, sceglie compattatori a gas naturale compresso con trasmissioni Allison 27 Caron a Fieragricola 2016 28 Unimog strada - rotaia Gh. Marchelli 31 Studio, analisi di vulnerabilità e montaggio delle infrastrutture Anas: il Ponte Cadore Ing. Michele Titton 34 Al Parco dei Colli, a Bergamo, già da 3 anni Soil Sement permette una pavimentazione naturale e stabile 36 Le novità John Deere a Fieragricola 2016: vincenti e premiate 38 Centro di accoglienza Containex per profughi a Gorizia Ga. Marchelli
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Il GPP diviene obbligatorio con il Collegato Ambientale DOTT. SILVANO FALOCCO Fondazione Ecosistemi
Segreteria scientifica Forum CompraVerde-BuyGreen Il nuovo anno è nato sotto un buon urbani; forniture di cartucce toner e auspicio: lunedì 18 gennaio è stata cartucce a getto di inchiostro; servizio finalmente pubblicata la Legge 221 di gestione del verde pubblico, per del 28 dicembre 2015, conosciuta acquisto di ammendanti, di piante come Collegato Ambientale, relativa ornamentali, di impianti di irrigazione; a "Disposizioni in materia ambientale ristorazione collettiva e derrate aliper promuovere misure di green eco- mentari; servizio di pulizia e per la nomy e per il contenimento dell'uso fornitura di prodotti per l'igiene; proeccessivo di risorse naturali", che dotti tessili; arredi per ufficio; edilizia prevede l'adozione obbligatoria del e costruzione/manutenzione strade. Green Public Procurement e, conse- Tale obbligo del 50% verrà incremenguentemente, dei Criteri Ambientali tato nell'arco dei prossimi cinque Minimi negli appalti pubblici di beni, anni. servizi e opere. Va inoltre considerato che l'obbligo si Ma vediamo cosa cambia concreta- applica anche alle forniture di beni e mente con l'approvazione di questa servizi e agli affidamenti di lavori fondamentale legge. oggetto di ulteriori decreti ministeriali L'articolo 18 prevede che, nell'ambito di adozione dei relativi criteri ambiendelle undici categorie di prodotto indi- tali minimi: e questo significa che, per viduate dal "Piano d'azione per la qualsiasi futura categoria di prodotto sostenibilità ambientale dei consumi o criterio ambientale minimo, varrà lo nel settore della pubblica amministra- stesso obbligo di GPP. zione", vengano adottati obbligatoria- Quindi si può dire che le stazioni mente i Criteri Ambientali Minimi, appaltanti pubbliche - ovvero i cosidattraverso l'inserimento, nella docu- detti "soggetti aggregatori" - da ora in mentazione di gara pertinente, delle poi dovranno adottare obbligatoriaspecifiche tecniche e delle clausole mente i Criteri Ambientali Minimi contrattuali. approvati con apposito decreto interL'obbligo riguarda il 100% degli ministeriale. appalti che incidono sugli obiettivi di Per favorire il processo di adozione riduzione dei gas che alterano il clima dei CAM da parte delle imprese che e sull'uso efficiente delle risorse, parteciperanno alle gare pubbliche ovvero: acquisto di lampade a scari- pena la loro impossibilità a partecipaca ad alta intensità, di alimentatori re - nei contratti relativi lavori, servizi elettronici e di moduli a LED per illu- o forniture, l'importo della garanzia e minazione pubblica, acquisto di del suo eventuale rinnovo è ridotto apparecchi di illuminazione per illumi- del 30 per cento per gli operatori econazione pubblica e affidamento del nomici in possesso di registrazione al servizio di progettazione di impianti di sistema comunitario di ecogestione e illuminazione pubblica; personal com- audit (EMAS) o del 20 per cento per puter, stampanti, apparecchi multifun- gli operatori in possesso di certificazione e fotocopiatrici; servizi energeti- zione ambientale ai sensi della ci per gli edifici, servizi di illuminazio- norma UNI EN ISO 14001. ne, riscaldamento e raffrescamento di Nei contratti relativi a servizi o fornituedifici. re, l'importo della garanzia e del suo L'obbligo riguarda invece il 50% del eventuale rinnovo verrebbe ridotto valore delle gare d'appalto per le del 20 per cento, anche cumulabile restanti categorie di forniture e affida- con la riduzione di cui sopra, per gli menti: servizio di gestione dei rifiuti operatori economici in possesso, in 4
relazione ai beni o servizi che costituiscano almeno il 50 per cento del valore dei beni e servizi oggetto del contratto stesso, del marchio di qualità ecologica (Ecolabel). Inoltre nei contratti relativi lavori, servizi o forniture, l'importo della garanzia e del suo eventuale rinnovo è ridotto del 15 per cento per gli operatori economici che sviluppano un inventario di gas ad effetto 1 o un'impronta climatica (carbon footprint). Si stabilisce infine che, per l'assegnazione di contributi, agevolazioni e finanziamenti in materia ambientale, nella formulazione delle graduatorie, costituiscono elemento di preferenza il possesso di registrazione al sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS), il possesso di certificazione UNI EN ISO 14001 di un marchio di qualità ecologica dell'Unione europea (Ecolabel UE), della certificazione ISO 50001 sul sistema di gestione razionale dell'energia. Con l'articolo 19 si provvede a monitorare l'applicazione dei criteri ambientali minimi e il raggiungimento degli obiettivi prefissati dal "Piano d'azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione", di cui al medesimo decreto, e successive modificazioni. Con l'articolo 22, al fine di incentivare il risparmio e il riciclo di materiali attraverso il sostegno all'acquisto di prodotti derivanti da materiali riciclati post consumo o dal recupero degli scarti e dei materiali rivenienti dal disassemblaggio dei prodotti complessi, il Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, può stipulare appositi accordi e contratti di programma con le imprese che producono beni derivanti da materiali post consumo riciclati o dal recupero degli scarti e dei
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materiali rivenienti dal disassemblaggio dei prodotti complessi, con priorità per i beni provenienti dai rifiuti, con gli enti pubblici, con soggetti pubblici o privati e con le associazioni di categoria, ivi comprese le associazioni di aziende che si occupano di riuso, preparazione al riutilizzo e riciclaggio, con i soggetti incaricati di svolgere le attività connesse all'applicazione del principio di responsabilità estesa del produttore. Con lo stesso articolo si afferma che, per l'acquisto e la commercializzazione di manufatti realizzati in materiali polimerici misti riciclati, l'incentivo erogato varia a seconda della categoria di prodotto, in base ai criteri e alle percentuali stabiliti dall'allegato L -bis e che gli incentivi si applicano ai soli manufatti che impiegano materiali polimerici eterogenei da riciclo post consumo o derivanti dal recupero degli scarti e dei materiali rivenienti dal disassemblaggio dei prodotti complessi in misura almeno pari alle percentuali indicate nell'allegato. Si prevede inoltre che le amministrazioni pubbliche, nelle gare d'appalto per l'incremento dell'efficienza energetica delle scuole e comunque per la loro ristrutturazione o costruzione, impieghino materiali e soluzioni progettuali idonei al raggiungimento dei valori indicati per i descrittori acustici dalla norma UNI 11367:2010 e dalla norma UNI 11532:2014. Nei bandi di gara, anche quelli relativi le gare d'appalto per la realizzazione di pavimentazioni stradali e barriere acustiche, saranno previsti criteri di valutazione delle offerte con punteggi premianti per i prodotti contenenti
Soluzioni per Lavori Pubblici www.lavoripubblici.net materiali post consumo o derivanti dal recupero degli scarti e dei materiali rivenienti dal disassemblaggio dei prodotti complessi nelle percentuali fissate da un successivo decreto. E non bisogna infine scordare che è di prossima pubblicazione il Criterio Ambientale Minimo per il settore dell'edilizia. Siamo sulla soglia di un cambiamento duraturo verso la qualità ambienta-
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le, che cambierà radicalmente le modalità di redazione dei futuri bandi di gara, anche dei lavori pubblici e l'offerta di prodotti e servizi nel settore dell'edilizia; si tratta oggi di riuscire a comprendere la direzione del cambiamento, le ecoinnovazioni necessarie sul lato dei prodotti, dei servizi, dell'organizzazione e dei progetti e le opportunità di nuovi mercati, più attenti all'ambiente, che dovremo riuscire a cogliere.
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PORTATTREZZI
Le macchine multifunzione Nilfisk conquistano La Thuile
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A fine gennaio Nilfisk, con la collaborazione del suo concessionario di zona VAMO 2000, ha presentato la gamma di macchine multifunzione presso l'Hotel Boton d'Or a La Thuile. Alla manifestazione hanno preso parte molti comuni limotrofi e imprese di servizi, tutti interessati alle funzionalità e potenzialità che queste macchine multifunzione possono offrire. Compatte e maneggevoli, ma potenti
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e performanti, tali macchine sono state infatti progettate per la manutenzione sotto i molteplici aspetti di aree esterne pubbliche e private durante tutte le stagioni dell'anno. Park Ranger 2150, City Ranger 2250 e City Ranger 3500 risultano uniche nella categoria per le dimensioni e prestazioni ma anche per la loro multifunzionalità, che consente di adattare i mezzi alle diverse esigenze e sta-
gioni: con un semplice e rapido cambio degli accessori è possibile infatti configurare la macchina per lo spazzamento o il lavaggio di strade, piazze, parcheggi e centri storici, per la rimozione della neve e spargimento di sale, o per la cura delle aree verdi. Ad esempio, per quanto riguarda City Ranger 2250 è possibile passare dalla versione spazzatrice alla versione neve senza l'utilizzo di attrezzi e impiegando solo 2 minuti, aumentando la produttività e riducendo in modo considerevole i costi operativi per ogni attività. In questa occasione i partecipanti hanno potuto vedere in azione e provare le macchine configurate con gli accessori neve per far fronte alle emergenze stagionali. City Ranger 2250 con un motore da 35 HP e 4 ruote motrici garantisce prestazioni al top; con fresa da neve, lama o rullo e spargisale è quindi in grado di affrontare e gestire situazioni critiche per assicurare un rapido ripristino della funzionalità di strade, marciapiedi, piste ciclabili, parcheggi in un solo passaggio e garantire una maggiore sicurezza per i cittadini. City Ranger 3500 ha una comoda cabina a 2 posti e con la lama da neve a V ha dato prova di essere ideale durante la piena stagione invernale quando la neve ghiacciata copre il terreno: grazie alla sua forma a V infatti può spingere la neve ai lati spianando così la strada. Anche per questo modello sono disponibili la lama e il rullo spazzaneve. Inoltre, grazie allo spargisale da 800 kg (disponibile anche con controllo auto-
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matico) offre la possibilità di rimuovere la neve e spargere il sale contemporaneamente, raddoppiando l'efficacia della prestazione e rendendo il ripristino ancora più veloce. Entrambe sono in grado di abbattere le polveri con il sistema ad acqua nebulizzata che garantisce la certificazione PM10 . Le macchine sono tutte omologabili con patente B per circolare su strada. Nilfisk è tra i produttori leader mondiali di macchine professionali per la pulizia, grazie anche alle acquisizioni strategiche di attività complementari, ciascuna delle quali ha contribuito apportando prodotti di elevata qualità, know how e personale altamente qualificato. Dal mantenimento di aree esterne ed urbane, alla quotidiana pulizia e aspirazione negli ambienti professionali e 4 industriali, Nilfisk è in grado di offrire macchine omologate per la circolala soluzione di pulizia ideale per ogni zione stradale stagione, superficie e business. • capacità multifunzione con un proNilfisk ha sviluppato negli anni una gramma completo di accessori divisione specifica nel canale Out - • contratti di noleggio a 36 o 60 mesi door, offrendo una gamma completa con manutenzione di mezzi multifunzioni con un pro- • consegna e logistica in tempi rapidi gramma di accessori per i lavori di • programmi efficaci di formazione spazzamento, rimozione neve, lavag- degli operatori gio strade e taglio erba. • soluzioni complete per tutte le staL'offerta di Nilfisk Outdoor: gioni • offerta completa e competitiva di • disponibilità ad effettuare prove
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dimostrative. Nilfisk è inoltre accreditata e presente sul portale del Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MePA), dove è possibile trovare nel catalogo prodotti le principali macchine, nonché l'azienda stessa, per essere invitata ad eventuali gare d'appalto. 1. 2. Nilfisk City Ranger 3500 3. Nilfisk City Ranger 2250 4. Nilfisk Park Ranger 2150
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ARREDO URBANO
A Rho un parco giochi in plastica riciclata realizzato da Green Projects GHERARDO MARCHELLI
Green Projects, che realizza arredi e giochi per parchi in plastica riciclata proveniente al100% dalla raccolta differenziata italiana, tra i lavori invernali ha progettato e realizzato lʼarea gioco del parco a ridosso della scuola elementare Anna Frank di Rho in provincia di Milano. Questo lavoro esprime lʼofferta applicativa di Green Projects e dei suoi prodotti in plastica riciclata: un parco giochi tipico in un parco pubblico in
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ambito urbano non recintato e quindi aperto alla gente ad ogni ora, con un intervento sia con elementi gioco nuovi sia di ristrutturazione dei giochi preesistenti. Sono stati installati: un multitorre con tre scivoli, voluti dal comune di colorazione diversa per evidenziare la loro differenza di altezza, la relativa pavimentazione antitrauma in gomma riciclata e tre giochi a molla. E' stata inoltre effettuata la manutenzione
sulle altalene in legno, sostituendo i seggiolini rotti e obsoleti. La versatilità e lʼattenzione verso le esigenze del cliente, anche di ottimizzazione della spesa, hanno visto il riutilizzo di una delle due strutture per le altalene preesistenti, consistita nella sostituzione dei due seggiolini e il ripristino della pavimentazione antitrauma. Per questa è stato scelto di eliminare le piastre fortemente ammalorate recuperando quelle ancora in buono stato dellʼaltra struttura di altalene, permettendo così di completare la pavimentazione senza dover acquistare nuove piastre, che inoltre sarebbero risultate di una colorazione nettamente differente, ottenendo un risultato omogeneo ed armonioso. La restante parte del parco vede lʼinstallazione di un multitorre con tre scivoli, la relativa pavimentazione antitrauma in gomma riciclata e tre giochi a molla. I giochi installati rispondono alla normativa UNI EN 1176/08 per la sicurezza nei parchi gioco, di cui è stata rilasciata relativa certificazione.
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La posa in opera è stata effettuata direttamente da Green Projects che, grazie al personale competente e qualificato, garantisce il corretto montaggio dei propri giochi, caratteristica fondamentale per il rispetto delle normative di sicurezza indette dal TUV, e non si deve dimenticare che i fruitori finali sono i bambini. Per l'assemblaggio degli arredi Idea Plast si affida solo a propri montatori di fiducia, i quali conoscono molto bene il materiale ed il prodotto. Particolare attenzione è anche posta alla manutenzione e alla certificazione: Green Projects offre un servizio qualificato di ispezione e manutenzione certificata TUV per la sicurezza dei parchi giochi già esistenti. Questo perché sono numerosi gli incidenti che si verificano nei parchi durante l'utilizzo delle diverse attrezzature. Le attrezzature di gioco è bene che vengano sottoposte ad un controllo continuo e costante, facendo riferimento a determinate normative che sono simbolo di garanzia e sicurezza. Tutti i prodotti Green Projects sono certificati "Plastica Seconda Vita" dall'Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo (IPPR), il quale garantisce che l'intera filiera produttiva avviene in Italia (dalla raccolta allo sviluppo dei prodotti finiti). Da notare come i prodotti proposti da Idea Plast della linea Green Projects rientrano appieno nella attesa, ora pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 18 gennaio 2016, legge Green Economy e GPP (legge 28 dicembre 2015, n. 221, nota anche come Collegato ambientale) che prevede l'obbligo a carico di tutte le pubbliche amministrazioni di acquistare almeno il 50% di prodotti ecosostenibili (il 100% per i prodotti ad alto consumo di energia). Un forte incentivo per lʼacquisto dei prodotti da materiali post consumo recuperati dalla raccolta differenziata, che in questo caso offrono delle caratteristiche vantaggiose anche indipendentemente dallʼecologia. Questa plastica ha una durata 4 volte superiore al legno, è un prodotto certificato IPPR, non permette la creazione di schegge, ha proprietà meccaniche elevate che rende le strutture stabili nel tempo, non rilascia resine, è resistente agli urti e flessibile, non richiede manutenzione, è un ottimo isolante, quindi non si scalda sotto il sole, è ignifugo e autoestinguente, permette una gamma infinita di colori, è insensibile a funghi ed insetti oltre a essere inalterabile. Caratteristica fondamentale proprio in
un parco aperto come questo di Rho è quella di poter essere lavati con detergenti comuni, permettendo quindi la rimozioni di eventuali (praticamente certe) scritte e graffiti da parte dei soliti vandali con pennarelli e bombolette spray, con unʼoperazione estremamente semplice. Idea Plast è un'azienda che, da anni, opera nel settore delle materie plastiche, occupandosi di attività che vanno dalla progettazione alla realizzazione di manufatti plastici, ottenuti con diverse tecnologie. L'obiettivo di Idea Plast S.r.l. è quella di fornire ai propri clienti soluzioni
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chiavi in mano: dalla progettazione sino al prodotto/articolo finito. L'attività progettuale di Green Pro jects è un notevole valore aggiunto, rivolto in esclusiva ai propri clienti: partendo da una corretta ideazione e progettazione con sistemi 3D, viene sviluppato il prodotto cercando di conferirgli il massimo contenuto estetico. Solo la corretta ideazione e progettazione danno origine a manufatti vincenti. I giochi installati rispondono alla normativa UNI EN 1176/08 per la sicurezza nei parchi gioco, di cui è stata rilasciata relativa certificazione.
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VERDE
Hymach Herbhy 30: portattrezzi radiocomandato compatto GHERARDO MARCHELLI
Un nuovo portattrezzi radiocomandato è pronto in casa Hymach. Questa volta l'azienda di Stienta presenta agli operatori una versione compatta del portattrezzi radiocomandato. La nuova versione offre dimensioni più contenute, mantenendo inalterate le caratteristiche vincenti dei fratelli maggiori. Negli ultimi 6 mesi il "piccolo" Herbhy 30 è stato sottoposto ad incessanti prove in campo per definire esattamente le performance per monitorare le parti più sollecitate, il tutto per avere la certezza che una volta lanciato sul mercato abbia quella affidabilità che da sempre contraddistingue i prodotti realizzati in Hymach e le persone che la rappresentano.
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Hymach in questo caso ha ascoltato le richieste che arrivano dal mercato, che si riassumono in compattezza senza rinunciare all'efficienza. La risposta è Herbhy 30, più piccolo ma non alleggerito delle peculiarità che contraddistinguono il fratello maggiore Herbhy 40. Ventola reversibile, tensionamento idraulico automatico dei cingoli, alto grip dei cingoli in gomma, martinetti di sollevamento della testata utensile regolati dalla pressione dell'olio e non da molle sono inalterati e rimangono punti di forza consolidati. L'impianto particolarmente potente e la testata trinciatrice caratteristica Hymach sono garanzia di affidabilità, anche in pendenze di 55°, durante
tutta la giornata di lavoro e durabilità nel tempo. L'impianto idraulico vede motori a pistoni radiali a circuito chiuso per l'avanzamento, sistema di bloccaggio cingolo sui motori, un motore a pistoni a circuito chiuso sulla testata utensile, pompe a pistoni a cilindrata variabile a circuito chiuso, pompa ad ingranaggi per servizi, distributore elettroidraulico per servizi, distributore elettroidraulico per funzione testata utensile, scambiatore di calore con ventola reversibile e serbatoio olio idraulico con una capacità di 25 litri. Herbhy 30 è inoltre dotato di una cofanatura a testuggine che protegge tutte le parti sensibili e impedisce l'accumulo di ramaglie e detriti di lavorazione, che spesso, per le macchine che lavorano in queste condizioni, sono causa di rotture accidentali e di surriscaldamento del mezzo, fino all'incendio nelle situazioni più estreme. In tale cofanatura è integrato il roll-bar, tutt'uno con la struttura rendendola così particolarmente resistente. Herbhy 30 è inoltre dotato di fari a led ad alta visibilità per il lavoro anche notturno e di girofaro di serie. Nonostante non disponga di allargamento idraulico dei cingoli, in caso di necessità è comunque possibile allargare il carro manualmente, quindi con una semplice operazione si può
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aumentare ulteriormente la stabilità del mezzo per i lavori che lo dovessero richiedere. Il tutto in soli 950 kg in ordine di lavoro. Il carro cingolato a 8 rulli vede una carreggiata del carro di 1.320 mm, allargabile manualmente fino a 1.620 mm ed i cingoli sono disponibili in diverse versioni per le differenti situazioni di lavoro. Un sistema di aggancio a 4 punti è integrato per il sollevamento della macchina. La console di comando, dotata di check panel, consente all'operatore di comandare da terra la macchina per eseguire in sicurezza anche i lavori più difficoltosi e, con il sistema di visione a distanza (opzionale), il controllo dell'a-
rea in manutenzione è totale. La velocità avanti indietro è di 0 - 6 km/h con un potenziometro di controllo velocità di avanzamento variabile da 0 a 100% in continuo; un potenziometro permette inoltre la correzione della direzione avanzamento (offset) durante il lavoro in pendenza, sul display è presente il controllo della velocità dei cingoli. E' possibile anche il collegamento del radiocomando tramite filo nel caso di emergenza e un allarme sonoro e visivo è previsto per superamento pendenza, surriscaldamento impianto, surriscaldamento motore diesel, pressione olio motore, superamento raggio comunicazione radiocomando,
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inversione comandi guida. Il motore compatto Yanmar a 3 cilindri ne determina le misure ridotte, un motore industriale diesel da 30 CV che permette di ottenere le massime prestazioni nel lavoro in continuo di sfalcio erba e arbusti. Nelle ultime dimostrazioni cui ha partecipato, Herbhy 30 ha dato grandi soddisfazioni sia per produttività sia per manovrabilità ed ha avuto un ottimo riscontro con i partecipanti. Continua così lo sforzo da parte di Hymach di affrontare con immutato entusiasmo la ricerca per soddisfare quel mercato professionale che ancora crede nei prodotti di qualità ed alla serietà del fabbricante.
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PORTATTREZZI
Multicar M31: ideale come mezzo polifunzionale, perfetto per trasporto
I veicoli Multicar si distinguono per compattezza, robustezza e affidabilità. Queste caratteristiche sono molto apprezzate nell'ambito della manutenzione stradale, destinazione d'uso che risulta esaltata dalle versioni più polifunzionali, complete cioè di impianti idraulici e predisposizioni per abbinare attrezzature di vario genere. L'accesso a centri storici di grandi città, a paesi di montagna, ad aree interne di condomini, scuole, centri servizi... non rappresenta una necessità legata soltanto alla manutenzione stradale ma anche agli interventi di imprese edili, squadre di protezione civile, operatori ecologici, Vigili del Fuoco, trasporti di sostanze e merci in genere. Un unico veicolo che coniuga tutte le caratteristiche necessarie a chi deve lavorare in spazi contenuti e con
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accesso precluso a mezzi di media e grande dimensione. I veicoli Multicar infatti sono: compatti, con larghezze che arrivano ad un massimo di 1.700 mm alla cabina (nel caso dell'extra compatto Tremo scende addirittura a 1.300 mm con ptt a 5 tonnellate), robusti con telaio portante e possibilità di torsione, versatili grazie alla trazione 4x4 inseribile, il riduttore al cambio e le sospensioni anteriori indipendenti, per affrontare anche i percorsi più impegnativi, potenti grazie al motore 3.000 cc turbo diesel da 145 CV di potenza, affidabili ed economici nel tempo grazie a una produzione industrializzata e di alta qualità che garantisce agli utilizzatori finali macchine curate nei particolari e realizzate utilizzando il know how sviluppato dalla principale azienda europea produttrice di veicoli compatti con
oltre 1.000 unità anno realizzate anche negli ultimi tempi, nonostante la recessione del mercato. Per quanto riguarda i clienti italiani poi, l'utilizzo di motorizzazioni Iveco/ FPT rappresenta un ulteriore vantaggio: l'assistenza post vendita e le officine autorizzate per la manutenzione ordinaria e straordinaria del motore è infatti molto capillare, ottimizzando queste attività. Queste caratteristiche rendono Multicar il compagno di avoro ideale anche per le imprese private, gli enti e operatori in genere che hanno necessità di compattezza ma allo stesso tempo robustezza e qualità, limitando al massimo i tempi di fermo macchina causati da inconvenienti vari. In quest'ottica MI&P S.r.l., distributore esclusivo per l'Italia del marchio HakoMulticar, ha fornito alcuni mezzi non
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destinati puramente ad applicazione di attrezzature ma al trasporto di merci. Tra questi il mezzo M31 dotato di cassone trilaterale e gru scarrabile (nelle foto il veicolo di colore verde) è stato destinato a Impresa, che opera in Valcamonica (BS) e che prevede l'utilizzo del mezzo durante tutto l'arco dell'anno per ottimizzare l'investimento sostenuto. Una macchina sempre della serie M31 ma in versione Tipper è invece stata destinata ad impresa di lavori edili e stradali operante in Umbria, altra regione caratterizzata da città e paesi con centri storici e percorsi di montagna che impongo veicoli di contenute dimensioni. Entrambi i mezzi sono dotati del potente e collaudatissimo motore F1C da 145 CV di potenza; la trazione 4x4 inseribile con comando elettroidraulico dalla cabina in abbinamento al riduttore al cambio (complessive 10 MA + 2 RM per un campo di lavoro che spazia da 600 metri/ora a 90 km/h con omologazione N2 e fino a 110 km/h con versione N1); il bloccaggio del differenziale posteriore e le sospensioni anteriori indipendenti permettono di affrontare agevolmente anche percorsi offroad e su fondi disconnessi. Nella gamma Tremo, consegnato al comando Vigili del Fuoco in Trentino,
un potente motore da 102 HP e la trasmissione idrostatica permettono di individuare la miglior velocità di avanzamento durante la fase di lavoro e nei trasferimenti di spostarsi con velocità fino a 70 km/h. Le 4 ruote sterzanti previste sul veicolo donano un raggio di volta estremamente contenuto rendendo ancora più agile il veicolo. Le sospensioni indipendenti anteriori della gamma M31, oltre ad una aderenza al suolo unica, offrono anche un comfort di guida elevatissimo, fattore molto importante per coloro che trascorrono su questi mezzi molto tempo. Le ampie superfici vetrate della cabina di guida creano un binomio perfetto con le dimensioni contenute e offrono ai clienti utilizzatori le giuste condizioni di guida per spostarsi in sicurezza, manovrare in spazi angusti e in presenza di numerosi ostacoli. Un potente sistema di riscaldamento e l'eventuale aria condizionata (optional) garantiscono un ambiente di lavoro confortevole in ogni condizione climatica. Gli allestimenti posteriori, ancorati al telaio tramite predisposizioni originali della fabbrica, che ne ottimizzano il perfetto abbinamento con il telaio, sono realizzati su specifica richiesta del cliente, il quale, potendo personalizzare buona parte delle dotazioni, ottiene il miglior risultato rispetto al
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lavoro da svolgere. Nel caso dell'abbinamento cassone trilaterale scarrabile/gru retro cabina, si è favorita la completa autonomia del veicolo per carico e scarico di materiali rispetto alla portata su cassone. Il veicolo di colore rosso invece è più specifico per trasporto: il cliente umbro ha richiesto un cassone trilaterale da 2,7 metri di lunghezza completo di sponde in alluminio con apertura sopra - sotto per scarico di inerti e, in abbinamento, una serie di sovrasponde amovibili per il carico di materiali voluminosi, come ad esempio ramaglie risultanti da lavori di potatura. Inoltre un sistema con telo copri - scopri è applicabile sia alle sponde di base che alle sovrasponde per evitare perdite di materiale durante i trasferimenti, come peraltro impone il codice della strada. Il peso totale a terra fino a 5,6 tonnellate permette di avere un veicolo compatto, rapido e confortevole negli spostamenti, e con una portata utile assimilabile a veicoli di dimensioni nettamente superiori, ma che non avrebbero la possibilità di arrivare sul cantiere di lavoro. Difficilmente, nell'ampia gamma di veicoli Multicar, non si può individuare una versione adeguata alle necessità di clienti utilizzatori, con una caratteristica irrinunciabile: la qualità.
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VERDE
Ferri presenta la sua linea Pro Team con un porte aperte per gli operatori professionali GHERARDO MARCHELLI
Ferri ha invitato in casa gli operatori professionali per la gestione del verde. L'occasione ha permesso agli ospiti di toccare con mano la realtà industriale Ferri, prendere conoscenza della linea Pro Team, costruita ascoltando le esigenze degli utilizzatori e di disporre dell'attrezzatura professionale più adeguata alle loro necessità. Gli ospiti hanno potuto apprezzare la realtà di un'azienda Italiana con una produzione realizzata completamente in Italia e con una direzione che vede la presenza dei fratelli Gisella e Sandro Ferri affiancati da un team affiatato e ben coordinato. In più da poco più di un anno i figli dei due fratelli, Federica e Giacomo si sono inseriti nel team garantendo ancora di più la continuità generazionale. Un'azienda con la prerogativa, rico-
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nosciuta dal mercato, della specializzazione di macchine adatte alla manutenzione del verde, da oltre quarant'anni. Come strategia aziendale, è stato ribadito che Ferri vuole rimanere anche in futuro in questo segmento di mercato. Ferri oggi é un leader globale nel settore della manutenzione del verde pubblico e nel settore della meccanizzazione agricola che progetta, produce e commercializza attrezzature dedicate che vanno dalle trinciatrici, ai bracci decespugliatori, alle testate decespugliatrici fino alle trinciatrici radiocomandate. Presente in tutti i principali mercati a livello globale, Ferri ha l'obiettivo di consolidare e sviluppare la propria presenza nei mercati tradizionali, quali l'Europa, ed in particolare in Francia, dove ha una filiale propria
da più di 10 anni, e il Nord America. Punta inoltre ad espandere la propria presenza nei mercati emergenti anche attraverso le proprie joint venture locali. L'azienda Ferri viene fondata nel 1844, quando il giovane Ulisse Ferri, iniziò con il suo lavoro di fabbro, a Tamara, Ferrara, a fornire servizi agli agricoltori della zona. Dagli anni '20 del secolo scorso al secondo dopoguerra, le officine meccaniche Ferri, dirette da Giovanni Ferri, figlio di Ulisse, videro riconosciuta la loro competenza e capacità offrendo servizi di riparazione ai mezzi agricoli in tutto il territorio di Ferrara e Ravenna. Ma il vero sviluppo imprenditoriale e commerciale iniziò ai primi anni '50, quando Ulisse Ferri, figlio di Giovanni, diede un impulso totalmen-
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te nuovo. Ulisse Ferri disegnò e produsse macchine per la raccolta e lavorazione della canapa, allora molto diffusa nel ferrarese. Sviluppò attrezzature per la lavorazione del terreno, erpici a dischi e successivamente anche frese interfilari per frutteti e vigneti. Ad Eima del 1970, interpretando le necessità degli agricoltori, non solo italiani, presentò i primi modelli di trinciastocchi e trinciatrici. Alcune delle quali sono ancora in funzione ed altre sono state recuperate per diventare parte del Museo Ferri che sta nascendo. Nel 1980 iniziò la produzione e commercializzazione dei primi bracci idraulici destinati inizialmente al settore agricolo, ma che subito dopo determinarono l'entrata, per Ferri S.r.l., nel mercato della manutenzione del verde pubblico. Nel 2001, per supportare nel migliore dei modi i positivi risultati commerciali in Francia, viene fondata nel dipartimento 81 di Tarn quella che è a tutti gli effetti una tra le più longeve filiali in Francia di una ditta Italiana produttrice di attrezzature agricole. La filiale oggi, con le sue 14 persone, di cui 4 commerciali, 3 tecnici per il post vendita e 2 addetti al magazzino ricambi è una risorsa insostituibile per lo sviluppo commerciale di Ferri in Francia. Il 2013 ha visto Ferri entrare nel mer-
cato delle trinciatrici radiocomandate con il primo modello a 4 cilindri del mercato, per posizionarsi da subito nella fascia alta di questo mercato con un prodotto sicuro, stabile e affidabile. Tutta la produzione di Ferri S.r.l. viene realizzata nel sito di Tamara, Ferrara, dove le attrezzature sono progettate, costruite, collaudate e commercializzate. Un grandissimo numero di componenti sono progettati e costruiti direttamente da Ferri, e ogni singola attrezzatura è sottoposta a rigorosi piani di controllo: talvolta anche a livello di semilavorato, e dopo il montaggio completo viene realizzato il collaudo finale. E' all'interno dell'azienda dove la "squadra Ferri", interpretando le esigenze degli utilizzatori, trasforma le richieste che arrivano dai clienti in progetti, prototipi e prodotti finiti, pronti ad essere distribuiti nel mondo. Il team Ferri è composto da 6 tecnici coordinati dal direttore della progettazione. Tutti i componenti del team tecnico hanno dai 3 ai 15 anni di esperienza nella progettazione di trinciatrici e di bracci decespugliatori e sono all'origine di tutte le fasi progettuali dei prodotti Ferri. Il personale dell'area tecnica si avvale delle tecnologie e software più
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moderni, come l'Inventor, l'AutoCAD e l'Ansysis per disegnare le attrezzature ed i loro particolari in una realtà virtuale, testandoli con simulazioni, prima di passare allo sviluppo dei prototipi nel reparto sviluppo. L'attività di innovazione tecnologica sviluppata da Ferri ha portato a incrementare negli anni una intensa attività brevettuale, che può annoverare nel 2015 15 brevetti attivi, di cui l'ultimo è stato registrato nello scorso mese di novembre. Altro particolare importante, l'area R&D gestisce in proprio le attività di omologazione, avendone ottenute negli ultimi 5 anni più di 150. In sintesi, l'area tecnica di Ferri è responsabile della perfetta osservanza delle esigenze tecniche del cliente. Una fase cruciale per la produzione delle macchine Ferri risiede nella saldatura e nel bilanciamento dei rotori. I rotori di tutte le attrezzature prodotte da Ferri sono creati partendo dai tubi grezzi di acciaio di prima qualità. Le carpenterie del rotore (tubi, mozzi e supporti) vengono puntate su ma schere di produzione Ferri e poi saldate da robot. In seguito il rotore viene portato a tolleranza geometrica su tornio a controllo numerico. Sui rotori così lavorati vengono montati gli utensili di taglio e si passa alla fase di bilanciatura.
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Ogni singolo rotore viene equilibrato, cioè viene fatto ruotare, con gli utensili montati, fino a 3.000 giri al minuto in due fasi (una per ogni senso di rotazione). L'equilibratrice a controllo numerico misura e registra le vibrazioni ottenute indicando le posizioni dove inserire le masse di bilanciamento. L'aggiunta, mirata, delle masse permette di raggiungere i livelli di equilibratura e tolleranza prestabiliti dall'ufficio tecnico. I telai portanti, serbatoi, bracci e rotori sono puntati con l'ausilio di maschere che permettono preassemblaggi precisi e quindi saldati da robot. Il procedimento della sabbiatura, previsto per alcune componenti, consente di rimuovere ed eliminare, tramite un getto di sabbia ed aria, lanciato a grande velocità e pressione molto elevata, impurità e scorie corrosive. Questo procedimento permette di avere i componenti, perfettamente idonei alla successiva fase della verniciatura. Tutti i semilavorati sono sottoposti a tre distinte fasi nel corso del procedimento della verniciatura. La prima fase, lavaggio, sgrassatura ed essiccatura, realizzata con solventi specifici, prepara la superficie delle carpenterie. La seconda fase è realizzata in cabina di verniciatura a doppia postazione: nella prima si applica un primer, cioè uno strato di antiruggine e facili-
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tatore dell'applicazione della vernice, nella seconda si applica lo smalto catalizzato. La terza fase è il passaggio dei pezzi attraverso un forno di appassimento. Alcuni pezzi, come i telai delle testate trincianti, per la loro particolare conformazione vengono ulteriormente verniciati a mano per essere sicuri di applicare la vernice in tutte le aree. Ferri realizza internamente tutti i propri assemblaggi idraulici, utilizzando esclusivamente fornitori europei, completandoli con i relativi dispositivi di comando. Più di 30 assemblaggi idraulici possono essere prodotti in una settimana ed ognuno di questi viene rigorosamente collaudato prima di essere montato. La fase finale della produzione è il montaggio dei singoli semilavorati o sezioni in un'unica attrezzatura, completa e funzionale. Prima di essere inviata ai clienti Ferri, nel mondo, ogni singola attrezzatura viene sottoposta ad un ampio numero di collaudi funzionali ed operativi per essere certi che tutte le funzionalità e le prestazioni delle attrezzature Ferri rispondano alle specifiche prestabilite dall'ufficio tecnico. Ogni problematica può essere identificata e corretta in questa fase, prima quindi che l'attrezzatura arrivi al cliente. Ferri, da sempre attribuisce particolare importanza alla fornitura alla pro-
pria clientela dei ricambi originali, gli unici in grado di garantire la perfetta efficienza, funzionalità e mantenimento del valore delle attrezzature Ferri. Particolari sforzi e formazione del personale sono stati realizzati per garantire la pronta consegna dei particolari ordinati entro le 24 ore dal ricevimento dell'ordine. Ferri ha tre risorse umane di notevole spessore dedicate non solo all'attività del post vendita ma anche all'attività di formazione e supporto via telefono per ogni dubbio o chiarimento, per permettere il migliore utilizzo delle attrezzature Ferri in totale tranquillità e sicurezza. L'obiettivo dichiarato è di ridurre al minimo i tempi di fermo macchina in caso di anomalie. Ferri, progetta e costruisce tutte le proprie attrezzature seguendo lo standard qualitativo ISO9001:2008, certificato dalla Kiwa Cermet Italia, filiale del gruppo Kiwa, una delle più prestigiose organizzazioni indipendenti e qualificate a livello Europeo per la certificazione del rispetto dello standard ISO. Ferri, nella sua storia più recente, ha ricevuto a livello mondiale più di 50 differenti riconoscimenti, a conferma della propria dedizione alla ricerca e capacità innovativa. Tra gli altri, ricordiamo: il riconoscimento ottenuto nel 2003, a Sima di Parigi, per il braccio mobile TKD, in
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grado di offrire la migliore visibilità all'operatore; il premio novità tecnica, ottenuto nel 2010, ad Eima di Bologna per la stabilità del braccio idraulico e la conseguente sicurezza dell'operatore. Ferri esporta in forma regolare in più di 42 nazioni. Ha una filiale in Francia e due strutture logistiche per accelerare ed abbreviare i temi di consegna delle attrezzature e ricambi in Germania e negli Stati Uniti. In Italia ci sono 4 ispettori commerciali, dedicati a supporto del mercato agricolo e della manutenzione del verde pubblico, intervenendo direttamente nelle trattative con enti e amministrazioni pubbliche. All'estero operano 6 area manager che suppor-
tano una rete distributiva consolidata di circa 120 tra distributori e importatori, oltre naturalmente alla filiale in Francia. Ferri, grazie alla sua esperienza ultra centenaria nella progettazione e produzione di attrezzature agricole, gestisce in forma integrata due gamme di prodotti, perfettamente compatibili: la gamma prodotti agricoli dedicati a contoterzisti e alle aziende agricole, e la gamma Pro Team, dedicata agli operatori del mantenimento del verde pubblico. Negli anni e volendo risolvere le varie problematiche e opportunità che i partner hanno sottoposto, queste due gamme si sono sviluppate in maniera organica e razionale, raggiugendo
nel 2015 più di 25 tipologie di bracci idraulici e relative testate, più di 30 tipologie di trinciatrici meccaniche e idrauliche, per un totale di oltre 3.000 versioni, considerando le molteplici opzioni disponibili. Ferri esporta il 70% della propria produzione, mentre il rimanente 30% viene commercializzato in Italia. L'esposizione allestita da Ferri sottolineava l'ampiezza dell'offerta riservata ai professionisti della gestione del verde con l'importante presenza di due Unimog attrezzati per l'utilizzo in primavera ed in estate per la manutenzione dei cigli stradali. Una presenza che sottolinea la collaborazione esistente tra Ferri e Mercedes-Benz.
STRADE
Le pavimentazioni colorate di Iterchimica per strade più sicure
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In molte città e comuni italiani è in atto da alcuni anni un processo di maggiore attenzione verso gli utenti più vulnerabili della strada: pedoni, ciclisti e motociclisti. In tale processo, una corretta e funzionale progettazione dell'infrastruttura viaria può realmente fare la differenza per quanto riguarda l'aspetto della sicurezza. Purtroppo ad oggi gli indici di pericolosità stradale nelle città italiane sono ancora alti, specie quando paragonati ai dati delle principali città europee (Parigi, Londra, Stoccolma per citarne alcune). Diversi studi hanno però appurato come la sicurezza stradale possa essere notevolmente migliorata attraverso scelte tecniche mirate da parte delle amministrazioni. Tra i possibili provvedimenti per la riduzione dell'incidentalità ci sono le pavimentazioni colorate delle corsie preferenziali per mezzi pubblici, piste ciclopedonali ed intersezioni. Studi condotti in Nuova Zelanda ed in Canada confermano infatti che gli autisti sono molto meno portati ad invadere le aree colorate - ad esempio dedicate alle biciclette o ai mezzi pubblici - rispetto a quelle non colorate, acquisendo una
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maggior consapevolezza della possibile presenza di pedoni e ciclisti. Per adottare queste accortezze non è però sufficiente applicare semplici vernici alle pavimentazioni esistenti (tale operare andrebbe ad aumentare pericolosamente la scivolosità e sarebbe di scarsissima durata) bensì è necessario utilizzare specifici prodotti. Iterchimica S.r.l., azienda bergamasca tra i leader a livello mondiale per le tecnologie delle pavimentazioni stradali, ha messo a punto una serie di soluzioni specificatamente studiate per la colorazione delle pavimentazioni. I prodotti spaziano dalle colorazioni superficiali - utili quando il manto stradale è già presente - a colorazioni cosiddette "in massa", dove risulta colorato il materiale stesso con cui viene posata la pavimentazione. Intensità del colore e percentuali di utilizzo dei pigmenti colorati variano in funzione delle caratteristiche dei materiali utilizzati e del progetto stesso destinazione d'uso, carichi veicolari e contesto architettonico - ma il loro utilizzo non altera in alcun modo le carat1. Particolare di pavimentazione ottenuta con legante trasparente 2. Utilizzo di malte colorate applicate su pavimentazione esistente - San Sperate (Cagliari) 3. Pavimentazione in conglomerato colorato nel parco della Maddalena (Olbia) 4. Pista ciclabile verde a Tradate (Novara) 4
teristiche meccaniche rispetto alle medesime pavimentazioni di colore tradizionale. E' quindi possibile per la amministrazioni locali prevedere nuove pose o interventi di restyling utilizzando metodologie di posa classiche e senza dotarsi di macchinari specifici, ottenendo risultati molto apprezzati dalla cittadinanza e che migliorano sensibilmente la sicurezza stradale. Ma l'utilizzo delle colorazioni non è solo confinato al mero ambito della sicurezza, infatti esse possono essere utilizzate in un contesto di arredo urbano, ad esempio per creare ambienti dove si lascia ampio spazio alla creatività (foto 2), così come essere utilizzate per ottenere pavimentazioni dai colori neutri e più in armonia con l'ambiente circostante. Ovviamente, tutte le colorazioni fornite da Iterchimica non presentano controindicazioni di carattere ambientale o chimico, essendo prodotte con materiali di origine naturale e nel pieno rispetto delle più stringenti normative internazionali, tanto che troviamo piste ciclabili posate con i materiali dell'azienda italiana in Grecia, Bulgaria, Brasile e Portogallo.
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IGIENE URBANA
Eco.Lan si affida a Econic NGT per il servizio di raccolta differenziata a Lanciano
In una luminosa domenica di dicembre nella splendida piazza Plebiscito nel centro di Lanciano (CH) la società Eco.Lan (Ecologica Lancianese) ha presentato il progetto di raccolta rifiuti per la città frentana. Sono stati presentati anche i nuovi autocompattatori insieme a tutti gli operatori che da dicembre hanno iniziato la raccolta su tutto il territorio. Punto di riferimento della bellissima manifestazione è stato Econic NGT 2630 Mercedes-Benz, veicolo ecologico a metano, il primo Econic a metano della nuova generazione consegnato in Italia. Lo stesso Econic era stato presentato qualche giorno prima alla fiera dell'ecologia Ecomondo di Rimini.
A fare gli onori di casa per il comune di Lanciano il sindaco dott. Mario Pupillo, che nell'intervento di presentazione ha evidenziato come il progetto stia a cuore alla sua amministrazione: "è stata una scelta coraggiosa - ha detto il sindaco, affiancato dall'assessore del settore Davide Caporale - Eco.Lan dispone di efficienze tecnologiche e professionalità per poter operare in favore della cittadinanza". Un appello ai lancianesi è stato lanciato proprio dall'assessore Caporale: "mi rivolgo ai cittadini e al loro senso civico, affinché possano, anch'essi, essere parte attiva in questo importante cambiamento". Naturalmente presenti al gran completo i vertici della società Eco.Lan. Con Il presidente Massimo Ranieri, il direttore Gabriele Di Pietro, l'ingegner Luca Zaccagnini, responsabile tecnico e tutti gli altri componenti. "Dopo i comuni piccoli ora anche i grandi iniziano a darci fiducia - ha sottolineato il presidente - se oggi Lanciano differenzia circa il 30% dei propri rifiuti, nei prossimi 3/4 mesi si punta ad arrivare al 70/80% con un notevole risparmio per l'intera collettività . Oggi produciamo 17/18 mila tonnellate ha proseguito Ranieri - di cui solo 5/6 sono differenziate".
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Eco.Lan S.p.A. diventa così il nuovo gestore in house per i servizi di raccolta rifiuti a Lanciano. La società Eco. Lan è composta da 53 comuni soci. Grande importanza è stata data a Mercedes-Benz Italia, il cui settore enti pubblici ha da qualche mese come responsabile l'ingegner Simone Sbardella. Alla kermesse lancianese era presente l'ispettore Tiziano Coccia particolarmente felice per la consegna dell'Econic a metano alla cittadina abruzzese. Econic NGT 2630 è stato allestito con un compattatore Mazzocchia da 22 m3. Vista l'importanza notevole che l'amministrazione da proprio all'ambiente, nella città famosa in tutto il modo per il miracolo eucaristico, era fondamentale dotarla di mezzi ecologici. L'Econic a metano potrà permettere agli operatori di effettuare la raccolta proprio nel centro storico della città. Per questa tipologia di città e di raccolta ben si sposa il nuovo Econic Euro 6 NGT. Un veicolo con l'innovativa configurazione low entry. Ossia un mezzo ergonomico, ecocompatibile, efficiente. Altro aspetto importante di Econic è la sicurezza dell'operatore e dei pedoni. Con l'ampia vetrata panoramica per assicurare il massimo angolo visuale, gli specchi retrovisori che aumentano il campo visivo. Anche il cambio automatico offre un comfort di guida eccezionale, che consente all'autista di concentrarsi unicamente sul traffico e inoltre permette alla macchina di ridurre i costi di manutenzione. Costi che risultano ottimizzati anche grazie all'affidabilità garantita dalla qualità MercedesBenz, da 125 anni sinonimo di veicoli innovativi di primissima qualità.
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IGIENE URBANA
30 spazzatrici Schmidt ad ATO Toscana Centro
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A seguito di una procedura di gara condotta centralmente da Quadrifoglio S.p,A., l'azienda che si occupa dei Servizi Ambientali sul territorio comunale di Firenze, Aebi Schmidt Italia si è aggiudicata una importante fornitura di spazzatrici aspiranti compatte. Tali spazzatrici non verranno unicamente utilizzate da Quadrifoglio, ma anche dagli altri erogatori di servizi
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ambientali di ATO Toscana Centro: CIS S.p.A. di Pistoia, ASM S.p.A. di Prato e Publiambiente S.p.A. di Empoli (già cliente Schmidt da qualche stagione). Più precisamente, la fornitura (in consegna in questi giorni) sarà composta da 5 spazzatrici Schmidt Swingo+ da 2 m3, tutte destinate a Quadrifoglio, e 10 spazzatrici Schmidt Cleango 500,
che entreranno a far parte dell'organico dei 4 soggetti destinatari. La procedura di gara consente il raddoppio della fornitura: da qui la considerevole quantità di macchine Schmidt che presto si aggiungeranno alle oltre 25 già operanti in Toscana. Come da tradizione nelle procedure di gara indette da Quadrifoglio S.p.A., la valutazione non si limitava agli aspetti tecnici (pur importantissimi e tenuti in grande considerazione) ma garantiva un punteggio consistente relativo l'assistenza post vendita ed al full service delle macchine per un periodo di 5 anni e 10.000 ore motore. Attraverso la valutazione economica che ogni concorrente dichiarava, relativa il contratto di full service delle macchine, risultava infatti chiara la "fiducia" che il costruttore ripone nell'affidabilità dei propri prodotti e nel servizio di assistenza post vendita che è in grado di garantire. Aebi Schmidt Italia si è aggiudicata entrambi i lotti con un punteggio superiore ai concorrenti fino a quasi 30 punti su 100. Naturalmente, per far fronte agli impegni presi, è già partito un progetto coordinato dalla filiale italiana per garantire la fornitura tempestiva di
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pezzi di ricambio attraverso un fornitissimo magazzino dedicato ed il potenziamento del servizio di assistenza e pronto intervento, che dispone al momento di ben 3 officine specializzate. Il progetto comprende anche una continua attività di aggiornamento tecnico del personale impiegato negli interventi di assistenza ed un tempestivo ripristino delle quantità di ricambi presenti a magazzino. Tali attività non solo saranno strategiche per la fornitura di assistenza al parco macchine di Quadrifoglio, Publiambiente, CIS e ASM, ma saranno fruibili anche dagli altri clienti Schmidt presenti in Toscana e zone limitrofe, in modo da garantire un servizio rapido ed efficace ed aumentare l'operatività delle macchine. Schmidt Swingo+ e Cleango 500 rappresentano lo stato dell'arte per quanto riguarda le spazzatrici aspiranti compatte. Progettate per essere performanti e semplici da guidare, possiedono numerose caratteristiche mirate all'abbattimento dei costi operativi. Swingo+, ad esempio, è dotata di un telaio in acciaio completamente zincato a caldo, un cassone rifiuti realizzato in alluminio anticorrosione ed un sistema di spazzole brandeggiabili che consentono di ottenere una larghezza di lavoro pari ad un sistema a tre spazzole, senza le relative difficoltà di manovra. Può essere dotata di asse sterzante posteriore e degli accessori tipici della categoria: lancia ad alta pressione, tubo aspirafoglie e ricircolo dell'acqua per aumentare l'autonomia. Cleango 500 può contare su una cabina spaziosa e completamente
vetrata, dalla quale l'operatore può agevolmente tenere sotto controllo anche la bocca di aspirazione, un cassone in alluminio anticorrosione con la possibilità di scarico in quota e su un piatto di espulsione in grado di evacuare i rifiuti aspirati con grande precisione, anche parzialmente. Grazie al passo ridotto ed all'elevato angolo di sterzo, Cleango 500 possiede un raggio di sterzo particolarmente contenuto anche senza l'ausi-
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lio di un asse sterzante posteriore. Con questa fornitura Aebi Schmidt Italia si conferma un partner affidabile e professionale, in grado di operare con grande successo nel campo dell'ecologia e della manutenzione stradale in generale. 1. 2. Spazzatrici Schmidt Cleango 500 3. 4. 5. Spazzatrici Schmidt Swingo+
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PORTATTREZZI
Il nuovo portattrezzi "comunale" Merlo da usare 365 giorni l'anno in esposizione a Fieragricola GHERARDO MARCHELLI
A Fieragricola a Verona si è potuto ammirare il nuovo portattrezzi Merlo TreEmme con una configurazione che ben rappresenta la finalità per cui è stato progettato e realizzato. Un braccio ventrale ed una fresa frontale infatti facevano subito risalta-
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re le enormi potenzialità di questo nuovo portattrezzi firmato Merlo, che lo renderanno uno strumento estremamente versatile per tutti i lavori che un classico comune italiano, e non solo, deve affrontare lungo tutto l'arco dell'anno.
Il nuovo MM135MC è un vero portattrezzi per tutte le aplicazioni, dispone sia di attacco laterale/ventrale, sia di attacco anteriore e posteriore di Cat. 2. Le caratteristiche tecniche sono molto interessanti, tenendo conto della compattezza della macchina e delle sue peculiarità. Si parla infatti di 3.000 kg sollevabili anteriormente grazie al sollevatore rigido a comando idraulico con braccetti retraibili per la marcia su strada. L'altezza di sollevamento è pari a 1.200 mm. Sempre anteriormente ci sono 3 prese idrauliche proporzionali, di cui una con possibilità di mandata in continuo. La PTO meccanica da 1.000 giri/min eroga 75 kW (100 CV) effettivi. Posteriormente i dati sono leggermente diversi, con 2.500 kg sollevabili dall'attacco a tre punti di Cat. 2 e la presa di potenza idraulica che dispone di 70 kW (95 CV). L'omologazione come trattore agricolo permette il traino di rimorchi su strada sia con frenatura idraulica (10 t) che pneumatica (in corso di omologazione). Anteriormente non si parla solo di sollevatore ma anche di un attacco a piastra per verricelli, gru, per un braccio con benna da carico o per attrez-
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zature di vario genere come, ad esempio, aspiratori per fogliame. Le configurazioni che scaturiscono sono eccezionalmente varie e spaziano dalla manutenzione stradale, sia estiva che invernale, fino all'impiego nel settore forestale leggero, dove sia richiesta però una mobilità fuori del comune. Non dimentichiamo infatti che l'MM135MC è dotato di quattro ruote sterzanti con modalità anteriore, integrale, a granchio e anche di sterzatura solo posteriore, facilitando l'uso delle turbine da neve. Un vero portattrezzi che prevederà quindi un'omologazione diretta con tutti i possibili attrezzi da interfacciare, senza quindi l'intervento di allestitori e con attrezzature che prendono direttamente il moto dalla potente idraulica del mezzo. L'impianto idraulico è dotato di una pompa a portata variabile con distributore Load Sensing. La portata massima è pari a 150 l/min permettendo all'MM135MC di azionare una vasta gamma di attrezzature e di sfruttare al massimo la pressione di esercizio di 230 bar. Per quanto riguarda la presa di potenza idraulica ventrale, che aziona il braccio laterale, si hanno sempre 150 l/min, ma la pressione di lavoro arriva a 350 bar consentendo una elevata efficienza di funzionamento negli impieghi più gravosi con le testate trincianti. Fondamentale l'opportunità di azionamento idraulico delle attrezzature che permette di lavorare con angoli normalmente preclusi dagli alberi cardanici tradizionali, aumentando la polivalenza e le possibilità applicative nei lavori più difficili. Lo sgombero neve con turbina anteriore, ad esempio, è un'applicazione in cui, in contesti particolarmente difficili, risulta fondamentale questa facoltà. Una meccanica ad alte prestazioni installata su un telaio ad elevata resistenza torsionale, in grado di lavorare su qualsiasi tipo di terreno, con la massima efficienza e che si presta ad ulteriori implementazioni sia di gamma che di potenze disponibili grazie a una concezione modulare derivata dai sollevatori telescopici del costruttore. Il nuovo TreEmme MM135MC è dotato di motore Deutz a 4 cilindri da 3.600 cm 3 che eroga 100 kW (135 CV) a 2.300 giri/min. Conforme allo Stage IV con sistema SCR (Selective Catalityc Reduction) con AdBlue, è dotato di ventola idraulica reversibile
Fan Drive di serie per la pulizia rapida dei radiatori. La trasmissione è l'apprezzato CVTronic che equipaggia anche i modelli più prestanti dei sollevatori telescopici Merlo. Si tratta di una trasmissione a variazione continua che permette accelerazioni continue 0 40 km/h senza interruzione di coppia. I vantaggi sono molteplici sia in termini puramente applicativi in fase di sfalcio, sgombero neve o con altre attrezzature che richiedano un avanzamento condizionato dal tipo di attrezzatura, sia nel traino di rimorchi o in applicazioni forestali di traino. Non è un caso se gli assali sono dei Merlo a riduttori epicicloidali di cui quello anteriore rigido e quello posteriore oscillante con cilindro idraulico di bloccaggio. Il bloccaggio dei differenziali è al 100% ed avviene elettroidraulicamente. Una macchina completamente nuova, la più piccola del brand che fa parte di Merlo Group, e che trova nel-
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l'impostazione derivata dai telescopici modulari, con il chiaro intento di fornire al mercato un nuovo mezzo che fosse indirizzato alle applicazioni multiuso delle municipalità e delle aziende che si occupano di manutenzione del verde stradale. E non solo: con un forte appeal verso tutte quelle applicazioni borderline che permettono un impiego nel corso di tutto l'arco dell'anno. Le numerosissime applicazioni che si possono attuare costituiscono quel plus che differenzia nettamente il nuovo modello TreEmme e ne aumentano in modo esponenziale sia la polivalenza, sia il coefficiente di utilizzo nel corso del tempo. Un'impostazione mirata a ottimizzare l'investimento complessivo con tempi di ritorno molto più bassi rispetto ad avere più mezzi dedicati a singole applicazioni, consentendo con una sola macchina con molteplici attrezzature di operare in tutti i lavori lungo tutto l'arco dell'anno.
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ATTREZZATURE
Nuova versione della frantumasassi e fresa forestale Midisoil dt Seppi M.
Midisoil dt - nuova fresa forestale per trattori medio - grandi con sistema di moltiplicatore opzionale 2Speed™ Da alcuni anni Seppi M. ha cominciato con la linea delle frese universali per lavori di bonifica con l'intento di riuscire ad eseguire molteplici opere con un solo macchinario. Questa pluralità di funzioni permette di fresare boscaglie, ceppi, radici e di frantumare sassi anche non in superficie. Finora erano note solo grandi frese forestali del tipo Multiforst, Starsoil, Supersoil e Maxisoil per trattori di una potenza fra 200 e 450 CV. L'ultimo
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modello appartiene alla categoria delle frese leggere ed è stato costruito per trattori della classe di potenza tra i 100 e i 170 CV. Grazie al decisivo ampliamento delle sue funzioni questo nuovo modello alleggerisce il lavoro ed incrementa la redditività di molti clienti, proprietari di piccole imprese forestali o operanti in altri settori. E' possibile richiedere questa fresa polivalente per trattori della classe di potenza tra i 100 e 170 CV per larghezze di lavoro dai 175 ai 250 cm. Dispone di un nuovo sistema di trasmissione che rende il lavoro ancora più facile ed efficiente: fresa il terreno
fino ad una profondità di 25 cm, frantuma pietre di minimo 25 cm Ø e trincia legna di minimo 25 cm Ø. La velocità di avanzamento raggiunge i 2 km a seconda del materiale e della tipologia del suolo, per cui è richiesta la marcia superidotta come prerequisito tecnico del trattore. L'innovazione, che distingue questa fresa dalle classiche trinciatrici o frantumasassi, è il cambio a 2 velocità (il cosiddetto moltiplicatore 2Speed™), che consente di aumentare il numero di giri del rotore per trinciare la legna e di abbassarli per macinare pietre e fresare il terreno. Questo sistema è già stato presentato sul modello precedente della fresa più potente Starsoil. Funziona semplicemente: commutando una leva meccanica sulla trasmissione principale si può ridurre la velocità del rotore da 1.000 giri/min a 540 giri/ min, mentre il regime della presa di forza del trattore si mantiene a 1.000 giri/min. Tale caratteristica consente una coppia più elevata e quindi una lavorazione migliore sia durante la trinciatura del legno (andatura rapida) che durante la fresatura di sassi e suolo (andatura lenta). Questa multifunzionalità è resa possibile da un sistema ad ingranaggi dentati. La trasmissione principale di Midisoil dt nella versione 2Speed™ e il sistema di ingranaggi sono dotati di un sistema di raffreddamento integra-
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to. Il raffreddamento viene azionato dalla centralina installata nella cabina del trattore e la temperatura può essere controllata in continuo me diante display. In questo modo si esclude anche il rischio di surriscaldamento quando si lavora ininterrottamente su pietre e terreno. Un'ulteriore misura di sicurezza è il limitatore di coppia integrato nel sistema di trasmissione. Il concetto di trasmissione ad ingranaggi è particolarmente stretto e poco ingombrante. La differenza tra la larghezza d'ingombro e l'effettiva larghezza di lavoro è quindi minima. Altre caratteristiche sono: - costruzione in materiale leggero telaio antiusura con piastre intercambiabili di Hardox®; - grandi prestazioni con minimo sforzo grazie ad una costruzione leggera (1.700 - 2.600 kg, a seconda della larghezza di lavoro e del modello);
- rotore brevettato di nuova generazione con una combinazione efficace di utensili del nuovo tipo Super Mono Protect™ e Super Mono Extrem™ con inserti supplementari in carburo di tungsteno sui punti soggetti ad usura (una sostituzione più facile e veloce dei martelli garantisce minori fermi improduttivi); - cofano regolabile idraulicamente; - barra e griglia di frantumazione regolabile per calibrare il grado di sminuzzamento; - attacco a 3 punti ISO della 2° cat. centrale, fisso;
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- sistema di allineamento innovativo Adam™ (opzionale) per un ottimale adattamento al terreno - questo livellamento omocinetico protegge il cardano nonché la presa di forza del trattore da inutili tensioni causate dal terreno irregolare; - rullo compattatore idraulico (opzionale) con cuscinetto robusto e anelli dentati (può essere utilizzato anche come cavalletto abbassatore) e con raschiarullo (importante specialmente in presenza di terreni umidi). Per fresare terreni incolti e strade sterrate, per rinnovare strade forestali e piste da sci, per la preparazione di terreni agricoli e altre superfici verdi, per l'eliminazione di resti forestali dopo la raccolta del legno, per la cura delle condotte del gas e della corrente, per la preparazione di terreni edificabili e per tanti altri impieghi Midisoil dt insieme al giusto trattore può essere una macchina davvero efficiente.
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IGIENE URBANA
Una raccolta rifiuti davvero verde: il Comune di Bolu, in Turchia, sceglie compattatori a gas naturale compresso con trasmissioni Allison La Città di Bolu, in Turchia, ha acquistato 9 compattatori Iveco Stralis CNG con trasmissioni Allison per offrire un servizio ambientale efficiente ed ecologico. Il gas naturale compresso (CNG) sta diventando sempre più popolare tra le aziende di servizi ambientali di tutto il mondo. Rappresenta una soluzione economica e amica dell'ambiente, silenziosa e in grado di abbassare i costi e le emissioni allo scarico. Dopo aver testato per tre anni nove Iveco Stralis CNG allestiti con trasmissioni completamente automatiche Allison, la Città di Bolu, a metà strada tra Ankara ed Istanbul, ha da poco reso noti i risultati del test. Il sindaco Alaaddin Yılmaz afferma che la cittadinanza preferisce i veicoli CNG perché molto più "puliti" (90%) rispetto a quelli diesel e molto più economici a livello di consumi. "Il nostro scopo è scegliere soluzioni ecocompatibili come il CNG per la nostra flotta per la raccolta rifiuti. E per assicurare livelli di efficienza ottimali, abbiamo richiesto le trasmissioni completamente automatiche Allison." "Le trasmissioni Allison aumentano le prestazioni dei motori CNG", afferma
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il sindacoYılmaz. "Il convertitore di coppia trasmette facilmente potenza alle ruote moltiplicando la coppia di questi motori. In questo modo, riusciamo ad andare più veloci anche nei cicli di lavoro urbani con frequenti fermate e ripartenze." Yilmaz afferma che la Città di Bolu è diventata un modello di riferimento per l'uso dei compattatori CNG, e aggiunge che sono più economici del 60/70% rispetto ai veicoli diesel, e del 40/50% rispetto a quelli a gas naturale liquefatto (LNG). Consentono inoltre un abbattimento delle emissioni di anidride carbonica del 25% e i veicoli sono più silenziosi e senza vibrazioni: un ulteriore beneficio per la popolazione locale. Secondo Ömer Faruk Erkoç, responsabile dei servizi di manutenzione del Comune di Bolu, ogni compattatore CNG raccoglie circa 19 tonnellate di rifiuti urbani viaggiando per circa 90 chilometri al giorno. Durante il test di tre anni, lavorando 8 - 9 ore al giorno, per 6 giorni la settimana, i camion a carica posteriore con compattatori idraulici hanno aumentato la loro efficienza coprendo circa 30.000 chilometri l'anno. "Uno dei vantaggi principali delle tra-
smissioni completamente automatiche Allison è una raccolta rifiuti più veloce e affidabile", afferma Erkoç. "Le rotture causate da stili di guida errati vengono minimizzate grazie agli Allison e avere queste trasmissioni nei nostri veicoli ci consente di ridurre al minimo i costi di riparazione e manutenzione." Erkoç racconta che agli autisti piacciono molto i nuovi veicoli e sono soddisfatti della semplicità di guida dei mezzi con trasmissioni completamente automatiche Allison. Sia Erkoç, sia il sindaco sottolineano il fatto che i motori CNG hanno prestazioni migliori se accoppiati con gli automatici Allison. "Il convertitore di coppia Allison fornisce una velocità allo spunto unica, raddoppiando in pratica la coppia del motore e la trasmissione di potenza alle ruote non viene mai interrotta, anche durante i cambi marcia", racconta Erkoç. "Mentre le prestazioni della flotta aumentano, grazie alla Continuous Power Technology™ di Allison, gli ingranaggi elicoidali della trasmissione contribuiscono a ridurre i livelli fonometrici, per camion molto più silenziosi."
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PORTATTREZZI
Caron a Fieragricola 2016 Nati per lavorare su fondi sconnessi in forti pendenze, i transporter Caron si sono spesso rivelati gli unici mezzi in grado di far fronte alle esigenze non solo nell'agricoltura di alta quota, ma anche nei più svariati utilizzi di manutenzione nel settore comunale e di usi speciali nel settore industriale. Caratterizzati da eccellenti doti di trazione, da una distribuzione dei pesi razionale e da baricentri bassi, i mezzi Caron garantiscono massima stabilità anche nelle condizioni più estreme, e, nonostante le dimensioni compatte, possono offrire allestimenti con elevate capacità di carico (fino a 7.500 kg). Risultato di oltre 50 anni di esperienza, la gamma di transporter Caron è una delle più ampie disponibili sul mercato, in grado di far fronte a diverse applicazioni in modo funzionale e
affidabile, doti particolarmente ap prezzate dagli operatori più esigenti. Curati nei minimi particolari, i transporter Caron esprimono il costante sviluppo di prodotti altamente versatili, dove le prestazioni estreme sposano il design di ultima generazione. Le serie CTS/CTA, il top della gamma, sono equipaggiate con un sistema di sospensioni idropneumatiche a ruote indipendenti e a gestione elettronica progettato e sviluppato per controllare il rollio in curva e livellare in automatico l'assetto al variare del carico. Questo sistema, montato sull'assale anteriore nella serie CTA e su entrambi gli assali nella serie CTS, assicura elevati standard di comfort e di sicurezza indipendentemente dalle condizioni dei terreni, con la possibilità di bloccare le sospensioni in presenza di
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pendenze importanti. Le motorizzazioni disponibili, VM o Kohler, erogano potenze tra i 75 e 110 CV e sono montate anche sulla serie CT, con lo chassis ad assali rigidi. 75 CV sono anche la potenza che erogano i motori (VM e Kohler) della serie CTK, un mezzo dalle alte prestazioni e portate, ma dagli ingombri ridotti per favorire le manovre in spazi stretti. Si attesta intorno a 3.000 chili la portata massima dei transporter serie C, con motori Lombardini e VM di potenze fino ai 50 cavalli e dalle motoagricole della serie AR (articolate) e ST (a ruote sterzanti) Evo 4, con motori fino a 63 CV. In particolare la nuova serie AR/ST rappresenta il perfetto connubio tra prestazioni di alto livello, affidabilità e design all'avanguardia. Presenti a Fieragricola 2016 i modelli più rappresentativi della gamma.
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PORTATTREZZI
Unimog strada - rotaia GHERARDO MARCHELLI
Unimog è il portattrezzi universale con possibilità di utilizzo nelle più diverse applicazioni. Le sue caratteristiche uniche, quali dimensioni compatte, trazione integrale permanente con bloccaggio dei differenziali, sospensioni con molle ed ammortizzatori, freni a disco su tutte le ruote e punti di attacco originali per il montaggio di attrezzature, lo rendono il veicolo perfetto per ogni tipo di utilizzo, grazie anche alla disponibilità e all'efficienza di moderni e potenti motori a 4 e 6 cilindri. Un'applicazione particolare è quella del suo uso come veicolo da lavoro su rotaia, che lo ha visto ancora una
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volta protagonista grazie a due diversi tipi di allestimento. In Italia nel settore ferroviario due allestitori partner Mercedes-Benz preparano l'Unimog con carrelli ferroviari: La Falco con sede a Boretto (Reggio Emilia) ed Eur.E.Ca. di Goito (MN). L'allestimento di La Falco è montato su un Unimog U423 passo 3.600 mm con motore da 231 CV e prevede un carrello anteriore snodato e carrello posteriore fisso per garantire sempre la giusta percentuale di peso da distribuire sulle ruote gommate e sulle ruote in ferro. Una ripartizione di estrema importanza poiché il carrello ferroviario deve sempre mantenere il
giusto equilibrio di peso per assicurare la stabilità su rotaia e garantire la corretta trazione per tutta la lunghezza del tracciato con pendenze e curve che variano lungo il percorso. La Falco ha realizzato tutto l'allestimento specifico per i lavori che il cliente - Saga S.r.l. - deve utilizzare per operare con questo mezzo: una cellula agganciata direttamente al telaio di Unimog organizzata per contenere tutte le attrezzature ed il materiale necessario, oltre ad una gru per la movimentazione degli stessi. L'allestimento è conforme alla norma strada - rotaia EN 15746. Tutto è radiocomandato, sia i carrelli ferroviari che la gru, e dallo stesso radiocomando è possibile accendere e spegnere il motore di Unimog da terra, senza dover salire e scendere dal veicolo. Alcune telecamere permettono di controllare dalla cabina il posizionamento ed il funzionamento delle ruote ferroviarie e ne consentono il posizionamento in modo agevole, una terza telecamera posteriore permette di avere tutto sotto controllo per le manovre in retromarcia. Saga S.r.l. è un'azienda nata nel 2005, si colloca nel settore dell'armamento ferroviario ed è specializzata nell'apporto di rotaie e apparecchi del binario. Da sempre attiva nella ricerca e nello sviluppo di nuove tecnologie è oggi leader italiana nella rigenerazione completa dei cuori di deviatoio grazie al sistema brevettato RSW. Questi Unimog trasportano un carrello che permette di portare sulle rotaie il brevetto Saga: un sistema robotico completamente automatizzato per il ripristino dei deviatoi ferroviari in acciaio e al manganese. Consente il ripristino delle condizioni originali, come da progetto, sui cuori degli apparecchi del binario. L'impianto è composto da due robot, un Yaskawa Motoman hp20d per la
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saldatura e un Yaskawa Motoman es165d per la fresatura. L'impianto prevede due distinte aree di lavoro, la zona A e la zona B, nelle quali i robot lavorano contemporaneamente. Tutte le operazioni effettuate dal sistema sono monitorate e certificate. Il sistema semiautomatico utilizzato per gli apporti su scambi ferroviari è tra i più moderni esistenti, ed omologato RFI. Il sistema traslatore permette l'intervento in opera e la riparazione dei diversi difetti e malfunzionamenti che il deviatoio può presentare con il passare del tempo. Grazie alla possibilità di offrire il proprio servizio ovunque, avvalendosi di mezzi stradali e bimodali completamente attrezzati e autonomi, Saga può assicurare al cliente qualità e trasparenza, inoltre tutta l'attività viene monitorata e certificata con una restituzione dati immediata. Saga possiede due Unimog così allestiti e ne ha un terzo in consegna per la fine di primavera. Eur.E.Ca. S.r.l. di Goito (MN), allestitore partner di Mercedes-Benz Italia, specializzata nella costruzione di veicoli bimodali strada - rotaia ha fornito due Unimog U423 all'azienda dei trasporti pubblici ATM di Milano. Anche in questo caso il veicolo scelto è un U423 (231 CV a 2.200 giri/min. coppia 900 Nm), passo 3.600 mm con predisposizione per impianto strada - rotaia, riduttori per cambio con gruppo di lavoro, impianto idraulico per ribaltabile e predisposizione attacco per utenza idraulica supplementare. L'allestimento qui prevede un rodiggio a carrelli per potersi inscrivere nelle strette curve tramviarie cittadine con raggio minimo 18 m e una PLE isolata. Con un'altezza massima di lavoro di 7,8 m e una portata utile di 450 kg (3 operatori più materiale), la piattaforma aerea di Eur.E.Ca. (certificata secondo la nuova EN280:2013) si presenta con un braccio a sezione ottagonale, l'assenza di canaline portatubi esterna ai bracci (i cavi idraulici sono posizionati all'interno del braccio in apposite guide di scorrimento, facilmente ispezionabili in caso di necessità), una navicella completamente costruita in fibra di vetro (lunga 3.500 mm per una larghezza di 1.100 mm) e doppio isolamento. Peculiarità della piattaforma aerea è la garanzia di isolamento a bagnato (dopo irrorazione a pioggia battente) con prova in tensione applicata a 6
kv per un periodo di 5 minuti. Questa caratteristica permette agli operatori di eseguire in sicurezza operazioni di pronto intervento con la linea in tensione potendo quindi evitare interruzioni dell'esercizio. Grazie alla parametrizzazione della centralina PSM è stato possibile permettere al veicolo di muoversi a velocità limitata (secondo quanto prescritto dalla EN280:2013) con piattaforma in sagoma, permettendo così agevolmente le attività di diagnostica della linea tramviaria, anche inserendosi durante l'esercizio diurno tra un tram e l'altro. Ulteriore caratteristica è la possibilità di utilizzo della piattaforma a motore spento grazie ad un impianto ausiliario composto da elettropompa e accumulatori ausiliari ricaricabili sia durante la marcia del veicolo sia in rimessa grazie ad una presa esterna e caricabatterie a bordo veicolo; questo impianto assicura l'autonomia per un intero turno di lavoro.
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La piattaforma è dotata dei seguenti accessori: cancelletto in asse con apertura verso l'interno e chiusura pneumatica di sicurezza, microinterruttore elettrico navicella in asse e completamente abbassata, rulli per passaggio cavo linea aerea, un quadro di comando in navicella (con comando di salita/discesa, comando rotazione, fungo di emergenza rosso, spia navicella in asse, spia navicella a riposo, display con segnalazione altezza navicella e stato generale impianto), piano di calpestio antiscivolo, un quadro di comando in torretta (con comando di salita/discesa, comando rotazione e pompa a mano di emergenza), cilindri idraulici dotati di valvole di sicurezza controllo e blocco movimento. E' presente anche un dispositivo (montato sulla piastra portattrezzi anteriore) per il sollevamento della linea di contatto. Tale dispositivo, comandato direttamente dalla navicella, permette agli operatori di solle-
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vare il filo di contatto durante le operazioni di manutenzione senza gravare sulla struttura della navicella. Il veicolo è stato inoltre dotato di un sistema di localizzazione GPS e di un odometro per permettere alla squadra di operatori di raggiungere con precisione il luogo previsto per l'intervento in base alle indicazioni ricevute dalla sala operativa. I veicoli sono dotati di 4 cassoni portattrezzi (2 per lato) dotati di serranda ed allestimento interno personalizzato per meglio soddisfare i requisiti di stivaggio del cliente; inoltre per permettere un comodo accesso degli operatori sono state realizzate pedane a scomparsa su entrambi i lati del veicolo. Il sistema di guida su rotaia è composto da due robusti carrelli mobili realizzati in carpenteria di acciaio al carbonio che fungono da sostegno agli assi ferroviari. Il rodiggio ferroviario è a scartamento1.445 mm con ruote di guida (diametro 230 mm) a profilo tramviario secondo UNI3332. Il passaggio tra la marcia stradale e quella ferroviaria avviene con l'abbassamento/sollevamento dei suddetti telai, tale movimento si produce a mezzo di martinetti idraulici collegati al telaio dell'automezzo. Il controllo del corretto posizionamento del rodiggio ferroviario si legge sul cruscotto di comando e controllo a mezzo di dispositivi acustico/visivi, sempre dalla cabina si effettua il bloccaggio meccanico dello sterzo. La trazione si effettua per mezzo dell'attrito degli pneumatici dell'automezzo direttamente sulla rotaia. In cabina è presente un cruscotto di comando e controllo che assicura le seguenti funzioni: accensione/spegnimento del sistema ferroviario, fungo di arresto di emergenza, selettori di abbassamento/sollevamento del rodiggio sia anteriore che posteriore, spie di segnalazione dello stato delle varie funzioni, segnalazione delle pressioni di esercizio dei vari rami dell'impianto e segnalazioni acustiche di allarme. Si controlla il posizionamento dell'Unimog U423 sulle rotaie (per l'inserimento ed il disinserimento) per mezzo di telecamere, una per ogni asse ferroviario, e monitor LCD a colori in cabina. Le telecamere sono a infrarossi e quindi idonee anche alla visione notturna. I due nuovi veicoli basati su meccanica Unimog vanno ad aggiungersi all'Axor fornito durante il 2012 e ne sono la diretta evoluzione, mutuando tutte le esperienze maturate durante 30
la prima fornitura. Nell'impiego ferroviario, Unimog nella configurazione con convertitore di coppia, grazie alla trazione affidata alle gomme, è in grado di trainare vagoni ferroviari meglio di un locomotore. La trazione su rotaia è affidata direttamente alle ruote del veicolo,
mentre il carrello di guida su rotaie è fondamentale quale dispositivo antideragliamento. In questo modo Unimog sfrutta appieno l'elevato coefficiente d'attrito tra pneumatico e rotaia per un'ottima trazione e possibilità di masse rimorchiabili elevate sino a 1.000 t.
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INFRASTRUTTURE
Studio, analisi di vulnerabilità e montaggio delle infrastrutture Anas: il Ponte Cadore ING. MICHELE TITTON Amministratore ITS S.r.l.
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Secondo quanto previsto dall'Or di nanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20 marzo 2003, le verifiche sismiche sono obbligatorie sia per gli edifici di interesse strategico che per le opere infrastrutturali la cui funzionalità, durante gli eventi sismici, assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile. Il D.P.C.M. n. 3685 del 21 ottobre 2003 individua le categorie di competenza statale, mentre l'elenco di opere strategiche e rilevanti è riportato dalle
Regioni; per tutte viene indicata l'obbligatorietà sia per le verifiche di livello 0 (censimento) per tutte le zone sismiche, che per le verifiche di livello 1 e 2 (verifica strutturale) per le categorie di opere ad elevata priorità (ossia collocate in zona sismica 1 e 2, e progettate in epoca antecedente la classificazione del territorio comunale nella zona attuale del 1984). La "Circolare sullo stato delle verifiche sismiche previste dall'Ordinanza PCM n. 3274/2003 e programmi futuri", pubblicata dal Dipartimento della
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Protezione Civile nel giugno 2010, ricorda che le schede sintetiche di livello 0 sono considerate come un primo passo all'obbligo di verifica e riguardano tutte le opere (edifici e opere infrastrutturali) strategiche e rilevanti, sia pubbliche che private (per esempio cinema, sale da ballo, palazzetti, centri commerciali...), progettate secondo normative sismiche antecedenti al 1984 o il cui sito ha subìto una variazione di classificazione sismica. E' quindi evidente l'importanza della verifica di vulnerabilità sismica per conoscere fin da subito il livello di sicurezza delle strutture di proprietà, soprattutto se realizzate prima del 1984 e/o in comuni in cui l'attuale classificazione sismica preveda livelli di azione superiori a quelle relativi l'epoca di costruzione; solo in seguito a questa fase conoscitiva sarà possibile effettuare un'oculata pianificazione delle priorità degli interventi, eventualmente dilazionandoli nel tempo. ITS Engineering Company è una società di ingegneria che ha posto al centro dell'attenzione e del core business i temi contemporanei della cura e manutenzione delle infrastrutture, delle opere e dei territori nei contesti 1. Ponte Cadore 2. Modello FEM preliminare 3. Prelievo di carote sulle pile in c.a. 4. Verifiche pull-out sui calcestruzzi
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ad economia matura e dello sviluppo sostenibile nei paesi emergenti. ITS utilizza la complessità come metodo di approccio ai problemi, la multidisciplinarietà come strumento e la sostenibilità come fine, trovando in questo approccio il proprio riposizionamento competitivo. ITS Inspection è il dipartimento specialistico di ITS che ha una maturata esperienza tecnica e culturale di servizi di ispezione e di monitoraggio di opere infrastrutturali eseguite dai propri tecnici competenti e specializzati. L'unicità del team di Inspection Department è quella di essere composto da ingegneri civili strutturisti, abilitati al lavoro su fune ai sensi del D.Lgs 81 e certificati per i controlli CND (Controlli Non Distruttivi). Il punto di forza di ITS Inspection è il team, composto da ingegneri specializzati ed abilitati a raggiungere tutte quelle parti dell'opera poste in luoghi impervi e di difficile accesso, mediante l'uso di tecniche alpinistiche (lavori su fune) e mezzi speciali (by bridge, elicottero, drone, piattaforme rampanti). La società ITS S.r.l. nel corso del 2011 e 2012 ha eseguito i servizi di campagna di caratterizzazione strutturale nonché la rifunzionalizzazione
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e l'implementazione del sistema di monitoraggio del Ponte Cadore, in località Caralte (BL). L'opera oggetto del servizio di vulnerabilità è costituita dal ponte che attraversa il fiume Piave in struttura ad arco - telaio in acciaio in zona Caralte di Cadore (BL). L'attività prevedeva nella prima fase del servizio la raccolta e analisi delle informazioni e dei progetti depositati presso l'archivio del Compartimento ANAS di Bolzano. Tutti gli elementi ed i risultati emersi nello svolgimento delle attività di analisi dei documenti e delle informazioni sono stati illustrati e riassunti in un documento necessario poi per la definizione del Piano della Campagna di Indagine. Nello stesso documento, con l'ausilio dei risultati di un modello FEM (Finite Element Method - Metodo degli Elementi Finiti) preliminare dell'opera, sono state formulate le proposte per l'esecuzione della campagna di indagine comprendente gli elaborati grafici per la localizzazione delle prove, la descrizione delle voci di capitolato, le caratteristiche della strumentazione da impiegare e l'indicazione delle normative tecniche di riferimento. La campagna di indagine sui materiali, terreni e opere accessorie è stata eseguita in modo esaustivo al fine di ottenere il livello di conoscenza massimo richiesto da norma (LC3). Sono
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stati effettuati prelievi ed indagini conoscitive sulle opere in calcestruzzo armato, sugli acciai da carpenteria e sui materiali costituenti la piattaforma stradale. Durante la campagna di prove è stata eseguita anche l'indagine dinamica, necessaria ad individuare sperimentalmente le frequenze libere di vibrazioni. Dalle rivelazioni sperimentali infatti è stato possibile calibrare il modello FEM fino ad ottenerne la corrispondenza con le frequenze di risposta teorica. Inoltre i parametri dinamici, essendo legati agli elementi geometrici e meccanici della struttura, rappresentano un valido strumento di controllo nel tempo dell'eventuale variazione delle condizioni generali. Successivamente alla campagna di prove è stato eseguito il rilievo della geometria e dei dettagli costruttivi ed il rilevamento patologie, mappature del degrado e dei difetti delle opere in calcestruzzo armato e in acciaio. Queste importanti fasi hanno permesso di verificare la reale geometria dell'opera, le cause di degrado ed i suoi relativi effetti sui materiali, e quindi definendo esattamente i difetti dell'opera, le cause di eventuali lesioni e dissesti, necessari alla creazione 5. 6. Prova testatura bulloni 7. Prova con accelerometri 8. Fotoinserimento modello FEM
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di successivi modelli numerici FEM di progettazione. Oltre all'opera strutturale in senso stretto, è stato indagato, rilevato ed analizzato il suo contorno: le pertinenze dell'opera, lo stato dei pendii, la situazione in alveo (con particolare attenzione agli stati di erosione), la situazione ambientale (traffico, clima, eventi calamitosi, movimenti gravimetrici) e le parti complementari dell'opera quali i giunti, gli appoggi, i ritegni sismici, l'impermeabilizzazione, i sistemi di smaltimento delle acque, la pavimentazione, le barriere di protezione, i frangivento e la segnaletica.
A seguito delle attività di rilievo, ispezione e indagini sui materiali, si è potuto procedere con la modellazione numerica del Ponte Cadore. Sono state condotte due tipi di modellazioni al fine di poter valutare tutte le problematiche che definiscono la vulnerabilità del sistema dell'opera. Il modello semplificato ad elementi frame che descrive l'intero complesso strutturale è stato impiegato per lo studio del comportamento globale del sistema strutturale sotto i carichi statici, per l'analisi modale per le ricerca delle forme modali proprie del sistema, per la taratura del modello stesso
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e per l'analisi dinamica sotto l'azione sismica di progetto. Mentre il modello di dettaglio ad elementi plate che schematizza l'intera struttura di carpenteria metallica del ponte cavalletto è stato impegnato per ricercare i carichi di lavoro sugli elementi strutturali "secondari" come i controventi trasversali o gli irrigidimenti delle piastre ortotropo, per studiare l'effetto del degrado del materiale acciaio sulla resistenza del singolo elemento e sul comportamento globale della struttura, e per la verifica a fatica dei dettagli costruttivi principali. A seguito dei riusultati della modellazione, ai sensi del D.M. del 14 - 1 - 2008, è stato possibile definire la vulnerabilità dell'opera ed ottenere l'indicatore di rischio sismico, conseguito dal rapporto del periodo di ritorno che produce un dato stato limite con il periodo di riferimento dello stesso stato. In altri termini, determinare la vulnerabilità significa calcolare il periodo di ritorno dell'azione sismica massima relativo il raggiungimento di un determinato stato limite che l'opera è in grado di soddisfare. Riassumendo quanto emerso dalla valutazione della vulnerabilità delle strutture che realizzano il ponte arco telaio, si è evidenziato che il degrado e l'elevato livello corrosivo del ponte a cassone, sebbene non costituisca attualmente un possibile pericolo per il collasso strutturale, mette sicuramente in discussione i requisiti sufficienti e necessari per la durabilità dell'opera nel corso della sua vita utile. Tutto ciò ha condotto l'ente ad eseguire un successivo progetto di manutenzione straordinaria dell'opera e nel 2015 ne ha affidato i lavori. 9. Output mappatura del degrado e degli interventi 10. Output verifiche dei cassoni 11. Output verifica del ponte
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PAVIMENTAZIONI STRADALI
Al Parco dei Colli, a Bergamo, già da 3 anni Soil Sement permette una pavimentazione naturale e stabile
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La sede del Parco dei Colli si trova nel comune di Bergamo, ai piedi di una collina e ai margini di un bosco, quindi in un ambiente naturalistico da rispettare con strade bianche composte in parte da inerti ghiaiosi e in parte argillosi. Per questo motivo sia la strada d'accesso sia il parcheggio in terra naturale sono da sempre problema di erosione, buche e polvere, oltre al fatto di presentare, in alcune zone, alta sensibilità all'acqua dovuta alla presenza di argille. L'ufficio tecnico del parco, per l'intervento di ripristino della strada d'accesso (foto 1) e del parcheggio (foto
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2) adiacente alla sede aveva pensato di posare, in un cassonetto al di sopra del terreno naturale, un massetto di 8 cm di inerte lavato legato con circa 200 kg di cemento pigmentato ottenendo una soletta molto rigida con possibili fessurazioni longitudinali. Full Service, specializzata in fornitura di prodotti ecocompatibili per la formazione di pavimentazioni carrabili e ciclo pedonali, ha evidenziato le possibili problematiche dovute alla scelta sopra descritta individuate nella: elevata rigidità del massetto, causa la grande quantità di cemento presente, con conseguenti fessurazioni; perdita
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della colorazione ottenuta con gli ossidi nel medio periodo. L'alternativa proposta da Full Service è stata di riutilizzare gli inerti presenti in situ, lavorandoli per una profondità di 25 cm circa in un primo passaggio a calce nelle zone argillose e a cemento in quelle con stabilizzato naturale (foto 3). Con questa soluzione, oltre a riutilizzare gli inerti in situ, si abbattono i costi di scavo e riporto di nuovi inerti e nello stesso tempo si aumenta il CBR (portanza dei sottofondi) e le relative resistenze a compressione, in modo tale che anche trattori agricoli o automezzi pesanti possano transitarvi senza
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esempio di posa con vibrofinitrice
esempio di posa con fresa
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con vibrofinitrice, in aspersione dopo causare danni al fondo stradale. La stabilizzazione con leganti idraulici il passaggio di fresa spacca sassi, è stata poi trattata superficialmente superficialmente in aspersione dopo mediante una semplice aspersione trattamento inerti con Pulvimixer. del legante polimerico ecocompatibile Full Service, oltre a Soil Sement NF, commercializza altri prodotti ecocomSoil Sement NF 69 (foto 4). Questo trattamento supplementare patibili quali: Terra Plus per trattamento ha molteplici vantaggi: aumenta la di terreni argillosi in alternativa ai trattaresistenza della superficie all'abrasio- menti con calce, Eco Pave System per ne, riduce l'erosione, elimina la polve- creazione di superfici architettoniche, e re, elimina il fango, aumenta notevolmente il CBR degli inerti trattati (foto 7 - 8 - 9). A distanza di 3 anni la superficie del parcheggio è totalmente integra senza alcun intervento di manutenzione. Inoltre sull'esperienza di questa applicazione, sono stati fatti interventi simili in altri parchi, strade forestali e piste di cantiere della Lom bardia e di altre regioni italiane. Da quando è entrato nel mercato nazionale, Soil Sement NF è stato utilizzato su oltre 300.000 m 2 di superfici carrabili o ciclabili ecocompatibili, evitando l'uso di asfalti. Soil Sement NF, unico nel suo gene- 7 re, essendo in forma liquida, si presta ad essere utilizzato con le attrezzature più diverse: premiscelato e posato
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dispone inoltre di una vasta gamma di prodotti ecocompatibili per il controllo e l'abbattimento delle polveri su strade bianche, di cantiere, cave, miniere, discariche... Lo staff tecnico di Full Service è disponibile a fornire supporto tecnico sia in fase di progettazione sia in fase di posa ai comuni, ai professionisti e alle imprese.
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PORTATTREZZI
Le novità John Deere a Fieragricola 2016: vincenti e premiate
Anche quest'anno Fieragricola, la manifestazione che da oltre un secolo riunisce a Verona il gotha della meccanicazione agricola internazionale, ha visto fra i suoi protagonisti assoluti John Deere. Il marchio statunitense ha partecipato a questa 112a edizione della kermesse veronese, in programma dal 3 al 6 febbraio 2016, con una selezione delle più importanti novità introdotte in questi ultimi mesi. Particolarmente ricca in questa edizione di Fieragricola la rappresentativa messa in campo da John Deere, che ha schierato alcuni fra i modelli di punta delle serie di trattori 5G specializzati, 6R e 6M, 7R e 8R accanto alle ultime novità per il segmento delle
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macchine da raccolta. Sotto i riflettori negli spazi espositivi John Deere (Padiglione 4 e Padi glione 6) presente infatti l'ultima nata della gamma di trince semoventi serie 8000, il modello 8800 equipaggiato per l'occasione con barra di raccolta 475 Plus da dieci file, che come le sorelle minori implementa tutte le più innovative tecnologie di raccolta per offrire ai clienti maggiore produttività, operatività, costi di gestione inferiori e una manutenzione più semplice e veloce. Alimentata da un potente motore da 19 litri in grado di erogare ben 843 cavalli, il modello 8800 conta fra le sue caratteristiche di punta il GreenStar 2630 con display touchscreen, funzioni complete organizza-
te nel CommandARM, accesso remoto al display e guida automatica con RowSense; fiore all'occhiello è la già citata unità di raccolta rotante a 10 file 475 Plus da 7,5 m di larghezza, che riduce la perdita di steli e pannocchie e migliora la capacità di raccogliere il mais allettato, oltre a ridurre gli intasamenti in presenza di erbe infestanti. Tra le caratteristiche aggiuntive, il gruppo di taglio DuraDrum™ con affilatura al contrario e altre tecnologie studiate per migliorare la lavorazione del foraggio e la qualità dei nutrienti. A rappresentare la nuova gamma di trattori 6R, recentemente rinnovata con l'ingresso di 6 nuovi modelli equipaggiati con motori Stage IV/FT4 in un range di potenze massime con IPM da 135 a 202 cavalli, è stao un modello che ha già riscosso grandi consensi di mercato come il 6130R. Dotato di un propulsore PowerTech PVS John Deere a quattro cilindri da 4,5 litri con potenza di 130 CV, il 6130R è dotato dell'innovativo sistema John Deere per la gestione intelligente della potenza IPM, in grado di aggiungere fino a 31 cavalli di potenza alle versioni a quattro cilindri. Vasta la scelta di opzioni di trasmissione, fra cui le collaudate trasmissioni PowershiftPowrQuad Plus o AutoQuad Plus/AutoQuad Plus Ecoshift, la trasmissione a variazione infinita AutoPowr e l'avanzata trasmissione DirectDrive a doppia frizione.
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Sul palcoscenico per la serie 6M, invece, il top di gamma 6195M, equipaggiato da un potente propulsore da 6,8 litri a sei cilindri capace di erogare ben 195 cavalli con turbocompressori in serie, filtro antiparticolato (DPF) e, infine, sistema di post trattamento (DEF) per soddisfare le normative sulle emissioni Stage IV/FT4. Ampia anche in questo caso la scelta per quanto riguarda le trasmissioni, che comprende le versioni PowershiftPowrQuad Plus, AutoQuad Plus/AutoQuad Plus Ecoshift o le nuovissime trasmissioni CommandQuad Plus/CommandQuad Plus con Ecoshift. Tra le altre novità, l'adozione di una sospensione meccanica della cabina esente da manutenzione, che garantisce un funzionamento più regolare, minore affaticamento e livelli di vibrazioni inferiori, oltre che una velocità di funzionamento del 10% più elevata anche sui terreni accidentati. Nutrita anche la rappresentanza dei trattori specializzati serie 5G, presenti a Fieragricola con le quattro famiglie 5GF, 5GV, 5GN e 5GL. Progettati per offrire elevati livelli di comfort, potenza, prestazioni idrauliche e manovrabilità per lavori in frutteti e vigneti o per altre applicazioni che richiedono una carreggiata ridotta, i trattori serie 5G accolgono gli operatori in una stazione confortevole e spaziosa che garantisce la massima visibilità. Offrono inoltre un'ampia scelta di trasmissioni, PTO e opzioni idrauliche, dalle versioni base a quelle premium, che includono trazione a due ruote motrici con 12 marce avanti e 12 indietro e quattro ruote motrici con 24 marce avanti e 24 indietro oppure 24 marce avanti e 12 indietro con PowrReverser, PTO 540/540E o 540/1000, standard e sincronizzata, e sistema idraulico con due pompe con due o tre distributori meccanici oppure tre pompe con tre o quattro distributori elettroidraulici e sino a sette attacchi centrali. Per il segmento dei trattori compatti presente un modello di particolare interesse come il nuovo 4066R, disponibile con motore già conforme allo StageIV, macchina che grazie alle dimensioni contenute rappresenta una soluzione ideale per le applicazioni in vigneti e frutteti. Fiore all'occhiello del 4066R è la collaudata trasmissione automatica a tre gamme eHydro con pedali TwinTouch per la marcia avanti e indietro. Questa avanzata soluzione incorpora in particolare tre caratteristiche dalle prestazioni
uniche, adatte a un'ampia gamma di applicazioni per trattori: la funzione LoadMatch, che regola automaticamente la velocità della macchina in funzione del carico del motore in modo da massimizzare le prestazioni senza strappi al motore, utile in fase di trasporto di carichi o di falciatura di erba particolarmente folta; la funzione MotionMatch, che regola in tempo reale la risposta della trasmissione in funzione del tipo di lavoro, risultando ad esempio utile nell'utilizzo della macchina con caricatore frontale; e la funzione SpeedMatch, che consente all'operatore di preimpostare una velocità massima quando il pedale è completamente premuto, particolarmente utile quando si opera con attrezzature posteriori. Come da tradizione, anche questa edizione di Fieragricola ha ospitato sessioni quotidiane di prove dinamiche all'interno del Dynamic Show, una spettacolare dimostrazione dei modelli più all'avanguardia dei marchi leader al lavoro, con esperti che spiegheranno in diretta le caratteristiche tecniche e le potenzialità dei mezzi. Ricca anche in questo caso la rappresentativa John Deere, che ha schierato in campo un totale di otto modelli appartenenti alle serie 5G specializzati, 6R e 6M, 7R e 8R allestiti per l'occasione con diverse tipologie di attrezzature e soluzioni di guida automatica e documentazione. Sempre nel corso delle quattro giornate di Fieragricola un ulteriore evento che, ancora una volta, consacra la leadership tecnologica del Marchio del Cervo nel settore della meccanizzazione agricola. Ben quattro, infatti, i trofei assegnati a John
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Deere dal Premio Innovazione, il concorso organizzato da Veronafiere in collaborazione con la rivista specializzata L'Informatore Agrario e MAD - Macchine Agricole Domani, destinato ai costruttori che si sono particolarmente distinti per l'originalità e il grado di innovazione delle proposte presentate. La giuria del Premio Innovazione ha in particolare riconosciuto la valutazione Tre Stelle all'Active Fill Control Sync per trince semoventi SPFH, una soluzione innovativa che combina il caricamento automatico del rimorchio tramite termocamere montate sul tubo e la sincronizzazione fra macchina e veicolo di trasporto per quanto riguarda velocità e direzione, e al sistema iTec AutoLearn, che monitora le azioni dell'utilizzatore al fine di riconoscere e memorizzare le sequenze di operazioni e attivazioni effettuate in cabina in una determinata fase di lavoro. Due invece le stelle assegnate al sistema ProCut, che controlla la regolazione della controlama e l'affilatura dei coltelli tramite due sensori fissati sulla controlama in grado di misurare tutti i parametri di ogni singolo coltello anche alla massima velocità di rotazione del tamburo, e al sistema Intelligent Four Wheel Drive Acti vation, che seleziona automaticamente l'inserimento o il disinserimento della trazione integrale aiutando l'operatore ad ottimizzarne l'utilizzo e riducendo l'usura degli pneumatici in caso di slittamento. La cerimonia di premiazione ha avuto luogo venerdì 5 febbraio alla presenza del presidente di Veronafiere e del direttore generale Giovanni Mantovani. 37
PREFABBRICATI
Centro di accoglienza Containex per profughi a Gorizia GIORGIA MARCHELLI
Per rispondere ad un bisogno urgente non preso particolarmente in considerazione dalle autorità locali, si è attivata un'importante associazione umanitaria internazionale (che preferisce non essere menzionata). In collaborazione con altre organizzazioni caritative della zona è stato creato a Gorizia un centro di accoglienza per profughi provenienti dall'Asia. Cento Pakistani che dall'ultima estate erano senza tetto avrebbero rischiato di rimanere all'aperto e al freddo anche durante i mesi invernali. Grazie all'intervento delle associazio-
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ni umanitarie e onlus, a fine novembre è stato realizzato un complesso abitativo per fornire un'accoglienza dignitosa ai richiedenti asilo. La struttura è stata messa in opera con moduli abitativi dell'azienda austriaca Containex, specializzata nella fornitura di spazi pronti e completi per ogni esigenza delle pubbliche amministrazioni, delle organizzazioni che si occupano di emergenze, come pure di privati, sia in vendita che a noleggio, con progetti e offerte personalizzate ed un ottimo rapporto qualità/prezzo, ultimamente sempre più preparata per le
recenti maggiori necessità di ospitalità dei profughi in tutta Europa. Con un intervento sempre puntuale e veloce, gli operatori Containex hanno posato in pochissimi giorni 24 moduli abitativi da 20 piedi l'uno e i 2 moduli per i servizi sanitari, che immediatamente sono stati allacciati ai sottoservizi necessari per l'utilizzo (acqua, elettricità, fognature...), potendo subito, all'inizio di dicembre, ospitare 100 profughi Pakistani in stanze riscaldate da 4 persone l'una. I moduli abitativi Containex, tutti molto simili fra loro, sono sempre comunque personalizzabili, e, in questo caso, sono stati forniti con porte dotate di grandi vetrate fisse per garantire più luminosità giornaliera all'interno degli spazi, e con finestre munite di griglie per una maggior sicurezza degli ospiti. I moduli che compongono il centro di accoglienza per i profughi sono stati presi a noleggio per la durata dell'inverno, in attesa che trovino altre soluzioni di vita: il loro affitto è comunque prolungabile a seconda delle decisioni che verranno prese in futuro dalle autorità locali competenti.
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