6 Il tecnico superiore per l'edilizia green: un percorso formativo innovativo Dana Vocino 8 Un complesso scolastico Containex da record a Lana 10 TreEmme MM135MC: il tuttofare sempre a disposizione 12 Green Projects riporta a nuovo una panchina sul lungolago di Arona 14 L'Iper Ammortamento per l'acquisto dei sistemi Kleenoil ICC 16 MultiOne: la multifunzionalità a servizio del verde 18 Trenino Dotto Euro VI tra Fermo e Porto San Giorgio Ga. Marchelli 20 Occhi puntati su Canter E-Cell al Freight in the City di Londra 21 Pellenc, esperienza e tecnologia al servizio dell'ambiente 22 Presentazione Bonetti al Passo del Tonale Gh. Marchelli 24 Bracci centrali Hymach per trattori Expanse ed Extreme Gh. Marchelli 26 Incontro tecnico Schmidt: frese e turbofrese 28 Al Sima 2017, Ferri ha presentato la nuova decespugliatrice idraulica modello TSH 30 Fiedler e Mercedes Unimog: binomio perfetto! 33 Dalle piste ciclabili alle strade, arriva il primo asfalto 100% green 34 Una nuova generazione di macchine per la manutenzione del verde 36 John Deere al Sima 2017: all'insegna dell'innovazione 39 Una municipalizzata spagnola aggiunge alla propria flotta 22 veicoli allestiti con Allison 40 Stoccarda investe nell'alimentazione a metano e sceglie Econic per la raccolta rifiuti 42 Sistema per attuare la preparazione delle acque di prima pioggia LSI- Lastern 44 Bracci Ferri su portattrezzi Unimog: binomio di eccellenza 46 Bobcat lancia il nuovo escavatore E17Z con profilo girosagoma ZTS 48 Dalle spiagge tropicali alle nevi perenni: a Samoter 2017 le macchine movimento terra adatte a tutte le situazioni 49 I costipatori a batteria Wacker Neuson durano più a lungo 50 Buche e strade dissestate: la soluzione per le Pubbliche Amministrazioni dagli asfalti modificati con gomma riciclata
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Il tecnico superiore per l'edilizia green: un percorso formativo innovativo DANA VOCINO - Fondazione Ecosistemi
L'Istituto Tecnico Superiore per le nuove tecnologie per il Made in Italy di San Paolo D'Argon (BG) ha avviato quest'anno il biennio in "Edilizia Green". Il percorso di studi, rivolto a diplomati e in particolare ai geometri, è finalizzato a formare tecnici superiori con diverse competenze, a supporto della filiera dell'industria delle costruzioni green. Il piano di studi è molto articolato e spazia dalle diagnosi energetiche degli edifici, alla progettazione degli interventi di retrofit, al cantiere sostenibile, all'acustica, alla domotica, alla Smart innovation, al Building Information Modeling, alle analisi del ciclo di vita per i materiali da costruzione, ai sistemi di gestione ambientale. Gli allievi sono guidati attraverso lezioni teoriche, workshop, laboratori e stage in un percorso formativo articolato (2.000 ore nei due anni) che permetterà loro da una parte di maturare una consapevolezza sui temi della sostenibilità ambientale e sociale, e dall'altra di acquisire competenze per lo svolgimento di una serie di attività tecniche di supporto alla progettazione per nuove costruzioni, ristrutturazioni e riqualificazioni energetiche degli edifici, alla gestione del cantiere, alla verifica e al monitoraggio delle performance ambientali e energetiche dell'edificio, in un'ottica di ciclo di vita. E' una figura tecnica che potrà operare sia in proprio che a supporto di ingegneri e architetti in diversi ambiti: a) per la parte energetica i tecnici saranno in grado di effettuare diagnosi energetiche, contribuire a progettare soluzioni tecniche e impiantistiche (ad energia rinnovabile) per migliorare la prestazione dell'involucro e individuare le soluzioni più efficienti, e saranno in grado di effettuare tutte le azioni di controllo e monitoraggio una volta realizzati gli interventi; b) per la parte di supporto alla progettazione, effettueranno le ricerche di mercato per tutte le forniture necessarie (materiali da costruzione, componenti prefabbricati, impianti...) e saranno in grado di selezionare i 6
prodotti in base al contenuto di riciclato, alla disassemblabilità dei componenti, alla riciclabilità a fine vita; sapranno individuare i materiali migliori sotto il profilo della salubrità (materiali privi di sostanze pericolose) e sapranno interagire con il progettista per definire in modo corretto lo scenario di fine vita; selezioneranno inoltre gli impianti produttivi di materiali da costruzione più vicini al cantiere, progettando correttamente la fase di realizzazione e valutandone gli impatti con gli strumenti di valutazione degli impatti (PEF, carbon footprint, analisi del ciclo di vita...); c) sempre in fase di progettazione saranno in grado di effettuare le scelte più opportune per garantire una elevata qualità ambientale interna, effettuando i calcoli e definendo le soluzioni architettoniche e tecniche che garantiscono il miglior comfort termoigrometrico, un'idonea illuminazione naturale, l'assenza di rischi per quanto riguarda l'inquinamento elettromagnetico o da radon; d) altri ambiti fondamentali per l'edilizia green nei quali i tecnici potranno svolgere la loro attività sono quelli della gestione della risorsa idrica nell'edificio (progettando soluzioni tecniche e tecnologiche per il risparmio e il riciclo dell'acqua e per il recupero e riutilizzo delle acque meteoriche; e) in fase di realizzazione saranno in grado di effettuare una programmazione del cantiere che sia coerente con un Sistema di Gestione Ambientale e saranno quindi in grado di controllare tutti gli aspetti ambientali critici in un cantiere, aiutando l'impresa di costruzione a ridurre i rischi ambientali, a gestire correttamente i rifiuti da C&D, a realizzare demolizioni selettive e anche a formare gli operatori per le azioni di controllo operativo e risposta alle emergenze ambientali che si dovessero verificare in cantiere; f) subito dopo la realizzazione dell'edificio (nuovo o ristrutturato), si occuperanno della verifica della rispondenza tra le performance energetiche e ambientali attese e le performance
realmente raggiunte dall'edificio; si tratta di eseguire una serie di misurazioni, controlli e verifiche attraverso le quali certificare appunto il raggiungimento degli obiettivi di progetto. Questo aspetto si lega anche ad una possibile integrazione delle competenze degli allievi dell'ITS con molte delle attività di controllo e verifica richieste nell'ambito dei protocolli internazionali di certificazione dell'edilizia sostenibile (LEED, BREAM, HQE...). I tecnici potranno quindi anche collaborare con progettisti accreditati in uno di questi protocolli. Un ulteriore possibile sbocco lavorativo potrà essere quello dell'eco design dei materiali da costruzione: in questo caso i tecnici potranno collaborare con aziende di produzione di materiali e componenti per l'edilizia, effettuando analisi del profilo ambientale dei prodotti, definendo opzioni di miglioramento o sviluppando nuovi materiali a basso impatto ambientale. E questo tipo di attività potrebbe poi sfociare anche in nuovi brevetti e quindi nella possibilità di creare start up innovative in questo settore. Infine un altro possibile ambito di attività riguarda la gestione di edifici esistenti, pubblici o di uso pubblico. In questi casi è fondamentale il risparmio energetico e l'abbattimento dei costi di gestione così come anche il mantenimento di elevati standard di qualità ambientale interna ed esterna. Il protocollo LEED EB-OM (Existing Building Operations and Maintenance) è un protocollo internazionale che serve a gestire in modo corretto un edificio sostenibile, garantire nel tempo la sua efficienza dal punto di vista energetico, garantire nel tempo un'elevata qualità ambientale e il benessere degli utenti. Nelle attività previste dal protocollo rientrano una serie di azioni di controllo e monitoraggio (Sustainable Management) che i tecnici dell'ITS potranno sicuramente svolgere grazie alle competenze e conoscenze acquisite nel corso degli studi e degli stage proposti dall'ITS.
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PREFABBRICATI
Un complesso scolastico Containex da record a Lana
Durante l'estate 2016, in sole tre settimane è stata ultimata la più grande struttura d'Europa composta da moduli abitativi dell'azienda austriaca Containex. A valutare il tempo impiegato non si può che restare impressionati: in due settimane sono stati consegnati e messi in opera 117 moduli container e,
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in un'ulteriore settimana, la scuola prefabbricata è stata portata a termine. La realizzazione con tale tecnologia costruttiva in moduli abitativi Containex è avvenuta grazie alla ditta altoatesina Niederstätter S.p.A., partner commerciale di Containex per la zona, alla quale ha fatto particolarmente piacere l'elogio del sindaco di Lana, Harald
Stauder, che ha sottolineato tutta la propria soddisfazione di aver potuto contare su un fornitore locale noto per gli elevati standard qualitativi. Anche l'impresa Carron Bau, vincitrice dell'appalto per la ricostruzione della scuola media di Lana, è del medesimo parere, tanto che ha incaricato Niederstätter di fornire la struttura provvisoria a noleggio in cui gli studenti saranno ospitati sino alla fine dell'anno scolastico 2017. Il termine "struttura provvisoria" può ingannare, perché in realtà si tratta di una vera e propria sede scolastica temporanea tenuta a soddisfare tutti i requisiti di legge ed attrezzata come ogni altra scuola. "Tra l'altro era necessario adeguarsi ai carichi portanti richiesti per il pavimento ed il tetto", spiega Roman Trojer, responsabile del reparto container e prefabbricati in Niederstätter. "Ma la grande sfida era costituita dalle norme antincendio. Rispettare queste ultime utilizzando moduli abitativi non è stato proprio semplice. In Alto Adige ci troviamo
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nella situazione del tutto particolare di avere contemporaneamente poco spazio e normative rigorose. In altri luoghi gli edifici scolastici provvisori sono a un solo piano, il che rende le cose molto più semplici. Ma da noi di solito non c'è abbastanza spazio." Il complesso scolastico di Lana appare notevole sotto vari aspetti: in primo luogo per le sue ragguardevoli dimensioni. L'edificio accoglie infatti 400 studenti, 70 docenti, ed è la più grande struttura composta da moduli abitativi in Europa realizzata con questa tecnologia costruttiva. Inoltre vanta una dotazione tecnologica di tutto rispetto: impianto antincendio e antintrusione, illuminazione a norma e perfettamente calcolata per le aule, impianto di riscaldamento e condizionamento, speciale sistema di cablaggio dati, moderne varianti di isolamento e le necessarie capacità strutturali. Ugualmente da record è stata la durata del cantiere: solo tre settimane. "Chiaramente i container sono stati consegnati già prefabbricati", spiega il responsabile del progetto Gerhard Herbst. "Ma come sempre in questo tipo di impianti sono stati necessari vari interventi successivi, in particolare per quanto riguarda la protezione antincendio. Piuttosto impegnativa è stata la posa del rivestimento in gesso dei collegamenti tra i container, un'operazione che ha dovuto essere ese-
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guita con grande cura per poter garantire il grado di protezione antincendio richiesto." Un altro dettaglio interessante è il cortile per la ricreazione integrato nell'impianto: parte dei moduli abitativi sono stati sopraelevati su una piattaforma in acciaio al di sotto della quale è stato ricavato uno spazio coperto per i ragazzi. Per poter terminare l'impianto scolastico rispettando la scadenza prefissata, sono state impiegate più squadre di montaggio. I dati complessivi sono impressionanti: 117 moduli disposti su tre piani e 1.730 m2 di superficie, per un totale di 21 aule e spazi ricreativi
interni ed esterni per gli studenti. Successivamente è stata realizzata anche la decorazione artistica della facciata ad opera di Philipp Messner, intervento incluso nell'appalto. Lo straordinario complesso scolastico temporaneo di Lana ha visto poi organizzata una giornata di "porte aperte". I responsabili del reparto container di Niederstätter hanno guidato le centinaia di partecipanti attraverso i nuovi ambienti della scuola. L'atmosfera generale è stata di grande stupore per l'alta qualità della realizzazione, con il riscontro di moltissime impressioni positive.
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PORTATTREZZI
TreEmme MM135MC: il tuttofare sempre a disposizione
Sviluppato secondo le nuove norme della Mother Regulation Il mercato della manutenzione e più in generale quello dei terzisti necessita di macchine sempre più specializzate e performanti. Con l'entrata in vigore della nuova norma denominata Mother Regulation, le macchine sono chiamate a diventare più sicure ed avanzate. Questa modifica è stata fortemente voluta dall'Unione Europea per tutelare i lavoratori, spesso chiamati ad utilizzare trattori o mezzi
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di fortuna adattati ad effettuare lavori per cui non sono erano stati concepiti In questo contesto in profonda evoluzione, TreEmme presenta il suo trattore portattrezzi MM135MC, un vero e proprio tuttofare concepito seguendo i più innovativi concetti ingegneristici e già certificato per le nuove norme. Questo modello fa parte della nuova serie Light Duty dei portattrezzi TreEmme, mezzi in grado di operare in contesti difficili e dotati di una grande duttilità in diversi ambiti applicativi.
Un vero e proprio tuttofare Una macchina completamente nuova, la più piccola del brand che fa parte di Merlo Group. Nata per fornire al mercato un mezzo innovativo e versatile, che fosse indirizzato alle applicazioni multiuso delle municipalità e delle aziende che si occupano di manutenzione del verde stradale. E non solo: con un forte appeal verso tutte quelle applicazioni borderline che permettono un impiego nel corso di tutto l'arco dell'anno. Il nuovo MM135MC è infatti un vero portattrezzi per tutte le applicazioni, dispone sia di attacco laterale/ventrale per la pulizia dei bordi stradali, lo sfalcio e la potatura, sia di attacco anteriore e posteriore di Cat. 2. La presa di potenza idraulica ventrale, che aziona il braccio laterale, eroga costantemente 120 l/min, con una pressione di lavoro che arriva a 350 bar permettendo una elevata efficienza di funzionamento negli impieghi più gravosi con le testate trincianti. Nella parte anteriore è possibile portare 3.000 kg grazie al sollevatore rigido a comando idraulico con braccetti retraibili per la marcia su strada. L'altezza di sollevamento è pari a 1.200 mm. Sempre anteriormente abbiamo 3 prese idrauliche proporzionali, di cui una con possibilità di mandata in continuo. La PTO meccanica da 1.000 giri/min eroga 75 kW (100 CV) effettivi. Anteriormente è inoltre disponibile un attacco a piastra per verricelli, gru, per un braccio con benna da carico o per attrezzature di vario genere come, ad esempio, aspiratori per fogliame. Posteriormente i dati sono leggermente diversi con 2.500 kg sollevabili dall'attacco a tre punti e la presa di potenza idraulica dispone di 70 kW (95 CV). L'omologazione come trattore agricolo permette il traino di rimorchi su strada. Le configurazioni che scaturiscono
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sono eccezionalmente varie e spaziano dalla manutenzione stradale, sia estiva che invernale, fino all'impiego nel settore forestale leggero, dove sia richiesta però una mobilità fuori del comune. Non dimentichiamo infatti che l'MM135MC è dotato di quattro ruote sterzanti con modalità anteriore, integrale e a granchio. Queste applicazioni particolarmente interessanti costituiscono quel plus che differenzia nettamente il nuovo modello TreEmme dalla concorrenza e ne aumentano in modo esponenziale sia la polivalenza, sia il coefficiente di utilizzo nel corso del tempo. Un'impostazione mirata a ottimizzare l'investimento complessivo con tempi di ritorno molto più bassi rispetto alla concorrenza che, spesso, ha un campo applicativo molto più limitato. Visibilità, comfort e maneggevolezza da prima della classe La cabina non è più centrale ma laterale/sinistra e nasce seguendo gli ultimi standard di visibilità, comfort ed ergonomia adottati anche sui sollevatori dall'inconfondibile colore verde. La visibilità è garantita dalla posizione elevata e dalla superficie vetrata che si sviluppa molto bene sia lateralmente che superiormente con un vetro unico e curvo. Questa nuova impostazione ha permesso di distribuire ottimamente i pesi sia in fase di lavoro che di trasporto.
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MCVTroni, la trasmissione a variazione continua brevettata Il nuovo TreEmme MM135MC è dotato di motore Deutz a 4 cilindri da 3.600 cm 3 che eroga 100 kW (135 CV) a 2.300 giri/min. Conforme allo Stage IV con sistema SCR (Selective Catalityc Reduction) con AdBlue, è dotato di ventola idraulica reversibile Fan Drive di serie per la pulizia rapida dei radiatori. La trasmissione è di tipo idrostatico, per un controllo più fluido e preciso ed è dotata dell'innovativo CVTronic. Si tratta di una trasmissione a variazione continua brevettata che permette accelerazioni continue 0 - 40 km/h senza interruzione di coppia. I vantaggi sono molteplici sia in termini puramente applicativi in fase di sfalcio, sgombero neve o con altre attrezzature che richiedano un avanzamento condizionato dal tipo di attrezzatura, sia nel traino di rimorchi o in applicazioni
forestali di traino. Gli assali a riduttori epicicloidali di cui quello anteriore rigido e quello posteriore oscillante con cilindro idraulico di bloccaggio. Il bloccaggio dei differenziali è al 100% ed avviene elettroidraulicamente. L'impianto idraulico è dotato di una pompa a portata variabile Load Sensing. Una meccanica ad alte prestazioni installata su un telaio ad elevata resistenza torsionale, in grado di lavorare su qualsiasi tipo di terreno, con la massima efficienza e che si presta ad ulteriori implementazioni sia di gamma che di potenze disponibili grazie a una concezione modulare derivata dai sollevatori telescopici del costruttore. Il nuovo TreEmme MM135MC rappresenta un vero salto concettuale nella gamma del costruttore di Cuneo che si propone oggi con questa macchina in grado di aumentare il coefficiente di utilizzo nel corso dell'anno.
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ARREDO URBANO
Green Projects riporta a nuovo una panchina sul lungolago di Arona
Green Projects ha realizzato un intervento di ristrutturazione puntuale sul lungo lago di Arona (NO). In questo caso l’azienda milanese è intervenuta nella ristrutturazione di una singola panchina in loco. Proprio questa particolarità rende particolarmente interessante l’intervento che sottolinea l’attenzione di Idea Plast S.r.l. a soddisfare le esigenze economiche e pratiche dei clienti. Qui Green Projects ha provveduto a ripristinare una singola panchina con la sostituzione delle stecche obsolete e rovinate in legno con stecche nuove in plastica riciclata seconda vita. Naturalmente l’intervento ha visto anche la sostituzione di tutta la viteria ormai arrugginita e la verniciatura della struttura metallica di sostegno. La panchina risulta così nuova e del tutto uguale alle altre, con una seconda vita più lunga della precedente visto che il nuovo materiale in plastica riciclata non richiede una manutenzione ed ha una durata molto più lunga del legno verniciato. Non aver sostituito interamente la panchina è una scelta ben ponderata: questa infatti è installata su una pavimentazione in porfido e la spesa 12
per l’amministrazione comunale sarebbe stata troppo elevata. Idea Plast ha proposto e realizzato questo intervento che va sicuramente incontro alle esigenze economiche dei comuni, valorizzando allo stesso tempo l’aspetto estetico, particolarmente importante in zone altamente turistiche, la durata e l’attenzione per l’ecologia, visto l’utilizzo di materiali riciclati a lunga durata nel tempo. Green Projects è il settore di Idea Plast rivolto alla Green Economy, con particolare riferimento e vocazione al riutilizzo, in seconda vita, delle materie plastiche. Il recupero e il riutilizzo di questi materiali sono stati motivi di vanto nell'ambito di molti progetti per la società e, negli ultimi anni, sono stati trasformati in un'importante attività. Gestendo tutta la filiera, dal rifiuto al prodotto finito, Green Projects riesce a curare nei minimi dettagli i propri prodotti garantendo altissimi standard qualitativi. Occupandosi anche della manutenzione e del riassetto di attrezzature già esistenti, in maniera tale da renderli sicuri; per poter eseguire questo tipo di operazione è necessario rispettare delle fasi dalle quali non è
possibile prescindere: iniziando con un controllo preliminare e visivo delle varie attrezzature, dove si verificano le diverse misure di sicurezza per un corretto utilizzo dei giochi installati. Una volta passata la prima fase, viene analizzato l’impianto nel suo insieme, compiendo una divisione tra gli interventi urgenti e quelli meno necessari; uno dei parametri di valutazione è sicuramente la sicurezza, e per analizzarla vengono utilizzati degli strumenti in grado di verificare la conformità dell’attrezzatura ludica in relazione alle normative UNI EN 1176/08. Green Projects come priorità tenta sempre di riparare il prodotto esistente prima di effettuarne la sostituzione, con conseguente risparmio di tempo e denaro. A volte, però, il tipo, la dimensione e la posizione della parte danneggiata fanno sì che il prodotto debba essere sostituito, tutto nel rispetto della normativa UNI EN 1176/2008. Riconosciuto a livello globale, il marchio di certificazione TÜV viene rilasciato al completamento del relativo programma di verifica e ispezione di conformità agli standard internazionali e rimane valido a condizione che venga eseguita ogni anno un’ispezio-
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PRIMA
ne di controllo sulla produzione. Non sempre nella fase iniziale i committenti hanno le idee chiare per i prodotti o le modalità di corretta installazione dei propri parchi o arredi: per questo motivo si interviene con un'azione di supporto già in questa prima fase di verifica e sopralluogo dell'area, che in molti casi si traduce in un progetto tecnico e costruttivo di un'adeguata attrezzatura e del corretto posizionamento della stessa. Il personale è preparato a supportare i clienti anche nelle scelte strategiche, con assegnazioni di tematiche o finalizzazioni di concetti funzionali del parco (dalle aule didattiche ai parchi a tema). Si lavora oltre che sull'aspetto tecnico, costruttivo, anche su quello ludico e pedagogico per la corretta finalizzazione del parco, senza mai perdere di vista il rispetto della sicurezza in tutti i suoi aspetti. Un argomento estremamente importante è la verifica dei parchi e la compilazione degli obblighi normativi; molti clienti infatti, richiedono supporto per la verifica dello stato dei propri parchi e per compilare delle relazioni da utilizzare per la pianificazione dei lavori futuri di manutenzione o rifacimento dei parchi. I tecnici sono abilitati nella valutazione normativa UNI EN 1176 e sono in grado di fornire un report sommario o dettagliato dello stato dei singoli parchi e gli eventuali interventi per mettere a norma gli stessi. Altro impor-
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DOPO
tante servizio che viene offerto da Green Projects è la verifica ispettiva obbligatoria periodica dei parchi, con rilascio del certificato di verifica e controllo in conformità delle norme vigenti. Bisogna tenere bene in con-
siderazione che il mancato controllo fa decadere ogni forma di certificazione dei giochi e dei parchi, ponendo chi lo gestisce in una posizione estremamente pericolosa in caso di incidente.
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TECNICA
L'Iper Ammortamento per l'acquisto dei sistemi Kleenoil ICC
E' il momento giusto per acquistare un sistema filtrante Kleenoil. L'acquisto di sistemi di filtrazione per l'olio con un sistema di controllo della qualità come Kleenoil ICC rientra, infatti, tra i beni incentivati tramite il sistema dell'Iper Ammortamento previsto dalla legge di bilancio 2017 (L. 232/2016). L'Iper Ammortamento prevede che un'impresa possa ammortizzare un valore complessivo pari al 250% del valore di acquisto di un bene strumentale nuovo, compreso in una lista di beni ammessi, legati al programma governativo Industria 4.0. Nell'allegato A della legge di bilancio sono elencati i beni ammissibili, nella
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seconda sezione dell'elenco si legge: "2) Sistemi per l'assicurazione della qualità e della sostenibilità: […] * filtri e sistemi di trattamento e recupero di acqua, aria, olio, sostanze chimiche, polveri con sistemi di segnalazione dell'efficienza filtrante e della presenza di anomalie o sostanze aliene al processo o pericolose, integrate con il sistema di fabbrica e in grado di avvisare gli operatori e/o fermare le attività di macchine e impianti. […]" Il sistema di filtrazione Kleenoil integrato con il sistema di analisi della qualità dell'olio Kleenoil ICC rientra in questa categoria. Kleenoil ICC - Identification Contamination Control (Controllo per l'Identificazione dei Contaminanti) è un sensore per le analisi dell'olio che è stato pensato per il monitoraggio continuo dei parametri che determinano quando è necessario cambiare il fluido. Kleenoil ICC utilizza un sensore capace di leggere la qualità dell'olio e confrontarla con la taratura memorizzata. In base alla variazione della resistenza dielettrica dell'olio si identifica la qualità e il livello di contaminazione dell'olio in tempo reale. La maggior parte delle caratteristiche rilevanti dell'olio per una determinata
applicazione sono interdipendenti tra loro e questo vale anche per la loro variazione. Per questo motivo il dispositivo Kleenoil ICC ed il suo principio di misurazione e analisi sono stati pensati per la lettura ed il monitoraggio complessivo. Durante il funzionamento della macchina la condizione dell'olio è controllata ogni 30 minuti. I risultati sono mostrati sullo schermo di controllo in modo facile e comprensibile che utilizza il "principio del semaforo". L'unità di valutazione dispone di un collegamento digitale che permette un'implemen-
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tazione dei segnali indicati nel dispositivo elettronico di una macchina ed il collegamento con un sistema remoto di monitoraggio. Kleenoil ICC è disponibile per tutti i principali oli a base minerale, oli del tutto o in parte sintetici e per tutti i fluidi idraulici rapidamente biodegradabili. L'acquisto del solo sistema di filtrazione Kleenoil, senza monitoraggio della qualità dell'olio, rientra invece nei beni strumentali che danno diritto al cosiddetto Super Ammortamento pari al 140% del valore del bene acquistato, prorogato dalla stessa legge di bilancio. Entrambi gli incentivi (Super e Iper Ammortamento) sono validi per acquisti effettuati "entro il 31/12/2017, ovvero
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entro il 30/06/2018, ma a condizione che entro il 31/12/2017 l'ordine sia accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno del 20% del costo dell'acquirente". Kleenoil è un sistema di microfiltrazione dell'olio che può essere applicato principalmente al sistema idraulico o all'olio motore di un macchinario. I filtri Kleenoil funzionano con sistemi a bypass, non si applicano direttamente:al circuito principale di circolazione dell'olio, ma a circuiti derivati a bassa pressione oppure direttamente al serbatoio dell'olio. In questo modo il sistema Kleenoil garantisce una filtrazione accurata che interessa particelle di appena un micron di spessore. Oltre alle particelle, i filtri Kleenoil trattengono l'acqua di condensa: un singolo elemento filtrante Kleenoil SDFC è capace di trattenere fino a mezzo litro d'acqua. Gli elementi filtranti Kleenoil sono costituiti da fibre di cellulosa, polipropilene e poliestere e funzionano grazie ad un processo di sedimentazione profonda. L'olio viene condotto assialmente attraverso il filtro a bassa pressione e flusso ridotto: le impurità e l'acqua vengono trattenute nelle fibre del filtro, mentre l'olio e gli additivi non sono influenzati.
I filtri Kleeenoil possono essere montati direttamente sulla maggior parte dei macchinari per un filtraggio continuo durante il funzionamento della macchina stessa, garantendo così una qualità dell'olio costante. Altrimenti è possibile utilizzare i sistemi di filtraggio carrellati Kleenoil sul serbatoio dell'olio a macchina spenta, per il ripristino della qualità dell'olio. In entrambi i casi i filtri Kleenoil permettono di mantenere l'olio pulito nel tempo, mantenendo costanti le caratteristiche dell'olio e diminuendo i rischi di cavitazione o rottura dei componenti. Kleenoil è proposto da E.C.O. Italia, distributore esclusivo Panolin per il nostro Paese.
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PORTATTREZZI
MultiOne: la multifunzionalità a servizio del verde La manutenzione del verde è un'attività complessa che richiede un'attenta analisi dei costi, dei tempi e degli strumenti per poter garantire un risultato professionale ed economicamente vantaggioso. MultiOne, grazie ad una ventennale esperienza nel settore, ha progettato e realizzato un'ampia gamma di soluzioni che permettono di raggiungere questo obiettivo. In tutto il mondo migliaia di professionisti, piccole imprese ed enti pubblici hanno scelto MultiOne come soluzione privilegiata per la cura del verde: una scelta dettata dalla consapevolezza che l'acquisto di macchine ed accessori prodotti dall'azienda vicentina è un investimento dal sicuro ritorno, sia dal punto di vista economico sia per quanto riguarda la qualità del lavoro svolto. Quando si parla di cura del verde una delle priorità principali è la salvaguardia del terreno sul quale si va ad operare: le minipale MultiOne sono state progettate per garantire la massima trazione su ogni tipo di superficie ma, allo stesso tempo, la sofisticata trasmissione idraulica è in grado di limitare al massimo la formazione di solchi o buche nel terreno. Tutto ciò è reso possibile dalle esclusive caratteristiche che da sempre contraddistinguono i mezzi MultiOne. Innanzittutto il peso contenuto. Le minipale Multione sono realizzate utilizzando i migliori acciai oggi in commercio, grazie ai quali è stato possi-
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bile progettare una struttura leggera ma incredibilmente resistente alle sollecitazioni. Meno peso equivale ad un minor consumo di carburante, alla possibilità di trasporto su veicoli anche con modesta portata di carico, ma soprattutto evita di rovinare terreni delicati come prati e manti erbosi. La trasmissione idraulica è dotata di serie del sistema DBS (Dynamic Block System). Questo dispositivo, assimilabile ad un differenziale per auto, consente l'ottimale distribuzione della coppia motrice sulle ruote. Così, su terreno scivoloso, le ruote dello stesso lato della minipala girano alla stessa velocità. In condizioni normali, invece, le ruote sono libere di girare a velocità diverse evitando così che, in fase di sterzata, si formino solchi o buche. Per le situazioni estreme, neve o fango, è disponibile il Torque Divider (Divisore di Coppia), un dispositivo che distribuisce equamente la coppia motrice su tutte e quattro le ruote, evitando pericolosi pattinamenti e garantendo un'eccezionale trazione. L'agilità garantita dal sistema di trasmissione è esaltata dalle dimensioni compatte delle minipale MultiOne. Con una larghezza media di poco più di un metro queste macchine multifunzione consentono di raggiungere posti in cui altri mezzi, semplicemente, non possono arrivare. Compatezza che non significa scomodità. Anzi, MultiOne si contraddistingue per un posto di guida accogliente, ampio ed ergonomico. Ogni dettaglio è studiato per offrire la migliore visibilità e facilità di utilizzo dei comandi. Inoltre, la disponibilità di una cabina climatizzata permette di affrontare lunghe sessioni di lavoro anche in condizioni climatiche avverse e in ogni genere di clima. Oltre a tali punti di forza, MultiOne si caratterizza per l'estrema versatilità: è infatti in grado di svolgere lavori
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che, tradizionalmente, richiederebbero l'uso di diverse macchine dedicate e di molte ore di manodopera. Il sistema di aggancio universale ed il multiconnettore idraulico consentono, in pochi secondi, di collegare ed utilizzare centinaia di attrezzature. Così, con MulitOne, si possono svolgere diverse attività: dalla preparazione del terreno con la fresa, l'erpice o l'interrassassi, agli scavi con il braccio escavatore, la trivella o la benna, passando per le attività
di taglio dell'erba con il rasaerba, il trincia o la falciatrice. Tutto ciò senza dimenticare la possibilità di sfruttare MultiOne anche nel periodo invernale grazie agli accessori per lo spazzamento, la pulizia e la raccolta delle foglie. Con MultiOne, con una sola macchina dall'uso estremante intuitivo, è possibile prendersi cura al meglio di parchi pubblici, aiuole, fossi, cigli delle strade, impianti sportivi e qualsiasi altra area verde 365 giorni all'anno.
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TRASPORTI
Trenino Dotto Euro VI tra Fermo e Porto San Giorgio GIORGIA MARCHELLI
Dal 21 luglio 2016 anche la zona marchigiana di Fermo e l'attiguo litorale di Porto San Giorgio offre il servizio di un trenino turistico Dotto. L'idea è nata dalla passione e dall'amore per il territorio fermano da parte dell'imprenditore Francesco Reali, che dal 1999 propone attività di noleggio e trasporto con autobus e vanta ora una flotta di 25 bus. Sempre entusiasta di mezzi e motori, durante una vacanza in Corsica nel 2002, si è appassionato anche ai treni di Dotto Trains di Castelfranco Veneto (TV), presenti praticamente in
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ogni località turistica dell'isola francese e sempre molto sfruttati da visitatori entusiasti. Ha intrapreso quindi una vera e propria scommessa, visto anche l'investimento compiuto per il bellissimo mezzo che riproduce alla perfezione un piccolo treno su gomme. Da qui la collaborazione con le amministrazioni comunali di Fermo e Porto San Giorgio, che hanno accolto con entusiasmo il progetto, grazie anche ad alcuni sponsor privati. Il debutto ufficiale del nuovo trenino dell'estate è stato un vero e proprio
trionfo. Il mezzo, rigorosamente color verde acqua, viola e bianco, colori aziendali degli autobus della flotta Reali, è stato senza dubbio una delle più grandi novità dell'estate, frutto del gioco di squadra tra comuni e privato, proseguendo la propria attività durante il fuori stagione e l'inverno. Dell'amplia gamma di trenini Dotto, il sig. Reali ha scelto un Muson River 2X4 Euro VI con ridottissime emissioni, ultimo modello prodotto dall'azienda veneta, sempre attenta ai fattori ambientali, locomotiva ideale per il trasporto sia urbano che turistico, maneggevole anche sulle strette vie di centri storici, che con la sua estetica è in grado di valorizzare località tipiche, parchi tematici e villaggi caratteristici. Con motore Iveco dotato di ERG, filtro antiparticolato e sistema SCR, 4 cilindri turbo diesel Common Rail, turbocompressore a doppio stadio con intercooler, cilindrata 2.998 cc, 150 HP (SAE) a 3.500 giri/min, coppia massima 370 Nm a 1.320 giri/min, ha il cambio meccanico a 6 rapporti + retromarcia, trasmissione meccanica sulle ruote posteriori con riduttori epicicloidali ai mozzi ruota, freni idraulici a disco sulle 4 ruote con servofreno a depressione, freno di stazionamento pneumatico negativo, convertitore idraulico pneumatico per comando
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freni carrozze e circuito pneumatico per frenatura carrozze. La locomotiva è dotata di 2 sedili imbottiti, molleggiati e regolabili, di cui quello per il guidatore è pneumatico modello Grammer. A questa sono state abbinate 3 carrozze modello A94, delle quali due da 19 posti a sedere ciascuna, ed una con pedana pneumatica posteriore per carrozzine da 18 posti (oppure 13 + 1 carrozzina), per un totale di 56 persone per ogni viaggio. Le carrozze sono dotate di vetri anteriori e posteriori per il riparo dall'aria, e lateralmente hanno teli in PVC trasparenti utilizzabili in caso di pioggia. Fra gli optional scelti dal sig. Reali ci sono la campana, l'impianto sonoro completo di CD Player, MP3, USB, microfono e altoparlante, il climatizzatore e tre pannelli pubblicitari centrali sul tetto. Il giorno dell'inaugurazione del nuovo servizio, all'arrivo del trenino a Fermo, Piazza del Popolo si è riempita di turisti provenienti dalla costa e di residenti. Visite ai musei, aperitivi, shopping: un grande strumento per collegare al meglio il territorio e fare turismo. Durante l'estate fondamentalmente il trenino serve da collegamento per gli ospiti fra il Lido di Fermo e Porto San Giorgio, protagonista sul lungomare di quest'ultimo con un tour che include Piazza Gaslini, Viale Don Minzoni, Via Mazzini, Piazza della Stazione, con partenza e arrivo di fronte allo chalet Tropical. Permette anche di visitare il meraviglioso medievale Borgo di Palme, arroccato sul mare, da poco entrato a far parte dei Borghi più belli d'Italia, di percorrere il Giro Turistico della Città di Fermo ed il Giro dei Musei, con la possibilità di
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visita a questi inclusa nel biglietto. Nel fuori stagione e per l'inverno il treno è comunque sempre attivo la domenica, oltre ai numerosi servizi speciali organizzati ad hoc per eventi particolari. In primis la Festa Patronale di San Giorgio il 23 aprile, poi la Mostra Mercato dell'Antiquariato di Fermo con servizio da e per i parcheggi circostanti, il Carnevale, l'evento Fermamente che coinvolge in una sola giornata tutte le scuole della
zona, oltre ad essere spesso a disposizione per i bambini delle scuole dell'infanzia, asili ed elementari, sempre felici di fare un giro in trenino. Il nuovo trenino Dotto, azienda che Francesco Reali definisce "il top del top" per mezzi di questo genere, si è quindi rivelato un vero e proprio sistema di trasporto turistico fondamentale per permettere agli ospiti stagionali, come pure agli abitanti della zona, di conoscere e apprezzare meglio le bellezze del fermano.
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AUTOTELAI
Occhi puntati su Canter E-Cell al Freight in the City di Londra
* Veicoli a trazione elettrica vincenti in termini di economicità in città come Londra * Funzionalità ed affidabilità confermata da test svolti dai clienti nell'arco di alcuni mesi * Nuovo Fuso eCanter con peso totale ammesso di 7,5 t Anche in Gran Bretagna il Canter ECell a trazione elettrica è oggetto di grande interesse. Come recentemente dimostrato in occasione del salone di settore Freight in the City di Londra, dove il primo autocarro per il servizio di distribuzione a trazione completamente elettrica, in versione preserie, ha festeggiato il suo debutto sull'isola attirando l'attenzione di un vasto pubblico.
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Sul continente il sei tonnellate è già stato presentato su diversi mercati, ed in Portogallo testato con successo per un anno dai clienti finali. Otto veicoli sono stati infatti impiegati presso diversi acquirenti in città come Lisbona, Cascais e Porto. I Canter ECell hanno fatto registrare autonomie di 100 km circa, superando così la distanza media percorsa da molti truck utilizzati nel settore dei servizi di distribuzione a corto raggio. Al momento i Canter E-Cell a trazione elettrica sono in uso da parte della municipalità di Stoccarda e del corriere espresso Hermes. Il cuore pulsante dei veicoli compatti da sei tonnellate è costituito da quattro moderne batterie agli ioni di litio
con 48,4 kW/h di capacità, che forniscono energia di trazione in totale assenza di emissioni allo scarico ad un motore elettrico a magneti permanenti facente parte della catena cinematica del Canter. Questo motore eroga 110 kW (150 CV) di potenza e 650 Nm di coppia massima, disponibile già ai bassi regimi. Le batterie vengono caricate nelle ore notturne dalla normale rete a 230 Volt oppure tramite ricarica rapida presso una delle stazioni dedicate dell'azienda con collegamento a 360 Volt/100 Ampère. In quest'ultimo caso, la batteria montata sotto il pianale può essere caricata fino all'80% della sua capacità nel giro di appena un'ora. Per garantire la protezione dei pedoni in zone di scarso traffico, Fuso Canter E-Cell è dotato di un apposito dispositivo in grado di simulare all'occorrenza la rumorosità del motore. Il nuovo modello eCanter è già stato presentato da Daimler allo IAA 2016 di Hannover, ed una serie limitata è stata consegnata ai clienti. Rispetto all'attuale sei tonnellate con carico utile di tre tonnellate, il nuovo modello sarà un 7,5 tonnellate con ulteriore carico utile ottimizzato. Con il classico modello a trazione diesel, la versione ibrida diesel elettrica e l'E-Cell a trazione completamente elettrica, la serie Canter dispone della maggior varietà di trazioni esistente nella classe degli autocarri leggeri.
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VERDE
Pellenc, esperienza e tecnologia al servizio dell'ambiente
Pellenc Italia nasceva nell'ormai lontano 1997 come filiale italiana del gruppo internazionale Pellenc, noto in tutto il mondo per le attrezzature destinate all'agricoltura. Oggi, forte di 20 anni di esperienza e del know-how acquisito nel tempo, Pellenc ha deciso di concentrare i propri sforzi non più solo nel mondo agricolo, ma anche in quello della manutenzione del verde. Grazie agli importanti investimenti effettuati nei settori ricerca e sviluppo, Pellenc oggi mette a disposizione degli operatori una gamma di attrezzature professionali a batteria che rispondono a tutte le quotidiane esigenze di lavoro, migliorandone esponenzialmente la qualità sia dal punto
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di vista delle prestazioni, che da quello dell'impatto ambientale. Pellenc è stato il precursore per quanto riguarda la tecnologia degli ioni di litio negli elettroutensili portatili, e l'esperienza acquisita negli anni, abbinata alle innovazioni tecnologiche sviluppate e applicate, permette oggi di avere una gamma di attrezzature leggere, affidabili, con grandi autonomie e con potenza equivalente ai classici motori endotermici di pari cilindrata. I motori Brushless, progettati e realizzati direttamente da Pellenc, senza spazzole e parti di sfregamento, assicurano agli attrezzi una lunga durata della vita con manutenzione ridotta,
con una riduzione sostanziale delle vibrazioni e del rumore durante le operazioni. Questo si traduce non solo in un miglioramento esponenziale delle condizioni di lavoro dei professionisti (emissioni di gas di scarico azzerate, riduzione dei carichi, riduzione delle vibrazioni e delle malattie professionali) ma anche in un ampliamento delle condizioni nelle quali è possibile lavorare; anche nelle zone particolarmente sensibili al rumore come ospedali, scuole, ambiti urbani e strutture ricettive, sarà possibile operare in tutta tranquillità senza andare in alcun modo a disturbare l'ambiente circostante. Le attrezzature professionali Pellenc assicurano inoltre il massimo della redditività nel tempo. Oltre a una vita utile delle attrezzature e delle batterie estremamente prolungata, l'assenza di utilizzo di carburante assicura agli utilizzatori un costante risparmio e un ritorno dell'investimento iniziale fin dal primo anno di lavoro nel caso di utilizzatori professionisti. La gamma di attrezzature relativa al mondo della manutenzione del verde oggi è più che mai completa e ben assortita; con tagliasiepi, rasaerba, decespugliatori, spazzatrice, soffiatori, motoseghe e sarchiatori, Pellenc permette di effettuare tutti quanti i lavori di taglio, mantenimento e pulizia in totale sicurezza, comodità e rispetto dell'ambiente, non rinunciando mai a potenza e precisione assolute.
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PORTATTREZZI
Presentazione Bonetti al Passo del Tonale GHERARDO MARCHELLI
Aveva già fatto qualcosa in passato, ma questa volta … Nei primi giorni di marzo, in prossimità di Ponte di Legno (BS) e più precisamente al Passo del Tonale, Bonetti ha organizzato una dimostrazione del nuovo veicolo motorizzato Euro 6 allestito neve. La manifestazione è stata organizzata direttamente da Bonetti S.r.l. di Vignate (MI), in meno di una settimana grazie anche alla collaborazione di amici e clienti locali. L'opportunità di effettuare una demo su neve, a completamento di una visita commerciale con potenziali clienti, è stato un desiderio del distributore tedesco.
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La nevicata della settimana precedente, gli oltre 100 km di piste parzialmente gremite di sciatori (pur essendo un martedì), la location di presentazione e la bella giornata sono stati un buon punto di partenza. L'accoglienza di una cinquantina di ospiti è stata fatta presso l'hangar elicottero della società locale che opera su tutto il territorio delle valli limitrofe tra Lombardia e Trentino Alto Adige, che oltre ad essere amici, indirettamente sono anche clienti Bonetti. Il benvenuto del caffé intorno alle 10 di martedì 7 marzo ha dato inizio all'evento della dimostrazione del nuovo F100X. Verso le 11:45, a metà della presentazione, una fetta di salame "icona dell'ospitalità Bonetti" ha contribuito a riempire il buchino allo stomaco… Al termine della presentazione statica ci si è recati in un ristorante locale a gustare un piatto tipico di pizzoccheri, per poi finire la seconda parte di dimostrazione dinamica nel pomeriggio. La presentazione, gestita direttamente dal sig. Alberto Bonetti, è stata simultaneamente tradotta in lingua tedesca dal sig. Helmut Nafzger, titolare della società Hen AG, che da oltre 20 anni collabora con la società Bonetti nella distribuzione del prodotto sul mercato tedesco. Lo scopo primario è stato quello di
mettere in evidenza le caratteristiche particolari del veicolo comparandolo con la concorrenza passata ed attuale. Nella presentazione sono state illustrate tutte le tipologie di veicoli, dalla versione da 3,5 t a quella da 5,5 t, con passo corto o passo lungo per i vari allestimenti, per poter offrire le soluzioni più logiche ed economiche alle differenti esigenze dei clienti, senza dimenticare che è un autocarro che viaggia fino a 110 km/h (N1G 3,5 t) che può portare fino a 30 quintali sul cassone ribaltabile nella categoria superiore da 5,5 t di peso complessivo. Naturalmente particolare attenzione è stata rivolta alla versione "neve", allestita di serie con la piastra portattrezzi e l'impianto idraulico anteriore e posteriore. Il protagonista di fine presentazione è stato un veicolo da 3,5 t a passo corto di 2.220 mm, con 4 pneumatici M+S 215/75r17,5 equipaggiato con catene neve, che ha avuto l'onere e l'onore di dimostrare in campo tutte le teorie della mattinata… come si può vedere anche nel profilo facebook Bonetti 4x4. La catena cinematica del motopropulsore FPT da 150 HP e 370 N/m a 1.320 giri, abbinato al cambio a 6 rapporti e riduttore con 3" differenziale centrale è stata la base di partenza per dimostrare potenza e trazione. L'abbinamento della piastra anteriore
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din 76060, fissata rigidamente al telaio scatolato, la trasmissione anteriore con assale rigido (lubrificazione totale a bagno d'olio) e le sospensioni a balestre paraboliche hanno potuto evidenziare stabilità e sicurezza del veicolo anche in situazioni pesanti, come lo sfondamento di neve ammucchiata, con oltre un metro di altezza. Purtroppo in questa circostanza, il punto forte del freno di stazionamento servoassistito che agisce contemporaneamente sui 3 dischi non si è potuto testare, ma la sua efficienza è stata spiegata nel dettaglio agli ospiti durante la mattinata. La richiesta specifica dei clienti è stata quella di vedere il veicolo in svariate situazioni di lavoro, tra le quali il comportamento del veicolo sulla neve in funzione dell'altezza della meccanica, o l'affondamento delle sospensioni su tragitto o su frenata, con l'asse anteriore gravato di 500 kg della lama neve. Inoltre, ripetendo questa prova decine di volte, si è potuto verificare il limite di aderenza del veicolo (spargisale vuoto) con la sola trazione per-
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manente del 3° differenziale "senza blocco centrale" e soprattutto la verifica dello scartamento anteriore con la lama inclinata. Solo alla fine, durante lo sfondamento frontale (con lama piatta) in oltre 1 m di neve è stato necessario inserire il bloccaggio centrale del riduttore. L'altra interessante richiesta degli ospiti "più esigenti" (tedeschi e svizzeri) è stata la prova di utilizzo veicolo con una guida corretta alla sensibilizzazione delle emissioni. Grazie alla configurazione della catena cinematica, ai rapporti ravvicinati del cambio a 6 marce, gradualmente si sono potute effettuare delle prove crescenti, al fine di trovare il miglior compromesso tra velocità e giri motore. Più che una dimostrazione da protocollo è stato un ritrovo di famiglia con collaboratori, clienti ed amici che hanno potuto scambiare tra loro opinioni di qualsiasi genere, in un ambiente sereno e trasparente come l'aria che si respirava a 2.000 m di quota. La presentazione più tecnica dei sistemi integrati nell'autoveicolo è
stata seguita dagli altri fratelli, Enrico e Maurizio Bonetti, che hanno fornito ulteriori delucidazioni ai presenti, in particolare agli allestitori, come la ditta F.lli Mazzariol, rappresentata dai sig.ri Mandirola e Dalocchi, e la ditta Bucher Municipal, rappresentata dai sig.ri Manfredi e Beitone. Durante l'evento è stato anche consegnato dai fratelli Bonetti un riconoscimento al sig. Franco Miclini titolare della ditta Sandro Miclini, che da oltre 35 anni opera con costanza e dedizione in questa zona. E alla fine di questa giornata, che doveva essere vissuta fino in fondo… un giro in elicottero non poteva mancare!
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VERDE
Bracci centrali Hymach per trattori Expanse ed Extreme GHERARDO MARCHELLI
Il trattore si conferma un mezzo affidabile e ideale non solo per le macchine portate ma anche per l'applicazione di macchine per la manutenzione del verde con braccio centrale. Expanse ed Extreme, le serie dei bracci con estensioni da 6 a 15 metri, sono realizzate da Hymach proprio per formare con il trattore su cui vengono installate un binomio di efficienza e produttività. Considerando le caratteristiche proprie dei trattori (l'affidabilità di case costruttrici consolidate, la possibilità di scelta delle motorizzazioni, la stabilità anche su strade disconnesse e su bagnato...) e quelle delle macchine prodotte da
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Hymach S.r.l. (robustezza, potenza, qualità dei materiali e degli impianti, personalizzazione...) la macchina operatrice risultante è certamente più che adeguata a garantire all'utilizzatore efficacia ed efficienza nel lavoro con la conseguente eccellente produttività. Tipicamente l'applicazione prevede un allestimento su di un telaio co struito appositamente per il trattore, che viene applicato centralmente a questo. Il telaio è comunque rimovibile dal trattore in qualsiasi momento per consentire allo stesso di non diventare una macchina dedicata e poter essere utile in altri lavori con
altre attrezzature. Hymach ha la volontà di fornire al cliente soluzioni personalizzate secondo le specifiche esigenze di lavoro e non solo di lunghezza braccio, che propone in tantissime misure, da tre a quindici metri, ma anche con tutti gli accorgimenti tecnici che consentono di ottenere il miglior rapporto qualità - tempo della produzione. Una stesso braccio può essere infatti fornito con assetto stradale o per bonifica. La prima soluzione è ottimizzata per superare barriere stradali, la seconda per sfruttare al massimo la lunghezza del braccio in profondità. Il braccio di norma ha due articolazioni ma può essere fornito anche a tre segmenti per configurare il posizionamento dello stesso in geometrie particolari, in modo da rendere agevole il lavoro in tutti quei lavori dove è richiesto. Il telaio di accoppiamento delle macchine centrali può abbracciare il trattore, mantenendo la possibilità di intervenire agevolmente al corpo dello stesso in quanto apribile superiormente, oppure passare al di sotto del cofano, secondo la preferenza dell'utilizzatore e la tipologia di trattore. Tutti i bracci presentano l'importantissima caratteristica, grazie anche ai segmenti telescopici a più sfili, di essere in grado di lavorare anche sulle banchine fino a filo ruota e, per le stesse caratteristiche, si
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configurano per la circolazione su strada con dimensioni contenute. Hymach costruisce tutte le sue attrezzature in acciaio altoresistenziale di prima qualità particolarmente elastico ed utilizza componenti solo delle migliori marche per assicurare al cliente prestazioni altamente professionali. L'allestimento standard prevede: una testata trinciatrice con chassis ad arco che agevola lo scarico del materiale trinciato, così da evitare ingorghi all'interno della carcassa ed aumentare la produttività; il rotore presenta coltelli polivalenti disposti ad elica per ottenere un taglio costantemente uniforme; pompe e motore a pistoni per un alto rendimento costante nel tempo; distributore idraulico con comandi a leve meccaniche. Per agevolare il lavoro agli operatori più esigenti è naturalmente possibile installare a richiesta, tra gli altri, dispositivi e accessori opzionali particolarmente interessanti e disegnare quindi la macchina più adatta alle proprie esigenze di lavoro: distributori elettroidraulici con funzioni controllate da joystick monoleva, che aumentano la maneggevolezza e sensibilità dei comandi, da scegliere tra diverse tipologie secondo la funzionalità che si vuole ottenere; il dispositivo di blocco/sblocco dello stabilizzatore anteriore da cabina, per una migliore praticità d'uso; il sistema di galleggiamento che rende l'intero apparato di lavoro (braccio e testata) effettivamente flottante con costante adeguamento al terreno, ossia, tramite un dispositivo (studiato e realizzato da Hymach) che consente, una volta posizionata la testata in assetto di lavoro ed inserito il sistema direttamente dal quadro comandi della macchina, di non occuparsi più di dirigerlo, in quanto si autoadegua a dossi ed avvallamenti del terreno mantenendo un'altezza di taglio real-
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mente costante e ottenere così un taglio uniforme, maggiore produttività e meno stress per l'operatore; il ruotino di appoggio con sistema di rientro in sagoma (brevetto Hymach) che riduce il quantitativo di zavorra necessaria per equilibrare il trattore a braccio esteso; la zavorra quando necessaria è costituita da piastre in
ferro sagomate applicate sul lato opposto a quello del braccio. Hymach offre molte possibilità di scelta di attrezzature e personalizzazioni delle stesse per permettere all'utente di avere a disposizione la macchina più adatta e performante sulle sue specifiche esigenze, quasi fosse una sartoria meccanica.
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VIABILITA' INVERNALE
Incontro tecnico Schmidt: frese e turbofrese
Lo scorso 8 marzo si è tenuto presso lo Chalet degli impianti di risalita Majelletta WE di Pretoro (CH) un incontro tecnico - pratico sul mondo degli sgombraneve rotativi dedicato agli operatori professionali del Centro Italia. Il luogo era stato scelto per la grande coltre di neve presente (oltre 3 metri) e per la possibilità di liberare una strada che conduce ad un rifugio, ancora non raggiungibile. Proprio nei giorni antecedenti la manifestazione, una perturbazione improvvisa quanto intensa ha aggiunto più di un metro e mezzo di neve a quella già presente,
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rendendo le condizioni di lavoro particolarmente gravose. Lo stato della viabilità è subito peggiorato in modo drastico e alcuni ospiti sono stati portati in quota con mezzi speciali. Sul campo prova erano schierate due turbofrese semoventi Schmidt Supra 4002, una gentilmente concessa dall'Amministrazione Comunale di Abetone (PT) l'altra destinata al Compartimento Anas de L'Aquila, ed un Unimog della Provincia di Chieti allestito con una turbofresa Schmidt FS90-245 a baricentro ridotto. Le attività di test previste sul campo
prova nei giorni precedenti la dimostrazione si sono presto trasformate in operazioni di sgombero vero e proprio, a supporto delle vetuste macchine impiegate in zona. Una volta riassicurata la percorrenza delle strade, le precipitazioni hanno fatto finalmente spazio ad un timido sole ed è potuto iniziare l'incontro tecnico: prima in aula, poi con le dimostrazioni dal vivo. Nonostante le condizioni proibitive si è registrata un'ottima affluenza, specialmente da parte di quegli enti che più sono stati colpiti dai recenti eventi nevosi: Direzione Generale Anas, Provincie di Chieti, Teramo, Pescara, L'Aquila, Strada dei Parchi... tutti intervenuti per imparare qualcosa di nuovo sul mondo dello sgombero neve mediante attrezzature rotative professionali. L'esposizione in aula ha messo l'accento dapprima sulle differenze tra le varie tipologie di frese e turbofrese: pregi e difetti, campi di intervento e caratteristiche fondamentali. E' emerso ad esempio che, se è vero che frese e turbine laterali sono relativamente più economiche, vedono il loro utilizzo confinato a condizioni particolari: neve fresca per le turbine laterali
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e compatta per le frese laterali; inoltre il loro impiego al di fuori dell'allargamento è impossibile. D'altro canto la fresa frontale è un'attrezzatura che non si presta a svolgere operazioni di allargamento senza correre il rischio di intasare il camino e, anche quando è utilizzata a fronte pieno, non è scevra da malfunzionamenti dovuti all'imperizia dell'operatore: velocità di avanzamento e regime di rotazione del rullo devono essere perfettamente accordate. Il rullo pieno, poi, ha un'inerzia considerevole e, in caso di emergenza, fermarlo non è affatto semplice. E' per questo che alcuni costruttori hanno sviluppato sistemi di arresto rapido da applicare alle loro frese frontali. Il problema maggiore è che tali sistemi, peraltro piuttosto costosi, non consentono un lavoro veloce ed efficace. Nella quasi totalità dei casi si registra purtroppo una disattivazione volontaria dei sistemi di sicurezza da parte degli operatori. La soluzione sta nell'adottare macchine di concezione più moderna, come la nuova turbofresa Schmidt FS90245, adatta all'utilizzo su Unimog ma anche su trattori di adeguata potenza. Il rullo anteriore, a spire aperte, disgrega la neve e la convoglia verso la parte posteriore dove una ventola si occupa esclusivamente del lancio, attraverso il camino idraulico a doppio flap. I vantaggi derivanti sono molteplici: il rullo gira ad una velocità pari ad un quarto rispetto a quella della PTO, inoltre ha una massa (e quindi un'inerzia) ampiamente inferiore al rullo pieno di una fresa. L'arresto di emergenza è quindi agevole anche senza l'adozione di costosi freni aggiuntivi. Schmidt FS90-245 può lavorare in qualsiasi condizione di neve: fresca, compatta, ghiacciata, frontalmente oppure in allargamento, senza alcun problema. Naturalmente la massima attenzione della platea si è registrata quando è arrivato il momento di parlare della turbofresa semovente Supra 4002: con la sua manovrabilità data dallo sterzo articolato, la potenza di lancio
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ma anche la visibilità della cabina rialzabile, segna veramente un passo avanti enorme rispetto alle macchine di vecchia concezione ottenute adattando comuni autocarri. La conferma di tutte queste qualità si è poi avuta una volta raggiunto il campo prove: una quantità incredibile di neve sui piazzali ha dato la possibilità agli operatori di mostrare le qualità di galleggiamento della macchina e le prestazioni eccezionali ottenute non solo grazie al potente motore Euro 6 di cui è dotata, ma anche al modo in cui la potenza viene trasferita idraulicamente alla testata fresante ed alla trasmissione, e, importantissimo, grazie al sistema
elettronico che gestisce la Supra 4002, vero artefice della semplicità di utilizzo del mezzo anche da parte di operatori non esperti. Al termine della dimostrazione pratica i clienti hanno potuto provare personalmente le macchine, toccando con mano le differenze sostanziali che le distinguono dalle attrezzature normalmente utilizzate. L'affluenza e l'attenzione dimostrata da tutti i partecipanti dimostrano l'interesse verso queste attrezzature di ultima generazione che sono sì costose, ma che in condizioni di emergenza fanno la differenza, assicurando l'aiuto tempestivo alla popolazione.
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VERDE
Al Sima 2017, Ferri ha presentato la nuova decespugliatrice idraulica modello TSH
Le decespugliatrici idrauliche della serie TSH si rivolgono alle aziende che operano nel settore della manutenzione del verde pubblico o ai contoterzisti che abbiano la necessità di lavorare oltre 1.000 ore l'anno. Questa serie di decespugliatrici, introdotta sul mercato nel 2015, raccoglie una gamma di soluzioni che la rendono sicuramente interessante agli operatori più esigenti, e perfettamente indicate per un utilizzo intenso e professionale. Conoscendo le gravose condizioni in cui una decespugliatrice idraulica si trova ad operare, Ferri ha sviluppato un nuovo concetto costruttivo del telaio, il Delta Box, una struttura in lamiera scatolata che ha il pregio di sfruttare al meglio le caratteristiche
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del materiale andando a posizionarlo dove le sollecitazioni lo richiedono, e mantenendo al contempo un peso limitato, per gravare la trattrice il meno possibile. Il primo braccio è stato costruito attorno ad un tubolare rettangolare al fine di ridurre le sollecitazioni indotte dall'avanzamento della macchina avvalendosi per le articolazioni di nuovi componenti saldati ricavati dal pieno, che consentono di distribuire in modo più efficace le tensioni all'interno degli elementi di struttura. Il secondo braccio è costruito in struttura scatolata con lamiera in Weldox ed è equipaggiato con orecchie di articolazione con sagomatura ottimizzata per migliorare la distribuzione
delle tensioni strutturali. Il terminale dello sfilabile (come il secondo braccio fisso del TSH620) è sviluppato attorno ad un tubolare quadro di acciaio strutturale. La triangolazione che gestisce il movimento di orientazione della testata si sviluppa attorno ad un gruppo di componenti (perni elettroricalcati, leve forgiate, puntone ed attacco) direttamente comuni alle macchine professionali a garanzia della loro efficienza e durata negli anni. Il telaio mutuato dalla gamma TSP presenta la novità del serbatoio avvitato ed ulteriormente aggiornato con nuove paratie interne per forzare il ricircolo olio per il miglioramento dell'effetto di dissipazione del calore ed uno sfruttamento completo della massa di olio dell'impianto. Lo scambiatore di calore è realizzato in alluminio e si occupa di raffreddare tutto l'olio proveniente dal ritorno dell'impianto del rotore, quindi lo scarico distributore per l'impianto in circuito aperto o il lavaggio pompa nell'impianto in circuito chiuso ed anche quello proveniente dal distributore dei servizi (movimento martinetti), con un miglioramento dell'efficienza della sua funzione. E' posizionato sotto il carter di protezione assieme ai distributori e le eventuali valvole dell'impianto, così da essere
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protetto da urti accidentali ed evitando così che sporco o fango (talvolta inviato direttamente dalle ruote del trattore) possano imbrattarlo riducendone l'efficacia funzionale. E' inoltre predisposto con termostato di nuova concezione avente il relè di protezione incorporato. Il Carter di protezione è dotato di cerniere per l'apertura, di supporto anticaduta che ne sostiene l'apertura per consentire agevoli e sicure ispezioni manutentive. In tutte le configurazioni di impianto i tubi olio che gestiscono il motore della testata nel tratto a fianco dei bracci sono realizzati in acciaio al fine di migliorare la manutenzione semplificata in caso di necessità e la coadiuvazione al lavoro di dissipazione del calore svolto dallo scambiatore di calore per migliorare l'efficienza globale dell'impianto. L'impianto idraulico standard ad ingranaggi in circuito aperto è dotato di pompa e motore in ghisa gruppo 3 con cilindrate di 73 cc e 38 cc rispettivamente, per il circuito di azionamento del rotore, pompa gruppo 2 della cilindrata di 19 cc. L'impianto idraulico optional a pistoni in circuito chiuso è dotato di pompa e
motore in ghisa con cilindrate di 46 cc e 35 cc rispettivamente, per il circuito del rotore, pompa gruppo 2 ad ingranaggi della cilindrata di 14 cc. Il comando opzionale proposto è l'Advance Tronic che vede: una consolle ergonomica con controllo a joystick e contaore elettronico integrato, per la memorizzazione delle ore complessive di lavoro svolte; funzioni controllo apertura 1°e 2° braccio (proporzionali) gestite dal movimento a croce del joystick; brandeggio ed orientazione testata tramite Roller (proporzionali) integrati sull'impugnatura; per le macchine con braccio telescopico sfilab i l e , c o m a n d o e l e t t r i c o ( o n / o ff ) gestito da pulsanti sull'impugnatura; pulsante frontale per inserimento funzione Float sul movimento orientazione testata; comando DSR con gestione elettrica tramite pulsanti integrati sulla consolle. Nella consolle è prevista la gestione integrata, quando installate, della esclusione ritorno automatico sicurezza bracci PSS o l'esclusione sospensione 1° braccio con accumulatore di azoto ad azionamento elettrico LFA. La testata trinciante adottata con il
modello TSH è la TNHC, da 1,25 m di larghezza di lavoro che è dotata di serie del dispositivo floating, in grado quindi di seguire tutte le asperità del terreno in maniera totalmente indipendente dal resto della macchina; trasmissione monocinghia; del dispositivo dual way che permette la rotazione della testata di 180 gradi tramite un'apposita ralla idraulica consentendo l'utilizzo dei due lati dell'utensile, raddoppiando quindi il tempo di utilizzo con positivi risultati in termini di costi di esercizio. Il modello TSH vede un'estensione massima orizzontale variabile tra i 6 e i 7 metri e 20 cm, ed è proposto nelle tre versioni: 610Z, 620Z e 720Z.
PORTATTREZZI
Fiedler e Mercedes Unimog: binomio perfetto!
La ditta Fiedler GmbH, distribuita in esclusiva sul territorio italiano dalla bolognese MI&P S.r.l., è da sempre specializzata in allestimenti di vario genere da abbinare a veicoli polifunzionali. Fino ad alcuni anni fa, la gamma proposta era specificatamente pensata per veicoli compatti e conseguentemente anche le dimensioni delle attrezzature erano soprattutto
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contenute. Fiedler, da anni in grande crescita e che proprio recentemente ha inaugurato un nuovo stabilimento raddoppiando di fatto l'area destinata alla produzione, ha sviluppato diverse attrezzature, con dimensioni e campi di lavoro più importanti. La gamma dei falciaerba con applicazione anteriore è ormai completissima, spaziando da sbracci laterali
dapoco più di 2 metri fino ad arrivare a lunghezze di lavoro oltre i 7 metri per mezzi di grandi dimensioni. Anche i veicoli Mercedes-Benz Unimog, sicuramente uno dei portattrezzi più professionali nel panorama internazionale, è ormai da tempo uno dei veicoli allestiti con frequenza da Fiedler. Il settore tecnico di Mercedes-Benz settore veicoli speciali da anni prevede una procedura per ottenere omologazione tecnica di macchinari sui propri mezzi, garantendo al cliente utilizzatore finale un abbinamento ideale tra il veicolo portante e l'attrezzatura. Alcune attrezzature sono pertanto state sottoposte a test e verifiche, ottenendo la certificazione Unimog Expert Partner. Gli uffici tecnici del costruttore veicolo e allestitore si sono confrontati, hanno eseguito verifiche sulle connessioni meccaniche, idrauliche ed elettriche, sulla distribuzione dei pesi, le prescrizioni da tenere in considerazione e gli accessori da prevedere sul veicolo o sull'attrezzatura. Queste verifiche ed omologazioni si tramutano poi in efficienza, redditività e affidabilità.
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Questi gli allestimenti ad oggi certificati. Falciaerba anteriore a braccio FFA Numerosi i modelli disponibili per questa attrezzatura, differenti tra loro per struttura e lunghezza di lavoro. Tutta la gamma è concepita per potersi richiudere su se stessa durante i trasferimenti, rimanendo nella sagoma del veicolo portante (facilitandone perciò la circolazione nel traffico) e senza dover riporre il braccio sopra la cabina, sistema che inevitabilmente aumenta l'altezza totale del veicolo e limita la visibilità all'operatore. La gamma prevede, per la versione Unimog, lunghezze da 5 a 7 metri; diverse sono le peculiarità di questa macchina, ma in particolare riteniamo importante sottolinearne alcune: il braccio di sostegno della testata falciante viene applicato su un traslatore idraulico che permette di spostare lateralmente l'intero gruppo; si ottiene così la possibilità di lavorare su entrambi i lati del veicolo (e non solo sulla parte destra) evitando di dover operare contromano; inoltre di poter evitare ostacoli laterali come alberi, cartellonistica... senza spostare il veicolo verso il centro strada, cosa che comporterebbe inevitabilmente l'invasione della carreggiata opposta a quella di avanzamento. La gestione dei movimenti dell'attrez-
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zatura avviene tramite un elettrodistributore abbinato a un comando monoleva in cabina; l'operatore potrà cosi movimentare il tutto in maniera intuitiva e precisa, rimanendo concentrato sulla guida del veicolo. La parte terminale del braccio prevede un sistema semplice e rapido per intercambiare gli utensili, potendo destinare l'attrezzatura a numerose attività: dal classico taglio di erba ed arbusti sul ciglio stradale, alla potatura dei rami lato strada, alla rimozione di materiale che ostruisce le scoline e limita perciò il deflusso dell'acqua; ma anche testate trivellatrici per creare palizzate, o spazzole per la pulizia di pannelli fotovoltaici, cartelli e guard rail oppure testate estirpatrici con cavi d'acciaio e molto altro. La piastra di aggancio rapido al veicolo portante che permette in pochi minuti e con un solo operatore di applicare o sganciare il macchinario, è un concetto indispensabile per un mezzo polivalente come l'Unimog. L'azionamento della gamma FFA può essere derivato o da un impianto presente sull'attrezzatura ed alimentato dalla PTO meccanica anteriore, oppure da prese di forza idrauliche, se disponibili sul veicolo. Di base l'attrezzatura prevede la possibilità di ammortizzare urti tramite sistemi idraulici a protezione della
struttura, sia durante la marcia avanti sia in retromarcia. Tutta la componentistica è di alta qualità per garantire ottime prestazioni, longevità e efficienza del macchinario; l'impiego di acciai speciali per la realizzazione delle carpenterie permette di contenere i pesi mantenendo elevate resistenze meccaniche. Nonostante la ricca dotazione di base dell'attrezzatura, numerosi sono gli accessori prevedibili per completare la macchina in funzione delle necessità operative da affrontare. Braccio per irrigazione serie FGA Altra attrezzatura molto interessante e che sta riscuotendo un ottimo successo, è il braccio per irrigazione serie FGA . Si tratta di un'attrezzatura da applicare alla piastra anteriore, con buona parte della carpenteria realizzata in acciaio inossidabile e completo di irrigatore finale a doccia. Le movimentazioni sono eseguite tramite l'impianto idraulico del veicolo portante e/o da attuatori elettrici. Non sono richiesti particolari dispositivi per alimentarlo: il classico impianto per azionare attrezzature frontali risulta sufficiente. Il flusso dell'acqua è gestito tramite una pompa ad azionamento oleodinamico e le portate risultano variabili. La stessa pompa può essere utilizza-
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ta anche per il carico della cisterna posteriore, aspirando acqua da fonte esterna . Diverse lunghezze del braccio permettono di individuare la serie più indicata al lavoro da eseguire e al veicolo portante. Per la gamma da applicare a Unimog, è stata certificata anche la versione più imponente, modello FGA1000. Con questa attrezzatura pertanto si potrà eseguire l'irrigazione di aree verdi, aiuole, vasi... con estrema semplicità e velocità, direttamente a bordo del veicolo. L'operatore avrà la possibilità di regolare, oltre ai litri/minuto erogati, anche il tipo di getto che si vuole adottare (differente, ad esempio, se si interviene su un albero rispetto ad un'aiuola o a una fioriera); e ovviamente anche tutte le posizioni assumibili dall'attrezzatura. Un funzionale carrello con ruote garantisce la possibilità di smontare
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rapidamente l'attrezzatura e, grazie alle ruote di appoggio presenti, di poterlo ricoverare agevolmente in magazzino senza attrezzatura di sollevamento. Serbatoi modulari componibili FTS Si tratta di un sistema di serbatoi componibili, collegabili tra loro; in funzione del modello di Unimog da allestire (e quindi dalla dimensione del cassone posteriore e della portata utile disponibile) si potranno andare a creare i gruppi di serbatoi adeguati. Diverse le dimensioni, e quindi le capacità, di ogni serbatoio per permettere di sfruttare al massimo la larghezza del cassone mantenendo così un baricentro contenuto anche a pieno carico. Per i veicoli Unimog si possono ottenere capacità da circa 2.500 litri e fino a circa 4.500 litri. I serbatoi sono realizzati in robusto materiale plastico, esente da corrosione, molto resistente a urti e non attaccabili da raggi UV; internamente vengono dotati di paratie frangiflutti per stabilizzare il liquido durante il trasferimento, anche in presenza di percorsi particolarmente sconnessi ed impegnativi. Nella parte superiore di ogni modulo viene prevista una botola per ispezione ed accesso; nella parte inferiore sono collocati dei bocchettoni per aspirazione; potendo collegare le cisterne tra loro, lo svuotamento risulta regolare ed uniforme. Nel condotto di carico vengono sempre previsti dei sistemi di filtraggio, evitando che impurità possano entrare nei serbatoi. I serbatoi vengono collocati sul cassone tramite un telaio portante realizzato in acciaio, su cui vengono fissati e che permette la movimentazione sia tramite mezzi macchinari da sollevamento (muletti, gru...) ma anche tramite sem-
plici piedi meccanici che non richiedono nessuna attrezzatura specifica. I gruppi FTS possono essere pensati semplicemente come cisterne modulari (da abbinare ad esempio ai bracci per irrigazione FGA di cui abbiamo parlato in precedenza) ma possono anche essere completati con diversi accessori per rendere ancora più polivalente il sistema. Ad esempio si può prevedere: pompa idraulica in alta pressione per lavaggio strade, arredo urbano, segnaletica, manto stradale in seguito ad incidenti...; naspo con relativa tubazione da utilizzare sia in alta pressione ad esempio per lavaggio (tipo idropulitrice) che in bassa pressione per irrigazione o rifornimento di altri serbatoi; il naspo può poi avere un sistema di arrotolamento automatico, una colonna rotante per operare agevolmente in tutte le direzioni e diverse tipologie di lance a getto variabile; sistema di riscaldamento con caldaia/e per ottenere acqua calda o bollente: tale soluzione è sicuramente utilizzabile per il lavaggio approfondito di oggetti di vario genere ma anche per eseguire attività di diserbo, andando a bruciare il manto erboso o le infestanti da banchine, marciapiedi o altre zone, il tutto con una tecnologia perfettamente ecocompatibile, senza uso di sostanze diserbanti fra l'altro vietate da una recente normativa di riferimento. Le certificazioni Unimog Expert Partner sono un ulteriore passo avanti per Fiedler e sanciscono ancora una volta la crescita dell'azienda, oltre ad essere un ottimo stimolo per proseguire nella ricerca e sviluppo di attrezzature per la manutenzione stradale, con il primario obiettivo di mantenere uno standard qualitativo elevato e permettere di sfruttare appieno e durante tutto l'arco dell'anno i veicoli presenti nel parco mezzi dei clienti. MI&P è a disposizione di tutti i clienti italiani interessati a questi macchinari, che si affiancano ad una gamma di attrezzature e veicoli completa destinati ai professionisti della manutenzione stradale.
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STRADE
Dalla piste ciclabili alle strade, arriva il primo asfalto 100% green
Realizzare una strada al 100% ecosostenibile, con asfalto totalmente riciclato, costruita a freddo, perciò senza consumo di energia ed emissioni dal cattivo odore, senza aggiunta di bitume e per di più colo-
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rata, oggi è possibile, come testimonia Iterchimica. La società, leader internazionale nel settore di nicchia degli additivi per asfalto, che da cinquant'anni investe una percentuale cospicua del proprio fatturato in
ricerca e innovazione, ne ha dato concreta dimostrazione ad Asphal tica, salone europeo dedicato alla filiera dell'asfalto e delle infrastrutture stradali, che si è tenuta a Verona nel febbraio scorso. Grazie all'impiego di additivi rigeneranti appositamente messi a punto, la strada è composta da asfalto con 100% di fresato riciclato, evitandone quindi il conferimento in discarica, non richiede l'aggiunta di altri aggregati (tipo ghiaie e sabbie) e di altro bitume, ed è prodotta e stesa a freddo (temperatura ambiente). Questa nuova tecnologia garantisce un notevole incremento di durata e resistenza rispetto ad altre tecnologie attualmente sul mercato, con un cospicuo risparmio di manutenzione, senza consumo di energia ed emissioni di cattivo odore, ed è la prima tecnologia di asfalto a freddo che permette la colorazione mantenendo inalterate le caratteristiche meccaniche e di durabilità. Tale tecnica potrà essere utilizzata per tutte le piste ciclabili e le strade a basso traffico. E' inoltre particolarmente efficace per riparare le buche, anche nel caso di pavimentazioni già colorate. "Spesso la strada non viene considerata come il risultato di una tecnologia complessa e armoniosa, ma solo un mero insieme di bitume e aggreganti, mentre proprio in Italia abbiamo raggiunto livelli di innovazione inimmaginabili fino a pochi anni fa", afferma Federica Giannattasio, amministratore delegato di Iterchimica. "Siamo i primi al mondo ad essere riusciti a progettare e realizzare una strada interamente green e sostenibile, combinando quattro caratteristiche: 100% asfalto riciclato, solo con additivi green, stesa a freddo e colorata. Questo permette di ridurre sensibilmente l'impatto sull'ambiente, offrendo ai cittadini un'infrastruttura più resistente, sicura e anche gradevole alla vista". 33
VERDE
Una nuova generazione di macchine per la manutenzione del verde
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Nuove tecnologie in un'era dove adeguarsi diventa necessario e conveniente: trattori senza operatore a bordo. Tra gli esemplari di questa nuova tipologia di veicoli, troviamo i Green Climber di MDB, azienda con esperienza pluridecennale nella costruzione di meccaniche radiocomandate. Questi trattori portattrezzi radiocomandati sono progettati per lavori in condizioni estreme. Uno dei principali usi di Green Climber è quello di trincia sarmenti, pulizia e manutenzione del verde e dei cigli stradali. Questa tipologia di lavorazione viene generalmente svolta con trattori muniti di braccio con trincia, ma dato che questi sono generalmente trattori piuttosto potenti, si evince una problematica dovuta ad elevati costi di trasporto, di gestione, di manutenzione e di ammortamento. A queste problematiche si aggiunge inoltre la necessità di chiudere al traf-
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fico una corsia stradale, il bisogno di ciò su pendenze estreme. un maggior numero di operatori ed il Green Climber significa letteralmente rischio di ribaltamento del trattore arrampicatore verde: il nome non è nell'operare su terreni scoscesi. stato scelto a caso. Riesce ad arrivaL'utilizzo di Green Climber riesce a re fino a 60° di pendenza grazie al diminuire i costi e semplificare le ope- baricentro più basso e ai cingoli allarrazioni di sfalcio. gabili (foto 3). - Il trasporto di Green Climber può Quando si lavora con i cingoli allargati avvenire con un furgone che si guida è necessario poter spostare il trincia con la semplice patente B. lateralmente e questo è possibile gra- La dimensione ed il peso di Green zie alla piastra di aggancio dell'attrezzo. Climber sono inferiori rispetto ad un Questa ha la capacità di traslare trattore, pertanto i costi operativi lateralmente permettendo di operare sono notevolmente inferiori. anche fuori dall'ingombro dei cingoli, - Green Climber lavora direttamente per un totale di 800 mm. Tale caratsul bordo strada ed il suo peso è con- teristica può sembrare banale, ma tenuto, di conseguenza si ottiene lo risulta decisiva quando c'è la necesstesso risultato che si ha utilizzando un sità di usare il trinciasarmenti in trattore con 100 o più cavalli con brac- zone dove la macchina non può arricio e trincia, ma l'investimento e i costi vare, come impianti fotovoltaici, le di manutenzione sono molto più bassi. strutture metalliche più basse del - Green Climber riesce a lavorare in mezzo, in prossimità di canali di luoghi dove si riesce ad arrivare solo scolo o vicino ai muri. In più, durante con i decespugliatori (foto 1). lavori su pendenze, spostando a Ma vediamo più in dettaglio le carat- monte il peso si riesce a controbilanteristiche di questi robot. Va detto che la gamma è piuttosto ampia e riesce ad accontentare tutte le categorie di utilizzatori: infatti la serie parte da macchine con circa 20 HP in su. I motori utilizzati rientrano già nelle future normative antinquinamento. Il modello LV600 ha addirittura 240 Nm di coppia! Con questa macchina si riescono a gestire anche trince forestali che tagliano alberi con diametri di 15 - 20 cm (foto 2) e tutto 4
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ciare il peso stesso, modificandone il baricentro e incrementando l'efficacia di aderenza. La piastra con sistema meccanico a sgancio rapido velocizza e semplifica l'applicazione degli attrezzi. Possono essere montati diversi tipi di attrezzi (foto 4), e il loro movimento è proporzionale ed è gestito tramite il radiocomando. Un innesto a sgancio rapido facilitato è previsto anche per l'impianto idraulico (foto 5). Il sistema flottante della piastra di aggancio invece è totalmente idraulico, non prevede alcuno stress meccanico e ha 2 posizioni di funzionamento: la prima, totalmente flottante in salita e in discesa; la seconda, flottante solo in salita con memoria di altezza in discesa. Il pezzo forte che tanto ci ha stuzzicato, è proprio il cervello di tutto, il radiocomando, che permette di inte-
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ragire con la macchina fino a 150 m di distanza. Su di esso sono presenti tutti i comandi del mezzo, disposti in maniera semplice ed intuitiva affinché l'operatore possa con una mano gestire l'avanzamento e la sterzata tramite il joystick e con l'altra controllare in simultanea tutti i movimenti della macchina e degli attrezzi. 6 Naturalmente dal radiocomando sarà si riesce a lavorare più a lungo. Tutte possibile gestire la messa in moto, le informazioni sullo stato del motore e l'accelerazione, lo spegnimento del sulla manutenzione vengono evidenmotore e la regolazione della velocità ziate sul display, ma l'operatore, in massima. caso di allarmi come riserva carburanIl carica batterie, munito di batteria di te o temperatura alta, viene avvisato scorta (del radiocomando) è a bordo anche con segnalazioni acustiche. macchina, così da avere sempre la Green Climber è dotato di serie di batteria carica a disposizione. tutto ciò sia necessario per lavorare Per la motorizzazione la scelta varia in perfetta sicurezza: cofano integrale tra diverse tipologie di motori, con a totale copertura e protezione del potenze fino a circa 60 HP. sono in motore e di tutti i cablaggi, 4 pompe regola anche con le severe normative idrauliche, fari anteriori per poter americane e con le future normative lavorare anche quando è buio, rollbar europee. Va aggiunto che, grazie al di protezione, luci, carica batteria per peso contenuto, in pendenza il Green il radiocomando completo di batteria Climber ha prestazioni comparabili a di scorta a bordo macchina, gancio trattori con potenze superiori. Infatti il traino, cavo collegamento emergenza motore deve spingere un peso note- per radiocomando con il quale si volmente inferiore e la potenza dispo- gestiscono tutti i movimenti della nibile per l'attrezzo è superiore. macchina, componenti elettroniche Questo comporta anche consumi con sgancio rapido per facile manuridotti: con un pieno (serbatoio di 38 l) tenzione.
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PORTATTREZZI
John Deere al Sima 2017: all'insegna dell'innovazione Sesam
Anche nell'edizione 2017 la giuria di Sima Innovation Award ha premiato ancora una volta il lavoro del dipartimento di ricerca e sviluppo John Deere. Sono tre, infatti, le innovazioni firmate dal Marchio del Cervo che hanno guadagnato il favore della critica, aggiudicandosi una medaglia d'argento con Smart AutoLube, il sistema di lubrificazione automatica intelligente, una menzione speciale per il trattore Sesam, il primo trattore ad elevata potenza totalmente elettrico, e un'ulteriore menzione speciale per il sistema di controllo intelligente degli ugelli ExactApply. La manifestazione parigina è stata anche una vetrina d'eccezione per l'intera gamma di macchine agricole e per la cura del verde John Deere, rappresentata da una vasta selezione dei modelli più significativi arricchita da alcune importanti novità. Trattori Serie 5 L'attuale gamma di trattori agricoli compatti Serie 5 di John Deere è composta dalle macchine 5E, 5G, 5G 36
specializzati e 5M, il cui cofano profilato più basso offre una migliore visibilità. La gamma di trattori 5G specializzati, in particolare, ha registrato alcune importanti evoluzioni, e comprende ora quattro modelli dotati di motore da 3,4 litri conforme alla Stage III B, con una potenza nominale da 75 a 105 cavalli (97/68/CE). Questa nuova serie è stata concepita appositamente per offrire un livello elevato di comfort, potenza, prestazioni idrauliche e manovrabilità agli utilizzatori che operano nei frutteti e nelle vigne, risultando inoltre ideale per applicazioni in cui si opera in carreggiate strette. I trattori delle serie 5GF, 5GN e 5GV offrono ai clienti la possibilità di scegliere una piattaforma di guida o una cabina con una nuova disposizione dei comandi. Più spaziosa del 10%, la cabina è dotata di acceleratore manuale elettronico, di una nuova leva di retromarcia, nuove console laterali, un nuovo schermo e un sedile Deluxe opzionale a sospensione
pneumatica. Questi presentano inoltre un raggio di sterzata migliorato del 15% ed una capacità idraulica superiore - fino a 126 l/min - con tre pompe idrauliche. I modelli della serie 5GL a quattro ruote motrici da 75, 90 e 100 cavalli sono dotati di nuova cabina ribassata, telaio stretto da 1,4 m di larghezza, nuova trasmissione Power Reverser 24F/12R, e sono stati concepiti appositamente per piantagioni a pergola garantendo la medesima capacità idraulica aumentata degli altri modelli della gamma. I nuovissimi trattori della serie 5R completano la gamma della Serie 5 con una gamma di macchine compatte e ad alte prestazioni. Potentissimo e dotato di numerose caratteristiche che lo rendono realmente versatile e molto confortevole, il nuovo 5R segna un ulteriore standard nel segmento di appartenenza. Leggero e agile al tempo stesso, questo trattore consente di trasportare ogni carico pesante, sia sul sollevatore anteriore che sul sollevatore posteriore. Concepito per essere polivalente, il 5R può essere facilmente dotato di un caricatore frontale della serie R e può essere utilizzato su strada e nei campi, risultando altamente affidabile, ad alta efficienza e con un livello di comfort e una semplicità di utilizzo concentrati sulla realizzazione più rapida e più efficace di un numero sempre maggiore di applicazioni. Trattori Serie 6 La gamma di trattori Serie 6 si arricchisce di due nuovi modelli, il 6230R e il 6250R, presentati ufficialmente per la prima volta in occasione del Sima. Queste due nuove macchine sei cilindri top di gamma dalla potenza massima di 280 e 300 cavalli (97/68/CE) sono state concepite appositamente per rispondere alle esigenze di contoterzisti e agricoltori, e grazie alle loro caratteristiche segnano nuovi standard in termini di trasporto, comfort e accelerazione.
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I nuovi modelli potranno inoltre essere dotati del nuovo joystick multifunzione CommandPRO, caratterizzati da un'ergonomia e una polivalenza al massimo livello di eccellenza John Deere. La velocità massima si raggiunge semplicemente spingendo in avanti il joystick, mentre sono disponibili 11 pulsanti programmabili per gestirne le funzioni quali presa di forza, sollevamento, distributori ausiliari, AutoTrac... Perfettamente funzionale, il joystick CommandPRO consente di portare il trattore dalla velocità massima all'arresto completo con un semplice movimento della mano, mentre per lavorare a basse velocità, tra gli 0 e i 2 km/h, è sufficiente utilizzare la funzione superriduttore. L'installazione di una leva multifunzione Isobus esterna non è più necessaria, poiché il conducente può comandare il trattore e le funzioni Isobus in parallelo. Trattori Serie 7R Anche i trattori serie 7R sono stati rappresentati nello stand di John Deere, in particolare dal 7310R, punta di diamante dell'efficienza nei consumi John Deere. Già dal 1° novembre 2016, infatti, i nuovi proprietari di trattori 7310R John Deere hanno la possibilità di partecipare al programma "Gasolio Rimborsato 7R John Deere", una soluzione che premia economicamente i clienti che riescono a limitare o ridurre il consumo di carburante del loro trattore in modalità trasporto. Trattori Serie 8R La serie 8R non è stata da meno con il suo nuovo modello di punta, l'8400R, che spicca per la propria eccezionale capacità di trazione. Questo nuovo modello top di gamma da 400 cavalli (97/68/CE) è dotato di un motore Stage IV e, grazie ad una capacità di trazione superiore del 6% rispetto a quella del modello 8370R, consentirà all'operatore di svolgere agevolmente qualsiasi operazione di traino. Convertendo il 91% della propria potenza nominale, l'8400R fissa un nuovo standard del settore in termini di prestazioni ed efficienza. Spinto dal nuovo motore John Deere da 9 litri caratterizzato da pistoni di nuova concezione, l'8400R fornirà fino a 450 cavalli di potenza massima grazie alla potenza extra dell'Intel ligent Power Management (IPM). La trasmissione e23 è stata concepita per offrire la massima efficienza e durabilità, supportata dalla funzione Efficiency Manager. Per garantire una
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2R
maggiore longevità, il nuovo trattore 8400R ha in dotazione di serie un asse a cremagliera con doppia superficie piana e larghezza totale di 255 cm. I nuovi mozzi in ghisa ne aumentano ulteriormente la durabilità e consentono l'installazione di una ruota posteriore da 970 kg per un trasferimento più efficace della potenza a terra. Il nuovo asse posteriore sarà disponibile come opzione sui modelli più piccoli della serie 8R. Inoltre, i trattori delle serie 7R, 8R e 9R beneficeranno delle più recenti soluzioni FarmSight, come il nuovo ricevitore StarFire 6000. Quest'ultimo dispone di segnale SF1, con una precisione migliorata fino a 15 cm, ma anche del nuovo segnale SF3 con una precisione di traiettoria di 3 cm, una acquisizione più rapida del segnale, nonché dell'opzione RTK/ mobile RTK aggiornata. Tra le altre opzioni, un nuovo pacchetto connettività con JDLink e Remote Display Access (RDA), schermo CommandCenter di quarta generazione e Settings Manager, che consente all'operatore di salvare e consultare tutti i parametri essenziali della macchina durante l'utilizzo o in un momento successivo. Il Settings Manager contribuisce inoltre a ridurre i tempi di allestimento in caso di utilizzo di più attrezzature o qualora sia un nuovo operatore a utilizzare il trattore. Trattori Serie 9R/9RX I trattori 9R/9RT sono stati concepiti per essere le migliori macchine per il traino sul mercato. Ciononostante, John Deere era consapevole di poter migliorare ancora in tre ulteriori settori chiave: potenza al suolo, velocità ed efficienza, comfort del conducente. Il risultato è il fratello maggiore
della serie 9R, il 9620RX, un concentrato di potenza e trazione allo stato puro. Per la prima volta al Sima i clienti hanno potuto toccare con mano le eccezionali caratteristiche di questo trattore. Con una potenza massima del motore di 670 cavalli, un cambio elettronico a 18 rapporti e 4 cingoli per una trazione senza precedenti, il trattore 9RX oggi trasferisce ancor più potenza al suolo e in modo più efficace. MyJobsConnect e MyJobsManager John Deere propone oggi un nuovo pacchetto connettività con le applicazioni MyJobsConnect e MyJobs Manager, che consentono agli operatori di visualizzare ed eseguire operazioni in tempo reale dal loro dispositivo mobile. John Deere è il primo produttore a integrare un sistema di navigazione e ottimizzazione logistica specifico per le aziende agricole. Questo sistema intelligente di navigazione e logistica mappa l'insieme dei percorsi di accesso dell'azienda agricola e fornisce una panoramica sul parco macchine, proponendo al conducente l'itinerario più rapido e più sicuro per accedere a un campo. Inoltre, consente di guidare gli operatori tra un punto di scarico e una macchina di raccolta spostandosi di campo in campo (mietitrebbia o trincia, ad esempio). Con l'applicazione MyJobsManager è possibile pianificare i lavori in anticipo sotto forma di calendario. In caso di cambio di programma, è sufficiente un gesto per spostare tutti i dati. La tabella di bordo offre un riepilogo delle operazioni quotidiane che consente di tenere facilmente sotto controllo l'avanzamento dei lavori e identificare rapidamente le zone che
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XUV 560
necessitano di particolare attenzione. L'applicazione MyJobs, invece, fornisce agli operatori una visione d'insieme dei lavori da compiere nel giusto ordine. I dettagli dei lavori sono tutti disponibili in ogni momento, il che riduce al minimo l'assistenza telefonica necessaria e gli errori dovuti a una cattiva comunicazione. Sulla base dei rapporti che gli operatori trasmettono sull'applicazione MyJobs, il gestore può creare un rapporto di cantiere a partire dal Centro Operativo. I rapporti di cantiere possono essere filtrati o esportati in formato .CSV per un ulteriore utilizzo in un software di fatturazione. Rispetto all'applicazione MyJobs, MyJobConnect Premium comprende anche l'applicazione MyLogistics, che consente di ottimizzare il parco macchine secondo diversi aspetti. Tra le tante caratteristiche di spicco questa applicazione dispone di un sistema di navigazione agricola intelligente che tiene conto dei percorsi di campagna, nonché della possibilità di dirigersi direttamente verso i punti d'entrata di campi predefiniti. E' possibile la commutazione automatica dei target di navigazione tra macchina e sede di stoccaggio, con tempi stimati di arrivo per tutte le altre macchine del parco. I gestori potranno così identificare rapidamente i colli di bottiglia o le sovracapacità nella catena di raccolta e migliorare l'efficacia d'insieme. Macchine per la cura del verde Anche le macchine per la cura del verde hanno avuto grande spazio e sono state degnamente rappresentate al Sima da alcuni dei modelli più significativi dell'intera gamma. John Deere ha lanciato in particolare i tre nuovi Gator XUV 560, XUV 590i e XUV 590i S4, espandendo così la propria gamma di veicoli utilitari con soluzioni in grado di rispondere al meglio alle aspettative degli utilizzatori in termini di versatilità e potenza. Con il Gator™ XUV 560, ad esempio, 38
5125R
John Deere amplia la famiglia di veicoli utilitari polivalenti. Questo modello è concepito per utilizzatori alla ricerca di un veicolo 4x4 multifunzionale e comodo. Dotato di sedile ergonomico, motore a benzina bicilindrico a V silenzioso, sospensioni totalmente indipendenti e quattro ruote motrici, e proponendo diversi accessori opzionali, Gator XUV 560 consente agli utilizzatori di gestire le attività più varie. "Evolvendo la gamma di modelli Gator offriamo ai nostri clienti una scelta di opzioni ancora più ampia", ha dichiarato Paul Trowman, Direttore Marketing Europa. "XUV 560 è stato sviluppato per offrire le prestazioni, la versatilità e il comfort che tutti si aspettano da un veicolo John Deere ad un prezzo vantaggioso." John Deere ha presentato anche due ulteriori modelli, il Gator XUV 590i e XUV 590i S4, destinati a operatori alla ricerca di prestazioni, comfort e possibilità di personalizzazione. Dotato di un potente motore a benzina bicilindrico, sospensioni totalmente indipendenti sulle quattro ruote, servosterzo e una vasta gamma di accessori, XUV 590i combina in modo intelligente efficacia e prestazioni nel segmento dei veicoli utilitari di fascia media. "Gli XUV 590i sono stati concepiti per lavorare in modo rapido, efficace e confortevole al tempo stesso", ha dichiarato Paul Trowman. "Gli operatori possono spostarsi rapidamente a una velocità di punta di oltre 72 km/h grazie alla forte accelerazione sviluppata dal motore a benzina bicilindrico in linea da 656 cm³, 32 cavalli raffreddato a liquido." Questi tre modelli completano la gamma di veicoli utilitari più ampia e diversificata disponibile sul mercato: 11 modelli con motore a benzina, diesel o elettrico, a due o quattro ruote motrici e in versione 2 o 4 posti. Anche la gamma dei trattori compatti
si arricchisce di nuovi modelli grazie ai trattori della Serie 2R. Totalmente rinnovati, i modelli 2026R e 2036R, rispettivamente a 26 e 36 cavalli, sono concepiti per fornire un comfort ottimale all'operatore e ridurne l'affaticamento. Queste due macchine dispongono infatti di comandi ergonomici, piantone dello sterzo inclinabile e cruise control. Disponibili in versione con o senza cabina, i due trattori adottano un sedile a sospensione pneumatica nella loro versione cabinata. I trattori Serie 2R aumentano la produttività degli operatori grazie a diverse pratiche funzionalità. Il 2036R è dotato del nuovissimo esclusivo sistema di sollevamento Command Cut, che consente di regolare in modo rapido e preciso l'altezza del taglio grazie ad una manopola e una leva. Tale sistema consente di effettuare tagli quasi al millimetro e limitare l'affaticamento dell'operatore nelle lunghe giornate lavorative. Entrambi i modelli beneficiano del pedale Twin Touch che facilita la selezione della velocità di avanzamento e del senso di marcia. Grazie alla funzione eThrottle, la macchina aumenta o riduce automaticamente il regime del motore, mentre il cruise control (di serie) mantiene la velocità di lavoro costante. Quanto ai nuovi caricatori frontali QuikAttach 120R e 220R a montaggio/smontaggio rapido, sono concepiti appositamente per la serie 2R per massimizzarne le prestazioni. Infine, completano la gamma di macchine per la cura del verde due modelli elettrici di tosaerba a spinta per uso domestico, R40B e R43B. Le nuove batterie agli ioni di litio eliminano la necessità di cavi, benzina, riducendo a zero le emissioni inquinanti. Adatti a superfici di taglio fino a 400 o 500 m², i tosaerba senza fili rappresentano una soluzione silenziosa e affidabile.
Lavori Pubblici n. 85 marzo - aprile 2017
IGIENE URBANA
Una municipalizzata spagnola aggiunge alla propria flotta 22 veicoli allestiti con Allison Venti nuovi compattatori e due lavacontenitori montano trasmissioni automatiche Allison della Serie 3000TM. La municipalizzata Residuos Sólidos Urbanos della regione spagnola di Castilla La Mancha gestisce una flotta di 157 veicoli che si occupano del servizio di raccolta e trattamento dei rifiuti dei circa 400.000 cittadini che vivono nella provincia di Ciudad Real. Ultimamente ha preso in consegna 22 nuovi veicoli allestiti con trasmissioni automatiche Allison. "Lavoriamo con le trasmissioni Allison da oltre dieci anni" racconta Ignacio Aguilar, Direttore del Settore Tecnico della municipalizzata spagnola. "All'inizio li abbiamo installati solo su compattatori a noleggio, però, una volta visto come funzionavano, abbiamo capito che tutti i veicoli per la raccolta rifiuti avrebbero dovuto montare quel tipo di trasmissioni completamente automatiche". L'impresa stima che i nuovi veicoli realizzeranno una media di 2.500 ore l'anno e 50.000 km/anno su 50 percorsi distinti, raccogliendo diversi tipi di rifiuti nei comuni della provincia. I nuovi veicoli saranno suddivisi tra il Centro di Trattamento Rifiuti di Almagro e i sei centri di trasferimento dell'impresa. Dei 22 nuovi veicoli, 14 sono Iveco noleggiati da Fraikin, impresa leader nel noleggio di veicoli industriali e commerciali. Dodici compattatori a carica posteriore sono Iveco Stralis AD260S33 Y/PS Aut.E6RS, con allestimento Ros Roca Olympus Plus 22.
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Gli altri due sono Iveco Stralis AD190S33/P Aut.E6RS con allestimento Ros Roca Olympus Wide 16. "Abbiamo scelto le trasmissioni Allison per tutti i veicoli destinati alla raccolta rifiuti, all'antincendio e all'emergenza" ha detto Ángel Vallcorba, Direttore Tecnico di Fraikin Spagna. "La nostra esperienza è stata sempre positiva e poter disporre sui nostri veicoli municipali della tecnologia Allison ci fa stare più tranquilli". Un altro Iveco Stralis AD 260 S31Y/PS, acquistato in proprietà, è allestito con carica laterale OMB CMPL7ETS. I sette restanti veicoli sono Renault trucks sempre di proprietà della municipalizzata. Quattro con carica posteriore o laterale, allestiti da Ros Roca, un lavacontenitori a carica laterale SITA, modello Aquatec e due con allestimento con gru Atlas, modello 96.3 AE SL e cassone Cayvol Recupres 23. "Per noi è chiaro che sarebbe impossibile lavorare in questo settore senza una tecnologia come quella di Allison", assicura Vallcorba. "La qualità del servizio che richiede questo tipo di missione necessita di componenti di ultimissima generazione. Allison è il nostro partner principale in fatto di trasmissioni, perché è capace di offrire questa qualità". Le trasmissioni automatiche Allison sono la scelta d'elezione delle municipalizzate. "I veicoli allestiti con Allison lavorano più ore, passano meno tempo in officina e i costi di manutenzione sono
più bassi. Inoltre, gli autisti apprezzano il maggior comfort di guida. La raccolta rifiuti implica numerose fermate e ripartenze, e la tensione sulle articolazioni di gambe e braccia con il cambio manuale è notevole". L'azienda prevede di ampliare ulteriormente la flotta: "L'impresa intende acquistare altri tre veicoli per la raccolta della plastica, un altro per il vetro, due lavacassonetti a raccolta posteriore e due compattatori a carica posteriore e superiore. Tutti avranno trasmissioni Allison". Prestazioni superiori e massima produttività. La flotta di Fraikin Noleggio Veicoli comprende 40 mezzi con trasmissioni Allison. Prima della consegna di 14 veicoli a Residuos Solidos Urbanos, Fraikin aveva già fornito all'impresa altre 18 unità Iveco e Renault, allestite con Allison. "Si parla della sicurezza degli autisti e di una minore incidenza di sinistri, assieme a migliori prestazioni e maggior produttività", ha detto Vallcorba. "I veicoli speciali sono difficili da sostituire a causa del loro allestimento, pertanto mentre li stanno riparando per via di guasti, la continuità del servizio viene messa a rischio. E' dimostrabile che grazie all'utilizzo della trasmissione Allison riduciamo le avarie ai veicoli. I mezzi vanno molto meno spesso in officina e soprattutto riduciamo il numero di incidenti che portano a diversi giorni di fermo veicolo. Inoltre, se la guida è efficiente, avremo un risparmio di combustibile".
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IGIENE URBANA
Stoccarda investe nell'alimentazione a metano e sceglie Econic per la raccolta rifiuti
A sette Mercedes-Benz Econic NGT (Natural Gas Technology) con ecologica alimentazione a metano e una ricca dotazione di sicurezza verranno affidate attività di raccolta e smaltimento dei rifiuti nel territorio comunale di Stoccarda. Il 23 febbraio 2017 i veicoli hanno preso ufficialmente servizio nella centrale operativa dell'AWS, sita in Burgholzstraße, nel quartiere Stuttgart-Münster della città. Peter Bauer, Responsabile Product Management Econic della divisione Mercedes-Benz Special Trucks, ha consegnato i sette veicoli Econic NGT a Thomas Heß, CEO dell'azienda autonoma AWS Abfallwirtschaft Stuttgart, e a Dirk Thürnau, borgomastro tecnico della città di Stoccarda. I nuovi veicoli a metano hanno già dato ottimi risultati nel corso di una sperimentazione durata sei settimane nella città di Stoccarda. "Poter mettere a disposizione della città il Mercedes-Benz Econic NGT di ultima generazione riveste per Mercedes-Benz Trucks un'importanza del tutto speciale. Le radici comuni che legano le due aziende alla città di Stoccarda sono importanti non meno del lungo e intenso rapporto che lega l'AWS e i prodotti Mercedes-Benz", spiega Ralf Forcher, Direttore Mar40
keting, Sales and Services MercedesBenz Special Trucks. Fin dall'introduzione sul mercato di Econic, avvenuta nel 1998, il capoluogo della regione ha costantemente acquistato Econic adibiti al servizio smaltimento, che hanno progressivamente sostituito i precedenti veicoli convenzionali. Oggi, per la prima volta, entra a far parte del parco veicoli dell'AWS anche l'Econic NGT. Come Partner di Sviluppo, AWS Stuttgart è stata coinvolta nei progetti Econic ed Econic NGT fin dalle prime battute. L'azienda autonoma cittadina ha fornito preziose informazioni sulle specifiche esigenze d'impiego concernenti i veicoli adibiti allo smaltimento rifiuti del futuro. Il Product Manager Econic Peter Bauer ha confermato che, con questi investimenti orientati al futuro, l'azienda intende offrire un importante contributo ad un bilancio ambientale positivo. Fondamentale in tal senso l'impiego di una tecnologia di trazione innovativa, caratterizzata dalla combinazione di bassi consumi di carburante e bassissime emissioni di CO2, a fronte di una grande silenziosità di funzionamento. "AWS ha dichiarato guerra alle polveri sottili a Stoccarda", afferma il CEO di AWS Thomas Heß. “Grazie all'eccellente collaborazione con Merce-
des-Benz Special Trucks, della quale siamo molto soddisfatti, desideriamo contrastare l'inquinamento da gas di scarico nel nostro centro cittadino, già molto sensibile al problema delle emissioni, e raggiungere al contempo la massima sicurezza possibile nell'impiego dei veicoli". Con 3.900 mm di passo e sospensioni pneumatiche integrali, i nuovi veicoli per la raccolta dei rifiuti Econic NGT di AWS Stuttgart vantano straordinaria maneggevolezza. Si tratta di un vantaggio d'immensa importanza nel traffico intenso che caratterizza il centro di Stoccarda. Offrono un peso massimo ammesso di 26 t, lo stesso quindi della versione a gasolio. I veicoli Econic con motore a gas metano si distinguono per basse emissioni di ossido di azoto e particolato oltre a grande silenziosità di funzionamento. Le emissioni acustiche misurate a Stoccarda al passaggio di un Econic si attestano su 78 dBA, quindi sensibilmente al di sotto delle emissioni di un motore diesel Euro VI, che raggiungono gli 80 dBA. La capacità del serbatoio del metano misura 600 litri e consente elevata autonomia nell'impiego quotidiano per la raccolta dei rifiuti. Con i sette nuovi Econic NGT di Stoccarda viene anche impiegato per la prima volta il nuovo motore a gas metano Euro VI M 936 G da 7,7 l di cilindrata, per ben 222 kW (302 CV) di potenza. La configurazione del 6 cilindri in linea BlueTec, particolarmente contenuto nei consumi, corrisponde in numerosi dettagli ad un motore diesel convenzionale; nel motore a gas metano di Econic NGT, tuttavia, anziché una miscela di gasolio - aria viene bruciata una miscela di metano e aria. Poiché l'innovativo motore a metano monovalente di Econic brucia il metano pressoché senza produrre partico-
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lato e polveri sottili, per soddisfare i valori limite Euro VI non sono necessarie né la tecnologia SCR con AdBlue né soluzioni di post iniezione o filtro antiparticolato per la depurazione dei gas di scarico. Le emissioni di CO2 misurate nell'impiego presso AWS Stuttgart sono inferiori di ben il 23% a quelle di un motore diesel Euro VI e, in caso di alimentazione con biogas, è possibile ottenere ulteriori miglioramenti sul fronte del bilancio di CO2. Grazie alla decisione di prorogare fino all'anno 2026 le agevolazioni fiscali per l'impiego del metano come carburante per autotrazione, il Consiglio dei Ministri federale tedesco ha dato un impulso molto importante al mercato dell'alimentazione a metano intesa come contributo essenziale alla tutela dell'ambiente: l'ammortamento del maggior costo dell'Econic NGT sarà quindi possibile anche in futuro grazie al basso prezzo del carburante. "Nonostante l'acquisto di un veicolo per la raccolta rifiuti con alimentazione a metano comporti una spesa più elevata, in caso di conversione completa da alimentazione a gasolio ad alimentazione a metano il maggior costo viene compensato dopo circa tre anni e mezzo grazie al risparmio ottenuto sul fronte economia dei consumi", afferma in conclusione Heß. La cabina di guida posizionata in basso, con parabrezza panoramico, superfici dei cristalli generosamente dimensionate sul lato guida e una porta a libro completamente in vetro sul lato accompagnatore, garantiscono al conducente una visuale ottimale. L'ampio campo visivo e la posizione di seduta bassa consentono un contatto visivo diretto con gli altri utenti della strada, soprattutto con i soggetti più esposti ai pericoli, quali ad esempio pedoni o motociclisti. La dotazione di sicurezza dei veicoli NGT impiegati a Stoccarda comprende numerosi sistemi che si impongono come nuovo punto di riferimento sul fronte prevenzione degli incidenti stradali: sistema di regolazione della stabilità, sistema antisbandamento, sistema di assistenza alla frenata di emergenza, Active Brake Assist di ultima generazione (ABA 3) e sensore pioggia/luci sono solo alcuni esempi. Econic NGT dispone poi di freni a disco su tutte le ruote, immobilizzatore e chiusura centralizzata con radiocomando. A richiesta Econic NGT può essere dotato di ulteriori innovative tecnolo-
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gie per la sicurezza e sistemi di assistenza che ne migliorano la sicurezza di circolazione. Tra questi Tempomat con regolazione della distanza, che contribuisce a evitare i tamponamenti, e Sideguard Assist (sistema di assistenza alla svolta). Per l'azienda AWS Stuttgart rivestono fondamentale importanza sicurezza d'impiego, efficienza dei processi lavorativi e qualità delle condizioni di lavoro degli autisti. L'incremento dell'efficienza lavorativa, in estate come in inverno, esige in primo luogo condizioni climatiche ottimali all'interno della cabina di guida. Il climatizzatore con filtro antipolline è pertanto una dotazione imprescindibile del nuovo Econic NGT dell'AWS Stuttgart, al pari di altre innovazioni: il nuovo riscaldamento supplementare a metano Truma dispone di sette bombole del gas in acciaio di peso ottimizzato che, oltre a garantire un'alimentazione costante dell'impianto di riscaldamento a veicolo fermo e durante la marcia, consentono anche un risparmio in termini di peso di ben 400 kg. Gli autisti di AWS apprezzano so prattutto il grande angolo d'apertura
della porta lato guida e l'accesso basso, che richiede solo due gradini. Questi highlight, resi possibili dal concept generale di Econic NGT, consentono un accesso confortevole e riducono in misura rilevante il pericolo d'infortunio all'uscita dalla cabina. Le generose dimensioni interne della cabina permettono di disporre di quattro posti a sedere disposti in una sola fila e numerosi scomparti per la sistemazione dell'attrezzatura e dell'abbigliamento antipioggia di conducente ed equipaggio. Un'ulteriore novità sul fronte comfort è offerta dalla possibilità di azionare la porta a libro dal lato accompagnatore tramite un interruttore situato sul montante centrale. Nuovi anche il sistema d'inserimento automatico del dispositivo per la raccolta rifiuti con commutazione in posizione di folle e l'interruttore arresto di emergenza ABH nel cruscotto. Dotando il veicolo con pacchetto Eco, la velocità è limitata a 85 km/h, viene mantenuta un'accelerazione costante che simula un carico pari a tre quarti della capacità totale del veicolo e viene disabilitata la funzione kickdown.
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TECNICA
Sistema per attuare la separazione delle acque di prima pioggia LSI-Lastem
LSI-Lastem propone, a supporto della realizzazione degli impianti di "prima pioggia", la strumentazione
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necessaria per dividere la prima pioggia dalla pioggia successiva che risponde ai requisiti del D.L. 152 del
3 aprile 2006 nei piani di tutela ambientale, sia a carattere regionale sia nazionale e agli obiettivi di qualità fissati dalle Direttive Europee 2000/60/CEE (direttiva quadro nel settore delle risorse idriche) e 91/271/CEE (concernente il trattamento delle acque reflue urbane). La normativa prevede che, per le tipologie di siti elencate, vi sia una gestione delle acque di pioggia e di lavaggio delle aree esterne per le quali si rileva un rischio di dilavamento di sostanze pericolose o di sostanze che creano pregiudizio per il raggiungimento degli obiettivi di qualità dei corpi idrici. In particolare è previsto che una certa quantità d'acqua utilizzata per la pulizia o la pioggia caduta sulle superfici potenzialmente inquinate, non debba essere rilasciata direttamente nella fognatura, ma debba prima essere accumulata nelle cosiddette vasche di prima pioggia e smaltita mediante l'immissione delle stessa nel depuratore centralizzato, oppure trattata preventivamente secondo le sostanze inquinanti presumibilmente contenute. Il D.L.vo 152/2006 art.113 stabilisce che le regioni sono gli enti incaricati a disciplinare le acque di pioggia e di lavaggio. In tal senso, ad esempio, l'articolo 3 del Regolamento Regionale della Lombardia n° 4 del 24 marzo 2006 definisce le acque di pioggia soggette a regolamentazione e detta la relativa disciplina. Si definiscono come evento meteorico una o più precipitazioni atmosferiche, anche tra loro temporalmente distanziate, di altezza complessiva di almeno 5 mm, che si verifichi o che si susseguano a distanza di almeno 96 ore da un analogo precedente evento, acque di prima pioggia i primi 5 mm di acqua uniformemente distribuiti su tutta la superficie scolante piovuta nella prima parte di ogni evento
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meteorico, le acque eccedenti sono definite acque di seconda pioggia. Dopo le 96 ore si passa alla condizione di assenza pioggia. Il sistema "prima pioggia" è costituito da un pluviometro, conforme alla norma WMO Guida n. 8, collegato ad un regolatore/interventore collocato all'interno di una scatola IP65. Il sistema può essere montato su un palo ed è collegato alle elettropompe che regolano l'apertura/chiusura delle vasche di prima pioggia già presenti. Il pluviometro misura la quantità di precipitazione ed è composto di un cono di raccolta e di una bascula a doppia vaschetta collegata a un magnete che attiva un relay reed generando un impulso conteggiato da un contatore esterno: ogni impulso equivale a 0,2 mm di precipitazione. Il corpo esterno è in alluminio anodizzato. Il pluviometro può essere installato direttamente a terra, oppure in testa a palo. Per siti che possono raggiungere temperature inferiori allo zero è disponibile il modello riscaldato, che assicura il completo scioglimento della neve, anche a temperature estreme, e impedisce la formazione di ghiaccio sul corpo del sensore. Il pluviometro, generando il contatto relay per ogni 0,2 mm d'acqua misurata, invia al regolatore/interventore che conta gli impulsi ricevuti ed indica sul display la quantità totale di pioggia e la durata dell'evento piovoso, oltre all'intensità di pioggia istantanea. La centralina definisce e segnala, attraverso un relay, le tre condizioni rispetto gli eventi piovosi: assenza pioggia, prima pioggia, pioggia ulteriore. L'inizio della precipitazione è segnalato dallo strumento che apre il contatto sino al raggiungimento dei 5 mm cumulati, mentre alla cessazione della precipitazione sarà inviato un comando alle elettropompe che inizieranno a smalt ire le acque accumulate. Il sistema prima pioggia può essere integrato dalle soluzioni offerte da LSI-Lastem, che da oltre 40 anni sviluppa, produce e commercializza una completa gamma di sistemi per il monitoraggio ambientale. La gamma di prodotti include sensori, acquisitori, software ed accessori di fissaggio ed installazione. La strumentazione LSI-Lastem è idealmente adatta a diverse applicazioni, garantendo accuratezza ed affidabilità delle misure sia in applicazio-
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ni portatili sia per il monitoraggio fisso, in ambienti indoor ed outdoor. Una serie di servizi postvendita
garantisce alla clientela di avere sempre le apparecchiature efficienti, precise ed aggiornate.
D.L.vo 152/2006 art. 113 Acque di prima pioggia e di lavaggio soggette a regolamentazione 1) La formazione, il convogliamento, la separazione, la raccolta, il trattamento e lo scarico delle acque di prima pioggia sono soggetti alle disposizioni del presente regolamento qualora tali acque provengano: a) da superfici scolanti di estensione superiore a 2.000 mq, calcolata escludendo le coperture e le aree a verde, costituenti pertinenze di edifici ed installazioni in cui si svolgano le seguenti attività: 1) industria petrolifera 2) industrie chimiche; 3) trattamento e rivestimento dei metalli; 4) concia e tintura delle pelli e del cuoio; 5) produzione della pasta carta, della carta e del cartone; 6) produzione di pneumatici; 7) aziende tessili che eseguono la stampa, tintura e finissaggio di fibre tessili; 8) produzione di calcestruzzo; 9) aree intermodali; 10) autofficine; 11) carrozzerie; b) dalle superfici scolanti costituenti pertinenza di edifici ed installazioni in cui sono svolte le attività di deposito di rifiuti, centro di raccolta e/o trasformazione degli stessi, deposito di rottami e deposito di veicoli destinati alla demolizione;
c) dalle superfici scolanti destinate al carico e alla distribuzione dei carburanti ed operazioni connesse e complementari nei punti vendita delle stazioni di servizio per autoveicoli d) dalle superfici scolanti specificamente o anche saltuariamente destinate al deposito, al carico, allo scarico, al travaso e alle movimentazioni in genere delle sostanze di cui alle tabelle 3/A e 5 dell’allegato 5 al D. Lgs. 152/19992 (appendice A). 2) Le acque di lavaggio delle superfici di cui al comma 1 sono soggette alle disposizioni stabilite dal presente regolamento per le acque di prima pioggia. 3) La formazione, il convogliamento, la separazione, la raccolta, il trattamento e lo scarico delle acque di seconda pioggia sono soggetti alle disposizioni del presente regolamento qualora provengano dalle superfici scolanti di cui al comma 1. lettere a) e b) e l’Autorità competente accerti l’inquinamento di tali acque da sostanze asportate o in soluzione, derivante dal percolamento delle acque meteoriche tra materie prime, prodotti intermedi e finiti, sottoprodotti, rifiuti o quant’altro accatastato o depositato sulle superfici stesse. 4) Nei casi di cui al comma 3 l’Autorità competente determina, con riferimento alle singole situazioni, la quantità di acqua meteorica di dilavamento da assoggettare alle disposizioni del presente regolamento
• Periodo di assenza pioggia: è qualsiasi periodo che comprenda almeno T1 minuti consecutivi di assenza totale di precipitazione. L’inizio di precipitazione durante l’assenza pioggia determina il passaggio alla condizione di "prima pioggia". • Periodo di prima pioggia: periodo piovoso, successivo ad un periodo di assenza pioggia, continuo o con pause di durata unitaria inferiore a T2minuti, durante il quale siano occorsi Qp mm di precipitazione. Allorché vengono totalizzati Qp mm di precipitazione il periodo di prima pioggia termina col passaggio alla condizione di "pioggia ulteriore". L’eventuale occorrenza, durante la prima pioggia, di una pausa superiore a T2 minuti riconduce alla condizione di "assenza pioggia". • Periodo di pioggia ulteriore: è quel periodo, successivo a quello di prima pioggia, durante il quale non si abbiano mai pause di precipitazione superiori a T 1 minuti. Il riscontro di una pausa superiore a T1 minuti determina il passaggio alla condizione di "assenza pioggia". I parametri T1, T2 e Qp sono programmabili.
Parametri Campo Default T1: Durata dell’assenza 1..9999 2880 di precipitazione che min min determina il passaggio dalla condizione di "pioggia ulteriore" a quella di "assenza pioggia". T2: Durata delle pause di 1..9999 prima pioggia che non min sospende quest’ultima condizione.L’oc cor renza di una pausa superiore riconduce immediatamente alla condizione di "assenza pioggia".
2880 min
Qp: Quantità di precipitazione, definita come prima pioggia, la cui totalizzazione determina il passaggio alla condizione di "pioggia ulteriore".
5 mm
1..9 mm
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VERDE
Bracci Ferri su portattrezzi Unimog: binomio di eccellenza
Dopo aver conseguito la prestigiosa qualifica di Unimog Partner nel 2016 ed a seguito dell'attività di marketing
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svolta in sinergia con Mercedes-Benz Italia lo scorso anno, finalizzata con l'esposizione nello stand Ferri ad
Eima di Bologna dell'Unimog 423 con braccio TSF600U, Ferri di Tamara (FE) sta programmando una serie di iniziative volte alla presentazione dinamica del prodotto sull'intero territorio nazionale. Con questo scopo verranno attrezzati due portattrezzi Mercedes-Benz Unimog U427 e U218, abbinati rispettivamente ai bracci decespugliatori TSF600U e TST50U. TSF600U è stato progettato per essere applicato specificatamente sul portattrezzi Unimog agganciato alla piastra anteriore. E' realizzato in tubolare d'acciaio di alta qualità, permettendo così una elevata robustezza ed un peso contenuto. E' in grado di assicurare un lavoro professionale su strade di grande percorrenza e autostrade e può essere montato su tutti veicoli della serie UGE a partire dal modello U318. Per la sua capacità di lavorare sia sul lato destro che sinistro del portattrezzi, nonché per la possibilità di montare diverse tipologie di testata oltre a quella falciante prevista di serie, questo braccio decespugliatore Ferri consente un utilizzo ed una produttività decisamente superiore rispetto a quello tradizionale dello sfalcio. Per l'applicazione al portattrezzi Unimog è necessaria l'installazione dell'apposito bloccaggio dell'assale anteriore, specificatamente progettato dalla divisione tecnica di Ferri. Con lo scopo di aumentare la sicurezza dell'operatore e della stabilità del mezzo, il dispositivo riduce l'oscillazione del portattrezzi Unimog in seguito all'estensione del braccio decespugliatore. L'inserimento del bloccaggio, facile ed intuitivo, è previsto durante la fase di lavoro; il disinserimento, altrettanto semplice, è da attivare per la circolazione stradale. La torretta girevole porta - braccio è inserita e scorre libera da destra a
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sinistra, in un telaio costruito in acciaio strutturale, pensato appositamente per favorire lo scorrimento. La traslazione totale, pari a 1.745 mm, è distribuita metà verso il lato destro e metà verso il lato sinistro a garanzia della massima libertà operativa. La traslazione della torretta è facilitata dalla presenza di 8 pattini in bronzo antifrizione ed è gestita dai pulsanti presenti sul joystick che controllano il motore orbitale. La particolare geometria del braccio consente di richiudere l'attrezzatura in modo estremamente compatto, tale da non ostacolare la visibilità durante le fasi di trasferimento. Questa soluzione permette la circolazione su strada in totale sicurezza. L'innovativo joystick, diviso in due sezioni per contenerne l'ingombro in cabina, è inserito nella consolle di comando da dove viene azionata la funzione proporzionale delle due sezioni del braccio. Anche la rotazione del braccio e l'inclinazione delle testate sono funzioni proporzionali comandate da roller posti sul joystick. Sul joystick sono collocati anche i pulsanti che gestiscono lo spostamento trasversale sia destro che sinistro della torretta porta - braccio. Nella sezione staccata della consolle, tramite i pulsanti, viene gestito il rotore ed il suo blocco rapido (circa 6 secondi il tempo dettato da criteri di sicurezza). Dalla stessa consolle si controllano anche la sospensione del braccio, il disinserimento dell'accumulatore d'azoto per il ritorno in automatico alla posizione di lavoro ed il controllo del dispositivo EFS per la sostentazione della testata. Il comando offre la possibilità di selezionare diverse modalità di funzionamento della macchina in base al tipo di lavorazioni che si devono effettuare. Inoltre, il dispositivo è provvisto di un sistema di autodiagnostica. Il braccio decespugliatore TSF600U è abbinabile all'Unimog a partire dal modello U318. E' necessario prevedere un'adeguata zavorra posteriore. Il modello TST50U è molto agile e leggero, pur mantenendo caratteristiche di robustezza e manovrabilità importanti; può essere installato su tutti modelli di Unimog UGE e risulta particolarmente indicato per lavorare su strade impervie e nervose come quelle di montagna. La particolare geometria del braccio decespugliatore consente una posizione di trasporto tale da permettere una perfetta visuale all'operatore. Allo
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stesso modo c'è una visuale ottimale anche nelle varie posizioni di lavoro. La corretta velocità del rotore della testata falciante e i movimenti dei martinetti idraulici sono garantiti dalle due pompe ad ingranaggi in ghisa alimentata dalla PTO anteriore. L'insieme dell'attrezzatura è comandato dal joystick monoleva. Il braccio decespugliatore è dotato del sistema di sicurezza, posizionato sul 2° braccio, con ammortizzatore idraulico gestito dall'accumulatore d'azoto e ritorno automatico in posizione di lavoro. Lo scambiatore di calore con termostato è previsto per evitare un surriscaldamento dell'olio idraulico anche operando in situazioni gravose e prolungate. La sospensione del primo braccio grazie ad un accumulatore di azoto
favorisce lo scorrimento della testata sul terreno, assicurando l'autolivellamento automatico e costante al terreno della testata trinciante. Il joystick posizionato in cabina consente l'esecuzione con una sola mano di tutte le operazioni per comandare i movimenti dell'attrezzatura. Con la prima parte dello spostamento si inserisce il comando prescelto a 1/3 della portata (quindi con un avvio lento della manovra), proseguendo nello spostamento della leva viene inserita tutta la portata, ottenendo il massimo di velocità dei movimenti Il braccio decespugliatore TST50U è abbinabile ai portattrezzi Unimog a partire dal modello U218. E' necessario prevedere una adeguata zavorra posteriore.
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MOVIMENTO TERRA
Bobcat lancia il nuovo escavatore E17Z con profilo girosagoma ZTS
Bobcat ha lanciato il nuovo escavatore E17Z con profilo girosagoma ZTS da 1,7 tonnellate nella versione con tettuccio, a completamento della propria gamma di escavatori compatti nella categoria da 1 - 2 tonnellate. Il modello E17Z offre un mix di caratteristiche senza pari per le macchine di questa categoria: dal girosagoma e dal posto guida spazioso e confortevole alla facilità di trasporto grazie ad un peso a vuoto di circa 1,6 tonnellate. A ciò si aggiungono i notevoli vantaggi offerti in termini di forze di
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scavo, gamma di lavoro, fluidità delle funzioni del gruppo di lavoro, potenza idraulica e rapidità dei tempi di ciclo, affidabilità, durata e accessibilità per la manutenzione. Sul nuovo E17Z, la funzionalità del girosagoma è stata ulteriormente perfezionata grazie al design con zero rotazione torretta (ZHS) di Bobcat: la torretta ha ora il vantaggio di essere completamente protetta, in quanto gli angoli anteriori vengono mantenuti all'interno dell'arco di rotazione quando il sottocarro è in posizione com-
pletamente estesa. Perciò, la configurazione ZHS dell'E17Z garantisce la tranquillità di una rotazione libera di 320° durante i lavori a ridosso di muri e altri manufatti, senza nulla sacrificare alle prestazioni o al comfort dell'operatore. Sull'E17Z, l'ambiente di lavoro senza compromessi, associato alla visibilità eccellente, offre all'operatore un conforto ed una sicurezza imbattibili. Ancora una volta, l'E17Z è stato progettato in funzione dell'operatore e dà perciò un'ergonomia ottimale per tecnici di qualsiasi corporatura, con una facile accessibilità ai pedali e ai comandi. L'ampio tettuccio e lo spazio per la sali ta/discesa consentono all'operatore di entrare e uscire dall'abitacolo con la massima facilità, grazie anche alla possibilità di sollevare completamente la console di sinistra. Inoltre, quando non in uso, i pedali possono essere ripiegati per aumentare la libertà di movimento nella zona dei piedi dell'operatore e facilitare la pulizia del pavimento. L'E17Z ha un peso operativo standard di 1.749 kg e una profondità massima di scavo di 2.249 mm. Molte delle caratteristiche più apprezzate dell'attuale gamma da 1 - 2 tonnellate, come il sottocarro retraibile, i punti di ancoraggio integrati nella torretta e la diagnostica avanzata, sono di serie sull'E17Z. Le dimensioni compatte unite alla stabilità eccellente e ad un peso di trasporto di circa 1,6 tonnellate fanno di questa macchina la scelta ideale per le applicazioni in spazi ristretti. L'impianto idraulico dell'E17Z sfrutta al meglio la potenza motrice della macchina. I tempi di ciclo rapidi associati a un controllo fluido delle forze di strappo ai vertici della categoria sono la chiave per la massima produttività. L'ammortizzazione dei cilindri di braccio e bilanciere, unica in questa categoria, migliora la fluidità complessiva del gruppo di lavoro. L'E17Z riprende
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la configurazione dell'impianto idraulico del modello Bobcat E20 più grande, in cui le pompe a pistone a cilindrata variabile sono associate ad una pompa a ingranaggi. Grazie alla stabilità e alla capacità di sollevamento ottimizzate, l'E17Z offre anche la massima versatilità nell'utilizzo di una vasta gamma di accessori. Le normative europee sui trasporti stabiliscono che il peso massimo di traino con una patente BE sia 3.500 kg. Con un peso di trasporto inferiore a 1,65 tonnellate, l'E17Z è trainabile su rimorchi omologati per un peso complessivo di 2.200 kg. Il trasporto è reso ancora più semplice grazie ai punti di ancoraggio integrati in torretta. Il freno di rotazione automatico garantisce sicurezza nelle manovre di parcheggio e nei trasporti. Il pannello di controllo di alta qualità consente all'operatore di accedere facilmente a tutte le informazioni di vitale importanza per il funzionamento della macchina: arresto automatico del motore, conto alla rovescia automatico del ciclo di preriscaldamento delle candelette, spegnimento automatico delle luci in cabina, allarme acustico (in caso di malfunzionamento), contagiri. L'E17Z offre anche l'accensione senza chiave per una sicurezza ottimale e l'interruttore di disattivazione della batteria per i periodi di messa a riposo e come funzione antifurto. La straordinaria altezza di scarico dell'E17Z facilita il caricamento degli autocarri, mentre lo sbraccio al suolo è tale da evitare di dover riposizionare frequentemente la macchina durante lo scavo. Retratto, il sottocarro consente il passaggio dell'escavatore in spazi ristretti; esteso, garantisce una stabilità ottimale, in particolare nel lavoro lungo i lati. L'estensione/ritrazione è semplice e viene azionata da un interruttore elettrico situato sul pannello di controllo. La stabilità è essenziale per fare massimo uso delle forze di scavo e delle capacità di sollevamento. La piena estensione del sottocarro a carreggiata variabile e l'utilizzo della lama apripista lunga opzionale assicurano una stabilità ottimale. Oltre che per l'uso a "paletta", la lama apripista lunga migliora sensibilmente la stabilità frontale dell'escavatore, permettendo all'operatore di fare pieno uso delle forze di strappo che la macchina può erogare. Di serie, l'E17Z è dotato di prolunghe della lama durature e facili da usare. Con una stabilità che non ha nulla da
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invidiare a quella delle altre macchine ZTS della stessa categoria, l'E17Z è ideale per la raccolta e il posizionamento di carichi pesanti nella massima sicurezza. L'E17Z può inoltre essere dotato di un particolare sistema opzionale certificato per la movimentazione di oggetti, consistente in: valvole di mantenimento del carico per braccio e bilanciere, dispositivo di aggancio, segnalatore di sovraccarico. Grazie all'utilizzo di materiali di lunga durata, il modello Bobcat E17Z è resistente, robusto e facile da riparare. Ogni elemento è stato testato in condizioni operative estreme: i pannelli e il portellone posteriore in acciaio a forte spessore assicurano una durata ai vertici della categoria e la massima tranquillità durante il lavoro. Il portellone posteriore è protetto da un contrappeso in ghisa fusa. Tra le altre caratteristiche spiccano: carter apribili o imbullonati, configurazione in due elementi del flessibile del cilindro della lama per semplificarne la sostituzione in caso di rottura, flessibili idrauli-
ci che non richiedono l'utilizzo di chiavi e contribuiscono a prevenire le perdite, geometria collaudata del braccio e del bilanciere, cilindro del braccio montato in alto in posizione protetta, cilindri maggiorati a lunga durata, nuova verniciatura e trattamento superficiale per una maggior durata e una miglior valutazione dell'usato, sottocarro estensibile rinforzato per massimizzarne la rigidità. L'ampio portellone posteriore in acciaio e i pannelli laterali apribili facilitano l'accesso ai componenti soggetti a manutenzione quotidiana, riducendo al minimo i tempi di fermo macchina. I punti di servizio e manutenzione giornaliera sono collocati in modo da garantire un accesso facile e immediato. I radiatori affiancati sono facili da pulire. Sull'E17Z l'assistibilità è facilitata dalla semplicità del sistema diagnostico, che consente di visualizzare i codici di errore sul pannello di controllo e di connettersi agli strumenti dell'assistenza. Anche i pannelli del pavimento sono facilmente smontabili per facilitare l'assistenza.
Caratteristiche tecniche principali dell'escavatore compatto E17Z Peso operativo (ISO 6016) 1.749 kg Peso di trasporto (senza benna e operatore) 1.632 kg Marca - modello del motore Kubota D722 Potenza lorda a 2.500 rpm (ISO 14396) 10,2 kW Coppia lorda a 2.000 rpm (SAE J1995) 43,5 Nm Velocità di traslazione, bassa velocità 2,5 km/h Velocità di traslazione, alta velocità 4,0 km/h Capacità della pompa P1 + (P2/P3) 41,3 l/min Portata ausiliaria 30,0 l/min Lunghezza (trasporto) 3.450 mm Larghezza (sottocarro retratto/esteso) 980/1.360 mm Altezza 2.297 mm Profondità di scavo max. 2.249 mm Altezza di scarico max. 2.369 mm Sbraccio al suolo max. 3.923 mm Angolo di brandeggio del braccio (sinistra/destra) 80°/ 60° Forza di scavo, al bilanciere 9,1 kN Forza di scavo, alla benna 16,2 kN Livello fonometrico esterno 93 dB(A) Livello fonometrico interno 80 dB(A)
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PORTATTREZZI
Dalle spiagge tropicali alle nevi perenni: a Samoter 2017 le macchine movimento terra adatte a tutte le situazioni
VF Venieri punta sulla personalizzazione estrema dei prodotti: pale meccaniche e terne hanno già conquistato le spiagge di Saint Tropez, le montagne di Cortina d'Ampezzo e lavorano nelle emergenze accanto ad Esercito Italiano e Protezione Civile. Con un'esperienza specialistica che risale al 1948, VF Venieri si presenta al Samoter 2017, la più importante
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fiera di settore, che si è svolta dal 22 al 25 febbraio negli spazi espositivi di Fiera Verona, con numerose novità a partire dalle diverse personalizzazioni dei mezzi più conosciuti ed apprezzati sul mercato. Parabrezza panoramici che garantiscono una visibilità a 360° gradi, cabine comode come quelle di una berlina, con seggiolini in pelle e il
nome del cliente inciso col laser, motori maggiormente performanti (30% in meno di emissioni) sono solo alcune delle soluzioni visibili in fiera. Lo stand Venieri per l'edizione 2017 ha ospitato un'ampia gamma di pale gommate e terne articolate che, grazie alla versatilità dell'azienda nel realizzare le proprie macchine su richiesta dei clienti, operano spesso negli scenari più difficili. Dalla manutenzione delle strade di alta montagna alla pulizia delle piste degli aeroporti, alla più classica movimentazione della terra anche per l'agricoltura, l'attenzione di VF Venieri permette di realizzare mezzi infaticabili e facili da usare, con cabine silenziose (tanto da permettere di usare il vivavoce, come all'interno delle vetture), plance più ampie, strumentazione maneggevole, in modo che l'operatore possa concentrarsi sul lavoro che sta eseguendo e non sul mezzo che utilizza. Le macchine VF Venieri, oltre che da numerose aziende private in tutto il mondo, sono utilizzate anche da aziende municipalizzate, gestori di aeroporti, dalla Protezione Civile Nazionale e dall'Esercito Italiano, essendo mezzi affidabili in situazioni di emergenza. "Ricerca, innovazione, integrazione e attenzione all'ambiente: queste le linee guida del nostro lavoro - afferma Filippo Muccinelli Venieri, Direttore Generale di Venieri S.p.A. siamo così in grado di unire alla nostra storica esperienza relativa ai mezzi per il movimento terra la flessibilità necessaria ad assecondare le richieste. I nostri clienti possono lavorare nei luoghi più estremi come nelle situazioni più difficili, senza limiti, potendo contare sulle nostre macchine, pratiche e insostituibili, perché adattabili al 100% ai bisogni di chi le utilizza".
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ATTREZZATURE
I costipatori a batteria Wacker Neuson durano più a lungo
Il tempo di funzionamento dei costipatori a batteria AS50e e AS30e di Wacker Neuson è stato aumentato del 50%. Le celle delle batterie utilizzate rappresentano l'ultimo stadio della ricerca. L'applicazione pratica dei costipatori non ha subito alcuna modifica: i clienti possono passare alla nuova batteria in qualsiasi momento e lavorare come sempre con i costipatori AS30e e AS50e in uso. I costipatori a batteria sono disponibili in due diverse versioni: il modello di dimensioni ridotte AS30e è un costipatore progettato specificatamente per il compattamento dei tasselli delle tubazioni; il costipatore a batteria AS50e, invece, consente di svolgere i classici lavori di compattamento. In entrambi i modelli l'utente può sostituire autonomamente la batteria scarica con una carica in pochi e semplici passi, senza dover utilizzare strumenti specifici. E' stato possibile prolungare il tempo di funzionamento dei costipatori a batteria aumentando l'energia contenuta nella batteria da 600 Watt/ore a 1.000 Watt/ore. In questo modo il tempo di funzionamento dei costipatori aumenta del 50%, nel caso del modello di maggiori dimensioni AS50e a 30 minuti, nel caso del costipatore più piccolo AS30e a 45 minuti. I clienti che già possiedono un costipatore a batteria possono passare alla nuova batteria senza problemi: il design, gli attacchi e il funzionamento restano invariati. Anche i caricabatteria possono essere riutilizzati. La batteria sviluppata da Wacker Neuson appositamente per l'uso su macchine vibranti si contraddistingue, oltre che per il miglior tempo di funzionamento, anche per la particolare robustezza e sicurezza. La batteria agli ioni di litio progettata per il duro lavoro quotidiano in cantiere offre una potenza costante durante l'intera fase di scarico, ciò consente una costante potenza di compattamento dal primo all'ultimo minuto di lavoro. Grazie al raffreddamento attivo durante l'uso del costipatore e durante la carica è possibile
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ridurre al minimo gli effetti di invecchiamento. Le temperature estreme da -10 a +50°C non rappresentano un problema per questa robusta batteria. La potenza di compattamento dei costipatori a batteria corrisponde a quella dei collaudati costipatori a due tempi Wacker Neuson della stessa classe. Grazie all'annullamento delle emissioni dovuto al motore elettrico e alla batteria, entrambi i modelli possono essere impiegati anche in contesti particolari, per esempio in cantieri dislocati nel centro città o per lavorare all'interno di scavi. Un ulteriore vantaggio dei costipatori a batteria è rappresentato dai bassi costi d'esercizio in quanto il motore elettrico è completamente privo di manutenzione. E' possibile risparmiare sui costi e spese che vengono sostenuti nel caso dei costipatori con motore a scoppio per i tipici lavori di manutenzione del filtro aria, delle candele e del carburatore. Anche i costi energetici sono notevolmente più vantaggiosi: con il funzionamento mediante energia elettrica è possibile risparmiare circa il 55%. Non si deve sottovalutare neppure la semplicità con cui si possono avviare i costipatori a batteria, ovvero semplicemente premendo l'apposito pulsante. La batte-
ria e il caricatore sono anche progettati per essere utilizzati indipendentemente dal modello. I costipatori a batteria di Wacker Neuson hanno già ricevuto diversi premi, ad esempio lo European Rental Award 2015 per la categoria Sustainable Rental Product of the Year (Prodotto per il noleggio sostenibile dell'anno) e il premio Euro Test 2016 dell'associazione di categoria dell'edilizia BG Bau per l'eccezionale impegno per la tutela della sicurezza sul lavoro e della salute. La giuria di esperti della BG Bau si è convinta che i costipatori a batteria siano gli unici costipatori sul mercato che funzionano interamente a zero emissioni consentendo così all'utente di lavorare senza pericolo e danni per la salute soprattutto negli scavi. Wacker Neuson offre un portfolio di costipatori innovativi e completi: dalla categoria 30 kg alla categoria 70 kg, dalla trazione con motore diesel e benzina (a 2 o 4 tempi) al funzionamento a batteria. Nessun altro produttore è in grado di offrire ai propri clienti più scelta e competenza. Wacker Neuson - all it takes! Il gruppo internazionale fa questa promessa ai propri clienti in tutto il mondo con un programma completo di apparecchiature edili e macchine edili compatte, parti di ricambio e servizi. La gamma di prodotti comprende inoltre vibratori interni ed esterni per la compattazione del calcestruzzo, costipatori, piastre vibranti e rulli per la costipazione del terreno, apparecchiature per demolizione e taglio, pali della luce e generatori, apparecchi di riscaldamento e areazione, oltre a escavatori, pale gommate, sollevatori telescopici, caricatori compatti e dumper nel settore delle macchine edili compatte. Inoltre offre servizi rivolti alle molteplici esigenze dei clienti: per questo, tra l'altro, le aziende del settore edile, dei lavori di architettura di giardini e del paesaggio, degli enti pubblici e dell'industria scelgono le soluzione innovative di Wacker Neuson. 49
MATERIALI
Buche e strade dissestate: la soluzione per le Amministrazioni Pubbliche dagli asfalti modificati con gomma riciclata
Aggiungendo gomma riciclata dagli pneumatici fuori uso al bitume si ottiene un asfalto "silenzioso", che resiste al formarsi di crepe e buche e dura fino a 3 volte di più. Una valida soluzione tecnologica che torna con forza ad Asphaltica di Verona con nuovi strumenti ed esperienze per facilitarne l'adozione da parte delle Pubbliche Amministrazioni. Una strada che dopo quasi 10 anni è ancora in perfetto stato e non ha avuto bisogno di nessun intervento di manutenzione, nonostante un co stante transito di mezzi. E che riesce anche a ridurre il rumore generato dal passaggio dei veicoli. Potrebbe sembrare fantascienza e invece sono i vantaggi dell'aggiunta di gomma riciclata degli pneumatici fuori uso all'asfalto di cui stanno beneficiando i cittadini di Canali, in provincia di Reggio Emilia. Un caso, esempio non isolato, per fortuna, dato che ad oggi sono oltre 370 i km già realizzati con asfalti modificati con gomma riciclata in 33 province italiane. Ridurre il più possibile il ricorso ad interventi manutentivi a parità di costo iniziale era l'obiettivo del l'Am mi nistrazione Provinciale reggiana quando progettò l'intervento nel 2006. Purtroppo però in Italia non erano ancora diffuse tecnologie in grado di 50
soddisfare completamente questi criteri. L'occasione per centrare gli obiettivi si presentò qualche anno dopo con la diffusione degli asfalti modificati con gomma riciclata, le cui prestazioni convinsero l'amministrazione a modificare il progetto iniziale. Il risultato? Una strada ancora in perfetto stato di esercizio e che, non avendo avuto bisogno di manutenzione, ha portato anche ad un notevole risparmio economico complessivo. Alla Fiera Asphaltica di Verona, principale appuntamento nazionale per la filiera dell'asfalto, il 24 febbraio, nel corso di un convegno, Ecopneus ha presentato due manuali tecnici (di cui uno dedicato proprio all'esperienza della "Variante Canali") che contengono specifiche e dettagliate indicazioni tecniche per la progettazione e realizzazione di asfalti modificati con gomma riciclata da PFU. In Italia larga parte della gestione degli Pneumatici Fuori Uso è coordinata dalla società senza scopo di lucro Ecopneus, che è impegnata anche nel diffondere informazioni e conoscenza su quelle applicazioni della gomma riciclata ad "alto valore aggiunto", ossia dove la gomma riciclata porta concreti benefici rispetto ad altri materiali analoghi, come nel caso degli asfalti modificati. L'obiettivo dei due manuali è quello di
fornire indicazioni tecniche pronte all'uso a tutti i soggetti deputati alla progettazione, realizzazione e manutenzione della rete stradale, che possano facilitare un'adozione su larga scala di questa valida tecnologia. Il secondo manuale, infatti, realizzato dal Dipartimento Ingegneria Civile e Industriale dell'Università di Pisa, analizza le fasi di progettazione e realizzazione degli asfalti modificati fornendo indicazioni puntuali su quale sia la migliore soluzione tecnologica da adottare a seconda dei benefici che si vogliono ottenere. Modulando opportunamente le temperature di produzione del bitume con le tecnologie di stesa del manto stradale è infatti possibile ottenere pavimentazioni meno rumorose, dalle ottime caratteristiche superficiali, sia in contesti urbani che extra urbani, che necessitano di meno manutenzione e che quindi hanno anche costi complessivi inferiori. Un'ampia diffusione degli asfalti modificati consentirebbe di ottenere sia benefici di carattere ambientale, dato l'impiego di un materiale derivato dal trattamento di un prodotto a fine vita, ma soprattutto benefici per la salute delle persone esposte al rumore del traffico, per la salute delle strade e dei nostri veicoli ed anche per le tasche della Pubblica Amministrazione.
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