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5 Un bilancio di successo per il 10° Forum Compraverde - Buygreen 13/14 ottobre 2016 - Roma Silvano Falocco, Nina Vetri 7 Weber lancia il nuovo vibrocostipatore ultraleggero SRV300 8 MultiOne: 9 serie, infinite applicazioni 10 Monitoraggio della qualità dell'aria efficiente e conveniente con AQM 65 Aeroqual 12 Altopascio al caldo... Gh. Marchelli 14 Aebi MT: veicoli 4x4 per centri di Protezione Civile e Vigili del Fuoco 17 Terremoto in Centro Italia: asilo Containex a Montemonaco Ga. Marchelli 18 Perché la formazione è un buon investimento 20 Dimostrazione Unimog a Bisaccia in provincia di Avellino 21 Eima 2016: consegnato a Ferri S.r.l. il prestigioso riconoscimento di Unimog Partner 22 La famiglia Herbhy di Hymach si allarga Gh. Marchelli 24 La sicurezza della gomma riciclata da Pneumatici Fuori Uso come intaso dei campi di calcio artificiali 26 Presentazione prodotti MI&P in Val Vigezzo Gh. Marchelli 29 Lombrico, il mini robot per la pulizia di condotte e fognature 30 Impiego di tecniche innovative nel consolidamento e ricostruzione del piano viabile a seguito di frane Massimo Salmi, Claudio Garbari 33 E' allestito con Allison il più piccolo veicolo medio CNG per la raccolta rifiuti di Francia 34 Firestorm, Speed Brine e AgriWorld sono le ultime novità brevettate Agristrade 37 Nuovi trattori John Deere Serie 5R: più confortevoli, più compatti e più efficienti 38 Willtec presenta i portattrezzi radiocomandati RoboFlail 40 Gestione rifiuti nell'area fiorentina: Quadrifoglio al servizio dei cittadini in sicurezza con Brigade Elettronica 42 Wacker Neuson WL28: versatile aiuto per le operazioni di cantiere
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Un bilancio di successo per il 10° Forum Compraverde Buygreen 13/14 ottobre 2016 - Roma SILVANO FALOCCO, NINA VETRI - Fondazione Ecosistemi
Un risultato oltre le aspettative per la decima edizione del Forum CompraVerde - BuyGreen: inaugurato dagli interventi delle istituzioni - il Ministero dell'Ambiente, la Regione Lazio, Roma Capitale - e organizzato per la prima volta al Salone delle Fontane dell'Eur, l'evento ha visto la partecipazione di 17 Paesi, 4 delegazioni ministeriali, 110 ospiti stranieri, 2.000 operatori (tra Pubblica Amministrazione e imprese), 1.400 relatori a confronto in incontri
B2B, 130 relatori tra convegni, seminari e GPP Academy, tutti impegnati in uno scambio intenso e proficuo di esperienze e metodologie nel settore degli acquisti verdi e dell'economia sostenibile. Il Forum CompraVerde - BuyGreen, gli Stati Generali degli Acquisti Verdi mostra - convegno dedicata a politiche, progetti, beni e servizi di Green Procurement pubblico e privato, permette di far incontrare gli attori coin-
volti nella diffusione e attuazione degli acquisti verdi pubblici. L'evento, promosso da Fondazione Ecosistemi in collaborazione con il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Unioncamere, il Coordinamento Agende 21 Locali Italiane, ICLEI Local Governments for Sustainability, Fondazione Ikaros e Banca Etica si è svolto a Roma il 13 e il 14 ottobre. Due giornate interamente dedicate
agli acquisti verdi o GPP (Green Public Procurement) che hanno permesso ai partecipanti di confrontarsi con le migliori esperienze internazionali di acquisti pubblici volte a ridurre le emissioni di CO2, la produzione dei rifiuti, i consumi idrici, e l'uso delle risorse naturali e a tutelare la biodiversità. In primo piano, la conferenza europea GPPbest/seminario Procura+. Evento organizzato da ICLEI-Local Governments for Sustainability (network globale composto da oltre 1.500 città, paesi e regioni), una conferenza che ha riunito oltre 100 operatori nell'ambito dell'approvvigionamento di servizi e prodotti green per discutere di come gli appalti pubblici sostenibili e d'innovazione possano aiutare le P.A. a raggiungere obiettivi strategici in modo economico ed efficace. La conferenza si è svolta in collaborazione con la Regione Lazio e il Forum CompraVerde - BuyGreen ed è stata organizzata in collaborazione con il SPP Regions e il consorzio del progetto GPPbest. In apertura, l'intervento di Vito Consoli, Direttore Regionale Am biente e Sistemi Naturali Regione Lazio, che ha affermato l'importanza dei network sul procurement come strumento per conoscere e condividere idee e quanto luoghi come il Forum siano determinanti per riunire gli enti con l'obiettivo di condividere strumenti innovativi. Tra gli interventi anche quello di Pekka Sauri, Vicesindaco di Helsinki, vice presidente di ICLEI e Presidente del Procura+ Network, che ha ribadito quanto i seminari rappresentino un aspetto importante del Procura+ Network poiché riescono a connettere le autorità pubbliche con obiettivi comuni di procurement sostenibile. A seguire gli interventi di Maria Fray, della Città di Copenhagen, e di Mark
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Hidson, Direttore dell'ICLEI Sustainable che hanno sottolineato come la collaborazione tra il Forum e Procura + sia fonte di cooperazione e di opportunità per sviluppare sinergie tra le organizzazioni europee. Sono stati designati i vincitori dei cinque importanti premi nazionali edizione 2016: "Premio CompraVerde" "Miglior bando verde" e "Migliore politica di GPP" realizzata: un riconoscimento alle PP.AA. che si distinguono per il loro impegno nella diffusione delle buone pratiche e degli acquisti sostenibili; "Premio MensaVerde": destinato alle mense, pubbliche o private, attente alla qualità del cibo (biologico, km zero, stagionale, equosolidale) e alla riduzione degli impatti ambientali e sociali legati alla gestione della mensa; "Premio Vendor Rating e Acquisti Sostenibili": destinato alle imprese che hanno adottato un sistema di qualificazione ambientale e sociale dei fornitori; "Premio Cultura in Verde": per le manifestazioni o le organizzazioni culturali che hanno ridotto gli impatti ambientali generati dalla loro attività; "Premio Edilizia Verde": destinato alle imprese che producono e commercializzano materiali per l'edilizia a basso impatto ambientale, suddiviso in due sezioni, una per i materiali innovativi, l'altra per quelli di origine locale e rinnovabile. Tra i vincitori: L'Agenzia del Demanio della Regione Liguria vince il Premio Compraverde per il miglior bando con la seguente motivazione: "Per l'impegno e il coraggio nell'utilizzare criteri di preferibilità ambientale in un settore ancora privo dei CAM all'epoca del bando, divenendo così una buona pratica da utilizzare che potrebbe incidere molto sul mercato dell'edilizia in direzione di una sua maggiore sostenibilità". Vincitori ex-aequo per il Premio
Mensaverde. Miglior servizio di mensa, pubblica o privata, a basso impatto ambientale vincitori ex-aequo di questa edizione sono il Comune di Samassi (provincia del Medio Campidano) e il Comune di Giba (provincia Sud Sardegna), che hanno fornito un servizio di ristorazione scolastica di qualità e a ridotto impatto ambientale delle scuole dell'infanzia. Il Premio Vendor Rating e Acquisti Sotenibili, viene assegnato ad Ikea Italia Retail e alla ditta Lendlease. Il Premio Edilizia Verde nella sezione "materiali eco-innovativi" viene assegnato in ex aequo alle ditte Soa ed Ecoplan, mentre per la sezione "materiali locali e rinnovabili" alla filiera Edizero. Infine vince il Premio Cultura in verde l'Università di Cagliari. Nel corso della manifestazione si sono svolti incontri e workshop sui temi del social procurement; sul rapporto tra pubbliche amministrazioni, innovazione di prodotto e imprese green, sulla formazione per i lavori verdi, sulla cultura e la pratica sportiva a basso impatto ambientale, sull'edilizia sostenibile e sull'approvazione di un accordo "Carta per il GPP nei Parchi". Gli esperti della GPP Academy hanno realizzato i seminari di formazione gratuita "Il GPP dalla A alla Z" approfondendo temi quali il Life Cycle Costing, il circular procurement, il sistema di monitoraggio, la formazione e i Piani d'Azione per il GPP, il sistema delle verifiche, la base giuridica del GPP, gli incentivi alle imprese e i Criteri Ambientali Minimi dell'edilizia, dei servizi di pulizia in ambito ospedaliero e di lavanolo, gli ausili per l'incontinenza, l'uso responsabile del legno. Nel 2017 l'XI edizione del Forum CompraVerde - BuyGreen sarà nuovamente ospitata dal Salone delle Fontane all'Eur (Roma) il 12 e il 13 ottobre.
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ATTREZZATURE
Weber lancia il nuovo vibrocostipatore ultraleggero SRV300 Del resto la politica "green" è un marchio di fabbrica Weber. Ricordiamo infatti, come sui modelli SRV 590 da 62 kg e SRV 620 da 66 kg si è scelto di montare il motore 4 tempi benzina Honda GXR-120, che garantisce basse emissioni ed un notevole risparmio nei consumi rispetto al classico, e più diffuso, Honda GX-100. Il tutto pur mantenendo il prezzo di vendita invariato. Weber MT è un'azienda fondata negli anni '50 a Bad Laasphe, in Germania, tuttora saldamente in mano all'omonima famiglia, oggi alla terza generazione. Considerata una delle società più innovative del settore a livello mondiale, è tra i leader del mercato europeo e internazionale, esportando oltre il 60% della propria produzione. I clienti apprezzano in particolare l'elevata qualità e robustezza delle macchine rigorosamente made in Germany, le soluzioni innovative che rendono confortevole l'utilizzo, nonché la facilità ed economia di manutenzione. Weber MT offre ben 24 mesi di garanzia sull'intera gamma dei prodotti, estendibili a 3, 4 o 5 anni.
Si amplia la gamma dei pestelli con una macchina unica, priva di concorrenti sul mercato, in virtù di scelte tecnologiche che, ancora una volta, mettono in risalto la qualità costruttiva di Weber. Il nuovo SRV300 sembra un'attrezzatura fatta apposta per il mercato italiano. Una "piuma" - il peso si assesta sui 32 kg - ideale per compattare le pareti di canali e scavi. L'estrema leggerezza del vibrocostipatore e la scelta motoristica consentono di lavorare anche in posizione inclinata, addirittura a 180°, in totale sicurezza e senza alcuna fatica. Ovviamente è perfetto per tutti i cantieri urbani e in tutti i casi in cui lo spazio sia estremamente ridotto. Le scelte tecnologiche per Weber sono sempre al primo posto. Per questo il nuovo vibrocostipatore è stato equipaggiato con un motore a benzina Honda a 4 tempi GX35, progettato appositamente per poter lavorare ad angolazioni esasperate. Infatti, con i normali motori 4 tempi, ciò non sarebbe possibile. L'adozione del quattro tempi, che differenzia nettamente Weber da qualsiasi altra macchina similare presente sul mercato, sancisce la superiorità tecnica dell'SRV300 che, inoltre, può vantare consumi estremamente ridotti ed emissioni particolarmente contenute. L'Honda GX35 ha una cilindrata di 35,8 cc e sviluppa una potenza netta di 1 kW (1,3 CV) a 7.000 giri/min, mentre la coppia è pari a 1,6 Nm a 5.500 giri. Lavori Pubblici n. 83 novembre - dicembre 2016
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PORTATTREZZI
MultiOne: 9 serie, infinite applicazioni
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In un settore competitivo come quello per eliminare i tempi morti: in poche dei lavori pubblici occorre essere parole per risparmiare tempo e denaestremamente flessibili per affrontare, ro aumentando, al contempo, la quae vincere, le innumerevoli nuove lità del lavoro svolto. sfide che pone questo mercato in Questo è il concetto che meglio deficontinua evoluzione. Ciò significa, prima di tutto, dotarsi degli strumenti necessari a soddisfare le più diverse necessità. MultiOne, la minipala articolata multifunzione leader del mercato, è lo strumento giusto per massimizzare la produttività e ridurre i costi. In un'unica minipala MultiOne anche l'utilizzatore più esigente troverà il mezzo ideale per ridurre la necessità del lavoro manuale, per minimizzare l'utilizzo di costosi macchinari dedicati, 3
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nisce il termine "multifunzionalità", un concetto che difficilmente si può spiegare a parole ma che può essere facilmente compreso salendo a bordo di una MultiOne. Immediatamente si scopre quanto sia semplice utilizzare in maniera professionale questa minipala per prendersi cura del manto erboso, naturale o sintetico, degli impianti sportivi, per le opere di sfalcio lungo strade e fossati, per pulire strade, piazzali e marciapiedi, per rimuovere, scavare e livellare ogni tipo di terreno. La minima impronta a terra e la facilità di utilizzo fanno di MultiOne lo strumento perfetto per la manutenzione di aree pubbliche e private. Le dimensioni compatte e il telaio articolato garantiscono visibilità a 360° e capacità di manovra in spazi ristretti. Inoltre, l'ottima velocità, di lavoro e spostamento, rende MultiOne utilissima anche in grandi spazi aperti.
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Parlavamo all'inizio della necessità di saper fronteggiare un mercato in continua evoluzione. Anche per questo motivo, MultiOne innova e si rinnova continuamente: la nuova serie SD, agile e robusta, specificatamente progettata per i lavori nel settore dell'allevamento, e la nuova serie 5, leggera e versatile, evoluzione della serie MultiOne di maggior successo, la 500 - 600, sono le ultime due serie che hanno visto la luce quest'anno. Ora la 8 gamma MultiOne annovera ben 9 ma potenti minipale. serie in grado di rispondere al meglio La serie 7, la prima della nuova generazione di macchine presentata ad ogni esigenza lavorativa. L'offerta MultiOne inizia con la serie nel 2014, è la combinazione vincente 1, minipala a 3 ruote motrici con ster- di potenza, velocità e agilità. Il potenzata "zero turn" destinata all'uso pri- te motore diesel e i motori ruota a pistoni radiali assicurano grande vato. La serie 2, la più piccola ed economi- velocità (poco meno di 20 km/h) e ca della famiglia MultiOne, è articola- forza di spinta (2.000 kgf). La serie 8 è la migliore soluzione nel ta a 4 ruote motrici. La serie 5, dotata di braccio telesco- mercato per chi necessita delle increpico come tutte le successive serie, si dibili caratteristiche delle nuove caratterizza per un peso macchina MultiOne con in più maggior coppia e estremamente contenuto: circa 1.000 alta velocità. kg, in grado, tuttavia, di garantire l'in- La serie 9 offre invece il miglior rapporcredibile capacità di sollevare più del to capacità di sollevamento/peso macchina, 2.600 kg di carico di ribaltamenproprio peso. La serie 6 è la versione più compatta to per 2.060 kg di peso macchina. delle minipale basate sul nuovo telaio La serie 10 è, semplicemente, la MultiOne. Le incredibili dimensioni minipala articolata più potente del ridotte risultano essere ancora più mercato. Capacità di sollevamento straordinarie se comparate alla capa- impressionante (fino a 2.700 kg), cità di sollevamento (1.200 kg di cari- velocità di trasferimento incredibile, co di ribaltamento) di queste piccole forza di spinta eccezionale: MultiOne
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serie 10 è la pietra di paragone delle minipale articolate. Con le serie SD, infine, MultiOne rende disponibili ben quattro modelli in grado di combinare l'agilità di un caricatore multifunzione con seduta posteriore ai riconosciuti pregi delle minipale articolate dell'azienda vicentina. L'incredibile capacità di sollevamento (fino a 2.650 kg di carico di ribaltamento), la grande potenza (da 28 a 50 HP) e la significativa velocità (poco meno di 20 km/h) sono disponibili in questi 4 nuovi modelli progettati per muoversi agilmente in spazi ristretti. In tema di mobilità, tutte le serie, a partire dalla serie 2, sono immatricolabili, permettendo quindi brevi spostamenti anche su strade pubbliche. Da ultimo va sottolineato come, grazie all'incredibile gamma di accessori e alla cabina in vetro con riscaldamento e aria condizionata, MultiOne sia la migliore soluzione per la manutenzione durante tutto l'anno. 1. 8.4 spazzatrice 2. 2.3 rasaerba 3. 8.4 SD martello pneumatico 4. 7.3 benna 5. 8.4 trincia 6. 7.3 SD spazzatrice 7. 9.5 benna 8. 10.8 trincia 9. 6.3 S rasaerba Tornado 10. 6.3 S tagliasiepe
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TECNICA
Monitoraggio della qualità dell'aria efficiente e conveniente con AQM 65 Aeroqual
La stazione AQM 65 di Aeroqual, rappres ent at a in es c lus iv a per l'Italia da Pollution S.r.l., monitora la qualità dell'aria in tempo reale grazie ad una struttura robusta, affidabile e sostenibile. Aeroqual Limited è un'azienda leader nel mercato del monitoraggio della qualità dell'aria tramite tecnologia sensoristica (sia indoor che outdoor) ed è stata citata nella guida per i sensori della qualità dell'aria US EPA 2014. Questa tecnologia è in continua evoluzione ed ha reso gli strumenti Aeroqual molto competitivi sul mercato attuale, sia per la qualità delle rilevazioni sia per la convenienza. Per questi motivi Pollution ha deciso di collaborare con questa azienda neozelandese e proporre i suoi strumenti in esclusiva per l'Italia, 10
garantendo localmente tutta l'assistenza cliente sia in fase di vendita che postvendita. Il sistema AQM 65, upgrade migliorativo del modello AQM 60, riesce ad unire diverse necessità dell'utente: effettuare rilevazioni ad un prezzo conveniente ed ottenere risultati stabili e affidabili, precisi, "near reference". AQM 65, durante diverse prove sul campo, ha dimostrato di essere all'altezza delle rilevazioni effettuate con analizzatori di qualità dell'aria conformi alle norme EPA US e EU. Un sistema AQM 65 completo pesa solo 30 kg, e costa da 3 a 5 volte meno rispetto ad una stazione equivalente. AQM 65 è un sistema di monitoraggio continuo della qualità dell'aria, che analizza diversi gas simultanea-
mente, particolato e dati ambientali. Grazie alle dimensioni compatte, la stazione può essere spostata con estrema facilità per effettuare misurazioni senza nessuna difficoltà sia a livello macro che micro. I dati sono disponibili in tempo reale in qualunque luogo, grazie alla connettività wireless di cui il sistema dispone, sia su computer che su dispositivi elettronici (smartphone o tablet); ciò permette di ottenere dati ed effettuare le dovute valutazioni in meno di un'ora. Questo sistema di monitoraggio si rende particolarmente interessante a tutti quei dipartimenti governativi ambientali regionali e nazionali, laboratori ambientali, autorità locali e nazionali dei trasporti, operatori industriali, ricercatori e consulenti am bientali, strutture pubbliche come
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scuole, ospedali, parchi... AQM 65 è un sistema modulare personalizzato: ogni utilizzatore è libero di personalizzare il sistema, scegliendo i parametri che si desiderano analizzare. Il design modulare fa sì che le combinazioni possibili siano infinite, inoltre ciò consente di modificare l'assetto del sistema in futuro, a seconda delle proprie necessità. Va infine sottolineato che il cabinato è climatizzato (al suo interno), al fine di preservare i sensori e prevenire eventuali malfunzionamenti dovuti a sbalzi di temperature. Le configurazioni più tipiche, in base alle applicazioni principali, sono: monitoraggio qualità dell'aria - inquinamento urbano e nazionale con controllo CO, NO 2, O 3, SO 2, PM2.5, velocità e direzione del vento, temperatura e umidità, pressione atmosferica e pioggia; monitoraggio dei perimetri industriali con controllo SO2, H2S, VOC, PM10, PM2.5, velocità e direzione del vento; monitoraggio dei trasporti con controllo NO2, SO2, VOC, PM2.5, velocità e direzione del vento; monitoraggio della quiete pubblica con controllo H2S, TSP, rumore, velocità e direzione del vento; ricerca/consulenza CO, CO2, NO2, NOx, O3, SO2, H2S, VOC, TSP, PM10, PM2.5, PM1, rumore, radiazioni solari, velocità e direzione del vento, temperatura e umidità, pressione atmosferica e pioggia; parchi/spazi aperti con controllo O3, CO, CO2, NO2, PM10, PM2.5, radiazioni solari, velocità e direzione del vento, temperatura e umidità, pressione atmosferica e pioggia. L'utilizzatore può controllare, ovunque esso sia, i dati raccolti da AQM 65 oltre che accedere ai servizi di diagnostica e di manutenzione. Le connettività disponibili standard sono ethernet e wi-fi; grazie al software dedicato Aeroqual Connect, accessibile da qualsiasi browser web, diventa semplicissimo gestire AQM 65 in ogni suo aspetto.
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Un ulteriore servizio offerto da Aeroqual è Cloud, un sistema di acquisizione dati per la gestione di più strumenti e più gruppi di utenti contemporaneamente. Cloud permette di memorizzare i dati delle rilevazioni effettuate dall'AQM 65 "in cloud", quindi con libero accesso in qualsiasi momento e con la certezza di non perdere i dati rilevati. Infine Cloud, rispetto a Connect, dà la possibilità di visualizzare e scaricare i dati anche se AQM 65 è spento.
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AUTOTELAI
Altopascio al caldo… GHERARDO MARCHELLI
Per alcune persone parlare di freddo è cosa gradita, per chi ama gli sport invernali oppure per chi con il freddo ci lavora… come gli operatori della distribuzione del GPL. L'impresa Toscogas S.p.A. di Alto pascio (LU), dopo 23 anni, ha sostituito un autocarro Bonetti F100 con uno di ultima generazione F100X. Il nuovo veicolo Bonetti, FX100/55E6, con motorizzazione FPT (Fiat Power Train) in Euro VI, rispetta le attuali norme sull'inquinamento. Il nuovo Bonetti è destinato al trasporto di GPL per le strade della
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Toscana, in particolare nelle zone più impervie delle province di Lucca, Pistoia, Pisa, Massa, Siena, Firenze. Le caratteristiche particolari del veicolo sono principalmente legate alle dimensioni ed alla portata, abbinate alla trazione del 4x4 permanente. Compact e da lavoro, con dimensioni contenute di soli 1.650 mm di larghezza reali (in quanto gli specchi possono essere ripiegati a scomparsa nell'abitacolo), passo molto compatto per un veicolo con grandi prestazioni nel mercato dei piccoli mini truck 4x4. La distribuzione dei componenti ausi-
liari del motore rendono performante l'allestimento sopra il telaio. La tara del veicolo, l'altezza del telaio da terra e la ripartizione delle masse, ha dato l'opportunità all'allestitore "Tecnogas" di Fidenza di creare il meglio per soddisfare le esigenze del cliente. Con un peso totale a terra di 5,5 t ed un passo da 2.550 mm, si è potuto sviluppare un impianto con cisterna da 3.300 l di capienza. Il gruppo di travaso posteriore, pompa conta litri e arrotolatore posteriore con tubo da 1” x 40 m, sono solo parte delle caratteristiche dell'allestimento Tecnogas. La catena cinematica inizia dall'affidabilissimo motore FPT, da 3 l di cilindrata, che eroga 150 HP a 3.500 giri, per proseguire con il cambio a 6 rapporti più retromarcia, accoppiato
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al riduttore Bonetti, che ne moltiplica i rapporti (12+2 RM) per uso stradale o fuoristrada. La coppia distribuita al 50% per entrambi gli assi, avviene tramite un 3° differenziale centrale bloccabile per i percorsi più impervi. L'impianto idraulico di serie è composto da una pompa idraulica centralizzata, che consente all'attrezzatura di operare in piena libertà, senza l'ausi-
lio di innestare e disinnestare le classiche prese di forza sul cambio. Alloggiato all'interno del telaio scatolato a sezione variabile, il motopropulsore da moto ai due assali rigidi (Bonetti). Le balestre paraboliche a doppia flessibilità, corredate di balestrini anteriori e posteriori supplementari, abbinate alle barre di torsione, garantiscono stabilità e sicurezza anche su strade sconnesse. Nell'allestimento "pacchetto GPL" vengono montati direttamente da Bonetti una serie di accessori per agevolare l'allestitore, tra i quali impianto elettrico in ADR, stacca batterie ADR, tachigrafo in ADR, serbatoio olio maggiorato e scarico verso l'alto, ritenuto da Bonetti un accessorio indispensabile viste le caratteristiche delle nuove generazioni di motori, con cicli di rigenerazione dei fumi
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scarico ad alte temperature. L'impianto frenante a schema TT è corredato da 4 freni a disco, servofreno da 10”, accumulatore supplementare del vuoto e ABS disinseribile nelle situazioni più impervie. Il freno di stazionamento a comando idraulico agisce sulle pinze posteriori del 2° asse ed in contemporanea su un disco supplementare montato sulla trasmissione, in modo da garantire lo stazionamento anche in condizioni estreme visto che il veicolo per poter operare deve avere il motore acceso. La cabina di guida in materiale composito, con struttura metallica è ribaltabile per agevolare la manutenzione al motopropulsore, sedili anatomici corredati di appoggiatesta, impianto autoradio, vetri elettrici, chiusura centralizzata, sono parte degli accessori di serie sul veicolo Bonetti.
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PORTATTREZZI
Aebi MT: veicoli 4x4 per centri di Protezione Civile e Vigili del Fuoco
Il Gruppo Aebi Schmidt, produttore per i mercati internazionali di eccellenti attrezzature in ambito municipale con riferimento ai settori per la manutenzione della viabilità invernale, stradale e dell'agricoltura, ha rilevato nel luglio del 2013 i beni immateriali (marchi e progetti) della BSI Veicoli. Con questa iniziativa Aebi Schmidt Holding ha ampliato la propria gamma di telai già esistenti con il segmento di "veicoli ad alta velocità". Aebi Schmidt Italia S.r.l., azienda italiana del Gruppo ASH, ha fornito a
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Piemme & Matacena S.r.l. una flotta di ben 10 mezzi MT che sono stati consegnati alla Regione Campania per il potenziamento della colonna mobile della Protezione Civile. Piemme & Matacena, infatti. grazie alla professionalità ed al costante impegno riversato nella ricerca e sviluppo, si è aggiudicata la gara d'appalto per la fornitura di mezzi speciali polisoccorso ed attrezzature professionali per le strutture operative e tecniche di Protezione Civile. I mezzi saranno assegnati alle asso-
ciazioni di Protezione Civile ed ai Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco. Gli automezzi e gli allestimenti forniti alla Protezione Civile della Regione Campania rappresentano l'avanguardia della tecnologia nel settore dell'interventistica di Protezione Civile e del Soccorso avanzato. La progettazione degli allestimenti su tali automezzi è stata ideata sulla base di due fondamentali fattori: - le particolari esigenze degli operatori del settore; - le caratteristiche geomorfologiche del territorio campano, che generano rischi durante le attività di soccorso poste in essere. La scelta ricaduta sui veicoli Aebi, nelle versioni MT 740 e MT 750, è stata caratterizzata dalla necessità di avere dei mezzi fuoristrada ad alta affidabilità di dimensioni ridotte, con PTT compreso tra 5,5 e 7,5 tonnellate, in grado di transitare su strade strette ed impervie pur con un'elevata capacità di carico, in modo da poter essere impiegati sia in operazioni ordinarie che come mezzi di supporto. Un diametro di volta di 12 m, una ridotta altezza di 2,3 m, la larghezza di 1,7 m, le elevate capacità in fuoristrada, l'alta affidabilità ed una versatilità unica fanno degli MT il mezzo ideale per essere destinato all'impiego su strade ripide, strette, impervie e vicoli difficilmente raggiungibili, in tutte le stagioni e in ogni condizione di utilizzo. Gli MT 740 e 750 oggetto della fornitura si diversificano tra loro per PTT e motorizzazione. L'MT 740 4x4, disponibile in due versioni con PTT da 5,5 t e 6,5 t, monta un motore VM R754EU6 turbodiesel Euro 6 a 4 cilindri in linea ad iniezione diretta Common Rail, con sovralimentazione mediante turbocompressore con intercooler da 3.000 cc, coppia 420 Nm e potenza max 80 kW (109 CV).
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L'MT 750 4x4, disponibile con PTT da 7,5 t, monta un motore VM R756EU6 turbodiesel Euro 6 a 6 cilindri in linea ad iniezione diretta Common Rail, con sovralimentazione mediante turbocompressore con intercooler da 4.500 cc, coppia 500 Nm e potenza max 115 kW (156 CV). Entrambi i motori, rigorosamente conformi alle emissioni gassose Euro VI, sono dotati di una erogazione tipicamente industriale, che lo rendono particolarmente idoneo alle applicazioni plurifunzionali ed alla gestione di allestimenti ed impianti per la movimentazione di utenze idrauliche e/o pneumatiche. Sono dotati perciò di una PTO ad ingranaggi, indipendente da frizione, che permette un assorbimento di potenza utile limite di 32 kW. L'interfaccia SAE 4 della PTO permette l'applicazione di pompe ad ingranaggi, singole o tandem, con cilindrata complessiva fino a 37 cc. Il regime di rotazione, fino a 3.000 rpm, è caratterizzato da una distribuzione uniforme di potenza utile, disponibile sin dai bassi e medi regimi, favorendo la gestione di PTO professionali con grandi assorbimenti, anche ai bassi giri. All'avviamento si avverte una sensazione di generosa corposità, tipica di veicoli da lavoro di categoria superiore. Le utenze ausiliarie, sul front end motore, sono state scelte secondo approfonditi criteri ingegneristici, definendo le specifiche di applicazione, selezionando componenti di qualità e verificandone l'installazione ed il funzionamento con i costruttori dei componenti. E' possibile quindi calettare sulla PTO pompe ad ingranaggi, singole o in tandem, fino ad una cilindrata complessiva di 37 cc e rotazione di 3.390 rpm. Su questa base sono stati sviluppati una serie di impianti idraulici ad elevate prestazioni, ad 1, 2 oppure 3 circuiti indipendenti.
Le principali caratteristiche dei 10 veicoli nelle versioni MT 740 e 750 consegnati sono: trazione 4x4 integrale permanente con bloccaggio del terzo differenziale centrale, bloccaggio differenziale ponte posteriore, bloccaggio differenziale ponte anteriore; ruote singole; motore Euro 6; cambio a 6 (12) rapporti (6 veloci + 6 lente) e
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2 retro; comando elettropneumatico per inserimento delle lente/veloci e dei bloccaggi dei differenziali; freni di servizio e soccorso a disco a due circuiti indipendenti con comando pneumoidraulico a pedale agente sulle 4 ruote, freno di stazionamento a disco sulle ruote posteriori con attivazione meccanica a molla e comando pneumatico con manettino interno cabina; ABS a 4 canali. La cabina, ribaltabile e pressurizzata, è dotata di ammortizzatori idraulici e, nonostante l'ingombro esterno ridotto, è spaziosa ed ergonomica: tutti i comandi sono esattamente dove un operatore professionale li desidera, robusti e a portata di mano. Il parabrezza panoramico è curvo e realizzato in vetro di sicurezza stratificato.
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La visibilità è ottima anche lateralmente, dove la superficie vetrata si estende fino alla base della seduta. Il telaio è composto da due classici profili a C in acciaio Domex ad alto limite di snervamento, sabbiato e verniciato a polvere, e, unitamente ai robusti assi Carraro, consente portate utili fino a 4,8 t. Sugli MT forniti sono stati realizzati diversi allestimenti. 6 veicoli 55 q su autotelaio Aebi MT 740 4x4 (4 per la Protezione Civile regionale e 2 per la direzione regionale Vigili del Fuoco Campania): veicoli antincendio polisoccorso 4x4 a cabina singola, con furgonatura completamente in alluminio, tetto calpestabile e scaletta di salita posteriore, cisterna acqua da 500 litri in acciaio inox, pompa acqua antincendio, impianto elettrico di emergenza, 2 avvolginaspo elettrici con 60 metri di tubo cadauno e pistola erogatrice, colonna fari 2 x 500 W, completo di attrezzature da intervento e soccorso per i piccoli centri storici, ovvero: 1 sistema antincendio spallabile ad acqua micronizzata, 1 scala all'italiana in alluminio, 2 autorespiratori a
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sovrappressione completi di bombola aria e maschera pieno facciale, 1 kit idraulico di estricazione, 1 motopompa idrovora da svuotamento con accessori, 1 generatore di corrente portatile da 2 KVA, 1 treppiede con faro da 500 W, 2 lampade portatili ricaricabili, 5 coni di segnalazione illuminati, 1 cassetta attrezzi, 1 trapano avvitatore, 1 smerigliatrice angolare, 2 leverini in acciaio, 2 troncabulloni, 2 asce da pompiere, 1 mazza da 5 kg, 1 telo portaferiti, 1 cassetta di pronto soccorso, 2 estintori a polvere da 6 kg. 2 autocarri telonati 75 q su autotelaio Aebi MT 750 4x4 per la direzione regionale Vigili del Fuoco Campania con cabina singola, cassone, centina
e telone fissi, adibiti a veicoli portamateriale. 2 autopompe con serbatoio da 75 q su autotelaio Aebi MT 750 4x4 per la direzione regionale Vigili del Fuoco Campania: veicoli antincendio 4x4 tipo APS - AutoPompaSerbatoio, cabina singola, con furgonatura completamente in alluminio, tetto calpestabile e scaletta di salita posteriore, cisterna acqua da 1.500 litri in acciaio inox, pompa centrifuga antincendio in media ed alta pressione, 1 avvolginaspo con tubo da 60 metri e lancia erogatrice, impianto elettrico di emergenza, 1 modulo specialistico antincendio One-Seven tipo acqua schiuma - aria compressa, 1 colonna fari 2 x 1.000 W, motogeneratore con avviamento elettrico, manichette acqua, lance erogatrici, 1 tanica carburante, 2 lampade portatili, 1 ascia da pompiere, 2 badili con manico, 1 piccone, 2 estintori a polvere da 6 kg, 1 cassetta di pronto soccorso, 1 mazza da 5 kg, 1 cassetta attrezzi, 1 motosega.
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PREFABBRICATI
Terremoto in Centro Italia: asilo Containex a Montemonaco GIORGIA MARCHELLI
Si sa. In Italia i problemi sono pressoché infiniti. Di fronte alle emergenze però la solidarietà è immensa. Come in ogni situazione devastante, anche nel caso dei numerosi terremoti che hanno colpito il Centro Italia durante quest'autunno, da tutto il Paese sono arrivati aiuti di ogni genere, e soprattutto tantissimi volontari si sono precipitati a fornire i primi soccorsi alle popolazioni che ne avevano bisogno, senza poi abbandonarle e continuando a prestare la propria opera per le iniziali ricostruzioni
possibili e per permettere la ripresa di una vita "normale”. Primi fra tutti i Volontari della Pro tezione Civile, provenienti da tutta Italia: ogni gruppo si è preso a carico una diversa zona per aiutarne gli abitanti nel miglior modo possibile con i mezzi a propria disposizione. Fra i tanti esempi di solidarietà c'è quello dei Volontari della Protezione Civile di Auronzo e Cortina d'Ampezzo (BL), che si sono prodigati per l'apertura in tempi brevissimi di una scuola materna per i bambini di Monte -
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monaco, comune marchigiano con 675 abitanti, in provincia di Ascoli Piceno. Proprio per emergenze di tal genere la Regione Veneto in passato aveva acquistato alcuni moduli ad uso abitativo dell'azienda austriaca Containex: in questo caso due unità, date in comodato d'uso al Gruppo della Protezione Civile di Schio (VI), sono state destinate come nuovo asilo del Comune di Montemonaco. In pochissimi giorni i Volontari della Protezione Civile di Auronzo e Cortina d'Ampezzo hanno reso possibile l'utilizzo dei due moduli uniti fra loro, predisponendo gli attacchi ad acqua, energia elettrica, scarichi e fognature. La struttura, dotata di porte, finestre e riscaldamento, è suddivisa in tre parti: didattica, di gioco e servizi igienici comprensivi addirittura di doccia. Il nuovo asilo, visitato anche dall'Assessore all'Ambiente e Protezione Civile della Regione Veneto Giancarlo Bottacin, è risultato molto accogliente per i sette bambini di Montemonaco, che continuano a ringraziare con disegni e loro creazioni i Volontari della Protezione Civile, i quali sono tornati nuovamente nelle Marche a fornire altri generi di aiuto portando anche giocattoli per i piccoli.
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CORSI DI FORMAZIONE
Perché la formazione è un buon investimento
La formazione è un costo non solo in termini di organizzazione ma anche per la perdita di tempo produttivo quando avviene durante le ore lavorative. Sempre più imprese, tuttavia, si rendono conto che quando è organizzata bene, i benefici che apporta sono di gran lunga superiori agli oneri sostenuti. In Italia ogni giorno migliaia di persone partecipano a corsi di formazione con l'obiettivo di migliorare le proprie
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conoscenze ed affinare le proprie abilità, assimilando nuove informazioni e confrontandosi con nuovi concetti. Un ambiente collaborativo e dinamico, una maggior flessibilità ed una cultura dell'innovazione sono gli elementi chiave ed i temi fondamentali che influiscono sull'attrazione ed il mantenimento dei talenti in azienda. Il 58% dei nuovi lavoratori non considera infatti più lo stipendio l'elemento principale nella scelta di un
posto di lavoro. La strabiliante velocità dei cambiamenti che coinvolgono e sconvolgono il mondo del lavoro, nelle tecnologie, nelle mansioni e soprattutto nelle persone, impongono che i lavoratori siano in grado di aggiornare continuamente le loro capacità al fine di rimanere in sintonia con il nuovo che avanza e non esserne sopraffatti. Ecco dunque che la formazione rappresenta lo strumento principale per promuovere e valorizzare in continuo lo sviluppo personale e professionale. Dal punto di vista dell'imprenditore, specialmente nelle realtà aziendali medio - piccole, la formazione è ancora troppo spesso vista come un costo e non come un investimento. E' più frequente di quanto si possa immaginare, vedere un datore di lavoro indispettito per il posto lasciato vuoto dal dipendente che sta partecipando ad un corso di formazione. E, da parte del lavoratore, sovente la formazione è vissuta come un momento di pausa dal lavoro e, anche se è in qualche modo piacevole, rimane il più delle volte fine a se stessa. La prima causa di mancata soddisfazione del personale che partecipa ai
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corsi di formazione è infatti la percezione di scarsa o nulla utilità degli argomenti trattati rispetto al lavoro svolto abitualmente. La legge impone di fornire informazione, istruzione ed addestramento adeguati e specifici per garantire, per quanto ragionevolmente possibile, la sicurezza dei collaboratori. Formazione significa dunque in primo luogo aiutare le persone ad imparare a svolgere un compito, istruirle su cosa deve o (spesso più importante) non deve essere fatta, oppure, nei casi più elementari, semplicemente dando loro le informazioni più utili per affrontare consapevolmente le prevedibili situazioni lavorative. Le attività di gestione del territorio (manutenzione del verde, forestale e viaria) non sono immuni da questi fenomeni. Pochi lo sanno ma, tra queste, la silvicoltura è una delle attività più pericolose: gli addetti hanno 6 volte più probabilità di incidenti mortali sul posto di lavoro di un operaio edile. Per questo, prevenire gli incidenti e gli infortuni causati dal lavoro si conferma una priorità per tutti, aziende e lavoratori. E' evidente che la formazione non è fatta solo di corsi formali in aula e timbri su un certificato; la maggior parte delle imprese continua ad organizzare e gestire i corsi di formazione in modo efficace sia con sessioni frontali di informazione che fasi di affiancamento addestrativo. "Oggi la sfida per l'imprenditore è attrarre, reclutare e trattenere le migliori professionalità - afferma Paolo Peretti, direttore del Centro F ormaz ione e Ric erc a Merlo di Cuneo, leader in Italia nella formazione ed addestramento alla conduzione di macchine operatrici industriali, agricole, per le costruzioni e l'igiene urbana - perché i collaboratori capaci sono fondamentali per qualsiasi azienda, soprattutto per quelle di successo". Sempre più spesso infatti le aziende lavorano con clienti che, se da un lato chiedono prova della capacità di intraprendere e gestire efficacemente i contratti, dall'altro pretendono una elevata qualità di esecuzione, nella logica che il lavoro devi guadagnartelo e devi saperlo fare bene. Ecco perché riveste grande importanza la formazione permanente sotto forma di sviluppo professionale continuo. Una maggiore comprensione delle dinamiche commerciali e di mercato e la capacità di investire risorse
sulle qualità personali sono dunque strategiche per la crescita delle aziende e per lo sviluppo professionale dei collaboratori. Sono innumerevoli i corsi, i seminari, le conferenze, i workshop, gli studi a tempo pieno o part time e gli incontri operativi che hanno ad oggetto la formazione, ma pochi o nessuno di questi insegnano l'arte della pianificazione. Il lavoratore deve imparare a confrontarsi con le proprie competenze, magari insufficienti o del tutto mancanti, identificando chiaramente ciò che deve essere migliorato ed assegnando delle priorità. E per una pianificazione efficace bisogna guardare al mercato con le sue opportunità e minacce, tra cui le nuove tendenze, gli eventuali ostacoli burocratici e normativi ed i ruoli che cambiano. Naturalmente tutti potranno accrescere le loro conoscenze e sviluppare le competenze semplicemente
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acquisendo esperienza, ma in un mercato del lavoro in profonda evoluzione questo potrebbe non essere più sufficiente. "Ecco quindi che la pianificazione diventa fondamentale sia per il successo aziendale che per quello professionale dell'individuo - continua Peretti -. Le priorità devono essere dettagliate e le diverse competenze identificate con precisione. Gli obiettivi di sviluppo devono essere specificamente impostati ed il riconoscimento dei molteplici livelli di competenza è la chiave del successo". Ogni persona possiede un proprio stile di apprendimento ed un proprio approccio mentale ai cambiamenti: non deve dunque essere una questione giocata tra il "tutto e subito" o il "vedremo più avanti” ma il risultato di una efficace attività di analisi e programmazione delle risorse ed identificazione e condivisione degli obiettivi.
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PORTATTREZZI
Dimostrazione Unimog a Bisaccia in provincia di Avellino
Al termine di un'annata che ha visto il settore Special Vehicles di MercedesBenz Italia con l'Unimog molto attivo sul campo, passando dalle prove dimostrative al nord Italia a Sedico (BL) fino al centro Italia a Spoleto (PG), non poteva mancare il giusto riconoscimento al sud Italia, dove, durante l'incontro svolto a Bisaccia (AV) il 12 ottobre scorso, i molti clienti intervenuti hanno avuto modo di osservare da vicino le qualità ancora più complete ed innovative della nuova serie UGE. Partner tecnico - commerciale di questo evento è stata Ferri S.r.l., la cui attività di supporto in qualità di partner si è fatta molto intensa nell'anno in corso. L'organizzazione dell'evento è stata svolta brillantemente dal concessionario per la Campania D.E. Truck di Napoli, nella persona del suo direttore commerciale dott. Antonello Panella, che si è avvalsa dell'Amministrazione Provinciale di Avellino, storico cliente Unimog, come supporto sul territorio. Questa amministrazione ha 23
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Unimog operativi e rappresenta senz'altro un esempio virtuoso di sfruttamento della polivalenza dei mezzi, utilizzandoli sia per lo sgombero neve che per la manutenzione del verde. Al caffè di benvenuto sono seguite le presentazioni aziendali da parte dei partner presenti e dell'Unimog di nuova generazione, la serie UGE, ideale per l'utilizzo nel servizio di sfalcioerba grazie all'avanzamento idrostatico e dei bracci frontali Ferri TSF600 e TST50. Il TSF600, montato sul modello U318 di proprietà della AVR di Roma, è una soluzione estremamente versatile, montata sulla piastra portattrezzi universale ed alimentata dalla PTO meccanica anteriore del veicolo; è in grado di lavorare sia sul lato destro che su quello sinistro; è ideale per le operazioni di sfalcio su autostrade e strade di grande percorrenza, ha uno sbraccio massimo di lavoro di m 5,75, ed è dotato della testata falciante modello TNH125 (larghezza di taglio 1,25 m) e contempla sistematicamente il mon-
taggio di un dispositivo di bloccaggio dell'assale anteriore a comando idraulico, che viene disinserito per le operazioni di trasferimento. Questo modello può essere montato su Unimog UGE della serie 300, 400 e 500. Il TST50, allestito su U423, è una macchina molto più compatta, montata sulla piastra portattrezzi universale ed in grado di lavorare soltanto sul lato destro; è l'ideale per le operazioni di sfalcio su strade di montagna o comunque in quelle circostanze dove il limitato spazio richiede un pacchetto mezzo e attrezzatura estremamente compatto ma in grado di garantire le massime prestazioni. Ha uno sbraccio massimo di lavoro di 4,84 m ed è dotato di testata falciante TN100 (larghezza di taglio 1 m); il montaggio del dispositivo di bloccaggio dell'assale anteriore a comando idraulico non è ufficialmente indispensabile (tuttavia sia Mercedes-Benz Unimog che Ferri, la consigliano caldamente per la sicurezza ed il comfort) su tutta la gamma di Unimog UGE. La prova pratica è stata caratterizzata, dopo una prima parte dimostrativa, dalla volontà di far testare i grandi vantaggi operativi rappresentati dalla trasmissione idrostatica, nonché dall'utilizzo di utensili di nuova generazione e progettazione concepiti specificatamente per l'Unimog UGE. La giornata è terminata con il pranzo, che ha permesso, come di consueto in queste occasioni, uno scambio di opinioni fra addetti ai lavori.
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VERDE
Eima 2016: consegnato a Ferri S.r.l. il prestigioso riconoscimento di Unimog Partner In occasione di Eima, la più importante manifestazione fieristica del settore agricolo, svoltasi a Bologna dal 9 al 13 novembre scorso, è stato consegnato a Ferri S.r.l. il prestigioso riconoscimento da parte del management di Mercedes-Benz Italia e Daimler AG Settore Special Trucks di Worth. Estrema soddisfazione dei titolari di Ferri, così come di tutto il personale coinvolto in questo progetto che ha portato, grazie all'impegno collettivo, a conseguire, primi in Italia, tale prestigioso risultato. "Quanto ottenuto oggi" ha detto il dottor Sandro Ferri, "è il giusto premio ai nostri collaboratori che, sia pur messi di fronte a notevoli ed impegnative specifiche tecniche, richieste dal nostro partner, hanno saputo progettare, testare e validare delle soluzioni, dedicate ai mezzi Unimog, di pulizia del verde stradale innovative e funzionali, non solo in termini di qualità dei prodotti ottenuti ma anche e soprattut-
to in termini di sicurezza degli operatori dei mezzi utilizzati. Sono state progettate soluzioni che hanno permesso di aumentare di molto la visibilità agli operatori, rispetto a tutte le proposte esistenti nel mercato". Due sono i modelli interessati da questa operazione, più tecnica che commerciale, anche se tutti sono convinti che il risvolto commerciale di questo riconoscimento sarà molto importante per entrambe le aziende coinvolte. Il modello di alta gamma è il TSF600 e il campione di duttilità il TST50. Tutte le informazioni tecniche sono all'interno del sito web di Ferri S.r.l.. Soddisfazione anche in casa Mer cedes-Benz. "Con il riconoscimento di questa partnership tecnica con la ditta Ferri - ha detto il responsabile del Settore Special Trucks di MercedesBenz Italia, dott. Simone Sbardella vogliamo riconoscere il giusto valore a quell'azienda italiana che ha saputo interpretare correttamente lo spirito
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Unimog, offrendo soluzioni migliorative, sempre con la massima attenzione alla sicurezza ed al comfort degli operatori dei nostri mezzi". "Con la ditta Ferri - ha poi proseguito - abbiamo da subito stabilito un'ottima sinergia di volontà ed intenti che ci hanno portato a conferire questo riconoscimento con la speranza di poter insieme, fin dai prossimi mesi, incrementare questa partnership che, anche a livello umano, ci sta dando molte soddisfazioni". Va sottolineato che con la possibilità di proporre questi due prodotti per il verde, la gamma Unimog si arricchisce di offerte che lo rendono molto utile anche per le lavorazioni di manutenzione del verde stradale e che quindi permettono di utilizzare la versatilità di Unimog anche in estate. Si sono svolti diversi appuntamenti presso la rete vendita di MercedesBenz Unimog per presentare queste nuove soluzioni e tanti sono stati i riscontri positivi raccolti.
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PORTATTREZZI
La famiglia Herbhy di Hymach si allarga GHERARDO MARCHELLI
Presentati in occasione di Eima, dove hanno riscosso un fortissimo interesse e pareri favorevoli da parte dei visitatori, i nuovi modelli del radiocomandato prodotto da Hymach. A fianco dellʼormai consolidato e apprezzato modello Herbhy 40 e al piccolo Herbhy 35 ora sono disponibili altri tre modelli. Herbhy 40 Compact dove nelle dimensioni del più piccolo della famiglia ruggisce il potente motore Perkins 40 CV. Lo stesso del fratello
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più grande, stesse prestazioni in un volume più piccolo. Scattante e veloce è lʼideale come decespugliatore in quanto in grado di lavorare speditamente su tutti i suoli e nelle condizioni meno agevoli. Herbhy Great 70, il fratello maggiore, lʼevoluzione del primo radiocomandato nato in casa Hymach, lʼHP60, nonostante un motore importante rimane contenuto nelle dimensioni. Potentissimo e forte, adatto per i lavori più gravosi. Il
motore installato Tier 4 final rispetta le più recenti normative in fatto di emissioni. Particolarmente adatto a lavori di manutenzioni di aree trascurate da tempo o in interventi boschivi o forestali. Grazie alla robusta struttura e alla potenza sviluppata, il ventaglio di attrezzature applicabili si allarga notevolmente per rendere lʼinvestimento da parte dellʼutilizzatore ammortizzabile in breve tempo. Infine Herbhy Z 40, stessa struttura di Herbhy 40 originale ma con un'interessante variazione del carro che permette di alzare la macchina da terra grazie alle articolazioni degli attacchi dei cingoli, che proprio come ginocchia permettono di sollevare un lato indipendentemente dallʼaltro rendendo la macchina in grado di lavorare orizzontale in aree dove i dislivelli sono a scalini, i campi a terrazza ne sono un tipico esempio, oppure in aree dove sono presenti ostacoli che fuoriescono dal terreno che Z 40 è in grado oltrepassare senza aggirarli e senza venire da questi danneggiato. Tale particolare funzionalità, peraltro oggetto di brevetto, può inoltre essere utile in molte lavorazioni agricole dove, per esempio, sia necessario sollevare la macchina per non rovinare le piantagioni. Le nuove macchine sono state ovviamente sottoposte a pesanti prove in campo per rilevare le effettive performance, per monitorare le parti più sollecitate, e verificare che abbiano quella affidabilità che da sempre con-
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traddistingue le macchine Hymach. Le caratteristiche distintive della serie Herbhy si ritrovano in tutti i nuovi modelli e rimangono punti di forza consolidati. Il motore di tipo industriale permette di lavorare al regolare regime di giri, mai sotto sforzo e senza surriscaldarsi. I cingoli sono dotati di sistema di bloccaggio direttamente sui motori, particolare che garantisce la massima tranquillità quando si presenta la necessità di fermare il veicolo in pendenza. La possibilità di allargare la carreggiata, anche in modo indipendente lʼuno dallʼaltro, potendo così ad esempio, quando ci si trova ad operare in pendenze estreme, agire sul solo cingolo a valle per spostare in maniera considerevole il baricentro. Questo permette di aumentare le doti di aderenza e limitare il ricorso a chiodature o altri sistemi, che aumentano anchʼessi lʼaderenza ma non sempre sono idonei al tipo di suolo incontrato. La produttività nello sfalcio erba è garantita dal potente impianto a pistoni a cilindrata variabile, mentre lʼottima manovrabilità è legata al distributore elettroidraulico proporzionale. I comandi sono intuitivi, posti su radiocomando dotato di display grafico. La velocità è controllata da un potenziometro che consente la regolazione in continuo da 0 a 7 km/h. Un ulteriore regolatore permette la correzione di avanzamento (offset) durante il lavoro in pendenza. In ogni caso è possibile tenere sempre sotto controllo la velocità dei cingoli sul display. Per garantire un lavoro in totale sicurezza la macchina è dotata di un
sistema di allarme, lʼoperatore può affrontare il lavoro serenamente, in quanto viene avvisato in caso di eventi critici, come: il surriscaldamento motore o impianto, pressione olio, superamento comunicazione radiocomando (che arriva ad un raggio di 300 m), inversione comandi. Attacco ad aggancio rapido per sostituire velocemente gli attrezzi applicabili, ventola reversibile, tensionamento idraulico automatico dei cingoli, alto grip dei cingoli in gomma, martinetti di sollevamento della testata utensile regolati dalla pressione dellʼolio e non da molle sono inalterati e rimangono punti di forza consolidati. Cofanatura a testuggine che protegge tutte le parti sensibili e impedisce lʼaccumulo di ramaglie e detriti di lavorazione, che spesso, per le macchine che lavorano in queste condizioni, sono causa di rotture accidentali e di surriscaldamento del mezzo, fino allʼincendio nelle situazioni più estreme. Completa il mezzo un roll bar che, oltre a proteggere la macchina, monta il girofaro e i fari di illuminazione a led. I cingoli sono disponibili in diverse versioni per le differenti situazioni di lavoro. Un sistema di aggan-
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cio a 4 punti è integrato per il sollevamento della macchina. La consolle di comando, dotata di check panel, consente allʼoperatore di comandare da terra la macchina per eseguire in sicurezza anche i lavori più difficoltosi e, con il sistema di visione a distanza (opzionale), il controllo dellʼarea in manutenzione è totale. E' possibile anche il collegamento del radiocomando tramite filo nel caso di emergenza. Continua così lo sforzo da parte di Hymach di affrontare con immutato entusiasmo la ricerca per soddisfare quel mercato professionale che crede nei prodotti di qualità ed alla serietà del fabbricante. Hymach ancora una volta convince dimostrandosi unʼazienda dinamica dalle fondamenta solide in grado di proporre soluzioni innovative e tecnologicamente valide.
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MATERIALI
La sicurezza della gomma riciclata da Pneumatici Fuori Uso come intaso dei campi da calcio artificiali
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Un recente studio realizzato in Italia da Ecopneus ha fatto finalmente chiarezza sulla sicurezza dei granuli in gomma riciclata da Pneumatici Fuori Uso per l'intaso di campi da gioco in erba sintetica. I campi in erba artificiale sono costituiti da tappeti di fili di erba sintetica mantenuti in posizione verticale da un "intaso" di sabbia e granuli elastici di varia natura, tra questi anche la gomma riciclata dagli pneumatici a fine vita (i cosiddetti Pneumatici Fuori Uso, PFU), che garantisce un miglior comfort di
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gioco, una maggior durata del manto, l'ottimale rimbalzo del pallone e l'assorbimento di urti e cadute. Proprio l'utilizzo di intasi derivanti da riciclo dei PFU nei campi da calcio è stato più volte contestato in passato per il sospetto che alcune sostanze considerate nocive contenute in componenti della gomma vulcanizzata (come gli IPA, Idrocarburi Policiclici Aromatici) potessero migrare dai granuli di gomma ai giocatori, attraverso contatto con la pelle o tramite inalazione. Per indagare in merito a possibili rischi
per la salute, nel 2014 Ecopneus, la società senza scopo di lucro tra i principali responsabili della gestione degli pneumatici fuori uso in Italia, ha affidato una serie di studi e analisi scientifiche a primari centri di ricerca di livello nazionale e internazionale. Lo studio, durato due anni, si è sviluppato in tre fasi: il campionamento degli pneumatici e l'analisi sul contenuto di IPA; i test di laboratorio sulla potenziale cessione di IPA dal granulo di gomma riciclata da PFU ai fluidi biologici; le prove su campi intasati con granuli "rivestiti" dalla tradizionale coloratura poliuretanica utilizzata in Italia (normalmente di colore verde o marrone) per verificare l'effettiva esposizione dei giocatori negli impianti sportivi con erba artificiale tipicamente installati in Italia. L'Istituto per le Ricerche Farmaco logiche Mario Negri - IRCCS ha misurato il contenuto di IPA nella gomma dei PFU, ne ha valutato la biodisponibilità e quantificato i rischi associati all'esposizione dermica ed inalatoria negli scenari di impiego più comuni. Contemporaneamente, gli esperti di Waste and Chemicals hanno condotto una serie di 15 monitoraggi presso campi in erba naturale e campi in erba artificiale intasati con gomma da PFU "rivestita" o con intasi organici per valutare l'esposizione agli IPA dei lavoratori durante la posa in opera della gomma e degli atleti durante le
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partite di allenamento sulle diverse superfici di gioco. Il contenuto di IPA nella gomma riciclata è risultato molto limitato in tutti i campioni analizzati: la somma degli otto IPA soggetti alla restrizione 28 del Regolamento REACh è compreso tra 5 e 20 ppm, ossia valori da 100 a 10.000 volte inferiori al limite previsto per le miscele destinate alla vendita al pubblico. I monitoraggi effettuati confermano quanto osservato dagli studi internazionali, ossia un valore di rischio cancerogeno incrementale significativamente inferiore (di un ordine di grandezza) a quello raccomandato per la popolazione generale di 1x10-6. Ciò significa che una persona esposta quotidianamente alla gomma sui campi da gioco (ad esempio un giocatore professionista che si allena quotidianamente per 3 - 5 h) per un periodo rilevante della propria vita (ad esempio per 20 - 40 anni), ha meno di una probabilità su un milione di contrarre una patologia a causa dell'esposizione agli IPA contenuti nell'intaso. Da tutte le analisi condotte - sia in laboratorio sulla gomma riciclata da PFU, sia in campo in condizioni reali su granulo rivestito - è emerso un quadro rassicurante che conferma l'assenza di rischi significativi per la salute dei lavoratori e degli atleti che giocano su campi sintetici con intaso in gomma riciclata da PFU.
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"La filiera italiana del riciclo degli Pneumatici Fuori Uso coordinata da Ecopneus oggi è controllata, tracciata e soggetta a verifiche anche da parte di organi terzi, e garantisce la qualità e la provenienza del granulo" ha affermato Giovanni Corbetta, direttore generale di Ecopneus. La gomma riciclata da PFU viene inoltre comunemente utilizzata nel settore sportivo, in Italia come all'estero, anche per pavimentazioni indoor e outdoor per tennis, basket e volley, per i playground, superfici per l'equitazione e piste di atletica. Ne sono un esempio le numerose superfici realizzate all'interno della partnership avviata da Ecopneus nel 2012 con UISP - Unione Italiana Sport Per Tutti: dalla riqualificazione del PalaMedolla nel modenese, colpito dal terremoto, al campo da calcetto donato alla Casa Circondariale Santo Spirito di Siena; dai 4 campi con gomma riciclata di Prato al centro ippico di Todi (PG), interamente riqualificato con pavimentazioni in gomma riciclata. Recentemente, inoltre, a Roma, nel Centro Sportivo Fulvio Bernardini, sono stati realizzati un campo da calcio e football americano in erba sintetica, una pista di atletica, la pavimentazione della palestra dedicata alla pesistica e un'area giochi per bambini. L'utilizzo di gomma riciclata da PFU contribuisce inoltre alla riduzione
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degli impatti ambientali, riduce il consumo di materie vergini derivanti da risorse non rinnovabili e ne migliora l'impronta ecologica. Un sistema virtuoso, che va nella direzione di quell'economia circolare che l'Unione Europea promuove come soluzione per uno sviluppo economicamente ed ambientalmente sostenibile. 1. Campo da calcio in erba sintetica con intaso in gomma riciclata da Pneumatici Fuori Uso 2. L'intaso in gomma riciclata da PFU garantisce un migliore comfort di gioco, una maggior durata del manto, l'ottimale rimbalzo del pallone e l'assorbimento di urti e cadute 3. Stratigrafia tipo di un campo da calcio in erba sintetica con intaso in gomma riciclata da PFU 4. Lo studio sulla sicurezza degli intasi in gomma riciclata da PFU è durato più di due anni 5. L'Istituto per le Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS ha misurato il contenuto di IPA nella gomma dei PFU e ne ha valutato la biodisponibilità 6. Da tutte le analisi è emerso un quadro rassicurante che conferma l'assenza di rischi per la salute dei lavoratori e degli atleti 7. La "via dei giochi", del Centro Sportivo di Roma Capitale Fulvio Bernardini
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PORTATTREZZI
Presentazione prodotti MI&P in Val Vigezzo GHERARDO MARCHELLI
Nella splendida cornice delle Alpi Piemontesi, in Val Vigezzo, a pochi chilometri dal confine svizzero e dal Lago Maggiore, sono stati presentati i veicoli Hako - Multicar, distribuiti in Italia dalla bolognese MI&P S.r.l. E' sempre impegnativo mostrare ai clienti utilizzatori l'intera gamma di veicoli prodotti dalla casa madre tedesca, leader indiscusso a livello europeo nella realizzazione di veicoli da lavoro compatti e polivalenti; nonostante questo, i 5 veicoli Multicar esposti - tra cui un M31T recentemente consegnato all'amministrazione comunale di Santa Maria Mag giore, che ha ospitato l'evento hanno permesso ai partecipanti di toccare con mano la qualità e le numerose possibilità che questi vei-
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coli possono dare ai clienti utilizzatori. La manifestazione prevedeva una prima parte teorica, svolta all'interno della sala consigliare della ex comunità montana Val Vigezzo, con proiezione di schede tecniche, informazioni e filmati riferiti all'intera gamma dei prodotti Hako Multicar e allestitori preferenziali. Dopo un iniziale saluto e benvenuto effettuato dal sindaco di Santa Maria Maggiore, sig. Claudio Cottini, è stata evidenziata la filosofia di questi prodotti mettendo in risalto alcune caratteristiche distintive che si ripetono su tutti i modelli: la qualità e conseguentemente l'affidabilità, la compattezza e la polivalenza sono indiscutibilmente presenti all'interno di ogni mezzo Hako Multicar; inoltre un unico mes-
saggio: questi mezzi devono essere utilizzati durante tutto l'arco dell'anno, destinandoli alle innumerevoli attività che ogni amministrazione è tenuta a svolgere, potendo cosi ottimizzarne l'investimento iniziale per l'acquisto. Inoltre, come ricordato anche dal sindaco che ha ospitato l'evento, il momento di ristrettezze economiche che perdura sul nostro territorio e per le casse degli enti pubblici, obbliga ad ottimizzare e sfruttare al meglio gli acquisti; ed ecco che, con questa visione, i mezzi che permettono un uso continuativo e condiviso su un territorio più ampio rispetto ai confini comunali di un piccolo paese di montagna, risultano la scelta vincente. Se è vero infatti che alcune attività non possono essere pianificate e calendarizzate (come ad esempio lo sgombero neve) è altrettanto vero che altre lo possono essere: lo spazzamento meccanizzato, lo sfalcio erba, l'irrigazione delle aree verdi, il ripristino del manto stradale, sono solo alcuni esempi delle attività che un unico mezzo adeguatamente attrezzato può svolgere su un territorio, ad esempio, di un'unione di comuni. La presentazione ha reso evidente come la completa gamma di soluzioni proposta da MI&P difficilmente non possa trovare una risposta adeguata alle numerose necessità.
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Si parte dalla gamma Citymaster con 3 modelli snodati al centro (CM600, 1250 e 1600), con larghezze di poco superiori ad un metro e capacità di manovra in spazi veramente molto contenuti, arrivando alla gamma Mult ic ar M31 c he, anche nella versione con maggiore portata utile, rimane ad una larghezza massima di 1.700 mm: differenti versioni, diversi impianti idraulici prevedibili al momento dell'acquisto in funzione dell'utilizzo che si prevede, permettono una personalizzazione del prodotto ideale per chi ha necessità specifiche ma sempre con l'imposizione della compattezza, potendo accedere anche ai luoghi più angusti e tipici delle località di montagna, come pure dei centri storici delle grandi città. Nel mezzo si trova il nuovo Multicar
M29: 6 tonnellate a terra complessive, larghezza di 1.300 mm e possibilità di 4 ruote sterzanti rendono ancora più particolare questo veicolo, idoneo ad eseguire svariati lavori anche grazie all'avanzamento idrostatico che permette di avere sempre l'ideale velocità di movimento mantenendo costanti i flussi idraulici del circuito di potenza per garantire le prestazioni dell'attrezzatura alimentata. La gamma Citymaster nasce come spazzatrice aspirante compatta e grazie al sistema di spazzamento ed aspirazione anteriore è perfetta per l'utilizzo negli stretti spazi dei comuni montani e all'interno degli stupendi vicoli che ne caratterizzano il centro abitato, ma anche in piste ciclabili o all'interno dei parchi e delle aree ricreative pubbliche. La grande capacità di aspirazione
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consente ottimi risultati anche negli interventi più impegnativi; una visibilità completa attorno alla cabina, raggi di volta estremamente compatti, comandi intuitivi e semplificati agevolano il compito dell'operatore. Le predisposizioni, i punti di ancoraggio e i diversi impianti idraulici applicabili alla gamma Citymaster e Multicar rendono concreto lo slogan aziendale "One for All". E in quest'ottica, il continuo dialogo e sviluppo del produttore del veicolo con i realizzatori dei numerosi attrezzi abbinabili è indispensabile. Ecco allora che MI&P propone ai propri interlocutori anche numerosi accessori da abbinare ai veicoli, realizzati da partner preferenziali e quindi con garanzia di perfetto abbinamento veicolo - attrezzo, facilitandone e ottimizzandone l'applicazione,
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l'uso e il risultato. Sicuramente attrezzature invernali come lame, vomeri e frese per lo sgombero neve oppure spargisale e soluzione salina per le attività di prevenzione gelo; ma anche falciaerba a braccio con utensili intercambiabili, spazzolatrici a rullo ed aspiranti, piattaforme aeree, moduli per la riparazione dell'asfalto, per la pulizia di cartelli o segnaletica in generale, o per il lavaggio in pressione delle strade, sono solo alcuni esempi pratici delle attività cui destinare questi veicoli. Ma non solo: questi allestimenti possono essere previsti e pensati anche su altre tipologie di mezzi già nelle disponibilità dei clienti utilizzatori, con l'obbiettivo di aumentarne e ottimiz-
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zarne l'uso durante tutto l'arco dell'anno; possono così essere attrezzati veicoli portattrezzi come i MercedesBenz Unimog, oppure trattori agricoli, pale gommate e terne, sollevatori telescopici, veicoli compatti... All'interno della presentazione si è dato spazio anche alle attrezzature ad azionamento elettrico della finlandese Hilltip, sempre all'interno della proposta MI&P: l'azienda è specializzata nella produzione di attrezzature abbinabili a veicoli pick-up e medio - leggeri, con una proposta di accessori affidabili e a basso impatto ambientale. Altri prodotti di cui si è parlato, con ottimo interesse da parte degli intervenuti, sono stati i materiali d'usura per chi svolge manutenzione stradale invernale: l'azienda austriaca Pewag,
fra i leader mondiali nella produzione di catene da neve e forestali dispone di una gamma completa che permette di individuare il prodotto più idoneo in funzione del veicolo e dell'utilizzo. Inoltre i coltelli di raschiamento per le attrezzature a spinta proponibili da MI&P: da quelli realizzati in acciaio speciale antiusura ai più prestanti e durevoli "combi" con inserti in corindone passando per la meno aggressiva gomma ad alto spessore. La presentazione si è poi sviluppata nell'area esterna dove è stato possibile visionare e testare: una spazzatrice Citymaster 1250, un Multicar M31 Carrier con lama sgombraneve a geometria variabile, uno spargisale a tramoggia ribassata e un falciaerba a braccio della ditta Fiedler, due Multicar M31T con cassoni trilaterali (di cui uno di proprietà del comune ospitante realizzato in acciaio inossidabile) prodotti dalla ditta Monzali S.n.c. (BO), un nuovo Multicar M29 con 4 ruote sterzanti e sistema a casse intercambiabili posteriore, un Unimog U300 con spazzolatrice a rullo della ditta Bema ed infine un fuoristrada pick-up con spargisale Icestriker della ditta Hilltip: un'esposizione che ha permesso di vedere e toccare con mano l'ampia cerchia di possibilità che i prodotti proposti da MI&P possono garantire agli addetti ai lavori.
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IGIENE URBANA
Lombrico, il minirobot per la pulizia di condotte e fognature
Gerotto Federico S.r.l., specializzata e conosciuta nell'ambiente dei servizi ed interventi di pulizia industriale e spazi confinati con escavatori a risucchio e personale specializzato, ha messo a punto degli accessori per permettere agli operatori stessi di lavorare in maniera più sicura, efficiente ed efficace. Su tutti Lombrico, un minirobot idraulico comandato a distanza, perfetto per operare in spazi confinati e difficili da raggiungere nelle varie operazioni di aspirazione e pulizia tramite l'utilizzo di aria e acqua in pressione per facilitare la rimozione del materiale. Il sistema Lombrico è composto da: un sottocarro cingolato in acciaio inox, unico nel suo genere per resistenza ad usura ed agenti chimici; un tubo di aspirazione, anch'esso in acciaio inox (dimensionabile su qualsiasi diametro) che funge da estremità mobile e controllata a distanza per il tubo della macchina aspirante, che può essere un escavatore a
risucchio, un autoespurgo, una pompa, o un aspiratore industriale di qualsiasi genere; un set di accessori intercambiabili e studiati per i più svariati tipi di materiale da rimuovere (liquidi, polveri, fanghi, ghiaia, detriti ...) e da collegare alla parte frontale e finale del tubo d'aspirazione, tramite i quali l'aspirazione e la rimozione del materiale viene facilitata, velocizzata e resa più sicura per gli operatori. Lombrico viene collegato al tubo di aspirazione e comandato a distanza manualmente, o tramite radiocomando. Inoltre per un miglior controllo in tempo reale da parte dell'operatore, in particolare quando si svolgono lavori in spazi scuri e ristretti, su Lombrico possono essere installate luci e telecamere che permettono anche di filmare e registrare le attività. Grazie alla sua compattezza, Lombrico può raggiungere spazi inaccessibili e pericolosi per l'uomo. Rap presenta quindi la macchina ideale per la pulizia di condotte ostruite,
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fognature, collettori per acque miste, manufatti in mattoni di grandi dimensioni e sottoponti. Essendo una macchina idraulica, non emette gas di scarico e consente di lavorare in sicurezza anche in tunnel e ambienti chiusi. Oltre alla sicurezza del personale addetto ai lavori, Lombrico offre altri importanti vantaggi: la riduzione dei tempi di intervento e del lavoro manuale, poiché il materiale viene aspirato e immediatamente raccolto nel cassone della macchina aspirante: si riducono di conseguenza i costi per le operazioni e per lo smaltimento. Gerotto Federico S.r.l., visto il successo di Lombrico, ha progettato altre varianti, adattandolo alle diverse esigenze dei clienti. Sono nati così Lombrico CC, con controllo a distanza tramite radiocomando; Lombrico monocingolo, più compatto, per la pulizia di tubature con diametro a partire da 500 mm; Lombrico XXS, il più piccolo e leggero; le versioni certificate secondo la direttiva Atex per lavorare in ambienti con atmosfere esplosive, come raffinerie, e all'interno di cisterne di stoccaggio. Il processo di certificazione è seguito da un ente notificato che rilascia un documento che attesta la sicurezza del sistema, il quale viene dichiarato "certificato per Atex zona 2, zona 1 e zona 0". Lombrico standard ha un peso di 270 kg, un'altezza di 490 mm, lunghezza 1.650 mm, larghezza 500 mm; il diametro del tubo di aspirazione standard è di 150 mm.
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TECNICA
Impiego di tecniche innovative nel consolidamento e ricostruzione del piano viabile a seguito di frane MASSIMO SALMI, CLAUDIO GARBARI - Full Service S.r.l.
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Si illustra l'utilizzo di una tecnica costruttiva innovativa di terre rinforzate a paramento inclinato rinverdibile e del contestuale miglioramento geo-
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tecnico - in termini di portanza e di lavorabilità - delle argille utilizzate nella realizzazione del rilevato mediante utilizzo di un agente stabilizzatore ecocompatibile liquido permanente, alternativo alla addizione a calce; si rimarca infine l'importanza fondamentale del corretto drenaggio nelle opere di sostegno e consolidamento. Il caso applicativo illustrato nell'articolo è rappresentato da una classica e frequente tipologia di frana di sottoscarpa stradale, particolarmente rappresentativo dei dissesti in ambito infrastrutturale, di viabilità primaria e secondaria. Molto spesso, soprattutto in ambito di viabilità secondaria, si sviluppano dissesti di sottoscarpa dovuti principalmente a: adeguamento nel tempo dell'infrastruttura me diante allargamento della carreggiata stradale con materiale di riporto di sottoscarpa non adeguatamente trattato e lavorato; assenza di drenaggi e conseguente scadimento dei parametri geotecnici del rilevato; mancata manutenzione delle canalette e della regimazione delle acque superficiali e 3
meteoriche; piogge intense e concentrate, anche e soprattutto a seguito di lunghi periodi di scarse precipitazioni con apertura di fessurazioni da disseccamento del suolo; concomitanza dei precedenti fattori preparatori con eventi sismici. Il dissesto interessa una strada provinciale dell'Appennino settentrionale e presenta caratteristiche morfologiche e gravitative riferibili ad una frana rototraslazionale. La frana interessa terreni di copertura pliocenici data da alternanze di litologie di natura argillo - limosa o limoso - sabbiosa, poggianti sulla parte superiore più alterata di un substrato argilloso - pelitico. All'interfaccia di passaggio tra le due litologie non è raro che si sviluppino della fasce di scollamento - a profondità mediamente variabili tra i 3 e 5 metri - dove, a causa dell'accumulo di
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acque di infiltrazione, si sviluppano pressioni neutre all'interno del terreno che tendono così a "scollare" la coperture dal substrato, facendole scivolare gravitativamente verso valle. Tali fenomeni provocano inizialmente un detensionamento dell'ammasso con la rottura dell'asfalto e ulteriori infiltrazioni di acque meteoriche: ciò porta spesso ad una evoluzione del dissesto con rottura generalizzata del rilevato o di parte di esso. Questi fenomeni sono tanto più frequenti quanto ingenti si fanno gli accumuli di materiali inerti che formano il rilevato stradale. Il rilevato stradale stesso induce un sovraccarico 4 che tende a peggiorare il quadro esterno - con idonee caratteristiche di generale di stabilità del compresso passo e rigidezza connesse tra loro a formare uno snodo angolare di aperpendio/strada. A seguito della frana, che ha interrot- tura "a libro". Lo snodo angolare to la viabilità, si è intervenuti sulla semplifica il montaggio e le reti confericostruzione del versante e del corpo riscono rigidezza frontale al sistema. stradale stesso attraverso la realizza- Internamente alla rete frontale è prezione di un rilevato armato con terre sente un elemento in biorete di cocco rinforzate a paramento rinverdito. La - come ritentore del terreno vegetale tecnologia utilizzata è data da ele- fine - posto immediatamente dietro il menti completamente preassemblati paramento esterno. La biorete in fibra Green Slope System™. I pannelli di cocco tessuto da 700 g/m2 protegpreassemblati sono realizzati in stabi- ge e impedisce lo svuotamento del limento e giungono in cantiere con frontale; offre elevate prestazioni di caratteristiche tecniche definite in resistenza ai raggi UV ed elevata fase di progetto, per assolvere alle durabilità nel tempo. E' formata intespecifiche prestazioni richieste dalle ramente da fibre vegetali naturali verifiche di stabilità statica e sismica, intrecciate a trama/ordito a maglia in ottemperanza della normativa aperta per favorire - attraverso l'effetvigente (NTC 2008 cap. 6.5: Norme to grimpante - l'adesione dell'idroseda applicare a tutte le opere geotec- mina rendendone massima l'efficacia. niche atte a sostenere in sicurezza La fibra di cocco naturale - contrariaun corpo di terreno, tra questi: muri mente alle fibre sintetiche - agisce per i quali la funzione di sostegno è come idroritentore, migliorando la affidata al proprio peso ed a quello germinazione e lo sviluppo vegetadel terreno agente su di essi e strut- zionale. Altri materiali di ritenzione ture miste come terre rinforzate e frontali sono possibili, come ad esemmuri cellulari). A seguito delle analisi pio biostuoie in fibre di legno, biodi stabilità condotte e del modello stuoie ignifugate o preseminate. geotecnico adottato, gli elementi in Nello specifico caso applicativo la terre rinforzate giungono sul cantiere terra rinforzata a 70° di angolo - con con angolo frontale scelto dal progettista (tra 50°e 80°), con lunghezza delle code di rinforzo strutturale variabili tra 2 e 8 metri lineari e resistenza a trazione compresa da 35 a 300 kN/m. Gli elementi preassemblati con geogriglie polimeriche ad elevata tenacità con marcatura CE risultano particolarmente leggeri, versatili e di grande estensione frontale (3,04 m2 ciascuno). Questo permette lavorazioni di cantiere veloci e semplici e una realizzazione costruttiva ottimale. Il sistema preassemblato Green Slope System™ è formato da una coppia di reti elettrosaldate - alla base dell'elemento e sul paramento 5 Lavori Pubblici n. 83 novembre - dicembre 2016
code strutturali di ancoraggio di lunghezza 4 metri e resistenza nominale a rottura pari a 55 kN/m - è stata fondata su una platea drenante in gabbioni e drenata a tergo - all'interfaccia tra rilevato e terreno in posto - con un geocomposito drenante tridimensionale di 22 mm di spessore steso in parete. Le acque convogliate da questi elementi drenanti sono state raccolte a tergo da una trincea drenante preassemblata Drenotube® con riempimento in polistirolo (in sostituzione della classica trincea tessuto + ghiaia + tubo). Questo drenaggio innovativo - con marcatura CE - comprende un tubo corrugato fessurato a doppia parete circondato da un volume di particelle sintetiche in EPS, che sostituisce la ghiaia. Il materiale drenante è trattenuto da un geotessile non tessuto in polipropilene agugliato che agisce da filtro/separatore. Tutto il sistema preassemblato è contenuto da una rete romboidale plastica fles1. Sezione tipologica intervento 2. inizio lavori 3. Dreno a monte strada 4. Prosecuzione lavori 5. Posa di elemento terre armate
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sibile in polipropilene. Il peso ridotto di Drenotube® ha facilitato notevolmente il trasporto e la movimentazione in cantiere; l'installazione è stata rapida e semplice; l'estrema leggerezza ha evitato qualunque rischio per gli operai e la movimentazione dell'intero drenaggio è stata svolta da un solo operatore. Ogni elemento della trincea preassemblata è stato montato molto facilmente grazie al connettore esterno all'estremità del dreno. Drenotube® è fabbricato utilizzando in larga parte materiali riciclati ed è completamente riciclabile e sicuro per l'ambiente; non rilascia sostanze nelle acque e non soffre di invecchiamento per idrolisi o calcificazione del nucleo drenante. Il drenaggio è testato in condizioni di reale utilizzo 6 fino ad una pressione equivalente di semplice aspersione sopra ogni stra160 kPa (equivalente ad una σv pari to di rilevato da 30 centimetri prima a circa 8 metri di terreno). Rispetto al della compattazione - in ragione di tradizionale drenaggio con ghiaia, il 8/10 millilitri diluiti in 2,5 litri di acqua sistema Drenotube® è ecocompatibi- per metro quadrato per ogni strato. le in quanto evita lo sfruttamento di Questo trattamento ha permesso di centri estrattivi di inerti e cave, pre- rendere immediatamente lavorabili servando il paesaggio. Riduce i volu- le argille per rullatura e compattaziomi di scavo e l'impiego superfluo di ne, aumentandone la portanza e la mezzi per movimento terra rispar- possibilità di un adeguato addensamento. Esperienze di cantiere nelmiando emissioni di CO2. Al fine di abbattere efficacemente le l'applicazione di questo prodotto per acque di infiltrazione è stato realizza- argille hanno messo in evidenza un to, a monte, parallelamente all'asse aumento fino a 9/10 volte dell'indice stradale, un ulteriore drenaggio CBR su una argilla A6 (Tabella Drenotube® alla profondità di due AASHTO 10006-A6) portandola da metri e ripristinata l'efficienza idrauli- un indice iniziale pari a 13 MPa, a ca della canaletta attraverso pulizia e 60 MPa dopo 48 ore fino a 111 MPa, stesa di materiale antierosivo; tutto il misurate con prove in sito, dopo 10 sistema di drenaggio è stato succes- giorni. L'agente stabilizzatore ha forsivamente convogliato e le acque nito tempi di maturazione estremamente rapidi e progressioni di allontanate a valle. La presenza in sito di materiale terri- aumento di resistenza per compresgeno con forte tenore argilloso (A6- sione sorprendentemente elevati. La A7 ASSHTO-CNR UNI10006), e l'esi- formulazione liquida rende l'utilizzo genza di riutilizzarlo in posto hanno semplice e l'ambiente di lavoro saluportato alla necessità di considerare bre senza polveri in cantiere, inoltre tecniche per il miglioramento dei - a differenza delle classiche tecniparametri geotecnici delle argille. E' che di addizione a calce - non si stato quindi utilizzato il prodotto tecnico Terra Plus, uno stabilizzatore permanente di argille che, grazie ad una reazione di scambio ionico, forma uno strato impermeabile attorno ai minerali che compongono l'argilla. Questa reazione è permanente e quindi il risultato ottenuto è che l'argilla perde la sua naturale affinità per l'acqua mantenendo stabilità anche in condizioni di bagnato. Il Terra Plus è stato applicato per 6. Applicazione Terra Plus su materiali argillosi 7. Opera a fine lavori 32
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verificano reazioni chimiche fortemente alcalinizzanti (pH>12) che possono indurre danneggiamenti a carico degli elementi strutturali. La diffusa copertura vegetativa sul paramento della terra rinforzata rappresenta un elemento di integrazione ambientale e paesaggistica e soprattutto un fondamentale elemento strutturale che, nel lungo periodo, preserva dallo svuotamento della terra dal frontale dell'opera a causa del dilavamento meteorico. In conclusione l'esperienza ha evidenziato quanto possa essere risolutivo e vincente un approccio tecnico d'insieme che prenda in esame tutti i componenti dei sistemi geotecnici applicati e le loro reciproche interazioni. Tale approccio, seppur basato su concetti progettuali ormai consolidati, attuati però attraverso tecnologie innovative ed ecocompatibili ha consentito la realizzazione di opere "complessive" in cui ogni componente collabora a migliorare il comportamento degli altri; ne risultano interventi fortemente resilienti, efficaci, duraturi ed ecocompatibili.
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IGIENE URBANA
E' allestito con Allison il più piccolo veicolo medio CNG per la raccolta rifiuti di Francia
Il più piccolo veicolo medio CNG per la raccolta rifiuti ha fatto il suo debutto al Pollutec di Lione (29 novembre 2 dicembre). Si tratta dell'Iveco Eurocargo 120EL21 P, allestito con una trasmissione automatica Allison 2500 con tecnologia FuelSense®. In Francia è grande l'interesse per il gas naturale, che ha dimostrato di essere l'alternativa più economica e praticabile ai carburanti tradizionali. Diverse grandi città stanno adottando o prendendo in considerazione il gas naturale per ridurre le emissioni, il rumore e i costi operativi nel settore municipale.
"Iveco è molto attiva nel mercato dei veicoli a gas naturale, che sta vivendo un momento di grande crescita" ha detto Steve Giguet, responsabile sviluppo mercato CNG di Iveco Francia. "Le principali catene di distribuzione francesi hanno fatto da apripista e oggi anche gli utenti finali e i proprietari di flotte pesanti nel settore municipale hanno scelto di affidarsi a questa tecnologia." L'Eurocargo esposto in fiera è allestito con un motore Euro 6 a gas naturale compresso (CNG) da 204 CV abbinato ad una trasmissione completamente automatica Allison 2500
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con tecnologia FuelSense®. Un minicompattatore Farid PN10 ottimizzato per la raccolta di rifiuti organici e un serbatoio CNG da 480 litri/80 kg sono integrati nel camion. Questo allestimento fornisce la miglior combinazione di dimensione e capacità di carico e il veicolo risulta ideale per operare in maniera ecologica nelle aree urbane congestionate e nelle strette vie dei centri storici. Le trasmissioni automatiche Allison sono una soluzione ideale per i veicoli a gas naturale. Gli automatici Allison consentono infatti di sfruttare al meglio questo carburante alternativo, grazie al convertitore integrato che moltiplica la coppia e trasferisce la potenza alle ruote in maniera continua e dolce, assicurando prestazioni e produttività al massimo livello. In altre parole, una trasmissione Allison trasferisce più potenza, mentre un cambio manuale o semiautomatico (AMT) perde potenza a ogni cambio marcia. Inoltre, l'esclusivo pacchetto di software Fuelsense® di Allison è in grado di ridurre i consumi fino al 20 per cento. Esposti al Pollutec anche una spazzatrice Scarab Major 5001 su telaio Eurocargo ML160E21 CNG, un Renault D-Wide, un Econic sempre CNG e uno Scania P340 - tutti allestiti con trasmissioni completamente automatiche Allison.
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VIABILITA' INVERNALE
Firestorm, Speed Brine e AgriWorld sono le ultime novità brevettate Agristrade Il 20 ottobre 2016 si è tenuta presso la sede di Agristrade una visita tecnica che ha riscontrato il vivo apprezzamento degli addetti ai lavori. Hanno partecipato con grande interesse oltre 50 operatori e tecnici delle principali società di gestione della rete stradale ed autostradale locale (Autobrennero, Provincia di Bolzano e Provincia di Trento) e del nord Italia (ANAS Trieste, ANAS Venezia, Autostrada Brescia Padova, Autovie Venete, CAV, BreBeMi, Autostrade Centro Padane, Aspi Genova, AMIAT Torino, Autostrada Milano Serravalle e Autostrada Pedemontana Lombarda). La visita ha potuto coniugare l'esposizione con slide delle ultime novità in tema di preparazione e distribuzione delle soluzioni saline su strada e del telecontrollo degli impianti di stoccaggio remoto, ad una visita dell'officina, nella quale erano in fase di allestimento una serie di impianti, commissionati quest'anno ad Agristrade. Per la precisione, 3 cisterne brevettate per la preparazione e distribuzione su strada di soluzioni di cloruro di calcio ad alta temperatura e pressione (Firestorm), destinate ad Auto strade per l'Italia e ad Asfinag (autostrade austriache) e 6 dissolutori polifunzionali, per la preparazione rapidissima di soluzioni saline (Speed Brine), per Autostrada Brescia - Padova, Provincia di Trento e Strassenbauamt Am berg Sulzbach (strade statali germaniche). Particolare attenzione è stata dedicata agli ultimi affinamenti tecnici, che hanno reso ancora più affidabili ed efficaci le tecnologie presentate. Ulteriore dimostrazione pratica è stata riservata al sistema di telecontrollo sviluppato da Agristrade e denominato AgriWorld, che permette di monitorare in tempo reale lo stato di giacenza dei fondenti presenti negli impianti di stoccaggio remoti, 34
sia di cloruri granulari (tipicamente cloruro di sodio o calcio) o soluzioni saline. Sono stati effettuati dei collegamenti reali ad impianti remoti, dotati di tale tecnologia, con visualizzazione istantanea del loro stato di riempimento, come pure di tutti i dati storici di movimentazione di prodotto (riempimenti e prelievi). Dopo il pranzo, anch'esso organizzato presso l'officina Agristrade, il gruppo si è diretto presso il Posto di Manu tenzione di Pressano della Provincia Autonoma di Trento, situato lungo la S.S. 12 del Brennero. In questa sede è stato dimostrato nella pratica quanto esposto in maniera teorica la mattina, ovvero si è provveduto a produrre in maniera automatizzata la soluzione salina, grazie al sale stoccato in silo (datato 1973 ed in perfetta efficienza ad oltre 40 anni dalla sua installazione) e al più recente impianto di dissoluzione Speed Brine. I convenuti hanno potuto apprezzare l'estrema velocità nella preparazione della soluzione salina, e la separazione e rimozione delle sostanze insolubili, presenti nella maggior parte dei sali antighiaccio. Ha presenziato a tale dimostrazione pratica l'ing. Silvio Zanetti, Direttore del Servizio Gestione Strade della Provincia Autonoma di Trento, che ha voluto dare il suo saluto di benvenuto e al termine della dimostrazione, di commiato, a tutti i partecipanti. Speed Brine: sistema brevettato polifunzionale per la preparazione rapida di soluzioni saline Il sistema Speed Brine ha permesso di rivoluzionare il modo di preparare le soluzioni saline sia in termini di prestazioni che di funzionalità. Fino ad ora erano presenti sul mercato sistemi in grado di produrre le soluzioni saline solo con alcuni dei fondenti stradali comunemente utilizzati e con prestazioni, in termini di produ-
zione oraria, estremamente ridotte. Con Speed Brine si è voluto mettere a disposizione degli utilizzatori un impianto in grado di preparare indistintamente soluzioni liquide con tutti i fondenti disponibili (cloruro di sodio, cloruro di calcio e cloruro di magnesio) con prestazioni nettamente superiori. Dai 2.500 - 3.000 l/h, produzione oraria mediamente dichiarata per preparazione di soluzioni di cloruro di sodio, con Speed Brine si è ora in grado di produrre fino a 10.000 litri in mezz'ora, pari a 20.000 l/h e pertanto con prestazioni da 6 ad 8 volte più veloci. Da non sottovalutare inoltre la possibilità di utilizzare anche fondenti non particolarmente pregiati a basso costo, quale sale marino o salgemma ricco di sostanze insolubili, grazie ad uno speciale sistema di filtraggio e decantazione. Esso consente la separazione delle parti insolubili, la loro raccolta e rimozione dalla vasca di preparazione. I vantaggi che ne derivano sono i seguenti: - grande velocità nella preparazione delle soluzioni saline, che comporta: - estrema velocità di intervento su strada e di ripristino delle scorte strategiche in caso di eventi meteorologici avversi; - costi del personale ridotti, per il minor impiego dello stesso per tali operazioni; - capacità ed ingombri ridotti dei sistemi di preparazione e di stoccaggio e pertanto aree minime da destinare a tali impianti; - polifunzionalità, Speed Brine è in grado di solubilizzare tutti i sali ad uso stradale comunemente usati in viabilità invernale. Un unico sistema che permette la preparazione di diversi tipi di soluzione per i più svariati interventi su strada, dalla distribuzione con liquoerogatrici di soluzioni direttamente sul manto stradale,
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distribuzione di sale umidificato...; - produzione di soluzioni "pulite", lo speciale sistema per la separazione e rimozione di gran parte dei residui insolubili presenti in quasi tutti i sali in commercio (fatte salve alcune eccezioni - sale fino ricristallizzato) permette la preparazione di soluzioni pulite. Ciò comporta la drastica riduzione del rischio di intasamento dei sistemi di distribuzione su strada sia nelle cisterne liquoerogatrici come pure negli spargitori dotati di sistema di umidificazione del sale. - costi di produzione della soluzione nettamente inferiori a quelli delle soluzioni acquistate preconfezionate. 1. L'impianto per lo stoccaggio del cloruro di sodio, dotato di Speed Brine per la preparazione automatica delle soluzioni saline, visitato presso il Posto di Manutenzione di Pressano Provincia di Trento 2. Speed Brine caricato con pala meccanica. Autostrada Brescia Padova - P.M. Agugliaro.
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Si stimano risparmi anche fino ad oltre 70 €/tonnellata di soluzione, in funzione delle condizioni locali di mercato. Speed Brine è disponibile nella versione da 5 e 10.000 litri dotata di sistema di pesatura a celle di carico, per la produzione completamente automatizzata di soluzioni saline, con erogazione del fondente da solubilizzare proveniente ad esempio da silo di stoccaggio, o in versione con caricamento manuale del soluto tramite big bags da 1.000 kg, sacchi da 25 kg o prelevato da stoccaggio alla rinfusa tramite pala meccanica. I principali vantaggi economici ed operativi, derivanti dall'utilizzo del sistema Speed Brine, possono essere così sintetizzati: - le soluzioni saline prodotte in casa costano molto meno delle soluzioni consegnate in loco già preconfezionate; - la possibilità di autoprodurre soluzioni saline svincola l'utilizzatore dalle consegne di terzi, che in periodi di nevicate generalizzate possono subi-
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re ritardi consistenti, pregiudicando il livello qualitativo se non addirittura la fattibilità di un adeguato servizio di viabilità invernale all'utenza; - la certezza di poter sempre disporre di scorte strategiche, a fronte di stoccaggi molto più piccoli (con 1 tonnellata di prodotto solido si producono 3,5 tonnellate di soluzione liquida). Firestorm: il valore aggiunto Con il brevetto Firestorm, Agristrade offre un importante valore aggiunto nella distribuzione delle soluzioni saline su strada. Le autobotti innaffiatrici comuni hanno infatti solamente la capacità di caricare soluzioni saline preventivamente confezionate, stoccate in appositi serbatoi e di distribuirle successivamente a temperatura ambiente sulla carreggiata stradale. Firestorm rivoluziona il modo di effettuare il servizio di viabilità invernale, avendo la capacità sia di produrre che di distribuire il fondente liquido. Esso è dotato di uno speciale sistema di dissoluzione, che permette la autopreparazione rapidissima della
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soluzione di cloruro di calcio. E' noto che il cloruro di calcio sciogliendosi in acqua sviluppa calore (effetto esotermico). Calore che viene "imbrigliato" all'atto della preparazione all'interno del serbatoio coibentato, per mantenerlo alla massima temperatura di erogazione su strada. Si ottengono così i seguenti importantissimi vantaggi: - distribuzione su neve e/o ghiaccio di soluzione ad alta temperatura (da 55 a 70°C); - grazie ad una speciale barra brevettata, la soluzione calda viene distribuita con getti rettilinei, ad una pressione di 7 bar. Ne consegue un triplice effetto chimico - termico - meccanico dirompente per la rapida fusione 3 e rimozione degli strati scivolosi; rapidità di fusione garantita dall'effet- risparmio: sia nei costi di prepara- to termomeccanico prodotto dalla zione della soluzione salina, che soluzione erogata ad alta temperatucome già sopra evidenziato sono net- ra e pressione, garantisca dei risultati tamente inferiori a quelli della soluzio- eccellenti nelle situazione operative ne comperata già confezionata; sia più gravose. per il minor numero di interventi e per le minori quantità di fondente neces- Sistema di telecontrollo AgriWorld sario su strada, a fronte della mag- Esso consiste nella raccolta, presso giore e più rapida capacità fondente un server centralizzato, dei dati di ottenuta con il calore e la pressione giacenza e movimentazione del prodi erogazione; dotto provenienti dai vari depositi di - disponibilità di un mezzo polifunzio- stoccaggio (sia silos per il prodotto nale, in grado di effettuare le opera- solido granulare che impianti per zioni ordinarie (prelevamento e distri- stoccaggio di soluzioni liquide) e la buzione della soluzione salina pre- loro messa a disposizione a tutti gli stoccata nei serbatoi), ma anche utenti abilitati. quelle di emergenza (contrasto al Anche impianti datati e pertanto privi freezing rain, ghiaccio, "talloni" di di sistemi di rilevamento delle giacenneve compressa...), in cui il valore ze possono facilmente essere allestiaggiunto dato dall'alta temperatura e ti, a costi contenuti, con sensori di pressione di esercizio, sono determi- misurazione applicabili sulle strutture nanti per il buon esito del servizio di in modo non invasivo. viabilità invernale all'utenza. Per quanto attiene i silos di stoccagTali vantaggi sono amplificati nel gio del sale, essi possono essere caso di impiego di questa nuova tec- dotati di speciali sensori estensimetrinologia sugli asfalti drenanti, che ci, da applicarsi alle colonne di sostecome è noto abbisognano di una gno, che traducono la compressione maggior cura nei trattamenti di viabi- e/o trazione misurata, in un dato di lità invernale. E' indubbio che un peso. Con opportuna coibentazione mezzo con prestazioni dirompenti, della parte di struttura oggetto della come è appunto il Firestorm, per la misurazione e ad altri accorgimenti
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elettronici, si compensano in maniera adeguata le deformazioni dovute ad escursioni termiche. I serbatoi di stoccaggio delle soluzioni saline vengono invece allestiti con sensori ad ultrasuoni, da posizionarsi sulla parte superiore dei serbatoi. Il sistema AgriWorld consente pertanto di poter accedere in tempo reale e da remoto tramite qualsiasi dispositivo avente accesso ad internet (PC da tavolo o portatile...) alla giacenza dell'impianto, come pure verificare i consumi e le movimentazioni di prodotto effettuate. Ciò è particolarmente utile per conoscere in ogni momento le situazioni delle scorte strategiche e poter provvedere rapidamente al loro ripristino, in particolar modo per quegli impianti allocati in posti di manutenzione non presidiati. 3. Firestorm in azione in Austria. Evidente effetto penetrazione termomeccanica su neve compatta 4. Firestorm da 12.000 l su telaio scarrabile con gancio - Asfinag Austria 5. AgriWorld: il grafico relativo le movimentazioni di prodotto eseguite in un anno
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PORTATTREZZI
Nuovi trattori John Deere Serie 5R: più confortevoli, più compatti e più efficienti
John Deere presenta una nuova serie di trattori agricoli compatti progettati per soddisfare le esigenze delle aziende e degli allevamenti di dimensioni medio - piccole. Sviluppati sulla base dei precedenti modelli 5R, i nuovi trattori della serie 5R John Deere sono stati concepiti per offrire un maggior livello di comfort, compattezza ed efficienza. Con un passo ottimizzato di 2,25 m, la nuova famiglia 5R combina un telaio a fusione unica ricurvo con un centro di gravità basso per facilitare l'installazione in movimento del caricatore frontale, mantenendo inalterati gli alti livelli di manovrabilità con un raggio di sterzata di soli 3,75 m, anche con il caricatore montato. I nuovi modelli 5090R da 90 CV, 5100R da 100 CV, 5115R da 115 CV e 5125R da 125 CV sono dotati di motori PWX John Deere da 4,5 litri a basso consumo di carburante, conformi allo standard Stage IIIB/T4i. Grazie al sistema Transport Power Management (TPM), questi motori a 4 cilindri solo diesel forniscono 10 CV in più per le applicazioni di trasporto. E' possibile scegliere fra tre varianti di trasmissione, che includono il
modello base CommandQuad™ manuale 16/16, con quattro gamme e quattro marce PowerShift per ogni gamma, CommandQuad™ automatica 16/16 e Command8 32/16, con ot t o marc e P owerS hif t ed una modalità ECO che consente una velocità massima di 40 km/h a soli 1.759 giri/min. Mentre tutte queste trasmissioni includono una frizione completamente automatica, marce di avvio individuali, velocità a regolazione individuale e freno di stazionamento elettrico, il livello Premium di Command8 32/16 offre anche un cambio automatico di serie. Quest'ultima caratteristica è disponibile come opzione anche sulla trasmissione CommandQuad™ 16/16. Con un pes o d i s pe diz i one di 4,3 tonnellate, i nuovi trattori della serie 5R sono in grado di sollevare f ino a 4 , 7 o, in v ia opz ion ale, 5,3 tonnellate. Il sistema idraulico a centro aperto è dotato di una pompa standard da 96 litri/min ed è anche disponibile con una versione a compensazione di pressione e portata (PFC) da 117 litri/min. I quattro distributori idraulici, a controllo mec-
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canico od elettronico, assicurano cicli di lavoro veloci. Per un maggiore comfort dell'operatore, in particolare su terreni accidentati, i nuovi trattori della serie 5R John Deere sono disponibili con la sospensione dell'assale anteriore, dotata di bracci indipendenti e regolazione continua di +/-45 mm che consente l'arresto completo quando necessario. E' anche disponibile un sistema opzionale di sospensione meccanica della cabina, esente da manutenzione, che impiega due ammortizzatori regolabili per sostenere la sospensione pneumatica del sedile Grammer®. Questo sedile è generalmente incluso nella dotazione standard dei trattori della serie 6R ed offre una regolazione lombare, una rotazione compresa tra 5 e 15 gradi ed un sistema opzionale di riscaldamento. La nuova cabina dei trattori della serie 5R presenta un piantone dello sterzo inclinabile, il display PDU+ sul montante d'angolo, un parabrezza panoramico ed un pannello di comando ergonomico. Per azionare il caricatore frontale, John Deere permette di scegliere tra i joystick meccanici ed i nuovi joystick elettronici, entrambi collegati al sedile del trattore. Inoltre, il nuovo caricatore frontale 543R offre il sistema di aggancio automatico dell'attacco e dell'attrezzo, una capacità di sollevamento incrementata del 10%, una maggior forza di strappo ed un angolo di richiamo più ampio. A seconda dell'operazione, sia i caricatori 543R sia i 603R sono dotati di diverse opzioni di livellamento. Progettati per lavorare in colture a file strette, colture specializzate e vigneti, i nuovi trattori della serie 5RN presentano una larghezza minima di 1,7 m, una cabina stretta e trazione anteriore meccanica. 37
PORTATTREZZI
Willtec presenta i portattrezzi radiocomandati RoboFlail
Willtec S.r.l., giovane e dinamica azienda della provincia di Treviso, nata dalla passione dei titolari per le macchine agricole e le attrezzature innovative per la gestione del verde, ha portato sul mercato nazionale i prodotti della gamma RoboFlail, ideati e costruiti in Germania. RoboFlail comprende un'ormai collaudatissima serie di 4 macchine altamente professionali per la gestione del verde e non solo. Tutti e 4 i modelli sono dispositivi cingolati a controllo remoto, con una portata del radiocomando che arriva a 300 metri. Ogni diverso esemplare ha il sottocarro molleggiato per meglio adattarsi al terreno, ed il carro è rigorosamente fisso, e non allargabile, per una scelta tecnica del costruttore (con 40 anni di esperienza nella realizzazione di portattrezzi cingolati), poiché è stato riscontrato che il sistema di allargamento dei cin-
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goli potrebbe subire danni o addirittura rompersi considerando le situazioni tipiche di lavoro di questo tipo di macchine. Particolare importanza è stata data ad ogni dettaglio, come per esempio i numerosi ingrassatori presenti sulle macchine per garantire un'ottimale lubrificazione di tutte le parti mobili, al radiatore con ventola Cleanfix per la
pulizia del radiatore stesso mantenendo quindi la massima efficienza di raffreddamento. Il modello di punta dell'intera gamma è RoboFlail Vario, un vero e proprio portattrezzi, con un design davvero unico sul mercato: è infatti dotato di un sollevatore anteriore a 3 punti Cat 1 e di una PTO meccanica da 1.000 giri/min, che trasmette una coppia di ben 330 Nm in ogni situazione e rigorosamente senza perdite. Altra importante caratteristica è data dal motore basculante che si sposta in modo automatico a monte in modo da controbilanciare il suo stesso peso (incrementando quindi la pendenza massima superabile), e per mantenere sempre la giusta lubrificazione di tutto l'apparato. Il sollevatore, che ha una capacità di sollevamento di 500 kg, è dotato di traslatore con un movimento totale di circa 40 cm, e di un innovativo siste-
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ma di gestione della capacità di sollevamento (gestito dal radiocomando), che consente all'operatore di scegliere lo sforzo del sollevatore in modo da garantire un'ottima motricità in tutte le situazioni. Il motore scelto per il RoboFlail Vario è un Yammar a 3 cilindri da 38 HP; è inoltre disponibile una versione da 50 HP. La caratteristica vincente di questa macchina è comunque data dal sollevatore a 3 punti e dalla PTO meccanica (azionata tramite frizione elettromagnetica) che permette all'utilizzatore di applicare una gamma praticamente infinita di accessori, per esempio trincia, cippatrice, turbina da neve, verricello, fresaceppi... Potendo fra l'altro scegliere tra tutti i produttori di attrezzature agricole presenti sul mercato, si possono addirittura applicare attrezzature già in possesso, consentendo quindi un gran risparmio economico. La trasmissione del RoboFlail Vario è idrostatica, con velocità massima di 8 km/h e freno negativo. Nella gamma sono inoltre presenti il RoboFlail One e RoboFlail One D, modelli molto simili che si differenziano per motorizzazioni e sistema di taglio. Entrambi, grazie alle proprie caratteristiche, riescono a superare pendenze inavvicinabili per tutte le altre macchine della stessa categoria.
Con un'altezza di soli 110 cm ed una larghezza di 180 cm, e con tutte le masse disposte in basso, i portattrezzi hanno un baricentro praticamente attaccato al suolo, unendo quindi la grande stabilità ad un peso di soli 750 kg: questi due modelli riescono ad avere un'aderenza straordinaria senza rovinare il manto erboso. RoboFlail One dispone di un motore Kawasaki a benzina da 25 cavalli e un impianto di taglio a 2 o 3 lame, a scarico laterale o posteriore che possono essere scelti dall'utilizzatore in base alle proprie esigenze. RoboFlail One D presenta invece un potente motore diesel da 3 cilindri Yammar da 25 HP. Per questa versione il sistema di taglio scelto è un robusto trincia con coltelli a Y in grado di trinciare rovi e piccoli arbusti, molto apprezzato per la manutenzione di parchi, sottoboschi e, soprattutto, piste da sci.
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Per entrambi i modelli RoboFlail One la larghezza di taglio è di 122 cm con una resa oraria di 5.000 m2/h. La gamma comprende un ulteriore portattrezzi, simile per caratteristiche al RoboFlail Vario: dispone infatti di un sollevatore a 3 punti. In questo modello però la PTO è idraulica, e agisce su un trincia anteriore con coltelli a Y, inoltre è possibile tramite radiocomando invertire il senso di rotazione del trincia, consentendo così all'operatore di lavorare in entrambi i sensi di marcia, senza quindi dover effettuare manovre di svolta, permettendo un notevole risparmio di tempo e senza il rischio di danneggiare il cotico erboso durante le manovre di svolta. Per questa macchina è stata anche sviluppata una doppia barra falciante da applicare anteriormente e posteriormente (con una larghezza di taglio di 3,20 metri), particolarmente indicata per lo sfalcio lungo canali e fiumi perché permette di tagliare anche l'erba più prossima all'acqua senza rischiare di compromettere la macchina. RoboFlail Plus ha riscosso molto successo nella manutenzione dei parchi fotovoltaici poiché, grazie alla sua altezza di soli 100 cm, riesce ad effettuare agilmente lo sfalcio dell'erba pure nella situazione in cui l'altezza massima di passaggio è limitata.
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IGIENE URBANA
Gestione rifiuti nell'area fiorentina: Quadrifoglio al servizio dei cittadini in sicurezza con Brigade Elettronica
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Da oltre mezzo secolo, Quadrifoglio S.p.A. gestisce il ciclo integrato dei rifiuti di Firenze, più precisamente dei 12 comuni dell'area fiorentina e del Chianti. Una zona veramente estesa, arrivata a quasi 1.000 km2, con circa 675.000 abitanti serviti, più, nel 2015, 9 milioni di turisti solo nel capoluogo toscano e ben 14 milioni in tutta l'area. Numeri davvero importanti, che ri chiedono un'organizzazione accurata e puntuale del servizio, fondata su una
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struttura consolidata, attenta alla sostenibilità ambientale e all'impatto sociale, grazie a un dialogo continuo con il cittadino e ad un'assoluta trasparenza. Queste le basi che hanno portato Quadrifoglio, nata come ASNU nel 1955, alla realtà odierna, con un bacino di utenza sempre più esteso e la ferma volontà di passare dall'attuale 59,10% di raccolta differenziata (su 400.000 tonnellate totali di rifiuti raccolte) ad un 70%, nel giro di un
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paio di anni. Quadrifoglio punta ad una gestione dei rifiuti il più possibile differenziata e, al contempo, gradita alla popolazione, cercando soluzioni adatte a soddisfare ambedue le necessità. Ha così introdotto 300 campane interrate a scomparsa nella zona centrale di Firenze e dei cassonetti uploader fuori dal centro urbano. Tale scelta consente un facile smaltimento per i cittadini e un'agevole raccolta per Quadrifoglio, che, con ben 870 veicoli attrezzati, in prevalenza di grandi dimensioni, non ha difficoltà a svuotare campane e cassonetti. E proprio su questi veicoli Quadri foglio ha deciso di montare dispositivi di sicurezza aggiuntivi per consentire all'operatore di manovrare in maggiore serenità e per arrecare meno disagio ai residenti. Innanzitutto, ha equipaggiato la gran parte delle macchine con bbs-tek®, un avvisatore acustico a banda larga che va a sostituire il tradizionale avvisatore per la retromarcia, tanto utile per segnalare il rischio del mezzo in opera quanto fastidioso per gli abitanti quando in azione di notte o di primo mattino. bbs-tek® è un dispositivo brevettato da Brigade Elettronica, leader nei
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dispositivi di sicurezza per veicoli per le operazioni di raccolta rifiuti, in commerciali e macchine operatrici, particolare per monitorare i fianchi, che emette un caratteristico "shh soprattutto quello destro, opposto alla shh" simile ad un "soffio forte", un postazione di guida, meno controlla"suono bianco”, direzionale, e, quindi, bile a occhio e più pericoloso perché prontamente localizzabile. Un suono in prossimità dei marciapiedi. Si difacilmente udibile solamente nella mostra efficace anche per visionare il zona di vero pericolo, circoscritto lad- retro del veicolo: rispetto alla tradiziodove realmente serve, che riduce nale ed obbligatoria telecamera per drasticamente l'inquinamento acusti- la retromarcia, la telecamera posteco, arrivando, grazie ad una rapida riore di Backeye®360 Select è posidispersione, ad eliminarlo. zionata in alto, dando una visione Dopo l'esperienza positiva con bbs- completa di tutta l'area retrostante, tek®, tanto che ora, per i mezzi nuovi anche delle persone che inavvertitadestinati a circolare in centro, ne mente si trovano a ridosso. richiede l'installazione direttamente al Un sistema apprezzato, che dimostra costruttore, Quadrifoglio ha adottato l'attenzione di Quadrifoglio per la un altro valido ausilio di Brigade sicurezza dei propri operatori. Non è, Elettronica: Backeye®360 Select, un difatti, un caso che sia tra le poche sofisticato sistema di telecamere che aziende in Italia certificata, oltre che fornisce all'autista una panoramica Iso 9100 ed Iso 14001, già dal 2004 completa del veicolo, per manovrare anche Ohsas (Occupational Health senza alcuna difficoltà, anche in vie and Safety Assessment Series) strette e zone affollate, garantendo 18001, la norma che, secondo uno l'incolumità delle persone e del standard internazionale, fissa i requimezzo. Backeye®360 Select si com- siti che deve rispettare un sistema di pone di quattro telecamere ad angolo gestione a tutela della sicurezza e molto ampio con lenti a 187° che della salute dei lavoratori. azzerano gli angoli ciechi, riprodu- Una certificazione ottenuta a pieno cendo una vista a 360° tutto intorno merito, con elevati standard di sicual mezzo in una sola immagine. Un rezza e un approccio innovativo al software intelligente, appositamente lavoro, teso a valorizzare l'operato studiato da Brigade, appiattisce le dei propri mille dipendenti. immagini grandangolari, elimina istantaneamente le distorsioni fisheye e, in contemporanea, bilancia le differenti luminosità delle varie inquadrature, riunendole in tempo reale per una visione senza soluzione di continuità sul monitor in cabina, in questo caso da ben 10". Backeye®360 Select è ideale per i mezzi che circolano nel centro di Firenze che, dovendo svuotare le campane, sono abbastanza ingombranti: lunghi circa 10 metri e larghi 2 metri e mezzo, sono a rischio collisione per via delle strade strette, delle macchine parcheggiate e della marea di gente che cammina per la città. Backeye®360 Select è un alleato prezioso sia per gli spostamenti, sia 6 Lavori Pubblici n. 83 novembre - dicembre 2016
Quadrifoglio, infatti, crede molto nelle risorse umane e cerca di rendere confortevole il lavoro per i propri autisti, dotandoli di mezzi moderni e ben equipaggiati, e di tutelarli, incentivandone la produttività. A riprova, in caso di sinistro, se dichiarato, l'autista non incorre in alcuna sanzione disciplinare e Quadrifoglio sta anche pensando a un sistema di registrazione delle immagini, per evitare richieste di risarcimento fraudolente e per verificare le reali dinamiche in caso di incidenti. Ovviamente, anche per tale esigenza, Brigade Elettronica ha la soluzione adatta: MDR, i nuovi sistemi di videoregistrazione digitale mobile che possono archiviare fino a 1.164 ore di riprese, ora anche con tecnologia wi-fi. Al momento è un'applicazione ancora al vaglio, ma rientra perfettamente nella politica di Quadrifoglio: un servizio capillare ed efficiente, in economicità e sicurezza, per la salvaguardia e il benessere del cittadino e dei propri dipendenti. 1. 6. Mezzi Quadrifoglio per la raccolta rifiuti 2. 3. Monitor Brigade Elettronica 4. Telecamera anteriore 5. Telecamera posteriore
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MOVIMENTO TERRA
Wacker Neuson WL28: versatile aiuto per le operazioni di cantiere
La nuova pala gommata Wacker Neuson è un compatto gioiello di potenza. Terra, sabbia o piante: le pale gommate sono insostituibili aiutanti per le operazioni di trasporto. Con la nuova WL28, Wacker Neuson dimostra ancora una volta che è possibile conciliare senza problemi una struttura compatta e un'elevata capacità di carico della macchina nonché un alto grado di flessibilità. Le pale gommate vengono utilizzate quando è necessaria una macchina flessibile e affidabile per il trasporto di materiale: nei lavori di architettura di giardini e del paesaggio, nel parco nolo, nel settore comunale e per le imprese edili. Inoltre le macchine devono essere progettate in modo da consentirne l'utilizzo anche in spazi ristretti. Ed è proprio questo il punto di forza della nuova pala gommata WL28 di Wacker Neuson. Grazie alle dimensioni compatte e al peso d'esercizio ridotto, che consentono il trasporto sui normali rimorchi per camion, e una minore altezza libera inferiore a 2,3 metri, non ci sono problemi con la maggior parte delle sovrastrutture. I clienti che durante la configurazione della pala gommata 42
hanno scelto una postazione di guida con tettuccio di protezione dell'operatore ribaltabile (EPS) possono ridurre ulteriormente l'altezza libera. Nonostante le dimensioni compatte, la pala gommata è un vero gioiello di potenza: con un carico di ribaltamento di 1,9 tonnellate è possibile trasportare senza problemi le merci, ad esempio un pallet di pietre per pavimentazioni con fino a otto strati di pietre. Anche il carico di camion da cantiere non è un problema grazie all'altezza di carico di 2,33 metri. La guida parallela ottimizzata e due cilindri di sollevamento di grandi dimensioni assicurano un potente braccio di carico. La visuale ha rappresentato un importante aspetto durante lo sviluppo della nuova pala. Nei cantieri si lavora sempre a pieno ritmo ed è assolutamente indispensabile una visuale libera dell'area di lavoro. Per questo l'altezza della sezione anteriore della WL28 è stata mantenuta particolarmente bassa. In questo modo l'utente ha sempre un'ottima visuale degli attrezzi che possono essere facilmente utilizzati e cambiati. La stabilità della pala gommata costituisce un altro punto importante.
Grazie all'interasse corto e al giunto articolato, la WL28 non dispone solo di una elevata stabilità ma anche di un'estrema maneggevolezza su tutti i terreni con un angolo di oscillazione di 12 gradi. I raggi di sterzata ridotti sono possibili grazie a un angolo di articolazione di 44 gradi. Un blocco differenziale al 100% assicura che la pala gommata abbia la massima trazione anche su fondi difficili. Il risultato: elevate forze di spinta con ridotto carico del suolo e tutto questo proprio quando le condizioni di lavoro lo richiedono. Una moderna pala gommata è molto di più di un semplice apparecchio di trasporto: grazie alle varie opzioni idrauliche, la caricatrice si trasforma anche in un vero e proprio portattrezzi. Anche sotto questo aspetto la nuova WL28 è perfettamente equipaggiata: un impianto idraulico ad alte prestazioni da 58,5 l/min consente di utilizzare senza problemi attrezzi idraulici quali pacciamatrici, spazzatrici, benne miscelatrici per calcestruzzo o scope per erbacce e quindi di aumentare la produttività complessiva del veicolo. Una vasta scelta di attrezzi amplia ulteriormente lo spettro di impiego della pala gommata aumentando così anche la sua economicità. Una particolarità della pala gommata di Wacker Neuson è rappresentata dalla postazione ribaltabile del conducente, che facilita l'accesso per la manutenzione dell'impianto idraulico, delle condutture e del motore, e assicura così una manutenzione rapida e senza complicazioni con conseguente riduzione dei tempi di inattività. Con la nuova WL28, Wacker Neuson porta dunque sul mercato una macchina che unisce compattezza, versatilità, potenza e semplicità di manutenzione.
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