Portfolio di Architettura Daniela Nappo ITA

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CV

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Ricerca e Tesi

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Progetti accademici

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Concorsi d’architettura

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Vivere l’archeologia-Proposta per largo Argentina

Borghetto Flaminio a Roma Intervenção da reabilitação da manutenção militar em Lisboa Realizzazione di un ponte di spaghetti

Architettura Sacra - Kaira Looro L’atelier creativo dell’infanzia - Includi...amo Innature Sacra San Michele

Installazioni

Mimosa - la mostra pericolosa Superimmagine - architettura come pretesto

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DA N I E L A N A PP O Dott.

in

A r c h i te t t u r a

D AT I P E R S O N A L I

Nazionalità

|

Italiana

Data di nascita | 12 . 10 . 1994 Luogo | San giuseppe Vesuviano (NA) Indirizzo | Via Nomentana Nuova 117 (RM) Contatti

|

nappodaniela@libero.it 3388360814

COMPETENZE Informatiche

Linguistiche

Autodesk AutoCAD | ArchiCAD |

avanzato

Italiano | madrelingua

buono

Inglese | B2

Rhinoceros |

avanzato

Portoghese | B2

Cinema 4D |

avanzato

Spagnolo | A2

Vray Render |

avanzato

Adobe Photoshop |

avanzato

Attitudini

Adobe Illustrator |

avanzato

Lavoro di gruppo

Adobe Indesign |

Capacità relazionali

buono

Problem solving

Adobe Aftereffect | principiante Adobe Premier |

Leadership

buono

Microsoft Office |

avanzato

Spirito d’adattamento

iWork |

avanzato

Realizzazione modelli fisici

SAP |

principiante

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Attitudine alla ricerca


FORMAZIONE

ESPOSIZIONI

Ottobre 2015 - Maggio 2019 | Roma Univesità degli Studi di Roma “Sapienza” Facoltà di Architettura, laurea 110/110 e lode Relatore: Arch. Alfonso Giancotti Correlatore: Arch. Guglielmo Villa Settembre 2017 - Luglio 2018 | Lisbona Faculdade de Arquitectura de Lisboa Programma Erasmus

Maggio 2015 Biennale dello spazio pubblico Museo MACRO - Testaccio (Rm) Dicembre 2018 fine I Edizione l’Annuale degli studenti Aula autogestita Petruccioli Maggio 2019 Open House Roma Galleria d’arte Sinestetica (Rm)

ESPERIENZE Dicembre 2015 - Marzo 2017 | Roma Facoltà di Architettura “Sapienza” Rappresentante degli studenti di assemblea di facoltà Rappresentante degli studenti di Giunta di facoltà Maggio 2017 - in corso | Roma l’Annuale degli studenti - Architettura a confronto Co-fondatrice ed organizzatrice del concorso Progettazione allestimento ed auto-costruzione installazione “Mimosa” Progettazione allestimento ed auto-costruzione installazione “Superimmagine” www.annualestudenti.org Aprile 2017 - in corso | Latina Atelier Quagliotto Collaboratrice alla progettazione, disegnatrice Concorso Aviapolis - Urban Block Vantaa, Finland (Classificazione Upper project) Concorso Tra borgo e fabbrica. Riqualificazione paesaggistica ai piedi della Sacra di San Michele ( Classificazione Menzione d’onore) Giugno 2018 - Luglio 2018 | Lisbona Teatro “A comuna da pesquiça” Scenografia e direzione delle luci per lo spettacolo “Se me deixares vou sentir a ua falta durante uma semana, depoi esqueço-te” di Anna Diez Molinero Giugno 2018 | Lisbona Largo da Rosa , Mouraria Lisboa Volontariato per le feste dei Santos Populares Gennaio 2019 - Maggio 2019 | Roma Ufficio SorT - Architettura Sapienza sede di Via Gianturco Collaborazione Sportello ufficio Allestimento ed accoglienza studenti progetto ponte scuola-Università Marzo 2019 | Roma Ambasciatrice del concorso internazionale “Docexdoce” www.docexdoce.com

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VIVERE L’ARCHEOLOGIA

Proposta per Largo Argentina Il tema del progetto nasce da una riflessione sulle aree archeologiche, in particolare nel centro di Roma facendo un approfondimento progettuale sull’area di Largo Argentina. A causa della loro carica semantica, ai luoghi dell’archeologia viene riconosciuta una condizione di eccezionalità pari a quella di alcuni elementi sacri. Questo processo di sacralizzazione ha finito per rendere incolmabile la distanza tra i luoghi della città ed i luoghi dell’archeologia. Questa separazione tra il mondo dell’Architettura e quello dell’Archeologia Francesco Venezia la fa risalire al 1810, anno in cui convenzionalmente si forgia appunto il termine “archeologia’’. Da questa data le rovine diventano oggetto di uno studio scientifico che prendono il sopravvento rispetto alla vita, o meglio alla possibilità di vivere questi luoghi il mondo delle rovine è entrato in una sorta di riserva protetta, gelosamente protetta, che è assolutamente separata dal luogo dell’Architettura (Francesco Venezia) I luoghi archeologici vengono fisicamente separati dai luoghi della città mediante recinti che hanno il compito di proteggere e preservare lo stato dei ruderi, questo però nega qualsiasi possibilità di coinvolgere aree sempre più vaste nella quotidianità. Infatti il nostro rapporto quotidiano con i resti archeologici, è spesso inficiato da una serie di difficoltà (di ordine viabilistico, normativo, vincolistico, etc.) che ci pone sempre più spesso nella condizione degli esclusi piuttosto che in quella degli appartenenti. Le aree archeologiche vengono rese “musei aperti”, questo può essere indice di un processo che sta trasformando la storia in scenografia e che ne vincola o limita l’azione umana, dall’attraversamento ad un infinita variabile di azioni, gesti o esperienze che l’uomo compie. L’azione dominante prevista in questi spazi è simile a quella che si ha in un museo, quindi tendenzialmente indirizzata all’atto dell’osservazione. Ad esempio Giovanni Longobardi parla di Pompei come complesso sito archeologico tutelato secondo i ragionamenti ereditati dalla tradizione e offerto secondo le procedure più tipiche dell’industria culturale, identificandolo come un nonluogo estremamente rappresentativo. Lo spazio del non luogo non crea né identità singola, né relazione, ma solitudine e similitudine. Egli non lascia spazio nemmeno alla storia, semmai la trasforma talora in elemento di spettacolo (M. Augè). Inoltre si deve tenere in considerazione che quei luoghi storici che vengono chiusi per preservarne l’esistenza, subiscono in realtà un cambiamento di significato ed esperienze di uso, diventando spesso dei nonluoghi, la cui identità viene trasformata.

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Il rischio è che il monumento si trasforma in risorsa produttiva ma può anche degenerare in risorsa mercantilistica (Tomaso Montanari) L’isolamento che ne è derivato è forse ciò che rende la città archeologica più fragile e indifesa di fronte allo sguardo più recente dell’economia, che ha progressivamente governato i beni culturali come riserve di materia prima da trasformare in ricchezza.

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Prima che Roma diventasse piatta ed informe come una polenta scodellata, i romani vivevano muovendosi negli strati delle epoche sovrapposte come pesci nell’acqua, in profondità e in superficie.” (G.C. Argan) La stratificazione è il risultato della sovrapposizione nel tempo delle dinamiche di radicamento, ciascuna lascia dei relitti sulla terra secondo l’esempio della geologia. Il manufatto, relitto di un precedente radicamento può essere ripreso come substrato da un nuovo processo, continuando ad aumentare la sedimentazione della storia.

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Premesso quindi che qualunque spazio avente un valore per la collettività, passato o attuale, si trasforma, si può pensare di allargare il ventaglio di possibili nuove funzioni per attività dell’oggi, nobili e non.

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E se vi fosse un ribaltamento generale del recinto e dell’uso dello spazio? L’archeologia potrebbe fungere da substrato di un nuovo processo di radicamento e quindi di un nuovo uso. Questo è possibile soltanto “guardando al passato non come una giustapposizione di fasi conchiuse ma come le premesse di un continuum in movimento nel quale la cura dell’esistente e la prfigurazione del nuovo si mescolino senza interruzioni.”

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BORGHETTO FLAMINIO Progetto di riqualificazione dell’area di Borghetto Flaminio - Rm Laboratorio: Progettazione IV Anno: 2017 Professore: Nilda Valentin L’idea alla base del progetto viene da una riflessione sul rapporto tra natura e uomo negli spazi antropizzati, un rapporto inteso in maniera bilanciata in cui questi due protagonisti trovano la giusta proporzione. Come in un suminagashi composto da due colori, il verde e il nero, essi si giustappongono, si infiltrano e un attimo prima di mescolarsi trovano l’equilibrio compositivo e chimico che li porta ad essere letti ancora come due colori differenti pur entrando l’uno dentro l’altro, ed è in quell’attimo che vengono impressi su in foglio ed immortalati. Così la natura e la componente umana devono essere immortalati nel progetto in una fusione che rende uno spazio adatto ad un vivere armonioso. Alla luce delle esperienze a proposito del benessere indotto dal contatto fisico, visivo con la natura pare sempre più necessario progettare tenendo conto dei benefici di una architettura integrata nel verde. Dal momento che si decide di attribuire al progetto architettonico un’intenzione, questa dovrebbe avere un’etica in sè che altri non può essere quella del vivere in armonia con l’ambiente

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MANUTENÇÃO MILITAR EM LISBOA intervenção de reabilitação de manutenção militar em Lisboa Laboratorio: Projecto V Anno: 2018 Professore: João Pernão In vista della riqualificazione della manutenção militar di lisbona, che da programma sarà riconvertita in Hub creativo, ci è stato chiesto di elaborare un progetto esecutivo che rientrasse nel programma previsto. Ho fatto un’ipotesi di masterplan che mirasse a creare spazi pubblici connessi con i vari livelli dell’intorno e con la pista ciclabile antistante l’area. Per quanto riguarda gli interni mi sono concentrata sull’edificio 1, fortemente condizionato dalla presenza di macchinari che riempivano la maggior parte delle aree calpestabili. Sono state progettate strutture in acciaio e legno in sinergia con i macchinari dell’edificio studiato, creando così soppalchi e postazioni singole di gruppo di lavoro. Il programma funzionale prevede: atelier artistico, aule studio, sale registrazione, parcheggio interrato, atelier di moda, scuola di cucina e ristoro.

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PONTE DI SPAGHETTI Progetto e modellazione di un ponte di spaghetti di luce continua 100cm Laboratorio: Progettazione strutturale Anno: 2017 Professore: Tommaso Pagnoni Team: Daniel Gomez, Daniela Nappo, Daniele Saturno Partendo da esigenze di ordine pratico, ossia, luce continua di 1.00 cm e carico di esercizio stimato in 20 kg posto in opera simmetricamente; è stato progettato un modello di ponte realizzato in spaghetti tenuti insieme da colla a caldo. La struttura scelta è quella del doppio arco reticolare inclinato spingente per massimizzare le proprietà del materiale utilizzato . Gli archi sono stati inclinati per permettere una efficiente trasmissione degli sforzi verso le spalle che assorbono il carico, alleggerendo in questo modo il piano carrabile.L 'estetica del ponte è stata quindi suggerita dell'ottimizzazione del comportamento strutturale , dando vita ad una struttura snella e slanciata con proporzioni armoniose. Per questa struttura è stata effettuata una prova di carico di 42 kg senza arrivare alla fase di rottura, con un peso della struttura di 1,82 kg.

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Analisi SAP

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RISCHIO DI DEFORMAZIONE FUORI DAL PIANO Abbiamo collegato le due strutture ed infittito il numero delle aste

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RIDUZIONE AL MINIMO DELLO SPESSORE DELL’ IMPALCATO Per una leggerezza della struttura

ARCO SPINGENTE Trasmette tutti i carichi al terreno e non necessita di catena

Considerando il vincolo della grandezza dei pesi da sub si è deciso per un passo di 4,8 cm, fornendo 2 appoggi a ciascun peso per permettere a 10 pesi di essere inseriti sull’impalcato ed altri 10 pesi sovrapposti a questi ultimi.

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RISCHIO DI DEFORMAZIONE FUORI DAL PIANO Abbiamo collegato le due strutture ed infittito il numero delle aste

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Schema posizionamento carichi

ARCO SPINGENTE Trasmette tutti i carichi al terreno e non necessita di catena

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RIDUZIONE AL MINIMO DELLO SPESSORE DELL’ IMPALCATO Per una leggerezza della struttura

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Elemento Tiranti

N. Spaghetti

Sezione

Area mm2

2

6,28

Travetti

9

28,26

Distanziatori

3

9,42

Archi

19

59,66

Aste

3

9,42

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KAIRA LOORO Un luogo Versatile - Tanaf | Senegal Anno: 2017 TEAM: Daniel Gomez, Daniela Nappo

Le richieste di questo concorso erano quelle di creare a Tanaf Senegal un luogo che fosse di culto per tutte le religioni presenti sul territorio ( Islam, Cristianesimo, animismo) che fosse utilizzabile in caso di emergenza e allo stesso tempo un luogo dove si potessero celebrare feste per la comunità locale. Come progettare un luogo per differenti religioni e tradizioni, per giorni di celebrazioni ma anche per situazioni di emergenza? La nostra proposta è stata quella di prevedere un suolo modellato scavandolo. E’ possibile pregare in differenti modi, usare gli scavi per sedersi, sdraiarsi. Uno dei 4 muri perimetrali è svuotato ed in uno spazio filtro dove vi si trova un Baobab. Vi è la presenza di un impluvium che caratterizza uno dei prospetti e necessario per la raccolta delle acque.

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INCLUDI...AMO L’atelier creativo dell’infanzia Anno: 2018 TEAM: studenti di architettura

Daniel Gomez Daniela Nappo Pasqualina Nappo psicologa neuropsicomotricista dell’età evolutiva Roberta Nappo

L’idea è quella di far sentire ogni persona parte del tutto, di avere la piena partecipazione alla vita scolasticada parte di tutti i soggetti, ognuno con i propri bisogni speciali. Il nostro progetto riguarda una classe della scuola dell’infanzia, poichè nell’età che va dai tre ai cinque anni è fancilmente possibile educare i bambini per favorire la condivisione di sentimenti ed emozioni, favorire la motivazione ad accettare le regole, avere un approccio esperienziale per l’acquisizione dei saperi, stimolare il senso di fiducia, favorire l’organizzazione di attività in piccoli gruppi. Abbiamo creato un ambiente accogliente e strutturato dove i bambini possono accedere alle risorse presenti. La disposizione dei banchi favorisce lo scambio di conoscenze e l’apprendimento per interazione. Sono èpresenti nell’aula quattro atelier creativi per promuovere una didattica alternativa che segua i bambini in base alle proprie attitudini: ambienti che incoraggino la creativita, la manualità, il gioco, curiosità e fantasie.

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INNATURE Il cammino dell’arte-Setubal 38.509972 N 8.920609 W Anno: 2018 TEAM: Daniel Gomez Daniela Nappo Per il concorso di idee Innature l’idea è quella di avere un “cammino espositivo” nel parco dell’Arrabida in Portogallo, struttura in legno lamellare bianco. L’intero percorso è interrotto da elementi puntuali di forme sempre diverse che comprendono, accesso, sala espositiva centrale, residenze, magazzini e punti ristoro. Il percorso dell’esposizione a volte si trova al livello del suolo, a volte contrasta fortemente creando esperienze sempre diverse che condizionano la modalità di vivere lo spazio. Il paesaggio entra a contatto con gli elementi artistici esposti e condiziona la percezione. L’opera d’arte è esaminata dal visitatore anche in funzione del contesto naturale e con la sensazione di movimento con la quale si sviluppa l’intero progetto. Anche le residenze sono parte del percorso per assicurare al visitatore-ospite un sentimento di appartenenza.

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SACRA SAN MICHELE - TRA BORGO E FABBRICA Ex maglificio Bosio - Sacra San Michele | Torino Anno: 2018 TEAM: Atelier Quagliotto: Arch. Samuel Quagliotto Daniel Gomez Beatrice Magliocchetti Chiara Mascagni Daniela Nappo Paolo Magliozzi CLASSIFICAZIONE: Menzione d’onore

Ai piedi della Sacra di San Michele è stato previsto di definire e sviluppare tutte le strade principali di Sant’Ambrogio attraverso un progetto planimetrico che cerca di riconquistare le aree per la vita di tutti i giorni. L’ex maglificio sarà riqualificato provato a preservare le sue qualità architettoniche ed allo stesso tempo costruire un’immagine nuova e stimolante per gli abitanti. Per tutto il masterplan si registra un disegno che guida il percorso tra le varie piazze e i punti focali mediante il segno a terra di linee che individuano i percorsi, ma anche attraverso una precisa composizione dei materiali che andranno a definire le diverse aree. L’edificio industriale viene riprogettato in maniera tale da connettere le varie corti interne e fruire piu liberamente tutti gli spazi. Gli interni preservano la struttura portante originale e funzionalmente mescolano funzioni pubbliche e private.

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Residenze

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MIMOSA - LA MOSTRA PERICOLOSA Aula Petruccioli - Facoltà di Architettura “La Sapienza Anno: 2018 CURATORI: l’Annuale degli studenti - architettura a confronto Claudio Carmosino, Omar Chatt, Mattia Martellucci, Ilenia Romano, Daniel Gomez. Isabella Guzzi , Daniela Nappo, Marco Kakoliris, Francesco Masiello, Arianna Pandolfo, Francesco Petrone, Vera Masarone, Attilio Mazzetto Progetto realizzato in autocostruzione low-budget per l’esposizione della seconda edizione de l’Annuale degli studenti - Architettura a confronto. Il progetto è caratterizzato da uno spazio interno delimitato da una rete questo è stato completamente riempito di 3000 palloncni bianchi che sono serviti a nascondere i progetti vincitori del concorso creando così un gioco di scoperta per i visitatori ed aumentando la curiosità. L’idea è stata quella di interpretare l’esposizione come un esperienza che va aldilà della sola osservazione, in maniera interattiva, che ponga l’utente al primo posto.

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SUPERIMMAGINE Galleria d’arte Sinestetica - Roma Anno: 2019 CURATORI: l’Annuale degli studenti Daniel Gomez, Isabella Guzzi, Mattia Martellucci, Vera Masarone, Francesco Masiello, Daniela Nappo, Arianna Pandolfo

Presso Sinestetica sono stati invitati ad esporre i partecipanti delle prime due edizioni del concorso de “l'Annuale degli studenti” rivolto a studenti d'architettura, in un'istallazione sperimentale nata da alcune riflessioni sulla nature delle immagini. Quotidianamente guardiamo immagini d'ogni genere che servono a veicolare i contenuti più disparati, su cui a volte prendono il sopravvento. Quanto può essere potente l'immagine, al di là della funzione comunicativa per cui è nata? Le immagini in mostra verranno slegate dal significato architettonico e utilizzate come composizioni di forme e colori: il contenuto sarà ridotto a pretesto. Lo spazio della galleria, un ex deposito di materassi, è stato invaso da una superficie di gommapiuma su cui il visitatore poteva sdraiarsi, sedersi, muoversi, guardare a proprio piacimento le immagini che aveva a portata di mano.

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