Swm

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Swm Brandbook Design by: Lorenzo Boero Riccardo Carrara Oscar Colapinto Danitza Diaz Ada Favaron


Sommario Storia Pag.4 Successi Pag.6 Moto e raduni Pag.8 Intervista Pag.12 Heritage Pag.14 Struttura Pag.18 Valori e caratteristiche Pag.20

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Storia La SWM, acronimo di Speedy Wor-

creato il futuro dell’ SWM, “le moto di domani”.Nelle competizioni il

king Motors, iniziò a produrre moto

1973 fu un anno di grandi successi che vide spesso l’SWM salire sul

nel luglio 1971: aveva la sua sede le-

primo gradino del podio. L’anno successivo, nel 1974, la SWM è ormai

gale e amministrativa nello stabili-

la moto competitiva per eccellenza nella Regolarità. Anche negli anni

mento di Palazzolo Milanese mentre

immediatamente successivi i risultati furono eccellenti, una lunga lista

la fabbrica vera e propria in quello di

di secondi e terzi posti nelle classi 50, 100 e 125, sia in campo nazionale

Rivolta d’Adda.

che internazionale.

Fondata da Piero Sironi e Fausto

Agli inizi degli anni 80 l’intero mercato delle moto da fuoristrada entrò

Vergani, l’azienda debuttò nel cam-

in una fase di declino e così, in seguito a difficoltà finanziarie, la SWM

po motociclistico con la produzione

nel 1984 fallì. Sironi provò a continuare l’attività con il marchio SVM

artigianale di veicoli da regolarità,

(nome che stava per Società Veicoli Milanese) ma l’operazione ebbe

enduro e cross, per buttarsi solo suc-

breve durata: nel 1987 SVM chiuse definitivamente i battenti.

cessivamente - nel 1977 - nel mercato del trial con le 125 e 320. In questo primo periodo la produzione limitata fece si che ogni moto prodotta fosse un vero e proprio laboratorio di ricerca componenti e soluzioni; solo nel 1972 l’azienda iniziò l’attività produttiva e agonistica a pieno ritmo, e piloti del calibro di Vergani, Redrezza e Signorelli erano i rappresentanti ufficiali della nuova azienda, partecipando a prove di campionati Italiano ed Europeo con ottimi risultati. La lunga esperienza dei piloti unita all’entusiasmo per i successi conseguiti non fecero che alimentare l’inventiva del brand. A lato del vecchio stabile a Rivolta d’Adda sorse una nuova struttura che ospitò il reparto esperienze, il reparto corse e la sala con il banco prova per i motori. La gamma iniziò ad ampliarsi con tre differenti versioni di base per ogni cilindrata: in questi locali venne

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I successi Dunque, anche se la SWM durò solo

SWM. L’apice del successo fu raggiunto nel 1981 col titolo mondiale

per pochi anni, il suo albo vanta una

e la vittoria allo Scottish Six Days da parte dell’adolescente francese

serie di vittorie e di successi invidia-

Gilles Burgat. Altri successi nei titoli nazionali e nel giro del mondo

bili per molte aziende motociclisti-

furono raggiunti da piloti come Thierry Michaud, Danilo Galeazzi,

che tuttora in produzione. Alla fine

Bernard Cordonier e John Lampkin.

degli anni ’70 l’arrivo dell’Italia come manifatturiero di moto da trial mise fine al monopolio spagnolo nel campo, che all’epoca possedeva colossi quali Butalco, Montesa e Ossa. Gran parte di questo successo si dovette al fatto che SWM reclutò tra i migliori dei piloti esistenti, i quali ebbero la loro fortuna proprio con SWM. Miller, Coutard e John Reynolds pilotarono i primi modelli, mentre Martin Lampkin e Bernie Schreiber presero i loro rispettivi titoli nazionali per

1981: vince il titolo mondiale nel trial con Gilles Burgat 1979:

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migliore moto dell’anno con l’SWM RS 125GS


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Le moto

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I raduni

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Intervista Lorenzo Castelli ha lavorato nell’ impianto SWM di Rivolta d’Adda per 4 anni (dal 1980 al 1984) e ha vissuto uno dei momenti di apice di popolarità del brand, ma anche i suoi ultimi anni culminati nel suo fallimento.Lavorava nel reparto “Esperienze” in cui erano costruiti i prototipi dei vari modelli (motocross-enduro-trial-racing) e venivano poi testati direttamente in esterno. Lorenzo conferma che il brand ha avuto poca longevità, tuttavia in un breve lasso di tempo la SWM è riuscita a ottenere grandi risultati sportivi e a imporsi come leader nel settore delle corse. La brevissima vita dell’azienda ha creato un fenomeno collaterale: la nascita di una fetta di mercato intevata a prodotti non più in commercio - quindi “vintage” - e ristretti a pochi modelli in produzione limitata.Secondo Lorenzo (che l’ha vissu-

to dall’interno) il fallimento dell’azienda è legato all’affrettato salto di qualità da una realtà artigianale a una più industriale, un azzardo che la SWM non poteva permettersi perché era nata come brand interessato alla perfezione nell’estetica e nella meccanica dei propri modelli (prerogative che non era più possibile garantire con la produzione in grande scala).

“Lavoravo nel reparto più bello, il reparto Esperienze: era incredibile cominciare ad assemblare le moto, vederle nascere dal progetto... costruirle, rifinirle nei dettagli, provarle su strada e infine modificarle per renderle un prodotto unico e studiato nei minimi particolari”

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Heritage Dopo una pausa di qualche tempo, il raduno annuale di tutti gli appassionati delle SWM, torna in Valle d’Aosta. L’evento è cresciuto diventando di rilevanza internazionale, con la presenza di alcuni Swummisti d’oltralpe: Swizzeri, Tedeschi, Olandesi, Belgi, Inglesi e Francesi.

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Non c’è da stupirsi tenendo conto che SWM nella sua pur breve storia ha esportato le proprie moto in tutto il mondo.

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Resa famosa dai numerosi Campionati vinti ha ancora oggi moltissimi estimatori anche all’estero che espongono e usano le proprie moto d’epoca nelle varie manifestazioni rievocative presenti principalmente sul suolo italiano per una media di una gara al mese, dove vincere non è importante come ricordare la mitica azienda come se non fosse mai scomparsa. Sulla rete sono presenti numerose pagine social dedicate e, per i piĂš nostalgici, registri storici continuamente aggiornati.

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Pass

Struttura

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Passione

Precisione Tecnica

Temerarietà

Veloce

Affidabilità

Materiali resistenti

Curiosità

Innovativa

Cura del dettaglio

Duttile

Sistemi di sicurezza

Accessoriata


sione

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Passione La passione è esattamente ciò che ci distingue da tutti gli altri. I nostri operai non lasciano la postazione se non dopo aver raggiunto la perfezione analitica in ogni cosa creata. L’amore per i nostri prodotti è ciò che permette ad essi di essere immacolati. Il nostro non è un prodotto fatto da macchine, ma da uomini, uomini con la passione per quello che fanno.

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Precisione Tecnica

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Cura Artigianale

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Temerarietà La scoperta dell’America, il primo passo sulla Luna, l’Inno alla Gioia di Beethoven. Le più grandi imprese dell’uomo vedono come sfondo un sentimento di temerarietà, una sorta di “spericolatezza”. La temerarietà ci consente di non fermarci alla prima difficoltà, ma di sfidare sempre l’imprevisto, di non avere paura, ed è seguendo questo concetto che supereremo le difficoltà lungo il cammino.

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Veloce

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Duttile

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Affidabilità Nulla è lasciato al caso. Ognuno dei nostri prodotti non lascia la fabbrica se non dopo essersi sottoposti a severissimi test. Ciò che il cliente avrà in mano sarà uno strumento senza difetti, senza elementi che presentano problemi, ogni singolo pezzo svolge quindi correttamente il compito per cui è stato creato, nel modo più preciso.

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Materiali Resistenti

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Sistemi di Sicurezza

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Curiosità Un valore chiave su cui si basa la nostra azienda è la curiosità. Curiosità intesa come il più antico e radicato sentimento umano di volere inoltrarsi, esplorare l’inesplorato, conoscere l’ignoto. Il viaggio, lo “spingersi oltre”, il “superare i limiti” sono concetti che da noi sono di casa, nessuna via per noi è precluso.

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Tecnologicamente

avanzata

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Accessoriata

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