Soluzioni per lavori pubblici 91

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n. 91 marzo - aprile 2018

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Green Projects presenta le nuove normative per i parchi gioco Inquinamento e qualità della vita: nuove reti di monitoraggio smart Pronto intervento Containex per catastrofi e missioni umanitarie Hymach Trusty ora anche in versione Visual Gh. Marchelli Mercedes-Benz Unimog: versatile per tutti gli impieghi Dai fondi di solidarietà a un comune terremotato alla consegna di una pala Venieri VF 5.63C Cisterne a norma di legge con Emiliana Serbatoi: i nuovi Tank Fuel nel rispetto della normativa sul bacino al 110% Green Climber di MDB vince due premi per l'innovazione a Fieragricola Gh. Marchelli Trattori Steyr in azione a Kulm: connubio fra sicurezza e tradizione Aebi Schmidt per le province della Regione Abruzzo La tecnologia Fresia al servizio degli aeroporti MI&P srl: un altro Multicar M31 per il Verbano Sicurezza, comfort e affidabilità automatiche: i trenini Dotto scelgono le trasmissioni Allison Microforst rc: potenza massima con dimensioni minime 100 anni di trattori John Deere Il Sistema Bitem CB-AR Green garantisce le prestazioni Massimo De Deo, Francesco Santoro L'impiego di fibre e compound fibre/polimeri nei conglomerati bituminosi Splittmastix Asphalt (SMA) Gh. Marchellii Un Unimog U318 Euro VI per il Comune di Enego I nuovi escavatori compatti Bobcat sono pronti a rivoluzionare il mercato Daimler AG presente in forze ad Ifat 2018 Dimostrazione invernale Unimog 2018 Gh. Marchelli

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NORMATIVE

Green Projects presenta le nuove normative per i parchi gioco

Green Projects da sempre presta la massima attenzione, oltre alle certificazioni ambientali e alle condizioni di lavoro, all'aspetto relativo la sicurezza, in particolare dei parchi gioco. Per questo forma il proprio personale tecnico - commerciale con corsi per verificatori di parchi nel rispetto delle norme UNI-EN 1176. Green Projects è dunque in grado di offrire ai clienti il servizio di certificazione oltre che dei giochi anche dell'intero parco. Rilascia, ove vi siano le condizioni, una certificazione del rispetto normativo dei giochi che troverà poi continuità con i controlli periodici. Proprio nell'ottica di permettere a tutti i responsabili di parchi gioco di essere informati e quindi di poter controllare di essere in regola, Green Projects ricorda e informa che, a fine gennaio, l'Italia ha recepito la nuova edizione della norma relativa ai parchi gioco (EN 1176 ed 2018) ed è finalmente acquistabile presso il sito web dell'UNI, http://store.uni.com/catalog o / i n d e x . p h p / u n i - e n - 11 7 6 - 1 2018.html. Purtroppo la versione è solamente in lingua inglese; per la versione in italiano dovremo attendere ancora un po'. Un'analisi di questa nuova normativa mostra che le modifiche di fatto non hanno stravolto i precedenti concetti. Le novità si concentrano ad aver introdotto nuovi prodotti come i trampolini e chiarito alcuni aspetti in modo da renderne chiara l'interpretazione. Inoltre, sono stati portati in evidenza i rischi chimici dei materiali che compongono i giochi e le superfici ai quali

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dovrebbero ottemperare, come l'assenza degli Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA), oltre ai già noti olii di catrame, amianto, metalli pesanti e così via. Son state anche apportate modifiche alle informazioni che il produttore o venditore dovrà fornire all'acquirente prima dell'acquisto delle attrezzature e delle pavimentazioni. Tali informazioni dovranno indicare le caratteristiche dei giochi e delle superfici ad assorbimento d'urto. I cambiamenti hanno coinvolto le seguenti parti della norma: EN1176-1 La norma specifica i requisiti generali di sicurezza per attrezzature e superfici per aree da gioco pubbliche installate in modo permanente EN1176-2 La norma specifica i requisiti aggiuntivi per le altalene

EN1176-3 La norma specifica i requisiti aggiuntivi per gli scivoli EN1176-4 La norma specifica i requisiti aggiuntivi per le funivie EN1176-6 La norma specifica i requisiti aggiuntivi per le attrezzature oscillanti. Sono rimaste invariate nella precedente versione le altre parti quali: EN1176-5 La norma specifica i requisiti aggiuntivi per le giostre EN1176-7 La norma specifica i requisiti aggiuntivi per le installazioni, manutenzioni e gestioni EN1176-10 La norma specifica i requisiti aggiuntivi per le attrezzature completamente chiuse EN1176-11 La norma specifica i requisiti aggiuntivi per le reti di arrampicata tridimensionali.

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INQUINAMENTO

Inquinamento e qualità della vita: nuove reti di monitoraggio smart

Ogni anno più di 400.000 persone nell'UE muoiono prematuramente a causa delle conseguenze dell'inquinamento atmosferico: sono più di 10 volte superiori al numero di incidenti stradali. Altri 6,5 milioni di persone si ammalano perché l'inquinamento atmosferico può causare malattie come ictus, asma e bronchite. Inoltre l'inquinamento atmosferico danneg-

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gia l'ambiente, influenzando sia la vegetazione che la fauna selvatica: quasi due terzi degli ecosistemi europei sono minacciati dagli effetti dell'inquinamento (http://ec.europa.eu/ environment/air/cleaner_air). Gli inquinanti ambientali sono solitamente distinti in due categorie: primari e secondari. I primari sono direttamente emessi in atmosfera,

ad esempio dai camini industriali, mentre i secondari sono formati in atmosfera attraverso reazioni tra inquinanti primari. Al fine di rendere fruibili alla popolazione le informazioni sulla qualitàdell'aria respirata, è stato ideato un air quality index, cioè un indice di qualità dell'aria (AQI). In tempo reale è possibile verificare la qualità dell'aria in tutta Europa, attraverso una pagina web che segnala, tramite mappe di colore, i livelli di inquinamento. Ma siamo solo all'inizio. Ideare soluzioni innovative per migliorare la qualità della vita è un dovere importante, perseguito da Pollution Analytical Equipment, azienda del bolognese che realizza e propone strumenti e sistemi per l'analisi chimica on-site di composti volatili, fornendo soluzioni complete ed innovative per applicazioni ambientali, di processo, di controllo qualità, ricerca e protezione da rischio chimico in ambito CBRNe. Pollution Analytical Equipment collabora con diverse aziende dislocate in tutto il mondo: per quanto riguarda il tema della qualitàdell'aria, la collaborazione con il partner neozelandese Aeroqual èin essere da diversi anni. Aeroqual, molto attivo nel mondo della ricerca di nuove tecnologie e strumenti per il controllo della qualità dell'aria, sta partecipando ad un progetto pluriennale di ricerca e sviluppo cofinanziato dal governo della Nuova Zelanda. Questo progetto ha dato origine a nuove tecnologie e nuovi prodotti come AQY1, una micro centralina per il controllo della qualità dell'aria. Le ultime fasi del progetto hanno richiesto maggiori test delle centraline AQY1: per questo motivo Aero qual è approdato a Los Angeles, città americana che ha mostrato un grande interesse per la salute pubblica dei cittadini e ha dato loro la possibilità di tenere monitorati i livelli di

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Ozono (O3), Biossido di Azoto (NO2) e PM2.5. Aeroqual e SCAQMD (South Coast Air Quality Monitoring District) stanno quindi collaborato per creare una rete di 100 centraline a Los Angeles. Fino ad oggi sono stati installati 75 monitor AQY1 che monitorano in tempo reale Ozono, Biossido di Azoto, PM2.5, temperatura, umidità, punto di rugiada. Alcune micro stazioni si trovano adiacenti alle stazioni di monitoraggio esistenti, alcune nelle scuole, altre sono installate fuori dalle abitazioni cittadine. Le micro centraline inoltre sono facilmente allocabili, perché di piccole dimensioni e non impattanti sul paesaggio. I vantaggi di una rete più consistente di monitoraggio non tardano a farsi vedere: la popolazione desidera capire a cosa servono i sensori, come funzionano e, soprattutto, cosa possono dire loro sull'aria che respirano. Le micro centraline AQY1 si correlano perfettamente, a livello di dati, alle stazioni di monitoraggio di riferimento già presenti sul territorio. I dati vengono raccolti dalle centraline

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ogni minuto e poi gestiti tramite software per essere tradotti in dati grafici per la misura dell'AQI. Questo progetto è solo il primo di una lunga serie: infatti Aeroqual collaborerà per i prossimi 5 anni con US EPA per accelerare il futuro dei sensori per la qualità dell'aria near reference. Lo scopo della collaborazione è principalmente quello di migliorare la conoscenza delle tecnologie dei sensori near reference a basso costo per la qualità dell'aria, esplorare le applicazioni e comprendere meglio le sfide che affrontano questi dispostivi come la calibrazione e le prestazioni nel lungo e medio periodo.

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PREFABBRICATI

Pronto intervento Containex per catastrofi e missioni umanitarie

Medici Senza Frontiere, Croce Rossa e altre organizzazioni non governative (ONG) si affidano alla qualità comprovata dei moduli prefabbricati ad uso ufficio e residenziale Containex, anche nelle regioni più remote del mondo come Haiti, Pakistan e Sud Est Asiatico. In casi di missioni umanitarie e d'intervento durante catastrofi, ogni minuto è importante. Per questo motivo l'azienda austriaca leader nella fornitura di spazi pronti fa il possibile per portare aiuto a chi ne abbia bisogno, ad esempio nella realizzazione di ospedali da campo. Il supporto Containex spazia dalla

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progettazione al trasporto, all'installazione ad opera di proprie squadre specializzate, fino allo smontaggio, di soluzioni di spazio personalizzate. La società vanta un'esperienza decennale, a livello nazionale e internazionale, nella realizzazione di centrali d'intervento mobili per il soccorso alle vittime e il supporto ai soccorritori. Con una flotta noleggio composta da oltre 30.000 prefabbricati modulari in tutta Europa e una stretta collaborazione con partner di trasporto affidabili (tra cui LKW Walter), chiunque può avere la certezza di ricevere un supporto rapido. La consegna di moduli Containex in versione Trans-

pack permette di risparmiare sui costi di trasporto, utilizzando ad esempio anche trasferimenti aerei o all'interno di container marittimi via nave. Con questo sistema economico è possibile trasportare su un solo camion fino a dieci prefabbricati modulari ad uso ufficio o abitativo da 20', inclusi gli elementi a parete. Per progetti estesi a più continenti l'azienda può confezionare i moduli Transpack in una versione speciale, protetti in container marittimi, e spedirli per via aerea o navale. I vantaggi di chi si affida a Containex: - montaggio rapido e semplice ad opera di forza lavoro locale; - elevata flessibilità grazie agli elementi a parete intercambiabili; - isolamento di alta qualità per zone climatiche calde e fredde; - facili da trasportare e da rimontare in altri luoghi; - pronta consegna; - decenni di esperienza; - Green Technology con standard di qualità e ambientali garantiti e utilizzati come riferimento per la selezione dei fornitori, l'acquisto dei materiali, la produzione e il controllo qualità. A seconda dell'evento catastrofico verificatosi, Containex può assistere le associazioni umanitarie di soccorso sottoponendo esempi di progettazione predefiniti che permetteranno di risparmiare tempo prezioso. Insieme a loro creeranno unità modu-

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lari configurate tenendo conto delle esigenze specifiche. I prodotti Containex vengono forniti anche alle Nazioni Unite (ONU), dando così un importante contributo alla pace in molti Paesi. Gli spazi che possono essere allestiti vanno dagli ospedali mobili alle sale in cui effettuare esami e trattamenti, dalle farmacie alle stanze da letto per ricoverare le vittime e alloggiare le squadre di soccorso. Tra gli altri utilizzi vi sono ad esempio sistemi di controllo degli accessi, porte di sicurezza, alloggi per i militari, sale per il fitness - tutti progettati in conformità agli standard locali. La rapida fornitura di soluzioni per l'allestimento degli spazi comprende anche servizi igienici privi di barriere architettoniche e dotati di acqua potabile, oltre a strutture destinate allo stoccaggio di utensili e materiali. Gli impianti così ottenuti possono essere ampliati a piacere e successivamente riutilizzati per i più svariati impieghi. Ci si può ispirare dai vari esempi di configurazione, scoprendo

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la flessibilità dei moduli Containex. I prefabbricati modulari ad uso ufficio e residenziali sono adatti per il pronto intervento in caso di catastrofi e missioni umanitarie. Abbinati al prefabbricato modulare ad uso sanitario e ai numerosi optional di allestimento, consentiranno di soddisfare al meglio ogni esigenza specifica. Grazie alla modularità di pan nelli facilmente sostituibili e alla disponibilità immediata dei pezzi di ricambio, possono essere effettuate modifiche rapide e semplici degli spazi anche in fasi successive. I sistemi di spazio mobile per il pronto intervento in caso di catastrofi e mis-

sioni umanitarie comprendono i più moderni sistemi di isolamento, riscaldamento e climatizzazione e numerosi altri allestimenti opzionali, tra cui speciali angoli cottura, lavanderie e toilette, ma anche illuminazione per le stanze, soffitti acustici, tripli vetri o pacchetti di sicurezza. Con le dotazioni Containex è possibile realizzare aree studiate nei minimi particolari, per offrire il massimo comfort alle vittime e ai soccorritori. I prefabbricati modulari della società austriaca possono essere acquistati, noleggiati o anche presi in leasing a seconda della durata dell'installazione e del budget disponibile. I collaboratori Containex sono sempre velocemente a disposizione per consigliare senza impegno l'opzione di finanziamento più idonea, come gli esperti consulenti dell'azienda sono pronti a consigliare personalmente in loco, telefonicamente o via e-mail, illustrando i vantaggi delle soluzioni di spazio mobile direttamente in uno dei propri impianti dimostrativi.

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VERDE

Hymach Trusty ora anche in versione Visual GHERARDO MARCHELLI

La fidata di casa Hymach è ora disponibile anche in versione Visual. Trusty è il braccio telescopico pensato da Hymach per i lavori comunali friendly con un'ottima produttività. Visual Trusty è applicabile a trattori di media cilindrata, non richiede quindi un grande investimento ma allo stesso tempo offre caratteristiche qualitativamente elevate volte a farne una macchina efficiente e durevole. Viene proposta in due modelli con braccio da 6 e 7 metri, dotati di terminale

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telescopico particolarmente utile quando si devono mantenere ridotti gli ingombri durante lo sfalcio a filo ruota e il trasferimento su strada. La struttura del braccio è robusta e allo stesso tempo flessibile; le articolazioni sono studiate per consentirne la movimentazione sfruttando al massimo la lunghezza del braccio ma allo stesso tempo di permettergli di assumere le diverse posizioni di lavoro senza ingombrare la carreggiata su cui si trova ad operare.

Di base installa pompe ad ingranaggi ad alto rendimento, distributore idraulico con comandi a leve, scambiatore di calore, testata con taglio utile da 120 cm o da 100 cm, ma può essere allestita con sistemi opzionali per ottenere performance maggiori di quanto non siano già in partenza o per adeguare la macchina alle proprie esigenze di lavoro o preferenze tecniche come: pompe e motori a pistoni, a circuito chiuso o aperto, distributori elettroidraulici con funzioni controllate da joystick monoleva, che aumentano la maneggevolezza e sensibilità dei comandi, da scegliere tra diverse tipologie secondo la funzionalità che si vuole ottenere; il sistema di galleggiamento che rende l'intero apparato di lavoro (braccio e testata) effettivamente flottante con costante adeguamento al terreno, dispositivo questo che consente, una volta posizionata la testata in assetto di lavoro ed inserito il sistema direttamente dal quadro comandi della macchina, di non occuparsi più di dirigerlo in quanto si autoadegua a dossi ed avvallamenti del terreno mantenendo un'altezza di taglio realmente costante e ottenere così un taglio uniforme, maggiore produttività e meno stress per l'operatore. L'accoppiamento al trattore è del tipo 3 punti sul sollevatore del mezzo,

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particolarmente veloce quindi sia il montaggio che lo smontaggio, lasciando piena libertà di utilizzo del portattrezzi per lavorazioni diversificate. Il sistema Visual è studiato per avvicinare l'attrezzo al campo visivo dell'operatore: per facilitare il controllo della testata in lavoro prevede la rotazione del braccio in avanti e la

rotazione orizzontale della testata per adeguarne l'assetto rispetto al braccio. La particolare linea è pensata per proteggere maggiormente i componenti dell'impianto oltre che ottimizzare l'equilibrio dell'intera macchina. Come le altre macchine a braccio può installare diversi tipi di testata oltre alla trinciatrice a rotore come

tagliasiepi, barre per fienagione, sbanchinatrici, rotofossi... Visual Trusty è un prodotto Hymach e rispecchia le caratteristiche costruttive e qualitative cui questa azienda ci ha abituato ad apprezzare, forte di un'esperienza più che consolidata nel campo della manutenzione del verde fondata su basi solide e proiettata al futuro.

ANTINCENDIO

Mercedes-Benz Unimog: versatile per tutti gli impieghi Mercedes-Benz Unimog è il veicolo polivalente per eccellenza, con una tecnologia all'avanguardia che garantisce la massima versatilità di esercizio in totale sicurezza e grande semplicità. Questo si traduce in un'alta redditività che lo rende il partner ideale per qualsiasi attività. L'Unimog trova una perfetta applicazione nelle attività di manutenzione della rete stradale e viene, infatti, utilizzato in innumerevoli operazioni: dallo sgombero neve e per il traino di autocarri bloccati in inverno, a mezzo di primo intervento nelle operazioni antincendio. Recentemente Autoindustriale, concessionaria Mercedes-Benz Veicoli Industriali e Commerciali per il Trentino Alto Adige, ha dotato i VVFF di Spormaggiore, in provincia di Trento, di un Unimog U427. Questo Unimog ha un motore Euro VI da 272 CV ed è equipaggiato con cambio con riduttori per complessive 16 marce avanti e 14 retromarce,

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presa di forza sul motore. Il peso totale dell'Unimog U427 è 14 t con un peso massimo ammesso sull'asse anteriore di 7 t e posteriore di 8 t.

La larghezza dell'U427 è di 2.200 mm, garantendo con tale dimensione la percorribilità anche negli spazi ristretti.

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VIABILITA' INVERNALE

Dai fondi di solidarietà a un comune terremotato alla consegna di una pala Venieri VF 5.63C

VF Venieri ha consegnato, a seguito di una gara ad aggiudicazione a punteggio, al Comune di Valfornace, in provincia di Macerata, una pala gommata articolata modello VF 5.63C. La nuova pala, allestita con benna per carico inerti, catene da neve e una turbofresa da neve, può essere impiegata durante i mesi invernali per la pulizia del manto stradale innevato, e in quelli estivi per le manutenzioni stradali e per interventi di protezione civile. I comuni riuniti nel Patto Territoriale Zona Ovest della Provincia di Torino (Comuni di Alpignano, Buttigliera Alta, Collegno, Druento, Givoletto, Rivoli,

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Rosta, San Gillio, Sestriere, Trana, Villarbasse e i Comuni dell'Unione Montana Valle Susa) attraverso una raccolta fondi hanno donato al comitato "Ricostruiamo in sicurezza il Centro Italia" un ingente importo. Tra i fondi erogati uno dei principali è stato destinato a favore del Comune di Val fornace per dare un aiuto concreto alle popolazioni colpite dal terremoto del centro Italia nel 2016. Lo scorso dicembre il Comune di Valfornace, in accordo con i comuni donanti, ha destinato una parte di questi fondi all'esperimento di una gara pubblica per l'acquisto di macchine operatrici destinate alla viabilità

(una pala gommata e un miniescavatore nuovi di fabbrica). La pala gommata Venieri VF 5.63C sfrutta un motore Stage IIIB da 79 CV con D.O.C. che elimina i fermi macchina rigenerazione; ha una velocità massima di 40 km/h autolimitata, un impianto freno che agisce su entrambi gli assali ed un freno di stazionamento negativo ad attivazione automatica sull'assale anteriore. L'assale posteriore oscillante consente di seguire tutte le asperità del suolo garantendo la massima operatività e sicurezza sia nelle condizioni di lavoro che durante la circolazione stradale. Le pale Venieri e in particolare la VF 5.63C sono concepite per lavorare in ambienti ostili: per questo tutta la componentistica elettronica ed elettrica è stata posizionata in cabina e in una zona sicura da acqua e polvere (black box). La nuova cabina sferica garantisce una visibilità a 360° permettendo un controllo visivo ed operativo totale su qualunque attrezzatura installata, ed è caratterizzata da un basso livello di rumorosità interna, di soli 75 dB. La VF 5.63C è inoltre dotata di ventola a doppia velocità di serie. Tutte le macchine Venieri, così come la VF 5.63C consegnata al Comune di Valfornace, sono omologate per la circolazione su strada con la maggior parte delle attrezzature di uso comune (benna, fresa asfalto, vomere, lama

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I motori diesel sono rispettivamente lo Yanmar a 4 cilindri da 3.300 cm3 per 72 CV con filtro antiparticolato Tier 5 Ready (per la VF 4.63H) e il Deutz a 4 cilindri da 79 CV con catalizzatore ossidante D.O.C. (per la VF 5.63C). Motori dotati di una coppia ottimale tra 1.200 e 1.800 g/min. Molto adatti per l'uso in montagna abbinati ad una trasmissione idrostatica Bosch Rexroth che per il modello superiore è abbinato ad un cambio ripartitore a 2 velocità che permette 4 velocità di lavoro con 2 marce a selezione automatica, per una velocità massima di 40 km/h.

neve, fresa neve, benna miscelatrice...). Per il Comune di Valfornace la pala è stata attrezzata con un impianto H.F. ad alta portata per l'utilizzo ottimale della fresa, abbinato ad un regolatore di velocità per avanzamento lento e relativo acceleratore manuale. L'impianto H.F. è stato progettato per rendere disponibili alla macchina sufficiente potenza per la spinta, e nell'uso di fresa per fornire alla stessa una potenza prevalente. La benna ribaltabile per carico inerti, utile anche per la rimozione e lo spostamento della neve, è sempre di produzione Venieri, da 1,1 m3 per un carico di 4.400 kg. La turbofresa è invece una Cerruti modello Super Middle Hy Plus con larghezza di lavoro da 2 m, altezza di sgombero neve 0,85 m, turbina a doppio stadio azionata da un motore a pistoni, eliche con rompighiaccio, camino con rotazione idraulica e deflettore inclinabile. La nuova macchina è stata fornita dotata di catene König modello DR. La VF 5.63C è inoltre omologata per la circolazione stradale in abbinamento con una lama da neve a vomere già in possesso del comune, appositamente modificata per un uso alternativo con la pala e una terna da loro posseduta. VF Venieri 5.63C in raffronto alla sorella 4.63H Due sono i modelli Venieri preposti all'applicazione di una turbofresa di buone prestazioni per le zone montane a forte innevamento: la VF 4.63H e la VF 5.63C. Entrambe si contraddistinguono per un ingombro limitato in larghezza e per una motorizzazione di adeguata potenza conforme alle norme antinquinamento Tier 4i, ma senza utilizzo dell'additivo AD Blue.

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Capacità benna (m3) Carico ribalt. articolata (kg) Peso (ton) Potenza (kW) Marca motore Nuove emissioni in applicazione 2017 secondo Direttiva CE/98-68 Sistema di filtrazione emissioni Alimentazione aria Iniezione Imp. idraulico portata (l/m) Pressione (Mpa) Trasmissione Marce (n°) Velocità traslazione (km/h) Differenziale assali con autobloccante proporzionale automatico Freni Pneumatici Passo (mm) Forza di strappo (daN) Cinematismo benna Max alt. perno b. (m) Larghezza macchina (m) Pressione acustica in cabina LpA

Gli assali per la versione "mountain" del modello 5.63C, entrambi, sull'anteriore e sul posteriore, sono dotati di un dispositivo antislittamento con un autobloccante proporzionale automatico e di un impianto frenante a bagno d'olio, oltre ad un freno di soccorso automatico negativo a inserimento automatico. Le cabine sono progettate con un'altezza ridotta di 2.760 mm, ove con l'aria condizionata, fino a 2,70 m. L'impianto di climatizzazione è progettato per le condizioni estreme di sbrinamento così come le luci di lavoro sono disponibili con luce a LED.

VF 4.63H 1 4.200 5,4 53 Yanmar

VF 5.63C 1,1 4.400 5,8 58 DEUTZ

TIER 5 READY Stage IIIB- Tier 4i Filtro antiparticolato DOC catalizzatore ossidante naturale turbo common rail common rail a controllo elettronico a controllo elettronico 70/100 HF 90/115 HF 23 23 Hydrostatic Hydrostatic 2+2 4+4 30 40 Di serie su entrambi: Di serie su entrambi: 2 limited slip 2 limited slip multi oil disc multi oil disc su entrambi gli assali 16/70x20 405/70 R 20 2.275 2.275 5600 6400 Z Z 3,26 3,36 2 2,1 74 75 dB (A)

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CARBURANTI

Cisterne a norma di legge con Emiliana Serbatoi: i nuovi Tank Fuel nel rispetto della normativa sul bacino al 110%

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Gli erogatori metallici adeguati al decreto ministeriale di novembre 2017 da parte di una storica azienda presente sul MePa e che vanta le principali certificazioni e omologazioni italiane e internazionali I nuovi Tank Fuel con bacino di contenimento al 110% sono entrati nella gamma di Emiliana Serbatoi, arricchendo l'offerta di prodotti ma soprattutto adeguandola a quanto stabilito dal Ministero dell'Interno in materia di erogatori - distributori di carburante. Il decreto ministeriale del 22 novembre 2017, entrato in vigore il 5 gennaio 2018 dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, ha definito infatti i nuovi criteri del settore della distribuzione e utilizzo del carburante a uso

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privato; e, in particolare, aggiornandolo per quanto riguarda la produzione dei serbatoi metallici. Dalla normativa, che imprime una svolta storica al settore, si evince in primo luogo che gli erogatori - distributori metallici monoparete devono adesso possedere il bacino di contenimento con volume pari al 110% della capacità geometrica del serbatoio: un discorso che riguarda da vicino i Tank Fuel di Emiliana Serbatoi, cisterne in acciaio al carbonio omolo-

gate per lo stoccaggio e l'erogazione di gasolio. Se in precedenza il bacino era realizzato con capacità pari al 50% o al 100% del volume nominale del serbatoio, ora, a seguito dell'introduzione del recente provvedimento ministeriale, il bacino stesso deve prevedere necessariamente una capacità del 110%. Oltre alla presenza di quattro zanche di ancoraggio al terreno e dello sfiato ad altezza di 240 centimetri dal calpestio. Di conseguenza la linea Tank Fuel di Emiliana Serbatoi è stata ridisegnata e adeguata a tutte le capacità esistenti, ovvero 490, 1.000, 1.300, 2.400, 3.000, 5.000, 6.000, 7.000 e 9.000 litri, rinnovando e rilanciando in aderenza alle normative - un prodotto che da anni rappresenta uno dei principali successi dell'azienda di Campogalliano di Modena. Un marchio presente anche sul MePa, il Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione del Ministero dell'economia e delle finanze. Emiliana Serbatoi è azienda certificata UNI EN ISO 9001:2008 e, oltre alla garanzia legata della presenza nella White List della Prefettura di Modena, vanta le approvazioni e omologazioni rilasciate dai Ministeri italiani competenti in materia e da enti accreditati a livello internazionale con TUV e Bureau Veritas. Inoltre ha ottenuto la valutazione positiva massima rilasciata dalla CRIF Rating Agency CRIBIS D&B, accreditata dall'organismo riconosciuto a livello internazionale D&B Worldwide network and Dun & Bradstreet. Infine nel proprio catalogo ospita numerosi prodotti con omologazione ADR e marcati ONU. Tornando al provvedimento ministeriale di novembre 2017, esso amplia inoltre e include l'installazione dei Tank Fuel, sempre nell'ambito dell'uso privato, a tutte le attività merceolo-

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giche; mentre in precedenza la possibilità di utilizzo era limitata alle sole attività di azienda agricola, cave, cantieri e autotrasporto. Quindi in buona sostanza per acquistare e utilizzare un Tank Fuel sarà sufficiente possedere una partita Iva. In più, osserva il decreto, sarà possibile installare gli erogatori - distributori di carburante, per singola attività economica, sino a un massimo di 45 metri cubi ottenuti con cisterne (appunto i Tank Fuel) con capacità massima per singolo serbatoio di 9.000 litri. Come noto Emiliana Serbatoi, operando in settori diversificati quali edilizia, agricoltura, oil&gas, costruzioni, 3 militare e governativo, trasporti, soccorsi in caso di calamità e risposte immediate alle necessità dei clienti, ha acquisito una reputazione come leader in Italia e in Europa nella progettazione, produzione e fornitura ai clienti sia nei mercati europei sia globali di serbatoi e sistemi di stoccaggio, trasporto e distribuzione del carburante, oltre che per i sistemi di controllo e di gestione dei rifornimenti. L'azienda guidata da Gian Lauro Morselli tra l'altro, proprio nel 2018, compirà 35 anni di vita e si sta apprestando a ultimare i lavori nel nuovo capannone che raddoppierà gli stabilimenti aziendali di Campogalliano, alle porte dell'A22. "Rivedendo i Tank Fuel ci siamo subito adeguati alle nuove normative - commenta il responsabile vendite Italia, Gian Franco Mercati - e nel volgere di pochi giorni siamo stati in grado di offrire alla nostra clientela i nuovi serbatoi con bacino di contenimento al 11 0 % . Naturalmente siamo a disposizione per ogni chiarimento relativo all'introduzione del decreto". 1. 2. Tank Fuel con bacino 110 3. Prodotti Emiliana Serbatoi 4. Gian Lauro e Giancarlo Morselli 5. Stabilimenti di Campogalliano

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Emiliana Serbatoi Nata nel 1983 per volontà di Giancarlo Morselli e del figlio Gian Lauro, Emiliana Serbatoi oggi conta circa 75 dipendenti, un giro d'affari di oltre 20 milioni di euro, di cui il 50 per cento realizzato all'estero, e due sedi produttive. La prima è a Campogalliano (MO), con quattromila metri quadrati coperti (che diventeranno ottomila grazie alla costruzione di un secondo stabilimento ancora in corso d'opera che verrà inaugurato entro l'autunno) ed è anche sede amministrativa. La seconda si trova a San Donà di Piave, in provincia di Venezia. L'azienda è controllata al 100 per cento dalla famiglia Morselli, e Gian Lauro ne è da tempo il presidente. Emiliana Serbatoi realizza serbatoi di tutti i tipi e di tutte le dimensioni, la maggior parte dei quali in acciaio e in materiale plastico come il polietilene, nonché sistemi di stoccaggio che trovano applicazione in numerosi settori (agricoltura, edilizia, movimento terra, cantieristica in genere, garage equipment), senza dimenticare i dispositivi tecnologici che consentono di sovrintendere alla gestione dei carburanti. Leader di mercato tanto in Italia quanto in Europa, con una quota costantemente in crescita oltreoceano, Emiliana Serbatoi investe risorse considerevoli in ricerca e sviluppo. Lo dimostra il fatto che l'azienda riesce a sfornare tra i cinque e i dieci nuovi prodotti all'anno, con soluzioni tecnologiche avanzate che, supportati da una rete commerciale capillare, trovano apprezzamento ovunque nel mondo. L'azienda modenese è inoltre attrezzata per garantire il servizio di verifica periodica prevista per i serbatoi trasportabili (Gir) ai sensi dell'accordo internazionale Adr (European Agreement concerning the international carriage of dangerous goods by road). L'intesa, siglata a Ginevra nel 1957, regolamenta il trasporto su strada di merci pericolose e il testo viene aggiornato ogni due anni.

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VERDE

Green Climber di MDB vince due premi per l'innovazione a Fieragricola GHERARDO MARCHELLI

Tra i riconoscimenti assegnati nel corso della 113a edizione di Fieragricola, storica rassegna di Veronafiere, svoltasi all'inizio di febbraio, MDB ha vinto due "premi innovazione" per i suoi portattrezzi radicomandati Green Climber. Il premio innovazione nasce dalla collaborazione tra Fieragricola e L'Informatore Agrario, e durante la 113a rassegna internazionale del settore primario sono state svelate e assegnate le "foglie dell'innovazione",

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riconoscimento appunto istituito da Veronafiere e dal settimanale specializzato, per valorizzare le innovazioni nel settore agricolo e già trasferite sul mercato a partire dal 1 gennaio 2017. Riservato alle 1.000 aziende espositrici di Fieragricola 2018, il Premio Innovazione valuta, attraverso una commissione specializzata esterna, sia i nuovi prodotti così come le evoluzioni tecniche e tecnologiche di quelli già esistenti, purché si tratti di

un miglioramento efficace per resa, sostenibilità ambientale, efficienza tecnica e qualità. Le due foglie dell'innovazione che MDB ha meritato hanno visto le applicazioni del loro portattrezzi radiocomandato con l'atomizzatore e con il rasaerba interfilare; naturalmente sono applicazioni agricole, vista la tematica del premio e della fiera, ma sottolineano la versatilità di questi potenti portattrezzi cingolati radiocomandati che si prestano ai più svariati usi in tutti i campi, permettendo all'operatore di lavorare con la massima visibilità da una postazione in totale sicurezza con un attrezzo contenuto e agile che può infilarsi ovunque. L'utilizzo di Green Climber con il rasaerba interfilare vede il portattrezzi MDB attrezzato con braccio telescopico dotato di testata con 2 dischi rasaerba interfilari ad azionamento automatico per pulire perfettamente intorno ai pali con velocità e senza stress per le piante. Quest'attrezzatura, sebbene progettata per effettuare lo sfalcio intorno a piante o ai filari di vitigni, si presta egregiamente al taglio erba sul bordo strada e sotto i guard-rail, al posto dell'utilizzo di attrezzature operate manualmente come i decespugliatori. La velocità e la produzione che si ottengono con il rasaerba interfilare di Green Climber è notevolmente superiore rispetto all'utilizzo dei decespugliatori manuali e di conseguenza i costi operativi si riducono. Il vantaggio però non è solo di carattere economico: la sicurezza intrinseca di Green Climber radiocomandato riduce finanche annullando i rischi derivanti dall'utilizzo di attrezzature manuali, come appunto i decespugliatori. Il bracco, inoltre, dotato di snodi e di allungamento telescopico, consente di lavorare sia su terreno in piano che inclinato, come canali o limiti stradali, e, grazie agli snodi inte-

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grati, può anche lavorare in verticale e fungere da rasasiepe. Il controllo del braccio e della testata sono precisi in quanto l'operatore con il telecomando a distanza riesce a controllare i movimenti del trattore e le funzioni del braccio con estrema precisione. I due dischi consentono una larghezza di taglio fino ad 1 metro. La giuria ha riscontrato i seguenti motivi d'innovazione e vantaggii per

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l'utilizzatore: l'operatore lavorando a distanza adeguata riesce a controllare e a direzionare il braccio al meglio riducendo i tempi morti ed ottimizzando la produzione. In caso di terreni accidentati l'operatore non subisce stress o rischi; i tempi lavorativi sono molto più bassi rispetto alle tecniche tradizionali con decespugliatori manuali; facilità e semplicità d'uso; non danneggia la pianta; può essere

utilizzato anche per taglio sotto guard-rail o lungo staccionate. L'utilizzo di Green Climber con l'atomizzatore vede appunto un trattore cingolato con atomizzatore per trattamenti antiparassitari senza che l'operatore sia esposto al contatto diretto del prodotto fitosanitario, in quanto il mezzo non è guidato dalla cabina sopra la macchina, ma con telecomando e da un'adeguata distanza di

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sicurezza. Il radiocomando ha un raggio di azione di 150 metri e controlla i movimenti del trattore e le funzioni dell'atomizzatore. L'innovazione e i vantaggi per l'utilizzatore riscontrati dalla giuria sono che l'operatore lavorando a distanza di sicurezza non è in contatto con l'aerosol di fitofarmaci e non corre rischi di inalazione né tantomeno si sporca o si bagna. Inoltre avendo una visione del campo operativo più ampia l'operatore decide se aumentare o diminuire l'irrorazione o la velocità di avanzamento, di conseguenza c'è un'ottimizzazione del trattamento e dei relativi costi. Non da meno la facilità e semplicità d'uso. La gamma di Green Climber si compone di diversi modelli con motorizzazioni da 25 fino a 60 HP. Dal più compatto F300pro fino ad arrivare all'LV 600 che ha ben 240 Nm di coppia. I motori hanno un sistema di lubrificazione che garantisce la perfetta funzionalità del motore anche in pendenze di 60° in qualsiasi direzione. La piastra di aggancio dell'attrezzo può traslare lateralmente per operare fuori dall'ingombro dei cingoli; questa caratteristica presenta due vantaggi: - consente di usare il trincia in zone dove la macchina non può arrivare come: in prossimità di canali di scolo, vicino a muri, sotto strutture metalliche più basse della macchina (impianti fotovoltaici e simili, alberi a basso fusto...); - bilancia la macchina quando si lavora in pendenze estreme: spostando a monte il peso dell'attrezzo si abbassa il baricentro e si migliora la trazione. Tutti i movimenti della macchina sono effettuabili con il radiocomando ad elevato raggio di azione. Nella realizzazione della macchina alla MDB è stata prestata molta attenzione ai particolari: luci anteriori, gancio traino, doppio filtro aria, serbatoio carburante di grandi dimensio-

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ni, rollbar, cofano protettivo, carica batterie per radiocomando a bordo macchina, componenti elettroniche e meccaniche di facile accesso e manutenzione. Ma soprattutto, motori già in regola con le future normative antinquinamento. Grazie alle prestazioni notevoli, alla facilità di utilizzo e all'affidabilità dei robot, MDB sta ottenendo enormi risultati di vendita sia in Italia che all'estero. La rete di importatori copre

tutta l'Europa, la Russia, il Medio Oriente, fino ad arrivare in Australia. Inoltre, grazie ai motori che rispettano le severe normative Californiane EPA e Tier4, i robot MDB sono distribuiti anche in America MDB annovera tra i propri clienti società di gestione autostradali, enti comunali e pubblici, imprese di manutenzione stradale e operatori nel settore manutenzione del verde; sia italiane che straniere.

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VIABILITA' INVERNALE

Trattori Steyr in azione a Kulm: connubio fra sicurezza e tradizione

In qualità di specialista della tecnologia all'avanguardia per la manutenzione urbana orientata al cliente, anche per il 2018 Steyr mette a disposizione quattro trattori per il servizio invernale. Dopo una pausa di un anno, dal 12 al 14 gennaio 2018 la Coppa del Mondo di salto con gli sci si svolge di nuovo a Kulm e anche i trattori Steyr partecipano attivamente: attorno al più grande trampolino naturale per il volo con gli sci, "il Kulm", garantiscono una sicurezza ottimale sui percorsi e le vie di accesso. "Da oltre 70 anni il Kulm suscita entusiasmo e al tempo stesso è un biglietto da visita per l'Austria. Il nostro partner Steyr Traktoren è una tradizione esattamente come il salto dal trampolino con gli sci a Kulm. Nel ruolo di capo dell'organizzazione di questa manifestazione di salto dal trampolino, desidero ringraziare i responsabili dell'azienda Steyr Traktoren, in particolare nella persona di Andreas Klauser, per la magnifica collaborazione. Se il tempo impazzisce, non sarebbe pensabile realizzare questa manifestazione senza i caricatori e i trattori così ben equipaggiati. Queste macchine hanno un campo di applicazione molto versatile, che va dalla pulizia dei grandi parcheggi, degli spazi destinati agli spettatori nello stadio, al trasporto di merci di vario genere fino al supporto della produzione TV. Una situazione vantaggiosa. In veste di sponsor e partner di rilievo, Steyr Traktoren contribuisce all'ennesima potenza a diffondere un'immagine positiva del nostro paese con questo evento organizzato

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a Kulm", dichiara Hubert Neuper, responsabile dell'organizzazione OK. Già parecchi giorni prima della gara i trattori Steyr sono entrati in azione per il servizio invernale nei pressi di Kulm. "Con un 4110 Multi e un 4120 Multi, un 6165 CVT e un 4125 Profi CVT eravamo attrezzati al meglio per poter agire con flessibilità. Abbiamo potuto dare dimostrazione non solo delle capacità straordinarie dei nostri trattori, ma al tempo stesso abbiamo reso evidente anche il nostro impegno sociale", ha affermato Josef Penzinger, Marketing Manager presso Steyr Austria. Profi per la manutenzione urbana con high-tech ad alte prestazioni Alla vigilia della Coppa del Mondo di salto con gli sci, anche quest'anno come già in quelli passati, gli esperti di manutenzione urbana di Steyr, in collaborazione con gli organizzatori, hanno elaborato un sistema per il servizio invernale completo attorno a Kulm. "Questo sistema prevedeva non solo l'addestramento del personale di servizio locale, ma anche la messa a disposizione in collaborazione con il nostro partner Hydrac di spazzaneve, spargisale, caricatori frontali e cassoni posteriori, che all'occorrenza è stato possibile impiegare con i nostri trattori", ha

riferito Penzinger. Al di là dell'impiego a Kulm, la gamma di trattori Steyr offre la macchina giusta per qualsiasi attività. Le potenze sono comprese fra 56 e 300 CV. Per enti municipali, agricoltori e silvicoltori o altri utilizzatori i trattori Steyr si impongono nell'uso quotidiano per l'ottima produttività, l'affidabilità, la facilità di impiego e per il consumo estremamente efficiente del carburante e le emissioni ridotte. Impegno sociale con un occhio alla potenza Oltre ai trattori Steyr, anche Case Construction, come membro della famiglia CNH Industrial, supporta gli interventi che preparano la Coppa del Mondo di salto con gli sci a Kulm. Per il servizio invernale come pure per i lavori di allestimento e disallestimento prima e dopo la gara viene impiegato un caricatore su ruote di Case Construction. Per CNH Industrial, come per Steyr, quello nel sociale, per esempio con il supporto di eventi sportivi, rientra già da tempo negli impegni quotidiani. "Se supportiamo eventi come la Coppa del Mondo di salto con gli sci con il servizio invernale mediante i nostri esperti motorizzati in manutenzione urbana, contribuiamo non solo alla sicurezza dell'organizzazione della gara, ma possiamo anche mettere in rilievo le prestazioni dei nostri trattori nel servizio invernale. Non era pertanto in discussione la nostra riconferma nel supportare la Coppa del Mondo di salto con gli sci 2018 a Kulm", ha spiegato Rudolf Hinterberger, Business Director di Steyr. 19


VIABILITA' INVERNALE

Aebi Schmidt per le province della Regione Abruzzo

La Regione Abruzzo nell'ambito del progetto a sostegno delle Ammi ni strazioni Provinciali competenti sulla manutenzione stradale, che, a causa delle scarse risorse economiche delle stesse, negli ultimi anni aveva limitato le sostituzioni nonché le manutenzioni delle macchine per la gestione della viabilità invernale, ha finanziato la fornitura da parte di Aebi Schmidt Italia di due Mercedes-Benz Unimog U427 equipaggiati con lama sgombraneve a settori per alto innevamento Schmidt Tarron MS30.1 e spandisale a doppia coclea e tramoggia ribassata Schmidt Stratos F20K, da destinare alle province di Teramo e Chieti. Grazie al perfetto binomio di tali allestimenti con gli Unimog, certificati dalla stessa Mercedes-Benz, che ha qualificato Aebi Schmidt come Expert

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Partner, è garantito il massimo livello di performance, ergonomia e funzionalità a vantaggio della qualità del servizio e della sicurezza dell'operatore. Lo spargisale Schmidt Stratos F20K con capacità di 2 m 3 a tramoggia ribassata è dotato di un doppio sistema di estrazione per mezzo di due coclee, che consente maggior manovrabilità per effetto del baricentro basso ed un'ottima visibilità posteriore grazie al design ribassato della tramoggia. Il tutto azionato dall'idraulica

del veicolo. Il design perfettamente ottimizzato con componenti modulari tra loro consente inoltre di personalizzare la macchina in molteplici configurazioni per rispondere al meglio alle diverse condizioni operative. Sono disponibili due tipologie di installazione: la prima con telaio integrato nella tramoggia per essere appoggiato sul pianale del cassone, come nel caso della presente fornitura, oppure con telaio con punti di fissaggio alle quattro sfere del cassone, entrambe adatte per piedi di appoggio registrabili ed estraibili. Il sistema di estrazione a doppia coclea con coclee a passo variabile consente lo svuotamento uniforme della tramoggia e la macchina è dotata anche di tegolino di protezione sopra ciascuna coclea e griglie di vaglio. Entrambe le coclee sono azionate da motori idraulici fissati a riduttori meccanici. Il gruppo di spargimento con disco in acciaio inox è disponibile in due tipologie per una larghezza di spargimento da 2 a 10 m, come quello fornito, oppure da 3 a 12 m, tutti con regolazione simmetrica/asimmetrica dello spargimento. L'intero gruppo, particolarmente compatto, è facilmente ripiegabile in trasferimento con fermo meccanico e sensore di sicurezza. Il condotto convogliatore dove scorre il materiale diretto al disco, chiuso su tutti i lati, è facilmente regolabile in altezza ed è realizzato in acciaio inox. La copertura del disco di spargimento è in materiale plastico

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flessibile e resistente agli urti. A richiesta lo spargitore può essere accessoriato con dispositivo umidificatore composto da cisterne laterali per la soluzione, realizzate in polietilene antiurto e pompa della soluzione dotata di sistema di sicurezza per la disattivazione automatica in caso di mancanza di soluzione. I comandi di ultima generazione, ergonomici e completamente sviluppati da Schmidt Evolution Line possono essere anche di tipo wireless ed integrati con alcuni accessori particolari quali il dispositivo ThermoLogic per il monitoraggio della temperatura tramite sensore ad infrarossi ed il dispositivo AutoLogic per lo spargimento automatico con sistema di navigazione GPS. Gli spargisale Stratos per Unimog sono disponibili con diverse capacità e configurazioni, a seconda del tipo di utilizzo e del modello di veicolo cui sono destinati. La lama a 3 settori Tarron MS30.1, da 3 m di lunghezza, progettata per alto innevamento è estremamente robusta e soddisfa i più elevati requisiti tecnici per qualità di pulizia e capacità di evacuazione, sia su strade ad alta percorrenza, dove si lavora in velocità, che su quelle di montagna tortuose e irregolari. Tarron è particolarmente indicata dove è richiesto uno sgombero aggressivo ed è progettata per rimuovere grandi quantità di neve anche compatta o ghiacciata. La grande capacità di evacuazione consente di lanciare la neve anche a parecchi metri di distanza per mezzo della particolare curvatura dell'alerone, appositamente concepita per questo utilizzo, dove, oltre agli elementi in acciaio, la curvatura è completata da rialzi in poliuretano robusti ed allo stesso tempo flessibili per evitare rotture. Ciascun settore della lama è collegato al telaio con quattro bielle, realizzate in materiale sintetico resistenti alle deformazioni, che ruotano su boccole in poliuretano, così da garantire il perfetto movimento di ciascun settore indipendente l'uno dall'altro in caso di

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urti o malformazioni della strada. Tale sistema, unitamente ad un inserto in poliuretano tra il coltello di raschiamento e ciascun settore della lama, permette un ottimo superamento ostacoli, tanto che ogni settore in modo indipendente può assorbire l'urto e sormontare gli ostacoli evitando qualsiasi danno. Una grossa molla di richiamo assicura il ritorno di ciascun elemento nella corretta posizione di lavoro una volta superato l'ostacolo. La realizzazione delle bielle e delle boccole con materiali sintetici contribuisce a ridurre anche il livello di vibrazioni e rumore, così, uniti agli elementi in poliuretano inseriti tra col-

tello ed alerone, permettono una guida sicura e silenziosa oltre ad un maggiore comfort dell'autista. La rotazione della lama per lo scarico della neve a destra o sinistra è assicurata grazie all'utilizzo di due potenti pistoni idraulici a doppio effetto. Il dispositivo di sollevamento, con un terzo pistone doppio effetto, collegato alla piastra in soli tre punti, consente di sollevare e abbassare la lama senza creare alcuna tensione nei circuiti. La serie Tarron, disponibile in varie lunghezze con 3 o 4 settori, è anche dotata di piastra attrezzo con attacchi regolabili in altezza per facilitare il montaggio sui vari veicoli.

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AEROPORTI

La tecnologia Fresia al servizio degli aeroporti

L'avvicinarsi della stagione invernale obbliga tutti gli aeroporti, ove il rischio di precipitazioni nevose è elevato, a predisporre un proprio piano di emergenza neve per programmare in anticipo le attività specifiche in caso di emergenza, tra cui, ad esempio, operazioni di sgombero neve e trattamento delle superfici di volo, dei piazzali e delle aree di movimento degli aeromobili, e tutte le operazioni di sghiacciamento degli aeromobili con obiettivo primario di garantire la sicurezza operativa dello scalo. Il successo delle operazioni di sgombero neve dipende da diversi

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fattori. Tra i più importanti sicuramente è avere mezzi sgombero neve efficienti ed adeguati per le effettive condizioni meteorologiche. Una neve con peso specifico di 500/600 kg al metro cubo va trattata in modo diverso da una neve con peso di 300 kg al metro cubo. In quest'ultimo caso il classico sgombraneve con lama ha uno scarso effetto, poiché la neve è polverosa e si rideposita subito dopo il passaggio del mezzo. Occorre quindi usare i mezzi speciali, tipicamente aeroportuali, dotati di una potente soffiante che aspira la neve dalla pavi-

mentazione e la scaglia lontano, oltre il bordo pista. Negli anni '80 Fresia per prima ha sviluppato, su richiesta dell'Aeronauti ca Militare Italiana, per la pulizia delle piste aeroportuali, un veicolo speciale che includeva in un unico mezzo la lama, la spazzola rotante in posizione centrale e la ventola soffiante. L'uso combinato di queste tre attrezzature permette la pulizia completa della pista garantendo il ripristino del coefficiente di attrito richiesto. Fresia ha continuato a sviluppare negli anni il prodotto realizzando mezzi di differenti dimensioni e solu-

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zioni (modello doppia spazzola anteriore e centrale) sempre all'altezza delle più stringenti esigenze degli scali aeroportuali, tenuto conto dell'incremento del traffico aereo. Fresia ha introdotto con successo i propri prodotti nei maggiori mercati nazionali ed internazionali annoverando tra i suoi clienti aeroporti in Alaska, Canada, Stati Uniti, Nor vegia, Italia, Sud America, Russia, Corea del Sud, Cile, Mongolia, Bulgaria, Romania, Turchia... Il 2017 ha visto la ditta Fresia confermarsi nuovamente nel mercato italiano con i nuovi modelli di spazzole aeroportuali in configurazione compatta e trainata, chiudendo l'anno con l'aggiudicazione di contratti di fornitura sia per l'aeroporto Aeroporto Internazionale di Torino Caselle, che di Bologna. Per l'aeroporto internazionale di Torino il prodotto offerto è una spazzola aeroportuale concepita su autotelaio Iveco Trakker AD190 T36W 4x4 Hi-Land Euro VI opportunamente modificato per l'installazione della spazzola rotante in posizione centrale. Grazie ad un disegno compatto ed una grande manovrabilità consente veloci e sicure operazioni di sgombero neve sulle piste aeroportuali. Sulla parte anteriore del veicolo è installata una piastra portattrezzi per l'aggancio di una lama a 6 settori (anch'essa di produzione Fresia). Nella parte centrale è alloggiato un rullo spazzante orientabile a destra e sinistra, mentre posteriormente all'asse posteriore è montata una soffiante con possibilità di orientare il getto a destra o sinistra mediante due camini. La spazzola aeroportuale semovente

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è dotata di due motori endotermici a ciclo diesel conformi alle normative vigenti CEE riguardanti le emissioni inquinanti e la rumorosità. Nel caso specifico la spazzola aeroportuale monta due motori endotermici Iveco del medesimo modello: il primo, per la trazione, omologato Euro 6, mentre il secondo (ausiliario) per impiego off road (macchine operatrici) omologati TIER 4B/ STAGE IV capace di sviluppare una potenza di 330 kW. Per l'aeroporto di Bologna, la ditta Fresia ha invece offerto una spazzola aeroportuale in configurazione trainata realizzata su trattrice Iveco Trakker AD 190T41 4x4 Euro VI. Quello che spicca maggiormente in questo veicolo sono le dimensioni delle attrezzature. Sulla parte anteriore del veicolo (motrice) è montata una lama a 8 settori "ripiegabile" larga 8,8 m. Nella parte centrale del semirimorchio è alloggiato un rullo spazzante da 6,7 m orientabile a destra e sinistra rispetto alla posizione longitudi-

nale di trasferimento. Davanti all'asse del semirimorchio è collocata una soffiante con possibilità di orientare il getto di aria a destra o sinistra mediante due camini convogliatori. Le dimensioni e la potenza di questo veicolo permettono di ottenere delle incredibili performance e garantire un'ottima pulizia della pista. La particolarità dell'azienda, nonché la chiave della sua longevità, sta proprio nella produzione, realizzata completamente al proprio interno. Ogni componente (telaio, gruppi meccanici, ponti...) viene creato in proprio, caratteristica che produce due enormi vantaggi: una grande flessibilità, con la possibilità di scegliere tra svariate configurazioni ed opzioni per rispondere al meglio alle diverse richieste; in secondo luogo, la disponibilità dei ricambi per oltre 10 anni, un aspetto non da poco, se si considera che sono ancora in servizio degli sgombraneve del 1975.

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PORTATTREZZI

MI&P srl: un altro Multicar M31 per il Verbano

Una cittadina ai piedi delle Alpi. La necessità di eseguire interventi sia nelle strade del centro storico che nelle varie frazioni dislocate sul territorio comunale, affrontando vie di piccole dimensioni caratterizzate da passaggi obbligati preclusi agli autocarri classici di dimensioni superiori. La necessità di disporre di un veicolo affidabile, di alta qualità che garantisca un luogo di lavoro ideale, efficace, confortevole e sicuro. Sono questi i presupposti che hanno portato il Comune di Gravellona Toce, in provincia di Verbania, ad acquistare un veicolo Hako Multicar M31. Solo 1,65 metri di larghezza ed un passo di 2.450 mm permettono infatti di poter transitare agevolmente in spazi contenuti, che siano interni ai paesi, nelle aree più periferiche o ancora in fuoristrada.

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Ma di piccole dimensioni non vuol certo dire non potente: il motore FPT Iveco da 3.000 cc di cilindrata conforme alla normativa Euro VI con 150 CV di potenza garantisce infatti ottime prestazioni anche a pieno carico. I veicoli Multicar vengono concepiti fin dalla progettazione per essere dei mezzi compatti da trasporto ma anche e soprattutto dei portattrezzi. Ecco allora che le predisposizioni fanno la differenza, facilitando l'operatore nelle attività di aggancio, sgancio e gestione delle attrezzature. Posteriormente un cassone ribaltabile trilaterale con sponde in alluminio con apertura superiore ed inferiore, permette di trasportare tutto il materiale necessario per i vari cantieri comunali che sia merce su pallet o sfuso come ad esempio ghiaietto o inerti in genere.

Lo stesso cassone risulta poi ideale come base di appoggio per attrezzature (ad esempio lo spargisale) che potrà essere fissato sfruttando i ganci interni a "scomparsa". Anteriormente la piastra Unilift (con sollevamento integrato) permette di agganciare le varie attrezzature frontali come ad esempio lo sgombraneve. Un impianto idraulico autonomo completo di distributore elettroidraulico con comandi Can Bus permette di erogare i flussi oleodinamici necessari alle attrezzature tramite le connessioni anteriori, posteriori e centrali. Anche a livello di telaio e trasmissione meccanica, il veicolo M31 racchiude le peculiarità Multicar: telaio in longheroni di acciaio imbullonati con possibilità di torsione e completamente trattato con ciclo di cataforesi per proteggerlo dalla corrosione;

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sospensioni anteriori indipendenti che donano al veicolo un comfort unico e capacità off road ineguagliabili da sistemi alternativi a balestra. Posteriormente balestre progressive per meglio gestire i carichi che possono arrivare a quasi 3.000 kg. Motore arretrato che distribuisce al meglio le sollecitazioni al telaio e ai ponti, condizione ideale anche per avere la massima stabilità in qualunque condizione di utilizzo. Il cambio a 5 rapporti viene abbinato - nelle versioni 4x4 - ad un sistema di riduzione che permette fasce di avanzamento da 600 m/h fino a 90 km/h nella versione N2 come quello acquistato dal Comune di Gravellona Toce. Grazie a questo, si potrà sempre individuare l'avanzamento ideale per l'attività da svolgere, senza causare particolari sollecitazioni e consumi alla frizione. La sicurezza della macchina è argomento molto importante in casa Hako Multicar: ecco allora il sistema frenante realizzato con 4 freni a disco autoventilanti, sistema modulazione di frenata e antipattinamento ABS a 4 canali. Anche la cabina di guida ha ottenuto riconoscimenti da enti che certificano la sicurezza dei veicoli, prerogativa irrinunciabile per la Casa Tedesca. L'intelaiatura realizzata in profilati di acciaio, viene rivestita da pannelli in fibra composita esente da corrosione, molto importante soprattutto quando il veicolo è destinato ad attività antighiaccio con spargimento di cloruri. Le pannellature poi risultano composte da materiale termo e fonoassorbente. La superficie vetrata molto ampia e presente anche nella parte bassa delle portiere, il sistema di aerazione con numerosi erogatori, la distribuzione ergonomica di tutti i comandi, permettono di avere sempre tutto sotto

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controllo senza distrarsi dalla conduzione del veicolo. Anche le attrezzature comprese nella fornitura prevedevano caratteristiche tecniche molto precise e professionali che MI&P ha appieno soddisfatto con la fornitura di macchine realizzate da Fiedler, allestitore ufficiale dei veicoli Multicar e anch'esso distribuito in Italia dalla società bolognese. Come sgombraneve è stata applicata una lama a geometria variabile FKP 1710: grazie alla possibilità di configurare nelle varie posizioni i due scudi, risulta perfetta per eseguire sia sgombero neve lungo le strade con scarico sia a destra che a sinistra rispetto al senso di marcia, ma anche per allargamenti, piazze, parcheggi e luoghi simili dove occorre raccogliere la neve in un punto preciso. Grazie ad un efficace sistema di superamento ostacoli con riarmo automatico, si potrà operare tranquillamente anche in presenza di tombini, cordoli, marciapiedi..., senza causare danneggiamenti o condizioni di pericolo. L'utilizzo di acciai speciali permette di contenere il peso della macchina ma non la robustezza della struttura. Il sistema di aggancio in abbinamento alla piastra unilift è veramente molto intuitivo, semplice e rapidissimo da eseguire. Lo spargisale posteriore è della serie FSS, caratterizzato da una tramoggia ribassata che garantisce svariati vantaggi operativi: a parità di capacità di contenimento materiale, infatti, l'altezza della tramoggia è nettamente inferiore e questo facilita le operazioni di carico. Inoltre il baricentro inferiore aumenta notevolmente la stabilità della macchina anche nei percorsi più impegnativi. L'estrazione del sale avviene tramite una coclea posta sul lato della tramog-

gia; sull'altro lato viene realizzato un sistema di mescolazione del materiale che, mantenendolo sempre in movimento, non permette allo stesso di compattarsi anche in presenza di forte umidità e scarsa qualità del materiale da spargere. La parte superiore della tramoggia prevede una griglia di vaglio che evita l'ingresso di pietre o altri oggetti di grandi dimensioni, soprattutto se il carico avviene con l'utilizzo di pale meccaniche. A carico avvenuto, la tramoggia può essere chiusa con un telo in PVC. Tutta la gestione dei parametri di lavoro avviene tramite quadro co mandi in cabina: semplici ed intuitivi i due potenziometri che permettono di variare in continuo larghezza e grammatura dello spargimento, come anche l'attivazione dei gruppi ottici o dello scarico rapido del materiale rimasto nella tramoggia a fine intervento. Molto utile anche la dipendenza tachimetrica di cui è dotata l'attrezzatura: il quadro comandi viene collegato al sistema elettrico del veicolo da cui viene rilevata la velocità di avanzamento e in maniera automatica vengono mantenuti costanti i parametri di lavoro che l'operatore imposta. In questo modo si potrà rimanere concentrati alla guida durante lo spargimento, si otterrà un regolare trattamento antigelo su tutto il percorso effettuato e si ottimizzerà il consumo del materiale da spargere. Il gruppo posteriore dello spargisale è ribaltabile (con sistema che peraltro agevola l'operatore nel sollevamento) per poter eseguire eventualmente lo scarico rapido e per ridurre l'ingombro posteriore durante i trasferimenti con spargisale non operativo. Nel complesso la macchina risulta molto professionale, compatta ed agile, sia con gli allestimenti applicati che, ancor di più, senza attrezzature.

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TRASPORTI

Sicurezza, comfort e affidabilità automatiche: i trenini Dotto scelgono le trasmissioni Allison 1. Il Muson River in un parco tematico in Inghilterra. La trasmissione automatica Allison si presta meglio ad un'integrazione con le altre unità di controllo di bordo (come l'EDC motore) e ad implementare con una certa facilità varie funzioni volte a garantire la sicurezza operativa della macchina.

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Quando due leader si incontrano, non può che nascere una storia di successo. E' così che Dotto Trains, azienda di Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, leader mondiale nella produzione di trenini turistici, ha scelto per il proprio modello di punta, il Muson River, una trasmissione completamente automatica Allison. "La scelta degli automatici Allison per Dotto è stata dettata soprattutto dalle richieste provenienti dai mercati esteri, in cui questa tipologia di trasmissioni va per la maggiore," spiega l'ing.

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Fausto Rebuffoni, Amministratore Delegato di Ofira Italiana, distributore italiano di Allison, consultato nel 2012 per collaborare alla nuova versione "automatica" del Muson River 2x4. "Il comfort che una trasmissione automatica è in grado di offrire ai passeggeri ha anch'esso contribuito alla decisione di Dotto," ha aggiunto Rebuffoni. "Con un Allison non ci sono i rallentamenti e i sobbalzi tipici dei cambi marcia di un cambio manuale, soprattutto nei percorsi urbani."

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Dotto produce trenini turistici dal 1962, anticipando le tematiche ecologiche ora così diffuse (e necessarie) e proponendo una tipologia di trasporto alternativa e di gruppo. Sono oltre 2.500 i trenini Dotto che trasportano persone in tutto il mondo: dalla Nuova Caledonia al Messico, dal Giappone alla Tunisia, dalla Russia al Sud Africa. In alcune città europee come Erfurt (Germania) i trenini vengono addirittura utilizzati come metropolitane di superficie. Il modello di trenino più venduto, il Muson River 2x4, risulta maneggevole nelle vie strette dei centri storici e viene utilizzato largamente in parchi tematici, località turistiche e villaggi per vacanze. Il Muson River monta una trasmissione Allison Serie 2500 a 5 rapporti in abbinamento a un motore turbo diesel Euro 6 a 4 cilindri. A differenza dei cambi manuali o automatizzati, le trasmissioni Allison

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4. Le sorelle Sabrina e Ottorina Carraro, a capo dell'azienda. Ottorina racconta "Dotto Trains è un'impresa dai prodotti sostenibili, votata a un trasporto pubblico a bassissimo impatto ambientale."

dispongono della Continuous Power Technology™ che permette di trasmettere senza interruzioni la potenza del motore alle ruote, consentendo al conducente di concentrarsi sulla guida del trenino, cosa particolarmente importante nel traffico intenso, oppure in presenza di strade strette che complicano le manovre. Inoltre, la trasmissione automatica Allison si presta meglio ad un'integrazione con le altre unità di controllo di bordo (come l'EDC motore) e ad implementare con una certa facilità varie funzioni volte a garantire la sicurezza operativa della macchina. Per migliorare le prestazioni dei veicoli, le trasmissioni Allison hanno cambi marcia ottimizzati, in base al carico e al tipo di terreno, per aumentare in modo automatico i risparmi di carburante e dare potenza solo se necessaria. In modalità "economy" la trasmissione cambia a minori giri motore per risparmiare carburante e innesta marce superiori a velocità maggiori per un'accelerazione più potente

quando le condizioni del terreno e della strada lo richiedono. Ottorina Carraro, a capo dell'azienda assieme alla sorella Sabrina, racconta: "Siamo un'impresa dai prodotti sostenibili, votata a un trasporto pubblico a bassissimo impatto ambientale." E tra le priorità di Dotto Trains, oltre all'attenzione all'ambiente, c'è senz'altro la sicurezza dei passeggeri e l'affidabilità dei propri veicoli. 5. Con motore turbo diesel common rail Euro 6 Sicurezza e affidabilità da 150 HP, coppia massima 370 Nm a 1.320 che, grazie alla scelta di giri/min e 4 cilindri, il Muson River monta una Allison, sono destinate trasmissione Allison Serie 2500. a raggiungere il massiFondata nel 1915, Allison ha la sede mo livello possibile. Allison Transmission Inc. (Allison) è principale a Indianapolis in Indiana leader mondiale nel settore delle tra- (USA) e un organico di circa 2.700 smissioni automatiche per veicoli dipendenti in tutto il mondo. Con commerciali medi e pesanti e nei una presenza globale in 80 Paesi, sistemi di propulsione ibridi per auto- Allison ha sedi dislocate nei Paesi bus urbani. I prodotti Allison sono uti- Bassi, in Cina e in Brasile e stabililizzati in tutto il mondo in diversi seg- menti produttivi negli Stati Uniti, in menti di mercato inclusi autobus, rac- Ungheria e in India. colta dei rifiuti, antincendio, movi- La rete mondiale di Allison conta mento terra, distribuzione, difesa mili- circa 1.400 distributori e concessiotare e altre applicazioni speciali. nari.

2. Il Muson River di Dotto Trains al Parco Giardino Sigurtà di Valeggio sul Mincio (VR). Il trenino monta un Allison serie 2500 a 5 velocità. 3. Grazie alle ruote sterzanti e alla trasmissione automatica, il Muson River risulta maneggevole anche nelle vie strette dei centri storici e viene utilizzato largamente in parchi tematici, località di vacanza e villaggi turistici.

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ATTREZZATURE

Microforst rc: potenza massima con dimensioni minime

Le trinciatrici forestali di piccole e medie dimensioni sono ideali per la cura del sottobosco, per la rimozione di rami e cespugli e per la pulizia lungo sentieri, terreni incolti, prati e pascoli ricoperti di arbusti e vegetazione varia. Finora, la più piccola trincia forestale della gamma Seppi M. è stata la Miniforst, progettata per trattori con potenza tra 60 e 100 CV o con azionamento idraulico per mezzi idraulici con una capacità di 50 - 240 l/min a 150 - 350 bar. Se finora abbiamo parlato di Miniforst come il più piccolo modello di trincia forestale, oggi vogliamo correggere questa affermazione, perché "si può fare ancora più piccola!": ecco la nuova Microforst rc! Microforst rc (rc = radio controllato)

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completa la gamma di trinciatrici forestali di Seppi M. con un "peso piuma". Ma ciò non significa che ci sia meno potenza in questo pacchetto - al contrario! Grazie al design ottimizzato, compatto e basso, costruzione in acciaio AR400 ad alta resistenza all'usura, la Microforst rc sop-

porta la trasmissione delle stesse dimensioni e l'albero del rotore robusto come le trinciatrici più grandi. Tutto solo in un "pacchetto più piccolo" e di peso leggero: circa 350 kg (a seconda della larghezza di lavoro). Con una portata di 40 - 150 l/min, Microforst rc è ideale per i veicoli cingolati radio e telecomandati. Grazie a peso ridotto e baricentro molto vicino al punto di attacco, Microforst rc semplifica il lavoro e permette massima manovrabilità in pendenze ripide. Microforst rc è alimentato tramite un motore idraulico: Seppi M. offre diversi motori in base alle esigenze. Con una velocità di lavoro fino a 5 km/h Microforst rc trincia arbusti e legno fino a 15 cm di diametro. Sia le alte prestazioni che la nuova generazione di rotori brevettati rendono questa trincia forestale così efficiente. I rotori ottimizzati funzionano in modo decisamente potente. Vengono forniti con utensili fissi tipo Mini Duo con inserti in carburo di

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tungsteno di qualità particolarmente elevata. I supporti degli utensili sono resistenti all'usura, costruiti in acciaio temprato per garantire una lunga durata dell'albero rotore e per proteggere gli utensili. La sostituzione degli utensili è molto semplice, anche se il rotore è pieno di terra. Il rotore è particolarmente efficiente in combinazione con le controlame, anch'esse realizzate in acciaio temprato. Anche le slitte di supporto sono rinforzate e possono essere regolate in altezza a seconda del materiale e delle condizioni del terreno. Questo rende più sicuro il lavoro anche nei

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terreni pietrosi. Il cofano della macchina può essere aperto e chiuso idraulicamente per avvicinarsi meglio alle piante alte. La trinciatrice forestale Microforst rc è

disponibile nelle larghezze di lavoro da 125 e 155 cm. Dopo molti anni di esperienza, Seppi M. ha lanciato questo nuovo modello con le caratteristiche di una potente trincia forestale che, nonostante le dimensioni ridotte, garantisce alte prestazioni, efficienza, massima durata nel tempo e sicurezza sul lavoro. Perché "trinciatura" non dovrebbe significare per l'operatore solo lavoro, ma dovrebbe anche essere anche un divertimento. Quindi: "Scegli la qualità e divertiti con le trinciatrici Seppi M.!"

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PORTATTREZZI

100 anni di trattori John Deere

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14 marzo 2018 - 100 anni fa, in questo giorno, Deere & Company faceva il suo ingresso nel settore dei trattori. La più grande storia di successo nel settore delle macchine agricole è iniziata con il Waterloo Boy nel Midwest degli Stati Uniti. Oggi John Deere è il principale produttore mondiale di trattori agricoli e l'azienda produce trattori "intelligenti" in 12 stabilimenti in tutto il mondo. Nel 1918, l'acquisizione per 2,25 vano nel futuro dei trattori e continuamilioni di dollari della Waterloo vano a fare affidamento sull'uso della Gasoline Engine Company in Iowa tradizionale potenza dei cavalli. ha segnato l'ingresso di John Deere Nessuno si aspettava che il business nel settore dei trattori. Si trattò di un dei trattori si sarebbe trasformato investimento molto dibattuto e contro- nella produzione chiave per la cresciverso poiché molti critici non crede- ta dell'azienda.

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Il Waterloo Boy modello N, fabbricato dal 1917 al 1924, con i suoi 12 CV è stato il primo trattore costruito a marchio John Deere. Il primo trattore con marchio John Deere completamente verde e giallo è stato invece il modello D, costruito tra il 1923 e il 1953: da qui è cominciata la storia di grande successo dei trattori dell'azienda. Il modello B è stato il più venduto di tutti i tempi di John Deere, con 300.000 unità vendute dal 1935 al 1953, mentre il 4020 è diventato il trattore a modello singolo più venduto, con un totale di 175.000 unità prodotte dal 1963 al 1971. John Deere è diventato il leader delle vendite di trattori in tutto il mondo per la prima volta nel 1963. Nel 1956 John Deere acquisì la fabbrica di trattori Heinrich Lanz AG, a Mannheim, in Germania. Con questa acquisizione la società ha ampliato per la prima volta la propria attività produttiva in Europa. Anche Lanz vantava una lunga storia nel settore dei trattori, avendo lanciato il popolare modello Lanz Bulldog nel 1921. Negli anni successivi John Deere ha continuato a rafforzare la sua posizione nel settore dei trattori. Dopo essere stata la prima azienda a offrire il servosterzo sui trattori nel 1954, un'altra importante pietra miliare fu l'introduzione, nel 1966, della ROPS (Roll-Over Protective Structure, struttura di protezione antiribaltamento) come elemento aggiuntivo di sicurezza, che stabilì uno standard per l'intero settore. Inizialmente disponibile come opzione nel 1973, la cabina Sound-Gard è stato il primo posto di guida con controllo della temperatura che impediva l'ingresso della polvere, mentre la trasmissione PowerShift introdotta per la prima volta nel 1964, forniva ai trattori John Deere un cambio marcia migliore e una maggiore produttività sul campo. Oggi il trattore non è usato più solamente per trainare attrezzi, in quanto trattori agricoli, macchine e attrezzi possono essere collegati tra loro

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in modo "intelligente". Ad esempio, l'automazione del trattore consente a una pressa di "parlare" con il trattore stesso per la regolazione automatica di funzioni come la velocità di avanzamento a seconda del carico di lavoro. Il trasferimento dati tramite cellulare consente agli agricoltori di raccogliere dati dalla semina alla raccolta e inviarli automaticamente all'ufficio dell'azienda. La documentazione sul campo permette di visualizzare i dati dell'intera catena di produzione e aumenta la trasparenza per i consumatori. Agricoltori e imprenditori possono utilizzare questi dati per prendere decisioni agronomiche, ad esempio su fertilizzanti 3 e prodotti chimici. La storia dei 100 anni di successi e - Il 2016 ha visto il lancio del nuovo innovazioni di John Deere, dal modello 6250R, con una potenza Waterloo Boy da 12 CV al trattore massima di 300 CV e l'innovativo joyintelligente di oggi, viene celebrata stick CommandPRO™ presso le fabbriche di trattori della - Il reparto ricerca e sviluppo per tutti compagnia di tutto il mondo. I dipen- i trattori John Deere di fascia media denti, le loro famiglie e gli altri ospiti si trova a Mannheim sono stati invitati a guardare dietro le quinte della produzione di trattori John Deere e la fabbrica di Mannheim organizzerà una sfilata di trattori attraverso la città. Il Forum John Deere di Mannheim presenta un'esposizione di trattori d'epoca e classici che hanno fortemente influenzato la storia dell'azienda, tra cui un Waterloo Boy originale, mentre il negozio del Forum offre una varietà di articoli di merchandising per gli appassionati tra cui una edizione speciale del modello 9RX, cappellini, camicie e tazze. La celebrazione dei 100 anni di attività dei trattori John Deere può essere seguita sul sito web, Facebook e YouTube. 4 La produzione di trattori a Mannheim: una breve panoramica La fabbrica di Mannheim, in Germania, è il più grande stabilimento John Deere al di fuori del Nord America. La gamma di prodotti comprende i trattori Serie 6 da 95 a 250 CV di potenza nominale. - Più di 6.600 dipendenti sono impiegati nel campus di Mannheim, di cui 3.000 nella fabbrica - Le unità complessivamente prodotte nel 2017 sono state 27.100 - Due trattori su tre nell'industria tedesca dei trattori sono prodotti a Mannheim - 1,84 milioni di trattori sono stati prodotti qui dal 1921 - I trattori vengono esportati in 100 Paesi in tutto il mondo 5 Lavori Pubblici n. 91 marzo - aprile 2018

1. John Deere Waterloo Boy modello N del 1917 2. John Deere D 1923 - 1953 3. John Deere 7810 del 1996 4. John Deere 6250R dei giorni nostri 5. John Deere 5G attuale

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STRADE

L'impiego di fibre e compound fibre/polimeri nei conglomerati bituminosi Splittmastix Asphalt (SMA) GHERARDO MARCHELLI

Splittmastix Asphalt o Stone Mastic Asphalt (SMA), Il conglomerato bituminoso, fu sviluppato in Germania negli anni '60 per essere impiegato su strade molto trafficate come pavimentazione resistente alle sollecitazioni generate dalle gomme chiodate. Grazie alle sue eccellenti caratteristiche prestazionali, le autorità stradali tedesche e le principali nazioni europee hanno adottato rapidamente lo SMA come strato di usura. Tecnicamente, con SMA si indica un conglomerato bituminoso chiuso (2 ÷ 4% di vuoti), completamente impermeabile verso gli strati sottostanti. La componente litica è rappresentata da un misto granulare frantumato costituito da una miscela di aggregato grosso, aggregato fine e filler. La curva granulometrica discontinua evidenzia inoltre una forte presenza della frazione grossolana a discapito dell'aggregato fino. Il legante è invece costituito da

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bitume semisolido per uso stradale, generalmente modificato (PMB Polymer Modified Bitumen), caratterizzato da un'elevata viscosità. Lo SMA è prodotto a caldo e le consistenti quantità di bitume (6,5 ÷ 7,5%) e filler utilizzate determinano la formazione di spesse pellicole che conferiscono al conglomerato bituminoso durabilità, resistenza alle azioni climatiche, aumento della lavorabilità e compattabilità. Tuttavia, nelle fasi di trasporto e di posa in opera, ciò comporta il rischio di separazione del bitume dallo scheletro litico; per evitare tale fenomeno, si aggiungono le fibre stabilizzanti. Le fibre si presentano sotto forma di pellets e possono essere di varia natura (naturali, minerali e sintetiche). Le fibre in cellulosa/PET (IterFibra C/S) o cellulosa/vetro (IterFibra C/V) svolgono sia una funzione stabilizzante e addensante, ostacolando la colatura del legante, sia

strutturale di rinforzo del bitume, impedendone la fessurazione a freddo e a fatica in presenza di carichi ciclici. Grazie ai molteplici benefici, l'utilizzo delle fibre permette di migliorare notevolmente le prestazioni meccaniche della miscela bituminosa aumentandone i valori di stabilità, le resistenze a trazione indiretta, i moduli di rigidezza, e la resistenza a fatica e all'ormaiamento. In alternativa all'impiego di bitume modificato stabilizzato con fibre, il conglomerato bituminoso di tipo SMA può essere confezionato utilizzando speciali composti polifunzionali fibre - polimeri (Iter PPS Polyfunctional Polymeric System). Questi innovativi compound rappresentano un nuovo e rivoluzionario criterio di modifica diretta delle miscele bituminose (PMA - Polymer Modified Asphalt), che consente di utilizzare il bitume tal quale come legante, evitandone la modifica in appositi impianti a monte. Ciò comporta una grande versatilità sia legata alla logistica sia alla possibilità di modificare anche ridotti quantitativi di conglomerato bituminoso. Infatti, l'utilizzo di compound polifunzionali è facile, versatile ed adatto a tutte le tipologie di impianto per la produzione dei conglomerati bituminosi. Il dosaggio avviene tramite l'au-

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silio di unità mobili, installate in prossimità dell'impianto produttivo, le quali consentono l'inserimento del compound direttamente durante la fase di mescolazione (dopo il riscaldamento degli aggregati e prima dell'aggiunta del bitume), sia per impianti di tipo continuo sia per quelli di tipo discontinuo. Indipendentemente dalla metodologia produttiva (PMB o PMA), l'utilizzo di un conglomerato bituminoso di tipo SMA offre anche ulteriori vantaggi in termini di sicurezza ed ecosostenibilità. Infatti, la sua finitura superficiale è particolarmente adatta in presenza di acqua, al contrario dei manti di

usura lisci, i quali sono una delle cause principali del fenomeno dell'aquaplaning. Più precisamente l'aquaplaning si verifica quando uno strato d'acqua si interpone tra gli pneumatici e il manto stradale, non permettendone più il contatto. La mancata aderenza tra le due superfici impedisce di rallentare o cambiare direzione, quindi il veicolo resta soggetto solo alle leggi della fisica, conservando la quantità di moto e la direzione che aveva al momento dell'innesco del fenomeno. Per tale motivo, la tessitura di una pavimentazione stradale risulta fondamentale per garantire coefficienti di ade-

renza idonei per la sicurezza. Inoltre, le specifiche caratteristiche di micro e macrotessitura superficiale dello SMA garantiscono comfort acustico e vibratorio. La granulometria discontinua consente infatti di creare una tessitura negativa, formata prevalentemente da "valli", in grado di ridurre il rumore da rotolamento prodotto dall'Air Pumping. In definitiva si può asserire che lo SMA è un conglomerato bituminoso chiuso che fornisce molteplici benefici: incremento delle prestazioni meccaniche e della vita utile, maggiore aderenza pneumatico - pavimentazione, moderata fonoassorbenza.

PORTATTREZZI

Un Unimog U318 Euro VI per il Comune di Enego

A fine gennaio è stato consegnato al Comune di Enego, in provincia di Vicenza, sull’estremità orientale dell’Altopiano dei Sette Comuni, a 750 m s.l.m., pittoresco luogo soggetto a frequenti nevicate, un modernissimo Mercedes-Benz Unimog U318 Euro VI equipaggiato con cassone ribaltabile, 4 innesti idraulici posteriori, impianto idraulico a due circuiti e 4 distributori, presa di forza anteriore al motore, riduttore al cambio e trazione

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idrostatica. Gli equipaggiamenti consentono di lavorare con tutti gli attrezzi per la manutenzione stradale sia invernale che estiva, sfruttando il mezzo in tutta la sua potenzialità. Insieme al nuovo veicolo portattrezzi Carraro S.p.A., concessionaria Mercedes-Benz per il Veneto e Friuli Venezia Giulia, ha fornito anche le seguenti attrezzature: - uno spargisale Schmidt Stratos

F25K, - una turbofresa Schmidt FS75, - un braccio falciante frontale Ferri TST 50U. La consegna del veicolo è avvenuta fra la sede municipale e il piazzale del deposito comunale con la presenza del sindaco, sig. Fosco Cappellari, la responsabile Lavori Pubblici e manutenzione, ing. Monica Ghibellini, due operatori ed il venditore Carraro, sig. Jader Fiabane.

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PAVIMENTAZIONI

Il Sistema Bitem CB-AR Green garantisce le prestazioni Ing. MASSIMO DE DEO - Direttore Tecnico e di Ricerca & Sviluppo Bitem Ing. FRANCESCO SANTORO - Responsabile Laboratorio Bitem

indice di riflessione solare e per ciò che riguarda le superfici esterne (per esempio percorsi pedonali, marciapiedi, piazze, piste ciclabili...), si richiede un indice SRI ≥ 29. Dalla pavimentazione in esercizio sono stati prelevati diversi campioni, più precisamente: - subito dopo la posa in opera (stesa e compattazione) Pavimentazione post posa in opera

Conglomerato ad Alta Riflettanza Solare per la mitigazione del fenomeno delle isole di calore Premessa Il Sistema Bitem CB-AR Green Con questo articolo si vuole conferma- Il Sistema Bitem CB-AR Green conre l'affidabilità di quanto proponiamo sente la mitigazione dell'effetto di isola da qualche anno stando ad una carat- di calore urbana e la sua efficacia è terizzazione di tipo fondamentale della stata valutata con la misurazione pavimentazione circa la reale capacità periodica del valore SRI - Solar di mitigare l'effetto di isola di calore Reflection Index (Indice di Riflettanza urbana. Solare). SRI è la capacità di un mateRicordiamo che il Sistema Bitem CB- riale di respingere il calore solare. Più AR Green è un'efficace soluzione per i l'indice è alto più la superficie esposta progettisti e gli enti gestori del settore all'irraggiamento solare rimarrà "freurbanistica e di quello dell'ambiente & sca" ovvero avrà un basso innalzaterritorio, che garantisce: mento di temperatura. - la gestione delle proprietà emissive di calore assorbito dalle pavimenta- Misura zioni urbane, piste ciclabili e percorsi del fattore di riflessione solare pedonali; e calcolo del fattore - la gestione dell'impatto ambientale di assorbimento solare dato l'alto pregio architettonico della A livello legislativo italiano, tramite il pavimentazione. Decreto dell'11 gennaio 2017 (GU n.23 del 28-1-2017), il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha stabilito l'adozione dei criteri ambientali minimi per l'edilizia (CAM), allineandosi così alle strategie di tutela ambientale già diffuse a livello internazionale. Per quanto riguarda SRI, nella sezione 2.2.6 relativa la "Riduzione dell'impatto sul microclima e dell'inquinamento atmosferico", è previsto, per le superfici impermeabili, l'uso di materiali ad alto 34

- dopo 3 anni

Pavimentazione in esercizio dopo 3 anni

Per l'esecuzione della prova è stata utilizzata la seguente apparecchiatura: - spettrofotometro modello Lambda 9 della ditta Perkin-Elmer per misure negli intervalli spettrali ultravioletto/visibile/vicino infrarosso, corredato di sfera integrante da 60 mm modello B013-9941; - emissometro modello AE1 della ditta Device & Service Company per la misura dell'emissività a temperatura ambiente (codice di identificazione interna dell'apparecchia-

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tura: OT024); - multimetro digitale Fluke modello 87 V. E' stata effettuata la misura del fattore spettrale di riflessione negli intervalli UV-VIS-NIR utilizzando lo spettrofotometro su ciascun provino. La misura dello spettro di riflessione è stata eseguita con angolo di incidenza 8°, utilizzando come riferimento il campione per riflessione diffusa SRS-99-010. Il fattore di riflessione solare "ρe" per ciascuna area considerata è stato calcolato secondo la norma ASTM G173 - 03 utilizzando la distribuzione della radiazione solare totale per massa d'aria 1,5. Si è poi determinato il fattore di riflessione solare medio "ρe". Il fattore di assorbimento solare "αe" è stato determinato mediante la relazione: αe = 1- ρe. Misura dell'emissività L'emissività della superficie del campione è stata misurata utilizzando l'emissimetro conforme alla Norma ASTM C1371 - 15. Tale strumento, dopo opportuna calibrazione rispetto a due standard ad emissività nota (s/n 1759 con ! = 0,87 e s/n 1730 con ! = 0,06 forniti da Devices & Services Company), fornisce un segnale in tensione direttamente proporzionale all'emissività della superficie in esame. Calcolo dell'indice di riflessione solare SRI e della temperatura superficiale La temperatura superficiale stazionaria Ts e l'indice di riflessione solare SRI sono stati determinati in accordo alla norma ASTM E1980 - 11 (Approccio 1) in corrispondenza di tre valori per il coefficiente convettivo di scambio termico "hc": - hc = 5 W/(m² * K) che corrisponde a una velocità dell'aria bassa (da 0 a 2 m/s); - hc = 12 W/(m² * K) che corrisponde a una velocità dell'aria media (da 2 a 6 m/s); - hc = 30 W/(m² * K) che corrisponde a una velocità dell'aria alta (da 6 a 10 m/s); e in condizioni ambientali e solari standard definite da: - flusso solare = 1.000 W/m²; - temperatura ambiente dell'aria = 310 K (pari a 37 °C); - temperatura del cielo = 300 K (pari a 27 °C). Le superfici standard sono così definite: - bianco standard: fattore di riflessione

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solare di 0,80 ed emissività di 0,9; - nero standard: fattore di riflessione solare di 0,05 ed emissività di 0,9. L'indice di riflessione solare SRI è stato determinato secondo la seguente formula riportata in ASTM E1980 11 paragrafo 4: SRI=100 (Tb-Ts)/(Tb-Tw) dove: - Tw = temperatura stazionaria della superficie standard bianca, espressa in K; - Tb = temperatura stazionaria della superficie standard nera, espressa in K; - Ts = temperatura superficiale stazionaria, espressa in K. L'indice di riflessione solare SRI rappresenta quindi la temperatura stazionaria di una superficie Ts, dipendente dal fattore di riflessione solare, dall'emissività termica e dal coefficiente di scambio termico convettivo, valutata rispetto a quella del bianco standard (ρe = 0,80, ε = 0,9, SRI = 100) e a quella del nero standard (ρe = 0,05, ε = 0,9, SRI = 0) in condizioni ambientali e solari standard. I valori di "SRI" determinati per ciascun provino per il medesimo coefficiente convettivo di scambio termico "hc" sono stati mediati aritmeticamente. Risultati ottenuti e conclusioni Per motivi di spazio riportiamo direttamente i valori di SRI ottenuti escludendo i vari passaggi per lo sviluppo del calcolo. (Tabelle alla base della pagina) Il metodo fondamentale adottato per la misura dell'SRI ci ha permesso di evidenziare che la cromaticità iniziale della pavimentazione, tendente al

mielato per via del legante neutro modificato, non pregiudica il raggiungimento del valore minimo (SRI ≥ 29) dettato dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Inoltre, il particolare condizionamento del colore della matrice legante, garantisce in esercizio un miglioramento dell'SRI che rimarrà invariato per tutta la vita utile della pavimentazione. L'adozione del Sistema Bitem CB-AR Green comporta una riduzione media della temperatura superficiale rispetto a un asfalto standard di oltre 5°C all'atto dell'istallazione, con un ulteriore diminuzione della stessa con il passare degli anni (-8°C dopo 3 anni). Riferimenti normativi Le prove sono state eseguite secondo le prescrizioni delle seguenti norme: - ASTM E1980 - 11 del 2011 "Standard Practice for Calculating Solar Reflectance Index of Horizontal and Low-Sloped Opaque Surfaces"; - ASTM C1371 - 15 del 2015 "Standard Test Method for Determination of Emittance of Materials Near Room Temperature Using Portable Emissometers"; - ASTM E903 - 12 del 2012 "Standard Test Method for Solar Absorptance, Reflectance, and Transmittance of Materials Using Integrating Spheres"; - ASTM G173 - 03(2012) del 2003 riapprovata nel 2012 "Standard Tables for Reference Solar Spectral Irradiance: Direct Normal and Hemispherical on 37° Tilted Surface".

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MOVIMENTO TERRA

I nuovi escavatori compatti Bobcat sono pronti a rivoluzionare il mercato

Bobcat punta a rivoluzionare il mercato europeo degli escavatori compatti con una generazione completamente nuova di macchine nella classe 2 - 4 t presentate in anteprima a Intermat 2018. Tutti i modelli di questa nuova famiglia di escavatori compatti sono già conformi ai requisiti della nuova normativa europea per la limitazione delle emissioni inquinanti Stage V e introducono nuovi livelli di comfort per l'operatore, un controllo delle funzioni della macchina ancora più preciso e fluido e nuove e rivoluzionarie

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concezioni progettuali e stilistiche. Bobcat ha già rilasciato maggiori dettagli sui modelli di questa nuova famiglia nella fascia 2 - 3 tonnellate: E26, E27z ed E27 (peso operativo rispettivamente 2.560, 2.700 e 2.610 kg). Questi tre modelli si caratterizzano per la stabilità che è la migliore nelle rispettive categorie e rispettano i limiti di peso necessari per assicurarne una facile trasportabilità. Obiettivo progettuale fondamentale è stato assicurare il comfort dell'operatore e queste nuove macchine incorporano molte caratteristiche innovative e

livelli superiori di qualità e robustezza. Il risultato è una nuova piattaforma flessibile con differenti configurazioni di macchine e specifiche per adattarsi a una vasta gamma di applicazioni e di esigenze dei clienti. Un'analoga radicale trasformazione è in corso nella classe 3 - 4 t. I nuovi modelli E34 ed E35z sono stati sviluppati per rafforzare l'offerta Bobcat in questa categoria di escavatori compatti. L'azienda rilascerà maggiori informazioni su queste nuove macchine in occasione di Intermat. Jaroslav Fiser, Product Line Director per i miniescavatori Bobcat nella regione EMEA, ha commentato: "Questo è un momento davvero emozionante per tutti coloro che in Bobcat sono coinvolti nello sviluppo dei nuovi prodotti. I nostri progettisti ed esperti di prodotto hanno lavorato a stretto contatto con lo staff del reparto commerciale e un numero selezionato di concessionarie europee per assicurare a questi nuovi prodotti la capacità di soddisfare le particolari necessità di una clientela estremamente esigente qual è quella europea. Non vediamo l'ora di svelare le nostre nuove macchine in occasione del salone Intermat di Parigi il prossimo aprile". Prestazioni a un livello superiore La versione di nuova generazione del famoso escavatore E26 ha un peso di trasporto ridotto di quasi 100 kg, una maggiore capacità di sollevamento laterale e un braccio escavatore completamente rinnovato con l'innovativa configurazione CIB (Cylinder Inside Boom) con il cilindro collocato all'interno del braccio. Il nuovo escavatore Bobcat E26 è ottimizzato per le esigenze del mercato del noleggio, ma introduce anche nuovi livelli di comfort e altre caratteristiche richieste e apprezzate dai proprietari - operatori. Il nuovo modello E27z migliora ulteriormente le eccellenti caratteristiche prestazionali del Bobcat E26 attuale. Bobcat E27z è una vera macchina girosagoma con profilo di rotazione

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ZHS (Zero House Swing) anche quando monta il contrappeso pesante opzionale, e offre una maggiore stabilità a 360° ed un peso inferiore che ne semplifica il trasporto. Con il bilanciere lungo opzionale e la cabina deluxe, il Bobcat E27z assicura capacità di scavo e comfort tipici di macchine molto più grandi. Il nuovo modello E27 con profilo di rotazione posteriore convenzionale introduce una combinazione unica nella sua classe tra stabilità, prestazioni di scavo e forze di strappo al vertice della categoria, e un peso di trasporto comunque inferiore ai limiti per l'uso di rimorchi adeguati. La sporgenza posteriore del Bobcat E27 è di appena 280 mm anche con il contrappeso pesante opzionale, cosa che consente l'utilizzo della macchina in spazi ristretti. Macchine costruite attorno all'operatore Come tutte le macchine compatte Bobcat, questi nuovi escavatori sono stati progettati attorno all'operatore per offrirgli i massimi livelli di comfort e funzionalità. L'ampio spazio libero e gli interni di lusso della nuova cabina offrono comodità totale; migliorata è anche la facilità di salita e discesa dalla cabina, grazie alle nuove maniglie e alla porta più ampia. La nuova cabina si distingue inoltre per la più ampia finestratura e i montanti più sottili che assicurano una visibilità panoramica da leader del mercato. Il parabrezza anteriore è molto facile da aprire. I livelli di rumorosità e vibrazioni sono molto bassi e l'operatore può sfruttare tutti i vantaggi dei nuovi joystick a sforzo minimo e del nuovo sistema di controllo della traslazione con pedali in metallo ottimizzati. I nuovi joystick a sforzo minimo offrono una maggior precisione di controllo e un azionamento più fluido delle funzioni di lavoro. Con il nuovo sistema di controllo ausiliario selezionabile SAC (Selectable Auxiliary Control) è possibile regolare fino a cinque circuiti idraulici ausiliari indipendenti. Questi escavatori possono essere dotati anche di quadro comandi con display deluxe che offre informazioni più esaustive per semplificare le procedure di ricerca guasti e il nuovo sistema di controllo ausiliario selezionabile SAC. Tutti i parametri sono monitorabili in maniera facile e rapida con una singola schermata che, oltre a letture standard, come livello carburante e contagiri, aggiunge anche le

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funzioni di arresto automatico del motore, conto alla rovescia automatico per il preriscaldamento delle candelette, spegnimento automatico delle luci in cabina e allarme acustico (in caso di malfunzionamento). Il braccio escavatore, irrobustito in tutti e tre i modelli, è stato progettato per ridurre al minimo il gioco libero e migliorarne la durata. La lama apripista è stata ridisegnata per renderla più robusta e migliorarne la capacità di autopulizia, mentre la robusta e innovativa protezione fornita per il cilindro del braccio è integrata da tubi flessibili e valvole più resistenti. Oltre alle linee ausiliarie montate sul bilanciere, Bobcat offre anche attacchi opzionali idraulici orientabili e gli attacchi Geith e Lehnhoff. Il kit opzionale con valvola deviatrice per la benna è disponibile per alimentare accessori come la benna mordente. Altre opzioni includono luci a LED e un girofaro facile da installare. Per

rendere più sicure le operazioni di carico e trasporto, quattro ulteriori punti di ancoraggio sono stati aggiunti di serie sulla torretta. Facile accesso per assistenza e manutenzione I nuovi escavatori offrono un ottimo accesso per gli interventi di manutenzione e servizio giornalieri. Le coperture sono in metallo e possono quindi essere riparate in caso di danni accidentali. Comodo è anche l'accesso ai componenti in torretta, grazie al tappetino in due pezzi e alle coperture del pavimento facili da rimuovere. I nuovi escavatori da 2 - 4 t sono rifiniti con una vernice di rivestimento di altissima qualità, pronta a soddisfare anche le aspettative più gravose della clientela in termini di robustezza e durata. Le coperture esterne sono state progettate per essere molto facili da aprire e chiudere. E' previsto un apposito spazio per la pistola per il grasso lubrificante.

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AZIENDE

Daimler AG presente in forze ad Ifat 2018

Alla fiera Ifat di quest'anno, la principale fiera mondiale per il settore ambiente, energia e riciclo, Daimler AG è nuovamente rappresentata con un ampio portafoglio di prodotti. Dal 14 al 18 maggio 2018, MercedesBenz e Fuso espongono a Monaco di Baviera numerosi veicoli efficienti, economici, sicuri ed ecologici per il settore municipale. In stretta collaborazione con gli allestitori specializzati, questi sono attrezzati con soluzioni pratiche per tutti i lavori municipali. I visitatori potranno toccare con mano ed avere consulenza da parte degli esperti su tutti i veicoli municipali nello stand 341 nel padiglione C6 e

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nell'area all’aperto. Tutte le serie dei modelli saranno rappresentati: dallo Sprinter di nuova generazione al versatile Unimog, dal compatto Fuso Canter alla nuova Mercedes-Benz X-Class, senza dimenticare Econic ed i camion con le motorizzazioni Euro VI. I mezzi che saranno esposti nella sala comprendono un MercedesBenz Econic NGT 22630/ENA con un corpo Variopress, un Antos con un caricatore skip, un Atego con una spazzatrice, due portattrezzi Unimog, la nuova generazione Sprinter, un Fuso Canter equipaggiato con una spazzatrice stradale e il nuovo pick-

up Mercedes-Benz di medie dimensioni, la X-Class. Daimler AG presenta la sua ampia gamma di prodotti nel padiglione 6, una delle nuove aree espositive con cui Ifat 2018 sorpassa i 200.000 m2 di spazio espositivo al coperto. Altre applicazioni di mezzi comunali allestiti sui veicoli Daimler possono essere viste nell'area aperta di circa 60.000 m2 e nel Truck in Action Show presentato dall'associazione tedesca di costruttori di veicoli industriali e municipali. Tutta la gamma di camion con motori Euro VI sarà presente con un’attenzione particolare al risparmio nei consumi e molte accortezze, come ad esempio l'Hydraulic Auxiliary Drive (HAD) che ora completa la gamma di optional Actros e Arocs, un azionamento idraulico ausiliario per le ruote anteriori per uso fuoristrada occasionale. L'azionamento idraulico ausiliario è adatto a tutte le operazioni che richiedono la massima trazione per brevi periodi. Econic Mercedes-Benz è il veicolo di riferimento ben collaudato nel settore della raccolta dei rifiuti. Consente una visibilità eccezionale degli altri utenti della strada, estremamente importante in particolare nelle zone più trafficate del centro città: il contatto visivo diretto è un presupposto per la mas-

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sima sicurezza possibile di pedoni e ciclisti. Come standard, Econic MercedesBenz è dotato dei sistemi di assistenza Active Brake Assist e Lane Keeping Assist, con controllo della velocità di crociera e assistenza in curva disponibili a richiesta. Inoltre, i sistemi di assistenza per l'illuminazione disponibili per Econic includono luci di manovra sull'asse posteriore per manovre a bassa velocità al buio e l'attivazione automatica del lampeggiatore di emergenza e dei fari/lampeggianti rotanti quando la presa di forza è inserita. Il sistema opzionale di telecamere blind-spot migliora la già buona visibilità diretta con quattro telecamere montate sul veicolo e un monitor nella cabina, offrendo al guidatore una visione panoramica ottimale anche sulle aree non direttamente visibili. A seconda della situazione di guida (funzionamento degli indicatori, della velocità e dell'angolo di sterzata), il sistema mostra automaticamente al guidatore le visuali della telecamera interessata. Il conducente può anche azionare manualmente le singole telecamere. I sistemi di sicurezza sono completati dalle interfacce opzionali per l’assistente di retromarcia. Se installato, il sistema avverte il guidatore di eventuali ostacoli e frena il veicolo se

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necessario. Il fulcro di Econic NGT a gas è il motore a sei cilindri in linea da 7,7 litri che sviluppa 222 kW (302 CV) e una coppia massima di 1.200 Nm, sviluppata sulla base della moderna serie di motori 936. Il motore a gas Euro VI è particolarmente silenzioso in termini di rumorosità ed emissioni. Quando si usa il gas naturale, emette pochissime particelle. Inoltre, la combustione del gas naturale produce circa il 20% in meno di CO2. Quando si usa il biogas, il bilancio del biossido di carbonio è addirittura zero. Anche le emissioni acustiche di Econic NGT sono nettamente inferiori ai limiti consentiti dalla legge, consentendo così la possibilità di ottenere sigilli di approvazione per veicoli particolarmente silenziosi. Econic è disponibile nelle configurazioni 4x2, 6x4, 6x2/4 e in futuro anche 8x4/4 con assi di spinta e spinta elettroidraulici progressivamente sterzati, con pesi massimi consentiti di 18 t, 26 t e 32 t. Econic NGT è disponibile nelle configurazioni 4x2 e 6x2/4. Oltre al motore a gas, ha una scelta di tre motori diesel a sei cilindri da 7,7 litri della serie OM 936 LA con 200 kW (272 CV), 220 kW (299 CV) e 260 kW (354 CV). Con ricircolo dei gas di scarico, il controllo delle emissioni avviene tramite il filtro antiparti-

colato chiuso, l'iniezione di AdBlue e il convertitore catalitico SCR. Il portattrezzi per eccellenza è Unimog, che permette di eseguire una vasta gamma di lavori diversi durante tutto l'anno con un solo mezzo. Come modello entry-level particolarmente economico, Unimog U218 è configurato appositamente per le esigenze delle città e delle comunità più piccole alla ricerca di un veicolo snello e agile con una larghezza di soli 2,15 m. Come rappresentante della serie 200 particolarmente compatta, Unimog U218 mostrato ad Ifat 2018 è equipaggiato con una spazzatrice stradale anteriore e un cassone di skip loader. Alla fiera è anche presente la nuova versione agricola di Unimog U530, qui mostrata nella versione più potente. E' portata proprio in primo piano la produttività, l'efficienza e la compatibilità ambientale. Come dimostra il test DLG PowerMix: l'utilizzo di Unimog U530 nelle operazioni di trasporto comporta un vantaggio in termini di consumo di carburante fino al 22% (riferimento: rapporto di prova DLG 6392). L’allestimento in mostra è una combinazione "a duplice uso" che sottolinea il suo utilizzo tutto l’anno, ed è dotata di un braccio anteriore per lo sfalcio e di uno spargitore

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per il servizio di viabilità invernale. Particolare enfasi è posta agli optional disponibili EasyDrive che consente di avere una trazione completamente idrostatica fino a 50 km/h, ed al sistema di sterzo integrale che consente di diminuire il già ontenutissimo diametro di sterzata di circa il 20%. Un nuovo "Portale dei Partner Unimog" dimostra quanto Unimog sia in armonia con i fornitori di attrezzi. Mercedes-Benz stipula accordi speciali con i partner di attrezzature in funzione ai requisiti dei loro prodotti e li categorizzano come "Partner Unimog" e "Partner Esperti Unimog" altamente specializzati. Da ora in poi, su www.unimogpartner.com, gli utenti possono scoprire le combinazioni di attrezzi Unimog adatte per tutte le più svariate applicazioni. Il Canter commercializzato in Europa è prodotto a Tramagal, in Portogallo, ed è disponibile in cinque classi di peso (da 3,5 t a 8,55 t) con tre motori (da 96 kW - 130 CV a 129 kW - 175 CV) e tre varianti di cabina (Standard, Comfort e Crewcab). Sei passi (da 2.500 mm a 4.750 mm), due configurazioni di guida (4x2 e 4x4) e due varianti di trasmissione (cambio a doppia frizione Duonic 2.0 e cambio manuale a cinque velocità) rendono possibile un'ampia gamma di applicazioni. Fuso Canter mostra la sua compatibilità ambientale con una scelta di

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motori diesel, ibrido o elettrico. Alcuni dei numerosi vantaggi di Fuso Canter nel servizio municipale sono il carico utile elevato, fino a 6 tonnellate del telaio, l'eccezionale manovrabilità con un raggio di sterzata di 10 m verso l'alto grazie alle dimensioni compatte e ai passi ridotti, e non meno alla cabina della larghezza di soli 1.700 mm. La trazione integrale selezionabile per le mutevoli condizioni del terreno rende questo autocarro leggero un veicolo per il servizio invernale affidabile con spazzaneve e spargisale, che offre un'elevata efficienza del carburante come mezzo 4x2 nel traffico stradale. Ciò rende possibili operazioni all-season a costi contenuti. Con la moderna tecnologia diesel Euro VI e la trazione ibrida e, come previsto, la trazione elettrica dal 2019, Fuso Canter è particolarmente ecologico. Canter Eco Hybrid consuma fino al 23% in meno di carburante rispetto alla variante puramente diesel e ha un basso livello di rumorosità. L'estate 2017 ha visto l'avvio della produzione di Fuso eCanter, il primo veicolo leggero a trazione elettrica al mondo. La produzione su larga scala dovrebbe iniziare nel 2019. All'ultimo Sprinter Innovation Campus di Stoccarda, Mercedes-Benz Vans ha fornito una prima visione del nuovo Sprinter che entra in produzio-

ne in serie nel 2018. Nella sua terza generazione, il fiore all'occhiello del segmento, best-seller e innovazione è stato reinventato ancora una volta. La sua piena connettività Internet, la sua scalabilità unica, i suoi silenziosi azionamenti elettrici, le soluzioni hardware individuali per il vano di carico e la combinazione di servizi di condivisione e noleggio fanno di Sprinter la prima soluzione di sistema integrata. Mercedes-Benz Vans sta subendo una trasformazione da produttore di veicoli a fornitore di soluzioni integrate di trasporto e mobilità. La nuova X-Class unisce le caratteristiche tipiche di un pick-up con i punti di forza classici di una Mercedes: robustezza convincente con design moderno, straordinarie capacità fuoristrada con elevata dinamica di guida e sicurezza, funzionalità sofisticate e comfort elegante. La X-Class è stata specificamente sviluppata per le mutevoli esigenze dei mercati di pick-up internazionali. La richiesta di pick-up di medie dimensioni con caratteristiche tipiche di autovetture e caratteristiche di comfort è in costante aumento da anni. Mercedes-Benz è il primo produttore premium a tenere conto di questi cambiamenti. La X-Class è rivolta a diversi gruppi di clienti privati e commerciali.

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VIABILITA' INVERNALE

Dimostrazioni invernali Unimog 2018 GHERARDO MARCHELLI

Autoindustriale, concessionaria Mercedes-Benz Veicoli Industriali e Commerciali per il Trentino Alto Adige, in collaborazione con Mercedes-Benz Italia settore Veicoli Speciali, ha organizzato una dimostrazione invernale pratica dei portattrezzi Unimog nello splendido scenario dolomitico al Passo Oclini. L'abbondante presenza di neve ha permesso ai numerosi invitati di assistere alla dimostrazione pratica degli Unimog allestiti con le attrezzature invernali proposte dalle ditte Aebi Schmidt e Bucher Municipal. Tutti gli Unimog erano equipaggiati

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con catene RUD proposte in Italia dalla ditta Dadò Ricambi di Laives (BZ). Dadò ha presentato sia il modello ProfiGreifsteg, specifico per avere una maggior presa lavorando, ad esempio, con la fresa, sia il modello SuperGreifsteg. Entrambi i modelli sono di una lega al nichel - cromo manganese a grana fine, con un particolare trattamento termico per raggiungere una tempera ideale tra elasticità e durezza della superficie. La ProfiGreifsteg, rispetto alla Super Greifsteg, che ha maglie a sezione tonda in acciaio resistenti alla rottura, ha anelli di presa supplementari, svi-

luppati per offrire una trazione maggiore su terreni particolarmente difficili. I partecipanti hanno potuto anche apprezzare i servizi offerti da Innova di Bolzano, che nasce come fornitore di cloruro antigelo importato dalla Germania con caratteristiche che permettono di lavorare a temperature molto basse, e che, grazie a due magazzini, uno in provincia di Bolzano e uno in provincia di Mantova, riesce a fornire ingenti quantità in tempistiche veloci su tutto il territorio nazionale. Innova è anche il rivenditore esclusivo per l'Italia dei coltelli Kuper, marchio leader nel mondo dei coltelli di raschiamento speciali in materiale composito. Questi coltelli in acciaio - gomma - corindone e anche inserti in tungsteno, nei differenti modelli, oltre a permettere di lavorare al meglio su ogni superficie, hanno una durata superiore (dalle 5 alle 15 volte, in funzione dei modelli), cosa che giustifica il maggiore costo, che se rapportato rispetto alla vita utile diventano nettamente più economici. Le dimostrazioni invernali Unimog sono un evento che permette sia agli ospiti, tra rappresentanti degli enti pubblici e operatori del settore, di apprezzare le eccezionali doti di Unimog, sia agli addetti Mercedes-Benz e partner di poter interagire direttamente con gli operatori per raccogliere le loro osservazioni e necessità.

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Unimog è l'acronimo di Universal Motor Gerät, ovvero "veicolo universale a motore", definizione di "tuttofare". Unimog ha una lunga storia iniziata oramai da 70 anni. Un'evoluzione in un periodo lunghissimo che però vede immutati i concetti fondamentali con cui questa macchina è concepita. Nata come portattrezzi è stata messa a punto e ogni volta rinnovata e amplificata per rendersi utile in tutte le stagioni e in tutti i lavori. Oggi la gamma è in realtà composta da due tipologie di veicoli: UHE ovvero la serie specializzata per l'alto fuoristrada e UGE, il portattrezzi comunale. UHE non ha uguali come prestazioni fuoristadistiche, è una macchina molto versatile, anche se nata per fuoristrada estremo, ha dato prova nel corso della dimostrazione di potersi rendere utile con le attrezzature per la viabilità invernale lavorando con lama e spargisale. Principalmente utilizzata per antincendio boschivo e protezione civile può essere agevolmente allestita per tutti i lavori. La gamma UGE è la protagonista della giornata dimostrativa, una serie molto vasta in termini di peso totale a terra, passi e potenze disponibili, oltre agli infiniti allestimenti e optional

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che possono creare il giusto portattrezzi per ogni singolo cliente. Unimog, concepito come portattrezzi, non nasce da un veicolo industriale che viene trasformato dagli allestitori per poter lavorare con le attrezzature; questo lo si riscontra subito osservando il telaio, progettato per portare attrezzi frontalmente, posteriormente e lateralmente, con tutti gli attacchi predisposti dalla fabbrica. E' l'unico veicolo della categoria che ha le molle elicoidali in modo da garantire alle ruote di esssere sempre a contatto con il suolo grazie a delle escursioni delle sospensioni senza uguali. La trazione integrale permanente con bloccaggio dei differenziali anteriore, posteriore e centrale è una caratteristica fin dalle origini di Unimog, che nasce come macchina per i contadini del dopoguerra sia per trasportare il raccolto sia per l'utilizzo nei campi con le più svariate attrezzature, in modo da poter far tutto con un singolo mezzo. Naturalmente altra caratteristica è la visibilità che si può avere dalla cabina, con visibilità frontale grazie alla posizione avanzata della stessa sull'asse anteriore, una visione sulle attrezzature che non ha uguali sia per i veicoli industriali sia per i trattori agricoli. Le dimensioni e la maneggevolezza sono una caratteristica nata con il progetto: il diametro di sterzata si pone oggi intermedio tra quello di una vettura e quello di un telaio industriale, permettendo di infilarsi e fare manovra in spazi estremamente ristretti; caratteristica che si esalta ulteriormente con la sterzatura sulle quattro ruote opzionale. Altro optional unico è il VarioPilot che consente di spostare in pochi secondi la guida da un lato all'altro della cabina: questo consente ad esempio di

falciare l'erba posizionandosi a destra per vedere meglio il ciglio destro di lavoro e poi trasferirsi con la guida a sinistra per una maggiore sicurezza. Per la catena cinematica ci sono molte opzioni tra cui scegliere, un cambio standard con 8 marce avanti e 6 retromarce ma con l'impiego di due tipologie di riduttori si può arrivare fino a 24 marce avanti e 22 o 24 retromarce per velocità dai 100 m/h ai 99 km/h. Il cambio è elettropneumatico totalmente sincronizzato e con l'inversore sincronizzato Quick Reverse è possibile accelerare l'inversione del senso di marcia con un comando inversore avanti - indietro integrato nel joystik multifunzionale. Inoltre con l'innovativa trazione idrostatica opzionale, si rendono ancora più agevoli molti lavori, basti pensare allo sgombero neve con fresa e a quelle di sfalcio con tutti gli attrezzi rotativi per i quali devono essere fatte in continuo manovre di evitamento ostacoli, retromarce, inversione di movimento: la trazione idrostatica consente di fare tutto questo lasciando alla stessa l'effettiva gestione del veicolo.

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Quando si utilizza l'idrostatica non si ha più il collegamento trazionale meccanico ma si interpone un gruppo idraulico e questo consente di utilizzare il motore ad un regime stazionario ideale per l'attrezzo e l'acceleratore diviene un regolatore di flusso; sfiorando il pedale si varia la velocità del veicolo senza stacchi;c'è anche un inversore di guida che consente di invertire la marcia con estrema facilità azzerando sia lo stress della macchina che dell'operatore che si concentra solo sull'attrezzo: questo permette quindi sia una sicurezza sul lavoro sia una ancor maggiore affidabilità e durabilità del veicolo. Caratteristica storica peculiare di Unimog è la presa di forza anteriore dalla quale, indipendentemente dalla velocità, si riesce a prelevare tutta la potenza del motore, ma non è l'unica; al bisogno si possono avere prese di forza idrauliche in tutte le posizioni che possono servire e chi conosce l'Unimog sa benissimo che sugli impianti idraulici del portattrezzi c'è una modularità incredibile: fino a 4 circuiti di lavoro e, grazie ai due impianti di idraulica di potenza, si arriva a mettere a disposizione, sommandoli, fino 250 l/min a 280 bar. Naturalmente un portattrezzi ha biso-

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gno delle giuste attrezzature, e anche qui Mercedes-Benz è estremamente attenta all'accoppiamento con gli attrezzi, per cui ha creato un processo di certificazione con diversi livelli per consentire all'utente finale di avere la garanzia di qualità che ci si aspetta da Mercedes. Alla dimostrazione i due partner presenti, Aebi Schmidt e Bucher Municipal, sono entrambi Expert Partner, ovvero il massimo grado di certificazione, un livello che si ottiene dopo tre anni di collaborazione con il mondo Unimog. Sicuramente entrambe le aziende collaborano e creano attrezzature certificate da ben più di tre anni, con reciproca soddisfazione. Mercedes ha anche creato un sito pubblico (unimogpartner.com) dove è possibile selezionare l'attrezzo di proprio interesse e vedere quale è il produttore che è stato certificato dall'organizzazione Unimog. Questo dà la certezza che gli specialisti Mercedes hanno verificato le interfacce, le portate e che la distribuzione dei pesi sia corretta; per cui comprare un attrezzo certificato è una garanzia che l'organizzazione mette a disposizione degli utenti Unimog. Qui, nel corso della manifestazione, Aebi Schmidt e Bucher Municipal hanno dato prova della validità delle soluzioni offerte in ambito della viabi-

lità invernale, potendo offrire la soluzione più adatta a tutti gli operatori nelle differenti condizioni di impiego. Alla presentazione giustamente è stata data molta importanza ai servizi post vendita di Mercedes-Benz, che permettono di valorizzare e ottimizzare l'investimento Unimog nei molti anni di vita utili che offre. E' possibile acquistare contemporaneamente ad Unimog un pacchetto modulare di garanzia e manutenzioni fino a 5 anni, che consente una tranquillità economica sull'investimento. Sempre nell'ottica dell'ottimizzazione, vengono organizzate periodicamente presso le officine specializzate Mercedes-Benz Unimog gli innovativi service day. Autoindustriale ha già pianificato una sessione nel mese di giugno, dove i clienti interessati vengono contattati e invitati per un controllo completo del proprio mezzo effettuato direttamente dai tecnici della fabbrica, presenti per l'occasione, che in modo molto professionale verificano lo stato della macchina e rilasciano un certificato di stato d'uso ufficiale con i consigli delle manutenzioni o eventuali lavori da fare. Giornate che hanno riscontrato notevole successo in tutta Europa nel 2016/17 dove sono state controllate circa 700 macchine.

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