Sfoglialibri IDA 2013 Loescher editore

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200

Sfoglialibri

Corso propedeutico all’a

Porcaro

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Sfoglialibri

Minuz rri, Fernanda Alessandro Bo

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Paola Maria Giangrande, Emi lio

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La Linea Edu

Percor si di tec nologi a e inf orm ati ca Per gli ute nti dei ctP

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Espansio ni online

30649 Manca, Manzella, Variara

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Dalla preistoria all’ann

o Mille

ELEMENTI CARAT TERIZZ

I destinatari

Carte storiche e tematiche a colori Antologia di docum enti e brani storiog rafici

no Mille

mille

ISBN 978-88-58-3064

9-9

1 1 300 9

istruzione ed educazione degli adulti

Dalla preistoria all’an

MI dalla preistor ia all’anno

lweb.eu

Quattro unità: preisto ria e oriente, i greci, Roma, dal tardo antico la storia di all’alto Medioevo, per un totale di 25 capitoli. Ogni capitolo è aperto da una introdu zione che ne richiama i conten uti in forma sintetic a; segue un focus dedicato a un approf coerente con le questio ondimento su una tematica ni trattate nelle pagine te agli avvenimenti. dedicaCompletano il capitol o due pagine di appara La prima contien ti didattici. e una cronologia e una mappa per lo studio, utili per il ripasso. La second a propone una serie di esercizi tra i quali spicca un riassunto del pitolo da comple catare. In appendice c’è una sezione dedica ta alla Cittadinanza attiva e alla Costitu zione italiana.

AVVENIMENTI E PROBLE

+ RISORSE ONLINE www.imparosu

E

Gli studenti italiani e stranieri dell’Istr uzione degli Adulti per il biennio della Scuola Gli studen ti dei percorsi tradizio secondaria di second nali, come sussidi o grado. dattico agile e integra o dibile ai testi di adozio ne. I lettori adulti, come strumento non manua listico e sintetico di storia dalla preistoria all’anno mille.

Saperi per contare

ona Variara

STORIA

La struttura

ANTI DI QUESTO VOLUM

Sergio Manca, Giulio Manzella , Sim

IDA 2 0 1 3

les e gua e civ iltà ing Per cor si di lin dei ctP Per gli ute nti

Eb.Eu

per docenti e studenti

istruzione ed educazione degli adulti

queSto volume, SProvviSto del tAlloncino A PortunAmente PunzonAto fronte (o oPo Altrimenti contrASSegn conSiderArSi coPiA Ato), è dA di SAggio - cAmPione (venditA e Altri Atti grAtuito, fuori commercio di diSPoSizione vietAti: te dA ivA (dPr 26.10.1972, Art. 17, c. 2 l. 633/1941). eSentrASPorto (dPr 26.10.1972, n. 633, Art. 2, lett. d). eSente dA documento di n. 633, Art. 74).

2013

di il li br o

78 8 8 5 8 3 0 6 4 99

RISORSE ONLINE

Loescher Editore Via Vittorio Amedeo II, 18 - 10121 Torino Tel. +39 011 56 54 111 • Fax +39 011 56 25 822 + 39 011 56 54 200 www.loescher.it/ida

ISBN 978-88-201-9845-9

Sfoglialibri

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Indice

CILS à Novit Detto e scritto

3

Dall’A1 all’A2

13

à Novit Le 200 ore di Italiano

23

A2 passi dall’Italiano

29

Io sono Wang Lin

37

Primo Contatto

47

CPC Il libro di Italiano

59

Il libro di Matematica e Scienze

71

Il libro di Storia e Geografia

81

à Novit Il libro di Inglese à Novit Il libro di Tecnologia e Informatica

89 99

PDIS/DQ Imparare dalla letteratura

109

Storia, avvenimenti e problemi. Dalla preistoria all’anno Mille

121

à Novit Storia, avvenimenti e problemi. Dall’anno Mille ai giorni nostri

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02 85 NG rA DE D Al l’A 1 Al l’A 2

Corso di prima alfabetizzazione

Borri, Minuz

detto e scritto

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N

In copertina: ???????????????????????????

Gi A

questo volume, sProvvisto del talloncino a fronte (o oPPortunamente Punzonato o altrimenti contrassegnato), è da considerarsi coPia di saggio - camPione gratuito, fuori commercio (vendita e altri atti di disPosizione vietati: art. 17, c. 2 l. 633/1941). esente da iva (dPr 26.10.1972, n. 633, art. 2, lett. d). esente da documento di trasPorto (dPr 26.10.1972, n. 633, art. 74).

ElEmEnti carattErizzanti di quEsto VolumE Analfabeti, adulti e giovani adulti, italiani e stranieri, analfabeti che frequentano corsi di Italiano presso i CTP o altre scuole di Italiano.

La struttura

Dieci moduli, ciascuno dei quali è dedicato a un tema, che presentano un insegnamento della lingua estremamente graduale. Ciascun modulo presenta una partizione in sezioni. “Parliamo di...”: propone l’argomento del modulo. “Impariamo”: presenta le lettere e le parole che si intendono insegnare, attraverso vari esercizi. “Mettiamo in pratica”: esercita le capacità di scrittura, lettura e conversazione dello studente. “Ripassiamo”: offre esercizi di consolidamento delle strutture apprese.

Il progetto

Il manuale si rivolge a utenti analfabeti di corsi di alfabetizzazione a livello orale e scritto. Una corposa e dettagliata guida insegnante si propone di consigliare al docente efficaci strategie di insegnamento. I materiali impiegati nel volume intendono favorire il percorso di integrazione linguistica degli analfabeti adulti: sono stati selezionati temi, esempi linguistici e materiale visivo (i c.d. realia, in particolare) inerenti al campo di esperienza quotidiana dei destinatari.

detto e scritto Corso di prima alfabetizzazione

Destinatari

tracce audio guida per l’insegnante materiale extra trascrizione tracce audio

+ RISORSE ONLINE www.imparosulweb.eu

0285_PH1

0285

e 9,90

ISBN 978-88-58-30450-1

borri AlFA...bUlAZioNE

1 1 300

VAliDo PEr il 2013

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La Linea Edu

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Alessandro Borri, Fernanda Minuz

Borri, Minuz

detto e scritto Corso di prima alfabetizzazione

detto e scritto Corso di prima alfabetizzazione

La Linea Edu

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libro misto

27/06/13 26/08/13 15:21 16.49


Indice

5

MODULO 1

PIACERE!

MODULO 2

IO LAVORO

23

MODULO 3

ABITIAMO IN VIA MAMELI

39

MODULO 4

FACCIO IL CORSO DI ITALIANO

55

MODULO 5

TU LAVORI?

71

MODULO 6

LA MIA CASA È…

85

MODULO 7

OGGI È…

103

MODULO 8

VORREI COMPRARE…

119

MODULO 9

A PRANZO MANGIAMO…

133

MODULO 10

NON MI SENTO BENE

149

Le tracce audio del volume sono scaricabili all’indirizzo web www.loescher.it/italianoperstranieri

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MODULO

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PIACERE!

parliamo di...

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impariamo OSSERVA.

IO MI CHIAMO...

COME SI CHIAMA?

ADULTI

IO MI CHIAMO...

COME tI CHIAMI?

bAmbInI 6

6

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modulo 1

10/05/13 16.49 17.18 26/08/13

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13 17.18

COPIA IL TUO NOME E IL TUO COGNOME.

MO DU LO DI ISC RIZ ION E

Co rS o di iTa li aN o pE r ST ra Ni Er i NO M E: ..........................................................................................

...... ...... ...... .....

CO GN OM E:

...... ...... ...... ...... ...... ...... ...... ......

...... ...... ...... ...... ...... ...... ...... ......

TROVA IL TUO CARTELLINO.

PIACERE!

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LEGGI E COLLEGA.

COMPLETA.

A

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PIACERE!

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ASCOLTA LE PAROLE E INDICA CON QUALE SUONO INIZIANO.

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LEGGI.

LEGGI E RIPETI I NUMERI.

OSSERVA.

PIACERE!

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30 3 40

GI

AN ED AL L’A 1 AL L’A 2

DALL’ A1 ALL’ A2

L’italiano di base per il permesso di soggiorno ELEMENTI CARATTERIZZANTI DI QUESTO VOLUME Studenti stranieri dei corsi di italiano presso i CTP o altre scuole.

La struttura

• Un primo modulo di fonologia, un secondo e un terzo modulo con esercizi e attività per il raggiungimento del livello A1 (solo del parlato nel modulo 1, del parlato e dello scritto nel modulo 2). • I moduli 3 e 4 replicano il medesimo schema per il livello A2. • L’ultimo modulo contiene la simulazione di alcune prove di conoscenza della lingua italiana, secondo quanto previsto dal DM 4/6/2010. • Ogni modulo termina con un test di autovalutazione che simula una possibile prova ufficiale. • Il CD contiene le tracce audio, le soluzioni e le trascrizioni degli ascolti.

Il progetto

• Il testo ha una duplice finalità: è uno strumento di supporto linguistico per coloro che si iscrivono al corso di licenza media; sia di sostegno all’acquisizione delle competenze necessarie al superamento delle prove di conoscenza della lingua italiana relative al rilascio delle varie tipologie di permesso di soggiorno (DM 4/6/2010 e Accordo di integrazione). • L’implementazione delle capacità linguistiche avviene anche grazie a una breve illustrazione delle principali strutture della lingua italiana relative ai due livelli descritti (A1 e A2). • Gli argomenti e i temi presentati nel volume sono tratti dalle indicazioni delle più recenti linee guida prodotte dal Ministero dell’Istruzione.

+ RISORSE ONLINE WWW.LOESCHER.IT/STUDIAREITALIANO

soluzioni degli esercizi guida per l’insegnante attività extra ulteriori simulazioni delle prove d’esame normativa

30340 Io Sono...

GIANGRANDE DALL’A1 ALL’A2

VALIDO PER IL 2012

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NELL’ELENCO DEI LIBRI DI TESTO INDICARE L’INTERO CODICE ISBN

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SCRIVI IL TUO NOME E IL TUO COGNOME E PRESENTATI. E 8,50

DALL’A1 ALL’A2

Destinatari

30340 Giangrande

GR AN D

TROVA LE LETTERE E SCRIVI IL TUO NOME.

In copertina: Muoversi in libertà. © W2 Photography/Corbis

QUESTO VOLUME, SPROVVISTO DEL TALLONCINO A FRONTE (O OPPORTUNAMENTE PUNZONATO O ALTRIMENTI CONTRASSEGNATO), È DA CONSIDERARSI COPIA DI SAGGIO - CAMPIONE GRATUITO, FUORI COMMERCIO (VENDITA E ALTRI ATTI DI DISPOSIZIONE VIETATI: ART. 17, C. 2 L. 633/1941). ESENTE DA IVA (DPR 26.10.1972, N. 633, ART. 2, LETT. D). ESENTE DA DOCUMENTO DI TRASPORTO (DPR 26.10.1972, N. 633, ART. 74).

mETTiamo iN praTiCa

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La Linea Edu

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modulo 1

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30340 Giangrande DALL’A1 ALL’A2

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Paola Maria Giangrande

DALL’ A1 ALL’ A2

L’italiano di base per il permesso di soggiorno

CD EXTRA

La Linea Edu

RISORSE ONLINE

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Indice Modulo 0 I suonI della lIngua ItalIana Unità 1 L’alfabeto Unità 2 La pronuncia Unità 3 I suoni difficili

6 8 12

Modulo 1 a1 orale Unità 1 Presentarsi Unità 2 Abitare Unità 3 All’ufficio dell'anagrafe

15 17 19

test di autovalutazione

22

Modulo 2 a1 coMpleto Unità 1 Presentare se stessi e la propria famiglia Unità 2 I luoghi della vita quotidiana e della geografia locale Unità 3 All’ufficio postale

24 30 33

test di autovalutazione

36

strutture linguistiche a1

38

Modulo 3 a2 orale Unità 1 Lavorare e muoversi Unità 2 La scuola e il tempo libero Unità 3 Eventi, ricorrenze, feste, riti di passaggio Unità 4 Fenomeni naturali, radio, pubblicità

47 50 53 55

test di autovalutazione

59

Modulo 4 a2 coMpleto Unità 1 Il lavoro Unità 2 Ambito medico sanitario, servizi sociali Unità 3 Obblighi fiscali, banca, poste, monete, acquisti Unità 4 Strumenti della comunicazione, televisione, Internet

61 66 71 74

test di autovalutazione

78

strutture linguistiche a2

81

Modulo 5 test per rIchIedentI perMesso dI

soggIorno ce per soggIornantI dI lungo perIodo

Test 1 Test 2

89 93

Nel CD: Tracce audio, Trascrizione delle tracce audio e Soluzioni

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cinque 5

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ESERCI


13 11.15

MODULO 1 A1 ORALE Unità 1 PRESENTARSi 1

2

01 Ascolta i brani della traccia 1 e poi scrivi il numero di ciascun brano nel quadratino accanto all’immagine a cui si riferisce.

A

B

C

D

Pronomi personali p. 38 Verbi essere e chiamarsi p. 38

Leggi una prima volta, da solo, i seguenti dialoghi. Poi interpretali con un compagno. TESTO 1 Buongiorno, sono Marta Fong, sono cinese. Buongiorno Marta, io sono Anna Nowak.

TESTO 2 Mi chiamo Anna Nowak, sono polacca. Piacere signora Nowak, io sono Franco Giusti.

TESTO 3 Scusi, lei come si chiama? Mi chiamo Franco Giusti, e lei? Bakshi Ghosh, piacere signor Giusti.

TESTO 4 Ciao, sei tu Marta Fong? Sì, sono io. E tu come ti chiami? Io mi chiamo Bakshi Ghosh.

quindici 15

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UNITÀ 1

Modulo 1 3

Ascolta i brani della traccia 2, leggi le domande che seguono e fai una crocetta accanto alla risposta giusta. 02

Aggettivi di nazionalità Preposizioni semplici Numeri

p. 38 p. 84 p. 39

1 Di dove è Marta Fong? Di Pechino. a. b. Di Roma. c. Viene dall’India.

5 Di dove è Franco Giusti? a. È indiano. b. Viene da Pechino. c. È italiano.

2 Da quanto tempo è in Italia Marta Fong? a. Da cinque anni. b. Da due mesi. c. Da cinque mesi.

6 Dove è nato Franco Giusti? a. È nato in Italia. b. È nato a Pechino. c. È nato in India.

3 Di dove è Anna Nowak? a. È italiana. b. È di Pechino. c. È polacca.

7 Di dove è Bakshi Ghosh? a. Di Milano. b. Viene dall’India. c. È polacco.

4 Da quanto tempo è in Italia Anna Nowak? a. Da cinque mesi. b. È nata in Italia. c. Da due settimane.

8 Da quanto tempo è in Italia Bakshi Ghosh? a. Da tre mesi. b. Da cinque mesi. c. Da cinque settimane.

4

Leggi i testi che seguono e rispondi alle domande dell’insegnante. 1 Ciao, mi chiamo Marta Fong. Sono di Pechino. Sono in Italia da due mesi. 2 Io sono Anna Nowak. Sono polacca e sono in Italia da cinque mesi.

5

3 Io sono Franco Giusti. Sono nato in Italia. Vivo a Roma. 4 Io mi chiamo Bakshi Ghosh e vengo dall’India. Vivo a Milano da tre mesi.

Completa i testi scrivendo negli spazi le parole mancanti. 1 2 3 4

Ciao, Io Io Io

Marta Fong. di Pechino. Anna Nowak. polacca e Franco Giusti. nato in Italia. Bakshi Ghosh e vengo dall’India.

in Italia da due mesi. in Italia da cinque mesi. a Roma. a Milano da tre mesi.

1616 sedici ESERCIZIARIO_mara sfoglialibro_b2.indd 16 16

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UNITÀ 2

Modulo 1 Unità 2 ABiTARE 1

Nomi Ascolta i brani della traccia 3 e poi scrivi il numero di ciascun brano nel quadratino accanto all’immagine a cui si riferisce. Articoli determinativi 03

A

2

04

1 2 3 4 5 6

3

B

C

p. 41 p. 40

D

Ascolta la traccia 4 e indica se le frasi seguenti sono vere o false. Vero

Falso

Marta abita in una villetta fuori città. Anna vive in un appartamento. Il signor Giusti abita in via Verdi, vicino all’ufficio postale. Bakshi abita in una villetta fuori città. Marta vive in un appartamento di un condominio. Bakshi vive in via del Corso, sopra la farmacia.

Ascolta la traccia 5, leggi le domande che seguono e fai una crocetta accanto alla risposta giusta. 05

1 Quante camere ha la casa di Marta? a. Due camere da letto, la cucina e due bagni. b. Una camera da letto, la cucina e il salotto. c. Due camere da letto, un bagno, la cucina e il salotto. 2 L’appartamento di Marta è a. molto comodo. b. molto scomodo. c. molto piccolo. 3 L’appartamento di Marta è a. lontano dal lavoro. b. vicino al lavoro.

diciassette 17

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UNITÀ 2 1

Modulo 1 4

Leggi una prima volta, da solo, i seguenti dialoghi. Poi interpretali con un compagno. Ciao Anna, accomodati. Ciao Marta, come stai? Bene, grazie. Prendiamo un caffè. Prima però ti mostro la mia casa. Va bene. Quante camere ha? Ha due camere da letto, un bagno, la cucina e il soggiorno. È un appartamento molto comodo. È vicino al tuo lavoro? Sì, solo dieci minuti a piedi. Qui vicino c’è anche un supermercato.

5

Ascolta la traccia 6 e riscrivi le parole elencate qui sotto negli spazi indicati. 06

C'è - ci sono

p. 42

soggiorno • cucina • camera da letto • camera da letto singola • bagno

a

c

d b e

6

Aiutandoti con l'immagine dell’esercizio precedente, collega l’inizio di ogni frase a sinistra con la sua conclusione a destra. Poi leggi la frase intera, ad alta voce. Infine ascolta la traccia 6 e correggi la tua pronuncia. 1 2 3 4 5

Nella cucina di Marta ci sono Nel bagno di Marta ci sono La libreria è Il computer è Nella camera di Marta c’è

a b c d e

un armadio accanto alla finestra. nella camera da letto singola. nel soggiorno. il tavolo e le sedie. la vasca, uno specchio e il lavandino.

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UNITÀ 3 2

Modulo 1 Unità 3 ALL’UFFiCO DELL'ANAGRAFE 1

Ascolta i brani della traccia 7 e poi scrivi il numero di ciascun brano nel quadratino accanto all’immagine a cui si riferisce. 07

A

B

C

D

2

Leggi i seguenti dialoghi e rispondi alle domande dell’insegnante. TESTO 1 Salve Bakshi, come sta? Buongiorno Franco. Sto bene grazie, e lei? Bene, grazie. Ha bisogno di qualcosa? Sto cercando l’ufficio anagrafe. Devo fare la carta di identità. TESTO 3 Buongiorno. Dovrei fare la carta di identità. Buongiorno. Lei ha il permesso di soggiorno? Ancora no. Può fare ugualmente il suo documento, ma deve compilare alcuni moduli. Eccoli.

TESTO 2 L’ufficio dell’anagrafe è proprio dietro l’angolo. Venga, la accompagno. Grazie, signor Giusti, lei è molto gentile. Di niente. Ecco, è qui. Arrivederci. TESTO 4 Deve riportare i suoi dati: nome, cognome, data e luogo di nascita e indirizzo attuale. In stampatello, mi raccomando. La ringrazio. Che cos’altro occorre? Tre fotografie formato tessera, la sua carta di identità in scadenza o il passaporto. Grazie, adesso li compilo.

diciannove 19

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UNITÀ 3 1

Modulo 1 3

08

Ascolta la traccia 8, leggi le domande e fai una crocetta accanto alla risposta giusta.

1 Quale documento deve fare Bakshi Ghosh? a. Il permesso di soggiorno. b. La carta di identità. c. Il passaporto. 2 Che cosa fa Franco Giusti? a. L’impiegato dell’anagrafe. b. Accompagna Bakshi all’anagrafe. c. Compila i moduli di Bakshi. 3 Bakshi a. non ha il permesso di soggiorno, ma può fare ugualmente il documento. b. non ha il permesso di soggiorno e non può fare il documento. c. ha il permesso di soggiorno e non ha bisogno del documento. 4 Quali dati personali si scrivono nel modulo? a. Il nome e il cognome. b. Il nome, il cognome e la nazionalità. c. Il nome, il cognome, la data e il luogo di nascita, il domicilio e l’occupazione attuale. 5 Come devono essere scritti i dati personali? a. In stampatello. b. Al computer. c. Nella propria lingua. 6 Che cosa occorre per fare la carta di identità? a. Solo i moduli compilati. b. Tre foto formato tessera. c. Tre fotografie formato tessera, la carta di identità in scadenza o il passaporto.

4

Leggi il testo seguente e rispondi alle domande dell’insegnante.

Verbi regolari p. 45

Il signor Bakshi Ghosh deve fare la carta di identità. Il suo amico, il signor Franco Giusti, lo accompagna. L’impiegata dell’anagrafe chiede a Bakshi se ha il permesso di soggiorno. Bakshi non ha il permesso di soggiorno, ma può fare ugualmente il documento. Bakshi deve compilare dei moduli con i suoi dati: il nome, il cognome, la data e il luogo di nascita e l'indirizzo. I dati devono essere scritti in stampatello. Per fare la carta di identità occorrono tre fotografie formato tessera, la carta di identità in scadenza o il passaporto.

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ESERCI


Modulo 1 5

Completa i testi scrivendo negli spazi le parole mancanti. Il signor Bakshi Ghosh deve fare la accompagna. L’impiegata dell’ permesso di

di

chiede a Bakshi se ha il , ma può fare ugualmente il

. Il suo amico, il signor Franco Giusti, lo di soggiorno. Bakshi non ha il .

Bakshi deve compilare dei con i suoi : il nome, il cognome, la data, il luogo di attuale. I dati devono essere scritti in stampatello. nascita, e l’ Per fare la carta di identità occorrono tre .

formato tessera, la carta di identità in scadenza o il

... le preposizioni semplici

... le formula di cortesia

Di/da Di dove sei? Sono di Roma.

La formula di cortesia si usa in situazioni formali o con persone che non si conoscono. Si usa la terza persona singolare lei.

Da dove vieni? Vengo da Pechino.

... gli avverbi e aggettivi interrogativi Come ti chiami? Mi chiamo Joshi. Dove abiti? Abito a Napoli. Quanti anni hai? Ho 31 anni. Quando sei arrivato in Italia? Sono arrivato due anni fa. Da quanto tempo sei in Italia? Da due anni.

Di dove è lei? Io sono Indiano. Lei è italiano, vero? Sì, sono di Milano.

COME SI USANO…

13 11.18

UNITÀ 3 2

Ha bisogno di qualcosa? Sì, grazie. Ho bisogno di rinnovare un documento. La posso aiutare? Mi può aiutare per favore? Le posso dare una mano? Mi può dare una mano per favore? Può ripetere per favore? Scusi, non ho capito. Può ripetere, per favore? Per favore/ per cortesia/ per gentilezza.

ventuno 21

21

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Test di autovalutazione

Modulo 1

Test di autovalutazione Comprensione orale Prova 1 - Mi presento Ascolta i brani della traccia 9 e poi scrivi il numero di ciascun brano nel quadratino accanto all’immagine a cui si riferisce. 09

A

B

C

D

E

F

Prova 2 - La casa Ascolta i brani della traccia 10 e poi scrivi il numero di ciascun brano nel quadratino accanto all’immagine a cui si riferisce. 10

A

B

C

D

E

F

2222 ventidue ESERCIZIARIO_mara sfoglialibro_b2.indd 22 22

24/07/13 16.49 11.24 26/08/13

3577_P


13 11.24

Paola Maria Giangrande, Emilio Porcaro

le 200 ore di italiano

Corso propedeutico all’accesso della licenza media

La Linea Edu

sfoglialibro_b2.indd 123 3577_Porcaro.indd

libro misto

23 26/08/13 11:01 16.49 03/05/13


Indice

Modulo 1 Lettere, suoni e parole Unità 1 Che cosa imparerò a scuola?

5

Unità 2 Penna, matita e quaderno

24

Unità 3 Dividere le parole e il discorso

38

Modulo 2 Il mondo domestico Unità 1 La famiglia e la casa

57

Unità 2 Comunicare per…

98

Modulo 3 La lingua delle relazioni Unità 1 Un passo nel lavoro e nello studio

130

Unità 2 Salute, malattia e alcune faccende da sbrigare

172

Strutture linguistiche A1

200

Strutture linguistiche A2

214

Le tracce audio del volume sono scaricabili all’indirizzo web www.loescher.it/italianoperstranieri

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UNITÀ 3

I GRUPPI DI CONSONANTI “MP” E “MB” 15

34

Ascolta il brano e leggi il testo poi copia le parole sottolineate.

Sabato Hassan ha fatto una gita in campagna con sua moglie Adila e i loro bambini Farah e Nadim. Hanno portato anche il loro cane Flo. Il tempo sembrava bellissimo e Farah aveva riempito lo zaino di panini, bibite e frutta. Erano seduti all’ombra di un albero ma improvvisamente è scoppiato un temporale e sono tornati tutti di corsa in macchina. Non avevano un ombrello e si sono bagnati tutti. Flo ha sporcato i sedili di fango con le sue zampe.

Nelle parole che hai scritto puoi vedere che davanti a P e B c’è sempre la consonante M. Leggi le parole, sottolinea quelle sbagliate e scrivi la forma corretta.

16

bambola • tronba • inbuto • colomba • banbina • lampadina • campeggio a.

b.

c.

d.

Nella divisione in sillabe MB e MP si separano (es. tam-bu-ro)

17

18

Dividi in sillabe le seguenti parole. a. simpatico

c. ambasciata

b. lampione

d. zampe

Sul quaderno, copia il testo dell’esercizio 15. 43

25

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26/08/13 26/08/13 14.05 16.49


MODULO 1

LA PUNTEGGIATURA 28

38

Ascolta la traccia seguendo la lettura del testo sul libro e poi sottolinea i segni di

punteggiatura.

Cara Maria, come stai? Ti scrivo perché ho una grande novità: finalmente posso raggiungerti in Italia! Sei contenta? Arriverò la settimana prossima, ma prima di partire devo sbrigare molte faccende. Devo preparare i documenti e comprare alcune cose per il viaggio. Ti porterò le cose che mi hai chiesto: i libri, le foto della nostra famiglia, la maglia che ti ha fatto la nonna e… una sorpresa! A proposito, ti saluta tanto la nonna; quando ha saputo che partivo ha detto: «Mi raccomando, iscriviti a scuola insieme a Maria!». Spero di poter seguire il suo consiglio. Ti aggiornerò nei prossimi giorni. Mi chiedo se la decisione di venire in Italia sia giusta… Ora ti saluto, a presto! Kledi

. il punto Si mette alla fine di una frase. Segnala una pausa lunga nel discorso. Si usa anche nelle abbreviazioni (es. sig. Martini) e nelle sigle (es. A.S.L. - Azienda Sanitaria Locale). Dopo il punto si mette la lettera maiuscola. Arriverò la settimana prossima, ma prima di partire devo sbrigare molte faccende. Devo preparare documenti e comprare alcune cose per il viaggio.

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13 14.05

UNITÀ 3

29

Inserisci il punto al posto giusto. Io lavoro presso la famiglia De Giorgi da tre mesi Faccio la baby sitter Mi occupo di due bambine, Gaia e Alice

30

Copia la frase correggendo la punteggiatura. Ho un fratello. Che si chiama Kledi lui vive ancora in Albania ma partirà. Presto per l’Italia non vedo l’ora che arrivi.

, la virgola Serve a separare le frasi o le parti di una stessa frase. Serve a separare gli elementi di un elenco. Segnala una pausa breve nel discorso. Dopo la virgola si mette la lettera minuscola. Ti porterò le cose che mi hai chiesto: i libri, le foto della nostra famiglia, la maglia che ti ha fatto la nonna. A proposito, ti saluta tanto la nonna.

31

Inserisci la virgola al posto giusto. Mi chiamo Alessia Venturi sono un’insegnante insegno Italiano Storia e Geografia.

32

Copia la frase correggendo la punteggiatura. Nella mia, classe ci sono, Alunni italiani e stranieri: albanesi africani cinesi sud americani. Mentre spiego Ada, segue con attenzione e spesso aiuta, i compagni

49

27

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30 3

MODULO 2 1 MODULO

UNITÀ 1

30 AI G

OT

TI

A2

PA S SI DA

38

L

28 55

L’I TA LI AN O

30330 Aigotti

La raccolta dei rifiuti LA PUNTEGGIATURA

In copertina: Il mondo che sorride. © Jurgen Ziewe/Ikon Images/Corbis

questo volume, sProvvIsto del tallonCIno a fronte (o oPPortunamente PunZonato o altrImentI Contrassegnato), è da ConsIderarsI CoPIa dI saggIo - CamPIone gratuIto, fuorI CommerCIo (vendIta e altrI attI dI dIsPosIZIone vIetatI: art. 17, C. 2 l. 633/1941). esente da Iva (dPr 26.10.1972, n. 633, art. 2, lett. d). esente da doCumento dI trasPorto (dPr 26.10.1972, n. 633, art. 74).

ALeggi scoltaillatesto traccia seguendo del testo sul libro e poi sottolinea i segni di di e poi completalalelettura frasi collegando correttamente l’inizio, nell’elenco

punteggiatura. sinistra, con la conclusione, nell’elenco di destra. Infine rispondi alle domande dell’insegnante.

a2 passi dall’italiano Eserciziario di italiano per stranieri

ElEmEnti carattErizzanti di quEsto VolumE Lessico

Circa 1000 parole del lessico di base, più una cinquantina di parole che possono ricorrere nella vita quotidiana degli stranieri adulti.

Morfosintassi e azioni sociocomunicative

Forme e usi della grammatica di base previsti per il livello A2.

a2 passi dall’italiano

• Gli esercizi si fondano sull’abilità di comprensione della lettura e di produzione (guidata e libera, scritta e orale). • Tutti gli esercizi sono pensati per un utilizzo sia scritto – in classe o in autonomia – sia orale, con la possibilità di sviluppare dialoghi e conversazioni nel gruppo. • Tutte le frasi di esercizi apparentemente solo grammaticali si prestaAbilità no anche alla conversazione in classe. • Gli esempi forniti sono uno spunto per l’insegnante di come lavorare sul testo, ampliando ogni frase “grammaticale” con la converCara Maria, sazione che ne può derivare: «Davvero? È così? E tu che cosa ne come stai? Ti scrivo pensi? perchéPerché ho unaègrande novità: finalmente raggiungerti in EItalia! Sei successo questo? Quando?posso Chi l’ha detto? E tu? lui invece?». contenta? Arriverò la settimana prossima, ma prima di partire devo sbrigare molte faccende. Devo

preparare i documenti e comprare alcune coseunità per ila viaggio. Ti(chi?, porterò cose quanche mi hai chiesto: Si è dato largo spazio in ogni domande chelecosa? Le 5 Wi libri, le foto della do?...) possono ricorrere parlando argomenti nostra che famiglia, la maglia cheogni ti hagiorno fatto la nonna degli e… una sorpresa! A proposito, quotidiani. dalti saluta tanto la nonna; quando ha saputo che partivo ha detto: «Mi raccomando, iscriviti a o d IL MANUALE DEI RIFIUTI LAparole; RACCOLTA n insieme a Maria!». Spero di PER poter il suoDIFFERENZIATA consiglio. Ti aggiornerò nei prossimi giorni. • il glossario delle 1000 seguire mo scuola e l Il manuale dei rifiuti è uno strumento utile che ti aiuta a differenziare Appendice • i 100 verbi più usati dell’italiano; a se la decisione di venire in Italia sia giusta… Ora ti saluto, a presto! correttamente reMi chiedoi rifiuti • le funzioni linguistiche in casa. Differenziare vuol presentate. dire semplicente separare i rifiuti per tipologia Kledi utilizzando gli appositi contenitori distinti da colori diversi e dai simboli dei materiali che raccolgono. + RISORSE In questo modo i cittadini contribuiscono a ridurre la quantità di rifiuti da attività extra tutte le volte che hai un dubbio: l’elenco dei portare in discarica. Consulta il pratico manuale ONLINE flashcards materiali è in ordine alfabetico. Se hai bisogno di maggiori informazioni chiama il numero del www.loescher.it/studiAreitAliAno il punto COSECA 0564- 919946.

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adattato da Così Dove, Il manuale dei rifiuti, COSECA, edizione destinata agli utenti del comune di Grosseto

30330_PH1

Si mette alla fine di una frase. Segnala una pausa lunga nel discorso. Si usa anche nelle abbreviazioni (es. sig. Martini) e nelle sigle (es. A.S.L. - Azienda Sanitaria Locale). a.Dopo Il manuale rifiuti èla lettera maiuscola. 1. a ridurre la quantità di rifiuti. il puntodei si mette b. Differenziare vuol dire 2. è in ordine alfabetico. 30330 c. I contenitori distinti 3. separare i rifiuti persbrigare tipologia. Arriverò la sono settimana prossima, ma prima di partire devo molte faccende. Devo AIGOTTI d. Così i cittadini contribuiscono 4. consulta il manuale dei rifiuti. epreparare 6,50 documenti A2 PASSIeDALL’ITALIANO comprare alcune cose per il viaggio. e. Se hai un dubbio 5. uno strumento che aiuta a differenziare i rifiuti in casa. VALIDO PER IL 2012 f. Il manuale dei rifiutiNELL’ELENCO DEI LIBRI DI TESTO 6. da colori diversi e dai simboli dei materiali che raccolgono. INDICARE L’INTERO CODICE ISBN

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30330 Aigotti

Daniela Aigotti

a2 passi dall’italiano

Eserciziario di italiano per stranieri a2 passi dall’italiano RISORSE ONLINE

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13 14.06

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06/09/12 26/08/13 09.55 16.49


indice

Presentazione

........................................................................................................................................................................................................................................

Unità 1 – Io e gli altri Unità 2 – La casa Unità 3 – Il cibo

......................................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

Unità 4 – La città

.....................................................................................................................................................................................................................

Unità 5 – Il lavoro Unità 6 – La salute Lessico

.......................................................................................................................................................................................................

................................................................................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................................................................

...............................................................................................................................................................................................................................................................

4 6

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13 11.28

lessico Nomi il corpo umano

bocca, braccio, colesterolo, cuore, dente, dieta, digestione, dito, faccia, gamba, ginocchio, gola, lingua, mano, occhio, orecchio, pancia, pelle, piede, pressione, sangue, schiena, spalla, testa, tonsille, urina

le malattie

appendicite, cancro, febbre, incidente, infarto, influenza, mal di denti, mal di gola, mal di testa, mal di pancia, mal di schiena, morbillo, raffreddore, tosse, tubercolosi

l’ospedale

alcol, ambulatorio, ambulanza, ASL, cardiologo, chirurgo, clinica, controllo, cura, dentista, dermatologo, diagnosi, dottore, esame, esami del sangue, ferita, gesso, ginecologo, ginnastica, infermiere, medico, medico di base, oculista, operazione, osservazione, ostetrica, otorinolaringoiatra, otturazione, paziente, pediatra, prelievo, primario, pronto soccorso, radiografia, radiologo, referto, reparto, ricovero, risultato, sedia a rotelle, specialista, stampelle, studio, termometro, tessera sanitaria, vaccinazione, visita

la farmacia

aspirina, cerotto, compressa, gocce, inalazioni, medicina, pastiglia, ricetta, sciroppo, ticket

Verbi

ammalarsi, bruciare, cadere, curare, digerire, farsi male, guarire, ingessare, misurare, morire, respirare, ricoverare, rompersi, sanguinare, stare bene, stare male, stare meglio, visitare, vomitare

AggettiVi

cariato, esente, gonfio, grave, malato, miope, privato.

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la salute

esercizi 1 Leggi... Domenica Sandro guidava senza cintura di sicurezza. E allora quando si è scontrato con un’altra macchina ha battuto la testa nel parabrezza e la pancia nel volante e si è fatto molto male. È arrivata l’ambulanza e lo ha portato al pronto soccorso. I medici lo hanno visitato e il chirurgo gli ha cucito la ferita alla testa che sanguinava molto. Poi gli hanno fatto le radiografie e altri esami. Alla fine i medici hanno deciso di ricoverarlo in osservazione perché il colpo era stato molto forte. Così Sandro è rimasto sei giorni all’ospedale. Era in una camera a due letti. Lui si sentiva abbastanza bene, però era molto stanco e aveva mal di testa. Il suo compagno di camera era molto anziano e non ha mai detto una parola. Tutte le mattine l’infermiera veniva per misurare la febbre, fare il prelievo del sangue e dare le medicine. Più tardi veniva il primario a fare la visita in tutte le camere con altri medici. Tutti i giorni a Sandro hanno fatto altri esami e controlli. Alla fine venerdì, dopo l’ultima visita, il medico ha detto che tutto era normale e ha deciso di mandarlo a casa. Sandro non guiderà mai più senza cintura di sicurezza.

... e rispondi alle domande. Che cosa è successo a Sandro? Dove è stato portato? Che cosa hanno fatto i medici? Per quanto tempo Sandro è rimasto all’ospedale? Sandro era in una camera singola? Stava male? Che cosa faceva l’infermiera? Che cosa ha detto il medico venerdì?

Lessico Sciroppo

Medico

Ambulanza

Ferita

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24/07/13 16.50 16.14 26/08/13

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13 16.14

A2 passi dall'italiano

2 completa la tabella con le forme che mancano. singolare

Plurale

il dottore la farmacia

singolare

la malattia le medicine gli esami

la goccia l'orecchio la mano

la gamba il polmone lo sciroppo il braccio il ginocchio

Plurale

i denti

singolare

l'incidente la ricetta la tessera

Plurale

le operazioni

gli ospedali le dita le ossa

3 completa la tabella con le forme che mancano. singolare

Plurale

questa medicina questo dottore questo incidente

singolare

questi esami

Plurale

quelle ricette

quel pediatra quell'ospedale

quei medici quelle infermiere

queste gocce

4 Unisci con una freccia le parole della prima colonna con le

parole giuste della seconda colonna. il piede la pancia esami i denti il naso una brutta tanta la pressione un’operazione una visita

Mano

tosse delicata malattia privata alta delle urine rotto rosso gonfia cariati

Ginocchio

Testa

Braccio

33 092_104_AIGOTTI_U6_La sfoglialibro_b2.indd 33 Salute.indd 95

24/07/13 26/08/13 16.14 16.50


la salute 5 completa le seguenti frasi con un verbo al tempo presente (verbi della 1ª coniugazione). a. (andare) (io) Oggi ............................... dal medico perché mi fa male la pancia. b. (andare) Alle 9 Laura ............................... dal dentista. c. (andare) Io e mia sorella ........................... all’ospedale a trovare la zia. d. (bruciare) Dottore, ho la gola che ...............................! e. (curare) I pediatri ............................... i bambini. f. (stare) (tu) Come ...............................? g. (stare) (io) ............................... abbastanza bene, però sono molto stanco. h. (stare) Per fortuna mio marito ............................... meglio di ieri. i. (visitare) A che ora ............................... il dottor Petrini? l. (visitare) Quel medico ............................... dieci persone in mezz’ora.

PArLiAmo UN Po'

che cos’hA tUA ziA? È stata operata a una gamba. Ha avuto un bambino. Ha avuto un infarto.

6 completa le seguenti frasi con il verbo “avere” o il verbo “essere” al tempo presente (esercizio più difficile). a. (tu) A che ora ............................... l’appuntamento dal medico? b. Rosanna e Rita ............................... mal di gola. c. Dottore, ............................... tanto mal di denti! d. Davide ............................... l’appendicite. e. Mio figlio ............................... la febbre alta e la faccia tutta rossa. f. (noi) ............................... paura che Umberto muoia. g. (essere) Alberto ............................... all’ospedale da una settimana. h. (essere) Le mie sorelline ............................... malate da due giorni. i. (essere) (io) ............................... contento perché mio fratello ora sta meglio. l. (essere) I risultati degli esami ............................... buoni.

PArLiAmo UN Po'

che cosA AVeVA? Ha avuto un incidente sul lavoro. È andato sotto una macchina. Aveva la tubercolosi.

Lessico Piede

Pancia

Mal di denti

Gola

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13 16.14

A2 passi dall'italiano

7 completa le seguenti frasi con un verbo al tempo presente (verbi delle tre coniugazioni). a. (andare) (tu) ............................... all’ASL? b. (cadere) Attenzione! Se ............................... puoi romperti un piede! c. (dire) Che cosa ............................... i medici del tuo mal di schiena? d. (dovere) I bambini ............................... stare a casa per due settimane. e. (fare) Paola ............................... le inalazioni perché ha mal di gola e la tosse. f. (guarire) Silvio non ............................... perché non vuole prendere le medicine. g. (potere) Mia nonna non ............................... camminare da sola, dobbiamo aiutarla. h. (prendere) Mio fratello ............................... le gocce per la pressione due volte al giorno. i. (prendere) (tu) Che medicine ............................... per l’influenza? l. (visitare) Il medico di base ............................... dalle nove a mezzogiorno.

PArLiAmo UN Po'

che cos’hANNo i bAmbiNi? Il raffreddore e mal di gola. L’influenza. Il morbillo.

8 completa le seguenti frasi con il verbo giusto, scegliendolo tra quelli della lista (verbi al tempo presente). bisogna scende sembra passa riesco ha

fa

è

può

sono

a. Mi ............................... male quando respiro. b. La gola ............................... rossa. c. Non ............................... a piegare la gamba. d. Franco non ............................... ancora alzarsi. e. Le gambe ............................... gonfie. f. Questo dolore non mi ............................... g. Per ora la febbre non ............................... . h. Il dentista dice che ............................... togliere il dente. i. Non ............................... i soldi per pagare le medicine. l. Mi ............................... di svenire.

Faccia

Gocce

PArLiAmo UN Po'

DoVe hAi DoLore? Alla pancia. Alla testa. Al braccio.

Inalazioni

Morbillo

35 092_104_AIGOTTI_U6_La sfoglialibro_b2.indd 35 Salute.indd 97

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3 0 41 0

la salute O S

9 completa le seguenti frasi con un verbo al tempo passato prossimo (verbi delle tre coniugazioni).

ON O W AN G LI N + CD

IO SONO WANG LIN

La lingua italiana per cinesi

LA LINGUA ITALIANA PER CINESI

融汇兼顾交际法、情感渗透法、结构法和游戏教学的多种外语教学法。 在学习过程中语法占着重要的位置,结合中国人的学习特点,旨在提高学生的 语言运用能力。 10 completa le seguenti frasi con il verbo giusto, scegliendolo 每单元的练习和语法总结都有中文说明,其他部分的中文注解会随着学习的深 tra quelli della lista (verbi al tempo passato prossimo). 入而逐步减少。 在每单元的最后都有中文的语法总结,教学者也同样可以参考«教师用书» 中的 意大利语部分。 mi sono fatto si è ammalato si è tagliato sei guarito Un’unità introduttiva breve percorso è passatocheècontiene morto unabbiamo avutodi alfabetizzazione. hanno avuto 10 unità didattiche che si chiudono con attività per la preparazione all’esame di ingessato è stata lingua italiana di livellohanno A2 (esame dei CTP, Cils e Celi)operata Un test di autovalutazione ogni 3 unità. Un esempio di test completo, di livello A2.

PArLiAmo UN Po'

PoVeriNo! che cosA AVeVA? Il cancro. Di preciso non lo so. Struttura 结构 Una malattia del sangue.

IO SONO WANG LIN

a. (ammalarsi) Germano ............................... improvvisamente. Perché? b. (cadere) (io) ............................... dalle scale. Perché sono miope. c. (dire) L’oculista ............................... che devo mettere gli occhiali. Perché non ci vedo da vicino. d. (farsi) Il bambino si ............................... male a una gamba. LIVELLI A1 - A2 级 Perché sto diventando e. (guardare) Il cardiologo ............................... gli esami e poi mi ha detto ELEMENTI vecchio.CARATTERIZZANTI DI QUESTO CORSO che va tutto bene. Immigrati, adulti, studenti universitari Destinatari 适用者 f. (guarire) Per fortuna Salvatore ............................... in pochi giorni. 包括有很少外语学习经验的成年移民或是初学意大利语的学生。 g. (misurare) La mamma gli .............................. la febbre col termometro. La grammatica svolge un ruolo importante nel percorso, per conciliare lo stile di studentialcinesi con se unaèdidattica che orienta h.apprendimento (rispondere) degli Ho chiesto medico una cosa grave e mi anche allo sviluppo delle competenze pragmatiche. ............................... di no. Le unità presentano la traduzione delle consegne e delle spiegazioni grammaticali. Alla finei.di (rompersi) ogni unità sono presenti schede di sintesi inuna cinese, Giuliana ............................... spalla. che l’insegnante ritrova in traduzione nella guida all’uso del corso. l. (visitare) Il dottor Mellano ............ già ............................ tutti i pazienti. Caratteristiche 特点 PArLiAmo UN Po'

30410 Dente, Franzese, Wang

EI

In copertina: © istockphoto.com

D EN T

QUESTO VOLUME, SPROVVISTO DEL TALLONCINO A FRONTE (O OPPORTUNAMENTE PUNZONATO O ALTRIMENTI CONTRASSEGNATO), È DA CONSIDERARSI COPIA DI SAGGIO - CAMPIONE GRATUITO, FUORI COMMERCIO (VENDITA E ALTRI ATTI DI DISPOSIZIONE VIETATI: ART. 17, C. 2 L. 633/1941). ESENTE DA IVA (DPR 26.10.1972, N. 633, ART. 2, LETT. D). ESENTE DA DOCUMENTO DI TRASPORTO (DPR 26.10.1972, N. 633, ART. 74).

a. Come stai? ...............................?

一个以介绍字母表为主的起始单元 十个教学单元以及为准备意大利语水平考试(包括CTP的考试、Cils和Celi) 的 b. Noi in famiglia ............................... tutti l’influenza. 练习。 c. Suo padre ............................... ieri all’ospedale dopo una malattia 每三个单元附有一份自我测试卷 lunghissima. A2级的模拟试卷 光盘上的内容包括: Sul CD Extra: d. Mia sorella ............................... di tonsille. 用于口语理解的听力部分 tracce audio per la comprensione orale 语音部分的各练习 e. Loro ............................... un incidente con la moto. sezione di Fonologia completa di esercizi 公民教育部分 sezionef. di Educazione allarotto cittadinanza Il braccio era e me lo ............................... .

g. Quando ............................... Stefania?

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24/07/13 16.50 16.14 26/08/13


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IO SONO WANG LIN La lingua italiana per cinesi 中国人学意大利语 LIVELLI A1 - A2 级

LA LINGUA ITALIANA PER CINESI

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Indice Unità Unità Unità Unità0 0 A,B,C, A,B,C,primo primo contatto contattop.p.7 7 Unità Unità1 1 Ciao, Ciao,come cometi ti chiami? chiami? p.p.1919

Contenuti Contenutilessicali lessicali

Contenuti Contenutisocioculturali socioculturali

Pronuncia Pronunciae escrittura scrittura

Gram Gr

• Parole • Parole di di uso uso quotidiano quotidiano • I•numeri I numeri cardinali cardinali • La • La scuola scuola

• Come • Come contano contano con con la la mano mano gligli italiani italiani e iecinesi i cinesi • Come • Come si si firma firma in in italiano italiano

• I•suoni I suoni alfabetici alfabetici • I•segni I segni della della punteggiatura punteggiatura • L’uso • L’uso della della lettera lettera maiuscola maiuscola

• L’al • L’ • Tipo •T • I•nu I

• Le • Le parti parti deldel giorno giorno • I•saluti I saluti • Le • Le parole parole della della geografia geografia italiana italiana • I• I nomi nomi delle delle città città italiane italiane

• Registro • Registro formale/informale formale/informale • I•saluti I saluti in in Italia Italia (formali/informali) (formali/informali) • I•gesti I gesti perper salutarsi salutarsi • Come • Come ci ci si si presenta presenta in in Italia Italia

• I•suoni I suoni gi/ge, gi/ge, ci/ce, ci/ce, chi,chi, ca/co. ca/co.

• Tu • Tu e • I•prI • Il• pr Il

Unità Unità2 2 TuTue egliglialtri altri p.p.3535

• I•documenti I documenti e iedati i dati anagrafici anagrafici • Le • Le parole parole della della famiglia famiglia

• Chiedere • Chiedere l’età l’età in in Italia, Italia, il codice il codice fiscale, fiscale, i documenti i documenti personali personali e le e le loro loro funzioni funzioni

• Le • Le forme forme a/ha a/ha - e/è - e/è

• I•nu I • Gli •G • Il• ve Il • Usi •U • Agg •A • Mi •M

Unità Unità3 3 Com’è Com’èlalatua tua casa? casa?p.p.5555

• Le • Le abitazioni, abitazioni, le le parti parti della della casa casa • Lessico • Lessico degli degli annunci annunci immobiliari immobiliari

• Le • Le tipologie tipologie di di abitazioni abitazioni in in Italia Italia • Scrivere • Scrivere unun dettato dettato e in e in Cina Cina • I•suoni I suoni ca/co/cu, ca/co/cu, ci/ce, ci/ce, schi/sche, schi/sche, • Espressioni • Espressioni perper dire dire l’indirizzo l’indirizzo completo completo sci/sce sci/sce

• Il• no Il • I•nu I • c’è • c’ • Gli •G

Unità Unità4 4 Il Illavoro lavoroininItalia Italia p.p.7575

• Le • Le professioni professioni • I•luoghi I luoghi delle delle professioni professioni • Il• lessico Il lessico deldel lavoro lavoro • Il• lessico Il lessico degli degli annunci annunci

• I•settori I settori deldel lavoro lavoro in in Italia Italia • Le • Le tipologie tipologie di di contratto contratto • Gli • Gli annunci annunci di di lavoro lavoro • Il• curriculum Il curriculum vitae vitae (CV) (CV) • Il• colloquio Il colloquio di di lavoro lavoro

• Le • Le consonanti consonanti l el re r

• Il• pr Il • Il• pr Il • I•no I

Unità Unità5 5 Oggi Oggivado vadoa a scuola scuoladidiitaliano italiano p.p.9393

• La • La scuola scuola • Il• personale Il personale della della scuola scuola e le e le materie materie • I•giorni I giorni della della settimana settimana e iemesi i mesi • La • La data data • Gli • Gli indicatori indicatori di di tempo tempo

• Il• sistema Il sistema scolastico scolastico in in Italia Italia • L’ora • L’ora solare solare e legale e legale • Come • Come scrivere scrivere la la data data

• I•suoni I suoni qu,qu, cucu e acq e acq

• Il• pr Il • L’ar • L’ • L’ag • L’ • Gli •G

• I•negozi I negozi Unità Unità6 6 •colori I colori Scusi, Scusi,dove doveposso posso •• ILe • Le taglie taglie e le e le misure misure comprare...? comprare...? • Le • Le unità unità di di misura misura p.p.117 117 • Le • Le confezioni confezioni

• I•negozi I negozi in in Italia: Italia: l’orario l’orario di di apertura apertura e di e di chiusura chiusura deidei negozi negozi • La • La tipologia tipologia deidei negozi negozi • Le • Le misure misure e le e le taglie taglie deidei vestiti vestiti e delle e delle scarpe scarpe • Le • Le unità unità di di misura misura in in Italia Italia e in e in Cina Cina

• I•suoni I suoni gli,gli, gl,gl, ll ll

• Le • Lp • Il• pr Il • Il• co Il • L’ar • L’ • I•no I • Qua •Q

Unità Unità7 7 Che Checosa cosafaifai didisolito? solito? p.p.141 141

• Le • Le azioni azioni quotidiane quotidiane • Il• tempo Il tempo libero libero • Le • Le stagioni stagioni • I•punti I punti cardinali cardinali

• Il• tempo Il tempo libero libero e le e le abitudini abitudini degli degli italiani italiani e dei e dei cinesi cinesi • I• I proverbi proverbi italiani italiani

• I•suoni I suoni consonantici consonantici p ep be b

• Il• pr Il • Gli •G • I•ve I • I•prI • Intr • In • Le • Lp

Unità Unità8 8 Dove Dovesei seiandata andata ininvacanza? vacanza? p.p.165 165

• I•mezzi I mezzi di di trasporto trasporto • Il• lessico Il lessico della della stazione stazione e dei e dei servizi servizi della della città città • Il• lessico Il lessico deldel viaggio viaggio e delle e delle vacanze vacanze

• I•numeri I numeri perper le le chiamate chiamate di di emergenza emergenza in in Italia Italia • Le • Le città città italiane italiane • Lo • Lo sciopero sciopero e le e le manifestazioni manifestazioni

• I•suoni I suoni consonantici consonantici d ed te t

• Il• pa Il • Il• pa Il • Gli •G • Le • Lc • Le • Lp

Unità Unità9 9 Devo Devoandare andare dal dalmedico... medico... p.p.185 185

• Gli • Gli uffici uffici e iedocumenti i documenti • Le • Le parti parti deldel corpo corpo • Il• lessico Il lessico della della medicina medicina • La • La posta posta la la banca banca

• Come • Come iscriversi iscriversi al al Servizio Servizio Sanitario Sanitario Nazionale Nazionale (SSN) (SSN) in in Italia Italia • I•modi I modi di di dire dire con con le le parole parole deldel corpo corpo • I•servizi I servizi di di utilità utilità sociale sociale (la(la Questura, Questura, la la Asl, Asl, la la posta, posta, la la banca) banca) • La • La comunicazione comunicazione formale formale in in Italia Italia

• Le • Le consonanti consonanti scempie scempie e intense e intense

• I•ve I • Le • Lf • I•no I • L’im • L’ • I•prI

Unità Unità1010 Com’è Com’èlalatua tuavita vita ininItalia? Italia? p.p.209 209

• La • La famiglia famiglia e l’amicizia e l’amicizia • Gli • Gli oggetti oggetti della della tavola tavola • Le • Le parole parole della della ristorazione ristorazione e del e del cibo cibo

• Le • Le abitudini abitudini alimentari alimentari in in Italia Italia e in e in Cina Cina • Le • Le parole parole con con accento accento grafico grafico • L’Esame • L’Esame di di lingua lingua italiana italiana (A2) (A2)

• I•prezzi I prezzi

Test Testdidiautovalutazione autovalutazioneUnità Unità1-2-3 1-2-3p.p.7373

Test Testdidiautovalutazione autovalutazioneUnità Unità4-5-6 4-5-6p.p.139 139

Test Te

38 4 quattro sfoglialibro_b2.indd 38

• I•dim I • Il• pr Il • I•po I • L’im • L’ • Il• ve Il

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e,he,

e

Indice Grammatica Grammatica

Funzioni Funzionilinguistiche linguistiche

• L’alfabeto • L’alfabeto / I/suoni I suoni alfabetici alfabetici • Tipologie • Tipologie di di scrittura scrittura (corsivo, (corsivo, stampatello) stampatello) • I•numeri I numeri cardinali cardinali (da(da 1 a1 20) a 20)

• Comprendere • Comprendere e dare e dare istruzioni istruzioni semplici semplici • Eseguire • Eseguire istruzioni istruzioni

• Tu • Tu e Lei e Lei • I•pronomi I pronomi personali personali soggetto soggetto • Il• presente Il presente indicativo indicativo deldel verbo verbo essere essere (forma (forma affermativa affermativa e negativa) e negativa)

• Salutare • Salutare e rispondere e rispondere • Chiedere • Chiedere e dire e dire il nome il nome / Fare / Fare lo lo spelling spelling deldel proprio proprio nome nome • Chiedere • Chiedere e dire e dire come come stasta una una persona persona • Ringraziare • Ringraziare e rispondere e rispondere • Chiedere • Chiedere e dire e dire chichi è una è una persona persona • Comprendere • Comprendere e dare e dare istruzioni istruzioni semplici semplici

• I•numeri I numeri cardinali cardinali (da(da 1010 a 100) a 100) • Gli • Gli aggettivi aggettivi di di nazionalità nazionalità • Il• verbo Il verbo avere avere (forma (forma negativa negativa e affermativa) e affermativa) • Usi • Usi di di essere essere e avere e avere • Aggettivi • Aggettivi e pronomi e pronomi interrogativi interrogativi • Mi • Mi piace/mi piace/mi piacciono piacciono

• Chiedere • Chiedere e comprendere e comprendere spiegazioni spiegazioni sulsul significato significato delle delle parole parole • Chiedere • Chiedere e dire e dire le le proprie proprie generalità generalità • Chiedere • Chiedere e rispondere e rispondere suisui gusti gusti e gli e gli interessi interessi • Descrivere • Descrivere le le persone persone • Chiedere • Chiedere e dire e dire la la nazionalità nazionalità • Chiedere • Chiedere e dire e dire la la provenienza provenienza

• Il• nome Il nome in in -o/-i, -o/-i, -a/-e, -a/-e, -e/-i, -e/-i, • I•numeri I numeri ordinali ordinali • c’è • c’è / ci/ ci sono sono • Gli • Gli aggettivi aggettivi indefiniti indefiniti (molto, (molto, tanto, tanto, poco) poco)

• Descrivere • Descrivere una una casa casa • Saper • Saper leggere leggere unun annuncio annuncio di di affitto, affitto, le le bollette bollette • Chiedere • Chiedere e comprendere e comprendere informazioni informazioni sulle sulle case case in in vendita vendita • Chiedere • Chiedere e dire e dire l’indirizzo l’indirizzo

• Il• presente Il presente indicativo indicativo regolare regolare • Il• presente Il presente di di fare fare e cercare e cercare • I•nomi I nomi delle delle professioni professioni

• Chiedere • Chiedere e dire e dire che che lavoro lavoro fa fa una una persona persona • Descrivere • Descrivere l’attività l’attività professionale professionale • Saper • Saper leggere leggere e rispondere e rispondere a un a un annuncio annuncio di di lavoro lavoro • Saper • Saper leggere leggere e compilare e compilare il curriculum il curriculum vitae vitae • Saper • Saper affrontare affrontare unun colloquio colloquio di di lavoro lavoro

• Il• presente Il presente irregolare irregolare e ieverbi i verbi in in –isc –isc • L’articolo • L’articolo determinativo determinativo • L’aggettivo • L’aggettivo qualificativo qualificativo • Gli • Gli avverbi avverbi di di quantità quantità

• Chiedere • Chiedere informazioni informazioni suisui corsi corsi di di italiano italiano e su e su come come iscriversi iscriversi • Chiedere • Chiedere e dire e dire che che giorno giorno è oggi è oggi • Chiedere • Chiedere l’ora l’ora • Descrivere • Descrivere l’aspetto l’aspetto fisico fisico e ile carattere il carattere di di una una persona persona

• Le • Le preposizioni preposizioni di di luogo luogo • Il• presente Il presente indicativo indicativo • Il• condizionale Il condizionale deldel verbo verbo volere volere • L’articolo • L’articolo partitivo partitivo e indeterminativo e indeterminativo • I•nomi I nomi numerabili/non numerabili/non numerabili numerabili • Quanto • Quanto + verbo + verbo e quanto e quanto + nome + nome

• Chiedere • Chiedere l’orario l’orario deidei negozi negozi • Fare • Fare una una richiesta richiesta gentile gentile e rispondere e rispondere • Esprimere • Esprimere unun desiderio desiderio • Richiamare • Richiamare l’attenzione l’attenzione di di qualcuno qualcuno • Chiedere • Chiedere e rispondere e rispondere sulla sulla quantità, quantità, il prezzo, il prezzo, la la misura misura o la o la taglia taglia

• Il• presente Il presente deidei verbi verbi riflessivi riflessivi • Gli • Gli avverbi avverbi di di frequenza frequenza • I•verbi I verbi piacere, piacere, amare, amare, preferire preferire • I•pronomi I pronomi indiretti indiretti con con il verbo il verbo piacere piacere • Introduzione • Introduzione al al passato passato prossimo prossimo (con (con l’ausiliare l’ausiliare avere) avere) • Le • Le preposizioni preposizioni di di tempo tempo

• Descrivere • Descrivere le le azioni azioni quotidiane quotidiane • Indicare • Indicare la la frequenza frequenza di di un’azione un’azione • Indicare • Indicare le le attività attività preferite preferite • Informarsi • Informarsi e descrivere e descrivere le le condizioni condizioni atmosferiche atmosferiche • Situare • Situare unun luogo luogo in in base base ai ai punti punti cardinali cardinali • Raccontare • Raccontare eventi eventi e azioni e azioni deldel passato passato / Situare / Situare un’azione un’azione nelnel tempo tempo

• Il• passato Il passato prossimo prossimo (con (con l’ausiliare l’ausiliare essere) essere) • Il• participio Il participio passato passato irregolare irregolare • Gli • Gli indicatori indicatori di di tempo tempo (già, (già, ancora, ancora, appena, appena, non non ancora) ancora) • Le • Le congiunzioni congiunzioni (e,(e, ma, ma, o, o, perché) perché) • Le • Le preposizioni preposizioni

• Chiedere • Chiedere perper l’acquisto l’acquisto di di unun biglietto biglietto deldel treno treno • Raccontare • Raccontare eventi eventi e azioni e azioni deldel passato passato • Indicare • Indicare il tempo il tempo di di un’azione un’azione • Scrivere • Scrivere una una cartolina, cartolina, parlare parlare deidei luoghi luoghi e dei e dei servizi servizi della della città città • Chiedere • Chiedere e dare e dare indicazioni indicazioni stradali stradali • Situare • Situare unun elemento elemento nello nello spazio spazio

• I•verbi I verbi modali modali (dovere, (dovere, potere, potere, volere), volere), • Le • Le forme forme impersonali impersonali (si(si deve, deve, è necessario, è necessario, bisogna) bisogna) • I•nomi I nomi che che cambiano cambiano genere genere al al singolare singolare e al e al plurale plurale e ienomi i nomi invariabili invariabili • L’imperativo • L’imperativo affermativo affermativo e negativo, e negativo, regolare regolare e irregolare e irregolare • I•pronomi I pronomi diretti diretti atoni atoni (lo,(lo, la,la, li, li, le)le)

• Chiedere • Chiedere il permesso il permesso • Chiedere • Chiedere e dare e dare informazioni informazioni • Formulare • Formulare una una richiesta richiesta in in modo modo formale formale • Dare • Dare indicazioni, indicazioni, ordini, ordini, istruzioni istruzioni / Esprimere / Esprimere divieti divieti • Dare • Dare e ricevere e ricevere consigli consigli • Chiedere • Chiedere e dare e dare informazioni informazioni sulla sulla salute salute propria propria e degli e degli altri altri

• I•dimostrativi I dimostrativi questo questo e quello e quello • Il• pronome Il pronome relativo relativo cheche • I•possessivi I possessivi e ienomi i nomi di di famiglia famiglia • L’imperfetto • L’imperfetto • Il• verbo Il verbo stare stare + gerundio + gerundio

• Indicare, • Indicare, identificare identificare e descrivere e descrivere cose cose e persone e persone • Parlare • Parlare della della propria propria famiglia famiglia e dell’amicizia e dell’amicizia • Parlare • Parlare di di abitudini abitudini o di o di periodi periodi nelnel passato passato • Parlare • Parlare delle delle abitudini abitudini alimentari alimentari • Descrivere • Descrivere azioni azioni che che si si svolgono svolgono nelnel presente presente

Test Testdidiautovalutazione autovalutazioneUnità Unità7-8-9 7-8-9p.p.207 207

Esame Esamedidilingua linguaitaliana italianap.p.232 232 cinque 5 39

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Ciao! Come ti chiami? Le parti del giorno 每日时段 1

Abbina le immagini alle parole corrispondenti. 找出图片对应的单词。 c. pomeriggio 下午 d. notte 夜里

a. mattina 早上 b. sera 晚上

1

2

3

4

Salutare 日常问候 2

Ora abbina i saluti ai disegni corrispondenti. 找出图片对应的问候用语。 a. Buon pomeriggio b. Buonasera

1

(sera) 晚上

c. Buonanotte d. Buongiorno

2

(notte) 夜里

3

(mattina) 早上

4

(pomeriggio) 下午

Tu o Lei? 你还是您? 3

Con l’aiuto del glossario, segna con una X chi sono i personaggi delle due immagini. 参阅生词表, 用 X 标出称呼对应的人物。

1你 a. b. c.

2您 amici colleghi di lavoro alunni / insegnante

a. b. c.

commesso / cliente mamma / figlia amiche

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1

Unità In italiano parliamo in modo informale con: • persone della nostra famiglia;

• gli amici o le persone molto giovani.

Un indicatore importante di una situazione informale è il pronome tu. Parliamo invece in modo formale con: • persone che non conosciamo bene; • persone che non sono giovani;

• gli insegnanti a scuola e poi ancora con il dottore, in un negozio con il commesso e altre situazioni dove è importante comunicare la cortesia e il rispetto.

4

In questo caso a indicare la situazione formale è il pronome Lei che si usa sia con uomini sia con donne. Il corrispettivo in cinese del nostro Lei è 您 (nín). 在意大利语中,跟家人或者朋友 还有年轻人讲话时,都用非尊称的代词 tu (你)。为 了对别人尊重,有礼貌,我们跟不熟的人打交道,跟 长者、老师、医生讲话或者在商店这样的场合,不论 对方男女都要用尊称的代词 Lei (您)。 In Italia, quando ci salutiamo, distinguiamo tra i saluti formali (tu) e informali (Lei) quando arriviamo e quando andiamo via. 意大利语中要分清楚用非尊称 tu (你) 和尊称 Lei (您) 见面怎么打招呼,怎么告别。

Insieme ai compagni fai delle ipotesi su quando utilizziamo i seguenti saluti. Metti una X sulla scelta giusta e poi verifica con l’insegnante. 按下面列出的不同情况, 和同学一起用 X 标出正确的问 候用语并与老师核对。 Informale

Formale

Informale

Formale

Quando arriviamo (con amici) 与朋友见面,当我 们到达时说

Quando arriviamo (con persone che non conosciamo, persone anziane) 与不认识 的人或是长者见 面,当我们到达时 说

Quando andiamo via (con amici) 与朋友告别时, 我 们说

Quando andiamo via (con persone che non conosciamo, persone anziane) 与不认识的人或是 长者告别时,我们 说

Alla prossima! Ciao. Arrivederci. Buongiorno.

Ecco come salutiamo in italiano 意大利人这样打招呼 Tu (informale) 你 (非尊称) Ciao. 你好 Buon pomeriggio. 下午好 A presto. 回头见 Alla prossima. 下次再见 Ci vediamo. 再见 A domani. 明天见 Buonanotte. 晚安

Lei (formale) 您 (尊称) Buongiorno. 早上好 Salve. 您好 Buon pomeriggio. 下午好 Buonasera. 晚上好 Arrivederci / ArrivederLa. 再见 Buonanotte. 晚安

Attenzione! Non sempre nella realtà le differenze nei saluti sono così rigide. 注意!在生活当中,人们有时打招呼 并没有严格按照表中的规定来做。

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Ciao! Come ti chiami? 09

5

Adesso ascolta e scrivi le parole. 现在听录音写词。 4 5 6

1 2 3 10

6

Ascolta i dialoghi poi abbinali alle immagini corrispondenti. 听录音找出图片对应的对话。

dialogo A Ciao! Io sono Marco. Ciao! Io sono Luca. Piacere di conoscerti! dialogo B Salve Signor Neri, sono Eleonora. Piacere.

1

2

3

4

dialogo C Buongiorno, sono il Signor Rossi! Buongiorno, sono la Signora Bianchi! Piacere di conoscerla!

GRAMMATICA

dialogo D Ciao Paola! Ciao Elena!

I pronomi personali soggetto 主语人称代词 Il Tu e il Lei si chiamano pronomi personali e si usano quando ci rivolgiamo a qualcuno. Oltre a questi ce ne sono degli altri. Io, tu, lui, lei… indicano il soggetto del verbo (in assenza o al posto del nome proprio), ma, a differenza del cinese, in italiano non è obbligatorio usarli perché il verbo, in base alla forma che assume, indica chi è il soggetto dell’azione (io, tu…). Esempio: Ciao! Io sono Anna. ➜ Ciao! Sono Anna. I pronomi personali soggetto Tu (你) 和 Lei (您) 在语法上称为主语人称代词, 用于指 io 我 代动词的主语。除了 “你” 和 “您” 之外, 还有其他的人 tu 你 称代词。在意大利语句中, 由动词的变位已可分辨主 语人称, 所以不像汉语一样必须用人称代词来引导句 lui (maschile) 他(男)/ 它 子。 lei (femminile) 她(女)/ 它 例如: Ciao! Io sono Anna. ➜ Ciao! Sono Anna. Lei (per uomo e donna) 您(男/女) A volte però in alcune frasi è importante specificare il noi 我们 pronome soggetto, come nell’esempio. 不过有时出于强调, 在句中必须指出主语代词。 voi 你们 Esempio 例如: Sei tu Paolo? Sì, sono io. (你就是 Paolo 他们 / 她们 / 它 吗? 对, 我就是。) loro 们

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1

Unità 7

Disponiti in cerchio con i tuoi compagni. L’insegnante saluta e dice il proprio nome, poi indica uno studente e gli chiede chi è: Buongiorno, io sono Anna. Tu chi sei? Lo studente risponde e rivolgendosi a sua volta a un altro studente gli chiede chi è: Buongiorno. Io sono Wang Lin. Tu chi sei? Provate a usare anche gli altri saluti: Ciao, Salve, Buonasera. 和你的同学们围成一个圆圈。老师先 打招呼说出自己的名字: “Buongiorno, io sono Anna.” 然后问一个学生: “Tu chi sei?” 学生 回答说: “Buongiorno. Io sono Wang Lin.” 然 后问另一位学生: “Tu chi sei?” 也试试用 Ciao, Salve, Buonasera 打招呼。 Buongiorno, io sono tu chi sei? Io sono

,

In italiano corrente si utilizza il Lei come forma di rispetto e cortesia, tuttavia in alcune regioni del Sud Italia spesso ci si rivolge agli altri ancora con il Voi al posto del Lei. 在意大利语中 用 Lei (您) 表示对别人尊重,有礼貌,但是南 部的很多地方至今还是用复数人称 Voi (你们) 来代替 Lei (您)。

Hai notato che nelle frasi del fumetto si utilizzano sono e sei? Sono forme del verbo essere che cambiano in base ai pronomi (io, tu, lui…). 你是否注意到对话框中用 sono 和 sei? 这两个词是动词 essere (是) 由于人称不同的 两种变化形式。

Il verbo essere è il corrispettivo in cinese del verbo “是” (shì), essere, esistere. Si usa per identificare e per indicare la condizione e le caratteristiche di una persona o di una cosa. Viene utilizzato anche con il significato del verbo “在” (zài), stare. Inoltre, si usa per indicare la professione (esempio a.) e la provenienza (esempio b.) di una persona. Esempio: a. Tu sei insegnante b. Sono di Pechino. 动词 essere 相当于汉语的 “是”, 也有 “在” 的意思。这个动词可 指人或物的特点和条件。 例如: a. Tu sei insegnante. 你是老师。(跟职业有关) b. Sono di Pechino. 我是北京人。(跟来处有关)

Presente indicativo Essere 直陈式现在时 io

sono

tu

sei

lui / lei / Lei

è

noi

siamo

voi

siete

loro

sono

GRAMMATICA

Il verbo essere 动词 essere 的直陈式现在时

Usi del verbo essere: 动词 essere 的用法 1 Io sono Marco. (是) 我是 Marco。 2 Io sono stanco (是 表状态) 我很累。 3 Io sono a Roma. (在) 我在罗马。

8

Completa le frasi con il presente del verbo essere. 用动词 essere 的现在时完成句子。 1 2 3 4 5 6

Tu Noi Ciao! Io Loro Lei Voi chi

Luisa? Sì, io. Paola e Simona. Mario. i Signori Rossi. Anna. ?

ventitré 2343

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GRAMMATICA

Ciao! Come ti chiami? 9

Abbina le frasi ai significati del verbo essere con l’aiuto del glossario. 参阅生词表,找出 essere 合 适的意思连线。 1 2 3 4 5

Io sono Li. Lui è felice. Tu sei a Firenze. Noi siamo a Pechino. Loro sono simpatici.

10

Completa le frasi con i pronomi soggetto. 用主语代词填空。 1 2 3 4 5 6 7

siamo allegri. sono Minxia. siete studenti cinesi. sono Lin e Minxia. sei a Milano. è stanca. sei Anna?

11

Sottolinea la forma giusta del verbo. 选择正确的动词形式。 1 2 3 4 5

12

a. (在 - significa “stare”) b. (是 - significa “essere”) c. (表状态 - indica una condizione o uno stato d’animo)

Marco e Anna (sono / sei) studenti italiani. Wang Lin (è / sei) contenta. Noi (siamo / sono) a Roma. Voi (è / siete) simpatici. Io (sono / è) Anna.

A turno mettetevi al centro di un cerchio e chiedete indicando un compagno: Tu sei Mario? Il compagno risponde: Sì, sono io oppure, se il nome non è corretto, dice: No, non sono io. Io sono Paolo. 大家围成圆圈, 每个人轮流站在中间问其中一个同学: Tu sei Mario? 被提问的同学回答: Sì, sono io. 或者 No, non sono io. Io sono…

Tu sei Sì, sono io! Oppure 或者 No, non sono io. Io sono

?

.

Quando usiamo il no e quando usiamo il non? Osserva le frasi di seguito e poi fai le tue ipotesi. 我们什么时候用 no,什么时候用 non 呢? 观察下 列句子,写出你的想法。 Esempio 例如:

Tu sei Anna? Sì /No

Tu sei Anna?

No, non sono Anna. Io sono Mara.

1 Utilizzo il no quando:

2 Utilizzo il non quando:

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Unità

In italiano ad alcune domande si può rispondere sì (risposta affermativa) oppure no (risposta negativa). Nella risposta negativa si usa il verbo preceduto dal non. Esempio 例如: Sei Anna? No, non sono Anna. 意大利语可以用 sì (肯定) 或 no (否定) 回答问句。在否定回答时, 动词前用 non。 例如: Sei Anna? No, non sono Anna。

13

Forma negativa di essere essere 的否定式 io non sono tu non sei lui / Lei non è noi non siamo voi non siete loro non sono

GRAMMATICA

La forma negativa di essere essere 的否定式

1

Scegli con una X la risposta giusta. 用 X 标出正确答案。 1 Tu sei Lin? a. Sì, sono Gina. b. No, non sono Lin, sono Gina.

4 Lui è Mario? a. Sì, sono Carlo. b. No, non è Mario, è Giulio.

2 Sei Marco? a. Sì, sono Marco. b. Sì, non sono Marco. Sono Andrea.

5 Voi siete italiani? a. Sì, siamo cinesi. b. No, siamo cinesi.

3 Sei Jing? a. Sì, sono Jing. b. No, sono Jing.

Come ti chiami? 你叫什么名字? 14

Leggi il dialogo tra Mario Rossi e Wang Lin. 阅读 Mario Rossi 与 Wang Lin 的对话。 Mario: M Lin: L M: L: M: L: M: L: M: L: M:

15

Ciao! Ciao! Come ti chiami? Mi chiamo Wang Lin. Il mio nome è Lin, il mio cognome è Wang. Non ho capito. Puoi ripetere il cognome? Doppia vu – A – Enne – Gi. E tu come ti chiami? Io mi chiamo Mario Rossi. Piacere di conoscerti! Piacere mio!

Come ti chiami (tu)? Mi chiamo Wang Lin. Il mio nome è Lin e il mio cognome è Wang.

In coppia, utilizzate l’esempio del dialogo dell’esercizio 14 e del fumetto e chiedete a turno il nome e il cognome al vostro compagno. 两人一组, 参考练习 14 和对话框中的例句问答。

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36 0

Ciao! Come ti chiami? ZZ O

7

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im O CO A CO N E

11

Ci Zi + CD AU Di O

Ascolta il dialogo seguendo il testo e scopri che cosa c’è di diverso dal dialogo dell’esercizio 14. 对照下面的会话听 录音, 找出和练习 14 的不同之处:

In Italia, in situazioni formali, al contrario dei cinesi, le persone si presentano dicendo prima il nome e poi il cognome. Esempio: Salve, sono Mario Rossi.

PRIMO CONTATTO CON ESERCIZI Corso diSig.italiano stranieri Rossi: Rper Sig.na Wang: W

Quando ci rivolgiamo a qualcuno possiamo usare l’appellativo Signor o Signora, seguito da nome e cognome o solo da nome o solo da cognome.

Esempio: Salve, Lei è il Signor Mario Rossi? / Salve, Lei è la Signora Lucia?

Quando si usa il plurale I Signori Rossi, si indica marito e moglie e Rossi è W: Salve! il cognome del marito. principianti assoluti, anche di madrelingua R: Come si chiama? Stranieri adulti e giovani adulti Destinatari Attenzione! Tra amici o in situazioni informali si usa solo il nome. tipologicamente distante dall’italiano. W: Mi chiamo Wang Lin. Esempio: Ciao, sono Mario! Il mio nome è Lin. Il mio cognome è Può essere usato autonomamente, o come “modulo bretella” prima di affrontare Wang. 和中国人不一样, 意大利人在正式场合中介绍自己时, 会先说名字再 Uso lo studio del primo Contatto. R: Scusi, non ho capito. Può ripetere il livello di说姓氏, 如: Salve, sono Mario Rossi. suo cognome? 与别人讲话时, Signor 或者 dedica(先生) da subito unoSignora spazio (夫人) 这样的称谓可 Propone approccio W: Doppia vu – A – Enne – Gi. un E Lei come lessical-funzionale, 以放在姓, 名或者全名前面。 approccio consistente alla pronuncia e presenta tabelle e immagini per sostenere si chiama? 如: Salve, Leieè scrittura. il Signor Mario Rossi? 或者 Salve, Lei è la Signora Lucia? le attività interazione R: Io mi chiamo Mario Rossi. di comprensione, 如果姓氏前用复数, 如: I Signori Rossi 表示 Rossi 夫妇, Rossi 是 W: Piacere di conoscerla! • 1 volume diviso in 6 unità di breve durata Signori” 代表丈夫和妻子两人。 丈夫的姓氏。“I R: Piacere!

Salve! ElEmEntiR: carattErizzanti di quEsto corso

• 1 CD Audio per lo studente 注意! 朋友之间或在非正式场合时可以只说名字, 如: Ciao, sono Mario! • 3 unità di ripasso e riepilogo strUttUra • 1 test di fine livello • Sezione di sintesi funzionale e grammaticale Osserva come cambia il verbo: • Glossario multilingue 观察动词变化: • Soluzioni e trascrizioni Come si chiama (Lei)?

Come si chiama? Come ti chiami?

sezione esercizi

➜ Lei Mi chiamo . ➜ Esercizi Tu di fissaggio e rinforzo di quanto viene presentato nel manuale, e approfondimenti lessicali.

1 CD Audio per lo studente MUltiMeDialità 17 Presentati a treWeb: dei tuoi compagni, poi chiedi il loro nome e cognome. Prova ad usare il tu e il Lei come attività extra, soluzioni e trascrizioni audio, note per l’insegnante.

nell’esempio. 向三个同学介绍自己,然后仿照例子分别用 tu (你) 和 Lei (您) 询问他们的姓名。 Esempio 例如:

+ risorse online

(informale) (formale)

➜ ➜

Ciao, mi chiamo Chen Han. Come ti chiami tu? Buongiorno, mi chiamo Chen Han. Come si chiama Lei?

3607 Bozzone Costa, Fumagalli, Rota PRIMO CONTATTO CON ESERCIZI

NT TT O sE r

16

In copertina: Contatto. © Oliver Eltinger/Corbis

quEstO vOlumE, sprOvvistO dEl tallOnCinO a frOntE (O OppOrtunamEntE punzOnatO O altrimEnti COntrassEgnatO), è da COnsidErarsi COpia di saggiO - CampiOnE gratuitO, fuOri COmmErCiO (vEndita E altri atti di dispOsiziOnE viEtati: art. 17, C. 2 l. 633/1941). EsEntE da iva (dpr 26.10.1972, n. 633, art. 2, lEtt. d). EsEntE da dOCumEntO di traspOrtO (dpr 26.10.1972, n. 633, art. 74).

www.loescher.it/studiareitaliano

Un po’ di geografia… 地理知识点滴 L’Italia è una nazione ed è formata da 20 regioni. Ogni regione è divisa in province e le province sono divise in comuni. In ogni regione troviamo città piccole o grandi. La città più importante di una nazione si chiama capitale; la quEsto corso è costituito da: capitale dell’Italia è Roma. La città più importante di ogniisBnregione si chiama PRIMO CONTATTO 978-88-201-7797-3 2 Cd capoluogo audiO pEr la ClassEdi 1 regione. 意大利是由 20 isBn 978-88-201-0330-9 vOlumE + Cd audiO isBn 978-88-201-2663-6 guida pEr l’insEgnantE 1 个大区组成的国家。每个大区划分为若干个省,省划分为各个市镇.每个大区都有大大小小的城市。 isBn 978-88-201-3607-9 vOlumE COn EsErCizi + Cd audiO LIveLLO B1 一个国家最重要的城市是首都,如: 意大利的首都是罗马。每个大区内最重要的城市称为首府。 isBn 978-88-201-4140-0 vOlumE 2a + Cd audiO CONTATTO isBn 978-88-201-7826-0 Cd audiO pEr la ClassE 2a LIveLLO A1 vedi carta geografica dell’Italia all’inizio del volume. 参阅书中所附的意大利地图。

18

vOlumE 1a + 1 Cd audiO

vOlumE 2B + Cd audiO 1 Cd audiO pEr la ClassE 2B

Dove ti trovi adesso? Completa con le informazioni su di te. vOlumE 1 + Cd audiO guida pEr l’insEgnantE 2 你现在在哪里? 完成下列信息。 vOlumE 1B + 1 Cd audiO

Nazione eCapitale 13,50 Regione VALIDO PER IL 2012 Capoluogo Città

4626 ventisei 3607_PH1_Bozzone.indd 1

LIveLLO B2 isBn 978-88-201-4141-7 isBn 978-88-201-7007-3 LIveLLO B1-B2 isBn 978-88-201-2664-3

sfoglialibro_b2.indd 46

Italia ➜ 3607 ➜ BOzzOnE cOstA, FumAgALLI, ROtA PRImO cOntAttO cOn EsERcIzI + cD AuDIO ➜ ➜ NELL’ELENCO DEI LIBRI DI TESTO INDICARE L’INTERO CODICE ISBN ➜

Parole utili 有用的词语

3607_pH1

isBn 978-88-201-0999-8 LIveLLO A2 isBn 978-88-201-1105-2 LIveLLO A1-A2 isBn 978-88-201-2657-5

nazione / paese 国家 regione 大区 città 城市 capoluogo 首府/省会 capitale 首都

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è

?

o!

3607 Bozzone Costa, Fumagalli, Rota PRIMO CONTATTO CON ESERCIZI

?

Rosella Bozzone Costa, Luisa Fumagalli, Daniela Rota

PRIMO CONTATTO CON ESERCIZI Corso di italiano per stranieri LIVELLO A1

CD AUDIO

RISORSE ONLINE

sfoglialibro_b2.indd 47

16/07/12 13:03

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Indice Legenda:   struttura focalizzata

  struttura

non focalizzata

R ripasso

Vocabolario illustrato

pag. 8

Unità 1 – Ciao!

pag. 12

Funzioni comunicative

Lessico

Grammatica

Pronuncia

  salutare

  saluti e convenevoli

  tu (informale) vs. Lei (formale)

  chiedere come sta una

(ciao, buongiorno, buonasera, come stai / sta?)   nomi di città   aggettivi di   nazionalità

  pronomi soggetto: io, tu / Lei, lui, lei

   intonazione esclamativa    intonazione interrogativa 1 (con pron. interrogativi)    legami tra parole (come ti chiami?)

persona   rispondere e ringraziare   presentarsi (1): chiedere e

dire il nome, la nazionalità, la città d’origine

  indicativo presente: sono, sei, è; sto,

stai, sta; mi chiamo, ti chiami   aggettivi di nazionalità in -o, -a, -e     pronomi

interrogativi: come, dove

  preposizioni: di (sono di Parigi)   congiunzioni:

e

Unità 2 – La mia classe

pag. 16

Funzioni comunicative

Lessico

Grammatica

Pronuncia

R presentarsi (1)   chiedere e dire dove si abita     chiedere e dire dove è una   città   chiedere e dire che cosa è

nomi di città R   nomi di nazioni     oggetti della classe

R indicativo presente: essere, chiamarsi,   stare   articolo indeterminativo: un, una     genere: nomi in -o, -a     indicativo presente: abito, abiti     pronomi interrogativi: cosa (cos’è?)     preposizioni: a, in, (a Milano, in Italia)

   intonazione interrogativa vs. dichiarativa    legami tra parole (abito a Roma)

Facciamo il punto 1 e 2

pag. 20

Unità 3 – C’è una camera libera? Funzioni comunicative

Lessico

Grammatica

Pronuncia

  attirare

  alfabeto

  indicativo presente: ho, hai, ha

  intonazione

  numeri da 1 a 10

  esserci:

  albergo: tipi di

  articolo determinativo: il, la

stanze, servizi (balcone, parcheggio, piscina)   albergo: dati   personali (numero di telefono, e-mail)

  genere: nomi in -e

interrogativa 2 (senza pron. interrogativi)   legami tra parole   (con o senza colazione?)

l’attenzione (Scusi)   chiedere e dire il costo     chiedere e dire l’indirizzo   e-mail, il numero di telefono   chiedere come si scrive una   parola e dire una parola lettera per lettera   chiedere e dire se si è capito     chiedere di ripetere     chiedere e dire se si ha   qualcosa   chiedere se c’è un servizio

48

4

pag. 22

c’è (c’è il balcone?)

  avverbi di affermazione e negazione:

sì, no (no, mi dispiace)   negazione: non (non c’è)     pronomi interrogativi:

R   cosa, come   quanto (quanto costa?)     qual (qual è il tuo numero?)     preposizioni: con, senza

quattro

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Indice Unità 4 – Per me un caffè

pag. 28

Funzioni comunicative

Lessico

Grammatica

Pronuncia

  ordinare (per me, vorrei, io

  bevande (spremuta,

  indicativo presente: faccio, fai, fa;

  legami tra parole

prendo)   chiedere e dire il prezzo     presentarsi (2): chiedere e   dire l’età, la professione   chiedere e dire il perché     chiedere e dire che cosa c’è

cappuccino, birra)   cibo (panino, pizza,   gelato)   euro     numeri da 11 a 100     nomi di professioni

prendo, prendi, prende   esserci: c’è - ci sono     plurale dei nomi in -o, -a     pronomi interrogativi: che, perché,   quanto (quant’è? Quanti anni hai?)   preposizioni: per

(prendo un panino e una birra)   suono [t∫] / [k]   (Cina, cena / cameriere, medico, cuoco)

Facciamo il punto 3 e 4

pag. 34

Unità 5 – Un giro in città

pag. 36

Funzioni comunicative

Lessico

Grammatica

Pronuncia

  attirare l’attenzione (scusa /

  luoghi della città

  presente indicativo: devo, devi, deve

  intonazione

scusi)   chiedere e dire dove è un   posto   dare indicazioni stradali     chiedere e dire se un posto   è vicino   chiedere la direzione     chiedere se c’è un servizio   in città

(stazione, farmacia)   espressioni per   collocare nello spazio: davanti, dietro, vicino a, lontano, a destra, a sinistra, diritto   mezzi di trasporto     colori

  verbo dovere + infinito (deve girare a

destra)   gruppo nominale: accordo articolo,   nome, aggettivo (la macchina è rossa) R pronomi interrogativi: dove (dov’è la banca?)   preposizioni: in, a (in autobus, in   via Verdi, a piedi), per (scusa, per il cinema?)

dichiarativa  intonazione

interrogativa vs. dichiarativa   legami tra parole   (c’è una banca qui vicino?)   consonanti doppie     suono [k] (chiesa /   banche)

Unità 6 – A che ora ci vediamo?

pag. 44

Funzioni comunicative

Lessico

Grammatica

Pronuncia

  chiedere e dire l’ora

  avverbi di tempo:

oggi, stasera, domani   ore (sono le nove e   dieci, è mezzogiorno)   giorni della settimana     luoghi del tempo   libero (piscina, museo, birreria)   verbi che indicano   azioni quotidiane (fare la spesa, navigare in internet)

R indicativo presente dei verbi regolari: prima, seconda, terza persona singolare delle tre coniugazioni   indicativo presente di alcuni verbi   irregolari: vado, vai, va; vengo, vieni, viene; posso, puoi, può R negazione: non (non vengo in discoteca) R pronomi interrogativi: dove   preposizioni di tempo: a (a che ora,   alle due, a mezzogiorno)   preposizioni di luogo: a, in

  intonazione

  dire che non si sa l’ora     chiedere e dire a che ora si

fa qualcosa   invitare     accettare un invito     rifiutare un invito

cortesemente   parlare di azioni quotidiane

e del tempo libero   informarsi sui programmi di

qualcuno

Facciamo il punto 5 e 6 Sintesi di funzioni, grammatica e fonetica Test finale - A1 Questionario di autovalutazione Appendici

interrogativa vs. dichiarativa   legami tra parole   (sono le sette e mezza)   suono singolo vs.   suono doppio   accento di parola   (parole tronche: lunedì, città, caffè)

pag. 50 pag.

52

pag. pag. pag.

62 66 67

Eserciziario Trascrizioni Soluzioni Glossario

pag. 77 pag. 138 pag. 143 pag. 152

cinque

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49 5

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2

La mia classe

In classe 1

Completa. libro  quaderno  penna  lavagna  dizionario borsa  cartina  insegnante  studente  compagna 2 3

Buongior ! 1 4

6 5

 compagna

9 7

50

16

8

sedici

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unità

2

Adesso abito a Milano 2a

CD T 14

Ascolta e scegli.

 Gli studenti sono al corso di… a spagnolo. X b italiano.

2 Si chiama… a Pablo. b Usha.

4 Abita… a in India. b in Italia.

1 In classe c’è… a una nuova compagna. b un nuovo compagno.

3 È… a inglese. b indiana.

5 Abita… a con un amico. b con la famiglia.

Milano. Delhi. Madrid. Dove abiti?

Abito

a

Dov’è?

È

in

Manchester. Amburgo.

Germania.

India.

America.

Spagna.

Francia.

Cina.

Russia.

La mia classe

Pechino.

Italia.

Gran Bretagna.

Boston. Mosca. Parigi.

2b

CD T 15

 

 Dove abiti? Abito a Roma.

2c

Ascolta e ripeti. 

 Dov’è? È in Italia.

Prova tu! 1

  Dove abiti?   

Abito a Milano. Dov’è? È in Italia. 2

3 5 4

6

diciassette

sfoglialibro_b2.indd 51

51

17

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unità

2

Mi presento (1) 2d

CD T 16

Ascolta e scrivi “?” quando senti una domanda.

 Ciao, come stai

1 ___ 2 ___

 Sto bene, grazie.

3 ___ 4 ___ 5 ___

6 ___ 7 ___ 8 ___

2e

Completa con i verbi alla prima persona (io) o alla seconda persona (tu).

  Ciao, come stai?

1 2 3 4 5 6 7

La mia classe

?

2f

 ___________ bene, grazie.  Come ___________ ?  ___________ Laura.  Di dove ___________ , Laura?

abitare

(io)

sono

mi chiamo

sto

abito

(tu)

sei

ti chiami

stai

abiti

 ___________ a Firenze, vicino al Duomo.

Ascolta e controlla l’esercizio 2e.

Leggi e completa.

Mi chiamo ____________ ___________ abito a ____________ in ____________ e sono ____________ .

Mi chiamo ____________ ___________ abito in ____________ e sono ____________ .

&RJQRPH

6LPSVRQ

&RJQRPH

1RPH

+RPHU

1RPH

QDWR LO

DQQL ID

QDWR LO

D &LWWDGLQDQ]D 5HVLGHQ]D

$PHULFDQD

6LJQRU 5RVVL DQQL ID

DWWR Q

D

LWDOLDQD

&LWWDGLQDQ]D

6SULQJILHOG

5HVLGHQ]D

9LD

9LD

6WDWR FLYLOH

6WDWR FLYLOH

3URIHVVLRQH

,PSURQWD GHO GLWR LQGLFH VLQLVWUR

&DSHOOL

)LUPD GHO WLWRODUH

&21127$7, ( &2175$66(*1, 6$/,(17,

OL

PDVFKLOH

6HVVR

3URIHVVLRQH

)LUPD GHO WLWRODUH

&21127$7, ( &2175$66(*1, 6$/,(17,

6HVVR

,/ 6,1'$&2

PDVFKLOH

&DSHOOL

2FFKL

OL ,PSURQWD GHO GLWR LQGLFH VLQLVWUR

,/ 6,1'$&2

2FFKL

6HJQL SDUWLFRODUL

2h

6HJQL SDUWLFRODUL

SLJUR

VLPSDWLFR

Prova tu! Scegli una nuova identità e presentati. Nome Nazionalità Città

52

stare

 E dove ___________ ?

DWWR Q

18

chiamarsi

 ___________ italiana.

CD T 17

2g

essere

Véronique / Carlos / Karthik / Maike / … /

/

/

/…

Parigi / Madrid / Delhi / Berlino / …

diciotto

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unità

2

Oggetti della classe 3a

CD T 18

Ascolta e cerchia gli oggetti che senti.

b

a

c

d

CD T 19

un

libro.

maschile

una

borsa.

femminile

2 ______ quaderno 3 ______ cestino

4 ______ penna 5 ______ libro

4  Pablo, di dove sei?  Sono spagnol________ . 5 Chi ha ________ penna? 6 Mi dai ________ matita? 7  Che cosa è?  È ________ quaderno.

Riordina e scrivi.  ta

na

1 zio rio 2 gna 3 de

3e

6 ______ matita 7 ______ dizionario

Completa.   Che cos’è?  È un foglio. 1  C’è ________ dizionario?  Io ho ________ dizionario inglese – italiano. 2 Mi dai una gomm ________ , per favore? 3 Sara è italian ________ .

3d

Nome libr-o bors-a

Ascolta e completa con “un” (maschile), “una” (femminile).

 una gomma 1 ______ foglio

3c

È

La mia classe

Cosa è?

3b

g

f

e

la sco

4

ti

na ___________

5

ri a no me ca

____________

___________

6

der no qua

____________

___________

7

ne ci

____________

i

lia

di va te

italiana

car

na

se

____________

Tombola! Scrivi 6 oggetti della classe.

TOM BO L A

diciannove

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53

19

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La mia classe

2

In classe 1

Completa con gli oggetti della classe di pagina 16 del manuale. I N C L A S S E

2

La borsa di Usha. Completa. ombrello  fazzoletto portafoglio  astuccio

 

fotografia  cellulare agenda  chiave

1 O M B R E L LO 2 __ S __ U __ __ I __ 3 CH __ __ __ E 4 __ __ __ __ GRA __ __ __ 5 __ G __ N __ __ 6 __ __ __ L __ L __ R __

3

4

5 1

54

84

2

7 __ __ __ TA __ __ G __ I __ 8 F __ __ __ O __ __ __ __ O

6 7

8

ottantaquattro

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unità

2

Adesso abito a Milano 3

Collega Paesi e abitanti. 1 2 3 4 5 6 7 8

4

italiano olandese tedesco indiano inglese marocchina turco spagnola

a b c d e f g h

Spagna India Turchia Italia Germania Olanda Gran Bretagna Marocco

Completa con “a” o “in”.  La Torre Eiffel è a Parigi, in Francia.

1 La Sagrada Familia è _____ Spagna.

La mia classe

4 La moschea blu è _____ Turchia, _____ Istanbul.

5 Il Taj Mahal è _____ Agra, _____ India.

2 Buckingham Palace è _____ Londra. 6 La Valle dei templi è _____ Italia, _____ Agrigento.

3 La Torre pendente è _____ Italia.

7 Il Cristo Redentore è ____ Rio de Janeiro, _____ Brasile.

5

Forma le frasi (Attenzione! C’è una parola in più).  Nan è cinese, di Pechino.

Nan abita a Pechino in Cina. abita  inglese  Pechino  è  Londra  a  cinese  Rio de Janeiro di  tu  Marocco  Brasile  in  Rabat  Cina  marocchino  brasiliana Mark

Mohammed

Sarah

Nan

Maria

ottantacinque

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55

85

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unità

2

Mi presento (1) 6

Abbina domanda e risposta. 1 2 3 4 5 6 7 8

7

a b c d e f g h

Come stai? Di dov’è? Come ti chiami? Di dove sei? Come sta? Dove abiti? Dov’è? Che cos’è?

Sto bene, grazie e tu? Marta Zucchi. Abito in Spagna, a Madrid. È una penna. Markus è tedesco, di Berlino. È in Francia. Abbastanza bene, grazie, e Lei? Sono marocchina, di Rabat.

Cruciverba. 1

Orizzontali

2

La mia classe

1 Come ___________ , Giulio? 3 4

4 ___________ a Perugia, in Italia. 5 Di dove ___________ , Matteo? Verticali 1 Come ___________ , signor Mariani?

5

2 Dove ___________ , Nan? 3 Io ___________ russa, di Mosca.

8

Leggi e completa.

Università degli Studi di Bergamo Centro di Italiano per stranieri SCHEDA DI ISCRIZIONE / APPLICATION FORM

Mi chiamo ______________ Sono ______________

Nome: Justine Cognome: Gordon Nazionalità: inglese Indirizzo: 125 Gower Street, Londra Numero di matricola: 154321 Justine Gordon Firma: __________________

56

86

Abito in ______________ , a _____________________

ottantasei

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unità

2

Oggetti della classe 9

Maschile o femminile? Trova la parola: le lettere in grigio formano una nuova parola maschile e una nuova parola femminile. quaderno  famiglia marocchino  amico

 

matita  città  albergo compagno  agenda

M

P

A

G

N

A

O

G

E

N

D

La mia classe

O

signora

Femminile

Maschile

C

A

__ __ __ __

__ __ __ __

10 Collega le foto all’articolo, poi scrivi le frasi.

3

1

4

2

UN 5

8 6

UNA

7

9 10

11

13

12

 1 È una gomma.

2 _______________________

6 _______________________

10 _______________________

3 _______________________

7 _______________________

11 _______________________

4 _______________________

8 _______________________

12 _______________________

5 _______________________

9 _______________________

13 _______________________

ottantasette

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57

87

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30 3 90

unità

2QUESTO VOLUME, SPROVVISTO DEL TALLONCINO A FRONTE (O OP-

RC A BR

WWW.IMPAROSULWEB.EU

O D

COME

I IT A LI

DOVE

DI DOVE Espansioni online perCOSA docenti e studenti

AN O PE R P

ITALIANO

 È in Portogallo.

1  ___________ è?

 È un portafoglio.

2  ___________ sei?

 Sono olandese, di Amsterdam.

3  ___________ si chiama?

 Mi chiamo Davide Levi.

4  ___________ è Manipur?

 È in India.

5  ___________ ti chiami?

 Paola.

6  ___________ è Aiko?

 È giapponese, di Tokyo.

7  ___________ è?

PERCORSI DI EDUCAZIONE LINGUISTICA PER GLI UTENTI DEI CTP

È un’agenda.

ELEMENTI CARATTERIZZANTI DI QUESTO VOLUME

La struttura

 C’è un dizionario francese-italiano? 1 Mi chiamo sono spagnol______ gli di Madrid. Otto moduli: il primoPablo, dedicato all’“accoglienza”, altri alle tipologie testuali. 2 Chi ha ______ fogli______ ? I moduli prevedono l’analisi di differenti tipologie testuali (testo espressi3 Carla è italian______ , abita a Torino. vo, descrittivo, espositivo e regolativo, argomentativo, letterario e iconico) 4 Mi dai ______ penn______ , per favore? attraverso la proposta di letture e attività. Le attività sostengono la comÈ ______diombrell______ . 5  Che prensione dei cos’è? testi e lo sviluppo adeguate competenze lessicali, grammaticali e sintattiche (a livello sia orale sia scritto), e di capacità analitiche e 6 Chi ha ______ quadern______ ? argomentative. 7  Che cos’è?  È ______ portafogli______ . Ogni modulo si apre con l’esplicitazione delle competenze e abilità da svi8 Sarah abita acon New York, è american______ . luppare e si chiude una verifica di quanto acquisito. Il linguaggio è graduato per accompagnare anche i discenti in difficoltà con l’italiano a un soddisfacente livello di competenza linguistica al termine del corso. La grammatica è presentata in forma snella, per sviluppare un impiego corretto della lingua piuttosto che la sua conoscenza descrittiva e teorica.

I TA L I A N O

Il progetto

12 Completa. Adulti e giovani adulti, italiani e stranieri, dei corsi di licenza media dei CTP. IL LIBRO DI

La mia classe

Destinatari

Porcaro, Verdi

CT

IL LIBR O DI

  Dove è Lisbona?

30390

LI

11 Completa.

In copertina: Il libro di Italiano © Elaborazione grafica da iStockphoto.com

PO RO

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3 aeroporto – albergo – cinema – residenza 4 foglio – libro – penna – fotografia 5 cartina – dizionario – lavagna – matita

14 Dividi e scrivi. 30390_PH1

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indice

Modulo 1

Modulo 3

Mi Presento La mia vita, le mie aspettative, le mie capacità

7

Unità 1 Presentarsi

8

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Le regoLe deLLa LingUa

Il verbo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12 Unità 2 L’intervista e la presentazione

in terza persona

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Le regoLe deLLa LingUa

I pronomi personali soggetto

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

15 16

Verifica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24

raccontare, raccontarsi Il testo espressivo

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

47

Unità 5 raccontarsi: la pagina di diario . . . . . . 48 Le regoLe deLLa LingUa

Il passato prossimo dell’indicativo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 54 Il participio passato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 55 Unità 6 raccontarsi: la lettera privata

e la lettera di presentazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58 Le regoLe deLLa LingUa

Gli aggettivi e i pronomi possessivi . . . . . . . . . . . . . . . . . . 68 Unità 7 raccontarsi:

biografia e autobiografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 70 Le regoLe deLLa LingUa

Modulo 2

aVVicinare iL testo I differenti tipi di testo e i registri linguistici

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

I verbi attivi e i verbi passivi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 77 I verbi riflessivi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 78 Verifica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 79

27

Unità 3 il testo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28 Le regoLe deLLa LingUa

Gli aggettivi dimostrativi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24 I pronomi dimostrativi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25 Unità 4 i registri linguistici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37 Le regoLe deLLa LingUa

I verbi irregolari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41 Verifica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43

Modulo 4

descriVere Il testo descrittivo

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

83

Unità 8 La descrizione oggettiva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 84 Le regoLe deLLa LingUa

Gli aggettivi qualificativi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 91

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Unità 9 La descrizione soggettiva . . . . . . . . . . . . . . . . . . 93 Le regoLe deLLa LingUa

L’imperfetto dell’indicativo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 100

Le regoLe deLLa LingUa

I connettivi testuali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 141 Verifica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 143

Verifica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 102

Modulo 7

Modulo 5

esPorre e disPorre Il testo espositivo e il testo regolativo

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

raccontare Per raccontare 147 Il testo letterario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

105

Unità 10 il testo espositivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 106 Le regoLe deLLa LingUa

Le preposizioni semplici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 117 Le preposizioni articolate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 117 Unità 11 il testo regolativo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 120

Unità 13 il testo narrativo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 148 Le regoLe deLLa LingUa

Il passato remoto dell’indicativo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 161 Unità 14 il testo poetico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 163 Le regoLe deLLa LingUa

Il presente del congiuntivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 171 Verifica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 173

Le regoLe deLLa LingUa

L’imperativo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 127 L’infinito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 127 Verifica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 129

Leggere Le iMMagini Il testo iconico

Modulo 6

argoMentare Il testo argomentativo

Modulo 8

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

177

Unità 15 i testi iconici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 178

133

Unità 16 il rinascimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 180

Unità 12 il testo argomentativo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 134

Verifica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 190

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unità 5

Raccontarsi: la pagina di diario testo 1

il diario di anna Frank

Leggi il testo seguente e osservane le caratteristiche. Luogo e data Il linguaggio è semplice e colloquiale I tempi verbali sono semplici: presente o passato prossimo

è presente un destinatario, spesso immaginario Formula di chiusura Firma

sabato, 20 giugno 1942 Per un paio di giorni non ho scritto niente, perché ho voluto un po’ riflettere su questa idea del diario. Per una persona come me, scrivere un diario è davvero curioso. Non soltanto perché non ho mai scritto, ma perché mi sembra che fra qualche anno nessuno potrà trovare interessanti gli sfoghi di una scolaretta di tredici anni. Ma, in fondo, non è questo il punto: a me piace scrivere e aprire il mio cuore su ogni sorta di cose, a fondo e completamente. Quindi ho deciso di scrivere. «La carta è più paziente degli uomini». Rimuginavo dentro di me su questo modo di dire in una delle mie giornate un po’ malinconiche, con la testa fra le mani, indecisa se uscire o restare in casa, e finivo poi col rimanere sempre lì, nello stesso posto, a fantasticare. Proprio così, la carta è paziente, e siccome non ho intenzione di far leggere a nessun altro questo quaderno che porta il nome di “Diario”, voglio aspettare di trovare un amico o un’amica fidati, che possano leggere e discutere di tutto con me. […] Ma è difficile trovare un’amica che mi assomigli: ecco perché ho deciso di scrivere questo diario. Sarà lui la mia amica e questa amica io la chiamerò Kitty. Ora che siamo diventate amiche, cara Kitty, ti do appuntamento a domani, perché devo andare a letto. Un saluto caro, tua Anna

(adattamento da Anna Frank, Diario)

coMPRenDeRe iL testo 1 Decidi se le seguenti affermazioni sono vere o false segnando con una crocetta il corrispondente quadratino.

48

a. b. c. d. e. f.

Anna Frank ha tredici anni. Anna Frank non ama scrivere. Ci sono molti amici nella vita di Anna Frank. Anna decide di scrivere il diario perché non ha amici con cui parlare. Kitty è una cara amica di Anna. Kitty è il nome inventato che Anna dà al suo diario.

v v v v v v

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RACCoNtARe, RACCoNtARSI

3

2 che cosa vuol dire anna quando scrive: “a me piace scrivere e soprattutto aprire il mio cuore su ogni sorta di cose, a fondo e completamente”? Vuol dire che: a.

ama parlare e far conoscere tutto di sé.

b.

deve subire una piccola operazione al cuore.

c.

vuole innamorarsi presto di qualcuno.

osseRVa La MetaFoRa L’espressione “aprire il mio cuore” è un esempio di metafora. La metafora è la figura retorica che esprime un'idea attraverso il trasferimento di alcuni significati da un nome a un altro. Si impiega la metafora per creare immagini di forte carica espressiva. Per esempio nella frase: “Luca è proprio un leone” si mette a confronto Luca (il soggetto della frase) con il leone che è un animale che possiede alcune caratteristiche ben note a chi parla: la forza e il coraggio. La frase vuol dire, quindi, che Luca è una persona forte e coraggiosa, esattamente come lo è il leone. La metafora si distingue dalla similitudine (di cui si è parlato a p. 17), perché non vi si fa uso di termini che si chiamano congiunzioni (“come”, “tale”, “quale” ecc.).

3 Leggi i tre esempi di metafora e prova a spiegare il loro significato. chiedi eventualmente aiuto all’insegnante o consulta il vocabolario. a. Marco è proprio un toro. ............................................................................................................................................................................................................................................................................................

b. L’Amazzonia è il polmone verde della terra. ............................................................................................................................................................................................................................................................................................

c. Gli uomini sono il sale del mondo. ............................................................................................................................................................................................................................................................................................

4 nel testo che hai letto alcune parole sono sottolineate: trascrivile qui sotto e cerca sul dizionario il loro significato. ............................................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................................

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unità 5 Raccontarsi: la pagina di diario

testo 2

una giornata particolare

Leggi il testo seguente. Milano, 17 maggio 2012 Caro diario, ieri è stata una giornata bellissima! Sono stato con Francesca, Paolo e Michela a Firenze, una città incantevole, piena di chiese splendide e monumenti magnifici. Siamo arrivati in città verso le 7.30 del mattino e, dopo una ricca colazione al Caffè dei Putti, ci siamo spostati verso Piazza della Signoria. Quanta gente era lì! E quante belle cose da vedere in quella piazza! C’erano delle magnifiche sculture che risalgono al Rinascimento: io mi sentivo catapultato nel passato, fra cavalieri, signori e splendide donzelle! Dopo aver fatto una mezz’oretta di fila, siamo entrati alla Galleria degli Uffizi, un museo meraviglioso, dove sono custoditi tantissimi capolavori artistici. Sono rimasto colpito dalla bellezza della Primavera del Botticelli, un quadro maestoso e splendido, che mi è rimasto nel cuore. Siamo usciti dal museo alle 13.30 e siamo andati alla ricerca di un ristorante buono ed economico: abbiamo passato il Ponte Vecchio, dove Francesca e Michela si sono fermate più di mezz’ora a guardare le vetrine, coMe si usa mentre Paolo borbottava un po’ infastidito perché non aveva voglia i pronomi personali atoni di aspettarle. Abbiamo trovato un ristorantino in via dei Bardi dove Nel testo sono presenti una serie di particelle (“mi”, “ci” ecc.) che prendono il nome di ci hanno proposto piatti tipici della cucina toscana: tutti davvero pronomi personali atoni. essi funzionano molto buoni! Dopo il ristorante abbiamo fatto una passeggiata lungo come oggetto del verbo e rispondono alle l’Arno, il fiume che bagna la città, e siamo poi tornati in stazione. domande “chi?”, “che cosa?” e “a chi?”, “a che cosa?”. I pronomi personali atoni sono: mi, ti, Siamo ripartiti per Milano con il treno delle 18.55. Io e Francesca ci lo, la, gli, le, ci, vi, li, si. siamo innamorati di questa antica città d’arte e abbiamo promesso Possono precedere o seguire il verbo. di ritornarci presto, magari per un soggiorno più lungo. es. “Io mi sentivo catapultato nel passato” (= Io sentivo me stesso catapultato nel passato); “Portami quel libro” (= Porta a me quel libro).

A domani, Antonio

coMPRenDeRe iL testo 1 scegli la risposta esatta tra le alternative proposte segnando con una crocetta il quadratino corrispondente. a. Antonio, Francesca, Paolo e Michela sono stati a: Genova.

Bologna.

Firenze.

Milano.

b. Quando sono arrivati in città? Alle 18.55.

Il giorno prima.

Alle 7.30.

In macchina alle 13.30.

c. Quale splendido capolavoro hanno visto alla Galleria degli Uffizi?

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Palazzo Vecchio.

Piazza della Signoria.

Caffè dei Putti.

La Primavera del Botticelli.

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RACCoNtARe, RACCoNtARSI

3

2 Rileggi il testo e rispondi alle domande. a. Dove hanno fatto colazione Antonio e i suoi amici? .................................................................................................................................................................................................................................................................................

b. Che cos’hanno visto in Piazza della Signoria? .................................................................................................................................................................................................................................................................................

c. Perché Paolo, a un certo punto della giornata, si è un po’ infastidito? .................................................................................................................................................................................................................................................................................

d. Come si chiama il fiume che bagna Firenze? .................................................................................................................................................................................................................................................................................

Le PaRoLe e iL LoRo siGniFicato 3 collega le parole con significato contrario, come nell’esempio. lungo piccolo

antica corto

maestoso

splendide

infastidito

costoso

moderna

divertito

contrario

economico

opposto, contrastante.

brutte

4 nel testo che hai letto alcune parole sono state sottolineate: trascrivile qui sotto e cerca sul dizionario il loro significato. ............................................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................................

5 La pagina di diario di antonio è piena di espressioni di felicità e di commenti molto positivi sulla gita a Firenze. Prova a riscrivere l’inizio di quel testo cercando di dare un’impressione contraria. utilizza parole che esprimono negatività, dispiacere, insoddisfazione, proseguendo secondo l’esempio che ti è offerto di seguito.

Milano, 17 maggio 2012 Caro diario, ieri è stata una giornata bellissima! Sono stato con Francesca, Paolo e Michela a Firenze, una città incantevole, piena di splen dide chiese e magnifici monumenti. Siamo arrivati in città verso le 7.30 del mattino e, dopo una ric ca colazione al Caffè de i Putti, ci siamo spostati ve rso Piazza della Signoria. Quanta gente era lì! E qua nte belle cose da vedere in quella piazza! C’erano de lle magnifiche sculture ch e risalgono al Rinascimento: io mi sentivo catapultato ne l passato, fra cavalieri, signo ri e splendide donzelle!

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unità 5 Raccontarsi: la pagina di diario

Milano, 17 maggio 2012 Caro diario, la ieri è stata una giornata bruttissima! Sono stato con Francesca, Paolo e Miche .................. a Firenze, una città orribile, piena di chiese orrende .............................................................................................................. ............................................

....................................................................................................................................

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amplificare Aumentare, potenziare, esagerare.

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osseRVa iL caMPo seMantico I termini bellissima, incantevole, splendidi, magnifiche, ricca, belle fanno parte di uno stesso campo semantico. Il campo semantico è un insieme di parole che hanno significati simili e vengono usati in un testo per amplificare un’idea o un’immagine. Nel testo che hai letto l’autore insiste sul senso di bellezza e di piacere che ha avuto visitando la città di Firenze, definita con aggettivi che fanno parte di quel campo semantico: bellissima, incantevole, magnifica. I campi semantici possono essere molto vari. Per esempio nella frase “La vita è un viaggio infinito e senza pace: bisogna prepararsi ad affrontare salite ripide e scoscese” si utilizza il campo semantico del viaggio lungo e avventuroso (infinito, senza pace, salite ripide e scoscese) per raccontare la vita come un’impresa lunga e difficile, per la quale è necessario avere grande determinazione.

FacciaMo iL Punto I testi proposti sono delle pagine di diario. Il diario è la forma più intima e personale di testo espressivo, perché l’autore esprime al suo interno emozioni, giudizi, gusti e riflessioni sulle proprie esperienze personali. Il diario è scritto di solito a intervalli regolari di tempo da un autore che vuole fissare, discutere e commentare i suoi ricordi, le sue esperienze, la sua vita. Spesso il diario è scritto per essere letto solo dal suo autore: è proprio per questo che il suo linguaggio è semplice, colloquiale e familiare. In alcuni casi l’autore inventa un destinatario immaginario a cui si rivolge, com’è nel caso di Kitty per Anna Frank nel testo 1.

RiFLetti e scRiVi 6 Dopo avere riletto il testo 2 di p. 50, prova a scrivere una pagina di diario in cui annoti le impressioni sul viaggio più bello che hai affrontato nella tua vita. Il mio viaggio più bello

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RaccontaRe, RaccontaRsi

3

PER DISCUTERE Leggi i brani che seguono.

Il razzIsmo, una brutta storIa Quanti pregiudizi nei nostri occhi Cernusco sul Naviglio, nei pressi di Milano. Sto entrando in un supermercato di quartiere, quando, in direzione opposta alla mia, un ragazzo straniero esce con qualcosa in mano, passando però dal lato “ingresso”. Una signora davanti a me inizia a urlare: “Cassiera, cassiera, quel negher sta rubando!”. La cassiera alza gli occhi e tranquilla risponde: “Signora, è il ragazzo delle pulizie”. Mi giro, il ragazzo sta pulendo l’esterno delle porte di ingresso del supermercato. Quanti pregiudizi nei nostri occhi. Il razzista: un uomo che vive nell’errore Il razzismo esiste ovunque vivono gli uomini. Il razzismo è nell’uomo. Ma ogni uomo è lo straniero di qualcuno, non dimentichiamolo mai. Bisogna quindi imparare a vivere insieme, bisogna combattere il razzismo, perché una persona razzista è nello stesso tempo un pericolo per gli altri e una vittima di se stesso. Il razzista vive in un errore e non lo sa o non vuole saperlo. È vero, ci vuole coraggio per riconoscere i propri errori; non è facile ammettere di aver sbagliato e criticare se stessi. Una persona razzista è prigioniera delle sue contraddizioni e

non ne vuole uscire. Quando uno riesce a uscire dalle sue contraddizioni, va verso la libertà. Ma il razzista non vuole la libertà. Ne ha paura. Come ha paura della differenza. L’unica libertà che ama è quella che gli consente di fare qualsiasi cosa, di giudicare gli altri e di odiarli per il solo fatto di essere diversi. (adattamento da Tahar Ben Jelloun, Il razzismo spiegato a mia figlia)

Negher Parola dialettale usata in Lombardia per indicare una persona “di colore, di pelle scura”.

Imagine Immagina che tutti vivano la loro vita in pace. Puoi dire che sono un sognatore, ma non sono il solo. Spero che ti unirai anche tu un giorno, e che il mondo diventi uno solo. Immagina un mondo senza possessi. Mi chiedo se tu ci riesci: senza avidità o rabbia. Una fratellanza di uomini. Immagina che tutta la gente possa condividere il mondo intero... (adattamento dalla canzone Imagine, di John Lennon)

Dopo aver letto i brani, prova a rispondere alle seguenti domande discutendone con i compagni di classe e con l’insegnante. a. il razzismo è una piaga della società umana, un errore da correggere a tutti i costi: sei d’accordo? b. che cosa significa la frase “ogni uomo è lo straniero di qualcuno”? c. credi in un mondo di pace e fratellanza com’è descritto nella canzone di John Lennon?

Piaga Ferita, situazione dolorosa.

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unità 5 Raccontarsi: la pagina di diario

Le ReGoLe DeLLa LinGua

il passato prossimo dell’indicativo

ausiliare Verbo che “aiuta” gli altri verbi a formare i tempi composti come il passato prossimo.

Il passato prossimo è un tempo del verbo che indica che un fatto è avvenuto nel passato. Nella frase “Ieri ho mangiato un piatto di pasta” il verbo (“ho mangiato”) è al passato prossimo perché l’azione è avvenuta in un passato vicino nel tempo a chi parla (“ieri”). Il passato prossimo si usa anche quando un’azione è avvenuta in un passato lontano ma i suoi effetti durano ancora nel presente. Facciamo un esempio: “Luca è arrivato a Milano dieci anni fa”: l’azione della frase è lontana nel tempo (“dieci anni fa”) ma l’uso del passato prossimo ci dice che Luca attualmente vive ancora a Milano. Gli effetti dell’azione di Luca, e cioè il suo trasferimento a Milano, si riflettono ancora sul suo presente, dal momento che egli vive ancora a Milano. Il passato prossimo si forma col presente dei verbi essere e avere, usati come verbi ausiliari, insieme al participio passato del verbo che si vuole utilizzare. Per esempio:

“Sono corso in fretta alla stazione”; “ho perso il treno”. participio passato ausiliare

i VeRbi tRansitiVi e i VeRbi intRansitiVi I verbi ausiliari che si usano nel passato prossimo sono due: essere e avere. Come scegliere quello da usare? La regola è che occorre verificare se il verbo che si utilizza al passato prossimo è transitivo o intransitivo. I verbi transitivi sono verbi che hanno un oggetto (o possono averlo); detto in altro modo i verbi transitivi sono verbi che possono rispondere alle domande “chi?” o “che cosa?”. Il verbo “mangiare” è un verbo transitivo perché ha (o può avere) un oggetto. Infatti si può fare una domanda del tipo: “Che cosa mangiate?”. La risposta può essere: “un frutto”, “un piatto di pasta”, o qualsiasi altra cosa che in grammatica chiamiamo “oggetto” del verbo mangiare. osseRVa

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RACCoNtARe, RACCoNtARSI

3

tutti i verbi transitivi usano l’ausiliare avere. Per formare il passato prossimo si dice “ho mangiato” e non “sono mangiato”, “abbiamo comprato” e non “siamo comprato”. I verbi intransitivi, invece, non possono avere un oggetto, perché l’azione riguarda solo il soggetto. Detto in altro modo i verbi intransitivi non possono rispondere alle domande “chi?” o “che cosa?”. Il verbo “andare” è un verbo intransitivo perché non ha un oggetto. Infatti non si può porre la domanda: “Che cosa andate?”. I verbi intransitivi usano l’ausiliare essere o, meno spesso, l’ausiliare avere. Si dice “sono partito” e non “ho partito”, “l’aereo è volato a Bruxelles” e non “l’aereo ha volato a Bruxelles” (ma si dice “ho pranzato” e non “sono pranzato”). Quando si ha un dubbio su quale ausiliare usare, la cosa migliore da fare è consultare il dizionario: lì troveremo l’indicazione che cerchiamo.

[pran-zà-re] v.intr. (aus. avere) [sogg-v] • Consumare il pranzo: es. hai già pranzato?

pranzare

Indica se il verbo è transitivo (tr.) o intransitivo (intr.)

Indica l’ausiliare da usare per formare il passato prossimo

il participio passato Il participio passato, unito ai verbi ausiliari essere e avere, serve a formare il passato prossimo di tutti i verbi e altre forme composte. Es. “Ieri ho mangiato un piatto di pastaˮ Questo il participio passato delle tre coniugazioni di verbi:

Participio passato

-aRe (radice-desinenza) am-ato

-eRe (radice-desinenza) le-tto

-iRe (radice-desinenza) sent-ito

Solo quando il verbo ha come ausiliare il verbo essere il participio passato può cambiare la sua ultima lettera a seconda della persona del soggetto (maschile, femminile, singolare o plurale). Facciamo un esempio: io tu Lui/lei noi Voi Loro

Maschile sono andato sei andato è andato siamo andati siete andati sono andati

Femminile sono andata sei andata è andata siamo andate siete andate sono andate 55

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30 3

unità 5 Raccontarsi: la pagina di diario AR

80

M LI BR O AT AT I

CA

SC I EN ZE CT P

Il passato prossimo dei tre verbi irregolari essere, avere e fare:

essere

avere

Fare

io

sono stato

ho avuto

ho fatto

tu

sei stato

hai avuto

hai fatto

è stato/a PERCORSI DI MATEMATICA Lui/Lei E SCIENZE PER GLI UTENTI DEI CTP

ha avuto

ha fatto

ELEMENTI CARATTERIZZANTI DI QUESTO VOLUME

MATEMATICA E SCIENZE Destinatari

noi

siamo stati

abbiamo avuto

abbiamo fatto

Voi

siete stati

avete avuto

avete fatto

Loro

sono stati/e

hanno avuto

hanno fatto

Adulti e giovani adulti, italiani e stranieri, dei corsi di licenza media dei CTP.

Otto moduli. Quattro sono dedicati alla matematica (aritmetica, geometria, statistica, analitica) e quattromettere, alle scienze (scienze della Terra, eduIl passatogeometria prossimo dei verbi irregolari leggere e scrivere: cazione ambientale, corpo umano, educazione alla salute).

Il progetto

Ogni apre con l’esplicitazione delle competenze e abilità daho svilupio modulo siho messo ho letto scritto pare e si suddivide in unità d’apprendimento. tu hai messo hai lettosono collocate unahai scritto Al termine di ogni unità o modulo di matematica sintesi deiLui/Lei contenuti eha gli messo esercizi di riepilogo mirati al recupero e al consolidamento. ha letto ha scritto I due moduli iniziali di aritmetica e di geometria, più corposi e articolati, si noi noi abbiamoinmesso abbiamo letto didattico.abbiamo scritto suddividono ulteriormente lezioni con un ricco apparato Data la forte disomogeneità dei discenti di una stessa lezioni Voi voi avete messo avete letto classe, unità eavete scritto contengono numerosi approfondimenti (spesso associati a proposte di riLoro hanno messo hanno la letto hanno scritto cerca online), in modo da poter individualizzare proposta formativa.

Mettere

Leggere

IL LIBRO DI

La struttura

Armati

PE R

Verbi che non obbediscono ad una regola, ma I LcheLformano I BR O il DI participio in modo particolare.

i PaRticiPi iRReGoLaRi WWW.IMPAROSULWEB.EU I verbi italiani che hanno una coniugazione irregolare delper participio (es. “perdere” = Espansioni online docentipassato. e studenti perso; “vivere” = vissuto; “piangere” = pianto; “aprire” = aperto ecc.) In caso di dubbio è sempre opportuno consultare il dizionario. osseRVa

30380

M EM

coniugazione irregolare

In copertina: Il libro di Matematica e Scienze © Elaborazione grafica da iStockphoto.com

AT I DI

QUESTO VOLUME, SPROVVISTO DEL TALLONCINO A FRONTE (O OPPORTUNAMENTE PUNZONATO O ALTRIMENTI CONTRASSEGNATO), È DA CONSIDERARSI COPIA DI SAGGIO - CAMPIONE GRATUITO, FUORI COMMERCIO (VENDITA E ALTRI ATTI DI DISPOSIZIONE VIETATI: ART. 17, C. 2 L. 633/1941). ESENTE DA IVA (DPR 26.10.1972, N. 633, ART. 2, LETT. D). ESENTE DA DOCUMENTO DI TRASPORTO (DPR 26.10.1972, N. 633, ART. 74).

scrivere

M AT E M AT I C A E S C I E N Z E

Guida per l’insegnante Soluzioni degli esercizi + RISORSE Esercizi tipo INVALSI ONLINE Schede di preparazione all’esame WWW.IMPAROSULWEB.EU eseRciziTavole numeriche Normativa

1 completa le frasi scegliendo l’alternativa corretta fra quelle proposte e riscrivendola nello spazio, come nell’esempio. a. Paolo e Francesco (hanno stato / sono stati) sono stati molto gentili con noi.

c. Mia figlia (ha fatto / è fatto) ....................................... una torta molto buona per il mio compleanno.

E 9,60 VALIDO PER IL 2012

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30380_PH1

b. Luca (ha avuto / è avuto) ....................................... la febbre per più di una settimana: poverino!

d. Ieri a scuola (abbiamo studiato / siamo studiati) ....................................... molte cose 30380 interessanti. ARMATI LIBRO DI MATEMATICA SCIENZE PER CTP

e. Andrea (è perso / ha perso) ....................................... il portafogli: è davvero arrabbiato! f. Piero (è giocati / ha giocato) ....................................... a basket per dieci anni in passato.

NELL’ELENCO DEI LIBRI DI TESTO INDICARE L’INTERO CODICE ISBN

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30380 Armati

IL LIBRO DI

M AT E M AT I C A E S C I E N Z E

12 12:18

Stefania Armati

IL LIBRO DI

MATEMATICA E SCIENZE PERCORSI DI MATEMATICA E SCIENZE PER GLI UTENTI DEI CTP

RISORSE ONLINE

sfoglialibro_b2.indd 71

26/08/13 02/08/12 16:3216.51


Indice Modulo 1

ARITMETICA

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

7

unITà 1

Il sistema di numerazione decimale . . . . . . . . . . . . . 8 Lezione 1 Il sistema di numerazione decimale posizionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Lezione 2 L’insieme dei numeri interi (naturali) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9 Lezione 3 I numeri con la virgola . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11 SInTESI dELL’unITà

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

12

(m.c.m.) e calcolo di m.c.m. mediante scomposizione in fattori primi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38 SInTESI dELL’unITà

39

unITà 5

Le frazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40 Lezione 1 La frazione come operatore

. . . . . . . . .

40

Lezione 2 Le quattro operazioni con le frazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42 Lezione 3 Problemi con le frazioni di tipo diretto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 45 Lezione 4 La percentuale

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

47

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

49

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

51

SInTESI dELL’unITà

unITà 2

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Le quattro operazioni fondamentali . . . . . . . . . . . . 13 Lezione 1 Addizione e sottrazione, la misura del peso-massa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13 Lezione 2 Moltiplicazione e divisione

. . . . . . . . . . .

19

Lezione 3 Espressioni aritmetiche con le quattro operazioni e le parentesi . . . . . . . . . . . . . . . . . 24 Lezione 4 Problemi con le quattro operazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26

Modulo 2

GEOMETRIA unITà 6

Gli enti geometrici fondamentali

. . . . . . . . . . . . . . . . . .

52

28

Lezione 1 Punto, retta, piano, semirette e segmenti, la misura della lunghezza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52

L’elevamento a potenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29

Lezione 2 L’angolo e la misura dell’ampiezza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 55

SInTESI dELL’unITà

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

unITà 3

Lezione 1 La potenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29 Lezione 2 Espressioni con le potenze

. . . . . . . . . . . .

32

Lezione 3 Problemi con le potenze . . . . . . . . . . . . . . . . . 33 SInTESI dELL’unITà

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

34

unITà 4

Lezione 3 Rette parallele e perpendicolari, distanza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

61

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

62

SInTESI dELL’unITà

unITà 7

I triangoli

La divisibilità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35

Lezione 1 Definizione, principali caratteristiche, classificazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62

Lezione 1 Multipli e divisori di un numero, i criteri di divisibilità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35

Lezione 2 Il perimetro del triangolo . . . . . . . . . . . . . . . 64

Lezione 2 Numeri primi e composti, scomposizione in fattori primi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37

Lezione 3 La misura della superficie e la formula diretta dell’area del triangolo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66

Lezione 3 Minimo comune multiplo

SInTESI dELL’unITà

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

69

72 003_006_indice_30380_def.indd 4 sfoglialibro_b2.indd 72

24/07/13 16.51 11.54 26/08/13

003_006_


13 11.54

unITà 8

I quadrilateri

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

70

Lezione 1 Definizione, caratteristiche e classificazione dei principali quadrilateri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 70 Lezione 2 Il perimetro dei quadrilateri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 73 Lezione 3 Calcolo dell’area del rettangolo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75 Lezione 4 Calcolo dell’area del quadrato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 77 SInTESI dELL’unITà

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

79

Modulo 4

GEOMETRIA AnALITICA

. . . . . . . . . . . . . . . . . . .

109

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

110

unITà 17

Il piano cartesiano ortogonale unITà 18

distanza tra due punti e punto medio nel piano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 113 unITà 19

Spezzate nel piano cartesiano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 115 unITà 20

unITà 9

La riduzione in scala SInTESI dELL’unITà

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

81

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

83

unITà 10

La circonferenza e il cerchio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 84 SInTESI dELL’unITà

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Figure piane e calcolo del perimetro nel piano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 117 unITà 21

Calcolo dell’area nel piano SInTESI dEL MOduLO

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

119

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

120

86

unITà 11

La geometria nello spazio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 87 SInTESI dELL’unITà

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Modulo 3

STATISTICA

92

Modulo 5

SCIEnZE dELLA TERRA

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

123

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

124

unITà 22

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Com’è fatta la Terra unITà 23

unITà 12

L’indagine statistica

93

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

unITà 13

Le tabelle di frequenza

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

94 96

unITà 14

I valori significativi: media aritmetica, moda . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 98

La deriva dei continenti e la tettonica delle placche

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

126

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

128

unITà 24

I vulcani e i terremoti unITà 25

unITà 15

L’universo e il sistema solare

unITà 16

unITà 26

Le rappresentazioni grafiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 100 La probabilità classica di un evento SInTESI dEL MOduLO

. . . . . . . . . . . .

105

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

107

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

La Terra nel sistema solare

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

131

134

73 sfoglialibro_b2.indd 73 003_006_indice_30380_def.indd 5

26/08/1311.54 16.51 24/07/13


Modulo 6

unITà 34

EduCAZIOnE AMBIEnTALE

. . . . . . . . .

137

L’apparato circolatorio

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

158

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

160

unITà 35

L’apparato digerente

unITà 27

Gli ecosistemi e le catene alimentari

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

138

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

141

unITà 28

L’acqua unITà 29

L’idrosfera

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

143

Il sistema nervoso e gli organi di senso

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

146

Modulo 8

Le fonti di energia

. . . . . . . . .

165

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

166

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

169

unITà 37

L’alimentazione

unITà 31

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

148

IL CORPO uMAnO

unITà 38

Le dipendenze

Modulo 7

162

Lezi

EduCAZIOnE ALLA SALuTE

unITà 30

L’atmosfera

unITà 36

unITà 39

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

151

unITà 32

L’apparato locomotore

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

171

unITà 40

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

152

unITà 33

L’apparato respiratorio

I batteri e i virus

Le cure e le vaccinazioni

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

173

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

175

unITà 41

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

155

Igiene e prevenzione

74 003_006_indice_30380_def.indd 6 sfoglialibro_b2.indd 74

24/07/13 16.51 11.54 26/08/13

M1_U3 M


13 11.54

aritmetica

unità 3

1

L’elevamento a potenza

Lezione 1

La potenza esponente

23

base

8

potenza

leggo: “due alla terza” La potenza è l’abbreviazione di una moltiplicazione con i fattori tutti uguali. Infatti 23 significa 2  2  2  4  2  8 esponente 3  la base ripetuta 3 volte EsEmpi 32 (tre alla seconda)  esponente 2 5 (cinque alla quarta)  esponente 4 4

base ripetuta 2 volte  3  3  9 base ripetuta 4 volte  5  5  5  5  625

Potenze particolari

n  un qualsiasi numero intero naturale

21  2 61  6 141  14 1 In generale: n  n 70  1 150  1 In generale: n0  1

230  1

14  1  1  1  1  1 In generale: 1n  1 03  0  0  0  0 In generale: 0n  0

16  1 05  0

112  1 010  0

00  non ha significato 2 zeri) 102  10  10  100 (esponente 2 3 3 zeri) 10  10  10  10  1000 (esponente 3 In generale: 10n  100000… esponente n  n zeri

29

75 sfoglialibro_b2.indd M1_U3 Mate.indd 29 75

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unità 3 L’elevamento a potenza

esercizi 1 trasforma le seguenti moltiplicazioni in potenze.

4 calcola le seguenti potenze. EsEmpio 92  9  9  81

EsEmpio 7  7  72

a. 3  3  3  3

 ..............................

a. 43

 ............................................................

b. 5  5

 ..............................

b. 62

 ............................................................

c. 8  8  8  8  8

 ..............................

c. 54

 ..............................

d. 11

 ............................................................

e. 33

 ............................................................

d. 10  10  10

 ............................................................ 2

f. 24

2 scrivi in numeri le seguenti potenze.

 ............................................................

g. 1,2

 ............................................................

h. 0,42

 ............................................................

2

EsEmpio quattro alla sesta  46

a. tre alla quarta

 ..............................

b. sette alla seconda

 ..............................

c. due alla quinta

 ..............................

d. dieci alla terza

a. 13

 ............................................................

 ..............................

b. 9

 ............................................................

c. 05

 ............................................................

5 calcola le seguenti potenze particolari. 0

3 rispondi.

d. 18

a. Quante volte bisogna ripetere il 2 per calcolare 24? .............................. b. Quante volte bisogna ripetere il 5 per calcolare 53? .............................. c. Quante volte bisogna ripetere il 9

 ............................................................

e. 10

 ............................................................

f. 104

 ............................................................

5

6 inserisci tra le due potenze il segno  oppure  oppure .

per calcolare 9 ? .............................. 6

a. 32 .............................. 23

c. 42 .............................. 24

b. 72 .............................. 26

d. 102 .............................. 53

Approfondimenti

Proprietà delle potenze con base uguale

+ esercizi tiPo invALsi

Moltiplicazione tra potenze con base uguale 23  22  (2  2  2)  (2  2)  2  2  2  2  2  32 3 volte 2 volte in totale 5 volte 3 2 235  25  32 quindi 2  2  2 a b ab In generale n  n  n Divisione tra potenze con base uguale 25 : 23  (2  2  2  2  2) : (2  2  2)  2  2  4 5 volte 3 volte restano 2 volte 5 3 532 2 2 4 quindi 2 : 2  2 In generale na : nb  na  b 30

76

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13 12.07

aritmetica

1

Potenza di una potenza (23 )2  23  23  (2  2  2)  (2  2  2) 2  2  2  2  2  2  64 3 volte 3 volte in totale 6 volte quindi (23 )2  23  2  6  64 In generale (na)b  na  b

esercizi calcola utilizzando le proprietà delle potenze. b. 56 : 54  ..............................

a. 33  34  ..............................

c. (104)2  ..............................

Per esercitArsi http://www.mathubi.com/potenze/ElevamentoAPotenza_Eserciziario_UbiLearning.pdf http://www.mathubi.com/potenze/test/elevamentoapotenza.htm

La radice quadrata 25 si legge “radice quadrata di 25” simbolo di radice quadrata 25  ? La radice quadrata è l’operazione opposta della potenza alla seconda: 52  25 quindi 25  5 EsEmpi

36  6 perché 62  36

16  4 perché 42  16

esercizi calcola i valori delle radici quadrate. a.

81  ..............................

b.

9  ..............................

c. 100  ..............................

d.

64  ..............................

Matematica e scienze

Quando si usano le potenze nella realtà? Le potenze si usano soprattutto in scienze per scrivere le misure molto grandi e quelle molto piccole. La distanza media tra la Terra e il Sole, per esempio, è 150.000.000.000 metri e si scrive 1,5  1011 metri. 31

77 sfoglialibro_b2.indd M1_U3 Mate.indd 31 77

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unità 3 L’elevamento a potenza

espressioni con le potenze

Lezione 2

Per risolvere un’espressione con le potenze senza parentesi è necessario seguire alcune regole: si eseguono prima le potenze; si eseguono poi le moltiplicazioni e le divisioni, una dopo l’altra, nell’ordine in cui sono scritte, da sinistra a destra. alla fine si eseguono le addizioni e le sottrazioni, una dopo l’altra, nell’ordine in cui sono scritte, da sinistra a destra. Le regole per risolvere un’espressione con le potenze con parentesi {[()]} sono: si eseguono prima le operazioni dentro le parentesi tonde seguendo le regole delle espressioni senza parentesi; poi, sempre con le stesse regole, si risolvono le operazioni dentro le parentesi quadre; alla fine si risolvono le operazioni dentro le parentesi graffe. Le parentesi si tolgono quando sono state eseguite tutte le operazioni e dentro le parentesi è rimasto un solo numero.

Lez Lezi

EsEmpio (42  23) : 6  [62 : (52  42)]   (16  8) : 6  [36 : (25  16)]   24 : 6  [36 : 9]   24 : 6  4  4  4  8

esercizi 1 risolvi le seguenti espressioni senza parentesi. a. 23  22  5  2  32  14 : 2 

[17]

b. 33 : 3  62 : 4  23  2  12 : 2  4  20  [9]

c. 52  23  3  7  42 : 2  8 

[12]

d. 33  52  72  22  80 : 2  51 

[10]

e. 7  3  102 : 5  10  24  33  92 : 3  [27]

2 risolvi le seguenti espressioni con parentesi. a. 61  (72  5  32  23)  33 : (42  11  4)  b. (2

3

[15]

 7  6) : 5  3  2  2  5  2

3

[6]

2

c. 32  42  2  3  (21  3  4) : 32  (33  2) : 5 

[27]

d. 81 : 32  (5  7  3) : 22  50 : 52  (4  2  23) : 3 

[15]

e. 7 : 7  (8  3

[13]

2

3

3 3 3 2

1

):8

0

f. 52  (23 : 22  32 : 3)  5  (6 : 2  44 : 4) : 7 

[2]

g. (72  18 : 3  11) : 4  (24  32  42  4)2 

[36]

h. 5 : 5  (8

[14]

2

2

 20  3  2

3

)  3 : (4 3

2

 3  10) 

i. 14  (4  7  4  33)2  (22  42  2  3) 

[0]

l. 5  2  [5  2  (22  27 : 3)  32]  52  32

m. 5 : 5  [(3  5 2

2

 4 : 2) : 7  2  5]  2 2

5

[24]

:2

2

5

2

:5

[8]

78

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24/07/13 16.51 12.07 26/08/13

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13 12.07

1

aritmetica

n. [2  15 : (23  5  33  2)]4 : 3  2  (25  5  2  3)2 

[19]

o. [3  (2  7  4)  34 : 32] : 3  [(6  22  22  21) : 15]3

[15]

p. [(92  72) : (32  70)  (82  52) : (32  22)]  4 

[28]

q. [(7  4

2

 2  11)  2  (3  2 2

2

3

)]  (8

2

 7  9) 

[5]

r. (2  5)2 : 52  (24 : 23)  {(6  22)  [6  90  (24 : 22)]} 

[0]

s. (42  4) : {3  24  4  32  [(23  4  32  23) : 10  2]3}  t. (5

2

Lezione33 Lezione

 5)  {3

3

:3

2

[1]

 1  [11  2  (7  2  7  2)  12  5  2 4

2

Problemi con le potenze

]  3 }  (9  4  16)  [10]

2

2

+ esercizi tiPo invALsi

Applicazione delle potenze alla realtà EsEmpio in un palazzo ci sono 5 piani, ogni piano ha 5 balconi, in ogni balcone ci sono 5 vasi. Quanti vasi ci sono in totale nel palazzo? Dati 5  numero dei piani nel palazzo 5  numero dei balconi in ogni piano 5  numero dei vasi in ogni balcone

incognita (?) Numero totale dei vasi nel palazzo

Operazioni per risolvere il problema: 5  5  5  53 53  125 numero totale dei vasi nel palazzo

esercizi risolvi i seguenti problemi come nell’esempio presente nel testo. a. Un barista compra 6 scatole contenenti ognuna 6 confezioni da 6 cornetti l’una. Ogni cornetto costa € 0,35. Quanto spende in totale per comprare tutti i cornetti? b. Un fioraio ha in negozio 5 vasi contenenti ognuno 5 mazzi di fiori formati da 5 rose l’uno. Ha pagato ogni rosa € 1,20. rivende ogni rosa a € 3,40. Quanto guadagna in totale dalla vendita di tutte le rose del negozio? c. Per fare un lavoro, un operaio lavora 4 ore al giorno per 4 giorni alla settimana per 4 settimane. La paga dell’operaio è € 16 all’ora. La spesa per il materiale

necessario per il lavoro è € 392. Quanto guadagna in totale l’operaio? d. Un condominio ha 3 piani, ogni piano ha 3 appartamenti, ogni appartamento ha 3 finestre e ogni finestra ha 3 tende. Ogni tenda è costata € 51. Quanto sono costate in totale tutte le tende del condominio? e. Un agricoltore ha 5 campi, in ogni campo ci sono 5 orti, ogni orto è diviso in 5 parti, ogni parte è divisa in 5 file, in ogni fila ci sono 5 piante di insalata. Ogni pianta costa € 0,15. Quanto ha speso l’agricoltore per tutta l’insalata? + esercizi tiPo invALsi

33

79 sfoglialibro_b2.indd M1_U3 Mate.indd 33 79

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30 3

UNITà 3 L’elevamento a potenza BO

70 I RO ST O RI

Espansioni online per docenti e studenti

A G EO G RA FI A PE R CT P

esponente

Potenza

base 34 O 3D 3 I L LI B R I  3  3  81 esponente 4  base ripetuta 4 volte

STORIA E GEOGRAFIA

Potenze particolari

n n n0  1 1n  1 0n  0 00  non ha significato 10n  100000... esponente n  n zeri 1

PERCORSI DI STORIA, GEOGRAFIA E CITTADINANZA PER GLI UTENTI DEI CTP

Espressioni con le potenze e parentesi ELEMENTI CARATTERIZZANTI DI QUESTO VOLUME Si calcolano prima le potenze. e : e alla fineitaliani  e enell’ordine destra. Poi, si eseguono Destinatari Adulti e  giovani adulti, stranieri, deidato, corsida di sinistra licenza a media dei CTP.

Borri

3

4

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30370

DI

sintesi DeLL'unità

In copertina: Il libro di Storia e Geografia © Elaborazione grafica da iStockphoto.com

RR LI B

QUESTO VOLUME, SPROVVISTO DEL TALLONCINO A FRONTE (O OPPORTUNAMENTE PUNZONATO O ALTRIMENTI CONTRASSEGNATO), È DA CONSIDERARSI COPIA DI SAGGIO - CAMPIONE GRATUITO, FUORI COMMERCIO (VENDITA E ALTRI ATTI DI DISPOSIZIONE VIETATI: ART. 17, C. 2 L. 633/1941). ESENTE DA IVA (DPR 26.10.1972, N. 633, ART. 2, LETT. D). ESENTE DA DOCUMENTO DI TRASPORTO (DPR 26.10.1972, N. 633, ART. 74).

IL LIBRO DI

Quattro I primi delle tre sono dedicati alla storiadelle (modulo 1 L’Ottocento, Si eseguono primamoduli. le operazioni ( ), poi le operazioni [ ], infine le operazioni delle { }.

S TO R I A E G E O G R A F I A

modulo 2 Il primo Novecento, modulo 3 Dal secondo Novecento a oggi), l’ultimo alla geografia (modulo 4 Uno sguardo sull’Europa e l’Italia). I moduli di storia prevedono una rubrica operativa ricorrente, Gli appunti del La struttura PAroLe Diffic iLi cittadino, dedicata all’educazione alla cittadinanza. Nel modulo di geografia l’educazione alla cittadinanza propone la presentazione principali istituzioni dell’Unione Europea, di alcuni documenti completa con delle le parole corrette. importanti (La Carta dei diritti dell’Unione) e del Patrimonio Unesco. ..........................................

Ogni modulo si apre con l’esplicitazione delle competenze e abilità da sviluppare e si chiude quanto acquisito. 2 con una verifica di ..........................................  La trattazione è affrontata con un .......................................... linguaggio e una sintassi semplificati per permettere una migliore comprensione da parte degli utenti stranieri. Frequenti sono .................................................................................. le voci di glossario. si legge: Il progetto L’apparato didattico è molto ricco. Oltre alla verifica di modulo, infatti, si contano numerosi box operativi a seconda delle sollecitazioni offerte dal testo. lidam e conso eroalla Leizi attività proposte sono(recup finalizzate discussione inento) classe e alla ricerca Logo Di riePi eserc individuale in Internet, con lo scopo di sviluppare le competenze informatiche parallelamente all’acquisizione di nuove conoscenze.

4

16

1 trasforma in una moltiplicazione la potenza 25. Guida per l’insegnante + RISORSE 25  .............................................................. ONLINE Soluzioni degli esercizi

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Normativa

E 8,00 34

BORRI LIBRO DI STORIA GEOGRAFIA PER CTP

VALIDO PER IL 2012

80

M1_U3 Mate.indd 34 sfoglialibro_b2.indd 80

NELL’ELENCO DEI LIBRI DI TESTO INDICARE L’INTERO CODICE ISBN

4 risolvi il problema. Un’impresa di pulizie deve pulire i vetri di un palazzo di 5 piani. Ogni piano ha 5 appartamenti, ogni appartamento ha 5 camere e ogni camera ha 5 vetri. Per pulire un vetro servono 5 minuti. Quanti minuti servono in totale per pulire tutti i vetri del palazzo? Per pulire i vetri di un appartamento si consuma una bottiglia di detersivo che costa € 2,80. Quanto si spende per il detersivo che serve per tutto il palazzo? 30370_PH1

2 calcola le seguenti potenze. a. 52  .............................................................. b. 43  .............................................................. c. 24  .............................................................. d. 102  .............................................................. e. 81  .............................................................. f. 70  .............................................................. 30370

3 risolvi la seguente espressione. 22  [22  3 : (32  3)  92 : (52  42)  (25   3) : 7]  [24]

24/07/13 16.51 12.07 26/08/13

A

I

S E


30370 Borri

IL LIBRO DI

S TO R I A E G E O G R A F I A

13 12.07

Alessandro Borri

I L L I B RO D I

STORIA E GEOGRAFIA PERCORSI DI STORIA, GEOGRAFIA E CITTADINANZA PER GLI UTENTI DEI CTP

RISORSE ONLINE

sfoglialibro_b2.indd 81

26/08/13 16.51


indice GLi APPunti DeL cittADinO

Modulo 1

L’OttOcentO

La pena di morte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

7

La Restaurazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Lezione 1 Il Congresso di Vienna

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

APPROFOnDiMentO

Dalla rivoluzione francese a Napoleone

. . . . .

GLi APPunti DeL cittADinO

Stato e nazione

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

8 8 11

Lezione 2 Le rivolte degli anni Venti e Trenta . . 11 GLi APPunti DeL cittADinO

La Costituzione

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

GLi APPunti DeL cittADinO

La repubblica

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

12

APPROFOnDiMentO

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

unità 2

il Quarantotto

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

15 16

Lezione 1 La borghesia in lotta per il potere . . . 16 Lezione 2 Le organizzazioni e le lotte operaie . . 18 GLi APPunti DeL cittADinO

I sindacati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18 APPROFOnDiMentO

Il 1° maggio, la festa dei lavoratori

. . . . . . . . . . . . . .

19

APPROFOnDiMentO

Il socialismo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20 VeRiFicA

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

21

unità 3

il Risorgimento italiano e l’italia postunitaria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22 Lezione 1 L’unificazione italiana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22 GLi APPunti DeL cittADinO

Il referendum e il plebiscito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23 Lezione 2 L’Italia dopo l’unificazione . . . . . . . . . . . . . . . . 24

28

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

28

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

30

unità 4

il colonialismo

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Lezione 1 La spartizione dell’Africa

. . . . . . . . . . . . . . . . . .

31 31

Lezione 2 Il colonialismo in Asia e America latina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33 APPROFOnDiMentO Gli Stati Uniti: da potenza agricola a potenza industriale . . . . . 34 Lezione 3 I contrasti di fine Ottocento . . . . . . . . . . . . . 35 VeRiFicA

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

13

L’espansione dell’industria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14 VeRiFicA

Lezione 3 L’età giolittiana VeRiFicA

unità 1

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Modulo 2

iL PRiMO nOVecentO

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

37

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

38

unità 5

La Prima guerra mondiale

36

Lezione 1 L’inizio del conflitto e gli schieramenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38 Lezione 2 L’ingresso dell’Italia e degli Stati Uniti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40 Lezione 3 La fine della guerra

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

42

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

46

APPROFOnDiMentO

La rivoluzione russa VeRiFicA

unità 6

Le dittature al potere

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Lezione 1 L’ascesa del fascismo in Italia

. . . . . . . . .

47

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

47

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

51

Lezione 2 Il nazismo in Germania APPROFOnDiMentO

La crisi del 1929

47

Lezione 3 Lo stalinismo

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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APPROFOnDiMentO

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56

Regimi autoritari e regimi totalitari VeRiFicA

unità 7

L’italia fascista

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Lezione 1 Lo Stato fascista

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Lezione 2 L’economia fascista

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Lezione 3 Il fascismo negli anni Trenta VeRiFicA

57 57 59

. . . . . . . . . . .

61

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

63

La Seconda guerra mondiale

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Lezione 1 Lo scoppio del conflitto

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

64 64

Lezione 2 L’Italia, l’URSS e gli Stati Uniti in guerra . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66 Lezione 3 La fine della guerra

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

APPROFOnDiMentO

La Shoah e i genocidi del Novecento

. . . . . . . . . . .

GLi APPunti DeL cittADinO

67 72

. . . . . . . . .

73

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

74

L’articolo 3 della Costituzione italiana

89

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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unità 11

L’italia repubblicana

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

iL SecOnDO nOVecentO A OGGi

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

91

Lezione 1 La nascita della Repubblica

. . . . . . . . . . . .

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Lezione 2 Dal boom economico a oggi

. . . . . . . . . . .

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Lezione 3 La Costituzione italiana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 94 APPROFOnDiMentO

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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VeRiFicA

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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unità 12

i problemi e le prospettive del mondo contemporaneo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 100 Lezione 1 Il Medio Oriente

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Lezione 2 Il terrorismo internazionale

. . . . . . . . . . . . .

100 103

Lezione 3 La sfida ecologista . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 105 VeRiFicA

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Modulo 4

Modulo 3

75

unO SGuARDO SuLL’euROPA e SuLL’itALiA

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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unità 13

unità 9

il mondo diviso in due . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 76 Lezione 1 La ricostruzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 76 GLi APPunti DeL cittADinO

L’Organizzazione delle Nazioni Unite . . . . . . . . . . . 77 Lezione 2 Due blocchi contrapposti . . . . . . . . . . . . . . . . . 77 Lezione 3 La fine del comunismo e del mondo bipolare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 80 VeRiFicA

VeRiFicA

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Le migrazioni in Italia

unità 8

VeRiFicA

APPROFOnDiMentO

La globalizzazione

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Lezione 1 L’Europa fisica

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Lezione 2 L’Unione Europea

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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APPROFOnDiMentO

Le istituzioni europee VeRiFicA

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unità 14 L’italia

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

120

Lezione 1 L’Italia fisica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 120

unità 10

il nord e il Sud del mondo

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L’europa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 108

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Lezione 1 La decolonizzazione

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

83 83

Lezione 2 Gli squilibri fra Nord e Sud del mondo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 86

Lezione 2 L’Italia antropica

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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APPROFOnDiMentO

Il patrimonio dell’Unesco VeRiFicA

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unità 2

il Quarantotto LeziOne 1

Che cosa significa l’espressione: “È successo un quarantotto”?

La borghesia in lotta per il potere

un anno di rivolte in tutta europa

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DANIMARCA Copenaghen

del Nord

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In generale i borghesi europei chiedono riforme e Costituzioni più liberali, mentre popoli come gli ungheresi, gli slavi e gli italiani, sottomessi all’impero austriaco, lottano per l’indipendenza. La notizia dello scoppio di rivolte in importanti città sotto il controllo austriaco spinge i patrioti di Milano e Venezia a sollevarsi contro l’Austria (marzo 1848). Di fronte alle richieste di cambiamento, in Italia i sovrani concedono le prime Costituzioni.

Mare

REG NO DI SARDEGN

Nel 1848 scoppiano rivolte in vari paesi dell’Europa. La prima si verifica a Parigi, dove moltissimi artigiani, operai e borghesi protestano contro il re Luigi Filippo chiedendo migliori condizioni di lavoro, salari più alti e la possibilità di partecipare alla vita politica. Dopo Parigi è la volta di Vienna (13 marzo), poi di Budapest (15 marzo), in Ungheria, quindi di Berlino (18 marzo).

Budapest

USTRO-UNGARICO Zagabria

Parma Bologna STATO Firenze DELLA CHIESA

Genova

Mare

Roma

Mediterraneo

REGNO

Napoli

DELLE

Corfù

DUE SICILIE Palermo

Cefalonia

GRECIA

I moti del 1848.

RiceRcO nuOVe infORmAziOni Osserva sulla carta le città dove sono scoppiate le rivoluzioni nel 1848 e fanne un elenco sul quaderno. Quindi, con l’aiuto di un atlante geografico o di internet, stabilisci per ciascuna di esse a quale Stato attuale appartiene.

La prima guerra d’indipendenza

16

Mentre Milano e Venezia si liberano degli austriaci, Carlo Alberto di Savoia, re di Sardegna, decide di sfruttare l’occasione per mettersi a capo del movimento indipendentista e attaccare l’Austria. Invia quindi il suo esercito in aiuto dei patrioti che lottano nel Lombardo-Veneto, con l’appoggio di volontari toscani, romani e napoletani, ma dopo alcune vittorie importanti, viene sconfitto a Custoza il 9 agosto 1848.

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L'OttOCEntO

All’inizio del 1849 il vento del cambiamento si fa sentire in diverse parti d’Italia: a Roma, dove il papa Pio IX lascia la città in rivolta, nasce la Repubblica romana guidata da Giuseppe Mazzini. Nel 1849 Carlo Alberto riprende la guerra contro l’Austria, ma è sconfitto definitivamente a Novara nel marzo dello stesso anno. Carlo Alberto abdica quindi in favore del figlio Vittorio Emanuele II, mentre l’Austria continua a dominare sul Lombardo-Veneto e riprende il controllo di Milano e Venezia. Anche il papa riprende possesso di Roma, dove la repubblica cade, nonostante la valorosa difesa da parte dei patrioti accorsi da tutta Italia. Questa guerra, ricordata come Prima guerra d’indipendenza, rende evidente che il regno di Sardegna non può da solo sconfiggere l’Austria.

1

abdica rinuncia al titolo di re e lascia il potere in favore di qualcun altro. Prima guerra d’indipendenza la prima guerra combattuta per liberare parte del territorio italiano dal dominio straniero.

Gli esiti delle rivolte

Quasi tutte le rivolte scoppiate in Europa vengono represse dall’intervento degli eserciti. Federico Guglielmo IV, re di Prussia, abolisce la Costituzione e le truppe russe fermano ogni insurrezione in Ungheria. In Francia la rivolta ha portato alla caduta della monarchia costituzionale e alla nascita della repubblica con la concessione della libertà di stampa e di associazione, e l’estensione del diritto di voto. Nel dicembre del 1848 Luigi Napoleone Bonaparte, nipote di Napoleone I, viene eletto presidente della repubblica. Nel 1852, grazie al suo prestigio e all’appoggio dei borghesi moderati e dei monarchici, riesce a farsi proclamare imperatore con il nome di Napoleone III.

napoleone III.

ORGAnizzO Le infORmAziOni elenca per punti che cosa avviene in italia nelle date indicate. date 1848

che cosa succede?

1849

RiceRcO nuOVe infORmAziOni il 4 marzo 1848 carlo Alberto emana lo Statuto albertino, la costituzione del regno di Sardegna. Ricerca in wikipedia o in un’enciclopedia per quanto tempo è stato in vigore lo Statuto, da quante parti era composto, quale tipo di governo era previsto, quale era il ruolo della religione cattolica, quali i diritti riconosciuti. dopo aver letto e riflettuto in particolare sugli articoli 1, 2, 6, 24, 25, 26, 28, compila una breve scheda.

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unità 2 Il Quarantotto

LeziOne 2

Le organizzazioni e le lotte operaie

La nascita dei sindacati e le prime conquiste degli operai

Nei primi decenni dell’Ottocento il sistema industriale si estende a diversi paesi europei, anche se l’agricoltura continua a essere l’attività più importante. Sono molti coloro che tentano di entrare in fabbrica, anche perché i lavori agricoli sono stagionali. Le condizioni degli operai sono comunque particolarmente difficili: il lavoro di fabbrica dura 15-16 ore al giorno e i salari sono bassi. Proprio per l’abbondanza di manodopera disponibile, gli operai non hanno potere contrattuale e sono così costretti ad accettare qualsiasi condizione di lavoro.

Con il passare del tempo la classe operaia diventa sempre più numerosa e tenta di organizzarsi per difendere i propri diritti. Le prime organizzazioni sindacali nascono in Inghilterra, proprio dove è iniziata la rivoluzione industriale. Grazie all’azione delle Trade Unions, come sono chiamati i sindacati inglesi, gli operai riescono a ottenere l’abbassamento dell’orario di lavoro a 10 ore, il divieto di lavoro delle donne e dei bambini nei pozzi delle miniere, la riduzione a 8 ore al giorno dell’orario di lavoro per i bambini.

potere contrattuale potere dei lavoratori di ottenere contratti che migliorano le condizioni di lavoro (orario, salari ecc.).

Uno sciopero operaio in un dipinto di R. Koehler.

Dopo il 1848 il movimento operaio o proletario si sviluppa a livello europeo e la classe operaia prende sempre più coscienza della propria forza.

GLi Appunti deL cittAdinO

i sindacati

I sindacati sono associazioni libere di lavoratori nate per difendere i loro interessi. Sono nati nel XIX secolo e fin da subito hanno lottato contro lo sfruttamento della classe operaia, detta “proletariato”. Le prime organizzazioni sindacali sono state le Trade Unions inglesi, le Gewerkschaften tedesche, le Bourses du travail francesi. In Italia il movimento si è sviluppato in ritardo. Le prime Camere del Lavoro risalgono infatti agli ultimi anni dell’Ottocento.

La Costituzione italiana dà importanza alle organizzazioni sindacali e al diritto di sciopero. All’articolo 39 si sottolinea che il compito dei sindacati è quello di trattare con i datori di lavoro e con il governo per ciò che riguarda i contratti, cioè le norme che regolano il rapporto fra lavoratore e il datore di lavoro. All’articolo 40, invece, si sottolinea il diritto dei lavoratori di scioperare per raggiungere determinati scopi senza essere licenziati. Dal 1990 è in vigore una legge che pone regole precise è in vigore è legge effettiva. allo sciopero per le persone che lavorano in settori particolarmente delicati, come per esempio quello sanitario.

18

in diverse parti del mondo non sempre è garantita la possibilità di organizzare sindacati o di scioperare. fai una ricerca in internet sui paesi dove non esistono i sindacati e dove è limitata la possibilità di fare sciopero.

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l'ottocento

1

La nascita di partiti d’ispirazione socialista

Sono molti gli intellettuali che si occupano della condizione operaia. Fra questi spicca Karl Marx, che in opere come Il Manifesto del partito comunista (1847) e Il Capitale (1867) propone un’alleanza dei proletari contro i capitalisti, per arrivare all’eliminazione della proprietà privata e alla costituzione di una società dove tutto è in comune (socialismo/comunismo), senza più distinzioni tra le classi. Il pensiero di Marx si diffonde in tutta Europa e spinge le associazioni operaie dei vari paesi a mettersi in contatto fra loro, dando origine nel 1864 all’Associazione Internazionale dei Lavoratori, che prende il nome di Prima Internazionale.

Nascono quindi i primi partiti politici che vogliono portare la questione operaia all’attenzione dei vari governi: nel 1875 nasce il Partito socialdemocratico in Germania, nel 1892 il Partito socialista in Italia, nel 1906 il Partito laburista in Inghilterra.

Approfondimento

Il 1° maggio, la festa dei lavoratori

Da che cosa deriva la parola “proletario”? Cerca il suo significato sul vocabolario.

Le lotte dei sindacati e dei partiti operai riescono a migliorare, anche se solo in parte, la condizione degli operai. Una delle prime richieste è quella di portare a 8 ore l’orario di lavoro. Sono soprattutto le organizzazioni statunitensi che chiedono questa riforma, con lo slogan “tre 8”, cioè “8 ore di lavoro, 8 di riposo e 8 per fare ciò che uno vuole”. Nel corso di una manifestazione organizzata il 1° maggio 1886 nella città americana di Chicago per ottenere le 8 ore lavorative, la polizia interviene e uccide diversi manifestanti: alcuni vengono arrestati e poi condannati a morte. Da allora il 1° maggio è diventata la festa simbolo dei lavoratori.

capitalisti coloro che hanno capitali e fabbriche. socialismo pensiero politico che vuole trasformare la società con riforme che portano all’uguaglianza tra tutti i cittadini. comunismo pensiero politico che vuole la messa in comune degli strumenti di produzione e l’eliminazione della proprietà privata.

Uno sciopero di lavoratori in un dipinto di G. Pellizza da Volpedo.

OrgAnIzzO Le InfOrmAzIOnI ricerca nel testo di questa lezione le informazioni per completare la tabella. Date 1847 1864 1875 1886 1892 1906

Che cosa succede?

Nasce il Partito socialista italiano 19

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fai una ricerca in internet e spiega il progetto politico proposto da marx.

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il socialismo

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Percorsi didell’industria lingua e civiltà inglese Per gli utenti dei ctP finisce per aumentare le differenze sociali, nonostante i principi di libertà, ugua-

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(vEndita E altri atti di diSPoSizionE viEtati: art. 17, c. 2 l. 633/1941). ESEntE da iva (dPr 26.10.1972, n. 633, art. 2, lEtt. d). ESEntE da documEnto di traSPorto (dPr 26.10.1972, n. 633, art. 74).

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Karl Marx e Friedrich Engels • Robert Owen (1771-1858), un operaio un testo di presentazione del diventatema e degli• argomenti grammaticali che sa- cercano invece di capire innanzitutto il funzionamento del to proprietario un’industria tessile che egli ranno di sviluppati nel corso dell’unità. sistema economicocontrollato capitalista, fondato sullo serie di esercizi e attività dove che favoriscono l’apprendimento trasformauna in una “fabbrica modello”, gli sfruttamento dei lavoratori da parte dei prodei contenuti operai lavorano 10 ore linguistici al giorno,proposti. sono ben paa lcuni esempi di funzioni della lingua per socializzare e compiere attività prietari delle fabbriche, per cambiare gati, hanno l’assistenza in caso comunicative. completamente la società. Secondo i di malattia e scuole materne per Il progetto una breve e schematica sezione di Grammar. due, il proletariato deve organizzari figli; una sezione di esercizi finale per la fissazione degli item (Practise si epresentati fare la rivoluzione per abolire English). • Charles your Fourier (1772-1837), la proprietà privata e per arrivare unailconcisa sezione di Vocabulary. che propone modello del “faa una società senza distinzioni di una parte finale (Skills lansterio”, cioè una comunità & Culture) che da un lato esercita in maniera più classe. articolata e complessa dove gli operai vivono e lavo- le abilità linguistiche legate al contenuto dell’unità (scrittura, lettura, ascolto e produzione orale), dall’altro presenta testi legati rano, svolgendo le funzioni più alle situazioni culturali dei paesi anglofoni che potranno essere utilizzati per Charles Fourier. adatte a ciascuno loro. la prova di orale dell’esame conclusivo.

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Indice LESSONS LESSONS

CONTENUTI GRAMMATICALI CONTENUTI GRAMMATICALI

UNIT1 1• •Parlare Parlaredidiséséeedegli deglialtri altri UNIT

MODULO A1

Lesson1 Lesson

1

Hello! Hello!

I/you/he/she, Simple Present (1), articolo indeterminativo I/you/he/she, Simple Present toto bebe (1), articolo indeterminativo a/a/

p.p.6 6 an,an,numeri numeri cardinali 1/100. cardinali 1/100.

It/we/you/they, Simple Present (2), sostantivi plurali (1), some It/we/you/they, Simple Present toto bebe (2), sostantivi plurali (1), some (1), aggettivi qualificativi e uso very, Where… from?, What it/are (1), aggettivi qualificativi e uso di di very, Where… from?, What is is it/are they?, aggettivi possessivi singolari, alfabeto. they?, aggettivi possessivi singolari, alfabeto.

Lesson2 2 Lesson

Myname’s name’sShabir Shabir p.p.1414 My

Lesson3 3 Lesson

Shabir’sfamily family Shabir’s

22 this/that, p.p.22 this/that, sostantivi plurali irregolari (2). sostantivi plurali irregolari (2).

Lesson4 4 Lesson

I’vegot gotaacold cold I’ve

32 p.p.32

Domande con Whe How, possessivo aggettivi possessivi plurali, Domande con Whe How, possessivo ‘s,‘s, aggettivi possessivi plurali, Simple Present have, imperativo. Simple Present toto have, imperativo.

UNIT22• •Descrivere Descriverel’ambiente l’ambiente UNIT Where?, preposizioni luogo (1), When?, What time?, Where?, preposizioni di di luogo (1), When?, What time?, at,at, on,on, in,in,

Lesson5 5 Lesson

AnEnglish Englishclass class An

Lesson6 6 Lesson

Homesweet sweethome homep.p.5757 Home

Lesson7 7 Lesson

Shopping Shopping

43 from… p.p.43 from… numeri ordinali, giorni della settimana, mesi, stagioni, date. to,to, numeri ordinali, giorni della settimana, mesi, stagioni, date. There is/are, some (2), any, How many?, preposizoni luogo (2). There is/are, some (2), any, How many?, preposizoni di di luogo (2). A lot/a little/a few/not many, some con sostantivi uncountables, A lot/a little/a few/not many, some (3)(3) con sostantivi uncountables,

How much/many?, comparativo maggioranza, superlativo relativo, much/many?, comparativo di di maggioranza, superlativo relativo, 66 How p.p.66 these/those, prezzi nella moneta inglese. these/those, prezzi nella moneta inglese.

MODULO A2

UNIT33• •Parlare Parlaredidilavoro lavoroeedidiroutine routine UNIT Can/can’t abilità, possibilità e impossibilità, can Can/can’t perper abilità, possibilità e impossibilità, can I…?I…? perper

Lesson8 8 Lesson

I cando doit it I can

permesso, can you…? richieste, What about + sostantivo, Would can you…? perper richieste, What about + sostantivo, Would p.p.7676 permesso,

Lesson9 9 Lesson

Doyou youlike likeit?it? Do

86 p.p.86

Lesson1010 Lesson

Shabir’snew newjob job Shabir’s

94 frequenza, p.p.94 frequenza, How often? How often?

Lesson1111 Lesson

Sorry,I’m I’mbusy busy Sorry,

you like + nome/verbo (1), very well. you like + nome/verbo (1), very well.

Simple Present like, like + -ing, pronomi personali oggetto. Simple Present toto like, like + -ing, pronomi personali oggetto. Simple Present, domande Whcon il Simple Present, avverbi Simple Present, domande Whcon il Simple Present, avverbi di di Present Continuous descrivere azioni corso, Present Continuous Present Continuous perper descrivere azioni in in corso, Present Continuous

103 perperimpegni p.p.103 impegni futuri programmati. futuri programmati.

UNIT44• •Parlare Parlaredel delpassato passato UNIT Past simple Would you like + nome/verbo (2), good/bad Past simple toto be,be, Would you like + nome/verbo (2), good/bad at,at, I’dI’d love to/Sorry, but, Yes, please/No, thanks. love to/Sorry, but, Yes, please/No, thanks.

Lesson1212 Lesson

Pastand andpresent present p.p.113 113 Past

Lesson1313 Lesson

difficultday day AAdifficult

Past simple verbi regolari e irregolari. simple verbi regolari e irregolari. 122 Past p.p.122

Lesson1414 Lesson

Lifehistories histories Life

Past Simple e domande Wh-, ago. Simple e domande Wh-, ago. 132 Past p.p.132

Lesson1515 Lesson

Anaccident accident An

140 mustn’t. p.p.140 mustn’t.

Past Continuous, differenza Past Continous e Simple Past,must/ must/ Past Continuous, differenza tratra Past Continous e Simple Past,

UNIT55• •Descrivere Descrivereprogetti progettieeresponsabilità responsabilità UNIT

90

Lesson1616 Lesson

difficultdecision decision p.p.149 149 AAdifficult

Lesson1717 Lesson

betterjob job AAbetter

Lesson Lesson 1818

thingstotodo dop.p.167 167 AAlotlotofofthings

going intenzioni future e azioni prevedibili, What’s BeBe going toto perper intenzioni future e azioni prevedibili, What’s thethe weather like? weather like?

Have differenza don’t have e mustn’t, Simple Past have to,to, differenza tratra don’t have toto e mustn’t, Simple Past have to.to. 158 Have p.p.158 Present Perfect, been/gone, already, (not) yet, differenza Present Present Perfect, been/gone, already, (not) yet, differenza tratra Present Perfect e Simple Past, since/for, have you ever? Perfect e Simple Past, since/for, have you ever?

Everydayconversation conversationp.p.178, 178,Information Informationgap gapp.p.185, 185,Irregular Irregularverbs verbsp.p.192. 192. Everyday

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22/07/13 16.52 18.18 26/08/13

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13 18.18

FUNZIONI FUNZIONI

SKILLS CULTURE SKILLS && CULTURE

Presentarsi, chiedere e fornire informazioni personali (1), compilare modulo con dati Presentarsi, chiedere e fornire informazioni personali (1), compilare unun modulo con dati personali, salutare. personali, salutare. Chiedere e fornire informazioni personali (2), indicare nazionalità, identificare oggetti, fare Chiedere e fornire informazioni personali (2), indicare la la nazionalità, identificare oggetti, fare spelling, ordinare bevande. lo lo spelling, ordinare bevande. Chiedere e fornire informazioni relative alla famiglia, compilare modulo con i propri dati Chiedere e fornire informazioni relative alla famiglia, compilare unun modulo con i propri dati identificativi. identificativi.

The The UKUK The British Royal Family The British Royal Family

Descrivere problemi salute e consigliare rimedi, dare istruzioni, descrivere fisicamente Descrivere problemi di di salute e consigliare rimedi, dare istruzioni, descrivere fisicamente le le persone, scrivere una maildi di presentazione. persone, scrivere una mail presentazione.

Warningsigns signs Warning Michelle Obama’s Michelle Obama’s campaign against obesity campaign against obesity

Chiedere e fornire indicazioni luogo e di tempo. Chiedere e fornire indicazioni di di luogo e di tempo.

Opening hours Opening hours Information Information

Chiedere e fornire informazioni una abitazione privata e una zona della città, chiedere Bryant Park New York Chiedere e fornire informazioni susu di di una abitazione privata e una zona della città, chiedere e e Bryant Park in in New York fornire indicazioni stradali. fornire indicazioni stradali. Descrivere quantità, chiedere e fornire prezzi, comparare caratteristiche generi Descrivere quantità, chiedere e fornire prezzi, comparare le le caratteristiche deidei generi alimentari, ordinare fast food. alimentari, ordinare in in unun fast food.

English food English food

Descrivere abilità, chiedere il permesso, fare richieste educate, prendere appuntamento, Descrivere abilità, chiedere il permesso, fare richieste educate, prendere unun appuntamento, invitare, accettare, rifiutare. invitare, accettare, rifiutare.

The Library Congress The Library ofof Congress

Chiedere esprimere gusti e preferenze, descrivere propria e altrui personalità. Chiedere eded esprimere gusti e preferenze, descrivere la la propria e altrui personalità.

Leisure time Leisure time in in thethe UKUK

Descrivere routine e frequenza. Descrivere routine e frequenza.

A part-time A part-time jobjob

Descrivere azioni corso, descrivere impegni programmati, prendere appuntamento. Descrivere azioni in in corso, descrivere impegni programmati, prendere unun appuntamento.

Festivals around Festivals around thethe world world

Parlare esperienze passato e di biografie personali, invitare, offrire, ordinare Parlare di di esperienze al al passato e di biografie personali, invitare, offrire, ordinare al al ristorante. ristorante.

JFKJFK

Descrivere azioni concluse passato, scrivere una mail luogo vacanza. Descrivere azioni concluse nelnel passato, scrivere una mail dada unun luogo di di vacanza.

Holiday places Holiday places

Collocare eventi personali passato, chiedere e fornire informazioni azioni passate. Collocare eventi personali nelnel passato, chiedere e fornire informazioni susu azioni passate.

Rosa Parks Rosa Parks

Descrivere svolgimento avvenimenti passato, esprimere dovere e obbligo. Descrivere lo lo svolgimento di di avvenimenti nelnel passato, esprimere dovere e obbligo.

Ellis Island Ellis Island

Descrivere progetti, intenzioni personali e azioni che stanno accadere, parlare tempo Geography Geography United Descrivere progetti, intenzioni personali e azioni che stanno perper accadere, parlare deldel tempo ofof thethe United atmosferico, fornire semplici informazioni geografiche. Kingdom atmosferico, fornire semplici informazioni geografiche. Kingdom Parlare impegni quotidiani e di compiti lavorativi, rispondere iscritto a un’inserzione Parlare di di impegni quotidiani e di compiti lavorativi, rispondere perper iscritto a un’inserzione di di advertisements JobJob advertisements lavoro. lavoro. Descrivere azioni non ancora/già svolte o svolte tempo non ancora trascorso, parlare A Curriculum Vitae Descrivere azioni non ancora/già svolte o svolte in in unun tempo non ancora trascorso, parlare di di A Curriculum Vitae esperienze, scrivere messaggi, compilare esperienze, scrivere messaggi, compilare unun CV.CV.

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26/08/1318.18 16.52 22/07/13


lesson 3 Shabir’s family 1

12

◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊

92 22

Leggi e ascolta il dialogo, poi, nel disegno, scrivi il nome delle persone.

and this is a photo of my family. … What a beautiful family! Thanks, Sean. Who is the man with a tie? He’s my brother Adnan. How old is he? He’s 39. What’s his job? He’s an office worker. Who’s the girl in a long dress? She’s Sabrina. She’s Adnan’s wife. What’s her job? She’s a secretary. She’s a very nice girl. And they are my parents, my mother Deba and my father Aziz: they are retired now. How old are they? They are sixty-six. And the children? They are my nephews. They are Adnan and Sabrina’s children. The boy is nine: his name’s Iqbal, and this is his sister Magda, she’s twelve. I’m Iqbal and Magda’s uncle. And this is you? Yes, that’s me in the middle.

this = questo/a Who…? = Chi…? tie = cravatta How old…? = Quanti anni…? What’s … job? = Che lavoro fa…?

’s dopo il nome del possessore traduce di.

children = bambini. Il singolare è child.

twenty-two

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23/07/13 16.52 13.06 26/08/13

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13 13.06

lesson

3

Shabir’s family

2

3

Rispondi alle domande. a. Who’s Adnan? b. How old is he? c. What’s his job?

d. Who’s Deba? e. How old is she? f. Is she a secretary?

Scrivi altre domande sui famigliari di Shabir, poi ponile ai tuoi compagni. ..........................................................................................................................................................................................

Per dire “non lo so” si usa l’espressione I don’t know.

.........................................................................................................................................................................................

4

Ora completa i nomi di parentela.

PARENTS

ChilDreN

5

Com’è la tua famiglia? Completa lo schema, modificandolo secondo la necessità, poi descrivilo a un compagno.

twenty-three

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23

93

26/08/1313.06 16.52 23/07/13


a1

unit 1 Parlare di sé e degli altri

6

13

7

13

8

Ascolta i dialoghi e numera le immagini nell’ordine corretto. ALL’AEROPORTO – At the Airport

Ascolta il dialogo di nuovo e rispondi alle domande.

a. How is Shabir’s mother?

......................................................................................................................................................

b. What is Sean’s job?

......................................................................................................................................................

c. How old is Sean?

......................................................................................................................................................

d. Is he famous?

......................................................................................................................................................

e. Who’s Sarah?

......................................................................................................................................................

f. What’s her job?

......................................................................................................................................................

g. Is it Shabir’s first visit to London?

......................................................................................................................................................

h. What’s the name of the palace?

B _ _ _ _ _ _ _ _ _ Palace

Shabir è in posta per aprire un conto corrente postale. Completa il modulo di richiesta con i dati forniti. TITLE • JOB • ADDRESS • TEL. • POSTCODE • E-MAIL ADDRESS • AGE POSTAL ACCOUNT NAME Shabir

SURNAME Galib

Mr.

Mrs.

Ms.

Miss.

computer engineer

NATIONALITY Pakistani 29 MARITAL STATUS married 020 47910331 MOBILE 07624551993

56, Templeton Road shabir_galib gmail.com

9 94 24

= at _ = underscore . = dot

SW9 9HY

SIGNATURE

Shabir Galib

Ascolta il dialogo, controlla le informazioni dell’esercizio precedente e correggi quelle sbagliate. 14

twenty-four

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23/07/13 16.52 13.06 26/08/13

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13 13.06

lesson

3

Shabir’s family

10

Poni a un compagno le domande del dialogo che hai ascoltato nell’esercizio precedente e completa il modello che segue con le informazioni ottenute.

MY CLASSMATE’S DATA NAME TITLE

SURNAME Mr.

JoB

Mrs.

Ms.

NATIoNALITY Miss. AGE

TEL.

POSTCODe

MARITAL STATUS MoBILE

e-MAil ADDreSS

ADDreSS SIGNATURE

Possessivo: ’s

Domande che iniziano con Wh- e H-

• ’s traduce “di” nel significato di possesso. • ’ s segue il nome del possessore. Rispetto all’Italiano la posizione dei nomi è invertita: prima quello del possessore e poi quello della cosa posseduta.

• What…? Che cosa? Quale…? Es. What’s your name/job/telephone number/ address? What is it?

Es. L’automobile nuova di Maria. Maria’s new car. Ali è il cugino di Shabir. Ali is Shabir’s cousin. • Se la cosa è posseduta in comune da più persone, ’s segue solo l’ultimo possessore: Es. I figli di Aziz e Deba. Aziz and Deba’s children. • Se il nome dei possessori è plurale, occorre solo l’apostrofo ’. Es. My parents’ old car.

Plurale dei sostantivi (2a parte) • Nella lesson 2 abbiamo visto che il plurale dei nomi si forma aggiungendo una –s al nome singolare. Le principali eccezioni a questa regola sono: men (uomini) a man (un uomo) women (donne) a woman (una donna) people (gente, persone) a person (una persona) children (bambini, figli) a child (un bambino)

Chi…? • Who…? Es. Who’s that person? • How is/are… Come sta/stai/stanno…? Es. How are you? • How old…? Quanti anni…? A differenza dell’Italiano, per Es. How old are you? chiedere l’età si usa il verbo essere e non il Where... from? p. 18 verbo avere.

This / That • This ( questo/questa) e that ( quello/quella) hanno solo significato singolare. Nella lingua di tutti i giorni, that viene usato spesso al posto di it. Es. That’s a good idea! = It’s a good idea!

Gli aggettivi possessivi plurali • our • your • their

nostro/nostri/nostre vostro/vostri/vostre di loro

Your = tuo/tua

p. 18

twenty-five

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grammar

grammar

25

95

26/08/1313.06 16.52 23/07/13


pra ctis e you r eng lish

a1

11

Sostituisci le parole sottolineate con gli aggettivi possessivi our, his, her, their, formando una nuova frase, come nell’esempio. Se necessario metti il verbo al plurale. Es. This is Maria’s new car.

12

This is her new car.

a. This is Shabir’s first time in London.

.........................................................................................................................

b. Aziz and Deba’s house is very old.

.........................................................................................................................

c. Sarah’s job is very interesting.

.........................................................................................................................

d. My family and your family are very big.

.........................................................................................................................

e. His name is very complicated, my name is too.

.........................................................................................................................

Completa con his o he’s. a. What’s ______ name? It’s Sean. b. ______ my cousin Ali. ______ address is 56, Templeton Street, London. c. ______ from Scotland. d. ______ mobile phone is very expensive.

13

Sostituisci l’aggettivo sottolineato con il nome del possessore e il possessivo ’s. Es. Her car is new. (Maria).

Maria’s car is new.

a. His job isn’t interesting. (Adnan) ...............................................................................................................................................

b. This is their new address. (Shabir and Ali) ...............................................................................................................................................

c. Her telephone number is very long. (Sarah) ...............................................................................................................................................

d. Their suitcase isn’t very heavy. (Sean and Sarah)

heavy = pesante

..............................................................................................................................................

14

96 26

Scrivi a fianco delle frasi se ’s sta per is oppure traduce “di” nel significato di possesso. a. My father’s name is Paolo.

............................................................................................................................

b. Yes, she’s married to Nicola.

............................................................................................................................

c. London’s a very big city.

............................................................................................................................

d. our cousin’s office is in Central London.

............................................................................................................................

twenty-six

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23/07/13 16.52 13.06 26/08/13

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13 13.06

lesson

3

Practise Your English

15

Rispondi alle domande. a. How old are you?

..........................................................................................................................

b. What’s your job?

..........................................................................................................................

c. What’s your address?

..........................................................................................................................

d. Is your mobile phone number 333.81456720?

..........................................................................................................................

e. Are you from a big city?

..........................................................................................................................

f. What’s your mother’s name?

..........................................................................................................................

g. Who’s your best friend?

..........................................................................................................................

h. Is she/he Italian?

..........................................................................................................................

best = migliore

16

Scrivi le domande alle risposte che seguono. a.

.....................................................................................................................................................

? She’s my sister Janet.

b.

.....................................................................................................................................................

? No, it isn’t my car. It’s Robert’s.

c.

.....................................................................................................................................................

? They are fine, thank you.

d.

.....................................................................................................................................................

? We are from Italy.

e.

.....................................................................................................................................................

? It’s 347.8801935.

f.

.....................................................................................................................................................

? They are 7 and 12.

g.

.....................................................................................................................................................

? He’s a taxi driver.

h.

.....................................................................................................................................................

? No, she isn’t.

17

Volgi al plurale le seguenti frasi. a. He’s my child.

.....................................................................................................................................................

b. I’m a nice person.

.....................................................................................................................................................

c. She’s a beautiful actress.

.....................................................................................................................................................

d. It’s an expensive car.

.....................................................................................................................................................

e. Are you her cousin?

.....................................................................................................................................................

18

Completa il testo con their, they, she’s, he is, his (x 2), her, ’s (x 3). Shabir .................... brother is Adnan. .................... 39 and he’s an office worker. .................... wife is a very nice girl: .................... name is Sabrina. .................... a secretary. Adnan and Sabrina .................... children are Iqbal and Magda. Iqbal is nine, .................... sister Magda is twelve. Shabir is .................... uncle. Shabir .................... parents are Deba and Aziz: .................... are retired and they are sixty-six. They are a very happy family.

twenty-seven

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27

97

26/08/1313.06 16.52 23/07/13


a1

unit 1 Parlare di sé e degli altri

19

Leggi il testo e guarda lo schema che rappresenta la famiglia di Mario. Per ogni persona della famiglia, scrivi il nome e la relazione rispetto a Mario nello schema. This is Mario’s family. his father, Davide, is a ........................... mechanic and his mother, Teresa, is a housewife. Mother They are retired. Mario’s brother, Enrico, is married to Giovanna. Giovanna is Mario’s sister-in-law. She’s a shop assistant in a music ........................... Giovanna shop. Mario’s sister, ........................... ........................... Elena, is 34. Her Mario husband Claudio is a taxi driver: he is Mario’s brother-in law. Cristina, Isabella and Paolo are ........................... Elena and Claudio’s children. ........................... They are Mario’s nephews.

........................... ...........................

...........................

...........................

Sister

...........................

Isabella

...........................

...........................

...........................

vocabulary

v o c a b u l a ry

20

The family. Scrivi la traduzione delle seguenti parole nella tua lingua. grandmother .........................................

grandfather ...............................................

= grandparents .....................................

mother ......................................................

father.............................................................

= parents ..................................................

son ...............................................................

daughter......................................................

= children ..................................................

brother ......................................................

sister .............................................................

wife .............................................................. ..

husband ...................................................

uncle ..............................................................

aunt .............................................................. ..

nephew

cousin

...................................................

brother-in-law

21

....................................

..........................................................

sister-in-law .............................................

Rispondi alle domande. a. Who is your father’s brother? My

...............................................................................................................

b. Who is your mother’s mother? My ............................................................................................................. c. Who is your father’s son? My

........................................................................................................................

d. Who are your sister’s children? My ............................................................................................................ e. You are married. Who is your spouse? My ............................................................................................ f. Who are your mother and father? My .....................................................................................................

spouse = coniuge

g. Who are your uncle and aunt’s children? My ......................................................................................

98 28

twenty-eight

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13 13.06

gaetano capodicasa, alessandra Zanoni

il libr o d i

tecnologia e informatica Percorsi di tecnologia e informatica Per gli utenti dei ctP

libro misto

sfoglialibro_b2.indd 199 31070_librodi.indd

26/08/13 09:49 16.52 03/05/13


Indice

Modulo 1

INFORMATICA

UNITÀ 1

Come è fatto un computer

5 UNITÀ 4

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

6

APPROFONDIMENTO

Software applicativi per scrivere 39 documenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

CD e DVD . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11 VERIFICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14

Mi esercito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42 Mi esercito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44 Mi esercito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46

UNITÀ 2

Come si usa il computer

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

15

Mi esercito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17 Mi esercito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19

APPROFONDIMENTO

Le tabulazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47

Mi esercito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47 VERIFICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .50

VERIFICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21

UNITÀ 5

Internet

UNITÀ 3

Organizzare il lavoro al computer 22 . . . .

Mi esercito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31 Mi esercito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37 VERIFICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .38

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

51

APPROFONDIMENTO

Cercare luoghi con Google . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 57

Mi esercito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .58 VERIFICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .64

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13 17.47

Modulo 2

I MATERIALI

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UNITÀ 1

I materiali e le loro proprietà

UNITÀ 4

. . . . . . . . . . . . . . .

66

APPROFONDIMENTO

Le proprietà in azione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69

APPROFONDIMENTO

Il riciclo dei rifiuti domestici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .70

VERIFICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .72

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. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

APPROFONDIMENTO

La plastica e l’ambiente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .86

VERIFICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 87

UNITÀ 5

Il vetro e la ceramica

UNITÀ 2

Il legno e la carta

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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APPROFONDIMENTO

Il papiro e la pergamena . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .77

APPROFONDIMENTO

La carta e l’ambiente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .78

VERIFICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 79

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APPROFONDIMENTO

Il vetro e l’ambiente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .89

APPROFONDIMENTO

La ceramica e l’ambiente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 92

VERIFICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 93

UNITÀ 6

Le fibre tessili

UNITÀ 3

I metalli

La plastica

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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VERIFICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .98

APPROFONDIMENTO

I metalli e l’ambiente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .82 VERIFICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 83

Modulo 3

FONTI ENERGETICHE E MACCHINE

99

UNITÀ 2

UNITÀ 1

Le fonti energetiche e la loro classificazione

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

100

APPROFONDIMENTO

I combustibili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 104

Le macchine

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

119

APPROFONDIMENTO

L’elettricità e l’ambiente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 127 VERIFICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 128

APPROFONDIMENTO

L’uso del carbone . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 106

APPROFONDIMENTO

L’estrazione del petrolio in mare . . . . . . . . . . . . . . . . 108

APPROFONDIMENTO

I combustibili e l’ambiente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .110

APPROFONDIMENTO

Le centrali elettriche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 117

VERIFICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .118

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unità 1

Come è fatto un computer Che cos’è un computer

Il computer è una macchina senza intelligenza che può fare i calcoli a grande velocità, ed è dunque più simile a una calcolatrice che al cervello di un uomo. Il computer non utilizza per i suoi calcoli il sistema decimale, come noi, ma un sistema detto binario (cioè formato da due elementi), poiché usa solo due cifre, lo 0 e l’1.

Il computer produce al suo interno serie di numeri lunghissime che contengono solo degli 0 e degli 1. Ma allora come fa a fare cose come inviare le e-mail, a visualizzare immagini e a riprodurre la musica? Il computer ha al suo interno un linguaggio operativo ed è grazie a questo che può fare cose molto diverse. Il linguaggio operativo traduce lunghe serie di 0 e di 1 in azioni come scrivere un testo, inviare la posta elettronica, far vedere fotografie e video, far ascoltare la musica ecc.

sistema decimale metodo di numerazione che utilizza dieci cifre, da 0 a 9.

Il computer è un insieme di circuiti elettronici e per questo riconosce solo due stati: acceso (quando c’è corrente), che corrisponde al valore 1, e spento (quando non c’è corrente), che corrisponde al valore 0. Questi due valori sono detti bit.

Attraverso serie di molti bit il computer può rappresentare le lettere, i numeri e vari simboli: per identificare ogni lettera dell’alfabeto, per esempio, usa 8 bit. La lettera “A” nel linguaggio del computer è 01000001, il simbolo “@” è 01000000. Per dare lo stesso significato alle varie combinazioni, i diversi computer usano uno stesso linguaggio, il codice ASCII (American Standard Information Interchange; per vedere la tabella del codice ASCII potete andare a questo link: www.codiceascii.it). Un gruppo di 8 bit, cioè la rappresentazione binaria di un carattere, prende il nome di byte (B) e fa da unità di misura. I suoi multipli sono:

• il Kilobyte (KB), che corrisponde a 1024 byte (ogni pagina di un testo corrisponde a circa 3 KB); • il Megabyte (MB), che corrisponde a 1024 KB (un CD-Rom è circa 700 MB); • il Gigabyte (GB), che corrisponde a 1024 MB (un DVD-Rom è circa 4,7 GB); • il Terabyte (TB), che corrisponde a 1024 GB (circa 300.000 libri);

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• il Petabyte (PB), che corrisponde a 1024 TB.

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INFORMATICA

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SELEZiOnO LE inFORMAZiOni Sottolinea nel testo la spiegazione dei seguenti termini ed espressioni: “sistema decimale”, “sistema binario”, “bit”, “byte”, “codice ASCii”.

ORGAniZZO LE inFORMAZiOni Riporta nella tabella i valori corrispondenti dei multipli del byte. 1 Kilobyte 1 Megabyte 1 Gigabyte 1 terabyte 1 Petabyte

.......................................................................................... .......................................................................................... .......................................................................................... .......................................................................................... ..........................................................................................

RiCERCO nuOvE inFORMAZiOni Ricerca in internet la tabella del codice ASCii e scrivi il valore binario dei seguenti simboli. ..................................................................................

&

..................................................................................

Z

..................................................................................

..................................................................................

tipi di computer

In genere quando si parla di “computer” si intende il cosiddetto computer desktop, composto da una tastiera, un monitor e un mouse, che sta sulla scrivania (in inglese, appunto, desktop) ed è adatto a svolgere compiti normali, esso è detto anche personal computer, PC. Esistono però anche computer molto potenti e costosi per un uso professionale, i mainframe e i supercomputer.

Il computer ha ormai un ruolo importante nella vita di tutti i giorni, per questo motivo negli ultimi anni la sua forma è cambiata e le sue dimensioni si sono ridotte di molto. Sono nati così i computer portatili, detti laptop o notebook (che in inglese vuol dire “agenda”), che hanno alte prestazioni e si possono comodamente trasportare ovunque, e i netbook, computer piccolissimi.

I progressi della tecnologia hanno consentito di rendere i componenti informatici sempre più piccoli ed efficienti, consente l’eliminazione di alcuni pezzi, per esempio la tastiera, come nei tablet PC. In questi computer a forma di tavoletta (in inglese tablet) è sufficiente “toccare lo schermo” (questa operazione si chiama touchscreen) per scrivere, fare ricerche in Internet, sfogliare le pagine di un libro. Anche i nuovi telefoni cellulari, gli smartphone, sono dei veri e propri computer.

Un laptop o notebook, un computer portatile.

componenti elementi che formano un insieme. In informatica sono tutte le parti che compongono il computer.

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UNITà 1 Come è fatto un computer

L’hardware

Tutti i computer sono costituiti principalmente da due elementi complementari, cioè poco utili l’uno senza l’altro, l’hardware e il software.

L’hardware sono tutte le parti del computer che si possono toccare. I software sono i programmi, le istruzioni che vengono date all’hardware per funzionare e per elaborare i dati. Gli elementi che compongono l’hardware di un computer sono tanti e non sono tutti indispensabili. La loro utilità dipende dal lavoro che si svolge o dell’uso che si fa del computer: se si usa il computer solo per navigare in Internet, dovrà avere caratteristiche diverse da quello usato da un ingegnere o da un architetto per il suo lavoro. L’hardware comprende:

• l’unità centrale, il vero e proprio “cervello” del computer; nei computer desktop si trova all’interno del case (la “scatola” dove è il tasto di accensione) mentre nei computer portatili è all’interno;

• le periferiche (in una città la periferia è il luogo più esterno, fuori dal centro), dispositivi che si collegano al PC e servono a comunicare con il computer oppure a ricevere le informazioni sotto forma di immagini, suoni, fogli stampati…

L’unità centrale

L’unità centrale di un computer è l’insieme di componenti hardware più importanti e comprende la scheda madre, la memoria ROM, la memoria RAM, il processore o CPU, la memoria di massa, la scheda video e la scheda audio.

Il “case” di un computer.

Una scheda madre.

• La scheda madre. Per vedere la scheda madre bisogna aprire il portatile o il case (ma non fatelo se non siete esperti!): l’unica parte che esce all’esterno sono le porte, i fori e le fessure che si vedono dietro o a lato del computer. La scheda madre è una scheda elettronica, ed è la base di collegamento di tutti gli elementi dell’hardware. Su di essa si installano il processore, la memoria RAM, la memoria ROM, la scheda video e la scheda audio. Sulla scheda madre sono presenti molti slot, degli spazi per aggiungere altri componenti hardware. • La memoria ROM (Read Only Memory) è una memoria di sola lettura, in cui cioè non si possono memorizzare o cancellare dei dati. Al suo interno sono presenti dei programmi inseriti dal costruttore, come il BIOS, che servono al computer per accendersi. La dimensione di questa memoria non è molto grande.

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• La memoria RAM (Random Access Memory), a differenza della memoria ROM, è una memoria su cui si possono scrivere e cancellare delle informazioni. La memoria RAM è una memoria temporanea. Quando si accende il computer, questa memoria è vuota, poi al suo interno si caricano i programmi e i dati da elaborare e si svuota nuovamente quando si spegne il computer. La dimensione della memoria RAM è importante per la velocità di un computer. Un computer dovrebbe avere almeno 4 GB, meglio ancora 8, di memoria RAM.

Il retro di un case.

temporanea che ha una durata limitata nel tempo, cioè che finisce.

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INFORMATICA

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• Il processore (CPU), forse l’elemento principale del computer, perché esegue le elaborazioni e i calcoli matematici mentre si usa il PC. La velocità di calcolo del processore si misura in GHz (Gigahertz), cioè miliardi di calcoli al secondo, ed è uno dei fattori fondamentali nella velocità di un software. Lavorando, il processore produce calore: per questo sopra di esso vi sono un dissipatore e una ventola (come il radiatore della macchina) per raffreddarlo ed evitare guasti della CPU. Le caratteristiche dei processori dipendono dall’uso che si fa del computer: una velocità sufficiente a qualsiasi tipo di attività è di circa 3 GHz. • L’hard disk, chiamato anche disco fisso o disco rigido, è la principale memoria del computer, la memoria di massa. Sull’hard disk sono salvati tutti i programmi del sistema operativo, tutti i software applicativi e, se non si possiede un’altra memoria di massa esterna, anche tutti i documenti.

L’hard disk è formato da dischi magnetici che girano a una velocità di 3600 o 7200 giri al minuto (dipende dal modello). La superficie di ogni faccia dei dischi è divisa in linee sottili sulle quali si memorizzano le informazioni. Per ogni disco vi è una testina che legge, scrive o cancella i dati. Il disco fisso dovrebbe essere di almeno 500 GB, ma 1 TB è meglio. Anche la sua velocità è importante: dovrebbere essere di circa 7200 g/min.

• La scheda video ha il compito di far visualizzare le informazioni sul monitor. Se non si possiede una scheda video integrata alla scheda madre, è necessario aggiungerne una. In questo caso, la scheda video avrà un suo processore e una sua memoria RAM, per rendere più veloce la visualizzazione delle immagini o dei video. Molto spesso, le schede video permettono di collegare più monitor al computer. Se non serve una scheda video con elevate prestazioni, per necessità di lavoro o di gioco, in genere è sufficiente una scheda video integrata.

elaborazioni operazioni eseguite dal computer in risposta alle istruzioni che gli abbiamo dato. documenti file contenenti testo e/o immagini, creati con un programma e salvati sul computer. integrata un elemento è integrato a un altro quando insieme costituiscono una cosa unica.

• La scheda audio permettere al computer di fare sentire i suoni o di fare entrare la nostra voce attraverso un microfono. Come la scheda video, anche la scheda audio se non è integrata alla scheda madre, deve essere aggiunta.

SELEZiOnO LE inFORMAZiOni Sottolinea nel testo la spiegazione dei seguenti termini ed espressioni: “computer desktop”, “laptop”, “touchscreen”, “hardware”, “periferica”.

ELAbORO LE inFORMAZiOni Scegli il giusto completamento. si trova all’interno del case. L’unità centrale La memoria ROM è un software. Nell’hard disk le informazioni si possono sia scrivere sia cancellare.

si trova solo nei computer desktop. è un hardware. solo scrivere.

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UNITà 1 Come è fatto un computer

Le periferiche

Le periferiche sono i componenti hardware che si collegano al computer attraverso la scheda madre. Il collegamento può avvenire sia direttamente negli slot della scheda madre, sia attraverso i fili che si inseriscono nelle porte che si trovano nella parte posteriore del case. In generale, la periferica permette una “comunicazione” tra il computer e chi lo usa, e viceversa.

Il microfono è una perifica di input, mentre la stampante è una perifica di output.

Le periferiche sono dette di input quando fanno entrare le informazioni nel computer. Sono periferiche di input il mouse, la tastiera, il microfono, la webcam, la tavoletta grafica, lo scanner, il joystick, la penna digitale… Le periferiche sono dette di output quando fanno uscire le informazioni dal computer. Sono periferiche di output il monitor, la stampante, gli altoparlanti…

Esistono periferiche che sono di input e output insieme, che sono cioè in grado di fare entrare e uscire le informazioni dal computer, come il modem, le stampanti multifunzione, i monitor touchscreen…

• Il monitor è una periferica molto importante perché permette di vedere il lavoro che si sta facendo. La grandezza dei monitor si misura in pollici (1 pollice = 2,54 cm). Il principio di funzionamento degli attuali monitor è del tipo LCD, cioè a cristalli liquidi. • La tastiera è una periferica di input che si usa per inserire i dati nel computer. È composta da una serie di tasti, come una macchina per scrivere. Recentemente va perdendo importanza perché per svolgere le sue funzioni si usano sempre di più il mouse e i monitor touchscreen.

• Il mouse è una periferica di input molto usata, che sostituisce la nostra mano all’interno del computer per selezionare gli elementi che si vedono sullo schermo. Muovendo il mouse, un LED che illumina la superficie su cui esso è posato fa muovere un cursore, a forma di freccia, sullo schermo.

selezionare evidenziare elementi di un file o di una cartella per poterli utilizzare, per esempio salvare, cancellare, aprire.... capacità quantità di informazioni (musica, documenti, immagini…) che può contenere un’unità di memoria.

Esistono tanti modelli di mouse, con o senza filo (wireless), con due o tre pulsanti, con una rotellina centrale (scroll).

Nei computer portatili uno spazio rettangolare sotto la tastiera che si chiama touchpad, sostituisce il mouse.

• La stampante è un dispositivo di output che permette di stampare su un foglio di carta ciò che si vede sul monitor. Le stampanti possono essere a getto d’inchiostro oppure laser; esistono anche delle stampanti di grandi dimensioni dette plotter.

• Le memorie rimovibili sono periferiche molto utili perché permettono di memorizzare delle informazioni da un computer e di trasportarle e utilizzare anche su altri computer. Esistono diversi tipi di supporti, che hanno forme e capacità diverse. Molto usate, per la loro facilità di trasporto e per la quantità di dati che possono contenere, sono le pen drive o chiavette USB.

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Pen drive e memory card.

UnUn hard disk esterno. hard disk esterno.

Tra le memorie rimovibili vi sono anche quelle usate dalle fotocamere, chiamate memory card. Per memorizzare e trasportare grandi quantità di informazioni si usano gli hard disk esterni.

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INFORMATICA

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Approfondimento

CD e DvD I CD e DVD sono un particolare tipo di memoria di massa, memorie ottiche che possono contenere rispettivamente 700 MB e 4,7 GB di dati. In questo tipo di supporto è possibile inserire e leggere i dati grazie all’uso di un laser che segue le tracce, cioè le linee presenti sulla superficie del disco. I CD e DVD di tipo R possono essere scritti solo

una volta. Nei CD e DVD di tipo RW è possibile scrivere, cancellare e scrivere nuovamente i dati. Da qualche anno si trovano in commercio anche i Blu-ray Disc, che possono contenere fino a 54 GB di dati. La periferica che viene usata per scrivere sui CD o sui DVD si chiama masterizzatore.

laser apparecchio che emette un intenso fascio di radiazioni. Permette di leggere i dati di CD e DVD.

ORGAniZZO LE inFORMAZiOni Riporta nella giusta colonna della tabella le periferiche di input e output. monitor • scanner • tastiera • stampante • mouse • altoparlanti Periferiche di input

Periferiche di output

SELEZiOnO LE inFORMAZiOni Sottolinea nel testo la spiegazione dei seguenti termini ed espressioni: “pollice”, “plotter”, “memory card”, “memorie ottiche”, “masterizzatore”.

il software

I software permettono al computer o a un qualsiasi hardware di svolgere uno specifico compito o un’azione. I software possono essere di due tipi: software di sistema e software applicativi.

il software di sistema

Il software di sistema, chiamato anche sistema operativo, serve per fare funzionare il computer. Il suo compito è gestire e controllare tutti i componenti hardware del PC, gestire i file e le memorie di massa che li contengono. Uno dei primi sistemi operativi per il PC è stato MS-DOS. Il suo funzionamento richiedeva una grande esperienza e conoscenza dei comandi, che dovevano essere tutti scritti.

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UNITà 1 Come è fatto un computer Per permettere l’uso dei computer a tutti, anche ai meno esperti, sono stati creati sistemi operativi più semplici, con un’interfaccia grafica composta da finestre, menu e icone. In questo modo si è limitato sempre più l’uso dei comandi scritti e il mouse ha cominciato a diventare più importante della tastiera. Tutti i moderni sistemi operativi, come Windows, Mac OS, Linux e Ubuntu (questi ultimi due sono open source, cioè gratuiti e modificabili da parte di utenti esperti) usano questo tipo di interfaccia.

i software applicativi

I software applicativi sono programmi che svolgono compiti precisi e sono creati per essere usati in molti campi diversi: lavoro, studio, gioco, medicina, gestione familiare…

Esistono software che permettono di svolgere qualsiasi attività: ritoccare le foto o lavorare con le immagini (Adobe Photoshop e Illustrator); creare disegni tecnici, in particolare di edifici o pezzi meccanici (i programmi cosiddetti CAD; il più noto è AutoCAD); navigare in Internet e comunicare con persone lontane (i cosiddetti browser); giocare con videogiochi. I software applicativi più usati sono:

• programmi per l’elaborazione dei testi, che servono per scrivere, formattare, stampare dei testi. Tra i più usati vi sono Microsoft Word, che fa parte di un pacchetto di programmi applicativi che si chiama Office, e Writer, che fa parte di un pacchetto di applicativi gratuiti che si chiama LibreOffice;

• programmi con fogli di calcolo, usati per inserire e analizzare i dati numerici. Consentono di usare molte funzioni matematiche, statistiche, logiche, finanziarie. I più conosciuti sono Excel (nel pacchetto di Office) e Calc (compreso in LibreOffice);

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• programmi per le presentazioni, che servono per creare “diapositive” (slide) e sono usati principalmente nelle aziende o nelle scuole. È possibile usare testo, immagini, video, suoni per creare documenti multimediali. I programmi più conosciuti sono PowerPoint (che fa parte di Office) e Impress (in LibreOffice).

interfaccia l’aspetto di un programma o di un sistema operativo che permette a chi li usa di eseguire delle operazioni. Può essere testuale, ossia composta da testo, o grafica, cioè composta da disegni e immagini. L’interfaccia di tutti i programmi è oggi grafica. finestre riquadri che mostrano il contenuto di un disco o di una cartella, di un documento (finestra di documento) a cui si sta lavorando, di un’applicazione (finestra di applicazione)… icone nei sistemi con interfaccia grafica, le piccole immagini che rappresentano un comando, una funzione, un documento o un programma. formattare dare la forma desiderata al testo scritto a computer. multimediali che non utilizzano solo il testo, ma tecniche e strumenti diversi, come filmati e diapositive, suoni e immagini.

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Indice 1. La comunicazione quotidiana

| Ind ic e

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1. La comunicazione interpersonale 1. Will Eisner, La risolveremo a botte 2. Daniel Glattauer, Le e-mail come veicolo di emozioni 2. La comprensione dei testi scritti 3. Wikipedia: Vintage scheda Come si usa un ipertesto 4. Le caratteristiche di un appartamento 5. Torta di cioccolato e ciliegie 6. Bat-box: un pipistrello per amico 3. La lettura del giornale 7. Nave da crociera si incaglia all’isola del Giglio 8. Umberto Gentiloni, 2 giugno, la scoperta della democrazia di massa 9. Elena Mearini, Riguadagnare la realtà scavando sino all’osso 4. La lettura del testo letterario 10. Stieg Larsson, Una misteriosa scomparsa 11. Alexandre Dumas, Come don Chisciotte 12. Luigi Pirandello, La patente 13. Eugenio Montale, Meriggiare pallido e assorto 14. Wisława Szymborska, Possibilità scheda La parafrasi di una poesia

8 12 16 21 25 27 28 30 33 37 41 44 47 50 54 58 65 72 74 76

2. La scrittura professionale 5. Scrivere per presentarsi 15. Curriculum vitae Europass 16. Autocandidatura in qualità di addetta ai servizi per l’infanzia 6. Scrivere per gestire la vita quotidiana 17. Valentina Maltagliati, La finestra di Johari 18. Natalie Goldberg, Scrivere come addestramento 7. Scrivere a scuola 19. La televisione: una cattiva maestra? 8. Scrivere per il lavoro 20. Una riunione di lavoro 21. Novità editoriale 22. Il tirocinio in azienda

78 82 87 89 93 95 98 103 107 111 113 115

3. La lettura della poesia 9. Le caratteristiche fondamentali del testo poetico 23. Giovanni Pascoli, Il tuono 24. Aldo Palazzeschi, E lasciatemi divertire! 25. Giuseppe Ungaretti, Fratelli 26. Federico García Lorca, Pianto per Ignazio Sánchez Mejías 27. Umberto Saba, Ritratto della mia bambina 28. Giorgio Caproni, Preghiera

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5 | Ind ic e

10. I generi e i temi della poesia 29. Omero, Ulisse e le sirene (dall’Odissea) 30. Anonimo, La spada Durendala (da La canzone di Orlando) 31. Dante Alighieri, I Malebranche (dalla Divina Commedia) 32. Giacomo Leopardi, L’infinito 33. Charles Baudelaire, L’albatro (con testo a fronte) 34. Gottfried Benn, Un inno (con testo a fronte) 35. Derek Walcott, Amore dopo amore (con testo a fronte) 11. Elementi di metrica italiana 36. Francesco Petrarca, Solo et pensoso 37. Giosue Carducci, La tomba nel Busento 38. Alessandro Manzoni, Dagli atrii muscosi... (dall’Adelchi) 39. Guido Gozzano, Invernale 40. Eugenio Montale, Falsetto 12. Le forme metriche della poesia italiana 41. Guido Guinizzelli, Io voglio del ver la mia donna laudare 42. Francesco Petrarca, Chiare, fresche et dolci acque 43. Ludovico Ariosto, Angelica e l’orca (dall’Orlando furioso) 44. Giacomo Leopardi, A Silvia 45. Giovanni Pascoli, Lavandare 46. Cesare Pavese, I mari del Sud

4. La lettura della narrativa 13. Le caratteristiche fondamentali della narrazione 202 47. Primo Levi, I mnemagoghi 206 48. J. R. R. Tolkien, L’incantesimo di Tom Bombadil (da Il signore degli anelli) 213 14. L’analisi del testo narrativo 219 49. Italo Calvino, La ribellione (da Il barone rampante) 223 50. Isaac Asimov, Razza di deficienti! 229 15. Le forme della narrativa nella storia 231 51. Giovanni Boccaccio, Il diavolo e l’inferno (dal Decameron) 235 52. Alessandro Manzoni, Il dottor Azzecca-garbugli (da I promessi sposi) 241 16. La narrativa italiana moderna e contemporanea 249 53. Primo Levi, L’arrivo al Lager (da Se questo è un uomo) 253 54. Umberto Eco, Deduzioni e ipotesi (da Il nome della rosa) 259 55. Roberto Saviano, La storia di Pasquale (da Gomorra) 263

5. Lo spettacolo: il teatro e il cinema 17. I linguaggi dello spettacolo 56. Théophile Gautier, Un attore esordiente (da Il capitan Fracassa) scheda del film Il viaggio di Capitan Fracassa di Ettore Scola 18. Il testo drammatico 57. Carlo Goldoni, Invidiose (da Le smanie per la villeggiatura) 58. Luigi Pirandello, L’inizio di una prova teatrale (da Sei personaggi in cerca d’autore) 19. I capolavori del teatro antico e moderno 59. Euripide, Finale in volo (da Medea) 60. Molière, L’equivoco della cassetta (da L’avaro) 20. La letteratura italiana e le arti dello spettacolo 61. Lorenzo da Ponte, Il catalogo di Leporello (da Don Giovanni) 62. Pier Paolo Pasolini, Il Vangelo secondo Matteo il film Il Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini

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6. Schede di grammatica

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1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. 28. 29. 30. 31. 32. 33. 34. 35. 36. 37. 38. 39. 40. 41. 42. 43. 44. 45. 46. 47. 48. 49. 50.

La fonologia Gli articoli Gli articoli partitivi Gli articoli determinativi. Usi particolari Il nome Il genere del nome Il genere del nome: dal maschile al femminile Il numero del nome La struttura del nome Gli aggettivi qualificativi I gradi dell’aggettivo I pronomi I pronomi personali diretti I pronomi personali indiretti Ci e Ne I pronomi combinati I pronomi relativi Gli aggettivi e i pronomi possessivi Gli aggettivi e i pronomi dimostrativi Gli aggettivi e i pronomi indefiniti Gli aggettivi e i pronomi interrogativi I numerali Il verbo L’indicativo. Il presente L’imperfetto Il passato prossimo La differenza tra imperfetto e passato prossimo Il passato remoto Il futuro La forma riflessiva Il congiuntivo Il congiuntivo nelle frasi subordinate Il condizionale L’imperativo Il gerundio I verbi servili e fraseologici Gli avverbi Le preposizioni L’uso delle preposizioni I connettivi Il periodo ipotetico La frase semplice Il soggetto Il predicato L’attributo e l’apposizione I principali complementi La frase complessa La frase principale La coordinazione La subordinazione

Glossario

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t La lettura e la comprensione dei testi t Le caratteristiche dei testi t L’incontro con testi di diverso tipo t i testi narrativi t i testi descrittivi t i testi rappresentativi

La comprensione dei testi scritti

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t i testi espositivi t i testi argomentativi t i testi regolativi

La lettura e la comprensione dei testi La lettura è una delle attività fondamentali per la gestione della vita quotidiana. Leggiamo quando usiamo le nuove tecnologie per la comunicazione (SMS, e-mail, chat ecc.), quando navighiamo su Internet, quando sfogliamo il giornale, quando studiamo, ma anche quando dobbiamo prendere un treno e consultiamo un orario o, passeggiando per strada, incontriamo manifesti e insegne. In una società alfabetizzata è dunque necessario che le persone sviluppino le abilità di lettura e comprensione dei testi scritti almeno nella lingua più diffusa in quella società, altrimenti rischiano di rimanere escluse dalla vita sociale. La comprensione dei testi è un’operazione mentale complessa, che ha bisogno di essere allenata per tutta la vita. Per comprendere il testo, infatti, non è sufficiente che il lettore sappia riconoscere il significato dei singoli segni (le lettere) e delle parole: occorre anche che utilizzi le informazioni già presenti nella sua mente, ciò che già sa del mondo. Solo così il lettore può costruire una rappresentazione del significato del testo nella propria mente.

Le caratteristiche dei testi La parola italiana “testo” deriva dal latino textum, “intreccio”, “tessitura”: il testo è dunque un tessuto di parole e di frasi tra loro combinate in modo da ottenere un insieme organico, dotato di significato e comprensibile da parte di un lettore.

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Un testo scritto, in particolare, deve essere costruito in modo rigoroso, perché il messaggio linguistico dell'emittente (l’autore del testo), anche in sua assenza, possa essere compreso dal destinatario (il lettore). La comprensibilità di un testo dipende in gran parte da due caratteristiche fondamentali: m

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STUDIO

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la coesione, cioè il collegamento delle diverse parti del testo tramite mezzi grammaticali e sintattici (la concordanza di genere e numero, il corretto uso delle forme verbali, il giusto concatenamento degli elementi della proposizione – soggetto, predicato e complementi – e delle proposizioni tra loro); la coerenza, cioè la logica con cui gli argomenti e le varie parti del testo si legano tra loro e grazie alla quale il testo ha un senso unitario.

L’incontro con testi di diverso tipo A ciascun lettore capita, nella vita di ogni giorno, di incontrare diversi tipi di testi scritti che si distinguono sulla base del loro scopo comunicativo, degli argomenti che trattano, della loro forma linguistica. Il menù del ristorante, ad esempio, ha uno scopo, un argomento e una forma diversi dalle istruzioni per il montaggio di un mobile, da una ricetta o da un curriculum vitae. Per semplificare il compito di chi deve imparare a utilizzare i testi scritti in modo efficace e adeguato alle diverse situazioni comunicative, è utile individuare sei grandi categorie di tipi di testo:

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testi narrativi; testi descrittivi; testi rappresentativi; testi espositivi; testi argomentativi; testi regolativi.

I testi narrativi

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L a c om p rensione d ei t esti sc rit ti

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Ogni giorno raccontiamo storie a persone che conosciamo bene, come i nostri familiari e i nostri amici, o a persone che abbiamo appena conosciuto. Raccontiamo storie che ci sono accadute, ma anche storie che sono capitate a estranei, o storie mai accadute perché di pura fantasia. Ogni giorno incontriamo anche testi narrativi scritti, ad esempio quando leggiamo un romanzo, un racconto, un articolo di cronaca, un reportage. Si tratta, in ogni caso, di testi che pur avendo diverse funzioni, in generale risultano piacevoli, poiché emozionano il lettore, che si immedesima in uno dei personaggi della storia e rappresenta a se stesso le vicende narrate. Un testo narrativo si basa sul racconto delle vicende di uno o più personaggi che interagiscono tra loro e compiono azioni che si svolgono in un ambiente e in un tempo determinati. La comprensione dei testi narrativi dipende strettamente dalla conoscenza del mondo che essi richiedono al lettore. È fondamentale, infatti, che il lettore riesca a immaginare, a partire dalle parole e dalle frasi del testo ma utilizzando informazioni già presenti nella sua mente, gli ambienti, le situazioni, l’aspetto fisico e psicologico dei personaggi. È per questo che i lettori di romanzi spesso rimangono delusi quando vedono un film tratto dal loro libro preferito: il volto dell’attore prescelto non corrisponde mai a quello che ciascun lettore ha costruito nella propria immaginazione (➥ cap. 13, p. 204).

I testi descrittivi Il testo descrittivo ha la finalità di rappresentare o illustrare le caratteristiche di una persona, di un oggetto, di un ambiente o, in generale, di un fenomeno osservato nel suo contesto spaziale. Mentre la narrazione avviene nel tempo, la descrizione si muove principalmente nello spazio. La descrizione è molto usata anche all’interno di altri tipi di testo (ad esempio, nei testi narrativi o espositivi), poiché è molto adatta

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a costruire immagini nella mente dei lettori o degli ascoltatori, che così possono farsi un’idea precisa di ciò di cui si parla. Capita di leggere descrizioni all’interno di romanzi (ad esempio, quando è presentato un nuovo personaggio o un nuovo ambiente), nelle enciclopedie (ad esempio, quando si deve descrivere un oggetto, una pianta, un animale ecc.), nelle relazioni tecniche (ad esempio, quando si deve descrivere un edificio). Si distinguono due tipi di descrizione: la descrizione soggettiva e la descrizione oggettiva. La descrizione è soggettiva quando l’autore utilizza impressioni e giudizi personali che rivelano i suoi gusti e le sue emozioni. In una descrizione soggettiva è frequente l’uso di aggettivi, avverbi o formule che esprimono un’opinione (credo che..., secondo me..., mi sembra... ecc.). La descrizione è oggettiva quando è impersonale, cioè quando non rivela i gusti e le opinioni di chi scrive. Le descrizioni oggettive servono a informare sulle caratteristiche di qualcuno o qualcosa e si avvalgono di un linguaggio preciso e, se necessario, tecnico. Per comprendere un testo descrittivo è importante capire qual è il punto di osservazione da cui è fatta la descrizione e, soprattutto, seguire l’ordine in cui sono disposti i diversi aspetti del fenomeno descritto (ad esempio, dal generale al particolare o viceversa, da vicino a lontano, dall’alto verso il basso, da sinistra o da destra, dall’interno o dall’esterno ecc.).

I testi rappresentativi Sono definiti rappresentativi quei testi che riproducono fedelmente le parole o le azioni delle persone, come nel caso, ad esempio, di un testo drammatico (➥ cap. 18, p. 277), di una chat (➥ cap. 1, p. 10), di un’intervista, di un verbale, di un discorso diretto inserito all’interno di un racconto o di un romanzo. La comprensione del testo rappresentativo, come nel caso del testo narrativo, è strettamente collegata alle conoscenze del lettore e alla sua capacità di ricostruire con l’immaginazione la situazione e le informazioni presenti nel testo. Può essere utile, per il lettore, concentrare la propria attenzione sulla comprensione degli scopi del dialogo o delle azioni rappresentate nel testo: ad esempio, nel caso della lettura di un’intervista, è importante prestare

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I testi espositivi I testi finalizzati allo studio che hanno lo scopo di spiegare e illustrare teorie e argomenti, come ad esempio questo libro di testo e, in generale, i libri scolastici, le enciclopedie ecc., sono prevalentemente testi espositivi. Si tratta di testi che intendono “esporre” (dal latino expónere, che significa esattamente “porre fuori”) delle informazioni. Si legge un testo espositivo, dunque, quando si desidera acquisire informazioni su un determinato argomento. L’efficacia di un testo espositivo dipende dalla sua chiarezza e dall’ordine in cui sono disposte le informazioni. I testi espositivi sono generalmente più difficili da comprendere dei testi descrittivi e dei testi narrativi, poiché richiedono al lettore lo

I testi argomentativi L’argomentazione è un’attività quotidiana che svolgiamo ogni volta che cerchiamo di convincere qualcuno della validità di un’idea, attraverso il ragionamento e portando delle prove a sostegno di quell’idea. Anche la lettura dei testi argomentativi è piuttosto diffusa, soprattutto per chi ha l’abitudine di leggere i giornali e le riviste. Sono infatti testi argomentativi gli articoli di opinione (➥ cap. 3, p. 39), gli articoli di analisi e approfondimento, le recensioni di libri, film ecc. Il testo argomentativo ha una struttura piuttosto definita che possiamo schematizzare come segue.

Definizione del problema

Breve presentazione del problema che si intende affrontare e su cui deve essere espressa l’opinione (tesi).

Formulazione della tesi

Presentazione dell’opinione dell’autore rispetto al problema o all’argomento affrontato.

Argomentazione a favore della tesi

Presentazione delle “prove” a supporto della tesi: esempi, citazioni di altri autori, casi concreti ecc.

Presentazione di un’antitesi

Presentazione di un’opinione contraria (antitesi) a quella espressa nella tesi e di eventuali argomenti a suo favore.

Confutazione dell’antitesi

Presentazione di prove che sostengono la non validità dell’antitesi a favore della tesi.

Presentazione della soluzione

Breve presentazione della soluzione del problema iniziale grazie alla validità della tesi e delle relative argomentazioni.

La struttura di un testo argomentativo può variare per la quantità degli argomenti e per la loro disposizione. Non tutti i testi argomentativi, inoltre, presentano un’antitesi.

I testi regolativi Ci imbattiamo in testi regolativi piuttosto di frequente: quando leggiamo le istruzioni per usare un gioco, oppure le norme di compor-

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sforzo di ricostruire le relazioni tra le diverse informazioni. Per questo è utile usare alcuni accorgimenti, come, ad esempio, l’evidenziazione delle parole chiave, i titoli dei paragrafi, le mappe concettuali alla fine del testo ecc.

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S TU DI O

attenzione alle intenzioni dell’intervistatore: che cosa vuole ottenere con le sue domande? Qual è il suo scopo?

tamento in caso di incendio, le ricette di cucina, il foglietto illustrativo di un farmaco, il regolamento del condominio ecc. Il testo regolativo ha la funzione di “regolare” il comportamento delle persone e per questo contiene ordini, istruzioni, divieti o permessi. È molto importante, quindi, quando si deve comprendere un testo regolativo, concentrare l’attenzione su come agire per rispettare le indicazioni presenti nel testo.

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sTudio La comprensione dei testi scritti

fondamentale nella vita quotidiana

è esercitata su

è un’attività complessa

coesi

che sono

testi

coerenti

di diverso tipo

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La comprensione dei testi scritti

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narrativi

descrittivi

rappresentativi

espositivi

argomentativi

regolativi

ad esempio

ad esempio

ad esempio

ad esempio

ad esempio

ad esempio

racconti

descrizioni

interviste

enciclopedie

articoli di opinione

istruzioni

TesTi ed esercizi La comprensione dei testi scritti

Un testo espositivo

Un testo descrittivo

Un testo regolativo

Un testo misto

Wikipedia: Vintage

Le caratteristiche di un appartamento

Torta di cioccolato e ciliegie

Bat-box: un pipistrello per amico

è anche ipertesto

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Un testo espositivo

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Wikipedia: Vintage Wikipedia (la cui miglior pronuncia in italiano sarebbe vikipedìa) è un’enciclopedia multilingue collaborativa, cioè che dà a chiunque la possibilità di collaborare. È online e gratuita, supportata dalla Wikimedia Foundation, un’organizzazione non a scopo di lucro statunitense. Etimologicamente Wikipedia significa “cultura veloce”, dal termine hawaiano wiki (“veloce”), con l’aggiunta del suffisso -pedia. Di seguito è riprodotta la voce Vintage, una delle più ricercate del 2011.

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Oggetti d’annata Il termine coniato inizialmente per i vini vendemmiati e prodotti nelle annate migliori, è poi diventato sinonimo dell’espressione d’annata. Successivamente applicato anche per altri oggetti che sarebbe qui riduttivo elencare. [...] Riguardo agli strumenti musicali, alcuni di essi vengono considerati di culto in ragione della loro produzione, considerata particolarmente riuscita in determinate annate ma anche semplicemente per la migliore qualità dovuta alla stagionatura dei legni (i quali, più essiccati acquisiscono caratteristiche di risonanza acustica migliori degli stessi strumenti correntemente in produzione). [...] Talvolta oggetti da museo (ancorché non più funzionanti, ma di sola testimonianza storica) sono considerati vintage. In questi casi vengono utilizzati anche altri attributi quali rarità, capolavori, esemplari d’arte ecc.

1. [vintd]: tra parentesi quadre è rappresentata con l’alfabeto fonetico internazio-

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TESTI ED ESERCIZI

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Vintage (pronuncia inglese [vintd]1, pronuncia francese [vēnta]) è un attributo che definisce le qualità ed il valore di un oggetto prodotto almeno vent’anni prima del momento attuale e che può altresì essere riferito a secoli passati senza necessariamente essere circoscritto al Ventesimo secolo. Gli oggetti definiti Vintage sono considerati oggetti di culto per differenti ragioni tra le quali le qualità superiori con cui sono stati prodotti, se confrontati ad altre produzioni precedenti o successive dello stesso manufatto, o per ragioni legate a motivi di cultura o costume. Il vocabolo deriva dal francese antico vendenge (a sua volta derivante dalla parola latina vinde–mia) indicante in senso generico i vini d’annata di pregio.

nale la pronuncia della parola (➥ Grammatica, scheda 1)

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Abbigliamento Si utilizza il termine vintage per definire anche la moda d’epoca intesa come patrimonio storico e culturale rappresentato da importanti capi d’abbigliamento, accessori, bijoux e altri oggetti di vanità. Comunemente, questa branca del vintage è definita in francese come mode vintage e in inglese come Vintage Fashion. L’abito o l’accessorio vintage si differenzia e contraddistingue dal generico “seconda mano” (l’usato) poiché la caratteristica principale non è tanto quella di essere stato utilizzato in passato quanto piuttosto il valore che progressivamente ha acquisito nel tempo per le sue doti di irripetibilità e irriproducibilità con i medesimi elevati standard qualitativi in epoca moderna, nonché per essere testimonianza dello stile di un’epoca passata. http://it.wikipedia.org/wiki/Vintage

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L a c omp rensione d ei t esti sc rit ti

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lettura e comprensione 1 Quando deve essere stato prodotto un

oggetto, prima di essere definito vintage? A. Nel Ventesimo secolo. B. Almeno vent’anni prima. C. Meno di vent’anni prima. D. Prima del Ventesimo secolo. 2 che cosa significa la parola francese antica vendenge? A. Oggetto di culto. B. Vintage. C. Vendemmia. D. Vini d’annata di pregio.

3 L’espressione “d’annata” è sinonimo di:

A. vintage. B. oggetto da museo. C. Vintage Fashion. D. rarità. 4 La stagionatura dei legni è importante per determinare: A. L’anno di produzione di uno strumento musicale. B. Se un oggetto è vintage oppure no. C. La qualità di un oggetto. D. La qualità di uno strumento musicale.

riflessione sulla lingua 5 Per la parola vintage, solitamente

pronunciata all’inglese, su Wikipedia è riportata la trascrizione nell’Alfabeto Fonetico internazionale. Prova a trascrivere, utilizzando l’alfabeto

riprodotto a p. 323 (➥ Grammatica, scheda 1) ed, eventualmente, aiutandoti con un dizionario o con Wikipedia, le seguenti parole: bijoux (francese), fashion (inglese), abbigliamento (italiano).

analisi e commento 6 individua e sottolinea le parole chiave che

potrebbero essere evidenziate per rendere il testo più comprensibile.

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7 riassumi in massimo tre righe il contenuto

del testo.

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coMe si usA uN iPerTesTo

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tore interagisca con l’opera collaborando alla sua realizzazione definitiva. Per leggere un ipertesto si utilizza generalmente il puntatore del mouse. La freccia, quando viene collocata sopra un link, si trasforma in una mano. Cliccando sul link, si è trasferiti a un documento collegato. Ad esempio, l’enciclopedia Wikipedia è concepita come un ipertesto in cui le singole voci sono tra loro collegate. Se stiamo leggendo la voce Vintage e vogliamo approfondire il significato di una delle parole evidenziate in blu, clicchiamo su di essa e veniamo trasferiti alla pagina corrispondente. Ad esempio cliccando sulla parola “cultura”, andiamo alla voce Cultura di Wikipedia e così via.

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TE S TI E D E S E R C I Z I

Con la diffusione delle nuove tecnologie digitali per la comunicazione, capita sempre più spesso di leggere degli ipertesti, ovvero dei documenti elettronici che superano le convenzioni di linearità del testo a stampa mediante una serie di collegamenti fra una o più unità di informazione (detti link). I documenti digitali, infatti, possono contenere rimandi ad altri documenti, dando così al lettore la possibilità di scegliere la direzione di lettura da seguire. Questa modalità, tipica dell’età di Internet, viene definita “navigazione” ed è caratterizzata da una maggiore centralità del lettore rispetto alla lettura tradizionale. La lettura di un ipertesto richiede, infatti, che il let-

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30649 Manca, Manzella, Variara

Sergio Manca, Giulio Manzella, Simona Variara Saperi per contare

STORIA AVVENIMENTI E PROBLEMI Dalla preistoria all’anno Mille

STORIA AVVENIMENTI E PROBLEMI dalla preistoria all’anno mille

RISORSE ONLINE

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Indice 1

Preistoria e Oriente

La preistoria 7

1. Sterminate antichità: la comparsa dell’uomo sulla Terra, 8 | 2. Le tappe dell’evoluzione umana: l’«ominazione», 9 | 3. L’età della pietra, 12 | 4. Dalla preistoria alla storia: l’età dei metalli, 14

focus «Out of Africa»: da dove veniamo?, 15 per ripassare 16 esercizi 17

2 I popoli della Mesopotamia 18 1. La Mesopotamia: la terra in mezzo ai fiumi, 19 | 2. I sumeri e gli accàdi, 20 | 3. Il Primo impero babilonese, 22 | 4. Gli assiri, 23 | 5. Il Secondo impero babilonese, 23 | 6. Società e cultura, 24

focus La città antica, 25 per ripassare 26 esercizi 27

3 Gli egizi 28 1. La geografia dell’Egitto e i caratteri generali della storia egizia, 29 | 2. La civiltà egizia nel periodo dell’Antico regno, 30 | 3. Lo sviluppo equilibrato nel periodo del Medio regno, 30 | 4. L’epoca dello splendore: il Nuovo regno, 31 | 5. La lenta decadenza della civiltà egizia, 32 | 6. Società e cultura nell’Egitto antico: 3000 anni di storia, 33

focus La nascita della scrittura, 35 per ripassare 36 esercizi 37

4 I popoli della Palestina e del Vicino Oriente 38 1. Una regione di incroci commerciali e culturali: la «terra di Canaan», 39 | 2. I fenici: un popolo di artigiani, commercianti e navigatori, 39 | 3. La parte meridionale della terra di Canaan e gli ebrei, 41 | 4. Un popolo fra l’Anatolia e Canaan: gli hittiti, 43 | 5. I persiani: un impero dal Mediterraneo all’India, 44

3 indice

Unità 1

focus L’età del ferro, 46 per ripassare 47 esercizi 48

5 Il Lontano Oriente: India e Cina 49 1. La prima civiltà della valle dell’Indo e la penetrazione delle popolazioni indoeuropee, 50 | 2. L’induismo e il buddhismo, 51 | 3. La «Roma dell’India» gangetica: Pataliputra, 52 | 4. La civilizzazione dell’India centrale e meridionale, 53 | 5. L’antica Cina, 53

focus Cultura materiale e alimentazione, 56 per ripassare 57 esercizi 58

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Unità 2

I greci

6 La Grecia arcaica 59

focus Demokratia: i limiti del modello

1. Le origini della civiltà greca, 60 | 2. La civiltà minoica, 61 | 3. I micenei, 62 | 4. La Grecia nell’«età oscura», 64

per ripassare 100 esercizi 101

focus Dal mito all’archeologia, 66 per ripassare 67 esercizi 68

7 La nascita della pólis 69

indice

4

1. La ripresa dopo l’età oscura, 70 | 2. La pólis, 70 | 3. I greci fuori dalla Grecia, 71 | 4. La «nazione» greca al di là della frammentazione, 72 | 5. Modelli di pólis a confronto, 74

focus Forme di governo nell’antichità, 78 per ripassare 79 esercizi 80

8 Le guerre persiane 81 1. La Grecia alla vigilia dello scontro con la Persia, 82 | 2. Le guerre contro i persiani, 83 | 3. La Grecia dopo la vittoria: nuovi equilibri e nuove tensioni, 87

focus Le guerre persiane nella coscienza dei greci, 88

per ripassare 89 esercizi 90

9 Atene contro Sparta 91 1. La Grecia nel v secolo a.C., 92 | 2. L’età di Pericle, 94 | 3. La guerra del Peloponneso, 95

ateniese, 99

10 Alessandro Magno e l’età ellenistica 102 1. La lotta fra Sparta e Atene: un conflitto a tutto campo, 103 | 2. Il breve predominio di Tebe, 104 | 3. Filippo II e l’ascesa della Macedonia, 105 | 4. Alessandro il Grande e la conquista dell’Oriente, 106 | 5. Dopo Alessandro: il mondo ellenistico, 108 | 6. Le città ellenistiche e l’organizzazione finanziaria, 108 | 7. I successori di Alessandro e le monarchie ellenistiche, 109

focus L’ellenismo, 110 per ripassare 111 esercizi 112

11 L’eredità culturale dei greci 113 1. La cultura greca come modello per le epoche successive, 114 | 2. Il mito degli eroi come origine della mentalità greca, 114 | 3. L’arte come celebrazione della bellezza, 115 | 4. Il frutto più maturo della cultura greca: la filosofia, 116 | 5. Il teatro, 119 | 6. L’amore per la scienza e la nascita della medicina, 119

focus Un’altra visione della cultura greca, 120

per ripassare 121 esercizi 122

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La storia di Roma

12 L’Italia pre-romana e le origini di Roma 123

16 Il principato e le prime due dinastie 165

1. La penisola italiana prima della fondazione di Roma, 124 | 2. La civiltà etrusca, 125 | 3. Le origini di Roma, 127 | 4. L’età monarchica, 128

1. La nascita dell’impero, 166 | 2. La dinastia giulio-claudia, 168 | 3. La dinastia flavia, 171

focus La condizione della donna nel mondo antico, 131

per ripassare 132 esercizi 133

13 Roma repubblicana e la prima espansione 134 1. La nascita della repubblica, 135 | 2. La prima espansione politica e militare di Roma, 137 | 3. Roma e la Campania: le guerre sannitiche, 138 | 4. La guerra contro Taranto, 139

focus La logica del diritto romano, 140 per ripassare 141 esercizi 142

14 Roma potenza del Mediterraneo 143 1. Roma e Cartagine: due potenze a confronto, 144 | 2. La prima guerra punica, 144 | 3. La seconda guerra punica, 146 | 4. Roma si affaccia all’Oriente, 149

focus Imperialismo e assimilazione, 151 per ripassare 152 esercizi 153

15 La crisi della repubblica 154

focus Principato e dominato, 172 per ripassare 173 esercizi 174

17 L’età d’oro dell’impero (ii secolo d.C.) 175 1. Una nuova dinastia: gli «imperatori di adozione» o Antonini, 176 | 2. La dinastia dei Severi e l’aumento di importanza dei militari, 179 | 3. L’economia romana fra gli Antonini e i Severi (96-235 d.C.), 180

focus L’esercito romano, 183 per ripassare 184 esercizi 185

5 indice

Unità 3

18 La nascita e la diffusione del cristianesimo 186 1. La predicazione di Gesù in Palestina, 187 | 2. San Paolo: il vero artefice del cristianesimo universale, 187 | 3. La nascita della Chiesa cristiana, 188 | 4. Le persecuzioni dei martiri cristiani, 189 | 5. La formazione della dottrina cristiana e il problema delle eresie, 191 | 6. I primi segnali dell’intolleranza cristiana, 192

focus Il cristianesimo e l’identità occidentale,

193

per ripassare 194 esercizi 195

1. La situazione politica e sociale a Roma dopo le guerre puniche, 155 | 2. I tentativi di riforma agraria dei fratelli Gracchi, 156 | 3. La riforma dell’esercito di Caio Mario e la guerra sociale, 157 | 4. Silla e la prima guerra civile, 158 | 5. L’età di Giulio Cesare, 158 | 6. Antonio, Ottaviano e il secondo triumvirato, 160 | 7. Gli ultimi giorni della repubblica, 161

focus Il conflitto fra patrizi e plebei, 162 per ripassare 163 esercizi 164

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Unità 4 Dal tardoantico all’Alto Medioevo 19 Dalla crisi del iii secolo all’età di Costantino 196 1. Mezzo secolo di anarchia militare, 197 | 2. Diocleziano e le sue riforme, 198 | 3. Costantino, 200 | 4. Giuliano l’Apostata e la ripresa delle invasioni barbariche, 201 | 5. Le strutture sociali ed economiche e l’organizzazione militare del Basso impero, 202

indice

6

focus Limes: la crisi fiscale dell’impero, 204 per ripassare 205 esercizi 206

20 La fine dell’impero romano d’Occidente 207 1. Le grandi migrazioni barbariche e l’impero di Teodosio, 208 | 2. Stilicone, Alarico e i saccheggi di Roma, 209 | 3. L’avventura di Attila e la crisi finale dell’impero romano d’Occidente, 210 | 4. I rapporti fra i popoli nei regni romanobarbarici, 211 | 5. Il regno dei franchi, 212 | 6. I regni dei visigoti e dei vandali, 213 | 7. L’Italia e gli ostrogoti, 213

focus Chi sono i barbari?, 214 per ripassare 215 esercizi 216

21 L’impero bizantino 217 1. Giustiniano e la riconquista dell’Occidente, 218 | 2. L’impero di Eraclio: dalla grandezza alla sconfitta, 220 | 3. Le lotte con gli arabi e il periodo dell’iconoclastia, 222 | 4. La dinastia macedone e la nuova grandezza dell’impero, 223 | 5. I secoli finali dell’impero romano d’Oriente, 224

focus Bisanzio porta d’Oriente, 225 per ripassare 226 esercizi 227

22 La nascita e l’affermazione dell’islam 228 1. La penisola araba prima di Maometto, 229 | 2. Maometto: il fondatore della religione islamica, 230 | 3. La successione a Maometto: i primi califfi, la «rottura» dell’unità e le scissioni

dell’islam, 232 | 4. Le conquiste arabe e l’ordinamento amministrativo del califfato, 233 | 5. La dinastia dei califfi Omayyadi, 234 | 6. Gli Abbasidi e l’esaurimento del califfato arabo, 235

focus La scienza degli arabi, 236 per ripassare 237 esercizi 238

23 Il rafforzamento della Chiesa e i longobardi 239 1. Vita religiosa e monachesimo tra Basso impero e primo Medioevo, 240 | 2. Il papato dalla Chiesa delle origini all’età longobarda, 241 | 3. I longobardi in Italia, 243

focus La Chiesa episcopale e i benefici ecclesiastici, 246

per ripassare 247 esercizi 248

24 I franchi e l’età carolingia 249 1. Il regno dei franchi e l’affermazione della dinastia carolingia, 250 | 2. Carlo Magno e il suo impero, 252 | 3. L’Impero carolingio dopo Carlo Magno, 255

focus La rinascita carolingia, 257 per ripassare 258 esercizi 259

25 Verso l’anno Mille 260 1. Le seconde invasioni, 261 | 2. Nuovi poteri, 263 | 3. La società feudale, 265

focus La nascita dell’idea del Medioevo, 268 per ripassare 269 esercizi 270

Cittadinanza attiva 1. I diritti universali e la lotta contro la discriminazione, 272 2. La politica: i molti modi per governare la città, 274 3. Dalla lex romana alla Costituzione della Repubblica italiana, 276 4. L’Unione Europea, 279 La Costituzione della Repubblica italiana, 281

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1 La Grecia alla vigilia dello scontro con la Persia

unità 2 | I greci

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Verso la fine del vi secolo a.C. molte delle contraddizioni negli ordinamenti originari delle póleis emersero in tutta la loro drammaticità. Ad Atene le riforme soloniane, troppo sbilanciate sugli interessi dei grandi proprietari terrieri, non furono in grado di garantire la pace sociale e politica (n cap. 7) e l’esito di tale situazione fu la tirannide. Nel 560 a.C., un aristocratico capace di interloquire con i settori sociali più deboli, Pisistrato, prese il potere con la forza. Nonostante la sua notevole abilità, non lo conservò sempre intatto: per ben due volte (nel 555-549 a.C. e nel 543-533 a.C.) fu costretto all’esilio; riuscì, tuttavia, a recuperarlo in seguito e a tenerlo fino alla morte, sopraggiunta nel 528 a.C. Fu Pisistrato a iniziare la trireme politica espansionistica ateniese (fondazione di nuove nave da guerra che, oltre che da una vela, era mossa da una colonie, occupazione dell’isola di Delo, allestimento di triplice fila di rematori disposti una grande flotta di triremi) che avrebbe caratterizsu entrambe le fiancate zato la politica di questa città negli anni a venire. Non altrettanto felice si rivelò la successione da parte dei suoi due figli, Ippia e Ipparco. La potente reazione della fazione aristocratica, guidata dalla famiglia degli Alcmeonidi, portò alla fine dell’esperienza tirannica: Ipparco fu ucciso nel 514 a.C. n figura 1 ; Ippia fu costretto alla fuga nel 510. È in questo contesto che matureranno le condizioni per quella riforma di Clistene, fondamentale per la nascita del modello democratico ateniese, di cui abbiamo parlato nel capitolo 7. Decisamente diversa era la situazione di Sparta. In un ampio arco di tempo la città era divenuta la potenza militare più significativa della Grecia. Il carattere militarista della società spartana l’aveva indotta a una progressiva e inarrestabile espansione verso il resto del Peloponneso. Dopo aver soggiogato l’intera Laconia, fu la volta della Messenia. La prima conquista risaliva all’viii secolo (prima guerra messenica, 740-720 a.C.). I messeni, che abitavano una delle poche zone fertili e pianeggianti dell’aspra penisola peloponnesiaca, si rivelarono sempre una spina nel fianco per Sparta. Nel secolo successivo, mentre questa era impegnata nella conquista dell’Argolide (ma la sua capitale, Argo, riuscì a resistere, rimanendo per sempre una nemica storica di Sparta), i messeni si ribellarono (seconda guerra messenica, 660-640 a.C.), risultando nuovamente sconfitti. Ancora nel v secolo, quando Sparta si preparava a scontrarsi con Atene per la definitiva egemonia sulla Grecia, i fieri messeni provarono a sollevarsi nuovamente (terza guerra messenica, 464-454 a.C.), anche quest’ultima volta senza risultato. La ragione di tutte queste rivolte, a cui occorre aggiungere le tensioni generate dalla popolazione ilota all’interno dei territori direttamente governati da Sparta, era insita nella struttura sociale e politica della città: figura 1 Armodio e Aristogitone, gli uccisori di Ipparco, il numero esiguo degli spartiati, mai marmo, copia romana di un originale greco del v sec. a.C. troppo superiore ai 15 000, non con-

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sentiva loro di allontanarsi tranquillamente dalla città, essendo il rischio della rivolta interna il problema politico principale. Da qui il paradosso di una pólis bellicosa e con un esercito straordinariamente efficace, scarsamente interessata a seguire i greci sulle rotte della nuova colonizzazione (Taranto, in Magna Grecia, fu l’unica colonia spartana) e spesso recalcitrante a fare la guerra troppo lontano da casa. Nel resto della Grecia le altre póleis cercavano la propria strada, oscillando tra il modello aristocratico accompagnato dall’alleanza privilegiata con Sparta e la suggestione dell’esperienza ateniese, nella quale il potere del démos si associava a un’evidente vocazione imperialista. Molte di loro passarono per l’esperienza della tirannide, con risultati diseguali, ma comunque mai troppo brillanti. Verso la fine del vi secolo a.C. e l’inizio di quello successivo, tuttavia, un nuovo straordinario pericolo mise in allarme l’intero mondo greco, obbligandolo a compiere scelte molte nette, destinate a cambiare per sempre la sua storia.

2 Le guerre contro i persiani 2|1 Le ragioni della minaccia Il grandioso impero persiano (n cap. 5) era

giunto, all’inizio del v secolo a.C., al momento di massima espansione della sua storia. Il suo «grande re» Dario I, il figlio di quel Camgrande re bise che aveva messo fine al millenario impero egiziano, titolo riservato ai sovrani persiani era sempre più interessato alla frontiera occidentale, che coincideva con la zona d’influenza greca. La conquista delTracia la Tracia e il controllo di fatto di molte isole egee e della regione balcanica costa ionica dell’Asia minore resero la situazione estremacorrispondente, grosso modo, all’attuale Bulgaria mente tesa. In realtà, Dario non era tanto interessato a una meridionale e alla parte nuova espansione verso occidente, quanto a mettere in sieuropea della Turchia curezza i propri confini e a guadagnare dalle ricche città elleniche risorse economiche sotto forma di tributi. Nel 499 a.C. Mileto, una delle città ioniche dell’Asia minore, stanca di questa situazione, fondò la Lega ionica e si ribellò al re persiano. Facendo leva sul sentimento nazionale greco ostile al mondo barbarico, Mileto chiese aiuto alle principali póleis della Grecia continentale. Solo Atene e poche altre le vennero in aiuto (Sparta declinò, timorosa di spostare l’esercito troppo lontano dal Peloponneso). Nel 498 a.C. la città persiana di Sardi fu attaccata e distrutta. La reazione di Dario, però, fu molto decisa: quattro anni dopo una sua flotta attaccò la città ribelle, distruggendola. A questo punto la situazione sembrava essere in una sorimpasse situazione senza vie di uscita ta d’impasse. Ai persiani interessava la conferma dello status quo status quo precedente alla formazione della dal latino, «in statu quo Lega ionica, magari estendendo la riante», mantenimento di una situazione di equilibrio chiesta dei tributi ad altre città greche. precedentemente raggiunta Molte città, specie quelle delle isole Cifigura 2 Combattimento cladi, in effetti, non erano affatto contrarie a una politica di tra un greco e un persiano, compromesso. Contrarie erano invece Sparta e Atene, che ceramica dipinta, v sec. a.C.

ca p itolo 8 | Le guerre persiane

83

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reagirono alle richieste persiane con estrema durezza. La guerra totale era ormai inevitabile n figura 2 .

2|2 La prima guerra persiana (492-490 a.C.) Già nel 492 a.C. Dario armò

un esercito che, trasportato da una fedele flotta fenicia, avrebbe dovuto piombare su Atene e Eretria, una delle città attiche che avevano aiutato Mileto pochi anni prima. Una forte tempesta, tuttavia, fece naufragare la flotta al largo del monte Athos, nel Nord della Grecia. Due anni dopo fu allestita una nuova spedizione; portarono fino in Attica un esercito di almeno 20 000 uomini guidati dai migliori generali di Dario: Dati e Artaferne. La distruzione di Eretria, collocata proprio all’imboccatura della pianura attica, fu inevitabile. La strada verso Atene sembrava spalancata, anche perché, a parte un sostanzioso contingente di opliti di Platea, le altre póleis, Sparta in testa, non si mossero. Fu in quell’occasione, tuttavia, che Atene ottenne una delle sue più clamorose ed epiche vittorie. Nei pressi di Maratona, a una quarantina di chilometri dalla città, 7000 opliti ateniesi (più i 1000 di Platea) guidati dallo stratega Milziade n figura 3 riuscirono a respingere i nemici mantenendo sempre serrati i ranghi nella formazione oplitica (n cap. 7). La vittoria fu totale: rifugiatisi sulle loro navi ancorate a poca distanza, i persiani provarono a dirigersi verso il Pireo, il porto di Atene, nella speranza di trovare sguarnita la città e poterla espugnare. figura 3 Milziade, busto Ma non avevano fatto i conti con l’abilità di Milziade: muo- in marmo, v sec. a.C.

unità 2 | I greci

84

CArTA 1 La prima guerra persiana

Illiria M

a o n i e d a c

Mar di Marmara

Taso

Potidea

Ep

Naufragio della flotta persiana 492 a.C.

ir o

Corcira

Dodona

Eto

Leucade

Cefalonia

eutre

Same

Te s lia

lia sag

Misia

Lemno

Mar

Pergamo Lesbo

Delfi

Be

Eubea

ozi

a

Pe

Sciro

Egeo

Eretria 490 a.C. Maratona 490 a.C.

Lid

494 a.C.

vittorie greche con data

Colofone Samo

Mar Med it e r r a ne o CRETA

vittorie persiane con data Festo

ia

Chio

l o p Corinto Andro Zante ELID Nicaria Atene on Tino spedizione di Mardonio ne Ceo Micono Tirinto so e conquista ZacintoARC Olimpia Siro Citno della Macedonia (492 a.C.) Delo Are Ermione Impero persiano Paro Nasso Serifo ME Greci sottomessi ai persiani Sifno Sparta Pi Amorgo stati neutrali Milo territori greci in lotta con i persiani sino alla Tera fine del conflitto (Santorini) flotta di Dati (490 a.C.) Cerigo

490 a.C.

I M P E RO P E RSI ANO

Mileto 494 a.C. Lade 494 a.C.

Ca

ria

Calino Alicarnasso Coo RODI

Lindo Scarpanto

Cnosso Mallia Gortina

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vendo l’esercito con rapidità prodigiosa, l’ormai anziano stratega ateniese riuscì a riportarlo indietro in tempo per la difesa della città. Delusi, i persiani decisero di abbandonare la partita. Atene volle mantenere l’iniziativa. L’anno seguente una flotta si mosse con l’obiettivo di liberare le isole Cicladi, ancora legate ai persiani. L’impresa non riuscì, anche a causa delle divisioni sopraggiunte tra le varie fazioni ateniesi, di cui fece le spese lo stesso Milziade, accusato di preparare un colpo di Stato per instaurare la tirannide. Era evidente, però, che la resa dei conti era solo rimandata e che, agli occhi persiani, era Atene la vera nemica da abbattere una volta per tutte.

2|3 La seconda guerra persiana Gli ateniesi erano ben consci che lo scon-

85 ca p itolo 8 | Le guerre persiane

tro finale con i persiani sarebbe arrivato presto. Scelsero perciò di prepararsi adeguatamente. Contro il partito aristocratico, guidato sempre da quegli Alcmeonidi che avevano un tempo cacciato la tirannide dei figli di Pisistrato, il partito democratico del nuovo leader Temistocle ebbe il sopravvento. Il capo degli aristocratici Aristide, favorevole a una politica di pacificazione con la Persia, fu ostracizzato e Atene si impegnò in una rapida quanto efficace politica di potenziamento militare. Anche grazie alle risorse garantite dalle scoperte di nuove miniere di argento, fu allestita una notevole flotta, forte di oltre 200 triremi. Non fu trascurato neanche il potenziamento dell’esercito: tuttavia, secondo Temistocle, sarebbe stata la superiorità navale a fare la differenza. Nel 485 a.C. Dario morì, ma il figlio Serse n figura 4 ne proseguì degnamente l’opera. Quando si sentì finalmente pronto, tra il 481 e il 480 a.C., mise in campo uno dei più straordinari eserciti dell’antichità, supportato da un apparato logistico impressionante. Per fare passare i circa 200 000 soldati (tra i quali c’erano i 10 000 immortali, il corpo d’élite del suo esercito) fece costruire un ponte figura 4 Serse e suoi servitori, rilievo, v sec. a.C. di barche sul Bosforo, nel braccio di mare che separa l’Europa dall’Asia. A supporto dei soldati, poi, c’erano circa 700 navi. Non era, per grandezza, l’esercito di cui ha parlato, esagerando, lo storico greco Erodoto (milioni di soldati, secondo la sua testimonianza), ma si trattava comunque di una forza immensa. Per organizzare le difese, nel 481 a.C. le principali póleis greche avevano fondato una Lega panellenica a Corinto. Fu stabilito che un contingente spartano, guidato dal re Leonida n figura 5, avrebbe provato a sbarrare la strada a Serse presso il passo delle Termopili, nel Nord, al confine tra Beozia e Tessaglia. Il sovrano persiano, infatti, stava procedendo da quella direzione, dopo avere nella primavera del 480 figura 5 Guerriero spartano a.C. conquistato la Tracia, la Macedonia e la stessa Tes- (forse Leonida), marmo, saglia. I greci erano consci che alle Termopili i persiani prima metà del v sec. a.C.

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sarebbero stati solo ritardati ma non certo fermati. L’idea era quella di provare a impegnarli via mare, prima presso il capo Artemiistmo sio, a nord dell’isola Eubea, e successivamente lungo il stretta striscia terrestre, bagnata dal mare da tratto meridionale dell’istmo di Corinto, all’altezza dell’iambedue i lati, che collega sola di Salamina. due territori più vasti Nell’agosto del 480 a.C. circa 300 spartani (una frazione della forza totale lacedemone, essendo stato deciso di risparmiare gli altri per un’eventuale e decisiva nuova battaglia di terra) riuscirono a bloccare i persiani per circa una settimana, con l’ausilio di poco più di 1500 altri soldati greci, all’imbocco delle Termopili. La vicenda, terminata con il completo massacro del contingente spartano e dei loro alleati in seguito al tradimento di Efialte, è certamente una delle più celebri e mitizzate della storia greca. La figura del condottiero Leonida, di conseguenza, è divenuta quasi l’emblema del coraggio e della determinazione greca contro l’invasore. Dopo la vittoria i persiani dilagarono in Attica, senza trovare questa volta resistenza. Gli ateniesi attendevano la flotta persiana al capo Artemisio, dove la battaglia però, non si rivelò decisiva. Era evidente che tutte le energie greche erano concentrate sulla linea dell’istmo di Corinto, il corridoio naturale che separa l’Attica dal Peloponneso. Serse temeva uno scontro frontale con la fanteria oplitica in un territorio così stretto e ben fortificato: l’esperienza della resistenza spartana alle Termopili, evidentemente, lo aveva spaventato. Pensò che fosse meglio provare a passare via mare, non prima di avere devastato e saccheggiato un’Atene i cui abitanti erano stati velocemente evacuati. In realtà era proprio quello che voleva Temistocle, la cui flotta, nascosta proprio nei pressi dell’isola di Salamina, sbaragliò

unità 2 | I greci

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CArTA 2 La seconda guerra persiana

Illiria M

a o n i e d c a

Ma r di Ma r ma ra

Taso Sesto 478 a.C.

Potidea

Ep ir o

Corcira

Dodona

Eto

Leucade

Te s

sag

lia

Cefalonia

Same

Pe

Mar

l o p Corinto ELID conquista on Zante della Macedonia (492 a.C.) n ZacintoARC Olimpia e s o Impero persiano

Be

Flotta ed esercito di Serse (480 a.C.) Vittorie greche con data 479 a.C.

Vittorie persiane con data

ME P

Lesbo

Lid

Eubea

Egeo

a

Platea 479 a.C. Salamina 480 a.C.

Ermione

Sparta

Andro Tino

Ceo

Siro Delo Paro Serifo Sifno Citno

ia

Colofone

Micale Nicaria 479 a.C.

Mileto

Micono

Nasso Amorgo

Milo

Ca

ria

Calino Alicarnasso Coo RODI

Tera (Santorini)

Cerigo

Ma r M e d i t e r r a n e o

Chio Samo

Atene

Tirinto

Are Greci sottomessi ai persiani stati neutrali territori greci in lotta con i persiani sino alla fine del conflitto

ozi

I M P E RO PERSIANO

Pergamo

Capo Artemisio 480 a.C. Sciro

Termopili

l i a480 a.C.

Delfi

480 a.C.

Misia

Lemno

Lindo Scarpanto

CRETA

Festo

Cnosso Mallia Gortina

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quella rivale nell’omonima battaglia (settembre 480 a.C.). Deluso, il sovrano persiano decise di ritornare con una buona parte dell’esercito in Asia, da dove mancava pericolosamente da troppo tempo. Affidò a un vecchio generale del padre, Mardonio, il compito di continuare la guerra. Quest’ultimo riuscì a occupare e saccheggiare Atene una seconda volta ma, nel 479 a.C., fu costretto a ingaggiare battaglia a Platea con un esercito panellenico condotto dal re lacedemone Pausania, che lo sconfisse duramente. Le ultime velleità persiane furono seppellite, a pochi giorni di distanza da quella vittoria greca, con una nuova sconfitta navale a Micale, al largo dell’isola di Samo, nella costa ionica dell’Asia minore: proprio nei luoghi dove, una ventina di anni prima, era cominciato il conflitto.

3 La Grecia dopo la vittoria: nuovi equilibri e nuove La grande vittoria greca contro i persiani fu soprattutto merito delle due città che più si erano spese affinché questo avvenisse: Atene e Sparta. Ambedue, come era naturale, tesero a capitalizzare il risultato ottenuto. La prima, ormai sicura del proprio dominio sui mari, si impegnò nella liberazione delle isole egee e delle città della costa ionica ancora sotto il controllo persiano. Nel 478 a.C. fu costituita una Lega delio-attica che, nel 469, sconfisse definitivamente le residue forze navali persiane in quel tratto del Mediterraneo. Era evidente che, dietro la bandiera panellenica e antibarbarica, si nascondeva il proposito preciso di creare una potenza ateniese sull’intero mar Egeo, luogo di scambi ma anche di dominio politico della città attica. Sparta, al contrario, spingeva per vedersi riconosciuta l’egemonia terrestre: non collaborò, quindi, alla liberazione del giogo persiano dell’area ionica, preferendo regolare i conti con le póleis della Grecia continentale che non avevano collaborato con la resistenza greca, si erano accordate con Serse o si rifiutavano di riconoscere la superiorità spartana nel Peloponneso, in Beozia e in Tessaglia. Si trattava evidentemente di progetti e aspirazioni molto differenti. Il conflitto tra le due maggiori protagoniste delle guerre persiane, quindi, era nello stato delle cose e non avrebbe tardato a manifestarsi in tutta la sua virulenza.

87 ca p itolo 8 | Le guerre persiane

tensioni

figura 6 Una trireme greca, rilievo in pietra, v sec. a.C.

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focus unità 2 | I greci

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Le guerre persiane nella coscienza dei greci

Nonostante la disavventura di Frinico, che si premurò di celebrare in una nuova opera la grande vittoria di Salamina, la questione delle guerre persiane fu affrontata anche da uno Un’antica tradizione individua nelle guerre dei massimi tragediografi della letteratura persiane una vicenda chiave per la nascita greca: Eschilo. Della trilogia che lui dedicò dell’identità greca. La grande impresa dei alla vicenda c’è rimasta solo la tragedia intivincitori fu di bloccare un nemico provenientolata I persiani, che fu rappresentata la prite dall’Oriente che, in caso di successo, avrebma volta nel 472 a.C. La vicenda è ambientata be modificato per sempre la storia del Medipresso la capitale del popolo invasore, dove terraneo, non solo della Grecia. È evidente che la madre di Serse e il coro degli anziani atla storia non si fa con i «ma» o i «se»: non solo tendono preoccupati notizie dell’invasione. non sapremo mai che cosa sarebbe accaduto Quando un messaggero porta la funesta nose Dario o Serse avessero vinto, ma è sostantizia della disfatta persiana, tutti precipitano zialmente inutile chiederselo. Gli storici sono nella disperazione e si chiedono la ragione di concordi nel ritenere che i persiani mirassero un così tragico esito: le drammatiche fasi dela rendere le ricche città greche tributarie del la battaglia di Salamina vengono così narrate gran re, senza interferire troppo con la loro ai presenti sempre più sgomenti. A un certo organizzazione sociale e politica interna. punto compare anche lo spettro del padre Il mito delle guerre persiane divenne fondadel re Serse, quel Dario I precedentemente tivo dell’intera identità greca dell’età classica, sconfitto a Maratona: per lui la ragione della ma fu trattato in modo abbastanza diverso dadisfatta del figlio sta tutta nella presunzione gli scrittori dell’epoca. Erodoto esaltò le gesta di Serse di volere conquistare la Grecia mandegli eserciti ellenici, a volte esagerando forcando di rispetto agli dèi. L’ambizione sfretemente i particolari; altri scrittori tennero nata diventa «tracotanza» (in greco hybris) e un atteggiamento differente. Particolarmente porta inevitabilmente alla perdizione, come interessante è la trattazione della vicenda fatta riconoscerà lo stesso Serse quando, compapropria dai tragediografi, autori di opere che, rendo nel finale lacero e scalzo, ammetterà è bene ricordarlo, svolgevano un ruolo fondale sue colpe. mentale nella cultura greca così legata al teaDue aspetti colpiscono nella tragedia eschitro in tutte le sue forme. A un autore atenieliana, la più antica tra quelle giunte a noi. Il se di nome Frinico accadde un fatto curioso, primo è il profondo rispetto per la tragedia dopo aver fatto rappresentare una tragedia dei vinti, la capacità di fare proprie le ragioni nella quale si raccontava l’assedio e la predegli sconfitti. La seconda è l’ammonimento sa di Mileto, la città ionia abbandonata al suo a considerare la guerra destino nel 494 a.C. dalla sempre e comunque un madrepatria, che ancora si «dramma», luttuoso e illudeva di evitare lo sconterribile. I greci, ci dice tro. Sembra che i cittadini Eschilo, non devono esateniesi, accorsi come al sere troppo orgogliosi solito in massa per la rapdella loro vittoria; non presentazione, si commosdevono compiere l’errosero così tanto per la triste re di Serse, farsi guidare sorte dei loro compatrioti dall’orgoglio e dall’am(nei confronti dei quali, bizione. Solo la misura evidentemente, si sentiva(in greco metriotès) può no in colpa) da rimanere salvare dall’accecamento profondamente turbati. Le (in greco áte) che porta autorità decisero, allora, di l’uomo a sfidare i propri multare l’autore che aveva limiti e a mancare di risuscitato nei concittadini figura 7 Arcieri persiani, vi-v sec. a.C. spetto agli dèi. ricordi così luttuosi.

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Prima guerra messenica

660-40 a.C.

Seconda guerra messenica

514 a.C.

Uccisione di Ipparco figlio di Pisistrato

510 a.C.

Fuga di Ippia e definitiva fine della tirannide ad Atene

499 a.C.

Fondazione della Lega ionica

498 a.C. Distruzione della città di Sardi da parte degli ionici e dei loro alleati della Grecia continentale 494 a.C.

Rappresaglia persiana contro la città ionica di Mileto e sua devastazione

492 a.C. Inizio della prima guerra persiana e fallimento del tentativo di invasione organizzato da Dario I

per ripassare

740-20 a.C.

490 a.C. Nuova spedizione persiana in Attica al comando dei generali Dati e Artaferne; loro sconfitta a Maratona contro gli opliti greci comandanti dall’ateniese Milziade Ostracismo nei confronti di Milziade

485 a.C.

Morte di Dario e salita sul trono del figlio Serse

483 a.C.

Avvio della costruzione della grande flotta da parte del democratico Temistocle

482 a.C.

Sconfitta politica dell’aristocratico Aristide e suo ostracismo

481 a.C.

Fondazione della Lega panellenica di Corinto

480 a.C. Seconda guerra persiana: agosto: battaglia delle Termopili e massacro dei 300 spartani di Leonida; settembre: battaglia di Salamina e vittoria della flotta ateniese 479 a.C.

Nuove sconfitte persiane a Platea e a Micale: ritiro persiano nei propri territori

469 a.C.

Definitiva vittoria greca con la battaglia del fiume Eurimedonte

464-54 a.C.

Terza guerra messenica

Atene e lo scontro con la Persia Mileto e la nascita della Lega ionica 499 a.C.

89 ca p itolo 8 | Le guerre persiane

489 a.C.

intervento ateniese Prima guerra persiana 492-490 a.C. Persia

Grecia

Dario - Artaferne

Milziade Maratona 490 a.C.: vittoria ateniese Seconda guerra persiana 480-479 a.C. Grecia

Persia Serse 200 000 soldati 700 navi

Atene

Sparta

Temistocle

Leonida Lega panellenica

Salamina 480 a.C.: vittoria ateniese nascita della Lega delio-attica 478 a.C.

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30360 Manca, Variara

Sergio Manca, Simona Variara SAPERI PER CONTARE

STORIA

AVVENIMENTI E PROBLEMI Dall’anno Mille ai giorni nostri

STORIA AVVENIMENTI E PROBLEMI RISORSE ONLINE

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Indice

UNITÀ  

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Il Basso Medioevo

Economia e società tra Alto e Basso Medioevo

avvenimenti 1. Strutture sociali e organizza-

zione dell’economia nell’Alto Medioevo: la signoria fondiaria e il sistema curtense, 11 | 2. Dopo l’anno Mille: crescita della produzione agricola e nuove dinamiche, 12 | 3. Una protagonista del Basso Medioevo: la città, 14 problemi 1. Economia e società nelle campagne e città medievali, 16 per lo studio 18

 Papato e impero

avvenimenti 1. Lo scontro fra i poteri uni-

versali nell’Alto Medioevo, 19 | 2. Il conflitto fra i poteri universali nell’epoca degli imperatori della casa di Svevia (1150-1250), 22 | 3. Culmine e caduta delle ambizioni universalistiche del papato, 25 | 4. Le crociate: l’ideale di liberazione della Terrasanta e il suo rapporto con gli universalismi medievali, 25 problemi 1. La ricerca di autonomia politica e religiosa in Italia al tempo degli Svevi, 27 | 2. Il mito delle crociate, 29 per lo studio 30

 La crisi del Trecento e l’affermazione delle monarchie nazionali

avvenimenti 1. Lo sviluppo delle tecniche

di affari nel Basso Medioevo, 31 | 2. La crisi del Trecento, 32 | 3. La Guerra dei Cent’Anni (13371453), 33 | 4. La Francia: consolidamento della monarchia e affermazione dello Stato nazionale, 34 | 5. Lo Stato inglese e la progressiva affermazione del Parlamento, 35 | 6. Gli Stati della penisola iberica, 37 problemi 1. La transizione dal Medioevo alla modernità, 38 per lo studio 41

 Il mondo extraeuropeo nel Medioevo

avvenimenti 1. Culture e vie commerciali

dell’Africa, 42 | 2. Reti commerciali attraverso l’Europa, 43 | 3. Gli spazi eurasiatici e gli imperi dei Mongoli e di Tamerlano, 44 | 4. Il mondo cinese, 46 | 5. Le civiltà dell’India, 47 | 6. L’Impero dei Turchi ottomani, 48 problemi 1. Le ragioni del successo dell’Impero ottomano, 49 per lo studio 51

 L’Italia del Tre-Quattrocento e la diffusione dell’Umanesimo

avvenimenti 1. La crisi dei Comuni e i primi

 i ndi ce

ntroduzione Dopo l'età antica, prima dell'età moderna

governi signorili, 52 | 2. Venezia e Firenze: governo oligarchico e costruzione dello Stato regionale, 54 | 3. La Sicilia e Napoli, 54 | 4. Lo Stato della Chiesa, 55 | 5. I brevi anni dell’equilibrio politico (1454-92), 55 | 6. La civiltà dell’Umanesimo e del Rinascimento in Italia, 56 problemi 1. L’Italia dell’ultimo Medioevo, 60 | 2. La cultura umanista, 61 per lo studio 64

UNITÀ  Le origini dell’età moderna  La scoperta e la conquista del Nuovo Mondo

avvenimenti 1. Verso nuovi mondi, 65 |

2. L’America prima di Colombo, 67 | 3. La conquista e il sistema della colonizzazione, 68 problemi 1. La scoperta dell’«altro», 70 per lo studio 72

 L’Italia e l’Europa nel primo Cinquecento

avvenimenti 1. Sotto il segno di Ferdinando «il Cattolico»: la lotta per l’egemonia in Italia, 73 | 2. Sotto il segno di Carlo V: la lotta per l’egemonia imperiale della Casa d’Asburgo, 76 problemi 1. L’Italia del «particulare», 79 | 2. Alcuni aspetti della diffusione della stampa nel Cinquecento, 79 per lo studio 81

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 La Riforma e la Controriforma

avvenimenti 1. La rottura dell’unità religiosa nell’Europa del Cinquecento, 82 | 2. Le altre confessioni protestanti, 87 | 3. La Controriforma cattolica, 89 problemi 1. L’esigenza della Riforma, 92 | 2. Protestantesimo, capitalismo e rivoluzione sociale, 92 per lo studio 94

 Il secondo Cinquecento

avvenimenti 1. Il Mediterraneo tra segnali di

i ndi ce

crisi e l’avanzata ottomana, 95 | 2. Le guerre di religione in Francia, 96 | 3. L’Inghilterra dei Tudor, 98 | 4. La Spagna di Filippo II, 100 | 5. L’Italia nell’età della Controriforma, 103 | 6. Impero ed Europa orientale, 104 problemi 1. La svolta del secondo Cinquecento, 105 | 2. Il «Mediterraneo» di Braudel e i tempi della storia, 106 per lo studio 107

 Europa e Italia nella prima metà del Seicento

avvenimenti 1. L’economia del Seicento, 108 | 2. L’Europa nella prima metà del Seicento, 109 | 3. La Guerra dei Trent’Anni, 112 | 4. L’Italia del Seicento, 114 problemi 1. La Guerra dei Trent’Anni e i suoi orrori, 117 | 2. La Pace di Westfalia: il trionfo dell’ordine europeo degli Stati sovrani, 117 per lo studio 119

UNITÀ  Apogeo e crisi dell’Antico Regime  Assolutismo e costituzionalismo: l’età di Luigi XIV e delle rivoluzioni inglesi

avvenimenti 1. La Francia nella seconda me-

tà del Seicento, 120 | 2. Le Rivoluzioni inglesi, 123 problemi 1. La società di Antico Regime, 126 | 2. Dal re medievale al monarca assoluto, 126 | 3. Assolutismo vs costituzionalismo, 127 | 4. Il significato delle rivoluzioni inglesi, 128 | 5. La rivoluzione scientifica, 129 per lo studio 130

 L’Europa del Settecento e l’Illuminismo

avvenimenti 1. Un secolo di grandi tra-

sformazioni, 131 | 2. Politica e guerre nell’Europa del Settecento, 132 | 3. L’Illuminismo, 135 | 4. L’assolutismo illuminato, 137 problemi 1. L’equilibrio europeo e la trasformazione degli eserciti, 140 | 2. L’illuminismo tra spirito di «utopia» ed esigenza di «riforma», 140 per lo studio 144

 L’indipendenza americana e la nascita degli Stati Uniti

avvenimenti 1. L’America del Nord e le co-

lonie inglesi all’inizio del Settecento, 145 | 2. La rivoluzione americana, 146 | 3. Lo Stato federale, 148 problemi 1. L’indipendenza e il diritto alla felicità, 150 | 2. Il nuovo assetto costituzionale, 151 per lo studio 153

 La Rivoluzione francese e l’età napoleonica

avvenimenti 1. La Francia nella seconda metà del Settecento, 154 | 2. La Rivoluzione, 154 | 3. Il Direttorio, 159 | 4. L’età napoleonica, 160 | 5. Le repubbliche giacobine, 161 problemi 1. Perché la Rivoluzione francese è stata così importante?, 163 | 2. Interpretare la Rivoluzione, 163 | 3. L’avventura napoleonica tra autoritarismo e modernizzazione, 164 per lo studio 165

UNITÀ  L’Ottocento: dalla Restaurazione all’Imperialismo  La Restaurazione e i moti liberali e patriottici

avvenimenti 1. Il Congresso di Vienna e la

Restaurazione in Europa, 166 | 2. I moti liberali del 1820-21, 168 | 3. La seconda ondata rivoluzionaria: i moti del 1830-31, 169 | 4. Il 1848, 170 problemi 1. Il significato della Restaurazione, 173 | 2. L’opinione pubblica, la stampa e la scuola pubblica nel primo Ottocento, 173 | 3. I liberali e i carbonari, 174 per lo studio 176

 La Rivoluzione industriale e la nascita del movimento operario

avvenimenti 1. La prima Rivoluzione industriale, 177 | 2. Borghesi e operai, 179 | 3. La

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 Il Risorgimento italiano e la nascita dello Stato unitario

avvenimenti 1. I moti mazziniani, 189 | 2. Il

ruolo del Piemonte, 190 | 3. La ripresa della guerra contro l’Austria, 191 | 4. L’annessione dell’Italia meridionale, 193 problemi 1. Democratici e moderati nel Risorgimento italiano, 195 | 2. Lo Statuto Albertino, 195 per lo studio 197

 I problemi dell’Italia unita

avvenimenti 1. Gli anni di governo della «Destra storica», 198 | 2. Protezionismo e trasformismo: il governo della Sinistra storica, 202 problemi 1. La scuola italiana nel periodo post-unitario, 205 | 2. La difficile unità degli italiani, 205 | 3. Il problema del brigantaggio e le rivolte urbane, 207 per lo studio 208

 Il mondo nella seconda metà del XIX secolo

avvenimenti 1. L’Europa nel secondo Otto-

cento, 209 | 2. Nazionalismo e imperialismo, 214 | 3. Gli Stati Uniti d’America, 217 problemi 1. Le istituzioni politiche nell’Europa del secondo Ottocento, 219 | 2. Il colonialismo, 219 | 3. L’antisemitismo e l’«Affaire Dreyfus», 220 per lo studio 221

UNITÀ  La prima metà del Novecento  L’Italia tra Ottocento e Novecento

avvenimenti 1. L’Italia di fine Ottocento,

222 | 2. L’età giolittiana, 225 problemi 1. Il finanziamento delle attività industriali nell’età giolittiana, 228 | 2. La questione meridionale, 228 | 3. «Italiani brava gente»: le vicende del colonialismo italiano, 230

per lo studio 231

 La Prima guerra mondiale

avvenimenti 1. Luci e ombre della Belle épo-

que, 232 | 2. I conflitti tra le potenze e la «polveriera» dei Balcani, 233 | 3. La Grande guerra, 234 | 4. I trattati di pace e la nuova sistemazione europea, 241 problemi 1. Le cause della Prima guerra mondiale, 243 | 2. Le novità della guerra e il suicidio dell’Europa, 243 | 3. La vita dei soldati italiani in trincea e il «fronte interno», 244 per lo studio 246

 La Rivoluzione russa

avvenimenti 1. La Russia nella seconda me-

tà dell’Ottocento, 247 | 2. Il populismo russo, 249 | 3. La Rivoluzione, 249 | 4. Il comunismo in Russia e la nascita dell’Unione Sovietica, 252 | 5. Gli anni delle epurazioni nel partito e la morte di Stalin, 255 problemi 1. Comunismo, socialismo, socialdemocrazia, 256 | 2. Totalitarismi a confronto, 256 per lo studio 258

 i ndi ce

seconda Rivoluzione industriale, 181 | 4. Il movimento operaio, 182 problemi 1. La macchina a vapore di Watt, 184 | 2. Le metropoli industriali e i villaggi operai, 185 | 3. Le condizioni di vita degli operai, 186 | 4. Il capitalismo e i suoi critici, 186 per lo studio 188

 La crisi delle democrazie occidentali avvenimenti 1. L’Europa dopo la Grande

guerra, 259 | 2. La grande crisi economica del 1929, 263 | 3. La guerra civile in Spagna, 266 problemi 1. 1 La grande crisi tra le due guerre, 268 per lo studio 270

 Il fascismo italiano

avvenimenti 1. L’Italia fino alla «marcia su

Roma» (28 ottobre 1922), 271 | 2. Il primo governo Mussolini e l’omicidio Matteotti, 274 | 3. Il regime fascista, 275 | 4. La politica economica, 276 | 5. La politica estera, l’impresa di Etiopia e l’avvicinamento al nazismo, 277 problemi 1. Mussolini, il fascismo e il problema del consenso, 279 | 2. Le interpretazioni storiografiche del fascismo, 279 | 3. Le persecuzioni contro gli antifascisti, 281 per lo studio 282

 La Germania nazista

avvenimenti 1. La Repubblica di Weimar, 283 | 2. Hitler e il Partito Nazionalsocialista, 285 | 3. La Germania nazista, 287

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problemi 1. La cultura tedesca da Weimar al

problemi 1. Passato e presente del Terzo

 La Seconda guerra mondiale

 L’Italia dal Sessantotto alla crisi della Prima Repubblica

nazismo, 290 | 2. Il «mito di Hitler» e l’unicità del nazionalsocialismo, 290 | 3. I complici: capi nazisti e popolazione tedesca, 291 per lo studio 293

avvenimenti 1. Prima dell’abisso, 294 | 2. La prima fase della guerra, 295 | 3. La svolta nella guerra, 298 | 4. La vittoria alleata, 301 | 5. La distruzione degli ebrei d’Europa, 302 problemi 1. La guerra totale, 304 per lo studio 309

i ndi ce

UNITÀ  Dalla Guerra fredda al nuovo ordine mondiale: il secondo Novecento  La Guerra fredda

avvenimenti 1. La cortina di ferro: l’Europa

nella Guerra fredda, 310 | 2. Il mondo si organizza dopo la guerra, 311 | 3. La Repubblica Popolare Cinese e la guerra di Corea, 312 | 4. L’apogeo della Guerra fredda, 313 | 5. Verso una prima distensione, 314 problemi 1. Un mondo diviso, 316 per lo studio 320

 L’Italia Repubblicana: dalla ricostruzione agli anni Sessanta

avvenimenti 1. La ricostruzione, 321 | 2. L’I-

talia del boom economico, 324 | 3. La crisi del centrismo e l’avvio del «centrosinistra», 326 problemi 1. La Costituzione repubblicana, 328 | 2. Il miracolo economico e la nascita della «Terza Italia», 329 | 3. Una società in trasformazione, 330 per lo studio 331

 La decolonizzazione

avvenimenti 1 La fine del colonialismo europeo e la nascita del Terzo Mondo, 332 | 2. La decolonizzazione, 332 | 3. Il neocolonialismo e l’America Latina, 337

Mondo, 339 | 2. La promessa mancata dell’Africa, 340 per lo studio 341

avvenimenti 1. I tardi anni Sessanta, 342 |

2. Gli anni Settanta: compromesso storico e terrorismo, 343 | 3. Gli anni Ottanta, 346 | 4. La crisi della Prima Repubblica, 349 problemi 1. La contestazione giovanile, 351 | 2. Gli anni Settanta in Italia, 352 | 3. Dal riflusso degli anni Ottanta alla crisi della Prima Repubblica, 353 per lo studio 354

 Dagli anni Sessanta alla caduta del Muro di Berlino

avvenimenti 1. Gli Stati Uniti dagli anni Ses-

santa agli anni Ottanta, 355 | 2. La Chiesa cattolica in cammino verso la modernità: il Concilio Vaticano II, 359 | 3. Il faticoso tragitto verso l’Unione Europea, 360 | 4. La crisi del mondo comunista e la caduta del Muro tra Est e Ovest, 362 problemi 1. La prima guerra televisiva: il Vietnam, 365 | 2. La crisi del blocco comunista, 366 per lo studio 367

 L’Italia e il mondo tra vecchio e nuovo millennio

avvenimenti 1. Il nuovo ordine mondiale

negli anni Novanta, 368 | 2. La guerra della paura: l’esplodere del terrorismo internazionale, 371 | 3. L’Italia nell’era berlusconiana, 372 | 4. La grande crisi del nuovo millennio, 376 problemi 1. Il ritorno dell’Islam e il rischio dello scontro di civiltà, 378 | 2. «BRIC»: i nuovi giganti dell’economia mondiale, 378 | 3. L’Italia e il «familismo amorale», 379 per lo studio 381

Glossario

382

Le locuzioni e i termini seguiti dal simbolo G si trovano spiegati nel glossario alle pp. 382-384. Per approfondire gli argomenti centrali e i temi più rilevanti, ogni capitolo di questo manuale è accompagnato da una scelta di letture, film consigliati e spunti di ricerca. I materiali sono disponibili all'indirizzo http://www.loescher.it/ida e possono essere scaricati direttamente al link Per saperne di più contenuto qui a fianco.

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Riforma  La e la

Controriforma

unità 2 | Le origini dell’età moderna



 La rottura dell’unità religiosa nell’Europa del Cinquecento

| La ricerca di un nuovo cristianesimo Nel corso del XV secolo lo spirito

religioso europeo, nonostante lo sviluppo della cultura umanistica, era forte quanto quello del pieno Medioevo. Quello che era decisamente cambiato, in seguito allo spettacolo poco edificante della decadenza del papato e delle scandalose vicende della cattività «avignonese» (o esicattività avignonese lio avignonese) e della contrapposizione tra papi e antiletteralmente «prigionia papi, era semmai lo spirito con cui questa religiosità si ad Avignone». Il periodo tra 1309 e il 1377 in cui la andava sviluppando. Alla esteriorità delle forme devosede papale fu trasferita zionali tipiche del periodo precedente, si andava sostinella città francese tuendo una più matura e intima coscienza religiosa, molto più attenta all’introspezione e alla riflessione individuale. introspezione analisi della propria Inoltre, la fiducia nei confronti dell’autorità ecclesiastica, miinteriorità spirituale nata dai troppi scandali e dall’eccessiva attenzione al potere politico ed economico dei suoi vertici, era decisamente ridimensionata: la parola «riforma», nel senso di un ampio e decisivo rinnovamento dell’istituzione ecclesiale, era tra le più popolari e le più usate dai cristiani dell’epoca. Verso la metà del Quattrocento ci si era illusi, addirittura, di potere superare il vecchio scisma tra cristiani ortodossi d’Oriente (sempre più minacciati dalla penetrazione turca) e cattolici romani. Non se ne era fatto niente, ma la speranza di riformare la Chiesa di Pietro rimaneva molto forte. Le suggestione della cosiddetta devotio moderna, un movimento di riforma sviluppatosi originariamente nelle ricche Fiandre e nei Paesi Bassi, e la lezione di umanisti cristiani come Erasmo da Rotterdam n figura 1 , spingevano, specie nell’Europa centro-settentrionale, molti fedeli a diffidare della curia romana e a cercare nuove e originali vie sul piano religioso. Nessuno, tuttavia, figura 1 Erasmo da Rotterdam.

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poteva immaginare che questo percorso avrebbe portato rapidamente alla più drammatica rottura nell’unità religiosa nell’Europa occidentale.

| L’inizio della Riforma La più grave lacerazione nell’unità religiosa dell’Oc-

 capitolo 8 | La Riforma e la Controriforma | avvenimenti

cidente cristiano iniziò quasi per caso, per una vicenda di benefici G ecclesiastici richiesti fuori dalle regole del diritto canonico e ottenuti con una scappatoia. Il principe tedesco Alberto di Hohenzollern, fratello margravio minore del margravio del Brandeburgo, aspirava, nel 1517, a dititolo tedesco equivalente a ventare arcivescovo di Magonza, pur essendo titolare di altri due marchese benefici ecclesiastici. Per potere avere la dispensa papale fu costretto a versare alla Camera apostolica, l’organismo finanziario e dispensa amministrativo che si occupava degli interessi patrimoniali della esenzione dall’osservanza Chiesa romana, la considerevole cifra di 24.000 ducati anticipati di un obbligo dai grandi banchieri Fugger (vedi capitolo 7). Il papa Leone X, Giovanni de’ Medici, secondogenito di Lorenzo il Magnifico, aveva un grande bisogno di denaro per completare i lavori della basilica di San Pietro. Per agevolare Alberto, il papa gli concesse l’opportunità di riscuotere il denaro di una vendita straordinaria delle indulgenze nei territori tedeschi. Si trattava della possibilità, molto sentita in un’epoca segnata da un profondo zelo religioso, di ottenere, per il fedele che avesse versato una certa somma, una generale remissione dei propri peccati e di quelli dei propri congiunti defunti. L’operazione, guidata dal domenicano Johann Tetzel, si rivelò alquanto vantaggiosa ma scatenò anche moltissime polemiche. Al fastidio di altri principi poco propensi a favorire un’opzione vantaggiosa solo per uno di loro e per il pontefice romano, si aggiunse lo scandalo per i modi volgari con i quali la vendita delle indulgenze era portata avanti. Si fece carico dell’indignazione generale uno sconosciuto, fino ad allora, monaco di nome Martin Lutero n figura 2 (1483-1546), professore nella piccola Università di Wittenberg, in Turingia. Lutero, che era fortemente influenzato dal pensiero di sant’Agostino, da lui rielaborato in una forma alquanto pessimistica, scrisse nel 1517 95 tesi che denunciavano aspramente il commercio delle indulgenze. L’effetto della presa di posizione di Lutero fu immediato: a una prima condanna delle tesi luterane (bolla papale Exsurge Domine del 1520) seguì, nel 1521, la definitiva scomunica. Nello stesso anno l’imperatore Carlo V, durante la Dieta di Worms, bandì Lutero dai territori dell’impero. Ma a favore del sempre più popolare monaco intervennero alcuni principi tedeschi, interessati a inserirsi in una contesa religiosa dagli evidenti risvolti politici. Ostacolare un’iniziativa dell’imperatore, infatti, era un buon modo per reclamare il loro desiderio di autonomia e mettere in difficoltà il poco gradito disegno neouniversalistico di Carlo V. Uno di loro, il principe Federico III di Sassonia detto «il Saggio», finse di rapire Lutero ma, in realtà, lo mise al sicuro per molti mesi nel suo castello di Wartburg. Fu qui che Lutero cominciò la sua celebre traduzione della Bibbia in tedesco. Ormai in tutta la Germania si parlava sempre più diffusamente di Riforma e altri predicatori aggiunsero le loro voci a quella dell’ormai ex monaco. Ma in che cosa consistevano, al di là del tema delle indulgenze, le critiche luterane al cattolifigura 2 Martin Lutero. cesimo romano?

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| Gli aspetti dottrinali della Riforma Volendo riassumere sinteticamente

unità 2 | Le origini dell’età moderna



le principali caratteristiche dottrinali della Riforma luterana, è possibile indicare tre punti fondamentali. 1) La questione della giustificazione per sola fede. Secondo la dottrina tradizionale cattolica il fedele può partecipare alla propria salvezza impegnandosi in opere di carità. Questo voleva dire, di conseguenza, che anche una generosa elargizione monetaria nei confronti della Chiesa avrebbe avuto effetti benefici ai fini della salvezza. Per Lutero, invece, la grazia divina è (e deve essere) sufficiente per salvarsi. Negarlo significherebbe ridimensionare l’onnipotenza divina e affidare all’uomo facoltà che non gli spettano. Solo con la fede ci si salva e in virtù della grazia divina: le buone opere dell’uomo sono necessarie, ma solo come testimonianza della propria vocazione e della propria moralità. Da questo derivano i due tipici precetti luterani: sola gratia e sola fide (per sola grazia e per sola fede, in lati- figura 3 Lucas Cranach il Vecchio, Dottrina della giustificazione no) n figura 3 . Lutero voleva per fede, 1529. quindi sottolineare che l’agire umano non era completamente autonomo (dottrina cattolica del “libero arbitrio”) ma vincolato all’onnipotenza divina (in latino servo arbitrio). 2) La questione dell’autorità delle Sacre Scritture come unica fonte di salvezza. Lutero, che aveva tradotto la Bibbia in volgare germanico (opera capitale, tra l’altro, nella formazione della moderna lingua tedesca) n figura 4 , sin dai primi scritti parlò di sola scriptura, intendendo la necessità di considerare il Vecchio e il Nuovo Testamento come unica fonte di autorità per i cristiani. Non, quindi, quella del papa o della curia romana; non quella della tradizione millenaria della Chiesa cattolica nella sua tormentata e progressiva costruzione dottrinale: solo il Libro, liberamente interpretato da ogni singolo cristiano, conteneva la Verità; di conseguenza ogni credente in Cristo salvatore aveva il diritto e il dovere di leggere il testo biblico. La conseguenza più significativa di questa concezione fu l’enorme crescita dell’alfabetizzazione negli spazi della Riforma in rapporto a quelli in cui rimase egemone l’ortodossia cattolica. 3) Il sacerdozio universale dei credenti. Quest’ultimo punto si rivelò quello fondamentale e, di fatto, rese impossibile ogni ipotesi di conciliazione tra cattolici e luterani. Per Lutero ogni singolo credente è in rapporto diretto con Dio. Non esistono cristiani dotati di un «caricarisma sma» particolare, diverso da quelin senso religioso, una capacità donata lo degli altri. Ognuno è, in rapporto dallo Spirito Santo a a Dio, sacerdote e può essere miun credente nistro del culto solo in virtù del consenso dei suoi fratelli di fede. Affermare una simile concezione significa, con ogni evidenza, distruggere la Chiesa come istituzione figura 4 Alcune pagine della Bibbia tradotta gerarchica e piramidale. Se, infatti, tutti sono in tedesco da Lutero.

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| La riforma dilaga (e si radicalizza) La fortuna della Riforma luterana

n carta 1 e il fatto che il suo stesso ideatore non avesse fatto la fine di tanti

riformatori religiosi medievali, sconfitti velocemente e dichiarati eretici, fu legata, come abbiamo visto, a una casuale combinazione di vicende in grande parte legate alle tormentate questioni politiche dell’Europa centrale. Il fatto che molti principi si fossero schierati con Lutero fu determinante, ma svolse un ruolo importante anche la sostanziale sottovalutazione da parte cattolica del movimento riformato nei primi cruciali anni della sua diffusione. Non

CARTA 1 La diffusione del luteranesimo in Europa Maggioranze luterane Presenze luterane

ISLANDA

( 1550)

REGNO DI NORVEGIA

Bergen

(153 6 )

REGNO DI SVEZIA

(1527)

REGNO DI SCOZIA Edimburgo Dublino

REGNO D’INGHILTERRA Londra

Oceano Atlantico

Stoccolma

Mare REGNO DI d e l DANIMARCA Copenaghen Nord (153 6 )

Königsberg

Parigi

Bordeaux Avignone

(154 4 ) Lituania

Berlino

Wittemberg

Varsavia

IMPERO GERMANICO (1517) Praga Slesia Magonza

REGNO Franca DI ConteaCONFED. FRANCIA SVIZZERA

Granducato di Minsk

PRUSSIA

Boemia Moravia Ratisbona

REGNO DI SPAG NA

Riga

Amsterdam Amburgo

Paesi Bassi Spagnoli

Estonia

 capitolo 8 | La Riforma e la Controriforma | avvenimenti

sacerdoti è evidente che non lo è nessuno: di conseguenza non ci sarà bisogno di parroci, vescovi, cardinali e, tantomeno, di un pontefice. A questi tre punti dirimenti faceva seguito tutta una serie di altre conseguenze dottrinali di portata rivoluzionaria. Il numero dei sacramenti veniva ridotto a soli due (battesimo ed eucarestia), gli altri essendo semplici cerimonie umane perché non presenti nelle Sacre Scritture. Ci riferiamo alla cresima, all’estrema unzione, al matrimonio (che quindi viene «laicizzato» dalla Riforma, con conseguenze importanti sul piano storico) e, soprattutto, all’obbligo della confessione. Quello dell’ordine, ovviamente, perordine deva completamente di senso essendo tutti i credenti ordinati e il sacramento dato agli ordinati, dotati di carisma sacerdotale. Sull’eucarestia la posizione di Luteossia ai sacerdoti ro fu più incerta: non se la sentì di negare completamente il dogma della transustanziazione (la credenza cattolica che il pane e il vino nella messa si trasformino realmente nel corpo e nel sangue di Cristo) e preferì la consustanziazione (cioè la credenza della «compresenza» del corpo e del sangue di Cristo insieme al pane e al vino). Si trattava di una posizione di compromesso per non escludere i fedeli più tradizionalisti. Sarebbe stato Calvino, un riformatore di cui parleremo in seguito, a derubricare la comunione del pane e del vino a puro fatto simbolico e a consegnare il mistero eucaristico nell’ambito della pura coscienza individuale.

REGNO DI POLONIA

Kiev

Vienna

Austria Budapest Princ. di Princ. di Transilvania Tirolo Moldavia DUC. DI Regno di Milano SAVOIA Ungheria Princ. di Genova Valacchia Belgrado I M P E RO OT TO M A NO

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unità 2 | Le origini dell’età moderna



mancarono, da subito, rivolte politiche ispirate al nuovo fervore religioso. Tra il 1521 e il 1523 avvenne la ribellione dei cavalieri, un gruppo sociale ormai residuale e che aveva visto ridimensionata l’importanza sociale tipica del Medioevo. La loro esclusione dalla distribuzione delle terre confiscate alla Chiesa a favore degli stessi principi e della nuova e più dinamica borghesia cittadina portò a una sollevazione guidata da Franz von Sickingen, deciso a impadronirsi dei territori dell’arcivescovato di Treviri. La dura reazione di una coalizione tra principi laici ed ecclesiastici mise fine al tentativo. Ancora più drammatica fu la cosiddetta guerra dei contadini. Tra il 1524 e il 1525 centinaia di migliaia di contadini poveri ispirati dal predicatore Thomas Müntzer si sollevarono nel nome degli ideali di fratellanza e di uguaglianza tra tutti gli uomini. Il loro rifiuto di limitare i cambiamenti alla sfera delle credenze religiose e di trasformarli in ribellione politica e sociale spaventarono non solo la grande nobiltà tedesca, sia cattolica che riformata, ma anche lo stesso Lutero. Questi, in uno scritto significativamente intitolato Contro le empie e scellerate bande dei contadini condannò il carattere antinobiliare della rivolta e ne favorì la repressione. Un esercito armato da principi cattolici e luterani affrontò Müntzer e i suoi uomini a Frankenhausen (1525) massacrandoli senza pietà. Ma l’ansia di coniugare la riforma religiosa a un nuovo ordine politico e religioso sarebbe durata ancora a lungo. Una decina di anni dopo, nel 1535, a Münster, nella regione della Vestfalia, si radunarono nuovi gruppi di riformati radicali chiamati sprezzantemente, per il loro rifiuto del battesimo infantile, anabattisti. Dopo esseanabattista dal greco ana-baptizo, re riusciti a prendere possesso della città, tentarono di formare letteralmente una repubblica ispirata al più radicale egualitarismo. Alcune «ribattezzato» delle loro innovazioni, come la poligamia e il generale rifiuto di ogni autorità, attirarono un odio ferocissimo anche da parte di poligamia molti settori popolari. L’esperienza durò, di conseguenza, asmatrimonio di un individuo con più coniugi sai poco: dopo un lungo assedio la città fu conquistata da una contemporaneamente coalizione di forze simile a quella che aveva già sconfitto i contadini in rivolta nel 1525. Quasi tutti gli anabattisti di Münster furono uccisi.

| Conseguenze politiche e compromessi Tuttavia, a parte questi episodi,

la forza del luteranesimo ortodosso aumentò fortemente. Ormai interi principati (la Sassonia e il Brandeburgo, ad esempio) e quasi tutte le città libera città dotata di forte città libere imperiali avevano aderito alla Riforma. Un tentativo autonomia perché di riproporre, nel 1529, l’Editto di Worms che metteva al bando il non assoggettata a luteranesimo venne bloccato dalla sollevazione di quei principi poteri feudali che si erano schierati dalla parte di Lutero. In un documento essi dichiararono solennemente (protestamur in latino, e da quel momento in poi, quindi, i seguaci della Riforma furono chiamati protestanti) la legittimità della predicazione riformata nei territori del Sacro romano impero. Per evitare che la rivendicazione restasse lettera morta, posero le basi di un’alleanza difensiva tra di loro, la Lega di Smalcalda (1531). L’anno prima, il principale collaboratore di Lutero, il raffinato teologo di formazione umanista Filippo Melantone aveva scritto, mantenendo peraltro dei toni moderati e concilianti nei confronti del cattolicesimo, una confessione come contriconfessione atto di professione buto dei luterani alla Dieta di Augusta (1530), estremo e inutile di fede tentativo di Carlo V per recuperare l’unità religiosa in Germania. Di fatto la Confessione augustana si rivelò la sintesi più efficace delle posizioni riformate: i seguaci di Lutero avevano così una chiara base dottrinale.

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