IL QUARTO _ GIUGNO 2012

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Giugno 2012

SOMMARIO: Alice nel paese che vuoi tu

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Verso l’infinito e oltre

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Speciale Comenius

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Musicalmente parlando

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Concorsi

EDITORIALE

Speciale Scienze

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Teatro Conferenze

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La posta di ZOE

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ALICE NEL PAESE CHE VUOI TU

Tra tutti i vari esperimenti di quest’anno volti per trascorrere un'interessante ed educativa assemblea di istituto, quello del 26 aprile è sembrato il più riuscito, con il più alto numero di partecipanti. L’assemblea è stata dedicata al tema del progetto “Sessi, Culture e Reli-­ gioni”.

Un altro anno è ormai giunto al termi- riconduca in salvo. E non resta che ai ne…Un anno pieno di ostacoli, di studio, naviganti decidere quali manovre scegliedi gioie ed incontri. re. Il futuro è nelle nostre mani e la scuola ci insegna a non disperderlo come sabUn anno in cui il nostro Liceo ha avuto bia al vento. modo di crescere insieme ai propri studenti che hanno partecipato a numerose In questi giorni Parma è stata chiamata iniziative e concorsi. A tal proposito, vor- a decidere del proprio futuro nelle eleziorei ricordarne alcuni, tra cui la VII edi- ni del nuovo sindaco, una scelta nella zione del Premio Colasanti-Lopez, il se- quale qualcuno di noi è già stato coinvolcondo Concorso Booktrailer realizzato to, altri lo saranno a breve, altri ancora con la collaborazione della Biblioteca tra pochi anni. Questo per farci riflettere Civica di Parma, e la vincita da parte di di come tale responsabilità, che sembra alcuni ragazzi del Rally Matematico; per così lontana da noi, alla fine dei conti non quanto riguarda lo sport, la classificazio- lo è più di tanto: prima o poi le sorti della ne alle gare di Orienteering. nostra città e della nostra nazione dovranno interessare anche noi. Ma prima di tutto la nostra scuola, giorno per giorno, si propone di creare una Ed è proprio da qui che comincia la forsocietà migliore partendo dalle sue fon- mazione di persone in grado di mostrarsi damenta: gli studenti. più sensibili rispetto ai valori umani e alla società intesa come comunità. Una scuola che si interroga sui fatti che feriscono l’onore dell’Italia, che violano la “Scuola” è diventare consapevoli di un dignità delle persone e su tragedie, come mondo che ci viene affidato con le sue quella di Brindisi, per le quali non ci so- problematiche…”Scuola” è imparare a no parole ma solo significativi silenzi. risolverle con le giuste azioni. Il nostro Paese è come una barca che il vento ha spinto al largo, nel mare della crisi e ha bisogno di una svolta che la Eleonora Rossi 3E

Gli studenti delle classi quarta e quinta, dopo 90 minuti di lezione regolare, hanno lavorato con gli educatori di Kwa Dunia, associazione che da oltre 16 anni si occupa di educazione interculturale, sul caso di “Un cattivo papà”, la storia di una minorenne algerina nata in Italia ma riportata dal padre, forzatamente, nel paese d'origine, per allontanarla da una relazione con un uomo di quarant'anni. Invece gli altri ragazzi delle classi prima, seconda e terza, hanno guardato e commentato “East is East”, un film che aiuta a riflettere sulla parola “integrazione” e sul tema delle differenze culturali. Alle ore 11 in punto tutti gli alunni della scuola si sono ritrovati nelle rispettive classi per assistere in diretta alla trasmissione radiofonica “Alice nel paese che vuoi tu” condot-­ ta da Francesco Camattini insieme a Diego Flores e Martina Marchesini; Stefano Lettera e Davide Prina hanno pensato all’accompagnamento musicale. L’insegnante e cantautore Francesco Camattini è stato l'ideatore e responsabile della trasmissione; nel backstage c’erano gli studenti Giulia Riccardi, Camilla Mercadanti e Leonardo Valeri, Continua a pag. 11


VERSO L’INFINITO E OLTRE! VOLTERRA

Una storica città, immersa nella campagna toscana, custodisce nelle sue terre i misteri della civiltà etrusca. E’ Volterra, la meta del viaggio di istruzione delle classi 1C, 1D, 1E.

le civiltà che abitavano queste terre. I primi insediamenti si trovano sul punto più alto del colle, l'Acropoli, che sul finire del I sec. a.C. è stata racchiusa in una grande cerchia muraria. Si possono ancora vedere resti di mura sparsi lungo il perimetro, la «Porta all'Arco» e la «Porta di Diana». Abbiamo visitato proprio l’interno delle mura etrusche, il Parco archeologico Enrico Fiumi, una bellissima area verde dove si trovano i resti di due templi e di altri edifici, che purtroppo non sono sopravvissuti al passare del tempo, perché erano costruiti con materiali poveri come il legno e l’argilla. Sono stati ritrovati all’interno di questi edifici tantissimi cocci di ciotole, probabilmente utilizzate come contenitori per le offerte agli dei del tempio, che poi sarebbero state distrutte per evitarne il furto.

Questa civiltà, dalle dubbie origini e famosa per i segreti di cui si circonda, ci è ancora molto sconosciuta, poiché pochi sono i documenti ritrovati. Sono soprattutto di epoca romana, infatti la civiltà etrusca presto si fonderà con quella romana. Dagli scavi effettuati si possono individuare diverse Reperti archeologici dell'età etrusca, stratificazioni, che portano alla luce generalmente provenienti dalle neEccoci qua. Siamo noi, classe 1^A ed il luogo che fa da sfondo è il Monastero di Bobbio. Qua abbiamo fatto un tuffo nel passato: siamo diventati amanuensi per un giorno…

…E questa è la nostra compagna di viaggio, la classe 1B. Appena arrivati ci siamo recati allo Scriptorium presente all’interno del Monastero di San Colombano, dove abbiamo provato a rivivere il mestiere dell’amanuense, difficile e faticoso, ma entusiasmante! Finita l’esperienza ci siamo gustati una pizza in uno dei ristoranti del posto.

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cropoli della città, sono invece custoditi nel Museo Guarnacci. Siamo rimasti molto colpiti da alcuni dei numerosi reperti, come ad esempio urne e corredi funerari. Questi vasi di terracotta o alabastro dalla forma insolita, chiamati biconici, venivano utilizzati per riporre le ceneri dei defunti. “L’ombra della notte” è l’opera più celebre di tutto il museo, un affascinante quanto misterioso bronzetto dall’origine scono-­ sciuta, probabilmente rappresentante un fanciullo dal corpo molto slanciato e sproporzionato. Secondo alcune fonti, anche se non accertate, esso veniva utilizzato come unità di misura per il suo peso specifico. Luca Ferrari 1C

BOBBIO Abbiamo trascorso due ore in libertà, tra chiacchiere e risate. Nel pomeriggio, la nostra prima tappa è stato il Ponte Gobbo, detto anche “del Diavolo” per un’antica leggenda che ora vi narriamo… Quando S. Colombano arrivò a Bobbio (641 d.c.), dopo aver fondato il monastero, ebbe il desiderio di vedere realizzato il ponte che collegava due punti strategici del luogo ma, data la sua veneranda età, temeva che ciò non fosse possibile. In un sogno gli apparve il diavolo che gli propose un patto: avrebbe costruito il ponte in una sola notte in cambio dell’anima del primo essere vivente che lo avesse attraversato. S. Colombano, combattuto, accettò la proposta ma ingannò il diavolo: fece rotolare una pagnotta sul ponte che suscitò l’interesse di un cane. Così il diavolo si dovette accontentare dell’anima di un animale. Allora, per vendetta, re-

se storto il ponte… Dopo una visita alla piazza e al Duomo, ci siamo diretti alla Basilica che si trova dietro al Monastero. Al suo interno è possibile osservare affreschi, mosaici e, nella cripta, la tomba di S. Colombano. Infine, ormai esausti, siamo tornati al punto di partenza e grazie a una mezz’ora libera, ci siamo abbuffati di gelato per poi tornare a casa. Marullo Alice, Restiani Martina, Rodolfi Chiara, Volpi Gaia, Zavaroni Alessio con la collaborazione di tutta la 1A

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VERSO L’INFINITO E OLTRE! ALLEGRA BRIGATA IN SICILIA

Mentre le persone normali dormivano sonni pacifici (verso le quattro del mattino del 21 marzo) in piazzale Sicilia si radunava, col favore del buio, un'ampia brigata costituita da alunni di 3D e 2C, da valigie e dalle professoresse Fontana, Paone e Pianforini. Dopo il tempo necessario per caricare le valigie in pullman e aspettare l'immancabile ritardatario (Giorgio Mario Santini, precisazione per i più curiosi) siamo partiti per l'aeroporto di Linate, da cui poi abbiamo preso il volo per Palermo.

verde) e di Monreale con la sua su- mercati della città, con i venditori perba cattedrale. (ellissi sulla sera/ che strillano a più non posso e ranotte per ovvi motivi...) gazzi in scooter (senza casco) che sfrecciano tra un banco e l'altro in Per quanto riguarda il secondo e spazi strettissimi. E poi, uscendo da terzo giorno (in cui abbiamo festeg- Palermo, l'Albero di Falcone e quello giato ben due compleanni, Irene To- di Borsellino. In conclusione Monmaciello e la sottoscritta), li possia- dello, con una bella partitina a foomo racchiudere nella ricerca dell'i- tball (o era rugby?) sulla spiaggia. dentità siciliana, con le visite del 22 marzo a Erice (bellissima e antica Poi, foto, aereo, Linate, Parma. cittadina in cui mangia un couscous "Miii, maddddre, sòno tonnààta...". di pesce ottimo) e Segesta, e nella PER CONCLUDERE: Già citate le ricerca dell'identità mafiosa con le barzellette in parmigiano in un altro visite del 23 marzo nella Palermo di articolo, qui aggiungiamo la passegFalcone (la strada dove è nato, il g i a t a s e r a l e a s c o p o c a n n o l i Palazzo di Giustizia) e a Corleone, (squisiti) che qualcuno faceva in incuore della mafia di Liggio, Riina e fradito (Andrea Cacciatore), il bimbo Provenzano. Cuore anche dell'anti- che ballava sulla stele in memoria di mafia però, cominciata con Bernar- Falcone e che si è messo a litigare in dino Verro nel XIX secolo e realizza- siciliano con uno dei nostri (Angelo tasi oggi con l'emporio di Libera nel- Traina), lo shopping di prodotti tipila casa sequestrata a Provenzano. ci, le liti per scegliere il ristorante, (ellissi sulle sere/notti per ovvi moti- la febbre di Valentina Chierici e le vi...) interminabili e onnipresenti telefonate di Mattia Castellucchio. Nell'ultimo giorno siamo tornati a Anna Rapacchi, 3D Giunti vivi e vegeti a Punta Raisi (e Palermo: il Duomo e altre chiese, e Ballarò, uno degli affollatissimi recuperati tutti i bagagli), abbiamo incontrato per la prima volta il nostro mitico autista Vito (da noi successivamente invocato in ogni momento di necessità) e le caotiche strade di Palermo, dove gli automobilisti hanno una concezione tutta loro dei segnali stradali e dei diritti dei pedoni (per la testimonianza diretta chiedere a Lorenzo Pasini e Luca Contini). Il primo giorno è stato dedicato alla visita della città artistica (la Cappella Palatina, rivestita di mosaici d'oro zecchino, San Giovanni degli Eremiti con il suo chiostro pieno di

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SPECIALE COMENIUS COMENIUS, CHI ERA COSTUI? Comenius, nome latinizzato di Johan Amos Komenskẏ, è stato un teologo e pedagogista ceco, considerato tra i più significativi dell'età moderna. Al suo nome sono intitolati i programmi di scambio culturale tra docenti e classi delle scuole secondarie europee (Progetti Comenius). Ma per chi come me ha avuto la possibilità di partecipare ad uno scambio, ospitando uno studente straniero, Comenius è molto altro… È conoscere nuovi ragazzi, di diverse culture. È ridere delle differenze. È credere di accogliere una ragazza e ritrovarsi con un ospite maschio. È visitare tecipare ad una visita a Mantova-Sabbioneta (sempre con Parma e scoprire edifici e monumenti che non si erano guida in lingua inglese…) quando, per la tua classe … mai visti prima (con guida in lingua inglese…)!! E’ par-­ non è prevista una visita d’istruzione. È inventare nuove parole, storpiandole dall’italiano, per farsi capire. È, a fine settimana, poter dire alla propria prof: “Non distin-­ guo più l’inglese dall’italiano”. È capire che il cibo italia-­ no più apprezzato alla fine è sempre la pizza. È andare a letto alle 21.30 stanchi morti. È visitare l’Efsa di Parma per la prima e forse unica volta nella vita. È fare un test sull’Europa e rendersi conto di sapere proprio poco sull’argomento, ma soprattutto... E’ un' esperienza che consiglio a tutti gli studenti del Bertolucci! Per le emozioni, il coinvolgimento, le possibilità di conoscere e mettersi in gioco, di scoprire e migliorarsi. Comenius …. Alla prossima. Greta Bonazzi, 3B

¡QUE VIVA ESPAÑA! Spagna. Cambrils. Sole, mare e sei delegazioni pronte a condividere per l’ultima volta emozioni, esperienze, sto-­ rie…e tanto divertimento! Le prime impressioni una volta arrivati? Gli Spagnoli vanno a scuola in monopattino, parcheggiano le bici al contrario e cenano alle 10.30 di sera, ma a parte questo sono ragazzi come noi, con tante aspettative per il futuro. Il primo giorno, ovvero martedì, dopo l’apertura ufficiale con tanto di TV lo-­ cale, ci siamo riuniti nella mensa, per iniziare a lavorare al nostro ultimo progetto, che consisteva nel ricreare la scritta “Picture Europe” utilizzando le foto dei prece-­ denti viaggi fatti insieme. Dopo una serata passata i famiglia, il giorno seguente siamo andati a Barcellona, dove abbiamo ammirato la Sagrada Familia e prima il Parco di Gaudi. Il poco tempo a disposizione non ci ha permesso di visitare bene la città, ma non poteva mancare lo shopping lungo le ramblas e, ovviamente, un giro all’Hard Rock. La sera, anche se tornati stanchi dalla visita, ci siamo concessi una cena vicino al porto, a base di paella di pesce, piatto tipico spagnolo. Il giorno seguente, dopo aver finito il progetto, aver disegnato nel

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cortile qualcosa che ci ricordasse i due anni trascorsi insieme ed aver piantato un albero, come simbolo di unione e di speranza, ci siamo recati tutti in spiaggia per trascorrere un pomeriggio all’insegna del sole e del di-­ vertimento. La sera siamo tornati a scuola per la cena d’addio e per svagarci insieme un’ ultima volta. La mat-­ tina, tra lacrime, saluti e tanta tristezza, siamo ripartiti per i nostri Paesi, con una consapevolezza in più, quella di far parte, davvero, di quell’ Europa di cui tanto oggi si parla. Mariachiara Zaccardi e Micol Tarasconi, 4A

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MUSICALMENTE PARLANDO... CONCERTO ALL’AUDITORIUM TOSCANINI

Il 4 Aprile 2012 si è tenuto all’Auditorium Toscanini il concerto di alcuni ragazzi del liceo musicale. Si è trattato di un pomeriggio all’insegna della musica colta e non solo.

Il concerto si è suddiviso in due parti: la prima caratterizzata dal dolce suono della chitarra, dei flauti e delle voci, mentre la seconda ha visto protagonisti il gruppo dei fiati del liceo

che ha proposto un repertorio molto vasto; da Maurice Ravel e Lorenzo Pusceddu a musica più attuale come la famosa “Con te partirò” di Andrea Bocelli.

I MAESTRI INCONTRANO GLI ALLIEVI

Pubblico in delirio quello di sabato 31 marzo nel teatro di Casalmaggiore: il Maestro Roberto Cappello, eccelso pianista nonché direttore del Conservatorio A. Boito, ha regalato, insieme all’orchestra dello stesso istituto diretta dal Maestro Matteo Pagliari, grandi momenti di quel sofisticato pianismo che da sempre ha affascinato il pubblico dei teatri. Un progetto, questo, partito da lontano, che ha coinvolto insegnanti ed allievi nel desiderio di vedere questi ultimi protagonisti della performance artistica e rappresentare l’orgoglio della pro-­ pria scuola.

Le esecuzioni sono state molto apprezzate e applaudite dal numeroso pubblico in sala. C. Fontanelli, 5A L. Musicale

LICEO MUSICALE BERTOLUCCI &

FONDAZIONE ARTURO TOSCANINI Martedì 28 maggio e sabato 5 giugno presso l’auditorium Toscanini si sono svolte le Il Liceo A. Bertolucci ha firmato con la Fondazione Arturo Toscanini di Parma L E Z I O N I — C O N C E R T O D E I un protocollo di intesa che ha come scoDOCENTI del LICEO MUSICALE po “l’integrazione e la collaborazione BERTOLUCCI interistituzionale, per la ricerca di forme sempre più appropriate di sostegno alle Carlo Mastropietro - chitarra; Isa- attività scolastiche e la promozione e la bella Consoli - oboe; Morena Mestieri diffusione della cultura musicale in tutti - flauto; Fabio Bertozzi - clarinetto; i suoi aspetti, con particolare riferimento Valentino Spaggiari - trombone; all’individuazione di nuove figure pro-­ Denis Zannani - violino; Pasquale fessionali altamente qualificate e necesMassaro - contrabbasso; Federica sarie ai differenti ambiti del percorso Gatta – soprano; Graziella Maliani - produttivo”. pianoforte; Alberto Spinelli - pianoforte hanno suonato per i loro studenti Gli studenti potranno assistere a prove e per il pubblico brani classici e del ‘900, a p e r t e d e l l ’ O r c h e s t r a R e g i o n a l e passando da Hydn a G. Gershwin, a dell’Emilia Romagna e della Filarmoni-­ Bartok. Sono stati momenti emozionan- ca Arturo Toscanini, mettere in campo ti: la bellezza delle note, esaltata dalla le loro competenze nella digitalizzazione v i r t u o s a i n t e r p r e t a z i o n e d e i del suono e produzione di audio video docenti/artisti, ha contribuito a saldare musicali, partecipare a stage in vista di a n c o r a d i p i ù l a r e l a z i o n e t r a corsi di studio o inserimento al mondo maestro/allievo sulla base della stessa del lavoro e a progetti di tipo multimepassione. La musica. diale volti alla diffusione della musica classica nel mondo dei media..

Elena Sofia De Vita, 4A Musicale IL QUARTO

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CONCORSI

CONCORSO SCRIVO ANCH’IO .IT Quando mi hanno proposto di scrivere un articolo sul concorso a cui ho partecipato, ho accettato immediatamente pensando, da ingenua, che le parole sarebbero sgorgate facilmente dalla penna...Ma partiamo dall’inizio. Trovai questo concorso per caso, scartabellando fra i milioni che internet propone a giovani adolescenti e mi ritrovai davanti agli occhi: “Art.1 Il Con-­ corso Nazionale “Scrivoanchio.it” di scrittura creativa multimediale, per adolescenti di età compresa tra i 14 ed i 18 anni, è promosso dalla Tholos Editrice di Alberobello in collaborazione con l’Associazione Culturale “28” di Alberobello ed ha l’obiettivo di valoriz-­ zare le opere letterarie (poesie, racconti, sceneggiature, etc.) dell’universo adolescenziale contribuendo alla qualificazione ed al rafforzamento della Cultura per mezzo di moderni strumenti di comunicazione quale quello di Internet”. Il concorso, come venni a sapere in seguito, si costituiva di tre parti fondamentali: la partecipazione ad un forum, la votazione online e la votazione della giuria. Quando mi resi conto di cosa si trattava ero oltremodo scettica: mi dicevo che era davvero strano che chiedessero ai partecipanti di prendere parte a discussioni online. Non mi andava molto a genio, anzi, se devo dirla tutta, mi pareva proprio una buffonata. In seguito, leggendo le attività, le discussioni tra i ragazzi già iscritti, mi incuriosii. Discutevano di filosofia, scrittura, tecniche di narrazione e di letteratura, problematiche odierne e di ambizioni varie, di musica e di teatro. Ma con una tale naturalez-

CONCORSO

NAZIONALE AGOSTINI

za (a parte qualche luogo comune) che quasi non ci credevo. Perciò mi iscrissi, mettendo da parte la mia ordinaria diffidenza. Ed ora sono una dei 20 vincitori dell’edizione di quest’anno e partecipe-­ rò ad uno stage di scrittura creativa, insieme ad artisti e professionisti, ad Alberobello (Puglia). Mi aspettano dunque numerose esperienze che spero mi portino a perfezionarmi, ad accrescere la mia passione per quest’arte, così difficile, mutevole e straordinaria. E per adesso “mi porto a casa” la capa-­ cità di superare i miei limiti, imposti da una certa pigrizia e diffidenza, il meraviglioso confronto che ho avuto con tutti questi ragazzi e idee nuove e spunti di riflessione. Perciò invito chiunque abbia un racconto, una poesia o una sceneggiatura nel cassetto di presentarsi l’anno prossimo per la nuova edizione di questo concorso, per provare e per conoscere nuovi ragazzi con cui confrontarsi e crescere da un punto di vista tecnico, artistico e anche personale. Giulia Di Rienzo, 3E

Alcuni allievi del Liceo musicale “Attilio Bertolucci” hanno preso parte con successo al concorso musicale nazionale “Lodovico Agostini” svoltosi a Ferrara lo scorso week end. I ragazzi, preparati dai docenti Carlo Mastropietro e Morena Mestieri, hanno partecipato a tre diverse categorie: solisti, duo e musica da camera. Il chitarrista Davide Prina, della classe I, con una votazione di 100 centesimi ha vinto il primo premio assoluto nella categoria “solisti” eseguendo brani di L. Milan e H. Villa Lobos. Il duo flauto e chitarra formato dallo stesso Prina e dalla flautista Jessica Gariele, di seconda ha ottenuto un ottimo secondo posto eseguendo musiche di F. Poulenc. Secondo premio per il Duo di flauti Jessica Gabriele e Alice Tagliavini che hanno eseguito la Sonata in re maggiore di Padre Martini e due duetti di W. A. Mozart.

Secondo posto anche al quartetto di flauti della classe seconda formato Il giorno 1 giugno 2012 dalle ore 14.30 si è tenuta nell'Aula Magna dell'ITC Mel- da Jessica Gabriele, Valentina Berloni la premiazione delle Olimpiadi di Matematica. Sono stati premiati il mi- nardi, Alice Tagliavini, Fabiana gliore studente del biennio e il migliore del triennio di ogni scuola che ha parte- Sganzerla che ha eseguito ”La Cac-­ cipato sia alla fase di Istituto sia alla fase provinciale. cia” di Telemann.

I RAGAZZI HANNO I NUMERI...

Per il liceo Bertolucci sono stati premiati Bussolati Luca (Biennio) e Castellucchio Mattia (triennio) nella foto fra le loro prof Bortolan, Affinita, Azzini.

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CONCORSI

I BOOKTRAILER DEL BERTOLUCCI Seconda edizione per il concorso in collaborazione l’Istituzione Biblioteche del Comune di Parma. Gli studenti, che hanno partecipato al progetto su base volontaria, in gruppi di due o tre, hanno ricevuto alcuni consigli di lettura. Scegliendo uno dei testi consigliati oppure un testo a loro piacere, hanno poi lavorato in gruppo alla realizzazione di un booktrailer, un video promozionale del libro prescelto. Obiettivo del loro lavoro era quello di realizzare un prodotto finale che invogliasse il pubblico a leggere il libro oggetto del booktrailer. Il progetto rivolto al Bertolucci aveva l’ambizione di proporsi come una novità all’interno dell’attività scolastica. La peculiarità del progetto era infatti la partecipazione volontaria e la libera scelta del libro da presentare. La partecipazione a questa iniziativa prevedeva la necessaria messa in gioco di alcune caratteristiche personali: la fantasia, la creatività, l’abilità tecnica nell’utilizzo delle tecnologie multimediali e digitali; la capacità di scrivere una sceneggiatura originale, scegliere dialoghi, immagini, musiche e, non ultimo, l’utilizzo di un programma informatico per il montaggio del videoclip. I ragazzi, lavoran-

do in questo modo, hanno avuto la possibilità di raccontare il libro in una forma nuova, che è quella delle immagini e dei suoni, realizzando un videoclip che avesse una durata compresa tra uno e tre minuti e inventando un nuovo modo di far parlare il libro. Raccontando quello che più li ha colpiti, i ragazzi in parte hanno raccontato se stessi e il mondo che è loro più vicino. Una volta realizzato il booktrailer, il concorso prevedeva la pubblicazione su un canale YouTube riservato al Liceo Bertolucci e alla Biblioteca Civica (http://www.youtube.com/user/bertolucc iecivica) e la successiva votazione da parte degli stessi studenti del Liceo, sia Scientifico che Musicale, che hanno decretato il vincitore del Premio della giuria popolare. Una seconda Giuria formata dal Dirigente scolastico Aluisi Tosolini, da collaboratori del Liceo, dai bibliotecari della Biblioteca Civica, dal prof. Gianluca Barbieri (docente dell’Università degli Studi di Parma) ha stilato una classifica di qualità. L’utilizzo di un uno strumento come YouTube, che consente la condivisione di video tra i suoi utenti, ha avuto lo scopo di comunicare con i ragazzi attra-

verso gli strumenti multimediali che essi stessi utilizzano quasi quotidianamente. Questo strumento, che consente ai ragazzi di ottenere grande visibilità, è stato decisivo nell’invogliarli a par-­ tecipare al progetto. 1° CLASSIFICATO Mille splendidi soli booktrailer di F. Ferrari, C. Massera, M. Raffaele 3A

2° CLASSIFICATO Bianca come il latte rossa come il sangue booktrailer di E. Rossi, G. Derlindati 3E 3° CLASSIFICATO Forrest Gump booktrailer di A. Ferrari e G. Piccinini 3E

PREMIO COLASANTI-LOPEZ L’abbiamo iniziato un po’ come se fosse mo tutte d’accordo: volevamo far passare un gioco. È sbagliato, lo sappiamo, ma il concetto che insieme si può fare qualcoquando abbiamo deciso di partecipare a sa, che insieme si è forti, e che le violenze questo concorso non ci rendevamo ancora che subisce una donna, riguardano moconto dell’importanza della causa che ralmente anche tutte le altre. Così, dopo stavamo affrontando. Poi è arrivata un'e- qualche discussione, abbiamo optato per sperta in classe, a parlarci della violenza il video con la musica e ci siamo ritrovate sulle donne. Eravamo zitte. Ascoltavamo un pomeriggio, a girare per il centro di attente, pensando se anche noi qualche Parma chiedendo ad ogni donna che involta avevamo assistito a scene di violen- contravamo di farsi fotografare. A volte è za. Ci sono venuti in mente gli esempi stato un po’ imbarazzante ricevere dei più vari, ma non abbiamo detto nulla. “no”, altre volte invece è stata sorpren-­ Abbiamo preferito cogliere ogni singola dente la collaborazione e la comprensione parola detta. Nei giorni successivi a delle donne che abbiamo incontrato. Il mo vinto però è stato in gran parte meriquell’incontro abbiamo avuto modo di risultato è stato molto soddisfacente. La to di tutte le donne che hanno acconseniniziare a pensare al progetto da creare. mattina della premiazione, dopo aver tito a svolgere una parte nel nostro video, Doveva essere d’impatto. Breve, incisivo, visto anche i lavori delle altre scuole, e anche merito nostro che siamo riuscite forte. Inutile dire che ognuna di noi ave- eravamo un po’ demoralizzate e non a-­ a trovare un accordo fra di noi ( cosa per va idee differenti sulla forma da dare al vremmo mai pensato di vincere, eppure, nulla semplice!). nostro lavoro: chi pensava a un volanti- dopo la frase: “ il secondo posto è stato no, chi a una canzone, chi a un video.. vinto da..” c’era il nome della nostra clas-­ Greta Bonazzi, 3B però sul messaggio da trasmettere erava- se, e la felicità è andata a mille! Se abbiaIL QUARTO

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SPECIALE SCIENZE ECOMAFIA

MANUALE PER DISTRUGGERE UNA REGIONE (e non comprano più prodotti alimentari locali perchè i campi sono contaminati. Luoghi come la "terra dei fuonon solo). chi", tra Napoli e Salerno, dove si bruciano di notte i riNon penso che arriverò alle quattrocento parole che do- fiuti, dove la dottoressa Pellegrino ha condotto la sua vrebbero essere il limite minimo per questo articolo. Non ricerca contenuta nel libro "Corpi in trappola". È incrediso nemmeno se riuscirò a raccontare tutto quello che vor- bile riflettere sulla società campana: ai tempi del boom rei esprimere, perché i concetti sono complicati e il livello economico la gente abbandonava la campagna per andadi coinvolgimento personale è alto. re in città; ora che la città non offre più nulla alcuni vorrebbero tornare alla campagna ma si rendono conto di Da dove cominciare? Sono le nove e mezza di sera, ho aver sacrificato al progresso e alla vita facile le tradizioni davanti i miei appunti pieni di paroloni e di ingiustizie. e le conoscenze agricole, e pure i loro terreni. Ora la ex Sì, partirò dalle ingiustizie. L'ingiustizia di vedere la pro- "Campania felix" è una regione in bilico. pria terra trasformata da "Campania felix" a discarica d'Italia, putrida e avvelenata. L'ingiustizia che regola, Ormai ho oltrepassato le trecento parole. Sì, sì, ora conspecialmente in questi tempi in cui "c'è la crisi" (neanche cludo e me ne vado a dormire. Insomma, possiamo gettafosse un alieno arrivato da chissà dove e per chissà quale re la spugna e dire che non si può far nulla, che non dimotivo), i meccanismi del nostro simpatico mercato alta- pende dai singoli (anche se lo Stato è fatto di singoli), che lenante, per cui è necessaria una produzione spasmodica si arrangeranno (un bel "me ne frego" alla fascista). Che che come effetti ha montagne di rifiuti tossici e corruzio- è giusto informarsi ma poi si torna alla tua vita quotidiane. L'ingiustizia che porta un'azienda a esser obbligata a na, e Napoli torna ad essere lontana chilometri e chiloprodurre affannosamente per condurre una vita dignito- metri. Possiamo pensare così, ma non sono pensieri degni sa. L'ingiustizia che costringe un campano a seppellire di un uomo. "Qui ad Atene un uomo che non si interessa rifiuti tossici nella sua terra per mangiare. Il meccani- dello Stato noi non lo riteniamo innocuo, ma inutile" smo è grossomodo questo: le grandi industrie producono (Tucidide, La Guerra del Peloponneso). Certo, anche in a ritmo frenetico, e le scorie tossiche vengono smaltite Italia… illegalmente attraverso le cosche mafiose nei territori del sud Italia, dove ormai le madri non allattano più i figli e Anna Rapacchi, 3D

DARWIN DAY Giovedì 1 marzo, presso l'Aula Magna del Palazzo Centrale dell'Ateneo, si è tenuta la quinta edizione del Darwin Day 2012, una giornata di divulgazione scientifica dedicata quest'anno al tema “Dall'individuo al superorganismo”. Lo scopo dell'iniziativa, che ha sempre riscosso grande interesse anche presso il pubblico dei più giovani, è stato quello di proporre a tutta la cittadinanza un'occasione di informazione e confronto culturale. A questa giornata, all'insegna della scienza, hanno partecipato alcuni dei più grandi professori e ricercatori italiani, tra cui Donato A. Grasso, organizzatore della conferenza insieme al Liceo Bertolucci e alla Prof.essa Baracchi, Roscoe R. Stanyon e Mauro Mandrioli. Donato A. Grasso è ricercatore e professore di Zoologia, Etoecologia e Sociobiologia presso l'Università di Parma. Egli ha esposto l'argomento centrale delle sue ultime ricerche, ovvero l'analisi della vita sociale delle formiche, con particolare riguardo ai meccanismi di divisione del lavoro, alle modalità di condivisione delle informazioni e all'economia dello sfruttamento delle risorse. Proprietà che, come ha voluto sottolineare, sono spesso basate su semplici regole decisionali dei singoli individui ma le cui conseguenze possono avere un impatto notevole anche a livello di ecosistema. Roscoe R. Stanyon, professore di Antropologia e Sociologia dell'Università di Firenze, è intervenuto ponendo un interrogativo sulla differenziazione tra gli umani e le scimmie antropomorfe. Infatti molti antropologi moderni avevano indicato la nostra intelligenza superiore poiché in grado di provare sentimenti, di programmare e cooperare, elementi che apparentemente ci distinguono per la maggior parte dalle scimmie. Nella conferenza sono state però analizzate alcune

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definizioni di Homo Sapiens ed è stato discusso di come l'immagine degli umani si rifletta in quel “distante” spec-­ chio rappresentato dalle scimmie, i nostri parenti più stretti e come sentimenti ed intelligenza siano propri anche delle scimmie. A chiudere la conferenza è stato Mauro Mandrioli, direttore del Laboratorio di Genetica Evoluzionistica di Reggio Emilia. Il suo discorso ha riguardato principalmente l'importanza dei batteri, in particolare quelli che vivono all'interno degli insetti. La loro presenza infatti permette di integrare la loro dieta con biomolecole essenziali non presenti negli alimenti e a livello immunitario, potenziano le difese immunitarie; la presenza di batteri è stata inoltre associata alla resistenza degli insetti al caldo, aspetto oggi di particolare interesse considerato l'aumento delle temperature medie seguito a seguito del riscaldamento globale. Interessante e di frontiera è poi la scoperta che tra organismi simbionti può esserci scambio di geni, ottenendo una sorta di economia genetica. Anche noi uomini, vivendo in simbiosi con molti altri piccoli organismi, siamo in effetti dei superorganismi: questa consapevolezza deve farci riflettere molto sulla nostra identità. Eleonora Rossi 3E

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SPECIALE SCIENZE SENZ’ATOMICA

Educare il mondo ad una cultura di pace, liberandolo dalla minaccia costante delle armi nucleari: questo è l’obiettivo prefissato dagli organizzatori della mostra Senz’Atomica, tenutasi a Pesaro dall’11 al 26 febbraio, prorogata, vista la grande affluenza (oltre 7mila i visitatori), fino al 4 marzo. Anche gli studenti del Bertolucci, accompagnate dalla prof. Azzini, hanno visitato la mostra: le classi 3E e 3B del nostro istituto, infatti, si sono recate a Pesaro il giorno 28 febbraio, per capire meglio il significato di questa iniziativa. La mostra, organizzata dall’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, vuole sensi-­ bilizzare l’opinione pubblica al problema della minaccia nucleare, ancora purtroppo presente sul pianeta. Per capire meglio ciò, basta guardare il video promozionale della mostra, in cui vengono presentati tre grandi paradossi del nucleare: “Più è grande il potere distruttivo delle ar-­ mi nelle nostre mani, meno ce ne preoccupiamo”. Infatti sono sempre di più i Paesi del mondo che ricorrono alle armi nucleari; il presidente Obama, nello storico discorso contro la proliferazione nucleare, tenuto nel 2009 a Praga, ha affermato che la guerra fredda è finita, ma le armi ci sono ancora e il rischio di attacchi nucleari, anzi, è aumentato, e arriverà il momento in cui non ci potremo più difendere da esse: per questo motivo, dobbiamo fare qualcosa, per vivere liberi dalla paura. “Mentre si impegnano febbrilmente nella corsa alle armi nucleari, gli Stati esprimono intenzioni pacifiche e fervente speranza che

queste armi non vengano mai usate”. Durante la guerra fredda, gli Stati hanno pensato bene di garantire la pace, armandosi; ritenevano che il semplice possesso delle armi nucleari potesse scoraggiare l’altro dall’attaccare: la cosiddetta “deterrenza nucleare” creava una situazione di apparente equilibrio, che si fondava sulla paura dell’altro. Oggi che la guerra fredda è finita, si continua-­ no a possedere le armi nucleari: esse vengono considerate un indice di potenza e prestigio per gli Stati che le hanno. “Più gli Stati spendono per le armi e per ciò che chia-­ mano “difesa”, meno le persone sono, di fatto, sicure”. Per la ricerca, la produzione, i test, la manutenzione e il rinnovo delle armi nucleari, si spendono cifre spropositate: il mondo investe 1464 miliardi di dollari all’anno per le spese militari. Con meno del 4% di questo denaro, si potrebbero risolvere molti dei più grandi problemi umanitari del nostro pianeta: 19 miliardi di dollari all’anno elimi-­ nerebbero la fame e la malnutrizione nel mondo, 12 miliardi di dollari all’anno potrebbero garantire la scolariz-­ zazione ad ogni bambino del mondo, 23 miliardi di dollari all’anno potrebbero fermare la diffusione di AIDS e mala-­ ria. In un altro video di Senz’Atomica viene sottolineato un ulteriore paradosso: le armi biologiche sono state bandite nel 1975, quelle chimiche nel 1997, le mine antiuomo nel 1999, le bombe a grappolo solo nel 2010, ma le armi nucleari sono ancora possedute regolarmente da molti Paesi. Ma perché proibire una volta per tutte le armi nucleari? Nel mondo ci sono ancora circa 20mila armi nucleari: il loro potere esplosivo equivale a 150mila bombe di Hiroshima e la deterrenza nucleare è diventato un gioco assai pericoloso perché in qualsiasi momento, per un errore umano o per un attacco terroristico, potrebbe saltare letteralmente in aria qualche Stato. Oltre a questo pericolo costante, c’è il già sottolineato problema dei costi molto onerosi da sostenere e, in tempo di crisi, sarebbe anche utile per le nostre tasche risparmiare su ciò. È quindi giunta l’ora di proibire le armi nucleari, pri-­ ma di vedere saltare in aria qualcuno . Federico Papi, 3E

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TEATRO

RECITANDO TRA I BANCHI Si chiama classroom play il modo del tutto innovativo di "fare teatro" a scuola. Proprio così, tra i banchi di scuola, a stretto contatto con gli studenti. A questo punto, vi chiederete come sia possibile che un teatro in tutta la sua grandezza si trasferisca in una ristretta aula di scuola. Eppure non è finzione, ma realtà, e i ragazzi di 3E ve lo potranno confermare! Martedì 24 aprile, nell’ora di latino della professoressa Paone, il cast di Fondazione Teatro Due, composto da Paola De Crescenzo e Luca Nucera, ha fatto irruzione nella classe e ha presentato agli studenti il classroom play, il cui testo è stato scritto da Holger Schober, giovane drammaturgo austriaco, con la regia di Alessandro Averone. Si

tratta di un progetto teatrale europeo che coinvolge tre teatri di tre diverse città europee, Berlino, con il Deutsches Theater, Parma, con Fondazione Teatro Due e Zagabria, con lo Zagreb Youth Theatre. Il lavoro sul testo si è sviluppato durante due workshop svoltisi a Berlino e Zagabria: qui gli artisti e i traduttori provenienti dai tre paesi hanno sviluppato insieme il soggetto, elaborando ciascuno un copione nella propria lingua, in funzione delle diversità e delle specificità culturali."È il tuo momento!" è una pièce teatrale dedicata alla smania di diventare famosi e a cosa si è disposti a fare pur di realizzare questo sogno, il cui mancato raggiungimento provoca sconforto. Parla delle

persone che spesso non corrispondono ai personaggi di cui indossano la maschera e dei valori e ideali che dovrebbero possedere. Per i ragazzi è stato uno spettacolo interessante, dalle tematiche fortemente attuali e per questo parecchio coinvolgente. Questo spettacolo nella sua semplicità ha fatto riflettere su quanto nella nostra generazione avere un posto in prima fila o comparire davanti ad una telecamera, sembra essere diventato un obiettivo comune a molte persone. La corsa al raggiungimento del ruolo di protagonista non è mai stata così agguerrita. Ad aumentare questa smania del successo contribuiscono soprattutto i talent show, do-

DAL DIARIO DI BORDO DELLA DOCENTE COORDINATRICE ... Il nostro obiettivo era la creazione del video- evento scenico. Abbiamo lavorato su un testo che ha ispirato le prime espressioni scritte sul termine "gioia". Ci siamo ispirati ad un libro di Erik Satie " Quaderni di un mammifero" da cui abbiamo estratto la parte che riguarda le "istruzioni per l'uso" che il musicista fornisce all'interprete per esprimersi con il testo musicale: si tratta di una raccolta alquanto originale e senz'altro ironica e paradossale di suggerimenti che servono a colorare e dare significato ciò che si vuole comunicare. Oltre a questi indispensabili frammenti abbiamo aggiunto alcune vere e

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proprie riflessioni dei ragazzi. Tutto questo materiale è stato tradotto in un insieme di gesti e movimenti che sono espressione corporea e musicale di ciò che per loro è GIOIA ed è nata un breve coreografia.

con la preziosa collaborazione di Luca Patané. Mi sono preoccupata nel frattempo di fare qualche ripresa di backstage… Francesca Alletto

ve basta veramente poco per diventare famosi, personaggi noti. Ma una vita spesa a rincorrere una felicità che può essere spenta da un momento all’altro con un semplice pulsante, è degna di essere vissuta? di Eleonora Rossi 3E

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DALLA PRIMA PAGINA

che si sono occupati della redazione e un folto gruppo di tecnici audio-video. Fra gli ospiti d’onore Paola Chiavardi, inse-­ gnante di religione, Karima Zarroug, signora musulmana madre di quattro figli e Samar Amin, rappresentante delle giovani musulmane in Italia, che hanno risposto in diretta ai numerosi sms e mail che arrivavano in redazione dai ragazzi del liceo. Un grazie al prof. Cardarelli e alla prof.ssa Azzoni per il prezioso lavoro di coordinamento delle attività svolte dagli studenti nelle classi. Maura Golah, 3D

Il termine che ci siamo dati per concludere una compiuta ripresa video è stato il giorno 8 maggio,

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MARATONA BERTOLUCCI LA MAPPA DI ATTILIO BERTOLUCCI

Giovedì 3 maggio è stata presentata alla stampa la Maratona Bertolucci 2012: quattro incontri dedicati ad Attilio Bertolucci in dialogo con tre poeti del novecento (Pascoli, Montale, Pasolini) e gli artisti del vero. Gli incontri si sono tenuti, a partire da martedì 8 maggio, in quattro diversi luoghi di Parma. Luoghi che rivestono un valore simbolico per la città e per il poeta. E proprio all'interazione tra territorio e vita ed opere di Attilio Bertolucci è dedicato l'applicativo web presentato nel corso della conferenza stampa. Si tratta si un progetto estremamente complesso che ha preso il via l'anno scorso entro la Crossmedial information unit del liceo e che poi è stato seguito in modo particolare dalla prof.ssa Lucetta Dodi per i contenuti e Francesco Bodria di 3E per l'implementazione web.

Seguendo le indicazioni del poeta Vittorio Sereni (“È bello essere indotti alla conoscenza e all’amore di una città, che prima era soltanto un nome, attraverso le parole di un poeta …” Lettera ad un amico, La Luna sul Parma, 1948) l'applicativo, basato sul programma Google Earth, permette di provare a scoprire dove Attilio Bertolucci è stato fisicamente, quali sono i luoghi che sono stati importanti nella sua vita. Un tour guidato in cui ogni tappa è arricchita di foto d'epoca, testi di Attilio, brani poetici. La mappa, che per essere visualizzata necessita di Google Earth, è disponibile al seguente indirizzo internet: liceoattiliobertolucci.it/web/

la prof. L. Dodi e il prof. S. Giusti

I RAGAZZI E LA DROGA: INCONTRO CON IL DOTTOR GERRA Un incontro all’insegna della lotta all’uso delle droghe da parte dei giovani quello svoltosi nell’aula magna dell’istituto Giordani con il dott. Gilberto Gerra, medico parmigiano facente parte dell’ufficio dell’ONU sule dro-­ ghe e la criminalità (UNODC). Il dott. Gerra ha spiegato come non si possa dire semplicemente “no” alle dro-­ ghe se si è un consumatore abituale, poiché il consumo di droga non è dettato solo dall’intenzionalità del sog-­ getto ma anche da fattori indipendenti dalla sua volontà, come la genetica e l’ambiente sociale e familiare in cui egli vive. L’incontro ha coinvolto cinque classi del liceo Bertolucci le quali hanno assistito con attenzione e interesse alle spiegazioni del medico riguardanti, oltre ai normali argomenti medici inerenti il consumo delle droghe, i fattori ambientali relativi a tali dipendenze. Il rapporto tra genitori e figli nei primi anni di vita, il contesto sociale in cui si cresce possono essere fattori di rischio, ad esempio. Gerra ha anche illustrato come non si può mai essere convinti di essere usciti dalla propria dipendenza sostenendo che, in diversi casi, diventa impossibile uscirne, come ha affermato il medico: “In alcuni casi basta che un paziente convinto di IL QUARTO

essersi disintossicato senta un odore, veda un’immagine o ascolti una determinata canzone che gli ricordi il momento in cui si drogava per farlo ripiombare nella sua dipendenza”. Dunque Gerra prosegue spiegando come le droghe siano in grado di “programmare” il nostro cervello rendendo il consumo di stupefacenti indipendente dal nostro volere e radicato ormai nella nostra vita. Infine il medico dell’ONU ha invitato le classi presenti a partecipare ad un progetto sull’uso delle droghe fra i ragazzi, il quale se avrà buon esito si concluderà a Vienna presso la sede dell’UNODC alla presenza dei delegati degli stati membri di tale ufficio. R. Gandini, 4A

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La rubrica del cuore di Zoe ♥ Bentornati alla posta del cuore, con la vostra Zoe sempre pronta a rispondere alle richieste di aiuto che arrivano numerose! Cara Zoe, sono molto confusa: mi sono innamorata di un Prof. di questa scuola. Dopo le sue lezioni lo prendo da parte e gli faccio delle domande, tanto per passare qualche minuto sola con lui. Ora durante le lezioni nei momenti in cui si scherza mi lancia delle frecciatine: ho capito che non gli sono indifferente. Vorrei farmi avanti per capire cosa prova lui. Secondo te faccio bene? Aiutami tu!! by Chicca’97

Ciao Zoe,

Cara Chicca’97, in questo caso il consiglio di Zoe è quello di ripensare bene alla situazione creatasi. Sei sicura che quelle frecciatine siano segnali verso di te e che quello che provi nei suoi confronti non sia solo stima e simpatia? A volte i professori utilizzano l’umorismo come mezzo per tenere attenta la classe e sdram-­ matizzare la pesante lezione. Probabilmente stai semplicemente mal interpretando alcuni atteggiamenti del tuo insegnante, come spesso capita. Pensaci bene… e chiarisciti anche con te stessa!

Caro F.S.G. ,

è iniziato tutto a una festa durante il gioco della bottiglia, dovevo baciare un tipo e non ho pensato “che schifo”, come dovrebbe pensare un normale ragazzo. Negli spogliatoi mi capita di guardare i ragazzi quando si cambiano e provo una strana sensazione. È normale? F.S.G.

durante l’adolescenza è normale attraversare delle fasi di cambiamento che coinvolgono anche l’ambito della sessualità. Per cui non preoccuparti e non ti agitare se dovesse ricapitare. Se senti il bisogno di parlarne sono a tua disposizione, così come lo psicologo della scuola in tutta tranquillità e riservatezza. A presto, la tua Zoe

Zoe, cara Zoe, é un po’ di tempo che mi sento con una persona solo via facebook, non ho mai avuto incontri con questa persona e non so nemmeno quando la incontrerò e se la incontrerò... purtroppo incontrarla é difficile, io abito in città e lei abita fuori, abbastanza lontana. Questa persona é simpatica, molto simpatica e sentirla quasi ogni giorno é quasi diventata una necessità. Purtroppo esco un po’ turbolentemente da una relazione durata qualche mese con una persona che ho amato tanto solo che ancora non ho la sicurezza di incontrare nuove persone, non so se riuscirei a dimenticare completamente la persona amata in precedenza e iniziare una nuova relazione. Il fatto é che questa persona che sfortunatamente abita così lontana accende in me qualcosa, mi fa pensare, mi fa riflettere e mi fa, in un certo senso, battere il cuore assai. Zoe, dammi un consiglio: credi che io debba incontrare questa persona e vedere se qualcosa si accende in me e provare a scordare il passato oppure provare a riallacciare il rapporto precedente siccome non riesco a dimenticare la precedente persona amata? ti ringrazio in anticipo con cordiali saluti, banana 33, uno dei tuoi lettori più accaniti.

Caro banana 33, A mio parere se, come dici tu, è davvero una necessità sentire questa persona, e inizi a provare qualcosa per lei, sicuramente non stai pensando alla persona che in passato hai amato. Il mio consiglio è di continuare a conoscere questa ragazza che ti fa così battere il cuore, e di non aver paura di non riuscire più ad instaurare nuovi rapporti con gli altri… perché ci sarà sempre un’occasione e non mi sembri una persona timida! ;) Bisogna sempre guardare avanti, mai indietro! Capisco che può essere difficile dimenticare una persona amata, perché ricordo di bellissimi momenti… ma una nuova fiamma spegnerà quel-­ la vecchia! Inoltre la distanza non è mai un problema per chi segue il proprio cuore. Lasciatelo dire da chi di cuore ne sa qualcosa! ;) ’ E N In bocca al lupo, la tua Zoe TA PA A C LU

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