PORTFOLIO
Liliana Borrini
INDICE CURRICULUM VITAE OLTRE IL TERREMOTO: La ricostruzione della Basilica di S. Benedetto a Norcia ANTICHI BORGHI DELLA CALABRIA: CLETO DALL’ABBANDONO ALLA RINASCITA La chiesa del Santissimo Rosario B_Art: UN PERFORMING AND VISUAL ARTS CENTER A FISCHERINSEL Berlino RIFUGI: ABITAZIONI AD USO TEMPORANEO La Valchiavenna IL PARCO INDRO MONTANELLI: Analisi storica e riprogettazione dell’area dell’ex zoo di Milano IL TERRITORIO DELLA TEEM Il comune di Melzo
Liliana Borrini
20/04/1993
San Pietro Mosezzo (NO) Venezia (VE) 349 06 20 729
liliana.borrini@gmail.com Linkedln: www.linkedin.com/in/liliana-borrini-518a2a130 Instagram: lillium_br
ESPERIENZE LAVORATIVE 03/06/2019 03/09/2019 Apprendistato
09/03/2018 25/05/2018 Tirocinio
08/04/2015 31/07/2015 Tirocinio
STUDIO ASSOCIATO DI ARCHITETTURA E RESTAURO CRISTINELLI & CRISTINELLI Sestiere Cannaregio 3294, Venezia (VE) – www.studiocristinelli.it
CANTIERE DITATTICO - CASA RurART.it Via Sant’Antonio 2, Trebaseleghe (PD) - https://rurart.it
STUDIO DI ARCHITETTURA E PAESAGGIO DELL’ARCH. ROBERTO GAZZOLA Via Fossati 6, Galliate (NO) – www.studiogazzola.eu
FORMAZIONE 2016 - 2018
LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA PER IL NUOVO E L’ANTICO
21/03/2019
IUAV, Venezia, Scuola di Composizione e Conservazione Tesi - Oltre il terremoto: La Ricostruzione della Basilica di S. Benedetto di Norcia
2012 - 2015
LAUREA TRIENNALE IN ARCHITETTURA AMBIENTALE
22/02/2016
POLITECNICO DI MILANO, Milano, Scuola di Architettura e Società Tesi - Giardini all’inglese Indro Montanelli: analisi storica e riprogettazione dell’area dell’ex zoo di Milano
2007 - 2012
DIPLOMA SCIENTIFICO Istituto Salesiani San Lorenzo, Novara, Liceo Scientifico
MOSTRE 28/04/2018
ANTICHI BORGHI DELLA CALABRIA: CLETO E CASTELLO DALL’ABBANDONO ALLA RINASCITA Mostra/seminario - IUAV e Comune di Cleto
ABILITÀ SOFTWARE
LINGUE
INTERESSI
Microsoft Windows Ms Office AutoCAD ArchiCAD Revit Sketchup Rhino Italiano Inglese Tedesco
-
Photoshop Illustrator InDesign Lightroom Qgis RDF Recup
Madrelingua Livello B1/B2 - TOEIC 2016 Livello A2
OLTRE IL TERREMOTO LA RICOSTRUZIONE DELLA BASILICA DI S. BENEDETTO DI NORCIA a.a. 2017-18 Tesi di Laurea Magistrale Relatore: P. Faccio
Tesiste: Liliana Borrini Alessia Grippo
27 AGOSTO 1867 4.6 Mw
CHE
CASTELLUCCIO
1 DICEMBRE 1328 6.5 Mw
INQUADRAMENTO
MAR
30 OTTOBRE 2016 7:40:17 6.5 Mw
22 AGOSTO 1859 5.8 Mw
UM B
RIA
La sequenza sismica del 2016 ha colpito i territori del Lazio, dell’Abruzzo, delle Marche e dell’Umbria, coinvolgendo NORCIA su circa 20.000 persone, collocate un’area che comprende sia grandi centri abitati sia numerosi centri minori. 19 SETTEMBRE 1979 5.8 Mw
ARQUATA DEL TRONTO 12 MAGGIO 1730 6.0 Mw
Questo lavoro si è posto lo scopo di disegnare una metodologia operativa da attuare sul tessuto storico e sull’edificato delle aree colpite dagli eventi sismici, in particolare si è fatto CASCIA riferimento alla ricostruzione della Basilica di S. Benedetto a Norcia, profondamente rovinata dallo sciame sismico.
MARCHE
5 NOVEMBRE 1599 6.1 Mw
LAZIO
14 GENNAIO 1703 6.9 Mw
24 AGOSTO 2016 3:36:32 6.0 Mw
ACCUMOLI
I MOTI SISMICI Il meccanismo di collasso della torre campanaria e la conseguente caduta rovinosa sulla copertura sottostante è avvenuta in seguito alla rotazione della torre e alla deformazione nel piano delle sue pareti perimetrali. La caduta del campanile ha innescato Comuni ulteriori meccanismi di collasso Confini regionali 2016 dellaTerremoti copertura e dei paramenti della Terremoti storici significativi Linee di faglia Chiesa. La facciata è rimasta intatta
16 NOVEMBRE 1916 5.5 Mw
BR
IA
7 OTTOBRE 1639 6.2 Mw
UM
LEGENDA
AMATRICE
LAZIO
28 APRILE 1646 5.9 Mw
CITTAREALE
Dati rielaborati dal sito INGV
LEGENDA
1a 1b 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13a 13b 14a 14b 15
Basilica di San Benedetto Ex Monastero di San Benedetto Cattedrale di Santa Maria Argentea Chiesa di San Lorenzo Chiesa di San Francesco Chiesa della Misericordia o di Santa Rita Chiesa della Madonna Addolorata Chiesa di Santa Caterina Monastero di Santa Maria della Pace Chiesa di Sant’Agostino Chiesa di Santa Maria degli Angeli Chiesa di Sant’Agostinuccio Chiesa del Crocifisso Rudere del monastero di Santa Maria della Pace Rudere della chiesa di Santa Maria della Pace Chiesa di Sant’Agostino Abate Monastero di Sant’Agostino Abate Chiesa di San Giovanni
A B C D E
Palazzo del Comune Castellina Portico delle Misure Teatro Tempietto
1 2 3 4 5 6 7
Porta Romana Porta Narenula o Santa Lucia Porta del Colle Porta Ascolana Porta Orienatale o Maccarona Porta Palatina Porta Valledonna o San Giovanni
14b
7 1
14a 13a 13b
15
12 E
2
11 6 10 9
4 8 D
3
A 1b B 1a
C
7
6
5
4
2
5 3
Edificio inagibile Edificio parzialmente inagibile Edificio temporaneamente inagibile Edificio agibile Dati rielaborati dal sito della Regione Umbria
INQUADRAMENTO Scala 1:50.000 - 1:5.000
1238-1338
1570
1635
1863
1910
1950-1958
1738
30 Ottobre 2016
Per poter identificare e comprendere il comportamento della struttura della chiesa e la miglior modalità di intervento di ricostruzione, si sono svolte indagini storico – archivistiche e stratigrafiche, comprese di un approfondimento nell’ambito dell’analisi sismica, indagini in situ che hanno permesso di determinare le proprietà fisico-meccaniche e chimico-fisiche dei materiali, di descrivere le caratteristiche costruttive di quegli elementi non interessati dal crollo e di comprendere lo stato delle strutture prima del crollo. CONCEPT DI PROGETTO - La ricomposizione del volume: Completamento del volume perduto e mantenimento dell’immagine della fabbrica originale. La stratificazione storica: Ricostruzione storica e conservazione delle tracce, non complanarità del paramento di progetto e pre-esistente. - La compatibilità materica: Continuità materica data dall’utilizzo di materiale coerente, locale e distinguibilità dell’intervento attraverso l’uso di una differente tessitura. - La ricostruzione semplificata: Rievocazione della spazialità e riconoscibilità dell’intervento attraverso l’utilizzo di un differente materiale. Ricostruzione storica e conservazione delle tracce. - La conservazione immateriale: Rievocazione della spazialità originale e conservazione delle tracce.
Adeguamento antisismico del rosone
Consolidamento delle murature esistenti mediante la tecnica del reticulatus
Ricostruzione del piano di calpestio e delle volte della cripta
Sistema di ancoraggio della scala al paramento murario del campanile
Ancoraggio della cupola e delle volte lignee alla muratura
PARTITO ARCHITETTONICO scala 1: 30
ANTICHI BORGHI DELLA CALABRIA Cleto dall’abbandono alla rinascita La chiesa del Santissimo Rosario a.a. 2017-18 Docenti: P. Grandinetti, P. Faccio, A. Saetta, E. Micelli Collaboratori: G. Bruschi, U. Toccane, E. Picchiolutto, A. Dal Bo’ e N. Zennaro
Gruppo di lavoro: Liliana Borrini Alessia Grippo
INQUADRAMENTO L’antico borgo di Cleto, tema centrale di questo lavoro sorge ai piedi dello storico castello arroccato sulle pendici del monte Sant’Angelo; esso è caratterizzato da un continuo esodo degli abitanti verso la città per via della lontananza dalle nuove infrastrutture. Per la riqualificazione del borgo, dopo aver svolto un’attenta analisi del contesto circostante e delle necessità all’interno del territorio, si è pensato di inserirlo all’interno di un circuito di rinnovamento culturale legato alla memoria del centro, effettuando interventi effettivi sul costruito.
PROGETTO Lo scopo del lavoro è stato quello di ripristinare l’uso pubblico della chiesa mantenendo inalterato lo stato di frammento dell’edificio e intervenendo sulla stabilita’ strutturale. Il risultato è stato uno scenario romantico in cui si è voluto salvaguardare l’equilibrio tra natura e costruzione. Il progetto è consistito nella messa in sicurezza delle murature che costituivano il recinto della chiesa, nella scelta e nella rimozione delle speci arboree infestanti, nell’intrudozione di essenze autoctone e nell’insermento di una struttura in acciaio con funzione di belvedere.
B_Art: Un Performing and Visual Arts Center a Fischerinsel Berlino a.a. 2017-18 Docenti: S. Maffioletti, M. Rigo, D. Baraldi Collaboratori: S. Pezzuti, M. Minto
Gruppo di lavoro: Liliana Borrini Alessia Grippo Paolo di Paolo
INQUADRAMENTO L’area di progetto si trova nell’isola di Fischerinsel a Berlino. Più specificatamente nella parte sud dell’isola della Sprea, una zona che dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, è stata ricostruita con un’edilizia residenziale a torri. A nord della Spreeinsel si trova invece la cosidetta isola dei musei, mentre nella parte centrale troviamo un nucleo di edifici governativi della DDR. Il lotto in cui è stato inserito il progetto è quello che si trova affianco all’incrocio di due strade importanti: la Breite Straße (che conduce al Castello) e la Gertraudenstraße (una delle arterie principali del centro di Berlino).
PROGETTO Il progetto consiste nella realizzazione di una scuola di arti performative composta da: aule per la didattica (danza, pittura, scultura, musica), una bibliotaca, una pizza coperta, una galleria d’arte, un auditorium e degli alloggi temporanei per studenti o insegnati. L’ideazione di questo centro per le arti ha dovuto tenere conto sia delle caratteristiche del lotto (il rapporto con le due strade e gli edifici attorno), ma anche della storia della città e della sua evoluzione.
PROGETTO Tendendo presente dell’esistenza di un altro edificio sulla stessa area, si è voluto riconfigurare la morfologia del lotto originario. La piazza coperta, rettangolare e completamente vetrata, fa da perno a tutti gli altri edifici. Al suo interno sono presenti dei solai appesi con la funzione di luoghi di studio o di colloquio, e l’auditorium dalla forma organica, che con il suo rivestimento a pannelli arancioni, si impone come stacco alla rigidità dell’intero complesso. A sud si trova l’edificio a stecca che ospita le aule scolastiche e gli appartamenti. In testa ad esso, invece c’è la bibliotaca, che con il corpo rettangolare, rivestito da pannelli grigliati in acciaio, va a creare una chiusura del lotto ma al tempo stesso, essendo rialzato di un piano, funge da filtro al giardino interno. La galleria segue invece il lato sulla Breite Straße, creando una continuità con i filari di alberi che conducono al castello. Continuità che si è voluta instaurare anche tra l’ordine gigante del colonnato e il carattere monumentale di molte delle architetture presenti a Berlino.
DETTAGLI
A’
A
A’
A
Gli alloggi per gli studenti si trovano all’ultimo piano dell’edificio a stecca. Il lungo corridoio sul quale si affacciano le camere funge anche da grande sala comune, con tavoli, poltrone e scafali. Ci sono tre tipologie di appartameno: le camere doppie (4), le camere quadruple (2) e le camere matrimoniali (4). La bibliotaca invece si colloca in testa allo stesso edificio. Si accede sia dalla scuola che direttamente dalla piazza. Si compone di quattro livelli.
UNIVERSITÁ DI ARCHITETTURA IUAV DI VENEZIA
LABORATORIO INTEGRATO 2
Dipartimento di Architettura Costruzione Conservazione Corso di Laurea Magistrale in Architettura per il Nuovo e l’Antico a.a. 2016/2017
Un Performing and Visual Arts Center a Fischerinsel B_ART Corso di Composizione architettonica, prof.ssa Serena Maffioletti Corso di Meccanica strutturale, prof. Daniele Baraldi Corso di Fisica tecnica e impianti, prof. Matteo Rigo
Liliana Borrini Paolo Di Paolo Alessia Grippo
PROGETTO URBANO
SCALA
Partito architettonico: abitazioni
1:50
TAVOLA
2
impianti - misto ad aria primaria - a tutta aria LEGENDA
Diffusori quadrati con bocchette orientabili mod. tipo tecno-ventil DG Q = 80 m /h dim. = 400x400 mm Diffusori quadrati con bocchette orientabili mod. tipo tecno-ventil DG Q = 160 m /h dim. = 500x500 mm Griglia di ripresa a maglia quadrata mod. tipo tecno-ventil BMQA Q = 1000 m /h - dim. = 500x150 mm
Griglia di ripresa a maglia quadrata mod. tipo tecno-ventil BMQA Q = 1000 m /h - dim. = 400x200 mm
Canale di mandata dell'aria principale
Canale di mandata dell'aria secondario
20x10
Canale di ripresa dell'aria
LEGENDA valvola di estrazione aria viziata Q= 80 m /h dim. = 200 mm
FCZ_501 pf = 3.69 kW dim = 1200x220x486 mm
FCZ_501 pf = 3.69 kW dim = 1200x220x486 mm
CPU
FCZ_401 pf = 2.92 kW dim = 1200x220x486 mm
centralina regolazione impianto
Diffusori quadrati con bocchette orientabili mod. tipo tecno-ventil DG Ventilconvettore QFCZ_401 = 80 m /h dim. = 400x400 mm pf = 2.92 kW dim = 1200x220x486 mm Ventilconvettore
Diffusori FCZ_501quadrati con bocchette orientabili pf = 3.69 kWtecno-ventil dim = 1200x220x486 mod. tipo DG mm Q Ventilconvettore = 160 m /h dim. = 500x500 mm FCZ_901 pf = 5.00 kW dim = 1320x220x591 mm
Griglia di ripresa a maglia quadrata Ventilconvettore mod. tipo901 tecno-ventil BMQA FCZ_PO /h =- 1122x216x558 dim. = 500x150 Q pf==1000 m dim 5.33 kW mm mm Rete elettrica per ventilconvettore
Griglia di ripresa a maglia quadrata Acqua fredda principale ventilconvettore mod. tipo tecno-ventil BMQA /h - dim.ventilconvettore = 400x200 mm Q Acqua = 1000 m secondaria fredda
FCZ_501 pf = 3.69 kW dim = 1200x220x486 mm
Acqua calda principale ventilconvettore Acqua calda secondaria ventilconvettore
FCZ_501 pf = 3.69 kW dim = 1200x220x486 mm
Canale di mandata dell'aria principale 3/4''
1/2'' 3/4''
20x10
Canale di mandata dell'aria secondario
FCZ_401 pf = 2.92 kW dim = 1200x220x486 mm
20x20
Canale di ripresa dell'aria
valvola di estrazione aria viziata Q= 80 m /h dim. = 200 mm
CZ_501 = 3.69 kW m = 1200x220x486 mm
FCZ_501 pf = 3.69 kW dim = 1200x220x486 mm
CPU
Ventilconvettore FCZ_501 pf = 3.69 kW dim = 1200x220x486 mm
FCZ_401 pf = 2.92 kW dim = 1200x220x486 mm
FCZ_501 pf = 3.69 kW dim = 1200x220x486 mm
3/4''
centralina regolazione impianto Ventilconvettore FCZ_401 pf = 2.92 kW dim = 1200x220x486 mm
FCZ_401 pf = 2.92 kW dim = 1200x220x486 mm
Ventilconvettore FCZ_901 pf = 5.00 kW dim = 1320x220x591 mm Ventilconvettore FCZ_PO 901 pf = 5.33 kW dim = 1122x216x558 mm
1/2''
Rete elettrica per ventilconvettore
FCZ_501 pf = 3.69 kW dim = 1200x220x486 mm
FCZ_501 pf = 3.69 kW dim = 1200x220x486 mm
Acqua fredda principale ventilconvettore Acqua fredda secondaria ventilconvettore Acqua calda principale ventilconvettore LEGENDAventilconvettore Acqua calda secondaria
CZ_501 = 3.69 kW m = 1200x220x486 mm
3/4''
1/2''
FCZ_901 pf = 5.00 kW dim = 1320x220x591 mm
diffusore sottopoltrona mod. tipo tecno-ventil DPC Q = 60 m /h - d.= 150 mm 3/4''
1/2''
bocchetta di mandata a doppio filare di alette singolarmente orientabili
3/4'' 3/4''
UniversitĂ mod. IUAV tipo tecno-ventil DAO
FCZ_401 1/2'' pf = 2.92 kW FCZ_401 dim = 1200x220x486 mm pf = 2.92 kW
Q = 400 m /h - dim. = 700x100 mm
di Venezia
bocchetta di mandata a doppio filare di alette singolarmente orientabili mod. tipo tecno-ventil DAO Q = 500 m /h - dim. = 600x150 mm
dim = 1200x220x486 mm
bocchetta pedonabile stampata mod. tipo tecno-ventil BPP Q = 400 m /h - dim. = 700x250 mm Griglia di ripresa a maglia quadrata mod. tipo tecno-ventil BMQA
3/4''
FCZ_901 pf = 5.00 kW dim = 1320220x591 mm
3/4''
3/4''
DIPARTIMENTO ARCHITETTURA E CONSERVAZIONE mm Q = 2000COSTRUZIONE m /h - dim. = 500x400
1/2''
Corso di Laurea in Architettura per il nuovo e l'antico Griglia ripresa a maglia quadrata Laboratorio integrato 2 - modulo didiImpianti mod. tipo tecno-ventil BMQA Prof. Matteo Rigo Q = 1000 m /h - dim. = 400x200 mm A.A. 2016 - 2017
FCZ_PO 901 pf = 5.33 kW dim = 1122x216x558 mm
Z_501 3.69 kW = 1200x220x486 mm
/h x400 mm
20x20
FCZ_401 pf = 2.92 kW dim = 1200x220x486 mm
FCZ_401 pf = 2.92 kW dim = 1200x220x486 mm
1/2''
GRUPPO 16 Liliana Borrini Paolo Di Paolo Alessia Grippo
Griglia di ripresa a maglia quadrata mod. tipo tecno-ventil BMQA
matr. 286248 Q = 1500 m /h - dim. = 400x400 mm matr. 286142 matr. 286468 Griglia di ripresa a maglia quadrata mod. tipo tecno-ventil BMQA Q = 400 m /h - dim. = 250x200 mm
AREA DI PROGETTO: BERLINO - Isola dei Musei
1/2''
Canale di mandata dell'aria principale
PROGETTO: Un Performing and Visual Arts Center a Fischerinsel Canale di ripresa dell'aria
40x35
FCZ_501 pf = 3.69 kW dim = 1200x220x486 mm
CPU
centralina regolazione impianto
60x50
FCZ_901 pf = 5.00 kW dim = 1320x220x591 mm
3/4''
1/2''
UniversitĂ IUAV 3/4''
1/2''
FCZ_401 pf = 2.92 kW dim = 1200x220x486 mm
di Venezia
TAVOLA 5
Impianto misto ad aria primaria abitazioni Scala 1:100 1:50
130x100
Q = 400 m /h dim. = 700x250mm
130x100
Q = 400 m /h dim. = 700x250mm
20x10
20x10
120x60
70x60
70x60 40x30
Q = 2000 m /h dim. = 500x400 mm Q = 400 m /h dim. = 700x250mm
70x60
70x60 110x50
Q = 400 m /h dim. = 700x100mm
30x30
Q = 400 m /h dim. = 700x100mm
30x20
Q = 60 m /h dim. = 150x150mm
25x20 Q = 2000 m /h dim. = 500x400 mm
20x20 40x35
80x60
40x35
Q = 400 m /h dim. = 700x100mm
Q = 400 m /h dim. = 700x100mm
40x35
60x50
Q = 400 m /h dim. = 700x100mm
40x35
60x50
40x35
60x50
60x40
70x60
60x50
Q = 400 m /h dim. = 700x100mm
20x15 Q = 2000 m /h dim. = 500x400 mm
30x20
60x40
30x30
40x30
Q = 400 m /h dim. = 700x100mm
30x30 30x20
Q = 2000 m /h dim. = 500x400 mm
Q = 2000 m /h dim. = 500x400 mm
Q = 2000 m /h dim. = 500x400 mm
UTA 1 Q= 17663 mq/h
60x40
30x20
Q = 1500 m /h dim. = 400x400 mm
Q = 400 m /h dim. = 250x200 mm
130x120
Q = 2000 m /h dim. = 500x400 mm
Q = 500 m /h dim. = 600x150 mm
60x40 Q = 1500 m /h dim. = 400x400 mm
Q = 400 m /h dim. = 250x200 mm
60x50
Q = 400 m /h dim. = 700x250mm
130x100
70x60
30x20
110x100
50x25 Q = 1000 m /h dim. = 400x300 mm
40x35
Q = 60 m /h dim. = 212x212 mm
20x15 Q = 1000 m /h dim. = 400x300 mm
25x20
Q = 1000 m /h dim. = 400x300 mm
Q = 2000 m /h dim. = 500x400 mm
Q = 500 m /h dim. = 600x150 mm
50x25
130x100 70x60
50x25
Q = 1000 m /h dim. = 400x300 mm
30x20
60x50
Q = 60 m /h dim. = 212x212 mm
20x15 50x25
40x35
25x20
Q = 400 m /h dim. = 700x250mm
30x20
20x10
20x10
RIFUGI: ABITAZIONI AD USO TEMPORANEO La Valchiavenna a.a. 2014-15 Docenti: A. Dal Saso, D. Pandakovic, A. Verga Collaboratori: A. Carelli, B. Croce, L. Giamporcaro
Fitodepurazione
Sala polifunzionale
Casa 1
Casa 2
Casa 3 Casa 4
Laboratorio e teleferica
INQUADRAMENTO CHIAVENNA - Comune italiano della Provincia di Sondrio, in Lombardia, situato nella Valchiavenna, regione alpina attraversata dai fiumi Liro e Mera.
Uschione 832 msl. Frazione di Chiavenna
USCHIONE - Paesino situato su un terrazzo che si apre a sud-est di Chiavenna. Questo piccolo borgo, posto a circa 830 slm., è caratterizzato dalla presenza di case in pietra circondate da boschi di castagno. FRAZIONE CA’ NUOVA - Prendendo la mulattiera che porta verso l’Alpe Damino situata a 1230 msl. si incontra un piccolo gruppo di edifici abbandonati, una volta utilizzati durante la transumanza. Si tratta di quattro edifici a due piani non collegati fra loro. Il piano inferiore fungeva da stalla mentre quello superiore da fienile. Alle loro spalle si trova un pianoro delimitato da un muretto a secco.
Chiavenna
Ca’ Nuova
333 msl. Provincia di Sondrio
985 msl. Zona di progetto
Legenda Bosco Radura Strada Sentiero Ruscello
850
Uschione
A
950
700
750
800
A’
Ca’ Nuova
1000 1050
900
+1050m
+1000m
+950m
+900m
+850m
Ca’ Nuova +985m s.l.m.
+800m
Uschione +830m s.l.m.
+750m
+700m
+650m
Castanea sativa Castagno
Betula pendula Betulla
Fraxinus excelsior Frassino
Prunus avium Cigliegio dolce
Fagus syvatica Faggio
Picea abies Abete rosso
8m
4,8
0m
6,6
Casa 1
6,5 3m m
4,8 5
Casa 2
Sala Polifunzionale
PROGETTO L’obiettivo è quello di trasformare la frazione di Ca’ Nuova in un gruppo di abitazioni ad uso temporaneo, destinato al turismo da alpeggio. Oltre al recupero degli edifici esistenti si è prevista anche la realizzazione di una sala polifunzionale, destinata a luogo di condivisione e convivialità, e un piccolo laboratorio di falegnameria, con annessa teleferica, che collega i rifugi al comune di Uschione.
IL PARCO INDRO MONTANELLI ANALISI STORICA E RIPROGETTAZIONE DELL’AREA DELL’EX ZOO DI MILANO a.a. 2014-15 Tesi di Laurea Triennale Relatore: A. Verga
PaleoLab
Palazzo Dugnani Museo del Cinema
BioLab
Area di Progetto
Asilo / ex “Caffe`”
Museo Civico di Storia Naturale Planetario Civico
scala 1:3500
INQUADRAMENTO I Giardini Indro Montanelli - E’ un parco situato nella zona di Porta Venezia a Milano. La sua realizzazione risale al 1784 e nel corso degli anni si sono susseguiti diversi cambiamenti. Da un giardino illuminista, nell’Ottocento è stato trasformato in un giardino paesaggistico. Oggi è un parco molto frequentato: passeggiando al suo interno si possono incontrare persone che fanno jogging, bambini che giocano, gente che porta a spasso il proprio cane, e molte altre. C’è una zona però che negli anni è stata isolata. Si tratta dell’area dell’ex Zoo Civico di Milano. Lo zoo venne smantellato negli anni Novanta e nel 2002 si è svolta un’opera di riprogettazione della zona.
GIUSEPPE PIERMARINI 1784
GIUSEPPE BALZARETTO 1862
OBIETTIVO Informazioni raccolte durante i sopralluoghi hanno confermato lo stato di isolamento di questa parte dei Giardini. Sono partita con le ricerche prendendo come la riprogettazione di quest’area. Successivamente sono passata allo studio del parco all’inglese delineandone gli elementi caratteristici per poi passare alla storia dei parchi pubblici e in particolare quella dei suddetti Giardini. Tenendo presente alberature, esigenze e storia, ho sviluppato una nuova planimetria, progettando nuove scene paesaggistiche capaci di far suscitare un senso di armonia, riportando questa parte di giardino allo splendore dei tempi passati.
EMILIO ALEMAGNA 1881
ZOO CIVICO DI MILANO 1923 - 1992
ANALISI Per capire come intervenire sull’area di progetto si è proceduto con l’individuazione, all’interno del parco, dei servizi che esso offre, degli alberi monumentali e degli elementi tipici del parco all’inglese.
RICOSTRUZIONE POST SECONDA GUERRA MONDIALE 1784
1862 Sistema di parterres geometrici con aiuole fiorite, che terminava in uno spazio circolare, che al suo centro ospitava la serra -esposizione.
1881 Sistema pseudopaesaggistico caratterizzato da percorsi serpenteggianti.
OBIETTIVI - Realizzazione di un belvedere / tempietto verde - Ciottolato lungo i margini delle aiuole - Ampliamento del percorso botanico - Stagionalità delle essenze botaniche - Nuovo arredo urbano - Valorizzazione del corso d’acqua - Ricongiunzione dell’area con il resto del parco - Riconversione degli elementi dell’ex zoo ancora presenti
1923-1992 Sistemazione dello zoo Civico di Milano. L’area era caratteizzata da aiuole e gabbie per gli animali.
2016
2002-2016 Area con un’organizzazione mista. Non ha più un carattere proprio che si armonizza con il resto del Giardino.
IL TERRITORIO DELLA TEEM Il comune di Melzo Lab. Urbanistica _ a.a. 2013-14 Docenti: G. Calmanti, V. Erba, S. Agostini Collaboratori: S. Di Vita, G. Limonta
Gruppo di lavoro: Liliana Borrini Cinzia Dal Bianco Maria Paola Ricci Andrea Torciere
IL SISTEMA RURALE L’obiettivo di questo lavoro consisteva nella ricerca di soluzioni valide al consumo di suolo agricolo e quindi di impoverimento del sistema rurale causato dalla costruzione della nuova infrastruttura e dell’ espansione del tessuto urbanizzato. Esso è stato raggiunto attraverso la conoscenza e l’analisi del sistema rurale di Melzo, comune situato a est della provincia di Milano.
Dati DUSAF
Piano di settore agricolo - Allegato A Tavola 4 - Avvicendamenti colturali 2007
Sistema idrico
Individuazione aziende agricole
Individuazione insediamenti rurali
Consumo di suolo dovuto alla TEEM e alla Cassanese in relazione al valore agricolo
4
6
c.o.6
6
2a
c.o.1
TA4
TP1
3
2a
c.o.6
c.o.1 T.C.1
T.A.1
TA1 TA2a
4 c.o. 17
9c
4
3
c.o. 17
c.o. 12
3
9c
c.o. 12
T.A.2
TA2b
T.A.3
2
TS1 TP3
c.o. 13
c.o. 13
1
T.U.1
TA3
8
5
c.o. 16
c.o. 8
2b
5 c.o. 9
5
2e
c.o. 2
3
c.o. 14
Carta setaccio
9b
c.o. 11 c.o. 14
c.o. 18
c.o. 8
7
c.o. 4
5 c.o. 9
4
Tls1
2c 1
c.o. 7 c.o. 7
9
5
2
TP2
c.o. 2
c.o. 15
Tls3
2d
c.o. 10
5
c.o. 3
9a
c.o. 20
Tls2
1 c.o. 2
c.o. 10
2d
c.o. 19
2b
5
c.o. 16
c.o. 4
c.o. 15
4
8
9a
c.o. 20
T.A.4
c.o. 19
Azioni positive
Azioni negative
3
c.o. 14
9b
4
2
T.I.a.1
1
2b 1
c.o. 2
4
c.o. 7 c.o. 7
c.o. 10
9
Plis
3 T.t.a.1
1
c.o. 10
5
c.o. 3
7
c.o. 18
c.o. 11 c.o. 14
Aziende agricole minacciate dalle nuove previsioni
Sovrapposizione PGT e carta setaccio
Misure compensative
Inquadramento
Uso del suolo
Sistemi dei servizi
Mobilità LEGENDA SISTEMA DELLA MOBILITA’
DENSITA’ LOTTI RESIDENZIALI
PRIMARIA
PERIMETRO CENTRO STORICO
SECONDARIA
TESSUTO STORICO CONSOLIDATO
F
TRACCIATO
FERROVIARIO E STAZIONE
TESSUTO APERTO BASSA DENSITA’
NODI
PRINCIPALI
TESSUTO APERTO MEDIA DENSITA’
NODI
SECONDARI
SOTTOPASSAGGI
TESSUTO COMPATTO MEDIA DENSITA’
CAVALCAVIA
TESSUTO APERTO ALTA DENSITA’
SECONDARIA
TESSUTO COMPATTO ALTA DENSITA’
DI PROGETTO
AUTOSTRADA (TEEM) ETRAURBANE NODI
POLITECNICO DI MILANO Scuola di "Architettura e Società" Corso di studi in ARCHITETTURA AMBIENTALE A.A. 2013-2014
T.C.1
IN COSTRUZIONE
PRINCIPALI DI PROGETTO
PRINCIPALI IN COSTRUZIONE
SOTTOPASSAGGI
T.A.1
DI PROGETTO
LABORATORIO DI URBANISTICA
Docenti:
Collaboratori:
STELLA AGOSTINI GABRIELE CALMANTI VALERIA ERBA
la Tangenziale est esterna attraversa il comune di melzo per cierca 2,5km causando molti problemi al sistema rurale. per permettere il passaggio tra una parte e l’altra della campagna sono stati già realizzati dei sovrappassi. lungo tutto il suo percorso si prevede inoltre la realizzazione di una barriera acustica e di una barriera verde composta da pioppi cipressini
DENSITà
Tav. 5
Luglio 2014
Gruppo 2: Liliana Borrini Cinzia Dal Bianco Maria Paola Ricci Andrea Torciere
T.A.2
STEFANO DI VITA GIORGIO LIMONTA
Titolo Elaborato: Scala: 1/5'000
795549 793974 748370 795810
0
100
m
per il torrente molgora si prevede la bonifica delle sponde e la creazione di nuovo verde attorno ad esso. inoltre verranno realizzati nuovi percorsi ciclopedonali per permettere alla popolazione di fruire del paesaggio e alle aziende agricole di migliorare i rapporti di filiera con la vendita diretta dei prodotti.
T.A.3
N
S.T.U.
nel comune di melzo sono stati individuati tre insediamenti rurali di particolare interesse strateggico per la loro ubicazione. si tratta delle cascine: triulza, moneta e rosa. per loro è prevista la ristrutturazione degli edifici fatiscenti e la creazione di tre punti ricettivi a supporto delle aree circostanti. (nelle cascine rosa e moneta verranno comunque mantenute le attività produttive già presenti).
200
T.U.1 T.A.4
L’obiettivo principale di questo documento di piano è di compattare il più possibile l’urbanizzato di melzo, limitando l’espansione verso le aree agricole. Proprio per questo motivo si sono previsti degli ambiti di traformazione ambientale a est dell’edificato
Dopo un’attenta analisi del sistema rurale si prevede la riattivazione di alcuni fontanili collocati in punti strateggici a sostegno delle attività agricole locali.
T.I.a.1 Per evitare di espandere il tessuto urbano a scapito delle zone agricole si prevede la riqualifica del centro storico con la ristrutturazione di corti abbandonate o fatiscenti. questa strategia porterà nuovo decoro al comune di melzo.
Tra le aree industriali di Melzo e Liscate si prevede la creazione di una zona cuscinetto a uso agricolo con lo scopo di creare una sorta di corridoio ecologico tra i due comuni.
Attorno alla cascina Triulza si prevede l’attuazione di due parchi urbani, tra cui uno lasciato a prato, a supporto delle attività circostanti.
T.t.a.1
POLITECNICO DI MILANO Scuola di "Architettura e Società" Corso di studi in ARCHITETTURA AMBIENTALE A.A. 2013-2014 LABORATORIO DI URBANISTICA
Docenti:
Collaboratori:
STELLA AGOSTINI GABRIELE CALMANTI VALERIA ERBA
STEFANO DI VITA GIORGIO LIMONTA
Titolo Elaborato: Scala: 1/5'000
DOCUMENTO DI PIANO
Tav. 6
Luglio 2014
Gruppo 2: Liliana Borrini Cinzia Dal Bianco Maria Paola Ricci Andrea Torciere
Densità lotti residenziali
Documento di piano
IL COMUNE In questa parte si è proceduto alla realizzazione di 5 elaborati grafici riguardanti l’utilizzo del territorio atti alla eleborazione di un Documento di Piano. L’obiettivo principale di quest’ultimo è stato quello di compattare il più possibile l’urbanizzato, evitando di danneggiare maggiormente il sistema rurale, già attaccato dalla nuova viabilità. Si sono così individuati sia diversi ambiti di trasformazione che le principali strategie ambientali.
795549 793974 748370 795810
N 0
100
m
200
TRASFORMAZIONE CON TUTELA AMBIENTALE DEL TORRENTE MOLGORA La zona ha una superficie territoriale pari a 72603 mq, che è stata suddivisa in tre principali settori: residenziale, commerciale e cessione. Imposto un indice di utilizzazione pari a 0,20 mq/mq (un valore basso per tutelare il più possibile il torrente Molgora evitando un’eccessiva edificazione), si è deciso di stabilire una cessione edilizia del 65% della St. Della superficie lorda di pavimento (Slp) si è dato un’80% al residenziale (nel quale è incluso anche l’esistente), e un 20% al centro ricettivo.
Scheda Norma torrente Molgora
ca Cer
scol.
mnt
rsd
rsd
comm.
Azzonamento