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PERIODICO SUGLI STILI DI VITA E D’IMPRESA SOSTENIBILI Numero 53 | Anno VI | Giugno 2016 | www.infosostenibile.it

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Giugno

2016

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Viaggiare oltre tra natura e responsabilità

Decalogo per vacanze consapevoli di Alice Motti Esiste un Codice etico per il Turismo sostenibile e responsabile, sottoscritto dall’Italia nel 2012, che prevede il rispetto dei principi contenuti nel Codice mondiale di etica del turismo dell’ONU del 2001. Un protocollo di dieci articoli che prevedono la promozione di un turismo volto a valorizzare e sostenere il patrimonio culturale dell’Italia affinché il settore possa diventare volano di sviluppo e di segue a pagina 2 Eventi

Cultura

Innovazione

Festival dell'Ambiente

TedX Bergamo 2016

Como

Cremona

Scuola

Idee contagiose di cambiamento il 18 giugno al Centro Congressi

Parada par Tücc e Parolario

Verso la mobilità elettrica

Il festival visto dagli studenti

Pagina 34

Pagina 24 Sport

Europei e Olimpiadi Uno sguardo green Pagina 36

Pagina 27

Pagina 28


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Numero 53 - Giugno 2016

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Editoriale

Segue dalla prima pagina mutua comprensione e rispetto fra popoli e società. Dal 2012 l’Italia ha fatto passi da gigante in termini di promozione dei valori etici e di un turismo rivolto alla salvaguardia del patrimonio ambientale e artistico-culturale. Le vacanze sostenibili e attente all’ambiente sono, infatti, in continuo aumento. Secondo i risultati pubblicati da TripAdvisor, nel 2015 un italiano su tre, circa il 34% degli intervistati, ha scelto viaggi ecoresponsabili. Un trend in crescita, visto che le persone che quest’anno hanno dichiarato di organizzare in maniera ecofriendly il proprio viaggio sono salite al 40% degli intervistati. L’aumento delle vacanze sostenibili non dipende solamente da una sensibilità più diffusa da parte di un numero crescente di persone, che cercano in una vacanza, oltre che lo svago, anche un modo per imparare nuove pratiche di rispetto per l’ambiente. Grande merito per scelte di consumo più consapevoli va alle strutture e ai tour che offrono veri e propri percorsi pensati appositamente per imparare e approfondire le tematiche relative alla sostenibilità e al rispetto per l’ambiente, l’alimentazione e la salute. Il Touring Club Italiano ha stilato per esempio una classifica delle piccole località turistiche dell'entroterra che si distinguono per un’offerta di eccellenza e un’accoglienza di qualità. L’ottenimento del marchio avviene in base a diversi criteri tra i quali: la valorizzazione delle risorse locali, lo sviluppo della cultura dell’accoglienza, lo stimolo dell’artigianato e delle produzioni tipiche per dare impulso all’imprenditorialità locale

e rafforzare l’identità di ciascun luogo. Il web facilita la ricerca e ormai per progettare una vacanza sostenibile bastano pochi passi. Per chi avesse ancora qualche dubbio, ecco un simpatico decalogo per costruire la propria vacanza eco-friendly su misura.

1. Viaggio

Se non strettamente indispen-

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PERIODICO SUGLI STILI DI VITA E D’IMPRESA SOSTENIBILI Registrazione: Tribunale di Bergamo N. 25/10 del 04/10/2010 Registro stampa periodici Chiuso in redazione 6 Giugno 2016

© Copyright 2016. Tutti i diritti non espressamente concessi sono riservati.

sabile, preferite il treno e la nave all’aereo. L'impatto dell'aereo sul clima è dieci volte quello di un viaggio in treno, anche per l'emissione di vapore acqueo in quota, dove rimane a lungo. Si calcola addirittura che i voli a brevi distanze risultino, in proporzione, ancora più inquinanti perché la maggiore quantità di CO2 si libera nella fase iniziale e finale del volo. È però possi-

bile compensare le emissioni di gas serra dei viaggi in alta quota: molte compagnie aeree permettono di farlo all’atto di acquisto del biglietto, oppure rivolgendosi ad agenzie specializzate nella neutralizzazione della CO2. Inoltre la modalità “paperless” per le carte d’imbarco è da preferire. Ricordatevi che una soluzione drastica per ridurre le emissioni di CO2 esiste, e le vacanze sono

> Editore Marketing km Zero Srls > Direttore Responsabile Diego Moratti > Caporedattrice Angela Garbelli > Redazione Silvia Cesana redazione@infosostenibile.it > Segreteria Francesca Togni - Roberta Spinelli > Progetto Grafico e impaginazione Nello Ruggiero grafica@infosostenibile.it > Stampa CSQ Spa - Erbusco (BS) - www.csqspa.it > Pubblicità Marco Rossi - Tel. +39 335 362358 pubblicita@infosostenibile.it Foto di copertina: © Photo Laura Spataro

il periodo migliore per approfittare della bicicletta o per andare a piedi: in questo modo giochereste un ruolo attivo nella lotta ai cambiamenti climatici! Ma se proprio l'auto vi è indispensabile, puntate almeno sul carsharing e il carpooling, organizzandovi per viaggiare con più persone: un’occasione per aiutare l’ambiente e socializzare.

Hanno collaborato a questo numero:

Silvia Cesana, Laura Spataro, Angela Garbelli, Alice Motti, Mara D’Arcangelo, Davide Albanese, Martina Pugno, Livia Salvi, Elena Pagani, Iolanda Stanzione, Ilaria D’Ambrosi, Gianluca Zanardi, Vanessa Gritti, Sheela Pulito, Michele Visini, Rossana Madaschi, Fabio Milesi, Alessandro Fortis, Maria Imparato, Matteo Piccoli, Elena Vitali Recapiti Redazione: Via Broseta, 121 24128 Bergamo (zona Loreto) Tel. +39 035 258559 redazione@infosostenibile.it

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ospitalità alternativa, come per esempio il soggiorno gratuito in fattoria che permette di diventare “contadini per un giorno”. Per individuare tutte le strutture davvero “verdi”, un aiuto arriva da Ecobnb, portale dedicato all’ecoturismo che certifica le strutture di moltissime località in tutta Italia e all’estero.

3. Cibo

Le vacanze sono l’occasione giusta per andare alla scoperta di un luogo anche dal punto di vista gastronomico. Scegliete però negozi e ristoranti che utilizzano prodotti locali o biologici e OGM free. Inoltre, per quanto in vacanza sia inevitabile cedere a qualche peccato di gola, è sempre raccomandabile evitare sprechi e, soprattutto, preferire alimenti tipici, possibilmente a chilometro zero e di stagione.

4. Gastro-consumi

Se la meta delle vostre vacanze è il mare, rispettate l’ecosistema e contribuite a proteggerlo acquistando con attenzione il pesce. Non consumate pesce sottomisura e informatevi sempre su dove e in quali condizioni sia stato pescato o allevato prima di acquistarlo.

2. Alloggio

Le strutture sostenibili sono tali quando adottano politiche a basso impatto per ciò che riguarda l’energia elettrica, l’acqua e il consumo di suolo circostante. Esiste un marchio ambientale che le contraddistingue dalle altre (eco-label), identificarle è in ogni caso piuttosto semplice. Innanzitutto sono strutture ben integrate nel contesto naturale e in grado di favorire lo sviluppo reale delle popolazioni locali. La maggior parte delle strutture certificate inoltre utilizzano energia ricavata al 100% da fonti rinnovabili e sono dotate di un sistema di illuminazione centralizzato, in grado di spegnere tutte le luci della camera alla rimozione della chiave magnetica dal dispositivo a parete. Altre pratiche green sono il riutilizzo di asciugamani e biancheria, l’uso di lampadine a risparmio energetico, l’impiego di prodotti alimentari bio e a km zero, oltre alla possibilità di usufruire di un servizio di bike sharing dedicato agli ospiti della struttura. Esistono poi forme di

5. In valigia

Non portate con voi prodotti che potrebbero recare danno all’ambiente. Ai pesticidi chimici, come i repellenti antizanzare, sarebbero da preferire candele alla citronella. Attenzione anche agli articoli in PVC, come i prodotti da mare: nel ciclo di produzione di questo materiale vengono emesse diossina e sostanze chimiche dannose che possono essere liberate da questi prodotti anche durante il loro utilizzo.

6. Scoperte

Alcune destinazioni permettono di impiegare il tempo libero delle vacanze per andare alla scoperta degli ecosistemi del Pianeta, molti dei quali rischiano di scomparire. Un esempio su tutti sono le ultime foreste primarie della Terra: la foresta africana dei grandi primati, la foresta pluviale amazzonica, le foreste del Paradiso delle isole del Pacifico, le selve boreali del Nord Europa, la Foresta delle Nevi in Siberia, la Foresta del Grande Orso in Nord America, la giungla temperata del Sud America.

7. Safari

Chi ama gli animali e vuole organizzare una vacanza con l'obiettivo di avvistare e ammirare la fauna selvatica, dovrebbe recuperare il concetto tanto ben indicato dall’originario significato del termine “safari” in lingua swahili, ovvero “lungo viaggio”. Rivolgetevi pertanto a operatori che adottano misure per non arrecare un eccessivo disturbo agli animali, sia che essi popolino la terra o il mare, come balene e altri cetacei. Ricordate inoltre che Giappone, Norvegia e Islanda sono Paesi che continuano a uccidere questi animali a scopo di lucro.

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8. Escursionismo a basso impatto Passeggiare in un ambiente incontaminato è meraviglioso e tutti noi dovremmo contribuire a farlo rimanere tale. Per fare questo è necessario lasciare meno tracce possibili del nostro passaggio: riportate alla base tutto ciò che non risulta rapidamente biodegradabile e, quando siete in loco, fate attenzione a non disturbare gli animali. Inoltre abbiate un comportamento rispettoso del contesto in cui vi trovate: se accendete un fuoco, assicuratevi di spegnerlo attentamente con terra o acqua prima di andarvene.

9. Souvenir

Se scegliete una meta esotica, la tentazione di riportare a casa un souvenir originale e stravagante è comprensibile. Cercate però, anche in questo caso, di optare per scelte di acquisto consapevoli. Paesi africani e asiatici offrono purtroppo una vasta gamma di prodotti, cibo e medicine alternative ricavate da specie a rischio di estinzione: il corallo, gli elefanti, le tartarughe, i rinoceronti, gli orsi, le scimmie, le balene, alcuni uccelli tropicali. Il loro impiego è una grave minaccia alla biodiversità del pianeta.

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10. Riciclo

Anche in vacanza non dimenticate di differenziare i rifiuti. Ove possibile, portate con voi una borraccia e riempitela nei bar o alle fontanelle, evitando l'acqua minerale in bottiglie di plastica. Alice Motti

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Sommario Attualità

In primo piano 6. Ecologico ed economico. Il “viaggio verde” fa breccia nel cuore dei turisti di tutto il mondo 8. Festival IT.A.Cà: all’insegna del turismo responsabile 9. Il free walking tour. Milanesi per un giorno 10. L’arte di camminare sull’acqua 11. The art of walking on water 12. Il farmaco della natura 13. Quello che non sapevate della Thailandia

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BergamoSOStenibile 14. 15. 16. 16. 18.

Le mura di Bergamo verso UNESCO. Un racconto per e con i bambini (E)state a Bergamo All’Orto Botanico per imparare We Run Bergamo. La città corre In piazza per vivere la sostenibilità

MantovaSOStenibile

20. A Mantova il “Pasto buono” per aiutare le persone in difficoltà 20. Mantova. StreetArt Festival

BresciaSOStenibile

21. Sguardi sulla natura 22. Progetto “Adotta un prodotto” / Km0, la cultura a tavola

ComoSOStenibile

24. Parada par Tücc all’8ª edizione 25. Parolario 2016, liberi tutti!

VareseSOStenibile

26. “Terra e laghi”, teatro itinerante

CremonaSOStenibile

27. Cremona, primi passi verso la mobilità elettrica 27. Festival Acquedotte: acqua e cultura tra Cremona e Salò

Green Economy

scuola & lavoro 28. L’Istituto Giulio Natta di Bergamo con infoSOStenibile per un progetto di alternanza scuola-lavoro 28. Festival dell’ambiente 2016 all’insegna del riuso e della lotta allo spreco 29. Aziende, prodotti, vestiti e merende Green 30. L’ambiente chiama. L’economia circolare risponde 31. Spreco alimentare. No grazie! 32. “Io e Lode” e “Industriamoci” 33. Con il programma Green Jobs gli studenti diventano imprenditori

Stili di vita e d’impresa

Società 34. TEDx Bergamo alla 3a edizione 35. Depurare l’acqua con il sole 36. Europei e Olimpiadi sostenibili. Si può? 37. Il Giro d’Italia tra competizione e leggenda 37. Mille Miglia 2016. Rievocazione storica a suon di clacson 38. Festival Filosofi lungo l’Oglio Alimentazione & Salute 39. Attività fisica e integratori 40. Mondo latte e non solo 41. Dal latte al Grana Padano Dop 42. Depurare l’organismo per recuperare il benessere 43. Frutta e verdura di stagione > Amarena e fagiolini 43. Le ricette > Gelatina di amarene / Fagiolini al pomodoro

Appuntamenti dal territorio......................... 44 I Punti di distribuzione di infoSOS................... 46

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In primo piano

Ecologico ed economico Il “viaggio verde” fa breccia nel cuore

La conoscenza ci spinge a viaggiare, la responsabilità ambientale a farlo in m

L’opportunità di scoprire il territorio e quella di spostarsi rispettando la bellezza dell’ambiente che ci circonda viene offerta dall’ecoturismo, una forma di turismo – lo dice la parola stessa – incentrato sull’impegno sociale e ambientale per cui è importante abbattere i consumi e l’inquinamento dovuto ai viaggi e alle strutture in cui alloggiare. Ogni anno, in tutto il mondo, più di un miliardo di individui si sposta dalla propria abitazione per concedersi una vacanza, poco meno di 48 milioni di questi turisti soggiornano in Italia. Con questi numeri è chiaro che parlare di turismo sostenibile stia diventando una necessità e una risorsa sempre più importante per salvaguardare il delicato

equilibrio del nostro pianeta. Le dinamiche di viaggio valutate dalla Fondazione UniVerde e pubblicate nel VI Rapporto “Gli italiani, il turismo sostenibile e l’ecoturismo”, diffuso presso la Borsa Internazionale del Turismo di Milano durante il convegno “Il futuro del turismo è sostenibile”, chiariscono e confermano che il 74% degli italiani considera eticamente corretto, facilmente applicabile e doveroso il turismo responsabile. Per l’ecoturismo, ovvero una forma di turismo che tutela l’ambiente cercando di ridurre il consumo energetico nel rispetto e nella valorizzazione delle risorse naturali e storico culturali del territorio, il 67% dei partecipanti al sondaggio è disposto a rinunciare all’automobile per le

vacanze e a spendere tra il 10 e il 20% in più per organizzare soggiorni a basso impatto ambientale.

Viaggiare per conoscere, ma in modo sostenibile Sempre il rapporto UniVerde dimostra che l’arricchimento culturale (46% delle preferenze) e la scoperta di nuovi paesi e culture (44%) spingono la maggior parte dei turisti a viaggiare, attratti dalle bellezze storico artistiche (61%) e dal paesaggio (60%) delle mete che vengono scelte. Ciò non toglie che gli italiani abbiano la piena consapevolezza delle emergenze che riguardano i danni inferti dal turismo di massa all’ambiente, tra cui la cementificazione e la spe-

culazione edilizia (58%) prima ancora dell’inquinamento (21%), e che il 46% degli intervistati riconosca nell’atteggiamento sostenibile un’opportunità di crescita economica per le aree turistiche. Il XXII Rapporto Nazionale sul turismo natura, redatto da Enit, Istat, Osservatorio Ecotour e dall’Università dell’Aquila rivela che l’ecoviaggio è ormai una scelta trasversale; adatto a tutte le fasce d’età, il 52% degli utenti degli spostamenti responsabili sono famiglie e giovani coppie (tra i 31 e i 60 anni), con una capacità di spesa media. Le gite in bicicletta sono quelle più gettonate (il 29% delle preferenze), seguite dal trekking (25%) e dall’escursionismo (24%), mentre stanno lentamente facendo

breccia tra le attività tradizionali all’aperto gli sport come l’animal watching, l’osservazione degli animali nel proprio habitat, che contano l’8% delle preferenze.

Le active holiday I dati dimostrano quindi che con l’arrivo della bella stagione i turisti si rifugiano nelle aree protette e in tutti quei luoghi dove è possibile preservare l’ambiente e l’economia dei territori, per questo l’ecoturismo sta attirando un tale e vasto bacino d’utenza da rendere ormai inadeguata la definizione di turismo di nicchia. Il successo di questo tipo di viaggio è da attribuire alle numerose offerte, le cosiddette “active holiday”. Le vacanze attive, infatti,


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e dei turisti di tutto il mondo

modo sostenibile I numeri del Turismo Responsabile Rapporto della Fondazione UniVerde Cosa spinge i turisti a viaggiare?

46% 44%

Arricchimento culturale Scoperta di nuovi paesi e culture

Rapporto Ecotour Quali sono le cause dei danni ambientali legati dal turismo?

58% 21%

Cementificazione e speculazione edilizia Inquinamento

Quanto dura il “viaggio verde”?

33% 26% 13%

Brevi tour in giornata Un intero fine settimana Vacanza settimanale

Quale tipologia di alloggio per gli ecoturisti?

36% 34% 31%

propongono una serie di sport e attività per tenersi in forma, rilassarsi e trovare il proprio equilibrio in armonia con l’ambiente che ci circonda. Per questi tuffi nella natura il rapporto Ecotour precisa che il 33% degli italiani sceglie brevi tour in giornata, il 26% preferisce passare un intero fine settimana nella natura, mentre le vacanze settimanali non raggiungono il 13% delle valutazioni. Questo perché il 46% dei visitatori proviene dalle aree limitrofe a quella di destinazione e il 37% da territori extra regionali. Tra i luoghi scelti per il pernottamento, il 36% degli ecoturisti sceglie i b&b, il 34 le strutture alberghiere e solo il 31 gli agriturismi, quest’ultimi soprattutto per la capacità di mantenere inal-

terato il territorio e le tradizioni enogastronomiche locali. Per i più piccoli non dimentichiamo poi le fattorie didattiche, il luogo migliore per far approcciare i bambini al mondo della natura e al rispetto ambientale.

I Parchi nazionali meta preferita del turista responsabile Non è un caso che le destinazioni più rappresentative del turismo naturalistico siano i Parchi nazionali e le aree protette, confermando una tendenza rafforzata dalle difficoltà economiche e da una sempre maggiore sensibilità sui temi della sostenibilità ambientale e del rispetto della natura. Su questo aspetto, Coldiretti sottolinea come dal

2007 allo scorso anno il turismo legato alla natura sia aumentato del 21%, una crescita che non accenna ad arrestarsi e che, soprattutto durante le belle stagioni, porta alla scoperta di una nuova forma di turismo a chilometro zero, proponendo mete vicine e spesso raggiungibili in bicicletta o a piedi. Il successo di questa formula è da attribuire ai costi contenuti, al valore sociale e educativo e soprattutto – questo è il caso del nostro paese – alla pluralità di mete. Solo l’Italia infatti vanta 871 parchi e aree protette che coprono il 10% del territorio nazionale. Se volessimo dare uno sguardo al mondo, i numeri delle aree protette che troveremmo sarebbero veramente importanti. 209

B&B Strutture alberghiere Agriturismi

mila aree tutelate, il 15,4% della superficie terrestre e il 3,5% di quella marina, a cui devono sommarsi tutte quelle zone non incluse nelle liste mondiali ufficiali ma ritenute protette dalle comunità locali.

La scelta giusta per un viaggio a basso impatto ambientale Il nostro è un mondo prezioso, ricco di bellezze naturali che devono essere preservate, protette dalle azioni che porterebbero alla distruzione del fragile equilibrio degli ecosistemi. Per questo motivo, il turista responsabile deve rispettare l’ambiente che va a visitare, scegliendo delle strutture ricettive sensibili alla salvaguardia del luogo in cui

offrono i loro servizi. Con l’estate alle porte scegliamo dunque di passare una giornata in uno dei Parchi nazionali o regionali che dal Parco della Sila a quello che Gran Paradiso, dal Parco dello Stelvio a quello del Gargano costituiscono e arricchiscono il nostro patrimonio paesaggistico. Poi se è di un soggiorno più lungo quello di cui abbiamo bisogno, Legambiente assegna all’Emilia Romagna, alla Toscana e all’Abruzzo l’Oscar dell’ecoturismo 2016. In queste regioni, 9 aree protette e 26 strutture ricettive d’eccellenza nell’ambito del turismo sostenibile sapranno confezionare la proposta ideale per tutti i turisti amici dell’ambiente. Ilaria D’Ambrosi


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In primo piano

Festival IT.A.Cà: all’insegna del turismo responsabile Attenzione ad ambiente, popolazioni e cultura locale Da Bologna uno sguardo diverso sulle identità delle nostre citta “Vento d’estate, io vado al mare voi che fate?/non mi aspettate, forse mi perdo” recitava un vecchio brano del cantautore Max Gazzè, quasi a suggerirci di non prendere troppo sul serio l’organizzazione delle tanto agognate ferie. È pur vero però che esistono modi diversi di smarrirsi durante le vacanze, alcuni di questi più consapevoli di altri. Può tornare utile allora spendere un po’ di tempo per raccogliere informazioni sul tema del turismo responsabile e le sue molteplici declinazioni pratiche. Secondo la definizione redatta dall’AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile), stiamo parlando di una forma di escursionismo «attuato secondo principi di giustizia sociale ed economica e nel pieno rispetto dell’ambiente e delle culture. Il turismo responsabile riconosce la centralità della comunità locale ospitante e il suo diritto ad essere protagonista nello sviluppo turistico sostenibile e socialmente responsabile del proprio territorio. Opera favorendo la positiva interazione tra industria del turismo, comunità locali e viaggiatori». La prima preoccupazione riguarda l’ambiente: il turista responsabile infatti deve evitare di danneggiarlo. L’altro fattore di attenzione si focalizza invece sulle popolazioni che dimorano nella località visitata: il turista responsabile in questo caso deve

mantenere un atteggiamento rispettoso della cultura locale e deve garantire anche il benessere della popolazione. Molto spesso infatti accade che i ricavi dell’industria turistica rimangano in mano a pochi, senza che gli autoctoni riescano a trarne vantaggio. Nella maggior parte dei casi, l’espressione viene utilizzata con riferimento al turismo nei paesi in via di sviluppo, dove si concentrano una parte essenziale del patrimonio ambientale del pianeta (che l’ecoturismo si ripromette di preservare) e, spesso, popolazioni in difficoltà. In questo senso il commercio equosolidale si propone come una naturale prosecuzione delle pratiche turistiche sostenibili, invitando i viaggiatori ad aderire a stili di consumo etici.

A Bologna IT.A.Cà

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Di tutto ciò si è dibattuto ampiamente durante IT.A.Cà, festival di riferimento dedicato alla questione, giunto ormai alla sua ottava edizione. Ospitata dalla città di Bologna dal 23 al 29 maggio e organizzata dall’Associazione Yoda, Cospe Onlus, Nexus E–R e Aitr, la rassegna quest’anno ha voluto riflettere in particolare sulle specificità del capoluogo emiliano e sul rapporto tra turismo e innovazione sociale con l’obiettivo di dare voce alle realtà più innovative sul territorio che, con il loro lavoro costante e la loro creatività, possono offrire al cittadino-turista uno “sguardo” diverso sulla metropoli intesa come ricetta-

colo escursionistico. Momento centrale dell’edizione è stato il convegno internazionale “Cities for people: place making and place branding”, all’interno del quale si è data visibilità ad alcuni casi studio europei con la partecipazione di esperti del settore. Nella giornata di studi sono state analizzate le diverse azioni che alcune città europee stanno mettendo in campo per combattere lo svuotamento dei centri storici e il dislocamento dei servizi primari verso le periferie. Sono stati analizzati i casi virtuosi di quelle città che hanno operato un riposizionamento del proprio

city brand e una capitalizzazione delle proprie comunità locali cercando di comprendere come i processi di partecipazione non rappresentino unicamente un mezzo di analisi del contesto, ma costituiscano strumenti utili a ridisegnare le funzionalità degli spazi urbani, costruendone più solidamente l’identità. Fra gli eventi più significativi segnaliamo inoltre l’importante riflessione sull’accessibilità dei percorsi turistici e del patrimonio culturale trattata durante il convegno “Approcci alternativi all’urbanistica, al patrimonio culturale e museale” e “IT.A.CÁ Fair: la fiera dell’innovazione per nuove dimensioni di viaggio”, tenutasi all’interno degli spazi monumentali di Dynamo, la nuova Velostazione di Bologna. Davide Albanese


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Il free walking tour Milanesi per un giorno Alla scoperta del meglio della città. Gambe in spalla insieme a Frog

Visite d’estate…

Si avvicina la bella stagione, le passeggiate sono un modo per uscire dal torpore del lungo inverno respirando all’aria aperta. Le agende degli adulti ma anche quelle dei bambini di oggi assomigliano più a quelle di un manager in carriera, forse bisognerebbe letteralmente tornare sui propri passi e riprendersi i tempi per fare le cose semplici, in un momento storico dove il tempo libero è quanto di più prezioso si possa avere per conoscersi anche attraverso il proprio territorio. Può essere il nostro paese o la città, le montagne o le colline, mari e laghi. Si può essere soli, in coppia, con gli amici o in famiglia e vale sempre lo stesso: conoscere meglio i propri luoghi significa sentirseli anche un po’ più vicini, porsi in dialogo con loro. Il senso di appartenenza che si schiude dal rapporto con la natura e con il territorio, tiene l’uomo con i piedi per terra e gli dà margine per riflettere su come vive, come tratta la natura, animali inclusi. Questo vale anche per la città, un luogo ancora più speciale perché mediato dall’intervento dell’uomo e dall’urbanistica, nel quale però le persone tendono a trascorrere il tempo libero con lo

“L’informalità è forse l’aspetto più apprezzato dalle persone che contattano gli organizzatori di questi tour ecologici” stesso ritmo frenetico del tempo lavorativo. Per invogliare le persone a riconoscere il valore del proprio territorio ci sono le politiche locali ma anche gruppi spontanei con tanta voglia di fare per rendere uniche le esperienze di visita della loro città. A Milano un gruppo di giovani universitari nel 2013 ha iniziato a fare esattamente questo, con l’intento di trasmettere ai visitatori la sensazione di essere per un giorno milanesi, passeggiando e parlando di politica, cultura, usi e costumi locali. Lorenzo e alcuni suoi ex compagni universitari hanno scelto di proporre i free walking tour -un format che si ritrova in tutte le principali città d’Europae per farlo hanno costituito Frog, la loro associazione. Uno di loro, lavorando in un ostello durante gli studi, si rese conto che i turisti in visita tornavano dal giro della

città avendo visto solo il Duomo e il Castello e poco altro, con la conferma che Milano fosse unicamente la città inquinata dal traffico, famosa per la moda e il design. Lorenzo e gli altri volontari hanno così deciso di organizzare passeggiate culturali a Milano (non visite guidate) completamente a impatto zero. «Siamo un gruppo di ragazzi volontari nati e cresciuti qui. Abbiamo molto a cuore Milano e ci siamo accorti invece che le persone che passavano in città si limitavano a visitare pochissime attrazioni facendosi un’idea distorta della città e dei suoi abitanti». La mission di Frog è di aggregare turisti per passeggiare insieme a loro in un clima molto informale, percorrendo anche luoghi meno battuti, che difficilmente si possono trovare sulle guide mainstream e che solo persone del posto possono conoscere. Così per due ore circa si chiacchiera con loro e da perfetti sconosciuti si diventa spesso buoni amici, consapevoli della “milanesità”. Si fa quello che si farebbe quando viene un amico a trovarci: gli si mostra quello che a parer proprio vale la pena vedere. L’informalità è forse l’aspetto più apprezzato

) Lo splendore di Venezia. Canaletto, Bellotto, Guardi e i vedutisti dell’Ottocento. Brescia - Palazzo Martinengo. Fino al 12 giugno 2016 ) Robert Doisneau. Le merveilleux quotidien Arengario di Monza. Fino al 3 luglio 2016 ) As far as the eye can see. L’Iran di Jalal Sepehr Milano - Officine dell’Immagine. Fino al 9 luglio 2016 ) Umberto Boccioni (1882-1916). Genio e memoria Milano - Palazzo Reale. Fino al 10 luglio 2016 ) Dell’infingimento. Quello che noi crediamo di sapere della fotografia - Lissone (MB) - MAC. Fino al 20 luglio 2016 ) Edward Hopper. Bologna - Palazzo Fava Palazzo delle Esposizioni. Fino al 24 luglio 2016 ) Aldo Rossi. La finestra del poeta (opera grafica 1973-1997) - Bergamo - GAMeC. Fino al 24 luglio 2016 ) Eadweard Muybridge (1830-1904). Alle origini del movimento - Milano - Galleria Creval. Fino al 31 luglio 2016 ) Studio azzurro. 35 anni di immagini sensibili Milano - Palazzo Reale. Fino al 4 settembre 2016 ) Joan Mirò. La forza della Materia. Milano - MUDEC. Fino all’11 settembre 2016 ) 21st Century. Design after Design. XXI edizione della Triennale di Milano. Fino al 12 settembre 2016 ) W. Woman in Italian Design. Milano - Triennale. Fino al 12 settembre 2016 ) Christo and Jeanne-Claude. Water projects Brescia - Museo di Santa Giulia. Fino al 18 settembre 2016 ) Maria Callas. The exhibition. Verona - Arena Museo Opera (Amo). Fino al 18 settembre 2016 ) Nella mente di Vincenzo Scamozzi. Un intellettuale architetto al tramonto del Rinascimento Vicenza - Palladium Museum. Fino al 20 novembre 2016 ) Sol LeWitt. Milano Studio Gian Galezzo Visconti. Fino al 25 novembre 2016

“I turisti in visita tornavano dal giro della città avendo visto solo il Duomo e il Castello e poco altro” dalle persone che contattano gli organizzatori di questi tour ecologici, svolti per ora esclusivamente a piedi. I riscontri positivi si leggono su Facebook e Tripadvisor, due strumenti che, insieme al passaparola, hanno reso visibile l’attività di Frog: più di cinquemila “like” su Facebook e recensioni a cinque stelle su Tripadvisor (2015 e 2016 il Certificato di Eccellenza). Ma chi può partecipare alle pas-

seggiate culturali? Il target varia con una forte presenza di persone dai 25 ai 45 anni provenienti da tutti gli angoli del mondo. La proposta piace molto anche ai “solo-traveller”: «L’anno scorso due ragazzi che si sono conosciuti ad un nostro tour -spiega Lorenzo- hanno poi proseguito il viaggio insieme per 7 mesi». La visione di Frog è quella del “turismo sostenibile” ed effettivamente, a parte le suole delle scarpe, non consumano molto altro. Le visite sono aperte a tutti a piedi con passeggini o sedia a rotelle. Per maggiori dettagli Frog Free Walking Tour su Facebook o www.frogwalkingtour.com Vanessa Gritti


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In primo piano

L’arte di camminare sull’acqua Sul Lago d’Iseo The Floating Piers dal 18 giugno al 3 luglio

“Ciò che viene offerto al fruitore dell’opera è un’esperienza sensoriale, la reinterpretazione di un luogo secondo una prospettiva spiazzante”

L’ambiziosa idea non poteva che venire a un artista di nome Christo, del resto far camminare sull’acqua migliaia di persone ogni giorno non è certo alla portata di chiunque. Se poi il personaggio in questione, oltre ad avere un nome evocativo, è uno dei più coraggiosi esponenti della Land Art al mondo, la cosa si fa subito seria, e quella che può sembrare un’ipotesi incredibile diventa un fatto concreto. Stiamo parlando di The Floating Piers, l’ultimo lavoro dell’artista bulgaro, visitabile dal 18 giugno al 3 luglio sulle acque del Lago d’Iseo: nelle due settimane con i giorni più lunghi dell’anno il Sebino sarà meta di milioni di turisti, appassionati d’arte, scettici e curiosi, desiderosi di fare un’esperienza che si prospetta indimenticabile. Sono mesi che sentiamo parlare di questa installazione, ma di che cosa si tratta esattamente? The Floating Piers significa letteralmente “pontili galleggianti”; nel gergo comune sta diventando famosa come “la passerella di Christo” anche se, ad onor del vero, la sua concezione non è soltanto opera dell’artista ma anche della sua compagna di vita e creazioni, Jeanne-Claude (1935-2011) con la quale aveva progettato questo lavoro nel 1970. Da

“La formula di quest’opera è quella della Land Art: uno schema minimale che sbalordisce perché esasperato nelle dimensioni e applicato a un vasto contesto ambientale” allora il pontile è rimasto nel regno delle idee fino alla primavera del 2014 quando Christo, con il direttore Operations Vladimir Yavachev, il Project Manager Wolfgang Volz, Josy Kraft, curatore, e Germano Celant, Project Director dell’opera, hanno esplorato diversi laghi del Nord Italia alla ricerca dell’ispirazione giusta per realizzarlo. Dopo vari sopralluoghi, il Lago d’Iseo è stato eletto come scenario ideale per l’installazione: la sua conformazione e le isole si prestavano ad accogliere le passerelle, inoltre la corona di montagne circostanti avrebbe permesso di osservare l’installazione anche dall’alto e da diverse angolazioni. Esattamente un anno dopo, nell’aprile 2015, il progetto è stato messo a punto e annunciato alla stampa. Detto, fatto. Nei mesi scorsi 200mila cubi di polietilene ad

alta densità sono stati accostati per creare un percorso pedonale di 3 chilometri che collega Sulzano a Montisola e all’Isola di San Paolo; i cubi, ricoperti di tessuto giallo cangiante, formano una struttura fluttuante larga 16 metri e a filo d’acqua, per offrire ai visitatori la sensazione di camminare sulle acque. La formula di quest’opera è quella della Land Art: uno schema minimale che sbalordisce perché esasperato nelle dimensioni e applicato a un vasto contesto ambientale; ciò che viene sperimentato dal fruitore dell’opera è un’esperienza sensoriale, la reinterpretazione di un luogo da una prospettiva spiazzante. Come tutte le opere di Land Art, uno dei suoi caratteri è la temporaneità: esisterà soltanto per 16 giorni e sarà poi smontata (tutte le componenti verranno dismesse attraverso un processo industriale di riciclaggio) per restituire al Lago la sua vita quotidiana fatta di battelli, piccole imbarcazioni, bagnanti, anatre e cigni. Ne rimarrà testimonianza in fotografie, video, racconti e nella memoria di chi avrà sperimentato questa esperienza unica. Per maggiori informazioni: www.thefloatingpiers.com Livia Salvi

The Floating Piers Istruzioni per l’uso

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La passerella sarà percorribile dal 18 giugno al 3 luglio 24 ore su 24 con accesso gratuito, non prenotabile e regolato da un contapersone. La struttura è omologata per ospitare al massimo 17mila visitatori in contemporanea: sembrano tanti, ma nel weekend e negli orari di punta si prevedono lunghe code quindi armatevi di pazienza, cappelli, ventagli e acqua fresca. Il percorso sarà praticabile soltanto a piedi (vietate le scarpe con il tacco); passeggini e carrozzine per disabili sono ammessi, mentre non si possono usare biciclette, skateboard e pattini. Non ci sono barriere protettive (è severamente vietato tuffarsi) e la sicurezza è monitorata dal personale presente ogni 50 e 100 metri. In caso di maltempo o vento forte l’installazione verrà chiusa. Le strade per raggiungere Sulzano sono chiuse al traffico (anche a bici, motociclette e pedoni) e si può arrivare al paese solo con i mezzi pubblici o a piedi dall’antica via Valeriana. • Treno: con Trenord biglietti a prezzo fisso per viaggiatori singoli, famiglie e gruppi. Viaggi anche sulla locomotiva a vapore più antica d’Europa (www.trenord.it) • Automobile: potenziati i parcheggi e il servizio di bus navette (prenotabili) dai paesi limitrofi; è scaricabile una app per verificare la disponibilità di posti auto (thefloatingpiersparking.com) • Per i turisti in arrivo all’Aeroporto di Orio al Serio c’è il bus navetta gratuito IseoExpress, prenotazione obbligatoria (www.iseoexpress.it - www.visitbergamo.net) • Battelli: circolano ma con viabilità modificata (www.floatingpiers.navigazionelagoiseo.it) Maggiori dettagli sul sito www.iseolake.info


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Articoli tradotti in lingua straniera Grazie alla collaborazione di infoSOStenibile con la società di traduzioni ViceVersaGroup - Translations & Multilingual services, ogni mese un articolo a tema, con la traduzione a fronte in lingua originale.

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The art of walking on water From 18 June to 3 July on the Iseo Lake “The Floating Piers” “The work offers to the viewer a sensory experience, the reinterpretation of a place according to an unusual perspective” mensions and applied to a large environmental context; the work offers to the viewer a sensory experience, the reinterpretation of a place according to an unusual perspective. As all the Land Art works, one of its major char-

acteristics is to be temporary, it will be there only for 16 days and then disassembled (all the components will be disposed of through a recycling industrial process) to make the lake return back to its daily life made of ferry-boats, boats, tourists, ducks, and swans. Photos, videos, narrations, and the memories of those who have lived this unique experience, will testify its short period of existence. For more information: www.thefloatingpiers.com

The Floating Piers Use instructions

The ambitious idea could only come from an artist whose name is Christo, after all making thousands of people walk on water every day is something that not anyone can do. Moreover, if the artist, apart from having an evocative name, is also one of the bravest Land Art exponents in the world, things start getting really serious, and what seems an incredible hypothesis becomes a concrete fact. We are talking about “The Floating Piers”, the last work of the Bulgarian artist that can be seen from 18 June to 3 July on the waters of the Iseo Lake: during the two weeks with the longest days of the year, the lake will be visited by millions of tourists, art lovers, sceptics, and curious people willing to live an unforgettable experience. As the same title says, this installation is composed of “floating piers”; it is also known as “Christo’s walkway” even if, ac-

“The formula of this work is that of Land Art: a minimal art installation that astonishes because of its huge dimensions and applied to a large environmental context” tually, this work was ideated in 1970 together with his life companion and artistic collaborator Jeanne-Claude (1935-2011). It remained just an idea until the spring of 2014 when Christo, together with the Operations Director Vladimir Yavachev, the Project Manager Wolfgang Volz, Josy Kraft, curator, and Germano Celant, Project Director of the work, explored several lakes in Northern Italy searching for the right inspiration to realise it. Af-

ter various inspections the Iseo Lake revealed to be the ideal scenario for the installation; its conformation and its islands were the perfect environment for the walkways, and the mountains crowning the lake would have allowed observing the installation also from above and from different perspectives. Exactly one year later, in April 2015, the project was ready and announced to the media. In the last months 200 thousand cubes of high-density polyethylene were assembled to create a pedestrian path of 3 kilometres that connects Sulzano to Montisola and to the Island of San Paolo; the cubes, covered with brilliant yellow fabric, form a 16 metre wide structure floating on water, to offer the visitors the sensation to be walking on water. The formula of this work is that of Land Art: a minimal art installation that astonishes because of its huge di-

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The walkway will be practicable from 18 June to 3 July, 24 hours a day with free access, not bookable and regulated by a people counter. The structure is homologated to host maximum 17 thousand visitors at the same time: they may seem a lot, but at the weekend and during rush hours we expect long queues, therefore you must arm yourselves with patience, hats, fans, and fresh water. The course will be practicable only on foot (high heel shoes are prohibited); pushchairs and wheelchairs for disabled people are allowed; bicycles, skateboards, and skates are not allowed. There are no protective barriers (diving is strictly prohibited) and safety is monitored every 50 and 100 metres by the personnel present. The installation will be closed in case of bad weather or strong wind. The structure is reachable from Sulzano, Monte Isola, Peschiera or Sensole. The roads to the town of Sulzano are closed to traffic (also to bicycles, motorcycles, and pedestrians) and you can reach it only by public transportation or on foot from the ancient via Valeriana. • Train: Trenord tickets at fixed price for single travellers, families and groups. Journeys available also on the oldest European steam locomotive (www.trenord.it/EN) • Automobile: increased parking areas and shuttle bus service (bookable) from the nearby towns; an app to check the availability of parking spaces can be downloaded (thefloatingpiersparking.com) • There is a free IseoExpress shuttle bus for all the tourists arriving at Orio al Serio Airport, booking is required (www.iseoexpress.it - www.visitbergamo.net) • Ferry-boats: boats operate with modified routes (www.floatingpiers.navigazionelagoiseo.it) Further details on the www.iseolake.info website


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In primo piano

Il farmaco della natura Immersione nella natura tra turismo e tempo libero come terapia per la psiche, l’anima e il corpo

Ci fu un tempo in cui i confini dell’uomo non lo separavano dalla grande culla che è la terra. Le linee delle montagne e del mare si confondevano con i tratti del suo volto e della sua anima. Un tempo in cui gli alberi erano amici e i loro sospiri erano fonte di energia vitale per le membra umane. Il cielo azzurro era l’unico schermo necessario, capace di offrire lo spettacolo più maestoso e incredibile. Le stelle, danzando, catturavano gli sguardi e rilassavano, con le loro geometrie, i corpi stanchi per le fatiche della sopravvivenza. L’uomo viveva in un legame simbiotico con la natura, in perfetta armonia con la terra, il cielo e i cicli energetici del cosmo. Questo tempo ai giorni nostri sembra essere sempre più distante dalle nostre vite. Preferiamo internet e immagini virtuali a un tramonto vero e i prati sono sempre meno animati da quei bambini che li accarezzavano con le loro libere e instancabili corse. Sostituire il grigio del cemento con il verde della natura, un turismo massificato con uno più sostenibile, sembra essere dunque una risposta sana ad abitudini da cui dovremmo im-

parare a liberarci. Sono sempre più gli studi e le ricerche che invano cercano di riportarci a questa dimensione che pare esserci ormai sconosciuta, illustrandoci come Gaia, la Terra, nelle sue linee più selvagge e arcaiche, rimanga ancora il più importante farmaco che l’intero universo ci ha messo a disposizione. Tra le ricerche più recenti, capaci di confermare l’impatto positivo del verde sulla nostra psiche, emerge uno studio del 2014, “Examining Group Walks in Nature and Multiple Aspects of Well-Being: a Large-Scale Study”, condotto da università di diverse nazioni. I risultati riportati sono sorprendenti: le persone coinvolte nell’esperimento sono state in grado di diminuire alti livelli di depressione, così come le condizioni di stress percepito e diversi sentimenti negativi. Lo studio nippocoreano denominato “Influence of Forest Therapy on Cardiovascular Relaxation in Young Adults”, sempre svolto nel 2014, evidenzia invece come la natura possa avere effetti benefici anche sul nostro corpo. Camminare nella foresta, pratica chiamata Shinnrin-yoku (bagno nella fore-

“Sono sempre più gli studi e le ricerche che illustrano come Gaia, la Terra, nelle sue linee più selvagge e arcaiche, rimanga ancora il più importante farmaco che l’intero universo ci mette a disposizione”

“Atchley e colleghi, in una ricerca del 2012, hanno mostrato come 4 giorni immersi nella natura selvaggia possono incrementare la creatività e la capacità di risolvere i problemi di ben il 50%”

sta) può favorire il rilassamento cardiovascolare e produrre miglioramento negli stati ipertensivi, ma non solo: i dati riportano esiti positivi sul sistema nervoso centrale ed endocrino; ci parlano anche di un aumento della funzione immunitaria, grazie all’agevolazione dell’attività di cellule e proteine antitumorali. I benefici che possiamo incontrare nella ripresa del contatto con madre terra, nel nostro tempo libero così come attraverso un turismo nella natura, sono davvero tanti: Atchley e colleghi, anno 2012, hanno mostrato come 4 giorni immersi nella natura selvaggia possano incrementare la creatività e la capacità di risolvere i problemi di ben il 50%.

Sembrerebbe infatti che lontani da suoni frastornanti e ricondotti a quelli naturali, le funzioni del sistema attentivo-esecutivo migliorino considerevolmente. La natura è in grado di aumentare altresì il senso di appartenenza fra bambini (Van Wieren & Kellert, 2013) così come di migliorare la sintomatologia di bambini che soffrono di disattenzione e

iperattività. Sin da piccolo la mia vita si è divisa fra cemento e natura, per questo riconosco il valore di un turismo sostenibile, fatto di rispetto e doni reciproci. Nell’alpeggio di famiglia, così come in luoghi simili e altrettanto vicini alla nostra città, ho imparato a trovare la mia isola felice. Quella che potrebbe aiutare ciascuno di noi. Il ritmo frenetico delle giornate di lavoro viene rallentato dai ritmi del sole e della luna. I respiri si aprono al cielo e sembrano ricordarci quale sia il reale sapore dell’aria. Si attraversa il tempo e la vita assieme ad altri animali, la cui stessa natura libera è terapeutica per la felicità provata nel ricordarci che si può ancora giocare insieme. Cosa farete allora nel vostro tempo libero? Un altro giro sul web o una passeggiata immersi nella natura selvaggia?

Alessandro Fortis Fondatore dell’équipe TheClew Equipe che offre servizi di formazione aziendale e privata, psicoterapia e coaching Tel. +39 344 1261495 - info@theclew.net www.theclew.net


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Quello che non sapevate della Thailandia Un paese ricco di contraddizioni, dove imparare a essere turisti attenti Il maltrattamento di animali

La Thailandia è un posto meraviglioso, la Lonely Planet lo definisce il Paese del sorriso e vi garantisco che è così: la gente è amichevole e disponibile, non vedrete mai nessuno sbraitare per strada o insultarsi dal finestrino della macchina. Lo so, ve la immaginate verde e incontaminata, e in parte lo è, ma come ogni angolo di mondo ha le proprie contraddizioni interne. Le città sono inquinate, molto più che le nostre, i palazzi alti e grigi sono circondati da matasse di fili elettrici scoperti e dall’alto della Golden Montain di Bangkok non si riesce a distinguere l’orizzonte. L’aria è pesante, quasi irrespirabile, talmente solida che al tramonto il cielo non si tinge di sfumature diverse, ma di un unico rosa brillante che colora tutto in modo uniforme. Una città, però, nel Nord della Thailandia, pur essendo anch’essa trafficata e sporca, si distingue dagli altri centri urbani del sud-est asiatico per la sua vocazione ecosostenibile: si tratta di Chiang Mai, la più grande dopo la capitale, meta d’obbligo per tutti i backpackers in tour per il Paese. Molto meno congestionata di Bangkok e con un clima più temperato, qui la concentrazione di occidentali è più alta che altrove; molti

“Per chi sostiene il commercio solidale, Chiang Mai è davvero una tappa a cui non si può rinunciare”

“A Chiang Mai si respira l’essenza della tradizione asiatica”

si sono trasferiti qui per lavorare, studiare o vivere di rendita, visto l’irrisorio costo della vita. Eppure a Chiang Mai si respira ancora l’essenza della tradizione asiatica: mercati di ogni tipo, centinaia di templi, spettacoli di danza e thai box lungo le strade, massaggiatori a ogni angolo. Tutt’attorno alla città solo giungla e montagne; sono qui alcuni dei parchi nazionali più suggestivi della Thailandia, tra cui il più famoso Doi Pui Suthep. Il centro storico di Chiang Mai è chiuso all’interno di una cinta muraria che permette di limitare ulteriormente il traffico; io mi spostavo in bicicletta e, considerando il fatto che la città si sviluppa tutta in pianura, pedalare si è rilevata una scelta azzeccata e piacevole. Tra un tempio e l’altro spuntano numerosissimi locali biologici, non solo bar e caffetterie, ma anche ristoranti, negozi di cosmesi e abbigliamento; per chi sostiene il commercio solidale, Chiang Mai è davvero una

tappa a cui non si può rinunciare. L’olio di cocco è uno dei prodotti che va per la maggiore, oltre ad essere un must-have da riportare in patria, vista la convenienza disarmante del rapporto qualità-prezzo; capirete che è puro quando scesi dall’aereo di ritorno, aprirete la boccetta e si sarà solidificato. Immancabile anche una scorpacciata di frullati di frutta, perché a Chiang Mai la materia prima utilizzata per prepararli è biologica e di prima scelta. Parte importante dell’offerta commerciale solidale è costituita dal settore dell’abbigliamento: se a Bangkok trovare tessuti non sintetici sembra un’impresa impossibile, nei mercati di Chiang Mai l’utilizzo del cotone è ampiamente diffuso. La città è sede anche di moltissime associazioni ambientaliste con cui è possibile stringere collaborazioni, grazie al sostegno dei giovani studenti che si trovano lì in uno dei maggiori poli universitari della nazione; sono

La piaga maggiore del turismo thailandese è il maltrattamento degli elefanti; moltissime delle associazioni di Chiang Mai, infatti, si battono proprio in favore dei diritti dei pachidermi. Ai turisti vengono offerti di continuo tour in groppa agli elefanti, povere bestie che vivono incatenate in condizioni igieniche di degrado totale, bacchettate dagli allevatori in caso di disubbidienza; spesso vengono addestrati come animali da circo per eseguire piccoli show che divertano il pubblico pagante. Come se non bastasse, quella dell’elefante asiatico è una specie in via d’estinzione. Come per la prostituzione, altra piaga della Thailandia, la povertà della popolazione locale in parte giustifica il tentativo di guadagnare in ogni modo possibile, tuttavia, ciò che è davvero condannabile è il fatto che da parte dei vacanzieri senza-occhi-a-mandorla continui a esserci domanda di un simile intrattenimento. Se proprio si vuole entrare in contatto con gli elefanti, i modi sono altri: moltissime le occasioni di trascorrere qualche giorno in loro compagnia in allevamenti in cui la mission è quella di preservare la specie, aiutando i volontari a lavarli e nutrirli. Meno conosciuta, ma altrettanto allarmante, la questione del Tiger Temple, nella regione Kanchanaburi, dove alcuni felini sono stati adottati dai monaci buddhisti. Ogni giorno vi si recano circa 800 turisti paganti, senza sapere magari che il centro è stato denunciato per sfruttamento della fauna selvatica. Ai visitatori viene data la possibilità di interagire con gli animali, scattando fotografie insieme. Considerata la loro natura sono, però, sin troppo disciplinati: pare infatti che per renderli così docili vengano drogati. loro, di fatto, che rendono la città moderna e creativa. Non solo associazioni ambientaliste, ma anche di natura politico-sociale: a Chiang Mai, infatti, si trovano la maggior parte delle ONG che lavorano con i rifugiati birmani.

Pai Pai, una cittadina fresca e verde poco distante da Chiang Mai, nonostante la popolarità da cui è stata investita negli ultimi anni, rimane un esempio assai positivo dello sviluppo turistico thailandese. I suoi abitanti continuano

a svolgere un ruolo fondamentale nell’economia cittadina e anzi, è stata proprio la comunità locale, in origine una semplice e isolata comunità di contadini, a giovare del benessere economico portato dai viaggiatori in visita. La tutela della natura e la conservazione del patrimonio culturale sono due prerogative a cui Pai non intende rinunciare; e non possiamo che gioirne, viste le meraviglie che ha da offrire, tra cascate, sorgenti termali e templi unici. Laura Spataro


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Le mura di Bergamo verso UNESCO Un racconto per e con i bambini Presentato all’Università di Bergamo il film di animazione realizzato dallo Studio Bozzetto & co.

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Link al video: https://www.youtube.com/ watch?v=nMduyyvL07Y

Un sito diventa Patrimonio dell’umanità per il suo valore materiale e per quello immateriale: la trama fisica del luogo è intrecciata con l’ordito delle istituzioni, degli eventi di cui fu ed è teatro, dei progetti e delle vite delle persone che lo abitano e lo abitarono nei secoli passati. Per questo motivo, l’autoconsapevolezza dei bergamaschi rispetto all’importanza del patrimonio urbano è un tassello necessario perché le mura di Bergamo diventino parte dell’UNESCO insieme agli altri siti riuniti nel progetto sovranazionale “Fortificazioni dalla Repubblica di Venezia tra XV e XVII secolo” (11 luoghi tra Italia, Croazia e Montenegro). Proprio in questa prospettiva, lo scorso 23 maggio l’Università degli Studi di Bergamo ha presentato ufficialmente un progetto realizzato dal Centro studi sul territorio Lelio Pagani in collaborazione con docenti e alunni della Scuola Primaria “M. Ghisleni”

“L’autoconsapevolezza è un tassello necessario perché le mura di Bergamo diventino parte dell’UNESCO insieme agli altri siti riuniti nel progetto sovranazionale «Fortificazioni dalla Repubblica di Venezia tra XV e XVII secolo»” di Città Alta e con lo Studio Bozzetto & co. Si tratta di un breve film che ha come obiettivo «trasmettere alle giovani generazioni la consapevolezza e il valore del paesaggio in cui vivono. Un progetto di animazione per accrescere la consapevolezza attorno alle mura e al loro inestimabile valore». Il video è parte del progetto “Le mura di Bergamo verso UNESCO. Unesco raccontato ai bambini. I bambini raccontano le

mura veneziane” promosso da Regione Lombardia: le giovani generazioni di oggi sono i cittadini di domani e insegnare loro il rispetto per l’ambiente e per la storia è fondamentale per stimolare il senso di appartenenza alla comunità. Il cortometraggio dura sette minuti e presenta un breve excursus sulla vita passata e presente di Bergamo. Immagini mozzafiato di Città Alta riprese da un drone si alternano a scene di animazione che ripercorrono le tappe principali della storia urbana; Liu, un simpatico leone alato, simbolo di Bergamo durante la Repubblica di Venezia, fornisce le coordinate principali perché i bambini possano comprendere l’unicità della propria città rispetto alle altre e apprezzare il valore della memoria, vera e propria linfa vitale di ogni luogo. Viene ricordato che le mura furono costruite nel XVI secolo per scopi difensivi: allora la città era il baluardo della Repubblica

“Le giovani generazioni sono i cittadini di domani e insegnare loro il rispetto per l’ambiente e per la storia è fondamentale per stimolare il senso di appartenenza alla comunità” di Venezia a Occidente e si trovava in una posizione strategica per consolidare i traffici della Serenissima sulla terraferma. La costruzione delle mura iniziò nel 1561 e durò quasi un trentennio. Per la popolazione fu un evento traumatico: il perimetro della fortificazione fu disegnato a tavolino e per realizzarlo furono distrutti oltre 500 edifici: chiese, conventi, case, torri, ecc. i nomi dati a tre delle porte cittadine (S. Alessandro, S. Giacomo, S. Lorenzo) ricordano proprio le chie-

se che sorgevano al loro posto e vennero demolite in quell’occasione. Per uno strano destino, questa possente fortezza non servì alla difesa perché dopo la sua costruzione la città non fu mai presa d’assalto. Oggi le mura hanno una funzione molto diversa da quella originaria: per i bergamaschi sono diventate una terrazza dalla quale ammirare la bellissima vista su “città bassa” e sulle montagne circostanti durante piacevoli passeggiate all’ombra dei viali alberati. Nate per cingere la città e proteggerla dai pericoli esterni, sono oggi occasione di apertura di Bergamo al mondo: se la candidatura andrà in porto (ma lo sapremo solo a luglio 2017) Bergamo e le altre località del potenziale sito UNESCO saranno chiamate ad accogliere e rappresentare l’intera comunità umana. Livia Salvi


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(E)state a Bergamo Una ricca programmazione per chi passerà la bella stagione in città

Anche se dalla pioggia che è caduta nelle ultime settimane non si direbbe, l’estate è ormai alle porte e con essa bussano all’uscio anche tutti gli eventi che animeranno la città durante la bella stagione. Capita spesso di sentire la gente lamentarsi che a Bergamo non c’è mai nulla da fare, ma pare che la capitale orobica abbia orecchie ovunque e sentendo queste parole se ne sia risentita. La reazione? Rassegne cinematografiche, serate, concerti, iniziative culturali e chi più ne ha più ne metta; insomma, anche se quest’anno non si partirà per le vacanze, ci sarà da divertirsi. Non ne rimarranno certo delusi i cinefili, a cui di solito in estate tocca andarsene in letargo per via della scarna programmazione dei multisala; a ben vedere, invece, di carne al fuoco ce n’è parecchia: torna Esterno Notte, il ciclo di proiezioni all’aperto tenuto da Lab80 nel cortile della Biblioteca Caversazzi. In programma i film più belli della stagione appena conclusa, ma anche i grandi classici di repertorio. Anche il Conca Verde ci mette del proprio.

“Non tutto il divertimento estivo resterà chiuso tra le mura: Borgo Santa Caterina non sarà da meno” In programma in particolare per tutti i martedì dal 7 giugno al 12 luglio la rassegna “Film Doc”, uno spazio dedicato al documentario, coi titoli più interessanti dell’ultimo anno e le opere premiate nei festival di tutto il mondo: Fuocoammare, Astrosamantha. La donna dei record nello spazio, Human, Ritorno a Spoon River, Nostalgia della luce e La memoria dell’acqua. Questa la programmazione di cui sul sito www.sas-bg.it è possibile trovare tutti i dettagli. Ma ormai si sa: estate a Bergamo vuol dire soprattutto chiringuiti sulle mura: il bar Flora di Piazza Vecchia si aggiudica lo spazio di San Giacomo, la Comunità delle Botteghe il Parco di Sant’Agostino e la Birreria di Bergamo Alta lo spazio di San Michele. Come gli anni scorsi,

una proposta food&beverage di alto livello, così come quella musicale, d’altronde. L’obiettivo di questa stagione sarà di sfruttare gli spazi sin dalle prime ore del mattino, vivendoli con un’attenzione particolare alle famiglie e alle attività benefiche. Per dirne una: chi a San Michele ci andrà utilizzando i mezzi pubblici il cocktail lo pagherà solo tre euro. È anche vero, però, che non tutto il divertimento estivo resterà chiuso tra le mura: Borgo Santa Caterina non sarà da meno, perché di smentirsi proprio non gli va. Sempre vivace e attivo, quest’anno in Borgo una nuova iniziativa, nata dalla necessità di pedonalizzare la strada per via del cantiere che chiuderà il percorso per alcuni tratti fino alla prima settimana di agosto. A partire dal 28 di maggio, ogni sabato pomeriggio è tempo di “Vivi il Borgo d’oro”, per quella che è stata definita “movida per famiglie”; tante le iniziative in programma: da Drive Test con biciclette e scooter elettrici a “Come degustare i vini”, percorsi per conoscere i cristalli e le loro proprietà e una lezione su

come annodare alla perfezione una cravatta, dalla presentazione della collezione di gioielli ad addirittura un test di abilità visiva. Sono previste anche partite di scacchi in simultanea e con istruttori a disposizione; e non può certo mancare la merenda in Borgo. Per smaltire un po’ di sport e anche per questo ambito abbondano le proposte: tutti i martedì di giugno al Parco della Trucca si terranno lezioni gratutite di

Acroyoga, ma numerosi saranno anche i contributi del Cocolele Green Village, lo spazio estivo con sede al Parco Goisis a Monterosso, la vera novità dell’estate 2016. La volontà è quella di rilanciare una zona di Bergamo spesso snobbata con una programmazione ricca di iniziative, concerti e serate a tema. Dunque sì, si diceva che a Bergamo non c’è niente da fare. Laura Spataro


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All’Orto Botanico per imparare Bergamo tra città e natura, corsi e iniziative per piccoli e grandi

We Run Bergamo La città corre Tutti i mercoledì sera di corsa sulle mura cittadine

I Finito l’inverno, il bello della bella stagione è starsene all’aperto, tra giardini, parchi e – perché no – orti, tutti spazi in cui godere del piacere del sole, della natura e delle piante. Ma se per stendersi sull’erba basta piazzare un telo a terra, per muoversi tra piante e piantine di un orto bisogna che si apprenda quanto meno l’ABC del giardinaggio. Se si hanno tra i 7 e gli 11 anni magari non è ancora tempo di intraprendere la carriera dell’agricoltore, ma c’è da dire che l’orto offre comunque diverse occasioni di imparare. Dal 20 giugno al primo luglio, Fondazione Bergamo nella Storia e Orto Botanico “Lorenzo Rota” terranno un corso alla scoperta dei quattro elementi, spostandosi tra città e natura. L’iniziativa “Estate in museo!” guiderà i piccoli partecipanti a sviluppare la loro immaginazione e abilità, attraverso il racconto di favole e attività laboratoriali. Esperienzialità sarà la pa-

rola d’ordine, per stimolare la creatività e la fantasia in modo divertente, partendo dall’osservazione e dalla sperimentazione del materiale vegetale e dell’ambiente. L’ultimo giorno si terrà un’escursione a piedi in Val d’Astino, dove immergersi nel fascino del monastero e della Valle della Biodiversità, sezione dedicata alle Piante e all’Uomo. Per gli adulti, invece, il 25 giugno, sempre a cura del “Lorenzo Rota”, si terrà un corso introduttivo di pittura botanica, in cui sarà possibile apprendere i segreti della tecnica bagnato su bagnato per la realizzazione della trasparenza dei petali ad acquarello. Le lezioni si terranno in Piazza Cittadella, presso l’Aula di Zoologia del Museo Civico di Scienze Naturali di Bergamo, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 17.30. Per ulteriori informazioni: ortobotanicodibergamo.it L. S.

I bergamaschi corrono e lo fanno il mercoledì sera, in compagnia e al motto di “We Run Bergamo”. Si tratta di una serie di allenamenti che prevedono una corsa (o camminata) di 10 chilometri tra le vie della splendida città. Partenza dal piazzale della stazione con gli esercizi di riscaldamento, 5 tappe in tutto per fare in modo che il serpentone fluorescente con le sneakers ai piedi non si spezzi, esercizi proposti dai trainer organizzatori e poi di corsa su e giù per le mura. Penultima tappa la favolosa piazza Vecchia in Città Alta, nella quale si fanno gli squat a ritmo di musica e battito di mani. L’iniziativa nata spontaneamente dal desiderio di un gruppo di ragazzi amanti dello sport è partita a fine febbraio e ha raggiunto un inaspettato numero di partecipanti; il tutto attraverso il passaparola, l’entusiasmo di chi l’ha provata e ha invitato gli amici e l’uso dei social, facebook primo fra tutti: la pagina We Run Bergamo conta quasi 3000 like. Allenamenti gratuiti di corsa con musica e fitness, questa la definizione ufficiale, ma per chi non fosse sufficientemente allenato può scegliere liberamen-

te la velocità e il passo con cui percorrere i chilometri o approfittare delle scorciatoie che rappresentano ormai un percorso obbligato per alcuni corridori in compagnia dei propri amici a quattro zampe. La manifestazione settimanale è aperta a tutti e i partecipanti sono davvero tanti ed eterogenei. La partenza è alle 21 e si finisce alle 23 trovandosi tutti insieme a bere un buon bicchiere di birra. We Run Bergamo infatti non è solo sport, allenamento fisico, ma anche socializzazione: si incontra gente, si fanno amicizie, ci si diverte e si attraversano alcuni dei luoghi più belli e affascinanti della città. Ogni mercoledì

sera il pensiero è sempre lo stesso: “quanto è bella Bergamo!” e sono molti ad averla scoperta correndo, non solo i bergamaschi. We Run dal mese di giugno cambia volto inserendosi tra gli eventi del cartellone “Bergamo Estate 2016” proposti dal Comune di Bergamo. Inizia così una nuova sessione e da “In bloom We Run” si passerà a “In Summer We Run Bergamo”, otto appuntamenti estivi per continuare a correre anche durante la stagione estiva. Non ci sono condizioni metereologiche che ci fermano, Bergamo corre e continuerà a farlo! Elena Pagani



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In piazza per vivere la sostenibilità A Romano l’avvio di un percorso per riunire le realtà locali virtuose

Sono numerose anche a Romano di Lombardia le realtà che lavorano per una società più attenta all’ambiente e alle persone, per un consumo più consapevole di prodotti del territorio oppure a favore di un’economia solidale. È stata una piacevole carrellata di associazioni, cooperative, aziende, gruppi di volontari quella che è andata in scena durante tre serate di maggio nella cittadina della bassa: ViviRomano SOStenibilmente il nome dell’iniziativa promossa dall’amministrazione comunale con il mensile infoSOStenibile in collaborazione con l’associazione “I negozi di Romano” che avrà il suo momento clou domenica 11 settembre. Il tradizionale appuntamento settembrino avrà quest’anno il sapore green e in maggio se ne è assaporata un’anteprima: tre incontri che hanno approfondito le tematiche dell’alimentazione, ambiente e biodiversità. Introdotti dall’assessore comunale Marco Seghezzi e dal direttore responsabile Diego Moratti la prima serata si è concentrata sulla presentazione della mission e attività di Slow Food, alla presenza dei responsabili della Condotta della bassa bergamasca che hanno evidenziato i pericoli dell’omologazione alimentare e le azioni messe in campo dall’associazione internazionale guidata da Carlo Petrini a salvaguardia dell’agrobiodiversità mondiale. Presentata anche la

cooperativa Le Cinque Pertiche, presente nella guida Fare la spesa con SlowFood e attiva nell’inclusione lavorativa di persone socialmente svantaggiate nell’ambito dell’agricoltura biologica e sociale. A fornire un altro esempio concreto di come fare la spesa in modo intelligente è intervenuta Aspan, l’associazione panificatori, con il progetto “Qui vicino” che propone pane prodotto con il grano coltivato su terreni locali e che si basa su un numero minimo di passaggi nella catena di produzione, consente una migliore tracciabilità, una maggiore freschezza dei prodotti, nonché la riduzione drastica dell’inquinamento

dovuto ai mezzi di trasporto. Le stesse argomentazioni sono state riproposte durante la seconda serata, in favore della campagna latte 100% italiano: dopo una introduzione tecnica da parte della nutrizionista Tania Baroni sui valori nutrizionali del latte, è toccato a Sofia Rossi e a Bortolo Ghislotti mettere in guardia i consumatori dalle varie insidie nascoste dalle etichette fuorvianti, sottolineando il valore di una corretta informazione e focalizzando l’attenzione sulla stringente normativa che regola e controlla la produzione del latte in Italia. Presente anche l’azienda romanese di Giacomo Chiapparini che ha permes-

so di degustare Grana Padano di diversa stagionatura, oltre all’assaggio di torte del gruppo romanese “Vuoi una torta?” che prepara dolci per sostenere progetti di beneficienza. Intervenuti nel ciclo di incontri anche i referenti del gruppo Gas locale “Gastone” per spiegare gli obiettivi e le funzioni di un Gruppo di Acquisto Solidale: a tal proposito l’11 settembre sarà presente la docente Francesca Forno, studiosa dei Gas e del consumo critico che presenterà il suo ultimo libro. Un piacevole fuori programma è stato tenuto dagli studenti della classe 4As del liceo scientifico Don Lorenzo Milani: nell’ambito del program-

ma di alternanza scuola-lavoro, i giovanissimi imprenditori start-upper hanno presentato al pubblico il proprio progetto imprenditoriale dal nome Lets Green, il cui prodotto finale, acquistabile online, è un quaderno realizzato con la carta riciclata. Lodevole anche l’attività della cooperativa La Gasparina di Sopra che tramite il reinserimento lavorativo di persone socialmente svantaggiate, ha dato luogo a una realtà che non si limita a essere una comunità di recupero, ma attraverso l’agricoltura e la coltivazione, promuove l’attività e lo sviluppo locale. Infine non poteva mancare l’Orto Botanico, una eccellenza all’interno del Parco del Fiume Serio, che insieme al Giardino dei frutti dimenticati riveste il ruolo di baluardo della natura e della ricchezza della biodiversità ancora presente sul territorio. «L’obiettivo di questi incontri è iniziare un percorso di avvicinamento ai concetti di base della sostenibilità e di conoscenza delle realtà locali già attive in questi ambiti - ha concluso l’assessore Marco Seghezzi -. Tutti questi soggetti, dalle associazioni alle cooperative, dai Gas alle imprese, devono unire i propri sforzi per sensibilizzare la cittadinanza, dare una maggiore visibilità al proprio operato e collaborare così per progetti di più ampio respiro». Sheela Pulito


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A Mantova il “Pasto buono” per aiutare le persone in difficoltà Il consigliere comunale Laura Bonaffini ha presentato l’iniziativa in collaborazione con “QUI Foundation”

Mantova StreetArt Festival Dal 21 giugno due mesi all’insegna dell’arte di strada con writer provenienti da tutto il mondo

Sabato 28 maggio, nell’ambito della quinta edizione del Festival dell’Ambiente di Bergamo, si è svolto il convegno “Spreco alimentare no grazie. Buone pratiche a confronto”. Tra le molte idee e iniziative emerse per combattere lo sperpero del cibo, il consigliere del comune di Mantova Laura Bonaffini ha illustrato il progetto “Pasto buono”. L’iniziativa, attiva da febbraio sul territorio mantovano, rappresenta una originale proposta per il riutilizzo degli alimenti. Questa idea è figlia della collaborazione tra il comune di Mantova e “QUI Foundation”, una Onlus attiva nella riduzione dello spreco alimentare. L’associazione sta promuovendo questa soluzione in diverse città già da tempo ed è stata capace di ridistribuire 500 mila pasti nel solo 2015. Per entrare nello specifico, possiamo dire che “Pasto buono” è un’iniziativa che si rivolge alle persone e alle famiglie ritenute bisognose d’aiuto per ragioni economiche, sociali o di salute. Queste avranno la possibilità di usufruire di un pasto gratuito all’interno di esercizi commerciali come bar, ristoranti e pizzerie, i quali si impegnano a mettere a disposizione il cibo sano e sicuro, che altrimenti sarebbe scartato. Il progetto si fa carico di un grande valore sociale, poiché vuole restituire

“Il progetto si fa carico di un grande valore sociale, poiché vuole restituire dignità alle persone in difficoltà, permettendo loro di consumare un pasto direttamente in loco” dignità alle persone in difficoltà, permettendo di consumare un pasto direttamente in loco. Questo è un aspetto che viene spesso dimenticato quando si fa riferimento al riutilizzo alimentare, ma si tratta di un lusso non accessibile a tutti. La grande innovazione di “Pasto buono” è rappresentata dall’utilizzo della Mantova Card, tessera elettronica che consente di accedere ai servizi del comune di Mantova, sulla quale verranno caricati i buoni pasto. Questo metodo permetterà di gestire il tutto in modo elettronico con una tracciabilità e una trasparenza costante e in tempo reale. La giunta mantovana ha inserito l’iniziativa “Pasto buono” all’interno di un progetto molto più ampio, che coinvolgerà presto altre proposte anche per quanto riguarda lo spreco alimentare nelle mense scolastiche. Gianluca Zanardi

Osmo, Wallpainting in via Ostiense

Atto di vandalismo o arte fuori dagli schemi? Questo è il grande interrogativo che accompagna una delle manifestazioni artistiche più in voga negli ultimi anni: la Street Art. Da ricondurre a questa definizione, che in italiano traduciamo con “arte di strada” o “arte urbana”, le scritte e i disegni che compaiono all’improvviso, spesso illegalmente, sulle pareti di palazzi e luoghi pubblici. Al di là delle polemiche, questo fenomeno socio-culturale si sta diffondendo in molte città, grazie alle opere di artisti che si ergono a paladini della notte, armati di bombolette spray, per denunciare le ingiustizie attraverso l’arte. Simbolo di questa nuova generazione è senza dubbio il writer inglese Bansky, autore di alcuni dei graffiti più famosi. L’artista, dall’identità misteriosa, opera ormai da anni a Londra, ma è diventato

“Questo fenomeno socio-culturale si sta diffondendo in molte città con lo scopo di denunciare le ingiustizie attraverso l’arte” famoso soprattutto per i murales polemici, realizzati sulla barriera di separazione costruita dal governo israeliano in Cisgiordania. Nel nostro paese la Street Art ha trovato terreno fertile soprattutto in realtà multiculturali come Milano e Bologna: qui si sono formati gli esponenti più famosi del movimento italiano come Ozmo, Bros e Blu. A partire dal 21 giugno anche Mantova cercherà di mettere la sua bandierina sulla carta geografica della Street Art mondiale con il Mantova StreetArt Festival. La manifestazione

durerà due mesi, durante i quali la città ospiterà una lunga serie di iniziative che mostreranno come l’arte possa diventare strumento per la valorizzazione urbana. Nel periodo del festival numerosi artisti internazionali metteranno a disposizione la loro creatività e la loro esperienza in luoghi appositamente pensati per l’evento. Il tutto avverrà in collaborazione con Giovani Artisti Italiani, l’associazione che si preoccupa di far emergere gli artisti più talentuosi. In aggiunta verranno organizzati incontri e workshop per conoscere meglio le caratteristiche e i codici di questa disciplina. Nascerà così un momento di confronto che permetterà di capire come portare la Street Art all’interno delle realtà urbane più complesse, ma anche nei luoghi ad alto contenuto storico. G.Z.


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Sguardi sulla natura Brescia: scuole alla scoperta degli ecosistemi del Parco della Montagnola insieme alla Cooperativa Cauto In una città come Brescia la natura è ancora a portata di mano, grazie a parchi e viali alberati carichi di fresche chiome. Basta per esempio fare due passi nel centro storico e inerpicarsi lungo i fianchi del colle Cidneo per raggiungere una delle isole verdi più caratteristiche della città che si snoda tra l’interno e il perimetro esterno delle mura del Castello.

“Da ben 13 anni il Parco delle Colline collabora con il settore di educazione ambientale della Cooperativa sociale Cauto, proprio per la peculiarità dei suoi ambienti naturali dalle caratteristiche ecologiche di grande interesse e rarità” Si tratta del Parco della Montagnola, che insieme ad altre aree naturalistiche della città e di alcuni paesi dell’hinterland, è parte del Parco delle Colline. Il Parco Locale di Interesse Sovracomunale comprende i comuni di Brescia, Bovezzo, Cellatica, Collebeato, Rezzato e Rodengo Saiano, occupando una superficie di 4.309 ettari. Un’area il cui perimetro è stato definito nel dicembre del 2000 dal Comune di Brescia, con l’approvazione di una specifica variante al Piano Regolatore Generale, con la finalità di organizzare e salvaguardare in sinergia uno spazio vitale per la città e i comuni limitrofi, così da garantire una preziosa risorsa di quiete, salute, verde e cultura a pochi passi dalle nostre abitazioni. Da ben 13 anni il Parco delle Colline collabora con il settore di educazione ambientale della Cooperativa sociale Cauto, proprio per la peculiarità dei suoi ambienti naturali dalle caratteristiche ecologiche di grande interesse e rarità anche in ambito europeo, non solo locale, che lo rendono terreno ideale per la proposta

alle scuole di progetti didattici. “Sguardi sulla natura” è l’esito di uno di questi; una mostra di elaborati didattici che dal 20 al 29 maggio è stata allestita proprio al Parco della Montagnola, a seguito di un percorso che ha coinvolto 57 classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado dei sei comuni appartenenti al parco, strutturato in incontri a scuola e uscite nel parco, alla scoperta di piante, animali ed ecosistemi. Il percorso didattico che le classi hanno seguito nell’arco dell’anno scolastico 2015-2016 ha approfondito le caratteristiche delle specie vegetali e animali presenti, le zone umide, l’importanza dell’acqua nella vita dell’uomo, l’osservazione del territorio, gli

ambienti naturali e semi-naturali del Giardino Botanico del Parco della Montagnola e del Castello. Diverse le finalità del progetto, tutte di fondamentale importanza: stimolare il senso critico degli alunni sui temi ambientali partendo dalla conoscenza del territorio nel contatto diretto ed esperienziale con la natura; promuovere la conoscenza, la valorizzazione e la tutela dell’ambiente naturale e semi-naturale del parco urbano della Montagnola riconoscendone la molteplicità e la ricchezza di biodiversità; infine, valorizzare il lavoro svolto dalle classi incentivando la realizzazione di elaborati che raccontano le esperienze vissute degli studenti. A fine pro-

getto infatti le classi hanno presentato alcuni lavori artistici per sintetizzare l’esperienza

e rendere visibile l’impegno e l’interesse suscitati dalla proposta di Cauto. Con tali lavori si è allestita quindi la mostra “Sguardi sulla natura”, inaugurata dal Presidente del Parco, l’Assessore Fondra, durante la festa finale dedicata alle scuole giovedì 26 maggio, a cui hanno partecipato 7 classi delle primarie Quasimodo, Dorotea e Casazza. Dopo il saluto degli organizzatori e del Presidente del Parco con consegna di un riconoscimento per il lavoro svolto, le classi hanno passato la mattinata tra giochi e visita della mostra, perché la natura si impara, si cura e si vive. A.G.


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Progetto “Adotta un prodotto” Desenzano del Garda: La parola agli studenti della 2ª C della scuola secondaria di I grado “V. Catullo” In aprile alla scuola secondaria di I grado “Catullo” di Desenzano del Garda noi di 2^ C abbiamo seguito il progetto “Adotta un prodotto” proposto dalla Cooperativa Cauto di Brescia in collaborazione con la testata mensile infoSOStenibile. Durante gli incontri abbiamo parlato della provenienza dei prodotti, dei vari alimenti e dell’inquinamento che si produce per la loro esportazione. Abbiamo inoltre imparato come si scrive un articolo di giornale e ora eccoci a raccontare il progetto da provetti giornalisti. Durante gli incontri abbiamo imparato che è molto meglio comprare prodotti locali perché questo comporta meno emissioni di CO2, responsabile dell’effetto serra. Un’esperienza molto interessante è stata poi la scheda del prodotto di stagione adottato: a noi è capitato di dovere analizzare l’asparago, la sua origine, le sue caratteristiche. Lo abbiamo “assaggiato” usando i cinque sensi per avere una percezione della sua freschezza e qualità, sperimentando come proprio i nostri cinque sensi siano importantissimi e quando si comprano prodotti alimentari bisogna affidarsi anche a loro.

Ecco come ˝usarli˝

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> Vista: osservando il colore del prodotto si può dedurre il suo grado di maturazione; > Olfatto: annusando il prodotto si può capire se è “saporito” o no; > Udito: sentendo il rumore che il prodotto emette si può sentire se è maturo; > Tatto: la consistenza e il grado di ruvidità del prodotto suggeriscono la sua bontà; > Gusto: se possibile, l’assaggio di un prodotto prima dell’acquisto, è la prova schiacciante per determinarne il grado di qualità.

Km0, la cultura a tavola Riscoprire i prodotti locali aiuta il mondo e la salute Sulle nostre tavole imbandite la presenza di frutta insolita, che ci racconta di Paesi lontani, spesso sembra un’idea suggestiva di mondialità, spesso sembra un modo per aiutare le produzioni di quei Paesi lontani. Ma è così? L’occasione di scambio culturale attraverso il cibo ha anche dei lati negativi, se si pensa che per avere sulle nostre tavole frutta e prodotti che devono compiere viaggi impegnativi si usa la chimica per conservarli. E quindi mangiamo anche quella chimica! Se si considera poi che i mezzi di trasporto inquinano molto il pianeta, si ha un ritorno negativo anche per l’ambiente. Dunque, cosa possiamo fare per tutelare la nostra salute e quella della nostra Terra? Mangiare prodotti a Km0! Forse vi chiederete: come si può capire se un prodotto è a KM0? Semplice, guardando sempre l’etichetta. Essa svela la provenienza dei prodotti e quindi ci tutela come consumatori e come cittadini del mondo. Pensate a quanti prodotti importiamo: alcuni sono caratteristici, come la banana o la noce di cocco, il mango, l’ananas, la papaya e l’avocado, tuttavia questi prodotti percorrono migliaia di chilometri dall’India, dalla Cina, dal Brasile, dalle Filippine, dall’Ecuador, dal Messico, prima di finire nei nostri

piatti. Non poche volte marciscono negli stessi supermercati che di solito fanno grandi offerte per le merci in deperimento. E allora quali sono i prodotti che fanno poca strada? Quelli che produciamo in Italia. L’Italia ha una grande tradizione di colture mediterranee come uva e olive, di frutta tipica come fichi, mele, pere o di prodotti che abbiamo adattato al nostro territorio come pomodori, asparagi, patate,

riso, kiwi, per fare solo qualche esempio. Dal progetto proposto dalla Cooperativa Cauto con infoSOStenibile, noi alunni abbiamo imparato appunto questo: che è meglio comprare prodotti locali per non inquinare e per mangiare sano, perché è vero che c’è il kiwi che si coltiva in Nuova Zelanda ma si può comprare anche quello coltivato in Italia, che tra l’altro ne è la prima produttrice

al mondo. Ormai non possiamo più permetterci di dimenticare che il cibo è salute e cultura e che è bello mischiare tradizioni e abitudini, anche in cucina, ma senza per questo arrecare danno o peggiorare il mondo in cui viviamo. Le tante possibilità che

l’agricoltura italiana ci offre sono un ottimo incentivo ad una spesa più responsabile, che faccia attenzione alla provenienza dei prodotti. Da domani, allora, vi vogliamo vedere tutti a leggere le etichette dei prodotti, d’accordo? Sarà un gesto importante!

Contributi realizzati dagli alunni della classe 2ª C Scuola secondaria di I° grado “V. Catullo” Desenzano del Garda (Bs)


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23 I contributi di questa pagina sono stati realizzati nell’ordine dalle classi 5a A, B, C della scuola primaria di Chiarini, Montichiari (Bs)

Montichiari Un progetto alimentare a scuola

Nei mesi di marzo e aprile i ragazzi della scuola primaria 5^A di Chiarini (Montichiari, Bs) hanno aderito al progetto “Adotta un prodotto” organizzato dalla cooperativa sociale Cauto. Durante il

primo incontro l’esperta Silvia ha fornito agli alunni numerose informazioni. Per prima cosa è stato visionato un video che mostrava il lungo viaggio di una mela; giunta a destinazione era carica di insetticidi, pesticidi e conservanti necessari a mantenerla appetitosa agli occhi degli acquirenti. Questo per dire che è meglio comperare prodotti a “Km 0” cioè cibi coltivati vicino a noi perché più naturali e salutari e consumare quelli stagionali poiché più genuini in quanto non vengono trattati. Nel secondo incontro Silvia ha fornito ulteriori informazioni sui cibi consigliando ai ragazzi di essere più attenti all’acquisto di alcuni prodotti (come le bibite) che, purtroppo, contengono coloranti e conservanti. Inoltre sarebbe preferibile che i bambini non consumassero i cibi dei fast-food perché ricchi di grassi, sostanza che aumenta il colesterolo nel sangue. Per concludere l’attività, a gruppi si è ricostruita la piramide alimentare. Al termine del progetto, che gli alunni hanno ritenuto utile e interessante, Angela, una collaboratrice di infoSOStenibile, ha parlato loro dell’importanza di tenersi informati sulla salvaguardia dell’ambiente, sul mercato dei prodotti e sulla qualità dei cibi: non dimentichiamo infatti che qualità e attenzione aiutano a crescere meglio e sani.

alimento di stagione, il ravanello, e abbiamo imparato a conoscerlo e a cucinarlo. Il progetto si è svolto nel corso di tre incontri: i primi due con Silvia, una operatrice della cooperativa Cauto, e il terzo con Angela, una collaboratrice del mensile infoSOStenibile. Insieme a loro abbiamo capito che è meglio acquistare prodotti coltivati e lavorati in Italia piuttosto che in paesi lontani; in questo modo si evita di inquinare l’ambiente, mangiare prodotti con sostanze chimiche usate per mantenerli più a lungo, e far maturare la frutta nelle celle frigorifere e non sugli alberi. Silvia inoltre ci ha proposto l’adozione del ravanello. Abbiamo così scoperto un ortaggio buono ma poco consumato abitualmente. Buonissimo! Angela invece ci ha aiutati a capire come analizzare e poter stendere un articolo. Questo progetto è stato molto interessante per gli argomenti trattati, e in tutta semplicità ci ha insegnato che non tutto fa bene alla vita dell’uomo e alla sua salute. Speriamo infine che questa esperienza sensibilizzi noi ragazzi a rispettare l’ambiente educandoci ad alimentarci in modo sano e responsabile.

Sosteniamo l’ambiente e…

Noi alunni della classe 5^B della scuola primaria di Chiarini (Montichiari) abbiamo partecipato al progetto “Adotta un prodotto” proposto dalla cooperativa sociale Cauto. Abbiamo adottato così un

Piccoli chef all’opera dopo l’adozione dell’asparago

Cosa ci fanno venti bambini e un mazzetto di asparagi in mano? Sono gli alunni della classe 5^ C, che hanno partecipato al progetto “Adotta un prodotto”. Grazie all’operatrice Silvia della cooperativa

Cauto hanno conosciuto l’asparago che fino al mese di aprile era stato assaggiato solo da pochi di loro perché ritenuto duro e amaro. Seguendo le ricette dettate dalla maestra si sono messi all’opera. Al supermercato, nel reparto ortofrutta, controllando sull’etichetta che il luogo d’origine fosse in Italia, hanno scelto un mazzetto di questa verdura. Tornati a casa si sono trasformati in piccoli chef e, con cappello e grembiulino, hanno cucinato. Aiutati dai genitori, Anya, Alessio, Jamie, Mariama e Gennaro hanno preparato il risotto agli asparagi; Debora le crespelle; Matteo, Francesco, Davide e Alessio hanno frullato gli asparagi per ottenere una crema con cui condire la pasta; Anya e Davide hanno fatto la frittata; Caterina, Omaima, Anna, Marta, Michelle e Lorenzo li hanno bolliti e aggiunti alle uova, come contorno; Leopoldo, Gent e Simone li hanno serviti con fettine di carne. Questa esperienza ha permesso di cimentarsi in una nuova esperienza e provare un sapore diverso da quelli conosciuti. Felici anche le mamme e papà, che sanno quante proprietà e vitamine contengano le verdure.


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Parada par Tücc all’8ª edizione Per le strade di Como l’11 giugno sfila la creatività

“A Como una sfilata artistica che attraversa la città per una giornata di festa e consapevolezza in cui gli spazi urbani sono reinterpretati come un grande palcoscenico vivente”

Parada par Tücc è un percorso partecipato che lega la dimensione artistica e creativa con quella più sociale di partecipazione e cittadinanza attiva. Concretamente si realizza in una sfilata artistica che attraversa la città di Como per una giornata di festa e consapevolezza in cui gli spazi urbani sono reinterpretati come un grande palcoscenico vivente. Le performance portate in Parada sono preparate nei mesi precedenti alla sfilata all’interno di numerosi laboratori e atelier artistici, luogo di apprendimento e di socializzazione, gratuiti per i partecipanti, aperti a tutti e condotti da maestri d’arte volontari.

La sfilata conclusiva è arricchita dalla presenza di numerose associazioni, gruppi informali, singoli cittadini che colgono l’occasione per dare visibilità ai loro progetti e riappropriarsi degli spazi pubblici, troppo spesso ostaggio di automobili o esercizi commerciali. Il progetto è promosso dall’Associazione Partucc, in collaborazione con Comune di Como-Politiche Giovanili e Associazione del Volontariato Comasco-Centro Servizi per il Volontariato e realizzata anche grazie alle numerose realtà che mettono a disposizione gratuitamente le sedi per i laboratori, il proprio tempo, le

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proprie competenze. L’organizzazione della Parada è condotta interamente da volontari; questo “miracolo” è possibile grazie a momenti di autofinanziamento e all’impegno di una quarantina di persone che lavorano tutto l’anno perché credono nella forza dell’arte come strumento di incontro e veicolo di relazioni sane e positive, relazioni via via più difficili da intessere e coltivare in un mondo accelerato come quello in cui viviamo, sempre più destrutturato e competitivo, dove il tempo per l’ascolto dell’altro è messo in secondo piano da esigenze materiali, a discapito di quelle spirituali e artistiche. Il nostro impegno, non banale o da darsi per scontato, è mosso appunto dalla volontà di costrui-

re momenti di incontro e ascolto, di scambio generativo di nuove idee e iniziative che vadano in questa direzione. Quest’anno Parada par Tücc giunge alla sua ottava edizione. In questi anni abbiamo consolidato la nostra presenza sul territorio, coordinando all’interno dell’organizzazione l’apporto di oltre settanta realtà (fra associazioni, cooperative, parrocchie, enti istituzionali) per arrivare all’evento finale che nell’ultima edizione ha visto sfilare più di 800 artisti e oltre 8.000 spettatori, trasformando la quotidianità della cittadina prealpina con la forza della sua effimera magia. Sfileranno quest’anno in Parada l’11 giugno i laboratori di: Trampoli, Swing, Flamenco, Clownerie,

Capoeira, Danza Afro, Monociclo, Percussioni Afro, Fotografia, Hula Hoop Dance, Ciclofficina, Incursioni Teatrali (Urban Action), Bolas, Regia e recitazione, Sartoria, Trucchiamo i paradisti, Percussioni Samba, Giocoleria, Spin-art, Break-dance, Street Puppet, Bambù escape, Didjeridoo, Chitarra, Pionierismo Itinerante, Stomp; mescolati nel serpentone troverete tra gli altri Stringhe Colorate, Gruppo Carnevale di Cantù, Banda Swing di Mozzate, Gruppo Yoga, Allincirco, Le Lucciole, Scuola Waldorf Como, Gli S”BAND”ATI. Il ritrovo è fissato sabato 11 giugno per le ore 15 in via Milano alta, la partenza ufficiale è prevista per le 16.30. Nel punto di arrivo, al Tempio Voltiano, la festa proseguirà fino a notte con musica dal vivo in collaborazione con l’associazione Musicisti di Como e mirabolanti performance artistiche. Per info e contatti: www.paradapartucc.it info@paradapartucc.it


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Parolario 2016, liberi tutti! A Como dal 16 al 25 giugno 100 appuntamenti Si terrà dal 16 al 25 giugno a Como la nuova edizione di Parolario: 100 appuntamenti a ingresso gratuito che porteranno a Villa Olmo e in altre belle ville affacciate sul lago romanzieri, scrittori, filosofi, giornalisti, studiosi, poeti, artisti, musicisti, registi. “Liberi tutti!” è il titolo di questa edizione: un luogo dove respirare l’aria liberante di quel gioco, allegro e serio, che è l’avventura delle parole e delle idee. Al centro di Parolario ci saranno gli incontri con gli autori, aperti da Paolo Maurensig e che proseguiranno con molti ospiti, tra cui Mauro Corona con il suo nuovo libro fresco di stampa, Simonetta Agnello Hornby, reduce dal grande successo al Salone del Libro di Torino, ma anche Luigi Zoja, Antonio Manzini, Elisabetta Rasy, Anna Ottani Cavina, Gianni Vattimo, Giovanni Floris, Antonio Caprarica, Hans Tuzzi, Cristina Comencini, Gian Paolo Serino, Claudio Risè, Salvatore Striano, Gianluigi Nuzzi, Emiliano Fittipaldi, Mario Giordano, Armando Massarenti. Protagoniste le idee, quelle della scienza e della filosofia, con un itinerario che muove dalle grandi questioni teoriche, al confine tra scienza e filosofia, per arrivare ad alcuni nodi di fondo dell'etica individuale e politica. Tra gli ospiti di questo ciclo, Telmo Pievani, Giorgio Vallortigara e Lisa Vozza, Mario De Caro, Nicola Canessa. Non solo presentazioni di libri e incontri con scrittori, Parolario proporrà anche altre attività legate alla scrittura o alla lettura come l’appuntamento con la scrittura creativa, condotto da Andrea Di Gregorio, o la performance della yoga master Benedetta Spada che abbi-

nerà yoga e letteratura. Spazio anche al mondo del verde e del giardinaggio, al quale Pia Pera ha dedicato il libro “Al giardino

ancora non l’ho detto”, un testo commovente che a Parolario sarà presentato dai suoi più cari amici: Emanuela Rosa-Clot,

Marco Martella, Natalia Aspesi, Fabio Giardiniere e l’attrice giardiniera Lorenza Zambon. Marco Martella sarà a Parolario anche

per presentare il suo libro “Tornare al giardino", mentre Fabrizio Panzera e Gianni Moresi racconteranno la storia della viticoltura svizzera. Tra parole e musica saranno gli incontri dedicati ai grandi musicisti italiani e internazionali: Ezio Guaitamacchi racconterà le vite artistiche e le scelte musicali di David Bowie, Luca Beatrice racconterà la vita e le opere di Lucio Dalla, mentre sarà dedicata a Ivan Graziani la serata-evento con Paolo Talanca, Anna Bischi Graziani, Sulutumana Trio e Alfredo Scogna. Infine, viaggio alle radici del rock con Carlo Massarini. Reduce dal successo nelle sale cinematografiche di Svizzera, Germania e Austria, approda a Parolario il film documentario “Giovanni Segantini. Magia della Luce”, seconda proiezione italiana. A presentare il ritratto del maestro trentino ci saranno il regista Christian Labhart e Diana Segantini. I libri abbinati all’arte saranno al centro delle mostre che verranno allestite nelle sale di Villa Olmo: “Pietre color delle acque. Il Romanico del Lario” realizzata in collaborazione con A. G. Bellavite Editore e “Pagine d'Arte per Tadini. Un collage di parole&figure” curata da Matteo Bianchi e Carolina Leite della casa editrice Pagine d’Arte. E per i più piccoli letture animate, spettacoli musicali, laboratori e un progetto filosofico pensato esclusivamente per loro: “Filosofiacoibambini”. Infine la poesia con una passeggiata poetica nel parco di Villa del Grumello insieme alla grande poetessa Vivian Lamarque. Per informazioni: www.parolario.it


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“Terra e laghi”, teatro itinerante Il festival promosso da Teatro Blu guarda all’Europa

; Bandzilla 2016 Saronno te le suona Quando la musica invade la città

Si inaugura la decima edizione del festival “Terra e Laghi”, che conferma e rafforza la sua vocazione internazionale: la rassegna da quest’anno valicherà i confini della Regione Insubrica, entrando a pieno titolo nella Macroregione Alpina (Eusalp) coinvolgendo 7 Stati europei e le sue Regioni attraverso una fitta programmazione di eventi spettacolari itineranti volti a promuovere le bellezze del territorio e il turismo culturale. L’iniziativa, promossa e coordinata da Teatro Blu di Varese, con capofila istituzionale Regione Lombardia, è stata presentata il 17 maggio

in conferenza stampa a Palazzo Pirelli, a Milano, dagli assessori regionali Cristina Cappellini (Culture, Identità e Autonomie della Lombardia), Francesca Brianza (Post Expo e Città metropolitana) e da Silvia Priori (Direttore artistico del Festival e Presidente di Teatro Blu di Cadegliano). La sfida della kermesse è di contribuire a trasformare la Macroregione Alpina in un laboratorio di sperimentazione di nuove forme di sviluppo culturale in un contesto ambientale fiabesco e cangiante, unico in Europa, ricco di

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montagne, laghi, torrenti e fiumi da valorizzare come poli di attrazione turistica. La valorizzazione del territorio e del suo patrimonio culturale attraverso il linguaggio teatrale e le sue transizioni simboliche costituisce, pertanto, un’imprescindibile priorità di Teatro Blu che promuove percorsi artistici di educazione alla cittadinanza, per adulti e bambini, in raccordo con istituzioni e altre organizzazioni, volti alla riscoperta delle radici e del significato dei luoghi, alla trasmissione attiva della memoria storica e della tradizione a partire dalle azioni del vivere quotidiano. Il ventaglio delle proposte teatrali di quest’anno sarà estremamente variegato e abbraccerà numerosi linguaggi artistici capaci di soddisfare ogni gusto e ogni esigenza promuovendo la creatività contemporanea nell’Insubria. Rappresentazioni teatrali dedicate a un pubblico trasversale spazieranno dalla comicità ai grandi ed intramontabili classici, fino alle sperimentazioni più attuali. Il Festival vuole contribuire a valorizzare l’attrattività e la competitività della Regione alpina, riducendo le differenze sociali e territoriali per una crescita intelligente favorendo il confronto delle idee, rafforzando la coesione, rivitalizzando i ter-

Consigliamo caldamente, a varesini e affini, di non prendere appuntamenti per le serate che andranno dal 23 al 25 giugno, giorni che vedranno svolgersi la quinta edizione di “Bandzilla! Saronno te le suona”, festival musicale dedicato alla musica indipendente italiana e alle sue copiose variazioni sul tema. Il cortile della biblioteca di Saronno ospiterà moltissimi gruppi per una tre giorni all’insegna degli ascolti di qualità, che spazieranno dai beat avvolgenti del giovanissimo Yakamoto Kotzuga (Tempesta International/Sugar) alla performance travolgente e imprevedibile dei Monaci del Surf, passando per il repertorio dei veterani Punkreas. I nomi di cartello saranno accompagnati da una vera e propria schiera di band esordienti, le quali avranno così ritori e il senso di appartenenza dei suoi cittadini, incentivando la cooperazione transfrontaliera delle istituzioni e degli attori culturali appartenenti a quest’area che possiamo ben definire un crocevia di culture e tradizioni. Dal 1° giugno al 31 ottobre 2016

l’opportunità di esprimersi su un palco che, negli anni, si è fatto importante. Musicanti a parte, sarà possibile esplorare la vasta area espositori, dove si potranno acquistare brevi manu i prodotti del giovane artigianato locale. Tutta l’organizzazione del Festival è gestita dall’associazione culturale Il Tassello, con il supporto dell’amministrazione comunale della città di Saronno. La pianificazione, così come la realizzazione dell’evento e la comunicazione, sono interamente gestite dell’associazione stessa; lo staff è composto da volontari e tutto il ricavato della manifestazione sarà reinvestito nel progetto stesso e nelle future attività culturali dell’associazione Il Tassello. Buon ascolto dunque. D. A. dunque, 70 spettacoli saranno ubicati in location inedite e prestigiose scelte con cura insieme ai 50 Comuni che vi aderiscono. Non resta che prendere posto e attendere che il sipario si alzi. Davide Albanese


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Cremona, primi passi verso la mobilità elettrica Avviata l’installazione di colonnine di ricarica in alcuni luoghi della città, grazie a Comune, Km Spa e un finanziamento di Regione Lombardia

Festival Acquedotte: acqua e cultura tra Cremona e Salò Dal 5 giugno prende il via il festival dedicato a natura e cultura con ospiti e spettacoli da non perdere

Appena una manciata di anni fa, la mobilità elettrica sembrava una speranza quasi utopica. Oggi, si tratta di una realtà che, anche se un po’ in sordina, si sta diffondendo rapidamente nel mondo. Mentre l’Olanda si prepara al divieto di vendita di auto a benzina e gasolio a partire dal 2025, anche in Italia emergono i primi segnali concreti. Il Ministro dei Trasporti Graziano Delrio ha recentemente annunciato un piano di investimenti triennale del Governo per 32 milioni di euro con l’obiettivo finale di dotare la rete stradale nazionale di 20mila colonnine di ricarica. Un segnale a noi ancora più vicino? Basta volgere lo sguardo a Cremona, dove stanno per essere realizzate alcune postazioni di ricarica in sei punti della città. Il piano, approvato dalla Giunta di Cremona, prevede la realizzazione in due fasi, con una prima installazione di tre colonnine. Nella prima fase, quella pilota, le postazioni verranno collocate in Piazza Libertà, Largo Priori (Ospedale) e Via degli Scali (Autostazione). Nella seconda fase, quella di sviluppo, le postazioni saranno installate in Piazza

Sant’Angelo (Museo del Violino), Parcheggio Massarotti e Piazzale Atleti Azzurri d’Italia a servizio delle piscine e del campeggio. Il costo complessivo della prima fase del progetto realizzato dal Comune di Cremona in collaborazione con Km Spa, è di 75.640 euro, con un’ampia parte proveniente dalla partecipazione a un bando di Regione Lombardia. 21.350 euro saranno a carico di Km Spa, 23.973 euro a carico del Comune di Cremona e 30.317 euro quale quota di finanziamento richiesto a Regione Lombardia. Il progetto non coinvolgerà soltanto la mobilità privata, come spiega l’Assessore all’Ambiente e alla Mobilità Alessia Manfredini: «La presenza a Cremona di una rete adeguata di colonnine di ricarica per auto elettriche rappresenta una priorità per lo sviluppo di questo tipo di mobilità, oltre a contribuire al possibile utilizzo di autobus elettrici. Si tratta di un’opportunità alla quale crediamo molto così come il gestore del trasporto pubblico locale cittadino». Martina Pugno

“Tra i protagonisti Dee Dee Bridgewater, considerata tra le eredi delle grandi voci femminili del jazz”

Prima ampio lago, poi ampio fiume: è l’acqua che cambia forma, creando legami tra territori e culture. L’acqua è simbolo dello sviluppo delle civiltà, da ancor prima che esse venissero riconosciute come tali. L’acqua che riempie il lago di Garda e scorre poi nel letto del fiume Po costituisce da migliaia di anni un filo conduttore naturale che oggi viene celebrato attraverso un festival dedicato alla natura e alla cultura. Prende il via il 5 giugno la seconda edizione del Festival Acquedotte, organizzato in sinergia da Comune di Cremona, Comune di Salò, Pro Loco “Città di Salò” e Associazione Industriale Bresciana con il patrocinio di Regio-

ne Lombardia e Padiglione Italia Expo Milano 2015. Un Festival che lega questi luoghi con un doppio filo: lo sciabordio dell’acqua scorre accanto al suono dei violini, grazie al maestro Gasparo da Salò e ai cremonesi Amati e Stradivari. Sulla scia di questa comunanza territoriale e culturale si snoda il programma del Festival musicale Acquedotte, con dieci produzioni originali in programma fino al 22 agosto che verranno portate sia sul palco cremonese, sia su quello di Salò. A Cremona, i concerti si terranno nel cortile di Palazzo Trecchi (a Palazzo Cittanova in caso di maltempo), a Salò in piazza della Vittoria (all’auditorium Paolo Ceccato in caso di maltempo),

mentre lo spettacolo conclusivo andrà in scena sul Lungolago Zanardelli. Le culture si incontrano, le espressioni artistiche si contaminano: il festival è ricco di spettacoli variegati. Tra i protagonisti Dee Dee Bridgewater, considerata tra le eredi delle grandi voci femminili del jazz; le acrobazie della Evolution Dance Theater, Hevia, rivoluzionario della musica tradizionale, l’eclettico Moni Ovadia e la celebre voce del musical, Ute Lemper. Le espressioni artistiche si incrociano, si incontrano, si susseguono e viaggiano ancora una volta lungo le acque, da Salò a Cremona. M.P.


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Scuola & lavoro

L’Istituto Giulio Natta di Bergamo con per un progetto di alternanza scuolainfoSOStenibile ha impiegato le sue leve per il progetto di alternanza scuola-lavoro nel quale sono stati coinvolti alcuni studenti dell’Istituto G. Natta di Bergamo, che hanno ben interpretato il ruolo di giornalisti in erba. Un percorso all’interno del quale si sono alternati momenti d’aula e incontri con realtà professionali

ed eventi sul territorio, tra cui il Festival dell’Ambiente, che ha avuto luogo a Bergamo dal 27 al 29 maggio: obiettivo del progetto far conoscere e incontrare direttamente alcune realtà economiche e non solo della green economy e diventare per un mese veri e propri giornalisti della nostra testata per raccontare ai nostri lettori

la loro esperienza. In un primo incontro conoscitivo i ragazzi coinvolti hanno appreso le regole base della stesura di un articolo e hanno incontrato il direttore responsabile Diego Moratti che ha presentato brevemente la storia del “giovane” mensile infoSOStenibile e il lavoro che sta dietro alla redazione di un

giornale, dalle interviste all’impaginazione, dalla stampa alla distribuzione. In un secondo appuntamento gli studenti si sono recati presso il Collegio dei Periti Industriali e Periti Industriali laureati di Bergamo, che ringraziamo per il patrocinio dato all’iniziativa: durante quest’incontro il presidente Massimo Locatelli

ha spiegato ai giovani coinvolti l’operato svolto dal collegio, la differenza tra lavoratore dipendente e libero professionista e ha sottolineato l’importanza di un maggior coinvolgimento, già a partire dal periodo scolastico, nel mondo del lavoro. Quest’ultimo tema ha particolarmente interessato gli studenti che hanno realizzato un

Festival dell’ambiente 2016 all’insegna del riuso e della lotta allo spreco Sul Sentierone nel centro di Bergamo si è svolta la Vª edizione della manifestazione Dal 27 al 29 maggio Bergamo ha ospitato la V edizione del Festival dell’Ambiente mettendo a disposizione il suo Sentierone, una delle vie più frequentate nel centro della città. Durante l’inaugurazione l’assessore all’Ambiente della Regione Lombardia Claudia Maria Terzi ha affermato che l’obiettivo di quest’anno è raggiungere un numero ancora maggiore di visitatori rispetto all’edizione precedente, che contava circa 50 mila partecipanti e una quarantina di stand. Leyla Ciagà, assessore all’ambiente, politiche energetiche e verde pubblico ha sottolineato che il festival costituisce un’importante occasione di sensibilizzazione della cittadinanza su temi sposati appieno da questa Amministrazione. All’inaugurazione hanno partecipato anche gli organizzatori Roberto Gualdi e Marco Rossi, oltre a Diego Moratti, direttore del mensile infoSOStenibile. Tra i vari stand presenti, importante la presenza delle aziende, che hanno contribuito fin dalla prima edizione alla realizzazione dell’evento, come la Montello, Abenergie,

A2A, Jolly Mec e la cooperativa Ecosviluppo. Quest’anno un importante sostegno al Festival dell’Ambiente è giunto anche dalle province della Lombardia orientale, Mantova, Cremona e Brescia, i cui rappresentanti, nel convegno tenutosi sabato 28 maggio, hanno esposto le loro iniziative nell’ambito della lotta allo spreco alimentare all’interno

delle loro province. Dopo l’inaugurazione e il pranzo alla Domus presso il ristorante Taste gestito dagli studenti dell’Istituto alberghiero iSchool, nel pomeriggio invece il direttore di infoSOStenibile Diego Moratti ha presentato il convegno sull’economia circolare, durante il quale, con il Sindaco Giorgio Gori in qualità di moderatore, sono intervenuti diver-

si relatori, rappresentati delle aziende sponsor del Festival. Sabato nel tardo pomeriggio gli studenti dell’Istituto “G. Natta” di Bergamo, nei panni di giornalisti per il progetto di alternanza-scuola lavoro hanno assistito alla sfilata di moda, organizzata dall’associazione La Terza Piuma, che attraverso il riciclo di nylon e scarti di stoffe, ha permesso la creazio-

ni di abiti frizzanti e originali per l’estate, mentre sabato sera in piazza Dante si è svolta la cena al lume di candela dal titolo: “Diamo luce alla sostenibilità”. La domenica, giorno dedicato alle famiglie, il festival si è svolto nonostante la pioggia battente. Nel pomeriggio ha avuto luogo la seconda edizione del Cheap Video Contest, un’iniziativa che ha invitato i giovani a condividere la loro abilità nel video editing usando mezzi non professionali. Ad aggiudicarsi il premio Matteo Campana con il video “Gaspare e il riciclo”. Durante tutto il festival le parole “virtù” e “virtuoso” sono state pronunciate spesso sia dagli organizzatori sia dai rappresentanti delle varie regioni, questo perché azioni come il riciclo e il recupero di rifiuti, oltre che la riduzione dello spreco e dei consumi sono da considerarsi virtù per chi le pratica e contribuiscono a rendere il mondo un luogo migliore per tutti. Marco Lucini Lorenzo Biagi Niccolò Rosada


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n infoSOStenibile -lavoro articolo ciascuno come primo lavoro di prova. Tutti gli articoli sono poi stati pubblicati e condivisi sulla pagina Facebook di infoSOStenibile e la redazione ha indetto un simpatico contest: l’articolo più cliccato è quello che trovate pubblicato in queste pagine. Importante infine la presenza degli studenti al Festival dell’Ambiente,

dove hanno seguito i convegni e le varie attività proposte per poi stendere alcuni articoli di resoconto delle iniziative. Gli studenti si sono dimostrati attenti e partecipativi, hanno svolto con impegno il loro compito di giovani giornalisti alle prime armi e hanno appreso quanto questa attività possa essere versatile e permetta di

incontrare e conoscere realtà diverse, ma anche di mettersi in gioco in maniera individuale e collettiva. Un ringraziamento per la proficua e ormai consolidata collaborazione anche agli insegnanti dell’Istituto Natta. Elena Pagani

Aziende, prodotti, vestiti e merende Green A Bergamo gli stand della green economy tra sostenibilità e creatività Un’iniziativa tutta green quella che si è svolta a Bergamo dal 27 al 29 maggio 2016. Passeggiando lungo il Sentierone nel centro della città, è stato possibile osservare i numerosi stand delle aziende attente a questo tema tanto delicato. Con una particolare attenzione alla green economy, il festival si è riproposto anche quest’anno di presentare nuove idee e nuove tecnologie per permetterci di adottare uno stile di vita attento e più sostenibile. Un gruppo di studenti dell’ISIS Natta di Bergamo hanno assistito ai vari appuntamenti del festival per riuscire ad avere una visione d’insieme della manifestazione, usufruendo della possibilità di incontrare diversi relatori e realtà attente alla tutela ambientale. In particolare sabato i ragazzi si sono aggregati al pubblico incuriosito dalla Sfilata Ricrea, durante la quale La Terza Piuma (cooperativa dedita alla formazione, promozione e vendita in ambito sostenibile) ha presentato la collezione per l’estate 2016 di abiti realizzati interamente a mano con l’utilizzo di tessuti ecologici e rigenerati. I

capi indossati da ragazze allegre e sorridenti, trasmettevano anch’essi spensieratezza e freschezza, con i loro colori vivaci ed estivi, le forme leggere e non impegnative. I tessuti vengono acquistati dalla cooperativa direttamente da Jersey Lomellina, azienda di Carvico, leader nel settore, che si impegna globalmente per la rigenerazione e la produzione di tessuto al-

tamente prestante. Il pezzo più in vista della collezione è stato il modello Infinity: nato negli anni ’50 e utilizzato da star di fama mondiale come Marilyn Monroe. Il modello qui proposto aveva in più dal canto suo il valore aggiunto della sostenibilità. Dalla moda al recupero alimentare: sempre negli spazi del Festival, gli studenti hanno incontrato i volontari di Mt 25

onlus che si occupa di ritirare i prodotti alimentari in scadenza e scartati dai supermercati per ridistribuirli a famiglie meno abbienti e bisognose, evitandone lo spreco. Un’attività importante e socialmente utile che mette in pratica quanto detto nella mattinata di sabato durante il convegno relativo allo spreco alimentare. Il Festival dell’Ambiente ha rappresentato per i

partecipanti e per noi giovani studenti coinvolti un’importante iniziativa che ha permesso anche di scoprire e valorizzare il lato green della città, sotto questo profilo una tra le più virtuose a livello nazionale. Aurora Forlani Alberto Vezzali Matteo Di Pilato Matteo Poli


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Scuola & lavoro

L’ambiente chiama L’economia circolare risponde Il resoconto del convegno presieduto dal sindaco Gori in tema di economia circolare, raccontato dagli studenti dell’Istituto Natta Come potrebbero essere riutilizzati i nostri rifiuti? Cosa significa esattamente economia circolare? “L’Ambiente chiama, l’economia circolare risponde”, que-

dell’ambiente. In un mondo in cui è ancora diffusa, purtroppo, la pratica dell’economia lineare, come è possibile riuscire a contrastarla? Ecco che entra in gioco il con-

sta attuale e importante concezione di produzione è stata ben illustrata da un gruppo di studenti dell’Istituto Superiore Federici di Trescore Balneario che, con la collaborazione

sto il titolo del primo convegno istituzionale all’interno della V edizione del Festival dell’Ambiente che si è aperto con l’intervento del sindaco del Comune di Bergamo Giorgio Gori, che ha illustrato subito la differenza tra economia lineare e economia circolare. Anche i relatori presenti, rappresentanti delle varie aziende green che hanno permesso la realizzazione del festival, hanno rimarcato questa fondamentale distinzione. L’economia lineare rappresenta ormai un concetto superato in quanto i prodotti vengono realizzati per essere utilizzati una volta sola e, una volta terminato il loro ciclo di vita, restano fini a se stessi ed escludono ogni possibile riutilizzo, finendo semplicemente in discarica. Tale tipologia di consumo non tiene conto degli aspetti relativi alla sostenibilità, allo spreco e alla tutela

cetto di economia circolare: un’economia che rigenera costantemente se stessa, che considera e prevede il riuso e il riciclo degli scarti e che non limita il prodotto al solo fine del consumo e dell’utilizzo immediato.

di Confindustria, ha svolto il progetto di alternanza scuola-lavoro con

Estendendo questo nuovo pensiero alle aziende, queste dovranno operare in modo tale che le loro produzioni considerino una seconda vita del prodotto e un’agevolazione per quanto riguarda il suo riciclo o il recupero. Que-

l’affiancamento di varie aziende green, tra cui la Montello Spa, main partner del festival, che si occupa del trattamento della plastica e riutilizzo degli scarti organici. Gli studenti hanno realizzato

per i partecipanti al convengo alcuni video dimostrativi che in pochi minuti e in maniera molto esaustiva hanno illustrato l’importanza di un nuovo modo di pensare l’economia

A2A calore & servizi, Robi Srl per il recupero degli oli esausti e batterie, Saib Spa per il legno e la cooperativa Ecosviluppo, realtà virtuose che operano nel riciclo e riutilizzo dei prodotti,

e la produzione, con un particolare occhio di riguardo per l’ambiente. A seguire, uno ad uno, i responsabili delle varie aziende coinvolte nel festival, hanno esposto i loro processi di riciclo: oltre la Montello sono intervenuti A2A ambiente e

dimostrando come i rifiuti siano a tutti gli effetti un’importante risorsa, economica oltre che ambientale. Erica Espinosa Mattia Pelucchi Luca Trevisan


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Spreco alimentare no grazie! Un’occasione di confronto fra i progetti della Lombardia orientale Ogni anno in Italia si producono 1,3 miliardi di tonnellate di rifiuti alimentari con cui sarebbe possibile nutrire circa la metà della popolazione mondiale per un intero anno. Lo spreco alimentare è stato il tema centrale del secondo convegno istituzionale tenutosi sabato 28 maggio presso il Quadriportico del Sentierone di Bergamo, durante il quale sono intervenute importanti autorità del territorio lombardo, coordinate dall’Assessore all’Ambiente del comune di Bergamo, Leyla Ciagà. Si è trattato di un momento importante all’interno del variegato Festival dell’Ambiente che per l’intero weekend ha animato il Sentierone. Durante il convegno è emerso che la realtà lombarda, in particolar modo quella bergamasca, è tra le più virtuose nell’ambito del recupero degli scarti alimentari. Importante l’intervento dell’Onorevole Elena Carnevali che ha contribuito alla proposta di legge di contrasto allo spreco alimentare, approvata alla Camera lo scorso 17 marzo, che prevede il recupero annuale di 500 mila tonnellate di eccedenze. Questo provvedimento legislativo oltre a contrastare lo spreco di alimenti e farmaci che rappresentano un costo per la collettività, intende facilitare la donazione delle eccedenze alimentari e limitare l’impatto sull’ambiente. Durante la seconda parte del convegno i relatori hanno illustrato le buone pratiche presenti sul territorio dei comuni di Bergamo, Brescia, Mantova e Cremona. Loredana Poli, Assessore all’Istruzione del Comune di Bergamo, ha affermato: «Il cambiamento nel rapporto con il cibo deve partire dalle scuole attraverso percorsi di educazione ambientale che contribuiscano a creare nuovi stili di vita e buone pratiche». In particolare è

necessario un ripensamento dei menù nelle mense scolastiche a livello qualitativo e quantitativo mediante la preparazione di pasti in quantità ridotte e con l’utilizzo di ingredienti provenienti da agricoltura biologica. Si riscontrano però anche delle criticità dal punto di vista logistico e nel rapporto qualità-prezzo dovute a una difficoltà nel cambiamento individuale. L’Assessore all’Ambiente Gianluigi Fondra e la Presidente della Cooperativa sociale Cauto di Brescia, Anna Brescianini che coordina invece il lavoro di volontariato di raccolta e redistribuzione delle eccedenze alimentari dei supermercati di cui ogni settimana beneficiano 7 mila persone, hanno sottolineato l’importanza di risultati concreti. Il primo passo da fare è riconoscere i valori fondamentali (ambientale, etico, della cultura del non spreco) e in secondo luogo comunicarli alla cittadinanza. L’Assessore all’Ambiente di Cremona Alessia Manfredini ha affermato inoltre che il miglior modo per gestire il problema dei rifiuti è diminuirne la produzione. Tra le varie provincie rappresentate ha partecipato anche Mantova, nella persona del consigliere comunale Laura Bonaffini. Tramite le sue parole è stato illustrata l’iniziativa “Pasto buono”, che si premura di recuperare gran parte del cibo invenduto, ma comunque sano e sicuro, da parte di esercizi commerciali quali bar, ristoranti e pizzerie per aiutare le persone in difficoltà. L’intervento di Walter Molinaro, rappresentante di Coop Lombardia, ha sintetizzato il tema del convegno: «Parlare dell’ambiente non è una moda, ma una necessità», ha detto, presentando il progetto già in atto di collaborazione con ben 79 onlus per il recupero e la donazione di prodotti alimentari invenduti. Durante il convegno

è stato citato il discorso tenuto durante la cerimonia del “World Food Day” in occasione di Expo 2015 dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: «Il diritto al cibo e all’acqua può essere raggiunto in ogni continente. E solo un’azione corale può debellare malnutrizione e povertà». Perché parlare dell’ambiente e contrastare gli sprechi oggi non deve essere una moda, ma una concreta necessità. L’inten-

sa mattinata è terminata con gli interventi degli esponenti di due associazioni, in campo per combattere lo spreco di cibo. Il primo è stato Marco Magnelli direttore del Banco Alimentare Lombardia, che ha fatto leva su valori fondamentali come la condivisione e la donazione alle persone bisognose, focalizzandosi soprattutto sull’importanza del lavoro alla filiera alimentare. Infine è stata la volta di Maria

Giovanna Pecoraro di MT25 onlus: «L’ultimo anello della catena è la onlus che distribuisce il cibo, ma la buona volontà non basta. Occorre superare la logica che “io penso alla mia piccola realtà” e aiutarsi l’un l’altro per un bene comune». Perché solo collaborando tutti insieme si può andare in una direzione sostenibile. Aurora Bertuletti Fabio Dobetti

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Pronto a diventare imprenditore di te stesso? Al Collegio dei Periti Industriali, Massimo Locatelli parla della figura del libero professionista

Spesso si sente parlare di freelance, ma siamo sicuri di conoscere il vero significato di questa parola? Il termine viene dall’inglese e indica chi pratica una professione in proprio, senza essere dipendente o sotto contratto esclusivo con una ditta. Un’attività assimilabile a quella svolta dal libero professionista. Massimo Locatelli, presidente del Collegio dei Periti Industriali e dei Periti Industriali laureati, ci ha parlato di questa figura molto importante nel panorama lavorativo odierno. Gli

ordini e i collegi esistono per tutelare il cittadino, garantendo un alto grado di professionalità, in particolare il Collegio dei Periti Industriali e dei Periti Industriali laureati ha più di 45 mila iscritti in tutta Italia e raggruppa una vasta gamma di lavoratori: chimici, elettrotecnici e anche termotecnici. Per un libero professionista è dunque importante far parte di un ordine (i cui membri sono laureati) o di un collegio (i cui membri sono diplomati). Indirizzare i giovani alla praticità del mondo del lavoro è

essenziale, anche se l’Italia in questo è indietro rispetto ad altri Paesi: solo ultimamente si stanno proponendo progetti di alternanza scuola-lavoro oppure ITS (Istituti Tecnici Superiori), mentre le lauree professionalizzanti sono al momento previste solo per il 2017. Questo binomio tra studio teorico e attività pratica potrebbe formare studenti capaci e competenti, progetto irrealizzabile senza il supporto delle aziende che non investono abbastanza sulla formazione dei ragazzi, non rendendosi conto dei benefici che una cooperazione con le scuole potrebbe creare. Il mondo dei freelance è molto competitivo e citando il presidente del collegio Massimo Locatelli “Vieni premiato in base a quanto corri”, fare carriera dipende molto dall’impegno, dalla passione e dalla creatività individuali. Lorenzo Biagi


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Scuola & lavoro

“Io e Lode” e “Industriamoci” Oltre 500 studenti delle scuole superiori premiati per merito e progetti dai Giovani Imprenditori di Confindustria Bergamo Ha ricevuto il plauso del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, la 5a edizione di “Io e Lode” organizzata dai Giovani Imprenditori di Confindustria Bergamo in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo. L’iniziativa si è conclusa con la premiazione di 450 studenti eccellenti - con votazioni medie intorno al 9 - provenienti da 52 scuole superiori di città e provincia, che hanno frequentato le classi dalla 1^ alla 4^ nell’anno scolastico 2014/2015. A questi giovani talenti si sono aggiunti i circa cento partecipanti alle fasi finali del Concorso “Industriamoci” -ideato sempre dai Giovani Imprenditori di Confindustria Bergamo- tutto dedicato ai progetti di alternanza scuola-lavoro, allo scopo di valorizzare la capacità imprenditoriale e creativa dei giovani potenzialmente orientati alla cultura d’impresa. L’intera cerimonia si è svolta presso l’Auditorium del Seminario Vescovile di Città Alta nella mattinata dello scorso 20 maggio, alla presenza di Cristina Bombassei, vicepresidente di Confindustria Bergamo, delegata all’education, di Marco Manzoni, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di

Confindustria Bergamo e della dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo, Patrizia Graziani. Una straordinaria occasione per premiare giovani di talento, ma anche i loro insegnanti, che con professionalità e impegno hanno saputo stimolare i loro studenti guidandoli verso risultati d’eccellenza, in una scuola innovativa che dialoga

con l’impresa aprendosi al dinamismo della cultura d’impresa. Per Patrizia Graziani, dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo, la collaborazione fra Scuola e Confindustria è una speciale opportunità per la realizzazione dell’alternanza scuola-lavoro, prevista dalla riforma della “Buona Scuola”, in quel mix fra sapere e saper fa-

re che costituisce oggi una delle principali finalità dell’istituzione scolastica per la formazione dei giovani, destinati a inserirsi in un mercato del lavoro sempre più competitivo e globale. E la scuola bergamasca su questo versante si propone come modello di eccellenza, a livello nazionale, grazie alla qualità delle esperienze realizzate, al numero

di studenti partecipanti e di imprese ed enti disponibili ad accoglierli. La capacità di lavorare in team per un obiettivo comune, il miglioramento continuo, la flessibilità mentale, il coraggio di pensare e progettare fuori dagli schemi in modo innovativo, valorizzando la propria creatività, l’essere “imprenditori di se stessi”, la conoscenza di più lingue straniere sono competenze che servono ai giovani per inserirsi, in un prossimo futuro, in un mondo del lavoro sempre più competitivo e dinamico, segnato da continui e inattesi mutamenti di rotta. Per questo, come ha sottolineato con forza Marco Manzoni, presidente dei giovani imprenditori bergamaschi, è necessario trasferire ai ragazzi, con modalità attente e vicine alla loro sensibilità, contenuti orientati alla cultura d’impresa. Sull’importanza della sinergia fra scuola e impresa ha insistito anche Cristina Bombassei, vicepresidente di Confindustria Bergamo, sottolineando l’importanza di far emergere le eccellenze per avvicinare i giovani di talento alle “nostre imprese”. Maria Imparato


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Con il programma Green Jobs gli studenti diventano imprenditori Un’esperienza di alternanza scuola-lavoro ha permesso a oltre 1.000 studenti di 27 licei lombardi di dar vita a mini-imprese Mille ragazzi da 27 licei differenti della Lombardia hanno preso parte per l’intero anno scolastico 2015-2016 a Green Jobs, un programma innovativo di educazione all’imprenditorialità “green”, ideato da Fondazione Cariplo, InVento Lab e Junior Achievement Italia. Seguiti da esperti di sostenibilità ambientale, gruppi di studenti hanno individuato un’idea di business e progettato la sua realizzazione, gestendo come veri e propri imprenditori le proprie “startup”. Il programma si è concluso il 24 maggio scorso presso lo spazio di cultura e creatività BASE Milano che ha ospitato la Fiera Green Jobs. In quell’occasione gli studenti hanno avuto la possibilità di presentare le loro 47 idee miniimprenditoriali su un palcoscenico, di fronte a una giuria di alto livello composta da docenti universitari, imprenditori ed esperti di sostenibilità ambientale. A trionfare è stato un gruppo di studenti del Liceo Galileo Galilei di Caravaggio (Bg) con N4TU-

RE, nominata Migliore Impresa Green Jobs grazie al prodotto ecosostenibile realizzato con particolari pastelli a cera atossici contenenti semi: dal pastello cresce la pianta le cui cromature rimandano a quelle della cera stessa. N4TURE parteciperà alla competizione nazionale BIZ Factory, in programma a Milano nel mese di giugno e si contenderà il titolo di Migliore Impresa JA 2016 che rappresenterà l’Italia alla JA Europe Company of the Year Competition a Lu-

Alzano Lombardo (BG) Italy elleerre.it / +39 035 470 527

cerna in Svizzera. In occasione della Fiera Green Jobs di Milano anche altre startup hanno visto riconosciuto il proprio lavoro in base a specifiche funzioni aziendali: sono stati consegnati infatti il Best Sales Strategy Award a Local Füd del liceo Majorana di Seriate (Bg), il Most Innovative Product Award a eCO2plant del liceo David Maria Turoldo di Zogno (Bg) e il Best Entrepreneurial Team Award vinto dall’impresa Green Ash dell’Istituto Orsoline di Milano. «Quando abbiamo

lanciato il progetto Green Jobs, nell’autunno scorso, eravamo convinti del fatto che avremmo trovato interesse nei nostri giovani; i progetti che sono stati premiati oggi dimostrano quanto i nostri ragazzi siano in grado di dar vita a iniziative concrete, non appena viene data loro un’opportunità: in pochi mesi hanno creato mini imprese che nel loro piccolo producono utili. Fondazione Cariplo ne è convinta e promuove iniziative che mirano a generare occupazio-

ne in questi contesti -afferma Giuseppe Guzzetti, Presidente di Fondazione Cariplo-. I lavori legati ai green jobs sono un ambito dai grandi potenziali per l’occupazione e la crescita dei nostri ragazzi. Crediamo inoltre nell’educazione imprenditoriale dei giovani, per rispondere alla necessità del settore dell’innovazione, che ha sempre più bisogno di ragazzi brillanti e intraprendenti». Matteo Piccoli


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Società

TEDx Bergamo alla 3a edizione Change, idee contagiose di cambiamento Il 18 giugno dalle 14 alle 18 al Centro Congressi “Cambiamento” è decisamente una delle parole che più si addicono al momento storico che stiamo vivendo: le nostre società, il clima, gli scenari politici cambiano e l’innovazione tecnologica spesso rappresenta un potente acceleratore di cambiamenti… che fare dunque? Restare ad assistere passivamente o affrontare i cambiamenti in atto facendoli propri o contrastandoli in favore di mutamenti più sostenibili? Nel quotidiano scelte importanti spettano a ognuno di noi, ma per spunti e idee fuori dal comune, perché non lasciarsi ispirare da chi ha fatto del cambiamento il proprio punto di svolta? Anche perché, in un’occasione più unica che rara, diversi di loro saranno riuniti sabato 18 giugno al Centro Congressi di Bergamo in qualità di speaker della terza edizione di TEDx Bergamo. Change (cambiamento) sarà infatti il titolo-contenitore della manifestazione di quest’anno e tema-guida dei talk che si susseguiranno sul palco per tutto il pomeriggio, al civico 106 di via Papa Giovanni XXIII.

TED e TEDx Bergamo TED è un acronimo che sta per Technology, Entertainment, Design. Si tratta di un’organizzazione non-profit americana che da 30 anni si impegna nella diffusione di idee di valore, offrendo ai maggiori protagonisti del “pensare” e del “fare” la possibilità di presentare le proprie idee in occasione di una conferenza annuale, con monologhi della durata massima di 18 minuti. Obiettivo di questi speech (discorsi): contaminare con idee positive e innovative, in un approccio multidisciplinare. TED dal 2009 ha creato una piattaforma, chiamata TEDx, di eventi locali organizzati in modo indipendente da team autonomi, su sua licenza, con l’intento di coinvolgere e ispirare le comunità e gli attori locali. In Italia da allora si sono attivate una trentina di realtà e Bergamo è una di queste: TEDx Bergamo giunge quest’anno alla sua terza edizione, organizzata da un

team completamente rinnovato, appassionato ed eclettico, condotto dalla storica curatrice Cinzia Xodo e che vede impegnato anche, in qualità di social media specialist, Giorgio Ghisalberti, socio fondatore della web agency Marketing Km Zero, editrice di infoSOStenibile.

Alcuni degli speaker di TEDx Bergamo 2016 A fare da comun denominatore degli speaker individuati per quest’edizione, il fatto di essere promotori di cambiamento: individui che sono andati oltre i limiti convenzionali e che con fantasia e lungimiranza hanno esplorato nuove frontiere in diversi ambiti del pensiero umano, dalla medicina alla psicologia, dall’astronomia allo sport, dalla comunicazione alla musica, dalla filosofia alla dan-

za. Per 15 minuti circa ognuno di loro instillerà “scintille di curiosità” tra i presenti e tra chi da casa seguirà la versione in streaming dei loro talk, disponibile sulla piattaforma www.ted. com (tutti gli interventi vengono caricati, tradotti e sottotitolati in 109 lingue). Tra i relatori saranno presenti l’astronoma Cristina Dalle Ore direttamente

dalla Nasa, l’ingegnere Marco Antonio Attisani, fondatore di Watly, la “regina dei deserti” Carla Perrotti, Ariela Benigni, Capo del Dipartimento di Medicina Molecolare e Segretario Scientifico dell’IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Bergamo, Mauro Berruto, commissario tecnico della Nazionale italiana

maschile di pallavolo dal 2010 al 2015, attualmente CEO della Scuola Holden - Storytelling & Performing Arts di Torino, Elena Mosa, ricercatrice presso Indire, responsabile del progetto Avanguardie educative, Elisa Finocchiaro, direttrice di Change.org Italia; Claudio Angeleri, pianista e compositore bergamasco di fama internazionale, e direttore del CDpM - Centro Didattico produzione Musica di Bergamo. Momenti di riflessione, scambi di idee e intrattenimento si susseguiranno, introdotti dalla voce di Rosario Pellecchia, in arte Ross, conduttore di Radio 105. Per la prima volta inoltre, TEDx includerà anche un’area “esperienziale”: l’Innovation Alley. Per acquistare i biglietti: www.tedxbergamo.com A.G.


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Depurare l’acqua con il sole Intervista a Marco Attisani, ideatore di Watly e speaker di TEDx Bergamo 2016 Chiudete gli occhi e per un attimo immaginate un mondo in cui la mancanza di acqua potabile non è più una piaga che affligge la popolazione di diversi luoghi del nostro pianeta. Ora aprite gli occhi e leggete qui, perché proprio Watly potrebbe rende-

utilizzando una fonte rinnovabile di energia, vale a dire il sole.

re quello scenario reale. Una macchina in grado di depurare qualunque tipo di acqua, dalla più salata alla più contaminata, impiegando il calore del sole: parrebbe fantascienza e invece no, Watly esiste e noi abbiamo intervistato il suo ideatore, Marco Attisani.

la termica solare, ovvero cattura il calore del sole per portare l’acqua oltre la soglia di ebollizione così da attivarne il processo di purificazione; la fotovoltaica, per generare energia elettrica. Watly infatti non è solo un depuratore d’acqua, ma anche un generatore di energia elettrica -ricordiamo infatti che 2 miliardi di persone nel mondo non hanno accesso all’energia elettrica- e di connessione internet.

Perché Watly? Da dove nasce l’idea? L’idea nasce da una semplice quanto spiazzante osservazione della realtà che ci circonda: viviamo su un pianeta la cui superficie è coperta per oltre il 70% di acqua, tuttavia, secondo le stime della World Health Organization, 1 miliardo di persone oggi non hanno accesso all’acqua potabile. Una questione che ha del paradossale: l’acqua non manca; peccato che quell’acqua a disposizione per il 99% non sia potabile. In tanti hanno pensato a come porvi rimedio. Perché allora Watly fa la differenza? Perché non impiega una tecnologia che richiederebbe una quantità spropositata di idrocarburi, filtri, membrane e tubature, dispendiosa e impattante, come invece altri hanno pensato di fare per desalinizzarla, Watly propone un cambio di paradigma: un modello distribuito e non accentrato,

Come funziona in breve questa macchina? Mi piace definire Watly un “computer termodinamico”. Per funzionare combina due tecnologie:

Watly in numeri… 40 metri di lunghezza, 15 di larghezza, 15 tonnellate di peso complessivo, per una produzione giornaliera di 5mila litri d’acqua depurata e di energia elettrica sufficiente per ricaricare fino a 20mila telefoni cellulari. Performance che varia al variare dell’intensità dell’irraggiamento solare, certo, ma queste sono le stime che dal 2013 a oggi sono state elaborate sulla base di test effettuati in Europa e in Ghana. Cosa significa questo nome? Watly è un acronimo derivante dalla combinazione di “water” (acqua) e “lively” (viva). Intenzionalmente poi suona in modo simile a Wall-e, il piccolo robot incaricato di ripulire il pianeta terra, protagonista di un lungo-

metraggio della Pixar di qualche anno fa: come Wall-e, anche Watly è una tecnologia “amica”. Tu e il tuo team come siete arrivati a Watly? Il nostro è un team internazionale, che oggi ha una sede manageriale nei pressi di Barcellona e una operativa a Talmassons (Udine). Io sono il padre di quest’idea ma è insieme al mio gruppo di lavoro che si sono affrontati sacrifici e avversità per arrivare alla realizzazione del primo prototipo di questa macchina nel 2013. Da allora la nostra idea è piaciuta e così hanno cominciato ad arrivare i finanziamenti, a partire dai 2 milioni di euro della Commissione Europea (Horizon 2020) per sviluppare il progetto.

Chi si potrà permettere questa macchina? I nostri acquirenti saranno da una parte le amministrazioni pubbliche dei governi, dall’altra gli investitori privati, grandi corporazioni di acqua, elettricità e telefonia. Abbiamo in programma prima della fine del 2016 la vendita di 10 macchine sulla base di “pre-order” che vengono da Emirati Arabi, Arabia Saudita, Giordania, Nigeria e Senegal. Dopo la vendita delle prime macchine, il prezzo di Watly potrà scendere a 400 mila euro. Per quanto riguarda la sostenibilità ambientale di Watly? Innanzitutto il 75% delle componenti di questa macchina sono riciclabili, le batterie stesse so-

no fatte esclusivamente di sali e acqua. Quanto agli scarti della depurazione dell’acqua –che potrebbero essere altamente tossici- ci assicureremo che il loro trattamento e smaltimento venga gestito localmente con estrema attenzione. Per Watly partecipare a TEDx Bergamo significa…? È senza dubbio una bella occasione, noi di Watly ne stiamo cogliendo tante in giro per il mondo perché la nostra è innanzitutto una missione, vogliamo contagiare le persone: tutto quello che Watly rappresenta è possibile, vale a dire, un nuovo modo di fare società senza distruggere il pianeta è possibile. Angela Garbelli


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Europei e Olimpiadi sostenibili si può? Alla scoperta delle novità green adottate dagli organizzatori dei due eventi che si preparano ad animare l’estate degli appassionati Due eventi si preparano a scuotere la rovente estate degli appassionati di sport: ci riferiamo agli Europei di calcio in Francia e alle Olimpiadi estive di Rio de Janeiro. Tra le molte questioni, sportive e non, che sollevano manifestazioni di questa portata, l’aspetto ecologico non è certamente tra quelle in primo piano. Tuttavia le conseguenze ambientali che portano con sé avvenimenti di tale portata sono molte.

Euro 2016 in Francia Partiamo da Euro 2016: gli aspetti critici riguardano soprattutto la struttura degli impianti. Dei dieci stadi che ospiteranno le partite, quattro sono stati costruiti dal nulla, mentre gli altri hanno subito un riammodernamento. La realizzazione di nuove strutture non è sicuramente il segnale di un percorso di sostenibilità ambientale. Va però sottolineato che i nuovi stadi sono totalmente integrati nella realtà urbana delle singole città e, a partire dalla fine degli Europei, dovrebbero ospitare una serie di altre attività. Quella che è stata intrapresa è quindi una politica anti-gigantismo, che lasci spazio alla bellezza architettonica con lo scopo di creare un colpo d’occhio notevole. A questo si aggiungono le parole del presidente di Euro 2016 Jacques Lambert il quale, l’anno scorso, alla presentazione della manifestazione, ha promesso l’utilizzo di un calcolatore ecologico per ogni spettatore, così da misurare l’impatto in termini di CO2 negli spostamenti per l’evento. Gli stadi, inoltre, dovrebbero essere “no-smoke

“Nonostante l’impegno per manifestazioni più ecologiche, i costi in termini di denaro sono stati cospicui e i danni all’ambiente saranno molti”

friendly”, così da educare i partecipanti a un comportamento positivo. Solo il tempo dirà se i buoni propositi annunciati saranno reali o meno.

Olimpiadi in Brasile Sforzi sicuramente maggiori sono stati attuati per ridurre l’impatto ambientale dei Giochi Olimpici che, edizione dopo edizione, provano a diventare sempre più ecologici. La novità che salta subito all’occhio è rappresentata dalle medaglie, che verranno fabbricate con metallo riciclato. Ma c’è molto di più, gli organizzatori hanno promesso pratiche ecologiche sotto molti aspetti: dalle strutture, ai trasporti fino all’approvvigionamento del cibo e al riciclo dei rifiuti. Il comitato organizzatore brasiliano ha in-

fatti garantito che tutto il legno utilizzato nelle competizioni proviene da fonti e produttori sostenibili. Inoltre il quartier generale dei Giochi sarà un edificio temporaneo progettato per consumare il 70% in meno di energia e una volta smantellato, i materiali di costruzione saranno recuperati quasi totalmente. Soluzioni green verranno adottate anche nel trasporto: bus e furgoni saranno alimentati a biodisel derivato al 20% da olio alimentare di scarto e un piano è stato studiato anche per riciclare rego-

larmente i rifiuti organici con il compostaggio. Ovviamente non è tutto oro ciò che luccica. Nonostante l’impegno per manifestazioni più ecologiche, i costi in termini di denaro sono stati cospicui e i danni all’ambiente saranno molti. Le Olimpiadi produrranno 17 mila tonnellate di rifiuti ed emissioni di CO2 pari a 3,6 milioni di tonnellate nonché l’utilizzo di grandi quantità di carburante e lo scarto di moltissime tonnellate di cibo: insomma, verrà presentato un conto molto salato al nostro pianeta. Questa

la situazione in un Paese, il Brasile, che si prepara a ospitare la terza grande manifestazione negli ultimi quattro anni, dopo la Confederation Cup del 2013 e i Mondiali del 2014. Parliamo di una nazione economicamente in ginocchio, continuamente scossa da polemiche e scandali legati all’organizzazione e alla sicurezza. Grandi eventi sportivi e attenzione all’ambiente al momento sono ancora due elementi poco conciliabili, ma allo sport sembra sia difficile rinunciare, per via della passione di molti o a causa degli interessi economici di qualcuno. Sport must go on. Gianluca Zanardi


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Il Giro d’Italia tra competizione e leggenda La gara nata a inizio del XX secolo quasi per caso continua a essere la consacrazione per grandi campioni Vincenzo Nibali Vincitore del Giro d’Italia 2016

Mille Miglia 2016 Rievocazione storica a suon di clacson L’esperienza di un diciannovenne alla guida di una Fiat 508 S Siata, auto che corse la storica Mille Miglia

Quando si parla del Giro d’Italia ci si riferisce a una profonda tradizione italiana, più che a una semplice gara ciclistica, tanto che anche quest’anno il Giro si è trasformato nel palcoscenico perfetto per la consacrazione di un grande atleta azzurro. L’edizione 2016 è andata a Vincenzo Nibali, punta di diamante e massimo esponente del ciclismo italiano moderno. Per quanto riguarda la tradizione del Giro d’Italia, forse non tutti sanno che la sua nascita avvenne, invece, in maniera quasi causale il 13 maggio del 1909. Siamo nella poetica quanto tetra Milano di inizio ’900 e sono le 3 del mattino, quando un gruppo di 130 appassionati si ritrova in Piazzale Loreto per iniziare una gara di 2448 km, divisi in 8 tappe. Nessuno di loro si immaginava di dare vita in quel momento a un delle più belle e longeve manifestazioni nella storia di questo sport. Quella prima edizione fu una vera e propria carneficina e a spuntarla, tra i 50 che arrivarono al traguardo, fu il muratore Luigi Ganna, mattatore a sorpresa in mezzo ai più quotati ciclisti francesi. Comincia così, con un pizzico di sorpresa e con una bella favola dettata dal sacrificio, l’avventura del Giro d’Italia. Dell’iniziativa ideata da Armando Cougnet, collaboratore della Gazzetta dello Sport, in quel lontano 1909, pur essendo cambiate le formule, i punteggi

e la metodologia delle gare, sono sempre rimaste intatte l’anima e lo spirito. Sono proprio questi gli elementi che hanno permesso alla competizione di sopravvivere non solo alle due guerre mondiali, ma anche ai più attuali scandali legati al doping. La sacralità del Giro, che oggi rappresenta una delle corse a tappe più importanti assieme al Tour de France e alla Vuelta di Spagna, gli è stata conferita dai grandi protagonisti, dalle loro storie, dalle vicende quasi epiche che appartengono a questi mostri sacri del ciclismo nazionale e internazionale. Ci riferiamo ad Alfredo Binda che, con i suoi cinque Giri vinti tra il 1925 e il 1933, è stato certamente tra i più grandi e indiscussi protagonisti di questa manifestazione. Tanto che solo altre due leggendarie figure del Giro sono riuscite a eguagliare il primato di Binda: il popolarissimo quanto discusso Fausto Coppi, consegnato alla storia del ciclismo per gli epici duelli con Gino Bartali, ed il belga Eddy Merckx. Anche in epoca recente la gara continua a rappresentare la consacrazione di grandi campioni: da Simoni a Cunego, da Savoldelli a Pantani fino a Contador e Ivan Basso, tutti nomi che hanno lasciato un’impronta indelebile tra le prodezze della corsa rosa e nel cuore degli appassionati. Gianluca Zanardi

Probabilmente è la corsa più bella di tutte. Vengono da ogni parte del mondo per parteciparvi, sebbene i requisiti richiesti siano molto elevati e non diano spazio a imprecisioni. Si tratta della Mille Miglia, che quest’anno si è tenuta dal 19 al 22 maggio. Si parte da Brescia con all’orizzonte la capitale, passando per Rimini all’andata e Parma al ritorno. La storica Mille Miglia fu ripetuta ventiquattro volte nell’arco di trent’anni dal 1927 fino al 1957, quando a causa di un grave incidente che coinvolse autisti e spettatori venne definitivamente sospesa. Quella che la maggior parte di noi conosce è una rievocazione storica della celebre gara automobilistica, che ogni anno non smette di acquisire nuovi spettatori, affascinati dalla bellezza delle vere protagoniste della gara: le auto d’epoca. «La Mille Miglia rappresenta una sfida, una gara stimolante, che ti sprona a migliorare sempre di più» ci dice Michele Bellini, classe 1997, che cresce con la passione per le auto d’epoca grazie al padre e ancor prima al nonno paterno. Un amore che negli anni lo spinge a gareggiare in qualità di copilota in corse locali per poi accedere finalmente quest’anno all’agognata Mille Miglia a fianco dell’avvocato Riccardo Roversi. L’automobile con la quale hanno gareggiato è un modello da gara della Fiat 508, chiamata anche “Coppa d’oro”, che fu di proprie-

tà del celebre Giuseppe Gilera, fondatore dell’azienda motociclistica italiana Gilera. Negli occhi di Michele si scorge ancora quel brio dovuto al recente entusiasmo, all’emozione di chi ha realizzato un sogno. «Il momento più bello per me è quello della punzonatura, quando viene posto sulle auto il sigillo in ricordo delle vere Mille Miglia durante le quali i cofani erano sigillati per regolamento –racconta il ragazzo– poi segue la sfilata delle auto in Piazza della Loggia a Brescia, dove si riunisce la stampa e io sono stato intervistato da Rai1 e trasmesso in diretta». Una bella passione che pone le automobili e la loro storia al centro dell’evento, indiscusse protagoniste della rievocazione. Un museo di auto a cielo aperto che ogni anno entusiasma e in-

contra l’interesse del pubblico e degli abitanti di tutte le città coinvolte. È bello che anche i giovani si appassionino a questi eventi, che partecipino in prima persona, dedicandoci tempo e impegno, imparando l’importanza del rispetto di canoni rigidi, come i rilevamenti fatti al centesimo di secondo che determinano la classifica finale o i coefficienti stabiliti appositamente in base all’età delle automobili. «Vedo che i miei amici, all’inizio scettici, si stanno avvicinando a questo mondo, ne sono incuriositi e la cosa mi fa piacere», conclude Bellini, orgoglioso di aver partecipato alla sua prima Mille Miglia, dove il passato irrompe nel presente con tutto il suo fascino e la sua ricchezza. Elena Pagani


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Società

Festival Filosofi lungo l’Oglio Ventitré lezioni magistrali per declinare la parola Gratuità tra Bassa bresciana e Franciacorta, dal 5 giugno al 17 luglio Dal 5 giugno al 17 luglio si terrà la XI edizione del Festival Filosofi lungo l’Oglio, la rassegna estiva itinerante organizzata dalla Fondazione Filosofi lungo l’Oglio, presieduta dal Direttore Scientifico Francesca Nodari e patrocinata da MIBACT, Assessorato alle Culture, Identità e Autonomie della Regione Lombardia, Comune di Brescia, con l’adesione del Prefetto di Brescia. Il Festival partirà dalla Bassa bresciana, toccando le località rivierasche attigue al fiume Oglio, per poi giungere alle estremità dei Parchi Oglio Nord e Sud e ampliare il proprio orizzonte in Franciacorta. Farà tappa presso comuni e enti già teatro delle precedenti edizioni -Brescia, Barbariga, Corzano, Erbusco, Flero, Orzinuovi, Orzivecchi, Rovato, Palazzolo sull’Oglio, Soncino, Villachiara, Chiari, Castel Mella, Lograto, Cologne, Roccafranca, Paratico- ai quali si aggiunge quest’anno il comune di Maclodio. La parola che farà da fil rouge degli interventi di quest’anno sarà “gratuità”, una parola demodé e quasi caduta in disuso nell’era del consumismo. Il suo significato originario, infatti, sta gradualmente svanendo perché risucchiato dalla logica del denaro. Il Festival Filosofi lungo l’Oglio per quest’edizione si ripropone dunque di tornare a dare contenuto a questa parola, ripristinarne dignità e significato, declinandola nella sua sfaccettatura sociologica, politica, fenomenologica, ermeneuticaesistenziale, morale, estetica, antropologica, teologica.

Il programma del Festival Il programma di questa undicesima edizione del Festival prevede ventitré lezioni magistrali spalmate su un arco temporale di 42 giorni: 22 pensatori in 18 diverse località. Ad avviare il Festival il 5 giugno il sociologo Domenico De Masi all’Auditorium S. Fedele di Palazzolo sull’Oglio con “Una semplice rivoluzione”. A questa primo appuntamento faranno seguito altre lezioni magistrali con relatori di elevata caratura: il 25 giugno il filosofo Jean-Luc Nancy a Castel Mella con “Cosa resta della gratuità?”, il 4 luglio il filosofo Carlos Diaz a Erbusco con “Etica di Prometeo

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ed etica della gratuità”, il 5 luglio l’antropologo Marc Augé a Orzi-

nuovi con “Per gratuità”. Inoltre saranno proposte lezioni di grandi pensatori italiani quali Massimo Cacciari, Michela Marzano, Armando Savignano, Francesca Rigotti, Massimo Donà, Remo Bodei, Salvatore Natoli, Marco Vannini, Umberto Curi, Maria Rita Parsi- psicoterapeuta e scrittrice nonché membro del Comitato ONU per i Diritti del Fanciullo- il priore della Comunità monastica di Bose Enzo Bianchi, la sociologa Chiara Saraceno, lo scienziato Edoardo Boncinelli, il criminologo Alessandro Meluzzi, il magistrato e giudice antimafia Gian Carlo Caselli, l’economista Stefano Zamagni, il cardinale Francesco Coccopalmerio e la professoressa Francesca Nodari, Direttore scientifico del

Festival e Presidente della Fondazione Filosofi lungo l’Oglio. Il 3 luglio nella Sala Franciacorta dell’hotel Iseolago a Iseo (Bs) avrà luogo l’evento clou della manifestazione: la cerimonia di proclamazione del vincitore della V edizione del Premio internazionale di Filosofia “Filosofi lungo l’Oglio. Un libro per il presente”. Il “Festival Filosofi lungo l’Oglio” è stato onorato a Parigi dell’Effe Label 2015-2016, collocandosi tra le 70 manifestazioni italiane che hanno ricevuto il marchio, unico festival di filosofia, unico bresciano selezionato e tra i pochi lombardi. Per maggiori informazioni: www.filosofilungologlio.it Iolanda Stanzione


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Alimentazione & Salute

Salute e prevenzione

Attività fisica e integratori Un aiuto utile, necessario o superfluo? Alcuni consigli per svolgere al meglio l’attività fisica durante i primi caldi Nelle precedenti puntate di questa rubrica mensile dedicata alla salute e al benessere, abbiamo in diverse circostanze sottolineato l’importanza dello svolgimento di attività fisica, sia per il mantenimento del corretto peso corporeo, sia per il benessere dell’organismo e la riduzione del rischio cardiovascolare. Molte persone svolgono attività fisica più o meno intensa durante tutto l’arco dell’anno; cresce però significativamente il numero di coloro che si dedicano allo sport a diversi livelli con l’arrivo della primavera e durante la parte più calda dell’anno; tuttavia il poco allenamento, gli sforzi fisici superiori alle abitudini e l’aumento della sudorazione portano a cercare un aiuto esterno per alleviare la fatica, migliorare la performance e ridurre i tempi di recupero. Dunque la questione sulla quale vogliamo concentrarci è: integrazione salutistica e nutraceutica sono davvero indispensabili? Per rispondere occorre specificare che in ambito fisico-sportivo l’utilizzo di integratori può definirsi in questo modo: utile sempre; necessaria, dipende; superflua mai! Quando si parla di integratori sportivi ci si riferisce a un ampio novero di preparati contenenti diverse sostanze: sali minerali, aminoacidi ramificati ed essenziali, substrati energetici, zuccheri complessi a lento o rapido rilascio, stimolanti. È da tempo noto l’uso improprio e l’abuso di alcune sostanze in ambito sportivo, così come il ricorso al “doping”, ovvero ad aiuti farmaceutici illeciti, oltre che molto pericolosi per la salute, ma non approfondiremo la questione in questa sede. In linea generale, si potrebbe dire che l’integrazione dovrebbe essere più specifica proporzionalmente alla frequenza e intensità degli allenamenti: il target a cui si rivolgono i prodotti a composizione più completa e generica potrebbero essere gli sportivi occasionali con impe-

gno fisico medio-basso, mentre coloro che svolgono attività fisica più frequentemente con un impegno muscolare ed energetico più elevato dovrebbero rivolgersi a una integrazione più attenta e specifica. Obiettivo è migliorare la performance, ridurre l’affaticamento aumentando la resistenza e rendere più rapido e meno faticoso il recupero; ci sono inoltre elementi utili al corretto svolgimento delle normali attività dell’organismo per un benessere generale. Una linea più ampia e completa di integratori può, infatti, comprendere anche vitamine e minerali come il magnesio, implicato non solo nella contrattilità muscolare ma anche nel corretto funzionamento del sistema nervoso. Questa integrazione generica è prevista quotidianamente indipendentemente dagli allenamenti o dall’attività fisica. Vediamo ora nel dettaglio alcuni esempi di integratori specifici: • Aminoacidi ramificati Sono i “mattoni” dell’apparato muscolare, essenziali per svilupparlo, mantenerlo ed evitare che sforzi fisici intensi e/o prolungati possano generare processi os-

sidativi a scapito della massa magra del corpo; si assumono sia prima -soprattutto Isoleucina, Leucina e Valina- per predisporsi all’anabolismo proteico, cioè alla strutturazione muscolare, sia dopo -soprattutto Glutammina e Alanina- per ridurre l’accumulo di Acido Lattico ed accelerare il recupero. • Zuccheri a diversa velocità di assimilazione Tutti i processi metabolici richiedono combustibile da “bruciare” durante lo sforzo muscolare; a seconda della durata si richiedono diversi gradi e velocità di assimilazione: se l’impegno fisico è prolungato, è essenziale poter avere rifornimenti resi disponibili in modo graduale rialimentandosi, o, se questo non è possibile, come nel caso per esempio del nuoto, consumando progressivamente riserve di zuccheri assimilate precedentemente. • Creatina e Carnitina Essenziali per contribuire al processo di produzione delle molecole che costituiscono la benzina per l’apparato muscolare. • Sali minerali Soprattutto Magnesio e Potas-

sio, fondamentali durante la stagione calda o in caso di attività che comportino un’abbondante sudorazione, che significa rilascio non solo di liquidi ma anche di sali minerali, con il rischio con-

seguente di incorrere in crampi muscolari. La perdita massiva di liquidi e sali può determinare inoltre un abbassamento della pressione arteriosa. • Ferro e Vitamina B12 Implicati nell’aumento dell’ossigenazione del sangue, così da non richiedere un aumento della pressione sanguigna e della frequenza con cui il cuore si contrae per pompare. • Ginseng e guaranà Esempi di stimolanti/adattogeni, sostanze in grado di agire più specificamente a livello mentale. Nel momento in cui si decida per un unico prodotto o si preferisca affidarsi a un approccio multiplo, è comunque importante saper scegliere la corretta integrazione e comprendere il senso di ciò che si sta scegliendo di assumere. Integrazione sportiva: utile per tutti, mai superflua se ciascuno è in grado di operare la scelta più adatta alle sue esigenze. Dott. Michele Visini

Rubrica promossa in collaborazione con Farmacia Visini - Dott. Michele Visini Via Italia, 2 - Almè (Bg) Tel. +39 035 541269 - farmaciavisini@virgilio.it


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Alimentazione e salute

Mondo latte e non solo Impariamo tutti a riconoscere il vero latte 100% italiano

Gli italiani lo fanno meglio Consumando latte italiano

Ti garantisci un’alimentazione sana e genuina

Tuteli l’ambiente in cui vivi

Favorisci l’economia del tuo territorio

Assicuri un futuro al tuo Paese

Pagina promossa in collaborazione con Bortolo Ghislotti, titolare della IRIM srl


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Dal latte al Grana Padano Dop Una storia di vita e di lavoro dietro a un’azienda simbolo del vero latte 100% italiano Se arrivate dal centro di Romano di Lombardia (Bg) la strada da imboccare è quella di via della Graffignana, dopodiché continuate verso sud fino al cartello che vi segnala lo Spaccio Chiapparini, parcheggiate ed entrate nel negozio. Dopo aver comprato quello che vi occorre, qualche mozzarella e uno spicchio di Grana Padano marchiato DOP, magari un po’ di salsiccia, sistemate il sacchetto della spesa e così anche per stasera la cena è a posto. Tutto questo rappresenta l’ordinarietà del fare la spesa, eppure in quel sacchetto c’è molto di più: c’è la storia di un’azienda agricola familiare e di un signore, Giacomo Chiapparini, con i vestiti sporchi di terra, orgoglioso di essere uno dei pochissimi produttori riconosciuti di Grana Padano della bergamasca. Oggi l’azienda conta 2 mila capi tra vitelli, mucche e tori e produce circa 200 quintali di latte al giorno, tutto trasformato in Grana Padano per un totale di quasi 15 mila forme all’anno. Come ci ha raccontato la figlia Mary, tutto è cominciato negli anni ’70 con solo «ventisei vacche, mezzo capannone, un trattore e un poco di terra», grazie all’ambizione di un giovanissimo e caparbio Giacomo che decise di dare origine alla propria impresa: «Mio padre Giacomo nasce da una famiglia contadina povera e numerosa, ultimo dei figli, nato nel 1948. Ha visto per anni il padre fare il mezzadro e non ha mai digerito il fatto che “al padrone con le braghe bianche” spettasse sempre la parte più bella del raccolto, mentre la fatica vera veniva sostenuta da suo padre». Con il padre e i due fratelli si imbarca così per questa avventura facendo il primo di innumerevoli mutui che segneranno tutta la sua vita. A metà degli anni ’70 prosegue da solo portando l’azienda a sempre maggiori traguardi con l’impiego di più animali, più stalle, più operai e più mezzi agricoli, ma sempre lavorando con la stessa passione e costanza. Il latte prodotto è stato per anni venduto ai grandi marchi fino a che negli anni Duemila il “Ciaparì”, come lo chiamano gli amici, ha investito

“Nel 2006, con la matricola BG509, Giacomo Chiapparini è diventato ufficialmente socio produttore e stagionatore del Grana Padano D.O.P., con una produzione annua di circa 15 mila forme”

le energie in un nuovo progetto che chiudesse il cerchio: trasformare direttamente il proprio latte in un prodotto finito. Nel 2006, con la matricola BG509, Giacomo Chiapparini è diventato ufficialmente socio produttore e stagionatore della D.O.P. più conosciuta al mondo: Grana

Padano, con una produzione annua di circa 15 mila forme. La Denominazione di Origine Protetta (D.O.P.) garantisce che ogni stadio di lavorazione, dalla produzione, alla stagionatura fino all’elaborazione del prodotto, avvenga seguendo parametri rigorosi e sotto il costante mo-

nitoraggio da parte dei sistemi sanitari, assicurandone l’alta qualità del latte utilizzato. Da sempre, oltre alle competenze agricole e casearie tradizionali, l’evoluzione dell’azienda denota uno spirito innovativo nell’ottica di un continuo miglioramento, come dimostra l’installazione dell’impianto di mungitura “a giostra” con ben 82 postazioni (il più grande dell’Europa continentale) a cura dell’impresa I.R.I.M. di Bortolo Ghislotti. Questa soluzione tecnologica permette non solo un rendimento maggiore rispetto alla mungitura statica, ma riduce anche lo stato di stress dei bovini. Attenzione costante anche al benessere degli animali, attraverso l’ampliamento del numero delle stalle, l’installazione

di impianti di ventilazione e l’attenzione alla loro dieta, che non prevede mangimi, ma solo materie prime analizzate in entrata e miscelate fresche ogni giorno. Attualmente l’azienda è gestita sempre a livello familiare: insieme a Giacomo con la moglie Angela, vi lavorano il figlio Tiziano con la moglie Clara e i figli Michael e Gabriel, la figlia Mary, tutti con il costante ricordo nel cuore di Emanuele, il terzo figlio scomparso nel 2003. Ovunque troviate la matricola BG509 impressa sul quadrifoglio del vostro Grana Padano Dop, che sia acquistato direttamente allo spaccio aziendale a Romano di Lombardia o in una qualsiasi nazione del mondo, sappiate che dietro quel marchio c’è il sogno realizzato di un bambino che ha sempre vissuto e creduto nel mondo agricolo e nei suoi prodotti di qualità, e che ogni giorno potete trovare come casaro che lavora in caldaia per realizzare uno dei prodotti di punta del Made in Italy. Un valore italiano che dobbiamo imparare a conoscere e salvaguardare attraverso la sensibilizzazione e il coinvolgimento di cittadini, istituzione e imprese, unica possibilità per fronteggiare la sfida al mercato globale.


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Alimentazione e salute

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La rubrica è promossa da Punto Ristorazione srl

Depurare l’organismo per recuperare il benessere I consumi e le pratiche da evitare per vivere al meglio Con l’estate alle porte il nostro corpo ha bisogno di disintossicarsi per recuperare il benessere perso. Ma c’è chi, tra i vari motivi per iniziare un programma disintossicante, non nasconde il desiderio di perdere chili in eccesso. Un valido aiuto per depurare l’organismo è assumere tisane e infusi e assecondare sempre il senso di sete, bevendo almeno due litri di acqua al giorno per favorire la diuresi. Durante una dieta depurativa, è inoltre consigliato ridurre o eliminare, almeno per un breve periodo, alcune categorie di alimenti, sostanze e comportamenti che potrebbero ostacolare tale processo. Ecco quali: • Alimenti di origine animale. Si consiglia di dare preferenza ad alimenti vegetali o, in alternativa, sostituire le carni grasse con quelle magre e consumare con regolarità pesce e legumi • Sostanze nervine quali caffè, tè (ad eccezione del tè verde) e cioccolato • Sale da cucina (cloruro di sodio) e zucchero bianco (saccarosio)

proprio benessere psicofisico è fondamentale consentire all’organismo di riposare. • Adottare un atteggiamento mentale positivo durante una cura disintossicante rafforzerà le motivazioni e aiuterà a sentirsi meglio. • Respiro profondo: una scarsa ossigenazione a livello cellulare genera affaticamento. Risulta quindi di estrema importanza favorire, anche con una corretta postura, il naturale e sano flusso respiratorio.

Crisi di disintossicazione

• Dolciumi e snack industriali o artigianali • Cibi in scatola: il loro processo di produzione ne riduce spesso il valore nutrizionale; inoltre

Rossana Madaschi Dietista Punto ristorazione e Docente di Scienza dell’Alimentazione Cell. +39 347 0332740 - info@nutrirsidisalute.it www.nutrirsidisalute.it

contengono conservanti, sale e zucchero • Oli raffinati e margarina: derivano da processi industriali che favoriscono la presenza di composti chimici nocivi • Ridurre le porzioni dei pasti, spesso poco consone alle reali necessità • Bibite gassate zuccherine, causa dell’insorgenza di patologie come obesità e diabete, oltre che della formazione di carie. In assenza di zucchero, le bevande contengono quantità di edulcoranti chimici (es. saccarina e aspartame) e coloranti artificiali. • Additivi chimici: coloranti, conservanti, esaltatori di sapidità, ecc. Sono sostanze che vengono impiegate nell’ambito dell’industria alimentare durante le varie fasi della lavorazione delle materie prime e che si ritrovano negli alimenti. La loro azione cumulativa è pericolosa per l’organismo • Fritture, affumicature, cibi abbrustoliti o bruciacchiati; da limitare anche le preparazioni molto elaborate, intingoli calorici o salse varie ricche di grassi • Non abusare di alcolici. Per permettere al fegato di rigenerarsi e ripulirsi è fondamentale limitare il consumo di alcool, uno

tra i maggiori responsabili del deposito di tossine nel sangue • Non fumare. Il fumo (attivo o passivo) è da abolire perché compromette il periodo disintossicante. Oltre a queste regole d’oro, vi sono altri processi che favoriscono il benessere dell’organismo: • Una corretta masticazione, che rende i cibi più digeribili, aumenta il nostro senso di sazietà e, grazie ad alcuni componenti presenti nella saliva, rende il cibo più sicuro dal punto di vista microbiologico. • Il digiuno: questa pratica, che prevede l’assenza totale di cibo, è da secoli applicata da molte culture. È un’occasione per il corpo di riposare. Si raccomanda però di garantire adeguate assunzioni d’acqua e di non fare lunghi periodi di digiuno da autodidatta (in genere è sconsigliato oltre il 3 giorno). • Aria aperta e attività fisica. É importante areare frequentemente gli spazi chiusi. Praticare quotidianamente dell’attività fisica permette inoltre di eliminare più facilmente le tossine accumulate e prevenire le malattie stagionali. • Riposo: per riconquistare il

Un aspetto da considerare, e di cui si deve tener conto durante la fase di depurazione, è una possibile “crisi di disintossicazione”. Durante questa fase si potrebbero infatti accentuare i disturbi e i malesseri che ci hanno spinto a depurarci. Si tratta, tuttavia, solo di una reazione del nostro organismo che sta cercando di eliminare le tossine accumulate e presto i sintomi scompariranno, ridando vitalità ed energia al nostro corpo.

Risultati Quali sono i risultati che si possono ottenere con un periodo disintossicante? • Regolazione delle funzioni intestinali e aumento della diuresi • Maggior idratazione e ossigenazione dei tessuti • Miglioramento del tono muscolare • Mantenimento del peso nella norma • Riduzione del senso di gonfiore addominale e della cellulite • Riequilibrio del ritmo sonno/ veglia • Minor affaticamento nel corso della giornata • Miglioramento degli stati dell’umore e della produzione di idee Per risultati maggiormente duraturi è opportuno continuare ad associare a una corretta alimentazione stili di vita sani e sostenibili, perché ciò che davvero conta non è disintossicarsi ma imparare a “non intossicarsi”.


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Amarena

Fagiolini

Benessere e freschezza in un semplice frutto

Ricchi di principi nutritivi sono i migliori legumi per l’estate

Anche conosciuta come ciliegia dolce, l’amarena è un piccolo frutto carnoso prodotto dall’amareno (Prunus Ceranus). La sua origine è tuttora incerta, si ipotizza derivi probabilmente dalle zone medio orientali, anche se alcuni studiosi ritengono venisse importata dall’Europa dell’est o dall’Asia occidentale. La pianta cresce spesso in forma selvatica grazie all’ottima capacità di adattamento ai climi più e ai terreni di qualunque tipo, non è dunque insolito trovarla in zone molto calde o addirittura fino a 1800 metri di quota.Il suo frutto ha forma sferica, buccia liscia, lucida e sottile che rac-

chiude una polpa molto succosa di sapore acido-amarognolo che si addolcisce a maturazione avanzata. Le amarene trovano largo uso in ambito culinario, dove vengono usate per la produzione di sciroppi, marmellate, frutta candita e liquori. Al loro interno si trova, infatti, una vera e propria miniera di sostanze utili al nostro organismo: bioflavonoidi antociani (anti invecchiamento), antiossidanti, vitamine PP, B, gruppo C, betacarotene e minerali in giusta quantità. Risultano dunque ottime, soprattutto in estate: quando il caldo si fa sentire possiamo affidarci alla loro capacità di idratazione dell’organismo e perché no, anche alla loro polpa gustosa e rinfrescante. È inoltre possibile congelare questi frutti per la consumazione invernale, essiccarli o conservare le sue confetture riuscendo a mantenere inalterate le loro proprietà benefiche per tutto l’anno.

Conosciuti anche come cornetti, tegoline o fagioli mangiatutto, i fagiolini sono dei legumi originari dell’America centrale e sono stati importati in Europa in seguito alla scoperta del Nuovo Mondo. La pianta di fagiolini (Phaseolus vulgaris) ha soppiantato le coltivazioni delle piante di fagioli già esistenti in Europa grazie alla loro facilità di coltivazione e alla loro resa economica. Classicamente si sposano bene con l’aglio, crudo o cotto, il basilico, i formaggi o le patate lessate; in cucina possono essere usati in svariati modi: cotti o bolliti al vapore e conditi a piacimento con olio extravergine d’oliva, limone o aceto, sale o pepe. Anche se della stessa famiglia dei ceci, dei piselli, dei fagioli e delle fave, questi legumi sono meno ricchi di proteine, grassi e carboidrati,

ma contengono molta più acqua e questo consente di mantenere basso l’apporto calorico. Questa peculiare caratteristica è dovuta al fatto che la raccolta del baccello viene effettuata quando ancora il fagiolo all’interno è in fase di maturazione: infatti è possibile mangiarne sì i semi, ma anche tutto il baccello stesso! Sono inoltre ricchi di fibre e sali minerali, indispensabili per il metabolismo (ferro, calcio, magnesio e potassio), vitamina A e C; vantano proprietà diuretiche, rinfrescanti, rimineralizzanti, sono un buon alleato in caso di stitichezza e aiutano a diminuire i livelli di colesterolo nel sangue.

La

Gelatina di amarene

A RICETT

Preparazione Per preparare una buona gelatina si preferiscono delle visciole che siano perfettamente mature. Si mettono sul fuoco con poca acqua e si fanno cuocere a fiamma alta per almeno 2 ore. Si passano al setaccio e poi si filtrano attraverso una tela di lino, lasciandole riposare almeno per 12 ore. Si pesa il succo ottenuto. Si mette lo zucchero sul fuoco nelle proporzioni indicate e vi si aggiunge il succo per formare la gelatina. Ingredienti • 500 gr di succo di amarene • 550 gr di zucchero

Frutta di stagione

Giugno

Pesche, albicocche, fragole, kiwi, pere, ciliegie, nespole

La

Fagiolini al pomodoro

A

RICETT

Preparazione Mondate i fagiolini togliendone le estremità e metteteli in un tegame con la cipolla a fette, i pomodori a cubetti, l’olio, sale e pepe. Mettete il coperchio e coprite con un paio di bicchieri d’acqua. Fate cuocere per una mezz’ora. Aggiungete il basilico tagliuzzato e servite, aggiungendo, se gradito, del parmigiano grattugiato. Ingredienti • 1 Kg di fagiolini • 1 cipolla • 4 pomodori maturi • Qualche foglia di basilico • Olio d’oliva • Sale e Pepe q.b.

Verdura di stagione

Giugno

Zucchine, melanzane, patate, carote, piselli, fave, cicorie


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Appuntamenti dal territorio

Calendario Giugno 2016 BERGAMO ■■■ Arte Fino a settembre Happening GAMeC Bergamo 18-23 > GAMeC, via San Tomaso 53 Ogni domenica sera d’estate, l’aperitivo tra musica e arte contemporanea www.gamec.it ■■■ Incontri 10 giugno Alimenta 2016 – Che cos’è il T.T.I.P. Albino (BG) 20.45 > Auditorium, via Aldo Moro 2 Ciclo di incontri proposto dalla rete di economia solidale bergamasca Cittadinanza Sostenibile in concomitanza con i “mercati agricoli e non solo” www.ilsoleelaterra.it ■■■ Cena 10/17/24 giugno Cena porta un amico Bergamo Via Quarenghi 36 Presso “Un Punto Macrobiotico” cena con sconti per i soci, per i nuovi soci e per chi porta nuovi soci! Tel. 35321377 ■■■ Mostra 11-19 giugno Le ceramiche delle detenute Bergamo 16.00 > Viale Papa Giovanni XXIII 15 Esposizione delle opere del laboratorio di ceramica della sezione femminile della Casa circondariale di via Gleno 035 294423 ■■■ Evento 12 giugno #ilrossochecidona Bergamo 10.00-12.00/15.00-18.00 > Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto Al Chiostro di Santa Marta, mostra itinerante dell’Avis provinciale di Bergamo per festeggiare i 70 anni di fondazione www.avisbg.it ■■■ Festival 12 giugno Culturalmente Covo festival Covo (BG) 14.30-22.30 > P.zza SS Apostoli Primo festival della cultura a Covo: mostre pittoriche e fotografiche, graffiti, musica, spettacoli e danze; più di cento artisti, evento rivolto a tutte le età FB: culturalmentefestival ■■■ evento Dal 13 al 19 giugno Happening delle cooperative sociali Bergamo Lazzaretto Settimana di eventi, spettacoli, concerti live, esposizioni e servizio cucina e pizzeria tutte le sere Fb: happening delle cooperative sociali ■■■ Cena 13 giugno Cena giovani Bergamo Via Quarenghi 36 Presso “Un Punto Macrobiotico” per tutti i giovani fino ai 25 anni pizza e gelato a 7 euro ** ■■■ Cinema 14/21/28 giugno e 5/12 luglio Film Doc

Mercato della Terra di Slow Food Piazza Dante, Bergamo dalle ore 9,00 alle 14,00

Sabato 11 e 25 Giugno | Sabato 9 e 23 Luglio Bergamo 21.00 > Cinema Conca Verde Rassegna di docufilm selezionati www.sas.bg.it ■■■ Corso 15/22/29 giugno e 9 luglio Corso di Aperi Public Speaking Bergamo 19.00-22.00 > Sede di TheClew, Via Costantina 12 Un corso su come migliorare le proprie performance comunicative in pubblico seguito da un aperitivo info@theclew.net ■■■ Corso 15/23 giugno “La cucina a fuochi spenti” e “Disintossicarsi!”

19 giugno Antico in via Treviglio (BG) 9.00 > Piazza Garibaldi Nel centro storico, mostra mercato di mobili, porcellane, dipinti, orologi, vetri, libri, stampe, collezionismo, accessori vintage e bijoux ** ■■■ Evento 20 giugno – 1 luglio Estate in museo! Bergamo In Città Iniziativa pensata per i bambini dai 7 agli 11 anni per passare la giornata tra città e natura museostorico.educazione@bergamoestoria.it

Guarda

tutti gli eventi aggiornati su www.infosostenibile.it Seguici anche su FACEBOOK

Bergamo Via Monte Tesoro, 12 Saranno realizzate tantissime ricette a “fuochi spenti” e piatti destinati ad un’azione rigenerante. A seguire degustazione del menù completo www.nutrirsidisalute.it ■■■ Cinema Dal 17 giugno al 4 settembre Esterno Notte Bergamo Biblioteca Caversazzi Per tutta l’estate, film all’aperto ogni sera: proiezione dei migliori film della stagione 2015/2016 www.lab80.it ■■■ Mercato 18 giugno Mercatino del baratto e delle eccedenze Mapello (BG) 9.00-12.00 > Via Roma 25 Nei locali dell’ex latteria, mercatino del baratto e delle eccedenze con abiti, scarpe, borse, accessori di abbigliamento e libri ** ■■■ Evento 18 giugno Il respiro del fiume Torre Pallavicina (BG) 20.00 > Molino di Basso Camminata notturna lungo e dentro l’Oglio guidata da Enzo G. Cecchi enzogcecchi@gmail.com ■■■ Mercato

■■■ Arte 22 giugno Il museo Val Cavallina Casazza (BG) 9.00 > Via Nazionale 67 Aperte al pubblico le aree del Museo Val Cavallina e dell’area archeologica Cavellas, presso lo spazio commerciale Migross ** ■■■ Evento 25 giugno Cena Medievale con i capitani dei Colleoni Martinengo (BG) 20.00 > Chiostro del Colleoni Cena in stile medievale per degustare un prelibato banchetto in un ambiente illuminato da torce e bracieri, allietati da un giullare di corte www.gruppocolleonimartinengo.it ■■■ Corso 25 giugno La trasparenza dei petali Bergamo 10.00/14.30 > Piazza Cittadella, Città Alta Corso introduttivo alla scoperta dei segreti della tecnica bagnato su bagnato per la realizzazione della trasparenza dei petali ed acquerello silvanarava7@gmail.com ■■■ Evento 26 giugno Passeggiando tra biblioteca civica e il Palazzo dei Podestà

Bergamo 10.00 > Piazza Vecchia Visita guidata delle sale e visita alla mostra “Quando l’Italia disegnava il mondo. Tesori cartografici del Rinascimento” www.bergamoestoria.it ■■■ Mercato 3 luglio Factory Market Alzano Lombardo (BG) 10.00-21.00 > ex Cartiera Pigna Il mercato dell’hand made, vintage e creatività con espositori da tutta Italia che presenteranno le proprie creazioni FB: thefactorymarket/ ■■■ Evento 9 luglio Notte bianca medievale Bergamo 20.00-24.00 > Parco dei Colli, via Valmariana 25 Nell’ambito di ART2NIGHT rappresentazioni teatrali con letture ** ■■■ Evento 10 luglio Le Grotte delle Meraviglie Zogno (BG) 14.30 > Grotte delle Meraviglie Apertura al pubblico delle Grotte delle Meraviglie, a cura del Gruppo speleologico www.grottedellemeraviglie.com

Brescia ■■■ Mostra Fino al 15 giugno Arcabas: nutrire il mondo con la bellezza Brescia 9.00 > Duomo vecchio, Piazza Paolo VI Si propone un’esposizione di 40 opere dell’artista francese Arcabas per la prima volta a Brescia con una mostra personale arcabasbrescia@gmail.com ■■■ Mostra Fino al 18 giugno The House Project Brescia Via Fratelli Bandiera 24 Roger Ballen ritorna con una seconda mostra a Brescia e presenta 43 nuove foto che hanno dato vita al libro “The House Project” www.galleriaminini.it ■■■ Arte Fino al 18 giugno La strada festival Brescia Via Carlo Cattaneo Circo contemporaneo, teatro e danza urbani, musica, marching band nazionali e internazionali www.claps.lombardia.it ■■■ Mostra Fino al 30 giugno Screziature Brescia 15.00 > Corsetto Sant’Agata 22 Mostra pittorica di Paolo Iacchetti, Paolo Masi e Gianni Moretti, a cura di Alberto Zanchetta www.albaareagallery.it ■■■ Fiera Fino al 2 luglio Fiera della sostenibilità della natura alpina Valle Camonica Eventi che si terranno in varie località della

Valle Camonica, una serie di appuntamenti per parlare di ambiente, società, economia www.fierasostenibilita.parcoadamello.it ■■■ Mostra 11 giugno - 3 luglio Landscapes in black and white Brescia 17.00-19.00 > Contrada del Carmine La mostra ci mostra la bellezza della natura nella sua semplice immediatezza. L’autore lo fa attraverso il bianco e nero, attraverso uno stile che gioca con le forme e attraverso le luci e le ombre museobrescia@museobrescia.net ■■■ Musica 13 giugno Associazione Filarmonica Isidoro Capitanio Brescia 21.00 > Piazza della Loggia Esecuzione con filarmoniche di brani diretti da Giuliano Mariotti e Sergio Negretti www.filarmonicacapitanio.it ■■■ Musica 18 giugno Festa della Musica 2016 Brescia Tutto il giorno > Luoghi vari centro città 3500 musicisti coinvolti, 87 palchi e contesti live, 750 esibizioni di ogni genere e forma www.festadellamusica.beniculturali.it ■■■ Festival 18 giugno – 3 luglio Festival d’estate Lago d’Iseo Franciacorta in festa in omaggio a Christo, artista bulgaro che realizzerà sul lago d’Iseo “The Floating Piers”, la sua ultima opera: uno spettacolare camminamento sulle acque www.festivalfranciacorta.it ■■■ Sport 19 giugno Bici tour e Pic Knit Brescia 10.00 > Piazza della Vittoria Unisciti al Bici Tour che si snoderà per il centro di Brescia fino al museo Santa Giulia dove poi verrà allestito un coloratissimo Pic Knit animato 335 7056079 ■■■ Arte 23 giugno Jazz on the road Brescia 21.00 > Contrada Santa Chiara Concerto jazz. In caso di pioggia il concerto si terrà all’interno del teatro www.jazzontheroad.net ■■■ Arte 24 giugno Eventi verticali - Wanted Verolavecchia (BS) 21.30 > Torre Civica Per la serie “Eventi verticali”: uno spettacolo in verticale sulla Torre Civica info@piccoloparallelo.net ■■■ Arte 30 giugno L’azzardo del giocoliere Rudiano (BS) Giardini di Palazzo Fenaroli Spettacolo sull’arte della giocoleria e la matematica del gioco d’azzardo www.federicobenuzzi.com ■■■ Arte 1 luglio Jellyfish Roccafranca (BS) 20.45 > Cascina Magli


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Menù poetico con qualche intermezzo patetico. Musica, poesie, performance, teatro su ordinazione! info@piccoloparallelo.net ■■■ Arte 7 luglio (S)legati Palazzolo sull’Oglio (BS) 21.30 > Teatro Sociale (Piazza Zamara) Spettacolo teatrale realizzato dall’A.T.I.R. info@piccoloparallelo.net ■■■ Arte 8 luglio Caravaggio… I Furori Borgo San Giacomo (BS) 21.30 > Sagrato Piccolo parallelo realizza questo spettacolo teatrale da non perdere info@piccoloparallelo.net ■■■ Arte 9 luglio Jellyfish San Paolo (BS) 21.30 > Laghetto di Scarpizzolo Spettacolo itinerante riproposto a San Paolo: menù poetico con qualche intermezzo patetico. Musica, poesie, performance, teatro su ordinazione! info@piccoloparallelo.net

MILANO ■■■ Festival Fino al 12 giugno Gelato Festival Milano 12.00-24.00 > Piazza Castello Eventi di scoperta gastronomica: chef stellati e maestri gelatieri ci raccontano il fantastico mondo del gelato all’italiana, le sue tradizioni, i suoi segreti, con decine di gusti da assaggiare www.gelatofestival.it ■■■ Arte Fino al 10 luglio Ca’ Brutta Milano Milano 9.00-17.30 > Castello Sforzesco Mostra di progetti, disegni, fotografie, una settantina di opere che ripercorrono l’intervento di restauro che ha riportato Ca’ Brütta alla città www.cabrutta.it ■■■ Festival 12 giugno Festa del Cavallo Legnano (MI) Viale Toselli Festival tra sapori ed esibizioni ispirate al caro selvaggio west, note di musiche country, grigliate e spettacoli equestri durante tutta la giornata festadelcavallosanmagno@gmail.com ■■■ Arte 14-17 giugno Aterballetto Milano Teatro Piccolo Sul palco diversi balletti, divisi in due spettacoli nei quali si alterneranno artisti nazionali e internazionali www.aterballetto.it ■■■ Fiera 17-21 giugno Milano Moda Uomo Milano Piazza Duomo 31 Per la “Milano fashion week”, Camera Moda presenta la Milano Moda Uomo www.milanomodauomo.it

CREMONA ■■■ Mostra Fino al 22 luglio Una sera al museo Cremona 19.00 > via San Lorenzo Tutti i venerdì il Museo archeologico San Lorenzo apre al pubblico con moltissime sorprese per tutti i visitatori. Tanti gli eventi collaterali www.comune.cremona.it ■■■ Evento Fino al 2 ottobre Rigenerazione urbana Cremona Vie cittadine Tornano gli arredi urbani con interessanti novità oltre ad ottanta iniziative di animazione www.comune.cremona.it ■■■ Evento 11 giugno Amico Faber! Cremona 21.00 > Corso Vittorio Emanuele 52 Concerto al fianco dell’ospite Franz Di Ciocco per uno speciale in collaborazione con la festa della musica studentesca centro.musica@ centromusicacremona.it ■■■ Festival 12 giugno Porte Aperte festival Cremona 16.00 > Parco Tognazzi 1 Musica, scrittura e fumetto: percorsi artistici e linguaggi espressivi in una città accogliente www.comune.cremona.it ■■■ Arte 2 luglio Piccolo Parallelo, l’Aria veloce del Nord Ostiano (CR) 21.30 > Chiesa Disciplina (Piazza Garibaldi) “Primo studio”, testo e regia di Enzo Cecchi, con Gianmarco Zappalaglio info@piccoloparallelo.net ■■■ Evento 3 luglio Un pomeriggio da streghe Soncino (CR) 16.00-18.00 > Parco del Tinazzo Lella Rossetti ci porta un laboratorio per la creazione di saponi e saponette info@piccoloparallelo.net

COMO ■■■ Festival 11 giugno Parada Como 15.00 (ritrovo) > via Milano alta Percorso partecipato che lega creatività e partecipazione attiva www.paradapartucc.it ■■■ Festival 16>25 giugno Parolario Como Villa Olmi e altre ville 100 appuntamenti a ingresso gratuito con autori e soggetti del mondo della cultura www.parolario.it

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Mercati Agricoli e Biologici Bergamo ■■■ Tutti i martedì Farmers market Campagna Amica Bergamo, piazza S. Spirito 8.00-12.30 Coldiretti Tel. 035.4524125 ■■■ Tutti i giovedì Farmers market Campagna Amica Seriate, piazza Alebardi 8.00-12.30 Coldiretti Tel. 035.4524125 ■■■ Tutti i venerdì Farmers market Campagna Amica Bergamo, piazza Pontida 8.00-12.30 Coldiretti Tel. 035.4524125 ■■■ Tutti i sabati Mercato “bRiologico” Ponte San Pietro c/o Centro la Proposta 9.00-12.00 gasp.pontesanpietro@gmail.com Tutti i sabati Mercato dei produttori locali Mozzo, La Porta del Parco 9.30-12.30 www.coopalchimia.it ■■■ Ogni 2° e 4° sabato del mese Mercato della Terra Bergamo, piazza Dante 9.00-14.00 www.slowfoodbergamo.it ■■■ Ogni 1° sabato del mese Mercato agricolo di Agenda21 Stezzano, piazza del Municipio 8.00-12.00 www.a21isoladalminezingonia.bg.it ■■■ Ogni 2° sabato del mese Mercato agricolo di Agenda21 Bottanuco, piazza del Mercato 8.00-12.00 www.a21isoladalminezingonia.bg.it ■■■ Ogni 3° sabato del mese Mercato agricolo di Agenda21 Lallio, piazza San Bernardino 8.00-12.00 www.a21isoladalminezingonia.bg.it ■■■ Ultimo sabato del mese Mercato agricolo di Agenda21 Madone, piazza Vignali 8.00-12.00 www.a21isoladalminezingonia.bg.it ■■■ Ogni 1° sabato del mese Mercatino del Ben-essere Brembate, piazza Don Todeschini 8.30-13.00 rosy.barretta@libero.it ■■■ Ogni 2° sabato del mese Mercato agricolo e non solo Albino, piazza del Comune 8.30-12.30 www.cittadinanzasostenibile.it ■■■ Ogni 3°sabato del mese

Mercato agricolo e non solo Bergamo, piazza Pacati Monterosso 8.30-13.00 www.cittadinanzasostenibile.it ■■■ Ogni 2° domenica del mese Mercato agricolo di Agenda 21 Osio Sotto, piazza del Municipio 8.00-12.00 www.a21isoladalminezingonia.bg.it ■■■ Ogni 3° domenica del mese Mercato agricolo e non solo Alemanno San Bartolomeo, Viale di San Tomé 9.00-13.00 www.cittadinanzasostenibile.it

Brescia ■■■ 1° fine settimana dEL mese Mercatino Biologico Ecocompatibile Desenzano del Garda (BS) via Roma ** ■■■ 3° fine settimana mese Mercatino Biologico Ecocompatibile Desenzano del Garda (BS) Piazza Matteotti ** ■■■ 19 giugno Mercato della Terra Borgo San Giacomo (BS) 9.30>Castello di Padernello, v. Cavour 1 www.castellodipadernello.it ■■■ Ogni lunedì Mercato di Campagna Amica Mompiano - Brescia 8.00-13.00 > Piazzale Vivanti www.campagnamica.it ■■■ Ogni lunedì Mercato Meglio Bio - Toscolano Toscolano Maderno (BS) 8.00-13.00 > Piazza Nassirya www.labuonaterra.it ■■■ Ogni martedì Mercato di Campagna Amica Orzinuovi (BS) 8.30-13.00 > Piazza Vittorio Emanuele II www.campagnamica.it ■■■ Ogni martedì Mercato di Campagna Amica Erbusco (BS) 8.00-12.30 > Parcheggio Via Verdi www.campagnamica.it ■■■ Ogni martedì Mercato di Campagna Amica Passirano (BS) 8.30-12.30 > Piazza Europa www.campagnamica.it ■■■ Ogni mercoledì Mercato di Campagna Amica Rovato (BS) 8.00-12.30 > Piazza Palestro

■■■ Ogni giovedì Mercato di Campagna Amica Gussago (BS) 8.00-12.30 > Piazza Vittorio Veneto www.campagnamica.it ■■■ Ogni venerdì Mercato di Campagna Amica Palazzolo Sull’Oglio (BS) 8.00-13.00 > Piazza Zamara www.campagnamica.it ■■■ Ogni venerdì Mercato 47 Brescia 16.00-20.00 > Magazzino 47, via Industriale 10 www.magazzino47.org/mercato47 ■■■ Ogni sabato Mercato Meglio Bio - Cascina Maggia Brescia 8.00-13.00 > Cascina Maggia, via della Maggia 3 www.labuonaterra.it ■■■ Ogni sabato Mercato agricolo dal produttore al consumatore - km0 Sale Marasino (BS) 8.00-13.00 > Piazza Roma www.campagnamica.it ■■■ Ogni sabato Mercato di Campagna Amica Brescia 8.00-12.30 > via San Zeno 69 www.campagnamica.it ■■■ Ogni sabato con cadenza quindicinale Mercato di Campagna Amica Travagliato (BS) 8.00-12.30 > località Piazza Cupole www.campagnamica.it ■■■ Ogni domenica Mercato Agricolo Biologico del quartiere di Via Veneto Brescia 9.00-13.00 > Artebimba, via Monte Ortigara 81 cell 3805103812

MILANO ■■■ Ogni 1° e 3° sabato del mese Mercato della Terra Milano 9-14>Fabbrica del Vapore, via Procaccini 4 www.slowfoodmilano.it

CREMONA ■■■ Tutti i venerdì mattina Mercato dei produttori agricoli di Cremona Cremona 8-13> Foro Boario, via Mantova turismo.comune.cremona.it ■■■ Ogni 4° domenica del mese Mercato bio organizzato da ABA Lombardia Cremona Piazza Stradivari www.mercatobio.it


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I Punti di distribuzione di infoSOStenibile Ecco le attività che ogni mese vi offrono l´informazione green Una rete di oltre 600 punti per promuovere nuovi stili di vita e d´impresa Cooperativa Gasparina di Sopra

Vanoncini S.P.A.

Auditorium di Piazza Libertà

BERGAMO > Romano di Lombardia

MILANO > Rho

BERGAMO

La Gasparina di Sopra è una cooperativa sociale di tipo A e B che gestisce servizi terapeutico-educativi residenziali per riabilitare e integrare persone con problemi di tossicodipendenza attraverso unità operative di tipo residenziale, oltre a progetti di inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati.

Un’impresa edile moderna, rivenditore di materiali e specialista della tecnica costruttiva a secco. Presso la sede di Rho (MI) si trovano gli uffici dell’azienda dove uno staff di funzionari tecnico-commerciali può rispondere a qualsiasi richiesta che riguarda il mondo dell’edilizia.

Sede di gran parte delle proiezioni previste dal programma di Lab80, l’Auditorium di Piazza Libertà è tappa d’obbligo per tutti i cinefili della città. Film inediti, rassegne, grandi titoli della storia del cinema, è perfetto per chi dei grandi multisala ne ha abbastanza.

Romano di Lombardia (BG) - Viale Dante Alighieri, 190 q +39 0363 901274 E gasparina.lavoro@gmail.com

Rho (MI) – via Verbano, 11 E info@vanoncini.it e www.vanoncini.it

Bergamo – Angolo via Norberto Duzioni, 2 q +39 035 342239 E auditorium@lab80.it e www.auditoriumbergamo.it

Dispensa alimentare di Cauto

Marien Platz

Le golose imperfezioni

Brescia

BERGAMO

COMO

La Cooperativa Cauto converte le opportunità offerte dall’Ambiente in percorsi di inserimento lavorativo e di emancipazione sociale. Tra le tante attività, recupera i beni alimentari scartati dalla GDO e li distribuisce gratuitamente a enti benefici del territorio tramite la sua Dispensa alimentare.

Marien Platz è diventato ormai un punto di incontro per molti bergamaschi e non, in cui lo stile di vita e la magica calda atmosfera bavarese fanno da padroni. Aperto 7 giorni su 7 dal pranzo fino a notte tarda, è un ambiente originale in cui bere, tra le altre cose, dell’ottima birra.

Anche da “Le golose imperfezioni” è possibile trovare una copia di infoSOStenibile. Primo Biobakery & Caffe a Como, è un locale in cui convivono tradizione, design e ricette antiche; l’arredamento in stile vintage fa da cornice a prodotti di prima qualità e di origine naturale.

Brescia – via Buffarola, 3 e www.cauto.it

Bergamo – via Pignolo, 37 q +39 035 258964 e www.marienplatz-bg.it

Como – via Cinque Giornate, 9 q +39 333 9024924 e facebook: le golose imperfezioni

Dove trovare il nostro giornale? L´elenco completo su www.infosostenibile.it

Fotografa il QRcode e accedi alla sostenibilità online

Biblioteca di Persico Dosimo ti più i pun mpre di Sono se zione del nostro r u di distrib e decidono di fa h c e il s n e n me formazio à girare l´in e. Queste attivit i il ib n rmin te in SOSte te premia vengono e clientela dai ità e il ib is v i d nsibili all . tadini se li molti cit tiche ambienta ra buon e p

E tu cosa

CREMONA > Persico Dosimo

aspetti? Presso la Biblioteca di Persico Dosimo, oltre a una vasta quantità di libri e dvd, è possibile trovare anche una copia di infoSOStenibile. Per i prestiti è possibile anche far riferimento al sito opac della rete bibliotecaria bresciana e cremonese.

Recapiti Redazione: Via Broseta, 121 24128 Bergamo (zona Loreto) Tel. +39 035 258559 Fax +39 035 209040 redazione@infosostenibile.it

Persico Dosimo (CR) – via Albert, 7 q +39 037 2493269 E biblioteca@comune.persicodosimo.cr.it e opac.provincia.brescia.it




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