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2018 - 1998: vent'anni di innovazione, vent'anni di successi Riciclo a caldo del fresato di Asphalt Rubber Tony 10900 City Aebi Terratrac TT281 trattore multifunzione Rol Logistics: logistica e qualità su misura con i dispositivi Brigade Elettronica Allestimenti "speciali" per un 2018 in 4x4 Gh. Marchelli Emiliana Serbatoi festeggia 35 anni e inaugura il nuovo capannone industriale Prefabbricati modulari ad uso sanitario senza barriere architettoniche Ga. Marchelli John Deere estende il Programma Gasolio Rimborsato alle applicazioni in campo Il verde, che passione! Economia circolare a km zero grazie a Caron Ga. Marchelli Iterchimica ad Asphaltica World Raffaele Tatangelo Hymach a Eima 2018 Gh. Marchelli Veicoli Hako Multicar: efficienza e polivalenza anche su rotaia I "colossi green" della Stella: protagonisti delle città ecosostenibili del futuro DIECI: un'azienda sempre in movimento Monitorare l'inquinamento anche e soprattutto d'inverno con Aeroequal Un importante riconoscimento per Sicim grazie a Panolin Trasporto sostenibile? Nasce dall'impegno congiunto di settore pubblico e privato Tecniche di manutenzione preventiva: sigillatura a caldo delle crepe London Fire Brigade sceglie Allison per reattività e affidabilità Gianni Ferrari ad Eima 2018 Linea Verde Bitroad® Massimo De Deo, Francesco Santoro Ad Eima 2018 eXXtreme Tape® di Irritec, una vera forza della natura Nuova Gamma Alpha da Pellenc Italia
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PORTATTREZZI
2018 - 1998: vent'anni di innovazione, vent'anni di successi
La nota azienda vicentina MultiOne, leader mondiale nella produzione di minipale articolate multifunzione compie vent'anni. Era, infatti, il 1998 quando il sig. Giuseppe Carraro, la figlia Fiorenza e il genero Stefano fondavano MultiOne (all'epoca C.S.F. S.r.l.) partendo dalla significativa esperienza pluridecennale nel campo della meccanizzazione agricola della Carraro F.lli S.p.A. L'intuizione, che portò alla nascita del progetto MultiOne, fu quella di creare un mezzo "tutto fare", uno strumento di lavoro multifunzionale in grado di permettere innumerevoli lavorazioni con una sola macchina: nacque così la S25D, la prima minipala MultiOne con motore Yanmar diesel da 20 HP, dotata di circuito idraulico a 3 pompe, sistema hi-flow, pompa dedicata per la trasmissione e con braccio telescopico a doppia H. Già l'anno successivo, durante Eima 1999, proprio la S25D venne premiata come Novità Tecnica grazie all'innovativo design e al concetto di multifunzionalità. Da allora MultiOne è sinonimo di innovazione. Nel 2000 fu lanciata la serie GT che, di fatto, andò a ridefinire gli standard dell'epoca per le minipale articolate multifunzione. Con un braccio telescopico capace di raggiungere 3,65 m di altezza, 22 km/h e il sistema idraulico a 3 pompe in grado di garantire 84 l/min e 370 bar agli accessori, la GT fu per anni il top di gamma MultiOne. I primi importanti successi portarono nuovi stimoli. E così, tra il 2001 e il 2007, si registra la creazione di nuove serie (su tutte la serie F, uno skid steer con braccio telescopico), il restyling delle esistenti (Multione Evolution) e la realizzazione di innu-
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1. Sede MultiOne a Grumolo delle Abbadesse (VI) 2. MultiOne SD35 3. MultiOne Evolution
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merevoli accessori dedicati. Contemporaneamente, si consolida la crescita aziendale attraverso la costruzione di tre nuovi stabilimenti produttivi (per un totale di 20.000 m2 di capannoni industriali) nella nuova sede di Grumolo delle Abbadesse in cui, dalla progettazione al post vendita, si sviluppa la quasi totalità del processo produttivo delle minipale e degli accessori MultiOne. E così si arriva al 2008 dove, anche grazie agli investimenti degli anni precendenti, vengono lanciate sul mercato quattro nuove serie, M, S, SL e GT, che rappresentano il coronamento, sia in termini di sviluppo tecnico che di successo di mercato, dell'avventura iniziata solo dieci anni prima. MultiOne nel 2008, a dieci anni dalla fondazio- 4 ne, è ormai un'azienda affermata a livello mondiale con distributori presenti in ogni continente. Ma tutto questo non basta: la costante tensione verso il miglioramento continuo porta, nel 2014, a creare la serie 7, la capostipite di tutte le nuove serie che verranno prodotte da quel momento in avanti. Dal 2014 ad oggi, tutte le nuove serie sono caratterizzate da un telaio articolato completamente riprogettato (per garantire le migliori performance del settore in termini di stabilità e rigidità in ogni condizione di impiego), da un nuovo braccio telescopico (rivisto in termini di cinematismi e rinforzato per garantire maggiore robustezza), da nuovi componenti di alta qualità del circuito idraulico e nuovi 5 e specificatamente studiate per il motori endotermici. In poco tempo la gamma MultiOne mercato agricolo. arrivò a ben 15 modelli suddivisi in 8 Nel frattempo il catalogo degli accesserie (con potenza dai 14 HP della sori MultiOne è continuato a crescere Serie 1, fino ai 75 HP della Serie 10, arrivando a comprendere oltre un che vanta una capacità di solleva- centinaio di attrezzi dedicati che renmento di 2,5 tonnellate e una velocità dono, in pochi secondi, la minipala di oltre 32 km/h), cui si aggiunse, nel MultiOne uno strumento di lavoro 2016, le serie SD (con 4 modelli) professionale utile in numerosi campi caratterizzate dalla seduta posteriore di applicazione.
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Ed infine eccoci nel 2018, l'anno dell'ampliamento di uno dei tre capannoni, del rilancio di MultiOne America ma soprattutto l'anno del lancio sul mercato di 3 nuovi modelli, presentati 4. Serie M, S, SL e GT 5. MultiOne 6.3S con spazzatrice 6. MultiOne 7.3SD con trincia 7. MultiOne 12.4 con benna
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a Eima 2018 a poco meno di vent'anni dalla prima, vincente, partecipazione alla fiera bolognese. MultiOne ha infatti invitato a Bologna Fiere i propri dealer internazionali per presentare al pubblico italiano ed
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estero le nuove macchine che testimoniano sia la costante spinta all'innovazione, che è da sempre parte della filosofia MultiOne, sia una rafforzata attenzione alle tematiche ambientali in termini di sostenibilità e
lotta all'inquinamento. Durante le cinque giornate di fiera, i visitatori dello stand MultiOne hanno potuto vedere e toccare con mano la prima minipala articolata totalmente elettrica di MultiOne, ribattezzata serie EZ, e scoperto i vantaggi del nuovo motore Kholer (Tier 4 Final, Stage IIIB) che equipaggia la 8.5S, naturale completamento della Serie 8, la più versatile dell'ampia gamma MultiOne. L'altra novità presente in fiera era la Serie 12: una pala compatta multifunzione con telaio rigido a 4 ruote sterzanti che, proprio per queste caratteristiche tecniche, arricchisce sensibilmente la gamma dell'azienda vicentina, offrendo un caricatore non articolato con la versatilità, la compattezza e la potenza tipiche delle minipale MultiOne. Ad Eima, infine, i visitatori più attenti hanno sicuramente notato la presenza di alcune macchine particolari, per la precisione una 8.4S e una 9.6, in versione "carbon look". Questi portattrezzi fanno parte di un'edizione speciale, denominata Anniversary, creata per celebrare, "vestite in abito da cerimonia", i vent'anni MultiOne. Un modo originale per sottolineare, anche visivamente, che i vent'anni di successi MultiOne sono stati possibili grazie alla continua ricerca dell'innovazione finalizzata a creare le migliori minipale multifunzione del mercato in termini di design, prestazioni ed efficienza. 08. MultiOne 8.4S Anniversary 09. MultiOne 8.5S con benna 10. Nuova serie MultiOne 11. MultiOne Mini loader EZ7
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MATERIALI
Riciclo a caldo del fresato di Asphalt Rubber
Maggiori benefici ambientali ed economici con l'impiego del fresato di asfalti modificati con polverino di gomma In Italia l'utilizzo degli asfalti modificati AR si è consolidato nel tempo grazie anche al costante impegno di Ecopneus, la società senza scopo di lucro principale responsabile della gestione degli Pneumatici Fuori Uso in Italia. Uno sforzo che si concretizza da un lato con il supporto in nuovi interventi e campagne di monitoraggio, dall'altro nel sensibilizzare e diffondere informazioni tecniche e dati scientifici su questa importante applicazione della gomma da riciclo. Ad oggi, sono infatti oltre 450 i km di strade in Italia realizzate in asphalt rubber, e la possibilità e modalità di impiegare fresato di AR in nuove pavimentazioni rappresenta uno degli ambiti di studio di maggior interesse, in virtù dei
benefici economici ed ambientali possibili con questa soluzione. Nello studio sulla possibilità di impiegare fresato di asphalt rubber (AR) nella produzione di conglomerato bituminoso sono state quindi poste a confronto cinque miscele tipo binder confezionate senza fresato, con fresato normale e con fresato di AR, con e senza l'impiego di un additivo rigenerante. Il fresato aggiunto alla miscela di aggregati è stato il 30% in più di quanto normalmente ammesso dai capitolati per il binder, ma proprio per questo più significativo per dare una risposta sulla riciclabilità del fresato di AR. Il dosaggio ottimale di bitume è risultato simile per tutte le miscele, prossimo al 5% rispetto al peso degli aggregati. L'asphalt rubber, apportando una quantità maggiore di bitume vecchio, richiede però una quantità minore di bitume vergi-
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ne rispetto al fresato normale. Il fresato di asphalt rubber determina inoltre variazioni minime del modulo elastico e non incrementa la resistenza a trazione indiretta (quasi uguale alla miscela di riferimento) come fa il fresato normale. La presenza dell'additivo rigenerante comporta una diminuzione del modulo, più evidente con l'AR che con il fresato normale. Le curve di fatica mostrano che il fresato di AR garantisce una miglior resistenza alle deformazioni imposte grazie alla presenza della gomma che conferisce una maggiore elasticità alla miscela. A conclusione delle attività di ricerca sviluppate, si può certamente affermare che il fresato di AR può essere riciclato nella produzione dei conglomerati bituminosi a caldo senza che questo determini una penalizzazione delle caratteristiche meccaniche e volumetriche, per impieghi fino al 30% della massa degli aggregati. Il fresato di AR, rispetto al fresato normale, a parità di condizioni di impiego, garantisce inoltre benefici ambientali ed economici maggiori in quanto richiede dosaggi più bassi di bitume nuovo.
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PORTATTREZZI
Tony 10900 City
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Presentato come anteprima alla fiera Eima 2018 di Bologna, Tony 10900 City rappresenta la versione dedicata agli operatori della manutenzione civile della famiglia dei Tony Antonio Carraro, trattori di alto contenuto tecnico dotati di trasmissione a variazione continua gestita da software. Progettato come portattrezzi ad elevata capacità multifunzionale, Tony 10900 City fa parte della famiglia dei Tony AC, i trattori isodiametrici reversibili, a trasmissione ibrida meccanico - idrostatica gestita da software. La particolare configurazione di trattore con telaio articolato e guida reversibile ha reso possibile la doppia omologazione stra-
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dale nei due fronti di marcia, determinando la destinazione ad uso civile. Il binomio macchina - attrezzo determina assetti operativi diversi, per assolvere molte attività di manutenzione del territorio urbano: cura dei parchi, pulizia delle aree pedonali, sfalcio dei cigli stradali, gestione del verde nei campi sportivi, fino allo sgombero della neve. Il nuovo modello della gamma To ny, destinato all'ambito civile, presenta un inedito assetto con riduttori frontali allungati per un importante incremento del "passo" del mezzo al fine di potenziare la capacità di carico sopra il manto cofano. Questa rivoluzionaria
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innovazione amplifica la versatilità del trattore predisposto per l'applicazione di molteplici attrezzature: frontali, dorsali e posteriori. Il motore è un Kubota 4 cilindri turbo ad iniezione elettronica Common Rail da 98 HP Fase 3B. La PTO, a 540/540E e sincro, è a comando elettroidraulico ad innesto progressivo. A richiesta dell'acquirente, la cabina AIR pressurizzata omologata Fops Rops, con pressurizzazione e certificazione in Categoria 4 che assicura la massima protezione dell'operatore da polveri, gas, aerosol. La trasmissione Tony permette all'operatore di personalizzare il proprio lavoro, ottimizzando il risultato e semplificando le procedure. Il software, inoltre, fornisce la diagnostica del trattore costantemente monitorato per dare il meglio delle prestazioni in ogni situazione di lavoro. La trasmissione adotta la tecnologia SIM (Shift In Motion) con 4 gamme di velocità a controllo elettronico, inseribili sia da mezzo fermo che in movimento, con 3 modalità di accelerazione per ogni gamma e 3 per ogni gamma in modalità Automotive. Intelligent Tractor AC > Il sistema operativo ITAC consente all'operatore di interfacciarsi con il trattore per realizzare il lavoro da svolgere. La funzione TMC (Tractor Management Control) offre varie possibilità di lavoro in automatico: dalla modali tà Automotive Cruise Control, per mantenere costante la velocità del
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veicolo ai giri motore ottimali; alla modalità Intellifix, che ha lo scopo di ottenere la massima coppia del regime di giri impostato quando vi è un assorbimento di potenza tramite la PTO; all'Automotive che rende l'accelerazione proporzionale ai giri del motore.
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1. Tony 10900 City ad Eima 2018 2. Interno della cabina 3. Joystick 4. Tetto della cabina 5. Cruscotto 6. Sistema RGS per guida reversibile con doppia omologazione stradale
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PORTATTREZZI
Aebi Terratrac TT281 trattore multifunzione Con la sicurezza non si scherza, soprattutto sulle forti pendenze. Non si può nemmeno, però, rinunciare alle prestazioni, in particolare per quelle operazioni in cui contano le tempistiche di lavoro. L'agricoltura italiana estensiva si sviluppa per la maggior parte nelle grosse pianure, principalmente nella Pianura Padana. Le superfici vocate ai grandi raccolti non sono però le uniche dove si fa agricoltura da reddito; inoltre la conformazione morfologica del suolo italiano è varia e spesso molto complessa, con zone montuose e pedemontane che si alternano con frequenza. Qui le attrezzature devono essere contenute nel peso e nelle dimensioni e si devono adattare per lavorare su sali - scendi che possono arrivare anche a pendenze importanti fino al 30 - 35% con picchi fino al 40%. Dalla Svizzera arriva una macchina specializzata per l'agricoltura montana e non solo: si tratta di un trattore prodotto da Aebi Schmidt: il Terratrac. In Svizzera le Alpi la fanno da padrona ed è per questo che Aebi è un punto di riferimento per coloro che vivono le forti pendenze attaccati al volante di una macchina agricola. Il top di gamma è Aebi TT281, una macchina pensata e creata per avere il baricentro più basso possibile, e
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quindi per poter affrontare tutte le tipologie di pendenze; per lavorare nei mesi estivi in agricoltura e svolgere attività di sgombero neve durante i mesi invernali. La macchina è completamente idrostatica, monta motore VM da 4 cilindri da 2.970 cc, sviluppa 109 CV di potenza a 2.600 g/min con una coppia di 420 NM a soli 1.100 g/min. E' una delle poche macchine a 4 cilindri che eroga una coppia così alta ad un regime così basso. Il motore è turbodiesel, con raffreddamento ad acqua, intercooler ed è dotato del sistema post trattamento con filtro antiparticolato e sistema SCR - AdBlue per l'abbattimento delle emissioni conforme allo stage Tier 4F. Il sistema di raffreddamento della macchina è molto importante, soprattutto per quanto riguarda un mezzo idrostatico, che rischia surriscaldamenti più facilmente di uno meccanico: in questo caso è effettuato da un impianto di radiatori orizzontali con ventola che fa aspirazione dall'alto verso il basso. Non è il classico sistema in cui l'aria aspirata viene pescata frontalmente, qui arriva dall'alto: questo permette il raffreddamento totale non solo del motore, ma anche degli organi idrostatici come la trasmissione e le pompe dedicate all'impianto idraulico. La trasmissione idrostatica lavora con due gamme di avanzamento 0 - 20 e 0 - 40 km/h. Uno dei vantaggi della trasmissione idrostatica è quello di rendere indipendente la velocità di avanzamento dai giri della PTO. Una volta che il regime è impostato, la leva multifunzione gestisce l'avanzamento sia in marcia in avanti che in retromarcia. La trasmissione è a trazione integrale permanente con differenziale Torsen e blocco differenziale 100% con attivazione elettroidraulica e indipendente, quindi si può attivare il bloccaggio in via separata sull'assale anteriore e/o sull'assale posteriore. Sono tre le possibilità della gestione della trasmissione: strada, con la possibilità economica, campo per la fienagione e campo per lo sgombero neve. Nella modalità strada durante i trasferimenti la trasmissione è molto più fluida e tende a risparmiare i giri quando non servono, mentre nelle modalità campo invece, la macchina, lavorando ad un regime fisso per l'utilizzo della PTO, diventa molto aggressiva, consentendo manovre molto veloci e per una reattività che è difficile trovare in altri mezzi di questa tipologia. L'avanzamento può essere effettuato
a pedale o a leva, però sempre con il consenso tramite la leva. La trasmissione per il passaggio di modalità utilizza una leva meccanica, che interviene sul cambio. Per una più facile regolazione dell'avanzamento si può inserire un limitatore che si gestisce tramite un comando dedicato sul joystick, oppure si può limitare fisicamente la corsa della stessa leva. Il controllo sull'avanzamento della macchina è molto preciso, sia a pedale sia con la leva. Quando la macchina non richiede un uso con il regime costante del motore si può utilizzare il
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pedale dell'acceleratore per controllare i giri e quindi si può inserire la leva a fondo scala e gestire da 0 a 20 o da 0 a 40 l'avanzamento solo ed esclusivamente con il pedale dell'acceleratore. Lo sterzo integrale è idrostatico a quattro ruote sterzanti che però può essere trasformato, con un semplice comando dedicato sia sul joystick sia sul display, a due ruote sterzanti anteriori o posteriori, oppure anche ad avanzamento disassato con modalità speciale: si controllano le ruote sull'asse anteriore o posteriore
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a seconda di ciò che sceglie l'operatore per svolgere lavori con andatura trasversale sulle pendenze estreme. La svolta sulle 4 ruote permette inoltre di girare in capezzagna in tempi ridottissimi, riducendo i tempi morti e, rispetto ad un trattore convenzionale, risparmiando circa la metà del tempo di manovra. L'impianto idraulico è gestito da valvole proporzionali elettroidrauliche controllate dai comandi sulla leva multifunzione con una portata di 40 l/min a 2.600 giri con 200 bar di pressione. Il sollevatore anteriore, con attacco tre punti, ha traslatore integrato che permette una
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corsa laterale di 650 mm e il carico che si può sollevare all'anteriore è 2 t, al posteriore invece la capacità di sollevamento si riduce a 1,8 t. Gli attacchi idraulici sono per 2 comandi doppio effetto al posteriore e 2 all'anteriore e vengono gestiti anch'essi con la leva multifunzione. Il joystick ha dei comandi dedicati e colorati, a seconda delle funzioni su cui si va ad intervenire, oltre ad un ulteriore comando di consenso "come sicurezza dell'uomo presente" che abilita gli altri pulsanti e che si attiva premendo un grilletto posto dietro al joystick. Con questo sistema si hanno tutte le funzioni della macchina a portata di mano. Per agevolare l'operatore, a portata d'occhio sul vetro laterale è posizionato uno schema delle funzioni di tutti i comandi che il joystick permette di svolgere. La cabina, posta sul lato sinistro della macchina, è decisamente confortevole: anche lavorando su diversi appezzamenti con medie e forti sollecitazioni, dopo diverse ore di lavoro l'operatore non è mai stanco della seduta. La guidabilità della macchina permette, inoltre, di avere elevate prestazioni senza esercitare alcuno stress sull'operatore.
La gommatura generalmente fornita per applicazioni municipali è la BKT Trac Super 440/50R17, ma la macchina può dotarsi fino a 500 mm di larghezza degli pneumatici sempre di questa tipologia, oppure di tipo radiale. Per applicazioni estreme è anche possibile montare una gemellatura a richiesta può essere radiale - e in più è possibile montare al posteriore un verricello per le applicazioni montane dove si raggiungono i massimi limiti di pendenza. Durante alcune presentazioni con prove pratiche organizzate nella scorsa estate da Aebi Schmidt Italia sull'Appennino, in provincia di Bologna, dove si raggiungono alcune delle più importanti "inclinazioni colturali" del centro Italia, lavorando su appezzamenti con forti pendenze, con una falciatrice frontale a 6 dischi per lo sfalcio dell'erba medica da 2,45 m di larghezza di taglio, TT281 è riuscito a lavorare 3 ha di terreno in circa un'ora di tempo, consumando dai 12 ai 14 l di gasolio ad un regime fisso di 2.350 g/min per poter usare la PTO anteriore a 1.000 giri. Al lavoro con l'attrezzo frontale la macchina ha risposto decisamente bene anche nelle pendenze più elevate che sono state affrontate (30 - 35%) senza perdere giri di motore con l'avanzamento sempre costante. Nelle pendenze più forti la macchina tendeva a rallentare ma non si è mai fermata. Nonostante la leggerezza (il peso a vuoto è di circa 2,8 t), TT281 ha un'ottima stabilità e un perfetto bilanciamento dei pesi. Non è necessaria zavorra per lavorare in condizioni estreme. L'appoggio sulle quattro ruote isodiametriche e l'ottima ripartizione dei pesi anche con le attrezzature frontali, permettono grande sicurezza per l'operatore e manovre più rapide in punti dove un trattore convenzionale non riuscirebbe a girarsi, nonchè un'adattabilità generale a tutte le condizioni montane. TT281 ha dimostrato che anche solo con 109 CV si ha una produttività eccellente e risultati molto buoni in termini di lavorazione. A livello montano questa macchina riesce a raggiungere posti e situazioni di lavoro dove altri mezzi di questa tipologia difficilmente riuscirebbero a lavorare con la stessa sicurezza, lo stesso comfort e le stesse prestazioni, sia in ambito agricolo che comunale, con ottimi risultati sia che si tratti di azionare una testata falciante che una turbofresa da neve.
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SICUREZZA
Rol Logistics: logistica e qualità su misura con i dispositivi Brigade Elettronica
Rol Logistics si occupa da anni di logistica e servizi integrati, distinguendosi per professionalità, innovazione e flessibilità; gestione inbound e outbound, supporto alla produzione, gestione stock e confezionamento sono le principali attività dell'azienda con sede nel bergamasco ed impianti seguiti in tutta Italia, con prevalenza al Nord, in differenti ambiti (industria, grande distribuzione, food...). Rol Logistics si colloca in una posizione intermedia tra un 3PL puro (fornitore di servizi logistici integrati che solitamente si avvale di subfornitori) e un operatore di secondo livello (che ha per committente altre aziende di logistica), poiché, un paio di anni fa, ha internalizzato gran parte dell'organico, arrivando ad avere oggi più di 400 dipendenti, e si avvale di ulteriori 200 collaboratori tramite cooperative. Una scelta dettata dalla volontà di fare la differenza: diventare un main contractor con personale formato, esperto e qualificato, per andare oltre alla semplice fornitura di servizi; i reparti di I.T., engineering e sviluppo progetti sono, infatti, dedicati allo studio ed alla customizzazione del lavoro per ogni specifica esigenza: non un semplice outsourcing, dunque, ma un confronto costante con il cliente per ottimizzare la logistica in ogni suo aspetto. Uno scambio continuo con la committenza per far fronte alle diverse richieste ed eventuali problematiche che possono subentrare, come è accaduto nello stabilimento veneto di uno dei principali produttori di vetro
cavo a livello europeo. Vi era la necessità di verificare, nei vari step della movimentazione, l'integrità dei pallet ed, al contempo, di accertare che tali pallet rispettassero gli elevati parametri di igiene per far sì che, in caso contrario, le bottiglie venissero sanificate di nuovo, risultando quindi idonee e pronte per l'utilizzo diretto sulle linee di imbottigliamento. Un controllo scrupoloso che richiedeva una procedura efficace ed efficiente; pertanto, Rol Logistics, che si occupa della logistica all'interno del sito produttivo, ha studiato una soluzione versatile e su misura: dopo aver scartato altre ipotesi più onerose e poco convincenti, si è rivolta a Brigade Elettronica, leader in sistemi di sicurezza veicolare e, in questo caso, ausilio pure per il controllo qualità. Su una decina di carrelli elevatori, operanti in tutti i passaggi dell'iter logistico, Rol Logistics ha montato la telecamera frontale superiore VBV700C, per poter visionare, nel monitor della linea Select in cabina, la superficie del pallet. La VBV-700C è dotata di 4 Led infrarossi, indicati per
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prestazioni in condizioni di illuminazione molto scarsa, assicurando una visibilità fino a una distanza di 7 metri ed immagini chiare e nitide. E' stato scelto di registrare ed archiviare le riprese in un sistema di videoregistrazione digitale mobile collocato nella parte posteriore di ogni carrello elevatore. Rol Logistics ha optato per il modello MDR 504-500, un registratore a 4 canali con hard disk da 500 GB, che può contenere fino a 1.862 ore di registrazione. Dotato di un robusto alloggiamento in alluminio e di un supporto antivibrazione per qualsiasi angolazione di montaggio, MDR è adatto anche per macchine operatrici e carrelli elevatori, rimanendo integro ed assicurando la perfetta archiviazione delle riprese, visibili in diretta o successivamente. Un dispositivo utile per verificare, in questa applicazione, l'integrità e la pulizia dei pallet e per tutelare l'operato dei carrellisti, che diviene incontestabile. Un binomio, telecamera e registratore digitale, messo a punto da Rol Logistics in collaborazione con Brigade Elettronica e molto apprezzato dal cliente, che già da diversi mesi ha potuto constatarne l'efficacia e ne è pienamente soddisfatto. Un esempio concreto della capacità di Rol Logistics di essere molto di più di un provider, ovvero di offrire un servizio realmente ad hoc, spesso chiavi in mano, con personale proprio e con una struttura in grado di fare la differenza, anche grazie a partner di livello come Brigade Elettronica.
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PORTATTREZZI
Allestimenti "speciali" per un 2018 in 4x4 GHERARDO MARCHELLI
Bonetti F100X è un portattrezzi polivalente che ha visto il suo utilizzo in tantissimi settori; i più "tecnici" possono sicuramente apprezzare alcuni allestimenti speciali che hanno caratterizzato la produzione dei veicoli Bonetti nell'anno 2018. La nuova serie F100X è caratterizzata dal frontale con "fari rotondi".
La catena cinematica prestigiosa, generata dal motore Diesel FPT di ultima generazione Euro VIC, distribuisce coppia e potenza (150 HP 370 Nm) su entrambi gli assi tramite il 3° differenziale Bonetti. Il proseguimento della trazione alle ruote avviene tramite differenziali a 4
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satelliti e semiassi a bagno d'olio, compresi quelli anteriori in semisfere tramite paraoli a protezione dagli agenti atmosferici. Tutte le caratteristiche dei motori FPT sono state sviluppate al fine di migliorare affidabilità, durabilità e facilità di manutenzione. I motori sono dotati di volano a doppia massa, iniezione multipla, coppa olio sospesa e catena di distribuzione. Dal posto di guida è possibile effettuare una diagnosi in centralina motore per verificare lo stato errori, oppure attivare la rigenerazione "forzata", qualora le condizioni non corrette di guida non generano in automatico il sistema. Tutto questo è un valore aggiunto alla nuova gamma di veicoli Euro VIC.
La particolarità del telaio scatolato a sezione variabile, formato da due "C" saldate insieme tra di loro, formano una struttura rigida e leggera, pronta a rice-
vere svariate attrezzature con performance di stabilità uniche sul mercato. Da sempre, uno dei punti forti della società Bonetti è la flessibilità nel supportare i clienti negli allestimenti più svariati, tra i quali il trasporto GPL, il trasporto gasolio o i trasporti acque nere, spurghi... Inoltre, direttamente in Bonetti, vengono installate le attrezzature più comuni, come le gru retrocabina, gli scarrabili monobraccio... Consegnato nel mese di maggio, un altro autotelaio da 5,5 t di categoria N2G (fuoristrada) è stato allestito per impianto spurgo, dove sono state installate una pompa ad alta pressione Pratissoli KF 28 da 93 l/min. a 210 bar ed una pompa vuoto Jurop PN84 con portata di 9.000 l/min. L'azionamento delle due pompe avviene direttamente dalla catena cinematica del veicolo e tramite un moltiplicatore con frizioni OMFB. L'impianto aria per le frizioni o per i servizi della cisterna, è alimentato da un compressore bicilindrico a 12 V, con portata 14 m3/h; in parallelo i 3 serbatoi da 25 l garantiscono una buona autonomia di aria per effettuare parecchie manovre sequenziali. Consegnato nel mese di agosto, un autocarro ribaltabile trilaterale (5,5 t) allestito con gru Hi Crane 31.22SPB. La particolarità del veicolo è la compattezza dell'allestimento abbinata alle prestazioni della gru, che grazie alla morfologia di costruzione (2 sfili idraulici + jib + 2 sfili idraulici), può raggiungere uno sbraccio orizzontale di 7 m, con 350 kg di portata in punta. La caratteristica della gru (con jib) permette di scaricare vicino alla sponda un bancale di 15 q. Radiocomando Scanreco e 4 stabilizzatori sono solo parte degli accessori di serie. Passo 2.550 mm, 5,5 t di P.t.t., scarrabile monobraccio TAM, questo è l'allestimento consegnato nel mese di novembre ad un comune nel Parco
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Nazionale de la Vanoise in Francia. Anche in questo caso la compattezza (larghezza di soli 1.650 mm e lunghezza 4,4 m senza casse e di 4,6 m con la cassa da 2,8 m).
Da oltre 40 anni, il denominatore comune è sempre lo stesso... dimensioni contenute, 4x4 robusto per affrontare situazioni impervie, polivalenza di utilizzo come evidenziata
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dagli allestimenti rappresentati‌ tutto nello standard per la casa milanese e non c'era occasione migliore di parlarne in questo numero di fine anno.
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CARBURANTI
Emiliana Serbatoi festeggia 35 anni e inaugura il nuovo capannone industriale
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Una grande festa con quasi 250 clienti da tutto il mondo e l'apertura del nuovo capannone industriale aiutano a pensare ad un futuro sempre più in crescita. Emiliana Serbatoi ha celebrato così i 35 anni di attività aziendale, un traguardo importante che corona un cammino fatto di duro lavoro, intuizioni e innovazioni, proposte e affari, viaggi e fiere; un traguardo festeggiato con un evento destinato a restare nella storia di questa realtà imprenditoriale radicata nel territorio e lanciata sui mercati dell'intero pianeta. Emiliana Serbatoi oggi è azienda leader a livello internazionale nel settore della produzione di serbatoi e sistemi
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di stoccaggio, trasporto e distribuzione del carburante, oltre che per i sistemi di controllo e di gestione dei rifornimenti. Ne è passata di acqua sotto i ponti dalla fondazione, il 17 giugno 1983, da parte di Giancarlo e del figlio Gian Lauro Morselli, con la prima sede ubicata in via Sant'Anna a Modena e una produzione poco più che artigianale. Grazie poi al grande impegno tecnico da una parte, e commerciale dall'altra, è maturata una crescita costante negli anni, col primo essenziale input dato dalla realizzazione di prodotti per lo stoccaggio e l'erogazione dei carburanti costruiti nel rispetto delle norme ministeriali.
Il graduale sviluppo imprenditoriale ha condotto al passaggio cruciale del 2001, quando la ditta si è spostata nella nuova e ampia sede di Campogalliano (MO), in largo Maestri del Lavoro, a pochi passi dall'imbocco dell'Autostrada del Brennero, che costituisce una vera e propria "porta" verso l'Europa. E' stata l'ennesima scelta lungimirante e ancora oggi questi edifici rappresentano il cuore dell'azienda; in tale contesto vengono messe in atto le strategie che hanno consentito di compiere il salto di qualità. Ovvero diversificazione, livello produttivo e sinergie commerciali. E mentre nel 2013 è stato acquisito un secondo stabilimento a San Donà di Piave, nel veneziano, col trascorrere dei decenni la gamma di prodotti si è allargata, comprendendo per esempio i serbatoi in plastica al fianco delle storiche linee in acciaio e una serie di sistemi tecnologici per la gestione dei rifornimenti. Al tempo stesso sono stati ottenuti i marchi di qualità da parte degli enti preposti. L'impresa vanta infatti svariate certificazioni a partire dalla Uni En Iso 9001:2008 e dalle approvazioni e omologazioni rilasciate dai Ministeri italiani competenti in materia e da istituzioni accreditate a livello internazionale con Tuv, Bureau Veritas e Crif rating agency Cribis D&B. Infine Emiliana Serbatoi, presente nella "White list" della Pre fettura di Modena, a catalogo comprende numerosi prodotti con omologazione Adr e marcati Onu. Oggi l'azienda, guidata saldamente da Gian Lauro Morselli, conta una novantina di dipendenti e ha raggiun-
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to quote di fatturato che superano i 25 milioni di euro, con una suddivisione del volume d'affari equamente spartita tra il mercato italiano e quelli esteri. Il 2018 è un anno fondamentale per il marchio modenese, che ha visto l'apertura del nuovo capannone di 4.000 m2 che affianca lo stabilimento principale oltre che sede amministrativa di Campogalliano. Insomma in occasione della celebrazione dei 35 anni l'azienda ha tutte le carte in regola per affrontare nel migliore dei modi il futuro e la globalizzazione. Di questo e molto altro si è parlato nei giorni scorsi durante l'evento organizzato per la ricorrenza, alla presenza, come detto, di centinaia di clienti da ogni angolo del mondo oltre che dalle autorità rappresentate dal governatore della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, che ha parlato di Emiliana Serbatoi come "un modello del nostro distretto industriale che sa evolversi vincendo le sfide internazionali". Alla festa, nell'elegante location di Villa Cesi di Nonantola di Modena, è stato il presidente dell'azienda, Gian Lauro Morselli, a fare gli onori di casa. "Abbiamo percorso davvero tanta strada mio padre Giancarlo ed io - ha detto se ripenso alla prima sede in strada Sant'Anna, a Modena, dove tutto ha avuto inizio proprio 35 anni fa, grazie anche al prezioso supporto di mia madre Laura nei primi anni. Se ci ripenso sembra impossibile… Oggi Emiliana Serbatoi è una realtà internazionale, esportiamo i nostri prodotti in tutti i continenti, abbiamo due sedi produttive, a Campogalliano e San Donà di Piave, e proprio in questi giorni è iniziata la produzione nel nuovo stabilimento qui nel Modenese". "E da sempre - ha continuato il presidente nel suo discorso - "siamo orgogliosi portabandiera del Made in Italy, inteso come insieme di creatività e qualità, tutto ciò che quotidianamente con professionalità, entusiasmo e passione esportiamo nell'intero pianeta". Cultura del lavoro, rete di vendita, avanguardia tecnologica e assistenza tecnica puntuale sono i centri nevralgici di un'impresa capace di affermarsi e crescere a livello internazionale, ma che ha scelto di mantenere un legame indissolubile col territorio. E l'identità della quale resta ancorata a valori forti condivisi con tutti i collaboratori. 1. Da sinistra il cofondatore di Emiliana Serbatoi Giancarlo Morselli, il presidente Gian Lauro Morselli e il figlio Edoardo durante la festa per i 35 anni di attività aziendale 2. La sede principale di Emiliana Serbatoi, a Campogalliano di Modena, dopo l'apertura del nuovo capannone industriale 3. Un momento della festa 4. Il presidente di Emiliana Serbatoi Gian Lauro Morselli e il governatore della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini
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PREFABBRICATI
Prefabbricati modulari ad uso sanitario senza barriere architettoniche GIORGIA MARCHELLI
Praticamente a tutti è stato insegnato che bere tanta acqua fa bene. Però poi bisogna andare spesso alla toilette. Un problema molto sentito è che i bagni pubblici non si trovano spesso, soprattutto in luoghi affollati (centri cittadini e turistici, parcheggi, parchi...). Le soluzioni ci sarebbero, e sono molteplici: basterebbe che le pubbliche amministarzioni o i gestori di ampi spazi frequentati si rendessero conto della necessità di ciò, anche per non trovare sporcizia a poca distanza. Fra i migliori esempi di bagni da esterno, con bella estetica, igiene e pulizia ai massimi livelli, posizionabili ovunque, ci sono i prefabbricati modulari ad uso sanitario senza barriere architettoniche dell'azienda austriaca Containex. I robusti moduli, disponibili in diverse dimensioni e personalizzabili, prevedo-
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no allaccio idrico e fognario. Oltre alle classiche dotazioni, come WC o orinatoio, le soluzioni modulari sono dotate di riscaldamento, aerazione e sistema di produzione autonomo dell'acqua calda per assicurare il comfort necessario. Per adattare ancora meglio i servizi igienici all'ambiente, gli impianti possono essere provvisti di un rivestimento in legno con tetto secondario. Grazie alla decennale esperienza Containex in numerosi eventi, nelle aziende e nei cantieri, l'azienda è in grado di creare dotazioni confortevoli con acqua corrente al posto di prodotti chimici. Per la flessibilità della struttura modulare, il prefabbricato ad uso sanitario può essere ampliato a piacere o combinato con quello ad uso ufficio. Tali soluzioni mobili possono essere utilizzate in tutti i settori della vita privata o professionale, come nel commercio e nell'industria, in ambito municipale, in occasione di eventi o nei soccorsi in caso di catastrofi. A seconda della finalità d'impiego, è possibile scegliere personalmente l'allestimento: si va dal numero di docce, WC e lavabi fino alla suddivisone dei locali e dei diversi rivesti-
menti per i pavimenti, con numerose opzioni che consentono anche di risparmiare energia. I prefabbricati modulari ad uso sanitario godono di oltre 30 anni di esperienza, consulenza personale in loco, produzione europea, squadre di montaggio sul posto e infinite possibilità. Sono quindi pronti all'uso, con isolamento termico ed acustico ottimale, allestimento completo e confortevole, acqua corrente al posto di prodotti chimici e disponibili in diverse soluzioni di finiture anche esterne. I prefabbricati modulari Containex possono essere acquistati, noleggiati o anche presi in leasing a seconda della durata dell'installazione e del budget disponibile, con suggerimenti personalizzati dall'azienda stessa anche per le opzioni di finanziamento.
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PORTATTREZZI
John Deere estende il Programma Gasolio Rimborsato alle applicazioni in campo
John Deere ha annunciato che a partire dal 1° novembre 2018 il Programma Gasolio Rimborsato si applicherà sia al lavoro sul campo sia a quello su strada. I proprietari dei trattori esacilindrici John Deere Serie 6R, 7R e 8R potranno partecipare al programma esteso, che premia i clienti che raggiungono la massima efficienza dei consumi. Il Programma Gasolio Rimborsato è stato introdotto per la prima volta due anni fa per il trattore 7310R. Da allora, John Deere ha dimostrato ampiamente l'efficienza su strada dell'intera gamma di trattori a sei cilindri, dalla serie 6R alla 8R. Sulla base di questo successo, l'azienda ha ora deciso di estendere la formula anche alle applicazioni in campo. Utilizzando il programma, i clienti aderenti e il loro concessionario di riferimento registreranno il consumo effettivo di carburante del trattore al termine di un periodo di utilizzo di un anno e lo confronteranno con il consumo di carburante target. Questo valore dipende dal carico medio del motore e varia a seconda di utilizzi leggeri o pesanti; inoltre, ogni modello di trattore ha anche il proprio target specifico di carburante. Se il consumo del trattore sarà stato superiore al target, John Deere rimborserà al cliente la differenza. Se il trattore avrà consumato di meno, i proprietari delle macchine risultate più efficienti verranno premiati con il riconoscimento del doppio del prezzo al litro per ogni litro di gasolio risparmiato. Il valore totale del rimborso/premio dipende dal prezzo del combustibile locale. Il nuovo programma di garanzia sul combustibile si applica a tutti i nuovi modelli di trattore idonei ordinati dopo il 1° novembre 2018. Come ulteriore vantaggio per i clienti, John Deere offre anche un esclusivo programma di ottimizzazione del trattore. L'esperienza ha dimostrato che Lavori Pubblici n. 95 novembre - dicembre 2018
gli operatori più esperti sono in grado di ridurre il consumo di combustibile fino al 20%. Il programma di ottimizzazione fa parte di un pacchetto di servizi FarmSight, obbligatorio per tutti gli utenti del Programma Gasolio Rimborsato. Ciò include l'impostazione iniziale di base dell'Operations Center John Deere su MyJohnDeere.com, supporto telefonico stagionale e altre opzioni utili. Dopo che il concessionario ha qualificato una macchina per il Programma Gasolio Rimborsato, il cliente deve fornire il suo esplicito consenso all'accesso ai dati tramite la funzione di gestione del consenso (Consent Manager) online. Il programma di garanzia sul combustibile recentemente esteso sarà introdotto in tutti i paesi UE28+. Sul sito web di John Deere saranno presto disponibili ulteriori informazioni.
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VERDE
Il verde, che passione! Il Centro Formazione e Ricerca Merlo ed Emak sono partner per la formazione e la sicurezza dei professionisti del garden
Da anni le disposizioni sulla sicurezza nei luoghi di lavoro impongono ai datori di lavoro precisi obblighi, in primis quello di garantire che i collaboratori che usano macchine ed attrezzature di lavoro abbiano ricevuto una formazione coerente ed un addestramento mirato sui rischi potenziali indotti dalle attività che si accingono ad affrontare, per tutelare sia la salute e la vita umana, sia per abbattere i costi sociali degli infortuni. Le statistiche sulle cause degli incidenti evidenziano infatti quanto sia diffusa nella realtà la mancanza di adeguata conoscenza delle macchi-
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ne e delle più elementari regole di sicurezza; le modalità di utilizzo spesso vengono apprese direttamente sul campo, magari al grido di "sbagliando si impara". La formazione è dunque sempre più una delle tessere che disegnano il mosaico della sicurezza e quindi non solo le tecnologie costruttive delle macchine devono essere indirizzate in tale direzione ma anche la ricerca, l'innovazione, le invenzioni, lo sviluppo di idee e soprattutto l'attenzione agli utilizzatori. Questo principio è stato fatto proprio da Merlo e da Emak, due dinamiche
aziende italiane profondamente radicate nel territorio ed eccellenze nel proprio settore con grande visibilità sui mercati internazionali. Il risultato è la partnership tra il Centro Formazione e Ricerca Merlo (CFRM) ed Emak per la formazione e l'addestramento degli operatori all'utilizzo corretto ed efficiente delle macchine e delle attrezzature per il garden (motoseghe, tagliaerba, decespugliatori e tagliasiepi) con particolare attenzione alla sicurezza ed alla prevenzione. "I nostri programmi formativi offrono ai partecipanti gli strumenti conosciti-
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vi, i metodi e le tecniche per affrontare con sicurezza ed in modo consapevole l'uso delle attrezzature di lavoro, spesso semplici da usare ma potenzialmente pericolose se affidate a mani inesperte o non adeguatamente preparate" afferma Paolo Peretti, direttore del Centro Formazione e Ricerca Merlo. "Prendiamo ad esempio la motosega portatile a catena - continua Peretti. E' un'attrezzatura tra quelle a maggiore potenziale di pericolo e, purtroppo, superficialità e disattenzione ne contraddistinguono troppo spesso l'utilizzo. Il nuovo corso di formazione dedicato alle motoseghe a catena è la risposta che coniuga la competenza dei tecnici Emak con i marchi Efco ed Oleo-Mac con il supporto dei nostri istruttori professionisti e delle nostre strutture didattiche. Dedicato sia a chi già utilizza la motosega sia a coloro che non hanno esperienza, permette di ottenere un attestato di formazione e soprattutto di addestramento coordinati ed integrati fra loro in un percorso di formazione specifica". "Da sempre in Emak riconosciamo alla formazione un valore strategico perchè è lo strumento principale per promuovere e valorizzare lo sviluppo professionale dei collaboratori, tutelandone al contempo la sicurezza -
spiega Luca Vandelli, Customer Service Manager di Emak. La partnership con il Centro Formazione e Ricerca Merlo, la realtà più innovativa in Italia e tra le più apprezzate in
Europa per l'addestramento all'uso di macchine industriali, agricole e per il mondo delle costruzioni, nasce dalla volontà di offrire una formazione di alto profilo tecnico e didattico".
Il corso CFRM di formazione all'uso di motoseghe a catena permette di ottemperare a quanto prescritto dall'art. 73, comma 4 del D.Lgs. 81/08 Ogni percorso didattico è articolato in più momenti formativi che privilegiano una partecipazione fortemente interattiva, approfondendo sia gli aspetti legati alla sicurezza ed alla prevenzione, sia quelli più strettamente tecnici riguardanti la scelta consapevole della motosega e la sua configurazione di lavoro più efficace.
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PORTATTREZZI
Economia circolare a km zero grazie a Caron GIORGIA MARCHELLI
Nella Piana di Albenga, in provincia di Savona, esiste un bellissimo esempio di economia circolare a chilometri zero. Nel 2009, grazie a fondi europei per lo sviluppo regionale, ma soprattutto grazie ad una persona molto entusiasta e di lunghe vedute, è nato il Consorzio Ingauno (antico nome della zona di Albenga) Energia Pulita, associazione senza scopo di lucro aperta a tutti per la realizzazione e gestione degli impianti da fonti rinnovabili e per la produzione, utilizzo e commercializzazione dell'energia pulita; mediante un'organizzazione
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comune a servizio dei consorziati fornisce al riguardo assistenza tecnica e normativa, favorendo un vantaggio economico per i consorziati, diminuendo i costi di progettazione, acquisto e installazione degli impianti, riducendo le spese bancarie e assicurative, e garantendo un servizio di assistenza tecnica post installazione a tutti; contribuendo così alla tutela dell'ambiente con la diminuzione dell'immissione nell'atmosfera di anidride carbonica. Il Consorzio ha creato una sinergia fra aziende e privati, contando ora circa 250 consorziati, che dalla sua creazio-
ne hanno potuto usufruire di impianti fotovoltaici e a pompe di calore (con i sistemi a zoccolino austriaci per il riscaldamento best board). Nel 2014, sempre con fondi europei, considerando un altro fattore dell'economia circolare, Rifiuto = Risorsa, il presidente del Consorzio, Enrico Isnardi, ha dato vita al Progetto Pellet Ingauno con lo scopo di ridurre lo spreco di risorse, gli abbruciamenti e i costi di smaltimento dei residui verdi e del materiale proveniente dalla lavorazione delle olive, con indiscussi benefici per l'ambiente, attraverso un utilizzo consapevole degli scarti che da ingombrante rifiuto si trasformano in una risorsa naturale, per un'opera di salvaguardia del territorio. In una filiera a basso impatto ambientale Pellet Ingauno ritira le potature legnose e noleggia i mezzi professionali per la manutenzione del verde, producendo poi pellet naturale con energia prodotta dal proprio impianto fotovoltaico, non insaccati in plastica, bensì venduti in cassoni ai consorziati con prezzi calmierati. Il ciclo dell'economia circolare dalla quale tutti hanno beneficio continua poi creando un'occupazione stabile per giovani qualificati del territorio, in collaborazione con gli istituti superiori tecnici e professionali, offrendo anche la possibilità di formazione tecnica. Per svolgere tutte queste operazioni il Consorzio Ingauno si serve di diversi mezzi, attrezzature e impianti. Il portattrezzi più importante per la raccolta del verde da lavorare è Caron CTK 77 acquistato nel 2017, allestito con gru dotata di pinza, cippatore, cassone scarrabile e verricello, che il sig. Isnardi definisce "il nostro coltellino svizzero" quanto alla possibilità tuttofare del mezzo. I trasporter Caron sono i più robusti e veloci in commercio, come certificato dal tuv tedesco, gli unici ad arrivare a 10.000 kg di massa complessiva e a 60 km/h di velocità.
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CTK 77 è un 4x4 in grado di arrivare e operare nei luoghi più impervi di boschi e coltivazioni di ulivi. E' azionato da un motore Kohler KDI 2504 TCR a 4 cilindri Common Rail da 2.482 cc, con una potenza di 55 kW (75 CV) a 2.600 rpm, ad emission Stage 3B. Per azionare le attrezzature è dotato di prese di forza indipendenti centrali e posteriori. Caron CTK 77 è attrezzato posteriormente con una cippatrice professionale CIP 2700 PTO Green Technik in grado di lavorare rami con diametro massimo di 270 mm, per un volume di 15 - 25 m3/h, macchina ideale per chi ha grossi volumi da smaltire e, nello stesso tempo vuole anche lavorare diametri impegnativi. L'alimentazione con due rulli idraulici, controllati dal dispositivo No-Stress,
ed il particolare sistema di taglio abbinato ad un sistema di raffinazione, permettono di ottenere un chip molto uniforme, idoneo all'alimentazione di caldaie a cippato. La stessa ditta Green Produzione S.r.l. ha inoltre messo in opera l'impianto completo per il pellet azionato dal sistema fotovoltaico. La gru forestale professionale posta fra la cabina e il cassone ribaltabile Caron è invece una Kastle K25.45Z con sbraccio da 4.500 mm, pinza originale e rotatore illimitato, per una massima velocità nei movimenti ed alte prestazioni di carico. Oltre ad ulteriori macchine e attrezzature di proprietà, il Consorzio Ingauno dispone di numerosissime altre soluzioni (trattori, cassoni...) provenienti dai soci: una realtà verde attiva sul
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territorio è sempre disposta a condividere mezzi, allestimenti e tempo per lavorare meglio in gruppo. Per i nuovi lavoratori del Consorzio verranno inoltre comprati altri veicoli, tendenzialmente elettrici ricaricabili col fotovoltaico. La grande esperienza e l'ottima volontà di Enrico Isnardi per quanto riguarda l'economia circolare a chilometri zero lo vedrà attivo nella consulenza di un valore così importante ad altre realtà. In Piemonte ci saranno sinergie fra comuni e consorzi forestali per creare posti di lavoro in montagna... Coi fondi Interreg Marittimo (400 milioni €) anche in Toscana si potranno seguire le 4 assi direttrici dello sviluppo dell'economia circolare a chilometri zero: energia, ambiente, occupazione e logistica.
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STRADE
Iterchimica ad Asphaltica World Ing. RAFFAELE TATANGELO - Iterchimica S.r.l.
Il 25 e 26 ottobre scorsi, presso il Salone delle Fontane di Roma, si è tenuta la seconda edizione di Asphaltica World, manifestazione convegnistica ed espositiva promossa da SITEB e Veronafiere S.p.A. sui temi dell'asfalto e delle impermeabilizzazioni. Durante le due giornate di lavori sono stati organizzati quattro seminari di approfondimento relativi a temi di primaria importanza quali il codice degli appalti, l'economia circolare e il recupero del fresato, con le case histories più innovative illustrate dagli esperti del settore. Nello specifico, durante la prima sessione è stato approfondito il tema degli appalti di opere stradali, in particolare il Codice degli Appalti alla luce del correttivo e delle Linee Guida ANAC, i CAM (Criteri Ambientali Minimi), le questioni ambientali e i criteri di aggiudicazione delle opere pubbliche, evidenziando gli aspetti sui quali è necessario intervenire per rendere più efficiente la gestione amministrativa e la tecnica degli appalti di opere pubbliche stradali. Nel pomeriggio, durante la seconda sessione "Innovazione e sostenibilità sulla strada per la circular economy" si è parlato non solo di strade intese come fucine per il recupero del fresato e di numerosi prodotti alternativi, ma anche di servizi in sharing nelle città, di sistemi per fonti energetiche rinnovabili, di tecnologie sofisticate e pulite per un mondo sempre più connesso e a rifiuti zero. Durante la seconda giornata di lavori, il convegno "Le smart roads e la mobilità di domani" ha affrontato i temi del futuro delle pavimentazioni e dell'innovazione nelle tecnologie stradali. Sono stati proposti concetti nuovi e moderni che hanno rivoluzionato la mobilità, andando a migliorare tutti gli aspetti collegati all'interazione tra uomo, veicolo e strada. Infine, nell'ultima sessione sono stati trattati i sistemi di impermeabilizza24
zione e rinforzo delle pavimentazioni stradali attraverso l'utilizzo di geomembrane bitume - polimero, con particolare attenzione a materiali, progettazione, corretta applicazione ed evoluzione normativa. Contemporaneamente, negli spazi dell'Eur, le aziende partecipanti hanno esposto agli operatori del settore gli sviluppi tecnologici e le opportunità di business offerte dalla filiera stradale. Tra queste Iterchimica S.r.l., l'azienda italiana leader mondiale nel campo degli additivi per asfalti, che produce e commercializza prodotti per pavimentazioni stradali in grado di aumentarne sicurezza, ecosostenibilità, efficienza e prestazioni. Consistenti sono state le visite presso lo stand, dove i tecnici aziendali hanno presentato le tecnologie innovative per il confezionamento di conglomerati bituminosi altamente prestazionali ed ecosostenibili, in particolar modo la vasta gamma di rigeneranti sia a caldo sia a freddo, ed
esposto le più recenti sperimentazioni in situ sviluppate durante l'anno. E' il caso ad esempio della trial section realizzata a settembre sulla Via Ardeatina, in collaborazione con la Città Metropolitana di Roma: per la prima volta al mondo è stato steso un asfalto con un innovativo supermodificante a base di nanotecnologie al grafene, la cui domanda di brevetto è stata depositata a fine 2017 dopo tre anni di ricerca in collaborazione con Directa Plus, Gi.Eco e l'Università di Milano - Bicocca. La sperimentazione ha previsto inoltre il riutilizzo di conglomerato bituminoso di recupero, ossia materiale proveniente dalla demolizione della vecchia pavimentazione, comunemente noto come "fresato". Le quantità utilizzate sono state pari al 40% per lo strato di binder e al 30% per il tappeto di usura, e ciò è stato possibile grazie all'aggiunta di Iterlow RS, un additivo specifico per la produzione di asfalti con elevate percentuali di fresato.
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VERDE
Hymach a Eima 2018 GHERARDO MARCHELLI
Bilancio esaltante per Hymach per la sua partecipazione ad Eima 2018. Soprattutto per le conferme ricevute dalla clientela che, incontrata durante la manifestazione fieristica, ha espresso la propria soddisfazione verso i prodotti dell’azienda di Stienta; ma anche per il forte interesse manifestato da nuovi incontri. A 35 anni di attività Hymach non solo vede consolidato il proprio nome ma continua ad essere propositiva con nuovi modelli sia della gamma Herbhy sia di quella del prodotto storico, quello dei tagliaerba a braccio. Per quanto riguarda Herbhy, due sono state le novità presentate. La prima è il piccolissimo radiocomandato QB23 che installa un motore a benzina Briggs & Stratton da 23 CV ed è caratterizzato da un comportamento brillan-
te, semplicità d’uso, ridotta manutenzione e facilità di trasporto. Da subito notato dai visitatori ha destato parecchia attenzione come macchina che si distacca dalle decespugliatrici radiocomandate che abbiamo visto nascere negli ultimi anni. L’altra e il nuovo Herbhy LE 50, prototipo pronto per i nuovi motori a bassa emissione stage 5. Con questo modello l’azienda continua a dimostrare di essere preparata ad affrontare i cambiamenti con cognizione di causa e spesso ad anticiparli. I nuovi radiocomandati mantengono tutte le caratteristiche costruttive della famiglia Herbhy che rendono queste macchine affidabili e robuste. Oltre a questi, come anticipato, l’azienda rodigina ha presentato anche una nuova macchina tagliaerba a braccio, o meglio a tre bracci. Si tratta della Juice rinnovata con un braccio inedito costruito in acciaio altoresistenziale. Una macchina pensata per tutte le situazioni in cui è necessario oltrepassare ostacoli per eseguire il lavoro di sfalcio, come barriere e segnaletica stradale, filari di piante, frutteti, vigneti... La particolarità sta nel sistema di articolazione dei bracci che, oltre a figurare una U rovesciata, è realizzata per poter usufruire anche della lunghezza massima disponibile del braccio. In pratica una macchina particolarmente versatile che aggiunge l’opportunità di essere applicata a trattori con carreggiata
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stretta rimanendo in sagoma anche quando chiusa, così da poter transitare su strade strette di montagna, di campagna o limitare l’ingombro della carreggiata sulle strade trafficate. Presenti ancora tutti gli altri modelli di portatrezzi radiocomandati, compreso il cavallo di battaglia Herbhy 40 e il fratello compatto Herbhy 40C che hanno fatto conoscere ed apprezzare dal vivo caratteristiche e prestazioni di questa gamma di macchine a chi le utilizza. Hymach ci ha abituato alla sua instancabile voglia di fare e promette per il prossimo futuro altre interessanti novità volte ad agevolare il lavoro degli operatori del settore.
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PORTATTREZZI
Veicoli Hako Multicar: efficienza e polivalenza anche su rotaia
I veicoli Hako Multicar e gli allestimenti di varia tipologia applicabili, risultano soluzioni ideali per la gestione delle strade e dei centri cittadini in tutte le stagioni, potendo infatti sfruttare un unico veicolo per eseguire in modo professionale le numerose attività richieste, durante tutto l'arco dell'anno. Molto frequentemente queste attività sono da svolgere anche in ambito ferroviario e tramviario: le linee ferroviarie e i percorsi dei trasporti pubblici su rotaia nelle città infatti necessitano di manutenzione costante e continuativa per garantire adeguato decoro ed efficienza del servizio. Da molti anni i veicoli Multicar vengono utilizzati per queste lavorazioni, sfruttando la grande esperienza accumulata dalla casa madre e dagli allestitori ufficiali, trasferendola nel mondo del trasporto su rotaia.
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Il sistema strada - rotaia permette di spostarsi utilizzando la viabilità ordinaria per raggiungere il cantiere di lavoro in modo rapido e confortevole senza necessità di caricare il veicolo su altri mezzi, cosa che inevitabilmente andrebbe ad aumentare costi e tempi di esecuzione; giunti nella zona di intervento, si andranno ad inserire le ruote di acciaio e si entrerà nella rete ferroviaria per effettuare le attività necessarie. Grazie alle specifiche caratteristiche tecniche dei veicoli Multicar in merito a impianti idraulici di potenza, punti di ancoraggio anteriori e posteriori, ampia visibilità in ogni condizione operativa e compattezza del veicolo, le attività eseguibili sono numerosissime: dal lavoro aereo con piattaforma elevatrice di varie tipologie per ispezione e manutenzione delle linee elettriche, di illuminazione o ancora
per potature di piante, passando per attività sgombraneve con attrezzature a spinta o rotative o ancora per falcio erba o diserbo, pulizia segnali e cartellonistica, spazzamento, aspirazione della sporcizia per i binari affossati (tipici delle linee tranviarie), la pulizia di gallerie o anche con moduli multifunzionali per riparazione e manutenzione delle strutture metalliche o manufatti in cemento. In sostanza tutte le attività che possono essere svolte su strada, grazie ai Multicar, potranno essere svolte anche su binario, andando ovviamente a verificare le prescrizioni da soddisfare in funzione delle normative di riferimento vigenti. Altra caratteristica importante per un livello di efficienza elevato, è la capacità di trazione durante gli spostamenti su rotaia: anche in questo caso le peculiarità telaistiche, sospensioni
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e il rapporto di riduzione al cambio dei veicoli Multicar risultano adeguate per poter ottenere ottime prestazioni anche in presenza di pendenze importanti. Le specificità e criticità di quest'ambito di lavoro impongono particolari accorgimenti e personalizzazioni delle macchine, riferendosi a rigide normative per la sicurezza definite ed imposte dagli organi competenti; in quest'ottica un continuo dialogo e sviluppo eseguito in maniera sinergica tra gli uffici tecnici di Hako Multicar e i numerosi allestitori partner, permette agli utilizzatori finali di individuare la soluzione più adeguata a soddisfare le esigenze operative, garantendo
macchine estremamente sicure e allo stesso tempo efficaci. Si parte perciò da caratteristiche uniche come l'ampia e completa visibilità dalla cabina di guida per arrivare all'individuazione dei sistemi più adeguati all'operatore per la gestione dei comandi necessari all'attivazione dei vari impianti del mezzo e alla gestione di eventuali attrezzature applicate, perché comfort e ergonomia si traducono in efficienza e sicurezza. Il tutto con grande attenzione alla salvaguardia dell'ambiente con motorizzazioni sempre adeguate alle normative antinquinamento, la possibilità di utilizzo di oli biodegradabili, gli accorgimenti sempre presenti sui mezzi
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Hako Multicar per non disperdere sostanze inquinanti. Agli operatori del settore pertanto non resta che prendere contatti con MI&P S.r.l., distributore per il mercato italiano dei prodotti Hako Multicar e di numerosi allestitori, per individuare la soluzione migliore alle proprie esigenze.
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AUTOTELAI
I "colossi green" della Stella: protagonisti delle città ecosostenibili del futuro
Dal 6 al 9 novembre presso la Fiera di Rimini, Daimler Trucks è stata protagonista della 22a edizione di Ecomondo con i marchi Mercedes-Benz e Fuso: veicoli industriali spinti da motorizzazioni "green" all'avanguardia della sostenibilità e della compatibilità ambientale. Ecomondo si conferma uno dei principali appuntamenti europei per la valorizzazione ed il riuso dei materiali, punto d'incontro per la cosiddetta Green Economy e la mobilità ecosostenibile delle città del futuro. In questa occasione, il 6 novembre presso lo stand Daimler Trucks è stato presentato in anteprima italiana alla stampa di settore l'Actros NGT: il Nuovo Actros disponibile anche con motore a metano Sullo stand Daimler si sono potute apprezzare tutte le soluzioni offerte dai veicoli della stella che si distinguono per versatilità di impiego e motorizzazioni alternative, dall'ibrido fino al gas naturale, ideali per il mondo del recycling e delle municipalità. Première italiana di quest'edizione è stato il nuovo Mercedes-Benz Actros NGT, massima espressione di innovazione, sostenibilità ed efficienza con il suo motore ad alimentazione 100% CNG (Gas Naturale Compresso) e MirrorCam di serie per una migliore visibilità su tutti i lati ed una aerodinamica ottimizzata. 28
Grazie al Nuovo Actros NGT, Mercedes-Benz Trucks segna l'inizio di una nuova era relativa ai veicoli industriali a basse emissioni, settore in cui anche il brand Fuso si è tradizionalmente sempre distinto. Anche quest'anno, infatti, il brand Fuso aveva uno spazio completamente dedicato dove esporre i veicoli più rappresentativi di tutta la gamma Canter, tra i quali 7C15 EcoHybrid, l'unico light truck ibrido elettrico diesel sul mercato, 3S13, che con la sua larghezza di soli 1,70 m è campione di manovrabilità e compattezza e 9C18 Duonic. Non mancavano all'appello Unimog U427 con motore OM936, leader nelle attività di manutenzione della rete stradale, Atego 1321L, punto di riferimento nella distribuzione in termini di qualità e affidabilità ed Antos 2532L, veicolo in grado di soddisfare le molteplici esigenze della distribuzione pesante. Grande protagonista della manifestazione è stato Econic 2630G, veicolo specificatamente concepito per i servizi pubblici in ambito urbano grazie alla grande accessibilità dell'ingresso low-entry, disponibile anche in versione NGT a Gas Naturale. Il Nuovo Actros è stato presentato nella versione NGT a gas con il modernissimo motore a 6 cilindri in
linea sovralimentato M936 G con una potenza di 302 CV ed un cambio automatico Allison con convertitore di coppia di serie. Il veicolo proposto come autocarro a due e tre assi rappresenta una valida alternativa nel servizio di distribuzione pesante con tratte quotidiane fino a 650 km. I serbatoi estremamente robusti in acciaio e materiale composito vantano capacità pari a 4x145 litri di gas, e possono essere incrementati a richiesta con ulteriori 4x100 litri di gas. Actros NGT è dotato inoltre di MirrorCam di serie per una migliore visibilità su tutti i lati ed una aerodinamica ottimizzata. Finora abbiamo potuto vedere le telecamere, al posto degli specchi retrovisori esterni, installate solo su prototipi. Mercedes-Benz Trucks ha deciso invece di sfruttare da subito in modo coerente i vantaggi di questa tecnologia e, con il nuovo Actros, lancia sul mercato un truck quale primo veicolo di serie a livello mondiale ad essere provvisto di MirrorCam. Questo sistema funziona grazie a telecamere digitali e display, che sostituiscono i tradizionali specchi principali e grandangolari. Le MirrorCam assicurano una visibilità su tutti i lati nettamente migliorata le cui prestazioni soddisfano più che ampiamente i requisiti di legge. Oltre alla maggiore sicurezza che ne deriva, l'eliminazione degli specchi retrovisori riduce il consumo di carburante, in quanto le telecamere digitali compatte presentano notevoli vantaggi in termini di aerodinamica. Actros NGT garantisce infatti emissioni inquinanti estremamente contenute contribuendo pertanto a ridurre smog ed effetto serra. Impiego pressoché neutrale sotto il profilo della CO 2 utilizzando il biometano, cui vanno ad aggiungersi rumorosità ridotta e totale assenza di emissioni di polveri sottili: i motori a gas offrono evidenti vantaggi, quando gli operatori di veicoli mirano a ridurre rapida-
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mente le emissioni. L'approvvigionamento di questi veicoli è assicurato da una rete capillare di distribuzione diffusa in tutta Italia ed il rifornimento è semplice e sicuro come per gli altri carburanti tradizionali. Fuso Canter, bestseller della gamma Daimler Trucks, si è presentata ad Ecomondo con Eco Hybrid, il primo truck ibrido leggero di serie prodotto in Europa. Frutto di oltre 20 anni di know-how di Fuso e Daimler, rappresenta una pietra miliare nello sviluppo di nuovi sistemi di trazione a emissioni zero. Rispetto alla versione equipaggiata con motore endotermico, il Canter a trazione ibrida fa risparmiare fino al 23% di carburante. Questo autocarro preserva l'ambiente e, grazie alle sue caratteristiche, rappresenta la soluzione ideale per i servizi di distribuzione. Con il modello 9C18 Duonic, Canter offre qualcosa che si può trovare solamente nei modelli da 10 t di altri produttori: fino a 6 t di carico utile nel segmento da 8,5 t. Veicolo compatto, manovrabile, con una portata leader nel settore. Canter 3S13 è invece ancora più manovrabile, l'unico in grado di offrire una larghezza record di 1,70 m e una maneggevolezza eccezionale con soli 9 m di diametro di volta. Tutto ciò si traduce nella possibilità di effettuare consegne anche lungo le strade più anguste. Mercedes-Benz Unimog è il veicolo polivalente per eccellenza, con una tecnologia all'avanguardia che garantisce la massima versatilità di esercizio in totale sicurezza e grande semplicità. Questo si traduce in un'alta redditività rendendolo il partner ideale per la propria attività. Unimog trova una perfetta applicazione nelle attività di manutenzione della rete stradale e viene infatti utilizzato in innumerevoli operazioni: dallo sgombero neve a mezzo di primo intervento nelle operazioni antincendio, fino alla mansione di lavatunnel e falciaerba nella stagione estiva. Campione di vendite europeo Mercedes-Benz Atego è il punto di riferimento nel segmento della distribuzione da 6,5 a 16 t di PTT in fatto di qualità, affidabilità, costi di riparazione e manutenzione e longevità. Numerose le innovazioni introdotte sulla nuova generazione, dalla catena cinematica, al telaio ed alla cabina di guida, in grado di offrire un livello di comfort "best in class". Mercedes-Benz ha portato ad Eco-
mondo anche veicoli industriali per il settore ecologia oltre le 18 t: Antos e Econic. Con Antos la Casa della Stella ha introdotto sul mercato una classe nuova: Antos non è il frutto di un compromesso tra modelli leggeri e pesanti, al contrario è stato sviluppato precisamente per soddisfare le esigenze della distribuzione pesante. E poiché i requisiti da soddisfare in questo settore sono molteplici, per Antos sono disponibili diversi tipi di cabina, quattro motori a sei cilindri in linea (OM 936, 470, 471 e 473) che coprono complessivamente 16 livelli di potenza e, a richiesta, tutti i sistemi di sicurezza e di assistenza alla guida esistenti. Econic si conferma il veicolo perfetto per i servizi municipali in ambito urbano; completo di tutti gli accorgimenti utili a chi deve montare sul telaio attrezzature specifiche è la base ideale per realizzare ogni allestimento. Punto di forza sono la gran-
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de accessibilità grazie all'ingresso low-entry e la disponibilità della versione a gas naturale in esposizione ad Ecomondo. Econic NGT Euro VI, dotato del nuovo motore M 936 G, raggiunge le performance di un motore diesel, fissando nuovi standard in termini di emissioni acustiche ed emissioni allo scarico. Per Daimler Trucks la sostenibilità e la tutela delle risorse ambientali sono un elemento essenziale della filosofia aziendale. Econic NGT (Natural Gas Technology) viene, infatti, impiegato già dal 2002 a livello internazionale in oltre 1.400 unità. Sia con alimentazione a metano fossile che biogas da fonti rinnovabili, Econic soddisfa sempre requisiti che vanno molto al di là di quanto previsto dalle norme e contribuisce alla vivibilità ed alla compatibilità ambientale delle aree densamente abitate.
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PORTATTREZZI
DIECI: un'azienda sempre in movimento
Agri Plus 42.7
DIECI ha partecipato in novembre ad EuroTier 2018 di Hannover, oltre che all'Eima di Bologna, presentando la propria migliore produzione di elevatori telescopici a braccio fisso: Agri Plus 42.7 GD, Agri Farmer 32.6, Mini Agri 26.6, Mini Agri 20.4, Agri Pivot T60. DIECI s.r.l. progetta e costruisce elevatori telescopici dal 1982. Vanta una notevole esperienza nel settore edile e agricolo, con una crescente conquista dei mercati, grazie alla capacità di interpretare e soddisfare le molteplici esigenze della domanda. La produzione DIECI è articolata in 5 macro categorie: elevatori telescopici (a braccio fisso e rotanti), autobetoniere, dumper e macchine speciali, pale gommate con braccio telescopico. Agri Plus 42.7 GD Per raggiungere la qualità assoluta, la gamma Agri è stata interamente rivisitata, arricchita con l'avveniristico design e il massimo comfort della nuova cabina firmata Giugiaro Design. Agri Plus 42.7 GD, top level tra i telescopici agricoli DIECI, accoglie l'operatore con interni pregiati soft-touch, derivati dall'automotive, maggiore spazio per le gambe e la possibilità di regolare bracciolo e colonna dello sterzo. Il sedile è riscaldabile e dotato di 3 diversi sistemi di sospensione a scelta, mentre tetto, cruscotto e tappeto insonorizzanti isolano dal rumore esterno. Lo Zero Shock System riduce efficacemente le oscillazioni e offre un elevato comfort di guida. La cabina dispone 30
Agri Farmer 32.6
di un sistema di ammortizzazione con regolazione integrata, che elimina urti e scossoni. La climatizzazione è ottimizzata dal nuovo impianto di condizionamento, che garantisce una distribuzione uniforme dell'aria come in nessun altro modello di telescopico, grazie agli avanzati studi di fluidodinamica con simulazioni CFD, integrando le 6 bocchette presenti con tetto e vetro posteriori apribili, e con il vetro laterale ad apertura elettrica. Il doppio filtro dell'aria mantiene l'operatore protetto da polveri e odori. L'ampia superficie vetrata aumenta la visibilità, anche in condizioni di scarsa illuminazione, grazie ai fari led posti sul perimetro della macchina e sul braccio. La razionale disposizione della strumentazione, degli interruttori retroilluminati e del bracciolo regolabile per il nuovo joystick rivelano un attento studio dell'ergonomia. Nel joystick è stato integrato il selettore di direzione (inversore - FNR) che permette un controllo direzionale più pratico e confortevole. L'elettronica di gestione del veicolo (completamente integrata) è una esclusiva DIECI. Il sistema CanBus misura i parametri ottimali di lavoro e sicurezza mediante una diagnostica approfondita, I dati ottenuti sono visualizzati in tempo reale sul nuovo display LCD da 7”, così l'operatore può avere sempre sotto controllo (in modo dettagliato e intuitivo) tutte le informazioni per il controllo della macchina e sull'attività dei sistemi. Agri
Plus 42.7 GD ha una portata massima di 4.200 kg e l'altezza di sollevamento raggiunge i 6,9 metri. Il motore è il nuovo Kubota Stage4/Tier4f da 153 HP, la trasmissione Vario System permette 4 modalità di guida: Normal, ECO, Creeper e Loader. La macchina è commercializzate nelle due versioni Standard e Lusso. Agri Farmer 32.6 I modelli Agri Farmer, prodotti con portate e altezze di sollevamento crescenti, nascono per affiancare al trattore l'elevatore telescopico, soddisfacendo così ogni esigenza di sollevamento e movimentazione nelle piccole e medie aziende agricole. Macchina piccola e compatta, Agri Farmer 32.6 si distingue per le sue caratteristiche di maneggevolezza, potenza, precisione e grande fluidità dei movimenti. Ha una portata massima di 3.200 kg e l'altezza di sollevamento raggiunge i 6 metri. E' spinto da un motore Kubota Stage IIIB/Tier 4i, un diesel Common Rail 4 cilindri a controllo elettronico da 3.8 l di cilindrata, con ottime caratteristiche di silenziosità, prestazioni, bassi consumi, dotato di sistema di abbattimento del particolato mediante DPF (Diesel Particulate Filter). Di serie il prefiltro separatore di polveri, applicato al filtro dell'aria, che impedisce l'ingestione di polveri e particelle abrasive, sempre presenti in condizioni di lavoro gravose, permettendo una maggior efficienza e durata del motore. Il cofano motore è stato appositamente studia-
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Mini Agri 20.4
to per contenere l'emissione acustica e ottimizzare la dispersione del calore, ridotta anche grazie ai nuovi radiatori maggiorati che consentono alla macchina di operare con temperature esterne fino a 50°. Il nuovo joystick FNR (disponibile anche con sensore capacitivo) raggruppa tutte le funzioni della macchina in un unico strumento: funzione marcia avanti/neutro/retromarcia, sfilo, brandeggio e servizi sono ora facilmente controllabili con precisione e sicurezza con il semplice movimento del polso dell'operatore. La cabina, già al top per comfort ed abitabilità nei modelli precedenti (omologata Rops - Fops, dotata di tutti i dispositivi di sicurezza e studiata per garantire un alto livello di comfort) si arricchisce ora di un nuovo display LCD monocromatico, per avere sott'occhio tutti i parametri di funzionamento della macchina, e di un impianto di condizionamento potenziato con selezione della temperatura ottimale in cabina. Mini Agri 26.6 Ad EurTier è stata presente una delle colonne storiche della produzione DIECI per l'agricoltura, il Mini Agri 26.6, affiancata dal prototipo di un nuovo modello, il Mini Agri 20.4, macchina ancora più compatta e più agile, che mantiene però inalterati comfort e prestazioni. Mini Agri 26.6 è una delle macchine di punta della Gamma Agricola, richiestissimo per le sue doti di compattezza, maneggevolezza, versatilità e grandi prestazioni: per le sue dimensioni è l'ideale per il lavoro in spazi angusti e difficili. Mini Agri 26.6 può montare, oltre a tutta la gamma di accessori proposti dall'azienda (ganci di sollevamento, pinze di vario genere, pale da scavo e da inerte), anche argani e cestelli. La cabina, la più spaziosa nella sua categoria, omologata Rops - Fops, è studiata per garantire un alto livello di comfort, grazie anche alle nuove portiere in DSCS (Double Skin Compo-
Agri Pivot T60
site System), un innovativo materiale composito ultraleggero realizzato dal Centro di Ricerca e Sviluppo DIECI. Grazie all'utilizzo di questo materiale, si è ottenuto il duplice obiettivo di alleggerire considerevolmente la macchina, migliorandone le prestazioni, e incrementare considerevolmente l'isolamento termoacustico, il comfort e l'abitabilità. Mini Agri 26.6 ha una portata massima di 2.600 kg e l'altezza di sollevamento raggiunge i 5,78 metri. Il motore è un Kubota Stage IIIB/Tier 4i da 54,6 kW, la trasmissione è idrostatica monomarcia con pompa a portata variabile. Mini Agri 20.4 Dal "concept vincente" del 26.6 è stato realizzato il prototipo del Mini Agri 20.4, che risponde all'esigenza di una macchina ancora più compatta, mantenendo le già ottime caratteristiche di versatilità del suo predecessore. Estesamente riprogettato, Mini Agri 20.4 è da considerare un nuovo modello a tutti gli effetti, con dimensioni ancora più contenute: appena 119 cm di altezza, 155 cm di larghezza e una lunghezza totale di 363 cm. Cabina e cruscotto sono stati completamente rivisitati sia nei materiali che nella disposizione degli strumenti, con conseguente maggiore ergonomia e abitabilità, nonostante le dimensioni ancora più ridotte rispetto al modello 26.6. Il peso complessivamente più contenuto ha permesso l'utilizzo di un motore Kubota da 50 HP con trasmissione idrostatica (riducendo ancora di più i consumi), racchiuso in un vano motore di nuovo design (completamente apribile) che facilita le operazioni di ispezione e manutenzione. La dotazione di olio idraulico e gasolio è contenuta in due serbatoi gemelli della capacità di 60 l ognuno. La trasmissione è idrostatica e l'altezza di sollevamento (con distributore proporzionale) raggiunge i 4 metri e 30, con una portata di ben 2 tonnellate.
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Agri Pivot T60 Ad Eima è stato esposto anche l'ultimo modello della linea Agri Pivot, la serie di pale gommate a telaio telescopico prodotta in 6 modelli (T40, T50, T60, T70, T80 e T90) differenziati dal peso operativo crescente. Agri Pivot T60 è una pala gommata a telaio snodato con braccio telescopico. Modello intermedio della serie, è una macchina compatta e leggera, assemblata con componenti di ottima qualità. E' l'ideale per chi opera in ambienti angusti, ovunque si abbia necessità di una macchina prestante e dal costo di esercizio contenuto. Il motore, un potente e affidabile Kubota Stage IIIB/Tier 4i da 54,6 kW è installato longitudinalmente, per una migliore accessibilità durante la manutenzione, con un'ottima visibilità laterale e posteriore. La portata massima è di 2.250 kg, l'altezza di sollevamento raggiunge i 4,70 metri. Tutte le parti vitali, come l'albero cardanico e il cilindro di sfilo, sono in posizione protetta, perni e boccole sono protette da guarnizioni di sigillo Long Life. Tutti i componenti sono di ottima qualità e affidabilità, come il sistema frenante servoassistito e il pedale "Inching", indispensabile per il pieno controllo della velocità di avanzamento anche con il motore al massimo dei giri. Le dotazioni di sicurezza e sollevamento comprendono un limitatore di carico e il nuovo sistema DCS (Descent Control System), che garantisce la massima velocità di discesa del braccio anche con motore al minimo regime. La cabina, fra le più basse della sua categoria rispetto al suolo, è omologata Rops Fops, dotata di tutti i dispositivi di sicurezza, e studiata per garantire un alto livello di comfort, con tetto apribile, display TFT a colori e joystick capacitivo con sensore uomo presente. Può inoltre essere dotata di impianto di climatizzazione potenziato che permette la perfetta diffusione dell'aria all'interno dell'abitacolo.
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ECOLOGIA
Monitorare l'inquinamento anche e soprattutto d'inverno con Aeroequal
Al contrario di quel che si pensa, l'inquinamento atmosferico aumenta durante l'inverno. In città, durante il periodo estivo gli odori sono più forti, i giorni più lunghi e le radiazioni ultraviolette più intense: ciò induce a pensare che la qualità dell'aria sia peggiore. Con un clima stabile, senza pioggia e vento, l'aria della città può sembrare stagnante. Tuttavia, durante l'inverno, una confluenza di fenomeni naturali aggrava l'inquinamento atmosferico. In particolare, il tempo nuvoloso tende a intrappolare le sostanze inquinanti sotto le nuvole. Inoltre anche il fenomeno dell'inversione di temperatura peggiora l'inquinamento: si formano degli strati d'aria calda tra gli strati di aria fredda che impediscono il passaggio dell'aria al di sotto di loro. Pertanto, gli inquinanti provenienti dal riscaldamento domestico, dagli scarichi dei veicoli e da altri inquinanti industriali circolano vicino alla superficie terrestre e la concentrazione di tossine nell'aria che respiriamo aumenta. Inoltre nel periodo invernale vengono bruciati più combustibili fossili. Una città situata in una valle e vicino a una montagna è più esposta alle inversioni di temperatura rispetto ad altre città. L'aria fredda è più densa e 32
più pesante; quindi spesso scivola giù per il pendio della montagna e finisce in una valle, lasciando l'aria più calda sopra. Quindi la qualità dell'aria invernale è in realtà peggiore. Le precipitazioni come pioggia e neve possono sciogliere gli inquinanti gassosi acidi con conseguente formazione di piogge acide. Tuttavia queste precipitazioni, se abbondanti, sono popolarmente note come eventi positivi per il miglioramento della qualità dell'aria. Sono quindi eventi graditi che aiutano ad abbassare i livelli delle sostanze pericolose ed inquinanti nell'aria, mentre il vento può cambiare la loro distribuzione. E' quindi molto importante valutare l'effetto delle emissioni e il loro impatto sulla salute e sul clima, in funzione di questi agenti atmosferici. Aeroqual, azienda leader nel mercato del monitoraggio della qualità dell'aria, per facilitare il controllo della qualità dell'aria e delle precipitazioni, propone la stazione AQM65. Distribuito da Pollution Analytical Equipment, AQM65 permette di monitorare in continuo gli inquinanti atmosferici più comuni tra cui ozono (O3), biossido di azoto (NO2), ossidi di azoto (NOx), monossido di carbonio (CO), biossido di zolfo (SO 2 ),
composti organici volatili (VOC), idrogeno solforato (H2S), anidride carbonica (CO2), particolato (TSP, PM10, PM2,5, PM1), rumore e parametri meteorologici quali precipitazioni, temperatura, umidità, pressione, velocità e direzione del vento. Infatti può essere equipaggiato per diventare una stazione di monitoraggio ambientale e meteo completa. Grazie alle dimensioni compatte, l'unità può essere trasportata in auto, portata da due persone e installata e operativa in meno di 30 minuti. Ciò rende l'implementazione e il trasferimento facile e veloce. Apre inoltre aree di monitoraggio precedentemente inaccessibili alle stazioni di monitoraggio tradizionali. Il design modulare di AQM65 aumenta la flessibilità e semplifica la manutenzione. Sono inoltre disponibili apparecchiature di calibrazione specificamente progettate. AQM65 è dotato di un cabinato robusto, climatizzato (al proprio interno), al fine di preservare i sensori e prevenire eventuali malfunzionamenti dei sensori), impermeabile e resistente alle intemperie (quindi ideale anche nella stagione invernale). I dati sono disponibili in tempo reale ed ovunque, grazie alla connettività wireless di cui il sistema dispone, sia su computer che su dispositivi elettronici (smartphone o tablet); ciò permette di ottenere dati ed effettuare le dovute valutazioni in meno di un'ora. AQM65 effettua rilevazioni ad un prezzo conveniente, dando la possibilità di incrementare le dimensioni della rete di monitoraggio e fornendo risultati precisi, "near reference" in linea con analizzatori conformi alle norme EPA US e EU ed è perciò è adatta alle esigenze di clienti che vogliono dati accurati ad un prezzo conveniente, per effettuare indagini, anche a lungo termine, sulla qualità dell'aria outdoor su ampie aree e monitorare le condizioni atmosferiche in tempo reale.
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LUBRIFICANTI
Un importante riconoscimento per Sicim grazie a Panolin
Sicim S.p.A., azienda leader mondiale per la progettazione, approvvigionamento e costruzione nel settore Oil&Gas con sede a Busseto (PR), ha ottenuto il titolo di Runner up del premio "IPLOCA Environmental Award 2018 sponsored by Shell" grazie alla scelta di utilizzare il fluido idraulico biodegradabile Panolin HLP Synth 46 per i propri mezzi. L'IPLOCA Environmental Award è il premio attribuito ogni due anni dall'International Pipe Line & Offshore Association ai soci che hanno contribuito alla riduzione degli impatti ambientali nella costruzione di gasdotti e oleodotti. La premiazione è avvenuta nel corso della convention annuale IPLOCA tenutasi a Londra dal 10 al 14 settembre 2018.
Ad essere premiato è stato il progetto di Sicim di equipaggiare con Panolin HLP Synth tutti i mezzi operativi utilizzati nella costruzione del gasdotto Eugal in Germania, che va dal Mar Baltico al confine con la Repubblica Ceca. Da tempo infatti Sicim sta implementando diverse azioni direttamente correlate al rispetto per l'ambiente durante le attività di costruzione "ecofriendly" di condotte e impianti associati, tra le quali la sostituzione di motori di nuova generazione che ottimizzano le emissioni rendendo i mezzi ecocompatibili, attraverso il controllo elettronico della gestione del ciclo diesel e la potenziale conversione di oltre 4.500 mezzi di proprietà con lubrificante ecologico. In virtù delle provate qualità tecniche
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universalmente riconosciute, Sicim ha scelto Panolin come partner per questa iniziativa. La scelta di Panolin è stata dettata principalmente dalla volontà di ridurre al minimo il rischio di contaminazione in caso di sversamento accidentale, ma anche dalla capacità di ridurre le emissioni di CO 2. Oltre all'aspetto qualitativo, è importante rilevare che l'introduzione di questo lubrificante è vantaggioso anche sotto il profilo economico, poichè le sue proprietà resistono all'uso gravoso e continuativo mantenendo le proprie caratteristiche prestazionali più a lungo rispetto ai lubrificanti tradizionali. Da evidenziare pure l'aspetto logistico: Panolin, oltre alla capillarità dei distributori dislocati in tutto il mondo, è un prodotto che Sicim può esportare autonomamente senza alcun impedimento doganale in tutte le realtà dove si trova ad operare. Panolin HLP Synth è un fluido idraulico interamente sintetico che ha ottenuto la certificazione ambientale tedesca Blauer Engel, una delle più restrittive e riconosciute sul mercato. Grazie alla propria formulazione a base di esteri saturi è in grado di garantire intervalli di cambio 4 - 5 volte più lunghi di un olio a base minerale. Il processo di conversione operato da Sicim è iniziato a marzo del 2018 ed ha interessato fino ad ora oltre 100 mezzi tra cui 33 posatubi e 11 escavatori.
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AUTOTELAI
Trasporto sostenibile? Nasce dall'impegno congiunto di settore pubblico e privato
Riflettori puntati sullo stand di Scania ad Ecomondo dove, in occasione della presentazione al mercato italiano del nuovo veicolo ibrido - elettrico plug-in, è andato in scena un evento di primaria importanza che ha visto coinvolti tutti i principali attori che operano nell'ecosistema dei trasporti. L'obiettivo? Ribadire l'importanza di agire insieme per guidare il cambiamento verso un futuro sostenibile. "Un impegno reale e congiunto da parte del settore pubblico e privato consentirà di accelerare il cambiamento verso un futuro sostenibile" è questa la convinzione di Scania che, in occasione di Ecomondo, ha dato vita ad un evento dedicato alla mobilità sostenibile. L'azienda ha radunato ad Ecomondo tutti gli operatori nell'ecosistema dei trasporti, a partire dalle aziende di trasporto, la committenza, i produttori e fornitori di carburanti, il mondo accademico, i media, gli allestitori e le istituzioni. Realtà diverse tra loro, chiamate a mettere in luce la propria visione in ambito sostenibilità nei suoi molteplici aspetti, come contributo al cambiamento. "Dopo il settore energetico, quello dei trasporti è la seconda più grande fonte di CO2 sul pianeta, con quasi un quarto delle emissioni globali. Sappiamo di essere parte del problema ma vogliamo anche essere parte della soluzione", ha evidenziato Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore Delegato 34
di Italscania. "Siamo qui per ribadire il nostro impegno nel guidare il cambiamento verso un trasporto sostenibile, agendo insieme a chi, come noi, si trova ad operare nell'ecosistema dei trasporti. Abbiamo una responsabilità nei confronti delle generazioni future, responsabilità che noi di Scania vogliamo trasformare nell'opportunità di mettere in atto un vero e proprio cambiamento grazie ad azioni concrete e soluzioni di trasporto disponibili "Qui ed ora". Da soli però non possiamo fare nulla, nessuno può riuscirci. E' necessario che tutte le parti in causa nel settore pubblico e privato collaborino dando vita a partnership per accelerare questa transizione". Ecco perché ad Ecomondo Scania ha ospitato i rappresentanti delle istituzioni, fra assessori ai trasporti, infrastrutture, opere ubbliche, difesa del suolo, ambiente e igiene pubblica, decoro urbano e partecipazione, protezione civile, delegati per l'Osservatorio ministeriale nazionale del trasporto pubblico locale di ANCI, come pure i gestori delle infrastrutture e fornitori di energia, e aziende di grande eccellenza, per mettere in evidenza il loro impegno nel guidare il cambiamento verso un futuro sostenibile. Anche il mondo accademico e delle scuole ha partecipato all'evento, prendendo parte a "SAVE - Soste nibilità, Azione, Viaggio, Esperienza", il progetto di educazione e sensibiliz-
zazione all'uso consapevole del denaro e allo "spreco zero" che sta viaggiando in tutta Italia coinvolgendo oltre 10.000 studenti. Un evento di primaria importanza moderato da Massimo Marciani, Presidente di FIT Consulting e Presidente del comitato tecnico italiano trasporto merci dell'associazione mondiale della strada, al termine del quale Scania ha svelato a tutti i presenti il nuovo veicolo ibrido - elettrico plug-in, in grado di effettuare fino a 10 km in modalità elettrica. "Stiamo assistendo ad una costante crescita della popolazione e ad una progressiva urbanizzazione: due macro trend che stanno determinando un incremento della domanda di mobilità di merci", ha evidenziato Paolo Carri, Direttore Business Support & Development e Head of Sustainable solutions di Italscania. "L'ambito urbano sta diventando un contesto sempre più sfidante per il trasporto: mentre la domanda cresce e si modifica a causa di trend quali l'affermarsi dell'e-commerce, la riduzione delle emissioni è ormai una via obbligata, e strategie efficaci per affrontare il problema del traffico possono diventare un fattore chiave di successo. Il nuovo veicolo ibrido, in questo senso, rappresenta lo stato dell'arte per il trasporto in ambito urbano, sia per quanto riguarda l'economia operativa totale, che in termini di efficienza e sostenibilità ambientale". Il nuovo veicolo ibrido è dotato di motore diesel Scania da 9 litri, 5 cilindri in linea che può funzionare a HVO (olio vegetale idrotrattato) o diesel, che lavora in parallelo ad un propulsore elettrico in grado di erogare una potenza di 130 kW (177 CV) ed una coppia di 1.050 Nm. La batteria ricaricabile agli ioni di litio è dimensionata per una potenza di 7,4 kWh, per assicurarne la massima durata. Un'ulteriore novità è rappresentata da Scania Zone, il nuovo servizio che supporta le aziende di trasporto e i loro conducenti nel rispettare le normative imposte localmente, associando regole come i limiti di velocità, le restrizioni in termini di emissioni e le limitazioni dei livelli di rumore in determinate aree.
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MANUTENZIONE STRADE
Tecniche di manutenzione preventiva: sigillatura a caldo delle crepe
Tra i numerosi sistemi con i quali è possibile eseguire gli interventi di ripristino delle pavimentazioni stradali è di fondamentale importanza annoverare le opportunità offerte dalle azioni e dalle tecniche di prevenzione al deterioramento della pavimentazione stessa. Molto spesso semplici crepe del manto stradale possono causare lo sgretolamento di una più vasta area, determinando la formazione di avvallamenti, buche e crepe profonde. Basti considerare che l'azione ricorrente degli agenti atmosferici sulla zona interessata determina l'aggravarsi della fessurazione stessa con la conseguente formazione di fenditure reticolari potenzialmente trasfor-
mabili in buche o distacchi della pavimentazione. Come è possibile dunque evitare la formazione di buche stradali, partendo da semplici crepe dell'asfalto? L'azienda TS Asfalti S.r.l. propone un metodo, cosiddetto "a caldo", per la sigillatura delle fessure stradali. Questo metodo risulta essere uno degli interventi più efficaci per quanto concerne la manutenzione preventiva delle pavimentazioni. La sigillatura a caldo permette di bloccare e/o ridurre il passaggio dell'acqua negli strati profondi della pavimentazione, evitando dunque l'aggravarsi della crepa. L'esecuzione di tale tecnica manutentiva richiede l'utilizzo complementare dei macchinari Crack Jet II e MA-10 offerti da TS Asfalti e si articola nelle seguenti fasi. 1. Soffiatura e pulizia. Durante questa prima fase viene effettuata una preliminare soffiatura e pulizia accurata delle crepe mediante macchinario Crack Jet II, il quale, oltre ad emettere aria compressa, provvede al riscaldamento dei bordi della crepa ad altissima temperatura (ca. 200°C). Ciò avviene allo scopo di asciugare
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la fessura, eliminare polvere e detriti e, soprattutto, a far sì che la riparazione finale avvenga tramite sigillatura caldo - caldo. 2. Sigillatura delle fessure. La seconda fase prevede l'impiego del macchinario MA-10 per la colatura di mastice polimerico bituminoso all'interno della crepa. In seguito al riscaldamento precedentemente effettuato, la gomma penetrerà più in profondità nella crepa stessa, aderendo perfettamente ai bordi della fessurazione. Questo metodo, nettamente superiore rispetto alle classiche tecniche di riparazione stradale, consente di ottenere una maggior conservazione nel tempo nonché di evitare il formarsi di successive buche stradali. 3. Pulizia completa delle aree di intervento. Con l'obiettivo di evitare il propagarsi di detriti e polveri nella zona soggetta a riparazione, si provvederà ad effettuare una pulizia completa. Il risultato finale della riparazione sarà un manto stradale rinnovato privo di pericoli per la viabilità, in quanto permetterà di scongiurare la formazione di buche stradali potenzialmente pericolose.
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ANTINCENDIO
London Fire Brigade sceglie Allison per reattività e affidabilità Grazie alla maggiore coppia allo spunto e ai cambi marcia senza interruzione di potenza, le trasmissioni completamente automatiche Allison sono state richieste dalla London Fire Brigade (i Vigili del Fuoco di Londra) per migliorare i tempi di risposta della loro flotta antincendio e di soccorso. Mentre la consegna di 126 Merce des-Benz Atego con automatici Allison, iniziata due anni fa, è in fase di completamento, un ulteriore ordine di 62 veicoli antincendio dello stesso tipo è stato effettuato nel mese di agosto. La serie Allison 3000™ è stata richiesta al posto del cambio manuale automatizzato (AMT), standard sul veicolo, per i vantaggi prestazionali intrinseci dell'automatico rispetto alla frizione a secco. Grazie alla Continuous Power Technology™, la coppia motore viene quasi raddoppiata al lancio del veicolo dal convertitore di coppia brevettato da Allison. I cambi marcia vengono effettuati senza interruzioni di potenza, con conseguente trasferimento fluido della potenza alle ruote motrici e con massima efficienza di dialogo tra motore e trasmissione. I nuovi Atego, tutti allestiti come veicoli antincendio a doppia scala, entrano a far parte di una flotta di oltre 450 auto-
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pompe, veicoli logistici e di supporto gestiti e assistiti da Babcock International Group. Bab cock ha anche consigliato la brigata londinese circa le specifiche tecniche da richiedere e la progettazione dei veicoli. "La trasmissione Allison è stata richiesta in parte per la sua reattività e controllabilità e in parte perché ha dimostrato di essere una soluzione molto affidabile per l'attività della London Fire Brigade", ha dichiarato Neil Corcoran, responsabile tecnico e ingegneristico di Babcock Interna tional per la flotta dei vigili londinesi. L'esperienza della brigata londinese ha inoltre dimostrato che gli automatici Allison sono eccezionalmente affidabili, con requisiti minimi di manutenzione. "Abbiamo visto con i nostri occhi che gli Allison hanno requisiti minimi di manutenzione, in particolare per quanto riguarda il rallentatore idraulico integrale e l'azionamento della presa di forza (PTO). E, naturalmente, l'affidabilità delle attrezzature è essenziale nei servizi di emergenza". Tutti i 126 veicoli Atego sono dotati di cabine per il personale di bordo prodotte da Magirus GMbH in Germania. La carrozzeria dell'apparecchio antincendio e la conversione tecnica antincendio sono state effettuate da
Emergency One UK Ltd., in Scozia. I nuovi veicoli antincendio hanno un peso a pieno carico di circa 11.500 kg, con un motore da 7,7 litri che produce una coppia massima di 1.100 Nm e 272 CV (200 kW). La serie Allison 3000 è adatta per potenze fino a 1.695 Nm e 450 CV (336 kW). La trasmissione è progettata per adattarsi e funzionare in modo efficiente in una varietà di applicazioni, con la scelta di rapporti corti o lunghi, due prese di forza azionate dal motore e comandi elettronici avanzati di quinta generazione per un miglior funzionamento. Disponibile anche l'opzione del rallentatore idraulico integrato per una migliore frenata del veicolo e una minore usura dei freni. I veicoli antincendio a doppia scala hanno in genere una scala di 9 metri, una scala di 13,5 metri, o entrambe. Equipaggiati con 72 metri di manichette ad alta pressione da 22 mm di diametro su ogni lato del veicolo, trasportano fino a 1.365 litri d'acqua, oltre a rampe per manichette, pacchi idrici, airbag gonfiabili, attrezzature da taglio, proiettori ricaricabili, segnaletica stradale, kit medico, defibrillatore e respiratore. Nonostante tutto questo peso, i veicoli devono rispondere prontamente e con precisa controllabilità alle chiamate di emergenza. Le trasmissioni Allison sono utilizzate da molti servizi di emergenza in tutto il mondo, grazie ad una reputazione di affidabilità e durata eccezionali, in grado di massimizzare le prestazioni del veicolo, riducendo al minimo i costi operativi e di supporto.
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VERDE
Gianni Ferrari ad Eima 2018
A Bologna Gianni Ferrari butta sul tavolo la carta inaspettata e sfodera il jolly dal mazzo, forte del fatto di essere tra i primi al mondo a produrre un rasaerba professionale elettrico a batteria agli ioni di litio. Non abbiamo davanti i soliti robot che funzionano a GPS, né tanto meno le macchine radiocomandate. Gianni Ferrari è forte del rapporto con i manutentori professionisti e sa ancora che il loro plus lavorativo è sempre la marcia in più. Novità sono per questo GTM e GSR a batteria, un nuovo miglior supporto agli stessi manutentori per arrivare a lavorare nel cuore dei grandi centri urbani dove le municipalità chiedono già macchine dalle Emissioni Zero. Eima 2018 e il grande ritorno di interesse e di pubblico sullo stand ha fatto allora da trampolino di lancio per queste novità che inizieranno ad essere disponibili dalla prossima primavera 2019. Gli "attori protagonisti" dello stand Gianni Ferrari sono contraddistinti dalla sigla "+ electric". Il fulcro delle due nuove macchine sta in 6 o 8 pacchi batteria da 54 V con celle garantite da fornitori top del settore. Le batterie garantiscono 1.000 ricariche complete, che, con una media stagionale di 400 ore e 50 giorni, porta a 10 gli anni di possibile utilizzo delle macchine, prima che si renda necessaria la loro sostituzione. Le batterie lavorano a temperature tra i 60° e i -20°C e vantano un running
time importante, attestandosi tra le 6 e le 8 ore lavorative consecutive, in base alla tipologia di erba lavorata. Al fine di allungare la disponibilità di ore lavoro del manutentore, Gianni Ferrari può affiancare alle stesse macchine una power bank da 7 kW, venduto come accessorio extra e utilissimo anche a ricaricare qualsiasi tipologia di attrezzature a batteria usate dagli stessi manutentori. Forti queste macchine dei riscontri positivi già raccolti lo scorso settembre in un contesto di altrettanta risonanza come quello del Salonvert di Parigi, Gianni Ferrari ha avuto la conferma di giocare ancora di più un ruolo chiave nel mercato dei rasaerba. Del resto queste macchine nascono dall'esigenza di soddisfare direttive UE ed esigenze delle amministrazioni e municipalità legate sempre di più alla riduzione - e all'eliminazione - di emissioni inquinanti. In effetti, in fatto di manutenzione in centro città, a Stoccarda, Bruges, Parigi ed Helsinki, il motore endotermico è già stato quasi del tutto bandito. La situazione si allargherà a macchia d'olio anche in tantissime altre città europee dove si sentirà questa esigenza, ed è proprio lì che Gianni Ferrari sarà pronto a colmare la necessità del fabbisogno. Non è marginale inoltre l'importanza di ridurre la rumorosità, portandola sotto i 50 dB, auspicabile quando si opera in contesti pubblici. Ora toccherà al pubblico curiosare per confrontare le emissioni
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per ora lavorata. Soffermandosi sulle prestazioni, le nuove macchine a batteria gestiscono potenze complessive installate rispettivamente di 4,2 e 10,2 kW per la GTM e per la GSR (paragonabili alla potenza dei 14 e 20 HP dei loro corrispettivi modelli endotermici). Altra differenza tra i due modelli è il sistema di taglio: GSR+ electric ha un piatto frontale a 3 lame con una larghezza di taglio di 112 cm ed è la deputata al taglio mulching, mentre sulla GTM+ electric il piatto diventa ventrale ed è associato a un cesto per la raccolta di 280 l, per una larghezza di taglio di 80 cm. Anche per quest'ultimo modello è possibile effettuare taglio mulching con una piccola variazione di apertura laterale del piatto. Sempre ad Eima 2018 Gianni Ferrari ha presentato la terza novità: il primo trincia da raccolta, GF3x1Plus, che in un'unica applicazione permette di tagliare, raccogliere ed arieggiare al tempo stesso. I manutentori che vorranno fare solo mulching, avranno la comodità tramite un semplice pulsante di bloccare una paratia interna che permetterà loro di scaricare direttamente a terra. GF3x1Plus ha possibilità di lavorare con la mazzetta equipaggiata con lame a cucchiaio o le lame a Y, e nel contempo di montare la lama verticale per l'arieggiatura. Il nuovo trincia troverà come primi modelli di applicazione il PG280 e la Turbo1 e permette un taglio di altezza massima di ben 100 cm.
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PAVIMENTAZIONI
Linea Verde Bitroad® Ing. MASSIMO DE DEO - Direttore Tecnico e di Ricerca & Sviluppo Bitem Ing. FRANCESCO SANTORO - Responsabile Laboratorio & Controllo Qualità Bitem
Bitumi stradali polifunzionali ed eco-sostenibili normali e modificati a garanzia dell’affidabilità delle soluzioni in conglomerato bituminoso e della durabilità delle pavimentazioni Linea Verde Bitroad®, mai così attuale nel dare una concreta E' importante evidenziare che tutti i bitumi appartenenti risposta alle Norme Tecniche Prestazionali, agli ultimi alla Linea Verde Bitroad sono marcati CE. Decreti Ministeriali in merito al riutilizzo del fresato, oltre a garantire una maggiore sostenibilità rispetto agli attuali bitu- Bitroad mi presenti sul mercato europeo, assicurando all'ambiente: I bitumi appartenenti alla Linea Verde Bitroad consentono - livelli più bassi di emissioni di inquinanti; anche la produzione dei conglomerati bituminosi ad eleva- livelli più bassi di emissioni odorigene; te prestazioni. Di seguito un esempio tipico di un binder e - livelli più bassi di consumo di energia nella fase di con- di un'usura ad elevata resistenza all'ormaiamento. fezionamento dei conglomerati bituminosi normali e Binder e Usura SMA ad elevata resistenza modificati. all'ormaiamento con bitume modificato Bitroad HM
La Linea Verde Bitroad® Tutti i bitumi stradali appartenenti alla Linea Verde Bitroad garantiscono un'alta lavorabilità indipendentemente dalle condizioni operative, sia nella produzione dei conglomerati bituminosi a tiepido che a caldo, oltre ad avere ridotte proprietà odorigene. La particolare formulazione assicura una corretta posa in opera dei conglomerati normali e modificati anche in condizioni climatiche avverse, soprattutto nel periodo autunno/inverno. I bitumi stradali appartenenti alla Linea Verde Bitroad Nella tabella sottostante si evidenzia la legenda delle sigle adottate per la codifica dei singoli bitumi appartenenti alla Linea Verde Bitroad.
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Bitroad A e Bitroad A-Plus E' ben noto ai tecnici del settore come l'affinità tra bitume e aggregati è la caratteristica di base per garantire durabilità ad una strada. Fenomeni come il ricoprimento non ottimale degli aggregati durante la miscelazione, la perdita di adesione e lo spogliamento durante l'esercizio comportano una riduzione drastica delle caratteristiche meccaniche, causando così un decadimento qualitativo accelerato della pavimentazione stradale. I bitumi appartenenti alla linea Bitroad A e A-Plus hanno reso possibile l'impiego di aggregati poco affini con il bitume tradizionale, oltre ai benefici dell'alta lavorabilità e delle basse emissioni odorigene. Il promotore di adesione presente nel bitume Bitroad A e Bitroad A-Plus è una sostanza chimica complessa contenente particolari gruppi attivi funzionali che garantiscono una perfetta adesione della pellicola di bitume sulla superficie dell'aggregato modificando sostanzialmente il bitume dal punto di vista chimico.
caratterizzazione del conglomerato bituminoso di recupero (RAP - Reclaimed Asphalt Pavement) comunemente detto fresato e a migliorare le tecniche di rigenerazione. Dalle diverse analisi fisiche, volumetriche e meccaniche si è sempre riusciti a dimostrare che la soluzione che proponiamo consente l'impiego anche di percentuali elevate di fresato nella miscela, senza compromettere le prestazioni del conglomerato bituminoso. I risultati che otteniamo con Bitroad se comparati con un bitume ordinario, evidenziano sempre quanto possa essere negativo l'uso improprio del fresato per le prestazioni finali dello strato in termini di durabilità Basebinder normale e Usura modificata entrambi con il 50% di fresato
Test affinità bitume/aggregati
bitume ordinario
Valutazione dei costi/benefici ed ambientali della Linea Verde Bitroad Di seguito l'analisi comparativa in termini economici inerente alle due modalità di rigenerare a caldo il fresato in impianto: Confronto tra l'additivazione in impianto ed il bitume per la rigenerazione Bitroad R
bitume Bitroad Bitroad-R La consapevolezza di curare sempre più l'aspetto dell'ecosostenibilità delle costruzioni in ambito stradale, ha spinto in tecnici ed i ricercatori del settore a standardizzare la Lavori Pubblici n. 95 novembre - dicembre 2018
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Energia risparmiata con la riduzione di temperatura in fase di produzione
Conclusioni E' noto che il bitume durante la vita utile della pavimentazione è soggetto ad un processo di invecchiamento che causa un progressivo cambiamento delle sue proprietà chimiche, fisiche e reologiche. Gli attuali bitumi ad uso stradale, soprattutto in presenza di bitume ossidato presente nel RAP (fresato), sono caratterizzati da un comportamento fragile da una scarsa adesione e ridotta attitudine nel rivestire gli aggregati. Di conseguenza, per ottenere una buona lavorabilità sia in una produzione a tiepido che a caldo, anche in presenza di RAP e non pregiudicare le prestazioni dei conglomerati bituminosi normali e modificati, l'uso di un bitume appartenente alla Linea Verde Bitroad è fortemente raccomandato.
Energia risparmiata con la riduzione di temperatura in fase di produzione
Emissioni evitate con la riduzione di temperatura in fase di produzione
Veicoli equivalenti eliminati dal traffico
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VERDE
Ad Eima 2018 eXXtreme Tape® di Irritec, una vera forza della natura
Irritec, azienda siciliana tra i principali player di riferimento per il settore irriguo in campo internazionale, presenta il rivoluzionario eXXtreme Tape®: il tubo flessibile per ala gocciolante che non si ferma davanti a nulla. Frutto della Ricerca & Sviluppo Irritec, da sempre guidata dal fondatore Carmelo Giuffrè, eXXtreme Tape® è la rivoluzionaria novità proposta in seno ad Eima International 2018 dal brand siciliano, leader internazionale della Smart Irrigation, che dal 1974 sviluppa e produce soluzioni per l'irrigazione in agricoltura e giardinaggio, con sede a Capo d'Orlando in provincia di Messina, il quale, dopo essersi imposto sul mercato mondiale dell'irrigazione e in particolare della tecnologia a goccia, oggi conta sei stabilimenti produttivi, più di 700 dipendenti e oltre 140 Paesi nel mondo in cui distribuisce i propri prodotti. Punto di arrivo di un importante iter di Ricerca & Sviluppo orientato alla visione aziendale rivolta alla semplificazione del lavoro e all'ottimizzazione d'impiego di ogni singola goccia di acqua, eXXtreme Tape® offre una nuova e innovativa visione della gestione delle acque per l'irrigazione a goccia. Nato per ampliare l'impiego di questo sistema preciso e attento al risparmio idrico - oggi applicato al 5% delle superfici mondiali irrigate ma in rapida diffusione - anche in aree servite da acque "difficili" e non filtrate, eXXtreme Tape® è dotato di una tec-
nologia semplice ma efficace. Il doppio filtro continuo brevettato che corre per tutta la lunghezza del tubo, aumenta la superficie di filtrazione da 20 a 100 volte rispetto a quella di un prodotto standard. La presenza del doppio sistema di filtraggio continuo ottimizza la depurazione delle acque ricche di impurità e di sali, preservando e mantenendo i labirinti, i veri regolatori di flusso, puliti ed efficienti per una maggiore uniformità di erogazione durante l'intera vita utile dell'ala. Test condotti presso il Center of Irrigation Technology dell'Università di Fresno, U.S.A., hanno evidenziato l'estrema resistenza del prodotto normalmente usa e getta - che non ha fatto rilevare alcuna occlusione parziale o totale anche con l'impiego di un supporto di sabbia da 70 mesh (unità di misura utilizzata per determinare la distribuzione di dimensione di particelle in materiali granulari) pari a circa 0,2 mm. eXXtreme Tape® dunque, oltre a garantire una gestione attenta e mirata dell'acqua grazie al proprio ciclo di vita enormemente aumentato (arriva a decuplicare il tempo di utilizzo rispetto a tape simili), riduce la quantità di plastica immessa in ambiente (ha uno spessore di 100 micron ed è 100% riciclabile) e, grazie alla bassa pressione di utilizzo (da 0.3 a 0.5 Bar), genera un prezioso risparmio energetico. Ma proprio come gli organismi vegetali di cui si prende cura, l'irrigazione a
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goccia perché sia efficace deve essere parte di un sistema. Irritec, che vanta un catalogo prodotti tra i più completi sul mercato ne è pienamente consapevole e per questo continua ad ampliare la propria offerta. Tra le novità ad Eima, l'ala gocciolante multidimensionale D7 con innovativo gocciolatore piatto il cui filtro di ingresso 3D di ampia superficie fornisce un alto grado di protezione al prestante labirinto, capace di sviluppare elevati livelli di turbolenza a tutto vantaggio dell'autopulizia. Generando ridotti coefficienti di variazione, l'ala gocciolante D7 garantisce la massima uniformità di distribuzione in campo. Estremamente Green, quest'ala gocciolante richiede, per essere prodotta, un quarto del PE normalmente utilizzato in prodotti analoghi presenti sul mercato. E' caratterizzato da un'elevata im pronta ecologica (è stata ridotta dell'80% la quantità di PP necessario alla sua produzione), anche il gocciolatore on line iDrop Light con un doppio filtro in ingresso, una resistente membrana in silicone ed un labirinto turbolento che contribuiscono ad accrescerne le ottime caratteristiche idrauliche: tanta tecnologia in dimensioni davvero ridotte. Infine, per risolvere le problematiche del lavoro quotidiano, il sistema di automatismo Commander EVO - di facile programmazione - può gestire in modo automatico le diverse funzionalità dei componenti che stanno alla base del funzionamento di un moderno impianto irriguo. Progettato per impianti a tempo e a volume, con pulizia dei filtri e parametri di sicurezza, garantisce una portata costante e un preciso controllo delle valvole elettriche in capo ad ogni settore. Oggi, grazie alla tecnologia Irritec, il sistema di nuova generazione Commander NPK controlla in un unico device ben tre modalità di fertirrigazione: continua, proporzionale e ad obiettivi per il controllo dei parametri di pH ed EC. 41
VERDE
Nuova Gamma Alpha da Pellenc Italia
Pellenc Italia, durante la fiera Eima 2018 di Bologna, ha presentato in anteprima nazionale una nuova gamma di attrezzature professionali per la manutenzione del verde che prende il nome di Gamma Alpha. Premiata dall'ente fiera con il riconoscimento di Segnalazione, nell'ambito del concorso delle Novità Tecniche, la Gamma Alpha fa della versatilità e delle prestazioni due dei propri punti di forza. Composta al momento da due batterie, un tosasiepi e un tagliaerba, la serie Alpha dell'azienda francese permette di scegliere in che modo impostare il proprio lavoro in totale libertà, dando agli operatori la facoltà di decidere se lavorare con batteria imbarca-
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ta, montata direttamente sulla macchina, o con batteria spalleggiata. Entrambe le nuove batterie Alpha infatti (260 e 520), possono essere utilizzate indistintamente in entrambe le configurazioni; in questo modo ogni operatore, a seconda della propria preferenza e degli interventi da effettuare, può impostare il proprio sistema di lavoro nel miglior modo possibile. Leggerezza, ergonomia e potenza, come da tradizione, sono solo alcuni dei punti forti del nuovo tagliaerba Excelion Alpha e del nuovo tagliasiepi Helion Alpha, che di fatto sono paragonabili, come prestazioni, ai tradizionali motori endotermici, lavorando però in assenza di gas di scarico,
con pesi e vibrazioni ridotti al minimo, e basse emissioni sonore (permettendo così di operare anche in zone sensibili all'inquinamento acustico). La nuova Gamma Alpha è pensata espressamente per i professionisti del verde, che devono lavorare senza disturbare la quiete pubblica, ma che necessitano allo stesso tempo di attrezzature performanti, a basso impatto ambientale, e sempre nel totale rispetto e sicurezza degli operatori.
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