6 Il Forum Compraverde - Buygreen 2017 Silvano Falocco 8 Parchi gioco in degrado soggetti ad atti vandalici 10 Tecnologia, innovazione ed esperienza. Nuova batteria ULiB 1500 e tutti i vantaggi di Pellenc per la manutenzione del verde 12 Riparatore per asfalto VSV: una soluzione efficace e innovativa proposta da MI&P 14 Spazzatrici Aebi Schmidt 16 I compound di additivi come soluzione dei principali problemi delle pavimentazioni stradali Edoardo Faveri 17 Metalltop, il partner ideale per la ricerca di macchine operatrici usate Ga. Marchelli 18 Ferra Riccò (Genova) Bonetti#Neve… Gh. Marchelli 20 Euro Pipeline Equipment vince le sfide all'insegna dell'innovazione e sceglie la sicurezza Brigade Elettronica 22 Telescopici Merlo: tuttofare completi 24 Pronti per l'autunno? Certo, con MultiOne. 26 L'innovazione al servizio del pulito: Comac presenta una nuova gamma per l'igiene urbana 28 Consegnati al gruppo Becker i primi Mercedes-Benz Antos con trasmissioni automatiche Allison 29 Unimog anche quest'anno è Off-Road Vehicle 2017 30 Panolin HLP Synth 32 ottiene la RDE 90235 31 Sascha Voß e il suo Unimog U530 verde 32 A Peschiera del Garda trenino Dotto Euro VI Ga. Marchelli 33 John Deere e Kramer stringono una partnership strategica 34 Centro di incontro culturale per giovani in moduli Containex
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In copertina
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Forum CompraVerde - Buygreen 2017 SILVANO FALOCCO - Fondazione Ecosistemi
4 delegazioni internazionali, 110 ospiti stranieri, 80 città europee, 2.000 operatori, 1.400 incontri B2B, 130 relatori nazionali ed internazionali, oltre 260 tra enti pubblici, imprese private e realtà no profit: questi sono i numeri del Forum Compra verde Buygreen 2017. Il Forum CompraVerde - BuyGreen 2017 (www.forumcompraverde.it), giunto alla XI edizione - iniziativa promossa dalla Fondazione Ecosistemi, dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il Conai, Unioncamere, il Coordi namento Agende 21 Locali Italiane, Iclei e Banca Etica, con la segreteria organizzativa di Adescoop Agenzia dell'Economia Sociale - è una manifestazione che si terrà il 12 e 13 ottobre 2017 a Roma (Salone delle Fontane, EUR) dedicata al Green Procurement pubblico e privato, dove si incontreranno gli attori coinvolti nella diffusione e nell'attuazione del GPP. Due giornate di Stati Generali degli Acquisti Verdi con convegni, workshop, sessioni formative, scambi one to one, spazi espositivi, per discutere le novità legislative, le best practices 6
nazionali e internazionali, le opportunità in materia di acquisti verdi. Il Forum permette alle pubbliche amministrazioni di realizzare meglio gli appalti verdi ed alle imprese di capire come partecipare alle gare che adotteranno il GPP e qualificare le proprie catene di fornitura, con prodotti, processi e competenze green. Da maggio 2017, in Italia, con l'entrata in vigore del nuovo Codice degli Appalti Pubblici, il Green Public Procurement è obbligatorio. Le pubbliche amministrazioni dovranno scegliere beni e servizi tenendo conto del loro impatto ambientale e sociale nel corso dell'intero ciclo di vita (produzione, utilizzo e smaltimento), integrando i criteri ambientali in tutte le fasi del processo di acquisto. Il Forum, per favorire la sensibilizzazione necessaria a garantire il rispetto di tale obbligo, prevede un programma culturale con convegni e seminari - ai quali partecipano organismi e delegazioni internazionali, istituzioni europee, nazionali, regionali e locali - e un'area formativa gratuita, denominata GPP Academy: un convegno centrale cui aderiranno i Ministri dell'Ambiente italiano e fran-
cese, le Regioni e alcune buone pratiche italiane; l'edilizia sostenibile, con particolare attenzione al ruolo dei fondi nella gestione del patrimonio pubblico e privato, l'alimentazione sostenibile con una particolare attenzione al nuovo Criterio Ambientale Minimo sulla ristorazione collettiva in discussione, gli acquisti circolari che favoriscono la diffusione di materiali green e con elevato contenuto di riciclato, gli eventi culturali e cinematografici sostenibili, sono alcuni dei temi centrali su cui si confronteranno relatori istituzionali, rappresentanti del mondo imprenditoriale ed altri stakeholder chiave. Nel 2017 il Forum CompraVerde ospiterà l'incontro transnazionale della MED Green Growth Community, che vedrà circa 70 partner europei dei progetti Interreg Med impegnati ad esplorare le connessioni tra acquisti verdi, competitività e green jobs. Per aiutare nell'opera di diffusione del Green Public Procurement e dei Criteri Ambientali Minimi è previsto uno spazio interamente dedicato alla formazione continua e gratuita sul tema degli acquisti sostenibili (GPP Academy) che, nel corso degli anni, ha visto la partecipazione di migliaia di operatori specializzati. Una sala ospiterà quindici sessioni formative nelle quali i migliori esperti di settore - indicati dalla rete GPPnet del Coordinamento Nazionale Agende 21 Locali Italiane, dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dal Conai - si alterneranno, ogni ora, nel corso delle due giornate, su temi quali: le ecoetichette, l'edilizia sostenibile, la ristorazione collettiva sostenibile, i criteri sociali, gli acquisti circolari, la valutazione dei costi lungo il ciclo di vita, gli eventi sostenibili, il mercato elettronico, le verifiche e i controlli, il sistema di monitoraggio del GPP e altro. Il Forum è un luogo d'incontro con buyer, partner, fornitori e potenziali
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nuovi clienti qualificati, con interessi specifici nel settore. Il Forum CompraVerde - BuyGreen si presenta, anche visivamente, come una manifestazione diversa e originale, che prevede aree e tavoli di lavoro, che favoriscono le relazioni progettuali e commerciali, e sessioni partecipate. L'area espositiva permette, agli espositori pubblici e privati, di dare risalto alle loro progettualità, alle iniziative, ai prodotti green, ai processi a basso impatto ambientale e alle competenze orientate alla sostenibilità ambientale e sociale e al GPP. L'area espositiva favorisce il Green Contact, un calendario personalizzato di appuntamenti, per la comunicazione di prodotti e progetti dell'azienda espositrice verso i potenziali clienti e soggetti interessati, destinato a incontri one to one, tra istituzioni, centrali d'acquisto, operatori economici e associazioni, per lo scambio di buone pratiche, progettualità e intenzioni di acquisto, consultazioni preliminari di mercato e vendita di beni e servizi a basso impatto ambientale. Il Forum è un luogo che favorisce la promozione della produzione e del consumo sostenibile dove domanda e offerta si incontrano nel mercato unico verde europeo. La partecipazione consente alle imprese di aumentare la propria reputazione sui temi della sostenibilità e tutela ambientale. Il Forum CompraVerde - Buygreen, fin dalla sua nascita, seleziona e premia le migliori esperienze italiane di GPP, con un particolare attenzione ai temi della ristorazione collettiva, delle attività culturali e dalla scorsa edizione anche dell'edilizia. Nel corso della manifestazione verranno attribuiti, dopo un processo di selezione e valutazione che dura quattro mesi e coinvolge i maggiori esperti nazionali, cinque importanti premi nazionali: Premio CompraVerde - "Miglior bando verde" e "Migliore politica di GPP": un riconoscimento alle pubbliche amministrazioni che si sono contraddistinte per aver pubblicato bandi verdi o per aver attuato attività concrete di promozione ed implementazione del GPP, quale azione sistematica di introduzione dei criteri ecologici negli appalti pubblici. Il premio vede la collaborazione del Coordinamento Agende 21 Locali Italiane. Premio MensaVerde - Miglior servizio
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di mensa, pubblica o privata, a basso impatto ambientale: un premio destinato alle mense, pubbliche o private, che hanno mostrato una particolare attenzione alla qualità del cibo (biologico, km zero, stagionale, equo - solidale) e alla riduzione degli impatti ambientali e sociali legati alla gestione della mensa. Possono partecipare enti pubblici centrali e locali, università e scuole, aziende sanitarie locali e ospedaliere, cooperative, aziende private, consorzi, fondazioni, organizzazioni di volontariato, che offrono un servizio di mensa o di somministrazione pasti al proprio personale o ai propri utenti. Il premio vede la collaborazione di General Beverage. Premio Vendor Rating e Acquisti Sostenibili: destinato alle imprese che hanno adottato un sistema di qualificazione ambientale e sociale dei fornitori. Il premio vuole essere un riconoscimento assegnato annual-
mente alle imprese che si sono contraddistinte per aver adottato in modo sistematico criteri di sostenibilità nei propri processi di acquisto e nella qualifica dei propri fornitori. Il premio vede la collaborazione di Union camere. Premio Cultura in Verde: per le manifestazioni culturali e le attività di produzione cinematografica che hanno ridotto gli impatti ambientali generati dalla loro realizzazione, integrando gli aspetti ambientali e sociali negli acquisti dei beni e dei servizi. Il premio vede la collaborazione di Federculture. Premio Edilizia Verde: destinato alle imprese che producono materiali per l'edilizia a basso impatto ambientale, e suddiviso in due sezioni, una per i materiali innovativi, l'altra per quelli di origine locale e rinnovabile. Il premio vede la collaborazione di Officine Green Building.
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PARCHI GIOCO
Parchi gioco in degrado soggetti ad atti vandalici
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I parchi pubblici sono sempre più spesso bersagli di atti vandalici che vanno a danneggiare il decoro e le funzionalità dello stesso. E' doveroso evidenziare quanto il vandalismo negli ultimi anni sia aumentato e che a farne le spese siano spesso i parchi urbani. Vivendo la città ci si accorge che il parco pubblico viene percepito come un vero e proprio campo di svago per il vandalo. Ormai
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non basta nemmeno più siglare il proprio nome: nel parco l'arredo urbano e ludico diventa un gioco da distruggere, da fare a pezzi e bruciare, come è successo ad uno dei parchi di Rho, in provincia di Milano, a ridosso della scuola elementare Anna Frank. Green Projects qui è intervenuta sia con elementi gioco nuovi, sostituendo soprattutto quelli bruciati, sia con ristrutturazione dei giochi preesistenti.
Green Projects realizza arredi e giochi in plastica riciclata proveniente al 100% dalla raccolta differenziata italiana, garantendo quindi un materiale con caratteristiche di resistenza, lavabilità e durabilità superiori al legno. Questa plastica ha una durata 4 volte superiore al legno, è un prodotto certificato IPPR, non permette la creazione di schegge, ha proprietà meccaniche elevate che rende le strutture stabili nel 1. Struttura nuova con graffiti 2. Struttura ripulita facilmente dai graffiti 3. Gioco con graffito 4. Gioco ripulito 5. Parco di Rho prima del rifacimento 6. Parco di Rho dopo un anno dalla sua ristrutturazione e dopo l'intervento di pulizia
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tempo, non rilascia resine, è resistente agli urti, flessibile e soprattutto non può essere bruciato. Non richiede manutenzione, è un ottimo isolante, quindi non si scalda sotto il sole, è ignifugo e autoestinguente, permette una gamma infinita di colori, è insensibile a funghi ed insetti oltre a essere inalterabile. Caratteristica fondamentale proprio in un parco aperto come questo di Rho è quella di poter essere lavati con detergenti comuni, permettendo quindi la rimozioni di eventuali scritte e graffiti da parte dei soliti vandali con pennarelli e bombolette spray, con un'operazione estremamente semplice. Al contrario del materiale legnoso che si impregna della vernice e deve essere quindi cartavetrato e riverniciato per tornare all'aspetto originale, trattamento che inoltre non lo riporta ad avere le caratteristiche di protezione alle intemperie precedenti, inducendo quindi un invecchiamento del materiale più rapido e quindi a poter marcire o a presentare schegge pericolose. Inoltre oltre a non essere più rispondente alle caratteristiche di sicurezza certificate al momento della sua installazione. Inoltre Green Projects garantisce i propri giochi installati secondo la normativa UNI EN 1176/08 per la sicurezza nei parchi gioco, di cui è stata rilasciata relativa certificazione. A Rho sono stati installati: un multitorre con tre scivoli, voluti dal comune di colorazione diversa per evidenziare la loro differenza di altezza, la relativa pavimentazione antitrauma in gomma riciclata, tre giochi a molla. E' stata effettuata la manutenzione sulle altalene in legno, sostituendo inoltre i seggiolini rotti e obsoleti. La versatilità e l'attenzione verso le esigenze del cliente, anche di ottimizzazione della spesa, hanno portato al riutilizzo di una delle due strutture per le altalene preesistenti, con la sua ristrutturazione che ha visto la sostituzione dei due seggiolini e il ripristino della pavimentazione anti trauma. Per questa è stato scelto di sostituire le piastre fortemente ammalorate con quelle ancora in buono stato dell'altra struttura di altalene, permettendo così di completare la pavimentazione senza dover comprare nuove piastre, che inoltre sarebbero risultate con una colorazione nettamente differente, permettendo un risultato omogeneo ed armonioso. La restante parte del parco vede l'installazione di un multi torre con tre scivoli, la relativa pavimentazione antitrauma in gomma riciclata e tre giochi a molla.
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WORKSHOP SU SICUREZZA E SOSTENIBILITÀ DEI PARCHI GIOCO
I comuni a lezione sugli aggiornamenti normativi "Leggi normative e sicurezza dei parchi giochi": questo il tema del workshop gratuito organizzato dall'azienda Green Projects, destinato ad amministratori e tecnici di comuni ed enti pubblici. Il primo appuntamento si è tenuto in Toscana presso la sede di Revet e ha visto un'ottima partecipazione dei comuni della regione. L'intenzione di Green Projects è quella di organizzarne altri, anche su richiesta diretta di gruppi di comuni, per permettere una diffusione massima delle proprie conoscenze normative e non solo. Si consiglia quindi di contattare l'azienda per informazioni sui prossimi appuntamenti. Nel workshop è stato introdotto il tema della sostenibilità dei parchi giochi e degli arredi: Alessandro Trentini di Green Projects ha spiegato come l'economia circolare può essere agita anche attraverso gli acquisti verdi delle pubbliche amministrazioni. A seguire l'intervento del consulente ed esperto del settore Ernesto Collino, che ha illustrato lo stato dell'arte in Italia di leggi, normative e sicurezza dei parchi giochi, approfondendo e declinando tutte le varie tematiche. Del resto Green Projects non si limita a soddisfare i requisiti richiesti dalle normative vigenti, ma crede fortemente nell'economia circolare e da anni collabora con Revet acquistando i profili prodotti dallo stabilimento di Pontedera riciclando le plastiche miste delle raccolte differenziate toscane. E con i profili Revet realizza panchine, giochi, staccionate e in generale arredi urbani che poi vengono acquistati dalle pubbliche amministrazioni virtuose, che apprezzano i due grandi vantaggi di questi arredi: non necessitano di manutenzioni e costituiscono un esempio 'da spendere' con i propri cittadini, ai quali può essere mostrato il risultato del loro impegno nel fare la raccolta differenziata. Al primo evento toscano il testimonial d'eccezione per i comuni virtuosi l'assessore all'ambiente del Comune di Castelfranco di Sotto, Federico Grossi, che ha inoltre raccontato gli investimenti realizzati negli ultimi due anni: oltre 100 mila euro dedicati all'installazione di parchi giochi in materiale riciclato all'interno delle frazioni del comune, mentre altri 40 mila euro saranno spese nei prossimi mesi per altre due aree gioco e una scuola. Tutti arredi rigorosamente in plastica derivata dalle raccolte differenziate toscane e riciclate da Revet Recycling.
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VERDE
Tecnologia, innovazione ed esperienza. Nuova batteria ULiB 1500 e tutti i vantaggi di Pellenc per la manutenzione del verde
La nuova batteria ULiB 1500, ultima nata in casa Pellenc, ha iniziato a svelare tutto il suo arsenale di innovazioni tecnologiche applicate, direttamente durante il lavoro in campo al fianco dei manutentori del verde e dei giardinieri professionisti. L'azienda francese, leader mondiale nel mercato delle attrezzature a batteria e precursore per quanto riguarda la tecnologia degli ioni di litio applicata agli utensili elettroportati, ha investito fortemente nello sviluppo della nuova batteria che, fin da un primo approccio, mette in mostra tutte le potenzialità e i vantaggi che apporta al lavoro dei professionisti. Gli aspetti innovativi sono innumerevoli, e l'incremento del 50% di autonomia rispetto al modello top di gamma precedente è solamente la punta dell'iceberg di quello che è un vero e proprio concentrato di tecnologia e innovazione. Un aspetto fondamentale per i professionisti del verde è sicuramente quello che la ULiB 1500 è progettata per durare nel tempo: con una vita 10
utile di oltre 1.300 cicli di ricarica reali, la nuova nata in casa Pellenc garantisce un risparmio sul costo del carburante ben tangibile fin da subito. L'aumento della capacità inoltre non va in alcun modo a discapito delle dimensioni: la ULiB 1500 infatti riesce
a rimanere estremamente compatta, andando ad eguagliare le dimensiondel precedente modello top di gamma. Il dipartimento di ricerca e sviluppo Pellenc ha lavorato enormemente in modo da fornire agli utilizzatori finali il massimo della comodità e della libertà di movimento durante ogni tipologia di lavoro. Insieme alla ULiB 1500 Pellenc mette infatti a disposizione anche uno zaino di ultima generazione totalmente rinnovato, studiato appositamente in collaborazione agli esperti di trekking, e realizzato in modo da garantire costantemente il massimo della leggerezza e della libertà di movimento; durante ogni tipologia di lavoro le spalle dell'operatore rimangono totalmente libere e il peso della batteria non va mai a gravare su di esse. Il risultato è quello di avere una maggiore precisione e un minor sforzo durante ogni operazione. Le novità non sono però finite qui: una volta che si vanno a testare più a fondo le potenzialità tecnologiche della ULiB 1500 si scoprono accorgi-
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menti fondamentali al fine di monitorare lo stato della batteria: è possibile infatti avere accesso a tutta una serie di informazioni, quali le ore di lavoro, le statistiche di consumo e quelle di manutenzione, direttamente dal display della batteria anche senza il collegamento al computer. Gli operatori in questo modo hanno la possibilità di avere un feedback di tutte le informazioni più importanti direttamente sul campo. La ULiB 1500 può vantare, come ulteriore fiore all'occhiello, anche il certificato di protezione IP54, e può dunque lavorare anche in condizioni di pioggia senza necessitare di rivestimenti o accessori aggiuntivi.
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Infine, gli ingegneri Pellenc hanno pensato anche ad accorgimenti per chi lavora in condizioni di scarsa luminosità o per strada; sul retro della batteria infatti sono stati inseriti degli inserti catarifrangenti che permettono una chiara visibilità dell'operatore anche durante il lavoro di sera. Oltre a questo, il display della batteria è retroilluminato e può essere impostato anche in modalità "lampeggiante", in modo da essere sempre visualizzato senza difficoltà in ogni situazione; piccoli dettagli che fanno la differenza durante il lavoro quotidiano! Pellenc nuovamente, grazie agli oltre 40 anni di esperienza a stretto contatto con i professionisti, riesce a
mettere in campo attrezzature che fanno dell'affidabilità e del rispetto per l'ambiente due dei punti cardine. Oggi è impossibile fare manutenzione in maniera professionale senza far riferimento alla silenziosità durante il lavoro, all'abbattimento delle emissioni di CO2, alla sicurezza e al miglioramento delle condizioni di lavoro, avendo sempre ben chiara l'importanza di tenere bassi i costi. Le batterie Pellenc non solo assicurano un costante risparmio durante il loro utilizzo, ma permettono di lavorare in maniera pulita, leggera e sfruttando tutte le più importanti innovazioni tecnologiche applicate al campo della manutenzione del verde.
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STRADE
Riparatore per asfalto VSV: una soluzione efficace e innovativa proposta da MI&P
La manutenzione del manto stradale è una delle principali attività richieste a chi si occupa, in senso generale, della gestione di strade, piste ciclabili, parcheggi, aree di sosta... La sistemazione delle buche, avvallamenti e deformazioni di vario genere comporta un drastico decremento del comfort di guida per gli utenti della strada ma, soprattutto, crea anche condizioni di pericolo e potenziali danni ai veicoli. In mancanza di disponibilità economiche, che sempre più spesso limitano la posa di manti ex novo, risulta indispensabile eseguire riparazioni e chiusure di buche che, se trascurate, causano inevitabilmente un aumento del danno e del lavoro da eseguire per poter ripristinare la strada, oltre che della condizione di pericolo. Frequentemente per questi interventi si utilizzano prodotti "a freddo", soluzione che nell'immediato può essere anche adeguata ma quasi sempre
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risulta di bassa qualità e poca durata. L'utilizzo di contenitori termici che permettono la posa del materiale a "caldo" aumenta la qualità del lavoro, ma risulta una possibile soluzione per gli scavi più importanti, conseguenti ad esempio alla sistemazione di tubazioni o scarichi posti sotto la strada. Una soluzione molto interessante ed efficace per i ripristini più comunemente presenti sulle strade, è il riparatore serie VSV realizzato da ABM Technology e distribuito in Italia da MI&P S.r.l. di Lizzano in Belvedere (BO). La macchina è principalmente costituita dalle seguenti parti: - una tramoggia in acciaio che funge da contenitore del ghiaetto; sul fondo è posizionata una coclea per l'estrazione del materiale che viene convogliato al braccio posteriore; - un compressore per aria in alta pressione che ha più funzioni: inizialmente permette di pulire l'area su cui intervenire da frammenti, polvere e
detriti di vario genere; successivamente trasferisce il ghiaetto dal punto in cui viene portato dalla coclea, lungo la tubazione flessibile posteriore che lo convoglia a terra; - un bruciatore a gas propano che permette di riscaldare alla temperatura ideale l'emulsione liquida, in modo da garantire il migliore e più prolungato intervento. Lo stesso bruciatore può poi alimentare anche un erogatore esterno manuale per riscaldare il perimetro della buca da ripristinare, per avere ancora una maggiore coesione tra asfalto già presente e rappezzo. L'emulsione liquida presente nella cisterna dell'attrezzatura viene poi gestita tramite una pompa ad azionamento idraulico che la trasferisce all'erogatore posteriore in quantità che l'operatore potrà definire tramite una leva di comando; - posteriormente un braccio articolato fa da supporto al gruppo erogatore: qui vengono miscelati il ghiaetto, l'a-
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ria compressa e l'emulsione calda. Grazie alle molteplici configurazioni in cui può essere posizionato e l'ampio campo di lavoro, l'operatore potrà intervenire agevolmente sull'area danneggiata e tramite il quadro comandi gestire tutti i parametri di lavoro in continuo, diversi in funzione della tipologia di buca da ripristinare, della quantità di materiale necessario... Non risulta necessario nemmeno eseguire la compattazione del materiale con piastra vibrante o rullo: il passaggio dei veicoli compatterà la parte superficiale e la posa a caldo garantisce già una perfetta adesione del materiale depositato rispetto a quello già esistente. Oltre un anno fa MI&P ha eseguito le prime prove in Lombardia, vicino a Bergamo, su strade molto trafficate anche da veicoli pesanti e a tutt'oggi i ripristini eseguiti sono perfettamente integri mentre quelli effettuati con materiali a freddo o "pronti all'uso" eseguiti nelle vicinanze, hanno richiesto diversi nuovi interventi . I giorni 12 e 13 luglio i tecnici della casa madre assieme agli operatori di MI&P hanno effettuato la consegna ed il corso istruzione di una macchina VSV; si è voluto cogliere anche questa occasione per coinvolgere alcune amministrazioni ed imprese locali, mostrando sia la modalità di lavoro che il risultato ottenibile. I partecipanti alla prova hanno potuto verificare ed apprezzare l'efficienza della macchina ed il risultato che si ottiene; in particolare risultano degne di rilievo alcune peculiarità della macchina e note operative. - Non sempre i fornitori di conglomerato a caldo per eseguire ripristini sono nelle vicinanze delle strade su cui intervenire, anzi, nelle località più distanti dai grandi centri è una possibilità assai poco diffusa; con questa macchina è molto semplice fare un
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minimo di scorta a magazzino di ghiaietto (prodotto facile da reperire presso qualunque rivendita di materiali edili) e emulsione in fusti, potendo cosi essere operativi con continuità senza dover impegnare tempi di trasferimento e approvvigionamento. - Il sistema di riscaldamento dell'emulsione permette di arrivare alla corretta temperatura in meno di 20 minuti dall'accensione (dipende anche dalla temperatura esterna e dalla quantità di liquido presente nel serbatoio). La temperatura poi viene mantenuta costante in maniera automatica con un termostato che rileva la temperatura e attiva o spegne il bruciatore. - La squadra di operatori necessaria risulta numericamente limitata: già un solo operatore può occuparsi dei ripristini, ma con due persone si ottimizza molto il lavoro. - Quanto necessario per il lavoro è tutto a bordo del macchinario, quindi con un unico veicolo il cantiere stradale è adeguatamente attrezzato. Anche eseguire interventi in zone distanti tra loro non sarà un problema, il trasferimento sarà agevole e rapido. La prova è stata eseguita abbinando la macchina ad un Multicar M31 C: in questo caso perciò l'azionamento del macchinario è stato effettuato tramite l'impianto idraulico non richiedendo prestazioni particolari. In talemodo, ad esempio, si possono sfruttare veicoli speciali solitamente meno operativi fuori dalla stagione invernale; in alternativa l'attrezzatura può essere completata da un motore ausiliario che rende indipendente l'attrezzatura rispetto al veicolo. Nonostante la strada su cui si è operato fosse di montagna e quindi di dimensioni ridotte, grazie alla compattezza del veicolo portante e del macchinario non è stato necessario
chiudere il traffico, ma semplicemente segnalare la presenza di un cantiere di lavoro. Si è poi convenuto con i clienti partecipanti che questa tipologia d'interventi (a differenza di attività specifiche come lo sgombero neve, ad esempio) possono essere pianificati con anticipo, permettendo di sfruttare un unico allestimento che si sposta su più territori, ottimizzando l'investimento. La grande necessità di interventi sulle strade italiane e la qualità del risultato che si ottiene, riteniamo possano essere un ottimo motivo perché anche in Italia questo macchinario abbia un ottimo successo, come sta avendo in diversi paesi europei. MI&P S.r.l.: un mondo di soluzioni per veicoli e attrezzature destinati alla manutenzione stradale!
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IGIENE URBANA
Spazzatrici Aebi Schmidt
Il 2016 ha visto il solido gruppo svizzero tedesco Aebi Schmidt realizzare un fatturato record, pari a 363 milioni di euro. A trainare questo importante incremento, oltre al contributo legato a due importanti acquisizioni in territorio americano, ha contribuito in gran parte il settore enviromental relativo le spazzatrici stradali, core business del marchio Schmidt insieme ad attrezzature legate allo sgombero neve. Per lo storico stabilimento di produzione di St. Blasien, ove nel lontano 1920 nacque Schmidt Winterdienst u n d K o m m u n a l Te c h n i k G m b H , situato nella Germania meridionale, oggi headquarter delle spazzatrici e del settore enviromental, il 2016 è stato un anno record in quanto a produzione di spazzatrici. I numeri parlano da soli: sono infatti state prodotte ben 459 Swingo 200+ (spazzatrice aspirante da 2 m3), 170 Cleango 500 (spazzatrice aspirante da 4 m 3) e 67 SK660 (spazzatrice aspirante su autocarro da 6 m 3 ), che ha sostituito nell'arco del 2016 la vecchia SK650. Vediamo ora nel dettaglio le caratteristiche salienti e le principali novità introdotte per ogni modello. 14
Swingo 200+ Prodotta ininterrottamente dal lontano 1998 ad oggi, nel 2016 è stato prodotto l'esemplare n° 5.000 della piccola di casa Schmidt. Notevole è il successo riscosso anche in ambito nazionale; Swingo infatti contribuisce ogni giorno alla pulizia delle piazze delle principali città italiane tra le quali citiamo Trieste, Venezia, Pa dova, Milano, Firenze, Ancona, Napoli, Catania. Swingo è disponibile con due diverse motorizzazioni: la prima e più economica, da 55 kW Euromot 3B priva di impianto Ad Blue, è l'ideale per clienti sensibili alla componente prezzo e che prediligono macchinari semplici per facilitare le attività di manutenzione; la seconda motorizzazione, con potenza da 62 kW conforme alla normativa Euro 6, è invece indirizzata ad acquirenti che ricercano potenze maggiori e più attenti alle tematiche ambientali. A seconda delle esigenze del cliente sono disponili 2 gruppi spazzanti; il primo e più venduto, che da sempre contraddistingue Swingo, prevede 2 spazzole brandeggianti a movimentazione indipendente. Tale configurazione consente di ottenere il massimo in termini di operatività e di facilità di uti-
lizzo, aspetto quest'ultimo particolarmente apprezzato da tutti gli operatori. Il secondo gruppo spazzante prevede la presenza di un'ulteriore spazzola montata frontalmente, in grado di operare la pulizia sui marciapiedi. Le altre caratteristiche che contraddistinguono Swingo sono note al mercato da tempo. Tra queste, commenta Pierfranco Brivio, Direttore Com merciale di Aebi Schmidt Italia S.r.l., "il comfort, la sicurezza di guida e la portata utile sono gli aspetti principalmente apprezzati da tutti i nostri clienti." Le 4 ruote sterzanti attivabili durante le fasi di spazzamento, il telaio e la bocca di aspirazione zincate a caldo, 4 freni a disco, l'impianto di ricircolo a circolazione forzata ed il contenitore rifiuti con la maggior volumetria utile del settore completano le caratteristiche tecniche di Swingo 200+. Cleango 500 La spazzatrice compatta Schmidt Cleango 500 è da sempre il mezzo di riferimento nel settore delle 4 m3. Con un diametro minimo di volta di soli 5.360 mm e con una lunghezza inferiore a 4.500 mm, è la spazzatrice più compatta e maneggevole della categoria. Tali caratteristiche ben si sposano con le anguste e tortuose viabilità dei nostri magnifici centri storici. Cleango 500 non si ferma solo alla pulizia dei centri storici, ma risulta essere macchina polivalente per eccellenza. Per la pulizia delle zone industriali i 62 q di portata utile e l'enorme potenza di aspirazione assicurano prestazioni di riguardo. Decisamente ricca la dotazione di serie, dall'asse posteriore gemellato, al cassone in alluminio con piatto di espulsione, aria condizionata, autoradio, sedili molleggiati, predisposizione per la terza spazzola e per lama sgombraneve ai serbatoi in polietilene. Sono poi disponibili come optional la terza spazzola, il tubo aspirafoglie, pompa ad alta pressione, sistema di ricircolo dell'acqua e sistema di pulizia automatico del contenitore rifiuti.
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SK 660 E' sinonimo di affidabilità, prestazioni comfort e design. Grazie al disegno di progettazione compatto e modulare, SK660 può essere allestita anche su telai Euro 6 con passo ridotto (fino a 3.260 mm) al fine di ottenere una macchina compatta e manovrabile, ideale per l'utilizzo all'interno di centri storici, pur assicurando la massima operatività con una capacità del contenitore rifiuti di ben 7 m 3 ed una capacità da 1.600 l di acqua. SK660 è equipaggiata con il moderno ed affidabile quadro comando ES. Tale tecnologia, già utilizzata con successo nella gamma di spargisale Schmidt, è progettata per fornire all'utilizzatore in modo semplice ed intuitivo tutte le informazioni relative lo stato di funzionamento dell'attrezzatura. Il display grafico del quadro ES è quanto di meglio presente sul mercato. La visibilità è assicurata in ogni condizione di utilizzo, grazie allo schermo retroilluminato ed alla tecnologia antiriflesso. I comandi sono facili ed istintivi, in una combinazione di touch screen e grandi potenziometri; in prossimità del poggiolo per l'avanbraccio destro è presente un comodo ed intuitivo joystick in grado di comandare le funzioni maggiormente utilizzate, tipo flap, inclinazione, fuoriuscita, fermo lavoro temporaneo, di modo che l'operatore possa lavorare sempre in massima sicurezza. La geometria interna del contenitore rifiuti è stata ridisegnata in modo da aumentarne la capacità di carico fino a 7 m3. Oltre a tale intervento è stata inoltre modificata la movimentazione della griglia interna al contenitore rifiuti assicurando semplici e rapide operazioni di pulizia. Al fine di adattarsi alle diverse condizioni di utilizzo, SK660 prevede inoltre la possibilità di dirigere lo scarico dell'aria verso il lato posteriore del veicolo o verso l'alto tramite un semLavori Pubblici n. 87 luglio - agosto 2017
plice comando sul touch screen. Ampi vani di carico ove riporre manichette, attrezzi, scope, pale..., ricavati sulle due fiancate del contenitore rifiuti, completano questo moderno contenitore rifiuti. La potenza di aspirazione è garantita dalla generosa soffiante realizzata in
Hardox 400 che assicura una portata d'aria di ben 18.000 m3/h. L'azionamento della turbina avviene idraulicamente mediante un motore idraulico direttamente calettato sul motore della girante, limitando in tal modo rumorosità vibrazioni e manutenzioni. L'intera gamma della spazzatrici Schmidt prevede tecnologia Can Bus ed un sistema di diagnostica in remoto in grado di segnalare eventuali guasti o malfunzionamenti delle spazzatrici su PC, tablet o smartphone. Grazie a tale servizio è possibile la riduzione dei tempi di fermo macchina con una conseguente maggiore operatività delle spazzatrici.
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STRADE
I compound di additivi come soluzione dei principali problemi delle pavimentazioni stradali Ing. EDOARDO FAVARI - Iterchimica
E' possibile evitare la stragrande maggioranza dei problemi che affliggono le pavimentazioni stradali ordinarie, urbane ed extraurbane, attraverso una progettazione delle miscele che includa, sin dall'inizio, gli opportuni e necessari additivi nella giusta quantità. Questo tipo di approccio aumenta la sicurezza dell'infrastruttura nel tempo e, allungandone la vita utile a fronte di incidenze di costo estremamente ridotte, riduce molto sensibilmente i costi a vita intera. Il conglomerato bituminoso, di cui è fatta la parte "nera" dell'assoluta maggioranza delle strade per uno spessore tra i 10 e i 25 cm, è composto da bitume ed aggregati lapidei. Chi è nel settore ha ben presente quanto gli aggregati lapidei varino le loro caratteristiche chimiche e fisiche da zona a zona, da cava a cava, e addirittura da filone a filone di cava. Inoltre, lo stesso bitume, ultimo prodotto della distillazione del petrolio, ha una grandissima variabilità a seconda della raffineria che lo produce e dal petrolio greggio impiegato che ha, tra l'altro, una variazione nelle caratteristiche chimico - fisiche all'interno dello stesso giacimento, man mano che procede l'estrazione. Gli additivi per i conglomerati bituminosi sono nati circa cinquant'anni fa per sopperire alle carenze delle materie prime impiegate e disponibili nella costruzione di una strada: per esempio, la compatibilità tra bitume ed inerti, oppure la lavorabilità, la 16
temperatura di stesa, la resistenza ai carichi di progetto. Per rispondere a queste necessità di base sono nati alcuni additivi che potevano essere sia aggiunti nell'impianto di produzione del conglomerato bituminoso (Polymer Modified Asphalt o PMA), oppure aggiunti nella cisterna del bitume (Polymer Modified Bitumen o PMB). Negli anni la qualità del bitume è scesa per la tendenza che hanno le raffinerie di distillare al massimo il petrolio greggio per derivarne i prodotti più pregiati, dei quali il bitume rimane il residuo di lavorazione, e nel contempo, le esigenze che l'industria stradale ha manifestato sono aumentate, cioè diverse caratteristiche di modifica sono richieste nello stesso lavoro, per esempio resistenza meccanica, miglioramento dell'adesione tra bitume ed aggregati, stesa della miscela a tiepido (fino a 90°/100° C), impiego di materiale di varia natura... E' evidente che non esiste un singolo agente modificante che permette di rispondere contemporaneamente a tutte queste esigenze. Per questo motivo sono stati messi a punto dei compound di additivi che assommano in sé più funzioni attraverso la composizione di additivi tra loro compatibili e perfettamente ponderati. La facilità di impiego è estrema, perché vengono aggiunti direttamente all'impianto di produzione (PMA) attraverso un dosatore elettronico collegato all'impianto, senza nessun rischio di errore per l'operatore. Sarebbe possibile anche aggiungere diversi additivi contemporaneamente all'impianto, con evidente aumento dell'attenzione da parte dell'operatore, ed è sconsigliato aggiungere più additivi direttamente nelle cisterne del bitume (PMB) poiché non può essere garantita l'uniforme dispersione degli additivi in tutto il volume. Il compound è pertanto il miglior approccio per rispondere
all'esigenza dell'additivazione ad alte e diverse prestazioni. E' pertanto fondamentale che il progettista di un'infrastruttura affronti sin da subito il tema della progettazione della miscela (mix design) determinando immediatamente quali prestazioni siano richieste ed includendo quindi i rispettivi additivi, al fine di poter ottimizzare fin da principio tutti i parametri, tema che, se non affrontato a monte, diventa molto difficile da gestire in fase costruttiva e causa tipicamente extracosti e sprechi molto rilevanti, ed inficia alla fine la qualità dell'opera in termini di regolarità e durabilità. Basti pensare, ad esempio, che la progettazione opportuna della miscele permette in molti casi di ridurre lo spessore delle pavimentazioni a parità di vita utile, ma questo aspetto, se non viene affrontato in fase di progettazione, è quasi sempre impossibile da affrontare in fase di realizzazione perché causa la variazione delle quote finali delle livellette. Anche la necessità di impiego di materiale fresato (asfalto proveniente da demolizione di strade giunte a fine vita) e il periodo di posa non favorevole (fine autunno o inverno) possono essere ovviati se previsti in fase di progetto, in modo che la pavimentazione risultante abbia le stesse identiche caratteristiche meccaniche e di durabilità di una pavimentazione realizzata senza fresato e stesa a temperature ordinarie (140 - 160°C). L'azienda Iterchimica è la prima azienda italiana ed una delle poche al mondo ad aver messo a punto e sperimentato in campo, da diversi anni e su infrastrutture di primaria importanza, dei compound polimerici di questo tipo, grazie ai suoi laboratori specializzati ed ai tecnici, ed è in grado di illustrare, ai tecnici che lo richiedessero, le modalità di progettazione, attraverso il proprio team di ingegneria.
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PORTATTREZZI
Metalltop, il partner ideale per la ricerca di macchine operatrici usate GIORGIA MARCHELLI
Metalltop S.r.l., società di Brunico, in Val Pusteria, provincia di Bolzano, condotta dal polivalente fabbro artigiano Markus Oberhauser, si propone sul mercato come partner perfetto alla ricerca di macchine operatrici usate per clienti di ogni genere, siano essi enti pubblici, società, appaltatori o privati. L'offerta di Metalltop è particolarmente varia in quanto spazia a seconda della richiesta di chi cerca mezzi operativi. La flotta di macchine usate già in possesso dell'azienda è molto interessante e di dimensioni importanti, ma se chi cerca qualcosa di specifico o di diverso da ciò che è già disponibile, la società se ne mette alla ricerca, offrendo poi tutti i servizi conseguenti. Metalltop è attiva infatti per tutto quello che riguarda l'importazione dall'estero, la nazionalizzazione, l'immatricolazione come macchina operatrice
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semovente, oltre alla preparazione della carrozzeria e degli impianti per gli allestimenti, il montaggio delle attrezzature ed eventuali riparazioni e manutenzioni successive. Nel magazzino della società sono già presenti moltissime macchine operatrici usate, soprattutto per l'utilizzo comunale, di svariati marchi, quali Unimog, Holder, BokiMobil, Belos, Karcher, MAN, Ladog... tutti 4x4. Oltre al parco mezzi, Metalltop ha già a disposizione nella propria sede una
vastissima gamma di attrezzature, usate e nuove, per i più svariati utilizzi: lame da neve singole e vario, frese, turbofrese, spazzatrici, decespugliatori... anche queste di differenti produttori, dai più conosciuti e richiesti (Schmidt, Kugelmann...) a quelli più artigianali. Anche per quanto riguarda gli allestimenti la società è pronta a mettersi alla ricerca di ottimi usati, revisionandoli e consegnandoli singolarmente o montati sulle macchine operatrici.
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VIABILITA' INVERNALE
Serra Riccò (Genova) Bonetti#Neve… GHERARDO MARCHELLI
Dopo molti anni di "sacrifici" il Comune di Serra Riccò è riuscito ad acquistare un veicolo 4x4 da lavoro. Viste le problematiche territoriali del comune ligure, la giunta ha deliberato l'acquisto di un veicolo Bonetti F100X in versione macchina operatrice a 40 km/h. Stiamo parlando dell'alta Val Polcevera, dove il territorio è in gran parte collinare.
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Il denominatore comune è sempre lo stesso: 4x4 robusto, dimensioni contenute, un ampio piano di carico e flessibilità all'applicazione di attrezzature per la manutenzione stradale, in particolare per la viabilità invernale con lama/spargisale. Nello stesso comune una scelta simile è stata fatta dall'impresa Comotto, che opera da anni nella viabilità invernale in questa zona. Infatti, all'i-
nizio di quest'anno è stato consegnato un veicolo in versione industriale, patente C (cat. N2G), che pur avendo la stessa portata (3.000 kg) della macchina operatrice del comune, ha una velocità massima di 90 km/h e non ha limiti di circolazione su strade veloci. In entrambi i casi, le catene cinematiche sono movimentate dai motori turbodiesel commonrail FPT da 3 l di cilindrata, che trasmettono 370 Nm a poco più di 1.000 giri motore. L'accoppiamento del cambio FPT a 6 marce + RM al riduttore Bonetti, che ne moltiplica i rapporti per un totale di 12 + 2 RM, trasmette la coppia motore al 50% per entrambi gli assi, tramite un 3° differenziale centrale bloccabile per i percorsi più impervi. L'abbinamento della piastra anteriore din 76060, fissata rigidamente al telaio scatolato, la trasmissione anteriore con assale rigido (lubrificazione totale a bagno d'olio) e le sospensioni a balestre paraboliche, danno la possibilità di operare in tranquillità con svariate attrezzature frontali, come nel caso del vomere con un peso di oltre 350 kg. Anche le attrezzature amovibili devono sposare le problematiche territoriali, avvicinandosi alle dimensioni supercompatte del veicolo (lar-
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ghezza 1.650 mm con specchi a scomparsa) formando un compatto pacchetto #Neve. La sicurezza di operare nelle situazioni più impervie è garantita da un cocktail di accessori veicolo come gli pneumatici a traccia singola, il telaio rigido, la cabina in materiale anticorrosione... Un'altra attenzione alla sicurezza e forse la più importante è quella rivolta al freno di stazionamento, che agisce sulle 3 pinze meccaniche, offrendo la sicurezza di fermo macchina anche a pieno carico nelle massime pendenze con ripartenze agevoli. Grazie allo
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sblocco idraulico è garantito il comfort di ripartenza senza distrazioni. Pur essendo un veicolo molto compatto e robusto, grazie al sedile molleggiato il comfort di guida si avvicina a quello dei veicoli commerciali stradali. La particolarità delle sospensioni anteriori a balestre paraboliche, munite di balestrini supplementari, garantisce il molleggio corretto in tutte le condizioni di lavoro e soprattutto con carichi frontali come il vomere neve. Tutte queste caratteristiche sono presenti su tutte le gamme di prodotti Bonetti, in quanto son parte della filosofia di costruzione impostata dal fondatore Domenico Bonetti dagli inizi degli anni '70 e portata avanti dai tre figli direttamente partecipi in azienda. Per la famiglia Bonetti, la vendita al Comune di Serra Riccò è stato uno dei traguardi più soddisfacenti raggiunti negli ultimi tempi… al di fuori del business, la scelta del comune su
F100X è stata fatta sicuramente per l'aspetto tecnico, anche se per tale investimento hanno dovuto aspettare parecchi anni. Purtroppo questo è il problema che riguarda parecchie realtà private o pubbliche, ma in questo caso il comune di quasi 8.000 abitanti ha fatto il ragionamento da Guru Imprenditore di "vecchio stampo..." "Ho bisogno di un veicolo con queste caratteristiche, se non posso comprarlo... aspetto, ma non butto via i soldi." La vendita, in entrambi i casi, è stata curata dalla società CE.BRU S.r.l. di Genova, che da oltre mezzo secolo opera nel mondo dei veicoli 4x4 compatti da lavoro. Rappresentata dal sig. Cerlati (di seconda generazione), in collaborazione con lo zio Enzo Bruzzone, operano al servizio del cliente su tutta la provincia. Lorenzo, attaccato alla Città della Lanterna, con ironia porta avanti le tradizioni locali.
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SICUREZZA
Euro Pipeline Equipment vince le sfide all'insegna dell'innovazione e sceglie la sicurezza Brigade Elettronica
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Euro Pipeline Equipment S.p.A. è una giovane realtà piacentina che produce macchine posatubi per i più importanti progetti di pipeline a livello globale. La recente fondazione della società (2014) non deve trarre in inganno: Euro Pipeline Equipment S.p.A. è già un nome affermato e lavora abitualmente con i contrattisti di maggior rilievo in tutto il mondo.
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Si è aggiudicata, difatti, la fornitura di pipelayer per due impianti strategici in Arabia Saudita e Turchia. Il primo, Tanap (Trans Anatolian Pipeline), collegherà le riserve del Mar Caspio alla rete europea; il secondo, Fadhili, trasporterà il gas dal Golfo Persico al Mar Rosso. Per entrambe le commesse Euro Pipeline Equipment si è affidata alla sicurezza di Brigade Elettronica, lea-
der da oltre quarant'anni in sistemi di sicurezza veicolare, appunto, montando il suo nuovo sistema radar di rilevamento ostacoli Backsense® che segnala la presenza di ostacoli in un'area variabile tra 3 e 30 metri di lunghezza e tra 2 e 10 metri di larghezza, e che funge da sistema anticollisione. Euro Pipeline Equipment ha deciso di installarne addirittura due, uno frontale ed uno posteriore, ambedue nella versione top di gamma programmabile, che permette anche di escludere oggetti fissi o elementi della carrozzeria. Il sensore è solido, resistente alle vibrazioni ed alle alte/basse temperature, nonché impermeabile ad acqua, fumo, sabbia, polvere e fango; si collega ad un display alloggiato in cabina che, a sua volta, è di semplice lettura, con cinque LED corrispondenti alle cinque zone intorno al mezzo che consentono di individuare immediatamente la parte a rischio collisione. Backsense® prevede, inoltre, un avvertimento sonoro, con un cicalino regolabile da 65 a 90 dB, per essere udito negli ambienti rumorosi. Va sottolineato che, se per il progetto Fadhili tale sistema andava obbligatoriamente montato per essere a norma, per Tanap è stata una scelta di Euro Pipeline Equipment, che ha voluto garantire la massima sicurezza, ben oltre i requisiti minimi necessari. Euro Pipeline Equipment, infatti, è molto attenta alle esigenze di cantiere, con particolare riguardo alla salvaguardia degli operatori, e recepisce immediatamente le richieste dei clienti, arrivando addirittura ad anticiparle. Parte del suo successo è legata proprio alla prontezza con cui accetta, e vince, le sfide più difficili. Così è nato il Performer GPL 980 e così Euro Pipeline Equipment sta proseguendo nella sua crescita continua.
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Dinamica e intraprendente, la società deriva dalla fusione di una preesistente Euro Pipeline Equipment S.r.l., che si rivolgeva sostanzialmente al mercato italiano, con Iron Component, la quale fabbrica strutture in conto terzi: l'unione di queste due aziende ha dato vita ad una nuova impresa di respiro internazionale, che si sta strutturando per garantire una presenza più diretta (già conta un ufficio in Messico e delle rappresentanze in Algeria, Russia, Argentina, Pakistan), pur mantenendo, comunque, la base nella sede italiana. Uno dei principali punti di forza di Euro Pipeline Equipment è la produzione completamente interna, che 3 comporta una considerevole riduzione dei costi, rendendo le macchine veramente competitive per rapporto qualità/prezzo, ed offre la possibilità di mostrare i prototipi ai committenti e variarli in corso d'opera. E' stata persino allestita un'area test adiacente allo stabile del quartier generale, per verificare le prestazioni dei mezzi ed, eventualmente, apportare delle modifiche. Il posatubi Performer GPL 980 è il frutto di questo studio costante: è un'esclusiva brevettata di Euro Pipeline Equipment ed è stato sviluppato, su una specifica richiesta, appositamente per essere smontato; da foglio bianco, è diventato realtà ed è unico nel suo genere, poiché se ne possono scomporre facilmente braccio, contrappeso, cingoli e corpo centrale, e quindi può agevolmente essere trasportato in container. Il Performer GPL 980 è solo l'inizio: a breve Euro Pipeline Equipment presenterà la versione più snella da 70 4 tonnellate. Per migliorare l'aspetto della sicurezza e della visibilità, inoltre, sta vagliando il sistema di visione a 360 gradi di Brigade Elettronica, Backeye®360 Select, ovvero quattro telecamere che, grazie ad un software intelligente, riproducono nel monitor le riprese di ognuna, riunendole in un'unica immagine con visuale dall'alto del mezzo, azzerando in tal modo gli angoli ciechi. Che la scelta ricada su Backeye®360 Select, oppure sulle due telecamere solitamente installate sul lato sinistro per vedere lo scavo, Euro Pipeline Equipment, comunque, per vincere le proprie sfide e continuare a riscuotere consensi, punterà di certo sulla sicurezza e sulla qualità Brigade Elettronica. 5 Lavori Pubblici n. 87 luglio - agosto 2017
1. Posatubi Performer GPL 980 all'opera sulla pipeline 2. Posatubi Performer GPL 980 3. Posatubi Performer GPL 980 4. Posatubi Performer GPL 980 con sistema radar di rilevamento ostacoli Backsense® Brigade Elettronica 5. Sistema radar di rilevamento ostacoli Backsense® Brigade Elettronica
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PORTATTREZZI
Telescopici Merlo: tuttofare completi
I sollevatori telescopici sono macchine nate negli anni '80 per movimentare materiale nei cantieri edili. Nel corso degli anni hanno però saputo evolversi conquistando altri mercati come quello agricolo, dell'ecologia, delle manutenzioni, fino a diventare una macchina sinonimo di multifunzione. Il gruppo Merlo è stato il primo a credere fortemente nei telescopici sin dagli esordi, tanto da disegnare il primo telescopico con motore laterale che ha permesso all'azienda cuneese di diventare leader tecnologico del settore. Per sfruttare al meglio le potenzialità dei propri sollevatori, Merlo ha creato, all'interno del gruppo, un'azienda dedicata al disegno, alla realizzazione ed all'omologazione di attrezzatu-
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re studiate ad hoc per i telescopici. Pale, navicelle portapersone, pinze, ganci, bracci gru, verricelli, falconi e benne calcestruzzo, ogni attrezzo è pensato e realizzato per esaltare le prestazioni delle macchine Merlo ed al contempo garantire il più alto livello di sicurezza del mercato. Inoltre, il gruppo è in grado di studiare e realizzare attrezzature su misura del cliente per offrire soluzioni e strumenti in grado di garantire le prestazioni richieste. Grazie a queste caratteristiche uniche, i sollevatori Merlo rappresentano l'attrezzo ideale per chi ricerca una macchina in grado di lavorare in ambiti differenti e durante tutto l'anno. I diversi modelli di navicella porta-
persone consentono di effettuare la manutenzione, da quella dei lampioni, la potatura degli alberi, fino ad arrivare ai lavori di mantenimento dei ponti, grazie ad un braccio da 11 metri che può essere montato "in negativo". Questo consente di rag-
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giungere la parte inferiore dei viadotti, inaccessibile in altro modo. E questa è solo una delle famiglie di attrezzi prodotti dal gruppo. Basta montare un gancio, braccio gru o un verricello ed è possibile movimentare materiale di vario genere e nei contesti più diversi, dal semplice spostamento di casse e pallet fino al montaggio di strutture complesse (come il monumento ritratto in foto). Per la pulizia e la manutenzione delle strade è possibile sfruttare sia il braccio telescopico su cui montare spazzatrici e pale, sia l'attacco a tre punti e la presa di forza meccanica posteriore su cui montare un qualsiasi
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attrezzo normalmente utilizzato su di un trattore tradizionale. Quando arriva l'inverno, i telescopici Merlo danno il meglio di sè. Pale, lame e turbine da neve consentono di liberare le strade. Grazie alla trasmissione idrostatica, di serie su tutte le macchine Merlo, gli operatori possono lavorare con estrema precisione. La visibilità garantita dalle cabine lascia agire avendo sotto controllo l'area di lavoro riducendo i tempi ed aumentando la sicurezza. I telescopici possono poi essere utilizzati anche come mezzo di supporto, movimentando la sabbia per poi caricarla sui mezzi spargisale, magari
un trattore portattrezzi Tre-Emme, giusto per restare in famiglia. Quelle elencate sono solo alcune delle applicazioni in cui utilizzare i sollevatori Merlo. Come ama ripetere il gruppo cuneese, l'unico limite è la fantasia di chi le utilizza.
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PORTATTREZZI
Pronti per l'autunno? Certo, con MultiOne. Per chi si occupa della cura e manutenzione di aree pubbliche o di proprietà private di medio - grandi dimensioni, il susseguirsi delle stagioni rappresenta il riproporsi ciclico di problemi che richiedono strumenti e azioni dedicate. Così la fine dell'estate e l'inizio dell'autunno preannunciano la necessità di occuparsi della raccolta delle foglie e della pulizia di piazzali e marciapiedi. MultiOne, anche nella stagione autunnale, si rivela una macchina multifunzione in grado di offrire soluzioni adatte ai professionisti più esigenti. In particolare, per la raccolta del fogliame MultiOne propone quattro accessori: la spazzatrice neve foglie, l'aspirafoglie, la turbina a getto e il rimorchio. La spazzatrice neve - foglie MultiOne è stata pensata per spazzare via in modo rapido ed efficiente foglie (e neve) da marciapiedi, viali e piazzali. Un'efficacia garantita dalla qualità della spazzola, dalla velocità di rotazione e dalla possibilità di orientare precisamente e velocemente la spazzatrice,
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1. Aspirafoglie su MultiOne 8.4+ 2. Spazzatrice con raccolta su MultiOne 2.3 3. Spazzatrice neve e foglie su MultiOne SL840 4. Tubo flessibile per aspirafoglie MultiOne
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direttamente dal posto di guida, grazie Dopo la rimozione delle foglie, con ad un azionamento idraulico. MultiOne, si può affrontare il probleL'aspirafoglie, come è facile intuire dal ma della pulizia dei marciapiedi, viali, nome, è un accessorio dedicato alla piazzali e ogni altra superficie destiraccolta foglie. Grazie alla notevole nata al camminamento. capacità di aspirazione generata dal Un potente motore idraulico e l'inclisistema di aspirazione posizionato nazione regolabile sono le caratterianteriormente, raccoglie con facilità stiche principali della spazzatrice in foglie secche, aghi di pino ed erba acciaio. Le erbacce e il muschio che tagliata. La spazzola laterale, di serie, si formano sulle pavimentazioni aumenta l'area di pulizia convogliando esterne vengono rimossi in modo effile foglie verso l'aspirazione. Un tubo cace ed ecologico. Inoltre le possibiflessibile opzionale permette all'ope- lità di regolazione della spazzola conratore di pulire in angoli stretti, aiuole, sentono di pulire bordi e zone in sotto le recinzioni e in qualsiasi altro prossimità di pareti e muri. punto difficile da raggiungere, fino a Con la spazzatrice con raccolta, invequasi 5 metri di distanza dalla mac- ce, si spazzano e raccolgono sporco china. Infine, lo scarico del materiale e detriti. L'attacco flottante e le 4 raccolto è facilitato da una botola ad ruote che la equipaggiano permettoazionameto idraulico che permette di svuotare l'aspirafoglie direttamente su rimorchi o cassoni senza scendere dalla macchina. La turbina a getto, invece, muove con estrema velocità grandi quantità di foglie per mezzo di un getto d'aria direzionabile grazie ad un ugello ruotabile di 360 gradi. La rotazione dell'ugello, disponibile in tre versioni, è comodamente gestita elettronicamente dal posto di guida. La turbina a getto MultiOne garantisce un'incredibile produttività e una notevole efficienza in molti campi di applicazione: 7 dalla pulizia di marciapiedi, strade, parcheggi e aree pavimentate, al soffiaggio di erba, foglie, neve, sabbia o altri detriti nelle aree verdi. Per il trasporto e la raccolta del fogliame MultiOne offre inoltre una gamma di rimorchi disponibili in varie versioni: con ribaltamento manuale, idraulico e sponde apribili. 5. Spazzatrice con raccolta con kit umidificazione su MultiOne 7.3S 6. Spazzatrice in acciaio su MultiOne 8.4+ 7. Spazzatrice in acciaio su MultiOne 7.3S 8. Turbina a getto su MultiOne 8.4 8 Lavori Pubblici n. 87 luglio - agosto 2017
no all'accessorio di essere utilizzato efficacemente anche su superfici sconnesse. Il sistema di raccolta e scarico e la disponibilità di un kit di umidificazione minimizzano la creazione di polvere, sia in fase di pulizia che di scarico. Questi sono solo alcuni dei 170 accessori MultiOne che possono trovare applicazione nel periodo autunnale. Il cliente MultiOne può difatti contare su benne, pinze, forche e tutti gli altri accessori per la manutenzione, la cura del verde, l'allevamento e le attività forestali, pronti ad essere montanti su uno dei 24 modelli di MultiOne per sfruttare a pieno il concetto di multifunzionalità, perché davvero MultiOne è la macchina per tutte le stagioni.
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IGIENE URBANA
L'innovazione al servizio del pulito: Comac presenta una nuova gamma per l'igiene urbana
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Da oltre 40 anni l'azienda veronese Comac si dedica allo sviluppo di macchine per la pulizia professionale, inserendosi con soluzioni innovative in diversi settori. In tutto il mondo, il marchio Comac è riconosciuto per l'affidabilità delle proprie lavasciuga pavimenti, spazzatrici, aspiratori e monospazzole. Recentemente ha ampliato la gamma di spazzatrici con nuove proposte per il settore industriale e per quello urbano. Dopo il successo ottenuto con la stradale CS140 T la divisione spazzatrici ha realizzato nuovi modelli per rispondere efficacemente alle esigenze di pulizia che vanno dalle piccole vie di centri storici a più ampie zone residenziali. La forte esperienza sul mercato ha permesso di sviluppare un'innovativa tecnologia, brevettata da Comac, appositamente per le spazzatrici stradali. Si chiama Twin Action ed unisce i due sistemi di raccolta, aspirante e meccanica, assicurando prestazioni eccellenti. La raccolta meccanica avviene tramite la spazzola centrale che solleva il materiale dal suolo e lo 26
lancia in una tramoggia, dove un albero rotante dotato di martelli tritura e sminuzza il materiale più voluminoso, come lattine e bottiglie. L'azione aspirante invece solleva lo sporco fino alla cassa di raccolta. L'aspirazione costante assicura la cattura anche delle polveri più fini, che vengono filtrate, per poi reimmettere nell'ambiente aria perfettamente pulita, priva anche di polveri PM10, per cui CS140 T è stata certificata con tre stelle dall'associazione europea EUnited Municipal Equipment. L'elevata potenza di aspirazione permette di operare senza sollevare la polvere e quindi senza bisogno di utilizzare acqua. In questo modo si possono arrivare a risparmiare fino a 100.000 litri di acqua all'anno, un grande beneficio per l'ambiente. La gamma di spazzatrici stradali nel dettaglio CS2000 è il modello più compatto, perfetto per pulire le strette vie di un centro storico, zone pedonali e piste ciclabili. E' una spazzatrice comoda da guidare, molto luminosa e ampiamente vetrata per consentire la massima visi-
bilità esterna, rendendo più facili le manovre ed il controllo della zona interessata dalla raccolta. Un efficiente sistema di nebulizzazione sulle spazzole anteriori limita notevolmente l'impiego dell'acqua. Inoltre, il sistema di riciclo filtra l'acqua sporca e la rende nuovamente disponibile, riducendo ulteriormente i consumi e le soste. Dalla piccola CS2000, la gamma prosegue con la già citata CS140 T, adatta per l'ambiente urbano, come strade e parcheggi. CS140 T è dotata di uno speciale dispositivo che agisce separatamente sulle quattro ruote mantenendone costante l'altezza, ottimizzando così sia le prestazioni di raccolta che la stabilità. Il gruppo filtrante ha una superficie di 50 m2 ed è dotato di 2 vibroscuotitori per la pulizia. L'elevata superficie filtrante e l'efficace sistema di diffusione dell'aria 1. Spazzatrici stradali CS2000, CS140 T, CS6000 2. Spazzatrice stradale CS140 T 3. Lavasciuga pavimenti C130 4. Schema di funzionamento sistema Twin Action
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polverosa in arrivo su tutta la sua alle prestazioni di una lavasciuga superficie, assicurano continuità di pavimenti l'azione spazzante. Le prestazioni nel tempo. quattro spazzole a disco esercitano Oltre alle due spazzole laterali è pos- un'azione lavante con pressione sibile dotare CS140 T di una terza regolabile fino a 180 kg, per poter spazzola traslante che, movimentata rimuovere anche lo sporco aderente. tramite un joystick, arriva a raccoglie- L'azione spazzante è invece esercitare lo sporco depositato in zone lonta- ta da una spazzola centrale cilindrica ne dalla macchina, come sopra ai di 130 cm, che raccoglie eventuali marciapiedi. piccoli residui solidi che vengono poi Il comfort durante l'uso è garantito da convogliati in un cassetto di raccolta, una cabina spaziosa, posizionata su semplice da svuotare. La perfetta antivibranti. A richiesta è possibile asciugatura è garantita da due motori personalizzare la macchina con l'im- di aspirazione, dai paraspruzzi laterapianto di climatizzazione, la radio e li che mantengono l'acqua sempre l'utile telecamera a colori, che ripren- all'interno e dalla forma a V del tergide la parte posteriore in modo da pavimento, che la porta verso il cenagevolare al massimo le operazioni tro, agevolandone l'aspirazione. di retromarcia e svuotamento, e di La nuova veste vanta una forma controllare costantemente l'efficacia meno rigida, che risalta le nuove dell'intervento di pulizia. soluzioni progettuali pensate per conCS6000 è il modello più grande della tinuare a garantire quell'affidabilità e gamma stradale Comac, da 6 m³, e, robustezza che hanno sempre distinoltre al sistema Twin Action, condivide con il modello CS140 T le principali caratteristiche tecniche e gli optional, come la terza spazzola traslante. E' una soluzione ideale per la pulizia di strade, porti, aeroporti, industrie o mercati ortofrutticoli. Per tutti i modelli stradali è disponibile come optional il tubo di aspirazione, molto comodo per completare l'intervento, in quanto consente di arrivare a pulire sotto le panchine, intorno alle aiuole, o lungo le rastrelliere per le biciclette. Per lavare arriva la nuova lavasciuga pavimenti C130 Comac ha recentemente rinnovato un modello storico, la lavasciuga pavimenti C130, che dopo anni di successi ha subito un vero e proprio restyling e si presenta oggi con un design più moderno e con contenuti decisamente più tecnologici. Con una velocità di lavoro di 7800 m²/h, C130 può essere impiegata per la pulizia di zone pedonali, aeroporti, stazioni ferroviarie e parcheggi, in quanto unisce 4 Lavori Pubblici n. 87 luglio - agosto 2017
to questo storico modello Comac. E' stato rivoluzionato anche il cruscotto, ora dotato di display touch screen a colori da 7 pollici. Da qui l'operatore può configurare la macchina secondo le esigenze di pulizia o affidarsi ad uno dei programmi di lavoro già memorizzati: eco, standard e plus. Ciascuno di essi impiega diverse quantità di acqua, detergente e pressione, adatte ad affrontare differenti condizioni di sporco. Innovativo sistema Twin Action - Unisce raccolta meccanica e aspirante per dare un pulito uniforme in un unico passaggio. - Lavora senz'acqua, per risparmiare fino a 100.000 litri di acqua all'anno. - Consente di lavorare velocemente, fino a 40 km/h, riducendo i tempi di intervento e aumentando la produttività. - Non necessita di manutenzione, abbassa i costi di gestione.
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IGIENE URBANA
Consegnati al gruppo Becker i primi Mercedes-Benz Antos con trasmissioni automatiche Allison
Da quasi vent'anni l'impresa Becker utilizza veicoli per la raccolta rifiuti con trasmissioni Allison. I nuovi mezzi sono già operativi nella zona di Kaiserslautern. Ad aprile sono stati consegnati al gruppo Jakob Becker di Mehlingen, in Germania, i primi Mercedes-Benz Antos a carica posteriore con trasmissioni Allison completamente automatiche. I mezzi vengono utilizzati per la raccolta della carta nella regione di Kaiserslautern. I tre nuovi veicoli hanno un telaio ribassato a tre assali Mercedes-Benz Antos 2535L 6x2 con assale posteriore sterzante e allestimento Faun Powerpress. Dal peso di 26 tonnellate, sono spinti da un motore da 7,7 litri e 260 kW (354
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HP) OM 936, abbinato a una trasmissione Allison Serie 3000™. Il gruppo Jakob Becker utilizza veicoli per la raccolta rifiuti con trasmissioni Allison dalla fine degli anni '90. Mezzi sempre disponibili, manutenzione ridotta e comfort di guida sono tra le ragioni principali della scelta. "A prescindere dall'applicazione, abbiamo avuto sempre esperienze positive con gli Allison nel corso degli anni," racconta Thomas Becker, direttore dell'impresa. "Ci aspettiamo le stesse soddisfazioni dai nuovi MercedesBenz Antos a carica posteriore." La scelta di offrire la trasmissione Allison 3200 sui Mercedes-Benz Antos ha risposto alla richiesta del mercato della raccolta rifiuti di veicoli
affidabili, dalle prestazioni superiori e semplici da operare in condizioni di guida gravose. Le trasmissioni Allison hanno un convertitore di coppia brevettato che protegge la catena cinematica, ha una minore necessità di manutenzione e permette un migliore avvio alla partenza. Questa tecnologia consente un controllo del veicolo particolarmente preciso, per allineare esattamente contenitori e bidoni, in condizioni di guida in spazi angusti e a velocità estremamente basse. Inoltre, gli automatici Allison consentono cambi marcia dolci e senza interruzione di potenza per una velocità media superiore e maggiore produttività e comfort per l'operatore. La configurazione del Mercedes-Benz Antos prevede anche FuelSense®, l'ultimissima tecnologia per il risparmio di carburante di Allison, che seleziona automaticamente la miglior strategia di cambio marcia in base al ciclo operativo del veicolo e al tipo di terreno. "Come azienda muncipalizzata addetta alla raccolta rifiuti, la strategia di cambio marcia stabilita in base al ciclo operativo del veicolo è un vero vantaggio che semplifica il lavoro quotidiano," ha detto Becker. La flotta di Jakob Becker annovera 20 veicoli con trasmissioni Allison adibiti alla raccolta e al riciclaggio dei rifiuti.
Lavori Pubblici n. 87 luglio - agosto 2017
PORTATTREZZI
Unimog anche quest'anno è Off-Road Vehicle 2017
Per la tredicesima volta consecutiva i lettori della rivista tedesca "Off Road" hanno votato il Mercedes-Benz Unimog come miglior veicolo fuoristrada dell'anno nella categoria "veicoli speciali". Il premio Fuoristrada dell'Anno ha complessivamente dodici categorie, più di 20.000 voti sono pervenuti, con 135 veicoli in corsa. L'Unimog si è aggiudicato il primo posto nella categoria veicoli speciali con un fenomenale 31,4 per cento dei voti dei lettori.
Lavori Pubblici n. 87 luglio - agosto 2017
Che si tratti del deserto di Gobi desolato, nella taiga siberiana o sulla strada vulcanica sul Vesuvio, ci sono poche sfide che i Mercedes-Benz Unimog non sono in grado di affrontare. La serie di modelli per l'off-road estremo gode di una particolare popolarità in tutto il mondo proprio come veicolo da spedizione. La possibilità degli assi di una torsione fino a 30 gradi, gli assali a portale con un'altezza libera dal suolo di 460 mm e il superamento d i
pendenze di 45 gradi sono i segni distintivi di questi modelli Unimog con le denominazioni U4023 e U5023. Ulteriori caratteristiche includono una profondità di guado di 1,20 m e un angolo di ribaltamento di 38 gradi. Guidare in situazioni estreme con il sistema a trazione integrale è aiutato dal sistema di blocco differenziali selettivo e dal sistema di controllo della pressione degli pneumatici. Il motore OM 934 LA Euro VI ad alta coppia, quattro cilindri da 5,1 l, 170 kW (230 CV) e 900 Nm di coppia, garantisce affidabilità in movimento. Sono disponibili otto marce avanti e sei retromarce, più, opzionale, un gruppo riduttore per il fuoristrada estremo che permette di muoversi con una gamma di velocità compresa tra 2,5 e 35 km/h. La gamma per fuoristrada estremo è affiancata dalla più nota serie Unimog per gli utilizzi con le attrezzzature per i lavori comunali U216 fino all'U530 con motorizzazioni Euro VI e potenza fino a 220 kW (299 CV). Quando si tratta di manutenzione, diagnostica o riparazione, l'Unimog può contare su concessionari esperti ed autorizzati che si occupano di più di 650 punti vendita in oltre 130 paesi. La rivista tedesca "Off Road" organizza il sondaggio annuale tra i suoi lettori per determinare il miglior veicolo off-road dell'anno dal 1982.
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LUBRIFICANTI
Panolin HLP Synth 32 ottiene la RDE 90235 Panolin HLP Synth 32 è il primo e per ora l'unico fluido idraulico ecologico ad entrare nella Fluid Rating list RDE 90235 di Bosch Rexroth. "Abbiamo nuovamente provato che i nostri prodotti biodegradabili, come Panolin HLP Synth 32, soddisfano i requisiti più alti dell'industria" dichiara Patrick Lämmle, presidente dell'assemblea dei direttori di Panolin International. I risultati del test di Bosch Rexrothsono stati eccellenti, i requisiti rigorosi della RDE 90235 sono stati soddisfatti senza ombra di dubbio" commenta Lämmle. "Panolin HLP Synth è il primo olio idraulico rapidamente biodegradabile che ottiene il Fluid Rating (ISO 15380 in combinazione con il test RFT-APU-CL)" spiega Lämmle. "HLP Synth 32 ha dimostrato la propria posizione di rilievo mondiale tra gli oli idraulici ecologici". HLP Synth circa 20 anni fa è stato il primo olio idraulico ad ottenere la certificazione ambientale di prodotto "Blauer Angel" ed ha già ricevuto l'approvazione di numerosi produttori. La sua inclusione nell'elenco di Bosch Rexroth significa che HLP Synth ora può portare il marchio di quello che è attualmente il test OEM più rigoroso sul mercato. Negli ultimi anni abbiamo visto un forte aumento dei requisiti che devono essere soddisfatti dagli oli idraulici. La crescente densità di potenza - il risultato dell'aumento delle pressioni di lavoro, della velocità del motore, dei cicli di circolazione e della temperature dell'olio - ha spinto negli ultimi anni lo sviluppo di sistemi idraulici verso requisiti sempre più stringenti sui liquidi idraulici utilizzati in questi sistemi. Questi liquidi hanno, tra l'altro, un impatto decisivo sulle caratteristiche di attrito dei componenti idraulici. Lo sviluppo tecnico continuo di sistemi idraulici ad alte prestazioni e l'idoneità di nuovi supporti idraulici e additivi sono solo parzialmente riflessi nelle prove comunemente utilizzate finora. Mentre negli anni settanta, la densità di potenza specifica era da 4 a 5 kW/kg circa di peso della pompa, questa cifra nel 2010 era quasi raddoppiata a oltre 8 kW/kg. I fluidi idraulici di oggi devono essere attentamente progettati per far fronte a questi sviluppi, vale a dire piccole unità di pompa con una potenza superiore e una gamma di altre modifiche al sistema idraulico finalizzate al miglioramento dell'efficienza. "Naturalmente sia la DIN 51524 T.3 per gli oli minerali che la ISO 15380 per gli oli biodegradabili richiedono di superare un test di pompaggio per dimostrare di possedere dei requisiti minimi, ma questi test, appunto, non sono che questo: dei requisiti minimi" spiega Lämmle. "Di fatto, più di un fluido idraulico che rispetta gli standard DIN 51524 T.3 o ISO 15380 fallisce nell'uso pratico con impianti di nuova generazione perché non raggiunge i requisiti dello stato dell'arte dei sistemi idraulici, come pressione più alta, minori tempi di circolazione, serbatoio più piccoli e tempi di riposo ridotti" commenta Lämmle. Questo è il motivo per cui, in anni recenti, Bosch Rexroth ha prodotto una procedura di valutazione neutrale svilup30
pata per riflettere realisticamente gli attuali requisiti. Il nuovo test richiede fino a 500 bar, i fluidi idraulici che superano positivamente questa procedura sono inclusi nella Bosch Rexroth Fluid Rating List. Questa nuova procedura di valutazione, scientificamente standardizzata, è sviluppata per testare le caratteristiche del fluido e la sua interazione con i componenti chiave, quali pompa e motore, in condizioni operative realistiche. Tra l'altro, il test include la verifica del rating tecnico del fluido per accuratezza e conformità allo standard. Un test pompa - motore orientato all'applicazione, oltre a una prova specifica delle tenute, fa passare i fluidi, attraverso diverse fasi, in condizioni difficili e cicli variabili su diverse centinaia di ore di esercizio, sia alle alte temperature che in condizioni di bassa viscosità. Le prove convenzionali sono condotte a 350 bar, il nuovo test richiede fino a 500 bar. La qualità dell'olio idraulico ha, quindi, un impatto sempre più importante sulla vita utile e l'affidabilità dei sistemi idraulici. "Questo dimostra che continuiamo a fissare lo standard industriale nel campo degli oli idraulici rapidamente biodegradabili. Gli utenti di HLP Synth 32 hanno la tranquillità di sapere che questi oli riducono i costi di manutenzione e i tempi di inattività dei propri macchinari e impianti aumentando l'affidabilità operativa, garantendo così una significativa riduzione dei costi operativi totali" spiega Lämmle. Comparazione dell'usura dei componenti dopo il test
Lavori Pubblici n. 87 luglio - agosto 2017
PORTATTREZZI
Sascha Voß e il suo Unimog U530 verde
Quando altri utilizzavano i propri risparmi per acquistare un ciclomotore, Sascha Voß voleva solo una cosa: un Unimog, non un modellino in scala, ma uno vero. E ne ha trovato uno. Ha comprato un modello del 1958 della serie 411: aveva solo 16 anni al momento dell'acquisto. Da allora, Voß, che ora ne ha 47, è cresciuto in dimensioni così come il suo Unimog. Il suo ultimo acquisto è
Lavori Pubblici n. 87 luglio - agosto 2017
un U530 completamente verniciato in "verde", come fa notare con un sorriso. Anche la sua area di lavoro è verde: lavori forestali e lavorazioni del terreno. Ciò richiede la potenza adeguata. Per questo ha acquistato il modello con il motore più potente, sta infatti per trainare e lavorare con un enorme cippatrice: un HEM 581 prodotto da Jenz, che lavora tronchi d'albero fino a 65 centimetri di diametro
trasformandoli in cippato come se fossero dei rametti. Sascha Voß dalla cabina della gru, sempre montata sull'Unimog, utilizza la pinza per movimentare diversi tronchi d'albero nelle ganasce della cippatrice contemporaneamente. Questa è alimentata dalla PTO posteriore dell'Unimog e assorbe tutti i 300 CV per fare il suo lavoro. Perché "più è e meglio è", come suggerisce l'esperienza di Sascha. Diventato imprenditore 20 anni fa, Voß è sempre occupato, lavorando principalmente sotto contratto di comuni o proprietari forestali. Che cosa gli piace dell'Unimog? La versatilità, l'affidabilità e le molteplici opzioni di lavoro con differenti attrezzi. Se non ci sono alberi che necessitano di essere tritati, Voß monta l'attrezzatura per la fresatura della Hen posteriormente al suo Unimog e va a costruire strade forestali e agricole. Ma il lavoro preferito è quello della cippatura del legno. Il prossimo incarico è in attesa: il legno giace già lungo la strada ferroviaria della società ferroviaria tedesca Deutsche Bahn.
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TRASPORTI
A Peschiera del Garda trenino Dotto Euro VI GIORGIA MARCHELLI
Dall'estate 2016 è attivo un nuovo servizio di trasporto privato che collega il centro di Peschiera, sul Lago di Garda, in provincia di Verona, al Campeggio Bella Italia, effettuato da un trenino di Dotto Trains di Castelfranco Veneto (TV). L'idea è nata dal sig. Luca Furri, titolare della società Autotrasporti Furri
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di Lazise (VR), da 30 anni attiva per quanto riguarda il trasporto di persone, a livello scolastico, turistico e di noleggio mezzi nella zona del basso Garda, già operativa da circa 6 anni con un trenino Dotto che effettua il collegamento fra Gardaland ed il vicino acquario Sea Life. L'amicizia del sig. Furri col proprietario del Campeggio Bella Italia, a 5 stelle e uno tra i migliori d'Europa, vero e proprio villaggio turistico non solo per camper, tende e roulotte, ma con bungalow, appartamenti, case mobili e hotel, servizi e attrazioni di ogni genere, per un totale di 7.800 posti letto, ha spinto il primo a proporre un punto di forza in più per la struttura. Trasportare gli ospiti del campeggio fra lo stesso e Peschiera, con corse ogni 30 minuti su un percorso da 3,5 km e prezzi del biglietto bassi, consente di non utilizzare automobili in una zona turistica importante e sempre molto affollata, oltre al piacere, soprattutto per i bambini, di viaggiare su un trenino. Le autorità pubbliche del luogo hanno accolto positivamente la proposta del servizio e rilasciato i necessari per-
messi. E' stato quindi comprato un trenino Dotto Muson River 2X4 Euro VI con ridottissime emissioni, ultimo modello prodotto dall'azienda veneta, sempre attenta ai fattori ambientali, locomotiva ideale per il trasporto sia urbano che turistico, maneggevole anche sulle strette vie di centri storici, che con la sua estetica è in grado di valorizzare località tipiche, parchi tematici e villaggi caratteristici. Con motore Iveco dotato di EGR, filtro antiparticolato e sistema SCR, 4 cilindri turbo diesel Common Rail, turbocompressore a geometria variabile con intercooler, cilindrata 2.998 cc, 150 HP (SAE) a 3.500 giri/min, coppia massima 370 Nm a 1.320 giri/min, ha il cambio meccanico a 6 rapporti + retromarcia. Alla locomotiva sono state abbinate 3 carrozze modello A91, da 20 posti a sedere ciascuna, di cui l'ultima dotata di pedana pneumatica posteriore per carrozzine (diversamente abile e accompagnatore non pagano il biglietto). Il tutto colorato in giallo e arancione, e full optional per il servizio estivo, con illuminazione a led, audiodiffusione musicale, vetri anteriori e posteriori per il riparo dall'aria, tendine laterali in PVC trasparenti modello Cristal utilizzabili in caso di pioggia e pannelli pubblicitari centrali sul tetto. La soddisfazione di tutti, turisti, proprietari e amministrazione pubblica, è tale che Autoservizi Furri sta già pensando ad un altro trenino Dotto - i migliori! - per una differente località turistica.
Lavori Pubblici n. 87 luglio - agosto 2017
VERDE
John Deere e Kramer: una partnership strategica
John Deere ha annunciato l'avvio di un programma di investimenti congiunti con Kramer-Werke GmbH allo scopo di creare un'alleanza di lunga durata. Questa nuova partnership, ancora sotto approvazione da parte delle autorità antitrust, consentirà ai concessionari John Deere di fornire soluzioni per la movimentazione di prodotti in agricoltura attraverso il marchio Kramer. John Deere offrirà ai propri concessionari una gamma completa di macchine per la movimentazione di prodotti in agricoltura con particolare attenzione alla fienagione, aziende agricole e contoterzisti. La gamma di prodotti comprende
Lavori Pubblici n. 87 luglio - agosto 2017
pale gommate (9 modelli), pale gommate telescopiche (4 modelli) e sollevatori telescopici (9 modelli) costruiti e sviluppati da Kramer a Pfullendorf (Germania). Kramer-Werke GmbH è un'azienda di Wacker Neuson SE. Con questo accordo, la rete dei concessionari John Deere diverrà il principale partner distributivo per Kramer, consentendo a quest'ultima di consolidare la propria leadership di settore attraverso i dealer John Deere in Europa, paesi CIS, Nord Africa e Medio Oriente. "L'alleanza con Kramer, uno dei maggiori produttori di pale gommate, pale gommate telescopiche e sollevatori
telescopici, ha un'importanza strategica per il nostro business. Essa permetterà a John Deere di espandere la propria gamma di prodotti e di fornire ai propri concessionari agricoli nella Regione 2 soluzioni premium complete per la movimentazione di prodotti in agricoltura", ha dichiarato Markwart von Pentz, Presidente della divisione Agricoltura & Giardinaggio di Deere & Company. "Kramer adotta gli stessi standard di John Deere per offrire soluzioni tecnologicamente e qualitativamente avanzate ai clienti." "Con John Deere, leader mondiale nella produzione di macchine agricole, guadagnamo un forte partner e l'opportunità di incrementare la nostra presenza nel comparto agricolo. Questa strategia permetterà a Kramer di rafforzare la propria posizione nel mercato.", ha sottolineato Cem Peksaglam, CEO di Wacker Neuson SE. "Grazie a questo nuovo sbocco distributivo cresceremo più velocemente con Kramer, soprattutto in quei paesi dove John Deere detiene una forte posizione di mercato."
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PREFABBRICATI
Centro di incontro culturale per giovani in moduli Containex
Grazie a Containex, gli adolescenti austriaci ed europei ultimamente hanno sempre più la possibilità di avere dei luoghi di incontro ora in moduli abitativi. Come molte municipalità, anche il Comune di Zwettl, nella parte settentrionale dell'Austria Inferiore, ha istituito un nuovo punto di ritrovo per i giovani: Centro di incontro culturale giovanile. La struttura è costituito da 11 moduli abitativi prefabbricati dell'azienda austriaca Containex. L'amministazione pubblica di Zwettl ha così riconfermato la fiducia in un prodotto di comprovata validità della società appartenente al gruppo Walter. Per l'area culturale e ricreativa dei ragazzi sono stati utilizzati 11 moduli, creando un unico salone sfruttabile da tutti, con giochi, computer, libri... ed altri spazi separati per piccoli gruppi, oltre a uffici e servizi sanitari, su un totale di 150 metri quadrati di spazio utilizzabile, accessibile a 60 giovani. All'interno della confortevole struttura
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esiste uno spazio dove gli adolescenti possono essere aiutati da una figura professionale di supporto alle problematiche giovanili. Una novità in punti di incontro di questo genere è un luogo dedicato esclusivamente alle ragazze. I giovani stessi hanno attivamente partecipato alla progettazione, predisponendo e disegnando gli interni, e prendendosi cura delle aree verdi all'esterno. Sabine Wührer, supervisore giovanile, ha dichiarato che "i ragazzi stanno apprezzando molto il nuovo spazio di aggregazione e sono ansiosi di essere in grado di comunicare quanto sia bella la struttura creata appositamente per loro." Il Comune di Zwettl e la Regione della Bassa Austria hanno congiuntamente finanziato e realizzato il Centro di incontro culturale giovanile dopo un sondaggio al quale 332 ragazzi hanno approvato l'istituzione di questa grande iniziativa. E' un esempio per ulteriori progetti nel settore del lavoro giovanile preventivo cui seguiranno molte altre delibere del consiglio comunale. Containex è il principale fornitore europeo di spazio a struttura prefabbricata modulare: moltissimi comuni in diverse nazioni apprezzano la possibilità di utilizzare le proposte del marchio austriaco, leader nel settore dal 1981. Grazie alle flessibili soluzioni di
moduli abitativi, Containex è in grado di fornire in tempi brevissimi gli spazi richiesti. I principali clienti sono comuni e organizzazioni di rilievo, nonché aziende industriali, come pure organizzatori di eventi culturali e sportivi, che riescono a creare "strutture immediate" con le soluzioni intelligenti Containex per le diverse esigenze. Le progettazioni sono sempre personalizzate e rispondenti alle più severe norme riguardo la resistenza al fuoco, sicurezza e igiene; moltissimi optional possono completare le strutture, soprattutto a livello di risparmio energetico (per quanto riguarda acqua, elettricità, ventilatori, finestre, isolamento...), o come i pannelli vetrati, in vetrocamera, combinabili con gli elementi standardizzati (pannelli ciechi, porte e finestre). Anche la possibilità dei rivestimenti esterni (legno, disegni, colorazioni...) rende ogni nuova struttura differente e unica. A Vienna Containex dispone di un moderno impianto di deposito e riparazione dei moduli abitativi.
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