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Mercedes-Benz

Trucks you can trust

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Nuovo Unimog U 218 4x4 per il Comune di Val di Zoldo Ga. Marchelli 10 veicoli Aebi MT 750 4X4 ad Alia S.p.A. Lighting #4x4 Bonetti per la Città di Verona Gh. Marchelli Lo smaltimento dei rifiuti si posiziona in un contesto dinamico: Irsara S.r.l. offre la soluzione ideale Kronbichler interviene nello sfalcio e pacciamatura specie su terreni in pendenza Brigade Elettronica per la nuova 988K di Caterpillar: sicurezza a prova di cava Conglomerato bituminoso plastico a freddo confezionato con i leganti Bitem Massimo De Deo, Francesco Santoro TSM e MI&P presentano Ariamatic 240, l'unico aspiratore urbano per rifiuti a guida autonoma Herbhy 40: un modello per ogni esigenza Gh. Marchelli Slurry Seal come intervento manutentivo Raffaele Tatangelo Bobcat lancia il primo miniescavatore elettrico da 1 t Unimog impressiona per il risparmio di carburante Gh. Marchelli Quattro uomini nella neve e il loro Unimog Piste perfettamente innevate, strade perfettamente sgombre. Lillehammer sceglie le trasmissioni Allison Una macchina per tante soluzioni: gli enti pubblici Italiani scelgono Venieri. Made in Italy da 70 anni Supersoil - dagli arbusti alle frane: la macchina che risolve i problemi Monitorare il benzene ed altri composti organici volatili dannosi per la salute umana - PyxisG BTEX John Deere sviluppa GridCON, il primo trattore elettrico alimentato via cavo Dotto Trains anche a San Marino Ga. Marchelli MultiOne 8.5S: più potenza, meno emissioni Containex realizza a Vienna un'aula esemplare per l'addestramento dei Vigili del Fuoco Ga. Marchelli

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PORTATTREZZI

Nuovo Unimog U 218 4x4 per il Comune di Val di Zoldo GIORGIA MARCHELLI

Il 3 gennaio appena passato è stato consegnato al Comune di Val di Zoldo, recentemente nato dall'unione

dei Comuni Forno di Zoldo e del Comune di Zoldo Alto, un nuovo veicolo Unimog U 218 4x4, immatricola-

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to come macchina operatrice, per cui guidabile con patente B e con limite di velocità di 40 km/h. Il veicolo portattrezzi è particolarmente compatto, con larghezza 2.200 mm, lunghezza 4.980 mm e peso totale a terra 1.000 kg. Il motore è 4 cilindri da 180 CV, Euro 6; il cambio ha 8 marce avanti + 6 RM + altrettante marce ridotte per un totale di 16 rapporti avanti e 12 RM con inversore. Ovviamente è dotato, per ogni genere di allestimento, di piastra portattrezzi universale, oltre che del cassone ribaltabile 2.200 x 2.075 mm. L'impianto idraulico è a 2 circuiti con 3 distributori proporzionali e presa di forza al motore con limitatore di giri, per supportare tutte le attrezzature necessarie ai diversi lavori di ogni stagione. Il nuovo portattrezzi è completo di aria condizionata e fari anteriori di lavoro. E' stato consegnato già allestito con un vomere a geometria variabile Kahlbacher VP 280 Universal Vario per alte performance. Costituito da 2 lame prevede applicazioni flessibili: diritte come lama da neve, in posizione a V come vomere o a Y quale lama universale orientabile a +/- 35° per ogni situazione, utilizzabile su ogni genere di trattore, portattrezzi municipali e pale caricatrici. Inoltre è provvisto di uno spargisale a doppia coclea Gmeiner Hulski da 1.500 W e due coppie di catene RUD Profilgreisteg. La consegna del nuovo Unimog è avvenuta nel piazzale del Comune a Fusine, alla presenza del sindaco, Camillo De Pellegrin, dell'assessore Roberto Brustolon, del responsabile alla manutenzione Giovanni De Rocco e di tutti gli operatori del comune, da parte di Jader Fiabane, addetto a Vendita Special Trucks e Public Tender della Concessionaria Mercedes-Benz Carraro S.p.A. di Sedico (BL). 5


PORTATTREZZI

10 veicoli Aebi MT 750 4x4 ad Alia S.p.A.

Il Gruppo ASH è leader tra i fornitori di sistema per soluzioni tecniche innovative nell'ambito della pulizia e dello sgombero di aree urbane ed extra urbane, nonché di attrezzature per lo sfalcio dell'erba su terreni scoscesi. Nelle versioni 4x4 Aebi Schmidt conserva la filosofia del "veicolo plurifunzionale". Aebi Schmidt Italia S.r.l., azienda ita-

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liana del Gruppo ASH, ha fornito, a seguito di una procedura di gara condotta da Alia S.p.A. - la nuova grande società di gestione dei servizi ambientali della Toscana Centrale nata dall'aggregazione delle società Quadrifoglio S.p.A., Publiambiente S.p.A., ASM S.p.A. e CIS S.r.l. - ben 10 veicoli MT 750 4x4 allestiti per la viabilità invernale. La fornitura dei Veicoli ad Alia è avvenuta a seguito di specifiche richieste basate su parametri tecnici rigorosi, orientati ad ottenere la massima efficienza per l'uso cui saranno destinati. La scelta, ricaduta sui veicoli Aebi nella versione MT 750, è stata caratterizzata dalla necessità di avere un mezzo 4x4 di alta affidabilità, dimensioni ridotte, con PTT compreso tra le 6,5 e le 7,5 tonnellate, in grado di transitare per strade strette ed impervie pur con un'elevata capacità di carico, in modo da poter essere impiegato sia nelle operazioni di viabilità invernale che come mezzo di

supporto. Un diametro di volta di 12 m, una ridotta altezza da 2,3 m, la larghezza di 1,7 m, le elevate capacità in fuoristrada, l'alta affidabilità e una versatilità unica, fanno degli MT il mezzo ideale per essere destinato all'impiego su strade ripide, strette, scoscese e vicoli difficilmente raggiungibili, in tutte le stagioni e in ogni condizione di utilizzo. Gli MT 750 forniti, in versione macchina operatrice, hanno un PTT di 7,5 t, montano un motore VM R756 EU6 turbodiesel Euro 6, 6 cilindri in linea ad iniezione diretta common rail, con sovralimentazione mediante turbocompressore con intercooler da 4.500 cc, coppia max 500 Nm e potenza max 115 kW (156 CV). Le motorizzazioni, rigorosamente conformi alle emissioni gassose Euro VI, sono dotate di una erogazione tipicamente industriale che le rendono particolarmente idonee alle applicazioni plurifunzionali ed alla gestione di allestimenti ed impianti per la movimentazione di utenze idrauliche e/o pneumatiche. Sono dotati perciò di una PTO ad ingranaggi, indipendente da frizione, che permette un assorbimento di potenza utile limite di 32 kW. L'interfaccia SAE 4 della PTO permette l'applicazione di pompe ad ingranaggi, singole o tandem, con cilindrata complessiva fino a 37 cc. Il suo regime di rotazione, fino a 3.000 rpm, è caratterizzato da una distribuzione uniforme di potenza utile, disponibile sin dai bassi e medi regimi, favorendo la gestione di PTO professionali con grandi assorbimenti,

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anche ai bassi giri. All'avviamento si avverte una sensazione di generosa corposità, tipica di veicoli da lavoro di categoria superiore. Le utenze ausiliarie, sul front end motore, sono state scelte secondo approfonditi criteri ingegneristici, definendo le specifiche di applicazione, selezionando componenti di qualità e verificandone l'installazione ed il funzionamento con i costruttori dei componenti. E' possibile quindi calettare sulla PTO pompe ad ingranaggi, singole o in tandem, fino ad una cilindrata complessiva di 37 cc e rotazione di 3.390 rpm. Su questa base i veicoli forniti sono stati integrati con un impianto idraulico a 3 circuiti indipendenti. Tutte le funzioni dell'idraulica sono gestite tramite Smart Navigator. Le principali caratteristiche dei 10 veicoli consegnati sono: trazione 4x4 integrale permanente con bloccaggio del terzo differenziale centrale, bloccaggio differenziale ponte posteriore, bloccaggio differenziale ponte anteriore; ruote singole; motore Euro 6; cambio a 6 (12) rapporti (6 veloci + 6 lente) e 2 retro; comando elettropneumatico per inserimento delle lente/veloci e del bloccaggio dei differenziali; freni di servizio e soccorso a disco a due circuiti indipendenti, con comando pneumoidraulico a pedale agente sulle 4 ruote, freno di stazionamento a disco sulle ruote posteriori con attivazione meccanica a molla e comando pneumatico con manettino interno cabina, piastra anteriore portattrezzi, impianto idraulico a 3 circuiti (servizi e potenza), cassone ribaltabile trilaterale. La cabina, ribaltabile e pressurizzata, è dotata di ammortizzatori idraulici e, nonostante l'ingombro esterno ridotto, è spaziosa ed ergonomica: tutti i comandi sono esattamente dove un operatore professionale li desidera: robusti e a portata di mano. Il parabrezza panoramico è curvo e realiz-

zato in vetro di sicurezza stratificato. La visibilità è ottima anche lateralmente, dove la superficie vetrata si estende fino alla base della seduta. Il telaio è composto da due classici

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profili a C in acciaio Domex ad alto limite di snervamento, sabbiato e verniciato a polvere, e, unitamente ai robusti assi Carraro, consente portate utili fino a 4,8 t.

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PORTATTREZZI

Lighting #4x4 Bonetti per la Città di Verona GHERARDO MARCHELLI

Da quasi un secolo l'illuminazione pubblica della Città di Verona è affidata all'Agsm Lighting, società di proprietà del gruppo Agsm Verona che quest'anno festeggia i 120 anni. La società veronese si occupa dell'attività di progettazione, realizzazione e manutenzione (compreso il pronto intervento) degli impianti di illuminazione della città. Innovazione, affidabilità e sostenibilità sono i principi cardine sui quali si basa l'attività di Agsm Lighting. Per far tutto questo impiega una squadra di venticinque dipendenti, con svariate tipologie di veicoli, ma nel loro parco macchine necessitavano di un veicolo un po' speciale 4x4,

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con dimensioni contenute. L'aggiudicazione assegnata alla società Bonetti ha dato inizio alla collaborazione con gli "addetti ai lavori Agsm" per l'ambizioso e tecnologico progetto. Sul telaio Bonetti da 5,5 t è stata installata una piattaforma aerea telescopica da 12+2 m della società Safi di Cornuda (TV), con cui collaborano da diversi anni. Entriamo nello specifico… Veicolo industriale di categoria N2G (4x4), con passo di 2.550 mm, motopropulsore turbodiesel commonrail FPT da 150 HP, cambio a 6 rapporti + retromarcia, riduttore con 3° differenziale centrale e freno di stazionamen-

to che agisce su 3 pinze, sospensioni a balestre paraboliche anteriori e posteriori, corredati di balestrini supplementari, anche nella parte anteriore (per evitare l'affondamento della sospensione in discesa durante il beccheggio in frenata causato dal baricentro dell'attrezzatura), pompa idraulica collegata al motopropulsore per l'azionamento della navicella e del verricello anteriore installato all'interno della piastra neve, pompa idraulica sul cambio per l'azionamento del generatore da 5 kW e compressore aria da 700 l/min. All'interno cabina, possibilità di azionamento degli stabilizzatori (in sagoma) entro 30", visione della parte posteriore del veicolo, tramite telecamera, sensori di parcheggio posteriori e anteriori, sedile molleggiato, aria condizionata e appendiabiti. Piattaforma aerea scarrabile (sistema rapido), per eventuale manutenzione della catena cinematica del veicolo. Cesta in vetroresina isolata, con portata fino a 2 persone e possibilità di rotazione sx/dx di 90°, comandi di manovra (tra cui spegnimento e accensione motore). Sistema di controllo elettronico Moba per tutte le funzioni della navicella, tra cui le varie mappature di zona lavoro, in funzione dell'apertura degli stabilizzatori. Inoltre il sistema è munito della funzione home, che

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semplifica le manovre all'operatore, durante il rientro del braccio, facendo l'operazione in automatico. Oltre 500 ore di progettazione, 4.700 kg di materiale (racchiusi in 10 m2), 7 vani portaoggetti per una capienza di oltre 1 m3, sono alcuni numeri che hanno caratterizzato il progetto "mini4x4light". Al committente, per gestire alcuni comuni di montagna, necessitava un

veicolo 4x4 super compatto con una larghezza che non doveva superare i 180 cm e un'altezza inferiore ai 2,8 m. Tutto questo è stato trovato nel veicolo Bonetti FX100/55E6C e anche qualcosa in più… come il sistema performante del freno di stazionamento. La consegna è avvenuta a gennaio presso la sede della società Agsm ed è stata seguita direttamente da uno dei titolari di Bonetti S.r.l., in collabo-

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razione con il sig. Marcello della società Safi e lo staff della società di service Alberti di Caldiero. Per il committente Agsm Lighting, erano presenti il responsabile tecnico della società sig. Corso, parte dei suoi collaboratori, tra cui il sig. Tebaldi che ha seguito in prima persona tutti gli aspetti tecnici del progetto.

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IGIENE URBANA

Lo smaltimento dei rifiuti si posiziona in un contesto dinamico: Irsara S.r.l. offre la soluzione ideale

In un mondo che sta diventando sempre più piccolo, nel vero senso della parola, dobbiamo trovare soluzioni dinamiche nell‘utilizzo e nella gestione particolarmente attenta di ciò che ci regala la natura. La sostenibilità è quindi sinonimo di tutela

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naturalistica e paesaggistica. I rifiuti vengono prodotti ovunque vivano le persone. In questo senso Irsara S.r.l. si assume la responsabilità della natura e fornisce diversi comuni e città con soluzioni per lo smaltimento dei rifiuti. Irsara rappresenta i prodotti

della ditta austriaca Pöttinger, essendone distributore ufficiale per l’Italia. Tutti i prodotti Pöttinger hanno una struttura modulare, un sistema robusto, affidabile e durevole di altissimo livello. Per esempio, l‘azionamento autonomo consente la massima efficacia, e la catena robusta e il tendicatena automatico garantiscono un funzionamento agevole e senza necessità di manutenzione. I container della serie Multipress (MP) apportano un contributo importante nella riduzione dei costi, specialmente grazie alla loro costruzione modulare, permettendo che il container possa essere adattato a differenti posizioni. La gamma Pöttinger include sia sistemi a pressa mobile sia a pressa stazionaria. La MP ha una pressatura migliorata, con la quale si aumenta il volume di riempimento fino al 20% grazie al fondo della pressa inclinato, alla piastra della pressa bombata, alle guide dei pistoni di alta qualità e alla geometria della pressa migliorata dotata di un efficace sistema di ritenzione. Già nella configurazione standard i supporti dei cassonetti sono parte integrante, quindi non è necessario saldare nessun altro dispositivo per l'installazione di nuovi accessori. Oltre all'adattatore di fase ed il collegamento a distanza, forniti come componenti standard. Per ogni posizione

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di conferimento del rifiuto da smaltire la copertura può essere cambiata con un veloce e semplice dispositivo. Si può caricare il rifiuto da terra, dalla rampa o attraverso una combinazione di tramogge con o senza copertura. Senza peraltro dimenticare la sicurezza: la MP è dotata di un sistema di sblocco con fissaggio di sicurezza della porta. All'apertura del portellone, l'operatore resta sempre al di fuori dell'area di pericolo. Il fissaggio di sicurezza della porta serve a proteggere coloro che non si trovano entro il campo visivo dell'operatore. Il modello più grande della MP ha un volume container di 20 m3. Pöttinger, nella propria gamma dei prodotti, propone anche sistemi potenti per vari compiti, come il compattatore a coclea: è una soluzione individuale di estrema efficienza, ideale per grandi aziende, che producono molti rifiuti. Per la pressatura di imballi di cartone voluminosi e di grandi quantità, il compattatore a coclea offre la tecnica ottimale. L'apertura di riempimento di

grandi dimensioni e il dispositivo di penetrazione efficace garantiscono una lavorazione rapida e priva di guasti. Gli imballi di cartone vengono prelevati e compattati nel migliore dei modi sia che vengano introdotti interi sia appiattiti. La coclea potente tritura e compatta il materiale inserito con la massima efficienza e rapidità. Con la triturazione grossolana è possibile realizzare pesi di riempimento sostanzialmente superiori rispetto ai sistemi di pressatura idraulici. L'apertura di riempimento di grandi dimensioni e il prelievo uniforme del materiale consentono una lavorazione rapida.

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Persino europallet interi, elementi ingombranti o contenitori usa e getta vengono frantumati e successivamente compattati senza alcun problema. La coclea di grandi dimensioni è provvista sui lati di utensili frantumatori speciali che le conferiscono prestazioni ineguagliabili. La tramoggia modificata garantisce un prelievo perfetto dei pallet. Fra i clienti particolarmente soddisfatti dei prodotti Pöttinger nel nostro paese, oltre a numerose amministrazioni pubbliche e aziende municipalizzate che si occupano della gestione dei rifiuti, il discounter alimentare tedesco ALDI S.r.l, che dall’anno scorso ha aperto 52 filiali nel Nord Italia.

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AZIENDE

Kronbichler interviene nello sfalcio e pacciamatura specie su terreni in pendenza La ditta Kronbichler interviene nella pacciamatura, la falciatura e si è specializzata su terreni scoscesi ed esigenze e situazioni eccezionali. Florian Kronbichler ha lavorato come autista di escavatore in varie aziende dopo aver completato la scuola agricola a Dietenheim nel 2008. Dal 2009 è impiegato in inverno come gattista nella preparazione delle piste da sci. Per 2 anni è stato responsabile nelllo spargimento del liquame come autista presso l'impianto di biogas locale. Nel 2012 ha effettuato il passaggio al lavoro autonomo ed ha fondato la società Kronbichler falciatura e pacciamatura. Da allora, dalla fine di aprile alla fine di novembre lavora in proprio, mentre in inverno opera come esperto di battipista. L'inizio è avvenuto con un trattore attrezzato e cesoie in un'attività prevalentemente orientata verso le

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comunità; successivamente si sono aggiunte altre macchine ed attrezzature estendendo quindi il campo d'intervento. Oltre ai comuni, la clientela Kronbichler si è estesa così alle stazioni sciistiche, ambienti pastorali alpini, agricoltori, aziende forestali e

private. Sono ora in azione trattori con trinciatrici, cesoie, falciatrici per sfalcio e mulching su terreni scoscesi. Ultimamente si è aggiunto un veicolo cingolato con trinciatrice e fresa forestale.

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La ditta Kronbichler si pone quindi come il partner giusto per tutti i lavori di taglio e mulching. Grazie a macchinari all'avanguardia, Kronbichler ha la macchina giusta per ogni lavoro. Lungo piste da sci, piste ciclabili, strade forestali e argini, è in grado di prendere cura della proprietà del cliente in modo ottimale e di rimuovere le macchie indesiderate. La

Trattore con trinciatrice per grandi superfici, una larghezza di lavoro 3 m

pacciamatura di punti particolarmente umidi o ripidi non è un problema per Kronbichler. Kronbichler è a disposizione della clientela per tutte le domande sul servizio che l'azienda può fornire, specie nel settore piste da sci, ambito in cui la pluriennale attività attività invernale di Florian Kronbicler ha determinato una preziosa competen-

za specifica. Tra le referenze Kronbichler si annoverano diversi comuni come: Brunico, Valdaora, Perca, Monguelfo/Tesido, Villabassa, Dobbiaco, Braies, Valle Aurina, Campo Tures; tra le aree sciistiche spiccano: il comprensorio sciistico Rio Pusteria, Speikboden, Plan de Coro nes e Dobbiaco.

Trattore con trinciatrice larga 1,2 m con braccio lungo 6 m e potatrice larga 1 m con braccio lungo 6 m

Falciatrice con trinciatrice, larghezza di lavoro 1,2 e 1,6 m

Kronbichler Florian Walchhorn 8 I 39031 Riscone (BZ) www.kronbichler.it info@kronbichler.it Tel. +39 347 33 99 703

Cingolato con fresa forestale per legno fino a ø 10 cm e pietre fino a ø 8 cm

Cingolato con trinciatrice: larghezza di lavoro 1,2 m/1,6 m, per forti pendenze

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SICUREZZA

Brigade Elettronica per la nuova 988K di Caterpillar: sicurezza a prova di cava

Con oltre 22.000 unità prodotte in più di 50 anni, la pala gommata 988 rappresenta tutt'oggi uno dei prodotti di punta di Caterpillar, tanto da essere riproposta nel nuovo modello 988K. Una storia di successi in durata ed affidabilità, che prosegue con un disegno rinnovato e dotazioni all'avanguardia, specialmente in ambito sicurezza. Innanzitutto, è stata riprogettata completamente la cabina: maggior superficie vetrata, parabrezza più largo e alto, portiera più ampia, comandi integrati nel sedile, ambiente isolato e insonorizzato, controllo automatico della temperatura e VIMS con monitor touch screen. Un equipaggia-

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mento volto ad aumentare il comfort dell'operatore e, grazie anche al perfezionamento del leverismo a zeta, ad ottimizzare la visibilità, a terra (sia centrale sia laterale) e sulle forche. Altra novità particolarmente apprezzata è l'efficienza nei consumi di gasolio: fino al 18% in meno rispetto alla versione precedente, con una forte riduzione pure delle emissioni inquinanti e quindi la piena conformità ai parametri specificati dalla rigida normativa europea Stage IV. La pala gommata 988K nasce, dunque, per garantire elevate prestazioni e con ricche dotazioni standard. Per la versione Block Handler, destinata

al lavoro in cava, Caterpillar ha voluto incrementare la sicurezza, aggiungendo alla telecamera posteriore di serie Backeye®360 di Brigade Elettronica. Si tratta di un sistema di visione a 360 gradi che riunisce in una sola immagine dall'alto in tempo reale le riprese di quattro telecamere con lenti a 187° tutte intorno al mezzo, azzerando gli angoli ciechi. Un software appositamente studiato, infatti, appiattisce le immagini digitali ultragrandangolari, elimina istantaneamente le distorsioni fisheye e bilancia eventuali luminosità differenti, elaborando e riunendo le varie inquadrature, che vanno così a com-

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porre un'unica immagine, chiara e direttamente visibile nel monitor in cabina. Inoltre Backeye®360 consente di attivare specifiche viste grazie a diversi trigger, e il monitor può essere frazionato, per mostrare, in contemporanea, la ripresa dell'intera pala e di una specifica zona. Oltre a Backeye®360, la pala 988K monta una quinta telecamera, posizionata anteriormente e in basso, per controllare ancor meglio lo spazio tra la macchina e la forca. Caterpillar ha scelto il modello BE891C della gamma Elite, sempre di Brigade Elettronica, una telecamera impermeabile fino a IP69K, con riscaldatore e 5 Led infrarossi, per prestazioni in condizioni di visibilità molto scarsa. Le immagini di Backeye®360 e della BE-891C vengono riprodotte in cabina sullo schermo Brigade VBV7104FM da ben 10.4 pollici: robusto e resistente, sopporta una vibrazione di 4G e uno shock meccanico di 50G, senza contare che ha una temperatura di esercizio che va da -2 a +70°C e 30.000 ore di autonomia, può essere suddiviso fino a 4 porzioni ed è dotato di schermo antiriflesso con ottima risoluzione ed illuminazione, pulsante lock con funzione antimanomissione e menù semplice ed intuitivo. Delle 8 pale 988K equipaggiate con i

sistemi Brigade operative a Carrara, una è al lavoro nella storica cava Lazzareschi. Il titolare, Alvise Lazzareschi, è nato e cresciuto tra il marmo di Colonnata e ha visto l'evoluzione della vita in cava: grazie alla tecnologia il lavoro è diventato meno pesante, ma mantiene comunque un fattore pericolo da non sottovalutare. Ecco perché ha voluto assolutamente il sistema di telecamere Brigade e perché sta valutando anche il sistema radar Backense®, che rileva la presenza di ostacoli, fissi e in movimento, nell'area di pericolo circostante il mezzo. Il suo robusto sensore è impermeabile all'acqua, polvere e fango, ed è quindi adatto ad operare in condizioni difficili; il display in cabina collegato, di facile lettura, è dotato di cinque Led, corrispondenti alle cinque zone intorno alla macchina, che permettono all'operatore di individuare immediatamente la parte a rischio collisione. Il sistema prevede, inoltre, un avvertimento sonoro, con un cicalino regolabile da 65 a 90 dB, per essere udito negli ambienti rumorosi. Un ulteriore dispositivo che può risultare di grande aiuto. Lazzareschi infatti è ben consapevole di quanto la cava possa essere pericolosa e di come ogni ausilio sia prezioso; la sua famiglia estrae marmo da svariate generazioni ed eglii, pur apprezzandone l'unicità, ne ammette le difficoltà e le criticità: “… nella coltivazione della cava, situazioni e problemi sono ogni volta diversi, un giorno non è mai uguale all'altro esattamente come un blocco di marmo non è mai

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uguale all'altro. Ogni blocco è unico, per grado di purezza del bianco, armonia della venatura, qualità della grana, trasparenza, colore... Il nostro vivere quotidianamente la pietra naturale ci insegna quanto sia viva e ci fa capire che questo nostro mestiere richiede, oltre che buonsenso e rispetto per la natura, anche la massima attenzione e tutte le dotazioni per la sicurezza, perché si ha sempre a che fare con la montagna.” Lavorare in cava implica, pertanto, conoscerla, rispettarla, salvaguardarla e, soprattutto, salvaguardarsi: Alvise Lazzareschi lo sa perfettamente e ha scelto l'affidabilità, la qualità e la sicurezza di Caterpillar e Brigade Elettronica.

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STRADE

Conglomerato bituminoso plastico a freddo confezionato con i leganti Bitem

Una valida soluzione per la riparazione rapida e duratura delle buche e delle tracce stradali Ing. MASSIMO DE DEO - Direttore Tecnico e di Ricerca & Sviluppo Bitem Ing. FRANCESCO SANTORO - Responsabile Laboratorio & Controllo Qualità Bitem

Posa in opera del conglomerato a freddo plastico Bitem

Premessa Le buche sul manto stradale rappresentano un grave problema che va a compromettere la durata della vita utile della pavimentazione e la sicurezza degli utenti della strada. Esse 16

infatti diventano i punti di accumulo ed infiltrazione di acqua verso gli strati sottostanti. Questi fenomeni, soprattutto nel periodo invernale dove l’acqua ghiaccia ed aumenta il suo volume, comportano un progres-

sivo acceleramento del degrado della pavimentazione stradale per via dei distacchi superficiali ed indebolimento degli strati di sottofondo. In termini di sicurezza, le buche creano pericolo per tutti gli utenti della strada, dai pedoni agli automobilisti, ma in particolare per ciclisti e motociclisti ai quali possono provocare cadute, anche con gravi conseguenze, o costringerli a repentini cambi di traiettoria che nel traffico possono risultare altrettanto pericolosi. Sul perché si formano, e spesso anche dopo poco tempo dalla costruzione o manutenzione di una strada, si potrebbe dedicare una trattazione a parte. La cosa oggettiva è che nel nostro Paese le buche ci sono, e prima che la superficie stradale venga risanata può passare molto tempo. Nell’attesa, si eseguono interventi provvisori di tipo puntuale che possano restituire parzialmente sia il comfort di marcia e la sicurezza, che la giusta continuità evitando l’aggravio del degrado superficiale e di quello profondo. Il conglomerato plastico a freddo Bitem Il conglomerato bituminoso plastico a freddo Bitem va impiegato per gli interventi di manutenzione rapidi e puntuali delle pavimentazioni stradali. La sua caratteristica peculiare è di essere lavorabile a temperatura ambiente anche dopo uno stoccaggio prolungato dei sacchetti. Il prodotto è quindi per il pronto intervento, vale a dire riempimento di buche ed ammaloramenti del piano stradale anche nelle più severe condizioni meteo invernali (acqua e freddo), senza la necessità di azioni preliminari come la stesa di mano di attacco. Inoltre, la

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Cumulo di fresato proveniente da pavimentazione stradale particolare formulazione del conglomerato non ha bisogno di un rullo per la compattazione (si autocompatta con il passaggio dei veicoli), garantisce rapida presa sul fondo preesistente, evita l'adesione alle gomme ed il distacco di materiale da parte dei veicoli in transito. Nella tabella le principali caratteristiche fisico/meccaniche. Leganti bituminosi Bitem Per il confezionamento a freddo dei conglomerati bituminosi plastici ideali per la manutenzione delle pavimenta-

Miscela contenente il 100% di fresato e Bitcold RAP-100 dosato al 3%

zioni stradali (ripristini di buche superficiali e/o tracce), Bitem ha formulato due leganti bituminosi che permettono di diversificare la produzione del conglomerato bituminoso plastico da impiegarsi sia in sacchetti che sfusi, più precisamente: - mediante emulsione bituminosa, denominata Bitemulsion 60 CM, si confezionano degli impasti a freddo impiegando materiali vergini (graniglia ed eventuale sabbia e filler) e/o materiale fresato (proveniente dalla demolizione della pavimentazione

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stradale). Il risultato finale è un conglomerato plastico che può o essere tenuto per diversi giorni in cumulo oppure essere stoccato per lunghi periodi previo insacchettamento - mediante uno speciale bitume, denominato Bitcold RAP 100, si confeziona un conglomerato bituminoso a freddo plastico con ottime resistenze meccaniche prodotto con il 100% di materiale fresato (proveniente dalla demolizione della pavimentazione stradale), destinato al riempimento di tracce, rappezzi e buche stradali. Conclusioni La chiusura delle buche e delle tracce stradali sono due attività che fanno parte della manutenzione delle pavimentazioni stradali. I conglomerati plastici a freddo e/o i leganti bituminosi Bitem appositamente formulati consentono di rendere prestazionale l’applicazione in termini di affidabilità e di durabilità dell’intervento di ripristino.

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IGIENE URBANA

TSM e MI&P presentano Ariamatic 240, l'unico aspiratore urbano per rifiuti a guida autonoma

La pulizia dei centri cittadini, delle piste ciclabili, dei numerosi percorsi pedonali di cui la nostra nazione è ricca è un obiettivo primario ed irrinunciabile per le amministrazioni e società di servizi Italiane. Lo è perché, fortunatamente, il rispetto e la cura dell'ambiente è un argomento sempre più importante nella nostra società e anche perché risulta estremamente opportuno preservare le bellezze uniche disseminate lungo tutto lo stivale. Le macchine per pulizia urbana realizzate da TSM S.r.l. e distribuite in Italia da MI&P S.r.l. sono strumenti

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ideali per raggiungere questi risultati. La gamma di attrezzature completamente elettriche si compone di una spazzatrice meccanica - aspirante dalle dimensioni compatte, denominata Itala 135 ed un aspiratore semovente per tutti i tipi di terreni denominato Aria 240. Proprio sull'aspiratore semovente Aria si è concentrato lo sviluppo del prodotto negli ultimi tempi. L'investimento di risorse per la ricerca di un prodotto innovativo nel settore ed una attività sinergica tra lo staff tecnico TSM, i clienti utilizzatori e il Dipartimento di Meccatronica dell'Università di Udine

hanno portato alla nascita di Ariamatic, il primo aspiratore per rifiuti ad uso urbano con guida autonoma. Ariamatic 240 mantiene le prerogative e le prestazioni uniche già presenti sulle precedenti versioni (che permangono nella gamma) ed in particolare: una grande stabilità sulle diverse aree di impiego (centri storici, giardini pubblici, sterrato...), garantita dalla presenza di 4 ruote (2 anteriori e 2 posteriori) di importanti dimensioni, molto utili anche per salire e scendere da marciapiedi e dislivelli presenti sulla superficie in cui si opera. Un'ottima capacità aspirante, garanti-

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ta da un sistema a ventola professionale che sviluppa elevate prestazioni; il comando joystick con impugnatura ergonomica completo di 3 pulsanti che l'operatore utilizzerà per azionare lo spruzzamento acqua (presente sia su tubo di aspirazione che all'interno del contenitore rifiuti), l'avvisatore acustico per segnalare ad eventuali passanti l'attività in corso e la funzione turbo tramite la quale viene aumentata la capacità aspirante per i rifiuti più pesanti o voluminosi, tutto "a portata di dito". Il filtro, posizionato verticalmente, aumenta notevolmente la superficie filtrante, garantendo autonomie di lavoro prolungate e prestazioni costanti. La versione "super" è equipaggiata inoltre dell'innovativo sistema di pulizia automatica del filtro, che elimina le inefficienze legate allo stop forzoso dell'operatore per pulire il filtro manualmente. L'utilizzo di batterie e componentistica di alta qualità rendono l'attrezzatura un perfetto strumento di lavoro per gli operatori ecologici. Oltre a tutte queste peculiarità, come dicevamo, Ariamatic è il primo aspiratore stradale al mondo a guida autonoma, capace cioè di seguire i movimenti dell'operatore permettendogli di lavorare in piena autonomia rimanendo concentrato sulla individuazione e la rimozione dei rifiuti. Una soluzione all'avanguardia che in qualche modo fa l'eco alla tendenza oramai di serie nell'automotive di nuova generazione e che si pongono quali obiettivi l'aumento della sicurezza e del comfort per gli utilizzatori. Ariamatic 240 rileva ostacoli e persone, garantendo totale sicurezza non solo dell'operatore ma anche dell'ambiente in cui viene utilizzato. L'aspiratore urbano, infatti, rispetta

l'ambiente e considera anche le esigenze dell'operatore facilitando il lavoro, rendendolo più confortevole: viene infatti eliminata l'attività di gestione della trazione della macchina, potendo muoversi così in totale libertà nell'ambito urbano, rendendo le attività di raccolta della sporcizia più ergonomiche, meno gravose e più efficienti. Con il sistema "Follow me" l'operatore, in sostanza, non dovrà fare altro che farsi riconoscere dalla macchina ad inizio lavoro, senza preoccuparsi della movimentazione dell'aspiratore, che lo seguirà autonomamente, rilevando tramite sensori presenti su tutto il perimetro la presenze di ostacoli che saranno evitati automaticamente. Altra novità sulla gamma di aspiratori stradali Aria, è la possibilità di dotare il macchinario di uno schermo a ledinstallato nella parte posteriore del veicolo che proietta video che possono essere utilizzati per attività promozionali commissionate da aziende o da messaggi di sensibilizzazione ed informazioni su argomenti di varia natura, mentre l'operatore effettua il suo percorso di pulizia. Una macchina moderna, funzionale, efficace, che permette di mantenere puliti spazi pubblici dove l'accesso

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con altri macchinari non sarebbe possibile, che può lavorare a qualsiasi ora del giorno e della notte, anziché in contesti affollati e che pone grande attenzione alla sostenibilità ambientale, all'abbattimento della rumorosità e al continuo miglioramento delle condizioni di lavoro del personale addetto che potrà cosi garantire in maniera costante risultati ottimali.

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PORTATTREZZI

Herbhy 40: un modello per ogni esigenza GHERARDO MARCHELLI

Tre modelli ormai consolidati in grado di incontrare esigenze operative diverse con il comune denominatore di disporre di una macchina solida, affidabile e performante. Herbhy 40 Pro, l'originale, con un robusto telaio in grado di supportare un ventaglio di attrezzature applicabili, si allarga notevolmente per rendere l'investimento da parte dell'utilizzatore ammortizzabile in breve tempo. Herbhy 40C, scattante e veloce, è l'ideale come decespugliatore in quanto in grado di lavorare speditamente su tutti i suoli e nelle condizioni meno agevoli. Le sue dimensioni compatte lo rendono facilmente adattabile in tutti

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i campi di lavoro, anche i più angusti. Herbhy 40Z, adatto all'utilizzo su terreni terrazzati grazie alle articolazioni degli attacchi dei cingoli, che proprio come ginocchia permettono di sollevare un lato indipendentemente dall'altro rendendo la macchina in grado di lavorare orizzontalmente in aree dove i dislivelli sono a scalini, oppure in aree dove sono presenti ostacoli che fuoriescono dal terreno che 40Z è in grado oltrepassare senza aggirarli e senza venire da questi danneggiato. Tale particolare funzionalità, peraltro oggetto di brevetto, può inoltre essere utile in molte lavorazioni agricole dove, per esempio, sia

necessario sollevare la macchina per non rovinare le piantagioni. In tutti i modelli ruggisce il motore industriale Perkins da 40 CV compatto: molto robusto e affidabile nel tempo, esprime i propri cavalli a regime normale senza andare sotto sforzo e surriscaldarsi. L'intero impianto di potenza è stato studiato e testato per poter lavorare in continuo anche lungo pendenze fino a 55° e assicura produttività elevata e costante. Il compatto rivestimento sottoscocca, integrato strutturalmente nel telaio, è a tutti gli effetti una "corazza" a protezione del motore e degli impianti, che impedisce l'accesso di detriti e frammenti. Il roll-bar è anch'esso inquadrato nel telaio e può essere utilizzato anche per sollevare il mezzo in totale equilibrio del peso. Il telaio dispone inoltre di una struttura di aggancio in più punti per il sollevamento della macchina e di sistemi di attacco, frontale e posteriore, per l'applicazione delle attrezzature e dispositivi opzionali. Fari e lampeggiante, di serie, sono a led ad alta visibilità. Il particolare sistema antiscingolamento e il tensionamento idraulico automatico dei cingoli, concorrono a diminuire drasticamente la possibilità di fuoriuscita, aumentando la sicurezza e la produttività. Secondo necessità sono disponibili diversi tipi di cingoli: in gomma a basso impatto per

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limitare la pressione sul terreno, in gomma ad alta aderenza per terreni misti, con inserti in acciaio esterni e possibilità di aggiuntare tacchetti per le pendenze estreme. Il controllo mediante radiocomando e la possibilità di lavorare in sicurezza sia in piano che in pendenza rendono Herbhy particolarmente idoneo ad essere impiegato nelle aree collinari e montane, argini, scarpate e svincoli autostradali, aree adiacenti le linee ferroviarie, zone militari, impianti industriali ed energetici, aree demaniali e forestali, boschi alpini, in presenza di incendi, aeroporti, comprensori di bonifica, territori provinciali e comunali, impianti sportivi. Diversi allestimenti accessori quali il carro estensibile, con allargamento indipendente di ogni cingolo, il sistema di controllo remoto R-Eye, il verricello posteriore, il sistema di traslazione orizzontale dell'attrezzatura applicata, l'attacco per accessori posteriore, colorazioni personalizzate, la possibilità di progettare varianti a richiesta per utilizzi specifici e di scegliere l'olio biodegradabile, consentono di conformare Herbhy alle esigenze di ogni utilizzatore. Il dispositivo di galleggiamento connesso all'attacco portautensili utilizza attuatori esclusivamente idraulici,

che, rispetto al classico a molla, permettono di seguire l'andamento del terreno con più precisione e uniformità a garanzia di minori rotture meccaniche. Dispone di un sistema di regolazione per calibrarlo in base al peso delle testate utensili applicate. Grazie all'opportunità di applicare molteplici attrezzature rapidamente, anche scegliendo quanto di meglio esiste sul mercato di aziende leader

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nei rispettivi settori, Herbhy è una macchina particolarmente versatile e si presta ad essere configurata per i più svariati impieghi in tutti i territori. Qualsiasi esigenza operativa viene presa come base per l'implementazione della gamma di attrezzature applicabili a Herbhy affinché possa rappresentare per l'utilizzatore una mezzo di produzione polivalente mirato per le proprie specifiche attività.

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STRADE

Slurry Seal come intervento manutentivo ING. RAFFAELE TATANGELO - Iterchimica S.r.l.

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Così come per qualsiasi opera di ingegneria civile, la manutenzione delle sovrastrutture stradali rappresenta un'esigenza inevitabile.

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Per quanto una pavimentazione possa essere realizzata a regola d'arte e con materiali sempre più prestazionali, essa subisce un lento ma

costante processo di deterioramento causato dall'azione degli agenti atmosferici e dalle sollecitazioni meccaniche. Tale processo può essere rallentato grazie all'esecuzione regolare di interventi di manutenzione preventiva, che evitano il progredire di vere e proprie degradazioni. Qualora tali operazioni non vengano eseguite con la necessaria regolarità o risultassero addirittura assenti, si rende necessario ricorrere ad ulteriori provvedimenti che possono consistere in interventi di manutenzione curativa o persino di ricostruzione parziale o totale dell'infrastruttura, in funzione delle condizioni locali, del tipo di ammaloramenti, delle relative cause e dello stato di avanzamento. Risulta quindi evidente che la manutenzione preventiva rappresenta l'approccio di risanamento più vantaggioso poiché, agendo quando la pavimentazione è ancora in buone condizioni, ne aumenta la vita utile migliorandone le prestazioni. Una corretta politica di manutenzione comprende le seguenti fasi: • Adeguato dimensionamento delle strutture, ottimizzazione dei materiali e costruzione a regola d'arte, al fine di ridurre le future degradazioni e la necessità di manutenzione preventiva. • Adeguata sorveglianza delle strutture in opera, al fine di programmare tempestivamente la manutenzione preventiva e curativa, evitando possibilmente i più onerosi interventi di ricostruzione parziale o totale. • Opportuna scelta tecnico - economica degli interventi manutentivi (tecnologie e materiali), per la manutenzione sia preventiva sia curativa e, nel caso si renda necessario, per l'eventuale ricostruzione. Per garantire efficienti condizioni di 1. 3. Lavoro di stesa dello Slurry Seal eseguito da Iterchimica 2. Schematizzazione della stesa dello Slurry Seal

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servizio, la sovrastruttura stradale Al termine delle operazioni di stesa il deve sempre assicurare e mantenere microtappeto Slurry Seal presenta un alcuni requisiti fondamentali che pos- aspetto regolare ed uniforme, esente sono essere classificati in due ordini: da imperfezioni (sbavature, strappi, • Caratteristiche strutturali: portanza giunti di ripresa) e da fenomeni di (capacità portante, integrità e stabilità rifluimento del legante. E' inoltre di tutti gli strati componenti). caratterizzato da una notevole sca• Caratteristiche superficiali: rugosità brosità superficiale nonché da una (per la sicurezza della circolazione), regolare distribuzione degli elementi regolarità (per il comfort di marcia). litoidi ed artificiali componenti la I trattamenti superficiali di tipo Slurry miscela. Seal rappresentano una tipologia di Originariamente la nuova superficie interventi di manutenzione preventiva risulterà marrone, ma diventerà più che permettono di incrementare l'a- scura a seguito della completa evaderenza pneumatico - strada e di porazione dell'acqua presente nel impermeabilizzare le sovrastrutture in microtappeto. conglomerato bituminoso. Sono parti- L'apertura al traffico deve avvenire in colarmente indicati per pavimentazio- modo graduale, dopo almeno un ni che, pur mantenendo una stabilità intervallo di tempo sufficiente ad assistrutturale idonea, presentano feno- curare la completa rottura dell'emulmeni di degradazione superficiale, sione, e mantenendo inizialmente quali perdita di aderenza, fessurazio- limitata la velocità dei veicoli. Il trattani, spogliamenti, sgranamenti, usura, mento si considera ben realizzato se, deformazioni. Il microtappeto Slurry Seal è costituito da un sottile strato di malta bituminosa a freddo, composta da una miscela particolarmente selezionata di aggregati impastati a temperatura ambiente con una speciale emulsione bituminosa elastomerizzata. La realizzazione del trattamento è eseguita con apposita macchina impastatrice - stenditrice semovente, che permette sia lo stoccaggio dei materiali costituenti e il loro corretto dosaggio per il confezionamento dell'impasto, sia la stesa e il livellamento delle miscele mediante apposito stenditore a carter. Prima di iniziare la stesa del microtappeto, è fondamentale assicurarsi che la superficie stradale sia perfettamente asciutta, pulita ed esente da detriti e polveri. Inoltre, per la buona riuscita del trattamento, la temperatura minima dell'aria deve essere 15°C. Le operazioni di produzione e stesa avvengono in modo continuo, in funzione della velocità di avanzamento della motrice e secondo le seguenti fasi: • ingresso degli aggregati e del filler nel mescolatore; • aggiunta dell'acqua di impasto e del cemento; • miscelazione ed omogeneizzazione della miscela di aggregati; • aggiunta dell'emulsione bituminosa; • miscelazione ed omogeneizzazione dell'impasto; • passaggio dell'impasto nello stenditore a carter; • distribuzione dell'impasto nello stenditore, stesa e livellamento. 3 Lavori Pubblici n. 96 gennaio - febbraio 2019

a seguito della riapertura al traffico, la percentuale di pietrisco che si distacca dalla superficie stradale non supera il 3%. I trattamenti superficiali Slurry Seal possono avere diverse applicazioni: infatti, a seconda del degrado e della tipologia di strada da trattare, si possono scegliere differenti fusi granulometrici di riferimento. Ad esempio, la miscela più comune è realizzata con aggregati di diametro massimo inferiore a 10 mm ed è utilizzata per il trattamento di strade a traffico medioelevato, al fine di evitare la perdita di aggregati e legante, e aumentare la Skid Resistance. E' consigliata per strade urbane, di scorrimento e di quartiere, autostrade, ponti, ma anche per aree aeroportuali riservate a taxi e aree con condizioni climatiche restrittive (caldo estremo oppure zone fredde).

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MOVIMENTO TERRA

Bobcat lancia il primo miniescavatore elettrico da 1 t

A Bauma 2019 Bobcat lancerà il nuovo miniescavatore elettrico E10e, il primo miniescavatore girosagoma ZTS completamente elettrico da 1 tonnellata disponibile in commercio. Zero emissioni, bassa rumorosità in funzionamento e una larghezza di soli 72 cm: il nuovo E10e passa facilmente attraverso porte di dimensioni standard, entra ed esce senza problemi in ascensori ed è pertanto ideale per lavori al chiuso. All'ultima edizione di Bauma nel 2016, Bobcat ha suscitato l'interesse dei visitatori con il prototipo dell'E10e. Bobcat ha contribuito ad attirare l'attenzione sulle macchine da costruzione elettriche inclusi gli escavatori, e negli ultimi anni il settore ha chiaramente iniziato a muoversi in questa direzione. Le ragioni sono ovvie: non solo rispondere al desiderio dei clienti di ridurre l'impatto ambientale, ma c'è anche una chiara esigenza di escavatori a zero emissioni e bassa rumorosità per alcune applicazioni specifiche. Oltre ai progetti di demolizione al chiuso e di scavo di seminterrati, tra le applicazioni ci sono anche lavori in aree di costruzione in centro città, lavori notturni e in zone a bassa rumorosità quali ospedali, cimiteri, scuole... La soluzione elettrica risolve numerosi problemi legati a queste attività. Quando si eseguono lavori al chiuso quali la demolizione e lo scavo di seminterrati, ci sono requisiti specifici da rispettare. Fino ad ora, non esisteva una soluzione OEM standard per questo tipo di lavori: la maggior parte

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dovevano essere eseguiti manualmente con strumenti meno efficaci o con conversioni postvendita, fornendo regolazioni della macchina di terze parti (che spesso non soddisfacevano gli standard desiderati). Il nuovo E10e è qui per rivoluzionare il settore. Sviluppato nel Centro Innovazione Bobcat di Dobris, in Repubblica Ceca, in collaborazione con fornitori di veicoli elettrici, E10e ha lo stesso design del miniescavatore diesel E10 da 1 tonnellata, che ha registrato vendite di oltre 10.000 unità in soli 10 anni. Il nuovo E10e ha lo stesso profilo ZTS e le stesse dimensioni della macchina E10/E10z, e offre prestazioni uguali o migliori. Ad esempio, E10e offre livelli di rumorosità estremamente bassi sul campo, con un LpA di solo 64 dBA, contro gli 80 dBA dell'E10 standard. Inoltre, tutti i sistemi e i componenti dell'E10e sono stati ottimizzati per lavorare in ambienti difficili: il sistema di trasmissione elettroidraulico brevettato utilizza le funzionalità del motore elettrico e tutti i componenti della trasmissione elettrica sono completamente sigillati (per soddisfare la classificazione IP67) e progettati per soddisfare i requisiti delle macchine da costruzione in termini di robustezza. Una batteria all'avanguardia agli ioni di litio con sistema di gestione avanzato è esente da manutenzione, progettata per adattarsi al volume standard della macchina per mantenerne il profilo ZTS. Sulla base di studi presso i clienti, Bobcat ha ottimizzato la batteria per fornire capacità sufficiente a soddisfare modelli di lavoro tipici. Grazie a un super caricabatteria esterno, quando utilizzato durante le pause dell'operatore, E10e è in grado di funzionare per l'intera giornata lavorativa (8 ore) e può essere completamente ricaricato in 2,4 ore. Il nuovo E10e richiede semplici

interventi di manutenzione ed è sicuro da usare: grazie all'impiego di bassa tensione, l'operatore non deve avere un'autorizzazione speciale per utilizzarlo. Poiché la macchina è stata progettata per l'impiego in applicazioni al chiuso impegnative, quale la perforazione nei lavori di demolizione, è dotata di linee ausiliarie e di un efficiente sistema di raffreddamento dell'olio per un funzionamento continuo del martello perforatore idraulico. La capacità del sistema di raffreddamento è stata aumentata per soddisfare i requisiti delle applicazioni di demolizione. Come l'E10/E10z, anche E10e è facile da trasportare. Oltre all'accesso fornito dal sottocarro retrattile che riduce la larghezza della macchina a solo 710 mm, la struttura integrata pieghevole TOPS (Tip Over Protective Structure) facilita il passaggio attraverso ingressi con ridotta altezza. Una volta posizionato l'escavatore, è possibile estendere il sottocarro dell'E10e fino a 1.100 mm per la massima stabilità. La larghezza minima garantisce un'eccellente manovrabilità negli spazi angusti, mentre il design girosagoma ZTS rappresenta un ulteriore vantaggio quando si lavora in ambienti stretti. Un'altra caratteristica, mantenuta anche sull'E10e, che contraddistingue l'E10/E10z dalle altre macchine sul mercato, sono le consolle laterali regolabili brevettate in cui si trovano i joystick a servocomando idraulico, offrendo all'operatore lo stesso comfort e la stessa sensazione delle macchine molto più grandi, e di poterne regolare la larghezza per passare con facilità attraverso passaggi stretti. Il miniescavatore elettrico E10e combina le apprezzate caratteristiche e le elevate prestazioni dell'E10z per l'impiego in spazi angusti con un design sicuro, a zero emissioni e bassa rumorosità.

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PORTATTREZZI

Unimog impressiona per il risparmio di carburante GHERARDO MARCHELLI

La società inglese di trasporti di medie dimensioni, T. Shepperson Contracting di St. Neots/Cambridge, ha scelto un Unimog U 423 per diverse attività di trasporto. U 423 ha un motore diesel a quattro cilindri in linea da 5,1 litri con una potenza di 170 kW (231 CV) ed è qui allestito

con una trasmissione ad otto marce avanti e sei retromarce. Il fattore determinante per l'acquisto è stato il confronto del consumo di carburante nella flotta di Shepperson con quello di altre motrici e trattori; l'Unimog ha vinto mani basse. In media, U 423 consuma 30 litri in

meno al giorno, ovvero circa 1.350 euro al mese (£ 1.250). Tom Shepperson, il capo della compagnia, usa il suo nuovo veicolo in svariati lavori di trasporto; da quello per terra di scavo alle lavorazioni agricole e alla consegna di oli usati agli impianti di smaltimento dei rifiuti.

PORTATTREZZI

Quattro uomini nella neve e il loro Unimog Ogni anno la famosa gara di sci dell'Hahnenkamm si svolge nella stazione sciistica di Kitzbühel. Quest'anno i preparativi sono stati una battaglia contro la neve, viste le abbondantissime nevicate che hanno colpito la zona. Anche per gli uomini di Kitzbühel, Daimler e Kahlbacher hanno aiutato con un Unimog e una fresa da neve. La neve è stata sgomberata appena in tempo per permettere al pubblico, agli organizzatori e agli sciatori di raggiungre e svolgere regolarmente le gare di sci dal 21 al 27 gennaio.

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VIABILITA' INVERNALE

Piste perfettamente innevate, strade perfettamente sgombre. Lillehammer sceglie le trasmissioni Allison

Massima durata e minimi costi di manutenzione: per lo sgombero della neve dalle strade cittadine, l'importante centro norvegese per gli sport invernali ha investito in una trasmissione completamente automatica Allison Serie 4000™. Dopo aver provato uno Scania G490 4x4 + 2 equipaggiato con una trasmissione completamente automatica Allison Serie 4000™, il responsabile della flotta di Lillehammer, Bjørnar Karlsen, ha capito che aveva trovato il mezzo ideale per lo sgombero della neve nel suo comune.

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"Per me, i vantaggi principali di una trasmissione Alllison sono la durata, l'affidabilità e i minimi costi di manutenzione", ha dichiarato Karlsen. "Senza trascurare le partenze dolci e l'accelerazione rapida con alimentazione continua alle ruote motrici, che rendono la guida sicura e piacevole". Grazie alle abbondanti precipitazioni nevose, la città è un importante centro per gli sport invernali. Ha infatti ospitato nel dicembre 2018 la Coppa del Mondo di Sci di Fondo, nel 1994 i Giochi Olimpici Invernali e quelli Olimpici Giovanili nel 2016.

Tuttavia il centro storico di Lillehammer è caratterizzato da strade strette e ripide, assai impegnative da tener sgombre dagli accumuli di neve. Il veicolo scelto è dotato di uno spazzaneve anteriore e di una seconda lama sottostante che puliscono perfettamente la superficie stradale. L'autocarro viene utilizzato anche per spargere il sale e per rimuovere la neve dalle strade del centro. Con colline ripide e ghiacciate che richiedono molte fermate e ripartenze, lo Scania a quattro ruote motrici con trasmissione Allison completamente automatica semplifica molto il lavoro. "Anche la manovrabilità a velocità bassissime è molto utile, poiché spesso guidiamo lentamente accanto alla pala gommata che carica la neve sul camion", ha detto Karlsen. Già in possesso di una spazzatrice stradale dotata di un Allison, il comune conosceva bene molti dei vantaggi della trasmissione completamente automatica. "Non abbiamo avuto alcun problema con la trasmissione, né con la spazzatrice stradale né con il nuovo spazzaneve", ha detto Karlsen. "Avendo cura della sola manutenzione programmata, gli Allison continuano a lavorare senza sosta". Come la neve, che almeno per ora, continua a cadere: senza sosta.

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PORTATTREZZI

Una macchina per tante soluzioni: gli enti pubblici italiani scelgono Venieri. Made in Italy da 70 anni

Nel 1980 VF Venieri S.p.A. inaugurò il nuovo stabilimento sviluppato su una superfice di 70.000 m 2 di cui 20.000 coperti. Tra le sue strutture, oltre agli uffici e allo stabilimento produttivo, vi sono il reparto ricambi, il campo prove e l'anello di collaudo nel quale è inserita una pista di velocità 1 di circa 2 km. Da allora, grazie alla fiducia accordata all'azienda da parte delle municipalità, sono state alcune migliaia le macchine prodotte per il settore enti pubblici e per le grandi imprese. Evidenziamo due delle ultime consegne effettuate durante il mese di dicembre 2018 a comuni italiani, rispettivamente in Abruzzo e in Piemonte. Alla presenza del sindaco, della giunta comunale e degli operatori, è stata consegnata al Comune Montano di Castiglione Messer Marino, in provincia di Chieti, una nuova terna artico2 lata VF 8.23F. Il comune, che nel punto più alto del manutenzioni stradali, per interventi territorio raggiunge 1.415 m s.l.m., di protezione civile, per la pulizia dei con l'acquisto di questa terna VF fossi e il mantenimento delle strade Venieri si è dotato di un vero e pro- municipali e delle sue frazioni montaprio mezzo multifunzionale che può ne, come anche per la manutenzione essere utilizzato in modo versatile dell'acquedotto. Con questo acquisto durante i mesi invernali per la pulizia il comune ha inserito nel proprio del manto stradale innevato e duran- parco mezzi la cosiddetta macchina te i mesi primaverili ed estivi per le "4 stagioni".

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La terna VF 8.23F si inserisce nell'ampia gamma delle terne VF Venieri (4 modelli), e 16 modelli di pale gommate. La macchina consegnata è attrezzata 1. Stabilimento VF Venieri 2. Mantenimento della viabilità cittadina in un comune della Valle d'Aosta

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di attacco rapido anteriore, braccio decespugliatore anteriore, forche, set catene da neve e predisposizioni elettroidrauliche utili per qualsiasi tipo di altre attrezzature. Inoltre è stato applicato, adattato e omologato il vecchio vomere da neve di proprietà del comune già in utilizzo sulla vecchia terna Venieri del 1998, consentendo così un risparmio di investimento per le casse comunali. Le Venieri non sono semplici terne, bensì vere e proprie macchine multifunzione, versatili e produttive: costituiscono infatti il perfetto mix tra un escavatore e una pala gommata, e si caratterizzano per la possibilità di 3. Fornitura di 11 terne Venieri alla Protezione Civile della Basilicata 4. Lavori di scavo perfettamente allineati a filo muro 5. Terna Venieri Avio dell'Aeronautica Militare con fresa da neve 6. Terna a 4 ruote sterzanti al lavoro in un porto 7. Terna VF 8.23F con decespugliatore anteriore nel Comune di Castiglione Messer 5 Marino (CH)

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applicare sia frontalmente che nel retro varie tipologie di attrezzature. Non esistono limiti agli allestimenti installabili: la polivalenza di queste terne deriva dalla possibilità di configurare la macchina con infinite combinazioni di impianti idraulici per assicurare qualsiasi esigenza lavorativa. Una caratteristica essenziale delle terne VF Venieri è quella di aver adottato da sempre la trasmissione idrostatica. Questo tipo di trasmissione è l'unica che consente l'ideale utilizzo delle attrezzature idrauliche come i bracci decespugliatori, lame e vomeri da neve, frese stradali, turbine neve e benne spazzatrici... In parole semplici significa poter avanzare lentamente regolando a piacere

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la velocità, pur mantenendo alto il numero dei giri del motore, indispensabili per sfruttare al meglio l'attrezzatura con il 100% di qualità del lavoro, cosa che la maggior parte delle terne sul mercato non possono permettersi di fare. La seconda consegna di dicembre è sempre stata effettuata in un'area montana, in questo caso in Piemonte, nel Comune di Giaveno (TO), facente parte dell'Area Metropolitana di Torino. Anche in questo caso si è trattato di una terna idrostatica, modello superiore, VF 10.33C a 4 ruote sterzanti super accessoriata, con attacco rapido anteriore, forche, benna mordente 4:1. La sorella maggiore Venieri ha preso il posto di una vecchia terna a telaio rigido a 2 ruote sterzanti di altra marca. 8. Consegna terna 4 ruote sterzanti VF 10.33C al Comune di Giaveno (TO) 9. Fornitura Terne Avio trasportabili all'Aeronautica Militare 10. Pulizia del verde del territorio comunale 11. Terna Venieri con vomere

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VF Venieri, che nel 2018 ha festeggiato i 70 anni di storia, con la propria gamma di pale e terne, è il principale partner dei comuni italiani, nonchÊ di Anas, Autostrade per l'Italia, Esercito Ita liano (Aeronautica & Marina Mi litare), Protezione Civile, Vigili del Fuoco, comunità Europea e numerosissimi enti e amministrazioni pubbliche.


ATTREZZATURE

Supersoil - dagli arbusti alle frane: la macchina che risolve i problemi

Supersoil trincia e fresa qualsiasi terreno. E oggi è al lavoro per far tornare alla vita il fondovalle svizzero, colpito da una grave frana nel 2017. Siamo in Svizzera, nel Canton Ticino. E' il 23 agosto 2017. Tre milioni di metri cubi di roccia si staccano dal Pizzo Cengalo e colpiscono il ghiacciaio sottostante: in pochi istanti, la frana polverizza il ghiaccio e crea una massa che corre verso valle, raccogliendo rocce e pietre e terminando la sua corsa nel fondo della Val Bondasca, colpendo l'abitato di Bondo. Otto morti, mai ritrovati, e 35 milioni di euro di danni per l'abitato e i terreni. Una tragedia umana e una ferita

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profonda del territorio, invaso da migliaia di metri cubi di materiale franoso. In queste condizioni non era più possibile coltivare la terra, attività essenziale per il ripristino della vita e dell'economia nella valle. "Bisognava intervenire. E avere a disposizione mezzi di qualità, affidabili e di alta tecnologia" dice Joachim Flura, al lavoro nella valle per rimuovere il materiale e rendere il terreno nuovamente idoneo. Agganciata al suo trattore Fendt 936 c'è Seppi Supersoil che ha il compito di trasformare 4 ettari di terreno ricoperto di rocce in un luogo nuovo, con un bilancio idrico corretto, pronto ad accogliere uno strato di humus e tornare a ospitare prati e coltivazioni.

Un compito che Supersoil esegue egregiamente. Le rocce di granito trascinate a valle dalla frana sono progressivamente ridotte in pezzi piccoli: "In una prima fase, fino a un massimo di 4 o 5 cm, dai 20 iniziali. A queste dimensioni, possiamo dire che il nostro problema comincia a essere risolto" afferma Flura. Nessun ostacolo ferma il lavoro di Supersoil, che può spingersi ben oltre: massi con una dimensione di 40 cm possono essere facilmente ridotti in terriccio fine, grazie alla fresa realizzata in materiali antiusura, al telaio con piastre intercambiabili e al rotore di nuova generazione dotato degli utensili Super Mono Protect e Super Mono Extreme con inserti in carburo di tungsteno e acciai speciali al altissima resistenza. Non solo: in condizioni così difficili, come il lavoro su terreno di risulta derivante da frana, Supersoil lavora con sicurezza, grazie al sistema di allineamento ADAM™, che modula la presa di forza in vari sensi, rendendo così la macchina particolarmente agile. ADAM™ permette l'inclinazione idraulica della trinciatrice mantenendo invariati gli angoli del cardano, per un adattamento ideale al terreno. In questo modo, cardano e presa di forza del trattore sono preservati dalle sollecitazioni causate dalle irregolarità del terreno, anche molto marcate, come in questo caso. "Dopo la ricopertura con humus,

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passeremo nuovamente con Supersoil per sminuzzare e amalgamare il terreno, completando il lavoro. Dopo tre mesi di utilizzo intenso della macchina, sono rimasto colpito da quanto poco l'usura abbia intaccato i componenti. E ogni volta che abbiamo dovuto fare la sostituzione di un utensile, abbiamo rilevato una facilità di intervento davvero sorprendente. Lavoro con Seppi da oltre 10 anni e devo dire che non solo ho sempre trovato la massima qualità e affidabilità, ma anche che, ogni volta che mi sono rivolto all'azienda per esporre esigenze, ho trovato una grandissima capacità di ascolto e comprensione. Una capacità che è stata spesso tradotta in innovazioni applicate alle macchine: potenti, affidabili e versatili. Qui siamo una piccola regione: per noi è essenziale avere a disposizione una macchina al top, dotata della migliore multifunzionalità sul mercato. Oggi Seppi è qui per risolvere un grave problema: e lo fa con la stessa facilità con la quale ci aiuta, tutto l'anno. a

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gestire efficacemente la trinciatura dell'erba e degli arbusti, la fresatura di ceppaie e legno fino alla frantumazione dei sassi e del terreno" conclude Flura.

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ECOLOGIA

Monitorare il benzene ed altri composti organici volatili dannosi per la salute umana PyxisGC BTEX

Il benzene è un composto organico volatile diffusamente presente, la cui principale sorgente nell'aria esterna è costituita dalla benzina per autoveicoli. Negli ambienti indoor il benzene può essere emesso dal fumo di sigaretta e da vari prodotti eventualmente contaminati (colle, adesivi, solventi, vernici...). Importanti concentrazioni di benzene sono riscontrabili in particolare nei periodi immediatamente successivi alla posa dei vari materiali. Un'errata collocazione delle prese d'aria in prossimità di aree ad elevato inquinamento (vie ad alto traffico, parcheggio sotterraneo, autofficina...) può determinare una importante penetrazione di benzene dall'esterno. Il benzene è un riconosciuto agente cancerogeno per l'uomo, potendo causare, in particolare, leucemie. E' stato ipotizzato che l'inquinamento indoor da benzene possa costituire un significativo rischio cancerogeno per i soggetti che trascorrono molto tempo in ambienti confinati, anche se l'insufficiente caratterizzazione di tale inquinamento rende questa valutazione non ancora conclusiva (fonte: Ministero della Salute, Direzione generale della prevenzione sanitaria http://www.salute.gov.it/imgs/C_ 17_opuscoliPoster_283_ulterioriallegati_ulterioreallegato_6_alleg.pdf). 32

Risulta quindi necessario monitorare il benzene e gli altri composti aromatici (BTEX - Toluene, Etilbenzene, Xilene) sia negli ambienti indoor che outdoor, al fine di preservare la salute umana. Nei laboratori della Rete Alta Tecnologia dell'Emilia Romagna, coordinata da Aster, è stato creato uno strumento innovativo e compatto per il monitoraggio della qualità dell'aria, prodotto dall'azienda bolognese Pollution Analytical Equipment. Uno strumento, PyxisGC BTEX, per rilevare la presenza di benzene nell'aria anche a bassissime concentrazioni, con un sensore grande quanto una moneta da due euro, che funziona con pochissima energia e occupa complessivamente lo spazio di una scatola di biscotti. La principale innovazione rispetto all'attuale monitoraggio dei Composti Organici Volatili (VOC) aromatici è l'assenza di bombole di Carrier Gas per effettuare i cicli di analisi poiché utilizza Aria Ambiente. Le nuove lampade PID a lunga durata consentono inoltre periodi di funzionamento esenti da manutenzione fino a 1 anno. PyxisGC BTEX può essere posizionato in ambienti indoor e outdoor, in base all'esigenza; è leggero e compatto, quindi può essere trasportato e

ricollocato agevolmente: infatti può essere posizionato su un palo oppure appeso ad un muro. Infine PyxisGC BTEX è dotato di un software Cloud per il monitoraggio e la gestione dei dati acquisiti. Il software Pollution Guardian immagazzina e archivia automaticamente i dati delle analisi, permette la visualizzazione dei dati in tempo reale e la visualizzazione dello storico dei dati (con la possibilità di creare tabelle, grafici ed altre analisi statistiche). Pollution Guardian permette inoltre di impostare allarmi, definibili dall'utente, sui dati raccolti e di inviare notifiche via SMS o e-mail oppure notifiche push su smartphone grazie alla APP dedicata. Effettuare l'accesso remoto per la diagnosi di PyxisGC BTEX non sarà più un problema, poichè il software Cloud facilita questa operazione.

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TRATTORI

John Deere sviluppa GridCON, il primo trattore elettrico alimentato via cavo

John Deere ha sviluppato un trattore elettrico alimentato a cavo in grado di sviluppare una potenza di 400 cavalli. Il progetto di ricerca GridCON e il trattore rappresentano il risultato dei continui sforzi dell'azienda sul fronte dell'elettrificazione delle macchine per l'agricoltura, mirati ad offrire alle aziende agricole nuove opportunità per produrre e utilizzare la propria energia. In quest'ottica John Deere aveva presentato nel 2016 il primo trattore full electric sotto la denominazione SESAM (Sustainable Energy Supply for Agricultural Machinery). Il trattore GridCON ha un aspetto molto diverso rispetto al suo predecessore, in quanto è privo di cabina e non alloggia alcun pacco batterie sotto il cofano. GridCON è infatti il primo veicolo

completamente elettrico alimentato permanentemente via cavo e in grado di operare in campo in modo totalmente autonomo. GridCON in particolare utilizza una connessione elettrica via cavo da bordo campo al trattore, che trasferisce continuativamente energia elettrica a una potenza di oltre 300 kW. Un tamburo installato sul la macchina può alloggiare fino a 1.000 metri di cavo, la cui lun ghezza può essere ulteriormente aumentata ove necessario. Una volta in campo, il cavo viene srotolato e riavvolto da un braccio robotizzato in modo da assicurare un funziona mento senza attrito e con limitate sollecitazioni meccaniche. Eventuali collisioni o interferenze fra il trattore e

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il cavo vengono prevenute da un sistema di guida intelligente. Una volta al lavoro, il trattore segue una griglia predefinita in modalità completamente automatica a velocità fino a 20 km/h. Il veicolo può anche essere guidato manualmente utilizzando un telecomando, soluzione che risulta particolarmente utile quando, ad esempio, il trattore è in fase di manovra per iniziare il lavoro a bordo campo. Il sistema richiede una fonte di alimentazione elettrica da 2,5 kV a corrente alternata, mentre il trattore GridCON utilizza un bus da 700 V in corrente continua per alimentare i sistemi di bordo e le eventuali attrezzature. La macchina usufruisce di un sistema di raffreddamento appositamente sviluppato per applicazioni elettriche off-road, mentre l'efficienza totale del sistema di trazione si colloca intorno all'85 per cento. Il peso a vuoto del prototipo di trattore GridCON comprensivo di tamburo portacavo e braccio robotizzato è di circa 8,5 tonnellate, equivalente all'incirca a quello di un trattore John Deere 6195R convenzionale ma con il doppio della potenza. I progettisti John Deere sono attualmente impegnati in un'ulteriore riduzione del peso di almeno una tonnellata. Oltre ad un rapporto peso/potenza particolarmente favorevole, GridCON offre il duplice vantaggio di un funzionamento silenzioso e di una totale assenza di emissioni. GridCON presenta inoltre costi di produzione e operativi inferiori di circa il 50% rispetto ai trattori alimentati a batteria. GridCON è un progetto congiunto di John Deere, Università di Kaisers lautern e BAUM Consult GmbH, ed è finanziato dal Ministero federale dell'Economia e dell'Energia e gestito dal German Aerospace Centre eV (DLR) di Colonia. 33


TRASPORTI

Dotto Trains anche a San Marino GIORGIA MARCHELLI

La Repubblica di San Marino è la più antica del mondo: un piccolo Stato da 61 km2 di superficie, indipendente da oltre 1.700 anni, una popolazione che si è dimostrata nella storia saggia ed appagata della propria estensione territoriale. Risale al 301 d.C. la fondazione della piccola comunità, dove poi si è sviluppato uno stato sovrano, l'unica Città - Stato che sussiste, rappresentando una tappa importante dello sviluppo dei modelli democratici in Europa ed in tutto il mondo, ad oggi membro del Consiglio d'Europa e delle Nazioni Unite, ma ancora molto legato alle proprie origini e tradizioni. Dal 2008 i centri storici di San Marino, circondato da mura medievali arroccate sul Monte Titano a 750 m s.l.m., e di Borgo Maggiore, sono riconosciuti fra i siti Patrimonio dell'Umanità. Per bellezza e interesse storico - culturale la piccola Repubblica ha sempre attirato tantissimi visitatori; entrando a far parte dei siti Unesco il turismo si è sviluppato esponenzial34

mente, facendo sì che la popolazione abbia aumentato in diversi modi le offerte da proporre per far godere al meglio il proprio territorio. Dal 2012 esiste un ormai fondamentale servizio di trenino turistico su gomma che permette di visitare tutto il centro storico, dalle pendici all'ingresso delle mura - poi solo pedonali, e Borgo Maggiore (513 m s.l.m). E' stato creato da Elia's Tour S.r.l. dei fratelli Benedettini che esercita nel settore autolinee e noleggio pullman dal 2000, e svolge le attività di trasporto scolastico e bus operator, disponendo di autobus, minibus e taxi di recente immatricolazione, quindi con un occhio di riguardo all'ambiente. Il By Train San Marino non crea solamente un nuovo servizio per i turisti, ma rievoca in Repubblica qualcosa che è esistito nel passato ed è rimasto nel cuore dei sammarinesi: la linea ferroviaria Rimini - San Marino, attiva dal 1928 e distrutta dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale nel 1944, considerata un gioiello dell'ingegneria civile con diciassette gal-

lerie, tre ponti, tre viadotti, un cavalcavia ed un sottopasso, le cui gallerie in territorio neutrale ospitarono gran parte degli oltre 100.000 rifugiati e divennero una vera e propria casa durante la guerra. Il nuovo trenino non sfrutta più i binari, ma circola su ruote su parte del vecchio tracciato fra San Marino e Borgo Maggiore, avendo tutte le omologazioni necessarie per la circolazione stradale. Non modifica il paesaggio, ma anzi ne fa apprezzare dei tratti diversamente non percorribili, in particolar modo nel passaggio delle gallerie. Per il servizio è stato scelto un trenino di Dotto Trains di Castelfranco Veneto (TV), maggior azienda produttrice di questi mezzi a livello mondiale, considerati da ogni cliente i migliori, più affidabili e che danno grande soddisfazione e ottima resa. Infatti l'anno successivo, visto il successo di By Train San Marino, al primo mezzo ne è seguito un secondo praticamente identico, e altri se ne aggiungeranno in futuro. I trenini scelti sono dei Dotto Trains Sirius Euro 5 con telaio a struttura portante in profilato d'acciaio, carrozzeria in vetroresina rinforzata e colori incorporati a gelcoat, in questo caso bianchi e azzurri come la bandiera di San Marino. La locomotiva, dotata di 2 sedili imbottiti, molleggiati e regolabili, monta un motore VM diesel Euro 5 a 4 cilindri con cilindrata 2.970 cc, 101 HP (SAE) a 3.000 giri/min, coppia massima 340 Nm a 1.400 giri/min. Il cambio è meccanico a 6 rapporti + retromarcia, con trasmissione meccanica sull'asse posteriore con riduttori epicicloidali ai mozzi ruota. Le sospensioni anteriori sono a balestra parabolica, mentre quelle posteriori sono pneumatiche con ammortizzatori idraulici. I freni sono idraulici a disco anteriore e tamburo posteriore con servofreno a depressione, e di stazionamento meccani-

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co. C'è un convertitore idraulico pneumatico per il comando freni carrozze ed un circuito pneumatico per la frenatura delle carrozze. Lo sterzo è idraulico servoassistito. Entrambi i convogli montano praticamente sempre sino ad un massimo di 3 carrozze contemporaneamente, che si possono facilmente togliere. Ogni carrozza trasporta 20 passeggeri. La terza carrozza in coda è munita di pedana per portatore di handicap: qualora ne venga utilizzato lo spazio predisposto dall'utente diversamente abile e il suo accompagnatore, la capienza si riduce a 13 posti. Pur essendo 2x4 i Sirius Dotto Trains, ben bilanciati, affrontano agevolmente a pieno carico pendenze che raggiungono il 13% su pavé, per i dislivelli da affrontare anche all'interno delle gallerie. Il viaggio è unico grazie alla speciale audioguida in dotazione al By Train San Marino, il prodotto dell'interazione fra le idee di Elia's Tour S.r.l., la tecnologia di B&B Elettronica S.r.l. di Modena e la disponibilità di Dotto Trains di Castelfranco Veneto. L'audioguida dispone di un sofisticato impianto wireless che permette la narrazione durante il tragitto in contemporanea in 5 lingue diverse. A seconda della necessità è possibile predisporre la spiegazione in una lingua sul canale in filodiffusione nelle casse dei vagoni (in genere si sceglie la lingua più parlata dalla clientela della corsa in essere) e trasmettere le altre 6 lingue, sempre via radio, ad appositi ricevitori con cuffietta monouso di cui i clienti vengono dotati prima della partenza e sui quali possono selezionare la lingua preferita per l'ascolto. I circa 30 minuti di descrizione permettono al turista di ricevere informazioni generali sulla Repubblica di San

Marino, spaziando dalla sua storia alla spiegazione dei siti che si stanno visitando, senza tralasciare le curiosità ed i valori che la località è riuscita a tramandare. Per chi arriva a San Marino il giro con il trenino unito all'ascolto della narrazione è un ottimo strumento per interpretare al meglio il contesto in cui si ha intenzione di effettuare la visita, ottimizzandone i tempi e agevolandone gli spostamenti fra i diversi siti in pendenza. Il servizio By Train San Marino è attivo durante il periodo estivo con un tragitto che dura circa 40 minuti in salita e/o discesa. Il percorso, che

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può essere effettuato altrimenti a piedi o con la funivia di Borgo Maggiore, offre l'occasione di transitare per luoghi diversamente non visitabili. Viene utilizzato da privati o da gruppi che possono prenotare anche per qualsiasi periodo dell'anno. Visto l'incredibile successo dell'iniziativa - in circa sei anni quasi un milione di persone trasportate - e date le nuove offerte di San Marino, da quest'inverno è stato creato anche il servizio Trenino Polar Express, per i turisti che durante le feste di dicembre e gennaio hanno voluto visitare il mercatino di Natale, il Presepe, il bosco e il Dôme delle emozioni.

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PORTATTREZZI

MultiOne 8.5S: più potenza, meno emissioni

Nell'ampia gamma di macchine MultiOne la serie 8 è senza dubbio la più richiesta. Oggi l'offerta è stata incrementata: ai clienti che chiedono una motorizzazione diesel più potente e a basse emissioni, MultiOne offre la nuova 8.5S. La 8.5S è infatti la naturale evoluzione della serie 8: le straordinarie prestazioni della 8.4 sono ora aumentate grazie all'utilizzo del motore Kholer KDI 1903. Un turbo diesel 3 cilindri da 1.861 cc in grado di sviluppare 50 HP e ben 225 Nm a 1.500 giri/minuto.

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Un motore che non garantisce solo prestazioni maggiori ma anche emissioni e consumi ridotti. La 8.5S nasce, infatti, anche per rispettare la stringente normativa, in materia di emissioni di gas inquinanti, Stage IIIB (corrispondente al Tier 4 Final americano). Il non facile obiettivo è stato raggiunto grazie all'innovativo motore KDI progettato per garantire un'estrema affidabilità anche nelle condizioni di utilizzo più gravose e dotato di un sistema di ricircolo dei gas di scarico (EGR). La particolare conformazione

della camera di combustione e l'iniezione common rail ad alta pressione assicurano livelli di emissioni ampiamente al di sotto dei parametri fissati da UE e EPA. Questo si traduce nella possibilità di non dover installare il DPF con ovvio risparmio in termini di manutenzione. Manutenzione ridotta, minori consumi e aumento dei valori di potenza e di erogazione di coppia a basso numero di giri sono i benefici principali del motore Kholer che equipaggia la 8.5S. Benefici che, sicuramente, saranno apprezzati da quanti, come gli operatori degli enti locali o professionisti della manutenzione del verde urbano, hanno necessità di un mezzo di lavoro potente e affidabile ma con un occhio di riguardo ai consumi e all'inquinamento atmosferico. La nuova 8.5S è difatti la macchina ideale per utilizzare, ad esempio, i trinciaerba, i rasaerba e le cimatrici di dimensioni maggiori della serie MultiOne garantendo un'esecuzione del lavoro più veloce ed efficiente anche su grandi superfici, pur permettendo di operare in spazi angusti, tipici delle aree urbane, grazie alle dimensioni compatte e alla maneggevolezza della minipala MultiOne. La 8.5S può, come tutte le minipale MultiOne, essere equipaggiata con uno fra gli oltre cento accessori originali MultiOne che rendono, nei pochi secondi necessari per l'installazione,

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il portattrezzi pronto a tagliare l'erba, sfalciare, movimentare terra, tagliare e rimuovere tronchi, livellare il terreno, spazzare e rimuovere la neve dai marciapiedi. In particolare, per le attività di cura del verde pubblico, gli accessori MultiOne offrono soluzioni studiate per usi professionali, frutto di un'esperienza più che ventennale nel settore. Ad esempio, per un'operazione apparentemente semplice come lo sfalcio dell'erba, MultiOne offre diversi accessori che garantiscono una resa professionale contenendo tempo e costi. Si parte dalla falciatrice frontale, semplice ma funzionale, si passa al classico rasaerba, dotato di flottante e kit mulching, per arrivare al Tornado, brevetto esclusivo MultiOne, che unisce l'efficienza di un rasaerba con la capacità di raccogliere l'erba tagliata e scaricarla direttamente su camion o rimorchi, l'ideale per ridurre i tempi di lavoro, in piccole e grandi aree verdi. Per lo sfalcio di terreni incolti, banchine, argini di canali e in generale laddove sia necessario tagliare rovi e arbusti, MultiOne propone diversi tipi di trinciaerba: frontale (dotati del nuovo sistema Multifloat®), con braccio articolato, con traslatore. Questi sono in grado di offrire una soluzione efficiente ma economica per aree dove i pesanti mezzi tradizionali hanno difficoltà a lavorare. Ad esempio, con il trinciaerba frontale con sistema Multifloat®, la 8.5S diventa una macchina adatta al taglio d'erba di precisione ma anche per applicazioni più pesanti in ambito professionale: taglia efficacemente sia erba alta che piccoli cespugli. Il nuovo sistema flottante consente al trincia di muoversi liberamente in senso verticale e orizzontale. In questo modo il trincia frontale si muove indipendentemente dalla macchina per un taglio ancora più preciso.

Inoltre il rullo posteriore a tutta larghezza, regolabile in altezza, segue il contorno del terreno, consentendo alle lame di mantenere sempre l'altezza di taglio selezionata dall'operatore. Il rullo posteriore consente una maggiore stabilità e una minor resistenza all'avanzamento durante la fase di taglio. Il trinciaerba frontale MultiOne è dotato di un potente motore idraulico collegato direttamente all'albero porta-

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lame. Nessuna cinghia, nessuna catena, massima efficienza e riduzione della manutenzione. Questo è solo un esempio specifico di applicazione per la 8.5S ma, siamo sicuri, i professionisti del verde sapranno in breve tempo apprezzare le enormi potenzialità e comprendere come la nuova minipala MultiOne sia la scelta migliore per innumerevoli applicazioni.

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PREFABBRICATI

Containex realizza a Vienna un'aula esemplare per l'addestramento dei Vigili del Fuoco GIORGIA MARCHELLI

Il corpo dei Vigili del Fuoco in Austria, come in tutto il mondo, svolge un ruolo fondamentale per la salvaguardia e la salvezza di tutti, e si compone di personale fisso e di moltissimi volontari assolutamente qualificati e preparati. Nel Paese in mezzo alle Alpi, fra boschi, pascoli e abitazioni per lo più in legno sempre a rischio di incendi, le sedi dei pompieri sono innumerevoli, chiaramente però il maggior numero si trova a Vienna.

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In uno dei dislocamenti dei Vigili del Fuoco della capitale austriaca è stata da pochi mesi realizzata un'aula per l'addestramento, la formazione e l'aggiornamento degli addetti alle emergenze. La nuova struttura da 60 m² è una vera chicca estetica, con il suo grande frontale in vetro e il suo colore rosso acceso. E' stata realizzata con moduli abitativi dall'azienda austriaca Containex, specializzata nel fornire soluzioni di spazio pronte per l'uso, facili e veloci

da creare, personalizzabili in ogni caratteristica per essere confortevoli, funzionali e anche belle. L'aula è quindi composta da 3 moduli uniti fra loro, più un quarto separato da uno spazio all'aperto coperto da una struttura portante dotato di appendiabiti. I primi due moduli sono dedicati all'aula vera e propria, che accoglie circa 15 persone sedute, dotata di un grande tavolo, sedie, schermo, proiettore, lavagna... Subito accanto, il terzo modulo funge da ufficio, mentre, separatamente, il quarto ospita i tantissimi materiali in dotazione necessari per l'addestramento. Come in tutte le strutture realizzate in soluzioni abitative Containex, il sistema di climatizzazione ed il moderno isolamento termico, combinato con componenti che garantiscono la massima protezione antincendio, assicurano inoltre un maggior fattore di benessere.

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