ECCOCI ESTATE 2010

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Anno. 0 N. 0 | (OMAGGIO)

UFFICIO DI PIANO DISTRETTO SOCIALE N 17

Vacanze in Relax

i consigli delle psicologhe

Ercolano:

la bellezza è accessibile a tutti?

Giovani: allo Sprint o al collasso? Magazine del progetto “H-Anto a Te” della Cooperativa Sociale Bambù, San Sebastiano Al Vesuvio (Na)

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SOMMARIO GIOVANI:ALLO SPRINT O AL COLLASSO? SPECIALE ESTATE DIVERSABILITA’ MUSICA

E’ una rivista gratuita la cui redazione è composta dai ragazzi diversamente abili di un progetto socio-educativo che mira al loro inserimento nel mondo del Lavoro.

5 SCIENZA E TECNOLOGIA DAL MONDO 12 CURIOSITA’ 14 SUSSURRI DELL’ANIMA 15

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L’Editoriale

in collaborazione con:

ogni giorno gratis notizie, consigli e articoli sulla psiche umana: la risorsa italiana di psicologia che parla chiaro alle persone.

www.psicozoo.it

di Luigi Esposito Amici, forse in questo numero di Eccoci ci proponiamo una impresa troppo grande per sperare di vederla poi a compimento, ma noi siamo intrepidi e ci facciamo proteggere dal famoso Detto: la fortuna arride agli audaci! Noi ci siamo resi conto che gran parte della gioventù di questa nostra splendida terra che è il meridione d’Italia da tempo soffre di mancanza di stimoli e motivazioni. Una sorta di apatia si è impadronita di essa. Trenta anni di televisione anestetica e la perenne assenza di prospettive che solo un lavoro può dare,

hanno fatto il resto. E’ a questi ragazzi che dedichiamo questo numero della rivista. Vogliamo rappresentare un campanello che suoni un salutare squillo per tanti di loro che stanno perdendo la speranza in un futuro da vivere con dignità e decoro. Lontano dalla droga e dal malsano pensiero di esser stati abbandonati dalle istituzioni. E pienamente partecipi dei destini della nostra Italia che è vicinissima a compiere i 150 anni dalla sua sofferta e orgogliosa Unità! Leggeteci con la consueta semplicità perché in fondo è con

questa stessa semplicità che noi scriviamo per voi, ma questa volta prendiamoci un piccolo impegno in più: chiediamoci se e che cosa ognuno nel suo campo d’azione può fare per superare questa avvilente situazione di stallo in cui sembriamo esser finiti. Dall’esser generosi avviando per esempio una piccola impresa dando fiducia ai giovani, al giudizio non affrettato e di disprezzo verso di loro, tutto può concorrere a creare le basi per un grande nuovo Risorgimento! Buona lettura!


Via M.Callas 191, Ponticelli (NA) - Tel.0817749067

081.192.409.41 081.612.53.60


DOSSIER Sospesi tra aspirazioni e limiti, a volte si rifugiano nella droga, nell’alcool e utilizzano il proprio corpo come unico mezzo di approccio con l’altro sesso. In molti guardano troppa tv e si lasciano influenzare: il sesso? Ancora tabù, non affrontano spesso l’argomento con i propri genitori perché sono imbarazzati dalla loro chiusura mentale. Chi sono i Giovani di Oggi? Che colori ha il loro mondo?

GIOVANI: ALLO SPRINT O AL COLLASSO?

I R E M U N I D ’ O UN P SULL’

A Z N E C S ADOLE Sto a Casa/Studio Sto con gli amici Sto a Casa/Pranzo

CHE FAI DOPO LA SCUOLA? I COSA VORREESTTO IN CONCR I SUI NOSTR TERRITORI?

*

Pratico uno sport Dormo Lavoro Navigo su internet

Istituzioni più presenti Luoghi/Centri per noi Incontri per giovani Non so Centri Sportivi Lavoro Lotta alla Camorra

1 LA TOP 3 DELLE TUE? 2 PRIORITA’ 3

Avere una vita sociale Stare in famiglia Praticare Sport

Dal grafico si evidenzia come gli adolescenti dedichino la maggior parte del tempo, alla casa, alla famiglia e allo stare con gli amici. Emerge un forte bisogno di relazione che non esclude l’adulto o la famiglia, tanto che dalla maggior parte dei testi analizzati, è chiara l’esigenza dei ragazzi di non poter fare a meno della famiglia e degli amici.

Dalle tabelle emerge, tra ciò che gli adolescenti vorrebbero, la realizzazione di spazi e luoghi dedicati a loro, così come subito dopo ad alto punteggio, rientra il riconoscimento di uno scarso interesse da parte delle istituzioni ai loro bisogni, per alcuni ragazzi emerge anche la preoccupazione rispetto alle possibilità di lavoro. I ragazzi rilevano ciò che dovrebbe essere fatto per loro sul territorio, ma non conoscono i servizi presenti né hanno chiarezza rispetto a chi dovrebbe attivare queste risorse o a cosa potrebbero fare per loro.

Nei giovani interessante è l’aspetto relativo allo “stare con” piuttosto che al fare; la maggior parte dei ragazzi individuano lo stare a casa per studiare o lo stare con gli amici o in famiglia o lo sport nella sua dimensione di relazione, come aspetto prioritario. Ciò permette di accostarci al bisogno che loro hanno di avere qualcuno che stia accanto a loro, che li accompagni in questo periodo di vita che possa essere un punto di riferimento, che trascorra del tempo con loro, un bisogno non dedotto, ma portato fuori in modo chiaro da loro.

* Dati relativi ad un campione degli adolescenti nell’Area Vesuviana

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GIOVANI: ALLO SPRINT O AL COLLASSO?

LAVORO CON GLI ADOLESCENTI TRA ENTUSIASMO E DIFFICOLTA’ Intervista alla D.ssa Sara Cocozza Di Giorgio Caso

Quali sono le modalità più adeguate nel lavoro coi giovani? Come far conoscere loro realtà difficili senza lasciare che ne vengano assorbiti? L’esperienza di una psicologa.

Dottoressa, di cosa si occupa?

Sono coordinatrice dell’Area Giovani della Cooperativa. Durante l’anno insieme all’equipe di lavoro abbiamo realizzato due progetti: Pic (percorsi in centro), Sui territori di Portici, San Giorgio a C. e S.Sebastiano al V., terminato a Maggio e CaBaSC (Centro a bassa soglia coordinato) tuttora in corso, sui territori di Ercolano e Torre del Greco. I progetti si occupano di prevenzione dei comportamenti giovanili a rischio, predisposti o rivolti al consumo e all’abuso di sostanze stupefacenti o psicoattive. La fascia di età agganciata va dai 14 ai 24 anni. Con PIC il lavoro è stato rivolto in maniera maggiore alle scuole superiori e alle parrocchie del territorio; abbiamo proposto ai gruppi classe una serie di incontri nei quali i ragazzi sono stati messi a confronto con la realtà della tossicodipendenza, incontrando tossicodipendenti in fase di riabilitazione.Per i ragazzi questo incontro ha rappresentato un momento di crescita, un modo per superare il pregiudizio e scoprire, anche attraverso un pensiero critico, che il tossicodipendente non è totalmente distante da loro.


Con CaBasc il nostro lavoro oltre a coinvolgere in una prima fase le scuole superiori, ha realizzato un centro aggregativo ad Ercolano (sede stanziale, Via 4 Novembre 256), aperto tre giorni a settimana.

Quali sono gli obiettivi del centro e quali modalità utilizzate per raggiungere gli obiettivi prefissati? Credo che uno dei bisogni degli adolescenti sia quello relativo alla socializzazione; l’idea di realizzare un centro è nata infatti proprio a partire da un’esigenza dei ragazzi, rispetto al poter trascorrere delle ore in una struttura pensata per loro stessi. L’adolescenza come fase di vita rappresenta un momento di transizione e di passaggio all’età adulta, attraverso la ricerca

dello stare insieme in modo armonioso e divertente, creando relazioni autentiche, in cui è possibile esprimersi per ciò che si è. I ragazzi sono coinvolti in prima persona: scelgono le attività, portano idee, proposte e noi le elaboriamo in modo che loro siano i veri protagonisti di ciò che si fa. In questo modo abbiamo scoperto che durante le attività i ragazzi non mostrano indifferenza, anzi, sono molto creativi e partecipativi.

Quali sono le motivazioni che spingono questi ragazzi a rifugiarsi in droga e alcool? Sulla base della mia esperienza sul campo, credo che le motivazioni all’uso di sostanze siano diverse e non riconducibili ad un’unica spiegazione. Negli ultimi anni, ad esempio, ci troviamo di fronte ad una maggiore diffusione di sostanze “performanti”che servono a rispondere a richieste prestazionali e che permettono di svolgere attività in maniera migliore. Anche l’alcool non viene utilizzato più durante occasioni aggregative, ma come esperienza alterante di sé alternativa agli stupefacenti. Queste sostanze in qualche modo attutiscono l’ansia di fronte alle richieste esterne di efficienza successo ed apparenza, e non permettono al giovane di essere pienamente se stesso. È come se, nel tentativo di superare quest’ansia, le paure, il non sentirsi all’altezza, le difficoltà relative alla fase di vita, i giovani, in alcuni casi, trovassero risposta in queste sostanze che coprono queste emozioni e permettono al giovane di sentirsi più forte, all’altezza, senza paure.

Il segreto per capire i ragazzi? la relazione.

della propria identità. In questo passaggio il gruppo dei pari ha un’importanza fondamentale, in quanto sostiene il processo di costruzione dell’identità, favorendo il riconoscimento. In alcuni casi però il bisogno di riconoscimento e l’insicurezza legata al non saper bene “chi si è” spinge i ragazzi a fare uso di alcool e droghe; per cui un altro fondamentale obiettivo del centro è offrire loro la possibilità di incontrarsi e di stare insieme, di aggregarsi in maniera positiva, evitando “aiuti esterni” impropri, ma scoprendo la bellezza di fare sport, musica, laboratori fotografici, creativi, insomma il vero valore

Sara Cocozza, Psicologa, Coordinatrice dell’area adolescenti della Cooperativa Bambù onlus di S.Sebastiano al Vesuvio.Da circa due settimane è aperto sul

Come è riuscita ad acquistare fiducia nei ragazzi? Il lavoro con gli adolescenti non è sicuramente semplice. Ti mettono costantemente alla prova, cercano di capire se può fidarsi di te, se sarai in grado di comprenderli, ascoltarli e a volte di lasciarli liberi. Un aspetto importante nel lavoro con gli adolescenti è quello di condividere con loro gran parte delle esperienze, spesso giochiamo insieme, chiacchieriamo, e nello stare con loro cerco di trasmettergli che ci sono, che li comprendo perché ho vissuto ciò che loro ora vivono. Con loro mi muovo costantemente tra adolescenza ed adultità, in tal modo ciò che cerco di comunicare ai ragazzi è che posso stare e divertirmi con loro, ma posso essere anche un punto di riferimento per le loro difficoltà e il muovermi costantemente tra queste due posizioni mi permette di acquistare la loro fiducia. Lo strumento fondamentale credo sia la relazione, il legame emotivo e quanto più questo legame è forte, tanto più l’adolescente è motivato ed interessato alle cose. Lavorare con l’adolescente significa anche rispettare momenti di silenzio o di allontanamento, permettere loro di scegliere in autonomia, a volte anche sbagliando. Concludendo, credo che lavorare con i giovani mi abbia permesso di riscoprire tante qualità che l’adolescente possiede e che spesso come adulti dimentichiamo, quali la creatività, il ritagliarsi spazi per dedicarsi alle relazioni con gli altri, la sincerità, la naturalezza. Credo che si possa imparare molto da loro, semplicemente ricordando di essere stati adolescenti anche noi.

territorio di Ercolano e Torre del Greco un nuovo centro aggregativo per adolescenti, con il progetto “C.a.Ba.s.c.”.

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GIOVANI: ALLO SPRINT O AL COLLASSO?

LA DROGA UN PROBLEMA SERIO, POCHE RISPOSTE VALIDE.

di Luigi Esposito & Pio Lallo

Parlando di giovani, ci siamo interrogati sulle cause di un disagio che sembra essere da sempre legato a questa fascia d’età: le droghe. Osservando le statistiche che ci parlano del grosso problema dell’uso delle droghe fra i giovani, ci accorgiamo di un fatto in particolare: non esiste una motivazione che spicca

sulle altre per cui si sviluppa questa dipendenza così deleteria per la loro salute. A precise domande sull’argomento la gioventù risponde vagamente di paura della solitudine,di timore di essere esclusi, oppure adduce il pretesto di voler provare tutto nella vita,o anche solo per il piacere momentaneo vero e proprio. Tutto sommato queste loro risposte però le possiamo accorpare in una definizione fondamentale: la paura che hanno di venire emarginati, di non essere riconosciuti dai compagni e dagli adulti di riferimento, da non sentirsi parte integrante della società! Per arginare questo grave problema che affligge e

coinvolge loro malgrado le famiglie, le persone care e alla fine un po’ tutti noi, ci consentiamo di dare un piccolo consiglio agli organi competenti e alle istituzioni preposte: urge la necessità piena e concreta di lavorare nella direzione di un coinvolgimento a tutti gli effetti di questi ragazzi nella società civile fin dalla più tenera infanzia! Come un germoglio và curato, alimentato, invogliato a crescere, così bisogna far sentire importanti, essenziali, vera linfa vitale del tessuto umano questi virgulti!

ILI VOGLIONO GENITORI “AMICONI” O VECCHIO STILE? di Giorgio Caso

Di recente in tv un neuropsichiatra s’interrogava su quanti adolescenti confidano le proprie problematiche ai genitori. Si è giunti alla conclusione che il 30% dei ragazzi in Italia parla in famiglia delle sue difficoltà. Anche nelle scuole questo argomento si è trattato diverse volte, soprattutto dai docenti di psicologia che sembrano essere molto più propensi al dialogo. Infatti nelle scuole si è creato uno spazio, che viene chiamato spazio adolescenti, dove i ragazzi espongono i propri problemi con il supporto di uni psicologo. Questo ac-

cade perché gli argomenti che affrontano gli adolescenti con i propri genitori non sono molti, perché essi molto spesso non si sentono capiti e ascoltati e così subentra la figura dello psicologo scolastico, dove i ragazzi espongono i propri problemi senza giudizio. Voglio concludere con un messaggio molto forte e mi voglio rivolgere soprattutto a quella categoria di genitori che si ostinano a non immedesimarsi nel problema del figlio. Concludo nel dire che si tende a non ritenere importante le difficoltà dell’adolescente.

E...i diretti interessati cosa ne pensano? Per la Psicologa Sara Cocozza, “Dai dati in mio possesso per gli adolescenti il dialogo e la comunicazione diretta stanno al 1°posto, mentre cellulare e computer rientrano alla fine. Sembra che il valore dato dagli adolescenti ai supporti tecnologici non sia comparabile al valore che, invece attribuiscono alla comunicazione diretta e alle opportunità di socializzazione nella vita reale.”


A CONFRONTO

Due donne, due generazioni, due modi di vivere e pensare. Vi presentiamo Luisa (37 anni) e Giulia (15 anni), due adolescenti, una di ieri e una dei giorni nostri.

di Rita Balzano & Fabio Lentini

LUISA

GIULIA

All'età di 15 anni come ti divertivi?

Uscivo con gli amici, con i fratelli,con i cugini e stavamo

Cosa fai per divertirti? sempre insieme.

Dove e quando frequentavi gli amici e come trascorrevi il tempo con loro?

Beh, ci vedevamo a scuola, per fare qualche passeggiata, oppure ci riunivamo a casa di qualcuno per giocare con giochi di società tipo battaglia navale, dama etc..

A che ora avevi la ritirata?

Dovevo tornare per le 20:00!

I tuoi genitori ti lasciavano libera nei rapporti sentimentali?

I miei genitori mi chiedevano di essere seria, cosa che io ho sempre fatto e non mi è mai piaciuto cambiare uomini in continuazione.

Che significava per te essere ragazza 20 anni fa?

Essere una ragazza 20 anni fa significava essere spensierata e serena e con la mia famiglia sono sempre stata bene.

Con chi ti confidavi quando avevi un problema?

Mia mamma; con lei ho sempre avuto un rapporto libero e le ho sempre confidato le mie paure, angosce. Lei mi ha sempre dato coraggio, ottimi consigli e amavo andare da lei per parlarle del ragazzo che mi piaceva o dei ragazzi che mi corteggiavano ed ancora oggi all'età di 37 anni quando ho dubbi o angosce corro da lei e come sempre trova la soluzione più giusta.

C’è un episodio che ti ha colpito durante la tua adolescenza?

Avevo 16 anni, e una domenica di Maggio uscii con mia cugina Marianna, il mio fidanzato ed un suo amico di nome Francesco; stavamo gustando un gelato, seduti comodamente su una panchina, parlando del più e del meno quando di colpo ci rendemmo conto che un individuo ci puntò con una pistola e un uomo a pochi passi da noi strillava “non sono loro”. Noi come prima reazione scappammo, corremmo così tanto che arrivammo a casa nel giro di pochi minuti, eravamo spaventati a morte. Oggi ricordando quest'episodio ridiamo perché non sappiamo ancora come facemmo ad arrivare in pochissimi minuti a casa.

Esco con le mie amiche ,vado al cinema, in pizzeria e in discoteca.

Dove e quando frequentavi gli amici e come trascorrevi il tempo con loro?

Ho molti amici che frequento la mattina a scuola, nei weekend andiamo in discoteca o in pizzeria, o facciamo shopping.

A che ora hai la ritirata?

La ritirata dipende sia dal posto in cui vado sia con le persone con cui mi trovo ma comunque mi ritiro per le ore 23-23.30.

I tuoi genitori ti lasciano libera nei rapporti sentimentali?

Sì, i miei genitori, non si intromettono nei miei rapporti sentimentali e nè mi ostacolano.

Che significa per te essere una ragazza oggi?

Per me essere una ragazza di oggi significa avere più libertà, essere più compresa e avere più dialogo con la famiglia, poter uscire con gli amici per condividere questa bellissima fase della mia vita.

Con chi ti confidi quando hai un problema?

Quando ho un problema mi confido con la mia migliore amica e con mia madre.

Ci racconti un episodio che ti ha colpito durante la tua adolescenza? Vi racconto un episodio molto forte della mia adolescenza, mi trovavo al viaggio d' istruzione di 3 media, dove rimasi bloccata nell'ascensore dell'albergo con 8 amiche, eravamo prese dalla disperazione, c'era chi piangeva, chi gridava, ma non so come riuscii a mantenere la calma tanto da riuscire ad aiutare l'ascensorista a farci uscire. Questo episodio mi ha fatto crescere molto, e ha segnato in maniera indelebile la mia adolescenza.

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SPECIALE ESTATE 2010 Tutti gli eventi e le occasioni di svago e relax in città. E qualche riflessione.

Luglio Festival delle Ville Vesuviane

Quando: dal 1 luglio al 27

luglio Dove: Ville settecentesche del Miglio d’Oro Il debutto il primo luglio nella Villa Tiberiade di Torre Annunziata con lo show di Gino Rivieccio e la Minale Band “Quanno ce vò ce vò”, poi trasferimento alla leopardiana Villa delle Ginestre di Torre del Greco con Marina Bruno in “Respiri”, l’8 luglio il Festival si sposta a Villa Bruno a San Giorgio a Cremano per l’esibizione di Enzo Avitabile e la sua band. Il 9 luglio si illumina il palcoscenico del Parco sul Mare di Villa Favorita di Ercolano con il concerto di Sal Da Vinci, poi Villa Letizia a Barra con il Sonora Sax Ensemble e di nuovo al Parco

sul Mare della Villa Favorita con Samuele Bersani. Ancora musica il 22 luglio al Palazzo Reale di Portici con Daniele Sepe, il 24 sarà la volta di Gigi Finizio e della sua musica a Villa Favorita, mentre la conclusione il 27 luglio è affidata a Geppy Glejeses e Lello Arena con la prima assoluta de “Lo Scarfalietto” di Eduardo Scarpetta. Gli spettacoli avranno inizio alle ore 21.00

The Amalfi Coast-Tour By Night

Festival Casertano del Folklore

01/08/2010 Dove: presso il Centro storico e Borgo medievale di Teano (Ce) Stand gastronomici, mercatino di prodotti artigianali, esibizioni di gruppi musicali ed artisti di strada e passeggiate archeologiche, in un’atmosfera d’altri tempi.

Quando: 24 luglio 2010 -

25 luglio 2010 Dove: Letino (Ce) Grande evento simbolo del folk Casertano, che vedrà come protagonisti i gruppi del comitato Fitp - Caserta, affiancati da gruppi provenienti da tutte le parti d'Italia.

agosto Mojoca - Festival Artisti di Strada Quando: dal

06/08/2010 al 07/08/2010 Dove: Moio della Civitella (SA) Nei vicoli e nella piazze del paese si esibiranno gratuitamente giocolieri, giullari, mimi, musici, funamboli, etc..., i bambini, i quali potranno assistere agli spettacoli dei burattinai e degli scultori di palloncini o sottoporsi all'abilità dei truccabimbi in appositi spazi a loro dedicati.

La Sagra del Mare Flegrea

Quando: dal 05/08/2010 al 08/08/2010

Dove: Acquamorta - Monte di Procida (NA) L’associazione “Vivi l’estate” vi permetterà di gustare le prelibatezze della gastronomia flegrea accompagnate da buoni vini locali.

Festa del mare

Dove: Sant'Agnello (NA) Quando: 14 Agosto 2010 al 17 Agosto 2010 Escursioni via mare in luoghi inaccessibili a piedi, escursioni sul Monte Faito, dimostrazioni su come si produce il vino, l'olio, la mozzarella, spettacoli, stand tipici e specialità marinare.

Palio dell'Anguria

Quando: il 18/08/2010

Dove: Altavilla Irpina (AV) Il palio dell'anguria è una manifestazione storica legata alla leggenda della

Quando: dal 24/07/2010 al

25/07/2010 Dove:Costiera Amalfitana Tour notturno della Costiera amalfitana a bordo della mitica Fiat 500, con cena a bordo di una nave e pernottamento.

Storia, Sapori e Mestieri dai Sidicini a Garibaldi

Quando: dal 31/07/2010 al

"Regina triste", Costanza di Chiaromonte, ripudiata dal marito e mandata in esilio a Gaeta. Dalle vicende della "Regina triste" nasce la sfilata storica e la corsa degli asini, in cui i cavalieri percorrono un silometro con un’anguria sotto braccio da depositare ai piedi di Costanza.

Etnie - Vacanze Etniche

Quando: dal 21/08/2010

al 28/08/2010 Dove: Marina di Camerota (SA) Una serie di corsi per adulti e bambini per fare amicizia con la musica e la danza etnica italiana e Mondiale, dal canto popolare, alle danze africane e sudamericane alle percussioni arabe.


RILASSATEVI COSI’ I CONSIGLI DELLE PSICOLOGHE.

Qual è il metodo migliore per rilassarsi in vacanza?

Dott.ssa Lucia Imperatore: In

realtà non esiste un metodo uguale per tutti, ogni persona ha le sue peculiari modalità per rilassarsi. In generale, posso affermare che le ferie per quanto siano attese da tutti noi, possono essere fonte di stress, sia perché si trascorre più tempo con i familiari (il che può portare momenti di tensione), sia perché si aspettano così tanto da desiderare la vacanza perfetta: si trascorrono ore e giorni a pianificarla, rimanendo poi delusi per ogni cosa che non risponde all’ideale. Un primo passo potrebbe essere quindi l’abbandonare questa idea di perfezione. Poiché ognuno è diverso, nel pianificare le vacanze è positivo cercare di tenere sempre presente quello che è davvero importante per noi. Che sia la famiglia, i viaggi, la socialità, la solitudine, lo studio o la libertà, assicuratevi che le vostre vacanze riflettano questi valori. Se voi e i vostri cari avete valori diversi, valutate se ci sia la possibilità di conciliarli trovando dei compromessi. Infine è fondamentale dedicare ogni giorno almeno un’ora a se stessi, da trascorrere da soli o in compagnia di qualcuno con cui stiamo bene, facendo una passeggiata, leggendo, ascoltando musica o prendendosi un gelato.

..NON SCORDATE GLI ANZIANI... Questo periodo dell’anno, fatto di viaggi e partenze, è quello in cui gli anziani sentono maggiormente l’abbandono. Succede che un po’ tutti dopo un anno di lavoro sentono la necessità di evadere, quindi gli anziani, anello debole della società, si ritrovano spesso soli e risentono più di tutti di una certa indifferenza verso di loro. All’indifferenza si aggiunge la mancanza di rispetto, che è percepita da un anziano su 6. Secondo i sondaggi, circa il 51% delle persone anziane soffre per la solitudine, anche considerando che vive da solo il 30% di chi ha superato i 65 anni e ben il 47% degli ultrasettantacinquenni. Senza voler essere retorici, ci rendiamo conto che per superare questo cattivo andazzo, dovrem-

C’è un hobby ‘migliore’ per benessere e relax?

Dott.ssa Ilaria Cuturi: Non

credo esista un “hobby migliore” in assoluto e che vada bene per tutti, credo che ciascuno debba scoprire il proprio segreto per un relax che ricarica e prepara ad affrontare il nuovo anno lavorativo. Ad esempio per gli amanti della montagna, del trekking, delle arrampicate il vero rilassamento arriva solo con un notevole sforzo fisico, la fonte di rigenerazione sta nel compiere decine di chilometri seguendo un sentiero talvolta difficile per poi raggiungere la meta. Gli amanti del mare, invece amano per lo più godere delle sensazioni date dal caldo del sole e dal fresco dell'acqua. Chi per rilassarsi ha bisogno di scarica fisica può cimentarsi in un hobby più motorio, sportivo magari, o che implichi comunque la motricità grossa, come il giardinaggio, chi invece predilige lo stare, piuttosto che il fare, può dedicarsi alla lettura, alla pittura o comunque ad attività che mettano in gioco la manualità fine o solo il pensiero. È importante in ogni caso che l'hobby in questione sia finalizzato alla realizzazione di un obiettivo, così come è altrettanto importante che si ritorni ogni tanto al pensare il quotidiano che abbiamo lasciato “a lavoro”. mo ricordarci di quello che hanno fatto per noi. E’ necessaria la loro partecipazione alla vita familiare e sociale, perché possono esserci di esempio e d’aiuto nelle scelte con le loro esperienze vissute. Non bisogna dimenticare poi che sono una risorsa indispensabile per i figli che lavorano e non possono permettersi asili privati o babysitter. Non solo prendendosi cura dei nipoti fanno risparmiare soldi, ma permettono sopratutto ai bambini di restare in famiglia e di non crescere con persone estranee, per poi trascorrere troppo tempo fuori dall’ambito familiare. Gli anziani sono utili a noi giovani e quindi non abbandoniamoli come fossero sacchi della spazzatura, perché fondamentalmente sono per noi un pilastro e un esempio di vita.

di Rita Balzano e Luigi Esposito

..E FATE PIU’ SPORT! di Fabio Lentini

In Italia ci sono tante persone che per 1Kg in più non vanno al mare e questo rende l’estate meno piacevole. Per evitare di stare in ansia per l’arrivo dell’estate,vediamo come riparare con gli sport più gettonati della bella stagione. Windsurf e kitesurf

Questi due sport si praticano in acqua ed una delle mete più gettonate per esercitarli è la Sardegna per i suoi venti. Il Windsurf ed il kitesurf si praticano entrambi su una tavola con la differenza che il kitesurf è dotato di una vela che serve a far muovere la tavola.

Sci nautico

Un altro sport che va di moda tra i giovani è lo sci nautico, il quale viene praticato nel mare e nei laghi. Attualmente in Italia esiste la Federazione di sci nautico alla quale sono iscritti più di 100 club.

Beach volley

È uno sport molto simile alla pallavolo con la differenza che si pratica su un campo di sabbia, ci sono due giocatori per squadra e non si possono fare i cambi. Da non praticare nelle ore più calde!

Beach soccer

Uno degli sport estivi preferito dai giovani è sicuramente il beach soccer, una variazione del calcio. Si gioca su un campo di sabbia, le squadre sono formate da cinque giocatori , si giocano 3 tempi da 12 minuti e ci sono due arbitri. Un ultima cosa da non dimenticare è che si gioca a piedi nudi. Questo sport sta diventando talmente in voga che è stato riconosciuto dalla FIFA e si svolgono campionati a livello nazionale ed internazionale.


DIVERSABILITA’

E LAVORO LAVORO: UN’ESIGENZA E UN DIRITTO DI TUTTI

ERCOLANO: LA CULTURA E’ ACCESSIBILE A TUTTI? VISITA AGLI SCAVI TRA BELLEZZE E DIFFICOLTA’

di Luigi Esposito

di Pio Lallo

La richiesta del disabile di lavorare, ove naturalmente ve ne siano i requisiti e le capacità, è molto forte. Essa è dettata da una grande motivazione che i normo-dotati, forse non conoscono. Egli non vuole solo realizzare se stesso con l’inserimento in un mondo che gli è sempre stato precluso, ma ha il grosso desiderio di ripagare la società che indubbiamente fa uno sforzo per aiutarlo nella vita di tutti i giorni. E, vi posso assicurare, lui la sente questa mano che gli viene costantemente tesa! Senza contare che un’eventuale collocazione al lavoro di colui che addirittura fino a poco tempo fa era quasi etichettato con quel roboante appellativo di invalido, apre una serie di risvolti tutti positivi. Ci sarebbe l’assunzione di una responsabilità, il recupero di una dinamicità fisica e mentale, il risveglio da un torpore fin troppo

DIVERSABILITA’

protrattosi nel tempo nel segno di un infantilismo e una dipendenza dai genitori cui si è quasi condannati a vita. Tutto quello che la 68\99, la legge per l’inserimento dei diversamente abili al lavoro promulgata per questo motivo, ma presto insabbiata, doveva fare era proprio questo: non lasciar cadere nel vuoto questo candido anelito alla emancipazione che dal nostro fragile universo gli giunge!

Nei pressi di Napoli, già famosa nel mondo per la sua bellezza, ci sono anche gli scavi archeologici più conosciuti e importanti. Con il gruppo che frequento nel centro per diversamente abili H-anto a te, sono stato in quelli di Ercolano. Per fortuna, una brava guida ci ha seguito per spiegarci quello che vedevamo. Ascoltando le sue parole, con la fantasia ho provato a immaginare com’era la vita in quella città prima che fosse ridotta così. La prima impressione che mi ha colpito è stata una grande compassione per gli abitanti dell’epoca, sorpresi dall’esplosione del Vesuvio. È evidente che non sapevano che il Vesuvio non era una semplice montagna. La bellezza della città mi fa pensare che si trattava di un popolo ricco, c’erano molte botteghe, servizi, ville di grandi aristocratici romani. Qui, queste persone venivano in villeggiatura. I nostri paesi, insomma, erano un posto di vacanze per la gente di allora. Erano pure ben attrezzati: per i loro bisogni avevano i bagni pubblici che noi ben duemila anni dopo non abbiamo. Anche se gli scavi erano molto belli, è stata difficile la visita per un nostro amico sulla carrozzella perché c’erano le scale, le strade con i ciottoli e marciapiedi molto alti. Ci auguriamo che questi posti saranno visitabili anche da chi non può camminare.


MUSICA di Rita Balzano

DE ANDRE’ STORIA DI UN

TIMIDO ANARCHICO Tra gli indimenticabili protagonisti della musica italiana uno dei più grandi è stato sicuramente Fabrizio Cristiano De Andrè, conosciuto anche come Faber. Questo soprannome gli fu attribuito da Paolo Villaggio, suo grande amico di gioventù a causa della predilezione del futuro cantautore per i famosi pastelli Faber-Castell. In quasi 40 anni di attività artistica, De Andrè ha inciso 13 album, più alcune canzoni pubblicate solo come singoli e poi ripubblicate in varie antologie.La popolarità e l’alto livello artistico del suo canzoniere hanno spinto alcune istituzioni a dedicargli,vie, piazze, parchi, biblioteche e scuole, subito dopo la sua prematura scomparsa avvenuta il 12/01/1999 per un carcinoma polmonare, a 59 anni. In occasione dei suoi funerali, al dolore della famiglia partecipò una folla di oltre diecimila persone. La sua vita cominciò con la musica, già da quando nella sua casa genovese, il Professor Giuseppe De André fece suonare il grammofono a ritmo di valzer, per alleviare le doglie della moglie che aspettava Fabrizio. Passò i primi anni della sua infanzia in campagna per sfuggire

alla guerra e fu lì che imparò ad amare la vita campestre e che sviluppò l’insofferenza per gli spazi ristretti (anche in senso metaforico forse). Non amò mai molto lo studio scolastico, ma si dedicò presto alla musica, alle letture anarchiche e all’impegno sociale. Il suo successo musicale iniziò grazie a Mina che interpretando “La canzone di Marinella” lo consegnò alla fama permettendogli di lasciare il lavoro poco amato di insegnante in un istituto privato. Sebbene fosse un perfezionista in studio, De Andrè era terrorizzato dall’esibirsi in pubblico e rifiutò di farlo per molti anni. Per mettere a tacere le pressioni incessanti che Sergio Bernardini, il patron del noto locale “La Bussola”, gli faceva per convincerlo ad esibirsi nel suo locale, il cantautore gli chiese un compenso all’epoca stratosferico, 300 milioni di lire, sicuro che non avrebbe accettato. Il Bernardini invece non se lo fece ripetere due volte e Fabrizio fu costretto a superare la sua paura del palcoscenico, cosa che non gli riuscirà mai facile. Cantò in pubblico sempre nella penombra e con l’aiuto

di abbondante whisky. La sua timidezza, infatti, fu alla base di una seria dipendenza da alcol. Tormentata anche la sua vita sentimentale, con i due matrimoni: il primo con Enrica Rignon a soli 22 anni, perché in attesa del figlio Cristiano e la seconda unione con Dori Ghezzi, da cui nacque Luisa Vittoria. Fu con l’amata seconda moglie che Fabrizio fece la terribile esperienza del sequestro: per ben 4 mesi i due furono prigionieri dell’Anonima. De Andrè raccontava di questa esperienza quasi con tenerezza, ricordando quanto i suoi rapitori fossero gentili e persino materni. Negli ultimi anni, cominciò a condividere la sua carriera musicale con il figlio Cristiano, che oggi continua a seguire le orme del padre. Attraverso suo figlio possiamo ancora ricordare i testi e le musiche colte e delicate del grande De Andrè padre. Potrete ascoltarlo il 26 Luglio al Belvedere di San Leucio – Caserta - nello spettacolo che sta girando l’Italia dal titolo “De André canta De André”.

Cantò in pubblico sempre restando nella penombra..

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NASCE LA PRIMA

SCIENZA & TECNOLOGIA di Maria Braini

CELLULA ARTIFICIALE VANTAGGI, SVILUPPI E RISCHI DELLA RICERCA

La prima cellula artificiale, dotata di un Dna sintetico e capace di moltiplicarsi come ogni cellula vivente, è stata prodotta nei laboratori USA di Craig Venter. Da 5 anni Venter sta lavorando a questo obiettivo: nel 2007 il suo gruppo ha realizzato un Dna artificiale, nel 2009 ha trapiantato il genoma da un batterio ad un altro e adesso ha combinato i due risultati per costruire la prima cellula artificiale. Per il futuro si spera di poter creare nuove forme di vita in grado di risolvere alcuni grandi problemi dell’umani-

tà, ad esempio attraverso la creazione di un batterio che ingoi il petrolio dell’enorme disastro ambientale americano. L'esperimento rappresenta un enorme successo per la scienza, ma ci sono anche molti altri aspetti da verificare prima di poter gridare al miracolo. Ovviamente ci sono state molte polemiche e preoccupazioni: Obama si è rivolto alla commissione presidenziale per lo studio delle questioni bioetiche, perchè

dedichi attenzione agli sviluppi di questo risultato scientifico, considerando sia i benefici potenziali per la salute, la sicurezza ed altri settori, sia gli appropriati confini etici e gli eventuali rischi. L'oncologo Umberto Veronesi prevede che questa scoperta non produrrà effetti concreti nei prossimi anni, ma che darà l’avvio all’esplosione della ricerca sul DNA. Un frammento di Dna da solo non è un essere vivente. Vive e funziona solo se messo in una cellula.


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DAL MONDO

NEIGHBOURHOOD WATCH:

di Jessica Carbone

CORTESIE DEL VICINATO

IN INGHILTERRA CASA AL SICURO, ANCHE QUANDO SIETE VIA In questo periodo si va in vacanza per periodi lunghi o anche solo in gita, ragion per cui molte case rimangono vuote ed incustodite per un giorno o per interi mesi. In estate, quindi, le case sono in pericolo per i furti. In Ingliterra ha avuto molto successo un sistema di sorveglianza chiamato “neighbourhood watch” che viene organizzato dai cittadini stessi nei propri quartieri, per la salvaguardia della sicurezza quartiere. Questo sistema aiuta le persone a proteggere se stesse e le loro proprietà. Non solo. Riduce la paura del crimine migliorando la sicurezza e aumentando la vigilanza e promuovendo lo spirito di comunità. E’ un’organizzazione che appartiene ai proprietari stessi delle abitazioni, ma

viene sostenuta anche dalla polizia. In che modo è organizzato questo ingegnoso meccanismo? Vengono fatte precise registrazioni di incidenti sospetti e vengono distribuiti vari opuscoli: alcuni spiegano come ridurre il rischio di subire un furto, rendendo la propria casa più sicura. Per ogni zona vengono istituiti dei capi, i cui numeri di

telefono vengono distribuiti alla popolazione. Ogni membro di questa organizzazione espone uno sticker alla finestra per indicare che è una casa sorvegliata e che le persone

E’ un’organizzazione che appartiene ai proprietari stessi delle abitazioni, ma viene sostenuta anche dalla polizia. di quella casa sorvegliano le case nel vicinato. Per far funzionare il meccanismo è importante che i vicini si conoscano e si tengano informati se si cambiano orari, se vanno via per una vacanza o se ci sono altri cambiamenti. In uno spirito buon vicinato, per battere la criminalità è importante occuparsi del prossimo e non dire “io faccio solo i fatti miei”.


CURIOSITA’ di Egidio Rivoli

GLI AMORI DI ZEUS GOSSIP DIRETTAMENTE DALL’ANTICA GRECIA! :)

Zeus, padre degli dei, nonostante fosse ammogliato con Era, non rifiutava distrazioni e tradimenti. Trasferendo il moderno gossip all’antichità, vi raccontiamo alcune scappatelle del più potente degli dei. Tra le dee, una delle prime amanti di Zeus fu Meti, la dea del buon consiglio. Poiché un oracolo aveva predetto al signore degli dei che un figlio avuto da Meti l’avrebbe detronizzato, Zeus pensò bene, dopo essersi intrattenuto con lei, di inghiottirla! Dopo 9 mesi al dio venne un forte mal di testa: nacque Atena, partorita direttamente dalla testa di Zeus. Accoppiandosi con Demetra, dea dell’agricoltura, in forma di serpente nacque una figlia di nome Persefone. Il dio pensò bene di accoppiarsi anche con la figlia, la quale però era sposata con Ade, dio degli Inferi. Per convincere Persefone a concedersi, Zeus prese le sembianze di Ade. Tra gli amori mortali non possiamo

non citare la bella Danae, una principessa rinchiusa dal padre in una torre perché gli era stato predetto che il primo figlio della ragazza l’avrebbe ucciso. Zeus non si faceva certo fermare dalla mura di un castello! Trasformandosi in una nuvola, il padre degli dei penetrò nella torre e si unì a lei in forma di pioggia d’oro. Dalla loro unione nascerà l’eroe Perseo che oltre ad uccidere il nonno, sarà il carnefice di Medusa. Ancora, per conquistare Leda, moglie di Tindaro, re di Sparta,

Zeus si trasformò in cigno mentre la bella donna faceva il bagno nuda in un laghetto. Dalla loro unione Leda partorirà due uova, da cui nasceranno Castore, Polluce ed Elena. E per concludere questa carrellata, ricordiamo che nell’antichità le pratiche omosessuali non venivano disdegnate neanche dal dio dell’Olimpo. Incontrato tra i boschi il giovane pastore Ganimede, Giove si trasforma in aquila e lo porta con sé nell’Olimpo, dove lo rende immortale e gli assegna il

compito di coppiere degli dei.

LUNGA VITA ALL’OROLOGIO! Come facciamo a mantenere più a lungo in vita il nostro orologio? Su questa pagina vi diamo alcuni consigli utili. - La durata della pila può variare tra due e 5 anni, a seconda dei modelli. Circa due settimane prima dell’esaurimento della pila, la lancetta centrale dei secondi comincia a scattare di quattro secondi per volta: sostituitela e . non lasciate per troppo tempo la pila scarica nell’orologio. - Prima dell’estate, fate eseguire un test d’impermeabilità. Se il vostro orologio risulta impermeabile, dopo un bagno in acqua di mare o in qualche piscina non preoccupatevi, perché basta risciacquarlo in acqua dolce. E’ comunque sempre sconsigliabile immergersi con un

cronografo al polso. - Se immergete un orologio impermeabile e si allaga, richiedete subito un controllo dell’impermeabilità. Se supera il test la colpa è vostra perché avete trascurato il vostro orologio. In questo caso non avrete alcun diritto alla garanzia. - Fate attenzione anche agli urti e alle vibrazioni. Anche l’orologio più forte potrebbe rompersi, perché sono strumenti delicati. - Per mantenere l’orologio sempre pulito e brillante, pulitelo delicatamente con una spazzola. Gli orologi non impermeabili vanno puliti con un panno morbido e asciutto. Con queste precauzioni il vostro fidato amico da polso, vi terrà compagnia a lungo!



SUSSURRI DELL’ANIMA

L’Amore del Silenzio di Giorgio Caso

Avrei voluto cercarti in un sincero abbraccio ma tutto questo mi è difficile e così mi immedesimo nei brani che parlano d’amore. Affinchè possa in una sola parola amarti.

Energia di Primavera di Rita Balzano

Con l’arrivo della primavera e dei primi tepori si risveglia in noi la voglia di uscire dal letargo invernale e un po’ di luce in più da una sferzata al nostro umore, ridonandoci la voglia di vivere, facendoci sentire liberi come le rondini nel cielo terso senza nuvole.

LA POESIA RACCONTATA:

“Tu pensoso in disparte il tutto miri; Non compagni, non voli, Non ti cal d’allegria, schivi gli spassi; Canti, e così trapassi dell’anno e di tua vita il più bel fiore.”. la tua poesia!

A voi che ci donate amore e dolcezza, a voi che ci infondete coraggio, a voi che ci rendete forti di fronte alle difficoltà della vita, voi che ci trasmettete la speranza e la forza di vivere, di sognare e che ci date la possibilità di realizzare i nostri sogni. Noi che vi portiamo nei nostri cuori vi ricorderemo, in un mare in tempesta e sotto un manto di stelle. Tutto questo è per dirvi grazie perchè ci state dando la possibilità di crescere emotivamente.

di Luigi Esposito e Rita Balzano

IL PASSERO SOLITARIO

Sussurra

ri di Agli optoeraattoe - Dal H - an autonomia gruppoagazzi della e dai r ne di Eccoci. redazio

(G.Leopardi)

Leopardi è il più grande di tutti, è noto, questi versi eccezionali de “il passero solitario” lo testimoniano ancora. Noi, però, vogliamo “usare” l’immenso Giacomo invitando la gioventù a capovolgere questa

Inviala:

sua terribile condizione, sottraendosi con grosso vigore al pericolo, sempre incombente, dell’auto - emarginazione!

in email > h-antoate@bambuonlus.it su facebook -> http://www.facebook.com/bambuonlus

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L’ELENCO DI ENTI ED ESERCIZI DOVE CI TROVI QUI: ECCO TROVERAI IL TUO NUMERO DI ECCOCI! San Sebastiano al Vesuvio

San Giorgio a Cremano

Chalet Belvedere Piazza Belvedere, 5 Circolo Didattico Via degli Astronauti Mr. Cucito Via Fratelli Rosselli, 8 Comune P.zza R. Capasso, 1 Ottica Ranieri Via Roma, 9 Pasticceria Angela Via Plinio 13 C.Estetico Area 53 Via Luigi Palmieri 63 Show Room Blu RO.MA. Via A. Volta 13 Enoteca Simeoli P.zza E. Fermi, 17 Gran Caffè Sterminator Vesevo Piazza Belvedere, 7

Snack Bar Labriola Piazza Vittorio Emanuele, 28 Edicola Via San Martino D’Angelo Orlando Tabaccheria Via San Martino 17 Dr. Antonio Migliaccio - Andrologo Piazza Botteghelle, 4 Mobili Chic Zinno Corso Umberto I, 3 Colibrì Abbigliamento Corso Umberto I, 35 Caffè del Presidente Via Alcide De Gasperi, 49/51 Comune - Uff. Servizi Sociali Via Lanzara 1 Comune Piazza Municipio 1 ASL NA3 Sud Distretto 54 Via Marconi, 1 , 29/31 De Vivo Giovanni Abbigliamento Via Roma

Ponticelli Stranissimo Via Maria Callas 191

Pollena Trocchia Ospedale Apicella Via Massa, 1 C.Estetico Siddharta Via Garibaldi, 209

Magazine del progetto ‘H-Anto a te’ della Coop.Sociale Bambù di S.Sebastiano al Vesuvio (NA) “Eccoci!” è realizzato con:

Portici

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Coordinatrice del progetto: Annunziata Iengo Consulenza giornalistica: Valerio Di Salle Responsabile di redazione: Lucia Imperatore Caporedattore: Luigi Esposito Vicecaporedattore: Giorgio Caso Responsabili Sponsors:

Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù Via Diaz 132 ASL NA1 Sud Distretto 34 Via Libertà 42 Ambulatorio Veterinario Croce Azzurra Via Libertà II traversa a destra, 9/13 Libreria Nutrimenti Via Diaz 71

Cercola Ailama Via Nuova Caravita 63 Bar Romano Via Nuova Caravita 99 Piaggio Center Via Nuova Caravita 90 Castello S. Caterina Via Santa Caterina 12 Cartoleria Lapis Via Meuricoffe, 9 Pastificio Leonessa Via Don Minzoni 231 Associazione Sportiva Dansemble Via Don Minzoni 112 Centro Sportivo IGEA Via Europa Il tempo per l’Anima Via Madonna delle Grazie 17

Renata Gomez De Ayala, Teresa Iorio, Lucia Imperatore, Annunziata Iengo, Sara Cocozza,Ilaria Cuturi Redazione Antonio Montone , Jessica Carbone; Fabio Lentini. Rita Balzano, Pio Lallo, Egidio Rivoli Operatori: Marianna Formisano, Marianna Rea, Eddy Cirella, Giuseppina Niglio Grafica gianlucariccio.it

BAMBU’ COOPERATIVA SOCIALE

REFERENTE EDITORIALE E PUBBLICITA’: Coop.Sociale Bambù Onlus - Presidente: Giovanpaolo Gaudino Sede: Viale del Progresso, 80040 S.Sebastiano al Vesuvio (Na) Mail: segreteria@bambuonlus.it




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