Bonetti F100X 4x4 Euro VI n. 79 marzo - aprile 2016
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6 I criteri ambientali al centro del nuovo codice appalti Silvano Falocco 8 Primavera Euro VI in casa Bonetti Gh. Marchelli 9 … Compact Spurgo Bonetti 4x4 Gh. Marchelli 11 Containex anche per lo svago all'aria aperta: strutture con rivestimento in legno per un lago balneabile Ga. Marchelli 12 Il portattrezzi radiocomandato HerbHy di Hymach si dimostra sempre più polivalente Gh. Marchelli 14 Nuova versione della fresaceppi Seppi M. per escavatori Star-FC hyd 16 Caron anche per i vivai Ga. Marchelli 18 Merlo presenta la nuova serie X dei trattori portattrezzi Tre Emme Gh. Marchelli 20 MI&P: al fianco dei propri clienti in tutte le stagioni 23 I Gator John Deere vanno su cingoli 24 MDB, macchine radiocomandate da oltre trent'anni 28 La prima versione a tre assi di Unimog Euro 6 30 Lindner e Aldo Annovi in dimostrazione a Les Arcs 31 Bobcat lancia il nuovo accessorio puliscispiaggia 32 Maggior comfort e maggiore produttività grazie ad Allison 33 Prove dimostrative Unimog 34 Econic: sicurezza per pedoni e ciclisti nel traffico all'interno della Città di Londra 35 Asfalto fresato: da materiale di scarto a preziosa risorsa grazie alla corretta rigenerazione 36 La forza green di Fuso Canter E-Cell 38 Meeting Ferri in Nord America
n. 79 marzo - aprile 2016
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I criteri ambientali al centro del nuovo codice appalti DOTT. SILVANO FALOCCO Fondazione Ecosistemi
Da qualche settimana il Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo testo del Codice sugli Appalti, che deve ancora passare il vaglio del Consiglio di Stato e delle Commissioni Parlamentari, che integra pienamente quanto previsto dal Collegato Ambientale e dalle Direttive Europee in materia di uso strategico degli appalti pubblici, per raggiungere obiettivi di carattere ambientale e sociale. E' utile analizzare quali sono gli articoli, previsti dal Nuovo Codice, che rafforzano l'uso dello strumento del Green Public Procurement e l'adozione dei Criteri Ambientali Minimi negli appalti. Innanzitutto con l'articolo 30 si stabilisce che l'affidamento e l'esecuzione di appalti di opere, lavori, servizi, forniture e concessioni debba garantire la qualità delle prestazioni e svolgersi nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, tempestività e correttezza, e che le stazioni appaltanti debbano rispettare i principi di libera concorrenza, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità, e di pubblicità. L'articolo stabilisce inoltre che il principio di economicità possa essere subordinato, nei limiti delle norme vigenti e dal Codice, ai criteri, previsti nel bando, ispirati a esigenze sociali, nonché alla tutela della salute, dell'ambiente, del patrimonio culturale e alla promozione dello sviluppo sostenibile, anche dal punto di vista energetico. L'articolo 34 - visto che le stazioni appaltanti contribuiscono al conseguimento degli obiettivi attraverso l'inserimento, nella documentazione progettuale e di gara, delle specifiche tecniche e delle clausole contrattuali contenute nei Criteri Ambientali Minimi CAM) adottati dal Ministero dell'Ambiente - dispone, come peraltro già indicato dalla Legge 221/2015, che, per gli affidamenti di qualunque importo, almeno il 50% del valore a base d'asta relativamente agli appalti, adotti questi CAM (il criterio ambientale minimo per l'edilizia è stato approvato con DM 24/12/2015). Si prevede inoltre, nei prossimi anni, l'aumento progressivo della percentuale del 50% del valore. L'articolo 34 ribadisce quindi l'obbligatorietà del Green Public Procurement. L'articolo 68 prevede, in particolare, 6
che le specifiche tecniche siano inserite nei documenti di gara e definiscano le caratteristiche previste per lavori, e che si possano riferire allo specifico processo o metodo di produzione o prestazione dei lavori, delle forniture o dei servizi richiesti, o a uno specifico processo per un'altra fase del loro ciclo di vita, anche se questi fattori non sono parte del loro contenuto sostanziale, purché siano collegati all'oggetto dell'appalto e proporzionati al suo valore e ai suoi obiettivi. Tra queste caratteristiche rientrano a pieno titolo i livelli della prestazione ambientale, le ripercussioni sul clima, la progettazione che tenga conto di tutti i requisiti, compresa l'accessibilità per persone con disabilità. L'articolo 69 sulle etichettature per le caratteristiche ambientali e sociali prevede che le amministrazioni aggiudicatrici possano imporre un'etichettatura specifica come mezzo di prova che i lavori, le forniture o i servizi corrispondono alle specifiche caratteristiche ambientali o sociali o di altro tipo, purché tali etichette si basino su criteri oggettivi, verificabili e non discriminatori, stabiliti in un procedimento aperto e trasparente al quale possano partecipare tutte le parti interessate, compresi gli enti pubblici, i consumatori, le parti sociali, i produttori, i distributori e le organizzazioni non governative. In ogni caso i requisiti possono essere soddisfatti anche per requisiti equivalenti, qualora un operatore economico dimostri di non avere la possibilità di ottenere l'etichettatura specifica indicata dall'amministrazione aggiudicatrice o un'etichettatura equivalente entro i termini richiesti, per motivi ad esso non imputabili. L'articolo 87 dispone che le amministrazioni aggiudicatrici - qualora richiedano la presentazione di certificati rilasciati da organismi indipendenti per attestare che l'operatore economico soddisfa determinate norme di garanzia della qualità, quale il possesso di sistemi o di norme di gestione ambientale, facciano riferimento al sistema dell'Unione di ecogestione e audit (EMAS) o ad altri sistemi di gestione ambientale purché conformi alle norme europee o
internazionali in materia. In ogni caso le amministrazioni aggiudicatrici riconoscono i certificati equivalenti rilasciati da organismi stabiliti in altri Stati membri e ammettono altri tipi di prove relative l'impiego di misure equivalenti di garanzia della qualità, qualora gli operatori economici interessati non avessero la possibilità di ottenere tali certificati entro i termini richiesti, per motivi non imputabili agli stessi operatori economici, a condizione che gli operatori economici dimostrino che le misure di garanzia della qualità proposte soddisfano le norme di garanzia della qualità richieste. Infine l'articolo 96 - che va letto considerando che il Codice degli Appalti considera prioritario e prevalente, nell'articolo 95, il criterio di aggiudicazione secondo l'Offerta Economi camente Più Vantaggiosa - prevede una sostanziale novità per la valutazione economica delle offerte in termini di costo/efficacia, introducendo la Valutazione dei Costi del Ciclo di Vita (Life Cycle Costing). I costi del ciclo di vita potranno comprendere i seguenti costi, o parti di essi, legati al ciclo di vita di un prodotto, di un servizio o di un lavoro: • costi sostenuti dall'amministrazione aggiudicatrice o da altri utenti, quali costi relativi l'acquisizione, costi connessi all'utilizzo, quali consumo di energia e altre risorse, costi di manutenzione, costi relativi al fine vita, come i costi di raccolta e di riciclaggio; • costi imputati a esternalità ambientali legate ai prodotti, servizi o lavori nel corso del ciclo di vita, a condizione che il loro valore monetario possa essere determinato e verificato. Tali costi possono includere i costi delle emissioni di gas a effetto serra e di altre sostanze inquinanti nonché altri costi legati all'attenuazione dei cambiamenti climatici. Quando valutano i costi utilizzando un sistema di costi del ciclo di vita, le stazioni appaltanti dovranno indicare nei documenti di gara i dati che gli offerenti devono fornire e il metodo che la stazione appaltante impiegherà al fine di determinare i costi del ciclo di vita sulla base di tali dati; per la valutazione dei costi imputati alle esternalità ambientali il metodo deve essere invece basato
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su criteri oggettivi, verificabili e non discriminatori, accessibile a tutte le parti interessate e i dati richiesti devono poter essere forniti con ragionevole sforzo da operatori economici normalmente diligenti. Il Nuovo Codice degli Appalti completa quindi l'opera di integrazione delle considerazioni ambientali in tutte le fasi del processo di affidamento e permette di raggiungere gli obiettivi di Green Public Procurement che il nostro paese si è dato, con l'approvazione della Legge 221/2015; d'ora in poi le stazioni appaltanti che si ostineranno a non inserire i criteri ambientali minimi negli appalti rischiano di andare incontro a ricorsi da parte di quegli operatori economici che rispondono pienamente ai requisiti ambientali richiesti dai CAM. D'altra parte le imprese o i professionisti che non garantiscono le prestazioni ambientali richieste rischiano di andare velocemente fuori dal mercato pubblico. E' questo il momento in cui è indispensabile conoscere tali criteri e iniziare a rispettarli, anche per dare stabilità e futuro non solo all'attività delle pubbliche amministrazioni ma anche e soprattutto a quella degli operatori economici, che, forse, dovrebbero iniziare a considerare la variabile ambientale come un fattore strategico e di crescita della propria attività.
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PORTATTREZZI
Primavera Euro VI in casa Bonetti GHERARDO MARCHELLI
Nel mese di marzo 2016 è stata presentata ufficialmente la nuova gamma di veicoli industriali Bonetti con motorizzazione Euro VI. Il passaggio alla nuova motorizzazione è stato più lungo del previsto. Nel frattempo però, si è potuto testare il comportamento di una preserie di veicoli motorizzati Euro VI in circolazione da quasi un anno. Il metodo di procedere dei Fratelli Bonetti è stato quello di sviluppare e mantenere una gamma di prodotti in grado di soddisfare l'esigenza del mercato "compact truck 4x4", sia per
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la propria clientela sia per nuovi potenziali clienti europei. La nuova serie F100X, suddivisa in 8 modelli di categoria N1G e 15 modelli di categoria N2G, spazia con portate che oscillano tra i 9 q sui veicoli da 3,5 t con ribaltabile, ai 33 q sugli autotelai da 5,5 t. La versione Neve, "cavallo di battaglia" degli ultimi anni, si è arricchita di optional rilevanti per l'utilizzo di attrezzature invernali, come l'impianto idraulico a 3 stadi. La versione da 3,5 t, pur avendo una portata residua di poco più di 900 kg, dettata dalla
normativa "massa minima di riferimento veicolo - 2.585 kg", ha la possibilità di circolare con una lama neve anteriore di circa 300 kg e/o spargisale su cassone. Questo grazie anche ai 200 kg di tolleranza sul carico (art. 62 - C.d.S), fino a giungere ai 1.100 kg di portata. La catena cinematica è azionata dall'affidabilissimo motore FPT (Iveco) da 3 l di cilindrata, che eroga 150 HP a 3.500 giri, ed una coppia di 370 Nm a 1.320 giri, 16 V, common rail, SCR e AdBlue. Queste sono solo alcune delle caratteristiche principali del nuovo motopropulsore leader mondiale. L'accoppiamento del cambio Iveco a 6 marce + RM al riduttore Bonetti, che ne moltiplica i rapporti per un totale di 12 + 2 RM, trasmette la coppia motore al 50% per entrambi gli assi, tramite un 3° differenziale centrale bloccabile per i percorsi più impervi. I nuovi proiettori rotondi, in parte con tecnologia LED sono la particolarità del restyling cabina. Nella parte posteriore gli accorgimenti estetici si evidenziano nel design dei fari, che migliorano le capacità di carrozzabilità del veicolo con attrezzature supplementari mobili. L'interno dell'abitacolo è contraddistinto dalla nuova strumentazione "Cluster" corredata di monitor a colori per fornire tutte le informazioni all'autista, grazie anche ad una serie di
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messaggi tradotti in 5 lingue. La nuova strumentazione gestisce anche il controllo del consumo di AdBlue, con una serie di informazioni che arrivano dalla centralina motore tramite segnale can bus. Un'altra particolarità è il comando manuale per l'azionamento della "rigenerazione forzata" per quelle situazioni particolari in cui non avviene il ciclo in automatico. L'applicazione del serbatoio AdBlue sul lato destro ha sacrificato lo spazio della cassetta attrezzi. Nella versione ribaltabile il problema è stato parzialmente risolto con l'applicazione di una cassetta attrezzi di dimensioni contenute nella parte posteriore del telaio. Il cliente può scegliere una cassetta supplementare al posto
della ruota di scorta. Il resto della meccanica è pressoché identico alla versione precedente, con piccoli accorgimenti e migliorie. La gamma degli accessori al fine di soddisfare la clientela arriva a contare oltre 150 voci. Sicuramente ci saranno altre occasioni per parlare del nuovo veicolo Euro VI in versione Ribaltabile/Neve. In
questa occasione ci vogliamo concentrare su un'altra novità di casa Bonetti….. La scelta di sviluppare la linea scarico “SCR/AdBlue/etc.”, in basso a dx del veicolo, fornisce l'opportunità di applicare le più svariate attrezzature e tale occasione ha portato la società milanese ad inventarsi una variante dell'autotelaio in versione spurgo.
PORTATTREZZI
…Compact Spurgo Bonetti 4x4 GHERARDO MARCHELLI
Non è per niente facile far alloggiare tanta tecnologia in meno di 8 m2, con una catena cinematica 4x4 generosa, e una pompa del vuoto ad alte prestazioni, abbinata ad una pompa dell'acqua non di meno…. Ma visto che le mani per far tutto
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questo le ha messe proprio il costruttore del telaio, allora niente è impossibile. L'idea di Bonetti S.r.l. è nata a seguito delle difficoltà riscontrate che i vari allestitori hanno avuto negli anni nell'alloggiare i due gruppi principali
(pompa vuoto e pompa alta pressione acqua), vista la compattezza del veicolo. Ogni allestitore "spurghista" ha sempre utilizzato ed utilizza propri concetti di allestimento, in particolare per il comando del gruppo principale
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pompe, con trasmissione totalmente idraulica, con sistemi misti (idraulica/meccanica) o per ultimo con trasmissione totalmente meccanica, ma con qualche compromesso sulla lunghezza del veicolo. Sistemi diversi, tutti funzionali, ma qualcuno discutibile per chi cerca un allestimento particolare, super compatto con baricentro di carico avanzato per la montagna. Fare tutto ciò con le nuove motoriz-
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zazioni Euro VI è ancora più difficile, ma grazie allo sviluppo a "fatica" della linea scarico SCR/AdBlue/etc., sul lato inferiore dx del veicolo (in modo da lasciare ugualmente lo spazio superiore telaio libero per l'applicazione dell'attrezzatura) e con delle soluzioni sulla trasmissione meccanica integrale, si è arrivati ad avere come risultato finale, per la prima volta sul mercato, una soluzione per gli allestitori "chiavi in mano". La scelta iniziale del gruppo pompe è stata rivolta ad aziende leader del settore (Jurop e Interpump), ma ciò non toglie che in base alla richiesta del cliente finale si possano applicare anche altri tipi di decompressore o pompe acqua. La pompa alta pressione eroga 210 bar/90 l di portata acqua, il decompressore Jurop è lo storico PN84, con una portata vuoto di 9.000 l/min il tutto, controllato da frizioni a comando elettropneumatico, che prendono il moto dalla trasmissione integrale OMFB. La struttura del telaio portante del veicolo, a sezione variabile, alloggia il motopropulsore che aziona il sistema
integrale delle due pompe spurgo tramite il collegamento cardanico ad una scatola transfer che ripartisce la coppia in modo differenziato sulle due pompe, con un regime di 1000 giri di rotazione per la pompa dell'acqua. Il tutto è controllato da un sistema di protezione "per eventuali manovre errate", che abilita l'inserimento del sistema solo se ci sono alcune condizioni, come ad esempio il ripartitore del veicolo in folle, con il freno di stazionamento inserito e il numero della marcia del cambio corretta. Compressore elettrico bicilindrico, serbatoio olio maggiorato, pistone ribassato per il ribaltamento della cisterna, distributore di comando predisposto per pompa di travaso, sono solo parte degli accessori che completano l'allestimento speciale di questo autotelaio. La tara contenuta dell'autotelaio allestito con pompe (2.550 kg), l'altezza del telaio e la ripartizione delle masse, sono il risultato per lo sviluppo di un allestimento generoso che può avere una capienza di circa 2 m3 per il nero e 800/900 l di acqua chiara, il tutto racchiuso in 1.650 mm di larghezza, 2.100 mm di altezza (filo cabina) ed una lunghezza totale inferiore ai 5 m. Bonetti da oltre 40 anni cerca ogni giorno di raccontare qualcosa di nuovo nel mondo dei "compact truck" al fine di soddisfare anche i clienti più esigenti.
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PREFABBRICATI
Containex anche per lo svago all'aria aperta: strutture con rivestimento in legno per un lago balneabile GIORGIA MARCHELLI
In Italia abbiamo la fortuna di avere il mare. In Austria non è così. Nel nostro Belpaese non è così abituale sfruttare i piccoli laghi per fare bagni e abbronzarsi, è più semplice prendere l'automobile e andare a svagarsi su spiaggie di mare mai troppo lontane e già ben attrezzate per la ricezione turistica. Nei Paesi Alpini si sfruttano invece soluzioni alternative: quasi ogni specchio d'acqua, seppure un po' freddo, in estate diventa balneabile, e per accogliere chi vuole rilassarsi al sole e fare un tuffo rinfrescante deve attrezzarsi al meglio.
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Per esempio in Austria, a Bad Gams, vicino a Graz, un piccolo lago non tanto conosciuto ma assai frequentato da residenti e turisti, è stato attrezzato di uno spazio per gli ospiti in modo semplice ma conforte-
vole e funzionale, con un ottimo rapporto qualità - prezzo. L'azienda austriaca Containex, con oltre 30 anni di esperienza nel settore comunale e privato per quanto riguarda moduli abitativi provvisori e/o stabili, sia in vendita che a noleggio, di facile e veloce posizionamento, è stata incaricata di progettare e realizzare due edifici costituiti da cabine portatili (sebbene fisse, eventualmente trasferibili) con rivestimento in legno, conforme all'ambiente circostante per questo lago balneabile. Le due strutture, entrambe adibite a zona relax/ufficio con impianti sanitari e spogliatoi attrezzati con armadietti dotati di chiusure di sicurezza, sono composte da 4 moduli abitativi l'una, uniti fra loro, 3 per la zona relax e 1 per quella igienica: ogni modulo ha un'area di circa 14 m2, in tal modo l'area "salotto", cioè zona ricreativa di rilassamento, risulta di circa 42 m2. La zona sanitaria, completa di doccia, box WC, lavandino e boiler elettrico, separata, occupa un modulo. I due edifici sono perfettamente isolati per climi caldi e freddi, e i rivestimenti esterni, come pure la costruzione dei tetti, entrambi in legno, sono stati installati da partner commerciali Containex per ottenere un piacevole inserimento ambientale ed estetico nell'area alpina adiacente.
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PORTATTREZZI
Il portattrezzi radiocomandato HerbHy di Hymach si dimostra sempre più polivalente GHERARDO MARCHELLI
Hymach opera nel settore del verde da oltre trent'anni e il titolare Cav. Giacinto Ricci può vantare una profonda esperienza nel settore: la sua indomita ricerca della qualità e non della quantità, la filosofia che lo spinge sempre alla ricerca delle soluzioni per le richieste specifiche dei clienti, spesso hanno portato alla realizzazione di attrezzature uniche, al cosiddetto abito su misura. Tutti fiori all'occhiello per Hymach, dimostrando di risolvere problematiche di lavoro con soluzioni ad alto grado di efficacia ed efficienza. Ed anche per questo oggi, sulle ali dell'entusiasmo per la buona riuscita
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della linea di portattrezzi radiocomandati, hanno cominciato a fioccare all'azienda le richieste più disparate da parte dei clienti, per avere attrezzature dedicate ai più diversi utilizzi da applicare a questi modelli robotizzati. Nasce da ciò tutta una linea di attrezzature rimovibili realizzate ad hoc per HerbHy, che esprime così al massimo il suo essere multifunzione. Grazie alla robustezza, alla stabilità e alla potenza erogata dal suo motore industriale, HerbHy 40 è l'ideale per installare attrezzature professionali. Tra queste la pala caricatrice, predisposta per essere applicata frontalmente al mezzo, con una capienza di
ben mezzo metro cubo e un'altezza tale da consentire il caricamento di materiali vari oltre le sponde dei normali mezzi. La pala si aggancia sulla struttura del roll bar, che forma un corpo unico con la scocca del portattrezzi ed è quindi particolarmente robusto, e viene manovrata direttamente dallo stesso radiocomando. La destinazione d'uso non è solo quella di spostamento di materiali nel movimento terra, o neve nelle manutenzioni invernali, ma è anche particolarmente indicata nelle situazioni di recupero di materiali che intasano sistemi di scarico fognario che spesso a causa delle dimensioni e dell'a-
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ria insalubre possono presentare condizione precarie per la sicurezza degli addetti ai lavori. Oggi utilizzando HerbHy con il sistema di visione remota R-Eye con indicazione della profondità che trasmette le immagini a un video remoto posto sul radiocomando è possibile manovrare il portattrezzi restando fuori dalla zona insicura. Altra attrezzatura che si è dimostrata efficiente è lo spazzolone: grazie ai movimenti idraulici consente di avanzare e operare nell'area in manutenzione anche con inclinazioni laterali da ambo i lati fino a 35°, e può essere utilizzato per la pulizia del manto stradale sia da depositi e detriti sia dalla neve.
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Lo spazzolone è inoltre personalizzabile grazie alla disponibilità di accessori per renderlo sempre più efficace anche in situazioni particolari quali il raccoglipolvere e il sistema di irrorazione per umidificare il manto stradale. Nel campo delle manutenzioni invernali la lama da neve, che con identiche inclinazioni laterali può operare nei centri storici e situazioni di spazio ristretto con un'ottima manovrabilità, e la fresa per neve che aiuta soprattutto nei parcheggi delle zone sciistiche e laddove ci può essere pericolo per eventuale instabilità del manto nevoso (rischio slavine), inoltre non necessita di ampio accesso e quindi può intervenire per la creazione di
passaggi alle stalle o alle abitazioni dove non si riesce a passare con i normali mezzi spazzaneve. La falciatrice bivalente che consente il taglio attorno ad alberature, il cippatore per la produzione di cippato di legno, la fresaceppi per livellare meccanicamente i residui dei ceppi: questi sono solo un esempio delle potenzialità di metamorfosi di HerbHy. Allo studio sono molte le altre attrezzature volte ad agevolare lavori in settori quali l'agricoltura, la viticoltura, olivicoltura e l'allevamento. Hymach si dimostra ancora una volta al fianco del cliente disponibile ad affrontare un percorso comune per arrivare a risultati di soddisfazione reciproca.
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ATTREZZATURE
Nuova versione della fresaceppi Seppi M. per escavatori Star-FC hyd
La nuova versione della testata idraulica Star-FC hyd, dedicata agli escavatori da 15 a 35 t, è più leggera e potente della precedente. Star-FC hyd è un modello che nasce come fresa/trinciatrice ibrida destinata ad una varietà di impieghi. Questo attrezzo si adatta a lavori di trinciatura fino a 40 cm Ø, fresatura di ceppaie e, come unica testata per escavatori, alla frantumazione di sassi da
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15 cm Ø fino a 30 cm in profondità. La macchina è ideale per esempio per la bonifica di terreni incolti, per l'eliminazione di ceppi su pendii, per la stabilizzazione del sottosuolo in spazi ristretti. I campi di applicazione sono ampi, dalla manutenzione del verde in generale, parchi, lungofiumi e foreste fino alla pulizia dei cantieri. Tutto questo rende la fresa Star-FC hyd una macchina senza paragoni.
Grazie al suo speciale concetto di trasmissione infatti permette di variare la velocità del rotore semplicemente premendo un pulsante in cabina. Inoltre l'operatore in ogni momento vede la velocità di rotazione grazie ad un apposito display. A seconda della lavorazione l'operatore può scegliere sempre il modo migliore per lavorare. E proprio questa è l'innovazione che distingue la fresa Star-FC hyd dalle classiche trinciatrici o frantumasassi. Il cambio velocità consente di au mentare il numero di giri del rotore per trinciare la legna e di abbassarli per macinare pietre e fresare il terreno. La velocità del rotore varia a seconda delle esigenze dell'applicazione. Tale caratteristica consente una lavorazione migliore sia durante la trinciatura del legno (andatura rapi-
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da) che durante la fresatura di sassi e suolo (andatura lenta). La nuova Star-FC hyd è applicabile ad ogni tipo di escavatore da 15 - 35 t scegliendo i motori idraulici molto potenti offerti da Seppi M. Può essere fornita con uno o due motori tipo MBoost™ con velocità regolabile e con comandi elettrici a distanza. Questo tipo di motore garantisce massima potenza ed efficienza sviluppando coppie molto elevate. La massima potenza viene ricavata applicando i due motori idraulici: l'attrezzatura può essere così azionata con portate idrauliche estremamente alte ed avere una resa fenomenale. La macchina è diventata anche più larga. Oltre le larghezza da 75 e 100 cm, è ora disponibile anche in versione con larghezza di lavoro da 125 cm. Non solo le funzionalità maggiori ma anche la manutenzione è diventata molto più semplice. Difatti tutte le piastre di usura possono essere cambiate facilmente, essendo le stesse avvitate al telaio. I motori sono facilmente accessibili. Una piastra di attacco universale permette di applicare un'interfaccia per qualsiasi tipo di escavatore. La costruzione è in materiale molto resistente ma leggero - con piastre intercambiabili in Hardox®, rotore
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brevettato di nuova generazione con una combinazione efficace di utensili del nuovo tipo Mono Protect™ e Mono Extrem™ con inserti supplementari in carburo di tungsteno sui punti soggetti ad usura; una sostituzione più facile e veloce dei martelli garantisce minor fermi improduttivi. Il cofano è regolabile idraulicamente con un cilindro molto robusto. Tale regolazione permette di lavorare in
maggior profondità e più vicino al materiale sminuzzato, garantendo sempre la massima sicurezza di lavoro. La salvaguardia contro l'uscita del materiale viene aumentata anche grazie alla protezione molto efficace a doppie catene. A scelta sono disponibili diversi tipi di attacco per escavatori specifici o anche la sella di rotazione per 190°, che permette di lavorare in due direzioni senza spostare l'escavatore. La scelta delle testate idrauliche per escavatori di Seppi M. è molto ampia. L'azienda altoatesina è impegnata costantemente a trovare la giusta soluzione per ogni tipo di mezzo per permettere di sfruttare ogni escavatore al massimo. Seppi M. dà molto valore alla consulenza individuale e certa, per configurare le macchine garantendo i massimi ricavi, cosa fondamentale soprattutto in caso di macchine idrauliche. Massima potenza, efficienza e durata nel tempo, come pure la sicurezza di lavoro, sono le premesse base su quale Seppi M. costruisce. La nuova testata idraulica Star-FC hyd sarà presentata in occasione della Fiera Bauma, a Monaco di Baviera dall'11 al 17 aprile, presso lo stand Seppi M. FN 924/2 all'aperto.
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PORTATTREZZI
Caron anche per i vivai GIORGIA MARCHELLI
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A Coreglia Ligure, nell'entroterra della provincia di Genova, dal 2012 opera l'azienda agricola Cademartori Davide: un vivaio di circa due ettari e mezzo, che si occupa sia di piante a terra che in vaso, adiacente a terreni di altri componenti della famiglia
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Cademartori, noti vivaisti della zona. Viste le dimensioni medio - grandi del vivaio e il costante aumento e diversificazioni delle commesse, la proprietà dell'azienda ha presto sentito la necessità di aumentare il parco mezzi.
Nell'ottica di un'ottimizzazione delle operazioni da svolgere per il trasporto di piante, vasi, terriccio e legna, nel 2015 l'azienda agricola ha optato per l'acquisto di due nuovi transporter Caron. Grazie alla consulenza del concessionario di zona - la ditta Lagomarsino di San Colombano Certenoli (GE) - nel febbraio 2015 l'azienda agricola ha acquistato una motoagricola Caron modello AR 390, un'articolata monoposto con motore Lombardini da 40 CV, dotata di un pianale di carico trilaterale con sponde apribili. Nonostante le dimensioni ridotte ideali per la movimentazione dei materiali all'interno del vivaio, il cliente è rimasto piacevolmente impressionato oltre che dalla portata utile (fino a quasi 2.000 kg), anche dalla stabilità e maneggevolezza del mezzo. Il cambio sincronizzato a 24 velocità e lo sterzo idraulico sullo snodo centrale garantiscono rispettivamente un'estrema comodità di marcia e un raggio di sterzata ridotto, ottimizzando quindi gli spostamenti in spazi stretti e riducendo al massimo l'impatto sul terreno. Vista la positiva esperienza con la trattrice Caron modello AR 390, divenuta quasi una "mascotte" dell'azienda, ad aprile dello stesso anno la proprietà Cademartori ha deciso di ampliare il parco mezzi e di acquistare un modello della linea dei grandi transporter prodotti dal costruttore vicentino, il CT 95. Con un motore Vm 4 cilindri da 95 CV, la serie CT è in assoluto il mezzo con la portata utile più alta della categoria che arriva a 7.500 kg. La gestione ottimale dei pesi e il baricentro particolarmente basso sono solo alcune caratteristiche di questo mezzo che viene impiegato per lavori in condizioni climatiche e territoriali 1. 3. Caron AR 390 2. 4. 5. Caron CT 95
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estreme. La cabina a due posti sospesa su ammortizzatori e silent bloc idraulici, e la disposizione dei comandi e delle leve assicurano il massimo comfort e praticitĂ anche a pieno carico del mezzo che ha un peso complessivo omologato di 10.000 kg e una capacitĂ di traino fino a 14.000 kg. Il cambio a 36 marce, unito ad un impianto frenante a doppio circuito
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idraulico con masse flottanti assicurano la stabilitĂ durante le operazioni di carico, scarico e trasporto sui terreni del vivaio o negli spostamenti nella zona caratterizzata da pendii particolarmente scoscesi e irregolari. L'azienda Cademartori ha scelto di allestire il CT 95 con un cassone a sponde alte per poter sfruttare al massimo e in piena sicurezza la capienza e la portata durante i lavori
di trasporto legna e piante. Attraverso la presa di forza posteriore indipendente, il mezzo aziona inoltre una cippatrice professionale Green Technik CIP 2200 trainata su rimorchio. La stessa cippatrice viene utilizzata anche su altri trattori di proprietĂ dell'azienda agricola, che possiede anche un miniescavatore utile all'impianto/espianto degli alberi e per il livellamento del terreno.
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PORTATTREZZI
Merlo presenta la nuova serie X dei trattori portattrezzi Tre Emme GHERARDO MARCHELLI
Merlo Group presenta la nuova serie X dei trattori portattrezzi Tre Emme. Rinnovati principalmente nelle motorizzazioni Deutz Tier IV Final che permettono di essere in regola con le nuove normative e rispettare sempre più l'ambiente. Il grosso del lavoro ha visto il sapiente posizionamento delle nuove motorizzazioni e degli ingombranti componenti, come il serbatoio per l'AdBlue e il filtro antiparticolato, riuscendo a mantenere la componentistica di tutti i modelli nelle medesime posizioni per l'85%, semplificando molto la vita
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degli utilizzatori e dei tecnici. Per allocare il tutto è stato aumentato il passo delle macchine di qualche centimetro migliorandone ulteriormente la stabilità. Rispetto alla serie precedente è stata ottimizzata la gestione elettronica, il Load-Sensing, ed è stato applicato il filtro in alta pressione in uscita della pompa servizi, un must in ambito forestale e per le municipalità con le attrezzature per la viabilità invernale. Inoltre è possibile un nuovo sistema antincendio certificato a livello mondiale. Il concetto di base delle macchine è
rimasto identico alla serie B precedente, visto il successo e l'adeguatezza di queste macchine in tutti i lavori cui sono chiamate. Anche la nuova serie X è per chi necessita di macchine polivalenti che non temono il lavoro impegnativo, capaci di prestazioni elevate e semplici nell'utilizzo. Il loro impiego di elezione è nell'ambito forestale ed in silvicoltura. La vasta gamma di attrezzature, l'esclusiva visibilità su 360° e l'incredibile maneggevolezza ne fanno strumenti ideali per i professionisti che
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guardano alla qualità del risultato senza compromessi. Sono ideali per gli enti e le amministrazioni locali che mirano alla produttività ed alla qualità del servizio. Le dimensioni compatte ne valorizzano l'impiego negli ambienti confinati mentre le prestazioni sono da veri cavalli di razza. Il sollevatore idraulico anteriore e posteriore, la presa di forza idraulica anteriore, i motori 6 cilindri Deutz con potenze fino a 260 kW (350 CV) Tier IV Final, la trasmissione idrostatica a controllo elettronico con velocità massima 36 km/h, la trazione integrale permanente e sterzatura delle quattro ruote con tre modalità, la cabina a norme Rops/Fops con trasparenti anti sfondamento omologati e l'impianto idraulico con pompa LoadSensing sono le peculiarità di queste macchine. La cabina è stata confermata dalla serie precedente vedendo solo alcune migliorie ergonomiche al suo interno. Naturalmente nella parte posteriore del telaio può essere allestito un verricello idraulico radiocomandato e le portate variano da 7,5 a 12 tonnellate in funzione dei modelli. Come per i modelli precedenti anche la serie X propone le quattro ruote motrici tutte sterzanti con servoassistenza idraulica con quattro modi di sterzatura: sulle ruote anteriori, a
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volta corretta, a granchio e, in opzione, sulle sole ruote posteriori. La struttura di acciaio dei trattori portattrezzi è l'ossatura indistruttibile sulla quale è costruito un sistema di lavoro altamente tecnologico. Il telaio, rinforzato con blindature ad alta efficienza nelle zone più esposte, esaspera il concetto di rigidità e resistenza grazie al suo esclusivo design antitorsione: il risultato è una gamma di macchine particolarmente efficienti e robuste in tutte le applicazioni, in particolar modo quelle più dure. L'azionamento delle attrezzature per via idraulica offre innumerevoli vantaggi competitivi rispetto ai sistemi tradizionali che utilizzano dispositivi meccanici. Le attrezzature in uso possono lavorare in posizioni che vanno oltre gli angoli massimi ammessi dagli alberi cardanici, non ci sono organi meccanici soggetti a rottura e, di conseguenza, sono esclusi contraccolpi alla catena cinematica. In più l'operatore può invertire il senso di rotazione dell'attrezzatura con un semplice comando elettroidraulico in cabina. L'innovativo telaio antitorsione con blindature ad alta efficienza permette un elevato franco da terra per operare in fuoristrada estremo con un baricentro basso per la migliore stabilità. Innumerevoli dispositivi ad azionamento idraulico permettono di opera-
re nella manutenzione forestale con efficacia e redditività. Trinciatori per la realizzazione ed il mantenimento di strisce tagliafuoco, aree di rispetto per linee elettriche ad alta tensione e gasdotti, sistemi per la bonifica di aree sassose, cavaceppi per eliminare le radici delle piante dopo il taglio, cippatrici per triturare legname da biomassa, preparatori del suolo e ricondizionatori del terreno, bracci decespugliatori per la pulizia delle banchine stradali e sfrondamento piante e molte altre attrezzature ricche di tecnologie avanzate. Tutti gli equipaggiamenti possono essere dotati di connettori idraulici ad innesto rapido. Le macchine Merlo sono presentate tutte con olio idraulico bio, per le sue doti di durata e di biodegradabilità, proponendo Panolin come prima scelta, accontentando comunque il cliente se ha altre preferenze.
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ATTREZZATURE
MI&P: al fianco dei propri clienti in tutte le stagioni
La stagione invernale volge ormai al termine, ma le necessarie migliorie e gli indispensabili interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria di strade, parchi, piste ciclabili... devono procedere. Grazie alle numerose collaborazioni di cui si può avvalere la società MI&P S.r.l., è possibile individuare nella completa gamma di attrezzature e mezzi per la gestione degli spazi pubblici la soluzione più idonea alle svariate attività da svolgere. Il fatto di poter prendere in esame sia una proposta completa di veicolo ed attrezzatura ma anche solo l'allesti-
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mento da applicare a mezzi già nelle disponibilità del cliente utilizzatore, risulta importantissimo per ottimizzare l'investimento e lo sfruttamento del parco macchine già presente. Numerose sono le tipologie di macchinari che possono permettere di ottimizzare tempi e costi delle lavorazioni, e diversi i costruttori che MI&P rappresenta e propone in Italia; tutti hanno però alcune caratteristiche comuni che possono essere riassunte in poche parole: qualità, affidabilità, efficienza. La ditta Fiedler propone una completa gamma di falciaerba a braccio appli-
cabili frontalmente a svariate tipologie di mezzi portanti: sicuramente ai veicoli Hako - Multicar di cui MI&P è importatore per l'Italia, ma anche trattori agricoli, Mercedes-Benz Unimog, terne e pale gommate, mezzi polifunzionali di vario genere... L'applicazione anteriore garantisce ottima visibilità all'operatore che avrà la zona di lavoro davanti alla postazione di guida potendo gestire al meglio le operazioni di sfalcio anche in spazi contenuti, in presenza di traffico e ostacoli sul percorso. I falciaerba della gamma FFA sono concepiti con un traslatore su cui viene posizionato il braccio articolato, donando diverse particolarità operative all'attrezzatura: intanto la possibilità di far rientrare il gruppo falciante verso il centro strada senza dove spostare la direttrice di lavoro del veicolo portante, inoltre la capacità di operare con la stessa attrezzatura sia sul lato destro del mezzo che sul sinistro. I bracci FFA possono inoltre essere dotati di numerosi utensili terminali, in funzione dell'attività da svolgere: testate trinciatutto per taglio dell'erba, ma anche tranciarami per le potature a lato strada di rami, siepi o arbusti; testata estirpatrice per eliminare le erbacce dai cigli stradali, trivellatrici per realizzare palizzate o ripristinare le esistenti, testata lava gem me e
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segnali per la pulizia di segnaletica verticale o cartellonistica in genere e altro ancora. Un unico attrezzo con tanti utensili per eseguire svariare lavorazioni, ottimizzando tempi di esecuzione e quindi costi da sostenere. Altra attività di grande rilevanza per garantire sicurezza e adeguatezza delle strade, è la manutenzione e il ripristino del manto stradale, soprattutto in questo periodo storico dove la rigenerazione integrale dell'asfalto risulta sempre complicato da mettere in opera per mancanza di fondi. I termocontainer della ditta ATC sono ideali per questa attività, potendo trasferire e depositare a terra conglomerato e bitume a temperatura e condizioni adeguate. Grazie ad un sistema a coclea per lo scarico, gli operatori potranno depositare con regolarità e precisione il materiale nel punto esatto in cui risulta necessario, limitando al massimo i tempi di posa e sistemazione. La temperatura interna della tramoggia di contenimento viene mantenuta costante ed ideale da un sistema di bruciatori a gas propano con rampe di erogazioni disposte lungo tutta la struttura, donando omogeneità di riscaldamento e quindi risultati ottimali.
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La temperatura è gestita tramite un sistema automatico, l'operatore dovrà semplicemente impostare i valori desiderati e il macchinario si occuperà del resto. I termocontainer ATC possono avere capacità molto diverse, in funzione del veicolo su cui si prevede l'installazione: si spazia da 1 tonnellata di materiale fino a oltre 12 tonnellate. L'attrezzatura potrà poi essere completata di accessori in funzione delle esigenze del cliente: motore ausiliario se non disponibile un'alimentazione derivata dal veicolo portante, sistema per bitume liquido a caldo o freddo, sistema scarramento di diverse tipologie (piedi meccanici, sistemi multilift...) e dotazioni varie su richiesta specifica. Il materiale di qualità che viene caricato nella tramoggia, la certezza di depositarlo al suolo alla corretta temperatura, una quantità adeguata di materiale da depositare a terra unitamente ad una necessaria preparazione del punto in cui si sta intervenendo, garantiscono un ripristino di qualità e duraturo e ovviamente ne gioverà anche l'aspetto economico. Altra attrezzatura molto interessante, con possibilità di abbinamento anche ai termocontainer di cui sopra, è il riciclatore di asfalto Bagela: questa
macchina permette di riutilizzare i crostoni di asfalto che si creano quando di esegue uno scavo o altra lavorazione sulla strada, potendolo sgretolare ed utilizzare come base del nuovo manto stradale. La macchina è costituita da una tramoggia posta nella parte alta dell'attrezzatura tramite cui si inserisce il materiale da recuperare; un potente bruciatore interviene sui blocchi di asfalto portandoli alla temperatura corretta per essere triturati, ma senza superare il massimo dei gradi oltre i quali si andrebbero a modificare le caratteristiche fisiche. Il blocco viene poi convogliato all'interno di un tamburo che ruotando frammenta il blocco di asfalto portandolo nuovamente a una dimensione adeguata per essere uniformemente distribuito nell'area interessata all'intervento. Ottenuta la giusta granulometria, il materiale viene scaricato dalla mac-
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china tramite una feritoia di scarico dove solitamente viene posizionata o la benna di pala caricatrice o altra tipologia di contenitore. Le ottimizzazioni operative con questo macchinario sono molteplici: non ci saranno costi di trasporto per trasferire il materiale da smaltire dal cantiere stradale e per portare il materiale ex novo e non ci saranno costi per lo smaltimento in discarica o altri centri specializzati del materiale risultante dallo scavo. Oltre ad un aspetto positivo dal punto di vista economico, è importante considerare anche il contributo positivo per quanto riguarda l'aspetto ecologico di questa modalità di lavoro: meno veicoli coinvolti nella gestione logistica del cantiere (quindi meno inquinamento), nessuno smaltimento da contemplare. La gamma disponibile prevede diverse dimensioni del macchinario, arrivando a poter produrre fino a 10 tonnellate di materiale in un'ora. Altre attrezzature adeguate alle manutenzioni stradali post invernali e idonee ad operare in abbinamento a macchinari per la cura e la sistemazione di asfalti, sono le spazzolatrici a rullo: grazie alla collaborazione con la ditta Bema anche per questi macchinari MI&P può proporre una gamma completissima realizzata dal leader europeo del settore. Vari modelli che si differenziano per pesi, dimensioni e prerogative da
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analizzare in funzione del veicolo portante a cui andranno abbinate. Anche in questo caso l'aggancio può essere eseguito con modalità differenti: dal classico aggancio a 3 punti per le trattrici agricole, alla piastra unificata DIN per veicoli industriali e portattrezzi, arrivando a sistemi Unilift per mezzi come i Multicar o similare, oppure a contropiastre per ancoraggio diretto al sistema attacco rapido di mezzi movimento terra. L'azionamento solitamente è derivato dall'impianto del veicolo e dovrà avere prestazioni differenti e numero di linee adeguata alla macchina individuata e agli optional presenti. Anche gli accessori prevedibili sull'at-
trezzatura sono molteplici: la rotazione idraulica destra/sinistra, il sistema abbattimento polveri con barra ad ugelli frontale, cassone raccogli pietrisco anteriore per la raccolta del materiale spazzato, spazzole a tazza laterali per aumentare il fascio di lavoro e/o convogliare il materiale presente a lato strada verso la spazzola principale e molto altro ancora. Per tutti i macchinari distribuiti in Italia, MI&P garantisce assistenza post vendita (con il supporto anche di officine distribuite sul territorio) comprensiva di fornitura ricambi originali e affiancamento nella gestione delle varie problematiche che possono insorgere durante l'utilizzo.
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PORTATTREZZI
I Gator John Deere vanno su cingoli
L'eccezionale mobilità dei veicoli utilitari John Deere Gator compie un ulteriore salto di qualità. Dalla gomma al cingolo, grazie alla collaborazione con un primario produttore, per arrivare là dove nessun fuoristrada è mai giunto prima. Già disponibili da diversi anni negli Stati Uniti, i veicoli Gator John Deere monteranno cingoli in gomma Camso anche in Europa. Progettati per aumentare ulteriormente la versatilità e la mobilità di questi popolari veicoli
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fuoristrada, i cingoli Camso riducono la pressione sul terreno del 75% a meno di 1 psi e si montano in meno di due ore al posto delle ruote, senza bisogno di ulteriori modifiche. I cingoli sono larghi 318 mm all'anteriore e 356 mm al posteriore. Essendo sterzanti, inoltre, risultano più delicati sul terreno quando si guida in fuoristrada. I cingoli Camso sono prodotti in Canada dalla stessa azienda che realizza quelli dei trattori agricoli John Deere Serie 8R, 9R e del nuovo 9RX
a quattro cingoli. Camso è il leader mondiale nella produzione di cingoli per macchine agricole ed edili, oltre che per i gatti delle nevi. I cingoli garantiscono una miglior distribuzione del peso e un eccellente galleggiamento su qualsiasi tipo di terreno fuoristrada. Gator XUV 825i da 50 CV raggiunge i 70 km/h ed è dotato di trasmissione integrale totalmente on demand (attivabile tramite un interruttore del quadro strumenti), servosterzo e sospensioni completamente indipendenti, regolabili al posteriore. Con i cingoli, la luce libera dal suolo aumenta del 45% circa arrivando a 406 mm, mentre la capacità di carico e di traino rimangono invariate rispettivamente a 635 kg e 680 kg. I cingoli Camso possono essere montati su quasi tutti i modelli Gator XUV. Il telaio Rops standard a quattro montanti per Gator può essere ottimizzato su richiesta e trasformato in una cabina completamente in vetro. Tutti i modelli possono essere ordinati con molti altri accessori e optional installabili in fabbrica o presso il concessionario, come portattrezzi ed elementi divisori per il cassone di carico, portacarichi montato anteriormente, paraurti metallico ed estensioni laterali dei parafanghi.
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VERDE
MDB, macchine radiocomandate da oltre trent'anni
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Il successo di un'azienda è il risultato dalla sua capacità di comprendere le reali esigenze dei clienti e di costruire prodotti affidabili che soddisfino le necessità degli utilizzatori. Ma questo a volte non basta; occorre anche una gestione lungimirante che riesca ad anticipare tali informazioni. Alla MDB, questo accade da più di 30 anni. Il titolare, Mario Di Biase, ci racconta come, nel lontano 1980, inventò un
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robot radiocomandato da utilizzare all'interno delle raffinerie di petrolio per effettuare manutenzioni in zone a forte rischio per gli operatori. Da allora di macchine innovative ne sono state inventate tante. Jumbo, un robot portattrezzi utilizzato nel campo delle costruzioni e del giardinaggio, è una macchina che grazie alla sua leggerezza può lavorare anche sui solai, e riesce a solle-
1. Jumbo, macchina portattrezzi integrale, sterzante a 360° grazie alle ruote piroettanti 2. Jumbo con braccio decespugliatore 3. Carrello elevatore PocketLift 4. Trasportabilità su camion del PocketLift 5. Jumbo con turbofresa neve 6. Jumbo con spazzatrice idraulica 3
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vare fino a 500 kg. Le peculiarità di Jumbo sono le ruote piroettanti addizionali che lo trasformano da skidsteer con 4 ruote motrici, a macchina sterzante a 360°. I vari attrezzi disponibili lo rendono un partner perfetto in tutte le stagioni. PocketLift è un'altro prodotto brevettato da MDB estremamente innovativo. E' l'unico carrello elevatore che pesa 15 q e riesce a sollevare 15 q; è
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stato sviluppato per poter essere trasportato in un box montato sotto il pianale del camion, è radiocomandato, pertanto utilissimo in aree rischiose per l'operatore. Nel campo della manutenzione del verde pubblico MDB produce la linea Green Climber: si tratta di robot portattrezzi radiocomandati per lavori in situazioni estreme, che, grazie appunto alla guida con radiocomando, riescono a lavorare in condizioni 7. Carro aperto 8. Carro chiuso 9. 10. Traslazione laterale della trincia
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con elevatissima pendenza e pericolose per l'operatore. Green Climber viene utilizzato con trinciasermenti, per la manutenzione del verde, pulizia dei cigli stradali e del sottobosco, ma grazie ad una pia-
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stra di aggancio rapido, può montare qualsiasi tipologia di attrezzatura. Il robot radiocomandato è facilmente trasportabile su un furgone o su un carrello appendice. Green Climber non occupa la carreggiata stradale e
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non crea rallentamenti al flusso del traffico. Riesce a lavorare anche a notevole distanza dalla strada dove i bracci telescopici con trincia montati su trattori non riescono ad arrivare. Un solo operatore riesce ad eseguire i lavori che generalmente richiedono anche una decina di operai muniti di decespugliatore. La gamma Green Climber si compone di diversi modelli con motorizzazioni da 23 fino a 60 HP. Si parte dal più piccolo e leggero F300 fino ad arrivare al LV600 che ha ben 240 Nm di coppia. I motori hanno un sistema di lubrificazione brevettato da MDB, che garantisce la perfetta funzionalità del motore anche in pendenze di 60° in qualsiasi direzione. La piastra di aggancio dell'attrezzo può traslare lateralmente per operare fuori dall'ingombro dei cingoli. Questa caratteristica presenta due vantaggi: - consente di usare il trincia in zone dove la macchina non può arrivare come: in prossimità di canali di scolo, vicino a muri, sotto strutture metalliche più basse della macchina (impianti fotovoltaici e simili, alberi a basso fusto...);
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- bilancia la macchina quando si lavora in pendenze estreme: spostando a monte il peso dell'attrezzo si abbassa il baricentro e si migliora la trazione. Tutti i movimenti della macchina sono effettuabili con il radiocomando ad elevato raggio di azione. Nella realizzazione della macchina è stata prestata molta attenzione ai particolari, infatti i robot hanno di serie luci anteriori, gancio traino, doppio filtro aria, serbatoio carburante di grandi dimensioni, rollbar, cofano protettivo, componenti elettroniche e meccaniche di facile accesso e manutenzione. Green Climber è perfino dotato di un caricabatteria per il radiocomando, che si trova ben protetto sotto il cofano della macchina: mentre si lavora c'è sempre un'altra batteria in carica, non si corre il rischio di rimanere fermi a causa di una banale batteria scarica. Ciò che maggiormente attrae i clienti è l'esperienza di guida: tutti i movimenti sono proporzionali ed estremamente precisi. Di fatto l'utilizzo di Green Climber risulta molto semplice: con un joystick si gestiscono i movimenti del robot mentre con l'altro joystick si gestiscono i movimenti dell'at-
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trezzo. Green Climber è dotato di un sottocarro cingolato allargabile tramite il radiocomando. Il suo sistema di allargamento della carreggiata di ulteriori 400 mm, che abbassa notevolmente il baricentro, permette di lavorare in totale sicurezza su pendenze estreme. Grazie alle prestazioni notevoli, alla facilità di utilizzo, e all'affidabilità dei robot, MDB sta ottenendo enormi risultati di vendita sia in Italia che all'estero. La rete di importatori copre tutta l'Europa, la Russia, il Medio Oriente, fino ad arrivare anche in Australia. Inoltre, grazie ai motori che rispettano le severe normative californiane EPA e TIER4, i robot MDB sono distribuiti anche in America. MDB annovera quindi tra i propri clienti sia italiani che stranieri, società di gestione autostradali, enti comunali e pubblici, imprese di manutenzione stradale e operatori nel settore manutenzione del verde. 11. Green Climber F300 12. Green Climber LV300 13. Green Climber LV450-LV500 14. Green Climber LV600
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PORTATTREZZI
La prima versione a tre assi di Unimog U530 Euro 6
Consegnato al Comune di Lech in Vorarlberg in Austria la prima versione a tre assi di Unimog U530 in Euro 6, realizzato dalla tedesca Paul Nutzfahrzeuge (Vilshofen sul Danubio) per conto di Pappas Group. Paul Nutzfahrzeuge ha dotato un Unimog U530 con un terzo assale sterzante con sospensioni ad aria abbinato al sistema di sterzo su tutte e quattro le ruote motrici. I tre assi di Unimog U530 permettono una maggiore capacità di carico, rendendo questo mezzo particolarmente efficace in molti lavori sia invernali sia
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estivi, consentendo nel primo caso il trasporto di notevoli quantità di neve e nelle altre stagioni ingenti quantità di materiale. La potenza del motore Euro 6 è di 220 kW/299 CV e il passo è di 3.900 mm. Ha la potente portata di 14 t, compreso il cassone ribaltabile Meiller anche con chassis per trasporto di container. Lo sbalzo del telaio del veicolo standard è stato esteso da 1.000 mm a 2.250 mm per accogliere il terzo asse e il sistema di ribaltamento con una lunghezza fino a 5.000 mm. Il terzo asse aggiunto è
autosterzante con sospensioni pneumatiche, con controllo elettronico della sterzata, freni a tamburo e con un peso lordo per asse di 9 t, che in abbinamento con l'asse anteriore (da 7,5 t) porta la combinazione a un peso totale di 25 t. Le ruote su tutti gli assi sono dotate di pneumatici in singolo della dimensione 385/65 R 22.5. L'elevata manovrabilità è un fattore decisivo nelle aree sciistiche della regione Vorarlberg e pertanto, nella comunità di Lech am Arlberg, come anche la sicurezza da mantenere anche e soprattutto in luoghi di intervento con uno spazio di manovra estremamente limitato, tipici delle strade di montagna con larghezza della carreggiata limitata e nelle strette aree del paese e del centro della comunità Lech. Per garantire la giusta manovrabilità i tipi di sterzo possono essere selezionati dal pannello di controllo installato all'interno della cabina di guida. Fino a una velocità massima di avanzamento 15 km/h è possibile sterzare tutti gli assi. A seconda dell'angolo di sterzata individuale dell'asse anteriore, il primo e il secondo asse posteriori vengono sterzati nella direzione opposta della direzione di sterzata dell'assale anteriore. Questo fornisce una migliore manovrabilità quando si lavora in spazi ristretti. E' possibile
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anche la sterzata "a granchio". In questo processo i due assali posteriori seguono la direzione di sterzata che viene definita attraverso l'asse anteriore. Se tutti gli assali sono sterzanti nella stessa direzione il veicolo può essere guidato quasi in parallelo. I 2 assali posteriori possono anche essere guidati manualmente e quindi completamente indipendenti dell'assale anteriore. Fino a una velocità di 40 km/h il terzo asse è sterzante. Per motivi di sicurezza si innesta un completo bloccaggio a velocità più elevate. Fino a 30 km/h per un massimo di 3 minuti un'assistenza alla partenza in salita può essere aggiunta per aumentare la trazione e l'avvio su terreni in pendenza. Per le operazioni di sgombero neve è impiegata una fresa frontale Westa che, in tutti quei luoghi dove la neve non può essere lanciata a lato strada, può caricare direttamente sull'Uni mog stesso per scaricarla in seguito dove c'è spazio, permettendo un lavoro continuo quando si lavora nelle strade ripide e strette dei passi di montagna, tipici della regione alpina austriaca dell'Arlberg. Per proteggere il veicolo da danni,
Paul Nutzfahrzeuge ha installato una speciale protezione antincastro nella parte posteriore del veicolo e una protezione sottoscocca, retrattile vista la lunghezza. Il cassone ribaltabile Meiller RK 14,5 è saldamente fissato al telaio del veicolo, ha una lunghezza di 5 metri e un angolo di ribaltamento di circa 54 gradi. I movimenti di inclinazione sono controllati dal posto di guida tramite joystick di controllo. La piastra di attacco frontale e le prese di forza sono montate direttamente da Mercedes-Benz, come per tutti gli Unimog, e se nessun attrezzo è montato anteriormente è previsto un peso di zavorra di circa 1.000 kg per garantire il carico sull'asse anteriore richiesto per mantenere un comportamento di sterzata ottimale. L'aumentata capacità di carico consente al 3 assi Unimog U530 di assumere svariate operazioni di trasporto; in estate questo mezzo viene utilizzato per il trasferimento di erba e trucioli falciati agli impianti di biogas o per la rimozione dei fanghi di depurazione degli impianti di smaltimento. Questa nuova generazione di Unimog risulta il sistema portattrezzi professionale più potente nel suo genere. Il vei-
colo è stato consegnato il 4 febbraio 2016 da Gerhard Netbal e Paul Schmidhuber del Gruppo Pappas e Martin Bauer, capo del reparto marketing di Paul Nutzfahrzeuge GmbH a Ludwig Muxel, sindaco della comunità di Lech am Arlberg e Günter Schneider, capo del cantiere comunale di Lech am Arlberg. Da molti anni, Paul Nutzfahrzeuge è uno specialista riconosciuto per l'installazione di assali autosterzanti in camion e Unimog. La modifica aumenta il peso lordo dell'Unimog a 25 tonnellate. "Con questo nuovo tre assi Unimog abbiamo uno strumento di lavoro estremamente efficace a disposizione che consente una vasta gamma di utilizzi in ogni stagione", dice Günter Schneider, responsabile del cantiere comunale del Lech am Arlberg. "Ci permette di presentare un paesaggio campestre con giardini pubblici ben curati, i prati e i parchi, così come le strade, sia per i residenti sia per i visitatori in ogni momento dell'anno. Questo aiuta ad incrementare l'attrattiva della nostra comunità considerevolmente", aggiunge Ludwig Muxel, sindaco di Lech am Arlberg.
VIABILITA' INVERNALE
Lindner e Aldo Annovi in dimostrazione a Les Arcs Lo scorso 23 marzo ha avuto luogo, presso la nota località sciistica di Les Arcs, in Val d'Isère, una prova dimostrativa con il trattore portattrezzi Lindtrac, prodotto dall'austriaca Lindner, e la turbofresa AA 60/220 della società Aldo Annovi di Corlo di Formigine, in provincia di Modena. Hanno presenziato alla dimostrazione il Comune di Bourg Saint Maurice, dove sorge la stazione sciistica, e rappresentanti di diversi comuni limitrofi al comprensorio, nonché la DDE della Haute Savoye e il Conseil General de la Savoye, ovvero i gestori della strade paragonabili alle nostre provinciali e statali, tutti interessati ad un mezzo che potesse essere equipaggiato di turbofresa di dimensioni ridotte in larghezza, ma sopratutto agile, con grandi capacità di manovra in piccoli spazi e raggio di curvatura estremamente limitato. Il padrone di casa dell'evento è stato il concessionario Mercedes-Benz di Grenoble, Dauphinée Poids Lourds di Grenoble, concessionario Mercedes Unimog storico della regione alpina del Delfinato, ma anche oramai da 10 anni distributore dei prodotti Lindner, particolarmente interessanti quando gli ingombri si riducono, come accade nei centri urbani, e dotati delle quattro ruote sterzanti, che semplificano significativamente le manovre in spazi stretti. I partecipanti all'evento, tutti specialisti dello sgombero neve ad alta quota
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e soprattutto con rotative, sono stati piacevolmente impressionati dal rendimento della turbofresa, che permetteva uno sgombero a pieni rulli ad un regime di 1.500 giri, con un comfort dell'operatore estremamente elevato. Inoltre il doppio stadio consente distanze di lancio considerevoli anche con queste dimensioni di attrezzature relativamente ridotte. La turbofresa Annovi AA 60/220 utilizzata ha larghezza di lavoro di 2,2 m, diametro dei rulli fresanti di 600 mm, diametro della turbina di 650 mm, velocità di rotazione dei tamburi di circa 150 rpm e velocità di rotazione della turbina di 570 rpm. Fra le performance più apprezzate la dotazione di regolazione dell'inclinazione laterale a comando idraulico e soprattutto il sistema di sicurezza tramite limitatore di coppia su ciascun tamburo, che sostituisce le tradizionali spine di rottura esterne e permette l'assorbimento degli urti in automatico con il ripristino tramite una semplice manovra dalla cabina di guida, senza la necessità di scendere dalla macchina, con evidente giovamento della sicurezza dell'operatore. Aldo Annovi e C. S.r.l. è stata fondata da Aldo Annovi nel 1945 e storicamente ha operato nel settore dell'agricoltura come costruttore di aratri, ai quali si sono affiancati nel tempo le macchine per lo stoccaggio dei cereali. Nel nuovo secolo, rispondendo alle
sollecitazioni dalla rete di distribuzione dei prodotti agricoli, i figli di Aldo, Luigi e Paolo, attualmente alla guida della società, hanno preso l'importante decisione di investire nel settore del bianco, dando vita alla progettazione, e, a partire del 2004, alla produzione, delle attrezzature delle lame per sgombero neve, con sistema di sicurezza sul coltello a molle, oggi disponibili in tutte le dimensioni. Il riscontro positivo del mercato ha dato il via in breve alla progettazione dei vomeri, che presentano la caratteristica peculiare di coniugare la capacità di sgombero di questa tipologia di attrezzi con la curvatura che deriva da quella degli aratri, alla necessità di lavoro in velocità e sicurezza, presentando un sistema di ammortizzazione sui coltelli. Oggi Aldo Annovi è uno dei pochi costruttori europei con una gamma completa di turbofrese per applicazioni sia agricole che industriali, a partire dai trattori agricoli e gli skid loader per arrivare a veicoli portattrezzi di grande potenza dedicati all'apertura dei passi. La gamma di spargitori applicati al tre punti posteriore, sia a rullo che a disco, con l'opzione dell'autocaricante, fanno di Aldo Annovi una realtà significativa sul mercato italiano dello sgombero neve, con applicazioni che dalle trattrici agricole si sono estese ai veicoli industriali, alle macchine movimento terra ed ai veicoli speciali per alto innevamento.
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ATTREZZATURE
Bobcat lancia il nuovo accessorio puliscispiaggia
Bobcat ha lanciato il puliscispiaggia SC200, un nuovo accessorio per le proprie pale compatte cingolate. Progettato per l'uso su superfici asciutte o bagnate, il puliscispiaggia SC200 è compatibile con le pale compatte cingolate modello Bobcat T590, T650, T770 e T870 in versione con portata standard o alta portata. Il puliscispiaggia va ad affiancarsi alle oltre 70 famiglie di diversi accessori della gamma Bobcat, aggiungendo una serie interamente nuova di applicazioni alle già vaste potenzialità di impiego delle macchine Tool Carrier Bobcat con accessori Bobcat. Con una larghezza di lavoro di 1.900 mm, una profondità di lavoro massima di 200 mm e un contenitore di raccolta integrato da 350 litri di capacità, il puliscispiaggia Bobcat è un accessorio a grandi prestazioni che setaccia rapidamente sabbia e terreno raccogliendovi detriti piccoli come i mozziconi di sigarette. Oltre ai mozziconi di sigarette, il puliscispiaggia raccoglie anche detriti come tappi di bottiglia, frammenti di vetro, pezzi di legno, lattine, sassi, buste di plastica, siringhe e alghe.
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Il puliscispiaggia è quindi l'ideale per la pulizia di spiagge pubbliche e private, villaggi vacanze, per la manutenzione di aree giochi, di campi sportivi (inclusi i campi da pallavolo e di beach soccer), piste da corsa ippiche, aziende agricole e per la raccolta differenziata. In grado di ripulire vaste aree a una velocità di 15.000 m²/h, il puliscispiaggia Bobcat integra la sua elevata produttività con la grande capacità di scarico assicurata dal braccio caricatore della pala e dal sistema di apertura idraulica dell'accessorio che agevola lo scarico dei detriti su autocarri. I tempi di ciclo rapidi e la grande produttività del pacchetto integrato pala compatta Bobcat più puliscispiaggia offrono una soluzione efficace a metà del prezzo di una macchina dedicata. Le dimensioni compatte della pala e la sua manovrabilità senza pari consentono all'operatore di lavorare attorno a ostacoli fissi e di arrivare presso aree isolate di difficile accesso, raggiungibili solo attraverso strade anguste. Il pacchetto pala compatta più puliscispiaggia può essere ulteriormente integrato con l'aggiunta di altri accessori della gamma Bobcat per dar vita a una vera e propria soluzione integrale. Per esempio, è possibile applicare alla pala una pinza per radici Bobcat da utilizzare per raccogliere i
materiali e i detriti più grandi prima di completare l'opera con il puliscispiaggia. Uno spazzolone angolabile o uno spazzolone con benna di raccolta possono invece essere utili per rimuovere la sabbia dalle strade circostanti. Equipaggiata con il puliscispiaggia, la pala compatta Bobcat offre una soluzione integrata con comandi di tipo Fingertip e gestione della velocità che assicurano operazioni di ripulitura con grande efficienza. Il cruscotto Deluxe della pala consente il monitoraggio dell'uso dell'accessorio e il sistema HVAC della macchina assicura un ambiente di lavoro confortevole per l'operatore. Massima precisione e massime prestazioni sono assicurate grazie alla combinazione tra controllo idraulico della profondità, sistema di scarico idraulico, comandi ACD, setacci intercambiabili (4 taglie), lama posteriore per una migliore finitura, valvola deviatrice/linea di scarico e tenuta cuscinetto autolubrificante esente da manutenzione.
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TECNICA
Maggior comfort e maggiore produttività grazie ad Allison
Ämteruds Åkeri è un'impresa di trasporti individuale gestita da Didrik Johansson con sede a Charlot tenberg in Svezia. Dopo aver ricevuto il suo primo veicolo completamente automatico, un nuovo Scania G490 con una trasmissione Allison Serie 4000™ e due assali sterzanti, Didrik Johansson non riusciva a contenere il suo entusiasmo. "Non sceglierò altro che trasmissioni completamente automatiche Allison per i miei futuri camion" ha detto Johansson. "Guidare è un sogno." Johansson lavora per clienti privati ed enti pubblici, per i quali si occupa di liberare le strade dalla neve e della loro manutenzione ordinaria oltre che di lavori di edilizia. "Ho notato grandi vantaggi durante i
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lavori di manutenzione stradale" ha affermato. "E' molto più semplice avanzare lentamente ed avvicinarsi alle altre macchine come gli escavatori mentre scavano le trincee." Come trasportatore privato proprietario di un solo camion, l'affidabilità e l'efficienza sono critiche per il suo lavoro. Ma i vantaggi di Allison vanno al di là della maggiore disponibilità del veicolo e della produttività. "Il mio ultimo camion aveva una trasmissione manuale e questi lavori erano estenuanti a causa dei cambi marcia infiniti tra folle e prima" racconta. "Ora tutto quello che devo fare è usare il pedale del freno per mantenere la stessa velocità dell'escavatore." L'ergonomia e il comfort erano importanti per Johansson, ma c'erano altre
considerazioni essenziali, come la Continuous Power Technology™ di Allison, che consente di trasferire la potenza in maniera ininterrotta dal motore alle ruote; senza perdere potenza durante i cambi marcia, il camion di Johansson accelera più rapidamente e raggiunge velocità medie più elevate. "Mi fa risparmiare molto tempo" racconta. "E posso effettuare più consegne al giorno, senza dovermi preoccupare che tutti quei cambi marcia mi affatichino la gamba sinistra." Dopo aver confrontato i consumi del suo vecchio veicolo con cambio manuale e dello Scania con l'automatico Allison, Johansson non ha esitato a rispondere. "Non c'è una differenza significativa a livello di consumi. E quando c'è, è a vantaggio del l'automatico Allison." 1. Il nuovo camion di Ämteruds Åkeri è uno Scania G490 8x4 con una trasmissione Allison Serie 4000™ e due assali sterzanti qui impegnato a liberare le strade dalla neve 2. Didrik Johansson gestore della dell'impresa di trasporti individuale Ämteruds 3. La trasmissione completamente automatica Serie 4000™ di Allison
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VIABILITA' INVERNALE
Prove dimostrative Unimog
Nella bellissima zona del Passo Rombo, il valico alpino al confine tra Italia e Austria che mette in comunicazione la Val Passiria in Alto Adige con la Otztal in Tirolo, a circa 2.000 m di altitudine, è stato organizzato un test dimostrativo per presentare agli operatori della Provincia di Bolzano il nuovo Unimog U530 equipaggiato con trazione idrostatica. E' stata scelta questa località perché si caratterizza per forti innevamenti, quindi particolarmente adatta a dimostrazioni di sgombero neve: per l'occasione è stata messa a disposizione da Kahlbacher una turbofresa a doppio stadio asimmetrica e Dadò Ricambi ha fornito due coppie di catene Rud specifiche per gli pneumatici particolari in dotazione al veicolo. L'Unimog con motorizzazione da 299 CV in abbinamento alla turbofresa
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Kahlbacher si è dimostrato insuperabile nell'affrontare forti innevamenti tipici dei passi di montagna. L'Unimog ha impressionato soprattutto per l'erogazione di potenza con cui riesce ad abbattere muri di neve compatta oltre il metro di altezza, ma anche per la silenziosità di esercizio e la facilità con cui si gestisce l'attrezzo in virtù della trazione idrostatica, che riduce al minimo gli sforzi psicofisici dell'operatore anche dopo diverse ore di guida. L'evento è iniziato con la presentazione dell'Unimog U530 ai partecipanti illustrando in particolar modo le principali caratteristiche tecniche di tutta la gamma Unimog e tutte le innovazioni tecnologiche, in primis le nuove motorizzazioni, i sistemi idraulici a comando proporzionale e la trazione sinergica che permette la rapida commutazione tra cambio manuale e tra-
zione idrostatica consentendo un lavoro efficiente con la velocità ottimale e una marcia dal miglior rendimento possibile. Al termine della presentazione statica si è svolto il test drive dell'Unimog U530 equipaggiato con la turbofresa Kahlbacher. E' stata questa l'occasione per testare il veicolo ed apprezzarne prestazioni, comfort e praticità nell'attività di sgombero neve ed in condizioni anche particolarmente difficili e gravose. Una seconda dimostrazione pratica si è svolta nella provincia di Belluno in una fantastica cornice, ovvero nell'area delle Dolomiti Ampezzane e Cadorine, nello splendido scenario delle Tre Cime di Lavaredo e il magnifico lago di Misurina. Per questa occasione è stato equipaggiato un Unimog U423 con turbofresa Schmidt ed un Unimog U530 con turbofresa Bucher. Anche questa prova ha confermato quanto l'Unimog in abbinamento con turbofrese risulti essere la soluzione ideale per gli impieghi più gravosi ed ancora una volta la consolidata partnership con gli allestitori è risultata vincente.
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AUTOTELAI
Econic: sicurezza per pedoni e ciclisti nel traffico all'interno della Città di Londra Per FM Conway Ltd., una delle principali società di servizi di infrastrutture della Gran Bretagna, la sicurezza è una priorità assoluta. La società con sede a Dartford nel Kent, ha già utilizzato veicoli commerciali MercedesBenz per il proprio lavoro nei settori chiave dei trasporti, ingegneria strutturale e civile, costruzione di strade, e per il riciclaggio materiale da costruzione da molti anni. Con l'acquisto dei primi ribaltabili MercedesBenz Econic con gru e benna, FM Conway Ltd. sottolinea la propria attenzione ai più elevati standard di salvaguardia. Questo mezzo offre caratteristiche di sicurezza d'avanguardia come le telecamere a tutto tondo, che, in combinazione ai vantaggi dimostrati dal concetto lowentry, permette una particolare attenzione verso ciclisti e pedoni. I due nuovi veicoli acquistati da FM Conway sono i primi modelli di Mercedes-Benz Econic a essere dotati di un ribaltabile Fruehauf in acciaio Hardox resistente alla corrosione ed una gru retrocabina Pal finger telecomandata con benna. Econic 3235 veicoli 8x4 a quattro assi con asse posteriore sterzante verrà utilizzato per la manutenzione della rete stradale pubblica. Questi mezzi saranno utilizzati principalmen-
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te per il trasporto di materiali da costruzione come sabbia, cemento e ghiaia per i cantieri stradali e per la rimozione di calcinacci. I veicoli hanno un peso totale a terra ammissibile di 32 t e si caratterizzano per la loro altezza totale estremamente contenuta, una visibilità eccezionale e l'entrata in cabina ribassata. Rispetto ai camion convenzionali gli Econic garantiscono di gran lunga una maggior sicurezza nel congestionato traffico cittadino di Londra. La motorizzazione è BlueTec 6 con una cilindrata di 7,7 litri e una potenza di 260 kW (354 CV) in combinazione con una trasmissione automatica Allison a sei marce con convertitore. Il parabrezza panoramico, le ampie finestre sul lato del guidatore e la porta a soffietto completamente vetrata sul lato del copilota permettono al conducente una visione ideale degli altri utenti della strada. L'aumento del campo visivo e la posizione bassa consentono al guidatore di avere il contatto visivo diretto con gli altri utenti della strada, quali pedoni e ciclisti. Un sistema di telecamere cieco macchina opzionale comprendente un monitor in cabina e quattro telecamere montate sul veicolo danno la possibilità all'operatore di vedere le zone cieche frontale, laterale e poste-
riore del veicolo. Lo schermo può mostrare più immagini contemporaneamente o solo una singola immagine, a seconda della situazione di guida. Per esempio, il conducente può vedere immagini di tutte le telecamere disponibili quando il veicolo è fermo con i freni attivi, oppure l'immagine della zona anteriore del veicolo durante la marcia in avanti fino a 10 km/h. Queste sono le impostazioni predefinite. Il conducente ha anche la possibilità di controllare le telecamere manualmente o automaticamente. In modalità automatica, le immagini visualizzate dipendono dalla velocità, indicatori di direzione, l'angolo di sterzata, marcia selezionata. In combinazione con il sistema di specchi, il sistema di telecamere cieco - macchina aumenta la sicurezza, in particolare in caso di manovre di svolta, fermandosi al semaforo o per il lavoro sul ciglio della strada. FM Conway da' allo stesso modo la massima priorità alla sicurezza dei suoi piloti: il nuovo Mercedes-Benz Econic dispone anche di un ingresso ribassato, che richiede due passi, differenziandosi dall'ingresso standard dei camion convenzionali. Questa caratteristica riduce notevolmente il rischio di lesioni in uscita ed ingresso dalla cabina.
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STRADE
Asfalto fresato: da materiale di scarto a preziosa risorsa grazie alla corretta rigenerazione
Non è certo inusuale per gli operatori delle pubbliche amministrazioni dover intervenire nelle strade per operare lavori di manutenzione, scavi per posa di tubi, interventi anche in urgenza di diverso genere. L'organizzazione della logistica, dei macchinari, degli spazi da utilizzare per questo genere di interventi non è mai semplice: si deve fermare o regolamentare il traffico, cercando di minimizzare i disagi per l'utenza, va pianificata la presenza dei macchinari idonei e coordinare la presenza degli addetti per ciascuna fase del lavoro. Non tutti sanno però che oggi è possibile ottenere un importante aiuto in questa situazione grazie alla possibilità di riutilizzare direttamente sul
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posto l'asfalto tolto d'opera: Iter chimica S.r.l ha infatti sviluppato uno speciale additivo in grado di "rigenerare" il conglomerato bituminoso asportato per effettuare il lavoro garantendo prestazioni pressoché identiche all'utilizzo di conglomerato "vergine". Ed i vantaggi di questa soluzione sono decisamente interessanti: si evita infatti di dover portare in discarica il materiale fresato e di organizzare il trasporto del conglomerato nuovo, con conseguenti risparmi in termini sia economici che di tempo. E' infatti sufficiente avere a disposizione una benna miscelatrice applicata su una minipala gommata dove inserire il materiale fresato insieme all'additivo Iterlene ACF HP Green di
Iterchimica per ottenere un conglomerato a freddo perfettamente lavorabile, da posare nuovamente sopra la traccia al termine dei lavori. L'additivo è liquido e non è necessario scaldare il conglomerato: sono sufficienti circa 240 secondi nell'agitatore per ottenere un conglomerato idoneo alla posa, con un quantitativo di additivo variabile tra il 2 ed il 3% sul peso del materiale da rigenerare. I vantaggi, oltre che economici, sono anche ambientali: evitando di portare in loco il conglomerato vergine generalmente a caldo - si eliminano fastidiosi e maleodoranti fumi, con relativi minori lamentele da parte della popolazione, specie se i lavori vengono svolti in prossimità di edifici residenziali o commerciali. Ma la gamma di additivi per la rigenerazione del materiale fresato non si limita alla rigenerazione a freddo: per lavori più importanti di rifacimento del manto stradale, dove i volumi di materiale di recupero sono imponenti e dove le necessità legate ai parametri di traffico lo prevedono, è possibile rigenerare a caldo in impianto; qualora fosse necessario, si consiglia di rivolgersi gratuitamente al servizio tecnico di Iterchimica per identificare la soluzione tecnologica più idonea in termini di prestazioni, durabilità, costi, risparmio ambientale.
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PORTATTREZZI
La forza "green" di Fuso Canter E-Cell
• Zero emissioni e totale silenziosità di marcia • Potente motore elettrico dalla coppia elevata • Fino a 100 km di autonomia • Costi di esercizio: -64% rispetto alla versione diesel Fuso, con la versione preserie di Canter ad alimentazione elettrica dimostra di poter contare sulla soluzione ideale per rispondere alla richiesta di truck ad alimentazione elettrica anche nella distribuzione urbana. Un risparmio sui costi di esercizio del 64% è il risultato ottenuto da otto Fuso Canter E-Cell impegnati in un lungo test drive in Portogallo. Un dato sorprendente che assume un significato ancora più rilevante se visto alla luce di un impatto ambientale in termini di emissioni di CO2 pari a zero, il -37% rispetto all'alimentazione a gasolio. Perfettamente a suo agio nelle attività di trasporto quotidiane Il nuovo Canter E-Cell ad alimentazione elettrica a zero emissioni locali è il primo truck leggero a trazione esclusivamente elettrica prodotto in piccola serie ed è il frutto di oltre quarant'anni 36
di esperienza, nel Compe tence Center Hybrid Technology di Daimler Trucks, nella città di Kawasaki. Un nuovo pioniere della mobilità a zero emissioni del Gruppo Daimler, perfetto per l'impiego in aree in cui l'assenza di emissioni acustiche e di gas inquinanti è particolarmente apprezzabile, come ad esempio centri storici, parchi e zone pedonali. Un veicolo da 6 t con quasi 3.000 kg di portata dell'autotelaio Fuso Canter E-Cell si differenzia dai fratelli ad alimentazione diesel o diesel - elettrica solo per i pacchi batterie, montati su entrambi i lati del telaio. Sulla versione E-Cell viene impiegata una catena cinematica elettrica in sostituzione del motore diesel da tre litri. Il motore a magnete permanente eroga 110 kW (150 CV) di potenza, che viene trasmessa all'asse posteriore attraverso un riduttore. L'autotelaio è omologato per un peso complessivo di 6 tonnellate. Il passo da 4.300 mm offre spazio per allestimenti con lunghezza fino a 4,40 metri, il cui peso deve essere sottratto alla portata dell'autotelaio di tre tonnellate. Le due tonnellate abbon-
danti di carico utile sono più che sufficienti per la maggior parte dei compiti di trasporto nel servizio di distribuzione urbano. Accelerazione analoga a quella di un'autovettura 650 Nm regalano prestazioni di accelerazione analoghe a quelle di un'autovettura. Ciò si traduce in piacere di guida senza precedenti, come testimoniato dai partecipanti al progetto pilota. La coppia è disponibile dal primo istante di guida, consentendo al veicolo di superare in scioltezza molte vetture della classe media, ad esempio in partenza dai semafori. Non appena viene rilasciato il pedale dell'acceleratore, l'elettronica attiva la modalità di recupero dell'energia, la cui intensità può essere impostata su due livelli attraverso la leva di comando sul lato destro dello sterzo. In tal caso il motore elettrico funge da alternatore, recuperando ed accumulando nelle batterie agli ioni di litio l'energia del freno motore prodotta nella fase di avanzamento per inerzia. Sistema di avvertimento VSP Vehicle Sound for Pedestrians Per garantire sempre la massima sicurezza, Canter E-Cell è equipaggiato con un sistema di avvertimento acustico VSP (Vehicle Sound for Pedestrians), attivabile mediante la pressione di un pulsante. Guida ed operazioni di carico mai state così semplici Così come una vettura ad alimentazione tradizionale, Canter E-Cell si
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avvia semplicemente girando la chiave di accensione. Il conducente può scegliere tra le posizioni del cambio D, N, R e P (D per Drive, P per parcheggio, N per Neutral ovvero folle, R per retromarcia o Reverse). E' inoltre disponibile anche la pratica funzione "marcia lenta" offerta con le posizioni del cambio D ed R. A partire dal primo prototipo presentato al Salone Internazionale dei Veicoli Industriali nel 2010, il Canter elettrico è stato costantemente migliorato. Attualmente, grazie a quattro pacchi batterie composti da accumulatori agli ioni di litio dalla capacità di 48,4 kWh, il veicolo sviluppa 110 kW (150 CV) di potenza massima totale a fronte di 650 Nm di coppia massima. La coppia massima del motore elettrico è disponibile già alla partenza, assicurando ottime prestazioni di marcia. La velocità massima del Canter E-Cell è limitata a 90 km/h come tutti i veicoli di questa classe di peso. Moderni standard di produzione nello stabilimento di Tramagal Il Canter E-Cell viene prodotto a Tramagal, su una linea dedicata alla produzione di prototipi. Dal 2011 Daimler ha investito ben 27 milioni di euro nella ristrutturazione di uno stabilimento che lo scorso anno ha festeggiato 50 anni di storia. Con una superficie di 39.900 m2, la fabbrica di Tramagal, situata 150 chilometri a nordest della metropoli di Lisbona, è parte integrante della rete globale di stabilimenti produttivi di Daimler Trucks, con oltre 300 collaboratori addetti alla produzione dei truck Fuso Canter per circa 30 Paesi Europei, Israele, Marocco e Turchia. Quasi il 95% dei veicoli è, infatti, destinato all'esportazione. Dal 2012 i dipendenti di Tramagal costruiscono anche il Fuso Canter Eco Hybrid, la versione ibrida del truck. Canter è disponibile con tre differenti sistemi di alimentazione: diesel Euro VI ed Euro 5b+, Eco Hybrid con trazione ibrida e, a breve (ancora in fase di sperimentazione), E-Cell con alimentazione elettrica a batteria. Con 11.000 dipendenti, Mitsubishi Fuso Truck and Bus Corporation è la più grande affiliata Daimler AG in Giappone. La sede centrale ed il principale stabilimento di produzione si trovano a Kawasaki, non distante da Tokyo. Con il marchio Fuso MFTBC contribuisce al fatturato truck di Daimler a livello mondiale con una quota di oltre il 40%. Fuso è il mar-
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chio truck più venduto del Gruppo. Ogni anno a Kawasaki vengono prodotti per il mercato giapponese ed internazionale oltre 170.000 truck ed autobus Fuso, destinati ad essere commercializzati in oltre 150 Paesi. Percorsi 51.500 km, registrando autonomie fino a 109 km Per mettere alla prova Canter E-Cell nell'impiego quotidiano, Fuso ha avviato una sperimentazione che ha coinvolto otto esemplari del Canter ad alimentazione elettrica. Tutti i veicoli hanno viaggiato sulle strade del Portogallo per un anno e, durante il periodo di test conclusosi lo scorso anno, sono stati costantemente monitorati ed analizzati. I Canter E-Cell, allestiti con cassone o sovrastruttura furgonata, sono stati utilizzati da aziende di spedizioni e corriere espresso, amministrazioni comunali ed aziende di manutenzione del verde pubblico. I Canter elettrici hanno percorso in media 50 km al giorno, coprendo fino a 109 km con un pieno di elettricità. Complessivamente gli otto veicoli hanno toccato quota 51.500 km. Il Canter E-Cell più utilizzato (quello in forza presso la società di consegna pacchi Transporta), nell'anno del test ha raggiunto una percorrenza di ben 14.000 km. L'autonomia delle batterie agli ioni di litio si è attestata in media su un valore di 100 km per carica. La ricarica delle batterie con una presa da 230 Volt impiega sette ore, mentre con il sistema di ricarica rapida il tempo di ricarica si riduce ad appena un'ora. Costi di esercizio ridotti fino al 64% Considerando il costo di gasolio e corrente in Portogallo durante il periodo di test, il risparmio in termini di
costi di esercizio rispetto a un convenzionale truck diesel ha raggiunto il 64%. In pratica, il Canter diesel, a seconda dell'allestimento e del carico, percorre 100 km con circa 14,08 litri di gasolio, mentre il Fuso Canter E-Cell per la stessa distanza si accontenta di 47,6 kWh. Dalle amministrazioni comunali, alle poste, fino al servizio di corriere I clienti hanno percepito Canter ECell come veicolo potente ed affidabile, perfetto per le esigenze di distribuzione urbana. Le capacità dei truck leggeri ad alimentazione elettrica sono state messe alla prova in differenti condizioni. La città di Lisbona ha utilizzato Canter E-Cell per lo smaltimento degli scarti verdi e dei rifiuti, la città di Porto lo ha impiegato come veicolo per la raccolta di rifiuti riciclabili, la città di Sintra per la manutenzione forestale e le città di Abrantes e Cascais per la manutenzione del paesaggio. L'azienda operante nel servizio di consegne pacchi Transporta ha scelto invece Canter E-Cell per il servizio porta a porta, mentre il gestore di energia REN per esigenze di trasporto all'interno degli impianti di stoccaggio industriali del gas nelle città di Sines e Pombal. Le poste portoghesi CTT si sono, infine, affidate a Canter E-Cell per il trasporto tra i centri di smistamento di Lisbona e Coimbras. I test pratici hanno dimostrato la spiccata versatilità nell'impiego quotidiano per il servizio di distribuzione a corto raggio e per il trasporto urbano. Con oltre 100 km di autonomia, infatti, Canter E-Cell supera la percorrenza media giornaliera di numerosi truck impiegati nel servizio di distribuzione leggero.
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VERDE
Meeting Ferri in Nord America
Nelle scorse settimane si è tenuto presso la sede di Omaha in Ne braska (USA) il meeting annuale di formazione tecnico commerciale e marketing di Ferri S.r.l., rivolto a tutto il personale commerciale di distributori nord americani. E' per Ferri di fondamentale impor-
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tanza investire nella formazione tecnica e commerciale delle persone che sono chiamate a promuovere i prodotti Ferri nel mondo ed in particolare in quest'area molto competitiva. E' stato dimostrato come taliprogrammi di formazione aiutino moltissimo il personale commerciale a promuove-
re con competenza i prodotti, proponendoli con competenza e soddisfacendo perfettamente le aspettative degli utenti finali. Alla stessa maniera, è evidente come il personale tecnico, dopo questi incontri formativi sia positivamente predisposto a comprendere le esigenze degli utenti, in quanto totalmente supportati dal personale della casa madre. Oltre 40 persone, provenienti da Stati Uniti e Canada, hanno partecipato alle riunioni che si sono sviluppate per 3 giorni, oltre ad un giorno completamente dedicato a dimostrazioni e prove pratiche. L'incontro è stato coordinato da personale tecnico e commerciale di Ferri Italia, casa madre, coordinati da Nicola Simoni, export manager Ferri e da Ron Roglis, responsabile commerciale vendite e marketing di Ferri in Nord America. Un valido apporto è arrivato da tutti i partecipanti che hanno contribuito molto positivamente nel corso della riunione esponendo le loro esperienze e competenze nei vari tavoli di discussione che si sono succeduti durante i lavori.
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