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Redazionale “Notiziario Motoristico”

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Consigli pratici

Consigli pratici

PARALLELO

REDAZIONALE “NOTIZIARIO MOTORISTICO”

PERCHÉ L’OLIO MOTORE È SEMPRE PIÙ “SOTTILE”?

NE PARLIAMO CON LIQUI MOLY, AZIENDA SPECIALIZZATA NELLA PRODUZIONE DI LUBRIFICANTI E ADDITIVI. Giulia Margi

La viscosità è uno dei parametri di definizione dell’olio. Come spiega Oliver Kuhn, vicedirettore del laboratorio dell’olio Liqui Moly, più è alta la viscosità dell’olio, maggiore è la sua densità; per contro minore è la viscosità più l’olio è fluido e “sottile”. A seconda del tipo di motore, il costruttore auto indica delle specifiche di viscosità idonee a una corretta lubrificazione e protezione. Una sigla (composta da un primo numero seguito dalla lettera W e un secondo numero) identifica l’olio: il numero prima della W indica la viscosità a bassa temperatura, ovvero quanto è ancora liquido l’olio a basse temperature; il secondo numero indica la viscosità ad alta temperatura, ovvero quanto è liquido l’olio alle alte temperature; più i numeri sono alti, più l’olio è viscoso (denso), viceversa più sono bassi, più l’olio è fluido.

OLIO MOTORE PIÙ O MENO VISCOSO: QUALE USARE

“La tendenza per i moderni motori caratterizzati dal downsizing – spiega Kuhn – è quella di richiedere oli sempre più sottili, per ridurre il consumo di carburante e le emissioni. Ma la scelta non è arbitraria perché il rischio, in entrambi i casi, è di danneggiare il motore e i suoi componenti”. Se ad esempio viene utilizzato un olio più fluido rispetto a quello richiesto dal motore, il film protettivo che ricopre le superfici dei compo-nenti è semplicemente troppo sottile per il motore: non è in grado di reggere il carico e si lacera. Un film d’olio incrinato comporta un aumento dell’usura, che può arrivare fino al grippaggio dei cuscinetti, e questo, a sua volta, può comportare danni conseguenti, e addirittura gravi danni al motore. Al contrario, se l’olio è più denso del necessario, non solo aumentano i consumi di carburante, ma il motore deve applicare più forza per pomparlo e questo sovraccarico di lavoro per la pompa dell’olio può danneggiarla e lasciare di fatto il motore completamente privo di lubrificazione. Come scegliere quindi l’olio più idoneo? “Ci si può riferire alle indicazioni del costruttore o consultare la guida agli oli gratuita online sviluppata da Liqui Moly all’indirizzo www.liqui-moly.com” risponde Kuhn.

OLIO MOTORE SENZA OLIO?

La domanda provocatoria sta semplicemente a indicare che più è sottile l’olio meno olio base contiene. “Gli oli motore – spiega Kuhn - sono costituiti da due componenti fondamentali: l’olio di base e i pacchetti di additivi. Mentre in passato era l’olio di base a determinare le prestazioni più importanti dell’olio motore, oggi i responsabili sono i pacchetti di additivi. Nel caso degli oli a bassa viscosità, sono loro a fornire non solo pulizia e protezione dalla corrosione, ma anche raffreddamento e lubrificazione. L’olio di base, ovvero l’olio vero e proprio, è quindi poco più di un semplice fluido vettore per i pacchetti di additivi. I moderni oli contengono quasi un terzo dei pacchetti di additivi.” “La tendenza dei costruttori auto, quindi è quella di utilizzare oli sempre più fluidi e sottili, perché questi richiedono al motore meno forza per essere pompati e ciò permette di ottimizzare i consumi di carburante riducendo le emissioni” conclude Kuhn.

PARALLELO

SPECIAL TEC

AA 0W-16

Olio motore a bassa viscosità di classe premium. Protegge in maniera eccellente dall’usura, riduce il consumo di olio e carburante, mantiene il motore pulito e garantisce una lubrificazione veloce. Approvazioni: API SP, ILSAC GF-6B Raccomandazioni: Honda, Lexus, Suzuki, Toyota

✔ Eccellente pulizia del motore ✔ Eccellente protezione dall’usura ✔ Eccellente comportamento ad alta ed a bassa temperatura ✔ Alta stabilità al taglio ✔ Alta sicurezza di lubrificazione

QUANTO PUÒ DIVENTARE FLUIDO L’OLIO MOTORE?

Parlando della tendenza a oli sempre più fluidi, Kuhn spiega che attualmente la viscosità più bassa specificata per l’olio motore è 0W-8; quasi un olio unigrado. “La difficoltà qui, oltre alla lubrificazione, è soprattutto l’evaporazione – chiarisce Kuhn –, poiché quanto più è fluido un olio, tanto più facile è l’evaporazione. Nello 0W-8 è ancora possibile mantenere questo equilibrio. Per viscosità ancora più basse, probabilmente sarebbe necessaria una sostanza chimica completamente diversa, che non si baserebbe più sull’olio”. Ad oggi questo grado di viscosità è limitato al mercato giapponese. Finora solo l’Organizzazione giapponese per gli standard automobilistici (JASO) ha pubblicato le specifiche per lo 0W-8, ma né l’associazione europea dei produttori di automobili (ACEA) né l’API americana lo hanno fatto. “Infine – conclude Kuhn – lo 0W-8 è destinato esclusivamente ai motori a benzina, mentre nei Diesel, lo 0W-20 rappresenta attualmente la viscosità più bassa. Ciò è dovuto al carico di pressione più elevato”.

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