Il quarto n 3 maggio 2015

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IL QUART

Il Quarto: trimestrale della redazione Crossmedial del liceo Bertolucci di Parma Coordinamento: Roberta Campanini Silvia Fontana .

Direttore responsabile Aluisi Tosolini

Si iscrivono su Facebook, chiedono l‟amicizia al preside, fanno il gruppo su WhatsApp, si scambiano migliaia di inutili messaggi, perdono tempo sulla bacheca di Spaggiari come se fosse l‟ultima pagina della Gazzetta… No, non sono più loro: i nostri genitori, da quando abbiamo messo piede al Bertolucci, sono decisamente cambiati. Cambiati in peggio, intendo. Sono per molti di noi un assillo continuo, ti guardano quando esci, sezionano ogni voto come fosse la prova di un delitto. Trattengono spesso i quaderni oltre misura, alla caccia dell‟errore, anche peggio di chi so io. Allora mi sono permesso di fare un piccolo “panel” pseudo-socio-pedagogico, scegliendo un gruppo di miei compagni di classe, ai quali -e alle quali- ho chiesto “se e come fossero „disturbati‟ dai propri genitori”. Continua a pagina 2

LA BUONA SCUOLA ?! INTERVISTE SULLA RIFORMA

ESPRIMERE SE STESSI NELLA COLLETTIVITA „ La politica attraverso gli occhi dei giovani ARRIVERA‟ LA QUIETE

Erasmus + in Bulgaria

DOPO LA TEMPESTA ...MAFIOSA? Don Ciotti incontra gli studenti

LETTO PER VOI: J. ASHER C. MACKLER

Prima del futuro

Il futuro in un click

Le mani della mafia anche su Expo AHI, SERVA ITALIA!

VISTO PER VOI: THE IMITATION GAME Alan Turing, lotta contro Enigma e l'omofobia

INFINITAMATEMATICA

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I risultati sono stati a dir poco eclatanti: il 100% degli intervistati ha espresso la convinzione di essere vittima di un disturbo assillante, che potrei definire come “sindrome da fiato sul collo”. E‟ un processo che, sinteticamente, ha il suo culmine con una frase del tipo “ma non penserai di cavartela così!”, oppure “con questi voti dove pensi di arrivare?”. Come ho avuto modo di appurare, la frase nasce spesso da un incipit per lo più innocente, una domanda fatta quasi per caso: “cosa dovevi preparare per domani?”

Qualcuno ha inoltre notato che l‟ottenere ogni tanto un voto pessimo può favorevolmente acuire nel genitore questo positivo senso di colpa nei confronti dell‟istituzione scolastica.

Tuttavia, molti assicurano che a tavola, soprattutto verso il termine del pasto, sia più facile assistere ad una certa recrudescenza della pandemia: “gli sguardi si fanno più pressanti”, “ci si sente più inquisiti”. L‟alunno –allo stremo in alcuni casi, casi che tenteremo di segnalare al competente sportello di sosteIl panel intervistato è concorde: nel caso non ci fosse gno psicologico- fa allora ricorso ad un ultimo modustato proprio niente da preparare per il giorno dopo, lo difensivo. Qualche volta si tratta di una congrua mai abbassare la guardia: c‟è chi si inventa un capi- distesa di libri davanti al letto, in altri casi della ritolo sulla rinascita carolingia, chi sui numeri primi chiesta di essere svegliati un‟ora e mezza prima del tendenti all‟infinito. L‟importante è non cadere nel- consueto orario. Soprattutto quest‟ultima ipotesi è la trappola, ma dar l‟impressione che la preparazio- quella che pare - almeno nel 73% dei casi - offrire le ne sia lacunosa o incompleta, in modo tale da far migliori chances di successo: i genitori si allontanapercepire al genitore -nel 61% dei casi di sesso fem- no soddisfatti -chi verso la TV, chi verso Google- e minile- l‟indispensabilità della sua presenza accanto l‟alunno si sente quasi un cavaliere, insignito della al figlio. responsabilità di amalgamare, nel corso degli Tutti concordano sul fatto che consentire al genitore „straordinari‟ mattutini, quell‟utile sapienza e quella di sentirsi un “capro espiatorio”, un colpevole del precisa conoscenza in grado di farlo tornare vincitore buono o del cattivo andamento nella resa scolastica dalla giostra delle materie. del figlio, possa essere un fattore risolutivo, e possa psicologicamente funzionare assai bene per poter Sarà mai vera gloria? raggiungere, in tempi accettabili, un minimo di pace Ai prossimi panel l‟ardua sentenza. familiare. Giovanni Maghenzani 1^E

Per un emoticon… Come faremmo a vivere senza WhatsApp? Ormai è diventata una nostra abitudine quotidiana; il “bip” del cellulare ci fa reagire in modo automatico e ci stacca da quello che stiamo facendo É diventato una vera e propria piazza virtuale dove poter incontrare gli amici con un semplice movimento di mano e pollici. Attraverso WhatsApp siamo in dialogo continuo con il mondo che ci circonda; la nostra vita diventa un vero e proprio parco giochi per le risate e una palestra per i pollici.

Come dimenticarsi inoltre delle infinite emoticon che possono rispecchiare il nostro stato d‟animo, risparmiando così i fraintendimenti che si celano dietro le inespressive lettere digitate. L‟umanità con WhatsApp, e in generale con i social network, è diventata più connessa, più in linea e anche più „concentrata‟ (vogliamo parlare di quanto ci si mette per trovare la frase da mettere come „stato‟?!). Vi è arrivato il messaggio? Leggetelo! Ancora non vediamo la doppia spunta azzurra... Sara Giordani – Anna Nadotti 1^E

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LA BUONA SCUOLA ?! INTERVISTE

SULLA RIFORMA

In data 31/3/2015 è stato presentato alle Camere il Disegno di legge (approvato in questi giorni) riguardante la riforma della scuola che prevede -tra gli altri- i seguenti provvedimenti: - un piano straordinario di assunzione dei precari presenti nel contesto scolastico; - la regolamentazione dell'ingresso alla carriera scolastica esclusivamente attraverso concorsi; - un sistema retributivo riguardante i premi annuali basato sulla meritocrazia; - rinnovamento della figura del dirigente scolastico a cui saranno conferite maggiori responsabilità, fra le quali quella di poter scegliere l‟organico funzionale; - incentivazione allo sviluppo del digitale all'interno delle scuole; - corsi di aggiornamento e altre attività per migliorare l'offerta formativa.

… Il Preside “Partendo dal presupposto che tutti gli scioperi vanno rispettati fin quando le modalità restino pacifiche, non ho condiviso né la modalità con cui sono state deformate le informazioni né molti dei motivi. È stata infatti, con questa riforma, reinvertita la direzione che negli ultimi anni ha solo portato tagli nel mondo della scuola. Saranno assunti centomila precari; il preside, con l‟aiuto degli organi scolastici, avrà la possibilità di creare una scuola a misura di studente. Finalmente sia i dirigenti scolastici sia i docenti saranno sottoposti a valutazione (con quali criteri? ndr) e, in base a questo, retribuiti con premi annuali. Riguardo gli investimenti nella scuola paritaria, che hanno dimensione relativamente piccola, ritengo siano necessari in quanto lo stato spenderebbe all‟incirca sette miliardi di euro per coprire i servizi messi a disposizione da asili, materne, elementari, etc… di natura non statale; esiste a riguardo una legge (n. 62) che definisce „pubbliche‟ le scuole sia statali che paritarie. Riguardo al digitale, cito Paulo Freire “un insegnante che non si interessa al digitale e non lo vuole usare, non dovrebbe insegnare”, in quanto l‟universo informatico non è più solo uno strumento ma un ambiente in cui lavorare”.

… Il Prof. “Prima di produrre una nuova riforma, bisogna ricordar-

si che negli ultimi 20 anni ci sono state ben tre riforme (Berlinguer, Moratti e Gelmini). Se ogni 6 anni in media si ritiene che sia necessario riformare la scuola, significa creare una gran confusione e un gran pasticcio. Inoltre le riforme costano: sono necessarie notevoli risorse economiche, che oggi non sono disponibili.

Lo sciopero In data 5/5/2015 è stato indetto da tutti i sindacati uno sciopero generale riguardante la riforma della scuola. La manifestazione ha avuto come cardini la non condivisione della nuova posizione del dirigente scolastico, la convinzione che la promessa di assunzioni non sarà rispettata e la volontà di non ridurre a semplici prove Invalsi le valutazioni del percorso scolastico.

in ruolo di 100.000 precari: fatto positivo, ma imposto dalla sentenza della Corte di Giustizia della UE; 2°) ogni riforma richiede una forte amministrazione che ne governi l'applicazione e che oggi non esiste; 3°) le autentiche riforme abbisognano di consenso che si crea anche attraverso incentivi di varia natura (economici, morali, di status ecc.), che non si intravedono nemmeno lontanamente nel progetto del governo.

Quei miliardi messi a disposizione non sono che una mi- Riguardo al digitale penso che non sia decisivo per nima parte di ciò che è stato tagliato alla scuola in que- l‟educazione dello studente, ma sia uno strumento, ansti anni e servono quasi esclusivamente all‟immissione che se indispensabile”.

… Il Tirocinante “Ho avuto la possibilità di informarmi sui punti essenziali della riforma e sui motivi fondamentali dello sciopero. La riforma contiene in sé molti aspetti da precisare che appaiono ora piuttosto nebulosi. Non condivido la visione delle singole scuole come “aziende”, in quanto rischierebbe di creare contrasti fra i diversi istituti dello stesso territorio, laddove dovrebbe esistere invece una più stretta collaborazione. Approvo in parte le nuove modalità di assunzione, restando tuttavia perplesso su un ruolo così preminente del preside. In generale mi sembra prematuro giudicare in modo definitivo una riforma ancora in itinere, per cui ho qualche perplessità sulla modalità di protesta scelta, pur sperando che essa possa portare a risultati positivi, contribuendo al miglioramento della legge. Interviste di Manuel Marsico e Giulia Piccinini 3^D

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ARRIVERA‟ LA QUIETE DOPO LA TEMPESTA ...MAFIOSA? Don Ciotti incontra gli studenti

La mafia è come la pioggia: è fredda, subdola e si insidia dappertutto. La maxi operazione che a fine gennaio ha portato all‟arresto di centinaia di cellule e boss mafiosi solo nell‟area parmigiana, testimonia come nell‟oasi che una volta rappresentava la nostra città è necessaria un‟importante opera di pulizia, da attuare nel presente ma soprattutto nel futuro: questo è lo scopo del nostro percorso. Ci ha fortemente sensibilizzato l‟incontro con persone che ogni giorno si impegnano nella lotta alla mafia: i ragazzi di Radio Siani ci hanno raccontato la realtà di Ercolano, dove due clan si contendono l‟egemonia sulla città e la storia della loro radio, nata in un appartamento confiscato alla camorra e che tutt‟oggi, oltre a trasmettere musica libera, tratta temi legati alla legalità e alla lotta alle organizzazioni criminali. Un capitano del Corpo Forestale dello Stato ci ha fatto capire come la mafia, oltre a ferire e uccidere persone e risorse, sta violando la natura del nostro Paese. L‟incontro con Don Luigi Ciotti, fondatore delle associazioni Abele e Libera, è stato veramente toccante: il racconto delle sue esperienze ha suscitato in noi profonde riflessioni. Le discriminazioni e le ingiustizie subite dalla sua maestra in prima elementare solo perché lui non poteva vestirsi come tutti i suoi compagni; la sua esperienza a diciassette anni con un dottore ridotto a senzatetto che lo fece riflettere sulla piaga del fumo minorile; i colloqui con Falcone e Borsellino poco prima del loro assassinio; infine, il pianto della madre di un ragazzo della scorta di Falcone, che voleva sentire il nome di suo figlio fra le vittime della strage di Capaci, perché non venisse ricordato soltanto come uno dei “ragazzi della scorta”. Solo ora capisco appieno il significato del pianto della madre, in quanto io stesso, nel tentativo di ricordare il nome del ragazzo ho fallito miseramente, scrivendo solo l‟epiteto “ragazzo della scorta”. Anche da ragazzi o addirittura da bambini si possono compiere atti in difesa della legalità, come se ne possono compiere anche di illegali: la scelta è personalissima. Ricordo che, da piccolo, ho compiuto piccoli atti che possono essere definiti illegali, come quando, in quarta elementare, ho “corrotto” alcuni miei compagni di classe per fare in modo che scegliessero un libro delle vacanze (rivelatosi poi pessimo) rispetto a un altro: ‹‹Gioco con te, ma scegli questo libro››. Anche oggi compio quasi quotidianamente azioni che indirettamente mi rendono connivente con la mafia, come comprare prodotti contraffatti o da ambulanti, cover per il cellulare oppure scaricare musica gratis. Anche alla mia età quindi si può combattere la mafia, limitando o evitando questi comportamenti e restando alla larga da ogni azione anche fisica che possa anche minimamente offendere la libertà altrui. In questo modo arriverà la quiete dopo la tempesta. Samuele Piccinini 1^E

L‟associazione LIBERA, fondata nel 1995 da don Ciotti, è “un’associazione di associazioni, di nomi e di numeri contro le mafie”, opera contro la criminalità organizzata per restituire a tutti i cittadini i beni confiscati alle mafie. Mantiene sempre il ricordo di chi ha dato la vita contro la criminalità e uno dei suoi obiettivi è quello di diffondere il sentimento e il desiderio di legalità tra i giovani.

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Le mani della mafia anche su Expo AHI, SERVA ITALIA! “Il tema di questa conferenza è di continua e costante attualità” afferma il preside Tosolini in occasione della terza conferenza per l’Expo di Milano, organizzata per le classi quinte il 7 marzo 2015. Effettivamente i temi toccati, purtroppo, sono temi di tutti i giorni che necessitano, però, di una presa di posizione: la corruzione e la mafia. Purtroppo anche Expo Milano 2015 ha già dimostrato di avere legami con le mafie. Parlare di Expo significa parlare di 700 milioni di euro investiti in numerosissimi appalti e altrettante numerose aziende. I ritardi nelle partenze dei lavori, l‟organizzazione e le indagini hanno comportato, tra l‟altro, un notevole rallentamento della tabella di marcia .

Come afferma il pubblico magistrato dottor Giuseppe Amara, le indagini hanno portato alla luce affari illeciti come dimostrano lo scandalo Maltauro e la cupola degli appalti venutasi a creare in seguito di tangenti e giri di corruzione. Per l‟Italia è un ritorno agli anni ‟90 che videro numerosissimi politici invischiati nelle vicende di Tangentopoli e smascherati a seguito dell‟inchiesta Mani Pulite che svelò proprio la dilagante corruzione degli ambienti politici italiani. Quindi, nonostante l'aumento dei controlli sulla corruzione, le tangenti sono sempre state all‟ordine del giorno anche nell‟Expo. È quasi un prendersi gioco di quella che dovrebbe essere una esposizione universale ad altissimo livello. Il dottor Amara conclude dicendo che quello che possiamo fare noi, cittadini italiani, per ribellarci a questa situazione, è instaurare una responsabilità civica e seguire le regole. Come afferma il p.m. Gherardo Colombo “le regole si basano sulle leggi giuste che devono garantire un trattamento equo di tutti i cittadini per creare una società orizzontale e non gerarchica” con uguali diritti e, soprattutto, con uguali doveri. A tale proposito Rossana Rossi, volontaria dell‟associazione LIBERA, asserisce che tutto ciò deve partire da una denuncia di tutto ciò che è illegale. Insomma possiamo e dobbiamo sperare in un‟Italia libera e con le mani (ma soprattutto con la coscienza) pulite. Dobbiamo credere in un‟Italia in cui non hann o più sen-

so i versi di Dante: “Ahi serva Italia, di dolore ostello…” Rocco Melegari 5^E

Don Luigi Ciotti agli studenti di Parma Abbiamo bisogno di Continuità, Condivisione, Corresponsabilità. Dobbiamo liberarci dalle mafie, dalla corruzione, dalla povertà. La cultura dà la sveglia alle coscienze: resistenza è impegno. Conoscenza è responsabilità.


ESPRIMERE SE STESSI NELLA COLLETTIVITA’ La politica attraverso gli occhi dei giovani

“ […]-In fondo non importa che mi sia andata male, mi spiego Papadopulaki? Importa che uno ci abbia provato e che uno dopo ci riprovi e riesca, perché quando cammini per strada e non dai noia ad anima viva, e passa il tale e ti prende a schiaffi, tu cosa fai?-Gli restituisco lo schiaffo!- -Bravo. E se lui ti piglia a botte sempre senza ragione, tu cosa fai?- -Lo piglio a botte anch‟io- -Bravo. E se lui ti proibisce di esprimere quello che pensi, e ti mette in prigione perché la pensi in modo diverso, e la legge non ti difende in quanto non c‟è più legge, sopprimere la libertà significa sopprimere anche la legge, tu che fai?- -Io, ecco io…- - Tu l‟ammazzi. Non hai scelta. È una cosa terribile ammazzare, lo so, ma nelle tirannie diventa un diritto, anzi un dovere. La libertà è un dovere prima che un diritto.[…]”. Un uomo, Oriana Fallaci Ecco, questo non vuole essere un incitamento alla violenza. Il protagonista stesso arriverà, nel corso del libro, a maturare la rinnegazione della stessa, giungendo a definire quelli che sono, come lui era stato, “rivoluzionari del ca..o”. Ma non lo abbandonerà mai la voglia di lottare per la libertà. Riuscirà a capire che un‟idea è più potente di una pistola e una parola più di una bomba. Perché le idee, le parole, i pensieri, rimangono e si trasmettono, gli attentati si dimenticano e si disprezzano. Tuttavia è necessario combattere quel sistema corrotto, che pare essere una montagna insormontabile, quella società malata, che sembra distante anni-luce da noi e che sembra funzionare da sola. Bisogna entrare nel mondo della politica, perché entrare nel gioco è l‟unico modo di cambiarne le regole, affinché ogni cittadino non si senta schiacciato da quel pesante libro di leggi, chiamato Costituzione, ma si ritrovi in ciascuna riga di essa. Occorre essere parte attiva della società, con il proprio pensiero e le proprie proposte, senza dover combattere contro partiti, ideologie già scritte, “soluzioni” già trovate, ma, semplicemente, esprimendo se stessi nella collettività.

“Borgo lab” è un progetto extra-curricolare organizzato da professori di diverse scuole superiori e di diversi atenei universitari che ha come scopo quello di permettere una conoscenza più approfondita di ciò che riguarda la “cosa pubblica”, partendo da semplici nozioni, indispensabili fondamenta per poter dibattere su qualsiasi tema di attualità. Si sono svolte nel corso dell‟anno numerose conversazioni” pomeridiane, guidate da persone autorevoli su argomenti di vario genere riguardanti la cittadinanza, che, anche attraverso questo progetto, può diventare attiva.

Manuel Marsico 3^D

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Erasmus + in Bulgaria Gli studenti Chiara Morini 3^D, Emanuele Becchina 3^D, Lorenzo Carretta 2^E, Laura Brivio 3^ Mus, Andrea Ricci 2^D e Lara Piemontese 2^D hanno partecipato al progetto Erasmus + Youth Exchange “Alternatives for leisure time”, accompagnati dalle professoresse Teresa Paciariello e Mariachiara Iemmola; nella settimana dal 31-03 al 7-04-2015 si sono recati in Bulgaria, nella cittadina di Bankya, a 15 km dalla capitale Sofia. Lara Piemontese: Sebbene le mie aspettative di partenza siano state deluse, alla fine ho apprezzato davvero molto questa esperienza. Credo che nel momento del “disagio” comune causato dalle varie problematiche, sia venuto fuori il meglio di ognuno di noi; ad esempio, a tavola, constatata l’ incommestibilità del cibo servitoci (fidatevi se vi dico che era un dato di fatto internazionale) sono nate le conversazioni altrettanto internazionali, e poi, più tardi, le amicizie. Questo aspetto dell’ esperienza mi ha stupito davvero tanto.

Chiara Morini: Nonostante i disagi che abbiamo avuto, è stata una bella esperienza perché abbiamo conosciuto diverse persone e ci siamo confrontati con mentalità e culture diverse dalla nostra.

Emanuele Becchina: Il mio primo Erasmus. Nonostante tutto, un’esperienza positiva: ho conosciuto nuovi ragazzi e soprattutto nuove culture e ho parlato più inglese durante questa settimana che in tutto il resto della mia vita scolastica. Dico “nonostante tutto”, poiché cibo e servizio dell’hotel hanno lasciato molto a desiderare. La location mi ha colpito molto: la Bulgaria è un paese che a una prima impressione risulta piuttosto arretrato rispetto agli altri paesi dell’Unione. I segni del passato sovietico sono evidenti nella periferia di Sofia, in netto contrasto con il centro di Sofia, che è un esplosione di capitalismo. Ci hanno deluso un po’ anche le attività che ci sono state proposte, inadatte alla nostra età e ai nostri interessi. Questo, unito al fatto che la visita a Sofia era organizzata solo per la giornata di domenica, ci ha portato a discutere a lungo con gli organizzatori, ottenendo la piccola “vittoria” di poter visitare liberamente Sofia due giorni, anziché uno; mentre per quanto riguarda le attività poco o niente è stato cambiato.

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nza un’ esperie in generale ta izzaa n st a ’ g E or : a l’ ltà nel Iemmol co f fi ro if P d ie e n lo u riel mo le attiv trato alc Prof Pacia si svolgeva iamo incon i b b cu a in ia v ra ra a tt un E struttu positiva, tu adatta ad eguata: la ) era poco sa el tutto ad d es mondo st on il n la n a e, co zion ntatto o (che er co m a si v ia re ia ls g a u og all egato q o dovuto fa tà e in cui ci è stato n nti abbiam o a tt n g u tt se i ra in C p . so rnate ppo noi smus, ma a delle gio ria. Purtro programm ella Bulga il d o’ le ostra, cultu p n ra n a u u ll lt cu ersa da cambiare iv d er p to i e it ol n lp m io i co realtà molta press amo rimast ati in una riguardo si A avia ritrov . di visitatt à ta tu it is o il n b u m a si si ione com to la pos ss u v re o a p o op m ’ ll ia e assedian e abb gnata da osi ROM ch capitale, ch er la m ralmente se to el u or d n p e i p ia re ra no nel mo tace à di Bank si riscontra Non possia ri. dalla realt o. za p ze n A m ie te li er g o p per poc utto con nostra es tt se e la ra p el ch d n so i a , , iv ti re an ti posit ppi partecip . Gli aspet gli altri gru il territorio n co to ra u o insta che abbiam

Lorenzo Carret ta: E’ stata un’ esperienza molto dive rtente che ci ha dato l’ occasione di am pliare i nostri co nfini, sebbene ci si ano stati alcuni pr oblemi nell’ orga nizzazione.

Interviste di Lara Piemontese 2^D


Alan Turing, lotta contro Enigma e l'omofobia "Sono proprio le persone che nessuno immagina che possono fare certe cose, quelle che fanno cose che nessuno può immaginare" (Alan Turing). Probabilità. Lavoro. Calcolo. Gli inglesi hanno dovuto combattere due guerre contemporaneamente: quella contro la Germania e quella contro Enigma. Alan Turing ha vinto la seconda. Ma che cos'è Enigma? E chi è Alan Turing? A queste domande risponde The imitation Game. Nato nel 1912 a Londra, Alan fu mandato a scuola al St. Michael; bersaglio del bullismo, fin dalla giovinezza veniva deriso, preso in giro e per questo passava gran parte del suo tempo in solitudine, leggendo libri di fisica e crittografia. Nel 1940, a 28 anni, era già a capo del gruppo di ricercatori impegnati nella lotta contro Enigma, la macchina utilizzata dalla marina tedesca per creare messaggi cifrati. Nel 1942 Alan Turing arrivò a progettare la macchina "Colossus" che decifrava in modo veloce ed efficiente i codici nazisti. Grazie a lui, gli inglesi riuscirono, secondo il calcolo della probabilità, a intercettare le mosse dei nemici senza farsi scoprire ed impedire che attaccassero le loro Infatti Alan fu condannato a causa della sua omosessualità e costretto a una terapia ormonale che lo portò al suicidio. Il film navi. ci restituisce tutti questi momenti della vita di Turing, spezzan"The Imitation Game" è la storia di questo affascinante gruppo do la narrazione lineare a favore della rappresentazione di tre di competenti, ci mostra il loro lavoro nascosto a Bletchley Park piani temporali differenti che permettono di far emergere la durante la Seconda Guerra Mondiale, con tutti i retroscena e i personalità di questo genio solitario, la cui gloria è stata riconosegreti più intimi. Ma Turing non fu solo il matematico geniale sciuta soltanto cinquant'anni dopo la sua morte. Soltanto nel capace di risolvere i "cruciverba più difficili nell'arco di cinque 2009 Gordon Brown pronunciò le scuse ufficiali da parte di minuti" o di realizzare la macchina che oggi porta il suo nome, tutto il Regno Unito. Un film che lascia la sua impronta nella senza la quale non esisterebbero i computer; fu anche una vitti- memoria. ma rassegnata dell'emarginazione, che colpisce il più debole; fu un diverso incolpevole di una persecuzione omofobica che gli Barbara Maracchini 3^E distrusse piano piano la vita e lo condusse alla morte. galato a mia madre, ma noi non abbiamo un computer, per cui pensavo potesse servire più a J. ASHER C. MACKLER te che a me'' sono le uniche parole che escono dalla bocca del ragazzo. Prima del futuro E aveva ragione, Emma possiede un fiammante Il futuro in un click Windows 95 e, appena inserito il cd rom, comincia la sua lunga navigata, poi, forse per un caso, forse per fortuna, forse per una maledizione si E se il potere di cambiare tutto si trovasse tra le apre una pagina di internet, dallo sfondo bianco tue mani a distanza di un click? e dai bordi blu, si chiama Facebook... Entrambi È il 1996 e la velocità di connessione fa il suo incuriositi entrano, si iscrivono e si divertono ingresso nella vita di molte persone, è uno strucon il nuovo giocattolo, quando appare un post mento ancora per pochi, una sorta di nuova e contornato da un rettangolo nero, con una foto; sconosciuta stregoneria. Il romanzo Prima del una donna sui trent'anni, dal viso troppo famifuturo ha come protagonista Josh, un giovanotto liare. Si apre così un' indimenticabile settimana come tanti, con la voglia di scoprire e fare nuove di delirio tra un passato tragico, un presente esperienze. Da sempre innamorato della miglioinstabile ed un futuro deciso: ma i due hanno il potere di more amica Emma, con la quale condivide esperienze da quando dificare quest'ultimo come più piace loro: che sia la possibilità riescono a raccontare i loro ricordi . Ma quando Josh tenta di di rimediare al passato? O una maledizione che porterà enbaciare l'amica le cose si complicano: i due cominciano a non trambi ad abusare di un potere non loro? parlarsi più. In un mondo dove ormai noi ragazzi viviamo a diretto contatLa storia potrebbe sembrare la normale storia dei ''fallimenti to con la tecnologia questo racconto potrà sembrare irreale, amorosi'' di un semplice teenager del ventesimo secolo, abbatuttavia ci fa comprendere come noi nativi digitali siamo più stanza sfortunato in amore... Ma lui non si dà per vinto e, concentrati su cosa possiamo avere, i soldi, l'amore, il lavoro... dopo numerose esperienze fallimentari con altre ragazze, deciMa diamo il valore che merita a quello che realmente abbiade di riprovarci, di riconquistare l'Emma con cui giocava alle mo? Ciascuno di noi, baratterebbe il proprio presente per la elementari, con la quale voleva vivere insieme, con la quale ha possibilità di modificare il futuro? Un‟offerta allettante certo... interrotto i rapporti, tutto per un semplice bacio rubato. ma forse anche lo sbaglio più grande che ci porterà ad essere Finalmente la porta di Emma si apre, Josh è sudato, appena ossessionati e governati da tale potere. Emma e Josh hanno la vede si ricorda cosa lo ha portato di fronte a lei e scaccia i avuto la possibilità di fare questo ''baratto scuro'' e hanno acpensieri che cercano di indurlo a fuggire, a nascondere il pascettato, senza forse valutare le conseguenze, non solo sulle sato. loro vite, ma sul futuro di tutti. Le mani tremano, il cuore pulsa, i muscoli non rispondono... Una storia irresistibile che conquisterà chi è nato con FaceboMa Josh non demorde e offre all'amata un regalo... ok e prima di Facebook. Un semplice cd rom per connettersi ad internet: ''L'hanno reFederica Azzi 2^D

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Una soluzione possibile...

L'autista molto tranquillamente invita i passeggeri già presenti sul bus a spostarsi nel posto il cui numero corrisponde al doppio di quello che stanno occupando. In questo modo si liberano tutti gli infiniti posti contrassegnati con un numero dispari, divenendo disponibili per i nuovi arrivati! In questo modo il terrorizzato signore di mezz'età può rilassarsi e il bus è libero di partire verso la fermata successiva. Ma che succederebbe se ogni passeggero scalasse di infiniti posti??

INFINITAMATEMATICA

Come trovare posto sul 7 alle trediciezerosette Nella città di Nonlimittown l‟azienda locale che si occupa di trasporti ha messo in commercio, dopo numerose lamentele, nuovi veicoli. Ogni bus ha infiniti posti! E ad ogni posto è assegnato un numero, cosicché i posti a sedere sono numerati in questo modo: 1, 2, 3,... Un giorno un mezzo, completamente pieno, si arresta a una fermata dove infinite persone attendono di salire. Già potete immaginarvi il signore di mezz'età seduto accanto all'entrata sbiancare. L‟autista, con fare rilassato, apre le porte: “Salite pure!”. Quale soluzione adotta l‟autista per garantire a tutti e infiniti passeggeri un posto a sedere? Massimo Buzzi e Luca Cantoni 3^A

Bachelor è innocente”: abbiamo già provato la colpevolezza di Mr Bachelor in apertura, dunque per forza Christie versus Poirot: gara di menti e mentitori Miss Jones deve essere colpevole. Ora, se Miss Jones è Le due affermazioni chiave che forniscono la chiave per colpevole, secondo l’affermazione (3), anche Maid Hola soluzione sono la (3) e la (4): indipendentemente dal over lo deve essere. Aria tetra e tea freddo in quel salotfatto che Maid Hoover sia colpevole o innocente, di cer- to: tutti sono colpevoli. La risposta al quesito è dunque “Sì, Miss Jones è colpevole”. to Mr Bachelor è colpevole.

SOLUZIONE LOGITEST (Il Quarto n.2)

Questo ci riconduce alla (1): se Mr Bachelor è colpevole allora lo è anche Sir Landlord.

Luca Cantoni

A questo punto arriviamo alla (2), che dice “Se Sir Landlord è colpevole, allora o Miss Jones fu suo complice o Mr

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