B u s i n e s s Wo r l d F o o d M a g a z i n e
ISTITUZIONALI MULTIPRODOTTO LATTIERO CASEARIO CARNI E SALUMI HO.RE.CA. SURGELATI DOLCIARIO BTOBIO
Supplemento a Mixer Maggio 2012 n.245
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May 19 / 22 maggio 2013 TUTTOFOOD si mostrerà per l’edizione 2013 rinnovato con un padiglione di circa 20.000 mq totalmente dedicato al settore Carni e Salumi. Con una crescente vocazione all’internazionalizzazione con buyer provenienti sia da Paesi Europei che Extra Europei, TUTTOFOOD proporrà una serie di eventi e manifestazioni che porranno l’accento sulle innovazioni e le peculiarità di ogni azienda attraverso concorsi, show cooking ed eventi dedicati. Ecco perché TUTTOFOOD è la scelta vincente.
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editorial La giusta anteprima per Expo 2015 Internazionalizzazione, know-how specifico e reali opportunità di business: sono questi i driver che Fiera Milano mette in campo per portare al successo i prodotti di punta del suo portafoglio. Tra queste spicca TUTTOFOOD, manifestazione biennale dedicata alla filiera dell’agroalimentare, la cui quarta edizione è in programma dal 19 al 22 maggio 2013. TUTTOFOOD ha visto crescere espositori e visitatori nelle ultime edizioni.
Expo 2015 best preview Internationalisation, specific know-how and real business opportunities: these are the drivers that Fiera Milano puts forward to make a success of all the products in its portfolio and in particular of TUTTOFOOD, the biennial exhibition of the agri-food chain, taking place from 19 to 22 May 2013 . In the last few editions TUTTOFOOD recorded a considerable growth: a trend confirmed for 2013, thanks to a brand new and more effective exhibition layout, the new image, more modern and stylish and most of all the renewed and reinforced project team. TUTTOFOOD aims to become more and more the reference player at international level, thanks to the strategies of international development in India, China and Brazil, where Fiera Milano has just launched Food Hospitality World, the exhibition gathering the experiences of Host (International Exhibition of the Hospitality Industry) and TUTTOFOOD. Food Hospitality World took place in Mumbai last January, and will take place in Bangalore from 21 to 23 June 2012; in Guangzhou (China) from 29 November to 1st December, and in Sao Paulo from 25 to 27 March 2013. TUTTOFOOD is already in perfect tune with Expo 2015, which focus will be on nutrition and that will turn the spotlights on the Italian food culture. TUTTOFOOD 2015 will be the leading exhibition on this issue and will take place at the same time with the Expo 2015 opening days. An important challenge for us, looking at TUTTOFOOD 2013 with great interest and believing it is a fundamental stepstone towards the Universal Expo. By Enrico Pazzali, CEO Fiera Milano Spa
Un trend che contiamo sarà confermato anche per il 2013, grazie anche al nuovo lay-out espositivo, più razionale, alla nuova immagine, più fresca e contemporanea e soprattutto grazie alla rinnovata forza del team dedicato alla manifestazione. TUTTOFOOD è una fiera che si propone in modo sempre più deciso come player di riferimento anche fuori dai confini nazionali, grazie soprattutto ai progetti di internazionalizzazione avviati da Fiera Milano e dai suoi partner in India, Cina e Brasile. Fiera Milano ha lanciato nel gennaio scorso a Mumbai la nuova mostra Food Hospitality World, evento che mette a fattor comune l’esperienza maturata con Host (salone dell’ospitalità professionale) e appunto TUTTOFOOD. La manifestazione tornerà in India, a Bangalore, dal 21 giugno 2012 a 23 giugno 2012 mentre sarà di scena a Guangzhou (Cina) dal 29 novembre al 1° dicembre. Nel 2013 poi, dal 25 al 27 marzo, approderà in Brasile, a San Paolo. Non solo. TUTTOFOOD è in perfetta consonanza con l’Expo 2015 dedicato all’alimentazione e anche per questo ha tutti i numeri per accreditarsi come la vetrina mondiale del food made in Italy. L’Esposizione Universale accenderà i riflettori del mondo sulla cultura alimentare italiana e TUTTOFOOD, nel 2015, diventerà il più importante focus fieristico sul tema. Il salone si svolgerà infatti in contemporanea ai primi giorni dell’Expo. Un obiettivo importante per noi che guardiamo all’edizione del 2013 di TUTTOFOOD con grande interesse e crediamo che essa possa essere fondamentale per “traghettarci” verso l’Esposizione Universale. di Enrico Pazzali AD Fiera Milano Spa
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editorial Protagonista il business Quello che abbiamo intrapreso, in vista di TUTTOFOOD 2013 è un percorso che ci piace immaginare come di evoluzione nella continuità: l’obiettivo che ci poniamo è di rappresentare sempre di più il trait d’union – contribuendo al consolidamento delle relazioni – tra Industria e Distribuzione, con sempre maggiore attenzione al ruolo decisivo dei Buyer. Nell’ottica dell’evoluzione saremo molto attenti alle nuove tendenze che emergono prepotentemente: in questo numero dedichiamo un focus ai surgelati, nelle prossime uscite approfondiremo gli altri mercati, così come amplieremo lo spazio riservato ad un settore importante come quello rap-
Business, the major player In view of TUTTOFOOD 2013 we decided to develop a strategy of evolution recognizing the considerable role of tradition: our goal is to become more and more the trait d’union between industry and distribution, with increasing attention to the pivotal role played by Buyers. As regards evolution we will highlight the new trends emerging strongly: e.g. the role of organic and functional products, an exciting new frontier for Companies; as regards tradition, we are very focused on the reinforcement of TUTTOFOOD role on the international scene. A goal that we intend to achieve taking advantage of the experience gained in the past editions, the knowledge of the market dynamics and the remarkable opportunities that the exhibition venue is able to provide. The magazine, together with the new website www.tuttofood.it and any other promotional activity, are not only meant to give a regular update about what we’re doing to make TUTTOFOOD better and better, but will also provide tools for reflection and insight into the market and society, marking the approach to the most qualifying event of 2013 that will lead us to EXPO 2015. Paolo Borgio Exhibition Manager TUTTOFOOD 2013
presentato dall’Ho.Re.Ca.; in quella della continuità, invece, saremo molto concentrati sul consolidamento del ruolo centrale che TUTTOFOOD ha cominciato a conquistare nel panorama internazionale. Un obiettivo che intendiamo perseguire mettendo a frutto l’esperienza maturata nelle passate edizioni, la conoscenza delle dinamiche del mercato e le straordinarie potenzialità che il polo espositivo di Fiera Milano è in grado di mettere a disposizione. Questo magazine, insieme al nuovo sito www.tuttofood.it ed alle iniziative di supporto che stiamo predisponendo, ha l’ambizione di non volersi limitare alla mera funzione di aggiornamento periodico su quanto stiamo facendo per rendere TUTTOFOOD 2013 ancora migliore dal punto di vista logistico e più efficace sotto il profilo del business; ma intende offrire anche strumenti di riflessione e di approfondimento sulle dinamiche del mercato e, più in generale, della società: segnando le tappe di avvicinamento a quello che, grazie anche ai feedback che ci auguriamo di ricevere, siamo certi che per il B2B sarà l’evento più qualificante del 2013 e ci proietterà verso l’edizione 2015 come partner qualificato e autorevole di EXPO. Paolo Borgio Exhibition Manager TUTTOFOOD 2013
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Liberalizzazioni: Liberalisations:
necessario concertare agreement needed
Dopo la trasformazione in Legge del Decreto Liberalizzazioni, l’Articolo 62 che regolamenta i rapporti nella filiera alimentare diventa a tutti gli effetti la norma di riferimento nelle relazioni tra Imprese Agricole, Industria Alimentare di trasformazione e Moderna Distribuzione. “Ora si passa alla messa a punto dei decreti attuativi”, sottolinea Luigi Bordoni, Presidente di Centromarca, l’Associazione delle Grandi Marche che per anni ha fatto sforzi enormi per convincere la Distribuzione a lavorare insieme con l’obiettivo di varare una autodisciplina delle relazioni di filiera. In presenza di regole di comportamento definite di concerto tra le parti, infatti, l’intervento del Legislatore non sarebbe stato necessario per mettere ordine in un sistema di relazioni decisamente sbilanciato e complesso. L’autoregolamentazione, però, non si è concretizzata e quindi, spinto anche dall’evoluzione degli approfondimenti attuati in sede Europea e Antitrust nazionale sulle relazioni tra fornitori e GDO, ecco spuntare nel Decreto Liberalizzazioni l’articolo 62, voluto e strenuamente difeso dal Ministro delle Politiche Agricole, Mario Catania.
After the transposition of the Liberalisation Decree into Law, art. 62, ruling relations between food chain, becomes, to all intents and purposes, the provision of reference for any transaction among Food Producers, Food Industry and Modern Distribution. Centromarca has been working hard in these years to persuade distribution channels to work together to take all the necessary measures to regulate the chain transactions - so Luigi Bordoni, President of the Italian Big Brands Association -, because self-regulatory agreements would have avoid legislative intervention. But no agreement was reached on selfregulation and this gap led to the implementation of art. 62, strongly wanted by the Minister of Agricolture, Mario Catania, also because of the EU analysis and the National Antitrust inquiries of the interactions between food suppliers and large-scale distribution.
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Luigi Bordoni, Presidente di Centromarca
Since then Centromarca has been organising meetings to analyse and discuss the legal, commercial and operative aspects connected to art. 62. The aim is to have a clearer framework of the law effects and make the transposition effective, and as much as possible balanced and cost-saving. Let’s hope this is the right occasion for Industry and Distribution to work together!
Centromarca Established in 1965, Centromarca has more than 200 members among the most important Companies in the sector of non-durable and durable consumer goods. The association is part of Confindustria and AIM, the European Brands Association, and is dedicated to championing brands in the in the market system and society.
È noto che in questi mesi in Centromarca si sono moltiplicate le riunioni di approfondimento sulle diverse sfaccettature dell’Articolo 62: dagli aspetti legali, a quelli commerciali, a quelli più strettamente operativi. L’obiettivo è avere un quadro chiaro degli effetti della norma, per individuare possibili indicazioni utili per la messa a punto dei Decreti Attuativi. Poiché anche nel sistema distributivo l’esame degli effetti del provvedimento è stato approfondito, sarebbe ora auspicabile una scambio di valutazioni con l’obiettivo di rendere il processo di recepimento della norma nelle aziende il più possibile armonico e contenuto sul piano dei costi. Speriamo che almeno in questa fase Industria e Distribuzione mettano da parte la conflittualità che contraddistingue i rapporti one to one e sappiano lavorare insieme nell’interesse della filiera.
Centromarca Fondata nel 1965, associa circa 200 Imprese tra le più importanti attive nei diversi settori dei beni di consumo immediato e durevole. L’Associazione, che aderisce a Confindustria e ad AIM, l’Associazione europea dell’Industria di Marca, promuove l’affermazione dei valori del Sistema Marca nel mercato e nella società.
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GIANDUIOTTO CAFFAREL DAL 1865 UNA STORIA DI BONTA’.
www.caffarel.com
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30 TUTTOFOOD Magazine Numero 1 - Maggio 2012 Direttore editoriale: Paolo Borgio Coordinamento editoriale: Marco Torricelli Art director: Luca Ballirò Hanno collaborato a questo numero: Enrico Pazzali, Dario Dongo, TFM-Treatments For Media Progettazione grafica e stampa: Creo Italia www.creoitalia.it Supplemento a Mixer Maggio 2012 n. 245 Direttore responsabile: Antonio Greco Pubblicazione in diffusione gratuita Editore Fiera Milano Media spa SS del sempione 28 - 20017 Rho (MI) Registrazione tribunale di Milano n: 88 dell’8/3/1986 Iscrizione Roc n. 11125 del 25/07/2003
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La giusta anteprima per EXPO 2015 Expo 2015 best preview Protagonista il business Business, the major player Liberalizzazioni: necessario concertare Liberalisations: agreement needed Qualità italiana, stile internazionale Italian taste, International style EXPO 2015, l’evento Record applications L’evoluzione del mercato Market evolution Non solo logo Not only a logo Come cambia il Paese The Country is a-changing L’Ho.Re.Ca. concede il bis An encore for Ho.Re.Ca. Il Bio fa “boom” Booming “bio” Per il freddo il mercato è caldo Hot market for frozen food Il Convegno “Il surgelato nei consumi fuori casa”, The conference “Out-of-home consumption of frozen food “, Protagonisti a tutto tondo A comprehensive performance In rete, per vincere In the net to win Dichiarare il vero Attest the truth Piacere, TUTTOFOOD TUTTOFOOD, nice to meet you Innovazione prima di tutto Innovation first Un sistema vincente A winning system
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QUALITà italianA, Italian taste,
stile internazionale International style
La vocazione è quella globale. Fiera Milano si propone in modo sempre più deciso come player a livello planetario, portando il proprio know how a contatto con le realtà in crescita e TUTTOFOOD 2013 rappresenta, in questo progetto ampio ed ambizioso, un asset di primo piano per accogliere, nella nostra cultura di business, gli operatori internazionali più promettenti. Per raggiungere questo obiettivo è in atto un’accurata selezione di nuove e prestigiose partnership, in Italia e all’estero, che permetteranno, grazie alla loro consolidata posizione nel panorama internazionale, di dare all’evento un respiro ed una risonanza che porteranno all’attenzione del mondo la cultura alimentare italiana e il più importante focus fieristico sul tema dell’alimentazione.
Fiera Milano has a global vocation, and its first priority is to become a global player. Within this bold project TUTTOFOOD 2013 is a key-role asset to welcome the most prominent International operators. To reach this goal Fiera Milano is selecting new and prestigious partners, in Italy and abroad, that will enable the event to gain an international echo and that will bring the Italian food culture and the most important exhibition focus on nutrition to the attention of the international community. All the best for B2B A modern and qualified international professional event, to analyse and understand market and consumption trends. TUTTOFOOD 2013 will be the only sector exhibition in the Italian framework with a real international
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40.000
I metri quadrati riservati agli espositori m2 reserved for the exhibitors
50%
L’incremento degli spazi espositivi increase of the exhibition area
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Le categorie merceologiche product categories
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I padiglioni a disposizione exhibition halls
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I nuovi padiglioni new halls
Tutto il meglio per il B2B Una moderna e qualificata rassegna professionale, che permetterà di analizzare i trend di mercato, comprendere l’evoluzione dei consumi per poterli meglio orientare. Questo, e molto altro, sarà TUTTOFOOD 2013, l’unica manifestazione di settore, nel panorama fieristico italiano, con un respiro realmente internazionale; un evento esclusivamente riservato al B2B, senza divagazioni o inutili dispersioni di attenzione; una vetrina efficace, per testare le proprie idee innovative ed esperienze; un evento che risponderà sia alle esigenze delle Aziende che guardano principalmente al mercato italiano che a quelle di chi punta all’esportazione. Ma anche un momento fondamentale di confronto e riflessione, con il contributo decisivo di tutta la filiera, sugli argomenti-chiave della nutrizione che, profile; an event exclusively meant for B2B, a powerful showcase to test new ideas and experiences; an event able to meet the companies’ needs. A fundamental moment for comparison and in-depth examination with the significant contribution of the whole food industry chain, on the key-issues of nutrition that will be Expo 2015 main subjects, where TUTTOFOOD will be the inauguration event. Password: customization Specific focus and dedicated events for each sector; a fresh and attractive exhibition layout; focus on organic and functional food; a whole pavilion for frozen food; a dedicated area for Ho.Re.Ca.; a sector completely dedicated to events; technical workshops and conferences; buyer lounge for bilateral meetings: these are just some of the projects designed to maximize benefits from participation.
nel 2015, costituiranno il tema centrale dell’EXPO, di cui TUTTOFOOD sarà l’evento inaugurale. Parola d’ordine: personalizzazione Focus ed eventi mirati per ogni singolo settore; saloni dedicati alle singole specificità; un layout espositivo fresco ed accattivante; grande attenzione ai prodotti biologici e funzionali; un padiglione riservato ai prodotti surgelati, dalle materie prime ai piatti pronti; un’area dedicata all’Horeca; un settore esclusivamente riservato agli eventi; workshop e convegni tecnici; buyer lounge per incontri bilaterali con referenti commerciali specifici.
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Sono solo alcune delle idee che il team di TUTTOFOOD sta tramutando in azioni operative per creare ulteriori occasioni di confronto, di nuove idee di business e per massimizzare il ritorno della partecipazione all’evento. I numeri di partenza Oltre 40mila gli operatori professionali (con un incremento superiore al 30%) che hanno visitato TUTTOFOOD nel 2011, la metà dei quali provenienti da Paesi Extra UE. Oltre 800 (+33%), provenienti da 67 Paesi, i Buyer che sono entrati in contatto con le realtà produttive nazionali. 1.750 le Aziende del food espositrici, con ampia presenza straniera, il 25,5% della quale proveniente da Paesi Extra UE. Oltre 2.000 i marchi del Made in Italy alimentare rappresentati. Ecco perché TUTTOFOOD, che per le aziende non è solo un’occasione di business, ma anche una piattaforma di marketing e di internazionalizzazione, si candida per offrire alla tradizione italiana uno strumento di forte incontro con il mercato. Il programma di rafforzamento Il punto di forza è, ovviamente, la stretta collaborazione con Fiera Milano, in virtù della quale sono in fase di avanzata organizzazione eventi e convegni che arricchiranno il programma di TUTTOFOOD 2013. E’ già in corso – sarà attivo fino a luglio – un programma di re-booking, a condizioni favorevoli, per gli operatori presenti nelle passate edizioni, accompagnato dall’intensa attività di ‘incoming buyer’, che permetterà alle Aziende di presentarsi ad un numero ancora maggiore di questi indispensabili soggetti di mercato.
Facts & figures Over 40,000 trade operators (an increase of 30%), half of them coming from extra EU Countries. Over 800 buyers (+33%), coming from 67 Countries. 1,750 Exhibitors, 25,5% of which coming from abroad. Over 2,000 food trademarks represented. This is why TOTTOFOOD is not only a business opportunity, but a platform for marketing ad internationalisation The consolidation program TUTTOFOOD 2013 will be enriched by events and conferences organised in close cooperation with Fiera Milano. The re-booking program has already started and is complemented by an intense activity of “incoming buyer”, to give companies the opportunity to meet with these important market players.
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Il tutto per garantire agli espositori di beneficiare di un’offerta all-inclusive che permetterà loro di accedere ad una serie di semplificazioni amministrative e ai servizi di hospitality; di svolgere incontri mirati con buyer trade (italiani ed esteri); di fare business, in tutto il mondo, da Milano; di ottenere una importate prelazione per la presenza a TUTTOFOOD 2015, anno dell’EXPO Universale, il cui tema sarà: “Nutrire il pianeta: energia per la vita”. Le tappe di avvicinamento Intenso il programma di avvicinamento. Fiera Milano e il team di TUTTOFOOD hanno messo a punto, ponendosi come obiettivo l’ulteriore decisa crescita – di espositori, visitatori professionali, buyer internazionali e opinion leaders – una fitta agenda di impegni, in Italia e nel Mondo, che li impegnerà fino al giorno dell’inaugurazione. Il 19 gennaio 2012, a Mumbai (India) un migliaio di buyer hanno visitato Food Hospitality World, l’evento a cui hanno partecipato Aziende europee e italiane. In giugno si replicherà in India, ma questa The Exhibitors will also benefit from an all-inclusive offer, encompassing fiscal support and hospitality services, targeted meetings with Italian and foreign buyers, to make business all over the world from Milan, and gain a preemptive right on the exhibition area at TUTTOFOOD 2015, opening event of the Expo 2015, “Feeding the Planet: Energy for life”. The approaching steps TUTTOFOOD is growing fast and is also becoming International, thanks to a rich schedule of appointments across the globe. The TUTTOFOOD brand can now be found throughout the world with Food Hospitality World Mumbai (last January, visited by 1,000 buyers), Bangalore (June 2012), China (November-December 2012), Brazil (2013), whilst an extensive international promotion is being run through participation in foreign exhibitions and a road show visiting specifically targeted locations, such as Japan and Dubai.
volta a Bangalore, mentre dal 29 novembre al 1° dicembre, Food Hospitality World andrà in scena in Cina, per sbarcare poi nel 2013 in Brasile. Nel frattempo TUTTOFOOD sta sviluppando un’articolata promozione internazionale, attraverso la partecipazione ad altre manifestazioni estere del settore e un road show che toccherà i mercati ritenuti di particolare interesse. Prime tappe di questo percorso, Giappone e Dubai.
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Mentre chiudevamo questo primo numero di TUTTOFOOD Magazine, EXPO Milano 2015 festeggiava il superamento delle ottanta adesioni. E noi lo abbiamo interpretato, oltre che come un grande risultato, anche come un buon auspicio. A circa 1.100 giorni dall’inaugurazione, grazie alle adesioni di Austria e Arabia Saudita, i partecipanti hanno raggiunto quota 81: un risultato esaltante, per i tempi rapidi in cui è stato raggiunto, oltre che incoraggiante perché conferma che il mondo crede nel progetto di Esposizione Universale elaborato dall’Italia e si identifica nell’importante scommessa condensata nel tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la vita”. Un EXPO digitale La conferma della straordinaria capacità attrattività di EXPO 2015 – non solo in relazione ai Paesi, ma anche verso le Imprese – è dimostrato dalle partnership firmate con importanti multinazionali. L’idea di trasformare il sito espositivo in una “Digital Smart City”, tecnologicamente avanzata – attenta all’ambiente ed efficiente dal punto di vista energetico – insieme alle innovative modalità di partecipazione, saranno determinanti nella realizzazione di un progetto che renderà la visita all’Esposizione Universale di Milano un’esperienza unica. Cluster tematici al via Con gli incontri dei Paesi produttori di riso, caffè e cacao, hanno iniziato a prenderer forma i cluster tematici che caratterizzeranno l’EXPO: il cluster è una soluzione riservata ai Paesi che, per ragioni economiche, non potrebbero avere un proprio spazio autonomo all’Esposizione Universale, che provvederà gratuitamente alla costruzione di questi spazi, che saranno organizzati intorno a temi specifici, come la coltivazione di cereali, di caffè, di riso o di cacao. Al gruppo di lavoro sul caffè hanno partecipato 32 Paesi, 29 a quello sul cacao. Tutti i rappresentanti hanno espresso soddisfazione per poter lavorare insieme per definire le modalità dei cluster.
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Adesioni Record
da record applications
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L’EXPO sarà un evento universale che darà visibilità alla tradizione, alla creatività e all’innovazione, dal quale ci si possono attendere significative ricadute per l’intero sistema economico italiano
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(Mario Monti, Presidente del Consiglio)
“EXPO 2015 will be a universal event able to grant the highest visibility to tradition, creativity and innovation, and able to create huge opportunities for the Italian economic system” (Mario Monti, Italy’s Prime Minister)
While closing this first issue of TUTTOFOOD Magazine, EXPO Milano 2015 was celebrating its 81st registration, and we translated this achievement as a great success and a good omen alike. So, 1,100 days before inauguration, thanks to applications received from Austria and Saudi Arabia, 81 Countries have so far registered for Expo 2015: an exciting result, considering the short time in which this progress was made, as well as encouraging, because it proves that the world believes in the Universal Expo project designed by Italy and shares the topical challenge of the chosen theme “Feeding the Planet, Energy for Life”. A digital EXPO EXPO 2015’s strong attractive power is confirmed not only in relation to Countries, but also by the involvement of a large number of major multinationals, with which a number of partnership agreements have been signed. The idea of transforming the venue in a “Digital Smart City”, technologically state-of-the-art, sustainable end energy efficient, along with the new registration procedures, are crucial to build up a project that will make the visit to EXPO 2015 an enjoyable and amazing experience. Thematic clusters at the starting line The meetings with Countries producing rice, coffee and cocoa were translated into the creation of thematic clusters that will be featured at the EXPO: the cluster is a special solution reserved for countries that, due to economic reasons, are not able to reserve their own space at the Expo, which will set up specific areas completely freeof-charge, designed around specific issues such as farming of cereals, coffee, rice and cocoa. 32 Countries took part in the working group on coffee, and 29 countries in the cocoa group. All the representatives expressed high satisfaction, as they are working together to establish the clusters guidelines.
Dolce o Piccante? TUTTOFOOD MAGAZINE
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Scopri le nostre Videoricette su
OLTRE A MANTENERE PERFETTAMENTE CONSERVATO IL GORGONZOLA, IL RETRO DELLE VASCHETTE IGOR OFFRE AL CONSUMATORE UN VALORE AGGIUNTO DI IMMEDIATO UTILIZZO: INFORMAZIONI, CONSIGLI E ABBINAMENTI PER GUSTARE AL MEGLIO UN PRODOTTO UNICO E STRAORDINARIO COME IL GORGONZOLA IGOR.
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L’evoluzione Market
del mercato evolution
Una volta Amartya Sen, l’economista indiano Premio Nobel nel 1998, ha scritto: “Vivere in un’economia di mercato non è molto diverso dal parlare in prosa. Non è facile farne a meno, ma molto dipende da quale prosa scegliamo di usare”. Alcune chiavi di lettura interessanti, per capire quale prosa si debba usare oggi, per affrontare il mercato e le sue velocissime mutazioni, ce le offre Marco Limonta, Business Insight Director di SymphonyIRI Group. “Un primo elemento da sottolineare – dice Limonta – è quello relativo al ruolo ricoperto dalla Grande Distribuzione. Alla fine del 2011, infatti, abbiamo registrato come non sia più riuscita a svolgere quella funzione deflattiva che la caratterizzava in precedenza e questo ha prodotto una crescita dei prezzi”. Questo spiega “l’incremento ‘a valore’ delle vendite, valutabile in 2,6 punti percentuali, a fronte di un calo, seppur molto contenuto (-0,5%) dei volumi, che ha fatto sì che, sul totale del 2011, l’aumento dei consumi ‘a volume’ si sia attestato sullo 0,7%, con un lieve incremento sull’anno precedente, ma con la conferma che è necessario mettere in campo strategie forti se si vuole dare un impulso decisivo ed innescare un ciclo virtuoso che rilanci definitivamente l’economia”.
Marco Limonta, Business Insight Director di SymphonyIRI Group.
Amartya Sen, Nobel prize winning Indian economist, once wrote: “Using markets is like speaking prose - much depends on what prose we choose to speak”. Marco Limonta, Business Insight Director at SymphonyIRI Group, gives us some interesting reading-keys to understand which prose must be used today to face the market and its rapid changes. “The first point to be highlighted is the role played by large scale distribution; at the end of 2011 we experienced its inability to cause price deflation as it had been for years, and this has led to a rise in prices”. This explains sales value increase (+2.6%) versus a decline of volumes (-0.5%), meaning a growth in volume consumption stated at 7%, with a slight increase on the previous year, but confirming it is necessary to put forward strong strategies to boost the economy once for all”.
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Quadro generale del Largo Consumo Confezionato
Commento • Il 2011 è il 2°anno di debole crescita dei volumi • Sul fronte della spesa l‘inversione di tendenza è per lo più spiegata dall‘inflazione che prosegue la sua crescita, nonostante il continuo aumento delle promozioni di prezzo • A partire da Ottobre l‘inflazione è rapidamente salita al di sopra del 3% e tale impennata ha penalizzato ulteriormente i volumi, in trend positivo fino a settembre e poi in calo nel 4°trimestre (-0,5%)
Savvier shoppers According to SymphonyIRI’s recent market research, a first significant evidence is that “the consumer behaviour has changed radically and companies must face a more demanding and less loyal consumer, who pays a much higher attention to deals/offers and wants to make thoughtful choices, aware of convenience but without sacrificing quality, focusing more and more on private labels”. This is precisely Trading Down, says Marco Limonta: “The consumers is building up more and more his ideal spending, and chooses to buy a higher number of products at lower prices, or cheaper products, which quality is however unquestionable”.
Il consumatore sceglie con cura Un primo, importantissimo, dato che emerge dalle analisi fatte da SymphonyIRI Group è che “è cambiato il modello di consumatore con cui le Aziende erano abituate a confrontarsi. Oggi si trovano di fronte ad un soggetto sempre meno fedele; che dedica grande attenzione alle promozioni e che, proprio perché vuole fare una scelta accurata, badando alla convenienza, ma senza rinunciare alla qualità, guarda con un occhio sempre più attento alle Etichette Private”. Ecco spiegato, secondo Marco Limonta, il cosiddetto Trading Down: “Il consumatore è sempre più orientato a ‘costruirsi’ la spesa ideale, puntando magari su un numero maggiore di prodotti a prezzi più bassi, oppure decidendo di sostituirne alcuni con altri alternativi, di prezzo inferiore, ma sulla cui qualità ha comunque delle garanzie”.
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Di fronte alla crisi il Consumatore cambia il suo comportamento...
Il ruolo delle “aziende di marca” Il prodotto di marca, in questo contesto, viene vissuto come un “premio” che i Consumatori si fanno: “Ed ecco, allora, che le Aziende devono compiere scelte coraggiose, come quella di presidiare il mercato con una gamma di prodotti che deve essere la più ampia possibile, al fine di intercettarne un numero maggiore”. L’azienda di marca, insomma, “deve fare innovazione e deve farla nel migliore dei modi possibili, ma deve soprattutto essere in grado di dimostrarsi credibile, quando afferma che offre, con i propri prodotti, un valore aggiunto imprescindibile”. Perché “è dimostrato che è solo in virtù di questo che potrà essere premiata dal mercato: le valutazioni fatte, al momento della scelta e dell’acquisto, infatti, sono legate a doppio filo proprio al valore e alla qualità”. Dimostrazione ulteriore di come “sia ormai impossibile tenere separati, anche e soprattutto dalle Aziende di marca, i due aspetti decisivi che orientano le scelte del mercato: un prodotto giudicato come qualitativamente ineccepibile deve anche essere offerto ad un prezzo valutato come giusto, pena il possibile insuccesso e la sostituzione con uno di Marca Privata che, peraltro, vengono presentati in una varietà sempre crescente”.
The role of Branded Companies In this framework consumers consider the branded product as a reward: “Companies are asked to make bold choices, such as being present with a much wider range of products, in order to catch the highest number of consumers”. A Branded Company “must make innovation its top priority and must be also considered as reliable as possible when declaring its products to be high performing, as it is sure the market will reward them accordingly”. This also proves it is impossible to keep divided two deciding factors influencing market trends: a product considered perfect in qualitative terms must be offered at a price considered fair, to avoid debacle and replacement with a private label product, offered in an ever-wider variety”.
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Food (& Beverage) Food (& Beverage) reagiscono bene react well
Volendo scendere nei dettagli “quello del Food, ma anche del Beverage, per la verità – spiega Marco Limonta – sono due dei settori che, seppure con modalità diverse, hanno retto meglio, rispetto ad un periodo che non è certo classificabile tra quelli caratterizzati da performance esaltanti”. Le motivazioni possono essere ricercate, oltre che ovviamente nel fatto che l’alimentazione è un bisogno primario e che quindi non si può prescindere da essa, anche tra quanto esposto in precedenza? “Probabilmente sì, perché proprio in questi settori si registrano i segnali di maggior attenzione da parte delle Aziende, con l’immissione sul mercato di prodotti ‘mirati’ alle esigenze di consumatori che sono sempre più attenti anche ad aspetti ai quali, in precedenza, si dava meno importanza: la necessità di ridurre gli sprechi, ad esempio, con porzioni più piccole; ma anche la possibilità, offerta dai prodotti confezionati, di poter conservare e consumare quando si vuole un determinato tipo di cibo”.
To get into details “the Food & Beverage sectors – explains Marco Limonta – although in different ways, held up better in a difficult time”. Reasons may be found in the fact that food is a necessary product and we can’t survive without it, besides what explained before? “Probably yes, as in this sector companies pay a higher attention to the products they launch on the market, which are targeted on the shoppers’ needs and wants, and have features unconsidered before: the need to reduce food wastage, thanks to smaller food portions, as well as the chance, offered by packaged products, to keep and eat a certain kind of food at any time”.
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Il biologico cresce a tassi superiori ai mercati di riferimento
Biologists and health specialists: encouraging growth A very interesting result from SymphonyIRI research is “related to organic products, that, along with healthy products, are showing a double digit growth, which makes it clear that consumers are targeted more and more towards products considered to be high-quality”. In this case products are chosen despite their higher price. Again here, consumers showed to be ready to invest in information to make precise choices. A good instance is represented by fresh sauces, that gained appreciation with an ever increasing success”.
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Biologici e salutistici in crescita Un dato molto interessante, tra quelli emersi con la ricerca di SymphonyIRI Group, “è quello relativo ai prodotti biologici che, come del resto quelli salutistici, fanno registrare incrementi notevoli, sia ‘a valore’ che ‘a volume’ – addirittura con tassi a doppia cifra – a dimostrazione che le scelte dei consumatori si sono orientate, sempre di più, verso prodotti considerati di qualità”. Scelte che, in questo caso, non sono state condizionate dal prezzo: “Tutt’altro, visto che il posizionamento, a livello appunto di prezzi, è stato mediamente più alto rispetto a prodotti alternativi, ma ai quali sono stati preferiti comunque”. Il consumatore, insomma, “anche e soprattutto in questo caso, ha mostrato di voler mettere a frutto il maggior numero di informazioni di cui dispone per compiere scelte precise. Un esempio è quello relativo ai sughi freschi, che hanno ottenuto, con sempre maggiore successo, il riconoscimento del mercato”.
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Emergono New emerging
nuove esigenze needs
Esaminando a fondo i comportamenti dei consumatori – spiega Marco Limonta – si evidenziano fenomeni sui quali le Aziende dovranno focalizzare, con grande attenzione, il proprio interesse e nei confronti dei quali dovranno dar vita a strategie accurate. Emergono con chiarezza, infatti, nuovi bisogni, quali la ricerca di piacere, la richiesta di prodotti salutistici e ad alto contenuto di servizio”. Ma non solo, “perché c’è la conferma rappresentata dalla preferenza che viene ancora accordata a prodotti con Brand forti”. Dati che confermano gli assunti precedenti, ma che fotografano anche un’Italia che, attraverso i prodotti che consuma maggiormente, si riconosce sempre meno uguale a sé stessa: “Basta pensare che uno dei prodotti più performanti, nel 2011, è stato un yogurt bicompartimentale, che spesso, portato da casa al lavoro, sostituisce il pranzo al self service; seguito da vicino da una pasta di semola, farro e kamut, che rappresenta un interessante compromesso tra la tradizione italiana e le nuove abitudini salutistiche; mentre buone performance hanno fatto registrare anche i prodotti etnici, per il notevole incremento dei ‘nuovi italiani’ e la pasta senza glutine, stante il numero crescente di soggetti a cui viene diagnosticata la celiachia”.
“Companies must focus carefully on emerging factors to develop targeted strategies and delve deep into consumers’ purchasing behaviour”, explains Marco Limonta. New needs, such as the pursuit of pleasure and the quest for healthy products with higher service content are coming out clearly, and the preference given to strong brands remains confirmed”. These data also make a picture of Italy through its most consumed products, more and more different. Enough to say that one of the best performing food products in 2011 was a dualcompartment yoghurt, often used as a substitute for lunch, followed by a semolina-speltkamut–based-pasta, an interesting trade-off between Italian tradition and new healthy habits; good results were also achieved by ethnical products because of the significant growth of “new Italians”, and gluten-free pasta, given the increasing number of subjects with celiac disease. Innovation is key Products achieving the best results when launched on the market are the healthy ones, as well as those offering distinctive flavours or
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Le principali novità più performanti del 2011 sono prodotti con posizionamento di: “Piacere“ e “Gusto / Salutistico”
Innovazione, soprattutto Ancora i ‘salutistici’, ma anche quelli caratterizzati da specificità più edonistiche – come ‘piacere’ e ‘gusto’ – sono stati i prodotti che hanno fatto registrare i migliori risultati in occasione dei loro lanci sul mercato: “Se uno yogurt; peraltro presentato non solo come salutistico, ma anche come gustoso; ha conquistato il gradino più alto del podio – dice Marco Limonta – sono stati cinque prodotti decisamente votati al ‘piacere’ – tre gelati, una crema di formaggio al cioccolato e un drink già miscelato – a piazzarsi nelle altre prime sei posizioni della classifica del 2011”. Queste performance si possono interpretare “con la richiesta, sempre crescente, di innovazione. Il consumatore, infatti, è molto attento a questo aspetto e lo ricerca, come già detto, nei prodotti delle Aziende di marca, alle quali chiede proprio di veder soddisfatta la propria voglia di novità, ma con qualcosa di buono e garantito”.
Quali sono state le categorie più performanti del 2011?
new flavours combinations: “the top position is held by a yoghurt declared to be not only healthy but also tasteful – says Marco Limonta -, and five other products definitely devoted to taste pleasure – 3 ice creams, a cheese cream with chocolate and a ready mixed drink – reached the first 6 positions in 2011”. How shall we translate these performances? “As an increasing quest for innovation. As a matter of fact, the consumer is interested in and looking for it, most of all in the branded products, where he expects to be satisfied with something good and safe”. SymphonyIRI Group Originally founded in Chicago in 1979, SymphonyIRI Group is the world’s leading innovative partner that helps clients transform insight into impact at every level of their organization across sales, marketing, merchandising, category and brand management and shopper marketing to achieve high performance and growth. The company has been providing market solutions for CPG (consumer packaged goods) manufacturers and retailers for over 30 years.
Prima Information Resources, Inc. (IRI), è nata a Chicago nel 1979. Il Gruppo opera in qualità di partner a livello mondiale per supportare tutti i livelli organizzativi delle Aziende clienti a trasformare gli insights in decisioni di business vincenti, a raggiungere performance elevate ed accrescere il profitto. Il Gruppo ha lavorato nel mondo delle rilevazioni quantitative nel mercato del Largo Consumo Confezionato per oltre 30 anni.
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1a POSIZIONE: logo vincitore “pomodoro business” con 960 preferenze
Logo e Categorie
Non solo Not only
logo a logo
È piacevole pensare che il progetto che ha portato alla scelta del nuovo logo di TUTTOFOOD sarebbe stato apprezzato dal grande pittore e scultore Lucio Fontana, il quale amava dire che “il cambiamento è una condizione essenziale dell’esistenza”. Il nostro obiettivo, però, era quello di inviare, attraverso il nuovo logo, un messaggio chiaro: siamo cambiati e siamo sempre più proiettati verso il futuro, ma non vogliamo dimenticare le nostre origini e ciò che hanno rappresentato per il successo della manifestazione. Per sceglierlo, questo nuovo logo si è deciso di percorrere una strada che si è rivelata entusiasmante quanto impegnativa: abbiamo dato vita ad un concorso di idee, invitando i designers a dare la loro personale interpretazione di quei concetti – eccellenza, internazionalità e innovazione – che saranno al centro dell’edizione 2013 di TUTTOFOOD. Ma abbiamo anche voluto che fossero coloro che ne saranno gli autentici protagonisti, cioè gli Espositori, a scegliere quello che, a loro avviso, dovesse essere il simbolo più adeguato a rappresentarne le aspettative.
The reason that led us to design a new logo for TUTTOFOOD was to send a clear message to the main actors of the event: we have changed and we’re more and more forward-looking, but we don’t want to forget our origins and what they have represented for the success of the exhibition. So we launched a competition of ideas, inviting designers to give their personal interpretation of those concepts that will be under the spotlights at TUTTOFOOD 2013: excellence, internationalism and innovation. However we also wanted to ask the exhibitors’ opinion about what would be the most appropriate emblem to represent their expectations. The majority preferred a logo defined by lines with a cross-reference to a bar-code, but also having the shape of the historical tomato, per-
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I risultati delle votazioni
2a posizione: logo “maccherone” con 660 preferenze
3a posizione: logo “pomodoro” con 610 preferenze
La declinabilità della nuova immagine
4a posizione: logo “crescita” con 350 preferenze
* Progettazione creativa: www.creoitalia.it
La grande maggioranza ha preferito un logo che, caratterizzato da linee che rimandano ad un codice a barre, con una forma che richiama e si ricollega allo storico pomodoro, sintetizza perfettamente l’indissolubile legame tra una tradizione di straordinaria qualità – quella delle produzioni alimentari italiane e anche quella che ha contraddistinto le edizioni passate di TUTTOFOOD – con un elemento che raccoglie in sé i concetti di tecnologia e futuro.
fectly summing up a tradition of extraordinary quality – the Italian food production that characterized the past editions of TUTTOFOOD – with an element gathering the concepts of technology and future. All the colors of business Another key element in the new visual strategy of TUTTOFOOD is the clear division, thanks to a chromatic and symbolic variation, of the different food categories in the Exhibition. This division will be highlighted and clearly visible within the halls, and will enable a better and more effective identification of the visiting routes. The main goal is to help visitors and exhibitors in optimizing their visit, which is more and more a steady feature of our planning.
Tutti i colori del business Altro elemento decisivo, nella nuova strategia visuale di TUTTOFOOD, è la suddivisione – chiara e netta, con una variazione cromatica e simbolica precisa – delle diverse categorie merceologiche che saranno rappresentate alla Milano World Food Exhibition. Una suddivisione che sarà ben evidenziata, anche fisicamente, a TUTTOFOOD 2013 e che consentirà una migliore e più funzionale organizzazione degli spazi espositivi ed una più semplice individuazione dei percorsi di visita. Il tutto con un obiettivo unico: permettere quella ottimizzazione dei tempi – per Espositori, Buyer, Visitatori e Professionisti della comunicazione – che è ormai la costante del nostro planning.
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ISTAT
Come cambia The Country is
il Paese a-changing
Diverso. Non migliore o peggiore. Semplicemente il nostro Paese cambia, e cambia in fretta. Occorre, quindi, tener conto di questo e orientare le proprie strategie, di mercato e non solo, per sfruttare al meglio le conoscenze di cui si dispone. Ecco tre dati, per introdurre il tema: Primo: c’è un indice – basato sul rapporto tra la popolazione anziana (65 anni e più) e quella in età giovanile (meno di 15 anni) – che in Italia ha raggiunto il 144,5% e la colloca al secondo posto in Europa (dove, in media, l’indice è al 111,3%). Insomma, gli anziani sono molto più numerosi dei giovani. Secondo: i cittadini stranieri iscritti nelle Anagrafi, all’inizio del 2011, erano oltre 4,5 milioni, il 7,5% del totale dei residenti. Rispetto al 2001 sono più che triplicati e nel solo 2010 sono cresciuti del 7,9%. Insomma, siamo sempre più un Paese multietnico, anche se meno di molti altri. Terzo: sono 122mila gli italiani ai quali è stata diagnosticata la celiachia, ma i medici dicono che il loro numero potrebbe raggiungere le 600mila unità, tanto che ogni anno sono circa 10mila i ‘nuovi celiaci’ che si rivolgono al mercato, alla ricerca di prodotti senza glutine.
Different. Neither better, nor worse. Simply changing, and quickly. This issue must not be forgotten to focus market strategies and capitalize on available know-how. Three data to introduce this topic: First: in Italy the index based on the ratio between elderly population (65 years and older) and young population (under 15) has reached 144.5% and ranks second in Europe (with an average of 111,3%). In short, elder population is growing larger than the younger. Second: foreign citizens officially registered at the beginning of 2011 were 4.5 mln, that is 7.5% of total residents, and have more than trebled compared to 2001; in 2010 alone they grew by 7.9%. In short, we are becoming a multiethnic Country. Third: 122 thousand Italians have been diagnosed with celiac disease, and doctors say their number could reach 600 thousand units, as 10 thousand more celiacs each year are looking for gluten-free products. Different society, different market A different Country, also meaning a different idea of well-being, says Enrico Giovannini, President of ISTAT: “As this is a concept that may change depending on times, places and cultures, it is important to reach a common view across a process involving different social actors so as to achieve democratic legitimacy”.
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S AV E T H E D A T E 19 -2 2 m a g g io/ m a y 201 3
Enrico Giovannini, Presidente dell’ISTAT
A Country constantly changing and requiring new and different analysis because, explains Giovannini, the debate on well-being indicators, becoming more and more relevant, revolves around the awareness that “what is being measured” affects “what will be done”. This means that, if the indicators are not the right ones, either they are not able to catch all the factors of the situation being considered, or may lead to ineffective or wrong decisions”. This is the reason why ISTAT carried out the first statistic on well-being. “We analyzed a sample of 45,000 people aged over 14, representative of resident population, and health is confirmed to be by far the most important issue. Much less straightforward is the fact that citizens consider sustainable development a relevant topic. Another significant issue is food quality, which is considered by many one of Italy’s “foundation stones” of well-being. ISTAT The Italian National Institute of Statistics is a public research organization. It has been present in Italy since 1926, and is the main survey organisation and main producer of official statistics. Since 1989 ISTAT has been directing, coordinating, and providing technical assistance and training within the National Statistical System (Sistan).
misurare il benessere Paese diverso, quindi e di conseguenza, come dice Enrico Giovannini, Presidente dell’ISTAT, anche un concetto differente di benessere: “Poiché questo può cambiare secondo tempi, luoghi e culture, è indispensabile giungere ad una condivisione di esso attraverso un processo che coinvolga i diversi attori sociali, al fine di dotare il risultato di tale lavoro della necessaria legittimazione democratica”. Un Paese in continua evoluzione, insomma, richiede analisi nuove e diverse perché, spiega Giovannini, “il dibattito sugli indicatori di benessere, sempre più rilevante, ruota intorno alla consapevolezza che il ‘cosa si misura’ influenza il ‘cosa si fa’. Se, cioè, gli indicatori utilizzati non sono corretti, o non riescono a cogliere tutte le caratteristiche del fenomeno di interesse, essi possono indurre a prendere decisioni inefficaci o sbagliate”. Per questo l’ISTAT ha realizzato la prima rilevazione statistica sull’importanza delle dimensioni del benessere: “Abbiamo analizzato un campione di 45mila persone dai 14 anni in poi, rappresentativo della popolazione residente in Italia e la salute si conferma come la dimensione in assoluto più importante. Appare invece meno scontato, e a mio avviso di grande rilievo, il fatto che i cittadini diano molta importanza ai temi della sostenibilità. Mentre è stato confermato che un tema di enorme rilevanza è quello della qualità del cibo, che è ritenuto da molti uno degli aspetti fondativi del benessere del nostro Paese”.
L’Istituto Nazionale di Statistica è un Ente di ricerca pubblico. Presente nel Paese dal 1926, è il principale produttore di statistica ufficiale a supporto dei cittadini e dei decisori pubblici. Dal 1989 svolge un ruolo di indirizzo, coordinamento, assistenza tecnica e formazione all’interno del Sistema Statistico Nazionale (SISTAN).
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L’Ho.re.ca. An encore for
concede il bis Ho.Re.Ca.
Se è vero, com’è vero, che partecipare è una scelta e che questa deve essere motivo di soddisfazione, l’esordio del settore Ho.Re.Ca., nell’edizione 2011, è stato decisamente più che incoraggiante: circa 50 le Aziende presenti al Mixer Village allestito a TUTTOFOOD ed il risultato, anche numerico, è stato talmente positivo – oltre 3000 gli Operatori specializzati che hanno visitato il Padiglione dedicato – che si è deciso di ripetere l’esperienza, ovviamente arricchendo la proposta. Un progetto che potrà contare sulla partecipazione attiva di Aziende leader e che ci permetterà di rendere ancora più interessante il programma di eventi che si susseguiranno nel nuovo Padiglione 11, quello che ospiterà gli Espositori del settore. Alla base della scelta c’è la consapevolezza che il riferimento delle Aziende deve essere sempre di più un consumatore finale che, nel nuovo modello di mercato, sceglie consapevolmente e che, fuori casa come tra le mura domestiche, privilegia la qualità e la sicurezza dei prodotti che sceglie. Ai momenti di approfondimento, convegni e dibattiti, con la partecipazione di esperti di settore, si alterneranno occasioni di studio, con specifici corsi di approfondimento, ma anche di spettacolarizzazione, con dimostrazioni pratiche delle tecniche più innovative di miscelazione, presentazione e servizio: perché TUTTOFOOD vuole anche emozionare.
The launch of Ho.Re.Ca. sector in 2011 was more than encouraging: about 50 Companies applied for this sector at TUTTOFOOD and the result was so successful – over 3,000 trade operators visited the dedicated Hall - that we decided to repeat the experience and, of course, enhance our offer. The project is designed so as to involve actively the leading companies, aimed at enriching the events scheduled in Hall 11, that is where the sector exhibitors will be hosted. The idea behind this choice is that, in the new market environment, the reference point for Companies must become more and more the final consumer, able to make thoughtful choices at-home and out-ofhome, opting for quality and safety. Analysis, conferences, debates with the participation of a panel of experts, as well as training opportunities, in-depth examinations, entertainment with live demonstrations of the latest techniques of mixing, food presentation and service: that’s all meant to make TUTTOFOOD an exciting and vibrant event.
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Il Bio
Booming
fa “boom” “bio”
I prodotti Alimentazione biologica certificata Bevande e alcolici Materie prime Carne, salumi e pollame Cereali, Pasta, Riso, Soya e derivati Olio e grassi Prodotti Lattiero Caseari Prodotti ortofrutticoli Prodotti ittici Prodotti da forno Prodotti per l’agricoltura biologica Prodotti salutistici, erboristici/biologici Tisane, the, caffè Spezie Vino
Organic productions are becoming more and more the cutting edge of the world agri-food system, a trend confirmed by increasing consumption. According to the latest data, the world organic market is estimated at 46 bln Euros, that is a growth of more than 200% versus 2000, supposed to increase up to 68 bln by 2015. Organic consumption is expected to concentrate mainly in the food sector (about 68%) with Europe being the largest consumer of food, beverage and food supplements, whilst significant performances are expected also in Asia and emerging Countries, with an average growth rate between 16 and 20%. Health and well-being in the spotlight It is precisely for this reason that one of the most important news at TUTTOFOOD 2013 is represented by BtoBIO, to which great attention and care is being deserved. BtoBIO will have a dedicated area in Halls 13 and 15, also hosting a rich calendar of cultural events, international conferences, cooking shows, haute-cusine organic tastings and performances, to present best practices involving exhibitors and visitors in an unprecedented and amazing event. The products Certified organic food, Beverages and spirits, ingredients, Meat, cured meats and poultry, Cereals, Pasta, Rice, Soya and derivatives, Oil and fats, Milk and Dairy Products, fruit and vegetables, Seafood, Bakery products, Products for organic farming, Health products, herbal / organic, Herbal teas, tea, coffee, Spices, Wine.
Le produzioni biologiche sono sempre più la punta di diamante del sistema agroalimentare Mondiale e i dati sui consumi in continuo incremento lo dimostrano. Stando ai dati più recenti il mercato del biologico mondiale “vale” infatti circa 46 miliardi di euro – con una crescita, rispetto al 2000, di oltre il 200% – destinati a diventare 68, relativamente al comparto food market, nel 2015. Si prevede che il consumo “bio” si concentrerà soprattutto nel food (circa l’86%) e l’Europa è il primo consumatore di cibi, bevande e integratori alimentari, mentre si attendono performance notevoli in Asia e nei Paesi emergenti, con medie di crescita tra il 16 e il 20%. FOCUS SU Salute e benessere Ecco perché il fatto che BtoBIO sarà parte integrante di TUTTOFOOD 2013 rappresenta, senza dubbio, una delle novità di maggior rilievo ed alla quale si sta dedicando l’attenzione e la cura che merita. BtoBIO avrà un’area dedicata, nei Padiglioni 13 e 15, che sarà non solo espositiva, ma ospiterà un ricco calendario di eventi culturali, convegni internazionali, showcooking, degustazioni di alta cucina “bio” e spettacolarizzazioni, che consentiranno a tutti di rappresentare al meglio ogni eccellenza, coinvolgendo espositori e visitatori in un evento senza precedenti che saprà stupire.
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surgelati
Per il freddo Hot market
il mercato è caldo for frozen food
Un fatto è certo: l’interesse del consumatore per il prodotto surgelato è in aumento costante, soprattutto per la consapevolezza del miglioramento della qualità, ma anche perché i principali produttori sono stati capaci di interpretare al meglio la cultura alimentare italiana, coniugando correttezza nutrizionale e riconoscibilità degli ingredienti. Importante notare, poi, come le Aziende più rappresentative del settore stiano mettendo in campo strategie sempre più mirate: elevata segmentazione dell’offerta, ricettazioni realizzate nel rispetto della tradizione alimentare italiana e ampio ventaglio di modalità di consumo. Decisamente positivi, per le ricadute di mercato, altri aspetti sui quali, con l’aumento delle famiglie mononucleari e dei single, ci si è concentrati: il lancio di referenze proposte in piccole porzioni anziché nei tradizionali formati famiglia e i tempi ridotti dedicati alla preparazione dei pasti. Dalle rilevazioni fatte, insomma, appare evidente che il settore, nel suo complesso, sta consolidando le proprie posizioni (con un incremento intorno al punto percentuale) e che alcuni dei comparti ‘storici’ del surgelato, come il vegetale (+ 11%) e l’ittico (+ 4.5%), ma anche quello delle pizze e degli snack (+ 6.5%), continuino a muoversi con buona incidenza. Nei vegetali, peraltro, il dato interessante riguarda i prodotti preparati, ai quali i consumatori riconoscono un valore oggettivo che prescinde dal prezzo.
One thing is clear: the consumer interest in frozen food is steadily increasing, mainly because consumers are aware of quality improvement, but also because the major producers were able to translate the best Italian food culture, combining nutritional features with detectable ingredients. Remarkable is also the fact that the most representative companies are developing more targeted strategies: higher offer segmentation, recipes perfectly in line with the finest Italian tradition and a wider range of consumption options. Other issues, such as the increase of single parent families and singles toutcourt, along with reduced cooking times, are the driving forces behind the launch of smaller sizes, which produced strong positive effects on the market. Surveys clearly show that the frozen sector as a whole is consolidating rapidly (a one point increase) and that some of the frozen ‘historical’ segments, such as
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Bene anche i piatti pronti Un altro segmento che mostra interessanti segnali di crescita è quello dei piatti pronti, perché il consumavegetables (+ 11%) and fish (+ 4.5%), but also pizzas and snacks (+ 6.5%) are moving with good effect. As regards vegetables, it’s interesting to underline that consumers recognize the value of ready products regardless of the cost. Good results also for ready meals Ready meals segment also shows good signs of growth, as consumer prefee the value of service to affordability in its strictest sense. Service, in fact, doesn’t only mean ease and convenience, but also waste-savings: indeed, frozen ready meals have a longer lifespan that cuts down wastage, as they’re not subject to a short shelf life like chilled products. As evidence, the results of a recent research on food & beverage sector waste show that only 2% of the frozen food ends up in the garbage, versus 39% of fresh produce, 19% of bread 19% and 17% of fruits and vegetables.
tore privilegia il valore del servizio rispetto alla convenienza in senso stretto, cioè legata unicamente al prezzo. Servizio infatti è da intendersi non solo nell’accezione più tradizionale di comodità e praticità d’uso, ma anche di risparmio per l’assenza di scarti: i piatti pronti surgelati, infatti, a differenza degli omologhi refrigerati, non sono soggetti a problematiche di decadimento qualitativo e di tenuta organolettica legate ad una ‘shelf life’ troppo breve. A riprova di ciò i risultati di una recente ricerca dedicata espressamente agli sprechi del comparto food & beverage attestano che soltanto il 2% dei prodotti surgelati finisce nella pattumiera a fronte del 39% dei prodotti freschi, del 19% del pane e del 17% di frutta e verdura.
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IL Convegno / The conference
Basta
Let’s stop with
discriminazioni discriminations
Il Convegno “Il surgelato nei consumi fuori casa”, organizzato da TUTTOFOOD e HOST, in collaborazione con Fiera Milano, FIPE-Confcommercio e UNAS (Unione Nazionale degli Alimenti Surgelati) ha diradato gli ultimi, eventuali dubbi sui numeri e sulle strategie da adottare per quanto riguarda i prodotti surgelati. Il dibattito, tenutosi lunedì 23 aprile presso la Sala Colucci dell’Unione del Commercio di Milano, è ri-
Enrico Pazzali, AD di Fiera Milano
sultato di estrema attualità e la sala era gremita sia per l’argomento di stringente attualità, sia per la qualità di relatori ed aziende/associazioni intervenute. Davanti alle oltre 150 persone, Enrico Pazzali, Amministratore Delegato di Fiera Milano, ha spiegato: “Fiera Milano vuole essere uno strumento di politica industriale e TUTTOFOOD 2013, anche per quanto riguarda l’immagine e lo sviluppo del settore dei surgelati, sarà decisivo. Tanto che Gianni Monai, di ANIE-CECED (Associazione Nazionale Produttori di Apparecchi Domestici e Professionali) ha confessato: “Siamo ansiosi di poter approfittare dell’opportunità che ci offrirà TUTTOFOOD 2013 con il numero straordinariamente elevato di soggetti presenti, per poterci confrontare direttamente con essi”.
The conference “Out-of-home consumption of frozen food “, organized by TUTTOFOOD and HOST, in cooperation with Fiera Milano, FIPE-Confcommercio and Unas (National Union of Frozen Foods) has dispelled any remaining doubt about strategies to be used as regards frozen products. The debate, held on April 23 at Unione del Commercio’s seat in Milan, was so topical and the quality of speakers and involved associations and organizations was so excellent, lent, that the hall was fully packed. To a public of more than 150 operators and stakeholders, Enrico Pazzali, CEO of Fiera Milano, said: “Fiera Milano wants to be an instrument of industrial policy and TUTTOFOOD 2013 will be the ultimate event to promote the reputation and the development of the frozen food sector”.
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IL MERCATO AWAY FROM HOME IN ITALIA: dimensione della rete e valore del mercato
Io credo – ha insistito Pazzali – che l’asterisco sui menù sia discriminatorio e propongo che da questo Convegno nasca un’iniziativa comune, con un documento sottoscritto da Fiera Milano, FIPE e UNAS, da sottoporre all’attenzione dei Ministeri competenti e tendente a rimuovere questo strumento obsoleto”. “L’Italia – ha detto Lino Stoppani, Presidente di FIPE-Confcommercio – deve ancora fare i conti con una normativa che è ormai anacronistica e ampiamente superata. Il nuovo Regolamento non prevede la presenza di un asterisco che indichi il prodotto surgelato nei menù dei Ristoranti e mi auguro che venga rapiGianni Monai of ANIE-CECED (Association of Household and Professional Appliances Manufacturers) declared: “We are eager to take advantage of the opportunity offered by TUTTOFOOD 2013, because we will be able to deal directly with an exceptionally large number of subjects”. “I believe – underlined Pazzali - that the asterisk on the menu is discriminatory, so I suggest that from this discussion may rise a joint action and a document, signed by Fiera Milano, FIPE and Unas, to be brought to the attention of the relevant Ministers to remove this outdated symbol”. “Italy - said Lino Stoppani, president of FIPE-Confcommercio - must still deal with a largely outdated legislation. The new Regulation does not require a symbol on the restaurant menus to attest that a product is frozen, so I hope this will be quickly implemented”.
damente recepito dal nostro Paese”. “Nel ‘fuori casa’ il mercato vale 73 miliardi di € di fatturato (il 33% dei consumi totali) – ha detto Angela Borghi, illustrando una ricerca di TradeLab – e, pur con differenze tra le diverse categorie, il surgelato è presente in oltre il 60% dei Ristoranti”. Qualità certa e garantita Evelina Flachi, Nutrizionista e specialista in Scienze dell’Alimentazione, ha invece spiegato che “ormai è chiaro che il prodotto surgelato risulta qualitativamente eccellente e indispensabile, visto che quello fresco non sempre è disponibile, se si vuole davvero che la nostra dieta sia giustamente varia”.
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I PLUS DEL SURGELATO PER I CONSUMATORI
Anche confortati da altre valutazioni emerse dai dati di TradeLab: “Il consumatore odierno ha totalmente abbandonato i pregiudizi nei confronti del surgelato – ha detto Angela Borghi – ed è necessario sottolineare che alcune tendenze strutturali che stanno interessando la popolazione italiana, se ben colte dagli operatori del settore, determineranno un incremento del mercato dei surgelati a casa e fuori casa”. Tanto che Romana Tamburini, Presidente di UNAS, ha rivendicato il ruolo delle Aziende del settore nel “garantire un’elevata qualità dei prodotti e un’assoluta sicurezza del loro utilizzo”. In questo confortata dalla presa di posizione di uno Chef come Carlo Cracco, secondo il quale “i surgelati sono prodotti di qualità certa e, anche nei Ristoranti di alta gamma, trovano una giusta collocazione”. Il problema resta, essenzialmente quello che Marcello Fiore, Direttore generale di FIPE-Confcommercio, ha definito “formale, ma comunque da affrontare e rimuovere con urgenza”. Insomma: quell’asterisco, il cui utilizzo, secondo Giuseppe Durazzo, Avvocato e Docente di Legislazione dei Prodotti Alimentari, “era motivato dall’idea, ormai davvero da rimuovere, che il surgelato fosse un prodotto di categoria inferiore rispetto al fresco”.
“The ‘out-of-home’ food market is worth 73 bln in sales (33% of total consumptions) – so Angela Borghi, according to a research by TradeLab - and differences among categories frozen food is as used in over 60.” Safe and certified quality Evelina Flachi, Nutrition and Food Science Specialist, argued it is clear by now that the frozen product has an excellent quality and is an essential complement for a healthy diet, as the fresh product is not always available”. “The present-day consumer is open-minded and has no prejudice against frozen food - affirmed Angela Borghi - and some structural trends affecting Italian population, if properly seized, will lead to an increase in the market of frozen food, both at-home and out-of-home”. Romana Tamburini, President of Unas, has instead claimed the role of the companies involved in this sector “to ensure high product standards together with absolute safety”, while Chef Carlo Cracco argued that frozen food is reliable, safe and certified, so it is largely used also in top-restaurants. Essentially, just the “formal” question remains, said Marcello Fiore, Director-General of FIPE-Confcommercio, but still to be solved urgently, and it is, in short, that symbol, which use, according to Giuseppe Durazzo, Lawyer and Food Law Professor, was once supported by the fact, actually to be removed, that frozen products were perceived as low quality.”More and more masters of the stage, in the market and on the table, frozen products are no-
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il Progetto dedicato
Protagonisti
A comprehensive
a tutto tondo
performance 20.000 mq di esposizione nel Padiglione 9 che, posto accanto all’ingresso Sud, garantisce la visibilità ideale. Ma non solo...
Sempre più padroni della scena. Sul mercato come in tavola, i prodotti surgelati fanno ormai parte integrante della vita di tutti i giorni e TUTTOFOOD non poteva che riservare loro l’attenzione che meritano. Con 20mila metri quadrati di esposizione e una collocazione ideale, il Padiglione 9 posto accanto all’ingresso Sud del quartiere espositivo, per garantirne la visibilità ideale. Ma non solo. Perché TUTTOFOOD sarà anche l’occasione per verificare come questi prodotti possano essere sempre più elementi attivi di business, con una serie di showcoocking grazie ai quali verranno evidenziate la loro versa-
wadays part and parcel of everyday life, and TUTTOFOOD wants to give them the attention they deserve. 20 thousand square meters and an ideal location, Hall 9, beside the southern entrance of the exhibition venue to ensure perfect visibility. And not only, as TUTTOFOOD is an opportunity to see how these products are playing a vital role in business, thanks to a number of cooking shows where their versatility - from breakfast to dinner will be clearly highlighted, as well as their most interesting feature, that is absolute guarantee of quality and safety. The frozen sector is also characterized by a large number of innovative products: TUTTOFOOD 2013 will feature a dedicated area to promote frozen food at best, and will launch a special Innovation Prize to be awarded to outstanding products by a cultural and technical high-level panel of experts.
tilità – che permette di utilizzarli dalla prima colazione del mattino alla cena – ma soprattutto quella che è la loro caratteristica più interessante: l’assoluta garanzia di qualità e sicurezza. Quello dei surgelati, peraltro, è un settore che si caratterizza per l’elevato numero di proposte innovative e TUTTOFOOD vuole promuoverle adeguatamente, tanto che sarà dedicata loro un’area appositamente progettata, ma tra le novità dell’edizione 2013 ci sarà anche uno speciale ‘Premio Innovazione’, che verrà assegnato da una Giuria specializzata – di altissimo livello, culturale e tecnico – a quei prodotti che saranno capaci di distinguersi, in virtù del valore assoluto e di quello aggiunto che possono apportare.
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soluzioni express
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www.tuttofood.it S AV E T H E D A T E 19 -2 2 m a g g io/ m a y 201 3
Sito e Newsletter
In rete, In the net
per vincere to win
le nuove funzionalità Il percorso di rinnovamento intrapreso non poteva trascurare una sostanziale rivisitazione del sito internet della manifestazione www.tuttofood.it, che mettesse al centro della propria filosofia i servizi da offrire agli attori principali dell’evento. Servizi che, nella fase preliminare, si sono sostanziati nella possibilità di acquisizione, da parte degli Espositori, di tutte le informazioni necessarie alla prenotazione degli spazi espositivi; mentre per i visitatori e gli operatori dei media, erano essenzialmente quelli relativi alle informazioni utili per la pre-registrazione. Ma www.tuttofood.it è molto altro: è il luogo dove seguire, giorno dopo giorno, lo sviluppo di un progetto costruito su misura per il B2B; nel quale trovare le informazioni più aggiornate sugli andamenti dei singoli mercati di riferimento; nel quale inserire le proprie proposte più innovative; nel quale trovare i referenti più interessanti con i quali poter interagire prima, durante e dopo l’evento. Un luogo, insomma, che vuole essere soprattutto utile, ma al quale piacerà essere considerato gradevole da frequentare.
Contenuti: Sempre aggiornati e di facile consultazione Contents: Always updated and easy to use Sezioni dinamiche: Dedicate alle proposte delle Aziende Dynamic sections: Dedicated to new products and ideas Le categorie merceologiche: Tutte le proposte innovative Product categories: All the innovative products L’evoluzione: Per seguire la crescita delle adesioni Evolution: To stay updated with new registrations Gli eventi: Tutte le iniziative, prima e durante Events: All the events, before and during L’internazionalizzazione: Gli eventi a cui si partecipa nel mondo Internationalization: Exhibitions around the world News di settore: Per verificare l’evoluzione del mercato Sector latest news: To stay in touch with market evolution
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14.02.2012
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TUTTOFOOD è un ottimo rappresentante del mercato di riferimento
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The renovation program couldn’t forget Comunicazione a domicilio the re-shaping of the website www.tuttoProprio come vuole essere anche la Newsletter che il food.it, placing at the heart of its philosophy the services to be offered to the main team di TUTTOFOOD ha predisposto per tenere coactors of the event. These services consist mainly in an easy stantemente aggiornati tutti coloro che saranno protato access information both for exhibitors gonisti dell’evento più atteso del 2013. Copyright 2012 © Fiera Milano SpA - P.Iva C.F. 13194800150 - All right reserved to book exhibition spaces and for visitors S.S. SEMPIONE and the media in the registration area. 28 - 20017 RHO (MI) - Tel / Ph: +39 02 4997.6610 - 6633 - 6631 - 6225 - Fax: +39 02 4997.6587 Una Newsletter che, fornendo informazioni approfondiEmail: info@tuttofood.it - www.tuttofood.it Yet www.tuttofood.it is much more: is a B2B tailor-made project, where to stay te – ed integrate con quelle aggiornate in tempo reale abreast with market innovation, where to presenti sul sito – permetterà agli Espositori, ai Buyer find updated information on the markets of reference, where to put suggestions, ed agli Operatori dei Media, di tenere sotto controllo and to meet experts before, during and after the event. ‘step by step’ il percorso di avvicinamento a TUTTOAnd most of all a useful instrument and a FOOD 2013. pleasant place to “live”. Home delivered information The same in for our newsletter, designed by the team of TUTTOFOOD to keep constantly updated the main actors of the most waited event in 2013. The Newsletter will provide in-depth and real-time information to exhibitors, buyers, trade operators, media so as to follow step-by-step the approaching to TUTTOFOOD 2013. The Newsletter will be a fundamental instrument for ideas exchange and dissemination, and will provide key information to attend the exhibition according to the different business issues.
Una Newsletter che sarà anche strumento indispensabile per lo scambio e la circolazione di una serie di informazioni che risulteranno decisive per organizzare al meglio ed ottimizzare, in funzione del business, la propria presenza.
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Dichiarare Attest
il vero the truth di
Dario Dongo
Certificazione, dal latino certum facere, “dichiarare vero”. Un documento attesta la conoscenza di fatti, atti o qualità, da parte di un soggetto investito di determinate attribuzioni. Ma cosa certificare, e perché? Nella Babele degli schemi e delle norme volontarie disponibili, orientarsi non è semplice. Meglio partire dal principio: ogni prodotto alimentare destinato a venire immesso sul mercato deve essere sicuro (reg. CE n. 178/02, c.d. “General Food Law”, articolo 14). Tutti gli operatori della filiera, “from the farm to the fork”, devono garantire la coerenza di ogni loro attività rispetto al pre-requisito della sicurezza alimentare. In che modo? Anzitutto mediante l’applicazione delle buone prassi igienico-sanitarie e l’autocontrollo. Prevenire e monitorare i rischi, nel rispetto dei requisiti e dei criteri prescritti dalle norme cogenti. Ma le legislazioni dei vari Paesi e Continenti, per quanto simili, talora non equivalgono. Né equivalgono i sistemi di controllo pubblico ufficiale. Il mercato è globale e ha bisogno di fare affidamento su un sistema unitario di regole, riconoscibile in ogni parte del pianeta, a garanzia dell’affidabilità dei Fornitori e delle loro merci. Quale sistema? Global Food Safety Iniziative (GFSI) – un Ente costituito nel 2000 dai Leader mondiali della Grande Distribuzione e dell’Industria, che negli anni a seguire ha raccolto l’adesione delle rappresentanze di oltre 150 Paesi – ha la missione primaria di definire e aggiornare un ‘Guidance Document’ ove sono raccolti i
Dario Dongo
Certify, from latin certum facere, means to attest the truth, to guarantee. A certification declares facts, acts or qualities of a subject possessing a given characteristic. But what needs to be certificated and why? For sure, it is rather difficult to pick one’s way through the maze of scheme and directives. I’d better start from the beginning: each food product on the market must be safe and ensure protection of human life and health (see ‘General Food Law’ EU Regulation 178/2002, art. 14). All the chain operators involved, ‘from farm to fork’, must provide accurate information as a pre-requisite of food safety. How? First by applying good hygienic practices and food safety management procedures and self-control. Prevent and control the risks, in compliance with the standards. But laws and official control systems, though similar, are not the same everywhere. The market is global and needs a single legislation guide accepted and shared all over the world to which operators, enforcement officers and policy makers may refer for information and a widely agreed view. ‘Global Food Safety Initiative’ (GFSI) is a non-profit foundation launched in 2000 by the world leaders in the Large scale distribution and food
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requisiti essenziali degli schemi volontari di certificazione a presidio della sicurezza alimentare. Nell’ottica di diffondere e promuovere un approccio unitario su questo tema. Verso uno schema unico? FSSC 22000, sviluppato dalla “Foundation for Food Safety Certification” (www.fssc22000.com), si distingue rispetto agli altri schemi di certificazione in quanto basato su standard internazionali ISO, la cui validità é riconosciuta urbi et orbi, in ogni parte del pianeta. Proprio per ciò questo schema, rispetto ad altri, si distingue in modo positivo sotto diversi aspetti: Indipendenza. Gli standard ISO rispondono alle esigenze concordate dalle rappresentanze dell’intera filiera, d’intesa con gli Enti normatori, i quali tutti partecipano al Comitato Tecnico ISO TC 34/SC 17 (“Food Safety Management”). Una situazione ben diversa da quella degli schemi privati del “retail” (come ad esempio BRC e IFS), i quali invece rispondono alle esigenze del solo comparto distributivo e sono realizzati con il coinvolgimento meramente velleitario delle altre parti, Stabilità. Gli standard ISO seguono apposite procedure di aggiornamento. Le revisioni sono attuate solo se e quando ne sia concordata la necessità, per realizzare obiettivi specifici, precisi e congrui agli scopi. Focus. La serie ISO 22000 è saldamente ancorata al campo di applicazione e obiettivo originari, la sicurezza dei processi e dei prodotti alimentari, ma non v’è bisogno di “mix” creativi che tendono a sovrapporsi con gli standard internazionali. Con una prospettiva: lo standard ISO 22000 si presta a venire applicato da qualsiasi organizzazione in ogni fase della filiera agro-alimentare. I requisiti propri dei modelli di gestione della qualità sono infatti integrati con i concetti di analisi e gestione del rischio che si basano sul sistema HACCP (già affermato su scala globale grazie al “Codex Alimentarius”), ai quali si associano le prescrizioni igieniche di base. I “Pre-Requisites Programs” (PRP), differenziati in ragione del comparto in cui ciascuna Organizzazione opera.
Dario Dongo Ha seguito gli affari legali del Gruppo Eridania Beghin-Say (ex Ferruzzi) sino al 2002. Dopo ha iniziato a lavorare in un’Associazione di categoria dove è responsabile delle Politiche Europee e Regolative. É membro del Comitato ISO dedicato alla gestione della sicurezza alimentare.
Industry mainly to promote a unified approach, as well as develop and update a ‘Guidance Document’ containing the essential requirements of the voluntary certification schemes; the foundation counts now over 150 member Countries. Towards a common scheme? FSSC 22000 is a complete certification scheme developed by the ‘Foundation for Food Safety Certification’ (www. fssc22000.com), different from any other as it is ISO-based and thus recognized urbi et orbi, everywhere in the world. FSSC 22000 has many positive features. Independence. ISO standards are not owned by a specific stakeholder organization and represent the interests of all the involved parties, so that they are able to meet the needs of the whole supply chain. They are different from ‘retail’ private schemes (such as BRC and IFS), which only meet the specific requirements of that industry, and only involving specific stakeholders. Stability. ISO standards have specific update procedures. Reviews are done only when needed and agreed and to reach specific, precise and recommended goals. Focus. ISO 22000 is strictly focused on the management and assurance of food safety, and there’s no need of creative ‘mix’. ISO 22000 standard is meant for every sector and organisation of the Food Supply Chain. Quality management models are integrated with risk analysis and management models and are HACCPbased and associated with basic hygienic practices. ‘Pre-Requisites Programs’ (PRP) are different according to the different sectors and Organisations involved. Dario Dongo In charge of the Legal Affairs for Eridania Beghin-Say (formerly Ferruzzi) until 2002. Head of EU Policies and Regulations in one of the major trade associations. He is now Member of the ISO Committee dedicated to food safety management.
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Piacere,
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TUTTOFOOD nice to meet you Partecipare è una scelta e se questa scelta è motivo di soddisfazione, tanto meglio. E una delle caratteristiche più interessanti, tra quelle emerse in un sondaggio effettuato – dagli esperti del Gruppo TNS – tra quanti hanno preso parte all’edizione 2011 di TUTTOFOOD, è rappresentata dal fatto che gli espositori non si sentono ‘ostaggi’ dell’evento, ma ritengono di contribuire, con la propria scelta, alla costruzione del successo della Fiera. I partecipanti, insomma, si sentono parte di un progetto di successo, quasi come se – è particolarmente la percezione dei Grandi Operatori – partecipassero ad una joint venture con l’organizzazione. Una scelta ripagata dai risultati, se è vero che, complessivamente, il 92% dei Buyer si è detto soddisfatto – completamente, molto o abbastanza – del business realizzato, mentre tra i visitatori gli stessi criteri di valutazione hanno portato ad esprimere giudizi positivi nell’84% dei casi. Chi sono gli espositori Una caratteristica è comune a tutti: sono molto concreti, focalizzati sugli aspetti “hard” della Fiera, che è fare business prima di tutto. Approfondendo l’analisi, però, emergono due approcci con atteggiamenti di fondo un pò differenti: Operatori Product Oriented: molto centrati sul proprio prodotto, che partecipano alla Fiera per promuoverlo e studiano per diventare grandi. Per questo guardano anche a quello che accade intorno e oltre loro. Operatori Marketing Oriented: con una capacità di respiro un po’ più ampia, che guardano anche agli aspetti meno tangibili della Fiera, come la creazione
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DICONO DI NOI “Qui arriva un numero maggiore di clienti, anche dall’Europa è facile farli arrivare” “La cosa positiva di questa fiera è che si è qui soprattutto per lavorare” “Qui trovi soprattutto operatori dell’industria alimentare, non ci vedi le famiglie in gita” “Dobbiamo soprattutto ricevere i nostri clienti, non abbiamo bisogno di uno stand che faccia troppo spettacolo” “I miei clienti che vengono dalla Francia ci hanno messo un attimo per arrivare da Malpensa” “Non c’è uno dei miei clienti che non la conosca, sta diventando un punto di riferimento”
“Here comes a higher number of customers, as it is easily reached from Europe” “The good thing is that one comes here first and foremost to work.” “Here you can find food trade operators, not families on tour!” “What we want most is to meet our clients, we don’t want a stand just to make a show!” “My customers coming from France arrived here in an instant from Malpensa.” “All of my customers know it, it’s becoming a benchmark!”
A survey carried out among the exhibitors of TUTTOFOOD 2011 highlighted their very interesting common feature: the exhibitors do not feel like hostages of the event, but feel that, with their choice, they play a pivotal role in the success of the event, just like as they were part of a joint venture with the Organizer. The facts prove this feeling to be the right one and the good results achieved pay off this choice, when it’s true that 92% of the buyers declared they are satisfied – completely, very or fairly – with the business done, while 84% of visitors expressed positive opinion using the same criterion of evaluation. The exhibitors’ profile Their common features: they are very practical, focussed on the core, do business first and foremost. Looking deeper, however, two slightly different approaches become visible:
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d’immagine per la marca e gli aspetti legati alla comunicazione. Tanto che partecipano per contattare i grandi Buyer e per il suo valore di cassa di risonanza. Fatturati: l’estero vale un terzo I numeri, che come sempre dicono la verità, confermano che TUTTOFOOD è davvero un evento di interesse mondiale. Perché se è vero che la quasi totalità degli operatori si rivolge al mercato nazionale, è interessante notare che l’87% di loro è attivo anche su quello Europeo, il 57% anche su quello Americano, il 39% anche su quello Asiatico e il 21% su quello relativo ai Paesi Arabi. Tanto che, complessivamente, in termini di fatturato,i rapporti con l’estero valgono il 32% del totale.
Gruppo TNS Leader mondiale nelle ricerche di mercato ad hoc e nella consulenza di marketing, con più di 40 anni di esperienza nelle indagini di mercato ed un grande network globale – opera in più di 80 Paesi nel mondo – offre consulenza specialistica e soluzioni metodologiche innovative nelle principali aree decisionali, con un approccio integrato quali-quantitativo.
Product Oriented Operators: most of all focussed on their own product, they take part in the exhibition to promote it and learn how to grow their business. This is why they look all around to see what happens. Marketing Oriented Operators: characterized by a comprehensive view, they also look at the less tangible aspects of the event, like the creation of the brand image and the communication tools. They attend the exhibition to meet the big buyers and to take benefit from this platform. Turnover: one third comes from abroad Figures, as always, tell the truth and confirm that TUTTOFOOD is an event with an international appeal. It is true that most of the operators are interested in the domestic market, but it is quite interesting to note that 87% is active in the European market, 57% also in the American, 39% in the Asian, and 21% in the Arabian. So much so that, in terms of turnover, foreign business is worth 32% of the total. TNS Group TNS is the world’s largest Custom Market Research specialist, boasting more than 40 years experience in market surveys and a large global network – it is active in more than 80 countries; TNS provides specialist market research expertise and global brand insight services and solutions.
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TOMBOLO (PD) • NOGAROLE ROCCA (VR) • MONTEPRANDONE (AP) • MÜNCHEN (D) • MASSALENGO (LO) • PALIANO (FR) • JESI (AN) • BUDAPEST (H) Via Montegrappa 14/B - 35019 Tombolo (PD) - Tel +39 049 9470544 - Fax +39 049 9470044
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consorzio servizi europei
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Innovazione Innovation
prima di tutto first
Paolo De Castro, che è stato per due volte Ministro dell’Agricoltura in Italia e oggi guida la Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, ha una teoria chiarissima: “Se i prezzi aumentano la colpa è, anche, delle risorse alimentari sempre più carenti. Si è passati dall’epoca dell’abbondanza, a quella della nuova scarsità e; può apparire un paradosso, ma non lo è; questo è stato determinato anche dall’incremento del reddito pro-capite, in vaste aree del mondo, che sta cambiando i consumi alimentari”. Cambiamenti che, dice De Castro, sono radicali, “visto che in Paesi enormi, come la Cina o l’India, si è passati da diete sostanzialmente composte da cereali e riso a quelle che contengono grandi quantità di carne e latte. Se pensiamo che per produrre una proteina animale ne occorrono sette vegetali, comprendiamo facilmente la crescita enorme della richiesta delle seconde”. Solo che questi cambiamenti “hanno comportato che i prezzi delle cinque principali commodities agricole, che dal dopoguerra fino agli anni ’90 del secolo scorso, erano sempre diminuiti, abbiano iniziato inesorabilmente a crescere e siano destinati, stando ad autorevoli studi internazionali, a continuare a farlo in maniera esponenziale, anche perché oggi spiega il Presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo – l’incremento della domanda mondiale di beni alimentari è doppio rispetto all’incremento dell’offerta”. E De Castro fa due esempi esplicativi: “Lo zucchero e il latte in polvere. Il primo era una commodity che fino al 2005 costava 300 dollari alla tonnellata, mentre oggi il suo prezzo – dopo che ne abbiamo
Paolo De Castro, Italy’s Minister of Agriculture twice and now Chairman of the Committee for Agriculture and Rural Development in EU Parliament, has his own clear theory: “Prices rise because food resources are more and more limited. We went through a time of abundance and now we are facing scarcity, and even if it may seem a paradox, this has also been caused by the increase of pro-capita income, which in large areas, is changing food consumption habits. In some cases these are radical changes, such as in China or in India, where diets were mainly made of cereals and rice, and now are mainly made of meat and milk. These changes are pushing up the price of the top 5 agricultural commodities, which had been declining from World War II up until the 90’s, and now is rising not only constantly but also at an exponential rate, also because demand of food products is twice than offer”. As an example De Castro mentions sugar and dried milk. “Sugar was a commodity costing 300 USD/ton until 2005,
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Paolo De Castro, oggi guida la Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo
limitata la produzione, chiudendo addirittura delle fabbriche (18 solo in Italia) – è più che triplicato. Il latte in polvere, invece, che per anni è stato il simbolo dell’eccedenza delle produzioni, oggi di fatto non si trova più, perché quello dell’Oceania, che ne è il principale produttore, è già interamente contrattualizzata, per i prossimi venti anni, da Aziende cinesi”.
while today, after limiting production and closing establishments (18 only in Italy), price has more than trebled. On the other side, dried milk has always been considered the symbol of milk surplus and is nowadays disappearing, as the main producer, Oceania, has been completely contractualised by Chinese companies for the next 20 years”. Supporting growth of productivity This implies a change in the relations between food industry and agriculture, as raw materials are more and more expensive and difficult to find. Today we are facing the dilemma of increasing productivity, so it becomes necessary to invest again on innovation, research and technology. In Europe we often adopt hypocritical positions on the bio-technologies issue: we largely lack vegetal proteins such as soya, 90% of which is imported from North America or Brazil, that is 100% GM productions, so that it becomes clear that milk and meat produced in Europe are derived from that.
Far crescere la produttività Questo comporta, inevitabilmente, “un cambiamento nei rapporti tra Industria alimentare e agricoltura, perché le materie prime costano sempre di più e sono sempre più difficili da reperire”. Inevitabile auspicare, insomma, “un crescente ricorso alla tecnologia, all’innovazione e alla ricerca”. Oggi, infatti, insiste Paolo De Castro “ci si pone il problema di come incrementare le produzioni e occorre quindi tornare ad investire in innovazione e tecnologia. Ricordo che la produttività del settore agroalimentare, fino agli anni ’70 del secolo scorso, cresceva del 3-4% all’anno, mentre oggi non supera l’1,5% e in Italia è calcolabile nell’1%”. Senza dimenticare che su un tema come quello delle bio-tecnologie “in Europa – a differenza di quanto avviene nel resto del mondo – assumiamo spesso atteggiamenti che qualcuno potrebbe definire ipocriti, visto che essendo largamente deficitari di proteine vegetali per uso animale, come la soia, il 90% di quella che utilizziamo viene importata da Nord America o Brasile e si tratta di produzioni rigorosamente OGM, il che significa che il latte o la carne che produciamo in Europa è comunque frutto di ciò”.
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Fiera Milano è Milano: la capitale italiana dell’economia e della finanza. Fiera Milano offre gli spazi espositivi più moderni e funzionali al mondo: 345.000 metri quadrati coperti, 60.000 metri quadrati attrezzati all’aperto, 14.000 parcheggi per i visitatori, 5.000 riservati agli espositori, 80 punti di ristorazione, 1 hotel con 400 stanze. Posizione ideale Fiera Milano è facilmente raggiungibile da qualsiasi località grazie agli aeroporti di Malpensa, Linate e Orio Al Serio, collegati alla città dal treno Malpensa Express e da Bus navetta; dalla rete autostradale e ferroviaria, servita da tre Stazioni: Centrale, Garibaldi e Cadorna – da cui si diramano le tre linee della Metropolitana – e dalla Stazione di Fiera Milano (Rho) collegata da un tunnel pedonale con i padiglioni e nella quale sono previste fermate anche dei treni ad Alta Velocità di Trenitalia. Una città ospitale Milano è città della comunicazione e pubblicità, polo prestigioso di università e centri di ricerca, culla di musica e arte con 2.000 anni di storia, 36 musei e il più famoso teatro lirico del mondo, il Teatro alla Scala. Milano offre ai suoi ospiti un’impareggiabile accoglienza alberghiera, con una scelta di ristoranti, locali e bar, unica al mondo. Dinamica e cosmopolita, colta ed elegante, è la Mecca dello shopping più prestigioso.
Un sistema A winning
vincente system
Milan is the financial and economic capital city of Italy and Fiera Milano offers the world most modern and efficient exhibition spaces: 345,000 covered m2 and 60,000 open-air m2, designed to give maximum accessibility and comfort, cuttingedge technology equipment , 14,000 parking lots for visitors and 5,000 reserved for exhibitors, more than 80 restaurants and bars and one hotel with 400 rooms. Ideal location Fiera Milano is easily reachable from any place thanks to the airports of Malpensa, Linate and Orio Al Serio, connected to the city by the “Malpensa Express” shuttle trains and buses, as well as by the highway and railway network. A welcoming city Communication and publishing industry, university and research, music and art, fashion and elegance, Milan is the cradle of culture, boasting 2,000 years of history, and offering unparalled accommodation facilities, restaurants and bars.
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May 19 / 22 maggio 2013