portfolio architettura LUCA MICHELINI
Vitra Campus, Weil am Rhein, Germany - 11/2016
aggiornato al 01/2019
Luca Michelini, curriculum vitae
aggiornato al 01/2019
Luca Michelini
neo-laureato magistrale in Architettura Modena, Italy
via Richard Wagner, 11
05/04/1994 24 anni
PROFILO PERSONALE Sono nato e cresciuto a Modena, città a cui sono molto legato. All’età di 8 anni ho iniziato a frequentare il movimento scout AGESCI e oggi ricopro il ruolo di Capo Reparto nel gruppo Modena 7. Ho maturato la passione per l’architettura fin dal liceo; attraverso l’esperienza universitaria ho acquisito familiarità con le sue diverse branche, dall’urbanistica al restauro, e prediligendo i campi della riqualificazione urbana e della tecnologia. Oltre all’architettura, le mie passioni sono la pallavolo, l’arte, la grafica, le escursioni e i viaggi.
luca.michelini94@hotmail.it +39 338 7882745 il.mig
@
visualizza
tesi e portfolio sul mio profilo linkedin
OBIETTIVI PROFESSIONALI Il mio principale obiettivo è quello entrare a far parte di uno studio di architettura come collaboratore/tirocinante per poter accrescere le mie competenze professionali in ogni campo della progettazione architettonica, con particolare interesse per temi come la trasformazione e riqualificazione del tessuto urbano, lo studio di soluzioni tecnologiche di dettaglio e l’integrazione impiantistica, su cui ho svilupparto il mio progetto di tesi. Tra gli altri obiettivi c’è quello di fare l’Esame di Stato per l’abilitazione alla professione nella sessione di giugno 2019.
ESPERIENZE PROFESSIONALI da 03/2018 Studente Tirocinante a 06/2018 VM4 projects - studio di architettura Ferrara, Italy
––collaborazione a un progetto esecutivo di restauro e miglioramento sismico della chiesa di Sant’Antonio Abate (Ferrara), inserita nel Programma delle Opere Pubbliche e dei Beni Culturali danneggiati dagli eventi sismici del 2012; ––collaborazione a un progetto di restauro ed efficientamento energetico di un edificio residenziale in centro a Ferrara; ––redazione progetto impiantistico di un edificio ex-novo a San Giorgio di Piano (Bologna); ––sopralluoghi e visite in cantiere.
ISTRUZIONE E FORMAZIONE da 10/2013 Laurea Magistrale a ciclo unico in Architettura a 11/2018 Università degli Studi di Ferrara Ferrara, Italy
––votazione: 110/110 e lode, con menzione speciale; ––tesi di laurea: “MODENA CITY HALL, progetto di riqualificazione della periferia Nord di Modena attraverso il trasferimento delle nuove sedi comunali e la creazione di un campus urbano di aggregazione”. da 09/2008 a 07/2013
Diploma scientifico, indirizzo PNI + scienze Liceo Scientifico Statale “Alessandro Tassoni” Modena, Italy
––votazione: 76/100; ––tesina: “I problemi dello sviluppo tra sostenibilità ed ambiente urbano. L’evoluzione del concetto di sviluppo sostenibile dalla tutela delle risorse, all’innovazione ed alla cittadinanza nell’ambiente urbano”.
WORKSHOP ED ESPERIENZE ACCADEMICHE da 05/2017 Collaboratore alla didattica, corso di “Progettazione Ambientale” a 06/2018 Università degli Studi di Ferrara Ferrara, Italy
––attività di revisione e appoggio agli studenti del III anno sui temi progettuali delle esercitazioni previste dal corso (corso di Progettazione Ambientale, prof. G. C. Santangelo) 03/2018
Workshop “3S - Secco Sensibile Sostenibile” Università degli Studi di Ferrara Ferrara, Italy
––workshop progettuale sul tema delle costruzioni a secco, con approfondimenti su materiali e futuri sviluppi, rivolto a studenti affiancati da studi professionali (bcstudio, KM429, laprimastanza, M2R, sedicigradi atelier) e aziende partner (alubel, SKEMA, CMF greentech) - responsabile: prof. arch. Roberto Di Giulio 01
Luca Michelini, curriculum vitae
02/2018
Workshop “Paesaggi (in)contaminati” Università degli Studi di Ferrara Ferrara, Italy
––workshop progettuale sul tema dell’integrazione tra infrastrutture e paesaggi urbani e periferici (in)contaminati: il caso del ‘People Mover’ di Bologna - responsabile: prof. Emanuele Piaia 11-12/2014
International Workshop “Historic City Centres” Università degli Studi di Ferrara - CEPT University Ahmedabad - Jodhpur, India
––workshop progettuale a gruppi misti sul tema della riqualificazione del centro storico della città di Jodhpur, in India; il risultato del lavoro dei gruppi è stato esposto ad Ahmedabad, poi a Ferrara - responsabile: prof. Marcello Balzani
ESPOSIZIONI E PUBBLICAZIONI 12/2015 12X9M - diciotto esperimenti di housing per via Carracci Urban Center Bologna - Bologna, Italy ESPOSIZIONE
––risultato del lavoro di ricerca sviluppato dagli studenti del Laboratorio di Progettazione Architettonica 2B 2015 del dipartimento di Architettura di Ferrara (prof. Riccardo Pedrazzoli) sull’insediamento di edifici in linea per housing sociale in sostituzione dei fatiscenti condomini esistenti su via Carracci, nuovo fronte della stazione di Bologna AV 01/2019
Modena City Hall portale on-line InfoBuild Energia PUBBLICAZIONE
––sintesi del lavoro di tesi di laurea, presenta tutti gli aspetti del progetto: dalla ricerca urbanistica all’analisi di fattibilità socio-ecomomica, fino a soffermarsi sulla progettazione degli aspetti tecnologici ed energetici dell’edificio, questi ultimi integrati nel disegno dell’architettura fin dalla fase iniziale della progettazione alla scala architettonica
CERTIFICAZIONI 12/2017 CasaClima - corso base progettisti Agenzia CasaClima
––presentazione del progetto CasaClima e dei principi di una costruzione a basso consumo energetico; studio dei fondamenti di fisica tecnica applicata e di bilancio termico (invernale ed estivo) dei materiali e sistemi costruttivi, dell‘impiantistica; applicazione pratica del calcolo della prestazione energetica del sistema edificio-impianto e calcolo costi-benefici con il software ProCasaClima
COMPETENZE competenze comunicative/creative comunicazione orale
buona: capacità di linguaggio, socialità, lavoro in team
comunicazione scritta
buona: relazioni e testi brevi, e-mail
produzione manuale
ottima: produzione modellini, precisione, uso e proprietà materiali
produzione grafica-digitale
ottima: produzione locandine, immagini e brevi video; creatività e precisione; velocità di apprendimento software
competenze organizzative/gestionali capacità di lavoro in team e leadership
ottima: collaborazione e gestione, esami di gruppo, capo scout
gestione del tempo e pianificazione del lavoro
buona: ottimizzazione del tempo, abitudine a lavoro con scadenze
gestione di informazioni e documenti
conoscenza dei software AutoCAD 2D Revit (BIM) Adobe Photoshop Adobe InDesign Adobe Illustrator Cinema4D SketchUp SonyVegas Pro ProCasaClima GanttProject Daylight Visualizer VELUX Microsoft Office
Word, Excel, PowerPoint
ottima: ordine e precisione, velocotà di comunicazione, capacità di fare scelte; conoscenza strumenti archiviazione digitale
competenze professionali conoscenza dei software di progettazione (+)
esperienza universitaria e personale, velocità di apprendimento
capacità di apprendimento e approfondimento
buona: intraprendenza, risoluzione problemi, formaz. continuativa
sviluppo del processo creativo
buona: curiosità, capacità di analisi e confronto, apertura mentale
02
conoscenza delle lingue italiano
madrelingua
english/inglese
professionale
français/francese scolastica
aggiornato al 01/2019
IMPEGNO SOCIALE da 09/2015 Educatore/Capo Scout a - AGESCI - Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani gruppo Modena 7 - Modena, Italy
––attualmente capo unità in Reparto (servizio educativo rivolto a ragazzi dagli 11 ai 16 anni basato sul metodo proposto da Sir Robert Baden Powell in “Scouting for Boys”); ––formazione: CFM EG (05/2017).
03
rchitettura
Luca Michelini, portfolio
aggiornato al 01/2019
portfolio architettura
Ho raccolto in questo portfolio i principali progetti sviluppati durante l’esperienza universitaria attraverso tesi, esami e workshop. Per mezzo di questi progetti ho acquisito familiarità con tutte le branche dell’architettura e con tutte le fasi del progetto architettonico, dalla progettazione a scala urbana al progetto del dettaglio tecnologico. Aspetti fondamentali, che sono maggiormente presenti negli ultimi progetti (presentati per primi), sono quelli di natura sociale ed economica, e crescente è anche l’attenzione agli aspetti ambientali. Infine, una chiara rappresentazione dei progetti e una grafica efficace sono aspetti che ritengo molto importanti, in quanto sono il principale linguaggio dell’architetto. La maggior parte dei progetti presentati sono frutto di un lavoro di gruppo/coppia.
indice progetti
01
MODENA CITY HALL 2018 - Modena, Italy
02
TRESIGALLO UNA CASA PER NOI 2018 - Tresigallo (FE), Italy
03 Gruppo di lavoro 2/ team leader Giacomo Calistri, Irene Giovannini, Emanuele Marrone, Luca Michelini, Claudia Panfoli, Vittorio Valentini
IMOLA MARKET DISTRICT tavola
07
2017 - Imola (BO), Italy
04
PEOPLE MOVER BOLOGNA - AIRPORT STATION 2017 - Bologna, Italy
05
spazio di banchina con porte di accesso al treno e fascia dei servizi permeabile con tornelli di accesso al servizio People mover e porte di emergenza
RESTAURO DI PALAZZO TASSONI ESTENSE 2017 - Ferrara, Italy
06
LOWLINE FERRARA 2016 - Ferrara, Italy
07
CONDIVISIONE IN VERTICALE
progettazione esecutiva prof. Giovanni Zannoni prof.ssa Michela Toni prof. Emanuele Piaia
tecnologia dei sistemi strutturali prof. Ettore Muneratti prof. Leonardo Paolini prof. Alex Lambruschi
estimo e contabilità dei lavori prof.ssa Laura Gabrielli
studenti Irina Bulgaru, matricola 124843 Luca Michelini, matricola 117180
2015 02 - Bologna, Italy
contenuto planimetria generale - pianta attacco a terra scale 1:500 - 1:100
pagina 06
pagina 12
pagina 14
pagina 18
pagina 22
pagina 26
pagina 30
tavola
08
SEGRETERIE STUDENTI UNIFE 2014 - Ferrara, Italy
pagina 34
05
Luca Michelini, portfolio
01 Modena City Hall Progetto di riqualificazione della periferia Nord di Modena, attraverso il trasferimento delle nuove sedi comunali e la creazione di un campus urbano di aggregazione, sviluppato nell’ambito della tesi di Laurea Magistrale. L’obiettivo del progetto è la riqualificazione del comparto dismesso dell’ex-Mercato Bestiame di Modena attraverso la ricucitura dei quartieri residenziali della Sacca e della Crocetta, quindi dell’intera area Nord con la stazione ferroviaria ed il Centro Storico. Il tessuto urbano di Modena Nord è fortemente sconnesso: zone residenziali, aree produttive e ampi comparti dismessi si alternano secondo una distribuzione a macchia di leopardo che non permette di instaurare relazioni e connessioni reciproche tra queste aree. Ripartendo dagli esiti del Concorso di Progettazione del 2002 e dal progetto presentato per il Bando Periferie nel 2016 si propone la realizzazione in più fasi di un importante campus urbano per servizi, in cui si prediligono la mobilità dolce e la continuità del verde per le connessioni. I temi chiave del progetto sono il lavoro, l’innovazione e la promozione. Questi tre temi vengono sintetizzati nel concetto di City Hall, cuore del progetto e motore della trasformazione dell’area. Modena City Hall è un grande edificio, progettato ex-novo, che ospiterà i nuovi uffici del Comune, progettati sviluppando le dinamiche dello smartworking, e integrati con servizi e spazi per i cittadini, andando così a trasformare il tradizionale edificio per uffici in un complesso innovativo che costituisce un vero e proprio polo aggregativo per la città. La volontà è quella di ricostituire il rapporto di vicinanza tra l’amministrazione e il cittadino, quindi l’idea di una città in continua trasformazione e sviluppo, mostrando maggiore trasparenza senza venire meno ai requisiti di sicurezza ed efficienza degli spazi di lavoro.
Modena, Italy – strada Canaletto Sud 44°39’35.2”N 10°56’05.9”E
Tesi di Laurea Magistrale 2018 - V anno
Emanuele Marrone
UFFIC UFFICI COMU UFFICI COMUNNE 9 UFFICI COMUNE 8 UFFICI COMUNE 7 UFFICI COMUNE 6 UFFICI COMUNE 5 UFFICI COMUNE 4 I CO E 3 MEN COWOMUNE 2 SA ⁄A UDIT RKING 1 ORIU M0
relatori: prof. arch. Roberto Di Giulio prof. Laura Gabrielli correlatori: arch. Fausto Barbolini arch. Lorenzo Lipparini
NE MU I CO UNE
ICI
4 UFFICI COMUNE UBBL P 3 UFFICI COMUNE 2 UFFICI COMRVIZI 1 UFFIC ZI ⁄ SE 0 NEGOHEGGIO -1 PARC
1. ORGANIZZAZIONE DELLE FUNZIONI
SE RV IZ DI SP IO L A AZ VO IO RO
AV OR O
SP SP AZIO AZ D I I SP O DI RELA AZ SER ZI IO VI ON DI ZIO E L
NE MU I COMUNEE BLICI IC F O F 4 U I C UN UB P 3 UFFICI COMUNE 2 UFFICI COMRVIZI IC E F S 1 UF ZI ⁄ 0 NEGOHEGGIO -1 PARC
S. DI DI REL SPALAZVORO AZION IO E
SP AZ I SP O DI SP AZIO LAV AZ D OR IO I S O DI ER RE VIZ LA IO ZIO NE
UFFIC UFFICI COMU UFFICI COMUNNE 9 UFFICI COMUNE 8 UFFICI COMUNE 7 UFFICI COMUNE 6 UFFICI COMUNE 5 UFFICI COMUNE 4 I CO E 3 MEN COWOMUNE 2 SA ⁄A UDIT RKING 1 ORIU M0
DI SP L A AZ VO IO SE RO RV IZI O
Il mix delle funzioni genera un rapporto nuovo di vicinanza tra cittadino e amministrazione
2. ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI
1. ORGANIZZAZIONE DELLE FUNZIONI
06
Il mix delle funzioni genera un rapporto nuovo di vicinanza tra cittadino e amministrazione
Per garantire l’indipendenza degli spazi di lavoro si propone uno schema a fasce in cui gli spazi di servizio fungono da filtro
S
progetto in coppia
aggiornato al 01/2019
vista esterna: rapporto con il verde di progetto, sistema di facciata e copertura sezione prospettica dell’edificio principale: rapporto tra spazio pubblico e uffici
07
Luca Michelini, portfolio
schemi illustrativi del sistema insediativo e dell’accessibilità all’interno dell’intero lotto di intervento, quindi delle connessioni con il Centro Storico ed i quartieri limitrofi
1. SCHEMA INSEDIATIVO E PERCORSI DI CONNESSIONE
al p arc o (Sa Ger cca osa )
(Cr al pa oc rco ett X a - XI via ap le rile Gr am sci )
1
al Cen
tro
Si individua uno schema insediativo a fasce sul quale vengono realizzati due percorsi ciclo-pedonali: – il primo di riconnessione con il Centro; – il secondo sarà l’unico collegamento diretto tra i quartieri della Sacca e di viale Gramsci. fascia pubblica/servizi fascia residenziale
2. FUNZIONE “MOTORE”
2
Attorno al punto di intersezione dei due percorsi si inserirà il progetto per le nuove sedi del Comune. 3,5ha
1.500mq
verde fotovoltaico pubblico copertura
700 dipendenti
15.000mq lavoro
5.000mq pubblici coperti
1.200mq galleria coperta
3. PERCORSO INTERNO
3
Con il completamento del comparto residenziale sulle due fasce laterali dell’area verrà ultimato anche un percorso ciclo-pedonale “ad anello” che potrà essere utilizzato come elemento interno di connessione. percorso tra le residenze
4. INTERSEZIONI TRA I PERCORSI
4
I punti notevoli di intersezione tra i vari percorsi: parco lineare, fermate trasporto pubblico corridoio verde tra i due quartieri limitrofi parcheggio verde a servizio del Comune – 370 posti auto (14 posti auto disabili) – 10 posti auto eletriche
5. ACCESSIBILITA’ CARRABILE
5
via Fo
rghieri
Il traffico veicolare di attraversamento verrà confinato sui bordi dell’area:
via
Fin
zi
viabilità di attraversamento
via
de lM
erc
ato
viabilità interna
via Ca
nalett
08
o
rampe di accesso all’interrato
aggiornato al 01/2019
planivolumetrico dell’intera area di intervento
09
Luca Michelini, portfolio
10
aggiornato al 01/2019
sezione tecnologica prospettica con rimando ai dettagli tecnologici analizzati di cui sono riportati alcuni estratti in questa pagina
dettagli tecnologici della copertura vetrata e della facciata continua laterale vista interna degli spazi ufficio
DETTAGLIO TECNOLOGICO A
PALE OPACA (prospetto Sud)
staffa a T e sello di ancoraggio
telo impermeabile e di tenuta all’aria
CO1
tamponamento in blocchi di cls aerato
intercapedine per impianti pannello rigido in canapa e finitura ad intonaco
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26.
telo impermeabile e di tenuta all’aria staffa a T e tassello di ancoraggio
27. 28. 29. 30. 31.
isolante termico in lana di roccia
lama in acciaio di contenimento del terriccio – h 200mm strato di terriccio per tetto verde estensivo – sp 200mm telo filtrante in tessuto non tessuto strato drenante in ghiaia – spMAX 160mm telo impermeabile massetto in cls alleggerito pendenziato del 2% – spMAX 160mm isolante termico XPS in doppio strato, λ = 0,035 W/mK, densità 35 kg/m³ – sp 100+100mm solaio collaborante in lamiera grecata (i = 150mm) con rete elettrosaldata – sp 55+55mm trave IPE 300 – orditura principale intercapedine per impianti – sp 200mm pendino con molla a sostegno del controsoffitto, ancoraggio all’ala della trave tramite clip controsoffitto acustico in lastre smontabili con griglia nascosta tipo Ecophon Focus composto per l’80% da lana di vetro riciclato, dim 120x120cm – sp 20mm scossalina di protezione in zinco-titanio – sp 1mm pannello di irrigidimento tipo Aquapanel – sp 12,5mm isolante termico XPS sagomato, λ = 0,035 W/mK, densità 35 kg/m³ – spMAX 120mm finitura ad intonaco su rasatura con rete in fibra di vetro – sp 15mm isolante termico XPS, λ = 0,035 W/mK, densità 35 kg/m³ – sp 120mm tamponamento in blocchi di cls aerato maschiato tipo GASBETON evolution dim 30x60x25cm, λ = 0,11 W/mK, densità 480 kg/m³ – sp 300mm isolante termico XPS in doppio strato sagomato, λ = 0,035 W/mK, densità 35 kg/m³ – spMAX 80+60mm canale orizzontale di raccolta delle acque piovane in lamiera di zinco-titanio, dim 150x75mm isolante termico per cappotto in pannelli rigidi a doppia densità in lana di roccia con freno al vapore su lato interno tipo Rockwool Frontrock Max Plus, λ = 0,035 W/mK – sp 120mm sottostruttura composta da profili a C 40x60 in acciaio per fissaggio pannelli e frangisole pannello di irrigidimento tipo Aquapanel – sp 20mm imbotte sagomato in lamiera di zinco-titanio – sp 1mm telaio a C 35x60 in alluminio estruso per fissaggio sistema di frangisole sistema di frangisole costituito da pale verticali in alluminio pressopiegato, dim 40x6cm, orientabili a comando automatico (con centralina elettronica) elemento isolante in purenite, dim 8x12cm falso telaio in legno infisso in alluminio a taglio termico e doppio vetro 5-15-6, porzione a telaio fisso tenda interna a rullo manuale, con piastra di ancoraggio a parete dim 8x10,5cm trave IPE 300 con tamponamento in lana di roccia a bassa densità sp 60mm – orditura secondaria
DETTAGLIO ASSONOMETRICO C DETTAGLIO TECNOLOGICO B
SEZIONE TECNOLOGICA PROSPETTICA
COPERTURA VETRATA DELLA GALLERIA E SISTEMA DI FRANGISOLE LEGENDA CON FOTOVOLTAICO INTEGRATO
ENTABILI A COMANDO AUTOMATICO
DETTAGLIO TECNOLOGICO A
SCALA 1:15
LEGENDA
DETTAGLIO TECNOLOGICO B
SCALA 1:50
SCALA 1:15
PO1
CV1
1. di infisso alluminio a taglio doppia lamina acciaio instaffa in acciaio per termico e doppio vetro 5-15-6, porzione con apertura a singola anta per ancoraggio struttura di zinco-titanio – sp 1mm 2. pannelli imbotte ancoraggio sagomatoalla in lamiera ento per il mensola a C 40x60 isolante termico per 3. pannello di irrigidimento tipo Aquapanel – sp 12,5mm delle pale in acciaio pressopiegato cappotto in lana di roccia doppio vetro 8-12-6 120mm 4. isolante termico XPS sagomato, λ = 0,035 W/mK, densità 35 kg/m³ – spMAXcon pannello fotovoltaico giunzioni in orientabile trasparente in silicio 5. elemento isolante in purenite, dim 8x12cm tamponamento in silicone strutturale doppio infisso in alluminio a taglio termico per policristallino, dim 100x26cm blocchi di cls aerato 6. finitura ad intonaco su rasatura con rete in fibra di vetro – sp 15mm coperture tipo Poliedra Metra 7. isolante termico per cappotto in pannelli rigidi a doppia densità in lana di roccia con freno al vapore su lato interno tipo Rockwool Frontrock Max Plus, λ = 0,035 W/mK – sp 120mm intercapedine 8. tamponamento in blocchi di cls aerato maschiato tipo GASBETON evolution dim 30x60x25cm, λ = per impianti 0,11 W/mK, densità 480 kg/m³ – sp 300mm 9. intercapedine per impianti – sp 50mm pannello rigido in 10. pannelli rigidi tipo CANAPAlithos Argilla CMF greentech su struttura metallica con rivestimento ad canapa e finitura ad intonaco, λ = 0,129 W/mK, densità 700 kg/m³ – sp 14mm intonaco 11. mensola a C 40x60 in acciaio pressopiegato, fissaggio al solaio collaborante con tassello chimico 12. telaio a C 35x60 in alluminio estruso per fissaggio sistema di frangisole 13. lamiera di copertura in alluminio solaio 14. sistema di frangisole costituito da pale verticali in alluminio pressopiegato, dim 40x6cm, orientabili collaborante a comando automatico (con centralina elettronica) 15. pannello di irrigidimento tipo Aquapanel con sottostruttura in acciaio – sp 20mm IPE 300 16. elemento isolante in purenite, dim 8x12cm ord. principale profilo tubolare in acciaio staffa in acciaio per 17. falso telaio in legno 60x60 con ali per ancoraggio alla ancoraggio alla struttura 18. infisso in alluminio a taglio termico e doppio vetro 5-15-6, porzione a telaio fisso struttura 19. tenda interna a rullo manuale, con piastra di ancoraggio a parete dim 8x10,5cm IPE 300 20. pavimento in lastre di gres porcellanato tipo Highstone pearl Ceramica Sant’Agostino – sp 10+5mm ord. secondaria corrente superiore della 21. sistema di pavimento radiante soprelevato accessibile tipo DIffuse Nesite, corpo radiantereticolare in composto da pannelli sandwich composti da isolante XPS, lamina in alluminio per diffusione del calore doppio e tubiprofilo a C 75x38x8 falso telaio multistrato diam 16mm – sp 40mm trave IPE 180, orditura elemento isolante 22. sistema di pavimento radiante soprelevato accessibile tipo DIffuse Nesite, struttura regolabile in secondaria montante della reticolare in purenite altezza in colonnine a doppia testa e sottostruttura in alluminio – 140mm composto da doppio profilo 23. solaio collaborante in lamiera grecata (i = 150mm) con rete elettrosaldata – sp 55+55mm a C 75x38x8 isolante termico in lana di roccia 24. trave IPE 300 – orditura principale 25. intercapedine per impianti – sp 200mm io 40x40 – struttura secondariasucopertura piastra di giunzione finitura ad intonaco pannello di irrigidimento con diagonale della reticolare 26. pendino con molla a sostegno del controsoffitto, ancoraggio all’ala della trave tramite clip oraggio alla struttura – sp 8mm rasatura con rete in fibra composto da doppio profilo sottostruttura in acciaio secondaria 27. controsoffitto acustico in lastre smontabili con griglia nascosta tipo Ecophon Focus composto per corrente inferiore della a C 75x38x8 di composti vetro da doppio profilo a C 75x38x8 enti, montanti e diagonali l’80% da lana di vetro riciclato, dim 120x120cm – sp 20mm reticolare composto da imbotte sagomato in lamiera doppio profilo a C 75x38x8 28. trave IPE 300 – orditura secondaria di zinco-titanio
ALI MATERIALI
LEGENDA
NE ATTESTANO IL BASSO IMPATTO AMBIENTALE CONTROSOFFITTO
FINITURA INTERNA
KM
.9 20
DETTAGLIO D NATURALE FINITURA ASSONOMETRICO ESTERNA ISOLANTE FACCIATA PRINCIPALE VETRATA
A.12 B.27
KM
pale orizzontali orientabili in alluminio pressopiegato, dim 30x4cm
KM
vetrata in doppio vetro 8-12-6, porzione fissa
B.7 A.21
facciata principale
B.10
materiale riciclabile
materiale km0 (r < 100km)
prodotto con materiali riciclati
riduce sostanze inquinanti
prodotto con materiali naturali
prodotto con fonti rinnovabili
TAMPONAMENTO
B.8 A.18
tirante interno in acciaio per pareti vetrate
KM
DETTAGLIO TECNOLOGICO C
SCALA 1:15
doppia lamina di acciaio per ancoraggio pale
pio vetro 5-15-6, porzione a telaio fisso pietra per esterni dim 50x50 e 50x10 – sp 60mm traverso in alluminio
o del 2% - spMAX 85mm
cm po Highstone pearl Ceramica Sant’Agostino – sp 10+5mm avimento – sp 40mm 0mm 0,035 W/mK, densità 35 kg/m³ – sp 100+100mm o – sp 420mm m
montante strutturale in alluminio staffa in acciaio per ancoraggio sistema frangisole
offitto glia 10x10cm - sp 40mm itoie a fessura in acciaio zincato – sp 17,5mm piovane in cls, dim libera 120x120mm
vetrata in doppio vetro 8-12-6, porzione fissa non ombreggiata
a caldo, maglia 25x50mm – sp 30mm tirante esterno in acciaio per pareti vetrate
NTI
in lastre smontabili con griglia nascosta tipo Ecophon Focus lana di vetro riciclato, dim 120x120cm – sp 20mm spessore trasmittanza composto da montante verticale in acciaio fissato al profilo a C egno chiaro e correnti in cavi di acciaio inox diam 6mm
ogico A)
124cm
massa superficiale
sfasamento
0.136 W/m2K
540 Kg/m2
16h
secondaria C) 165,5cm 0.142 W/m2K renite, dim 11,5x17cm renite, dim 6x7cm io tecnologico 50cm ad intonaco 0.150 W/m2K NAPAlithos ArgillaB)CMF greentech con rivestimento
450 Kg/m2
14h
154 Kg/m2
11h
glio assonometrico A)
200 Kg/m2
12h
57cm
glio termico e doppio vetro 5-15-6, porzione a telaio fisso
nno
0.149 W/m2K
relatori prof. Roberto Di Giulio prof.ssa Laura Gabrielli
PRODUZIONE ENERGETICA
PER L’EDIFICIO A GALLERIA CON FOTOVOLTAICO INTEGRATO ED EXTRA
FABBISOGNO TOTALE (esclusa illuminazione e forza motrice)
nno
135.831 kW • hELETTRICI/anno FABBISOGNO TOTALE
322.199 kW • hELETTRICI/anno MODENA CITY HALL
A) 1.450mq di pannelli trasparenti in silicio policristallino GUADAGNO ENERGETICO (fotovoltaico integrato) POTENZA AL MQ
SUPERFICIE COPERTURA
POTENZA TOT
0,1 kWp/mq • 1.450 mq = 145 kWp
POTENZA TOT
ORE LUCE
145 kWp • 1100 h =
50%
100%
DEL FABBISOGNO TOTALE DELL’EDIFICIO
DEL FABBISOGNO INVERNALE, ESTIVO E DI ACS
– dimensioni 100x26cm, 18 celle – potenza 100 Wp/mq
159.500 kW • hELETTRICI/anno
159.500 kW hELETTRICI/anno + ( 0,24 kWp/mq • 710 mq • 1100 h = 187.440 kW hELETTRICI/anno ) = •
346.940 kW • hELETTRICI/anno
progetto di riqualificazione della periferia Nord di Modena attraverso il trasferimento delle nuove sedi comunali e la creazione di un campus urbano di aggregazione
laureandi Emanuele Marrone Luca Michelini
A) pannelli trasparenti orientabili in silicio policristallino
+
+
B) aggiunta di una doppia serie di pannelli in silicio monocristallino sulle coperture verdi (710mq) GUADAGNO ENERGETICO (fotovoltaico integrato + extra) 100% + •
correlatori prof. Fausto Barbolini arch. Lorenzo Lipparini
DEL FABBISOGNO TOTALE DELL’EDIFICIO
SURPLUS 24.741 kW hELETTRICI/anno
B) pannelli iper-performanti in silicio monocristallino – disposti in una doppia serie di 5 fasce parallele lungo le coperture verdi dell’edificio a galleria (5x72m) – dimensioni 150x100cm – potenza 360 Wp/pannello
•
11
relatori prof. Roberto Di Giulio prof.ssa Laura Gabrielli
correlatori prof. Fausto Barbolini arch. Lorenzo Lipparini
Luca Michelini, portfolio
02 Tresigallo una casa per noi Il progetto è il risultato del lavoro di gruppo sviluppato durante il workshop 3S e propone, attraverso l’utilizzo delle tecnologie che impiegano sistemi costruttivi a secco, la realizzazione di un edificio che possa ospitare una comunità alloggio per persone diveramente abili. Secco, sensibile e sostenibile sono riproposti come temi chiave del progetto, che mette al centro i bisogni delle persone e la sostenibilità dell’edificio. In base all’esperienza personale, è questa la prima occasione avuta per progettare un edificio complesso interamente destinato a soggetti fragili e a servizi a loro dedicati, tema approfondito con attenzione durante l’ultimo anno di studi. In base a questo, l’edificio progettato si sviluppa su un solo piano, e quindi in stretta relazione con lo spazio esterno, intorno ad un’unico grande ambiente dedicato alle relazioni e agli scambi quotidiani. Attorno a questo grande spazio di collegamento si attaccano tutti gli altri spazi: camere, laboratori, mensa, ambulatorio e altri locali per servizi. L’edificio si inserisce in un’area periferica, in stretto contatto con i campi coltivati intorno alla cittadina di Tresigallo. Lo spazio esterno destinato a parco riprende la scansione dei campi agricoli ed è quindi suddiviso da una rete di percorsi pedonali in varie aree che ospitano orti, alberi, prati fioriti e spazi per piccoli animali. Il sistema costruttivo a secco prevede quindi l’utilizzo di una struttura portante in XLAM, due diversi sistemi do copertura metallica per le parti piane ed inclinate, e infine l’utilizzo di pavimentazioni in laminato all’interno.
Tresigallo (FE), Italy – via dello Sport 44°49’00.8”N 11°54’05.0”E
workshop breve 2018 - V anno
progetto in gruppo Giacomo Calistri Irene Giovannini Emanuele Marrone Claudia Panfoli Vittorio Valentini team leader: studio KM429
12
aggiornato al 01/2019
vista assonometrica dellâ&#x20AC;&#x2122;intero intervento vista interna sugli spazi di aggregazione prospetti principali
Gruppo di lavoro 2/ team leader
tavola
Giacomo Calistri, Irene Giovannini, Emanuele Marrone, Luca Michelini, Claudia Panfoli, Vittorio Valentini
03
Gruppo di lavoro 2/ team leader
tavola
Giacomo Calistri, Irene Giovannini, Emanuele Marrone, Luca Michelini, Claudia Panfoli, Vittorio Valentini
07
13
Luca Michelini, portfolio
03 Imola Market District Imola Market District è concepito come un progetto di riqualificazione urbana, atto a creare una connessione spaziale e funzionale tra il centro storico di Imola e la prima periferia urbana. Si sviluppa così l’idea di trasformare l’antico tracciato delle mura in un percorso di collegamento che avvolge l’intero centro storico e che, in corrispondenza dell’ex Macello, entra in stretta relazione con due aree della città non prive di potenzialità. L’edificio storico del Macello diviene così una cerniera all’interno del percorso ciclo-pedonale e un nuovo polo attrattivo con funzione di mercato urbano, permeabile e versatile. L’idea del mercato urbano si va a sviluppare anche nelle due aree di progetto che entrano così in stretta relazione con il Macello: la prima vede il ripristino di uno spazio urbano simile a quello dell’antico Foro Boario, ridando continuità al percorso ciclo-pedonale ed è pensata come sede di mercati temporanei; la seconda prevede il riuso di una ex area industriale abbandonata, divenendo un’appendice del percorso, che raccoglie in se una sovrapposizione di usi, quindi un nuovo spazio commerciale a scala urbana di ritrovo per la città. Il mercato è un sistema aggregativo che al giorno d’oggi è protagonista di un forte sviluppo, per questo crediamo possa essere una realtà capace di restituire alla città spazi carichi di potenzialità. In conseguenza a ciò si sviluppa l’idea di potenziare gli spazi pedonali e ciclabili, quindi garantire una piena accessibilità al livello zero, ai servizi esistenti e a quelli nuovi. Il nuovo mercato urbano all’interno dell’edificio del Macello ospita spazi commerciali versatili e adatti a gastronomie locali così come street food café. Tutto ciò diventa un vero e proprio distretto di mercato urbano, grazie allo sviluppo dell’area delle ex cantine che ospita spazi commerciali e permeabili al livello zero, spazi semi pubblici al primo livello grazie ad un sistema di piastre, le quali garantiscono anche l’accesso alle residenze.
Imola (BO), Italy – viale E. De Amicis 44°21’17.4”N 11°43’08.7”E
Lab. di Progettazione Architettonica 4 2017 - IV anno
progetto in gruppo
Alessandro Massari Maria Inês Gonçalves
docente: prof. arch. Francesco Messina
14
aggiornato al 01/2019
vista a volo dâ&#x20AC;&#x2122;uccello dellâ&#x20AC;&#x2122;intero intervento (in primo piano intervento ex cantine) vista esterna sul complesso delle ex camtine, con individuazione dei diversi livelli di accessibilitĂ
15
Luca Michelini, portfolio
planivolumetrico generale con individuazione degli interventi e del percorso verde che attraversa lâ&#x20AC;&#x2122;ex macello e si espande poi fino allâ&#x20AC;&#x2122;area delle ex cantine
16
aggiornato al 01/2019
sezione prospettica dellâ&#x20AC;&#x2122;ex macello con la nuova copertura vista del percorso allâ&#x20AC;&#x2122;interno dellâ&#x20AC;&#x2122;ex mercato con individuazione degli spazi commerciali
17
Luca Michelini, portfolio
04 People Mover Bologna - airport station Il progetto per la nuova stazione aeroporto del servizio People Mover Bologna nasce da un’idea semplice, ovvero quella di generare un punto di incontro tra due flussi contrapposti. Il flusso dei viaggiatori e all’opposto quello garantito dal servizio People Mover costituiscono una doppia linearità che trova nella stazione un punto di connessione forte. A livello distributivo dunque la stazione è organizzata secondo 4 fasce parallele: le due più esterne sono caratterizzate dal doppio flusso di ingresso e di uscita, mentre le due fasce centrali, circoscritte alla stazione, ospitano i servizi e la banchina. Queste ultime sono più permeabili e garantiscono la connessione, quindi lo scambio tra i due flussi. Allo stesso tempo, la caratteristica piegatura della copertura dell’intero volume della stazione, che si alza nei due punti d’ingresso dei due flussi, rafforza ancora una volta questa contrapposizione e genera un piacevole gioco di linee all’interno della stazione stessa. La struttura a portali sospesi infatti viene lasciata a vista e le travi reticolari della copertura, grazie alle due “correnti” contrapposte, si muovono dando forma ad un’onda leggera. La permeabilità tra aeroporto e parcheggi è un altro aspetto forte del progetto, che va a creare un collegamento diretto e più sicuro tra il Parcheggio Express 1, quindi tutti gli altri, e il terminal al primo piano dell’aeroporto. La stazione diviene quindi non solo un elemento funzionale, ma anche un elemento di collegamento diretto, e questo è reso possibile proprio dall’idea iniziale di tenere separati i due flussi garantendo una permeabilità. Il tema progettuale del People Mover è stato nuovamente approfondito nel corso del V anno grazie alla partecipazione al workshop a gruppi “Paesaggi (in)contaminati”, svolto in collaborazione con la società Marconi Express SpA incaricata della progettazione, costruzione e gestione in project financing dell’infrastruttura.
Bologna, Italy – via del Triumvirato 44°31’42.9”N 11°17’40.8”E
Lab. di Costruzione dell’Architettura 2 2017 - IV anno
progetto in coppia Irina Bulgaru
docenti: prof. Giovanni Zannoni prof. arch. Emanuele Piaia prof. Michela Toni
18
aggiornato al 01/2019
vista a volo dâ&#x20AC;&#x2122;uccello del progetto per la stazione aeroporto
vista interna dallo spazio della banchina dâ&#x20AC;&#x2122;attesa: sono visibili la copertura e la fascia dei servizi
19 spazio di banchina con porte di accesso al treno e fascia dei servizi permeabile
PIANTA PIANO PRIMO scala 1:50
08-09
H VANO
S. PAVIM
S. ILLUM
S. AER
FINITURA
BANCHINA PEOPLE MOVER 50 posti a sedere
-
-
221,5 mq
-
-
P2
X
3,1 m
MACCHINETTE vano tecnico (x2)
X
-
P1, R1
1,0 mq
1,0 mq
P1, R1, R2
7,1 mq
-
10,0 mq
P2, R3
X
3,1 m
14,8 mq
3,5 mq
3,5 mq
P1, R1
X
3,1 m
12,8 mq
0,6 mq
0,6 mq**
P1, R2
-
-
57,5 mq
-
-
P2
R3 Cemento a vista
Cemento grezzo a vista
Tabella delle FINITURE con specifiche dimensionali
Pavimentazione industriale in CLS con spolvero in miscela di cemento e quarzo sferoidale, con finitura protettiva Ecobeton tipo Pavishield e giunti di CV1 contrazione ogni 9 mq di superficie calpestabile - sp 80 mm
01
CV5
chiusura non isolante
96 57
135
160 140
70 230
260 312
46
BIGLIETTI
TICKETS
115 230
42 41
39 38 37
24
472
400
43
40
21 22
WAITING ROOM
36
25
260
31
33
35
32
30
CV5
34
15
F
+ 7.68
29
1
VETTURA COACH
435 230
E
160 230
H
VETTURA COACH
1
VETTURA COACH
1
160 230
45 44
17 18
< 0,270 W/m ²K (coperture)
E
CV2
20
SALA D'ATTESA
350 230
A
DISTRIBITORI
+ 7.68
100
< 0,240 W/m ²K (coperture)
U = 0,268 W/m ²K
L
SCALA PRINCIPALE a = 16,5 cm p = 29 cm l = 185 cm
23
U = 0,202 W/m ²K
CO1
70
< 0,280 W/m ²K (pareti)
chiusura non isolante
CS2
+ 768
B
TRASMITTANZA
CS1
08-09
427
14
SNACK & DRINK
CHIUSURE ORIZZONTALI
95
F
A
U
PV3
19
U = 0,252 W/m ²K
CV2
Z
1563
+ 768
CV4
TRASMITTANZA
CV1
+ 768 324
70 230
A
M
Y 160 230
80 230
CV2
44
E (2259 gradi giorno)
32
Zona climatica
CHIUSURE VERTICALI
PEOPLE
32
85
514
+ 768
+ 768
404
1042
241
122
10
80 230
CV2
+ 768
TERRACE
MOVER
80 B 230
553
324
N
786
666
404
404
404
5m
3
99
1
262
1766
0
46
60
+ 733
CV1
B
2
10
07
854
404
404
404
6490
pendenza 5%
20
404
404
70 230
324
TERRAZZA
5m
A
585
85 acciaio Banchina di esodo, grigliato in elettrosaldato zincato a caldo + 768
PV1
D
BOLOGNA 153
85
CV3
3
B
D
2 07
PARKING
560
80 140
17
100
Tabella delle TRASMITTANZE A W delle principali chiusure esterne orizzontali e verticali PV2
PARCHEGGI
32
80 D 230
400 F
404
MOVER
PEOPLE
AIRPORT 190
80 230
70 230
80 140
AEROPORTO
170 D
21
1
70 230
D
16
+ 733
160 230
270
CV2
0
269
10
15
< 0,240 W/m ²K (coperture)
Trave treno
PEOPLE
MOVER
A Cemento grezzo a vista
80 230
5m
3
< 0,270 W/m ²K (coperture)
N
Idropittura bianca su primer uniformante ed aggrappante per parete in lastre di cartongesso Fassa Bortolo - sp 0,5 mm
70 230
Piastrelle in gres porcellanato Caesar Ceramiche tipo One effetto cotto-cemento dim 250x250 mm - sp 10 mm
80 140
15
1
1
14
02
U = 0,268 W/m ²K
CO1
24
R2 Piastrelle
32
Y
05-06
chiusura non isolante
U = 0,202 W/m ²K
USCITA
DESCRIZIONE
R1 Idropittura
Comune di 166
Banchina di esodo, grigliato in acciaio elettrosaldato zincato a caldo
TRASMITTANZA 03
13
CS2
< 0,270 W/m ²K (coperture)
< 0,280 W/m ²K (pareti)
EXIT
FINITURE A PARETE
A R3 Cemento a vista
CS1
12
108
< 0,240 W/m ²K (coperture)
46
10
U = 0,252 W/m ²K
CHIUSURE ORIZZONTALI 11
61
< 0,280 W/m ²K (pareti)
G
chiusura non isolante
CV2
Pavimentazione in gres porcellanato Caesar Ceramiche tipo One effetto cotto-cemento in piastrelle dim 250x750 mm - sp 10 mm
0
E (2259 gradi giorno)
CV1
chiusura non isolante
U = 0,202 W/m ²K U = 0,268 W/m ²K
N
BOLOGNA
TRASMITTANZA
TRASMITTANZA
CV2
C + 733
127
Tabella delle TRASMITTANZE delle principali chiusure esterne orizzontali e verticali
CHIUSURE VERTICALI
P2 Pavimento in cemento a spolvero
215
01
165
CO1
37
404
404
M
PV3 Banchina di esodo, grigliato in accia elettrosaldato zincato a caldo+ 768 14
Y85
02
TRASMITTANZA chiusura non isolante A
75 C 230
Trave treno
CS2 T
36
Zona climatica
DESCRIZIONE10
CS1
CV5
03
U = 0,252 W/m ²K
CHIUSURE ORIZZONTALI
39
Comune di
FINITURE A PAVIMENTO 9
145
Piastrelle in gres porcellanato Caesar Ceramiche tipo One effetto cotto-cemento dim 250x250 mm 38 - sp 10 mm
15
E (2259 gradi giorno)
CV2
30
-
166
BOLOGNA
CV1
40 Idropittura bianca su primer uniformante ed aggrappante per parete in lastre di cartongesso Fassa Bortolo - sp 0,5 mm
Trave treno
F
G
80 230
CHIUSURE VERTICALI
31
-
DESCRIZIONE
R2 Piastrelle
R1 Idropittura
Cemento grezzo a vista
Zona climatica
41
FINITURE A PARETE
127
Piastrelle in gres porcellanato Caesar Ceramiche tipo One effetto cotto-cemento dim 250x250 mm - sp 10 mm
PV2
Comune di
Pavimentazione industriale in CLS43con spolvero in miscela di cemento e quarzo sferoidale, con finitura protettiva Ecobeton tipo Pavishield e giunti di 42 calpestabile - sp 80 mm contrazione ogni 9 mq di superficie
75 C 230
160 230
-
5,6 mq
32
215 B 13
Idropittura bianca su primer uniformante ed670 aggrappante per parete in lastre di cartongesso Fassa Bortolo - sp 0,5 mm
21
Tabella delle TRASMITTANZE S + 768 delle principali chiusure esterne orizzontali e verticali
45
T
39
DESCRIZIONE
R3 Cemento a vista
PV1
41 40
C
Idropittura R2 Piastrelle
42
Pavimentazione industriale in CLS con spolvero in miscela di cemento e 37 quarzo sferoidale, con finitura protettiva Ecobeton tipo Pavishield eCV2 giunti di contrazione ogni 9 mq di superficie 36 calpestabile - sp 80 mm
218R1 D
165
43
100
8,6 mq
3,1 m
+ 76
472
3,1 m
X
80 230
166
Pavimentazione in gres porcellanato Caesar Ceramiche tipo One effetto cotto-cemento in piastrelle dim 250x750 mm - sp 10 mm 38
FINITURE A PARETE
80 230
SCALA D'EMERGENZA a = 16,5 cm p = 29 cm l = 185 cm
32
27
-
* con scala a pioli con gabbia estendibile (e botola in copertura) per ispezione tetto in sicurezza ** integrata da un sistema di ventilazione forzata per i singoli ambienti privi di finestre
P1 Gres porcellanatoB
A
p = 29 cm l = 185 cm
S
CV1
PV2
27
P2
P2
254
P1, R2
P1, R2
28
0,6 mq** -
80
0,6230 mq**
-
29
0,6 mq -
A
SCALA D'EMERGENZA
DESCRIZIONE
P2 Pavimento in cemento a spolvero
Pavimentazione in gres porcellanato Caesar Ceramiche tipo One effetto 44 cotto-cemento in piastrelle dim 250x750 mm - sp 10 mm
P2 Pavimento in cemento a spolvero
0,6 mq
57,5 amq = 16,5 cm -
A
215
P1, R1
12,8 mq
-
P1 Gres porcellanato
32
P2
4,7 mq
3,1 m
-
FINITURE A PAVIMENTO
108
33
TERRAZZA 30 posti a sedere
-
9,5 mq
X
TERRAZZA 30 posti a sedere
21
PV1
30
P2, R3 P1, R1
35
WC VIAGGIATORI uomo, donna e disabili
-
17,0 mq
P1, R1
D
135
10,0 mq 3,5 mq
34
UFFICIO PERSONALE (2 addetti)
221,5 mq
3,1 m
3,5 mq
+ 768
4
218
160 140
298
27
Z
VANO TECNICO a doppia altezza (con soppalco)*
-
X
3,5 mq
32
57,5 mq
28
U W
SPOGLIATOIO con bagno (per addetti)
-
14,8 mq
160 140
12,8 mq
-
P1 Gres porcellanato
P1, R1
3,1 m
100 230
3,1 m
-
3,5 mq
26
T
MACCHINETTE vano tecnico (x2)
7,0 mq
21,3 mq
X
80 230
X
TERRAZZA 30 posti a sedere
F
-
80 140
S
FRONT OFFICE a doppio affaccio (2 addetti)
29,7 mq
UFFICIO PERSONALE (2 addetti)
96
14,8 mq
DESCRIZIONE
P2, R3
80 140
7,1 mq
3,1 m
FINITURE A PAVIMENTO
FINITURA
10,0 mq
215
P1, R1, R2
254
M
BANCHINA PEOPLE MOVER 50 posti a sedere
3,1 m
S. AER
-
31
P1, R1
1,0 mq
32
F
X
S. ILLUM
7,1 mq
32
-
1,0 mq
-
32
B
SALA D'ATTESA 32 posti a sedere
S. PAVIM
-
32
-
+ 768 5,6 mq
X
80 230
A
H VANO
P1, R1, R2
-
33
8,6 mq
3,1 m
100 230
RISC
P1, R1
1,0 mq
298
35
3,1 m
08-09
AMBIENTI
-
1,0 mq
3
34
P1, R1
Tabella delle FINITURE con specifiche dimensionali
-
5,6 mq
44
4,7 mq
* con scala a pioli con gabbia estendibile (e botola in copertura) per ispezione tetto in sicurezza A ** integrata da un sistema di ventilazione forzata per i singoli ambienti+ privi 768 di finestre
Tabella delle DESTINAZIONI FUNZIONALI con specifiche dimensionali ed indicazioni materiche
8,6 mq
3,1 m
80 230
Z
3,1 m
X
Tabella delle FINITURE con specifiche dimensionali
9,5 mq
-
WC VIAGGIATORI uomo, donna e disabili
W
P1, R1
17,0 mq
UFFICIO PERSONALE (2 addetti)
VANO TECNICO a doppia altezza (con soppalco)*
T U
-
29
S
MACCHINETTE vano tecnico (x2)
108
TICKETS
SPOGLIATOIO con bagno (per addetti)
A
17,0 mq
BIGLIETTI
M
7,0 mq
21,3 mq
270
FRONT OFFICE a doppio affaccio (2 addetti)
F
29,7 mq
3,1 m
160 230
B
P1, R1
3,1 m
* con scala a pioli con gabbia estendibile (e botola in copertura) per ispezione tetto in sicurezza 45 ** integrata da un sistema di ventilazione forzata per i singoli ambienti privi di finestre
100
X
SALA D'ATTESA 32 posti a sedere
A
Z
RISC
AMBIENTI
4,7 mq
X
WC VIAGGIATORI uomo, donna e disabili
W
con specifiche dimensionali ed indicazioni materiche X
9,5 mq
-
P1, R1
221,5 mq
08-09
U
P2
-
VANO TECNICO T A a doppia altezza (con soppalco)*
porzione di prospetto corrispondente alla pianta Tabella delle DESTINAZIONI FUNZIONALI
-
-
SPOGLIATOIO con bagno (per addetti)
S
FINITURA
7,0 mq
F
145
M
S. AER
21,3 mq
100
2
S. ILLUM
29,7 mq
10
1
S. PAVIM
+ 768
BANCHINA PEOPLE MOVER 50 posti a sedere
FRONT OFFICE a doppio affaccio (2 addetti)
F
3,1 m
46
B
H VANO
X
SALA D'ATTESA 32 posti a sedere
A
28
1
05-06
RISC
AMBIENTI
160 230
porzione di pianta del primo piano con riferimenti funzionali, tecnici e grafici di dettaglio
270
Tabella delle DESTINAZIONI FUNZIONALI con specifiche dimensionali ed indicazioni materiche
Luca Michelini, portfolio
404
CV1
aggiornato al 01/2019
nodi tecnologici A, C e F individuabili nella sezione tecnologica sottostante sezione tecnologica con riferimenti funzionali, tecnici e grafici di dettaglio
NODO A scala 1:5
Profilo tipo stalfire in accaio zincato sezione a C 45x20 mm per ancoraggio dell'orditura di parete alla trave
50 100
(6)
Doppia lastra in cartongesso Fassa Bortolo tipo GYPSOTECH® STD TIPO A - sp 12,5+12,5 mm
INT
Perno in acciaio inox per foro sulle piastra (o asola in corrispondenza delle piastre alte) di Ø 80 mm
Vite autoperforante in acciaio tipo 212/35 per fissaggio pannello in OSB al montante in alluminio Pannello tipo OSB dataholz - sp 20 mm
sezione orizzontale CV2
Piastra di saldatura della trave reticolare, dimensioni 107x1000 mm - sp 10 mm Piastra singola in acciaio, sagomata e saldata, per ancoraggio alla trave, funzione strutturale - sp 20 mm (1) Doppia piastra in acciaio, sagomata e saldata, per ancoraggio al pilastro HEA 350, funzione strutturale - sp 20+20 mm (1) Pilastro tipo HEA 350, funzione strutturale (1)
30
(7)
Pannello di facciata in lamiera stirata in zinco-titanio Sottostruttura composta da profilo portante ad U in Rheinzink tipo Tau30 prepatinato rosso - sp 3 mm (1) ferro zincato dim 44x50 mm provvisto di fori per il fissaggio e vite più guaina in dutral nera di 8 mm per aggancio pannello
(6)
157,5 232,5
50
30
Pannello facciata in stirata in zinco-titanio Profilodiportante adlamiera U in ferro zincato dim 44x50 Rheinzink tipo prepatinato rossoper - spil 3fissaggio mm (1) mm Tau30 provvisto di fori e asole all'OSB e per l’aggancio dei pannelli di facciata Vite per legno a testa esagonale in acciaio zincato per fissaggio della sottostruttura di facciata al pannello in OSB Telo antivento Riwega tipo USB Windtop UV- sp 0,50 mm
61
CLS alleggerito pendenziato 2% sp max 85 mm
80
(8)
125
Strato di isolamento termico sotto pavimento in pannelli di polistirene estruso URSA XPS ad alta densità (ʎ = 0,035 W/mK) - sp 80 mm
Solaio collaborante in lamiera grecata (i = 150 mm) e soletta di calcestruzzo C25/30 con rete elettrosaldata Ø 8 e maglia 20x20 cm, funzione strutturale - sp 55+70 mm
(8) Guida a U per cartongesso in lamiera zincata spessore 0,6 mm - dim 50x50 mm. (9) Guida a U per cartongesso in lamiera zincata spessore 0,6 mm - dim 125x50 mm.
(10) Infisso in alluminio Schüco tipo AWS 65 6-15-5 a taglio termico e giunti chiusi. Il taglio termico 87 garantito dagli inserti in polimmide posti tra telaio fisso e talaio mobile.
Telo impermeabile di separazione (4)
(5) 70
Y
55
X
Doppia piastra in acciaio, sagomata e saldata, per ancoraggio al pilastro HEA 350, funzione strutturale - sp 20+20 mm (1)
Connettore ctf a piolo con fissaggio a chiodi Tecnaria
NOTE
Trave tipo HEA 180, orditura principale, funzione strutturale
(1) Pannello di facciata in lamiera stirata in zinco-titanio Rheinzink tipo Tau30 prepatinato rosso sc lati con profondità dei risvolti 30 mm (dimensioni max lamiera 1400x1600 mm).
180
150
NODO G scala 1:5
Supporto ligneo pendenziato in OSB per fissaggio scossalina e gronda
470
50 (9)
Nastro di guarnizione isolante tra guida e soletta in polistilene espanso
(6) Vite autoperforante 212/25 per fissaggio del pannello in cartongesso alla sottostruttura in lami
EXT (7) Vite autoperforante 212/35 per fissaggio del pannello in OSB alla sottostruttura in lamiera zinc
CLS alleggerito isolante tipo Isocal Term - sp 50 mm
(6)
Telo impermeabile di separazione (4)
Piastra singola in acciaio, sagomata e saldata, per ancoraggio alla trave, funzione strutturale - sp 20 mm (1)
(5) Tassello chimico Fischer in fiale RSB, con barra filettata, dado esagonale MU e rondella U per f alla soletta in CLS armato.
Sottofondo cementizio - sp 25 mm
180 (7)
Rivestimento copertura in lamiera aggraffata in zinco-titanio RHEINZINK in lastre rastremate con doppia aggraffatura (altezza 25 mm), varietà prePATINA blue-grey
sezione orizzontale CV1-struttura
(2) Lastra in cartongesso Fassa Bortolo tipo GYPSOTECH® VAPOR . Tale lastra è rivestita sul dorso alluminio (sp 15 μm) che funge da barriera al vapore.
Trave tipo HEA 180, orditura di ripartizione dei pesi e di irrigidimento, imbullonata ad elemento pre-saldato trave HEA 180 in altra orditura massima copertura + 1515 allaquota
(3) Battiscopa in gres porcellanato Caesar Ceramiche tipo One effetto cotto-cemento in piastrelle
(4) Telo impermeabile di separazione tra chiusura verticale realizzata con tecnologia a secco e ma pavimentazione.
(5) Tassello chimico Fischer in fiale RSB, con barra filettata, dado esagonale MU e rondella U per f alla soletta in CLS armato.
Pilastro tipo HEA 180, funzione strutturale
Linea vita Livith in acciaio inossidabile con piastra di fissaggio per lamiera aggraffata
(6) Vite autoperforante 212/25 per fissaggio del pannello in cartongesso alla sottostruttura in lami
(7) Vite autoperforante 212/35 per fissaggio del pannello in OSB alla sottostruttura in lamiera zinc
za 24%
(8) Guida a U per cartongesso in lamiera zincata spessore 0,6 mm - dim 50x50 mm.
penden
(9) Guida a U per cartongesso in lamiera zincata spessore 0,6 mm - dim 125x50 mm.
180
41
CS1
+ 1360
CS2
(6) (7) (8)
CV1
(9)
(5)
(15) (14)
(10) (11) (12) (13)
(4)
CV2
(10) Infisso in alluminio Schüco tipo AWS 65 6-15-5 a taglio termico e giunti chiusi. Il taglio termico garantito dagli inserti in polimmide posti tra telaio fisso e talaio mobile.
quota intermedia copertura
+ 1120
quota copertura servizi interni
+ 1085
quota minima trave (+ 315 dalla quota pavimento finito banchina)
CV1
(3)
B
230
(16) (17)
CO1
pendenza 2%
+ 768
30
30
(18)
(2) (1)
CO2
Piatto verticale di fissaggio, saldato alla lamiera stirata scatolata, con apposita scanalatura atta all’aggancio a baionetta sul profilo portante
Pannello tipo OSB dataholzverticale - sp 20 mm (4) Telo impermeabile di separazione tra chiusura realizzata con tecnologia a secco e ma pavimentazione.
Pavimentazione gres porcellanato Caesar Pilastro tipo HEAin180, funzione strutturale Ceramiche tipo One effetto cotto-cemento in piastrelle dim 250x750 mm - sp 10 mm
35 80
Ecobeton tipo Pavishield - sp 80 mm
30
ad stirata U in ferro zincato dim Rheinzink 44x50 tipo Tau30 prepatinato rosso sc (1) Pannello di Profilo facciataportante in lamiera in zinco-titanio mmrisvolti provvisto di fori e asole per il fissaggio lati con profondità dei 30 mm (dimensioni max lamiera 1400x1600 mm). all'OSB e per l’aggancio dei pannelli di facciata (2) Lastra in cartongesso Fassa Bortolo tipo GYPSOTECH® VAPOR . Tale lastra è rivestita sul dorso alluminio (sp 15 μm) che funge da barriera al vapore. Telo antivento Riwega tipo USB Windtop UV- sp 0,50 mm (3) Battiscopa in gres porcellanato Caesar Ceramiche tipo One effetto cotto-cemento in piastrelle(
Trave tipo HEA 180, orditura di ripartizione dei pesi e di irrigidimento, imbullonata ad elemento pre-saldato alla trave HEA 180 in altra orditura
Idropittura bianca per finitura interna su primer uniformante ed aggrappante - sp 0,5 mm
pendenza 2%
NOTE
180
Doppia lastra in cartongesso Fassa Bortolo tipo GYPSOTECH® STD TIPO A - sp 12,5+12,5 mm
87
61
Pannello di facciata in lamiera stirata in zinco-titanio Rheinzink tipo Tau30 prepatinato rosso - sp 3 mm (1)
Connettore ctf a piolo con fissaggio a chiodi Tecnaria Trave tipo HEA 180, orditura principale, funzione strutturale
Battiscopa in gres porcellanato - sp 10 mm (3)
85
Pilastro tipo HEA 350, funzione strutturale (1)
Trave a sbalzo tipo IPE 180, funzione strutturale (1)
70 150 Vite autoperforante 212/25 e 212/35 per fissaggio del pannello in cartongesso alla sottostruttura
Pannello tipo OSB dataholz - sp 20 mm
Profilo commerciale UPA a flange parallele 80x180x80 mm in acciaio inossidabile con funzione di traverso Pavimentazione industriale in CLS con spolvero in miscela di cemento e della struttura, fissaggio al pilastro attraverso bulloni quarzo sferoidale con finitura protettiva M8 per mezzo di piastra angolare (1)
35 50
80 85
Intercapedine impiantistico con montanti a C per cartongesso in lamiera zincata spessore 0,6 mm (dim 50x50 mm), con interposto isolante tipo lana di roccia a bassa densità (ρ = 50 kg/m ³) - sp 50 mm
Solaio collaborante in lamiera grecata (i = 150 mm) e soletta di calcestruzzo C25/30 con rete elettrosaldata Ø 8 e maglia 20x20 cm, funzione strutturale - sp 55+70 mm
80
20
Piatto verticale di fissaggio, saldato alla lamiera stirata scatolata, con apposita scanalatura atta all’aggancio a baionetta sul profilo portante
60
107
Lastra in cartongesso Fassa Bortolo tipo GYPSOTECH® VAPOR - sp 12,5 mm (2)
Doppio strato isolante in lana di roccia a media densità (ρ = 70 kg/m ³) con montanti a C in alluminio dim 125x50 mm - sp 60+60 mm
Profilo in legno intagliato - sez 30x80 mm Profilo in alluminio anodizzato Amlux tipo PDS4-K dim 17x12 mm per elemento illuminante tipo LED continuo con copertura in PVC ad incastro
Strato di isolamento termico sotto pavimento in pannelli di polistirene estruso URSA XPS ad alta densità (ʎ = 0,035 W/mK) - sp 80 mm Telo impermeabile di separazione (4)
Pannello di facciata in lamiera stirata in zinco-titanio Rheinzink tipo Tau30 prepatinato rosso - sp 3 mm (1)
Telo antivento Riwega tipo USB Windtop UV- sp 0,50 mm
Staffa a L per l'ancoraggio ai traversi della struttura, fissaggio attraverso bulloni - dim 55x80 mm
80 110
Mensola di ancoraggio della trave a sbalzo al pilastro (1)
25 INT
Profilo portante ad U in ferro zincato dim 44x50 mm provvisto di fori e asole per il fissaggio all'OSB e per l’aggancio dei pannelli di facciata
Montante verticale a L con doppia asola per fissaggio staffe mono-click, sistema di facciata Kalzip FC - dim 42x62 mm
50
Pilastro tipo HEA 350, funzione strutturale (1)
50 (8) (5)
2
EXT
Vite autoperforante 212/25 per fissaggio dell'imbotte in lamiera al pannello in OSB
Sottofondo cementizio - sp 25 mm
230
Profilo commerciale UPA a flange parallele 80x180x80 mm in acciaio inossidabile con funzione di traverso della struttura, fissaggio al pilastro attraverso bulloni M8 per mezzo di piastra angolare (1)
(9)
Pannello in OSB dataholz - sp 20 mm
CLS alleggerito isolante tipo Isocal Term - sp 50 mm
(6)
EXT
(
Pannello tipo OSB dataholz - sp 20 mm Imbotte in lamiera in zinco-titanio - sp 1 mm Isolamento in XPS pendenziato - sp medio 30 mm Pavimentazione in gres porcellanato Caesar Ceramiche tipo One effetto cotto-cemento in piastrelle dim 250x750 mm - sp 10 mm
125
Staffa mono-click Kalzip dim 35x75 mm, con inserti in poliammide, per il fissaggio della lamiera forata alla sottostruttura - sp totale 50 mm
Profilo portante ad U in ferro zincato dim 44x50 mm provvisto di fori e asole per il fissaggio all'OSB e per l’aggancio dei pannelli di facciata Telo antivento Riwega tipo USB Windtop UV- sp 0,50 mm
470
sezione vertiale CV2-CO1-CO2
Lamiera forata in alluminio Kalzip FC tipo RV 6-8 - sp 1 mm (2)
Perno in acciaio inox per foro sulle piastra (o asola in corrispondenza delle piastre alte) di Ø 80 mm
Staffa a L per l'ancoraggio ai traversi della struttura, fissaggio attraverso bulloni - dim 55x80 mm
30 61
EXT
Piatto verticale di fissaggio, saldato alla lamiera stirata scatolata, con apposita scanalatura atta all’aggancio a baionetta sul profilo portante
55
Piastra di saldatura della trave reticolare, dimensioni 107x1000 mm - sp 10 mm (1)
Montante verticale a L con doppia asola per fissaggio staffe mono-click, sistema di facciata Kalzip FC - dim 42x62 mm
157,5
87
Telo impermeabile di separazione (4)
Nastro di guarnizione isolante tra guida e soletta in polistilene espanso
Pannello di facciata in lamiera stirata in zinco-titanio Rheinzink tipo Tau30 prepatinato rosso - sp 3 mm (1)
Idropittura bianca per finitura interna su primer uniformante ed aggrappante - sp 0,5 mm
(7)319,5
NODO C scala 1:5
2
Profilo in alluminio anodizzato Amlux tipo PDS4-K dim 17x12 mm per elemento illuminante tipo LED continuo con copertura in PVC ad incastro
Intercapedine impiantistico con montanti a C per Idropittura bianca per finitura interna su primer cartongesso in lamiera zincata spessore 0,6 mm (dim uniformante ed aggrappante - sp 0,5 mm 50x50 mm), con interposto isolante tipo lana di roccia a bassa densità (ρ = 50 kg/m ³) - sp 50 mm Battiscopa in gres porcellanato - sp 10 mm (3) Doppia lastra in cartongesso Fassa Bortolo tipo GYPSOTECH® STD TIPO A - sp 12,5+12,5 mm
CLS alleggerito pendenziato 2% sp max 85 mm
Staffa mono-click Kalzip dim 35x75 mm, con inserti in poliammide, per il fissaggio della lamiera forata alla sottostruttura - sp totale 50 mm
Pannello OSB dataholz -212/25 sp 20 mm Vitein autoperforante per fissaggio dell'imbotte in lamiera al pannello in OSB Imbotte in lamiera in zinco-titanio - sp 1 mm Profilo in legno intagliato - sez 30x80 mm
Lastra inlastra cartongesso Fassa Bortolo tipo GYPSOTECH® Doppia in cartongesso Fassa Bortolo tipo VAPOR - sp 12,5STD mmTIPO (2) A - sp 12,5+12,5 mm GYPSOTECH®
Pavimentazione industriale in CLS con spolvero in miscela di cemento e quarzo sferoidale con finitura protettiva Ecobeton tipo Pavishield - sp 80 mm
Elemento corrente inferiore della trave reticolare composto da doppio profilo a L sez 50x7 mm (1)
Vite autoperforante 212/25 per fissaggio dell'imbotte Pannello in in lamiera OSB dataholz - sp 20 mm al pannello in OSB
Idropittura bianca per finitura interna su primer Idropittura bianca per finitura interna su primer uniformante ed aggrappante - sp 0,5 mm uniformante ed aggrappante - sp 0,5 mm
Vite 212/35 per fissaggio Vite autoperforante autoperforante 212/25 212/25 e per fissaggio del del pannello in cartongesso sottostruttura pannello in cartongesso alla alla sottostruttura
densità (ρ = 70 kg/m ³) con montanti a C in Sottostruttura composta da profilo ad U in alluminio dim 125x50 mmportante - sp 60+60 mm ferro zincato dim 44x50 mm provvisto di fori per il fissaggio e vite più guaina in dutral nera di 8 mm per pendenza 2% aggancio pannello
52
Lamiera forata in alluminio Kalzip FC tipo RV 6-8 - sp 1 mm (2)
Doppia lastra in cartongesso Fassa Bortolo tipo Doppia lastra in cartongesso Fassa Bortolo tipo GYPSOTECH® STD TIPO A - sp 12,5+12,5 mm GYPSOTECH® STD TIPO A - sp 12,5+12,5 mm
Lastra in cartongesso Fassa Bortolo tipo GYPSOTECH® VAPOR - sp 12,5 mm (2) Doppio strato isolante in lana di roccia a media Intercapedine montanti 60+60 mm a C per densità (ρ = 70impiantistico kg/m ³) - sp con cartongesso in lamiera zincata spessore 0,6 mm (dim 50x50 mm), con isolante tipo lana di roccia Montante aC perinterposto cartongesso in lamiera zincata di a ³) - sp 50 mm bassa densità (ρ =- 50 spessore 0,6 mm dimkg/m 125x50
Piatto verticale di fissaggio, saldato alla lamiera stirata Pannello tipo OSB dataholz - sp 20 mm scatolata, con apposita scanalatura atta all’aggancio a baionetta suldiprofilo Doppio strato isolante in lana roccia portante a media
52
( Nastro di guarnizione isolante tra guida e tubolare in polistilene espanso Profilo tubolare 120x60 in in zinco-titanio acciaio con funzione di Imbotte in lamiera - sp 1 mm architrave coibentato internamente con lana di roccia a ³) bassa densità = 50 30 kg/m Isolamento in XPS pendenziato - sp (ρ medio mm
INT INT
Pannello di facciata in lamiera stirata in zinco-titanio Rheinzink tipo Tau30 prepatinato rosso - sp 3 mm (1) Pannello tipo OSB dataholz - sp 20 mm Piatto verticale di fissaggio, saldato alla lamiera stirata scatolata, con apposita scanalatura atta all’aggancio a Telo antivento Riwega tipo USB Windtop sp 0,50 mm baionetta sulUVprofilo portante
sezione vertiale orizzontale CV2-CO1-CO2 CV2
EXT
Pannello tipo OSB dataholz - sp 20 mm
25
EXT EXT
50
75
NODO C B scala 1:5
63
Profilo portante ad U in ferro zincato dim 44x50 mm provvisto di fori e asole per il fissaggio all'OSB e per l’aggancio dei pannelli di facciata Telo antivento Riwega tipo USB Windtop UV- sp 0,50 mm
319,5 87
Staffa mono-click Kalzip dim 35x75 mm, con inserti in poliammide, per il fissaggio della lamiera forata alla sottostruttura - sp totale 50 mm
447
Lastra in cartongesso Fassa Bortolo tipo GYPSOTECH® STD TIPO A spessore 12,5 mm su orditura metallica doppia non sovrapposta dim 30x50 mm, con ganci di unione ortogonale
montanti a C per cartongesso in lamiera zincata dim 125x50 mm - sp 60+60 mm Lastra in cartongesso Fassa Bortolo tipo GYPSOTECH® Lastra in cartongesso Fassa Bortolo tipo GYPSOTECH® VAPOR - sp 12,5 mm (2) VAPOR - sp 12,5 mm (2) Intercapedine impiantistico con montanti a C per Intercapedine impiantistico con montanti a C per cartongesso in cartongesso in lamiera zincata spessore 0,6 mm (dim lamiera zincata spessore 0,6 mm (dim 50x50 mm), con interposto 50x50 mm), con interposto isolante tipo lana di roccia a isolante tipo lana di roccia a bassa densità (ρ = 50 kg/m ³) - sp 50 mm bassa densità (ρ = 50 kg/m ³) - sp 50 mm
INT
Lamiera forata in alluminio Kalzip FC tipo RV 6-8 - sp 1 mm (2)
Montante verticale a L con doppia asola per fissaggio staffe mono-click, sistema di facciata Kalzip FC - dim 42x62 mm
332,5
Pannello di facciata in lamiera stirata in zinco-titanio Rheinzink tipo Tau30 prepatinato rosso - sp 3 mm (1) Piatto verticale di fissaggio, saldato alla lamiera stirata scatolata, con apposita scanalatura atta all’aggancio a baionetta sul profilo portante
Nastro microforato Fassa Bortolo per posa dello stucco sul giunto Vite autoperforante 212/25 per fissaggio del pannellostrato in cartongesso Doppio isolante inalla lanasottostruttura di roccia a media densità (ρ = 70 kg/m ³) con
EXT
35
96
Montante a C per cartongesso in lamiera zincata di spessore 0,6 mm - dim 125x50
61
Intercapedine impiantistico - sp 120 mm
Isolante tipo lana di roccia a bassa densità (ρ = 50 kg/m ³) - sp 50 mm
Doppio strato isolante in lana di roccia a media densità (ρ = 70 kg/m ³) - sp 60+60 mm
Pannello tipo OSB dataholz - sp 20 mm Telo antivento Riwega tipo USB Windtop UV- sp 0,50 mm Telo antivento Riwega tipo USB Windtop UV- sp 0,50 mm Pannello di facciata in lamiera stirata in zinco-titanio Profilo portante ad U in ferrorosso zincato 44x50 Rheinzink tipo Tau30 prepatinato - spdim 3 mm (1) mm provvisto di fori e asole per il fissaggio per l’aggancio pannellizincato di facciata Vite perall'OSB legno ae testa esagonaledei in acciaio per fissaggio della sottostruttura di facciata al pannello in OSB Piatto verticale di fissaggio, saldato alla Piatto verticale di fissaggio, alla lamiera stirata lamiera stirata scatolata,saldato con apposita scanalatura scatolata, appositaascanalatura atta all’aggancio atta con all’aggancio baionetta sul profilo portantea baionetta sul profilo portante
Pannello in OSB dataholz - sp 20 mm Imbotte in lamiera in zinco-titanio - sp 1 mm
Pendino Ø 4 con molla singola
INT
87
Vite autoperforante 212/25 per fissaggio dell'imbotte in lamiera al pannello in OSB
Clip di supporto orizzontale per pendino Ø 4, ancoraggio all'ala della trave
Pendino Ø 4
120
232,5 (9)
87 EXT
Profilo tubolare 120x60 in acciaio con funzione di architrave coibentato internamente con lana di roccia a bassa densità (ρ = 50 kg/m ³)
Trave tipo HEA 100, funzione strutturale
50
Guida a U per cartongesso in lamiera zincata di spessore 0,6 mm - dim 125x50
(8)
319,5
Nastro di guarnizione isolante tra le guide in polistilene espanso
NODO B scala 1:5
Idropittura bianca per finitura interna su primer uniformante ed aggrappante - sp 0,5 mm
409,5
EXT
Profilo tipo stalfire in accaio zincato sezione a C 45x20 mm per ancoraggio dell'orditura di parete alla trave
Tensore regolabile con cavo in acciaio inox Ø 18 mm, funzione di controventamento della struttura a portali
( Nastro di guarnizione isolante tra guida e tubolare in polistilene espanso Lamiera grecata sandwich calpestabile Alubel tipo Alutech Dach con laminato superiore grecato in acciaio sp 0,5 mm, coibentazione in poliuretano espanso ad alta densità sp 40+60 mm, laminato inferiore in acciaio sp 0,4 mm (U = 0,223 W / m ²K) - sp 100 mm
42,5
Proiezione del pilastro tipo HEA 120
Profilo portante ad U in ferro zincato dim 44x50 mm provvisto di fori e asole per il fissaggio all'OSB e per l’aggancio dei pannelli di facciata Telo antivento Riwega tipo USB Windtop UV- sp 0,50 mm Pannello tipo OSB dataholz - sp 20 mm
Intercapedine impiantistico con montanti a C per cartongesso in lamiera zincata spessore 0,6 mm (dim 50x50 mm), con interposto isolante tipo lana di roccia a bassa densità (ρ = 50 kg/m ³) - sp 50 mm
Trave tipo IPE 120, funzione strutturale, con interposto isolante tipo lana di roccia a bassa densità (ρ = 50 kg/m ³) con sp 50 mm
Canale di gronda in zinco-titanio sagomato a profilo quadrato RHEINZINK e fissato al supporto ligneo con vite a testa esagonale e guarnizione in EPDM - sez 200x160 mm
R9
(7)
Pannello di facciata in lamiera stirata in zinco-titanio Fissaggio alla trave composto da vite autoforante con testa Rheinzink tipo Tau30 prepatinato rosso - sp 3 mm (1) in acciaio inox, rondella grezza e guarnizione in EPDM
sezione verticale CV2-CS2
R55
Lastra in cartongesso Fassa Bortolo tipo GYPSOTECH® STD TIPO A spessore 12,5 mm su orditura metallica doppia non sovrapposta dim 30x50 mm, con ganci di unione ortogonale
Lastra in cartongesso Fassa Bortolo tipo GYPSOTECH® VAPOR - sp 12,5 mm (2)
50
160
supporto pannello pendenziato in OSB (1)
Lamiera forata in alluminio Kalzip FC tipo RV 6-8 - sp 1 mm (2)
0
R4
Piatto verticale di fissaggio, saldato alla lamiera stirata scatolata, con apposita scanalatura atta all’aggancio a baionetta sul profilo portante
Pendino Ø 4 con molla singola
Doppio strato isolante in lana di roccia a media densità (ρ = 70 kg/m ³) con montanti a C per cartongesso in lamiera zincata dim 125x50 mm - sp 60+60 mm
Piatto verticale di fissaggio, saldato alla lamiera stirata scatolata, con apposita scanalatura atta all’aggancio a baionettaAlubel sul profilo portanteProfilo chiudi-greca in alluminio lunghezza max 1050 mm
NODO A scala 1:5 Profilo a L 90x9 mm in acciaio con funzione di
Pannello di facciata in lamiera stirata in zinco-titanio Rheinzink tipo Tau30 prepatinato rosso - sp 3 mm (1)
Pendino Ø 4
Nastro microforato Fassa Bortolo per posa dello stucco sul giunto
Profilo portante ad U in ferro zincato dim 44x50 mm provvisto di fori e asole per il fissaggio all'OSB e per l’aggancio dei pannelli di facciata
Profilo commerciale UPA a flange parallele 80x180x80 mm in acciaio inossidabile con funzione di traverso della struttura, fissaggio al pilastro attraverso bulloni M8 per mezzo di piastra angolare (1)
Intercapedine impiantistico - sp 120 mm
42,5
Pannello tipo OSB dataholz - sp 20 mm Telo antivento Riwega tipo USB Windtop UV- sp 0,50 mm
Staffa a L per l'ancoraggio ai traversi della struttura, fissaggio attraverso bulloni - dim 55x80 mm
Clip di supporto orizzontale per pendino Ø 4, ancoraggio all'ala della trave
Isolante tipo lana di roccia a bassa densità (ρ = 50 kg/m ³) - sp 50 mm
Vite autoperforante in acciaio tipo 212/35 per fissaggio pannello in OSB al montante in alluminio
Montante verticale a L con doppia asola per fissaggio staffe mono-click, sistema di facciata Kalzip FC - dim 42x62 mm
173,2
(9)
Guida a U per cartongesso in lamiera zincata di spessore 0,6 mm - dim 125x50
Staffa mono-click Kalzip dim 35x75 mm, con inserti in poliammide, per il fissaggio della lamiera forata alla sottostruttura - sp totale 50 mm
175
(8)
Nastro di guarnizione isolante tra le guide in polistilene espanso
Scossalina metallica modellata per ancoraggio in facciata alle staffe mono-click Kalzip FC
120
Telo impermeabile per protezione pannello OSB
80
409,5
Proiezione del pilastro tipo HEA 120
87
Trave tipo HEA 100, funzione strutturale
96
Trave tipo IPE 120, funzione strutturale, con interposto isolante tipo lana di roccia a bassa densità (ρ = 50 kg/m ³) con sp 50 mm
Supporto ligneo pendenziato in OSB per fissaggio scossalina e gronda, fissato alla struttura tramite vite autoperforante ed autofilettante a testa piana - sp max 30 mm
Lamiera grecata sandwich calpestabile Alubel tipo Alutech Dach con laminato superiore grecato in acciaio sp 0,5 mm, coibentazione in poliuretano espanso ad alta densità sp 40+60 mm, laminato inferiore in acciaio sp 0,4 mm (U = 0,223 W / m ²K) - sp 100 mm
100
Profilo chiudi-greca Alubel in alluminio lunghezza max 1050 mm Fissaggio alla trave composto da vite autoforante con testa in acciaio inox, rondella grezza e guarnizione in EPDM
sezione verticale CV2-CS2
+ 768
quota pavimento finito banchina
+ 733
quota banchina di esodo
CO3
+ 590
+ 500
quota solaio cls
+ 430
quota altezza libera piano terra
+ 000
quota piano terra
21
Luca Michelini, portfolio
05 Restauro di Palazzo Tassoni-Estense Il risultato del progetto è l’elaborazione di una proposta per il completamento degli interventi di restauro su Palazzo Tassoni-Estanse di Ferrara, già sede del dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Ferrara. La seguente proposta progettuale, volta ad implementare gli spazi a servizio del dipartimento di Architettura, è stata sviluppata a partire da un corposo lavoro di rilievo diretto dell’edificio e di analisi storica sull’intero complesso in relazione alla città di Ferrara. Una volta completato il rilievo architettonico dell’intero complesso e definito lo stato di fatto di alcune porzioni di esso, anche grazie all’utilizzo dello strumento del fotopiano, è stata sviluppata un’analisi approfondita del degrado superficiale, delle lesioni e dei cinematismi strutturali. Infine, oltre agli interventi proposti per l’eliminazione del degrado superficiale e strutturale dell’edificio, sono state individuate le possibili destinazioni d’uso degli ambienti e sono stati sviluppati i progetti di restauro e di integrazione architettonica. Per poter definire le migliori destinazioni funzionali degli ambienti è stata condotta un’importante analisi delle vocazioni d’uso, la quale tiene conto della storia dell’edificio e dei suoi ambienti, i quali sono stati catalogati da ambienti di particolare interesse architettonico fino ad ambienti che hanno subito modificazioni/alterzioni/restauri. Sorvolando sul complesso progetto di restauro, il progetto architettonico prevede una nuova sistemazione del piano terra con l’inserimento di nuove aule e di uno spazio ristoro in diretto collegamento con la corte centrale, per la quale è prevista un’ipotesi di copertura in modo da renderla fruibile anche in inverno come spazio di aggregazione. Il piano terra dell’edificio sulla sinistra, di più recente costruzione, viene sistemato per spostare l’attuale laboratorio modelli in un ambiente più ampio e per creare un collegamento chiuso tra gli altri complessi; al piano superiore si è pensato di trasferire la biblioteca per lasciare gli spazi occupati attualmente a disposizione di nuove aule. Infine sono stati proposti due nuovi spazi di collegamento verticale, uno interno e uno come integrazione esterna.
Ferrara, Italy – via della Ghiara 44°49’44.1”N 11°37’17.5”E
Lab. di Restauro dei monumenti 2017 - IV anno
progetto in gruppo Marina Malossi Filippo Pennella
docenti: prof. Riccardo Dalla Negra prof. Marco Zuppiroli prof. Andrea Giannantoni
RAPPORTO DEL PALAZZO CON IL CONTESTO URBANO uardi
via dei Bal
perimetro delle Mura di Ferrara Porta San Pietro
1492: L'ADDIZIONE DI ERCOLE
L'addizione di Ercole, conosciuta come Addizione Erculea ed opera dell'architetto ferrarese Biagio Rossetti, è considerata la principale espansione della città estense. Si sviluppa come primo impianto architettonico-urbano basato sulla prospettiva, tanto da conferire a Ferrara la fama di prima città moderna d'Europa. Biagio Rossetti sviluppa il suo impianto oltre l'attuale Corso Giovecca (antico canale della cinta muraria), definendo come fulcro urbano un quadrivio, ovvero il punto di incontro tra le due strade maggiori, perpendicolari tra di loro (oggi Corso Ercole I d'Este e asse Porta Po - Biagio Rossetti Porta Mare). Il progetto, che si compirà nell'arco di oltre 400 anni, dimostra quanto Biagio Rossetti fosse un architetto lungimirante e primo nel suo genere. schema interpretativo fatto sulla base della ricostruzione della Pianta di Ferrara del 1597 ad opera di Filippo Borgatti (1895)
▼ via dei Baluardi
via
area dell'antica Isola di Sant'Antonio in Polesine
cortile del dipartimento di Architettura de
iQ
ua
▲
rtie
ri
Palazzo Tassoni-Estense
▼ via
e II
B
ic eatr
ste
d'E
via
via
XX
1598: IL DISEGNO DI FERRARA
22 Palazzo
Le vecchie mura della città vengono munite di bastioni che comportano la demolizione di alcuni borghi esterni, mentre altri vengono abbandonati a loro stessi. Sempre in questo anno G. B. Aleotti inizia il rilievo della città con le indicazioni delle direttrici di piano. ◄ ricostruzione della Pianta di Ferrara del 1597 ad opera di Filippo Borgatti (1895), sulla base dei rilievi di G. B. Aleotti e del Catasto Montecatino
Ca
mm
G
re
b ttem
se
a dell
via
ra hia
via
di
Po
rta
N San
Pie
tro
ello
INQUADRAMENTO ED ANALISI STORICO-CRITICA
tav 01.1
VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
aggiornato al 01/2019
prospetto laterale con progetto di chiusura della corte esistente vista interna della corte coperta
23
P via della Ghiara
Luca Michelini, portfolio 12
14
14
+7.81
+6.81 +7.81
15
12
piante progettuali (dall’alto: piano terra, piano ammezzato, piano primo) con informazioni sulla distribuzione funzionale per l’ampliamento del dipartimento di Architettura di Ferrara 14
Gruppo 09
12
+6.81
3.1
PRODOTTO AUTODESK
parcheggio docenti
PRIMO
7
Cortile del dipartimento di Architettura
tav 11.1
12
l dipartimento di Architettura
2.2
2.2
7 12
13.2
via dei Qu
artieri
via del Cammello
LEGENDA DESTINAZIONI D'USO 0. INGRESSI 0.1. ingresso esterno 0.2. ingresso biblioteca (esterni) 0.3. ingresso esterno di servizio/fornitura 0.4. ingresso interno servizio stampa 1. LABORATORIO MODELLI 1.1. spazio di lavoro open-space 1.2. deposito materiali 1.3. guardaroba 1.4. studiolo assistente di laboratorio 2. AULA DIDATTICA 2.1. lezione frontale 2.2. laboratorio 3. DISTRIBUTIVO 3.1. con postazioni studio 3.2. con spazio di sosta 14 4. AREA RISTORO 4.1. cucina, area preparazione 14 consumazione 4.2. area 4.3. area micronde 5. CORTE COPERTA 6. CUCINA + MAGAZZINO 7. SERVIZI IGIENICI 10. SERVIZIO INTERNO PLOTTER/STAMPANTI 11. DEPOSITO
12
12
14
Cortile+6.81 del dipartimento di Architettura
PIANO PRIMO
6. CUCINA + MAGAZZINO 7. SERVIZI IGIENICI 8. BIBLIOTECA "MARIO ZAFFAGNINI" 8.1. corridoio centrale 8.2. sala principale 8.3. sala periodici 8.4. sala consultazione interna 8.5. sala tesi di laurea 8.6. front-desk prestiti 8.7. sala fotocopie/scanner 8.8. guardaroba 9. AULE WORKSHOP/DOTTORATO 10. SERVIZIO PLOTTER/STAMPANTI 14. LABORATORI DI RICERCA
7. SERVIZI IGIENICI 2. AULA DIDATTICA 2.1. lezione frontale 2.2. laboratorio 3. DISTRIBUTIVO 3.1. con postazioni studio 11. DEPOSITO 12. SPAZIO ESPOSITIVO 13. COS 13.1. studio 13.2. sala d'attesa 14. LABORATORI DI RICERCA 15. CAPPELLA
12
Gruppo 09
15
PIANO AMMEZZATO via della Ghiara
PIANO TERRA
o
7
12
via dei Qu
2.2
artieri
LEGENDA DESTINAZIONI D'USO 0. INGRESSI 0.1. ingresso esterno 0.2. ingresso biblioteca (esterni) 0.3. ingresso esterno di servizio/fornitura 0.4. ingresso interno servizio stampa 1. LABORATORIO MODELLI 1.1. spazio di lavoro open-space 14 1.2. deposito materiali 1.3. guardaroba 14 1.4. studiolo assistente di laboratorio 2. AULA DIDATTICA 2.1. lezione frontale 2.2. laboratorio 3. DISTRIBUTIVO 3.1. con postazioni studio 3.2. con spazio di sosta 4. AREA RISTORO 4.1. cucina, area preparazione 4.2. area consumazione 4.3. area micronde 5. CORTE COPERTA 6. CUCINA + MAGAZZINO 7. SERVIZI IGIENICI 10. SERVIZIO INTERNO PLOTTER/STAMPANTI 11. DEPOSITO
PIANO AMMEZZATO
6. CUCINA + MAGAZZINO 7. SERVIZI IGIENICI 8. BIBLIOTECA "MARIO ZAFFAGNINI" 8.1. corridoio centrale 8.2. sala principale 8.3. sala periodici 8.4. sala consultazione interna 8.5. sala tesi di laurea 8.6. front-desk prestiti 8.7. sala fotocopie/scanner 8.8. guardaroba 9. AULE WORKSHOP/DOTTORATO 10. SERVIZIO PLOTTER/STAMPANTI 14. LABORATORI DI RICERCA
2.2
SO PIANO AMMEZZATO
6. CUCINA + MAGAZZINO 7. SERVIZI IGIENICI 8. BIBLIOTECA "MARIO ZAFFAGNINI" 8.1. corridoio centrale 8.2. sala principale 8.3. sala periodici 8.4. sala consultazione interna 8.5. sala tesi di laurea 8.6. front-desk prestiti 8.7. sala fotocopie/scanner 8.8. guardaroba 9. AULE WORKSHOP/DOTTORATO 10. SERVIZIO PLOTTER/STAMPANTI 14. LABORATORI DI RICERCA
PIANO PRIMO
7. SERVIZI IGIENICI 2. AULA DIDATTICA 2.1. lezione frontale 2.2. laboratorio 3. DISTRIBUTIVO 3.1. con postazioni studio 11. DEPOSITO 12. SPAZIO ESPOSITIVO 13. COS 13.1. studio 13.2. sala d'attesa 14. LABORATORI DI RICERCA 15. CAPPELLA
Gruppo 09
PIANO TERRA
PIANO PRIMO
7. SERVIZI IGIENICI 2. AULA DIDATTICA 2.1. lezione frontale 2.2. laboratorio 3. DISTRIBUTIVO 3.1. con postazioni studio 11. DEPOSITO 12. SPAZIO ESPOSITIVO 13. COS 13.1. studio 13.2. sala d'attesa 14. LABORATORI DI RICERCA 15. CAPPELLA
24
CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
2.2 12
CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
PROGETTO - architettonico piante
13.1
INT 02 INT 03
INTEGRAZIONI E “RINCOCCIATURE” DI MURATURE (Musso, pp. 948-962)
Con “rincocciatura” si intende una limitata riparazione eseguita con l’inserimento di nuovi elementi, senza rimozione di quelli esistenti, attuata per colmare una mancanza, ossia un vuoto di limitata estensione nella parete. Essa è necessaria per ristabilire la continuità della superficie della parete e della sua massa, in modo da contrastare il progredire dei fenomeni di degrado e dissesto in atto o da impedire che insorgano nuovi problemi.
INT 04
INTEGRAZIONE DEI MATTONI ALVEOLIZZATI O EROSI (Musso, pp. 980-984)
GIUNTO
le sotto forma di polvere o frammenti con particolare frequenza nelle aree
Tecnica che consiste nell’integrazione della materia mancante in quei mattoni soggetti a fenomeni di disgregazione, erosione, alveolizzazione, polverizzazione o fratturazione con una malta generalmente composta da polvere di mattone e grassello di calce aerea, in proporzioni pari a circa tre parti su una.
CONSOLIDAMENTI E RINFORZI
Interventi di rinforzo statico e di difesa delle strutture dagli agenti esterni.
CSD 02
giunto di malta è conseguenza parte di malte scarsamente idrauliche, ni termiche (cicli gelo-disgelo) e di
CSD 01
giunto con caduta del materiale sotto inuti.
e, fuori dal fronte di risalita, sono li ed erosivi legati alla pioggia e alle
LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
Tecnica di risarcimento tradizionalmente applicata alle murature di mattoni. L'intervento si basa, essenzialmente, sulla rimozione degli elementi ammalorati, e nella loro sostituzione con altri sani, analoghi o meno per forma, dimensioni, materiale e tecniche di lavorazione rispetto a quelli rimossi o mancanti.
CONSOLIDAMENTO DELLE MURATURE MEDIANTE INZEPPATURA CON MALTE ANTI-RITIRO (Musso, pp. 556-563)
Le cavità delle murature costituiscono interruzioni nella materia strutturale che determinano una minore capacità di resistenza della stessa. La tecnica consiste nell'iniettare a bassa pressione materiali leganti, essenzialmente malte al cui impasto vengono aggiunti elementi anti-ritiro, che sostituiscono la malta originale e restituiscono continuità al sistema murario.
aggiornato al 01/2019
analisi del degrado e individiazione degli interventi di restauro su una porzione della superficie del prospetto laterale in prossimità dell’intervento sulla corte
CONSOLIDAMENTO STRUTTURALE MEDIANTE FASCIATURA CON FIBRA DI CARBONIO (Musso, pp. 599-620)
La fasciatura con fibra di carbonio, con funzione di cerchiatura, può essere utilizzata per il consolidamento di elementi verticali in muratura (maschi murari) soggetti a degradazioni di vario genere (in questo caso fessurazioni da sisma). La fasciatura, confinata all'interno del giunto di malta, abbraccia l'intero maschio murario e viene realizzata con passo costante non in tutti i giunti.
ALTRI INTERVENTI
Gruppo 09
Aggiunte, tamponamenti ed altri interventi di varia natura.
AGGIUNTA DI BANCALE/DAVANZALE
ONE
del giunto di malta con caduta del e o frammenti minuti, specialmente in ste nere e depositi sullsulle superfici, in
TAMPONAMENTO di aperture nella muratura DEMOLIZIONE
la base, ma un mosaico di degradi che ste, incrostazioni, patine, efflorescenze Conseguentemente alla formazione di laterizio, così come la malta, presenta ficati di disgragazione.
(vedi nota)
NOTA
In considerazione del fatto che, nell'ipotesi di progetto, si propone la demolizione della porzione di muratura sulla sinistra del prospetto, in quanto parte di una porzione di edificato che ha subito recenti e pesanti manomissioni, le forme di degrado individuate, e quindi gli interventi proposti, sono riportati solo a scopo di studio.
ONE + INT. INCONGRUO
giunto di malta, in aree di superficie di aduta del materiale sotto forma di ecialmente in relazione alla formazione perfici, in continua disgregazione.
la base, ma un mosaico di degradi che ste, incrostazioni, patine, efflorescenze aggiunta, anche la presenza di malte ogressivo sviluppo del degrado. ione di queste tipologie di degrado il , presenta fenomeni generalizzati e
via della Ghiara
o e aderente al substrato, composto ganiche o strutture di natura biologica. sottosquadro, non lavate dall'acqua i davanzali delle aperture.
mente dovute a deposito delle acque e ite (carbonato) che trattiene elementi cementati.
CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PR
a con la formazione di soluzioni di uò implicare lo spostamento reciproco a.
PROSPETTO ESTERNO scala 1:20
PROSPETTO SULL'ATTUALE CORTILE DEL DIPARTIMENTO DI ARCHITETTURA
TABELLA DESCRITTIVA M
DEFINIZ
PRESENZA DI VEGETAZIO
VERDE
a diagonale), conseguenza della scarsa ertura. Lesione strutturale.
N
Presenza di elementi arbustivi ed che sviluppano le loro radici sopra malta originaria.
FRONTE DI RISALITA
Limite di migrazione dell'acqua ch In questo caso il fronte di risalita si da variazioni della saturazione del c
SCHEMA INDIVIDUATIVO DEL PROSPETTO IN PIANTA - scala 1:500
EL. INCONGRUO
Elemento incongruo privo di valore estetico e storico.
DISGREGAZIONE
Decoesione del mattone e del giun
CROSTA + DISGRE
Cause antropiche.
DSZ 02, PLT 01
DSZ 02
te di risalita, sono i alla pioggia e alle
SMG 02, PLT 01, CSD 01, CSD 02
Rimozione manuale di elementi autonomi privi di ruolo strutturale.
PLT 02
L'azione del sistema di nebulizzazione consente all'acqua di rimuovere depositi incoerenti, croste nere costituite da leganti solubili in acqua e materiali particellari poco legati alle superfici di natura carbonatica. Favorisce inoltre la parziale asportazione dei sali solubili. L'acqua nebulizzata può precedere, ma anche seguire e concludere puliture eseguite con altri metodi. Tale tecnica va usata esclusivamente durante la stagione calda.
DSZ 02 PLT 01 PLT 02
PLT 02
DMF 01
ELEMENTO/INTERVENTO INCONGR
Elemento incongruo privo di valore estetico e sto
ELEMENTO/INTERVENTO INCONGR
Elemento incongruo privo di valore estetico e sto
ABACO FOTOGRAFICO
CORTINA IN LATERIZIO FACCIA
INT 01 SMG 02 INT 01
MANCANZA
SMG 02 INT 01
Perdita tridimen
Cause meccanic
INT 01 DSZ 01
SMG 02 INT 01
COLONIZZA
DSZ 02
Presenza, rileva fronte di risalita Talvolta si prese
INT 04
Cause di varia condizioni ter (materiali porosi per lo sviluppo fronte di risalit davanzali.
INT 02
PULITURA CON IMPACCHI DI ARGILLE ADSORBENTI (Musso, pp. 418-423)
Sistema di pulitura che si avvale dell'impiego di speciali argille quali la sepiolite, l'attapulgite o la bentonite. L'elevata capacità adsorbente di queste argille, comparata alla proprietà disgregante del carbonato d'ammonio aggiunto al composto, agevola il richiamo verso l'esterno degli ioni dei sali solubili presenti all'interno della struttura porosa dei materiali lapidei; favorisce l'estrazione delle sostanze grasse e/o oleose; prolunga l'azione solvente dell'acqua facilitando così la dissoluzione del gesso e dei leganti di natura organica che cementano depositi e croste nere. Attraverso l'evaporazione dell'acqua e l'azione del carbonato d'ammonio vengono disgregati i depositi superficiali più coerenti.
SMG 03
Gruppo di tecniche che hanno in comune la funzione di aggiungere materia, risarcire perdite, aggregare parti mancanti.
PATINA BIO
DSZ 01
INT 01 INT 03
INT 02
SMG 03, INT 01
La tecnica del risarcimento o ripresa dei giunti di malta di allettamento esistenti tra i mattoni della muratura prevede l’integrazione delle porzioni di malta mancanti eseguita utilizzando e stendendo nelle mancanze impasti plastici dotati di resistenza analoga a quella del materiale preesistente e di caratteristiche fisiche (colore, grana, tessitura, rapporti clasti-matrice ecc.) analoghe. Si utilizza il metodo delle iniezioni di malta.
INTEGRAZIONE E CONSOLIDAMENTO MEDIANTE "CUCI-SCUCI" (Musso, pp. 938-947)
Tecnica di risarcimento tradizionalmente applicata alle murature di mattoni. L'intervento si basa, essenzialmente, sulla rimozione degli elementi ammalorati, e nella loro sostituzione con altri sani, analoghi o meno per forma, dimensioni, materiale e tecniche di lavorazione rispetto a quelli rimossi o mancanti.
INTEGRAZIONI E “RINCOCCIATURE” DI MURATURE (Musso, pp. 948-962)
INT 01
DSZ 01
DSZ 02 SMG 02 INT 01
Con “rincocciatura” si intende una limitata riparazione eseguita con l’inserimento di nuovi elementi, senza rimozione di quelli esistenti, attuata per colmare una mancanza, ossia un vuoto di limitata estensione nella parete. Essa è necessaria per ristabilire la continuità della superficie della parete e della sua massa, in modo da contrastare il progredire dei fenomeni di degrado e dissesto in atto o da impedire che insorgano nuovi problemi.
INTEGRAZIONE DEI MATTONI ALVEOLIZZATI O EROSI (Musso, pp. 980-984)
DSZ 02
Tecnica che consiste nell’integrazione della materia mancante in quei mattoni soggetti a fenomeni di disgregazione, erosione, alveolizzazione, polverizzazione o fratturazione con una malta generalmente composta da polvere di mattone e grassello di calce aerea, in proporzioni pari a circa tre parti su una.
CONSOLIDAMENTI E RINFORZI
Interventi di rinforzo statico e di difesa delle strutture dagli agenti esterni.
CONSOLIDAMENTO DELLE MURATURE MEDIANTE INZEPPATURA CON MALTE ANTI-RITIRO (Musso, pp. 556-563)
Le cavità delle murature costituiscono interruzioni nella materia strutturale che determinano una minore capacità di resistenza della stessa. La tecnica consiste nell'iniettare a bassa pressione materiali leganti, essenzialmente malte al cui impasto vengono aggiunti elementi anti-ritiro, che sostituiscono la malta originale e restituiscono continuità al sistema murario.
PLT 01 SMG 03
DSZ 01
SMG 01 PLT 01
Cause di varia condizioni ter (materiali porosi per lo sviluppo fronte di risalit davanzali.
DEPOSITO S
INT 02
Accumulo di ma terriccio, guano muratura sottos
PLT 01 INT 04
Presenza di ve interventi succes
SMG 02 INT 01 DSZ 01
ELEMENTO
SMG 03
Elementi incong funzionali in re dell'edificio.
SMG 01
Cause antropich
SMG 02 INT 01 SMG 02 PLT 01 INT 04 INT 01
INTERVENT
INT 01
Interventi recen incongrue, di tip
SMG 02 PLT 01 CSD 01 CSD 02
CONSOLIDAMENTO STRUTTURALE MEDIANTE FASCIATURA CON FIBRA DI CARBONIO (Musso, pp. 599-620)
La fasciatura con fibra di carbonio, con funzione di cerchiatura, può essere utilizzata per il consolidamento di elementi verticali in muratura (maschi murari) soggetti a degradazioni di vario genere (in questo caso fessurazioni da sisma). La fasciatura, confinata all'interno del giunto di malta, abbraccia l'intero maschio murario e viene realizzata con passo costante non in tutti i giunti.
Sottile strato om talvolta umido e patina è viva e c
DMF 01
RISARCIMENTO DEI GIUNTI DI MALTA (Musso, pp. 921-926) SMG 03
CROSTA
Strato superficiale di alterazione d sottosquadro, come le cornici, non consolidare.
INTEGRAZIONI
DSZ 02
Cause antropich
INT 02
ALTRI INTERVENTI
Aggiunte, tamponamenti ed altri interventi di varia natura.
AGGIUNTA DI BANCALE/DAVANZALE
lta con caduta del nuti, specialmente in i sullsulle superfici, in
osaico di degradi che patine, efflorescenze e alla formazione di me la malta, presenta one.
DEMOLIZIONI E RIMOZIONI PARZIALI NEI MANUFATTI ARCHITETTONICI (Musso, p. 252)
Degradazione che si manifesta con lo spostamento reciproco delle par
DSZ 03 PLT 01
INT 03
Gruppo 09
a del materiale sotto
Demolizione per piccoli tratti di malta incongrua eseguita manualmente tramite l'uso di strumenti a percussione (scalpelli) e utensili abrasivi. Questo tipo di interventi comprende anche la scarnitura in profondità di fratture della muratura, e conseguente pulitura.
Interventi recenti di reintegrazione ampie porzioni di muratura.
FESSURAZIONI
CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
ta è conseguenza arsamente idrauliche, gelo-disgelo) e di
DEMOLIZIONI E RIMOZIONI PARZIALI NEI MANUFATTI ARCHITETTONICI (Musso, p. 252)
INTERVENTO INCONGRUO SMG 02 INT 01
SMG 02 INT 01
Demolizione di finiture o elementi autonomi privi di ruolo strutturale tramite l'uso di strumenti a percussione (scalpelli) e utensili abrasivi.
PULITURA CON ACQUA NEBULIZZATA (Musso, pp. 352-358)
PLT 01
SMG 01, PLT 01, INT 02
DSZ 02, SMG 02, INT 01
polvere o frammenti equenza nelle aree
DEMOLIZIONI E RIMOZIONI PARZIALI NEI MANUFATTI ARCHITETTONICI (Musso, p. 251)
PULITURA
PLT 02
, saggi e prove
zione dell'acqua ite (componente trattiene lo smog
Sbarramento fisico continuo verticale della risalita capillare di acqua all’interno della parete, mediante la riduzione del suo potere di assorbimento. Lo sbarramento del flusso si ottiene mediante iniezione di formulati chimici liquidi con effetto idrofobizzante, che dovrebbero causare la riduzione delle forze di adesione con l’abbassamento della tensione superficiale (inversione del menisco) rendendo le pareti dei vasi idrorepellenti.
Operazione che punta a rimuovere i depositi, gli strati e le pellicole dalle superfici dei manufatti.
istino del giunto
rsa qualità della
INTERCETTAZIONE CAPILLARE tramite formulati con effetto idrofobizzante (Musso, pp. 86-98)
CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
INT 03
Elementi incongrui di recente realiz periodo della fabbrica dell'edificio.
INT 01
SMONTAGGI, RI-MONTAGGI, DEMOLIZIONI, RIMOZIONI
SMG 01
INT 01
COLONIZZAZIONE BIOLO
ELEMENTO INCONGRUO
SMG 02 INT 01
Trattamento tramite biocidi cationici (che eliminano gli organismi agendo per contatto), in particolare i sali di ammonio quaternario, eventualmente miscelati con un altro biocida come la miscela di ossido di tribul-stagno (adatto per i licheni). L'applicazione a spruzzo è preferita per il trattamento di ampie superfici, e prevede una successiva azione di spazzolatura della vegetazione secca. L'azione specifica di un prodotto chimico è di maggiore efficacia e di minore rischio per il substrato - rispetto ad un trattamento di tipo meccanico anche se la sua applicazione può richiedere tempi maggiori, manodopera specializzata e specifiche cautele a tutela dell'ambiente e degli operatori.
Interventi che comprendono opere di smontaggio e di ri-montaggio di elementi o parti dei manufatti, demolizioni e ri-mozioni di loro elementi e porzioni, più o meno cospicue estese e consistenti.
SMG 02
PLT 02
ento di acqua da ni termiche (cicli
ci e condizioni resenza estesa di mi sono dati dalla ali o davanzali.
Le piante superiori vengono eliminate mediante taglio e strappo, impiegando talvolta contemporaneamente erbicidi specifici, creando quindi condizioni che prevengano o riducano l'insorgere di nuovi attacchi biologici.
DISINFESTAZIONE DI VEGETAZIONE SUPERIORE E INFERIORE CON TRATTAMENTI CHIMICI (Musso, pp. 42-55)
DEUMIDIFICAZIONE
SMG 03
acque e alla gici e polveri che
ci e condizioni resenza estesa di a sono dati dalla ali o davanzali.
ELIMINAZIONE MECCANICA DI AGENTI BIODETERIOGENI DI NATURA VEGETALE (piante inferiori e superiori) (Musso, pp. 24-30)
Presìdi tecnici che hanno lo scopo di difendere l’edificio dal degrado indotto dall’acqua e dall’umidità ambientale. Le tecniche sono orientate ad allontanarne, ridurne o eliminarne l’azione.
PLT 01
Perdita tridimensionale di una porz
COTTO
SMG 02, PLT 01, INT 01, INT 04
Perdita, con caduta del materiale particolare frequenza nelle aree sot
MANCANZA
Sottile strato omogeneo costituito situazioni di costante umidità la pat
PVC
he comprende la dità di risalita. In sivo sviluppo del grado il laterizio, ragazione.
POLVERIZZAZIONE DEL G
Presenza, rilevabile macroscopicam alghe, funghi, licheni e muschi. Talv
FERRO
PLT 01, INT 04
Deposito stratiforme, compatto e a strutture di natura biologica. SI ge corrispondenza dei davanzali delle
PATINA BIOLOGICA
ANALISI DEL DEGRADO - prospetto esterno
INT 02, INT 04
Insieme di operazioni che hanno lo scopo di assicurare la sopravvivenza dei manufatti artistici, agendo sugli organismi che li infestano e che minacciano la loro integrità, con azioni meccaniche, chimiche o fisiche, spesso tra loro congiunte e legate al ciclo vitale degli organismi stessi.
DSZ 01
DMF 01
DISINFESTAZIONE
DSZ 02
DSZ 01
INCROSTAZIONE
tav 07.2
LEGENDA DEGLI INTERVENTI INTERVENTI
INT 01
Accumulo di materiali incoerenti variabile, con scarsa aderenza alla m
CORTINA IN LATERIZIO FACCIA A VISTA
SMG 02 INT 01
he comprende la midità di risalita. erizio, così come
erventi successivi
DEPOSITO SUPERFICIALE
INT 01
INT 04
ipalmente fattori
SMG 02 INT 01
CSD 02
umido, tipici della dal sole a causa nella definizione
CROSTA + DISGRE
Decoesione del mattone caduta del materiale sot formazione di croste nere
PLT 02
CSD 01
à della superficie esenze arbustive
Decoesione del mattone frammenti minuti, special in continua disgregazione
SMG 02 INT 01
DEMOLIZIONE
COTTO CROSTA
Strato superfici spessore variab cornici, non lav pulverulento, da
TAMPONAMENTO di aperture nella muratura (vedi nota)
I depositi della dell'acqua tratte della calcite (co di gesso ed alt conferiscono il c
NOTA
In considerazione del fatto che, nell'ipotesi di progetto, si propone la demolizione della porzione di muratura sulla sinistra del prospetto, in quanto parte di una porzione di edificato che ha subito recenti e pesanti manomissioni, le forme di degrado individuate, e quindi gli interventi proposti, sono riportati solo a scopo di studio.
NCONGRUO
25
IONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
aree di superficie di iale sotto forma di ione alla formazione disgregazione.
osaico di degradi che patine, efflorescenze a presenza di malte po del degrado. pologie di degrado il
Luca Michelini, portfolio
06 LowLine Ferrara L’idea fondante da cui parte il progetto è quella di ricucire la cesura data dalla linea ferroviaria, trasformandola in connessione. Siamo partiti dal recente progetto di restauro della cinta di mura di Ferrara per assimilare un concetto importante: instaurare un dialogo con il passato, riprendere e dare valore ai tessuti e alle forme preesistenti della città. L’intervento si pone lontano dal centro storico, ma si affaccia su una delle principali centralità della città, quindi su due dei maggiori assi viari che conducono al centro, via Bologna e via Foro Boario. Il progetto LowLine Ferrara si mantiene quindi in linea con gli ultimi interventi promossi a Ferrara, rifacendosi proprio ad un progetto esistente sull’area del Foro Boario dei primi anni 2000, che si proponeva di creare una linea metropolitana di superficie, parzialmente interrata. Per il nostro progetto questa diventa l’occasione per creare un luogo di aggregazione, aree verdi, spazi per il tempo libero e per i trasporti. La fortuna del parco è la vicinanza con l’antico Foro Boario, che assume nuovamente il senso di piazza centrale per la vita ferrarese; si apre verso la metropolitana ed attraversa il parco tramite due nuovi assi che seguono l’antica conformazione a raggera voluta dal piano Contini del 1911. Sempre in linea con la fedeltà alle forme della città, i vecchi binari della ferrovia per Codigoro, diventano le linee di alcuni gradoni attrezzati o verdi, che permettono di raggiungere in maniera alternativa e sfruttando il paesaggio, la banchina della metropolitana, oppure di godere di un proprio spazio per le attività quotidiane di sport o relax. Infine i capannoni sul fronte strada di via Bologna vengono rigenerati per diventare aggregatori sociali e spazi contenitore per conferenze, convegni o mercati coperti. In stile con i moderni progetti urbanistici i percorsi ciclabili e pedonali diventano l’elemento di connessione tra le polarità o semplicemente di attraversamento per i fruitori di tutti i giorni.
Ferrara, Italy – via Foro Boario/via Bologna 44°49’29.4”N 11°36’19.7”E
Lab. di Urbanistica 2016 - III anno
progetto in gruppo Marina Malossi Filippo Pennella
docenti: prof. Marco Cenacchi prof. Romeo Farinella PERCORSI
METROPOLITANA
PARCO
26
aggiornato al 01/2019
planivolumetrico generale e vista dal parco sul percorso principale della raggera e sulle residenze; in basso sezione del foro boario
27
Luca Michelini, portfolio
approfondimento progettuale sullâ&#x20AC;&#x2122;area di accesso al parco in corrispondenza di via Bologna: attacco a terra, schema, vista e prospetto
SPAZIO APERTO POLIFUNZIONALE SISTEMA ACCESSO PARCO PIAZZA COPERTA
SALA CONFERENZE SALA POLIFUNZIONALE SALE ALLESTIMENTI TEMPORANEI AREE COMMERCIALI - MERCATO COPERTO
28
aggiornato al 01/2019
approfondimento progettuale sullâ&#x20AC;&#x2122;area del parco centrale e sulla stazione della metropolitana di superficie: attacco a terra, schema, vista e sezione
PIANO TERRA - STAZIONE - PUNTO DI RISTORO - PARCHEGGIO BICICLETTE PIANI SUPERIORI - UFFICI ACCESSO DIRETTO AI BINARI
29
Luca Michelini, portfolio
07 Condivisione in verticale Condivisione in verticale è un progetto di vita sociale che non si limita ad essere condivisione di spazio ma diventa comunicazione, relazione, legame. Il contesto è quello di via de’ Carracci a Bologna, che con lo sviluppo della stazione AV ha subito una radicale trasformazione da “retro” a “fronte”, divenendo così un’importante arteria di comunicazione e di traffico, e allo stesso tempo godendo di una posizione strategica. Un esperimento sociale pensato per i giovani che lavorano a Bologna e dintorni, un esperimento che sfrutta la vicinanza con la stazione e che offre l’occasione di sperimentare un nuovo tipo di abitare, dinamico e flessibile. Ogni unità si affaccia su un vano che aumenta seguendo lo sviluppo dei piani, ampliando la dimensione dello spazio condiviso e creando così un vero e proprio pozzo di collegamento. Dalla balconata dell’ultimo piano, è possibile affacciarsi su quello sottostante e così via, fino ad arrivare alla zona comune. Privato e condiviso si invertono secondo uno sviluppo verticale e progressivo: in alto la minima condivisione, in basso la massima. Zone notte e zone giorno sono separate ma in relazione, sono indipendenti ma parte del medesimo sistema poichè si agganciano al vano stesso, illuminato da un lucernario in copertura, che funge da camino solare nel periodo estivo e da fonte di guadagno termico nel periodo invernale. È stata poi posta un‘attenzione particolare nell’interfaccia tra costruito e ambiente esterno, per garantire un’alta qualità abitativa all’interno dell’edificio: la facciata è costituita da un sistema a facciata ventilata, le grandi aperture sono dotate di un sistema di schermatura e infine l’inerzia termica della copertura è garantita dalla tecnologia a cool roof, che permette di attenuare l’effetto isola di calore.
Bologna, Italy – via de’ Carracci 44°30’26.6”N 11°20’34.7”E
Lab. di Progettazione Architettonica 2 2015 - II anno
progetto in coppia Anna Fornili
docenti: prof. Riccardo Pedrazzoli prof. Pietromaria Davoli
30
aggiornato al 01/2019
prospetto principale su via de’ Carracci vista esterna su via de’ Carracci dall’ingresso della stazione AV
31
Luca Michelini, portfolio
piante del primo, secondo e terzo piano con relativi schemi distributivi in pianta e in sezione
32
aggiornato al 01/2019
sezione trasversale sugli spazi di â&#x20AC;&#x153;condivisione in verticaleâ&#x20AC;? vista esterna notturna del prospetto principale
33
Luca Michelini, portfolio
08 Segreterie studenti UniFe Gli eventi sismici del 2012 in Emilia Romagna hanno provocato molti danni a molti edifici del centro storico di Ferrara, e tra questi anche gli edifici che ospitavano le segreterie universitarie. Il progetto, in linea con le esigenze espresse dall’Ateneo nella seconda emergenza post sisma, consiste quindi in un nuovo organismo edilizio adibito a nucleo provvisorio per le segreterie studenti del Rettorato dell’Università di Ferrara. Il tema progettuale è quello dell’architettura temporanea sostenibile: l’intervento è quindi connotato da caratteristiche di temporaneità, ma al contempo è caratterizzato da durabilità nel tempo e capacità di riuso in altri luoghi, una volta resi nuovamente agibili gli spazi di segreteria del Rettorato. La particolare conformazione dell’area di intervento è l’elemento che ha dato forma al progetto, il quale si sviluppa in orizzontale secondo tre fasce parallele, le quali rispondono a funzioni differenti a seconda degli accessi, dell’orientamento e del contesto, il quale richiede un’alto livello di flessibilità. L’utilizzo dell’XLAM come sistema costruttivo a secco facilita la separazione tra ambienti di lavoro, di servizio e di relazione, ma allo stesso tempo non si oppone all’esigenza di creare degli ambienti flessibili. Il progetto è infine la prima occasione per confrontarsi con i requisiti tecnologici dell’edificio, in particolare quelli legati alla sicurezza, al benessere termico e acustico degli ambienti interni, all’integrazione impiantistica, alla fruibilità e alla facilità di gestione degi spazi.
Ferrara, Italy – via Savonarola 44°50’00.5”N 11°37’38.8”E
Lab. di Costruzione dell’Architettura 1 2014 - II anno
progetto singolo docenti: prof.ssa Paola Boarin prof. Lanfranco Laghi
34
aggiornato al 01/2019
planivolumetrico con individuazione dei volumi pianta del piano terra tecnologica prospetti
35
Luca Michelini, portfolio
sfogliato assonometrico lungo la sezione trasversale
sezione tecnologica trasversale
36
aggiornato al 01/2019
foto del modellino (ingresso studenti) foto del modellino (ingresso dipendenti)
37
LUCA MICHELINI Modena, Italy
via Richard Wagner, 11
05/04/1994 24 anni
@
luca.michelini94@hotmail.it +39 338 7882745 il.mig visualizza
tesi e portfolio sul mio profilo linkedin
Cupola di Santa Maria del Fiore e Campanile di Giotto, Firenze, Italy - 01/2019
aggiornato al 01/2019