GET CLOSER _ (Book di Laurea - Marzo 2019) _ Luca Sirri

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GET CLOSER Residenze per anziani autonomi connesse ad una RSA _ Roncoferraro


Laureando: Sirri Luca Relatori: Brunoro Silvia Cornacchini Stefano Di Giulio Roberto


INDICE GENERALE 1. Analisi

1.1 L’invecchiamento in Italia e Lombardia - Statistiche e numeri - Situazione sociale 1.2 L’anziano - Caratteristiche comuni - Elementi di psicologia dell’invecchiamento 1.3 La proposta di assistenza in Italia ed all’estero 1.4 Analisi urbana di Roncoferraro (MN) ed inquadramento - Numeri e demografia - Inquadramento area ed analisi contesto - Analisi ambientale - Definizione aree da PGT

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2. Progetto

2.1 Obiettivi 2.2 Strategia urbana 2.3 Sviluppo volumetrico 2.4 Sviluppo distributivo 2.5 Progetto architettonico - Gli alloggi - I servizi ed il pubblico 2.6 Tecnologia costruttiva - Struttura - Materiali e finiture 2.7 Conclusioni

3. Riferimenti 4. Bibliografia 5. Allegati

5.1 Estratti e riferimenti normativi 5.2 Tavole

53 55 66 72 103 115 147 149 159 161



ABSTRACT Il progetto nasce dalla volontà della Fondazione Nuvolari, grande residenza sanitaria assistita, di realizzare in un’area a fianco dell’edificio esistente una nuova struttura che ospiti residenze protette per anziani ancora autonomi. L’utenza è composta dunque da anziani che per svariati motivi decidono di lasciare le loro abitazioni per ricevere in cambio servizi di assistenza che possono incrementarsi durante il loro soggiorno presso la Fondazione. Il progetto si pone l’obiettivo di realizzare una struttura abilitante in cui l’anziano possa mantenere la propria privacy ed allo stesso tempo abbia a disposizione uno svariato numero di servizi e spazi di aggregazione raggiungibili al chiuso in modo da facilitarne l’utilizzo durante tutte le stagioni, oltre che per stimolare l’interesse dell’anziano facilitandone un processo di successful aging. Ad un livello più ampio si vogliono riattivare le dinamiche sociali del contesto urbano offrendo spazi all’aperto attrezzati e servizi limitrofi alla struttura che siano di interesse anche per la comunità. Lo scopo è quello di re-integrare l’anziano nella comunità stimolandone la convivenza, così da evitare il tipico effetto ghettizzante che spesso caratterizza questo genere di strutture e le problematiche psicologiche che ne conseguono.



1. Analisi



1.1 L’invecchiamento in Italia e Lombardia - Statistiche e numeri >20% 18-20% 16-18% 14-16% 12-14% <12%

Percentuale di over 65 nei paesi Europei

*Indice di vecchiaia

è un indicatore statistico dinamico usato nella statistica demografica per descrivere il peso della popolazione anziana in una determinata popolazione: IV= (Pop>65/Pop<14)*100

In quasi tutta l’Europa si sta vivendo un progressivo invecchiamento della popolazione legato, oltre al progredire scientifico e medico, ad una crisi demografica conseguente al forte calo della natalità. L’Italia si pone ai primi posti di questo fenomeno con un indice di vecchiaia* aggiornato al 2018 di 168 ed una età media di 45,2 anni. L’Istat riporta inoltre che al 2018 la speranza di vita alla nascita è di 82,7 anni, mentre quella residua a 65 è di altri 20,7. Le previsioni per il futuro mostrano come questo processo si intensifichi rapidamente portando ad avere un indice di vecchiaia pari a 264 già nel 2050, con una presenza di ultra65enni superiore al 41%. La regione Lombardia si è mantenuta per tempo più giovane ispetto alle altre, ma da metà anni ‘90 si è uniformata alla media rimanendo comunque sotto le prime cinque regioni più vecchie; dal 2010 ha visto nuovamente riabbassarsi il suo indice di invecchiamento rispetto alla media. Questo fenomeno assume molte sfaccettature e causa problemi su diversi livelli: sia in ambito sociale che in ambito economico, poichè le vecchie 13


Indice di invecchiamento 180 170 160 150 140 130 120 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018

ITALIA

LOMBARDIA

Struttura per età della popolazione

22.6% 63.8%

13.8% 64.1%

13.4% 22.4% LOMBARDIA

ITALIA

Età 0-14 Età 15-64 Età 65 e oltre

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generazioni pesano sempre di più sulle nuove. Più numerosa e con meno figli la società della terza età sempre di più abbisogna delle cure di strutture assistenziali, necessità agravata anche dal cambiamento delle dinamiche nel nucleo famigliare. Se in passato, in una visone più “rurale”, l’anziano era solito convivere con i figli inserendosi più o meno attivamente nelle dinamiche della nuova generazione, oggi sia gli uni che gli altri tendono a voler mantenere la propria autonomia il più a lungo possibile evitando quasi sempre la convivenza; ne consegue la necessità di sviluppare soluzioni abitative per l’anziano. Il nucleo familiare nei suoi cambiamenti rispecchia le dinamiche sociali.

- Situazione sociale Nella tradizione africana vi è una costruzione in paglia e legno chiamata Togunà all’interno della quale gli uomini anziani discutono, con il ruolo di tenere il gruppo sociale coeso. Allo stesso modo anche nella nostra cultura passata i più vecchi erano considerati depositari di cultura e valori morali, tuttavia oggi l’anziano viene percepito e di coseguenza trattato come inutile se non come peso. Viviamo d’altronde nella società rapida del profitto, 15


nella quale l’individuo perde importanza per le sue caratteristiche peculiari, ma prende valore invece dalla sola capacità di produzione e procacciamento di reddito. Un triste panorama nel quale l’anziano viene socialmente distrutto, emarginato, considerato invalido. L’emarginazione che i giovani nutriti di stereotipi fanno vivere al vecchio è la stessa che si addosseranno quando ne prenderanno il posto. Dunque l’anziano, ai limiti del proprio nucleo familiare e valutato come inutile o persino dannoso dalla comunità, comincia spesso a vivere una situazione di emarginazione sociale già nella condizione di piena autonomia, quando ancora vive nella propria casa. Dopo il trasferimento in una struttura, che sia questa assistenziale al livello di una RSA o soltanto appartamento protetto, la specificità del luogo porta l’emarginazione a diventare ghettizzazione. Questi fattori, tutti contribuenti alla perdita di un ruolo sociale e autostima, si ripercuotono sulla salute dell’anziano. Ecco allora che tutte quelle degenerazioni fisiche tipiche della vecchiaia verranno percepite come vere e proprie malattie portando il nuovo anziano ad abbandonarsi alle cure esterne, piuttosto che reagire e compensare l’invecchiamento. Al contrario il vecchio necessita, per rallentare la

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degenerazione, di bilanciarla con energia fisica e psichica sollecitata e favorita da interessi e motivazioni. Isolato ed emarginato, magari con una auto considerazione negativa poiché nella fase di disfacimento fisico, i disturbi vengono percepiti più pesantemente rispetto a soggetti che si stimolano con attività, al contrario si astraggono dal contorno e si concentrano solo sul proprio corpo ed i proprio dolori, stimolando così per primi la degenerazione e l’emarginazione. A parità di condizioni fisiche un individuo può essere perfettamente attivo ed integrato, mentre un altro totalmente passivo ed invalido. Occorre che l‘anziano impari a convivere con i giovani, ad allargare la vita sociale, e che intenda i servizi assistenziali come un’unità funzionale che può fornire solo un aiuto tecnico, ma non può sostituire integralmente i rapporti familiari e sociali in genere. Il fulcro di tutto è che ad oggi con l’invecchiamento l’uomo perde prima di tutto il proprio significato. Per mantenere alto il morale degli anziani e migliorarne lo stadio di invecchiamento senza portarli ad un veloce degrado è importante generare una commistione tra le varie fasce di età della comunità, evitando un effetto di ghettizzazione ed un sentimento di abbandono sociale.

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In fase di progettazione sarà necessario generare un polo magnetico sociale tale da attirare all’interno del nuovo “micro-quartiere” anche la comunità locale e, in un’ottica di grande qualità, quella delle città limitrofe. Per farlo in fase di analisi si studieranno le funzioni ed i servizi ad ora assenti nelle aree limitrofe e le fasce di età e ragioni sociali interessabili.

1.2 L’anziano - Caratteristiche comuni Viene considerata anziana una persona con più di 65 anni. Così come il nucleo familiare anche l’anziano di oggi è cambiato: lo sviluppo della medicina che incrementa la capacità fisica nell’età avanzata, il dilagare della tecnologia nella quotidianità e lo sviluppo del turismo e dei trasporti stanno modificando le abitudini degli anziani che, tuttavia, soffronono più oggi rispetto al passato dei problemi relativi alla ghettizzazione sociale ed il senso di abbandono. Rispetto al 2005 ad oggi risultano aumentati gli anziani che si dedicano a passatempi culturali “fuori casa”: cinema, teatro e musei sono più frequentati 18


Attività culturali e tempo libero 120

400

100

350 300

80

250

60

200

40

150 100

20 0

50 RadioQ uotidiani

TV

Musei e mostre

Cinema

Teatro

PC

Internet

0

Incremento percentuale rispetto al 2005

Ultra65enni con difficoltà basilari (%)(*+75) Vedere Sentire Camminare 500m Salire o scendere una rampa di scale

Curare la propria persona Usare il telefono, prendere medicine e

gestire le risorse economiche* Preparare i pasti, fare la spesa e svolgere attività domestiche leggere* Svolgere occasionalmente attività domestiche pesanti*

02

04

05

0

60

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dagli ultra65enni. La vera esplosione è però nel campo della tecnologia, computer e smartphones hanno fatto il loro ingresso nella vita degli anziani veicolando l’uso di internet: rispetto al 2005 l’uso della rete da parte dei vecchi è aumentato del 600%. L’anziano, solo od in coppia, normalmente preferisce continuare a vivere nella casa di proprietà, tuttavia spesso insorgono problemi che lo rendono difficile se non impossibile. Questi possono essere legati alle barriere architettoniche presenti nella residenza che risultano irrisolvibili o richiedono spese troppo elevate per essere abbattuti. Altre volte si tratta di problemi legati al mantenimento della casa, per fattori economici o fisici. In entrambi i casi, se il sostegno a domicilio, pubblico o privato, non è sufficiente, l’anziano si trova costretto ad abbandonare la propria residenza, raramente verrà ospitato dalla famiglia, più frequentemente dovrà recarsi in una struttura di assistenza.

- Elementi di psicologia dell’invecchiamento Nella psicologia moderna numerosi studiosi dell’invecchiamento hanno aggiunto ai canonici otto stadi dell’evoluzione umana un nono stadio caratterizzato da una lotta tra integrità e disperazione 20


(E. Erikson) o, detto in altre parole, un confronto tra “risoluzione” e “vegetazione” (Naomi Fail). Tutte le teorie, fatta eccezione per quella del disimpegno, indicano il mantenimento dell’attività come un rimedio contro la progressiva alienazione e depressione nella persona anziana, ne sono esempio la “Teoria dell’Attività” (Harighurat), quella della “Continuità”. Si distingue in parte quella del “Successful Aging” (Baltes) che indica la necessità di canalizzare l’attività verso le caratteristiche peculiari che rimangono integre nonostante il disfacimento fisico, con l’obiettivo di ottimizzarle e limitare il senso di frustrazione. Cause che incrementano l’invecchiamento sono le malattie, gli eventi stressanti come lutti ed il sopravvenire di condizioni di inabilità: sono cambiamenti che richiedono una grande capacità adattiva, che tuttavia tende a scomparire con il crescere dell’età. Non fanno eccezione cambiamenti affettivi da parte dei familiari e conoscenti, lo stereotipo del vecchio depresso spesso fa crescere nelle persone vicine all’anziano contenuti affettivi negativi, causando, insieme a tutti gli altri fattori, un calo della motivazione all’autosufficienza. I cambiamenti cognitivi, come il peggioramento delle capacità uditive e visive, possono compromettere le capacità relazionali, insieme con il calo della capacità

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di attenzione, di proprietà di linguaggio ed efficienza intellettiva. Quando si parla di un peggioramento dell’efficienza intellettiva causata dall’invecchiamento cosa si intende? Normalmente si evidenzia un decadimento degli “aspetti fluidi” come il problem solving ed i processi legati alla memoria di lavoro (modello di Baddley). Diversamente tendono a resistere gli aspetti cristallizzati, come la capacità di sfruttare le abilità acquisite che si appoggiano alla memoria semantica e procedurale. Un processo importante per l’anziano è il fenomeno della reminiscenza, ovvero il lasciarsi andare spontaneamente all’emersione di ricordi. Questo fenomeno è molto positivo poiché rafforza il senso di identità, genera un momento elaborativo sugli aspetti importanti della propria vita consentendo anche una evasione dalla situazione presente. Mantenere vivi i ricordi ha anche una funzione comunicatoria trans-generazionale, ma, in alcuni casi può anche degenerare in una riedizione ossessiva di questioni personali irrisolte. Anche la solitudine ha delle caratteristiche positive, viene ricercata per proteggere la propria privacy ed avere la possibilità di dedicarsi al riposo ed alla rielaborazione della propria vita, tuttavia se da scelta

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volontaria diventa l’unica possibilità essa perde le sue peculiarità positive e diventa un fattore veicolante tristezza e depressione. Il rapporto dell’anziano con l’ambiente deve essere analizzato in maniera olistica, unendo gli aspetti fisici, sociali ed affettivi. Nello stadio della terza età si sviluppa un attaccamento ai luoghi (Teoria di Bowlby) che si caratterizza sia nella forma fisica che affettiva: l’ambiente in cui si è vissuto ha importanza nella determinazione della identità personale così come lo sono anche i contatti con gli altri individui che lo abitavano, le relazioni sociali e gli aspetti di condivisione culturale. Il concetto di Place Identity si costruisce attorno alla continuità dell’ambiente vissuto nel tempo e nello spazio ed è particolarmente importante nella terza età per l’insorgere di una crescente vulnerabilità ambientale. In particolare si nota l’attaccamento dell’individuo alla propria casa, luogo che da un forte senso di autoprotezione e presenta forti connotati identitari anche nel controllo spaziale e sociale oltre che nello stimolare i processi di rfeminiscenza. Il passaggio in una casa di riposo od RSA, così come un cambiamento di residenza può comportare effetti molto dannosi per il senso di identità e l’umore dell’anziano.

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Si possono rilevare fattori favorenti e sfavorenti nel trasferimento dalla propria casa ad una residenza protetta od una residenza assistenziale. Fattori sfavorenti: • • • • • •

rottura delle relazioni sociali e ambientali sviluppo di nuove forme di stress senso di violazione del proprio spazio personale socializzazione forzata con gli altri ospiti mancanza di controllo sulle proprie attività problemi dovuti al senso di affollamento

Dopo il tresferimento è di solito necessario all’anziano un periodo di “lutto” per la perdita del proprio ambiente, che gli consenta di “metabolizzare” il cambiamento, azione di per sè difficile per una persona avanti con l’età, in modo da poter poi cominciare ad intessere nuove relazioni. Questa azione necessita di uno spazio privato che l’anziano possa percepire sicuro e che diventi la “base” per approcciarsi poi agli altri spazi della struttura. Se questo processo non può avvenire le ricadute psicologiche sull’anziano sono massive e spesso inducono anche all’aggravamento delle condizioni fisiche. Si registra un tasso di mortalità elevatissimo nel primo mese di trasferimento nelle strutture dovuto anche al troppo accumulo di stress per l’anziano.

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Fattori favorenti: • soddisfazione residenziale, nei suoi aspetti fisici e sociali • conservazione o incremento del senso di autonomia • supporto ambientale • percezione del proprio stato di salute • possibilità per chi fosse rimasto isolato di intessere con i suoi tempi nuove relazioni sociali • senso di autocontrollo della propria routine • possibilità di rendersi utile riacquisendo motivazione Il supporto sociale è a sua volta un elemento da analizzare: la desiderabilità soggettiva del supporto è legata strettamente alle relazioni affettive (amicali o parentali), il supporto dato da strutture assistenziali e volontari non è vissuto in modo altrettanto positivo dall’anziano. L’aiuto ricevuto a senso unico, magari anche da estranei, non è mai gratificante per l’autonomia e l’autostima di chi la riceve. Per l’anziano la reciprocità dell’aiuto è fondamentale, per questo si preferisce il supporto parantele e amicale. In quest’ottica un aspetto positivo del supporto sociale è la possibilità per l’anziano di essere lui stesso a prestare aiuto ad altri accrescendo la propria autostima ed al contempo facilitando l’integrazione nel nuovo ambiente.

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SENSO DI INUTILITÀ

La maggiore parte delle persone anziane dopo la pensione e l’eventuale distacco dai figli e dalle proprie precedenti responsabilità vive un senso di inutilità che può portare alla depressione ed alla progressiva perdita della motivazione e della volontà di rimanere attivi, fondamentale per approcciarsi al “succesfull aging”. LABORATORI POLIFUNZIONALI Hobby praticabili al chiuso possono essere ottimi passatempo oltre che stimolare la motivazione dell’anziano suscitando interessi. ORTI La vicinanza alla natura ed il tempo passato all’aperto ha effetti benefici sia fisici che psicologici, specialmente se legati ad attività di coltivazione. BOCCIODROMO La limitata necessità fisica delle bocce ne fa lo sport più praticato dagli anziani che possono svagarsi e socializzare.

Schemi di imput progettuali derivanti dall’analisi dell’utenza 26


SOLITUDINE

Alla figura dell’anziano viene molto spesso associata la solitudine, questa può essere vissuta in modo negativo sia quando effettivamente presente sia quando solo percepita o temuta. Allo stesso tempo vi sono anche contenuti positivi della solitudine inerenti alla possibilità di riposo e difesa della propria privacy.

PARCO ATTREZZATO Un parco attrezzato può attrarre altri tipi di utenza, aumentando le relazioni sociali possibili e la qualità delle stesse. SPAZI COMUNI Vivere il tempo libero in spazi comuni accessibili e controllati permette una tranquilla socializzazzione positiva per l’anziano. SERVIZI AGGIUNTIVI La presenza di servizi aggiuntivi migliora la qualità della struttura per le maggiori possibilità di attività e la varietà dell’utenza.

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DETERIORAMENTO FISICO

L’avanzare dell’età porta inevitabilmente con sè una serie di deterioramenti fisici comuni che non sono dovuti patologie, ma ne possono essere aggravati.

VISTA Il deterioramento dell’occhio rende più difficile e stancante la vista nella penombra, in presenza di bagliori e la percezione del contrasto. DIFFICOLTÀ MOTORIE L’assenza di barriere architettoniche è fondamentale per la realizzazione di uno spazio abilitante. UDITO I rimbombi diventano più fastidiosi, intralciando la concentrazione ed innervosendo l’anziano.

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MANCANZA DI INDIPENDENZA

Nel momento del trasferimento in una struttura uno dei fattori più sfavorenti è la senzazione di perdita di controllo sulla propria vita: ne sono causa la possibile mancanza di privacy, ma in modo egualmente importante anche l’assoggettamento ad una routine con orari imposti dall’istituto e l’impossibilità di spostarsi liberamente in luoghi distanti per l’assenza di un proprio veicolo o di un adueguato servizio pubblico. MANTENIMENTO DEI PROPRI RITMI Una camera singola permette di mantenere i propri ritmi di sonno e veglia senza che siano intralciati dalla convivenza. CUCINA La presenza di una cucina slega l’anziano dalla necessità di recarsi in luoghi di ristoro o di sottostare agli orari della mensa. CONNESSIONE In assenza di un’auto o della patente un facile accesso al servizio di trasporto pubblico è abilitante e rende indipendente l’anziano.

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1.3 La proposta di assistenza in Italia ed all’Estero In risposta all’aumento della popolazione anziana sono aumentate le strutture di assistenza ed assistenza sanitaria alla persona. In Italia ci sono 12’828 presidi residenziali sociosanitari e socio assistenziali con 390’690 posti letto di cui il 75.2% sono socio-sanitari. Sono assistite 382’000 persone di cui l’81% sono anziani. L’offerta italiana per gli anziani comprende principalmente case di riposo e residenze sanitarie assistite. Le prime sono per lo più private e spesso soggette ad indagini per la scarsa qualità di vita anche dovuta all’affollamento delle strutture. Le seconde hanno un approccio molto più ospedaliero e seguono anziani ormai completamente allettati o prossimi all’esserlo. Anche queste soffrono il sovraffollamento, gli utenti sono costretti a dividere anche in quattro la stessa stanza, perdendo la propria privacy ed in alcuni casi soffrendo la mancanza di servizi igienici collegati direttamente alla stanza. Con l’incremento della speranza di vita sono sempre di più gli anziani nella seconda e terza vecchiaia che necessitano di cure, mentre la fascia di età della prima vecchiaia mantiene più facilmente la 30

1,7 - 4,1 4,1 - 5,1 5,1 - 9,1 9,1 - 12,5 Posti letto nei presidi residenziali (dati 2015 per 1000 residenti)


Posti letto per tipologia di utenza nelle residenze sanitarie

Ospiti anziani nei presidi residenziali per classi di età

21,9% 52,9%

13,3%

81%

11,9%

età 65-74 età 75-79 età 80-84 età 85+

Anziani Persone con disabilità 8% Persone con dipendenze patologiche 2% Adulti con disagio sociale 5% Altro 4%

Numero di strutture sanitarie di assistenza agli anziani 4500 4000 3500 3000 2500 2000 1500 1000 500 0

2004

2005

2006

2007

ITALIA

2008

2009

2010

2011

2012

2013

LOMBARDIA

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propria indipendenza. Questo fa sì che si crei un “buco” assistenziale per coloro che avendo ancora la propria indipendenza non necessitano di essere ricoverati in RSA ed allo stesso tempo trarrebbero giovamento nel poter usufruire di servizi più o meno sanitari. In questo spazio di mercato si collocano gli appartamenti protetti per anziani autonomi. Questo genere di strutture stanno iniziando ora a svilupparsi in Italia, mentre in altri paesi europei, soprattutto quelli nordici con una più duratura esperienza di social housing, si sono iniziati a sviluppare prima. Alcuni di questi complessi di appartamenti mostrano già un alto livello di condivisione paragonmabile a quella tipica degli studentati. In Italia, a causa di differenze culturali rispetto a quei paesi, nei nuovi alloggi si mantengono solitamente in condivisione solo gli spazi per il tempo libero come i salotti, mentre ambienti come la cucina vengono riprodotti in ogni alloggio. Allo stesso tempo però queste strutture spesso finiscono per assomigliare più a normali condomini con qualche sala condivisa piuttosto che edifici pensati per rispondere efficacemente alle peculiarità di questo genere di utenza. Per questo motivo il mercato di questo genere di appartamenti in Italia fa fatica a concretizzarsi nelle sue piene possibilità. Partendo dal presupposto che ogni anziano nutre per la propria casa un affetto che

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gli rende difficile abbandonarla, statisticamente gli italiani sono i meno disposti a farlo. Per questo motivo l’offerta deve essere di qualità e convincente. Un altro esempio sono strutture in cui gli spazi privati sono stati ridotti eccessivamente togliendo la possibilità di poter passare piacevolmente il proprio tempo al loro interno, mentre gli spazi condivisi vengono sovradimensionati tanto da renderli di difficile approccio perchè fuori scala. Ugualmente dannosa è l’eccessiva standardizzazione degli alloggi: l’offerta deve essere diversificata nella struttura in modo da essere più competitiva sul mercato, gli spazi giustamente dimensionati per evitare la percezione del sovraffollamento, ma anche la senzazione opposta. Gli spazi privati giustamente proporzionati per consentire all’anziano una vera scelta su come passare il proprio tempo in modo piacevole. Spesso queste strutture vengono inoltre edificate lontano dai centri abitati sviluppando una vera e propria segregazione, risultato aggravato dalla specificità dell’intervento che poco frequentemente integra il contesto con servizi ed elementi attrattivi per la comunità in modo da dinamicizzare la zona e ridurre se non evitare un effetto di ghettizzazione. Più diffuse rispetto agli appartamenti completamente autonimi sono le case-albergo, strutture per anziani autosufficienti in cui tuttavia gli appartamenti spesso non

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hanno la cucina proponendo all’anziano un servizio di mensa-ristorante con orari stabiliti per i pasti. In questo caso l’assistenza sanitaria è di semplice ambulatorio. Similente funzionano le case famiglia, indicate per anziani soli ancora autosufficienti. Ad utenti almeno parzialmente autofsufficienti sono dedicate invece le comunità alloggio e le residenze sociali assistite. Quasi tutte le città offrono inoltre servizi a base volontaria o comunale di assistenza a domicilio e promuovono l’organizzazione di centri diurni che ospititino gli anziani durante il giorno.

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1.4 Analisi urbana di Roncoferraro - MN Roncoferraro (Roncafràr in dialetto mantovano) è un comune italiano di 7.283 abitanti e 2.871 famiglie della provincia di Mantova, in Lombardia. Si estende su una superficie di 63,3 kmq e presenta numerose frazioni sparse sul territorio: Nosedole, Casale, Governolo, Barbasso, Garolda, Pontemerlano, Castelletto Borgo, Cadè, Villa Garibaldi, Barbassolo. Dista solo 16 km dalla città di Mantova, 45 Km da Verona.

- Demografia e numeri Roncoferraro come altre realtà di piccole dimensioni sta soffrendo di un lento spopolamento cominciato da circa un decennio. Nonostante questo vi è ancora una forte presenza della fascia media di età, mentre quella anziana supera quella giovanile oltre la media dei dati italiani, infatti è più del doppio. Popolazione 0-14 -> 963 14-65 -> 4241 65+ -> 1849

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Polazione di Roncoferraro per etĂ e quantitĂ

100+ 95-99 90-94 85-89 80-84 75-79 70-74 64-69 60-64 55-59 50-54 45-49 40-44 35-39 30-34 25-29 20-24 15-19 10-14 5-9 0-4 0

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100

200

300

400

500

600

700


- Inquadramento area ed analisi contesto L’area di progetto si colloca nel pieno centro di Roncoferraro presso la Fondazione Nuvolari, una residenza sanitaria assistita. L’area, quasi 28000 metri quadri tra le varie pertinenze, si trova ad ora frammentata da elementi stradali e recinzioni: la Fondazione si trova “isolata” nel pieno centro del comune in cui ha sede. L’area è prevalentemente verde e non attrezzata, si colloca nelle immediate vicinanze di Corte Grande, un complesso che da spazio ad un agriturismo, una gelateria, la sede di alcuni enti organizzativi. Presenta un ampio spazio aperto che può accogliere eventi di diversa natura, ma la dimensione sproporzionata rispetto al contesto lo rende alienante nell’uso quotidiano. La viabilità è composta da un asse principale est-ovest verso Mantova ed uno ad esso ortogonale che collega altre realtà rurali.

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Roncoferraro e tutte le piccole frazioni che ne fanno parte dipendono da Mantova per alcune funzioni: mentre sono presenti campi sportivi all’aperto e piscine anche nelle piccole realtà rurali, non sono presenti palestre, tantomeno palestre dedicate durante il giorno alla fisioterapia e riabilitazione. Egualmente carenti sono i servizi a bambini e ragazzi, pur essendo più di 700 fino a 14 anni, non è presente in nessuna delle frazioni un parco attrezzato con giochi che possa fungere da luogo di ritrovo, sia per i bambini che per i genitori che li accompagnano. Questi sono obbligati, per soddisfare questo tipo di richiesta, a recarsi fino al grande parco anulare di Mantova, incorrendo nella necessità di prendere l’auto e faticare poi a trovare posto, oppure a fare affidamento su di un mezzo pubblico. Oltre che per i bambini, l’offerta è quasi nulla anche per i ragazzi con età fino ai 18 o 20 anni, che a loro volta si rifanno su Mantova come unica alternativa per passare il proprio tempo libero. Roncoferraro dovrebbe già essere il fulcro di tutte le frazioni che gli gravitano attorno, ma non offre servizi tali da soddisfare la richiesta, o per totale assenza, o per mancanza di qualità. Ne analizziamo ora più da vicino i servizi per meglio comprendere le possibilità di intervento.

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BORGO CASTELLETTO

VILLA GARIBALDI

RONCOFERRARO

MANTOVA

BARBASSO

GOVERNOLO

Piscina

Scuola elementare

Campo sportivo

Scuola materna

Discoteca

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Roncoferraro si trova priva di veri centri di ritrovo pubblici di qualità: la piazza principale è troppo grande e separata dall’asse verde su Via Nuvolari dalla direttrice principale proveniente da Mantova; l’altra piazza, Aristodemo dall’Oca, non è uno spazio di qualità a causa degli interventi poco lungimiranti che ne hanno deturpato l’integrità architettonica oltre ad essere essa stessa circondata da viabilità carrabile che la rende poco sicura per i più piccoli. Grazie alla sua posizione centrale l’area di progetto si trova vicino ad una serie di servizi di interesse perl’anziano che possono essere raggiunti facilmente anche a piedi. 280m 340m 350m 380m

Questa caratteristica dell’area facilita già in partenza la possibilità di riconnettere la zona alle dinamiche della comunità essendo uno dei problemi usuali delle strutture per anziani il posizionamento in aree distaccate e poco raggiungibili.

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Fondazione Nuvolari Farmacia

M

Parrocchia

Piazza

Piscina

Municipio

Poste Italiane

Supermerca

Le fotografie legate ai numeri in legenda sono riportate da pagina 44

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Mantova Verona Parco del Mincio

16Km - 25min

Mantova Verona Parco del Mincio

16Km - 30min

45Km - 45min 26Km - 30min

45Km - 2 ore 26Km - 1 ora

Per quanto riguarda invece i collegamenti con auto o mezzi verso le due principali città limitrofe, Mantova e Verona, esse sono raggiungibili in meno di un’ora in auto. La carenza di un’offerta di qualità in Roncoferraro e nelle realtà limitrofe offre l’opportunità di rigenerare dinamiche sociali al momento latenti. Poichè manca una piazza conclusa a “misura d’uomo” a Roncoferraro, realizzarla può con grande probabilità canalizzare il flusso pubblico verso i servizi che vi si effettuano migiorando la qualità del centro urbano e generando profitti per la Fondazione Nuvolari, che ne sarebbe gestore. Allo stesso modo la rigenerazione dell’asse principale sotto forma di parco attrezzato attrarrebbe pubblico

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anche dalle piccole realtà limitrofe essendo anch’esse prive di aree verdi attrezzate in cui spendere il tempo libero o portare i bambini. La mescolanza di attività all’interno del parco potrebbe inoltre incentivare la compresenza intergenerazionale favorendo lo stato psicologico degli ospiti della RSA e del complesso residenziale. Così come vi sono opportunità che rendono favorevole un intervento in quest’area, vi sono anche elementi sfavorevoli. La presenza della Fondazione Nuvolari rende favorevole la collocazione degli alloggi per anziani autonomi per la facilità con cui si possono dispensare i servizi, tuttavia il contesto urbano non offre nulla di attrattivo se non il prodotto della rigenerazione urbana che fa parte dell’intervento stesso. Per questo motivo anche a seguito della rigenerazione la località potrebbe risultare comunque poco appettibile rendendo più difficile la proposta sul mercato degli alloggi. Si può tuttavia far conto sulla forte presenza di anziani nella zona stessa ed in Mantova, che dista pochi chilometri, oltre alla scarsa o quasi assente presenza di offerta di questo tipo sul territorio, limitando fortemente il rischio di insuccesso.

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1

2 44

CORTE GRANDE

PARROCCHIA DI RONCOFERRARO


3

PIAZZA ARISTODEMO DALL’OCA

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INGRESSO FONDAZIONE NUVOLARI

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MUNICIPIO

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VIA MARCONI E POSTE ITALIANE


- Analisi ambinetale Roncoferraro ha un ambito urbano poco denso circondato da un contesto di verde agricolo. Si trova in un ambiente pianeggiante con minime variazioni di livello. Poco distante si trova il fiume Mincio.

DATI GENERALI Altezza sul livello del mare: 25 mslm Zona climatica : E Gradi giorno : 2.388

DATI SOLARI Elevazione massima del Sole il 21 Giugno: 68° Elevazione massima del Sole il 21 Dicembre: 21°

DATI TEMPERATURA Temperatura media inverno: 5°C Temperatura media primavera: 20°C Temperatura media estate : 27°C Temperatura media autunno: 11°C

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-Definizione aree da PGT

AST1: Aree, attrezzature ed impianti di interesse generale di proprietà pubblica o soggette ad acquisizione da parte del comune o gravate da servitù di uso pubblico. Attrezzature e servizi ricreativi, assistenziali, sociali, scolastici, sanitari, sindacali, dopolavoristici, militari, e assimilabili: - UF = 0,60 mq/mq - H = 14,00 ml - RC = 50 % - Parcheggi = 1/3 della SLP Aree verdi e spazi pubblici AREC: Ambiti residenziali consolidati Sub-ambito AREC 4: caratterizzato da conservazione dei pesi: - IF = 1,10 mc/mq con possibilità di elevarlo ad 1,50 mc/mq in presenza di compensazioni che prevedano, in accordo con l’amministrazione comunale, la realizzazione, anche esternamente all’ambito, di un servizio di qualità aggiuntivo agli standard ordinari - RC = 50 % - H = 8,00 ml con IF = 1,10 mc/mq - H =10,50 ml con IF = 1,50 mc/mq 49



2. Progetto


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2.1 Obiettivi Il progetto si pone l’obiettivo di realizzare una struttura abilitante in cui l’anziano possa mantenere la propria privacy ed allo stesso tempo abbia a disposizione uno svariato numero di servizi e spazi di aggregazione raggiungibili al chiuso in modo da facilitarne l’utilizzo durante tutte le stagioni, oltre che per stimolare l’interesse dell’utente facilitandone un processo di successful aging. Ad un livello più ampio si vogliono riattivare le dinamiche sociali del contesto urbano offrendo spazi all’aperto attrezzati e servizi limitrofi alla struttura che siano di interesse anche per la comunità. Lo scopo è quello di re-integrare l’anziano nella comunità stimolandone la convivenza, così da evitare il tipico effetto ghettizzante che spesso caratterizza questo genere di strutture e le problematiche psicologiche e psicofisiche che ne conseguono. La volontà è dunque quella di disegnare lo spazio per una comunità numerosa, ma non affollata, che abbia a disposizione la possibilità di vivere la propria volontà di disimpegno e riposo, ma con lo sprone di mantenere la morivazione e l’attività.

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2.2 Strategia urbana “Qualche miniappartamento per ritardare l’ingresso in RSA non risponde al problema della ghettizzazione in un mondo che è già ricco di segregazione” _ Giovanni Preietti “La città sta in piedi se è il luogo delle differenze, dei confronti ed alle volte anche degli scontri” _ Louis Wirth

La strategia urbana mira a riattivare le dinamiche di quartiere offrendo un nuovo centro servizi in connessione con la struttura residenziale che si interfacci con Corte Grande mediante un asse verde attrezzato.

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Lo scopo è attirare la comunitĂ nel nuovo spazio rigenerato in modo da permettere la condivisione degli spazi da utenti diversi in modo da evitare la ghettizzazione degli ospiti della struttura ed allo stesso tempo generare profitto per la Fondazione Nuvolari che si troverebbe ad essere proprietaria dei nuovi spazi. Inoltre la connessione diretta tra i servizi e la struttura residenziale ne faciliterebbe estremamente l’uso anche da parte degli utenti piĂš deboli, spronandoli a mantenersi attivi migliorando al contempo la loro condizione psicologica e fisica.

Per procedere alla rigenerazione sono previsti alcuni interventi di demolizione e miglioramento del contesto stradale che consentano di liberare l’asse tra i due poli e di potenziare la loro connessione, tagliata dalla direttrice che porta fino a Mantova.

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• Demolizione e riposizionamento dell’ufficio delle poste, sovradimensionato e posizionato in modo da interrompere l’asse tra i due poli. • Demolizione del deposito ambulanze in disuso per garantire l’accesso posteriore all’area ed il parcheggio privato. • Ridimensionamento della recinzione che delimita l’area di esclusiva perinenza della RSA. • Miglioramento dell’attraversabilità tra la zona dedicata a parco attrezzato e la piazza principale Corte Grande. 57


-Masterplan _ Analisi degli elementi 1 Attraversamento con dosso e pensilina autobus

Un attraversamento non sicuro può risultare un ostacolo per un anziano, per questo è necessario l’inserimento di un attraversamento a quota marciapiede con semaforo a chiamata. Il dosso oltre a far rallentare le automobili evita scomodi gradini o discesine in prossimità della carreggiata, eliminando l’esistenza di barriere architettoniche per l’utenza debole.

Una pensilina con sedute adeguate è fondamentale per rendere all’anziano accessibile il servizio pubblico. Allo stato di fatto le fermate di Roncoferraro sull’asse principale di connessione a Mantova sono semplici paline che non offrono nè riparo dagli agenti atmosferici, nè la possibilità di sedersi.

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10 9

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0

10m 20m 30m

50m

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2

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N

MASTERPLAN

1

Attraversamento con dosso e pensilina autobus

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Parcheggio pubblico

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Skatepark

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Corte pubblica ospitante il mercato

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Parco giochi integrato per bambini ed anziani

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Parcheggio privato con accesso controllato

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Bocciodromo

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Corte privata

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Piazzetta con sedute a lato

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Orti

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2 Skatepark

Lo skatepark è un elemento attrattivo per le fasce di età più giovani. A Mantova è presente un solo skatepark di qualità all’aperto e nessuno nelle piccole realtà che circondano Roncoferraro. Il suo scopo è quello di attrarre una fascia di età compresa tra i 6 ed i 20 anni mantenendo attivo il parco durante tutto l’arco della giornata grazie alla varietà dell’utenza. La forte presenza di alberi attutirà i rumori prodotti dai ragazzi già molto ridotti dal fatto che il tipo di skatepark scelto viene scavato sotto la quota terreno. L’anziano in questo modo non sarà disturbato dai rumori e sarà lui a scegliere se interagire o meno con questa parte di parco come osservatore. In tal caso troverebbe un ambiente visivamente stimolante e, supponendo la presenza di ragazzi abili, adrenalinico. 3 Parco attrezzato per bambini e per anziani

Un interessante elemento è il parco giochi attrezzato, basandosi infatti sugli studi e gli esperimenti sociali già effettuati all’estero, anche in Italia in qualche città cominciano ad essere inseriti dei parchi itergenerazionali in cui sono presenti giochi sia per i bambini che per gli anziani. A sviluppare 60


l’idea tra i primi sono stati i produttori di giochi per bambini KaBoom. Questo tipo di parchi si sono sviluppati velocemente negli Stati Uniti, in Spagna ed in Inghilterra e nel nord Europa. In Italia i primi esperimenti sono stati effettuati all’interno di strutture, il primo ad essere edificato invece in suolo pubblico è stato a Brendola, in provincia di Vicenza, con la partecipazione di Areaterza, un’azienda che si occupa proprio della realizzazione di questi giochi per anziani. Diversi anziani intervistati si sono dimostrati entusiasti dell’iniziativa smentendo lo stereotipo dell’anziano che ama stare per ore seduto sulle penchine a guardare gli altri, spesso, dicono, è soltanto dovuto al fatto che non ci sia molto altro da fare. Ad arricchire ulteriormente questo tipo di interventi è il fatto che i giochi per anziani siano pensati nello specifico per stimolare l’anziano a fare movimenti che hanno valenza fisioterapeutica. Dunque il vantaggio è sia sul piano fisico che su quello psicologico e di integrazione sociale. 4

Bocciodromo

Elemento caratteristico e stereotipo funzionante è la “bocciofila”, o bocciodromo. Grazie alla quasi staticità e la prestanza fisica ridotta che richiedono le bocce sono universalmente riconosciute, quantomento in 61


Italia, come lo sport più praticato dagli anziani. La presenza di un campo da bocce è fondamentale per innescare una serie di dinamiche di blanda competitività che mantengono l’anziano spronato a restare attivo, oltre a facilitare, come ogni gioco, le relazioni sociali. Inoltre dove presenti si svolgono spesso iniziative che vedono volutamente schierati nella squadra soggetti di età differenti, da bambini ad anziani. Attorno al campo sono previste molte sedute per un eventuale pubblico o per giocatori in attesa del proprio turno. Durante l’estate, se la presenza degli alberi non riuscisse a provvedere ad un ombreggiamento sufficiente, è plausibile la possibilità di aggiungere delle tensostrutture o più semplici tendostrutture per garantirne l’uso più in sicurezza. 5

Piazzetta con sedute a lato

Come elemento finale del parco attrezzato che conduce al nuovo polo servizi è stato posto una piazzetta che si comporti come un elemento filtro tra il parco molto verde ed il polo invece pavimentato. La piazzetta infatti è caratterizzata da sedute che contengono la terra per gli alberi che forniscono poi l’ombreggiamento estivo sulle stesse. Anche quest’area è stata realizzata perchè sia utilizzata da tutto il pubblico. 62


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Parcheggio pubblico

Di fronte all’accesso per la corte pubblica intorno alla quale si distribuiscono i servizi è stato posto un parcheggio che ne consenta un facile accesso. Per ridurne l’impatto ambinetale e visivo è stato realizzato con masselli autobloccanti in cemento che ne garantiscono il drenaggio. Essendo un parcheggio per i servizi avrà un utilizzo diverso tra il giorno, durante il quale presenterà una regolazione del tempo di sosta, e le ore notturne durante le quali sarà sfruttato più facilmente dai residenti. 7

Corte pubblica

Il nuovo centro servizi consiste in una corte pubblica che alloggia al suo interno dei poliambulatori, un ampio spazio per il ristoro affiancato da una saletta espositiva, un auditorium polifunzionale ed un ufficio delle poste. La dimensione del portico che filtra l’interno e l’esterno della corte permette l’ingresso dei furgoni per ospitare all’interno il mercato rionale che ora si tiene sulla strada di fronte alla Fondazione Nuvolari. In questo modo si da uno spazio definito al mercato che non intralcerà più la viabilità, ed allo stesso tempo si avvicinerà agli utenti della struttura così che 63


anche i più deboli possano sfruttarlo percependolo facilmente raggiungibile. Lo spazio della piazza può essere inoltre sfruttato per ospitare eventi e ricorrenze di paese oltre che stimolarne di nuove. Questo comprende iniziative come il cinema in piazza piuttosto che l’allestimento di piccoli palchi musicali o l’alloggiamento delle baracche per sagre e festività. 8

Parcheggio privato con accesso controllato

Il parcheggio privato per gli ospiti della struttura residenziale e gli opertaori dei servizi pubblici e degli uffici amministrativi della RSA sono posti sul lato opposto rispetto all’area pubblica. Nella testata più vicina alla struttura sono presenti numerosi parcheggi per disabili. Da questo parcheggio inoltre hanno accesso i furgoni che portano le derrate all’area ristoro e quelli adibiti alle diverse attività appaltate ad enti terzi come può essere il servizio di biancheria. Anche questo come quello pubblico è realizzato in masselli autobloccanti. L’accesso al parcheggio sarà regolato da due colonnine con sbarra, l’ingresso sarà effettuabile se si possiede l’apposito telecomando oppure, nel caso dei furgoni, sarà presente un citofono collegato al front office dei servizi sanitari.

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9

Corte pivata

Così come i servizi pubblici anche la struttura residenziale è organizzata intorno ad una corte che si differenzia da quella pubblica per essere anzichè pavimentata completamente verde. Tra gli alberi saranno alloggiate sedute e panchine oltre che un piccolo stagno. L’obiettivo è quello di generare in parallelo al grande parco pubblico intergenerazionale e dinamico, un parco invece più piccolo ed intimo racchiuso all’interno della struttura e completamente separato dalla comunità esterna. Come per il resto anche questa compresenza e polarità permette all’anziano la scelta di decidere come passare il suo tempo. 10 Orti

Il contatto con la natura è estremamente positivo sia per la salute fisica sia per il piacere psicologico che comporta, ancora di più l’effetto è percepibile quando si può interagire direttamente con essa, la presenza di orti sprona gli anziani a mantenersi attivi, inoltre vedere le piante crescere stimola il senso di novità che attiva nel cervello il processo edonico del piacere facendo rilasciare endorfine. In aggiunta ai benefici fisici gli anziani potrebbero vendere i prodotti dei loro orti durante i mercati nella corte pubblica trovando piacere nell’avere uno scopo. 65


2.3 Sviluppo volumetrico 1 - Determinazione dei flussi in ingresso

• il flusso pubblico ed anche quello privato pedonale si inseriscono nell’area dall’asse principale di via Nuvolari • il flusso privato e gli operatori che arrivano in automobile possono invece essere deviati sul lato posteriore, nord-ovest, in modo da mantenere il fronte pubblico il più possibile pedonale, ed in modo da nascondere il parcheggio dietro alla struttura • l’edificio dovrà connettersi con la Fondazione Nuvolari entrando in contatto con la testata del braccio che si affaccia a sud

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2 - Determinazione dell’area di base

Riprendendo i modelli dei monasteri certosini si identificano due elementi a corte affiancati ed in contatto tra di loro. La corte pubblica si attesta contro la Fondazione Nuvolari in modo da poterci poi entrare in contatto. La parte residenziale ha un lato più lungo per accogliere dentro di sè gli alloggi ed i servizi privati oltre ad una corte verde di ampie dimensioni. A differenza delle Certose inoltre non è stato disegnato un corpo dedicato ai servizi ed aree comuni, ma queste saranno ricavate in continuità con il distributivo interno alla corte privata.

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3 - Sviluppo della tipologia a corte

Una volta identificata la sagoma di base si è proceduto a valutatare lo spazio richiesto dai due elementi. Si è proceduto a sviluppare la corte pubblica su un solo livello e la parte residenziale su due. Inoltre i due lati adiacenti al centro sono stati fusi in uno per ridurre lo spessore del corpo di fabbrica difficilmente illuminabile.

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4 - Accessi e collegamenti verticali

In continuità con il primo studio dei flussi sono stati determinati nella sagoma dell’edificio gli ingressi e collegamenti verticali. Sono stati posti agli angoli per servire in modo uniforme le stecche residenziali oltre che per attestarsi sul parcheggio posteriore, sull’ingresso alla piazza pubblica e sulla grande area verde a sud della struttura. Tutti e quattro i collegamenti saranno dotati di ascensore.

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5 - Accessi alla corte pubblica

Il braccio della corte pubblica che si affaccia su via Nuvlari viene svuotato mantenendo solo la copertura in modo da offrire un ingresso alla corte filtrato e coperto che delimiti percettivamente la corte. Sotto questo braccio, il più vicino alla strada, sarà ospitato il nuovo ufficio delle poste in modo da essere facilmente raggiunto dagli operatori che si occupano del trasporto di pacchi e lettere prima della ridistribuzione porta a porta. Allo stesso tempo l’ufficio avrà tutti i lati protetti da luce e pioggia.

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6 - Sviluppo dell’elemento copertura

La copertura viene fatta aggettare significativamente per gestire l’irraggiamento solare tra estate ed inverno oltre che per offrire percorsi coperti. Data la sua forte presenza è stata trattata come elemento unificatore del progetto facendo anche da tramite tra la corte residenziale su due livelli e quella pubblica più bassa. Visto l’aggetto abbondante sono stati disegnati dei pilastri liberi che da terra la sorreggono identificando così anche lo spazio coperto e determinando un evidente gioco su due livelli in facciata.

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2.4 Sviluppo distributivo - Concept A causa del deterioramento fisico, il senso di debolezza e la preoccupazione per il proprio stato di salute, l’anziano spesso è costretto o si costringe in casa, considerando troppo faticoso anche recarsi in centri di aggregazione relativamente vicini. Ulteriormente limitanti sono le condizioni atmosferiche, sia che sia troppo caldo oppure che sia freddo l’anziano tende a rimanere in casa per paura, a volte o spesso a buona ragione, di stare male od ammalarsi. In questo modo la solitudine perde le sue caratteristiche positive legate alla volontà di privacy e riposo, diventando sempre più una costrizione dettata dall’età e dalla inadeguatezza del contesto. Il risultato è la progressiva perdita di vita sociale che porta al senso di abbandono e ghettizzazione, fattori che aprono la strada alla depressione.

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Disporre di uno spazio di aggregazione sociale, vicino e raggiungibile “al sicuro” dalle condizioni esterne è un fattore favorente per il senso di autodeterminazione dell’anziano.

Disegnando la struttura residenziale si è deciso di accostare gli spazi condivisi di aggregazione agli alloggi in modo che siano distribuiti e raggiungibili senza dover uscire all’aperto, abbattendo così il senso di frustrazione dato dall’impossibilità di muoversi tranquillamente ed in sicurezza e riconsegnando alla persona anziana la possibilità di socializzare ed aggregarsi senza difficoltà.

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Dunque, partendo dal presupposto di offrire all’utenza spazio di aggregazione e servizi raggiungibili senza dover uscire dalla struttura si è deciso di porli in continuità con lo spazio distributivo, rendendolo anch’esso vivo e utile alla socializzazione. Si è voluta quindi imitare la dinamica di una strada sulla quale si affacciano residenze, servizi e zone pubbliche.

strada

edificio

Trattandosi tuttavia di un edificio si sono date diverse priorità agli orientamenti ed agli affacci, mettendo al primo posto gli alloggi ed a seguire gli spazi comuni. Di conseguenza si sviluppa un sistema a corte in cui due dei blocchi appartamenti sono rivolti a sud, mentre gli altri due ad est ed a ovest, lasciando lo spazio di aggregazione perlopiù affacciato verso l’interno della corte.

S 74

alloggio

spazio comune

N

schema con gli alloggi ed i loro affacci


Per gestire l’apporto di irragiamento solare ed evitare surriscaldamenti estivi, si opta per uno sporto significativo che diventi esso stesso elemento progettuale. Oltre a gestire l’ombreggiamento estivo e l’rraggiamento diffuso in inverno, prosegue il concept del percorso protetto, garantendo un ulteriore spazio coperto-aperto connettivo e di aggregazione.

21 Agosto α = 68°

21 Dicembre α = 21°

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- Piano terra

0 2m 4m 6m

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10m

N


Si evidenziano di seguito le diverse funzioni e gli spazi a loro dedicati

distributivo orizzontale

mq 289

collegamento verticale

mq 100

distributivo polifunzionale

mq 105

- Spazio distributivo e connettivo verticale - 494mq

alloggio singolo

mq 120

alloggio doppio

mq 360

alloggio matrimoniale

mq 126

- Alloggi - 606mq 77


- Spazi e servizi condivisi - 634mq

All’interno di questa selezione sono compresi gli spazi di servizio come i depositi dedicati agli effetti personali degli utenti, tra questi gli arredi che non trovano posto nel nuovo alloggio, i bagni comuni e quello assistito, ed infine le stanze dedicate agli ospiti degli utenti che abbiano intenzione di trattenersi.

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ristoro ed auditorium

mq 335

ufficio postale

mq 54

- Servizi al pubblico - 389mq

uffici amministrazione

mq 50

ambulatori

mq 80

palestra fisioterapia

mq 120

- Servizi sanitari ed uffici - 250mq

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- Corte e servizi pubblici

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1 Corte pubblica

9 Ambulatorio

17 Corridoio di servizio

2 Ufficio Postale

10 Wc

18 Sala espositiva

3 Palestra per riabilitazione

11 Sala attesa

19 Wc area ristoro

4 Spogliatoi palestra

12 Uffici e front office

20 Area ristoro

5 Ambulatorio medicazioni

13 Wc sala attesa e auditorium

21 Bancone ristorazione

6 Studio psicologo

14 Auditorium

22 Dispensa cucina spogliatoio

7 Deposito sanitario

15 Deposito sala auditorium

23 Carico scarico

8 Spogliatoi operatori

16 Deposito palco auditorium


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4

4

3 2

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1

Corte pubblica La corte pubblica è pensata per ospitare eventi di diversa natura, a cominciare dal mercato rionale che si tiene ogni settimana. È circondata da un portico che consente di raggiungere tutti i servizi senza trovarsi allo scoperto ed allo stesso tempo regola l’irraggiamento.

2

Ufficio postale Si tratta dell’ufficio postale che è stato demolito perchè sovradimensionato ed in una posizione che impediva la conformazione di un asse. Il nuovo ufficio postale presenta tre postazioni di servizio al cliente ed è facilmente raggiungibile dal parcheggio pubblico.

3 4

Palestra per riabilitazione e spogliatoi

I servizi sanitari comprendono una palestra per riabiltazione con ingresso da due spogliatoi separati per maschi e femmine, al centro viene comunque prevista un’ulteriore uscita di emergenza. La palestra è pensata per poter essere utilizzata a scopo sanitario e riabilitativo durante le ore di lavoro giornaliere, mentre, nelle ore serali e del tardo pomeriggio può essere utilizzata a scopo ricreativo dalla comunità sotto previo affitto per 82


l’organizzazione di corsi come ad esempio Joga, Judo o simili. 5 6 7 8 9 10

Poliambulatori

Gli ambulatori sono stati dimensionati e gestiti secondo le normative di igiene emanate dal Ministero della Salute: il poliambulatorio presenta un ambulatorio principale, con lo spazio di ricevimento e quello di visita in comunicazione. A questo è collegato, tramite un deposito sanitario passante, l’ambulatorio dedicato alle sole medicazioni. Sono presenti i servizi igienici sia per la sala di attesa, in condivisione con il front office della struttura assistenziale, sia gli spogliatoi e servizi per i medici ed infermieri impegnati nell’ambulatorio. In aggiunta alle caratteristiche minime è stato aggiunto un ambulatorio psichiatrico poichè dalle analisi effettuate è risultato un elemento molto utile a supporto dell’utenza. 11

Sala di attesa Alla sala di attesa si accede direttamente dalla corte pubblica, viene condivisa dall’ambulatorio e dal front office della struttura sanitaria assistenziale, inoltre può essere utilizzata quando necessario come sala passante di controllo per gli eventi legati all’ambito sanitario che si svolgono all’interno dell’auditorium. 83


La sala di attesa mette in comunicazione infatti RSA, uffici amministrativi, ambulatori ed auditorium. 12

Uffici e front office Gli uffici amministrativi sono in continuità con il front office, sono stati riposizionati su richiesta della Fondazione in modo da avere più spazio all’interno della struttura pre-esistente per gli uffici della direzione e le salette di ricevimento per i clienti. Gli uffici hanno la metratura sufficiente per otto operatori più uno al front office ed un buon margine di spazio per le funzioni di archivio.

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WC per auditorium e sala d’attesa Questi servizi igienici vengono condivisi dagli uffici, la sala di attesa e l’auditorium. Sono divisi per sesso ed entrambi hanno la predisposizione per disabili. Auditorium e depositi L’auditorium è accessibile sia dalla sala di attesa del ramo sanitario, sia dallo spazio espositivo in contatto con la sala di ristorazione. Questo perchè è pensato per essere polifunzionale: può essere infatti utilizzato per conferenze mediche

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legate alla RSA oppure per attività ricreative come cineforum o serate di ballo e musica anche dal vivo legate all’ambito residenziale ed aperti alla comunità. A questo scopo sono stati realizzati due depositi, uno per la sala e l’altro per il palco. 17 23

Corridoio di servizio e carico scarico

Dietro ai servizi pubblici si allunga un corridoio dedicato alla connessione tra struttura residenziale ed RSA che permetta il passaggio di derrate e carrelli di servizio di vario genere senza intralciare le funzioni pubbliche, è inoltre in diretto contatto con il parcheggio retrostante dedicato al carico scarico dei furgoni. L’area di carico e scarico è raggiungibile passando attraverso il parcheggio privato dopo aver superato il controllo a citofono collegato con il front office all’interno del ramo sanitario. Questa connessione coperta è particolarmente importante poichè gli utenti della struttura sanitaria possono richiedere oltre a servizi di lavanderia e pulizia anche il servizio pasto consegnato all’alloggio. Grazie a questa connessione l’operatore incaricato può raggiungere dalla RSA gli alloggi senza dover uscire all’aperto con un beneficio fisico e tempistico.

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18

Sala espositiva In comunicazione con l’auditorium e la sala di ristorazione è posto un piccolo spazio espositivo che può essere dedicato all’esibizione sia di elaborati del comune, visto che lo stesso è poco raggiungibile a piedi e non vanta una particolare bellezza, che di piccole mostre che incentivino gli artisti locali o gli stessi prodotti e opere realizzati dagli anziani della struttura all’interno dei laboratori. Nell’ottica di una possibile remunerzione e del beneficio psicologico che porterebbe agli anziani, questo spazio potrebbe essere utilizzato come vero e proprio show room atto alla vendita delle opere esposte. In questo modo gli anziani sarebbero ancora più spronati a mantenersi attivi e potrebbero avere un ricoscimento diretto per il loro impegno.

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Sala ristoro e servizi igienici

In diretto contatto con la struttura residenziale è stituata un’ambia area di ristoro aperta al pubblico nella quale è possibile anche consumare pasti, la gestione può essere appaltata, ma la proprietà rimane della Fondazione Nuvolari che può quindi percepire l’affitto o nel caso ne mantenga la gestione diretta i profitti. Durante la stagione calda le sedute possono essere estese anche all’esterno nella corte pubblica. La sala è dotata 86


di servizi igienici dedicati per i clienti. Questa area ristoro può diventare all’interno della corte il fulcro dell’integrazione intergenerazionale tra i giovani che vi si recano per occupare qualche ora e gli anziani anche esterni alla struttura che vi possono tranquillamente passare il tempo dedicandosi a giochi di società o semplicemente chiacchierando. 21 22

Bancone, cucina, dispensa e spogliatoi

L’area ristoro presenta un ampio bancone perchè possa contenere anche prodotti di gastronomia. Dall’esterno la cucina è raggiungibile dagli operatori mediante la dispensa, da questa si accede anche ai servizi loro dedicati con un piccolo spogliatoio. La dispensa è a contatto con l’area di carico e scarico in modo da facilitare le operazioni di consegna delle derrate.

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- Alloggi e servizi privati

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24 Deposito arredi utenti

32 Laboratorio polifunzionale

25 Bagno assistito

33 Deposito laboratorio

26 Alloggio matrimoniale

34 Alloggio per ospiti

27 Alloggio per due persone

35 Vano tecnico

28 Sala lettura

36 Lavenderia per utenza

29 Spazi comuni

37 Alloggio singolo

30 Lavanderia di servizio

38 Ingresso e vano scale

31 Bagno comune

39 Corte privata


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Deposito arredo utenza Le zone piÚ difficili da illuminare sono state utilizzate per fare posto a dei depositi per gli effetti personali degli utenti ed in particolare elementi ingombranti come gli arredi di troppo che non riescono ad inserire all’interno dei loro nuovi allogi.

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Bagno Assistito La normativa sulle strutture residenziali protette prescrive la presenza di almeno un bangno assistito con box doccia o vasca. In questo caso si è optato per il bagno assistito con box doccia adeguato ed è stato locato nel punto piÚ vicino alla connessione con la RSA.

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Alloggio matrimoniale Per ogni piano nella struttura sono presenti tre alloggi matrimoniali. Questi sono caratterizzati da uno spot cucina con tavolo connesso ad un piccolo salotto capace di ospitare un divano o due poltrone oltre allo spazio per alcuni elementi di arredo a scelta degli ospiti come una libreria ed il televisore. La camera contiene un letto matrimoniale e lo spazio per alloggiare gli arredi portati dalla precedente residenza, da questa si accede al bagno privato con box doccia dimensionato ed attrezzato per disabili come da

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normativa. Tutti gli alloggi dispongono dell’accesso ad un terrazzo continuo. Gli alloggi saranno esaminati nello specifico nel sottocapitolo 2.5. 27

Alloggio per due persone Per ogni piano nella struttura sono presenti sei alloggi per due persone. Questi presentano una cucina condivisa con blocco elettrodomestici e tavolo connessa al terrazzo. Dalla cucina si accede alle camere separate, dimensionate in modo da contenere oltre all’arredo tipico per lo stoccaggio di vestiti ed effetti personali un letto ad una piazza e mezza con affianco una poltrona. Lo spazio è sufficiente inoltre per soddisfare le diverse esigenze dell’utente che troverà modo di disporre l’arredamento a lui più congeniale e utile nella stanza. Entrambe le camere da letto sono dotate di bagno privato con box doccia dimensionato ed attrezzato per disabili come da normativa. Gli alloggi saranno esaminati nello specifico nel sottocapitolo 2.5.

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Sala lettura Nella struttura è prevista una sala lettura comune per gli utenti della struttura dotata sia di tavoli che di poltroncine. I libri potranno essere donati da associazioni o dagli stessi utenti che la frequentano. Questo spazio è sfondato su due piani. 91


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Spazi comuni In continuitĂ con lo spazio distributivo sono posti numerosi spot comuni, la maggior parte accoglienti ed a nicchia, delimitati da arredi contenenti giochi di societĂ , libri od altri oggetti. Sono caratterizzati dalla presenza di divanetti e poltrone, oppure da tavoli e sedie. Costituiscono la parte forte del concept progettuale rappresentando nel parallelismo le piazze e le rientranze della sezione stradale nelle quali solitamente gli anziani prendono posto, solo che in questo caso avranno la vista sulla corte interna alberata e saranno direttamente collegati al prorpio alloggio.

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Lavanderia di servizio Sono semplici depositi per gli strumenti di pulizia e manutenzione utilizzati dagli operatori per mantenere pulite le aree comuni della struttura residenziale. Sono dotate di un ampio lavello per poter pulire e svuotare strumenti come lo straccio.

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Bagno comune Sono presenti tre bagni comuni per piano utilizzabili dagli utenti mentre stanno passando il loro tempo nelle aree di aggregazione senza per forza tornare fino al proprio alloggio.

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Laboratorio polifunzionale e deposito

Il laboratorio polifunzionale è un altro spazio forte della struttura, infatti consente agli anziani di avere un luogo per continuare od intraprendere attività manuali che riempiano le loro giornate stimolando la loro attività. Inoltre i prodotti dei laboratori più valenti potrebbero essere venduti mediante la sala espositiva che si affaccia sulla corte pubblica. Per ottenere condizioni ambientali ottimali e una massima illuminazione naturale questo spazio è sfondato su due piani e possiede un lucernario orientrato a sud. Il laboratorio inoltre posside un piccolo deposito per le attrezzature. 34

Alloggio per ospiti Estremamente importante per una struttura di questo genere è la possibilità offerta all’anziano di ospitare parenti o amici anche solo per un breve periodo. Per questo motivo sono state inserite due camere doppie con bagno privato che possano alloggiare gli ospiti dell’utente dandogli al contempo la possibilità di mantenere la propria privacy all’interno del minialloggio.

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Vano tecnico Sono presenti quattro vani tecnici al piano terra.

93


36

Lavanderia per utenza La lavanderia è un servizio comune, ve ne è una al piano terra, contenente lavatrici, asciugatrici e tavole da stiro. Quando l’anziano decidesse di non eseguire più autonomamente il bucato questo può essere preso in gestione dall’ente RSA.

37

Alloggio singolo Nella struttura sono presenti quattro alloggi singoli per piano. Questi alloggi sono totalmente autonomi, tutti possiedono il loro bagno privato ed uno spot cucina. Anche qui è stato previsto sufficiente spazio per contenere gli arredi che l’utente volesse portarsi appresso, un letto ad una piazza e mezza ed una poltrona con tavolino. Anche questi appartamenti sono dotati di terrazzo. Gli alloggi saranno esaminati nello specifico nel sottocapitolo 2.5.

38

Ingresso e vano scale I quattro ingressi con vano scale ed ascensore sono posti agli angoli della strutura residenziale. Sono abbastanza grandi per alloggiare buchette postali e bacheche riportanti informazioni direttamente dalla RSA oppure semplici comunicazioni tra gli utenti della struttura.

94


39

Corte interna La corte interna è pensata per essere uno spazio bucolico di riposo per l’anziano che solo, od in compagnia, può gradire il tempo passato all’aperto in mezzo alla natura, ma in un ambiente concluso e privato. All’interno della corte sono previste sedute ed una fontana a spruzzo verticale che in estate mitighi il clima. Inoltre vi sarà realizzato un piccolo stagno anch’esso animato da due spruzzi aventi origine al suo interno ed arricchito della presenza di pesci variopinti. Il contatto con l’acqua e la natura è statisticamente molto gradito all’anziano e scientificamente la vicinanza alle piante ed agli animali, anche se solo osservati, come i pesci o gli uccelli, danno piacere e rilassamento migliorando la qualità della vita dell’anziano e delle persone in genere, interagendo sia a livello fisico che mentale.

95


- Piano primo

A

A

N 0 2m 4m 6m

96

10m

1 Alloggio singolo

6 Alloggio per due persone

11 Vano scale

2 Deposito arredi utenza

7 Terrazzo comune

12 Sala lettura piano inferiore

3 Bagno assistito

8 Spazio comune

13 Laboratorio piano inferiore

4 Vano tecnico

9 Lavanderia di servizio

5 Alloggio matrimoniale

10 Wc comune


11

6

9

6

11

5

4 2

8

2

3

7

12

2

10

1

6 13

1 7 1

6

8

1

5 10

2

7

10 8

2

7

4 9 11

6

6

5

11

97


- Specchietto metrature • Sup alloggi

mq 610

• Sup distributivo orizzontale

mq 334

• Sup spazi comuni e servizi

mq 86 (+ 136 terrazzi)

• Sup depositi e vani tecnici

mq 74

• Sup totale piano primo

mq 1468

• Sup totale piano terra

mq 2435

• Sup totale intervento

mq 3903

• Vol totale intervento

mc 11700

400

000

98


1

Alloggio singolo Nella struttura sono presenti quattro alloggi singoli per piano. Questi alloggi sono totalmente autonomi, tutti possiedono il loro bagno privato ed uno spot cucina. Anche qui è stato previsto sufficiente spazio per contenere gli arredi che l’utente volesse portarsi appresso, un letto ad una piazza e mezza ed una poltrona con tavolino. Anche questi appartamenti sono dotati di terrazzo. Gli alloggi saranno esaminati nello specifico nel sottocapitolo 2.5.

2

Deposito arredo utenza Le zone più difficili da illuminare sono state utilizzate per fare posto a dei depositi per gli effetti personali degli utenti ed in particolare elementi ingombranti come gli arredi di troppo che non riescono a far stare all’interno dei loro nuovi allogi.

3

Bagno Assistito La normativa sulle strutture residenziali protette prescrive la presenza di almeno un bagno assistito con box doccia o vasca. In questo caso si è optato per il bagno assistito con box doccia adeguato, ed è stato locato nel punto più vicino alla connessione con la RSA. 99


4

Vano tecnico Sono presenti due vani tecnici al piano primo.

5

Alloggio matrimoniale Per ogni piano nella struttura sono presenti tre alloggi matrimoniali. Questi sono caratterizzati da uno spot cucina con tavolo connesso ad un piccolo salotto capace di ospitare un divano o due poltrone, oltre allo spazio per alcuni elementi di arredamento a scelta degli ospiti come una libreria ed il televisore. La camera contiene un letto matrimoniale e lo spazio per alloggiare gli arredi portati dalla precedente residenza, da questa si accede al bagno privato con box doccia dimensionato ed attrezzato per disabili come da normativa. Tutti gli alloggi dispongono dell’accesso ad un terrazzo continuo. Gli alloggi saranno esaminati nello specifico nel sottocapitolo 2.5.

6

100

Alloggio per due persone Per ogni piano nella struttura sono presenti sei alloggi per due persone. Questi presentano una cucina condivisa con blocco elettrodomestici e tavolo connessa al terrazzo. Dalla cucina si accede alle camere separate, dimensionate in modo da contenere oltre all’arredo tipico per lo


stoccaggio di vestiti ed effetti personali un letto ad una piazza e mezza con affianco una poltrona. Lo spazio è sufficiente inoltre per soddisfare le diverse esigenze dell’utente che troverà modo di disporre l’arredamento a lui più congeniale e utile nella stanza. Entrambe le camere da letto sono dotate di bagno privato con box doccia dimensionato ed attrezzato per disabili come da normativa. Gli alloggi saranno esaminati nello specifico nel sottocapitolo 2.5. 7

Terrazzo comune Al primo piano sono presenti meno spazi di aggregazioni comuni al coperto per dare spazio a numerosi terrazzi attrezzati.

8

Spazi comuni In continuità con lo spazio distributivo sono posti numerosi spot comuni, la maggior parte accoglienti ed a nicchia, delimitati da arredi contenenti giochi di società, libri od altri oggetti. Sono caratterizzati dalla presenza di divanetti e poltrone, oppure da tavoli e sedie. Costituiscono la parte forte del concept progettuale rappresentando nel parallelismo le piazze e le rientranze della sezione stradale nelle quali solitamente gli anziani prendono posto, solo che in questo caso avranno 101


la vista sulla corte interna alberata e saranno direttamente collegati al prorpio alloggio. 9

Lavanderia di servizio Sono semplici depositi per gli strumenti di pulizie e manutenzione utilizzati dagli operatori per mantenere pulite le aree comuni della struttura residenziale. Sono dotate di un ampio lavello per poter pulire e svuotare strumenti come lo straccio.

10

Bagno comune Sono presenti tre bagni comuni per piano utilizzabili dagli utenti mentre stanno passando il loro tempo nelle aree di aggregazione senza per forza tornare fino al proprio alloggio.

11

Vano scale I quattro vani scale ed ascensore sono posti agli angoli della strutura residenziale. Sono abbastanza grandi per alloggiare bacheche riportanti informazioni direttamente dalla RSA oppure semplici comunicazioni tra gli utenti della struttura.

102

12

Sala lettura al piano inferiore

13

Laboratorio polifunzionale al piano inferiore


2.5 Progetto architettonico Il progetto si rifĂ come precedentemente illustrato al modello composto da piĂš corti come la Certosa di Firenze, composta da una parte privata residenziale, una pubblica dedita alla vendita, ed una centrale con gli spazi comuni come il refettorio. Differentemente da questo modello nel progetto gli spazi privati comuni sono stati spalmati principalmente sui lati interni della corte privata. Per rendere un effetto di leggerezza sono stati utilizzati in prospetto elementi snelli che esaltino la verticalitĂ .

103


Come frangisole sono stati disegnati degli elementi a gelosia per richiamare questo tipico sistema costruttivo dell’architettura rurale, utilizzato principalmente in granai e stalle aveva la funzione principale di chiudere lo spazio ma mantenendo il passaggio dell’aria. In questo caso viene riadattata la gelosia per essere sfruttata come frangisole ridisegnando i blocchi in terracotta utilizzati allo stesso scopo da Vo Trong Nghia Architects per lo showroom della Panasonic ad Hanoi in Vietnam; il disegno del bocco rimane sostanzialmente uguale, ma si umenta la dimensione in modo da far passare piÚ luce.

Le facciate esterne della struttura residenziale si compongono dunque di due livelli sovrapposti. Il primo e piĂš esterno formato dalla gelosia ed i pilastri, con un piccolo contributo dato dalle ringhiere

104

25cm


dei terrazzi, abbastanza sottili da risultare quasi illeggibili essendo inoltre colorate della stessa tinta della parete retrostante. Il secondo livello è invece composto dalla pelle dell’edificio stesso, per aumentare l’effetto di verticalità le fasce di parete relative alle finestre, incolonnate una sopra l’altra, sono state lievemente arretrate per generare un’ombra ortogonale al suolo. Tra il primo livello ed il secondo vi sono i terrazzi continui sui quali affacciano gli alloggi. La gelosia viene posta a filtrare la luce davanti alle aperture più significative in corrispondenza delle zone giorno ed a filtrare la vista davanti alle finestre relative ai servizi igienici. L’elemento a gelosia si ritrova poi adiacente all’infisso stesso nei corpi scale a marcare lo spigolo dell’edificio. La copertura definisce la facciata come una cornice racchiudendone il disegno. La struttura dedicata ai servizi segue le stesse regole.

105


725 335 000

Prospetto Sud

715 335 000

Sezione BB

106


Gli spazi comuni e pubblici sono resi in modo molto leggero, con una pavimentazione quasi in continuità con l’esterno ed una alta percentuale di trasparenza in modo da far percepire per contrasto la massività delle scatole che racchiudono gli ambulatori, gli uffici, l’auditorium, le cucine dell’area ristoro, i depositi per l’arredamento in eccesso insieme ai bagni comuni ed assisititi ed infine i blocchi degli alloggi.

- Gli alloggi La progettazione degli alloggi ha seguito tre linee guida principali: privacy, elasticità ed utonomia. - Privacy Nel trasferimento in una struttura o nuova residenza un fattore sfavorente che spesso porta al rapido deterioramento della qualità di vita percepita dall’anziano, condizione che influisce significativamente anche sulla salute fisica, è la mancanza di privacy. La condivisione degli spazi più intimi come la camera da letto ed il bagno mettono in difficoltà l’anziano, poco disposto a compromessi e radicato solitamente nelle sue abitudini. Inoltre l’anziano generalmente intesse con fatica nuove relazioni sociali e prova fastidio in spazi 107


affollati che spingono verso una socialità forzata. Per questi motivi in fase di progettazione si è scelto di dedicare alla camera da letto una metratura che consentisse all’anziano di avere una spazio intimo e privato, per poi aprirsi con i propri tempi verso la comunità della struttura. Allo stesso modo si è deciso di limitare a due il numero di utenti per la tipologia di alloggio condiviso con estranei in modo da ridurre l’impatto del trasferimento in un nuovo ambiente. - Flessibilità L’anziano solitamente desidera portare con sè gli arredi provenienti dalla precedente abitazione per limitare il senso di distacco dal proprio vissuto. Si è cercato nell’organizzazione degli allogi e delle camere di dare distinzione agli ambienti, ma al tempo stesso mantenere sempre conformazioni e dimensioni che consentano l’inserimento di un arredo variegato, consentendo all’aziano di personalizzare il proprio alloggio. La personalizzazione giunge sino alla soglia esterna dell’appartamento: nella nicchia sono ricavate delle sedute utilizzabili dall’utente anche per arricchire l’ingresso del proprio alloggio.

108


- Autonomia Così come la privacy l’autonomia è estremamente importante per dare all’anziano la percezione di essere a casa. La camera singola evita intromissioni nei ritmi e nelle abitudini degli utenti, così come la presenza di una cucina privata slega l’anziano dal sottomettersi alle tempistiche e menù della mensa collettiva finchè essa non sia da lui stesso richiesta. Provvedere alla preparazione delle proprie pietanze è inoltre gratificante per la maggior parte degli anziani.

109


- La costituzione dei blocchi residenziali Ogni blocco residenziale è composto da due alloggi per due persone ed un alloggio matrimoniale, questi occupano gli affacci esterni a sud, est ed ovest; l’affaccio a sud interno alla corte è invece occupato dai due bloccetti composti da due appartamenti singoli.

+

+

Blocco doppia + matrimoniale

+ Blocco alloggi singoli

La serialità dei blocchi consente un certo livello di prefabblicazione che può abbassare i prezzi e velocizzare il cantiere, la diversità degli appartamenti l’uno dall’altro dipenderà dalla personalizzazione di ciascun utente che vi si insedia.

110


- Specifiche degli alloggi - Alloggio per due persone Numero alloggi 12 Utenti totali tipologia 24 Superficie camera 18 Superficie bagno 5,5 Superficie zona giorno 15,5 Superficie totale 62,7

mq mq mq mq

- Alloggio matrimoniale Numero alloggi Utenti totali tipologia Superficie camera Superficie bagno Superficie zona giorno Superficie totale

mq mq mq mq

6 18 17 5,5 18 40,5

- Alloggio singolo Numero alloggi Utenti totali tipologia Superficie locale Superficie bagno Superficie totale

8 8 24,5 mq 5,5 mq 40,5 mq

Numero alloggi Utenti totali

26 50

111


Alloggio per due persone

112


CV1

PV4 PV3

PV5

PV1

PV2

Alloggio matrimoniale

113


Alloggio singolo

114


- Tecnologie costruttive struttura residenziale Si è optato per una struttura in calcestruzzo armato a travi e pialstri con solai in laterocemento prefabbricati tipo Predalles. Le chiusure orizzontali utilizzano un sistema ad umido massivo per generare inerzia termica con blocchi tipo Normablock (Danesi). Le partizioni interne sono realizzate a secco con pareti tipo Silentboard (Knauf) per incontrare le esigenze e caratteristiche dell’utenza.

Struttura base travi e pilastri

115


Solai in laterocemento e cordoli

Chiusure verticali umide Partizioni a secco

116


- Sezione CC

21 agosto 21 dicembre

CO1

PV1

CV1 PO1

CO3

CO2

117


0

118

20cm

40cm

60cm

100cm


119


0

120

20cm

40cm

60cm

100cm


121


- Abaco materiali

PV1

122

PV1

1

5

2

2

3

3

4

4

3

3

2

2

1

1


PV2

PV4

7

6

2

2

3

3

6

5

3

3

3

3

4

4

3

3

2

2

1

1

123


PV3

CV1

1

8

2

9

4

10

2

11

1

12 13 1

124


PO1 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23

CO1

24

9 25 26 27 28 21 22 23

125


CO2 14 15 16 17 19 20 29 30 31 32

33

126


CO3 34

15 35 19 20 29 30 31 32

33

127


1

Rasante tipo T-Wood Tassullo per pannelli in legno OSB 1cm [Granulometria da 0 a 0,6 mm _ Acqua d’impasto

ca. 0,24 l/Kg ( ca. 6 l/sacco) _ Peso specifico 1500 Kg/m3 _Resa 3-4 Kg/m3 _ Adesione su iminuti dopo l’impasto _ pH > 10,5 _ Classe di reazione al fuoco A1] con finitura di idropittura

per interni anti-inquinamento Pothos 003 Fassa Bortolo [Peso Specifico (EN ISO 2811-1) ca. 1,48 kg/l _ Resa

ca. 5-7 m²/l a lavoro finito (2 mani) _ Essicazione (a 25°C e 65% UR) Sovraverniciabile dopo 5 ore _ Resistenza al lavaggio (UNI 10560) 1.000 cicli _ Classificazione EN 13300 _ Granulometria (EN 21524) fine _ Resistenza alla spazzolatura a umido (EN ISO 11998) Classe 2 _ Brillantezza (EN ISO 2813) < 5 GU a 85°; molto opaca Rapporto di contrasto (EN ISO 6504-3) Classe 2 (ad una resa di 6 m²/l)] 2

Pannello OSB/3 lamellare 1,5cm

3

Lastra fonoisolante tipo Silentboard Knauf 1,25 cm [Classificazione della lastra: DF secondo EN520 - GKF

secondo DIN 18180 _ Classe di reazione al fuoco: A2-s1,d0 _ Spessori disponibili: 12,5 mm _ Larghezza: 625 mm _ Lunghezze disponibili: 2400 mm _ Densità della lastra: 1400 kg/m3 _ Conducibilità termica l: 0,26 W/mK _ Fattore di resistenza al vapore m: 10 a secco - 4 a umido]

4

Pannello in lana di roccia per intercapedine tipo D40 Monier 6cm+6cm [Conducibilità termica - λD: 0,034

W/mK (EN 13162) _Reazione al fuoco: Euroclasse A1 (EN 135011) _ Calore specifico - Cp: 1,03 kJ/kgK (EN 10456) _ Assorbimento acqua (24h) - WS: <1kg/m² (EN 1609) _ Assorbimento acqua (28gg) – WL(P): <3kg/m² (EN 12087) _ Resistenza diff. Vapore μ: 1 (EN 12086) _ Resistenza al flusso d’aria - AFri: 15 kPa s/m2

128


(EN 29053) _ Indice assorbimento acustico pesato - AWi 1 (EN ISO 11654) _ Densità – 40 kg/m3 (EN 1602)] 5 Rivestimento per pareti Nadura Cemento Skema fino ad altezza di 150 cm spessore 1cm 6

Pannello in lana di roccia per intercapedine tipo D40 Monier 10cm [Conducibilità termica - λD: 0,034 W/

mK (EN 13162) _Reazione al fuoco: Euroclasse A1 (EN 13501-1) _ Calore specifico - Cp: 1,03 kJ/kgK (EN 10456) _ Assorbimento acqua (24h) - WS: <1kg/m² (EN 1609) _ Assorbimento acqua (28gg) – WL(P): <3kg/m² (EN 12087) _ Resistenza diff. Vapore μ: 1 (EN 12086) _ Resistenza al flusso d’aria - AFri: 15 kPa s/m2 (EN 29053) _ Indice assorbimento acustico pesato - AWi 1 (EN ISO 11654) _ Densità – 40 kg/m3 (EN 1602)] 7

Rivestimento per pareti Nadura Cemento Skema fino da altezza 80cm ad altezza 180 cm

8

Rasante tipo T-Wood Tassullo per pannelli in legno OSB [Granulometria da 0 a 0,6 mm _ Acqua d’impasto ca.

0,24 l/Kg ( ca. 6 l/sacco) _ Peso specifico 1500 Kg/m3 _Resa 3-4 Kg/m3 _ Adesione su pannello “OSB” (strappo rete per trazione perpendicolare al piano – mod. c.q. interna) > 0,3 N/mm _Modulo Elastico (E) ca. 5000 N/mm2 _ Resistenza alla diffusione del vapore μ = 12 _ Tempo di lavorabilità 60 minuti dopo l’impasto _ pH > 10,5 _ Classe di reazione al fuoco A1] con finitura di idropittura ad alto riempimento per esterni [Peso Specifico (EN ISO 2811-1) ca. 1,49-1,73 kg/l (a seconda della base tintometrica) _ Consumo - a pennello: ca. 170-230 g/m² (0,100,13 l/m²) per strato- a rullo: 250-300 g/m² (0,14-0,18 l/m²) per strato _ Resa - a pennello: 4-5 m²/l a lavoro finito (2 strati) - a

129


rullo: 3-4 m²/l a lavoro finito (2 strati) _Sovraverniciabilità (20°C e 65% UR) ca. 6 ore _Classificazione EN 1062-1 _ Brillantezza (EN ISO 2813) Classe G3, opaco ( 10 GU a 85°) _ Spessore film secco (EN 1062-1) Classe E3 ad un consumo medio di 0,20 l/m² (100 µm < E ≤ 200 µm ) _ Granulometria (ISO 787-7)Classe S2, media (S < 300 µm) _ Grado di trasmissione del vapor acqueo (EN ISO 7783) Classe V1, alta (Sd < 0,14 m) _Permeabilità all’acqua liquida (EN 1062-3) Classe W2, media (0,1 kg/m²∙h½ < W ≤ 0,5 kg/m²∙h½) _ Resistenza alle fessurazioni (EN 1062-7) Classe A0 _ Permeabilità alla CO2 _ (EN 1062-6) Classe C0] 1,5cm 9

Pannello OSB/3 lamellare 1,5cm

Intercapedine per ventilazione 6cm 11 Telo di tenuta all’aria tipo USB Wall 120/100 Riwega 0,3cm [Massa areica 120 (± 10 g/m²) _ Larghezza

10

1,5 / 3,0 m Lunghezza 50 m _ Valore sd 0,02 m _ Spessore 0,65 mm _ Conducibilità termica 0,22 _ Impermeabilità alla pioggia battente test superato _ Temperatura -40°/+100°C]

12

Pannello isolante termico per facciate ventilate Ventirock Duo Rockwool 10cm [Densità nominale ρa=

70 circa (115/40) kg/m3, Norma - UNI EN 1602 _ Reazione al fuoco A1, Norma - UNI EN 13501-1 _ Conduttività termica dichiarata λD = 0,035 W/(m•K), Norma - UNI EN 12667, 12939 _ Calore specifico Cp = 1030 J/(kg•K), Norma - UNI EN ISO 10456 _ Coefficiente di resistenza alla diffusione di vapore acqueo μ = 1, Norma - UNI EN 13162] 13

Blocco in laterizio con taglio termico tipo Normablock Più Danesi 30cmx50cmx19cm

[Resistenza media a compressione nella direzione dei carichi verticali N/mm2 15,0 _ Resistenza media a compressione nella 130


direzione ortogonale ai carichi verticali N/mm2 3,0 _Campo d’impiego Muratura portante armata o ordinaria in zona sismica - Muratura di tamponamento _ Conducibilità termica della parete con malta termica Danesi MTM10 W/mK 0,101_ Trasmittanza parete con malta termica Danesi MTM10 e intonaco tradizionale W/m2K _ Sfasamento (malta tradizionale - parete intonacata) ore 18,32 _ Attenuazione (malta tradizonale - parete intonacata) - 0,060 _ Trasmittanza termica periodica* (malta tradizionale - parete intonacata) W/m2K 0,027 _ Massa superfi ciale al netto degli intonaci kg/m2 324 _ Calore specifi co J/kgK 1000 _ Coeffi ciente di diffusione del vapore acqueo 40 _Resistenza al fuoco REI 240 EI 240 _ Potere fonoisolante (calcolato con la legge della massa) dB 51,4]

Pavimentazione in laminato Skema Living Grey Oak 1cm 15 Massetto in calcestruzzo alleggerito per livellamento e posa pavimentazione 4cm 14

16

Pannello radiante a pavimento tipo Rotex Monopex Daikin 7cm

17

Lastra isolante termico in EPS 100 5cm [Massa volumica - kg/m³ 18 (± 6%) _Resistenza a compressione al 10% della deformazione CS (10) KPa ≥ 100 EN 826 _Resistenza a trazione perpendicolare alle facce TR KPa ≥ 150 EN 1607 _ Conducibilità termica dichiarata λD W/m∙K 0,036 EN 12667 _Resistenza alla diffusione del vapore acqueo μ - 30-70 EN 12086_Modulo di taglio Gm KPa ≥ 1000 EN 12090 Resistenza al taglio FTk KPa ≥ 20 EN 12090 _ Permeabilità al vapore in campo secco δa kg/m∙s∙Pa 2,5∙10-12 EN 13163 _Permeabilità al vapore in campo umido δu kg/m∙s∙Pa 6∙10-12 EN 13163 _Assorbimento 131


d’acqua per immersione WL(T) % ≤ 3 EN 12087 _ Assorbimento d’acqua per immersione parziale WLP % ≤ 0,5 EN 12087 _ Capacità termica specifica CS J/Kg∙K 1450 EN 10456 _ Stabilità dimensionale DS % DS(N)2 EN 1603 _ Reazione al fuoco - Classe Euroclasse E EN 13501-1] 18

Isolante acustico a pavimento ancticalpestio tipo Mapesilent Roll Mapei 0,8cm [isolamento al calpestio

∆Lw = 25 dB Valore certificato secondo le vigenti norme UNI EN ISO 140/8 _ Rigidità dinamica s’ = 21 MN/m3 _ Resistenza termica Rt = 0,168 m2K/W] 19

Massetto per impianti 8cm

20

Membrana impermeabilizzante tipo Weberdry Bituguaina5 0,3cm [Impermeabilità all’acqua (UNI EN

1928) 60 kPa _ Flessibilità a freddo (UNI EN 1109) -5°C _ Stabilità dimensionale L (UNI EN 1107-1) - 0,3% _ Resistenza a trazione a rottura L/T (UNI EN 12311-1) 400/250 N/50 mm _ Resistenza alla lacerazione (metodo B) L/T (UNI EN 12310-1) 130/130 N _ Permeabilità al vapore (UNI EN 1931) µ 20000]

21

Solaio in laterocemento tipo Predalles 20cm+4cm

22

Intonaco per interni a base di gesso senza finitura tipo ZF12 Fassa Bortolo 1,5 cm [Peso specifico della

polvere ca. 1.000 kg/m³ _ Densità intonaco indurito ca. 1.200 kg/ m³_ Spessore minimo 7 mm _ Granulometria < 1,5 mm _ Resa ca. 11,5 kg/m² con spessore 10 mm _ Acqua di impasto ca. 34% _ Ritiro trascurabile per applicazioni in condizioni normali _ Tempo di presa ca. 3 ore _ Resistenza a compressione a 28 gg ca. 2 N/mm² _ Resistenza a flessione a 28 gg ca. 1 N/mm² _ Modulo di elasticità a 28 gg ca. 1.500 N/mm² _ Fattore di resistenza alla

132


diffusione del vapore µ = ca. 8 _ Reazione al fuoco (EN 13501-1) Classe A1 _ Conforme alla Norma UNI EN 13279-1 B2-50-2] 23

Pannello per controssoffitto fonossorbente tipo Skema Acustika 2cm per sale comuni o pannello tipo Gyproc Gprex Asepta 1,8cm per alloggi

24

Copertura metallica tipo Alugraf Alubel 7cm in alluminio naturale lega 5754 preverniciata con trattamento antirumore per pioggia battente

25

Intercapedine ventilazione copertura 7cm

26

Membrana impermeabilizzante tipo Weberdry Bituguaina10 0,4cm [Impermeabilità all’acqua (UNI EN

1928) 60 kPa _ Flessibilità a freddo (UNI EN 1109) -10°C _ Stabilità dimensionale L (UNI EN 1107-1) - 0,3% _ Resistenza a trazione a rottura L/T (UNI EN 12311-1) 400/250 N/50 mm _ Resistenza alla lacerazione (metodo B) L/T (UNI EN 12310-1) 130/130 N _ Permeabilità al vapore (UNI EN 1931) µ 20000]

27

Doppia orditura di isolante termico per copertura tipo Flatrock 50 Rockwool in lana minerale per coperture 10cm+10cm [Densità nominale ρ = 140 circa

(200/120) kg/m3, Norma - UNI EN 1602 _ Reazione al fuoco A1, Norma - UNI EN 13501-1 _ Conduttività termica dichiarata λD= 0,036 W/(mK), Norma - UNI EN 12667, 12939 _Calore specifico CP = 1030 J/(kgK), Norma - UNI EN ISO 10456 _ Coefficiente di resistenza alla diffusione di vapore acqueo μ = 1, Norma - UNI EN 13162 _Resistenza a compressione (carico distribuito) σ10 ≥ 50 kPa, Norma - UNI EN 826 _ Resistenza a compressione (carico puntuale) Fp ≥ 550 N, Norma - UNI EN 12430 _ Resistenza a 133


trazione nel senso dello spessore _ σmt≥ 15 kPa, Norma - UNI EN 1607] 28

Barriera al vapore sintetica in polietilene tipo Riwega DS 46 PE 0,022cm [Materiale PE retinato

_ Massa areica 110 (± 10 g/m²) _ Larghezza rotolo 1,5 m _ Lunghezza rotolo 50 m _ Valore sd 40 m _ Spessore 0,22 mm _ Conducibilità termica 0,4 W/mK _ Impermeabilità alla pioggia battente test superato _ Temperatura -40°C/+80°C] 29

Doppio strato di isolante termico in XPS tipo Floormate 300 Dow 10cm+10cm [Conducibiltà termica

0,033-0,034 W/mK EN 12667_ Reazione al fuoco Euroclasse EN 13501-1 E _ Resistenza a compressione al 10% di deformazione ≥300 kPa EN 826 _Resistenza a compressione a lungo termine ≥90 kPa EN 1606 _ Assorbimento d’acqua per immersione <0,5 % vol EN 12087 WL(T)0,7 _ Resistenza alla diffusione del vapore acqueo (µ) 200-100 EN 12086]

134

30

Massetto armato 8cm

31

Sistema per ventilazione a vestpaio Iglù 35cm

32

Platea in cemento armato 30cm

33

Getto magro perpulizia dello scavo 20cm

34

Pavimentazione Skema Nadura Cemento 1cm per bagni alloggi o pavimentazione in cemento spatolato tinta ghiaccio 0,5cm

35

Intercapedine per livellamento della quota di calpestio 8cm


- Tecnologie costruttive servizi pubblici A differenza della struttura residenziale quella dedicata ai servizi pubblici non ha una copertura a falde, ma un tetto piano finito con guaina bituminosa coperta da uno strato protettivo di ghiaia. Analizziamo qui alcuni nodi cruciali della struttura, ovvero la soluzione di scolo delle acque piovane, il nodo tra solaio infisso e gelosia ed infine l’innesto dei lucernari a calotta monolitica.

N1 N2

1m 0

N3

3m 2m

10m

Sezione DD

135


1

2

6

N1 136

3 4 5

7

8

0

9

20cm

40cm

60cm

100cm


10 11 12

13

14

15

16

17

18

19 20 22

21

N2

0

20cm

40cm

60cm

100cm 137


23

24

30 31 32

33 34 35 36

25 26 27

N3 138

28

29

0

20cm

40cm

60cm

100cm


1

Rasatura ed intonaco finitura di idropittura ad alto riempimento per esterni 1,5cm [Peso Specifico (EN ISO

2811-1) ca. 1,49-1,73 kg/l (a seconda della base tintometrica) _ Consumo - a pennello: ca. 170-230 g/m² (0,10-0,13 l/m²) per strato- a rullo: 250-300 g/m² (0,14-0,18 l/m²) per strato _ Resa a pennello: 4-5 m²/l a lavoro finito (2 strati) - a rullo: 3-4 m²/l a lavoro finito (2 strati) _Sovraverniciabilità (20°C e 65% UR) ca. 6 ore _Classificazione EN 1062-1 _ Brillantezza (EN ISO 2813) Classe G3, opaco ( 10 GU a 85°) _ Spessore film secco (EN 1062-1) Classe E3 ad un consumo medio di 0,20 l/m² (100 µm < E ≤ 200 µm ) _ Granulometria (ISO 787-7)Classe S2, media (S < 300 µm) _ Grado di trasmissione del vapor acqueo (EN ISO 7783) Classe V1, alta (Sd < 0,14 m) _Permeabilità all’acqua liquida (EN 1062-3) Classe W2, media (0,1 kg/m²∙h½ < W ≤ 0,5 kg/m²∙h½) _Resistenza alle fessurazioni (EN 1062-7) Classe A0 _ Permeabilità alla CO2 _ (EN 1062-6) Classe C0]

2

Scossalina in alluminio anodizzato lega 5754 colorato bianco spessore 8/10mm

3

Caditoia in alluminio anodizzato lega 5754 spessore 6/10mm con pluviale in pvc spessore 3,2mm

4

Filtro anticaduta per ghiaia e foglie

5

Caditoia di sicurezza in alluminio anodizzato spessore 6/10mm con pluviale in pvc spessore 3,2mm

6

Trave in calcestruzzo armato 30cmx60cm 139


7

Pluviale con collettore in vetroresina spessore 3mm colorato bianco con finitura opaca

8

Solaio in laterocemento Predalles 20cm+4cm

9

Doppia orditura di isolante termico per copertura tipo Flatrock 50 Rockwool in lana minerale per coperture 10cm+10cm [Densità nominale ρ = 140 circa

prefabbricato

tipo

(200/120) kg/m3, Norma - UNI EN 1602 _ Reazione al fuoco A1, Norma - UNI EN 13501-1 _ Conduttività termica dichiarata λD= 0,036 W/(mK), Norma - UNI EN 12667, 12939 _Calore specifico CP = 1030 J/(kgK), Norma - UNI EN ISO 10456 _ Coefficiente di resistenza alla diffusione di vapore acqueo μ = 1, Norma - UNI EN 13162 _Resistenza a compressione (carico distribuito) σ10 ≥ 50 kPa, Norma - UNI EN 826 _ Resistenza a compressione (carico puntuale) Fp ≥ 550 N, Norma - UNI EN 12430 _ Resistenza a trazione nel senso dello spessore _ σmt≥ 15 kPa, Norma - UNI EN 1607] 10

Ghiaia di protezione impermeabilizzante 6-8cm

per

membrana

11

Membrana impermeabilizzante tipo Weberdry Bituguaina10 0,4cm [Impermeabilità all’acqua (UNI EN

1928) 60 kPa _ Flessibilità a freddo (UNI EN 1109) -10°C _ Stabilità dimensionale L (UNI EN 1107-1) - 0,3% _ Resistenza a trazione a rottura L/T (UNI EN 12311-1) 400/250 N/50 mm _ Resistenza alla lacerazione (metodo B) L/T (UNI EN 12310-1) 130/130 N _ Permeabilità al vapore (UNI EN 1931) µ 20000] 12 140

Pannello OSB/3 lamellare 1,5cm


13

Intercapedine per ventilazione 10cm

14

Membrana impermeabilizzante tipo Weberdry Bituguaina10 0,4cm [Impermeabilità all’acqua (UNI EN

1928) 60 kPa _ Flessibilità a freddo (UNI EN 1109) -10°C _ Stabilità dimensionale L (UNI EN 1107-1) - 0,3% _ Resistenza a trazione a rottura L/T (UNI EN 12311-1) 400/250 N/50 mm _ Resistenza alla lacerazione (metodo B) L/T (UNI EN 12310-1) 130/130 N _ Permeabilità al vapore (UNI EN 1931) µ 20000] 15

Struttura a listelli in legno di abete per gestione della pendenza per lo scolo delle acque 6-8cm

16

Pannello OSB/3 lamellare 1,5cm

17

Doppia orditura di isolante termico per copertura tipo Flatrock 50 Rockwool in lana minerale per coperture 10cm+10cm [Densità nominale ρ = 140 circa

(200/120) kg/m3, Norma - UNI EN 1602 _ Reazione al fuoco A1, Norma - UNI EN 13501-1 _ Conduttività termica dichiarata λD= 0,036 W/(mK), Norma - UNI EN 12667, 12939 _Calore specifico CP = 1030 J/(kgK), Norma - UNI EN ISO 10456 _ Coefficiente di resistenza alla diffusione di vapore acqueo μ = 1, Norma - UNI EN 13162 _Resistenza a compressione (carico distribuito) σ10 ≥ 50 kPa, Norma - UNI EN 826 _ Resistenza a compressione (carico puntuale) Fp ≥ 550 N, Norma - UNI EN 12430 _ Resistenza a trazione nel senso dello spessore _ σmt≥ 15 kPa, Norma - UNI EN 1607] 18

Lastra isolante termico in EPS 100 5cm [Massa

volumica - kg/m³ 18 (± 6%) _Resistenza a compressione al 10% della deformazione CS (10) KPa ≥ 100 EN 826 _Resistenza a trazione perpendicolare alle facce TR KPa ≥ 150 EN 1607 _ 141


Conducibilità termica dichiarata λD W/m∙K 0,036 EN 12667 _Resistenza alla diffusione del vapore acqueo μ - 30-70 EN 12086_Modulo di taglio Gm KPa ≥ 1000 EN 12090 Resistenza al taglio FTk KPa ≥ 20 EN 12090 _ Permeabilità al vapore in campo secco δa kg/m∙s∙Pa 2,5∙10-12 EN 13163 _Permeabilità al vapore in campo umido δu kg/m∙s∙Pa 6∙10-12 EN 13163 _Assorbimento d’acqua per immersione WL(T) % ≤ 3 EN 12087 _ Assorbimento d’acqua per immersione parziale WLP % ≤ 0,5 EN 12087 _ Capacità termica specifica CS J/Kg∙K 1450 EN 10456 _ Stabilità dimensionale DS % DS(N)2 EN 1603 _ Reazione al fuoco - Classe Euroclasse E EN 13501-1] 19

Infisso non apribile con taglio termico e doppia camera tipo Schuco AWS 70 HI

20

Gelosia in elementi di terracotta 25cmx25cmx10cm

21

Pannello per controssoffitto fonocorrettivo Skema Fonika 2,5cm

22

Struttra per controsoffitto con tiranti in cavo di acciaio diametro 0,5mm e fissaggio a solaio mediante tassello fisher e raccordo per livellamento Infisso per lucernario fisso a cupola tipo Greenlux F100 diametro 1,2m

23

142

24

Cupola monolitica in polietilene resistente (PETG) doppia camera

25

Pannello per controsoffitto in essofibra Knauf AMF 2cm


26

Intonaco per interni a base di gesso senza finitura tipo ZF12 Fassa Bortolo 1,5 cm [Peso specifico della

polvere ca. 1.000 kg/m³ _ Densità intonaco indurito ca. 1.200 kg/ m³_ Spessore minimo 7 mm _ Granulometria < 1,5 mm _ Resa ca. 11,5 kg/m² con spessore 10 mm _ Acqua di impasto ca. 34% _ Ritiro trascurabile per applicazioni in condizioni normali _ Tempo di presa ca. 3 ore _ Resistenza a compressione a 28 gg ca. 2 N/mm² _ Resistenza a flessione a 28 gg ca. 1 N/mm² _ Modulo di elasticità a 28 gg ca. 1.500 N/mm² _ Fattore di resistenza alla diffusione del vapore µ = ca. 8 _ Reazione al fuoco (EN 13501-1) Classe A1 _ Conforme alla Norma UNI EN 13279-1 B2-50-2] 27

Solaio in laterocemento Predalles 20cm+4cm

prefabbricato

tipo

28

Faretto ad incastro per controsoffitto tipo Artemide Parabola

29

Struttra per controsoffitto con tiranti in cavo di acciaio diametro 0,5mm e fissaggio a solaio mediante tassello fisher e raccordo per livellamento

30

Raccordo per lucernario a cupola in vetroresina sistema Greenlux F100

31

Lastra isolante termico in EPS 100 5cm [Massa volumica - kg/m³ 18 (± 6%) _Resistenza a compressione al 10% della deformazione CS (10) KPa ≥ 100 EN 826 _Resistenza a trazione perpendicolare alle facce TR KPa ≥ 150 EN 1607 _ Conducibilità termica dichiarata λD W/m∙K 0,036 EN 12667 _Resistenza alla diffusione del vapore acqueo μ - 30-70 EN 12086_Modulo di taglio Gm KPa ≥ 1000 EN 12090 Resistenza al 143


taglio FTk KPa ≥ 20 EN 12090 _ Permeabilità al vapore in campo secco δa kg/m∙s∙Pa 2,5∙10-12 EN 13163 _Permeabilità al vapore in campo umido δu kg/m∙s∙Pa 6∙10-12 EN 13163 _Assorbimento d’acqua per immersione WL(T) % ≤ 3 EN 12087 _ Assorbimento d’acqua per immersione parziale WLP % ≤ 0,5 EN 12087 _ Capacità termica specifica CS J/Kg∙K 1450 EN 10456 _ Stabilità dimensionale DS % DS(N)2 EN 1603 _ Reazione al fuoco - Classe Euroclasse E EN 13501-1]

144

32

Spalletta in calcestruzzo per posa di lucernario a cupola spessore da 20cm a 8cm

33

Canale di cablaggio

34

Pannello OSB/3 lamellare 1,5cm

35

Intonaco con finitura a pittura bianca a base di calce 2cm

36

Raccordo in alluminio anodizzato lega 5754 spessore 8/10mm


- Dimensionamento impianto fotovoltaico Sup copertura = 3345 mq 3345/50x1,1 = 73,59 Kwattp Sup fotovoltaico = 73,59x8 = 588,72 mq -> 590 mq

- Posizionamento impianto fotovoltaico Si posizionano i pannelli fotovoltaici sfruttando in primis le falde esposte a sud e sud/est e poi una porzione di tetto piano a sud-est. Sup pannelli = 40+112+120+160+160 = 592mq Pannelli fotovoltaici Sunpower Maxeon 3 40mq 112mq

160mq

160mq

120mq

N

145


2.7 Conclusioni L’approfondimento sulle caratteristiche peculiari dell’utenza ha restituito chiare linee progettuali che hanno guidato il lavoro successivo. La struttura non presenta barriere architettoniche e gli spazi privati sembrerebbero dimensionati in modo da conentire all’utente sia di passare il tempo nella propria stanza che in luoghi di aggregazione facilmente raggiungibili. La proposta del laboratorio polifunzionale in diretta conseguenza allo studio del successful aging legata alla possibile vendita degli artefatti sembra plausibile ed anche funzionale, così come lo sono gli orti posti immediatemente a sud della struttura, anch’essi arricchiti dalla possibilità di venderne i prodotti trovando maggiore soddisfazione e gratificazione personale nel coltivarli. Purtroppo non si è riusciti ad approfondire il tema della percezione legata alle proporzioni spaziali, i colori e la luce, poichè materia di grande difficoltà dalle peculiarità fuorvianti ed spesso difficilemente riconducibili ad un risultato oggettivo. La struttura è probabilmente più grande di quanto la Fondazione Nuvolari avesse interesse, soprattutto perchè probabilmente non interessata ad un potenziamento dei servizi al pubblico che sono stati 146


invece fulcro di studio per il processo di integrazione della struttra in una dinamica sociale per evitare effetti di segregazione all’interno del contesto già da se poco dinamico. Riesaminando il progetto alla fine del processo di elaborzione si può dire hce rispecchi gli obiettivi che ci si erano posti per quanto riguarda il supporto spaziale alla situazione psicologica e fisica dell’anziano. Non essendo stato eseguito un computo estimativo dettagliato nè uno studio di mercato si può solo ipotizzare che nell’ipotesi di una effettiva costruzione a seguito di un cospicuo investimento iniziale, probabilmente la struttura sarebbe capace di rientrare delle spese e generare profitto grazie alla novità dell’impianto nella sua delicatezza nel’accogliere i nuovi utenti e la potenzialità nel generare dinamiche intergenerazionali.

147



3. Riferimenti


- Centro residenziale per anziani _ Steinfeld _ Austria

150


- Centro St Nikolaus residenze per anziani _ Salisburgo _ Austria

151


- St. Anna Nursing Home _ Karlsruhe _ Germania

152


- Santa Rita Geriatric Center _ Ciutadella _ Minorca _ Spagna

153


- Home for Pensioners and nursing home _ Polten _ Austria

154


- Casa per anziani _ Galliate _ Novara

155



4. Bibliografia


158


- Testi • Accolla Avril ,Design for All, Ed. Franco Angeli, 2009 • Baroni Maria Rosa, I processi psicologici dell’invecchiamento, Ed. Carocci, 2003 • Feddersen Eckhard, Lüdtke Insa, Living for the Elderly: A Design Manual, Birkhauser, 2009 • Iacomoni Andrea, Architetture per anziani, Alinea, 2009 • Mallgrave Herry Francis, Empatia degli spazi, Ed. Cortina Raffaello, 2015 • Martinoni Marcello e Sassi Enrico, Urbaging, Ed. Termac, 2013 • Ottolini Gianni, Il progetto delle residenze speciali, Ed. Unicopli, 2008 • Schittich Christian, Housing for people of all ages, Edition Detail, 2007 • Autori Vari, Le esigenze abitative dell’anziano, Ed. Zanini, 1994

- Normative e codici in ordine di data di emanazione • Regolamento di igiene locale della provincia di Mantova, 1992 • D.R.G. 13 Giugno 2008, n°7437, “Determinazione in ordine all’individuazione delle unità di offerta sociali” • Regolamento Edilizio, Comune di Roncoferraro, 2015

- Tutti i dati statistici sono stati campionati da Istat.it

159



4. Allegati


162


- Estratti e riferimenti normativi In estratto da Tav.PRO2p

Individuazione dele aree e degli ambiti Aree AST1: Aree, attrezzature e impianti di interesse generale etc. Gialla: Aree e attrezzature civiche e collettive Verde: Aree verdi e spazi pubblici AREC4 : Ambiti residenziali consolidati caratterizzati da conservazione dei pesi insediativi

In estratto da Tav.PRO12p

Carta della sensibilitĂ paesistica SensibilitĂ alta per AST1 e bassa per AREC4

163


- Estratto dalle norme attuative del piano ART. 10 PS AREE “ST1” – Aree, attrezzature ed impianti di interesse generale di proprietà pubblica o soggette ad acquisizione da parte del comune o gravate da servitù di uso pubblico. 1. Le aree ST1 comprendono le parti del territorio destinate ad attrezzature ed impianti di proprietà pubblica o soggette ad acquisizione da parte dell’Amministrazione comunale o comunque gravate da servitù di uso pubblico. Esse concorrono alla formazione della dotazione di aree per attrezzature pubbliche e di interesse pubblico o generale. Le aree e gli immobili di proprietà comunale ricadenti nelle aree ST1 potranno essere concessi, previa stipula di apposita convenzione, per la realizzazione e/o per la gestione di attrezzature e servizi di interesse generale, a terze parti (soggetti privati, Enti diversi dall’Amministrazione comunale, società miste, ecc.). 2. Modalità di intervento Gli interventi nelle aree ST1 vengono attuati di norma per intervento edilizio iretto da parte della Pubblica Amministrazione o, quando ammesso ai sensi di legge o delle presenti NTA, da parte dei privati con Permesso di costruire convenzionato. Gli interventi attuabili sono: Interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia ed urbanistica, nuova costruzione. 3. Indici e parametri di utilizzo Gli interventi da eseguirsi a cura dell’Amministrazione Comunale nelle aree ST1 non sono assoggettati a specifici indici e parametri di utilizzo, essi, in ogni caso, dovranno sempre assicurare, oltre al rispetto dei parametri dimensionali dettati dalla legislazione regolante le particolari attrezzature e gli specifici servizi da insediare, il corretto inserimento degli stessi nel contesto urbano, avendo cura di verificare il loro impatto sul sistema infrastrutturale, su quello ambientale e sui parcheggi. Gli interventi da eseguirsi su aree comunali concesse, con apposita convenzione, a terzi e quelli da effettuarsi su aree private gravate da servitù di uso pubblico, devono essere attuati nel rispetto dei seguenti indici e parametri: a. Attrezzature e servizi ricreativi, assistenziali, sociali, scolastici, sanitari, sindacali, dopolavoristici, militari, e assimilabili: - UF = 0,60 mq/mq

164


- H = 14,00 ml - RC = 50 % - Parcheggi = 1/3 della SLP b. Attrezzature e impianti sportivi - UF = 0,50 mq/mq per gli impianti coperti - UF = 0,70 mq/mq per gli impianti scoperti - Parcheggi = 1/10 mq/mq SLP c. Attrezzature religiose e di culto - UF = 0,60 mq/mq; - H = 17,00 ml (ad esclusione dei campanili) per le attrezzature di culto - H = 14,00 ml, per le attrezzature complementari - Parcheggi = 1/4 mq/mq SLP 4. Destinazioni d’uso - Destinazioni ammesse Nelle aree ST1 sono consentite tutte le attrezzature e/o i servizi di uso pubblico di cui all’art.15PR.punto F del Piano delle Regole. - Destinazioni vietate Nelle aree ST1 deve ritenersi vietato ogni altro uso che non sia riconducibile, in base alla normativa di legge e delle presenti NTA, all’attività pubblica e di uso pubblico o generale. 5. Prescrizioni specifiche Nelle aree contrassegnate, negli elaborati grafici degli atti che compongono il PGT, dalla sigla AR, l’uso pubblico ammesso a titolo principale deve intendersi limitato alle sole attività religiose, attività la cui funzione pubblica deve intendersi soddisfatta dall’attività di servizio di interesse comune che gli enti religiosi e di culto forniscono alla comunità in adempimento dei propri fini di istituto. Le aree standard acquisite o nella disponibilità del comune per cui sia o venga prevista la destinazione ad attrezzature di culto, sono da attribuire in proprietà all’Ente religioso istituzionalmente competente con conforme vincolo da trascrivere obbligatoriamente nei Registri immobiliari. Nelle aree destinate ad attrezzature religiose sono ammesse come: - attività principali: le attività di religione e di culto; - attività complementari: le attività assistenziali, educative e ricreative, la residenza per i ministri del culto ed i custodi nonché le attrezzature ricettive e formative del personale religioso.

165


ART. 35 PR “AREC” - Abiti residenziali consolidati 1. Gli ambiti residenziali consolidati “AREC” comprendono le parti del territorio comunale totalmente o parzialmente edificate che non presentano valori storico ambientali o monumentali generalizzati da salvaguardare nonché le zone che, indipendentemente dal loro stato di edificazione e utilizzazione, posseggono caratteristiche tali da renderle di fatto un aggregato residenziale omogeneo. 2. Gli ambiti residenziali consolidati “AREC” sono suddivisi nei seguenti sub-ambiti: Sub-ambito AREC 1: caratterizzato da alta densità Sub-ambito AREC 2: caratterizzato da media densità Sub-ambito AREC 3: caratterizzato da bassa densità Sub-ambito AREC 4: caratterizzato da conservazione dei pesi insediativi 3. Modalità di intervento a. Interventi edilizi diretti Interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia con divieto di trasferimento volumetrico, nuova costruzione. b. Interventi edilizi soggetti a Pianificazione attuativa o a Permesso di costruire convenzionato: Sono soggetti a PA, o, quando ne ricorrano i presupposti ai sensi del precedente art. 7PR, a Permesso di costruire convenzionato: gli interventi di riedificazione di aree derivanti dall’accorpamento di tre o più lotti resi liberi a seguito di demolizione dei precedenti immobili, ancorché intervenuta, in tutto o in parte, nei tre anni 166


precedenti gli interventi di trasformazione e riedificazione di singoli lotti (esclusi quelli ancora inedificati appartenenti a PA trasferiti al completamento) aventi superficie eccedente i 5.000 mq o gravati, se di superficie inferiore, da immobili di volumetria complessiva eccedente i 6.500 mc. Gli interventi edilizi da effettuarsi nel sub-ambito AREC4 eccedenti l’incremento volumetrico UNA TANTUM prescritto per gli interventi edilizi diretti. Sono altresì soggetti a Permesso di costruire convenzionato gli interventi edilizi di nuova costruzione e di ristrutturazione che, sfruttando l’edificabilità residua, sostituiscano unità immobiliari preesistenti di tipo unifamiliare e bifamiliare con edifici costituiti da sei o più alloggi appartenenti alle seguenti tipologie: in linea, blocco, palazzina. c. Gli interventi concernenti le attività commerciali ammissibili, siano esse esistenti o di nuovo insediamento, sono regolate dalle disposizioni contenute nel precedente art. 21.3 punto a). 4. Indici e parametri di utilizzo I parametri e gli indici di utilizzo applicabili negli ambiti AREC sono distinti per Sub-ambito come segue: Sub-ambito AREC 4 a. Intervento edilizio diretto UNA TANTUM: In concomitanza con gli interventi sugli immobili regolarmente accatastati all’entrata in vigore delle presenti NTA, è assentibile un incremento volumetrico in ampliamento, da concedersi UNA TANTUM non superiore al 20% della volumetria esistente depurata dalle superfetazioni e comunque nel limite massimo di 300 mc computati al netto di eventuali volumetrie 167


necessarie per adeguamenti tecnologici ed igienici ivi compresi quelli necessari ad assicurare una altezza utile di ml 2,70 ai locali abitabili. E’ esclusa la realizzazione di nuove costruzioni isolate se non per l’edificazione di autorimesse od edifici pertinenziali. H = altezza degli edifici contermini eventualmente maggiorata dei valori strettamente necessari ad assicurare l’altezza utile di ml 2,70 ai locali abitabili. b. Interventi edilizi subordinati a Pianificazione attuativa o a Permesso di costruire convenzionato IF = 1,10 mc./mq con possibilità di elevarlo ad 1,50 mc/mq in presenza di compensazioni che prevedano, in accordo con l’amministrazione comunale, la realizzazione, anche esternamente all’ambito, di un servizio di qualità aggiuntivo agli standard ordinari il cui importo non potrà, in ogni caso, essere inferiore a quattro volte il valore degli oneri di urbanizzazione secondaria vigenti dovuti per la realizzazione del volume complessivo insediabile. RC = 50 % H = 8,00 ml con IF = 1,10 mc/mq 10,50 ml con IF = 1,50 mc/mq Sub-ambito AREC 3 e AREC 4 a) Destinazioni principali ammesse: - uso residenziale, con relative attività complementari e accessorie elencate al precedente art. 15.2 punto A, con le seguenti esclusioni: Medio grandi strutture di vendita (MgSV); attività commerciali escluse dall’ambito di applicazione della legge di riforma del commercio – D.lgs 114/98 e attività artigianali (ancorché non inserite nella 1^ e 2^ classe dell’allegato al DM 5.9.94 e s.m.i.), eccedenti gli 400 mq di SLP.

168


b) Destinazioni Vietate: Sono tassativamente vietati, oltre agli usi già vietati in forza di precedenti disposizioni generali e speciali o escluse dalla precedente lettera a), anche i seguenti: attività produttive (industriali e artigianali) incompatibili con la residenza (in particolari attività classificate come insalubri di 1^ e 2^ classe) e, più in generale, tutte quelle considerate a rischio di incidenti rilevanti dalla normativa vigente nonché i depositi e lo stoccaggio di materiali a cielo libero; attività agricola (non rientra nell’attività agricola la conduzione dei piccoli orti annessi alla residenza); macelli, stalle e allevamenti di ogni tipo comprese le scuderie.

169


- Estratto dal D.G.R 13 giugno 2008, n° 7437: Determinazione in ordine all’individuazione delle Unità di Offerta Sociali ai sensi dell’art. 4, comma 2 della L.R. 3/2008 Requisiti minimi di esercizio ed i criteri regionali di accreditamento per le Unità d’Offerta Sociale sino ad ora individuate dalla Giunta Regionale con atto n° 7437/2008 UNITA’ D’OFFERTA SOCIALE PER ANZIANI ALLOGGIO PROTETTO ANZIANI (APA) REQUISITI MINIMI DI ESERCIZIO (D.G.R. 17 marzo 2010, n° 11497)

Destinatari Persone di età superiore ai 65 anni, singoli o coppie che conservano un sufficiente grado di autonomia e che tuttavia abbisognano di un ambiente controllato e protetto. Possono essere accolti, prioritariamente, soggetti che presentino almeno una delle seguenti problematiche: - reti familiari rarefatte e residuali - un’abitazione non adeguata (es. barriere architettoniche, sfratto) - diminuzione dell’autonomia nelle sole funzioni di tipo strumentale (es. gestione acquisti e/o finanziaria, uso del telefono, utilizzo di farmaci..) - patologie gestibili al domicilio - condizioni di solitudine. E’ esclusa l’accoglienza di persone anziane sole non autosufficienti necessitanti di assistenza socio sanitaria continua che trovano la loro migliore collocazione nella rete di 170


Unità d’offerta socio sanitarie. Prestazioni L’alloggio protetto si caratterizza per la presenza, oltre alle abitazioni, di spazi comuni e per l’offerta di servizi/prestazioni sociali resi occasionalmente o continuativamente dal gestore. I residenti/domiciliati nell’alloggio ricevono su richiesta e con le medesime modalità in vigore per la generalità dei cittadini, tutte le prestazioni sociali e socio sanitarie garantite dai Comuni e dalle ASL ai cittadini presso il proprio domicilio. Resta ferma la possibilità per la persona anziana residente/ domiciliata nell’alloggio di scegliere la forma di assistenza personale più consona alle proprie esigenze (es. assunzione di badante) Requisiti orhanizzativi generali Rapporti con l’utenza: Carta dei Servizi in cui siano illustrati: le tipologie di alloggio, gli interventi offerti, disponibilità di prestazioni offerte da volontari, le modalità di accesso, servizi/ prestazioni erogati, l’ammontare del canone di affitto/retta, del costo delle eventuali prestazioni aggiuntive in relazione a quelle erogate secondo il progetto individualizzato e la tipologia di alloggio. Requisiti strutturali, organizzativi e funzionali La struttura deve rispondere ai requisiti abitativi prescritti dalle normative vigenti statali e regionali in vigore per la civile abitazione nonché alle norme sulla sicurezza ed inoltre: - essere priva di barriere architettoniche anche negli alloggi, bagni compresi che devono essere dotati di box doccia per 171


disabili - disporre di un bagno assistito anche in condivisione con altre unità d’offerta contigue - disporre di ambienti comuni per soggiorno/socializzazione / lavanderia ecc. anche in condivisione con altre unità d’offerta contigue - possedere dispositivo per chiamate d’emergenza da ogni alloggio - essere situata nell’abitato urbano e collegata con mezzi pubblici - essere preferibilmente in connessione con struttura/e residenziale/diurna socio sanitaria o sociale per anziani - essere collegata con la rete territoriale dei servizi sociali Personale Presenza/reperibilità di un operatore sociale, su tutte le 24 ore e per 365 giorni anno. Altro personale secondo gli interventi previsti dalla carta dei servizi. Organizzazione La possibilità di offrire risposte adeguate ai bisogni degli anziani e delle loro famiglie in tale tipologia d’offerta è legata alla effettiva costruzione di una rete di supporto di cui fanno parte i diversi attori locali che si occupano di servizi per gli anziani (Servizi Sociali, RSA, CDI, ASL,…) Ciò consente sia di ottimizzare le risorse per la gestione dell’alloggio (attraverso la messa in comune di alcuni servizi quali pasti, lavanderia, attività ricreative, ecc.) sia di rispondere in modo tempestivo alle nuove esigenze degli anziani ospiti (l’eventuale – e non raro – passaggio dell’anziano da una condizione di parziale 172


autosufficienza ad una di non autosufficienza e viceversa) e di indirizzare gli anziani verso la struttura piÚ vicina ai loro bisogni cosÏ come alle diverse possibilità di utilizzo di servizi domiciliari sociali o socio sanitari. L’organizzazione deve pertanto essere improntata ad una gestione sinergica con le risorse pubbliche e private presenti nel territorio e garantire gli interventi dichiarati nella carta dei servizi.

173


- Tavole di Tesi

GET CLOSER RESIDENZE PER ANZIANI AUTONOMI CONNESSE AD UNA RSA A RONCOFERRARO

ABSTRACT Il progetto nasce dalla volontà della Fondazione Nuvolari, grande residenza sanitaria assistita, di realizzare in un’area a fianco dell’edificio esistente una nuova struttura che ospiti residenze protette per anziani ancora autonomi. L’utenza è composta dunque da anziani che per svariati motivi decidono di lasciare le loro abitazioni per ricevere in cambio servizi di assistenza che possono incrementarsi durante il loro soggiorno presso la Fondazione. Il progetto si pone l’obiettivo di realizzare una struttura abilitante in cui l’anziano possa mantenere la propria privacy ed allo stesso tempo abbia a disposizione uno svariato numero di servizi e spazi di aggregazione raggiungibili al chiuso in modo da facilitarne l’utilizzo durante tutte le stagioni, oltre che per stimolare l’interesse dell’anziano facilitandone un processo di successful aging. Ad un livello più ampio si vogliono riattivare le dinamiche sociali del contesto urbano offrendo spazi all’aperto attrezzati e servizi limitrofi alla struttura che siano di interesse anche per la comunità. Lo scopo è quello di re-integrare l’anziano nella comunità stimolandone la convivenza, così da evitare il tipico effetto ghettizzante che spesso caratterizza questo genere di struttura e le problematiche psicologiche che ne conseguono.

Tavola 1 174

Università degli Studi di Ferrara Dipartimento di Architettura Laboratorio di Sintesi Finale C _ AA 2017-2018 Primo relatore _ Silvia Brunoro Secondo relatore _ Stefano Cornacchini Corelatore _ Roberto Di Giulio Laureando _ Luca Sirri


ANALISI STATISTICA

INQUADRAMENTO RONCOFERRARO

SOCIETÀ Percentuale di over 65 nei paesi europei

Con una età media di 45,2 anni l’Italia è uno dei paesi più vecchi d’Europa, la speranza di vita alla nascita è di 82,7 anni (2017) e l’indice di vecchiaia è 168. Gli over 65 sono il 22,6% della popolazione (2018) e mentre l’indice di vecchiaia si alza quello di natalità continua a scendere, per questo ci saranno più anziani e meno figli che li seguano.

Indice di vecchiaia

BORGO CASTELLETTO

>20% 18-20% 16-18% 14-16% 12-14% <12%

La struttura famigliare e le abitudini stanno e sono cambiate rispetto agli anni passati: se una volta l’anziano era solito vivere in casa con il resto della famiglia, in una visione più “rurale” del nucleo famigliare, ora è solito mantenere il più a lungo possibile la propria indipendenza, desiderio condiviso anche dai figli. Tuttavia la maggiore parte degli anziani necessita di cure più o meno specialistictrtthe e di un ambiente protetto in cui vivere. Per questo una volta persa la piena indipendenza vengono trasferiti in strutture assistenziali con un diverso livello di qualifica sanitaria.

Roncoferraro (Roncafràr in dialetto mantovano) è un comune italiano di 7.283 abitanti e 2.871 famiglie della provincia di Mantova, in Lombardia. Si estende su una superficie di 63,3 kmq e presenta numerose frazioni sparse sul territorio: Nosedole, Casale, Governolo, Barbasso, Garolda, Pontemerlano, Castelletto Borgo, Cadè, Villa Garibaldi, Barbassolo. Dista solo 16 km dalla città di Mantova, 45 Km da Verona.

180 170

22.6%

160

63.8%

13.8% 64.1%

13.4%

140

22.4%

130 LOMBARDIA

ITALIA

120 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018

ITALIA

Età 0-14 Età 14-64 Età 65 e oltre

LOMBARDIA

Campo sportivo

L’area di progetto si colloca nel pieno centro di Roncoferraro presso la Fondazione Nuvolari, una residenza sanitaria assistita. L’area, quasi 28.000 metri quadri tra le varie pertinenze, si trova ad ora frammentata da elementi stradali e recinzioni: la Fondazione si trova “isolata” nel pieno centro del comune in cui ha sede. L’area è prevalentemente verde e non attrezzata, si colloca nelle immediate vicinanze di Corte Grande, un complesso che da spazio ad un agriturismo, una gelateria, la sede di alcuni enti organizzativi. Presenta un ampio spazio aperto che può accogliere eventi di diversa natura, ma la dimensione sproporzionata rispetto al contesto lo rende alienante nell’uso quotidiano.

Scuola materna

L’ANZIANO

SERVIZI

Viene considerata anziana una persona con più di 65 anni ed in Italia, salvo casi particolari, viene stimata una speranza di vita residua di altri 20,7 anni una volta raggiunta la soglia di anzianità.

Roncoferraro si trova priva di veri centri di ritrovo pubblici di qualità: la piazza principale è troppo grande e separatata dall’asse verde su Via Nuvolari dalla direttrice principale proveniente da Mantova; l’altra piazza, Aristodemo dall’Oca, non è uno spazio di qualità a causa degli interventi poco lungimiranti che ne hanno deturpato l’integrità architettonica, oltre ad essere essa stessa circondata da viabilità carrabile che la rende poco sicura per i più piccoli.

Così come il nucleo familiare anche l’anziano di oggi è cambiato: lo sviluppo della medicina che incrementa la capacità fisica nell’età avanzata, il dilagare della tecnologia nella quotidianità e lo sviluppo del turismo e dei trasporti stanno modificando le abitudini degli anziani che, tuttavia, soffronono più oggi rispetto al passato dei problemi relativi alla ghettizzazione sociale ed al senso di abbandono. L’anziano, solo od in coppia, normalmente preferisce continuare a vivere nella casa di proprietà, tuttavia spesso insorgono problemi che lo rendono difficile se non impossibile. Questi possono essere legati alle barriere architettoniche presenti nella residenza, che possono essere irrisolvibili o richiedere spese troppo elevate per essere abbattuti. Altre volte si tratta di problemi legati al mantenimento della casa, per fattori economici o fisici. In entrambi i casi, se il sostegno a domicilio, pubblico o privato, non è sufficiente, l’anziano si trova costretto ad abbandonare la propria residenza, raramente verrà ospitato dalla famiglia, più frequentemente dovrà recarsi in una struttura di assistenza.

Grazie alla sua posizione centrale l’area di progetto si trova vicino ad una serie di servizi di interesse per l’anziano che possono essere raggiunti facilmente anche a piedi.

120

Vedere

400 350

100

Sentire

300

80

Camminare 500m

250

60

200

Salire o scendere una rampa di scale

40

150

Curare la propria persona

100

Usare il telefono, prendere medicine e

20

50 RadioQoQuotidiani

TV

Musei e mostre

Cinema

Teatro

1

PC

Internet

0

gestire le risorse economiche* Preparare i pasti, fare la spesa e svolgere attività domestiche leggere* Svolgere occasionalmente attività domestiche pesanti*

0

Incremento percentuale rispetto al 2005

Discoteca

In Italia ci sono 12’828 presidi residenziali socio-sanitari e socio assistenziali con 390’690 posti letto di cui il 75,2% sono socio-sanitari. Sono assistite 382’000 persone di cui l’81% sono anziani. In Italia l’offerta per gli anziani comprende principalmente case di riposo e residenze sanitarie assistite. Le prime sono per lo più private e spesso soggette ad indagini per la scarsa qualità di vita anche dovuta all’affollamento delle strutture. Le seconde hanno un approccio molto più ospedaliero e seguono anziani ormai completamente allettati o prossimi all’esserlo. Con l’incrementarsi della speranza di vita sono sempre di più gli anziani nella seconda e terza vecchiaia che necessitano di cure, mentre la fascia di età della prima vecchiaia mantiene più facilmente la propria indipendenza. Questo fa sì che si crei una lacuna assistenziale per coloro che avendo ancora la propria indipendenza non necessitano di essere ricoverati in RSA ed allo stesso tempo trarrebbero giovamento nel poter usufruire di servizi più o meno sanitari. In questo spazio si collocano gli appartamenti protetti per anziani autonomi.

20

40

60

80

Posti letto nei presidi residenziali (dati 2015 per 1000 residenti)

9,1 - 12,5 5,1 - 9,1 4,1 - 5,1 1,7 - 4,1

Posti letto per tipologia di utenza nelle unità socio-sanitarie

Ospiti anziani dei presidi residenziali per classi di età

4000 3000 2500

81%

2000

52,9%

13,3%

1500

11,9%

1000 500 2006

2007

ITALIA

2008

2009

2010

3

PIAZZA ARISTODEMO DALL’OCA

4

MUNICIPIO

5

INGRESSO FONDAZIONE NUVOLARI

6

VIA MARCONI E POSTE ITALIANE

Fondazione Nuvolari Farmacia

Piazza Poste Italiane Piscina Supermercato

MANTOVA VERONA PARCO DEL MINCIO MANTOVA VERONA PARCO DEL MINCIO

280m

16Km - 25min 45Km - 45min

340m

26Km - 30min 16Km - 30min

350m

45Km - 2 ore 26Km - 1 ora

380m

RISCHI

DEFINIZIONE AREE DA PGT

La presenza della Fondazione Nuvolari rende favorevole la collocazione degli alloggi per anziani autonomi per la facilità con cui si possono dispensare i servizi, tuttavia il contesto urbano non offre nulla di attrattivo se non il prodotto della rigenerazione urbana che fa parte dell’intervento stesso. Per questo motivo anche a seguito della rigenerazione la località potrebbe risultare comunque poco appettibile rendendo più difficile la proposta sul mercato degli alloggi. Si può tuttavia far conto sulla forte presenza di anziani nella zona stessa ed in Mantova, che dista pochi chilometri, oltre alla scarsa o quasi assente offerta di questo tipo sul territorio, limitando fortemente il rischio di insuccesso.

AST1: Aree, attrezzature ed impianti di interesse generale di proprietà

2011

2012

2013

LOMBARDIA

Anziani Persone con disabilità 8% Persone con dipendenze patologiche 2% Adulti con disagio sociale 5% Altro 4%

Università degli Studi di Ferrara _ Dipartimento di Architettura _ AA 2017-2018 _ Laboratorio di Sintesi Finale C Relatori _ Silvia Brunoro, Stefano Cornacchini, Roberto Di Giulio Laureando _ Luca Sirri

DATI GENERALI

AMBIENTE

pubblica o soggette ad acquisizione da parte del comune o gravate da servitù di uso pubblico. Attrezzature e servizi ricreativi, assistenziali, sociali, scolastici, sanitari, sindacali, dopolavoristici, militari, e assimilabili: - UF = 0,60 mq/mq - H = 14,00 ml - RC = 50 % - Parcheggi = 1/3 della SLP

AREC: Ambiti residenziali consolidati

Altezza sul livello del mare: 25 mslm Zona climatica : E Gradi giorno : 2.388

21,9%

3500

2005

PARROCCHIA DI RONCOFERRARO

Municipio

Aree verdi e spazi pubblici Numero di strutture sanitarie di assistenza agli anziani 4500

2004

2

Parrocchia M

Poichè manca una piazza conclusa ed a “misura d’uomo” a Roncoferraro, realizzarla può con grande probabilità canalizzare il flusso pubblico verso i servizi che vi si effettuano migiorando la qualità del centro urbano e generando profitti per la Fondazione Nuvolari, che ne sarebbe gestore. Allo stesso modo la rigenerazione dell’asse principale sotto forma di parco attrezzato attrarrebbe pubblico anche dalle piccole realtà limitrofe essendo anch’esse prive di aree verdi attrezzate in cui spendere il tempo libero o portare i bambini. La mescolanza di attività all’interno del parco potrebbe inoltre incentivare la compresenza intergenerazionale favorendo lo stato psicologico degli ospiti della RSA e del complesso residenziale.

STRUTTURE

0

CORTE GRANDE

GOVERNOLO

Scuola elementare

OPPORTUNITÀ

Attività culturali e tempo libero

0

RONCOFERRARO

BARBASSO

Piscina

AREA DI PROGETTO

Struttura per età della popolazione 2018

150

VILLA GARIBALDI

MANTOVA

età 65-74 età 75-79 età 80-84 età 85+

Sub-ambito AREC 4: caratterizzato da conservazione dei pesi:

DATI SOLARI

Elevazione massima del Sole il 21 Giugno: 68° Elevazione massima del Sole il 21 Dicembre: 21°

DATI TEMPERATURA

Temperatura media inverno: 5°C Temperatura media primavera: 20°C Temperatura media estate : 27°C Temperatura media autunno: 11°C

ANALISI STATISTICA INQUADRAMENTO

- IF = 1,10 mc/mq con possibilità di elevarlo ad 1,50 mc/mq in presenza di compensazioni che prevedano, in accordo con l’amministrazione comunale, la realizzazione, anche esternamente all’ambito, di un servizio di qualità aggiuntivo agli standard ordinari - RC = 50 % - H = 8,00 ml con IF = 1,10 mc/mq - H =10,50 ml con IF = 1,50 mc/mq

Tav

1

2

3

4

5

6

7

8

9

GET CLOSER

Residenze per anziani autonomi connesse ad una RSA a Roncoferraro

Tavola 2 175


CONCEPT VOLUMETRICO

8

IDENTIFICAZIONE DEI FLUSSI PRINCIPALI

DETERMINAZIONE DELLA SAGOMA BASE

SVILUPPO DELLA TIPOLOGIA A CORTE

10

9

ACCESSI E COLLEGAMENTI VERTICALI

ACCESSI ALLA CORTE PUBBLICA

7

SVILUPPO DELL’ELEMENTO COPERTURA

6

SENSO DI INUTILITÀ La maggiore parte delle persone anziane dopo la pensione e l’eventuale distacco dai figli e dalle proprie precedenti responsabilità vive un senso di inutilità che può portare alla depressione ed alla progressiva perdita della motivazione e della volontà di rimanere attivi, fondamentale per approcciarsi al “succesfull aging”.

DETERIORAMENTO FISICO L’avanzare dell’età porta inevitabilmente con sè una serie di deterioramenti fisici comuni che non sono dovuti a patologie, ma ne possono essere aggravati.

1

2

5

LABORATORI POLIFUNZIONALI Hobby praticabili al chiuso possono essere ottimi passatempo oltre che stimolare la motivazione dell’anziano suscitando interessi. ORTI La vicinanza alla natura ed il tempo passato all’aperto ha effetti benefici sia fisici che psicologici, specialmente se legati ad attività di coltivazione. BOCCIODROMO La limitata necessità fisica delle bocce ne fa lo sport più praticato dagli anziani che possono svagarsi e socializzare.

0

SOLITUDINE Alla figura dell’anziano viene molto spesso associata la solitudine, questa può essere vissuta in modo negativo sia quando effettivamente presente sia quando solo percepita o temuta. Allo stesso tempo vi sono anche contenuti positivi della solitudine inerenti alla possibilità di riposo e difesa della propria privacy.

3

4

ANALISI PSICOFISICA DELL’UTENZA

10m 20m 30m

50m

N

PARCO ATTREZZATO Un parco attrezzato può attrarre altri tipi di utenza, aumentando le relazioni sociali possibili e la qualità delle stesse.

LEGENDA

STRATEGIA URBANA

SPAZI COMUNI Vivere il tempo libero in spazi comuni accessibili e controllati permette una tranquilla socializzazzione positiva per l’anziano.

1

GESTIONE URBANA

SERVIZI AGGIUNTIVI La presenza di servizi aggiuntivi migliora la qualità della struttura per le maggiori possibilità di attività e la varietà dell’utenza.

Realizzazione di un nuovo polo di interesse che si interfacci con il primo mediante un asse trattato a parco attrezzato.

VISTA Il deterioramento dell’occhio rende più difficile e stancante la vista nella penombra, in presenza di bagliori e la percezione del contrasto. DIFFICOLTÀ MOTORIE L’assenza di barriere architettoniche è fondamentale per la realizzazione di uno spazio abilitante.

1

Attraversamento con dosso e pensilina autobus

2

Skatepark

3

Parco giochi integrato per bambini ed anziani

4

Bocciodromo

5

Piazzetta con sedute a lato

6

Parcheggio pubblico

Un attraversamento non sicuro può risultare un ostacolo per un anziano, per questo è necessario l’inserimento di un attraversamento a quota marciapiede con semaforo a chiamata.

6 8

7

Corte pubblica ospitante il mercato

8

Parcheggio privato con accesso controllato

9

Corte privata

10

Orti

Una pensilina con sedute adeguate è fondamentale per rendere all’anziano accessibile il servizio pubblico.

Entrambi i parcheggi sono realizzati con pavimentazione tipo Perliparking a superficie drenante con sistema integrato a masselli autobloccanti.

Realizzazione del nuovo centro servizi a diretto contatto con la struttura residenziale per incentivarne e facilitarne l’uso.

UDITO I rimbombi diventano più fastidiosi, intralciando la concentrazione ed innervosendo l’anziano. INTERVENTI

9

MANCANZA DI INDIPENDENZA Nel momento del trasferimento in una struttura uno dei fattori più sfavorenti è la senzazione di perdita del controllo sulla propria vita: ne sono causa la mancanza di privacy, l’assoggettamento ad una routine con orari imposti dall’istituto e l’impossibilità di spostarsi liberamente in luoghi distanti per l’assenza di un proprio veicolo o di un adueguato servizio pubblico.

RITMO Una camera singola permette di mantenere i propri ritmi di sonno e veglia senza che siano intralciati dalla convivenza.

7

Demolizione e riposizionamento dell’ufficio delle poste, sovradimensionato e posizionato in modo da interrompere l’asse tra i due poli. Demolizione del deposito ambulanze in disuso per garantire l’accesso posteriore all’area ed il parcheggio privato.

CUCINA La presenza di una cucina slega l’anziano dalla necessità di recarsi in luoghi di ristoro o di sottostare agli orari della mensa.

Ridimensionamento della recinzione che delimita l’area di esclusiva perinenza della RSA.

CONNESSIONE In assenza di un’auto o della patente un facile accesso al servizio di trasporto pubblico è abilitante e rende indipendente l’anziano.

Miglioramento dell’attraversabilità tra la zona dedicata a parco attrezzato e la piazza principale Corte Grande.

4

Università degli Studi di Ferrara _ Dipartimento di Architettura _ AA 2017-2018 _ Laboratorio di Sintesi Finale C Relatori _ Silvia Brunoro, Stefano Cornacchini, Roberto Di Giulio Laureando _ Luca Sirri

MASTERPLAN 1:1000

Tavola 3 176

Tav

1

3

2

3

4

5

6

7

8

9

GET CLOSER

Residenze per anziani autonomi connesse ad una RSA a Roncoferraro


DISTRIBUZIONE

B

distributivo orizzontale

mq 289

collegamento verticale

mq 100

D

27

27 26

distributivo polifunzionale mq 105

SPAZIO DISTRIBUTIVO

38

mq 494

38

30

23 35 29

24 24

25

28

17 24 31

16

21

22

13

19

37

alloggio singolo

mq 120

alloggio doppio

mq 360

alloggio matrimoniale

mq 126

ALLOGGI

32

27

20

14

15

18

12

13

C

mq 606

C 11 33 34

37 10

40 9

8

39 37 27 7 29

8

1

29

5 6

SPAZI E SERVIZI CONDIVISI

mq 634 37 4 35

35

31

36

34

24

26

4

31

24 29 35 3

A 38

ristoro ed auditorium

mq 335

ufficio postale

mq

SERVIZI AL PUBBLICO

30

54

27

27

mq 389

B

1 2 3

uffici amministrazione

mq

50

ambulatori

mq

80

palestra fisioterapia

mq 120

SERVIZI SANITARI

A

2

38 26

mq 250

4 5 6 7 8

Corte pubblica Ufficio Postale Palestra per riabilitazione Spogliatoi palestra Ambulatorio medicazioni Studio psicologo Deposito sanitario Spogliatoi operatori

9 10 11 12 13 14 15 16

Ambulatorio Wc Sala attesa Uffici e front office Wc sala attesa e auditorium Auditorium Deposito sala auditorium Deposito palco auditorium

17 18 19 20 21 22 23 24

Corridoio di servizio Sala espositiva Wc area ristoro Area ristoro Bancone ristorazione Dispensa cucina spogliatoio Carico scarico Deposito arredi utenza

25 26 27 28 29 30 31 32

Bagno assistito Alloggio matrimoniale Alloggio per due persone Sala lettura Spazi comuni Lavanderia di servizio Bagno comune Laboratorio polifunzionale

33 34 35 36 37 38 39 40

D

Deposito laboratorio Alloggio per ospiti Vano tecnico Lavenderia per utenza Alloggio singolo Ingresso e vano scale Corte privata Orti

0

2m

4m

6m

10m

N

725

400 335

000

UniversitĂ degli Studi di Ferrara _ Dipartimento di Architettura _ AA 2017-2018 _ Laboratorio di Sintesi Finale C Relatori _ Silvia Brunoro, Stefano Cornacchini, Roberto Di Giulio Laureando _ Luca Sirri

000

PIANO TERRA 1:200 PROSPETTO EST 1:200

Tav

1

2

3

4

5

6

7

8

9

GET CLOSER

Residenze per anziani autonomi connesse ad una RSA a Roncoferraro

Tavola 4 177


CONCEPT

000

000

335 400 725

A causa del deterioramento fisico, il senso di debolezza e la preoccupazione per il proprio stato di salute, l’anziano spesso è costretto o si costringe in casa, considerando troppo faticoso anche recarsi in centri di aggregazione relativamente vicini. In questo modo la solitudine perde le sue caratteristiche positive legate alla volontà di privacy e riposo, diventando sempre più una costrizione dettata dall’età e dalla inadeguatezza del contesto. Il risultato è la progressiva perdita di vita sociale che porta al senso di abbandono e ghettizzazione, fattori che aprono la strada alla depressione.

B

Disporre di uno spazio di aggregazione sociale, vicino e raggiungibile “al sicuro” dalle condizioni esterne è un fattore favorente per il senso di autodeterminazione dell’anziano.

1 2 6

3

6

4 5

11

Partendo dal presupposto di offrire all’utenza spazio di aggregazione e servizi raggiungibili senza dover uscire dalla struttura si è deciso di porli in continuità con lo spazio distributivo, rendendolo anch’esso vivo e utile alla socializzazione.

5

11

6 7

9

8

Si è voluta quindi imitare la dinamica di una strada sulla quale si affacciano residenze, servizi e zone pubbliche di aggregazione.

Alloggio singolo Deposito arredi utenza Bagno assistito Vano tecnico Alloggio matrimoniale Alloggio per due persone Terrazzo comune Spazio comune

9 10 11 12 13

Lavanderia di servizio Wc comune Vano scale Sala lettura piano inferiore Laboratorio piano inferiore

Sup alloggi Sup distributivo orizzontale Sup spazi comuni e servizi Sup depositi e vani tecnici Sup totale piano primo Sup totale piano terra Sup totale intervento Vol totale intervento

mq 610 mq 334 mq 86 (+ 136 terrazzi) mq 74 mq 1468 mq 2435 mq 3903 mc 11700

D

4 8 2

2

edificio

strada

3

7 12

2 10

1 6 13

Trattandosi tuttavia di un edificio si sono date diverse priorità agli orientamenti ed agli affacci, mettendo al primo posto gli alloggi ed a seguire gli spazi comuni. Di conseguenza si sviluppa un sistema a corte in cui due dei blocchi appartamenti sono rivolti a sud, mentre gli altri due ad est ed a ovest, lasciando lo spazio di aggregazione per lo più affacciato verso l’interno della corte.

C

C 7 1

S

alloggio

spazio comune

N

1

8

Per gestire l’apporto di irraggiamento solare ed evitare surriscaldamenti estivi, si opta per uno sporto significativo che diventi esso stesso elemento progettuale. Oltre a gestire l’ombreggiamento estivo e l’rraggiamento diffuso in inverno, prosegue il concept del percorso protetto, garantendo un ulteriore spazio coperto-aperto connettivo e di aggregazione. 1 6 21 Agosto α = 68°

21 Dicembre α = 21°

7

10 2

10 8

7

5

2 4

9

A

A

11

5 6

11

6

B

D

0

2m

4m

6m

10m

N

715

380

335

000

Università degli Studi di Ferrara _ Dipartimento di Architettura _ AA 2017-2018 _ Laboratorio di Sintesi Finale C Relatori _ Silvia Brunoro, Stefano Cornacchini, Roberto Di Giulio Laureando _ Luca Sirri

000

PIANO PRIMO 1:200 PROSPETTO OVEST 1:200 SEZIONE AA 1:200

Tavola 5 178

Tav

1

2

3

4

5

6

7

8

9

GET CLOSER

Residenze per anziani autonomi connesse ad una RSA a Roncoferraro


CV1

1

2

1 PV4

PV1 PV3

PV5

PV2

0 0,5m 1m 1,5m

1 ALLOGGIO PER DUE PERSONE

Numero alloggi Utenti totali tipologia Superficie camera Superficie bagno Superficie zona giorno Superficie totale

2

ALLOGGIO MATRIMONIALE

Numero alloggi Utenti totali tipologia Superficie camera Superficie bagno Superficie zona giorno Superficie totale

3

12 24 18 mq 5,5 mq 15,5 mq 62,7 mq

PRIVACY

FLESSIBILITÀ

Nel trasferimento in una struttura o nuova residenza un fattore sfavorente che spesso porta al rapido deterioramento della qualità di vita percepita dall’anziano, condizione che influisce significativamente anche sulla salute fisica, è la mancanza di privacy. La condivisione degli spazi più intimi come la camera da letto ed il bagno mettono in difficoltà l’anziano, poco disposto a compromessi e radicato solitamente nelle sue abitudini. Inoltre l’anziano generalmente intesse con fatica nuove relazioni sociali e prova fastidio in spazi affollati che spingono verso una socializzazione forzata. Per questi motivi in fase di progettazione si è scelto di dedicare alla camera da letto una metratura che consentisse all’anziano di avere una spazio intimo e privato, per poi aprirsi con i propri tempi verso la comunità della struttura. Allo stesso modo si è deciso di limitare a due il numero di utenti per la tipologia di alloggio condiviso tra estranei in modo da ridurre l’impatto del trasferimento nel nuovo ambiente.

6 18 17 mq 5,5 mq 18 mq 40,5 mq

Così come la privacy l’autonomia è estremamente importante per dare all’anziano la percezione di essere a casa.

Si è cercato nell’organizzazione degli alloggi e delle camere di dare distinzione agli ambienti, ma al tempo stesso mantenere sempre conformazioni e dimensioni che consentano l’inserimento di un arredo variegato, consentendo all’aziano di personalizzare il proprio alloggio. La personalizzazione giunge sino alla soglia esterna dell’appartamento: nella nicchia sono ricavate delle sedute utilizzabili dall’utente anche per arricchire l’ingresso del proprio alloggio.

La camera singola evita intromissioni nei ritmi e nelle abitudini degli utenti, così come la presenza di una cucina privata slega l’anziano dal sottomettersi alle tempistiche e menù della mensa collettiva finchè non sia lui stesso a richierla. Provvedere alla preparazione delle proprie pietanze è inoltre gratificante per la maggior parte degli anziani.

SCHEMI STRUTTURALI SCELTE STRUTTURALI Si è optato per una struttura in calcestruzzo armato a travi e pilastri con solai in laterocemento prefabbricati tipo Predalles.

ALLOGGIO SINGOLO

3 Numero alloggi Utenti totali tipologia Superficie locale Superficie bagno Superficie totale

Le chiusure orizzontali utilizzano un sistema ad umido massivo per generare inerzia termica con blocchi tipo Normablock (Danesi).

8 8 24,5 mq 5,5 mq 30 mq

Le partizioni interne sono realizzate a secco con pareti tipo Silentboard (Knauf ) per incontrare le esigenze e caratteristiche dell’utenza.

COMPLESSO Numero alloggi Utenti totali

26 50

2,5m

AUTONOMIA

L’anziano solitamente desidera portare con sè gli arredi provenienti dalla precedente abitazione per limitare il senso di distacco dal proprio vissuto.

Struttura base travi e pilastri

Solai in laterocemento e cordoli

Chiusure verticali umide Partizioni a secco

725 715

335

335

000

000

0 Università degli Studi di Ferrara _ Dipartimento di Architettura _ AA 2017-2018 _ Laboratorio di Sintesi Finale C Relatori _ Silvia Brunoro, Stefano Cornacchini, Roberto Di Giulio Laureando _ Luca Sirri

PIANTE ALLOGGI 1:50 PROSPETTO SUD 1:200 SEZIONE BB 1:200

Tav

1

2

3

4

5

6

7

8

9

2m

4m

6m

10m

GET CLOSER

Residenze per anziani autonomi connesse ad una RSA a Roncoferraro

Tavola 6 179


21 agosto 21 dicembre

Inquadramento sezione CC

CO1

CO1_ Chiusura orizzontale superiore _ da esterno a interno _ U = 0,15 W/mqK - copertura metallica Alugraf di Alubel 7cm in alluminio naturale lega 5754 preverniciata con trattamento antirumore per pioggia battente - intercapedine per ventilazione 6 cm - membrana impermeabilizzante bituminosa tipo Weberdry Bituguaina10 0,4cm - doppia orditura di isolante termico per copertura tipo Flatrock 50 Rockwool in lana minerale per coperture 10cm+10cm - barriera al vapore sintetica in polietilene tipo Riwega DS 46 PE 0,022cm - solaio in laterocemento prefabbricato tipo Predalles 20cm+4cm - intonaco per interni a base di gesso senza finitura tipo ZF12 Fassa Bortolo 1,5 cm - controsoffitto impiantistico con lastre in gessofibra tipo Gyproc Gprex Asepta 1,8cm

CO2 _ Chiusura orizzontale inferiore _ da interno a esterno _ U = 0,14 W/mqK

PV1

- pavimentazione in laminato Skema Living Grey Oak 1cm - massetto alleggerito 4cm - pannello radiante a pavimento tipo Rotex Monopex Daikin 7cm - lastra isolante termico in EPS 100 5cm - massetto alleggerito per impianti 8cm - membrana impermeabilizzante bituminosa tipo Weberdry Bituguaina 5 0,3cm - doppio strato di isolante termico in XPS tipo Floormate 300 Dow 10cm+10cm - massetto armato 8cm - Sistema per ventilazione a vestpaio Iglù 35cm - platea di fondazione armata 30cm - magrone 10cm

CO3 _ Chiusura orizzontale inferiore _ da interno a esterno _ U = 0,14 W/mqK - pavimentazione in cemento spatolato tinta ghiaccio 0,5cm - massetto alleggerito 4cm - pannello OSB/3 a scaglie orientate 1,5cm - intercapedine 5,5cm - lastra isolante termico in EPS 100 5cm - massetto alleggerito per impianti 8cm - membrana impermeabilizzante bituminosa tipo Weberdry Bituguaina 5 0,3cm - doppio strato di isolante termico in XPS tipo Floormate 300 Dow 10cm+10cm - massetto armato 8cm - Sistema per ventilazione a vestpaio Iglù 35cm - platea di fondazione armata 30cm - magrone 10cm

CV1 PO1

PO1 _ Partizione orizzontale _ da piano primo a piano terra - pavimentazione in laminato Skema Living Grey Oak 1cm - massetto alleggerito 4cm - pannello radiante a pavimento tipo Rotex Monopex Daikin 7cm - lastra isolante termico in EPS 100 5cm - massetto alleggerito per impianti 8cm - membrana impermeabilizzante bituminosa tipo Weberdry Bituguaina 5 0,3cm - isolante acustico a pavimento ancticalpestio tipo Mapesilent Roll Mapei 0,8cm - solaio in laterocemento prefabbricato tipo Predalles 20cm+4cm - intonaco per interni a base di gesso senza finitura tipo ZF12 Fassa Bortolo 1,5 cm - controsoffitto impiantistico con lastre in gessofibra tipo Gyproc Gprex Asepta 1,8cm

CV1 _ Chiusura verticale esterna _ da interno a esterno _ U = 0,15 W/mqK - rasatura ed intonaco con finitura di idropittura per interni anti-inquinamento Pothos 003 Fassa Bortolo 1,5cm - blocco in laterizio con taglio termico tipo Normablock Più Danesi 30cmx50cmx19cm - pannello isolante termico per facciate ventilate Ventirock Duo Rockwool 10cm - telo di tenuta all’aria - intercapedine per ventilazione 6cm - pannello OSB/3 a scaglie orientate 1,5cm - rasante tipo T-Wood Tassullo per pannelli in legno OSB con finitura di idropittura ad alto riempimento per esterni 1,5cm

PV1

CO3

_ Partizione orizzontale interna

- rasante tipo T-Wood Tassullo per pannelli in legno OSB con finitura di idropittura ad alto riempimento per esterni 1,5cm - pannello OSB/3 a scaglie orientate 1,5cm - Lastra fonoisolante tipo Silentboard Knauf 1,25 cm - Pannello in lana di roccia per intercapedine tipo D40 Monier 6cm+6cm - Lastra fonoisolante tipo Silentboard Knauf 1,25 cm - pannello OSB/3 a scaglie orientate 1,5cm - rasante tipo T-Wood Tassullo per pannelli in legno OSB con finitura di idropittura ad alto riempimento per esterni 1,5cm

CO2

0 20cm 40cm 60cm

Università degli Studi di Ferrara _ Dipartimento di Architettura _ AA 2017-2018 _ Laboratorio di Sintesi Finale C Relatori _ Silvia Brunoro, Stefano Cornacchini, Roberto Di Giulio Laureando _ Luca Sirri

SEZIONE CC 1:20

Tavola 7 180

Tav

1

2

3

4

5 6

7

8

9

GET CLOSER

100cm

Residenze per anziani autonomi connesse ad una RSA a Roncoferraro


GELOSIA N1

0

1m

2m

3m

N2

25cm

La gelosia è un elemento dell’architettura rurale sfruttato per filtrare luce ed aria. Nel progetto è stata utilizzata per richiamare la tradizione della zona in cui si utilizzava principalmente in stalle e granai. La gelosia è interpretata come frangisole prendendo spunto dal progetto di Vo Trong Nghia Architects per lo showroom della Panasonic ad Hanoi in Vietnam.

N3

10m

1

2

3 4

10

5

10 11

12

13

14

15

16

23

17

24

1 Rasatura ed intonaco finitura di idropittura ad alto riempimento per esterni [Peso Specifico (EN ISO 2811-1) ca. 1,49-1,73 kg/l (a seconda della base tin-

tometrica) _ Consumo - a pennello: ca. 170-230 g/m² (0,10-0,13 l/m²) per strato- a rullo: 250-300 g/m² (0,14-0,18 l/m²) per strato _ Resa - a pennello: 4-5 m²/l a lavoro finito (2 strati) - a rullo: 3-4 m²/l a lavoro finito (2 strati) _Sovraverniciabilità (20°C e 65% UR) ca. 6 ore _Classificazione EN 1062-1 _ Brillantezza (EN ISO 2813) Classe G3, opaco ( 10 GU a 85°) _ Spessore film secco (EN 1062-1) Classe E3 ad un consumo medio di 0,20 l/m² (100 µm < E ≤ 200 µm ) _ Granulometria (ISO 787-7)Classe S2, media (S < 300 µm) _ Grado di trasmissione del vapor acqueo (EN ISO 7783) Classe V1, alta (Sd < 0,14 m) _Permeabilità all’acqua liquida (EN 1062-3) Classe W2, media (0,1 kg/m²∙h½ < W ≤ 0,5 kg/m²∙h½) _Resistenza alle fessurazioni (EN 1062-7) Classe A0 _ Permeabilità alla CO2 _ (EN 1062-6) Classe C0] 1,5cm

2 3 4 5 6 7 8 9

Scossalina in alluminio anodizzato lega 5754 colorato bianco spessore 8/10mm Caditoia in alluminio anodizzato lega 5754 spessore 6/10mm con pluviale in pvc spessore 3,2mm Filtro anticaduta per ghiaia e foglie Caditoia di sicurezza in alluminio anodizzato spessore 6/10mm con pluviale in pvc spessore 3,2mm Trave in calcestruzzo armato 30cmx60cm Pluviale con collettore in vetroresina spessore 3mm colorato bianco con finitura opaca Solaio in laterocemento prefabbricato tipo Predalles 20cm+4cm Doppia orditura di isolante termico per copertura tipo Flatrock 50 Rockwool in lana minerale per coperture 10cm+10cm [Densità nominale ρ =

140 circa (200/120) kg/m3, Norma - UNI EN 1602 _ Reazione al fuoco A1, Norma - UNI EN 13501-1 _ Conduttività termica dichiarata λD= 0,036 W/(mK), Norma - UNI EN 12667, 12939 _Calore specifico CP = 1030 J/(kgK), Norma - UNI EN ISO 10456 _ Coefficiente di resistenza alla diffusione di vapore acqueo μ = 1, Norma - UNI EN 13162 _Resistenza a compressione (carico distribuito) σ10 ≥ 50 kPa, Norma - UNI EN 826 _ Resistenza a compressione (carico puntuale) Fp ≥ 550 N, Norma - UNI EN 12430 _ Resistenza a trazione nel senso dello spessore _ σmt≥ 15 kPa, Norma - UNI EN 1607]

10 Ghiaia di protezione per membrana impermeabilizzante 6-8cm 11 Membrana impermeabilizzante tipo Weberdry Bituguaina10 0,4cm [Impermeabilità all’acqua (UNI EN 1928) 60 kPa _ Flessibilità a freddo (UNI EN 1109)

30

-10°C _ Stabilità dimensionale L (UNI EN 1107-1) - 0,3% _ Resistenza a trazione a rottura L/T (UNI EN 12311-1) 400/250 N/50 mm _ Resistenza alla lacerazione (metodo B) L/T (UNI EN 12310-1) 130/130 N _ Permeabilità al vapore (UNI EN 1931) µ 20000]

12 Pannello OSB/3 lamellare 1,5cm

31

13 Intercapedine per ventilazione 10cm 14 Membrana impermeabilizzante tipo Weberdry Bituguaina10 0,4cm [Impermeabilità all’acqua (UNI EN 1928) 60 kPa _ Flessibilità a freddo (UNI EN 1109) -10°C _ Stabilità dimensionale L (UNI EN 1107-1) - 0,3% _ Resistenza a trazione a rottura L/T (UNI EN 12311-1) 400/250 N/50 mm _ Resistenza alla lacerazione (metodo B) L/T (UNI EN 12310-1) 130/130 N _ Permeabilità al vapore (UNI EN 1931) µ 20000]

15 Struttura a listelli in legno di abete per gestione della pendenza per lo scolo delle acque 6-8cm 16 Pannello OSB/3 lamellare 1,5cm 17 Doppia orditura di isolante termico per copertura tipo Flatrock 50 Rockwool in lana minerale per coperture 10cm+10cm [Densità nominale ρ =

32

140 circa (200/120) kg/m3, Norma - UNI EN 1602 _ Reazione al fuoco A1, Norma - UNI EN 13501-1 _ Conduttività termica dichiarata λD= 0,036 W/(mK), Norma - UNI EN 12667, 12939 _Calore specifico CP = 1030 J/(kgK), Norma - UNI EN ISO 10456 _ Coefficiente di resistenza alla diffusione di vapore acqueo μ = 1, Norma - UNI EN 13162 _Resistenza a compressione (carico distribuito) σ10 ≥ 50 kPa, Norma - UNI EN 826 _ Resistenza a compressione (carico puntuale) Fp ≥ 550 N, Norma - UNI EN 12430 _ Resistenza a trazione nel senso dello spessore _ σmt≥ 15 kPa, Norma - UNI EN 1607]

18 Lastra isolante termico in EPS 100 5cm [Massa volumica - kg/m³ 18 (± 6%) _Resistenza a compressione al 10% della deformazione CS (10) KPa ≥ 100 EN 826 _Resistenza a trazione perpendicolare alle facce TR KPa ≥ 150 EN 1607 _ Conducibilità termica dichiarata λD W/m∙K 0,036 EN 12667 _Resistenza alla diffusione del vapore acqueo μ - 30-70 EN 12086_Modulo di taglio Gm KPa ≥ 1000 EN 12090 Resistenza al taglio FTk KPa ≥ 20 EN 12090 _ Permeabilità al vapore in campo secco δa kg/m∙s∙Pa 2,5∙10-12 EN 13163 _Permeabilità al vapore in campo umido δu kg/m∙s∙Pa 6∙10-12 EN 13163 _Assorbimento d’acqua per immersione WL(T) % ≤ 3 EN 12087 _ Assorbimento d’acqua per immersione parziale WLP % ≤ 0,5 EN 12087 _ Capacità termica specifica CS J/Kg∙K 1450 EN 10456 _ Stabilità dimensionale DS % DS(N)2 EN 1603 _ Reazione al fuoco - Classe Euroclasse E EN 13501-1]

33 34

18

19 Infisso non apribile con taglio termico e doppia camera tipo Schuco AWS 70 HI 20 Gelosia in elementi di terracotta 25cmx25cmx10cm

35

21 Pannello per controssoffitto fonocorrettivo Skema Fonika 2,5cm

36

22 Struttra per controsoffitto con tiranti in cavo di acciaio diametro 0,5mm e fissaggio a solaio mediante tassello fisher e raccordo per livellamento 23 Infisso per lucernario fisso a cupola tipo Greenlux F100 diametro 1,2m 24 Cupola monolitica in polietilene resistente (PETG) doppia camera 25 Pannello per controsoffitto in essofibra Knauf AMF 2cm 26 Intonaco per interni a base di gesso senza finitura tipo ZF12 Fassa Bortolo 1,5 cm [Peso specifico della polvere ca. 1.000 kg/m³ _ Densità intonaco indu-

19

20

rito ca. 1.200 kg/m³_ Spessore minimo 7 mm _ Granulometria < 1,5 mm _ Resa ca. 11,5 kg/m² con spessore 10 mm _ Acqua di impasto ca. 34% _ Ritiro trascurabile per applicazioni in condizioni normali _ Tempo di presa ca. 3 ore _ Resistenza a compressione a 28 gg ca. 2 N/mm² _ Resistenza a flessione a 28 gg ca. 1 N/mm² _ Modulo di elasticità a 28 gg ca. 1.500 N/mm² _ Fattore di resistenza alla diffusione del vapore µ = ca. 8 _ Reazione al fuoco (EN 13501-1) Classe A1 _ Conforme alla Norma UNI EN 13279-1 B2-50-2]

27 Solaio in laterocemento prefabbricato tipo Predalles 20cm+4cm 28 Faretto ad incastro per controsoffitto tipo Artemide Parabola 29 Struttra per controsoffitto con tiranti in cavo di acciaio diametro 0,5mm e fissaggio a solaio mediante tassello fisher e raccordo per livellamento 30 Raccordo per lucernario a cupola in vetroresina sistema Greenlux F100 31 Lastra isolante termico in EPS 100 5cm [Massa volumica - kg/m³ 18 (± 6%) _Resistenza a compressione al 10% della deformazione CS (10) KPa ≥ 100 EN 826

6

7

N1

0 10cm 20cm 30cm

8

21

9

N2

22

25

26

27

28

_Resistenza a trazione perpendicolare alle facce TR KPa ≥ 150 EN 1607 _ Conducibilità termica dichiarata λD W/m∙K 0,036 EN 12667 _Resistenza alla diffusione del vapore acqueo μ - 30-70 EN 12086_Modulo di taglio Gm KPa ≥ 1000 EN 12090 Resistenza al taglio FTk KPa ≥ 20 EN 12090 _ Permeabilità al vapore in campo secco δa kg/m∙s∙Pa 2,5∙10-12 EN 13163 _Permeabilità al vapore in campo umido δu kg/m∙s∙Pa 6∙10-12 EN 13163 _Assorbimento d’acqua per immersione WL(T) % ≤ 3 EN 12087 _ Assorbimento d’acqua per immersione parziale WLP % ≤ 0,5 EN 12087 _ Capacità termica specifica CS J/Kg∙K 1450 EN 10456 _ Stabilità dimensionale DS % DS(N)2 EN 1603 _ Reazione al fuoco - Classe Euroclasse E EN 13501-1]

29

32 33 34 35 36

N3

Spalletta in calcestruzzo per posa di lucernario a cupola spessore da 20cm a 8cm Canale di cablaggio Pannello OSB/3 lamellare 1,5cm Intonaco con finitura a pittura bianca a base di calce 2cm Raccordo in alluminio anodizzato lega 5754 spessore 8/10mm

50cm

Università degli Studi di Ferrara _ Dipartimento di Architettura _ AA 2017-2018 _ Laboratorio di Sintesi Finale C Relatori _ Silvia Brunoro, Stefano Cornacchini, Roberto Di Giulio Laureando _ Luca Sirri

SEZIONE DD 1:100 NODI 1:10

Tav

1

2

3

4

5

6

7

8

9

GET CLOSER

Residenze per anziani autonomi connesse ad una RSA a Roncoferraro

Tavola 8 181


ABACO CHIUSURE E PARTIZIONI AMBITO RESIDENZIALE riferienti a Tav6 e Tav7 PV1

PV5

MATERIALI

PV3

1 Rasante tipo T-Wood Tassullo per pannelli in legno OSB 1cm [Granulometria da 0 a 0,6 mm _ Acqua d’impasto ca. 0,24 l/Kg ( ca. 6 l/sacco) _ Peso specifico 1500 Kg/m3 _Resa 3-4 Kg/m3 _ Adesione su iminuti dopo l’impasto _ pH > 10,5 _ Classe di reazione al fuoco A1] con finitura di idropittura per interni anti-inquinamento Pothos 003 Fassa Bortolo [Peso Specifico (EN ISO 2811-1) ca. 1,48 kg/l _ Resa ca. 5-7 m²/l a lavoro finito (2 mani) _ Essicazione (a 25°C e 65% UR) Sovraverniciabile dopo 5 ore _ Resistenza al lavaggio (UNI 10560) 1.000 cicli _ Classificazione EN 13300 _ Granulometria (EN 21524) fine _ Resistenza alla spazzolatura a umido (EN ISO 11998) Classe 2 _ Brillantezza (EN ISO 2813) < 5 GU a 85°; molto opaca Rapporto di contrasto (EN ISO 6504-3) Classe 2 (ad una resa di 6 m²/l)]

1

5

1

2

2

2

3

3

4

4

4

2

3

3

1

2

2

1

1

PV2

2 Pannello OSB/3 lamellare 1,5cm 3 Lastra fonoisolante tipo Silentboard Knauf 1,25 cm [Classificazione della lastra: DF secondo EN520 - GKF secondo DIN 18180 _ Classe di reazione al fuoco: A2-s1,d0 _ Spessori disponibili: 12,5 mm _ Larghezza: 625 mm _ Lunghezze disponibili: 2400 mm _ Densità della lastra: 1400 kg/m3 _ Conducibilità termica l: 0,26 W/mK _ Fattore di resistenza al vapore m: 10 a secco - 4 a umido]

4 Pannello in lana di roccia per intercapedine tipo D40 Monier 6cm+6cm [Conducibilità termica - λD: 0,034 W/mK (EN 13162) _Reazione al fuoco: Euroclasse A1 (EN 13501-1) _ Calore specifico - Cp: 1,03

DIMENSIONAMENTO IMPIANTO FOTOVOLTAICO

5 Rivestimento per pareti Nadura Cemento Skema fino ad altezza di 150 cm

Sup copertura = 3345 mq 3345/50x1,1 = 73,59 Kwp Sup fotovoltaico = 73,59x8 = 588,72 mq -> 590 mq

kJ/kgK (EN 10456) _ Assorbimento acqua (24h) - WS: <1kg/m² (EN 1609) _ Assorbimento acqua (28gg) – WL(P): <3kg/m² (EN 12087) _ Resistenza diff. Vapore - μ: 1 (EN 12086) _ Resistenza al flusso d’aria - AFri: 15 kPa s/m2 (EN 29053) _ Indice assorbimento acustico pesato - AWi 1 (EN ISO 11654) _ Densità – 40 kg/m3 (EN 1602)]

6 Pannello in lana di roccia per intercapedine tipo D40 Monier 10cm [Conducibilità termica - λD: 0,034 W/mK (EN 13162) _Reazione al fuoco: Euroclasse A1 (EN 13501-1) _ Calore specifico - Cp: 1,03 kJ/

kgK (EN 10456) _ Assorbimento acqua (24h) - WS: <1kg/m² (EN 1609) _ Assorbimento acqua (28gg) – WL(P): <3kg/m² (EN 12087) _ Resistenza diff. Vapore - μ: 1 (EN 12086) _ Resistenza al flusso d’aria - AFri: 15 kPa s/m2 (EN 29053) _ Indice assorbimento acustico pesato - AWi 1 (EN ISO 11654) _ Densità – 40 kg/m3 (EN 1602)]

7 Rivestimento per pareti Nadura Cemento Skema fino da altezza 80cm ad altezza 180 cm 8 Rasante tipo T-Wood Tassullo per pannelli in legno OSB [Granulometria da 0 a 0,6 mm _ Acqua d’impasto ca. 0,24 l/Kg ( ca. 6 l/sacco) _ Peso specifico 1500 Kg/m3 _Resa 3-4 Kg/m3 _ Adesione su pannello

PV4

“OSB” (strappo rete per trazione perpendicolare al piano – mod. c.q. interna) > 0,3 N/mm _Modulo Elastico (E) ca. 5000 N/mm2 _ Resistenza alla diffusione del vapore μ = 12 _ Tempo di lavorabilità 60 minuti dopo l’impasto _ pH > 10,5 _ Classe di reazione al fuoco A1] con finitura di idropittura ad alto riempimento per esterni [Peso Specifico (EN ISO 2811-1) ca. 1,49-1,73 kg/l (a seconda della base tintometrica) _ Consumo - a pennello: ca. 170-230 g/m² (0,10-0,13 l/m²) per strato- a rullo: 250-300 g/m² (0,14-0,18 l/m²) per strato _ Resa - a pennello: 4-5 m²/l a lavoro finito (2 strati) - a rullo: 3-4 m²/l a lavoro finito (2 strati) _Sovraverniciabilità (20°C e 65% UR) ca. 6 ore _Classificazione EN 1062-1 _ Brillantezza (EN ISO 2813) Classe G3, opaco ( 10 GU a 85°) _ Spessore film secco (EN 1062-1) Classe E3 ad un consumo medio di 0,20 l/m² (100 µm < E ≤ 200 µm ) _ Granulometria (ISO 787-7)Classe S2, media (S < 300 µm) _ Grado di trasmissione del vapor acqueo (EN ISO 7783) Classe V1, alta (Sd < 0,14 m) _Permeabilità all’acqua liquida (EN 1062-3) Classe W2, media (0,1 kg/m²∙h½ < W ≤ 0,5 kg/m²∙h½) _Resistenza alle fessurazioni (EN 1062-7) Classe A0 _ Permeabilità alla CO2 _ (EN 1062-6) Classe C0] 1,5cm

CV1

POSIZIONAMENTO IMPIANTO FOTOVOLTAICO Si posizionano i pannelli fotovoltaici sfruttando in primis le falde esposte a sud e sud/est e poi una porzione di tetto piano a sud-est.

9 Pannello OSB/3 lamellare 1,5cm 10 Intercapedine per ventilazione 6cm 11 Telo di tenuta all’aria tipo USB Wall 120/100 Riwega 0,3cm [Massa areica 120 (± 10 g/m²) _ Larghezza 1,5 / 3,0 m Lunghezza 50 m _ Valore sd 0,02 m _ Spessore 0,65 mm _ Conducibilità termica 0,22 _ 7

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2

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13501-1 _ Conduttività termica dichiarata λD = 0,035 W/(m•K), Norma - UNI EN 12667, 12939 _ Calore specifico Cp = 1030 J/(kg•K), Norma - UNI EN ISO 10456 _ Coefficiente di resistenza alla diffusione di vapore acqueo μ = 1, Norma - UNI EN 13162]

compressione nella direzione ortogonale ai carichi verticali N/mm2 3,0 _Campo d’impiego Muratura portante armata o ordinaria in zona sismica - Muratura di tamponamento _ Conducibilità termica della parete con malta termica Danesi MTM10 W/mK 0,101_ Trasmittanza parete con malta termica Danesi MTM10 e intonaco tradizionale W/m2K _ Sfasamento (malta tradizionale - parete intonacata) ore 18,32 _ Attenuazione (malta tradizonale - parete intonacata) - 0,060 _ Trasmittanza termica periodica* (malta tradizionale - parete intonacata) W/m2K 0,027 _ Massa superfi ciale al netto degli intonaci kg/m2 324 _ Calore specifi co J/kgK 1000 _ Coeffi ciente di diffusione del vapore acqueo - 40 _Resistenza al fuoco REI 240 EI 240 _ Potere fonoisolante (calcolato con la legge della massa) dB 51,4]

14 Pavimentazione in laminato Skema Living Grey Oak 1cm 15 Massetto in calcestruzzo alleggerito per livellamento e posa pavimentazione 4cm 16 Pannello radiante a pavimento tipo Rotex Monopex Daikin 7cm 17 Lastra isolante termico in EPS 100 5cm [Massa volumica - kg/m³ 18 (± 6%) _Resistenza a compressione al 10% della deformazione CS (10) KPa ≥ 100 EN 826 _Resistenza a trazione perpendicolare alle

15 16 17 18 19 20 21

120mq

s’ = 21 MN/m3 _ Resistenza termica Rt = 0,168 m2K/W]

34

15 35

19

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20

20

19 Massetto per impianti 8cm 20 Membrana impermeabilizzante tipo Weberdry Bituguaina5 0,3cm [Impermeabilità all’acqua (UNI EN 1928) 60 kPa _ Flessibilità a freddo (UNI EN 1109) -5°C _ Stabilità dimensionale L (UNI EN 1107-1) 0,3% _ Resistenza a trazione a rottura L/T (UNI EN 12311-1) 400/250 N/50 mm _ Resistenza alla lacerazione (metodo B) L/T (UNI EN 12310-1) 130/130 N _ Permeabilità al vapore (UNI EN 1931) µ 20000]

21 Solaio in laterocemento tipo Predalles 20cm+4cm 22 Intonaco per interni a base di gesso senza finitura tipo ZF12 Fassa Bortolo 1,5 cm [Peso specifico della polvere ca. 1.000 kg/m³ _ Densità intonaco indurito ca. 1.200 kg/m³_ Spessore minimo 7 mm _

Granulometria < 1,5 mm _ Resa ca. 11,5 kg/m² con spessore 10 mm _ Acqua di impasto ca. 34% _ Ritiro trascurabile per applicazioni in condizioni normali _ Tempo di presa ca. 3 ore _ Resistenza a compressione a 28 gg ca. 2 N/mm² _ Resistenza a flessione a 28 gg ca. 1 N/mm² _ Modulo di elasticità a 28 gg ca. 1.500 N/mm² _ Fattore di resistenza alla diffusione del vapore µ = ca. 8 _ Reazione al fuoco (EN 13501-1) Classe A1 _ Conforme alla Norma UNI EN 13279-1 B2-50-2]

23 Pannello per controssoffitto fonossorbente tipo Skema Acustika 2cm per sale comuni o pannello tipo Gyproc Gprex Asepta 1,8cm per alloggi 24 Copertura metallica tipo Alugraf Alubel 7cm in alluminio naturale lega 5754 preverniciata con trattamento antirumore per pioggia battente

29

29

30

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23

31

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26 Membrana impermeabilizzante tipo Weberdry Bituguaina10 0,4cm [Impermeabilità all’acqua (UNI EN 1928) 60 kPa _ Flessibilità a freddo (UNI EN 1109) -10°C _ Stabilità dimensionale L (UNI EN 1107-1)

32

32

27 Doppia orditura di isolante termico per copertura tipo Flatrock 50 Rockwool in lana minerale per coperture 10cm+10cm [Densità nominale ρ = 140 circa (200/120) kg/m3, Norma - UNI EN 1602

33

33

25 Intercapedine ventilazione copertura 7cm - 0,3% _ Resistenza a trazione a rottura L/T (UNI EN 12311-1) 400/250 N/50 mm _ Resistenza alla lacerazione (metodo B) L/T (UNI EN 12310-1) 130/130 N _ Permeabilità al vapore (UNI EN 1931) µ 20000]

9 25 26

40mq 112mq

18 Isolante acustico a pavimento ancticalpestio tipo Mapesilent Roll Mapei 0,8cm [isolamento al calpestio ∆Lw = 25 dB Valore certificato secondo le vigenti norme UNI EN ISO 140/8 _ Rigidità dinamica

CO3 14 15 16 17

22

24

Pannelli fotovoltaici tipo Sunpower Maxeon 3 _ Dimensioni 200cmx100cm

facce TR KPa ≥ 150 EN 1607 _ Conducibilità termica dichiarata λD W/m∙K 0,036 EN 12667 _Resistenza alla diffusione del vapore acqueo μ - 30-70 EN 12086_Modulo di taglio Gm KPa ≥ 1000 EN 12090 Resistenza al taglio FTk KPa ≥ 20 EN 12090 _ Permeabilità al vapore in campo secco δa kg/m∙s∙Pa 2,5∙10-12 EN 13163 _Permeabilità al vapore in campo umido δu kg/m∙s∙Pa 6∙10-12 EN 13163 _Assorbimento d’acqua per immersione WL(T) % ≤ 3 EN 12087 _ Assorbimento d’acqua per immersione parziale WLP % ≤ 0,5 EN 12087 _ Capacità termica specifica CS J/Kg∙K 1450 EN 10456 _ Stabilità dimensionale DS % DS(N)2 EN 1603 _ Reazione al fuoco - Classe Euroclasse E EN 13501-1]

CO2 14

200cm

13 Blocco in laterizio con taglio termico tipo Normablock Più Danesi 30cmx50cmx19cm [Resistenza media a compressione nella direzione dei carichi verticali N/mm2 15,0 _ Resistenza media a

1

PO1

100cm

12 Pannello isolante termico per facciate ventilate Ventirock Duo Rockwool 10cm [Densità nominale ρa= 70 circa (115/40) kg/m3, Norma - UNI EN 1602 _ Reazione al fuoco A1, Norma - UNI EN

2

1

CO1

8

3

Sup pannelli = 40+112+120+160+160 = 592mq

Impermeabilità alla pioggia battente test superato _ Temperatura -40°/+100°C]

27 28 21 22 23

_ Reazione al fuoco A1, Norma - UNI EN 13501-1 _ Conduttività termica dichiarata λD= 0,036 W/(mK), Norma - UNI EN 12667, 12939 _Calore specifico CP = 1030 J/(kgK), Norma - UNI EN ISO 10456 _ Coefficiente di resistenza alla diffusione di vapore acqueo μ = 1, Norma - UNI EN 13162 _Resistenza a compressione (carico distribuito) σ10 ≥ 50 kPa, Norma - UNI EN 826 _ Resistenza a compressione (carico puntuale) Fp ≥ 550 N, Norma - UNI EN 12430 _ Resistenza a trazione nel senso dello spessore _ σmt≥ 15 kPa, Norma - UNI EN 1607]

28 Barriera al vapore sintetica in polietilene tipo Riwega DS 46 PE 0,022cm [Materiale PE retinato _ Massa areica 110 (± 10 g/m²) _ Larghezza rotolo 1,5 m _ Lunghezza rotolo 50 m _ Valore sd 40 m _ Spessore 0,22 mm _ Conducibilità termica 0,4 W/mK _ Impermeabilità alla pioggia battente test superato _ Temperatura -40°C/+80°C]

29 Doppio strato di isolante termico in XPS tipo Floormate 300 Dow 10cm+10cm [Conducibiltà termica 0,033-0,034 W/mK EN 12667_ Reazione al fuoco Euroclasse EN 13501-1 E _ Resistenza a compressione al 10% di deformazione ≥300 kPa EN 826 _Resistenza a compressione a lungo termine ≥90 kPa EN 1606 _ Assorbimento d’acqua per immersione <0,5 % vol EN 12087 WL(T)0,7 _ Resistenza alla diffusione del vapore acqueo (µ) 200-100 EN 12086]

160mq

160mq

N

30 Massetto armato 8cm 31 Sistema per ventilazione a vestpaio Iglù 35cm 32 Platea in cemento armato 30cm 33 Getto magro perpulizia dello scavo 20cm 34 Pavimentazione Skema Nadura Cemento 1cm per bagni alloggi o pavimentazione in cemento spatolato tinta ghiaccio 0,5cm 35 Intercapedine per livellamento della quota di calpestio 8cm

Università degli Studi di Ferrara _ Dipartimento di Architettura _ AA 2017-2018 _ Laboratorio di Sintesi Finale C Relatori _ Silvia Brunoro, Stefano Cornacchini, Roberto Di Giulio Laureando _ Luca Sirri

ABACO CHIUSURE E PARTIZIONI 1:20 POSIZIONAMENTO IMPIANTO FOTOVOLTAICO MATERIALI

Tavola 9 182

Tav

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4

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9

GET CLOSER

Residenze per anziani autonomi connesse ad una RSA a Roncoferraro


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