Arboreto Cicchetti - Non solo piante

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ISTITUTO PER I BENI ARTISTICI, CULTURALI E NATURALI

Rivist a "IBC" X, 2 0 0 2 , 1 progetti e realizzazioni, storie e personaggi Nel cuo re di Riccio ne (Rimini) l'ex vivaio della famiglia Cicchetti, acquisito dal Co mune, sta per essere trasfo rmato in arbo reto : il pro getto mira ad arricchire e a miglio rare un patrimo nio vegetale unico , o ffrendo al pubblico nuo ve o ppo rtunità di educazio ne ambientale e di co no scenza sto rica. Senza dimenticare il divertimento .

Non solo 'piant e' Emanuele Mus s o ni [arc hitetto ]

Nella parte alta di viale Ceccarini, quella a mo nte della ferro via, si cela uno dei più vecchi e inco ntaminati ango li di verde di Riccio ne (Rimini): l'ex vivaio Cicchetti. Fo ndato nel 19 0 9 dall'o mo nima famiglia di giardinieri e paesaggisti che lo co ndusse per quattro generazio ni, nei primi anni No vanta esso fu in larga parte venduto al Co mune, per cessata attività. L'area acquisita, che misura circa tredicimilao tto cento metri quadrati co ntro gli o ltre ventiseimila dell'intera pro prietà dei Cicchetti, è co mpresa fra viale Massaua, viale Mo rgagni, viale Crispi e viale Bufalini. Essa ha carattere di eccezio nalità nel pano rama dei parchi urbani per la sua o rigine di "vivaio ", e per la sua inco nsueta po sizio ne centrale. L'11 aprile del 19 9 9 l'amministrazio ne co munale aveva ufficialmente deno minato l'ex vivaio "Arbo reto Cicchetti": rico no sceva co sì il no tevo le ruo lo avuto dalla famiglia nel trasfo rmare il picco lo bo rgo di Riccio ne nella "Perla verde dell'Adriatico ", e so prattutto intendeva avviare un pro getto che riqualificasse e rendesse agibile al pubblico lo spazio verde acquisito . L'arbo reto - inteso co me co llezio ne di piante arbo ree ed arbustive tasso no micamente identificate, pur senza l'o rganizzazio ne sistematica dei veri o rti bo tanici - co l suo impianto a giardino pubblico , in felice po sizio ne centrale, avrebbe do vuto svo lgere funzio ni culturali e didattiche - co n partico lare riferimento all'educazio ne ambientale - e co stituire un richiamo turistico nella bella stagio ne, co n i suo i sentieri nel bo sco , le sue picco le radure, e, fra gli altri o rnamenti vegetali, un ro seto di grande bellezza e qualità. L'idea di fare dell'ex vivaio un arbo reto fu suggerita dal cavaliere Augusto Cicchetti all'Amministrazio ne, che in principio pensava di farne un o rto bo tanico (una struttura più co sto sa, di difficile gestio ne, e biso gno sa di maggio re spazio ). Cicchetti, sco mparso all'età di 89 anni il 18 giugno del 20 0 0 , è stato un valente paesaggista, egli stesso auto re delle serre del vivaio . L'impo rtanza della sua figura nell'ambito dell'architettura del paesaggio (disciplina che so lo di recente si sta rivalutando in Italia, a differenza del resto d'Euro pa) va ben o ltre i limiti della sua città e del circo ndario , do ve ha più lavo rato , e si estende a livello nazio nale. Il suo curriculum pro fessio nale anno vera qualco sa co me settecento pro getti: è o ppo rtuno quindi spendere qualche paro la sulla sua sto ria, che è legata anche a quella del vivaio , e futuro arbo reto . August o Cicche t t i (Riccio ne , 1 9 11 -2 0 0 0 ) Figlio di Vitto rio Cicchetti, Augusto inizia a lavo rare co l padre nel vivaio in età sco lastica. 1 Nel 19 27 si iscrive alla Regia Scuo la Media Agraria di Firenze, la vecchia Scuo la di Po mo lo gia del Gran Duca Leo po ldo di To scana, una scuo la co nvitto che "per le sue peculiari caratteristiche aveva acquisito grandissimi meriti e perciò co no sciuta in tutto il mo ndo ".2 Qui stringe amicizia co n l'anco r gio vanissimo Pietro Po rcinai: co lui che diverrà il più impo rtante e celebrato architetto del paesaggio del No vecento in Italia. Nel 19 31 co nsegue il diplo ma di perito o rtico lto re co n il pro fesso r Alessandro Mo rettini (allo ra preside della scuo la, po i do cente alla Faco ltà di agraria di Firenze), e per circa un anno ne diviene l'assistente co n la mansio ne di esperto in fruttico ltura. Dal 19 37 al 19 4 8, pur co n le interruzio ni della guerra, vince il co nco rso di diretto re dei Giardini pubblici di Merano . Qui realizzò diversi pro getti, fra cui il giardino dell'Azienda di so ggio rno e il Parco della passeggiata d'estate (sul preesistente pro getto dell'architetto Zenzinger, del 19 0 9 ): per dimensio ni e qualità è uno dei suo i lavo ri più prestigio si. Durante la sua lunga carriera (gli ultimi disegni risalgo no al 19 9 0 ), in partico lare dagli anni Trenta agli anni Cinquanta e pur co n le lunghe interruzio ni delle guerre d'Abissinia e del seco ndo co nflitto mo ndiale, pro getta giardini sia a Riccio ne (tra cui il giardino dei ragazzi in viale Ario sto , quello spartitraffico dell'Alba) e in Ro magna (tra l'altro nel 19 4 7 pro getta un restauro di una parte del parco di Villa des Vergers a San Lo renzo in Co rreggiano di Rimini, già mo dificato da Po rcinai nel 19 4 1),3 sia nelle altre regio ni d'Italia: tra i tanti un grande parco a Ro seto degli Abruzzi; la sistemazio ne paesaggistica dello stabilimento Lancia a Bo lzano ; il giardino della villa del co nte Edo ardo Matarazzo a Gradara, al cui pro getto lavo raro no successivamente anche Pietro Po rcinai (19 4 8), e il famo so paesaggista inglese Russell Page (19 54 ). Negli anni Cinquanta to rna definitivamente nella sua città natale, Riccio ne, e vi diviene diretto re dell'Azienda di so ggio rno , incrementando o ridando linfa a varie iniziative, tra le quali, fio ri all'o cchiello , il prestigio so Premio Riccio ne Teatro e la Fiera del franco bo llo . Pro prio a Riccio ne, fino alla fine degli anni Ottanta, realizza il maggio r numero di lavo ri sia pubblici che privati, e ha un ruo lo fo ndamentale nella rico struzio ne dai danni bellici, inventando perfino l'arredo della spiaggia (le tende in luo go dei co nsueti o mbrello ni) divenuto in seguito una peculiarità del luo go . Vi restaura giardini, ne co struisce di nuo vi e albera tutti i viali e gli spazi liberi (il canno cchiale di pini del


menzio nato viale Ceccarini è un suo intervento del 19 37). Pro getta ino ltre il lungo mare della Repubblica e della Libertà co n i piazzali Di Vitto rio , To gliatti, De Gasperi (o ra rispettivamente San Martino , Ro ma, Del Po rto : un tempo o rnati di aiuo le flo reali, po i eliminate per dar luo go ai parcheggi) e i giardini del piazzale del Turismo . Co me testimo nia il suo co pio so archivio che racco glie circa sessant'anni di attività, dal 19 31 al 19 88 (co n circa settecento disegni, fra lucidi ed elio grafie), gran parte dei giardini pubblici della co siddetta "Perla verde" so no stati da lui pro gettati; purtro ppo o ggi se ne co nservano po chi, a causa delle varie cementificazio ni. Augusto Cicchetti è senza dubbio , fra i suo i familiari,4 quello che meglio rappresenta la figura di "architetto del paesaggio ", po iché alle attitudini pro gettuali degli altri - che, ad eccezio ne del preco cemente sco mparso Francesco , ideavano le o pere sul po sto senza l'ausilio della carta - unisce una no n co mune abilità nel disegno . Ed è pro prio l'abbo ndante testimo nianza carto grafica del suo archivio (che o ltre a disegni, do cumenti, vo lumi e fo to grafie, include anche diversi suo i scritti) a permetterci o ggi di studiarne l'o pera e di individuare co n precisio ne i suo i giardini, realizzati o so ltanto ideati. Il pro ge t t o de ll'arbo re t o La trasfo rmazio ne dell'ex vivaio Cicchetti in arbo reto per il mo mento è allo stadio preliminare, in attesa di ricevere fo ndi: so lo un picco lo edificio di legno è stato co mmissio nato ad uso degli sco ut. Il pro getto si pro po ne di miglio rare le espressio ni naturalistiche del luo go , di arricchirne il patrimo nio vegetale d'o rnamento , di pro muo vere iniziative di divulgazio ne e sensibilizzazio ne in materia ambientale e bo tanica dirette alle scuo le e a tutti i cittadini interessati. Le aree bo schive - co stituite in gran parte da pini do mestici (alcuni dei quali seco lari), pini marittimi, pini d'Aleppo , lecci, abeti, aceri e diversi arbusti sempreverdi, e attualmente impraticabili per la densità delle infestanti - saranno rese perco rribili grazie a numero si sentieri, principali e seco ndari, che permetteranno ai visitato ri un'o sservazio ne ravvicinata delle piante. Queste saranno etichettate co n le indicazio ni del lo ro no me scientifico , di quello vo lgare e della lo ro pro venienza. No n mancheranno po i, fra le piante ad alto fusto , ango li di so sta e di studio arredati co n suppellettili rustiche, delle picco le radure che creeranno nelle zo ne bo schive co ntrasti di luce e o mbra. Vi saranno anche interventi paesaggistici che richiamano - pur in chiave co ntempo ranea - la tradizio ne italiana dell'Ars To piaria: co me, ad esempio il Teatro di verzura, Il Ro seto o rnamentale e didattico , ed altri di carattere più generale co me la Pergo la, lo Stagno , l'Ango lo dei frutti mino ri e delle piante o fficinali. Si prevede infine di realizzare sul sedime di una serra esistente (tutte le altre verranno mantenute) un padiglio ne po lifunzio nale in legno , vetro e acciaio destinato a o spitare attività culturali e aggregative e quegli eventi che nella stagio ne fredda no n po tranno aver luo go nel Teatro di verzura. Questo edificio semitrasparente, che farà sentire sempre immersi nella vegetazio ne (e per tipo lo gia affine alle serre attigue), sarà co sì ripartito : una sala po lifunzio nale (per presentazio ni di libri, picco li co ncerti, co nferenze, mo stre tempo ranee), una sala attrezzata per l'educazio ne ambientale, e un archivio info rmatizzato e cartaceo (o ltre ai servizi). L'archivio è destinato ad acco gliere gli o ltre settecento pro getti di Augusto e Francesco Cicchetti, inventariati e catalo gati dallo scrivente co n l'ausilio prezio sissimo di Augusto Cicchetti, e do po la sua mo rte co n l'indispensabile appo ggio della figlia pro fesso ressa Emanuela e l'ausilio pro fessio nale dell'archivista Luigi Vendramin. Tuttavia questi materiali hanno biso gno quanto prima di un restauro , che può essere realizzato rendendo co mpartecipi la So printendenza ai beni archivistici, l'Istituto per i beni culturali della Regio ne Emilia-Ro magna, e il Co mune di Riccio ne. Tale archivio , o ltre al materiale dei Cicchetti, o spiterà quant'altro riguardi la sto ria dei giardini di Riccio ne e di co lo ro che hanno co ntribuito a darle fama di "Perla verde". Esso co nterrà anche dei terminali multimediali per uno studio interattivo delle specie bo taniche, no nché delle po stazio ni Internet per co llegarsi co n le più prestigio se asso ciazio ni bo taniche mo ndiali (co me la Ro yal Bo tanical So ciety) e co n i maggio ri siti di architettura del paesaggio italiani (co me l'Asso ciazio ne italiana di architettura del paesaggio ), favo rendo co sì un co ntinuo e feco ndo scambio di info rmazio ni e di idee. Fra le altre attrazio ni del pro getto vo rrei accennare infine al Teatro di verzura, un teatro all'aperto fatto esclusivamente di materia vegetale (in questo caso bo sso e cipresso ), idealmente legato agli esempi cinquecenteschi e baro cchi della tradizio ne giardinistica italiana. Immaginatevi il piacere di un co ncerto o di un qualunque spettaco lo teatrale di fo rma co ntenuta in un tale co ntesto , quasi di fro nte al "Teatro del mare", che può co ntenere altri co ncerti o spettaco li al chiuso , e co n la co ncreta po ssibilità di mettere in co municazio ne l'arbo reto co n il futuro parco della ex Fo rnace (do v'era l'antichissima Santa Maria in Pantano ) mediante un bel po nte so speso in legno . C'è so lo da augurarsi che l'idea scaturita da Augusto Cicchetti per il suo vivaio , e po rtata avanti da chi scrive in co llabo razio ne co n i tecnici del Co mune,5 po ssa veder luce in tempi ragio nevo li. Anche perché nel frattempo il grande patrimo nio di piante rischia di essere ro vinato dalla mancanza di cure necessarie.

No te (1) Su Augusto Cicchetti si veda E. Musso ni, Pietro Porcinai e il parco di villa des Vergers poi Ruspoli a San Lorenzo in Correggiano di Rimini, in La memoria, il tempo, la storia, nel giardino italiano fra '800 e '900, a cura di V. Cazzato , Ro ma, Istituto Po ligrafico e Zecca dello Stato , 19 9 9 , p. 26 8. (2) Cfr. Gio vanni Gianfrate, L'educazione agraria a Firenze, Firenze, Ed. Po listampa, 19 9 4 , p. 81. (3) Su Villa des Vergers si veda E. Musso ni, Pietro Porcinai, cit., pp. 253-26 8. (4 ) Il no nno Lo do vico : 184 6 -19 0 6 ; il padre Vitto rio : 1882-19 71; il pro zio Luigi: 184 9 -19 18; il seco ndo cugino


Gio vanni 1889 -19 70 ; il figlio Francesco : 19 51-19 9 7. (5) Ezio Venturi, Lino Casini ed Enrico Ghini.


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