John e Solfamì Integrale Vol #2

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Questo volume contiene le avventure pubblicate originariamente negli albi sopra raffigurati.

John e Solfamì è un classico esempio di quelle rare opere a fumetti che, in pochi volumi, segnano intere generazioni di lettori e si impongono come classici indimenticabili. È all’interno di questa serie che si rivela per la prima volta il talento di narratore di Peyo, attraverso avventure ritmate e leggere, dove il fantastico e lo humour si mescolano per incantare i lettori. Un’opera culto che la presente edizione integrale, completa di numerosi documenti rari o inediti, permette di riscoprire.

ISBN 978-88-99288-08-2

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788899 288082

€ 29,95 LION

LION


Metà degli anni Cinquanta. Peyo disegna da appena tre anni le avventure di John e Solfamì per Le Journal de Spirou e già padroneggia mirabilmente la propria arte. Graficamente, i personaggi si arrotondano e si avvicinano pian piano al celebre stile che ben presto s’imporrà in maniera evidente nel fumetto belga. Ma l’evoluzione si nota soprattutto nelle sceneggiature. Lontane dalle storie degli inizi, improvvisate settimana dopo settimana, le avventure di John e Solfamì guadagnano in densità, struttura e ritmo.

1 9 5 5? Una grande annata!

evoluzione della sua arte. In particolare,

Giovedì 12 maggio 1955, nel suo n. 891, il

nei tre albi presentati in questo secondo

rinnovato Le Journal de Spirou (che conta

volume, il suo universo è già stato definito.

ormai oltre la metà delle sue pagine a colori)

Principali o secondari, i personaggi

annuncia in copertina il ritorno di John e

hanno acquisito il loro carattere definitivo:

Solfamì in La pierre de lune, che alcuni

persino il re, iscrivendosi nella scia di

esperti di fumetti non esitano a definire un

Little King, creato nel 1931 dall’americano

“capolavoro di Peyo”. Peyo è uno dei rari

Otto Soglow, assume un atteggiamento

autori di cui si può assistere all’evidente

indubitabilmente “Peyo”. 5


Disegno originale della prima tavola di La pierre de lune, pubblicato su Le Journal de Spirou del 12 maggio 1955.

«Sapeva dove stava andando»

André Franquin: «Quando Pierre ci raccontava la successiva avventura di John e Solfamì, questa comportava un inizio, uno sviluppo e una fine. Aveva tutta l’avventura in testa. La “generazione Jijé”, come ci chiamavano, trascurava questa ricerca di coerenza. Per Spirou e Fantasio, mi capitava di partire all’avventura, senza sapere dove sarei andato a finire. Il ritmo della produzione e la necessità di avere Spirou presente tutte le settimane nel suo giornale non permettevano una lunga maturazione delle peripezie che gli facevo affrontare. È evidente in La Corne de Rhinocéros: è chiaramente una storia in due parti. Del resto, nel giornale, quell’avventura è all’inizio intitolata Spirou et la Turbotraction e soltanto in seguito ha preso il sopravvento la parte africana. Peyo mi ha fatto riflettere sulla necessità di imbastire una solida trama, come nel fumetto realistico, ma con in più le battute e le trovate umoristiche!»

Dal punto di vista della sceneggiatura, le

le serie realistiche dovessero possedere

avventure di John e Solfamì abbandonano

una trama e una solida sceneggiatura,

l’aria da feuilleton degli esordi a favore

si concedeva alle serie “comiche” la

di trame più strutturate e meglio gestite.

possibilità di risolversi in una serie di

In questo Peyo indica la strada agli altri

trovate umoristiche, più o meno collegate

disegnatori di Le Journal de Spirou. Nella

fra loro. Lo stesso dicasi per il disegno: il

stessa misura in cui appariva evidente che

tratto e quanto rappresentava dovevano

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Nel 1955, il quotidiano di Bruxelles Le Soir rilancia il suo supplemento settimanale per i più giovani e chiede a Peyo di resuscitare il suo gatto Poussy, al quale aveva già dato vita nel 1949. La velocità di crociera di Peyo aumenta: due pagine di John e Solfamì e mezza pagina di Poussy ogni settimana!

essere “utili”. Peyo non inganna l’occhio

Aggiungiamo che la metà degli anni

del suo lettore con un’abbondanza di

Cinquanta vede Peyo moltiplicarsi: a

dettagli grafici, dei quali si serve soltanto

parte John e Solfamì, riprende le tavole

se sono funzionali alla trama. Senza

umoristiche autoconclusive di Poussy,

dubbio mostra in questa scelta stilistica

illustra racconti, ne scrive altri e si dedica

l’influenza delle letture giovanili, i romanzi

al delicato esercizio delle storie complete,

inglesi, da Dickens a Walter Scott,

occasionalmente (in particolare a Natale) op-

passando per Wilkie Collins e Robert

pure per l’effimero settimanale Risque-Tout.

Louis Stevenson, che privilegiavano

È questa “età dell’oro” antecedente alla

tanto l’uomo quanto la ricostruzione

creazione dei Puffi che vi invitiamo a

storica.

scoprire nelle pagine che seguono. 7


una nuova avventura di john e solfamì... di peyo

Il giuramento dei Vichinghi John e Solfamì sono stati incaricati dal re di portare un editto al barone di Troumanach, signorotto di un feudo sulla costa. Compiuta la loro missione, i due stanno facendo ritorno al castello.

sempre la stessa storia, in questo paese! quando fa bel tempo un giorno, l’indoma... ehi!

tutto sta nell’avere senso dell’equilibrio...

già! il tempo potrebbe sciuparsi!

oh! oh! si leva il vento!

nessun pericolo! io salto meglio di un camoscio!

fai attenzione! gli scogli sono scivolosi! potresti farti un bagno fuori programma!

...riflessi rapidi...

ci sono! preso! ammira la mia destrezza, la mia agilità!

ah! ah! ah! divertente, eh? proprio da morire dal ridere!

...il mio...

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povero solfamì! consolati, i bagni di mare sono eccellenti per la salute!

già, soprattutto in questa stagione! sono eccellenti per beccarsi un... aaa... aaa...

...raffreddore!

laggiù c’è una capanna di pescatori! andiamo, chiederemo che accendano un bel fuoco per asciugarti!

buongiorno! il mio amico è caduto in acqua! potrebbe asciugarsi vicino al caminetto?

ma certamente! entrate! marie, attizza un po’ quel fuoco! e tu, berthe, vai a prendere una coperta!

bevete un buon goccetto, vi riscalderà immediatamente! già che ci sono... ne prendo uno anch’io! è da un po’ che ho i brividi!

diamine, per essere un goccetto, è un goccetto! un goccetto di un goccetto! insomma...

ben gentile, ma vorrei essere a pinquer entro questa sera! non appena le vesti di solfamì saranno asciutte, ci rimetteremo in cammino!

mangiate qualcosa con noi... alla buona!

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Alcuni istanti più tardi...

muoviamoci! se vogliamo arrivare prima di notte, non possiamo indugiare oltre! grazie ancora per la vostra ospitalità!

ehilà! il cielo si è coperto! ci siamo! piove!

e... ehm... per il buon goccetto!

potreste darci alloggio fino a domattina?

ma certo! mettete le vostre cavalcature nella rimessa! aspettate, vado ad aprirvi la porta!

prenderete dopo il vostro goccetto! a tavola adesso, la zuppa è bella calda!

ecco fatto! appena in tempo! che rovescio!

allora prendiamoci un altro goccetto per riscaldarci! marie, dove hai messo la brocca?

ehi! per me no, grazie! ho... ho caldo! un caldo terribile!

Poco dopo,

se conosco delle storie? ma certamente! ascoltate questa! c’era una volta una graziosa principessa di nome isabelle, che amava gautier, un prode cavaliere. ma una strega, gelosa di isabelle, le fece bere un filtro che la rese veramente brutta!

fattasi sera...

un goccetto?

sotto cotanta bruttezza, nessuno voleva riconoscere la principessa che venne scacciata dal castello! mentre si allontanava piangendo, vide andarle incontro gautier, che le disse: “non piangete più, isabelle. io vi amo ancora e vi vendi- cherò!”

oh! oh! avete ripreso freddo, messer solfamì?

non vorrai metterti in cammino con questo tempo, vero? un bagno al giorno, a me basta!

ma... come faceva gautier a sapere che era la principessa, dal momento che nessuno la riconosceva?

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come faceva?... ehm... ma... perché... ehm... perché l’amava! Anche tu... a tempo debito capirai!


intelligente, quel ragazzo! le sarà davvero utile! il piccolo jacques? sì... sfortunatamente, non resterà a lungo con noi!

sarebbe troppo tardi! è adesso che occorre cominciare la sua educazione! orbene, cosa decidete? io... non posso accettare! forse un giorno potrei spiegarvi il perché, ma per il momento non posso dirvi altro! grazie comunque per la vostra offerta!

L’indomani all’alba...

ah, no? perché? ehm... perché io... insomma, non lo so, credo che non voglia fare il pescatore come me! il barone di troumanach forse lo prenderà al suo servizio come valletto delle scuderie!

quali ragioni possono cotringerlo a rifiutare? si trattava di un’occasione insperata per il piccolo jacques! be’, inutile insistere, avrà i suoi motivi!

è vergognoso!

hmm!

devono averla rubata durante la notte!

no! no, è impossibile! lui... è ancora troppo giovane! forse fra qualche anno!

In quello stesso momento, ad alcune leghe di distanza... costeggia la riva, siamo vicini!

non fare troppo rumore! credo che i nostri ospiti dormano ancora!

in piedi, pigrone! il sole si leverà presto!

accidenti! non trovo più la porta!

sappiate che potrebbe diventare un paggio. che parta con me domani. lo presenterò al re! sono certo che...

ahia!

john, ho trovato una parete!

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ah! eccola!

ci siamo! il sole è andato a coricarsi di nuovo! è buio pesto!

le imposte sono chiuse, furbone!


scostati, ragazzo! dov’è il pescatore? vallo a cercare!

un po’ più di educazione, voi! io non sono il vostro cane!

che succede?

cosa?!

ah! eccoti!

oh!

bene! vorrei parlarti... da soli! noi due riprenderemo la conversazione fra poco, se non sei un codardo!

già! venivano dal nord sui loro drakkar e sbarcavano alla foce dei fiumi principali! hanno assediato persino parigi!

mi riconosci?

ed eccoti con un bel duello sul groppone! da dov’è spuntato quel barbuto?

non temete, vi aspetterò! vieni, solfamì!

un vichingo? uno di quei predoni che tempo fa hanno saccheggiato il paese?

osi parlare con questo tono a olaf? piccolo moccioso! fila via di qui, altrimenti ti taglio le orecchie! perbacco! vi taglierò prima io la barba! solfamì, la mia spada!

le loro invasioni sono cessate nel 911, quando carlo il semplice ha ceduto una parte del territorio al loro capo, rollon! ma non hanno perso il gusto di compiere spedizioni in terre lontane!

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ehi! vieni a vedere!

s... sì!

è un vichingo!


oh! il nostro vichingo non è da solo!

mi domando cosa vengano a fare qui! commercio, forse?

figurati! quelli sono guerrieri, non mercanti!

avanti, vieni!

forse sono qui in cerca di provviste!

e per comprare dei viveri, vogliono parlare “da soli” con il pescatore? no, dev’esserci un altro motivo!

perbacco!

ecco che cosa era venuto a fare! è un ladro di bambini!

imbarchiamoci, amici miei! rotta verso nord! bodhvar ci attende!

ma quanto sei complicato! già che passavano, si sono fermati per un saluto, tutto qui!

ecco laggiù il nostro vichingo! ma... si sta trascinando dietro il piccolo jacques!

arriva olaf! tutto bene, ha il ragazzo!

salve! non così in fretta, messere!

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lasciate andare quel ragazzo!

non crediate di infinocchiarmi così facilmente! questo ragazzo è il figlio del pescatore e, per l’ultima volta, vi intimo di lasciarlo andare!

chi è, olaf? un giovane presuntuoso che ha trascorso la notte in casa del pescatore! non sa niente!

piccolo, questo ragazzo ci appartiene! non posso dirti il motivo, poiché ne va della sua vita... e della nostra! e tu sai già troppo! dimentica di averci visto e continua per la tua strada!

l’hai voluto tu, testone! salite a bordo, voialtri, io vi raggiungo fra un istante!

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john! attento!

avanti, cammina! cammina!

snif... snif... c’è qualcosa che brucia! avverto... snif... odore di pelo di maiale bruciacchiato!

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