n. 94 settembre - ottobre 2018
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6 Alloggi residenziali e per il pernottamento Containex Ga. Marchelli 8 Linea ecologica, con Emiliana Serbatoi soluzioni a norma di legge per stoccare olio esausto e per il contenimento di fitosanitari e fusti 11 Più sicurezza nel traffico delle costruzioni di Londra grazie a Econic 12 Dalla gomma riciclata il silenzio perfetto che esalta la musica 14 Frese semoventi Fresia F90 Sti - 2 stadi Gh. Marchelli 16 Ferri vince la fornitura Anas di 20 bracci decespugliatori anteriori su Unimog 18 Spargisale Schmidt Stratos III serie - ancora più performanti 21 E' record mondiale: il primo trattore Valtra senza pilota spazza la neve ad una velocità di 73.171 km/h 22 La città dei Genovesi… Gh. Marchelli 24 Servizi Ambientali di Bressanone: già da 20 anni con un principio innovativo 26 Antonio Carraro ad Eima 2018 28 Asfalti tappabuche ad elevate prestazioni Raffaele Tatangelo 30 Tekne presenta la nuova famiglia di autobus Horton e il nuovo veicolo multifunzione Graelion 4x4 33 Hymach Pegasus, una trinciatrice decespugliatrice semplice ed efficace Gh. Marchelli 34 Riconoscimenti e premi per MDB alla fiera Eima 36 Gli enti pubblici americani scelgono il Made in Italy VF Venieri 39 Piattaforme CTE conformi ai CAM edilizia grazie a Panolin 40 Verona Tour con Dotto Trains sempre più ecologici Ga. Marchelli 42 Veicoli Multicar, qualità e polivalenza al servizio dei lavori pubblici 44 Brigade Elettronica per Gate Gourmet: la nuova frontiera del catering aereo in efficienza e sicurezza 46 B20 - rivoluzione in campo - trinciatrice, fresa e raccoglitrice: tutto in una sola macchina 48 Il monitoraggio della qualità dell'aria nelle scuole 49 Alla scoperta del mondo con Unimog 50 Le novità John Deere a Eima 2018: vincenti e premiate 52 Mercedes-Benz Unimog strada - rotaia a InnoTrans 2018 54 Asfalto caldo tutto l'anno con il termorigeneratore Hot Box 55 Il verde salverà il mondo 56 Sistema S-Stop per Steyr Multi 57 Allison Transmission, affidabilità totale ai quattro angoli del pianeta 58 Caron ad Eima 2018 con i nuovi motori Euro 6
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PREFABBRICATI
Alloggi residenziali e per il pernottamento Containex GIORGIA MARCHELLI
Fra le moltissime offerte della società austriaca Containex, da oltre 40 anni specializzata nella fornitura di spazi pronti, nel settore commerciale vengono utilizzati alloggi per i dipendenti in modo pratico e personalizzabile. Per "soluzioni abitative" private, ugualmente realizzabili, è facile rivolgersi al proprio costruttore. Si possono dunque ottenere alloggi modulari, temporanei o permanenti, per finalità residenziali e di pernottamento, e adatti ai più svariati campi d'impiego: dalla casa individuale realizzata con moduli prefabbricati ad alloggi per i dipendenti destinati al personale.
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Le dimensioni che consentono di creare a propria scelta gli spazi interni, il design accogliente degli ambienti, le confortevoli cucine abitabili e i servizi igienici di cui sono dotati tutti i locali, contribuiscono alla possibilità di personalizzazione dell'alloggio creato con moduli prefabbricati. Gli alloggi residenziali e per il pernottamento Containex daranno modo al personale di godere del necessario riposo. A seconda delle diverse esigenze specifiche, la compagnia austriaca, tramite partner e rivenditori locali, è a disposizione per studiare insieme ai clienti progetti sicuri e affidabili, offrendo l'opportunità a ognuno di decidere
le dimensioni dell'impianto, la suddivisione delle stanze e le varianti di isolamento o di allestimento. I vantaggi per i clienti Containex si possono così riassumere: - alloggi disponibili in pronta consegna nel giro di poche settimane; - personalizzazione nella disposizione degli spazi in diverse dimensioni e configurazioni; - flessibilità nell'ampliamento e riutilizzo futuro grazie alla modularità; - bassi costi di esercizio grazie all'utilizzo di materiali di qualità; - adattabilità nella scelta del luogo di installazione; - possibilità di noleggio, acquisto e leasing. I moduli standardizzati con tipo di costruzione a pannello possono essere combinati a piacere - anche successivamente - senza alcuna difficoltà, in modo da creare alloggi residenziali e per il pernottamento personalizzati e di varie dimensioni. Le abitazioni possono essere progettate per ospitare zone pranzo, sale comuni o aree dove praticare sport, di qualsiasi metratura. Naturalmente le case sono attrezzate di servizi igienici (lavabi, WC, docce...) privi di barriere architettoniche, con impianto idraulico completo, e persino di spogliatoi. Gli impianti così ottenuti possono essere ampliati a piacere e successi-
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vamente riutilizzati per i più svariati impieghi. Lasciandosi ispirare dagli esempi di configurazione Containex già realizzati in tantissime strutture in tutta Europa, si può scoprire la grande flessibilità dei moduli abitabili. Fra i prodotti adatti ai diversi abbinamenti, i prefabbricati modulari ad uso ufficio sono ideali per alloggi residenziali e per il pernottamento. Vengono offerti insieme al prefabbricato modulare ad uso sanitario e con innumerevoli possibilità di allestimento. La realizzazione di alloggi residenziali e per il pernottamento con prefabbricati modulari può avvenire nell'osservanza di tutti i requisiti e le linee guida tecnico - costruttive (ad esempio protezione antincendio). Grazie a queste varianti di allestimento di alto valore, è possibile ridurre al minimo i costi di gestione dell'impianto di prefabbricati modulari. Nella versione con isolamento si può scegliere tra diversi materiali di alta qualità, offerti comunque sempre, come per i rivestimenti del pavimento e le vetrate fisse. Per gli alloggi mobili sono disponibili i più svariati sistemi di riscaldamento e impianti di climatizzazione. Tutto ciò porta ad un aumento del fattore benessere per le persone. La temperatura all'interno dei moduli Containex può essere adattata ottimamente, in modo che le società e i loro dipendenti possano godere di ogni tipo di confort. L'ufficio ricambi dell'azienda austriaca garantisce il rapido invio di accessori, optional e pezzi di ricambio, disponibili anche dopo diversi anni. La sostituzione delle parti soggette a usura è così garantita anche per i prossimi decenni. Come detto, i prefabbricati modulari Containex possono essere acquistati, noleggiati o anche presi in leasing a seconda della durata dell'installazione e del budget disponibile: i collaboratori sono sempre pronti a consigliare senza impegno l'opzione di finanziamento più adatta a qualsiasi esigenza.
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CARBURANTI
Linea ecologica, con Emiliana Serbatoi soluzioni a norma di legge per stoccare olio esausto e per il contenimento di fitosanitari e fusti
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Serbatoi ecologici per lo stoccaggio di oli esausti minerali e vegetali, armadi di sicurezza per lo stoccaggio di prodotti fitofarmaci e pesticidi, vasche e armadi di raccolta e contenimento per fusti e Ibc, strutture per il deposito di oli lubrificanti, sostanze tossico - nocive e oli usati. C'è questo e molto altro ancora nella gamma "Linea ecologica" di Emiliana Serbatoi, azienda lea-
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der a livello internazionale nella progettazione, produzione e fornitura ai clienti sia nei mercati europei sia globali di serbatoi e sistemi di stoccaggio, trasporto e distribuzione del carburante e più in generale di liquidi, oltre che per i sistemi di controllo e di gestione dei rifornimenti. Diverse sono le possibilità per lo stoccaggio di oli esausti. Per le
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ampie capacità, da 1.300 fino a 15.000 litri, sono disponibili i serbatoi della linea SE Tank, col modello HD in prima linea: costruiti in acciaio al carbonio, rispettano le normative ministeriali e presentano il bacino di contenimento al 100% della capacità del serbatoio; l'utilizzo è ideale in attività come le officine meccaniche, le industrie, le compagnie di trasporti e tutte quelle aziende che hanno necessità di stoccare gli oli esausti prima del loro conferimento ai raccoglitori autorizzati. Di capacità inferiore sono i Quioil, da 300 o 500 litri, ugualmente prodotti in ottemperanza alle normative. Rea lizzati in polietilene ad alta densità, rotostampati, per garantirne così elevata tenuta meccanica e termica, alta resistenza fotometrica ai raggi U.V. e agli agenti atmosferici, sono idonei all'installazione anche all'esterno. Sono composti da 2 vasche: una interna per contenere il prodotto, una esterna con la funzione di vasca di sicurezza e di contenimento delle 1. Isola ecologica 2. Emilsprayer 3. Vasca portafusti
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eventuali perdite del serbatoio interno. E nella parte superiore vi è un ampio boccaporto con coperchio ribaltabile che ospita il piano scolafiltri incorporato. Sempre a norma di legge sono i Securfito, ovvero armadi di sicurezza per uso interno ideati per lo stoccaggio di prodotti fitosanitari. Disponibili in vari modelli (quattro ripiani interni il Securfito standard, due il Minisecurfito), sono costruiti con una struttura autoportante e resistente in lamiera zincata e con un trattamento anticorrosione delle porte e finitura con vernici a polvere, di elevata resistenza a lavaggio e disinfestazione. Per l'uso esterno invece sono proposti i container coibentati, sempre conformi alle normative e per lo stoccaggio di fitofarmaci e pesticidi, progettati in due misure. Si tratta di strutture monoblocco dotate di tetto-piano coibentato con pannelli sandwich dello spessore di 30+30 millimetri, vasca interna di contenimento in lamiera zincata, pavimento grigliato e rubinetto manuale di scarico. Un'ulteriore possibilità è poi rappresentata dalle isole ecologiche, ossia box metallici, per uso esterno, idonee per lo stoccaggio e il deposito di oli lubrificanti, oli usati, sostanze inquinanti, tossico - nocive e infiammabili; fabbricate in lamiera zincata, hanno la griglia di aerazione e il bacino di contenimento. Una delle ultime novità di Emiliana Serbatoi è costituita dalla linea Emilsprayer, ovvero una serie di serbatoi per uso esterno dedicati alla nebulizzazione di pesticidi e in generale liquidi non infiammabili, compresi i detergenti. 4. Armadio portafusti 5. Securfito
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Progettati per il trattamento con precisione, sono pensati sia per l'uso domestico sia per quello professionale, grazie alla combinazione di sistemi di stoccaggio in polietilene di diversa capacità e a una pompa a spruzzo di tipo commerciale. I serbatoi sono manufatti in polimero resistente agli agenti chimici e ai raggi UV; peraltro lo spessore delle pareti e il design mirato evitano la deformazione del prodotto nel tempo e nell'utilizzo. Dotati di pompe a
membrana con ciclo di lavoro continuo e valvole in Viton resistente alle sostanze chimiche, sono inoltre forniti di lancia in alluminio che assicura una erogazione precisa agendo sull'ugello regolabile che consente di spruzzare un unico getto oppure di nebulizzare il prodotto ottenendo un naturale effetto foschia. Il sistema è adatto per il trattamento di alberi, erbacce, linee di recinzione e altre aree isolate avendo un ampio raggio di azione che si sviluppa sia in verti-
L'azienda modenese è sul MePa. I prodotti in "vetrina" a inizio novembre anche a Eima ed Ecomondo
Emiliana Serbatoi si appresta a partecipare a due importanti fiere nei primi giorni di novembre. Da mercoledì 7 a domenica 11 si svolge infatti a Bologna Eima, l'Esposizione internazionale di macchine per l'agricoltura e il giardinaggio, una manifestazione che vede la presenza nel padiglione 16, stand A1, a pochi metri dalla posizione occupata due anni fa. In vetrina ci sarà l'intera gamma di serbatoi e sistemi di stoccaggio. Quasi negli stessi giorni, da martedì 6 a venerdì 9, a Rimini avrà luogo Ecomondo: nella kermesse leader della Green e Circular Economy nell'area euromediterranea si manterrà la postazione degli ultimi anni, ossia lo stand 126 nel padiglione C3. Una duplice manifestazione insomma per Emiliana Serbatoi, che nel 2018 compie 35 anni di vita. L'azienda è certificata UNI EN ISO 9001:2008 e, oltre alla garanzia legata della presenza nella White list della Prefettura di Modena, vanta le approvazioni e omologazioni rilasciati dai Ministeri italiani competenti in materia e da enti accreditati a livello internazionale con TUV e Bureau Veritas. Inoltre ha ottenuto la valutazione positiva massima rilasciata dalla CRIF rating agency CRIBIS D&B, accreditata dall'organismo riconosciuto a livello internazionale D&B Worldwide network and Dun & Bradstreet. Infine nel proprio catalogo ospita numerosi prodotti con omologazione ADR e marcati ONU. Il marchio modenese è presente anche sul MePa, il mercato elettronico della pubblica amministrazione del Ministero dell'economia e delle finanze. 10
cale sia in orizzontale e le capacità spaziano da 30 a 980 litri. Il problema del posizionamento dei fusti è risolto invece dall'azienda modenese dalle vasche di contenimento e dagli armadi, con capacità massima per entrambi di 1.100 litri. Le vasche portafusti sono disponibili in acciaio e in polietilene e assolvono ai compiti della raccolta e del contenimento fusti e Ibc, grazie alla dotazione del piano d'appoggio grigliato. Ancora maggiore sicurezza offrono gli armadi in polietilene, vere e proprie strutture chiuse con porte lucchettabili. La linea ecologica contempla infine un'ampia gamma di cisterne flessibili: si tratta di soluzioni ottimali sia per progetti temporanei sia per installazioni a lungo termine di vari prodotti liquidi. Questi serbatoi sono costruiti in pvc e arrivano fino a 500 m 3 di volume: grazie alla loro resistenza chimica e meccanica sono perfettamente adattabili a molte applicazioni e a numerosi liquidi diversi (con Ph da 4 a 9); tra i loro utilizzi compaiono lo stoccaggio di acqua potabile o per fini irrigui e l'immagazzinamento di fertilizzanti, prodotti chimici, acque di risulta da trattamenti industriali e liquami zootecnici. 6. Serbatoio flessibile 7. Container coibentato 8. Quioil 9. SE Tank
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AUTOTELAI
Più sicurezza nel traffico delle costruzioni di Londra grazie a Econic Tarmac, la più grande azienda di costruzioni stradali britannica, ha ordinato 25 nuove betoniere e ribaltabili allestiti su Mercedes-Benz Econic 3235 L da utilizzare nei cantieri londinesi. Per rispettare gli elevati standard di sicurezza dell'azienda, le numerose aziende di trasporto e i proprietari di mezzi che lavorano per Tarmac, su base contrattuale, stanno passando a betoniere e autocarri ribaltabili allestiti sul quattro assi, 32 tonnellate. Il telaio Mercedes-Benz Econic è sempre più presente. Recentemente, nel giugno 2018, Tarmac ha ricevuto il "Tipper Safety Trophy" nei premi Tip-ex e Tank-ex per l'elevato standard delle sue caratteristiche di sicurezza per i ribaltabili. Econic Mercedes-Benz si distingue particolarmente per la sicurezza nel traffico stradale: il suo design con la posizione bassa della cabina DirectVision assicura che il guidatore sia all'altezza degli occhi dei pedoni e dei ciclisti e possa quindi stabilire un contatto visivo in qualsiasi momento - una caratteristica di sicurezza decisiva. Una buona visuale degli altri utenti della strada è inoltre assicurata da vetrature di dimensioni generose, di cui una porta a soffietto vetrata sul lato del passeggero.
Oltre a garantire una buona visibilità degli altri utenti della strada, i vantaggi della cabina a pianale ribassato consentono un'eccezionale facilità di accesso. La bassa altezza di accesso riduce il rischio che il guidatore possa subire lesioni scivolando durante le frequenti entrate e uscite nelle operazioni di cantiere. La cabina a pianale ribassato presenta anche una porta dal lato guidatore ad ampia apertura, grandi vetrature sia del parabrezza panoramico sia dei finestrini laterali e la porta a soffietto sul lato del passeggero è vetrata fino al livello del pavimento. Sistemi di sicurezza elettronici Migliorare la sicurezza nel traffico stradale è l'obiettivo dichiarato di Tarmac. Il pacchetto di sicurezza include l'assistente di frenata di emergenza "Active Brake Assist 3" e un sofisticato sistema di specchi e telecamere per ridurre il punto cieco. Econic soddisfa quindi gli elevati standard CLOCS a Londra (CLOCS = Construction Logistics und Com munity Safety). I camion da 32 tonnellate sono alimentati da un motore diesel a sei cilindri con una cilindrata di 7,7 litri (Euro VI) con una potenza di 260 kW (354 CV). La potenza viene trasferita sulla strada da un cambio automatico a sei rapporti Allison. Il telaio per
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betoniere e cassoni ribaltabili Econic ordinato da Tarmac presenta un assale sterzante a traccia singola. Ci sono quindi due assi guidati nella parte posteriore e un asse sterzante a ruota singola. Questa configurazione conferisce al veicolo un raggio di sterzata incredibilmente contenuto e gli permette di essere molto più manovrabile rispetto a un convenzionale camion a quattro assi da 32 tonnellate: un vantaggio decisivo quando si opera su strade strette e cantieri nei centri urbani. Passaggio a Econic Mercedes-Benz Tarmac è il leader del mercato britannico per materiali da costruzione sostenibili e soluzioni di design. L'azienda è attiva in 400 posizioni strategiche in tutta la Gran Bretagna. La gamma di prodotti comprende ghiaia e asfalto, calcestruzzo preconfezionato, cemento, pietra calcarea e farina di roccia, oltre ad operare nella manutenzione stradale e nei lavori di costruzione. L'asfalto ha giocato un ruolo importante nello sviluppo e nella sperimentazione di veicoli da costruzione con betoniera sull'Econic Mercedes-Benz. Come parte del suo impegno per una maggiore sicurezza nel traffico stradale, Tarmac richiede a tutti i suoi appaltatori che lavorano nei cantieri londinesi di passare a Econic.
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MATERIALI
Dalla gomma riciclata il silenzio perfetto che esalta la musica
Pneumatici Fuori Uso e musica classica: quale relazione possibile tra due elementi così distanti, all'apparenza agli antipodi di un'ipotetica scala di prossimità? Il punto di incontro c'è ed è a Parma, al Centro di Produzione Musicale Arturo Toscanini, dove la Fondazione omonima, Ecopneus, Genesis e lo Studio A+C Architettura e Città hanno realizzato un importante e complesso intervento acustico nella Sala Gavazzeni, la sala prove più grande della struttura, di ben 400 m2 per 5 m di altezza, attraverso l'inserimento di pannelli fonoassorbenti realizzati con oltre 3.300 kg di gomma riciclata da Pneumatici Fuori Uso.
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L'intervento con pannelli in gomma riciclata All'apparenza, un auditorium potrebbe sembrare quanto di più distante ci sia dal mondo degli Pneumatici Fuori Uso. Ma non è affatto così. La musica dialoga con l'ambiente in cui viene prodotta e vi si integra, ma non tollera interferenze: è necessario infatti che ogni ambiente dal punto di vista acustico costituisca un sistema chiuso. Se questo è vero per un auditorium, lo è ancor di più nel caso di una sala prove, dove il direttore d'orchestra deve poter cogliere ogni minimo dettaglio di ciò che accade nel complesso orchestrale mentre si prova. Anche perché la Sala Gavazzeni non rimane solo una sala
prove, ma può diventare anche sala di registrazione: in questo caso la sala deve essere totalmente isolata da ciò che la circonda. "Dall'esperienza dei nostri architetti e ingegneri acustici, è risultato che l'isolamento con il pannello di gomma riciclata avrebbe dato una risposta precisa e perfetta alle nostre esigenze" ha dichiarato il Sovrintendente della Fondazione Toscanini, il Maestro Luigi Ferrari. "Abbiamo pensato di dare forza e realtà all'idea che fosse possibile applicare al residuato di un edifico industriale - come quello che ospita il Centro di Produzione Musicale - la medesima logica con cui uno Pneumatico Fuori Uso viene riciclato in qualcosa di totalmente diverso". La riqualificazione del complesso industriale ex Eridania Il complesso di edifici che costituiscono il Centro di Produzione Musicale Arturo Toscanini, sorge infatti nel Parco ex Eridania, vasto polmone verde a breve distanza dal centro storico di Parma, che è stato al centro di un importante intervento di riqualificazione. L'intervento è nato all'interno di un
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progetto complessivo di configurazione della nuova sede per la Fondazione Orchestra Arturo Toscanini ed alla contemporanea riorganizzazione del Centro Congressi. Fulcro dell'intervento è stato l'edificio esistente dell'ex Centro Congressi e delle aree esterne adiacenti che si trovano all'interno del parco urbano ex Eridania. L'insieme di Auditorium Paganini, che una volta ospitava i macchinari per la lavorazione dello zucchero e i cui spazi sono stati reinventati da Renzo Piano, dell'edificio oggetto dei lavori e della sala ipogea che, in anni recenti, è stata realizzata tra i due edifici preesistenti e a questi collegata, costituisce un articolato sistema di spazi immaginati per la musica e per l'attività congressuale, localizzati all'interno di un'ex area verde industriale recuperata, nel 2003, a parco pubblico. Uno degli spazi oggetto di ristrutturazione e riqualificazione è stata proprio la Sala Gavazzeni, la Sala prove principale capace di ospitare fino 400 persone, e in cui prova e registra stabilmente la Filarmonica A. Toscanini. "Lo stesso Toscanini - continua il Maestro Ferrari - era un analista del suono, famoso per il suo infallibile orecchio. La risposta acustica ottenuta con i pannelli in gomma riciclata da Pneumatici Fuori Uso è stata straordinaria, capace di guidare i direttori anche nell'ascolto dei più piccoli dettagli, quelli che fanno la differenza. Perfino lo stesso Toscanini, perfezionista assoluto e grande viaggiatore, sarebbe stato contento e orgoglioso di questo intervento. Dall'esperienza accumulata in questi mesi di funzionamento della sala prove, possiamo infatti dire che le previsioni si sono avverate: abbiamo dimostrato che in Italia è possibile realizzare opere belle, utili e sostenibili sia ambientalmente che economicamente”. Un materiale versatile e adatto al settore edile Le caratteristiche di elasticità, resistenza e fonoassorbenza fanno, infatti, della gomma da PFU un ottimo materiale per la limitazione della trasmissione dei rumori e delle vibrazioni negli edifici. Il granulo e il polverino di gomma ottenuti grazie al riciclo dei PFU, sono i materiali più comunemente utilizzati nel settore dell'edilizia. Legati con poliuretani o altri materiali termoplastici costituiscono dei veri e propri "building
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blocks" di elementi altamente performanti per l'isolamento acustico e lo smorzamento delle vibrazioni. Possono infatti essere utilizzati per l'isolamento acustico dei solai (impedendo la diffusione dei rumori tra piani diversi di un edificio, il cosiddetto "rumore da calpestio"), sia in interventi in intercapedine tra le pareti (evitando la trasmissione delle onde sonore tra ambienti adiacenti) sia per realizzare basi antivibranti per macchinari e impianti come ascensori, condizionatori, caldaie. Caratteristiche che rendono la gomma riciclata un materiale altamente performante e concorrenziale rispetto agli altri materiali presenti sul mercato, sia per interventi di nuova costruzione sia nelle ristrutturazioni e interventi di riqualificazione, come quello completato nell'Auditorium Toscanini. Ulteriori impulso potrà arrivare inoltre dall'inserimento, lo scorso anno, della gomma riciclata tra i materiali previsti per rispettare i CAM - Criteri Ambientali Minimi - previsti per l'affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici. Un modo per far fare ai PFU ancora tanta strada.
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VIABILITA' INVERNALE
Fresa semovente Fresia F90 STi - 2 stadi GHERARDO MARCHELLI
Fresia S.p.A., storica azienda savonese, con più di 60 anni di esperienza e con avanzate tecnologie, produce una completa gamma di attrezzature e veicoli sgombraneve per ogni tipo di utilizzo urbano, alpino, autostradale e aeroportuale. Nella produzione di Fresia l'ampia gamma di frese semoventi è di sicuro la più famosa tra gli operatori del settore viabilità invernale. Da sempre utilizzate per la rimozione di grandi quantità di neve, sono disponibili in varie dimensioni e capacità per fare
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fronte alle diverse esigenze di sgombero neve. Nella gamma un posto d'onore è detenuto dall'F90 STi. La caratteristica principale dello sgombraneve Fresia modello F90 STi è di essere una macchina specifica, espressamente realizzata per lo sgombero della neve, che riunisce in sé le caratteristiche del veicolo fuoristrada e della macchina operatrice. Il telaio è progettato per avere un'ottima elasticità torsionale, caratteristica che consente al mezzo di operare al
meglio su superfici asfaltate e su terreni sconnessi senza creare concentrazioni di carico sulle sospensioni, sugli assali e sul telaio stesso. Fresia F90 STi è dotato di trazione totale con trazione posteriore inseribile e disinseribile, bloccaggio ai differenziali e riduzione epicicloidale nei mozzi, che consentono al mezzo di avanzare anche nelle condizioni più estreme, tipiche di dove dovrà andare ad operare. Quattro ruote sterzanti con sterzatura completamente servoassistita con possibilità di selezione in tre differenti modalità: sterzatura solo anteriore per lunghi trasferimenti su strada, sterzatura a granchio per agevolare le manovre di accostamento tanto importanti nei lavori con la fresa, e su tutte le ruote per la massima manovrabilità. I freni sono a disco servoassistiti sulle quattro ruote. Il motore unico a ciclo diesel è conforme alle ultime normative per la riduzione delle emissioni inquinanti, un Iveco modello Cursor 13, per trazione e azionamento fresa. La grande potenza installata, più di 550 HP, consente uno sgombero molto rapido ed efficiente, molto utile in situazioni estreme e di emergenza. La trazione integrale sulle quattro ruote con asse posteriore disinseribile vede un sistema di trazione realiz-
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zato per mezzo di trasmissione idrostatica modello Sauer Danfoss® con pompa a cilindrata variabile e motore a cilindrata variabile, che permettono di aumentare le qualità di manovrabilità e di conduzione consentendo al veicolo di avanzare sempre alla velocità ottimale di lavoro. La trasmissione dal motore alla fresa a 2 stadi è una trasmissione meccanica prodotta da Fresia espressamente progettata per operazioni di rimozione della neve, a 2 velocità: normale e veloce. L'adozione del sistema di trasmissione meccanica della potenza dal motore alla fresa consente di ottenere un rendimento molto più elevato rispetto alla soluzione idrostatica. La turbofresa a due stadi è un'attrezzatura sgombraneve ad elevato rendimento adatta per ogni tipo di neve, presenta un sistema di sicurezza meccanico ed un camino di lancio
orientabile di 270 gradi con tegolo deflettore per il controllo preciso del lancio sia per raggiungere le aree di
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accumulo più difficili sia per permettere un'agevole caricamento su autocarri.
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VERDE
Ferri vince la fornitura Anas di 20 bracci decespugliatori anteriori su Unimog
Lo sfalcio del verde come attività complementare del parco macchine già a disposizione di Anas apre a nuove opportunità di utilizzo dei veicoli portattrezzi nel periodo estivo Da diversi decenni Anas, ovvero l’Ente New Jersey e segnalimiti, fino alla Nazionale per la manutenzione delle manutenzione del verde, importante strade, utilizza con soddisfazione sia per la visibilità e quindi sicurezza l’Unimog, ovvero il veicolo Mercedes- e sia per le attività di prevenzione agli Benz portattrezzi per eccellenza. incendi. Salvo qualche sporadica eccezione, Non è un caso che servizio "manuquesto mezzo polivalente veniva utiliz- tenzione del verde", statistiche nord zato esclusivamente per lo sgombero europee alla mano, rappresenti quelneve, sia a spinta che rotativo. lo con più ore di lavoro/anno, dal E' sufficiente, comunque, varcare i momento che il taglio dell’erba si nostri confini attraversando l’arco svolge senza soluzione di continuità alpino per rendersi conto di come da aprile a settembre. l’Unimog, soprattutto in Germania ed In questo contesto Anas, che aveva Austria, dove peraltro è nato e cre- acquistato 23 Unimog U427 attrezzati sciuto, svolge al meglio il suo lavoro per sgombero neve nel corso del di portattrezzi, affiancando al lavoro 2014, dopo aver preso visione in classico dello sgombero neve diversi diverse prove dimostrative delle prealtri servizi, dalla pulizia delle strade stazioni dei bracci decespugliatori a quelle delle gallerie, dal lavaggio di montati anteriormente, ha deciso di
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partecipare alla gara di appalto per l’acquisto di 20 attrezzature da montare su parte dei veicoli circolanti. Ferri S.r.l., con sede in provincia di Ferrara, si è aggiudicata la fornitura. Difficile spiegare in questo contesto se la vittoria in questo bando sia stata ottenuta per la rete capillare di strutture autorizzate Ferri, dedicate all’assistenza, o per la qualità tecnica del prodotto Ferri progettato anni fa congiuntamente con la struttura tecnica di Mercedes-Benz o per il rapporto di Unimog Partner che Ferri ha dal 2016 o per l’insieme di tutti questi fattori, però alla fine questo è stato l’esito del bando. Le attrezzature sono state destinate in 10 diversi Compartimenti Regionali, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, e questo particolare risulterà particolarmente interessante per la valutazione esaustiva di questo nuovo, almeno per l’Italia, utilizzo dei mezzi portattrezzi Unimog. Da non scordare che anche l’area ricerca e sviluppo di Ferri è interessata a valutare i risultati dell’utilizzo delle attrezzature a latitudini e temperature così diverse, arricchendo quindi il proprio bagaglio tecnico di nuove informazioni utili per supportare la naturale evoluzione dei prodotti. Di particolare rilievo è stata la collaborazione tra l’area tecnica di Ferri e la Direzione Compartimentale del l’Abruzzo, che ha permesso di accelerare i tempi di studio ed allestimento di tutta la fornitura, usando le strutture dell’Aquila come una vera "case
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history" dove sviluppare insieme delle soluzioni pratiche ed innovative. In questa sede infatti è stata fatta la scelta strategica di prevedere la manutenzione sia estiva che invernale ad intero carico del Compartimento stesso, senza l’utilizzo di appaltatori esterni: per tale ragione in questo caso l’interesse è risultato ancora più diretto. Qualche cenno sulla qualifica di Unimog Partner che Ferri ha dal 2006. Unimog Partner è il titolo che la casa madre Mercedes-Benz Unimog conferisce a quelle aziende che, dopo un percorso di sviluppo di un prodotto dedicato, superano gli audit dei tecnici Unimog, attenti a verificare non solo la bontà del progetto dedicato ma anche la capacità, nel tempo, del partner di mantenere elevata sia la qualità innovativa, sia quella produttiva sia quella non meno importante di garantire una rete di assistenza efficiente in grado di limitare al massimo i fermo macchina, visto che nella maggioranza dei casi, l’utilizzo dei mezzi è sempre realizzato in condizioni di urgenza o con tempistiche ridotte. Nel caso di Unimog Mercedes, due sono i progetti che hanno permesso di conseguire questo ambito titolo, il modello TSF-U e TSTU, entrambi dedicati ai mezzi Unimog.
Molto interessante anche il profilo delle attrezzature oggetto del bando: non solo bracci decespugliatori, ma un "cantiere" completo in grado di supportare nel migliore dei modi il personale Anas, in totale sicurezza e comfort: nella dotazione del bando sono stati inseriti anche il bloccaggio dell’assale anteriore, un progetto originale Ferri che permette una maggiore stabilità in fase di lavoro, con il blocco delle zavorre posteriori che bilancia il peso del braccio frontale e il soffiatore per permettere la pulizia della sede stradale dopo le operazio-
ni di sfalcio. Gli allestimenti sopra descritti sono stati realizzati presso le Officine Autorizzate Ferri distribuite sul territorio, che erano state preventivamente formate in un apposito corso presso la sede degli stabilimenti Ferri a Tamara (FE), e che sono state affiancate dai tecnici Ferri all’atto della messa in campo con relativa formazione del personale Anas. Da oggi sulle strade statali italiane inizia un nuovo percorso, quello dell’Unimog con i bracci decespugliatori Ferri S.r.l.
VIABILITA' INVERNALE
Spargisale Schmidt Stratos III serie - ancora più performanti
I nuovi spandisale Schmidt Stratos III serie sono stati ulteriormente migliorati ed implementati di altri accessori. Punto di riferimento nel mercato per tecnologia e prestazioni, vengono costruiti presso la fabbrica Schmidt Nido in Olanda (al ritmo di oltre 2.500 all'anno). Come tutti gli spargisale Schmidt, anche il nuovo Stratos III è concepito con costruzione modulare che consente di razionalizzare il pro-
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cesso produttivo ed ottenere un ottimo rapporto qualità/prezzo. E' possibile in questo modo realizzare svariate configurazioni, creando prodotti su misura per ogni cliente. Gli spargitori Schmidt Stratos III sono ideali per tutti i tipi di strade, autostrade, aeroporti, parcheggi ed aree pubbliche, disponibili in varie dimensioni e cubature, a partire da 4 m3 fino a 12 m3 di capacità.
Gli spargitori Stratos possono considerarsi lo stato dell'arte per questo tipo di attrezzature invernali: un'evoluzione che va nella direzione della robustezza e dell'affidabilità senza rinunciare alla semplicità d'uso e alle tipiche prestazioni Schmidt. Progettato con analisi FEM, dove, valutate le forze in gioco e le sollecitazioni dei materiali, è stato possibile rimodulare forme e spessori. Il risultato è una struttura più resistente ed allo stesso tempo più leggera. Grazie anche alla nuova geometria della tramoggia e all'adozione di materiali all'avanguardia, è stato possibile contenere la tara a tutto vantaggio della portata utile. La tramoggia di robusta costruzione è disponibile sia in acciaio ad alta resistenza ST37 opportunamente trattato per garantire le 2.000 h in nebbia salina, che totalmente in acciaio inox AISI 304. Le saldature sono continue sia all'interno che all'esterno, in modo da garantire la perfetta tenuta stagna. Non vengono utilizzati rivetti o bulloni di alcun tipo. Gli spargitori Schmidt Stratos III sono realizzati sia nella versione a nastro in gomma "B" che in quella a coclea "S". Il sistema di estrazione tramite nastro in gomma "B", è la naturale alternativa al sistema a catenaria in acciaio. Il nastro, dotato di traversine in gomma rialzate secondo un profilo brevettato, consente di ottenere una precisione di
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estrazione ed una durata maggiore, garantendo al tempo stesso minori costi di manutenzione dato che è insensibile agli agenti ossidanti. Inoltre, grazie al nastro di larghezza maggiorata a 400 mm, è possibile mantenere le pareti laterali particolarmente verticali, per favorire lo svuotamento senza intoppi. Il sistema con nastro in gomma Schmidt non consente la fuoriuscita di materiale al di sotto dalla tramoggia evitando che il sale possa raggiungere il cassone o il telaio del veicolo con grave rischio di corrosione. Il sistema di estrazione a coclea "S" è la perfetta soluzione per avere la massima precisione di spargimento quando si usa sale di alta qualità. Il sistema a coclea permette inoltre la costruzione della tramoggia a perfetta tenuta stagna. Solo due cuscinetti alle due estremità della coclea sono impiegati per la trasmissione senza altri organi in movimento o regolazioni dei sistemi di tensionamento. La coclea a passo variabile garantisce una perfetta qualità di estrazione, svuotando il carico in maniera omogenea senza creare accumuli sulla parte posteriore della tramoggia dovuti al trascinamento. Sia nella versione a nastro in gomma che in quella a coclea, gli spandisale Stratos III hanno i più bassi costi di manutenzione della categoria, pur garantendo massima affidabilità e perfetta qualità delle prestazioni. Il sistema di umidificazione del sale (optional) è composto da serbatoi realizzati in polietilene stampati e privi di saldature, non soggetti a corrosione, con frangiflutti integrati. Collegati tra loro e posizionati sui lati
della tramoggia, sono incassati in modo tale da ottimizzare e bilanciare i pesi anche a pieno carico. La capacità è studiata per garantire uno svuotamento contemporaneo del sale e della soluzione liquida con rapporto liquido/solido fino al 30% (conforme a normativa tecnica FS30). E' possibile infatti regolare detto rapporto solido/liquido da 0 a 30% con passo dell'1% dal quadro comandi in cabina. Il sale che esce dalla tramoggia scende attraverso il canale di uscita posteriore, costruito in polietilene. Tale canale è realizzato con un sistema telescopico, in modo da poter essere adattato a mezzi aventi differenti altezze di cassone. Il sale poi attraversa
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un'ultima parte di scivolo, prima di cadere sul disco dove viene investito dal flusso della soluzione salina (quando si vuole umidificare). La soluzione salina, regolata da un impianto proporzionale, investe la massa del sale con un angolo ben definito, ideale per garantire che ogni grano di sale venga uniformemente umidificato, prima di arrivare sulla parte centrale del disco di forma conica dove si completa la miscelazione. Una volta
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miscelato, grazie alla forza centrifuga viene opportunamente direzionato dalle palette verso il punto di caduta previsto nel rispetto dei parametri di spargimento impostati. L'asimmetria di spargimento è ottenuta elettricamente, comandata dal quadro comandi attraverso la rotazione dell'intero piatto di spargimento e non mediante la variazione del punto di caduta del sale sul disco. Ciò consente il mantenimento delle prestazioni e del completo processo di umidificazione del sale a prescindere dalla regolazione dell'asimmetria. In fase di trasferimento l'intero gruppo viene poi ripiegato verso l'alto per ridurre lo sbalzo e garantire migliore visibilità. Un micro switch di sicurezza ne rileva la posizione ed impedisce l'avvio accidentale del disco. La carenatura a protezione del disco di spargimento è realizzata in robusto polietilene ed integra sia una comoda maniglia per il sollevamento del gruppo di spargimento, sia il dispositivo ad infrarossi che rileva la fine erogazione. Il gruppo di spandimento può essere anche dotato di un dispositivo brevettato chiamato "kick-back collision", che, in caso di urti o manovre errate, permette al disco di arretrare di ben 37 cm, per poi ritornare automaticamente
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in posizione di lavoro tramite molle a gas appositamente posizionate. La nuova gamma di spargisale Stratos III dispone anche di pannelli di controllo completamente rinnovati, in grado di gestire nuove funzioni, ma sempre concepiti per un utilizzo semplice ed intuitivo da parte dell'operatore. Grandi display permettono con una sola occhiata di tenere sotto controllo i parametri di spargimento e le funzioni attive. I quadri comando basati su tecnologia Can-Bus, tutti dotati di microprocessore evoluto, sono a tenuta stagna, resistenti agli urti e perfettamente funzionanti fino a temperature di oltre -20°C. Fissato in cabina su apposito supporto regolabile, possiedono, oltre ai tre comandi rotazionali a "click", una serie di pulsanti programmabili retroilluminati e un ampio display grafico, anch'esso retroilluminato. L'intensità della retroilluminazione è regolata automaticamente in base all'illuminazione ambientale. Sono presenti più "livelli" di utilizzo, da quello riservato all'operatore, a quello dedicato alla programmazione e taratura della macchina, passando da quello per il service e l'autodiagnosi. Grazie alla tecnologia CanBus con autodiagnosi, in caso di malfunzionamento è possibile risalire in brevissimo tempo alla fonte del guasto ed isolarlo riducendo al minimo i tempi di fermo macchina. Sono inoltre dotati di memoria interna di grande capacità e di interfacce per lo scarico dati ed il collegamento a stampanti, PC o dispositivi esterni ausiliari optional (apparati GPS, sistemi di lettura della temperatura sulla superficie stradale o centraline meteo). Anche la gestione della dipendenza tachimetrica, dove tutti i parametri di spargimento sono legati alla velocità di lavoro, è gestita automaticamente dal quadro comandi. Ciò significa che il dosaggio del sale impostato dall'operatore rimane costante al variare della velocità. Il comando collegato al cronotachigrafo del veicolo si avvia non appena rileva un movimento del veicolo (segnale tachimetrico). Dal comando è anche possibile selezionare il tipo di materiale da spargere che può essere scelto e/o configurato direttamente sul database. Sensori di retroazione ottici sono installati sul motore idraulico che fa avanzare il nastro, sul motore idraulico del disco di spargimento e su quello che aziona la pompa della soluzione salina.
Tali sensori leggono e controllano continuamente con altissima frequenza il numero di giri. I dati provenienti da questi sensori vengono quindi elaborati costantemente dalla centralina di bordo, operando automaticamente le necessarie correzioni, assicurando la massima precisione nelle prestazioni. Il compartimento posteriore, sede della componentistica idraulica ed elettronica, protetto da un'ampia cofanatura di maggiore capienza, è stato riposizionato direttamente alla struttura della tramoggia. Anche la scaletta è stata riposizionata. Ora si trova sul lato sinistro dello spargisale ed è dotata di un opportuno corrimano a norma, rendendo sicuro e comodo l'accesso al compartimento posteriore. Il dispositivo di copertura, con telaio in acciaio inox, ha l'inclinazione aumentata al 25% e mantiene il telo ben teso in qualunque posizione, senza formare "tasche", così da facilitare la dispersione dell'acqua. La robusta griglia di vaglio in acciaio zincato a caldo è progettata per resistere alle diverse metodologie di carico: da silos, big bag o pala. La dimensione del vaglio garantisce che tutto ciò che passa non generi poi malfunzionamenti. Lo scarramento/carramento può essere di tipo rapido con sistema Schmidt RoRo, attraverso 4 piedi retrattili in grado di sorreggere con sicurezza lo spargisale durante le stagioni di inattività o le manutenzioni straordinarie. Disponibile anche nella versione che consente tale manovra a pieno carico. Le operazioni di incarramento e scarramento sono quindi portate a termine in autonomia da un solo operatore. L'azionamento degli spargitori può essere sia idraulico, attraverso opportuno impianto presente sul veicolo portante, in conformità alle norme EN 15431, oppure con motore ausiliario Kubota raffreddato ad acqua. Nella parte posteriore dello spargisale possono essere installati due lampeggiatori stroboscopici gialli a led resistenti a vibrazioni e basse temperature, oltre a due lampeggiatori flash a led di retroilluminazione per aumentare la visibilità posteriore anche in condizioni di scarsa visibilità ed una targa posteriore con freccia girevole a norma del Codice Stradale. In prossimità del disco spargitore è installato anche un faro a led di lavoro per il controllo delle condizioni di spargimento.
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VIABILITA' INVERNALE
E' record mondiale: il primo trattore Valtra senza pilota spazza la neve ad una velocità di 73,171 km/h
Nokian Tyres e Valtra hanno realizzato insieme un nuovo record mondiale. A marzo 2018 infatti, a sud della Finlandia, un trattore Valtra T254 Versu senza pilota, montante gomme Nokian Hakkapeliitta TRI, è riuscito a spazzare la neve raggiungendo la velocità di 73,171 km/h. Nominato ad Agritechnica "Tractor of the Year 2018", il Valtra T254 Versu riconferma le sue qualità. Un trattore già ampiamente apprezzato da contoterzisti e agricoltori per la sua versatilità e le molteplici possibilità di utilizzo (agricolo, forestale e
municipale), nonché per il bracciolo SmartTouch, di cui spesso gli operatori dicono "più intuitivo di uno smartphone". "Per molti dei nostri clienti la facilità d'uso del bracciolo SmartTouch ha abbassato la soglia di investimenti in tecnologie precedentemente considerate costose o troppo complicate, come autoguida, telemetria... Al contempo, stiamo assistendo ad una domanda crescente di nuove tecnologie che contribuiscano ad aumentare l'efficienza e che possano integrarsi con i sistemi operativi già esistenti. Per questo ci
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impegnamo a rimanere all'avanguardia proponendo tecnologie innovative nei nostri trattori SmartTouch" commenta Mikko Lehikoinen, Direttore Marketing Valtra EME. Il record di velocità è stato raggiunto in condizioni sicure e ha visto il coinvolgimento dei team di ricerca Valtra e Nokian Tyres. La tecnologia autonoma, in particolare, è di crescente interesse in molti settori tra cui logistico e agricolo. Valtra, produttore nordico leader di trattori, ha per l'appunto una lunga storia di macchine realizzate per la manutenzione stradale in condizioni di freddo estreme. I dati raccolti durante il raggiungimento del record di velocità saranno infatti preziosi per le future ricerche sulla tecnologia autonoma. Il superamento della normale velocità del trattore con un attrezzo frontale montato e su una superficie scivolosa ha messo sotto sforzo il trattore e i suoi pneumatici. Il battistrada a blocchi degli pneumatici Nokian Hakkapeliitta TRI è stato appositamente progettato per la stabilità su superfici ghiacciate e innevate. "La prevedibilità e la maneggevolezza di Nokian Hakkapeliitta TRI, combinata con la sua trazione, hanno reso questi pneumatici una scelta comune tra i contoterzisti che operano soprattutto in inverno" commenta Toni Silfverberg, Direttore Vendite e Marketing di Nokian Heavy Tyres. "Le stesse funzionalità si prestano bene a lavorare anche a velocità record". Questo è il secondo record mondiale a temperature sotto zero realizzato da Nokian Tyres e Valtra. Nel 2015 infatti i due produttori finlandesi hanno collaborato con la leggenda del rally Juha Kankkunen per stabilire il record di velocità per la guida di un trattore su ghiaccio a 130,165 km/h. La macchina in questione era un Valtra T234 Versu montante pneumatici Nokian Hakkapeliitta TRI. 21
PORTATTREZZI
La città dei Genovesi… GHERARDO MARCHELLI
In questi ultimi mesi Genova è sicuramente la città più chiacchierata del Mediterraneo nel bene e nel male... ma la reazione all'indifferenza mediatica la fa proprio il popolo Genovese, pronto a cavalcare qualsiasi tipo di onda… o a destreggiarsi nei carruggi del centro città. Ed è proprio per questa necessità che la Società A.S.TER, Azienda per i servizi territoriali del Comune di Genova, creata a fine anni '90, effettua interventi per la manutenzione
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delle pavimentazioni stradali, marciapiedi, tutta l'illuminazione della città, semafori compresi, e segue la cura del verde pubblico. Da inizio attività, per poter operare nelle strade cittadine, tra un carruggio e l'altro, questa società si è dovuta attrezzare con veicoli compatti e flessibili. Attualmente il loro parco macchine "compact - special" è composto da oltre 10 veicoli, di cui gli ultimi 4 arrivati sono Bonetti F100X in versione
macchina operatrice, con allestimento gru monobraccio a 3 sfili MaxiLift e stabilizzatori supplementari posteriori. Per questo ultimo lotto, gli addetti ai lavori della società A.S.TER, hanno avanzato esigenze molto puntuali e molto tecnologiche, richiedendo nello specifico un veicolo compatto abbinato a gru molto strong, installata secondo la normativa vigente "12999". Grazie alla particolarità del telaio rigido, abbinato ad un resistente ed efficiente controtelaio, il veicolo Bonetti di soli 1.650 mm di larghezza ha una performante stabilità durante l'utilizzo della gru. A completamento della fornitura sono stati aggiunti la piastra neve (din 76060) e l'impianto idraulico, per applicare in qualsiasi momento una lama neve e/o uno spargisale posteriore (collaudo compreso). La catena cinematica, generata dal motore 3 litri turbodiesel FPT, abbinato al cambio e riduttore, può scaricare a terra tutta la potenza dei 150 HP, tramite il 3° differenziale centrale, che ripartisce la coppia al 50% per entrambi gli assi. Il bloccaggio centrale del riduttore Bonetti, permette di superare i percorsi più impervi. Proseguendo il discorso trasmissione, arriviamo agli assali rigidi Bonetti, che hanno la particolarità della lubrifi-
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cazione totale a bagno d'olio per entrambi gli assi. L'assale anteriore "rigido", abbinato alle sospensioni a balestre paraboliche, garantisce stabilità e portata in tutte le condizioni di lavoro, evitando affondamento della sospensione a fine corsa con l'applicazione di attrezzature anteriori (lama neve) e soprattutto con l'abbinamento gru che grava sull'asse anteriore. Un'altra particolarità è il freno di stazionamento, che agisce sulle 3 pinze posteriori (uno sull'albero di trasmissione), garantendo il blocco della macchina anche con pendenze importanti. Creare tutto questo in 1.650 mm di larghezza… non è facile, ma per la società Bonetti e per i suoi collaboratori è sinonimo e volontà di crescita. Alla consegna dei veicoli erano presenti i costruttori del veicolo, il rivenditore locale Società CE.BRU che ha seguito la vendita e lo staff tecnico
della Società A.S.TER… mancava solo lui Sandro C., coinvolto tragicamente nel crollo del Ponte Morandi. Ed è a Lui, per volontà della Bonetti, della società CE.BRU e soprattutto
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dei suoi colleghi di lavoro, che vogliamo dedicare queste ultime righe di ringraziamento, ricordandolo come una persona seria, come si è dimostrato fino alla fine.
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IGIENE URBANA
Servizi Ambientali di Bressanone: già da 20 anni con un principio innovativo
Dal 1998 i cittadini di Bressanone smaltiscono i loro rifiuti tramite presscontainer Pöttinger, adempiendo al principio di responsabilità ecologica. Bressanone è un passo avanti nell'ambito della gestione dei rifiuti in Alto Adige. Nel 1998 ASM Bressa none S.p.A. ha rilevato il servizio di raccolta dei rifiuti dalla Comunità Comprensoriale e ha ristrutturato i servizi ambientali. Il 1° agosto 1998 ASM Bressanone
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S.p.A. ha messo in funzione il primo press-container con pesatura elettronica della ditta austriaca Pöttinger, sostituendo i bidoni privati utilizzati fino ad allora. "Vent'anni fa ASM Bressanone S.p.A. ha iniziato a riorganizzare il servizio per ottimizzare la raccolta dei rifiuti residui nelle zone densamente popolate e per garantire l'applicazione della tariffa in base alla quantità effettivamente smaltita", dice l'amministratore
delegato Karl Michaeler. "I clienti allacciati al sistema dei press-container utilizzano una carta transponder personalizzata, i rifiuti smaltiti vengono pesati e la quantità effettiva viene addebitata in tariffa al cliente. Una procedura che mette in primo piano il principio della responsabilità ecologica." Tutti i contenitori sono allacciati al sistema di telecontrollo e segnalano quando sono pieni. I veicoli di raccolta passano quindi solo quando necessario; il traffico pesante si riduce con effetti oltremodo positivi per quanto riguarda l'inquinamento atmosferico, la densità di traffico e la sicurezza di pedoni e ciclisti. "Grazie alla tecnologia di telecontrollo e monitoraggio, ASM Bressanone si muove da molti anni verso la Smart City: la tecnologia digitale e innovativa rappresenta una soluzione ecologica ed efficiente a beneficio dell'ambiente e dei cittadini", dichiara Karl Michaeler. Il primo press-container è stato installato nel 1998. Negli ultimi anni sono stati aggiunti altri venti contenitori compattatori elettronici. Anche gli ormai
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ventidue contenitori "Under ground" con container seminterrati per i rifiuti residui e biologici, si inseriscono in questo processo che valorizza il principio di responsabilità ecologica. I contenitori a più alta quota si trovano a circa 2.000 metri sul livello del mare presso Plancios e Valcroce, nel comprensorio sciistico della Plose, conferma il titolare della ditta Irsara S.r.l., distributore ufficiale per l'Italia. Oggi nel Comune di Bressanone ben 6.800 clienti smaltiscono i rifiuti residui tramite i contenitori compattatori anziché in bidoni, pari a 12.500 persone e oltre 900 utenze produttive. In media ASM Bressanone conta 300.000 conferimenti l'anno con circa 3,3 kg di rifiuti residui smaltiti per singolo conferimento. "I clienti apprezzano questo sistema di smaltimento", dice il responsabile dei Servizi Ambientali Michele Bellucco, "Coincide con il desiderio dei nostri clienti di disporre di un sistema di smaltimento pratico, flessibile e funzionale". "I rifiuti residui possono essere smaltiti 24 ore al giorno e per 7 giorni su sette", conferma inoltre anche Richard Irsara, titolare della ditta Irsara. Nel breve periodo altri press-container sostituiranno i vecchi bidoni, in diversi luoghi della città, per esempio in autunno in Via Vintler con ulteriori 180 clienti da allacciare. Per il prossimo anno ASM Bressanone ha in programma di estendere questo servizio anche alla zona di Via Laghetto Viale Mozart, mentre la ditta Irsara vuole implementare la propria attività anche nelle restanti provincie d'Italia, non solo con sistema di identificazione e pesatura, ma anche con com-
pattatori per diverse soluzioni, avendo in mano prodotti di valore e di altissima qualità. La società Irsara S.r.l. sarà anche
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presente alla Fiera Ecomondo presso il Pad A5 - stand n. 186 - in programma a Rimini dal 6 al 9 novembre 2018.
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PORTATTREZZI
Antonio Carraro ad Eima 2018
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Grande suspense per Antonio Carraro per la prossima Fiera Eima 2018, in programma dal 7 all'11
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novembre a Bologna, durante la quale l'azienda veneta presenterà molteplici innovazioni, a partire da
uno stand grandioso completamente nuovo per il quale sono stati impegnati i migliori architetti di Bologna Fiere. Lo stand, tra l'altro, sarà animato dalla presenza in spot video e in visita di Albano Carrisi, nota popstar internazionale e testimonial di vecchia data dei trattori Antonio Carraro di cui è cliente dal 1964. Le più importanti novità tecnologiche riguarderanno la Serie R, per la prima volta presentata al gran completo con i modelli a cingoli, per un totale di sette trattori, tutti dotati di motore di 98 HP, con telaio integrale oscillante Actio™ declinato nelle varie configurazioni: sterzante, articolato, a baricentro basso, a carreggiata larga con un passo maggiorato che ne incrementa stabilità, capacità di trazione e comfort operativo. Gli ingombri rimangono contenuti, con
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l'altezza del cofano che si conferma ai minimi della categoria (1.125 mm per il modello TGF). I modelli presentano, oltre all'upgrade dei motori Fase 3B, un'idraulica evoluta e una piattaforma di guida completa di ogni possibile comfort. Grande attesa anche per quanto riguarda la Serie Tony, la famiglia dei 6 trattori compatti isodiametrici dotati di trasmissione continua gestita da software, destinati all'agricoltura specializzata. Due i nuovi modelli in esposizione destinati ad usi agricoli e civili. Altra "famiglia" AC che si allarga, quella della serie Infinity, trattori specializzati dotati di trasmissione idrostatica con 3 rapporti automatici inse- 7 ribili sotto carico, ideali per le lavora- Infine non mancheranno i super comzioni in pendenza, proposti con telaio patti Tigre e TMajor, destinati all'agriarticolato, sterzante e a careggiata coltura specializzata di collina, montagna o pianura, tipica delle colture larga per la fienagione.
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del Bacino del Mediterraneo. Una serie fortunata e super affidabile di trattori di media potenza, apprezzati sia da agricoltori professionisti che da sofisticati hobbisti. 1. Tony 10900 TR 2. TGF 10900 R 3. TTR 4400 4. Gamma Infinity 5. Albano Carrisi 6. TTR 7600 Infinity 7. TTR 4400
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MANUTENZIONE STRADE
Asfalti tappabuche ad elevate prestazioni Ing. RAFFAELE TATANGELO - Iterchimica S.r.l.
Uno dei principali problemi legati alla regolarità superficiale delle strade è la presenza di buche che provocano ogni anno numerosi incidenti. Si tratta di un fenomeno in costante crescita che espone ad elevati rischi gli utenti della strada, soprattutto ciclisti e motociclisti. Le novità introdotte dalla nuova legge sull'omicidio stradale (n. 41 del 23 marzo 2016), combinate con ciò che prevede il Codice della Strada, individuano precise responsabilità in caso di sinistro. In particolare, la Circolare del Ministero dell'Interno, con riferimento all'articolo 14 del Codice della Strada che individua "poteri e compiti degli Enti proprietari delle strade", stabilisce che la mancata manutenzione è punibile penalmente. Pertanto, la gestione e la manutenzione del patrimonio stradale sono punti cardine per le amministrazioni e gli enti, i quali devono garantire un elevato livello di accessibilità e sicurezza. Le cause della formazione delle buche stradali sono da ricercare sia nei cedimenti degli strati non legati, sia nell'errata progettazione e realizzazione delle miscele bituminose; alcuni problemi tipici possono essere gli spessori troppo ridotti, un ancoraggio insufficiente degli strati bituminosi, uno scarso tenore di
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bitume o un'inadeguata compattazione dopo la stesa. Le fessure presenti nelle pavimentazioni in conglomerato bituminoso costituiscono una via preferenziale per l'acqua che, raggiungendo gli strati inferiori non legati, determina diversi effetti negativi tra cui l'imbibizione sino alla saturazione degli strati profondi. Le tensioni generate dai cicli di gelo - disgelo portano ad una diminuzione delle prestazioni e della capacità portante, aggravando l'ammaloramento ed il dilavamento delle parti fini, con conseguente formazione di alveoli che a loro volta incrementano la possibilità di cedimenti e fessurazioni. Un'ulteriore causa della formazione di buche è la scarsa adesione tra bitume e inerti. In questo caso l'acqua si interpone tra l'aggregato e la pellicola di legante bituminoso, svolgendo un'azione disgregante che dà origine a sgranamenti superficiali. Le zone ammalorate rappresentano la parte debole dell'intera pavimentazione, da cui si innesca il processo deteriorativo, coinvolgendo progressivamente sia le aree adiacenti sia gli strati più profondi. E' quindi necessario intervenire tempestivamente con adeguate riparazioni superficiali, prima che diventi necessario il rifacimento profondo di tutto
il manto stradale. In una strada ben fatta e soggetta a manutenzione preventiva, le buche non dovrebbero formarsi. Ma se si formano, come si devono chiudere? Soprattutto per interventi di emergenza e per buche di dimensioni e profondità ridotte, la prassi più comune prevede l'utilizzo "a freddo" di conglomerato bituminoso plastico, altresì detto "invernale", costituito da aggregati vergini, bitume e flussanti. Questo intervento, veloce e relativamente economico, è però solo una soluzione provvisoria con una durata limitata nel tempo. Un sistema più duraturo consiste nell'impiego di conglomerato bituminoso caldo, opportunamente steso e compattato su superfici perfettamente asciutte e adeguatamente preparate. Si tratta di un intervento relativamente impegnativo, in quanto presuppone il trasporto in situ di vari macchinari e attrezzature (frese, vibrofinitrici e rulli compattatori, oltre ai camion per il trasporto del conglomerato bituminoso) e che quindi è eseguito solo per rappezzi isolati di una certa importanza ed estensione. In generale, il ripristino a regola d'arte di una buca non è un lavoro semplice in quanto deve essere svolto rapidamente e in modo efficace, ma allo stesso tempo deve essere economi-
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co, possibilmente a freddo e non deve richiedere particolari preparazioni del fondo, che spesso risulta essere umido. Le nuove tecnologie mettono ora a disposizione prodotti che possiedono tutte le caratteristiche sopra menzionate, grazie all'impiego di speciali additivi che consolidano in poco tempo il materiale e ne rendono possibile l'applicazione anche sul bagnato. Fino a qualche anno fa, i capitolati delle varie amministrazioni non indicavano particolari requisiti o procedure per i conglomerati bituminosi destinati al riempimento delle buche. Negli ultimi anni invece, tenendo presenti anche gli ultimi sviluppi, alcuni dei più importanti comuni italiani hanno adottato norme tecniche che specificano le prestazioni di questi materiali. Le voci inerenti tali prodotti non indicano particolari ricette o caratteristiche per i singoli componenti, ma fissano le prestazioni meccaniche che le miscele bituminose devono garantire per essere impiegate come tappabuche. Con un occhio di riguardo alla riduzione degli impatti ambientali, i nuovi capitolati prevedono anche la possibilità di utilizzare fino al 100% di conglomerato bituminoso di recupero
(RAP), più comunemente noto come "fresato", proveniente dalla demolizione di pavimentazioni ammalorate o a fine vita utile e/o da scarti di lavorazioni in impianto. Per poter essere reimpiegato nella produzione di nuove miscele bituminose, il fresato deve essere sottoposto ad idoneo processo di lavorazione (frantumazione, selezione e vagliatura) in conformità con la norma UNI EN 13108-8 "Miscele bituminose: Specifiche del materiale - Conglomerato bituminoso di recupero". Il fresato (RAP) è però un materiale che risente dell'invecchiamento subito dal bitume sia durante la produzione del conglomerato bituminoso (invecchiamento a breve termine) sia durante la vita utile della pavimentazione (invecchiamento a lungo termine). Il legante bituminoso contenuto nel RAP risulta più viscoso, duro e fragile di quello impiegato in origine, a causa dell'invecchiamento per ossidazione a contatto con l'aria e dell'evaporazione di alcune componenti chimiche fondamentali. Per poter ripristinare totalmente le caratteristiche originali del legante bituminoso non è sufficiente l'utilizzo di oli flussanti, ma si deve intervenire anche chimicamente attraverso
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l'utilizzo di specifici additivi polifunzionali rigeneranti, soprattutto in caso di utilizzo di elevate percentuali di fresato. Questi prodotti devono essere esenti da oli aromatici e, oltre a garantire un'azione rigenerante, devono agire anche come disperdenti, plastificanti, antiossidanti e aggreganti: è il caso dell'Iterlene ACF 1000 HP Green, un prodotto altamente innovativo per il ripristino a freddo delle buche stradali. Per l'utilizzo è sufficiente un semplice mescolatore, ad esempio un impianto per la miscelazione a freddo oppure una benna miscelatrice applicata su una minipala, nel quale si mescolano per qualche minuto il fresato e la miscela additiva. L'applicazione e la successiva compattazione possono essere eseguite con vari mezzi a seconda dell'entità del lavoro, a mano con pestelli meccanici per piccole buche o con vibrofinitrice per rappezzi più estesi. Dopo pochi minuti dall'applicazione, il traffico potrà essere ripristinato. Gli interventi manutentivi eseguiti con questa nuova tecnologia garantiscono una maggiore durata in opera grazie alle elevate prestazioni, nel pieno rispetto dei limiti fissati dalle nuove norme tecniche.
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PORTATTREZZI
Tekne presenta la nuova famiglia di autobus Horton e il nuovo veicolo multifunzione Graelion 4x4
Tekne, azienda italiana fondata in Abruzzo nel 1990, da quasi trent'anni opera nei settori della progettazione e produzione di sistemi elettronici ed elettrici e, parallelamente, della distribuzione di veicoli industriali cava /cantiere in Italia e all'estero. Negli anni Tekne ha acquisito una notevole esperienza nella progettazione e produzione di veicoli speciali, off-road e per il trasporto di persone, partendo da una piccola officina di produzione di Modena, successiva-
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mente sviluppata negli stabilimenti di Termoli e Orsogna, per poi aprire nel 2016 la nuova sede operativa di Ortona (CH), dove ha concentrato le attività di engineering, prototipazione e assemblaggio veicoli, trasformazioni e allestimenti. Nel settore dei sistemi elettronici, invece, nel 2016 Tekne ha siglato un accordo quadro con Thales, multinazionale francese leader nel settore dell'elettronica per la difesa e le telecomunicazioni, assumendo 50 tecnici
altamente qualificati ex Thales ed acquisendo know how sulle lavorazioni di alta tecnologia in campo Difesa e Sicurezza. Tekne ha così raggiunto una maturità aziendale plurisettoriale e plurimercato, ed è oggi in grado di rispondere alle esigenze del mondo civile e difesa sia nel settore dei veicoli industriali e speciali, sia in quello dell'elettronica. Ne risulta un vasto portfolio prodotti, che spazia in ambito elettronico dalle telecomunicazioni alla guerra elettronica, ai cablaggi per automotive e ai sistemi di controllo per gru; in ambito veicoli copre le necessità di veicoli industriali (Tekne è tra l'altro concessionaria Astra Iveco), autobus e veicoli speciali, con un settore dedicato ai mezzi per la difesa. Horton: la nuova famiglia di autobus Tekne Tekne realizza veicoli per il trasporto di persone per le applicazioni più disparate, dalle industrie minerarie al trasporto urbano, progettati e prodotti su telai propri o di altre marche, a seconda delle esigenze del cliente. Negli anni sono stati realizzati e allestiti autobus e minibus a trazione integrale, staff carrier per cantieristica e miniere, scuolabus di varie dimensioni, veicoli elettrici e autobus, coperti e scoperti, per servizi turistici. Nel 2018 la famiglia si è arricchita della gamma Horton, il cui design nasce dalle prime bozze in casa Tekne. Il design punta all'armonizza-
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zione delle forme intorno al parabrezza sferico anteriore, scelto per garantire la maggior visibilità; le luci esterne, full led, dai profili particolari, completano il quadro d'insieme accompagnando le linee anteriori. La gamma prevede una versione per il trasporto di linea, una turistica open top, una turistica offroad e scuolabus, declinando i modelli in diverse lunghezze (9 - 11 - 12 m), variabile numero di sedute ed equipaggiamenti opzionali. Graelion: il nuovo autocarro 4x4 multifunzione Tekne Tekne presenta l'ultimo veicolo nato, Graelion, disponibile dai primi mesi del 2019. Graelion è un cabinato multifunzionale 4x4 da 7,5 t per impieghi gravosi, interamente progettato e prodotto in Tekne, allestibile per una molteplicità di impieghi. Sono disponibili infatti versioni per cantieri e mining, con cassoni ribaltabili trilaterali, scarrabili, gru, piattaforme aeree, versioni per antincendio, ambulanza, protezione civile, raccolta rifiuti, servizio invernale e molte altre, oltre, chiaramente, alla versione "cabinato" a disposizione degli allestitori. Graelion è il risultato dell'esperienza trentennale di Tekne nel campo dei veicoli industriali e speciali, ma è
anche il primo veicolo dell'azienda abruzzese appartenente ad una fascia, quella delle 7,5 t, interessante per utilizzi off road di particolare necessità: viene infatti incontro alle situazioni in cui la compattezza e la portata sono entrambi fattori decisivi per la scelta del cliente. Partiamo dunque dalle dimensioni: disponibile nelle versioni con massa complessiva da 7.500 oppure 6.000 kg, con passi che vanno da 3.000 mm a 4.250 mm, larghezza di 2.020 mm e
altezza totale 2.575 mm. Prevede pneumatici 335/80R20 per il 7,5 t e 275/80R20 per il 6 t, sempre singoli. La cabina, singola o doppia, di tipo semiavanzato, è realizzata con una struttura in lamiera di acciaio elettrozincato di elevata resistenza strutturale. La robustezza è assicurata anche dal telaio costruito con acciaio speciale con elevato limite elastico. Il motore è un turbo diesel FPT da 3 litri e 175 CV (129 kW), con una coppia di 430 Nm a 1.600 giri e con emissioni
conformi alla norma Euro 6 Step C. Il cambio è disponibile sia in versione manuale (Iveco/Zf) a 6 rapporti, sia in versione automatica con convertitore di coppia (Allison). Il riduttore/ripartitore, progettato da Tekne, ha due gamme di velocità, per impieghi stradali o fuoristrada, azionamento elettropneumatico e diverse possibilità di prese di forza (PTO); ha inoltre la predisposizione per un eventuale radiatore esterno e per un super riduttore per impieghi che necessitano di velocità di poche centinaia di metri l'ora. Gli assali, progettati in Tekne, nella versione da 7,5 t sono del tipo a portale con riduzione finale ai mozzi: questa soluzione permette un'altezza da terra di oltre 450 mm, incrementando l'agilità negli impieghi fuoristrada. Importante anche la portata sugli assi che, nella versione da 7,5 t, è di 4.000 kg sull'anteriore e 5.000 kg sul posteriore. Grazie alla sua versatilità, alle sue caratteristiche e alle molteplici possibilità di allestimento, Graelion si candida naturalmente ad essere lo strumento indispensabile per operatori pubblici e privati in utilizzi trasversali, dal cantiere al forestale, alla manutenzione pubblica e al supporto in aree di difficile accesso.
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VERDE
Hymach Pegasus, una trinciatrice decespugliatrice semplice ed efficace GHERARDO MARCHELLI
Pegasus è una proposta semplice ma efficace di Hymach per allestire trattori e portaattrezzi semoventi dotati di sollevatore e PTO frontale. Pegasus è una trinciatrice decespugliatrice a rotore di ben 200 cm di taglio progettata per funzionare mediante l'impianto PTO del mezzo su cui viene installata. L'applicazione è sui tre punti del sollevatore e, dotata di coppia conica angolare, funziona tramite connessione cardanica. Con i suoi due metri di larghezza di taglio è particolarmente adatta per lavori di sfalcio erba e arbusti in vaste aree. Oltre che su trattori può essere accoppiata con un'ottima resa su portattrezzi multiuso ottimizzandone l'investimento.
Pegasus presenta la possibilità di essere fornita con diversi rotori, tutti intercambiabili tra loro, secondo la tipologia di vegetazione da tagliare e la conformazione del suolo. Tra questi il rotore ELI28 vede la disposizione dei coltelli in conformazione elicoidale in modo da permettere la costante copertura della fascia in manutenzione, mentre il LIN50 ha la possibilità di installare il sistema di taglio a doppio coltello mobile su anello, particolarmente adatto allo sfalcio in presenza di un suolo prevalentemente sassoso. Lo chassis della testata è conformato in modo da lasciare uno spazio uniforme attorno al rotore così da agevolare lo scarico del materiale
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tagliato ed evitare ingorghi di materiale a tutto beneficio della qualità di sfalcio e dei tempi di produzione. Le caratteristiche di resistenza del materiale utilizzato per la costruzione garantiscono la robustezza e durata nel tempo della testata trincia erba mentre gli organi di rotazione, punti focali per ottenere ottime prestazioni, su cui Hymach non fa certo economia, assicurano elevate prestazioni di sfalcio. Un rinforzo interno assorbicolpi allunga la vita della testata: una volta usurato, è possibile sostituirlo mantenendo inalterato lo chassis originale. L'avanzamento della testata è supportato da rullo posteriore la cui altezza può essere regolata in più posizioni secondo necessità.
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VERDE
Riconoscimenti e premi per MDB alla fiera Eima MDB, da tempo attiva nel campo delle macchine per la manutenzione del verde e lo sfalcio dei bordi stradali, esporrà all'Eima di Bologna diverse novità. Eima si terrà dal 7 all'11 novembre 2018; è una fiera Inter nazionale di macchine per l'agricoltura e il giardinaggio; è visitata da centinaia di migliaia di persone. L'Ente Fiera organizza dei concorsi relativi le novità tecniche e quest'anno, MDB ha vinto ben 2 premi con due diverse macchine innovative.
La prima novità è relativa ad un rasaerba molto compatto e facilmente trasportabile, che può essere utilizzato in parchi, giardini pubblici e, grazie ad uno speciale sistema applicato
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ai piatti rasaerba, riesce a sfalciare la vegetazione sotto i guard rail stradali in maniera veloce e senza riduzione di velocità. Il rasaerba è stato sviluppato e costruito pensando ad un utilizzatore professionale ma risulta interessante anche per un privato che lo gestirà per la manutenzione dei propri spazi verdi.
L'altra macchina è più importante. E' stata studiata per poter rispondere alle esigenze professionali di contractor che hanno bisogno di sicurezza e versatilità. E' una macchina operatrice che stabilisce dei nuovi standard relativi la manutenzione delle strade:
una macchina operatrice pensata e sviluppata mettendo al centro dell'attenzione il conducente. Di fatti l'ergonomia e il sistema di guida pongono l'operatore in condizione di poter utilizzare le attrezzature agganciate alla macchina in maniera ottimale, con migliore visibilità e facilità di guida. Il conducente, avendo maggior confort, ha minor fatica e riesce a migliorare la produttività. In fiera MDB espone la gamma completa che, insieme alle già menzionate novità, riesce a soddisfare tutte le possibili tipologie di utilizzatori e di utilizzo. La gamma del Green Climber si compone di diversi modelli con motorizzazioni da 23 fino a 60 HP. Si parte dal più piccolo e leggero FX fino ad arrivare all'imponente LV 1400. Le dimensioni e le potenze disponibili soddisfano tutti i possibili utilizzatori, dal privato, che ha un giardino da tenere pulito, al piccolo comune che non può mettere a budget grosse macchine, fino ai contractor che necessitano di diverse tipologie di attrezzature o agli operatori forestali che hanno bisogno di potenza e attrezzature pesanti. I motori rientrano nelle ultime normative antinquinamento e funzionano anche su pendenze di 60° in qualsiasi direzione. Il carro cingolato dei modelli LV è a carreggiata allargabile,
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cosa molto importante quando si lavora in pendenza, difatti la carreggiata più larga migliora il baricentro e, in pendenze estreme, riduce qualsiasi problema di stabilità derivanti da ostacoli nascosti come sassi o tronchi. Oltre all'allargamento dei cingoli, hanno anche la traslazione della piastra di aggancio dell'attrezzo che può traslare lateralmente per operare fuori dall'ingombro dei cingoli. Il vantaggio principale delle macchine radiocomandate MDB è la sicurezza: con il radiocomando, l'operatore può lavorare in zone pericolose senza nessun rischio. Inoltre, lavorando direttamente nelle scarpate, il robot Green Climber non intralcia il traffico e non crea rallentamenti alla circolazione. Lo stand MDB alla fiera Eima è il B60 nel padiglione 25bis.
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PORTATTREZZI
Gli enti pubblici americani scelgono il Made in Italy VF Venieri
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Nel mese di febbraio 2018 è stata consegnata la prima terna VF Venieri ad una Contea dello Stato del Nord Carolina (USA). La storica azienda di Lugo di Romagna festeggia quest'anno il 70° dalla fondazione. Il fondatore Ferdinando Venieri iniziò la sua attività producendo macchine agricole nel dopoguerra, affrontando poi negli anni ‘50 la costruzione delle prime macchine industriali. La nuova terna Venieri è stata scelta per aggredire al meglio l'arrivo del gelido inverno. Omologata per le forze armate per operare con temperature fino a -19° e +49°, la terna Venieri è la macchina perfetta per le municipalità: compatta, versatile, in
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grado di svolgere funzioni diversificate, dalla riparazione di una buca lungo le strade alla movimentazione di materiali in occasione di manifestazioni cittadine, alla gestione delle reti, alla manutenzione stradale all season, in particolare in questo caso, invernale. In questa versione con il retroescavatore a distacco rapido, un sistema opzionale che permette l'applicazione posteriore di uno spargisale da 1 m3 con spandimento a ventola o un gruppo antiincendio boschivo con serbatoio da 1.000 l e naspo da 25 m. La terna Venieri, innanzitutto può essere considerata di fatto una pala caricatrice: si distingue per avere l'assale anteriore fisso e quello posterio-
re oscillante, per l'ottimale carico di ribaltamento e per l'elevata stabilità, garantita proprio dal bloccaggio a comando idraulico dell'oscillazione del ponte posteriore. La trasmissione idrostatica Bosch Rexroth, tra le peculiarità principali del marchio Venieri, esalta al massimo il binomio macchina - attrezzature idrauliche: solo con questo tipo di trasmissione, infatti, è possibile regolare al minimo la velocità di avanzamento pur mantenendo accelerato il motore così da fornire una buona portata d'olio agli attrezzi. La trazione è sempre ottimale anche a bassa velocità. Da notare anche la posizione del motore centrale - trasversale, che conferisce una distribuzione ideale del carico e che ha consentito di dotare la macchina di un braccio caricatore con il cinematismo a Z: queste due caratteristiche permettono di avere grandi forze di strappo al caricatore e una visibilità totale sul fronte di lavoro. Polivalenza e multifunzionalità sono le due caratteristiche principali di questo mezzo che, grazie alla possi1. Nuova terna VF Venieri appena scaricata dal trailer in una Contea del Nord Carolina (USA) 2. Parata delle VF Venieri 10.33 Avio in dotazione all'Aereonautica Militare 3. Macchina con braccio decespugliatore, in consegna ad un piccolo comune montano della provincia di Chieti
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bilità di utilizzare una vasta gamma di attrezzature, risulta essere il portattrezzi ideale per i comuni, gli enti e le amministrazioni pubbliche in genere. Veloce - Compatta - Versatile Pala gommata VF Venieri 1.63C La nuova pala gommata articolata compatta VF 1.63C si propone come macchina alternativa agli skid loader per un amplissimo spettro di applicazioni nel settore municipale. Si tratta di una vera e propria macchina multifunzione, che integra i vantaggi operativi di una pala compatta con una versatilità d'uso comparabile a quella 6 degli skid loader. Sviluppata per fron- gamma delle pale gommate VF teggiare al meglio le più diverse con- Venieri. dizioni operative, la macchina è equi- Le macchine Venieri sono equipagpaggiata con piastre ad attacchi rapi- giate con trasmissione heavy-duty ad di compatibili con la maggior parte di alta pressione Bosch Rexroth, con attrezzature disponibili sul mercato. Il pressione di lavoro fino a 500 bar: la nuovo concentrato di passione e tec- pompa che alimenta è a pistoni a nologia "Made in Venieri" è molto più portata variabile, come pure il motore di una pala gommata, è un vero e idraulico che aziona il trasferimento è a portata variabile. proprio portattrezzi. Velocità: per questa fascia di peso Il nuovo cinematismo del braccio (3.100 kg) si tratta dell'unica pala gommata compatta che può viaggiare a 40 km/h in totale sicurezza. Un grande vantaggio è l'oscillazione sull'assale posteriore, rispetto all'oscillazione sull'articolazione centrale. Un vantaggio che si evidenzia quando si tratta di portare tutto il carico sull'assale anteriore, specialmente quando ci si sposta con la benna carica ed alta su un terreno sconnesso. La VF 1.63C appartiene alla nutrita
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VZPK si contraddistingue per una elevata forza di strappo pur assicurando il perfetto parallelismo dell'attrezzatura rispetto al terreno. La forza di strappo (3.840 kg) è superiore al peso operativo (3.100 kg), perciò si tratta di una macchina solida, progettata per massimizzare la produttività in diversi ambiti operativi. La posizione del martinetto della benna, monta4. Terna con braccio telescopico estensibile pronta per uno scavo di un acquedotto in un parco medioevale 5. Caricamento inerti su camion a 4 assi: grazie al motore posizionato centralmente si ottiene una grande visibilità e altezza di scarico 6. Lavoro di pulizia o scavo dei fossi utilizzando un braccio a scavo laterale 7. Forche con attacco rapido: grazie alla posizione centrale del motore la visibilità è ottima
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to in basso, migliora decisamente la visibilità da parte dell'operatore. La polivalenza della VF 1.63C è legata anche all'adattabilità rispetto a qualsiasi tipo di terreno e di attrezzatura. L'equipaggiamento standard comprende infatti 4 sistemi di attacco rapido per i più diversi tipi di benne, lame, forche, trinciatrici, spazzatrici, lame da neve, martelli, frese e trivelle, più la predisposizione optional per una linea idraulica anche sul poste-
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riore. Oltre a poter circolare su strada, la Venierina offre comfort e sicurezza decisamente maggiore all'operatore che, rispetto a uno skid loader, lavora a un'altezza e a una distanza superiore rispetto al terreno, e ad una distanza maggiore rispetto all'attrezzatura, con il risultato di una grande visibilità e comfort. La pala gommata è disponibile in tre diversi allestimenti per il posto guida: cabina chiusa riscaldata con doppia entrata da sini-
stra e destra, Canopy protettivo a 4 montanti con barra di sicurezza laterale e infine un roll-bar chiudibile che consente l'accesso in zone particolarmente ribassate (tutte omologate Rops/Fops). La pala gommata articolata, piccola e compatta (larghezza 1,365 m, lunghezza con benna 4,306 m, altezza 2,252 m con cabina) è grintosa e ideale per le zone di montagna, per la pulizia di parcheggi, piste ciclabili, marciapiedi e per la movimentazione con le forche di addobbi e barriere, elitrasportabile e con una forza di sollevamento che supera la metà del suo peso. VF Venieri sarà presente alla fiera Eima 2018 di Bologna, in programma dal 7 all'11 novembre, nel padiglione 36 allo stand A8. 8. Applicazione di una trincia forestale frontale per un Consorzio di Bonifica 9. Terna allestita con impianto idraulico ad alta portata per applicazioni di frese per asfalto o neve 10. 11. 12. Pala gommata VF Venieri 1.63C nelle versioni con cabina e tettuccio Rops al lavoro nei suoi innumerevoli impieghi
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TECNICA
Piattaforme CTE conformi ai CAM edilizia grazie a Panolin C'è molto movimento sul fronte degli acquisti verdi pubblici in Italia. A partire dall'ultimo aggiornamento del Codice degli appalti (D.lgs. 50/2016 aggiornato con D.lgs. 56/2017) per tutte le procedure di acquisto pubbliche è divenuta obbligatoria l'applicazione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) emessi con Decreto del Ministero dell'Ambiente. I CAM finora pubblicati si occupano di diversi prodotti, servizi e lavori. Tra questi, con DM 11 ottobre 2017, sono stati pubblicati i CAM per la costruzione e ristrutturazione di edifici. Il documento si occupa nel dettaglio dei diversi requisiti energetici ed ambientali per gli edifici e per le aziende appaltatrici. Tra questi impone, per tutte le macchine da cantiere, l'uso di lubrificanti che contribuiscano alla riduzione delle emissioni di CO2 e/o alla riduzione dei rifiuti prodotti. Il produttore di piattaforme aeree italiano CTE è in grado di soddisfare questa richiesta da diversi anni ed offre come optional il primo riempimento con il fluido idraulico ecologico Panolin HLP Synth E su tutta la propria gamma di piattaforme aeree, comprese le ultime nate CTE Zed 23.3 JHV a braccio articolato e CTE B-Lift 18 telescopica. CTE Zed 23.3 JHV raggiunge 23 m di altezza di lavoro, 10 m di sbraccio e 250 kg di portata. Presenta doppio pantografo più braccio telescopico con uno sfilo e jib, con rotazione torretta ±320°. I comandi sono elettroi-
draulici proporzionali simultanei con rampe di accelerazione e decelerazione per un controllo più fluido delle manovre. Sono presenti un display a bordo macchina di visualizzazione diagnostica e un display su navicella di visualizzazione area di lavoro residua. Grazie al braccio articolato e alla presenza del jib, questo modello è l'alleato ad hoc per la manutenzione di stabili, oppure per restauri, potatura nel verde, lavori a parete (dipinture o pulizia facciate), e sottotetto. CTE B-Lift 18 raggiunge 18 m di altezza di lavoro con massimo 13 m di sbraccio e 300 kg di portata. Presenta un braccio telescopico a tre elementi (braccio base più 2 sfili), rotazione torretta a 540° non continua su cuscinetto a ralla, controlli proporzionali con rampe di accelerazione e decelerazione, avviamen to/arresto motore dalla navicella, motore a regime variabile. Il braccio telescopico è ideale per effettuare lavori di manutenzione tra le più disparate, quali l'illuminazione pubblica, l'eolico, i restauri, oppure per l'installazione di insegne pubblicitarie e luminarie. L'utilizzo di un fluido idraulico biodegradabile interamente sintetico a base di esteri saturi come Panolin HLP Synth E garantisce sia il rispetto dei più stringenti parametri ambientali che importanti vantaggi tecnici. Panolin HLP Synth E è in possesso di Ecolabel europeo, il marchio di qualità ecologica dell'Unione Europea, una
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delle più stringenti e affidabili certificazioni ambientali di prodotto. Per essere certificato EU Ecolabel un fluido idraulico deve: essere biodegradabile (<60% in 28 giorni secondo OCSE 301B); non contenere sostanze corrispondenti a specifiche fasi di rischio (REACH); non contenere sostanze bioaccumulabili; non essere tossico per gli ambienti acquatici; essere composto almeno al 50% di materie prime rinnovabili. Tali caratteristiche permettono di ridurre drasticamente i rischi di danni ambientali in caso di sversamento accidentale e con essi i relativi costi di ripristino.
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TRASPORTI
Verona Tour con Dotto Trains sempre più ecologici GIORGIA MARCHELLI
Come tutti sappiamo, Verona è diventata una città sempre più turistica, che di anno in anno accoglie in modo sempre migliore numeri impressionanti di visitatori da ogni parte del mondo. Fra i vari servizi per soddisfare il pubblico, Verona Tour, azienda privata che dal 1997 si occupa di noleggio autobus nella zona e sul Lago di Garda, e da una decina di anni ha aggiunto un servizio di agenzia di
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viaggi, ha ottenuto dal Comune di Verona la concessione per offrire un'ulteriore attrazione per gli ospiti: il giro del centro storico della città a bordo di un trenino turistico. Il giro panoramico è già attivo dal 2012, ma da quest'anno viene effettuato grazie ad un mezzo sempre più ecologico: un Muson River di Dotto Trains di ultima generazione, con motorizzazione Euro 6 Step C, il più ecologico fra i modelli diesel dell'a-
zienda di Castelfranco Veneto (TV), leader nella produzione di treni su gomma per trasporto turistico, ha sostituito un trenino con motore ad emissioni Euro 5 nell'ottica di una città sempre più vivibile e meno inquinata. La locomotiva, il più classico modello Muson River 2x4 con motore Iveco Daily da 3.000 cc Euro 6 Step C, è ideale per il trasporto urbano e turistico, essendo maneggevole anche sulle strette vie di centri storici, che con la sua estetica è in grado di valorizzare località turistiche, parchi tematici e villaggi turistici. A questa sono associate 2 carrozze (in caso di necessità e nei periodi di minor traffico cittadino 3) dotate di chiusura in PVC parapioggia, per un totale di 40 (60) posti a sedere, compreso quello per disabili, con ingresso posteriore dotato di pedana a comando idraulico. Proprio per una questione estetica il trenino è stato scelto color beige e verdino spento in modo che si neutralizzi e mimetizzi con la pietra dei monumenti e dei ponti. Il giro turistico ha una durata di circa mezz'ora e, partendo da Piazza Bra, dove si trova l'Arena di Verona, porta a vedere i principali monumenti della città: Basilica di San Zeno, Castel Vecchio, Porta Borsari, Duomo, Ponte Pietra, Piazza delle Erbe, Balcone di Giulietta, Chiesa di San Fermo e Tomba di Giulietta. Ad ogni utilizzatore del servizio viene regalata una brochure con la mappa di Verona dove sono indicati i più importanti punti di interesse. Durante il percorso un commentario audio plurilingue (tramite chiavetta USB) spiega la storia della città e i principali monumenti. I due conducenti inoltre, sempre in divisa verde e blu, parlano italiano, inglese, tedesco e francese per soddisfare le richieste del pubblico. Il servizio, molto apprezzato e utilizzato dagli ospiti di Verona di ogni genere, a prezzi giustissimi, viene
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svolto regolarmente da inizio marzo a fine ottobre, oltre che da Natale all'Epifania e nel periodo di Verona in Love durante il mese di febbraio. Verona Tour cerca inoltre di accontentare le richieste di gruppi anche fuori stagione.
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PORTATTREZZI
Veicoli Multicar, qualità e polivalenza al servizio dei lavori pubblici
I veicoli prodotti dalla fabbrica HakoMulticar e distribuiti in Italia da MI&P S.r.l., oltre ad essere veicoli compatti da trasporto, hanno quale peculiare caratteristica la polifunzionalità. Possono perciò essere dedicati a numerose attività durante l'arco dell'anno, sfruttando appieno le predisposizioni previste fin dalla progettazione per agevolare allestitori ed operatori del settore. L'utilizzo di questi mezzi durante la stagione invernale è sicuramente una delle attività principali cui vengono destinati. I cardini fondamentali sui quali si sviluppano le varie applicazioni sono cinque: ampia visibilità, ergonomia dei comandi, comfort di guida, impianti idraulici personalizzabili in funzione delle esigenze operative, punti di ancoraggio e predisposizioni per ottimizzarne gli allestimenti. La serie M27, M29 e M31 hanno in questo senso accentuato tali caratteristiche: la cabina con ancora più ampie parti vetrate permette all'operatore di avere sempre sott'occhio l'area su cui si opera anche in spazi contenuti e caratterizzati da ostacoli
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di vario genere come auto in sosta, arredo urbano, muri di delimitazione..., condizioni molto frequenti all'interno di centri urbani e paesi, soprattutto di montagna o nei centri storici. La cabina "space frame" infatti è dotata di grandi vetri nella parte anteriore e posteriore; anche le portiere presentano cristalli che aumentano la visibilità dal posto di guida anche nella parte inferiore e da qualunque angolazione. Un sistema di sbrinamento molto curato e con erogatori distribuiti uniformemente, evita appannamenti dei vetri che andrebbero ad occludere la visuale interna. Quando si parla di attrezzature che devono essere movimentate e gestite con veicolo in movimento, risulta sostanziale permettere all'operatore di eseguire tali comandi con semplicità e senza che comportino particolari distrazioni: ecco allora che sui Multicar M31 di ultima generazione i comandi sono integrati sul bracciolo del sedile autista; con il semplice intervento di una mano l'operatore potrà gestire tutte le movimentazioni
dell'attrezzatura frontale e posteriore, senza mai distogliere lo sguardo dalla strada e senza distrazioni che potrebbero risultare pericolose in queste situazioni. Inoltre, per diminuire al massimo gli interventi dell'operatore, i Multicar prevedono predisposizioni di collegamento tra spargisale e veicolo in "dipendenza tachimetrica" ottenendo così che i parametri di lavoro impostati (larghezza e quantità di materiale) siano proporzionali alla velocità di avanzamento; questo permette inoltre una distribuzione del sale a terra regolare e una ottimizzazione del consumo di materiale da spargere. Altra caratteristica sostanziale per le attività invernali, adottata dalla fabbrica tedesca già dalle precedenti versioni e mantenuta invariata anche sui modelli di ultima generazione, è la pannellatura esterna realizzata in materiale composito esente da corrosione; trattandosi di un veicolo da destinare a lavorazioni a stretto contatto con il sale e da utilizzarsi anche in condizioni meteo avverse, questa risulta una caratteristica estremamente importante per garantire longevità alla carrozzeria, eliminando di fatto i costi necessari a mantenere in buono stato il mezzo. La parte metallica del veicolo (telaio, assali...) è sottoposta ad un trattamento di cataforesi ad immersione, in modo che la protezione possa raggiungere anche i punti più nascosti della parte inferiore del veicolo. Anche il comfort di guida risulta
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sostanziale per veicoli da utilizzarsi per numerose ore ed in condizioni impegnative: i Multicar risultano particolarmente inclini a tale caratteristica. Le sospensioni indipendenti anteriori rendono molto meno rigido il mezzo quando si affrontano terreni sconnessi o ostacoli tipici dei centri urbani (dossi per rallentare il traffico, passaggi pedonali rialzati...); inoltre questa caratteristica rende il mezzo un ottimo fuoristrada: le ruote anteriori infatti, a differenza dei mezzi con il classico sistema a balestra, vengono continuamente spinte verso il suolo garantendo una escursione nettamente più importante e conseguentemente una capacità di trazione unica. Inoltre, grazie a questo sistema di ammortizzazione e al motore arretrato, la cabina risulta in posizione ribassata, agevolando la salita e la discesa dall'abitacolo, operazione che il personale eseguirà frequentemente, vista la destinazione d'uso di queste macchine. Sempre con l'obiettivo di agevolare le manovre all'operatore, tutta la strumentazione interna è dotata di pulsanti retroilluminati con led in modo
che possano essere individuati ed attivati con rapidità e senza distogliere l'attenzione dalla guida. La pannellatura della cabina è completa di insonorizzazione per abbattere il rumore durante la marcia. I fari di lavoro integrati e con specifiche luci a led garantiscono un'illuminazione precisa e totale dell'area di lavoro. Anche gli allestitori di attrezzature troveranno semplice intervenire sui Multicar: predisposizioni sul telaio, l'impianto idraulico, il cassone, agevolano le applicazioni; tutte le tubazioni dell'impianto idraulico vengono realizzate in acciaio e sagomate lungo i longheroni del mezzo e completati con innesti rapidi antisgocciolamento. La piastra anteriore Multilift con sollevamento integrato limita il baricentro dell'attrezzatura e quindi lo sbalzo e l'ingombro anteriore. Nelle versioni 4x4 (sempre inseribile e non permanente nella gamma Multicar) il cambio è sempre abbinato ad un riduttore meccanico specificatamente sviluppato dalla fabbrica: con complessivi 10 + 2 rm rapporti il mezzo potrà passare da una velocità minima di 600 metri/ora a oltre 100 km/ora (per le versioni con PTT entro i 35 q). Anche per chi ha necessità di gestire precipitazioni molto gravose che impongano l'uso della turbofresa, Multicar risulta una scelta corretta e funzionale: in questo caso la versione ad avanzamento idrostatico del veicolo è la soluzione più indicata dovendo avanzare a velocità estremamente ridotta e continuamente
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variata per adattarsi alle condizioni da affrontare. L'operatore qui non dovrà agire tramite la frizione del mezzo, ma semplicemente dosando l'acceleratore e trovando l'avanzamento più indicato per ottimizzare il lavoro. Multicar è anche un veicolo con possibilità di numerose dotazioni in modo da poter “costruire” una macchina su misura del cliente; per esempio il freno motore, particolarmente utile e funzionale quando si percorrono strade in discesa, che permette di non sfruttare e surriscaldare troppo il sistema frenante della macchina. In linea con la posizione ecosostenibile che il gruppo Hako - Multicar adotta da sempre, i veicoli sono conformi alle normative antinquinamento con motori Euro VI, sia per la gamma M31 che per la più compatta gamma M29 (larghezza 1,3 metri). Grazie a queste caratteristiche i mezzi Multicar e relativi allestimenti risultano compagni di lavoro ideali per ogni stagione, ma durante l'inverno tali peculiarità divengono ancora più evidenti e concrete.
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SICUREZZA
Brigade Elettronica per Gate Gourmet: la nuova frontiera del catering aereo in efficienza e sicurezza
I servizi logistici rivestono un ruolo fondamentale per il regolare svolgimento del traffico aereo. Una volta a terra, il velivolo deve essere perfettamente preparato per il viaggio successivo, con tempistiche e procedure ben definite, da rispettare rigorosamente perché relate una all'altra, come un domino. Tra gli altri, l'approvvigionamento del catering, effettuato da società specializzate che curano ogni passaggio, dalla preparazione delle pietanze alla consegna sull'aereo. Proprio quest'ultima fase è delicata, poiché i mezzi si trovano a manovrare in pista, spesso attorniati da altri veicoli e personale, necessario per le diverse operazioni (carbu-
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rante, pulizia, controlli meccanici…). In tale contesto, affollato e caotico, è richiesta la presenza dell'autista e di un secondo operatore, il cosiddetto marshall, che dà indicazioni affinché il mezzo si attracchi all'aeromobile in sicurezza. Almeno, così era fino a che Gate Gourmet, nome di riferimento a livello mondiale nel mondo del catering, già noto per la qualità delle materie prime e la tipicità delle ricette, ha rivoluzionato gli standard, grazie ai dispositivi Brigade Elettronica, leader nella sicurezza veicolare e suo partner storico. La succursale di Linate ha, infatti, introdotto una novità assoluta nel settore: con l'installazione dei sensori di prossimità
frontali e del sistema Backeye®360 di Brigade, ha avuto il benestare per rifornire gli aerei con un unico operatore, superando brillantemente i severi controlli dell'ente nazionale per l'aviazione civile, delle compagnie aeree servite e del gestore dello scalo di Linate. Meticolosamente montati dall'officina qualificata Eurocar sull'intera flotta Gate Gourmet dell'HUB milanese, i solidi ed affidabili sensori Brigade consentono all'autista di conoscere esattamente a che distanza si trova dal velivolo, grazie ad un display in cabina che la riporta in cifre: una
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carta di bordo indica il giusto distacco tra aereo e loader, definito per tutti gli airbus e per ogni specifico mezzo, considerandone le caratteristiche, ad esempio la presenza o meno della pedana estendibile, ed adattando di conseguenza la posizione e il numero dei sensori. Diventa quindi automatico fermarsi nella posizione corretta per attraccarsi all'aereo, a spazio zero, in un range di sicurezza sia per l'operatore, che passa dal camion al velivolo senza correre alcun pericolo, sia per i mezzi, che non rischiano di venire danneggiati. Una procedura minuziosa e certificata, basata su dispositivi precisi ed attendibili che autodiagnosticano e segnalano eventuali malfunzionamenti, permettendo così di intervenire prontamente per ripristinare il sistema oppure, qualora non fosse possibile in tempi utili, di ricorrere al supporto del guide man. Considerando che, nel solo aeroporto
di Linate, Gate Gourmet rifornisce in media 110 voli giornalieri, è immediatamente evidente l'ottimizzazione dell'operazione, svolta in totale sicurezza. Oltre ai sensori, infatti, prezioso è l'ausilio di Backeye®360, che, attraverso un apposito software, riunisce in una sola immagine dall'alto in diretta le riprese di quattro telecamere tutte intorno al camion, garantendo una visuale completa ed azzerando gli angoli ciechi. Gate Gourmet ha equipaggiato, sempre tramite Eurocar, gli 8 veicoli di Linate con l'ultima versione del sistema Backeye®360, che, in questa edizione aggiornata, diviene maggiormente fruibile, per merito di innovative funzioni aggiuntive. Nel dettaglio: l'area visualizzabile a monitor è stata estesa del 22%; la configurazione e le viste possono essere personalizzate; il monitor prevede ben 19 modalità di visualizzazione, inclusi traffico trasversale e cambio corsia a destra/sinistra; grazie a dei trigger è possibile visionare una determinata inquadratura alla velocità preimpostata; vi è l'opzione di vista orizzontale e verticale, compreso lo schermo diviso, ovvero, oltre a vedere immagini panoramiche del veicolo a tutto schermo, si può suddividere il monitor e focalizzarsi su singole viste attivate. Proprio questa funzione è particolarmente apprezzata da Gate Gourmet: la visione a 360 gradi e, in contemporanea, quella frontale o quella laterale consentono all'autista di controllare l'aeromobile in tutte le sue parti (motore, ali, por-
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telli) e di avvicinarsi in assoluta sicurezza. La vista posteriore assume, invece, un ruolo di primo piano durante il distacco dall'aereo, una volta concluso il rifornimento; per la massima tutela anche in tale fase, Gate Gourmet ha montato un faro supplementare per la retromarcia, a sostegno della telecamera, per illuminare al meglio il piazzale e rischiarare gli angoli più bui. Un cambio epocale nell'offerta dei servizi food, con piena soddisfazione di Gate Gourmet che spicca per passione, integrità, responsabilità e, soprattutto, eccellenza e innovazione. Ormai la nuova rotta è segnata: sta già dotando dei sistemi Brigade le flotte di Fiumicino e di Malpensa e, dall'Italia al resto del mondo, il volo è breve.
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ATTREZZATURE
B20 - rivoluzione in campo trinciatrice, fresa e raccoglitrice: tutto in una sola macchina
Grossi ceppi, residui di legno, espianto di vecchi frutteti. Come eliminare i grandi quantitativi di materiale rimasto sul terreno? Normalmente servono escavatore, gru, trattori con cingoli: molte attrezzature, infinite ore di lavoro e un grande dispendio di mezzi ed energia. Oggi non è più così, grazie alla nuova macchina Seppi M. B20: semplice, efficiente ed economica. Seppi M. presenta B20 la rivoluzionaria trinciatrice forestale 4 in 1: raccoglie, trincia, sminuzza e carica su qualsiasi rimorchio.
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Che cosa può fare Seppi M. B20 - Trincia arbusti e legna fino a 20 cm Ø, grazie a un rotore performante e aggressivo, con sistema di utensili fissi brevettato Seppi M. - Due stadi di sminuzzatura: il materiale passa prima il rotore forestale con utensili fissi e poi viene sminuzzato ulteriormente da un cippatore a disco con lame in acciaio HSS. - Raccoglie la biomassa in superficie grazie al doppio dispositivo pick-up. - Resiste all'usura: l'intero telaio è realizzato in acciaio AR 400. - E' comoda e facile da usare per il
conducente, grazie alla posizione della trinciatrice per la guida a spinta e al tubo di espulsione a vista. - E' adatta a trattori di media potenza, con presa di forza a 1.000 giri/min. -E' indicata per trattori di potenza compresa tra 130 e 200 CV. - Garantisce la massima sicurezza sul lavoro, per mezzo del cofano regolabile. - Ha una manutenzione semplice: molte parti del telaio sono rimovibili e i punti da lubrificare sono facilmente accessibili. - E' idonea alla circolazione stradale, grazie al tubo di scarico rotante e ripiegabile e alla sua larghezza ridotta. - E' rapida ed efficiente, grazie alla velocità periferica dell'albero del rotore ottimizzata e alla distribuzione specifica dei martelli. B20 lavora fino alla velocità di 5 km/h. Seppi M. produce trinciatrici con dispositivo di raccolta da oltre 15 anni. Dopo anni di ricerca e sviluppo, B20 è il punto di arrivo che meglio coniuga potenza, affidabilità, semplicità di uso e versatilità nel trasporto della biomassa. Dopo ampie sessioni di test nei frutteti dell'Alto Adige, B20 è pronta a conquistare i clienti di tutto il mondo. Come funziona Seppi M. B20 L'attacco posteriore a spinta fa sì che B20 possa sminuzzare senza problemi tutti i residui di legno, ceppi e piante di grande diametro. B20 è perfetta per l'uso con trattori a guida retroversa. I rotori pick-up trasferiscono al meglio il materiale grezzo all'albero del rotore: così il legno viene macinato rapidamente. Il materiale finemente triturato è aspirato immediatamente dopo la frantumazione, grazie a un potente cippatore a disco appositamente disegnato. Successivamente, è espulso da un tubo di scarico posizio-
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nato su un lato del trattore. Un secondo trattore può così operare in parallelo con qualsiasi tipo di rimorchio. L'efficienza di B20 è tale che un'area di un ettaro possa essere completamente ripulita in poche ore (a seconda dello spessore e del volume del materiale). I residui finemente macinati possono essere riutilizzati come biomassa per impianti di combustione, oppure possono essere conferiti al compostaggio, diventando rapidamente prezioso humus. Il tubo di espulsione della B20 ha una flessibilità garantita da un sistema idraulico di movimentazione (ruota fino a 190°): inoltre, la sua inclinazione e l'apertura regolabile del "becco" la rendono adatta a qualsiasi modello di rimorchio. Il tubo di espulsione è
rivestito con piastre in acciaio temperato sostituibili. Le pale del cippatore, sempre in acciaio temprato, garantiscono una lunga durata anche quando sottoposte alle condizioni più difficili sul campo. Durante il trasporto, il tubo di scarico di B20 può essere ritirato idraulicamente. Piccole imprese forestali o contoterzisti di diversi settori possono trovare in Seppi M. B20 la macchina ideale per svolgere al meglio e con la più alta efficienza il proprio lavoro. La trinciatrice Seppi M. B20 è partico-
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larmente indicata per il rinnovo di vecchi frutteti, la cura degli uliveti o la manutenzione della foresta, e in tutte le condizioni nelle quali l'area deve essere ripulita da residui vegetali. Multifunzionalità, versatilità, riduzione dei costi e risultato al top: la rivoluzione di Seppi M. B20 è appena cominciata. E' ora di mettersi al lavoro, dimenticando i problemi: B20 li ha già risolti. La nuova macchina sarà presentata da Seppi M. in occasione della fiera Eima 2018 di Bologna, Padiglione 36, Stand A5.
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ECOLOGIA
Il monitoraggio della qualità dell'aria nelle scuole I bambini passano moltissime ore a scuola o nelle strutture per l'infanzia, la maggior parte delle quali, per essere maggiormente accessibili, si trova nei centri urbani, vicino a strade principali e a volte vicino a fonti di inquinamento industriale. L'aria può contenere sostanze inquinanti non visibili dannose per i bambini. Inoltre, OMS e Unicef riportano che i polmoni dei bambini e dei giovani sono maggiormente sensibili rispetto a quelli degli adulti all'inquinamento atmosferico e che quindi l'esposizione durante l'infanzia può portare a problemi respiratori permanenti, come asma o nel peggiore dei casi cancro ai polmoni. Man mano che aumenta la consapevolezza dell'esistenza dell'inquinamento atmosferico e dei suoi effetti, in particolare sui bambini, aumenta anche la necessità di ottenere una risposta efficace e coordinata al problema e la pressione sulle scuole da parte dei genitori. In primo luogo, è necessaria una misurazione affidabile per comprendere il rischio di esposizione all'interno e nei dintorni della scuola e per determinare l'efficacia di eventuali strategie di mitigazione. Le scuole possono scegliere di ottenere informazioni sulla qualità dell'aria dalle stazioni di monitoraggio gestite dagli enti statali. Tuttavia, queste stazioni possono trovarsi a molte chilometri di distanza, e quindi non sono rappresentative delle fonti di inquinamento locali e degli effetti microclimatici. Spesso non riportano variazioni minime dell'inquinamento atmosferico e non forniscono avvisi immediati se i livelli di inquinamento aumentano improvvisamente. Perciò la scuola, basandosi su queste misurazioni può sia sotto - che sovrastimare il problema. Il monitoraggio dell'inquinamento direttamente nel punto di esposizione (quindi direttamente nell'area scolastica), oltre a fornire dati precisi atti a proteggere maggiormente i bambini, è anche un'opportunità per le scuole per educare. La comprensione dell'inquinamento 48
atmosferico richiede prima di tutto una conoscenza di base della chimica e delle scienze atmosferiche. Inoltre, le attrezzature utilizzate per misurare la qualità dell'aria sono per loro natura attrezzature scientifiche. L'uso di tali strumenti sul campo è quindi una grande opportunità per permettere ai bambini di familiarizzare con gli strumenti scientifici, ma non solo: guardando i numeri variare, i bambini familiarizzano anche con la matematica e, scaricando sul pc ed ed interpretandoli, acquisiscono competenze di informatica e capacità critiche. Inoltre, educare i bambini al rispetto dell'ambiente porta a sua volta ad una maggiore sensibilizzazione dell'intera comunità a questo tema e incoraggia piccole azioni che sommate possono avere un grande impatto sulla vita di tutti. Aeroqual, di cui Pollution Analytical Equipment è distributrice in Italia, mette a disposizione diversi strumenti per la misurazione in tempo reale dei livelli di inquinamento atmosferico, sia fissi che portatili, tutti costruiti su
solide basi scientifiche ed utilizzati da esperti del settore (come l'Envi ronmental Protection Agency degli Stati Uniti) e utilizzati ovunque, dal deserto del Gobi all'Antartide. Tuttavia, estremamente semplici da utilizzare e quindi ugualmente popolari tra scuole e gruppi comunitari. Tra questi c'è AQS1 "Urban Air Quality Monitor", una ministazione compatta e robusta per la misurazione della qualità dell'aria in ambiente urbano, progettata per misurare gli inquinanti più rappresentati e comunemente misurati in ambiente urbano, quali il biossido di azoto (NO2), l'ozono (O 3) ed il particolato (TSP, PM10, PM2.5, PM1). AQS Può inoltre può essere utilizzato anche per misurare il rumore e altri parametri meteorologici quali temperatura, umidità, velocità e direzione del vento, oltre che pressione atmosferica, pioggia e radiazioni solari. Pollution Analytical Equipment è esperta nella progettazione e realizzazione di strumenti e sistemi per l'analisi chimica 'on-site' di composti volatili.
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PORTATTREZZI
Alla scoperta del mondo con Unimog
Decenni di esperienza, l'inesorabile ricerca di prestazioni di alto livello e test pratici su migliaia di chilometri nell'Outback australiano e in tutto il
mondo. Per 65 anni, EarthCruiser Australia ha realizzato allestimenti speciali per camper a trazione integrale. E' la loro aspirazione a realiz-
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zare i migliori veicoli da spedizione al mondo. Per fare ciò, hanno bisogno del veicolo base giusto. Con il suo telaio fuoristrada, diverse varianti di equipaggiamento e, soprattutto, le sue dimensioni compatte che consentono un facile trasporto in container, l'Unimog ha davvero impressionato gli esperti australiani. Da questa scoperta, Earth Cruiser ha letteralmente costruito l'Unimog. Il camion speciale soddisfa tutte le loro aspettative, portando gli appassionati nei luoghi più lontani e offrendo agli intrepidi esploratori una casa confortevole per lunghi viaggi. La combinazione dell'Unimog U430 con un allestimento camper appositamente sviluppato per la guida fuoristrada si traduce in un affidabile veicolo da turismo con ben 300 CV e pronto per ogni tipo di avventura che hai in mente: l’EarthCruiser Explorer XPR440. L'intero insieme rende letteralmente possibile viaggiare fino alla fine del mondo. E tutto in un modo sicuro, avventuroso e confortevole, che attualmente non conosce concorrenza. Di serie, il camper è equipaggiato con serbatoi riscaldati, due batterie al litio, pompe e alimentazione dell'acqua. I serbatoi possono contenere fino a 860 l di acqua e 800 l di carburante - insieme consentono un’autonomia di 3.500 km. Due frigoriferi con un volume totale di 212 e 68 l, verricelli elettrici da 24 Volt per pesi fino a 9.000 kg nella parte anteriore e posteriore, una lavatrice da 2,5 kg, aria condizionata, microonde, un barbecue esterno da 240 Volt, per non parlare di una motosega e un'ascia per completare l'equipaggiamento speciale. Oltre al sistema telematico standard dotato di tracciamento satellitare, cinque telecamere installate esternamente possono registrare fino a 45 giorni di riprese dal vivo della spedizione e consentire di trasmettere in diretta in tutto il mondo, se lo si desidera. 49
VERDE
Le novità John Deere a Eima 2018: vincenti e premiate
Il 2018 è l'anno di Eima, la più importante manifestazione nazionale dedicata alle macchine e attrezzature per i settori dell'agricoltura e del giardinaggio che, giunta ormai alle soglie del mezzo secolo di vita, proporrà ancora una volta un'ampia e aggiornata panoramica dell'offerta di soluzioni e tecnologie sviluppate dal gotha della meccanizzazione agricola internazionale. E anche quest'anno la kermesse bolognese, in programma dal 7 all'11 novembre presso il quartiere fieristico del capoluogo emiliano, vedrà fra i suoi protagonisti assoluti John Deere, che nelle sue ampie aree espositive presenterà una selezione delle più importanti novità introdotte in questi ultimi mesi. E sarà davvero molto ricca la rappresentativa messa in campo dal marchio del Cervo in questa occasione, tanto nel segmento dei trattori che in quello delle macchine da raccolta, senza naturalmente dimenticare il segmento Turf, affiancato da una rappresentativa di modelli frutto delle consolidate partnership strette da John Deere con alcuni marchi di assoluto prestigio. Trattori Ad aprire la formazione in gialloverde saranno alcuni fra i modelli di punta delle serie di trattori 5G specializzati come il 5105 GF e, novità assoluta, il 5100 GL cabinato, che nella nuova versione implementa caratteristiche come un assale più stretto e una nuova cabina omologata installata di 50
fabbrica che raggiunge un'altezza massima di 1 metro e 86, mantenendo quindi tutta l'agilità che contraddistingue la gamma, cui si affiancano le console di sinistra e destra ridisegnate, un nuovo display, il 10% di spazio in più e un sedile con sospensione pneumatica opzionale Deluxe. A completare lo schieramento un 5075E in rappresentanza della nuova serie 5E, caratterizzata da motore a 3 cilindri PowerTech M 2,9 litri con turbocompressore e trasmissione PowrReverser™ 24F/12R. Spazio negli stand anche per la nuova famiglia di trattori 5R, nell'occasione rappresentati dal 5125R, che implementa una serie di soluzioni per offrire livelli di comfort, compattezza ed efficienza ancora migliori. Con un passo ottimizzato di 2,25 m, la nuova famiglia 5R combina un telaio a fusione unica ricurvo con un centro di gravità basso per facilitare l'installazione in movimento del caricatore frontale, mantenendo inalterati gli alti livelli di manovrabilità con un raggio di sterzata di soli 3,75 m, anche con il caricatore montato. Alle potenti motorizzazioni PWX John Deere da 4,5 litri a basso consumo di carburante si affiancano tre varianti di trasmissione, che includono il modello base CommandQuad™ manuale 16/16, con quattro gamme e quattro marce PowerShift per ogni gamma, CommandQuad™ automatico 16/16 e Command8 32/16, con otto marce
PowerShift e una modalità ECO che consente una velocità massima di 40 km/h a soli 1.759 giri/min. Fari puntati anche sulle novità della serie 6R, e in particolare sul nuovo joystick CommandPro, che con le sue innovative funzionalità porta i concetti di ergonomia e versatilità in una nuova dimensione. Fra queste, raggiungimento della velocità massima con un unico movimento, undici pulsanti riconfigurabili, guida simultanea con pedale e joystick e l'esclusiva funzione ActiveZero, che mantiene attivamente la velocità a 0 km/h finché non viene dato un esplicito comando per accelerare. Tre i modelli presenti a Eima, un 6250R, un 6155R e un 6130R allestito con il nuovo sistema EZ Ballast Wheel System di John Deere, che offre una versatile soluzione di zavorratura delle ruote dei trattori mantenendo liberi i sollevatori anteriore e posteriore, cui si affiancheranno due bestseller della serie 6M come il 6120M e il 6195M e una rappresentativa delle serie 7R, 8R e 9RX composta da un 7310R, un 8400R, un 8370RT e un 9470RX. Per finire, una chicca per gli appassionati di modelli storici che simboleggia idealmente i 100 anni di trattori John Deere: un Modello A completamente restaurato targato 1918. Cura del verde Nel team schierato da John Deere a Eima non poteva naturalmente mancare una selezione della proposta messa a punto dal marchio del Cervo
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per il settore della manutenzione del verde. Quattro le proposte sotto i riflettori, a partire dal tosaerba ZTrak™ Z994R a raggio di sterzo zero, progettato per soddisfare i clienti che cercano una soluzione più compatta per lavorare in spazi ristretti. Offrendo una combinazione di comfort per l'operatore, produttività e risultati di alta qualità, lo Z994R massimizza il rapporto tra superficie tagliata e ore di lavoro impiegate. E' dotato di un potente motore diesel da 25 CV (18,4 kW), telaio rinforzato e un piatto di taglio a cinghia con un assorbimento di potenza ottimale. L'elevata produttività è ulteriormente migliorata grazie al piatto di taglio rotativo con scarico laterale 7Iron™ PRO da 137 cm (54 pollici). Suo partner ideale il nuovo pneumatico radiale Airless Michelin X Tweel Turf, introdotto in queste settimane sul mercato europeo, dove sarà disponibile esclusivamente sui tosaerba a taglio rotativo a raggio di sterzata zero ZTrak™ della serie 900. A differenza degli pneumatici tradizionali, il Michelin X Tweel Turf elimina virtualmente i tempi di fermo causati dagli pneumatici e non richiede praticamente nessuna manutenzione. Per la linea di macchine da Fairway PrecisionCut sarà presente allo stand la 6700A, dotata di un potente motore diesel da 24,7 CV (18,4 kW), trasmissione eHydro che elimina i collegamenti tra i pedali e la pompa idrostatica e circuiti di taglio idraulici con varie opzioni di larghezza di taglio. Pensato per lavori paesaggistici e fornitori di servizi di manutenzione e cura dei terreni è invece il nuovo trattore compatto 3038E, dotato di un potente motore da 37,3 CV (27,4 kW) e di trasmissione idrostatica con pedali Twin Touch, che offre comandi semplici e comodi per selezionare la velocità giusta in base al lavoro da eseguire. La PTO indipendente che equipaggia il 3038E può essere innestata durante la marcia, eliminando la necessità di fermarsi e usare la frizione e, oltre a essere facile da utilizzare, è dotata di frizione in bagno d'olio di lunga durata per il controllo dell'innesto. Fra le novità per il segmento Turf non poteva infine mancare la nuova versione Serie III del tosaerba frontale a taglio rotativo 1600 Turbo WAM, che vanta ora un motore Stage 5 per soddisfare le più recenti norme in materia di emissioni, insieme ad un migliorato sistema di raffreddamento per un uso intensivo. Con la sua larghezza
di taglio di 3,25 metri, il 1600T WAM offre la massima potenza, manovrabilità e trazione per le aziende professionali, le autorità locali, i campi da golf e altre istituzioni pubbliche e private. Ulteriori miglioramenti includono un aumento della velocità di trasporto a 24 km/h e una migliore diagnostica Service Advisor per una facile manutenzione. A chiudere in bellezza la selezione, che sarà rappresentata presso le aree John Deere da un'esposizione dei modelli di maggiore successo, i veicoli utilitari Gator, la cui già ampia gamma si è recentemente arricchita con i nuovi Gator XUV 835M e diesel Gator XUV 865M, per i clienti che richiedono comodità ininterrotta e funzionalità fuoristrada per tutte le stagioni. Le partnership In questi ultimi dodici mesi John Deere è stata particolarmente attiva anche con la conclusione di una serie di partnership con marchi di prestigio e riconosciuto valore, che consentiranno al brand statunitense di ampliare ulteriormente la propria offerta anche ad altri settori. Fra queste, in particolare, l'alleanza con Kramer-Werke, che permetterà a John Deere di offrire attraverso i propri concessionari una gamma completa di macchine per la movimentazione di prodotti in agricoltura con particolare attenzione alla fienagione, aziende agricole e contoterzisti. La gamma di prodotti comprende pale gommate, pale gommate telescopiche e sollevatori telescopici, rappresentate a Eima dai due sollevatori telescopici KT 407 e KT 447. Altra partnership che ha caratterizzato l'attività di John Deere in questi ultimi mesi è quella con Pulveri zadores Fede, azienda spagnola con sede a Valencia. L'accordo con l'azienda iberica consente oggi ai concessionari John Deere di Spagna, Portogallo, Sud Africa, Messico e Italia di proporre un ampio portafoglio di irroratrici a marchio John Deere e soluzioni specificamente sviluppate per i clienti impegnati nel settore delle colture specializzate.
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I premi Novità Tecnica Eima Eima non rappresenta solo un palcoscenico di grande prestigio per le soluzioni John Deere, ma anche in questa edizione ha riconosciuto il valore e il tasso di innovazione tecnologica delle proposte del brand statunitense con i premi Novità Tecnica Eima 2018. Ad aggiudicarsi uno dei trofei è stato in questa occasione ISOBUS TIM Guidance, la soluzione messa a punto da John Deere che consente agli utilizzatori di avvalersi dei vantaggi del sistema AutoTrac integrato sui veicoli di altri produttori equipaggiati con un sistema di sterzo integrato e certificati AEF ISOBUS TIM semplicemente aggiungendo un display universale John Deere con attivazione AutoTrac e un ricevitore StarFire 6000 alla macchina, in modalità plug&play. In questo modo è possibile equipaggiare flotte di trattori non John Deere e miste con la soluzione di guida John Deere, riconosciuta sul mercato per le sue elevate performance. Non sono necessari doppi investimenti in ulteriori componenti di guida integrati come valvole idrauliche, sensori... Questa metodologia di applicazione permette inoltre di scambiare tutti i componenti tra diverse macchine senza aver necessità di acquistare più componenti uguali. Il sistema di guida consente di aumentare la produttività (fino al 14%), ridurre i consumi di carburante e fluidi (fino a -8%), minimizzare lo stress dell'operatore (fino a -20%) e evita i tempi di fermo dovuti a limitazioni come la scarsa visibilità. Inoltre la soluzione universale John Deere abbatte significativamente il tempo necessario per l'installazione, massimizzando la possibilità di installare e utilizzare i sistemi di guida AutoTrac di John Deere su tutte le macchine di qualsiasi marca presenti nella flotta. Per quanto riguarda invece le prestazioni, il sistema consente di ridurre al minimo i tempi di adattamento per apprendere le funzionalità del display attraverso un'interfaccia utente comune su tutte le macchine, controllare la velocità fino a 0,1 km/h, massimizzare l'accuratezza della guida in misura comparabile al sistema AutoTrac integrato nei trattori John Deere. Utilizzando componenti John Deere come il display e le funzionalità remote l'utilizzatore può anche beneficiare della connettività con il John Deere Operation Center per l'esportazione di dati e l'utilizzo delle funzionalità di condivisione dei dati sul campo. 51
PORTATTREZZI
Mercedes-Benz Unimog strada - rotaia a InnoTrans 2018
Gli ultimi Unimog strada - rotaia sono stati presentati a InnoTrans di Berlino (dal 18 al 21 settembre), la fiera internazionale leader nel mondo per il settore ferroviario. L’Unimog bimodale è utilizzato come veicolo di smistamento, per la manutenzione di cavi ferroviari e aerei e per altri lavori su e accanto alle rotaie. I clienti di questa versione del portattrezzi tedesco vedono società ferroviarie, impianti industriali con binari ferroviari, operatori dei trasporti urbani e compagnie di tram, nonché fornitori di servizi di costruzione di linee ferroviarie e manutenzione di binari.
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Alla fiera InnoTrans di quest'anno, Mercedes-Benz Special Trucks ha presentato una nuova variante di trasmissione con una combinazione di trasmissione meccanica e trazione idrostatica. Ciò significa che l’Unimog strada - rotaia è equipaggiato in modo ideale per trainare carichi elevati fino a 1.000 t oltre che per applicazioni differenti, ad esempio azionando un braccio falciante. Erano inoltre esposte una serie di nuove soluzioni. A questa esposizione era dimostrata la vasta gamma di applicazioni ferroviarie che Unimog può coprire se equipaggiato con l’ampia
gamma di attrezzi proposti da aziende di fama internazionale. In esposizione per la prima volta c’era un Unimog strada - rotaia con un braccio telescopico per lo sfalcio con il controllo digitale per la limitazione dell’altezza con certificazione software secondo la normativa EN 50128. Questa caratteristica di sicurezza è un prerequisito indispensabile per l'approvazione nella rete ferroviaria tedesca. Se equipaggiato come veicolo di supporto, il bimodale Unimog è perfetto per gli operatori del trasporto urbano e delle ferrovie nazionali. Permette di rimorchiare i tram in panne, anche in presenza di curve strette. Questo Unimog può avere una cabina per il trasporto di sette persone e fornire un ampio box per il trasporto di tutte le attrezzature necessarie per i lavori da eseguire. Innotrans è la piattaforma internazionale leader nel mondo e la fiera per il settore ferroviario. 2.900 espositori provenienti da 60 paesi si aspettano circa 150.000 visitatori esperti in un sito che ha visto un suo ampliamento negli spazi espositivi completamente riempiti di stand. I veicoli ferroviari, le loro attrezzature tecniche e gli interni, il settore delle infrastrutture ferroviarie e tutti gli aspetti del trasporto pubblico ferroviario sono le principali categorie. La più grande attrazione è
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sempre la mostra di veicoli ferroviari e all'aperto. Anche qui, gli strada rotaia Unimog sono espositori abituali. Il primo Unimog strada - rotaia di nuova generazione con cabina sette posti è stato ultimamente consegnato alla società di trasporti Magdeburger Verkehrsbetriebe GmbH & Co. KG (MVB), prprio alla fiera Innotrans di Berlino. Birgit Münster-Rendel, direttore generale di MVB, ha ricevuto la chiave simbolica del veicolo per lastrada / rotaia Unimog dal dott. Ralf Forcher, responsabile marketing, vendite e assistenza Mercedes-Benz Special Trucks, e Andreas Angen stein, direttore regionale del distributore Unimog Ahlborn. Holger Doth, responsabile per il segmento dei veicoli stradali - ferroviari di Mercedes-Benz Special Trucks: "Siamo lieti che Magdeburger Verkehrsbetriebe continui a riporre la sua fiducia nelle capacità e versatilità dell'Unimog". "Grazie alle attrezzature e alla tecnologia più avanzata, il nuovo Unimog ridurrà i tempi di intervento e migliorerà il comfort di lavoro dei nostri dipendenti", afferma una felice Birgit Münster-Rendel.
L'Unimog U 423 progettato appositamente per gli operatori del trasporto urbano dispone di un sistema di carrelli di guida Zagro che permette di operare anche in presenza di curve molto strette, una cabina Kronenburg con spazio per un massimo di sette persone. Il telaio Unimog era già stato consegnato in fabbrica con diverse modifiche al telaio da parte di Mercedes-Benz Custom Tailored Trucks (CTT), ad esempio con l'inte-
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rasse esteso a 5.400 mm, per preparare in modo ottimale il veicolo all'ampio lavoro di conversione. Grazie alla frizione del convertitore di coppia, l'Unimog può anche trainare un tram o eseguire lavori di manovra in deposito in caso di emergenza. E poiché è in grado di passare da una strada all'altra velocemente e comodamente, è ideale per Magdeburger Verkehrsbetriebe - e sempre pronto all'istante quando necessario.
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MANUTENZIONE STRADE
Asfalto caldo tutto l'anno con il termorigeneratore Hot Box
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Conservare e mantenere l'asfalto a temperatura lavorabile non sarà più un problema con il contenitore e rigeneratore di asfalto Hot Box. Più volte sarà capitato alle imprese stradali di trovarsi con dell'asfalto nuovo ormai freddo (e quindi non più utilizzabile e lavorabile) a causa delle lunghe tempistiche di lavorazione e/o delle basse temperature. Si tratta di materia considerato rifiuto, e quindi soggetto a conferimento in discarica: tutto ciò, però, è solamente uno spreco di denaro, di risorse e una fonte di inquinamento. Il rigeneratore d'asfalto Hot Box rappresenta la soluzione al presente problema: questo innovativo macchinario è in grado di mantenere l'asfalto a temperatura lavorabile fino a tre giorni - conservando l'asfalto alla stessa temperatura di produzione in impianto - e rigenera, in pochissimo tempo e in maniera totalmente autosufficiente, l'asfalto nuovo raffreddatosi a causa delle basse temperature.
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Rispetto ai modelli già in commercio, za nell'Hot Box, e questo riporterà il di grandi dimensioni e che mantengo- conglomerato bituminoso alla consino il calore all'interno del box grazie stenza e temperatura originale in ad un meccanismo oleodinamico, i meno di 8 ore. rigeneratori Hot Box TS Asfalti sono Ecco quindi i principali vantaggi del più compatti e sfruttano dei principi rigeneratore Hot Box: mantenere l'atermodinamici e aerostatici per man- sfalto a temperatura lavorabile fino a tenere l'asfalto a temperatura, il che 3 giorni consecutivi; recuperare asfalsi traduce in un significativo risparmio to vergine ormai freddo; avere la posin termini di consumi. Quando il ter- sibilità di effettuare riparazioni anche mostato presente all'interno del box quando gli impianti sono chiusi; interno rileva un abbassamento di risparmio immediato; non si dovrà più temperatura superiore a 5/6 gradi, la gettare asfalto vergine freddo: macchina si accende automatica- basterà rigenerarlo. mente fornendo alimentazione al Con il termorigeneratore d'asfalto Hot sistema, che riporta l'asfalto a 175° (o Box non bisogna più temere la staalla temperatura impostata in prece- gione invernale: le squadre di manudenza). Grazie alla perfetta coibenta- tenzione avranno a disposizione zione della camera dell'asfalto e alla asfalto caldo - alla stessa temperatufunzione del termostato, i consumi ra di produzione in impianto tutto della macchina si aggirano intorno ai l'anno. 500 ml di carburante (gas propano o diesel) per ogni ora di accensione 1. Termorigeneratore di asfalto della macchina; se l'asfalto si manHot Box terrà caldo grazie alla sola coibenta- 2. Rigenerazione dell'asfalto zione e circolazione di aria calda vergine freddatosi per inutilizzo nella camera interna, l'Hot Box non 3. Termorigeneratore di asfalto consumerà carburante. KM-4000 da 2 tonnellate Ma le innovazioni non finiscono qui. 4. Asfalto vergine in panetti da Per avere asfalto caldo senza essere poter rigenerare tramite Hot Box necessariamente vincolati ad un impianto, basterà acquistare del conglomerato bituminoso appena prodotto, modellarlo in panetti, lasciarlo raffreddare e conservarlo in magazzino. Quando vi sarà bisogno di avere asfalto caldo per delle lavorazioni, anche piccole, magari d'inverno ad impianti chiusi, basterà inserire l'asfalto freddo conservato in preceden- 4
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VERDE
Il verde salverà il mondo
ELCA - European Landscape Con tractors Association, ha individuato l'Italia come meta dove svolgere la propria Assemblea annuale per il 2018. Ogni anno, in un diverso Paese scelto tra gli stati membri, viene organizzato il prestigioso evento internazionale che accende i riflettori su tematiche di grande rilievo legate al paesaggio, al verde, all'ambiente. Un'escursione professionale che dal 4 al 7 ottobre 2018 ha catalizzato a Milano la presenza di professionisti, manager di aziende verdi, imprenditori, architetti paesaggisti e designer, esperti di manutenzione, consorzi di imprese, associazioni,
figure altamente qualificate ed operatori di settore provenienti da tutto il mondo. Il meeting è stato l'occasione per focalizzare l'attenzione sul tema della "Green City" e sul concetto di sostenibilità, approfondendo come le politiche ambientali possano influire su economia, società e ambiente. L'evento è organizzato quest'anno da Asso.Impre.Di.A. - Associazione nazionale Imprese per la Difesa e tutela Ambientale, ente membro di riferimento in Italia per ELCA. Ispirandosi a Dostoevskij, hanno intitolato il meeting 2018 "Green will save the World", divenendo il “verde”
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sinonimo di "bellezza" (proprio come nella frase originale), ma anche di uno slancio ideale verso un cambiamento reale che punti al miglioramento dell'ambiente che ci circonda e, quindi, della qualità della vita. Convinti che la bellezza, attraverso il verde, salverà il mondo. ELCA - European Landscape Con tractors Association è l'associazione degli imprenditori del paesaggio, ente di riferimento in Europa per le tematiche ambientali. Fondata nel 1963, promuove la cooperazione e lo scambio di informazioni ed esperienze tra gli Stati. L'associazione diventa tramite ed intermediario tra le imprese che operano nel campo del paesaggio e dell'ambiente e gli enti politici e istituzionali. Un'importante attività che focalizza come obiettivi principali: condividere e scambiare conoscenze ; promuovere e migliorare la consapevolezza ; informare e fornire consigli per un mondo migliore. Puntando alla tutela dell'ambiente e del paesaggio, ma anche al decoro urbano e nelle periferie, Asso. Impre.Di.A. è l'associazione nazionale che raggruppa le imprese per la difesa e la tutela ambientale. L'organismo è divenuto il punto di riferimento in Italia per le imprese di settore e rappresenta l'interlocutore più qualificato per le istituzioni sollecitate ad intervenire negli obiettivi di sostenibilità ambientale. Gli associati sono manager, imprenditori, imprese che operano in più settori, dalla manutenzione del verde in ambito infrastrutturale (strade, autostrade e ferrovie), rappresentandone complessivamente il 90% su scala nazionale, alla manutenzione del verde pubblico, dalla riqualificazione urbana alla manutenzione del verde storico ed archeologico, dal ripristino idrogeologico all'ingegneria naturalistica. Sponsor d'eccezione per l'evento hanno visto Hymach e Pellenc, aziende produttrici di attrezzature professionali per la gestione del verde che condividono la filosofia dell'evento, entrambe convinte che la bellezza, attraverso il verde, salverà il mondo.
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PORTATTREZZI
Sistema S-Stop per Steyr Multi
Il modello di successo Steyr è stato arricchito di nuovo con alcune funzioni. Con il sistema S-Stop l'operatore deve semplicemente frenare: la trasmissione si disinserisce automaticamente e si reinserisce al rilascio del freno. Ulteriori miglioramenti sono rappresentati da un tergicristalli modificato con un'area di pulizia maggiore, un nuovo supporto universale per cellulare e smartphone e opzioni supplementari per fari. Per Steyr comfort e sicurezza hanno sempre rappresentato requisiti importanti per i trattori. Ed esattamente per questo motivo è stata inserita anche la nuova funzione SStop. Garantisce da un lato maggiore comfort, poiché, per il disinnesto della frizione e l'attivazione del freno, è necessario premere solo il pedale
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del freno, e dall'altro lato essenzialmente maggiore sicurezza, poiché assicura la sosta sicura del trattore su terreni in pendenza impedendo così lo spostamento accidentale. Questa funzione è particolarmente utile ad esempio nei lavori con il caricatore frontale o anche nella sosta e nell'avvio con rimorchi pesanti. Sensori di coppia nel cambio assicurano automaticamente che negli spostamenti in montagna con carichi pesanti, nell'azionamento del freno la potenza rimanga invariata, ovvero la frizione non viene disinnestata. Se viene azionato solo il freno sterzo, la funzione non si attiva. Il cambio Multi con 32 marce avanti e indietro e Powershift a 4 velocità offre numerose funzioni di automazione, fino all'innesto completamente auto-
matico di tutti i rapporti e delle marce sotto carico in un gruppo. L'operatore può scegliere di attivare e disattivare queste funzioni. In questo comando del cambio è stata integrata anche l'attivazione e disattivazione della funzione freno e frizione S-Stop. Dall'introduzione del Multi, nell'anno 2012 sono stati tenuti in considerazione i feedback dei clienti e il trattore è stato perfezionato. A seguito dell'introduzione di nuove direttive di sicurezza TMR (Tractor Mother Regu lation) l'integrazione di un nuovo turbocompressore ha determinato una coppia di spunto notevolmente più elevata e prestazioni migliorate in un intervallo di regimi inferiore. Con 13 marce nell'intervallo di coppia massima e con le quattro velocità standard della presa di forza questa potenza può essere utilizzata in modo molto efficiente e economico sul piano dei consumi. Il parabrezza panoramico monopezzo garantisce un'ottima visibilità nello Steyr Multi. L'area di pulizia del tergicristallo è stata ampliata a 235 gradi. Cellulare e smartphone assumono un ruolo centrale nella vita lavorativa quotidiana. Un nuovo supporto universale montato direttamente al telaio della cabina o al supporto del monitor garantisce all'operatore il pieno controllo dell'attrezzo in qualsiasi mo mento. Un dispositivo vivavoce Bluetooth consente anche di continuare a lavorare senza problemi durante la telefonata. Il numero dei fari è stato aumentato di 2 unità e ampliato così complessivamente a 12 fari. Da 6 anni Multi Steyr rientra fra i trattori preferiti in Europa centrale. Migliaia di clienti soddisfatti sono la dimostrazione migliore del fatto che un trattore nel segmento di potenza di 100 CV con un gran numero di opzioni e varianti di dotazione risponde esattamente ai requisiti di molti agricoltori europei, amministrazioni forestali, municipalità, aziende industriali, addetti alla manutenzione stradale e alla cura delle superfici erbose...
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TECNICA
Allison Transmission, affidabilità totale ai quattro angoli del pianeta
Suez, operatore australiano di servizi ambientali, possiede ben 1.300 veicoli per la raccolta rifiuti. Di diversi costruttori, sono accomunati dalla presenza delle trasmissioni completamente automatiche Allison, in grado di garantire affidabilità e facilità d'uso nei cicli di lavoro estremi. Da oltre un decennio l'azienda ha una politica che richiede espressamente le trasmissioni Allison, la scelta d'elezione delle imprese di servizi ambientali di tutto il mondo per migliorare la produttività delle flotte. "In questo settore, uno dei più impegnativi per il funzionamento dei camion, il fattore chiave è l'affidabilità e Allison la garantisce", ha dichiarato Ray Wilson, responsabile del parco macchine di Suez a Sydney. La flotta di Suez comprende veicoli destinati alle operazioni residenziali, dotati di sollevatori laterali e compattatore, e veicoli commerciali e indu-
striali con sollevatori frontali per i grandi cassonetti industriali. "Abbiamo utilizzato alcuni veicoli Fuso equipaggiati con trasmissioni Allison Serie 4000™ per operazioni commerciali e industriali e abbiamo recentemente acquistato degli Iveco Eurocargo e degli Isuzu", ha dichiarato Wilson. "Nelle operazioni residenziali utilizziamo principalmente Iveco Acco e MercedesBenz Econic con un mix di trasmissioni Allison Serie 3000 e 4000™". Wilson racconta che i cicli di lavoro estremi includono accelerazione e decelerazione dura e continua, manovre strette, uso costante della presa di forza e terreni difficili. Nessun'altra applicazione esercita una simile pressione sui camion. "Le trasmissioni sono costose da riparare in caso di guasto, non solo in termini di costi ma anche di perdita di produttività", ha dichiarato Wilson. "Nonostante l'impiego in un ambiente
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così difficile, gli automatici Allison sono incredibilmente affidabili e non hanno mai dato problemi nei molti anni in cui li abbiamo utilizzati. Inoltre, i costi di manutenzione di Allison sono assolutamente ragionevoli, grazie ai lunghi intervalli di manutenzione e, soprattutto, al fatto che non presentano mai problemi". Doug Wade, responsabile manutenzione e riparazione di Suez Sydney, ha dichiarato che l'affidabilità di Allison si è dimostrata eccezionale. "Non abbiamo dovuto rimuovere o cambiare una trasmissione Allison in nessuno dei camion nei quasi 15 anni che lavoro con Suez. Sono davvero a prova di proiettile e con la normale manutenzione regolare non danno neanche un problema". Oltre ad essere affidabili e convenienti dal punto di vista dei costi di esercizio, le trasmissioni Allison sono anche "a prova di operatore", ha detto Wilson. "Ciò significa che la trasmissione Allison è facile da usare per gli operatori, oltre ad essere in grado di resistere a qualsiasi maltrattamento". Robert Cavagnino, responsabile vendite australiano di Allison, ha dichiarato: "Allison è leader di mercato in Australia nel settore dei veicoli per la raccolta rifiuti e domina il settore per le prestazioni, l'affidabilità e l'efficienza che le sue trasmissioni forniscono. La fedeltà di Suez ne è un'ulteriore conferma". In Australia come ovunque nel mondo.
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PORTATTREZZI
Caron ad Eima 2018 con i nuovi motori Euro 6
n occasione della prossima fiera Eima 2018, a Bologna dal 7 all'11 novembre, l'azienda Caron, fondamentale produttrice italiana di transporter, avrà come novità in esposizione l'utimo motore Euro 6, le 4
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ruote sterzanti e il cambio automatico sequenziale. Le serie dei grandi transporter Caron CT/CTA/CTS sono ora equipaggiate anche con motore VM Euro 6 da 110 CV, un motore turbo intercooler a 4 tempi, ad iniezione diretta e ed alimentazione common rail che permette un'ottimizzazione delle prestazioni e dei consumi. Dati motore: VMR754EU6, 2.970 cm3, 80 kW(109 CV) a 2.600 giri/min, coppia 420 Nm@1.100 giri. L'Euro 6 viene montato sulla serie CT ad assali rigidi e CTS/CTA, dotate di
sospensioni a triangoli sovrapposti, autolivellanti e bloccabili, rispettivamente su entrambi gli assali o solo su quello anteriore. Il sistema a 4 ruote sterzanti è un equipaggiamento opzionale disponibile sulla nuova versione della serie CTS. Sistema che migliora ulteriormente la manovrabilità del mezzo: l'assale posteriore infatti raggiunge lo stesso angolo di sterzata delle ruote anteriori dimezzando così il raggio di volta. Il sistema è dotato inoltre della modalità di andatura a granchio, utile quest'ultima a superare trasversalmente le forti pendenze. In questa edizione di Eima, Caron presenterà anche la versione robotizzata del cambio sincronizzato a 6 marce, che prevede la robotizzazione dell'inversore e di tutte le gamme di velocità per un totale di 36 rapporti (24+12 retromarce). Rispetto ad altre tipologie, in fase progettuale la scelta è ricaduta su questo cambio automatico che assicura il minimo assorbimento della potenza motore e garantisce maggiore sicurezza durante i lavori in pendenza, ottimizzando le già apprezzate prestazioni dei transporter Caron. In fiera il cambio automatico sarà allestito sul modello CTS 110 Euro 6, ma sarà disponibile a partire dal modello CTK.
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