Numero 23 | Anno III° | Giugno 2013 | www.bergamosostenibile.com
PERIODICO D’INFORMAZIONE CULTURALE SUGLI STILI DI VITA E D’IMPRESA SOSTENIBILI
Giugno
Bergamo in festival Dal 24 al 26 maggio l’ambiente... fa centro Arte, musica e incontri sul Sentierone e in Città Alta
Cittadinanza Sostenibile di Diego Moratti Di primo acchito viene da dire che quello di cittadinanza sostenibile è un concetto molto vicino a quello di “politica”, intesa come costruzione della città, come partecipazione alla realizzazione di una società che cerchi di contemperare le esigenze di ciascuno con il bene più generale della società tutta. Ma siamo in un tempo in cui la politica sembra aver poco a che fare con le esigenze dei cittadini e al contrario è vista e vissuta come ostacolo, come l’opposto della società civile; nel momento storico in cui viviamo sembra che la politica, i politici e lo Stato siano più un avversario da segue a pagina 2 Turismo
Viaggiare 2.0
Eco dalla Regione
Eco dal Mondo
Ambiente
BMW
Germania
Claudia Terzi alla Regione
Active Hybrid 3 provata per voi
Rinnovabili vs fossili: 1-0
Pagina 4 Società
Scarpette rosse
Turismo consapevole ) Quei viaggi che diventano green ) Il Nuovo Ostello di Bergamo ) Couchsurfing da un divano all’altro ) Giovani tra montagna e cielo
Mobilità
)
L’arte di fermare la violenza Pagina 36
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Editoriale
Segue dalla prima pagina contrastare piuttosto che la modalità attraverso cui noi cittadini partecipiamo alla costruzione della società. È deprimente (e preoccupante) vedere che la quasi totalità degli stessi partiti o movimenti -in parlamento o fuori da esso, nei governi regionali o locali, nelle fila della maggioranza o dai banchi delle opposizioni- accusi la politica di essere distante dai cittadini, quando quegli stessi partiti o movimenti dovrebbero essere il nostro mezzo per “fare” politica. In questo quadro allora meglio lasciare sullo sfondo l’idea della politica in prima linea e lasciare che ognuno di noi trovi (o non trovi) tra gli attori in campo, quale sia il miglior interprete delle proprie aspettative. Ma in questo quadro, la distanza dei cittadini dalla politica dovrebbe indurre allo stesso ragionamento. Non è comodo in fondo per noi società civile accusare i politici e lo Stato di ciò che non funziona? Non è forse troppo facile (e alla fine controproducente) demandare ad altri la responsabilità di ciò che non condividiamo? Il significato di cittadinanza sostenibile assume così un senso meno vago ed etereo, perché togliendo l’alibi della politica “lontana” interroga personalmente noi stessi e connota direttamente ciò che noi facciamo quotidianamente, i nostri comportamenti e le nostre singole scelte. Sicuramente se abbiamo delegato ad altri la costruzione e la gestione della società in cui noi viviamo, l’errore è stato anche nostro, perché qualcosa in questa delega non ha funzionato oppure più semplicemente non si è condiviso e controllato abba-
“Una rete nata non solo per raccordare ma per creare occasioni di confronto e stimolo reciproco, una rete che faccia sentire ciascun nodo come parte di un tutto, di un unico obiettivo, di una società comune” stanza il loro operato, né si è agito di conseguenza per limitare o contrastare certi effetti perversi. Il richiamo e l’ambizione di una cittadinanza sostenibile dev’essere allora quello di partecipare come cittadino attivo, consapevole, responsabile a una società che riteniamo essere sostenibile, ossia una società che sia meritevole di essere sostenuta, partecipata, che racchiuda in sé principi e valori condivisibili, per noi ma anche per una più ampia maggioranza di persone, comprese le generazioni future, perché il concetto di sostenibilità nasce proprio dalla consapevolezza che non è possibile sfrut-
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Periodico d’informazione culturale sugli stili di vita e d’impresa sostenibili Registrazione: Tribunale di Bergamo N. 25/10 del 04/10/2010 Registro stampa periodici Chiuso in redazione 20 Maggio 2013
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tare egoisticamente ogni risorsa senza compromettere le aspettative di una qualità di vita auspicabile anche per altri (e futuri) abitanti di questo pianeta. A Bergamo alcuni anni fa è nata una rete che si richiama proprio ai due termini di Cittadinanza Sostenibile. Come si legge sul sito www.cittadinanzasostenibile.it la rete di CS è aperta a chi (associazioni o singoli) voglia impegnarsi in azioni di promozione e diffusione di pratiche di consumo critico, economia solidale ed ecocompatibile, stili di vita più consapevoli e responsabili nei confronti delle persone e
dell’ambiente che ci circonda. È una rete di cui fanno parte già numerose realtà del territorio, spesso molto differenti tra loro per organizzazione e tipologia, (associazioni, cooperative, privati, realtà culturali o di volontariato, etc) che si sono unite in virtù del comune denominatore di essere attive nell’organizzazione di eventi a tema, incontri di riflessione e approfondimento o di essere per natura impegnate nel promuovere una società e un’economia all’insegna dell’equità e della sostenibilità non solo ambientale. Sganciata -per quanto possibile- dalla politica “di prima linea”, tale rete ha
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l’ambizione di mettere in comunicazione e relazione proficua le tante realtà esistenti che già operano in questo ambito, cercando di fare sinergia e condividere sforzi e risorse, sempre più scarse. Alcuni giorni fa queste realtà si sono confrontate sul senso che questa rete in espansione sta assumendo: racchiuso nel nome di Cittadinanza Sostenibile ci può stare tutto un mondo, una varietà di significati che rimanda alla personale concezione di cosa significhi essere cittadino e di cosa sia la sostenibilità. Lavoro, ambiente, responsabilità, economia solidale, stili di vita, formazione, cittadinanza attiva, sensibilizzazione, consumo critico, laboratorio di cittadinanza, capacità di futuro, condivisione: la definizione è ancora aperta e forse al momento questo è il valore aggiunto della rete che aspetta il contributo di chi voglia prenderne parte. Una rete nata non solo per raccordare ma per creare occasioni di confronto e stimolo reciproco, una rete che faccia sentire ciascun nodo come parte di un tutto, di un unico obiettivo, di una società comune. Essere parte di uno stesso sforzo, di una stessa intenzione, riconoscersi in alcuni valori di fondo per tendere a obiettivi condivisi e mettere in atto azioni, anche piccole ma concrete e conseguenti ai propri valori e ideali: sembrerebbe la definizione di ciò che dovrebbe essere la politica. Ma appurato che il sistema di delega di questi tempi ha parecchie controindicazioni, meglio che sia la definizione di una cittadinanza sostenibile. Diego Moratti
Hanno collaborato a questo numero: Alice Motti - Giornalista Alessandra Loche - Giornalista Mara d’Arcangelo - Giornalista Arianna Corti - Giornalista Elisa Troiani - Lingue e Letterature Straniere Maria Imparato - Giornalista Gabriele Palamara - Giornalista Rossana Madaschi - Nutrizionista Erica Balduzzi - Lingue e Letterature Straniere Enrico Ubiali - Scienze Economiche Lara Abrati - comunicazione enogastronomica Claudia Proserpio - Psicologa clinica Luciano Valle - CEA Roberta Lilliu - Storica dell’arte Onofrio Oscar Zirafi - Scienze della Comunicazione Chiara Moratti - Storica dell’arte Fiammetta Cappellini - Volontaria AVSI Marcelo Padin - Giornalista Giuseppe Purcaro - Giornalista Elena Paganelli - Scienze della Comunicazione
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Sommario Attualità Eco dalla Regione 4. Una ventata d’aria “green”. Claudia Terzi da sindaco di Dalmine alla Regione Lombardia Attualità 6. Il futuro della città. Cittadini e partiti ne discutono insieme 7. Salvaguardare le foreste urbane per migliorare la vita nelle città 9. Aspan: pane bergamasco 2.0. Crescono numeri e apprezzamento 10. La sfida: Bergamo primo capoluogo “riciclone” 10. Aiuole in fiore...di campo Comuni Virtuosi 12. Gorle Smart City: Azioni concrete per promuovere una coscienza civica ed ecologica 13. Con la primavera sbocciano gli Orti Sociali di Ponte San Pietro SPECIALE FESTIVAL DELL’AMBIENTE 14. Al via la seconda edizione del Festival dell'Ambiente 16. iSchool dà voce al talento 17. Perché comprare quando si può noleggiare? Gli oggetti li trovi on line su Locloc.it 18. 24 ore di quotidianità ad Haiti 19. Scame Parre spa: connettori e stazioni di ricarica per auto elettriche 20. Cometti: l’arte di lavorare il legno da tre generazioni 21. Omd home solutions: “curare” la dispersione energetica si può 22. B-Life: la seconda vita di toner e cartucce 23. Ritorno al Futuro. Scooter ibridi e bici elettriche: Motorama bike goes green 24. Grafinvest. Strumenti di comunicazione in armonia con la natura
Green Economy Ecologia & Imprese 26. La solidarietà a km zero MOBILITà 28. BMW Active Hybrid 3. L’evoluzione di 40 anni di ricerca Eco dal Mondo 30. Alla Germania il record di produzione di energia pulita 31. Scube Park Columbia: turismo a cubetti
Stili di vita e d’impresa Società 32. La città ideale di Luigi Lo Cascio 34. In piazza la genuinità con i prodotti che profumano di rispetto (e giustizia) 35. Ma come ti vesti? 36. Scarpette rosse per fermare la violenza sulle donne 37. Fiocco “verde” per la nascita della Fima Turismo 38. Turismo consapevole. Differenziare per scegliere meglio 39. Quei viaggi che diventano green 40. Il Nuovo Ostello di Bergamo 41. Viaggiare2.0. Saltando da un divano all’altro 42. Giovani vacanze tra montagna e cielo Ambiente 44. Delfini. Campioni del mare a 40 km all’ora 45. Un Mediterraneo di qualità Salute & Benessere 46. Freschi germogli. Uno scrigno di salute a tavola 48. Loreto Carni. L’artigianalità in famiglia Alimentazione 50. Susine. Frutti regali / Sedano. Tra credenze e realtà 51. Sedanorapa brasato al limone / Palline sedano e gorgonzola su letto di foglie Storia & Personaggi 52. Da James Lovelock continua la riflessione sul tema dell’agricoltura 53. Speciale estate 2013. Il viaggio dei sensi Calendario appuntamenti
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Eco dalla Regione
Una ventata d’aria “green” Claudia Terzi da sindaco di Dalmine a
BergamoSOStenibile ha incontrato la giovane neo assessore regionale all’amb Dal 23 al 26 maggio l’Expo Scuolambiente in Città Alta, in concomitanza con Coda alta, portamento fiero, sguardo schietto. Si presenta così Claudia Terzi, neo assessore regionale all'Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile. Ci riceve nel Municipio di Dalmine, ancora per poco sua dimora “pubblica”: dovrà infatti lasciare l'incarico di Sindaco entro fine mese, a causa dell'incompatibilità di cariche stabilita dal regolamento della Regione Lombardia. La nostra chiacchierata spazia dalle donne in carriera e la vita da militante leghista, alle questioni spinose come la BreBe-
“Ci vuole più interazione con i singoli territori locali. Basta, quindi, con una Milano lontana: la Regione deve collaborare con i territori e personalmente mi impegnerò perché questo avvenga” Mi, l'aeroporto di Orio al Serio e l'Expo 2015. Occhi azzurrissimi accompagnano le parole pronunciate con fermezza e convinzione, mentre il ritmo delle risposte, sempre incalzante, viene smorzato solo dal fruscio delle perle, con cui giocherella la mano impaziente. Partiamo da questo nuovo ruolo che rivesti (il “tu” ci è stato scherzosamente imposto). Come mai il salto sindacoassessore? Bisognerebbe chiederlo al presidente Maroni, è lui che mi ha chiamata. Sicuramente c'è una volontà di garantire una competenza adeguata all'interno della nuova Giunta e il fatto di avere un'esperienza pluriennale come Sindaco di un Comune impegnativo quale Dalmine è un valore aggiunto molto importante. Non a caso molti degli assessori scelti hanno ricoperto cariche politiche e amministrative di rilievo a livello locale. Detto questo,
per me si tratta di un ruolo nuovo e di una sfida avvincente. Sono l'unica esponente bergamasca nella Giunta e questo incarico rappresenta un segno di stima nei miei confronti, ma anche un premio per “l'Amministrazione Dalmine”. Laureata in legge, avvocato, divieni sindaco nel 2009. Raccontaci un po' la tua storia politica. Innanzitutto sono militante nella Lega dal '99. Anche se il mio interesse verso le idee rappresentate dal partito nasce molto prima: a 14 anni durante una vacanza-studio in Germania rimasi folgorata dal concetto di federalismo, lì già storicamente consolidato. Pensai che sarebbe stato bello riprodurre il modello tedesco in Italia, quindi naturalmente trovai nella
Lega quella forza politica che teorizzava le mie convinzioni. Durante l'ultimo anno di università -che coincideva con le elezioni del 2004- mi son data da fare con volantinaggi e militanza tout-court all'interno del partito. Ho sempre pensato che nella vita bisogna impegnarsi e tentare, se si vuole raggiungere qualche obiettivo. Con questo spirito nel 2004 sono diventata consigliere di minoranza a Dalmine e, nel
2009, sindaco. Devo dire che quella di sindaco è l'esperienza più bella che un politico possa fare, perché ti permette di fare qualcosa di concreto per il tuo territorio e per le persone che conosci da sempre: è il modo più bello di passare dalla semplice lamentela all'azione. Giovane e donna, in una posizione politicamente e professionalmente rilevante, una rarità in Italia: quali i compromessi e quali i miti da sfatare? Vorrei premettere che io mi schiero assolutamente contro le quote rosa: non mi sento una minoranza etnica da tutelare. Penso che donne e uomini siano molto diversi, per questo anche il concetto di parità per me è tutto da rivedere: ognuno ha le sue peculiarità, ma donne e uomini hanno le stesse possibili-
tà di fare carriera oggi. È solo una questione di scelte e compromessi. Per quanto mi riguarda, lavorare in politica è dura: quando lavori 12 ore al giorno è impensabile immaginare di poter avere una famiglia, però si tratta sempre di priorità e scelte, prese consapevolmente. Mia madre ha sempre lavorato e ha comunque tirato su due figli: occorre organizzazione e forse diminuire le pretese. È anche vero che i tempi sono cambiati: rispetto a 50 anni fa i ruoli nella famiglia non sono più così standardizzati. Me ne accorgo sempre più spesso quando celebro i matrimoni qui in Municipio. Spesso mi piace sottolineare il concetto di reciprocità, ma sono le stesse neospose a dirmi che i loro compagni già si occupano delle faccende domestiche quindi, voglio dire, la mentalità sta cambiando, forse è già cambiata e questo è positivo. Tornando al tuo nuovo incarico: quali sono le priorità che come assessore regionale ti trovi ad affrontare? Sicuramente le priorità sul tavolo dell’assessorato sono il problema cave, le discariche, i termovalorizzatori e le bonifiche delle zone di Ciserano e Verdellino. Sono tutte realtà che riguardano da vicino la bergamasca e di cui mi faccio carico in sede regionale. A questo proposito il Consiglio ha già approvato lo stanziamento di 575.000 euro per la messa in sicurezza delle acque di falda contaminate da cromo esavalente di Ciserano e Verdellino. Un'altra priorità è la qualità dell'aria: sta per essere approvato un piano dell'aria molto partecipato, che coinvolge trasversalmente anche altre aree della Lombardia. Gli interventi saranno molto variegati, ma tutti all'insegna dell'educazione ambientale e delle prospettive di ampio respiro. Le cause principali dell’inquinamento aereo in Lombardia sono soprattutto il traffico, la conformazione geo-
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alla Regione Lombardia
biente, energia e sviluppo sostenibile della giunta Maroni n il Festival dell’Ambiente sul Sentierone Commissario Unico, c'è già troppa dispersione intorno all'Expo. L'Italia si sta muovendo poco sulla cosa. La Regione Lombardia si sta attivando per quella che era la sua competenza, ovvero creare le infrastrutture necessarie ma, come dice il presidente Maroni, non basta limitarsi alle proprie competenze. In Italia bisogna fare più di quanto richiesto perché è un Paese lento, che spesso e volentieri arriva all'ultimo minuto senza aver ancora un programma definito. Va bene l'improvvisazione, ma l'Expo 2015 è una vetrina importante sul mondo, siamo sicuri di poterci permettere di agire “all’italiana”? Non sappiamo esattamente quale sarà il tema del padiglione Italia, come dire, c'è la scatola ma non ancora i contenuti. E questo è grave. grafica del territorio con bassa ventilazione e la densità delle attività produttive: noi agiremo laddove è possibile intaccare queste cause. Una delle questioni più spinose a proposito di traffico e congestione stradale riguarda la costruzione di infrastrutture quali la BreBeMi e la Bergamo-Treviglio. Cosa ne pensi? Penso che occorra prendere atto delle esigenze che ha la nostra regione e quindi agire di conseguenza. Creare nuove infrastrutture che snelliscano il traffico è una di queste esigenze: ritengo che la BreBeMi e la BergamoTreviglio siano tappe importanti, se si vuole andare in questa direzione. Conosco l'acceso dibattito su questo tema e i pareri discordanti ma, dopotutto, dobbiamo renderci conto che a tutti piacerebbe vivere nel verde sterminato delle praterie americane, ma noi siamo in Lombardia e questo non è possibile. In più, riflettevo proprio l'altro giorno in coda in autostrada, su quanto consumino le auto stando ferme
con il motore acceso. Rendere gli spostamenti più agili potrebbe diminuire questa congestione e forse portare benefici alla qualità dell'aria. Per quanto riguarda la Bergamo-Treviglio, questa tratta rappresenterebbe addirittura un sollievo per diversi Comuni, che spesso si ritrovano ad essere attraversati in centro paese da mezzi pesanti in coda: basti pensare a Verdello o Arcene. Un'altra questione oggetto di dibattito è l'aeroporto di Orio al Serio e l'inquinamento acustico. Qual è la tua posizione? Non dobbiamo dimenticare che l'aeroporto rappresenta una risorsa economica importante per tutto il territorio bergamasco e per la regione stessa. Detto questo, mi sembra logico che non possa svilupparsi indiscriminatamente, senza tener conto delle esigenze dei Comuni limitrofi, ma non mi sembra che la gestione dell'aeroporto stia andando in questa direzione. Certo, si può sempre migliorare, ma non penso che spostare il traffico merci sull'aeroporto Montichiari, come suggerisce qualcuno, miglio-
rerebbe granché la situazione. Piuttosto si potrebbe ragionare sulle rotte: tuttavia questo non è tema di competenza dell’assessorato, perché ci sono numerosi altri interessi e soggetti in gioco. Visto il tuo attuale ruolo a contatto diretto con la realtà locale, da Sindaco di un Comune cosa chiederesti all'Assessore della Regione Lombardia? L'ascolto. Nelle vesti di Sindaco ho capito e sperimentato sulla mia pelle come spesso il Pirellone appaia distante. So cosa significa sedersi dall'altra parte del tavolo, per questo dico che ci vuole più interazione con i singoli territori locali. Basta, quindi, con una Milano lontana: la Regione deve collaborare con i territori e io personalmente mi impegnerò perché questo avvenga. Expo 2015: il Governo Letta ha incoronato l'Amministratore delegato Giuseppe Sala come Commissario Unico. Per il resto a che punto siamo? Innanzitutto sono favorevole al
Dal 23 al 26 maggio si terrà a Bergamo, presso il Museo di Scienze Naturali, la ventesima edizione di Expo Scuolambiente. Quale sarà il tema di quest'anno e quali aspettative per questa edizione? Expo Scuolambiente compie 20 anni e quest'anno si svolge a Bergamo in fortunata concomitanza con il Festival dell'Ambiente. Spero che questo possa valorizzare la città e farla diventare la capitale lombarda dell'ambiente, sarebbe bello! Il tema di quest'anno è "Aria nuova in Lombardia": si svolgeranno numerose attività rivolte alle scuole, tra cui laboratori didattici, la mostra "Uno sguardo sull'aria" e numerosi momenti di interazione e confronto con grandi e piccini, tra cui la Tavola rotonda sul Piano Regionale degli Interventi sulla qualità dell'aria (PRIA). L'obiettivo è quello di lavorare sull'educazione ambientale. Grazie agli studi di diritto, ho capito quanto sia importante interiorizzare la norma affinché il rispetto di una regola non sia dovuto solo a un'imposizione ma alla convinzione che quella regola sia in sé giusta. Si parte dai bambini per-
ché loro sono il futuro ed è più facile far cambiare stile di vita e abitudini a loro piuttosto che a un adulto. Un'urgenza locale, estendibile alla Regione, riguarda gli spazi verdi in città: esistono numerosi spazi verdi comunali inutilizzati, che potrebbero essere assegnati a fasce deboli (anziani, disabili, soggetti in difficoltà) o a gruppi di cittadini che promuovono orti sociali e giardini comunitari. Che cosa si può fare per snellire questa pratica? A dire il vero, essendo sindaco di un comune come Dalmine, questa esigenza non è mai stata particolarmente evidente. Tuttavia, trovo molto interessante l'idea di riqualificare gli spazi verdi urbani in questo modo. In Regione quello che posso fare è proporre e già essere soggetto proponente è una gran cosa. Mi piace l'idea di poter interagire direttamente con la cittadinanza, si ritorna al discorso che facevamo prima sull'importanza dell'ascolto e dell'interazione con i territori locali. Quindi sarebbe bello se il vostro mensile potesse diventare anche una piattaforma di proposte e suggerimenti da parte dei singoli cittadini che la città la vivono quotidianamente. Ci auguriamo che i nostri lettori, prendendo spunto dalle parole della neo assessore Claudia Terzi, colgano l’occasione di inviarci le loro proposte per una provincia o regione più sostenibile. Con il privilegio di avere una bergamasca a ricoprire il ruolo cruciale delle politiche ambientali ed energetiche, BergamoSOStenibile farà in modo di aprire quel canale diretto di comunicazione tra cittadino e istituzione tanto auspicato, ma soprattutto necessario a orientare un modello di sviluppo condiviso. Diego Moratti Mara D’Arcangelo
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Attualità
Il futuro della città Cittadini e partiti ne discutono insieme Il confronto organizzato dal Coordinamento dei Comitati di quartiere su mobilità, recupero degli edifici esistenti, aeroporto e area Montelungo Cinque questioni specifiche su temi caldi per la città, cinque esponenti dei principali partiti, tre minuti a testa per rispondere. Ha seguito un format quasi televisivo il convegno "I partiti rispondono ai quartieri", tenutosi sabato 11 maggio all' Auditorium di piazza della Libertà. L'incontro-confronto organizzato dal Coordinamento dei Comitati di quartiere compie il suo secondo anno di vita, e nonostante alcune polemiche sul format e sui criteri, ha rappresentato un'occasione molto importante per creare un'interazione diretta e trasparente tra cittadino e partiti, soprattutto in vista della prossima campagna elettorale comunale. Il tema di quest'anno è stato “Il futuro della città”: le cinque domande sono state votate all'interno delle riunioni del Comitato e poi mandate ai partiti con un mese d'anticipo. Il criterio con cui sono stati scelti i partiti è il risultato elettorale, stabilendo quota 3% come la soglia dello sbarramento. Quindi PD, PDL, Lega Nord, M5S e SEL erano gli invitati. Il PDL ha però declinato l'invito causando non poca tensione, in quanto partito di maggioranza nell’amministrazione comunale della città. L'iniziativa del concreto rilancio della partecipazione civile
a Bergamo è lodevole, come ha ricordato la giornalista Susanna Pesenti, moderatrice del confronto: i Comitati di quartiere hanno, infatti, trovato la forza e l'esigenza di coordinarsi e far valere la loro voce in ambito pubblico. Mobilità e inquinamento erano i temi della prima domanda e le proposte principali emerse riguardano l'incentivo della mobilità “dolce” e del trasporto pubblico, insieme all'espansione delle zone a traffico limitato
e la valorizzazione di parcheggi periferici. Sulla costituzione di un'area C i pareri erano piuttosto discordanti poiché limitare va bene, ma solo nel momento in cui si hanno alternative reali. Il dato di fatto è che, nonostante alcuni interventi efficaci come la TEB, nessuna amministrazione è riuscita ad arrivare a portare a compimento il proprio piano sul traffico. Una delle questioni più calde è stata quella del consumo zero del suolo e il recupero
dell'edificato esistente. A Bergamo ci sono 2.700 unità abitative vuote e, in tutta la Lombardia, la nostra città risulta essere prima nella classifica sul tasso di edificazione. Nonostante posizioni piuttosto diverse sul tema, il punto dolente per tutti i partiti è la difficoltà di conciliare questo momento di stallo economico con l'esigenza di lavorare sulla città, riqualificando gli edifici esistenti e ponendo un freno deciso all'edilizia sfrenata. Tra tutte, la questione aeroporto e sviluppo sostenibile è stata la più accesa e controversa, anche grazie a un intervento molto “sentito” da parte del pubblico nella parte finale di dibattito. I limiti imposti allo sviluppo dell'aeroporto, a causa della sua vicinanza ai centri urbani, sono ormai da anni oggetto di dibattito, ma i residenti delle zone limitrofe lamentano la mancanza di interventi istituzionali. Tra le proposte più discusse il trasferimento del trasporto merci sull'aeroporto Montichiari di Brescia, la modifica delle rotte e la riduzione del numero di movimenti. Certamente l’impiego di misure di mitigazione è fondamentale per tutti i partiti interpellati, che però hanno sottolineato la necessità di cercare una mediazione tra i vari soggetti coinvolti, senza dimenticare di come l'aeroporto sia un importante fattore di sviluppo economico nonché fonte di richiamo turistico nelle nostre zone.
Porta Sud, ex Gasometro e nuova GAMeC Clima più sereno per il tema Porta Sud ed ex-gasometro. Per riqualificare queste aree bisogna partire da zero: carta bianca quindi a tavoli tecnici che coinvolgano pubblico e privato per una progettazione più leggera e sostenibile, che permetta di riscoprire queste zone e farne dei quartieri modello. Anche la questione caserma Montelungo e
nuova sede della GAMeC -Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo- presso gli ex-magazzini generali, potrebbe essere un'opportunità per la città, vista la candidatura a Capitale Europea della Cultura 2019. I partiti, quasi all’unanimità, si sono trovati concordi nell'esigenza di recuperare l'area Montelungo. Nonostante la difficoltà dell'acquisizione della caserma, sarebbe importante riuscire a mantenere questa zona come area strategica, collegandola ai vicini spazi verdi del parco Suar-
“A Bergamo ci sono 2.700 unità abitative vuote e, in tutta la Lombardia, la nostra città risulta essere prima nella classifica sul tasso di edificazione” di e degli orti comunali. Spostando da questa sede la GAMeC verrebbe meno l'idea di un unico “polo culturale”, ma d’altro canto si potrebbe riqualificare l'area degli ex magazzini offrendo l'occasione di un nuovo spazio d'incontro giovanile e creativo. Altre questioni calde, che per ragioni di tempo non sono state affrontate, si possono trovare sul sito www.comitatiquartierebergamo.it. Prima del dibattito che ha visto partecipe il pubblico in sala, i rappresentanti dei partiti hanno affrontato un'ultima questione: la partecipazione dei cittadini in sede decisionale. La speranza è che questo convegno abbia ricordato a tutti i partecipanti il ruolo essenziale che una buona rappresentanza cittadina ha nel render conto dei reali problemi di chi in città vive ogni giorno e dell'importanza di informazioni trasparenti e soluzioni efficaci, al di là di qualsiasi slogan ammiccante. Mara D’Arcangelo
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Salvaguardare le foreste urbane per migliorare la vita nelle città Al 16° convegno europeo sulla forestazione urbana a Milano presentati i lavori del progetto europeo Emonfur Life+ Si è svolto a Milano dal 7 all’11 maggio l’EFUF - European Forum Urban Forestry, 16° convegno europeo sulla forestazione urbana, importante occasione di incontro e scambio di esperienze tra tecnici, studiosi, personalità coinvolte nella pianificazione e nella gestione delle foreste urbane. Centocinquanta i partecipanti provenienti da trenta diversi paesi europei ed extraeuropei. Si è parlato di infrastrutture verdi, boschi urbani, dei benefici sociali e ambientali che questi grandi polmoni verdi garantiscono alle nostre città, ma anche di gestione e governance. Tra le tante esperienze presentate, Regione Lombardia ha promosso il progetto per il monitoraggio e la salvaguardia delle foreste urbane denominato "Emonfur Life+ 10 Env/ It/399". Il dottor Enrico Calvo dell’Ersaf, l’Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste che, assieme alla Regione Lombardia, al Parco Nord Milano, all’Istituto Forestale Sloveno per l’Agricoltura e le Foreste e ad
alcune Università italiane è coinvolto nel progetto, ha illustrato i lavori che da circa un anno impegnano il team: «In Lombardia -spiega Calvo- ci sono 600 mq di bosco per abitante, a livello europeo i mq sono 2000 per abitante, a Milano se ne calcolano solo 26. È una situazione che richiede un’impellente necessità di intervenire per creare un futuro migliore, più verde, per le nostre città e per il territorio». L’obiettivo del progetto europeo è proprio quello di conoscere lo stato di salute delle foreste urbane della nostra regione e realizzare un metodo di analisi, di monitoraggio e strategie di gestione che possa essere esportato anche ad altre realtà italiane ed europee, nell’ottica di salvaguardare e incrementare queste importanti infrastrutture verdi. Azione fondamentale è la realizzazione del primo inventario delle foreste naturali e artificiali urbane e periurbane lombarde che fornirà un importante strumento per gli amministratori del territorio per ottimizzare la gestione, la piani-
“L’obiettivo è quello di conoscere lo stato di salute delle foreste urbane della nostra regione e realizzare un metodo di analisi, di monitoraggio e strategie di gestione che possa essere esportato”
ficazione e lo sviluppo di questi grandi polmoni verdi. Le foreste urbane, infatti, rivestono un ruolo determinante per il benessere psico-fisico degli abitanti delle città e sono determinanti per la mitigazione della temperatura circostante catturando il biossido di carbonio, contrastando così l’effetto “isola di calore”. Per ogni foresta urbana e periurbana verranno raccolti dati
specifici come l’ubicazione, l’estensione, l’anno di impianto o, ancora, la specie, la tipologia e la provenienza delle piante. Tutte le informazioni verranno gestite in ambiente GIS, Geographic Information System, e collegate a un database relazionale che permetterà di collegare i dati esattamente alla posizione geografica. Le aree di studio e monitoraggio del progetto "Emonfur Life+ 10
Env/It/399" vedranno coinvolti cinque “polmoni verdi” lombardi: il Parco Nord e Il Bosco in Città di Milano, il Bosco Fontana e la foresta Carpaneta di Mantova, il Bosco di Maristella nei pressi di Cremona oltre che, in Slovenia, il bosco urbano di Roznik e boschi di pianura nella regione di Gameljne. Il progetto "Emonfur" si concluderà nel settembre 2014 e alla fine dei lavori sarà a disposizione una mappa delle attività di forestazione svoltesi negli ultimi trenta anni in Lombardia. Per info: www.emonfur.eu
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Numero 23 - Giugno 2013
Aspan: pane bergamasco 2.0 Crescono numeri e apprezzamento Nella sede dell’Ubi Banca i numeri del pane “3 volte buono” Il 10 maggio si è tenuta nella sede della Banca Popolare di Bergamo la conferenza di presentazione degli incoraggianti dati relativi al primo anno ufficiale del progetto “Bergamo, la mia terra, il suo pane” promosso dall’Associazione panificatori di Bergamo. Come afferma Luca Gotti, direttore territoriale di UBI Banca «Questo progetto è la prova che le buone idee e i buoni progetti vengono finanziati. La Banca Popolare di Bergamo ha sostenuto il progetto sin dall'origine, sia attraverso apposite linee di credito concesse all'Aspan, sia con propri contributi in tema di visibilità del progetto e promozione dello stesso. L’attività della nostra banca -continua Gotti- è offrire credito alle imprese, sostenendo attività e occupazione sul territorio; abbiamo inoltre un bilancio sociale in cui vi è una voce per le attività finalizzate allo sviluppo della sostenibilità ambientale: con il progetto dell’Aspan si ottengono contemporaneamente sia occupazione e sviluppo del territorio sia sostenibilità ambientale che alimentare». Impressionante è infatti l’escalation dal lancio del
progetto, dopo che la raccolta di prova del luglio 2011 con un’unica impresa agricola e 11 ettari coltivati e per un totale di 330 quintali di grano raccolto. L’anno successivo invece la portata è stata di 330 ettari di terreno dislocati in 15 comuni, con ben 11 imprese agricole per un totale di 17.200 quintali di grano raccolto equivalenti a 14.900 quintali di pane. «Dopo questo primo anno di avvio, la portata del progetto è aumentata notevolmente -spiega Roberto Capello, Presidente AspanAttualmente copre 600 ettari di terreno coltivato con 36 imprese agricole aderenti e 32 comuni interessati. Secondo una prima stima, il grano da raccogliere si attesterebbe attorno ai 27.000 quintali, per un totale di circa 23.000 quintali di pane. I margini per crescere ulteriormente sono ancora notevoli e il merito è soprattutto della sostenibilità anche economica dell’iniziativa, che ripaga adeguatamente ogni elemento della filiera produttiva. Con questo sistema il grano locale prodotto nel 2012 è stato pagato dagli agricoltori 491.000 euro mentre il valore totale di
mercato raggiunto dal grano di importazione nella Borsa Granaria di Milano è stato di euro 602.000. La differenza tra i due prezzi sarebbe stata puramente un costo speculativo, da pagare per questioni di mercato». Oltre al risparmio economico, l’utilizzo del grano locale abbatte i costi ambientali: «La società Crien snc ha stimato che il grano d’impor-
tazione comporta un costo ambientale connesso al trasporto, principalmente da Stati Uniti e Russia, che produce emissioni di Co2 pari a 150 tonnellate» ha affermato il Presidente di Aspan. Giangi Milesi, presidente del Cesvi, ricorda inoltre come Aspan sostenga il Programma
di sicurezza alimentare e sviluppo agricolo in Nord Uganda, devolvendo un centesimo per ogni chilogrammo di farina acquistato: «Noto con piacere come attraverso il sostegno di una banca, si appoggia un progetto locale che agisce contro la speculazione finanziaria, dimostrando come anche il settore bancario possa essere un esempio virtuoso di economia». «È l’insieme di tutti questi aspetti che hanno spinto Expo 2015 a patrocinare il progetto dei panificatori bergamaschi» sottolinea la dott. ssa Lanzani, assessore provinciale alle grandi infrastrutture e all’Expo: «Aspan interpreta in modo esemplare la tematica suggerita dal grande appuntamento dell’Expo “Nutrire il pianeta, energia per la vita” e siamo orgogliosi che questo progetto sia partito dalla nostra provincia e stia già suscitando interesse anche nelle province vicine».
L'elenco dei punti vendita dei panificatori associati ASPAN che producono il pane con farina tipo 1 di grano bergamasco ALME'
ROTA GIOVANNI PAOLO
VIA CAMPOFIORI 17
DOSSENA
FORNO E ALIMENTARI MV SNC DI TRIONFINI
VIA DON PIETRO RIGOLI 1
ALBANO SANT'ALESSANDRO
CORTINOVIS BATTISTA
PIAZZA CADUTI 4
FUIPANO VALLE IMAGNA
CANELLA CORRADO
VIA DONIZETTI 17
ALZANO LOMBARDO
ABATI FORNO SNC
VIA ROMA 85
GORLAGO
PANIFICIO AMBONI SNC BALDASSARI F. E LIBICO V.
VIA SIBELLINI 12
ALZANO LOMBARDO
TRIONFINI CARLO
VIA EUROPA 47/49
GORLE
CORTINOVIS BATTISTA
VIA MAZZA 7
AZZANO SAN PAOLO
CASA DEL PANE DI ANGELINI LUCA & C. SNC
VIA DON DONADONI 5
LEVATE
BRAGA SRL PANIF. PAST.
VIA F.LLI SAVIO 1
AZZANO SAN PAOLO
CORTESI EMILIO
VIA PIAVE 33
LOVERE
PANIFICIO MUSONI SNC
VIA GRANDI 25
BAGNATICA
BRAVI ARMANDO
VIA SANTISSIMO REDENTORE 31
NEMBRO
ZANINONI PATRIZIO
VIA MONS. BILABINI 4
BERGAMO
BAKEHOUSE L'ARTE DEL PANE DI CHRISTIAN CALLIGARI
VIA G. ROSA 20
OSIO SOPRA
ANTICO FORNO DI GIPPONI ETTORE
VIA XXIV APRILE, 2
BERGAMO
CAPELLO S.R.L.
VIA CORRIDONI 39
OSIO SOTTO
ALGISI F.LLI S.N.C.
VIA V. VENETO 50
BERGAMO
CAPELLO S.R.L.
VIA LAZZARETTO 26
PALAZZAGO
IL FORNO DELLE BONTA' DI MATTAVELLI RAFFAELE
VIA STATALE BRIANTEA 46
BERGAMO
CAPELLO S.R.L.
VIA A. MAY 13/A
PONTE SAN PIETRO
GHISONI EUGENIO E C. SNC
VIA SAN CLEMENTE 11
BERGAMO
GABUCCI IRENE
VIA DON L. PALAZZOLO 23/F
PONTERANICA
PANIFICIO QUADRIFOGLIO SNC DI MAGITTERI
VIA FAUSTINA 35
BERGAMO
MOROSINI ANGELO & C. S.N.C.
VIA BORGO S. CATERINA 34
ROMANO DI LOMBARDIA
RICUPERATI ARMANDO & C. S.N.C.
VIA BALILLA 20
BERGAMO
PANIFICIO ANTICHI SAPORI DI DATO CLAUDIA
VIA PIETRO ISABELLO 1/D
SAN PELLEGRINO TERME
FORNO E ALIMENTARI MV SNC DI TRIONFINI
PIAZZA GRANELLI 1
BREMBATE
CASATI ERMINIO
VIA CIALDINI 15
SERIATE
CAPELLO S.R.L.
CORSO ROMA 72/A
BRIGNANO GERA D'ADDA
PANETTERIA MAGGI NATALE DI MAGI PATRIZIA
VIA MATTEOTTI 25/27
SCANZOROSCIATE
CORTINOVIS BATTISTA
VIA PIAVE 20
BRUSAPORTO
CORTINOVIS BATTISTA
VIA CA' 8
STEZZANO
PANIFICIO BOSCHINI
PIAZZA LIBERTÀ 3
CANONICA D'ADDA
RICUPERATI GIOVANNI PIETRO
VIA MATTEOTTI 24
TERNO D'ISOLA
RECANATI SNC DI RECANATI P. E
VIA BRAVI 1
CAPRIATE SAN GERVASIO
PANIFICIO PEDRONCELLI
CRESPI D'ADDA - VIA STELVIO 5
TORRE BOLDONE
MOROSINI ANGELO & C. S.N.C.
VIA ROMA 2
CAROBBIO DEGLI ANGELI
GAGNI ERMES ANGELO
PIAZZA LOCATELLI 18
TREVIGLIO
A.N.G.I. DI DELBINI MARIA LUCIA E C.SAS
VIA ZARA 4
CISERANO
BANI DIONISIO
ZINGONIA - CORSO EUROPA 22
TREVIGLIO
FERRANDI SRL
VIA DEI MILLE 25
CLUSONE
BONADEI GIUSEPPE
VIA CIFRONDI 3
TREVIGLIO
MAGGI EMILIO
VIA MONS. AMBROGIO PORTALUPPI 19
COLOGNO AL SERIO
OL FORNER DI ADOBATI SILVIA
VIA SOLFERINO 24
URGNANO
PANIFICIO SUARDELLI DI SUARDELLI SERGIO & C.SNC
VIA ANTONIO LOCATELLI 54
CREDARO
BELUSSI PAOLO
VIA TITO SPERI 13
VERDELLINO
ARTOS SAS DI BRUGALI ALBERTO
fraz. ZINGONIA CORSO AMERICA 2/A
CURNO
PANIFICIO FINARDI
VIA MERENA 21
VERDELLO
B.E R. SNC DI BELOTTI E.E RUBIS R.
VIALE REPUBBLICA 20
DALMINE
CORNAGO GIULIO
VIA DANTE ALIGHIERI 16
VILLONGO
LOCATELLI LORENZO & C. SNC
VIA BELLINI 2
DALMINE
GHEZZI ERMENEGILDO
VIA CONTE FRANCO RATTI 13
ZOGNO
ZANCHI SNC DI ABRAMO ZANCHI
VIA S.GIOVANNI BATTISTA 19
DALMINE
ONGIS SNC
VIA PESENTI 22
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Attualità
La sfida: Bergamo primo capoluogo “riciclone” Dal 3 giugno parte la raccolta differenziata anche in centro e nei principali mercati rionali della città Bergamo primo capoluogo lombardo per la raccolta differenziata. Un miraggio? Assolutamente no. La gestione del ciclo rifiuti è emblematica delle tante contraddizioni di cui è vittima il nostro Paese: il servizio non migliora mentre i costi sopportati dalle famiglie sono sempre maggiori. Basti pensare che in Italia più del 50% dei rifiuti urbani va ancora a finire in discarica e solo il 34% viene recuperato, rispetto alla media europea del 40%. Per poter rispettare le normative dettate dalla Commissione Europea, l'Italia dovrebbe aver raggiunto un tasso di raccolta differenziata del 65% già nel 2012. Siamo quindi piuttosto indietro. Bergamo però si distingue sensibilmente dalla media nazionale ed è sulla strada giusta per diventare la città più “riciclona” della Lombardia. Già a novembre 2012, quando in molte zone della città è partita la raccolta differenziata degli imballaggi di plastica, il tasso di RD (raccolta differenziata) era del 54%. I dati, ad aprile 2013, mostrano un netto miglioramento: abbiamo infatti raggiunto il 57,6%, segno che il percorso virtuoso intrapreso dal Comune ha dato i suoi frutti. La sfida non è ancora terminata perché Bergamo ha obiettivi ancora più ambiziosi. Da lunedì 3 giugno parte, infatti, la raccolta differenziata degli imballaggi di plastica e dei rifiuti organici anche nel centro città. Le nuove utenze coinvolte saranno circa 10.000 e tutte le famiglie verranno informate mediante una lettera che riporterà chiaramente le modalità e le date per il ritiro dei sacchi e dei bidoncini per l’organico. Inoltre, l'azienda Aprica provvederà a consegnare a domicilio i bidoni condominiali dedicati alla raccolta dei rifiuti organici, che dovranno essere esposti nei giorni indicati dal calendario di ogni quartiere. In generale, la raccolta del sacco giallo sarà quindicinale, quella della carta settimanale mentre l'umido bisettimanale.
Per un piano di smaltimento dei rifiuti efficace e coerente su tutta la linea, il Comune ha deciso di introdurre una novità: estendere la raccolta differenziata anche ai due principali mercati rionali, quello della Malpensata e quello di piazzale Goisis (zona stadio). A partire rispettivamente da lunedì 13 maggio e sabato 18 maggio anche i due mercati dovranno seguire questa imposizione virtuosa: si raccoglieranno carta, plastica e indifferenziato e le sanzioni per chi trasgredisce vanno dai 75 ai 450 euro. Una misura innovativa che va in direzione di un obiettivo importante: arrivare entro fine anno al 60% di raccolta differenziata e puntare a un 65% entro la fine del 2014. Risultato che potrà essere raggiunto estendendo il piano smaltimento rifiuti anche sui colli di Bergamo, permettendo alla città di confermare il suo primato lombardo nello smaltimento dei rifiuti. «La raccolta differenziata fa bene all'ambiente ma permette anche di ottenere un risparmio per le casse comunali, senza sacrifici economici da parte della cittadinanza» ricorda l'assessore all'ambiente Massimo Bandera. «Il piano adottato ha permesso infatti di non aumentare la tassa per l'adeguamento Istat, nonostante le difficoltà in cui versano le casse comunali. Si tratta di un notevole passo avanti che, se riusciremo a raggiungere l'obiettivo del 60%, potrebbe portare in prospettiva a una possibile riduzione della tanto temuta Tares. Non sono tante, infatti, le città che possono permettersi un servizio e un risultato efficiente a costi contenuti, senza contare che più la città è grande, più le difficoltà logistiche ed economiche aumentano. Bergamo si candida quindi a essere la prima città capoluogo nel rapporto qualità/ prezzo e confidiamo anche nei cittadini per portare a termine questa sfida con successo». Mara D’Arcangelo
Aiuole in fiore...di campo Al via la sperimentazione della semina di prato fiorito in tre rotatorie della città
Spesso dimentichiamo che aiuole e rotatorie sono fazzoletti di terra che coraggiosamente si fanno spazio tra fiumi di asfalto. Se proviamo a pensare le nostre strade senza queste zone verdi, il paesaggio urbano risulterebbe un quadro plumbeo e uniforme. Per valorizzarle ancora di più, il Comune ha pensato di vestirle di fiori. La semina di un prato fiorito è una tecnica di gestione delle aree verdi alternativa, economica e innovativa: applicata
alle aree urbane, permette il miglioramento del paesaggio e la valorizzazione del territorio in città. Per ora le aree interessate alla sperimentazione sono la rotatoria all'incrocio tra via Grumello e via Moroni e le due rotatorie più il tratto ciclabile nella zona dell'ospedale Papa Giovanni XXIII. In collaborazione con l'Orto Botanico, l'Assessorato ha avviato una sperimentazione con i fiori di campo: papaveri, margherite, crisantemi e garofani imprezio-
siranno le nostre aiuole. Queste semenze sostituiscono specie esotiche o locali costose. La fioritura si protrarrà sino a ottobre e permetterà di mantenere l'area in ordine a lungo, senza ulteriori interventi di manutenzione: si stima sia necessario solo un taglio l'anno. Se il test avrà successo, la semina di prato fiorito sarà estesa anche alle scarpate delle strade. Si unisce così l'economia al miglioramento estetico, salvaguardando la biodiversità.
Un airone in città L’assessore Massimo Bandera ci scrive: “Recentemente camminando sul ponte del torrente Morla in via Baioni, a due passi dal centro, ho avuto un incontro ravvicinato inaspettato: i miei occhi hanno incrociato un bellissimo airone cenerino che pare abbia trovato fissa dimora lungo le rive del Morla. Un ospite graditissimo che appaga di tanto lavoro fatto per rendere il nostro Morla meno inquinato, più verde e di conseguenza più accogliente per tutti gli animali. Mi auguro che questo piacevole evento possa essere di auspicio per tutti, perché insieme si possa costruire sempre di più una Città green ed ecosostenibile”.
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Comuni Virtuosi
Gorle Smart City Azioni concrete per promuovere una coscienza civica ed ecologica Sulla scia del Patto dei Sindaci, quattro convegni per presentare stili di vita e innovazioni sostenibili L’Amministrazione comunale di Gorle ha intrapreso la strada della sostenibilità con azioni concrete e, per conseguire gli ambiziosi obiettivi, non poteva mancare un’attività di sensibilizzazione della cittadinanza. Nel mese di maggio sono stati infatti organizzati quattro incontri, dal titolo "Città intelligente del futuro", presso l’auditorium vicino alla biblioteca comunale, dedicati all’efficientamento energetico del patrimonio edile, nuovo o già esistente. Alle serate hanno partecipato cinque imprese del settore operanti in zona e, ciascuna nei propri ambiti, ha potuto presentare la propria attività in una serata dedicata. A coordinare l’iniziativa l’assessorato all’Urbanistica, Paesaggistica e Viabilità del Comune di Gorle nonché la società Crien, consulenti esperti nella gestione energetica. Afferma l’assessore Eric Pasinetti: «Sulla scia delle linee guida del Patto dei Sindaci si intende razionalizzare intelligentemente l’energia al fine di ridurre le emissioni di Co2». Lo stesso Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (Paes) prevede infatti entro il 2020 la riduzione del 20% delle emissioni raffrontandole al 2005 come anno base. In Italia ben 4.527 amministratori
comunali hanno adottato il Paes e, dal novembre 2012, anche Gorle ha ratificato tale ambizioso progetto europeo. A questo proposito alcune azioni concrete sono state già adottate, come l’efficientamento energetico del Palagorle, una serie d’incentivi che prevedono l’abbassamento degli oneri di urbanizzazione per chi adotta iniziative green e la stesura di linee guida per azioni sulle vecchie e nuove realizzazioni edili. Importante è però anche il versante di sensibilizzazione rivolta al pubblico, come la serie di convegni proposti. Il primo incontro ha visto analizzare l’efficientamento degli impianti termici con gli interventi di CRS Impianti e di Robur spa. Nata nel 1991, la ditta CRS si occupa di progettazione, installazione e manutenzione di impianti, che vanno dal condizionamento ai sanitari, sino all’elettrico e all’antincendio. Con l’ausilio di video, sono state mostrate fotografie di impianti realizzati per ogni tipo di struttura, dagli hotel agli ospedali, includendo le civili abitazioni. Robur spa produce pompe termiche ad alto rendimento. In particolare, sono state analizzate le pompe di calore ad energia rinnovabile aereotermica. Si tratta di impianti che portano la
“Gli investimenti privati, ancora supportati da incentivo statale, consentono di indirizzarsi non solo verso il risparmio economico individuale ma anche verso la cura dell’ambiente in cui viviamo”
“Con questa serie d’iniziative dedicate all’edilizia privata si auspica di sensibilizzare i cittadini a un’azione concreta anche sulle proprie abitazioni”
CRIEN efficienza energetica in edilizia e industria
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percentuale di efficienza termica al 165% di resa rispetto a una classica macchina di questa tipologia. Robur sta sviluppando anche una linea di pompe a dimensioni ridotte per le abitazioni più piccole. La seconda serata è stata dedicata agli impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili. Ressolar srl, società bergamasca leader nel settore dell’energia pulita, ha spiegato
i vantaggi economici ed ecologici applicati alla realizzazione dei suoi impianti: dal fotovoltaico, al solare, dal geotermico, alle biomasse e all’idroelettrico, anche su grande scala. La terza serata si è articolata attorno al tema della gestione dei consumi energetici. I relatori presenti appartenevano a Valtellina spa, azienda fondata nel 1937 che si occupa di svariati aspetti che vanno dal settore delle telecomunicazioni più avanzate, all’integrazione di ponti radio sino al
settore energia e ambiente. L’azienda vanta come fiore all’occhiello anche un’ampia divisione di ricerca e sviluppo, la sua dimensione proattiva nell’ambito tecnologico e ambientale. Tema dell’ultimo incontro sempre l'efficientamento dell’involucro edilizio con Ressolar e Gualini spa a spiegare i vantaggi e le soluzioni più interessanti legate ai cosiddetti cappotti abitativi: rivestimenti isolanti della parete abitativa verso l’esterno. L’obiettivo di questa serie d’iniziative dedicate all’edilizia privata è dunque di sensibilizzare i cittadini a un’azione concreta anche sulle proprie abitazioni. Gli investimenti privati, ancora supportati da incentivo statale, consentono di indirizzarsi non solo verso il risparmio economico individuale, ma anche verso la cura dell’ambiente in cui viviamo. Gli obiettivi del Paes sono raggiungibili difatti attraverso queste sinergie tra pubblico e privato. La collaborazione con le aziende attive nella zona contribuirà a portare avanti questo compito per nulla facile, ma comunque raggiungibile. I convegni sulla Città intelligente del futuro verranno replicati a cadenza annuale su differenti tematiche per incentivare la edilizia e mobilità green e potenziare i servizi esistenti tra cui una capillare informazione alla cittadinanza. Enrico Ubiali
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Con la primavera sbocciano gli Orti Sociali di Ponte San Pietro Inaugurati ufficialmente i primi venti lotti di terreno coltivabile per la cittadinanza
Numerosi i progetti ad alto valore “verde” attivati dal comune bergamasco
Ponte San Pietro apre il suo cuore “verde”: dal sociale alla cultura, per giungere, con le sue recenti iniziative, a migliorare la qualità della vita per la cittadinanza, indirizzandola verso stili di vita sostenibili e in armonia con il territorio. In questo Comune dell’Isola Bergamasca sono stati, infatti, recentemente inaugurati i primi venti orti sociali. A tenere a battesimo l’iniziativa erano presenti il Sindaco Valerio Baraldi, l’Amministrazione Comunale e rappresentanti locali dei settori cooperativistico, educativo e agrario. Una pioggia battente ha costretto l’organizzazione a trasferire la cerimonia presso l’Auditorium Polifunzionale, poco distante dai terreni adibiti a orto. Dopo i ringraziamenti a Fondazione Cariplo, che ha reso disponibile un bando per finanziamenti rivolti a progetti di Educazione alla Sostenibilità, il Sindaco Baraldi ha spiegato nel dettaglio in cosa consiste il progetto: venti lotti, ciascuno di 50 metri quadri, completamente indipendenti dal punto di vista idrico. Per accedere al bando di assegnazione dei lotti è stata predisposta una graduatoria volta a distribuire gli orti equamente su quattro specifiche categorie di persone: famiglie, pensionati, single e giovani. Tante sono
state le domande, anche perché il progetto vedrà nel tempo ulteriori interventi migliorativi allo scopo di renderlo un’eccellenza sotto tutti i punti di vista: a breve sarà realizzata una casetta in legno per custodire gli attrezzi, i vialetti d’accesso, le vasche per raccolta dell’acqua piovana e un’annessa area di compostaggio. Con il motto “Orto? Curalo che ti curi” -sottolinea Baraldisi vuol evidenziare la valenza educativa dell’agricoltura: poter realizzare e ottenere dalla terra quello che serve, apprezzando il percorso e il tempo che l’ortaggio a km zero impiegherà per raggiungere genuinamente le nostre tavole. Non solo: un orto è anche un luogo per socializzare. La gestione comunale garantisce standard di ordine e monitoraggio di zone che vengono sottratte all’incuria e alla deregolamentazione per essere valorizzate nella loro originaria vocazione agricola e sostenibile. La cerimonia è proseguita con un interessante buffet alla scoperta dei prodotti locali e con la distribuzione gratuita di sementi, nonché di vasetti colmi di pianticelle di pomodoro pronte per essere trapiantate. Entusiasta la reazione e la partecipazione del pubblico, di tutte le età: l’inaugurazione è stata anche l’occa-
sione per condividere ricordi di un’infanzia “più verde”, riportando alla mente reminescenze dei consigli legati al mondo dell’orto. Significativa è l’immagine dei bambini presenti, la cui attenzione è stata catturata dai vasetti contenenti le semenze di ortaggi: sono già i primi risultati dell’effetto di questi genuini progetti di educazione alla sostenibilità? Probabilmente sì e la buona notizia è che l’Amministrazione di Ponte San Pietro è determinata a proseguire sulla strada intrapresa. Enrico Ubiali
Sono tante le iniziative green e sostenibili che animano questo vivace comune della bergamasca attraversato dal fiume Brembo. Ad organizzarle l’Amministrazione comunale sostenuta da una propulsiva attività associazionistica, capace di valorizzare agricoltura, ecologia, educazione ambientale e alimentazione genuina, incentivando la diffusione di stili di vita sostenibili. Nel 2011 è stata realizzata l’illuminazione a led di una delle principali strade del quartiere Villaggio, potenziando la visibilità di un lungo viale alberato. Nel 2012 è stato rinnovato il Patto dei Sindaci, ottemperando alle disposizioni del PAES -Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile- ed è stata redatta la convenzione con ATB per il trasporto pubblico, specialmente a favore degli studenti. Tanti sono stati gli interventi in questa direzione e, certamente da menzionare, è il rifacimento integrale della copertura dello stadio Matteo Legler, con pannelli fotovoltaici. L’Amministrazione Comunale,
che ha tra le sue linee programmatiche il Piano di governo del territorio a impatto zero, punta a dar vita al territorio attraverso manifestazioni che ne valorizzino anche l’aspetto naturalistico ed educativo: dagli orti sociali alle attività di manutenzione verde pubblico riservate ai giovani del progetto Ariaperta. Inoltre, a distanza di un anno, la casetta dell’acqua installata nel 2012 sta portando risultati sorprendenti con un tornaconto non solo in risparmio economico per le famiglie ma anche ecologico per il risparmio degli imballaggi. Non manca poi la valorizzazione dei prodotti tipici locali: celebri e numerose sono le rassegne patronali e le iniziative da record come Cioccolandia e la fiera del tessile ecologico che promuovono l’enogastronomia, il commercio e l’intrattenimento a livello locale. Ogni sabato, inoltre, Ponte San Pietro ospita il mercato biologico –ribattezzato Briologico, in onore del quartiere di Briolo dove viene allestito- nonché il mercato Campagna Amica Coldiretti.
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Al via la seconda edizione del Festival dell'Ambiente Dal 24 al 26 maggio sul Sentierone di Bergamo e nelle piazze adiacenti moltissime attività dedicate alla green economy e alla sostenibilità
Ci siamo, anche quest'anno torna in città il Festival dedicato alle realtà green del nostro territorio, organizzato dall'associazione Festival dell'Ambiente e dal Comune di Bergamo - Assessorato all'Ambiente ed Energia. È tempo ormai di dare un occhio al programma definitivo cercando di dare spazio e voce a tutti i partecipanti. Venerdì mattina alle 10.00 si inaugurano le attività con la presenza delle istituzioni e degli organizzatori. La tensostruttura nel quadriportico del Sentierone ospiterà già dal mattino conferenze e incontri, a cominciare dalla presentazione del workshop “Azioni Urbane” promosso da Immobiliare della Fiera con il coordinamento dell'Università degli Studi di Padova, la partecipazione del Politecnico di Milano e dell'Università degli studi di Bergamo, il sostegno dell’Ordine degli Ingegneri e la preziosa collaborazione di “Spaco Lab”. In Piazza Dante, all'interno di uno
“I Manzella Quartet, suonando strumenti musicali realizzati con materiale di riciclo, si esibiranno in concerto sabato sera rendendo la piazza un vero e proprio spazio di festa” dei container itineranti dell'associazione, lo “Spaco Lab” terrà per 3 giorni laboratori di pianificazione e riqualificazione degli spazi urbani, con giovani architetti e studenti universitari.
Spazio all’arte e al design Mostre ed esposizioni d'arte e di design saranno presenti per tutta la durata del Festival. La mostra dell'architetto Caporaso si terrà presso il portico del Palazzo della Provincia mentre l'esposizione di sculture realizzate
dai giovani Koji Yoshida e Dario Tironi sarà ospitata da Immobiliare della Fiera nello spazio/negozio sotto il quadriportico del Sentierone, in collaborazione con Giacomo Cavalleri di “MadeInBergamo”. Nel Parco Caprotti, percorrendo la vivace via Tasso, tra menù green e spazi di incontro, troverete la mostra fotografica “Farfalle e Illusioni” di Domenico Palumbo. Vicino alla fontana della “Vedovella”, invece, l'esposizione fotografica di Pino Ninfa per Cesvi Onlus dal titolo “L'Energia del Castano”.
Famiglie e bambini, pensato per voi Tanti i laboratori e le attività per le famiglie, per i piccoli e non solo, alla scoperta di vari giochi scientifici: dal grande gioco dell'oca solare ai laboratori sul riuso, fino alla costruzione di un vero e proprio spazio abitativo “green”! Questo è quanto propongono le cooperative sociali del no-
Massimo Bandera Assessore all'Ambiente ed Energia del Comune di Bergamo
stro territorio che hanno deciso di collaborare con il Festival dell'Ambiente e di contribuire alla realizzazione degli spazi di interazione, tra cui Alchimia, Biplano, Linus, Ruah, nonchè il Centro di Etica Ambientale che nella giornata di sabato organizza, in collaborazione con le altre associazioni presenti, una grande caccia al tesoro per famiglie con premiazione e merenda a fine gioco. Non mancherà la compagnia Teatro Prova che intratterrà, in tre diversi momenti nel corso
del week-end, tutti i partecipanti al festival con alcune rappresentazioni teatrali, chiaramente a tema sostenibilità. Incontri e presentazioni di nuovi progetti e importanti attività si svolgeranno sotto la tensostruttura posta al centro del quadriportico del Sentierone: dalla premiazione del concorso per le scuole organizzato da Aprica, alla presentazione della “Guida Energia e Ambiente per gli Insegnanti” e ancora dalla presentazione del nuovo negozio sostenibile a cura
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Numero 23 - Giugno 2013
ABITO CONFEZIONATO A MANO
SCAMICIATO IN COTONE STAMPATO
100% COTONE STAMPATO
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AUTORI: SASHA INDIA
AUTORI: CREATIVE HANDICRAFT INDIA
COLLEZIONE
PRIMAVERA dinanza Sostenibile, conveESTATE 2013
di Bergamo Sviluppo al gno di Promoserio sul bilancio sociale nelle aziende della valle Seriana e tanto altro.
che nella mattinata promuove alcuni incontri all’interno della sala convegni dell’Urban Center.
Festival dell'Ambiente ExpoScuolambiente e Mercato agricolo e non solo
Moda e musica …di riciclo
In concomitanza con il Festival dell'Ambiente si svolgeranno diverse manifestazioni, tra le quali l'importantissima “ExpoScuolambiente XXª Edizione”, che quest'anno per caso fortuito passa per la nostra città. Importante incontro condiviso tra “ExpoScuolambiente” e “Festival dell'Ambiente” è la Tavola Rotonda per il Piano regionale degli interventi per la qualità dell'aria che si svolgerà sabato mattina alle ore 11.30 presso la sala Consiliare di Palazzo Frizzoni. Come ogni quarto sabato del mese in Piazzale Alpini si terrà il “Mercato agricolo e non solo” organizzato dalla rete di Citta-
Al Festival dell'Ambiente anche la moda diventa green, con il progetto “Auteurs du Monde” promosso dalla Bottega Altromercato di Via Sant'Orsola e realizzato da Marina Spadafora, stilista della collezione, che sarà presente per la sfilata in programma sabato pomeriggio alle 16. Non mancherà la musica, prima con l'Istituto Scolastico iSchool che nei pomeriggi di sabato e domenica organizza insieme agli studenti un concorso per band emergenti chiamato “iBand”, offrendo la possibilità ai ragazzi di esibirsi in uno spazio di grande visibilità quale è il Sentierone di Bergamo e soprattutto di vincere ore di sala prove e registrazioni di demo musicali. La
COLLEZIONE
PRIMAVERA 2013con i musica infine ESTATE diventa green
Manzella Quartet che, suonando strumenti musicali realizzati con materiale di riciclo, si esibiranno in concerto sabato sera rendendo la piazza un vero e proprio spazio di festa.
In sella alle due ruote Domenica è sempre domenica e, tempo permettendo, una bella pedalata non può mancare. In collaborazione con l’Associazione A.ri.bi sono state organizzate alcune passeggiate in bici che partiranno dallo spazio del Festival. E sempre parlando di veicoli alternativi e viabilità sostenibile, al gazebo del comune di Bergamo troverete alcune interessanti dimostrazioni pratiche per trasformare le vostre biciclette in ibridi elettrici a pedalata assistita e molti altri laboratori utili per migliorare la nostra cultura in ambito di ambiente e rispetto degli spazi naturali. A tal proposito
un'interessante iniziativa è quella proposta da Cesvi Onlus in collaborazione con la Comunità Boliviana di Bergamo, l'Assessorato all'Ambiente e i Comitati di Quartiere della città: “Bergamo per tutti”, una giornata di pulizia del centro città per sensibilizzare tutti i cittadini alla cura e al
mantenimento degli spazi urbani condivisi. Per maggiori informazioni e il programma completo di tutte le attività proposte al Festival dell’Ambiente, visitate il sito www.associazionefestivaldellambiente.it.
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iSchool dà voce al talento Microfoni aperti per le band emergenti di Bergamo sul palco di “iBand. E adesso esibitevi” Sostenere i talenti, l’energia e la passione per fare musica insieme a propri amici. Superare qualsiasi timore e dallo scantinato di casa salire su un vero palco, nel cuore della città. Ma anche musica per dialogare con i giovani, per diffondere la cultura della sostenibilità. È con questo spirito che è stata pensata “iBand. E adesso esibitevi”, la due giorni di prove libere che animerà di musica ed energia la seconda edizione del Festival dell’Ambiente, in programma sul Sentierone dal 24 al 26 maggio, grazie alla rinnovata sinergia tra l’Associazione Festival dell’Ambiente e il Comune di Bergamo. Le giovani band bergamasche, emergenti e non ancora scritturate, avranno la possibilità di esprimere talento e passione su un palco tutto per loro, allestito da iSchool nel cuore della città. Il palco sarà aperto a tutti i gruppi musicali, che contino almeno un componente tra i 14 e i 18 anni, sabato 25 maggio dalle 17 alle 19 e domenica 26 maggio dalle 18 alle 20. Ogni band avrà a disposizione tra i 10 e 15 minuti di tempo per dare il meglio di sé di fronte alle tante persone che il Festival, non destinato solo ad addetti ai lavori, ma rivolto a tutti i cittadini, richiamerà in città, forte anche del successo dello
scorso anno. «iBand. E adesso esibitevi vuole prima di tutto incoraggiare e assecondare il talento dei giovani in tutti i settori, musica compresa, anche se questa nelle scuole viene spesso relegata a materia secondaria» spiega Francesco Malcangi, titolare di iSchool. «Vogliamo offrire un’opportunità concreta, affinché i ragazzi possano esprimere la propria energia e la propria passione di fronte a un pubblico unito nella sfida della sostenibilità e quindi esso stesso motore dell’innovazione. Un’iniziativa pensata e cresciuta con i nostri studenti, che vuole anche essere un modo per la nostra giovane scuola di essere vicina al territorio e ai valori sostenuti dal Festival dell’Ambiente, senza nascondere che l’idea sta riscuotendo molto successo tra gli studenti. Tra gli addetti ai lavori già si attende il Blasco locale». I gruppi saranno premiati con la possibilità di usufruire gratuitamente di ore di registrazione in
“Vogliamo offrire un’opportunità concreta, affinché i ragazzi possano esprimere la propria energia e la propria passione di fronte a un pubblico unito nella sfida della sostenibilità e quindi esso stesso motore dell’innovazione”
una sala d’incisione professionale. Per informazioni e iscrizioni scrivere a iband@ischool. it. Un’opportunità per gli stessi studenti della scuola che, attraverso il team comunicazione, gestiranno i concerti in piena autonomia, decidendo la scaletta di esibizione delle band, presentando musicisti e canzoni al pubblico. iSchool intende infatti dare spazio all’intraprendenza, alla creatività permettendo ai ragazzi di espri-
mersi il più possibile sul campo. L’istituto dà «un’offerta didattica senza eguali, dalla scuola materna al post diploma, che vede distinguerci nel panorama formativo bergamasco. Trasparenza, innovazione, passione ed efficacia sono i valori guida di questa giovane realtà che propone diversi indirizzi formativi». Al Liceo scientifico, al linguistico e al liceo delle scienze umane economico sociale, si affianca la significativa presenza dell’Istituto Professionale Alberghiero, che consente di sviluppare, in
una dimensione operativa, i saperi e le capacità necessari per rispondere alle esigenze formative del settore della ristorazione e dell’ospitalità alberghiera. Un’offerta formativa che si è arricchita nel 2013 con l’Istituto Tecnico Informatico, una vera e propria scuola hi-tech che si avvale dei più innovativi strumenti tecnologici e multimediali con l’obiettivo di dare ai giovani le giuste competenze nell’ambito dell’informatica e telecomunicazione, per agevolare il loro inserimento nel mondo del lavoro e universitario. Alla base del percorso verso una scuola a misura del mondo del lavoro, vi è un importante investimento che ha permesso la dotazione dei più moderni strumenti tecnologici a supporto dello svolgimento di lezioni interattive, l’impiego di sussidi didattici in formato elettronico, il monitoraggio costante dell’attività didattica attraverso il registro di classe digitale e la mail di classe, per una comunicazione efficiente, con l’alunno al centro.
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Perché comprare quando si può noleggiare? Gli oggetti li trovi on line su Locloc.it Col noleggio tra privati i proprietari degli oggetti guadagnano, mentre chi noleggia non spende per l’acquisto di ciò che serve solo momentaneamente Risparmiare senza dover rinunciare a un oggetto che, anche solo momentaneamente, è indispensabile. O riuscire a guadagnare qualcosa grazie ad attrezzi e oggetti acquistati ma che si usano raramente. L’innovativa idea di far incontrare le diverse esigenze si è concretizzata nella piattaforma Locloc, la prima piattaforma on line italiana dedicata al noleggio tra privati. Iscriversi è facile e gratuito ed è possibile usufruire di una copertura assicurativa (senza alcuna commissione aggiuntiva) per chi mette a disposizione i propri oggetti, per proteggerli dai possibili danni fino a un massimo di 990 euro. Insomma, facile, sicuro e conveniente. Ma cosa si può fare su www.locloc.it ?
“Il progetto nasce da un’idea della designer Michela Nosè, 37 anni, che dopo aver sperimentato a Miami il noleggio tra privati, decide di fondare in Italia la piattaforma Locloc” in una fonte di guadagno. Infine un ulteriore dato positivo si trova anche sul fronte della comunità, perché grazie alla piattaforma si possono innescare dei meccanismi relazionali che si basano sulla condivisione momentanea di un bene e quindi, potenzialmente, di un interesse comune.
Il noleggio on line
Consumo collaborativo
Il trapano comprato per un lavoro urgente e che ora è chiuso nella confezione da mesi. La gelatiera, l’attrezzatura da mountain bike, gli attrezzi da giardinaggio o la pochette di paillettes usata per una festa. Gli oggetti che riempiono le case e che sono quasi dimenticati in un cassetto o una scatola sono numerosissimi. E non è un’impressione: secondo una ricerca pubblicata da Forbes dentro le case si trovano beni per un valore di almeno 3mila euro. Ecco quindi l’idea portata in Italia da Michela Nosè: se invece di tenerli chiusi nello sgabuzzino a prendere polvere si mettessero a disposizione di chi ne ha bisogno? Il come è facile: si viaggia su Locloc, la prima piattaforma italiana dedicata al noleggio tra privati. Dove, oltre alla possibilità di avere la garanzia della copertura assicurativa per i propri oggetti e attrezzi, c’è anche un sistema di feedback che permette di valutare gli autori del noleggio -come per le piattaforme eBay o Airbnb- sia l’oggetto che viene offerto, per verificare
Il modello in cui Locloc si inserisce è quello del consumo collaborativo, tendenza già molto diffusa all’estero, che si basa sul principio dello scambio tra privati a fronte di un compenso: una pratica intelligente, economica e attenta all’ambiente. Iscriversi a Locloc è facile e gratuito. Chi vuole “affittare” qualcosa inserisce i propri dati e può quindi accedere al database degli oggetti disponibili dove può trovare quello che cerca. Inoltre, grazie al meccanismo di geolocalizzazione, si può anche individuare quello più vicino alla propria zona di residenza. Chi invece vuole mettere a disposizione i propri oggetti per il noleggio deve compilare l’apposito form, inserendo informazioni, immagini e prezzo.
“Gli oggetti che riempiono le case e che sono quasi dimenticati in un cassetto o una scatola sono numerosissimi. Secondo una ricerca pubblicata da Forbes dentro le case si trovano beni per un valore di almeno 3mila euro” se la descrizione corrisponde al vero. L’iscrizione inoltre è facile e gratuita: si può scegliere se creare un nuovo profilo direttamente su Locloc o se accedere alla piattaforma tramite il proprio account Facebook. Dopo questo passaggio è possibile iniziare subito a cercare ciò di cui
si ha bisogno o aggiungere gli oggetti che si vogliono mettere a disposizione per il noleggio, senza alcun costo per l’utente. Inoltre, l’iscrizione è aperta sia ai singoli privati che agli operatori professionali e specializzati. Anche il costo dell’affitto dipende dai singoli. Infatti, durata, prezzo e modalità di ritiro vengono decisi insieme da chi offre e chi chiede l’oggetto. Quando si raggiunge l’accordo si sottoscrive un contratto di locazione e il pagamento avviene tramite carta di credito o Paypal e si concorda infine l’appuntamento per il ritiro e la riconsegna.
Vantaggi per l’ambiente e per il portafoglio La piattaforma di noleggio Locloc offre numerosi vantaggi. Un primo guadagno è sul fron-
te della sostenibilità ambientale: evitare di fare acquisti spinti da un bisogno momentaneo significa una minore produzione di Co2 che deriva dalla produzione e dal trasporto delle merci. Inoltre si evita di produrre altri rifiuti, come gli stessi imballaggi. Ma come si sarà già capito, a guadagnarci è soprattutto il portafoglio, perché si spende meno per poter usufruire di un oggetto o un attrezzo che si usa per un periodo breve; mentre dall’altro lato, per chi già lo possiede, lo stesso oggetto poco utilizzato si trasforma
LocLoc s.r.l. Via Cesare Ajraghi, 30 - Milano (MI) www.locloc.it
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24 ore di quotidianità ad Haiti Fiammetta Cappellini, la bergamasca “mamma di Haiti”, a tre anni dal terremoto ci racconta la sua giornata sull’isola che tanto ama “Tra le 18 e le 19 i capi progetto tornano dal terreno, vediamo rapidamente insieme eventuali problemi gravi e urgenti che devono trovare una soluzione prima del giorno successivo”
Fiammetta Cappellini, classe 1973, due lauree, originaria di Treviglio, responsabile della Fondazione AVSI presente al Festival dell’Ambiente a Bergamo- vive ad Haiti dal 2001 e sull’isola ha trovato una seconda patria. Un’isola in cui anche una semplice tenda può diventare il luogo per ricominciare a vivere e a sperare. L’hanno chiamata “la mamma di Haiti”. L’Italia intera si è commossa davanti ai telegiornali che riprendevano le sue lacrime all’aeroporto di Port-au-Prince a pochi giorni dal terremoto, quando decideva di far rientrare in Italia dai nonni il figlio Alessandro. Attraverso Skype, Fiammetta, rimasta sulla tormentata isola, ha raccontato la distruzione infinita provocata dal sisma. La volontaria bergamasca ha svelato le dimensioni di una tragedia immensa quanto sconosciuta. Oggi, a tre anni dal terremoto Fiammetta Cappellini è ancora ad Haiti e ci racconta la sua giornata sull’isola.
Una giornata tipo Ore 5.30: si svegliano mio marito e il piccolo Alessandro... hanno ritmi haitiani loro! Giocano un po’ insieme e si preparano. Ore 6: mi sveglio, mi vesto e preparo Alessandrino per la scuola, considerando che entrambi resteremo fuori tutto il giorno: per me zaino e borsa per l’ufficio, per lui zaino
“Ore 6: mi sveglio, mi vesto e preparo Alessandrino per la scuola, considerando che entrambi resteremo fuori tutto il giorno” per la scuola, boite a lunch per la merenda, sacca per le attività pomeridiane, sacca per la cena che farà in ufficio... ogni volta sembra un trasferimento all'estero! Ore 6.45: affido Alessandrino al papà che lo porta a scuola e io esco in direzione dei quartieri alti della città, dove si trova il nostro ufficio AVSI. Ore 8: arrivo in ufficio dopo aver attraversato tutta la città; mi dedico per circa due ore a riunioni e brevi aggiornamenti con i diversi capi progetto
e coordinatori, prima che loro si avviino verso il terreno per le attività quotidiane. Dalle 10 in poi iniziamo le visite ai progetti e alle varie attività dei partner: le scuole, i centri nutrizionali... osserviamo e analizziamo i problemi del
terreno e le necessità che si manifestano, per cominciare ad abbozzare correzioni delle nostre azioni o idee per completarle, sfruttando queste occasioni per la formazione dello staff e dei coordinatori. Nel primo pomeriggio
di solito mi attendono le riunioni con i donatori: discutiamo delle strategie settoriali, delle azioni comuni da intraprendere, delle campagne di comunicazione, ad esempio per la promozione dell'allattamento materno e per le azioni di sensibilizzazione contro lo sfruttamento dei bambini. Rientro in ufficio tra le 16 e le 17, un paio d'ore di lavoro amministrativo mentre nel frattempo arriva Alessandrino da scuola e s’installa nella cucina dell'ufficio dove gioca, cena, fa i compiti. Tra le 18 e le 19 i capi progetto tornano dal terreno, vediamo rapidamente insieme eventuali problemi gravi e urgenti che devono trovare una soluzione prima del giorno successivo: episodi di violenza nei quartieri, manifestazioni, incidenti, attività da realizzare che hanno qualche problema organizzativo particolarmente complesso. Dopo le 19 circa mi metto in auto per rientrare a casa con Alessandrino, parliamo un po’ finché non si addormenta, cosa che di solito accade dopo 5 minuti! Quindi approfitto del resto del viaggio, oltre un'ora, per chiamare la base del dipartimento sud. Arrivo a casa alle 20, metto a letto Alessandro, finalmente mangio -oltre al caffè, di solito nel corso della giornata qui nessuno ha tempo per mangiare nemmeno un boccone- e dalle 21 in poi ho un paio d'ore per leggere documenti non urgenti ma interessanti, sul Paese in generale e sui nostri settori di intervento in particolare, mentre aspetto che mio marito rientri dal lavoro. Insieme a lui, a volte, faccio anche una seconda cena! E non più tardi delle dieci e mezzo si dorme, buonanotte a tutti! Fiammetta Cappellini
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Scame Parre spa Connettori e stazioni di ricarica per auto elettriche made in Val Seriana Da oltre dieci anni a fianco di chi crede nella mobilità del futuro Al Festival dell’Ambiente sostiene l’associazione no profit VentiSostenibili tiva e più sostenibile. Sostenibilità e ambiente, ma soprattutto miglioramento della qualità della vita, sono i driver che hanno spinto Scame Parre, fondata nel 1963 per la produzione di componenti e sistemi per impianti elettrici, a entrare nel settore della mobilità elettrica proponendo sistemi di ricarica per i veicoli elettrici stradali. Si tratta di un mercato ancora giovane e innovativo a cui garantire un sistema di ricarica semplice e sicuro. L’impegno dell’azienda in questo campo nasce già alla fine degli anni Novanta. Scame Parre ha sposato da subito la possibilità di realizzare una nuova idea di mobilità eco compatibile che potesse ridurre al minimo l’impatto ambientale. Scame insieme al CEI CIVES (Commissione Italiana Veicoli Elettrici Stradali a Batteria, Ibridi e a Celle Combustibile) ha studiato e normalizzato il primo connettore dedicato alla ricarica dei veicoli elettrici, e il connettore LIBERA tipo 3 A (fino a 16 A), un primo prototipo dedicato a piccoli veicoli e motoveicoli, ma completamente nuovo sia dal punto di vista produttivo, che dal punto di vista normativo. Nel corso degli anni la gamma di prodotti Serie Libera si è ampliata con connettori e stazioni di ricarica per assecondare le esigenze normative e di mercato. Questo connettore è presente oggi in Italia sulle stazioni di ricarica di Enel, Hera e A2A, ed è stato adottato per la Twizy di Renault iente b m i, e per gli scooter ibridi il 'A ll ib osten val de Al Festi ostiene VentiS ciale ed elettrici di Piaggio s so arre spa di promozione ndivise P e e Vectrix. A conferm a o Sc ciazione luzioni c ma di questo imun'asso n è trovare so ttraverso li a issio pegno oggi tutti i la cui m blemi ambienta sostenibili. a pro logie o n c prodotti della Sete i d l'utilizzo rie Libera Scame hanno ottenuto
Cinaquant’anni di storia imprenditoriale, più di 800 collaboratori in tutto il mondo operanti in 19 società partecipate e collegate alla capogruppo italiana e un trend positivo nonostante la criticità del periodo. Una formula vincente quella di Scame che oltre all’attenzione al cliente e alla valorizzazione delle risorse umane offre qualità e sicurezza dei prodotti, innovazione e ricerca continua di nuove soluzioni per la distribuzione dell’energia elettrica e rispetto per l’ambiente. Una storia fatta di cambiamenti, di evoluzioni e di capacità di adattamento alle nuove tecnologie e alle richieste del mercato che ha permesso all’azienda di raggiungere un posto di rilievo nel settore della produzione di materiale elettrico, sia a livello nazionale che internazionale, mantenendo il «cuore» in alta Valle Seriana. Oggi più che mai la mobilità elettrica rappresenta una sfida fondamentale per le città del futuro e le soluzioni progettuali legate a una mobilità alternativa stanno diventando un obiettivo sempre più concreto. In passato il mercato delle auto elettriche ha faticato a decollare, soprattutto per gli alti costi di passaggio alla nuova organizzazione della mobilità, sia in termini di parco macchine che in termini di infrastrutture di ricarica. Il 2012 però, grazie anche alle nuove direttive della Comunità europea che ha imposto nuovi limiti in termini di emissioni di Co2 alle case automobilistiche, ha visto crescere gli investimenti per una mobilità alterna-
la validazione ZE Ready di Renault, un documento creato per certificare la compatibilità tra veicoli e stazioni di ricarica. Nel suo impegno nel campo di una nuova mobilità Scame ha adottato il logo “New Mobility” un marchio dedicato a rappresentare i prodotti della serie Libera e l’impegno dell’azienda nel campo della mobilità elettrica. Scame oggi svolge anche una grande attività di formazione e di informazione, presenziando a molti eventi, convegni e seminari legati al mondo della mobilità elettrica, ma anche dedicati
agli installatori e partner. A questo proposito Scame ha creato il New Mobility Team: una rete di installatori specializzati e abilitati a installare i prodotti in conformità alle normative vigenti. A livello nazionale Scame fa parte del Gruppo E-mobility di ANIE, il
SCAME PARRE S.p.A. Via Costa Erta, 15 24020 Parre (Bg) - Italy
cui obiettivo è creare e realizzare progetti industriali che puntino a un’effettiva diffusione dei veicoli elettrici sul territorio italiano, in linea con la Strategia Europa 2020. Sul fronte europeo Scame è presente nei comitati di norma che, a livello italiano e internazionale, hanno avuto il compito di individuare e normare la materia. Proprio nell’ottica di favorire l’uniformazione delle normative a livello internazionale nel 2010 SCAME ha fondato a Parigi, insieme ad alcune tra le più importanti aziende europee del settore elettrico, la Ev Plug Alliance, associazione che si pone come obiettivo principale quello di proporre al mercato un’unica infrastruttura di ricarica europea per le auto elettriche. Insomma, dalla Val Seriana all’Europa il futuro della mobilità è elettrico!
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Cometti: l’arte di lavorare il legno da tre generazioni Falegnameria e punto espositivo: a Romano di Lombardia la passione per la qualità è di famiglia L’arte di lavorare il legno, nella famiglia Cometti, proviene da molto lontano: una passione che si tramanda da tre generazioni all’insegna della passione per la qualità, la capacità artigianale e imprenditoriale. Nata nel 1931, l’attività del fondatore Massimo Cometti si trovava nel centro storico di Romano di Lombardia in via Nazario Sauro. Cometti si occupava della realizzazione e vendita di sedie, mobili e di qualsiasi altra cosa gli venisse richiesta. Nel 1973 gli succede il figlio Giuseppe che, insieme alla moglie Ivonne Soprani, decide di dividere l’attività produttiva della falegnameria dall’attività di vendita, spostando la prima in un capannone situato in periferia, in via Balilla, mantenendo la sede iniziale come punto vendita ed espositivo, non solo di mobili ma anche di complementi d'arredo e di oggettistica per la casa. È in questo frangente che si comincia a delineare il profilo dell'azienda, dal 1985 divenuta “Cometti snc”, che dagli anni 2000 ha visto l’ingresso della terza generazione: attualmente è Marina Cometti che si occupa del negozio nel centro storico, mentre la sorella Maddalena, insieme al marito Livio Cislacchi, seguono l’attività produttiva della falegnameria.
Cometti Design per Abitare All'interno dell'area espositiva, denominata “Cometti Design per Abitare”, è possibile trovare tutti gli arredi e i mobili per gli ambienti della casa. Da sempre è massima l’attenzione alla qualità e, in linea con le nuove sensibilità degli ultimi anni, si prediligono i prodotti realizzati con pannelli ecologici e con vernici che limitano le emissioni di formaldeide. Attenzioni che vengono gradite in particolare per gli ambienti dedicati ai bambini, come le camerette, ma anche per i serramenti e per tutte le componenti in legno della casa. I serramenti hanno infatti un ciclo di vita lungo ed è per questo che anche il cliente sta imparando sempre più ad
apprezzare i vantaggi di un legno di qualità, della sua efficienza energetica ed ecologica, rispetto ai serramenti ad esempio in Pvc, che presentano comunque una serie di controindicazioni. La divisione “Design per Abitare” è in grado di rispondere a ogni tipo di richiesta di progettazione, anche a partire dalla predisposizione degli impianti, grazie a un accurato servizio di consulenza pre-vendita, che si unisce agli interventi di realizzazione e montaggio di arredamenti e mobili. Con l’ausilio di un software specifico, i professionisti della Cometti riescono a mostrare alla clientela la nuova abitazione sotto forma di “realtà virtuale”, in modo da collocare e visualizzare le soluzioni proposte e rendere già quasi viva la nuova casa pensata per loro.
Cometti Falegnameria Lo spirito artigianale e la tradizionale qualità del lavoro della famiglia Cometti sono caratteristiche che rimangono qualificanti per l’attività. Nei decenni l’introduzione dei macchinari a controllo numerico e l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia hanno impreziosito la cura e l’efficienza dell’attività, senza precluderne la capacità di rispondere in modo
flessibile alle variegate esigenze del cliente. La falegnameria Cometti produce infatti serramenti, porte interne, porte blindate e mobili su misura, ai quali affianca un completo servizio pre e post vendita che può comprendere l’intera gestione della commessa dal rilievo delle misure sul cantiere alla posa in opera finale. Il tutto grazie alla presenza di personale qualificato per il montaggio e l’installazione, oltre all’attenzione che l’azienda riserva per la formazione interna e per il conseguimento delle più moderne certificazioni quali Fsc, Casaclima e Leed. «Al giorno d’oggi il cliente non ha più bisogno solo di un semplice produttore -spiega Maddalena Cometti- ma di persone competenti che conoscano cosa viene offerto dal mercato e quali siano le soluzioni che possono incontrare le esigenze della clientela. Per questo è importante conoscere l’evoluzione sia dei processi produttivi sia delle caratteristiche delle singole componenti, dalla maniglia al legno utilizzato. Un serramento oggi, oltre all’aspetto estetico e di sicurezza, deve poter rispondere a precisi requisiti di isolamento termico e acustico, sia per questioni di risparmio energetico che di eco compatibilità». La chiave per proseguire anche in questi momenti di crisi? La
garanzia della qualità. «Abbiamo risentito anche noi della crisi economica ma l’effetto indotto è stato più che altro quello di spostare l’attività sul cliente privato rispetto alle imprese, che invece in passato assorbivano l’80% della produzione -chiarisce Maddalena Cometti- Anche i nostri investimenti stanno andando nella direzione della
comunicazione e del marketing verso la clientela privata, perché non basta più solo produrre, ma occorre sapersi interfacciare e comunicare il proprio modo di lavorare. Aspetto che ci viene riconosciuto da ormai tre generazioni, frutto di un’attività appresa, tramandata ed eseguita con passione. Passione soprattutto per la qualità».
Cometti snc Cometti Design per Abitare Via Nazario Sauro, 31 - Romano di Lombardia (BG) Tel. 0363/ 910097 - Fax 0363 903371 - info@comettiabitare.it Cometti Falegnameria Via Balilla, 64 - Romano di Lombardia (BG) Tel. 0363 910605 - Fax: 0363 913929 falegnameria@comettiabitare.it - www.comettiabitare.it
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“Curare” la dispersione energetica si può Omd home solutions: il risparmio parte dalla diagnosi Ridurre le dispersioni -e quindi gli sprechi- è il primo obiettivo della società di Brusaporto che punta sulle ristrutturazioni delle abitazioni Il primo passo verso il risparmio energetico, e quindi anche economico, è quello di ridurre le dispersioni e migliorare l’efficienza degli impianti presenti nelle case. Lo sanno bene i professionisti che operano all’interno della Omd home solutions, la società di Brusaporto che si occupa di “curare” le abitazioni, proprio come i medici curano i malati. Eseguire un attento check up della
“Prima di tutto è necessario fare un check up della casa e individuare le eventuali patologie e poi ci occupiamo della cura” casa diventa quindi necessario per poter lavorare al meglio. La società, dopo l’analisi delle eventuali fonti di sprechi -solitamente presenti in molte case, soprattutto in quelle più datatesi occupa del lavoro di “cantiere” vero e proprio, gestendo direttamente il lavoro di ristrutturazione e riqualificazione energetica avvalendosi di materiali all’avanguardia forniti direttamente da partner di fama internazionale. Solo a questo punto s’inserisce il concetto delle fonti rinnovabili, che sono senza alcun dubbio un grande aiuto per realizzare il risparmio energetico ed economico, ma che rischiano di non essere sfruttate al meglio quando nella casa ci sono dispersioni o quando gli impianti non sono efficienti.
Diagnosi e terapia Facendo un parallelo con il corpo umano, gli esperti della Omd home solutions eseguono un vero e proprio check up, cercando eventuali problemi all’interno delle abitazioni. In primo piano ci sono le verifiche sulle pareti perimetrali, sui tetti, sui serramenti, sugli impianti elettri-
ci e termici; dopo aver “curato” le case si arriva alla introduzione delle fonti rinnovabili. «La casa che disperde energia è come un secchio forato che per essere mantenuto pieno necessita di continue aggiunte di acqua -ha spiegato Marcello Maffioletti- dove l'acqua rappresenta l'energia per il mantenimento del nostro comfort e i fiori sono le fonti di dispersione nelle pareti, nei serramenti o negli impianti non efficienti. Quindi, anche se continuiamo a versare acqua in abbondanza, questa fuoriesce. È pertanto necessario prima di tutto tappare i buchi, ovvero risolvere i problemi di dispersione della casa: in questo modo è possibile ridurre sensibilmente anche le spese per l’energia». Diventa quindi indispensabile creare una cultura del risparmio energetico che si esplichi a 360 gradi, per comprendere che questo obiettivo si persegue attraverso un mix di soluzioni e non solo con la scelta di una sola. Innanzitutto è necessario ridurre gli sprechi e migliorare l'efficienza degli impianti. Inoltre, ha proseguito Maffioletti, «dopo aver fatto la diagnosi sull’immobile, gestiamo direttamente il lavoro di cantiere sulle diverse parti della casa e, per farlo, ci avvaliamo di personale proprio e della collaborazione di partner tecnici di fama internazionale a cui ci rivolgiamo per rifornirci di tecnologie e di materiali e con i
quali abbiamo un rapporto di esclusiva sul territorio».
Le energie rinnovabili Una volta “curate” le malattie della casa, un'altra tappa verso il risparmio energetico è rappresentato dall’utilizzo degli impianti per le fonti rinnovabili. Nello specifico, la società di Brusaporto progetta, realizza e installa gli impianti fotovoltaici su strutture nuove o in fase di retrofitting, gestendo l’intero processo per assicurare l’elevato livello qualitativo, la professionalità, le verifiche costanti sul progetto, il controllo sull’avanzamento dei lavori e i tempi di consegna. Gli impianti realizzati da Omd
“Ci avvaliamo di partner tecnici di fama internazionale a cui ci rivolgiamo per forniture di tecnologie e di materiali migliori e con i quali abbiamo un rapporto di esclusiva sul territorio” possono essere totalmente o parzialmente integrati e si possono installare sui tetti degli edifici residenziali o su quelli degli edifici industriali. Inoltre la società, nell’ambito del contratto Epc, provvede a tutti gli adempimenti necessari per la realizzazione dell’impianti: si fa carico di ottenere tutti i permessi per la costruzione, gestisce i rapporti con gli
OMD Home Solutions Via Artigiani, 23 Brusaporto (BG) Tel. 035 681 244 Fax 035 676 030 info@omd-tech.com www.omd-tech.com enti competenti, realizza il progetto esecutivo, provvede alla fornitura dei materiali, realizza le strutture di supporto dei pannelli, effettua il montaggio civile, meccanico ed elettrico degli impianti e provvede alla connessione alla rete.
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B-Life la seconda vita di toner e cartucce Al Festival dell’Ambiente con due importanti novità: TonerBergamo.it e l’ecobox ViaTonerBg dunque, che va oltre quella dilagante della tecnologia usa e getta e che propone, grazie a coloro che scelgono di utilizzare toner e cartucce di B-life, un’inversione di rotta lanciando un messaggio di sostenibilità. A Bergamo poi toner e cartucce viaggiano in bicicletta: ecosostenibile, affidabile, veloce e cityfriendly, B-life ha recentemente attivato una collaborazione con OroBici per le consegne in città.
Quante volte, andando a comprare le cartucce per la stampante, ci è capitato di stupirci del fatto che costassero più della stampante stessa? È stato calcolato che per produrre la plastica necessaria alla costruzione di una cartuccia toner laser servono 3 chilogrammi di petrolio, con l'emissione di 6 chilogrammi di gas serra, quanto basta ad alimentare una comune lampadina di 75 watt per 15 giorni. Con 55 cartucce rigenerate si risparmia un barile di petrolio e con 500 si può alimentare elettricamente un'abitazione di 150 metri quadri per un anno intero, riscaldamento e aria condizionata compresi. Pertanto, se si considerano i circa 20 milioni di pezzi consumati ogni anno in Italia, la rigenerazione dei prodotti per la stampa
Due importanti novità per aziende e privati
“Il recupero di toner e cartucce, oltre a giovare all’ambiente, trasforma il rifiuto in risorsa economicamente vantaggiosa per l’utente finale”
“A Bergamo le cartucce viaggiano in bicicletta: ecosostenibile, affidabile, veloce e city-friendly, B-life si avvale infatti del servizio OroBici per il trasporto in città”
assume una valenza non indifferente. Attiva da ormai 15 anni, la B-life di Treviolo produce una propria linea di toner rigenerati di qualità, all’insegna del recupero e del risparmio: l’azienda possiede, infatti, tutte le autorizzazioni necessarie per la gestione dei toner esauriti, classificati come “rifiuti speciali non pericolosi”, dal ritiro presso le aziende al trasporto, quindi allo stoccaggio sino al recupero. Con la sua attività B-life preserva l’ambiente da migliaia di toner che andrebbero altrimenti a inquinarlo. Non solo: gli impianti aziendali utilizzano energia rinnovabile a Impatto Zero® e, nel 2012, l’azienda ha ottenuto la certificazione ISO 14001 che attesta un sistema di gestione ambientale certificato. “Qualità e Ambiente” è stato il binomio vincente di B-life fin
Sempre in un’ottica di salvaguardia ambientale e di risparmio economico, B-life propone una vasta gamma di soluzioni per le aziende in tutte le attività di supporto alla stampa in ufficio, oltre alla fornitura di materiali di consumo, quindi anche assistenza e manutenzione delle stampanti, ritiro toner esauriti, soluzioni a costo copia con la formula del noleggio operativo. Una visione, dalla sua nascita, quando ancora non si parlava per nulla di green economy. «Osservando il toner esaurito di una delle prime stampanti laser, ho provato una sensazione di spreco all’idea di buttarlo -racconta il titolare, Matteo Virotta- ed è stato interessante constatare come il loro recupero, oltre a giovare all’ambiente, potesse trasformare il rifiuto in risorsa anche
economicamente vantaggiosa per l’utente finale». Se economia ed ecologia sono ancora troppo spesso inconciliabili, nel caso di toner e cartucce rigenerati il vantaggio è invece anche economico. B-life garantisce infatti le stesse prestazioni delle cartucce originali e la totale compatibilità dei toner con ogni macchina, a fronte di un risparmio del 4060% rispetto ai prodotti originali.
Sono due le importanti novità che B-life presenta quest’anno al Festival dell’Ambiente. La prima, dedicata al mondo dei privati, è TonerBergamo.it, il negozio online con un’interfaccia piacevole e dinamica in modo che chiunque possa facilmente trovare le cartucce per la propria stampante a prezzi decisamente concorrenziali, ordinarle e riceverle comodamente a casa propria. La seconda, studiata per le imprese bergamasche e dedicata al mondo delle aziende, è l’ecobox ViaTonerBg, un prodotto che soddisfa l’esigenza delle aziende di Bergamo e provincia di smaltire in modo adeguato toner e cartucce esauriti nel pieno rispetto della normativa vigente. Sempre attenta e aggiornata sulle nuove normative, B-life offre un servizio professionale, efficiente ed economico che tutela l'azienda anche offrendo una consulenza gratuita in merito al trattamento e alla gestione di questo rifiuto prodotto in tutti gli uffici.
B-life S.r.l. Stampa e ambiente Via Piave, 35/e - 24048 Treviolo (BG) Tel. 035.622.11.11 - Fax 035.20.12.19 info@b-life.it www.b-life.it
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Ritorno al Futuro Scooter ibridi e bici elettriche Motorama bike goes green Il negozio di riferimento per i biker bergamaschi al Festival dell’Ambiente Motorama bike, centro specializzato nella vendita di scooter, accessori e abbigliamento sportivo per il mondo delle due ruote, torna a Bergamo. La lunga esperienza, iniziata nel 1982 in largo Tironi con la vendita di abbigliamento e accessori per il moto fuoristrada, ha permesso all’azienda di coprire sempre più settori affrontando nuove esigenze e nuove sfide con ampia professionalità. L’introduzione della vendita di MTB, scooter, abbigliamento per beach volley, per skate e per moto da strada, ha permesso a Motorama bike di conoscere, e spesso di anticipare, quelle che sono le mode del settore. Dopo un periodo ad Azzano San Paolo, nel 2013 il negozio è tornato là dove ha cominciato, a Bergamo, questa volta in via Vittore Ghislandi 24, con una vasta espo-
“Al Festival dell’Ambiente Motorama bike porterà il grande pubblico a contatto con una realtà, quella degli scooter ibridi e delle biciclette elettriche, ancora di nicchia, ma con grandi possibilità di sviluppo”
“Bisogna superare l’idea della bicicletta come mezzo di svago per tornare alla bicicletta come vero e proprio mezzo di trasporto” sizione di scooter, moto, caschi delle migliori marche e abbigliamento tecnico, sempre con un occhio alle nuove tendenze. Già anni fa i fratelli Ivano e Cristian Gavazzi, gestori di Motorama bike, provarono infatti a lanciare sul mercato bergamasco le biciclette elettriche. Ma i tempi non erano ancora maturi e le batterie al piombo richiedevano troppe cure, rivelandosi spesso problematiche. La sostituzione delle batterie al piombo con quelle al litio e la maturazione dei tempi hanno portato Motorama bike nuovamente in prima linea, pronta ad anticipare gli sviluppi di un settore nel quale crede molto. Al Festival dell’Ambiente Motorama bike porterà il grande pubblico
a contatto con una realtà, quella degli scooter ibridi e delle biciclette elettriche, ancora di nicchia, ma con grandi possibilità di sviluppo. Ora bisogna superare l’idea della bicicletta come mezzo di svago per tornare alla bicicletta come vero e proprio mezzo di trasporto. L’interesse c’è e i clienti lo dimostrano, l’unico scoglio sembra essere quello del prezzo. Ma da Motorama bike ce n’è per tutte le esigenze e per tutte le tasche:
dall’economico al costoso, per il trasporto urbano o per il fuoristrada. Una vasta gamma di biciclette elettriche della Green Spark, che costano da poco più di 700 a 1500 euro, con un'autonomia che va dai 35 agli 80 km, e dell’italianissima MoveYourLife con la sua UMB®-3, Ultra Mobile Bike, nata per interpretare le sfide del futuro in chiave altamente tecnologica. Interamente progettata e realizzata in Italia, resistente e leggera, con telaio
in lega d'alluminio, design innovativo, batteria LiFePo4 di ultima generazione da 10-15-20 ampere per un'autonomia che varia
dai 60 ai 120 km, l'Ultra Mobile Bike è molto stabile al variare della temperatura e può essere lasciata parzialmente scarica per lunghi periodi senza subire danni; ricaricabile velocemente, fornisce piena potenza fino al completo scaricamento e ha ben 1500 ricariche garantite. Mezzi di trasporto competitivi e, a conti fatti, anche economici. Certo la manutenzione e la cura devono essere costanti, ma i vantaggi, per l’ambiente, le tasche e la praticità di muoversi in città, sono evidenti. Oltre alle bici elettriche e agli scooter ibridi, Motorama bike è concessionario ufficiale dei migliori marchi di scooter tra cui Kymco, Lambretta, Apses e punto vendita e assistenza autorizzato Honda. Grande professionalità e un'ampia scelta di prodotti per il settore due ruote: «La nostra filosofia è di diventare per il cliente il sarto della sua due ruote, lavorando con l'obiettivo di proporre sempre il meglio e, quando possibile, anticipare mode e tendenze». Come, si spera, sarà per biciclette e scooter elettrici.
Motorama Bike Via Vittore Ghislandi, 24/A - Bergamo Tel. 035 531228 - Fax 035 531107 - info@motoramabike.it www.motoramabike.it
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Grafinvest Strumenti di comunicazione in armonia con la natura L’ecotipografia bergamasca che ha fatto della sostenibilità un connubio vincente tra qualità, ambiente e costi concorrenziali
A qualcuno potrà sembrare un paradosso, ma stampare ecologico si può senza dover scendere a compromessi, perché qualità e ambiente hanno trovato in Grafinvest il connubio perfetto. Fornitore di riferimento per tutte le aziende sensibili alle tematiche ambientali, il cui rispetto rappresenta un valore aggiunto da comunicare, Grafinvest è stata una delle prime tipografie ad assumersi la responsabilità del proprio agire quotidiano. Nata nel 1995, e diventata nel 2009 una srl, la società ha implementato nel 2008 politiche atte a sviluppare un modello di business sostenibile e in armonia con l’ambiente. Le tecnologie utilizzate, i processi e i sistemi gestionali messi in campo si muovono nel rispetto dell’ambiente, facendo di Grafinvest una delle più fiorenti aziende della Green Economy. Un impegno riconosciuto da tempo an-
che da istituzioni e associazioni ambientaliste che hanno conferito all’azienda numerosi riconoscimenti: nel novembre 2009 il Premio Green Economy “Innovazione Amica dell’Ambiente” da parte di Legambiente e Regione Lombardia, mentre nel 2010 Confindustria Bergamo le attribuisce il Premio per la sezione “Ambiente ed Energia” Odysseus 2010.
“Le buone prassi aziendali di Grafinvest sono volte a mitigare e ridurre l’impatto ambientale che una tipografia tradizionale ha sull’ambiente”
La stampa a basso impatto ambientale Le buone prassi aziendali, volte a mitigare e ridurre l’impatto ambientale che una tipografia tradizionale ha sull’ambiente, abbracciano diversi campi d’azione, a partire dall’utilizzo di energia “green” proveniente da fonti rinnovabili e prodotta da filiera corta: il capannone di Treviolo dove avviene la produzione è completamente rivestito
Grafinvest Srl Via Piave, 31 - Treviolo (Bergamo) Tel 035.259185 - info@grafinvest.it - www.grafinvest.it
“Il mezzo può essere paragonato a un seme, il fine a un albero; e tra mezzo e fine vi è esattamente lo stesso inviolabile nesso che c’è tra seme e albero” (Gandhi) con un cappotto per l’isolamento termico e dotato di un impianto fotovoltaico da 20 kw con illuminazione a led a basso consumo energetico. La stampa avviene solamente su carta
riciclata o ecologica, certificata Ecolabel o FSC (Forest Stewardship Council), attestazione che garantisce l’utilizzo di carta proveniente da foreste gestite in maniera responsabile, sia da un punto di vista ambientale, sia sociale ed economico, attraverso la tracciabilità della materia prima lungo tutta la filiera produttiva, dalla foresta al consumatore finale. Fondamentale è poi l’utilizzo di inchiostri a base vegetale e impianti pre-stampa a basso impatto ambientale, alcuni dei quali permettono una stampa alcool free. “Best Practice” riconosciute non solo dalle
principali associazioni ambientaliste, ma anche da Unioncamere Lombardia e Camera di Commercio di Bergamo che nel 2011 hanno attribuito a Grafinvest il premio “Migliori buone prassi Aziendali”. E i risultati si possono toccare con mano: dal biglietto da visita al foglio lettera, dal volantino al blocco notes, dal catalogo alla brochure, dal calendario agli adesivi, prodotti di grande qualità che coprono tutte le esigenze di chi vuole comunicare non solo il proprio business ma un universo di valori. Tutto questo con i medesimi costi di una stampa tradizionale, perché uno sviluppo sostenibile, e non solo in tempi di crisi, è un’opportunità. Occasione che Grafinvest ha saputo cogliere e far crescere, trasformando un’idea in una solida realtà.
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Ecologia & Imprese
La solidarietà a km zero Da spreco a risorsa con “Buon Fine" Coop
“Buon Fine” è il progetto di Coop per il recupero a fini sociali dei prodotti invenduti. Tutti i giorni la grande distribuzione genera volumi ingenti di merce invenduta: prodotti alimentari che vengono ritirati dai banchi e dagli scaffali ancora perfettamente integri e commestibili ma, che per motivi quali scadenza ravvicinata, confezione esterna ammaccata o residui di attività promozionali non possono essere riproposti alla vendita. Tonnellate di merce destinata a essere smaltita come rifiuti che, invece, grazie al progetto di Coop “Buon Fine” viene recuperata e destinata a fini sociali. Il progetto è finalizzato, infatti, alla donazione di questi prodotti, ancora idonei al consumo, a organizzazioni no profit attive nel sociale -come le onlus- presenti nel territorio prossimale ai punti vendita, che li utilizzano direttamente realizzando pasti quotidiani per i loro assistiti. È così che gli "invenduti" si trasformano da spreco in risorsa a km zero. L’utilizzo dell’invenduto a fini sociali non è una novità, specialmente per il mondo della cooperazione di consumo, ma è la prima volta che vengono formalizzati processi organizzativi interni appositamente dedicati alla solidarietà e al recupero delle merci integre vicine alla scadenza. Con il progetto "Buon Fine", Coop contribuisce in maniera significativa al sostegno
I numeri del progetto BUON FINE in Lombardia (Dati al 31/12/2012)
Valore economico della merce recuperata
2.127.243 euro Quantità merce alimentare donata
369 tonnellate Onlus coinvolte
50 Persone assistite
Oltre 3.000 al giorno Tipologia merce alimentare donata
Ortofrutta 40% Salumi e latticini 39% Alimentari (scatolame a scaffale) 21% Media frequenza ritiro per punto vendita
2/3 volte alla settimana di associazioni ed enti caritativi che, attraverso le mense e in alcuni casi all’interno di strutture residenziali, svolgono sul territorio attività assistenziale occupandosi di persone svantaggiate spesso a rischio di emarginazione sociale. Non è trascurabile, inoltre, il valore ambientale di
questo progetto. La cessione dei prodotti invenduti riduce, infatti, il quantitativo di rifiuti da avviare a smaltimento e di conseguenza riduce la produzione d'inquinamento in termini di distruzione, trasporto e smaltimento. Questo progetto s’inserisce a pieno titolo
nella politica di solidarietà, lotta agli sprechi, salvaguardia e tutela ambientale attuata da Coop, confermando il ruolo sociale e di responsabilità della cooperativa nei confronti della comunità che la accoglie. I soci Coop, che volontariamente sono impegnati a promuovere
l’attività sociale della cooperativa e conoscono bene il proprio territorio, programmano incontri con le associazioni no profit e con gli enti caritativi e attivano impegni di collaborazione finalizzati al rispetto dei tempi, modalità e procedure per il ritiro della merce donata.
DA SPRECO A RISORSA LA STRADA È BREVE. BUON FINE, SOLIDARIETÀ A KM 0.
Tutti i giorni recuperiamo tonnellate di prodotti, ancora perfettamente commestibili, e li doniamo ad organizzazioni no profit presenti sul territorio.
IAMO M R O F TR AS CE R E M A L UTA D N E V N I ECO DA SPR A RS A RISO
Risparmiamo all’ambiente migliaia di rifiuti e promuoviamo la solidarietà a km 0!
In Lombardia abbiamo aiutato 3.247 persone coinvolgendo 50 onlus. Abbiamo recuperato 369.239 chilogrammi di merce che ha un valore economico di 2.127.243 euro.
facebook/coop.lombardia - www.e-coop.it - www.partecipacoop.it
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Mobilità
BMW Active Hybrid 3 L’evoluzione di 40 anni di ricerca
La casa tedesca presentò il primo prototipo di macchina elettrica alle Olimp Oggi BergamoSOStenibile ha provato per la concessionaria BMW Lario Berga Consumi ed emissioni ridotti, tanta potenza e comfort di guida grazie alla d BMW è impegnata da oltre quarant’anni nello studio di veicoli a mobilità ecologica, impiegando diverse tecnologie e svariati tipi di alimentazione. L’avventura fuori dai combustibili fossili della Bayerische Motoren Werke, inizia nel lontano 1972, quando in occasione delle Olimpiadi di Monaco -tristemente ricordate per l’attentato agli atleti israeliani- presentò la berlina sportiva BMW 1602 a trazione elettrica. Sostituendo il motore quattro cilindri a benzina M10 con un pacco batterie al piombo e un motore da 32 kW, gli ingegneri bavaresi riuscirono a spremere energia sufficiente dal motore, per consentirle di funzionare come una vettura di supporto sui 42 km del percorso della maratona. Da allora BMW ha continuato a lavorare su prototipi di auto elettriche, con una successione di tre vetture elettriche di prova nel corso degli anni ’80 e ’90. Nel 1993, il programma auto elettrica BMW includeva il debutto della flotta di test del modello elettrico E1. Nei primi anni 2000 la ricerca si è spostata verso l’idrogeno, con la realizzazione di vetture speciali della Serie 7 alimentate da idrogeno al posto del combustibile convenzionale, ovviamente con i necessari accorgimenti.
La Active Hybrid 3 335i Il know-how acquisito negli anni passati ha permesso di affinare gli studi e proporre l’attuale Active Hybrid 3 -che abbiamo guidato nelle strade della provincia di Bergamo, per conto della concessionaria BMW Lario Bergauto- che ci ha offerto grandi soddisfazioni per la qualità del prodotto, la silenziosità di marcia, il comfort e il consumo ridotto, oltre ovviamente alle contenute emissioni di CO2 che si attestano sui 139 gr/km.
Sportiva, elegante e silenziosa L’abbinamento di queste tre caratteristiche è riuscito pienamente agli ingegneri della casa tedesca, che hanno abbinato il motore 6 cilindri TwinPower Turbo benzina da 2.979 cc e 340 cavalli a un cambio automatico a 8 rapporti e a un motore elettrico da 39 kW, alimentato da un pacco batterie agli ioni di litio alloggiato in basso nella parte posteriore della vettura. La potenza totale della vettura sale così a
quasi quattrocento cavalli, che si fanno ben sentire al momento di premere l’acceleratore. L’eleganza è quella tipica dei prodotti BMW, con dettagli finemente curati, dai fari a led alle luci esterne d’illuminazione delle maniglie -che si attivano all’utilizzo del telecomando- passando per il cruscotto facile da leggere a colpo d’occhio e il particolare dettaglio della riflessione sul parabrezza della velocità di marcia, del limite di velocità consentito e del percorso impostato dal navigatore satellitare. Elegante e molto utile
perché permette di tenere tutto sotto controllo senza abbassare lo sguardo nemmeno per un attimo, garantendo così la massima sicurezza di guida. Completano gli interni i sedili in pelle, il poggia braccia a scomparsa nel divano posteriore e l’insieme di tetto panoramico-tettuccio apribile. Dal punto di vista del software, il sistema BMW Connected Drive offre molte possibili regolazioni simili a quelle applicate in edilizia con la domotica: è infatti possibile impostare la temperatura interna dell’abitacolo per un
“L’avventura, fuori dai combustibili fossili, inizia nel lontano 1972 in occasione delle Olimpiadi di Monaco con la berlina sportiva BMW 1602 a trazione elettrica. Il veicolo fu utilizzato come vettura di supporto sui 42 km del percorso della maratona”
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piadi di Monaco del 1972 auto la Active Hybrid 3 335i domotica
Un futuro elettrizzante con i modelli BMW i La casa tedesca, con i modelli BMW i, guarda avanti e definisce nuovi standard avveniristici per le auto del futuro: design esaltanti fortemente orientati alla sostenibilità e servizi innovativi per la mobilità. Una sostenibilità che non si riflette solo nelle motorizzazioni -e quindi nei consumi- ma in tutto il ciclo di vita dell’auto, analizzando con attenzione tutte le fasi del processo produttivo nonché le materie prime utilizzate.
determinato momento, in modo da salire in macchina trovando la temperatura desiderata.
Alla guida Il propulsore BMW TwinPower Turbo, il cambio automatico a otto rapporti e il sistema intelligente di gestione energetica, che ricarica le batterie al litio, si abbinano perfettamente e con la BMW Active Hybrid 3 abbiamo raggiunto la velocità di 73 km/h in modalità esclusivamente elettrica e, circolando a 50 km/h in
“Il sistema BMW Connected Drive offre molte possibili regolazioni simili a quelle applicate in edilizia con la domotica, è infatti possibile impostare la temperatura interna dell’abitacolo in un determinato momento, in modo di salire in macchina con la temperatura desiderata.” città, abbiamo percorso poco meno di quattro chilometri in modo elettrico, finché automaticamente e silenziosamente si è avviato il motore termico. Lo
scatto da fermo è sorprendente e servono appena poco più di cinque secondi per accelerare da 0 a 100 km/h mentre, circolando normalmente entro i limiti del codice della strada, il consumo è contenuto e sembra incredibile che nel ciclo misto si possano percorrere 100 km con poco meno di sei litri di benzina. Evidentemente i quattrocento cavalli non sono per nulla assetati e bisogna sottolineare i passi fatti dalla tecnologia della casa bavarese perché, solo qualche anno fa, valori del genere erano completamente impensabili per alimentare automobili con una potenza simile. Il design e lo stile che caratterizzano la vettura tedesca sono contraddistinti da linee molto personali, con la scocca che è sostanzialmente la stessa della Serie 3, ovviamente ritoccata
per completarsi con la tecnologia aggiuntiva di cui è dotata. Inoltre, per quanto riguarda il look, spicca la scritta Active Hybrid nei montanti posteriori e i cerchi in lega leggera da 18” Streamline, ottimizzati dal punto di vista aerodinamico. L’auto da noi guidata ovviamente era equipaggiata con il sistema di recupero di energia sia in decelerazione che in frenata, denominato Brake Energy Regeneration, che contribuisce a
mantenere sempre gli accumulatori carichi per poter utilizzare il veicolo in modo elettrico quando necessario. La BMW Active Hybrid 3 viene offerta nel listino della casa di Monaco di Baviera al prezzo di 55.850 euro.
Lario Bergauto S.p.A. Via Campagnola, 48-50 - Bergamo Tel. 035 421 2211 - Fax 035 421 2210 www.lariobergauto.bmw.it
Marcelo Padin
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Eco dal Mondo
Alla Germania il record di produzione di energia pulita
Ad aprile l’energia prodotta da fonti solari ed eoliche ha superato quella prov
18 aprile, ore 12: non una data e un’ora qualsiasi, ma bensì un’occorrenza, a suo modo storica, per la Germania e il settore delle energie rinnovabili. Infatti, proprio in quel giorno, secondo le rilevazioni dell’International Economic Platform for Renewable Energies (IWR), l’energia elettrica prodotta nello Stato teutonico dalle fonti solari ed eoliche ha raggiunto livelli record per diverse ore, sorpassando l'elettricità generata -al contrario- dalle fonti fossili, ovvero petrolio, carbone e gas naturale. L’IWR, sviscerando i dati dello European Energy Exchange, ha rilevato che per la prima volta eolico e solare hanno prodotto 36mila megawatt di energia elettrica, sostanzialmente la metà dei 70 mila megawatt raggiunti durante il picco della giornata, cifra che corrisponde alla produzione energetica di oltre 30 centrali nucleari. Altro dato significativo è che di questa produzione, ben 6,7 sono stati destinati all'export. L’annuncio è stato dato da Robert Allnoch, direttore dell’IWR:
il superamento della quota del 50% sul totale conferma statisticamente l’impatto positivo che le energie rinnovabili stanno avendo sull’economia tedesca. Soprattutto se consideriamo la chiusura di otto centrali nucleari tedesche avvenuta nel 2011, evento che non ha impedito alla
“Le previsioni a lungo termine vedono le fonti rinnovabili -eolico, biomasse ed energia solare- coprire oltre l'80% del fabbisogno nazionale a partire dall’anno 2050” Germania di mettersi in evidenza nel 2012 come Paese esportatore di energia elettrica, proprio grazie all’implementazione di fonti energetiche alternative: il bilancio import-export del 2012 -secondo i dati diffusi lo scorso 2 aprile dal Destatis, l’Ufficio Federale di Statistica- ha quindi fatto registrare un importante +
22,8 TWh (terawattora). Addirittura le previsioni a lungo termine vedono le fonti rinnovabili (eolico, biomasse ed energia sola-
re, in quest’ordine d’importanza per impatto sul totale) coprire oltre l'80% del fabbisogno nazionale a partire dall’anno 2050.
La Germania risulta essere anche in campo energetico un modello di programmazione politico-industriale: il Cancel-
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veniente da petrolio, carbone e altre fonti fossili
Scube Park Columbia: turismo a cubetti A Berlino l’albergo modulare che piace all’ambiente
liere tedesco Angela Merkel ha espresso pubblicamente la volontà di un graduale abbandono del comparto nucleare, una cessazione che diventerà definitiva non più tardi del 2022. In particolare, a seguito della tragedia di Fukushima, la sicurezza delle centrali nucleari tedesche è oggetto di stringente valutazione, nonché foriera di accese proteste e nutrite manifestazioni di piazza che hanno visto coinvolte centinaia di migliaia di persone. A questo punto lo scontato paragone GermaniaItalia è oltremodo penalizzante per il Belpaese, dove la quota di energia derivante da fonti rinnovabili è di poco inferiore a un quarto del totale (23,8%). Negli ultimi anni l’Italia ha recuperato molto terreno, ma resta ancora molto da fare prima di innescare un vero e proprio sistema e una cultura delle energie pulite: uno snodo destinato a risultare cruciale nello sviluppo di un Paese come l’Italia, totalmente dipendente dai mercati e dalle risorse energetiche straniere.
PIL ed esportazioni in continua crescita, efficace controllo della spesa pubblica, fruttuosa integrazione economica con gli ex Paesi comunisti, riforma del welfare e bassi livelli di disoccupazione: il modello tedesco offre spunti degni di menzione, anche in ambito di turismo ecosostenibile, come dimostra la realizzazione del primo "Cube Hotel" al mondo, lo SCUBE Park Columbia (www.scube-parks.de), sito nel vivace quartiere Neukölln di Berlino. Trattasi di una grande area recintata (circa 2800 metri quadrati) attrezzata con 30 "cubi" in legno e vetro (chiamati appunto scubes), sostanzialmente delle mini-camere d'albergo (sette metri quadrati di superficie e una lunghezza laterale di 2,8 metri), in grado di ospitare da una a quattro persone in letti comodi e morbidi, nonché dotate di servizi igienici e docce. Il complesso sorge nei pressi di una grande piscina comune -il Sommerbad Neukölln- il cui accesso è gratuito per gli ospiti dell'hotele comprende una vasca esterna di 50 metri con trampolini di varie misure e facilitazioni per i bambini; nelle immediate vicinanze c'è anche l'ex-Aeroporto di Tempelhof, divenuto dopo la caduta del Muro, un enorme parco pubblico, ideale per picnic, grigliate e sport all'aria aperta. Questi alloggi mobili a forma di cubo soddisfano le più diverse esigenze, dalla scube business room (letto singolo, scrivania e una confortevole zona living) agli scube a tre o quattro letti, adatti a famiglie e gruppi di amici: il tutto a partire da 39€ a persona per notte. All'esterno dei particolarissimi moduli abitativi trovano posto una cucina comune completamente attrezzata, una birreria
all'aperto e un punto informazioni, oltre alla connessione Wi-Fi totalmente gratuita. Comfort e relax, da soli o in compagnia, il tutto immerso nel verde: ma non solo. Queste peculiari strutture cubiche -così come gli spazi comuni- sono tutte rigorosamente eco-friendly, poiché realizzate con materiali a basso impatto ambientale: il legno utilizzato per gli scubes proviene da foreste gestite in maniera responsabile e viene consegnato direttamente dalla fabbrica sul luogo di costruzione, una reale alternativa alla costruzione
“Queste peculiari strutture cubiche sono tutte rigorosamente eco-friendly, poiché realizzate con materiali a basso impatto ambientale” di alberghi convenzionali con elevati costi di investimento. La paternità del progetto si deve a tre giovani berlinesi -Tanja Rathmann, Markus Haas e Marius Jast- ispirati dalle esperienze dei community garden e degli orti urbani. L'idea -partorita durante i Mondiali di calcio ospitati dalla Germania nel 2006- è rimasta a lungo sulla carta, ma ora è diventata una solida realtà: lo SCUBE Park ha infatti ottenuto dal quartiere Neukölln un contratto di locazione della durata di otto anni. Il futuro di questi alloggi “a cubetti” è inoltre foriero di nuove possibilità e collaborazioni in altre aree della Germania, grazie anche allo stretto legame con la ricerca in ambito universitario sui temi delle energie rinnovabili e della mobilità. Tra i progetti più
concreti e a breve termine c'è la creazione di un ulteriore parco lungo la pista ciclabile che collega Berlino e Usedom, la piccola isola nel Mar Baltico situata sul
confine con la Polonia, nell'ottica di un turismo attivo e, soprattutto, rispettoso dell'ambiente. Onofrio Oscar Zirafi
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Società
La città ideale di Luigi Lo Cascio L’attore alla sua prima da regista al Cinema Conca Verde di Bergamo per presentare il film applaudito a Venezia Cinema Conca Verde
La città ideale. Sembra il titolo di qualche trattato quattrocentesco sulla necessità di dare ordine, misura, regolarità e bellezza alle cose, alle città, alle persone. Nobile aspirazione alla perfezione come diretta espressione delle virtù dei singoli individui, da realizzare nella società tramite una politica basata sulla cura della giustizia e del bene comune. “La città ideale” è anche il titolo di un film. L’ultimo film con Luigi Lo Cascio protagonista e il primo che lo vede anche in veste di regista. Soltanto incidentale nel film ma assai importante, la visione dei bellissimi affreschi di Ambrogio Lorenzetti: Le Alle-
gorie e gli Effetti del buono e del cattivo governo, rappresentazione simbolica medievale della giusta idea di politica. Reminescenze del liceo... quando ancora si credeva al concetto di “Homo faber ipsius fortunae”, cioè all’idea umanistica che fosse l’uomo stesso l’artefice degli eventi che avvengono intorno a lui. Ci fa un po’ sorridere ora questo ottimismo di un tempo, messo in ginocchio, oggi, dalle leggi implacabili dell’economia, dell’interesse personale, del profitto, che sacrificano la semplice ma significativa ricerca della bellezza. E quando decidiamo, nel nostro piccolo, di mettere in atto comportamenti “virtuosi”, di
condivisione e rispetto, molto spesso ci sentiamo un po’ isolati da un mondo che ci sembra andare al contrario o a un’altra velocità. “La città ideale”, il film, è un’opera prima che ha l’ambizione di farci riflettere -eventualità non così scontata di questi tempi- e che la città di Bergamo ha avuto la fortuna di poter vedere e com-
“La regolarità di una vita, un po’ solitaria, ma sostanzialmente serena, viene sconvolta da un imprevisto drammatico che all’apparenza, in una logica razionale delle cose, potrebbe facilmente essere spiegato e concluso” mentare proprio insieme a Lo Cascio in persona, in una proiezione affollatissima al Conca Verde. L’ottimismo della ragione del mondo umanistico appena citato sembra riecheggiare nella vita del protagonista: un uomo che crede di poter migliorare il mondo con le scelte della propria vita, rigorosamente improntate a un ecologismo integralista, a una rinuncia rigorosa di spre-
Il Cinema Conca Verde è sicuramente uno dei motivi dell’attivismo culturale che caratterizza il quartiere di Longuelo. A due passi dallo Spazio Polaresco, il cinema fa parte del circuito S.A.S. (Servizio Assistenza Sale Cinematografiche) insieme al Cinema del Borgo di Borgo Palazzo e la Mediateca Provinciale di via Goisis. Conosciuto principalmente per la programmazione d’essai, il Cinema Conca Verde offre, in verità, una diversità di proposte che non può che creare l’imbarazzo della scelta al cinefilo bergamasco. Tra queste "Cinefilosofia", la rassegna in collaborazione con la libera associazione per la diffusione e lo studio delle discipline filosofiche Noesis, la quale, grazie agli stimoli offerti dalle immagini del film selezionati, si propone di accendere discussioni filosofiche che da sempre accompagnano la storia del cinema. Altra proposta quella della rassegna "Film Doc", al via da martedì 28 maggio, dedicata ai documentari che vedono protagoniste le opere più interessanti della stagione: si comincerà con "La Nave Dolce", mentre il 3 giugno toccherà a Woody Allen. Saranno poi gli spettatori stessi i protagonisti della rassegna "Scegli il film! Il mio cinema": tramite la pagina Facebook del Cinema Conca Verde, è possibile esprimere la propria preferenza, segnalando un bel film che si desidera vedere sul grande schermo. Il film con maggior numero di “mi piace” sarà proiettato. Prossima proiezione lunedì 17 giugno. È possibile esprimere la propria preferenza fino a domenica 26 maggio. È infine dedicato ai veri cultori del cinema e agli amanti delle lingue straniere l’appuntamento con la rassegna "Original is better": il cinema in lingua originale. Un’occasione per approfondire la conoscenza di una lingua e guardare il film nella sua versione più originale. chi e vizi nel contesto di una città, la bellissima Siena, che pare concretizzare l’ordine e la misura tanto desiderate. La regolarità di questa vita, un po’ solitaria, ma sostanzialmente serena, viene sconvolta da un imprevisto drammatico che all’apparenza, in una logica razionale delle cose, potrebbe facilmente essere spiegato e concluso. Il mondo, la concezione, la moralità e la correttezza del protagonista si scontrano, invece, con la complessità di tutto il contesto che trasforma l’imprevisto in un dramma insolubile, irrazionale e confuso, dove la verità dei fatti diventa irrilevante. La sua pulita e trasparente (in)genuinità, unita alla certezza che la parola onesta e sincera possa riordinare e comprendere i fatti, non riescono a salvarlo da questo labirinto kafkiano della giustizia, nella quale si ingarbuglia e dalla quale forse si libererà soltanto allontanandosi dai suoi ideali. Finale aperto che rispecchia fedelmente le dinamiche di ogni
romanzo di formazione e di ogni fiaba di antica e archetipica memoria. Il protagonista, alla fine della sua avventura, diventa più grande, più saggio ma molto spesso più cinico: tutti noi immaginiamo (e speriamo) che Cappuccetto Rosso non sia più così ingenua attraversando il prossimo bosco. Così il protagonista di questo film dovrà fare i conti anche con tutto il “non detto”, il “non giusto”, il “non vero” del mondo in cui siamo inclusi. E probabilmente anche lui, come noi, rifletterà amaramente sugli eventi e arriverà alla nostra stessa conclusione: non esistono città ideali. Ma poi forse continuerà, come noi, il suo pensiero: non ci sarà una città ideale finché i suoi singoli abitanti non si sforzeranno di esserlo. E, nonostante tutto, qualcuno, per fortuna, con una dose piccola o grande di ottimismo e ingenuità, ha deciso di non smettere di provarci. Kiaramor
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In piazza la genuinità con i prodotti che profumano di rispetto (e giustizia) Il “Mercato Agricolo e non solo” della rete di Cittadinanza Sostenibile compie 1 anno e lo festeggia con gli “Sbarchi in Piazza”
Sabato 27 aprile il “Mercato Agri- ché quando in piazza scendono colo e non solo” ha festeggiato il la passione, i diritti e la partecisuo primo anno di attività e l’ha pazione attiva, la pioggia scivocelebrato con uno degli avveni- la via e quello che resta sono i menti più significativi e originali profumi ancora più intensi dei nell’ambito dell’economia soli- prodotti. Molti i produttori e le redale: Gli “Sbarchi in Piazza”. Per altà presenti che hanno invaso la tutta la giornata di sabato Piaz- piazza dalle 9 alle 18: dalle manzale degli Alpini è stato inondato dorle alle arance, dalle verdure di colori e sapori nuovi, dal ca- ai salumi e formaggi, tutti frelore della gente del sud che fisi- schissimi; ogni singolo prodotcamente è salita al nord per far to, cresciuto grazie al lavoro, alla conoscere, oltre ai suoi prodotti, conoscenza e alla passione dei anche un’idea di produzione, di contadini, raccontava una storia. consumo e di economia diversa La giornata è stata scandita da dall’unico modello che tutti co- un pranzo comunitario in piazza nosciamo. Mancava solo il sole, con i prodotti del mercato e un ma in questa occasione è stato incontro, nel pomeriggio, tra le Inserzione Fotovoltaico 139x82 orizz:Layout 1 14/01/13 09:27 Pagina 1 ampiamente rimpiazzato, per- varie realtà che compongono la
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rete di Cittadinanza Sostenibile e degli “Sbarchi in Piazza”. Tra le realtà erano presenti OrobieBio, Il Paguro Blu, Cooperativa Cauto, Collettivo Malatesta, Sos Rosarn, Ris Orti Migranti e il nostro giornale BergamoSOStenibile. L’incontro aveva come obiettivo lo scambio e la condivisione di impressioni ed esperienze per mettere in contatto le molte realtà che operano nella macroarea della sostenibilità
“Piazzale degli Alpini è stato inondato di colori e sapori nuovi, dal calore della gente del sud che fisicamente è salita al nord per far conoscere, oltre ai suoi prodotti, anche un’idea di produzione, di consumo e di economia diverse dall’unico modello che tutti conosciamo” -dall’educazione ambientale al consumo critico- ciascuna con le proprie pecularità. Dal confronto è emerso infatti che sono moltissime le associazioni esistenti, ciascuna attiva in un ambito specifico: sono proprio la varietà e la moltitudine delle realtà a dare forza e a rendere più concreta la possibilità di un cambiamento. Spesso, infatti, le famiglie non hanno la possibilità di scegliere perché in realtà non conoscono alternative al consumo di massa.
“Tra le realtà erano presenti OrobieBio, Paguro Blu, Cooperativa Cauto, Collettivo Malatesta, Sos Rosarn, Ris Orti Migranti e il nostro giornale BergamoSOStenibile” Il “Mercato Agricolo e non solo” proseguirà con i suoi appuntamenti mensili e i suoi incontri perché la rete di Cittadinanza Sostenibile è molto più ampia di quanto si pensi ed è fondamentale continuare a far incontrare, crescere e conoscere le diverse realtà. Gli “Sbarchi in Piazza” non hanno toccato solo la realtà bergamasca: i SIP, infatti, sono un evento di respiro nazionale che ogni anno porta i produttori del sud con i loro prodotti in varie città d'Italia, da marzo a fine maggio: l’appuntamento quindi è per l’anno prossimo con i prodotti, i sorrisi e la voglia di raccontare. E. T.
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Ma come ti vesti? “Per Filo e per Sogno” è tornata anche quest’anno con i suoi numerosi espositori per proporre scelte sostenibili concrete "Per Filo e per Sogno" non è solo il titolo della fiera tessile sostenibile di Ponte San Pietro -organizzata dai Gruppi di Acquisto Solidale di Ponte San Pietro, Mozzo e Fontana, in collaborazione con Mercato&Cittadinanza, con il Centro "La Proposta" e con il patrocinio del Comune di Ponte San Pietro-, "Per Filo e per Sogno" significa creare, produrre con amore e offrire ai consumatori abiti che sono vere e proprie creazioni. La fiera nasce dal bisogno di mettere in contatto diretto produttori e compratori: produttori accuratamente selezionati che lavorano con materiali rispettosi dell’ambiente e in condizioni dignitose per l’uomo e compratori sempre più attenti a cosa indossano e alla storia di chi li ha prodotti. E così domenica 5 maggio il parco del Centro "La Proposta" di Ponte San Pietro ha ospitato per il sesto anno consecutivo questa bella iniziativa, che è ormai divenuta un appuntamento fisso per chi cerca qualcosa di diverso o visitare un modello di fiera da esportare per le altre reti gas delle province vicine. Uno degli aspetti più importanti di iniziative come questa è rendere possibili scelte che spesso vengono giudicate sì giuste ma poco realizzabili: le reti gas, e tutte le realtà che lottano per i temi della sostenibilità, dimostrano di volta in volta che scegliere è possibile e la pigrizia non può più essere un alibi. Altri spunti interessanti sono arrivati poi dall’incontro con Alberto Saccavini, autore del libro "Sarto Subito" ed esperto di moda etica e commercio equo e sostenibile. Durante il dibattito sono stati analizzati alcuni passi del libro che, come ha tenuto a precisare Alberto, non vuol essere tanto un corso di sartoria, quanto un invito a riflettere la necessità di prendere parte anche a queste operazioni, se non come sarti esperti, almeno come indossatori attenti. Tutto sembra partire dal momento in cui si è smesso di tramandare di generazione in generazione quelle conoscenze che una volta erano considerate irrinunciabili: è da questo punto che non siamo più stati in grado di riconoscere un buon tessuto o selezionare il prodotto
“La fiera nasce dal bisogno di mettere in contatto diretto produttori e compratori: produttori accuratamente selezionati che lavorano con materiali rispettosi dell’ambiente e in condizioni dignitose per l’uomo e compratori sempre più attenti a cosa indossano e alla storia di chi li ha prodotti” più adatto; non siamo più stati in grado o non abbiamo più avuto bisogno di farlo perché pare che questo vuoto tra una generazione e l’altra coincida con l’arrivo dei consumi di massa e la logica del tutto e subito. La filosofia fast si è ormai impossessata di tutti gli aspetti della nostra vita, anche dell’abbigliamento. Le
mode impongono modelli che variano alla velocità della luce e che sono comunque tutti più o meno simili, le grosse distribuzioni ci offrono una miriade di modelli illudendoci di avere una vasta gamma di scelta ma se prestassimo un po’ più di attenzione ci accorgeremmo che, come avviene anche per il cibo, abbiamo un’enorme quantità di prodotti che sono tutti praticamente identici al tatto e al gusto! Fortunatamente, così come accade anche per molti altri ambiti, queste mode di massa stanno lasciando posto a scelte differenziate in base ai gusti di ognuno: il compratore anche in questo caso non si accontenta più di comprare “il modello che va quest’anno” ma vuol esser lui stesso a decidere quale sia il modello giusto e toccarlo con mano. Potrebbe certo trattarsi anche in questo caso di una nuova moda, ma se qualcuno ci aiutasse a capire quanto sia giusto scegliere attentamente
e quali siano i molteplici risvolti positivi di tale scelta, questa potrebbe forse diventare una moda giusta e duratura. Quello di maggio è stato il primo dei due incontri programmati per il 2013 di "Per Filo e per Sogno", la prossima edizione è prevista per l’autunno: data e luogo non
sono state ancora decise, ma quello che è certo è che sarà un’altra buona occasione per interrogarci sulle nostre abitudini e riflettere su quanto ancora possiamo fare con semplici scelte quotidiane. Elisa Troiani
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Scarpette rosse per fermare la violenza sulle donne A Bergamo dal 12 maggio la toccante installazione dell’artista messicana Elina Chauvet Rosso. Come il sangue che ogni giorno le donne versano per mano dei propri padri, mariti, ex compagni. Rosso. Il simbolo dell’energia vitale, della forza fisica e mentale, della volontà di opporsi ai maltrattamenti. Rosso. Il colore scelto dell’artista messicana Elina Chauvet per la sua installazione: Zapatos rojos, scarpette rosse. Scarpe da donna di colore rosso, o dipinte di rosso, sistemate nella splendida cornice architettonica di Piazza Vecchia, a Bergamo Alta, da domenica 12 a mercoledì 15 maggio, per gridare insieme basta alla violenza contro le donne, basta alla violenza di genere, basta ai femminicidi in tutto il mondo. Scarpe da donna di colore rosso o dipinte di rosso, per vedere con gli occhi dell’altra. Di quelle donne che hanno subito violenza e che hanno deciso di rompere il silenzio. Di quelle artiste che sanno dar voce a chi non c’è più, a chi non ha la forza di denunciare, a chi diviene succube di stereotipi sessisti. Decolletes, ballerine, zeppe, sandali, scarpe rosse, oggetti inanimati ma urlanti, raccolti attraverso l’attivazione di una rete di associazioni, ma anche grazie al contributo delle persone che portano spontaneamente le loro scarpe in piazza, per arricchire in tutti i sensi l’installazione. Ciascun paio rappresenta una donna che non c’è più e la traccia della violenza
“L’effetto finale è quello di un corteo di donne assenti, azzerate, ammazzate, violentate, messe a tacere con la forza, cancellate dalla violenza. Donne di cui rimangono solo le scarpe, rosse e vive come il sangue”
“Zapatos Rojos es una memoria colectiva, una evocacion, un vacio. Es una marcha silenciosa, un anhelo, el regreso a casa de nuestros seres queridos” (Elina Chauvet) subita. L’effetto finale è quello di un corteo di donne assenti, azzerate, ammazzate, violentate, messe a tacere con la forza, cancellate dalla violenza. Donne di cui rimangono solo le scarpe, rosse e vive come il sangue. L’installazione di arte pubblica, progettata da Elina Chauvet, rimanda alla situazione di Ciudad Juárez, città del Nord del Messico, al confine con gli Stati Uniti, da cui l’artista messicana proviene. Qui, a partire dal 1993, gli atti di violenza sulle donne si sono tragicamente moltiplicati: 584 le donne uccise solo nel 2010; 183 le donne sparite nei primi sei mesi del 2012; 12 al giorno sono gli stupri denunciati nel 2012. È a Juarez che, per la prima volta, viene usato il termine “femminicidio”. Ed è qui che, nel 2009, l’artista Elina Chauvet ha dato vita per la prima volta,
a rischio della sua stessa vita, a Zapatos rojos. Da allora l’installazione ha fatto il giro del mondo, toccando in Italia le città di Milano, Genova, Lecce e Torino, per giungere finalmente a Bergamo, nel mese di maggio. Una splendida perfomance di danza contemporanea di Serena Marossi ha aperto ufficialmente l’evento a Bergamo, nella mattinata di domenica 12 maggio dinanzi ad una vasta platea. L’evento è stato portato a Bergamo da "Tata-o, La Casa degli Elementi", Centro benessere per le famiglie a Palazzago, con il contributo e la collaborazione del Consiglio delle Donne del Comune di
Bergamo, presieduto da Luisa Pecce. L’artista messicana che ha introdotto con grande suggestione il suo progetto venerdì 10 maggio nella Sala Consiliare di Palazzo Frizzoni, su invito del Consiglio delle Donne, ha voluto presentare anche il suo nuovo lavoro. Si chiama "Confianza, fiducia", ed è dedicato all’artista italiana Pippa Bacca, uccisa a Istanbul nel 2008 durante la performance “Spose in viaggio”. Ispirandosi a questo drammatico avvenimento, Elina Chauvet, presente in Piazza Vecchia domenica 12 maggio, ha voluto interrogare le persone su che cosa sia la fiducia. Le definizioni e i pensieri, raccolti sui social network e su fogli di carta durante l’allestimento d’arte, sono stati ricamati con un filo rosso su un abito da sposa, ad evocare simbolicamente la morte di Pippa e i valori universali che hanno caratterizzato la sua attività di donna e di artista. Maria Imparato
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Fiocco “verde” per la nascita della Fima La Federazione Italiana Media Ambientali presentata ufficialmente al Festival del Giornalismo di Perugia A presiederla il “bergamasco” Mario Salomone Il Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia è un appuntamento da non perdere per chiunque si interessi di comunicazione. Se si riesce ad arrivare incolumi nella bella cittadina, in un attimo ci si ritrova travolti in un vortice di pellegrinaggi da un palazzo all'altro per cercare di non perdere neanche uno degli interessanti interventi tenuti da ospiti nazionali e internazionali sul mondo dell'informazione e la sua evoluzione 2.0. Quando la trottola impazzita si ferma, sei già sul treno di ritorno verso casa con in testa un flusso continuo di idee, scambi, confronti. È in questo clima vibrante che diversi comunicatori ambientali hanno deciso di dar vita alla Fima, Federazione Italiana Media Ambientali. È proprio nella giornata di apertura del Festival, il 24 aprile, che si è tenuto il convegno “Giornalismo Ambientale: verso una rete di giornalisti per l'ambiente”, alla fine del quale il comitato promotore e i soci fondatori hanno ufficializzato la nascita della Federazione e hanno approvato la bozza di statuto redatta dal primo presidente che possiamo orgogliosamente vantare come bergamasco, se non altro d’adozione: Mario Salomone, sociologo dell’ambiente e del territorio all’Università di Bergamo, è infatti uno dei fondatori del sodalizio ed è stato chiamato a presiedere la neonata Federazione di giornalisti per l’ambiente.
Fare lobby per l’ambiente La Fima riunisce testate tradizionali e online, giornalisti, blogger, ricercatori, agenzie di comunicazione e altri operatori del mondo dell’informazione e della comunicazione ambientale. L'obiettivo comune è creare una rete di confronto e rafforzare il ruolo e l'efficacia sia dei singoli giornalisti sia dei vari organi d’informazione. «Negli ultimi anni -spiega il direttore di rinnovabi-
“Con entusiasmo BergamoSOStenibile ha aderito fin dall’inizio alla Federazione nazionale, insieme a più di 50 media ambientali”
qualità e competenza. Per smarcarsi sin dall'inizio da questa possibile impasse e differenziarsi dal ruolo e dagli obiettivi delle molte community green nella rete, si è deciso di istituire un comitato scientifico di alto livello che sia garante dell'identità e dell'autorevolezza della Federazione. Il giornalismo ambientale, essendo una branca del giornalismo scientifico, deve misurarsi con situazioni complesse e tematiche settoriali, che devono li.it, Mauro Spagnolo- è emersa sempre di più la consapevolezza da parte dell'opinione pubblica dell'importanza delle tematiche ambientali. I cittadini, forse anche a causa della crisi finanziaria, si scoprono più attenti a stili di vita sostenibili e compatibili con i principi base dell'ecologia. Questo dato positivo viene però controbilanciato in negativo sul fronte politico, dove si riscontra una sempre più bassa sensibilità rispetto a queste tematiche, come dimostra la campagna elettorale 2012/2013». Partendo da queste premesse si capisce il ruolo chiave che la comunicazione ambientale deve
avere nel prossimo futuro. Non si tratta solo di tradurre le “lenzuolate ambientaliste” provocatorie, come le definisce la direttrice di giornalistinellerba.it Paola Bolaffio, in proposte di contenuto, ma soprattutto di far scaturire azioni di lobby incisive in sede decisionale, per una politica sociale sensibile ed efficace. Indispensabile, quando si vuol puntare in alto, è cercare di prevedere eventuali problematiche che possano ostacolare la riuscita del progetto. Lo strumento principale della Fima sarà infatti il web, un mezzo potente che però nasconde alcune insidie, prima fra tutte la possibile mancanza di
però poter essere sottoposte allo sguardo critico del lettore medio, senza convenienti semplificazioni. Coerentemente con i principi della Federazione, il primo passo sarà quello di organizzare un convegno sulle politiche dell’informazione, attività di formazione per giornalisti e servizi per le testate. La Fima vuole aprire un ponte con tutto il mondo dell’informazione, con la società civile, le istituzioni, il mondo della scuola e dell’università, della ricerca e le imprese. Al grido “giornalisti ambientali unitevi!” lanciato con impegno, durante il Festival a Perugia, risponde con entusiasmo anche BergamoSOStenibile, che ha deciso di aderire fin dall’inizio alla Federazione insieme ai più di 50 media ambientali che vedono in questo progetto delle potenzialità di crescita e un nuovo ruolo di responsabilità sociale. Mara D’Arcangelo
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Turismo
Turismo consapevole Differenziare per scegliere meglio La Terra non appartiene all’uomo, è l’uomo che appartiene alla Terra Tempo libero e relax in sintonia con la natura Troppo spesso tendiamo a scordare che siamo gli ultimi arrivati su questa Terra, dimenticando che, nonostante il progresso, siamo comunque sempre suoi figli e non il contrario. Recentemente però si sta sviluppando una crescente consapevolezza dei nostri limiti e la soglia di attenzione si è di molto alzata. La parola sostenibilità ormai non spaventa più, anzi pare stia diventando pian piano una vera e propria esigenza. Abbiamo imparato che il consumo può essere critico, scegliendo prodotti che rispettano l’ambiente e il lavoro, che le nostre abitudini possono essere consapevoli, scegliendo di adottare comportamenti il più possibile rispettosi nel maggior numero possibile di ambiti del nostro quotidiano. Ma la sostenibilità non deve essere solo un impegno, un modo di vivere attento e controllato: anche il nostro tempo libero può essere responsabile, ad esempio, scegliendo forme di turismo sostenibile che rispettino l’ambiente e lo promuovano senza sfruttarlo in un’ottica di profitto massivo.
Turismo differenziato di condivisione versus turismo di consumo Condividere e consumare, turismo differenziato e turismo di massa. La differenza è lampante: ciò che da un lato viene usato e consumato, quasi senza necessità e volontà, dall’altro viene condiviso, scelto e, per questo, differenziato. È ciò che sta accadendo in questo settore: accanto alle vecchie forme standard, si è sviluppato un nuovo modo di andare in vacanza che predilige la compartecipazione del turista che diviene creatore, oltre che fruitore, della sua esperienza. Questa necessità di creare “il pacchetto” anziché acquistarlo non si rifà a ragioni meramente economiche ma a una crescente voglia di vivere la vacanza scegliendola tra le tante offerte possibili. Il fenomeno del turismo nasce dal boom economico degli anni ’60 e, in quanto figlio del
“Un turismo differenziato è molto spesso un turismo di scoperta e riscoperta dei beni primari quali le montagne, l’acqua e la natura in genere, beni che i frenetici stili di vita ci portano a sognare come mete predilette per trovare pace”
consumismo e del benessere, viene immediatamente riconosciuto come un business, come un altro bene irrinunciabile che tutti dovevano avere. Da qui in poi è stato un susseguirsi di mode, tanti turisti, tutti nello stesso posto e senza capirne il perché. Ma questo modo disordinato e poco attento non poteva certo durare, così iniziarono a prender piede dapprima nuove strutture alberghiere -agriturismi, B&B, ostelli- e poi nuove mete. Un turismo differenziato è molto spesso un turismo di scoperta e riscoperta dei beni primari quali le montagne, l’acqua e la natura in genere, beni che i frenetici stili di vita ci portano a sognare come mete predilette per trovare pace. La natura e i monti, con le loro biodiversità, rappresentano la vacanza più variegata che ci sia e molte sono le strutture che si stanno adattando a questa necessità di ritorno alle origini, attraverso percorsi ciclistici, eco-campeggi e così via, oltre a nuove modalità per viaggiare “sostenibile” quali car-pooling, autostop, couchsurfing.
Indagine sulla fruizione ai fini faunistici del territorio alpino Il crescente interesse verso un turismo più vario e attento pone
“Il territorio alpino, grazie alla sua valenza naturalistica, è oggetto di una fruizione turistica costantemente in crescita che, dall’origine a oggi, ha subito profondi cambiamenti, soprattutto negli ultimi decenni” gli addetti ai lavori davanti a una grande prova: da un lato saper soddisfare le nuove esigenze del pubblico e dall’altro approfittare di questa tendenza per farlo nel migliore dei modi, con scelte etiche e di salvaguardia del territorio. Gli enti che da sempre si occupano di ambiente hanno raccolto anch’essi questa sfida e lavorano in prima linea perché il turismo sostenibile diventi la soluzione più diffusa. Ne è un esempio il report commissionato dall’Ente Bilaterale Nazionale del Turismo e redatto da Luca Pellicioli, Consigliere CAI Bergamo, Medico veterinario e consulente faunistico, dal titolo "Indagine sulla modalità di fruizione ai fini faunistici del territorio alpino" (scaricabile dal sito www.ebnt.it). La relazione approfondisce pro-
prio quali siano le modalità migliori per un utilizzo del territorio alpino che sia sostenibile e che abbia importanti risvolti sociali ed economici. Questo territorio, grazie alla sua valenza naturalistica, è oggetto di una fruizione turistica costantemente in crescita che, dall’origine ad oggi, ha subito profondi cambiamenti, soprattutto negli ultimi decenni. Oggi chi si avvicina al mondo della montagna lo fa con precisi interessi legati principalmente ad aspetti turistici, andando ad
esempio ad affiancarsi a quelle che sono le tradizionali attività agro-zootecniche già esistenti; è da qui che nascono nuove forme di turismo, come quello faunistico analizzato nel report. Salvaguardia dunque non è sinonimo di arretratezza ma di protezione e proiezione verso il futuro: se il nuovo turismo differenziato ci porta a scoprire tutte le meraviglie che la natura ci offre abbiamo il dovere, in quanto cittadini della stessa Terra, di difenderla e viverla nel modo più rispettoso possibile per non rischiare di rovinarla. Elisa Troiani
Portale Geografico delle Orobie Oltre 400 itinerari selezionati e recensiti dal CAI Il CAI rappresenta, oltre a un importante ente di tutela e salvaguardia del suolo, anche un ottimo supporto per tutti i viaggiatori, esperti e non, che vogliono concedersi una vacanza o anche solo un’escursione green. Oltre alle classiche guide infatti esiste un aggiornatissimo portale, il portale geografico orobico, dove sono raccolti 430 itinerari, tutti completi di descrizione e galleria fotografica. Una guida virtuale, semplice e chiara alle Alpi Orobiche: sentieri, rifugi, itinerari, fotografie, dal Monte Resegone alla Val di Scalve, dal crinale con la Valtellina alla piana di Bergamo. Il portale, oltre a tutte le indicazioni necessarie per raggiungere i vari rifugi riporta le news relative allo stato di percorribilità, le informazioni riguardanti i rifugi (aperture, eventi, ecc...) e una mappa che rappresenta in dettaglio tutte le Orobie. Turisti fai da te si può, basta un clic: http://geoportale.caibergamo.it.
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Quei viaggi che diventano green Dall’autostop sicuro alla bicicletta, la voglia di spostarsi passa per l’ecocompatibilità Il braccio teso, il pollice alzato, una figura sul ciglio della strada: l’immagine dell’autostoppista ha sempre un che di romantico. Simbolo di libertà e di viaggio, di spostamenti senza vincoli e in molti casi anche di avventura, l’autostop è però con gli anni passato di moda. Adesso, invece, c’è chi ne riprende l’idea e la adatta ai giorni nostri: è il caso delle iniziative di car-sharing, car-pooling o autostop sicuro che, dal nord Europa, stanno prendendo sempre più piede anche nel Bel Paese, complice una crisi che costringe a risparmiare, ma anche una mentalità più attenta alle problematiche ambientali.
Car-pooling, auto e costi condivisi In sicurezza «Ho scoperto questo sistema di viaggio per caso - racconta Carlo, 30 anni, che per motivi personali deve muoversi spesso tra Bergamo e Milano- Quando ho trovato il sito di BlablaCar, che offriva l’opzione di automobile condivisa, mettendo in contatto conducenti e passeggeri con le medesime necessità di viaggio,
“Spostarsi in bicicletta permette di godersi il viaggio, di assaporare paesaggi che l’auto non sempre permette di vedere e gustare profumi, silenzi e impressioni. È un modo di viaggiare più vicino alla natura e all’uomo, come spostarsi a piedi, e tutto diventa un po’ una scoperta” ho deciso di provare. Mi sono trovato molto bene: è un modo di viaggiare socievole e simpatico». Il sistema è semplice: basta registrarsi al sito -BlaBlaCar. it e Carpooling.it sono due tra i principali portali, il primo mette a disposizione anche un servizio “rosa” interamente dedicato alle donne- e il gioco è fatto. Da quel momento, è possibile inserire la propria disponibilità, entrare in contatto con gli altri utenti e dividere le spese di viaggio. Profilo con tanto di foto e
recapiti permettono la maggiore trasparenza possibile tra chi offre un passaggio e chi invece lo ricerca, evitando situazioni spiacevoli o pericolose. I contatti sono costantemente verificati dallo staff, non sono accettati nickname fasulli o foto false e i commenti di feedback degli utenti consentono l’instaurarsi di una “fiducia di community” che automaticamente espelle chi non rispetta le regole. Leggermente diverso è invece il caso di Jungo.it, che riabilita in modo hi-tech il classico au-
tostop. Come? Creando una community che sfrutta le cosiddette “correnti di traffico” per i suoi spostamenti, anche quelli di breve durata difficilmente organizzabili in car-pooling. Alla base del sistema Jungo c’è una licenza di affidabilità, rinnovabile annualmente, che si ottiene solo dopo la registrazione al sito e la verifica, da parte dello staff, dell’idoneità dell’iscritto. In altre parole, o sei una brava persona o non sei di Jungo. Che tu sia “jungatore” (automobilista che accosta) o “jungonauta” (autostoppista), il tesserino testimonia la tua affidabilità: e anche in questo caso, vige la divisione della spesa. Il risultato, almeno sui territori come il Trentino, dove questo sistema ha già preso ampiamente piede, è un viaggio economico, veloce ed ecologico .
L’intramontabile fascino delle due ruote E sebbene ora il viaggio sia green pure sulle quattro ruote, è pur vero che il fascino ecologico delle due ruote è ben lungi dal tramontare: la bicicletta è diventata negli ultimi anni non solo un sem-
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pre più diffuso mezzo di trasporto, ma anche una vera e propria compagna di viaggio. Piste ciclabili, possibilità di noleggio o di bike-sharing non mancano e sono sempre più numerose le città che si attrezzano in tal senso. Ma il fascino dei pedali si sposta pure sulle tratte più lunghe e la bicicletta sta diventando, anche tra i più giovani, un’interessante alternativa al viaggio in automobile, treno o aereo. «Certo, ci vuole un minimo di allenamento - racconta Davide, 23 anni, che due estati fa ha percorso in bicicletta con un amico la tratta Siviglia-Salamanca-Madrid - e bisogna partire sapendo che sarà faticoso. Ma spostarsi in bicicletta permette di godersi il viaggio, di assaporare paesaggi che l’auto non sempre permette di vedere e gustare profumi, silenzi e impressioni. È un modo di viaggiare più vicino alla natura e all’uomo, come spostarsi a piedi, e tutto diventa un po’ una scoperta». Della serie, d’accordo la velocità e la comodità, ma a volte il viaggio tocca sentirlo di nuovo nella fatica delle gambe per gustarselo appieno. Erica Balduzzi
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Turismo
Il Nuovo Ostello di Bergamo Da Monterosso sulla cresta dell’onda: la struttura attua da anni programmi di sostenibilità e sensibilizzazione sulle tematiche green Viaggiatori e viaggiatrici, preparatevi: d’ora in poi il vostro turismo a Bergamo dovrà essere “responsabile”. Ma niente paura: nessun tipo d’imposizione. Soltanto qualche accortezza e un modus operandi che si curi dell’ambiente in ogni dettaglio e che magari cerchi -tramite conferenze, incontri, spettacoli ed eventi - di tenere alta la guardia sui temi dell’ecologia. Il Nuovo Ostello della Gioventù di Bergamo non è che questo: accoglienza e verde, comfort e sostenibilità l’hanno reso negli anni un punto di riferimento per il turismo low-cost nella Città dei Mille. Situato nella zona di Monterosso e certificato nel 2011 con il marchio internazionale di qualità, l’ostello è gestito dall’AIG -Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù- che, insieme ad altre novanta associazioni di tutto mondo, confluisce nella Youth Hostel Federation che ha lo scopo di promuovere il turismo giovanile e favorire il “miglioramento morale, culturale e fisico della gioventù”. Un’attenzione, quella dell’associazione, che si è tradotta negli ultimi anni anche in faro puntato sulla sostenibilità:
“Bisogna educare i giovani ad avere un approccio responsabile al turismo”
La terrazza del Nuovo Ostello di Bergamo
della serie, low-cost ma non per questo meno green. Elisabetta Botta, 45 anni, legata all’ostello sia da vincoli professionali che affettivi -la madre gestisce infatti la struttura dal 1995, anno in cui lo stabile è stato ristrutturato- ci spiega di che si tratta: «A livello di YHF è stato stilato un programma internazionale, in base al quale tutti gli ostelli dovranno diventare sostenibili entro il 2015: ciò significa, ad esempio, raccolta differenziata obbligatoria o utilizzo di luci a basso consumo, cose che presso la nostra struttura sono già attive da molto tempo». Non solo: all’Ostello di Bergamo l’e-
cocompatibilità passa anche dalla scelta di prodotti per la pulizia non nocivi per l’ambiente, dalla presenza di cartelli multilingue che sensibilizzino i fruitori a non sprecare acqua o corrente elettrica, dall’utilizzo di alimenti a km zero e menu della tradizione locale. «Abbiamo inoltre un programma informatico che ci consente di verificare quanta Co2 emettiamo -aggiunge ancora Botta- e ci siamo dati l’obiettivo di ridurne ogni anno il quantitativo».
Turismo responsabile La politica eco-friendly dell’o-
stello si declina inoltre anche in momenti di incontro a tema con gli spettacoli della compagnia di teatro “ecologico” Erbamil e una serie di conferenze specifiche sulle questioni ambientali con la partecipazione di Lorenzo Canova, professore di Sociologia del Turismo presso l’Università degli Studi di Bergamo e collaboratore del Ministero dello Sviluppo Economico e della Commissione Europea. Sono inoltre previste letture e incontri organizzati tramite l’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Bergamo, con cui è stilato un protocollo della durata di tre anni. «Bisogna educare i giova-
ni ad avere un approccio “responsabile” al turismo -continua Botta- alloggiare in strutture sostenibili, verificare che esse facciano lavorare la gente del posto, promuovere il turismo scolastico e diffidare da quelle strutture che si spacciano per “ostelli” ma degli ostelli hanno solo le agevolazioni provinciali». Il pensiero di Elisabetta Botta va poi sia all’Expo 2015 che alla candidatura di Bergamo come Capitale Europea della Cultura per il 2019: «Se Bergamo ha scopi turistici, non può non diventare una città davvero ecosostenibile. Viabilità, trasporti sostenibili, piste ciclabili cittadine, ma anche formazione di nuovi professionisti del turismo. I nostri progetti, pratici o culturali, non vogliono limitarsi all’ostello, ma creare una sensibilizzazione sui temi ambientali che contagi positivamente tutta la città». Erica Balduzzi
l’Aeroporto è lIBertà. Di crescere. Nel 2012 l’Aeroporto di Milano Bergamo è risultato il 4° aeroporto italiano con oltre 8 milioni di passeggeri, un dato che rispecchia la crescita costante degli ultimi dieci anni per un scalo che contribuisce all’aumento del pil provinciale generando ricchezza locale e sviluppo occupazionale del territorio. Il futuro aspetta Bergamo a braccia aperte.
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Viaggiare 2.0 Saltando da un divano all’altro Low cost e user friendly Conoscere il mondo tramite la rete Viaggiare non è mai stato così facile, soprattutto da quando, con l’esplosione dell’era digitale, c’è stato un proliferare autentico di dispositivi e portali dedicati alle differenti tipologie di viaggiatori. Oggi il moderno Cristoforo Colombo pianifica tutto un intero viaggio sul web, individuando i portali di maggior interesse e definendo in piena autonomia l’intera vacanza secondo le proprie esigenze. Dai siti dedicati alle ricerche incrociate di viaggi aerei su tutto il globo -dal più articolato www.kayak.it al più generalista www.skyscanner. it- ai portali dedicati alla mobilità interregionale marittima- www. traghetti.com- fino ad arrivare a veri e propri sistemi multi-parametrici, come www.muoversi. regione.lombardia.it, è possibile definire e programmare, con ampio anticipo, la vacanza e i relativi spostamenti ottimizzandone costi e logistica.
Un divano in ogni città Particolarmente interessanti poi i portali dedicati a quella fetta di viaggiatori, sempre più numerosi, attenti alle nuove frontiere del turismo. È il caso di www.couchsurfing.org, sito nato nel 2003 a opera di un giovane programmatore appassionato di viaggi. La grande disponibilità e ospitalità delle persone di ogni cultura e luogo, grazie alle innovazioni tecnologiche sempre più user friendly, permette alla comunità di viaggiatori di tutto il mondo di mettersi in contatto per conoscersi, socializzare e condividere le più variegate esperienze. Proprio grazie alla potenzialità della rete, si crea un contatto sociale tra persone provenienti da ogni parte del mondo, senza distinzione di sesso, età o religione dando vita a un’esperienza autentica: una comunità di solidarietà e scambio interculturale unita nella sua enorme diversità. Se da una parte c'è l’ospitante che mette a disposizione una
stanza, un divano o anche solo un angolo di giardino in cui poter piantare la tenda, dall'altra parte c'è l’ospite che, partendo per nuovi e solitamente sconosciuti paesi, cerca un posto in cui poter sostare per qualche giorno. In tutto ciò
non è raro che l'ospite si presenti con qualche prodotto tipico del proprio paese o un piccolo dono per il suo generoso anfitrione. Per iniziare l'avventura di couchsurfer è necessario essere maggiorenni e registrarsi sul portale, inserendo i propri dati anagrafici e la città di residenza: si crea così una pagina personale in cui viene delineato il proprio profilo con annotazioni personali come interessi, passioni, consigli utili e suggerimenti sui viaggi effettuati. Nel momento in cui un couchsurfer ha in programma un viaggio si mette in contatto con gli utenti più vicini al proprio “universo esperienziale”, prestando particolare attenzione alle compatibilità e alle esigenze personali e specificando, fin da subito, natura e termini della sistemazione. Essendo un programma nato per il libero scambio di ospitalità, non è previsto alcun corrispettivo, né d’altra parte è prevista -o men che meno imposta- l'eventuale disponibilità a dover ospitare un membro della comunità. Tramite il sistema incrociato di segnalazione dei feedback di ogni esperienza ciascun utente può lasciare una traccia per i prossimi viaggiatori che segui-
ranno le sue stesse orme. I couchsurfer, inoltre, utilizzano la rete come strumento per incontrarsi anche con i propri concittadini.
I numeri del couchsurfing A oggi esistono oltre 30.000 gruppi suddivisi nelle varie città, i quali organizzano eventi, incontri, lezioni di lingua e molto altro ancora. La comunità dei couchsurfer è costituita da cittadini provenienti da oltre 69.000 città diverse, che parlano ben 302 differenti idiomi. I più attivi in tutto il mondo sono europei, con oltre 2 milioni di esperienze registrate dal 2004 ad oggi, di cui il 99,7% come estremamente positive. Fra le città più gettonate ci sono Parigi, Londra, Berlino, Istanbul, Barcellona, New York e Buenos Aires, mentre i paesi in cui il couchsurfing è decisamente più praticato sono Stati Uniti, Germania, Francia, Italia, Spagna, Australia, Brasile e Polonia. Oltre al couchsurfing esistono anche altri servizi simili come Hospitality Club, Servas, GlobalFreeLoaders, BeWelcome e Wwoof. Gabriele Palamara
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Turismo
Giovani vacanze tra montagna e cielo Dal 22 al 28 luglio “La Fonte” organizza la Biovacanza per ragazzi in Val Seriana "Turismo Bergamo", la Comunità Montana Valle Seriana e il Comune di Valbondione l’hanno ritenuta meritevole di attenzione. Perché è di sicuro una vacanza diversa dal solito. Pulire le camerate e i bagni, preparare la tavola, fortificarsi con le discipline olistiche (shiatsu, yoga, tai ji quan, ginnastica energetica cinese, meditazione), vivere in consapevolezza, aprire il proprio cuore a se stessi e agli altri. Lasciando a casa l’Ipad, e portando solo… l’I Am. Una vacanza diversa perché rivolta ai giovani, per costruire fin da ragazzi un’eco sostenibilità interna. Per la prima volta nella nostra provincia infatti, si propone una vacanza olistica per ragazzi dai 16 ai 25 anni: per sette giorni niente alienazione da mondo digitale, ma silenzio, lavoro "fatto con gioia" (alla maniera Zen), passeggiate per riaprire i cinque sensi, parole, suoni, ascolto profondo e parola benevola. Dal 22 al 28 luglio a Gavazzo di Valbondione, in una casa vacanze, sarà proposta la Bio vacanza tra Monti e Cielo, organizzata dalla scuola di discipline bionaturali "La Fonte" (Bergamo) che ha sottoscritto lo scorso anno il manifesto di intenti della Ecomappa di Cittadi-
nanza sostenibile. «La Comunità Montana ha patrocinato questa iniziativa ritenendola meritevole di attenzione perché contribuisce a far vivere le nostre montagne a un pubblico giovane, ponendo l’attenzione alla cura della mente e del corpo -dice Eli Pedretti, presidente della Comunità Montana Valle Seriana- Il turismo legato al Benessere nella cornice delle nostre fantastiche Orobie è uno dei settori su cui puntare, come già avviene in altri
comprensori turistici alpini. L’aver puntato proprio sui ragazzi è un aspetto importante per un turismo ecosostenibile che parta proprio da giovani», afferma il presidente di Turismo Bergamo, Silvano Ravasio. «Di solito queste proposte sono rivolte agli adulti. Noi abbiamo preferito concentrare le nostre energie solo sui ragazzi. "La Fonte" ha sottoscritto il manifesto di intenti della eco mappa di Cittadinanza sostenibile perché crediamo
che un mondo ecosostenibile si possa creare solo partendo da una sostenibilità di vita interna, in equilibrio tra mente e corpo. “Pace in me stesso, pace nel mondo”, come ricorda il monaco vietnamita Thich Nhat Hanh, autore della “Lettera a Madre Terra” (ed. Terranuova ndr). Le discipline olistiche sono quindi un abile mezzo che i ragazzi possono sfruttare. Vogliamo parlare con i nostri adolescenti, incontrandoci, stringendo una mano, un
abbraccio, un massaggio, un contatto più diretto -dice Maurizio Curtaz, maestro shiatsu e responsabile del campo, che sarà coadiuvato da educatori e operatori olistici-. Per la prima volta a Bergamo, offriamo ai ragazzi e ai giovani la possibilità di partecipare a un’esperienza di vita collettiva. Com’erano le vacanze prima della TV, del PC, dei telefonini? Poco Pc, uso moderato dei telefonini, niente televisori e una montagna dove vedere il sorgere del sole e il cielo stellato. Animati e leggeri, meditativi e creativi. Niente di estremo, offriamo una pausa: anche la mente dei nostri ragazzi necessita di fermarsi e favorire la relazione con gli alberi, le rocce, i fiori egli altri umani». Tra le proposte dei sette giorni di biovacanza: pratiche olistiche (yoga, tai ji quan, shiatsu, meditazione, qi gong, bagni di gong), laboratori di scrittura di sé, raccolta di erbe aromatiche, escursioni guidate nei dintorni di Valbondione, convivialità e condivisione, musiche, giochi, serate e letture, sperimentazioni. Per info e iscrizioni, tel. 0353692095. www.lafonteshiatsu.it. Giuseppe Purcaro
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Ambiente
Delfini Campioni del mare a 40 km all’ora
Socievoli, intelligenti e con tanta voglia di divertirsi A rischio di estinzione per lo sfruttamento intensivo del mare Secondo il recente rapporto IUCN - ACCOBAM, nel Mediterraneo sono regolarmente presenti dieci specie di cetacei, mammiferi marini. Alcune possono essere osservate nell'arco di tutto l'anno, come il delfino comune. Il Delphinus delphis, dal corpo fusiforme, elegante e slanciato, lungo da 1,50 a 2,50 metri, si può riconoscere per il caratteristico segno a V sul fianco, in corrispondenza della pinna dorsale, triangolare, grigia e piuttosto alta. Le pinne pettorali e caudale sono invece grigio scuro o nere. Può pesare fino a un massimo
di 150 Kg. La pelle, liscia e priva di peli, è molto spessa, coperta da un sottile strato di sostanza cornea: a livello più profondo presenta una grande quantità di grasso che si estende intorno alle fasce muscolari. Il dorso è di colore grigio mentre il ventre tende al bianco, per meglio mimetizzarsi. Nei confronti di predatori o prede provenienti dal basso, infatti, il ventre bianco aiuta a confonderlo con le acque chiare illuminate dal sole, mentre visto dall'alto il colore grigio del dorso permette all'animale di mimetizzarsi con il resto dell'acqua.
Lungo i fianchi possiede una caratteristica macchia a forma di clessidra, di colore grigio chiaro in coda e giallo-grigiastro dalla testa al fianco. La testa presenta, inoltre, due strisce scure intorno agli occhi e alla bocca. Le lunghe mandibole formano un becco, o rostro, al cui interno trovano posto fino a 110 piccoli denti, taglienti e appuntiti, con i quali il delfino afferra saldamente il pesce, che viene inghiottito intero. Le narici sono poste alla sommità del capo, per consentire l’inspirazione e l’espirazione durante il nuoto. Dotato di udito finissimo, con una narice nella
“La cattura accessoria e accidentale nelle reti da pesca è la principale minaccia per i delfini, così come il turismo di massa” parte superiore del cranio emette suoni di varia frequenza che lo aiutano a orientarsi e a comunicare coi simili. I delfini emettono suoni notevoli e molto vari per comunicare: ogni differente tonalità e frequenza indica un diverso contenuto del messaggio.
Nel cranio è poi presente un organo utilizzato per l’ecolocalizzazione. I delfini comuni si nutrono essenzialmente di piccoli pesci, molluschi e crostacei, inghiottiti interi. Alla ricerca del cibo collabora tutto il gruppo: viene radunato un grosso banco di pesci e, a turno, ogni delfino si getta al suo interno per catturare più pesci possibili. Ciascun delfino mangia in media 5-6 kg di cibo al giorno. I delfini sono animali socievoli che vivono generalmente in gruppi composti da circa venti individui. All’interno del gruppo, i vari componenti tendono a sin-
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“Sono mammiferi molto intelligenti: si divertono giocando fra loro, saltando e spruzzando l'acqua, sfruttando le onde generate dalle imbarcazioni o dalle grandi balene per potersi muovere senza sforzi”
cronizzare le azioni, salendo insieme in superficie per respirare, nutrendosi insieme e dormendo a turno. Sono poi mammiferi molto intelligenti: si divertono giocando fra loro, saltando e spruzzando acqua, sfruttando le onde generate dalle imbarcazioni o dalle grandi balene per potersi muovere senza sforzi. Sono grandi nuotatori, i più veloci tra i cetacei con una velocità massima di 40 km/h. La cattura accessoria e accidentale nelle reti da pesca è la principale minaccia per i delfini, così come il turismo di massa. Anche la pesca illegale, l’accu-
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mulo nel mare di sostanze chimiche dannose come il mercurio e il policlorofenile, assorbite attraverso il cibo, e la diminuzione delle prede, soprattutto pesci e calamari, sono tra le cause principali della progressiva scomparsa di numerosi esemplari delle varie specie di delfino. Il WWF opera per limitare la pesca accidentale con le reti sensibilizzando e informando i pescatori oltre a promuovere campagne di sensibilizzazione e tutela come “Adotta un Delfino”. Per informazioni adozioni@wwf.it.
Un Mediterraneo di qualità La qualità non è acqua, la qualità è mare: un mare di qualità
Il Mar Mediterraneo è un'area di altissimo valore di biodiversità, per la percentuale di specie animali e vegetali endemiche, oggi a serio rischio di estinzione. Una minaccia causata sempre di più dall’attività umana: eccesiva urbanizzazione, abusivismo edilizio, perdita di habitat e frammentazione degli stessi, desertificazione, pesca eccessiva, inquinamento, cattiva gestione dei flussi turistici. Tutti fattori che innescano impatti diretti e indiretti sulla biodiversità, amplificati poi dai cambiamenti climatici. Il turismo di massa, sempre più intenso nelle aree ricche di biodiversità, è una delle principali cause di degrado e distruzione di coste e aree marine ad alto valore naturale, molto importanti, quindi, per la salvaguardia della biodiversità. Tre quarti delle dune sabbiose della costa mediterranea, dalla Spagna alla Sicilia, sono scomparse a causa dell'urbanizzazione legata al turismo. In Italia, oltre il 43% della costa è completamente urbanizzata per accogliere turisti, il 28% è parzialmente urbanizzata e meno del 29% è ancora intatta. I 220 milioni di turisti che visitano la regione del Mediterraneo ogni anno producono oltre 2,5 milioni di metri cubi di rifiuti e più di 100 milioni di persone si affollano mediamente sulle sue spiagge. Questo, oltre a portare un aumento vertiginoso della richiesta di risorse naturali, comporta anche un progressivo degrado dei
paesaggi, l'erosione del terreno, l'incremento delle discariche di rifiuti nel mare, la perdita di habitat naturali, mettendo in serio pericolo specie come la tartaruga marina e la foca monaca. Il turismo, grande industria globale, può anche trasformarsi però in un prezioso alleato per la conservazione degli ecosistemi. Diversi progetti del WWF nel mondo hanno consentito alle comunità locali di sostenere la biodiversità, gestendo attività turistiche responsabili. Per maggiori informazioni consultare il sito www.wwfnature.it. WWF Italia, in accordo con le altre quattro organizzazioni nazionali di Francia, Spagna, Grecia e Turchia e con l’Ufficio Regionale per il Mediterraneo di WWF International, si è impegnato a proteggere l'unicità del Mediterraneo tramite la definizione
di una strategia di conservazione comune, la "Mediterranean Initiative". Il progetto ha come obiettivo quello di mantenere nel tempo "un Mediterraneo di qualità", intervenendo in modo diretto per arrestare il degrado ambientale e la perdita di biodiversità, per operare perché gli ambienti naturali, la biodiversità e i valori culturali vengano riconosciuti come elementi sui quali fondare la qualità della vita, per promuovere presso governi, comunità e aziende la consapevolezza del valore degli ecosistemi, della biodiversità e delle funzioni ecologiche. Chi volesse sostenere e diffondere il progetto del WWF e verificare lo stato di salute del Mediterraneo può farlo sul sito: http://mediterraneo.wwf.it http://mediterranean.panda.org - www.repcet.com/_it
Pagine a cura di WWF Lombardia e Bergamo SOStenibile
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Salute & Benessere
Freschi germogli Uno scrigno di salute a tavola
I germogli sono spesso trascurati nella nostra alimentazione eppure sono ve Quali sono le loro qualità più importanti?
I germogli, ricchi di proprietà dal grande valore nutrizionale sono una vera e propria miniera di sostanze vitali. Soprattutto in quest’epoca, in cui consumiamo prevalentemente cibi raffinati, sterilizzati, con additivi o concimi chimici e in cui diventa sempre più difficile assumere alimenti di qualità, questi cibi rappresentano realmente un complemento nutrizionale alla stregua di un integratore alimentare. Possono essere inoltre considerati un importante fattore di prevenzione, di difesa per l’organismo e sono in grado di sostenerci anche in situazio-
Rossana Madaschi Dietista e Docente di Scienza dell’Alimentazione Cell. 347.0332740 info@nutrirsidisalute.it www.nutrirsidisalute.it
ni particolari, quali ad esempio condizioni di stress psicofisico, debolezza, anemia, crescita, gravidanza e allattamento, ma anche per combattere il colesterolo cattivo, per regolare la pressione sanguigna, fortificare i tessuti muscolari, depurare il sangue e rafforzare il sistema immunitario.
Perché i germogli? I germogli più conosciuti sono sicuramente quelli di soia, ma tutti i semi possono germogliare. Ciò che conta però è che si-
ano integri, cioè che non siano stati decorticati, perché questo trattamento non permetterebbe al seme di germogliare. Il germoglio, inoltre, è al massimo delle sue potenzialità nutritive quando l’apice radicale è appena fuoriuscito, ma non sempre il seme risulta commestibile in quanto è ancora troppo coriaceo. Sarà però sufficiente attendere una sua maggiore crescita -non eccessiva per non ridurne le qualità- per poter consumare integralmente tutto, sia il germoglio che il seme. Questi cibi sono inoltre facilmente digeribili perché, nei semi, l’amido contenuto viene trasformato, le proteine “predigerite”, gli enzimi sono attivi, i sali minerali sono presenti in forma organica e ci sono anche moltissime vitamine. Contengono, ad esempio, un’elevata quantità di vitamina C, vitamine del gruppo B, ferro, magnesio, calcio, potassio e, in molti germogli, è presente persino la vitamina B12, oltre che amminoacidi essenziali e altri principi nutritivi.
Non bisogna però eccedere con il loro consumo e, anche se non presentano alcuna controindicazione, la quantità ottimale consigliata per una persona adulta è di 1-2 cucchiai al giorno. I semi più comuni si possono reperire presso qualsiasi punto vendita alimentare, mentre altri sono in vendita presso erboristerie o negozi di alimentazione naturale.
Come si possono preparare in casa e quale è il loro utilizzo in cucina? Per ottenere i germogli in casa con un metodo che richieda poco tempo e poco lavoro è necessario avere a disposizione un germogliatore, ma è possibile ottenere la germinazione dei semi anche utilizzando un vaso di vetro, con la coltivazione in terra o con l’utilizzo del cotone, proprio come ci insegnavano a scuola! Scegliete innanzitutto sementi di qualità, preferibil-
“Questi cibi rappresentano realmente un complemento nutrizionale alla stregua di un integratore alimentare. Possono essere inoltre considerati un importante fattore di prevenzione e di difesa per l’organismo” mente da agricoltura biologica, sciacquateli delicatamente con l’acqua e metteteli in ammollo per un tempo sufficiente in base alla grossezza del seme, mediamente dalle 3 alle 6-8 ore. Dopo l’ammollo, scolate i semi - ma non gettate l’acqua, è ottima per annaffiare le piante di casa-, distribuiteli sui vari ripiani del germogliatore, possibilmente senza sovrapporli, e sciacquateli ogni giorno sotto l’acqua corrente, sino al momento del loro consumo. Nei primi giorni evitate di
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egetali freschi ricchi di utili sostanze
giungere ai primi piatti asciutti, alle minestre, abbinati ai secondi, nella preparazione del pane, anche se la raccomandazione resta comunque quella di consumarli preferibilmente crudi. La rubrica è promossa da Punto Ristorazione srl
esporre i germogli alla luce perché devono stare al buio (potete coprire il germogliatore con un canovaccio da cucina), mentre gli ultimi giorni lasciateli alla luce naturale, non a quella diretta del sole, per arricchire di clorofilla le giovani piantine. Ogni seme ha inoltre un gusto particolare. Attenzione ad esempio ai germogli piccanti come senape o crescione perché possono non essere graditi, specie ai bambini: tuttavia sono particolarmente indicati per i diabetici perché aiutano a
ridurre il tasso di zucchero nel sangue. I germogli di soia, frumento e ceci hanno invece un sapore tenue e dolce, mentre quelli di alfa-alfa -comunemente conosciuta come erba medicahanno un gusto delicato ma saporito e presentano un’elevata quantità di vitamina C. I germogli di lenticchie sono piacevoli al palato e sono ricchi di proteine a elevato valore biologico, mentre tra i più digeribili sono annoverati quelli di orzo. Per quanto riguarda l’uso in cucina,
trattandosi di alimenti così ricchi di principi nutritivi, non è consigliabile cuocerli perché il calore distruggerebbe gran parte delle loro proprietà. Possiamo quindi beneficiare delle loro eccezionali qualità rivitalizzanti consumandoli prevalentemente freschi e crudi, ad esempio aggiunti alle nostre insalate, preparando ottime salse frullando i germogli con altri ingredienti, oppure, è possibile ottenere dei succhi concentrati tramite centrifuga. I germogli si possono anche ag-
Ricordate che una volta pronti si devono riporre in frigorifero dove si conservano per circa 5-7 giorni. Rossana Madaschi
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Alimentazione
Loreto Carni L’artigianalità in famiglia In via Broseta 113 si fa la spesa consigliati con sapienza e professionalità Servizio e qualità degli alimenti, secondo i valori d’un tempo È passato molto tempo da quando il titolare e conduttore di “Loreto Carni”, Gianni Terzi, ha aperto con la moglie la sua prima bottega: erano gli anni ’70. L’attività è continuata, si è trasformata e adattata alle sempre diverse e molteplici esigenze della clientela, fino ai giorni nostri, con una rivendita notevolmente ampliata che dà lavoro a ben tredici persone. In tutti questi anni c’è però un denominatore comune: la grande attenzione alle carni -e non solo- scelte con cura da Gianni che può vantare un’esperienza che va oltre il mezzo secolo. Esperienza, competenza e soprattutto una grande passione per questo mondo, lo hanno portato a coinvolgere nell’attività i suoi tre figli, Anna, Silvia e Giancarlo. Queste giovani energie sono state fondamentali per il prosieguo dell’attività di una famiglia che ha creduto e crede
“Altro aspetto insostituibile è l’attenzione alle esigenze del consumatore: gli addetti al banco non mancano di consigliare e dare preziose indicazioni sulla scelta dei tagli, la cottura e le ricette” sche, Grana Padano DOP, Parmigiano Reggiano DOP, fontine e molti altri ancora. Anche la selezione di salumi risulta essere varia e ben curata, con prosciutti di diversa provenienza e tipologia: lardo toscano, salame bergamasco e così via. Sono venduti anche già affettati e opportunamente confezionati in loco, in vaschette con atmosfera modificata, pratica diversa dal
“Il bestiame viene acquistato in Piemonte dal titolare stesso, secondo necessità, tenendo ben presenti gli standard qualitativi che da sempre caratterizzano i prodotti offerti” ancora fortemente nelle potenzialità derivate dalla condivisione familiare e dalla capacità di andare tutti nella stessa direzione. La famiglia Terzi conduce direttamente il punto vendita di via Broseta 113, la cui offerta è davvero ampia e arricchita da prodotti d’eccellenza: dai formaggi ai salumi, dalle preparazioni di gastronomia alle diverse etichette di vino. Il bestiame viene acquistato in Piemonte dal titolare stesso, secondo necessità, tenendo ben presenti gli standard qualitativi che da sempre caratterizzano i prodotti offerti. L’attenzione alla scelta del bestiame, alle operazioni di macellazione (eseguiti in macelli
“È poco conveniente tenere i prodotti fermi in cella a lungo, ma la pratica della frollatura ha benefici determinanti sulla tenerezza delle carni che si andranno poi a consumare”
autorizzati) e alla fase di frollatura della carne, che si protrae anche fino a un mese di tempo, garantiscono carni sicure, tenere e gustose. Caratteristiche non di poco conto che al giorno d’oggi rappresentano una rarità, difficilmente riscontrabile nella grande distribuzione. Caratteristiche che vengono diffusamente riconosciute dalla numerosa e affezionata clientela che apprezza l’opportunità di avere la tradizionale attenzione del negoziante
sotto casa, unita a una vastissima scelta, tutta di elevata qualità.
Il valore delle pratiche tradizionali Una delle pratiche che differenzia l’attività artigianale rispetto a quella di stampo più industriale è proprio la frollatura, che possiamo definire come la “stagionatura” delle carni. Economicamente è poco conveniente tenere i prodotti fermi in cella così a lungo,
ma questa pratica ha benefici determinanti sulla tenerezza delle carni che si andranno poi a consumare. Altro aspetto insostituibile è l’attenzione alle esigenze del consumatore: gli addetti al banco, opportunamente formati, non mancano di consigliare e dare preziose indicazioni sulla scelta dei tagli, la cottura e le ricette. Nel punto vendita si può scegliere tra una vasta gamma di formaggi, locali e non, come Taleggio DOP, le formaggelle delle valli bergama-
sottovuoto, che consiste nel sostituire all’interno della vaschetta l’ossigeno con un gas inerte, l’azoto, in modo da impedire una veloce ossidazione del prodotto, in modo naturale. E per un’attività che prosegue da decenni, pur mantenendo intatti i valori d’un tempo, non può mancare l’inevitabile aggiornamento tecnologico. Da tempo è infatti possibile effettuare gli acquisti anche attraverso internet: sul sito www. loretocarni.it si trovano tutti i dettagli per gli ordini. Oggi basta un click per avere la consegna della spesa a domicilio: ma anche se l’innovazione trasforma l’attività, la garanzia Loreto Carni resta intatta. Lara Abrati
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Alimentazione
La rubrica che vi invita a conoscere e gustare i frutti che la natura offre ad ogni stagione: più qualità nutrizionali, più freschezza e minor impatto ambientale
Susine Frutti regali
Sedano Tra credenze e realtà
Ricche d'acqua sono le regine della stagione estiva
Ricco di vitamine e sali minerali povero di calorie
Originarie dell'Asia Occidentale, le susine o Prunus Domestica, piante dell'ordine delle rosacee, sono molto diffuse anche nell’area mediterranea. Le susine sono dei frutti dalla forma tondeggiante, dolci e di colore scuro. Possono essere consumate fresche, essiccate o sciroppate e il periodo migliore per coglierle cade tra giugno e ottobre. Sono composte principalmente d'acqua, ricche di vitamine A, B1, B2 e C e di sali minerali quali potassio, magnesio, fosforo e calcio. Si narra che furono i Crociati a portarle in Europa dopo averle assaggiate in Oriente e in particolare in Siria. Che siano state un frutto apprezzato nel corso dei secoli è indubbio: nel XVI secolo, infatti, ne fu dedicata una varietà alla Regina Claudia, moglie di Francesco I, Re di Francia, a cui piaceva molto questo frutto. Tale varietà, che è anche una della più pregiate, rientra nella categoria
Il sedano o Apium Graveolens è una pianta con ciclo biennale che appartiene all'ordine delle ombrellifere ed è diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo. Ha un fusto eretto e foglie verdi, più o meno aromatiche, a seconda della varietà. Il sedano contiene pochissime calorie ma è ricco di vitamine C, E e B. È inoltre ricco di luteolina e sali minerali. Tutti questi elementi contribuiscono a renderlo una pianta utile per la salute: aiuta, infatti, ad abbassare la pressione e ha qualità depurative e antidepressive. Il sedano, noto come pianta officinale fin dai tempi di Omero, era utilizzato nel Medioevo proprio per scacciare la melanconia, la tristezza cronica che pare essere stato uno
Frutta di stagione
Giugno
“Nel XVI secolo fu dedicata una varietà alla Regina Claudia, moglie di Francesco I, Re di Francia” delle susine europee. Oltre alla “Regina Claudia”, rientrano nelle varietà europee la Empress, che presenta frutti di dimensioni maggiori, la President, la Stanley e la Goccia d'Oro. Costituiscono un gruppo a parte le susine sino-giapponesi. Tra queste, vale la pena citare la varietà Angeleno, la Black Diamond, la Ozark Premiere, la Sangue di Drago e la Sorriso di Primavera. Infine, vi è il gruppo delle susine americane che include l'americana pura, la Nigra e la Van Buren. Per quanto riguarda l'Italia, le zone dove si coltivano le susine sono per lo più l'Emilia Romagna e la Campania, ma vi è un'interessante coltivazione anche in Trentino.
Albicocche, banane, fragole, limoni, ciliegie, pesche, mirtilli
Verdura di stagione
Giugno
“Sebbene in tempi antichi il sedano fosse noto soprattutto per le sue proprietà curative, oggi trova un'applicazione principalmente culinaria” dei tratti caratteristici di Amleto. Secondo un'altra credenza medievale, inoltre, lo stesso era considerato infallibile per conoscere il sesso di un nascituro. Si dice infatti che il sedano venisse posto sulla testa della madre in dolce attesa e, se quella, come primo nome, avesse pronunciato un nome maschile, il bambino sarebbe stato un maschio, viceversa, sarebbe stata una femmina. Sebbene in tempi antichi il sedano fosse noto soprattutto per le sue proprietà curative, oggi trova un'applicazione principalmente culinaria: viene usato nei soffritti e nelle zuppe, mentre viene utilizzato crudo nelle insalate. Due sono le principali varietà: il sedano a coste e il sedano rapa. Del primo, che può essere verde o bianco, si mangiano le foglie, grandi e croccanti. Il secondo, invece, è poco diffuso in Italia, rispetto al Nord Europa, e di questo si consuma la radice bianca e a forma di globo. Alcune tra le tipologie di sedano più note sono il Gigante di Castelnuovo Scrivia, il Precocissimo Verga d'Oro e il Gigante di Ingegnoli anche se, data la sua diffusione, se ne potrebbero citare moltissime altre.
Insalate, carote, fagiolini, melanzane, cicorie, pomodori
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La ricetta biologica del Villino d'Erica
La ricetta di Lisa Casali
Sedanorapa brasato al limone
Palline sedano e gorgonzola su letto di foglie
Ricetta tratta dal libro “La cucina a impatto (quasi) zero” di Lisa Casali, Gribaudo Editore.
Questa ricetta, a base di foglie di sedano, è perfetta come antipasto o per l’aperitivo. Il sedano esalta e rende più fresco il gusto del gorgonzola.
PREPARAZIONE Lavare e sbucciare molto bene il sedanorapa, tagliandolo a bastoncino, tipo patate fritte. In una padella, farlo rosolare qualche minuto con l’olio. Abbassare la fiamma, coprire e cuocere lentamente finché il sedanorapa non diventerà morbido. Aggiungere il sale e il succo di limone e, dopo circa 1 minuto, servire come contorno.
INGREDIENTI • 1 Sedanorapa • Sale quanto basta • 3 Cucchiai olio extra vergine d’oliva • Succo di 1 limone o di un’arancia
PREPARAZIONE Lavate e asciugate il sedano. Tenete da parte le foglie più grandi per utilizzarle come pirottini e conservatele al fresco fino al momento di portarle in tavola. Frullate il sedano e mettetelo in un panno o in un colino in modo da separare il succo dalla polpa. Strizzate bene e raccogliete il succo in un contenitore. Mettete la polpa spremuta in una ciotola, unite il gorgonzola e mescolate in modo da ottenere un composto omogeneo. Riponete in frigorifero per almeno un quarto d’ora. Tritate finemente -e sepa-
ratamente- le nocciole tostate e i pistacchi. Formate delle palline con il composto e passatele metà nella granella di nocciole e metà in quella di pistacchi. Disponete le foglie di sedano su un piatto da portata e mettete al centro di ognuna una pallina. Con la polpa di scarto, insieme a 1 limone, 80g di zucchero e ghiaccio si può preparare un rinfrescante cocktail al sedano. INGREDIENTI • 150 gr di scarti di sedano (foglie e parti apicali) • 100 gr di gorgonzola stagionato • 1 pugno di nocciole • 1 pugno di pistacchi
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Storia & Personaggi
Da James Lovelock continua la riflessione sul tema dell’agricoltura Aspettando Sorella Terra 2014 “Un’agricoltura troppo intensiva aveva trasformato i prati che un tempo erano un giardino di fiori selvatici, in cui gente e campagna vivevano in armonia, in un paesaggio monotono e piatto di campi arati e seminati con un’unica specie di erba”
Riprendendo le riflessioni emerse durante l’edizione appena conclusa di Sorella Terra, è tempo di approfondire il tema agricoltura, prendendo spunto dall’analisi della “Gaia” di James Lovelock. Nel 1988, all’interno di un impegnativo ripensamento dello statuto epistemologico della sua teoria gaiana, James Lovelock inserisce, come il più decisivo tra i fattori di perturbazione dell’equilibrio del pianeta vivente “Terra-Gaia”, l’agricoltura nella sua forma meccanicoindustriale che, negli anni ’70, si era diffusa in Inghilterra e in molti altri paesi nel mondo. Questa nuova riflessione sorge in Lovelock sulla scia del pensiero della biologa Rachel Carson -più volte da lui stesso citata- e dal lavoro di ricerca nel vasto campo dell’olismo al fianco di biologi ed epistemologi. In Nuove età di Gaia, Lovelock aggiunge nuovo materiale di riflessione, stimolante e innovativo, costruito come bilancio del senso e delle forme etico-epistemiche del suo “Abitare” nelle campagne inglesi. Vent’anni dopo, la sua prima residenza a Bowerchalke gli appariva superata: un’agricoltura “troppo intensiva” che ritma un passaggio, ad esempio, da
campi che “d’estate sono […] la gloria del Wiltshire, rossi papaveri confusi tra il grano” a “distesa verde di orzo”, da “prati che un tempo erano un giardino di fiori selvatici”, da luogo definito dalla intima connessione di “gente e campagna” che vivevano in armonia, in cui il paesaggio era “simile al palcoscenico di un anfiteatro di monti verdi e alberati” alla monotonia e piattezza e povertà di forme dei “campi arati e seminati con un’unica specie di erba”. Il giudizio di Lovelock su questa nuova fase della rivoluzione industriale in agricoltura è durissimo: “La recente distruzione della campagna inglese è un atto di barbarie che ha pochi paralleli nella storia moderna”. Una vera e propria “sterilizzazione” del paesaggio agricolo che ormai per Lovelock è diventata predominante, estendendo i suoi tentacoli da Bowerchalke al Devon, la nuova zona di residenza del teorico inglese. Una trasformazione neanche avvertita, nella sua drammaticità, dal movimento ambientalista. Una strategia di annichilimento di cui Lovelock si sente in parte responsabile, avendone sostenuto alcuni percorsi nella fase iniziale e che era
stata promossa con le migliori intenzioni, dall’umanesimo dei governi laburisti alla fine degli anni ’40. La sua critica, severissima, non riguarda tuttavia solo le campagne inglesi. È l’agricoltura in generale, nella sua ultima forma meccanizzata e industrializzata, ad apparire a livello planetario la “più grave minaccia per la salute di Gaia”, espressione della “più grave e irreversibile modifica geofisiologica […] apportata dall’uomo” al pianeta. Tre anni dopo, nel 1991, Lovelock riprende l’asprezza della
sua analisi nel suo nuovo testo, "Gaia. Manuale di sopravvivenza planetaria". L’agricoltura appare sempre “la più grande minaccia alla sopravvivenza umana”. Tra poco, sottolinea Lovelock, “due terzi degli ecosistemi naturali di Gaia” saranno sostituiti con “sistemi agricoli” portando a un vero, nuovo, smisurato peccato: la rottura dei “nostri legami con Gaia”. Ecco: “Se continuiamo a spogliare la superficie terrestre, a impoverire il suolo e a chiedere sempre di più alla Terra per i nostri raccolti e il nostro bestiame, raggiungeremo ben presto un livello di degrado di tutti gli ecosistemi naturali terrestri di Gaia: il livello cui l’intero sistema comincia a cedere”. Intoccabili, allora, per Lovelock, devono rimanere “le grandi foreste dei tro-
Storia & personaggi: La rubrica che intende ripercorrere -attraverso fatti salienti e personalità illustri- la nascita e l’evoluzione del “pensiero ecologico”. A cura del Centro di Etica Ambientale www.centroeticaambientale.com
pici” che fanno parte del sistema di raffreddamento e di condizionamento dell’intera Terra. Sempre di più, perciò, uno dei tre più gravi pericoli per l’umanità, appare l’agricoltura arrivata ormai all’età del primato della zootecnica: “L’insaziabile fame di carne” deve fare capire che non si può continuare a distruggere le foreste per far posto ad allevamenti di bestiame. A cura di Luciano Valle Direttore Scientifico del CEA
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Speciale estate 2013 “Il viaggio dei sensi” per ragazzi del Cre Percorsi ludico-didattici e itinerari per scoprire le bellezze delle Orobie Anche quest’anno, il Centro di Etica Ambientale di Bergamo, in collaborazione con il Parco delle Orobie Bergamasche e il Centro per la Salvaguardia del Creato, ha dato vita a un percorso di educazione ambientale finalizzato alla promozione di attività di escursione, apprendimento e gioco rivolto a bambini e adolescenti. Il progetto "Il viaggio dei sensi" si sviluppa come un percorso ludico-didattico rivolto agli oratori bergamaschi e lombardi, impegnati anche quest’anno a promuovere i Centri Ricreativi Estivi per ragazzi.
“Attraverso l’educazione ambientale si vuole puntare all'incontro, alla socialità e alla sensibilizzazione, in un contesto di promozione della cittadinanza dei bambini e degli adolescenti” Il programma è finalizzato a favorire l’avvicinamento dei ragazzi all’ambiente e alla natura attraverso escursioni, attività di conoscenza e scoperta della flora, della fauna e della biodiversità caratteristiche del ricco patrimonio naturalistico bergamasco. Attraverso l’educazione ambientale si vuole puntare all'incontro, alla socialità e alla sensibilizzazione, in un contesto
di promozione della cittadinanza dei bambini e degli adolescenti. Per i mesi di giugno e luglio 2013 si propone un’ampia gamma di laboratori ed escursioni dedicate ai gruppi CRE, ai giovani e alle famiglie, tra cui: / la passeggiata nella natura delle Piane di Lizzola (Valbondione) / la visita all’Ecomuseo delle Miniere di Gorno / l’escursione alla “Cattedrale Vegetale” del monte Arera (Oltre il Colle) / la visita al Museo Etnografico di Valtorta
Particolare attenzione sarà dedicata al teatro con l’appuntamento in programma per mercoledì 17 luglio, presso la Chiesa Parrocchiale di Ardesio (BG): una giornata di festa e riflessione dedicata alla commemorazione di Papa Giovanni XXIII, con lo spettacolo “Angelino, storia vera di un bambino”. Per informazioni e iscrizioni al programma è possibile rivolgersi alla segreteria del Centro di Etica Ambientale in via del Conventino 8 a Bergamo o ai seguenti recapiti: Tel 035 4598550 - Fax 035 4598552 - areaeducazione@centroeticaambientale.com - www.centroeticaambientale. com A cura di Claudia Proserpio Responsabile Educazione e Formazione del CEA
“L’Arena on-air la città e la campagna in dialogo” Sabato 25 maggio All’interno degli incontri mensili organizzati dalla rete di Cittadinanza Sostenibile presso l’Urban Center in concomitanza del “Mercato agricolo e non solo”, dalle ore 9:30 alle ore 12:30 di sabato 25 Maggio 2013, presso la Sala conferenze dell’Urban Center di Bergamo, si terrà un dialogo aperto dal titolo “Quale uso del nostro territorio?” con ospiti illustri -provenienti dal mondo della ricerca, dell’impresa e della produzione agricola, della comunicazione e della politica- e studenti selezionati e competenti delle Classi 5A e 5B del Liceo Tecnologico “G.Natta”. All’ordine del giorno la riflessione sul rapporto Uomo-Natura-Ambiente: dall’agricoltura alla sostenibilità ambientale, dalla tutela del territorio alle prospettive per le nuove generazioni. Gli studenti che hanno frequentato il percorso sperimentale “Scuola 21:Energeticamente consapevoli” attraverso il dibattito moderato da Giorgio Gori saranno invitati a controargomentare quanto detto dai relatori, al fine di proporre un’ipotesi concreta e dare un senso a ciò che comunemente chiamiamo “Nuovo Umanesimo Planetario”. L’evento potrà essere seguito via streaming sui canali di comunicazione mediatica del C.E.A.
P Ecco il programma dettagliato di sabato 25 maggio 9.30 / 10.00
Apertura dei lavori con un filmato di presentazione a cura del Centro di Etica Ambientale di Bergamo e la proiezione del corto “Che tempo che fa”
10.00 / 10.25 Il mondo dell’Agricoltura Interviene Alberto Brivio, Presidente Coldiretti Bergamo 10.25 / 10.55 Il mondo dell’Impresa Interviene Ing. Caterina Epis, Tenaris Group 10.55 / 11.15 Il mondo della Green economy Interviene Roberto Sancinelli, Montello S.p.a. 11.25 / 11.50 Il mondo dell’eco-educazione “on the job” Interviene Marina Piccini, Ressolar S.p.a. 11.50 / 12.15 Il mondo della Ricerca Accademica e della Polis Interviene la prof.ssa Maria Rosa Ronzoni, docente di “Ingegneria del territorio” e di “Tecnica e pianificazione urbanistica” dell’Università degli Studi di Bergamo
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Calendario appuntamenti
Appuntamenti sostenibili Fiere, convegni, incontri, mostre, mercati e molto, molto altro per comunicare, partecipare e condividere stili di vita sostenibili Data
Orario
24 Mag/12 Ott 24/26 Mag
10.00-22.00
24 Mag
9.30
24 Mag
11.30
24 Mag
14.00
24 Mag
16.00
Evento
Tipologia
Luogo svolgimento
Contatti
DeSidera Festival
Rassegna teatrale
Bergamo e provincia
www.teatrodesidera.it
2° Edizione Festival Ambiente Bergamo Workshop Azioni urbane-il ruolo degli spazi aperti di Bergamo per una nuova qualità dell'abitare e come luogo attrattivo per Expo 2015 Premiazione del concorso Aprica per le scuole di Bergamo
Mostra/Convegno
Bergamo Sentierone
info@greensolution.it - Cell. 335.362358
Workshop
Bergamo, Tensostruttura Quadriportico del sentierone
www.associazionefestivaldellambiente.it/il-programma
Presentazione del progetto di Negozio Sostenibile Presentazione della guida Energie e Ambiente per gli insegnanti a cura di Aprica in collaborazione con FAI Incontro con Enrico Molteni e Lorenzo Consalez all'interno del "Workshop Azioni Urbane"
24 Mag
18.00
25 Mag
9.30-12.30
25 Mag
10.00
25 Mag
11.30
L'Arena On Air: "La città e la campagna in dialogo" Convegno "Verso un Futuro Sostenibile-Società 2000 Watt" organizzata da Fondazione ClimAbita Tavola Rotonda PRIA "Piano Regionale per gli Interventi per la Qualità dell'Aria"
25 Mag
11.30
"Il Bilancio Sociale" a cura di Promoserio
Premiazione
Bergamo, Tensostruttura Quadriportico del sentierone
www.associazionefestivaldellambiente.it/il-programma
Conferenza
Bergamo, CCIAA Sala Giunta
www.bergamosviluppo.it/sito
Convegno
Bergamo, Tensostruttura Quadriportico del sentierone
www.associazionefestivaldellambiente.it/il-programma
Incontro
Bergamo, Ordine degli Ingegneri,passaggio canonici Lateranensi 1
www.ordineingegneri.bergamo.it/wp
Incontro
Bergamo, Urban Center
www.centroeticaambientale.com info@centroeticaambientale.com
Convegno
Bergamo, Tensostruttura Quadriportico del sentierone
www.associazionefestivaldellambiente.it/il-programma
Tavola Rotonda
Bergamo, Palazzo Frizzoni, Sala Consiliare
www.associazionefestivaldellambiente.it/il-programma
Convegno
Bergamo, Tensostruttura Quadriportico del sentierone
www.associazionefestivaldellambiente.it/il-programma
25 Mag
18.00
Incontro con Carlos Arroyo all'interno del "Workshop Azioni Urbane"
Incontro
Bergamo,Ordine degli Ingegneri, passaggio canonici Lateranensi 1
www.associazionefestivaldellambiente.it/il-programma
26 Mag
15.30
Expo Scuolambiente : caccia al tesoro naturalistica
Caccia al Tesoro
Bergamo, Museo di Scienze Naturali E. Caffi, piazza cittadella 10
www.associazionefestivaldellambiente.it/il-programma
26 Mag
17.00
Presentazione proposte degli studenti nel "Workshop Azioni Urbane"
Incontro
Bergamo, Ordine degli Ingegneri,passaggio canonici Lateranensi 1
www.associazionefestivaldellambiente.it/il-programma
25 Mag
9.00
Slow Food Day
Incontro
Bergamo, piazzale Alpini
www.slowfoodbergamo.it
25 Mag
9-13
Energie rinnovabili e risparmio energetico
Incontro
Serina, Sala Civica, via Palma il Vecchio 50
www.centroeticaambientale.com info@centroeticaambientale.com
25 Mag
9-13
Realizzazione di strutture destinate a persone socialmente deboli
Incontro
Brembilla, Sala Consiliare, Via Don Pietro Rizzi 42
www.centroeticaambientale.com info@centroeticaambientale.com
25 Mag
9-13
Valorizzazione delle risorse naturalistiche
Incontro
Piazza Brembana,Sala riunioni Comunità Montana, Via Don Tondini www.centroeticaambientale.com info@centroeticaambientale.com
25 Mag
9-13
Certificazione ambientale e organizzativa
Incontro
San Pellegrino Terme, Oratorio, piazza San Francesco
www.centroeticaambientale.com info@centroeticaambientale.com
25 Mag
9-13
25 Mag/09 Giu 26 Mag
19.30
Edilizia tradizionale,ecologica, materiali locali
Incontro
Sant'Omobono Terme, Sala Consiliare, Via Vittorio Veneto 90
www.centroeticaambientale.com info@centroeticaambientale.com
Erbe del Casaro
Mostra/degustazione Aperitivo con Rete Giovane Slow Food Mostra/Mercato
Altobrembo, Alta Val Brembana
www.erbedelcasaro.it
L'aperitivo si tinge di verde
27 Mag
6° Edizione Floreka "I nostri Germogli tra Petali e Parole"
La Tinaia, Colle dei Pasta, Torre de Roveri
www.slowfoodbergamo.it/rete-giovane/programma-rete-giovane
Gorle, c/o Parco Pubblico Centro Culturale
393.154355 - floreka.bg@mail.com - www.floreka.sitiwebs.com
1 Giu
9-13
Valorizzazione delle risorse naturalistiche
Incontro
Serina, Sala Civica, via Palma il Vecchio 50
www.centroeticaambientale.com info@centroeticaambientale.com
1 Giu
9-13
Edilizia tradizionale,ecologica, materiali locali
Incontro
Brembilla, Sala Consiliare, Via Don Pietro Rizzi 42
www.centroeticaambientale.com info@centroeticaambientale.com
1 Giu
9-13
Realizzazione di strutture destinate a persone socialmente deboli
Incontro
Piazza Brembana,Sala riunioni Comunità Montana, Via Don Tondini www.centroeticaambientale.com info@centroeticaambientale.com
1 Giu
9-13
Energie rinnovabili e risparmio energetico
San Pellegrino Terme, Oratorio, piazza San Francesco
www.centroeticaambientale.com info@centroeticaambientale.com
San Pellegrino Terme
www.emozioniorobie.it www.10oredisport.it
Bergamo, Arcibloom, via Gorizia 17
Tel. 035 258796
Bergamo, Duomo di Bergamo
info@fondazionebernareggi.it
Dossena, Loc. Prato Molinaro Fraz. Molini
Volontariato per curare boschi, fiumi e sentieri
7/8 Giu
9-13 14-22
Apertura Museo e Tesoro della Cattedrale di San Vincenzo (Duomo di Bergamo)
Incontro Evento sportivo/ volontariato Mercato di libero scambio Visita
9 Giu
9.30
La natura ha bisogno di cura!
Volontariato
1/2 Giu 2 Giu
10 Ore di Sport e Solidarietà 14.00
SWAP Party
9 Giu
14-17.30
Apertura Grotte delle Meraviglie
Evento
Zogno, via Grotte delle Meraviglie
www.grottedellemeraviglie.com
15/16 Giu
9-13 14-22
Apertura Museo e Tesoro della Cattedrale di san Vincenzo (Duomo di Bergamo)
Visita
Bergamo, Duomo di Bergamo
info@fondazionebernareggi.it www.stradonna.it
15 Giu
18.00
StraWoman
Camminata
Bergamo, piazza Vittorio Veneto
15 Giu
18.00-1.00
Notte Bianca dello Sport
Manifestazione
Bergamo
www.teamitalia.com
16 Giu
8.30
Sagra del Prodotto Tipico
Fiera/degustazione
Palazzago, centro storico
www.comune.palazzago.bg.it
16 Giu
8.00
Festival Bike della Media Pianura Lombarda
Manifestazione
Treviglio, partenza dalle località definite dai vari gruppi
info@pianuradascoprire.it
23 Giu
11.00-11.30
Apertura Cascate del Serio
Evento
Valbondione
www.turismovalbondione.it
Data
Orario
Evento
Tipologia
Luogo svolgimento
Contatti
Tutti i martedì Tutti i giovedì Tutti i venerdì Tutti i sabato Ogni 1° sabato del mese Ogni 2° sabato del mese Ogni 3° sabato del mese Ogni 4° sabato del mese Ogni 4° sabato del mese Ogni 1° domenica del mese Ogni 3° domenica del mese
8.00-12.30 8.00-12.30 8.00-12.30 9.00-12.00 8.30-12.00 8.30-12.30 8.30-12.00 8.30-12.00 9.00-13.00 9.00-18.00 9.00-13.00
Farmers market Campagna Amica Farmers market Campagna Amica Farmers market Campagna Amica Mercato "Briologico" Mercato agricolo dei produttori locali Mercato agricolo dei produttori locali Mercato agricolo dei produttori locali Mercato agricolo dei produttori locali Mercato agricolo e non solo Farmers market Campagna Amica Mercato agricolo dei produttori locali
Mercato Agricolo Mercato Agricolo Mercato Agricolo Mercato biologico a Km 0 Mercato Agricolo Mercato Agricolo Mercato Agricolo Mercato Agricolo Mercato Agricolo Mercato Agricolo Mercato Agricolo
Bergamo, piazza S. Spirito Seriate, piazza Alebadri Bergamo, piazza Pontida Ponte San Pietro c/o Centro la Proposta Stezzano (Bg) Albino (Bg) Zanica (Bg) Madone (Bg) Bergamo, piazzale Alpini Città Alta Bergamo, piazza Mascheroni Corna Imagna (Bg)
Coldiretti Tel. 035.4524125 Coldiretti Tel. 035.4524125 Coldiretti Tel. 035.4524125 gasp@googlegroops.com www.a21isoladalminezingonia.bg.it mc@cittadinanzasostenibile.it - www.cittadinanzasostenibile.it www.a21isoladalminezingonia.bg.it www.a21isoladalminezingonia.bg.it mc@cittadinanzasostenibile.it - www.cittadinanzasostenibile.it Coldiretti Tel. 035.4524125 mc@cittadinanzasostenibile.it - www.cittadinanzasostenibile.it
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