ARCHITECTURE
PORTFOLIO Luca Sirri
INDICE 4 _ CV Progetti 8 _ corsi universitari 20 _ tesi di laurea 38 _ tirocini e workshop
LUCA SIRRI
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LINGUE INFORMAZIONI GENERALI Laurea in Architettura 19.12.1994 0039 347-7503948 lucasirri.ark@gmail.com Luca Sirri Autorizzo il trattamento dei dati personali contenuti nel mio curriculum vitae in base all’art. 13 del D. Lgs. 196/2003 e all’art. 13 GDPR 679/16
• Italiano madrelingua • Inglese B2 (First Certificate 2012)
CAPACITÀ • Lavoro in gruppo • Comunicazione • Problem Solving
PATENTE • Patente B
INTERESSI
• Architettura sostenibile • Musica
FORMAZIONE • 2008-2013 Diploma presso Liceo Scientifico PNI Statale A.Righi di Cesena • 2014-2019 Laurea in Architettura Magistrale presso il Dipartimento di Architettura di Ferrara - Laboratorio di Tecnologia • 2018 Attestato Corso base per progettisti Casaclima • 2017 Giugno/Luglio Tirocinio universitario presso bcstudio
ESPERIENZE LAVORATIVE • Estate 2010 Volontario presso Il Disegno Supporto a persone portatrici di handicap • Luglio 2014 e Luglio 2015 Group Leader presso agenzia viaggi Lord Travel Gestione di studenti all’estero (gruppi di 50 pax) • Febbraio 2016 - Luglio 2016 Tutor Didattico presso il Dipartimento di Architettura di Ferrara Supporto didattico per il corso di Rilievo dell’Architettura • 2018 Rendering su richiesta per bcstudio a breve scadenza
PROGETTI
QUASI PARALLELO Michele Millosevich - Luca Sirri Lab. di progettazione architettonica
A Prato si trova la seconda comunità cinese più grande in Italia. Insediatasi all’inizio degli anni settanta oggi conta più di ventimila residenti. Si trova in un’area industriale separata dal centro con conseguenti criticità a livello di servizi e qualità degli spazi pubblici. Lo scopo del progetto è stato di realizzare un nuovo polo servizi con il fine di dare uno spazio pubblico alla comunità cinese ed allo stesso tempo renderlo appetibile anche alla comunità italiana, in modo da far interagire e comunicare le due realtà, che al momento conducono le loro esistenze in modo parallelo senza mai incontrarsi.
Aree Verdi Spazi Pubblici
Attività Economiche Strade Principali
utilizzo dello spazio urbano quanto più vicino alla concezione cinese zona d’incontro, totale mancanza di zone verdi pubbliche o luoghi di aggregazione. concentrazione della quasi totalità di attività commerciali in questa ristretta area
COME
concentrazione della quasi totalità di attività commerciali in questa ristretta area
nuovo polo di aggregazione sociale
nuovo centro per lo svolgimento delle attività commerciali ed intrattenimento
DOVE l’area scelta è quella più prossima, che possa usufruire allo stesso modo delle connessioni e della posizione ottimale all’interno del macrolotto cinese
CITTÀ DEL BAMBINO Jacopo Della Colletta - Luca Sirri Lab. di progettazione architettonica
Ad Imola l’area limitrofa alla stazione opposta al centro è ora in stato di abbandono e disuso. Il comune si propone di utilizzarla per edificare un nuovo quartiere residenziale. Nell’ambito del laboratorio universitario è stato proposto di realizzare le ipotesi per il nuovo quartiere partendo da un’idea di città ideale caratterizzabile in una sola parola. Concordando che la città ideale debba rispettare le necessità delle utenze più deboli in fatto di accessibilità, sicurezza e salute, ed allo stesso tempo debba essere fonte di curiosità, intrattenimento, crescita individuale e collettiva, si è deciso di cimentarsi nella realizzazione della Città del Bambino.
SNAKE BUILDING Paul Darling - Lucio Perini - Luca Sirri Lab. di progettazione architettonica
Il corso di progettazione è stato incentrato sulla riqualificazione di Via de’ Carracci a Bologna, ogni gruppo aveva a disposizione un lotto di base 12x9m da destinare ad edificio residenziale, in questo caso uno studentato. Il tema del progetto è stato quello di reinterpretare in verticale le dinamiche sociali di strade e piazze utilizzando una scala in facciata accessibile solo dal primo piano che connettesse tutte le zone giorno dei vari appartamenti. Essendo la scala ed i terrazzi metafore della società nella sua poliedrica composizione si è deciso di caratterizzarli con finiture diverse e stravaganti, che risaltino sul fronte neutro dell’edificio, con l’aspirazione di diventare un tag icononico per la zona. I progetti sono poi stati esposti presso l’Urban Centre di Bologna.
Concept architettonico
12X9 - 18 esperimenti di housing per Via Carracci a Bologna - Esposizione e vernissage
PALAZZO TASSONI David Ballestrazzi - Lucio Perini - Luca Sirri Lab. di restauro dell’architettura
Durante il laboratorio di restauro è stato affrontato Palazzo Tassoni Estense, un edificio del tredicesimo secolo usato per lungo tempo come dimora della famiglia Tassoni. Il palazzo è stato ripartito tra i gruppi che ne hanno eseguito rilievo, analisi e produzione di un progetto. Oltre allo studio di un progetto distributivo di riutilizzo della struttura in ambito universitario, nello specifico è stata affrontata una parte di prospetto, una parte della Galleria delle Muse (infilata di stanze dedicata ad esposizioni ed affrescata), e lo studio di soluzioni per migliorare la qualità strutturale della struttura.
PROSPETTO ESTERNO
MATERIALE
itu
CON.1
INTERVENTI
-inquinamenti atmosferici -agenti atmosferici
PU.1,INT.3
-cicli di gelo e disgelo -umidità di risalita -agenti atmosferici -degradi di interfaccia tra laterizi e malte
DE.1,INT.1
FESSURAZIONI: soluzioni di discontinuità del materiale che implica lo spostamento reciproco delle parti
-dissesto dell'apparato murario di supporto
CON.1
STUCCATURA INCONGRUA: interventi effettuati con l'uso di materiale non compatibile con il substrato e provocati dall'incompetenza dell'operatore.
-intervento antropico -pessima esecuzione dell'opera di restauro.
LACUNA: distacco e perdita di porzioni di muratura.
fin
PU.1 INT.3 AS.5
PU.1 INT.3 AS.5
ra
CON.1
CAUSE
DEGRADO
DEPOSITO SUPERFICIALE
DEPOSITO SUPERFICIALE DISGREGAZIONE DEI LETTI DI MALTA EROSIONE
-azione antropica
INTEGRAZIONE: integrazione, sostituzione e sistemazione degli elementi in cotto del davanzale.
-usura del tempo -azione antropica
RIPRISTINO: presenza di partizioni murarie inserite in un momento successivo e dissonanti dall'insieme.
-azione antropica.
RIPRISTINO: assenza di davanzale a mensola in marmo bianco monolitico come nelle altre bucature del piano terra.
-azione antropica.
RIPRISTINO: assenza di partizioni murarie asportate in un momento successivo e origine di dissonanza dall'insieme.
-azione antropica.
ELEMENTI OBSOLETI: elementi di impianti tecnici e serramenti addossati alla muratura senza un'organizzazione programmata
-intervento antropico -pessima esecuzione dell'opera di restauro.
ELEMENTI METALLICI: deterioramento e ossidazione degli elementi metallici a contatto con l'esterno.
-agenti atmosferici -presenza di ossido di ferro
VEGETAZIONE: termine utilizzato quando vi sono muschi, licheni o piante.
-accumulo di umidità -attacco di organismi autotrofi.
AS.5
INT.2
INT.2,AS.5
AS.5
AS.3
AS.3 PU.1 INT.3 INT.2
AS.3 PRO.1 CON.1 PU.1 INT.3 AS.5
llo
im
INT.5
AS.3
PRO.1
AS.1
ve
CON.1
ge
ta
zio
ne
INT.4
m
et a
PRO.1
i
nt
pia
PU.1 INT.3 AS.5
INT.6
AS.5 PU.1 INT.3 PU.1 INT.3 AS.5
ASPORTAZIONE (AS) CON.1
ASPORTAZIONE VEGETAZIONE: asportazione della vegetazione presente nella parte bassa della facciata.
AS.1
PRO.1
ASPORTAZIONE STUCCATURE INCONGRUE: asportazione degli strati di malta incongrui posti sopra i laterizi, evitando di danneggiare i laterizi sottostanti.
AS.2
RIMOZIONE IMPIANTI: asportazione e ricollocamento dei tubi impiantistici
AS.3
INT.2 AS.5 PU.1 INT.3 AS.5
PU.1 INT.3 INT.2
CON.1 AS.3
AS.3
PRO.1
PU.1 INT.3 AS.5
CON.1
RIMOZIONE MURATURA: rimozione dell'aggiunta di muratura in corrispondenza della doppia apertura nella parte bassa e rintegrazione dell'apertura precedente. RIMOZIONE INTEGRAZIONI INCONGRUE: asportazione degl'interventi eseguiti con materiali incompatibili con le presistenze, senza danneggiare il substrato.
AS.4 AS.5
PULITURA (PU) PULITURA DEPOSITI A PRESSIONE: pulitura dei depositi superficiali tramite la spruzzatura di acqua a pressione
PU.1
CONSOLIDAMENTO (CON) CONSOLIDAMENTO DELLE MURATURE: consolidamento tramite l'iniezine a bassa pressione di una miscela legante in grado di ristabilire la continuità del sistema.
CON.1
INTEGRAZIONE (INT)
AS.3
CON.1 AS.3
PU.1 INT.3 INT.2
AS.3
AS.3
PU.1 INT.3 AS.5 AS.3
RISARCIMENTO DEI GIUNTI DI MALTA: integrazione delle porzioni mancanti di malta tra i giunti con il materiale presistente
INT.1
INTEGRAZIONE LATERIZI MANCANTI: integrazione delle lacune con nuovi laterizi di cromia e forma simile a quelli della muratura
INT.2
STESURA DELLO STRATO DI INTONACO: stesura, sopra un precedente allettamento, dello strato di intonaco a base di calce aerea con inerti in cocciopesto tirata per mezzo di una staggia di legno
INT.3
INSERIMENTO INFISSI: inserimento dei serramenti nelle aperture sprovviste.
INT.4
REINTEGRAZIONE PARTI MURARIE ASPORTATE: ricostruzioni delle parti murarie impropriamente asportate in interventi incongrui e ricomposizione dell'ordine originario.
INT.5
REINTEGRAZIONE PARTI LAPIDEE ASPORTATE: riposizionamento di una mensola in cemento e polvere di marmo e trattata successivamente con una sbbiatura ad alta pressione figurativamente in linea con le altre presenti nel prospetto.
INT.6
PROTEZIONE (PRO) PROTEZIONE ELEMENTI METALLICI: applicazione di trattamenti anticorrosivi tali da preservare gli elementi metallici esterni.
PU.1 INT.3 AS.5
PRO.1
CON.1
PU.1 INT.3 INT.2
AS.5
PU.1 INT.3 AS.5
AS.3 PRO.1
AS.3
AS.3
INT.4
PU.1 INT.3 AS.5
INT.6 INT.3 INT.5
PRO.1
Presenza di una piattabanda di dimensione, composizione e materiale identico agli altri finestroni del prospetto nord
AS.3 CON.1
Presenza di muratura composta da materiale differente da quello originale predominante nella facciata
PU.1 INT.3 DE.1 INT.1
PU.1 INT.3 DE.1 INT.1
Disallineamento dell'apertura rispetto a tutte le altre bucature
STATO DI PROGETTO ESTERNO SCALA 1:20
VISTA DELLO STATO DI PROGETTO DELLA MENSOLA
AS.1
FOTOPIANO ESTERNO SCALA 1:20
Fotopiano
Rilievo architettonico
RILIEVO ARCHITETTONICO PROSPETTO ESTERNO SCALA 1:20
0
0.2
0.4 0.6
0.8
1
1.5
2
Stato di fatto STATO DI FATTO PROSPETTO ESTERNO 1:20
ANALISI DEGRADO ESTERNO SCALA 1:20
Analisi del degrado
Stato di progetto
PARETE INTERNA
FOTOPIANO PROSPETTO NORD 1:20
Fotopiano
ARCHITETTONICO PROSPETTO NORD 1:20
Rilievo architettonico
DEGRADI
INTONACO CON FINITURA SUPERFICIALE POLICROMA
MATERIALI
REINTEGRAZIONE A SELEZIONE CROMATICA O A SELEZIONE DEL COLORE
INT2 INT3 INT4 PRO1 TIN1 PU3 CON1 INT3
CON1 PU1 INT3
INT6
INT5
PU1
INT6
CON1
AS1
INT1 PU1
INT4
PU3
PU1
CON1
CON1
INT5
INT1
PRO1
INT5
TIN1
PRO1 TIN1
PU1 CON1 INT1 PU1
INT5
PU2
TIN1
CON1 PCON1
INT5
PU1
TIN1
PU1 PU2
TIN1
PU2 CON1
INT6 PCON1 PU1
PRO1
PU2
TIN1
CON2
PU1
CON2
INT7
PU2 CON1
INT7
INT2
PCON1 PU1 PU2
INT6 INT7 PU1 PU2 CON2
PU1 PU1
INT5
INT5
INT6 PRO1 TIN1 PU1 CON1 INT1
AS2 PU1 INT5 PRO1 TIN1
PCON1 PU3 CON2 INT7 PU1
INT5
PU1
PU1
CON1
PRO1
PU2
PU3
INT5
TIN1
PU3
CON1
INT3
INT5
INT5
Vengono effettuati dei saggi in diversi punti della muratura per analizzare a livello chimico la composizione dei materiali con cui si sta confrontando, per poter intervenire adeguatamente
COLATURA DISTACCO FESSURAZIONI: soluzione di discontinuità nel materiale che implica lo spostamento reciproco delle parti.
-fenomeni di umidità ascendente -presenza di formazioni saline -dilatazione differenziali tra finitura e supporto -azione di microrganismi autotrofi -presenza di umidità e acqua -fenomeni di umidità ascendente -presenza di formazioni saline -dilatazione differenziali tra finitura e supporto -umidità di condensa -cicli di gelo e disgelo -dissesto dell'apparato murario di supporto -incompatibilità di tipo fisico-meccanico tra supporto e finitura -degrado di interfaccia tra laterizi e malte
ASPORTAZIONE (AS) AS1
ASPORTAZIONE CENTINE: rimozione delle centine in legno.
AS2
RIMOZIONE INTONACO: rimozione con martelletto delle porzioni di intonaco più recenti e dei tamponamenti in laterizi incongrui con la composizione architettonica precedente della facciata.
AS3
RIMOZIONE TAMPONAMENTO: asportazione del tamponamento realizzato nella fase ottocentesca.
PRECONSOLIDAMENTO (PCON) PRECONSOLIDAMENTO SUPERFICIE CON DIPINTI: utilizzando la tecnica della
PCON1 velinatura vengono fatte aderire alle superfici pittoriche strati di garze e speciali
carte non soggette a concezione ed ad alto tasso di assorbimento necessarie a stabilizzare temporaneamente la superficie per consentire le operazioni successive.
PULITURA (PU)
DEPOSITO SUPERRFICIALE: accumulo di materiali -inquinanti atmosferici estranei di varia natura. Quali, ad esempio, -esposizione, scabrosità e deformazione della polvere, terriccio ecc. Ha spessore variabile e, superficie generalmente, scarsa coerenza e aderenza al materiale sottostante.
PU1
PULITURA DI DEPOSITI SUPERFICIALI: pulitura di depositi superficiali incoerenti quali ragnatele e sporcizia varia tramite l'uso di spazzole.
PU2
PULITURA MEDIANTE SPUGNE: le patine e le incrostazioni presenti sulla superficie vengono eliminate tramite l'utilizzo di spugne in gomma vulcanizzata, tipo wishab.
LACUNA: distacco e perdita di porzioni di intonaco.
PU3
PULITURA CON IMPACCHI DI CARBONATO D'AMMONIO: vengono applicati impacchi di carbonato d'ammonio sull'intonaco per rimuovere incrostazioni e depositi.
-erosioni meccaniche -mancanza di manutenzione
MACCHIA: alterazione che si manifesta con pigmentazione accidentale e localizzata della superficie è correlata alla presenza di materiale estraneo al substrato.
-biodeteriogeni -ossidazione di elementi metallici
EROSIONE DEL GIUNTO DI MALTA: erosione di porzioni di malta tra i giunti dei laterizi.
-erosione dell'incarico -erosione dei laterizi
-azione antropica
Presenza di centinature in legno come struttura di supporto per sostenere la copertura voltata della stanza.
-azione antropica
FESSURAZIONI: soluzione di discontinuità nel materiale che implica lo spostamento reciproco delle parti.
-cicli di gelo e disgelo -dissesto dell'apparato murario di supporto -incompatibilità di tipo fisico-meccanico tra supporto e finitura -degrado di interfaccia tra laterizi e malte
MARTELLATURA DELL'INTONACO: cavità create dalla martellatura dell'intonaco sottostante al fine di rendere più scabra la superficie per migliorare la presa del rizzaffo
CONSOLIDAMENTO (CON) CONSOLIDAMENTO TRAMITE INIEZIONI: viene iniettata nella muratura una miscela legante a bassa pressione affinché rafforzi la struttura. Questo contribuisce al
CON1 ristabilimento di continuità e monoliticità all'interno delle struttura muraria. I prodotti impiegati devono essere adeguati alla muratura su cui si agisce per permettere una penetrazione profonda.
CONSOLIDAMENTO PITTURE MURARIE: il consolidamento della pellicola pittorica
CON2 avviene tramite l'uso di resine, in questo caso viene usata con calcite.
INTEGRAZIONE (INT)
-azione antropica
LACUNA: distacco e perdita di porzioni di intonaco.
-erosioni meccaniche -mancanza di manutenzione
DEPOSITO SUPERRFICIALE: accumulo di materiali -inquinanti atmosferici estranei di varia natura. Quali, ad esempio, -esposizione, scabrosità e deformazione della polvere, terriccio ecc. Ha spessore variabile e, superficie generalmente, scarsa coerenza e aderenza al materiale sottostante. -cicli di gelo e disgelo FESSURAZIONI: soluzione di discontinuità nel -dissesto dell'apparato murario di supporto materiale che implica lo spostamento reciproco -incompatibilità di tipo fisico-meccanico tra delle parti. supporto e finitura -degrado di interfaccia tra laterizi e malte DEPOSITO SUPERRFICIALE: accumulo di materiali -inquinanti atmosferici estranei di varia natura. Quali, ad esempio, -esposizione, scabrosità e deformazione della polvere, terriccio ecc. Ha spessore variabile e, superficie generalmente, scarsa coerenza e aderenza al materiale sottostante. COLATURA: macchina superficiale di colore biancastro solitamente in direzione verticale
-umidità di condensa
LACUNA: distacco e perdita di porzioni di intonaco.
-erosioni meccaniche -mancanza di manutenzione
DISGREGAZIONE: decorazione caratterizzata dal distacco di granuli o cristalli sotto minime sollecitazioni meccaniche.
-biodeteriogeni -infiltrazione di acqua, risalita capillare -reazione tra materiali edilizi e atmosfera
DEGRADO INTERNO SCALA INGRANDIMENTI (1:2/1:3)
STATO DI PROGETTO PROSPETTO NORD 1:20
Analisi del degrado
Stato di progetto
STUCCATURA FESSURAZIONI: le lacune nell'intonaco causate dalle fessurazioni vengono reintegrate tramite stuccature di malta idraulica su cui successivamente viene applicata la finitura superficiale. INTEGRAZIONE LATERIZI EROSI: previa pulitura della superficie dei laterizi,
INT2 reintegrazione della porzione di materia dei laterizi erosa tramite l'applicazione con spatole di malta composta da polvere di mattone e grassello di calce viva in proporzioni tre a uno.
INTEGRAZIONE LATERIZI MANCANTI: integrazione delle lacune nei laterizi con nuovi
INT3 laterizi con cromie simili a quelli precedenti.
RISARCIMENTO DEI GIUNTI DI MALTA: integrazione delle porzioni mancanti di
INT4 malta tra i giunti tramite l'utilizzo di impasti plastici dotati di resistenza e caratteristiche fisiche analoghe a quella del materiale preesistente.
EROSIONE: decoesione caratterizzata da distacco -azione degli agenti atmosferici di granuli o cristalli sotto minime sollecitazioni -formazione di ghiaccio negli strati superficiali meccaniche esterne.
INT6
CON1
-umidità di condensa
EROSIONE: decoesione caratterizzata da distacco -azione degli agenti atmosferici di granuli o cristalli sotto minime sollecitazioni -formazione di ghiaccio sugli strati superficiali meccaniche esterne.
INT1
CON2
PU1
PU1 CON2
TIN1
PU2
INT6 PCON1
-erosioni meccaniche -mancanza di manutenzione
COLATURA: macchina superficiale di colore biancastro solitamente in direzione verticale
AS2 INT5 PRO1
CON2 PU1
LEGNO
INT6
-biodeteriogeni -infiltrazione di acqua, risalita capillare -reazione tra materiali edilizi e atmosfera
LACUNA: distacco e perdita di porzioni di intonaco.
INCROSTAZIONE INCONGRUA AS3
LATERIZI
CON2
PCON1
PITTURE MURARIE
PU2
DISGREGAZIONE: decorazione caratterizzata dal distacco di granuli o cristalli sotto minime sollecitazioni meccaniche.
DISTACCO
INT4
INT4
CAUSE -cicli di gelo e disgelo -dissesto dell'apparato murario di supporto -incompatibilità di tipo fisico-meccanico tra supporto e finitura -degrado di interfaccia tra laterizi e malte
DEPOSITO SUPERRFICIALE: accumulo di materiali estranei di varia natura. Quali, ad esempio, -inquinanti atmosferici polvere, terriccio ecc. Ha spessore variabile e, -esposizione, scabrosità e deformazione della generalmente, scarsa coerenza e aderenza al superficie materiale sottostante.
PATINA BIOLOGICA
INTONACO CON FINITURA SUPERFICIALE MONOCROMA
PU1 CON1
La selezione cromatica è una tecnica di reintegrazione pittorica utilizzata per la chiusura di lacune circoscritte e che non interessino elementi di dubbia interpretazione dal punto di vista figurale. La forma del tratteggio segue l’andamento delle pennellate originali e la scelta del colore dovrà raggiungere una «identità di effetto» con il colore originale pur non imitandolo. La difficoltà principale sta nel riuscire a «vedere» i colori presenti nell’opera in tutte le sue componenti cromatiche e dunque a ricomporlo nell’integrazione tramite piccolissime pennellate, stese una accanto all’altra, in riprese successive che da lontano renderanno il colore nel suo insieme ma da vicino permetteranno di percepirne chiaramente tutte le componenti. La loro miscelazione deve infatti avvenire nell’occhio dell’osservatore, realizzando un collegamento pluricromatico ai colori esistenti (e non un nuovo colore monocromo).
FESSURAZIONI: soluzione di discontinuità nel materiale che implica lo spostamento reciproco delle parti.
INTEGRAZIONE INTONACO: l'integrazione avviene con la realizzazione e la posa in
INT5 opera di un nuovo intonaco composto da malta compatibile con quella precedente. INTEGRAZIONI PITTORICHE A SELEZIONE CROMATICA: collegamento sia cromatico sia formale della lacuna con il resto del dipinto, eseguito con la stesura di trattini di
INT6 colore puro, applicati a stesure successive e sovrapposte. viene realizzato tramite la stesura di velature di colori puri a più strati stesi con grossi pennelli per poter ottenere una sufficiente vibrazione cromatica. INTEGRAZIONI PITTORICHE A SOTTOTONO: per le lacune più piccole si effettua una
INT7 integrazione tramite la stesura di una velatura di una gradazione di colore simile all'originale, ma sottotono, in modo tale da rendere visibile la differenza.
PROTEZIONE (PRO) TRATTAMENTO ALL'ACQUA DI CALCE: viene steso con pennelli un doppio strato di PRO1 soluzione acquosa di idrossido di calcio. Questa soluzione genera il consolidamento della struttura e crea uno strato di protezione che permette di proteggere la finitura superficiale dai composti aggressivi presenti nell'atmosfera.
TINTEGGIATURA (TIN) TIN1
una volta effettuati tutti gli interventi di reintegro sulla superficie intonacata, viene steso uno strato di tinteggiatura in calce per dare all'intonaco la colorazione ritenuta più opportuna in fase di progetto.
VIA BOLOGNA Chiara Antonelli -Madalina Clinci -Luca Sirri Lab. di urbanistica
Il laboratorio di urbanistica prevedeva la riqualificazione dell’asse di Via Bologna a Ferrara. Successivamente alla faase di analisi si è svolto un progetto a scala urbana, quindi ogni studente del gruppo ha approfondito un focus interno all’intervento.
GET CLOSER
Residenze per anziani autonomi a Roncoferraro Tesi di Laurea
Il progetto nasce dalla volontà della Fondazione Nuvolari, grande residenza sanitaria assistita, di realizzare in un’area a fianco dell’edificio esistente una nuova struttura che ospiti residenze protette per anziani ancora autonomi. L’utenza è composta dunque da anziani che per svariati motivi decidono di lasciare le loro abitazioni per ricevere in cambio servizi di assistenza che possono incrementarsi durante il loro soggiorno presso la Fondazione. Particolare importanza nel progetto è stata data all’analisi sociale e psicologica dell’anziano, che verrà qui riportata solo schematicamente.
Il progetto si pone l’obiettivo di realizzare una struttura abilitante in cui l’anziano possa mantenere la propria privacy ed allo stesso tempo abbia a disposizione uno svariato numero di servizi e spazi di aggregazione raggiungibili al chiuso in modo da facilitarne l’utilizzo durante tutte le stagioni, oltre che per stimolare l’interesse dell’anziano facilitandone un processo di successful aging. Ad un livello più ampio si vogliono riattivare le dinamiche sociali del contesto urbano offrendo spazi all’aperto attrezzati e servizi limitrofi alla struttura che siano di interesse anche per la comunità. Lo scopo è quello di re-integrare l’anziano nella comunità stimolandone la convivenza, così da evitare il tipico effetto ghettizzante che spesso caratterizza questo genere di strutture e le problematiche psicologiche che ne conseguono.
SENSO DI INUTILITÀ
La maggiore parte delle persone anziane dopo la pensione e l’eventuale distacco dai figli e dalle proprie precedenti responsabilità vive un senso di inutilità che può portare alla depressione ed alla progressiva perdita della motivazione e della volontà di rimanere attivi, fondamentale per approcciarsi al “succesfull aging”. LABORATORI POLIFUNZIONALI Hobby praticabili al chiuso possono essere ottimi passatempo oltre che stimolare la motivazione dell’anziano suscitando interessi. ORTI La vicinanza alla natura ed il tempo passato all’aperto ha effetti benefici sia fisici che psicologici, specialmente se legati ad attività di coltivazione. BOCCIODROMO La limitata necessità fisica delle bocce ne fa lo sport più praticato dagli anziani che possono svagarsi e socializzare.
Schemi di imput progettuali derivanti dall’analisi dell’utenza
SOLITUDINE
Alla figura dell’anziano viene molto spesso associata la solitudine, questa può essere vissuta in modo negativo sia quando effettivamente presente sia quando solo percepita o temuta. Allo stesso tempo vi sono anche contenuti positivi della solitudine inerenti alla possibilità di riposo e difesa della propria privacy.
PARCO ATTREZZATO Un parco attrezzato può attrarre altri tipi di utenza, aumentando le relazioni sociali possibili e la qualità delle stesse. SPAZI COMUNI Vivere il tempo libero in spazi comuni accessibili e controllati permette una tranquilla socializzazzione positiva per l’anziano. SERVIZI AGGIUNTIVI La presenza di servizi aggiuntivi migliora la qualità della struttura per le maggiori possibilità di attività e la varietà dell’utenza.
DETERIORAMENTO FISICO
L’avanzare dell’età porta inevitabilmente con sè una serie di deterioramenti fisici comuni che non sono dovuti a patologie, ma ne possono essere aggravati.
VISTA Il deterioramento dell’occhio rende più difficile e stancante la vista nella penombra, in presenza di bagliori e la percezione del contrasto. DIFFICOLTÀ MOTORIE L’assenza di barriere architettoniche è fondamentale per la realizzazione di uno spazio abilitante. UDITO I rimbombi diventano più fastidiosi, intralciando la concentrazione ed innervosendo l’anziano.
MANCANZA DI INDIPENDENZA
Nel momento del trasferimento in una struttura uno dei fattori più sfavorenti è la senzazione di perdita di controllo sulla propria vita: ne sono causa la mancanza di privacy, l’assoggettamento ad una routine con orari imposti dall’istituto e l’impossibilità di spostarsi liberamente in luoghi distanti per l’assenza di un proprio veicolo o di un adueguato servizio pubblico.
MANTENIMENTO DEI PROPRI RITMI Una camera singola permette di mantenere i propri ritmi di sonno e veglia senza che siano intralciati dalla convivenza. CUCINA La presenza di una cucina slega l’anziano dalla necessità di recarsi in luoghi di ristoro o di sottostare agli orari della mensa. CONNESSIONE In assenza di un’auto o della patente un facile accesso al servizio di trasporto pubblico è abilitante e rende indipendente l’anziano.
CONCEPT VOLUMETRICO
IDENTIFICAZIONE DEI FLUSSI PRINCIPALI
DETERMINAZIONE DELLA SAGOMA BASE
SVILUPPO DELLA TIPOLOGIA A CORTE
ACCESSI E COLLEGAMENTI VERTICALI
ACCESSI ALLA CORTE PUBBLICA
SVILUPPO DELL’ELEMENTO COPERTURA
GESTIONE URBANA Realizzazione di un nuovo polo di interesse che si interfacci con il primo mediante un asse trattato a parco attrezzato. Realizzazione del nuovo centro servizi a diretto contatto con la struttura residenziale per incentivarne e facilitarne l’uso.
MASTERPLAN
CONCEPT DISTRIBUTIVO A causa del deterioramento fisico, il senso di debolezza e la preoccupazione per il proprio stato di salute, l’anziano spesso è costretto o si costringe in casa, considerando troppo faticoso anche recarsi in centri di aggregazione relativamente vicini. Ulteriormente limitanti sono le condizioni atmosferiche, sia a causa del troppo caldo che per il freddo l’anziano tende a rimanere in casa per paura, a volte o spesso a buona ragione, di stare male od ammalarsi. In questo modo la solitudine perde le sue caratteristiche positive legate alla volontà di privacy e riposo, diventando sempre più una costrizione dettata dall’età e dalla inadeguatezza del contesto. Il risultato è la progressiva perdita di vita sociale che porta al senso di abbandono e ghettizzazione, fattori che aprono la strada alla depressione.
Disporre di uno spazio di aggregazione sociale, vicino e raggiungibile “al sicuro” dalle condizioni esterne è un fattore favorente per il senso di autodeterminazione dell’anziano. Disegnando la struttura residenziale si è deciso di accostare gli spazi condivisi di aggregazione agli alloggi in modo che siano distribuiti e raggiungibili senza dover uscire all’aperto, abbattendo così il senso di frustrazione dato dall’impossibilità di muoversi tranquillamente ed in sicurezza e riconsegnando alla persona anziana la possibilità di socializzare ed aggregarsi senza difficoltà.
Dunque, partendo dal presupposto di offrire all’utenza spazio di aggregazione e servizi raggiungibili senza dover uscire dalla struttura si è deciso di porli in continuità con lo spazio distributivo, rendendolo anch’esso vivo e utile alla socializzazione. Si è voluta quindi imitare la dinamica di una strada sulla quale si affacciano residenze, servizi e zone pubbliche.
Per gestire l’apporto di irragiamento solare ed evitare surriscaldamenti estivi, si opta per uno sporto significativo che diventi esso stesso elemento progettuale. Oltre a gestire l’ombreggiamento estivo e l’irraggiamento diffuso in inverno, prosegue il concept del percorso protetto, garantendo un ulteriore spazio coperto-aperto connettivo e di aggregazione.
21 Agosto α = 68°
strada
edificio
Trattandosi tuttavia di un edificio si sono date diverse priorità agli orientamenti ed agli affacci, mettendo al primo posto gli alloggi ed a seguire gli spazi comuni. Di conseguenza si sviluppa un sistema a corte in cui due dei blocchi appartamenti sono rivolti a sud, mentre gli altri due ad est ed a ovest, lasciando lo spazio di aggregazione per lo più affacciato verso l’interno della corte.
S
alloggio
spazio comune
N
21 Dicembre α = 21°
PIANTA PIANO TERRA
PIANTA PIANO PRIMO
PROSPETTO SUD
- La costituzione dei blocchi residenziali Ogni blocco residenziale è composto da due alloggi per due persone ed un alloggio matrimoniale, questi occupano gli affacci esterni a sud, est ed ovest; l’affaccio a sud interno alla corte è invece occupato dai due blocchetti composti da due appartamenti singoli.
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Blocco doppia + matrimoniale
+ Blocco alloggi singoli
La serialità dei blocchi consente un certo livello di prefabblicazione che può abbassare i prezzi e velocizzare il cantiere, la diversità degli appartamenti l’uno dall’altro dipenderà dalla personalizzazione di ciascun utente che vi si insedia.
Alloggio singolo
Alloggio per due persone
Alloggio matrimoniale
21 agosto 21 dicembre
CO1
PV1
CV1 PO1
CO3
CO2
- Testi • AA. VV., Le esigenze abitative dell’anziano, Ed. Zanini, 1994 • Accolla Avril ,Design for All, Ed. Franco Angeli, 2009 • Baroni Maria Rosa, I processi psicologici dell’invecchiamento, Ed. Carocci, 2003 • Feddersen Eckhard, Lüdtke Insa, Living for the Elderly: A Design Manual, Birkhauser, 2009 • Iacomoni Andrea, Architetture per anziani, Alinea, 2009 • Mallgrave Herry Francis, Empatia degli spazi, Ed. Cortina Raffaello, 2015 • Martinoni Marcello e Sassi Enrico, Urbaging, Ed. Termac, 2013 • Ottolini Gianni, Il progetto delle residenze speciali, Ed. Unicopli, 2008 • Schittich Christian, Housing for people of all ages, Edition Detail, 2007
3SIGALLO Workhop 3S presso Università di Ferrara
Team
Capoprogetto _ bc studio Jacopo Groppo Beatrice Pelagatti Ilaria Scalia Luca Sirri Cesare Treccioni
Il Workshop3S (secco, sostenibile, sensibile) è stato organizzato in ambito universitario con aziende partner del settore edilizio (Alubel, Skema, CMF Greentech) con l’obiettivo di sviluppare un progetto nelle sue peculiarità tecnologiche e sviluppando un approccio “sensibile” alla progettazione. Il progetto prevedeva la realizzazione a Tresigallo (RA) di un centro assistenziale con spazi comuni ed alloggi protetti dedicati a persone portatrici di handicap fisici e mentali. Essendo Tresigallo un comune di fondazione di stampo razionalista si è scelto di reinterpretarne i canoni per mantenere un dialogo tra la nuova struttura ed il tessuto esistente.
CORTE DEI GIOGHI Tirocinio presso bc studio
Il progetto prevedeva l’ampiamento di un agriturismo locato fuori Ferrara. Insieme ad una partecipazione nella scelta dei materiali si è svolto principalmente un lavoro di modellazione 3D e rendering da presentare al cliente ed al comune.
CASA TRIFAMILIARE Luca Sirri - Jacopo Gropo Tirocinio presso bc studio
Il progetto prevedeva la realizzazione di una villetta trifamiliare presso Roncoferraro, in provincia di Mantova. Si è svolta la progettazione di due ipotesi architettoniche partendo da un distributivo fornito da bc studio, e la realizzazione del materiale grafico per la presentazione del progetto ai clienti.
SCUOLA SAN BONIFACIO Primo premio concorso di progettazione Nuova scuola d’infanzia
Partecipazione al concorso bandito dal comune di San Bonifacio, provincia di Verona, per la realizzazione di una nuova scuola per l’infanzia. bc studio durante il tirocinio ha ricevuto l’invito a partecipare alla seconda fase del concorso. Nell’ambito della preparazione si è svolta una parte di collaborazione nella scelta dei materiali e delle finiture, quindi la produzione grafica di modelli 3D e render.
SCUOLA SAN BONIFACIO Consegna progetto definitivo Nuova scuola d’infanzia
Fase successiva alla vincita del concorso che prevedeva la consegna del proetto definitivo. Si è svolta la produzione grafica 3D e rendering.