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Guardiamoci intorno 15, 19, 23, 29, 33
Perché siamo così diversi
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Queste cartine ti mostrano tante “Italie” diverse.
Le prime tre cartine sono storiche: osserviamole insieme.
1 La prima cartina ti mostra l’Italia intorno all’anno 0. Ci vivono tre realtà diverse: i Latini, cioè i Romani, sono al Centro; nel Sud le principali città della costa sono di lingua e cultura greca; al Nord ci sono i Galli, cioè i Celti.
2 Nel V secolo cominciano ad arrivare popolazioni germaniche, i “barbari”: la seconda cartina ti mostra l’Italia al tempo dei Longobardi, che dominano il Nord e parte del Sud. In questi secoli nasce lo Stato della Chiesa, che è al Centro. Il Sud e le coste dell’Adriatico sono bizantine, cioè sono parte dell’Impero greco di Bisanzio, o Costantinopoli (quella che oggi è Istanbul).
3 La terza cartina ti mostra l’Italia del Cinquecento, divisa in tanti Stati autonomi e ricchissimi, che nei secoli successivi saranno dominati da Spagnoli, Francesi e Austriaci fino all’Unità d’Italia nel 1861.
Queste cartine ti dicono che gli italiani sono un “riassunto” dei popoli del Mediterraneo e di quelli europei, che durante l’Impero romano emigrano verso il centro del mondo (Roma aveva più di un milione di abitanti!) e nei secoli successivi arrivano dal Nord Europa per cercare una vita migliore, con un clima più favorevole. Le altre due cartine sono geografiche.
4 La quarta cartina ti mostra le pianure e le montagne: era difficile viaggiare in Italia, divisa da montagne tra Nord e Sud, e tra Est e Ovest; quindi in Italia sono rimaste le differenze tra i vari popoli arrivati nei vari secoli.
5 A queste differenze si aggiungono quelle nello stile di vita e nel carattere, che dipendono dalle differenze geografiche tra Nord, Centro e Sud: nelle pianure del Nord piove molto, c’è ricchezza d’acqua e l’inverno è molto freddo; al Centro in estate piove molto poco; al Sud e nelle isole, l’acqua è preziosa, il caldo estivo è tremendo e quindi l’agricoltura è povera.
La varietà nei modi di dire
In un Paese così vario come l’Italia, è facile capire perché questi proverbi siano molto usati: ▸ il mondo è bello perché è vario ▸ Paese che vai, usanza che trovi Ma il mondo contadino non ama la varietà, il cambiamento, e pensa che sia meglio scegliere all’interno del proprio mondo (paese) sia la famiglia (la moglie, nel proverbio) sia il lavoro (i buoi: il bue, singolare di buoi, se non è castrato si chiama toro):