Soluzioni per lavori pubblici 88

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n. 88 settembre - ottobre 2017

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6 Le nuove armi di Pellenc per la pulizia urbana e lo spazzamento 8 Impiantistica sportiva dalle massime prestazioni e sostenibile: il futuro dello sport è su gomma riciclata 11 Parte da Reas l'Unimog con modulo antincendio Divitec Gh. Marchelli 12 Aebi TT281: presentazione sulle Dolomiti 14 Fendt e100 Vario: il trattore elettrico 16 "Neige"… noleggio veicoli 4x4 nelle Alpi Francesi Gh. Marchelli 18 Braccio ventrale Hymach Extreme XL 1600 Gh. Marchelli 20 Panolin: i lubrificanti biodegradabili per gli appalti pubblici 21 Transporter Caron: nuove serie CTS e CTA 22 Option presenta il nuovo sistema di tracciamento Htrack della finlandese Hilltop Gh. Marchelli 24 Seppi M. trinciatrici per escavatori al lavoro sui pascoli delle Dolomiti 26 Il buon usato! Macchine operatrici e attrezzature da Metalltop 27 Approvata la partnership John Deere - Kramer 28 Al freddo e al gelo il Gruppo Merlo festeggia 30 anni di presenza al Polo Sud 30 Dimostrazione Ferri a Siena con Unimog 32 Aeroqual AQS1: stazione di monitoraggio ambientale e meteo completa 33 Allison Transmission presenta la tecnologia di prossima generazione per trasmissioni completamente automatiche 34 Grande successo per la 68a edizione di Flormart 2017 35 Conglomerati bituminosi innovativi sulla Pavia - Bereguardo 36 Contarina: trasporto rifiuti nel segno della sostenibilità con i nuovi veicoli ibridi Scania 37 CTX-Basic Line: nuova linea di prefabbricati modulari ad uso ufficio Containex 38 Inverno in arrivo? Preparati a neve e ghiaccio con MultiOne 39 Consegnato il primo Arocs 3358 S 6x4 Tiberio Macchia 40 SEAB Bolzano e Brigade Elettronica: da quarant'anni servizi e sicurezza 42 Quintupla da fairway PrecisionCut 8900A John Deere: un nuovo livello di prestazioni e produttività sui campi da golf 43 Piazza della Signoria, Firenze: Kato Imer presente nel cantiere sostenibile 44 Daimler avvia la produzione in serie di Fuso eCanter, primo autocarro leggero a trazione completamente elettrica 45 Un nuovo Unimog U318 per il Comune di Arsiè 46 Comac presenta a Ecomondo la nuova divisione spazzatrici stradali Street Line

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VERDE

Le nuove armi di Pellenc per la pulizia urbana e lo spazzamento

Il gruppo francese di dimensioni internazionali Pellenc, conosciuto in tutto il mondo per le attrezzature elettroportate a batteria per l'agricoltura, ha investito moltissimo negli ultimi anni per allargare il proprio raggio di azione anche nei settori di manutenzione del verde e pulizia urbana. E' lavorando a strettissimo contatto con i professionisti, e cogliendo i suggerimenti che arrivano direttamente dagli utilizzatori, che è presente oggi sul mercato con attrezzature che

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rispondono ai più alti standard qualitativi, andando a soddisfare a pieno le necessità degli operatori. La nuova batteria ULiB1500, ultima arrivata e top di gamma in casa Pellenc, è sviluppata infatti proprio in base alle richieste specifiche arrivate dai professionisti. L'azienda francese va infatti a puntare su due aspetti fondamentali durante il lavoro: l'ergonomia e la comodità durante l'utilizzo, e l'alta visibilità anche durante gli orari di lavoro più critici. Per quanto riguarda l'ergonomia, Pellenc ha progettato e brevettato un apposito zaino che permette di lavorare in assoluta libertà durante ogni tipologia di utilizzo, senza che il peso della batteria vada mai a gravare sulle spalle dell'operatore e senza intralciarne in alcun caso i movimenti. ULiB1500 inoltre, è dotata di pulsanti di accensione in alto e in basso, e può essere utilizzata anche capovolta, in modo che l'operatore possa sempre scegliere la migliore soluzione per il proprio lavoro. La visibilità della batteria è stata notevolmente migliorata grazie ad inserti catarifrangenti, e ad un display retroilluminato che permette allo stesso tempo di vedere sempre chiaramente tutte le informazioni fornite dalla batteria (altro aspetto sul quale

Pellenc ha investito moltissimo, dando ora accesso a numerosissimi dati direttamente dal display, senza necessità di collegamento a computer), e dotato ulteriormente di una modalità lampeggiante che ne aumenta la semplicità di rilevamento; aspetti fondamentali per chi lavora per strada anche durante orari con scarsa visibilità. ULiB1500 trova il suo abbinamento ideale con il soffiatore Airion2, anche questo progettato e realizzato in base alle richieste dei professionisti del settore. Proprio per il connubio ideale di leggerezza e potenza, Airion2 permette un lavoro preciso e senza sforzi grazie a una griglia di aspirazione ideata per far sì che il soffiatore vada a compensare il flusso di uscita dell'aria, mantenendosi sempre in totale equilibrio anche durante l'utilizzo alla massima potenza. Questo costante bilanciamento, abbinato al peso ridotto di soli 2,5 kg in mano, consente di lavorare senza sforzi per interi turni di lavoro, garantendo una costante precisione ed evitando l'insorgere di malattie professionali comunemente legate agli sforzi degli operatori.

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MATERIALI

Impiantistica sportiva dalle massime prestazioni e sostenibile: il futuro dello sport è su gomma riciclata

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Una pavimentazione sportiva di ultima generazione, dalle ottime prestazioni, realizzata con materiali tecnologicamente evoluti, attenta all'ambiente ed economicamente vantaggiosa. E' il nuovo campo da gioco realizzato grazie alla gomma riciclata degli Pneumatici Fuori Uso nella Poli sportiva Brembate Sopra, in provincia di Bergamo.

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L'innovativa pavimentazione è stata realizzata grazie ad Ecopneus, principale responsabile della gestione degli Pneumatici Fuori Uso in Italia, con il supporto di FHL Group, società operante nel settore degli additivi per la produzione di conglomerati bituminosi, e la collaborazione di Casali Group, Tipiesse, Treotto, Promix (che hanno realizzato il manto da gioco),

Cabrini Assicurazioni e Groupama Assicurazioni, sponsor ufficiali del Volley Brembate di Sopra. La gomma di cui è costituito uno pneumatico è una miscela di polimeri di altissima qualità che ha caratteristiche ideali per il mondo dello sport: un'ottimale risposta elastica, resistenza alle condizioni metereologiche più avverse e un'elevata capacità di assorbimento degli urti, consentendo anche il miglioramento di alcuni parametri rispetto alle soluzioni convenzionali. Il nuovo campo polivalente brembatese, su cui è possibile praticare basket, volley e ginnastica ritmica, è stato realizzato "colando in opera" e stendendo una miscela formata da oltre 6.000 kg di granuli di gomma riciclata, legati con resine poliuretaniche per formare un'unica superficie. Su questo strato in gomma riciclata è stata poi applicata un'apposita finitura poliuretanica colorata su cui sono state tracciate le linee da gioco delle diverse discipline. Le plurime tecnologie disponibili per la realizzazione di campi con gomma riciclata e lo spessore dello strato in gomma comportano una sostanziale differenza tra le superfici che si possono ottenere in termini di deformazione, resa elastica, attrito e anche una risposta diversa per quanto riguarda l'appoggio dell'atleta. La diversità di risposte testimonia la capacità di questa tecnologia di soddisfare molte necessità d'uso: dalla massima ricerca dello sprint alla ricerca, ad esempio, di una

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base di appoggio più orientata alla prevenzione di microtraumi. Una soluzione in grado dunque di coniugare la sostenibilità ambientale con una pratica sportiva in tutta sicurezza e dalle massime prestazioni. Il settore sportivo è infatti uno dei principali mercati applicativi della gomma riciclata, assorbendo oltre il 35% del totale della gomma riciclata prodotta dalla filiera Ecopneus (circa 30.000 tonnellate l'anno), con esperienze che arrivano anche ai massimi livelli sportivi: ad esempio l'Atalanta BC e il Bologna FC1909 4 che, in partnership con Ecopneus, hanno realizzato nei rispettivi centri sportivi un campo da calcio in erba sintetica contenente gomma riciclata da PFU. Nonostante queste già importanti quote di mercato, lo sport è comunque uno dei settori con il potenziale di sviluppo maggiore, per le caratteristiche e le prestazioni del materiale, la possibilità di estensione su larga scala e per il know-how in possesso dalle aziende italiane. Anche per questo Ecopneus si è impegnata negli ultimi anni ad elevare la qualità del processo di trattamento degli Pneumatici Fuori Uso presso i propri partner, con l'obiettivo di ottenere materiali di qualità 5 sempre più alta che possano spin- 1. Campo da gioco in gomma riciclata nella Polisportiva gere verso un sempre maggiore loro Brembate Sopra (BG) utilizzo. Uno sforzo in linea anche con gli obiettivi europei di creazione 2. Sul nuovo campo polivalente brembatese, è possibile di una economia circolare nei singoli praticare volley, basket e Stati e un concreto volano per le ginnastica ritmica politiche del GPP, gli Acquisti Verdi della Pubblica Amministrazione. Il 3. Le ragazze della Volley Brembate Sopra nuovo campo di Brembate di Sopra rappresenta solo l'ultimo tassello di 4. Variando lo spessore dello strato in gomma è possibile questo percorso. L'auspicio è che incidere su deformazione, resa molti altri impianti del territorio poselastica, attrito e ottenere anche sano seguirne l'esempio e installare una risposta diversa per quanto una superficie di ultima generazioriguarda l'appoggio dell'atleta ne, sicura e sostenibile.

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5. Il settore sportivo è uno dei principali mercati applicativi della gomma riciclata, assorbendo oltre il 35% del totale prodotto dalla filiera Ecopneus 6. Il campo è stato realizzato colando in opera e stendendo una miscela formata da oltre 6.000 kg di granuli di gomma riciclata 7. Sullo strato in gomma riciclata è stata applicata una finitura acrilica colorata con tracciate le linee da gioco

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ANTINCENDIO

Parte da Reas l'Unimog con modulo antincendio Divitec GHERARDO MARCHELLI

Si presenta a Reas di Montichiari l'Unimog U218 allestito con modulo antincendio della Bresciana Divitec che, grazie all'organizzazione Mercedes-Benz Unimog, verrà portato su tutto il territorio nazionale per una serie di dimostrazioni pratiche. La scelta del salone dell'emergenza è il giusto luogo di partenza. Reas è infatti la fiera leader in Italia per il settore emergenza, primo soccorso e antincendio. Un punto di riferimento grazie alla presenza delle principali realtà produttive e commerciali del settore e al forte legame con le istituzioni, i corpi dello stato, gli enti e le associazioni di volontariato. Ogni anno Reas richiama oltre 23.000 visitatori: un mix unico di operatori (produttori, distributori, referenti di enti e istituzioni) e di volontari attivi nell'ambito di associazioni e organizzazioni del sistema emergenza. Proprio a tutti questi operatori si rivolgeranno le serie di dimostrazioni organizzate in collaborazione tra Divitec e Mercedes-Benz, che ve dranno questo Unimog U218 in azione per far comprendere le doti e i vantaggi operativi che può portare nel lavoro soprattutto dell'antincendio boschivo. Le dimostrazioni saranno suddivise in una parte teorica, in cui si presenteranno il telaio ed il modulo antincendio, cui seguiranno delle dimostrazio-

ni pratiche con guida in fuoristrada ed azioni operative, in modo da evidenziare e far toccare con mano le reali potenzialità di una soluzione come questa. E' stato scelto un telaio U218 per le sue caratteristiche di potenza (180 CV), compattezza ed agilità, che lo rende con il giusto rapporto economico una macchina idonea per molti corpi di Vigili del Fuoco e Protezione Civile, per operare in ambienti dove è necessaria un'ottima capacità furistradistica in dimensioni contenute per poter raggiungere le posizioni operative più adeguate. Questo grazie anche al raggio di sterzata contenuto a 12,6 m, paragonabile a quello di una vettura di medie dimensioni, ottimo fuoristrada con ruote a traccia singola, gli assi a portale con riduttori epicicloidali alle ruote e le marce ridotte che portano ad avere 16 marce avanti e 14 retromarce consentendo di muovere il mezzo nelle situazioni più difficili in tutta sicurezza. Il modulo prende il moto dalla presa di forza posteriore N05 che dà il moto alla pompa oleodinamica che va ad alimentare direttamente sia i naspi avvolgitori sia, grazie ad una seconda uscita, un motore ausiliario che movimenta la pompa dell'acqua. Con questa geometria di azionamento è anche possibile operare con il mezzo in movimento, consentendo

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ad esempio, nelle azioni di bonifica dopo lo spegnimento dell'incendio, di muovere la macchina lentamente con gli operatori che la seguono con le lance al lavoro. Anche il modulo è stato progettato per dare un giusto compromesso sia nel rapporto qualità/prezzo sia come metodologia di intervento. Il modulo vede un serbatoio in acciaio inox da 3.300 l con pompa alta pressione 220 l/min a 60 bar, pompa media pressione 600 l/min e 9 bar di esercizio; le lance sono Akron per l'erogazione dell'alta e media pressione; l'impianto per la movimentazione di pompa e naspi è completamente oleodinamico e la scarrabilità totale avviene meccanicamente coi piedini di supporto, due vani permettono di riporre le attrezzature necessarie agli interventi. Naturalmente sia l'Unimog sia il modulo Divitec possono essere attrezzati differentemente con tutti i possibili impianti ed optional per accontentare le specifiche esigenze operative del singolo operatore. Chi fosse interessato alle dimostrazioni, e non è stato ancora contattato, può esprimere il suo interesse direttamente a Divitec oppure al rivenditore Unimog di zona oppure a Truck Italia, per partecipare ad una delle manifestazioni organizzata nella propria area.

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PORTATTREZZI

Aebi TT281: presentazione sulle Dolomiti

Il 6 settembre, presso l'Azienda Agricola Martini Barzolai Marcello e Marco di Comelico Superiore (BL), si è tenuta la presentazione e la prova in campo del nuovo portattrezzi da pen-

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denza Aebi TT281. Top di gamma, forte di ben 109 CV sviluppati dal motore VM Euromot IV, TT281 rappresenta lo stato dell'arte nella sua categoria. Grazie alla tra-

smissione idrostatica a gestione elettronica, capace di adattare le prestazioni a diverse condizioni di lavoro selezionabili dall'operatore (fienagione, trasferimento, operazioni invernali, tiptronic...), viene garantita la perfetta trazione su ogni terreno. Proprio per ottimizzare le doti di trazione su pendenze estreme e terreni difficili, TT281 può essere equipaggiato con il differenziale centrale Torsen, in grado di scongiurare ogni possibile slittamento e di ottenere un rispetto del terreno eccezionale. L'ultima evoluzione della serie "grande" dei portattrezzi da pendenza Aebi presenta diverse novità, a cominciare dal design: ora le linee sono più filanti, raccordate ed aggressive, i fari di lavoro sopra la cabina sono inglobati in una carteratura e l'ergonomia dell'interno cabina è stata ulteriormente migliorata. Nonostante le restrittive norme antinquinamento, Euromot IV, poi, non si è dovuto rinunciare alla potenza del modello precedente, anzi: grazie alla gestione elettronica della trasmissione idrostatica, ora la potenza riservata agli attrezzi è ancora maggiore. E' possibile montare ed azionare due attrezzi contemporaneamente, sui sollevatori anteriore e posteriore, attraverso le due prese di forza indipendenti. Appositi sensori percepiscono lo sforzo alla PTO e, automaticamente, il

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sistema adegua la velocità di avanzamento. Questa funzione è particolarmente utile durante l'utilizzo di fresaneve, ma può essere attivata anche durante la trinciatura o la fienagione: l'operatore non deve quindi preoccuparsi di nulla se non di direzionare il veicolo verso l'area di lavoro. Le opzioni di sterzo sono 4: sterzo anteriore, posteriore, integrale, oppure a granchio (quest'ultima ottimale per le pendenze estreme o durante le operazioni invernali con una fresa da neve), selezionabili attraverso la semplice pressione di un pulsante sul joystick di comando. Situato sulla leva dell'inversore, il joystick consente di effettuare ben 24 diverse operazioni (modalità di sterzo, bloccaggi differenziali, utenze idrauliche, gamme di velocità...) senza spostare le mani. I pulsanti sono tutti programmabili ed ogni operatore può facilmente trovare il suo set-up ideale. Naturalmente è possibile memorizzare diversi set-up per altrettanti operatori. Nato per il lavoro su pendenze estreme, il Terratrac TT281 risponde alla regola fondamentale che vige in queste condizioni particolari: elevato rapporto peso/potenza. Ogni particolare è progettato e realizzato in Svizzera, presso il nuovo stabilimento Aebi di Burgdorf, con il solo scopo di incrementare prestazioni e sicurezza in pendenza. Il sistema di sollevamento anteriore e, su richiesta, anche quello posteriore, sono dotati di una funzione di sostentamento del peso degli attrezzi regolabile dall'operatore. In pratica si può decidere il peso che insiste sull'attrezzo e quello che si vuole trasferire sul Terratrac (grazie al fatto che i fulcri del tre punti sono tra gli assi del veicolo). L'attrezzo, così alleggerito, è in grado di copiare perfettamente la morfologia del terreno più impervio ed il peso trasferito sul veicolo ne aumenta trazione e stabilità. L'utilissima funzione damping rende l'attrezzo flottante durante i trasferimenti, in modo da non trasmettere sobbalzi e vibrazioni al veicolo. Il monitor a colori è in grado di mostrare all'operatore lo stato del veicolo in tempo reale: prestazioni istantanee,

consumi, funzioni attive, eventuali indicazioni o allarmi. Con una sola occhiata, l'operatore ha sotto controllo lo stato del mezzo. Alla dimostrazione, curata dal concessionario Lenzi di Borgo Valsugana (TN), era presente anche il nuovo TT211: estremamente compatto, potente (72 CV) e con tutta la grinta e professionalità dei modelli più grandi. Entrambi i modelli Terratrac di Aebi possono trasformarsi in X-Range sostituendo alle ruote i cingoli in gomma, che garantiscono una ridotta pressione

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specifica al suolo (Soluzioni per Lavori Pubblici n.86), particolarmente adatti ad operare su neve e piste da sci. Oggi più che mai, come in ogni famiglia, anche in qualsiasi azienda è molto importante la versatilità dei mezzi: la gamma Terratrac può essere utilizzata durante tutto l'arco dell'anno, grazie alla molteplicità degli attrezzi dedicati: fienagione, trinciatura, ma anche sgombero neve, traino di rimorchi… insomma, i clienti Aebi hanno sempre una scusa pronta per salire sul loro Terratrac!

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PORTATTREZZI

Fendt e100 Vario: il trattore elettrico

Fendt si dichiara a favore dell'utilizzo della motorizzazione elettrica in agricoltura. Da molti anni Fendt sviluppa soluzioni per l'impiego efficiente di motorizzazioni elettriche. Fendt e100 Vario è ora anche il primo trattore a batteria efficiente, che può essere impiegato negli usi consueti per un'intera giornata di lavoro senza dover essere ricaricato. La riduzione di emissioni di CO 2 è uno degli obiettivi principali del futuro, anche in agricoltura. Molte aziende agricole producono corrente da fonti rigenerative, una soluzione economicamente interessante per uso proprio. Oramai si può disporre di una potente tecnologia a batteria, idonea per l'impiego nei trattori compatti. E i requisiti sempre più severi per la riduzione delle emissioni sonore e dei gas di scarico favoriscono lo sviluppo di sistemi elettrici. In questo contesto AGCO Fendt propone Fendt e100 Vario, un pratico trattore compatto completamente elettrico con una potenza di 50 kW, in grado di lavorare per un massimo di

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cinque ore operative in condizioni di impiego reali. La fonte di energia è rappresentata da una batteria agli ioni di litio di elevate prestazioni da 650 V con una capacità di circa 100 kWh. Viene caricata con una tensione di 400 V e fino a 22 kW tramite presa a norma CEE o una opzione Supercharging con corrente continua. Con un connettore a norma CCS tipo 2, la batteria può essere ricaricata fino all'80% già in 40 minuti. Inoltre, tramite l'elettromotore in funzione è possibile recuperare energia. Totale compatibilità Fendt e100 Vario consente di impiegare attrezzi tradizionali e anche ad energia elettrica. Il trattore elettrico è dotato di due interfacce di potenza conformi ad AEF Isobus per attrezzi elettrici. La batteria è in grado di fornire power boost di breve durata fino a 150 kW per i motori degli attrezzi. E' disponibile sia un attacco presa di forza standard sia la consueta alimentazione idraulica per le attrezzature. Fendt e100 Vario può essere pertanto impiegato con attrezzi già

disponibili senza alcuna limitazione, ma è anche equipaggiato per i vantaggi degli attrezzi elettrici. La trasmissione elettrica consente una regolazione particolarmente precisa e dinamica. Partendo da fermo è disponibile la coppia massima per trasmissione e presa di forza. La sicurezza è garantita da una configurazione isolata e il monitoraggio elettronico costante del sistema. Gestione termica innovativa L'efficienza del trattore a batteria è incrementata da una gestione termica completamente nuova, funzionale a livello energetico. Una pompa di calore elettrica regolata provvede alla climatizzazione della cabina, ma anche della batteria e dell'elettronica. La gestione energetica, incluse le informazioni sulla batteria del trattore, può essere monitorata tramite smartphone. Con collegamento Internet possono essere controllate in anticipo anche funzioni comfort quali preriscaldamento in inverno o climatizzazione in estate. Vantaggi e campi di impiego Il trattore azionato elettricamente a batteria consente una riduzione significativa delle emissioni di CO2. Se si utilizza l'energia rigenerativa prodotta in azienda, la macchina può essere azionata senza emissioni di CO2 e con particolare economicità. I tempi e i costi di manutenzione si riducono in quanto non sono più necessari filtri e oli, come pure molte componenti della tecnologia convenzionale, e risultano superflui fluidi tecnici come olio motore, AdBlue o Diesel. Fendt e100 Vario è esente da manutenzione, efficiente dal punto di vista energetico, silenzioso e privo di emissioni. Sia nella stalla, nella serra, in azienda, nel bosco o nell'impiego comunale, questa soluzione mostra con flessibilità i propri vantaggi. La corrente per il trattore può essere prodotta da energie rigenerative quali biogas, energia solare o eolica, e quindi fornire un contribuito significativo alla tutela del clima. Allo stesso tempo la potente batteria accumula la corren-

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te eccedente e la recupera in rete. Il trattore elettrico a batteria è concepito per l'impiego comunale Grazie al suo funzionamento silenzioso ed esente da manutenzione, Fendt e100 Vario può essere utilizzato per molteplici applicazioni nel centro cittadino e nelle aree residenziali. Nel 2018 Fendt e100 Vario sarà impiegato per la prima volta in un numero limitato di aziende e comuni selezionati. Fendt è il marchio di alta tecnologia leader della società AGCO, orientato verso i clienti con le esigenze più elevate. I trattori e le macchine da raccolta Fendt sono utilizzati in aziende agricole e in altre aree interessanti di applicazione sui campi di tutto il mondo. In molte aree dell'ingegneria agraria, Fendt è pioniere nello sviluppo. I clienti Fendt beneficiano pertanto anticipatamente di tecnologia innovativa che consente loro di migliorare le prestazioni, l'efficienza e la redditività nelle loro aziende agricole. AGCO Fendt impiega circa 4.200 persone nei settori di ricerca e sviluppo, vendite e marketing, produzione, assistenza e amministrazione presso le proprie sedi di Marktoberdorf, Asbach-Bäumenheim, Hohenmölsen e Feucht (Fella) in Germania. AGCO è un leader mondiale nella progettazione, produzione e distribuzione di macchine agricole, e consente di aumentare la produttività nell'agricoltura attraverso una linea completa di attrezzature e relativi servizi. I prodotti AGCO vengono venduti sotto cinque marchi, Challenger®, Fendt®, GSI®, Massey Ferguson® e Valtra®, con il supporto di Fuse®, tecnologie di precisione e servizi di ottimizzazione aziendale, e sono distribuiti in tutto il mondo grazie ad una combinazione di circa 3.050 concessionari e distributori indipendenti presenti in oltre 150 Paesi. Fondata nel 1990, la sede centrale di AGCO è a Duluth, in Georgia, Stati Uniti d'America. Nel 2016, AGCO ha registrato vendite nette pari a 7,4 miliardi di dollari.

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VIABILITA' INVERNALE

"Neige"… noleggio veicoli 4x4 nelle Alpi Francesi GHERARDO MARCHELLI

Negli ultimi anni il trend del noleggio prosegue anche nel settore dei veicoli 4x4 allestiti neve. Ciò è dovuto agli scarsi budget a disposizione dei comuni, e soprattutto alle incerte precipitazioni nevose degli ultimi periodi. In Francia il noleggio è utilizzato da parecchi anni. La società Bonetti coglie l'occasione per ringraziare il suo distributore di Grenoble che ogni anno integra il parco mezzi con veicoli Bonetti F100X al servizio della clientela. La cittadina francese, situata nel sudest della Francia e precisamente nella regione Alvernia - Rodano - Alpi, è circondata da un alto promontorio alpino, che, grazie all'altitudine, blocca i venti occidentali e le perturbazioni piovose,

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generando così precipitazioni innevate che mediamente raggiungono ogni anno il metro di altezza. La società Dauphiné Poids Lourds (DPL), facente parte del gruppo Huillier, che da oltre 100 anni opera nella zona, è specializzata nella vendita e nel servizio post vendita di veicoli dedicati al trasporto di persone e/o cose, e alla manutenzione del territorio. All'interno della società ci sono diversi settori, e, in quello dedicato ai veicoli speciali l'attenzione negli ultimi anni è stata rivolta anche ai prodotti Bonetti. Questo per completare la loro gamma di 4x4, ma soprattutto per soddisfare le esigenze particolari del mercato del

compact 4x4, dove vengono richieste dimensioni, robustezza e affidabilità per l'applicazione di attrezzature invernali professionali come quelle vendute dalla società Arvel. Società fondata dai fratelli Giletta (Italia, CN) negli anni '90, per la commercializzazione di attrezzature neve nel mercato francese, oggi la società Arvel, parte del gruppo Bucher Municipal, è leader del mercato con un'ampia serie di prodotti customizzati per il mercato francese. Presentiamo ora il veicolo, che pur essendo in versione abbastanza standard, è equipaggiato con una serie di accessori dedicati al mercato francese, come la barra luci sopra cabina, che, oltre ad avere i lampeggianti, è munita anche di cartello luminoso con simbolo "lavori stradali". Il funzionamento dei luminosi è legato alla logica del tipo di lavoro e condizione in cui opera il mezzo. Il veicolo adibito ad operare sulla strada per lavori standard, oltre la luce rotante arancione, deve avere il cartello in posizione verticale acceso. Nel caso si debba operare in condizioni di priorità (sgombero neve), al posto del lampeggiante arancione deve essere acceso quello blu. In questa condizione il portattrezzi ha precedenza sugli

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altri veicoli in circolazione. Durante il semplice trasferimento del portattrezzi da un posto all'altro, tutte le luci devono essere spente ed il cartello triangolare deve essere abbassato in posizione orizzontale. Dovremmo sicuramente imparare queste regole dai cugini francesi, perché hanno una logica e soprattutto segnalano un pericolo a distanza. Tendenzialmente, il mezzo più venduto è quello di categoria superiore (N2G da 5,5 t) in quanto fornisce l'opportunità della combinazione di lama e spargisale Strong. La combinazione di attrezzature neve sulla versione da 3,5 t, limita leggermente le dimensioni delle attrezzature. Ma grazie alle buone ripartizioni delle masse tra gli assi nelle varie condizioni di lavoro si riesce a rispettare un'adeguata percentuale di ripartizione della massa sul 2° asse per un corretto funzionamento dei freni e soprattutto rispettare la soglia minima dei 2.585 kg di peso (dettata dalle norme di omologazione moto re/banco) anche togliendo il girospon-

de e lasciando solo lo spargisale. La catena cinematica standard è generata dal motopropulsore FPT da 150 HP e 370 Nm a 1.320 giri, abbinato al cambio a 6 rapporti e riduttore con 3° differenziale centrale. L'abbinamento della piastra anteriore

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din 76060, fissata rigidamente al telaio scatolato, la trasmissione anteriore con assale rigido (lubrificazione totale a bagno d'olio) e le sospensioni a balestre paraboliche sono parte dei punti forti che distinguono i veicoli Bonetti sul mercato.

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VERDE

Braccio ventrale Hymach Extreme XL 1600 GHERARDO MARCHELLI

L'evoluzione tecnologica è correlata al passaggio graduale e continuo di perfezionamento dei prodotti, condizione nella quale Hymach, per il proprio settore, dà il meglio grazie all'esperienza reale di 35 anni di attività al fianco dei propri clienti. L'ultimo esempio in ordine di data è l'applicazione di un braccio ventrale Extreme XL 1600, con uno sbraccio che rasenta i 16 metri, su un trattore di ultima generazione Massey Ferguson da 200 CV, come ben si evidenzia nelle fotografie. Il braccio è completamente costruito

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in Domex 700 che conferisce resistenza ed elasticità a tutto il complesso. Il primo braccio è caratterizzato da un telescopico interno che ne consente un ulteriore allungamento. Il 2° braccio invece, a sezione esagonale non equilatera, che contraddistingue la produzione professionale Hymach, consente un maggior irrigidimento strutturale, pur restando presente un'elevata elasticità determinata appunto dalla tipologia dell'acciaio utilizzato. E' utile considerare che l'esagono è prodotto con un'unica saldatura che

rende più robusta la struttura. Le 6 facce, di cui 2 grandi e 4 più piccole, sono regolate ognuna dal proprio pattino in modo da ottenere una minor flesso - torsione e dunque una maggior durata nel tempo. I pattini sono registrabili a piattello filettato esterno e con supporto controfilettato saldato direttamente sul braccio e spingente a sua volta su pattini in Ertalon. Le boccole e le spine sono particolari fondamentali in un braccio, infatti sono gli elementi che permettono al braccio di articolarsi.

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L'accoppiamento boccola - spina genera un attrito molto basso ed una precisione estrema. Tale accoppiamento è realizzato facendo in modo che l'usura interessi più la spina, di agevole sostituzione, che la boccola, preservandola. La particolare conformazione dei segmenti articolati, il primo braccio estensibile ed il terminale telescopico permettono di lavorare a filo ruota senza ingombrare la carreggiata e di non eccedere nell'ingombro in altezza durante i trasferimenti su strada. La testata da 150 cm di taglio utile è realizzata in lega di alluminio per alleggerire la struttura ed è sagomata ad arco per permettere la traietto-

ria ottimale dei coltelli e lo scarico del materiale evitando accumuli all'interno. La testa di alluminio esercita minor flesso - torsione, riduce di circa il 50% il rumore da vibrazione, ha maggior leggerezza del 30% rispetto una testa in acciaio, minor usura del materiale in quanto salvaguardato dalle lamine in acciaio inox poste all'interno della testa (brevetto Hymach). Ma la novità assoluta che contraddistingue questa fornitura è il nuovo sistema di apertura automatica del castello, utilizzando in cabina una leva attacchi rapidi che è collegata al distributore del trattore. Tale novità

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consente l'apertura dei cofani senza dover svitare i bulloni che un tempo tenevano ancorato il castello nella parte superiore. Le 2 traverse vengono alzate ed abbassate idraulicamente e fermate con apposite spine: tale operazione velocizza la possibilità di intervenire nel cofano del mezzo per le manutenzioni ordinarie e straordinarie senza l'utilizzo di chiavi e sforzi da parte dell'operatore. E' un ulteriore passo avanti che testimonia l'applicazione costante allo sviluppo sempre di nuove soluzioni da parte di Hymach, che nascono direttamente dalle necessità e dalle esperienze degli operatori del settore della manutenzione del verde.

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ECOLOGIA

Panolin: i lubrificanti biodegrabili per gli appalti pubblici Con il DM 11 gennaio 2017 sono stati pubblicati i Criteri Ambientali Minimi (CAM) per l'edilizia che si occupano anche degli aspetti ambientali nella scelta dei lubrificanti. Il documento impone di inserire come clausola contrattuale per le aziende vincitrici di appalti pubblici per la costruzione di edifici l'uso di lubrificanti che contribuiscano alla riduzione delle emissioni di CO2 nei veicoli e nei macchinari da cantiere. Sono accettate due tipologie di lubrificanti: oli e grassi biodegradabili ed oli rigenerati. CAM, PAN GPP e Nuovo Codice degli Appalti

I CAM (Criteri Ambientali Minimi) sono uno strumento del Piano d'Azione Nazionale sugli acquisti verdi nella pubblica amministrazione (PAN GPP) e definiscono appunto i criteri ambientali che devono essere inseriti all'interno delle procedure pubbliche di acquisto. A partire dall'approvazione del collegato ambientale (L. 28/2015) e successivamente con il nuovo codice degli appalti D.lgs 50/2016, gli enti pubblici italiani hanno l'obbligo di applicare i Criteri Ambientali Minimi per almeno il 50% del valore degli appalti relativi a forniture, servizi o lavori per cui è disponibile un CAM.

Il CAM Edilizia definisce nello specifico le percentuali di biodegradabilità o di base rigenerata ammesse ed i relativi mezzi di prova. Un cambiamento in atto A partire dall'approvazione del CAM Edilizia sono già state pubblicate decine di appalti pubblici che richiedono l'uso di lubrificanti ecologici. Già in fase di appalto le aziende partecipanti devono presentare una dichiarazione del produttore che affermi la corrispondenza dei lubrificanti ai criteri elencati, con possibilità di esclusione dalla gara in caso di mancanza o inadeguatezza dei documenti. In fase di esecuzione del lavoro, l'azienda deve inoltre presentare alla stazione appaltante l'elenco dei lubrificanti utilizzati in cantiere corredato da 20

adeguati mezzi di prova attestanti la rispondenza dei lubrificanti ai criteri. Per aiutare le aziende ad adeguarsi a questa nuova normativa, Panolin ha preparato un pacchetto completo di lubrificanti che rispettano i criteri del CAM Edilizia per tutte le applicazioni e le viscosità utili in un cantiere. Panolin è l'azienda svizzera leader mondiale nel settore dei lubrificanti biodegradabili di qualità, con oltre 30 anni di esperienza nella lubrificazione di macchine mobili. I fluidi idraulici biodegradabili Panolin hanno ricevuto le approvazioni dei principali costruttori di componenti oleodinamici. Tra gli altri: Bosch Rexroth, Eaton Vickers, Danfoss, Denison, Parker, Casappa, Mar zocchi. Panolin HLP Synth fluido idraulico biodegradabile è l'unico olio biodegradabile ad essere iscritto da Rexroth nella RDE 90235 fluid rating list, superando i test più impegnativi del mercato. Gli oli motore Panolin Biomot, rapidamente biodegradabili, raggiungono i livelli di performance prescritti ad esempio da Deutz, MAN, Caterpillar, Volvo, Mercedes-Benz, Cummins, MTU e Renault. I prodotti Panolin ECLs (Envi ron mentally Considerate Lubricants) sono sviluppati sulla base di un concetto di sostenibilità che unisce tecnologia, economicità e rispetto dell'ambiente. Gli oli e i grassi Panolin ECLs sono lubrificanti completamente sintetici e biodegradabili a base di esteri saturi che garantiscono le migliori perfor-

mance. Come attestano le numerose approvazioni ricevute, stiamo parlando di un prodotto sicuro e consolidato oltre che performante. La lunga durata dei prodotti Panolin ECLs garantisce una considerevole riduzione dei costi di esercizio, limitando i fermo macchina e diminuendo i costi di manutenzione. Tutto questo unito al rispetto dei più elevati standard ambientali comprovato dal possesso di alcune delle più stringenti certificazioni riconosciute a livello internazionale: Ecolabel Europeo, Blauer Engel, USDA Biopreferred, Swedish standard. Il programma Panolin Greenmachine (conforme alla norma ISO/TS 14067:2013 per la valutazione della Carbon Footprint di un prodotto), infine, permette di quantificare la riduzione di emissioni di CO 2 garantite dalla scelta di un lubrificante Panolin ECLs rispetto ad un normale lubrificante minerale: proprio l'aspetto su cui la legislazione italiana vuole agire. L'attenzione crescente verso la sostenibilità e l'approvazione di leggi di tutela ambientale sempre più stringenti sono fenomeni che travalicano i confini nazionali. In quanto marchio globale, sinonimo di lubrificanti biodegradabili in tutto il mondo, i lubrificanti Panolin ECLs sono un eccellente biglietto da visita per presentarsi su nuovi mercati.

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PORTATTREZZI

Transporter Caron: nuove serie CTS e CTA

Le recenti serie Caron CTS e CTA offrono il nuovo sistema di sospensioni idropneumatiche a ruote indipendenti, la sterzatura integrale con commutazione elettroidraulica dello sterzo durante la marcia e potenze fino a 110 CV. Grazie alle proprie straordinariecapacità e al nuovo chassis con sistema CHS, l'ultima ammiraglia nata della gamma Caron diventa il punto di riferimento per questa categoria di transporter. Le nuove sospensioni a triangoli sovrapposti, autolivellanti e bloc-

cabili, coniugano nel veicolo le migliori doti fuoristradistiche ad un eccellente comportamento su strada, e permettono di trasportare con disinvoltura qualsiasi carico su ogni tipo di terreno. In questo rinnovato modello, la gestione elettronica delle sospensioni controlla il rollio in curva ed il livellamento automatico al variare del carico trasportato. Nell'utilizzo in pendenze estreme, le sospensioni sono bloccabili: in tale caso sarà lo snodo lineare incorporato nello chassis a mantenere costante il contatto al

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suolo. Oltre ad un miglior comfort di guida ed una maggiore velocità di lavoro, questo nuovo modello mantiene comunque le caratteristiche fondamentali dei transporter a marchio Caron, come il cambio sincronizzato a 36 marce, l'elevata portata (fino a 5.000 kg sull'asse anteriore e 6.500 kg sull'asse posteriore) ed il baricentro particolarmente basso. Il freno rallentatore elettromagnetico a 3 stadi di potenza con comando sul volante permette di affrontare lunghe e ripide discese in piena sicurezza senza l'ausilio dei freni di servizio e senza alcuna usura. Questo impianto frenante garantisce l'arresto del mezzo entro uno spazio ridotto e in totale sicurezza. La serie CTS ha un peso complessivo omologato di 10.000 kg che permette di trasportare carichi o attrezzature fino a 7.500 kg uniti ad una capacità massima di traino pari a 14.000 kg. Il trasporter Caron dispone inoltre di un circuito supplementare per il raffreddamento dell'olio dei riduttori e del cambio per lavori gravosi h 24. Raggiunge a scelta una velocità massima per costruzione di 40 o di 60 km/h con una velocità a partire da 0,4 km/h.

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VIABILITA' INVERNALE

Option presenta il nuovo sistema di tracciamento Htrack della finlandese Hilltip GHERARDO MARCHELLI

Option S.r.l. di Codroipo (UD), da sempre attenta alle novità presenti sul mercato, propone da questa stagione il nuovo sistema Hilltip Htrack con cui è possibile monitorare e gestire le attrezzature prodotte dalla finlandese Hilltip sul proprio computer, smartphone e tablet. Il nuovo sistema è compatibile con le lame da neve IceStriker, spargitori e irroratori IceStriker, Spray Striker e Snow Striker. In questa fase di sviluppo, l'obiettivo principale è stato quello di produrre e sviluppare soluzioni economiche per operatori, terzisti e imprenditori che ogni giorno lavorano con queste attrezzature. Grazie al sistema di tracciamento Htrack è infatti possibile memorizzare e dimostrare con dati

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alla mano il percorso eseguito con la lama da neve, lo spargisale e l'irroratore, oppure la quantità di sale sparso in base alle richieste dell'ente preposto, che in questo caso può essere un comune, una municipalizzata o la protezione civile stessa. Hilltip Htrack raccoglie infatti i valori esatti di quantità di prodotto deghiacciante sparso e il percorso eseguito. E' possibile registrare sia i g/m2 sparsi che ml/m2 irrorati, la larghezza di spargimento, la velocità di spargimento, i km percorsi sia in lavorazione che in solo spostamento per poter poi calcolare l'efficienza del lavoro svolto. Questo aspetto è qualcosa di completamente diverso da un sistema di tracciamento delle posizioni conven-

zionale che alcuni produttori utilizzano oggi. Insieme ai dati memorizzabili dallo spargisale o dall'irroratore, è anche possibile memorizzare il tempo e il percorso in cui la lama da neve è stata abbassata in posizione di lavoro. Tutti i dati vengono inviati online al sistema Htrack visibile nel sito: www.hilltip.com/ht-track/, dove vengono memorizzati e possono essere facilmente riassunti in report giornalieri, settimanali o annuali di ogni dispositivo registrato. I dati sono facilmente consultabili tramite il computer, smartphone e tablet. Hilltip ha sviluppato internamente in esclusiva il nuovo sistema di tracking, il che significa che è facile personalizzare e integrare il sistema con il

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software esistente che ogni cliente ha già in possesso. Tutti gli spargisale IceStriker sono già compatibili con il nuovo sistema Htrack. Hilltip completa così l'offerta professionalizzando il lavoro con i suoi spargitori leggeri costruiti per accontentare le necessità degli UTV e dei pick-up leggeri europei. Grazie alle ridotte dimensioni ben si prestano a tutti i piccoli mezzi comunemente in dotazione alla protezione civile e agli operatori comunali per gli interventi di manutenzione su strade e centri abitati con attrezzature di semplice ed economica manutenzione, visto il loro azionamento elettrico che mantiene attrezzature performanti, e che consente un allestimento dei mezzi senza modifiche da apportare al mezzo rendendoli adattabili immediatamente a tutti i veicoli. In quest'ottica si collocano ormai dalle stagioni passate gli spargitori Icestricker PLUS 550, 850 e 1100 in polietilene dotati di gruppo spargitore posteriore ripiegabile completamente in acciao inox. I modelli sopraindicati, grazie al peso a vuoto contenuto di rispettivamente 145 kg, 190 kg e 215 kg, sono l'ideale per il montaggio e l'utilizzo su veicoli semplici e leggeri in mansioni prima esclusive agli spargitori più ingombranti e blasonati.

Dal punto di vista costruttivo gli spargisale della linea Icestriker presentano una pratica struttura/tramoggia in polietilene leggera, robusta a soprattutto immune alla corrosione, dotata di rompigrumi interno a V collegato al vibratore attivabile dalla consolle. La coclea interna in inox convoglia il sale al gruppo spargitore posteriore montato a sbalzo e dotato di disco di spargimento in acciaio inox da 310 mm. Non sono presenti pulegge, cinghie o organi di trasmissione, quindi la manutenzione è ridotta al minimo. Un comodissimo sistema di controllo GPS regola automaticamente l'apporto di sale al disco spargitore in base alla velocità del veicolo quando la modalità automatica di controllo è inserita. Tramite la consolle touch screen di comando si possono raccogliere tutti i dati importanti in una memoria usb esterna per un monitoraggio continuo dei dati sullo spargisale. Il design all-in-one include nella tramoggia stessa il serbatoio per il sistema di prebagnatura opzionale che inumidisce il sale in uscita. Quest'ultima, semplice quanto geniale caratteristica, apre una nuova frontiera aumentando enormemente le potenzialità degli spargitori stessi e creando di fatto una nuova categoria di spargitori multifunzione con cui è facile spargere sia il semplice sale,

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sia un mix di sale e liquido. In questo modo è possibile economizzare il consumo di sale e nel contempo ottimizzare lo spargimento abbassando addirittura il punto di congelamento e/o velocizzando il processo di scioglimento della neve o del ghiaccio. Grazie a tutti questi accorgimenti, i nuovi moduli spargisale possono essere considerati delle unità autonome per coprire tutte le esigenze a seconda delle problematiche che si presentano ad ogni singolo intervento. Sfruttando i serbatoi già integrati nella tramoggia ed aggiungendo un serbatoio gonfiabile all'interno della tramoggia stessa al posto del sale è possibile disporre di una riserva di liquido di 990 litri per il modello Icestriker 550, 1.200 litri per i modelli Icestriker 850 e 1100, trasformando lo spargisale in un irroratore per deghiacciante liquido grazie alla barra spruzzatrice opzionale da 2 metri avente larghezza utile di lavoro fino a 5 metri. Altri optional sono il kit per integrare la targa direttamente nello spargisale, la luce da lavoro e il kit telecamera più monitor per controllare in tempo reale la salatura e la presenza di ostacoli in retromarcia. La combinazione delle ottimali caratteristiche e del riuscitissimo design è l'arma vincente per un sicuro successo di questi mirabili spargitori.

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ATTREZZATURE

Seppi M. trinciatrici per escavatori al lavoro sui pascoli delle Dolomiti 2

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Nell'incantevole paesaggio dell'Altopiano del Salto, vicino al Comune di San Genesio, sopra la Città di Bolzano, in mezzo a pascoli circondati da larici antichi, incontriamo improvvisamente due giganti. A un'altitudine di circa 1.200 metri sul livello

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del mare, scompare l'erba alta, nonché i rami, i cespugli di bacche e anche il legno sui prati alpini precedentemente coltivati. Avvicinandoci al pascolo, scopriamo i due ben conosciuti: questi giganti sono dei robusti escavatori Hitachi,

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dotati di testate trinciatrici Seppi M. L'escavatore più piccolo, un Hitachi Zaxis 85 US attrezzato con una trinciatrice leggera Seppi M. modello H3, sta trinciando la vegetazione meno impegnativa come erba e arbusti fino a circa 3 cm di diametro, mentre il potente Hitachi Zaxis 210 LCN con la testata forestale modello BMS-F si occupa di vecchi alberi e residui di legno, incluse le loro radici. Il diametro del legno raggiunge i 20 cm. L'obiettivo principale di questo lavoro è quello di rimuovere la vegetazione dei cespugli per preparare il terreno per essere sfruttato in diversi modi, quali pascolo, frutteto ed area di costruzione. La combinazione fra escavatore e trinciatrice offre la soluzione migliore su queste estensioni inaccessibili e difficili da raggiungere, come tali ripidi pendii. La trinciatrice leggera Seppi M. modello H3 è una macchina piccola ma assai versatile. E' stata costruita in modo molto robusto nonostante il peso ridotto. Il telaio rinforzato in acciaio resistente all'usura assicura una lunga durata. L'attacco flottante garantisce l'ottimo adattamento al terreno. Il rotore è dotato di martelli robusti tipo SMW.

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I martelli SMW e i loro supporti sono in acciaio forgiato e temprato, che garantiscono un'elevata resistenza all'usura ed una grande tenuta. I dadi autobloccanti speciali impediscono il rilascio del martello, fattore molto importante per la sicurezza sul lavoro. I martelli, montati in modo elicoidale sul rotore, provvedono all'ottima distribuzione della forza ed al funzionamento della trinciatrice in maniera silenziosa. La testa trinciatrice H3 è adatta a tutti gli escavatori da 2 a 5 t con una portata di 20 - 90 l/min. La trinciatrice Seppi M. più grande, modello BMS-F, è stata sviluppata per affrontare condizioni difficili, dove sono richieste un'elevata resistenza all'usura ed una minima manutenzione. Il rotore con cuscinetti extra forti è stato appositamente sviluppato per potenti carichi laterali per trinciatura in posizioni verticali. BMS-F trincia rami ed arbusti del bosco fino a 20 cm di diametro. Il rotore è particolarmente aggressivo, dotato di supporti utensili resistenti all'usura e utensili forestali del tipo Mini Duo altamente efficienti, con inserti in carburo di tungsteno. Per l'azionamento è disponibile un'ampia gamma di motori idraulici con valvola di sovrapressione. Secondo il proprietario dell'impresa di Termeno che utilizza gli escavatori, come pure dello stesso parere l'operatore Walter Moser, se tutto va bene, possono essere puliti

in una giornata 3.000 - 4.000 m2 di superficie. Con tali motivazioni e grazie alle sue tante esperienze positive con le trinciatrici Seppi M., Walter Moser è totalmente convinto dall'azienda di Caldaro (BZ) in ogni suo aspetto, dai prodotti all' assistenza fino ai dipendenti. Non vediamo l'ora di incontrare altri utilizzatori delle macchine Seppi M. nelle campagne di tutto il mondo! 1. 3. Trinciatrici Seppi su escavatori Hitachi sopra Bolzano 2. Walter Moser dell'impresa di escavatori di Termeno (Alto Adige) 4. Testata H3 al lavoro di trincia per erba alta e arbusti 5. 6. Trinciatrice forestale BMS-F su Hitachi Zaxis 210 al lavoro 7. Trinciatrice BMS-F: fresa legna e macina rami fino a 20 cm di diametro

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PORTATTREZZI

Il buon usato! Macchine operatrici e attrezzature da Metalltop

La ditta Metalltop S.r.l. si trova in una delle zone più fredde dell'Alto Adige, a Brunico, nella Val Pusteria, localizzazione che ha creato una fondamentale esperienza per quanto riguarda le necessità relative le macchine e le attrezzature per lo sgombero neve, valida nel consigliare i clienti a proposito di veicoli e attrezzi

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desiderati o migliori per l'utilizzo che se ne deve fare. All'interno della flotta Metalltop si trovano macchine operatrici di vario genere, sia per lo sgombero neve, sia come spazzatrici stradali... e diverse attrezzature quali lame, spargisale, frese, turbofrese, bracci falcianti, raccoglifoglie aspirante...

Il titolare della società Metalltop, Markus Oberhauser, tra l'altro si occupa già da anni del servizio di viabilità invernale per comuni e privati: grazie alla propria esperienza lavorativa è perfettamente a conoscenza di quali zone e su che genere di strade il cliente abbia necessità di operare, consigliando i più idonei veicoli e attrezzi. I clienti di Metalltop godono di numerosi vantaggi: possono scegliere da un parco macchine ben fornito il mezzo usato da comprare e, in caso di bisogno di veicoli o attrezzature speciali, la società si occupa della ricerca. Il cliente ha tutte le possibilità: se possiede già la macchina operatrice e necessita di un attrezzo, per

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esempio una lama o uno spargisale, Metalltop ne va in cerca occupandosi poi anche dell'allestimento, degli adattamenti e dei collaudi degli stessi. Per chi si trova nel bisogno di un veicolo in buono stato, senza la possibilità di investire troppo, da Metalltop può scegliere fra macchine operatrici di vario tipo, usate e in

ottimo stato. Per chi invece non trova tra tutti i veicoli della flotta Metalltop l'ideale per il proprio lavoro, avvisando del budget a disposizione, Markus Oberhauser si mette alla ricerca del mezzo adatto. L'autunno passa in fretta e non mancano mai tanti giorni fino alla prima neve... meglio pensarci in anticipo e non trovarsi sforniti!

VERDE

Approvata la partnership John Deere - Kramer Lo scorso 31 agosto 2017 l'autorità antitrust ha ufficialmente approvato la partnership tra John Deere e Kramer. John Deere e Kramer Werke GmbH, società del Gruppo Wacker Neuson SE: inaugurano così un'alleanza strategica che consentirà a John Deere di ampliare l'attuale gamma di offerta.

Come già annunciato lo scorso 6 luglio 2017, le aziende hanno concordato di distribuire le pale compatte, le pale telescopiche e i sollevatori telescopici a marchio Kramer attraverso la rete di rivenditori John Deere. In virtù di tale accordo, la rete commerciale John Deere diverrà il principale

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partner per la distribuzione dei prodotti a marchio Kramer. I sollevatori telescopici e le macchine compatte per il settore agricolo Kramer Werke saranno esposte ad Agritechnica di Hannover insieme alle macchine John Deere nel Padiglione 13. 27


PORTATTREZZI

Al freddo e al gelo il Gruppo Merlo festeggia 30 anni di presenza al Polo Sud

L'Antartide, nonostante le condizioni climatiche avverse, arriva ad ospitare in alcuni periodi dell'anno oltre 5.000 persone tra studiosi e scienziati che operano nelle 29 basi presenti al Polo Sud. Tra queste due sono italiane: la Concordia (condivisa con la spedizione francese) e la Stazione Mario Zucchelli (originariamente chiamata Baia Terra Nova). L'esperienza dell'Italia è iniziata nel 1985 e sin dai primi anni Merlo ha accompagnato la spedizione con i propri mezzi: l'av-

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ventura Merlo nel Polo Sud è infatti iniziata ben trent'anni fa. Era il 1987 quando il primo sollevatore telescopico sbarcò in Antartide: un Merlo SM35 dotato di forche e falcone. Una impresa tutta italiana nata qualche anno prima dall'incontro di due persone fuori dal comune, l'ingegner Mario Zucchelli ed Amilcare Merlo. Zucchelli era alla ricerca di una macchina in grado di allestire e gestire la logistica all'interno della Base Terra Nova appena inaugurata.

La sfida era quella di trovare una macchina in grado di lavorare in condizioni estreme, con temperature fino a -40° e venti da centinaia di chilometri orari. Mario Zucchelli selezionò in prima persona i mezzi per la missione antartica e scelse di affidarsi a Merlo. L'SM35 venne scelto perché affidabile, rapido e prestante, caratteristiche di fondamentale importanza quando si opera in condizioni climatiche estreme, dove anche il più piccolo errore può costare molto caro. Gli operatori si accorsero subito delle potenzialità del telescopico Merlo e ben presto il mezzo a loro disposizione non fu più sufficiente: l'SM35 era infatti impegnato a tempo pieno per le movimentazioni di base, ma era necessario un mezzo più prestante in grado di scaricare il materiale degli aerei cargo e trasportarlo rapidamente alla base. L'anno seguente venne così acquistato un P60.6, macchina dalla portata di 6.000 kg che poteva raggiungere i 6 metri di altezza. Il mezzo, dotato di pinza tronchi era in grado anche di movimentare materiale utile per la preparazione delle operazioni di ricerca. Lo stesso anno venne acquistata una betoniera autocaricante DBM per le costruzioni da realizzare in loco. Negli anni la presenza Merlo in Antartide è cresciuta ed oggi operano

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ben 12 sollevatori prodotti dall'azienda cuneese, non piĂš utilizzati solamente per la movimentazione del materiale ma anche impegnati direttamente nelle attivitĂ di ricerca scientifica. A titolo di esempio una delicata operazione ha visto un P60.10, equipaggiato con trivella carotatrice, realizzare profondi fori nel ghiaccio per per-

mettere ai sommozzatori di immergersi nelle fredde acque antartiche. I telescopici Merlo sono stati messi alla prova anche in tempi piĂš recenti: nel 2013 infatti Merlo ha consegnato un sollevatore della famiglia compatti alla Base Scott (Nuova Zelanda): un P28.8 Plus allestito per operare nel clima rigido del Polo Sud e dotato di forche, navicella e falcone. Un mezzo destinato a svolgere numerose operazioni nella base situata sull'Isola di Ross. Nel 2015 poi sono stato consegnati altri due sollevatori telescopici, questa volta per la stazione italiana Mario Zucchelli: un P72.10 (macchina da alte prestazioni, con una portata massima di 7.200 kg e un'altezza

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di sollevamento fino a 9,6 metri) e un P40.17 Plus (con una portata massima di 4.000 kg, un'altezza di sollevamento fino a 16,7 metri e dotato di stabilizzatori, per impieghi in cui sono richieste sicurezza e precisione), a dimostrazione di quanto le macchine Merlo siano efficienti e versatili anche nelle condizioni piĂš estreme.

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VERDE

Dimostrazione Ferri a Siena con Unimog

Lo scorso 28 settembre ha avuto luogo a Colle Val d'Elsa (SI) una prova dimostrativa con protagonisti un Unimog Mercedes U318 corredato di braccio falciante Ferri TSF600U e una trinciatrice radiocomandata di ultima generazione Ferrri iCut3. L'evento, che ha potuto contare su una splendida e tiepida giornata autunnale, è stato organizzato di concerto da Ferri S.p.A. e dall'Am-

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ministrazione Provinciale di Siena ed aveva l'obbiettivo di verificare sul campo l'effettiva efficacia di queste macchine sulle strade provinciali. Altro decisivo attore è stato AVR, l'Azienda Vivaistica Romana, uno dei più importanti appaltatori nel campo della manutenzione del verde, ma più in generale di tutto quello che attiene la manutrenzione delle strade, prova ne è il contratto di Global Service in

essere con la vicina amministrazione provinciale di Firenze. AVR ha messo a disposizione il proprio Unimog U318 completo di braccio TSF600U condotto dall'operatore Valerio Martinelli, che ha terminato la seconda stagione di attività con piena soddisfazione del cliente: i motivi di tale soddisfazione sono stati poi chiari nel corso della dimostrazione. Il luogo di ritrovo era in corrispondenza dell'uscita della superstrada Firenze - Siena a Colle Val d'Elsa sud, dove il funzionario di Ferri per gli enti pubblici Federico Fioresi ha illustrato le caratteristiche della macchina, sottolineando i benefici di un mezzo che può essere utilizzato con

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diversi allestimenti e che si sposta a velocità stradale; tutto ciò è possbile anche e soprattutto grazie alla partership di Ferri con Mercedes-Benz. Di seguito il sig. Dino De Battisti ha svelato ogni dettaglio della trinciatrice radiocomandata, che ha raccolto la curiosità dei presenti. Ci si è poi spostati sul campo prove, ovvero la Strada Provinciale 485, dove per un tratto complessivo di 2,2 km è stato effettuato il primo taglio, in presenza di erba, arbusti, ginestre, e ovviamente di svariati segnali e segnalimiti: in sostanza, la velocità

media operativa è risultata di oltre 2 km/ora, assolutamente considerevole; tale performance ha molto colpito i responsabili di settore nonchè il responsabile macchinari Silvio Vannini. Al termine di questo tratto di strada l'iCut3, movimentato dal dimostratore Ferri Dino De Battisti, ha dato grande prova di sè sulla estesa rotonda, che è stata pulita da cespugli, arbusti e quant'altro in tempi rapidissimi. I funzionari e gli operatori della provincia sono rimasti piacevolmente impressionati dal rendimento e dalla

versatilità delle applicazioni proposte, che sono risultate funzionali alla tipologia di lavori da svolgere nell'ambiente delle strade provinciali.


TECNICA

Aeroqual AQS1: stazione di monitoraggio ambientale e meteo completa

Durante l'inverno, a causa del maggior utilizzo dei riscaldamenti e dell'uso delle automobili, i livelli di particolato nell'aria aumentano, situazione che viene amplificata anche dal fenomeno dell'inversione termica. Le precipitazioni (pioggia, neve, nevischio e grandine), come l'elevata umidità relativa, possono sciogliere gli inquinanti gassosi acidi con conseguente formazione di piogge acide. Tuttavia, dal punto di vista della qualità dell'aria, queste precipitazioni, se abbondanti, sono eventi graditi che aiutano ad abbassare i livelli delle sostanze pericolose ed inquinanti nell'aria, mentre il vento può cambiare la loro distribuzione. E' quindi molto importante valutare l'effetto delle emissioni e il loro impatto sulla salute e sul clima, in funzione di questi agenti atmosferici. Aeroqual, per facilitare il monitoraggio della qualità dell'aria e delle precipitazioni, ha recentemente lanciato la nuova stazione AQS1 "smog monitor", una stazione di monitoraggio compatta e robusta, progettata per misurare PM2.5 e O3, sia singolarmente che contemporaneamente, combinando la comprovata tecnologia di misurazione delle polveri delle stazioni Aeroqual AQM65 e Dust Sentry con i sensori per l'analisi dei gas a tecnologia GSS Aeroqual. AQS1 può essere inoltre equipaggiato per diventare una stazione di monito32

raggio ambientale e meteo completa, ad esempio integrando la stazione meteo completamente compatibile. La stazione meteo può misurare contemporaneamente 7 parametri: velocità e direzione del vento, precipitazioni piovose, pressione barometrica, temperatura dell'aria, e umidità relativa. Nel dettaglio, la stazione AQS1 è composta da un involucro robusto (può lavorare da -10°C a +45°C), impermeabile e resistente alle intemperie (quindi ideale anche nella stagione invernale); nonostante ciò è leggero e può essere installato e spostato con facilità. Inoltre, la stazione effettua rilevazioni ad un prezzo conveniente, dando la possibilità di incrementare le dimensioni della rete di monitoraggio e fornendo risultati precisi, "near reference" in linea (correlazione r2=0.98) con analizzatori conformi alle norme EPA US e EU. AQS1 fornisce dati affidabili per lunghi periodi (anche anni) con la dovuta manutenzione (che può essere effettuata in campo), grazie alla nuova metodologia Aeroqual ABC, che elimina gli effetti dei cambiamenti di temperatura ed umidità, sia giornalieri che stagionali, che invece colpiscono altri strumenti con sensori differenti. AQS1 include un PC ed un software dedicato. I dati sono disponibili in tempo reale ed ovunque, grazie alla connettività wireless di cui il sistema

dispone, sia su computer che su dispositivi elettronici (smartphone o tablet); ciò permette di ottenere i dati ed effettuare le dovute valutazioni in meno di un'ora. AQS1 perciò è adatta alle esigenze di quei clienti con bisogni specifici, che non necessitano di misurare molteplici gas, ma che vogliono effettuare indagini, anche a lungo termine, sulla qualità dell'aria outdoor su ampie aree e monitorare le condizioni atmosferiche in tempo reale. Pollution Analytical Equipment, azienda distributrice in Italia dei prodotti Aeroqual, ed esperta nella progettazione e realizzazione di strumenti e sistemi per l'analisi chimica "on-site" di composti volatili, è onorata di presentare in anteprima nel nostro paese AQS1.

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TECNICA

Allison Transmission presenta la tecnologia di prossima generazione per trasmissioni completamente automatiche

La nuova trasmissione Allison a nove rapporti offrirà emissioni inferiori, maggior risparmio sui consumi e miglior capacità di fermarsi e ripartire. Il 29 settembre 2017 al North American Commercial Vehicle Show di Atlanta, Allison Trans mission ha annunciato il suo primo modello a nove rapporti. L'innovativa trasmissione completamente automatica per veicoli medi e pesanti sarà disponibile in tutto il mondo a partire dal 2020. "Con questa nuova trasmissione, Allison continua a dimostrare il proprio impegno per raggiungere nuovi standard a livello di efficienza dei consumi e controllo delle emissioni di gas effetto serra (GHG)" ha detto Randy Kirk, Senior Vice President Ingegneria di prodotto di Allison Transmission. "Questo lancio coincide con la fase 2 della normativa EPA sui gas effetto serra e sull'efficienza

nel consumo di carburanti". Con la prima marcia più profonda e la gamma di rapporti migliore del settore, la trasmissione Allison a nove rapporti fornisce importanti risparmi sui consumi grazie alla catena cinematica altamente efficiente che consente al convertitore di coppia di bloccarsi poco dopo aver inserito la prima marcia. Inoltre, la trasmissione comprende un sistema integrato stop/start del motore che attiva subito la trasmissione e la sua capacità di controllo veicolo quando il motore viene riavviato. Molto utile per una serie di diverse applicazioni, il modello a nove rapporti è ideale per la distribuzione, il noleggio e gli autobus scolastici. "Abbinato a FuelSense®, il nostro software di controllo elettronico, e al resto delle nostre tecnologie a risparmio di carburante, la trasmissione a

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nove rapporti sarà un punto di riferimento per le emissioni ridotte e i consumi contenuti, ottenendo i benefici previsti dal modello per la misurazione delle Emissioni di Gas Serra (GEM)", ha detto Kirk. "Molti costruttori in Nord America, Europa e Asia hanno espresso interesse e grande curiosità nei suoi confronti e le valutazioni sui prototipi inizieranno da quest'anno". Il modello a nove rapporti di Allison può contare sull'affidabilità storica delle trasmissioni Serie 2000™ di Allison a sei rapporti, che hanno accumulato oltre 160.000 milioni di chilometri in tutto il mondo. Creata per la stessa interfaccia OEM del suo predecessore a sei velocità, la nuova trasmissione è facilmente integrabile nei veicoli che ora offrono la Serie 2000 di Allison. Il comfort per gli autisti sarà maggiore grazie alle marce più ravvicinate, che consentiranno una partenza più dolce. Gli autisti apprezzeranno anche la maggiore accelerazione che può determinare maggiore produttività. Allison transmission utilizza la Continuous Power Technology™ per moltiplicare la coppia motore in modo dolce e fornire maggiore potenza alle ruote. Grazie alle trasmissioni Allison, gli autisti potranno avere più produttività, minori consumi, maggior comfort di guida, sicurezza e flessibilità operativa rispetto ai veicoli con cambi manuali o semiautomatici (AMT). Le trasmissioni Allison, universalmente riconosciute per la loro qualità e affidabilità, hanno anche un valore economico globale superiore. Questo è dimostrato dal maggior valore residuo di un veicolo con trasmissione Allison rispetto a un veicolo con cambio manuale, semiautomatico o a doppia frizione (dual clutch).

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Grande successo per la 68a edizione di Flormart 2017 Il nuovo progetto di Flormart piace e convince. Il salone internazionale torna ad essere il punto di riferimento per il settore e si guarda già con entusiasmo alla prossima edizione. Dopo annate non proprio brillanti, l'edizione 2017 di Flormart inverte la tendenza e sancisce il ritorno del salone come grande fiera e punto di riferimento per il settore. Il comparto ha voluto nuovamente scommettere su Flormart e tanti sono i consensi raccolti dagli espositori, operatori e buyer internazionali che si sono dati appuntamento per tre giorni a Padova. A consuntivo si contano oltre 350 espositori presenti, rappresentativi di tutti i distretti italiani, oltre 50 aziende estere, 66 buyer esteri e 15 le testate estere presenti. Il giardino Italia, il parco della biodiversità italiana, nato grazie alla collaborazione di 12 aziende di settore tra vivai e fornitori, ha incantato i visitatori e ha accolto tutti gli ospiti con un chiaro segno di cambiamento: è stato apprezzato, fotografato e protagonista della diretta RAI a La Vita in Diretta. "Sicuramente i numeri sono dalla nostra parte - dichiara Luca Griggio, amministratore delegato di Geo S.p.A. - ma i numeri, come si sa, sono relativi; quello che abbiamo invece rilevato e che ci convince, e che la direzione intrapresa è quella corretta, sono i commenti positivi

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sentiti dagli espositori, dagli acquirenti nazionali e internazionali e dai media nazionali e internazionali presenti. Commenti positivi che nascono sia dalla qualità del progetto di contenuti di Flormart, che è stato in grado di comprendere i temi "cari" al comparto e declinarli in incontri, dibattiti, tavole rotonde, sia (questo vale per gli espositori) per la qualità e il livello degli incontri commerciali che hanno potuto realizzare nei tre giorni di fiera". Gli appuntamenti tematici hanno avuto un grande afflusso di pubblico a partire dalla novità dell'edizione 2017: lo spazio FlorU35 che ha ospitato 20 incontri cui hanno partecipato circa 600 ragazzi tra universitari e giovani imprenditori arrivati da Torino, Bologna, Milano e Ancona. Lo spazio è stato concepito come punto di incontro e aggregazione di idee e condivisione di esperienza tra il mondo dei giovani e delle università, degli imprenditori e della ricerca. Il progetto Flormart GPP LAB, l'iniziativa Flormatch, speciale borsa B2B tra gli espositori di Flormart 2017 e attori della Pubblica Amministrazione ha visto la partecipazione di oltre 70 enti con più di 300 incontri di matching realizzati. Inoltre un importante riconoscimento istituzionale raggiunto da Flormart nell'ambito del progetto GPP LAB, la

prima piattaforma in Italia per il GPP (Green Public Procurement) nel settore florovivaistico è stato l'annuncio, da parte del dott. Riccardo Rifici Responsabile GPP del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, della costituzione di un Tavolo Tecnico specifico per l'aggiornamento e la diffusione dei CAM/Criteri Ambientali Minimi obbligatori previsti dal nuovo Codice Appalti per i settori verde pubblico e arredo urbano. Il Tavolo Tecnico aperto agli enti competenti vedrà la partecipazione anche del progetto Flormart GPP LAB ed avrà nell'edizione Flormart 2018 l'appuntamento di valutazione e monitoraggio dello stato di avanzamento del programma che sarà elaborato a beneficio dell'intero sistema della Pubblica Amministrazione e del mondo economico impegnati nei vari ambiti di competenza Affluenza record anche al Forum Internazionale Ecotechgreen, promosso da Paysage, che, grazie agli ospiti internazionali di primissimo rilievo, come Patrick Blanc e lo Studio Boeri, ha registrato un record di presenze nei due giorni in cui si è svolto, oltre 800 presenze. Grande successo per il congresso mondiale delle orchidee che ha visto premiate le più belle orchidee provenienti dalle collezioni private di tutto il mondo attirando numerosi estimatori ma anche molti visitatori incuriositi dalla bellezza e dai colori dei pregiati fiori. "Ho particolarmente apprezzato l'intervento che il Ministro Gian Luca Galletti ci ha inviato, nel quale sottolinea come servano la passione, le idee, il talento che una manifestazione come Flormart è in grado di esprimere - conclude Andrea Olivi, presidente di Geo S.p.A. - perché è proprio questo il punto: guardare con passione e con idee nuove al futuro che sempre conserva sfide esaltanti. E noi già stiamo immaginando un grande Flormart 2018".

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STRADE

Conglomerati bituminosi innovativi sulla Pavia - Bereguardo

Nella riqualifica del raccordo autostradale Pavia - Bereguardo sono state coniugate durabilità , sicurezza e tutela ambientale grazie all'adozione di un pacchetto stradale innovativo, sviluppato in collaborazione con i tecnici Iterchimica ed impiegando materiali e additivi di ultima generazione. Il progetto esecutivo originale è stato sostituito da una nuova proposta, concordata tra la direzione dei lavori e l'impresa appaltatrice, caratterizzata da conglomerati bituminosi ad elevate prestazioni. Gli strati bituminosi sono stati realizzati impiegando conglomerato bituminoso di recupero (fresato) proveniente dalla vecchia pavimentazione, opportunamente rigenerato con uno specifico additivo liquido polifunzionale ad elevato potere rigenerante. Questo additivo di nuova generazione, esente dalla

presenza di oli aromatici molto pericolosi per la salute dell'uomo, ha permesso di riattivare il bitume ossidato contenuto nel fresato, conferendogli nuovamente le caratteristiche chimico - fisiche originarie. Un'altra importante innovazione è stata l'utilizzo di speciali additivi compositi polifunzionali fibre - polimeri, che rappresentano un nuovo e rivoluzionario criterio di modifica dei conglomerati bituminosi. La componente polimerica consente di aumentare la resistenza meccanica e, di conseguenza, la resistenza alle deformazioni dovute al ripetuto passaggio dei veicoli. Allo stesso tempo la componente fibrosa permette una miglior distribuzione del legante bituminoso e quindi un aumento dello spessore dello strato di bitume sugli aggregati, con conseguente

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incremento della stabilitĂ e delle caratteristiche meccaniche del conglomerato bituminoso finale. L'utilizzo di questi nuovi additivi permette di ridurre gli spessori oppure, a paritĂ di questi ultimi, consente di aumentare la resistenza meccanica: la maggiore rigidezza contribuisce a migliorare la distribuzione dei carichi e delle deformazioni, aumentando la vita utile della pavimentazione e riducendo gli interventi manutentivi. Inoltre questi additivi sono stati utilizzati per la realizzazione di uno strato di usura innovativo, definito semidrenante, il quale, oltre ad essere quindi caratterizzato da elevata resistenza alle deformazioni, permette un veloce smaltimento delle acque, tale da garantire buona aderenza anche in caso di pioggia, evitando acquaplaning ed effetto spray. Nel complesso, l'adozione dei sopracitati materiali e tecnologie innovative ha permesso di ridurre il numero degli strati e quindi lo spessore totale della pavimentazione, passando dai 26 cm previsti originariamente ai 17 cm del pacchetto stradale finale e riducendone di conseguenza le tempistiche di realizzazione. In conclusione, il nuovo pacchetto ha permesso di ottenere risultati adeguati, se non superiori, agli obiettivi prefissati in fase progettuale, con conseguente incremento della vita utile e riduzione degli interventi manutentivi.

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IGIENE URBANA

Contarina: trasporto rifiuti nel segno della sostenibilità con i nuovi veicoli ibridi Scania

Contarina S.p.A., che si occupa della gestione dei rifiuti in 50 comuni della provincia di Treviso, ha scelto Scania per ampliare il proprio parco veicoli nel segno della sostenibilità. L'azienda, esempio di eccellenza nel mondo della gestione dei rifiuti, ha scelto due veicoli ibridi Scania, consolidando così il proprio impegno nella tutela dell'ambiente. Radicale abbattimento delle emissioni di CO2, notevole riduzione dei consumi di carburante e delle emissioni acustiche: sono queste le principali caratteristiche che contraddistinguono i veicoli ibridi. 50 comuni serviti, 1.300 km2 di territorio gestito, 554.000 abitanti coinvolti, 700 dipendenti, 496 mezzi: sono questi i numeri che contraddistinguono Contarina, società a completa partecipazione pubblica che si occupa della gestione dei servizi ambientali in provincia di Treviso. Un'azienda di eccellenza, da sempre impegnata nell'offrire un servizio che tuteli sia l'ambiente che la qualità della vita dei cittadini presenti nel territorio in cui opera. Contarina è ora pronta a fare un passo in più nell'ambito della sostenibilità dei trasporti e ha scelto 36

Scania, in particolare la concessionaria Leiballi & Cuzzuol, per l'acquisto di due veicoli ibridi allestiti scarrabili per il trasporto dei rifiuti. Tra le peculiarità del veicolo ibrido, il primo autocarro per il trasporto pesante ad abbinare il motore diesel Euro 6 all'energia elettrica, l'abbattimento delle emissioni di CO 2 , la riduzione del consumo di carburante e delle emissioni acustiche. "L'impegno di Contarina in ambito sostenibilità si sposa perfettamente con la filosofia di Scania, azienda da sempre impegnata nell'offrire soluzioni di trasporto sostenibili, sia dal punto di vista ambientale che economico", ha evidenziato Franco Fenoglio, Presidente e Ammini stratore Delegato di Italscania. "Spero che la consegna dei due veicoli ibridi rappresenti solo l'inizio di una lunga collaborazione nel segno dell'innovazione e della sostenibilità". "Contarina rinnova costantemente il proprio parco mezzi, ricercando nel mercato soluzioni innovative e sostenibili, capaci di limitare l'impatto sull'ambiente e, allo stesso tempo, di garantire una guida efficiente e sicura per i nostri operatori. Dopo aver adot-

tato soluzioni meno inquinanti per i mezzi satellite più piccoli, abbiamo avviato un'importante collaborazione con Scania per rendere sostenibili anche i mezzi più grandi, come gli scarrabili, che percorreranno le strade del nostro territorio. Un investimento importante per la nostra flotta aziendale, che mira ad essere sempre più performante e rispettosa dell'ambiente", ha dichiarato Franco Zanata, Presidente di Contarina. Silenzioso ed ecologico: sono questi i tratti distintivi del nuovo veicolo Euro 6 a motore ibrido. La soluzione ibrida consente di operare in modalità Silent mode con un'autonomia fino a due chilometri. In modalità elettrica, il livello sonoro è inferiore a 72 dB(A). Un risparmio medio sui consumi del 18% e un potenziale abbattimento delle emissioni di CO 2 fino al 92% (grazie all'utilizzo di HVO) garantiscono i massimi livelli di sostenibilità. Il motore elettrico sincrono, cuore del nuovo ibrido Euro 6, è integrato nel cambio automatizzato a 12 marce EGRS895 controllato dallo Scania Opticruise a 2 pedali. Assolve a tre funzioni: recupera l'energia in frenata, funge da propulsore in modalità completamente elettrica ed anche da rallentatore. Eroga una potenza di 176 CV ed una coppia di 1.050 Nm e coadiuva il motore diesel. Quest'ultimo è uno Scania a 5 cilindri da 9 litri e 320 CV alimentabile a diesel, a biodiesel o ad HVO. L'abbinamento tra motore elettrico e diesel garantisce un'eccellente guidabilità e dei cambi marcia rapidi e fluidi.

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PREFABBRICATI

CTX-Basic Line: nuova linea di prefabbricati modulari ad uso ufficio Containex

L'azienda austriaca Containex, leader a livello europeo nel settore della realizzazione di strutture lavorative, abitative, scolastiche, ospedaliere e di protezione civile in moduli abitativi, propone ora la nuova linea di prefabbricati modulari ad uso ufficio CTXBasic Line. I nuovi moduli con dimensioni 6,05 m di lunghezza, 2,43 m di larghezza, 2,59 m di altezza, con altezza interna 2,34 m e altezza transpack 0,46 m (disponibile solo in versione transpack) godono della comprovata qualità Containex, offrendo svariati vantaggi. • Marchio CE e certificato GL • Sovrapponibili fino a 3 piani

• Prezzo vantaggioso grazie alla dotazione ottimizzata • Prezzo vantaggioso grazie all'ottimizzazione dei costi di trasporto (12 pz/camion), con consegne dirette a partire da quantitativi di presa in consegna minimi di 6 pz. • Montaggio veloce • Pannello completo di impianto elettrico • Disponibilità immediata I moduli, con rivestimento interno bianco, telaio RAL 9002 bianco grigio, pannelli RAL 7035 grigio luce, dotati di una porta esterna in acciaio e di una finestra con vetro isolante e apertura ad anta/ribalta, sono isolati termicamente. Il pavimento, rivestito Imperial Classic grigio da 1,5 mm, è in poliuretano/lana minerale da 60 mm, le pareti in poliuretano di 45 mm, mentre il tetto è in lana minerale da 100 mm. All'interno si trova un pannello completo di quadro elettrico (VDE, IT, FR) con collegamento tramite scatola di derivazione (230 V/3 poli, 32 A) a vista, 2 prese di corrente singole, 1 interruttore luce e 1 plafoniera con

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doppio neon (2x36 W). CTX-Basic Line è quindi la nuova linea di prodotti che permetterà ulteriormente a Containex di entrare nel settore vero e proprio della costruzione modulare, e che, come le altre gamme di moduli abitativi, riscuoterà sicuro successo.

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PORTATTREZZI

Inverno in arrivo? Preparati a neve e ghiaccio con MultiOne

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Per gli enti locali, l'avvicinarsi dell'inverno è sinonimo di verifica e aggiornamento del Piano Neve. Occorre quindi prepararsi a possibili emergenze neve e pianificare attentamente la manutenzione invernale delle strade. Tuttavia, nel piano neve, spesso, sono previste la salatura e la pulizia delle sole strade principali, tangenziali, rotonde e sottopassi. La viabilità minore, i marciapiedi e le piazze sono interventi previsti come non prioritari se non direttamente demandati ai privati. Una decisione spesso presa anche per l'impossibilità di utilizzare i tradizionali mezzi spazzaneve nelle strade strette, sui

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marciapiedi o nelle piazze. Una limitazione tecnica che si può facilmente superare grazie alle dimensioni compatte e al telaio articolato delle minipale MultiOne. MultiOne infatti può operare con successo laddove gli altri mezzi non possono: i 980 mm di larghezza e 1.890 mm di raggio di sterzata (delle serie 4 e 5) sono dati che certificano la possibilità di MultiOne di muoversi in spazi incredibilmente ristretti. I quattro motori ruota indipendenti, il divisore di coppia e il DBS (Dynamic Block System) garantiscono inoltre la miglior trazione possibile anche su superfici ghiacciate e/o sconnesse.

Queste caratteristiche uniche fanno si che MultiOne, combinata con uno fra i molteplici accessori neve, diventi una componente essenziale del parco macchine di enti locali e professionisti del settore da affiancare agli imponenti mezzi tradizionali. Così, usando una MultiOne combinata con una turbina da neve sarà possibile rimuovere, in velocità e totale sicurezza, la neve accumulatasi sui marciapiedi. La turbina da neve a due stadi è stata progettata per rompere la neve con la coclea anteriore ed eiettarla attraverso il camino di scarico, orientabile dal posto di guida, grazie alla potente turbina in grado di movimentare anche la neve bagnata... il tutto in soli 100 cm di larghezza. Per la rimozione della neve in spazi maggiori sono state pensate le turbine Heavy Duty (per lavori pesanti) che arrivano fino a 180 cm di larghezza. Per la veloce rimozione di neve fresca, MultiOne invece mette a disposizione una spazzatrice rotante da 60 cm di diametro, angolabile idraulicamente, da 130 o 160 cm di larghezza: uno strumento semplice ma assolutamente efficace per rimuovere in velocità la neve appena posata. Per la veloce rimozione della neve bagnata o ghiacciata MultiOne ha progettato la lama neve e il vomere da

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neve. In particolare, per piccoli accumuli su marciapiedi e passi carrai lo strumento ideale è la lama neve, disponibile nelle versioni da 140 e 180 cm, facilmente orientabile (fino a 30°) direttamente dal posto di guida e con un sistema di ammortizzazione in grado di assorbire piccoli urti (tombini, cordonate...). Il vomere da neve è invece, uno strumento ideale per accumuli importanti, un accessorio professionale in grado di sgomberare grandi spazi grazie alle generose dimensioni (si parte dai 170 cm per arrivare ai 270 cm di larghezza per la versione maggiorata). Completamente azionabile idraulicamente dal posto di guida, il vomere da neve può essere

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utilizzato in 5 configurazioni diverse: inclinato di 30° a sinistra, a destra, dritto, a cucchiaio o nella più classica posizione a V. Anche in questo caso un sistema di ammortizzazione a molla protegge macchina e operatore da urti accidentali con ostacoli nascosti dalla neve. Per prevenire il rischio derivante dalle gelate notturne su strade, marciapiedi e piazzali, MultiOne propone lo spandisale/spargisabbia da 200 litri, sia in versione portata che trainata. Un accessorio fondamentale per garantire la sicurezza, in particolare, di marciapiedi e piazze, senza dover ricorrere al lavoro manuale e con un notevole risparmio di tempo.

Tempi ridotti, efficienza, possibilità di utilizzo in spazi ristretti, sono alcuni dei punti chiave che spingono sempre più comuni e professionisti ad affidarsi a MultiOne anche per la gestione della neve. A questi si affianca la certezza di investire in una macchina che, grazie alle centinaia di accessori dedicati, può essere utilizzata tutto l'anno. 1. Benna neve su MultiOne 7.2 2. Turbina da neve su MultiOne 8.4 3. Lama neve su MultiOne 6.3 4. Spazzatrice neve su MultiOne 7.3 5. Spargisale - spandisabbia su MultiOne 6.3 6. Vomere da neve su MultiOne 8.4

TRASPORTI

Consegnato il primo Arocs 3358 S 6x4

TIBERIO MACCHIA Responsabile Commerciale Veicoli Speciali dealer Truck Italia

Consegnato il primo Arocs 3358 S 6x4, trattore stradale eccezionale per carichi fino a 180 tonnellate, a Gianni Papa, fondatore e titolare della società TEP - Trasporti Eccezionali Papa. Arocs 3358 S 6x4 con motore di ultima generazione OM473, cambio Mercedes-Benz Powershift 3 a 16 marce e ralla Jost 38 C per carichi pesanti, verrà utilizzato per il trasporto di attrezzatura aerospaziale. Il veicolo è equipaggiato dell'esclusivo sistema di turbo e frizione con retarder che permette partenze sicure e senza usura anche in condizioni di carico massimo. Il mondo dei trasporti eccezionali ha quindi un esperto del settore al servizio della clientela: questo segmento così delicato va così ad implementare la già vasta gamma di settori seguita dalla concessionaria Merce-

des-Benz Truck Italia. La società toscana ha già da tempo investito negli uomini del suo team per produrre servizi che possano agevolare gli acquisti nel mondo truck verso quelle specializzazioni di nicchia. Dal lontano 1996, con le prime gare per enti pubblici, fino ad oggi, con importanti tender conquistati presso cosiddetti clienti Corporate, la concessionaria Truck Italia ha spostato la specialist unit verso orizzonti sicuramente interessanti ma che esigono specializzazione tecnica e commerciale/amministrativa. Definire i confini di competenza della società toscana non è semplice perché è chiamata sempre più spesso ad impegnarsi in nuove sfide imprenditoriali di business che la portano anche fuori dai confini di area e addi-

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rittura fuori dall'Italia. Tutto questo è possibile grazie alla solidità finanziaria del gruppo e all'efficienza degli uomini e donne che compongono il team Truck Italia S.p.A. in ogni suo settore aziendale. Possiamo quindi dichiarare oggi che il mondo Mercedes-Benz ha sicuramente aggiunto una "Stella" molto luminosa, a completa disposizione della clientela Mercedes-Benz.

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SICUREZZA

SEAB Bolzano e Brigade Elettronica: da quarant'anni servizi e sicurezza

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Il 1976 vede la nascita di due realtà apparentemente lontane che invece, a distanza di quarant'anni, collaborano strettamente per garantire servizi, in sicurezza, ai cittadini bolzanini. La prima è la struttura comunale ideata per gestire appunto i servizi pubblici (acqua, gas, igiene urbana...) del capoluogo dell'Alto Adige, divenuta nel 2000 l'attuale SEAB, Servizi Energia Ambiente Bolzano. La seconda, Brigade Elettronica,

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viene fondata in Inghilterra ed ha un ruolo di primo piano nel settore della sicurezza veicolare: i suoi sistemi sono infatti ausili preziosi per salvaguardare vite e prevenire incidenti. SEAB, che negli anni ha assunto sempre più funzioni (parcheggi pubblici, pulizia strade, palazzetto dello sport...) ed è arrivata ad avere oggi 270 dipendenti, ripone molta attenzione in ogni sua attività, poiché strade pulite e un paesaggio urbano curato sono il

miglior biglietto da visita di una città, nonché indici di un'ottima qualità di vita. Adotta, pertanto, le soluzioni più innovative per svolgere i propri compiti in piena efficienza e sicurezza, senza dimenticare l'aspetto green. Come riconoscimento degli elevati standard ambientali e di sicurezza sul posto di lavoro, SEAB ha difatti ottenuto le certificazioni volontarie ISO 14001 e OHSAS 18001. Diversi gli accorgimenti in chiave ecologica: dall'installazione dei pannelli solari sui tetti delle sedi, all'utilizzo della sola carta riciclata, da un sistema di illuminazione all'avanguardia, alla sostituzione dei mezzi per la raccolta rifiuti datati con altri di ultima generazione per ridurre l'impatto ambientale. Proprio per tali nuovi compattatori di grandi dimensioni, SEAB ha imposto a capitolato Backeye®360 Select di Brigade Elettronica, un sofisticato sistema di telecamere che fornisce all'autista una panoramica completa del veicolo, per manovrare senza alcuna difficoltà, anche in vie strette e zone affollate. Backeye®360 Select si compone di quattro telecamere ad angolo molto ampio con lenti a 187° che azzerano gli angoli ciechi, riproducendo una vista a 360° dall'alto intor-

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no al mezzo in una sola immagine. Un software intelligente, appositamente studiato da Brigade Elet tronica, appiattisce le immagini grandangolari, elimina istantaneamente le distorsioni fisheye e, in contemporanea, bilancia le differenti luminosità delle varie inquadrature, riunendole in un'unica ripresa mostrata in tempo reale sul monitor in cabina. Backeye®360 Select è un alleato prezioso sia per gli spostamenti, sia per le operazioni di raccolta rifiuti, in particolare per verificare che nei dintorni non vi siano pedoni o ciclisti, spesso fuori visuale e quindi più esposti. Il sistema è stato testato su 5 mezzi, tra cui un monoperatore da 26 m 3 completamente automatico (l'autista 4 avvia e sovraintende allo svuotamento del cassonetto senza dover uscire dalla cabina), ed ha riscosso il pieno consenso degli operatori, che svolgono il proprio lavoro con maggior tranquillità e sentendosi tutelati. Attenzione alla sicurezza, dunque, e volontà di arrecare meno disagio possibile ai residenti hanno fatto aumentare gli equipaggiamenti voluti da SEAB, che ha installato sulle proprie macchine un altro dispositivo Brigade Elettronica: bbs-tek®, un avvisatore acustico a banda larga che va a sostituire il tradizionale avvisatore per la retromarcia, tanto utile per segnalare il rischio del mezzo in opera quanto fastidioso per gli abitanti quando in azione di notte o di primo mattino. bbs-tek® è un brevet- 5 to Brigade Elettronica ed emette un apprezzato da venir montato, in alcucaratteristico "shh shh" simile ad un ni mezzi dotati di attrezzature particosoffio forte, un "suono bianco", dire- lari, anche internamente alla cabina, zionale, e, quindi, prontamente loca- per avvertire l'autista durante specifilizzabile. Un suono facilmente udibile che operazioni, senza disturbarlo. solamente nella zona di vero perico- Oltre a Backeye®360 Select e bbslo, circoscritto laddove realmente tek®, SEAB sta valutando l'impiego di serve, che riduce drasticamente l'in- altri dispositivi Brigade Elettronica perquinamento acustico, arrivando, gra- ché entrambe le realtà, forti di oltre zie ad una rapida dispersione, ad eli- quarant'anni di esperienza, sono rivolminarlo. bbs-tek® è stato così te al futuro, sempre più green e sicuro.

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1. Compattatore 2. Compattatore dal retro 3. Telecamera laterale Backeye®360 Select 4. Monitor Backeye®360 Select 5. Compattatore in azione 6. Telecamera frontale Backeye®360 Select 7. Monitor Backeye®360 Select in cabina

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VERDE

Quintupla da fairway PrecisionCut 8900A John Deere: un nuovo livello di prestazioni e produttività sui campi da golf

Grande capacità, elevata qualità di taglio e aspetto del manto erboso impeccabile: sono questi i biglietti da visita della nuova quintupla 8900A PrecisionCut™, ultima nata della premiata famiglia A di tosaerba da fairway, rough, tee e approach di John Deere. Con il nuovo modello 8900A PrecisionCut™, attualmente la macchina da fairway con la maggior larghezza di taglio John Deere, è possibile ottimizzare sia la produttività sia la qualità di taglio grazie all’eccellente

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controllo garantito durante il lavoro. La 8900A consente di scegliere tra apparati falcianti di 66 o 76 cm, entrambi da 18 cm di diametro, per una larghezza di lavoro totale di 2,9 o 3,3 m, e offre una straordinaria capacità di seguire i profili del terreno. Entrambe le unità offrono il verticutter, un accessorio opzionale che incrementa ulteriormente versatilità e praticità di lavoro. Gli apparati falcianti da 66 cm sono disponibili in versioni da cinque, otto o dieci lame, con groomer opzionali e

spazzole posteriori motorizzate a rullo per prestazioni di taglio ancora più elevate. Gli apparati falcianti più larghi (76 cm) sono dotati di cinque oppure otto lame e hanno una capacità di taglio maggiore. Le regolazioni di precisione di entrambi gli apparati sono semplici e intuitive grazie all'ingegnoso sistema SpeedLink, ampiamente collaudato sull'attuale gamma di quintuple da fairway John Deere. Forte di una potenza fino a 48,3 CV (36 kW), il motore diesel quattro cilindri a iniezione diretta è dotato di impostazioni della trasmissione LoadMatch, per una qualità di taglio costante ed eccellenti capacità di lavoro sui pendii. Inoltre, il collaudato sistema Tech Control della 8900A consente una gestione semplice ma efficace di attività quali il controllo delle operazioni, la manutenzione e la diagnostica. Grazie poi alle diverse schermate protette tramite password del display TechControl, è possibile impostare elettronicamente le velocità di lavoro e di trasferimento in modo veloce e intuitivo semplicemente premendo un pulsante. Infine, quando gli apparati falcianti sono sollevati dopo ogni passata, è possibile impostare la riduzione della velocità di sterzata a una determinata percentuale della velocità di taglio, in modo da limitare notevolmente il rischio di danneggiamento del manto erboso.

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MOVIMENTO TERRA

Piazza della Signoria, Firenze: Kato Imer presente nel cantiere sostenibile

L'evento del 19 settembre 2017, Percorso celebrativo della mobilità fiorentina, in mostra nella bellissima Piazza della Signoria, in occasione della settimana europea della mobilità sostenibile, nasce per assegnare a Firenze la palma per aver dato impulso per prima alla mobilità elettrica ben 20 anni fa. Dal 19 settembre Firenze guarda al futuro cominciando con il collegamento bus elettrico con Bagno a Ripoli e presentando il primo cantiere sostenibile con mezzi solo elettrici. In Piazza della Signoria in mostra i veicoli di prodotti vari legati non solo alla mobilità ad alimentazione elettrica e a tutto ciò che serve per vivere la città ad inquinamento zero, ma, insieme ad un mezzo da 35 quintali per trasporto materiali, due modelli Kato Imer elettrici: il microescavatore 9VXE, il più piccolo della gamma di escavatori a tecnologia Kato, destinato per il momento esclusivamente al mercato statunitense, ed il mini dumper Carry 105, già distribuito a livello mondiale, indispensabili per la movimentazione nel cantiere sostenibile. Kato Imer conferma il proprio ruolo di protagonista nel settore delle macchine movimento terra, sempre attenta all'innovazione e alla sicurezza dell'operatore. Al minidumper Carry 105 electric power è stato riconosciuto il premio Intermat Innovation Award Edizione 2012 nella categoria "Sustainable development" come prodotto innovativo, ecominidumper con caratteristiche uniche nel panorama mondiale

nella sua categoria. Nel 2013, la prestigiosa rivista americana Equipment Today annuncia fra i vincitori del premio Contractors' Top 50 New Products 2013 proprio la Ihimer, oggi Kato Imer, che si conferma sinonimo di innovazione e qualità anche sul mercato statunitense. Nel 2015 l'azienda ha presentato al mercato internazionale la propria nuova visione dello sviluppo delle macchine movimento terra con il concept 3S Smart Sustainable Skid: la gestione elettronica della macchina assicura un'interazione uomo/macchina e ambiente/macchina, che si basa sull'abbattimento delle emissioni, sulla sostenibilità economica e sociale, sulla gestione intelligente di una macchina o di una flotta di skid o miniescavatori. A novembre 2016, la multinazionale giapponese Kato Works Co. Ltd. e la conglomerata giapponese Ihi Cor poration Ltd. (Ihi) hanno siglato un accordo per il trasferimento del 100% delle azioni di Ihi Construction Machinery Ltd., (Ik) da Ihi a Kato. Da gennaio 2017 Ik, che controllava il 51% di Ihimer S.p.A. con sede in Italia, a San Gimignano (il 49% continua invece ad essere detenuto da Imer Group S.p.A.), ha mutato la propria ragione sociale in Kato Heavy Industries Construction Machinery Co. Ltd. (Kato Hicom). Dal 17 febbraio 2017, Ihimer S.p.A. ha variato la propria ragione sociale in Kato Imer S.p.A. Il colosso giapponese Kato Works

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produce una vasta gamma di macchine per costruzione ed è attiva nel settore dal 1895: ha deciso di investire in Europa convinto della centralità del mercato, in collaborazione con l'italiana Imer Group, leader europeo nella produzione di macchine per l'edilizia e impianti di calcestruzzo. Kato Imer produce in Italia miniescavatori a tecnologia Kato, skid loader e dumper cingolati. I miniescavatori coprono una gamma che va da 0,8 a 8,5 tonnellate, short tail, tradizionali e girosagoma, skid loader gommati con carico operativo da 400 a 2.500 kg e cingolati. I dumper si suddividono in due classi: i mini dumper, con carico operativo da 400 a 2.500 kg, per ristrutturazioni e vivaistica; i dumper con carichi operativi compresi tra 3.000 e 11.000 kg usati nel genio civile, nella costruzione di infrastrutture e impieghi militari. Lo stabilimento di Kato Imer a San Gimignano, in provincia di Siena, si estende su una superficie di oltre 36mila metri quadrati. La costante ricerca di innovazione e la continua attività di progettazione permettono alla società di sviluppare macchine all'avanguardia e perfettamente rispondenti alle esigenze di mercato. I prodotti Kato Imer vengono commercializzati grazie a una rete di oltre 100 distributori e rivenditori che copre in modo uniforme tutti i principali Paesi europei. Per le linee skid e mini dumper è stato già avviato un network di distribuzione a livello mondiale. 43


AUTOTELAI

Daimler avvia la produzione in serie di Fuso eCanter, primo autocarro leggero a trazione completamente elettrica Mitsubishi Fuso Truck and Bus Corporation (MFTBC) ha festeggiato il 31 luglio 2017 l'avvio della produzione europea del primo autocarro leggero al mondo completamente elettrico: il Fuso eCanter. Fuso è un marchio di Daimler Trucks Asia. L'evento si è svolto nello stabilimento di produzione portoghese di Tramagal. Qui vengono realizzati tutti gli eCanter destinati al mercato europeo ed a quello americano utilizzando le linee dedicate al Fuso Canter tradizionale. Il governo portoghese supporta lo sviluppo dell'eCanter sin dalla fase iniziale nel 2010. Marcelo Rebelo de Sousa, Presidente della Repubblica Portoghese, ha preso parte all'evento insieme ai rappresentati del governo, Mitsubishi Fuso Truck Europe ed ai responsabili di MFTBC. Marc Llistosella, Presidente e CEO di MFTBC e Responsabile di Daimler Trucks Asia, durante l'evento ha sottolineato: "L'odierno avvio della produzione dell'eCanter fa di noi il primo costruttore globale a produrre in serie un autocarro completamente elettrico. D'ora in poi saremo in grado rispondere alla crescente domanda di veicoli da destinare al servizio di distribuzione a zero emissioni locali nelle grandi città. Abbiamo già ricevuto i primi ordini dei clienti, e a settembre è previsto il lancio sul mercato globale di questo truck nella prestigiosa metropoli simbolo di New York. Il nostro stabilimento portoghese non solo produce truck per l'Europa e gli USA, ma trae anche vantaggio dalla stretta collaborazione con le autorità del Portogallo e di Lisbona - soprattutto per i test condotti con i truck dal 2014". A maggio, MFTBC aveva già rivelato il nome il primo cliente commerciale nel mercato giapponese: Seven-Eleven Co., Ltd., che quest'anno gestirà nella propria flotta 25 nuovi eCanter. 44

Dopo la messa in esercizio della prima stazione di carica per truck avvenuta a maggio e l'avvio della produzione dell'eCanter nello stabilimento giapponese di Kawasaki il 7 luglio, l'evento di oggi segna l'inizio della produzione dell'eCanter fuori dai confini giapponesi. Con queste pietre miliari Fuso sta preparando la strada per il primo autocarro 100% elettrico dell'azienda. Dopo l'inizio della produzione in piccola serie, il prossimo passo naturale nel futuro sarà la produzione su vasta scala. Le esperienze raccolte con questi primi veicoli nelle mani dei clienti forniranno importanti elementi a Fuso per la produzione in serie. Fuso eCanter nasce sulle linee del Canter tradizionale, autocarro leggero per antonomasia, nello stabilimento di Tramagal. Solo i componenti speciali per la catena cinematica elettrica vengono montati in stazioni parallele alla linea di produzione. I veicoli provenienti dalla portoghese Tramagal verranno consegnati ai clienti di Europa e Stati Uniti nei prossimi mesi.

Con l'autocarro leggero completamente elettrico, Fuso desidera rispondere all'esigenza del pubblico di poter disporre di un servizio di distribuzione urbano silenzioso e in assenza di emissioni allo scarico, contribuendo così a risolvere i crescenti problemi legati all'inquinamento ed alle emissioni acustiche che affliggono le città di tutto il mondo. eCanter non solo è un veicolo ecologico, ma presenta anche vantaggi in termini di costi e consumi per l'utente. In funzione della sovrastruttura e dell'impiego, eCanter vanta ben 100 km di autonomia e da due a tre tonnellate di carico utile. La catena cinematica elettrica del veicolo comprende sei batterie agli ioni di litio ad alto voltaggio, 420 V e 13,8 kWh ciascuna. Il sistema di batterie viene fornito da Accumotive, affiliata al 100% di Daimler, con sede nella città tedesca di Kamenz. Il Fuso eCanter trae vantaggio dalle ampie esperienze raccolte tra il 2014 ed il 2017 durante le sperimentazioni presso i clienti in Portogallo e Germania con la versione preserie. Rispetto alla tradizionale versione diesel, è possibile risparmiare fino a 1.000 euro per 10.000 km in termini di costi di esercizio. Fuso vanta anni di esperienza nel settore sistemi di trazione alternativa per truck. La produzione in serie del Canter Eco Hybrid è iniziata già nel 2006, mentre la seconda generazione viene prodotta dal 2012. In occasione dell'IAA 2010, Fuso ha presentato il primo prototipo del Canter eCell a trazione elettrica, cui è seguita nel 2014 la produzione preserie per scopi di test. Fuso eCanter ha celebrato la sua anteprima mondiale durante lIAA 2016 mentre il lancio sul mercato globale dell'autocarro leggero a trazione esclusivamente elettrica avrà luogo a settembre a New York.

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PORTATTREZZI

Un nuovo Unimog U318 per il Comune di Arsiè La Concesssionaria Mercedes-Benz Carraro S.p.A. ha consegnato il 29 settembre al Comune di Arsiè, in provincia di Belluno, un Unimog U318 completo di vomere, spargisale e fresa da neve. Il veicolo è un autocarro portattrezzi Unimog U318 UGE Euro 6 Modello Speciale con passo da 3.000 mm, lunghezza 5.155 mm, larghezza 2.200 mm, peso complessivo 11.000 kg, peso massimo asse anteriore 5.500 kg e peso massimo ammesso asse posteriore 6.000 kg. Il motore è un Mercedes-Benz diesel intercooler OM934 Euro VI a 4 cilindri, con cilindrata 5.132 cc, potenza 130 Kw (177 CV) a 2.200 g/min, coppia 750 Nm a 1.200 - 1.600 g/min, regolazione e gestione elettronica della pompa di iniezione, raffreddamento ad acqua. Il cambio è sincronizzato con 8 marce + 6 RM, frizione monodico a secco, a trazione integrale permanente con differenziale longitudinale bloccabile. Gli assali sono a portale, i = 6,53, con sospensioni a molle elicoidali con riduzione ai mozzi, ammortizzatori e barra stabilizzatrice anteriore e posteriore. I freni sono a disco su tutte le ruote, ABS a 4 canali, sistema a doppio circuito ad alta pressione, azionamento

pneumatico con freno a mano ad accumulo di energia a molle che agisce sui freni posteriori. La cabina ribaltabile risponde alla norma di sicurezza ECE-R-29/2, con aria condizionata integrata, è in materiale composito fibrorinforzato esente da corrosione. Fra i vari accessori di cui è dotato il nuovo Unimog U318 di Arsiè, i più importanti sono: la trazione idrostatica, i riduttori per il cambio con gruppo di lavoro a innesto pneumatico (i = 5,76) con campo di velocità ca. 1,1 km/h - 14,9 km/h per un totale di 16 marce avanti + 14 retromarce, il bloccaggio del differenziale sull'asse anteriore, 4 innesti idraulici posteriori, il cassone ribaltabile (con misure

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interne 2.385x2.075x400 mm), l'mpianto idraulico a 2 circuiti con 4 distributori, la presa di forza anteriore dal motore, la piastra anteriore per il montaggio degli attrezzi, il sistema Vario Pilot, la presa per attrezzi a 32 poli, il sedile conducente comfort pneumatico, un terzo posto in cabina con cinture di sicurezza integrate e 4 pneumatici 365/80 R20. Il portattrezzi è stato consegnato unitamente alle nuove attrezzature necessarie per gestire la viabilità invernale della zona. Una fresa frontale Assaloni FF248, azionata da PTO del veicolo con camino di lancio a rotazione idraulica e piastra attacco DIN. Una lama sgombraneve a geometria variabile Gilletta UMN 32 con volvente in polietilene, coltello di raschiamento in neoprene, secondo coltello ad inserimento idraulico in acciaio e piastra attacco DIN. Uno spargisale specifico per Unimog Gmeiner Yeti 1800W azionato dall'impianto idraulico del veicolo con sistema di alimentazione a doppia coclea, fondo tramoggia Inox adatto per lo spargimento di materiale secco, griglie di vaglio in PVC, tettuccio di copertura, lampeggiante, faro di lavoro, piedi di scarramento, scaletta di ispezione tramoggia, sistema di bloccaggio rapido del cassone e quadro di comando ecosat. Una zavorra posteriore in acciaio e due coppie di catene Rud-Profil greifsteg 365/80 R20. 45


IGIENE URBANA

Comac presenta a Ecomondo la nuova divisione spazzatrici stradali Street Line

Comac, uno dei leader mondiali nella produzione di macchine professionali per la pulizia dei pavimenti, attraverso i propri brand Comac, Fimap e TMB ha creato la nuova divisione Comac Street Line, dedicata esclusivamente alla produzione e commercializzazione delle spazzatrici stradali. Giancarlo Ruffo, fondatore e amministratore delegato di Comac dichiara: "abbiamo voluto consolidare, attraver-

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so una gestione più focalizzata, la nostra presenza nel mondo delle spazzatrici stradali, segmento che consideriamo strategico nello sviluppo futuro, creando una struttura organizzativa dedicata, con le competenze e l'attenzione necessarie. Abbiamo affidato questo compito a Massimo Ubiali, manager di lunga esperienza internazionale in ambito Automotive e che proviene dal gruppo Bucher. Siamo certi che nei prossimi anni saremo in grado di raccogliere i frutti degli ingenti investimenti fatti su questo progetto". Massimo Ubiali commenta: "Ringrazio Comac per la fiducia accordatami, sono felice di accettare questa nuova sfida, certo che avere alle spalle un'azienda solida e con un così forte carat-

tere innovativo permetterà al progetto di raggiungere gli obiettivi prefissati". Comac parteciperà a Ecomondo, dove presenterà la gamma Euro VI con i modelli CS140 T e HP6000. La caratteristica del progetto Comac Street Line è lo sviluppo di spazzatrici ad alte prestazioni, con una particolare attenzione all'ambiente, essendo una linea che opera senza l'utilizzo di acqua. Le spazzatrici della Comac Street Line infatti sono dotate dell'esclusivo sistema Twin Action, che combina un'azione aspirante da 14.000 m3/h, efficace anche contro le polveri più fini, con un sistema di raccolta meccanico che sminuzza i rifiuti più ingombranti, grazie ad un albero rotante dotato di martelli.

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