INTRODUZIONE
IL PROGETTO
LA SPECIE
LE MINACCE
Dopo una fase di drastico declino, dovuto principalmente alla persecuzione umana diretta ed indiretta, il lupo sta tornando ad espandersi in Italia. I motivi del suo ritorno sono principalmente effetto delle molte azioni di tutela portate avanti negli ultimi decenni: il lupo, infatti, è ormai considerata una specie protetta sia a livello nazionale, sia a livello internazionale. Malgrado ciò, sono ancora molte le minacce che mettono a rischio la sua sopravvivenza e la presenza di questa specie può causare talvolta disagi e ostilità con chi, in quei territori, vive e lavora. Questi conflitti sono spesso alimentati da pregiudizi, false credenze e scarse conoscenze su questo affascinante mammifero, la cui sopravvivenza è fondamentale per salvaguardare l’intero benessere degli ambienti naturali in cui vive. Il lupo, infatti, svolge un’attività di selezione naturale ed evita il proliferare eccessivo di alcune specie, consentendo così ai preziosi ecosistemi montani di conservare il loro equilibrio ecologico.
Legambiente da anni lavora per la salvaguardia del lupo grazie a progetti che hanno come obiettivo quello di far conoscere la biologia, i comportamenti ecologici e le reali abitudini di questa specie. Visto che uno dei maggiori rischi per il lupo riguarda i conflitti con l’uomo, è importante far capire grazie ad azioni di sensibilizzazione e educazione che la convivenza uomo-lupo non solo è possibile, ma è anche realizzabile tramite politiche gestionali congiunte, progetti attivi di conservazione e campagne pubbliche di informazione. Gli sforzi compiuti in questo senso hanno fatto sì che, dopo avere quasi raggiunto la soglia dell’estinzione, il lupo è tornato in tutta l’area appenninica ripopolando quei territori dai quali era scomparso e facendo addirittura la sua comparsa in nuove aree. Oggi il lupo è presente con una popolazione stimata intorno ai 1.000 individui.
Il lupo (Canis lupus) è un mammifero appartenente all’ordine dei Carnivori e alla famiglia dei Canidi. Spesso conosciuto come un animale sfuggente e di abitudini notturne, non è facile avere un incontro ravvicinato con questa specie: è più facile, quindi, osservare i segni della sua presenza. In inverno, ad esempio, particolarmente importanti sono le impronte lasciate sulla neve. Il caratteristico ululato è un altro indizio della presenza, udibile in particolare al tramonto e durante le ore notturne. Come tutti i carnivori, i lupi possiedono caratteristiche uniche. Si muovono, infatti, con destrezza e velocità: possono percorrere in media circa 60 km a notte (il record è di 190 km!) potendo correre ad una velocità massima di 45/50 km orari. Inoltre, hanno sensi particolarmente sviluppati come una visione notturna eccezionale, basti pensare che possono individuare un animale grazie all’olfatto a quasi 3.000 metri di distanza controvento e possono udire l’ululato di altri lupi fino ad una distanza massima di circa 10 km.
Da sempre uomo e lupo hanno avuto rapporti difficili, complice anche la poca conoscenza su quelle che sono le vere abitudini e le reali motivazioni che possono spingere questo affascinante mammifero ad attaccare ad esempio allevamenti animali gestiti dall’uomo. Per gestire questo conflitto è necessario, accertare con sicurezza l’entità dei danni e rafforzare i sistemi di prevenzione e indennizzo di cui po sono beneficiare gli allevatori. Un altro grande problema è costituito dal fatto che questo animale viene spesso perseguitato, cacciato, maltrattato in violazione di tutte le leggi esistenti: ogni anno infatti diversi lupi sono uccisi per mezzo di lacci, arma da fuoco o per avvelenamento. Altri problemi riguardano i possibili rischi sanitari che derivano dalle interazioni dirette o indirette con le popolazioni canine vaganti. Infine, la presenza dell’uomo può essere fonte di disturbo al lupo nei siti e nei periodi riproduttivi e durante le diverse fasi del ciclo biologico.