Giffoni Daily - 16 luglio 2012

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16 Luglio 2012

Anno 3 - Numero 3

ALE & FRANZ, MISSIONE MADAGASCAR

Cinema, televisione, teatro: tanti progetti in cantiere - per adesso ancora top secret - per Ale & Franz, il duo di attori comici ospiti ieri del Giffoni Film Festival, in occasione dell'anteprima di Madagascar 3 in cui hanno prestato ancora una volta le voci al leone Alex e alla zebra Marty. Dopo i grandi successo televisivi di Zelig e "Buona la prima", il duo è così tornato al cinema, questa volta nelle vesti di doppiatori: «Un impegno sempre bello hanno spiegato ai taccuini del Festival un'esperienza divertente, un lavoro emozionante proprio

perché indirizzato soprattutto a bambini. Abbiamo fatto tutto, teatro, cinema e tv. Ora ci manca solo la radio. Stiamo, però, anche pensando ad un nuovo film. Una prima idea l'abbiamo accantonata perché non ci convinceva. Speriamo che arrivi l'ispirazione giusta.A settembre decideremo i nuovi impegni, per adesso ci godiamo il successo di Madagascar. Abbiamo prestato le nostre voci a questa pellicola appassionante che conterrà,

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“LA COMICITÀ NON TRAMONTERÀ MAI” rispetto alle due precedenti, tante novità. Si attraverserà l'Europa, ci saranno personaggi nuovi e il finale è strepitoso». Anche se gli idoli “di cartone” dell'infanzia di Ale & Franz sono stati i grandi classici:Tom & Jerry, Gatto Silvestro, ma anche Ken il Guerriero e i manga giapponesi. Per quanto riguarda invece, i progressi fatti dalla tecnologia nel settore ricreativo, il duo comico si è detto scettico nei confronti dei videogiochi ultramoderni che «sorprendono così tanto la creatività dei bambini che rischiano di spegnerla». L'appello lanciato, invece, ai più piccoli dai due ospiti è stato quello di «sperimentare sempre, nutrire la propria curiosità ascoltando musica, dipingendo, facendo teatro». Il Gff per Ale & Franz «è un'ottima occasione per i bambini di essere coinvolti in qualcosa di molto bello e li porterà ad apprezzare, da grandi, eventi del genere a cui saranno maggiormente spinti a partecipare». Ma un duo comico così acclamato e collaudato ha mai pensato di dividersi? «Mai ha risposto Franz perché siamo l'uno per l'altro lo strumento per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati. La creatività di ognuno di noi continua a stimolarci ogni giorno». E' difficile fare comicità in questo momento di crisi? E' sempre Franz a rispondere dicendo che soprattutto in questo periodo «un comico deve impegnarsi maggiormente perché sa che chi ha di fronte, negli spettacoli, ha fatto uno sforzo per esserci, magari rinunciando ad altre cose. E questa, per un'artista, è

una responsabilità». I due, poi, distinguono tra «essere popolari e famosi. Il nostro è un lavoro molto bello ma anche difficile. Bisogna sapersi rinnovare. In ogni caso, ci sono i cicli per ogni cosa». Di ciclicità hanno parlato anche per quanto riguarda Zelig. «Non si può vincere sempre. Quest'anno n o n è , comunque, andato male, visto che ha resistito a q u i n d i c i puntate. Ma il prossimo anno cambierà l'atmosfera e la conduzione e quindi sarà un'edizione nuova. La comicità non tramonterà mai. La gente vuole ridere», hanno aggiunto commentando l'addio del conduttore storico Claudio Bisio e di Paola Cortellesi. «Per il presente, invece, continuiamo con il teatro che riprenderemo a dicembre e frattanto facciamo qualche ospitata in pellicole di amici, come 'Il peggior Natale della mia vita' del regista Alessandro Genovesi. Per il resto, per poter lavorare sappiamo che dobbiamo avere sempre idee nuove altrimenti preferiamo fermarci. In tempi di crisi come quelli di oggi, abbiamo una maggiore responsabilità nei confronti della gente che segue i nostri

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spettacoli. Oggi su dieci spettacoli, forse se ne riescono a seguire due e quindi, se veniamo 'scelti', abbiamo una responsabilità ancora più forte che deve guidarci». Alla domanda se la satira politica possa giovarsi del ritorno di Berlusconi, il duo ha risposto: «Lasciamo questo tipo di

satira a chi la fa; noi facciamo satira di costume e anche lì il materiale è davvero tanto. In ogni caso non c'è tanto da ridere sull'attuale situazione del Paese». «Nel dopoguerra ha aggiunto Franz - si avvertiva la crisi, la gente sapeva qual era la loro reale situazione. Oggi, invece, tutti tendono a vivere al di sopra delle proprie possibilità. Basti pensare che la vendita dei cellulari e' aumentata a dismisura. Non rido, comunque, con la comicità politica, come non lo faccio quando vedo un malato. Metto le due cose sullo stesso piano. Provo solo tanta tristezza».

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FOTOCRONACA

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ELEMENTS +6 e +10, OGGI IN CONCORSO ZARAFA Francia-Belgio/FranceBelgium, 2012, 78’ regia Rémi Bezançon Jean-Christophe Lie All’ombra di un baobab, nel cuore dell’Africa, un vecchio saggio racconta a un gruppo di bambini la storia dell’amicizia tra il piccolo Maki, 10 anni, e Zarafa, una giraffa orfana offerta in dono dal Pascià d’Egitto al re di Francia Carlo X nel 1827. Il beduino Hassan riceve dal Pascià il compito di portare la giraffa in Francia, ma il piccolo Maki è pronto a fare tutto il possibile, persino rischiare

la vita, pur di ostacolare la missione di Hassan, salvare la giraffa e ricondurla nella sua terra natia, in Africa, per mantenere la promessa fatta alla madre di Zarafa. Maki affronta così un lungo, movimentato, epico viaggio dal Sudan a Parigi, attraversando Alessandria d’Egitto, Marsiglia, le Alpi,

affrontando avventure e peripezie di ogni tipo, insieme ai suoi amici, il pilota di mongolfiere Malaterre, la coppia di mucche gemelle Mounh e Sounh, e la piratessa Bouboulina. Da una storia vera.

trova un piccolo corvo caduto dal nido, e lo porta a casa, ma deve nasconderlo al padre, che non vuole uccelli in casa. Prendersi cura del corvo dona a Jojo un senso di serenità, e lo porta a stringere amicizia con una ragazza che frequenta la sua stessa

piscina. Ma quando la verità sulla madre non può più essere negata, il fragile equilibrio della vita di Jojo rischia di spezzarsi. Attraverso l’amicizia con il piccolo corvo, Jojo tenterà di abbattere il muro che serra il cuore di suo padre.

KAUWBOY Paesi Bassi/The Netherlands, 2011, 78’ regia Boudewijn Koole Jojo, 10 anni, vive in campagna con suo padre, volubile e brusco, che fa il guardiano notturno. La madre di Jojo è assente: è una c a n t a n t e c o u n t r y, e sembra sia in tournée. Il padre di Jojo t e n t a d i nascondere il suo dolore per la lontananza della moglie, ma beve e soffre di violenti sbalzi d’umore. Così Jojo è abbandonato a se stesso, ai suoi dubbi e ai suoi pensieri. Un giorno,


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GENERATOR +13 e +16, OGGI IN CONCORSO OTELO BURNING Sudafrica/South Africa, 2011, 102’ Regia Sara Blecher Sudafrica, 1989. La lotta contro l’apartheid è al suo culmine. Otelo, 16 anni, suo fratello minore, Ntwe, e il suo migliore amico, NewYear, sono invitati nella casa al mare dove lavora il nuovo compagno della madre. Lì vedono il loro amico Mandla cavalcare le onde: la scoperta del surf rivela ai ragazzi un nuovo mondo, il rovescio del sobborgo in cui vivono, che è costantemente minacciato da violenti

contrasti politici. Per i ragazzi volare sull’acqua è un modo per vivere l’ebbrezza della libertà. Presto Otelo dimostra di avere un talento innato per il surf, ed eclissa Mandla, la cui invidia cresce quando Dezi, sorella minore di New Year, della quale è invaghito, si innamora di Otelo. Mandla

170 Hz Paesi Bassi/The Netherlands, 2011, 86’ regia Joost van Ginkel L’ a m o r e t o t a l e , a s s o l u t o , incondizionato tra il diciannovenne Nick e la sedicenne Evy non ha voci né suoni, perché entrambi sono sordomuti. Quando si re n don o conto che i genitori di Evy si oppongono a l l o r o rapporto, i due g i o v a n i scappano, e trovano rifugio nel relitto di un vecchio sottomarino. Decidono di

avere un bambino, in modo che niente e nessuno possa mai separarli. Ma, chiusa nella loro gabbia di felicità, Evy scopre eventi del passato di Nick, grazie ai quali comprende che i motivi della fuga del suo compagno sono altri.

si spinge fino a tradire l’amico, vendendo Ntwe come informatore della polizia dell’apartheid. Il giorno in cui Nelson Mandela esce di prigione, Otelo dovrà scegliere tra il successo e la giustizia.


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I MILLE VOLTI DELLA FELICITA’


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I MILLE VOLTI DELLA FELICITA’


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LARGO A “RIBELLE - THE BRAVE” È la nuova eroina di casa Disney Pixar la protagonista dello Special Event di oggi. Nelle sale italiane dal 5 settembre, oggi nella Sala Truffaut in esclusiva per il pubblico di Giffoni si consuma la storia di Merida (voce Kelly Macdonald), giovane principessa del regno scozzese di DunBroch, abilissima arciera quanto figlia ribelle e irriverente del Re Fergus (Billy Connolly) e della Regina Elinor (Emma Thompson). Decisa a trovare e a scegliere autonomamente la propria strada, Merida si oppone alle secolari tradizioni del regno care ai signori della sua terra, l'enorme Lord

MacGuffin (Kevin McKidd), il burbero Lord Macintosh (Craig Ferguson) e l'irascibile Lord Dingwall (Robbie Coltrane). Coraggiosa, audace e insofferente alle regole di corte preferisce dedicarsi alla sua perizia di arciera piuttosto che sedere a tavola composta o curare i suoi immensi capelli rossi. Costretta a sposare uno tra i pretendenti che si scontrano per la sua mano decide di sovvertire le regole e rinnegare la tradizione, subendo la conseguente ira materna. Fuggita nei boschi, si rivolge all'eccentrica strega Wise Woman,

salvare il regno. Diretto da Mark Andrews ("Gli Incredibili", "Ratatouille", "John Carter di Marte") e Brenda Chapman ("Il Re Leone", "Il principe d'Egitto") e prodotto da Katherine Sarafian ("Stu - Anche un alieno può sbagliare", "Gli Incredibili"), "Ribelle" è un'avventura intrisa di coraggio, di personaggi indimenticabili e dell'inimitabile ironia della Pixar apprezzata da un pubblico di ogni età. Sin dai tempi antichi, storie di leggende mistiche e battaglie epiche vengono tramandate nel misterioso territorio delle Highlands scozzesi. In "Ribelle The Brave" della Disney Pixar un nuovo racconto si confonde con la leggenda. Diversi castelli sono stati presi come riferimento per dare vita al maniero della famiglia DunBroch, soprattutto il castello di Eilean Donan

(Julie Walters) affinché esaudisca i suoi desideri, ma involontariamente scatena una terribile maledizione: dovrà usare tutto il suo coraggio per

nelle Highlands e il castello di Dunnottar, situato a sud di Stonehaven, nell'Aberdeenshire. In nessun altro film della Pixar prima di

Oggi l'evento-speciale firmato Pixar-Disney

“Brave” compare un castello, perciò il castello DunBroch è stato concepito da zero, sia dentro che fuori. Tutto l'architettura, la tappezzeria, persino il muschio sulle pareti di pietra è stato ideato e costruito sotto forma di modelli 3D con il computer. La squadra della produzione ha effettuato sopralluoghi e ricerche in numerosi castelli per ottenere modelli di riferimento. Tra le curiosità sulla lavorazione, gli artisti Pixar esperti in “simulazione” hanno lavorato come sarti, creando abiti tridimensionali nel computer, basati sugli schizzi forniti dal dipartimento artistico. Questi abiti in 3D sono stati “cuciti” nel computer, e alla fine arricchiti di vari dettagli quali i volant e le arricciature. Il dipartimento artistico ha realizzato circa 350 disegni di foglie, cespugli e muschio per rendere la giusta atmosfera delle Highland scozzesi dell'antichità. Per “Brave” sono stati disegnati 111.394 storyboard, di cui 84.421 sono stati consegnati alla squadra editoriale della Pixar per creare i cosiddetti 'story reel' (storyboard montati in sequenza con una traccia sonora) nel corso della lavorazione del film. Il lavoro di simulazione (movimenti simulati al computer) è presente nel 96% delle scene di “Brave”. Si tratta di una quantità particolarmente elevata per un film Pixar ma la squadra di simulazione dello studio non ha esitato nell'accettare questa nuova sfida!


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40MILA CHUPA CHUPS, ED È SUBITO HAPPINESS

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ai ragazzi delle giurie, alle star, al folto pubblico, al Giffoni Film Festival tutti possono affrontare la kermesse con un alleato in più: la dose energetica di oltre 40.000 Chupa Chupa. E' sempre una festa per Chupa Chups partecipare al festival del cinema dedicato ai ragazzi e per quest'anno ha pensato ad un party a tema tutto dedicato ai giovani giurati di Elements (giovedì 20.30 Parco Hollywood). Un must è il laccetto porta-badge Chupa Chups in dotazione a tutti i partecipanti, un vero e proprio elemento distintivo nel quale inserire l'esclusivo pass dell'evento. Per ricordare i momenti felici, invece, nessuno rinuncia a farsi scattare fotografie con il Mr Chuck dalle dimensioni “umane” presente in pianta stabile nella piazza della

Cittadella del C i n e m a . Tu t t i possono divertirsi a fare foto e video, che possono poi scaricare dal computer di casa, collegandosi semplicemente alla pagina facebook del lollipop più amato e lasciarsi contagiare dalla sua personale ricetta per la felicità: “..life less serious…”. Chupa Chups omaggerà i partecipanti e gli ospiti sul red carpet con i suoi irresistibili e freschi gusti… limone, arancia, cola, anguria… e con il gradito ritorno dei gusti “latte”: da panna e fragola a cacao e vaniglia!

Chupa Chups al Giffoni Film Festival, un altro modo di gustare la felicità! Www.facebook.com/chupachupsitali a


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Coldiretti “mostra” il meglio della Campania

“Il Compito di Clara” presentato il libro

Il Giardino di AURA Stasera grand soirée

Coldiretti Campania e Giffoni Film Festival insieme per la promozione delle tipicità enogastronomiche del territorio. Grazie alla partnership, Coldiretti ha decorato i luoghi più importanti del Festival con fiori e piante d e l l a floricoltu r a regionale e h a allestito due stand p e r promuov e r e i migliori marchi Dop e Doc campani, dalla mozzarella al vino agli ortaggi. «E' un momento molto importante per le nostre imprese spiega il direttore di Coldiretti, Salvatore Loffreda di promozione delle nostre tipicità, di valorizzazione e tutela del nostro patrimonio agroalimentare, in un connubio tra turismo, territorio ed enogastronomia che sempre più deve caratterizzare l'economia della nostra regione. Queste sinergie sono fondamentali per promuovere l'utilizzo dei prodotti tipici, le attività agricole, divulgando tra i giovani il progetto di Coldiretti della sana alimentazione e dei prodotti made in Italy».

Si mastica cultura tout-court al Giffoni Experience. Ieri mattina è stato presentato “Il compito di Clara” nuovo romanzo di Alessandro Faino, medico giffonese trapiantato in Puglia e già prestato con successo alla scrittura. In questo secondo libro, pubblicato da Leone Editore, Faino affronta il tema del disturbi del comportamento alimentare e, ad un livello più interiore, il rapporto sulla dialettica tra esterno e interno, superficie e profondità, corpo e anima. Protagonista della storia il maestro delle scuole elementari Giorgio Ventura che, dopo anni di assenza, arriva a insegnare nella sua terra d'infanzia, Massafra in Puglia (dove realmente vive l'autore). Qui si ritrova a indagare sulla storia, il dolore e la malattia la bulimia di una sua allieva di dieci anni, Clara Tobino. Silenziosa, solitaria, chiusa in se stessa, riservata e obesa, la bambina attira da subito l'attenzione dell'insegnante che decide di approfondire la conoscenza dei suoi genitori: Paolo, ingegnere spesso lontano per viaggi d'affari, e Irene, architetto in carriera. Il viaggio a ritroso nella vita della bimba si trasforma in un'indagine che assume i contorni del giallo dell'anima sul vissuto dei genitori, fra analisi psicologica e introspezione. Giorgio ricerca nella sofferenza della piccola Clara una risposta alla domanda universale sul dolore.

Alle ore 21 il Giardino degli Aranci di Giffoni Valle Piana si trasformerà ne “Il giardino di Aura”, evento organizzato da Aura, il sociale del Giffoni Experience. Alla presenza di tante autorità, verranno consegnati i Premi Giffoni-Aura 2012 a Vincenzo Incenzo e a Don Luigi Merola. Saliranno sul palco, appunto, Vincenzo Incenzo, direttore artistico di Fonopoli, autore e scrittore italiano che intonerà le canzoni più famose che ha composte per Michele Zarrillo, Renato Zero e tanti altri e don Luigi Merola, il prete anti-camorra presidente della Fondazione onlus “'A voce d'è creature”. Nel corso della serata (il cui ingresso è libero fino ad esaurimento posti) ci sarà anche un momento di cabaret con il coinvolgente Giancarlo Coppola, che interpreterà le più famose canzoni napoletane, coinvolgendo tutto il pubblico presente. “AURA il sociale del Giffoni Film Festival” nasce nel 2004 con un obiettivo molto chiaro: sviluppare e sostenere al meglio le iniziative del GFF. Il 16 luglio, «Questa manifestazione spiega la presidente Aura, Alfonsina Novellino si inserisce in un anno molto intenso di attività. Con l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma abbiamo rafforzato la nostra collaborazione. Il GFF, infatti, si è aperto il 10 luglio e lo ha fatto nel modo più coerente con la sua anima di festival per ragazzi più conosciuto al mondo: i riflettori della 42a edizione si sono accesi, infatti, in anteprima all'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù grazie proprio ad AURA. I bambini hanno bisogno di questo festival che da sempre sa regalare nuovi impulsi, sogni e speranze alle nuove generazioni. Il Bambino Gesù e la Fondazione “La Breccia nel muro”, inoltre, sempre con il supporto di Aura e in collaborazione con il Comune di Salerno, apriranno un Centro per bambini autistici che sarà inaugurato il 9 novembre 2012 a Salerno, grazie alla sensibilità del sindaco Vincenzo De Luca.

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MUSICA, IL NEAPOLIS CALA IL POKER Dalle nuove forme sonore dei Giardini di Mirò al rock'n'roll dei Tre Allegri Ragazzi morti, dalla musica elettronica dei Katap all'indie rock degli EPO fino ad arrivare al sound alternativo degli About Wayne: ce n'è per tutti i gusti questa sera allo Stadio Troise, eletto casa Giffoni del Neapolis Festival. Si parte con la formazione composta da Jukka Reverberi (chitarra, voce), Corrado Nuccini (chitarra, voce), Luca Di Mira (tastiere) e Mirko Venturelli (basso, clarino, sax), Emanuele Reverberi (violino, tromba), Andrea Mancin (batteria), alias I GIARDINI DI MIRO. Dopo l'esordio omonimo del 1998 che li porta alla ribalta della scena indie italiana, è grazie a Rise And Fall Of Academic Drifting (2001) che la band di Cavriago trova la definitiva consacrazione nazionale: un lavoro finemente costruito e armonico in ogni sua componente. Il saper fondere melodia e sonicità in un tutt'uno elettricamente perfetto e sofferente appare , sin dall'ascolto della morriconiana "A New Start", come il vero tratto distintivo del gruppo. La loro originalità sta nell'aver saputo costruirsi una propria dimensione sonora, confermata dal successivo Punk... Not Diet (2003), confermando la capacità della band di rinnovarsi senza snaturarsi, abbracciando anche la forma canzone in alcuni casi, inserendo parti di elettronica minimale e, soprattutto, servendosi maggiormente del canto. Un canto che dà maggior equilibrio alle composizioni e le arricchisce di

sfumature inaspettate (come in "Too Much Static For A Beguine" o in "The Swimming Season"). A chiudere, le due tracce più particolari e bizzarre: "Last Act In Baires", quasi una ninnananna, con le sorelle Brewster al canto, e la conclusiva "Dolphins Are Here To Watch Your Blue Blood Flow". I Giardini di Mirò continuano, quindi, il loro cammino verso la loro personale idea di musica e lo fanno in maniera convincente, cambiando le carte in tavola, pur mantenendo una coerenza di fondo con i precedenti lavori,

guardando al di là dei confini italiani. A distanza di tre anni tornano sulle scene con l'Ep North Atlantic Treaty Of Love cui segue nel 2007 Dividing Opinions e, dopo uno iato di cinque anni dall'ultimo disco lungo in studio, Good Luck (Santeria, 2012). La serata Neapolis prosegue con Davide Toffolo (chitarra e voce), Luca Masseroni (batteria) ed Enrico Molteni (basso), I TRE ALLEGRI R AG A Z Z I M O RT I , g r u p p o formatosi nel 1994 a Pordenone. La band si esprime in due dimensioni

16 luglio GIARDINI DI MIRO', TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI, EPO, KATAP 17 luglio CAPAREZZA e CAPONE & BUNGTBANGT 18 luglio DINOSAUR JR, TEATRO DEGLI ORRORI, AZARI&III, BLONDE READHEAD 19 luglio PATTI SMITH, JOAN AS POLICE WOMAN, IS TROPICAL, I USED TO BE A SPARROW 20 luglio CLUB DOGO, A TOYS ORCHESTRA, WHEN THE CLOUDS, YES DADDY YES.ABOUT WAYNE

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MUSICA, IL NEAPOLIS CALA IL POKER parallele: quella del gruppo rock, che non mostra mai il proprio volto se non in concerto, e quella che al contrario attiene al mondo della pura immagine nel fumetto “Cinque allegri ragazzi morti”, creatura di Toffolo. Il cantante e chitarrista lavora infatti anche come disegnatore per la Marvel (curando il periodico “Fandango”). Dopo i primi album autoprodotti, l'instancabile attività dal vivo (sono stati tra l'altro supporter dei Faith No More) e l'insolito legame con i fumetti fa di loro un piccolo “culto”, tanto da interessare una grande casa discografica, per la quale nel 1999 pubblicano Mostri e normali.
Il gruppo, dopo la pubblicazione di questi due album tuttora disponibili esclusivamente dal catalogo BMG/Ricordi, decide di ritornare indipendente. I Ragazzi Morti allora aprono una loro etichetta (La

influenzato da sonorità latine, assorbite durante un viaggio compiuto da Toffolo in Sudamerica e Spagna. 
 Dopo quasi tre anni di pausa, nel 2007 esce La rivoluzione sessuale, un album che vira maggiormente verso sonorità maggiormente ricercate, anche se non mancano brani dalla presa pop. Nel 2010 ecco la vera “rivoluzione”. I T A R M pubblicano Primitivi del futuro, il loro primo album r e g g a e , prodotto con l a collaborazione di Paolo Baldini (Africa Unite) e intriso di testi maggiormente maturi. Segue, pochi mesi di distanza, Primitivi del Dub", versione dub dell'ultimo disco.

Giardini di Miro’

Tempesta) che viene distribuita dalla Venus. Con questa etichetta pubblicano nel 2000 un EP contenente quattro canzoni, e nel 2001 il punkpop di La testa indipendente (prodotto dall'ex CSI Giorgio Canali). L'anno successivo è la volta di una raccolta dei primi tre demo Le Origini. 
 Nel 2004 arriva Il sogno del gorilla bianco, prodotto sempre da Canali ed

Nascono nel 2000 dall'incontro tra la sensibilità artistica del chitarrista e autore Ciro Tuzzi e le idee del produttore e tastierista Mario Conte gli EPO. Il loro disco d'esordio, Il mattino ha loro in bocca immediatamente s'impone

all'attenzione di pubblico ed addetti ai lavori e viene ristampato nel 2003 con la loro la casa di produzione Blend'r reintitolato semplicemente Epo, a testimonianza del nuovo corso intrapreso. Le reazioni di stampa, addetti ai lavori e pubblico al disco successivo, Silenzio Assenso sono ancora una volta più che positive. Ancora più fortuna riceve il videoclip del secondo singolo, 'In cattività'. Il video, girato tra Siviglia, Sagrès e Lisbona in rotazione sui canali dedicati di MTV, Allmusic e Rock TV. Un successo coronato dalla partecipazione degli Epo a Total Request Live (conosciuta anche con l'acronimo di TRL), la trasmissione di maggior successo di MTV. Dopo un'estate in tour sui palchi dei più noti festival italiani (Italia Wave, Neapolis) gli Epo sono invitati da MTV.IT a partecipare ad un live esclusivo pensato per artisti del calibro di Editors, The Styles e Cristina Donà. Nel dicembre del 2007 MTV.IT pubblica la classifica internazionale dei migliori 10 dischi del 2007 egli EPO sono inseriti con nomi sacri della musica mondiale accanto a Radiohead, Interpol e PJ Harvey. Dal 2008 la necessità di tornare a dei suoni più scarni e ad ad atmosfere più intime porta alla realizzazione di un ep scaricabile in free download seguito da una serie di concerti in dimensione acustica con una formazione inedita. Il 12 maggio 2012 è uscito “Ogni Cosa è Al Suo Posto” il terzo lavoro in studio


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MUSICA, IL NEAPOLIS CALA IL POKER degli EPO è licenziato da Polosud records e Missato da Gianluca Vaccaro. Tra gli ospiti figurano Marina Rei, Pierpaolo Ranieri (già al basso con Marina Rei Paola Turci, Paul Gilbert) Giovanni Truppi, Dario Sansone (FOJA), Claudio Domestico (GNUT) gli Onirica e Claudia Sorvillo (CORDE OBLIQUE). “Ogni Cosa è Al Suo Posto” è stato annunciato da “A piedi Nudi Sui Vetri” brano supportato da un emozionante corto a cura dei THE JACKAL (già con 99 Posse e Caparezza) in esclusiva per Rolling Stone - nella settimana immediatamente precedente al lancio del disco. Suggestioni punk e rock'n'roll, in un orizzonte d'attesa che produce un caleidoscopico progetto aperto in cui le energie sospendono l'ascoltatore per condurlo in danze frenetiche. È il

EPO

progetto musicale partenopeo KATAP nato da un'idea di Fabio Di Miero voce ed autore delle tracce sonore e dei testi. Dopo varie sperimentazioni sonore, nel 2005, per

KATAP

l'etichetta Bustin'Loose (Planet Funk), viene prodotto il vinile 12” My Trip che contiene la traccia originale My trip più due remix. Il disco ottiene un ottimo feedback internazionale. Nel 2007, il secondo d i s c o, A N T I F O R M , prodotto da Katap e Nut Studio di N a p o l i , distribuito Venus, con la hit Notorious H e a r t , riproposta ad oggi in vari remix, e scelta nel 2008 dal MEI (Meeting delle etichette indipendenti) come uno dei brani più rappresentativi della nuova scena musicale indipendente italiana. Coinvolti nei live del tour Antiform, i KATAP attraversano le scene musicali italiane partecipando tra l'altro, n e l 2 0 0 8 , a l Kaleidoscope Festival di Napoli accanto ad artisti del calibro di Apparat e Schneider TM, e aprendo nel 2009 il live di Caparezza. Bullet viene concepito, tra il 2010 e il 2011,

partendo da brani sperimentati esclusivamente in live elettronici del tour Antiform. Rispetto al precedente lavoro, Bullet segue una via più elektro-punk; le chitarre elettriche, sporche e polemiche, creano contorni più tipicamente live. L'elettronica, con

i suoi synth, rimane sentinella vigile per offrire un sound dirompente nel quale il dancefloor si scontra con il fottutissimo rock'n'roll! Il disco, prodotto da Katap e NutLabel di Napoli, distribuito da Audioglobe, esce il 14 novembre 2011. Il progetto KATAP on stage è: Fabio di Miero ( v o c a l s , c o m p u t e r, s y n t h ) , Massimiliano Russo (electric guitars), Domingo Colasurdo (drums), Rosario Acunto (computer, synth) e Kim, bambola gonfiabile danzante.


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